Expression Dance Magazine Settembre 2019

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Rivista ufficiale I.D.A. International Dance Association ANNO XXX n. 2 - Settembre 2019 - Centro Studi La Torre S.r.l.

BOB FOSSE Coreografo dallo stile caratteristico e inconfondibile COME DIVENTARE MAESTRO DI DANZA con un riconoscimento nazionale ed europeo PERCHÉ GLI ADOLESCENTI perdono interesse nella danza?

All'interno

DANCE ACADEMY corsi, stage

e seminari di formazione

KLEDI INTERVISTA ESCLUSIVA


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FIRENZE C/O DANZAINFIERA 21, 22 E 23 FEBBRAIO 2020 MODERN JAZZ CONTEMPORANEO • CLASSICO E NEOCLASSICO HIP HOP E DANZE URBANE • COMPOSIZIONE COREOGRAFICA • DANZA FANTASIA

concorsoexpression.com


GIURIA

BORSE DI STUDIO PREMI SPECIALI

ANTEPRIMA

24.000€ DI MONTEPREMI

DANIEL AGESILAS

Danzatore e coreografo, ex Direttore degli studi coreografici al Conservatorio Nazionale Superiore di danza di Parigi.

Borse di studio Stage International Danse Angers con gli insegnanti dell’Opéra di Parigi, ad Angers (Francia).

44e Stage International

Danse Angers 2020

stage-danse-angers.fr

ANDY LEMOND

Coreografo della Dance Academy di Toronto e per numerose compagnie. Fondatore della Broadway Academy of Dance e organizzatore dell’International Dance Camp Festival in Germania

Borse di studio Lezioni all’International Dance Camp Festival a Konstanz (Germania)

la-events.de

SUSAN QUINN

Direttrice SEAD - Salzburg Experimental Academy of Dance

Borse di studio Una settimana di lezioni intensive alla SEAD a Salisburgo (Austria)

sead.at

LOTTE SIGH

Coreografa, direttrice artistica e fondatrice della Copenhagen Contemporary Dance School

Borse di studio Lezioni alla Copenhagen Contemporary Dance School

cph-dance.com

MORTEN INNSTRAND

Coreografo, direttore artistico e fondatore della Copenhagen Contemporary Dance School

Borse di studio Lezioni alla Copenhagen Contemporary Dance School

cph-dance.com

JAN ÅSTRÖM

Direttore del Balettakademien Stockholm

Borse di studio Una settimana di lezioni con insegnanti internazionali all’International Summer Festival della Balettakademien di Stoccolma (Svezia)

balettakademien.se

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JAY ASOLO

Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante

MARIE-CHRISTINE MAIGRET DE PRICHES Direttrice di Dance Area di Ginevra.

Borse di studio Borsa di studio per “Retro Kings & Queens Summer Intensive” con la Retro Kings & Queens Company a Dublino (Irlanda).

Borse di studio Borsa di studio per Corso estivo intensivo di Dance Area a Ginevra (Svizzera).

dancearea.ch

TASHA BERTRAM

Ballerina, insegnante, attrice, cantante, esaminatrice e Trustee della Russian Ballet Society.

Borse di studio Una settimana di lezioni con la Russian Ballet Society a Londra (Regno Unito).

russianballetsociety.co.uk

RICHARD D’ALTON

Insegnante di Classico Senior presso il Conservatório de Dança do Vale do Sousa (Portugal) e Coreografo Residente per iRule...Dance (USA)

Borse di studio Richard d’Alton 2020 Summer Intensive (Portogallo) Broadway Dance 2020 Summer Intensive (Irlanda) Tokyo The Academy 2020 Summer Intensive (USA) Ent’Artes 2020 Summer Intensive (Portogallo)

Borse di studio Stage dell’I.D.A. International Dance Association a Ravenna (Italia). idadance.com

novità

Sabato 22 febbraio

Premio speciale riservato ai vincitori di concorsi nazionali e internazionali 2018/2019. Maggiori informazioni su concorsoexpression.com

giuria

KLEDI

..e tanti altri

Segreteria organizzativa: I.D.A. International Dance Association Via Paolo Costa 2 Ravenna - Italia Tel. +39 0544 34124 | e-mail: danza@idadance.com Direttrice artistica e coordinatrice del concorso: Roberta Fadda - Responsabile Settore Danza E.R. ASI Ente di Promozione Sportiva CONI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

Leggi le interviste ai vincitori dell’edizione 2019 a pag. 51 Tutti gli aggiornamenti sul concorso e le nuove borse di studio li trovi su: concorsoexpression.com 4

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Per le scuole di danza A.S.D. verrà rilasciata documentazione valida ai fini degli adempimenti formali.


editoriale a cura di Monica Morleo

Andiamo in vacanza ma non ci abbandona mai quella passione ancestrale che ci scorre nelle vene chiamata… danza. In viaggio in treno, in aereo, in macchina, verso mete vicine o lontane; che sia mare, montagna o lago anche in vacanza non riusciamo a dimenticare del tutto quel piacere che nella sala danza ci ha accompagnato tutto l’anno tra movimento, musica, allenamento ed esibizione. E quindi in vacanza ci sentiamo vuoti perché non riusciamo a muoverci come vorremmo e perché sì, va bene fare una pausa dalla danza, ma in vacanza ci manca troppo. Cominciamo ad allungare i muscoli in spiaggia ammirando il mare; camminiamo per sentieri per rassodare i muscoli e in un momento di noia vacanziera ogni anno ci viene in mente il solito pensiero: perché non scattare una foto in una location mozzafiato in cerca della posa perfetta? D’altronde quanto può essere bella e stimolante la danza anche fuori dalla sala, in mezzo alla natura? E poi in vacanza viene tutto meglio: siamo più rilassati e con una grande voglia di provare nuove sensazioni, vento tra i capelli, panorami meravigliosi e voglia di esibirsi in un contesto inusuale. E chi ci guarda cosa penserà? Scegliamo un momento da soli? Ma no, cosa importa, la danza è più forte di qualsiasi vergogna e poi se lo fanno grandi ballerini come Roberto Bolle e Giuseppe Picone anche noi non possiamo esimerci dal “grande sacrificio”. Basta un telefono, la collaborazione di un amico, di un ragazzo o di un familiare che ci fa da fotografo ufficiale e il gioco è fatto per creare il nostro personalissimo book vacanziero che cercherà di immortale la posa e il momento perfetto, pronto da condividere e diventare virale. “E poi prima che il vento si porti via tutto e che settembre ci porti una strana felicità”, riguarderemo le nostre foto in pose di danza ripensando al relax, alla spensieratezza e a quella libertà che solo la vacanza sa darci. Buon settembre e che il nuovo anno accademico in punta di piedi sia sempre ricco di maestri da seguire con fiducia (in merito guardate cosa consigliano Kledi Kadiu, Loreta Alexandrescu, Carlo Massari, Walter Madau, Nicoletta Manni e Rebecca Bianchi)

In copertina Kledi Kadiu ©Foto di Fabio Marcato Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Monica Morleo Hanno collaborato a questo numero: Gianni Mancini, Sara Tisselli, Rita Valbonesi, Roberta Broglia, Marco Batti, Massimiliano Scardacchi, Rosita di Firma, Matteo Addino, Omar De Bartolomeo, Sara Benedetti, Romeo Cuturi, Elena Baldisserri, Valentina Minguzzi. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Fabio Marcato, Brescia e Amisano Teatro alla Scala, Cristina Pergolini e Matilde Capelli/ Accademia Teatro alla Scala, Yasuko Kageyama, Shutterstock, Massyfly, Archivio Danzainfiera, DSPhoto, Giuseppe Rossetti, Sara Baraccani, Alessia Maria Dan. Un ringraziamento particolare a Kledi Kadiu, Elena Baldisserri, Emanuela Tagliavia, Alessandro Pontremoli, Francesco Volpe, Loreta Alexandrescu, Walter Madau, Rebecca Bianchi, Nicoletta Manni, Carlo Massari, Fabio Marcato, Irene Rossi, Melissa Gambaccini, Vittoria Galli, Rebecca Ferreri, Daniele Ingrassia, Martina Vanzetto. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com www.idadance.com

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Danzainfiera 2020 QUINDICI ANNI DI EMOZIONI, INCONTRI, POSSIBILITÀ NEL SEGNO DELLA DANZA

Make it possible

SARÀ IL TEMA DI UN’EDIZIONE CHE LASCERÀ IL SEGNO. Appuntamento alla Fortezza da Basso dal 20 al 23 febbraio 2020 Quella del 2020 sarà un’edizione di Danzainfiera che lascerà il segno. La motivazione sta tutta scritta dentro un numero: quella che andrà in scena dal 20 al 23 febbraio 2020 alla Fortezza da Basso di Firenze, sarà, infatti, la numero quindici. Un traguardo importantissimo che sarà il vero filo conduttore dell’edizione e che consacra definitivamente Danzainfiera come il più grande evento europeo dedicato al mondo della danza. Una ricorrenza così merita un programma ancora più ricco, ancora più internazionale: tantissime lezioni e audizioni con le migliori scuole di danza, un’area espositiva con tutte le ultime novità da aziende e realtà associative, uno spazio unico per la formazione di docenti e coreografi e un fitto calendario di spettacoli, competizioni e incontri con le più grandi stelle del palcoscenico. Danzainfiera, infatti, è prima di tutto occasione, incontro, opportunità: ‘MAKE IT POSSIBLE’ è lo slogan scelto per questa edizione così speciale e riassume in pieno tutta la sua storia. Perché Danzainfiera è stato il primo luogo d’incontro (e confronto) di tutte le discipline del mondo danza, e ha rappresentato una crescita personale e professionale per ogni ballerino che abbia varcato la soglia della Fortezza da Basso, offrendo l’opportunità di incontrare i più grandi ballerini del mondo, di mostrare il proprio talento alle migliori scuole internazionali, di realizzare piccoli e grandi sogni a tutte le età, di ‘make’ nel senso di costruire il proprio destino e la propria carriera artistica. L’edizione 2020 sarà perfetta dunque per celebrare e ricordare: non solo con il grande ritorno degli ospiti che hanno fatto la storia di Danzainfiera, ma anche con una serie di iniziative speciali legate ai momenti più belli ed emozionanti di questi quindici anni. Per questo motivo, iniziate a pensare ai ricordi della vostra prima volta a Danzainfiera: il vostro racconto diventerà protagonista durante l’evento e sarà una pagina importante nell’album delle emozioni di Danzainfiera 2020. E per chi non può aspettare fino a febbraio, sono già pronte le nuove tappe di dif ON TOUR, l’evento itinerante che va a caccia di nuovi talenti a cui offrire l’occasione di un grande palcoscenico a #dif2020: la prima tappa in programma è per il 12 ottobre 2019 a Calenzano, al Centro Commerciale Il Parco, mentre il 20 ottobre dif ON TOUR si sposta in Veneto e vi aspetta al Centro Commerciale di Thiene, per chiudere poi il 14 dicembre in Toscana, all’Omniacenter di Prato. Seguite i canali social e iscrivetevi alla newsletter per restare aggiornati su tutte le novità di Danzainfiera 2020. 6

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Foto Massyfly


sommario

EXPRESSION anno XIX n. 2 - settembre 2019

8 KLEDI KADIU

Il suo consiglio per diventare professionisti? Aspetta, impara e vedrai! di Monica Morleo

12 BOB FOSSE

Coreografo dallo stile caratteristico e inconfondibile

a pag.

di Gianni Mancini

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15 ANATOMIA APPLICATA AL MOVIMENTO Il fluire del respirto sostiene il movimento di Rita Valbonesi

18 LO SCATTO PERFETTO PER LA DANZA

I consigli del fotografo professionista Fabio Marcato

20 IL FENOMENO DELLA TRAP ITALIANA il sottogenere musicale che potrebbe riavvicinare

Foto di Fabio Marcato

i teenagers all’ hip hop music di Monica Morleo

22 COME DIVENTARE MAESTRO DI DANZA Con un riconoscimento nazionale ed europeo

24 CARLO MASSARI

il giovane coreografo e il suo ultimo spettacolo “Beast without beauty “ di Monica Morleo

55 LORETA ALEXANDRESCU

Speciale Expression Competition: 51 I vincitori delle borse di studio ci

si racconta attraverso gli occhi di alcuni suoi allievi

raccontano la loro esperienza

58 I CONSIGLI DEL M° MARCO BATTI

Perché gli adolescenti perdono interesse per la danza?

Campus 2019 54 Cronistoria di un’esperienza

60 ACRO ON STAGE

Progetto didattico per le scuole IDA 62 L’opinione dei docenti

di Marco Batti

Una nuova modalità per il saggio di danza di Sara Tisselli

61 EXPERIENCE DANCE COMPANY

La compagnia under 17 di IDA diretta da Matteo Addino

64 MEDICINA DELLA DANZA

Come riprendere le lezioni autunnali

A cura di Omar De Bartolomeo, Sara Benedetti e Romeo Cuturi

DANCE ACADEMY®

CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE a pag. 27

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K Kledi INTERVISTA ESCLUSIVA A

di Monica Morleo

IL SUO CONSIGLIO PER DIVENTARE PROFESSIONISTI? “ASPETTA, IMPARA E VEDRAI!”

C

lasse 1974, Kledi Kadiu, danzatore, attore, ballerino, insegnante si forma all’Accademia Nazionale di Danza di Tirana (Albania) e a soli 18 anni entra a far parte del Corpo di ballo dell’Opera di Tirana dove ricopre ruoli da solista in importanti opere di repertorio. Nel 1993 si trasferisce in Italia per lavorare prima a Mantova e successivamente a Rovereto. La prima esperienza televisiva arriva nel 1996 e dall’anno seguente è primo ballerino in programmi televisivi di grande successo. Poi la sua vita professionale continua tra teatro, cinema, televisione e docenze. Sentiamo Kledi in un giorno di vacanza per commentare a caldo la notizia, uscita con un decreto ministeriale del 31 luglio e resa nota il 6 agosto, in cui il Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali) l’ha nominato rappresentante ministeriale all’inter-

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no del Consiglio di Amministrazione della Fondazione della Accademia di Danza a seguito delle dimissioni del dott. Enrico Graziano. Cosa ti auguri con questo nuovo incarico? Intanto specifico, per correttezza di informazione, che l’incarico arriva direttamente dal Ministero e si tratta di una carica di rappresentanza all’interno dell’organo direttivo della Fondazione. Con questo incarico e con la mia esperienza vorrei porre l’accento sulla danza come importante strumento di educazione per i giovani, stimolandoli ad apprezzare valori che credo siano imprescindibili per riconoscere i giovani talenti: carattere disposto a rinunce, rispetto, umiltà e voglia continua di apprendimento.


Foto di Fabio Marcato

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E secondo te queste caratteristiche sono sufficienti per diventare danzatori professionisti? Questi valori oltre ad una sana competizione sono sicuramente la base da cui partire. Chiaramente in Italia, in linea con il momento di crisi che sta attraversando il Sistema Paese, la danza ha perso peso, valore e qualità: “ci sono tante fabbriche e pochi negozi”. Esiste un problema occupazionale abbastanza pesante dove i corpi di ballo degli enti lirici chiudono e le compagnie di giro hanno sempre meno fondi e meno possibilità di assunzione. In Italia lo sbocco occupazionale è al minimo storico e ai giovani ragazzi italiani intenzionati a diventare danzatori non resta che trasferirsi all’estero. L’Italia è un fanalino di coda se si pensa che in Germania, ad esempio, esistono ben 70 corpi di ballo contro i 3 rimasti nel nostro Paese. E quindi come pensi che oggi sia cambiata la professione del ballerino? All’interno delle professioni dello spettacolo, la categoria dei ballerini è sempre stata quella più debole sia per il breve arco temporale di attività che per l’usura ed i rischi continui a cui è sottoposto il loro fisico. Oltre a ciò, i ballerini hanno sempre difficilmente tutelato i propri diritti. Mentre l’Europa pone nuove vincoli e regolamen-

tazioni per qualsiasi figura professionale a tutela dei lavoratori, il mondo della danza in Italia, continua ad andare in controtendenza: partendo dalla preesistente fragilità si è arrivati ora allo svilimento professionale dei ballerini che vengono sempre più coinvolti senza validi contratti, senza alcun rispetto di regole ed etica professionale artistica. E la cosa è ancor più grave perchè si verifica non solo in situazioni marginali ma anche, e soprattutto, nelle produzioni di grande rilevanza e di successo di pubblico. Le nuove generazioni di ballerini sono ormai cresciute in un tessuto “professionale” in cui il ballerino non è un lavoratore (con tutti i diritti che ne conseguono) ma un semplice appassionato che viene “utilizzato” e poi “soppiantato”. Al di là dello sbocco occupazionale, in linea generale come vedi invece i ragazzi che frequentano le tue lezioni? Sicuramente diverso è l’approccio

del corso “curriculare” nella scuola di danza con un’insegnate stabile, rispetto agli stage che conduco in tutta Italia. C’è chiaramente un rapporto meno continuativo e l’approccio di conoscenza è veloce, solo di qualche ora, e non permette quindi una conoscenza approfondita del ragazzo. Posso comunque dire che anche in queste occasioni non mancano ragazzi che rispondono e “sgomitano” per arrivare in prima fila… Sicuramente è un problema educativo perché spesso i ragazzi arrivano in sala con molte, troppe aspettative e non con la sola voglia di apprendere qualcosa di nuovo e riempire un altro tassello del proprio percorso umano e formativo. Parlando di educazione, cosa consiglieresti oggi ad un genitore che porta il proprio figlio ad un corso di aggiornamento di danza? Prima di tutto consiglio di affidarsi completamente al docente che lo segue, poi consiglierei di dare più

Un’occasione per conoscere gli insegnamenti di Kledi Kadiu sarà

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che si terrà a Ravenna il 2 e il 3 novembre in cui sarà docente di modern. Allo stage saranno presenti anche Andreas Muller per il modern, Dorian Grori per il classico, Federica Angelozzi e Sabatino D’Eustacchio per il contemporaneo. Maggiori informazioni a pag. 46 e sul sito idadance.com

Nell’immagine: Kledi durante lo stage Campus a Ravenna (Foto di Giuseppe Rossetti)

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fiducia ai propri ragazzi cercando di vedere in queste occasioni di aggiornamento momenti di vera crescita e di sana competizione. Per farli crescere, occorre farli sperimentare, provare, sbagliare ma soprattutto farli divertire perché solo così i ragazzi potranno capire se la danza può diventare la loro vita. Scoperta questa chiave di volta il tutto verrà in modo assolutamente naturale. Secondo te come può sbocciare un vero talento? E tu come lo riconosci? Il successo professionale (che, attenzione, non è quello mediatico) è un mix di bravura, umiltà (vera e non presunta), intelligenza, rispetto e rinunce: un mix che può avere tappe differenti e sbocciare quando meno te l’aspetti… l’importante è che il talento venga stimolato grazie ad un rapporto continuativo di fiducia tra allievo e docente. Certo, la voglia di farsi notare è molta, ma consiglio di non bruciare le tappe e di saper attendere. Il vero talento è quello che può stare anche in ultima fila ma viene notato ugualmente: aspetta, impara e vedrai! Bisogna essere consapevoli, guardarsi allo specchio e guardarsi dentro: la consapevolezza di quello che si può fare o non si può fare lo sappiamo solo noi. La tua più grande soddisfazione come docente? Io credo che la verità sia un valore fondamentale per costruire fiducia e professionalità nei confronti dei ragazzi; dico sempre la verità anche se può essere dura, ma, come nella vita, tutto deve passare dall’accettazione. Per questo la mia più grande soddisfazione è quando rivedo dopo anni ragazzi che mi hanno chiuso diverse porte in faccia (purtroppo il più delle volte guidati dai genitori) che ritornano a ringraziarmi. Ho quindi la certezza che la verità premia sempre nel tempo, anche perché i ragazzi

Foto di Fabio Marcato

mi dicono che si sono sentiti liberi di aver conosciuto e intrapreso il percorso che più gli è piaciuto esplorare e che grazie alle mie parole hanno avuto un’occasione di riflessione e di stimolo per costruire il proprio futuro. Qualche consiglio per il futuro dei “ragazzi di oggi”? Ragazzi so che fate fatica ad ascoltare ma ascoltate e non arrendetevi alla prima difficoltà, date fiducia a qualsiasi maestro che incontrerete sulla vostra strada perché sarà sempre un’ottima guida non solo nella danza ma anche nella vita. Non praticate solo la danza ma vivetela, andate a teatro e sperimentate la danza sul palcoscenico dove la danza è a casa. Parlare con Kledi Kadiu è stato un vero piacere, oltre ad essere l’artista che tutti conosciamo, è un uomo molto umile e schietto e, come tanti professionisti del settore, è una per-

sona determinata che vive di duro lavoro, tanto impegno e tante rinunce. La grande popolarità che lo ha travolto in questi anni non lo ha mai distolto tuttavia dall’ educazione che gli ha dato la danza aiutandolo a rimanere sempre con i piedi per terra e mantenendo ben saldi i principi e i valori che insegna questa disciplina. Kledi crede infatti fermamente che l’educazione come l’entrare in sala chiedendo permesso al maestro, chiedere scusa ad un compagno, socializzare in maniera sana e positiva sia alla base di una buona preparazione alla danza e alla vita. Si sente talmente riconoscente per tutto quello che ha ricevuto durante la sua vita, a partire dai maestri dell’Accademia di Tirana, per continuare con ogni maestro e professionista che lo ha accompagnato successivamente, che la sua intenzione è indicare ai giovani la strada e i binari giusti per restituire un po’ di quel lavoro, di quei valori e di quel bene che ha avuto la fortuna di incontrare. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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BOB FOSSE

COREOGRAFO DALLO STILE CARATTERISTICO E INCONFONDIBILE

N

ato il 23 Giugno del 1927 a Chicago, Bob Fosse arriva ad Hollywood all’inizio degli anni ‘50 dopo aver conosciuto il successo ballando sul palco dei Cabaret, dei Club di Streap-Tease e dei piccoli teatri di Broadway. Sulle orme del suo idolo Fred Astaire spera di far carriera al cinema e dichiara senza vantarsi di voler succedere a Gene Kelly sul grande schermo. Dal 1953 si esibisce in commedie musicali cinematografiche: “Give a Girl a Break”, “The Affairs of Dobie Gillis” e “Kiss Me Kate”, la ripresa hollywoodiana di alcuni successi di Broadway, coreografate da Hermes Pan che gli offrì l’opportunità di dare il suo primo contributo coreografico. Bob Fosse collabora nel 1954 con Jerome Robbins in “Pajama Game”. Uno dei momenti salienti di questo spettacolo “Steam Heat”, breve sequenza cantata e ballata, è concepito su ritmi Jazz e sin-

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di Gianni Mancini Docente di Tecnica della Danza Moderna e della Danza Classica presso il Liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba" di Torino. Docente Formatore IDA.

copi, silenzi riempiti dal solo suono dei piedi, dal suono della lingua, dai fischi, dallo schiocco delle dita, dal battito in contrattempo delle mani dei tre interpreti, i quali trasformano il palcoscenico in un attimo in una piccola macchina. Interpretato da due danzatori di Jack Cole, Carol Haney e Buzz Miller, e dal futuro assistente e co-coreografo di Jerome Robbins in West Side Story, Peter Gennaro, questo numero è particolarmente rappresentativo dello stile eccentrico di Fosse giocato di isolazioni, ripetizioni e frammentazione. L’utilizzo del cappello e degli accessori ricorda il lavoro di Fred Astaire e alcuni riconoscono nel suo stile l’influenza di Jack Cole, il padre della Danza Jazz. Bob Fosse negli anni sviluppa una scrittura coreografica unica, con molteplici influenze. Evocare il suo nome significa evocare immediatamente immagini di danza sensuale e donne sexy, cappello a forma di

Nell’immagine: il celebre balletto “The Rich Man’s Frug” tratto dal film Sweet Charity (1969).

bombetta inclinato su un occhio in gran parte circondato da eye-liner, anca aggressiva, pause provocanti ispirate al vocabolario delle spogliarelliste che aveva visto lavorare da adolescente. Il suo linguaggio è rappresentato da sagome facilmente identificabili: spalle curve, testa spinta in avanti, polsi rilasciati, mani aperte, ginocchia piegate en dedans. Una Danza tutta in contrasto. Uno stile che Stanley Donen ha definito “sobrio e delicato”. Fosse usava descrivere così il suo lavoro coreografico: “Penso che il mio stile sia basato sulle mie restrizioni fisiche, quindi è personale perché bal-

lo da quando avevo nove anni. Così il mio stile è un po’ alla maniera di... ho rubato alcuni gesti coreografici ad alcune persone e sono stato influenzato da altri. Sono stato costretto a danzare in un certo modo perché ho una grande tendenza all’en dedans quando ballo. Non sono mai stato una persona spavalda, quindi il mio linguaggio è caratterizzato da tanti piccoli gesti. È un labirinto di influenze diverse”. Bob Fosse condivide con Jack Cole la stessa intensità energetica del movimento. Così come lui usa il principio dell’isolazione, un’altra caratteristica importante del suo stile, che conEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Nelle immagini: Bob Fosse durante le prove con un ensemble e con Liza Minelli in “Cabaret” (1972)

sente una maggiore percezione del dettaglio, Jack Cole usa una dinamica intervallata, che genera una sorpresa inaspettata. Rompe la frase Coreografica con brevi momenti di immobilità, pause ritmiche non musicali, salti esplosivi, cadute spettacolari, movimenti acrobatici. In una Coreografia di Bob Fosse tutto è in contrasto: rapido e lento, contenuto ed esplosivo, innocente e sensuale. Sul piano coreografico Bob Fosse gioca con la frammentazione, uno degli aspetti più importanti delle sue opere cinematografiche. Da un lato l’aspetto un po’ disgiunto del-

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le sue danze, ognuna costituita da un mosaico di sequenze apparentemente non correlate in cui un salto mortale all’indietro o l’uso di un cappello fanno da intrusi in una serie di movimenti coreografici. Dall’altra parte le composizioni di Fosse sono caratterizzate da piccoli gruppi di ballerini, ognuno dei quali lavora separatamente, spesso in contrapposizione ad altri come nella sequenza “Once a Year Day” tratta da Pajama Game. L’uso della ripetizione, un’altra caratteristica della sua scrittura coreografica, è altrettanto insolito. Bob Fosse utilizza la ripetizione simultanea di un movimento di diversi ballerini tanto quanto la ripetizione di un movimento precedente in accordo con una ripresa musicale. Le sue sequenze “divertissement” sono di solito eseguite da un piccolo gruppo all’unisono come in “Who’s Got the Pain” tratto da Damn Yankees o “Steam Eat” tratto da “Pajama Game”. Bob Fosse evita che i suoi danzatori eseguano la loro coreografia di fronte al pubblico o alla telecamera e li presenta generalmente di profilo, modulando le direzioni nello spazio, giocando con varietà nella ripetizione della sequenza coreografica. La stessa sequenza può essere così danzata faccia a faccia, schiena contro schiena, tutti i dan-

zatori nella stessa direzione o ognuno in direzioni diverse. Usa anche la ripetizione per attirare l’attenzione sull’eccentricità del movimento, per evidenziare le isolazioni e la frammentazione del suo stile. Sotto l’energia, l’audacia e l’aspetto superficiale traspare un profondo rispetto del potere espressivo della danza stessa. Ossessionato dall’idea della morte, evidente in “All That Jazz”, un’opera quasi autobiografica, mancò nel 1987. Dalla fine degli anni ‘90, Broadway ha ricordato il suo lavoro con la ripresa di “Chicago” - 1996, “Cabaret” - 1997, e un’ambiziosa retrospettiva dei suoi 40 anni di danza intitolato “Fosse: A Celebration in Song and Dance”, coreografato e messo in scena da Ann Reinking nel 1999. Nel 2019 viene realizzata la miniserie televisiva biografica “Fosse/Verdon”, che ricostruisce il legame professionale e personale di Bob Fosse con Gwen Verdon.

bibliografia Seguin E. (2003), Histoire de la danse jazz, Paris, Ed. Chiron Goodman K. M., Pryor E. (2005), Jump into Jazz, New York, Ed. Mac Graw Hill


ANATOMIA APPLICATA AL MOVIMENTO

Il

fluire del respiro

sostiene il movimento

Il dialogo tra ileopsoas e gran dorsale è un importante sostegno nell’equilibrio posturale del danzatore. Già nel 2010 scrissi un articolo sul “passo a due” tra psoas e gran dorsale e, a distanza di quasi 10 anni, dopo averlo ritrovato riletto ho pensato di arricchirlo di alcune informazioni che possono essere d’aiuto nella comprensione del movimento e nella ricerca dell’allineamento posturale.

di Rita Valbonesi Fisioterapista Osteopata. Insegnante di danza, yoga e Garuda. Sta studiando IDME e SME (body mind centering).

Guardare un corpo in movimento è come osservare lo spettacolo di una grande compagnia in cui ogni ballerino è importante per la buona riuscita sul palcoscenico. Riuscire a percepire e ascoltare le varie parti del corpo significa sviluppare una maggiore capacità di controllare la coordinazione dei movimenti e il funzionamento del corpo. Di recente ho frequentato il percorso Mezieres che indica delle fasi per la ricerca dell’equilibrio posturale: per prima cosa è importante detendere il corpo e questo può avvenire attraverso una tecnica a terra di “respirazione cellulare” (Body mind Centering); in un secondo momento, si danno indicazione ai danzatori di integrare il respiro con il movimento prima di un braccio, poi dell’altro, una gamba, l’altra e successivamente il corpo su tutti i piani (svolgimento fasciale, foto 1). Si percepirà un movimento interno che si manifesterà con micro movimenti che miglioreranno la propriocettività e la percezione del corspo sia internamente che esternamente. Successivamente si educano i danzatori ad una respirazione terapeutica che verrà utilizzata in seguito nelle varie posizioni in dinamica (foto 2).

Foto 1

Foto 2: si chiede di espirare facendo uscire l’aria dalla bocca lentamente

Foto 3: Silvia Dezulian nuove traettorie

Il gran dorsale ha un ruolo di “primo ballerino” nella rieducazione posturale di Mezieres attraverso una contrazione isometrica e, con l’utilizzo della respirazione, nella fase espiratoria, si attiva il dialogo con lo psoas. L’aria uscirà lenta, a bocca leggermente aperta, come se si dovesse appannare un vetro (foto 3). EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Sia la Mezieres nel 1900, che Mayers nei nostri giorni, parlano di catene muscolari: Mayers nei suoi meridiani miofasciali individua una catena profonda che parte dai piedi, flessori profondi, e arriva alla lingua. Dall’ immagine si può vedere la posizione dello psoas (foto 4). E una catena funzionale posteriore formata dal gran dorsale fascia lombo dorsale, grande gluteo e vasto laterale (foto 5) All’interno delle due catene muscolari può essere interessante osservare il lavoro di questi due muscoli, l’ileopsoas e il gran dorsale, in quello che risulta essere un passo a due. L’ileopsoas è un muscolo che si colloca internamente e anteriormente al corpo, mentre il gran dorsale si trova posteriormente ed esternamente. Il primo collega l’ultima vertebra toracica, le vertebre lombari, il bacino e il femore, il secondo insieme alla fascia toraco-lombare collega il bacino, il tratto lombare, parte del tratto dorsale, la scapola e l’omero. L’ileopsoas e il gran dorsale compiono un lungo percorso: uno va dall’alto verso il basso e l’altro dal basso verso l’alto (foto 6)

L’ILEOPSOAS

Foto 4: Psoas

Foto 6: Entrambi nella loro parte vertebrale hanno la funzione di stabilizzare, mentre nella parte distale di sostenere il movimento

Foto 5: Dorsale

Azione Questo muscolo serve per flettere la coscia sul bacino, per avvicinare il femore alla linea mediana imprimendogli anche un movimento di rotazione laterale. Il movimento di flessione è potente, quello di rotazione è più debole. In stazione eretta, il muscolo prende punto fisso sul femore, agendo sulla colonna vertebrale e sul bacino flette le cosce anteriormente. Nella stazione eretta, inoltre, combina la sua azione con i muscoli addominali, con i muscoli estensori della colonna e con quelli della pelvi per assicurare l’equilibrio del tronco sulle anche. Gli ileopsoas sono importanti per dare inizio al movimento. Gli addominali servono per garantire forza e resistenza una volta che il movimento è iniziato e aumentano la mobilità del torace grazie all’intreccio tridimensionale delle loro fibre.

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EXPRESSION DANCE MAGAZINE

Percezione e proposte pratiche per lo psoas

• Mobilizzazione segmentale del rachide e dello psoas con il ventre che deve essere sempre piatto aggiungendo la respirazione terapeutica

• Per effettuare un allineamento della parte anteriore del corpo, detto anche allineamento ventrale, si può effettuare un esercizio che consiste nella mobilizzazione segmentale del rachide e dello psoas. Il ventre deve essere sempre piatto


IL GRAN DORSALE

Percezione e proposte pratiche per il gran dorsale

Azione Questo muscolo è adduttore dell’omero, estensore e intrarotatore. I fasci superiori avvicinano la scapola alla colonna vertebrale, mentre i medi e gli inferiori tendono ad abbassare il moncone della spalla. Se prende punto fisso sull’omero, il gran dorsale solleva tutto il tronco (nell’atto dell’arrampicamento), in quanto estensore del rachide. In piedi, con le braccia in quinta posizione, una sua limitazione può provocare un aumento di lordosi o determinare una antiversione del bacino.

• Ecco come attivare il gran dorsale, mantenendo l’omero abbassato si estende la colonna: tenere le mani posizionate a livello dell’inguine, i gomiti ben aperti in fuori con spinta verso fuori, le clavicole “sorridenti” ben allineate. Occorre poi pensare che il gomito venga tirato verso l’esterno e spingere con le mani come se ci si volesse sollevare.

• Si può effettuare un esercizio di sbarra a terra per attivare entrambi gli psoas e il gran dorsale. Così facendo, le fibre dello psoas stabilizzano il tratto dorso lombare e il bacino mentre le fibre superficiali agiscono sull’arto inferiore e le fibre del gran dorsale stabilizzano l’omero ed estendono la colonna, stabilizzando il tratto inferiore. Esistono diverse analogie fra i due muscoli. Entrambi hanno un ventre muscolare esteso, diverse aree della colonna e del bacino, nella loro origine, così come entrambi terminano con un tendine, in un unico punto, nella parte inserzionale. La parte centrale, durante la contrazione di questi muscoli, può essere di sostegno e aiuta a mantenere il centro stabile mentre la parte terminale mobilizza gli arti. Se sono contratti creano disallineamento tra torace e bacino. Anche osservando i quadri clinici dei meridiani di milza (gran dorsale) e di rene (psoas), si notano punti in comune. Per esempio, il piede può presentare problemi come l’alluce valgo o dolore alla pianta. Entrambi possono provocare: problemi al polpaccio, a livello del ginocchio, dolore all’inserzione del semitendinoso e della zampa d’oca, a livello del bacino, la pubalgia. Gli insegnanti di danza possono proporre esercizi (foto 7 e 8) che coinvolgono l’ileopsoas e il gran dorsale proprio per aiutare gli allievi a meglio percepire e ascoltare il corpo, oltre che a sviluppare anche un buon controllo del centro. È importante durante l’esecuzione del movimento utilizzare la respirazione terapeutica. Foto 7: Esercizio per lo psoas

Foto 8: Esercizio per il gran dorsale EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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F

abio Marcato, fotografo e autore della foto di copertina, ci svela qualche segreto per ottenere dalla macchina fotografica la foto di danza perfetta. Per Fabio durante le coreografie l’obiettivo è fissare un istante e fermarlo in un’immagine fotografica, tecnicamente occorre anticiparne la dinamica ed è più facile quando si riesce a seguire anche le prove. La difficoltà maggiore sta nel riprendere la danza quando si svolge in teatro, perché i continui cambi di luce costringono il fotografo, che scatta in modalità “manuale”, a modificare continuamente i parametri di scatto. Il problema della danza, ci racconta, è che ogni movimento esprime la sua assoluta bellezza quando raggiunge la massima estensione quindi lo scopo è quello di prenderlo proprio in

Fabio Marcato, fotografo e autore della foto di copertina, ci svela qualche segreto per ottenere dalla macchina fotografica la foto di danza perfetta.

quel punto, per poi bloccare un attimo, un momento. Per bloccare questi attimi, per fotografare i corpi in tensione dei ballerini, per carpire i momenti più alti della coreografia, sarebbe molto facile usare “lo scatto multiplo a raffica”, ma per Fabio la sfida è proprio quella di riuscire a bloccare quegli istanti usando lo scatto singolo. Dal punto di vista emozionale, e venendo dal mondo delle fo-

Lo scatto perfetto per la danza

i segreti del professionista 18

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tografie di viaggi e di reportage, per lui è importante rappresentare con la fotografia quello che sta accadendo e vuole lasciare a chi guarderà la foto un racconto vivido. Essendo ogni fotografia un racconto, gli interessa e gli ispira molto il backstage degli spettacoli di danza sia per completare al meglio il racconto sia per conoscere meglio l’anima dei danzatori che andrà a ritrarre. Raccontare queste fasi, spiega, ti catapulta in ciò che andrai poi a vedere su palco e contribuisce a rendere più familiare e discreta a tutti la presenza del fotografo per ottenere un effetto più naturale durante la performance. Proseguendo in questa direzione, Fabio negli ultimi anni si è dedicato alla fotografia di stage di danza e ha cominciato ad apprezzare molto questo tipo di fotografie per carpire i segreti degli insegnamenti dei maestri a cui solitamente non viene data molta voce e di cui si conosce molto poco fuori dal mondo della danza. Infatti non si usa molto raccontare il lavoro del maestro di danza ma così nessuno vede come cresce il lavoro e non vede da vicino come ogni insegnante abbia un metodo e una personalità diverse.

Entrare come fotografo in un momento collettivo come lo stage o in una palestra in cui si fa lezione non è facile e la sua presenza può essere una distrazione ma molti “dicono che è come se non ci fossi e quando riesci a scomparire, tutti i soggetti risultano fotograficamente più naturali”. Questo risultato l’ha ottenuto dopo molto tempo anche conoscendo ogni giorno di più i modi dei ballerini e degli insegnanti ed è per questo che la testimonianza fotografica dell’evento ha una resa molto più distesa e naturale. Dal punto di vista tecnico dichiara che non è un conoscitore profondo di questa arte ma la continua a fotografare perché la ritiene bellissima, affascinante e la guarda sempre con “meraviglia”, alla ricerca continua dello “scatto perfetto” che possa raccontare quanto la danza sia un’arte che concentra nella costruzione e nell’esibizione di un movimento fatica, forza, passione, precisione tecnica, dedizione e disciplina. Per conoscere meglio il mondo di Fabio Marcato: www.fabiomarcato.it

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Il fenomeno della

p a r tin Italia:

di Monica Morleo con la collaborazione di Elia del Nin

IL SOTTOGENERE MUSICALE CHE POTREBBE RIAVVICINARE I TEENAGERS ALL’ HIP HOP MUSIC

La musica che è alla base della cultura hip hop italiana è relativamente giovane perché nasce tra la metà degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90, con dieci anni di ritardo rispetto all’America, dove è nata la cultura e la musica hip hop. Già a partire da quegli anni il rap italiano ha risentito di diversi correnti: il rap così detto commerciale, con esponenti conosciuti anche da un ampio pubblico come Jovanotti (che fece da apripista utilizzando la tecnica vocale del rap ma discostandosi dallo stile hip hop “tout court”), Sottotono e Articolo 31; la così detta cultura antagonista dove il rap si concentrava su testi di protesta sociale con artisti come 99 Posse e Assalti Frontali e il rap underground, molto più vicino allo stile del rap americano, con esponenti come i Radical Stuff, gruppo italiano che utilizzava la lingua inglese per i versi dei loro testi.

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Ancora oggi questi diversi “modi” di interpretare il rap sono presenti nella cultura musicale hip hop italiana e sempre con queste diverse declinazioni il rap è interpretato sia da artisti mainstream che underground, discostandosi l’uno dall’altro sia per le sonorità che per i contenuti dei testi. Queste differenze portano i veri puristi dell’hip hop a non considerare degno di questa cultura il rap proposto, ad esempio, da Fedez e lo stesso Fabri Fibra, considerato uno dei pionieri della cultura hip hop italiana contemporanea, intitolò il suo primo disco uscito per una major discografica “Tradimento”, facendo riferimento al fatto che si era “commercializzato” e che avrebbe “tradito” i detrattori del rap commerciale. Nel solco di questa querelle si instaura la musica hip hop di recentissima generazione con il genere musicale più ascoltato tra giovani e giovanissimi: la trap.


La trap, che è un sottogenere dell’hip hop sviluppatosi in America dal Southern hip-hop, recupera a sorpresa (o almeno a mia sorpresa) l’Electro Funk anni ’80 nato con l’introduzione di drum machine (macchine progettate per eseguire e comporre ritmi imitando il suono di strumenti a percussione) come la Roland tr 808, grazie alla quale si portò lo sviluppo della Miami bass ed in seguito al Southern hip hop. Questo genere dedica infatti uno studio molto attento al sound proponendo un uso massiccio dell’elettronica con beat-boxer, sintetizzatori oltre che di drum machine, tantissimi bassi e basi, che arrivano intorno ai 140 bpm (misura del tempo/le battute al minuto), e virtuosismi che raramente si possono trovare nelle produzioni di hip hop music più classiche. Per conoscere meglio questo nuovo genere, e per proporre ad una classe di hip hop l’ evoluzione di questo tipo di musica in Italia, si può fare riferimento ad uno dei primi e tra i più conosciuti dal grande pubblico, come Gué Pequeno, già componente dei Club Dogo, che è stato il più famoso tra gli importatori italiani e poi a diversi nomi che forse sono più conosciuti da giovani e giovanissimi, ma magari meno dalle generazioni di insegnanti e ballerini che hanno tra i 30 e i 40 anni. Tra i più noti, ognuno con caratteristiche proprie molto diverse tra loro, si possono senz’altro citare Sfera Ebbasta, Capo Plaza, Tedua, Marracash, il collettivo Dark Polo Gang, composto da Tony Effe, Wayne Santana e Pyrex, Izi, Dark Side, Rkomi, Achille Lauro, Enzo Dong e Drefgold ma anche tanti altri nomi di spessore meno noti e seguiti della scena underground che hanno deciso di utilizzare produzioni trap per i loro pezzi. Fondamentale punto di riferimento per la trap sono i produttori musicali e i beatmaker tra cui, in Italia, si possono citare sicuramente Sick Luke,

figlio del rapper romano Duke Montana e componente della Dark Polo Gang, Charlie Charles che è considerato una delle figure più innovative della scena trap italiana e i tanti giovani produttori di talento più o meno underground. Anche Ghali è un’artista trap molto conosciuto che però si inserisce in questo genere con una narrazione più personale che incrocia i temi classici del rap e con il vissuto di un ragazzo arrivato dalla Tunisia, quando in generale la trap si occupa maggiormente di tematiche più crude e con sonorità più ipnotiche e dark. Utilizzare a lezione di hip hop pezzi trap o con sonorità che si avvicinano al genere può sicuramente sensibilizzare gli allievi nella conoscenza della storia dell’hip hop, partendo dagli inizi degli anni settanta, oltre che far conoscere gli artisti che hanno contribuito all’evoluzione del genere negli Stati Uniti. Utilizzare la trap può essere quindi un buon primo approccio per far avvicinare i teenagers all’hip hop music senza relegare la loro conoscenza musicale ad un’unica sonorità legata alla moda del momento. Con questa modalità l’insegnante si avvicinerà in maniera positiva alle classi di ragazzi più giovani e potrà favorire l’educazione all’ascolto. Certo, la trap porta con sé, oltre alle radici musicali, anche tematiche che risultano scomode e che inneggiano ad eccessi in diversi ambiti (magari attenzione a proporre la trap a bambini o ragazzini); ma poi non è anche vero che ogni epoca ha il suo genere musicale eversivo, esagerato, senza freni e basato sul divertimento e sul consumismo? E non è vero poi che questo sia sistematicamente amato dalle giovani generazioni? E se facessimo un salto temporale negli anni ’50 e scoprissimo come fu accolto il rock’n roll? Esattamente allo stesso modo della trap oggi e questo non mi sorprende affatto!

Nelle immagini: Guè Pequeno, Tedua e Capo Plaza

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Come diventare

maestro di danza

con un riconoscimento nazionale ed europeo?

Il 12 ottobre partirà la III edizione dell’ormai collaudato Corso per la Qualifica di Maestro di Danza, organizzato dal Centro Studi La Torre, in collaborazione con Iscom E.R e Regione Emilia Romagna. Secondo questo percorso professionale il Maestro di Danza deve saper condurre lezioni di classico, moderno e contemporaneo, graduando gli obiettivi didattici in relazione alle caratteristiche psicofisiche degli allievi. Diversi saranno gli argomenti su cui si soffermeranno i corsisti: lezioni di danza, anatomia esperienziale del movimento, composizione del movimento coreografico, storia della danza, storia della musica della danza e produzione dello spettacolo dal vivo. Diamo la parola ad alcuni dei docenti per conoscere da vicino il programma di studio:

Alessandro PONTREMOLI Maggiori informazioni a pag. 34 e sul sito idadance.com

Docente di Storia della Danza e di Teatro educativo e sociale all’Università di Torino, docente del modulo di Storia della danza.

Foto di DSPhoto

“Per ogni docente di un’arte è fondamentale conoscere alcuni elementi di base della storia di quell’arte. Facendo una scelta di sintesi, si parlerà della storia della danza e si toccheranno i seguenti argomenti: definizione della danza, aspetti antropologici della danza, linee generali della storia della danza attraverso i secoli e linee generali della danza del presente. Gli elementi di storia della danza permetteranno così al docente una maggiore consapevolezza nell’insegnamento.”

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Emanuela TAGLIAVIA Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea, direttrice artistica modulo composizione coreografica.

“Questo modulo vuole far conoscere gli stili coreografici contemporanei e i diversi aspetti della cultura coreutica e vuole essere uno stimolo ad avere un ‘pensiero coreografico’ al fine di analizzare il movimento, inserirlo in un contesto spazio-temporale e trovare la propria poetica. Il modulo introduce anche drammaturgia e illuminotecnica, utili strumenti nella realizzazione di una coreografica con l’apporto dei docenti: Lorella Rapisarda, Diego Tortelli, Sharon Remartini e Fabio Passerini.”

Monica MORLEO Appassionata di danza, teatro e musica, da anni si occupa di organizzazione e distribuzione teatrale, tournée e comunicazione culturale, docente del modulo di Produzione degli spettacoli dal vivo.

“Dall’idea, alla realizzazione e alla comunicazione di uno spettacolo dal vivo. Come organizzare uno spettacolo avendo un’idea in testa? Progettazione, fattibilità, tempistiche, modalità tecniche e considerazioni economiche per organizzare al meglio il proprio progetto di spettacolo. Come comunicare e promuovere lo spettacolo per rendere l’evento partecipato da un pubblico numeroso? Elementi teorici, esercitazioni pratiche e case history per conoscere i principi chiave della produzione di uno spettacolo dal vivo.”

Il parere dei Commissari nominati dalla Regione Emilia Romagna per capire le modalità con cui vengono giudicati all’esame i corsisti:

Francesco VOLPE Già primo ballerino del Teatro San Carlo di Napoli.

“Tengo particolarmente alla frequenza dei corsi e alle ore frequentante e ci tengo ad avere un’impressione generale del percorso intrapreso anche al di fuori della danza. In particolare mi occorre capire la motivazione reale che ha spinto ad intraprendere questo percorso e all’approccio psicologico, umano e di cultura generale di chi ha frequentato il corso. In generale verifico che ci sia un buon equilibrio personale perché poi i maestri di danza si confronteranno per la maggior parte con una platea spesso costituita da piccoli ballerini.”

Massimiliamo SCARDACCHI Insegnante diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano.

“In questi anni di esperienza come commissario la mia attenzione si è incentrata molto sull’aspetto didattico-metodologico e formativo degli allievi, che secondo me è la capacità fondamentale dell’insegnante di danza, oltre alla conoscenza della musica nella costruzione della lezione di danza; alla metodologia e didattica della danza e ai principi pedagogici e psicologici legati ad essa. Inoltre, ho preso in considerazione lo “stile” comportamentale dell’insegnante: la comunicazione, il codice deontologico e l’autovalutazione come analisi critica del proprio essere e fare per saper valutare i risultati di apprendimento ex-ante, in itinere ed ex-post dei propri allievi”.

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Carlo

Massari Il giovane coreografo ci racconta il suo ultimo spettacolo Beast without beauty che spazia dalla danza contemporanea al musical

Beast without beauty (Bestia senza bellezza): ci puoi spiegare meglio il perché di questo titolo? Il titolo fa eco alla bella e alla bestia, parodiando il nome conosciuto della favola, concentrandosi però non sulla bellezza ma sulla bestialità umana. Questo è il primo capitolo di una trilogia che proseguirà con la creazione, su cui sto lavorando ora, Les Miserables che indaga sempre sulla società umana riflettendo però questa volta sulla miseria umana.

In questo spettacolo mi sembra che ci sia stata tanta ricerca e ogni momento che hai costruito mi sembra esteticamente perfetto. Purtroppo oggi avere il tempo e i fondi per la ricerca non è sempre possibile, cosa ne pensi? Nella mia idea la ricerca è costante, non ricerco per produrre. Per me è importante la comunicazione con lo spettatore e lo spettacolo è una sorta di anello all’interno del filo della ricerca. Per me la ricerca serve per trovare un modo di comunicare, non sono dell’idea di trovare un argomento. Il lavoro di ricerca è profondo, dura tra i 6 e gli 8 mesi e prevede una progettazione e una pianificazione di lungo respiro: inizialmente vedrai cose poi le studierai e le selezionerai per arrivare all’essenziale. La metodologia l’ho conosciuta da una compagnia belga che lavora con una costante ricerca e che pensa alle produzioni in modo biennale. Una grande mano dal punto di vista economico ci è stata data dal bando Siae Sillumina-Copia privata per i gio-

vani ma credo che in questo momento storico il coreografo e il direttore artistico debbano rimettersi in gioco e possano diventare imprenditori di se stessi cercando anche fondi privati. In che senso parli di imprenditorialità? Diciamo che in Italia stanno tagliando le ali alle imprese culturali, perché nell’idea di impresa all’estero devi avere utili e non come accade nel nostro paese che “ti salvano” se non hai abbastanza entrate. Se all’estero non ricevi finanziamenti privati e non ti riesci a sostenere da solo lo Stato non ti premia: lì hanno come idea fondante la meritocrazia, in Italia funziona esattamente all’incontrario. Quindi fare impresa culturale secondo me oggi vuol dire essere autosufficiente e creare danzatori che diventino consapevoli come l’essere professionali significhi pianificare almeno 30 giornate di lavoro e tutte ben retribuite: bisogna rivedere il sistema e la metodologia che ne sta alla base con azioni che lo facciano rinascere in un modo diverso. Come hai cercato, con quella che tu stesso hai chiamato “creazione originale”, di riportare il pubblico a teatro?

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La danza è uno strumento di comunicazione e bisogna avere un certo rispetto per lo spettatore. Il lavoro che ho creato deve arrivare al pubblico, perché la danza è un alfabeto e lo devo conoscere, cercando nuove lettere e nuove parole, per poi espanderlo. Per questo lo spettacolo non si può fermare alla ricerca, il fine ultimo è arrivare allo spettatore e bilanciare quello che il pubblico può recepire: finito lo spettacolo, una sera a Verona, una signora mi ha detto “sono proprio contenta perché questa sera sono finalmente riuscita a capire la danza contemporanea”. Questo è quello che intendo. La cosa che più colpisce nei tuoi spettacoli è che usi diversi linguaggi in scena, cosa ti spinge a parlare a più persone possibili con tutti questi linguaggi? Per portare lo spettatore verso un concetto, un pensiero, un punto interrogativo che può e deve dare il teatro noi usiamo la danza, tanto quanto la parola e il canto. Chiedo ai “miei” performer di lavorare su più livelli, cercare di nasare cosa sta succedendo ora. Anche la mia formazione è “multistimoli”: lavoro da quando ho 14 anni e adesso ne ho 35, più di 20 anni li ho passati a ricercare un modo per formarmi continuamente tra teatro, musical e intrattenimento è così di conseguenza anche la formazione che ora utilizzo per i performer che collaborano con me è multitasking (per la nuova produzione ad esempio oltre al training fisico ho affiancato anche il training vocale). La rivista Teatro e Critica parla della tua danza come “arte anfibia”, come vede la danza oggi Carlo Massari? Bisogna ripensare la danza e lo spettatore deve “godere” e lo spettacolo

deve essere un “godimento emozionale”. Credo che l’importante sia comunicare e non comunicarti, guardare uno spettacolo recependo una sensazione e renderla come arte e artigianato. Usare i linguaggi per raccontare, dire e narrare è sicuramente qualcosa di respiro europeo ma io sono italiano e ho la capacità e gli strumenti per capire e portare anche da noi questa nuova modalità. “Anfibio” per me è mettere in scena un corpo che non significa solo una sequenza di movimento ma comprende anche la parola e qualunque muscolo possa essere usato è chia-

mato in causa nel nostro lavoro. Una cosa che mi ha colpito molto in Beast without beauty è il fatto che abbia scelto di tenere un personaggio fermo sul palco per quasi tutto lo spettacolo e hai ideato una scenografia essenziale. Come lavori in tal senso? Ho un forte legame con il teatro di Brecht che, dato il periodo storico in cui viveva, non aveva bisogno di fronzoli; poi mi sono fatto ispirare da Sabie Doland, giovane regista che lavora sull’essenza e su un solo elemento alla volta, e da Yorgos Lanthimos reEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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gista greco. Sento molto forte la connessione con il cinema e la danza: è importante quando la scena è orientata all’essenziale. La base è il cardine, porto all’essenza del movimento, che arriva dopo che la ricerca ha portato all’essenziale. Per me la danza non è l’unico elemento ma è un elemento tra tutti gli elementi, seppur essenziali, che inserisco nello spettacolo: ogni cosa (movimento, voce, parola) prende un suo spazio e ha un peso uguale. Come ad esempio il microfono che è sempre in scena e che amplifica ulteriormente le parole e rappresenta un po’ anche l’urlo o il soffocamento delle tante parole giudicanti che oggi si “spendono”?

Si il microfono può rappresentare l’urlo e l’arrivare significa metterti di fronte a un quadro, a un’immagine. Ma può anche rappresentare altro perché l’immaginario lo può e lo deve creare lo spettatore; tanto quanto non farsi comprendere è deleterio, altrettanto lo è spiegare un quadro nel dettaglio perché ci sono diversi piani di lettura e il gioco è carpire più persone possibili. È quello che chiamo “effetto lasagna”: c’è un multistrato dove devi arrivare, ma se arrivi solo allo strato due non ti devo far arrivare al livello cinque e così all’incontrario. Devi carpire quello che devi carpire e sarai stato ugualmente uno spettatore che ha “goduto” di quelle che ho ribattezzato non spettacoli ma “creazioni originali”.

Questo originale percorso tra danza, voce e canto, sarà ancora in tour in autunno e non mancheranno le occasioni per poterlo rivedere in diverse città italiane: 6 ottobre Tedanse Festival / Teatro Opera Prima / Latina 7 novembre Testimonianze ricerca azioni Festival / Teatro Akropolis / Genova 9 novembre Concentrica Festival / Torino 14 novembre Think Pink Festival / Spazio Fattoria / Milano 24 novembre Wonderland Festival / Residenza I.DRA. / Brescia 20 dicembre Teatri di Vetro Festival / Teatro India / Roma 26

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Beast without beauty è una creazione originale Carlo Massari/C&C con Carlo Massari Emanuele Rosa Giuseppina Randi light designer Francesco Massari costumi Gabriella Strangolini acconciature Bruna Toneatto produzione C&C Company in co-produzione con Festival “Danza in Rete” Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza con il sostegno di Festival Oriente Occidente/CID Centro Internazionale della Danza, CSC Bassano del Grappa, Piemonte dal vivo, ARTEVEN, Mosaico Danza, h(abita)t – Rete di Spazi per la Danza/Leggere Strutture Art Factory, Comune di San Lazzaro di Savena “Protagonismo e Creatività”, con il supporto di Residenza I.DRA. e Teatri di Vita nell’ambito del “Progetto CURA 2018”.


Dance Academy CORSI STAGE SEMINARI DI FORMAZIONE

I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno e aderente al sistema SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche degli Insegnanti di Danza). I diplomi rilasciati sono allineati alla normativa nazionale in materia di insegnamento (come delibera 1569/2017 e 1574/2017 della legge di bilancio). Corsi, seminari e stage IDA sono validi come aggiornamento tecnico ai fini del riconoscimento del diploma di insegnante e del conseguimento del tesserino tecnico ASI/CONI in base alla legge 4/2013 sulle professioni non organizzate – è previsto che gli insegnanti debbano effettuare aggiornamenti periodici (almeno uno ogni due anni).

Sez. ASI Danza E.R. ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO

Segreteria didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l.

DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO

ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

Via Paolo Costa 2, Ravenna tel 0544.34124 danza@idadance.com Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461/2014. Ente Accreditato alla Formazione Azienda Certificata ISO 9001:2015

RILASCIO TESSERINO TECNICO PER INSEGNANTI

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO PER LA QUALIFICA DI

INSEGNANTE DI MODERN MILANO Phoenix Studio Dance ASD Via Andrea Maria Ampère, 103 12/13 ottobre, 26/27 ottobre, 16/17 novembre, 30 novembre/1 dicembre, 18/19 gennaio, 8/9 febbraio, 29 febbraio/1marzo, 28/29 marzo

ROMA L’Art de la Danse Via Pisa 17 19/20 ottobre, 9/10 novembre, 23/24 novembre, 14/15 dicembre, 11/12 gennaio, 1/2 febbraio, 15/16 febbraio, 21/22 marzo

Diplomi rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e DIPLOMA DI INSEGNANTE DI MODERN riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico e previa affiliazione come socio insegnante.

Insegnanti: ROBERTA BROGLIA: Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionata nelle migliori scuole di New York. RITA VALBONESI: Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. SILVIA ARDIGÒ: Laureata in scienze motorie, diplomata IDA e FIF, e educatrice sportiva diplomata CONI, insegnante di danza modern per bambini, adolescenti e adulti. MATTEO ADDINO: Ballerino e coreografo, con esperienza in programmi tv, videoclip, spot e spettacoli teatrali di successo. Ha insegnato in diverse stage e scuole fra cui Cinecittà Campus di Maurizio Costanzo, prima di diventare docente IDA. GIANNI MANCINI: Diplomato al Liceo Coreutico “Germana Erba” si specializza in danza Jazz presso l’OffJazz di Nice, in tecnica Horton presso l’Alvin Ailey di New York e nell’insegnamento della Danza Classica con Ramona De Saa. Laureato in Scienze Motorie e Sportive. È docente di Tecnica della Danza Moderna e Tecnica della Danza Classica presso il liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba” di Torino.

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Programma La scuola ha l’obiettivo di consolidare le informazioni tecniche e analizzarle dal punto di vista dell’insegnamento in base alle capacità motorie e cognitive dell’allievo alle quali vengono proposte. Attraverso lo studio delle nozioni teoriche si avranno gli strumenti per sviluppare una propria capacità nella valutazioni dei problemi e lo sviluppo delle potenzialità dell’allievo. L’obiettivo è quello di formare insegnanti in grado di crescere allievi tecnicamente preparati ma al contempo consapevoli del lavoro svolto. IDA propone un metodo d’insegnamento che ha come principio fondamentale la conoscenza. Per il programma dettagliato consultare il sito www.idadance.com

Quota: 1.300 euro in un’unica soluzione entro 15 giorni prima dell’inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Oppure 2 rate da 670 euro ciascuna (prima rata 15 giorni prima dell’inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20 - seconda rata 15 giorni prima del quarto appuntamento), oppure 4 rate da 345 euro (da versare rispettivamente prima dell’inizio del corso, prima del terzo incontro, prima del quinto incontro e prima del settimo incontro).

Il modulo di Propedeutica (due week-end interamente dedicate ai bambini con Roberta Broglia) può anche essere frequentato singolarmente dai diplomati delle scorse edizioni, come aggiornamento, e da coloro che presentano un curriculum idoneo al livello di formazione proposta.

Altre riduzioni: Sconto del 20% per i titolari e per gli allievi (novità) delle scuole affiliate IDA. Sconto del 10% versando la quota almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso. (Lo sconto del 10% si applica solo sull’intera quota e non sulle singole rate).

A chi si rivolge: Ad aspiranti insegnanti con buona tecnica, ad insegnanti che vogliono compiere un percorso formativo che permetta loro di migliorare ed approfondire le loro conoscenze e a tutti coloro che vogliono comprendere il lavoro che si affronta nella lezione di modern.

Per richiedere la rateizzazione del corso contattare la segreteria.

Modalità d’iscrizione: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e iscriviti su www.idadance.com. Materiale didattico: Dispensa

Selezione: Per accedere al corso è necessario inviare un curriculum vitae dettagliato, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, via fax al numero 0544/34752 oppure via e-mail a danza@idadance.com.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO DI

PROPEDEUTICA MODERN DANCE BRINDISI Centro Studi Oltredanza ASD traversa via Eroi dello spazio snc Pezze di Greco di Fasano (BR) 4/5/6 ottobre 2019

PALERMO Fitness Time Via dell’Olimpo 3 1/2/3 novembre 2019

ROMA L’Art de la Dance via Pisa 17 19/20 ottobre 2019 9/10 novembre 2019

MILANO Phoenix Studio Dance ASD Via Andrea Maria Ampère, 103 12/13 ottobre 2019 26/27 ottobre 2019

RAVENNA Centro Studi la Torre Via Paolo Costa 2 4/5/6 settembre 2020

Insegnante ROBERTA BROGLIA Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York.

Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)

Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI PROPEDEUTICA MODERN DANCE riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). Il bambino è creta, plasmabile e delicato, se non viene trattato con cura si rischia di rovinarlo per sempre. Lavorare con i bambini richiede grande professionalità, competenza e coscienza, solo attraverso lo studio approfondito si può arricchire il bagaglio culturale necessario. Il corso di propedeutica ha come scopo la conoscenza dei principi fondamentali di didattica, pedagogia e anatomia oltre che tecnica. Attraverso un lavoro teorico/pratico si fa un viaggio nel mondo dei bambini dai 3 ai 10 anni, dai “primi passi” alla base tecnica. Programma Principi di didattica e pedagogia; progressione pedagogica; esempi di lezione per bambini con progressione in base alle tappe; anatomia dello sviluppo; mappatura musicale in base alle esigenze didattiche; giochi didattici; lavoro a terra di tecnica, trofismo, postura e allungamento; tecnica al centro e in diagonale con progressione di difficoltà; lavoro sulla dinamica; composizione coreografica; workshop di lavoro in base all’età; lavoro sull’organizzazione del saggio.

Selezione Per accedere al corso è necessario inviare il proprio curriculum, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, tramite mail alla segreteria didattica a danza@ idadance.com in formato PDF o .doc e intitolando sia il file, sia l’oggetto mail con i propri dati come segue: “Nome Cognome CV Modern”, poi attendere la conferma di idoneità per procedere al pagamento e/o affiliazione. Quota 390 euro da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

Esame Al termine del corso ci sarà il test attitudinale finale che certifica l’acquisizione dei contenuti del corso. Il superamento dell’esame dà diritto al Diploma e vale anche come test parziale per il corso completo di Insegnante di Modern. Il Corso infatti è anche parte del Corso di Insegnante di Modern (nuove date in via di definizione)

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSO DI

INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA

Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico.

RAVENNA

Obiettivo del corso Il corso, seguendo le basi della metodica Vaganova, ha lo scopo di fornire gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, correggere gli errori e progredire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 6 anni all’età adulta.

Centro Studi la Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 26/27 ottobre 2019 16/17 novembre 2019 14/15 dicembre 2019 18/19 gennaio 2020 8/9 febbraio 2020 28/29 marzo 2020 18/19 aprile 2020 09/10 maggio 2020

Programma Il programma didattico porta avanti la metodica Vaganova. Durante le lezioni verranno affrontati: la programmazione, le principali tappe pedagogiche, correzione dei principali errori, scelta e conoscenza musicale per ogni singolo esercizio fino alla capacità di valutazione obiettiva dei propri allievi. Il programma sarà composto di: studio degli esercizi alla sbarra, esercizi al centro, allegro e tecnica di punte e maschile.

Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.

Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA

A chi si rivolge Sia ad insegnanti alle prime esperienze, sia ad allievi che hanno completato la formazione in enti lirici o privati. Ma anche a docenti che sono già attivi nelle scuole e che vogliono rinfrescare o rafforzare il proprio percorso. Per partecipare è necessario avere dai 18 anni in su.

Selezioni per accedere al corso È richiesto invio curriculum a danza@idadance. com con oggetto: “Richiesta ammissione corso di Insegnante di Classico. Quota € 910 da versare in un’unica soluzione entro 15 giorni prima dell’inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Possibilità di finanziamento agevolato e rateizzazione. Per informazioni contattare la segreteria a danza@idadance.com RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

DURATA: 8 weekend in aggiunta al Diploma di Propedeutica di Danza Classica o equipollente.

(Maggiori informazioni a pag. 34)

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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)

CORSO DI

COMPOSIZIONE COREOGRAFICA TITOLI RILASCIATI: Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Specializzazione in Composizione Coreografica riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa affiliazione come socio insegnante.

DIREZIONE ARTISTICA E COORDINAMENTO: EMANUELA TAGLIAVIA RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DURATA: 5 weekend, dal 26 ottobre 2019 al 7 giugno 2020 Il percorso approfondirà diversi temi ed aspetti con seminari di scrittura coreografica, drammaturgia, analisi del movimento ed illuminotecnica al fine di studiare gli aspetti del lavoro compositivo. I cinque moduli sono acquistabili anche separatamente, senza l'obbligo di completare il percorso. Ad ogni modulo verrà rilasciato l'attestato di partecipazione.

EMANUELA TAGLIAVIA | Dal singolo alla coralità 25/26 gennaio 2020 Dopo una breve lezione di tecnica contemporanea e lo studio di sequenze si lavora su una composizione coreografica, creata da una serie di improvvisazioni guidate e dal materiale proposto. LORELLA RAPISARDA | Il Sistema Laban/Bartenieff applicato alla coreografia e all’insegnamento

della danza 14/15 marzo 2020 Le 4 categorie principali del Sistema Laban/Bartenieff (Corpo, Spazio, Qualità, Forma) e la loro applicazione alla coreografia e all’insegnamento della danza EMANUELA TAGLIAVIA | Il corpo e la sua poetica 04/05 aprile 2020 Considerare gli aspetti drammaturgici nel lavoro di composizione, analizzare un testo, un‘immagine pittorica, esplorare i confini, ricercare il movimento, creare sequenze, espressione del corpo e della sua poetica. DIEGO TORTELLI | Il labirinto di Dedalo 06/07 giugno 2020 Una danza spezzata che vuole raccontare la tragedia e innovazione costante del Corpo, una danza che non aspetta il tempo che scorre, ma che lo plasma a suo compiacimento, caratterizzata da movimenti più rigidi e geometrici, incorporando contorsioni degli arti e controllo delle braccia. SHARON REMARTINI, FABIO PASSERINI | Illuminotecnica e movimento 20/21 giugno 2020 Basi dell’illuminotecnica: teorie della luce, tipologie di proiettori, ottiche. Luce nella danza, nel musical e nell’opera. Come interfacciarsi con i diversi elementi scenotecnici di uno spettacolo. Come sviluppare un progetto illuminotecnico, con inerente discussione e confronti QUOTA INTERO PERCORSO: €750 (in un'unica soluzione oppure tre rate da €280). QUOTA SINGOLO MUDULI: €190 (in un'unica soluzione entro 15 giorni prima della data di inizio). MODALITÀ D'ISCRIZIONE: Il percorso è a numero chiuso ed è rivolto a persone con almeno 18 anni di età. Maggiori informazioni su www.idadance.com o contattare la Segreteria IDA: Tel. 0544/34124, e-mail formazione@cslatorre.it VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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PERCORSO DI

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO Insegnante RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. Ha frequentato seminari di anatomia esperienziale con Jader Tolja e sta studiando Body-Mind Centering.

Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottengono previa frequentazione di entrambi i corsi (per bambini e per adulti) e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). Ad ogni laboratorio sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Al completamento di ogni corso (tre laboratori) sarà rilasciato il relativo diploma. Conoscere il proprio corpo sia internamente sia esternamente attraverso l’esperienza e il movimento. Il percorso integra i principi dell’anatomia esperienziale nella danza. La proposta si articola intorno a pratiche fisiche di movimento, tocco e visualizzazione che offrono ascolto ed espressione creativa al movimento, e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il tutto avviene attraverso l’esplorazione della struttura, dei sistemi e delle funzioni del corpo (sensi, pelle, ossa, organi, muscoli, fluidi) e ripercorrono gli schemi motori e le memorie del processo evolutivo di nascita e verticalizzazione. Il corso prevede un laboratorio rivolto ai bambini e uno agli adulti, entrambi suddivisi in tre appuntamenti con cadenza annuale. È possibile iscriversi ai singoli appuntamenti, in base alle proprie esigenze. A chi è rivolto il corso: danzatori, attori, insegnanti, educatori, insegnanti di yoga e pilates e a chiunque sia interessato ad un lavoro sulla consapevolezza corporea e voglia sperimentarsi con creatività e profondità nel movimento e nella danza.

CORSO DI

CORSO DI

Il corso si completa frequentando tre laboratori (Lab 1, Lab 2 e Lab 3) che vengono proposti con cadenza annuale. I laboratori non hanno un ordine didattico e non è necessario seguirli in sequenza. Si possono inoltre frequentare singolarmente senza l’obbligo di completare il corso.

Il corso si completa frequentando tre laboratori (Lab 1, Lab 2 e Lab 3) che vengono proposti con cadenza annuale. I laboratori non hanno un ordine didattico e non è necessario seguirli in sequenza. Si possono inoltre frequentare singolarmente senza l’obbligo di completare il corso.

Lab 1: Bimbi in movimento dal capo ai piedi (*)

Lab 1: Percezione del movimento; Propriocezione e consapevolezza sensoriale - spazio ritmo tempo (*)

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI

RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 12/13 ottobre 2019 Programma: esploriamo e percepiamo il corpo; esploriamo lo spazio; esploriamo e sperimentiamo gli equilibri; esploriamo le emozioni che nascono dal movimento. In prossima programmazione:

Lab 2: La scatola dei colori che danzano in prossima programmazione

Programma: il filo emozionato; quadri animati; viaggio all’interno del corpo; caccia al tesoro; indovinelli legati al corpo

Lab 3: La fabbrica dei desideri RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 15/16 febbraio 2020 Programma: il grande spettacolo; un bimbo un desiderio; i desideri verranno inseriti dentro un labirinto/percorso; spettacolo che esprime movimento di gruppo e lavoro collettivo

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI

RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 23/24 novembre 2019 Programma: Nei primi anni di vita si crea una grande relazione tra la percezione es. l’ascoltare il vedere il gustare e il movimento. Da questo periodo si creano le fondamenta per il nostro modo di agire nell’età adulta. Avere una buona propriocezione e consapevolezza sensoriale è di aiuto nelle nostre scelte e nel nostro modo di relazionarci.

Lab 2: Allineamento dinamico e movimento fluido in prossima programmazione

Programma: I tre pesi del corpo e i fluidi

Lab 3: Organi si manifestano nel movimento RAVENNA | Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 7/8 marzo 2020 Programma: Minor tensione e miglior flessibilità

Quote 220 € cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del laboratorio. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di 20€. SCONTO 390€ se si acquistano contemporaneaomente entrambi i laboratori in programmazione. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del laboratorio. Modalità d’iscrizione Per partecipare è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

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(*) Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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CORSO DI

ACROBIMBO® Insegnante SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni. Il corso si svolge in due moduli che è possibile frequentare anche singolarmente. Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI ACROBIMBO® FLY o ACROBIMBO® ACTIVITY riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Il diploma si ottiene previo superamento degli esami a fine corso e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante).

I modulo

II modulo

MILANO

MILANO

ACROBIMBO FLY AWD Art Wellness Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 9/10 novembre 2019

RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 16/17 novembre 2019

ACROBIMBO ACTIVITY AWD Art Wellness Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 23/24 novembre 2019

RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 25/26 gennaio 2019

La tecnica acrobatica, l’eleganza della danza per sperimentare un movimento a 360°. Mobilità, propriocezione, coordinamento e allenamento permettono di lavorare sull’ allungamento della colonna dei bambini e sulla forza di gravità. Il corso propone ai partecipanti schede tecniche per lo studio dei primi elementi acrobatici. Attraverso lo studio anatomico della colonna nella sua forma a spirale, a fianco alla tecnica della danza, al virtuosismo dell’ acrobatic, si scopre la bellezza del corpo in sospensione. Con l’ausilio del cerchio aereo, del body flying, si analizza il processo di body work a terra e in volo.

Attività, movimento, energia tra terra e aerea. L’acrobatica aerea scende a terra per creare un dialogo tra flying e floor. Per stare in volo bisogna essere capaci di usare il pavimento come spinta e motore. Le discipline aeree toccano terra e ci permettono di capire come essere utilizzate a favore della nostra forza e della nostra elasticità. La studio delle reazioni del corpo prepareranno la mente alle posizioni aeree. Elasticità del tappeto permette al corpo di trovare un impatto migliore nell’acquisizione delle tecniche di verticale, capovolta indietro e prime acrobazie senza mani e a coppia.

L’ultimo giorno gli allievi sosterranno la prova d’esame.

L’ultimo giorno gli allievi sosterranno la prova d’esame.

Quota 220€ per ciascun modulo oppure 390€ in un’unica soluzione da versarsi 15 giorni prima dell’inizio del primo modulo. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di 20€. SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato la prima edizione del corso di Acrobimbo. RISPARMIA il 10% versando la quota almeno 30 giorni prima dell’inizio del corso. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www. idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSO PER LA QUALIFICA DI

MAESTRO DI DANZA CORSO RICONOSCIUTO DALLA COMUNITÀ EUROPEA CON VALIDITÀ NAZIONALE ED EUROPEA Autorizzazione richiesta alla P.A. Titolo rilasciato

Qualifica per Maestro di Danza, riconosciuta a livello nazionale ed europeo 6° livello EQF, rilasciata dalla Regione Emilia-Romagna Rivolto ad allievi di tutte le regioni RAVENNA | Centro Studi la Torre , Via Paolo Costa 2

MODULI DEL CORSO:

DANZA CLASSICA 26/27 ottobre 2019; 16/17 novembre 2019; 14/15 dicembre 2019; 18/19 gennaio 2020;8/9 febbraio 2020; 28/29 marzo 2020; 18/19 aprile 2020; 09/10 maggio 2020 Insegnante: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.

PROPEDEUTICA MODERN DANCE 4/5/6 settembre 2020 Insegnante: ROBERTA BROGLIA Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York.

COMPOSIZIONE COREOGRAFICA Il corso di Composizione coreografica è costituito da 5 moduli

25/26 gennaio 2020 | DAL SINGOLO ALLA CORALITÀ 04/05 aprile 2020 | IL CORPO E LA SUA POETICA Insegnante: EMANUELA TAGLIAVIA 14/15 marzo 2020 | IL SISTEMA LABAN/BARTENIEFF APPLICATO ALLA COREOGRAFIA E ALL’INSEGNAMENTO DELLA DANZA Insegnante: LORELLA RAPISARDA 06/07 giugno 2020 | IL LABIRINTO DI DEDALO Insegnante: DIEGO TORTELLI 20/21 giugno 2020 | ILLUMINOTECNICA E MOVIMENTO Insegnante: SHARON REMARTINI, FABIO PASSERINI

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Il corso è riconosciuto a livello giuridico e conferisce una prestigiosa qualifica in grado di aprire nuove prospettive professionali. L’iniziativa è organizzata dal Centro Studi “La Torre” in collaborazione con Iscom E.R. e la Regione Emilia-Romagna. Valorizza da un lato la professionalità dell’insegnante di danza, offrendo dall’altro garanzie ai genitori che alle scuole di danza affidano i loro bambini sin dalla più tenera età. La qualifica di Maestro di danza si ottiene completando il percorso costituito dai corsi di seguito elencati, ottenendo le relative qualifiche e superando l’esame finale. Requisiti di accesso • Possedere un Diploma di scuola secondaria superiore; • Avere compiuto 18 anni • Essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di certificazioni attestanti: - la frequenza di corsi di danza presso Enti privati o pubblici per almeno cinque anni; - un’esperienza almeno biennale come ballerino in rassegne/ spettacoli teatrali o diploma di qualifica di danzatore; • Conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea, essere capace di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmomusicale e possedere fluidità di movimento corporeo • Buona capacità di espressione e comprensione della lingua italiana, nel caso di candidati stranieri

Piano di studi personalizzato Coloro che hanno già frequentato edizioni precedenti dei corsi IDA hanno la possibilità di seguire piani di studio personalizzati. Per maggiori informazioni e quote e percorsi personalizzati contattare la segreteria a: formazione@cslatorre.it Modalità di iscrizione È richiesto invio curriculum a danza@idadance. com oppure formazione@cslatorre.it con oggetto: “Richiesta ammissione corso di Maestro di danza”.

Costo € 2.250 (esclusa la tassa d’esame di € 250) in un’unica soluzione o pagamento rateizzato (cedole e modalità di iscrizione sul sito www.idadance.com) Per partecipare al corso è obbligatoria l’affiliazione IDA.

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI E PER ADULTI Il corso di Anatomia Esperienziale in Movimento è costituito da sei laboratori di cui due valevoli per il percorso di Maestro di danza: 12/13 ottobre 2019 | ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI LAB 1: Bimbi in movimento dal capo ai piedi 23/24 novembre 2019 | ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI LAB 1: Percezione del movimento; Propriocezione e consapevolezza sensoriale - spazio ritmo tempo Insegnante RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. Ha frequentato seminari di anatomia esperienziale con Jader Tolja e sta studiando Body-Mind Centering.

STORIA DELLA DANZA E DELLA MUSICA Un weekend interamente dedicato all’approfondimento storico 04 luglio 2020 | STORIA DELLA DANZA Insegnante: ALESSANDRO PONTREMOLI 05 luglio 2020 | STORIA DELLA MUSICA Insegnante FRANCESCO RAGNI

PRODUZIONE DEGLI SPETTACOLI DAL VIVO 15/16 febbraio 2020 Insegnante: MONICA MOLEO Appassionata di danza, teatro e musica, da anni si occupa di organizzazione e distribuzione teatrale, tournée e consulenze in ambito associativo.

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novità

ACRO ON STAGE RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 30 novembre/1° dicembre 2019

MILANO AWD Art Wellness Dance, Via Simone D’Orsenigo 27 14/15 dicembre 2019 Insegnante SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni.

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Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di ACRO ON STAGE riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Il diploma si ottiene previo superamento degli esami a fine corso e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). Organizzazione dello spettacolo finale con l’inserimento dell’acrobatica a terra e aerea Il saggio di danza è uno dei momenti più intensi dell’anno che richiede grande impegno e professionalità. Il corso tratterà i temi salienti dell’organizzazione dello spettacolo finale: scelta del tema, le musiche, i vestiti, la location, la scenografia. Al fianco del lavoro di progettazione s’inserisce il lavoro sull’acrobatica a terra e aerea: nuovi strumenti, norme di sicurezza dei teatri, costumi adeguati, progettazione di coreografia.

Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Risparmia il 10% versando la quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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SEMINARIO DI

Contact Improvisation MILANO Sede in via di definizione 30 novembre / 1° dicembre 2019 dalle 10.00 alle 13.00

ROMA Sede in via di definizione 1/2 febbraio 2020 dalle 10.00 alle 13.00

Insegnante CARLA RIZZU - Coreografa, regista e danzatrice freelance appassionata e specializzata nelle metodologie di Floorwork e Contact. Fonda nel 2009 il gruppo Nervitesi e si dedica alla realizzazione di progetti di danza & teatro. Attualmente alterna periodi di creazione a quelli di formatrice in masterclass, workshop e seminari.

SEMINARIO DI

Release & Floorwork One MILANO Sede in via di definizione 30 novembre / 1° dicembre 2019 dalle 15.00 alle 18.00

ROMA Sede in via di definizione 1/2 febbraio 2020 dalle 14.00 alle 17.00

Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Approcciandosi alla Contact Improvisation instauriamo in continuazione connessioni tra due o più elementi. Attraverso un flusso continuo ci relazioniamo con noi stessi, con gli altri, con la terra, con l’ aria, con lo spazio è tutto questo attraverso i nostri organi sensoriali. Tramite il tatto possiamo sperimentare un meraviglioso nutrimento che arriva direttamente nelle cellule durante e dopo la pratica della danza Contact. In Contact One studieremo la struttura e la funzione della pelle; attraverso il tocco tradurremo le emozioni in azione, la ricerca il piacere, il respiro, la presenza in peso, la direzionalità in un ponte per muoverci, la morbidezza nell’essere più spugnosi, densi. Ossa, muscoli, organi, pelle ogni sistema sembra portare a diverse densità e dinamiche e questo è un modo meraviglioso per estendere il nostro potenziale in modo da riuscire a combinare ed armonizzare i differenti sistemi in situazioni diverse. E ancora utilizzeremo i corpi per costruire rampe di atterraggio e di propulsione. Ma soprattutto instaureremo tante nuove Relazioni.

Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Release: la tecnica Release insegna a sviluppare la propriocezione e a muoversi senza imitare, ma piuttosto si basa sull’ascolto del proprio corpo e sulle sensazioni cinestetiche individuali. Essa pone alla base del training, la convinzione che il corpo ha la necessità di rilassare alcuni “blocchi” provocati dalla tensione muscolare per potersi muovere liberamente e con maggior flessibilità. Contenuti Floorwork One: - ascolto profondo del respiro. - analisi ed esplorazione delle infinite possibilità di generare movimento. - spirale e creazione di un vortice energetico. - costruire rampe di atterraggio e di propulsione da e verso il suolo - creare sintonia fra corpo e mente, vivendo il momento presente e sentendoci in equilibrio con il proprio sé. - sviluppo e acquisizione di fiducia in se stessi.

Quota 110 € da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data il prezzo aumenterà di €20 Sconto per Soci Gold Insegnanti: -20% Risparmia il 10% versando la quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

Quota 110 € da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data il prezzo aumenterà di €20 Sconto per Soci Gold Insegnanti: -20% Risparmia il 10% versando la quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

Insegnante CARLA RIZZU - Coreografa, regista e danzatrice freelance appassionata e specializzata nelle metodologie di Floorwork e Contact. Fonda nel 2009 il gruppo Nervitesi e si dedica alla realizzazione di progetti di danza & teatro. Attualmente alterna periodi di creazione a quelli di formatrice in masterclass, workshop e seminari.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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SEMINARIO DI

Produzione degli spettacoli dal vivo RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 15/16 febbraio 2020

Insegnante MONICA MORLEO Appassionata di danza, teatro e musica, da anni si occupa di organizzazione e distribuzione teatrale, tournée e consulenze in ambito associativo.

Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)

Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Dall’idea, alla realizzazione e alla comunicazione di uno spettacolo dal vivo.Come organizzare uno spettacolo avendo un’idea in testa? Progettazione, fattibilità, tempistiche, modalità tecniche e considerazioni economiche per organizzare al meglio il proprio progetto di spettacolo. Come comunicare e promuovere lo spettacolo per rendere l’evento partecipato da un pubblico numeroso? Elementi teorici, esercitazioni pratiche e case history per conoscere in due giorni i principi chiave della produzione di uno spettacolo dal vivo.

Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Risparmia il 10% versando la quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

SEMINARIO DI

Storia della danza e della musica RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 04/05 luglio 2020 Insegnanti ALESSANDRO PONTREMOLI

Titolo rilasciato Attestato di partecipazione

FRANCESCO RAGNI Docente di Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza presso il Liceo Coreutico “Piero della Francesca” di Arezzo

Programma STORIA DELLA DANZA: Elementi di Storia della danza. Il modulo offrirà le principali linee guida per lo studio della storia della danza dal Medioevo alla contemporaneità.

Valevole per il percorso di MAESTRO DI DANZA (Maggiori informazioni a pag. 34)

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STORIA DELLA MUSICA: Il modulo prevederà una panoramica sulla musica per la danza dal punto di vista storico e un approfondimento sulla musica per la lezione di danza, con particolare riferimento ai criteri per individuare quella più funzionale per la / il docente di danza al fine di raggiungere i propri obiettivi didattici.

Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Risparmia il 10% versando la quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


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SEMINARIO DI

Stretching dinamico e statico MILANO AWD Art Wellness Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 7/8 marzo 2020 Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena.

Il seminario fa parte del Percorso di Specializzazione in Fisiodanza. Maggiori informazioni su www.idadance.com

Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Programma Un seminario per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.

Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Risparmia il 10% versando la quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

SEMINARIO DI

Fisiotecnica e piccoli attrezzi MILANO AWD Art Wellness Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 21/22 marzo 2020 Insegnante MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Titolo rilasciato Attestato di partecipazione Il seminario fa parte del Percorso di Specializzazione in Fisiodanza. Maggiori informazioni su www.idadance.com

Programma Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente.

Quota 220€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del seminario. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Risparmia il 10% versando la quota almeno 30 gg. prima dell’inizio del seminario. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSO DI INSEGNANTE DI HIP HOP

Hip Hop School Evolution RAVENNA Centro Studi la Torre Via Paolo Costa, 2 21/22 settembre 2019 28/29 settembre 2019

ROMA Eschilo Sporting Village Via Eschilo, 85 19/20 ottobre 2019 26/27 ottobre 2019

MILANO AWD Art Wellness Dance Via Simone D’Orsenigo, 27 23/24 novembre 2019 30 novembre/1 dicembre 2019 Insegnanti DANIELE BALDI ILENJA ROSSI ALESSANDRO PAPA

Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI HIP HOP riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame teorico/pratico e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante).

Programma Comprendere il movimento dell’Hip Hop dalle sue origini è fondamentale per l’insegnante che porta in sala uno stile sintesi di culture e sottoculture di un’epoca lontana e luoghi distanti. In breve, le lezioni alterneranno parti pratiche e parti teoriche affrontando diversi argomenti: • Cenni storici • Costruzione di una lezione e approfondimento delle varie parti (riscaldamento, tecnica, coreografia) • Studio della musica • Lavoro coreografico • Inserimento della figura dell’insegnante di danza all’interno del contesto lavorativo • Requisiti richiesti • Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. Quota 340€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Risparmia il 10% versando la quota in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso. Sconto del 50% per i vecchi allievi: se hai già frequentato il corso Hip Hop School nelle scorse edizioni puoi accedere al corso con uno sconto del 50% sulla quota d’iscrizione. Non perdere l’occasione per aggiornare la tua formazione! Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

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VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO DI INSEGNANTE DI

HIP HOP DANCE PER BAMBINI MILANO Sede in via di definizione 16/17 novembre 2019 30 novembre /1 dicembre 2019 Insegnanti IRENE ROSSI ELISA DI MAIO ELIA DEL NIN

Diploma rilasciato Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI HIP HOP DANCE PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di un esame teorico/pratico e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). Il corso di “HIP HOP DANCE PER BAMBINI” si pone come obiettivo la formazione di insegnanti capaci di avvicinare bambini e ragazzi alla danza Hip Hop in modo semplice, intuitivo e corretto. Ampio spazio sarà dato alla parte pedagogica e relazionale, per dare ai futuri insegnanti le nozioni per costruire lezioni efficaci ed appropriate alle età degli allievi, seguendo le tappe del loro sviluppo psicomotorio, dai 3 anni fino all’adolescenza. Programma • principi di didattica e pedagogia • sviluppo psicomotorio e anatomia dello sviluppo in relazione all’età • capacità coordinative e condizionali (forza, velocità, resistenza) • tipologia di lezione in progressione in base all’età • mappatura musicale in base alle esigenze didattiche • giochi didattici, percorsi e andature • trofismo, posture, allungamento • utilizzo delle tecniche di base e varianti • freestyle: ricerca del proprio stile/attitudine, delle proprie doti fisiche, creazione e utilizzo di skill. • composizione coreografica: utilizzo delle basi e tecniche acquisite valorizzando le capacità e lo stile personale di ogni allievo, sviluppato attraverso il freestyle. • cenni storici sulla cultura hip hop • Test scritto e prova pratica al termine. Requisiti richiesti Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. Quota 390€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. Risparmia il 10% versando la quota in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso. Modalità d’iscrizione Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

Pilates Matwork® FUSIONE DI TECNICHE ED ESERCIZI, TRADIZIONALI E INNOVATIVI, DEL METODO PILATES

BOLOGNA | D. De Bartolomeo 2/3 e 23/24 novembre 2019

CAGLIARI | G.Marongiu 26/27 ottobre 9/10 novembre 2019

GENOVA | E. Cinelli 19/20 ottobre e 9/10 novembre 2019

LECCE | M. Manca 26/27 ottobre e 9/10 novembre 2019

MILANO | E. Cinelli 12/13 ottobre 2/3 novembre 2019

NAPOLI | D. De Bartolomeo 19/20 ottobre e 16/17 novembre 2019

PADOVA | D. De Bartolomeo 5/6 e 26/27 ottobre 2019

PALERMO | M. Alampi 9/10 e 23/24 novembre 2019

PERUGIA | S. Sergi 12/13 e 26/27 ottobre 2019

ROMA | M. Alampi 19/20 ottobre e 2/3 novembre 2019

SALERNO | M. Alampi 25/26 gennaio e 8/9 febbraio 2020

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Titoli rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma FIF-EFA di INSEGNANTE DI PILATES MATWORK riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Programma in sintesi • Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates; • Esercizi pre-pilates codificati; • Esercizi base; • Laboratori di gruppo; • Masterclass Quota d’iscrizione 520€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 285€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 280€ da versarsi entro 15 gg. prima del 2º weekend di studio. Sconto 20%: 416€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. Requisiti Si consiglia di aver praticato Pilates. Esame Test scritto e prova pratica. In caso di mancato superamento dell'esame sarà possibile accedere ugualmente al corso Advanced sostenendo un esame globale pe rla qualifica di Pilates Matwork e Pilates Advanced Training. Note Il corso è a numero chiuso. Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, il supporto e-learning, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il giovedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

CORSI DI PILATES Pilates advanced training

Didattica degli esercizi intermedi e avanzati del matwork integrata all’analisi posturale

Reformer

Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates

Cadillac

Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates

Pilates Barre

Il pilates incontra la danza

Wunda Chair

Tecnica e didattica di utilizzo dell’attrezzo più geniale del pilates

Spine Corrector

Una nuova visione dell’attrezzo

Pilates Props

I piccoli attrezzi del pilates

Pilates in gravidanza e terza età Le tecniche di pilates applicate in gravidanza e terza età I programmi completi, le sedi e le date dei corsi e dei master di specializzazione di pilates sono disponibili su www.idadance.com

PACCHETTO PILATES MATWORK

PILATES MATWORK + PILATES ADV. TRAINING + PILATES PROPS

850 euro

Il pacchetto non è soggetto ad ulteriori scontistiche

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO DI

Garuda® Matwork Foundation CAGLIARI

12/13 ottobre 2019 1/2/3 novembre 2019

RAVENNA

18/19/20 ottobre 2019 9/10 novembre 2019 Docente Laura Trevisani

Titoli rilasciati Diploma Garuda® Matwork Foundation rilasciato da Garuda® Studio di Londra e Diploma Garuda® Matwork Foundation riconosciuto in ambito nazionale dall’A .S.I. (Associazioni Sportive Sociali Italiane), ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Ministero dell’Interno. ASI aderisce al sistema SNaQ del Coni (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). È il programma base e costituisce la perfetta transizione del Pilates al metodo Garuda; il repertorio incorpora tutti i principi fondamentali che il metodo racchiude includendo progressioni intelligenti in posizione supina, prona, in decubito laterale, in ginocchio ed in quadrupedia. Requisiti richiesti Essere in possesso di una qualifica di istruttore nei settori fitness, olistico o danza. Quota d’iscrizione 1150€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 3 rate da 410 € ciascuna, dopo tali date le quote saranno maggiorate di euro 20. La quota del corso non è soggetta a sconti. Supporti allo studio: Dispensa + 1 mese gratuito di accesso online al dvd Garuda® Matwork, dopo aver terminato il corso. Note: l corsi Garuda sono a numero chiuso.

CORSO DI

Garuda® Brick Graha MILANO

29/30 novembre 2019 1° dicembre 2019 Docente Laura Trevisani

Importante: Per il conseguimento dei diplomi è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. Le dispense dei corsi e le lezioni sono in lingua italiana. Modalità d’iscrizione: Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

Titoli rilasciati Diploma Garuda® Brick Graha rilasciato da Garuda® Studio di Londra e Diploma Garuda® Brick Graha riconosciuto in ambito nazionale dall’A .S.I. (Associazioni Sportive Sociali Italiane), ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Ministero dell’Interno. ASI aderisce al sistema SNaQ del Coni (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). Il Garuda Brick è un allenamento innovativo e funzionale che utilizza i principi e il repertorio del Pilates per stimolare la simmetria bilaterale, la stabilità del bacino, creando forza e funzionalità agli arti inferiori. Particolare attenzione viene data alla parte superiore del corpo con una nuova serie di esercizi volti a rafforzare e sfidare il partecipante. Equilibrio e movimento tridimensionale sono parte integrante di questo lavoro. Un corso innovativo e stimolante che consente allo studente di sperimentare, scoprire e acquisire conoscenze per progredire velocemente in termini di forza e resistenza. Requisiti richiesti Essere in possesso di una qualifica di istruttore nei settori fitness o olistico. Quota d’iscrizione 500€ in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 2 rate da 300€ ciascuna (1ª rata da versarsi entro 30 giorni prima della data d’inizio del corso, 2ª rata entro 15 giorni prima della data d’inizio del corso), dopo tali date le quote saranno maggiorate di 20€. La quota del corso non è soggetta a sconti. Supporti allo studio: Dispensa + 1 mese gratuito di accesso online al dvd Garuda® Brick, dopo aver terminato il corso.

Note: l corsi Garuda sono a numero chiuso. Importante: Per il conseguimento dei diplomi è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. Le dispense dei corsi e le lezioni sono in lingua italiana. Modalità d’iscrizione: Per partecipare ai corsi è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance. com

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

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CORSO DI

Insegnante di Yoga (300 ore) RAVENNA

Il corso si articola in due anni DATE 1° ANNO 12/13 ottobre 2019 16/17 novembre 2019 7/8 dicembre 2019 11/12 gennaio 2020 8/9 febbraio 2020 7/8 marzo 2020 28/29 marzo 2020 9/10 maggio 2020 13/14 giugno 2020 27/28 giugno 2020 Coordinatrice Rita Babini Insegnanti Rita Babini, Paolo Taroni, Rita Valbonesi, Marco Neri, Roberta Mariotti, Cristina Morelli, Alexander Bertuccioli, Donato De Bartolomeo

CARTA del DOCENTE SPENDI QUI IL TUO BUONO

Questo corso è acquistabile con il Bonus Carta del Docente

Diploma rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI YOGA riconosciuto in ambito internazionale dall’European Fitness Association e in ambito nazionale, riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. NOVITÀ: in base alla nuova delibera CONI del 10/05/2017 sui compensi sportivi e agevolazioni fiscali, verrà rilasciato anche il diploma “INSEGNANTE GINNASTICA/YOGA”, oltre a quello di abilitazione all’insegnamento dello Yoga. Corso riconosciuto dal M.I.U.R. Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Direzione Generale per il personale scolastico, in base alla Direttiva 90/2003. Un percorso teorico e pratico finalizzato ad una formazione classica e tradizionale dello yoga dove verranno affrontati i principali aspetti della disciplina con particolare attenzione alle posizioni, al respiro e al rilassamento. Obiettivo del corso Formare insegnanti qualificati in grado di condurre con competenza lezioni di Hatha Yoga Programma Cultura e filosofia indiana; Nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia; Posturologia e propriocettività; Asana: un aspetto dello yoga; Pranayama; Il rilassamento (tecniche e metodologia); Fisiologia sottile; Alimentazione; Avvio alla Didattica; Normative e aspetti legali.

Nel secondo anno verranno sviluppati gli argomenti relativi a: Cultura e filosofia; Asana; Normative e aspetti legali; Didattica; Psicologia e comunicazione; Mudra; Pranayama; Fisiologia sottile; Raja-yoga: tecniche di meditazione Requisiti richiesti Per poter accedere al corso è necessario, prima dell’iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae per fax 0544 34752 oppure e-mail danza@ idadance.com alla segreteria del Centro Studi La Torre. Quote d’iscrizione PER ANNO DI CORSO - € 1.450 da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio corso,dopo tale data la quota verrà maggiorata di € 20. Oppure in due rate da € 800 o quattro rate da € 400. Sconto 20% riservato a: Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Quota Speciale per i diplomati in Dynamic Yoga: €1.000 per anno di corso (anziché €1.450) da versarsi entro 30 giorni prima rispetto alla data di inizio corso di ogni anno, per un totale complessivo per il biennio pari a €2.000 anziché €2.900. Risparmia il 10% versando la quota in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l’affiliazione all’IDA per l’anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www. idadance.com

cartadeldocente.istruzione.it

Yoga Dynamic School LO YOGA PER IL FITNESS OLISTICO MILANO

DATE: 12/13 ottobre 2019; 26/27 ottobre 2019; 30 novembre/1 dicembre 2019 Insegnanti: Rita Babini, Donato De Bartolomeo Il percorso Dynamic Yoga school è il frutto della collaborazione tra Donato De Bartolomeo e Rita Babini, entrambi docenti della scuola di Hatha Yoga FIF/SIO. Il corso ha l'obbiettivo di promuovere la pratica dello Yoga nella sua versione più attuale. Il lavoro dinamico ha il vantaggio di preparare progressivamente in corpo rendendolo flessibile ed elastico oltre che a migliorare le capacità cardiovascolari. Programma in sintesi Obiettivi del corso e introduzione alla pratica Yoga; masterclass in stazione eretta (principianti e intermedi); didattica e insegnamento di una lezione Dynamic Yoga; masterclass: costruire gli addominali in chiave Yoga secondo il metodo Dynamic Yoga; l'importanza dei muscoli del pavimento pelvico (mula bandha); masterclass: le posizioni capovolte (benefici e controindicazioni); pranayama: Ujjayi pranayama, il respiro vittorioso; masterclass: fluire attraverso le posture di apertura e chiusura; costruire una lezione di Dynamic Yoga. Esame Prova Pratica Supporti allo studio Dispensa in forma cartacea.

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Diploma rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di Insegnante di Dynamic Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di esame scritto e pratico. NOVITÀ: in base alla nuova delibera CONI del 10/05/2017 sui compensi sportivi e agevolazioni fiscali, verrà rilasciato anche il diploma "INSEGNANTE GINNASTICA/YOGA", oltre a quello di abilitazione all'insegnamento dello Yoga.

Quota d’iscrizione 695€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Oppure 370€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 370€ da versarsi sul posto il primo giorno di lezione. Sconto 20%: 556€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. Modalità d’iscrizione: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Partecipando al corso si ottiene uno sconto per l'iscrizione al corso biennale di Insegnante di Yoga.

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO PER LA QUALIFICA DI

Insegnante di Yoga per bambini

Genitori e bimbi incontrano lo yoga: corso di specializzazione di insegnante di yoga per gruppi di bambini e genitori con i bambini (didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni)

Diplomi rilasciati Diploma di Tecnico ASI/CONI e Diploma di INSEGNANTE DI YOGA PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell’Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene frequentando tutti e tre gli appuntamenti e previa affiliazione come Socio Gold (Insegnante). È possibile frequentare anche un singolo modulo senza completare il corso. A ciascuno dei tre appuntamenti sarà rilasciato un Attestato di Partecipazione.

Un nuovo strumento di lavoro utile all’insegnamento dello Yoga: il corso, suddiviso in tre appuntamenti, è rivolto agli insegnanti di yoga e a tutti gli insegnanti che vogliano integrare la loro conoscenza e che desiderano lavorare con gruppi di bambini e genitori con i bambini.

IL SOLE E I SUOI PIANETI

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

Date in via di definizione Insegnante RITA VALBONESI Didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni. La proposta vuole rappresentare uno strumento volto a stabilire un legame e un dialogo fra genitori e bambini. II sole e i suoi pianeti rappresentano delle stazioni, ogni lezione andrà a lavorare su un pianeta. Si descriverà ogni pianeta e si proporranno asana che possano rappresentare quel pianeta. Le sequenze e gli esercizi saranno da soli o in coppia. In base al pianeta si giocherà con il respiro e con la voce. Esercizi respiratori supplementari. Esercizi di concentrazione. Verranno proposti anche dei giochi attraverso immagini o esperienze sensoriali per allenare la concentrazione di genitori e figli. Rilassamento finale fatto a coppie con massaggio alle mani o ai piedi.

EDUCARE ALL'AUTOSTIMA

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

19/20 ottobre 2019 Insegnante RITA VALBONESI L'insegnante sarà affiancata da uno psicologo Contesto teorico e pratico: differenziare l'autostima dal concetto di Sé; laboratori per educare il genitore alla propria autostima attraverso giochi che costruiscono l'autostima del bambino; gli ambiti fondamentali dell'autostima: 1) sociale, 2) scolastico, 3) familiare, 4) corporeo; relazione tra autostima è auto-efficacia; come promuovere l'autostima nei propri figli Proposte pratiche utilizzando yoga e giochi ala scoperta: della fiducia di base, della fiducia nella propria persona, della fiducia relazionale, della fiducia nelle proprie competenze. Laboratori: che costume scegli di indossare per proteggerti, il labirinto magico, la tombola della fiducia, viaggio nello spazio

Quote “Il sole e i suoi pianeti”: 390€ da versarsi in un’unica soluzione 15 giorni prima dell’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20€. “Educare all'autostima” e “Osserviamo, disegnamo, modelliamo le posture di genitori e bimbi e scopriamo nuovi orizzonti”: 230€ cadauno da versarsi 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. Sconto 20%: 184€ cadauno riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10% versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. Modalità d'iscrizione Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www.idadance.com

CARTA del DOCENTE SPENDI QUI IL TUO BUONO

Questo corso è acquistabile con il Bonus Carta del Docente

cartadeldocente.istruzione.it

OSSERVIAMO, DISEGNIAMO, MODELLIAMO LE POSTURE di genitori e bimbi e scopriamo nuovi orizzonti RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

16/17 novembre 2019 Insegnante RITA VALBONESI L'insegnante sarà affiancata da un fisiatra o posturologo Fisiologia della postura; analisi del movimento che conduce verso la forma; il lavoro muscolare nel mantenimento dell'equilibrio; I sistemi della postura: Il recettore oculare, Apparato vestibolare, Il sistema somato sensoriale, I Piedi, Diaframmi Laboratori: il gioco dello specchio, il collezionista di catene, la forma Interna e la forma esterna, nuovi orizzonti

VALIDO COME AGGIORNAMENTO TECNICO AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL DIPLOMA DI INSEGNANTE E DEL CONSEGUIMENTO DEL TESSERINO TECNICO ASI/CONI IN BASE ALLA LEGGE 4/2013 SULLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE – È PREVISTO CHE GLI INSEGNANTI DEBBANO EFFETTUARE AGGIORNAMENTI PERIODICI (ALMENO UNO OGNI DUE ANNI).

DANCE ACADEMY

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EXPRESSION STAG E I NT E R NA Z I O NAL E D I DANZ A

RAVENNA 2/3 novembre 2019

PROGRAMMA Sabato 2 novembre Kledi modern jazz Dorian Grori classico Matteo Addino modern Federica Angelozzi e Sabatino D’Eustacchio contemporaneo Domenica 3 novembre Kledi modern jazz Dorian Grori classico Andreas Muller hip hop • Veronica Peparini modern Federica Angelozzi e Sabatino D’Eustacchio contemporaneo

ici segu agram st n i su anza

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@ida

*Il programma può subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti, le quote dettagliate e iscrizioni su

idadance.com

MEET&GREET domenica 3 novembre ore 13.00 Conosci da vicino i tuoi insegnanti e scatta una foto ricordo con loro L’accesso è consentito solo agli iscritti allo stage


EXPRESSION STAGE A LEZIONE CON

KLEDI KADIU

MAT TEO ADDINO

DORIAN GRORI

modern jazz

modern

classico

ANDREAS FEDERICA SABATINO MULLER ANGELOZZI D’EUSTACCHIO hip hop

contemporaneo

contemporaneo

SPECIAL MASTERCLASS DI MODERN CON

Domenica 3 novembre dalle 15.00 alle 16.30

Numero chiuso, i posti sono limitati!

VERONICA PEPARINI

EXPRESSION STAGE UNDER 12 A LEZIONE CON

KLEDI KADIU

MAT TEO ADDINO

DORIAN GRORI

FEDERICA ANGELOZZI

modern jazz

modern

classico

contemporaneo

SABATINO D’EUSTACCHIO contemporaneo

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ANTEPRIMA

CAMPUS

DANCE SUMMER SCHOOL

RAVENNA JULY

10 14

2020

save the date! I DA DA N C E . C O M


INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION

PROGETTO DIDATTICO

PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE Esami di livello direttamente nelle sedi con rilascio di attestato

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO CLASSICO HIP HOP Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/ Contemporaneo e Hip Hop. Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza. Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola. • Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formaivo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel. 0544 34124 danza@idadance.com

www.idadance.com


solgar.it


SPECIALE EXPRESSION COMPETITION

DSPhoto

I VINCITORI DELLE BORSE DI STUDIO 2019

ci raccontano la loro esperienza

Archiviata la quindicesima edizione dell’Expression International Dance Competion e in attesa dell’edizione 2020, abbiamo intervistato alcuni dei giovani talenti che hanno vinto le borse di studio messe in palio dal concorso.

Rebecca Ferreri 15 anni Per Rebecca partecipare ad Expression è sempre una grande emozione e quest’anno è finalmente riuscita a piazzarsi al secondo posto con due borse di studio: una per Cuballett di Barcellona e l’altra per Dance Area di Ginevra dove ha poi deciso di svolgere la sua esperienza. La ragazza ci ha raccontato che quando è arrivata è stata accolta dalla direttrice M. Christine Maigret de Priches, che “si è resa subito molto disponibile per farci trovare a nostro agio e mi ha accompagnato facendomi visitare tutta la scuola che era molto spaziosa ed aveva tantissime sale dove poter danzare”. “Poter vivere a pieno Dance Area, grazie al dormitorio, mi ha permesso con molta facilità di stringere legami con ragazze di diverse nazionalità con le quali è nato da subito un bellissimo rapporto di condivisione e allegria”. Ha incontrato qualche piccola difficoltà con la lingua e nel corso di danza classica che, non essendo la sua disciplina ed essendoci un livello altissimo, ha seguito per una sola lezione poi ha preferito concentrarsi su altri stili. “Le mie aspettative non solo sono state rispettate ma sono state superate: nuove amicizie, nuovi stili e nuovi metodi di insegnamento. Poi ho ricevuto i complimenti dagli insegnanti presenti e ci tengo a ringraziare la mia insegnate Sandra Rossi (ballerina diplomata IDA) e la Ritmo Danza Asd.”

Nell’immagine: Rebecca (al centro) con l’insegnante di modern Anastasia Piguet (a sinistra) e la direttrice di Dance Area Marie-Christine Maigret De Priches (a destra).

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Daniele Ingrassia 33 anni

Ha usufruito della possibilità di partecipare al Festival/Concorso Magic Word in Bulgaria rappresentando l’Italia. Per lui è stata un’esperienza di un impatto emozionale fortissimo perché c’erano ballerini di tutte le età e provenienti da tutta Europa. Ha avuto qualche difficoltà con la lingua perché, ci racconta, in Bulgaria si parla poco in inglese ma ha cercato di comunicare anche grazie alle traduzioni on line. Si è trovato benissimo perché sono stati tutti molto ospitali e cordiali e si è anche sentito molto fortunato perché ha capito che rispetto all’Italia c’è tanta povertà e lo ha colpito il fatto che i ragazzi, anche se con pochi mezzi, vogliano provare comunque per emergere. A livello di danza ci dice che c’erano molte coreografie di danza del ventre, genere molto popolare, di classico e di moderno e avrebbe voluto vedere un po’ più di hip hop. In generale ha visto questa esperienza come un bellissimo bagaglio da portarsi dietro per tutta la vita.

Martina Vanzetto 18 anni

Nell’immagine: Martina con Alicia Amatriain, docente del Campus Internacional Adam di Valencia

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Al concorso Expression ha vinto quattro borse di studio ma ha poi scelto di usufruire della borsa di studio ricevuta da Juan Polo per il Campus Internacional Adam che si è svolto in agosto a Valencia. Racconta che si è trovata molto bene e che il Campus era ben organizzato e si respirava un’atmosfera veramente piacevole: “Le giornate erano abbastanza intense, facevamo cinque o sei lezioni al giorno, partivamo con la lezione di classico e finivamo con dei workshop di contemporaneo. Il programma, infatti, era molto vario e abbiamo avuto modo di lavorare e di sperimentare stili per noi nuovi e con diversi insegnanti”. Per Martina la soddisfazione più grande è stata vedere quanto la sua preparazione fosse a un buon livello, confrontandosi con ragazzi provenienti da tutto il mondo e da realtà diverse. Ci confessa che tutto sommato non ha riscontrato grosse difficoltà perché è riuscita ad adattarsi ai ritmi e ad ambientarsi abbastanza velocemente e ci dice: “Ogni esperienza di questo genere è unica e sicuramente porto con me tutti i consigli e gli insegnamenti ricevuti dai maestri, la conoscenza di stili nuovi e anche nuove amicizie, ma soprattutto ho cercato di assorbire il più possibile tutto ciò che ci è stato detto”.


Melissa Gambaccini 12 anni

Nell’immagine: Melissa a lezione al Cuballet Barcelona 2019.

Vive a Castelleone di Suasa (An) e frequenta la scuola di danza Movimento e fantasia di Cagli. Anche lei ha vinto due borse di studio: una presso il Cuballet di Barcellona e l’altra al Conservatório de Dança do Vale do Sousa in Portogallo. La contattiamo alla vigilia della sua partenza per il Portogallo. Ha frequentato il corso a Barcellona i primi quindici giorni di luglio e, racconta: “è stata un’esperienza molto importante e forte non solo dal punto di vista professionale, ma anche di vita per imparare la lingua e per conoscere tante belle persone”. La tua giornata tipo? “Lo stage iniziava il mattino alle ore 9 poi facevo lezione fino alle 13, pranzavo con tutte le altre e le lezioni riprendevano dopo un’ora di pausa. Ho frequentato lezioni di classico, contemporaneo e carattere che non avevo mai fatto, per cui è stato anche un modo per confrontarmi con altri stili. Ho trovato gli insegnanti molto preparati ed è stato un vero piacere seguire le lezioni”. Soddisfazioni e aspettative rispettate? “Una delle soddisfazioni più grandi è quella di aver fatto amicizia con persone anche molto diverse da me e credo che queste esperienze servano proprio a farti conoscere profondamente e a imparare a conoscere gli altri”. Già con la valigia in mano, Melissa si augura che anche la sua esperienza in Portogallo le porti “un pieno di tante belle cose”.

Vittoria Galli 13 anni Ci racconta con le sue parole e scrivendo di suo pugno le emozioni che ha provato al Concorso Expression e durante la sua esperienza estiva al Dance Area di Ginevra. “Essendo il primo anno nella nuova categoria e avendo contro cinquantadue persone più grandi di me o comunque della mia stessa età un po’ di ansia pre esibizione l’avevo ma grazie al sostegno della mia famiglia, della direttrice del Centro Formazione Arte Danza Novara e della coreografa ed insegnante Marta Castelletta sono riuscita ad affrontare al meglio e con tutta me stessa quest’esperienza. Ho avuto l’opportunità di studiare una settimana in un’accademia che era fantastica. Era tutto perfetto. Ho avuto modo di condividere la mia esperienza con altre ballerine provenienti da diverse parti dell’Europa. Mi sono trovata molto bene… Mi sentivo a casa. Sicuramente agli inizi ci sono state delle difficoltà durante le lezioni perché non tutte rispecchiavano il mio stile, però, dopo un momento di rodaggio, mi sono ampiamente ambientata e mi sono entusiasmata per tutto ciò che mi veniva proposto. La soddisfazione più grande era finire la giornata ed essere contenti di aver portato a casa un pezzo in più e di aver imparato qualcosa di nuovo che ti aiuta a crescere e migliorare in tutto”.

Nell’immagine: Vittoria con la maestra di Contemporaneo Christine Hassid.

La nuova edizione di

EXPRESSION

INTERNATIONAL DANCE COMPETITION si svolgerà a Firenze c/o Danzainfiera il 21/22/23 febbraio 2020 Non mancate!

concorsoexpression.com

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Campus Dance Summer School 2019

... cronistoria di un’esperienza

A

nche questa edizione estiva di Campus Dance Summer School, che si è svolta tra il 12 e il 17 luglio, ha visto un’ampia partecipazione di ragazzi e adulti.

Tra le novità di questa edizione ha spiccato sicuramente l’arrivo a Ravenna del famoso coreografo americano Bill Goodson che si è occupato delle lezioni di modern. Grande successo anche per le lezioni di moder Kledi, Virgilio Pitzalis, Kristian Cellini e Matteo Addino. Per il classico si sono avvicendati in aula gli immacanbili Loreta Alexandrescu e Massimiliano Scardacchi, mentre il contemporaneo è stato proposto da Emanuela Tagliavia e James Pett, quest’ultimo per la prima volta a Campus. Hanno animato le lezioni di hip hop Jay Asolo, Ilenja Rossi e Daniele Baldi. Altra novità 2019 sono stati i workshop condotti da James D’Silva l’ideatore del metodo Garuda®, oltre a due nuove proposte di formazione di Kristian Cellini e Roberta Broglia.

In scena nelle sale IDA anche la prima edizione della rassegna under 14 Danzando con Caterina, evento dedicato a Caterina, ballerina cesenate scomparsa prematuramente a febbraio 2019, il cui ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza all’IRST- Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola (FC). La Rassegna ha premiato l’impegno e la passione per lo studio della disciplina mettendo in palio borse di studio offerte da IDA, dalla Kledi Dance diretta da Kledi Kadiu, da Naima Academy, da IDA Company e dalla Awd Milano. A giudicare i partecipanti una giuria composta dagli insegnanti IDA Roberta Broglia, Matteo Addino, Massimiliano Scardacchi e Virgilio Pitzalis.

CAMPUS DANCE SUMMER SCHOOL tornerà a Ravenna dal 10 al 14 luglio 2020 idadance.com

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Foto di Giuseppe Rossetti, Sara Baraccani e Alessia Maria Dan.

Per le due giornate dedicate all’under 12 i più piccoli hanno potuto frequentare le lezioni di Kledi, Matteo Addino, Massimiliano Scardacchi, Sara Tisselli, Massimiliano Nardi e Elisa Di Maio.


Loreta Alexandrescu

si racconta

attraverso gli occhi di alcuni suoi allievi Loreta Alexandrescu, anche quest’anno ospite del Campus estivo di danza organizzato da IDA, ci parla della sua esperienza di insegnamento come docente dell’Accademia del Teatro alla Scala che dura da ben 34 anni.

Foto di Cristina Pergolini e Matilde Capelli/ Accademia Teatro alla Scala

“Sulla mia strada ho incontrato diversi allievi, alcuni hanno proseguito la professione altri fanno tutt’altro nella vita, per alcuni la delusione è insormontabile ma è la verità necessaria a cui bisogna andare incontro se si svolgono gli studi danza a livelli professionali, per questo gli stage di approfondimento estivo, come quelli in cui insegno all’IDA, possono essere un buon modo per chiarire le idee su come si vuole procedere e per affidarsi a professionisti che sanno come riconoscere un vero talento. Poi è vero che non tutti possono fare della danza la loro professione. Ci sono persone che prendono anche altre strade ma questo credo sia del tutto naturale e anche i ragazzi che non hanno più frequentato la scuola dell’Accademia del Teatro alla Scala hanno potuto fruire in qualche modo degli insegnamenti ricevuti e credo che spesso una porta chiusa ne apra sicuramente altre. In merito, proprio l’altro giorno, ho incontrato un ragazzo al bar del Teatro che mi dice “posso permettermi di salutarla?”, era il barista che mi ha servito e che, mi racconta, è andato via al quarto corso perché poi ha capito che la danza non era la sua strada e ha fatto la scuola alberghiera… ma aveva un portamento e una presenza che ricordava ancora la sua formazione da ballerino: sono convinta che questo tipo di formazione farà sempre parte della sua vita nonostante tutto. Da parte mia ho provato a dare il massimo sia come ballerina che come insegnante e ho sempre pensato di fare del mio meglio. La mia fortuna come insegnante è che ho avuto una formazione a 360 gradi (danza storica e danza di carattere) e come crescita per un allievo è formidabile. Insegnare vuol dire tramandare e l’insegnamento è un lavoro artigianale e di bottega ed essere allievo vuol dire capire e ascoltare costantemente le parole del maestro. Ma sicuramente alcuni miei allievi possono raccontare meglio come hanno vissuto il periodo in cui sono stata la loro insegnante”.

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WALTER MADAU

Ballerino del Teatro alla Scala di Milano e neo docente dell’Accademia del Teatro alla Scala Come hai conosciuto Loreta e in quale occasione? Avevo 14 anni ed era il mio primo stage fuori dalla mia scuola di danza e dopo aver frequentato per un solo anno danza classica (ho iniziato a frequentare il mio primo corso di danza moderna a soli 11 anni). Frequentavo un corso estivo IDA tenuto da Massimiliano Scardacchi che poi mi notò e chiamò Loreta, la quale mi consigliò di provare a fare l’audizione per entrare in Accademia. Dopo le sue parole ho cominciato a riflettere molto e passato un anno, a 16 anni, ho fatto l’audizione e sono stato accettato. Cosa ti ha spinto a diventare ballerino professionista? Sono riconoscente a Loreta, ero un po’ frastornato ma poi ho cominciato a pensare che ottenevo risultati facilmente e riuscivo a immagazzinare informazioni che mi facevano crescere professionalmente quindi ho deciso di seguire la mia passione. Facevo due ore di viaggio all’andata e due ore al ritorno per andare da Torino a Milano, ora farei una gran fatica, ma la determinazione in quegli anni mi ha aiutato tanto. Cosa ti ha colpito dei suoi insegnamenti? Ricordo una donna bellissima, seria, professionale, un miraggio; nella mia scuola di origine c’era ormai un rapporto quasi come tra madre e figlio mentre lì vedevo l’insegnante distaccata, a dare del lei a tutti… la prima volta mi sembrava di morire, bellissima e severa allo stesso tempo (poi con il tempo ho capito invece che era molto docile).

Foto di Cristina Pergolini e Matilde Capelli/ Accademia Teatro alla Scala 56

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In che modo quando l’hai incontrata di nuovo in Accademia l’hai ringraziata? Solitamente gli allievi studiano con lo stesso insegnate dal lunedì al venerdì, il sabato mattina invece insegnano altri docenti e quindi poi mi è capitato di danzare con lei e lei si ricordava molto bene di me. Poi un giorno avevamo un’audizione e il nostro insegnante fisso ha avuto dei problemi e non c’erano insegnati liberi e lei si offrì di aiutarci. In quel momento non l’ho ringraziata personalmente ma ho capito grazie a lei quello che dovevo dare alla danza per crescere sempre di più. Qual è stato il suo insegnamento che ancora ti porti dietro nella tua vita quotidiana di ballerino? Proprio in quella occasione che vi ho raccontato, la sera prima dell’audizione, Loreta ci inviò lo stupendo discorso di Steve Jobs “Stay hungry stay foolish” che mi ha lasciato un ricordo indelebile. In quei 10 minuti ci ha educato a come affrontare il mondo lavorativo e come l’importante sia credere sempre al 100% nel proprio lavoro e avere sempre rispetto per tutti. Ora sono molto emozionato perché da settembre sarò collega di Loreta e oltre al fatto di saper ballare cercherò di trasmettere il mio sapere attraverso il mio linguaggio. Vorrei essere per i ragazzi, lontani da casa e dagli affetti ad affrontare tutto da soli, un aiuto positivo e il migliore esempio possibile nell’insegnargli ad essere persone rispettabili sempre, dentro e fuori dal palco.


Foto di Yasuko Kageyama

REBECCA BIANCHI

étoile del Teatro dell’Opera di Roma

A quale età ha conosciuto Loreta Alexandrescu e per quanto tempo è stata sua allieva? A 10 anni al primo corso della scuola di ballo e l’ho conosciuta proprio nei giorni di prova e quindi mi insegnò tutto quello che non sapevo perché non avevo mai fatto danza classica. Ho iniziato in una scuola privata di provincia e facevo la sbarra ma la mia insegnante mi disse che avevo doti e talento quindi mi consigliò di provare l’ammissione alla Scuola di Ballo della Scala, cosa che feci. Alla fine del mese di prova feci l’esame e mi ammisero. Sono stata poi sua allieva nel quarto e nel quinto corso e di nuovo mi ha seguita fino al diploma. Cosa le ha colpito negli insegnamenti di Loreta? Il periodo dello studio accademico cambia e rimane un ricordo familiare, pensando a quel periodo ho più volte il ricordo di sentirmi a casa e Loreta era il mio punto di riferimento per la danza. Per me è più difficile dire cosa non mi lasciato perché mi ha lasciato tutto. Loreta aveva capito il mio carattere sensibile e fragile ma non la rendeva comunque più docile nei miei confronti anzi mi spronava e mi diceva che non si poteva piangere (cosa che mi capitava spesso) e che dovevo essere più forte. Quando avevo dei momenti di debolezza, mi stava vicina e la sgridata era fatta solo per dirmi con decisione “devi reagire fai un passo in più”. Lo faceva perché vedeva tanto in me e io ci dovevo credere di più perché pensava che io lo potessi fare meglio e che dovevo uscire dalle lezioni essendo più matura. Crescendo il rapporto con l’insegnante cambia ma all’inizio l’insegnante deve essere più rigido se no i ragazzi si perdono di più, poi il rapporto

diventa più amichevole. In lei c’era tanta attenzione e teneva molto alla musicalità. Poi ha sempre valorizzato e protetto il mio lato più espressivo che già era spiccato, cosa non scontata soprattutto quando si studia per migliorare le proprie potenzialità tecniche. Qual è stato un insegnamento di Loreta che ancora si porta dietro nella sua vita quotidiana di ballerina? Una frase di Loreta che penso sempre è quando diceva che se sei una vera ballerina devi avere una luce e l’insegnante ti deve notare lo stesso anche quando sei in ultima fila (ci cambiava infatti sempre le file e a rotazione tutti stavamo dietro). Ho sempre fatto tesoro di questo insegnamento anche quando notavo che altri ballerini sentivano invece l’ “esigenza” di farsi notare; ma io grazie a lei ho saputo che vali come ballerino per quello che hai dentro e per quello che sei. L’arte della danza non è solamente apparire ma una cosa propria e una forza interiore che dobbiamo avere sempre e non solo perché ci stanno guardando. Questo è stato e sarà sempre un insegnamento molto importante nel mondo in cui lavoro.

NICOLETTA MANNI Foto di Brescia e Amisano - Teatro alla Scala

prima ballerina del Teatro Alla Scala di Milano “Ho conosciuto la maestra Loreta a 13 anni appena sono arrivata alla scuola di ballo. È stata la mia maestra durante il quarto corso e successivamente durante il settimo e l’ottavo e mi ha condotto fino al diploma. Da lei ho ricevuto i primi insegnamenti e consigli, in particolare mi ha insegnato che non si finisce mai di studiare e che si può sempre migliorare anche quando si è diventati prima ballerina. La maestra Loreta mi ha aiutata a crescere sia tecnicamente che artisticamente seguendomi ogni giorno con amore e dedizione e facendomi sentire, ancora oggi, la sua vicinanza. Non finirò mai di ringraziarla.” EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Perchè gli adolescenti perdono interesse nella danza? Come gli insegnanti di danza possono aiutare gli adolescenti che tendono a lasciare il corso di danza. I consigli del M° Marco Batti

no dove possono aver sbagliato e che iniziano un nuovo anno scolastico con tristezza e delusione, vedendo ripagare quello che credevano un buon lavoro con “fuggi-fuggi” generale, spesso nemmeno accompagnato da spiegazioni.

C

osa succede nelle scuole di danza e nei centri sportivi all’età tra gli 11 e i 14 anni? Classi colme di bambine e bambini di 4/5 anni, pieni di gioia ed entusiasmo che, durante il corso delle scuole elementari si dimezzano. Classi svuotate, addirittura interi gruppi che si ritirano, facendo magari entrare in crisi insegnanti di danza che pensa-

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Due sono le correnti di pensiero più comuni. La prima, giustificata dall’aumento di impegni, scolastici e non, che obbligano ad un cambio della scala delle priorità dei ragazzini, portandoli ad abbandonare l’impegno coreutico il quale, per goderne i progressi, necessita assidua frequenza ed una buona dose di determinazione; la seconda vede come una specie di “selezione naturale”; la comune, quasi fisiologica, perdita di interesse nei confronti della danza. Proprio quest’ultimo pensiero è interessante da analizzare sotto due aspetti: l’aspetto fisico e l’aspetto psicologico del bambino che diventa ragazzo. I cambiamenti nello stadio puberale dei ragazzi, infatti, sono inevitabilmente collegati all’aspetto fisico, evidenti con le prime trasformazioni, e causa di cambiamenti psicologici


in materia di accettazione e di presa di coscienza. Dobbiamo rifarci ad alcune semplici nozioni di psicologia del benessere per permettere a noi stessi una comprensione adeguata del fenomeno e che supporti in primo luogo il difficilissimo ruolo dell’insegnante di danza nell’aiutare l’allievo. L’abbandono alla danza negli allievi crea evidentemente nell’insegnante un grande senso di sconforto. Viene percepito quasi come un tradimento, creando un senso di colpa collegato all’abbandono della propria “passione” da parte dell’allievo, spesso per l’insegnante immotivato e non giustificato. Secondo la “Teoria del Rinforzo” le persone, adulte o bambine che siano, sono motivate a terminare quei compiti che portano ad un rinforzo. Se il rinforzo avviene, scatena la “Legge dell’effetto”, la quale incrementa la motivazione innescando un meccanismo ciclico spesso definito con il termine di “passione”. Infatti, nella danza, il termine passione si sente spesso usare come giustificante di sacrifici, compiuti per la costanza di presenziare alle lezioni o agli

eventi proposti, dei grandi sacrifici sociali per permettere una adeguata realizzazione della propria aspettativa. Dobbiamo fare un passo indietro però e rifarci allo studioso Daniel Berlyne che ci aiuta, con la sua particolare visione, suddividendo in quattro tipologie la curiosità, ponendola alla base dello stimolo per l’apprendimento: curiosità percettiva, specifica, diversiva ed epistemica. Andremo ad analizzare proprio quest’ultima, la curiosità epistemica, che si basa sul bisogno di conoscere. La motivazione per il quale il bambino si avvicina al mondo della danza è dovuta al fascino esercitato da qualcosa che sembra così semplice, ed allo stesso tempo misterioso ed ermetico, da rappresentare numerose aspettative e curiosità. Da non tralasciare sono anche le priorità collettive, cioè del gruppo degli amici, della società, della famiglia, che spesso motiva a seguire lo stesso insegnamento, portando ad innescare il meccanismo del gruppo. Per dare agli insegnanti gli strumenti per permettere all’allievo di avere una corretta motivazione, occorre tornare alla curiosità epistemica, ba-

sata sul principio dell’esplorazione, dell’incognita e del desiderio di conoscere nuove conoscenze. Dobbiamo però essere consapevoli che l’essere umano, una volta soddisfatta la curiosità, percepisce che il desiderio di conoscenza sparisce. Ecco quindi il reale motivo del perché di frequente si verifica un abbandono di massa nell’età critica, in cui la curiosità viene soddisfatta con un breve cenno a quello che è un corso di danza. Le avversità, le difficoltà, la ripetitività e la monotonia, non solo della lezione ma di tutto quello che la danza richiede, crea un muro per alcuni insormontabile, facendoli allontanare dalla “curiosità” e portandoli ad abbandonare presto la danza. Ecco il vero motivo per cui, spesso, parlando con conoscenti e amici, molti di loro confessano di aver fatto «…da piccoli un corso di danza» che rimane nella memoria come piacevole ricordo di un’attività infantile, presa per gioco ed abbandonata perché «non faceva al caso loro».

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ACRO on stage

Maggiori informazioni su Acro on stage a pag. 36 e su www.idadance.com

UNA NUOVA MODALITÀ PER IL SAGGIO DI DANZA

di Sara Tisselli Da sempre reputo l’America madre di tanti insegnamenti e sogni e da sempre penso quanto sia importante per un ballerino ma, ancor più per un maestro, la formazione che diventa più ricca e professionale quando si costruisce insieme e scambiandosi punti di riflessione. Con queste premesse è nato il desiderio di organizzare un corso di “Acro on stage”. Brenda Hamilton, in America, mi ha permesso di studiare un nuovo approccio coreografico inserendo l’acrobatica a terra e aerea come collante tra le discipline. L’acrobatica nasce da una grande consapevolezza del proprio corpo e uno studio approfondito degli altri stili di danza. In America gli spettacoli hanno, come dice Brenda, l’esperienza e le competenze per creare un ambiente specifico per qualsiasi esigenza produttiva. Ogni insegnante di danza acrobatica, come ogni allievo che la pratica, deve essere impegnato a sapere di cosa si tratta quando si parla di l’integrità e sicurezza nell’acrobatica. L’acrobatica, che in questo momento s’inserisce tra una capriola e un volteggio strabiliante, può trovare la sua giusta collocazione in sicurezza, spettacolarità e virtuosismo nel saggio di danza. Il saggio di danza è da sempre uno dei momenti più intensi dell’anno che richiede grande impegno e professionalità, lavoro di squadra e quel pizzico di novità e stupore nel pubblico che sprona la scuola ogni anno a migliorarsi. Accanto alla scelta delle date, della location, dei costumi e delle musiche

ciò che rende una scuola professionale è la scelta del saggio, quelle “free why” dove ogni coreografia segue un filo conduttore sottile che lascia lo spettatore con il fiato sospeso fino agli applausi finali alla chiusura del sipario. Il tema dello spettacolo rende chiara la meta, fa seguire a tutti le classi della scuola lo stesso cammino ed è qui che le discipline s’intrecciano, si scoprono, si sfidano, si uniscono: un lavoro di sinergia tra le classi, tra i docenti e tra i ragazzi. Analizzare il tema, la logica dello spettacolo, inventare creazioni fantasiose, curare i costumi, selezionare con attenzione le musiche, la scelta della location, la cura dei particolari, la preparazione e la tranquillità nostra e dei ragazzi sono tematiche che ogni insegnante deve porsi per la creazione di un saggio, ancor più se si mescolano gli stili e si inserisce l’acrobatica. La creazione della coreografia acrobatica, la scelta delle musiche e il costume adeguato non possono passare in secondo piano e ogni insegnante deve trovare un equilibrio tra le parti non dimenticando il lavoro del singolo e della scuola tutta. Per tutti questi motivi sono convinta che l’Acro on stage si possa inserire come una nuova e importante risorsa per la formazione degli insegnanti che ogni anno si dedicano alla preparazione del saggio di danza.

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EXPERIENCE DANCE COMPANY la compagnia under 17 di IDA diretta da Matteo Addino L’ Experience Dance Company è un percorso di formazione professionale per giovani danzatori tra i 10 e i 17 anni nata dal volere dell’attuale direttore artistico Matteo Addino in collaborazione con l’I.D.A. International Dance Association e si propone di promuovere e realizzare spettacoli con tematiche di attualità adatte ad un pubblico molto giovane per permettere ai talenti di mettersi subito a confronto con il palcoscenico. La compagnia è attualmente composta da ragazzi e ragazze provenienti da diverse regioni italiane impegnati in un percorso accademico che prevede un impegno settimanale distribuito su sei giorni di frequenza e si conclude con un esame alla fine di ogni anno da sostenersi di fronte ad una commissione di docenti interni ed esterni. Al raggiungimento della maggior età, gli studenti ritenuti idonei e di particolare livello, previo superamento dell’esame con la commissione IDA presieduta da Roberta Fadda, ricevono un diploma da danzatore rilasciato dall’IDA.

Oltre ai docenti stabili, durante l’anno sono organizzati stage con docenti ospiti come Loreta Alexandrescu ed Emanuela Tagliavia (insegnati della Scuola della Scala di Milano) e Roberta Broglia (Docente IDA). La compagnia è costantemente impegnata nella creazione di numerosi e diversificati spettacoli che, andati in scena su diversi palchi italiani, hanno sempre riscontrato un buon successo di pubblico. Tra gli spettacoli ricordiamo: Halloween Nightmare (Mirabilandia), Waiura (presente in numerosi eventi tra cui il prestigioso Como Lake Awards) e The reality box (presentato al 105 Stadium di Genova). Nel 2019 Experience Dance Company ha prodotto inoltre due nuovi spettacoli: Uno contro tutti, tutti contro uno e One world. Il primo porta in scena il problema del bullismo e i ragazzi protagonisti sono sempre affiancati, a fine show, da una psicologa per parlare di questo tema così attuale: l’intento è cercare un vero e proprio dialogo con l’esperta che vada al di là dei movimenti coreografici messi in scena. “Uno contro tutti, tutti contro uno” ha debuttato in anteprima al Teatro di Erba e da settembre sarà in tour in diverse città italiane. Il secondo parla invece di integrazione tra ragazzi di paesi diversi e con la danza si svuole far capire che, nonostante ci sia la diversità di etnie, culture e religioni c’è molto da scoprire nel confronto con il prossimo.

“One world” è già stato portato in scena in varie occasioni tra cui la prestigiosa serata di gala del Como Lake Dance Awards, alla presenza di numerosi direttori provenienti dalle più prestigiose accademie di tutto il mondo; a Genova al 105 Stadium, in Germania a Düsseldorf per un grande evento aziendale, ad Anagni, alla Fiera del fitness di Rimini e da settembre sono previste nuove repliche. Tra i giovani protagonisti in scena nei nuovi spettacoli: Emiliano Fiasco, 10 anni, ballerino per Bulgari (con coreografie di Luca Tommasini al fianco di Nicole Scherzinger delle Pussycat dolls), Mika e Andra Bocelli. Maddalena Svevi, 14 anni, che ha partecipato al talent “Pequegnos giagantes” condotto da Belen Rodriguez. Veronica Gaggero, 13 anni, una bambina prodigio in molti campi, avendo recitato in pubblicità, serie tv e film e partecipato a sfilate di moda. Tommaso Stanzani concorrente a “Italia’s got talent” su Canale 5 e vincitore di numerosissimi concorsi nazionali e internazionali.

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a cura di Roberta Broglia

IL PROGETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE ASSOCIATE IDA

L’opinione dei docenti

IDA è da quasi vent’anni al fianco degli insegnanti nella formazione e nella gestione delle scuole e associazioni. Il progetto didattico nasce dall’esigenza degli insegnanti che dopo la formazione richiedono un tutoraggio nelle proprie sedi, da parte dei docenti che li hanno formati.

NOVITÀ Per migliorare il programma e avere una linea diretta con i docenti IDA, da quest’anno sarà creata una chat WhatsApp con docenti e segreterie per tutti i centri aderenti in modo da poter fare domande in modo rapido e diretto. Crediamo infatti che il confronto stia alla base di un buon lavoro.

In cosa consiste il progetto? Quando si aderisce al progetto si ricevono i “Workbooks” di classico, modern e hip hop che contengono i programmi didattici suddivisi per età e livello, in modo da dare agli insegnanti una linea guida da seguire durante l’anno. Alla fine della stagione il docente IDA si reca nelle scuole aderenti e svolge gli esami consegnando gli attestati dei vari livelli ed eventualmente borse di studio agli allievi più meritevoli. Gli esami in sede, oltre a conferire un valore aggiunto alla scuola, danno la possibilità all’insegnante di confrontarsi con il docente “sul campo” e avere quindi consigli fruibili per migliorare il percorso didattico dei propri allievi. Conosciamo i docenti che seguono il percorso didattico.

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MASSIMILIANO

Roberta Broglia Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York. Massimiliano Scardacchi Insegnante diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano. Rosita di Firma Insegnante di danza classico-accademica diplomata presso l’Accademia del Teatro alla Scala. Diplomata IDA alla Dance Professional School.

ROBERTA

BROGLIA Ho contribuito a creare questo percorso anni fa sulla base del continuo confronto con insegnanti e allievi. Credo sia il giusto metodo per proseguire un lavoro di formazione e aggiornamento degli insegnanti. Inoltre credo sia giusto che l’assegnazione di attestati a seguito di esami debba essere un compito di un’organizzazione che si occupa di formazione da sempre e non un compito di un singolo insegnante che lo svolge privatamente senza titoli in merito. In questi anni ho visto scuole crescere e mi sono sentita parte di quel processo, un po’ come una famiglia e questo mi commuove ogni volta, amo questo percorso e tutti i giovani insegnanti e danzatori che mi consente di seguire e monitorare.

ROSITA

SCARDACCHI

DI FIRMA

La formazione non è improvvisazione, deve essere elaborazione di un processo di apprendimento in vario modo e misura “guidato”: formazione infatti significa intervenire, in maniera finalizzata ed organizzata sul modo di lavorare e di essere, attraverso scelte anche di metodologie di apprendimento. Per queste ragioni si parla di “processo formativo”, proprio ad indicare un percorso di apprendimento in vario modo guidato e consapevole. Il percorso formativo IDA ha tra le sue peculiarità quella di fornire ai propri insegnanti delle scuole iscritte all’IDA di poter affiancare agli esami un momento di confronto e di l’analisi dei bisogni formativi, che risulta scarsamente attivata negli interventi didattici; il processo formativo, sia all’interno di ogni sua fase che nel suo complesso, tende sempre a produrre un cambiamento. Nella mia esperienza come docente IDA e come esaminatore; l’esaminatore non deve giudicare ma deve riuscire a sviluppare la partecipazione attiva di coloro a cui si rivolge, stimolando processi di apprendimento attivabili con adeguate strategie formative: ciò implica una scelta, da parte del formatore, delle metodologie didattiche più appropriate al contesto ed ai soggetti a cui ci si rivolge con l’intervento formativo. In particolare il “metodo attivo” che noi dell’IDA consideriamo importante si caratterizza nel presentare ciascun problema nella sua complessità e prevedendo il coinvolgimento diretto degli allievi, formatore ed esaminatore, mediante esercizi pratici, la sperimentazione, la discussione.

Seguo il percorso formativo dal suo esordio e ho visto sempre più docenti accoglierlo come occasione di crescita per gli insegnanti più giovani e come confronto per i docenti con più anni di esperienza alle spalle. I workbooks non forniscono esercizi ma una traccia specifica dei vari passi/movimenti per fascia di età. Il programma di danza classica fa riferimento alla metodologia Vaganova per dare continuità didattica al lavoro, ma di fatto i docenti delle scuole aderenti possono fare riferimento al proprio bagaglio formativo, purchè la didattica sia adeguata al livello degli allievi. Nella pratica ciò che viene richiesto ai docenti che aderiscono al progetto è: - individuare il livello e il programma da svolgere per ogni gruppo - creare una lezione che includa le sezioni e i passi indicati - sviluppare e ripeterla per il tempo necessario a memorizzarla e renderla tecnicamente (e aggiungerei artisticamente) più corretta possibile. Va da sé che, essendo il progetto rivolto a tutte le scuole, anche amatoriali e senza selezioni, è richiesto il massimo rispetto delle potenzialità di ogni singolo allievo. Eventuali parti di programma (mi riferisco in particolare ai programmi di danza classica che risultano essere più ampi e specifici) possono essere tralasciate o presentate in forma preparatoria nel caso gli allievi presentino oggettive difficoltà (si pensi ad esempio alla sezione di “punte”). La ripetizione nell’arco di diversi mesi di una lezione strutturata e completa da presentare ad un’esaminatore fornisce occasione di perfezionamento di tanti passi/movimenti che, soprattutto in contesto amatoriale, rischierebbero di essere trascurati e permette di approfondire il lavoro sulla musicalità e l’ espressività, anch’esse oggetto di valutazione in sede di esame.

Maggiori informazioni sul Progetto Didattico a pag. 49 e su www.idadance.com

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MEDICINA DELLA DANZA

Come riprendere le lezioni

autunnali ? A cura di Omar De Bartolomeo Sara Benedetti Romeo Cuturi

Prima di iniziare le attività di settembre i consigli sono pochi ma secondo noi essenziali:

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Attenzione all’alimentazione, all’idratazione, evitare alcool e fumo di sigaretta e favorire frutta, proteine, carboidrati e grassi. Uno sportivo, per essere “performante”, ha bisogno di una alimentazione ottima, un atleta ancora di più, un artista che fa del proprio corpo uno strumento di lavoro ancor di più! Quindi se non sapete cosa fare, meglio far riferimento a medici o specialisti dell’alimentazione, spiegando le vostre necessità, i vostri carichi di lavoro mensili/annuali e da qui farvi consigliare un’alimentazione corretta.

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Allenarsi: sia con lezioni di danza ma anche (oggigiorno direi anche soprattutto) frequentando palestre dove poter fare lezioni di pilates, sala pesi leggera, girotonic (immagine 1), yoga (immagine 2), nuoto, ginnastica funzionale (immagine 3), ecc… Recentemente abbiamo introdotto nella preparazione atletica e tecnica dei ballerini molti esercizi derivati da allenamenti funzionali e simili a circuiti crossfit, allo scopo di migliorare la forza, la coordinazione, la resistenza alla fatica sia dell’apparato muscolo-scheletrico che carEXPRESSION DANCE MAGAZINE

dio-respiratorio. Questi circuiti sono stati costruiti ad hoc per le richieste di performance dei ballerini e per i loro ruoli artistici. Noi preferiamo suggerire lavori in piccoli gruppi (10-15 ballerini al massimo), in sale attrezzate.

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Intensità: direi forse meglio alternanza di giorni di assoluto riposo, a giorni con sforzi da basso ad alto, alternando il ritmi e dedicandosi ad attività che non devono essere necessariamente solo danza. Stabilisci degli obiettivi: redigi un programma e affidati eventualmente a personale medico e tecnico preparato. Stabilisci degli obiettivi settimanali piccoli e raggiungibili. In ultimo ma non meno importante, ascolta il tuo corpo! Talora riposare è anche curarsi! Non bisogna assolutamente essere compulsivi nella preparazione tecnica e atletica, ma spesso occorre non fare nulla per poter far meglio in un secondo momento. La guarigione di molte lesioni da overuse/overlavoro spesso si ottiene rispettando la biologia del nostro corpo che, forse, ci vorrebbe solo un po più “sedentari”.


Immagine 1: ballerina durante un esercizio di girotonic.

Immagine 2: ballerina professionista che esegue esercizi i yoga

Immagine 3 (a sinistra): ballerino che esegue salti su box-jump seguito da personale tecnico preparato e qualificato Immagine 4 (sopra): fisioterapista durante una lezione individuale di ginnastica propriocettiva specifica per la danza e, a destra, fisioterapista intento in una seduta di terapia manuale.

Quando poi ricominceranno le lezioni di danza, l’inizio dovrebbe essere progressivo, pensando che oltre a riprendere la frequenza della classe, occorrerebbe anche pensare a recuperare della forma fisica-atletica. È sbagliato infatti iniziare con lezioni lunghe, o troppo tecniche. Parafrasando una frase che si usa in ambiente calcistico, potremmo dire che a settembre devo rimettermi in forma fisica e tecnico-artistica così come un calciatore dovrebbe “riprendere le gambe per giocare 90 minuti”. Ogni ballerino ha un proprio tempo di recupero, e il nostro consiglio è quello di iniziare con allenamenti specifici per la danza e parallelamente iniziare la sbarra, con progressione. In altre parole occorre darsi un target e piccoli step da raggiungere nell’arco di 2-3 settimane prima di pensare di ballare a ritmo e con carichi maggiori. Diciamo che occorre “ricondizionare” il corpo. Se si eseguono lezioni troppo ravvicinate, con carichi intensi, senza una ade-

guata preparazione, si corre il rischio di andare incontro a lesioni e infortuni già all’inizio dell’anno. Tra le più comuni: tendinopatie del tibiale posteriore, del flessore dell’alluce, del tendine d’achille, lombalgia, frattura da stress metatarsali. Da uno studio scientifico che stiamo portando avanti da molti anni risulta che i periodi settembre-ottobre e gennaio-febbraio sono mediamente i mesi dove si ha un maggior impegno fisico, pertanto sono maggiori anche le richieste di visite mediche specialistiche e di terapie fisioterapiche. Di queste, circa il 70% sono terapie manuali (massaggio, kinesiotape, applicazioni di ultrasuoni) e per il 30% sono invece lezioni individuali di programmi propriocettivi (immagine 4). Abbiamo inoltre osservato che soprattutto nei primi 3 anni di corso accademico (12-15 anni) i ballerini sono carenti di alcune conoscenze quali: 1) adeguato riscaldamento

“pre-lezione” e defaticamento, 2) adeguato “stretching”, 3) conoscenza della propria anatomia/consapevolezza dei propri limiti anatomici, 3) elementi base di propriocettiva e corretta esecuzione del gesto tecnico. Una miglior preparazione di questi aspetti potrebbe ridurre, a nostro parere, l’incidenza degli infortuni sia in questa fascia di età che, di riflesso, da adulti. Da qualche anno, quindi, abbiamo affiancato, alle tradizionali lezioni di danza, lezioni a piccoli gruppi e lezioni singole di ginnastica propriocettiva, preparazione atletica, correzione gesto tecnico/errori tecnici e insegnamento dei concetti base di anatomia e patologie. Di particolare interesse è lo studio della propriocezione e la preparazione atletica, unici strumenti, secondo noi, per migliorare la salute del ballerino riducendo l’incidenza degli infortuni. >>

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MEDICINA DELLA DANZA

IL CONTRIBUTO DEL NOSTRO PREPARATORE TECNICO/ATLETICO La ripresa delle attività di danza in settembre deve necessariamente evitare 3 errori:

Allenarsi con l’intensità massima

I parametri della preparazione atletica come frequenza, carico e volume di lavoro non devono essere massimali nel mese di Settembre. Dopo un lungo periodo di pausa al ritorno dalle vacanze, è consigliato avere un periodo di almeno due settimane in cui settare una crescita del volume progressivo e un incremento del carico graduale. L’errore da evitare è quello di partire con l’intensità massima già nelle prime settimane di lavoro.

Trascurare il defaticamento

Il defaticamento o cool-down si svolge alla conclusione dell’attività motoria e rappresenta una componente fondamentale nell’allenamento del danzatore. Lo scopo principale del defaticamento è quello di favorire la rigenerazione psicofisica del danzatore al termine di una classe o di una performance artistica. Un corretto defaticamento dura mediamente dai 5 ai 15 minuti e può essere accompagnato dalla musica. Per il defaticamento ci sono diversi fattori da valutare in base alle peculiarità di ogni singolo danzatore. Questi fattori sono ad esempio l’età, lo stato di forma e la disciplina praticata. A questi si aggiungono i fattori esterni come il momento della giornata, la stagione dell’anno e il clima in cui il danzatore svolge la pratica. Un recente studio scientifico ha messo in relazione il riscaldamento con il defaticamento svolto da un campione di 324 danzatori. Dai risultati di questo studio si osserva come una percentuale molto bassa di danzatori svolge sia il defaticamento sia il riscaldamento. Sebbene il campione di questo studio sia relativamente esiguo, ci mette ugualmente in guardia da un errore da evitare alla ripresa delle attività di danza; dare poco valore al defaticamento o saltarlo del tutto rischia di ritardare il recupero psicofisico dei danzatori compromettendo lo studio della danza nei primi mesi e le successive performance.

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Esagerare con lo stretching dei muscoli doloranti

Doms è l’acronimo inglese che indica i dolori muscolari presenti tra le 14 e le 72 ore dopo aver svolto un’intensa attività muscolare. Questi dolori limitano i movimenti e a volte possono provocare anche una riduzione dell’escursione articolare. Generalmente il danzatore soffre questi dolori dopo lezioni intense successive ad un periodo di stop. Un classico caso di doms si verifica, infatti, nel mese di settembre quando si ricominciano le lezioni a seguito del periodo di riposo estivo. La causa dei doms è comunemente attribuita a un deposito di acido lattico nei muscoli, ma in realtà l’acido lattico viene smaltito dal nostro organismo e rientra nei livelli fisiologici entro due ore dalla fine dell’allenamento. In realtà il dolore muscolare, che sentiamo il giorno dopo danza, è dovuto a micro-lacerazioni del tessuto muscolare che si creano a seguito della contrazione muscolare di tipo eccentrico. I dolori muscolari scompaiono generalmente nel giro di 2 o 3 giorni, ma possono protrarsi anche fino a 6 o 7 giorni. Lo stretching in questi casi è da valutare con molta attenzione perché in fase acuta un ulteriore allungamento del muscolo dolente potrebbe complicarne il recupero. Per questo motivo si consiglia di evitare tecniche di stretching aggressive.


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Vedi maggiori informazioni a pag. 34 e su idadance.com Oppure contattare Centro Studi “La Torre” REFERENTE: Dott.ssa Elena Baldisserri Tel. 0544 34124 | mail: formazione@cslatorre.it

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