Informacri 17 2015

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Ottobre 2015

Lunedì 12 ottobre inizia un nuovo corso per volontari di Croce Rossa organizzato dal nostro Comitato!! Inizia un nuovo percorso per far conoscere la nostra associazione, per reclutare nuovi volontari, per essere sempre più attenti al bisogno, per riuscire insieme a dare risposte alla nostra comunità ma anche e soprattutto alla comunità universale. Sì, è proprio così, da oltre 150 anni la Croce Rossa c’è, ovunque ci sia dolore, tristezza, sofferenza, stenti ma anche gioia, divertimento, serenità. Questo non lo diciamo per orgoglio o per vanità ma perché l’umanità conta sulla Croce Rossa, la riconosce come una certezza, e questo per noi è una grande responsabilità. A noi ogni giorno stà l’arduo incarico di saper rispondere alla richiesta di aiuto ma anche la responsabilità di diffondere il vero messaggio di Croce Rossa, di far capire che la nostra associazione non è scontata perché fatta di persone, un grande esercito di volontari che ha bisogno costantemente di nuova energia. Essere volontari di Croce Rossa significa prima di tutto condividerne i sette prinicipi. Il Movimento della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si adopera in ogni dove per prevenire e lenire le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l'amicizia, la cooperazione e la pace duratura fra tutti i popoli. Non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, classe o opinioni politiche. Si sforza di alleviare le sofferenze delle persone unicamente in base ai loro bisogni. Per rispettare la persona umana è necessario rispettare la sua vita, la libertà, la salute, le sue idee e i suoi costumi, eliminando quindi i concetti di superiorità e di inferiorità. Il Movimento, al fine di continuare a godere della fiducia di tutti, si astiene dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere e alle controversie di ordine politico, razziale e religioso. E’ indipendente. Le Società Nazionali sono ausiliari dei servizi umanitari dei loro governi e soggetti alle leggi dei rispettivi Paesi, ma devono sempre mantenere la loro autonomia in modo che possano essere in grado in ogni momento di agire in conformità con i principi del Movimento. Nel territorio nazionale ci può essere una sola associazione di Croce Rossa, aperta a tutti e con estensione della sua azione umanitaria all'intero territorio nazionale. Le società nazionali hanno uguali diritti all’interno del Movimento e il dovere di aiutarsi reciprocamente. Il Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa è universale. In queste sette parole che rappresentano le sette colonne portanti della nostra associazione, è racchiusa l’unica vera motivazione per diventari volontari di Croce Rossa: mettersi in gioco, a servizio di chi ha bisogno, chiunque esso sia e ovunque sia. Essere volontari di Croce Rossa signifiica anche saper testimoniare ogni giorno la nostra scelta a chi ci circonda, raccontare i nostri stati d’animo, la fatica, la soddisfazione, portare il messaggio universale in ogni nostro gesto. Questo siamo chiamati a fare noi che volontari di Croce Rossa lo siamo già, invitare amici e conoscenti ad avvivinarsi alla nostra associazione, accogliere chi sceglie di diventare volontario dentro il nostro comitato come in una grande famiglia, accompagnarli nel percorso di conoscenza della CRI, rassicurarli, motivarli perché più siamo più sapremo fare e rispondere a chi ogni giorno cerca quella grande croce in cerca di aiuto. 1


Il corso si terrà a Carbonare eccetto la prima serata del 12 ottobre che si terrà a Folgaria e quella del 26 ottobre che si terrà a Lavarone. La sala di Carbonare infatti in quelle due date non è disponibile ma questa diventa un’ottima occasione per far visitare le nostre due sedi ai corsisti. Le lezioni si terranno il lunedì e il giovedì dalle 20.30 alle 22.30 fino al 7 novembre, sabato, giorno in cui si terrà l’ultima lezione prima dell’esame, dalle ore 08.30 alle 12.30 In questo percorso stiamo con loro, partecipiamo insieme alle lezioni, parliamo con loro, accogliamoli!! Ci troviamo quindi tutti insieme lunedì 12 ottobre … abbiamo una grande responsabilià, in breve tempo, con tutta la nostra passione, dobbiamo contagiare con il sogno di Croce Rossa questi nuovi amici che hanno deciso di avvicinarsi a noi! Per concludere vi proponiamo una bellissima testimonianza arrivata in redazione da cui traspare tutto quello che può diventare motivazione per esserci durante il nuovo percorso che sta per iniziare.

“Grazie per la mail che avete mandato a tutti noi volontari invitandoci a pubblicizzare il corso che partirà tra poco. Quando l’ho letta ho pensato che è veramente bello portare “quella divisa con una grande croce rossa sulla schiena”, bello e “molto impegnativo” come scrivete voi, e che era ora di mettersi all’opera per reclutare nuovi volontari con cui condividere le attività che ogni giorno il nostro comitato si trova a fare. Come fare? Ho ripensato al mio approccio alla CRI … in quel momento non mi passava proprio per la testa di impegnarmi in un'altra associazione e menchemo pensavo che l’ambulanza potesse far al caso mio. Però, una cara amica, era stata talmente convincente nel propormi il corso o meglio mi aveva trasferito così bene tutta la sua passione di volontaria di Croce Rossa, che ho pensato “vabbè dai, male non fa qualche nozione di primo soccorso, accontentiamola”. Già dalle prime serate mi si è aperto un mondo che mai avrei immaginato … “ma la CRI non è solo ambulanza allora, chi l’avrebbe mai detto! Quanto bisogno c’è intorno a me? Come ho fatto a non averlo visto prima?” Da lì in poi è stata tutta una scoperta quotidiana … mille attività impensabili e totalmente nuove ma soprattutto una visione del bisogno completamente diversa … quei sette principi, che avevo deciso di fare miei, mi hanno permesso di guardare tutto ciò che era attorno a me con un’ottica diversa. Poi del corso ricordo l’affetto dei volontari già operativi da anni che ci circondavano di premure, rispondevano alle nostre domande, ci rasserenavano quando eravamo preoccupati per l’esame e condividevano la loro esperienza con noi. Oggi tocca a me, oggi devo essere anch’io in mezzo ai nuovi futuri volontari, devo fare in modo che sentano la CRI come la loro casa, la nostra casa, devo contribuire ad accoglierli e devo condividere con loro i progetti futuri … il sogno di Croce Rossa che mi ha mostrato la mia amica è diventato anche il mio sogno, ogni giorno, senza se e senza ma, e oggi deve diventare anche il sogno di altri … questo è il mio impegno, star vicino a loro per aiutarli a diventare volontari di Croce Rossa, quella meravigliosa, unica e grande associazione che da oltre 150 anni è una garanzia in tutto il mondo … dal Polo Nord al Polo sud, senza confini, senza colore, senza religione, senza sesso, una sola, uguale per tutti!! Grazie ancora a tutti voi della redazione per la vostra mail che è diventata uno spunto di riflessione soprattutto per me!! Ci vediamo lunedì 12 ottobre.”

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ASSEMBLEA GENERALE ONU L’INTERVENTO DI FRANCESCO ROCCA “Avevamo avvisato di quanto stava per accadere sulle rotte dei Balcani e in Europa orientale. Invece di dare una risposta umanitaria, sono stati costruiti muri e chiusi confini. E’ stata data priorità alla cosiddetta sicurezza alle frontiere piuttosto che all’obbligo di proteggere e aiutare chi aveva bisogno”. Così Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nel corso del suo intervento il 30 settembre, al summit sulle migrazioni “Strenghtening cooperation on migration and refugee movements in the perspective of the development agenda”, tenutosi a New York nell’ambito della 70esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite e presieduto dal Segretario Generale ONU Ban KiMoon. All’incontro ha preso parte anche il Presidente Rosario Valastro, del Comitato Regionale della CRI della Sicilia, presidio umanitario che, ininterrottamente da anni, assicura l’accoglienza allo sbarco di migliaia di migranti. Rocca ha affermato che la redistribuzione di 160mila migranti tra gli stati membri decisa dall’Unione Europea è un primo passo in avanti, ma è insufficiente; è quindi necessario trovare una soluzione a lungo termine per questa crisi “inaccettabile e prevedibile”. La FICR e le sue Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa incrementeranno l’assistenza e la protezione per tutte le persone vulnerabili in movimento in 25 paesi di origine, di transito e di destinazione, ha detto Rocca, ricordando anche la Campagna “Protect Humanity - Stop Indifference” appena lanciata dalla Federazione. Alle Nazioni Unite il Presidente della CRI ha partecipato anche alla riunione sulla Siria, il 29 settembre. Al riguardo ha sottolineato le dichiarazioni dell’inviato speciale dell’Onu per la Siria De Mistura che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme di oltre sei milioni di persone pronte a muoversi dalla Siria, dove si vive in condizioni disperate, in palazzine abbandonate senza acqua o elettricità. “La maggior parte dei profughi che stanno arrivando in Europa -ha continuato Rocca- sono persone che stavano bene in Siria. Non ci si deve limitare a dare loro una tenda e del cibo, ma serve una prospettiva di vita, se non c'è una fine certa al conflitto queste persone cercheranno di muoversi e di trovare fortuna altrove”. L’intervento di Francesco Rocca al side event “Strenghtening cooperation on migration and refugee movemens in the perspective of the development agenda” “Segretario Generale, Eccellenze, Signore e Signori, è un onore rivolgermi a voi in questo incontro convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite per mobilitare una risposta umanitaria alla crisi di migranti e rifugiati. Questo incontro non poteva essere più tempestivo. Infatti, mentre sono qui a parlare con voi, famiglie disperate in fuga da conflitti, persecuzioni e situazioni di insicurezza attraversano il Mediterraneo cercando di recuperare per sé e per i propri figli ciò che di più caro hanno perso, ossia la loro dignità umana. Alcuni ce la fanno, molti altri no. Aylan Kurdi non è stato il primo bambino a morire sulle nostre coste e, a meno che molte politiche non cambino radicalmente, mi dispiace dire che Aylan non sarà l'ultimo piccolo corpo freddo a macchiare la nostra umanità. Come Croce Rossa Italiana ne abbiamo visti troppi di questi piccoli corpi. I volontari più giovani sono spesso coloro che li raccolgono e cercano di consolare i genitori disperati con le parole, in momenti in cui le parole non hanno significato. Qualche mese fa sono venuto qui a New York per incontrare il SG Ban Ki Moon e, in quell’occasione, parlai del movimento di persone che avrebbe interessato la rotta dei Balcani e l’Europa orientale. Tutti coloro che operano in prima linea sapevano che si sarebbe potuta verificare questa situazione. L’Europa, invece di prestare ascolto alla nostra richiesta di una risposta umanitaria urgente, ha costruito muri e chiuso i confini. Invece di fornire strade legali alla migrazione e di adeguare i sistemi e le strutture di registrazione, la cosiddetta sicurezza alle frontiere ha avuto la priorità rispetto all’obbligo di proteggere e di aiutare le persone bisognose. Accolgo con favore l'annuncio che gli Stati membri dell'Unione Europea abbiano deciso di redistribuire 160.000 persone. Ma questo non è sufficiente. Il flusso di migranti e rifugiati potrebbe rallentare per le frontiere chiuse e per 3


l’arrivo del freddo, ma è necessario trovare una soluzione a lungo termine per questa crisi inaccettabile e del tutto prevedibile. Da parte nostra, la FICR e la sue Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa incrementeranno la risposta per assistere e proteggere le persone vulnerabili in movimento in 25 paesi di origine, di transito e di destinazione. Inoltre, abbiamo anche lanciato una campagna per sollecitare tutti - governi, opinione pubblica, media, leader - a "proteggere l'umanità e fermare l’indifferenza". Ogni migrante e rifugiato è prima di tutto un essere umano; i suoi diritti umani devono essere rispettati e gli deve essere assicurata la protezione garantita dal diritto internazionale. Non una madre di più dovrebbe perdere il suo bambino nel Mediterraneo nel cuore della notte. Grazie.”

Quanti sono i richiedenti protezione internazionale accolti in Trentino? Quali sono i servizi offerti? Quanto e come si FOCUS “ASSISTENZA PROFUGHI spende per l'accoglienza? Chi sono i richiedenti protezione IN TRENTINO” internazionale? Da quali soggetti è composta la rete Quali sono i numeri? dell'accoglienza? A queste e altre domande risponde Cinformi, del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento. Sul sito è disponibile il quadro aggiornato dell'accoglienza in Trentino con il dettaglio dei costi, l'elenco dei diversi servizi e tutti i soggetti che compongono la rete impegnata con i richiedenti protezione internazionale. Persone che, su precisa richiesta dello Stato italiano, la Provincia autonoma di Trento responsabilmente accoglie. Un'accoglienza di cui le famiglie possono essere protagonistecomunicando la propria disponibilità al Cinformi. Il sito offre anche le risposte alle domande più frequenti e diversi link a foto, video e approfondimenti che esprimono l'accoglienza in Trentino, l'incontro dei profughi con la comunità e il loro vissuto prima e dopo il loro "viaggio della speranza". Disponibile inoltre il quadro del fenomeno richiedenti protezione internazionale in Italia, in Europa e nel mondo. Alla data del 22 settembre 2015 sono 842 i richiedenti protezione internazionale fra accoglienza ordinaria e straordinaria.

http://www.cinformi.it/index.php/it/news_ed_eventi/archivio_news/anno_2015/focus_accoglienza_profughi_in_trent ino/(offset)/0/(limit)/4/(sb)/312

L’AUTONOMIA TRENTINA MODELLO NELLA GESTIONE DELL’ACCOGLIENZA

L'impegno che il Trentino dell'Autonomia, con l'insieme delle sue istituzioni, deve assumersi, nei confronti di un fenomeno che va al di là della pura emergenza, e che sembra destinato a protrarsi nel tempo, è quello di lavorare in maniera unitaria.

In particolare la sinergia tra Provincia, Comuni e Comunità potrà garantire una distribuzione equa sui territori dei richiedenti, evitando in questo modo di concentrare numericamente gli stessi solo in alcune località e favorendo così anche diverse possibilità d'integrazione. Vi invitiamo a vedere un breve video prodotto da Cinformi, che dura poco più di sette minuti ma racchiude moltissime informazioni e interesanti testimonianze. Per il video clicca sul link qui sotto.

https://www.youtube.com/watch?v=s-upEiLb5Yw

Possiamo gestire questa emergenza in modo efficace!!! In prima battuta contribuendo a fare informazione vera.

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“Donne e protezione umanitaria in situazione di crisi e di DONNE E PROTEZIONE UMANITARIA è il workshop IN SITUAZIONE DI CRISI E DI EMERGENZA emergenza” organizzato da Croce Rossa Italiana, in collaborazione con Expo 2015, che si è tenuto lunedì 5 ottobre presso il Conference Center Orogel all’Expo di Milano.

“Dopo il tema dell’acqua potabile nei progetti di sviluppo e durante le emergenze affrontato lo scorso giugno, -afferma la

Signora Elsa Monti Delegata del Presidente Nazionale CRI per EXPO 2015 – questo workshop tratta l’approccio della Croce

Rossa Italiana nell’ambito del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nei confronti di alimentazione e ruolo delle donne”.

Il volontariato è sicuramente rosa, e anche per la Croce Rossa Italiana le donne sono un punto di forza. Su un campione rappresentativo di circa 120.000 volontari censiti nell’ultimo anno attraverso il portale Gaia, emerge infatti che il 53% del totale dei volontari sono donne. Nei contesti operativi in cui CRI ma anche l’intero Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa interviene, esiste un ruolo attivo delle donne molto forte che vede il cibo alla base dell’aiuto umanitario. Nel corso del workshop verranno toccate varie aree ed esperienze: da quelle dirette sul campo relative alla gestione dei centri di accoglienza, alle nuove povertà che vedono coinvolte tante donne italiane, dal Diritto Internazionale Umanitario, fino alla sicurezza alimentare. CRI è intervenuta negli ultimi anni in risposta ad emergenze internazionali ed ha collaborato alla realizzazione di progetti di cooperazione allo sviluppo in cui la sicurezza alimentare, la nutrizione e i mezzi di sostentamento (livelihood) assumono particolare rilevanza quali obiettivi primari.

“Nell’anno in cui Expo ha portato una forte attenzione alla tematica dell’alimentazione, in prossimità della Giornata Mondiale sull’alimentazione del 16 ottobre, vista la crisi umanitaria senza precedenti, Croce Rossa Italiana da sempre in prima linea nel portare aiuto in Italia e nel mondo, vuole approfondire il tema del cibo e della specificità di genere attraverso il binomio “emergenza/aiuto umanitario”, puntando quindi sul ruolo della donna, sia come soggetto vulnerabile sia come operatore attivo negli scenari di crisi”, spiega Patrizia Ravaioli Direttore Generale di

Croce Rossa Italiana, che ha fortemente voluto questo appuntamento. Il workshop sarà moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Elisabetta Soglio. Saranno presenti il Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca e Diana Bracco Presidente di Expo 2015. Patrizia Ravaioli Direttore Generale di Croce Rossa Italiana, aprirà ufficialmente i lavori in cui interverrà Luisa Vierucci, professore di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Firenze, nonché Membro del Comitato di Esperti in Diritto Internazionale Umanitario della Croce Rossa Italiana e del Gruppo di Esperti dell’Académie de Droit Humanitaire et des Droits Humains di Ginevra, che parlerà di “Donne e cibo nell’ambito del Diritto Internazionale Umanitario”. Il tema della sicurezza e dell’assistenza alimentare in contesti di emergenza e conflitti, verrà affrontato anche daSiobhàn Foran della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa e da Margherita D’Ascanio delComitato Internazionale di Croce Rossa. Leonardo Carmenati, Direttore del Dipartimento delle Attività Socio-Sanitarie, Operazioni in Emergenza e Volontariato della CRI, porterà varie testimonianze, sempre con particolare riguardo al ruolo delle donne, degli interventi di CRI nei progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo e in risposta alle emergenze: nel Kurdistan iracheno, due progetti in Ruanda e ad Haiti, e un progetto in fase di studio con cui la CRI intende contribuire al rafforzamento dell’agricoltura su base familiare e comunitaria sempre ad Haiti per garantire la sicurezza alimentare ed attività generatrici di reddito alla popolazione locale, valorizzando le risorse e la biodiversità locali. Luisa Del Turco, consulente in Cooperazione Internazionale Politiche di genere, affronterà il tema della “Protezione delle donne in aree di crisi: approcci e politiche del nuovo millennio”. Marta Collu, Advisor Humanitarian Aid Office MAE – DG Cooperazione Sviluppo, tratterà il tema “Tutela delle donne nelle zone di conflitto e catastrofi naturali”. L’ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie CRI Sorella Monica Dialuce Gambino illustrerà il ruolo delle II.VV. nei contesti operativi. Infine, uno sguardo alle nuove povertà nel nostro paese con Clotilde Goria, Delegato Nazionale CRI per il supporto e l’inclusione sociale, che nel suo intervento racconterà l’esperienza di CRI nei confronti delle “nuove povertà, e il cambiamento del ruolo della donna nell’ambito del nucleo familiare in risposta alla crisi economica”. 5


CENTRALE UNICA AI BLOCCHI DI PARTENZA Si parte il primo gennaio 2016. Da quella data, in Trentino, vi sarà una centrale unica per le emergenze, che a regime comporterà l'utilizzo del numero telefonico unico 112. Lo prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessore Tiziano Mellarini, con la quale viene adottato il modello organizzativo del "NUE 112 - Call Center Laico". La centrale unica di emergenza avrà una scala regionale, frutto di un accordo con la Provincia autonoma di Bolzano, così da garantire quel bacino di 3 milioni di utenti previsti dalla normativa nazionale. Un bacino che Trento e Bolzano assicurano conteggiando le presenze turistiche sui due territori, che permettono di arrivare a circa 10 milioni di potenziali utenti. Le chiamate effettuate ai numeri 115 e 118 confluiranno al Call Center, dove gli operatori ne verificheranno la pertinenza e l’appropriatezza, adottando protocolli di filtro codificati e validati a livello internazionale, accertando il tipo di emergenza segnalata, indirizzandola quindi verso le centrali operative di competenza che provvederanno all’invio dei soccorsi. In seguito, una volta a regime, rispondendo al numero unico 112, gli operatori potranno inoltre attivare anche le forze di polizia. "Entro 30 secondi - ha spiegato l'assessore Mellarini - le chiamate che giungeranno al Call Center saranno smistate permettendo di individuare con altissima precisione il luogo dove intervenire e il tipo di intervento richiesto, sanitario o di polizia". "Sono molto soddisfatto – ha commentato l’assessore Mellarini – per questo importante passo in avanti che vede valorizzata la dimensione regionale di un progetto che si tradurrà in un servizio innovativo a vantaggio della sicurezza della comunità. Grazie a questa novità potremo rispondere con ancora maggiore efficienza e celerità alle richieste di intervento, avendo a disposizione una tecnologia e una nuova organizzazione in grado di gestire meglio tempi e luoghi degli interventi". Con la delibera adottata, la Provincia Autonoma di Trento, in coordinamento con la Provincia Autonoma di Bolzano, per garantire la massima efficienza ed efficacia nella gestione delle chiamate di soccorso, ha deciso di adottare il Numero Unico di Emergenza 112 secondo il modello del Call Center Laico che riceverà le chiamate ai numeri di emergenza 112-113-115-118. Entro il primo trimestre del 2016, come definito con il Ministero dell’Interno, anche in Trentino ed in Alto Adige ogni richiesta di soccorso verrà presa in carico dal NUE 112 che garantirà il filtro delle chiamate alla Centrale dei Carabinieri – 112 – e della Polizia – 113, dei -VVF -115 - e del Soccorso Sanitario – 118. Il cittadino avrà così sempre una risposta immediata e competente e potrà ricevere il supporto ed i soccorsi specialistici coordinati dalle centrali di secondo livello dove continueranno ad operare i professionisti oggi dedicati dei Carabinieri, della Polizia, dei VVF e dei sanitari. Ma per garantire la massima sicurezza di un sistema chiamato a gestire emergenze anche in situazioni di massima criticità, qual è il NUE 112, la Centrale Unica d’Emergenza di Trento è collegata con il NUE 112 di Brescia affinchè sia garantita la risposta al cittadino sempre ed in ogni condizione e contesto emergenziale.

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Continuano gli appuntamenti formativi sulle due sedi territoriali del Comitato e in Autosanitaria. A seguire potete trovare il programma completo fino a fine dicembre 2015. Grazie a questo dettagliato calendario ognuno di noi potrà partecipare a tutte le lezioni mancanti per terminare entro fine anno le obbligatorietà previste per mantenere le abilitazioni. CALENDARIO LEZIONI DI AGGIORNAMENTO

Proseguono anche le lezioni in autosanitaria a Carbonare tutti i sabati dalle ore 10.00 alle 12.00. L’argomento proposto nel mese di ottobre è “PTC Pediatrico”. Come sempre la partecipazione a queste lezioni vanno prenotate presso le due sedi territoriali. Sono disponibili tre posti per volontari di Folgaria e tre per volontari di Lavarone oltre all’autista in turno. Aggiungiamo inoltre, come anticipato in apertura di questo numero, le lezioni del corso base come da calendario sotto riportato: DATA LUOGO ORARIO LEZIONE 12 ottobre

Folgaria

20.30-22.30

15 ottobre

Carbonare

20.30-22.30

19 ottobre

Carbonare

20.30-22.30

22 ottobre

Carbonare

20.30-22.30

26 ottobre

Lavarone

20.30-22.30

29 ottobre

Carbonare

20.30-22.30

2 novembre

Carbonare

20.30-22.30

7 novembre

Carbonare

08.30-12.30

Presentazione corso Strategia 2020 Codice etico Attività Area 1 Attività Area 2 Attività Area 3 Attività Area 4 Attività Area 5 Attività Area 6 Storia di Croce Rossa Movimento e Federazione Diu – Convenzioni di Ginevra Parte 1 Storia di Croce Rossa Movimento e Federazione Diu – Convenzioni di Ginevra Parte 2 Nozioni di primo soccorso Parte 1 Nozioni di primo soccorso Parte 2 Nozioni di primo soccorso Parte 3

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