Expression agosto 2017

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Rivista ufficiale I.D.A. International Dance Association ANNO XXVIII n. 2 - Agosto 2017 - Centro Studi La Torre S.r.l.

In caso di mancato recapito inviare al CPO Ravenna, ufficio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la dovuta tariffa. CONTIENE I.P.

E PRESSION dance magazine DANZA E TV La favola di Andreas Muller LE SFIDE del festival Oriente Occidente MEDICINA La lombalgia nel ballerino

Nicoletta

MANNI

All'interno DANCE ACADEMY con la nuova programmazione 2017/218


14a edizione

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Informazioni e iscrizioni: I.D.A. International Dance Association | tel. 0544 34124 | danza@idadance.com

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GIURIA&PREMI ANTEPRIMA

Vinci premi in denaro, l’opportunità di studiare nelle scuole di danza di tutto il mondo e premi speciali

DANIEL AGESILAS Danzatore e coreografo di fama internazionale ed ex Direttore degli studi coreografici al Conservatorio Nazionale Superiore di danza di Parigi.

Borse di studio per Stage International Danse Angers con gli insegnanti dell’Opéra di Parigi, ad Angers.

GIUSEPPE CHIAVARO Insegnante e coreografo presso il Ballet Malandain di Biarritz.

Premio speciale per passare una settimana come ospite della compagnia, per vivere con i danzatori, fare lezioni e assistere alle prove a Biarritz.

malandainballet.com (Francia)

LANFRANCO CIS Fondatore e direttore artistico del Festival Oriente Occidente.

Partecipazione a stage formativi a cura di Oriente Occidente e biglietti omaggio all'edizione 2018 del Festival a Rovereto.

www.orienteoccidente.it (Italia)

CLAUDE BRUMACHON Danzatore e coreografo di danza contemporanea ed ex direttore del Centre Chorégraphique National de Nantes.

Affiancamento alla compagnia, Brumanchon-Lamarche a luglio 2018, durante una fase di creazione del nuovo progetto a Parigi.

FREDY FRANZUTTI Danzatore e coreografo. Regista per la compagnia Balletto del Sud.

Partecipazione allo stage estivo presso la compagnia Balletto del Sud a Lecce.

Premi speciali offerti da IDS stage-danse-angers.fr (Francia)

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(Francia)

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MARIE CHRISTINE MAIGRET DE PRICHES Direttrice di Dance Area di Ginevra.

Corso estivo intensivo, borsa di studio per tirocinio con la Junior Company (per giovani talenti) a Ginevra.

www.dancearea.ch (Svizzera)

JEAN NUNES Borsa di studio per una settimana Ballerino, coreografo e direttore artistico presso la scuola di Danza Studio Vibes di Studio Vibes. a Bruxelles. www.studio-vibes.com (Belgio)

IKER KARRERA Fondatore e insegnante della Scuola Danza 180° di Madrid.

Borse di studio per una settimana di lezioni presso Scuola Danza 180° a Madrid. www.danza180.com (Spagna)

JAY ASOLO Ballerino e coreografo di fama internazionale, insegnante presso la Asolo Dance Collection ADC.

SHOCKK hip hop summer workshop in agosto 2018 a Dublino.

MEYA BILAL Insegnante e Coreografo per la scuola Impulsion in Belgio.

Borsa di studio per la compagnia della scuola IMPULSION e partecipazione ad una creazione durante l'evento a Bruxelles.

EMANUELA TAGLIAVIA Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea.

(Irlanda)

www.impulsion-dance.be (Belgio)

Borse di studio per stage e corsi I.D.A. International Dance Association a Ravenna.

ILENJA ROSSI Borse di studio per stage e corsi hip Ballerina ospite nei black Clubs in Italia hop I.D.A. International Dance e all’estero. Insegnante e coreografa. Association a Ravenna.

www.idadance.com (Italia)

Premi speciali offerti da DANCE DIRECT E REVOLUTION DANCEWEAR

RICHARD D'ALTON Varie borse di studio per scuole Guest teacher internazionale e coreogra- europee fo di danza contemporanea.

Questa è solo un'anteprima! Segui gli aggiornamenti su www.concorsoexpression.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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L’ A N G O LO D E L L’ E S P E R TO d i L uc a M a t t ona i

Consulenz a f iscale e am m inist r at i v a

L’IMPORTANZA DELLA LOCUZIONE “SPORTIVA DILETTANTISTICA” Il cons iglio è di a de guare la pro pria r agi on e s oci al e con u n verb al e d i as s emb l ea e d i u tiliz z ar la s empre o gni vo lta che ci si rel az i on a con en t i t erz i . Una delle domande più frequentemente poste da parte degli addetti del settore danza riguarda la sussistenza o meno dell’obbligo di inserimento della locuzione “Sportiva Dilettantistica” all’interno della ragione sociale. Al fine di poter dare una risposta, è preliminarmente opportuno osservare che al sodalizio sportivo sono riconosciute una serie di agevolazioni fiscali subordinate al rispetto dei requisiti previsti da un perimetro normativo composto, tra le altre, dal comma 17 dall’art. 90 della Legge 289 del 27 dicembre 2002 il quale impone che gli enti sportivi dilettantistici “devono indicare nella denominazione sociale la finalità sportiva e la ragione o la denominazione sociale dilettantistica”. Di tale passaggio vengono a oggi offerte due differenti interpretazioni. 1. Quella maggiormente restrittiva ritiene che l'acronimo “A.S.D.” non soddisfi di per sé quanto richiesto dalla norma e che pertanto tale scelta potrebbe rivelarsi contestabile nell’ottica di un controllo: sposa tale linea di pensiero proprio l’Agenzia delle Entrate, cfr. Circolare n.21 del 22 aprile 2003. 2. Secondo un’interpretazione maggiormente elastica - confermata nel corso di numerosi procedimenti giudiziali – il carattere sportivo può essere dedotto dalla semplice indicazione dello sport praticato, mentre il carattere associativo

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o societario può essere liberamente sostituito con altri termini che identifichino un sodalizio organizzato operante per il conseguimento di un fine comune agli associati, ad esempio le dizioni circoli e/o scuole. Quest'ultima corrente interpretativa evidenzia inoltre come l’art. 90 della Legge 289/2002 non imponga l’uso nella denominazione e in ogni segno distintivo della locuzione Associazione Sportiva Dilettantistica e ciò, a mero titolo esemplificativo, al contrario di quanto invece specificatamente previsto in tema di Organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Ciò che deve comunque risultare distintamente è la natura dilettantistica dell’attività: si sottolinea peraltro come la verifica di tale carattere e degli altri caratteri non debba però arrestarsi al mero dato formale, dovendosi al contrario accertare la natura sostanziale dell’associazione. Affrontando in conclusione la questione sotto un approccio maggiormente pratico, si ricorda che la denominazione, oltre a dover emergere correttamente dallo statuto, debba altresì essere utilizzata ogni qualvolta l’ente si relazioni con soggetti terzi esterni al contratto associativo. Risulta altresì interessante comprendere quali potrebbero essere al contrario le conseguenze derivanti dalla mancata

spendita della natura di associazione sportiva. La sola interpretazione fornita dall’Ufficio Accertatore appare eccessivamente sfavorevole al contribuente: così ragionando, da una sola e occasionale violazione, si potrebbe addirittura determinare la perdita della qualificazione sportiva dilettantistica. Tenendo invece in considerazione la ratio alla base della norma, ossia la tutela dei soggetti terzi che entrano in contatto con l’ente, sembra maggiormente corretto leggere il disposto nel senso che la violazione dell’obbligo possa determinare il disconoscimento del carattere sportivo dilettantistico, soltanto qualora le violazioni risultano così gravi, precise e concordanti da ingenerare nei terzi confusione. Per tutto quanto sopra esposto si può affermare che l’omissione occasionale della locuzione Sportiva Dilettantistica all’interno della denominazione sociale non possa in alcun modo incidere sulla natura sostanziale della associazione. Ciononostante si consiglia vivamente, al fine di evitare contestazioni in sede di accertamento, sia di adeguare eventualmente la propria ragione sociale per mezzo di un verbale assembleare assunta in tal senso - così come raccomandato dal CONI - sia di spendere il nome dell’ente nella sua forma estesa ogni volta che lo stesso si relazioni con terzi.


editoriale a cura di Roberta Bezzi

Che fortuna, scoprire una passione! In questo ultimo strascico d’estate, nelle scuole di danza fervono già i preparativi per l’inizio del nuovo anno accademico che si prospetta sempre ricco e carico di novità. L’entusiasmo è certamente la parola d’ordine anche per chi ancora deve crescere e affermarsi, ed è soprattutto la dote giusta per rinnovarsi e ricercare nuovi stimoli attraverso cui coinvolgere i propri allievi. Perché fare danza, indipendentemente dal fatto che il livello sia di tipo amatoriale o professionale, deve essere prima di tutto una gioia e un piacere. Solo così, infatti, può sbocciare la passione, quella vera che accompagnerà i giovani per tutta la vita. Ed è questo il regalo più bello che insegnanti e genitori possono fare a un figlio per aiutarlo a trovare la propria strada. Troppo spesso infatti sono i genitori a decidere per i figli, cercando di orientarli verso i propri interessi e far sì che realizzino i loro sogni di bambino. Il caso più ‘tremendo’ si verifica quando il figlio ha realmente una dote per quella disciplina così cara al genitore, ma senza provare un reale trasporto. Spinto dagli eccellenti risultati, il genitore alzerà sempre di più l’asticella degli obiettivi, con il rischio che il figlio decida un giorno di mollare tutto sopraffatto dal carico di aspettative… ‘altrui’ e non proprie. Quanti talenti si sono ‘fermati’ e hanno rinunciato a una brillante carriera, per mancanza di passione? Tanti. Certo, forse sono di più i giovani animati da grande passione che avrebbero voluto avere quel quid in più per emergere. Ma la differenza è che questi ultimi, anche se non sono riusciti a trasformare la propria passione in una professione, probabilmente saranno ancora lì – a qualsiasi età – a dedicare parte del proprio tempo libero a quella disciplina che li ha ‘abbagliati’… I genitori hanno grandi responsabilità, ma anche gli insegnanti... Quanti sono davvero in grado di capire le vere esigenze degli allievi, con la giusta dose di empatia? Pochi. Alcuni, di fronte ad allievi molto dotati e motivati, non riescono a trovare la forza di far loro spiccare il volo altrove. Altri invece, all’interno di percorsi professionali, arrivano a ‘logorare’ la passione dei loro giovani allievi, perché troppo invasivi, martellanti nelle richieste e pochi inclini a curare anche il lato umano dei rapporti. Questi, sia pure agli estremi, sono i due errori più comuni. Scoprire una passione, è la più grande fortuna che si possa avere nella vita perché arricchisce e aiuta a darsi degli obiettivi. A tutti voi che praticate danza con passione, un solo consiglio: non consentite a nessuno di spegnere quella grande fiamma!

In copertina Nicoletta Manni in "Sogno di una notte di mezza estate". Coreografia George Balanchine © The George Balanchine Trust. Foto Marco Brescia e Rudy Amisano – Teatro alla Scala Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Roberta Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Sara Benedetti, Elena Baldisserri, Massimiliano Craus, Romeo Cuturi, Omar De Bartolomeo, Eva Fasolo, Angela Lonardo, Roberta Fadda, Luca Mattonai, Valentina Minguzzi, Martina Pedrotti, Carla Rizzu, Claudia Zannoni. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Alessio Amato, Alfredo Anceschi, Marco Brescia/Rudy Amisano - Teatro alla Scala, Nadir Bonazzi, Cristiano Castaldi, Archivio Balletto del Sud, Giuseppe Distefano, DS Photo, Coni Hörler, Shutterstock, Fotolia, In&OutPhotoAgency, Deborah Lorenzi, Irene Rossi, Sciolti, Strada di luce/Andrea Cristofanon, Archivio Oriente Occidente Festival, Rachel Neville, Paolo Tomassini, Elena Zanfanti. Un ringraziamento particolare a Loretta Alexandrescu, Elena Bertuccioli, Nives Bosca, Federica Bresaola – Dance In Progress di Caprino Veronese (Verona), Roberta Broglia, Arianna Buselli, Carolina Cavallo, Lanfranco Cis – Festival Oriente Occidente, Sofia Difato, Gemma Di Tullio – Teatro Pubblico Pugliese, Fredy Franzutti, Deborah Gallotta – Volere Danzare di Quarona (Vercelli), Annalisa Galotti – Elsa Ghezzi di Casciana Terme (Pisa), Giovanni Gava, Maria Rosaria Mannanici – Aura Ballet di Civitavecchia (Roma), Nicoletta Manni, Lisa Masi, Sara Mauri, Asia Maria Mercurio, Angela Messina – I Am Dance School di Mazara del Vallo (Trapani), Andreas Muller, Penelope Scarian, Aurora Trovato, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera, Rita Vabonesi, Lino Villa, Maria Stella Zangirolami. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com www.idadance.com

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sommario

4 L'angolo dell'esperto

EXPRESSION | anno XXVIII n. 2 - agosto 2017

a cura di Luca Mattonai L'importanza della locuzione "sportiva dilettantistica"

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ph Marco Brescia e Rudy Amisano Teatro alla Scala

Intervista NICOLETTA MANNI Il più bel cigno di Angela Lonardo

14 Danza e tv

Le rubriche

8 News dal mondo della danza 44 Rubrica scuole IDA e news 64 IDA Social Community 66 IDA Breaking News

Speciale IDA 48 Reportage

Campus Summer School

50 Interviste agli allievi

Corso per danzatore coreografo

52 L’esperienza

Danzare ConTatto Nives Bosca ed Elena Bertuccioli si raccontano

57 Speciale Concorso Expression

Danza e studio in giro per il mondo

Programmazione didattica 2017/2018

corsi, seminari, workshop, scuole, stage, concorsi, master a marchio IDA a pag. 27

La favola di Andreas Muller ad “Amici” di Angela Lonardo

17 La compagnia

Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti di Massimiliano Craus

20 Danza contemporanea e teatrodanza

Lanfranco Cis e le sfide del Festival Oriente Occidente di Carla Rizzu

22 Breakdance

Lo stile ‘unico’ di Giovanni Gava di Roberta Bezzi

24 Musica da camera e danza contemporanea Cellopointe, ‘vedere’ la danza

54 La storia

Il buon esempio del Teatro Pubblico Pugliese di Massimiliano Craus

60 Medicina della danza

La lombalgia nel ballerino. Proposte riabilitative per gli errori tecnici di Omar De Bartolomeo, Sara Benedetti, Eva Fasolo e Romeo Cuturi

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NEWS

DAL MONDO DELLA DANZA LUCINDA CHILDS, LEONE D’ORO ALLA CARRIERA PER LA DANZA

CONQUISTA IL PUBBLICO LA VERSIONE ITALIANA DI “MAMMA MIA!” Ha debuttato in estate facendo subito registrare un alto gradimento di pubblico, la versione italiana del musical “Mamma Mia!” la cui tournée proseguirà fino al febbraio 2018, con date in tutta Italia. Nel ruolo di protagonista femminile c’è Sabrina Marciano, circondata da un cast di oltre 30 artisti. Le musiche degli Abba sono eseguite dal vivo dall’orchestra in una ambientazione tecnologica con vera acqua di mare e bagnasciuga. È stato il titolo dell’estate e si prospetta anche come il titolo dell’autunno, il lavoro diretto da Massimo Romeo Piparo che ha saputo proporre una rivisitazione inedita e unica, adatta a tutte le età, una favola in cui le donne sono vincitrici assolute così come l’Amore con la A maiuscola.

È stato assegnato a Lucinda Childs il Leone d’oro alla carriera per la danza durante l’undicesima edizione del festival internazionale di danza contemporanea organizzato dalla Biennale di Venezia. Danzatrice e coreografa, ha segnato il contemporaneo, introducendo per prima i concetti di minimalismo e di ripetizione. Nel corso della sua carriera ha creato coreografie per grandi compagnie di danza, e negli ultimi anni ha coreografato e messo in scena opere del repertorio classico e contemporaneo, dando nuovo slancio al suo lavoro. Segna il suo percorso la collaborazione con il regista teatrale Robert Wilson e il compositore Philip Glass per la realizzazione dell’opera “Einstein on the beach”, diventata oggi una pietra miliare del repertorio.

“DANCE IN THE WORLD” DEL FOTOGRAFO SIMONE GHERA Si intitola “Dance in the World” il progetto con cui il fotografo e architetto Simone Ghera mette insieme il linguaggio universale della ‘sesta arte’, simile e ‘leggibile’ in tutto il mondo, e le peculiarità architettoniche dei vari paesi, che invece sono molto diverse tra loro. Immagini di ballerine di varie nazioni, compagnie e accademie, scattate durante le prove, le lezioni, gli allenamenti quotidiani. L’obiettivo è di far circolare i suoi scatti in tutto il mondo e finora sono state realizzate esposizioni a Madrid, Berlino, Roma, San Pietroburgo, Mosca, Tel Aviv. 8

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L’HIP HOP DELLA POKEMON CREW DANCE Creative e passionali, la Pockemon Crew rappresenta la nuova generazione dell’hip hop, piena di immaginazione e spettacolo. L’irrefrenabile energia del gruppo guidato da Riyad Fhgani, nato alla fine degli anni Novanta sul piazzale davanti all’Opera di Lione in Francia, continua a imporsi nei maggiori contest internazionali e a girare il mondo con successo travolgente. Uno dei loro ultimi lavori, “Silence on tourne – Ciak si gira” hanno deciso di esplorare i loro due mondi preferiti: il cinema e l’origine di alcuni movimenti della danza hip hop. Una vera e propria immersione nel cinema in bianco e nero degli anni Trenta e Quaranta, le cui commedia musicali ricordano in un certo senso l’energia e l’originalità della danza hip hop.

GRANDI COREOGRAFI AL FESTIVAL TORINODANZA

È un cartellone particolarmente ricco e affascinante quello del Festival Torinodanza, in programma dal 12 settembre all’1 dicembre. Un vero e proprio mosaico di quegli artisti che precedono il contemporaneo e ne costituiscono il fondamento. Qualche nome di coreografi celebri presenti? Angelin Preljocaj, Jiri Kylián, Hans van Manen, Lucinda Childs, Trisha Brown, Ohad Naharin, Nacho Duato, Hofesh Shechter, Emio Greco, Sharon Eyal, Gai Behar. Non manca naturalmente lo spazio per gli stili più visionari e ibridi: da Philippe Decouflé a Serge Aimé Coulibaly; agli incontri tra giocoleria e danza, con il Collectif Petit Travers, oltre all’astro nascente del circo contemporaneo, Clément Dazin. Candoco Dance Company porterà poi il pubblico nello straordinario universo della danza d’autore interpretata grazie ad abilità diverse e il festival farà un’incursione in Spagna con la compagnia Mal Pelo.

STANDING OVATION PER IL BALLETTO DELLA SCALA NEGLI USA Il Balletto della Scala di Milano ha trionfato con “Giselle” in Costa Mesa , California. Oltre dieci minuti di applausi alla prima e un totale di 10mila presenze in quattro rappresentazioni. Sono questi alcuni dei numeri da capogiro. A sedici anni dalla precedente trasferta statunitense, la compagnia scaligera diretta da Frédéric Olivieri ha trionfato – a fine luglio – portando sul palco i primi ballerini, i solisti e gli artisti del corpo di ballo e nei ruoli protagonisti nomi di prima grandezza del panorama internazionale. Primo fra tutti l’étoile Roberto Bolle, nel ruolo di Albrect, accanto a Misty Copeland, principal dell’American Ballet Theatre, nella recita inaugurale a rinnovare, con una partnership inedita in questo balletto, la liason che li ha visti acclamati alla Scala in “Romeo e Giulietta”.

LA SCIENZA, PERCHÉ LA DANZA FA BENE AGLI ADOLESCENTI L’adolescenza è una delle fasi più delicate della vita di un individuo, spesso caratterizzata da lunghi periodi di malessere psicologico. Secondo uno studio svedese pubblicato sulla rivista scientifica “Archives Of Pediatrics Adolescent Medicine” e realizzato da Anna Duberg, docente di kinesiterapia e insegnante di danza, insieme a ricercatori dell’Università di Orebro, il ballo può aiutare a tenere lontano tristezza, irritabilità, stanchezza e inquietudine. Anche un corso di otto mesi è sufficiente per far stare meglio i ragazzi, mantenendo il beneficio per un anno. Lo studio ha coinvolto un centinaio di ragazze che, due volte a settimana, hanno seguito un programma di danza. Al termine, il 91 per cento di loro ha ritenuto positiva l’esperienza. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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L'INTERVISTA

NICOLETTA MANNI

il più bel cigno

di Angela Lonardo A tredici anni ha lasciato il mare e il sole della Puglia per inseguire il suo sogno: entrare all’Accademia del Teatro alla Scala. Nicoletta Manni ha tenuto a bada la nostalgia per la sua terra e la sua famiglia grazie all’amore per la danza. A diciassette anni si è diplomata e, essendo troppo giovane per entrare 10

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nel Corpo di ballo scaligero, è volata a Berlino. Ma il richiamo del teatro che l’ha vista crescere è stato forte, tanto che la danzatrice di Galatina nel 2013 è tornata alla Scala, dove fin da subito ha ricoperto ruoli importanti. Il 2014 l’ha vista incoronata prima ballerina, dietro scelta del direttore del Ballo Makhar Vaziev,

e il suo debutto con la nuova nomina è stato esplosivo: ha danzato il ruolo di Odette/Odile nel “Lago dei Cigni” andando in scena subito dopo l’étoile Svetlana Zakharova. Da lì è stato tutto un susseguirsi di grandi ruoli da protagonista, tournée e riconoscimenti, come la candidatura al prestigiosissimo Premio Benois de la Danse 2015. Nicoletta, com’è nata la tua passione per la danza? «Mia madre ha due scuole di danza, una in provincia di Lecce, l’altra in provincia di Brindisi. Tutti i giorni le chiedevo di portarmi con sé al lavoro. Lei all’inizio era titubante, anche perché ero molto piccola, avevo solo due anni e mezzo, ma alla fine ha ceduto alla mia richiesta. Ho


DA GALATINA IN PUGLIA È ARRIVATA AL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO. UNA CARRIERA IN ASCESA CHE CONDIVIDE CON IL FIDANZATO, IL BALLERINO RUSSO TIMOFEJ ANDRIJASHENKO

iniziato per gioco. Poi, col passare del tempo, sono stata sempre io a spingere, a voler fare di più, chiedendo di sostenere l’audizione per entrare all’Accademia del Teatro alla Scala». Dei primi tempi in Accademia cosa ricordi? «L’inizio è stato sicuramente entusiasmante: ero di fronte al cambiamento, a una vita nuova e soprattutto stavo finalmente realizzando il mio sogno. Ma ero pur sempre una bambina che si trasferisce lontano da casa. Col passare del mese e degli anni, vedendo anche che le mie compagne che abitavano nelle vicinanze potevano tornare tutti i week-end a casa, la mancanza della mia famiglia ha cominciato a farsi sentire. Però la passione e la voglia di andare avanti erano sem-

pre molto forti, mi hanno aiutata a superare le tante difficoltà. Non solo quelle di staccarsi dai genitori e dalle proprie abitudini, ma anche quelle di natura pratica. L’entrare in un’accademia, stare sempre in convitto con i compagni, nonostante si respiri una bellissima atmosfera, è difficile da gestire a quell’età». Come sei riuscita a gestire la situazione? «Ho avuto l’appoggio della mia famiglia che, nonostante la lontananza, è sempre stata presente. Mi è stata vicina e mi ha sostenuta in tutti i momenti di debolezza, aiutandomi a capire che avevo fatto la scelta giusta. Credo, poi, che conti molto anche il carattere. Negli anni ho visto molte ragazze nate

Nelle immagini, a sinistra: Nicoletta in "Sogno di una notte di mezza estate" Coreografia George Balanchine © The George Balanchine Trust. Sopra da sinistra in " Don Chisciotte"; con Claudio Coviello e ne "Il lago dei cigni" con Timofej Andrijashenko (Foto Marco Brescia e Rudy Amisano – Teatro alla Scala).

per fare questo mestiere ma non abbastanza forti, che ai primi ostacoli hanno ceduto». Quali doti, secondo te, non devono mancare a chi vuole fare questo lavoro? «Oltre alle doti fisiche e alla passione, è necessaria tanta forza di volontà. Senza l'impegno è difficile arrivare lontano, ci si fermerebbe alle prime difficoltà, invece che superarle e volere sempre di più da se stessi». Quali sono gli incontri che ritieni siano stati fondamentali per la tua crescita artistica? «Sicuramente tutti gli insegnanti che mi hanno seguita a scuola, nel mio percorso da allieva, e i direttori Annamaria Prina e Frédéric Olivieri. Ma l’incontro più importante è stato quello con il mio ex direttore Makhar Vaziev, che mi ha riportata alla Scala e mi ha aiutata a entrare in questo mondo. Lui mi ha dato tantissime possibilità, fino alla promozione a prima ballerina». Quando hai compreso che la danza poteva rappresentare il tuo futuro professionale? «Il ‘clic’ è avvenuto negli anni della scuola di ballo, quando mi sono accorta che anche nei momenti in cui avvertivo la mancanza della mia famiglia riuscivo ad andare avanti, volendo continuare il mio percorso. Questo mi ha fatto capire che stavo facendo la scelta giusta». Dopo il diploma alla Scala hai lavorato per tre stagioni allo Staatsballett di Berlino. Che esperienza è stata? «All’inizio è stata una scelta obbligata perché mi sono diEXPRESSION DANCE MAGAZINE

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plomata a diciassette anni. Essendo ancora minorenne, in Italia non ho potuto fare audizioni. La prima che ho sostenuto all’estero è stata a Berlino, dove mi è stato subito proposto un contratto per due anni. Ho deciso di approfittare di questa occasione, e credo che tutti dovrebbero fare un’esperienza all’estero che è di grande utilità. Per me è stata molto importante, mi ha permesso di danzare, come corpo di ballo, tanti titoli sia del repertorio classico che contemporaneo. Ho fatto la gavetta e quando son tornata a Milano ho rivalutato tante cose che prima mi sembravano poco rilevanti». Com’è stato tornare a Milano dopo il periodo in Germania? «Sono cresciuta a Milano, quindi è stato come tornare a casa ma comunque in un modo diverso perché il teatro l’avevo vissuto meno. Essendo minorenne, e anche durante l’ultimo anno della scuola di ballo, non avevo lavorato con la compagnia. Per me era un mondo sconosciuto, pertanto il rientro ha rappresentato un nuovo inizio». L’inizio di un percorso che nel 2014 ti ha portata a essere nominata prima ballerina. Cosa ha significato questo traguardo? «Sicuramente una grande gratifica per i tanti sacrifici fatti. Anche se mi piace guardarlo più come un punto di partenza perché la nomina non vuol dire essere arrivati al massimo delle proprie potenzialità. Credo che un danzatore non debba mai fermarsi, nonostante possa ricevere

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dei riconoscimenti. Diventare prima ballerina ha rappresentato una grande soddisfazione ma anche una grande responsabilità: quando vai in scena come prima ballerina del teatro alla Scala il pubblico si aspetta una performance di un certo tipo». Prima di salire sul palco cosa provi? «La giusta tensione, che è normale ci sia. Anche se non è un debutto, uno spettacolo è sempre una nuova esperienza, mi accompagna sempre un pizzico di adrenalina». Tra i ruoli che hai interpretato qual è quello che ti ha maggiormente emozionata? «Il Lago dei cigni” nel 2013. Un grande balletto del repertorio, che è anche il mio preferito e che è stato il mio primo ruolo da protagonista alla Scala. Erano quindi tante le componenti per provare tutta questa emozione, agitazione e adrenalina». Il tuo compagno di vita Timofej Andrijashenko è anche il tuo partner in scena. Com’è condividere il palco con la persona che si ama? «Ci sono i lati positivi e quelli negativi. Tra quelli positivi, il fatto che ho sempre qualcuno al mio fianco che mi può aiutare. Ci sosteniamo a vicenda, e siamo insieme anche se andiamo a fare degli spettacoli all’estero. Inoltre, ballare insieme in teatro è bellissimo. L’aspetto negativo è che ogni tanto si porta del rancore a casa, quindi c’è qualche litigio in più. Ma tutto sommato i pro sono di più dei contro».

Nelle immagini: sopra, ritratto ufficiale di Nicoletta; sotto, con Gabriele Corrado in "Progetto Haendel". Nell'altra pagina, con Roberto Bolle in "Symphony in C" e ne "Il lago dei cigni". (Foto Marco Brescia e Rudy Amisano – Teatro alla Scala).


Tra i tuoi partner di scena c’è Roberto Bolle. Lontano dal palco c’è la stessa sintonia che avete in scena? «Assolutamente sì. Lui è una persona speciale, mi ha aiutata sia dal punto di vista artistico che personale. È molto umile, sa ascoltare e dare consigli. È una persona a cui voglio molto bene, gli sono molto grata. C’è una bella sintonia tra noi». Ci descrivi una tua giornata tipo? «Quando non c’è uno spettacolo, la mia giornata comincia alle 10 con la lezione, che termina alle 11.15. Poi iniziamo le prove e, dopo una pausa pranzo di 40 minuti, noi primi ballerini lavoriamo fino alle 17.30. Ma ovviamente non si finisce mai». E quando hai del tempo libero come ami trascorrerlo? «Purtroppo capita molto raramente di avere del tempo solo per me. Quindi,

mi piace andare a casa dai miei genitori e passare del tempo con loro. Quando non riesco ad andare in Puglia mi faccio raggiungere da loro perché mi mancano sempre tanto». Riescono spesso ad applaudirti in teatro? «Quando possono ci sono sempre. Da poco sono stati in teatro per la mia prima di “Sogno di una notte di mezza estate” e per “Il lago dei cigni”». Cos’è la danza per te? «È banale dirlo, ma la danza è la mia vita. È quello che riempie le mie giornate, è il mio pensiero costante. Noi ballerini ci dedichiamo completamente alla danza, siamo molto concentrati, tanto che a volte ci accorgiamo poco di quello che succede attorno a noi. Viviamo nel nostro mondo». Che consiglio dai ai giovani che sognano un futuro da ballerino?

«Di non mollare mai. Se il loro obiettivo è di fare i ballerini in tutti i campi della danza, che sia classica o moderna, il mio suggerimento è quello di portare avanti la propria passione mettendoci tanto impegno, tanta forza di volontà, carattere e soprattutto umiltà, perché senza quella non si arriva a diventare dei grandi artisti». Un sogno nel cassetto? «Tanti sogni continuano a realizzarsi ogni giorno. È sempre una sorpresa. Ma sicuramente sogno di poter interpretare quanti più ruoli possibile del repertorio classico e contemporaneo. Vorrei poter ballare nei teatri più importanti del mondo, sia con il mio Teatro che come ospite. E poi basta, ho già tutto».

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DANZA E TV di Angela Lonardo

LA FAVOLA DI

Andreas Muller Per la prima volta un ballerino vince "Amici": è riuscito ad evolversi da puro ballerino di hip hop ad artista completo

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Chi l’ha seguita, sa che quella del Andreas Muller ad “Amici 16” è una storia senza precedenti. Ventuno anni, di origine per metà tedesca e per metà italiana, nato a Singen in Germania ma cresciuto a Fabriano (Ancona), dopo una bocciatura iniziale il ballerino ha fatto il suo ingresso nella scuola di talenti di Maria De Filippi nel 2016. Quando, dopo mesi di duro lavoro e sfide superate, il sogno di arrivare al serale era a un passo dal realizzarsi, Andreas ha dovuto abbandonare il talent a causa di un brutto infortunio al gomito. Ma alle delusioni è seguito il riscatto: il danzatore si è riguadagnato prima il banco e poi l’accesso alla fase serale. Fino al trofeo e all’annesso assegno da 150mila euro. Con oltre il 60 per cento delle preferenze del pubblico (circa 5 milioni di voti) ha infatti battuto il cantante Riki, diventando il primo ballerino a vincere il programma dopo un decennio di trionfatori canterini. Andreas Muller, come sei riuscito a far vincere la danza? «Non mi sono mai reputato ‘il ballerino perfetto’. Se una persona in Italia immagina un ballerino, non credo che associ me a quella sagoma poiché non ne rispecchio i canoni da un punto di vista di linee e tecnica. A me piace esprimere quello che

provo, mi ‘piace’ ballare per ‘poter’ ballare, per far sentire quello che sono. Ritengo che questo sia stato percepito da chi mi guardava da casa. Non amo lodarmi e mettere in evidenza i miei punti di forza, preferisco siano gli altri a farlo. Ma se devo motivare la mia vittoria, allora penso che il pubblico in me abbia visto qualcosa che andava al di là della tecnica: ha visto delle emozioni, una storia, qualcosa di vero e di umano». Quando è entrata la danza nella tua vita? «La prima volta che ho ballato avevo nove anni. Ho frequentato una scuola solo per un paio di mesi, facendo anche il saggio finale. Poi ho smesso per ricominciare a quindici anni. Quindi, anche se c’è stato un primo approccio da bambino, ho iniziato a studiare seriamente solo sei anni fa». Durante il periodo di studio quali sono state le figure importanti per la tua crescita artistica? «Ho cominciato a studiare in una scuola di Fabriano, in provincia di Ancona, con i maestri Daniela Cipollone, Peter Valentin, Mauro Bocchi e Anna Gasparini. Ho proseguito con stage in giro per l’Italia, per poi far parte per un paio d’anni della N. Ough Company, guidata dai ballerini di hip hop Filippo Ranaldi e Alessandro Steri. Mentre recentemente

l’insegnante con cui mi sto maggiormente perfezionando è Veronica Peparini». Quanto è stata importante per il tuo percorso la maestra Peparini? «Tantissimo. Tutti hanno potuto vedere quello che è accaduto ad “Amici”, il modo in cui lei combatteva per me e credeva in quello che facevo. È stata fondamentale sia a livello umano che professionale poiché ha arricchito il mio bagaglio facendomi aprire, per quanto riguarda la danza, a nuovi orizzonti». Perché hai deciso di prender parte ad “Amici”? «Quando ho iniziato a ballare sognavo l’America. Ma quando cresci in una piccola provincia e credi in quello che fai, tanto da volere che diventi il lavoro della tua vita, ti rendi conto che devi trovare dei trampolini di lancio. E secondo me “Amici” era un grandissimo trampolino, una possibilità pazzesca per mostrare quello che so fare e, al contempo, per studiare gratuitamente». Il primo provino non è andato bene. Ne hai compreso i motivi? «Sì. L’ho preso sottogamba, affrontandolo con molta superficialità. Mi ero presentato pensando fosse un’esperienza. Ed è stato giustissimo sia andata così perché se non si è convinti in prima persona, non si è in

grado di convincere neanche gli altri». Quando poi sei riuscito a entrare nella scuola il tuo percorso, lo scorso anno, si è interrotto a causa di un infortunio. Chi ti è stato vicino e quanto è stato difficile ricominciare? «È stata durissima. Appena sono uscito dalla scuola ho alzato dei muri, non volevo sentire nessuno, allontanavo tutti. Nonostante ciò, ci sono state tante persone che mi sono state vicino: quelle con cui sono cresciuto e che ci sono sempre state, come i familiari, i miei amici e gli insegnanti, e quelle che ho conosciuto in questi anni e nel programma, a partire dalla stessa Veronica Peparini». Non hai mai mollato. La tenacia è il tratto dominante del tuo carattere? «Sì. Son sempre stato testardo e determinato». Com’è stato lavorare con Giuliano Peparini? «Un’esperienza bellissima. Giuliano è una delle risorse più importanti che abbiamo in Italia. È stato un ballerino riconosciutissimo e oggi è un coreografo eccezionale e uno straordinario direttore artistico. Poter lavorare vicino a una persona come lui, con alle spalle una simile esperienza, è un onore. Ti permette di scoprire un mondo nuovo, non puoi che lasciarti travolgere e prendere tutto quello che ti

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trasferisce coreograficamente e umanamente». La coreografia, tra quelle interpretate, che ti ha più emozionato? «Quella sulla donazione degli organi». Hai dichiarato che la danza ti ha salvato, poiché hai trovato il modo di poter essere capito senza parlare… «È così. Sono sempre stato un ragazzo molto sensibile, timido, spesso chiuso e al contempo chiacchierone quando trovo la persona che penso possa essere comprensiva e vicina a me. In realtà non mi sono mai espresso bene e ho trascorso anche periodi altalenanti durante la mia infanzia e la mia crescita. Quando ballavo, invece, mi sentivo diversamente. Non so spiegare il perché, forse non c’è un motivo, ma quando ballo, quando sono in scena o in sala prove, sto bene, riesco a staccare da tutto». Maria De Filippi ti ha chiesto di tornare ad “Amici” da professionista. Ti ritroveremo nella prossima edizione del talent? «È stata una bellissima offerta, a cui aspirano tantissimi ballerini. Ma per ora voglio concentrarmi sul lavoro di questi mesi, se si guarda troppo oltre non ci si dedica bene al presente. Darò la mia risposta tra settembre e ottobre e vorrei fosse una sorpresa». Hai invece un consiglio per i prossimi ballerini della classe di “Amici”? «Consiglio loro di non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, di farsi rispettare, di non lasciarsi intimorire, di essere sicuri di quello che sono, senza farsi stravolgere da paure e paranoie. Io ho commesso questo errore, però se si è forti e si crede in quello che si fa qualsiasi attacco, critica o presa in giro ti fa rimanere indifferente. Inoltre, dico loro di essere originali, di portare la loro unicità». Infine, quali sono i sogni nel cassetto di Andreas? «Desidero vedere come si lavora negli Stati Uniti. Mi piacerebbe riuscire a non fermarmi mai, lavorare tanto, approfittare di questo momento per studiare e crescere sempre di più. In Italia, poi, ci sono molti teatri, spettacoli, qualche tour. Vorrei fare tutte queste cose e magari, poiché spesso danza e musica si uniscono, sogno di partecipare a un video di Marco Mengoni, uno dei miei artisti preferiti».


L A C O M PA G N I A

Balletto del Sud IL

DI FREDY FRANZUTTI di Massimiliano Craus

Considerato uno dei più apprezzati coreografi italiani, Fredy Franzutti – dopo essere stato in giro per l’Italia con il suo “Romeo e Giulietta” – si è scoperto ancor più produttore di prima quando la Regione Puglia gli ha affidato titoli della tradizione operistica italiana, quali “La Traviata” e “Madame Butterfly”. Un peso importante quello dell’opera lirica che nel Leccese è di casa grazie alla presenza storica e rassicurante del tenore Tito Schipa, scomparso circa mezzo secolo fa a New York. Una figura che ha molto contato nella formazione di Franzutti che dal 1995 è fondatore e direttore artistico del Balletto del Sud, per il quale ha creato un repertorio di 34 spettacoli. Nel corso della sua carriera ha inoltre realizzato balletti per diversi teatri internazionali fra cui il Bolshoi di Mosca, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Opera di Montecarlo, l'Opera di Magdeburg, Sophia e Tirana, per diversi enti lirici italiani e per trasmissioni Rai. Ha ricostruito balletti perduti sotto la guida di Beppe Menegatti e curatoa le danze di opera di produzioni realizzate in Francia, Spagna, Russia e nume-

rose in Italia, a fianco di registi come Pier Luigi Pizzi, Mauro Bolognini, Beppe De Tomasi, Flavio Trevisan. Ha realizzato coreografie per étoile internazionali come Carla Fracci, Lindsay Kemp, Luciana Savignano, Alessandro Molin, Xiomara Reyes, Vladimir Vassiliev. Com'è nato il coreografo Fredy Franzutti? «La mia vocazione è frutto della mia stessa città natale. Lecce è infatti ‘culla’ di cultura operistica, tra le più colte d'Italia e io sono cresciuto con la passione smodata per la musica e

per la sinfonica, oltre che per il balletto naturalmente. Questo sottostrato culturale ha garantito alla città e all'intera provincia una forte partecipazione anche emotiva alla vita teatrale, costringendomi a entrare nel gusto del pubblico con lavori accostati necessariamente ai grandi compositori Ciaikovskij e Prokofiev. Con il passare del tempo, poi, ho saputo ‘allineare’ anche la danza e il balletto alle attese degli appassionati. E quel legame pare proprio non interrompersi, soprattutto con il vessillo EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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SONO UN COREOGRAFO NEOCLASSICO E AMO RISPETTARE IL REPERTORIO CHE VA SALVAGUARDATO E VALORIZZATO, ANCHE NEI CONFRONTI DEL PUBBLICO. MA VORREI ANCHE SPERIMENTARE SOLUZIONI COREOGRAFICHE ALTERNATIVE

della Regione Puglia che ha individuato in me l'unico erede nell'ambito della produzione de "La Traviata" e "Madame Butterfly" scelti per rilanciare l'opera nel territorio regionale. Sulla falsariga della tradizione girovaga del Balletto del Sud con i novanta spettacoli rappresentati nel 2017 e nel solco della mia grande versatilità e di quella della mia compagine, capaci di reinventarsi nel balletto, nella prosa con musica, nell'opera e nelle tante altre sfaccettature della cultura a tutto tondo». Ma quanto c'è di Fredy Franzutti nel Balletto del Sud? «Sono un coreografo neoclassico e come tale mi ispiro costantemente alla storia dell'uomo fino ai giorni nostri. Detto questo, nel Balletto del Sud si può trovare tanto di ciò che si cerca nella storia e nella

letteratura secondo un mio punto di vista. Ma guai a contaminare musiche e idee come invece spesso accade. Amo rispettare profondamente il repertorio che va salvaguardato e valorizzato, anche nel rispetto del pubblico. Per queste ragioni se mi chiedono un titolo nazional-popolare va benissimo, tuttavia se posso proporre nuove soluzioni per me è ancora più gratificante. Vorrei fare altro, scoprirmi e scoprire il pubblico anche in altre soluzioni coreografiche alternative ai titoli più noti». È così che si spiega il repertorio ‘double face’ del Balletto del Sud? «È la danza di questi giorni che va così. Anzi, sono gli operatori dei circuiti a decidere le sorti della danza e della sua programmazione. Troppo spesso si cerca il titolo facile a discapito dell'innovazione, peraltro

Nelle immagini: nella pagina precedente, "THE UNKNOWN CITIZEN Le quattro stagioni di W. H. Auden - Autunno" e a destra "Carmen" con Nuria Salado Fustè e Carlos Montalvan. In questa pagina, "THE UNKNOWN CITIZEN Le quattro stagioni di W. H. Auden - Inverno". Foto di Sciolti. A lato Fredy Franzutti. 18

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Fredy Franzutti farà parte della giuria del Concorso Expression. Maggiori info a pag. 2 e su www.concorsoexpression.com

non necessariamente d'avanguardia o di esasperata autorialità. Il Balletto del Sud ha lavorato molto sulla letteratura italiana con studi coreografici su Leopardi, D'Annunzio e per ultimo Pirandello con la “Giara”, in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita dello scrittore agrigentino. Ma poi giriamo l'Italia anche con spettacoli consolidati quali "Carmen", "Sheherazade", "Bella Addormentata", "Romeo e Giulietta", "Uccello di fuoco" e tanti altri ancora che ci hanno resi credibili

agli occhi degli addetti ai lavori e del pubblico. Di contro non ci siamo però mai fermati a fare ricerca, studiare e creare nuovi titoli che coinvolgessero interlocutori di chiara fama nei rispettivi ambiti con un abbraccio ideale delle mie passioni della danza, della musica e della sinfonica». Cosa c'è dunque ancora nel cilindro di Fredy Franzutti? «L'ultimo lavoro sul medico salentino Antonio Galateo è un cammeo del nostro repertorio, pensato e rappresentato in occasione dei

Nelle immagini: in alto, Martina Minniti, e a destra Martina Minniti con Alexander Yakovlev in "Romeo e Giulietta" (Foto di Sciolti). In basso, Francesca Bruno e Carlos Montalvan in "Carmina Burana"

cinquecento anni dalla sua morte. Un medico umanista e gentiluomo che abbiamo voluto ricordare con uno spettacolo di teatro, musica e danza com'è nostra consuetudine, attraverso tutte le arti insieme per alzare l'asticella della qualità della nostra offerta d un pubblico che vogliamo sempre più consapevole. Nel 2018 vorrei invece riprendere la coreografia originale o rivisitare “L'après-midi d'un faune" di Claude Debussy, scomparso a Parigi un secolo fa e compositore di uno dei titoli più significativi del Novecento e dell'intera storia della danza». Nella danza di oggi dove si colloca il Balletto del Sud? «La nostra è una compagnia con vent'anni e più di appassionata presenza sui palcoscenici ormai di tutta Italia. Contiamo novanta rappresentazioni all'anno con ventidue elementi effettivi per un totale di trenta unità operative in seno alla compagnia. Ci riteniamo e siamo al con-

tempo considerati un'autorevole compagnia di grandi dimensioni e di giro. Ce ne compiacciamo ma guardiamo avanti. Il nostro repertorio neoclassico fa spesso a cazzotti con il finto contemporaneo dilagante che disorienta il pubblico della danza che sceglie troppo spesso altre strade. Cerchiamo i colpevoli perché il pubblico non abbandona mai la propria passione per cui, evidentemente, è la danza che ha abbandonato il nostro pubblico! Gli operatori propongono sempre gli stessi titoli e le compagnie non sanno produrre altro e dunque siamo diventati come un cane che si morde la coda. La nostra compagine assicura la danza di qualità dappertutto perché ci lavoriamo ogni ora di ogni giorno. Com'è giusto che sia. Del resto non ci seguirebbero così numerosi se avessimo tradito il nostro pubblico e noi proseguiamo il nostro cammino alla ricerca della qualità a tutti i costi». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Danza contemporanea / teatrodanza

LANFRANCO CIS e le sfide del

FESTIVAL ORIENTE OCCIDENTE a cura di Carla Rizzu Nato nel 1981 in Trentino a Rovereto, città da sempre aperta al gusto del nuovo, del moderno e della ricerca culturale, “Oriente Occidente” è diventato uno dei più importanti festival europei di danza contemporanea e di teatrodanza, che per tradizione si svolge nella prima metà di settembre (ndr, quest’anno dal 30 agosto al 10 settembre). Un festival di ricerca e di tendenza, in cui Oriente e Occidente sono intesi come poli di un percorso ideale di scambi e incroci non solo tra culture, ma anche tra generi e linguaggi della scena contemporanea. Negli anni ha ospitato quasi sempre apposite produzioni o compagnie europee o italiane e artisti tra i più importanti e significativi della scena della danza internazionale. Nei suoi 36 anni di attività, lo spirito del festival è stato quello di mettere in scena le reciproche influenze esercitate nel Novecento dalla tradizione artistica orientale sulla sperimentazione occidentale e viceversa. “Oriente Occidente” diventa così un viaggio circolare tra teatro e danza, ricerca e tradizione, identità e innovazione. Fondatore e condirettore artistico del festival dalla sua fondazione a oggi è Lanfranco Cis, che è anche responsabile artistico di progetti culturali per conto della Provincia Autonoma di Trento e di altre amministrazioni pubbliche, consulente artistico della Fondazione Nuovo Teatro di Bolzano e dal 1995 del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento per la programmazione della stagione di danza. 20

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Lanfranco Cis, qual è il compito della direzione artistica di un festival come Oriente Occidente? «La nostra principale missione è quella di pensare a un progetto. Questo significa che non basta inanellare i soli spettacoli più belli, come se fosse una specie di Top Ten, in quanto occorre inserirli all’interno di una programmazione che abbia un preciso filo conduttore. D’altra parte è proprio ciò che distingue un festival da una rassegna. Per esempio, quando abbiamo pensato a temi quali “Corpi in conflitto” o “Corpi e confini”, ci siamo interessati a tutte le espressioni artistiche che intrecciano questi argomenti. Gli spettacoli di un festival sono capitoli di un cartellone unitario che anche il pubblico deve poter percepire come tale. Nella consapevolezza che si può scegliere di ‘leggere’ tutti i capitoli o solo alcuni. L’individuazione di un filo conduttore ci facilita nell’individuazione di alcuni spettacoli e nell’eliminazione di altri considerati non attinenti. Bisogna sforzarsi di andare in questa direzione. A volte la cosa riesce bene, altre volte meno. Ma l’importante è mantenere una certa coerenza».


IL NOSTRO OBIETTIVO È FAVORIRE LA CREAZIONE ATTRAVERSO VARIE FORME DI RESIDENZA PER GIOVANI ARTISTI E PROMUOVERE LA CRESCITA DEL PUBBLICO ATTRAVERSO SUGGESTIVI E COINVOLGENTI PERCORSI DI FORMAZIONE

Cis sarà, per la prima volta, ospite del Concorso Internazionale di danza Expression, a Firenze dal 23 al 25 febbraio 2018, in qualità di giurato. Per l’occasione, offrirà ad alcuni dei migliori partecipanti, borse di studio per stage formativi a cura di “Oriente Occidente” e biglietti per l’edizione 2018 del festival. Maggiori informazioni sul concorso a pag. 2 e su www.concorsoexpression.com

Come nasce il festival Oriente Occidente? In quale contesto e con quali obiettivi? «Il nostro festival trae origine certamente da una grande passione per il teatro e dal desiderio di mettere a confronto due mondi diversi: l’Oriente e l’Occidente. Ma non tanto da un punto vista geografico… Nel corso degli anni Ottanta, c’era un grande fermento teatrale, Eugenio Barba per esempio parlava del cosiddetto ‘terzo teatro’, e si era appena scoperto l’interessante varietà del mondo orientale, che ha molto arricchito la nostra ricerca. Mentre in Occidente distinguiamo fra danza, balletto e teatro, l'Oriente è tutto ricompreso nella parola ‘drama’. I primi che sono riusciti a inserire la nuova coreografia italiana e internazionale sono stati gli organizzatori del festival di teatro di Santarcangelo. Loro hanno proposto i lavori innovativi di Sosta Palmizi, Virgilio Sieni ed Enzo Cosimi. Gradualmente nella danza l’attenzione al teatro diventa attenzione verso il contemporaneo. Sin dai primi anni del nostro festival ci siamo focalizzati sulla danza contemporanea». Cosa caratterizza le vostre programmazioni? «Il vivere in prima persona il senso dello stupore, dell’avventura e della ricerca. Se noi ci riusciamo e siamo dunque i primi stupirci, allora riusciremo a coinvolgere in questo stupore il pubblico. La nostra è stata un’avventura senza ‘paracaduti’, senza guardare al bello o al meno bello, al noto o al meno noto, ma al semplice desiderio di viverla

con la speranza che qualcun altro potesse poi avere la stessa curiosità. A un certo punto, abbiamo però capito che non potevamo limitarci all’avventura, ma che dovevano anche andare alla ricerca di giovani talenti, coreografi e compagnie, per favorire la creazione, grazie alla disponibilità di spazi per concedere residenze. L’obiettivo non è più fare solo dieci giorni di festival, ma proporre un’attività creativa continuativa per sostenere i più meritevoli, con un occhio di riguardo per le compagnie italiane». Far scoprire nuove compagnie significa farle apprezzare dal pubblico… «Certamente, e questo è un altro importante tassello del nostro lavoro. Personalmente mi occupo anche della

programmazione del circuito regionale della danza e so bene quanto il pubblico richieda soprattutto di replicare all’infinito titoli noti come “Schiaccianoci” o “La Bella Addormentata”. Ma non possiamo fare solo questo tipo di spettacoli, dobbiamo anche far sì che il pubblico possa vedere qualcosa di diverso ed essere attirato da nuove creazioni. Per riuscire in questo intento, il pubblico va aiutato a crescere attraverso suggestivi e coinvolgenti percorsi di formazione. D’altra parte, questo è quanto ci viene richiesto anche dai bandi europei ogni qualvolta presentiamo qualsiasi progetto di teatro o di danza».

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BREAK-DANCE

LO STILE UNICO DI

GIOVANNI GAVA Nelle immagini: sopra, Gava durante una lezione a Campus 2017 (Foto di Elena Zanfanti). Nella pagina a lato,esibizione durante il "Frida Festival" (Foto di Strada di luce/Andrea Cristofanon)

di Roberta Bezzi

Quando si fa il nome di Giovanni Gava, chi ha avuto la possibilità di vederlo in azione almeno una volta dal vivo o su YouTube, non può che pensare subito alla sua tecnica incredibile che è seconda solo al suo stile molto personale, in grado di contraddistinguerlo e renderlo unico nel suo genere. Oltre alla break-dance, disciplina di cui è un brillante interprete, è anche un ottimo ballerino di danza contemporanea. Come danzatore di break-dance, ha iniziato la sua carriera nel 1997 come membro del Crew Floor Deep di Treviso, per passare poi ai Good Fellas di Firenze e alla Hip Hop Connection Kings, una delle squadre più innovative e originali della scena hip hop contemporanea, di cui è diventato coreografo e con cui ha ottenuto numerose vittorie alle competizioni di breaking a livello nazionale e internazionale. Nel 2012, 22

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sperimentando nuovi modi di comunicare attraverso la danza, ha fondato il gruppo Bellanda. Da segnalare che senza aver mai coreografato, è stato finalista al Premio Equilibrio Roma 2013 con la sua prima creazione autonoma sul contemporaneo. Giovanni Gava, com’è stato il tuo primo “incontro” con la break-dance? «Del tutto casuale. Avevo 18 anni e sono rimasto affascinato dalle evoluzioni di certi ragazzi che ho potuto ammirare nelle strade del centro di Udine e Trieste. Per me che venivo da un piccolo paesino di quattro anime, era qualcosa di completamente nuovo. Prima di allora, ero sempre stato attirato dalla musica rap che ascoltavo con regolarità e mi divertivo a girare con lo skateboard». Si può dire dunque che inizialmente ti sei formato da autodidatta? «Sì. In fondo, il bello della

break-dance è che consente a chiunque di avvicinarsi a qualsiasi età. Il passo successivo è stato quello di guardare quanti più video musicali possibili su Mtv, cercando poi di copiare i movimenti. Poi però, spinto dalla voglia di riscatto e dal desiderio di non perdere tempo prezioso, ho pensato di avvicinarmi ai migliori del settore per imparare il più possibile. Così, ho viaggiato molto tra Germania e Svizzera con altri ragazzi per vedere come andavano fatte le cose. I ragazzi di oggi sono facilitati perché possono scaricarsi molti video e vedere praticamente di tutto senza neanche spostarsi. Il web è un grosso trampolino di lancio se ben utilizzato». Cosa ti ha insegnato questa tua continua ricerca? «Anzitutto che di imparare non si finisce mai e che non si è mai arrivati. Per cui il mio percorso è tuttora in divenire. La principale scoperta è

stata una lettura diversa della break-dance, non solo come virtuosismo fine a se stesso, ma anche come lavoro che è possibile codificare. Per vent’anni, ho lavorato a terra facendo il cosiddetto footwork, che non è molto dissimile da quello che nel contemporaneo si definisce floorwork». L’osservazione delle forti similitudini fra discipline, ti ha portato ad avvicinarti anche al contemporaneo? «Sì. Un incontro che, in realtà, è stato inizialmente favorito dal desiderio di creare “ingressi corti” e alcuni gesti che avevo visto fare da coreografi che utilizzavano per i loro lavori ballerini di break-dance. Importante è stato anche l’incontro con Enzo Celli e con la sua compagnia Botega con cui ho esordito e collaborato, portando il mio linguaggio». Come definiresti il tuo stile di danza?


Si è formato da autodidatta e viaggiando, alla ricerca di maestri. Vent’anni d’esperienza come ballerino, oggi si dedica anche all’insegnamento. Le sue lezioni al Campus 2017 sono state sorprendenti. Hai perso l'occasione? Non perdere la prossima: Giovanni terrà nuove lezioni allo stage Expression, che si svolgerà a Ravenna dall'8 al 10 dicembre 2017. Maggiori informazioni a pag. 40 e su www.idadance.com

«Non è mai facile descriversi… Ma, cerco sempre di trasmettere – con un passo o con una coreografia – non solo l’originalità del gesto fine a se stessa, ma anche un contenuto emotivo. Il virtuosismo tecnico, infatti, è qualcosa di freddo se non è accompagnato dall’espressività. Per questo, è così importante cercare passi diversi, ricercare di continuo, per riuscire in questa felice combinazione». C’è stato il momento in cui hai capito che la danza poteva rappresentare il tuo futuro professionale? «La danza è qualcosa che non si può scegliere, perché è un’arte… Non è solo una questione di essere bravi perché, dopo vent’anni di studio, un po’ tutti possono danzare bene con un minimo di predisposizione. Poi contano anche le circostanze, le opportunità che si incontrano lungo il proprio cammino. Per

quanto mi riguarda, posso solo dire che ho 40 anni e che da quando ne avevo 20 ballo, probabilmente perché ho avuto la fortuna di incontrare coreografi meravigliosi a cui sono piaciuto. Non è qualcosa che dipende da me. A livello personale, posso solo cercare di mantenermi in forma e di allenarmi con costanza». La danza è per sempre? «No. È l’unica arte che non può esserlo. Si può dipingere, fare musica, recitare per tutta la vita, sperando persino di migliorare nel tempo. Fare danza, no. Certo, si può ballare a 50 anni ed essere anche strepitosi da un punto di vista espressivo, ma il gesto atletico non è più lo stesso dei 30. Semplicemente, perché il corpo invecchia…». Come ballerino, quali lavori hai più amato? «Ogni esperienza è sempre qualcosa di prezioso, e spesso è la conseguenza di un’al-

tra. Così come tante sono le emozioni fra cui è impossibile scegliere… Per lungo tempo, il mio essere danzatore si è espresso attraverso le gare di hip hop, in cui ci si mette a nudo dopo mesi di prove nella propria soffitta. Competere vuol dire portare il proprio essere in un contesto di improvvisazione in cui non si sa inizialmente chi saranno gli avversari, quali le musiche e via dicendo. Diverso è il lavoro del ballerino con un coreografo. Al riguardo, ho un ricordo speciale di Roberto Cocconi che mi ha fatto vedere come interpretavo ogni singolo dettaglio, per insegnarmi poi come essere sempre presente e vigile su ciò che mi ruota attorno in scena». C’è poi il capitolo insegnamento… «Sì, ed è un capitolo molto delicato soprattutto con i bambini, con cui non si può mentire. Per questo insegno

solo break-dance, disciplina in cui mi sento più a mio agio. Non sempre è facile insegnare e non sempre se ne ricava soddisfazione. Se vedo che di fronte ho degli allievi che affrontano una lezione come fosse uno sport qualsiasi da provare, lo faccio subito notare. Per me la danza non è un “supermercato dello sport”, né tanto meno un divertimento. Per passare il tempo libero facendo un po’ di attività in allegria, c’è la parrocchia. Mi piace insegnare solo quando mi trovo a lavorare con giovani ballerini che hanno una reale passione e che vogliono studiare con me. Un vero insegnante non può avere mille allievi, ma al massimo uno, due o tre da portare avanti nel tempo, per crescere insieme. Nella consapevolezza che un giorno, quando si è dato tutto al proprio allievo, è giusto che lui prosegua per la sua strada…». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Cellopointe

Foto di Rachel Neville

vedere la musica

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N

on capita tutti i giorni di vedere uno spettacolo in grado di coniugare armoniosamente la musica da camera con la danza contemporanea, con l’intento di creare nuove opere o di rendere omaggio ai più apprezzati classici. A New York, sì. Perché è lì che è più facile poter ammirare i Cellopointe, una compagnia di danza e musica davvero speciale, fondata nel 2011, su iniziativa della famiglia Wiley: Peter, Marcia, David e Dona. I fratelli David (violoncellista) e Dona (ballerino) si esibiscono con il padre Peter (vincitore del Grammy-Award come violoncellista) mentre la madre Marcia, anche lei violoncellista, assume presto un ruolo di guida. Tutta la famiglia è praticamente cresciuta suonando il violoncello insieme in casa e durante le recite scolastiche. Finché a un certo punto Dona si è dedicata maggiormente alla danza… Le performance dei CelloPointe sono uniche in quanto i musicisti e i ballerini di esibiscono insieme sul palco, creando un’atmosfera intima e originale combinazione di tradizione e avanguardia. D’altra parte la musica da camera, da cui tutto è partito, è una forma di musica classica pensata per un piccolo gruppo di artisti. È uno stile musicale intimo che in molti amano descrivere come una conversazione fra amici, adatto a ben mescolare sul palcoscenico musicisti e danzatori. «Prima di tutto ci divertiamo – ama ripetere la ballerina Dona Wiley -. Ci godiamo ogni spettacolo e passiamo del buon tempo insieme. Lavorare con persone con cui c’è un legame così stretto è certamente un’esperienza diversa da qualsiasi altra che abbiamo avuto con altre compagnie. È sempre molto appagante sentire che i membri della compagnia si divertono realmente a lavorare insieme ed è ancora meglio quando si formano rapporti stretti». Come nasce questo riuscito progetto artistico? Inizialmente dalla semplice idea di un duetto tra un padre musicista e una figlia ballerina, Peter e Dona. Poi però la moglie madre Marcia ha intuito le potenzialità di un ensemble di danza e musica con base a Manhattan ma in grado di spostarsi in tour. Fondamentale nel

creare il gruppo è stata poi la capacità di attirare attorno a sé giovani artisti di provenienza varia, dagli allievi e colleghi famosi di Peter che rendono omaggio alla musica da camera, ai ballerini freelance amici di Dona e fino ad alcuni tra i più innovativi coreografi di New York. In qualità di direttore esecutivo, Marcia Wiley è molto abile a colmare il ‘divario’ fra musicisti e ballerini, creando una programmazione molto attenta e accurata che mette in luce i virtuosismi di tutti. Il risultato finale è una stretta famiglia di artisti, che trae nutrimento proprio da questa forte collaborazione e che si impegna a portare il pubblico a una profonda esperienza dei CelloPonte. La compagnia invita a vedere la musica. Questa è la pe-

culiarità dell’ensemble, la capacità di proporre qualcosa che nessuno finora aveva mai provato. Il risultato è una ricca esperienza per il pubblico, con una certa varietà di compositori, epoche e generi, in grado di soddisfare anche i più esigenti. La musica non è uno ‘sfondo’ della danza ma viene trascinata in primo piano ogni volta. Uno spettacolo-concerto dei CelloPointe è in grado di riempire i sensi dall’inizio alla fine e di far rivalutare il ruolo della musica nella danza. «Sempre più – afferma Marcia Wiley -, vediamo la musica dal vivo usata nella programmazione della danza. La più grande tragedia di questa tendenza è trascurare il musicista come artista. Mi fa male assistere a una performance in cui i musicisti sembra

che debbano solo tirar fuori il metronomo per trovare il battito necessario ai ballerini. O vederli dimenticati sul palcoscenico mentre aspettano che i ballerini tornino. Una delle più grandi soddisfazioni di CelloPonte è stata quella di reinventare l’uso della musica nella danza come una forma d’arte viva. Tutti gli artisti della nostra compagnia devono sentirsi reciprocamente, respirare e reagire insieme in quel dato momento sul palco. L’interpretazione musicale di un pezzo conta quanto quella di una coreografia e, in entrambi i casi, deve essere prima di tutto emozionale. Questo è ciò che rende CelloPointe un’esperienza veramente unica».

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RAPPRESENTAZIONE COREOGRAFICA*

TITOLO RILASCIATO: Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore, riconosciuto a livello nazionale ed europeo 5° EQF, rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni. Direzione artistica e coordinamento: Emanuela Tagliavia Sede: Ravenna, Centro Studi “La Torre, via Paolo Costa 2 Durata: 300 ore, compreso un periodo di stage. Le ore in aula si svolgeranno in weekend. Inizio: marzo 2018 Costo: euro 2.500 (esclusa la tassa d’esame) con possibilità di pagamento rateizzato Il corso mira a formare danzatori desiderosi di approfondire gli aspetti del lavoro del coreografo in ambito contemporaneo. L’iniziativa è realizzazione in collaborazione con il Centro Studi “La Torre”, Iscom E.R. e la Regione Emilia Romagna. Si articola in seminari-progetto che alternano materie fondamentali e altre collaterali e complementari. I partecipanti avranno così la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti.

Per maggiori informazioni, contattare il Centro Studi “La Torre”, tel. 0544 34124 REFERENTE | Dott.ssa Elena Baldisserri - email: formazione@cslatorre.it www.idadance.com 26

EXPRESSION DANCE MAGAZINE

*Il Centro Studi “La Torre” presenterà alla Regione Emilia-Romagna a breve una richiesta di autorizzazione allo svolgimento dei corsi indicati


DANCE ACADEMY

CENTRO DI FORMAZIONE PROGRAMMAZIONE 2017/2018

ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTO DAL CONI E DAL MINISTERO DELL’INTERNO

I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo Legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno Segreteria didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l. Via Paolo Costa 2, Ravenna tel 0544.34124 - danza@idadance.com Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461/2014. Ente Accreditato alla Formazione Azienda Certificata ISO 9001-2008 EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Corso per la Qualifica di Insegnante di

MODERN DIPLOMA RILASCIATO:

INSEGNANTE DI MODERN riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico e previa affiliazione come socio insegnante

PROGRAMMA La scuola ha l’obiettivo di consolidare le informazioni tecniche e analizzarle dal punto di vista dell’insegnamento in base alle capacità motorie e cognitive dell’allievo alle quali vengono proposte. Attraverso lo studio delle nozioni teoriche si avranno gli strumenti per sviluppare una propria capacità nella valutazioni dei problemi e lo sviluppo delle potenzialità dell’allievo. L’obiettivo è quello di formare insegnanti in grado di crescere allievi tecnicamente preparati ma al contempo consapevoli del lavoro svolto. IDA propone un metodo d’insegnamento che ha come principio fondamentale la conoscenza. Per il programma dettagliato consultare il sito www.idadance.com

MILANO

(*) NOVITÀ: L’edizione 2017/18 del corso si arricchisce grazie al nuovo modulo di due week-end interamente dedicato alla Propedeutica, l’insegnamento per i bambini, con Roberta Broglia. Questo nuovo modulo può anche essere frequentato singolarmente dai diplomati delle scorse edizioni, come aggiornamento, e da coloro che presentano un curriculum idoneo al livello di formazione proposta.

ROMA

Il modulo di Propedeutica rientra nel Percorso di Formazione per Insegnanti di danza per bambini. Maggiori informazioni a pag. 33. A CHI SI RIVOLGE: Ad aspiranti insegnanti con buona tecnica, ad insegnanti che vogliono compiere un percorso formativo che permetta loro di migliorare ed approfondire le loro conoscenze e a tutti coloro che vogliono comprendere il lavoro che si affronta nella lezione di modern. SELEZIONE: Per accedere al corso è necessario inviare un curriculum vitae dettagliato, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, via fax al numero 0544/34752 oppure via e-mail a danza@idadance.com. QUOTA: 1.400 euro in un’unica soluzione entro 15 giorni prima dell'inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una maggio-

razione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Oppure 2 rate da 720 euro ciascuna (prima rata

15 giorni prima dell'inizio del corso e seconda rata 15 giorni prima del quarto appuntamento), oppure 4 rate da 370 euro (da versare rispettivamente prima dell'inizio del corso, prima del terzo incontro, prima del quinto incontro e prima del settimo incontro). Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e iscriviti su www.idadance.com. MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

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DANCE ACADEMY

SEDE: AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 4/5 novembre 2017; 18/19 novembre 2017; 2/3 dicembre 2017; 13/14 gennaio 2018 (*); 27/28 gennaio 2018 (*); 10/11 febbraio 2018; 3/4 marzo 2018; 17/18 marzo 2018; 7/8 aprile 2018 SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (zona Casilina) DATE: 11/12 Novembre 2017; 25/26 Novembre 2017; 16/17 Dicembre 2017; 20/21 Gennaio 2018 (*); 10/11 Febbraio 2018 (*); 17/18 Febbraio 2018; 10/11 Marzo 2018; 24/25 Marzo 2018; 14/15 Aprile 2018 INSEGNANTI: MATTEO ADDINO: Ballerino e coreografo, con esperienza in programmi tv, videoclip, spot e spettacoli teatrali di successo. Ha insegnato in diverse stage e scuole fra cui Cinecittà Campus di Maurizio Costanzo, prima di diventare docente IDA. SILVIA ARDIGÒ: Laureata in scienze motorie, diplomata IDA e FIF, e educatrice sportiva diplomata CONI, insegnante di danza modern per bambini, adolescenti e adulti. ROBERTA BROGLIA: Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York. GIANNI MANCINI: Diplomato al Liceo Coreutico “Germana Erba” si specializza in danza Jazz presso l’OffJazz di Nice, in tecnica Horton presso l’Alvin Ailey di New York e nell’insegnamento della Danza Classica con Ramona De Saa. Laureato in Scienze Motorie e Sportive. È docente di Tecnica della Danza Moderna e Tecnica della Danza Classica presso il liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba” di Torino. RITA VALBONESI: Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente.

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


Corso per la Qualifica di Insegnante di

DANZA CLASSICA DIPLOMA RILASCIATO:

INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico e previa affiliazione come socio insegnante

Il corso, seguendo le basi della metodica Vaganova, ha lo scopo di fornire gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, correggere gli errori e progredire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 6 ai 13/14 anni. PROGRAMMA: Avviamento alla danza; Propedeutica “a” (7 anni) propedeutica “b” (8 anni); Propedeutica “c” (9 anni) propedeutica “d” (10 anni); Primo corso (11 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte, visione video, pratica, assistenza e valutazione primo corso; Secondo corso (12 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte, visione video, pratica, assistenza e valutazione secondo corso; Terzo corso (13 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte/ tecnica maschile; visione video, pratica, assistenza e valutazione terzo corso; Ripasso pratico e teorico su tutto il programma di primo,secondo e terzo corso MODALITÀ D’ISCRIZIONE E SELEZIONE: Per accedere al corso, che è a numero chiuso, è necessario inviare il proprio curriculum vitae a danza@idadance.com indicando le proprie esperienze nella danza (corsi di formazioni, stage, esperienze lavorative). In base al curriculum è stabilito l’accesso alla prova attitudinale, che si terrà in varie sedi come indicato a lato. La prova attitudinale consiste nella partecipazione ad una lezione di trenta minuti di livello base tenuta dal M° Batti. Il risultato della prova sarà comunicato dalla segreteria IDA nei giorni successivi alla prova stessa. QUOTA: 1.690 euro in un’unica soluzione entro 15 giorni prima dell'inizio del corso, dopo tale data la quota subirà una

maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Oppure 2 rate da 890 euro ciascuna

(prima rata 15 giorni prima dell'inizio del corso e seconda rata 15 giorni prima del sesto appuntamento). Possibilità di finanziamento agevolato (la domanda va presentata almeno due settimane prima della data di inizio del corso contattando la Segreteria IDA presso il Centro Studi “La Torre”). Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso.

RAVENNA

SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: Il corso biennale avrà inizio 14/15 aprile 2018. INSEGNANTE: MARCO BATTI: Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti. CALENDARIO E SEDI PROVE ATTITUDINALI: RAVENNA, Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 28/29 ottobre 2017; 4/5/25/26 novembre 2017; 2/3/16/17 dicembre 2017; 20/21 gennaio 2018; 10/11 febbraio 2018; 10/11 marzo 2018 MILANO, AWDANCE, Via S. D'Orsenigo 27 27/28 gennaio 2018 ROMA, Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (z. Casilina) 24/25 marzo 2018 PALERMO, Dancing School, Via Galletti 281 7/8 aprile 2018

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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Corso di Specializzazione

FISIODANZA DIPLOMA RILASCIATO:

SPECIALIZZAZIONE IN FISIODANZA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

Si ottiene previa frequentazione di tutti i seminari e previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Un ricco percorso di allenamento per il danzatore che desidera migliorare le proprie prestazioni sia tecniche che espressive, nonché incrementare il proprio benessere psico-fisico. Lo studio viene calibrato sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore. Il programma di allungamento e rafforzamento muscolare ideato da Marco Batti si basa sulle tecniche di Knaiseff, Feldenkrais, Pilates, Horvath e sugli studi di scienze motorie. NOTA: I tre corsi compongono il percorso di specializzazione, ma possono essere seguiti anche singolarmente.

INSEGNANTE: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti.

SBARRA A TERRA

RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 | DATE: 4/5 novembre 2017 ROMA | SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (zona Casilina) | DATE: 24/25 marzo 2018 PALERMO | SEDE: Dancing School, Via Galletti 281 | DATE: 7/8 aprile 2018

SINTESI DEL PROGRAMMA Un seminario teorico-pratico, che analizza nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Il programma predisposto favorisce la propriocezione del corpo nello spazio, incrementando di conseguenza il piazzamento e la stabilità. Può essere utilizzato in maniera ottimale anche nella propedeutica della danza classica.

STRETCHING DINAMICO E STATICO MILANO | SEDE: AWDANCE, Via S. D'Orsenigo 27 | DATE: 27/28 gennaio 2018 SINTESI DEL PROGRAMMA Un corso per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.

FISIOTECNICA E PICCOLI ATTREZZI

RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 | DATE: 10/11 marzo 2018

SINTESI DEL PROGRAMMA Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente. QUOTA: 195 euro cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare ai corsi è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com 30

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Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


Corso di

NOVITÀ

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI E PER ADULTI

DIPLOMA RILASCIATO: ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

Si ottiene previa frequentazione di tutti i laboratori e previa affilizione come socio insegnante. Ad ogni appuntamento sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

INSEGNANTE: RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente.

Conoscere il proprio corpo sia internamente sia esternamente attraverso l’esperienza e il movimento. Questo è l’obiettivo del nuovo percorso IDA che integra i principi dell’anatomia esperienziale nella danza. La proposta si articola intorno a pratiche fisiche di movimento, tocco e visualizzazione che offrono ascolto ed espressione creativa al movimento, e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il tutto avviene attraverso l’esplorazione della struttura, dei sistemi e delle funzioni del corpo (sensi, pelle, ossa, organi, muscoli, fluidi) e ripercorrendo gli schemi motori e le memorie del processo evolutivo di nascita e verticalizzazione offrono ascolto ed espressione creativa al movimento, e un’integrazione attraverso l’improvvisazione e il movimento danzato. Il corso prevede un laboratorio rivolto ai bambini e uno agli adulti, entrambi suddivisi in tre appuntamenti con cadenza annuale. È possibile iscriversi ai singoli appuntamenti, in base alle proprie esigenze. A CHI È RIVOLTO IL CORSO: danzatori, attori, insegnanti, educatori, insegnanti di yoga e pilates e a chiunque sia interessato ad un lavoro sulla consapevolezza corporea e voglia sperimentarsi con creatività e profondità nel movimento e nella danza.

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI Il laboratorio si svolge in tre appuntamenti a cadenza annuale. 1° appuntamento: LABORATORIO BIMBI IN MOVIMENTO DAL CAPO AI PIEDI (*) RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 | DATE: 10/11 febbraio 2018 Programma: esploriamo e percepiamo il corpo; esploriamo lo spazio; esploriamo e sperimentiamo gli equilibri; esploriamo le emozioni che nascono dal movimento. - Anteprima Programma 2° appuntamento: LA SCATOLA DEI COLORI CHE DANZANO: il filo emozionato; quadri animati; viaggio all'interno del corpo; caccia al tesoro; indovinelli legati al corpo. - Anteprima Programma 3° appuntamento: LA FABBRICA DEI DESIDERI: il grande spettacolo; un bimbo un desiderio; i desideri verranno inseriti dentro un labirinto/percorso; spettacolo che esprime movimento di gruppo e lavoro collettivo

ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER ADULTI Il laboratorio si svolge in tre appuntamenti a cadenza annuale. 1° appuntamento: PERCEZIONE DEL MOVIMENTO; PROPRIOCEZIONE E CONSAPEVOLEZZA SENSORIALE - SPAZIO RITMO TEMPO RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 | DATE: 10/11 marzo 2018 Programma: Nei primi anni di vita si crea una grande relazione tra la percezione es. l'ascoltare il vedere il gustare e il movimento. Da questo periodo si creano le fondamenta per il nostro modo di agire nell'età adulta. Avere una buona propriocezione e consapevolezza sensoriale è di aiuto nelle nostre scelte e nel nostro modo di relazionarci. Osservando le persone si possono individuare quali pattern, nei primi anni di vita, non sono stati ben sollecitati e che nell'età adulta sono causa di dolori alla zona lombare, al collo, alle ginocchia ecc. Pattern di movimento: movimenti spinali; movimenti che partono dalle mani e dai piedi; movimenti omolaterali; movimenti controlaterali. Agire sul movimento aiuta ad agire sulle proprie emozioni e a creare un cambiamento. - Anteprima Programma 2° appuntamento: ALLINEAMENTO DINAMICO E MOVIMENTO FLUIDO; I TRE PESI DEL CORPO E I FLUIDI - Anteprima Programma 3° appuntamento: ORGANI SI MANIFESTANO NEL MOVIMENTO; MINOR TENSIONE E MIGLIOR FLESSIBILITÀ Programmi completi su www.idadance.com

QUOTE: 195 euro cad. da versare in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio dell'appuntamento. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. SCONTO: 350 euro se si acquistano contemporaneaomente entrambi gli appuntamenti. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio dell'appuntamento. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso come socio praticante. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com (*) Il primo appuntamento di Anatomia esprienziale per Bambini rientra nel Percorso di Formazione per Insegnanti di danza per bambini. Maggiori informazioni a pag. 33. Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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CORSO DI

ACRO-BIMBO* RAVENNA

SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 14/15 ottobre 2017; 21/22 ottobre 2017 DIPLOMA RILASCIATO:

INSEGNANTE DI ACRO-BIMBO riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante

PROGRAMMA I parte: Acro-bimbo dalla verticale all'altalena (acrobimbo e body flying) Grazie alla tecnica acrobatica, all'eleganza della danza e all'ausilio del Body Flying si potrà sperimentare la libertà di movimento nello spazio a 360°. Mobilità, propriocezione, coordinamento e allenamento permettono di lavorare sull'allungamento della colonna dei bambini e sulla forza di gravità. Il corso propone ai partecipanti schede tecniche per lo studio della verticale e di alcune prese basi acrobatiche a coppie da riproporre in fase di allenamento e studio. II parte: Acro-bimbo dalla coppia al cerchio (acrobimbo e cerchio aereo) Grazie all'acquisizione di principali esercizi acrobatici il corso propone di sviluppare la coordinazione, la mobilità e la fiducia in un lavoro acrobatico a coppie. Attraverso lo studio anatomico della colonna nella sua forma aspirale, al fianco della tecnica della danza, del virtuosismo dell'acrobatica e del cerchio aereo si scopre la bellezza del corpo in sospensione. Con l'ausilio del cerchio aereo e del compagno si analizza il processo di body work a terra e in volo. Il corso propone ai partecipanti un secondo step sull'analisi della verticale e schede di allenamento per lo sviluppo di sequenze coreografiche acrobatiche singole e a coppie.

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DANCE ACADEMY

ROMA

SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (Z. Casilina) DATE: 20/21 gennaio 2018; 3/4 febbraio 2018 INSEGNANTI: RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente. SARA TISSELLI Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni. QUOTA: 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di €20. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. SCONTO del 50% per coloro che hanno frequentato la prima edizione del corso di Acro-bimbo. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com (*) Il Corso rientra nel Corso di Formazione per Insegnanti di danza per bambini. Maggiori informazioni a pag. 33.

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


NOVITÀ

PERCORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

DANZA PER BAMBINI

DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI DANZA PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

Si ottiene previa frequentazione di tutti i seminari e previa affiliazione come socio insegnante. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

L’insegnamento per i più piccoli richiede attenzione e giusti stimoli e, quindi, una didattica mirata e coinvolgente. Il percorso ideato dall’IDA è un excursus trasversale di diverse discipline, mirate alla specializzazione nell’insegnamento per le classi di bambini e comprende: Corso di Acro-bimbo, Modulo di Propedeutica, Laboratorio di Anatomia Esperienziale in movimento per bambini.

ACRO-BIMBO

RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 14/15 ottobre 2017 e 21/22 ottobre 2017 oppure ROMA | SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (zona Casilina) DATE: 20/21 gennaio 2018 e 3/4 febbraio 2018 DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI ACRO-BIMBO riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. PROGRAMMA: I parte: Acro-bimbo dalla verticale all'altalena (acrobimbo e body flying); II parte: Acro-bimbo dalla coppia al cerchio (acrobimbo e cerchio aereo) QUOTA: 390 euro

PROPEDEUTICA DELLA DANZA

MILANO | SEDE: AWDance, Via S. D'Orsenigo 27 DATE: 13/14 gennaio 2018 e 27/28 gennaio 2018 oppure ROMA | SEDE: Danzamica Academy, via dell'Aquila Reale 22 (z. Casilina) DATE: 20/21 gennaio 2018 e 10/11 febbraio 2018 DIPLOMA RILASCIATO: PROPEDEUTICA DELLA DANZA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. PROGRAMMA: principi di didattica e pedagogia; progressione pedagogica; esempi di lezione per bambini con progressione in base alle tappe; anatomia dello sviluppo; mappatura musicale in base alle esigenze didattiche; giochi didattici; lavoro a terra di tecnica, trofismo, postura e allungamento; tecnica al centro e in diagonale con progressione di difficoltà; lavoro sulla dinamica; composizione coreografica; workshop di lavoro in base all’età; lavoro sull’organizzazione del saggio QUOTA: 390 euro

LABORATORIO DI ANATOMIA ESPERIENZIALE IN MOVIMENTO PER BAMBINI (1° appuntamento) RAVENNA | SEDE: Centro Studi La Torre, via Paolo Costa 2 DATE: 10/11 febbraio 2018

TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. PROGRAMMA: Laboratorio bimbi in movimento dal capo ai piedi: esploriamo e percepiamo il corpo; esploriamo lo spazio; esploriamo e sperimentiamo gli equilibri; esploriamo le emozioni che nascono dal movimento QUOTA: 195 euro

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

DANCE ACADEMY

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HIP HOP SCHOOL EVOLUTION

SCUOLA PER INSEGNANTI DI HIP HOP MILANO DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI HIP HOP riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame teorico - pratico e previa affiliazione come socio insegnante

PROGRAMMA: Le lezioni alterneranno parti pratiche e parti teoriche affrontando diversi argomenti: Cenni storici; Studio delle tecniche di base (poppin, lockin , hype, house dance); Costruzione di una lezione e approfondimento delle varie parti (riscaldamento, tecnica, coreografia); Studio della musica; Lavoro coreografico; Inserimento della figura dell'insegnante di danza all'interno del contesto lavorativo REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. QUOTA: 290 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com 34

DANCE ACADEMY

SEDE: A.s.d. New Easy Dance, Via P. Gramegna 10/12, Albairate DATE: 25/26 novembre e 16/17 dicembre DOCENTI:Daniele Baldi, Ilenja Rossi, Alessandro Papa, Mr Nevo

FIRENZE

SEDE: DANCE STUDIO, Viale Giannotti, 24 DATE: 2/3 dicembre e 13/14 gennaio DOCENTI: Paolo Aloise, Luca Lo Iacono, Moreno Mostarda

ROMA

SEDE: ASD Studio 7, Via Ettore Paladini, 27 DATE: 16/17 dicembre e 20/21 gennaio DOCENTI: Paolo Aloise, Luca Lo Iacono, Moreno Mostarda

NAPOLI

SEDE:A.s.d. ON-DANCE STUDIO, Via Montenuovo Licola Patria 90, Pozzuoli DATE:10/11 marzo e 24/25 marzo DOCENTI:Daniele Baldi, Ilenja Rossi, Alessandro Papa, Mr Nevo

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


SEMINARIO DI

RAGGA JAM DANCEHALL TITOLO RILASCIATO: ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE AL CORSO DI RAGGA JAM DANCEHALL. riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Disciplina che riprende la visione coreografica della cultura Jamaicana: lo spirito del reggea delle danze Jamaicane sul ritmo della Dancehall. L'evoluzione di questa disciplina è il risultato della contaminazione di diversi stili, primi tra tutti la musica hip hop, i ritmi Caraibici e la forza ed il senso della musicalità africana. REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. QUOTA: 195 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario.

RAVENNA SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 18/19 novembre 2017 DOCENTE: MAITHÈ N'KOSI Nata e cresciuta a Bruxelles, ha lavorato in

Europa con workshop e esibizioni. Già in giovane età è stata membro della dance crew belga "Brothers and sisters". Studia in Francia Ragga Jam, mix di hip hop con inflessioni afro su musica e ambienti ragga. Dal 2014 è parte del team francese di Ragga Jam.

MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al seminario è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

CORSO DI

BREAKING & STREET FUNCTIONAL DIPLOMA RILASCIATO: BREAKING E STREET FUNCTIONAL riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante

La break che fa divertire ma che lascia un'esperienza fisica che si abbina a tutti i generi.una lente di ingrandimento sul modo di muoversi e di sfruttare le leve e l'energia del corpo. Un corso con lezioni focalizzate sull'analisi dei diversi esercizi sul legame di tutte le discipline, la natura del corpo e l'allenamento funzionale. QUOTA: 195 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro.L’iscrizione sul posto comporta un ulteriore aumento di €20. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

RAVENNA SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 28/29 ottobre 2017 DOCENTE: KIRA Insegnante di breaking & street functional nonchè volto

televisivo, ha una formazione multidisciplinare che spazia da una base di danza breaking per poi espandersi nel parcour, nelle arti circensi e infine anche nel funzionale, per questo il suo insegnamento risulta efficace e prezioso sia per la danza sia per gli allenamenti ad alto profilo performante, quali il Kalisthenics.

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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NOVITÀ

CORSO PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

YOGA PER BAMBINI Genitori e figli insieme nella pratica dello yoga

DIPLOMA RILASCIATO: INSEGNANTE DI YOGA PER BAMBINI riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previa affiliazione come socio insegnante

PROGRAMMA II sole e i suoi pianeti. Didattica per bimbi dai 6 ai 10 anni. La proposta vuole rappresentare uno strumento volto a stabilire un legame e un dialogo fra genitori e bambini. II sole e i suoi pianeti rappresentano delle stazioni, ogni lezione andrà a lavorare su un pianeta. Si descriverà ogni pianeta e si proporranno asana che possano rappresentare quel pianeta. Le sequenze e gli esercizi saranno da soli o in coppia. In base al pianeta si giocherà con il respiro e con la voce. Esercizi respiratori supplementari. Esercizi di concentrazione. Verranno proposti anche dei giochi attraverso immagini o esperienze sensoriali per allenare la concentrazione di genitori e figli. Rilassamento finale fatto a coppie con massaggio alle mani o ai piedi. Il corso si arricchirà con successivi appuntamenti integrativi: incrementare l'autostima in collaborazione con uno psicologo, e ricerca di una postura armoniosa insieme a un medico ortopedico. 36

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RAVENNA SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DATE: 17/18 marzo 2018 e 7/8 aprile 2018 INSEGNANTI: RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista, insegnante di danza, insegnante di yoga, yoga educational e yoga wellness, collabora da anni con l’IDA come docente.

QUOTA: 390 euro da versarsi in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


CORSO BIENNALE PER LA QUALIFICA DI INSEGNANTE DI

YOGA

Corso completo sulla disciplina al quale si è ispirato l’intero settore olistico RAVENNA DIPLOMA RILASCIATO INSEGNANTE DI YOGA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico PROGRAMMA IN SINTESI Cultura e filosofia indiana; Nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia; Posturologia e propriocettività; Asana: un aspetto dello yoga; Pranayama; Il rilassamento (tecniche e metodologia); Fisiologia sottile; Alimentazione; Avvio alla Didattica; Normative e aspetti legali. Nel secondo anno verranno sviluppati gli argomenti relativi a: Cultura e filosofia; Asana; Normative e aspetti legali; Didattica; Psicologia e comunicazione; Mudra; Pranayama; Fisiologia sottile; Raja-yoga: tecniche di meditazione REQUISITI RICHIESTI Per poter accedere al corso è necessario, prima dell'iscrizione, inviare il proprio curriculum vitae. Struttura del corso Si articola in due anni e prevede ogni anno 10 week-end di studio a cadenza mensile. Il corso è a numero chiuso. Si consiglia di aver praticato yoga. TEST ED ESAME Al termine del corso del 1º anno si terrà un test a risposta chiusa e prova pratica. Per accedere al test è necessario aver frequentato almeno l’80% delle lezioni. Le giornate perse non saranno rimborsate e i contenuti costituiranno ugualmente materia d’esame. Al termine del 2º anno è previsto un esame con “tesi di fine corso”. SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa.

SEDE: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 DATE PRIMO ANNO DI CORSO 7-8 ottobre 2017; 4-5 novembre 2017; 2-3 dicembre 2017 13-14 gennaio 2018; 10-11 febbraio 2018; 3-4 marzo 2018 7-8 aprile 2018; 5-6 maggio 2018; 19-20 maggio 2018 16-17 giugno 2018 (esami) INSEGNANTI: Rita Babini, Paolo Taroni, Rita Valbonesi , Marco Neri, Roberta Mariotti, Alexander Bertuccioli, Cristina Morelli, Donato De Bartolomeo. QUOTA D’ISCRIZIONE ANNUALE 1450€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, o due rate da 800€ ciascuna, oppure quattro rate da 400€ ciascuna. Sconto 20% riservato a: Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/ Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso.

Risparmia il 10%! Come? Iscriviti versando la quota in un'unica soluzione almeno 30 gg. prima dell'inizio del corso o seminario. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com

YOGA DYNAMIC SCHOOL Lo yoga per il fitness olistico

MILANO DIPLOMA RILASCIATO INSEGNANTE DI DYNAMIC YOGA riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico Il percorso Dynamic Yoga school è il frutto della collaborazione tra Donato De Bartolomeo e Rita Babini, entrambi docenti della scuola di Hatha Yoga fif/SIO. Il corso ha l'obbiettivo di promuovere la pratica dello Yoga nella sua versione più attuale. La pratica del Dynamic Yoga è ideale non solo per chi già insegna Yoga, ma anche per chi si affaccia per la prima volta a questa magica disciplina. Il lavoro dinamico ha il vantaggio di preparare progressivamente in corpo rendendolo flessibile ed elastico oltre che a migliorare le capacità cardiovascolari. PROGRAMMA IN SINTESI: Obiettivi del corso e introduzione alla pratica Yoga; masterclass in stazione eretta (principianti e intermedi); didattica e insegnamento di una lezione Dynamic Yoga; masterclass: costruire gli addominali in chiave Yoga secondo il metodo Dynamic Yoga; l'importanza dei muscoli del pavimento pelvico (mula bandha); masterclass: le posizioni capovolte (benefici e controindicazioni); pranayama: Ujjayi pranayama, il respiro vittorioso; masterclass: fluire attraverso le posture di apertura e chiusura; costruire una lezione di Dynamic Yoga. ESAME: Prova Pratica SUPPORTI ALLO STUDIO Dispensa.

2-3 dicembre D. De Bartolomeo 13-14 gennaio R. Babini 3-4 febbraio D. De Bartolomeo INSEGNANTI: DONATO DE BARTOLOMEO RITA BABINI QUOTA D’ISCRIZIONE 695€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Dopo tale data la quota subirà una maggiorazione di 20 euro. Oppure 370€ da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 370€ da versarsi sul posto il primo giorno di lezione. Sconto 20% riservato a: Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF/Insegnante IDA e titolari di Centri Associati FIF/ Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio istruttore/insegnante per l’anno in corso.

MODALITÀ D’ISCRIZIONE: Per partecipare al corso è obbligatoria l'affiliazione all’IDA per l'anno in corso. L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Partecipando al corso si ottiene uno sconto per l’iscrizione al corso biennale di Insegnante di Yoga

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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CORSO PER LA QUALIFICA DI

PILATES MATWORK®

FUSIONE DI TECNICHE ED ESERCIZI, TRADIZIONALI E INNOVATIVI, DEL METODO PILATES Programma in sintesi • Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates • Esercizi pre-pilates codificati • Esercizi base • Laboratori di gruppo • Masterclass Quota d’iscrizione 495 euro da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 270 euro da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 270 euro da versarsi entro 15 giorni prima del 2º weekend di studio. Sconto 20%: 396 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF, titolari e istruttori di Centri Associati FIF regolarmente tesserati come socio istruttore per l’anno in corso. Docenti responsabili del corso E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi, S. Giuliani. Requisiti Si consiglia di aver praticato Pilates. Esame Test scritto e prova pratica. Diploma rilasciato Insegnante di Pilates Matwork. Note Il corso è a numero chiuso. Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, il supporto e-learning, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il lunedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

Bologna** D. De Bartolomeo Cagliari G. Marongiu Catania E. Cinelli Cosenza M. Alampi Genova E. Cinelli Lecce M. Manca Milano G. Marongiu Napoli D. De Bartolomeo Roma D. De Bartolomeo Salerno M. Alampi Trento S. Sergi Vicenza S. Sergi

7-8 ottobre 28-29 ottobre 14-15 ottobre 28-29 ottobre 28-29 ottobre 18-19 novembre 21-22 ottobre 4-5 novembre 2-3 dicembre 16-17 dicembre 4-5 novembre 18-19 novembre 7-8 ottobre 21-22 ottobre 18-19 novembre 16-17 dicembre 21-22 ottobre 4-5 novembre 14-15 ottobre 28-29 ottobre 14-15 ottobre 21-22 ottobre 2-3 dicembre 16-17 dicembre

** Corso riconosciuto dal M.I.U.R. Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca.

PILATES ADVANCED TRAINING DIDATTICA DEGLI ESERCIZI INTERMEDI E AVANZATI DEL MATWORK INTEGRATA ALL’ANALISI POSTURALE

Programma in sintesi • Introduzione • Teoria: struttura della lezione “Advanced” • Analisi scritta della lezione • Masterclasse • Laboratori • Analisi postulare statica (A.P.S.) • Analisi postulare dinamica (A.P.D.) • Verifica dei risultati raggiunti Quota d’iscrizione 460 euro da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 240 euro da versarsi almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 240 euro da versarsi entro 15 giorni prima del 2º weekend di studio. Sconto 20%: 368 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Istruttori FIF, titolari e istruttori di Centri Associati FIF regolarmente tesserati come socio istruttore per l’anno in corso. Docenti responsabili del corso E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi. Requisiti Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork ed

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Milano E. Cinelli Padova D. De Bartolomeo Roma G. Marongiu

4-5 novembre 25-26 novembre 23-24 settembre 30 settembre-1 ottobre 18-19 novembre 25-26 novembre

essere tesserati per l’anno in corso come soci istruttori. Esame Test scritto e prova pratica. Diploma rilasciato Insegnante di Pilates Advanced Training. Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa e il dvd saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea e il dvd al prezzo di 20 euro (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il lunedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


REFORMER

CADILLAC

WUNDA CHAIR

TECNICA E DIDATTICA PER L’UTILIZZO DELL’ATTREZZO PIÙ EMBLEMATICO DEL PILATES

TECNICA E DIDATTICA D’UTILIZZO DI UNO DEGLI ATTREZZI PIÙ SIGNIFICATIVI DEL PILATES

TECNICA E DIDATTICA DI UTILIZZO DELL’ATTREZZO PIÙ GENIALE DEL PILATES

Milano G. Marongiu Ravenna S. Giuliani Roma S. Giuliani

Milano

Bologna Roma

2-3 dicembre 16-17 dicembre 13-14 gennaio 20-21 gennaio 2-3 dicembre 16-17 dicembre

Programma in sintesi • Caratteristiche e dettagli dell’attrezzo ed esercizi pratici. Quota d’iscrizione: 440 euro in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20%: 352 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegante per l’anno in corso. Docenti responsabili del corso G. Marongiu, D. De Bartolomeo, S. Giuliani. Requisiti Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® ed essere tesserati per l’anno in corso come socio istruttore. Diploma rilasciato Insegnante di Pilates Reformer.

MASTER DI SPECIALIZZAZIONE

7-8 ottobre

S. Giuliani

Programma in sintesi • Caratteristiche e dettagli dell’attrezzo ed esercizi pratici. Quota d’iscrizione: 230 euro in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20%: 184 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegante per l’anno in corso. Docenti responsabili del corso G. Marongiu. Requisiti Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® ed essere tesserati per l’anno in corso come socio istruttore. Diploma rilasciato Insegnante di Pilates Cadillac.

18-19 novembre S. Giuliani 4-5 novembre S. Giuliani

Programma in sintesi • Caratteristiche e dettagli dell’attrezzo ed esercizi pratici. Quota d’iscrizione: 230 euro in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Sconto 20%: 184 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegante per l’anno in corso. Docenti responsabili del corso G. Marongiu. Requisiti Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork® ed essere tesserati per l’anno in corso come socio istruttore. Diploma rilasciato Insegnante di Pilates Wunda Chair.

Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa (comprensiva di dvd per Reformer e Cadillac) saranno immediatamente disponibili online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 20 euro (comprensiva di dvd per Reformer, in aggiunta alla quota di iscrizione), 15 euro (comprensiva di dvd per Cadillac, in aggiunta alla quota di iscrizione) 10 euro (per Wunda Chair, in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il lunedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

PILATES PROPS PILATES

PILATES BARRE

Cagliari Lecce Livorno Messina Milano Roma Salerno Trento Vicenza

Pisa Milano

I PICCOLI ATTREZZI DEL PILATES

13-14 gen. G. Marongiu 2-3 dic. M. Manca 14-15 ott. E. Cinelli 25-26 nov. M. Alampi 30 set.-1 ott. E. Cinelli 7-8 ott. E. Cinelli 18-19 nov. M. Alampi 18-19 nov. S. Sergi 13-14 gen. S. Sergi

Programma in sintesi • Masterclass e laboratori sull’utilizzo di ring, roller, soft ball ed elastiband. Quota d’iscrizione 230 euro Sconto 20% 184 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegante per l’anno in corso. Titolo rilasciato A tutti coloro che sono in possesso di una qualifica IDA come insegnante, o di analoga qualifica di altre federazioni o Enti (previa richiesta) e Laureati in Scienze Motorie e sono in regola con il tesseramento come socio insegnante IDA per l’anno in corso, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Props”. Ai soci praticanti viene invece consegnato un attestato di partecipazione.

IN GRAVIDANZA E TERZA ETÀ

LE TECNICHE DI PILATES APPLICATE IN GRAVIDANZA E TERZA ETÀ

Milano Padova Roma

7-8 ott. S. Sergi 25-26 nov. S. Sergi 11-12 nov. S. Sergi

Programma in sintesi • Valutazione dei cambiamenti morfologici ed esercizi connessi Quota d’iscrizione 230 euro Sconto 20% 184 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegante per l’anno in corso. Titolo rilasciato A tutti coloro che sono in possesso di una qualifica IDA come insegnante, o di analoga qualifica di altre federazioni o Enti (previa richiesta) e Laureati in Scienze Motorie e sono in regola con il tesseramento come socio insegnante IDA per l’anno in corso, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates in gravidanza e terza età”. Ai soci praticanti viene invece consegnato un attestato di partecipazione.

IL PILATES INCONTRA LA DANZA

23-24 set. 13-14 gen.

E. Cinelli E. Cinelli

Programma in sintesi • Costruzione della lezione • Riscaldamento, fase alla sbarra, fase a terra • Pratica sulle tre fasi e sui principali esercizi chiave della lezione • La sbarra e il Pilates • Adattamenti degli esercizi, facilitazioni e incremento di intensità • Tecniche di allenamento al femminile applicate al pilates alla sbarra Quota d’iscrizione Pisa 230 euro quota non soggetta ad ulteriori sconti. Quota d’iscrizione Milano 230 euro Sconto 20% Milano 184 euro riservato a Laureati in Scienze Motorie, Insegnanti IDA, titolari e insegnanti di Scuole Affiliate IDA regolarmente tesserati come socio insegante per l’anno in corso. Docente responsabile del corso E. Cinelli. Diploma rilasciato Insegnante di Pilates Barre.

Supporti allo studio Per velocizzare l’approccio alla formazione e prendere subito contatto con il materiale didattico, la dispensa sarà immediatamente disponibile online appena effettuata l'iscrizione. Chi lo desidera, può acquistare la dispensa in forma cartacea al prezzo di 15€ (in aggiunta alla quota di iscrizione). L'acquisto deve avvenire entro il lunedì precedente l'inizio del corso per poter ricevere il materiale presso la sede del corso.

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

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[ E X P R E S S

Y O U R

P A S S I O N ]

EXPRESSION S TAG E I N T E R N A Z I O N A L E D I DA N Z A R AV E N N A

8 / 9 / 1 0

D I C E M B R E

2 0 1 7

MATTEO ADDINO | DANIEL AGESILAS | DANIELE BALDI | ROBERTA BROGLIA ROBERTA FONTANA | ELEONORA GAGGERO | GIOVANNI GAVA | IRON MIKE KIRA | KLEDI KADIU | GIULIA PELAGATTI | PAOLA PONTI | CARLA RIZZU ILENJA ROSSI | TONY B. | RITA VALBONESI

LE ZION I DI

• M ODERN • C ON T E M PO R A N E O • CL A SSI CO • CON TACT I MP ROV I SATI ON • F LOOR IN B R E A K • T I P TA P I N F USI ON • HI P HOP • N EW STY L E • P OP P I N G

SPECIALE U NDER 12

• V I DE O DAN CE • CON TEMP ORA N EO • CL A SSI CO • DA N C E BA L A N CE TRA I N I N G • TI P TA P

FOCU S PER INSEGNANT I

• L EZI ON I D I MOD ERN P ER A D OL ESCEN TI • TECN I CA D I COMP OSI ZI ON E COREOG RAF I CA • CON TA MI N ATI ON TA P CON TACT


EXPRESSION

LEZIONI

venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 dicembre Ricca scelta di lezioni nei principali stili della danza. Saranno presenti alcuni dei docenti dello staff IDA, ma anche ospiti di grande prestigio, fra cui Kledi, noto ballerino e conduttore di programmi tv sulla danza. la giovanissima Giulia Pelagatti da “Amici" e recentemente scelta per un film di Bollywood che, insieme al suo maestro Matteo Addino, sarà protagonista di lezioni di modern contemporaneo. Per il classico, Daniel Agesilas, condurrà le lezioni accompagnato dalle note di un pianista.

Classico DANIEL AGESILAS

Modern KLEDI KADIU

Modern ROBERTA FONTANA

Modern/contemporaneo MATTEO ADDINO & GIULIA PELAGATTI

da "Amici" Contemporaneo CARLA RIZZU

Contact improvisation CARLA RIZZU & GIOVANNI GAVA

Tip Tap in Contact ROBERTA FONTANA

Lezioni di classico con pianista per un lavoro di approfondimento della disciplina tenute da un grande M° danzatore e coreografo sia classico che contemporaneo

DANIEL AGESILAS

KLEDI KADIU

MATTEO ADDINO

GIULIA PELAGATTI

CARLA RIZZU

GIOVANNI GAVA

TONY B.

ROBERTA FONTANA

Il noto ballerino televisivo Kledi ci porta le sue coinvolgenti coreografie di modern. Roberta Fontana porta la sua energia in aula con lezioni di modern Matteo Addino propone nuove lezioni di modern contemporaneo assieme alla ex-concorrente di Amici Giulia Pelagatti.

La spirale è un simbolo universale: la lezione propone sequenze al suolo in quadrupedia e in piedi che creano un meraviglioso vortice energetico Attraverso la costruzione di rampe di atterraggio e di propulsione, verrano stabiliti i ruoli di Base e di Flyer. Presupposto fondamentale sarà creare sintonia fra corpo e mente, vivere il momento presente sentendosi in equilibrio con il proprio partner. Svilupperemo e acquisteremo fiducia negli altri e in noi stessi Lezioni di modern e Contact Contamination dal Tip Tap

& TONY B.

HIP HOP LAB sabato 9 e domenica 10 dicembre

Due giornate di approfondimento sulle danze urbane-free style-popping nelle sue molteplici sfaccettature, per consentire ai partecipanti di ricercare lo stile preferito. Per la prima volta, sarà presente Iron Mike, ballerino di grande talento, vincitore di numerose competizioni internazionali, che proporrà lezioni di popping.

Popping IRON MIKE Special guest New Style DANIELE BALDI

Hip Hop ILENJA ROSSI

Contrazione e isolazione dei principali gruppi muscolari. La routine basata su pop, Waves, Effects, Foundations consente di percepire il totale controllo de corpo

IRON MIKE

Lezioni che mirano ad accrescere e sviluppare la musicalità attraverso coreografie di new style Variazioni delle Foundations della danza hip hop strutturate in musica attraverso una lezione coreografica

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

DANIELE BALDI

ILENJA ROSSI DANCE ACADEMY

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EXPRESSION

SPECIALE U N D E R 1 2 venerdì 8 e sabato 9 dicembre

Sempre nuove lezioni speciali rivolte agli allievi più giovani, in modo da favorire il migliore apprendimento possibile dei vari stili con docenti di grande professionalità. Sarà anche l’occasione di incontrare Eleonora Gaggero, star della serie Disney “Alex & Co”, che – insieme al suo maestro Matteo Addino – terrà lezioni di video dance sulle musiche tratte dalla nota situation-comedy.

Modern MATTEO ADDINO

Una lezione di video dance sulle musiche della serie TV di Alex e co. Oltre alla didattica, spazio al divertimento e alla creatività

& ELEONORA GAGGERO Stella Disney di "Alex & Co."

Contemporaneo PAOLA PONTI

Classico DANIEL AGESILAS

Dance Balance Training con KIRA

Tip Tap TONY B.

Alla scoperta della danza contemporanea: esplorare, rotolare, creare, osservare, ascoltare, gustare. Attraverso i sensi, emerge la varietà della danza che può essere leggera/pesante, lenta/veloce, disciplinata/disordinata, monocromatica/sfumata, silenziosa/rumorosa Lezioni di classico con pianista per un lavoro di approfondimento della disciplina tenute da un grande M° danzatore e coreografo sia classico che contemporaneo

Esercizi da svolgere in coppia o singolarmente per allenare la percezione degli equilibri e del corpo nello spazio. L'obiettivo è di raggiungere un'elevata capacità di coordinamento, ma anche flessibilità e scioltezza di movimenti. Un viaggio alla scoperta del Tip Tap attraverso la ricerca del ritmo e della musicalità.

FOCUS

PER INSEGNANTI

Tre percorsi pratici di aggiornamento e formazione, rivolti agli insegnanti e non di qualsiasi disciplina della danza. Un momento unico di approfondimento.

VENERDì

8

SABATO

9

DOMENICA

10

RITA VALBONESI ROBERTA BROGLIA

Adolescenti dietro le quinte: metamorfosi dei corpi danzanti. Un percorso nuovo attraverso il quale dare agli insegnanti di danza strumenti pratici per lavorare e offrire ai propri allievi una nuova consapevolezza di sè, nel mondo della danza e oltre. Analisi del lavoro con i ragazzi nell'età adolescenziale che rappresenta un periodo di trasformazione importante, sia dal punto di vista fisico che psicologico.

MATTEO ADDINO

Strumenti di coreografia: tecniche di composizione coreografica attraverso l'utilizzo di oggetti di scena con giovani danzatori.

ROBERTA BROGLIA ROBERTA FONTANA TONY B.

Contamination Tap Contact: Un nuovo stile che sviluppa il lavoro di coppia aumentando la capacità di nuovi ritmi e tecnica modern. Nella prima ora ci si dedicherà ad un riscaldamento modern e allo studio della tecnica tip tap, nella seconda ora ad una creazione coreografica.

Expression è anche incontro e condivisione! Per conoscere più da vicino i docenti dello stage, al termine delle lezioni, è stato fissato un momento social, in cui sarà anche possibile scattare foto o selfie insieme e farsi firmare un autografo. Da segnalare la presenza di Giulia Pelegatti ed Eleonora Gaggero, ex del talent-show “Amici”. In programma anche piccoli momenti di danza fra allievi e insegnanti: come in una specie di ‘battle’, alcuni dei migliori partecipanti allo stage si esibiranno al centro della sala, accompagnati dai docenti. Venerdì 8 dicembre a fine lezioni in Sala 1

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MEET &GREET

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com


LA VALIDITÀ DEI DIPLOMI FACCIAMO CHIAREZZA SULLE CERTIFICAZIONI RILASCIATE La danza è entrata a far parte delle discipline CONI. Essere affiancati alle discipline sportive è dura da digerire per chi considera la danza come arte e non come sport. Questo riconoscimento comporta, però, alcuni vantaggi tra i quali la validità dei diplomi per chi è in possesso di determinati requisiti. Quali sono i requisiti che rendono un diploma “legalmente valido, ai fini lavorativi in qualità di insegnante, nelle varie discipline della danza?

GRAZIE AGLI ACCORDI CON L'ASI, EPS DEL CONI, TUTTI I DOCENTI IDA REGOLARMENTE AFFILIATI COME SOCI INSEGNANTI, RICEVERANNO IL TESSERINO TECNICO NAZIONALE ASI/ CONI CHE RICONOSCE LA PROPRIA QUALIFICA

Questa domanda sottende un concetto che – molto spesso – sfugge anche agli specialisti del settore i quali, al momento dell’iscrizione a un corso, si trovano in difficoltà nella scelta dell’ente formatore. Al di là della particolarità e completezza dei programmi (per esempio, numero di giornate formative, presenza di supporto e-learning, monte ore di parte pratica e teorica), il requisito determinante è la validità del titolo. A tal riguardo, due sono gli elementi essenziali da valutare: 1) presenza sul diploma della firma del presidente della federazione CONI o dell’EPS sportiva del CONI 2) tesserino di TECNICO NAZIONALE rilasciato dalla federazione del CONI e dall’EPS del CONI L'UFFICIALITÀ DEI DIPLOMI IDA L’International Dance Association – leader indiscussa in materia di formazione – si distingue per il prestigio delle qualifiche avendo ottenuto da tempo il riconoscimento da parte di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane (Ente di Promozione Sportiva) che, sin dalla sua costituzione nel 1994, è a sua volta riconosciuto dal CONI. Il riconoscimento di IDA da parte di ASI è formalizzato con accordo nazionale pubblicato anche nel sito ASI.

DIFFERENZA TRA RICONOSCIMENTO E MERA AFFILIAZIONE Questa doverosa puntualizzazione è molto importante perché, ai fini della validità legale, è necessario distinguere tra riconoscimento e mera affiliazione. Una qualunque associazione sportiva affiliata a un ente di promozione sportiva può rilasciare attestati, brevetti o titoli ai propri allievi o ai propri tecnici a titolo associazionistico, cioè con validità solo nel proprio ambito ma senza fornire garanzie legali di ottemperare ai requisiti delle leggi regionali sullo sport. A fini della validità legale non è nemmeno sufficiente che il brevetto sia rilasciato dalla ASD con logo dell’ente con il quale è affiliato. Occorre invece che rechi anche la firma del Presidente dell’Ente di Promozione sportiva e che, dove previsto, il titolare sia munito di tesserino di tecnico nazionale dell’EPS. I diplomi IDA soddisfano tali requisiti, infatti, agli insegnanti sarà attribuito anche il tesserino di tecnico nazionale ASI con inserimento nell’albo nazionale dei tecnici dell’EPS. Grazie agli accordi con l’ASI, EPS del CONI, tutti i docenti IDA regolarmente affiliati come soci insegnanti, riceveranno anche il tesserino tecnico nazionale ASI / CONI. Pertanto, anche se in apparenza tutti i diplomi si assomigliano, in quanto riportano il logo dell’ente abbinato a quello del Coni, di fatto gli unici ad avere valore legale sono quelli che hanno ottenuto formale riconoscimento e che recano anche la firma del Presidente dell’ente di promozione sportiva.

Claudio Vacchi

Date, orari e docenti possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti e iscrizioni su www.idadance.com

DANCE ACADEMY

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PROGETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE

Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop.

CENTRI PROFESSIONALI

Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza.

I.D.A.

ESAMI DI LIVELLO DIRETTAMENTE NELLE SEDI CON RILASCIO DI ATTESTATO

Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola. • Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formativo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.

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LIVELLI

Il programma didattico prevede differenti livelli in base alla disciplina prescelta:

CLASSICO

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7 anni) Propedeutica 3 (8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

HIP HOP

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Principiante (9-10 anni) Principiante - Intermedio (11-14 anni) Intermedio – Avanzato (15-18 anni)

NOTA: La suddivisione dei livelli per età è solo indicativa. In base al livello raggiunto dagli allievi resta infatti a discrezione dell’insegnante della scuola di danza, che aderisce al progetto, decidere a quale grado presentare l’allievo. Il docente giudicante potrà poi assegnare all’allievo, al termine dell’esame, il livello ritenuto più opportuno.

Gli allievi che supereranno gli esami di livello, riceveranno l’attestato rilasciato e riconosciuto dall’International Dance Association. Per partecipare agli esami ogni allievo deve versare una quota di iscrizione.

ESAMI

Quote esami di classico e modern jazz / contemporaneo La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Base: €35 Intermedio: €45 Avanzato: €60 Quote esami di hip hop La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Principiante: €35 Principiante/Intermedio: €35 Intermedio/Avanzato: €45 La richiesta di adesione al Percorso Formativo dovrà pervenire entro il 30 dicembre e la richiesta di esami dovrà pervenire ad IDA entro il 1° aprile. Dopo tale data la segreteria si riserverà di accettare o meno gli esami con una penale di €50. Contestualmente alla richiesta di adesione si richiede il versamento di €100 a titolo di caparra. In seguito al versamento la scuola riceverà il materiale e la targa "Centro Professionale IDA". La caparra verrà poi detratta dalle quote di iscrizione al momento del pagamento. La quota d’esame dovrà essere versata dall’allievo per ogni singolo esame. Questo significa che l’allievo che partecipa a esami di diverse discipline deve versare una quota per ciascuna disciplina. Le quote di iscrizione dovranno essere raccolte dalla segreteria della scuola ed essere versate in un’unica soluzione all’IDA almeno trenta giorni prima della data d’esame concordata. Gli allievi più meritevoli e dotati di maggior talento potranno ricevere, a discrezione dell’esaminatore, una borsa di studio per gli stage dell’IDA.

Nell'ottica di seguire con particolare attenzione gli insegnanti dei propri centri professionali, IDA promuove nel periodo estivo un nuovo servizio di aggiornamento didattico, a cura dello staff IDA. Chi desidera perfezionarsi dal punto di vista tecnico e ricevere utili indicazioni didattiche, può seguire i laboratori e i percorsi teorico-pratici organizzati nella sede IDA di Ravenna nei mesi estivi al termine dell'anno accademico. L'aggiornamento didattico è rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole affiliate IDA e ai diplomati IDA dei corsi finalizzati all'insegnamento.

BORSE DI STUDIO

AGGIORNAMENTO DIDATTICO

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel. 0544 34124 danza@idadance.com www.idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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SCUOLE AFFILIATE I.D.A. La danza è sfida, coraggio, passione e disciplina

DANCE IN PROGRESS Caprino Veronese (Verona) Direzione artistica: Federica Bresaola Aperta nel 2011, Dance in Progress è stata la prima scuola di danza di un piccolo paese come Caprino Veronese. «Con tanta passione e vari sacrifici – afferma la direttrice artistica Federica Bresaola -, sono riuscita a offrire qualcosa di nuovo ai ragazzi del territorio che non vogliono necessariamente spostarsi altrove per fare attività. L’entusiasmo c’è, come dimostrato dal numero crescente di allievi, che ritornano anno dopo anno, per crescere e migliorarsi». Il centro propone lezioni di danza classica, modern e hip hop riuscendo ad accogliere sia i bambini sia gli adulti. A occuparsi direttamente dell’insegnamento di hip hop è Federica che, pur provenendo dalla danza classica, si è poi specializzata in questo stile che più la rappresenta. Durante l’anno accademico, i ragazzi sono coinvolti in quattro spettacoli, organizzati anche in collaborazione con diverse realtà culturali del paese. Per esempio, la Festa dello Sport è diventato un classico appuntamento estivo, anche a scopo benefico, dedicato nel 2017 all’Avis. Progetti futuri? «Vorrei ampliare l’offerta formativa – aggiunge Federica -, in particolare per quanto riguarda le danze urbane. Quest’anno, per esempio, ripartiranno i corsi di breakdance, ma vorrei presto inserire l’house e altri stili di hip hop, che è particolarmente apprezzato dai giovani».

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VOLERE DANZARE Quarona (Vercelli) Direzione artistica: Deborah Gallotta Tutto nasce con una piccola compagnia di danza formata da Deborah Gallotta nel 2000 insieme ad alcune allieve della scuola in cui insegnava il ‘suo’ modern-jazz, particolare e contaminato. Nel tempo, la compagnia si trasforma in un corpo di ballo a cui poi si affianca una scuola vera e propria – Volere Danzare – in cui le allieve più grandi sono impegnate soprattutto negli spettacoli, mentre quelle più piccole studiano. Oltre alla propedeutica, il centro è interamente incentrato sul modern-jazz, con i vari livelli, che comprende anche un avanzato artistico rivolto alle allieve adulte che desiderano perfezionarsi più per passione che a livello professionale. «Per me le allieve sono tutte ‘straordinarie’ – racconta Deborah -. La maggior parte di loro riesce a venire a lezione solo una volta a settimana per via degli impegni scolastici, per il catechismo, per l'impossibilità dei genitori ad accompagnarle negli orari di danza, o per difficoltà economiche. Eppure negli spettacoli, tutte riescono a creare atmosfere emozionanti e dimostrare impegno e passione. Le ‘grandi’ poi, quelle che con me hanno iniziato questa avventura, devono gestire casa, famiglia, lavoro, figli eppure non mollano! Hanno ancora il coraggio di mettersi in gioco e affrontare la tensione, l'adrenalina e l'emozione del palcoscenico. D’altra parte, la mission per Volere Danzare è proprio questa: danzare, sempre. Ed è per questo che ancora ballo e continuo ad aggiornarmi, per offrire sempre il meglio nelle mie lezioni. Ringrazio in particolare l’IDA e i suoi docenti, grandi professionisti, da cui ho potuto imparare molto nell’ambito di corsi e stage».


ELSA GHEZZI Casciana Terme (Pisa) Presidente: Annalisa Galotti

AURA BALLET Civitavecchia (Roma) Direzione artistica: Maria Rosaria Mannanici Alla scuola di danza Aura Ballet lavorano e si confrontano giornalmente due diverse generazioni, mamma e figlia: Maria Rosaria Mannanici e Aurora Miacola. Tutto è partito molti anni fa grazie all’esperienza del Centro Studi Coreografici a Casale Monferrato, in Piemonte, che è rimasto aperto fino a 2010. Dopo qualche anno di assestamento anche per via del trasferimento in Lazio, la scuola ha riaperto nel 2016 con il nome di Aura Ballet – un evidente omaggio ad Aurora – a Civitavecchia. Quella della danza è dunque una passione ‘infinita’, condivisa. «Mi sono formata principalmente con il maestro Walter Venditti – afferma Maria Rosaria – e ho cercato di trasmettere i suoi insegnamenti a mia figlia. Per cui l’impostazione della scuola è sempre la stessa ed è molto semplice: puntiamo sulla disciplina ma anche sul sorriso e sulla serenità. Il rigore della danza è importante, ma questo non deve mai far venire meno l’armonia e il buon rapporto allievo-docente». Aura Ballet propone a bambini, ragazzi e adulti, corsi di propedeutica, danza classica, modern contemporary, e di recente, anche di hip hop, disciplina che è molto richiesta nel territorio laziale, oltre a corsi di ginnastica posturale per tutti. Aurora, dopo una formazione classica da bambina, si è specializzata in modern contemporary, seguendo numerosi corsi dell’IDA. L’obiettivo dichiarato è quello di diventare un polo di attrazione per la danza a Civitavecchia, come già accaduto anni fa a Casale Monferrato.

Dopo tanti anni, la scuola di danza Elsa Ghezzi è ritornata con una sede a Casciana Terme e un nuovo progetto rivolto ai giovani del territorio. «Insieme a un gruppo di ragazze molto appassionate – racconta il presidente Annalia Galotti -, siamo riusciti a ripartire dall’anno accademico 2016/17. Dal prossimo 2 ottobre partiranno i nuovi corsi che spaziano dalla danza classica al modern jazz, dalla propedeutica all’hip hop e fino al Pilates, aperti ai piccoli dai 4 anni in su fino agli adulti. Le iscrizioni saranno aperte dal 12 settembre, data in cui abbiamo programmato un party di incontro con allievi e genitori. Dopo il primo anno di rodaggio di questo nuovo percorso, lavoreremo per diventare un punto di riferimento nel territorio per la danza». Durante l’estate, insieme ad altre scuole di danza fra cui Max Ballet di Firenze ed Elsa Ghezzi Foundation Dance di Pisa, la scuola ha partecipato all’evento “Danzarte” che si è svolto dal 10 al 14 luglio scorsi. Cinque giorni consecutivi di lezioni di danza, con insegnanti quali Alessandra Celentano, Elena Viti e Mario Marozzi, e tre serate di spettacoli con Stefania Zucchelli, Patrizia Calò, Massimiliano Terranova e Gianluca Daziano. «Una manifestazione che ha risvegliato la sonnacchiosa Casciana Terme – conclude A. Galotti -. Il nostro obiettivo, oltre ad attirare un numero crescente di allieve, è di replicare l’iniziativa l’anno prossimo portando nuove idee e artisti».

I AM DANCE SCHOOL Mazara del Vallo (Trapani) Direzione artistica: Angela Messina Nasce con lo scopo di danzare divertendosi, nell’ottobre 2015, la scuola I Am Dance School di Mazara del Vallo. «La competizione tende a stressare i ragazzi – racconta la direttrice artistica Angela Messina -. Per questo, ho pensato a una scuola fondata sul valore della condivisione e sul divertirsi nello stare insieme. Ma la mia scuola è particolare anche per un altro motivo: è interamente incentrata sull’hip hop che insegno direttamente, e sulla breakdance. In un paese un po’ chiuso come questo, in cui le mamme sognano di vedere le figlie sulle punte, non è stato facile puntare su questo tipo di proposta. Per questo mi reputo una ‘emarginata’ ma nel senso positivo del termine, come colei che attira non solo tutte le ragazzine ‘ribelli’ del territorio ma anche come colei che offre corsi di danza a ragazzini disabili per vedere la gioia dipingersi sul loro volto». Angela Messina è molto motivata e appassionata, come chiunque si sia ‘fatto’ da sé. Ha scoperto l’hip hop a sedici anni e non l’ha mai più abbandonato. Ha studiato con alcuni dei più grandi nomi del settore, spostandosi anche a New York e a Parigi; nella capitale francese ha anche avuto l’opportunità di danzare nel videoclip del rapper Neil. Fondamentale è stato poi anche la formazione nell’ambito della Hip Hop School dell’IDA. Da tempo collabora con The Vocal Academy di Silvia Mezzanotte come ‘dance coach’.

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REPORTAGE

CAMPUS SUMMER SCHOOL DANCE EVOLUTION

UNO STAGE ALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE, CON UN AMPIO VENTAGLIO DI PROPOSTE FORMATIVE RIVOLTE AI DOCENTI DI DANZA, COSÌ COME AGLI APPASSIONATI E AI GIOVANISSIMI UNDER 12

La formula di Campus Summer School a marchio IDA si rinnova di anno in anno. L’edizione 2017, che si è svolta dal 12 al 17 luglio nelle sale del Centro Studi “La Torre” di Ravenna, sarà ricordata per la ricca varietà di proposte formative rivolte ad un pubblico eterogeneo: docenti di danza, professionisti, appassionati e allievi Under 12. 48

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I FOCUS Come già accaduto lo scorso anno, la manifestazione ha offerto veri e propri momenti di approfondimento a cura dei migliori artisti che hanno fornito utili consigli e nuove proposte di lezione: “Spiral training” di Carla Rizzu e Donato De Bartolomeo, “Composizione coreografica per bambini” di Roberta Broglia e Matteo Addino, “Dalla tecnica allo sviluppo della coordinazione ritmico-motoria” di Loreta Alexandrescu, “Le punte” di Marco Batti, “Studio coreografico, dalla tecnica all’emotività nell’hip hop” di Daniele Baldi e Ilenja Rossi, “Ragga Jam” di Maïthé N’Kosi.

LE LEZIONI Durante i sei giorni di stage, da mattino a sera si sono alternate lezioni di classico, sbarra a terra, modern, contemporaneo, hip hop, contact improvisation, floor in release e floor in break. I docenti: Iker Karrera, Virgilio Pitzalis, Roberta Broglia, Matteo Addino e Roberta Fontana per il modern; Lia Courrier, Loreta Alexandrescu, Marco Batti e Massimiliano Scardacchi per il classico; Emanuela Tagliavia, Carla Rizzu e Giovanni Gava per il contemporaneo/contact improvisation/floorwork; Ilenja Rossi, Daniele Baldi e Jean Nunes per l’hip hop.

UNDER 12 Gli allievi più giovani hanno molto apprezzato la proposta di tre giorni a loro dedicata, affollando le sale di modern con Roberta Broglia e Matteo Addino e di classico con Massimiliano Scardacchi e Loreta Alexandrescu. Per la prima volta, sono stati realizzati anche tre focus studiati appositamente per gli Under 12: “Hip hop” di Claudio Campanelli, “Animal Move” di Kira, “Acrobimbo – Spicco il volo” di Rita Valbonesi e Sara Tisselli.


«Campus è molto cresciuto in questi anni – racconta la docente Roberta Broglia che vanta un altissimo numero di partecipazioni come docente -, e anche l’utenza è cambiata. L’età media dei partecipanti si è abbassata, per contro si è innalzato il loro livello qualitativo. A me è capitato, nella stessa giornata, di fare lezione agli insegnanti e, poco dopo, ai loro allievi. Mi piace molto questo passaggio generazionale e, quindi, vedere che molti docenti di oggi sono stati nostri allievi qualche anno fa. Rivederli a Campus vuol dire essere riusciti a fidelizzarli e averli aiutati a crescere con la collaudata didattica IDA». «Campus è stato e rimane un punto di riferimento per tutti i ragazzi che vogliono studiare

danza – commenta Loreta Alexandrescu -. Quest'anno sono state organizzate lezioni per insegnanti con lo scopo di approfondire tematiche come la musicalità associata alla tecnica nei corsi principianti, dove ho trovato delle persone estremamente interessate, partecipi. Alle lezioni di livello intermedio e avanzato, ho trovato degli allievi ottimamente preparati. Il corso principianti era forse un po' troppo numeroso e si potrebbe, in futuro, scegliere i ragazzi con più rigore sull’età oppure sugli anni e la qualità dello studio. La Danza non è un'arte facile e ha bisogno di essere amata da tutte le persone coinvolte, quindi non solo dagli allievi ma anche dagli organizzatori. E questo a Ravenna è una realtà!».

I PARTECIPANTI Tra i partecipanti di Campus ci sono stati diversi debutti, ma soprattutto tante conferme. Per Sara Mauri (20 anni) di Bergamo è stata la prima volta a Ravenna. Dopo un lungo percorso nel modern-contemporaneo, ha scoperto l’hip hop, disciplina che già insegna da circa un anno. «È stata la mia insegnante a suggerirmi di partecipare – racconta la giovane -. È stato molto divertente e istruttivo seguire lezioni di hip hop con insegnanti diversi: per esempio Ilenja Rossi ha uno stile più difficile, molto incentrato sul popping, mentre Jean Nunes, più libero e interpretativo, forse più vicino alle mie ‘corde’. Ho seguito anche un paio di focus di approfondimento, quello sullo ‘Spiral training’ e quello sullo ‘Studio coreografico, dalla tecnica all’emotività nell’hip hop’ e ne ho ricavato molti utili suggerimenti che avrò modo di mettere in pratica nella mia professione». Per le giovanissime Lisa Masi

(13 anni), Sofia Difato (18 anni) e Asia Maria Mercurio (18 anni) di Riva del Garda, è stato un piacevole ritorno a Campus. «Apprezzo molto l’alto livello dei docenti – afferma Lisa -. Mi piace imparare tecniche nuove ed esercizi diversi da quelli che abitualmente faccio a scuola. Non capita tutti i giorni di potersi confrontare con così tanti bravi professionisti!». «Mettersi alla prova con stili diversi è sempre molto stimolante – aggiunge Asia Maria -. Ogni docente riesce a trasmettere qualcosa di particolare di cui è bene fare tesoro. A livello personale, ho una particolare predilezione per Iker Karrera e Virgilio Pitzalis». «Cambiare insegnanti – afferma Sofia -, significa poter vedere lo stesso stile di danza da un altro punto di vista e, quindi, allargare i propri orizzonti. Nel classico ho trovato molto interessanti le spiegazioni di Lia Courrier che è molto intuitiva e pronta anche a dare i giusti consigli». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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INTERVISTE AGLI ALLIEVI

CORSO PER DANZATORE

CON APPROFONDIMENTO DELLA RAPPRESENTAZIONE COREOGRAFICA

LINO VILLA, MARIA STELLA ZANGIROLAMI E CAROLINA CAVALLO HANNO UNA DIVERSA FORMAZIONE ALLE SPALLE, MA TUTTI E TRE HANNO TROVATO NEL CORSO IDA LA CHIAVE DI VOLTA PER IL LORO FUTURO PROFESSIONALE

Alto il gradimento dei partecipanti al corso di formazione professionale per danzatore con approfondimento della rappresentazione coreografica, promosso dall’IDA – International Dance Association, insieme all’Iscom E.R. e alla Regione Emilia Romagna. Rivolto a danzatori desiderosi di approfondire gli aspetti del lavoro del coreografo in ambito contemporaneo, il corso si articola in seminari-progetto che alternano materie fondamentali ad altre collaterali e complementari. L’intento è infatti quello di offrire ai partecipanti la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti. Ecco, l’esperienza di tre dei partecipanti.

LINO VILLA 30 anni | Milano

©In&OutPhotoAgency

«Mi sono formato principalmente nella danza moderna e ho già avuto l’opportunità di lavorare come coreografo in diverse produzioni dell’Arena di Verona. Al riguardo, l’esperienza più significativa è stata la “Cenerentola” di Rossini negli allestimenti di Opera Futura, dove ho avvertito tutto il fascino del lavorare con grandi artisti teatrali. Ho partecipato a questo corso per mettermi in gioco, seguendo il consiglio di vari insegnanti fra cui Virgilio Pitzalis. In seguito la decisione è maturata anche dal forte interesse che nutrivo verso i docenti, tutti con un percorso artistico e professionale molto interessante. E ora che il percorso sta per terminare, posso dire di aver ben riposto la mia fiducia e le mie speranze, visto che gli insegnanti sono stato tutti bravi nell’intercettare i nostri bisogni e le nostre emozioni, facendoci lavorare molto su noi stessi sia a livello teorico che pratico. Abbiamo affrontato tanti metodi e strutture coreografiche differenti, e ne siamo tutti usciti arricchiti dal confronto. A livello personale, ho scoperto un mondo che neppure immaginavo perché la danza contemporanea va soprattutto ‘vissuta’, più che guardata. Sono riconoscente a tutti gli insegnanti per ciò che mi hanno fatto scoprire e, in particolare, a Laura Moro per avermi guidato in una migliore conoscenza del corpo, facendomi scoprire la fluidità; a Lorella Rapisarda, per il bel lavoro sul metodo Laban-Bartenieff; a Emanuela Tagliavia per avermi ‘illuminato’ sulla struttura della composizione coreografica in uno spazio teatrale, tenendo conto della musica, delle tecniche, delle pause. A fine corso, la mia speranza è di riuscire a mettere a frutto questo mio nuovo ‘io’ da artista, trovando la giusta forma per i miei progetti coreografici e per le nuove idee». 50

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MARIA STELLA ZANGIROLAMI 24 anni | Ferrara

«Il corso è molto vario e ben strutturato. Per me che ho già studiato molti stili diversi, è molto utile ritornare alle basi, alle origini, perché ciò mi consente di guardare con uno sguardo nuovo al mio lavoro. Ogni docente e ogni singola disciplina mi ha lasciato qualcosa. In particolare, sono stata molto felice di aver approfondito il sistema Laban, mentre ho trovato piuttosto utili le lezioni sull’impiego delle luci di Daniela Bestetti, sulla drammaturgia di Renata M. Molinari e sulla scenografia di Linda Ricciardi. Tutti gli insegnanti sono stati molto bravi nel mostrare la loro idea di coreografia, così come sviluppata nel tempo a seguito degli studi e dell’esperienza acquisita. Grazie a tutti questi nuovi stimoli, derivanti da un bagaglio molto ampio di punti di vista, spero anch’io di poter trovare presto la mia strada. Quella per la danza è infatti la mia passione di sempre, scoperta quando avevo appena cinque anni. Dopo diversi anni di studio in una scuola amatoriale, a diciotto ho passato un’audizione che mi ha consentito di accedere a un corso professionale a Mantova, continuando poi a specializzarmi a Roma. Sono stata poi presa, come tirocinante, all’interno della Martz Dance Company di Eva Sanchez Martz. A causa di un infortunio sono stata costretta a rientrare a Ferrara, dove ho cominciato a insegnare. Il mio sogno nel cassetto? Diventare coreografa e avviare una compagnia di danza tutta mia».

CAROLINA CAVALLO

©Paolo Tomassini

17 anni | Moncalieri (Pisa)

«Il mio percorso è molto articolato, perché provengo dalla ginnastica artistica, disciplina che pratico sin dalla prima infanzia. Da ragazzina però mi sono avvicinata anche alla danza contemporanea e alla contact, mentre da adulta al teatro. In questa mia formazione eterogenea, mi mancava un tassello importante: la formazione coreografica. Il corso proposto dall’IDA mi ha subito colpito per i docenti molto validi, in grado di proporre uno sguardo diverso, perché ciascuno di loro è ‘portatore’ di tecniche e metodi propri. E ora che ho avuto modo di conoscerli meglio, sono molto soddisfatta non solo della loro bravura, ma anche della loro capacità di trasmettere i concetti. A livello personale, avevo già cominciato a studiare il sistema Laban ed è stato molto interessante seguire il seminario di Lorella Rapisarda che, con poche indicazioni, è riuscita a ‘colorare’ il movimento di ciascuno di noi. Ci ha mostrato, infatti, come “guardare, riconoscere, provare, sentire” e quindi “vedere” in modo diverso e forse nuovo, il proprio e l’altrui movimento. Particolarmente originali anche le lezioni di Laura Moro che ci ha molto aiutato nel farci fare passi in avanti rispetto al nostro modo di muoverci e coreografare. Ci ha fatto scoprire quello che lei chiama la nostra ‘calligrafia motoria’, il nostro segno poetico-cinetico profondo dove si legano a doppio filo movimento e pensiero. Ho seguito con grande interesse anche il lavoro sulla voce condotto da Emanuele De Checchi, per meglio ‘sentire’ e ‘comunicare’. Frequentare questo corso mi ha dato una marcia in più per la mia professione, e già in alcuni spettacoli mi è capitato di mettere in pratica alcuni stimoli ricevuti. Qualcosa di bello sta succedendo!». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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FORMAZIONE PER INSEGNANTI

Danzare conTatto l'esperienza in aula

Il modo migliore di mettere a frutto i propri studi è rendersi conto di quanto siano importanti nella propria esperienza lavorativa, come se fossero appunto un valore aggiunto per portare avanti progetti e obiettivi. Questo è capitato alle giovani insegnanti di danza Nives Bosca (34 anni, Torino) ed Elena Bertuccioli (21 anni, Follonica – Grosseto), che hanno seguito con grande interesse e curiosità il corso IDA di “Danzare Contatto”, tenuto dalla docente Rita Valbonesi, osteopata, fisioterapista e insegnante di danza. Dopo essersi diplomata insegnante di modern con l’IDA nel 2015, Nives Bosca ha deciso di seguire il percorso di danzare contatto per bambini e adulti. «Rita era una mia docente al corso di modern – racconta Nives -, e mi ha subito colpito per il suo metodo che definisce di ‘osteopatia in movimento’. Ci ha fatto lavorare soprattutto sull’esperienza per farci sentire come il corpo reagisce nell’immediato, facendoci arrivare gradualmente alla danza. Abbiamo scoperto il contatto con noi stessi, con il suolo, ma anche l’importanza del garbo nelle relazioni con gli altri, l’utilizzo della voce. Tutti concetti in cui mi sono ‘ritrovata’ e che ho subito interiorizzato, mettendoli in pratica nei corsi all’Accademia dello Spettacolo di Torino che mi ha dato carta bianca per la didattica in sala». Nives ha condotto due corsi con massimo quindici allievi, il primo con ragazzini di 10 e 11 anni e il secondo con ragazzini di 12, per favorire il migliore percorso di crescita. «Il percorso è durato da ottobre a marzo – aggiunge Nives -, con una frequenza di due volte a settimana. Abbiamo lavorato su esperienza e propriocezione, percezione del peso del corpo, dell’equilibrio e del disequilibrio, sulle catene profonde, sull’allineamento e allungamento. Le attività si sono svolte in coppia e in piccoli gruppi per favorire l’osservazione, l’aiuto e la specializzazione. Diversi gli strumenti utilizzati: palline di spugna, fitball, pavimento ad hoc con ammortizzante adeguato a questo tipo di lavoro». A livello di esperienza di anatomia, è stato svolto un lavoro con le scapole e i loro movimen-

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ti, arrivando poi a una sequenza di port de bras che richiama la tecnica della danza. Poi è stato eseguito un lavoro a coppie, per la fluidità del movimento e il contatto con garbo. L’esperienza di anatomia sul tessuto connettivo, si è svolta con il gioco del labirinto e con la sperimentazione di come un oggetto/ corpo si muova in una globalità di altri micromovimenti. Nives Bosca, insieme all’assistente-tirocinante Elena Fiorio Plà, ha poi guidato gli allievi nella ricerca espressiva attraverso segni e disegni, nel floorwork con immagini che richiamano i mandala, in attività sulle catene, le spirali, equilibri e disequilibri, spazi. Al termine del percorso, gli allievi hanno portato in scena un musical, grazie anche alla loro preparazione nel canto e nella recitazione. «Danzare contatto ha illuminato la mia passione – conclude Nives che ha iniziato la sua formazione al Jazz Ballet di Torino-. Mi ha dato un bagaglio conoscitivo molto utile a livello professionale, un tipo di preparazione che dà qualcosa in più alla danza. Dopo aver fatto prima esperienza come artista, nel mio futuro vedo l’insegnamento e la formazione permanente».


LE INSEGNANTI NIVES BOSCA ED ELENA BERTUCCIOLI HANNO DATO UNA SVOLTA AL PROPRIO PERCORSO PROFESSIONALE CON IL CORSO IDA DI RITA VALBONESI E CI RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA

Dal prossimo anno il corso sarà presentato in una forma rivisitata ed evoluta. Per maggiori informazioni vedi il Corso di Anatomia Esperienziale in Movimento a pag. 30 e su www.idadance.com

Anche la giovanissima Elena Bertuccioli ha incontrato per la prima volta Rita Valbonesi al corso di formazione in Modern. «In quel contesto – racconta -, doveva darci solo alcune nozioni di anatomia. Invece, ci ha proposto anche alcune tematiche che spesso si ripropongono anche nella più banale lezione di ginnastica e non solo nella danza. Il suo approccio mi ha molto colpito e da quel momento è diventata un prezioso punto di riferimento, perché ha cambiato il mio modo di vedere la vita e la danza». Elena che fino ad allora si divideva fra la danza e gli studi di Giurisprudenza, ha deciso di orientarsi verso i Servizi sociali per portare i suoi insegnamenti all’interno di un percorso di aiuto. Il primo passo è stato quello di proporre il progetto didattico “Prendi un’emozione” ai bambini della prima elementare della Scuola primaria “Domenico Cimarosa” dell’Istituto comprensivo I di Follonica. Così ha avuto l’opportunità di lavorare con 21 bambini di sei anni (di cui uno autistico e con ritardo dell’apprendimento), utilizzando approcci di natura diversa (corporeo, creativo, grafico, linguistico, musicale e relazionale), per arrivare alla conoscenza, all’esperienza, alla convivenza, alla gestione e all’espressione delle emozioni. «Le attività didattiche – spiega – sono partite dai bisogni emozionali dei bambini, dalle loro caratteristiche personali, dalla loro storia, con l’obiettivo di far scoprire autonomamente le sfaccettature meno evidenti della loro identità. Il percorso è servito per stimolare i bambini alla conoscenza di sé e delle proprie emozioni, a favorire l’ascolto e l’autocontrollo e il rispetto delle regole, ad ampliare il patrimonio lessicale, a prendere parola negli scambi comunicativi rispettando i turni e la parola, a prevenire il disagio scolastico, a promuovere la creatività e la cooperazione, a costruire nella classe un clima relazionale di fondo orientato verso l’ascolto e la valorizzazione di ognuno all’interno del gruppo». Le attività si sono svolte da marzo a maggio, per un totale di circa dieci incontri di un’ora ciascuno. Al termine, si è tenuta la recita conclusiva realizzata sulla base dei contenuti

emersi durante le lezioni. «I bambini – conclude Elena – hanno cambiato atteggiamento, capendo come stare in gruppo, riuscendo a rispettare gli altri e l’ordine e imparando a gestire le emozioni. Il metodo di Rita Valbonesi e i suoi esercizi hanno così dato risultati eccezionali anche con piccoli allievi che non l’hanno conosciuta direttamente. Molti bimbi, per esempio, mi hanno chiesto di ripetere alcuni esercizi di danzare contatto, non semplici, ma che li aiutavano a stare bene. Perché il benessere quando si trova, come dice Rita, non si abbandona più. Per questo, nel prossimo futuro vorrei proseguire in questa direzione, cercando anche di ampliare questa possibile terapia riabilitativa, a livello psicologico». A partire dall’anno accademico 2017/18, l’IDA propone un nuovo percorso formativo di “Anatomia esperienziale del movimento” che ingloba, al suo interno, molti dei concetti e degli insegnamenti proposti in Danzare Contatto.

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La storia

Il buon esempio del

di Massimiliano Craus

Teatro Pubblico Pugliese Quella del Teatro Pubblico Pugliese è una felice esperienza che parla di crescita e di positività, in un panorama – quello della danza – che ha attraversato momenti difficili in Italia. La responsabile della programmazione danza, Gemma Di Tullio, sta passando l’estate a girare in lungo e in largo per il tacco d’Italia, per fare sopralluoghi e stringere accordi con l’obiettivo di veder crescere Tersicore nella sua amata Puglia. Sforzi che la stanno ripagando con soddisfazioni, visto che il suo settore è in crescita esponenziale e funziona in una straordinaria simbiosi con il presidente Carmelo Grassi e le altre donne del TPP Giulia Delli Santi, responsabile della proNelle immagini, in questa pagina: una scena di "I am beautiful" di Roberto Zappalà (Foto di Giuseppe Distefano). Nella pagina a fronte, in alto: "Rossini Ouvertures" di Mauro Astolfi (Foto di Cristiano Castaldi); in basso: "Rain Dogs/Golden Days" di Aterballetto (Foto di Alfredo Anceschi) e "Cantico dei cantici" di Virgilio Sieni.

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grammazione generale, e Adriana Marchitelli dell'Ufficio programmazione del teatro per ragazzi. Di Tullio, da ben dodici anni, dirige il comparto danza del Teatro Pubblico Pugliese, ormai uno dei circuiti più funzionali visti in giro per l'Italia. E a sentirla parlare è un fiume in piena, divertita e divertente nel suo balenare idee e progetti in ogni angolo della Puglia, finanche quelli più remoti. Qual è il futuro prossimo del Teatro Pubblico Pugliese e della danza in Puglia? «La funzione del TPP e del comparto che dirigo è quello di promuovere e valorizzare la danza pugliese e in Puglia. Lavoro strenuamente affinché arrivino in regione le migliori compagnie, i


Più vendite e più pubblico, in uno dei circuiti più funzionanti in Italia. A svelarne il segreto è Gemma Di Tullio, responsabile della programmazione danza

coreografi più interessanti e i titoli più o meno appetibili al nostro pubblico. Devo preoccuparmi tanto della programmazione barese del DAB, quanto di quella dei comuni più piccoli ma sensibili alla presenza della danza nei propri teatri e nelle location più impensabili. Sui quarantotto teatri nell'orbita del TPP almeno venti abbracciano la danza con uno o più spettacoli e iniziative coreutiche. La strada è ancora lunga ma negli ultimi anni si è registrata una crescita davvero significativa. E in questo futuro prossimo riavremo l'Aterballetto con i "Golden Days" di Joahn Inger, Roberto Zappalà con "I am beautiful", Mauro Astolfi con "Rossini Ouvertures",

Virgilio Sieni con "Il cantico dei cantici" e "Pulcinella Quartet", MMCompany con un programma a sorpresa e tanti giovani coreografi emergenti e provenienti dalle migliori realtà, soprattutto nazionali». In attesa della riapertura del Teatro Piccinni di Bari, il valore aggiunto del TPP è dunque la diversificazione dell'offerta? «Si può dire che sia una ‘matriosca’ di tante cose e persone che funzionano bene insieme. A partire dal presidente Carmelo Grassi fino all'ultimo macchinista del teatro più piccolo della regione. Qui si lavora davvero all'unisono, nel senso che nessuno rema contro per il solo e unico bene della danza in Puglia. Ogni

teatro della regione ha la sua storicità coreutica, contemporanea, autoriale o classicissima. E noi andiamo incontro alle esigenze di ogni nostro pubblico, fidelizzando quello storico e cercando in ogni dove quello nuovo dei giovani. Forse è proprio la scommessa con i giovani il nostro valore aggiunto, nel senso che abbiamo spostano il baricentro dalle grandi produzioni e del rimpianto Teatro Piccinni alle proposte della scena e del palco, avvicinandoci sempre più al pubblico giovanile». In che modo, visto che in Italia tutti lamentano un diffuso calo delle vendite ai botteghini? «Con Adriana Marchitelli stiamo facendo un lavoro straordinario, stanando uno a uno tutti i giovani delle nostre scuole della regione. Ma li stiamo avvicinando non soltanto con i titoloni di cassetta bensì con programmi assai più intelligenti e lungimiranti perché il nostro obiettivo è formare il pubblico del futuro, senza se e senza ma. A questo proposito mi piace ricordare il prossimo spettacolo "Col naso all'insù" di Giorgio Rossi, dopo i successi del passato con il duo Abbondanza/ Bertoni. E poi ci sarà la quarta edizione del festival natalizio leccese “Kids!”, altra occasione di altissima formazione per bambini addirittura dai tre anni in su. Senza dimenticare la sezione per ragazzi del DAB Kids e di tutte le nottate che passiamo a scrutare all'orizzonte un'altra bellissima idea per accostare i giovani alla danza e viceversa, in un rapporto che

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Nelle immagini: "Rossini Ouvertures" di Mauro Astolfi (Foto di Alessio Amato); a destra: "Bliss/Golden Days" di Aterballetto (Foto di Nadir Bonazzi).

possa essere più naturale possibile. Ce la stiamo davvero mettendo tutta». Qual è, in sintesi, il segreto del fenomeno coreutico pugliese? «Dal 2015 al 2017 la rassegna DAB, in scena per cinque mesi da gennaio a maggio, ha fatto registrare un aumento del numero di biglietti venduti considerevole: dai 1.800 siamo passati a 2.240. E lo stesso discorso vale per "Prospettiva Nevskij" di Bisceglie diretta da Carlo Bruni con un incremento addirittura del 40 per cento della vendita al botteghino. Sono numeri importanti che accostiamo al successo di Barletta con i "Corpi in mostra" di Mauro De Candia e ancora a Bisceglie con "Libero Corpo" di Giulio De Leo. Un gruppo di persone prezioso che “mi aiuta tanto ad aiutare la danza”. Si lavora tutti insieme cercando di alzare l'asticella della qualità ogni giorno dell'anno». Spesso parli al plurale. Chi ti segue e chi segui incessantemente? «Beh, in verità, a parte il presidente e la responsabile delle programmazioni, il mio è un lavoro a stretto contatto con tantissima gente. Con i nostri soci amministratori pubblici, con gli artisti e le loro frequenti richieste bizzarre, con i fotografi, gli scenografi, i giornalisti e tutti quelli che campano con noi nel magico circo della danza. E poi in verità sono particolarmente affezionata e riconoscente a Mimmo Iannone, direttore artistico 56

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della compagnia Altradanza che ha fatto e sta facendo tantissimo per la danza in Puglia. E poi non posso dimenticare i grandi nomi della danza pugliese espatriata quali Emio Greco e Mauro De Candia, e poi i più giovani emigranti Michele Rizzo, Davide Tortorelli e Mirko Guido che contribuiscono con il lavoro d'oltralpe a gratificare i tantissimi giovani che invece sono ancora qui a studiare danza». Ce l'hai ancora un desiderio a fronte di tutti questi successi? «Altroché! Vorrei ancora di più stringere il cerchio della valorizzazione delle risorse di questa terra. Tanto dei suoi siti, quanto dei suoi uomini e donne. In primis con l'ottimizzazione delle ricchezze ambientali e architettoniche attraverso

la danza urbana che, a mio parere, varrebbe da sé più di tanta promozione turistica fredda e mal veicolata. E poi un'ottimizzazione sincera dei talenti pugliesi, sostenendoli più di quanto già facciamo oggi. Del resto è un orgoglio avere in giro per il mondo e per la Puglia i vari Emio Greco, Mauro De Candia, Tony Candeloro, Fredy Franzutti, Maristella Tanzi, Irene Russolillo, Roberta Ferrara, Ezio Schiavulli e tutti gli altri. Tutti personaggi ormai affermati che continuiamo a sostenere e di cui approfittiamo per incentivare le nuove generazioni a provarci alla sbarra e in scena. Del resto tentar non nuoce, un po' il motto che ci siamo imposti dodici anni fa quando ho realizzato il sogno di stare nella danza e di starci fino all'osso!».


SPECIALE CONCORSO EXPRESSION

DANZA&STUDIO

in giro per

il mondo di Roberta Bezzi

Partecipare al concorso internazionale di danza “Expression” non è solo un modo per mettersi in evidenza davanti a un bel pubblico e a una giuria di grande qualità, ma anche l’occasione giusta per guadagnarsi prestigiose borse di studio per specializzarsi in giro per il mondo. Realizzando così quello che è il desiderio più diffuso tra chi studia danza, nella consapevolezza che solo studiando con grandi maestri, confrontandosi con realtà e stili diversi, provando a superare i propri limiti, si riuscirà a compiere quel salto di qualità tecnico e artistico, necessario a trasformare la danza nella più bella delle professioni. Molti dei ragazzi vincitori di borse di studio al concorso Expression, organizzato dall’IDA nella cornice di Danza in Fiera a Firenze a febbraio 2017, hanno approfittato dell’estate per partire con destinazione il Paese della scuola o della compagnia che ha concesso loro una ghiotta opportunità di perfezionamento. “Expression” ha raccolto la testimonianza di alcuni di loro.

AURORA TROVATO

SHOCKK Hip Hop & Urban Dance Intensive National Dance Academy (Dublino) Alla prima partecipazione al concorso Expression, hai subito ottenuto una borsa di studio. Te lo aspettavi? «No. Avevo già avuto modo di conoscere l’IDA partecipando ad alcune lezioni a Ravenna, ma non avevo esperienza del concorso e non sapevo cosa aspettarmi. Devo ringraziare la mia insegnante Vanessa Accardi della scuola Atlantide in provincia di Enna, che mi ha sempre stimolata, credendo nelle mie potenzialità. Essere notata da Jay Asolo è stato un sogno che si è realizzato». Com’è stata la tua breve esperienza alla National Dance Academy di Dublino? «Ho lavorato moltissimo, da mattina a sera, prendendo non solo parte alle lezioni, ma anche al saggio di fine corso dell’Accademia e a ben due videoclip di Jay Asolo. Lui ha

creduto nelle mie capacità e ha subito voluto inserirmi nel gruppo. In appena due ore ho dovuto imparare un balletto, per integrarmi in mezzo agli altri. Non credevo di farcela perché in genere non ho una grande memoria, ma ho dato il massimo!». Quali difficoltà hai invece incontrato? «C’è stato lo ‘scoglio’ della lingua, ma alla fine me la sono ‘cavata’. Non è stato facile a livello economico organizzare il viaggio perché, essendo minorenne, dovevo essere accompagnata da qualcuno. Ma ne è valsa la pena: ho vissuto la mia prima e grandiosa esperienza all’estero a livello artistico e spero vivamente che sia solo l’inizio!». Prossimi obiettivi? «Continuare a studiare con impegno e dedizione, seguendo anche alcuni corsi IDA. Il mio sogno è emergere nella danza!».

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ARIANNA BUSELLI Summer Intensive 2017 National Dance Academy (Dublino)

Un commento sul concorso Expression… Credi che ti abbia davvero aperto le porte per fare nuove esperienze? «Sì, partecipare al concorso è stato emozionante, perché eravamo tanti danzatori diversi per età e stili. Vincere una borsa di studio per andare all’estero è stata una grande soddisfazione». Hai avuto l’opportunità di studiare due settimane alla National Dance Academy di Dublino, in Irlanda, nell’ambito del Summer Intensive 2017. Cosa ti è piaciuto dell’esperienza svolta? «È stato entusiasmante avere la possibilità di studiare tutti i giorni, dalla mattina al tardo pomeriggio, nell’Accademia di un paese straniero. Mi sono sentita fortunata a essere lì e ad avere la possibilità di approfondire tanti stili, tecniche di danza con bravissimi insegnanti. Inizialmente ho avuto un po’ di difficoltà con la lingua inglese, ma dopo qualche giorno mi sono trovata a mio agio e sono riuscita a conoscere tanti compagni. Ho capito quanto sia importante studiare le lingue straniere. Sono 58

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rimasta stupita dall’Accademia, un bellissimo posto in cui magicamente le sale di danza si trasformavano anche in sale per spettacoli. Poi, una grande sorpresa è stata avere la possibilità di esibirmi nello Showcase finale, danzando l’assolo “Bloom”, preparato da molto tempo con la mia insegnante, con cui ho vinto la borsa di studio al Concorso Expression». A cosa hai lavorato? Con quale docente ti sei trovata meglio? E con i compagni? «Sono stata inserita nel percorso di livello intermedio e ho studiato tutti i giorni tecnica classica, contemporaneo, jazz, hip hop e salsa! I docenti erano tutti bravissimi, ma l’insegnante con cui mi sono trovata più a mio agio, grazie alla sua simpatia e professionalità, è stato Richard D’Alton. Con le compagne del mio corso, anche se alcune erano più grandi di me, ho instaurato sin da subito un buon rapporto ». Come ti è sembrata la ‘danza’ in Irlanda,

per quello che hai avuto modo di osservare? «Mi sono trovata bene perché nella mia scuola sono abituata a studiare tutti gli stili e fortunatamente anche lì ho avuto questa occasione! Temevo di dover studiare solo, invece la danza nelle Accademia irlandesi è molto varia!» Qual è stato in breve finora il tuo percorso nella danza? Quali sono i tuoi prossimi progetti? «Vivo con la mia famiglia a Fabriano, in provincia di Ancona. A 3 anni ho iniziato a studiare danza e crescendo mi sono appassionata a tutti gli stili: studio classico, contemporaneo, moderno

e hip hop al Centro Danza e Spettacolo OnKaos. Da ottobre 2016 con la mia insegnante Anna, ho iniziato a seguire delle lezioni private di classico e contemporaneo, in cui ho studiato tanta tecnica e ho lavorato su un assolo di danza contemporanea da portare a vari concorsi, il primo dei quali è stato proprio Expression a Danza in Fiera! Nei prossimi anni, vorrei continuare a studiare tanto, tutti gli stili di danza sia nella mia scuola che in stage di danza in Italia, partecipare ai concorsi e avere la possibilità di fare un’ altra esperienza come a Dublino!».


PENELOPE SCARIAN

Conservatorio Reale di Danza “Mariemma” (Madrid)

con allievi più grandi di me che mi hanno spronata a dare il massimo. Per me è stata anche un’avventura personale, visto che era la mia prima volta a Madrid senza conoscere neanche una parola di spagnolo, e ho dovuto tirar fuori tutta la mia indipendenza per vivere e viaggiare da sola in quei giorni». A cosa hai maggiormente lavorato in Spagna? Con quale docente ti sei trovata meglio? «Con Marisa Martinez, la docente di classico, ho fatto lezione di punte e repertorio ogni mattina. È una donna piena di energia, come le sue lezioni! Con il direttore Juan Polo invece ho fatto lezione di passo a due. Mi sono trovata

Foto di Coni Hörler

Com’è stato partecipare al concorso Expression? «Molto emozionante. Senza dubbio, è uno dei miei preferiti per la grande visibilità che offre ai partecipanti e per le belle opportunità a livello formativo». Durante il concorso ti sei guadagnata una borsa di studio per studiare una settimana al Conservatorio Reale di Danza “Mariemma” di Madrid. Puoi parlarci della tua esperienza in Spagna? «Mi sono subito sentita accolta calorosamente dai ragazzi della scuola ed è stata una settimana meravigliosa sia dal punto di vista della danza che a livello umano. Ho imparato molto sotto il profilo tecnico perché ho studiato

La prossima edizione del Concorso Internazionale di Danza Expression si terrà a Firenze il 23, 24 e 25 febbraio 2018. Maggiori informazioni a pag. 2 e su www.concorsoexpression.com

davvero bene con lui, un insegnante bravissimo che ha fatto esplorare ai suoi studenti tre grandi passi a due del repertorio classico, scelti per averli interpretati lui stesso nel corso della sua carriera. Lo ringrazio sentitamente per l’opportunità offertami a Expression!» Come ti è sembrata la danza in Spagna? «Le lezioni erano incentrate sulla velocità estrema del movimento alla sbarra e con molti virtuosismi al centro. Credo che lo stile fosse ispirato a quello cubano. È stato molto interessante per me aver avuto la possibilità di avvicinarmi ad uno stile nuovo». Quando hai cominciato a fare danza e qual è stato finora il tuo percorso? «Ho iniziato a 6 anni a Pri-

miero, una piccola valle in Trentino, facendo due ore a settimana. A 10 anni ho fatto le valigie per Castelfranco Veneto, dove ho iniziato il mio vero percorso di studi a “Il Balletto” diretto da Susanna Plaino. Lì ho studiato tutti i giorni punte, repertorio, passo a due e contemporaneo, e ho cominciato a partecipare a concorsi, spettacoli e gala con coreografie di gruppo e solisti. Questa scuola è una realtà che ti prepara e tempra per quello che è il vero mondo della danza e del lavoro. Il mio futuro? Da settembre sarò a Londra, visto che sono stata ammessa al primo anno dell’English National Ballet School!». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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MEDICINA DELLA DANZA

La lombalgia nel ballerino

Proposte riabilitative per gli errori tecnici I ballerini ne soffrono per via di alcuni gesti tecnici (salti, lift), le ballerine a causa dell’eccessivo lavoro in arabesque e cambré. I due problemi più comuni? Scoliosi e spondilosi-listesi a cura di Omar De Bartolomeo — specialista in Ortopedia e Traumatologia e dei fisioterapisti Sara Benedetti, Eva Fasolo e Romeo Cuturi

Il mal di schiena è una patologia relativamente frequente nel mondo della danza. I ballerini ne soffrono soprattutto per via di alcuni gesti tecnici (salti, lift), mentre le ballerine a causa dell’eccessivo lavoro in arabesque e cambré. Per comprendere l’origine del 60

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mal di schiena e cercare di prevenire l’insorgenza di tale sintomo, è bene ricordare alcune caratteristiche anatomiche della colonna. Il rachide è formato da una serie di vertebre, ordinate le une sulle altre e organizzate in modo da identificare tre curve princi-


pali: la lordosi lombare, la cifosi dorsale, la lordosi cervicale. Nei ballerini questa ripartizione non sempre viene mantenuta, perché la danza richiede una postura particolare, caratterizzata da un bacino più ‘orizzontale’ e pertanto una lieve riduzione della lordosi lombare. Questo si assocerà a modificazioni anche delle altre curve dorsali e cervicali.Le vertebre inoltre sono unite tra loro da un importante sistema legamentoso, capace di donare resistenza ma nello stesso tempo flessibilità alla struttura. I movimenti della colonna sono assicurati da un complicato intreccio di muscoli, disposti su tre piani: superficiale, intermedio e profondo. I muscoli più profondi sono anche i più piccoli, generano i movimenti tra una vertebra e l’altra, mentre i muscoli più superficiali sono più voluminosi, lunghi, e più forti. La colonna è soggetta a molte forze durante la stazione eretta, la deambulazione e la pratica di attività come la danza. Numerosi studi sulle forze di carico della colonna dimostrano che in un uomo di 60-70 chili, a livello del tratto lombare, si registra un carico pari a 70 kg quando è in posizione seduta, 210 chili quando il soggetto solleva 20 chili con schiena flessa e ginocchia estese. Questo fa pensare ai carichi che subisce la colonna durante la danza, attività che comprende sollevamenti, cambré, attitude, salti, etc. Se si ha un rachide con vertebre ben allineate, il lavoro muscolare isometrico, eccentrico e in allungamento, permetterà di ottenere schiene forti, flessibili, capaci (almeno in teoria)

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di grandi escursioni articolari. Da un punto di vista anatomico esistono però alcuni fattori che possono limitare la capacità di movimento della colonna del ballerino e quindi generare dolore: la scoliosi, alcune anomalie congenite delle vertebre (la sinostosi, cioè mancata separazione di due vertebre, l’iperlordosi, l’eterometria degli arti inferiori, la spondilolisi/listesi). Di sicuro i due problemi più importanti per i ballerini con il desiderio di intraprendere la carriera professionistica sono la scoliosi e la spondilolisi-listesi (cioè la mancata fusione dell’istmo della vertebra e successivo scivolamento in avanti della stessa). Per scoliosi si intende una patologia malformativa delle vertebre, caratterizzata da inclinazione laterale della colonna associata a rotazione e torsione dei corpi vertebrali. La limitazione è tanto maggiore quanto più grave è l’anomalia anatomica e in base alla sede in cui avviene. Altro fattore di primaria importanza da tenere in considerazione è l’età di osservazione. La scoliosi infatti può peggiorare con il passare degli anni, si aggrava fino a che la schiena cresce. La scoliosi, se di lieve entità, non è un fattore limitante nella danza, sebbene possa essere un limite nella pratica della danza a livello professionistico. Il rischio è, oltre il peggioramento della malformazione scheletrica data da anomali carichi supportati dalla schiena, il ricorrere di fastidiosi mal di schiena fino ad una precoce patologia discale. Da un punto di vista tecnico, una scoliosi può limitare la capacità di escursione articolare del rachide e creare quindi sovraccarichi. In un ballerino, soprattutto di sesso maschile e intorno ai 14-16 anni, spesso si assiste a un dolore lombare localizzato al passaggio lombo-sacrale. Nella nostra esperienza, questa è la fascia di età dove più spesso si osservano patologie del rachide, dalle più semplici (lombalgia muscolo-tensiva, lombalgia da differenza di lunghezza degli arti inferiori, lombalgia da overlavoro/lift/salti, etc.) a patologie che meritano assoluta sorveglianza medica, come la scoliosi e la spondilolisi. Quest’ultima è una patologia malformativa dell’istmo, che è una regione della vertebra posta posteriormente ai peduncoli, tra le due articolazioni (apofisi). Di solito è asintomatica, ma quando i carichi di lavoro aumentano, soprattutto in presenza di errori tecnici nel cambré e arabesque, alcuni ballerini possono sviluppare dolore lombosacrale. Nel 50-60 per cento dei casi la lisi si complica con la listesi, vale a dire lo scivolamento della vertebra verso il basso e

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questo può trasformare il dolore lombare in un dolore ‘sciatico’. Pertanto non si deve mai sottovalutare il dolore lombare nel ballerino! Risulta chiaro quindi che molti sono i problemi che possono condurre a un unico sintomo: il dolore lombare (Low Back Pain LBP). In modo didattico, potremmo distinguere quello su base tecnica/errore tecnico, quello su base anatomica (scoliosi, spondilolisi) e quello frutto di patologie (fratture da stress, ernia discale, etc.). In ogni caso, per ridurre la possibilità di andare incontro a patologie, occorre lavorare molto sulla prevenzione, e quindi sulla preparazione atletica del ballerino e sulla correzione degli errori tecnici. L’approccio terapeutico del ballerino con lombalgia è multidisciplinare. Inizialmente il fine è quello di ridurre la sintomatologia dolorosa: tale obiettivo è tanto ovvio quanto fondamentale, poiché soltanto la riduzione del dolore può permettere la ripresa della performance muscolare corretta. A tal scopo, il fisioterapista , in questa prima fase, può svolgere sedute di terapia manuale e/o terapia fisica in sinergia con l'eventuale piano farmacologico prescritto dal medico. Si può valutare, inoltre, l'applicazione di un tape elastico terapeutico: nella Figura 1, si mostra un’applicazione di tipo inibitorio e di tipo fasciale-antalgico, con l'obiettivo di ‘scaricare’ la zona lombare dolente. Quando la fase acuta è risolta, è necessario impostare un programma riabilitativo rivolto alle cause che hanno scatenato nel danzatore il quadro doloroso. In generale, si può dire che tra le diverse tipologie di lombalgia riscontrabili nei danzatori si trova con maggiore frequenza quella cosiddetta ‘meccanica’. La lombalgia meccanica è conseguente all'incapacità del ballerino di distribuire correttamente il carico di lavoro richiesto durante la pratica della danza. Questo controllo deficitario si manifesta in due modi differenti: in primis, in fase dinamica soprattutto durante i movimenti che interessano direttamente la colonna (ad esempio nei cambré) e/o durante i movimenti che interessano gli arti inferiori (ad esempio nei développé, arabesque, etc.) (Figure 2-3). Il ballerino rischia di affidarsi troppo a muscoli grandi e potenti, come il retto addominale

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4 o ai muscoli paraspinali superficiali e ancora ai più grandi flessori delle anche (l’ileopsoas), trascurando e quindi riducendo il reclutamento e l’utilizzo dei piccoli profondi muscoli che controllano la colonna vertebrale e il bacino. L'eccessiva instabilità del ‘centro’ o ‘core’ è dovuta al mancato controllo dei muscoli profondi della colonna e dei muscoli che controllano maggiormente i movimenti lombo-pelvici (ad esempio, il trasverso dell’addome e gli obliqui). Questi muscoli, se riallenati in modo specifico, permettono di costruire un ‘corsetto naturale’ che ha il compito di tutelare la colonna preservandola da movimenti eccessivi. Per aumentare il controllo del ‘centro’ si possono impostare diversi esercizi. Il programma di esercizi terapeutici deve avere due caratteristiche fondamentali: essere progressivo e graduale. Generalmente si inizia con esercizi da posizione supina sul tappetino. In questa posizione il ballerino impara a percepire le curve fisiologiche della colonna e la posizione del bacino (Figura 5). Il ballerino posiziona le mani sul bacino (in particolare sulle SIAS) per meglio percepire gli eventuali movimenti.


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difficoltà crescente fino a giungere alla richiesta di svolgere sequenze di passé-développé da supini con schiena o gambe appoggiate sulla fitball (Figure 6-7). Oltre agli esercizi rieducativi come quelli citati, tramite un lavoro cosiddetto remedial teaching, è fondamentale correggere eventuali errori tecnici, che hanno portato nel tempo alla sofferenza lombare. Uno degli errori tecnici comunemente riscontrabile, ad esempio, è quello nell'esecuzione dei cambré (Figure 2-4 ). Nell'esecuzione di questo gesto si può osservare, a volte, come il danzatore tenda a ‘spezzare’ la curva troppo in basso nella fase di estensione senza distribuire il movimento su tutta la colonna. Anche questo errore di tipo

tecnico si può correggere impostando un esercizio su tappetino da posizione prona, un esercizio in posizione quadrupedica con la pancia appoggiata su fitball o un esercizio in piedi. In tutti questi esercizi il ballerino, aiutato dal fisioterapista, lavora sulla percezione della propria colonna scomponendo il movimento di estensione sui diversi gradi. Attraverso questo lavoro il ballerino si riappropria del lavoro distribuito su tutta la colonna vertebrale che produce un cambré armonioso. In ultimo, ma non meno importante, riveste una grande importanza il ruolo dell’educazione alla corretta postura e ai corretti movimenti durante la vita di tutti i giorni.

Le 5 regole d’oro per aiutare i ballerini a mantenere la schiena in salute

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1) Svolgere con accuratezza il warm-up prima della lezione, includendo esercizi che preparino la schiena al lavoro in sala.

2) Prevedere degli allenamenti infrasettimanaMantenendo la posizione supina inizia il lavoro di reclutamento della muscolatura profonda. Tale muscolatura, rappresentata dal trasverso dell'addome e dagli obliqui interni ed esterni, permette la stabilizzazione del bacino durante il movimento degli arti inferiori. Conservando la stabilizzazione del bacino, grazie al reclutamento di tali muscoli, il ballerino svolge semplici rotazioni esterne di anca a ginocchia flesse in maniera alternata. Se con questo esercizio di base si osserva la capacità di controllare il bacino, si prosegue con esercizi con un livello di

li specifici di rinforzo e di controllo del ‘core’.

3) Prestare molta attenzione ai gesti tecnici che interessano direttamente la schiena cercando di distribuire il movimento sulla colonna in modo equilibrato.

4) Porre cura e attenzione anche alla postura durante la vita quotidiana: fare il ballerino in sala… non camminando per strada in città!

5) All'insorgenza dei primi sintomi di dolore lombare, recarsi dal personale medico-fisioterapico competente.

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è successo all'IDA Pronti per un nuovo anno di formazione A breve inizierà un nuovo anno di formazione con tante novità e grandi ritorni. Se partecipate ad un nostro corso o ad uno stage ricordatevi di scattare un ricordo da condividere con il tag #idadanza per condividere con noi la vostra esperienza. Sarà per noi un immenso piacere leggervi e vedere i vostri momenti più belli.

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la sfida #IDADANZA / LA DANZA ALL’ARIA APERTA Nello scorso numero di Expression vi abbiamo lanciato un’appassionante sfida. Quella di mandarci degli scatti sul tema “La danza all’aria aperta”, per cogliere le suggestioni non solo del movimento, ma anche dei luoghi che più ispirano durante la stagione estiva e che si prestano quindi per dare sfogo alla propria creatività. Un argomento dunque che vi ha appassionato e che ha reso la nostra scelta alquanto difficile per l’alto numero di belle foto ricevute. Grazie per il vostro sforzo e per l’energia dimostrata. A lato i vincitori.

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L A S PA C C ATA

Mandateci dunque i vostri scatti, cercando di stupirci non solo con il movimento ma anche con le suggestioni dei luoghi che più vi piacciono. Provate, esercitatevi e fotografatevi che sia in un’aula di danza o a casa, in teatro o in un luogo all’aperto, da soli o in compagnia, prendendo spunto dagli scatti dei grandi della danza in grado di lasciare tutti a bocca aperta. Le regole sono sempre le stesse: ricordatevi di taggare su Instagram le vostre foto con #idadanza e le più toccanti ‘esplosive’ compariranno sul prossimo numero di Expression Dance Magazine: www.expressionmagazine.it. I vincitori saranno comunicati su Instagram sul nostro account: @idadance.com Mostrateci la flessibilità della danza! EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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I.D.A. COMMUNITY Breaking News

UN NUOVO SEMINARIO IDA DI

RAGGA JAM Forte del successo riportato nell’edizione 2017 dello stage Campus – Scuola estiva di danza, l’IDA propone il primo seminario interamente dedicato al ragga jam / dancehall con la docente Maithè N’kosi. Nata e cresciuta a Bruxelles, è presto diventata membro della crew “Brothers and Sisters”. La scoperta del ragga jam è correlata al cruciale incontro con Laure Courtellemont, la sua più grande ispirazione. Si tratta di una danza di ispirazione afro-giamaicana che ha le sue origini nel reggae,

caratterizzata da un mix di movimenti diversi fra loro che spaziano fino all’hip hop, con interessanti incursioni nel jazz. Il risultato è una versione femminile dell’hip hop, ma oggi molto praticato anche dagli uomini, estremamente dinamica che ha subito ottenuto un grande successo nelle scuole di danza, nelle palestre e negli stage in giro per il mondo. Il corso si terrà il 18 e 19 novembre al Centro Studi “La Torre” di Ravenna. Maggiori info a pag. 35 e su www.idadance.com.

LINLAUD, GAIOLA E RICCI DANZANO IN UN VIDEO MUSICALE

©deborahlorenziphotos

Enrica Linlaud, diplomata all’IDA Ballet Academy, Gaetano Gaiola e Linda Ricci hanno qualcosa in comune. Tutti e tre si sono formati o perfezionati grazie a corsi e stage dell’IDA. E insieme hanno preso parte al nuovo e primo singolo della cantante ravennate Alessandra La Rosa, in arte LaRose, “Tell Me It Will Last”, che racconta una storia d’amore con la speranza che possa durare per sempre. Enrica e Gaetano hanno danzato insieme, sulle coreografie create da Linda. Il video è stato girato in particolare nelle spiagge di Marina di Ravenna, dopo aver eseguito le prove nelle sale del Centro Studi “La Torre” di Ravenna. L’8 SETTEMBRE, LE AUDIZIONI DELLA

EXPERIENCE COMPANY Prosegue la felice esperienza della nuova baby compagnia “Experience Company” diretta dal docente IDA Matteo Addino e formata da giovani talenti dai 10 ai 16 anni . Durante il primo anno di percorso, i ragazzi hanno studiato tutti i giorni impegnandosi in diverse lezioni tra classico, moderno, contemporaneo e sbarra a terra. La compagnia ha debuttato al parco di Mirabilandia ballando come ospiti nel concorso IDA. Successivamente è stata invitata a esibirsi in diversi concorsi ed eventi importanti di danza tra i quali l'Expression di Firenze, Arte in Movimento a Genova e il Como Lake Dance Awards e molti altri. A giugno, nell’ambito dello spettacolo “The reality 66

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box”, alcuni ragazzi si sono esibiti al 105 Stadium di Rimini in compagnia di personaggi popolari come Garrison, Serena Garitta, Giulia Pelagatti ed Eleonora Gaggero, ex del “Grande Fratello”. Uno spettacolo divertente e travolgente che parla di reality e vita vera, a volte in contrasto fra di loro. Dopo un bel primo anno di percorso, i docenti si preparano ad affrontare il prossimo anno con i ragazzi che hanno passato l'esame di fine anno e accogliendone di nuovi con l'audizione che ci sarà l'8 settembre, alla Naima Academy di via Bobbio a Genova. Requisiti di accesso: avere tra i 10 e i 16 anni e prepararsi un pezzo a scelta di classico e moderno. Per info contattare la segreteria I.D.A. tel. 0544 34124.


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