Expression Dance Magazine Dicembre 2018

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Rivista ufficiale I.D.A. International Dance Association ANNO XIX n. 3 - Dicembre 2018 - Centro Studi La Torre S.r.l.

E PRESSION dance magazine

All'interno

DANCE

ACADEMY

con la nuova programmazione

IL LAGO DEI CIGNI

e le sue riletture

INTERVISTA A

VITO MAZZEO

Medicina della danza

QUANDO LE PUNTE?

ANNA ALBERTARELLI quando la danza è inclusione sociale


15a edizione

FIRENZE c/o DANZAINFIERA 22/23/24 FEBBRAIO 2019 modern jazz contemporaneo • classico e neoclassico • hip hop e danze urbane composizione coreografica • danza fantasia danza inclusiva (diversamente abili)

www.concorsoexpression.com #expressionIDA2019

L'immagine è tratta da "Natura è Movimento" ©Domenico Scordia


PREMI E MONTEPREMI

Metti alla prova il tuo talento sull'esclusivo palco del Concorso Expression. Vinci premi in denaro, premi speciali e borse di studio nelle migliori scuole del mondo.

PREMI SPECIALI PUBBLICAZIONE DI UN REDAZIONALE SU GIORNALEDELLADANZA.COM

SHOOTING FOTOGRAFICO

Sara Zuccari, giornalista, critica, storica, docente e direttrice del giornaledelladanza.com assegna il suo premio nella sezione Composizione Coreografica: la pubblicazione di un redazionale sulla prestigiosa rivista online.

Domenico Scordia, fotografo, assegna il premio nella sezione solista classico Junior/Over per la realizzazione di un progetto fotografico con il ballerino prescelto.

Premio Speciale per categoria Composizione Coreografica

Premio Speciale per Solista Classico

GIURIA E BORSE DI STUDIO DANIEL AGESILAS Borse di studio per Stage International Danse Angers con gli insegnanti Danzatore e coreografo, ex dell’Opéra di Parigi, ad Angers (Francia). Direttore degli studi coreografici al Conservatorio Nazionale Superiore di danza di Parigi. M. CHRISTINE MAIGRET DE PRICHES Direttrice di Dance Area di Ginevra.

stage-danse-angers.fr

Corso estivo intensivo, borsa di studio per tirocinio con la Junior Company (per giovani talenti) a Ginevra (Svizzera).

dancearea.ch

TASHA BERTRAM Borsa di studio per una settimana di lezioni con la Russian Ballet Society a Ballerina, insegnante, attrice, Londra (Regno Unito). cantante, esaminatrice e Trustee della Russian Ballet Society.

www.russianballetsociety.co.uk RICK TIJA Talent Scout, Coreografo, Coach (Cirque du Soleil, Choreography Online, I-Path)

Borse di studio per stage estivo 2019 alla Phoenix Associate Schools a Londra (Regno Unito).

JAY ASOLO Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante.

Borsa di studio per "Retro Kings & Queens Summer Intensive" con la Retro Kings & Queens Company a Dublino (Irlanda).

YAGHVALI FALZARI Coordinatrice di SEAD Salzburg Experimental Academy of Dance

Borse di studio per una o due settimane di lezioni intensive alla SEAD a Salisburgo (Austria)

SERGEI OSTRENKO Fondatore e Direttore Artistico di NIPAI (New International Performing Arts Institute)

Borse di studio per: - International Summer School of Physical Theatre (29 giugno - 5 luglio 2019) sotto la guida dell'insegnante, coreografo e direttore russo Sergei Ostrenko (Austria) - International Movement: Directing/Teaching Lab (26 - 22 agosto 2019) sotto la guida dell'insegnante, coreografo e direttore russo Sergei Ostrenko (Austria) Premio Speciale: Opportunità di presentare un lavoro alla IUGTE International Performing Arts Conference 2019 "Theatre between Tradition and Contemporaneity" in Austria. Il premio include la partecipazione all'intero programma della Conferenza e la presentazione (fino a 60 minuti)

phoenix-associates.co.uk

sead.at

iugte.com/projects/summerschool iugte.com/directing performingartsconference.org

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CHRISTIANE BORG MANCHÉ Fondatrice e direttrice Living Dance; Direttrice Incite Motion School of Dance; insegnante RAD, mentor e ambasciatrice CPD

Borsa di studio per una settimana alla Living Dance a Gozo (Malta).

LUKA MARIE FRITSCH Coreografa di PAN.OPTIKUM, che connette la Urban Dance alla Performance teatrale

Borse di studio per un workshop estivo di una settimana con Pan.Optikum, con la possibilità di guadagnare la partecipazione ad un progetto europeo triennale, a Friburgo (Germania).

JOAN CRESPO MARCH Codirettore di Valencia Dancing Forward

Borse di studio per una settimana con la compagnia Valencia Dancing Forward, partecipando a lezioni e prove per la stagione 2019 a Valencia (Spagna).

JUAN POLO Insegnante di Danza Classica presso Real Conservatorio Profesional de Danza “Mariemma”

Borse di studio per lo stage estivo al Real Conservatorio a Madrid (Spagna).

GEORGINA RIGOLA Insegnante e coreografa, Fondatrice e direttrice artistica del Barcelona Dance Center, BCN CITY BALLET e del Certamen Internacional de Danza Ciutat de Barcelona

Borse di studio per il corso estivo dall’1 al 15 luglio con insegnanti internazionali. / Premio Speciale per trascorrere 15 giorni con BCN CITY BALLET partecipando alla creazione delle nuove coreografie a Barcellona (Spagna).

livingdancemalta.com

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vdfdancing.com

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certamenciutatdebarcelona.com

barcelonadancencenter.wordpress.com

JEAN NUNES Borsa di studio per una settimana presso la scuola di Danza Studio Vibes a Ballerino, coreografo e direttore Bruxelles (Belgio). artistico di Studio Vibes

studio-vibes.com NAIKE NEGRETTI Coreografa e referente ufficiale per l’Italia del Broadway Dance Center, docente e talent scout per il Dance Theatre USA International.

Borse di studio per: - 10 lezioni gratuite al Broadway Dance Center a New York (USA). - Dance Theatre Usa International dal valore di 1000 dollari per una settimana circa di lezioni - Magic World Dance Festival Bulgaria - International Blandi Events a Madrid o/e Malta

RICHARD D'ALTON Guest teacher internazionale e coreografo di danza contemporanea.

Borse di studio per: - Milwaukee Ballet School & Academy Summer Intensive & Year Round Training (USA) -Tokyo The Academy 2019 Summer Intensive (USA) - Pennsylvania Ballet Academy Summer Intensive (USA) - Mobile Ballet - 2019 Summer Intensive (USA) - Richard d'Alton 2019 Summer Intensive (Porto, Portogallo) - Conservatório de Dança do Vale do Sousa (Portogallo) - Year Round/Full Time Training 2019-2020

broadwaydancecenter.com

EMANUELA TAGLIAVIA Borse di studio per Campus Summer Dance School dell'I.D.A. International Danzatrice e coreografa, docen- Dance Association a Ravenna (Italia). te di danza contemporanea.

ILENJA ROSSI Ballerina ospite nei black Clubs in Italia e all’estero. Insegnante e coreografa.

Borse di studio per Campus Summer Dance School dell'I.D.A. International Dance Association a Ravenna (Italia).

Premi speciali offerti da:

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N am e

NOVITÀ 2019 La danza come opportunità ad appannaggio di tutti con la categoria ‘DANZA INCLUSIVA (DIVERSAMENTE ABILI)’

Nel pomeriggio di sabato 23 febbraio sul palco del Padiglione Basilica, i danzatori diversamente abili si esibiranno in formazioni di ballerini a coppie o gruppi, divisi solo per fasce d'età: piccoli, junior e over. In questa categoria sono ammessi tutti gli stili di danza. L'accesso al padiglione sarà allestito ad hoc senza alcuna barriera architettonica. Al fine di incoraggiare l’iniziativa, l’organizzazione ha deciso di offrire la partecipazione gratuita al/alla concorrente con disabilità e l’ingresso in fiera sarà gratuito per lui/lei e l’accompagnatore. Partecipa al concorso e puoi acquistare l’esclusiva

T-shirt personalizzata con il tuo nome e autografata dai giurati

L’emozione, l’adrenalina e, perché no, la tensione di una giornata speciale, vissuta a tu per tu con una giuria composta da veri big della danza, in una parola i ricordi, impressi in un capo moda da indossare e rindossare. “I was there”, come scritto sulla T-shirt, è un urlo di gioia che grida a tutti la felicità e l’orgoglio di esserci stati e aver partecipato all’Expression International Dance Competition alla presenza di illustri giurati di fama internazionale. La T-shirt può essere acquistata FINO AL 15 GENNAIO 2019 da tutti coloro che si iscriveranno al concorso tramite l'iscrizione online e potrà essere ritirata direttamente in Fiera al desk per la registrazione. Al momento dell'ordine si raccomanda di specificare la taglia e il nome del danzatore da stampare per la personalizzazione.

VIENI A TROVARCI IN FIERA IDA International Dance Association è presente nello stand padiglione spadolini, piano attico, spazio Q17 Vieni a trovarci e ricevi una copia gratuita di Expression Dance Magazine.

LEZIONE GRATUITA

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SABATO 23 FEBBRAIO ore 13.00 padiglione spadolini piano attico - AULA 2

Sei un'insegnante e hai conseguito diplomi con altre federazioni o associazioni? Allo stand IDA puoi ricevere una valutazione gratuita della validità dei titoli in base alla Legge di Bilancio 2018 e le nuove norme CONI, entrate in vigore dal 1° gennaio 2018. Come da convenzione nazionale con ASI/CONI, l’IDA permette ai suoi Soci di convertire i propri documenti ed ottenere il Diploma ASI/CONI e il Tesserino di Tecnico Nazionale di Danza ASI/CONI in conformità alle nuove normative. Portando con sé una foto ed il diploma conseguito (o una sua copia) e a fronte della quota associativa verrà data la possibilità di convertire immediatamente il vecchio documento in Diploma ASI/CONI e sarà rilasciato il relativo Tesserino Tecnico così da essere in regola con le attuali disposizioni. Maggiori informazioni a pag. 26, su www.idadance.com e su www.concorsoexpression.com

Lezione di Modern con

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(riservata a danzatori over 18 anni) Prenotazione obbligatoria on-line su www.danzainfiera.it

Segreteria organizzativa:

IDA International Dance Association - Via Paolo Costa 2, Ravenna tel. 0544 34124 - danza@idadance.com

Aggiornamenti, regolamento e iscrizioni su www.concorsoexpression.com

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Dietro a

Danzainfiera c'è una grande

storia Dal 21 al 24 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze “Dietro ogni passo c'è una grande storia”. Questo il claim di Danzainfiera 2019, in programma dal 21 al 24 febbraio 2019 alla Fortezza da Basso di Firenze. Il più grande appuntamento internazionale con la danza torna con una nuova campagna che mette al centro le #storiedidanza. E sceglie il mezzo dei video per raccontare le vite di chi ama la danza a 360°. Da Nord a Sud d'Italia, ballerini di ogni stile e addetti ai lavori, protagonisti del palcoscenico e del backstage, sono stati filmati, fotografati e intervistati. Se siete curiosi di conoscere tutte le storie, seguite Danzainfiera sul sito e sui social.

La danza come terapia

Grandi novità al Concorso Expression Ed è proprio per aprire la competizione anche a chi possiede una disabilità che, quest'anno, per la prima volta, la XV edizione di Expression International Dance Competition, uno dei più autorevoli nel panorama europeo per numero di partecipanti, qualità e giuria, organizzato da IDA International Dance Association, dedicherà un intero palco ai diversamente abili e valorizzerà questa sezione con un giurato speciale particolarmente vicino a questa categoria.

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Foto MFly!

Tanti saranno i temi che percorreranno la manifestazione. Tra questi, uno in particolare che farà da filo conduttore: quello della danza come terapia, come strumento che dona forza e coraggio anche a chi è affetto dalla malattia. Danzainfiera da sempre si è dimostrata sensibile a questa tematica e, in questa edizione, ha deciso di darle ancora più spazio raccontando le storie di chi, grazie alla danza, riesce a vivere meglio il proprio disturbo fisico. Come quella di Chiara Pedroni, giovane cremonese disabile affetta da endometriosi, diventata campionessa di danza sportiva su sedia a rotelle o quella di Simone Sistarelli, ideatore del progetto Popping for Parkinson's che, insegnando il popping agli allievi affetti da questa patologia, li aiuta a trasformare un sintomo negativo come il tremore in un linguaggio espressivo e artistico.

Danzainfiera 2019 21/24 febbraio 2019, Firenze - Fortezza da Basso Orari: giovedì: 15.00-20.00 venerdì, sabato e domenica: 9.00-20.00 Info: 0574 575618 - info@danzainfiera.it Per aggiornamenti: facebook.com/danzainfiera

www.danzainfiera.it


editoriale a cura di Chiara Brandi

Torna su Rai1 a gennaio lo show-evento di Roberto Bolle “Danza con me” che lo scorso anno aveva tenuto incollati ai televisori milioni di italiani, letteralmente incantati dalla Danza. Nell’immaginario collettivo le discipline coreutiche appartengono ad un mondo esclusivo, lontano anni luce dalla cultura popolare; ancora di più al giorno d’oggi con il dilagare di Hip Hop e Urban Style. Fin dai tempi degli esordi “l’Étoile dei due mondi” ha mostrato un fortissimo desiderio di colmare tale gap ed “aprire le porte dei teatri alla Gente”: durante la sua lunga carriera Bolle si è contraddistinto per la partecipazione a manifestazioni pop, generalmente off-limits per Principal Dancer&Co, arrivando a ballare sul sagrato di San Pietro al cospetto del Papa, o alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici invernali del 2006 a Torino, fino ad istituire l’ormai celebre “Roberto Bolle and Friends”. Un’escalation senza fine, che ha portato lo scorso anno a due progetti davvero innovativi: il sopracitato show tv e Ondance, una settimana di festa della danza per portare gratuitamente il ballo tra le vie di Milano. Il successo è stato virale: facendo un’analisi dei trend di Google le parole ‘Roberto Bolle’ e ‘Danza Classica’ hanno registrato una vera impennata proprio all’inizio dello scorso anno in concomitanza con la messa in onda di “Danza con me”. Forse è finalmente arrivato il momento di parlare un linguaggio più diretto e accessibile a tutti. Roberto Bolle può considerarsi un antesignano in questo, il promotore (nonché l’accelleratore) di tale impresa. Non credo sia un caso; i tempi sembrano maturi e i fatti lo stanno dimostrando: è notizia di pochi mesi fa l’inserimento a catalogo di scarpe da punta marroni e bronzo per ballerine di colore da parte del famoso brand britannico Freed of London, presentato dalla stampa come uno storico segnale di accettazione di ballerini diversi dai tradizionali standard. Non solo; l’enorme attenzione data alla danza inclusiva è un’ulteriore conferma della strada intrapresa in un’ottica di apertura all’esterno del magico mondo della danza classica. Che dire… stay tuned!

In copertina Dutch National Ballet - Don Quichot foto Angela Sterling Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Chiara Brandi Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Albisetti, Elena Baldisserri, Omar De Bartolomeo, Gianni Mancini, Jay Asolo, Marco Neri, Michele Olivieri, Irene Rossi, Francesco Ragni, Massimiliano Scardacchi, Rita Valbonesi, Claudia Zannoni. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Angela Sterling, Hans Gerritsen, Daniele Casadio, Valentina Donatini, Archivio Expression, Irene Rizzotti, Francesco Squeglia, Brescia e Amisano, Domenico Scordia, Jacopo Tassinari. Un ringraziamento particolare a Vito Mazzeo, Bill Goodson, Benedetta Pisapia, Linda Moretti, Yeison Giannino, Gabriele Pieragalli, Sara Zuccari, Anna Albertarelli, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera, Domenico Scordia. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com www.idadance.com

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Stand A8/F2 21/24 FEB 2019 • FIRENZE 10

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sommario

EXPRESSION anno XIX n. 3 - dicembre 2018

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©Dutch National Ballet " Chroma". Foto di Hans Gerritsen

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INTERVISTA A

Vito Mazzeo

16 MATT MATTOX

di Chiara Brandi

Free Style Jazz Dance di Gianni Mancini

18 DALLA CULTURA HIP HOP alle coreografie Urban Dance di Jay Asolo

20 IL LAGO DEI CIGNI e le sue infinte riletture

di Michele Olivieri

24 HIP HOP DANCE PER BAMBINI di Irene Rossi

26 Novità: La validità dei diplomi IDA 48 Il successo del primo corso per la qualifica di Maestro di Danza 49 IDA presenta: il Percorso di Scrittura Coreografica per danzatori e insegnanti 50 Reportage: lo stage Expression 51 Anteprima Campus 2019: i workshop di Garuda Barre e il coreografo Bill Goodson Speciale Concorso Expression: 52 Le emozioni e le esperienze dei vincitori della scorsa edizione 55 Le novità dell’edizione 2019

56 ANNA ALBERTARELLI dalla danza inclusiva alla disciplina filosofica del corpo poetico® di Chiara Brandi

58 RITMO DELLA DANZA E METRICA MUSICALE di Francesco Ragni e Massimiliano Scardacchi

61 L’ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO si racconta al saggio di Rita Valbonesi

64 QUANDO LE PUNTE?

A cura di Omar De Bartolomeo e Alessandra Albisetti

NUOVA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA IDA

2019

a pag. 27

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Vito Mazzeo in "Empire Noir". © Dutch National Ballet. Foto di Angela Sterling

N

VITO

ato a Vibo Valentia nel 1987, Vito Mazzeo è attualmente il primo ballerino del Dutch National Ballet, ultima tappa di una carriera internazionale iniziata dopo il diploma in danza classica e contemporanea ottenuto con il massimo dei voti alla Scuola di Ballo del Teatro La Scala, risultato unico dai tempi dell'istituzione del doppio percorso disciplinare. Un esito che Vito Mazzeo commenta con innata modestia all’inizio di una lunga e interessante intervista rilasciata a Expression Dance Magazine: “Avendo un fisico atipico, ma anche un carattere atipico, ho dovuto per cause di forza maggiore essere un ballerino eclettico. Credo che mi annoierei ad avere un etichetta come danzatore: ho spaziato da Basilio a Gamache a Dawson e Macmillan per finire con il Teatro Danza di Sasha Waltz, sono stato fortunato ma l’ho anche desi-

di Chiara Brandi

MAZZEO

PRIMO BALLERINO DEL DUTCH NATIONAL BALLET

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Vito Mazzeo in "Shape". © Dutch National Ballet. Foto di Angela Sterling

derato tanto: lavorare il più possibile con i coreografi in una creazione era il mio primo obiettivo, e questo generalmente è molto apprezzato”. Non ricorda esattamente come e quando si sia avvicinato alla danza, ma sa esattamente cosa lo abbia spinto ad intraprendere seriamente questa professione, ovvero “una Manon con Guillem e Murru”. Ripercorrendo insieme i momenti più importanti del suo percorso artistico Vito ha dichiarato: “Non ho scelto di ballare all'estero ma è stata una bellissima forzatura: in Italia non c'erano audizioni fino al diploma e non mi volevo trovare senza lavoro, soprattutto perché raggiungevo l’agognato traguardo con un anno di anticipo, quindi ancora minorenne, e questo complicava le cose. Il nostro Paese – continua - mi offriva contratti a singhiozzo, e sinceramente non ho nemmeno mai visto un reale interesse da parte del Teatro della mia Scuola di Ballo (allora erano due istituzioni molto distaccate). Ho incominciato così a fare audizioni: a novembre allo Stuttgart Ballet e, agli inizi del maggio successivo, al Royal Ballet di Londra”. E proprio quest’ultima occasione si è rivelata quella giusta, il vero trampolino di lancio di una carriera in continua ascesa. Un’espe-

rienza che Vito ricorda con commozione e profonda gratitudine: “Anche se per i primi due mesi ho tenuto i candelabri sul fondo della scena, stiamo parlando del Royal Ballet del 2005, il che significa trovarsi improvvisamente di fronte a Guillem, Cope, Cojocaru, Kobborg, Bussel, Galeazzi, Acosta e posso andare avanti per ore. È naturale che sia stato difficile ma a 13 anni di distanza posso affermare con certezza che ho fatto la scelta giusta andando al Royal. Dopo la fine della Scuola ero pronto tecnicamente, tuttavia avevo bisogno di trovare un’identità stilistica, un Marchio, e quello della danza inglese mi è piaciuto immediatamente. Sono stato anche molto fortunato: a 18 anni mi sono ritrovato a lavorare alla creazione di Chroma con McGregor, balletto che ad oggi è nelle compagnie di mezzo mondo, e poi le prove di Stravinsky Violin Concerto con Darcey… insomma valeva la pena reggere il candelabro!”. Come ballerino dalla comprovata esperienza internazionale – dal citato Royal Ballet di Londra al San Francisco Ballet fino alle performance all’Hong Kong Ballet e all’attuale ruolo al Dutch National Ballet di Amsterdam – Mazzeo ha un’idea ben precisa su come appaia il nostro Paese oltre confine: “L’Italia è un Paese complicato – confida -, la prima cosa che affascina lo straniero è la sua stratosferica bellezza, poi però entrano in gioco i luoghi comuni, talvolta tristemente veri. La realtà è che, almeno nel nostro settore,c'è un’eccessiva presenza di burocrazia. Sul lato pratico il guadagno percepito da un ballerino professionista è circa lo stesso, poi, in genere, quando si diventa Primi Ballerini si

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Vito Mazzeo in "Rewind". © Dutch National Ballet. Foto di Angela Sterling

negozia con il manager della compagnia lo stipendio annuale. Un punto a favore dell’Italia – aggiunge Mazzeo - è l’attuale buona possibilità di entrare a far parte in pianta stabile di un Teatro, questo comporta un buon stipendio e la pensione prima dei 50 anni; situazione completamente differente dalla mia in quanto il mio diritto alla pensione partirà dai 67anni come tutti i lavoratori”. Realista e pragmatico, Vito Mazzeo si mostra concreto anche quando si abbandona alle emozioni e ai ricordi professionali legati alla sfera personale. “Come spiegavo prima, l’esperienza al Royal Ballet penso sia stata la più formativa nel mio percorso poiché ha suscita14

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to in me il giusto atteggiamento, rivelatosi utile in molte altre occasioni, a cominciare dalla successiva esperienza al San Francisco Ballet. La professionista che invece più di ogni altra persona ha avuto un ruolo decisivo nella mia carriera è Carla Fracci. Sono stato sotto la sua direzione per due anni e mezzo e mi ha lasciato un’enormità di insegnamenti che custodisco e mi accompagnano ogni giorno, in sala e sulla scena. In merito al ruolo più bello da me interpretato non posso fare una scelta univoca: indossare i panni di Romeo è stato emozionante, non solo per il personaggio ma anche per l’estrema bellezza della musica, allo stesso tempo ho amato moltissimo anche interpretare Mercuzio. È veramente difficile scegliere sia il balletto che la ballerina preferita, cambia dal momento che si sta attraversando e dal tipo di rapporto che si è instaurato con la danzatrice. Sul fronte dei rapporti interperso-


Vito Mazzeo in "Shape". © Dutch National Ballet. Foto di Angela Sterling

Avevo bisogno di trovare un’identità stilistica, un Marchio, e quello della danza inglese mi è piaciuto immediatamente

nali tra colleghi non ho mai portato avanti amicizie nate dietro le quinte. Sono sempre stato legato a persone che non fanno questo mestiere; mentre con gli altri ballerini ho un rapporto distaccato, gioviale ma niente di più. Poi è naturale che ci siano delle persone conosciute nelle varie esperienze che sono rimaste nella mia vita aldilà della danza. La mia è stata una scelta precisa: una compagnia di danza è come una piccola società in cui c'è ‘il buono’, ‘il cattivo’, ‘il simpatico’, ‘l'antipatico’ e via dicendo, esattamente come in tutti gli ambienti di lavoro… Il fatto di essere straniero è pesato molto in alcuni periodi, ma l’ho presa con filosofia senza farne un problema, e credo che in un certo senso mi abbia tutelato da certe dinamiche interne”.

Il cuore di Vito si scioglie parlando della vita privata: “L' unico vero sacrificio legato a questa splendida professione che amo tantissimo è non avere il mio compagno accanto a me; per il resto sono stato davvero fortunato: non ho mai seguito una dieta, anche se cerco di mangiare bene, e non mi sono mai pesati i ritmi incalzanti della compagnia”. Davanti a questa risposta la domanda sorge spontanea: come è scandita la quotidianità di un Primo Ballerino del Duch National Ballet? “Durante una mia giornata tipo – risponde gentilmente Mazzeo – trascorro la maggior parte del tempo in sala, le lezioni sono dalle 10 del mattino fino alle 6 del pomeriggio; se ho spettacolo la sera finisco di lavorare alle 4, poi nel mezzo ci sono gli aerei, gli hotel, le città da visitare…

Faccio un lavoro faticoso ma talmente bello che ne vale la pena!”. Parlando del futuro Vito Mazzeo non si sbilancia: “Non lo so, non dico nulla. Non vorrei trovarmi nella spiacevole situazione che qualcuno mi accusasse di non aver rispettato quanto dichiarato in precedenza circa il mio ritiro dalle scene”; ma sul sogno nel cassetto è preciso: “Ciò che vorrei è possedere una statua di un ‘Cavallo e Cavalieri’ di Marino Marini. E se non avesse fatto il ballerino? “Avrei fatto il giocatore di basket anche se il mio compagno, di professione coach di pallacanestro, non è molto d'accordo con la mia dichiarazione!”, conclude scherzoso Mazzeo.

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di Gianni Mancini Docente di Tecnica della Danza Moderna e Classica presso il Liceo Coreutico e Teatrale “G. Erba" di Torino. Docente Formatore IDA.

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STYL

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Nato nel 1921 in Oklahoma, Matt Mattox iniziò a danzare all’età di undici anni. Dapprima si accostò alle claquettes incominciando a padroneggiare tecnica e ritmo; in seguito scoprì la danza classica, che gli conferì fluidità, bellezza, rigore e precisione. Un background importante che diede a Matt, appena ventiduenne, gli strumenti necessari per muovere i primi passi nel mondo dorato dell’industria cinematografica come “danzatore di riserva”. Negli anni che seguirono lavorò con professionisti e coreografi di elevata caratura ma la vera svolta fu l’incontro con Jack Cole che lo introdusse a forme nuove di danza a lui allora sconosciute. E grazie agli insegnamenti di Cole in danza moderna, danza popolare russa, danza indiana e flamenco, Matt Mattox intraprese un lungo percorso che lo portò a diventare il famoso coreografo che oggi apprezziamo. Lo stile di Matt Mattox era basato su quello “fluido e animale” di Jack Cole. Una danza det16

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tagliata, precisa, nella quale si trovava l’equilibrio, la flessibilità, la rapidità, la potenza, la purezza delle linee. Era una danza di controllo e scultorea. La padronanza della tecnica era condizione necessaria per approcciarla. Mattox fu anche un grande insegnante. La sua carriera di docente iniziò nel 1956 quando, forte dell’approvazione del suo maestro, intraprese l’insegnamento della tecnica di Jack Cole. Qualche anno dopo, egli creò un proprio metodo interamente ispirato al precedente. “Tutto ciò che so circa la dinamica, la composizione e la trasmissione della danza jazz viene da Jack Cole e della conoscenza che ho acquisito osservando i grandi artisti come Marta Graham e di molti suoi allievi” (Mattox 2002). Piuttosto che di “Danza Jazz”, Matt Mattox preferiva parlare di “Free Style” (Stile Libero), poiché più rappresentativo del suo bisogno di


totale libertà d’espressione. “Io preferisco pensare a questo particolare tipo di movimento come uno stile libero. La parola “libero” perché io posso scegliere, indipendentemente dal tipo di movimento che io voglia fare, un’inclinazione della testa, un flick del polso o una contrazione del corpo. La parola “stile” perché posso scegliere il movimento che desidero: indiano, flamenco, contemporaneo del XIX secolo, moderno, vaudeville, danze popolari, etniche, una miscela di tutto questo” (Mattox 2002). Costruita su una progressione di esercizi che lui chiamava “la Barre”, il metodo di Matt Mattox mette l’accento sull’isolazione, la segmentazione, la coordinazione, la poliritmia delle differenti parti del corpo, il rilassamento – le mani sono “naturali” e senza tensione –, la concentrazione e l’intelligenza cinestetica. “Ho essenzialmente due obiettivi: insegnare a concentrarsi e trasmettere la conoscenza della tecnica… Vorrei sviluppare l’intelligenza del corpo evitando gli automatismi. La conoscenza del vocabolario classico e la padronanza delle difficoltà sono assolutamente necessarie... Nei miei corsi avanzati, la difficoltà principale è quella di seguire un ritmo sempre più rapido” (Mattox 2002). Il corpo come strumento perfetto di cui avere la totale padronanza è un altro elemento fondamentale nella concezione di Mattox: se il corpo non è in condizione, la danza non può essere bella. Egli esigeva che i suoi studenti si superassero, obbligandoli “ad abbandonare se stessi”; nessun gesto è mai gratuito: si conosce il perché lo si fa, le conseguenze visive che ha, i riferimenti pittorici e scultori che sono alla base, per ottenere così una differente qualità di dinamica nella sua esecuzione. La musica è vista come fonte di ispirazione: “Quando inizio ad ascoltare una melodia – dichiarava Mattox nel 2002 - è lei a dettare i movimenti che devo trovare in tutto il mio bagaglio tecnico” . Il rapporto tra danza e musica era per lui essenzialmente ritmico, la pulsazione forte e regolare era la caratteristica preponderante ai fini della scelta in quanto riteneva fosse fondamentale per lo sviluppo della conoscenza armonica dell’allievo. La maggior parte dei coreografi, danzatori e insegnanti americani hanno frequentato dei corsi di claquettes durante l’infanzia, una disciplina che è assolutamente oscura a molti danzatori italiani e che potrebbe essere di grande aiuto nella comprensione di ciò che gli americani chiamano il “ritmo jazz”.

“Ho compreso il ritmo jazz grazie all’ascolto della musica jazz. Esso è, per dare una definizione semplice, il ritmo che contrasta con una base ritmica regolare, che deve apparire elegantemente nella coreografia, che voi chiamate beat o groove nella musica, con degli accenti che vengono portati volontariamente contro la regolarità di quello di base. Il danzatore come il musicista segue la pulsazione, si allontana e ritorna” (Siegenfeld 2002). Il sistema di esercizi precisi, chiari ed estremamente stimolanti di Matt Mattox trascendono la danza jazz e formano un ballerino multidisciplinare. “Poco importa che voi siate un danzatore classico, un danzatore di claquettes o di danza moderna, più flessibili sarete nella conoscenza di queste tecniche maggiormente specialisti sarete” (Mattox 2002). La capacità di comprendere e trasmettere le emozioni profonde che ci animano - come la rabbia, la felicità, la gioia, la sessualità, la sensualità, l’egoismo, la volgarità (ma senza essere volgari), la follia e tutto quello che risiede in noi – è per Mattox un insegnamento necessario da trasmettere ai propri allievi. Egli sosteneva fosse indispensabile farlo senza essere inibiti da sentimenti di colpa o di autocoscienza: provava a dimostrare che per divenire un danzatore completo bisognava anche essere un attore o un’attrice... Fatto ciò, il ballerino avrebbe provato una tale libertà, una tale gioia di esprimersi, che sarebbe diventata una passione da sperimentare il più spesso possibile. Tentava di far capire loro come si può guardare senza vedere, ascoltare senza sentire, pensare senza concentrarsi, danzare con la tecnica senza cercare di trovare l’emozione necessaria alla realizzazione del movimento. Si può ascoltare la musica senza associare il movimento che si fa. Il suo ruolo era quello di renderli coscienti di questa mancanza di relazione. Si sforzava di mostrare che nulla è impossibile. Tutto è possibile. Tutto dipende dalla capacità dei professori di sperimentare cose nuove cercando all’interno della propria tecnica affinché gli studenti facciano progressi di volta in volta sempre più grandi. La danza jazz per Matt era animale, violenta, romantica, sensuale e sessuale. Porta alla liberazione e, contemporaneamente, al controllo di tutti i riflessi emozionali e di tutte le passioni. Dà la vita!

bibliografia: • Seguin E. (2003), Histoire de la danse jazz, Paris, Ed. Chiron • Goodman K. M., Pryor E. (2005), Jump into Jazz, New York, Ed. Mac Graw Hill Nelle immagini: Matt Mattox nei pannni di Caleb Pontipee durante la lavorazione del musical "Sette spose per sette fratelli" (1954) e durante una lezione (©Dance Magazine archives) EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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di Jay Asolo Originario della Nigeria , Jay Asolo si avvicina al mondo della danza fin dalla tenera età. Ballerino, coreografo e insegnante, oggi è protagonista di primo piano sulla scena internazionale dell’Hip Hop.

ual è la differenza tra Urban Dance e Hip Hop? Come si interconnettono tra loro? La nostra casella di posta elettronica è letteralmente intasata da mail in cui si richiede un chiarimento circa le loro principali caratteristiche e differenze, o dove si domandano informazioni sulla genesi e l’evoluzione del Popping, House e Waackin&Voguin etc. Ad oggi sono disponibili online tantissimi approfondimenti interessanti circa questi argomenti ma è evidente che persista il bisogno di fare ulteriore chiarezza a riguardo. Questo articolo si concentra proprio sui tanti differenti stili che vengono spesso erroneamente definiti Hip Hop, a iniziare dall’Urban Dance. 18

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Quando parliamo di Hip Hop ci riferiamo ad una danza composta di 2 forme: Breaking e Party Dancing. Si tratta di una spiegazione estremamente semplificata ma che ne sintetizza al massimo la sostanza. Tuttavia, per comprendere realmente questo stile è necessario scavare più a fondo. L’Hip Hop nasce negli anni settanta del secolo scorso nel Bronx, a New York, come unica alternativa per i giovani di esprimere disagi, dare voce ai sentimenti, guadagnare rispetto e integrarsi divertendosi. L’Hip Hop è una cultura, uno stato mentale, uno stile di vita. Le varie espressioni di danza (Breaking, Freestyle Hip Hop e Litefeet), d’arte (graffiti), verbali (emcee/rap), di musica (DJ, produzioni) e di moda sono tutte manifestazioni di una stessa cultura. “Il Breaking e il Social/Party Dancing emergono da questo scenario, radicato profondamente in uno specifico tessuto socio-politico”, mi spiega Buddha Stretch, tra i pionieri dell’Hip Hop Freestyle. “L’Hip Hop è come un essere vivente che respira, cresce e si evolve con la sua gente. Nel tempo – continua - la musica Hip Hop è cambiata, la danza Hip Hop si è modificata, mantenendo tuttavia constanti i principi fondamentali legati alle comunità latine e afroamericane”.


JAY ASOLO

AL CONCORSO EXPRESSION E A CAMPUS 2019

Jay Asolo sarà tra i giurati del Concorso Expression a Firenze presso Danzainfiera dal 22 al 24 febbraio 2019. Presenza gradita e costante all’evento, il famoso coreografo assegnerà ai più talentuosi borse di studio per il "Retro Kings & Queens Summer Intensive", con la Retro Kings & Queens Company, a Dublino (Irlanda) in programma per la prossima estate. Maggiori informazioni a pag. 2 e su www.concorsoexpression.com E non solo...! A luglio 2019 Jay Asolo sarà presente in qualità di insegnante a Campus Summer School al Centro Studi La Torre di Ravenna. Maggiori informazioni a pag. 42 e su www.idadance.com

E cosa non è l’Hip Hop? Secondo Buddha Stretch “La parola Hip Hop è stata fin troppo abusata dalle scuole di danza per promuovere i propri corsi, sebbene la maggior parte di queste non avesse alcun titolo per farlo né insegnanti in grado di capirne e trasmetterne l’essenza. È così che si è andata creando una situazione in cui gli allievi imitano pedissequamente linguaggi, suoni e movimenti senza comprendere il vero significato del ballo. Questi corsi non insegnano autenticità dell’Hip Hop, non pagano il giusto tributo alle sue radici e alla sua cultura, usano soltanto l’aspettativa creatasi intorno a questo fenomeno come mera strategia di marketing”. “Se una scuola di danza insegna movimenti dell’Hip Hop che non hanno nulla a che fare con la sua musica e la sua cultura, ciò che sta facendo è minare la reale essenza di questo stile”, incalza Moncell Durden, professore di Hip Hop dell’USC Glorya Kaufman International Dance Center di Los Angeles. “Quando penso all’Hip Hop – continua Durden - non mi viene in mente uno studio coreografico quanto piuttosto jam session, club, circoli, freestyler etc.”. “Gli show televisivi e la filmografia hanno contribuito a snaturare la vera essenza di questo stile. The Step Up, Franchise, Stomp The Yard, per citarne alcuni, mostrano l’Hip Hop in modo tale da renderlo cool con una prospettiva di lavoro assicurata”, commenta a riguardo l’icona della Break Dance Bgirl Asia One.

Chiarito dunque cos’è l’Hip Hop, la domanda diventa: cosa si intende per Urban Dance? “Il termine indica un insieme di team, prove, contest e video: l’Urban Dance non è uno stile di danza ma un atto. È una coreografia”, spiega Bgirl Asia One. “L’interpretazione di una performance di Urban Dance è fortemente condizionata dal suo coreografo e assume caratteristiche differenti a seconda del background”. Un esempio su tutti è dato dalla diversità evidente nelle coreografie di Franklin Yu’s Popping e Chris Martin. “Il bagaglio artistico e personale del primo porta alle isolazioni tipicamente presenti nelle sue coreografie. L’altro, come Bboy, si differenzia invece per i footwork pazzi e gli atletici floorwork. Entrambi tuttavia – conclude la ballerina – praticano, insegnano e tengono workshop di Urban Dance ma il loro stile è completamente differente proprio perché hanno competenze artistiche, personalità, esperienze e gusti musicali diversi. Tutto questo contribuisce ineluttabilmente al processo di creazione coreografica”. In conclusione si può affermare che molte coreografie degli Urban Dancer sono una commistione di vari stili, dal Freestyle Hip Hop al Breaking e al Street/Funk style: per questa ragione spesso le persone tendono ad associare l’Urban Dance con l’Hip Hop e per lo stesso motivo talvolta è difficile spiegare che l’Urban Dance non è l’Hip Hop. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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IL BALLETTO E LE SUE RILETTURE NEL TEMPO

Il Lago dei Cigni di Michele Olivieri Critico di danza e balletto (ANCT/AICT), recensore dal Teatro alla Scala e Membro del Consiglio Internazionale della Danza CID UNESCO Paris

el 1877 venne portato in scena Il Lago dei Cigni al Bolshoi di Mosca con le coreografie di Julius Wenzel Reisinger, il libretto di V . P. Begicev insieme a V.F. Geltzer (basato sulla fiaba “Der geraubte Schleier” di J.K.A. Musäus), le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene.

la quale nel ruolo di Odette/Odile, portò tutta la sua padronanza nell’eseguire trentadue fouettes di seguito. Non marginale è lo svolgimento narrativo, in particolar modo riguardo alla conclusione, nella quale ebbe un compito determinante per un alternativo finale in chiave positiva, il fratello del musicista, Modest Čajkovskij.

Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto il II atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura: il primo si occupò degli “atti neri” mentre il secondo curò gli “atti bianchi”. Le musiche furono riviste e la nuova versione, presentata il 15 gennaio 1895 al Mariinskij di San Pietroburgo, ottenne enorme successo con la direzione musicale di Riccardo Drigo il quale vi aggiunse una propria composizione, il “Grand pas de deux”.

A proposito di finale è bene sottolineare che negli anni si sono susseguite numerose versioni alla scena di chiusura originale. La partitura musicale appare ambigua e sensuale, il balletto venne composto quando l’autore, consapevole della propria omosessualità (e di quella di suo fratello), per celarla si sposò. Un matrimonio che terminò con il ricovero in manicomio della moglie e innescò la serie di eventi che portarono alla morte del compositore.

Il Lago dei Cigni è sicuramente uno dei titoli più rappresentati ed è l’opera maggiormente celebre nella Storia del Balletto universale. Un capolavoro dove si intrecciano pantomima, i divertissement delle danze folkloristiche, le sfumature malinconiche di Ivanov, l’atmosfera eterea della protagonista e il doppio ruolo “cigno bianco e cigno nero”, antitesi tra bene e male. Sotto il profilo tecnico appare arduo, in parte dovuto alla ballerina Pierina Legnani, 20

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La prima rappresentazione integrale fuori dai confini russi andò in scena nel 1907 al Teatro Nazionale di Praga con la coreografia di Achille Viscosi mentre la prima versione integrale di Petipa-Ivanov fuori dall’Unione Sovietica fu allestita da Nicholas Sergeyev nel 1934 a Londra per il “Vic-Wells Ballet” con Alicia Markova e Robert Helpmann. Innumerevoli appaiono le versioni del Lago che da sempre ispira sia gli autori della tradizione che quelli di rottura; ad esempio nel 1901 al Teatro Bolshoi, Aleksandr Gorsky mise in scena una sua rivisitazione con Adelaide Giuri, Mikhail Mordkin e Vera Karalli.


Celebre la versione con Maya Plisetskaya al massimo del fulgore, ma anche quella alla Wiener Staatsoper di Rudolf Nureyev, dove il protagonista assoluto è Siegfried, un principe romantico dall’animo malinconico. Una rilettura inedita si deve a Matthew Bourne con “Swan Lake” per il Sadler Wells Theatre di Londra, produzione che ha goduto di un tripudio mondiale, ma anche di critiche da parte dei puristi: una delle singolarità è che i cigni sono interpretati da ballerini maschi (versione comparsa poi nel finale di “Billy Elliot” con Adam Cooper). Troviamo in seguito l’adattamento di Fredy Franzutti per il “Balletto del Sud”: fanno da sfondo le analogie tra Siegfried e Re Ludwig II di Baviera mentre il demone Rothbart chiede l’anima del ragazzo in cambio di una spensierata vita di duratura bellezza. Un’altra riscrittura, audace, ha debuttato a Stoccolma, firmata da Fredrik Rydman, miscelando danza classica e street dance con brani pop rock dal titolo “Swan lake reloaded”, ambientata ai giorni nostri. Una rilettura elettronica e dal sapore dark la ritroviamo grazie all’artista sudafricana Dada Masilo, la quale ha lavorato sul contrasto bianco/nero per mezzo di un coro di cigni a piedi nudi che affondano in profondi plié rievocando antiche danze tribali. Di ben altro calibro è la trasposizione “La stanza del Principe” di Enzo Cosimi dove la figura del principe viene sfocata, rimossa, ribaltandone l’iconografia tradizionale verso un’inquietudine rarefatta. La talentuosa Marguerite Donlon, danzatrice e coreografa irlandese ha creato “Swan Lake-Emerged” per la “Donlon Dance Company”, un originalissimo Lago intriso di tormento e di assenza emotiva ma al contempo di esuberante gioia avvalorato dal contrasto tra Čajkovskij e il duo Sam Auinger & Claas Willeke.

Uno dei titoli

più rappresentati e l’opera maggiormente celebre nella Storia del Balletto universale

Nell'immagine: Swan Lake nella rilettura di Matthew Bourne (ph. Irene Rizzotti)

Da segnalare l’arrangiamento grottesco dell’intero II atto ad opera de “Les Ballets Trockadero de Monte Carlo”: un classico esilarante en travesti, irriverente e dissacrante in cui fa da padrona la parodia pur conservando tutti i dettami tecnici accademici. Una versione che ha destato scandalo si è vista con la “Peter Schaufuss Company” al London Coliseum, coreografie di Peter Schaufuss, splendido ballerino proveniente dalla scuola di Bournonville. Un’altra particolare lettura la si deve al francese Patrice Bart per il Teatro dell’Opera di Roma che ha proposto una veste per così dire, edipica. Apprezzato il “Balletto di Roma” con “Il Lago dei cigni ovvero Il canto” riscritto in chiave moderna da Fabrizio Monteverde che si è posto di fronte al capolavoro relazionandolo con la novella di Cechov. Un’altra rilettura di matrice contemporanea si rintraccia nella coreografia di Loris Petrillo per la “Compagnia Opus Ballet” diretta da Rosanna Brocanello: un’operazione di riscoperta del nucleo centrale. Da ricordare l’adattamento acrobatico tra la disciplina classica e l’energia degli esercizi circensi con il “Guandong Acrobatic Troupe”, capaci di sfidare la gravità. Splendida trasposizione per il coreografo Alexei Ratmanski che ha condotto gli spettatori mediante un’operazione culturale di elevato spessore, riportando il balletto all’essenza pura grazie alla notazione di Vladimir Stepanov tramandaEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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ta nei quaderni conservati all’Università di Harvard e alle foto, filmati e materiali d’archivio, permettendo di restituire le sfumature di uno stile oggi modificato secondo l’evoluzione fisica e la nuova tecnica coreutica. Da sottolineare il tocco moderno di Pascal Touzeau nel suo “Lago dei cigni” per il “Ballet Mainz” dove si è focalizzata la dimensione immaginaria ed eterea di Odette. Da citare l’allestimento di Vladimir Bourmeister che ha visto il suo debutto a Mosca al Teatro Stanislavskij e Nemirovich-Danchenko Musical Theatre nel 1953 con Violeta Bovt, ma anche la versione andata in scena a Londra all’Hippodrome nel 1910 (solo del secondo atto) con la coreografia di Michel Fokine, interpretata da Olga Preobrajenskaia, ripresa poi con i “Ballets Russes” di Diaghilev al Covent Garden nel 1911 in due atti con Matilde Ksessinskaia e Vaslav Nijinski ed in seguito con la coppia Spesivceva/Lifar. Sempre nel 1911 presso il Metropolitan di New York fu applaudita la versione di Mikhail Mordkin con Ekaterina Geltzer. Importante la versione al Kirov di Leningrado nel 1933 firmata da Agrippina Vaganova con Galina Uvanova. Nuovamente al Kirov nel 1945 un’altra variante a cura di Fëdor Lopokov e nel 1950 quella pensata da Konstantin Sergeev. Nel 1962 l’originale viene rivisto da Frederick Ashton con la mitica coppia formata da Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev.

Per il Sadler’s Wells Theatre di Londra nel 1934 il coreografo Nicholas Serghiev allestisce un suo arrangiamento con Alicia Markova. Nel 1963 ritroviamo allo Staatstheater di Stoccarda la coreografia di Petipa/Ivanov rivista da John Cranko, con protagonista Marcia Haydée; mentre all’Opera di Berlino nel 1964 quella firmata da Kenneth MacMillan. Da ricordare l’allestimento al Teatro alla Scala nel 1973 a cura di John Field con Carla Fracci e Rudolf Nureyev. Lo “Scottish Ballet” nel 1977 produce un suo “Lago” su creazione di Peter Darrell. Mentre ancora alla Scala nel 1985 serbiamo ricordo dell’adattamento di Rosella Hightower per la regia di Franco Zeffirelli, interpreti Carla Fracci, Alessandra Ferri e Maurizio Bellezza. Un’altra creazione dal titolo “Lac” firmata da Jean Christophe Maillot, direttore dei “Balletti di Montecarlo”, varia la trama, anche se i due cigni (bianco e nero) si contendono sempre l’amore del principe. Indimenticabile la rilettura di Christopher Wheeldon, in punta di piedi tra Degas e Toulouse-Lautrec: un lavoro articolato tra sogno e realtà, sala prove e Cafè Chantant fin de siècle commissionato dal “Pennsylvania Ballet” di Philadelphia. Da menzionare l’edizione proposta con la coreografia e le scene di Maurice Bart, basato in parte sul lavoro di Petipa/Ivanov con i costumi di Aldo Buti. In scena anche la versione On Ice con “The Imperial Ice Stars”, pluripremiata compagnia internazionale di danza sul

Nell'immagine: la rappresentazione al Teatro dell'Opera con Alessandra Amato e Paulo Arrais (Ph. Francesco Squeglia)

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ghiaccio arricchita da una interpretazione drammatica con salti e pirouette ad alta velocità, acrobazie e spettacolari effetti visivi supportati da un cast di eccellenti pattinatori. Nel 1976 alla Staatsoper di Amburgo viene invece riletto il capolavoro a firma dell’americano John Neumeier. “Il Lago dei cigni” fu proposto anche al “London’s Festival Ballet” nel 1960 e otto anni prima il “New York City Ballet” eseguì la versione pensata dal suo celebre coreografo George Balanchine con interprete Maria Tallchief. Da segnalare la versione di Boris Romanov che vi impiegò Attilia Radice e Anatolij Obuchov. Storica la trasposizione del Maestro Yuri Grigorovich per il Bolshoi Ballet e curiosa quella di Alexander Ekman, vista ad Oslo, all’Opera Nazionale Norvegese, dal titolo “A Swan Lake” selvaggio e dirompente allestimento basato sull’acqua con danzatori, attori, un soprano, diversi musicisti e mille anatre di gomma: una produzione acclamata per la sua inventiva, musicalità ed ironia con le sonorità rielaborate dallo svedese Mikael Karlsson. A Copenaghen presso il Teatro Reale nel 1938 ritroviamo la versione di Harald Lander con Margot Lander. Il “Balletto del Teatro Astana Opera”, ha prodotto Il lago dei cigni partendo da Petipa/Ivanov rivisitato da Altynai Asylmuratova. Al Maggio Musicale Fiorentino ricordiamo l’affascinante rilettura contemporanea di Paul Chalmer dal titolo “Il Lago dei Cigni ovvero Lo scandalo Čajkovskij”. In prima nazionale a Siena al Teatro dei Rinnovati si è vista la versione di Marco Batti con il “Balletto di Siena”: una creazione dove l’immagine della ballerina adornata dal candido tutù lascia il posto ad una visione più terrena. Da menzionare la variante teatrale del “lago” in forma di pantomima, con oggetti e musica dal vivo destinata ad un pubblico di bambini a cura della “Fondazione Aida e Orchestra da Camera di Mantova” nella trasposizione musicale di Luciano Borin.

Tante riletture, tra contemporaneo e passato, che mantengono intatta la meraviglia dei simbolismi dell'opera

Nell'immagine: Martina Arduino nelle vesti del Cigno Nero al Teatro Alla Scala (ph. Brescia e Amisano)

Nel 1977 il coreoregista svedese Mats Ek propone “Svansjön” per il “Cullberg Ballet”, una esecuzione imperniata sull’amore assoluto nel contrasto vita-morte: in palcoscenico un cigno impacciato, di pelle bianca e nera, a piedi nudi, indistintamente maschio e femmina. Rigorosa la variante di Aleksej Fadeecev nell’attuazione del “Balletto di Stato della Georgia” diretto da Nina Ananiasvili. Infine da menzionare il divertissement “Les cygnes blanc” di Roland Petit per il “Ballet National de Marseille”, coreografia per soli uomini in calzamaglia bianca sul finale della partitura di Čajkovskij che nel 1998 verrà ripreso e sviluppato ne “Le lac des cygnes et ses maléfices” con Massimo Murru, creazione inaugurale del Festival del Balletto di Nervi. Per il cinema celebre l’ispirazione di Darren Aronofsky in “Black Swan”, film che ha toccato gli archetipi fondativi del balletto sceneggiati in chiave thriller tra i doppi psicologici della protagonista. Tante riletture per “Il Lago dei Cigni”, tra contemporaneo e passato, le quali racchiudono il meglio dell’arte del balletto, mantenendo intatta la meraviglia dei simbolismi e la visione collettiva tersicorea per eccellenza. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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HIP HOP DANCE

PER BAMBINI FORMARE INSEGNANTI CAPACI DI TRASMETTERE PASSIONE IN MODO SEMPLICE, INTUITIVO E CORRETTO

di Irene Rossi Laureata in Scienze Motorie, esperta di psicomotricità, insegnante di Hip Hop e Modern jazz, Diplomata IDA

“Mio figlio ha iniziato a ballare ancora prima che a camminare; l’ho portato a 4 anni a fare hip hop ma dopo un anno si era già stancato, dice che per lui è troppo difficile e non si diverte. Lui vuole ballare”. Negli ultimi anni mi è capitato spesso di sentire questo tipo di affermazione da parte di genitori alla ricerca di un’attività più stimolante per i propri figli. A casa i bambini dimostrano di avere attitudine e passione per il ballo ma poi escono dalla lezione di danza né soddisfatti né divertiti e ben presto abbandonano l’attività. Il 24

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perché in molti casi è presto detto: gli si chiede troppo, senza considerare le tappe del loro sviluppo psicomotorio. L’Hip Hop è, per via della velocità della musica che si utilizza, una delle danze che richiede maggior coordinazione e ritmo. La sua tecnica si differenzia dalle altre per la padronanza totale dei segmenti corporei, l’enorme controllo motorio e la forza di contrazione muscolare. Proprio per questo sono dell’idea che non si possa fare tecnica Hip Hop con un bambino che non abbia compiuto almeno 7 anni; età che potrebbe essere addirittura superiore qualora non sia stata fatta alcun tipo di attività motoria fino ad allora. Non si tratta tuttavia di una


verità assoluta; si può iniziare anche prima, purché si scelga un corso indicato in base all’età. I bambini sono affascinati dalla musica, soprattutto dalla sua componente ritmica e l’Hip Hop è senza dubbio il ballo più dinamico e cadenzato. Fin da piccolissimi tendono ad esprimere ogni emozione attraverso il corpo, muovendosi seguendo la musica e comunicando così il loro mondo interiore. Vengono attirati dai movimenti dell’Hip Hop perché li incuriosiscono e stimolano la loro fantasia; il corpo diventa un cartone animato, una macchina, un robot; può farsi liquido, solido, di gomma, di cemento, lento, rapido, leggero, pesante, in una serie infinita di possibilità. È una danza particolarmente gradita ai bambini perché è divertente e la sua vitalità permette di impiegare e incanalare al meglio le loro infinite energie. Non solo; può diventare uno strumento di comunicazione corporea che permette loro di superare anche alcune difficoltà legate, per esempio, alla timidezza e all’autostima. Mediante l’improvvisazione, tipica dell’Hip Hop, il bambino può esplorare il proprio corpo e trovare un’espressività unica e caratterizzante dandole voce in modo creativo e, soprattutto, naturale. Quante volte ragazzini in età puberale alle prime lezioni mi hanno chiesto terrorizzati

È

una danza che piace ai bambini perché è divertente e la sua vitalità permette di impiegare e incanalare al meglio le loro infinite energie, ed è uno strumento di

comunicazione corporea per superare timidezza e problemi di autostima

Il corso di Propedeutica Hip hop Dance si terrà a Ravenna a marzo 2019 con Irene Rossi, Elia del Nin e Elisa Di Maio. Maggiori a pag. 36 e su www.idadance.com se avessi proposto loro il momento “free style” nel tanto famoso quanto temuto “cerchio”. Gli stessi ragazzi, se avessero iniziato da bambini a ballare Hip Hop, non avrebbero aspettato altro se non quel momento per dimostrare agli altri la loro abilità e bravura. Non dobbiamo dimenticare che il bambino è il futuro ragazzo che diventerà adulto; è un foglio ancora bianco che l’insegnante ha l’enorme responsabilità di riempire. Più colori verranno utilizzati, più il ragazzo avrà strumenti per crescere libero di esprimere appieno la propria personalità. “In ogni bambino, adolescente, adulto rimane la nostalgia per quello che sarebbe potuto succedere al proprio corpo” F. Zagatti. Il corso di “Hip Hop Dance per Bambini” si pone come obiettivo la formazione di insegnanti capaci di avvicinare bambini e ragazzi alla danza Hip Hop in modo semplice, intuitivo e corretto. Ampio spazio sarà dato alla parte pedagogica e relazionale, per dare ai futuri insegnanti le nozioni per costruire lezioni efficaci ed appropriate alle età degli allievi, seguendo le tappe del loro sviluppo psicomotorio, dai 3 anni fino all’adolescenza. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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LA VALIDITÀ DEI DIPLOMA IDA/ASI Le nuove norme CONI e la dicitura “danza sportiva” per accedere ai “compensi sportivi dilettantistici” La legge di Bilancio 2018, pubblicata sulla G.U. n. 302 – Suppl. Ordinario n. 62, e le nuove norme CONI hanno introdotto sostanziali novità per chi lavora nel mondo del fitness e dello sport. I diplomi IDA sono sempre validi. Per quelli emessi nel passato è tuttavia necessario adeguarli richiedendone una copia aggiornata in base alle norme vigenti. Si tratta di una validità derivante esclusivamente dall’intesa in essere da diversi anni fra IDA e ASI Nazionale, Ente di Promozione Sportiva (EPS). La circolare 594 del 07/10/18 dell’ente di promozione sportiva ASI/CONI chiarisce che tutti gli operatori sportivi (e la danza dal punto di vista normativo è parificabile allo sport) in possesso del TESSERINO TECNICO ed inseriti nell’ALBO NAZIONALE ASI (con l’apposita qualifica come da elenco CONI), sono autorizzati a svolgere il ruolo di istruttore (anche nel settore danza i tecnici possono essere definiti istruttori) per le discipline di competenza presso tutte le società o associazioni sportive italiane. Tale qualifica non è oggetto di conversione anche qualora le società o associazioni siano affiliate presso altri enti di promozione sportiva. L’appartenenza all’ente affiliante prescelto dalla società è data dal tesseramento associativo ed è svincolata dal titolo che autorizza lo svolgimento dell’attività di istruttore. Quindi se un insegnate IDA/ASI insegna in qualsiasi scuola o associazione affiliata a ente diverso da ASI, deve avere tessera di affiliazione e relativa assicurazione (non di tecnico) con l’ente a cui è affiliata la scuola/associazione ma il suo diploma e tesserino tecnico può e deve rimanere IDA/ASI. Inoltre, chi si tessera come tecnico IDA riceverà anche il Diploma di Tecnico Nazionale ASI. Si tratta di un documento che non sostituisce il titolo IDA ma lo integra e ne rafforza la validità in quanto rilasciato direttamente dall’ASI/CONI, ribadendo la validità giuridica del titolo acquisito. 26

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TO DAL A.S.I.: ENTE RICONOSCIU O MINISTERO DELL’INTERN

A.S.I.: ENTE DI PROMOZIONE DAL CONI SPORTIVO RICONOSCIU TO

SNaQ del CONI ASI aderisce al Sistema di Qualifica dei Tecnici Sportivi) (Sistema Nazionale delle Qualifiche

diploma di INSEGNANTE DI

MODERN DANZA SPORTIVA rilasciato a

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Il Presidente I.D.A.

lì, ........................................................

Il Presidente A.S.I.

Torre Segreteria didattica: Centro Studi La E ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZION 9001:2008 AZIENDA CERTIFICATA ISO

È bene sottolineare che essendo tali novità relative anche l’insegnamento di discipline coreutiche, dal primo gennaio 2018 per i docenti di danza è possibile erogare, oltre ai compensi/ premi/rimborsi forfettari, rimborsi spese analitici (comprese le indennità chilometriche per l’utilizzo di automezzi propri da parte dello sportivo dilettante) che, se adeguatamente documentati, non saranno soggetti a tassazione e potranno essere sommati alla nuova soglia esente di 10.000,00 € (ris.ne AdE n. 38/E 2014). Per usufruire di tale possibilità, tuttavia, è necessario possedere un diploma legalmente riconosciuto dal CONI in linea con le novità introdotte dalla suddetta legge di Bilancio 2018. Ribadendo che i diplomi rilasciati da IDA negli anni scorsi rimangono perfettamente validi, quello che il tecnico deve fare, oltre ad associarsi a IDA per l’anno in corso, è richiedere l’eventuale aggiornamento del suo diploma con la dicitura “Danza Sportiva” come previsto dalla normativa sulle discipline riconosciute CONI, che permette di usufruire delle agevolazioni fiscali.


DANCE ACADEMY CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PROGRAMMAZIONE 2018/2019 I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno e aderente al sistema SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche degli Insegnanti di Danza). I diplomi rilasciati sono allineati alla normativa nazionale in materia di insegnamento (come delibera 1569/2017 e 1574/2017 della legge di bilancio). Corsi, seminari e stage IDA sono validi come aggiornamento tecnico ai fini del riconoscimento del diploma di insegnante e del conseguimento del tesserino tecnico ASI/CONI in base alla legge 4/2013 sulle professioni non organizzate – è previsto che i tecnici debbano effettuare aggiornamenti periodici (almeno uno ogni due anni).

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Segreteria didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l. Via Paolo Costa 2, Ravenna tel 0544.34124 danza@idadance.com

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO DI

PROPEDEUTICA MODERN DANCE TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Propedeutica Modern riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previo superamento dell'esame e affiliazione come socio insegnante. RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 6/7/8 settembre 2019 INSEGNANTE: ROBERTA BROGLIA Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionata nelle migliori scuole di New York. Il bambino è creta, plasmabile e delicato, se non viene trattato con cura si rischia di rovinarlo per sempre. Lavorare con i bambini richiede grande professionalitа, competenza e coscienza, solo attraverso lo studio approfondito si può arricchire il bagaglio culturale necessario. Il corso di propedeutica ha come scopo la conoscenza dei principi fondamentali di didattica, pedagogia e anatomia oltre che tecnica. Attraverso un lavoro teorico/pratico si fa un viaggio nel mondo dei bambini dai 3 ai 10 anni, dai “primi passi” alla base tecnica.

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PROGRAMMA Principi di didattica e pedagogia; progressione pedagogica; esempi di lezione per bambini con progressione in base alle tappe; anatomia dello sviluppo; mappatura musicale in base alle esigenze didattiche; giochi didattici; lavoro a terra di tecnica, trofismo, postura e allungamento; tecnica al centro e in diagonale con progressione di difficoltà; lavoro sulla dinamica; composizione coreografica; workshop di lavoro in base all'età; lavoro sull'organizzazione del saggio. Al termine dei due weekend ci sarà il test attitudinale finale che certifica l'acquisizione dei contenuti del corso e che vale come test parziale per il corso completo di Insegnante di Modern. NOTA BENE Il Corso rientra nel Corso di Insegnante di Modern. Partecipando a questo modulo si ottiene accredito per saltare i weekend corrispondenti all'interno del percorso di Insegnante di Modern.

QUOTA 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20; oppure due rate da 220 euro. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www. idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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CORSO DI

PROPEDEUTICA DANZA CLASSICA TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Propedeutica della Danza Classica riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa affiliazione come socio insegnante. RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE 12/13 Gennaio, 9/10 Febbraio 2019 INSEGNANTE: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti. PROGRAMMA Principi di didattica e pedagogia per allievi dai 5 agli 8 anni; avviamento alla danza; propedeutica A e B. Al termine dei 2 weekend ci sarà il test attitudinale finale che certifica l'acquisizione dei contenuti del corso. SELEZIONE Per accedere al corso è necessario inviare il proprio curriculum alla segreteria didattica a danza@idadance.com e attendere la conferma di idoneità. Partecipando a questo modulo si ottiene accredito per saltare i weekend corrispondenti all'interno del prossimo percorso di Insegnante di Danza Classica. QUOTA 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. RISPARMIA IL 10% versando la quota almeno 30 giorni prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare ai corsi è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. Al termine del corso e al superamento del test occorrerà versare l'integrazione di €100 della quota associativa IDA, per poter ottenere il Diploma e l'affiliazione come socio insegnante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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perCorso di

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Anatomia Esperienziale in Movimento riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottengono previa frequentazione di entrambi i corsi e previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni laboratorio sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Al completamento di ogni corso sarà rilasciato il relativo diploma. INSEGNANTE: RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. Ha frequentato seminari di anatomia esperianziale con Jader Tolja e sta studiando Body-Mind Centering. Conoscere il proprio corpo sia internamente sia esternamente attraverso l’esperienza e il movimento. Il percorso integra i principi dell’anatomia esperienziale nella danza. La proposta si articola intorno a pratiche fisiche di movimento, tocco e visualizzazione che offrono ascolto ed espressione creativa al movimento, e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il tutto avviene attraverso l’esplorazione della struttura, dei sistemi e delle funzioni del corpo (sensi, pelle, ossa, organi, muscoli, fluidi) e ripercorrono gli schemi motori e le memorie del processo evolutivo di nascita e verticalizzazione. Il corso prevede un laboratorio rivolto ai bambini e uno agli adulti, entrambi suddivisi in tre appuntamenti con cadenza annuale. È possibile iscriversi ai singoli appuntamenti, in base alle proprie esigenze. A chi è rivolto il corso: danzatori, attori, insegnanti, educatori, insegnanti di yoga e pilates e a chiunque sia interessato ad un lavoro sulla consapevolezza corporea e voglia sperimentarsi con creatività e profondità nel movimento e nella danza.

CORSO DI ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI

CORSO DI ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI

RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DATE: 9/10 febbraio 2019

RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DATE: 9/10 marzo 2019

Il corso si completa frequentando tre laboratori (Lab 1, Lab 2 e Lab 3) che vengono proposti con cadenza annuale. I laboratori non hanno un ordine didattico e non è necessario seguirli in sequenza. Si possono inoltre frequentare singolarmente senza l'obbligo di completare il corso.

LAB 2: LA SCATOLA DEI COLORI CHE DANZANO PROGRAMMA: Il filo emozionato: un filo genera una rete, una rete genera una forma, una forma genera una storia. Quadri animati: un quadro che si anima e racconta attraverso una danza, espressioni vocali ed interpretazioni, una poesia creata dai bambini. Viaggio all'interno del corpo: caccia al tesoro; indovinelli legati al corpo; quando saranno indovinati verranno consegnate le chiavi che apriranno scatole con all'interno una parte di un puzzle. Si creeranno dei movimenti legati a quella immagine. Quando si saranno aperte tutte le scatole si concluderà il puzzle che rappresenterà il tesoro. Si uniranno tutte le sequenze e si sarà creato un "dialogo" di movimenti legata al tesoro. In prossima programmazione: Lab 1: Laboratorio bimbi in movimento dal capo ai piedi Lab 3: La fabbrica dei desideri: il grande spettacolo; un bimbo un desiderio; i desideri verranno inseriti dentro un labirinto/percorso; spettacolo che esprime movimento di gruppo e lavoro collettivo

Il corso si completa frequentando tre laboratori (Lab 1, Lab 2 e Lab 3) che vengono proposti con cadenza annuale. I laboratori non hanno un ordine didattico e non è necessario seguirli in sequenza. Si possono inoltre frequentare singolarmente senza l'obbligo di completare il corso.

LAB 2: ALLINEAMENTO DINAMICO E MOVIMENTO FLUIDO; I TRE PESI DEL CORPO E I FLUIDI PROGRAMMA: Allineamento dinamico e movimento fluido. I tre

pesi del corpo e i fluidi. Quando si parla di postura si tende a pensare una posizione fissa, un modo giusto di essere in stazione eretta. In realtà dobbiamo ricercare un flusso di energia lungo il quale le diverse parti del corpo posso trovare il loro adeguato orientamento. Questo seminario integra lo studio anatomico e fisiologico del corpo con lo studio dei fluidi. A. T. Still fondatore dell'osteopatia indicava di grande importanza lo scorrere dei fluidi "da un punto all'altro e aver fiducia nei risultati', per indicarci come una buona circolazione è la via adeguata per avere una buona salute. L'acqua è l'elemento principale che caratterizza tutti i vari fluidi del corpo e i fluidi sono in continuo movimento all'interno del nostro corpo. La contrazione muscolare, il respiro, il cuore, le cellule agiscono sui fluidi. Verranno fatte delle esplorazioni tramite il movimento che aiuteranno a percepire i vari fluidi e a distinguerl. Quando ci muoviamo mostriamo anche il modo in cui i fluidi agiscono. Questo ci porterà a dei cambiamenti sia nel modo di muoverci che nelle scelte che faremo. In prossima programmazione: Lab 1: Percezione del movimento: propriocezione e consapevolezza sensoriale Lab 3: Organi si manifestano nel movimento; Minor tensione e miglior flessibilità

QUOTE: 220 euro cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del laboratorio. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. SCONTO: 390 euro se si acquistano contemporaneaomente entrambi i laboratori in programmazione. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del laboratorio. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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Corso di Specializzazione

FISIODANZA

TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Specializzazione in Fisiodanza riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa frequentazione di tutti i seminari e previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione. INSEGNANTE: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti. Un ricco percorso di allenamento per il danzatore che desidera migliorare le proprie prestazioni sia tecniche che espressive, nonché incrementare il proprio benessere psico-fisico. Lo studio viene calibrato sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore. Il programma di allungamento e rafforzamento muscolare ideato da Marco Batti si basa sulle tecniche di Knaiseff, Feldenkrais, Pilates, Horvath e sugli studi di scienze motorie. NOTA: I tre seminari compongono il percorso di specializzazione, ma possono essere seguiti anche singolarmente.

SBARRA A TERRA MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 19/20 Gennaio 2019

SINTESI DEL PROGRAMMA

Un seminario teorico-pratico, che analizza nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Il programma predisposto favorisce la propriocezione del corpo nello spazio, incrementando di conseguenza il piazzamento e la stabilità. Può essere utilizzato in maniera ottimale anche nella propedeutica della danza classica.

STRETCHING DINAMICO E STATICO MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 16/17 Febbraio 2019

SINTESI DEL PROGRAMMA

Un corso per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.

FISIOTECNICA E PICCOLI ATTREZZI MILANO | AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 16/17 Marzo 2019

SINTESI DEL PROGRAMMA

Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente.

QUOTA: 220 euro cad.

da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del seminario.

MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare ai corsi è

obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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NOVITÀ

PERCORSO A SEMINARI DI

SCRITTURA COREOGRAFICA PER DANZATORI E INSEGNANTI

TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Specializzazione in Scrittura Coreografica riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa affiliazione come socio insegnante. DIREZIONE ARTISTICA E COORDINAMENTO: EMANUELA TAGLIAVIA RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DURATA: 6 weekend, dal 16 marzo al 16 giugno Il percorso approfondirà diversi temi ed aspetti con seminari di scrittura coreografica, drammaturgia, analisi del movimento ed illuminotecnica al fine di studiare gli aspetti del lavoro compositivo. I primi cinque moduli sono acquistabili anche separatamente, senza l'obbligo di completare il percorso. Ad ogni modulo verrà rilasciato l'attestato di partecipazione.

Traccia metodologica per assoli DATE: 16/17 marzo 2019 LAURA MORO: Danzatrice, coreografa e docente di ricerca coreografica e fondatrice del collettivo artistico Arthemigra Satellite Nigredo – Albedo – Rubedo: alla scoperta della propria firma cinetica tracce per una metodologia in divenire a partire dall'assolo. Il lavoro si dipana come scoperta della personale “calligrafia motoria” di ciascun partecipante. Un percorso che coniuga la creazione solistica come esperienza di creazione, analisi e trasformazione, volta a far emergere una scrittura coreografica personale, un segno poetico-cinetico profondo dove si legano a doppio filo movimento e pensiero.

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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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Dal singolo alla coralità: tecnica e composizione DATE: 6/7 aprile 2019 EMANUELA TAGLIAVIA: Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea all’Accademia de Teatro alla Scala al corso di teatro-danza alla Scuola “Paolo Grassi” di Milano. Dopo una breve lezione di tecnica contemporanea e lo studio di sequenze si lavora su una composizione coreografica, creata da una serie di improvvisazioni guidate e dal materiale proposto. Dalla ricerca di un gesto, all’elaborazione individuale di una struttura, al suo inserimento nello spazio e nel tempo, al lavoro corale. Ascolto del proprio corpo, ascolto del gruppo, ascolto del suono. Partiture coreografiche e partiture musicali.

Analisi del Movimento – sistema Laban/Bartenieff DATE: 27/28 aprile 2019 LORELLA RAPISARDA: Insegnante, coreografa e docente del metodo Laban/ Bartenieff Nikolais-Louis Technique, insegnante e coreografa, membro di Thymos con sui diffonde con altri colleghi il Sistema Laban/Bartenieff presso scuole di danza e di teatro tra cui Accademia Internazionale Coreutica di Firenze e la scuola Paolo Grassi di Milano. Partecipa a conferenze internazionali Laban/Bartenieff come relatrice. Descrizione del corso: Durante il corso verranno affrontate (nella teoria e nella pratica) le 4 categorie principali del Sistema Laban/ Bartenieff (Corpo, Spazio, Qualità, Forma) e la loro applicazione alla coreografia. In particolare lavoreremo sul percorso creativo che presuppone una relazione tra Funzionalità ed Espressività di cui il coreografo deve essere consapevole.

Introduzione alla drammaturgia per danzatori DATE: 4/5 maggio 2019 GIUSEPPE DAGOSTINO: Diplomato presso Scuola di Ballo del Tetaro alla Scala e laureato in Discipline dello Spettacolo all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna esercita la professione di drammaturgo presso Korsia, collettivo italo-spagnolo fondato a Madrid nel 2012. Il corso si sviluppa in tre moduli: la questione sulla figura e sulla presenza sviluppata secondo esercizi che interrogano il gruppo e l'individuo; approfondimento di un tema secondo il processo di eliminazione; infine l'importanza di costruire un discorso sulle basi della valorizzazione di un filo conduttore. Ai partecipanti del corso si richiede creatività compositiva scritta e fisica, disposizione alla ricerca e necessità di comporre un messaggio.

Espressione Personale – composizione coreografica DATE: 18/19 maggio 2019 KOR’SIA: Antonio De Rosa e Mattia Russo Coreografi e Danzatori diplomati alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, attualmente sono direttori artistici della Compagnia Kor’sia. Mattia Russo e Antonio de Rosa propongono un workshop basato su un'inchiesta sul movimento. Questa ricerca è focalizzata sullo scambio, sia tra le radici e le capacità di ogni partecipante. Il workshop è strutturato come un processo creativo in cui esplorare l'opportunità di produrre un nuovo movimento è l'obiettivo principale. Si tratta di suggerire limiti mentali e fisici, preoccupazioni, contraddizioni interne o persino luoghi di memoria per condurre il corpo alla scoperta di nuove soluzioni, estreme e sconosciute. Partendo da una realtà concreta, la danza si trasforma in una nuova ricerca verso una forma di espressione personale.

Illuminotecnica e movimento | LEZIONE CONCLUSIVA DEL PERCORSO DATE: 15/16 giugno 2019 FABIO PASSERINI e SHARON REMARTINI: Esperti di illuminotecnica in movimento e insegnanti del corso “Lighting Design per il Teatro” presso l’Accademia del Teatro La Scala. Il ripasso e la conclusione del percorso si svolgeranno con la presenza della coordinatrice Emanuela Tagliavia.

PRE-REQUISITI Per accedere al percorso e ai singoli moduli sono necessari i seguenti pre-requisiti: essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di certificazione o autocertificazioni attestanti la frequenza a corsi di danza presso Enti privati o pubblici; conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea; essere capaci di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale; possedere fluidità di movimento corporeo. QUOTA INTERO PERCORSO: €790 (in un'unica soluzione oppure tre rate da €280). QUOTA SINGOLO MUDULI: €190 (in un'unica soluzione entro 15 giorni prima della data di inizio). MODALITÀ D'ISCRIZIONE Il percorso è a numero chiuso ed è rivolto a persone con almeno 18 anni di età. L’ammissione alla frequenza avviene previo invio di un curriculum vitae a: formazione@cslatorre.it Maggiori informazioni su www.idadance.com o contattare la Segreteria IDA: Tel. 0544/34124, e-mail formazione@cslatorre.it VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO DI

ACROBIMBO® TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Acrobimbo® riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni modulo sarà rilasciato un attestato di partecipazione. INSEGNANTE: SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni. Il corso si svolge in due moduli che è possibile frequentare anche separatamente.

ACROBIMBO FLY ROMA | Danzamica Academy, Via dell'Aquila Reale 24 | DATE: 16/17 febbraio 2019 CESENA | Accademia 49, Via Don G. Minzoni 390 | DATE: 2/3 marzo 2019

SINTESI DEL PROGRAMMA

La tecnica acrobatica, l’eleganza della danza per sperimentare un movimento a 360°. Mobilità, propriocezione, coordinamento e allenamento permettono di lavorare sull'allungamento della colonna dei bambini e sulla forza di gravità. Il corso propone ai partecipanti schede tecniche per lo studio dei primi elementi acrobatici. Attraverso lo studio anatomico della colonna nella sua forma a spirale, a fianco alla tecnica della danza, al virtuosismo dell' acrobatic, si scopre la bellezza del corpo in sospensione. Con l'ausilio del cerchio aereo, del body flying, si analizza il processo di body work a terra e in volo.

ACROBIMBO ACTIVITY ROMA | Danzamica Academy, Via dell'Aquila Reale 24 | DATE: 13/14 aprile 2019 CESENA | Accademia 49, Via Don G. Minzoni 390 | DATE: 6/7 aprile 2019

SINTESI DEL PROGRAMMA

attività, movimento, energia tra terra e aerea. L'acrobatica aerea scende a terra per creare un dialogo tra flying e floor. Per stare in volo bisogna essere capaci di usare il pavimento come spinta e motore. Le discipline aeree toccano terra e ci permettono di capire come essere utilizzate a favore della nostra forza e della nostra elasticità. La studio delle reazioni del corpo prepareranno la mente alle posizioni aeree. Elasticità del tappeto permette al corpo di trovare un impatto migliore nell'acquisizione delle tecniche di verticale, capovolta indietro e prime acrobazie senza mani e a coppia. QUOTA 220 euro per ciascun modulo oppure 390 euro in un'unica soluzione da versarsi 15 giorni prima dell'inizio del primo modulo. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato la prima edizione del corso di Acrobimbo. RISPARMIA il 10% versando la quota almeno 30 giorni prima dell'inizio del corso. NOTA Per conseguimento del diploma è possibile frequentare i moduli anche in città diverse. MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www.idadance.com

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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO DI

FLEXIBILITY

MOBILITÀ ARTICOLARE E FLESSIBILITÀ MUSCOLARE DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di Flexibility (Mobilità Articolare e Flessibilità Muscolare) riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)

CORSO DI

STRETCH & ROLL I TRIGGER POINT: TECNICHE DI RELEASE E STIRAMENTO DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di Insegnante di Stretch & Roll riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). BOLOGNA MILANO NAPOLI PALERMO ROMA

09-10 marzo 12-13 gennaio 16-17 marzo 02-03 febbraio 18-19 maggio

Stefania Giuliani Gianpiero Marongiu Gianpiero Marongiu Stefania Giuliani Gianpiero Marongiu

PROGRAMMA IN SINTESI • Lo stretching • Lezione frontale: stretching analitico, stretching globale, release dei trigger point • Laboratorio didattico: analisi della lezione, tipi di stretching, trigger point e meridiani miofasciali • Le catene muscolari • Lavoro a coppie, lavoro individuale, programmazione QUOTA D’ISCRIZIONE 260€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20%: 208€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/ Insegnanti IDA, titolari e istruttori di Centri Associati FIF/IDA regolarmente tesserati come socio istruttore per l’anno in corso. ESAME Test scritto. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

BOLOGNA MILANO RAVENNA ROMA GENOVA

12 gennaio 04 maggio 23 febbraio 06 aprile 17 febbraio

Andrea Neyroz Andrea Neyroz Andrea Neyroz Andrea Neyroz Andrea Neyroz

PROGRAMMA IN SINTESI • Introduzione teorica alla mobilità • Riscaldamento • Analisi e pratica della mobilità base • Esercizi per la coordinazione e per gli atteggiamenti corporei • Mobilità avanzata a corpo libero • La mobilità con l’ausilio di attrezzi • Esercizi a coppie per la mobilità • Le tecniche corrette per fare assistenza durante lo stretching • Teoria e pratica dello stretching post allenamento QUOTA D’ISCRIZIONE 190€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20%: 152€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/ Insegnanti IDA, titolari e istruttori di Centri Associati FIF/IDA regolarmente tesserati come socio istruttore per l’anno in corso. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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NOVITÀ

CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

HIP HOP DANCE PER BAMBINI TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Hip Hop Dance per bambini riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previo superamento di un esame pratico e previa affiliazione come socio insegnante.

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE 16/17 Marzo, 30/31 Marzo 2019 INSEGNANTI: IRENE ROSSI Laureata in Scienze Motorie ed educatrice di attività motoria diplomata CONI, insegnante di Modern jazz e Hip Hop diplomata IDA ELIA DEL NIN Ballerino di Hip-Hop e Break-Dance, coreografo e insegnante

ELISA DI MAIO Ballerina, insegnante e coreografa Hip Hop, componente attiva della Crew Yessai Squad

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PROGRAMMA Il corso si pone come obiettivo la formazione di insegnanti capaci di avvicinare bambini e ragazzi alla danza Hip Hop in modo semplice, intuitivo e corretto. Ampio spazio sarà dato alla parte pedagogica e relazionale, per dare ai futuri insegnanti le nozioni per costruire lezioni efficaci ed appropriate alle età degli allievi, seguendo le tappe del loro sviluppo psicomotorio, dai 3 anni fino all’adolescenza. REQUISITI RICHIESTI Predisposizione specifica ed esperienza nell'hip hop. QUOTA: 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance. com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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HIP HOP SCHOOL EVOLUTION SCUOLA PER INSEGNANTI DI HIP HOP

TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Hip Hop riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previo superamento di un esame teorico - pratico e previa affiliazione come socio insegnante.

INSEGNANTI

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 26/27 Gennaio e 9/10 Febbraio 2019

NAPOLI | A.s.d. ON-DANCE STUDIO, Via Montenuovo Licola Patria 90, Pozzuoli DATE: 2/3 Marzo e 16/17 Marzo 2019

DANIELE BALDI ILENJA ROSSI ALESSANDRO PAPA PROGRAMMA: In breve, le lezioni alterneranno parti pratiche e parti teoriche affrontando diversi argomenti: Cenni storici, Costruzione di una lezione e approfondimento delle varie parti (riscaldamento, tecnica, coreografia), Studio della musica, Lavoro coreografico, Inserimento della figura dell'insegnante di danza all'interno del contesto lavorativo REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. QUOTA: 340 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

DANCE ACADEMY

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

YOGA DYNAMIC SCHOOL LO YOGA PER IL FITNESS OLISTICO

CARTA del DOCENTE SPENDI QUI IL TUO BUONO cartadeldocente.istruzione.it

* corso acquistabile con il bonus Carta del Docente

TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Dynamic Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previo superamento di esame scritto e pratico.

NOVITÀ: in base alla nuova delibera CONI del 10/05/2017 sui compensi sportivi e agevolazioni fiscali, verrà rilasciato anche il diploma "INSEGNANTE GINNASTICA/YOGA", oltre a quello di abilitazione all'insegnamento dello Yoga.

CATANIA | A.S.D PANTHEON CLUB , Via Cutore 72, Gravina di Catania DATE: 19/20 gennaio, 09/10 febbraio, 23/24 febbraio 2019 BOLOGNA* | Sede in via di definizione DATE: 9/10 marzo, 23/24 marzo, 6/7 aprile INSEGNANTI: RITA BABINI, DONATO DE BARTOLOMEO Il percorso Dynamic Yoga school è il frutto della collaborazione tra Donato De Bartolomeo e Rita Babini, entrambi docenti della scuola di Hatha Yoga FIF/SIO. Il corso ha l'obbiettivo di promuovere la pratica dello Yoga nella sua versione più attuale. La pratica del Dynamic Yoga è ideale non solo per chi già insegna Yoga, ma anche per chi si affaccia per la prima volta a questa magica disciplina. Il lavoro dinamico ha il vantaggio di preparare progressivamente in corpo rendendolo flessibile ed elastico oltre che a migliorare le capacità cardiovascolari.

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DANCE ACADEMY

PROGRAMMA IN SINTESI: Obiettivi del corso e introduzione alla pratica Yoga; masterclass in stazione eretta (principianti e intermedi); didattica e insegnamento di una lezione Dynamic Yoga; masterclass: costruire gli addominali in chiave Yoga secondo il metodo Dynamic Yoga; l'importanza dei muscoli del pavimento pelvico (mula bandha); masterclass: le posizioni capovolte (benefici e controindicazioni); pranayama: Ujjayi pranayama, il respiro vittorioso; masterclass: fluire attraverso le posture di apertura e chiusura; costruire una lezione di Dynamic Yoga. esame: Prova Pratica SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea.

QUOTA D’ISCRIZIONE 695€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Oppure 370€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 370€ da versarsi sul posto il primo giorno di lezione. Sconto 20%: 556€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/ insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Partecipando al corso si ottiene uno sconto per l'iscrizione al corso biennale di Insegnante di Yoga.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

GARUDA® FOUNDATION BARRE TITOLI RILASCIATI Diploma Garuda® Foundation Barre rilasciato da Garuda® Studio di Londra e Diploma FIF Garuda® Foundation Barre riconosciuto in ambito nazionale dall'A.S.I. (Associazioni Sportive Sociali Italiane), ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Ministero dell’Interno. ASI aderisce al sistema SNaQ del Coni (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). REGGIO EMILIA 09-10 febbraio; 23-24 febbraio; 02-03 marzo INSEGNANTE: L. Trevisani Questo allenamento contemporaneo alla sbarra incorpora la fisicità e la grazia della danza. Il ritmo ed il flusso sono di primaria importanza, adagio ed allegro (accelerazioni e decelerazioni del ritmo) sono due aspetti della qualità del movimento che sono costantemente presenti e si alternano in maniera intelligente; questi cambi di passo fanno della classe un’esperienza salutare e rigeneratrice. Ancora una volta il lavoro si sposta da correttivo ad avanzato; il repertorio di esercizi viene poi ampliato

grazie all’utilizzo di bande elastiche con diversa resistenza. Ogni momento diventa una celebrazione del movimento; da questo punto di vista l’allenamento Garuda® alla Sbarra eccelle e non ha eguali. QUOTA D’ISCRIZIONE €1200 in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 3 rate da 410 € ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 15/01/19, 2ª rata entro il 31/01/19, 3ª rata entro il 15/02/19), dopo tali date le quote saranno maggiorate di euro 20. La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Essere in possesso di una qualifica di istruttore nei settori fitness, olistico o danza. DURATA: 24 ore (dalle 14.00 alle 18.00) NOTE Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea + 1 mese di accesso online gratuito al dvd Garuda® Foundation Barre, dopo aver terminato il corso.

GARUDA® SEATED & STANDING + GARUDA® FOUNDATION BARRE 2200€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 3 rate da 740€ ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 15/01/19, 2ª rata entro il 31/01/19, 3ª rata entro il 15/02/19 ), dopo tali date le quote saranno maggiorate di euro 20. La quota speciale non è soggetta a sconti.

GARUDA® SEATED & STANDING GARUDA® REVIEWS

NOVITÀ

TITOLI RILASCIATI Diploma Garuda® Seated & Standing rilasciato da Garuda® Studio di Londra e Diploma Garuda® Seated & Standing riconosciuto in ambito nazionale dall'A.S.I. (Associazioni Sportive Sociali Italiane), ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Ministero dell’Interno. ASI aderisce al sistema SNaQ del Coni (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi).

TITOLI RILASCIATI: Garuda® Brick Qualified certificate / Garuda® Seated & Standing Qualified / Garuda® Matwork Foundation Qualified certificate rilasciati da Garuda® Studio di Londra e diploma con qualifica Garuda® riconosciuto in ambito nazionale dall'A.S.I. (Associazioni Sportive Sociali Italiane), ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Ministero dell’Interno. ASI aderisce al sistema SNaQ del Coni (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi).

REGGIO EMILIA 09-10 febbraio; 23-24 febbraio; 02-03 marzo INSEGNANTE: L. Trevisani

RAVENNA | Centro Studi la Torre, via Paolo Costa 2 INSEGNANTE: JAMES D'SILVA

È il livello intermedio/avanzato del repertorio Garuda®. Molti esercizi sono la progressione degli esercizi base a cui si aggiunge una moltitudine di esercizi in piedi. Ogni esercizio è transizione per l’esercizio successivo ed il tutto fluisce come in una danza dove respirazione, forza, equilibrio, mobilità e allungamenti sono costantemente presenti. QUOTA D’ISCRIZIONE 1200€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 3 rate da 410 € ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 15/01/19, 2ª rata entro il 31/01/19, 3ª rata entro il 15/02/19), dopo tali date le quote saranno maggiorate di euro 20. La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Essere in possesso del diploma di Garuda® Matwork Foundation. Per chi non è in possesso di tale qualifica è necessario inviare il proprio curriculum formativo a fif@fif.it DURATA del corso 24 ore (orario: dalle 9.00 alle 13.00) NOTE Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea + 1 mese di accesso online gratuito al dvd Garuda® Seated & Standing, dopo aver terminato il corso.

Sono state organizzate reviews dei corsi Garuda® per rivedere i principi del metodo Garuda®, analizzare il repertorio, rivisitare e arricchire cueing tattili e verbali, discutere i casi di studio e sottolineare la funzionalità del materiale Garuda®. NOTA: le Reviews sono obbligatorie per rinnovare le certificazioni Garuda®.

 24 maggio: Garuda® BRICK REVIEWS

QUOTA D'ISCRIZIONE: 105 euro (in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso) REQUISITI: essere in possesso diploma Garuda® Brick Graha

 25 maggio: Garuda® Matwork Foundation Reviews

QUOTA D'ISCRIZIONE: 280 euro (in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso) REQUISITI: essere in possesso del diploma Garuda® Matwork Foundation

 26 maggio: Garuda® Seated & Standing Reviews

QUOTA D'ISCRIZIONE: 280 euro (in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso) REQUISITI: essere in possesso del diploma Garuda® Seated & Standing

 NOTE Lezioni in lingua inglese con traduzione consecutiva in italiano. Traduttrice e assistente: Laura Trevisani. I corsi sono a numero chiuso.  SUPPORTI ALLO STUDIO Un mese di accesso online gratuito al dvd Garuda®, dopo aver terminato il corso.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

DANCE ACADEMY

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI ®

PILATES MATWORK

CARTA del DOCENTE SPENDI QUI IL TUO BUONO cartadeldocente.istruzione.it

* corso acquistabile con il bonus Carta del Docente

FUSIONE DI TECNICHE ED ESERCIZI, TRADIZIONALI E INNOVATIVI, DEL METODO PILATES

TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma FIF-EFA di INSEGNANTE DI PILATES MATWORK riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). BARI M. Manca

23-24 febbraio 16-17 marzo

CAGLIARI G. Marongiu

dal 25 al 28 aprile full-immersion

FIRENZE E. Cinelli

16-17 marzo 30-31 marzo

MESSINA M. Alampi

02-03 febbraio 16-17 febbraio

MILANO E. Cinelli

23-24 marzo 06-07 aprile

RAVENNA* 09-10 febbraio D. De Bartolomeo 02-03 marzo ROMA G. Marongiu

23-24 marzo 06-07 aprile

PERUGIA S. Sergi

16-17 febbraio 09-10 marzo

TREVISO E. Cinelli

dal 25 al 28 aprile full-immersion

VERONA dal 25 al 28 aprile D. De Bartolomeo full-immersion

PACCHETTO PILATES MATWORK

PILATES MATWORK + PILATES ADV. TRAINING + PILATES PROPS

850 euro

Il pacchetto non è soggetto ad ulteriori scontistiche

I programmi completi, le sedi e le date dei corsi e dei master di specializzazione di pilates sono disponibili su www.idadance.com 40

DANCE ACADEMY

PROGRAMMA IN SINTESI • Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates; • Esercizi pre-pilates codificati; • Esercizi base; • Laboratori di gruppo; • Masterclass QUOTA D’ISCRIZIONE 520€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 285€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 280€ da versarsi entro 15 gg. prima del 2º weekend di studio. Sconto 20%: 416€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. REQUISITI Si consiglia di aver praticato Pilates. ESAME Test scritto e prova pratica. In caso di mancato superamento dell'esame sarà possibile accedere ugualmente al corso Advanced sostenendo un esame globale pe rla qualifica di Pilates Matwork e Pilates Advanced Training. NOTE Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, il supporto e-learning, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il giovedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

corsi di PILATES Pilates advanced training

Didattica degli esercizi intermedi e avanzati del matwork integrata all’analisi posturale

Reformer

Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates

Cadillac

Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates

Wunda chair

Tecnica e didattica di utilizzo dell’attrezzo più geniale del pilates

Pilates barre

Il pilates incontra la danza

MASTER di specializzazione Pilates PROPS

I piccoli attrezzi del pilates

PILATES IN GRAVIDANZA E TERZA ETà

Le tecniche di pilates applicate in gravidanza e terza età

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSI COMPLEMENTARI: specializzazioni che possono trovare applicazione nella danza migliorando le potenzialità degli allievi

spine corrector

UNA NUOVA VISIONE DELL'ATTREZZO TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma FIF-EFA di Insegnante di Spine Corrector riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). MILANO ROMA

23-24 febbraio 12-13 gennaio

E. Cinelli E. Cinelli

PROGRAMMA IN SINTESI • Gli esercizi classici • lo stile della scuola • i principi classici e la visione moderna del metodo • un diverso approccio ai macchinari: la fluidità QUOTA D’ISCRIZIONE 250€ da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20% 200€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. PACCHETTI FORMATIVI 2018/2019: scopri su www.idadance.com la vantaggiosa offerta del “PACCHETTO PILATES GRANDI ATTREZZI” REQUISITI Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® ed essere tesserati per l’anno in corso come socio istruttore. ESAME Test pratico SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

pilates aereo®

CORSO PER LA QUALIFICA DI FLYING BODY TRAINING® TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma FIF-EFA di Insegnante di Pilates Aereo® riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). BOLOGNA CASERTA FIRENZE MILANO PALERMO ROMA

09-10 marzo 19-20 gennaio 06-07 aprile 11-12 maggio 23-24 marzo 02-03 febbraio

G. Marongiu G. Marongiu S. Giuliani G. Marongiu S. Giuliani G. Marongiu

PROGRAMMA IN SINTESI • Introduzione al corso: obiettivo Pilates • Analisi dell’amaca: principi posturali, posizioni e prese • Masterclass nº 1 • Laboratorio 1: il riscaldamento (Standing Pilates) • Laboratorio 2: analisi degli esercizi • Laboratorio 3: ripasso degli esercizi • Masterclass nº 2 • Laboratorio 4: il defaticamento (Power Stretch) • Laboratorio 5: analisi degli esercizi QUOTA D’ISCRIZIONE 260€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20% 208€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. ESAME Test a risposta chiusa con scelta multipla. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione) entro due giorni prima della data d'inizio per poter ricevere il materiale presso la sede del corso, oppure direttamente sul posto il primo giorno di lezione.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE I TECNICI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

DANCE ACADEMY

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Leggi l'articolo di approfondimento a pag. 51

CAMPUS

DANCE SUMMER SCHOOL RAVENNA 12/16 LUGLIO 2019

ANTEPRIMA

lezioni di danza con ospiti internazionali formazione professionale hip hop lab under 12

www.idadance.com 42

EXPRESSION DANCE MAGAZINE


SPECIALE INSEGNANTI

Per tutti gli insegnanti di danza che parteciperanno a Campus 2019 insieme ad un gruppo di allievi sono previsti innumerevoli benefici e si prospetta una grande opportunità! Oltre a interessanti scontistiche per il gruppo (sia appartenente a scuole affiliate sia non affiliate), verrà offerta all’insegnante la possibilità di accedere gratuitamente alle lezioni under 12 come uditori, oltre ad un esclusivo Microteaching a loro dedicato. Migliorare le proprie competenze, recepire interessanti stimoli e fare nuove esperienze non è mai stato così semplice e vantaggioso come quest’anno.

lezioni di modern classico contemporaneo insegnanti Bill Goodson Kledi Kadiu Iker Karrera Virgilio Pitzalis Loreta Alexandrescu Emanuela Tagliavia Kristian Cellini MATTEO ADDINO ...e tanti altri!

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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workshop per insegnanti e danzatori 4 WORKSHOP DI GARUDA PER LA DANZA ®

SPECIAL G

UEST

JAMES D'SILVA

Il creatore del Metodo Garuda, fondatore dello Studio Garuda è nato e cresciuto a Goa, India, spostandosi poi in Inghilterra per diventare un ballerino professionista. Il suo insegnamento è una miscela di pilates, yoga, GYROTONIC ® e Feldenkrais.

Venerdì 12 luglio | ORE 15.00-18.00

Sabato 13 luglio | ORE 13.30- 16.30

GARUDA FOUNDATION MATWORK

GARUDA® ON REFORMER

®

Un programma che costruisce gradualmente la comprensione e la fiducia nel movimento del corpo. Trae le sue influenze da antiche arti marziali, yoga, Pilates e dalla grazia e della danza. Il ritmo e il flusso sono fondamentali e l'eleganza dell'allineamento si basa su una più profonda comprensione del posizionamento del peso. I ballerini trarranno grande beneficio da questi principi, collegando questo metodo di movimento alla loro formazione professionale.

Sabato 13 luglio | ORE 9.00-12.00

GARUDA® BARRE

Un allenamento contemporaneo alla sbarra che incorpora la fisicità e la grazia della danza. Il ritmo ed il flusso sono di primaria importanza, adagio ed allegro (accelerazioni e decelerazioni del ritmo) sono due aspetti della qualità del movimento che sono costantemente presenti e si alternano in maniera intelligente. L'equilibrio e la forza lavorano fianco a fianco per creare un senso di lunghezza e flusso.

Allontanandosi dal tradizionale Pilates, Garuda presenta diverse possibilità di movimento attraverso il suo vasto repertorio e promuove innata fiducia ed eleganza per la forma del movimento. Utilizzando il reformer come strumento di espressione del movimento, Garuda esplora una pratica che è stimolante per forza, resistenza, flessibilità e coordinazione.

Domenica 14 luglio | ORE 9.00-12.00

GARUDA® SEATED & STANDING

Il workshop focalizzerà su forza, stabilità, equilibrio e mobilità articolare. I movimenti guariscono e rigenerano, lavorando intensamente all’interno delle linee miofasciali del corpo; così profondamente che anche gli organi interni si sentono massaggiati e rivitalizzati. Allo stesso tempo gli arti sono costantemente stimolati attraverso l’allenamento funzionale, coinvolgendo il baricentro nel sostenere l’ossatura.

LA TECNICA NEL MODERN CHE PORTA AL PASSO A DUE KRISTIAN CELLINI

Danzatore e coreografo per numerosi artisti italiani, tra cui Vasco Rossi, Renato Zero e Andrea Bocelli, ha creato una coreografia inedita per l’étoile Giuseppe Picone.

Oltre alla tecnica fisica fatta di molto studio e di prove, quando si danza un passo a due, bisogna lavorare molto sulla complicità, sul feeling, sulle sensazioni ed emozioni che arrivano a chi guarda. Si andrà a lavorare sulla molteplicità di emozioni che condiscono un passo a due, indipendentemente dal tema trattato (Amore, Odio, Colore, Musica ecc...)

PRIMI PASSI NEL MODERN ROBERTA BROGLIA

Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York.

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EXPRESSION DANCE MAGAZINE

Come passare dalla propedeutica alla danza moderna con bambini di 6/8 anni che non studiano classico. Impostazione di una lezione, funzionalità, contenuti didattici e pedagogici. Lezione pratica con bambini e spiegazione teorico/ pratica per insegnanti. La modern dance ha una dinamica e una tecnica propria, è giusto impostare la lezione seguendo questo principio fin dalle classi inferiori se l’obbiettivo è formare allievi di modern.


hip hop lab Una giornata dedicata allo studio e approfondimento dalla Contaminazione all'Hip Hop fino al Raw Hip Hop, New Jack Swing, Krump. JAY ASOLO ILENJA ROSSI DANIELE BALDI

lezioni di hip hop

raw hip hop new jack swing krump

under 12 13/14 luglio

L'aula riservata ai danzatori più giovani con lezioni di modern, classico, hip hop e breaking. Kledi Kadiu Massimiliano Scardacchi SARA TISSELLI MASSIMILIANO NARDI MATTEO ADDINO ELISA DI MAIO ELIA DEL NIN

lezioni di modern classico acro dance hip hop & breaking e preparazione al breaking EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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PILATES move your body and fly to the future

SPECIAL GUEST FROM

INTERNATIONAL

Anula MAIBERG

Elisabetta Cinelli

Stefania Giuliani

RAVENNA 13-14 APRILE 2019 Fedeli alle origini consapevoli del presente proiettati nel futuro Due giorni di formazione dedicata agli insegnanti ricca di workshop, laboratori pratici e teorici Aule dedicate al lavoro matwork e con i grandi attrezzi

Sara Sergi

Rita Valbonesi

Special guest from U.S.A. ANULA MAIBERG Master Trainer del Metodo Pilates, in poco meno di un decennio ha consolidato la sua immagine professionale in tutto il mondo. Oggi è co-proprietaria, insieme a Jeremy Laverdure, dei centri Sixth Street Pilates dove la sua brillante carriera ha avuto inizio.

LA CONVENTION È A NUMERO CHIUSO

Massimo Alampi

INFORMAZIONI DETTAGLIATE cedola d'iscrizione, modalità di pagamento e scontistica su

www.fif.it / eventi / international pilates Attrezzature fornite da

C O N V E N T I O N

Donato De Bartolomeo

F O R M A T I V A

VALEVOLE COME AGGIORNAMENTO TECNICO ai fini del riconoscimento CONI del diploma di istruttore e del tesserino di tecnico nazionale (un aggiornamento tecnico è obbligatorio, almeno ogni due anni) 46

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

Gianpiero Marongiu


INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION

PROGETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE

Esami di livello direttamente nelle sedi con rilascio di attestato

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO | CLASSICO | HIP HOP Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop. Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza.

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna tel. 0544 34124 danza@idadance.com

www.idadance.com

Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola. • Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formaivo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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IL SUCCESSO DEL PRIMO CORSO PER LA QUALIFICA DI

MAESTRO DI DANZA

Assegnati 22 titoli di qualifica con validità nazionale ed europea

Si è conclusa con successo la prima edizione del Corso per la Qualifica di Maestro di Danza, organizzato dal Centro Studi La Torre, in collaborazione con Iscom E.R, interamente finanziato dal Fondo Sociale Europeo e riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna. Un percorso lungo circa un anno, iniziato nell’agosto 2017 e conclusosi lo scorso settembre con gli esami finali, valutati da una giuria di Commissari regionali. Professionisti di spessore e insegnanti altamente qualificati si sono alternati durante le 300 ore di lezione in aula e le 200 di stage. A questa prima edizione del Corso hanno preso parte: Argiolas Eleonora, Barilli Sofia, Bergonzi A. Allegra, Berti Giulia, Buratto Lia, Campi Giulia, Casadio Silvia, Congiu Eleonora, D'Adamio Michael, Dessardo Noemi, Fattori Greta, Fazio Chiara, Gelsi Ciro, Malinconi Margherita, Mancini Daniela, Martirani Giulia, Mikhailowa Yulia, Morandi Laura, Ricci Linda, Schennetti Federica, Troilo Francesco, Vaccarini Licia e Zacchi Linda. Dei partecipanti, ventidue hanno conseguito la Qualifica di Maestro di Danza e una la Certificazione di competenza. Si tratta di un importante traguardo poiché, per la prima volta in Italia, un corso ricono-

IN DIRITTURA DI ARRIVO LA SECONDA EDIZIONE MENTRE SI PENSA GIÀ AD UNA PROSSIMA NEL 2019 48

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

sciuto a livello giuridico conferisce un prestigioso titolo in grado di aprire le porte a nuove prospettive professionali per la sua validità nazionale ed europea (6° livello EQF). Condurre lezioni di classico, moderno e contemporaneo, graduando gli obiettivi didattici in relazione alle caratteristiche psicofisiche degli allievi sono le skill raggiunte grazie ad un intenso programma di studi con tante tematiche affrontate: dalla progettazione del percorso di danza alla gestione delle lezioni, dalla capacità di creare uno spettacolo a quella di valutare i risultati raggiunti; dall’apprendimento dei principi della corretta alimentazione fino a quelli igienici, passando per i concetti legati all’anatomia, alla fisiologia del movimento, alla psicomotricità e alla traumatologia, oltre che ai temi relativi alla sicurezza sul lavoro. Un percorso di alto livello che ha conferito ai partecipanti una competenza (qualificata) sinonimo di specializzazione e professionalità, requisiti indispensabili per far fronte all’elevato tasso di competitività del mondo attuale. La seconda edizione del Corso per la Qualifica di Maestro di Danza è già in dirittura di arrivo: partita lo scorso aprile terminerà con gli esami di fine percorso il prossimo gennaio. A grande richiesta il Centro Studi La Torre sta già organizzando una terza edizione al via nel 2019. I candidati interessati possono inviare il proprio cv a formazione@cslatorre.it danza@idadance.com Per maggiori informazioni: www.idadance.com


DANZAUTORE

CONTEMPORANEO

IDA presenta

NUOVO PERCORSO DI

SCRITTURA COREOGRAFICA PER DANZATORI E INSEGNANTI

Partirà a marzo 2019 il Percorso di scrittura coreografica per danzatori e insegnanti promosso da IDA con rilasciato del Diploma IDA/ASI e Tesserino Tecnico ASI valido ai fini delle nuove normative CONI. Il percorso didattico avrà la direzione artistica della danzatrice, coreografa e docente di danza contemporanea Emanuela Tagliavia e approfondirà diversi temi ed aspetti con seminari di scrittura coreografica, drammaturgia, analisi del movimento ed illuminotecnica al fine di approfondire gli aspetti del lavoro compositivo. “Il corso – spiega Emanuela Tagliavia - vuole essere uno stimolo ad avere un ‘pensiero coreografico’ , un’analisi del movimento, la capacità di inserirlo in un contesto e trovare la propria poetica. Quest’anno, oltre al linguaggio di tre autori ho introdotto lezioni di drammaturgia e illuminotecnica, utili strumenti nella realizzazione di una coreografica. La cosa più importante – conclude l’insegnante - è utilizzare il corso per stimolare la curiosità di conoscere gli stili corografici contemporanei e, più in generale, i diversi aspetti della cultura coreutica”. Ad affiancare Tagliavia in questo percorso ci saranno Laura Moro, coreografa e docente di ricerca coreografica nonché fondatrice del collettivo artistico Arthemigra Satellite; Lorella Rapisarda, coreografa e docente del metodo Laban/Bartenieff; Giuseppe Dagostino, drammaturgo presso Kor’sia, collettivo italo-spagnolo con sede a Madrid; Antonio De Rosa e Mattia Russo, direttori artistici del già citato collettivo Kor’sia; Sharon Remartini e Fabio Passerini esperti di illuminotecnica in movimento e insegnanti del corso “Lighting Design per il Teatro” presso l’Accademia del Teatro La Scala. Per accedere al corso è necessario essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di certificazione o autocertificazioni attestanti la frequenza a corsi di danza presso Enti privati o pubblici; conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea; essere capaci di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale; possedere fluidità di movimento corporeo. La durata complessiva del percorso è di 6 weekend, ma viene data anche la possibilità di acquistare singolarmente i primi cinque moduli. I corsi sono a numero chiuso e sono rivolti a persone di almeno 18 anni di età. I candidati interessati possono iscriversi entro il 31 gennaio 2019 richiedendo la cedola di iscrizione ed inviando il cv a formazione@cslatorre.it Maggiori informazioni a pag. 32 e su www.idadance.com Oppure conttattare la segreteria organizzativa: e-mail: formazione@cslatorre.it | Tel. 0544/34124

DanzaAutore Contemporaneo, il Percorso di Alta Formazione sui nuovi Linguaggi Coreografici, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato grazie alla collaborazione tra IDA International Dance Association e Cantieri Associazione Culturale, comincerà a gennaio 2019 a Ravenna. Dodici giovani ballerini Under 35 intraprenderanno un cammino di crescita e maturazione per imparare a creare spettacoli di danza. Il progetto, di cui è responsabile artistica la danzatrice e coreografa Carla Rizzu, è di durata annuale e prevede un programma fitto di lezioni, incontri e allenamenti, per un totale di 326 ore in aula, 60 ore di project work e 144 ore di stage, al termine del quale verrà rilasciato un Attestato di frequenza. Il raggiungimento dell’obiettivo è affidato ad insegnanti di altissimo livello: Carmelo Zapparrata, Enrico Pitozzi, Nicola Galli, Francesca Pennini/ Collettivo Cinetico, Simona Bertozzi/Nexus, Paola Ponti, German Jauregui, Marco Valerio Amico/Gruppo Nanou, Franco Masotti, Federico Tanzi, Paolo Brancalion, Massimo Carosi, Selina Bassini, Francesca Serena Casadio, Monica Francia, Giulia Melandri, Rita Valbonesi e, ovviamente, Carla Rizzu. Le lezioni si terranno presso il Centro Studi La Torre di Ravenna mentre gli stage saranno svolti in diverse Compagnie di danza e durante il Festival Ammutinamenti a settembre 2019. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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reportage

Stage di danza e formazione

Expression

successo per il tradizionale appuntamento autunnale Si è svolto il 7 e l’8 dicembre a Ravenna, nelle storiche aule del Centro Studi La Torre, l’annuale stage di Danza e Formazione Expression organizzato da IDA. Una due giorni intensa di studio che ha visto la partecipazione di allievi ed insegnanti di danza provenienti da tutto lo Stivale per prendere parte alle lezioni di Classico, Modern, Contact Improvisation e Anatomia Esperienziale. “Anche quest’anno ho piacevolmente constato una decisa partecipazione di ballerini provenienti da altre discipline, che prendono parte alle lezioni di Classico per migliorare il loro livello di tecnica e la loro consapevolezza nel movimento, attitudine, quest’ultima, che solo la danza Classica è in grado di dare poiché ‘madre di tutte le danze’. Prenderne coscienza è fondamentale ma avere il coraggio di approcciare da neofiti questo insegnamento non è semplice; tuttavia anche chi non ce l’ha fatta, ma ha comunque assistito alle varie lezioni, ha aggiunto un tassello essenziale alla propria formazione”, ha commentato Loreta Alexandrescu, Docente Scuola di Ballo Teatro alla Scala, tra gli insegnanti che hanno preso parte allo Stage insieme a Virgilio Pitzalis (Modern), Alessio Barbarossa (Contact Improvisation), Massimiliano Scardacchi (Classico), Rita Valbonesi (Anatomia Esperienziale) e Rita Babini (esercizi di respirazione). 50

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L’appuntamento di quest’anno si è focalizzato sull’importanza del riscaldamento ad inizio lezione (e del defaticamento alla fine) e delle tecniche di respirazione da implementare durante l’intero allenamento. Novità assoluta dell’edizione 2018 è stato il microteaching, un percorso teorico e pratico per insegnanti basato su un metodo di osservazione ed analisi di video realizzati durante le lezioni di Anatomia Esperienziale di Rita Valbonesi e di Danza Classica di Massimiliano Scardacchi. “Penso che si tratti di uno strumento molto utile, in quanto consente di intavolare un interessante dibattito sugli aspetti pedagogici dell’insegnamento, con un approccio moderno ed innovativo, che tiene conto delle singole individualità degli allievi e svecchia quella concezione per cui il maestro di danza è solamente un ‘mestierante’”, ha commentato Massimiliano Scardacchi. Soddisfatta infine Rita Valbonesi che sottolinea il successo ottenuto dal corso di Anatomia Esperienziale, in particolare tra i più giovani. “Un risultato sorprendente che può essere interpretato come il segnale di un forte cambiamento in atto, dovuto anche al lavoro degli insegnanti che quotidianamente educano all’ascolto e stimolano costantemente la curiosità dei propri allievi insegnando loro ad aprirsi al nuovo”.


Attesissima, inoltre, la presenza del celebre coreografo televisivo Bill Goodson. Nato a Los Angeles alla fine degli anni ’50, nella sua lunga carriera Bill Goodson ha collaborato con artisti del calibro di Michael Jackson, Renato Zero, Diana Ross, Gloria Estefan e Stevie Wonder ed insegnato in alcune delle più prestigiose scuole di danza a livello mondiale. Tra le sue esperienze televisive si ricordano programmi quali “Torno sabato” di Giorgio Panariello e “Chiambretti Night”, di cui ha curato le coreografie. Ma la grande popolarità nel nostro Paese è arrivata lo scorso anno quando è entrato a far parte del team di professori di ballo dello talent show “Amici di Maria De Filippi”.

CAMPUS

DANCE SUMMER SCHOOL RAVENNA 12/17 LUGLIO 2019

Maggiori info a pag. 42 e su www.idadance.com

Tra le grandi novità di Campus 2019

i workshop con

JAMES D'SILVA

l'ideatore del metodo Garuda® e le lezioni con il famoso coreografo americano

BILL GOODSON

L’inverno è solo agli inizi ma l’organizzazione IDA sta già pensando all’estate quando tornerà l'annuale Campus Dance Summer School. Dal 12 al 17 luglio 2019, infatti, le storiche aule del Centro Studi La Torre di Ravenna ospiteranno centinaia di giovani allievi provenienti da tutta Italia per prendere parte alle lezioni di Modern, Classico e Composizione Coreografica, solo per citarne alcune. Grande novità di quest’anno i workshop di Garuda® Barre tenute dal suo ideatore James D’Silva, creatore del Metodo Garuda® e fondatore dello Studio Garuda®. D’Silva è nato e cresciuto a Goa (India); trasferitosi per amore in Inghilterra ha intrapreso la carriera di ballerino professionista ed insegnante dallo stile particolare ed unico, un mix tra Pilates®, yoga, GYROTONIC® e Feldenkrais®. Tanti i docenti di fama interazionale che hanno già confermato la loro presenza al Campus, tra questi Kledi Kadiu, Jay Asolo, Iker Karrera, Virgilio Pitzalis, Matteo Addino, Kristian Cellini, Massimiliano Scardacchi, Loreta Alexandrescu, Sara Tisselli e Emanuela Tagliavia.

Signor Goodson, cosa consiglierebbe ad un allievo di Campus che si trova a far lezione con un professionista del suo calibro, per valorizzare al massimo tale esperienza? “Il mio consiglio è di arrivare in aula mentalmente preparati così da essere presenti ‘anima e corpo’. Per un giovane ballerino si tratta di un’esperienza dalla quale deve trarre il massimo beneficio possibile perché, senza falsa modestia, non sono opportunità che capitano tutti i giorni”. Cosa si aspetta da un suo allievo di Campus? “Certamente il tempo che abbiamo a disposizione non è moltissimo, per cui è necessario avere un atteggiamento umile ed essere pronti ad assorbire il più possibile. Io da parte mia sono già entusiasta di partecipare a questo stage e porterò con me tanta passione e vitalità; mi piacerebbe che sotto questo aspetto ci fosse un buono scambio, così da creare una bella energia in aula”. Come strutturerà le sue lezioni al Campus 2019? “Il mio obiettivo principale è dare input e nuovi stimoli su cui gli allievi potranno lavorare in seguito con i propri maestri. Partendo dal presupposto che la danza è divertimento, cercherò di puntare su questo aspetto, soprattutto nelle classi dei più piccoli, dove talvolta gli allievi devono ancora trovare la loro vera strada. Con i più grandi, lavorerò anche sulla tecnica. Ciò che vorrei trasmettere è la gioia della danza”. Cosa si sentirebbe di consigliare ad un giovane ballerino che ha deciso di fare della danza la propria professione? “Il mio consiglio è continuare a studiare sempre la propria arte, non mollare mai e non sentirsi mai arrivati. Per realizzare i propri sogni ci vuole tanta, tantissima, determinazione. Il nostro è un mondo molto competitivo, in cui c’è poco spazio per affermarsi. Per farlo, l’unico modo è essere davvero convinti del percorso intrapreso e mostrarsi sempre pronti a sacrificarsi e sudare”. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Dalle emozioni del palco di Firenze alle indimenticabili esperienze degli stage in prestigiose scuole di danza…

Tutto questo è...

EXPRESSION INTERNATIONAL DANCE COMPETITION

A

llenamento, studio, sudore, fatica, e ancora allenamento, e poi adrenalina, tensione, agitazione… Sono tanti i fattori determinanti e le emozioni che accompagnano i giovani partecipanti al Concorso Expression; unico obiettivo: dare il massimo per realizzare il sogno di studiare in una delle Scuole di danza più prestigiose al mondo. Una volta raggiunto tale risultato, le speranze e le aspettative salgono alle stelle… E l’esperienza vissuta diventa indimenticabile! Abbiamo contattato alcuni vincitori delle Borse di studio assegnate al Concorso dello scorso anno; euforici, i ballerini ci hanno raccontato le loro storie. Iniziamo dalla più piccina: Benedetta Pisapia, assegnataria di una Borsa al Summer Intensive Workshop della Scuola Dance Area di Ginevra, dal 13 al 17 agosto 2018. “Partecipare al Concorso – ci racconta Benedetta - è stata un’emozione fortissima; non mi sarei mai aspettata di vincere perché la notte prima non ero stata bene e avevo dormito pochissimo... La Dance Area di Marie Christine Maigret è un sogno, grandissima ed organizzatissima. Mi sono sentita subito a mio agio. Durante il periodo di stage, ogni giorno andavamo con mamma alla fermata dell’autobus e passeggiavamo in un viale pieno di alberi con un grande prato. Il tram ci portava direttamente alla scuola e lì potevo finalmente ballare. La mattina avevo lezione di Classico con Madame Karine Rossmann, un’insegnante perfetta, dolce e brava: mi ha dato davvero tanti buoni consigli. La prima ora c’era lezione con le punte; purtroppo

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Benedetta Pisapia alla Dance Area

io non le avevo ancora messe e facevo la sbarra in mezza punta. Dopo il pranzo iniziava la lezione di Contemporaneo con il maestro Francesco Curci e poi con la maestra Anastasia Piguet, che ci faceva provare delle coreografie di Modern Jazz che mi sono piaciute tantissimo perché mettevano allegria e potevamo scatenarci. Alla sera con la mia famiglia visitavamo Ginevra, una città splendida. Con il mio fratellino giocavamo ogni giorno in un parco nuovo. La settimana purtroppo è volata. Mi sono trovata davvero bene, sono tornata a casa con meno paura e più amore per la danza… Ho imparato tante cose e


sono riuscita a fare amicizia con tutte le bambine: con le mie nuove amiche abbiamo perfino realizzato un ‘video ricordo’. Ciò che mi preoccupava di più era la lingua, ma per fortuna gli insegnanti sono stati bravissimi e mi aiutavano a non essere timida. In generale, la soddisfazione più grande è essere riuscita a salire sul palco dell’Expression e ballare la coreografia, poi vincere è stato incredibile. Partecipare allo stage di Ginevra è stato un premio stupendo, più bello di una coppa. Ancora mi sembra un sogno! Prima di partire ero in ansia: avevo paura di sentirmi sola, di provare nostalgia delle mie cose e di non riuscire a seguire le lezioni. È stato tutto il contrario! Questa esperienza mi ha fatto crescere molto – conclude Benedetta - e mi ha cambiata anche come ballerina. Ho capito che le cose non capitano per caso, che dagli errori si devono trarre insegnamenti utili e, soprattutto, che non bisogna scoraggiarsi mai, perché solo cadendo si può imparare a volare. Grazie di cuore!” Yeison Giannino, ballerino di Hip Hop, ha vinto la Borsa di studio "Retro Kings & Queens Summer Intensive" alla District Funk di Dublino assegnata dal coreografo di fama internazionale Jay Asolo: “Questa esperienza – dichiara il ragazzo rimarrà sempre nel mio cuore; Mr Asolo è stato molto disponibile e cortese con me facendomi sentire come a casa: mi ha presentato la sua crew rendendomi parte della sua squadra. La scuola è molto professionale e gli insegnanti sono molto bravi; non ho incontrato particolari difficoltà anche perché sono stato accolto con tanto entusiasmo. Grazie a Mr Asolo ho conosciuto il Krump, uno stile esplosivo, faticoso e con una cultura alle spalle tutta da scoprire. La soddisfazione più grande è aver preso parte ad un videoclip che ha già raggiunto e superato le 30.000 visualizzazioni su YouTube. È stato un regalo inaspettato, mai avrei immaginato di studiare e ballare con altri ballerini all'estero. Tutto questo lo devo all'organizzazione IDA e a coloro che mi hanno permesso di vincere; un grazie particolare al mio coreografo Daniele Ingrassia, che ha sempre creduto in me. L’esperienza mi ha incentivato a far meglio e voler studiare ancora di più, non mollando anche quando le difficoltà cercano di buttarmi giù. Grazie mille di tutto!” La Grande Mela è stata indimenticabile teatro delle esperienze di Linda Moretti e Gabriele Pieragalli. “Sono stata a New York City per 10 giorni – ci spiega Linda -, partita grazie ad una Borsa di studio per il Broadway Dance Center (BDC) assegnatami da Naike Negretti al Concorso Expression

Yeison Giannino durante la sua esibizione al concorso

Linda Moretti al BDC con Korie Genius, insegnante di Dancehall

2018 a Firenze. Mi ha accompagnata la mia insegnante Federica Eusebi, che ne ha approfittato per studiare e visitare la città (e far sì che io non mi perdessi!), e che ringrazio per aver condiviso con me questa bellissima esperienza. New York mi ha travolto: è un posto che accoglie chiunque a braccia aperte e dove la gente fa quello che vuole in qualsiasi orario, senza passare per ‘strana’. Venendo dall’Hip Hop, al BDC mi sono concentrata sulle discipline Urban: ho studiato Hip Hop con Luam, Dancehall con Genius, Vogueing con Omari Mizrahi e Waacking Technique con Princess Lockeroo. La cosa più bella di queste lezioni è che tra allievi ci si osserva, ci si incita e ci si incoraggia, sempre con grande rispetto per gli insegnanti. Molti di loro alla fine della lezione ringraziano per aver scelto il proprio corso, aver dedicato loro del tempo e la voglia di imparare. Tra una lezione e l’altra non potevano mancare i tour da turista, quindi abbiamo cercato di conciliare danza e visite ai quartieri di Manhattan, tra cui Harlem, Brooklyn (il mio preferito) e il Bronx. Un viaggio del genere ti cambia per sempre! Torno con una valigia piena di EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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All'inizio si fatica, poi si comprende e infine si cresce mentalmente, tecnicamente e artisticamente. Vivere un'esperienza del genere è una gratificazione sensazionale...

riflessioni, positività, leggerezza e un insegnamento importante, ovvero che bisogna cercare di dare alle cose il giusto peso ignorando le negatività. Ho lasciato un pezzo di cuore a New York City; spero di tornare a riprendermelo presto...” “A 22 anni certe occasioni difficilmente si ripetono, dunque ho deciso di investire in questa meravigliosa esperienza a New York per un mese intero: dal 1 al 30 Settembre”, ci spiega Gabriele Pieragalli, anche lui vincitore del premio messo in palio da Naike Negretti al Broadway Dance Center. “La scuola è stupenda – continua -, una struttura a tre piani a pochi passi da Times Square, con shop, spogliatoi e tante sale, dove ogni giorno, e ad ogni ora, si alternano lezioni di qualsiasi disciplina. Avendo deciso di investire un mese intero ho acquistato altre lezioni oltre le 10 della Borsa di studio, di conseguenza facevo 1 o 2 workshop al giorno. Ho scelto di studiare variando più insegnanti possibile piuttosto che focalizzarmi solo su quelli che potevano essere stilisticamente affini alla mia "comfort zone". In totale ho preso parte a lezioni tenute da 22 grandissimi professionisti di altissimo livello, tra cui mi sento di citare: Keenan Cooks (ballerino di Beyonce, Cardi B, Jennifer Lopez...), Derell Bullock (Janet Jackson, Madonna, Britney Spears..), Carlos Neto (Broadway, Nintendo, Sony), Bo Park, Kenichi Kasamatsu e tanti altri... Non ho problemi con l'inglese, per cui non ho trovato difficoltà, avvantaggiato anche da un ambiente molto aperto e cordiale. Nel tempo libero ho visitato la meravigliosa New York, camminando anche 20 chilometri al giorno, osservando ed arricchendomi come persona e come artista. Le criticità maggiori sono all'inizio: la città è immensa e ha un'energia che ti investe... I primi giorni servono per ambientarsi ma una volta inquadrato il luogo diventi uno di loro! Al BDC, come nella città in generale, si respira un'aria di competitività positiva: ognuno vive per un obiettivo e dedica anima e corpo per raggiungerlo. Se si trova una ballerino più prepa-

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Gabriele Pieragalli alla BDC

rato si cerca di conoscerlo, osservarlo e incitarlo. Di conseguenza, si cresce e si impara tantissimo, provando non solo a raggiungere il suo livello ma anche di superarlo. Ecco perché sono tutti fortissimi e pieni di voglia di fare... All'inizio si fatica, poi si comprende e infine si cresce mentalmente, tecnicamente e artisticamente. Vivere un'esperienza del genere è una gratificazione sensazionale, pensare di averla ottenuta esclusivamente grazie a me, vincendo l'Expression solisti ed esibendomi con una mia coreografia, è già una soddisfazione meravigliosa! Partecipare al Concorso Expression è stata una bella emozione, ho avuto modo di confrontarmi con una giuria internazionale in grado di assegnare borse di studio per vivere esperienze sensazionali. Auguro di fare la stessa esperienza a chiunque abbia nel cuore una grande passione per la Danza! Al BDC è stato fantastico sentirsi fare i complimenti da Carlos Neto davanti alla classe oppure essere selezionato da vari insegnanti per alcuni video. Solo al pensiero di aver studiato a Broadway mi viene la pelle d'oca: confrontarmi con ballerini bravissimi, studiare con veri professionisti in una delle scuole più importanti del mondo è stato un sogno ad occhi aperti. Sono partito con il bisogno di nuovi stimoli, sono tornato arricchito da ogni punto di vista, con emozioni che non dimenticherò mai! Grazie”. Non serve aggiungere altro a quanto detto da questi ragazzi. Per chi volesse provare le stesse emozioni ed esperienze, la 15esima edizione di Expression International Dance Competition vi aspetta a Firenze dal 22 al 24 febbraio 2019 con tante novità! Per saperne di più, leggi l'articolo nella pagina seguente.


Maggiori informazioni su Expression a pag. 2 e su www.concorsoexpression.com

...e per l'edizione 2019

L'immagine è tratta da "Natura è Movimento" ©Domenico Scordia

TANTE, TANTISSIME, NOVITÀ!

A

quindici anni dalla sua prima edizione il Concorso Expression, tra i più autorevoli nel panorama europeo, si mostra più che mai dinamico e attuale con tante ed interessanti proposte innovative. Tra le novità 2019: • Premio Speciale della Critica assegnato alla miglior composizione coreografica da Sara Zuccari, giornalista, critica, storica, docente e direttrice del Giornale della Danza (testata online di informazione dedicata al mondo della danza). “Nelle esibizioni soliste o di coppie – spiega la critica a Expression Dance Magazine – l’aspetto che principalmente viene osservato e giudicato è quello relativo alle capacità tecniche dei ballerini. La mia intenzione, invece, è premiare l’insieme del gruppo, o meglio il messaggio che danzatori e coreografo vogliono trasmettere attraverso la performance, valutando in primis l’aspetto cri-

tico-teatrale della coreografia”. L’idea dunque è adottare una chiave di lettura alternativa a quella tipica dei giudici del Concorso, che si propone di “Esaminare il linguaggio della composizione e valutarne anche il percorso fatto per arrivare al risultato finale; giudicando, dunque, il lavoro del coreografo”, come precisa Zuccari. La composizione coreografica che verrà ritenuta migliore rispetto alle altre da Sara Zuccari avrà l’onore e il prestigio di essere recensita dalla stessa giornalista sul giornale da lei diretto, oltre a ricevere una targa speciale. • Altro Premio Speciale sarà lo shooting fotografico assegnato dal fotografo Domenico Scordia, che valuterà l’espressività, l’intensità dei movimenti e la capacità del ballerino di trasmettere emozioni. Il premio sarà assegnato nella categoria solisti classico e consiste nella realizzazione di uno speciale progetto fotografico con scatti

che immortalano il danzatore, inserendolo in diversi scenari, dal contesto urbano al paesaggio naturalistico, in un modo nuovo e pienamente integrato in esso. • Infine, la Categoria ‘Danza inclusiva (Diversamente abili)’ dedicata al mondo della danza inclusiva. Nel pomeriggio di sabato 23 febbraio, danzatori con disabilità fisiche o psichiche si esibiranno (nei diversi stili) in coppia o in gruppo con altri ballerini cosiddetti ‘normodotati’ sul palco del Padiglione Basilica, allestito ad hoc e senza alcuna barriera architettonica. Un progetto al quale l’organizzazione IDA tiene moltissimo in quanto ritenuto un modo per divulgare il grande messaggio della Danza come possibilità di esprimere se stessi e il proprio io interiore, ma anche come occasione di crescita nei rapporti interpersonali ed autentica terapia per disagi fisici e psicologici.

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danza e inclusione sociale

Anna

di Chiara Brandi

Albertarelli dalla danza inclusiva alla disciplina filosofica del corpo poetico®

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egista, coreografa, insegnante di danza contemporanea, contact improvisation, teatro fisico e Pilates presso centri di formazione internazionali per danzatori, ma anche personal trainer olistico, ideatrice del metodo di integrazione e mediazione corporea per portatori di handicap Corpo Poetico®, nonché fondatrice nel 2000 della compagnia di danza inclusiva Vi-kap: il mondo di Anna Albertarelli, milanese di origine e bolognese di adozione, è ampio e variegato ma trova nell’arte perfomativa a carattere sociale declinata in più forme il suo comun denominatore. Un principio condiviso anche dalla disciplina del Dance Ability, ovvero lo studio d’improvvisazione del movimento nato verso la fine degli anni ottanta in America dal lavoro del coreografo Alito Alessi, che si fonda sull’idea di danzare insieme in un’ottica di integrazione sociale dei cosiddetti ‘divesi’, spesso emarginati a causa delle loro difficoltà psichiche e motorie. È proprio in seguito alla partecipazione ad un corso di Dance Ability a Prato, nell’ormai lontano 1996, che Albertarelli ha intrapreso un percorso ventennale di scoperta nel mondo delle disabilità e, dunque, nella danza inclusiva. “Quando partecipai al corso – racconta Anna Albertarelli – ero già insegnante di contact improvvisation e pertanto non del tutto nuova a certe situazioni ed emozioni. Ricordo che rimasi estremamente affascinata dalla ricerca del movimento proposto dalla disciplina e una volta tornata a Bologna decisi di ricreare una situazione con la stessa atmosfera respirata”. E così per circa due anni Albertarelli, insieme all’amico psicologo e psicomotricista Roberto

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Penzo, si trovò al centro di un piccolo melting pot dove gravitavano tante persone con problemi differenti e storie da raccontare. “Decidemmo di istituire un luogo di incontro e ricerca sulla danza e il teatro dove la parola inclusione per noi era già scontata; aprimmo le porte a danzatori ed attori diversamente abili, a studenti universitari provenienti da diversi corsi di studi (dal DAMS, alle Scienze Motorie, fino alle Facoltà Socio Educative) e a chiunque volesse partecipare ad un’esperienza collettiva”. Un contenitore di ricerca innovativo e all’avanguardia che, supportato dal CUSB di Bologna, si è via via sviluppato dando vita alla compagnia professionale Vi-Kap, costituita da attori e danzatori diversamente abili, eventi performativi, conferenze, video arte/danza. “Nell’ambito delle azioni artistiche – sottolinea Anna sono sempre stati banditi atteggiamenti pietistici, commiserevoli ed accomodanti: le nostre scelte e le azioni dei protagonisti sulla scena sono condivise da tutto il gruppo in un’ottica paritetica e di confronto. Il percorso intrapreso fino ad oggi non si basa sul virtuosismo, bensì sulla poetica, o meglio su una ‘riflessione poetica’, che si propone di constatare come corpi diversi possano interagire tra loro, studiarsi e conoscersi attraverso l’improvvisazione e il teatro fisico”. Un approccio nuovo che ha permesso ad Anna Albertarelli di trovare e scoprire le mille sfaccettature delle persone, danzatori abili e non: “L’esperienza mi ha insegnato ad ascoltare questi incontri per trasformarli in poesia e quindi in atto creativo – confida -. Per noi di Vi-Kap, il palcoscenico o l’ambito della ricerca artistica è un ‘tappeto fatto di materia’ dove avvengono incontri-scontri fisici, il


denudamento attraverso l’ineleganza compositiva e l’idea della danza come fluire di emozioni, il gesto come pura contrazione muscolare o fisica. In tutte le fasi del lavoro è indispensabile creare un clima collettivo di fiducia e rispetto così da far nascere anche una buona dose di coraggio. Il collettivo VI-KAP, come ora ci definiscono, ha acquistato una coscienza profonda dell’essere attori-danzatori. Il nostro è un percorso di ricerca artistica e pedagogica, per questo riteniamo debba essere svolto con rigore e coerenza”. Si tratta di un vero e proprio “Pensiero di vita”, che ha dato forma ad una nuova disciplina chiamata Corpo Poetico®, ovvero un protocollo pedagogico che mette in primo piano “l’aspetto umanista dell’essere”, la sua corporeità, la sua consapevolezza, la sua energia e la sua presenza adattabile a diverse situazioni e contesti. È, più semplicemente, la ri-

cerca costante di una serie di caratteristiche riproposte trasversalmente all'interno di diversi corsi professionali per danzatori/attori rivolti a insegnanti di danza, educatori e assistenti sociali o operatori del settore educativo, o di stage esperienziali aperti a tutti. Non solo, l’insegnamento di Corpo Poetico® può essere divulgato anche sotto forma di laboratorio all’interno di associazioni o cooperative sociali: il metodo, infatti, assume modalità di approfondimento diverse pur rimanendo fedele al suo principio di base, che vede “Il corpo nelle sue innumerevoli sfaccettature come materia di indagine e di crescita personale rivolto ad un unico atto finale poetico artistico”, come riassunto dalla sua ideatrice Anna Albertarelli. “Gli strumenti – conclude Anna sono dunque le dinamiche di gruppo, il movimento, la danza contact improvisation, l’Anatomia Sensoria-

le®, il teatro fisico e tutte le loro possibili diramazioni”. “L'incontro e la sensibilità rispetto a queste problematiche – spiega ad Expression Dance Magazine il psicoterapeuta Roberto Penzo, co-ideatore di Corpo Poetico® - si sviluppa dopo una lunga collaborazione. Nel corso degli anni, la scelta di operare in questi territori è stata mirata all'integrazione intesa come ricerca di nuove conoscenze attraverso il linguaggio espressivo corporeo e della danza, esasperato in ultimo nella decisione di ampliare tale sperimentazione al campo educativo e formativo, fino a costituire una metodologia di lavoro vera e propria”. Tutt’oggi la professionalità di Penzo è legata alla condivisione di un metodo mirato allo sviluppo delle potenzialità di persone, siano esse disabili o no, in una dinamica di gruppo in continua evoluzione. “Il percorso – aggiunge lo psicoterapeu-

ta - procede per tappe successive e ha come prerogativa strutturare nel gruppo una buona immagine di sé attraverso una serie di relazioni in grado di mobilitare il corpo degli affetti e delle emozioni. In altri termini, lo scopo finale è essere in grado di fare accrescere istanze di autonomia e di partecipazione, dando voce alle differenze e le esigenze dei singoli”. Si tratta di una metodologia in continuo evolvere che, grazie all’esperienza di due professionisti come Anna Albertarelli e Roberto Penzo, si propone di accrescere l’autostima e la fiducia nel prossimo, generando nel tempo consapevolezza del proprio corpo e dello spazio. Coinvolgendo la componente emozionale/relazionale del gruppo rispettandone le dinamiche, il Corpo Poetico® diventa, infine, parte integrante del processo recettivo e reattivo del percorso di crescita.

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RITMO DELLA

DANZA E

METRICA MUSICALE

U

no degli aspetti più rilevanti nell’insegnamento della tecnica della danza classica (e non solo) è quello di utilizzare il conteggio musicale in maniera corretta durante la lezione. Il danzatore e la danza sono uniti alla musica; il “come” si usa la musica è di estrema importanza per creare una simbiotica relazione che definisca la dinamica, la qualità del movimento e l’estetica della danza. Il danzatore attraverso la musica interiorizza tecnicamente e cinesteticamente e traduce attraverso il movimento questa stretta relazione. La scelta musicale dei brani per gli esercizi è molto importante: essi devono essere funzionali alle intenzioni metodologiche del docente di danza. Tutti i movimenti o i passi della danza classica hanno naturalmente un ritmo proprio e si costruiscono attraverso l’analisi della ritmica e della metrica musicale. Per questo motivo è necessario approfondire alcuni aspetti essenziali della misurazione del movimento nella lezione di danza. Lo facciamo di seguito. La musica, spiega Mario Fulgoni, porta «dentro di sé un cuore che pulsa regolarmente e più o meno velocemente a seconda degli stati d’animo o dell’impegno muscolare». «La musica», prosegue Fulgoni, «è accompa-

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di Francesco Ragni Laureato in Maestro Collaboratore per la Danza presso il Conservatorio di musica "A. Casella" dell'Aquila e l'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Docente di Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza presso il Liceo Coreutico "Piero della Francesca" di Arezzo. Massimiliano Scardacchi Insegnante diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano

gnata da pulsazioni regolari, non percepibili all’orecchio (come quelle del cuore), ma molto chiare e continue». Nel lessico musicale l’alternarsi di contrazione e distensione, di tensione e riposo, viene solitamente definito come succedersi di levare e battere. Su questo succedersi di levare e battere si sofferma anche Antonio Sorgi, che scrive: «musicalmente parlando, il battere e il levare sono due termini che convivono, poiché non si può eseguire un corretto battere (tempo forte), se questo non è preceduto da un levare (tempo debole), altrettanto efficace». I due termini (battere e levare), che hanno un significato intuitivo, traggono origine dal movimento della mano che nella musica mensurale è sempre stato utilizzato per misurare il ritmo: «la mano si “leva” in su nell’arsi (elevazione – tensione) e si “batte” in giù nella tesi (deposizione – riposo)». Tutti i movimenti verticali dall’alto in basso – spiega Luigi Rossi – si definiscono movimenti in battere; tutti gli altri, laterali o dal basso in alto, si definiscono movimenti in levare. «Per facilitare la lettura ritmica ogni brano musicale viene diviso in tante parti di eguale durata chiamate Misure o Battute». Esse sono «lo spazio esistente fra due Stanghette verticali at-


traversanti il pentagramma» e delimitano «gruppi regolari per numero di pulsazioni». Queste ultime vengono chiamate anche movimenti perché ognuna di esse corrisponde ad un movimento della mano destra in battere o in levare. Ogni singola misura contiene un determinato numero di pulsazioni indicato da un numero frazionario posto all’inizio del brano, subito dopo la chiave. Tale numero frazionario indica il tempo musicale del brano e determina anche «quanto ci si ferma in ogni misura, cioè quale è la loro durata». Ogni pulsazione è divisibile in parti più piccole chiamate suddivisioni. I tempi musicali si distinguono: • in base al numero delle pulsazioni • in base al numero di parti in cui è divisibile la pulsazione In base al numero delle pulsazioni i tempi possono essere: • a misura binaria (due pulsazioni) • a misura ternaria (tre pulsazioni) • a misura quaternaria (quattro pulsazioni) In base al numero di parti in cui è divisibile la pulsazione i tempi possono essere: • semplici (in cui ogni pulsazione è divisibile in due parti) • composti (in cui ogni pulsazione è divisibile in tre parti) Il numeratore e il denominatore della frazione indicano cose diverse a seconda se il tempo sia semplice o composto: • numero di pulsazioni contenute in ogni misura, il denominatore indica il valore di ogni singola pulsazione • se il tempo è composto, il numeratore indica il numero di suddivisioni contenute in ogni misura, il denominatore indica il valore di ognuna di tali suddivisioni

* Tempi a misura Binaria (2 pulsazioni) Ternaria (3 pulsazioni) Quaternaria (4 pulsazioni)

Semplici

Composti

pulsazione a suddivisione binaria

pulsazione a suddivisione ternaria

2/4

6/8

3/4

9/8

4/4

12/8

*Nota: i dati riportati sono tratti da una tabella contenuta in M. Fulgoni, "Manuale di musica", p. 15. Riferimento completo in Bibliografia.

Il tempo semplice e il relativo composto si assomigliano – sintetizza Rossi – poiché entrambi hanno lo stesso numero di pulsazioni (es.: 2/4 e 6/8 hanno due pulsazioni, 3/4 e 9/8 ne hanno tre). Si differenziano per la suddivisione ritmica, in quanto il tempo semplice ha la suddivisione binaria, il tempo composto ha la suddivisione ternaria. Argomento importante per gli insegnanti di danza è quello del conteggio dei vari tempi musicali: su questo si veda quanto scrivono Antonio Sorgi e Harriet Cavalli. Nota: A. Sorgi "Musica e danza. Nuova edizione" pp. 99-106; H. Cavalli "Dance and Music" pp. 15-43 Tutti i riferimenti in Bibliografia in fondo all'articolo

Veniamo ora alla metodologia della danza classica. Il tempo, nell’analisi ritmica dei movimenti di base della tecnica della danza classica, è l’unità di misura del movimento stesso e nel fraseggio questo si indica con il seguente valore: un tempo = 1/4. Tutte le fasi dei movimenti si contano da 1 a 8; quando si dovrà frazionare il tempo in ottavi, si suddivideranno le parole relative ai numeri (uno-due-ecc.) nelle due sillabe che le compongono (es. battement fondu eseEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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guito in 2 tempi [uno-due] = u-no/ du-e). Se volessimo suddividere i due ottavi di un tempo in sedicesimi (“uno”), si potrebbero raddoppiare le vocali delle due sillabe. Un altro elemento importante nella fase del conteggio musicale è che, per far capire il ritmo, la dinamica e la qualità del movimento, non è sufficiente scandire le fasi solo con la sua suddivisione, ma è necessario abbinare al movimento una giusta intonazione e modulazione della voce che dia risalto alla corretta dinamica e qualità del movimento. Nel conteggio musicale si dovrà distinguere, con la modulazione della voce, la dinamica del movimento, lo staccato o il legato: • per lo staccato si dovrà contare in modo netto, marcando i passaggi dei movimenti • per il legato si dovranno emettere suoni che inducano l’alunno a legare il movimento Torniamo alla teoria musicale. In base al battere e al levare, l’inizio e la fine di una frase musicale si possono classificare in più modi (Fulgoni). In relazione all’attacco ritmico iniziale di una frase musicale si distinguono tre modi: • ritmo tetico: la frase inizia in battere o sulla pulsazione forte (tempo forte) • ritmo anacrusico: la frase inizia in levare o sulla pulsazione debole (tempo debole) • ritmo acefalo: la frase inizia con la pausa in battere o sul tempo forte In relazione al ritmo finale di una frase musicale si distinguono due modi: • ritmo tronco (maschile): l’ultima nota cade sul tempo forte • ritmo piano (femminile): l’ultima nota cade sul tempo debole Chiudiamo con una tabella esemplificativa per l’analisi musicale dei movimenti di base alla sbarra della tecnica della danza classica con tempi semplici (pulsazione a suddivisione binaria): 2/4; 4/4. 60

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tempo

conteggio intonazione

Plié

4/4 4 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e ecc.

modulazione della voce con andamento legato

Battements tendus

2/4 2 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento staccato

Battements tendus jetés

2/4 2 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento staccato

Ronds de jambe par terre

4/4 4 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e ecc.

modulazione della voce con andamento legato accentato

Battements fondus

2/4 2 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento legato

Battements frappés

2/4 2 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento staccato

Ronds de jambe en l’air

2/4 2 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento legato accentato

Petits battements sur le cou-de-pied

2/4 2 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento staccato

Adage

4/4 4 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento legato

Grands battements jetés

2/4 2 pulsazioni da 1/4 ciascuna

u-no du-e

modulazione della voce con andamento staccato

Bibliografia • H. Cavalli, Dance and Music. A Guide to Dance Accompaniment for Musicians and Dance Teachers, University Press of Florida, Gainesville 2001 • M. Fulgoni, Manuale di musica. Nuovo metodo pratico per la conoscenza della semiologia musicale, volume primo, Edizioni Musicali LA NOTA, Santa Vittoria (RE) 1989 • G. Kassing – D. M. Jay, Teaching Beginning Ballet Technique, Human Kinetics, Champaign, IL (United States of America) 1998 • F. Pappacena, Tecnica della danza classica. Il ritmo. Introduzione e annotazioni ritmico-musicali di Stefano Liberati, Gremese Editore, Roma 1988 • L. Rossi, Teoria musicale. Ad uso dei Conservatori e Istituti musicali, Casa Musicale Edizioni Carrara, Bergamo 1977 • A. Sorgi, Musica e danza. Nuova edizione, NeP edizioni, Roma 2017


L'ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO SI "RACCONTA" AL SAGGIO

di Rita Valbonesi Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. Ha frequentato seminari di anatomia esperianziale con Jader Tolja e sta studiando Body-Mind Centering. Foto di Daniele Casadio

PROVE GENERALI DEL SAGGIO 10 minuti di tempo per la prova spazio e per una prova della coreografia.

unica e nuova. Ma torniamo al momento della prova spazio.

Sicuramente è una sensazione che tutti i colleghi che insegnano conoscono: 16 bimbi entrano sul palco per la prima volta, le luci sono basse e non si vedono bene i loro volti ma si sentono nitidamente le voci…

Sento che devo trovare una soluzione efficace e immediata che mi permetta di tranquillizzarli e rendere super efficaci questi pochi minuti... Il mio cervello è ancora alla ricerca di una soluzione quando sento la mia voce che con tono calmo e rassicurante dice: “Bambini ricordate il lavoro fatto sullo spazio, quando vi chiedevo di stendervi a terra e di rotolare nella sala per sentire lo spazio con tutto il corpo? Ricordate che c’era un'unica regola? Di prestare attenzione ai compagni!! (Il gruppo è formato da bimbi di diverse età e ci sono bimbi con alcune difficoltà motorie). Subito chiedo loro di stendersi al pavimento di ascoltarlo con la parte del corpo che appoggia e di rotolare piano piano per appoggiare parti diverse del corpo.

"Maestra aiuto! Il palco è in discesa”; i bambini incominciano ad agitarsi e il tempo a disposizione è veramente poco... Prima di proseguire nel racconto, una piccola premessa: i miei bimbi e i miei ragazzi frequentano i corsi di Danzare ConTATTO dove lavorano con l'anatomia esperienziale in movimento ricercando la percezione corporea, la postura in modo dinamico, l'ascolto del corpo nello spazio e del corpo in relazione agli altri. La musica e la danza sono degli strumenti che vengono utilizzati per questa ricerca ma non sono l'obiettivo principale. Il muoversi sul palco per molti di loro è una esperienza

Questo movimento, se fatto ad occhi chiusi, crea informazioni al cervello attraverso il contatto della pelle col suolo e all'apparato vestibolare. Tutto ciò andrà ad agire sulla proprioceEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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zione, sull'equilibrio e sulla postura. Questa attività è di grande utilità per tutti ma in particolare per i bimbi che all'interno del gruppo presentano problemi ad alcuni distretti corporei causati da difficoltà incontrate durante il parto. Magicamente sento i bimbi sorridere e rotolarsi sul pavimento grazie ad un’esperienza che conoscono molto bene e la paura viene sostituita da voci giocose. Dopo qualche minuto chiedo loro di andare dietro le quinte nelle posizioni di partenza per incominciare a raccontare la fiaba che avevamo creato per lo spettacolo. La musica parte ed escono dalle quinte con padronanza dello spazio e incominciano a muoversi portando a termine nel loro miglior modo il lavoro che avevamo preparato. A questo punto ero certa che al momento dello spettacolo vero e proprio avrebbero dato il loro miglior contributo per la riuscita del loro pezzo. Detto questo mi piacerebbe fare un passo indietro e provare a raccontarvi come ho preparato i due gruppi di 62

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Danzare ConTATTO (bimbi e grandi) al saggio finale. Dovete sapere che il ‘gruppo dei grandi’ è composto da ragazze che fanno danza da anni, ma anche da allieve principianti, mosse dal desiderio di fare esperienza e conoscenza del proprio corpo per superare attacchi di ansia o di panico (queste ragazze integrano il lavoro corporeo con un percorso seguito da una psicologa). Sono quindi gruppi eterogenei dal punto di vista dell'età e dei bisogni ma omogenei per quanto riguarda la ricerca del movimento e del benessere. Il titolo della FIABA che abbiamo creato è GIOCO CON LO SPAZIO.

...ma una goccia di acqua inceppa gli ingranaggi e gli umani incominciano a toccarsi.

"La Terra è stata conquistata da una regina dello spazio e con il suo supercomputer di bordo vuole gestire l'intero Sistema Solare e trasformare gli umani in nano macchine”. In questo contesto tutto è digitale e la tecnoliquidità rischia di trasformarci in "nanomacchine": i movimenti diventano più automatici e il corpo più rigido con variazioni importanti di postura...

Si tratta di una metafora importante in quanto in questo modo li si vuole educare a cercare sempre una soluzione e, giocando, a trovare e ricercare nuovi e propri spazi.

L'acqua rappresenta la vita, la vitalità, il movimento e il contatto; educa a percepire i propri confini e quelli degli altri (proprio per agire su questi obiettivi sono stati proposti laboratori mirati al contatto a coppie e ‘rotolamenti’ tra di loro). Quando la regina si accorge della trasformazione ordina ai suoi robot di gettare una rete e bloccarli. I bambini trovano un varco nella rete e giocando provano a riconquistare la Terra.

La regina fa un incantesimo e li porta in un luogo segreto. I bambini si bloccano sul palco creando una forma rigida e i robot li portano via. La folletta dei boschi con il suono del suo violino richiama tutte le donne della Terra


perché sciolgano dall'incantesimo i bambini affinché rappresentino il futuro. Sul palco quindi entrano le ragazze grandi. L'albero sul tappeto volante indica la prima prova che consiste nel superare le proprie OMBRE. Marianna suggerisce come connettersi per superare la seconda prova. Le stelle indicano come creare una nuova rete e il millepiedi mostra l'ultima prova. La regina dello spazio, dunque, guidata dal Grande Cuore decide di non volere conquistare la Terra ma di volerla conoscere. La fiaba racchiude e rappresenta tutto il lavoro svolto durante l'anno attraverso laboratori di anatomia esperienziale in movimento alla ricerca di sensazioni nella dimensione fantastica e alla ricerca di nuove comunicazioni verbali e corporee con gli allievi. La fiaba ci aiuta con la sua struttura ad individuare le difficoltà e ci indica anche come poterle superare. In questa ricerca ed elaborazione abbiamo stimolato il benessere psico-fisco di grandi

e bambini. "Le fiabe sono l'espressione più pura e semplice dei processi psichici dell'inconscio collettivo. Per l'indagine scientifica dell'inconscio esse sono di grande valore e rappresentano gli Archetipi nella forma più semplice. Le fiabe ci offrono i migliori indizi per comprendere i processi che si svolgono nella psiche collettiva". (cit. Le fiabe interpretate di Marie Louise vin Franz). “Superare le proprie ombre aiuta a superare l’ansia e la paura. I laboratori proposti hanno creato una connessione interna con il proprio corpo ed esterna con i compagni per dare il via ad una nuova rete. Tutto deve passare attraverso il cuore e il desiderio di conoscere”. Questi laboratori sono rivolti a chi studia danza perché aiutano a sostenere e migliorare la tecnica, in quanto i ragazzi hanno maggiori informazioni a livello propriocettivo e migliorano le informazioni corporee. Ma, in verità , sono indicati anche ai bimbi o adulti che si apprestano a fare qualsiasi attività fisica perché aumentano la

conoscenza del proprio corpo e la percezione di sé nello spazio, migliorando anche la relazione con gli altri poiché attivano e sostengono una adeguata postura. FINALE DELLA FIABA Le ragazze si fermano in una posizione in ginocchio, i bimbi entrano e si fermano ciascuno davanti ad una di loro: si guardano dritti negli occhi. Piano piano le coppie che si sono formate escono. Rimangono in scena un bimbo ed una bimba che si guardano negli occhi. Guardarsi negli occhi educa ad una attenzione profonda di sé e dell'altro. Il 9 e il 10 febbraio 2019 e il 9 e il 10 marzo 2019 sono in programma due laboratori di Anatomia Esperienziale in Movimento; il primo weekend è dedicato ai bimbi ed è intitolato “La scatola dei colori che danzano”, mentre il secondo è rivolto agli adulti, "Allineamento dinamico e movimento fluido: i tre pesi del corpo e i fluidi". Maggiori info a pag. 30 e su www.idadance.com

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QUANDO LE PUNTE A cura di Omar De Bartolomeo e Alessandra Albisetti

È

risaputo che sempre più precocemente si inizia la pratica della danza e spesso ci viene chiesto di rispondere a tre importanti domande sull’uso della scarpa da punta: come mettere un piede giovane in punta? quando? quale scarpetta usare? Solo conoscendo le tappe dello sviluppo del piede, la sua biomeccanica e la tecnica della danza nell’esecuzione dei fondamentali tecnici, è possibile dare una risposta corretta a queste tre domande. Il piede è una struttura anatomo-funzionale molto complessa, essendo costituito da 26 ossa e 29 articolazioni. Il piede è capace di assolvere a due importanti funzioni: è organo di senso e di moto, capace cioè di trasferire al terreno la forza espressa dalla 64

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contrazione muscolare e di adattarsi perfettamente e istantaneamente alle condizioni di appoggio in cui esso si trova. Nella pratica della danza classica, il piede è anche organo adibito all’espressività, alla gestualità; è quindi parte di un gesto esteticamente ricercato e studiato. Da un punto di vista funzionale e anatomico, il piede cambia con la crescita, e in questa fase della vita esso è predisposto ad alcune patologie che gli insegnati di danza dovrebbero conoscere. Tra queste, le più frequenti sono a carico del tallone e delle teste dei metatarsali. Vengo chiamati ‘dolori di crescita’ ma sono vere e proprie patologie, denominate osteocondrosi, che in alcuni distretti del piede guariscono senza problemi, in altri invece possono portare a progressiva deformità e dolore cronico, fino a

condizionare quindi l’abbandono della danza classica proprio perché risulta difficile lavorare in mezza punta. Le osteocondrosi più frequenti, nella danza, sono: - Morbo di Haglund-Sever-Blanke: processo infiammatorio del tallone che colpisce soprattutto i maschi dagli 8 ai 15 anni, per eccessiva trazione del tendine Achilleo, della muscolatura plantare e della spinta accrescitiva del piede. Tipicamente colpisce piedi pronati o piatti, con tendine d’Achille poco distendibile. Guarisce spontaneamente anche se, talora, occorrono molte settimane. - Morbo di Kohler II e III: interessa la testa del II e del III metatarsale, di solito in ballerine dagli 11 ai 18 anni. Occorre riconoscere precocemente questa patologia, in cui la testa del metatarsale può andare incontro a


progressiva deformità e appiattimento, forma che impedisce il carico e la mezza punta poiché assai dolorosa (Figura 1). Tra le patologie legate alla crescita e all’anatomia, ricordiamo le presenza di alcune ossa accessorie a livello della caviglia, la cui presenza potrebbe limitare l’escursione articolare della caviglia. Tra le più famose, l’os trigonum. Questo è un ossicino posizionato posteriormente a livello della caviglia, assai doloroso nel movimento di estensione massima del piede, quindi capace di rendere impossibile la mezza punta e la punta (Figura 2).

Figura 1: osteocondrosi della testa del III metatarsale che appare deformato e schiacciato al taglio TAC.

Figura 2: conflitto posteriore di caviglia da os trigonum.

Vogliamo inoltre ricordare le patologie da tecnica errata e da overuse/overlavoro. Nel corso di questa rubrica abbiamo più volte sottolineato come gli errori tecnici, chiamati screwing del ginocchio e rolling in e winging della caviglia possano predisporre a molte lesioni anche in ballerini in età di accrescimento: alluce valgo e tendinopatie del tibiale posteriore, flessore dell’alluce e peronei (Figura 3). Una delle patologie da overuse/overlavoro più frequenti ma la cui insorgenza è spesso subdola è la frattura da stress. Tipicamente i ballerini sviluppano la frattura da stress alla base del secondo metatarsale, già a partire dai 12-13 anni di età. L’origine del dolore è incostante, dorsale, soprattutto dopo la lezione, ma ben presto persiste anche durante le lezioni. Sono colpite soprattutto le ballerine, sia dotate di ‘grande collo piede’ che di ‘scarso collo piede’, cui si associa spesso anche un ginocchio molto recurvato. Il quadro viene completato da errori tecnici (rolling in) e da abitudini alimentari sbagliate e dall’assenza del ciclo mestruale (amenorrea primaria o secondaria). Dopo questa veloce descrizione delle patologie più frequenti, cercheremo di dare risposta alle 3 domande iniziali. Quando la punta? Sicuramente mai prima dei 10 anni di età, poiché il piede è ancora troppo immaturo e i nuclei di accrescimento delle ossa ancora troppo suscettibili a danno. Ci sembra giusto iniziare lo studio della scarpa da punta tra i 10 e i 12, ma devono esistere condizioni importantissime: 1) la ballerina deve infatti possedere un tronco stabile e forte

Figura 3: posizione corretta del piede in mezza punta ed errata per "winging" della caviglia. le frecce indicano il possibile sovraccarico esterno di caviglia e piede ovvero interno, su caviglia, sesamoide, alluce.

2) deve sapere controllare e mantenere il corretto aplomb a livello dell’arto inferiore 3) deve saper eseguire correttamente i fondamentali tecnici in mezza punta e possedere un buon en dehors Come iniziare lo studio delle punte? Per poter indossare le scarpe da punta occorre preparare progressivamente il piede. Credo sia corretto dire che il piede andrebbe preparato da subito e al più presto. Occorrerebbe infatti iniziare il rinforzo muscolare e la correzione degli errori tecnici già a partire dai 6 anni di età. Un lavoro attivo costante, dove si eseguendo esercizi specifici per la muscolatura del complesso piede/gamba durante la sbarra a terra e si ricerca quindi di stimolare la muscolatura intrinseca del piede (lombricali, interossei) ed estrinseca (muscoli della pianta del piede, muscolo tibiale posteriore, flessore dell’alluce, peronei, surali). In piedi, alla sbarra, si dovrà preparare il piede migliorando, progressivamente negli anni di studio, l’aplomb dell’arto inferiore, la stabilità del piede, correggere l’en dehors e iniziare quindi a lavorare la mezza punta. In alte parole, il piede dovrà arrivare a 10 anni forte e stabile abbastanza per poter iniziare a indossare la scarpa da punta. Quando i 3 requisiti sopra elencati saranno acquisiti, si potrà


pensare di far lavorare con più assiduità le ballerine con la scarpa da punta. Esistono anche esercizi specifici per rinforzare selettivamente i muscoli interessati all’uso della scarpa da punta (Figura 4). Figura 4: alcuni degli esercizi propriocettivi e di rinforzo muscolare in preparazione della punta.

Quale scarpetta? L’uso della scarpa da punta fu introdotto nel 700, al fine di migliorare l’aspetto estetico delle ballerine. Da allora la scarpa si è molto evoluta, grazie al perfezionamento dei materiali e della tecnica di costruzione. Come noto, le differenze maggiori riguardano la suola, la mascherina, il puntale e la pianta. In generale potremmo dire che una punta con mascherina alta andrebbe usata nei piedi con dita lunghe e piedi molto dotati, mentre si può ipotizzare di usare punte con mascherine più basse in quei piedi con dita corte o scarso collo piede. Occorrerebbe non modificare la suola, sebbene sia in uso in alcune ballerine professioniste tagliare (talora pericolosamente) la suola in legno o cartone per motivi estetici. Sarebbe invece più opportuno, soprattutto all’inizio, scegliere suole rigide per piedi imperlassi/iperflessibili, e suole più deformabili per piedi più rigidi. La larghezza del puntale deve essere scelta in relazione alla forma del piede. Piedi con avampiede largo non possono calzare punte con puntale stretto, questo provocherebbe l’affollamento delle dita e comparsa di dolori, crampi, callosità. Come noto, è meglio scegliere puntali taglia M per i piedi più stretti e taglie W per piedi con pianta più larga. Focalizziamo inoltre l’attenzione su due altri fattori, quali l’uso degli elastici per aiutare il piede ad essere “contenuto” nella scarpa laddove i soli lacci non bastano, e l’uso dei puntali in silicone o materiali similari. Il puntale in silicone (sostituito da molte ballerine con altri mezzi quali un fazzoletto, una spugnetta per i piatti, ecc…) è molto importante in quanto riesce a migliorare la congruenza forma e lunghezza delle dita e forma interna del puntale. Impedisce quindi frizione eccessivi e prevenire lesioni cutanee e delle unghie e aumenta la superficie di contatto dita/puntale.

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in Pillole 1. L’uso della scarpa da punta dovrebbe partire all’età di 10-12 anni

2. La punta dovrebbe essere usata solo quando la tecnica in mezza punta è perfetta e il piede forte e stabile

3. Proteggi i piedi nella scarpetta, usando puntali e cerotti

4. Preparati bene sia da un punto di vista tecnico che muscolare. I piedi hanno molti muscoli, tutti importanti per l’uso della punta

5. Abbi cura dei tuoi piedi e non trascurare mai un corretto lavaggio, la cura delle unghie e delle lesioni da sfregamento


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