b2eyes magazine 8/2023 by Rivista Sfogliabile

www.b2eyes.com

n8 2023

Materiale riservato agli operatori del settore. Rev. 06/10/23

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L’IMPORTANZA DI UNA STORIA! Dietro ogni nostra lente, c’è una storia che parla di professionalità, esperienza, eccellenza tecnologica ed efficienza nel servizio.

Dietro la storia di lenti progressive “così confortevoli che non ti accorgi di indossare” c’è ancora una volta l’affermazione della leadership di Hoya e dei suoi Partner nell’offrire comfort di visione e massima personalizzazione, sottolineando l’importanza di avere benefici chiari e tangibili per ogni portatore, in ogni situazione! Un viaggio in moto? Utile per far cogliere i vantaggi di una visione ottimale a tutte le distanze. Un affaccio dal terrazzo? Efficace per trasmettere i benefici di una visione ampia. Un tuffo in piscina? Perfetto per mostrare comodità ed estremo comfort di visione. PERCHÉ NOI DI HOYA LO SAPPIAMO BENE: NIENTE È PIÙ IMPORTANTE DI UN CLIENTE SODDISFATTO. E sappiamo anche che per raggiungere questo obiettivo, è importante fornirti sempre gli strumenti giusti: il nuovo spot TV è uno di questi!

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QUINTA EDIZIONE

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5-6 NOVEMBRE NAPOLI

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Sarà il meeting point del mondo oftalmologico e ottico optometrico sulla presbiopia

Materiale riservato agli operatori del settore. Rev. 06/10/23

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n8 2023 Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva

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Ottobre 2023 numero 8

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n8 2023

Materiale riservato agli operatori del settore. Rev. 06/10/23

DESIGN BREVETTATO VINCITORE DEL

SOLUZIONE UNICA PER LENTI A CONTATTO

EDITORE FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it REDAZIONE Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI) Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it PUBBLICITÀ Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 DIRETTORE RESPONSABILE Angelo Magri a.magri@fgeditore.it GRAFICA E IMPAGINAZIONE FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale

4 6 10 12 22 28 34 36 38

editoriale Dopo cosa succede? attualità Forum presbiopia, due giornate di formazione e informazione Hoya, ritorno in tv con le sue progressive Zeiss SmartLife è sempre più tailor made Varilux XR, un viaggio di successo Transitions: al Forum come soluzione ideale per i presbiti Optovista: l’arte tecnologica delle progressive Filab, nasce Matrice Digital Frame Cert.O: come rendere sicuro il centro ottico

STAMPA GIUSEPPE LANG ARTI GRAFICHE Srl Via Romairone 66 - 16163 Genova REGISTRAZIONE PRESSO il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 022021

42 l’ottico digitale La stagione dei presbiti digitali 44 in store Le progressive? Bisogna saperle anche comunicare

Copia omaggio © Copyright FGE srl È vietata ogni riproduzione totale o parziale di testi e immagini

QUINTA EDIZIONE

54 Uniforyoureyes, la cultura si prende cura dei fragili

5-6 NOVEMBRE NAPOLI Sarà il meeting point del mondo oftalmologico e ottico optometrico sulla presbiopia

Attualità 10 Hoya, ritorno in tv

con le sue progressive

6 Forum presbiopia,

due giornate di formazione e informazione

Zeiss SmartLife è sempre più tailor made

Varilux XR, un viaggio di successo

36 Filab, nasce

Matrice Digital Frame

Expert 44 Le progressive?

Bisogna saperle anche comunicare

editoriale

Dopo cosa succede? di Angelo Magri

Il durante è costituito da occasioni coinvolgenti e rassicuranti per il consumatore. Ma il dopo? Ancora troppi portatori sono lasciati alla mercé del proprio progressivo nelle settimane immediatamente successive alla scelta di questa soluzione visiva, senza alcun intervento o richiamo da parte del centro ottico, trascurando anche le più elementari basi di un post vendita utile a fidelizzare poi quel cliente. Al Forum presbiopia 2023 del 5 e 6 novembre a Napoli, come già nelle precedenti edizioni, si discuterà ampiamente di questo, coinvolgendo in maniera strutturale la classe medica e cercando di individuare il percorso ideale per il presbite di oggi: prima paziente dello studio oculistico, quindi cliente del negozio di ottica, ma dopo e per sempre persona da seguire con cura e attenzione.

l tema del Convegno 2023 di Giancarlo Montani, evento di riferimento nel panorama tecnico-scientifico italiano, tenutosi ai primi di ottobre a Monopoli, era come gestire e, meglio ancora, prevenire le cause del mancato adattamento a un paio di occhiali da vista o di lenti a contatto. Ai microfoni della nostra testata due dei relatori, Silvio Maffioletti e Fabio Carta, hanno sintetizzato alcuni degli spunti emersi. Sono tre le aree all’interno delle quali possono sorgere difficoltà dopo che un ausilio visivo oftalmico è stato realizzato: quella ottica, quella optometrica o quella percettiva. Quasi il 50% dei drop out nell’uso delle lac, invece, avviene entro i primi tre mesi di porto. Le aziende, come e più di ogni anno, stanno lanciando campagne televisive e multimediali con al centro le proprie progressive di punta, ambito in cui le problematiche di adattamento risultano maggiormente diffuse. Complice il mese dedicato alla prevenzione visiva, ottobre, propongono un messaggio molto chiaro agli italiani: oggi esistono sul mercato lenti per risolvere i problemi dei presbiti così evolute che si possono indossare sempre, comunque e ovunque. La qualità delle soluzioni oftalmiche non viene messa in discussione e neppure gli sforzi per favorire un’esperienza d’acquisto immersiva e stimolante: intelligenza artificiale, metaverso e realtà aumentata rappresentano un contributo fondamentale in tal senso, anche a livello di comunicazione. Il prima, quindi, è fatto di investimenti in ricerca e sviluppo e di nuove tecnologie che escono dai laboratori aziendali a ritmo sostenuto.

Le interviste a Fabio Carta e Silvio Maffioletti al Convegno 2023 di Giancarlo Montani

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attualità

Forum presbiopia, due giornate di formazione e informazione a cura della redazione

Nelle quattro edizioni precedenti l’evento ideato dall’editore di questa testata prevedeva una fitta attività in plenaria il primo giorno, per lasciare spazio ai corsi di aggiornamento professionale il secondo: quest’anno sia domenica 5 sia lunedì 6 novembre vedono alternarsi una serie di interventi, relazioni, dibattiti e approfondimenti finalizzati alla gestione del presbite e del suo mondo

modalità d’ingresso alla prima dotazione di lenti multifocali. «Letteralmente il “Rabbit Hole” è la tana del coniglio dove si è rifugiato il neopresbite fino a quel momento. Il primo utilizzo di progressive in Italia si colloca, infatti, sopra i 50 anni e spesso chi ci arriva ha alle spalle più di un quinquennio di uso di premontati: stanare il “coniglio” presbite è sempre stato tra i principali obiettivi del Forum - spiega Nicola Di Lernia, conduttore e curatore, insieme agli organizzatori, dell’evento sin dalla sua nascita, nel 2019 - Andando al di là del falso mito di una barriera posta dall’oftalmologo al paziente sull’uso del multifocale, dobbiamo pensare che oltre ai dubbi del soggetto c’è anche l’atavica indifferenza di parte dei centri ottici nell’aiutarlo a superare le perplessità, offrendogli una prestazione professionale all’altezza abbinata a un servizio post vendita adeguato allo strumento correttivo e al suo costo. Inoltre, i presbiti 40-50enni sono diversi dai 50-80enni consolidati: la differenza tra i primi e i secondi rappresenta una chiave di lettura fondamen-

on è mai stato così ricco e variegato il programma del Forum presbiopia 2023, già Progressive Business Forum. Come se l’approdo a Napoli, terra in grande fermento da molti punti di vista, compreso quello del business ottico, rappresentasse l’occasione per ampliare ulteriormente l’offerta formativa e informativa ai partecipanti. Così, se nella prima giornata di lavori l’evento vuole trasformarsi nel meeting point del mondo oftalmologico e di quello ottico optometrico sulla presbiopia, con un forte coinvolgimento della classe medica, la seconda è dedicata esclusivamente a fornire risposte utili e illuminanti agli ottici optometristi italiani su questa tematica. Difficile individuare nel vasto panel di domenica 5 novembre alcuni argomenti predominanti. Ne vanno tuttavia segnalati due, tra gli altri. Il “Rabbit Hole” del primo presbite vedrà medici oculisti, ottici optometristi ed esperti, anche in ambito piscologico, sociologico e della comunicazione, confrontarsi sulle migliori

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La locandina dell’evento in programma il 5 e 6 novembre presso il centro congressi del Royal Continental di Napoli

chiuse in un contenitore denominato Forum lab. «Si inizia con un salotto tra scuole di ottica, in cui i direttori si confronteranno sulle innovazioni legate alle rilevazioni in ambito optometrico per quanto concerne la presbiopia - dice ancora Di Lernia - E poi il tema della relazione strategica con il cliente finale e il suo valore economico nel tempo e non solo nello scontrino. Si prosegue con un video intervento di Lucia Guerra, esperta del mondo social, la quale ha recentemente scritto un libro che parla della pubblicità su TikTok: racconterà opportunità e falsi miti di questo social, ancora poco conosciuto dall’ottica». Il Forum lab verrà concluso da una riflessione sui new media come strumenti divulgativi rivolti alla fascia di clientela più giovane: il Vision Team, che raccoglie le nuove generazioni di Vision Adria, racconterà la sua prima esperienza podcast sull’igiene visiva, con i numeri di ascolto e il target raggiunto. Prima e dopo questo ampio contenitore, sono in programma l’annuncio delle attività congiunte tra Anfao Lenti e Federottica sulla definizione e valorizzazione della figura dell’ottico a livello ministeriale. E, non ultimo, lo show educativo, che parte dall’indagine del cliente misterioso presso 150 centri ottici italiani: in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, metterà in scena le situazioni più eclatanti emerse dalla ricerca, con l’aiuto di psicologi e attori, permettendo ai presenti di analizzare in maniera unica i comportamenti al banco del centro ottico a contatto con un presbite e ogni possibile tecnica di miglioramento nel gestire la sua fiducia creando empatia.

tale per fare del mercato della presbiopia la cassaforte del centro ottico del prossimo futuro». Come tutte quelle precedenti, anche la ricerca del 2023, ancora una volta affidata alla società specializzata Toluna, consentirà di cogliere spunti fondamentali per una migliore comprensione non solo del mercato, ma anche dell’atteggiamento dell’oculista e dell’ottico nei confronti del giovane presbite. «A Napoli cercheremo di capire qual è la sua customer experience partendo dalla visita oftalmologica: sappiamo, infatti, che molti degli ausili visivi realizzati da un centro ottico nascono da prescrizioni del medico specialista, ma non sappiamo quale esperienza vive il paziente presbite dall’oculista e come la conclude nel punto vendita con il suo nuovo occhiale - prosegue Di Lernia - Lo scopriremo attraverso 500 interviste a pazienti-clienti presbiti che negli ultimi 12 mesi si sono sottoposti a una visita oculistica e successivamente sono andati in un centro ottico per la conseguente soluzione visiva: porremo quindi la massima attenzione al passaggio da paziente a cliente e a quali tra i soggetti coinvolti siano stati più influenti per la decisione finale d’acquisto. L’indagine, insieme ai risultati di un tavolo tecnico tra area medica e area ottico optometrica che si terrà al Forum sullo stesso tema, offrirà una chiave di lettura unica per identificare il percorso ideale del paziente-cliente presbite, finalizzato alla sua migliore salute e correzione visiva». Lunedì 6 novembre, invece, saranno quattro le direttrici che guideranno i partecipanti a completare la visione d’insieme sulla gestione della presbiopia, rac-

Nuove lenti Sensity Fast Velocissime ad adattarsi alla luce Per informazioni chiedi al tuo Responsabile Tecnico Commerciale o scrivi a hoyatiinforma@hoya.it

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attualità

Hoya, ritorno in tv con le sue progressive a cura della redazione

“Così confortevoli che non ti accorgi di indossarle”: anche per la nuova tranche autunnale non cambia il claim della campagna dell’azienda oftalmica sul suo top di gamma nel segmento

pali emittenti nazionali, con oltre 116 milioni di contatti stimati e una percentuale importante di prime time: il 50% della pressione è infatti prevista nella fascia tra le 19.30 e le 23.30. «Come gruppo lavoriamo in stretta sinergia con gli ottici optometristi e i medici oculisti e siamo da sempre fortemente impegnati a sensibilizzare sull’importanza della visione attraverso lenti di qualità e soluzioni personalizzate - commenta Maurizio Veroli, amministratore delegato di Hoya Italia - Grazie a questa nuova campagna richiamiamo l’attenzione sulle progressive, prodotto di punta tra le nuove tecnologie sviluppate dal nostro gruppo». La comunicazione sul piccolo schermo viene, inoltre, consolidata da forti investimenti sul digital, sui profili aziendali e dei centri ottici, con l’obiettivo di ingaggiare in modo sempre più massiccio gli utenti e trasformarli in clienti per gli Hoya Center.

quadra che vince non si cambia. E così anche il claim di una pubblicità, se è rimasto impresso nella mente di molti telespettatori dopo circa due anni di programmazione. Come non cambia l’obiettivo della nuova campagna televisiva di Hoya sulle sue lenti progressive: enfatizzare l’impegno nel fornire ai partner una storia che comunichi professionalità ed eccellenza al servizio del benessere visivo. Infatti i due protagonisti, una coppia, si raccontano nella loro quotidianità per trasmettere i benefici di una visione ampia e ottimale a tutte le distanze. E tra un viaggio in moto, un affaccio dal terrazzo, un tuffo in piscina, dimostrano di vivere con assoluto comfort ogni attività, grazie all’utilizzo di lenti progressive personalizzate Hoya. La pianificazione, partita il 12 ottobre, Giornata Mondiale della Vista, copre cinque settimane sulle princi-

Alcune immagini della nuova campagna televisiva di Hoya

Quando le persone fanno la differenza, si vede.

VisionOttica, con i suoi 400 centri, è l’insegna degli ottici di fiducia delle famiglie italiane. La professionalità e l’eccellenza dei servizi offerti sono garantiti a livello nazionale dalla certificazione Cert.O.

attualità

Zeiss SmartLife è sempre più tailor made di Nicoletta Tobia

Migliorata, ampliata e rivoluzionata: sono i tre aggettivi che per l’azienda oftalmica descrivono le innovazioni apportate alla famiglia di lenti, progressive, monofocali e digital, disponibili sul mercato interno dal 6 novembre

tudini quotidiane e visive delle persone, infatti, variano continuamente e recenti studi possono ora fornire nuove informazioni su tali cambiamenti. Proprio basandosi sugli ultimi dati scoperti, l’intera famiglia SmartLife è stata migliorata, Fabio Briganti, grazie all’aggiornaproduct manager lenti mento della tecnodi Zeiss Vision Care Italia logia SmartView. Ma anche rivoluzionata nel top di gamma con le SmartLife Individual 3, in direzione di un superiore livello di personalizzazione in base al target anagrafico. Nonché ampliata, proponendo lenti ad hoc studiate per le esigenze dei bambini, dall’infanzia all’adolescenza, grazie alle nuove monofocali SmartLife Young con tecnologia Zeiss Dynamic AgeFit, adattata all’anatomia facciale durante la crescita. Per quanto riguarda la tecnologia SmartView 2.0, applicata a tutte le lenti SmartLife, cosa cambia rispetto al passato? «Innanzitutto continuiamo ad aggiornare i parametri standard della posizione di sguardo delle

anciato nel 2019, con debutto in Italia l’anno successivo, il portafoglio Zeiss SmartLife è stato sviluppato sulla scorta di molteplici studi per venire incontro alle mutate esigenze visive del consumatore moderno di ogni età, in considerazione del fatto che oramai chiunque ha uno stile di vita connesso e in movimento. «La visione periferica è un elemento molto più importante rispetto agli anni passati: ogni giorno nell’uso dei device spostiamo lo sguardo dallo schermo a ciò che ci circonda più o meno 300 volte e non siamo neppure consapevoli di quanto questo passaggio costante dal digitale all’analogico possa creare disturbi al nostro sistema di visivo», ricorda Fabio Briganti, product manager lenti di Zeiss Vision Care Italia. L’intera famiglia SmartLife, costituita da monofocali, digital e progressive, così come la conosciamo fino a oggi, è costruita utilizzando una serie di tecnologie, tra cui quella che introduce l’età nel ricalcolo delle aberrazioni periferiche delle lenti, adattandone il design alla capacità accomodativa individuale e alla variazione del diametro pupillare in funzione degli anni del portatore. «Il nostro obiettivo è seguire l’evoluzione delle esigenze visive dei consumatori nel corso della vita - prosegue Briganti - I risultati dopo tre anni sono soddisfacenti: per quanto riguarda le lenti progressive, ad esempio, i mancati adattamenti si sono dimezzati. Ma oggi è giusto apportare degli aggiornamenti». Le abi-

il concetto di semplicità nasce l’altra novità, la versione top di gamma Smart Life Individual 3, nelle tipologie monofocale, digital e progressiva, che ha integrata, in esclusiva, la Zeiss Augmented Intelligence Design Technology, ottimizzata in base all’età, al comportamento e alle necessità visive specifiche del portatore. «Abbiamo condotto un esteso studio per raccogliere quanti più dati sulle esigenze visive delle persone: non abbiamo mai usato prima un set di dati così grande - spiega ancora Briganti - E qui entra in gioco la nuova tecnologia Zeiss Intelligence Augmented Design; per una lente SmartLife Individual 3, l’algoritmo IAD plasma il design sulla specifica necessità visiva elaborata attraverso i risultati degli studi. Sono stati utilizzati sistemi di eye tracking, i quali hanno misurato non solo i movimenti degli occhi e la direzione dello sguardo, ma anche i movimenti del capo in relazione agli occhi, il tempo trascorso davanti ai dispositivi digitali, le distanze di lavoro e così via. I risultati sono stati integrati con quelli di un questionario di autovalutazione, in cui il consumatore ha indicato le proprie esigenze visive e lo stile di vita. Sono emersi due aspetti fondamentali: che tali necessità nella stessa fascia anagrafica sono comuni in dif-

montature, tenendo conto che la moda muta costantemente e i modelli eyewear attuali sono generalmente molto più piatti, sia in termini di frontale sia di angolo pantoscopico - prosegue il manager - Ma la variazione vera e propria della tecnologia è data dall’HV CoR, che sta per Horizontal Vertical Centre of Rotation. Sappiamo che le lenti oftalmiche sono costruite in funzione del centro di rotazione dell’occhio che descrive la posizione dell’asse di rotazione teorico su cui si muove il bulbo oculare. Gli ultimi studi condotti da Zeiss con l’Università di Tübingen hanno raccolto maggiori informazioni oculomotorie, evidenziando che non c’è un solo valore di centro di rotazione dell’occhio ma due, uno orizzontale e uno verticale. I calcoli di progettazione precedenti delle lenti incorporavano solo un valore di CoR in funzione del potere della prescrizione. Tutte le nuove SmartLife, in ogni tipologia, saranno invece costruite introducendo nell’algoritmo la valutazione di tutti e due i centri di rotazione, diversi ed entrambi impattanti nella qualità della performance visiva. Il risultato, rispetto alla precedente versione, saranno campi di visione più ampi e una maggior visione periferica». Dalla combinazione di studi e nuove tecnologie con

Le nuove lenti Zeiss SmartLife tengono in considerazione, per la prima volta, due centri di rotazione dell’occhio, ovvero orizzontale e verticale, sia per poteri positivi sia negativi: come emerso da recenti studi dell’Università di Tübingen, questi sono movimenti diversi ed entrambi impattanti nella qualità della performance visiva

Grazie ad algoritmi di Intelligenza Artificiale le lenti SmartLife Individual 3 combinano i dati rilevati dall’ottico con un set di oltre 12 milioni di dati provenienti dai database Zeiss su abitudini, stili di vita e comportamento visivo di persone di diverse fasce di età: è così possibile prevedere come un individuo utilizzerà i propri occhi nella vita quotidiana e costruire la lente con il design più adatto scegliendola tra 44 mila disegni possibili

le ampiezze di vicino, lontano e intermedio cambiano in maniera più dettagliata in funzione della specifica fascia anagrafica del portatore. Teniamo conto che con la tecnologia precedente i design considerati erano poco meno di 300: un’evoluzione enorme». Tale logica è applicata trasversalmente su tutte le tipologie di lente, ma le variazioni maggiori in termini di differenze di ampiezze sono sulle progressive. «La versione progressiva delle SmartLife Individual 3 rispetto alla precedente è in grado di garantire campi di visione più ampi fino al 29% e un adattamento specifico sul comportamento visivo superiore del 79% rispetto alle lenti precedenti, come è emerso dai test condotti da Zeiss un anno fa in diversi mercati, tra cui anche l’Italia - conclude Briganti - Inoltre, per avere tutto questo non sono necessari ulteriori strumenti di misura. In poche parole Zeiss SmartLife Individual 3 è davvero un punto di svolta: è l’ultimo passaggio dell’evoluzione di SmartLife, che combina l’innovativa tecnologia dell’intelligenza artificiale, studi sul campo e tutta l’esperienza Zeiss disponibile».

ferenti aree geografiche, ma divergono notevolmente tra i diversi gruppi di età. E che l’autovalutazione del comportamento e delle abitudini di visione si discosta notevolmente da una analisi oggettiva». Tutto ciò rappresenta la base della nuova tecnologia Zeiss Augmented Intelligence Design. «Per processare tale cospicuo mix di informazioni, si parla di oltre 12 milioni di dati, abbiamo dovuto affidarci all’ausilio dell’intelligenza artificiale: l’elaborazione di questa enorme quantità di informazioni è funzionale all’ottimizzazione nella progettazione delle lenti SmartLife Individual 3 - aggiunge il manager - Naturalmente questo non significa che fa tutto la tecnologia. Il professionista della visione rimane al centro dell’intero processo di scelta della soluzione visiva più idonea, mentre l’intelligenza artificiale è a supporto e perfeziona le prestazioni umane, per rendere semplice un processo complesso. Integrando il ricalcolo eseguito dall’intelligenza aumentata, che tiene in considerazione le differenti esigenze visive correlate all’età, siamo arrivati ad avere oggi ben 44 mila disegni diversi in cui

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Innovazione continua per DAI Optical Tecnologia digitale applicata alle lenti progressive e studi sulla progressione miopica

una visione dinamica e completa: sono generate tramite metadati processati, sull’intera dinamica visiva, attraverso l’ausilio della realtà virtuale. Questo progetto innova il segmento delle progressive personalizzate e, contestualmente, a livello corporate, migliora le performance della lente top di gamma I-ZOOM di DAI Optical. Tale innovazione, peraltro, si estende ben oltre le progressive, includendo anche prodotti come MYOGA per la gestione dell’evoluzione miopica.

’innovazione e la qualità del made in Italy sono i valori distintivi di DAI Optical. Il centro ricerca e sviluppo aziendale è costantemente impegnato nel migliorare i software di progettazione delle lenti oftalmiche, per portare sul mercato prodotti d’eccellenza. Ne è un esempio il progetto Metaclass, che ha unito lo spirito innovativo di DAI Optical alla tecnologia della realtà virtuale e del metaverso. Una grande novità, all’insegna della “produzione evoluta”. Intelligenza artificiale e metaverso sono le basi su cui poggia lo studio delle lenti ARYA, che fanno parte dell’ecosistema Metaclass, per

Metaclass e ARYA L’ecosistema Metaclass entra sul mercato grazie a una visione innovativa della personalizzazione delle lenti e ha come obiettivo offrire ai clienti un’esperienza visiva e d’acquisto fuori dall’ordinario. Comprende il visore di realtà virtuale Eye-Shuttle, collegato all’omonima piattaforma web dedicata, la nuova serie di lenti ARYA e due trattamenti antiriflesso top di gamma dedicati, Drive Contrast e AQ3. Il visore di realtà virtuale catapulta i clienti nel metaverso, garantendo un’esperienza immersi-

possibile migliorare la cooperazione binoculare, rendendo la visione più stabile ed efficiente.

va in uno scenario futuristico, durante la quale, grazie ai sensori Eye-Tracking, si registrano i pattern dei movimenti oculari del portatore: viene così analizzata l’interazione occhio-cervello, per confezionare su misura la lente ARYA unica per ogni cliente. Al termine della misurazione, nella piattaforma web è possibile osservare e commentare un grafico (mappa di frequenza) che riassume il comportamento visivo del consumatore. La lente finale presenta una mappa di potere rifinita e bilanciata sulla base di questa rilevazione, per associare un comfort visivo eccellente all’esperienza d’acquisto indimenticabile. Le progressive ARYA mostrano performance ottiche elevate anche senza l’integrazione con Eye-Shuttle: la tecnologia Eye-Tracking permette infatti un ulteriore livello di personalizzazione del design progressivo, ma le lenti ARYA presentano una mappa di potere innovativa, morbida e confortevole già nella prima fase di calcolo. La famiglia ARYA, inoltre, comprende anche una monofocale, una lente a supporto accomodativo e una degressiva compatibili con Eye-Shuttle.

MYOGA MYOGA rappresenta la risposta di DAI Optical alla diffusione di miopia, in rapido aumento in tutto il mondo. È ormai noto, infatti, lo studio pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il quale stima che il 50% della popolazione sarà miope nel 2050 e che il 10% avrà una miopia elevata, con il rischio di correlazione a diverse patologie oculari. Per tentare di controllare l’allungamento del bulbo oculare, quindi l’aumentare della miopia, si introduce un segnale ottico positivo, detto defocus. L’introduzione del defocus in MYOGA avviene variando progressivamente la curvatura superficiale della lente, secondo una particolare legge di potere. La qualità ottica è garantita dall’utilizzo della più recente tecnologia di lavorazione free form e dalle numerose ottimizzazioni software. Centralmente MYOGA presenta la zona di compensazione della miopia, con un diametro di 9 mm, grazie alla quale garantisce una visione nitida. Da questo punto in poi il defocus inizia lentamente ad aumentare, raggiungendo il valore di +2,00 a una distanza di 17,5 mm dal centro della lente. La zona più periferica mantiene il defocus costante, per garantire un corretto adattamento alla lente stessa non interferendo con il coordinamento dei movimenti oculari. Grazie a questa particolare distribuzione di potere è possibile garantire una visione nitida e allo stesso tempo modificare il segnale visivo sulla retina periferica, per controllare l’allungamento del bulbo. DAI Optical Industries è quotidianamente impegnata in prima linea nella ricerca scientifica su MYOGA e sono oggi disponibili i dati preliminari della collaborazione con il Dipartimento di Tecnologia e Salute (ISEL) del Politecnico di Lisbona. Il team di ricercatori ha concentrato le prime indagini sulla variazione a breve termine della lunghezza assiale e dello spessore coroideo degli utilizzatori di MYOGA. I risultati registrati finora sono molto incoraggianti, poiché queste variazioni possono essere correlate all’efficacia a lungo termine nel controllo della progressione miopica. Già nello studio interno a DAI Optical, infatti, è stata misurata un’efficacia media del 42% nel controllo della progressione miopica a 2 anni e sempre più dati convergono in questa direzione.

I-ZOOM In questi anni I-ZOOM ha rappresentato la punta di diamante delle progressive top di gamma di DAI Optical per l’innovazione tecnologica del suo software di calcolo. Vanta una distribuzione di potere morbida, ottimizzata grazie a numerosi algoritmi che raffinano O AFFINANO? la superficie finale della lente. Lo scopo di tali innovazioni è minimizzare le aberrazioni laterali, mantenendo il valore di cilindro indotto sotto la soglia. Questa sensibile riduzione delle aberrazioni laterali consente di eliminare l’effetto “ondeggiamento” che spesso viene percepito dai portatori di progressive, soprattutto durante la camminata. Ciò ha permesso di registrare tempi di adattamento molto rapidi, se non nulli, e un comfort visivo eccellente. Tra gli algoritmi che figurano nell’ecosistema free form di I-ZOOM troviamo AI Tech, intelligenza artificiale che ottimizza la distribuzione di potere sulla base di un database di calcoli precedenti, e Pupil Opening Tech, che effettua la simulazione 3D in ray-tracing per qualsiasi diametro pupillare, prendendo quindi in considerazione ogni condizione luminosa. Inoltre, è possibile incrementare il comfort di I-ZOOM in casi di anisometropia lieve o conclamata, utilizzando la tecnologia Balance Corridor. Redistribuendo la curva di potere lungo i corridoi progressivi è

Ital-lenti: i 4 punti forti del Metodo Armonie

motore di progettazione di Ital-lenti che ottimizza la lente simulando la visione binoculare e consente la realizzazione di una soluzione visiva “unica” e calcolata individualmente.

tal-lenti ha sviluppato un nuovo concetto di ottimizzazione degli algoritmi di calcolo delle progressive introducendo il Metodo Armonie, con il quale ha realizzato la lente PREMIUM ARMONIE, caratterizzata da un innovativo insieme di tecnologie.

PERSONALIZZAZIONE Per una completa personalizzazione è necessario valutare i parametri individuali del portatore in funzione della montatura prescelta e della morfologia del volto: qualora uno o più di questi risultassero al di fuori dei valori standard, si rende necessaria una individualizzazione. Il centro ottico moderno deve essere costantemente aggiornato e pronto a offrire ai propri clienti adeguate customer experience attraverso una consulenza di vendita interattiva e personalizzata, grazie all’utilizzo di strumentazione hi-tech. Un accurato sistema di videocentratura fornisce, ad esempio, un preciso e professionale rilevamento dei parametri posturali e di centratura delle lenti in funzione della posizione di utilizzo e della montatura prescelta. Con il giusto adattamento delle lenti, i centri ottici sono così in grado di fornire prodotti top di gamma individualizzati e di migliorare il mix di vendita. EYEFIT SMART ottimizza il processo di centratura delle lenti grazie alla precisione fornita dalla tecnologia 3D e consente una nuova esperienza di acquisto. Attraverso l’innovativa tec-

Quattro i suoi punti forti, basati su: • sensibilità al contrasto • intelligenza artificiale • tecnologia Digital Ray Control • personalizzazione SENSIBILITÀ AL CONTRASTO È uno degli elementi fondamentali per garantire al portatore una qualità di visione ottimale. Deve essere valutata per ogni soggetto. In una lente progressiva, uno dei fattori che più la influenza è il “gradiente”, cioè la zona periferica intermedia e per vicino, che determina come l’astigmatismo laterale cresce sulla superficie della lente stessa, compromettendo la sensibilità al contrasto periferica. Per non penalizzare quest’ultima è necessario controllare attentamente lo sviluppo del gradiente periferico, ottimizzandolo e riducendolo in funzione del potere refrattivo. DESIGN CREATO GRAZIE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE La scelta del tipo di geometria ottimale è un secondo fattore fondamentale, che spesso induce in un errore di valutazione. Per determinare quella idonea per ogni portatore, il nuovo algoritmo di calcolo di Ital-lenti sfrutta la capacità dell’intelligenza artificiale di selezionare, tra milioni di calcoli matematici registrati nel corso degli anni, la migliore soluzione in funzione: • del potere refrattivo; • del valore addizionale; • dei parametri posturali. TECNOLOGIA DIGITAL RAY CONTROL La massima qualità di visione è raggiunta grazie alla tecnologia Digital Ray Control, un nuovo

Il sistema EYEFIT SMART è disponibile in due versioni: Desk e Tower

Grazie all’interfaccia grafica e alle animazioni disponibili nel software è possibile illustrare visivamente ai clienti le caratteristiche tecniche di lenti e montature. Questa applicazione semplificherà la spiegazione delle ultime innovazioni tecnologiche nel campo delle lenti, supportando la vendita con maggiore facilità esplicativa. Il sistema EYEFIT SMART è disponibile in due versioni: una versione “Desk”, con monitor e telecamere ad elevazione automatica, e una versione “Tower”, eventualmente anche separabile dalla base per applicazione a muro.

nologia con doppie telecamere 3D e l’evoluto sistema di messa a fuoco automatica, si è ottenuta una maggiore qualità dell’immagine e una misurazione più precisa, veloce e affidabile. La ripresa delle immagini viene effettuata da differenti angolazioni e in tempi molto rapidi. La funzione di misurazione non necessita di occhialini di calibrazione ed elimina i rischi di errate posture, che possono verificarsi nella misurazione di lenti progressive. È possibile acquisire con la massima precisione i dati del portatore: • semidistanza interpupillare; • angolo pantoscopico; • distanza apice corneale; • angolo di avvolgimento; • dimensioni della montatura (Boxing).

PREMIUM ARMONIE ed EYEFIT SMART: un binomio vincente per la proposta di prodotti senza compromessi.

attualità

Varilux XR, un viaggio di successo a cura della redazione

Dopo aver debuttato nel febbraio scorso a Mido, la progressiva di EssilorLuxottica nata dall’intelligenza artificiale ha vinto a fine settembre il Silmo d’Or e ora è protagonista al Forum presbiopia, il 5 e 6 novembre nel capoluogo campano

arilux XR Series, la nuova lente progressiva di EssilorLuxottica, già presentata in anteprima mondiale a Mido 2023, ha vinto l’ultimo Silmo d’Or all’omonima fiera di Parigi nella categoria Vista. E ora è protagonista anche al Forum presbiopia di Napoli, nuova definizione del Progressive Business Forum. «Si tratta di un evento unico nel suo genere, giunto alla quinta edizione, con la novità della partecipazione attiva da parte della classe medica, sempre più vicina ai temi che hanno a che fare con le proposte multifocali: Varilux XR Series trova proprio nel Forum di Napoli il luogo ideale per raccontarsi - spiega Alessandra Barzaghi, marketing director lenses wholesale Italia di EssilorLuxottica - La quinta edizione, infatti, già nel titolo racconta di un approfondimento legato al mondo dei presbiti cui Varilux XR Series si rivolge. L’obiettivo di tutti gli attori in gioco, aziende, oculisti e ottici, è proporre, da una parte, e scegliere e consigliare, dall’altra, la soluzione più adatta per il soggetto presbite. Questa lente è stata creata puntando sulle tecnologie premium e differenzianti per permettere ai centri ottici partner di avere proposte all’avanguardia che rispondano alle esigenze dei consumatori odierni, i quali ricercano nitidezza immediata, anche in movimento». Varilux XR Series è una lente dal cuore tecnologico, progettata tramite l’intelligenza artificiale. «Per la prima volta, infatti, i nostri ricercatori ne hanno sfruttato il potere analizzando più di un milione di dati da

La migliore lente progressiva Varilux®*. Progettate con intelligenza artificiale per una visione nitida e fluida anche mentre sei in movimento. Essilor® e Varilux® sono marchi registrati di Essilor International. *Rispetto alle lenti progressive Varilux® di Essilor®. Montatura: Persol leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l’uso. Aut. Min. 0074473 del 08/09/2023. È un dispositivo medico

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ricerche esclusive, misurazioni posturali condotte in store, test di vita reale e comportamento dei portatori», dice ancora Barzaghi. Grazie all’aumento del volume di visione, queste lenti, estremamente reattive ai naturali movimenti oculari, che sono circa centomila[1] al giorno, integrano il comportamento visivo dei consumatori, cioè l’abbassamento dello sguardo e le distanze dell’oggetto, in modo da reagire all’effettivo movimento degli occhi e garantire una visione nitida e fluida: l’intelligenza artificiale combinata dunque con lo studio degli stili di vita di oltre seimila utilizzatori, per cambiare e migliorare la performance visiva dei portatori. Il processo tecnologico che ne deriva è un “gemello digitale” del portatore, creato in un ambiente 3D, il quale permette di simularne il profilo di comportamento visivo in situazioni di vita reale[2]. «La potenza dell’intelligenza artificiale risiede nella quantità, qualità e varietà dei dati e nel modo in cui vengono calcolati conferma la marketing director lenses wholesale Italia di EssilorLuxottica - Varilux XR Series è un concentrato di tecnologia avveniristico: i test condotti da terze parti, inoltre, hanno rilevato un elevato grado di soddisfazione nelle varie condizioni di utilizzo, sottolineando la capacità di queste lenti di rispettare la promessa per cui sono nate: cambiare la performance visiva di chi le porta».

[1] Peter H. Schiller, Edward J. Tehovnik, Meccanismi neurali alla base della selezione del target con movimenti oculari saccadici, Progressi nella ricerca sul cervello, Elsevier, Volume 149, 2005, Pages 157-171. [2] Le distanze degli oggetti definite in un ambiente 3D come funzione della direzione dello sguardo grazie a modelli esclusivi di abbassamento dello sguardo e di accomodazione.

In queste pagine, alcune immagini della campagna su Varilux XR Series, che da ottobre approda anche in televisione

ImpressionIST® 4+: la videocentratura 3D rivoluzionaria + Pratico, + Efficiente, + Potente ImpressionIST® 4+ si distingue per praticità, efficienza e potenza. La sua capacità di registrare misurazioni istantaneamente con il cliente in posizione naturale, grazie alla fotocamera 3D stereo brevettata, offre risultati precisi. Questo semplifica il processo di misurazione e valorizza la professionalità dell’ottico optometrista.

Per un comfort visivo ottimale, l’occhiale ideale del portatore è dato dall’equilibrio tra le lenti, che devono essere perfettamente centrate e armonizzate con gli occhi, la forma del viso e la montatura. Quando si tratta di benessere visivo, infatti, la precisione e la personalizzazione sono fondamentali per garantire il massimo comfort e la massima soddisfazione del consumatore finale. Ad assicurarli è il nuovo ImpressionIST® 4+ di Rodenstock, che consente agli ottici di fornire ai propri clienti un’esperienza visiva eccezionale. La capacità di registrare misurazioni con l’utente in posizione naturale, la tecnologia di misurazione 3D all’avanguardia e la connessione alla piattaforma CNXT® per una customer experience personalizzata sono solo alcune delle caratteristiche che valorizzano il nuovo strumento. Al cliente basterà indossare la sua montatura e specchiarsi, senza necessità di alcun dispositivo aggiuntivo, nemmeno sulla montatura stessa. Un’esperienza da proporre a tutti i portatori per spiegare l’importanza della corretta centratura delle lenti e uno strumento indispensabile per far percepire ai presbiti, giovani o consolidati, la professionalità dell’ottico optometrista. In particolare nelle lenti progressive, infatti, l’impatto dei parametri quali altezze, distanze interpupillari e angolo pantoscopico è ancora più rilevante sulla qualità visiva e nelle situazioni di porto dinamiche. Oggi lo stile e il fashion si declinano in montature dai parametri diversificati e risulta fondamentale non limitare la libertà di scelta dei clienti.

+ Connesso ImpressionIST® 4+ è parte dell’ecosistema digitale Rodenstock e si integra perfettamente con CNXT®, una piattaforma digitale che collega tutti i dispositivi di misurazione e di ordine Rodenstock. Questa connettività offre una customer experience personalizzata, sincronizzando automaticamente i dati su tutti i dispositivi digitali. + Semplice ImpressionIST® 4+ è user friendly grazie al controllo tramite iPad e alla sincronizzazione automatica dei dati. L’integrazione di una luce a Led per il posizionamento del portatore semplifica ulteriormente l’esperienza. Inoltre, la rimozione del supporto sulla montatura facilita il processo di misurazione, riducendo la possibilità di errori e i tempi di attesa del cliente finale. Si rivela molto più flessibile anche l’adattamento degli occhiali, particolarmente importante per chi indossa le lenti progressive: in questo ambito la centratura precisa è fondamentale per garantire una visione chiara e confortevole a diverse distanze. Tecnologia all’avanguardia e qualità ottimizzata La tecnologia di misurazione 3D di ImpressionIST® 4+ offre una registrazione precisa dei valori di centratura. La mappatura dettagliata del viso grazie alla geometria poliedrica (tecnologia Mesh) assicura risultati accurati e una customer experience coinvolgente. L’alta qualità delle immagini catturate con colori naturali garantisce una valutazione specifica e misurazioni 3D di alta precisione. ImpressionIST® 4+ si adatta alle esigenze di ogni centro ottico, perché è disponibile in due versioni (stand-alone o a parete), consentendo così la più alta versatilità all’interno del punto vendita. 26

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Transitions: al Forum come soluzione ideale per i presbiti a cura della redazione

Il marchio di lenti intelligenti alla luce sarà tra i partner della quinta edizione dell’evento di Napoli, inserendosi trasversalmente sulle proposte multifocali come plus di protezione e stile

che proprio il sole ne è il principale emettitore - osserva Barzaghi - Secondo uno studio condotto nel 2016-2017 in quattro paesi da Ifop, società internazionale di sondaggi e ricerche di mercato, 9 persone su 10 dichiarano di provare una qualche forma Alessandra Barzaghi, di sensibilità alla marketing director lenses luce e affaticamenwholesale Italia di EssilorLuxottica to visivo». Tali situazioni di discomfort possono essere risolte o migliorate con l’utilizzo della lente giusta: da qui l’importanza di informare area tecnica e area medica delle innovazioni disponibili sul mercato. «II Forum presbiopia, anche grazie alla significativa innovazione di quest’anno data dalla partecipazione attiva della classe medica, offre un’importante piattaforma per aggiornare ottici e oculisti sul settore dell’ottica e sulle sue tecnologie, affrontando le sfide legate alla presbiopia e proponendo soluzioni efficaci per il benessere visivo - conclude Barzaghi - Questo è perfettamente coerente con l’impegno di EssilorLuxottica e quindi siamo entusiasti di partecipare».

a caratteristica distintiva delle lenti Transitions è la loro capacità di adattarsi dinamicamente a ogni condizione di luce, in interni e all’esterno: ciò le rende ideali per i portatori presbiti di lenti multifocali che indossano un occhiale in modo permanente e, quindi, per essere presentate in un contesto come il Forum presbiopia 2023. «Le lenti Transitions offrono una combinazione di performance visiva, stile e aiuto nella protezione degli occhi dalla luce - commenta Alessandra Barzaghi, marketing director lenses wholesale Italia di EssilorLuxottica, protagonista della tavola rotonda “L’informazione costante all’area medica sulle nuove tecnologie e soluzioni oftalmiche”, in programma domenica 5 novembre - Per il centro ottico costituiscono anche l’opportunità di proporre un brand forte e supportato da un punto di vista marketing». Il Forum quest’anno prevede inoltre una serie di tavole rotonde interdisciplinari in cui sono coinvolti oculisti, ottici optometristi e rappresentanti dell’industria per discutere delle problematiche visive legate alla presbiopia e delle soluzioni per affrontarle. In questo contesto, le lenti intelligenti alla luce rappresentano un elemento di grande valore aggiunto per l’occhiale progressivo. «Il nostro ambiente luminoso è drasticamente cambiato rispetto alle generazioni precedenti, siamo sempre più esposti a svariate tipologie di luci artificiali e, quando siamo esposti a quella naturale del sole, dobbiamo prestare particolare attenzione a proteggere gli occhi dalla sua componente blu, visto

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Lenti a potere variabile Dalla refrazione alla consegna dell’occhiale Silvano Abati - Matteo Fusi - Giuseppe Migliori

LE LENTI MULTIFOCALI

Presente e futuro dell’Ottica Oftalmica Gianmario Reverdy

Le lenti multifocali Presente e futuro nell’Ottica Oftalmica Gianmario Reverdy

FABIANO GRUPPO EDITORIALE e-mail: info@fgeditore.it − www.fgeditore.it Redazione: Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 – 20089 Rozzano (MI) Sede operativa: FGE srl – Regione Rivelle 7/F – 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 – Fax 0141 856013 – e-mail: info@fgeditore.it – www.fgeditore.it

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Optovista: l’arte tecnologica delle progressive a cura della redazione

Il ruolo dell’ottico, che l’azienda oftalmica intende come artista, è uno degli elementi fondamentali che possono aiutare il futuro portatore presbite ad affrontare in modo positivo e con maggiori opportunità di successo il suo percorso di adattamento a queste lenti

Il supporto nel post vendita da parte del centro ottico è ormai diffuso nella cultura imprenditoriale del settore, ma non può funzionare se a monte non è stata creata una relazione profonda ed efficace tra l’insegna e il cliente. «Questa è una delle ragioni per cui Optovista si pone l’obiettivo di riportare l’attenzione sul ruolo fondamentale della progettazione e della proposta dell’occhiale con lenti progressive - proseguono dall’azienda - La consulenza professionale dell’ottico è il momento in cui può davvero avvenire la magia, in cui si pongono le basi per preparare emotivamente e psicologicamente il futuro portatore ad affrontare in modo positivo e con maggiori opportunità di successo il suo percorso di adattamento, sia che si tratti di un primo presbite sia che stia attraversando le varie fasi della sua “seconda” vita di ametrope». Non è difficile immaginare come la percezione della preparazione e della competenza del professionista cui ci si affida possa creare o inibire i presupposti ideali per un buon adattamento dell’utente finale alle lenti, così come possa far superare eventuali dubbi o pregiudizi e renderlo predisposto ad accogliere di buon grado iniziative di supporto post vendita e richiamo attuate dal punto vendita. «La metafora che ci piace utilizzare in questo contesto è quella dell’ottico come artista in grado di comprendere al meglio le esigenze funzionali ed emotive del proprio cliente, conoscere e applicare le migliori tecnologie e realizzare un’opera unica, costruita su misura per la visione e per l’anima del singolo portatore», concludono da Optovista.

er anni il mercato ha continuato a parlare di progressive focalizzandosi su alcuni punti “classici”: le tecnologie e la loro evoluzione, il rapporto spesso complesso tra professionisti della vista e della visione, il post vendita e la capacità di seguire il portatore durante l’adattamento. Ma risiede soltanto in queste chiavi il successo nell’accompagnare la persona che tra i 40 e i 50 anni vede iniziare la seconda fase della propria vita di ametrope, con una prospettiva di stile attivo, e di portatore di progressive, paragonabile a quella di un trenta-quarantenne? «Fornire un prodotto tecnicamente ineccepibile e costruito a regola d’arte, oggi, non può rappresentare da solo un punto d’arrivo - affermano dalla società bolognese - La spesso mancata collaborazione tra area tecnica e area medica, poi, talvolta sfociata in un generale pregiudizio verso le progressive, influenzando la scelta del consumatore, si sta gradualmente risolvendo, grazie all’informazione e alla formazione».

Una fase dell’evento di Cà la Ghironda, alle porte di Bologna, del settembre scorso, in cui è stata presentata per la prima volta la nuova filosofia aziendale

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Filab, nasce Matrice Digital Frame a cura della redazione

Al Forum presbiopia di Napoli la società oftalmica presenta il suo nuovo sistema di customizzazione della montatura basata sulla lettura dei parametri del volto

consideri tutti gli aspetti fondamentali per la buona riuscita della proposta e dell’offerta al portatore». Orgogliosa dei positivi riscontri di Anima, la progressiva di Matrice Digitale presentata lo scorso anno, Filab ha avviato una collaborazione con duecento punti vendita su scala nazionale, denominati Centri Autorizzati Anima. «La formula vincente risulta sempre la fusione fra tecnologia e semplicità nell’uso - continua il manager - Utilizzando la realtà virtuale trasferiamo al consumatore l’importanza di un prodotto di valore con un test di soli 180 secondi». Il Forum presbiopia 2023 rappresenta l’occasione per presentare un’altra novità targata Filab. «Matrice Digital Frame è il nuovo sistema di customizzazione della montatura basata sulla lettura dei parametri del volto grazie a un processo di rilevamento dei dati utilizzando uno scanner digitale - spiega ancora Cazzola - Questa piattaforma digitale permette all’imprenditore ottico di produrre un occhiale totalmente personalizzato per quanto riguarda non solo le lenti, ma anche la montatura, fondendo la qualità di materiali green con quella di visione grazie a disegni individuali: il risultato finale lo abbiamo chiamato Bragi e offre al nostro cliente un ulteriore elemento di distinzione sul mercato». Altro punto fondamentale nella proposta è il tema della fidelizzazione nel post vendita. «Con una soluzione di questo genere si garantisce, infatti, una perfetta e immediata adattabilità dell’ausilio visivo per il portatore presbite», conclude Cazzola.

ilab è ancora una volta presente al Forum presbiopia, giunto alla quinta edizione. «Confermiamo il nostro impegno nel proporre all’imprenditore ottico le soluzioni più innovative e tecnologiche, affinché possa riconoscere nella nostra azienda il partner di riferimento per la sua crescita professionale - afferma Stefano Cazzola, direttore commerciale di Filab - Oggi, nell’analisi di un mercato in piena evoluzione, il successo di impresa del nostro cliente non passa soltanto dal prodotto, che deve essere assolutamente garante di qualità, ma anche attraverso la costruzione, insieme, di un progetto che

Un esempio di come opera Matrice Digital Frame, la piattaforma digitale per la personalizzazione dell’occhiale completo destinato al portatore presbite

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Cert.O: come rendere sicuro il centro ottico a cura della redazione

Il network partecipa alla quinta edizione del Forum presbiopia confermando i propri obiettivi e l’importanza della collaborazione con la classe medica

reciproca relazione professionale - continua Fonelli - I corsi effettuati nel primo semestre 2023 hanno visto la partecipazione di circa 400 ottici e l’ampio utilizzo dei materiali informativi messi a loro disposizione, con un positivo riscontro che ci motiva a proPaolo Fonelli, seguire con nuove amministratore delegato iniziative durante il di Cert.O prossimo anno». A questi contenuti si affiancano iter di carattere tecnico e multidisciplinare, in collaborazione con le aziende partner, confermando l’importanza relativa all’aggiornamento professionale del fattore umano quale elemento indispensabile del protocollo di certificazione. «Il progetto Cert.O conferma la propria missione di affiancare i centri ottici che perseguono una politica indirizzata a creare valore all’interno della filiera in modo che siano un punto di riferimento sicuro, o meglio “certo”, per le persone che necessitano di correzione visiva, per le aziende che possono contare su validi professionisti per gestire i propri prodotti e servizi e per i medici oculisti che sanno che i propri pazienti si possono affidare a ottici optometristi competenti e collaborativi», conclude Fonelli.

iprendendo la sua etimologia latina, certus facere, la parola certificazione significa “rendere sicuro”: la scelta di utilizzare l’acronimo Cert.O appare quindi appropriata per definirne l’obiettivo principale. «Cert.O è la sintesi dell’approccio qualitativo per fornire efficaci soluzioni visive ai clienti ametropi da parte dei centri ottici che credono nel valore della propria professione - spiega Paolo Fonelli, amministratore delegato dell’organismo - Gli elementi che li contraddistinguono includono il fattore umano, rappresentato dalla competenza dei propri ottici optometristi e degli altri collaboratori, e il fattore tecnico, costituito dalla corretta gestione della propria organizzazione e dall’utilizzo di un’adeguata strumentazione: nel protocollo Cert.O si ritrovano tutti questi requisiti, necessari per garantire un reale servizio di alto livello e per razionalizzare precisi riferimenti che consentono di mantenere sotto controllo il proprio contesto operativo». Ogni singola certificazione viene assegnata attraverso l’audit di un autorevole ente esterno, il CSI IMQ, rappresentando una conferma oggettiva dell’offerta globale di ciascun centro ottico. Il punto vendita ha inoltre ha a disposizione numerosi supporti per comunicare efficacemente le proprie eccellenze sia ai consumatori sia agli oculisti. «La collaborazione con la classe medica è fondamentale per fornire agli ametropi le migliori risposte alle proprie esigenze visive: pertanto Cert.O, con il contributo di oftalmologi e ottici optometristi, ha realizzato uno specifico programma formativo per ottimizzare la

Un mondo di immagini ad alto contrasto Premium Armonie è un’innovativa lente progressiva free-form personalizzata top di gamma, realizzata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale che permette di integrare le più moderne tecnologie produttive, tenendo in considerazione la sensibilità al contrasto del portatore, per offrire, a tutte le tipologie di utilizzatori, lenti con una straordinaria qualità di visione e comfort d’uso

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THE B.I.G. DIFFERENCE Sfidiamo lo status quo Oggi l’industria oftalmica parla di un nuovo livello di personalizzazione. La mappatura del comportamento visivo e dei parametri biometrici sono ottimizzati grazie all’ Intelligenza Artificiale. A differenza di altri, noi di Rodenstock impieghiamo un processo produttivo che facilita il trasferimento di un numero maggiore di dati biometrici nelle nostre lenti. Le lenti biometriche intelligenti fanno la differenza “B.I.G.” Grazie alla nostra tecnologia AI, le nostre lenti sono realizzate sulla correlazione biometrica del singolo occhio. Questo si traduce in numerosi benefici per i portatori: il 97% di chi indossa le lenti B.I.G. NORM® ha riscontrato una riduzione delle aberrazioni periferiche, il 94% di chi ha indossato lenti progressive B.I.G. NORM® ha riscontrato un’area di progressione più ampia e il 97% una riduzione delle aberrazioni da lontano. BIOMETRIC INTELLIGENT GLASSES

THE B.I.G. DIFFERENCE ... lenti basate sul modello biometrico oculare realizzato grazie alla tecnologia AI ... lenti personalizzate sui parametri biometrici unici di ogni occhio Scopri di più su B.I.G. DIFFERENCE su rodenstock-pro.com/it/big-difference

l’ottico del web

La stagione dei presbiti digitali Ottico e ortottista, ideatore del blog Ottico del Web e consulente di personal branding per i professionisti del settore

di Nico Caradonna

Digitando su Google “occhiali per vedere da vicino”, in meno di un secondo appaiono circa diciannove milioni di risultati. Dalle lenti monofocali alle progressive, passando per bifocali e soluzioni non convenzionali per compensarla, la presbiopia resta uno dei temi più ricercati in rete

ne non confortevole che la mancata correzione della sua problematica gli provoca. Solitamente le grandi catene con team marketing interni riescono a sfruttare queste potenzialità che gli ottici meno consapevoli o strutturati non conoscono. In pratica, costruiscono quello che in gergo tecnico si chiama “funnel di vendita”, ovvero un iter obbligato che il consumatore intraprende dal momento in cui scrive una parola nella barra di ricerca di Google sino alla finalizzazione dell’acquisto. Il percorso di marketing è fatto di stimoli attivi la cui funzione è informare un soggetto presbite di ciò che è necessario per la sua situazione visiva. Inizialmente, ad esempio, gli viene offerta una guida o un video ad hoc da consultare gratuitamente in cambio di un contatto, ad esempio un indirizzo e-mail o un numero telefonico. Successivamente, il funnel di vendita prevede una seconda attività che cercherà di portare il consumatore fisicamente in un negozio di ottica, lo stesso cui è legato il contenuto pubblicitario apparso automaticamente nella ricerca su Google e che l’utente ha cliccato in principio. In questo nuovo sistema di ingaggio tramite il web è importante comprendere, quindi, i comportamenti delle persone, gli stati d’animo e soprattutto il cambiamento avvenuto negli ultimi anni nel processo di vendita di una soluzione visiva.

n tempo i primi presbiti si rivolgevano a un professionista per capire come mai la loro visione da vicino fosse sfocata. Oggi, invece, la ricerca delle motivazioni di questo disagio visivo non è quasi più affidata a un contatto diretto, ma prevalentemente a una pagina di Google. Possiamo così parlare della stagione dei presbiti digitali. È qui che si gioca la nuova concorrenza per l’ottico moderno che non può più permettersi di avere un atteggiamento… miope. Il percorso di solito prevede, infatti, una indagine online per comprendere le cause del proprio problema visivo e successivamente l’individuazione della soluzione. Tra queste ultime i più ricercati in rete sono gli occhiali con lenti progressive perché, di fatto, fra ottime recensioni e pregiudizi, rappresentano comunque l’ideale per i presbiti. In considerazione del fatto che gli utenti, in maggioranza, siano portati a consultare solo la prima pagina di ricerca e solo i più pignoli riescono a guardare la seconda pagina di Google, è facile immaginare quanto sia importante per un centro ottico apparire subito tra i primi risultati. Anche in questo caso un professionista dovrebbe essere pronto a gestire le possibilità che il digitale offre. Sarebbe un paradosso non comprendere e perdere tale opportunità di business. È importante quindi conoscere prima di tutto come si comporta un neopresbite, spesso allarmato e infastidito dalla visio-

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Le progressive? Bisogna saperle anche comunicare Formatore ed esperto in comunicazione

di Marco Brugnola

Le campagne dell’industria oftalmica riproducono negli spot televisivi le esigenze del presbite: così l’ottico può fornirgli con maggiore chiarezza e semplicità le risposte adatte al momento della scelta della soluzione visiva ideale

centro ottico e garantisce un comfort molto elevato al portatore». Una seconda opportunità è legata, secondo Cappellini, alla diffusione di lenti specifiche per il giovane presbite già ametrope, «che presentano un costo competitivo e permettono di proporre per la prima volta una soluzione multifocale a chi è abituato al monofocale». Infine, una terza possibilità sono le soluzioni per chi sino a quel momento è stato emmetrope. «Hanno un prezzo vicino a quello delle monofocali, si indossano sempre e consentono di alternare lo sguardo vicino e lontano senza dover togliere e mettere l’occhiale - precisa ancora il professionista toscano - Si tratta di lenti particolarmente richieste da chi, per motivi di igiene, non può toccare l’occhiale mentre lavora, ad esempio i chirurghi, o da chi vuole semplicemente mascherare la propria presbiopia». Le campagne di comunicazione non puntano solo all’ingaggio del cliente e al drive-to-store, ma vogliono supportare l’ottico nella proposizione e vendita delle progressive, in particolare di quelle “premium”, sostituendole gradualmente a quelle standard a basso valore aggiunto e con minori garanzie di adattamento. Proprio per tale motivo il professionista deve investire sia in competenze tecniche su un prodotto peraltro in continua evoluzione sia nella capacità di saperlo proporre e raccontare all’utente finale in modo adeguato.

nche quest’anno, in concomitanza con Ottobre mese della vista, è in corso una massiccia campagna di comunicazione a opera di alcune delle principali aziende oftalmiche per promuovere l’adozione delle loro lenti progressive: coinvolge emittenti televisive generaliste e on demand, il mondo digital, i social network, le riviste e i siti web. L’obiettivo è vincere una sfida che è strategica per tutto il settore: il raggiungimento del 30% di penetrazione di mercato, una quota ampiamente accolta e condivisa dagli addetti ai lavori presenti all’ultimo Progressive Business Forum, nel 2022 a Firenze. Il target di riferimento è chiaro da tempo: adulti tra i 45 e i 65 anni, in particolare i giovani presbiti ancora alla ricerca della lente più adatta alle proprie esigenze e ancora troppo propensi all’acquisto del premontato, il nemico più insidioso. «Le progressive rappresentano una straordinaria opportunità sia per il professionista sia per il cliente - commenta Andrea Cappellini, ottico optometrista di Firenze - E questo per almeno tre ordini di motivi. Penso in primo luogo alle soluzioni personalizzate individuali, realizzate non solo in base al difetto visivo, ma anche al posizionamento degli occhiali sul volto, allo stile di visione e alle caratteristiche antropometriche: una costruzione “tailor-made” che esalta la nostra professionalità, offre maggiori marginalità al

Lenti per occhiali realizzate in Svizzera.

Perfezione fino all’ultimo dettaglio.

ottici partner. Le immagini e le situazioni dello spot, il linguaggio utilizzato, i casi proposti e i materiali del messaggio aziendale rappresentano i “mattoni” principali su cui costruire la vendita in negozio. Lo storytelling si articola perciò in tre fasi: la normalità, il cambiamento e il successo. Nella prima, il cliente, come il protagonista dello spot, esprime esigenze e bisogni noti, che l’ottico conosce bene e tratta quotidianamente con competenza. Nella seconda, le progressive ad alto valore vengono proposte come la soluzione ideale per consentire di recuperare abitudini e stili di vita compromessi dalla presbiopia. Nella terza, infine, il portatore constata con soddisfazione il valore della propria scelta che, grazie alle nuove lenti e alla consulenza del professionista, gli permette il recupero dei comportamenti in grado di migliorare la propria vita. Proprio come il protagonista dello spot. E il prezzo? In questo approccio si conferma non essere il primo e fondamentale elemento della decisione, perché tutti i consumatori sono disponibili, almeno ogni tanto, a spendere qualcosa in più quando ritengono una soluzione valida per loro e ne percepiscono i benefici. E gli occhiali non sono certo un acquisto che si ripete ogni giorno.

L’obiettivo è ancora una volta marcare la differenza rispetto ai competitor, elevare il livello di qualità del servizio dell’intero settore e aumentare la notorietà e l’apprezzamento del segmento delle progressive. L’industria viene perciò in supporto dell’ottico, che dovrebbe essere il primo e il più attento fruitore delle sue campagne: essendo consapevole che un serio ostacolo all’adozione di tale soluzione oftalmica rimane il timore di riscontrare difficoltà nell’adattamento, negli spot televisivi lancia un messaggio positivo e rassicurante, in cui il presbite moderno riesce a soddisfare l’esigenza di una visione nitida a tutte le distanze anche in situazioni dinamiche e di movimento. È all’interno del centro ottico però che si gioca la partita più importante e i protagonisti, insieme al cliente, sono l’ottico stesso e l’addetto alle vendite. Questi, evitando tecnicismi incomprensibili ai più, possono imparare a illustrare il prodotto attingendo a piene mani allo storytelling appositamente realizzato dall’azienda, avendo solo cura di declinarlo e personalizzarlo sul soggetto presente in quel momento davanti a loro. Per questo le imprese integrano la propria comunicazione con kit di materiali in-store, così da creare un collegamento coerente e sinergico con la campagna nei centri

La comunicazione « delle aziende non punta

solo all’ingaggio del cliente e al drive-to-store, ma vuole supportare nella vendita delle progressive premium il professionista, che per tale motivo deve investire sia in competenze tecniche su un prodotto in continua evoluzione sia nella capacità di saperlo proporre e raccontare all’utente finale

Il Presbiometro Sky® Aira Contact Lenses Il Presbiometro Sky® Aira Contact Lenses è un regolo che permette la scelta della corretta lente a contatto Sky® Aira Multifocal di Schalcon da applicare ai portatori presbiti sia miopi sia ipermetropi. Lo strumento si avvale dell’innovativo metodo EASY ADJUST™, messo a punto da Schalcon, che considera due parametri fondamentali: l’età del portatore, presente anche sul cursore mobile che scorre lungo il regolo, e il potere correttivo per lontano. Il risultato dell’incrocio di queste due variabili indica la scelta della lente a contatto Sky® Aira Multifocal ottimale per il soggetto esaminato. L’anello presente sull’estremità del presbiometro sarà utile per determinare la dominanza oculare. Le lenti a contatto multifocali rappresentano una valida soluzione per la correzione della presbiopia, il difetto visivo legato al progressivo invecchiamento del cristallino che si traduce nella difficoltà di mettere correttamente a fuoco oggetti da vicino. Le lac multifocali, a oggi, sono utilizzabili da una vasta cerchia di persone, dai giovani presbiti fino a quelli più consolidati. Sky® Aira Multifocal, nuovo prodotto di pun-

ta della linea di lenti a contatto Schalcon, è una multifocale di ultima generazione realizzata dal dipartimento di R&S dell’azienda, con l’obiettivo di ottenere una visione nitida e naturale e di mantenere inalterato l’equilibrio fisiologico e idrico dell’occhio. L’innovativa tecnologia adottata, il sistema E.C.S. (Eccentric Control System), permette, grazie a un design della lac a eccentricità variabile, di far convergere i raggi luminosi in un unico punto, ampliando e ottimizzando la visione complessiva. Gli elementi che la rendono unica sono l’alta idratazione e trasmissibilità all’ossigeno, assicurata dai componenti del Filcon IV-GMA e dell’Hydractive System, la tecnologia all’avanguardia del sistema E.C.S. e un metodo di applicazione semplificato, EASY ADJUST ™, che facilita l’applicatore nella scelta, rapida e immediata, della lente a contatto più idonea per l’utilizzatore finale.

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NUOVA CAMPAGNA NIKON L’OBIETTIVO Lo scopo della campagna è quello di aumentare la brand awareness di Nikon Lenswear con un messaggio forte e diretto: «Indosso lenti Nikon… E tu?»

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AMPLIFICAZIONE La campagna, grazie all’amplificazione social, favorirà inoltre il drive to store presso i Centri Ottici Nikon Partner.

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Academia FONDA 2024 Il percorso per attivare un Centro Vista Fragile®

verso materiali da posizionare all’interno del negozio e nelle vetrine. In questa fase FONDA implementerà una strategia di marketing locale per attirare utenti alla ricerca di soluzioni visive. Inoltre, verranno organizzati eventi dedicati per permettere agli ottici di presentarsi alla comunità territoriale e di costruire relazioni con gli oculisti della zona: saranno un’opportunità per far conoscere il nuovo Centro Vista Fragile®. La formazione continua è una parte essenziale del percorso. I professionisti continueranno a ricevere supporto per rimanere aggiornati sulle ultime innovazioni nell’assistenza visiva. • Come iscriversi: FONDA sta accettando candidature da parte di centri ottici presenti in tutta Italia. Alcuni di essi sono già stati ricontattati, ma l’attività di selezione continuerà nei prossimi mesi. Soltanto una parte delle domande verrà presa in considerazione, sulla base della motivazione dei candidati, di quanto sono già strutturati e della territorialità.

• Academia FONDA è il percorso per attivare un Centro Vista Fragile®. Si tratta di un innovativo programma di formazione dedicato agli ottici optometristi, con l’obiettivo di trasformarli in esperti nell’assistenza di persone con Vista Fragile. • Durata: la fase di preparazione dura 9 mesi. Dopodiché si avvia il Centro Vista Fragile®. • Fase di preparazione: nella fase iniziale del percorso, gli ottici acquisiranno conoscenze fondamentali sull’assistenza visiva per le persone con Vista Fragile. I partecipanti riceveranno un kit completo di strumenti essenziali, tra cui il set Proximo per la visione da vicino, il set PRLoop per la visione da lontano e un set di filtri. Durante questo periodo gli allievi avranno a disposizione un supporto continuo, inclusa una tutorship intensiva. • Proclamazione e avvio: al termine del percorso formativo, gli ottici saranno qualificati come Ambassador, permettendo loro di firmare una partnership ufficiale con FONDA e consentendo al punto vendita di ottenere la denominazione di Centro Vista Fragile®. • Centro Vista Fragile®: tale status offre accesso a una comunicazione dedicata e al riconoscimento come centro specializzato attra-

L’Academia FONDA non è riservata solo ai titolari dei centri ottici. Anche i dipendenti possono partecipare e beneficiare di questa opportunità di crescita professionale. L’Academia FONDA offre l’opportunità di aprire più di un Centro Vista Fragile®. Questo significa che gli ottici possono espandere il proprio business e aumentare il proprio impatto nell’assistenza visiva. Realizzato con una formula di apprendimento flessibile, il corso consente la partecipazione a distanza di ottici iscritti da tutto il territorio nazionale, con alcuni momenti in presenza e laboratori specifici che mettono i professionisti a confronto con situazioni lavorative e relazionali tipiche della gestione di una persona con Vista Fragile. I moduli formativi sono condotti da esperti ottici, oculisti e ortottisti con un’ampia competenza nel mondo della Vista Fragile. A partire dal direttore scientifico Fabio Mazzolani. Gianfrancesco Villani, Davide Cacciatore, Maurizio Licata e Federico Bartolomei sono solo alcuni dei professionisti che compongono il board di docenti dell’Academia FONDA.

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Sirus Young, la lente di Galileo progettata per lo stile di vita attivo e dinamico Una visione nitida e confortevole in tutte le attività: visione da lontano, lettura o studio, lavoro al pc, alla guida

alileo non smette di innovare prodotti e servizi per essere in linea con i bisogni di un consumatore ogni giorno sempre più informato ed esigente. Per i moderni quarantenni - dinamici, connessi e in movimento - che iniziano a risentire più frequentemente di affaticamento visivo e visione sfocata da vicino, Galileo propone Sirus Young: una soluzione in grado di offrire una visione nitida e confortevole in tutte le attività quotidiane. La speciale tecnologia combina tre benefici in un’unica lente: una visione definita da lontano, un’area relax visivo e un’area nitida per il vicino (tra i 40 e i 30 cm). In questo modo è possibile affrontare al meglio i cambiamenti di visione e di situazione: leggere un libro, scrivere sullo smartphone, guardare la TV, lavorare al computer o guidare. Una lente che permette di vivere ogni momento in piena libertà e senza sfocatu-

re, in perfetta sintonia con il proprio stile! Sirus Young, infatti, è disponibile: • in versione chiara; • con tecnologia Bluv Xpert, che blocca i raggi UV e filtra la luce blu-viola1, garantendo comfort visivo e trasparenza; • in versione Transitions, le lenti intelligenti alla luce che offrono protezione, versatilità e stile, disponibili nelle tonalità cromatiche Iconic e Style Colors di GEN 8 o nella gamma XTRActive New Generation per i portatori maggiormente sensibili alla luce; • in versione Xperio, le lenti solari - colorate, polarizzate e specchiate - che riducono l’effetto abbagliamento, fornendo comfort e protezione all’aperto.

Per parlare con il consumatore, il centro ottico avrà a disposizione un kit di comunicazione e numerosi contenuti digitali, tra cui un nuovo video instore e un piano editoriale completo, utile ad animare le pagine social del punto vendita. Per suggellare il processo di acquisto, inoltre, il portatore riceverà, insieme alle sue nuove lenti Sirus Young, una card di autenticità Galileo personalizzata. Galileo è il partner di riferimento per i professionisti della visione in grado di rispondere a tutte le necessità del Centro Ottico - dalle lenti oftalmiche alla strumentazione, dalle lenti a contatto ai servizi innovativi - e del consumatore finale, grazie all’ampia gamma di prodotti e di tecnologie all’avanguardia.

1. La luce blu-viola è compresa tra 400 e 455 nm, come indicato dalla norma ISO TR 20772:2018. Bluv Xpert: sulla superficie anteriore delle lenti i raggi UV sono bloccati al 100% fino a 380 nm. La Luce Blu-Viola è filtrata al 100% fino a 404 nm per gli indici 1.6 e 1.67 e fino a 402 nm per l’indice 1.5. La luce blu-viola, tra 415 e 455 nm, è filtrata a partire da un minimo del 20%. La luce blu è bloccata al 100% fino a 404 nm per gli indici 1.6 e 1.67 e fino a 402 nm per l’indice 1.5. Sulla superficie anteriore i raggi UV sono bloccati al 100% fino a 380 nm.

Uniforyoureyes, la cultura si prende cura dei fragili

Docente di ottica e optometria, autore di numerose pubblicazioni inerenti alla professione

di Sergio Cappa

“

reyes-Università per i tuoi occhi”, l’iniziativa che il corso di laurea in Ottica e Optometria di Milano Bicocca, luogo per definizione eletto e deputato alla coltura lenta e passionale della professione, ha ripreso ora, nel tempo post pandemico, per intervenire e curare le troppe fragilità che, anche in questa città così legittimamente orgogliosa dei propri successi economici e finanziari, ancora permangono. Con un cristallino gioco di filtri nelle aule della facoltà potranno, a breve in modo permanente, giungere quanti saranno stati riconosciuti in manifeste difficoltà economiche e nell’occorrenza di una correzione oftalmica: un team di studenti verrà indicato alla bisogna e dedicato loro. L’Università che si elegge toponimo della cultura del sapere professionale, ma anche campo della cura delle fragilità, è il luminoso modello dell’adesione dell’alta formazione alle gracili debolezze che la circondano. A quanti sognano una scuola che sia officina dove trovare l’ispirazione che abbia la forza della passione profonda, una bottega di vocazioni da coltivare e riparare per ripartire, un fondaco dove la parola valga più del programma, un bazar dove i libri siano accoglienti compagni di viaggio, l’iniziativa di Milano Bicocca può essere un accorto destro di riflessione. Questa generazione vuole testimoni prima che maestri.

Viviamo in un’epoca in cui si è titolati a vivere solo se perfetti. Ogni insufficienza, ogni fragilità, ogni debolezza sembra bandita. Ma c’è un altro modo per mettersi in salvo, ed è costruire, come te, Giacomo, un’altra terra, fecondissima, la terra di coloro che sanno essere fragili”. Questo riporta lo scrittore palermitano Alessandro D’Avenia nella quarta di copertina del suo L’arte di essere fragili, pubblicato da Mondadori nel 2016. È un romanzo in forma di lettera aperta dedicata a Giacomo Leopardi, troppo spesso frettolosamente liquidato come sfortunato e pessimista: si dipana in un dialogo intimo e travolgente con il poeta che insegna come pochi altri ad accettare debolezze e fragilità, assaporando il morso della fatica e della pazienza (che ha lo stesso etimo di passione) per curare la vita. I latini per “curare” usavano la parola colere, da cui cultum, e l’agricoltura altro non era che il prendersi cura del campo. Cultura significa stare nel campo e farlo fiorire al costo di molta fatica: significa conoscere la consistenza dei semi e i solchi della terra, con la lentezza del presente che il tempo del consumo non conosce, perché votato alla rapidità e alla immediatezza, non contemplando quindi, né accettando, la dimensione della passione, della pazienza e fragilità. Acquista quindi un rilevante significato “Uniforyou-

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