Expression Dance Magazine Maggio 2018

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Rivista ufficiale I.D.A. International Dance Association ANNO XIX n. 1 - Maggio 2018 - Centro Studi La Torre S.r.l.

E PRESSION In caso di mancato recapito inviare al CPO Ravenna, ufficio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la dovuta tariffa. CONTIENE I.P.

dance magazine

Dialogando con

FLAVIA PAPPACENA ricercatrice della danza

GRETA DATO

Solarità e versatilità La danza balla su

INSTAGRAM

intervista esclusiva

ROBERTO

All'interno

DANCE

ACADEMY

con la nuova programmazione


NOVITĂ€ PER GLI INSEGNANTI

La frequenza del pacchetto Open o di almeno due Seminari di Formazione o delle due giornate di Hip Hop Ăˆ VALEVOLE COME AGGIORNAMENTO TECNICO ai fini del riconoscimento del Diploma di Insegnante e del rilascio del Tesserino Tecnico ASI, in ottemperanza alle Normative regionali che prevedono che gli insegnanti debbano avere una certificazione di Specifica Disciplina, riconosciuta da Federazioni o Enti riconosciuti dal CONI. Maggiori informazioni su www.idadance.com

Ravenna 13/18 Luglio 2018

Torna a luglio 2018, Campus Summer School, che si conferma un caleidoscopio di occasioni formative, con uno stage aperto a tutti, lezioni riservate agli under 12 e seminari mirati per insegnanti. Un'importante occasione di studio ad alto profilo nazionale e internazionale.

Segreteria organizzativa: I.D.A. International Dance Association Via Paolo Costa 2 - 48121 Ravenna Tel. 0544 34124 | danza@idadance.com www.idadance.com


LEZIONI DI MODERN | CONTEMPORANEO RELEASE | FLOORWORK CLASSICO | HIP HOP BREAKING

seminari di formazione per insegnanti

aula dedicata under12

KLEDI KADIU ROBERTA FONTANA VIRGILIO PITZALIS KRISTIAN CELLINI MATTEO ADDINO PAOLA PONTI CARLA RIZZU ALESSIO BARBAROSSA VALENTINO PORCU SERENA FOSSANOVA LORETA ALEXANDRESCU MASSIMILIANO SCARDACCHI JAY ASOLO B BOY SALO RITA VALBONESI SARA TISSELLI ANDREA NEYROZ Maggiori informazioni a pag. 32 >>> e su www.idadance.com

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editoriale a cura di Roberta Bezzi

La danza è ovunque, sempre! Il tempo, si sa, passa in fretta. A tal punto che il passato, a volte, sembra ieri. Ebbene, dopo ben 13 anni – che sono letteralmente volati – “Expression” torna a ospitare in copertina Roberto Bolle. Non è stato facile ‘acciuffarlo’ tra i mille impegni che lo portano in giro per il mondo, ma alla fine è stato bello ascoltarlo parlare dei suoi nuovi progetti che hanno per protagonisti i giovani. Nel 2005 era già un mito, nel pieno della sua carriera di étoile internazionale. Oggi è uno straordinario danzatore, ulteriormente maturato sotto il profilo artistico e personale, con tante idee per il futuro. E anche in grado di stupire, come forse non sarebbe stato possibile una decina d’anni fa. Chi se lo sarebbe aspettato, infatti, di vedere l’étoile dei due mondi come in molti lo definiscono, ballare in piazza della Scala a Milano, in un flash mob improvvisato sulle note di “Fame”, durante la giornata internazionale della danza? Un evento che ha scatenato un vero e proprio bagno di folla, catturando l’attenzione di cittadini e turisti. L’obiettivo di Bolle è infatti quello di portare la danza fuori dai teatri, in strada, come è accaduto in quella straordinaria giornata. Un intento che non può che essere condiviso da tutti gli appassionati di danza, perché è un’arte che può essere ovunque sempre, senza limiti di spazio e tempo. Anche ora che le scuole di danza chiudono per le meritate vacanze estive, in realtà si aprono tante incredibili possibilità di studio e formazione per chi desidera continuare a impegnarsi per ripartire a settembre con nuovi stimoli. Per i più giovani può essere l’occasione di fare stage, workshop, seminari, lezioni in giro per l’Italia e il mondo, per provare stili diversi e per confrontarsi con altri ballerini. Ma soprattutto – e questo è l’invito che vi rivolgo a nome di “Expression” – per non smettere mai di cercare il vostro Maestro, colui che sarà capace di insegnarvi i segreti delle tecniche, ma anche di coinvolgervi emotivamente. Colui che saprà colmare le vostre carenze ed esaltare le vostre doti, per poi dispensare preziosi consigli sul percorso a voi più adatto. Forza, pretendete il meglio per voi stessi! Buona estate!

corso per la qualifica di maestro di danza

riconosciuto dalla comunità europea e dalla regione emilia romagna Dopo il successo riscontrato nella prima edizione l'IDA ha ottenuto l'autorizzazione dagli Enti competenti ad attivare il secondo corso per la qualifica di “Maestro di Danza” che ufficializza la professione di tutti gli insegnanti occupati nel settore. È iniziato il 19-20 maggio la seconda edizione del corso riconosciuto dalla Comunità Europea con validità nazionale ed europea. Il corso ha una durata di 500 ore (300 ore di lezione in aula, 200 ore di stage) ed è aperto a tutte le persone che hanno i giusti requisiti e che sono residenti in Italia. Le lezioni saranno tenute da insegnanti che vantano un ricco curriculum professionale. Questi i moduli di studio: conduzione delle lezioni, preparazione alla produzione dello spettacolo, valutazione dei risultati dell'apprendimento, storia della danza e della musica, igiene della persona e degli ambienti, principi di corretta alimentazione, codice deontologico, principi di anatomia, fisiologia del movimento, psicomotricità, traumatologia, la sicurezza sul lavoro. Alla conclusione del corso si otterrà il Certificato di Qualifica Professionale di Maestro di Danza rilasciata dalla Regione Emilia-Romagna e riconosciuta a livello nazionale ed europeo - 6° livello EQF. Il corso è riconosciuto a livello giuridico e conferisce una prestigiosa qualifica in grado di aprire nuove prospettive professionali. Tutti gli interessati possono visitare il sito www.idadance.com oppure telefonare alla segreteria organizzatrice allo 0544 34124. 4

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In copertina Roberto Bolle Foto di Luciano Romano Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Roberta Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Albisetti, Sara Baraccani, Massimiliano Craus, Omar De Bartolomeo, Elena Baldisserri, Roberta Fadda, Elisabetta Gaia Guarasci, Angela Lonardo, Marco Neri, Claudia Zannoni. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Luca Dimastrodonato, DS Photo, Giovanni Gastel, Josep Guindo Soldevila, iStock Photo, Yasuko Kageyama, Marlies Kross, Danielle Levitt, Massimiliano Natale, Luciano Romano, Alexander Yakovlev, Shutterstock. Un ringraziamento particolare a Luc Bouy, Gaetano Petrosino e Daniela Buscetto – Dance Studio di Nocera Inferiore (Salerno), Roberta Campagnari – Garda Dance Center di Toscolano Maderno (Brescia), Lorenzo Castelletta, Cristina Chiarello – Artemisia Danza di Cervia (Ravenna), Lorenzo Collatuzzo, Stefania Cordoni – Dshine di Comun Nuovo (Bergamo), Morena De Angelis – Aretè di Roma, Emiliano Fiasco, Emma Griggio, Naike Negretti, Gabriele Pieragalli, Asya Pravato, Susanna Salvi, Alessio Rezza, Anna Lea Antolini – Addetto stampa per l’Opera di Roma, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com www.idadance.com


a pag.

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sommario

INTERVISTA ESCLUSIVA

EXPRESSION

Roberto Bolle

anno XIX n. 1 - maggio 2018

Il Signore della danza di Roberta Bezzi

RUBRICHE

26 Nuove Normative

6 News dal mondo della danza

La validità dei Diplomi IDA

66 IDA Social Community

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA 2018

40 Le Scuole Affiliate IDA

13 Dialogando con

Flavia Pappacena ricercatrice della danza

a cura di Elisabetta Gaia Guarasci 16 Talenti di famiglia

Greta Dato, solarità e versalità di Angela Lonardo

20 Danza e Marketing

La danza balla su Instagram a cura di Sara Baraccani 22 Intervista doppia

Alessio Rezza e Susanna Salvi sogni e progetti di due primi ballerini di Roberta Bezzi

la formazione di qualità nella danza a marchio IDA a pag. 27

44 Hip Hop

La storia di B Boy Salo di Roberta Bezzi

SPECIALE CONCORSO EXPRESSION

Le emozioni e le interviste ai vincitori dell'edizione 2018 a pag. 46 51 Curiosità Una Barbie per l'étoile Yuan Yuan Tan

di Roberta Bezzi

52 Broadway

Naike Negretti apre le porte del BDC di Roberta Bezzi 55 Rivoluzioni

Hiplet, l'hip hop si balla sulle punte 56 Italiani all'estero

Greta Zuccarello, vivere a New York tra danza e moda di Roberta Bezzi

60 Il personaggio Luca Giaccio

Il ballerino con la valigia sempre pronta

di Massimiliano Craus 62 Medicina della danza Le tendinopatie del ginocchio

a cura di Omar De Bartolomeo

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r u b r i c a

NEWS DAL MONDO DELLA DANZA

La danza protagonista ad “Amici” La danza è stata ancora più protagonista dell’edizione 2018 della scuola più famosa del piccolo schermo, quella di “Amici di Maria De Filippi”. La categoria danza – vinta da Lauren – ha acquistato nuova linfa grazie anche all’arrivo del nuovo direttore artistico scelto dalla padrona di casa, Luca Tommassini, ballerino e noto coreografo per artisti italiani e internazionali. Con lui è iniziata una vera e propria nuova era, con l’abbandono delle classiche divise, ovvero le tute bianche e blu indossate dai ragazzi negli ultimi anni. Al loro posto, sono arrivati i costumi di scena. «Faccio di tutto per aiutarvi, per mettervi a fuoco… Io sto dalla vostra parte. Non cerco i difetti, ma dobbiamo cercare di fare qualcosa di bello su ognuno di voi. Trovare la formula giusta per ognuno di voi», ama ripetere l’ex coreografo di X Factor. Tra le novità anche la presenza, in commissione esterna, di Heather Parisi, ballerina icona degli anni Ottanta, che ha fatto molto discutere.

Il nuovo “Swan Lake Tour” di Matthew Bourne Inizierà dal Theatre Royal Plymouth, il prossimo 22 settembre, il nuovo tour inglese del leggendario “Swan Lake” di Matthew Bourne che toccherà i principali teatri, per arrivare nel periodo natalizio al Sadler’s Wells, dove resterà in pianta stabile fino al 27 gennaio 2019. Lo spettacolo è completamente rinnovato, anche se sono conservati gli elementi iconici della produzione originale amata da milioni di appassionati in tutto il mondo. Entusiasmante, audace, spiritoso e profondamente commovente, il ‘Lago dei Cigni’ di Bourne è noto per aver sostituito il corpo di ballo al femminile con uno al maschile minaccioso che ha distrutto le convenzioni, ribaltato le tradizioni e sconvolto il mondo della danza. Lo spettacolo ha collezionato oltre 30 premi teatrali internazionali, tra cui tre Tony Award a Broadway, la potente interpretazione di Bourne dell’amata storia di Ciaikovskij è un appassionato e contemporaneo ‘Lago dei Cigni’ dei nostri tempi.

A Meg Stuart, il Leone d’oro alla carriera per la danza È la danzatrice e coreografa americana Meg Stuart ad aggiudicarsi il Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia 2018. Il Leone d’argento va invece alla danzatrice e coreografa capoverdiana Marlene Monteiro Freitas. Gli ambiti premi saranno consegnanti durante la dodicesima edizione del Festival internazionale di danza contemporanea della Biennale che si svolgerà dal 22 giugno all’1 luglio. Famosa per importanti ‘improvisation projects’ dal segno aspro e incisivo che hanno coinvolto molteplici artisti, Meg Stuart – di New Orleans, ma da oltre vent’anni in Europa dove fonda la sua compagnia, Damaged Goods, a Bruxelles – è autrice di assoli, coreografie d’ensemble, installazioni site-specific ospitati anche in gallerie e mostre come Documenta X di Kassel. Considerata fra i migliori talenti della sua generazione, Marlene Monteiro Freitas è stata, invece, la sorpresa delle ultime stagioni con la sua presenza elettrizzante e la forza dionisiaca dei suoi spettacoli. 6

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Il musical dei Take That È previsto per il periodo natalizio, dall’1 dicembre al 12 gennaio, il debutto al Theatre Royal Haymarket di Londra, di “The Band”, il juke-box musical con le canzoni dei Take That. La produzione è diretta da Kim Gavin che ha lavorato con i Take That dal 1992, ma il team creativo comprende anche il regista Jack Ryder, il designer Jon Bausor, il lighting designer Patrick Woodroffe, il video designer Luke Halls e i sound designer Terry Jardine e Nick Lidster. Il musical, con libretto a cura di Tim Firth, comprenderà alcuni dei più noti brani della band come “Never Forget”, “Back for Good”, “ A Million Love Songs”, “Greatest Day”, “The Flood”, “Relight”, “My Fire”, “Shine” e “Rule The World”. Tra gli interpreti i Five to Five, i vincitori della serie della BBC Leti t Shine, in cui Gary Barlow era uno dei giudici.

La danza al Ravenna Festival 2018 Emio Greco – Pieter C. Scholten, Bill T. Jones e Roberto Bolle. Sono questi i grandi nomi della danza attesi per l’edizione 2018 del Ravenna Festival per soddisfare anche i palati più esigenti degli appassionati dell’arte coreutica. Il primo appuntamento in cartellone è fissato per il 29 giugno quando, nella cornice del Teatro Alighieri, il sipario si alzerà sulla prima nazionale di “Apparizione” con il Ballet National de Marseille & Ick, con coreografie a cura di Emio Greco e Pieter C. Scholten. La seconda data sarà quella dell’11 luglio, con l’arrivo, con l’arrivo – al Palazzo Mauro De André – dell’Arnie Zane Company che dà vita alle coreografie di Bill T. Jones, in “A Letter to My Nephew”, un collage intimo per nove danzatori. La chiusura del festival è affidata all’attesissimo “Roberto Bolle and Friends”, domenica 22 luglio sempre al Palazzo Mauro De André, che è già praticamente ‘sold out’. Per l’étoile dei due Mondi è un ritorno in città dopo aver incantato il pubblico nel 2007, al fianco di Alessandra Ferri per il suo farewell tour.

Uscito il dvd “Dancer”, film-documentario sulla vita DI Sergei Polunin, l’enfant terrible della danza Per tutti gli appassionati dell’enfant terrible della danza, Sergei Polunin, è appena uscito il suo film-documentario “Dancer” di Steven Cantor in dvd, con sottotitoli in italiano, nei negozi e negli store online. Solo sul sito CG Entertainment è possibile avere una delle cento copie che Polunin ha autografato per i fan italiani. Il film, premiato come miglior documentario ai British Independent Film Award, segue attraverso interviste e filmati d’archivio la straordinaria storia del prodigio della danza, divenuto a soli 19 anni il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi ballerini contemporanei. In molti lo hanno definito il ‘James Dean, il Bad Boy della danza’, in riferimento alla sua attrazione per gli eccessi autodistruttivi. Dal film emerge come un personaggio romantico e tormentato che ha saputo rendere popolare il balletto classico grazie a un talento naturale.

Il coreografo Mario Piazza, cavaliere della Repubblica Il coreografo Mario Piazza, che in passato è stato insegnante per l’IDA, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Grande emozione da parte del maestro Piazza, coreografo internazionale e professore di Composizione all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Ricca la sua carriera: ha coreografato per il Manhattan Music and Art di New York, Teatro dell’Opera di Varsavia, Sofia Opera House, Macerata Opera Sferisferio, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro del Maggio di Firenze, Schlosser Theater di Vienna, oltre a essere stato coreografo in residenza al Ballets de France, Teatro dell’Opera di Roma, teatri d’Europa, Dubai, Canada, Germania e Sud America.

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INTERVISTA ESCLUSIVA

ROBERTO BOLLE

Il Signore della Danza di Roberta Bezzi

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Il suo nome è già un brand. L’étoile del Teatro alla Scala e il principal dancer dell’American Ballet Theatre è il miglior ambasciatore della danza nel mondo.

Grazie a lui, le persone si avvicinano alla danza

doganare la danza classica, da sempre ritenuta troppo élitaria, è la sua impresa di maggior successo. Portare l’arte coreutica in prima serata in tv, è un obiettivo raggiunto. Avvicinare chiunque alla danza sia nella forma classiche che contemporanea, in qualsiasi parte del mondo, è ciò che con tenacia sta cercando di fare da diversi anni a questa parte, con un occhio di riguardo ai più giovani. Lui è Roberto Bolle, il mito della danza, il nome che tutti conoscono, uno dei più bei testimonial del ‘made in Italy’. La sua carriera è da incorniciare. Formatosi alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano, , di cui è étoile dal 2004, ha danzato in tutti i maggiori teatri del mondo e con le compagnie più prestigiose, tra cui l’American Ballet Theatre, il Balletto dell’Opéra di Parigi, il Balletto del Bolshoi e del Mariinsky-Kirov, il Royal Ballet. Nel 2002 si è esibito al Golden Jubilee della Regina Elisabetta a Buckingham Palace, evento trasmesso in mondovisione dalla Bbc, mentre nel 2004 ha danzato al cospetto di Papa Giovanni Paolo II sul sagrato di piazza San Pietro a Roma e nel 2006 alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino. A partire dal 2008 ha portato con enorme successo il suo Gala “Roberto Bolle and Friends” in

luoghi fino ad allora mai raggiunti dalla danza: il sagrato del Duomo di Milano e piazza Plebiscito di Napoli, dove è stato seguito da un pubblico di migliaia di persone. Ha inoltre realizzato spettacoli eccezionali nella magica cornice del Colosseo e delle Terme di Caracalla a Roma, nella Valle dei Templi di Agrigento, nella Certosa di Capri, nel Giardino di Boboli a Firenze, a Torre del Lago Puccini e in piazza San Marco a Venezia. Dopo il clamoroso successo di pubblico e di critica riscosso al suo esordio al Metropolitan di New York nel 2007, dove ha danzato con Alessandra Ferri per il suo addio alle scene, nel 2009 è stato nominato ‘principal’ dell’American Ballet Theatre, entrando organicamente nella stagione della compagnia, onore mai tributato a nessun altro ballerino italiano. Da allora, ogni anno, è tra i protagonisti della stagione della compagnia e viene definito ‘L’étoile dei due mondi’. Roberto Bolle, qual è il tuo primo ricordo legato alla danza? «Ho sempre amato la danza e già da molto piccolo mi incantavo davanti alla televisione ogniqualvolta vedevo dei balletti. A cinque anni, ho chiesto a mia madre di iscrivermi a una scuola di danza. Lei mi ha risposto che per quell’anno avrei fatto ancora nuoto e che, se non avessi cambiato idea, l’anno suc-

cessivo mi avrebbe accontentato. Il settembre successivo ho iniziato a fare danza e da allora non ho più smesso!». C’è un maestro che più di altri è stato fondamentale nel tuo percorso e perché? «Sono stati molti, in realtà. Ma voglio ricordare soprattutto Elisabetta Terabust che purtroppo è scomparsa di recente: è stata lei a credere in me più di ogni altro. Il suo sostegno e i suoi insegnamenti sono stati per me fondamentali sia come ballerino sia come uomo». Quando hai capito che la danza sarebbe stata il tuo futuro a livello professionale? «Paradossalmente, proprio a seguito dell’unico momento di incertezza, a 14 anni. Ero a Milano, ma volevo tornare da tutti i miei cari. Sentivo la distanza da casa, la solitudine. Stavo per rinunciare a tutto. Superato quel momento ho capito che non mi sarei più guardato indietro. E così, è stato…». Cosa è la danza per te? La tua personale definizione… «La danza è la mia vita. Io guardo il mondo intero come fosse una danza, con un suo ritmo, una sua armonia, una sua coreografia». Per molti tu sei la ‘Danza’, l’incar-

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Luciano Romano

Il suo prossimo progetto si chiama OnDance, la grande festa della danza che sta organizzando a Milano dall’11 al 17 giugno. Una settimana dove la danza letteralmente regnerà su Milano con spettacoli, workshop gratuiti di diversi generi di danza, flashmob, camp estivi, mostre e tanto altro 10

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nazione di questa nobile disciplina. Come ti sente a essere un modello, un mito, per tanti giovani di tutto il mondo? «È una gioia immensa, ma anche una grande responsabilità che porto avanti con serietà e tanto orgoglio». Nel corso della tua ricchissima carriera, hai avuto l’opportunità di interpretare tanti ruoli e di ballare in scena con numerosi ballerini. Qual è il ruolo che più ti emoziona e con quali partner hai un feeling maggiore? «Sono molti i ruoli a cui sono legato emotivamente. Prediligo i ruoli interpretativi e drammatici come Onegin o Des Grieux, ma non nego che una delle emozioni più intense e speciali della mia vita l’ho provata interpretando un ruolo senza storia: Bolero di Béjart. Oggi ci sono molte colleghe con le quali coltivo una bellissima intesa, a cominciare da Alessandra Ferri e Svetlana Zakharova, due ballerine divine. Poi ci sono Polina Semionova e Melissa Hamilton che amo molto e che ho chiamato anche nel mio programma televisivo. Ricordo anche Nicoletta Manni, la bellissima prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano e tutto un nuovo gruppo di giovani danzatori scaligeri che cerco di coinvolgere in tutti i miei progetti: da Timofej Adrjashenko a Nicola Del Freo, a Gioacchino Starace e altri».

Nelle immagini in questa pagina: Roberto Bolle nel corso della trasmissione di Rai Uno "Danza con me". Girando il mondo e ballando per tanti corpi di ballo stranieri, com’è l’Italia della danza vista da ‘fuori’? E cosa pensi da italiano della danza in Italia? «Molti bellissimi talenti italiani sono costretti a cercare la loro strada all’estero perché nel nostro Paese le possibilità sono sempre meno: la chiusura di storiche compagnie di danza negli ultimi anni è un segnale molto negativo. E poi c’è il tema dell’età pensionabile. Qualche anno fa era stata portata a 45 anni, un compromesso accettabile per un ballerino. Purtroppo però sono stati previsti aumenti di 5 mesi ogni 2 anni, tanto che ora si è già arrivati a quasi 47 anni e tra pochi anni i ballerini andranno in pensione a 50 anni. Assolutamente impensabile!» E, al contrario, quali sono i Paesi che – secondo te – attualmente esprimono al meglio l’innovazione e la modernità della danza e

perché? «Difficile dare un giudizio, anche perché conosco alcune realtà importanti, ma certo non tutte. Tra le ‘mie’ compagnie, il Royal Ballet di Londra è certamente un ottimo punto di riferimento e guida. Una compagnia che ha una fortissima tradizione e identità legata a coreografi come Frederick Ashton e Kenneth MacMillan, ma che sa guardare al futuro scegliendo come coreografo residente un artista innovatore e fuori dagli schemi come Wayne McGregor». Stai facendo molto per fare diventare la danza popolare, per farla apprezzare dal grande pubblico, come dimostrato anche dal recente ‘Danza con me’ su Rai Uno. Qual è il segreto per arrivare al cuore di tutti, appassionati e non solo? Quali altre iniziative hai in cantiere? «Il segreto per raggiungere il pub-

"Cerco di liberare la danza da quella etichetta di ‘arte di nicchia’ che le è stata imposta e portarla al grande pubblico, senza svalutarla" EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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“Expression” è una rivista rivolta prima di tutto ai giovani. Cosa diresti a chi ha il sogno di diventare un ballerino? Quali doti sono assolutamente necessarie? Quanto conta il talento,

Cosa ti piacerebbe fare fra dieci anni? Dirigere una grande compagnia, fondarne una propria? Roberto Bolle è già un brand… «Rimarrò sempre nell’ambito della danza, questo è sicuro. Mi piacerebbe lavorare coi giovani e mettere a frutto l’esperienza che que-

sto mio percorso incredibile mi ha permesso di sviluppare. E poi continuare nella mia missione di promuovere la danza ovunque». Cosa ami fare nel poco tempo libero? Non hai mai voglia di una vita ‘normale’? «Ho la fortuna di condurre una vita eccezionale, perché mai dovrei volere una vita normale? Certo le rinunce sono tante, e forse la prima è proprio il poco tempo libero a disposizione. Trascorrere questo tempo con famiglia e amici cari è particolarmente importante per me, anche se a volte ho bisogno di momenti di solitudine per ricaricarmi e rilassarmi completamente». Puoi parlare inoltre del suo impegno umanitario visto che sei ambasciatore Unicef? «Credo che i personaggi pubblici abbiano l’obbligo di prestarsi e impegnarsi per gli altri. Devo dire che nelle esperienze con Unicef, così come nelle altre iniziative a carattere benefico alle quali ho partecipato, è sempre stato molto di più ciò che ho ricevuto io come uomo rispetto a quello che ho fatto per gli altri. Non dobbiamo mai pensare di essere delle

Giovanni Gastel 12

quanto l’impegno, quanto il fisico e quanto la fortuna? «Il talento è chiaramente fondamentale, ma è vano se non è accompagnato da impegno, volontà e una buona scuola. La fortuna è relativa, la si crea. In un’arte totalizzante come la danza, sono il sacrificio e l’abnegazione che fanno la differenza. La fortuna può regalarti un’occasione, una chance, ma se non hai maturato la bravura di sfruttarla è un attimo annullare tutto».

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blico più vasto possibile è dare spazio alla danza di qualità che ha in sé il potenziale per incantare tutti. Quello che cerco di fare io è di liberarla da quella etichetta di ‘arte di nicchia’ che le è stata imposta e portarla al grande pubblico, senza svalutarla. Gala in piazza, spettacoli in tv e adesso anche ‘OnDance’, la grande festa della danza che stiamo preparando per giugno vanno in questa direzione. L’intento è quello di offrire una visione della danza moderna e contemporanea in grado di parlare e interagire con l’attualità».

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‘isole’. Noi possiamo influire nella vita degli altri anche con un sorriso». Hai avuto l’opportunità di conoscere tante celebrità a livello mondiale, di qualsiasi ambito. Quale personaggio ti è rimasto più nel cuore? «Tanti. Da Papa Giovanni Paolo a Lady Diana, passando da Sting che quest’anno ha sospeso un tour per venire a raccontare insieme a me nel programma la bellissima storia di Ahmad Joudeh… e poi tanti, tanti altri. Sono stato fortunato, la mia arte mi ha permesso di conoscere umanità uniche e preziose». Quali sono i suoi prossimi progetti? «Uno su tutti “OnDance” la grande festa della danza che ho voluto organizzare a Milano dall’11 al 17 giugno. Una settimana dove la danza letteralmente regnerà su Milano con spettacoli, workshop gratuiti di diversi generi di danza – io stesso, per la prima volta, terrò una lezione di classica – flashmob, camp estivi, mostre e tanto altro. Tenetevi aggiornati su www.ondance.it e iscrivetevi: c’è sicuramente un’iniziativa per voi!».


Dialogando con...

FLAVIA PAPPACENA ricercatrice della danza

Consigli utili per i giovani dalla professoressa che vanta una ricca esperienza professionale e sulla ricerca teorica e accademica in ambito coreutico a cura di Elisabetta Gaia Guarasci

Ricercatrice, scrittrice, docente: questa è Flavia Pappacena, oggi fra le firme più autorevoli che scrivono di danza. La sua corposa bibliografia comprende, infatti, saggi, monografie, articoli e curatele che spaziano dalla storia della danza alla ricostruzione di balletti, fino ai manuali di tecnica. Dalla metà degli anni Settanta ha ricoperto le cattedre di Teoria della Danza ed Estetica della Danza all’Università Sapienza e all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Expression l’ha intervistata per saperne di più sulla sua ricca esperienza professionale e sulla ricerca teorica e accademica in ambito coreutico. Professoressa Pappacena, come si è avvicinata alla danza e quali incontri sono stati significativi nel suo percorso formativo? «Ho conosciuto la danza nel 1959, a dieci anni, in occasione dell’esame di ammissione all’Accademia Nazionale di Danza. Mia madre ci teneva molto perché la scuola si distingueva sia per la serietà della preparazione offerta, sia per la grande fama di cui godeva sin dagli anni Quaranta Jia Ruskaja. Nei dodici anni di frequenza dell’Accademia, ho studiato con la maestra Giuliana Penzi e con numerosi artisti di fama internazionale, fra cui Birger Bartholin, Gilbert Canova, Juan Corelli, Ol’ga Lepešinskaja, David Lichine, Witaly Osins, Clotilde Sacharoff, Boris Trailine, Nina Vyroubova, Jean Cébron, Bianca Gallizia, Aurel Milloss e Marcia Plevin. Nei primi anni Sessanta ho avuto anche la fortuna di veder crescere la pre-Orchestica, lo stile di danza libera creato da Jia Ruskaja, e di partecipare a tutti gli spettacoli che l’Accademia ha dato a partire dal 1963. Nel 1971-72, come membro del Gruppo stabile, ho fatto spettacoli in tournée. Non posso dimenticare “Sinfonia” di Pauline Koner al Teatro settecentesco della EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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«La ricerca in danza in Italia è piuttosto giovane, ma in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante grazie allo straordinario patrimonio di fonti e documenti messo a disposizione dalle biblioteche, ma anche all’intelligenza e alla dedizione dei nostri studiosi»

Reggia di Caserta in occasione della rassegna “Settembre al Borgo”!». Come è nato il suo interesse per l’aspetto teorico della danza e quando ha deciso di dedicarvisi completamente? «Tra le materie teoriche che sin dal quarto corso noi allieve eravamo tenute a frequentare, c’era anche la Teoria della danza, che era insegnata dalla stessa Ruskaja. All’epoca consisteva nello studio di un sistema di notazione (“Scrittura della danza”, introdotto da un metodo di analisi del movimento. Sebbene fosse piuttosto complicato, ne ero affascinata e lo apprendevo con grande facilità, partecipando attivamente ai laboratori. È stato così che, appena diplomata al corso di perfezionamento, mi è stata assegnata la cattedra rimasta vacante nel 1970 per la morte di Jia Ruskaja». Quali sono i principali ambiti di ricerca a cui si è dedicata? «Mi sono laureata in Lettere (Storia dell’arte medioevale) il 2 luglio 1974 e una settimana dopo ho sostenuto l’esame di diploma del corso di perfezionamento insegnanti dell’Accademia. Dopo 14

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neanche tre mesi, ho iniziato a insegnare Teoria della danza al Perfezionamento, al corso di Avviamento e al VII e all’VIII anno del corso normale (di formazione di danzatori). Dapprima ho seguito le orme della Ruskaja, ma molto presto il mio istinto e le esperienze maturate all’università mi hanno spinto a guardarmi attorno e a cercare di sviluppare la materia ampliandone gli orizzonti per finalizzarla al nuovo mondo del lavoro. I ricordi di Enrico Cecchetti, trasmessi da Attilia Radice, Bianca Gallizia e Giuliana Penzi, mi hanno indotta ad approfondire le tecniche e gli stili storici del balletto. Al contempo, il sistema di notazione della Ruskaja mi ha portato a esplorare le esperienze di analisi del movimento del Settecento, dell’Ottocento e del Novecento. In quegli anni, l’esigenza di aprire gli studenti a esperienze diverse e di ampliare l’offerta formativa dell’Accademia mi ha indotto a occuparmi anche di analisi coreografica e di storia del balletto. È stato così che mi sono avvicinata alla danza italiana del Settecento su cui sto tuttora lavorando». Quanto e come è cambiata la ricerca teorica e universitaria in ambito coreutico dagli inizi della sua attività fino a oggi? «Il corso di laurea Dams è stato istituito all’università circa quarant’anni fa e la ricerca sulla danza in Accademia ha avuto avvio più o meno nello stesso periodo. Da allora si sono creati diversi filoni di ricerca finalizzati ad approfondimenti e a originali letture critiche. Sono nati dottorati di ricerca in vari settori e sono state create riviste specializzate sostenute da importanti iniziative come convegni scientifici e incontri tematici».


Che ruolo ha l’Italia sul piano europeo e internazionale in questo settore? «La ricerca in danza in Italia è piuttosto giovane, ma in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante grazie allo straordinario patrimonio di fonti e documenti messo a disposizione dalle biblioteche italiane, ma anche grazie all’intelligenza e alla dedizione dei nostri studiosi. Oggi possiamo per certo affermare che la ricerca italiana non solo è al passo con i tempi, ma in alcuni ambiti specifici è più avanzata rispetto a quella di altri paesi europei e americani. Mi riferisco soprattutto alla ricerca sulla danza italiana del Settecento e dell’Ottocento, che recentemente è riuscita a entrare anche nei libri di Storia della danza, fino a ieri dedicati esclusivamente alla danza francese». Vuole consigliare ai gio-

vani qualche testo, a suo parere indispensabile per la loro conoscenza teorica della danza, e un possibile percorso di studi per chi voglia intraprendere la professione di studioso e ricercatore in danza? «Partirei innanzitutto dai testi base pubblicati dalla casa editrice Gremese che da oltre trent’anni si occupa di produrre manuali e testi a carattere documentale su tutti gli stili di danza. Ad esempio, suggerirei “La danza classica tra arte e scienza”, di cui è in uscita la seconda edizione. Si tratta di un manuale base per il liceo coreutico, che offre tutti i principi della danza classica, stimolando un approccio creativo. Ritengo indispensabili anche i tre volumi di “Storia della danza in Occidente” firmati da Ornella Di Tondo, Alessandro Pontremoli e dalla sottoscritta, per l’ampiezza dello sguardo e l’originalità dei contenuti che sono mes-

si in costante relazione con i coevi movimenti culturali. Il catalogo Gremese offre una larga gamma di testi, ma anche nell’offerta della LIM (Libreria Musicale Italiana), delle case editrici Aracne e Dino Audino, si possono individuare titoli molto interessanti. Per gli studi, il consiglio è seguire un corso di laurea magistrale mirato, ma avendo alle spalle un percorso di studi di danza. Un dottorato offrirebbe effettivamente gli strumenti metodologici e le conoscenze per individuare un proprio filone di ricerca». Come membro delle commissioni MIUR – Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per le riforme degli ordinamenti scolastici, lei ha contribuito all’istituzione dei licei musicali e coreutici e ai nuovi ordinamenti per conservatori e accademie (le cosiddette

istituzioni AFAM): quali sono le caratteristiche di questi percorsi formativi, rispetto anche agli altri paesi europei? «Oggi l’Italia può vantare un primato nel campo degli studi coreutici. È l’unico paese in cui un Istituto di formazione di docenti (l’Accademia Nazionale di Danza) prevede un percorso formativo sostanziato con numerose materie teoriche, ed è anche l’unico paese che ha un liceo a indirizzo coreutico della durata di cinque anni che conduce a un diploma di scuola secondaria pari a quello di qualsiasi altro liceo. In particolare, i licei coreutici, proprio perché inseriti nella istruzione pubblica, prevedono un percorso composito in cui l’acquisizione di abilità pratiche si coniuga con conoscenze culturali generali e con l’apprendimento di metodi analitici e critici, in modo da offrire agli studenti una preparazione teorico-pratica complessiva e integrata nel quadro generale dei saperi». Nel 2017, per la Giornata Mondiale della Danza (29 aprile), lei era fra gli esponenti del mondo della danza ricevuti per la prima volta in Vaticano da Papa Francesco. Che ricordo ha di quella esperienza? «Un ricordo indelebile. La delegazione della danza italiana ricevuta dal Santo Padre è stata vissuta da tutti i presenti e da quanti hanno seguito l’evento come la ‘consacrazione della danza’».

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solarità e versatilità

GRETA DATO 16

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Danzatrice dell’anno 2015 per TANZ Dopo lo Staatstheater Cottbus, oggi è solista all’Hessisches Staatstheater Wiesbaden. Così Greta Dato ha conquistato i tedeschi... di Angela Lonardo

Greta Dato con il fratello e noto ballerino Davide Dato. Foto di Luca Dimastrodonato

«Sentivo il bisogno di mettermi alla prova e di aprirmi a nuove esperienze». Greta Dato spiega così il recente cambiamento nella sua vita professionale: dopo lo Staatstheater Cottbus, da agosto 2017 lavora come solista all’Hessisches Staatstheater Wiesbaden, sotto la direzione di Tim Plegge. «Mi trovo benissimo in questa compagnia, il repertorio è molto vario e quindi particolarmente stimolante. Il nostro direttore è anche coreografo, pertanto abbiamo la possibilità di lavorare personalmente a contatto con lui ma anche con molti coreografi ospiti» racconta. Piemontese di Biella, classe 1993, Greta è stata nominata nel 2015 ‘Danzatrice dell’anno’ dalla rivista tedesca “TANZ”, per poi ricevere, l’anno successivo, il prestigioso ‘Max Grünebaum Preis’. Dei riconoscimenti che per la solare e versatile ballerina che ha conquistato i tedeschi sono arrivati dopo un lungo percorso, cominciato a cinque anni con lo studio della danza moderna, dell’hip-hop e dei balli caraibici. «Fin da piccola, appena sentivo la musica, danzavo in salotto con mio fratello Davide (ndr, étoile del Balletto dell’Opera di Vienna). I miei genitori hanno così deciso di iscrivermi alla scuola di danza della mia città».

Come pensavi alla danza quando eri bambina? «Mi sono avvicinata a questa bellissima disciplina in modo molto naturale e spontaneo. In realtà, per me non è mai stata un hobby o un passatempo, ricordo che dopo la mia prima lezione mi fu immediatamente chiaro che non avrei voluto fare nient’altro». Come sei arrivata alla Scuola del Balletto di Toscana? Che ricordi hai di quel periodo? «Ho iniziato a studiare alla Scuola del Balletto di Toscana perché desideravo un posto che mi potesse offrire un

percorso formativo completo. È stato un periodo fondamentale per la mia crescita. Questa scuola mi ha offerto la possibilità di imparare la tecnica classica così come la danza contemporanea, moderna e l’hip-hop». Come professionista hai debuttato con il Balletto di Milano. Che esperienza è stata? «Sono entrata al Balletto di Milano a 18 anni. Il primo contratto è sempre qualcosa di speciale, perché segna il passaggio dalla scuola all’ambiente lavorativo. Ho ricordi bellissimi legati a quel periodo. Grazie alla

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Greta Dato con Stefan Kulhawec e Alexander Teutscher in Suite-Nr-2-Rachmaninow. Foto di Marlies Kross

fiducia del direttore Carlo Pesta, ho avuto la possibilità di interpretare ruoli principali in molte produzioni della compagnia. È stata per me una grande sfida che mi ha permesso di crescere sul palcoscenico». Nel 2013 sei approdata come ospite allo Staatstheater Cottbus, dove ti sei inserita stabilmente l’anno successivo. Com’è nata la decisione di lasciare l’Italia? «In realtà non l’ho affatto pianificato, anzi sono molto amareggiata all’idea che oggi sia così difficile poter lavorare nel nostro Paese. L’opportunità di danzare come ospite allo Staatstheater Cottbus è arrivata all’improvviso e successivamente mi è stato offerto un contratto più duraturo. Ho pensato fosse una buona occasione per me. Ho trascorso tre anni in questo teatro, ho imparato moltissimo e sono davvero riconoscente al direttore Dirk Neumann per avermi permesso di crescere a livello tecnico e artistico». Quando hai preso coscienza del tuo talento? «Credo sia una domanda che non 18

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mi sono mai posta. Forse il talento è un qualcosa che si ha dentro e viene percepito dagli altri, dal pubblico più che da se stessi». Cosa rappresenta per te la danza? «È una scelta di vita. Non si è danzatori solo in sala prove o sul palco, lo si è sempre. Ho sempre messo la mia passione davanti a ogni altra cosa. È un bisogno per me, non potrei mai farne a meno». Quali sono stati gli incontri e i momenti più significativi? «Sono molte le persone a cui sono grata. Ogni maestro, direttore o coreografo con cui ho avuto il piacere di lavorare ha lasciato qualcosa di importante dentro di me. In particolare il maestro Ludmill Cakalli, con cui ho studiato a Milano, ha inciso molto nel mio percorso formativo». Quali sono stati, invece, i momenti di maggiore difficoltà? «Ricordo che a scuola ci sono stati molti momenti duri, perché pretendi tantissimo da te stessa. Altre grandi sfide per me sono arrivate da quando lavoro in compagnia: ogni coreografo è diverso, quindi è una continua ri-

cerca dentro se stessi. Non è sempre facile, è una crescita continua». Come consideri la situazione della danza in Italia rispetto a quella in Germania? «Purtroppo in Italia ci sono sempre più danzatori e sempre meno corpi di ballo. Si dovrebbe cercare di dare più spazio e investire di più in quest’arte. I teatri italiani sono numerosi e stupendi, ma non sono sostenuti economicamente nel modo adeguato dallo Stato. In Germania ogni città ha un teatro stabile con un corpo di ballo». Ti piacerebbe tornare in Italia? «Certamente e volentieri. In futuro magari anche stabilmente, sperando che la situazione per noi danzatori possa migliorare presto». Qual è il ruolo interpretato che ti ha regalato più emozioni? «Credo Giulietta in “Romeo & Julia” di Ralf Rossa. Per me è stato molto interessante provare a immedesimarmi in questo carattere. Penso che per questi tipi di ruoli le emozioni siano credibili sul palcoscenico solo se sono vere e reali».


Che consigli ti senti di dare ai giovani di oggi che sognano un futuro da ballerino? «Prima di tutto di non perdere mai di vista il proprio obiettivo. Poi di essere consapevoli che non è un ambiente facile ma che, con determinazione, perseveranza e duro lavoro, le soddisfazioni arrivano». Con tuo fratello Davide che rapporto hai? Cosa lo distingue, a tuo avviso, dagli altri danzatori? «Ho un rapporto fortissimo con lui. Abbiamo condiviso fin da piccoli la nostra passione. Per me è un grande esempio in tutto. Ha un forte senso del sacrificio e

una grande umiltà. A livello professionale adoro la sua presenza scenica, non solo è un danzatore con un altissimo livello tecnico e un'incredibile versatilità ma è anche un grande artista sul palcoscenico». La vostra famiglia vi ha sostenuti nel vostro percorso? «Sempre. Senza l’appoggio e i sacrifici dei nostri genitori non saremmo mai potuti diventare danzatori professionisti. Sono loro molto grata per questo». Com’è la tua giornata tipo? «La giornata inizia alle 10 con il training quotidiano. Successivamente proseguo

con le prove dalle 11.30 alle 18, con un’ora di pausa pranzo». Cosa ti piace fare al di fuori della danza? «Sono una ragazza normalissima, mi piace stare in compagnia e passare delle belle serate con gli amici. Nel tempo libero, mi piace disegnare modelli di body di danza. Credo che per noi danzatrici sia importante sentirci bene in quello che indossiamo, senza però dover rinunciare alla nostra femminilità. Mi piacerebbe molto in futuro creare una mia linea di abbigliamento per la danza». Mi confidi un sogno nel cassetto? «Mi ritengo già molto fortunata e privilegiata nel poter vivere ogni giorno della mia passione. Questo è sempre stato il mio sogno nel cassetto. Pensando al mio futuro non ho piani prestabiliti, anche perché credo sia molto difficile averne in questo ambiente. Mi piacerebbe molto che la mia professione mi portasse a viaggiare in molti posti del mondo e che un giorno mi riportasse a casa, in Italia».

Greta Dato nei panni del cigno bianco in "Schwanenseele" di Gundula Peuthert.

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DANZA E MARKETING

LA DANZA BALLA SU INSTAGRAM Su Instagram si comunica attraverso le immagini cercando di raggiungere il maggior numero di follower a cura di Sara Baraccani

L

a danza ha iniziato a ‘ballare’ su Instagram, il social network che permette agli utenti di scattare foto, applicare filtri e fare una condivisione in rete. L’applicazione, sviluppata da Kevin Systrom e Mike Krieger, è stata lanciata il 6 ottobre 2010, e nel 2012 – prevedendo il suo grande potenziale – è stata comprata per un miliardo di dollari da Facebook Inc. Sempre più diffuso in tutto il mondo (600 milioni di utenti), in Italia è usato da 14 milioni di utenti ogni mese e da 8 milioni di utenti al giorno, in particolare da giovani. Secondo alcune statistiche, infatti, il 90 per cento degli utenti avrebbe un’età inferiore ai 40 anni. Questo perché attraverso le immagini si comunica in maniera più diretta e immediata. Le nuove generazioni preferiscono condividere immagini, foto e video piuttosto che scrivere. Gli esempi di successo. Seguendo questa tendenza in costante aumento, i brand già da tempo hanno cominciato a puntare su questa piattaforma visuale, e non solo nell’ambito della moda, del design e del food dove va fortissimo. Instagram infatti si attesta come il secondo social network con più alto tasso di engagement, e questo si riflette anche nel rapporto brand-follower: secondo le statistiche su Instagram l’engagement con i brand è 10 volte più alto che su Facebook. L’arte della danza, fatta principalmente di movimento ed espressività, ben si presta a Instagram perché le immagini – sotto

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forma di foto o video – sono uno dei mezzi migliori per valorizzarla e fissarla nella memoria collettiva. Non si contano gli artisti di fama internazionale, le compagnie di danza, i grandi corpi di ballo, i teatri che ormai hanno aperto un proprio account Instagram che viene curato con grande attenzione e professionalità. Qualche esempio dei migliori, ossia dei più seguiti in termini di follower? Fra i danzatori, ci sono Misty Copeland con il nickname ‘mistyonpointe’ (1 milioni e 500 mila), Andreas Müller (1 milione), Roberto Bolle (556 mila), Marianela Nunez (155 mila), Sergei Polunin (143 mila), Daniil Simkin (103 mila), Natalia Osipova (105 mila), Polina Semionova (88,3 mila), Svetlana Zacharova (80,6 mila), Petra Conti (53,5 mila); tra i teatri, la Royal Opera House (289 mila), l’American Ballet Theatre (481 mila), il Teatro della Scala di Milano (116 mila); tra i corpi di ballo, il Ballet de l’Opéra de Paris (260 mila), l’Accademia del Bolshoi di Mosca (485 mila), l’English National Ballet (152 mila). Ma la lista sarebbe lunghissima ed è in continuo aggiornamento. Prendere spunto da questi artisti e grandi istituzioni, può essere di aiuto per gli aspiranti danzatori e per le scuole di danza che desiderano dare al proprio account una spinta in più in termini di professionalità e visibilità, guadagnando quindi più follower. Come usarlo al meglio. Su Instagram, social ‘fotografico’ per eccellenza, lo scopo è infatti quello di

comunicare attraverso le immagini e di raggiungere il maggior numero di follower. Che siate un ballerino o una scuola di danza, una volta aperto un profilo Instagram, vale la regola di qualsiasi social network: tenerlo aggiornato. È inutile avere una presenza social se poi nessuno ne cura i contenuti, sarebbe come avere una bellissima scuola di danza ma senza insegnanti. Come in tutti gli ambiti, è necessario adottare una strategia di marketing, ma soprattutto interagire con i propri follower, essere interessanti, postare immagini curate e se possibile creare una gallery con uno stile uniforme. La cosa migliore da fare, ancora prima di aprire un account Instagram, è conoscere il proprio pubblico: capire chi sono, che cosa amano vedere, che cosa suscita in loro emozioni. Come ogni brand, anche una scuola di danza ha ‘valori’ che la contraddistinguono e che devono riflettersi nella comunicazione visiva, attraverso i colori, i filtri, i soggetti, gli elementi che compongono gli scatti. Il consiglio è di adottare un profilo aziendale che consente di inserire un numero di telefono, un’email o altro recapito per essere raggiunti dai propri allievi, ma anche di abilitare la funzione Insight, ossia le statistiche. Sarà inoltre possibile creare promozioni per pubblicizzare i propri servizi/ eventi e collegare all’account Instagram una pagina Facebook aziendale. È bene poi usare per l’immagine del profilo il logo della scuola. La biografia su Instagram deve essere


cendo test continui, sfruttando quindi le Insight e osservando le reazioni del proprio pubblico.

idadanza

362 likes idadanza

#hashtag

redatta in modo da richiamare ai propri valori, ed essere emozionale nel modo più conciso possibile. Meglio identificare una palette di colori da utilizzare in ogni singolo scatto, ed eventualmente un font da usare nel caso di immagini con scritte. Negli ultimi tempi gli account più seguiti usano con moderazione i filtri di Instagram, ma cercano un proprio stile fotografico che li contraddistingue e che sia quindi subito identificato quando si scorre velocemente il feed. Alcune app che possiamo consigliarvi per la postproduzione delle vostre foto sono: Snapseed, VSCO Cam, Lightroom e Photoshop Express. Quali hashtag usare. Non è necessario riempire ogni post di hashtag, al massimo se ne possono usare 30, e occorre

#danza

fare attenzione alle penalizzazioni. Infatti, molti degli hashtag più utilizzati sono stati bannati: questo significa che, inserendo anche solo un hashtag tra quelli nella “lista nera” di Instagram, ai sarà penalizzati dal temutissimo ‘shadowban’, Loreminipsum come viene chiamato gergo. Questo comporta che la propria foto non sarà più visibile nelle ricerche, quindi il proprio account perderà risultati in termini di visibilità. Ovviamente la lista cambia regolarmente a seconda dei cambi di algoritmo di Instagram, quindi è sempre bene tenerla d’occhio facendo ricerche online. Il corretto uso degli hashtag prevede di sceglierli con cura, non utilizzare sempre gli stessi, farsi ispirare da un concorrente, o magari da un account che ha contenuti simili ai propri, o che piace particolarmente. Non dimenticare che i risultati arrivano solo fa-

Quanto e quando pubblicare. Il consiglio è di postare 2/3 foto al giorno, ma se non si ha la possibilità di realizzare così tanti contenuti - un impegno gravoso dovendo puntare sulla qualità – può andar bene anche una sola. L’importante è essere regolari. L’orario migliore? Secondo alcune statistiche, quelli di ‘relax’, quindi la mattina durante o subito dopo la colazione, nella pausa pranzo o alla sera dopo cena. Una delle ultime novità introdotte da Instagram, sono le Instagram Stories. Sulla falsariga di Snapchat, le Storie sono brevi video o composizioni di immagini che possono essere condivise con i propri follower ma che hanno una vita limitata. Dopo 24 ore infatti non sono più visibili, a meno che vengano inserite negli highlights, cioè nei contenuti in evidenza, che sono quelli che vengono mostrati subito dopo la biografia del proprio profilo Instagram. Questa nuova funzione è diventata molto utile per ogni account, e si presta a moltissime personalizzazioni. Quali contenuti pubblicare. Pensando a una scuola di danza, si potrebbe tenere sempre in evidenza una piccola visita guidata all’interno della scuola per mostrarne le aule o momenti di lezione e magari caricare una foto con gli orari della scuola e la suddivisione delle lezioni. Oppure si potrebbe fare un contenuto per presentare lo staff della scuola in cui ogni insegnante possa sfruttare il potenziale della stories per presentarsi con un piccolo momento di ballato. Oltre a consentire l’inserimento di foto e video, le Stories permettono anche di aggiungere disegni fatti a mano o scritte, GIF animate e presto anche la condivisione di tracce musicali prese dalle più famose app (come ad esempio Spotify). Da non trascurare anche la possibilità di creare Instagram Stories live, ossia di registrare dei video in diretta da condividere con i propri follower, che saranno visibili mentre si stanno registrando e per le successive 24 ore. Per le live purtroppo non c’è la possibilità di inserirle negli highlights, ma un buon sistema per usarle potrebbe essere ad esempio durante le lezioni a porte aperte di modo, che si crei un appuntamento in cui invitare il proprio pubblico a seguire la live, se non si potrà partecipare fisicamente. Oppure stabilendo un giorno alla settimana in cui farla e un orario specifico, dando quindi una rubrica con un appuntamento fisso ai propri follower.

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I N T E RV I STA D O P P I A

Alessio Rezza e Susanna Salvi

sogni e progetti di due primi ballerini La doppia nomina a primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma per il loro carisma e la loro capacità di essere artisti, interpretando con vigore e luminosità ogni ruolo di Roberta Bezzi Foto di Yasuko Kageyama

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Alessio Rezza e Susanna Salvi vivono per la danza e sono per così dire ‘colleghi’ all’interno del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato. Un giorno resterà per sempre ben impresso nella memoria di entrambi, il 6 gennaio 2018, quando sono stati nominati primi ballerini. «Due talenti – afferma il Sovrintendente Carlo Fuentes – che hanno sempre dimostrato, oggi ancor di più, il loro carisma e la loro capacità di essere artisti, interpretando con vigore e luminosità ogni ruolo che viene loro affidato. Il virtuosismo e la grande personalità li distingue e li caratterizza, rendendoli meritevoli di questo titolo». Susanna Salvi, nata a Rieti, si è diplomata alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma ed è entrata in compagnia nel 2008. Dopo aver fatto esperienza al Tulsa Ballet e alla compagnia del Maggio Musicale Fiorentino, nel 2013 è ritornata all’Opera di Roma. Alessio Rezza, nato a Modugno in provincia di Bari, si è diplomato alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2009 è entrato a far parte del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, mentre nell’anno successivo si è unito al corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.


Che emozioni avete provato quando siete stati entrambi nominati primi ballerini, al termine della recita de 'Lo Schiaccianoci' di Giuliano Peparini? Alessio «È stato davvero inaspettato, ci ho messo un po’ a capire quello che stava succedendo ed è stata una gioia immensa sentire intorno a me un affetto così grande». Susanna «Solamente quando ho sentito il mio nome, ho creduto a ciò che stava accadendo. Ho provato un numero indefinito di emozioni, una felicità immensa e pura e un grande senso di leggerezza: era tanto tempo che lavoravo sodo per arrivare a quel momento!».

Alessio e Susanna durante le prove di "Don Chisciotte" di Laurent Hilaire da Mikhail Baryshnikov

Come nasce la tua passione per la danza? Alessio «Probabilmente nel mio primo periodo alla scuola di ballo del Teatro alla Scala a 15 anni, quando ero alla totale scoperta della danza e tutta la mia vita le ruotava attorno. Più la scoprivo, più me ne innamoravo. Tuttora scopro e ho la fortuna di danzare vari stili e, dunque, la mia passione è in continua evoluzione». Susanna «Non so bene come spiegare qualcosa che non dipende veramente da me: credo che sia un dono innato». Il momento in cui hai capito che con la danza potevi fare sul 'serio', ossia avere un futuro professionale? Alessio «Quando mi stavo avvicinando al traguardo del diploma alla scuola del Teatro alla Scala e ho pensato che quel titolo mi avrebbe aiutato a trovare lavoro in un ente lirico. In quel momento iniziava a realizzarsi il mio grande sogno». Susanna «Sono stata molto incoraggiata fin da subito dalle mie prime insegnanti, Marella Vesseri e Laura Martorana, e in seguito dalla mia famiglia che mi ha aiutata instancabilmente. La vera scelta di continuare su questa strada però l’ho compiuta da 'grande', avevo 21 anni, quando dopo un periodo difficile ho ricominciato a danzare». Il maestro che non puoi dimenticare… Alessio «Leonid Nikonov. Il mio principale formatore alla scuola della Scala. E stato come un padre per tutti noi allievi e ce ne ricordiamo così tuttora. Sapiente, generoso, calmo. Il ‘Maestro’. Devo molto a lui». Susanna «Tanti: vorrei parlare di ognuno di loro… Ma se mi si chiede chi non potrei dimenticare, allora dico Ofelia Gonzalez. Già

prima ballerina del Ballet Nacional di Cuba, è stata la mia insegnante durante gli ultimi cinque anni della scuola di danza: ancora oggi, quando ci vediamo, ci abbracciamo forte e rimaniamo strette per minuti interi!». La danza per te è… Alessio «È l'arte che, attraverso il movimento creativo, suscita emozioni. La danza è amore, passione, bellezza, sfogo, adrenalina... Senza emozione la danza è solo movimento e non sarebbe più arte. La danza è un'arte immortale, la mia arte preferita». Susanna «Un privilegio: un’arte meravigliosa che permette di portare sulla scena la propria persona e che soprattutto fa emozionare la gente». Il ruolo che più ti ha emozionato danzare e il ruolo che invece vorresti danzare un giorno? Alessio «Frédéri ne “L'Arlésienne”. Un ruolo di grande intensità espressiva e potenza fisica in cui bisogna dare tutto se stesso e allo stesso tempo lasciarsi andare su quella meravigliosa musica. Un ruolo difficile in cui però è impossibile non lasciarsi trascinare dalla storia che si sta raccontando. Sogno di poter danzare presto Romeo, ne sono sempre stato affascinato perché è uno dei personaggi più completi e in grado di far vivere tante emozioni diverse». Susanna «Ogni ruolo è diverso e diverse sono le emozioni che si ge-


nerano. Poi, se si intende per emozione una paura tremenda, beh allora sicuramente “Il lago dei cigni”. Una sfida enorme, ma che meraviglia! Guardando al futuro, non vedo l'ora di interpretare Manon». Qual è il tuo stile? Come pensi di riuscire a 'catturare' il pubblico? Alessio «Cerco di essere sempre il più semplice possibile. Qualsiasi interpretazione renda mia voglio che sia chiara e leggibile. Cerco di immedesimarmi il più possibile e, più ci riesco, più mi emoziono. E se mi emoziono probabilmente susciterò qualcosa in chi guarda». Susanna «Non amo molto definirmi in uno stile: penso che esso sia qualcosa in continua evoluzione che non può e non deve essere chiuso da confini. D’altronde non esistono due balletti uguali e non possono di certo essere interpretati allo stesso modo. Quello

che solitamente colpisce di me è la mia forte personalità: sul palcoscenico non si può nascondere niente!». Manie e o piccole fissazioni prima di andare in scena? Alessio «Niente di particolare». Susanna «Non sono superstiziosa… Mi piacerebbe avere qualche ora di tranquillità e silenzio, ma solitamente non è possibile». Cosa ti ha dato la danza? Cosa invece ti ha tolto? Alessio «Mi ha tolto principalmente tempo prezioso da passare con la mia famiglia. Mi sono trasferito per la danza a soli 14 anni e non ho vissuto la mia adolescenza con i miei cari, così come loro non hanno potuto vivermi appieno. Ad oggi, però, l'impagabile fortuna che ho nel fare ciò che amo – ogni giorno e a questi livelli – lo devo a loro». Susanna «La danza mi consente di essere quella che sono oggi perché, attraverso quest’arte, ho po-

Alessio in "L'Arlésienne" di Roland Petit

Susanna in "Giselle" di Patricia Ruanne

tuto conoscermi nella mia profonda verità. Mi ha tolto davvero molto poco rispetto a ciò che mi ha dato. L'unica rinuncia sofferta è stata il non poter vivere la mia famiglia come una bambina e poi come una ragazza normale». Se guardi avanti, ai prossimi cinque anni, ti immagini… Alessio «Non saprei. È una domanda che non mi pongo più. La vita mi ha sempre riservato sorprese e un futuro inaspettato quindi la prendo come viene». Susanna «Sbaglio sempre quando mi proietto nel futuro, per cui mi limito a lavorare al massimo per superare sempre me stessa».

Il ballerino/a che apprezzi di più? Quello con cui vorresti un giorno danzare in coppia? Alessio «Mikhail Baryshnikov. Era il mio idolo da bambino e lo è ancora adesso. Non ho ancora visto nessuno danzare con la facilità con cui danzava lui. Un artista unico, un mito. Non c'è una ballerina in particolare con cui vorrei danzare un giorno. Qualsiasi ballerina che viva il momento e si lasci coinvolgere mentre danziamo va benissimo. E non serve cercare chissà dove». Susanna «Adoro Sylvie Guillem e Alessandra Ferri. Negli ultimi anni seguo molto Marianela Nuñez. Mi piace tantissimo danzare in coppia, non è importante con chi».


Alessio e Susanna durante "Pink Floyd Ballet" di Roland Petit

Tre consigli ai giovani che aspirano al professionismo nella danza? Alessio «Direi che se siete fortunati e avete grinta e pazienza e amate davvero la danza allora potete lavorare sodo per arrivare al professionismo. Quindi dico: lavorate sodo e fate il vostro massimo per essere al meglio di voi stessi anno dopo anno e siate pazienti, sarete soddisfatti di voi e magari arriverete al professionismo». Susanna «Prima di tutto ci deve essere una forte spinta interiore, poi ci vuole molto impegno e dedizione. E nessuna aspettativa». Cosa c'è oltre la danza, nella tua vita? Alessio «La musica in primis, quasi di ogni genere. Rock, blues e pop degli anni Sessanta e Ottanta soprattutto. Mi affascina la psicologia, mi piacciono il cinema e la cucina». Susanna «Per ora la danza è ancora al centro della mia vita. Al di là di questo, ho un fidanzato con cui passo parecchio tempo e tanti amici, oramai sparsi in giro per il mondo! Ho poi altre passioni alle quali mi dedico per rilassarmi nel tempo libero, mi piace tanto leggere, camminare, fare bricolage». Meglio la danza in Italia o in altri Paesi (in tal caso, dove?) e perché? Alessio «Dipende. Altri Paesi investono molto sul balletto mentre in Italia no. A me piace la danza in Italia e la preferisco perché credo che metta al primo posto l'emozione che si trasmette danzando. Per quanto la tecnica sia importante, penso però che da sola è solo tecnica e nient'altro. E poi l'italiano ha nel sangue un'artisticità inimitabile da

sempre, sarà forse quel calore mediterraneo che ci rende unici e che ci fa andare avanti. Se si guarda alle stelle italiane che hanno fatto la storia, sono state tutte di grandi capacità espressive e hanno fatto di questa dote un simbolo della danza italiana portandola in tutto il mondo». Susanna «Ho avuto a 19 anni un'esperienza fuori dall’Italia, negli Stati Uniti. Ho lavorato in un ambiente che funzionava bene, ma molto rigido. Non mi sento di dire che fuori sia meglio o viceversa, ma penso che fare l'esperienza di lasciare il proprio ambiente per cercare di inserirsi in un altro con tutte le difficoltà che comporta, compreso ad esempio dover imparare una nuova lingua, sia di per sé giusto. Gli artisti sono storicamente viaggiatori, hanno bisogno di stimoli e cambiamenti per evolvere il proprio genio, per aprire gli occhi sui propri limiti scontrandosi con realtà diverse. Però una cosa devo dirla: i teatri italiani sono i più belli!».

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NUOVE NORMATIVE

LA VALIDITÀ DEI DIPLOMI IDA

Anche le scuole e gli insegnanti di danza sono stati coinvolti dalle nuove normative CONI che è necessario seguire per poter insegnare all'interno delle associazioni. Con i diplomi IDA, in caso di verifica da parte degli organi competenti, si è sempre in regola LE CERTIFICAZIONI IDA SONO VALIDE A TUTTI GLI EFFETTI GRAZIE ALL'ACCORDO CON L'ASI. LA VALIDITÀ È GARANTITA DALLA DOPPIA FIRMA DEI PRESIDENTI E DAL TESSERINO TECNICO, REQUISITI FONDAMENTALI PER ESSERE IN REGOLA CON LE NUOVE NORMATIVE

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I diplomi dell'IDA, emessi anche nel passato, sono sempre validi. Si tratta di adeguarli (richiedendo copia aggiornata) alla normativa che nel corso degli anni è diventata più specifica. Da diverso tempo è stato stipulato un accordo nazionale fra IDA e ASI – Associazione Sportive Sociali Italiane (visibile sul sito dell’ASI nazionale sotto il profilo documenti). L’ASI è un ente di promozione sportiva legalmente riconosciuto dal CONI, i diplomi rilasciati da IDA sono EQUIPOLLENTI a quelli emessi direttamente dell’ente di promozione ASI, e quindi identici a quelli rilasciati da qualsiasi altro Ente di Promozione sportiva del CONI. Anche per il settore danza affinché i diplomi siano validi devono essere emessi o riconosciuti direttamente da una federazione del CONI (FSN) o da un ente di formazione sportiva riconosciuto dal Coni (EPS). Ribadiamo, come purtroppo accade, che non è quindi sufficiente che i diplomi siano emessi da associazioni e società sportive (ASD o SSD) che, seppur affiliate a questi enti, non abbiano con essi accordi

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di validità nazionale. Sono diversi i fattori che sottolineano la validità dei diplomi IDA/ASI, questi a partire dalla presenza della duplice firma sull’attestato: quella del presidente IDA e quella del presidente ASI. Altro punto importante che da un valore aggiunto è il rilascio del tesserino tecnico che identifichi le proprie qualifiche. Questo ne certifica sia il tesseramento per l’anno in corso (con relativa assicurazione professionale) e contemporaneamente il necessario corso periodico di aggiornamento. Nel caso di IDA sarà la associazione stessa a pagare il tesserino tecnico, che ha durata biennale, a tutti coloro che si affiliano come Soci Insegnanti IDA (tesserino tecnico e affiliazione devono, dunque, andare di pari passo). Come detto, anche i diplomi rilasciati da IDA negli anni scorsi rimangono perfettamente validi, quello che il tecnico deve fare, oltre ad associarsi a IDA per l’anno in corso, è richiedere l’eventuale aggiornamento del suo diploma con la dicitura “Danza Sportiva“ come previsto dalla normativa sulle discipline riconosciute CONI. Il nominativo entro massimo 10-15 giorni lavorativi apparirà on-line all’interno dell’Albo tecnico ASI/ CONI oltre che nell’Albo Insegnanti IDA. il tesserato riceverà una e-mail in automatico in cui si attesta l’avvenuto tesseramento. Ogni passaggio è fatto dunque nella massima trasparenza e chiarezza. Anche il tesserino tecnico riporterà l’identificazione della qualifica di “Danza sportiva”, definizione che rientra nell’elenco delle attività previste dal Coni e quindi eseguibili all’interno delle ASD. Come già detto, nei due anni di validità del tesserino tecnico, è necessario partecipare a corsi, stage o seminari di aggiornamento, perché – in base alla legge 4/2013 sulle professioni non organizzate – è previsto che i tecnici debbano effettuare aggiornamenti periodici. In caso di accertamento degli organi competenti, questi due punti – doppia firma e tesserino tecnico – risultano fondamentali ai fini della regolarità dei diplomi. Da annotare, infine, che ASI ha aderito al protocollo SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi) e anche tale sistema prevede l’obbligo dell’aggiornamento periodico. Ogni diploma IDA è munito di un codice identificativo progressivo. Esiste dunque la massima certezza circa la validità dei diplomi IDA, ribadita dalle circolari ASI/CONI visibili sul sito IDA e richiedibili in segreteria.


DANCE ACADEMY

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PROGRAMMAZIONE 2018 ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO

ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

RILASCIO TESSERINO TECNICO PER INSEGNANTI

I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno e aderente al sistema SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). Corsi, seminari e stage IDA sono validi come aggiornamento tecnico ai fini del riconoscimento del diploma di insegnante e del Tesserino Tecnico ASI (un aggiornamento tecnico è obbligatorio almeno ogni due anni) Segreteria didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l. Via Paolo Costa 2, Ravenna tel 0544.34124 - danza@idadance.com Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461/2014. Ente Accreditato alla Formazione Azienda Certificata ISO 9001-2008 EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO DI

PROPEDEUTICA della danza DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Propedeutica della Danza riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante. RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 7, 8 e 9 settembre 2018 INSEGNANTE ROBERTA BROGLIA Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York.

Il bambino è creta, plasmabile e delicato, se non viene trattato con cura si rischia di rovinarlo per sempre. Lavorare con i bambini richiede grande professionalitа, competenza e coscienza, solo attraverso lo studio approfondito si può arricchire il bagaglio culturale necessario. Il corso di propedeutica ha come scopo la conoscenza dei principi fondamentali di didattica, pedagogia e anatomia oltre che tecnica. Attraverso un lavoro teorico/pratico si fa un viaggio nel mondo dei bambini dai 3 ai 10 anni, dai “primi passi” alla base tecnica.

MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www.idadance.com

PROGRAMMA Principi di didattica e pedagogia; progressione pedagogica; esempi di lezione per bambini con progressione in base alle tappe; anatomia dello sviluppo; mappatura musicale in base alle esigenze didattiche; giochi didattici; lavoro a terra di tecnica, trofismo, postura e allungamento; tecnica al centro e in diagonale con progressione di difficoltà; lavoro sulla dinamica; composizione coreografica; workshop di lavoro in base all'età; lavoro sull'organizzazione del saggio. Al termine dei 3 giorni ci sarа il test attitudinale finale che certifica l'acquisizione dei contenuti del corso e che vale come test parziale per il corso completo di Insegnante di Modern. Propedeutica della danza rientra nel Corso di Insegnante di Modern. Partecipando a questo modulo si ottiene accredito per saltare i weekend corrispondenti all'interno del percorso di Insegnante di Modern. QUOTA 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. RISPARMIA IL 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell'inizio del corso.

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DATE, ORARI E DOCENTI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E ISCRIZIONI SU WWW.IDADANCE.COM


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CORSO DI

ACROBIMBO® DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Acrobimbo® riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante. CESENA | ACCADEMIA 49 A.C.S.D., Via Don G. Minzoni 390 Dal 19 al 22 luglio 2018 INSEGNANTE SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni.

PROGRAMMA I parte: Acrobimbo dalla verticale all'altalena (acrobimbo e body flying) Grazie alla tecnica acrobatica, all'eleganza della danza e all'ausilio del Body Flying si potrà sperimentare la libertà di movimento nello spazio a 360°. Mobilità, propriocezione, coordinamento e allenamento permettono di lavorare sull'allungamento della colonna dei bambini e sulla forza di gravità. Il corso propone ai partecipanti schede tecniche per lo studio della verticale e di alcune prese basi acrobatiche a coppie da riproporre in fase di allenamento e studio. II parte: Acrobimbo dalla coppia al cerchio (acrobimbo e cerchio aereo) Grazie all'acquisizione di principali esercizi acrobatici il corso propone di sviluppare la coordinazione, la mobilità e la fiducia in un lavoro acrobatico a coppie. Attraverso lo studio anatomico della colonna nella sua forma aspirale, al fianco della tecnica della danza, del virtuosismo dell'acrobatica e del cerchio aereo si scopre la bellezza del corpo in sospensione. Con l'ausilio del cerchio aereo e del compagno si analizza il processo di body work a terra e in volo. Il corso propone ai partecipanti un secondo step sull'analisi della verticale e schede di allenamento per lo sviluppo di sequenze coreografiche acrobatiche singole e a coppie. L'ultimo giorno gli allievi sosterranno la prova d'esame. Il Corso rientra nel Corso di Formazione per Insegnanti di danza per bambini. QUOTA 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L'iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20.

SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato la prima edizione del corso di Acrobimbo. RISPARMIA il 10%. Come? Iscrivendoti almeno 30 giorni prima dell'inizio del corso.

MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www. idadance.com

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La frequenza di almeno due tra i Seminari e il corso proposte in queste pagine è valevole come AGGIORNAMENTO TECNICO ai fini del riconoscimento del Diploma di Insegnante in ottemperanza alle Normative CONI, e del rilascio delTesserino Tecnico ASI.

SEMINARIO DI FORMAZIONE

YOGA PER LA DANZA TITOLO RILASCIATO: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. PROGRAMMA Uno studio pratico applicabile a tutte le discipline adatte a lezioni per adulti e bambini. Scoprire come è più facile fluire nel movimento danzato dopo la pratica yoga

RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 13 luglio 2018 ore 10.00-14.00 INSEGNANTE RITA VALBONESI: Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga education.

QUOTA € 80 Sconto del 20% per l'iscrizione a due o più seminari di formazione. RIDUZIONI SOCI IDA Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA: 20%. Valide per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

SEMINARIO DI FORMAZIONE

CONTACT IMPROVISATION AL MASCHILE TITOLO RILASCIATO: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. RAVENNA

PROGRAMMA

Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

15 luglio 2018 ore 15.45-17.45

INSEGNANTI

ALESSIO BARBAROSSA e VALENTINO PORCU: Danzatori freelance, direttori artistici della “Compagnia Barbarossa Danza”, insegnanti di danza contemporanea presso varie accade-

mie.

Attraverso una serie di esercizi esploreremo come due persone possano stare in contatto e muoversi insieme. Impareremo a sfruttare lo scambio del peso per giocare sull’equilibrio e sull’abbandono, creando un dialogo fisico e istintivo. Ricercheremo una danza ricca di segnali cinestetici, dinamici e sinuosi così da lasciare andare gli eccessi muscolari, trasformandoli in energia positiva. In conclusione si lavorerà su una frase in contatto per allenare le informazioni apprese.

QUOTA € 80

Sconto del 20% per l'iscrizione a due o più seminari di formazione.

RIDUZIONI SOCI IDA

Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA: 20%. Valide per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

SEMINARIO DI FORMAZIONE

CONTACT IMPROVISATION AL FEMMINILE TITOLO RILASCIATO: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 16 luglio 2018 ore 15.45-17.45

PROGRAMMA Approfondimento sui ruoli di base e flayer gestiti da due corpi femminili. Analizzeremo e utilizzeremo il corpo della base come rampe di atterraggio e di propulsioni al volo.

INSEGNANTI CARLA RIZZU: Coreografa, freelance performer, vincitrice di numerosi concorsi coreograficinazionali ed internazionali. Direttrice artistica della Compagnia Nervitesi. | SERENA FOSSANOVA

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QUOTA € 80 Sconto del 20% per l'iscrizione a due o più seminari di formazione. RIDUZIONI SOCI IDA Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA: 20%. Valide per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

DATE, ORARI E DOCENTI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E ISCRIZIONI SU WWW.IDADANCE.COM


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

La frequenza di almeno due tra i Seminari e il corso proposte in queste pagine è valevole come AGGIORNAMENTO TECNICO ai fini del riconoscimento del Diploma di Insegnante in ottemperanza alle Normative CONI, e del rilascio delTesserino Tecnico ASI.

SEMINARIO DI FORMAZIONE

COMPOSIZIONE COREOGRAFICA TITOLO RILASCIATO: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 17 luglio 2018 ore 10.00-13.00 INSEGNANTE KRISTIAN CELLINI Danzatore e coreografo per numerosi artisti italiani, tra cui Vasco Rossi, Renato Zero e Andrea Bocelli, ha creato una coreografia inedita per l’étoile Giuseppe Picone.

PROGRAMMA Un percorso che si focalizza principalmente sulle prime fasi della creazione coreografica dove è importante sperimentare e trovare la creatività intesa come tratto stilistico riconoscibile del proprio pensiero coreografico. Attraverso un’attività di laboratorio pratico-teorico, che ripercorre i diversi generi coreografici, i partecipanti potranno trovare stimoli e ispirazioni per sviluppare un proprio stile coreografico.

QUOTA € 80 Sconto del 20% per l'iscrizione a due o più seminari di formazione. RIDUZIONI SOCI IDA Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA: 20%. Valide per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

SEMINARIO DI FORMAZIONE

RICERCA DI MOVIMENTO TITOLO RILASCIATO: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 17 luglio 2018 ore 14.00-17.00 INSEGNANTE PAOLA PONTI

PROGRAMMA Come e perché è importante affrontare e strutturare un percorso di ricerca di movimento per allievi dai 6 anni in su. Strumenti, obiettivi e progettazione di esperienze e percorsi di ricerca a supporto di un programma didattico completo, non solo tecnico ma anche artistico.

QUOTA € 80 Sconto del 20% per l'iscrizione a due o più seminari di formazione. RIDUZIONI SOCI IDA Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA: 20%. Valide per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

CORSO

MOBILITà ARTICOLARE E FLESSIBILITà MUSCOLARE TITOLO RILASCIATO: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 18 luglio 2018 ore 10.00-15.00 INSEGNANTI ANDREA NEYROZ Insegnante, ginnasta e interprete del noto musical Notre-Dame de Paris

PROGRAMMA Il corso, attraverso la messa in pratica e lo studio di esercizi di mobilità derivanti anche dalla ginnastica artistica, consentirà a chiunque di migliorare la propria flessibilità e di diventare esperti di questa disciplina sfruttando le tecniche più avanzate di allungamento muscolare e di mobilità articolare. Verranno, inoltre, analizzati e messi in pratica esercizi utili a migliorare la postura, gli atteggiamenti corporei e la coordinazione.

QUOTA € 110 Sconto del 20% per l'iscrizione a due o più seminari di formazione. RIDUZIONI SOCI IDA Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA: 20%. Valide per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

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RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 CARLA RIZZU Coreografa, freelance performer, vincitrice di nu-

LEZIONI DI DANZA Dal 13 al 16 luglio 2018 KLEDI KADIU

Danzatore televisivo di grande fama, ha ballato nei più grandi palcoscenici italiani, insegnante e coreografo modern MODERN Il noto ballerino Kledi ci porta le sue coinvolgenti coreografie di modern

merosi concorsi coreograficinazionali ed internazionali. Direttrice artistica della Compagnia Nervitesi. CONTEMPORANEO INTERMEDIO AVANZATO: Speed spiral: 90 minuti di lavoro centrato sulla ricerca della velocità prodotta dalla dinamica in spirale. CONTEMPORANEO PRINCIPIANTI –INTERMEDIO: Esploreremo il movimento del corpo su i tre livelli con l’obiettivo di costruire una frase danzata.

ALESSIO BARBAROSSA Danzatore freelance,

ROBERTA FONTANA Insegnante di modern di fama interna-

direttore artistico della “Compagnia Barbarossa Danza”, insegnante di danza contemporanea presso Dancer At Work di Eugenio Buratti, Opus Ballet di R. Brocanello e D. Tinazzi, Balletto di Toscana di Cristina Bozzolini. RELEASE / FLOORWORK I processi percettivi e motori: ciò che il corpo umano fa per natura. Un movimento diventa funzionale quando ha come base il gesto naturale della vita quotidiana compiuto grazie alla sinergia di più parti del corpo. Così il corpo è/ può essere percepito e concepito come un tutt’uno bello armonico, forte, integrato e non frammentato. In conclusione si lavorerà su una frase danzata per allenare le informazioni apprese.

VIRGILIO PITZALIS

VALENTINO PORCU

zionale. L’interpretazione musicale definisce il suo stile che esalta la dinamica,la tecnica e l’espressione. MODERN La classe inizia con un warm up di allungamento e tecnica che prepara lo stile che si affronta in coreografia. Contrazioni, release, fuori asse, e controllo del baricentro. La dinamica, la musicalità e l’espressione delinea la base dello stile Fontana Danzatore e coreografo formatosi tra gli USA e l’Italia, insegnante di lunga esperienza MODERN La lezione inizia con una preparazione tecnica che dà la possibilità di migliorare e superare i propri limiti. Si dà importanza a ogni singola sezione, dal pre-riscaldamento ai Plié, allo studio dell’adagio. E tante combinazioni coreografiche. Una lezione completa e molto formativa, dedicata a professionisti e maestri nel livello avanzato e a giovani nonché ai maestri nel livello intermedio.

KRISTIAN CELLINI

Danzatore e coreografo per numerosi artisti italiani, tra cui Vasco Rossi, Renato Zero e Andrea Bocelli, ha creato una coreografia inedita per l’étoile Giuseppe Picone MODERN Lezioni su due livelli (intermedio e avanzato), con una progressione nei tre giorni, strutturate così:riscaldamento tecnico da 45 minuti sulle gambe e poi esecuzione di una coreografia in musica molto dinamica e fluida.

LORETA ALEXANDRESCU Danzatrice e insegnante all’Acca-

Danzatore freelance, • direttore artistico della “Compagnia Barbarossa Danza”, insegnante di danza contemporanea presso Dancer At Work di Eugenio Buratti, Accademia Danza Hidron di Lara Favi, Movimento Arte Danza di Federica Nicoli. RELEASE / FLOORWORK Trasformare gli eccessi di tensione in movimenti agili e liberi. Si esplorerà il rapporto tra il peso corporeo e la forza di gravità, la relazione con lo spazio, il ritmo e l’altro; tutti elementi indispensabili per allenare le connessioni, il flusso del nostro movimento e per aumentare la consapevolezza della danza individuale e in contatto. In conclusione si lavorerà su una frase danzata per allenare le informazioni apprese.

hip hop

17 e 18 luglio 2018

demia Teatro alla Scala

JAY ASOLO

si propongono di approfondire la metodologia della danza classica accademica attraverso esercizi mirati a sviluppare la forza, la velocità, la coordinazione , la musicalità, la presa di coscienza del corpo e della sua capacità espressiva.

B BOY SALO Ballerino di Breaking, interprete del noto musical No-

DANZA CLASSICA Le lezioni di classico

MASSIMILIANO SCARDACCHI

Insegnante diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano DANZA CLASSICA Dai principi del balletto classico alla scena, il valore della lezione in funzione del lavoro teatrale.

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EXPRESSION DANCE MAGAZINE

Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante presso la Asolo Dance Collection ADC HIP HOP i diversi stili del RawHiphop, Krump e New Jack Swing

tre-Dame de Paris

BREAKING WORKOUT

Workout e breaking, un nuovo metodo, esercizi fisici che, uniti ai movimenti del Breaking, portano ad un controllo maggiore del proprio corpo, potenziando e allenando tecnica e fisico. Nelle sue lezioni inserisce passaggi e consigli utili per aiutare gli allievi a sviluppare il proprio stile di ballo, creando nuovi passaggi e nuovi movimenti.


RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

UNDER 12 17 e 18 luglio 2018

MASSIMILIANO SCARDACCHI

Insegnante diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola del Teatro alla Scala di Milano

CLASSICO

MATTEO ADDINO Ballerino e coreografo, ha

lavorato per la tv, videoclip, spot e spettacoli teatrali di successo.

MODERN JAZZ B BOY SALO

Ballerino di Breaking, interprete del noto musical Notre-Dame de Paris

LA PROPEDEUTICA AL BREAKING

La lezione verterà su richiami e note del noto musical Notre-Dome de Paris

SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qua-

lificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. ANDREA NEYROZ Insegnante, ginnasta e interprete del noto musical Notre-Dame de Paris PRE ACRO Come impostare la preparazione dell’acro. Lavoro slla coordinazione e l’agilità per la danza

FORMAZIONE per insegnanti Venerdì 13 10,00 - 14,00 SALA 3 (1° piano) € 80

Seminario YOGA PER LA DANZA: CONOSCERE, SCOPRIRE E CONTROLLARE IL CORPO IN MOVIMENTO RITA VALBONESI

Domenica 15 15,45 - 17,45 SALA 3 (1° piano) € 80

Seminario CONTACT IMPROVISATION AL MASCHILE ALESSIO BARBAROSSA E VALENTINO PORCU

Lunedì 16 15,45 - 17,45 SALA 3 (1° piano) € 80

Seminario CONTACT IMPROVISATION AL FEMMINILE CARLA RIZZU E SERENA FOSSANOVA

Martedì 17 10,00 - 13,00 SALA 1 (1° piano) € 80

Seminario COMPOSIZIONE COREOGRAFICA KRISTIAN CELLINI

Martedì 17 14,00 - 17,00 SALA 1 (1° piano) € 80 Mercoledì 18 10,00 - 15,00 SALA 1 (1° piano) € 110

Seminario RICERCA DI MOVIMENTO PAOLA PONTI

Corso MOBILITÀ ARTICOLARE E FLESSIBILITÀ MUSCOLARE ANDREA NEYROZ

Vedi i programmi dettagliati a pag. 30.

SCONTI: 20%

di sconto per chi si iscrive ad almeno due tra i seminari o il corso. 30% di sconto sulla quota del seminario/corso per chi si iscrive alle lezioni con formula OPEN.

NOVITÀ PER GLI INSEGNANTI La frequenza del pacchetto Open o di almeno due Seminari di Formazione o delle due giornate di Hip Hop È VALEVOLE COME AGGIORNAMENTO TECNICO ai fini del riconoscimento del Diploma di Insegnante in ottemperanza alle Normative CONI,e del rilascio del Tesserino Tecnico ASI. Maggiori informazioni su www.idadance.com

PROMOZIONI: Per gruppi scuole di danza: ogni 5 iscrizioni OPEN la 6a è in omaggio.

È necessario inviare le 6 cedole d’iscrizione e copia del versamento in un’unica spedizione. La promozione non si applica sui pacchetti lezione, sui Seminari e sugli Under 12. La promozione non è cumulabile.

RIDUZIONI SOCI IDA: Praticanti: 10%; Insegnanti: 20%; Titolari scuole affiliate IDA:

20%. Valide per gli affiliati in regola con il tesseramento per l’anno in corso. Si applicano sull’iscrizione alle lezioni e ai Seminari. La promozione non è cumulabile. Per scuole affiliate IDA: Gli allievi delle scuole in regola con l’affiliazione dell’anno in corso possono usufruire di una riduzione del 20% sulle quote indicate. La promozione non si applica sull’iscrizione ai Seminari. La promozione non è cumulabile.

I programmi possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti sono disponibili su www.idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

PILATES MATWORK®

FUSIONE DI TECNICHE ED ESERCIZI, TRADIZIONALI E INNOVATIVI, DEL METODO PILATES

DIPLOMA RILASCIATO: Diploma FIF-EFA di INSEGNANTE DI PILATES MATWORK riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi). MILANO

dal 27 giugno al 1 luglio 2018

RAVENNA

dal 4 all'8 luglio 2018

ROMA

dall'11 al 15 luglio 2018

RAVENNA

dal 18 al 22 agosto 2018

LIVORNO

dal 5 al 9 settembre 2018

DOCENTI RESPONSABILI DEL CORSO E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi, S. Giuliani.

PROGRAMMA IN SINTESI • Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates • Esercizi pre-pilates codificati • Esercizi base • Laboratori di gruppo • Masterclass QUOTA D’ISCRIZIONE 495€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 270€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 270€ da versarsi entro 15 gg. prima del 2º weekend di studio. Sconto 20% 396€ riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario.

corsi di PILATES

REQUISITI Si consiglia di aver praticato Pilates. ESAME Test scritto e prova pratica. In caso di mancato superamento dell'esame sarà possibile accedere ugualmente al corso Advanced sostenendo un esame globale pe rla qualifica di Pilates Matwork e Pilates Advanced Training. NOTE Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, il supporto e-learning, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il giovedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

PILATES MATWORK + PILATES ADVANCED TRAINING €750 in un unica soluzione anziché €955

Pilates advanced training

QUOTA SPECIALE

Reformer

MASTER di specializzazione

Didattica degli esercizi intermedi e avanzati del matwork integrata all’analisi posturale Tecnica e didattica per l’utilizzo dell’attrezzo più emblematico del pilates

Cadillac

Tecnica e didattica d’utilizzo di uno degli attrezzi più significativi del pilates

Wunda chair

Tecnica e didattica di utilizzo dell’attrezzo più geniale del pilates

Pilates barre

PILATES PROPS I piccoli attrezzi del pilates PILATES IN GRAVIDANZA E TERZA ETÀ Le tecniche di pilates applicate in gravidanza e terza età

I programmi completi, le sedi e le date dei corsi e dei master di specializzazione di pilates sono disponibili su www.idadance.com

Il pilates incontra la danza

spine corrector

NOVITà

Pilates AEREO

NOVITà

Una nuova visione degli attrezzi del pilates

Il pilates in sospensione con l'utilizzo dell'amaca

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DATE, ORARI E DOCENTI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E ISCRIZIONI SU WWW.IDADANCE.COM


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garuda® BARRE 1

DIPLOMA RILASCIATO: Diploma Garuda® Barre 1 rilasciato da Garuda Studio di Londra e diploma riconosciuto ASI/CONI RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 dal 3 al 7 settembre 2018 INSEGNANTE JAMES D'SILVA Il corso Garuda® Barre 1 si basa sul repertorio originale del Barre Foundation aggiungendo livelli di complessità e varietà più profondi al fine di completare la formazione Garuda alla sbarra. QUOTA D’ISCRIZIONE 1190 euro in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 4 rate da 305 euro ciascuna (1° rata da versare entro il 31/05/18, 2° rata entro il 30/06/18, 3° rata entro il 31/07/18, 4°rata entro il 31/08/18), dopo tali date le quote saranno maggiorate di euro 20. La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Per accedere al corso è necessario avere completato prima il GARUDA® BARRE FOUNDATION o GARUDA® BARRE, ed essere in possesso del diploma. DURATA DEL CORSo 26,5 ore. NOTE Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa è in lingua italiana. Le lezioni sono in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea.

garuda® FOUNDATION BARRE

CORSO PROPEDEUTICO PER ACCEDERE AL GARUDA® BARRE 1

DIPLOMA RILASCIATO: Diploma Garuda® Foundation Barre rilasciato da Garuda Studio di Londra e diploma riconosciuto ASI/CONI FERRARA dal 29 giugno al 2 luglio 2018 INSEGNANTE L. TREVISANI Questo allenamento contemporaneo alla sbarra incorpora la fisicità e la grazia della danza. Il ritmo ed il flusso sono di primaria importanza, adagio ed allegro sono due aspetti della qualità del movimento costantemente presenti e che si alternano in maniera intelligente. Ogni momento diventa una celebrazione del movimento: da questo punto di vista l’allenamento Garuda® Barre eccelle e non ha eguali. QUOTA D’ISCRIZIONE 990 euro in un’unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di inizio del corso, oppure 2 rate da 510 euro ciascuna (1ª rata da versarsi entro il 31/05/18, 2ª rata entro il 15/06/18). La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Essere in possesso di una qualifica di istruttore nei settori fitness, olistico o danza. DURATA DEL CORSO 24 ore. NOTE Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Il corso è a numero chiuso. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa in forma cartacea. DATE, ORARI E DOCENTI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E ISCRIZIONI SU WWW.IDADANCE.COM

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I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO PER LA QUALIFICA DI

INSEGNANTE DI

YOGA PER BAMBINI DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Yoga per bambini riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene frequentando tutti e tre gli appuntamenti e previa affiliazione come socio insegnante.

È possibile frequentare anche i singoli appuntamenti. A ciascuno dei tre appuntamenti sarà rilasciato un Attestato di Partecipazione.

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 INSEGNANTE RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l'IDA come docente. Un nuovo strumento di lavoro utile all’insegnamento dello Yoga: il corso, suddiviso in tre appuntamenti, è rivolto agli insegnanti di yoga e a tutti gli insegnanti che vogliano integrare la loro conoscenza e che desiderano lavorare con gruppi di bambini e genitori con i bambini. PROGRAMMA Dal 7 al 10 luglio 2018 Primo appuntamento: II sole e i suoi pianeti Didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni. La proposta vuole rappresentare uno strumento volto a stabilire un legame e un dialogo fra genitori e bambini. II sole e i suoi pianeti rappresentano delle stazioni, ogni lezione andrà a lavorare su un pianeta. Si descriverà ogni pianeta e si proporranno asana che possano rappresentare quel pianeta. Le sequenze e gli esercizi saranno da soli o in coppia. In base al pianeta si giocherà con il respiro e con la voce. Esercizi respiratori supplementari. Esercizi di concentrazione. Verranno proposti anche dei giochi attraverso immagini o esperienze sensoriali per allenare la concentrazione di genitori e figli. Rilassamento finale fatto a coppie con massaggio alle mani o ai piedi. 6 e 7 ottobre 2018 Secondo appuntamento: Educare all'autostima Contesto teorico e pratico: differenziare l'autostima dal concetto di Sé; laboratori per educare il genitore alla propria autostima attraverso giochi che costruiscono l'autostima del bambino; gli ambiti fondamentali dell'autostima: 1) sociale, 2) scolastico, 3) familiare, 4) corporeo; relazione tra autostima è auto-efficacia; come promuovere l'autostima nei propri figli Proposte pratiche utilizzando yoga e giochi ala scoperta: della fiducia di base, della fiducia nella propria persona, della fiducia relazionale, della fiducia nelle proprie competenze. Laboratori: che costume scegli di indossare per proteggerti, il labirinto magico, la tombola della fiducia, viaggio nello spazio 10 e 11 novembre 2018 Terzo appuntamento: Osserviamo, disegniamo, modelliamo le posture di genitori e bimbi e scopriamo nuovi orizzonti. Fisiologia della postura; analisi del movimento che conduce verso la forma; il lavoro muscolare nel mantenimento dell'equilibrio; I sistemi della postura: Il recettore oculare, Apparato vestibolare, Il sistema somato sensoriale, I Piedi, Diaframmi Laboratori: il gioco dello specchio, il collezionista di catene, la forma nterna e la forma esterna, nuovi orizzonti

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DANCE ACADEMY

QUOTE Primo appuntamento: 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Secondo e terzo appuntamento: 230 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Speciale Pacchetto Percorso Completo: 690 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. QUOTA PER INSEGNANTI/SCUOLE AFFILIATE/ LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE (riservata a socio insegnante IDA già in possesso di qualifica insegnante, ai titolari dei centri associati IDA regolarmente tesserati per l'anno in corso e ai laureati in scienze motorie, affiliati all'IDA come soci insegnanti per l'anno in corso): € 552 entro 15 gg. prima della data d'inizio del corso, dopo tale data la quota verrà maggiorata di € 20 MODALITÀ D'ISCRIZIONE Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all'IDA per l'anno in corso come socio praticante (€40). L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento . Modalità d'iscrizione, cedola e regolamento sono disponibili su www.idadance.com

DATE, ORARI E DOCENTI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E ISCRIZIONI SU WWW.IDADANCE.COM


I CORSI IDA SONO RICONOSCIUTI DA ASI ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO E ADERENTE AL SISTEMA DI QUALIFICA SNaQ

CORSO DI

INSEGNANTE DI YOGA (300 ORE) DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante.

Corso riconosciuto dal M.I.U.R. Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Direzione Generale per il personale scolastico, in base alla Direttiva 90/2003 PROGRAMMA IN SINTESI Cultura e filosofia indiana; Nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia; Posturologia e propriocettività; Asana: un aspetto dello yoga; Pranayama; Il rilassamento (tecniche e metodologia); Fisiologia sottile; Alimentazione; Avvio alla Didattica; Normative e aspetti legali. Nel secondo anno verranno sviluppati gli argomenti relativi a: Cultura e filosofia; Asana; Normative e aspetti legali; Didattica; Psicologia e comunicazione; Mudra; Pranayama; Fisiologia sottile; Raja-yoga: tecniche di meditazione REQUISITI RICHIESTI Per poter accedere al corso è necessario, prima dell'iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae.

RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

1° ANNO: 13/14 ottobre 2018, 10/11 novembre 2018, 1/2 dicembre 2018, 12/13 gennaio 2019, 2/3 febbraio 2019, 2/3 marzo 2019, 30/31 marzo 2019, 27/28 aprile 2019, 25/26 maggio 2019, 8/9 giugno 2019

COORDINATRICE DEL CORSO: RITA BABINI (insegnante di yoga da oltre 25 anni). DOCENTI: Rita Babini, Paolo Taroni, Rita Valbonesi, Marco Neri, Roberta Mariotti, Cristina Morelli, Alexander Bertuccioli, Donato De Bartolomeo

STRUTTURA DEL CORSO Si articola in due anni e prevede ogni anno 10 week-end di studio a cadenza mensile. Il corso è a numero chiuso. Si consiglia di aver praticato yoga. TEST ED ESAME Al termine del corso del 1º anno si terrà un test a risposta chiusa e prova pratica. Per accedere al test è necessario aver frequentato almeno l’80% delle lezioni. Le giornate perse non saranno rimborsate e i contenuti costituiranno ugualmente materia d’esame. Al termine del 2º anno è previsto un esame con “tesi di fine corso”. Supporti allo studio Dispensa.

YOGA DYNAMIC SCHOOL

QUOTA D’ISCRIZIONE ANNUALE 1450€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, o due rate da 800€ ciascuna, oppure quattro rate da 400€ ciascuna. Sconto 20% riservato a: Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/ insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

LO YOGA PER IL FITNESS OLISTICO DIPLOMA RILASCIATO: Insegnante di Dynamic Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, dal Ministero dell'Interno e aderente al sistema di qualifica SNaQ. Si ottiene previo superamento di esame scritto e pratico. RAVENNA | Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 Dal 25 al 31 agosto 2018

INSEGNANTI: RITA BABINI e DONATO DE BARTOLOMEO Il percorso Dynamic Yoga school è il frutto della collaborazione tra Donato De Bartolomeo e Rita Babini, entrambi docenti della scuola di Hatha Yoga fif/SIO. Il corso ha l'obbiettivo di promuovere la pratica dello Yoga nella sua versione più attuale. La pratica del Dynamic Yoga è ideale non solo per chi già insegna Yoga, ma anche per chi si affaccia per la prima volta a questa magica disciplina. Il lavoro dinamico ha il vantaggio di preparare progressivamente in corpo rendendolo flessibile ed elastico oltre che a migliorare le capacità cardiovascolari.

PROGRAMMA IN SINTESI: Obiettivi del corso e introduzione alla pratica Yoga; masterclass in stazione eretta (principianti e intermedi); didattica e insegnamento di una lezione Dynamic Yoga; masterclass: costruire gli addominali in chiave Yoga secondo il metodo Dynamic Yoga; l'importanza dei muscoli del pavimento pelvico (mula bandha); masterclass: le posizioni capovolte (benefici e controindicazioni); pranayama: Ujjayi pranayama, il respiro vittorioso; masterclass: fluire attraverso le posture di apertura e chiusura; costruire una lezione di Dynamic Yoga. esame: Prova Pratica SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa.

QUOTA D’ISCRIZIONE 695€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Oppure 370€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 370€ da versarsi sul posto il primo giorno di lezione. Sconto 20% riservato a: Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

DATE, ORARI E DOCENTI POSSONO SUBIRE VARIAZIONI. TUTTI GLI AGGIORNAMENTI E ISCRIZIONI SU WWW.IDADANCE.COM

DANCE ACADEMY

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TRASFORMA LA TUA SCUOLA IN UN

CENTRO PROFESSIONALE

INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION PROGETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE ESAMI DI LIVELLO DIRETTAMENTE NELLE SEDI CON RILASCIO DI ATTESTATO

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO / CLASSICO / HIP HOP

Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop. Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza.

Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola. • Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formativo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.

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LIVELLI Il programma didattico prevede differenti livelli in base alla disciplina prescelta:

CLASSICO Avviamento alla danza classica (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7 anni) Propedeutica 3 (8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11 anni) Base 3 (12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15 anni) Intermedio 3 (16 anni) Avanzato 1 (17 anni) Avanzato 2 (dai 17 in poi)

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

HIP HOP La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Principiante (9-10 anni) Principiante - Intermedio (11-14 anni) Intermedio – Avanzato (15-18 anni)

NOTA: La suddivisione dei livelli per età è solo indicativa. In base al livello raggiunto dagli allievi resta infatti a discrezione dell’insegnante della scuola di danza, che aderisce al progetto, decidere a quale grado presentare l’allievo. Il docente giudicante potrà poi assegnare all’allievo, al termine dell’esame, il livello ritenuto più opportuno.

ESAMI

BORSE DI STUDIO

Gli allievi che supereranno gli esami di livello, riceveranno l’attestato rilasciato e riconosciuto dall’International Dance Association. Per partecipare agli esami ogni allievo deve versare una quota di iscrizione.

Gli allievi più meritevoli e dotati di maggior talento potranno ricevere, a discrezione dell’esaminatore, una borsa di studio per gli stage dell’IDA.

Quote esami di classico e modern jazz / contemporaneo La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Base: €35 Intermedio: €45 Avanzato: €60 Quote esami di hip hop La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Principiante: €35 Principiante/Intermedio: €35 Intermedio/Avanzato: €45 La richiesta di adesione al Percorso Formativo dovrà pervenire entro il 30 dicembre e la richiesta di esami dovrà pervenire ad IDA entro il 1° aprile. Dopo tale data la segreteria si riserverà di accettare o meno gli esami con una penale di €50. Contestualmente alla richiesta di adesione si richiede il versamento di €100 a titolo di caparra. In seguito al versamento la scuola riceverà il materiale e la targa "Centro Professionale IDA". La caparra verrà poi detratta dalle quote di iscrizione al momento del pagamento. La quota d’esame dovrà essere versata dall’allievo per ogni singolo esame. Questo significa che l’allievo che partecipa a esami di diverse discipline deve versare una quota per ciascuna disciplina. Le quote di iscrizione dovranno essere raccolte dalla segreteria della scuola ed essere versate in un’unica soluzione all’IDA almeno trenta giorni prima della data d’esame concordata. Qualora il totale delle quote d'esame fosse inferiore alla cifra necessaria a coprire i costi del servizio la segreteria si premurerà di avvertire la scuola di quale sia la cifra forfettaria da raggiungere per confermare gli esami.

AGGIORNAMENTO DIDATTICO Nell'ottica di seguire con particolare attenzione gli insegnanti dei propri centri professionali, IDA promuove nel periodo estivo un nuovo servizio di aggiornamento didattico, a cura dello staff IDA. Chi desidera perfezionarsi dal punto di vista tecnico e ricevere utili indicazioni didattiche, può seguire i laboratori e i percorsi teorico-pratici organizzati nella sede IDA di Ravenna nei mesi estivi al termine dell'anno accademico. L'aggiornamento didattico è rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole affiliate IDA e ai diplomati IDA dei corsi finalizzati all'insegnamento.

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel. 0544 34124 danza@idadance.com www.idadance.com

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SCUOLE AFFILIATE IDA La danza come formazione e mezzo e per migliorarsi

DANCE STUDIO

ARETÈ

Roma Direzione artistica: Morena De Angelis È specializzata nell’insegnamento del classico, del moderno e del contemporaneo, la scuola Aretè aperta nel 2010. «Sono nata e cresciuta a Londra – racconta Morena De Angelis, titolare e direttrice artistica –, ma a una certa età sono stata sradicata dall’Inghilterra per approdare in Italia, che per me era sempre stato solo il Paese delle vacanze. Ho portato con me la passione per la danza e molti dei principi della dance educational che ormai mi appartenevano». Per Morena, la danza è un prezioso linguaggio non verbale che non sere solo per trasmettere nozioni o tecniche fini a se stesse, ma anche emozioni e significati nell’ambito di un pensiero coreografico. «La danza è una lente e un filtro attraverso cui vedo il mondo – aggiunge –. Non solo serve per formare ma anche per renderci migliori. Non a caso, come nome della scuola, ho scelto il termine greco ‘arete’ che significa ‘virtuosismo’ nel senso di tirar fuori il potenziale di ognuno». In linea con la dance educational, che riguarda anche lo sviluppo del pensiero critico, una parte della lezione è dedicata all’osservazione degli altri, per imparare a valutare, a esprimere consigli per favorire il miglioramento. Non mancano anche nozioni di storia della danza per capire le origini degli stili che si studiano. La scuola Aretè fa parte della Royal Academy con obiettivi specifici da raggiungere in tre trimestri. A fine anno, c’è la tradizione del saggio incentrato su una storia – quest’anno su “Artù” – per far sentire ogni allievo parte di qualcosa di più grande, per essere tutti più uniti e collaborativi. 40

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

Nocera Inferiore (Salerno) Direzione artistica: Luc Bouy e Gaetano Petrosino Nata nel 1994, la scuola di danza Dance Studio ha già festeggiato il primo ventennale. Ieri come oggi, immutati sono gli obiettivi della scuola diretta da Daniela Buscetto: avviare e seguire i danzatori nella formazione professionale. Tanti sono i giovani di talento che, in questi anni, sono scresciuti all’interno della scuola e sono diventati danzatori professionisti impegnati in compagnie internazionali. Dance Studio propone corsi di danza classica, moderna, contemporanea e hip hop, che rappresentano il ‘nucleo’ forte dell’attività ma non mancano anche lezioni di salsa, flamenco, Pilates e ginnastica. Durante l’anno, gli allievi della scuola – con direzione artistica dei maestri Luc Bouy (coreografo) e Gaetano Petrosino, attuale Coordinatore del Corpo di ballo dell’Arena di Verona – hanno la possibilità di studiare per un breve periodi in prestigiose accademie estere con cui esiste un rapporto di collaborazione, quali l’Accademia Vaganova di Budapest e la Scuola di Ballo di Ostrava in Repubblica Ceca. Così come di perfezionarsi all’interno della scuola con professori della Scala di Milano o dell’Opera di Roma. Ospite prestigiosa della scuola è stata spesso Carla Fracci, sia per gli esami sia per le prove di alcuni spettacoli. Anche se in questi anni il mondo della danza è molto cambiato, Dance Studio continua a proporre valori intramontabili come la serietà, la professionalità, il rigore e l’impegno, come basi imprescindibili di un bel percorso nella danza.


GARDA DANCE CENTER

DSHINE

Comun Nuovo (Bergamo) Direzione artistica: Stefania Cordoni La scuola di danza Dshine era una piccola realtà di paese, ereditata cinque anni fa da Stefania Cordoni che ne è la direttrice artistica. «La mia passione per la danza nasce già a cinque anni – racconta –. Ho sempre sognato di diventare una ballerina e il mio percorso si è sviluppato in modo molto naturale. Mi sono avvicinata presto anche all’insegnamento, facendo da assistente nella scuola in cui sono cresciuta. Mi sono diplomata insegnante di modern jazz con l’IDA nel 2009 e, per molti anni, ho tenuto lezioni in diversi paesi del Bergamasco, cosa che continuo a fare tuttora a nome della mia scuola Dshine». Stefania si occupa personalmente dei corsi di sbarra a terra e modern, e si avvale della collaborazione di altri docenti per le lezioni di classico, hip hop, contemporary modern. Promuove anche un originale corso di preparazione fisica, tenuto da un istruttore laureato in Scienze Motorie, per orientare i ragazzi e per educarli al movimento evitando infortuni fisici. «L’interesse per la danza è molto alto – aggiunge –, anche grazie al ‘bombardamento’ delle trasmissioni televisive. Ma tanti giovani arrivano solo per provare, come si fa con gli altri sport, forse convinti che in poco tempo si possa ottenere molto. Non funziona così con la danza, dove occorrono sacrifici per avere dei risultati. Gli allievi più dotati studiano con me da anni, e cerco sempre di coinvolgerli nelle varie iniziative cittadine, per provare l’esperienza di esibirsi davanti a un pubblico. Partecipiamo regolarmente a “Bergamo Danza Estate” e a tanti concorsi in giro per l’Italia».

Toscolano Maderno (Brescia) Direzione artistica: Roberta Campagnari Il Garda Dance Center nasce nel 1997, sotto l’egida dell’allora Amministrazione comunale di Gargnano che aspirava a un progetto finalizzato alla formazione dei giovani nell’arte coreutica. Nel 2000 diventa asd e si trasferisce a Toscolano Maderno. La direttrice artistica è Roberta Campagnari, con alle spalle una solida esperienza come danzatrice, docente e coreografa con laurea specialistica all’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Il centro si avvale di due sale attrezzate per ogni tipo di danza, con pavimento in legno appositamente rialzato da terra, specchi, spogliatoi, servizi e docce, trasformabile in teatro studio per le rappresentazioni. Le attività riservate ai soci sono suddivise secondo fasce d’ età, in linea con lo sviluppo psicofisico dei giovani che possono scegliere tra: propedeutica, danza educativa, classico, carattere, repertorio classico, modern jazz ballet, contemporaneo. La scuola propone lezioni individuali e di perfezionamento, oltre a mettere a disposizione i propri spazi per discipline affini. Al riguardo, l’incontro con il Body Flying – metodo ideato da Antonella Faleschini – avvenuto tramite il corso di Acrobimbo proposto da Sara Tisselli e Rita Valbonesi, ha aperto altre prospettive, permettendo di elaborare lezioni e performance che combinano rigore ed eleganza del mondo della danza e del balletto, con bellezza e controllo del lavoro in sospensione aerea. Ogni anno si svolgono tre importanti appuntamenti annuali: “Natale in punta di piedi”, una sorta di vetrina sull’aspetto didattico, “Danzare una fiaba”, identificabile con il saggio-spettacolo di fine anno accademico e “Garda Dance Center Summer School”, lezioni in collaborazione con artisti ospiti e performance finale. La scuola, negli anni, ha mantenuto l’obiettivo di partenza, cioè quello della formazione, con il balletto classico come elemento imprescindibile e nel tempo ha puntato anche sull’idea di una produzione artistica direttamente connessa al territorio.

NEWS L’ARTEMISIA DANZA DI CERVIA COLLABORA CON LA CORELLI SULLO “SCHIACCIANOCI” Il 24 febbraio 2018 il Teatro Comunale di Cervia ha visto esibirsi gli allievi della scuola Artemisia Danza, invitati a danzare dalla prestigiosa associazione musicale ravennate La Corelli: i maestri di Artemisia hanno adattato le celebri coreografie di uno dei balletti più magici del repertorio, “Lo Schiaccianoci” di Tchaikovsky, per la Suite dell'opera in programma all'interno dei “Moments Musicaux”. La felice collaborazione ha dato vita a uno spettacolo suggestivo e curato nei minimi particolari, dalla voce narrante che ha condotto il pubblico nel misterioso mondo dello scrittore Hoffmann ai costumi e ai dettagli scenici. Prima esperienza de La Corelli nel mondo del balletto e prima esperienza degli allievi con musicisti professionisti coi quali i giovani danzatori hanno collaborato con serietà e grande sensibilità artistica, lo spettacolo ha registrato il tutto esaurito, motivo per cui, insieme al piacere di questa collaborazione, da settembre la Suite tornerà sui palcoscenici romagnoli. Artemisia Danza è nota per la qualità del lavoro dei professionisti che la compongono: diretta da sempre da Cristina Chiarello, diplomata ISTD, la scuola ha una consolidata esperienza nella danza classica - con corsi per ogni età dal Danza Gioco fino al corso avanzato - e, dal 2009, grazie a Irene Rossi, diplomata IDA, anche nella danza modern e hip hop. La scuola, impegnata in esami, concorsi ed esibizioni, propone il saggio di fine anno il 29 e 30 maggio al Teatro Comunale di Cervia. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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CORSO DI DANZATORE CON APPROFONDIMENTO DELLA CORSO PER LA QUALIFICA DI

RAPPRESENTAZIONE MAESTRO DI DANZA

COREOGRAFICA

R I C O N O S C I U TO D A L L A C O M U N I TÀ E U R O P E A C O N VA L I D I TÀ N A Z I O N A L E E D E U R O P E A TITOLO RILASCIATO Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore, riconosciuto a livello nazionale ed europeo 5° EQF, rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni.

Direzione artistica e coordinamento: Emanuela Tagliavia Sede: Ravenna, Centro Studi “La Torre, via Paolo Costa 2 Durata: 300 ore, compreso un periodo di stage. Le ore in aula si svolgeranno in weekend. Inizio: 29 settembre 2018

Il corso mira a formare danzatori desiderosi di approfondire gli aspetti del lavoro del coreografo in ambito contemporaneo. L’iniziativa è organizzata dal Centro Studi “La Torre” in collaborazione con Iscom E.R. e la Regione Emilia-Romagna. Si articola in seminari-progetto che alternano materie fondamentali e altre collaterali e complementari. I partecipanti avranno così la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti. Requisiti di accesso • Possedere un Diploma di scuola secondaria superiore; • Avere compiuto 18 anni • Possedere una formazione coerente rispetto ai contenuti del percorso ovvero essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di certificazioni attestanti la frequenza di corsi di danza presso Enti privati o pubblici per almeno cinque anni • Buona capacità di espressione e comprensione della lingua italiana, nel caso di candidati stranieri. Sintesi degli argomenti di studio (Programma dettagliato su www.idadance.com) • Sviluppo potenzialità comunicative ed espressive • Storia dello spettacolo e della danza • Storia della scenografia e del costume • Sviluppo del movimento nell’esecuzione danzata • Rappresentazione coreografica

• Sviluppo espressività musicale • Normativa contrattualistica e previdenziale • Formazione in situazioni che riproducono i processi e le attività lavorative Docenti Daniela Bestetti Lighting designer, tecnico e datore luci dal 1998. Docente di illuminotecnica al Corso Regia della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano dal 2012. Silvia Bidegain Danzatrice e coreografa eclettica, in grado di rimontare balletti di artisti vari fra cui Joseph Russillo e Angelin Preljocaj. Maître de ballet del Junior Ballet contemporaneo al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza di Parigi. Emanuele De Checchi Docente di vocalità per attori e danzatori, cantante e performer. Insegnante di voce e canto alla Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano. Paolo Mohovic Danzatore coreografo di chiara fama che ha ricevuto diversi riconoscimenti. Renata M. Molinari Scrittrice, drammaturga e docente teatrale. . Davide Montagna Danzatore, coreografo e docente di danza contemporanea e di analisi coreografica. Insegna teatro-danza alla Scuola Paolo Grassi di Milano e alla scuola di Beltrami Dancehaus. Laura Moro Danzatrice e coreografa, fondatrice del collettivo artistico Art(h)emigra Satellite. È docente di ricerca Lorella Rapisarda Coreografa, insegnante, CMA Certified Movement Analyst Laban/Bartenieff,

Nikolais-Louis Certified Teacher, Docente presso Accademia Internazionale Coreutica di Firenze, socia fondatrice di Thymos Movement Research Center -Laban/Bartenieff. Carla Rizzu Coreografa, regista, danzatrice freelance e insegnante. Fondatrice della compagnia Nervitesi. Emanuela Tagliavia Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea all’Accademia del Teatro alla Scala, al corso di teatro-danza della Scuola “Paolo Grassi” di Milano e alla Scuola Professionale S.P.I.D. di Milano. Giampaolo Testoni Compositore italiano tra i fondatori del movimento musicale cosiddetto “neoromantico”. Carmelo Antonio Zapparrata Giornalista e critico di danza, docente di Storia della Danza al Liceo Coreutico "Niccolini-Palli" di Livorno. Costo € 2.500 (escluso il costo d’esame di € 250) Sconto di € 250 a chi si iscrive entro il 28/02/2018 pagando in un'unica soluzione. Possibilità di pagamento rateizzato. Modalità d'iscrizione Il corso è a numero chiuso, è necessario inviare il proprio curriculum vitae e la Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione (in base all'art. 15 della L. 183/2011) di possesso dei requisiti richiesti a formazione@cslatorre.it / danza@idadance.com

Per maggiori informazioni, contattare Centro Studi “La Torre” REFERENTE | Dott.ssa Elena Baldisserri Tel. 0544 34124 | mail: formazione@cslatorre.it | www.idadance.com 42

EXPRESSION DANCE MAGAZINE


I VANTAGGI ESCLUSIVI INSEGNANTI IDA

per gli

A. S. I . : ENTE DI PROMOZI ONE SPORTI VO RICONOSCIUTO DAL CONI

A . S . I . : E NT E R I C ONOS C I UT O DA L M I NI S T E R O DE L L ’ I NT E R NO

ASI aderisce al Sistema di Qualifica SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi) A .S.I .: E N TE D I PR O M O ZI O N E SPO R TI V O R I C O N O SC I U TO D A L C O N I

A. S. I . : ENTE RICONOSCIUTO DAL MINI STERO DELL’INTERNO

ASI aderisce al Sistema di Qualifica SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)

diploma di INSEGNANTE DI

DANZA CLASSICA DANZA SPORTIVA

diploma di INSEGNANTE DI

MODERN DANZA SPORTIVA rilasciato a

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rilasciato a

Il Presidente I.D.A.

Il Presidente A.S.I.

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Il Presidente I.D.A.

Il Presidente A.S.I.

Segreteria didattica: Centro Studi La Torre ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008

Segreteria didattica: Centro Studi La Torre ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008

A. S. I . : ENTE DI PROMOZI ONE SPORTI VO RICONOSCIUTO DAL CONI

A. S. I . : E NT E R I C ONOS C I UT O DA L M I NI S T E R O DE L L ’ I NT E R NO

ASI aderisce al Sistema di Qualifica SNaQ del CONI (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)

diploma di INSEGNANTE DI

HIP HOP DANZA SPORTIVA rilasciato a

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........................................................... lì, ........................................................

Il Presidente I.D.A.

Il Presidente A.S.I.

Segreteria didattica: Centro Studi La Torre ENTE ACCREDITATO ALLA FORMAZIONE AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008

ASSICURAZIONE RESPONSABILITÀ CIVILE Polizza con massimale di 3.000.000 di euro Franchigia di 2.000 euro Nell’inquadramento professionale moderno di un PT o di un tecnico di fitness è impensabile la mancanza di una adeguata e personalizzata polizza di RCT. IDA in accordo con ASI ha realizzato una esclusiva convenzione con una Compagnia Assicuratrice nazionale leader del settore. Con il tesseramento come socio insegnante IDA si avrà in automatico una polizza RCT con copertura dei rischi professionali nello svolgimento della propria attività, indifferentemente da dove sia svolta. La copertura RCT rappresenta senza dubbio per il professionista una garanzia di tranquillità e parametro di qualità agli occhi dei suoi assistiti.

TESSERINO DI TECNICO NAZIONALE Iscrizione all’albo nazionale dei tecnici ASI e all’albo Insegnanti IDA Il tesseramento come socio insegnante permette di ottenere il Tesserino di Tecnico Nazionale che, unitamente al diploma IDA/ ASI, sono requisiti necessari per insegnare legalmente nelle scuole di danza o nei centri dove si pratica e si studia danza, come prevedono le numerose normative Regionali sullo sport, in cui anche la danza è entrata a far parte.

ASI aderisce al sistema SNaQ del Coni (Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi)

EQUIPARAZIONE DIPLOMI E TESSERINI TECNICI Le legge di Bilancio 2018 e le nuove norme CONI, entrate in vigore dal 1 gennaio 2018, hanno introdotto sostanziali novità per chi lavora nelle scuole di danza. Pertanto si rende necessario capire se i diplomi e gli attestati in possesso degli operatori sono conformi alla attuale normativa CONI, ed eventualmente convertirli in Diplomi Nazionali riconosciuti. L'IDA ti permette di verificare e, se necessario, adeguare i tuoi titoli, sostituendoli con Diploma e Tesserino Nazionale riconosciuto direttamente da un Ente di Promozione Sportiva.

VERIFICA CON NOI SE I TUOI TITOLI SONO CONFORMI ALLE NUOVE NORMATIVE NAZIONALI IN MATERIA DI ABILITAZIONE ALL'INSEGNAMENTO Richiedi una valutazione GRATUITA all'IDA sulla conformità dei tuoi titoli, inviaci i diplomi in tuo possesso a: danza@idadance.com e ricevi la risposta sulla conformità. I diplomati ASI possono ricevere direttamente il titolo equivalente IDA previa affiliazione come socio insegnante.

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www.idadance.com IDA INTERNATIONAL DANCE ASSOCIATION via P. Costa 2, Ravenna, tel. 0544 34124, danza@idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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LA STORIA DI

B BOY SALO Giurato per eventi in tutto il mondo, come ballerino ha partecipato a numerosi spot pubblicitari, video musicali, trasmissioni televisive e film musicali. Da un paio d’anni è interprete del kolossal “Notre Dame de Paris” di Roberta Bezzi

È

conosciuto a livello mondiale per i suoi Combo Tricks, Powermoves, Acrobatics, Foot Work, Top Rock, Freeze, movimenti molto esplosivi e acrobatici che rappresentano la sua specialità. Lui è il venezuelano Carlos Felipe Suárez Arvelo, noto più semplicemente come B Boy Salo, uno dei primi bboys latinoamericani a partecipare due volte alla famosa gara internazionale Red Bull BC One, dalla quale vengono scelti i 16 bboys migliori al mondo. In Italia, ha avuto la consacrazione del suo talento. «Ero venuto per seguire un corso di lingua italiana nel 2014 – racconta Salo –, con l’intento di approfittare anche del soggiorno per fare qualche gara in Europa. Ma

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mai avrei creduto che sarei stato costretto a non fare più ritorno nel mio Paese. Durante quel periodo, infatti, in Venezuela è scoppiata una specie di guerra civile e miei genitori mi hanno sconsigliato di rientrare. Così sono rimasto in Italia e, anche se la situazione oggi è leggermente migliorata, le difficili condizioni economiche e lavorative non mi permettono di fare diversamente. Anche molti dei miei fratelli e amici sono scappati alla ricerca di un futuro migliore». L’incontro con il breaking e la cultura hip hop è avvenuto però in Venezuela quando aveva appena 16 anni. Da sempre appassionato di salti e movimenti acrobatici, rimane letteralmente folgorato dalla visione del

film “Delivery Boys” (Usa, 1985), in cui resta ammirato nel vedere i movimenti dei ballerini. Così, comincia a studiare come autodidatta, procurandosi qualche altro dvd, perché in Venezuela non esistevano scuole con corsi mirati e anche le novità del web sono arrivate molto più tardi rispetto ad altre parti del mondo. Dopo un anno di allenamenti da solo, riesce finalmente a trovare qualcuno con cui condividere questa sua passione e inizia a spostarsi per fare gare prima solo in Venezuela, poi spostandosi anche in Colombia e in altri Paesi. Il suo talento cresce e diventa un breaker alla round, in grado cioè di fare un po’ di tutto, versatile e poliedrico. L’arrivo in Italia ha segnato la sua consacrazione. «Anche se il trasferimento non è

stata una scelta – aggiunge Salo –, ho sempre cercato di adattarmi, di darmi da fare per conoscere persone e migliorare. In Italia ho trovato un contesto ideale: tutto è molto più comodo e tranquillo rispetto al Venezuela e, grazie al mio lavoro, riesco anche ad aiutare la mia famiglia. Qui ho trovato anche maggiore internazionalità: anche nelle competizioni più piccole, è molto facile trovare iscritti di diverse nazionalità, cosa che invece non capita facilmente in Sudamerica». B Boy Salo ha ottenuto riconoscimento a livello internazionale. Per questo è spesso invitato come giudice in vari eventi, mentre come ballerino ha partecipato a numerosi spot pubblicitari, video musicali, trasmissioni


televisive e film musicali. Di recente ha fatto esperienza anche in un universo apparentemente lontano dal breaking, quello del musical. Dopo aver preso parte al musical “Spy Festigal” in Israele nel 2012 e 2013, è riuscito a entrare nel cast del kolossal “Notre Dame de Paris”, partecipando al tour italiano nella stagione 2016/2017. Ora è in attesa di partire per una tournée mondiale con il cast francese, perché è stato chiamato a sostituire un ballerino che si è infortunato. «Ho partecipato al provino – ricorda B Boy Salo – su suggerimento del mio amico e collega Paco, breaker che lavora in Olanda. Non è stato difficile perché avevo esattamente le doti richieste dalla produzione. L’audizione, infatti, è stata incentrata su airtruck,

movimenti con le gambe in aria, headspin, giri sulla testa, e thomas, che non tutti sanno fare in modo impeccabile. È stata ed è un’esperienza entusiasmante che mi ha molto aiutato nel migliorare le doti interpretative e artistiche. Ho cercato di socializzare al massimo e di assorbire tutto il bello che gli altri colleghi potevano insegnarmi. Ora si ricomincia, anche se vorrei continuare a fare gare e a insegnare». In tanti anni di studio e pratica professionale, Salo ha potuto osservare i cambiamenti che hanno ‘investito’ anche l’universo hip hop. «C’è una nuova generazione di bambini che sono fortissimi e agguerriti – evidenzia –. Il mese scorso ero a San Pietroburgo e ho trovato bimbi prodigio che a sei anni fanno

movimenti che io ho impiegato tre anni a imparare. Il fatto che più gente si sia avvicinata all’hip hop ha determinato un innalzamento anche della qualità. Ci sono una miriade di corsi, scuole specializzate, per non parlare poi di tutto ciò che si può trovare sul web, con un semplice clic. Ai bambini, verso cui ho una predilezione, cerco sempre di insegnare le basi per poter sviluppare poi un proprio stile. Non penso a loro come futuri campioni, ma come appassionati di uno stile di danza che consente una grande libertà di espressione e divertimento. Partecipare alle competizioni di breaking oggi è molto diverso: mentre tempo fa già si sapeva chi erano i favoriti per la vittoria, invece ora il livello è così cresciuto che non si può dare nulla per

scontato. Ora chiunque può vincere…». Il prossimo luglio, B Boy Salo sarà tra i docenti di Campus Dance Summer School a Ravenna (13-18 luglio) dove proporrà lezioni di Breaking Workout e di Propedeutica al breaking per gli Under 12, con richiami e note del famoso musical “Notre Dame de Paris”. «Dopo aver già preso parte come giurato al concorso IDA Expression – conclude –, sono molto contento di fare questa nuova esperienza che mi consentirà di incontrare tanti giovani appassionati».

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SPECIALE

CONCORSO

EXPRESSION

L’edizione 2018 del concorso internazionale di danza va in archivio come un successo per l’alto numero di partecipanti – migliaia di giovani provenienti da tutta Europa – e per l’ottimo livello qualitativo sotto il profilo tecnico e artistico. Giovani entusiasti e ben preparati si sono esibiti davanti a un pubblico attento ed esperto e a una giuria di livello internazionale che, da sempre, è garanzia di trasparenza e imparzialità. Come sempre la manifestazione organizzata dall’IDA – International Dance Association, si è svolta nella cornice di Danzainfiera a Firenze dal 23 al 25 febbraio 2018. Il concorso ha offerto ricchi premi in denaro e numerose borse di studio che consentiranno ai vincitori di perfezionarsi, nei prossimi mesi, in giro per il mondo.

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Impegno, volontà, talento ed entusiasmo. Sono queste le principali doti dimostrate da tutti i partecipanti al concorso che si è confermato una vetrina di prestigio nonché una grande festa della danza. Stiamo preparando per voi una nuova edizione ricca di novità, con tante nuove borse di studio e opportunità formative per farsi strada nel competitivo mondo della danza.

Le classifiche complete e i vincitori delle borse di studio sono pubblicate su: www.concorsoexpression.com La prossima edizione del Concorso Expression si svolgerà a Danzainfiera il 22, 23 e 24 febbraio 2019

Ti aspettiamo! EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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LE INTERVISTE AI VINCITORI

GABRIELE PIERAGALLI (22 anni)

Primo posto come solista over hip hop e danze urbane con la coreografia “Serendipity”, di sua creazione. Ammirato dai giurati, ha ricevuto tre borse di studio: una a Dublino, in Irlanda, per l’Hip Hop Summer Workshop “Retro Kings & Queens Intensive” alla Asolo Dance Connection, assegnata da Jay Asolo; una in Bulgaria, per frequentare tre giornate full immersion di lezione e per

il festival internazionale World Magic di Haskovo, assegnate da Naike Negretti; e una a New York, negli Stati Uniti, per dieci lezioni al mitico Broadway Dance Center, assegnata sempre da Negretti. Credi che il concorso Expression ti abbia aperto le porte per fare nuove esperienze? «Nel panorama hip hop italiano, al di fuori dei rinomati contest per crew e freestyle,

ci sono poche opportunità per chi vuole mostrare la propria anima artistica presentandosi in un assolo coreografico in stile urban dance. Sicuramente il concorso dell’IDA è uno dei migliori palcoscenici considerando l'affascinante contesto della Fortezza da Basso, la giuria internazionale, le borse di studio e l'elevata visibilità. Expression mi ha regalato tante emozioni da pelle d’oca e, grazie a questo splendido risultato mi ha aperto molteplici porte per fare nuove esperienze». Dì la verità… credevi di poter raggiungere un così bel traguardo? «Non me l’aspettavo, ma ci speravo… Sono dell’idea che bisogna sempre partire con la volontà e l’obiettivo di ottenere il miglior risultato rimanendo però sempre umili, sorridenti e decisi. Per iniziare a essere sicuri di sé ci vogliono tanti anni di studio, sacrifici e passione. Questi concorsi servono molto a confrontarsi e percepire il livello raggiunto. La vittoria gratifica gli sforzi, la sconfitta e gli errori servono per prendere coscienza delle proprie lacune e capire dove allenarsi per crescere. Non a caso l'anno scor-

so all’Expression sono arrivato quinto, quest'anno primo. Non si smette mai di migliorare, mai...». Qual è stato il tuo percorso di danza fino a oggi? «Ballo da quando avevo 12 anni, prima giocavo a calcio. La mia vera passione è l’hip hop anche se ho studiato anche latinoamericano, boogie woogie e rock’n’roll. Dal 2011 studio Urban Dance con Carlo Ballarani e Barbara Campodifiori alla Mov'it a Perugia in cui ho anche iniziato a insegnare a 16 anni. Per le prime quattro stagioni ho diretto un corso di Michael Jackson's Style mentre nelle ultime due di hip hop. Ho vinto numerosi concorsi e i risultati che porto più nel cuore sono il primo posto solita e l’assoluto al MJDC 2012 e il titolo ‘Mr. Teeneger’ 2015». La danza è… «Il mio linguaggio preferito per poter comunicare e condividere le mie emozioni. Con lo studio di più discipline, ho lavorato sulla consapevolezza e la polivalenza del mio corpo trovando la mia personale dinamica di movimento. Non potrei vivere senza danza… ».

LORENZO COLLATUZZO (18 anni)

Allievo della scuola Il Balletto di Susanna Plaino, ha guadagnato il secondo posto con il passo a due nella categoria classico e neoclassico over con la coreografia “Paquita” e secondo posto anche con il passo a due di modern jazz contemporaneo over con “Hard Work” di Marco Laudani. Ha vinto inoltre una borsa di studio per partecipare allo Stage International Dance Angers in Francia, assegnata da Daniel Agésilas, uno special Award per studiare una settimana con il Malandain Ballet Company a Biarritz e una borsa 48

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di studio per partecipare a un programma professionale insieme alla Junior Company a Dance Area a Ginevra, in Svizzera. Con quale spirito hai affrontato il concorso Expression? «Con molta carica e determinazione. Non mi aspettavo di avere così tante opportunità, che ripagano il tanto lavoro, la passione e l’impegno profusi nel tempo». Quali doti servono per la danza? «Poter ballare ogni giorno è una cosa che non tutte le persone hanno la fortuna di fare. È

un’attività che richiede sacrifici, impegno e costanza, quindi bisogna essere dotati di un forte carattere e tanta voglia di fare». Cosa ti piace esprimere quando balli? «Mille sentimenti ed emozioni che spesso a parole non è facile trasmettere. La danza è anche un modo per liberarsi dai pensieri negativi e dalle cose brutte. Spesso mi succede di entrare nella sala di danza e sentire il mio animo liberarsi, soprattutto nei periodi più difficili». I tuoi prossimi progetti? «Oltre a continuare a studiare

e a impegnarmi al massimo per migliorare i miei difetti e la mia tecnica, farò a breve qualche audizione per compagnie. Il mio intento, infatti, è quello di trasformare la mia passione in professione».

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LE INTERVISTE AI VINCITORI

EMMA GRIGGIO (15 anni)

Un'altra allieva della scuola Il Balletto di Susanna Plaino ha vinto il primo premio con il gruppo di classico e neoclassico junior con la coreografia “Passione Mozart”, mentre come solista ha ricevuto una borsa di studio per partecipare due settimane alla Summer School del Russian Ballet a Malta, assegnata da Tasha Bertram. Ti aspettavi un così bel risultato al concorso?

«È uno dei concorsi meglio organizzati a cui ho partecipato anche l’anno scorso con il gruppo. In entrambe le occasioni è stata un’esperienza splendida e molto costruttiva. Il più importante vantaggio che questo concorso offre ai ragazzi è la possibilità di ricevere borse di studio». Come ti sei preparata per Expression? «Circa tre settimane prima del concorso, a scuola ci è stata insegnata una variazione. Dopo averla terminata, la mia maestra mi ha chiesto se avevo piacere di esibirmi per la prima volta come solista e ho accettato. Da quel momento, sono stata seguita ogni giorno per essere pronta all’esibizione».

Qual è stato finora il tuo percorso nella danza? «Ho iniziato a studiare danza a soli 4 anni. Dopo aver passato un’audizione, due anni fa ho iniziato un nuovo percorso a Il Balletto di Castelfranco Veneto, diretto da Susanna Plaino. Qui ho scoperto un nuovo mondo e ho iniziato a studiare danza in modo professionale». Cosa ti ha dato finora la danza? «In tutti questi anni, questa meravigliosa arte mi ha accompagnato e mi ha aiutato a formarmi e a crescere come persona. Ballando provo emozioni uniche e inspiegabili. Anche se non dovessi diventare una professionista, perché il mondo della danza è alquanto difficile e competitivo, resterà sempre la mia passione».

EMILIANO FIASCO (9 anni)

Primo come solista Piccoli con l’assolo “My Way” nella categoria composizione coreografica e ha anche vinto una borsa di studio per il Campus Summer School 2018 dell’IDA, assegnata da Emanuela Tagliavia, con la coreografia “You dont’ know’ di Grazia Boccanera come gruppo Piccoli nella categoria Modern Jazz Contemporaneo. Per quest’ultima coreografia ha anche ricevuto la Jury Special Mention Award. Cosa ne pensi del concorso internazionale di danza Expression? «È una delle migliori competizioni cui ho partecipato sia per l’organizzazione che per il livello artistico dei partecipanti». Ti senti arricchito? «Molto. Il concorso Expression mi ha dato la possibilità di vin-

cere una borsa di studio per approfondire e imparare nuove tecniche di ballo. Inoltre mi ha insegnato a gestire e controllare le mie emozioni e ad affrontare sia le vittorie che le sconfitte». Come ti sei preparato al concorso? Chi ti ha aiutato? «Oltre alle lezioni quotidiane, che fanno parte del mio normale allenamento, ho provato anche la domenica insieme alla mia insegnante Grazia Boccanera che mi ha costantemente aiutato e sostenuto». Sei stato precoce con la danza? «Sì, già a cinque anni ho iniziato a studiare danza moderna, l’anno successivo ho introdotto anche lo studio del classico e del contemporaneo. A sette anni ho partecipato al mio primo concorso di danza “Ballando Bal-

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lando” con l’assolo “Inside” con il quale ho vinto il primo posto. Ora studio 12 ore a settimana danza classica, moderna, contemporanea, fisiotecnica e da poco ho introdotto anche la danza acrobatica». Cosa vuoi fare da grande? «Il mio sogno è diventare un ballerino famoso, per ballare nelle compagnie più importanti e poter così girare il mondo grazie alla mia più grande passione».

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LE INTERVISTE AI VINCITORI

LORENZO CASTELLETTA (23 anni)

Primo posto nel duo over con Asya Pravato nella categoria modern Jazz contemporaneo con la coreografia “Empatia” di Barbata Gatto. Primo posto anche nel gruppo over modern jazz contemporaneo con la coreografia “L’umanità si prende troppo sul serio”, sempre di B. Gatto. Ma è stato chiamato anche dal direttore Claude Brumachon a partecipare a un progetto da lui coreografato che si svolgerà a Parigi, oltre ad aver vinto una borsa di studio per il Summer Intensive 2018 a Madrid. Le soddisfazioni non sono proprie mancate in questa edizione… Tu sei tra i ‘veterani’ del concorso… «Sì, partecipo da diversi anni grazie alla mia scuola, Arte Danza Novara, che ha sempre voluto dare la possibilità ai ragazzi di stare sul palcoscenico e di crescere. Partecipare a un concorso, oggi, è uno dei pochi modi per farlo… Questo concorso ha sempre avuto un grande afflusso di ballerini ed è molto stimolante per un danzatore potersi confrontare. Esibirsi ancora una volta su un grande palcoscenico, essere giudicato da grandi professionisti di livello internazionale, è un’emozione che si rinnova ogni anno». Com’è prepararsi a un concorso? «Non è mai semplice soprattutto se si vuole puntare in alto. Bisognare lavorare costantemente per migliorare, parecchie ore al giorno, con continue prove, e tenere sempre il proprio fisico in condizioni ottimali per poter affrontare al meglio ogni esibizione. Devo ringraziare i miei insegnanti che mi hanno spronato a non mollare e mi hanno aiutato a crescere. Un grazie particolare alla mia mamma, 50

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direttrice della scuola dove mi sono formato, coreografa dei lavori che mi hanno portato in cima al podio. Da bravo figlio d’arte, sei cresciuto danzando? «In realtà, ho fatto di tutto per sfuggire a questo destino… Fino agli undici anni mi sono dedicato allo sci agonistico. Poi però, vedendo tutti questi corpi muoversi, ho deciso di fare la mia prima lezione ed è scattato qualcosa. Dopo aver capito che la danza classica non faceva per me, mi sono avvicinato al contemporaneo. Ho partecipato con soddisfazione a tante competizioni e negli ultimi anni, per gioco, ho iniziato a lavorare in alcune opere teatrali e in alcuni progetti, girando l’Italia e il mondo, fino in Cina. Dopo aver sperimentato in diverse compagnie europee, finalmente ho ottenuto un contratto full-time per la stagione 2018-19 alla Dantzaz Compainie nei Paesi Baschi». Un sogno che si trasforma in realtà… «Sì e mi reputo molto fortunato. Sicuramente inizierò con questa nuova esperienza e prenderò le cose come verranno giorno per giorno portando a casa tutte le esperienze che posso. Un domani quando sarò pronto a trasmettere quello che ho vissuto, vorrei tornare per portare avanti il lavoro che mia madre ha iniziato con la scuola e che sta continuando tuttora dando la possibilità a me e altri ragazzi di lavorare in questo mondo meraviglioso. Mi piacerebbe aiutarla a gestire la compagnia Bagart Ballet Company, nata in questi mesi e dedicarmi a coreografare. Ma difficile dirlo ora cosa il futuro avrà in serbo».

ASYA PRAVATO (21 anni)

Primo posto nella composizione coreografica solisti over con la coreografia “Dove non osò la luce” di Barbara Gatto e primo posto coppie nel modern jazz contemporaneo over con Lorenzo Castelletta. Prima anche come gruppo modern jazz contemporaneo e come gruppo composizione coreografica over, oltre che terza come gruppo classico e neoclassico over, della scuola Arte Danza Novara. A livello personale, si è aggiudicata anche una borsa di studio per il Summer intensive workshop dance Area Ginevra, assegnata da Christine Maigret De Prinches. Per te è la seconda partecipazione al concorso. È sempre una nuova emozione? «Sì, perché è un’importante vetrina per i ragazzi che, come me, danzano e credono nel lavoro che tutti i giorni si fa in sala con i propri insegnanti. È molto bello confrontarsi con tanti partecipanti di livello molto alto ed esibirsi davanti a una giuria di livello internazionale». Dopo anni di studio, è vero che hai cominciato a lavorare in una compagnia? «Sì, nella Bagart Ballet Company diretta dalla coreografa Barbara Gatto che debutterà a giugno con lo spettacolo “Eppure è un uomo”». Cosa vedi, se ti proietti nel futuro? «Mi piacerebbe poter fare della danza la mia professione e poter danzare in compagnie, anche all’estero, non lo escludo».

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UNA BARBIE PER L’ÉTOILE

Yuan Yuan Tan L’azienda Mattel ha realizzato una Barbie dedicata alla stella raffinata del San Francisco Ballet di Roberta Bezzi

Dopo aver celebrato l’étoile Misty Copeland nell’ambito della collezione ‘Barbie Shero (She + Hero)’, con gambe muscolose e tornite, da vera ballerina dell’American Ballet Theatre nel suo costume di Firebird, questa volta l’azienda Mattel rende omaggio all’étoile orientale Yuan Yuan Tan, stella raffinata del San Francisco Ballet. La nuova Barbie, che fa parte della collezione ‘Shero 2018’, veste il candido tutù di Odette. Luminosa, leggera ed eterea la danzatrice, con le sue lunghe linee e il bel volto di alabastro, è una delle interpreti più apprezzate della compagnia diretta da Helgi Tomasson, la prima di origine cinese ad aver conquistato un ruolo stabile e di primo piano nella nota compagnia statunitense. Un modo per dimostrare che la mitica bambolina è sempre in grado di restare al passo con i tempi che cambiano. Sempre meno principesse, sempre più scienziate e ‘donne ribelli’, per adeguarsi all’evoluzione del modello femminile. Qualche altro esempio oltre all’étoile Tan? La pittrice e attivista femmi-

Dream of Life, dopo aver subìto trasformazioni morfologiche, colore di incarnato e di capelli, ora ha deciso di diventare ambasciatrice di quelle donne reali che sono a loro modo delle vere eroine. Donne che hanno saputo affermarsi nella società e acquisire una posizione di rilievo, diventando allo stesso tempo simbolo di possibilità al cambiamento per le bambine delle ultime generazioni. Senza per questo mai rinunciare a sognare…

nista Frida Kahlo, l’imprenditrice tedesco-iraniana Leyla Piedayesh, la scienziata della Nasa Katherine Jonhson, e persino il capitano della Nazionale italiana di calcio femminile Sara Gama che rappresenterà il Belpaese ai Mondiali di calcio in Russia tra pochi mesi. Ma ci sono anche la prima aviatrice donna della storia Amelia Earhart, la modella curvy Ashley Graham, la regista del film “Wonder Wo-

man” Patty Jenkins, la chef Hélèn Darroze, la sciatrice statunitense Chloe Kim. In definitiva, sempre più donne reali per la storica Barbie che abbandona le forme perfette e impossibili per assumere le sembianze di personaggi femminili della vita contemporanea che si sono affermate con la loro personalità e la loro attività. La Barbie dunque, dopo essere stata icona di femminilità e immagine dell’American

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NAIKE NEGRETTI APRE LE PORTE DEL BDC QUALI OPPORTUNITÀ OFFRE IL BROADWAY DANCE CENTER?

di Roberta Bezzi

La sua danza riesce a ‘catturare’ e a far fuoriuscire forza ed energia nei suoi allievi. A lezione si distingue per l’atteggiamento positivo verso la danza e la vita in generale, curando l’individualità e l’espressività, oltre che il rispetto verso se stessi e gli altri. Lei è Naike Negretti, ballerina professionista e ora insegnante di danza di livello internazionale, nonché punto di riferimento per il Broadway Dance Center di New York, incarico che le consente di viaggiare molto. Non a caso, all’edizione 2018 del concorso internazionale di danza “Expression” dell’IDA a Firenze ha assegnato ad alcuni dei migliori partecipanti una borsa di studio che consentirà di frequentare gratuitamente dieci lezioni oltreoceano. A livello personale, Naike ha vissuto il sogno a stelle e strisce. Per circa dieci anni, ha vissuto negli States dove ha iniziato a lavorare come insegnante, ballerina e coreografa. Ha danzato nella compagnia “Dance 2xs” ed è stata solista per “Decadancethatre”, una delle compagnie femminili americane più importanti nel mondo dell’hip hop. Ha danzato anche nel film “Ti va di ballare?”, nel New York City Carnival e in alcuni video musicali in tv: su Bet e Mtv per Tiffanyy Evans, Tv on the Radio e F’N’Mtv Video Premiere, “Mi Realidad” di Miriam Cruz, famosa cantante dominicana. Come coreografa ha vinto diversi concorsi in America (“Star Systems Talent Competition”, “Dance Educators of America”, etc.), mentre come docente si distingue per la forte preparazione tecnica, dal classic al moderno all’hip hop. Riesce con facilità a mostrare e spiegare le tecniche di qualsiasi tipo di daze. Il suo stile, infatti, mescola la morbidezza del lyrical jazz alle dinamiche lineari del contemporaneo e ai movimenti energici dell’hip hop e del street jazz. 52

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Naike, come nasce la tua collaborazione con il Broadway Dance Center di New York e di cosa ti occupi? «Dopo aver conseguito il diploma in Italia, mi sono trasferita a New York per iscrivermi al corso ISVP del Broadway Dance Center. Una volta finito, sono rimasta a lavorare nella Grande Mela come danzatrice, insegnante e coreografa. Il Broadway Dance Center – nello specifico, Bonnie Erickson la nostra direttrice di Dipartimento, Diane King la nostra presidente e Reese Snow direttore esecutivo – mi ha proposto di lavorare all’interno del dipartimento ISVP per prendermi cura degli studenti italiani, oltre a insegnare all’interno del grande centro. Quindi, la mia è la classica storia a lieto fine: ho cominciato come allieva e ho finito per insegnare e lavorare al Broadway. Un sogno diventato realtà. Qualche anno fa mi sono trasferita in Italia e oggi curo per loro le pubbliche relazioni in Italia e, a volte, in altri paesi europei. Mi capita spesso di tenere workshop e di far parte di giurie di eventi importanti, offrendo anche borse di studio ai talenti che vorrebbero studiare nel nostro centro».


Quali sono i punti di forza del Broadway Dance Center e cosa offre agli allievi stranieri? «Versatilità, visibilità e crescita a 360 gradi. Il BDC è l’unico centro che offre più di 350 lezioni settimanali di tutti gli stili di danza, includendo anche recitazione per ballerini e canto. Garantisce una formazione globale e dà la possibilità di esibirsi nei nostri spettacoli, di lavorare con i più grandi coreografi del mondo. Un bel bagaglio formativo che consente poi di immettersi nel mondo del lavoro e di arricchire il proprio curriculum con esibizioni per importanti show televisivi, musical e iniziative di vario genere. Molti rappresentanti delle più grandi compagnie e agenzie di spettacolo a livello internazionale vengono a cercare talenti e nuovi volti durante le lezioni che si svolgono al BDC. In più, la sua posizione è strategica: immersa nel cuore di New York City, a Times Square, nel distretto dei teatri Broadway». Il Broadway Dance Center è un centro noto in tutto il mondo. Hai idea di quanti italiani lo frequentino ogni anno? Cosa ricercano maggiormente? Cosa ti

chiedono maggiormente (dubbi, curiosità, etc.)? «Migliaia di italiani arrivano al BDC ogni anno in tutte le stagioni sia per seguire le lezioni aperte sia i nostri programmi per stranieri. Sono affascinati e vorrebbero tutti rimanere lì per sempre. Il loro sogno è di lavorare negli Stati Uniti e li comprendo, considerando che in Italia c’è poco lavoro per i danzatori e coreografi… Spesso,

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quando arrivano, la loro autostima è molto bassa, sono confusi e disorientati… Al BDC tutto funziona in maniera semplice e ben organizzata. Forse proprio perché, a volte, in Italia non siamo cosi tanto organizzati e precisi, i ragazzi si ‘confondono’, ma poi cambia tutto: l’entusiasmo vince, così come la voglia di fare e di sfondare e si ‘americanizzano’…». Di cosa ti occupi direttamente e quali sono le opportunità del Broadway Dance Center? «Come detto, attualmente mi occupo soprattutto delle relazioni tra eventi italiani ed europei e il BDC. Ma curo anche il cosiddetto talent scouting. Abbiamo due corsi ISVP: uno ISVP e l’altro ISVP Professional Program. L’ISVP può durare da tre mesi fino a un anno, comprende specializzazione di stile (urbano, contemporaneo, musical, classico), 12 lezioni settimanali, tutor, seminari mensili, eventi di vario genere e performance. All’arrivo gli allievi affrontano una settimana di orientamento per essere aiutati nel capire il nostro mondo e le nostre regole, ma anche per essere visionati e guidati nel livello di appartenenza (intermedio, avanzato, etc.). Il Professional dura quattro mesi e oltre alla specializzazione, alle lezioni e agli eventi, comprende seminari settimanali, tutor, video lezioni, simulazioni di audizioni, spettacoli e performance finale davanti a un pubblico di professionisti del settore, agenti, talent scout e coreografi premiati. Vi si può accedere previa audizione». Quali sono i costi delle lezioni? Esistono borse di studio? «I costi variano a seconda della durata dei programmi. L’ISVP per tre mesi di base è 2.550 dollari e solitamente la borsa di studio è di 500 dollari. La offriamo solitamente durante eventi in cui siamo presenti, per esempio concorsi o stage. In casi eccezionali diamo una borsa di studio full, cioè che copre totalmente i costi e ciò avviene per esempio durante trasmissioni televisive e talent show. Abbiamo anche una lista di alloggi sicuri che l’allievo può contattare prima del suo arrivo».

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Visto che conosci la realtà newyorchese della danza, è corretto dire che New York sia oggi la capitale della danza? «New York è il polo della danza. Sicuramente molto è cambiato dagli anni Ottanta a oggi e molte altre città nel mondo offrono ampie opportunità a noi artisti. Ma a New York è nata la danza moderna e contemporanea a livello professionale, è nata la danza ‘attivista’… Il suo dinamismo socio-culturale ha fatto sì che la danza diventasse davvero ‘parola’. Lì si sono sviluppate le arti di grandi talenti come Luigi, Graham, Ailey, Cunningham, Carlson, Mattox e molti altri ancora. Oggi New York continua a essere la capitale della danza, meno commerciale di Los Angeles, una città in cui qualsiasi danzatore, classico, moderno o urban, può trovare un’opportunità». Come è vista la danza italiana oltreoceano? «Il talento italiano è apprezzato in tutto il mondo. Godiamo di una quantità incredibile di bravi danzatori soprattutto per quanto riguarda la danza classica. Gli americani sanno che non abbiamo tanta possibilità di rendere giustizia a questi talenti, che i teatri offrono poco purtroppo e la televisione meno ancora. Così come sanno che si investe poco nell’arte in Italia. La danza è in continua evoluzione e per questo gli italiani preferiscono emigrare in paesi in cui si hanno più possibilità di vivere la propria arte appieno».


Danielle Levitt

HIPLET l’hip hop si balla sulle punte H I P HOP + BAL L E T

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uando l’hip hop incontra il balletto, nasce l’hiplet. Una danza rivoluzionaria che unisce magicamente due stili in apparenza agli antipodi. A ritmo di musica, i passi molleggiati si fanno sulle punte. Una fusione, una contaminazione, da cui nasce subito un’arte che sta spopolando in tutto il mondo. L’hiplet è stato inventato nel 2009, ma ha ottenuto riconoscimento come forma autonoma di danza solo di recente. L’inventore del genere, Homer Hans Bryant, desiderava creare qualcosa che rompesse gli stereotipi secondo cui una ‘ballerina’ nera è sempre una ballerina di street dance, e viceversa. Grande risalto ha avuto grazie al video pubblicato dal maestro Bryant su Instagram, dove mostra le giovani ballerine del Centro di danza multiculturale di Chicago – tutte tra i 12 e i 16 anni – alle prese con questo nuovo genere. Via toutou e musica classica, le Hiplet Ballerinas hanno scelto hip hop e leggins per una coreografia sulla note di Jason Derulo. Ripreso dalla pagina Facebo-

ok brasiliana So Bailarinos, il video ha totalizzato milioni di visualizzazioni in breve tempo. Questo ballo ha fatto così scalpore che le ballerine si sono poi esibite nel famoso talk show mattutino “Good Morning America”. Così l’hiplet è ormai un fenomeno che sta prendendo piede sempre più velocemente, e che non sembra trovare limiti di nazionalità, origine o gusto. L’hiplet costringe i ballerini sulle punte, ma al passo di una musica decisamente più ‘cattiva’ ed esuberante. La preparazione atletica è fondamentale, perché tenersi sulle punte per buona parte della performance richiede un lungo allenamento classico, così come i movimenti di street dance esigono anch’essi una prestanza fisica notevole. Mescolando la grazie del balletto classico con la grinta e la fisicità dell’hip hop, l’hiplet è un ibrido anticonvenzionale che fonde antico e contemporaneo, tradizione e cultura urbana, stili e linguaggi distanti anni luce. L’hiplet, in un certo senso, ribalta le regole del gioco, colorandosi di nuove rivendicazioni sociali. Il balletto, tradizionalmente bianco, borghese ed europeo, viene preso e contaminato dalla street culture afroamericana. Rompere il sistema e il silenzio è sintomo di cambiamento, anche di canoni, perché per essere ballerine non è detto che si debba per forza essere bianche, filiformi ed esili. L’hiplet è un sintomo di una nuova era fatta di nuove esigenze espressive, che non seguono più i soliti copioni, dove il corpo ritrova un corpo da protagonista per esprimere contenuti, forza e una nuova immagine per rompere gli schemi e crearne di nuovi.

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vivere a New York tra danza e moda di Roberta Bezzi

Una vita da favola, da Treviso a New York, dove è diventata principal dancer della Peridance Contemporary Dance Company e protagonista di spot per famosi marchi 56

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Per la giovane ballerina Greta Zuccarello, la vita è cambiata grazie al cosiddetto 'sogno americano' che è diventato realtà. Dopo aver scoperto la passione per la danza nella sua Treviso, non ancora maggiorenne viene notata da talent scout americani ed è proprio oltreoceano che inizia la sua carriera professionale, fino a diventare principal dancer della Peridance Contemporay Dance Company, costellata anche di sorprendenti incursioni nel mondo della moda. Victoria's Secret l’ha scelta nel 2016 tra più di 500 candidate – e come unica ballerina – per girare i video della linea sportiva “Pink”. Un'opportunità dietro l'altra… Di lì a poco è diventata anche la protagonista degli spot per le Pryma, cuffie della Sonus Faber, azienda italiana che opera nel settore audio di lusso, del gruppo vicentino Fine Sounds, che possiede anche lo storico marchio di amplificatori McIntosh, prodotti a New York. Ecco, come la giovane ventenne sta vivendo questo momento di gloria nella Grande Mela.


Come e quando nasce la tua passione per la danza? «Dal primo giorno in cui ho messo piede nella scuola di danza della mia città, Treviso. Sin da bambina mi è sempre piaciuto muovermi, così ho iniziato con la ginnastica a livello agonistico dai 5 ai 10 anni. Però, quando mi sono avvicinata alla danza, non ho più smesso. Partecipando ai concorsi, ho vinto una borsa di studio per uno stage estivo all'Opus Ballet di Firenze dove sono poi rimasta dai 14 ai 17 anni per completare la mia formazione di classico e contemporaneo. Durante l'ultimo anno, nel 2014, sono stata notata da Patrick Armand dalla San Francisco Ballet School che mi ha preso per la Summer Intensive. Nello stesso anno ho passato l'audizione per la Peridance Capezio Center e di seguito ho avuto la fortuna di essere presa in compagnia. E ora, a 21 anni, sono alla mia terza stagione con Pcdc – Peridance Contemporary Dance Company, come principal dancer». Hai sempre avuto la passione per gli Stati Uniti? «Sì, mi affascinavano molto. Ho sempre avuto tanta voglia di fare nuove esperienze, di conoscere persone provenienti da tutto il mondo e di imparare bene l'inglese. Diversamente dall'Italia, qui la danza 'funziona' ed è considerata un lavoro. Ci sono molte più opportunità e certamente il bagaglio di esperienze e di emozioni che sto provando, vivendo a New York, me le porterò nel cuore per tutta la vita. Che peccato non avere le stesse possibilità nel nostro Bel Paese così ricco di arte e cultura, che potrebbe essere la casa perfetta per la danza». Come ti trovi alla Peridance Contemporary Dance Company? «Molto bene, perché mi sta facendo crescere molto. I ballerini della compagnia sono la mia famiglia newyorchese. Ovviamente, come in tutti i gruppi di amici stretti, si litiga e ci si confronta ma sempre con rispetto.

Cerchiamo di supportarci a vicenda e di lasciare i problemi di ogni giorno fuori dalle sale di danza. Trovo molto interessante poi il bel rapporto di scambio e apertura tra ballerini e coreografi, che è indispensabile per lavorare al meglio. Da quando sono entrata in compagnia, ho preso parte a tutti gli spettacoli della compagnia, fra cui il famoso 'Season' tra le mura del Salvatore Capezio Theater. L'ultimo è stato pochi giorni fa a Houston, in Texas. Ora siamo di nuovo a New York per la nostra Spring Session. In questi anni, abbiamo ballato in giro per gli States, ma anche in Israele, Corea e nella mia amata Italia». Com'è New York vista con gli occhi di un'italiana? «Una città fantastica con dei ritmi difficili, che apre la mente, perché si conoscono ogni giorno persone provenienti da tutte le parti del mondo, con culture diverse. Ognuno va per la sua strada, libero di fare ciò che vuole e di inseguire i propri sogni. I ballerini italiani sono molto apprezzati, grazie anche alle maggiori opportunità. Negli States ci sono non solo grandi compagnie, ma anche tanti 'project' soprattutto nella danza contemporanea, ossia gruppi di ballerini che si riuniscono per un certo spettacolo, lavorando insieme anche solo per qualche mese». Un’altra sorpresa è arrivata dal casting per Victoria’s Secret dove sei stata scelta come testimonial per la linea sportiva. Come sei riuscita a farti notare? Che tipo di esperienza è stata? «Tramite uno dei miei direttori della compagnia, ho ricevuto la chiamata per un casting per VS Pink Active. Mi sono presentata e dopo qualche giorno, mi hanno chiamato dicendomi di essere stata scelta . Non me l'aspettavo proprio! Così ho fatto il primo shooting per VS Pink Active al Brooklyn College e, qualche mese dopo, sono stata scelta anche per lo spot VS Pink Spring Break girato alle Bahamas. Trasformarmi in balEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Due immagini degli spot Pryma Headphones alla WOM Townhouse di New York e VS Pink Spring Break girato alle Bahamas

lerina-modella mi ha molto emozionato. Come sintetizzerei il tutto? Coreografie e natura con addosso i capi sportivi del brand che amo di più in assoluto!». Sei anche stata scelta come ballerina nel video promozionale delle Headphones di Pryma Sonus Faber… «Sì, un'altra opportunità lavorativa incredibile. In quell'occasione mi sono divertita tanto, perché conoscevo il team di persone con cui lavoravo e la location in cui abbiamo girato il video [WOM Townhouse della McIntosh, ndr], è una delle più belle di New York a mio avviso. Ho colto al volo le opportunità capitate grazie alla mia professione, e mi sono trovata a mio agio nel fare photoshoot, però ballare resta la mia priorità assoluta. Almeno per il momento, poi chissà cosa mi riserverà il futuro...». Qual è il tuo sogno? Diventare principal dancer in altre compagnie newyorchesi o ti piacerebbe rientrare in Italia? «Vorrei girare più teatri possibili e avere una brillante carriera. Nelle compagnie contemporanee non esiste un ruolo da 'principal dancer' come in quelle di danza classica. Ovviamente, ci sono ballerini che in compagnia ballano di più, ma siamo tutti allo stesso livello. Per ora sto 58

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bene alla Peridance Contemporary Dance Company, cercando di programmare il mio futuro nel modo migliore. Non ho una destinazione privilegiata, mi piacerebbe tanto viaggiare e fare esperienze diverse. Se mi si presentasse una buona opportunità in Italia, le porte sono sempre aperte… è sempre casa mia...». Quali sono le difficoltà maggiori del lavoro di ballerino professionista? Cosa consiglieresti ai tanti giovani come te con gli stessi obiettivi? «Fare il ballerino è molto faticoso in molti ambiti. Fisicamente è dura e anche mentalmente. Si è costantemente sotto sforzo, come se ogni volta si dovesse affrontare una sfida, soprattutto quando si ballano pezzi di diversi stili uno dietro l'altro. Bisogna avere uno stile di vita molto equilibrato, dormire bene e alimentarsi bene. Prendersi cura del proprio corpo è un 'must', perché ballare professionalmente non è per niente semplice. Spesso si lavora mesi e mesi senza giorni di riposo e sono ritmi difficili da mantenere. Un consiglio che posso dare ai giovani danzatori è di credere nei proprio sogni, lavorare duro e seguire quello che dice il cuore. Arrivare al top è dura, molto dura: bisogna esserci con la testa, altrimenti non si arriva da nessuna parte!».

Qual è la tua giornata tipo? Cosa ami fare oltre alla danza? «Mi sveglio la mattina alle 8.30, faccio colazione e porto fuori il mio cagnolino. Alle 10 inizio a ballare: lezione di danza classica fino alle 11.30 e poi dalle 11.30 alle 18 -19 si svolgono le prove senza pause. Si torna a casa alla sera stanchi e doloranti ma tanto soddisfatti e felici di chiamare 'lavoro' ciò che si ama tanto fare. Questa è la mia settimana tipo dal lunedì al venerdì. Il sabato invece dipende dai periodi, se abbiamo spettacolo o meno, però in genere le ore di prova sono di meno. La domenica si fa festa se non dobbiamo partire per qualche tour o non abbiamo prove extra per l'avvicinarsi di date di spettacoli importanti. Nel poco tempo libero, mi piace uscire con amici e godermi New York». In ultimo, cosa rappresenta la danza per te? «È espressione di vita. Ognuno ha il proprio modo di esprimersi, chi con parole e chi attraverso il movimento. L'emozione che si prova sopra un palcoscenico in teatro, è certamente indescrivibile!».


DANZAINFIERA 2018? È STATA

WOW!

BALLERINI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO E NUMERI DA CAPOGIRO PER LA XIII EDIZIONE DELL'EVENTO DI DANZA PIÙ IMPORTANTE A LIVELLO INTERNAZIONALE CHE SI È SVOLTO A FIRENZE DAL 22 AL 25 FEBBRAIO

Una grande festa della danza con professionisti di altissimo livello che non sono voluti mancare alla Fortezza da Basso di Firenze dal 22 al 25 febbraio 2018. La XIII edizione di Danzainfiera è stata davvero WOW!, come recitava il claim di quest'anno, sia dal punto di vista dei numeri, che per i tanti personaggi che hanno partecipato all'evento. Il pubblico ha avuto l'occasione di incontrare, ammirare sul palco e di partecipare agli stage con le stelle della danza classica Alicia Amatriain, Principal dello Stuttgart Ballet e Iana Salenko, prima ballerina dello Staatsballett di Berlino. È stata un'emozione vederle ballare e ascoltare dal vivo i loro racconti: la prima si è soffermata sui tanti ruoli con cui negli anni si è dovuta confrontare, svelando che il suo partner preferito è Roberto Bolle. La ballerina ucraina, invece, ha ballato ed è stata intervistata insieme a Marian Walter, marito e partner sul palco. Entrambe hanno ricevuto il prestigioso Premio Danzainfiera. Gli appassionati di flamenco hanno avuto a disposizione il talento spagnolo Antonio Marquez che ha fatto il tutto esaurito tra stage, laboratori e incontri dove ha voluto sottolineare l'importanza dell'interpretazione, fondamentale per un ballerino quanto la tecnica. Direttamente dall'America è arrivata Cynthia Harvey, direttrice della prestigiosa American Ballet Theatre Jacqueline Kennedy Onassis School che ha dichiarato: “La danza non è uno sport ma un'arte. La preparazione atletica non

basta: stiamo parlando di un'arte che dev'essere a servizio dell'espressione e della bellezza”. C'è stato anche chi ha parlato dell'aspetto salvifico della danza, come hanno raccontato Carolyn Smith, campionessa mondiale di danza sportiva e giudice di Ballando con le stelle e Francesca Taverni, performer di musical apprezzata a livello internazionale che hanno svelato al pubblico come la danza abbia salvato loro la vita quando hanno avuto un tumore. Uno spazio importante è stato dedicato al Musical con due produzioni firmate da Massimo Romeo Piparo: il famoso regista è stato ospite a Firenze con i protagonisti dei suoi due musical di maggior successo: Billy Elliot e Mamma mia! In particolare Paolo Conticini, Luca Ward e Sergio Muniz hanno incontrato il pubblico con un grande bagno di folla. Sono stati davvero WOW anche i numeri di Danzainfiera che indicano un bilancio assolutamente positivo con dati in crescita rispetto alle passate edizioni: 2.500 iscritti al Concorso Expression di cui 50 scuole da tutta Europa. Oltre 4.000 buyer accreditati, più di 150 espositori provenienti da tutto il mondo. Quattromila le lezioni prenotate nel primo giorno di apertura delle iscrizioni online, almeno 14.000 le persone che hanno fatto lezione, più di 10.000 ballerini si sono esibiti. Numeri incredibili che spingono a fare sempre meglio: Danzainfiera, infatti, è già pronta a rimettersi in moto per la prossima edizione e dà appuntamento a tutti a DIF 2019. Per essere sempre aggiornati sulle iniziative di Danzainfiera, segui l'evento su: www.facebook.com/danzainfiera www.danzainfiera.it EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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di Massimiliano Craus

IL BALLERINO CON LA VALIGIA SEMPRE PRONTA

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Il giro del mondo di Luca Giaccio è cominciato molto presto, con tappe e personaggi incredibili a cornice di un sogno diventato presto realtà. Scriviamo di un ballerino napoletano, diplomato alla Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo, ma con il destino segnato a braccetto con i grandi della danza. Basterebbe citare Anna Razzi, Carla Fracci, Alicia Alonso, e Yuri Grigorovich su tutti! Ma proviamo ad andare con ordine, anche perché sarà lo stesso loquacissimo Luca a raccontare l'andirivieni al di qua ed al di là dell'Atlantico con una valigia sempre piena di sogni e progetti.

schi” realizzando un immenso desiderio che coltivavo sin da bambino».

Cominciamo da Anna Razzi, Alberto Testa e Carla Fracci: sono loro i tuoi primi tre punti di riferimento? «La Fracci è stata la mia prima direttrice, la prima che ha creduto in me da professionista al Teatro dell'Opera di Roma, poco dopo essere stato lanciato dalla Razzi al Teatro di San Carlo e da Alberto Testa con il Premio Positano. E poi ho potuto ballare con la Fracci stessa un pas de deux inedito di Tony Candeloro in “Artemisia Gentile-

A L'Avana l'incontro con Alicia Alonso ha schiuso definitivamente le porte del successo internazionale di Luca Giaccio, un ex allievo entrato nel tempio della danza cubana dalla porta principale, al fianco dell'immensa Alicia Alonso. Sua nuova stella in una carriera in crescendo di onorificenze, successi e interpretazioni. Su tutte quella della “Morte di Narciso”. Per poi restare nella compagnia del Ballet Na-

E dopo il debutto italiano, ecco il primo biglietto aereo al di là delle Alpi. Com'è andata? «Sono stato in rapida successione nelle compagini spagnole di Angel Corella e Victor Ullate, vivendo da giovane protagonista esperienze artistiche e umane davvero entusiasmanti. Ho arricchito il mio bagaglio facendomi apprezzare molto dal critico di “El Pais” Roger Salas e con il successivo viaggio verso L'Avana, forse il viaggio più incredibile che potessi fare!».


Luca Giaccio al Teatro Nazionale di Cuba per "Death of Narcissus", coreografia di Alicia Alonso, foto di Josep Guindo Soldevila

cional interpretando finanche Sigfried e Albrecht, vessilli della tradizione isolana. Quali ricordi porti ancora con te dell'esperienza di Cuba? «Sono stati mesi bellissimi, con esperienze in scena e per le strade irripetibili perché lì la gente vive davvero per la danza e il balletto. C’è grande rispetto e cultura di danza, infatti tutto il popolo conosce la carriera di ogni danzatore della compagnia. Ed è bellissimo che ancora oggi la figlia di Alicia Alonso, Laura, mi inviti a ballare con loro. È un ricordo che porterò sempre con me». Con il suo ritorno in Europa, ovvero con i piedi per terra, Luca ha potuto apportare altra linfa preziosa alla sua personale valigia, lavorando con Renato Zanella, Yuri Grigorovich e Mikhail Messerer saltando a piè pari tra Verona, Monaco di Baviera e San Pietroburgo. Con la magica tappa di Lussemburgo. Non hai mai voluto metter su casa per più di qualche anno?

«Pare proprio di no, infatti anche ora mi divido tra Germania e Italia con le due compagnie dell'Opera di Monaco di Baviera, diretta da Igor Zelensky, e del BalletXtreme Zurigo diretto da Myrna Kamara. E Igor Grigorovich mi ha scelto per il suo “Spartacus” proprio a Monaco, interpretando uno dei balletti più interessanti che io abbia danzato negli ultimi anni. La coreografia è molto impegnativa e questo aspetto mi diverte ancor più. L’incontro con il maestro Grigorovich è risultato fonte di ispirazione e bellezza e, per fortuna, lui si è dichiarato soddisfatto di me». E peregrinando, lo statuario Luca si è ormai accinto a scrutare il proprio futuro al di qua delle Alpi, magari coltivando la sua ultima passione balanchiniana e strizzando più d'una volta l'occhio al futuro dietro le quinte. Come ti immagini il tuo futuro? «Ho sempre saputo, fin da quando ero piccolo, che avrei danzato nei più grandi teatri del mondo e che avrei fatto il coreografo. Le mie prime muse sono state le bellissime cugine che

praticavano ginnastica artistica nella palestra di mia madre Maria. Oggi sono freelance e do lezioni di postura e sbarra a ginnaste professioniste, tra cui la campionessa italo-brasiliana di ginnastica aerobica Luiza Conte. Adoro così tanto lavorare con i bambini che due anni fa mi hanno chiesto di essere il coreografo per il programma televisivo “Prodigi. La musica è vita” andato in onda su Rai Uno in collaborazione con l’Unicef. Tuttavia porto nel mio cuore gli spettacoli con Svetlana Zakharova in Lussemburgo dove Myrna Kamara mi ha chiesto di accompagnarla. Tre mesi prima degli spettacoli in Lussemburgo abbiamo lavorato intensamente con Nanette Glushak, responsabile del “The George Balanchine Trust", e con lei ho avuto la fortuna di interpretare due titoli storici quali "Who Cares" e "Agon", lanciandomi definitivamente nel repertorio di Balanchine e di tutto il mondo neoclassico ancora da scoprire».

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Medicina della danza

Le tendinopatie del ginocchio Nella danza classica, sono due le problematiche importanti che predispongono a lesioni a carico dei menischi, dei legamenti e/o dei tendini: lo screwing del ginocchio e il rolling in della caviglia

a cura di Omar De Bartolomeo, specialista in Ortopedia e Traumatologia e della dott.ssa Alessandra Albisetti Il ginocchio può andare incontro a svariati infortuni in chi pratica attività sportiva o artistica come la danza, la ginnastica ritmica e artistica, il pattinaggio. Le cause degli infortuni sono molteplici. Per iniziare potremmo distinguerle in estrinseche (pavimento, illuminazione, scarpa, ostacoli, tipo di coreografia) e intrinseche (forma delle superfici articolari, assi meccanici, tipo di appoggio del piede, differenza di lunghezza degli arti inferiori, tecnica errata, etc.). Prima di entrare più nel dettaglio, è bene ricordare alcuni concetti di anatomia. Il ginocchio è una articolazione relativamente semplice, costituita da tre capi articolari: il piatto tibiale, i condili femorali e la rotula. Tra i condili femorali e i piatti tibiali sono frapposti i menischi. Essi hanno forma semilunare se visti dall’alto, quello interno a forma di C, quello esterno poco più voluminoso e quindi a forma di O. Mnemonicamente potremmo usare l’acronimo “CIOE”: C Interno, O Esterno. I menischi, in numero di due per ginocchio (mediale o interno, laterale o esterno) hanno molteplici funzioni: 1) aumentare la congruenza articolare tra condilo femorale e tibia; 2) aumentare la superficie di scarico delle forze, 3) ammortizzare le forze; 4) stabilizzare il ginocchio; 5) nutrire la cartilagine articolare.

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Tra i condili femorali e la tibia sono tesi i due legamenti crociati (anteriore e posteriore). All’interno del ginocchio, in posizione centrale e atti a garantire la stabilità del ginocchio stesso, si trovano i legamenti crociati (LCA anteriore e LCP posteriore). Sempre a garantire la stabilità, tesi tra femore e tibia medialmente e lateralmente, ci sono i legamenti collaterali.

tensore fascia alta sartorio

grande gluteo

adduttori retto del femore bicipite femorale

vasto laterale vasto mediale

s.membranoso-s. tendinoso

zampa d'oca gastrocnemio laterale

Il ginocchio ha un importate struttura muscolo-tendinea che permette l’unico movimento fisiologico del ginocchio: la flesso-estensione. I muscoli sono: il quadricipite (così chiamato perché formato da quattro ventri muscolari che si uniscono in un unico tendine), il bicipite femorale (muscolo flessore posto lateralmente nella coscia), il complesso semimembranoso-semitendinoso (posto medialmente), i muscoli della zampa d’oca (sartorio-gracile-semitendinoso), la bandeletta ileotibiale (nata dall’unione tra muscolo tensore fascia lata e grande gluteo) (immagine 1). Nella danza classica, possiamo riconoscere due problematiche importanti che predispongono a lesioni a carico dei menischi, dei legamenti e/o dei tendini: lo screwing del ginocchio e il rolling in della caviglia (immagine 2). L’uno e l’altro possono coesistere (spesso) o uno può essere predominante rispetto all’altro. Lo screwing consiste nella forzata rotazione della tibia rispetto al femore praticata da quei ballerini con scarso en dehors o per errore per cercare di aumentare il proprio grado di rotazione esterna dei piedi. L’eccessiva torsione genera un sovraccarico del comparto interno del ginocchio e del piede, mancato allineamento meccanico tra tibia e femore, con ripercussioni anche a carico di bacino, cerniera lombosacrale e quindi aplomb di tutto il ballerino. Il rolling in invece è il mancato “sostegno” della volta interna del piede, con conseguente “stiramento” delle strutture capsulari, legamentose e tendinee della parte interna della caviglia, nonché conflitto di quelle esterne (immagine 3). Alcuni fattori anatomici possono aggravare questi errori tecnici: ginocchio valgo o varo, sindrome pronatoria dei piedi, intra o extratorsione tibiale, antiversione del collo femorale, ginocchio iperesteso (genu recurvatum). In questo contesto, approfondiamo le sole patologie tendinee. In modo scolastico potremmo distinguerle in:

Immagine 1: rappresentazione schematica dei muscoli dell’arto inferiore in rapporto con il ginocchio.

rotula e apparato estensore comparto mediale risentimenti muscolari

tendinopatie I raggio ROLLING IN

Immagine 2: screwing del ginocchio

Immagine 3: rolling in del piede

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- Tendinopatia quadricipitale - Tendinopatia rotulea - Tendinopatia degli ischiocrurali - Tendinopatia della zampa d’oca Il tendine rotuleo e il tendine quadricipitale trasmettono la forza espressa dal quadricipite, attraverso la rotula (che funge da osso sesamoide incrementando il braccio di leva del quadricipite stesso) , alla tibia. Più frequentemente è interessato il tendine rotuleo che può soffrire a livello della sua inserzione alla rotula (identificando patologie chiamate “apicite rotulea”, tendinopatia inserzionale, sindrome di Sinding-Larsen-Johansson), oppure a livello della sua porzione intermedia o distalmente a livello della sua inserzione sulla tibia (apofisite rotulea, complicanza di Osgood-Schlatter) (immagini 4 e 5). Fattori predisponenti la tendinopatia rotulea: salti, pavimento duro/poco elastico, eccessivo rinforzo del muscolo quadricipitale, eccessivo studio dei salti, ginocchio recurvato.

Immagine 4: apicite rotulea. Alla risonanza magnetica, si osserva ispessimento della regione inserzionale tra tendine rotuleo e apice della rotula.

Immagine 5: vasto ematoma sottocutaneo per lesione al passaggio muscolo-tendineo dei muscoli semimembranoso-semitendinoso

La tendinopatia e la borsite della zampa d’oca è un processo infiammatorio che colpisce la borsa ovvero i tendini che costituiscono la così detta “zampa d’oca”. Il nome deriva dalla particolare forma che i tre tendini hanno a livello della loro inserzione sulla tibia. I tre tendini sono dei muscoli gracile, sartorio e semitendinoso. Questa tendinopatia è spesso annoverata nelle patologie da overuse/overlavoro. Fattori predisponenti sono il ginocchio valgo e la sindrome pronatoria dei piedi (piede piatto). Possono facilitare e spesso cronicizzare il disturbo alcuni comuni errori tecnici quali lo screwing del ginocchio associato o meno al rolling in del piede. Pavimenti poco elastici e coreografie ricche di salti, possono influire negativamente. Nella tendinopatia degli ischiocrurali, sono i muscoli flessori della coscia – nello specifico, all’interno della coscia - semimembranoso e semitendinoso e (lateralmente) il bicipite femorale. Più facilmente questi muscoli soffrono a livello della loro porzione muscolare e inserzionale al bacino. Raramente però possono infiammarsi a livello della loro inserzione distale al ginocchio. Questo succede soprattutto nelle ballerine che forzano il genu recurvato elongando eccessivamente la forma “a sciabola” della gamba. Da un punto di vista terapeutico, le tendinopatie hanno trattamento specifico: riposo, crioterapia, uso di antinfiammatori topici, orali ovvero applicare energie fisiche (laser, ultrasuoni, TECAR, onde d’urto). Molto importante però è valutare due fattori: 1) preparazione atletica/artistica 2) correggere errori tecnici/propriocezione.

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La rieducazione avviene prevalentemente rinforzando i muscoli rotatori esterni delle anche e riequilibrando i muscoli che stabilizzano l'articolazione del ginocchio


I consigli del fisioterapista a cura di Sara Benedetti, Eva Fasolo, Romeo Cuturi

- La ricerca estrema di mobilità del ginocchio da parte del ballerino porta spesso, come principale conseguenza, un eccessivo carico di lavoro per le strutture legamentose e tendinee. - Il ballerino che tenta di guadagnare un migliore en dehors sfruttando la rotazione esterna della tibia sul femore (screwing) è maggiormente predisposto all'insorgenza di tendiniti.

Schematicamente, possiamo descrivere quanto è possibile fare: - Tre modalità di taping per la tendinopatia della zampa d’oca, della tendinite rotulea e per la loggia posteriore del ginocchio

- Oltre alla rotazione esterna, il ginocchio può venir forzato in estensione con l'intento di raggiungere la desiderata linea estetica a "sciabola". Anche questo sarebbe da evitare. - Capita inoltre di osservare uno scorretto allineamento del ginocchio rispetto al piede durante i movimenti di flesso-estensione del ginocchio: in particolare nei plié, nella fase preparatoria al salto e nell'atterraggio. Il mancato allineamento ha come conseguenza un eccessivo stress a carico dei tendini presenti a livello della zampa d'oca. - L'eccessiva rotazione esterna della tibia sul femore, la forzatura in estensione del ginocchio e il mancato allineamento sono dunque le principali cause meccaniche che portano all'instabilità e di conseguenza alla sofferenza di legamenti e tendini.

- Esercizi per correggere l’allineamento di anca-ginocchio-piede su piatti rotanti e mediante fit-ball

- Correzione dell’appiombo sull’arto inferiore su bosu.

- L’approccio fisioterapico deve esser volto a migliorare il dolore e a rieducare il gesto tecnico. - La rieducazione avviene prevalentemente rinforzando i muscoli rotatori esterni delle anche e riequilibrando i muscoli che stabilizzano l'articolazione del ginocchio (estensori/flessori/abduttori/adduttori). Nel caso particolare di sofferenza dei tendini della zampa d'oca si può osservare una ipostenia del vasto mediale che, dunque, dovrà essere rinforzato correttamente. - Gli esercizi terapeutici, generalmente, si impostano con progressione di difficoltà tramite pedane instabili grazie alle quali il ballerino migliora la propria capacità propriocettiva (fondamentale per la stabilizzazione del ginocchio). - Nella fase finale della rieducazione il ballerino si focalizza sulla correzione degli errori tecnici che hanno portato all'instabilità.

Mediante questi esercizi, svolti in modo guidato e successivamente in modo autonomo, si possono ottenere notevoli benefici. Si consiglia inoltre di utilizzare questi esercizi anche come riscaldamento pre-lezione ovvero come preparazione tecnica personale.

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IDA

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a cura di Sara Baraccani

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CONCORSO INTERNAZIONALE DI DANZA #expressionIDA2018 Un’edizione del concorso internazionale di danza Expression senza precedenti. Ogni anno cresce il numero di partecipanti che arrivano da tante parti del Mondo (Algeria, Colombia, Francia, Italia, Malta, Russia, Spagna, Svizzera, Turchia e Ucraina i paesi che hanno partecipato all’ultima edizione). Tante scuole e ballerini uniti da un’unica grande passione: la danza. Un grazie speciale a chi ha voluto condividere con noi i più bei momenti del concorso, che riportiamo qui.

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NEWS DAL MONDO IDA Nuove audizioni per la Experience Company”, la prima baby compagnia in Italia, formata da giovani talenti dagli 11 ai 16 anni e con la direzione artistica del docente IDA Matteo Addino. Si può accedere alla compagnia solo su audizione. Ecco le prossime date: 24 giugno e 10 settembre 2018 alle 11, nella sede centrale di Naima Academy, in via Bobbio 12 a Genova. Info: 010-8991460. @francescacuciniellodancer 66

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la sfida #IDADANZA / ALLA SBARRA Nello scorso numero di “Expression” vi avevamo chiesto di utilizzare la sbarra come elemento non solo dei vostri allenamenti di danza, ma anche delle vostre fotografie su Instagram. Grazie per tutte le immagini che ci avete regalato taggando #idadanza, grazie anche alle vostre insegnanti che si sono prestate in questa piccola sfida fotografica. Come vi avevamo anticipato, in questo numero ci saranno 4 finalisti, ma soltanto uno di loro vincerà una t-shirt IDA che sarà spedita direttamente a casa. Complimenti quindi a @desireeroccaro, che sarà contattata con un direct message per poter effettuare la spedizione del premio. Complimenti anche a tutti gli altri partecipati e finalisti! Sotto trovate il nuovo challenge a cui potete subito partecipare, taggando anche le vostre vecchie foto.

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@desireeroccaro

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TAGGA #IDADANZA SE ANCHE TU VUOI COMPARIRE SUL PROSSIMO NUMERO DI EXPRESSION Il nuovo tema dei tuoi scatti deve essere: Danza e architettura La danza è bellezza, così come l’architettura, è ricerca di linee e forme armoniose, che colpiscano chi guarda per la loro eleganza. Tanti sono stati i fotografi che hanno sfruttato l’estetica di un bel paesaggio urbano, insieme al corpo perfetto di un ballerino o di una ballerina. Ci viene in mente il progetto dal titolo “Dance Inside” dell’architetto romano Simone Ghera, che con l’uso del grandangolo è riuscito a creare un nuovo punto di vista dello spettatore, che si sofferma sui dettagli del corpo del danzatore, ma con un richiamo all’architettura che rimane sempre sullo sfondo. In questo challenge siete liberi di scattare foto in outdoor o in indoor sfruttando però l’architettura circostante. Trovate linee di finestre, strade o scale qualunque cosa serva a risaltare ancora di più l’eleganza del corpo del danzatore. Lo spazio è fortemente connesso alla danza, per cui siamo certi che questa sfida stimolerà la vostra creatività e i risultati ci sorprenderanno. Vi ricordiamo le regole: 1) taggare su Instagram #idadanza se volete comparire sul prossimo numero di Expression dance magazine: www.expressionmagazine.it, 2) selezioneremo 4 finalisti che compariranno in rivista, 3) fra questi quattro selezioneremo un vincitore a cui sarà spedita a casa una t-shirt IDA e che sarò contattato con un direct message su Instagram. Seguite il nostro account: @idadanza per sapere chi sono i finalisti e chi riceverà a casa la t-shirt a marchio IDA.

Tagga su Instagram #idadanza

Danza e architettura


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