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Pane aromatico di cultura delle Alpi
Al Muse di Trento, la due giorni organizzata dall'Associazione AlpiBio-Baldensis con lo scopo di dare valore alle produzioni di pane e dei grani antichi nelle terre alpine e di promuovere la conoscenza delle loro straordinarie qualità verso i consumatori finali diffondendo una vera e propria cultura del cibo. Ricerca e riscoperta di cereali antichi, utilizzo di farine integrali e biologiche, lievitazione lenta, attenzione ai quantitativi di sale, aromatizzazione naturale, purezza dell'acqua, rispetto della filiera alpina sono i capisaldi su cui si basano le qualità superiori del pane aromatico di cultura delle Alpi. Un modello compositivo solitamente poco considerato ma in grado di assicurare a tutti, e non solo a pochi fortunati, il diritto alla salute, alla tutela dell'ambiente ed alla piacevolezza.
Questo è il punto di partenza che ha mosso l'Associazione AlpiBio-Baldensis ad istituire il premio "Pane Aromatico di Cultura delle Alpi", alla sua seconda edizione e rivolto sia ai panificatori che ai ristoratori panificatori, nella consapevolezza che la cultura del pane di qualità possa e debba essere promossa e alimentata anche dagli esercenti della ristorazione, spesso primi ambasciatori delle eccellenze di un territorio. “La volontà”, spiega Angelo Giovanazzi, ideatore e promotore, “è proprio quella di scoprire e valorizzare i cibi di cultura nelle Alpi, e quindi contribuire a promuovere una nuova cultura del cibo, a partire dai prodotti a base di frumento ed altri grani antichi”. Un incontro di confronto e approfondimento, ma anche una mostra: di pannelli fotografici dedicati al mondo della ceraricoltura, della molitura e della panificazione e dei 12 pani in concorso. Ad aggiudicarsi il primo premio, consegnato dal giornalista Walter Nicoletti al termine dell'illustrazione e degustazione delle creazioni in gara, è stato il Panificio Moderno di Isera per il suo Baldo, un pane a lievitazione naturale della pezzatura di 2 kg realizzato con farina di grano tenero tipo "1" coltivata a Storo SETTEMBRE/OTTOBRE 2018
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