Expression 2016 2 agosto

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ANNO XXVII n. 2 - agosto 2016 - Centro Studi La Torre S.r.l.

In caso di mancato recapito inviare al CPO Ravenna, ufficio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la dovuta tariffa. CONTIENE I.P.

Rivista ufficiale

International Dance Association

Rebecca BIANCHI prima ballerina e mamma

BREAKIN’

Le emozioni di Marco Kira Cristoferi

intervista a

Alessandro

FROLA Propedeutica

Un buon insegnante? Chi si aggiorna

MEDICINA

Il dolore al collo nei ballerini

all’interno

DANCE ACADEMY NUOVA PROGRAMMAZIONE 2016/2017


EXPRESSION CONCORSO

13a edizione #expressionIDA2017

INTERNAZIONALE DI DANZA

FIRENZE 24, 25 e 26 febbraio 2017 MODERN JAZZ CONTEMPORANEO CLASSICO E NEOCLASSICO HIP HOP E DANZE URBANE COMPOSIZIONE COREOGRAFICA DANZA FANTASIA

SOLISTA, COPPIA O DUO, GRUPPO

PREMI IN DENARO,

OPPORTUNITÀ DI STUDIARE NELLE PIÙ IMPORTANTI SCUOLE DI DANZA DEL MONDO E PREMI SPECIALI

Per informazioni IDA International Dance Association via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna (RA) tel. +39 0544 34124 fax +39 0544 34752 e-mail danza@idadance.com

W W W. C O N C O R S O E XP R E S S I O N. C O M


Alcuni dei giurati e dei premi che assegneranno durante il concorso:

STATI UNITI Borse di studio per Summer Intensive, Tokyo The Academy (Baton Rouge, Louisiana) assegnate da RICHARD D’ALTON Guest teacher internazionale e coreografo di danza contemporanea

FRANCIA Borse di studio per Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse (Parigi) www.cnsmdp.fr

e Borse di studio per Stage International Danse Angers stage-danse-angers.fr

assegnate da DANIEL AGESILAS Ex Direttore degli studi coreografici al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica e Danza

REGNO UNITO Borse di studio per Phoenix Summer School all’International Arts Centre (Leicester) www.phoenix-associates.co.uk

assegnato da RICK TJIA Coreografo per il Cirque du Soleil nel settore danza

IRLANDA Borse di studio per 2016 Summer Intensive, Richard D’Alton (Dublino) www.dance.own.ie

assegnate da RICHARD D’ALTON Guest teacher internazionale e coreografo di danza contemporanea

PORTOGALLO Borse di studio per una stagione con Kayzer Ballet Junior Company della Kayzer Ballet (Covilhã) kayzerballet.wix.com/kayzerballet

assegnate da RICCARDO RUNA Direttore della Kayzer Ballet

GERMANIA Borse di studio per Dresden Frankfurt Dance Company (Francoforte) www.dresdenfrankfurtdancecompany.com

assegnate da LUISA SANCHO ESCANERO Direttrice artistica della Dresden Frankfurt Dance Company

SPAGNA Borse di studio per Summer Intensive al Barcelona Dance Center e una residenza presso BCN City Ballet Project da settembre 2017 a gennaio 2018 (Barcellona) www.bcndancenter.com

assegnate da RICHARD D’ALTON Guest teacher internazionale e coreografo di danza contemporanea

SLOVENIA Borse di studio per International Workshop Plesno Poletje della M&N Dance Company (Nova Gorica) www.michalnastja.com

assegnate da MICHAL RYNIA Direttore artistico e coreografo della M&N Dance Company

ITALIA Numerose Borse di studio per corsi e stage dell’I.D.A. International Dance Association (Italia) www.idadance.com

Premio speciale Un book fotografico assegnato da GIOVANNI SCURA, Ballerino, coreografo e docente, con esperienze televisive e teatrali, in spettacoli e musical e CORRADO FERRANTE ex ballerino e cantante, fotografo professionista affermato nel mondo dello spettacolo.

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Corso di Formazione Professionale per danzatore con specializzazione in

COREOGRAFIA RIF.PA 2015-1186/RA pr. 2 - Attività autorizzata con Provvedimento del Dirigente del Settore Formazione, Lavoro, Istruzione e Politiche Sociali n. 2420 del 05/08/2015

TITOLO RILASCIATO: Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore riconosciuto a livello nazionale ed Europeo, rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni

Direzione artistica e coordinamento: Emanuela Tagliavia Sede: Ravenna, Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 Durata: 300 ore. Il corso si svolge in 24 weekend | Termine iscrizione: 23 settembre 2016 | Inizio lezioni: ottobre 2016 | Termine lezioni: novembre 2017 | Il corso mira a formare danzatori desiderosi di approfondire gli aspetti del lavoro del coreografo in ambito contemporaneo. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro Studi “La Torre”, Iscom E.R. e la Regione Emilia Romagna. Si articola in seminari-progetto che alternano materie fondamentali ad altre collaterali e complementari. I partecipanti avranno così la possibilità di approfondire gli strumenti necessari alla scrittura coreografica, all’analisi del movimento, allo studio di stili e tecniche differenti. INSEGNANTI E DISCIPLINE

PROGRAMMA

DANIELA BESTETTI: Lighting designer, tecnico e docente di illuminotecnica| Il gesto e la luce SILVIA BIDEGAIN: Danzatrice e coreografa | “Composer à la façon de…” EMANUELE DE CHECCHI: Docente di vocalità per attori e danzatori, cantante e performer | Anche la voce danza… PAOLO MOHOVIC: Danzatore e coreografo | Struttura e sensazione, il rigore della forma e l’umanità del gesto RENATA M. MOLINARI: Scrittrice, drammaturga e docente teatrale | Drammaturgie e parole per danzare DAVIDE MONTAGNA: Danzatore, coreografo e docente di contemporaneo | Il danzatore creativo: tecnica e composizione LAURA MORO: Danzatrice, coreografa e docente di ricerca coreografica | Nigedo-Albedo-Rubedo. Traccia metodologica per assoli LINDA RICCARDI: Scenografa e costumista | Elementi di scenografia ALESSIO MARIA ROMANO: Docente di movimento espressivo | Incontro con il sistema Laban/ Bartenieff: vedere attraverso il movimento EMANUELA TAGLIAVIA: Danzatrice e coreografa, docente di danza contemporanea | Dal singolo alla coralità: tecnica e composizione GIAMPAOLO TESTONI: Compositore italiano | Dal suono al movimento, ispirazione nella consapevolezza delle scelte musicali CARMELO ANTONIO ZAPPARRATA: Giornalista e critico di danza | Coreografare: estetiche del movimento e tecniche del corpo nel ‘900

1/2 Ottobre 2016 Tagliavia 22/23 Ottobre 2016 Romano 12/13 Novembre 2016 Mohovic 26/27 Novembre 2016 Romano 3/4 Dicembre 2016 Moro 21/22 Gennaio 2017 Mohovic 04/05 Febbraio 2017 Bidegain 18/19 Febbraio 2017Bidegain 04/05 Marzo 2017 Moro 18/19 Marzo 2017 Bestetti 01/02 Aprile 2017 Moro 29/30 Aprile 2017 Testoni 13/14 Maggio 2017 Molinari 27/28 Maggio 2017 Molinari-Riccardi 10/11 Giugno 2017 Tagliavia 24/25 Giugno 2017 De Checchi 16/17 Settembre 2017 Montagna 23/24 Settembre 2017 De Checchi 7/8 Ottobre 2017 Montagna 21/22 Ottobre 2017 Testoni 11/12 Novembre 2017 Zapparrata 25/26 Novembre 2017 Tagliavia

PRE-REQUISITI Per accedere al corso sono necessari i seguenti prerequisiti: essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di: certificazioni o autocertificazioni attestanti la frequenza a corsi di danza presso Enti privati o pubblici ; conoscere i passi fondamentali della danza classica e contemporanea; essere capaci di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale; possedere fluidità di movimento corporeo; conoscere gli elementi base dell’ambiente windows: fogli elettronici, testi, immagini.

QUALIFICA Al termine di ciascun corso, previo superamento dell’esame finale, verrà rilasciato un ATTESTATO DI QUALIFICA PROFESSIONALE DI DANZATORE RILASCIATO DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E RICONOSCIUTO A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO.

INFORMAZIONI I corsi sono a numero chiuso e sono rivolti a persone con almeno 18 anni di età in possesso di diploma di scuola media superiore. L’ammissione al corso avviene per selezione, previo l’invio di un curriculum vitae. È prevista la possibilità di riconoscere crediti formativi a coloro che porteranno attestati di frequenza a corsi di formazione pertinenti con le materie trattate. REFERENTI: dott.ssa Elena Baldisserri - mail: formazione@cslatorre.it dott.ssa Chiara Brighi - mail: danza@idadance.com Per maggiori informazioni contattare Centro Studi La Torre: tel. 0544 34124 o visitare il sito www.idadance.com COSTO: €2.500 (esclusa la tassa d’esame) con possibilità di pagamento rateizzato

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CLASSICO

Corso di Formazione Professionale per danzatore con specializzazione all’insegnamento della

DANZA CLASSICA RIF.PA 2015-1186/RA pr. 1 - Attività autorizzata con Provvedimento del Dirigente del Settore Formazione, Lavoro, Istruzione e Politiche Sociali n. 2420 del 05/08/2015

TITOLO RILASCIATO: Attestato di Qualifica Professionale di Danzatore riconosciuto a livello nazionale ed Europeo, rilasciato dalla Regione Emilia-Romagna. Rivolto ad allievi di tutte le regioni

SEDE: RAVENNA, Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 DURATA: 300 ore. Il corso si svolge in 17 weekend più 60 ore di formazione in situazione. TERMINE ISCRIZIONI: 30 settembre 2016 | INIZIO LEZIONI: 15 ottobre 2016 | TERMINE LEZIONI: febbraio 2018 Il corso, seguendo le basi della metodica Vaganova, ha lo scopo di fornire gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, correggere gli errori e progredire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 6 ai 13/14 anni. Questo percorso si rivolge sia agli insegnanti alle prime esperienze, sia ad allievi che hanno completato la formazioni in enti lirici o privati. Ma anche a docenti che sono già attivi nelle scuole e che vogliono rinfrescare o rafforzare il proprio percorso. DISCIPLINE Strutturare una lezione di danza classica: propedeutica, sbarra, centro, allegro, punte/tecnica maschile. Sbarra a terra: si analizzano nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Stretching dinamico e statico: fornisce gli elementi per imparare a favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocata da un allenamento intensivo. Propedeutica: si forniscono le conoscenze teoriche e gli strumenti tecnici per l’apprendimento dei programmi. L’obiettivo è quello di dare le basi specifiche per l’esplorazione del corpo, dello spazio, della respirazione, del peso, del suono e del ritmo, del campo visivo e dell’energia. Danzare contatto per bambini: un lavoro sul corpo, che utilizza elementi sia della danza sia delle tecniche posturali pensato appositamente per i più piccoli. Discipline teoriche: Storia dello spettacolo e della danza; Storia della scenografia e del costume; Sicurezza sul lavoro; Organizzazione aziendale; Normativa contrattualistica e previdenziale e Formazione in situazioni che riproducono i processi e le attività lavorative.

PRE-REQUISITI Per accedere al corso sono necessari i seguenti prerequisiti: essere in possesso di un curriculum artistico che si compone di: certificazioni o autocertificazioni attestanti la frequenza a corsi di danza presso Enti privati o pubblici ; conoscere i passi fondamentali della danza classica; essere capaci di riprodurre una sequenza coreografica e rispettare il ritmo musicale; possedere fluidità di movimento corporeo; conoscere gli elementi base dell’ambiente windows: fogli elettronici, testi, immagini. QUALIFICA Al termine di ciascun corso, previo superamento dell’esame finale, verrà rilasciato un ATTESTATO DI QUALIFICA PROFESSIONALE DI DANZATORE RILASCIATO DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E RICONOSCIUTO A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO. INFORMAZIONI I corsi sono a numero chiuso e sono rivolti a persone con almeno 18 anni di età in possesso di diploma di scuola media superiore. L’ammissione al corso avviene previo l’invio del curriculum vitae indicando le proprie esperienze nella danza (corsi di formazioni, stage, esperienze lavorative) e previo superamento di una prova attitudinale che consiste nella partecipazione ad una lezione di un’ora e trenta di livello base. È prevista la possibilità di riconoscere crediti formativi a coloro che porteranno attestati di frequenza a corsi di formazione pertinenti con le materie trattate. REFERENTI: dott.ssa Elena Baldisserri - mail: formazione@cslatorre.it dott.ssa Chiara Brighi - mail: danza@idadance.com Per maggiori informazioni contattare Centro Studi La Torre: tel. 0544 34124 o visitare il sito www.idadance.com COSTO: €2.500 (esclusa la tassa d’esame) con possibilità di pagamento rateizzato EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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EDITORIALE di Roberta Bezzi

"La danza è la mia vita!" Quello che avete fra le mani è un numero speciale di “Expression”, il cinquantesimo. Un traguardo importante che porta e ripensare a quanto fatto sinora – ben cinquanta interviste di copertine e diverse centinaia al suo interno, svariati articoli di approfondimento, inchieste, rubriche -, con un unico evidente scopo: raccontare la danza e i suoi protagonisti. Per celebrare questo numero tondo, e per dimostrare quanto l’occhio sia sempre puntato sul futuro e sulle nuove generazioni di talenti, la scelta del personaggio di copertina è ricaduta su Alessandro Frola che – con i suoi ‘quasi’ sedici anni – detiene il record di artista più giovane. Dopo aver incantato i teatri di tutta Italia interpretando Billy Elliot nell’omonimo musical, per una stagione di indimenticabili successi, dal prossimo anno accademico studierà oltre oceano per proseguire un percorso che non potrà che essere luminoso. E come lui sono tanti i giovanissimi per cui la danza è tutto, la loro stessa vita. Come i ragazzi – alcuni dei quali intervistati in questo numero – che, ogni anno, partecipano al concorso internazionale di danza Expression, con la speranza di guadagnarsi una borsa di studio per approfittare dell’estate per perfezionarsi all’estero. “Quando mi chiedono quando ho iniziato a danzare, non so mai cosa rispondere. La danza è sempre stata con me”, questa è la frase che sintetizza il pensiero di molti di loro. Questa è la frase d’effetto con cui la protagonista del film “New York Academy”, appena uscito nelle sale, rievoca i suoi primi passi. È dedicato a tutti gli appassionati di danza questo nuovo film sulla danza, ambientato tra i grattacieli di New York, che celebra l’arte della danza e della musica attraverso le aspirazioni e i sogni di giovani artisti. La pellicola è diretta da Michael Damian, che si avvale della collaborazione dell’abile coreografo Dave Scott, la cui arte è stata già ammirata in altri importanti film come “Step Up” e “Stepping – Dalla strada al palcoscenico”. I protagonisti sono i talentuosi Keenan Kampa, prima ballerina americana del Mariinsky Ballet, e il giovane Nicholas Galitzine, affiancati da ben sessantadue tra i ballerini più promettenti di Londra, Parigi, Los Angeles e New York. A impreziosire il film è una colonna sonora originale di tracce che rompono gli schemi, mescolando stili e generi. Detto questo, due consigli: leggetevi da cima a fondo questo numero di “Expression”, e andate al cinema!

In copertina Alessandro Frola Fotografia di Iwan Palombi

Direttore responsabile Claudio Vacchi Caporedattore Roberta Bezzi Hanno collaborato a questo numero: Sara Baraccani, Elena Baldisserri, Sara Benedetti, Omar De Bartolomeo, Massimiliano Craus, Romeo Cuturi, Roberta Fadda, Eva Fasolo, Luca Mattonai, Laura Parlanti. Art Director Elena Zanfanti Fotografie Fotolia, Shutterstock, Alexander Yakovlev, DS Photo, Iwan Palombi, Roberto Pia, Ugo Ricciardi, Dario Broch Ciaros, Yasuko Kageyama, Davide Cocchi, Chris Nash, Corrado Ferrante Ufficio Stampa, Officina03. Un ringraziamento particolare a Matteo Addino, Lara Alpinoli e Sara Petacchi – Punta e Flex di Romito Magra di Arcola (La Spezia), Fortunato Angelini, Rebecca Bianchi, Daniel Cantero, Davide Cocchiara, Marco Kira Cristoferi, Fabio Falsetti, Alessandro Frola, Gionata Galdenzi e Federica Valentini – Kschool di Rimini, Caterina Gerosa – Fluxia di Mozzaniga (Bergamo), Martina Giraldo – Danza con Me di Pisa, Alioscia Grossi, Jeanne Yasko, Gianni Mancini, Loredana Mantini – FDM Formazione Danza Mantini di Ladispoli (Roma), Giovanni Scura, Rocco Suma, Ufficio stampa e Segreteria organizzativa Danza in Fiera. Editore Centro Studi “La Torre” Stampa Rotopress International - Bologna Redazione di Expression c/o Centro Studi “La Torre” via Paolo Costa n. 2, 48121 Ravenna Tel. 0544/34124 Fax 0544/34752 e-mail: expression@idadance.com

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L’ANGOLO DELL’ESPERTO di L uca M attona i – C o nsule nz a fisca le e am m inis t r at i v a

L’ AT T I V I T À D EI D I P EN D EN T I PUBBLICI NELLE SCUOLE DI DANZA C O ST I T U I T E C O M E SSD E ASD

L’ar t. 90, comma 23, Le g ge 289/2002 (Finan ziaria 2003) pr e vede la possibilità per i dipendenti pub blici di pr estar e, fuori or ario di lavor o, la pr opria atti vità a f avor e di scuole di danza costituite come società (Ssd) o associazio ni spor ti ve dilettantistic he (Asd), pr e via comunicazio ne all’amministr azione di a ppar tenenza. 8

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L’atti vità svolta de ve esser e a titolo gr atuito e per tanto ai dipendenti pub blici non possono esser e riconosciuti emolum enti di ammontar e tale da non configur ar si come indennità e rimbor si di cui all’ex ar t. 81, o g gi ar t. 67, comma 1, lett. m) del TUIR (cir colar e n° 21 del 22 a prile 2003 Agenzia delle Entr ate). L’associazione e/o società spor ti v a dilettantistica può comunque, pur rimanen do pr estazione gr atuita, rimbor sar e anc he le spese documentate sostenute per pr oprio conto e riconosce r e un rimbor so c hilome trico secondo ta bella ACI. Resta inteso c he i c riteri di deter minazione delle somme er o g ate a titolo di rimbor so o di indennità de vono esser e r a gione voli. In buona sostanza af finc hé tale somma possa esser e qualificata come rimbor so ci de ve esser e una cor r ela zione tr a l’atti vità pr esta ta, le spese sostenute e la somma stessa. Per tanto se il dipendente pub blico rice ve un impor to spr oporzio nato (eccessi vo) rispetto al tipo di atti vità sv olta è possibile c he alla pr edetta somma veng a attribuita la natur a di compenso. Risulter e b be così violata la nor ma c he impedisce ai dipendenti pub blici di per ce pir e compensi per le pr edette atti vità. Più complesso è il caso in cui le pr estazioni del dipendente pub blico non

siano r ese a titolo gr atu ito, quindi laddove siano r etribuite. In questo caso non basterà una semplice comunicazione, ma sarà necessaria un’autorizzazio ne pr e venti v a dell’ammini str azione di a ppar tenenza, fer mo r estando la disciplina di incompatibilità. In par ticolar e, il Dlgs 165/2001, ar t. 53, comma 10, pr e vede c he la società o l’associazione c hieda l’autorizzazione all’ammini str azione di a ppar tenenza del dipendente pub blico prima di conferir e l’incarico; questo oner e può esser e anc he assolto dir ettamente dal dipendente inter essato. Ovviamente nel caso di pr e stazione gr atuita è solo il dipendente pub blico c he po tr e b be incor r er e in sanzioni quantomeno disciplinari, mentr e nel caso di pr e stazioni r etribuite è anc he la società o associazione er o g ante a esser e so g getta a sanzioni. L’ar t. 53, comma 9 del D.Lgs citato, vieta a gli enti pub blici economici e so g getti pri v ati di conferir e incaric hi r etribuiti senza la pr e via autorizzazione dell’amministr azione di a p par tenenza dei dipendenti stessi e, in caso di inosserv anza si a pplicano le dispo sizioni dell’ar t. 6, comma 1, del 28 marzo 1 997, n° 79, conver tito, con modi ficazioni, dalla Le g ge del 28 ma g gio 1997 n° 140 e successi ve modificazioni e

inte gr azioni. Per tanto la sanzione a cui la società o associazione spor ti v a dilettant istica è so g getta è pari al doppio de gli emolumenti sotto qualsiasi for ma cor risposti oltr e alle sanzioni per e ven tuali violazioni tributarie o contributi ve. Il dipendente pub blico potrà incor r er e in sanzioni ammi nistr ati ve e disciplinari. Un ulterior e ob bligo è pr e visto dall’ar t. 53 comma 11, per le associazioni e le società spor ti ve dilettanti stic he c he er o g ano compen si a dipendenti pub blici, per incaric hi pr e visti al comma 6: entr o il 30 a prile sono tenuti a dar e comunicazione all’amministr azione di a p par tenenza dei dipendenti de gli impor ti er o g ati r elati vi all’anno pr ecedente.


IN QUESTO NUMERO SI PARLA DI...

SOMMARIO EXPRESSION | ANNO XXVII n. 2 - agosto 2016

INTERVISTA DI COPERTINA Alessandro Frola di Roberta Bezzi pag. 12

16 Intervista

Gianni Mancini stile lineare, preciso, dinamico di Roberta Bezzi

8 L’angolo dell’esperto L’attività dei dipendenti pubblici nelle scuole di danza costituite come ssd e asd

di Luca Mattonai

60 Speciale concorso expression Il talento si perfeziona all'estero

62 Reportage Campus , tutta la danza che vuoi

18 Danza e maternità

La vita da favola di Rebecca Bianchi di Roberta Bezzi

21 Breakin'

Marco KIRA Cristoferi emozioni in danza di Roberta Bezzi

24 Londra

La danza contemporanea di Edge di Massimiliano Craus

52 La storia

Giovanni Scura La danza è gioia e sacrificio di Roberta Bezzi

54 Propedeutica

Un buon insegnante? Chi si aggiorna di continuo a cura di Laura Parlanti

56 Medicina della danza

Il dolore al collo nei ballerini a cura di Omar De Bartolomeo, Sara Benedetti, Eva Fasolo e Romeo Cuturi

Le rubriche 10 News dal mondo della danza 50 Rubrica scuole IDA e news 64 IDA Social Community L’IDA sui social network 66 IDA Breaking News

Programmazione didattica

2016/2017

corsi, seminari, scuole, stage, convegni concorsi festival, rassegne a marchio IDA a pag. 27

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s t o r i e n o t i z i e f i l m l i b r i e v e n t i s p e t tac o l i p e r s o n ag g i “MR. GAGA”, FILM SUL COREOGRAFO NAHARIN Si intitola “Mr. Gaga” il film documentario di Tomer Heymann, uscito di recente nei cinema di Berlino, sulla vita del danzatore e coreografo israeliano Ohad Naharin. Attraverso pezzi di video girati con il super 8, interviste e registrazioni di prove in sala o dei suoi spettacoli, si ricostruisce la vita di uno dei massimi rappresentanti della danza contemporanea. A lui si deve l’invenzione del metodo Gaga – parola che si riferisce ai primi suoni emessi dai neonati – che riporta il movimento alla spontaneità con la quale ci si muove quando ancora non si ha coscienza né si è condizionati dal linguaggio codificato del corpo.

EMMA WATSON interpreta “belle” per la versione cinematografica del musical

MAGUY MARIN LEONE D’ORO ALLA CARRIERA PER LA DANZA La coreografa francese Maguy Marin si è aggiudicata il Leone d’Oro alla carriera per la danza, fortemente voluto

Uscirà nei cinematografi americani a parti-

dal direttore danza della Biennale di Venezia, Virgilio Sie-

re dal 17 marzo 2017, la versione cinemato-

ni. Esponente storica del teatrodanza d’Oltralpe, Marin è

grafica del musical di Alan Menken, Howard

un’artista che con le sue opere ha aperto nuove strade

Ashman e Linda Woolverton, “Beauty and

all’arte contemporanea: il suo May B, nato su frammenti di

the Beast”, in fase di lavorazione con la regia

testi beckettiani nel 1981 e ancora oggi rappresentato sulle

di Bill Condon. Per il ruolo da protagonista “Belle”

scene di tutto il mondo, esprime la potenza drammatica

è stata scelta Emma Watson, mentre altri interpreti

del suo stile. Questa la motivazione del premio: “Per il lavoro

sono Dan Stevens, Luke Evans, Josh Gad, Audra McDonald, Ian

di ricerca attraverso il corpo e lo spazio, che di volta in volta

McKellen, Kevin Kline ed Emma Thompson. La sceneggiatura è a cura

è andato a costruire un atlante di scoperte, dove il senso

di Stephen Chbosky.

dell’arte ha rivelato la complessità dell’uomo contemporaneo, mettendo in relazione i sentieri dell’umano con gli

HIPLET, L’HIP HOP CHE SI BALLA SULLE PUNTE Per il momento è solo un esperimento e si chiama ‘hiplet’, ossia un ballo che fonde la danza classica con quella hip hop. A inventarlo è stato il maestro del centro di danza multiculturale di Chicago, Homer Hans Bryant. E il video pubblicato su Instagram, in cui le ballerine della scuola – tutte tra i 12 e i 16 anni – si cimentano in questo nuovo genere, sulle note di “If It Ain’t Love” di Jason Derulo, è stato ripreso dalla pagina Facebook brasiliana So Bailarinos, totalizzando in poco tempo milioni di visualizzazioni.

“NOTRE DAME DE PARIS” DI RICCARDO COCCIANTE IN TOUR FINO A NOVEMBRE Durerà fino a novembre il tour italiano di “Notre Dame de Paris”, il musical di Riccardo Cocciante, prodotto da David Zard, con Lola Ponce nel ruolo di Esmeralda, Giò Di Tonno in quello di Quasimodo, Graziano Galatone, un bellissimo Febo, e Vittorio Matteucci, il temibile Frollo. Per il pubblico è l’occasione di tornare ad assistere allo spettacolo musicale più celebre al mondo, come se non fossero passati 14 anni dalla Prima romana. Lo spettacolo parla di vita, morte, amore, in un vortice di emozioni che ‘rapisce’ sin dalle sue prime note. Molto coinvolgenti i momenti ballati, anche di complessa esecuzione, come “Cuore in me”, dove quattro ballerini – a turno illuminati da veloci coni di luce – mettono in risalto la loro bravura con acrobazie e movimenti che rappresentano i diversi stati d’animo del cuore. 10

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spazi necessari alla ricerca coreografica”.


rubrica

DAVIDE DATO NUOVA ÉTOILE DEL BALLETTO DELL’OPERA DI VIENNA A 26anni, Davide Dato è stato nominato ufficialmente étoile del Balletto dell’Opera di Vienna in Austria. Lo scorso 26 maggio, al termine del “Don Chisciotte” con la coreografia di Rudolf Nureyev, il direttore del corpo di ballo Manuel Legris, ha annunciato la prestigiosa nomina. Nato a Biella nel 1990, è sempre stato considerato un talento precoce, come dimostrato dai tanti riconoscimenti ottenuti. A partire dal “Talento 2010 della compagnia”, ma non solo: la medaglia di bronzo all’ÖTR Contest 2007, l’Hope of the Ballet World Prize, il Grishko Special Prize e la Medaglia d’argento al Premio Roma 2008, il Primo premio assoluto e l’Orso d’oro al Festival di Vignale Danza 2008, il primo premio e la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Istanbul 2008, il Sinfonie d’ autore 2010 ad Amalfi, l’Anita Bucchi come migliore interprete maschile italiano 2010, il Guido Lauri come Interprete Emergente 2011, il MAB come Giovane Talento 2011.

THE BOTY KIDS COMPETITION 2016 Per la prima volta, il Battle of the Year si apre ai bambini, con lo scopo di educare e sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza della crew come ‘collettivo’ nella scena breaking. Le regole sono le stesse del tradizionale Boty: crew senza limiti di numero ed esibizioni di al massimo sei minuti. La sola differenza riguarda l’età dei partecipanti, non oltre i 15 anni (quindi tutti i nati prima del 2001). La finale si svolgerà ad Essen, in Germania, il prossimo 29 ottobre. I vincitori avranno la possibilità di portare la loro performance sul palco principale del Body, di fronte a tutto il pubblico.

AURÉLIE DUPONT NUOVO DIRETTORE DELL’OPÉRA DI PARIGI

LA BARBIE ISPIRATA A MISTY COPELAND

A sostituire Benjamin Millepied a capo del teatro più importante di Pari-

Non passa giorno che la prima étoile afroamericana dell’A-

gi, l’Opéra, è Aurélie Dupont, una delle danzatrici più amate dai francesi,

merican Ballet Theatre, Misty Copeland, non faccia parlare

étoile raffinata ed elegante, nota per le sue fattezze delicate e malinconi-

di sé. L’azienda Mattel ha di recente messo in commercio

che e per i suoi movimenti raffinati ed eleganti. Dopo vent’anni di regno di

una Barbie con le sue fattezze, nell’ambito della collezio-

Brigitte Lefèvre, torna dunque alla direzione una donna. Nominata étoile

ne ‘Sheroes’, bambole fatte a immagine e somiglianza di

da Nureyev nel 1988, la Dupont aveva abbandonato la scena un anno e

donne che con i loro risultati hanno rotto gli schemi, quali

mezzo fa dopo un’ultima trionfale tournée con “L’Histoire de Manon”. Ha

Ava DuVernay, Emmy Rossun e Kristin Chenoweth. La Misty

già annunciato, per la prossima stagione, un programma di tredici titoli,

Copeland in versione Barbie indossa, proprio come la dan-

convinta che non siano sufficienti solo due classici per stagione.“L’Opéra –

zatrice nel balletto “L’uccello di fuoco”, un costume rosso,

afferma – è una compagnia di ballerini di danza classica con un’apertura

arancione in testa e le scarpette da punta ai piedi. Il prez-

sulla danza contemporanea e non l’inverso”.

zo della bambola è di 29,95 dollari.

DI NUZZO: DA “AMICI” A “VIOLETTA” La carriera del 24 enne Pasquale Di Nuzzo, arrivato in semifinale ad “Amici di Maria De Filippi” nel 2013, sta decollando. È stato, infatti, appena scelto come il volto italiano del film “Tini – La nuova vita di Violetta”, mega produzione Disney, distribuito in 45 Paesi nel mondo. E con la protagonista, l’attrice argentina Martina Stoessel, interprete di Violetta, è già diventato grande amico. Nel suo curriculum, Di Nuzzo vanta anche la partecipazione al talent di Rai Uno “Forte forte forte” con Raffaella Carrà e una quattro giorni di lezione con Madonna, a Toronto, tre anni fa, quando ha vinto un concorso che gli ha consentito di imparare le coreografie del suo tour e di ballare con lei.

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IN COPERTINA

“QUANDO DANZO, SONO FELICE” Il “Billy Elliot” italiano studierà alla scuola dello Houston Ballet negli USA

di Roberta Bezzi

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a danza è nel suo dna da sempre. E non poteva essere diversamente per il 15 enne parmense Alessandro Frola, occhi azzurri e fisico elastico, cresciuto in una famiglia di artisti, con mamma e papà danzatori e proprietari di una scuola di danza, Lucia Giuffrida e Francesco Frola e con una nonna Susan James che ha trasmesso la passione e la tecnica della danza a grandi e piccini attraverso l’insegnamento. È l’ultimo di quattro figli: Francesco Gabriele, 23 anni, che è solista del National Ballet of Canada; Lorenzo, 21 anni, l’unica ‘pecora nera’ che ha preferito il calcio alla danza; Zarah, 17 anni, allieva aspirante

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ballerina. La carriera di Alessandro è decollata velocemente se si considera che nel 2008, a soli otto anni, ha vinto il suo primo concorso e ottenuto il riconoscimento come miglior danzatore maschile. Dal 2009 ha partecipato con borse di studio e menzioni speciali alla scuola estiva del Royal Ballet di Londra, mentre nel 2012 ha vinto le semifinali europee dell’American Gran Prix sia come solista sia come partner in passo a due aggiudicandosi una borsa di studio per la scuola “Jacqueline Kennedy Onassis” dell’American Ballet Theatre di New York. L’anno successivo ha vinto di nuovo l’American Gran Prix alle semifinali di Cordoba in Mes-

sico, dove è stato invitato a danzare il passo a due di Giselle al Gala “Le stelle di oggi incontrano le stelle di domani”. Sempre nel 2013 ha ottenuto il primo premio al concorso di Alassio e l’invito a esibirsi a Danza In Fiera, alla manifestazione “L’Italia che danza”. Nel 2014 ha vinto, tra gli altri, il Grand Prix “Ciutad di Barcelona” e in tale occasione lo scultore Richard MacDonald gli ha dedicato una sua statua donandola alla città di Barcellona in ricordo della sua performance. In estate è stato invitato a ritirare il premio al Talento Giuliana Penzi durante il festival Loano Estate. Nel suo curriculum, da segnalare anche il terzo premio nel passo a


Foto di Iwan Palombi

due, al concorso Tanzolymp di Berlino nel 2015 e l’invito a danzare nel passo a due della “Fille Mal Gardée” al gala “Gaudeamus” a Maribor in Slovenia. Dopo così tanti riconoscimenti, un tassello importante – che gli ha consentito di fare un’esperienza di palcoscenico impensabile per un giovanissimo – è stata la partecipazione al primo Billy Elliot Italiano, nel ruolo del protagonista.Vanta anche una parentesi televisiva, quando è stato invitato come ospite alla trasmissione “Italia’s Got Talent” che gli ha suscitato una grande curiosità. La sua prossima avventura si chiama Houston Ballet: a fine agosto partirà per gli Stati Uniti e, per un anno, studierà nella

nota scuola, in stretto contatto con l’omonima compagnia. Nulla di che stupirsi se – chiedendogli cosa rappresenti per lui la danza -, Alessandro risponda semplicemente: “Non riesco a vedere il mio futuro senza di lei!”. Perché la danza gli dà gioia e felicità. A vederlo sembra timido e introverso, esattamente l’opposto di come appare in scena dove è capace di usare la danza al posto delle parole e le sue innate doti per esprimersi al meglio. Malgrado la sua tenera età è già un artista poliedrico che, appena è davanti a un pubblico, esplode coinvolgendo chiunque lo osservi.

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Alessandro, ti ricordi la prima volta che hai messo piede in una sala di danza? «Non esattamente. So però che ho mosso i primi passi a tre anni. Mi piaceva la musica e muovermi era la cosa più naturale del mondo. Però, e può sembrare strano, i miei genitori non volevano che facessi danza…». Billy Elliot è stato inizialmente ostacolato dal padre, che lo aveva iscritto a un corso di boxe, ritenendo la danza una cosa da ‘femminucce’. Ma nel tuo caso, si può dire che ‘giocavi in casa’. Come mai? 14

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«Proprio perché ballerini, entrambi sapevano gli enormi sacrifici che avrei dovuto affrontare. Hanno fatto di tutto per mettermi in guardia, fino quasi a scoraggiarmi, per valutare il mio livello di passione e convinzione». Quanto ti sei accorto che, effettivamente, la danza richiedeva una quasi totale dedizione se praticata ad alti livelli come nel tuo caso? «Ho vissuto la danza come un divertimento fino agli undici anni. Mi divertivo molto e tutto mi riusciva facile, in aula così come ai primi concorsi a cui ho partecipato. Per i primi anni mi sono dedicato alla

danza classica e al jazz. Tutto è cambiato quando ho iniziato il corso professionale. L’impegno è cresciuto notevolmente, anche per via delle nuove materie di studio, fra cui danza contemporanea, Pilates, canto, recitazione. Da quel momento ho dovuto cambiare marcia, tirar fuori ancor più grinta, per migliorarmi e crescere il più possibile». Hai passato gran parte delle tue estati studiando nelle più prestigiose scuole di danza all’estero. Qual è l’esperienza che più ti ha colpito? «Quella nella scuola dell’American Ballet Theatre di New York perché ho avuto anche

la possibilità di osservare da vicino il lavoro dei ballerini professionisti.Vedere la perfezione dei loro movimenti, la loro espressività, è stato il più grande incentivo a continuare a studiare per poterli un giorno eguagliare». Poi è arrivato il provino per entrare a far parte del cast di “Billy Elliot, il musical”, firmato e prodotto da Massimo Romeo Piparo, che racconta la storia di un ragazzo che – nella società inglese stretta tra cultura di minatori e potere thatcheriano – lotta per essere un ballerino. Come hai deciso di partecipare


Nelle immagini: in alto, Alessandro durante l’allenamento (Foto di Roberto Pia); a lato, Alessandro vincitore a Barcellona con lo scultore Richard MacDonald.

e com’è stato farcela battendo la concorrenza di 1.200 candidati? «È stata un’ex allieva dei miei genitori, che è nella compagnia di Piparo, a suggerirmi di partecipare. Così mi sono ‘buttato’. È stato molto emozionante ma anche difficile perché non avevo mai fatto una lezione di tip tap, tra i requisiti richiesti. Anche la prova di canto mi ha mandato in crisi perché ero proprio nell’età in cui si inizia a cambiare voce… Mi sono sentito più a mio agio, invece, in quelle di classico e jazz. Ho aspettato fiducioso, presentandomi alle tre diverse selezioni, finché è arrivato il verdetto finale. Avevo dato il meglio e un po’ ci speravo… Quando ho saputo di avercela fatta, sono stato molto contento ed emozionato e non vedevo l’ora di interpretare Billy». Cosa ricordi della tua ‘prima’ al Teatro Sistina di Roma il 5 maggio dello scorso anno? «È stata la più grande paura in assoluto. Però devo dire che un grosso aiuto è arrivato dai compagni, con cui si è presto

stabilito un bel rapporto, come in una buona famiglia. Sul palco, inizialmente, ero visibilmente emozionato ma – quando è partita la musica – tutta la paura è svanita e ho iniziato a danzare». Com’è stato per te interpretare Billy Elliot? «Emozionante. Entrare nel personaggio è stato semplice perché conoscevo bene la storia e perché un po’ gli assomiglio. Condividiamo l’amore per la danza, la passione e il coraggio. A livello di preparazione, invece, lo scoglio maggiore è stato lo studio del tip tap, mai studiato prima, visto che nel musical ci sono alcune parti ballate con quello stile. Il passaggio più coinvolgente è quello in cui Billy ‘piccolo’ danza con il ‘grande’… Nel complesso, è stata una tournée indimenticabile che mi ha consentito di fare ben 120 spettacoli!». La prossima tournée del musical riprenderà a gennaio 2017, quando tu sarai già negli Stati Uniti… «Sì, fra poco compirò 16 anni e non sarei più credibile in quel ruolo soprattutto per via della voce. Sono stato accettato dalla scuola dello Houston Ballet, per cui accolgo con entusiasmo questa nuova sfida!». In genere, qual è la tua giornata tipo? «Mi sveglio alle sette e alle otto sono a scuola, al ‘socio-pedagogico’, durante l’anno scolastico. Esco alle 13.40. Dopo un pranzo veloce, faccio lezione di danza dalle 14.30 alle 17.30. Poi però resto in aula fino alle 19/20 per prepararmi in vista di spettacoli o concorsi». Non ti manca il divertimento tipico dell’adolescenza? «Di certo la mia non è la vita che conduce gran parte dei

miei coetanei. Fino a due anni fa riuscivo ad avere più tempo libero e ad uscire, perché appunto facevo meno esibizioni e competizioni. I momenti di svago sono pochi ma riesco ugualmente ad avere amici e a godermi qualche serata. Ma resto concentrato sui miei grandi obiettivi perché la danza è la mia vita!». Come ti vedi fra dieci anni? «In un grande corpo di ballo. Spero di diventare un buon danzatore professionista, possibilmente in compagnie come il Royal Ballet o il National Ballet of Canada. Preferisco immaginarmi all’estero che non Italia, perché credo che ci siano maggiori opportunità a livello artistico». Dopo con “Billy Elliot”, non ti piacerebbe cimentarti con altri musical? «Il genere mi affascina ma il mio scopo prioritario è diventare un buon ballerino di danza classica. Guardo a quell’esperienza più come la tappa di un percorso che mi porterà altrove: il grande balletto». C’è un ballerino che più di altri ammiri? «Sì, il cubano Carlos Acosta. Mi piace il suo stile e la sua danza di qualità. Da bambino non aveva nulla, nemmeno i giocattoli con cui giocare ed è diventato una star». Quali sono stati i tuoi più importanti maestri di vita? «Per la danza classica, certamente i miei genitori, Lucia Giuffrida e Francesco Frola». I tuoi genitori saranno molto orgogliosi di te… «Spero di sì. Ma non si ‘sbottonano’ troppo con me. È più facile vederli fare una critica su qualcosa che potrei migliorare, che non un complimento. Però una volta, a una mia prima, si sono commossi». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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GIANNI MANCINI

STILE LINEARE, PRECISO E DINAMICO di Roberta Bezzi

Foto di Ugo Ricciardi - Set: Compagnia Bit

Il nuovo docente IDA parla del suo modo di trasmettere l’amore per la danza agli allievi

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A LEZIONE CON GIANNI MANCINI Provate lo stile di Gianni Mancini iscrivendovi al Corso per la qualifica di INSEGNANTE DI MODERN. Maggiori info a pag. 28 >>

“Una lezione lineare che mira alla formazione di un danzatore con una solida tecnica, una forte dinamica jazz e con una consapevolezza del corpo tale da poterlo utilizzare come strumento per una danza espressiva e comunicativa”. Così il giovane docente Gianni Mancini – che è anche ballerino e coreografo – ama definire il suo porsi nei confronti degli allievi. Un modo che ben esprime la sua passione per la danza che lo ha portato a fare scelte coraggiose e precoci, sin dalla prima giovinezza, quando dalla Puglia si è trasferito in Piemonte e ha deciso di investire tutte le sue risorse in un percorso, a tratti complicato, che alla fine si è rivelato vincente, in linea con le sue migliori aspettative. Gianni Mancini, come e quando ti sei avvicinato alla danza? «Verso i dodici anni nella mia città natale, Bari. Sono stato fortunato perché i miei genitori mi hanno subito incoraggiato senza alcun pregiudizio consentendomi, in terza liceo, di fare l’audizione al teatro Nuovo di Torino per l’ammissione al liceo artistico-coreutico diretto da Germana Erba, l’unico esistente in quel momento in Italia. Sono stato preso. Così a 16 anni, mi sono spostato a Torino per studiare danza classica e moderna. Subito dopo il diploma, ho avuto la possibilità di lavorare nella compagnia del Teatro e di fare esperienza al fianco di

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Steve La Chance in giro per l’Italia». A un certo punto hai scoperto di preferire il jazz… «Sì, fra tutti gli stili era quello che più sentivo nelle mie corde. Anche i miei insegnanti se n’erano accorti e mi suggerivano di continuare a specializzarmi. Nel 2005, ho vinto una borsa di studio del Centre de Formation Professionelle et d’Etudes Supérieures en Danse “Off Jazz” di Nizza, dove ho studiato con Gianin Loringett, tappa fondamentale per la mia formazione. Ricordo che le mie ‘finanze’ erano molto risicate, per cui nell’unico giorno libero che avevo, prendevo il treno per andare a Nizza a fare anche solo una lezione. Finché un giorno Loringett che aveva saputo della mia situazione, mi disse: “Hai intenzione di fare tutto l’anno così?”. Con mia grande gioia, mi ha proposto un anno di studio alla scuola e di lavorare con la compagnia». Poi è arrivato il momento della trasferta negli Stati Uniti. Cosa ti è rimasto di quel periodo? «Sono sempre stato molto attirato dalle tecniche di base Mattox, Horton e Graham e mi ha sempre attirato l’idea di studiarle direttamente dove sono nate. Così dopo essermi perfezionato con Matt e Martine Mattox, sono stato a New York a seguire il corso “Horton Pedagogy”


consentito di acquisire presto autonomia e di conoscere tante persone. Non avrei potuto superare questo distacco se non fossi stato così motivato e certo di aver intrapreso il giusto cammino. Crescendo ho dovuto capire in fretta quale direzione prendere in base alle mie doti e alla mia fisicità. Ho sempre creduto in quello che stavo facendo e mi sono sempre circondato di persone in grado di stimolarmi ad andare avanti. Poi, chiaramente, capita a tutti di incontrare persone invidiose o cattive che cercano di destabilizzarti e metterti i bastoni fra le ruote, ma non mi sono mai lasciato travolgere. Un altro momento cruciale è stato quello in cui ho capito che seguire una linea troppo commerciale, che piace a tutti, può essere controproducente. Così ho preferito quella più didattica ma che resta nel tempo». Cosa consigli ai tuoi allievi e a tutti i giovani con il sogno di fare della danza la loro professione? «Non mi stanco mai di ripetere loro quanto sia importante credere in se stessi e avere una grande forza di volontà. Occorre anche essere realisti, avere spirito di sacrificio e capacità di adattarsi alle situazioni anche per periodi lunghi, per ragioni di studio o di lavoro. Quello della danza è un universo che richiede una grande costanza perché non c’è mai nulla di sicuro. Anche chi ha cominciato a lavorare, sa che – finito il contratto – dovrà rimettersi in gioco». È dunque sbagliato abbattersi perché un docente non crede nelle proprie capacità? «Sì. Capita a tutti di non essere apprezzati da qualcuno, perché non si può piacere a tutti. I docenti fanno il loro lavoro, come meglio credono, ma

Foto di Dario Broch Ciaros

diretto da Ana Marie Forsythe all’Alvin Ailey School». Quando ti sei accorto dell’attitudine per l’insegnamento? «Già ai tempi del liceo coreutico, la direttrice mi ha proposto di insegnare. Ho scoperto, per esempio, di essere molto bravo a insegnare danza agli attori di musical, riuscendo a ottenere ottimi risultati con persone digiune di tecnica. Tuttora insegno danza jazz e tecnica Horton al Germana Erba di Torino e mi diverto anche a creare coreografie per il teatro Nuovo. In spettacoli per le scuole e per il pubblico, come “Piccolo principe” e “Lo zingaro barone”, sono riuscito a coinvolgere ballerini, attori e persino cantanti lirici. Un’altra tappa importante nel mio percorso di formazione come docente è stato il corso di qualifica insegnanti di Modern jazz che ho seguito con l’IDA – International Dance Association al pari di diversi seminari di perfezionamento con Marco Batti, Roberta Broglia, Laura Parlanti». Come definisci il tuo stile di danza, quello che porti in classe davanti ai tuoi allievi? «A livello tecnico, le mie lezioni sono molto lineari e precise, con linee definite. Ma sono anche lezioni con forte impatto, con tutti i principi della dinamica jazz, dall’attaccamento al suolo, alla pulsazione, etc. Il mio obiettivo, come docente, è quello di formare un ballerino con una solida formazione tecnica». Quali sono state le difficoltà incontrate durante il tuo percorso? «Lasciare la mia famiglia a 16 anni, è stato certamente traumatico, anche perché ho vissuto diversi anni in un collegio. Nel complesso, però, è stata un’esperienza bella e arricchente che mi ha

non sono infallibili. I ragazzi devono sapere che, fuori dalla scuola, ci sono tanti coreografi o compagnie diverse fra loro, in cui ciascuno può trovare la dimensione giusta per esprimersi. A volte lo sbaglio degli insegnanti è di avere canoni personali soggettivi troppo rigidi, mentre invece c’è spazio per tanti». Un tuo sogno nel cassetto? «Continuare ad arricchirmi per diventare un ottimo insegnante, di quelli che lasciano il segno. Mi piacerebbe essere un insegnante di vita e non solo di tecnica, per trasmettere ai miei allievi quanto più possibile» Dall’anno 2016/2017 è stato inserito nello staff docenti del corso insegnanti IDA di Modern. Di cosa ti occuperai e come ti appresti ad affrontare questa nuova

esperienza? «Mi occuperò di chiarire tutti i dubbi sulla terminologia tipica della danza modern jazz. Partendo dai passi di base e proseguendo attraverso l’analisi di rotazioni, salti e cadute, analizzeremo il vocabolario tipico di questa forma di danza e ne studieremo le varie progressioni pedagogiche per realizzarli. Il tutto sarà completato da cenni di storia e analisi delle più importanti tecniche della danza moderna. Penso infatti che sia davvero molto utile, viste le varie influenze che vanno dalla cultura africana alla tradizione occidentale, parlare durante le lezioni con un vocabolario comune. Non vedo l’ora di iniziare questo nuovo percorso con l’IDA: da sempre, durante le mie lezioni ho posto l’attenzione su tali argomenti ed è una cosa che mi entusiasma davvero tanto». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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DANZA E MATERNITÀ

La vita da

favola di REBECCA BIANCHI

di Roberta Bezzi

Foto di Yasuko Kageyama

LA NUOVA PRIMA BALLERINA DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA CONCILIA AL MEGLIO FAMIGLIA E CARRIERA. Piccola e minuta, in scena è un concentrato di grazia, dolcezza e volontà che il pubblico apprezza molto. Al pari delle sue capacità liriche e delle notevoli doti interpretative che le sono valse la recente nomina a prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma da parte del Sovrintendente Carlo Fuortes e della direttrice del Ballo Eleonora Abbagnato. Senza contare poi che è stata nominata per il Premio Benois della danza, riconoscimento internazionale per i danzatori che più si sono distinti. Classe 1990, dopo essersi diplomata al Teatro Alla Scala di Milano, dal 2009 è nelle fila del Teatro dell’Opera di Roma. Ma a rendere ancora più speciale la sua storia è il fatto di essere, a soli 25 anni, già moglie e madre di due bambini, fatto estremamente raro nel mondo della danza. Dove spesso tutti i cambiamenti che riguardano il corpo rappresentano un tabù. Non lo è nel suo caso, se si considera che – con gioia ed entusiasmo – sottolinea quanto i suoi figli siano fonte di ispirazione e quanto la maternità abbia arricchito anche la sua

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carriera, conferendo maggiore intensità nel suo modo di stare in scena e più concentrazione in fase di allenamento e prove. Come nasce la sua passione per la danza? «In modo spontaneo. Nella mia famiglia nessuno danzava però mia madre, che era pianista, mi ha portato presto ad amare la musica. La prima a iscriversi a una scuola è stata mia sorella. Così, un giorno, mia madre ha accompagnato anche me, ‘stanca’ di vedermi ballare mentre lei suonava. Avevo sette anni e ho iniziato a studiare un misto di danza classica e moderna in una piccola scuola privata di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, paese in cui mi ero trasferita da Parma. Dopo circa tre anni, la mia insegnante ha visto in me un particolare talento, consigliando a mia madre di iscrivermi alle audizioni per entrare nella scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano». Come ricorda dell’audizione per entrare alla Scala? «In realtà ne ho passata più d’una e ogni volta aumentava il livello di difficoltà. Ma, forse con l’incoscienza della mia giovane età, visto che avevo appena 11 anni, le ho affrontate come se fosse un gioco e certo non mi aspettavo di arrivare prima fra circa 500 candidati. Anche se non avevo voglia di allontanarmi dalla mia famiglia così presto, alla fine ha prevalso la mia passione per la danza, il desiderio di sperimentare qualcosa di nuovo e importante che avrebbe potuto cambiare per sempre il mio futuro. I miei genitori si sono preoccupati di trovarmi un posto in un convitto, dove ho imparato in tempi da record a rifarmi il letto, a lavare i piatti, a prepararmi qualcosa da mangiare. Ricordo ancora,

come se fosse ieri, i nodi alla gola che mi prendevano ogni lunedì mattina quando ripartivo da casa alla volta di Milano. Sono andata avanti così per otto anni, fino al diploma, e ne è valsa la pena!». Dopo il diploma nel 2009, è entrata subito a far parte del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma… «Sì. In realtà avevo fatto l’audizione per l’Opera in maggio, ma ho ricevuto la risposta proprio nel periodo in cui mi stavo diplomando. È stata la prima proposta e sono stata felice di dire subito sì… Per me era un buon inizio, tanto più che il mio desiderio era quello di rimanere a lavorare in Italia, senza emigrare come invece fanno molti colleghi. Solo per un breve periodo sono stata a Bordeaux, in Francia, ma non mi sono adattata bene e l’esperienza mi è servita per capire quanto fossi legata al mio paese. A Roma, invece, mi sono subito trovata a mio agio, l’ambiente era familiare, con gli altri ballerini della compa-

gnia c’era un bell’affiatamento. E poi, dietro le quinte… ho incontrato quello che poi sarebbe diventato mio marito, il ballerino Alessandro Rende». Con il Teatro dell’Opera ha partecipato a tutti gli spettacoli in cartellone e ha interpretato i ruoli principali e da solista nelle varie produzioni. Si aspettava di diventare così presto prima ballerina? «Lo speravo in futuro, ma sinceramente non credevo di riuscirci in tempi brevi. So che da qualche tempo la mia direttrice, Eleonora Abbagnato, mi stava tenendo d’occhio e non mancava di dimostrare il suo apprezzamento per il mio lavoro. In genere, la nomina è il coronamento di una lunga carriera. Forse essendo anche lei molto giovane, dopo aver visto in me le giuste doti, ha deciso di darmi un incentivo per invitarmi a continuare nel percorso intrapreso». Com’è il suo rapporto con la direttrice Abbagnato?

«C’è un grande affiatamento. Lei ha l’occhio della ballerina, visto che in parallelo sta portando avanti la sua carriera, e si allena giornalmente con noi, quindi può capire i nostri problemi o apprezzare le nostre gioie meglio di un direttore che ha solo dei ricordi del suo esser stato un danzatore, magari in un periodo diverso. Questo ci stimola molto ad affrontare la nostra realtà quotidiana». La sua è una storia ‘inconsueta’ per una ballerina: a soli 25 anni, non solo è sposata, ma è madre di due bambini: Emanuele di tre anni e Margherita di un anno. Gran parte delle sue colleghe rimandano la maternità dopo i trenta, anche per paura di eventuali cambiamenti fisici. Com’è riuscita a coniugare perfettamente la vita privata con l’impegnativa carriera di ballerina? «Le difficoltà fanno parte della vita, sempre e comunque. L’a-

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Rebecca Bianchi e Claudio Coviello in Giselle.

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MAI SCORAGGIARSI E TRASFORMARE UN DIFETTO FISICO IN UN OSTACOLO PER LA PROPRIA CARRIERA!

ver vissuto precocemente fuori casa, mi ha probabilmente fatto maturare prima e acquisire la consapevolezza che bisogna accettare le conseguenze delle proprie scelte. Avere due bambini piccoli da accudire e crescere, si sa che comporta un grande impegno e che la vita cambia drasticamente rispetto a prima. Con i figli è bene accantonare il proprio egocentrismo e metter loro al centro della propria vita. Sin dall’infanzia desideravo diventare madre e, quando mi sono innamorata di mio marito, mi è venuto naturale pensare a dare una nuova vita. Tutto il resto è secondario. Forse anche per la mia giovane età, non ho avuto nessun problema con le gravidanze visto che tutte e due le volte ho ripreso a danzare già un mese dopo il parto. Anche da un punto di vista psicologico, ne ho ricavato solo gioia perché non sono una a cui piace troppo organizzare, preferisco prendere le cose così come vengono. È un’esperienza meravigliosa che consiglierei di fare presto anche alle altre ballerine, perché il coraggio ‘paga’. Tanto più che, nel pieno della mia 20

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nuova vita di mamma, sono stata anche promossa! Credo che la maternità abbia aiutato anche la mia carriera perché, dovendo gestire al meglio le mie impegnative giornate, quando sono in teatro penso solo alla danza, con la massima concentrazione». Com’è la sua giornata tipo? «Mio marito ed io siamo una vera e propria ‘macchina da lavoro’. Per riuscire a seguire i bambini, quando siamo impegnati in allenamenti, prove e spettacoli, ci facciamo aiutare da qualche babysitter e amico fidato. A volte, i nostri genitori a turno ci vengono a trovare a Roma per brevi periodi. Il primo che può va a fare la spesa, mentre i lavori di casa li facciamo insieme quando i piccoli dormono. La nostra filosofia: a casa, ci siamo solo per i nostri figli. Il tempo non è tanto quanto vorremmo, ma è di qualità. Perché in famiglia come nel lavoro, l’importante è esserci anche con la testa. La sola presenza non basta!». Qual è il ruolo che più le è piaciuto interpretare e quale invece quello che sogna di poter fare?

«Tra quelli fatti, senza dubbio Giselle che ho avuto modo di interpretare più volte sotto la nuova direzione: nel complesso, è stato un lavoro impegnativo ma emozionante. Mi reputo fortunata perché ho amato tutto ciò che ho danzato nella stagione appena conclusa. Mi trovo molto a mio agio anche a ballare Clara nello Schiaccianoci, che conosco alla perfezione sin da quando ero bambina. Molta gioia mi ha sempre dato anche essere Giulietta, protagonista del mio balletto preferito. In futuro spero mi capiti di poter interpretare i ruoli intensi di Manon o della Signora delle Camelie». Cosa consiglierebbe ai giovani che desiderano intraprendere la sua stessa carriera? «Il requisito principale è amare la danza e viverla quindi come una passione. È il solo modo per non sentire troppo il peso dei sacrifici. Senza questa fondamentale spinta, non avrei potuto studiare intensamente tutti i giorni, lontano da casa e dagli affetti, rinunciando a vivere gli svaghi e i divertimenti dei miei coetanei. Se c’è

Nelle immagini: Rebecca Bianchi e Michele Satriano in Lo Schiaccianoci.

passione, prima o poi i risultati arrivano. Personalmente non ho mai avuto l’ambizione di avere successo, quindi ho accolto con gioia le soddisfazioni che arrivavano gradualmente». Qual è la sua personale definizione di danza? «È un’arte che consente di arrivare alla massima espressione di sé e del proprio corpo. E che insegna a mettersi in gioco con umiltà, a non vedersi mai arrivati, ad avere fiducia nel proprio lavoro, a non abbattersi mai. Se qualcuno, lungo il percorso, induce a scoraggiarsi con delle critiche, non bisogna mai far prevalere queste osservazioni su tutto il resto. Al giorno d’oggi, si può lavorare molto sui propri difetti fisici che possono essere compensati dall’espressività. Guai, quindi, a trasformare un difetto in un ostacolo per la propria carriera!».


KIRA

Foto di Davide Cocchi

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N

>> di Roberta Bezzi

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a sua è una danza fatta di forza ed energia, in grado di arrivare al cuore delle persone ed emozionare. Nella sua recente partecipazione alla terza edizione di Italia’s Got Talent su Sky Uno, dove si è classificato al terzo posto, ha dimostrato di saper oltrepassare lo schermo e di entrare nelle case degli italiani con le sue originali esibizioni che hanno raccontato un pezzo della sua vita. Lui è il ballerino Marco Cristoferi, in arte Kira, 31 enne originario di Barbiano, piccolo paese in provincia di Ravenna, che alle telecamere ha fatto l’abitudine, grazie anche alla sua partecipazione ad Anime in ballo, nuovo programma di danza di Discovery Real Time che – la primavera scorsa – ha raccontato in quattro puntate la storia di nove ballerini con una sola missione: portare la loro arte dalla strada al teatro. Sono tutti componenti della compagnia

The Mnai’s, tre volti vincitori dello “Street fighters”, nonché finalisti dell’edizione 2011 di Italia’s Got Talent, di cui Kira fa parte come membro e coreografo. La compagnia, formata da giovani ballerini di discipline ed etnie diverse che sperimentano e si esprimono con il linguaggio che va dall’hip hop al classico e fino alla break dance, ha portato in scena Around che ha debuttato al Teatro Regio di Parma nel EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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ARRIVATO TERZO A ITALIA’S GOT TALENT HA INCANTATO TUTTI RACCONTANDO UN PEZZO DELLA SUA VITA dicembre 2015. Ma il percorso di Kira parte da più lontano. Insieme ai Break The Funk ha rappresentato l’Italia all’estero, riuscendo a vincere persino il prestigioso titolo di ‘Best Show’ all’International Battle of The Year. Con i Bandits nel 2006 ha vinto numerosi contest italiani ed europei, mentre dal 2009 la sua ‘casa’ artistica è il gruppo Mnai’s. Kira, cosa ti è più piaciuto della tua partecipazione a “Italia’s Got Talent”? «Il fatto di trovarmi fra artisti

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differenti è stato non solo stimolante, ma mi ha anche aiutato a non vivere una reale competizione. Ognuno portava il suo lavoro, con la consapevolezza che la vittoria sarebbe stata un po’ un’estrazione a sorte, perché il pubblico avrebbe valutato non tanto la perfezione tecnica, quando l’emozione che

si è in grado di trasmettere, il lato umano…». Finalmente anche la street dance ha vissuto la grande ribalta… «Sì e questo mi rende molto orgoglioso. È stato il coronamento di un duro lavoro, caratterizzato da sacrifici giornalieri. Fino a pochi anni fa la danza era solo Carla Fracci o poco più, adesso si sono aperte nuove strade e anche nuove prospettive economiche. Questo mi riempie di stimoli, sento finalmente di poter realizzare le mie idee, senza sentirmi in ansia, e di essere libero di fare l’artista!». Che difficoltà hai invece incontrato durante la trasmissione tv? «È stato anzitutto un lungo percorso, iniziato nel novembre 2015 e terminato lo scorso maggio. Ho sempre cercato di rimanere concentrato sul mio allenamento e sulla mia creazione, senza farmi ‘rapire’ dalla tv in sé. La fatica più grossa? Mantenere la mia identità, a dispetto di tutti e soprattutto della produzione che comunque cercava sempre di orientare le nostre esibizioni. Ho

tenuto duro e sono riuscito a essere libero, anche quando a fine trasmissione volevano farmi firmare un contratto in esclusiva ben poco vantaggioso per me. Non l’ho fatto perché ho già un produttore, quello dei Mnai’s. Per questo dico sempre: ballerini, attenti a ciò che firmate! C’è stato anche un momento di paura, quando un tubo che serviva per il mio pezzo non era stato ben fissato dagli operai, e aggrappandomi alla rimanente struttura, ho riportato una contrattura». Con la tua prima esibizione hai incantato tutti, pubblico e giuria, portando in scena il dolore sulle note di “Formidable” di Stromae… «Ho raccontato la mia storia, fatta anche di dipendenze, come l’alcolismo, vissuto non solo a livello personale. Nella vita può capitare di perdersi e di cadere nella dipendenza del momento, ma bisogna sapersi rialzare trovando la spinta giusta… Con quel pezzo di danza sono riuscito ad avvicinare tante persone in difficoltà, che mi hanno anche contattato a livello personale per ringraziarmi del bel momento che ho regalato loro. Poi ho portato un lavoro incentrato sulle emozioni, in cui – con la ruota Cyr – ho fatto danzare l’uomo ‘vetruviano’ di Leonardo, mentre in finale, ho mescolato la danza e l’uso della ruota». Com’è nata la tua passione per la danza? «Per caso, a 14 anni, andando a Gardaland con la parrocchia dove vidi un ballerino molto acrobatico. Tutti mi dicevano


KIRA parteciperà come giurato alla Rassegna "Ravenna in danza" nel teatro di Mirabilandia il 30 ottobre e insegnerà il suo particolare stile a Expression, Stage Laboratorio di danza per Under 12 a Ravenna, il 1° novembre 2016 Maggiori info a pag. 41 >>

che potevo fare meglio di lui, vista la mia abilità nel saltare fossi e arrampicarmi sugli alberi. Così mi iscrissi in una scuola, ma non andò bene e la mia formazione è stata esclusivamente da autodidatta. Credo sia stata una fortuna maturare un mio stile arricchendolo con quello degli altri, piuttosto che crescere sullo stile degli altri cercando di maturarne uno mio». Dove hai mosso i primi ‘passi’? «In stazione, dove andavo ogni giorno con un tappetino e un vecchio stereo di mia nonna, per provare le mosse che avevo visto la sera prima su Mtv. Quando l’hanno chiusa, mi sono trasferito nel giardino di casa mia. Inutile dire che è stato molto diffi-

cile crescere senza un posto in cui allenarsi. Alcuni oggi mi chiedono: “Adesso che sei famoso, perché non dici che sei di Barbiano?”. Lo dirò quando qualcuno mi metterà a disposizione qualcosa, e potrò smetterla di fare la spola tra il giardino di mia madre, le terme della Fratta, il parco di Lugo, i portici di Imola». Quali sono i punti di forza del tuo stile? «Dal punto di vista artistico la serenità di essere vero, la capacità di essere sempre me stesso, conferendo a ogni gesto personalità. Sono bravo anche a comunicare questo mio essere fuori dagli schemi. A livello fisico, ho tanta forza e reattività e ho un modo di muovermi che punta più sulla funzionalità che non sull’e-

stetica. Sono abile a variare, mescolando anche elementi di altre discipline quali parkour, ruota cyr, kalisthenics e, più di recente, giocoleria. Quando provo qualcosa di nuovo, posso poi contare sui preziosi quanto fondamentali consigli di Kris (ndr, Cristiano Buzzi), mio maestro, amico e consulente, che più che darmi indicazioni su cosa fare, mi segnala cosa proprio non funziona». Come ‘utilizzerài’ la visibilità guadagnata in tv? «Per portare avanti il più possibile il mio lavoro, anche a livello commerciale, in modo da costruirmi una serenità di vita. Proseguirò anche il percorso con i Mnai’s, sperando di poter fare ancora tante tournée e video. Quando verrà meno questa mia esplosione

fisica, mi piacerebbe aprire una scuola insieme a Kris. Finora, dove mi è capitato di insegnare, ho spesso incontrato delle ‘forzature’ e poca attenzione per le singole esigenze dell’allievo. Mi sento molto portato per l’insegnamento, per cui mi interessa curare anche la sfera emotiva, non solo quella tecnica. Chi danza deve sapere chi è e cosa intende esprimere». Hai mai pensato di emigrare? «Ho ricevute delle proposte dagli Stati Uniti, ma ci tengo a vedere mia madre invecchiare, godermi mia nonna il più a lungo possibile, e restare nel mio bel Paese dove non manca nulla!».

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La danza contemporanea di EDge

Da Londra 24

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LA DIRETTRICE JEANNE YASKO E IL COREOGRAFO FORTUNATO ANGELINI RACCONTANO UNA FELICE ESPERIENZA UNIVERSITARIA CHE STA FACENDO PARLARE DI SÉ IN TUTTO IL MONDO di Massimiliano Craus Foto di Chris Nash

C

’è un’esperienza nata oltre Manica, per la precisione nella capitale inglese, che merita di essere raccontata, in virtù del successo che sta riportando ovunque. Quella di Edge Postgraduate Performance Company of London Contemporary Dance School, questo il nome completo e corretto con cui si identifica il gruppo di tredici giovani talentuosi performer che sta facendo il giro del mondo. Si tratta di danzatori appena laureati o laurendi in Arti performative a Londra, città che offre – come altre città europee – una laurea in danza ufficialmente riconosciuta dallo Stato. Di recente, il tour mondiale di EDge ha fatto tappa al Teatro Bellini di Napoli, unica data italiana, con un carico di innovazione, tecnologie e quattro coreografi al servizio della direzione artistica di Jeanne Yasko. Dopo la prima esperienza italiana del 2011 all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale ed all’Università degli Studi di

Firenze con LC3, la London Contemporary School ha bissato la propria presenza al di qua delle Alpi nel 2013 nella sola Napoli, grazie al contributo dei coreografi Fortunato Angelini ed Emma Cianchi. E quest’anno si è registrato il terzo step con EDge 2016. Ancora una volta, mentore di una tournée straordinaria in giro per il mondo è Jeanne Yasko, abile a esportare il modello universitario inglese della danza sui generis. Modello che è ben spiegato dalla stessa direttrice, così come dal coreografo napoletano Fortunato Angelini, trapiantato da quasi un decennio a Londra, talento della London Contemporary School e oggi docente di danza contemporanea – tecnica Cunningham-Limon al Bird College Dance, Music & Theatre Performance di Londra. Jeanne Yasko, quali sono gli obiettivi e le finalità di EDge? «Si tratta di un progetto itinerante sulla falsariga di una compagnia professionale, rivolto agli allievi dell’ultimo step universitario di danza. I

danzatori vengono accostati alle diverse tecniche coreutiche proprio per essere pronti al salto nel mondo del lavoro e del professionismo. Non a caso abbiamo già prodotto più di venticinque performance in quattro continenti. Se da un lato diamo ai nostri danzatori tutti gli strumenti necessari per avviare le proprie carriere, dall’altro abbiamo continui riscontri per la nostra piattaforma The Place e per l’intero staff della London Contemporary Dance School». Quali sono i criteri adottati per la scelta dei quattro coreografi ospiti di EDge 2016? «Selezioniamo ogni anno coreografi di differente provenienza, per garantire ai nostri danzatori un ventaglio di ampio respiro artistico. A cominciare dalla presenza dell’ex ballerino e artista associato della Royal Opera House e Sadler’s Wells Alexander Whitley, definito dal prestigioso “Telegraph” l’erede del coreografo Wayne McGregor, grazie al suo stile coreografico fluido e dinamico e alla sua costante

tendenza verso l’innovazione. Spesso il suo lavoro include elementi presi da diverse tipologie di espressione artistica, come il cinema, la digital-art e la musica, con cui sviluppa un lavoro creativo senza limiti, che mira ad ampliare i confini della danza». Chi sono gli altri tre artisti selezionati? «La seconda produzione porta la firma di Joseph Toonga, laureato alla London Contemporary Dance School, abile a esplorare le tensioni tra forza e delicatezza, attraverso una potente sintesi di hip hop e danza contemporanea. Insieme alle creazioni per la sua compagnia Just Us Dance Thetre, ha recentemente firmato coreografie per la Richard Alston Dance Company e Bundesjundenballett. La terza creazione è invece di Philippe Blanchard, coreografo e danzatore francese che crea delle installazioni quali studi del comportamento e delle relazioni umane che rifiutano di uniformarsi alle aspettative. Ha realizzato coreografie per Skanes Dance Theater in Svezia EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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e per il collettivo Adekwhat. Come danzatore ha altresì lavorato con le compagini Batsheeva, Netherlands Dance Theater e Cullberg Ballet. Infine Tom Roden, un pluripremiato cabarettista, danzatore e coreografo nonché membro fondatore di New Art Club, la cui danza appare in scena anarchica, divertente e buffa. Ha lavorato come direttore in alcune delle più importanti Opera Houses del mondo, ha coreografato performance e spettacoli teatrali per compagnie come lo Scottish Dance Theatre, il Royal Exchange ed il Bolton Octagon». Quali sono i progetti futuri di EDge? «Alla fine dell’anno accademico, EDge vivrà – per la prima volta – una residenza presso la Casa des Artes a Famalicao in Portogallo, ulteriore tassello delle nostre esperienze all’estero. Nel repertorio del prossimo anno, invece, contiamo di aggiungere le creazioni dei coreografi canadesi Allen e Karen Kaeja (Kaeja d’Dance) e di Patricia Okenwa, oltre alla ripresa dell’opera di Shobana Jeyasingh. Il futuro di EDge 26

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dipende proprio dalla nostra e dalle altrui versatilità artistiche e culturali, e il prossimo anno passeremo dalla scuola contemporanea portoghese a quella canadese e più in generale anglosassone». Come vede la danza contemporanea in Italia in questi ultimi tempi? «Non ho una grande esperienza nel vostro Paese. Le mie parentesi sono limitate all’insegnamento presso il PAC Studios di Roma, nonché alla mia partecipazione al concorso Premio Roma Danza del 2015. Tuttavia apprezzo molto il lavoro di Roberto Casarotto, direttore artistico del Balletto di Roma, e Mauro Bigonzetti, l’attuale direttore artistico del Corpo di Ballo del Teatro Alla Scala. Il suo buon lavoro l’ha portato a dirigere la compagnia scaligera per indiscussi meriti che io ho potuto ammirare attraverso molti video. Sono molto interessata all’Italia, infatti sto osservando quattro danzatori per il prossimo EDge. L’Italia e gli italiani che non passano inosservati per le strade di tutta la City, a cominciare da Fortunato

Angelini ‘costretto’ a laurearsi in danza lontanissimo da casa. Dopo una formazione di danza classica in Italia, Angelini ha studiato alla London Contemporary Dance School presso il The Place, assicurandosi una borsa di studio dalla Robin Howard Foundation conseguendo due Certificates of Higher Education (Cert HE) in Danza Contemporanea e Coreografia. Tornato in Inghilterra dopo la sua carriera, ha conseguito una laurea magistrale, Master of Arts (MA) in Coreografia, presso il Trinity Laban Conservatorio di Musica e Danza di Londra, laurea validata dalla City University of London». Com’è organizzata la vita universitaria inglese della danza? «In Inghilterra esistono diverse università dedite alla danza, così come alle altre discipline dello spettacolo dal vivo. Esistono college privati anche molto costosi che, però, includono l’opportunità di ricevere prestiti agevolati da restituire con il passare del tempo. Nei college londinesi quasi il 100 per cento degli allievi trova

lavoro, sia per l’altissima qualità proposta che per il frequente turn over esistente nelle compagnie». Fortunato Angelini, perché ha pensato di esportare il prodotto EDge in Italia? «Proprio perché in Italia mancano ancora strutture universitarie pubbliche e private recettive ho pensato di portare i giovani danzatori italiani in Inghilterra. Non si tratta di andar via per sempre, semmai ci si trasferisce per laurearsi e, magari, tornare a casa con un titolo riconosciuto dall’intera Unione Europea e poter vantare un curriculum nuovo di zecca. La mia esperienza è emblematica. Ho studiato e mi sono formato lì ma poi mi hanno scritturato a tempo indeterminato in uno dei college più prestigiosi di Londra. Il gap italiano rispetto a quello anglosassone è ancora imbarazzante ma il mio impegno profuso in questi cinque anni non andrà perso, ne sono certo. L’Italia non è ancora pronta ma non dobbiamo demordere».


Dance Academy CENTRO DI FORMAZIONE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EVENTI 2016/2017 Dance Academy è la scuola creata per la formazione e l’approfondimento di chi opera nel settore della danza. Comprende stage, seminari, corsi e convegni. Tutti i titoli e diplomi rilasciati sono riconosciuti dall’International Dance Association, organismo che promuove e diffonde la danza, e A.S.I. Ente di promozione culturale legalmente riconosciuto dal C.O.N.I. e dal Ministero dell’Interno.

Segreteria Didattica: CENTRO STUDI LA TORRE s.r.l. Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel 0544.34124 - danza@idadance.com Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461/2014. Ente Accreditato alla Formazione Azienda Certificata ISO 9001-2008 I corsi IDA sono organizzati in collaborazione con A.S.I. Ente di promozione culturale e sportivo legalmente riconosciuto da CONI e Ministero dell’Interno

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RISPARMIA IL 10%! Come?

MODERN

Iscriviti pagando in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso o seminario

Corso per la Qualifica di

INSEGNANTE DI MODERN MILANO

RAVENNA

ROMA

CATANIA

AWDance Via S. D'Orsenigo 27 8/9 ottobre 2016 22/23 ottobre 2016 5/6 novembre 2016 19/20 novembre 2016 3 /4 dicembre 2016 17/18 dicembre 2016 21/22 gennaio 2017 4/5 febbraio 2017 18/19 febbraio 2017

L'art De La Danse Via Pisa 17 22/23 ottobre 2016 5/6 novembre 2016 26/27 novembre 2016 10/11 dicembre 2016 14/15 gennaio 2017 28/29 gennaio 2017 11/12 febbraio 2017 4/5 marzo 2017 18/19 marzo 2017

Centro Studi La Torre Via Paolo Costa 2 29/30 ottobre 2016 12/13 novembre 2016 3 /4 dicembre 2016 17/18 dicembre 2016 28/29 gennaio 2017 18/19 febbraio 2017 4/5 marzo 2017 25/26 marzo 2017 8/9 aprile 2017

Pantheon Club Via Cutore 72 Gravina di CT 12/13 novembre 2016 26/27 novembre 2016 10/11 dicembre 2016 21/22 gennaio 2017 4/5 febbraio 2017 18/19 febbraio 2017 4/5 marzo 2017 18/19 marzo 2017 1 /2 aprile 2017

INSEGNANTI (Per motivi organizzativi il corpo docente può subire variazioni e sarà definito in base alla disponibilità degli stessi): VIRGILIO PITZALIS - Con oltre trent’anni di esperienza nella formazione, è un riferimento per chi desideri perfezionarsi nel modern. Formatosi fra Italia e Stati Uniti, intraprende la carriera di danzatore e coreografo, per dedicarsi poi all’insegnamento in alcune fra le più prestigiose realtà formative in Italia. ROBERTA BROGLIA - Diplomata allo SPID di Milano (Scuola Professionale Italiana Danza), si è perfezionate nelle migliori scuole di New York. RITA VALBONESI - Osteopata, fisioterapista e insegnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente. GIANNI MANCINI - Diplomato al Liceo Coreutico “Germana Erba” si specializza in danza Jazz presso l’OffJazz di Nice, in tecnica Horton presso l’Alvin Ailey di New York e nell’insegnamento della Danza Classica con Ramona De Saa. Laureato in Scienze Motorie e Sportive. È docente di Tecnica della Danza Moderna e Tecnica della Danza Classica presso il liceo Coreutico e Teatrale “Germana Erba” di Torino. SERENA RACITI - Nel 2009 si diploma all’IDA Ballet Academy. È Insegnante di danza e responsabile dei corsi in numerose scuole. Laureata in Scienze delle attività Motorie e Sportive con il massimo dei voti e la lode. SILVIA ARDIGÒ - Laureata in scienze motorie, diplomata IDA e FIF, e educatrice sportiva diplomata CONI, insegnante di danza modern per bambini, adolescenti e adulti. MATTEO ADDINO - Ballerino e coreografo, con esperienza in programmi tv, videoclip, spot e spettacoli teatrali di successo. Ha insegnato in diverse stage e scuole fra cui Cinecittà Campus di Maurizio Costanzo, prima di diventare docente IDA.

Orari: Sab.12.00/18.00 - Dom 9.00/15.00 PROGRAMMA Il corso per insegnanti di modern si rivolge a tutti coloro che desiderino arricchire il proprio bagaglio tecnico attraverso un percorso didattico teorico e pratico che ha come fine il miglioramento delle proprie conoscenze tecnico - didattiche e il conseguimento della qualifica di insegnante. Il corso rappresenta il punto di inizio ideale per coloro che vogliano dedicarsi all’insegnamento. Esso offre ai partecipanti la possibilità di acquisire un metodo che permette di approcciarsi all’insegnamento di corsi di livello principiante e intermedio. Il programma è pensato, sia da punto di vista tecnico che anatomico funzionale, per organizzare e proporre lezioni per allievi a partire dall’età adolescenziale. Durante le lezioni si apprendono gli strumenti per costruire una programmazione didattica pluriennale attraverso lo studio della didattica e della pedagogia. Lo staff è composto da docenti che, alternandosi, sviluppano il programma da punti di vista differenti in modo da arricchire il più possibile le competenze degli allievi.

SELEZIONE: Per accedere al corso è necessario inviare un curriculum vitae dettagliato, con l’indicazione di tutte le esperienze effettuate nel settore della danza, via fax al numero 0544/34752 oppure via e-mail a danza@idadance. com. QUOTA: 1.400 euro in un’unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso oppure 2 rate da 720 euro ciascuna (prima rata 15 giorni prima dell'inizio del corso e seconda rata 15 giorni prima del quarto appuntamento). Possibilità di finanziamento agevolato (la domanda va presentata almeno due settimane prima della data di inizio del corso contattando la Segreteria IDA presso il Centro Studi “La Torre”). MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Credito Formativo: 20 MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

Titolo Rilasciato: Diploma di Insegnante di Modern riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico 28

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CLASSICO

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Corso per la Qualifica di

INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA Il corso, seguendo le basi della metodica Vaganova, ha lo scopo di fornire gli strumenti per costruire la lezione di danza classica, correggere gli errori e progredire con una programmazione adeguata al corretto sviluppo psico-motorio per allievi dai 6 ai 13/14 anni. RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa, 2 Il corso parte il 26 novembre 2016 e termina il 21 gennaio 2018, ed è suddiviso in dodici fine settimana come indicato di seguito. INSEGNANTE MARCO BATTI: Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti. PROGRAMMA 26/27 NOVEMBRE 2016

Avviamento alla danza

10/11 DICEMBRE 2016

Propedeutica “a” (7 anni) propedeutica “b” (8 anni)

14/15 GENNAIO 2017

Propedeutica “c” (9 anni) propedeutica “d” (10 anni)

18/19 FEBBRAIO 2017

Ripasso del programma svolto e valutazioni pratiche e teoriche sul programma di avviamento alla danza e propedeutica

18/19 MARZO 2017

Primo corso (11 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte

8/9 APRILE 2017

Primo corso (11 anni) visione video, pratica, assistenza e valutazione primo corso

Al termine della valutazione del primo corso sarà consegnato un attestato di partecipazione

9/10 SETTEMBRE 2017

Secondo corso (12 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte

30 SETTEMBRE / 1° OTTOBRE 2017

Secondo corso (12 anni) visione video, pratica, assistenza e valutazione secondo corso

28/29 OTTOBRE 2017

Terzo corso (13 anni) teoria: sbarra, centro, allegro, punte/tecnica maschile

18/19 NOVEMBRE 2017

Terzo corso (13 anni) visione video, pratica, assistenza e valutazione terzo corso

16/17 DICEMBRE 2017

Ripasso pratico e teorico su tutto il programma di primo,secondo e terzo corso

20/21 GENNAIO 2018

Esame finale e consegna dei diplomi

*Il calendario delle lezioni può subire variazioni. SELEZIONE: Per accedere al corso, che è a numero chiuso, è necessario inviare il proprio curriculum vitae a danza@idadance.com indicando le proprie esperienze nella danza (corsi di formazioni, stage, esperienze lavorative). In base al curriculum è stabilito l’accesso alla prova attitudinale che si terrà a Ravenna il 24 settembre, oppure l’8 ottobre, oppure il 22 ottobre 2016. La prova attitudinale consiste nella partecipazione ad una lezione di un’ora e trenta di livello base tenuta dal M° Batti. Il risultato della prova sarà comunicato dalla segreteria IDA nei giorni successivi alla prova stessa. QUOTA: 1.690 euro in un’unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso oppure 2 rate da 890 euro ciascuna (prima rata 15 giorni prima dell'inizio del corso e seconda rata 15 giorni prima del sesto appuntamento). Possibilità di finanziamento agevolato (la domanda va presentata almeno due settimane prima della data di inizio del corso contattando la Segreteria IDA presso il Centro Studi “La Torre”). MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e scarica la cedola d’iscrizione su www.idadance.com. Credito Formativo: 20

MATERIALE DIDATTICO: Dispensa Titolo Rilasciato: Diploma di Insegnante di Danza Classica riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico Tutti gli aggiornamenti su www.idadance.com

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PREPARAZIONE ATLETICA ACROFLOORWORK

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Corso di

PREPARAZIONE ATLETICA NELLA DANZA

NEW

RAVENNA, Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 15/16 Ottobre 2016 Orario: Sab. 12.00-18.00 / Dom. 09.00-15.00

Un approfondimento indicato a chiunque voglia apprendere o insegnare un’adeguata preparazione atletica valida per tutte le discipline della danza. Per raggiungere una perfetta forma fisica, è necessario infatti affiancare alle lezioni tecniche anche esercizi INSEGNANTE: PAOLO BENEDETTI mirati al potenziamento muscolare e al miglioramento della flesDanzatore,Acrobata e Coreografo. La sua continua ricerca lo sibilità, andando a sollecitare tutte le articolazioni e zone muscoporta verso una sperimentazione di linguaggio che prende cor- lari particolarmente usate durante la pratica della danza. po come AcroPhysicalTheatre contaminazione tra il movimento atletico ed acrobatico a quello della danza contemporanea, PROGRAMMA Il Seminario si articolerà in tre fasi principali: la recuperando la parte più istintiva e funzionale del movimento. prima dedicata al warm up e alla sua strutturazione; già in queHa lavorato per la Compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre. sta fase verranno presentate delle progressioni didattiche che Docente di acrobatica contemporanea, floorwork, physical permetteranno di comprendere come avviare fin dal principio la contact. costruzione fisica del danzatore. La parte centrale dedicata ai circuiti di preparazione generale (C.P.G.) rivolti allapotenziamenQUOTA D’ISCRIZIONE: 195 euro. NOTE: Per partecipare è necessaria l’affiliazione all’IDA come to muscolare nel danzatore nei suoi vari distretti. Come ultima fase verrà dimostrato nello specifico come raggiungere la condisocio praticante (40 euro). MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione zione performativa necessaria per affrontare gli impegni di palco per i danzatori professionisti e per accompagnare il danzatore del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com. non professionista alla condizione di sostenere una richiesta di carico fisico/emotiva. Titolo Rilasciato: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

Corso di

ACROFLOORWORK

Principi tecnici di acrobatica contemporanea e floorwork (Livello Base) RAVENNA, Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 05/06 novembre 2016 03/04 dicembre 2016 14/15 gennaio 2017 18/19 febbraio 2017 Orario: Sab. 12.00-18.00 / Dom. 09.00-15.00 INSEGNANTE: PAOLO BENEDETTI Danzatore,Acrobata e Coreografo. La sua continua ricerca lo porta verso una sperimentazione di linguaggio che prende corpo come AcroPhysicalTheatre contaminazione tra il movimento atletico ed acrobatico a quello della danza contemporanea, recuperando la parte più istintiva e funzionale del movimento. Ha lavorato per la Compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre. Docente di acrobatica contemporanea, floorwork, physical contact. QUOTA D’ISCRIZIONE: 650 euro in un'unica soluzione 15 giorni prima dell'inizio del corso oppure 2 rate da 350 euro ciascuna (prima rata 15 giorni prima dell'inizio del corso e seconda rata 15 giorni prima del terzo appuntamento). NOTE: Per partecipare è necessaria l’affiliazione all’IDA come socio praticante (40 euro). MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com. MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

Rivolto ad Insegnanti di danza e a tutti coloro che desiderino approfondire questo tipo di linguaggio fisico. Il percorso sarà incentrato sullo studio dei principi tecnici di Acrobatica Contemporanea e di Floorwork, e la loro contaminazione. PROGRAMMA: Nel contenitore di Acrobatica Contemporanea, si affronterà lo studio del linguaggio acrobatico di base, attraverso circuiti tecnici e fisici specifici, per poi raggiungere la loro trasformazione, attraverso l’utilizzo di tecniche contemporanee, che andranno, a scomporre e a modellare l’elemento acrobatico, rendendolo utile alla scena. Nel contenitore di Floorwork verranno affrontati concetti come lo studio dell’utilizzo del baricentro e il suo adattamento al terreno, il peso e la sua distribuzione al terreno, l’utilizzo degli appoggi, e la dinamica del gesto come strumento di ottimizzazione e di armonia. In generale ogni incontro si strutturerà in tre fasi: una prima di warm up dedicata all’Attivazione Articolare e Muscolare, presentando già piccoli accorgimenti contemporanei che introdurranno gradualmente l’Allievo/Partecipante al lavoro di AcroFloorWork. Una parte centrale più tecnica, per approfondire le tematiche principali dei contenitori di Acrobatica Contemporanea e di Floorwork. Come ultima fase, si affronterà la contaminazione dei due linguaggi, e il Gesto Acrobatico trasformato, avvalendosi del Floorwork e delle sue dinamiche, raggiungerà, anche con l’ausilio della musica, una vera metamorfosi coreutica. Attraverso Tecniche Teatrali e la Relazione tra lo Spazio e il Gesto, si andrà, in conclusione, a definire i principi di creazione coreografica, e l’utilizzo del nuovo vocabolario acquisito, sarà arricchita, da una libera sperimentazione e dal recupero della parte più istintiva e arcaica del gesto. Gli Obiettivi Specifici del lavoro proposti rimangono aperti e saranno modellati in base alla risposta e ai livelli in campo.

Titolo Rilasciato: Diploma di Insegnante di AcroFloorWork riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico

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ANATOMIA E FISIOLOGIA DELLA DANZA

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Percorso di Specializzazione

FISIODANZA

NOTA: I tre seminari compongono il percorso di specializzazione, ma possono essere seguiti anche singolarmente. Un ricco percorso di allenamento per il danzatore che desidera migliorare le proprie prestazioni sia tecniche che espressive, nonché incrementare il proprio benessere psico-fisico. Lo studio viene calibrato sulle caratteristiche fisiche e sulle esigenze artistiche del singolo danzatore. Il programma di allungamento e rafforzamento muscolare ideato da Marco Batti si basa sulle tecniche di Knaiseff, Feldenkrais, Pilates, Horvath e sugli studi di scienze motorie. INSEGNANTE: MARCO BATTI Affiliato American Ballet Theatre NTC®, Direttore Artistico dell’Ateneo della Danza/Balletto di Siena. Il docente sarà affiancato da competenti assistenti.

SEMINARIO SBARRA A TERRA RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 15/16 ottobre 2016 Sintesi del programma Un seminario teorico-pratico, che analizza nel dettaglio i singoli esercizi di base della danza classica, prestando attenzione all’attivazione e disattivazione muscolare, alla correzione dei principali errori dell’allievo e al corretto uso dell’help-hands. Il programma predisposto favorisce la propriocezione del corpo nello spazio, incrementando di conseguenza il piazzamento e la stabilità. Può essere utilizzato in maniera ottimale anche nella propedeutica della danza classica.

SEMINARIO STRETCHING DINAMICO E STATICO RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 22/23 ottobre 2016 Sintesi del programma Un seminario per imparare come favorire il recupero, l’elasticità e la disintossicazione muscolare provocate da un allenamento intensivo. Grazie allo stretching, il docente deve essere in grado di preparare il corpo dell’allievo, lavorandolo come una base duttile per la costruzione della tecnica della danza. Dopo un’accurata spiegazione, ci si concentrerà sulle singole parti del corpo con esercizi per l’allungamento muscolare generici e indicati per le principali problematiche fisiche individuali.

SEMINARIO FISIOTECNICA E PICCOLI ATTREZZI RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 10/11 dicembre 2016 Sintesi del programma Un seminario per scoprire come rinforzare e tonificare la muscolatura di chi pratica danza, alternando esercizi a corpo libero e lavoro con piccoli attrezzi. È previsto un approfondimento sull’analisi del salto tramite piccoli attrezzi che saranno di supporto allo sviluppo pliometrico della forza esplosiva e di quella resistente. QUOTA: 195 euro cad. Crediti formativi per ciascun seminario: 4 MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com TITOLO RILASCIATO: Diploma di specializzazione in fisiodanza riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno

Si ottiene previa frequenza di tutti i seminari. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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RISPARMIA IL 10%! Come?

PROPEDEUTICA

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Leggi l’articolo di approfondimento a cura di Laura Parlanti a pag. 54 >>

Corso di Specializzazione in

PROPEDEUTICA

Percorso formativo rivolto all'insegnamento della danza per bambini NOTA: I quattro seminari compongono il percorso di specializzazione, ma possono essere seguiti anche singolarmente. • Propedeutica • Dalla propedeutica alla tecnica • Fiaba che esplora il corpo • Fiaba sull'arte o fiaba che esplora il mondo della fantasia

INSEGNANTi: LAURA PARLANTI Si diploma presso l’Accademia Nazionale di Danza e si specializza nel lavoro relativo alla danza per i bambini seguendo numerosi corsi e seminari sulle nuove tecniche del movimento. RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista e insegnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com TITOLO RILASCIATO: Diploma di specializzazione in Propedeutica riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno

Si ottiene previa la frequenza di tutti i seminari. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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PROPEDEUTICA

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SEMINARIO PROPEDEUTICA MILANO: AWDance Via S. D'Orsenigo 27 • 8/9 ottobre 2016 ROMA: L'Art de la Danse (Centro affiliato IDA) Via Pisa 17 • 22/23 ottobre 2016 INSEGNANTE: LAURA PARLANTI Sintesi del programma Le lezioni hanno lo scopo di fornire conoscenze teoriche e strumenti tecnici che consentono l’apprendimento dei programmi. Il lavoro, per le sue finalità di risveglio dell’intenzionalità espressiva e di approfondimento della consapevolezza corporea, si presta per l’inserimento in scuole pubbliche e corsi di danza classica e moderna. Obiettivi: dare le basi specifiche per lo studio dell’esplorazione del corpo, dello spazio, della respirazione, del peso, del suono e del ritmo, del campo visivo e dell’energia. QUOTA: 195 euro Crediti formativi per ciascun seminario: 4

SEMINARIO DALLA PROPEDEUTICA ALLA TECNICA MILANO: AWDance Via S. D'Orsenigo 27 • 12/13 novembre 2016 ROMA: L'Art de la Danse (Centro affiliato IDA) Via Pisa 17 • 10/11 dicembre 2016 INSEGNANTE: LAURA PARLANTI Sintesi del programma • Spiegazione ed esecuzione di esercizi e sequenze relative al lavoro a terra e in piedi. • Studio di andature, passi e salti. • Approccio e impostazioni della rotazione e del ports de bras • Approfondimento sullo studio di tutto quanto già fatto nel corso di propedeutica • Costruzione della lezione con esempi di riferimento SPECIFICO PER BAMBINI NELL’ULTIMA FASE DELLA PROPEDEUTICA QUOTA: 195 euro Crediti formativi per ciascun seminario: 4

SEMINARIO FIABE CHE ESPLORANO IL CORPO ROMA: L'Art de la Danse (Centro affiliato IDA) Via Pisa 17 • 8/9 ottobre 2016 INSEGNANTE: RITA VALBONESI Sintesi del programma Come proporre le attività se il gruppo è formato da maschi, se è formato da femmine, se è un gruppo misto. Proposte e attività corporee per ricercare: percezione corporea, propriocettività, conoscenza del proprio corpo, psicomotricità, sensi ed intelletto, lavoro sulle catene muscolari. Strumenti di lavoro: preparazione delle fiabe, interpretazione della fiaba, inserimento delle esperienze fatte prima per creare una coreografia QUOTA: 195 euro Crediti formativi per ciascun seminario: 4

SEMINARIO FIABE CHE ESPLORANO L’ARTE (EMOZIONI) ROMA: L'Art de la Danse (Centro affiliato IDA) Via Pisa 17 • 19/20 novembre 2016 INSEGNANTE: RITA VALBONESI Sintesi del programma Proposte ed attività corporee per ricercare: appoggio corretto del piede, allineamento bacino tronco e capo, spazio tempo e ritmo, coordinazione. Proposte a coppie: sviluppare immaginazione e creativià, educare ad utilizzare al meglio le energie, proposte di concentrazione. Programmazione. Strumenti di lavoro: preparazione delle fiabe, interpretazione della fiaba, inserimento delle esperienze fatte prima per creare una coreografia. QUOTA: 195 euro Crediti formativi per ciascun seminario: 4

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DANZARE CONTATTO

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Corso di Specializzazione

DANZARE conTATTO

NOTA: I tre seminari compongono il percorso di specializzazione, ma possono essere seguiti anche singolarmente. Un lavoro di propedeutica alle varie tecniche della danza e alla sbarra a terra, per far acquisire al corpo una nuova sensibilità che parte dal tatto. La parte teorica si alterna a esercitazioni pratiche, per consentire agli insegnanti e ai ballerini di raggiungere un “nuovo ascolto del proprio corpo” . Lo scopo è imparare a lavorare nella sensazione e nella distensione, creando un processo di apprendimento della danza più fluido. Percorso aperto anche ai fisioterapisti INSEGNANTE: RITA VALBONESI Osteopata, fisioterapista e insegnante di danza, collabora da anni con l’IDA come docente.

SEMINARIO COLONNA PORTANTE, COLONNA DANZANTE MILANO: AWDance Via S. D'Orsenigo 27 • 22 ottobre 2016 Sintesi del programma • Studio anatomico e funzionale della colonna. • Utilizzo di varie tecniche di bodywork, di Pilates e alcune posizioni dello yoga per lavorare su tre pesi principali del corpo: bacino, torace e cranio • Lavoro sulle rotazioni e spirali per la percezione e conoscenza multidimensionale della struttura corporea • Indicazioni pratiche per la prevenzione e per rendere il movimento più fluido nella danza

SEMINARIO RELAXED FLEXIBILITY MILANO: AWDance Via S. D'Orsenigo 27 • 23 ottobre 2016 Sintesi del programma • Ritmo, fluidità, allineamento e libertà sono la chiave nella danza. Si valuterà la flessibilità statica e dinamica • Esperienze pratiche per evidenziare la connessione tra tensione e flessibilità: educare a osservarsi, attenzione al dolore, apertura della gabbia toracica, coordinazione, la flessibilità e l’allineamento per eseguire un plié • Liberare la tensione per creare un movimento più fluido delle spalle e del corpo • La ricerca della flessibilità della schiena per migliorare l’arabesque

SEMINARIO PASSO A DUE TRA... DANZA E TECNICHE DI BODY WORK Percezione, psicomotricità, postura e conoscenza delle catene muscolari applicate alla danza

MILANO: AWDance Via S. D'Orsenigo 27 • 12/13 novembre 2016 Sintesi del programma • Studio delle varie catene muscolari e rassegna delle diverse tecniche sensoriali • Utilizzo del linguaggio sensoriale per localizzare sul corpo le tracce dei traumi emotivi non espressi ed eliminare i disturbi fisici a essi legati, creando così un equilibrio fra il corpo e le sensazioni. Ideale per la prevenzione e per migliorare la performance del ballerino • Studio anatomico delle catene: posteriore, anteriore, laterale, spirale, profonda. Tecniche sensoriali per percepirle. Integrazioni di tecniche di body work. QUOTA: 195 euro cad. (2 giorni) - 120 euro cad. (1 giorno) Crediti formativi per ciascun seminario: 4 (2 giorni) - 2 (1 giorno) MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com TITOLO RILASCIATO: Diploma di specializzazione in Danzare conTatto riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno

Si ottiene previa frequenza di tutti i seminari. Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

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SEMINARI

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INSEGNANTE: LAURA PARLANTI Si diploma presso l’Accademia Nazionale di Danza e si specializza nel lavoro relativo alla danza per i bambini seguendo numerosi corsi e seminari sulle nuove tecniche del movimento.

SEMINARIO PROGETTAZIONE E PREPARAZIONE DEL SAGGIO DI PROPEDEUTICA MILANO: AWDance Via S. D'Orsenigo 27 • 26/27 novembre 2016 Sintesi del programma Il seminario intende fornire spunti e materiali per l’ideazione e realizzazione sia della dimostrazione didattica che del saggio di propedeutica. Saranno trattati i seguenti argomenti: scelta e organizzazione dei contenuti del programma svolto per la realizzazione di sequenze e coreografie; temi, storie e personaggi ; coordinazione ed elaborazione delle creazioni proposte dagli stessi piccoli allievi; scelta delle musiche; inserimento di sequenze e coreografie tratte dalle danze popolari e storiche per bambini. Il seminario sarà completato da un’attività laboratoriale di ricerca coreografica specifica.

SEMINARIO DANZE POPOLARI E STORICHE SEMINARIO DI SPECIALIZZAZIONE PER INSEGNANTI

RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2 • 19/20 novembre 2016 Sintesi del programma Il corso propone danze tratte dal patrimonio coreutico popolare nazionale e internazionale e danze storiche utili per l’ampliamento e il completamento delle lezioni di danza. E’ stata appena inserita una nuova scelta di danze elaborate dai balli da sala del XIX secolo: valzer, polka, mazurka, polonaise. La scelta è stata studiata per fornire un materiale pratico indicato per bambini di età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dai corsi di Propedeutica alle prime fasi dello studio della Tecnica, dalla scuola di Danza alla scuola Materna ed Elementare. Il corso prevede: studio pratico, analisi dei contenuti morfologici, ritmici e motori, collegamenti con le fasi e gli argomenti della lezione di propedeutica e di tecnica, modalità di inserimento nella lezione. Saranno fornite a tutti i partecipanti le basi musicali per l’esecuzione e la riproposta delle danze nelle proprie lezioni.

QUOTA: 195 euro cad. Crediti formativi per ciascun seminario: 4 MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com TITOLO RILASCIATO: Ad ogni seminario sarà rilasciato un attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno.

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PILATES

Iscriviti pagando in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso o seminario

* Corso riconosciuto dal M.I.U.R. Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. Per saperne di più vai a pagina 66 >>

Corso di formazione per la Qualifica di Insegnante di

PILATES MATWORK® Fusione di tecniche ed esercizi, tradizionali e innovativi, del metodo pilates DOCENTI RESPONSABILI DEL CORSO: E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, L. Ruggeri, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi SEDI E DATE

CAGLIARI G. Marongiu

17-18 dic. 14-15 gen.

CATANIA E. Cinelli

MILANO E. Cinelli

01-02 ott. 15-16 ott.

RAVENNA * 19-20 nov. D. De Bartolomeo 03-04 dic.

LECCE M. Manca

15-16 ott. 29-30 ott.

MESSINA M. Alampi

08-09 ott. 22-23 ott.

NAPOLI * 10-11 dic. D. De Bartolomeo 17-18 dic.

PERUGIA S. Sergi

15-16 ott. 05-06 nov.

POTENZA M. Alampi

17-18 dic. 14-15 gen.

ROMA S. Sergi

SALERNO M. Alampi

01-02 ott. 15-16 ott.

SASSARI G. Marongiu

01-02 ott. 15-16 ott.

19-20 nov. 03-04 dic.

08-09 ott. 22-23 ott.

VERONA * 24-25 set. D. De Bartolomeo 08-09 ott. SINTESI DEL PROGRAMMA Principi standard posturali e tradizionali del metodo pilates • Esercizi pre-pilates codificati • Esercizi base

• Laboratori di gruppo • Masterclass Programma completo su www.idadance.com QUOTA D’ISCRIZIONE 495€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 270€ da versarsi

almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 270€ da versarsi entro 15 giorni prima del secondo week end di studio REQUISITI Si consiglia di aver praticato Pilates. | ESAME Test scritto e prova pratica. | NOTE Il corso è a numero chiuso. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e iscriviti su www.idadance.com. Crediti Formativi: 6 MATERIALE DIDATTICO: Dispensa, DVD, E-learning

Titolo rilasciato: Diploma di Istruttore di Pilates Matwork riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da ASI, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dai Ministeri dell’Interno e del Lavoro. Il diploma è patrocinato dall’Università Telematica San Raffaele Roma. 36

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PILATES

Iscriviti pagando in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso o seminario

Corso di formazione per la Qualifica di Insegnante di

PILATES ADVANCED TRAINING Didattica degli esercizi intermedi e avanzati del matwork integrata all’analisi posturale DOCENTI RESPONSABILI DEL CORSO: E. Cinelli, G. Marongiu, M. Alampi, L. Ruggeri, D. De Bartolomeo, M. Manca, S. Sergi SEDI E DATE

BOLOGNA * 01-02 ott. D. De Bartolomeo 22-23 ott.

CATANIA E. Cinelli

MILANO G. Marongiu

NAPOLI 18-19 feb. D. De Bartolomeo 25-26 feb.

19-20 nov. 03-04 dic.

14-15 gen. 28-29 gen.

LAMEZIA T. 29-30 ott. M. Alampi 12-13 nov.

LECCE M. Manca

26-27 nov. 17-18 dic.

ROMA S. Sergi

VERONA S. Sergi

26-27 nov. 10-11 dic.

03-04 dic. 17-18 dic.

SINTESI DEL PROGRAMMA Introduzione • Teoria: struttura della lezione “Advanced” • Masterclasse nº 1 • Analisi scritta della lezione

• Laboratorio 1: analisi dei nuovi esercizi • Masterclasse nº 2 • Analisi scritta della lezione • Laboratorio 2 • Laboratorio 3 • Masterclasse nº 3 • Laboratorio 4 • Masterclasse nº 4 • Laboratorio 5 • Esame scritto • Analisi postulare statica (A.P.S.) • Laboratorio 6 • Analisi postulare dinamica (A.P.D.) • Laboratorio 7 • Verifica dei risultati raggiunti • Esame pratico Programma completo su www. idadance.com QUOTA D’ISCRIZIONE 460€ da versarsi in un’unica soluzione entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso. Oppure 240€ da versarsi

almeno 15 gg. prima della data d’inizio del corso e 240€ da versarsi entro 15 giorni prima del secondo week end di studio REQUISITI Essere in possesso del diploma di Pilates Matwork ed essere tesserati FIF/IDA per l’anno in corso come soci insegnanti. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento. Consultalo e iscriviti su www.idadance.com. Crediti Formativi: 2 MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

Titolo rilasciato Diploma di Istruttore di Pilates Advanced Training riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da ASI, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI e dai Ministeri dell’Interno e del Lavoro. Il diploma è patrocinato dall’Università Telematica San Raffaele Roma.

MASTER DI SPECIALIZZAZIONE

MASTER DI SPECIALIZZAZIONE

PILATES PROPS

PILATES IN GRAVIDANZA E TERZA ET À

I piccoli attrezzi del metodo pilates SEDI E DATE

BOLOGNA 04-05 feb. E. Cinelli; LECCE 12-13 nov. M. Manca MILANO 29-30 ott. D. De Bartolomeo; VERONA 12-13 nov. D. De Bartolomeo CAGLIARI 28-29 gen. G. Marongiu LIVORNO 01-02 ott. E. Cinelli ROMA 12-13 nov. S. Sergi GENOVA 24-25 set. S. Sergi MESSINA 21-22 gen. M. Alampi SALERNO 19-20 nov. M. Alampi

le tecniche di pilates applicate in gravidanza e terza età SEDI E DATE

ROMA 01-02 ott. S. Sergi MILANO 14-15 gen. S. Sergi BOLOGNA 19-20 nov. S. Sergi

SINTESI DEL PROGRAMMA Masterclass e laboratori sull’utilizzo

SINTESI DEL PROGRAMMA Valutazione dei cambiamenti mor-

di ring, roller, soft ball ed elastiband. Programma completo su www.idadance.com

fologici ed esercizi connessi. Programma completo su www. idadance.com

QUOTA D’ISCRIZIONE 230€

QUOTA D’ISCRIZIONE 230€

MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

Titolo rilasciato: a tutti coloro che sono in possesso di una qualifica FIF come istruttore, o di analoga qualifica di altre federazioni o Enti (previa richiesta) e Laureati in Scienze Motorie e sono in regola con il tesseramento come socio istruttore FIF/IDA per l’anno in corso, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates Props”. Ai soci praticanti viene invece consegnato un attestato di partecipazione. Il diploma è patrocinato dall’Università Telematica San Raffaele Roma.

Titolo rilasciato: a tutti coloro che sono in possesso di una qualifica FIF come istruttore, o di analoga qualifica di altre federazioni o Enti (previa richiesta) e Laureati in Scienze Motorie e sono in regola con il tesseramento come socio istruttore FIF/IDA per l’anno in corso, viene rilasciato un diploma di specializzazione in “Pilates in gravidanza e terza età”. Ai soci praticanti viene invece consegnato un attestato di partecipazione. Il diploma è patrocinato dall’Università Telematica San Raffaele Roma.

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YOGA

Iscriviti pagando in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso o seminario

Corso per la qualifica di

INSEGNANTE DI YOGA A.A. 2016/2017

RAVENNA: Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

Un percorso teorico e pratico finalizzato ad una formazione classica e tradizionale dello yoga dove verranno affrontati i principali aspetti della disciplina con particolare attenzione alle posizioni, al respiro e al rilassamento.

COORDINATRICE DEL CORSO: RITA BABINI (insegnante di yoga da oltre 25 anni). DOCENTI: Rita Babini (insegnante di Yoga), TdR e D.O. Rita Valbonesi (posturologa, Osteopata e terapista della riabilitazione), Donato De Bartolomeo, Paolo Taroni, Dott. Marco Neri, Roberta Mariotti, Avv. Cristina Morelli, Dott. Alexander Bertuccioli.

OBIETTIVI DEL CORSO: formare insegnanti qualificati in grado di condurre con competenza lezioni di Hatha Yoga. Struttura del corso: si articola in due anni e prevede ogni anno 10 week-end di studio a cadenza mensile. Il corso è a numero chiuso. Programma completo su www.idadance.com

29/30 ottobre 2016 - 5/6 novembre 2016 17/18 dicembre 2016 - 21/22 gennaio 2017 25/26 febbraio 2017 - 18/19 marzo 201 8/9 aprile 2017 - 13/14 maggio 2017 27/28 maggio 2017 - 17/18 giugno 2017 (esami)

REQUISITI RICHIESTI: è consigliata una precedente pratica di yoga. TEST ED ESAME: al termine del 1º anno di corso si terrà un test a risposta chiusa e prova pratica. Per accedere al test è necessario aver frequentato almeno l’80% delle lezioni (8 week-end su 10). I week-end persi non saranno rimborsati e i contenuti costituiranno ugualmente materia d’esame. Al termine del 2º anno è previsto un esame con “tesi di fine corso”. QUOTA ANNUALE: €1.450 In un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del corso, o due rate da €800 ciascuna, oppure quattro rate da €400 ciascuna. Per ulteriori forme di rateizzazione contattare la segreteria organizzativa allo 0544 34124. NOTE: la quota comprende partecipazione alle lezioni, dispensa, esame. MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Crediti Formativi: 20 MATERIALE DIDATTICO: Dispensa Titolo Rilasciato: Diploma di Insegnante di Yoga riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame scritto e pratico

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GARUDA

Iscriviti pagando in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso o seminario

corso di

GARUDA ® MATWORK FOUNDATION SEDI E DATE

MILANO 29-30 ott. / 12-13 nov. L. Trevisani SINTESI DEL PROGRAMMA Il Garuda® trae la sua influenza dallo yoga, dal pilates, dal tai chi e

dalla danza, amalgamando diversi tipi di movimento in un vasto, unico e coerente repertorio con una filosofia unica e un insieme di principi ben definiti. Programma completo su www. idadance.com QUOTA D’ISCRIZIONE 990€ in un'unica soluzione da versarsi entro 15 giorni prima della data di

inizio del corso, oppure 3 rate da 340€ ciascuna (1° rata da versarsi entro il 30/09/16, 2°rata entro il 15/10/16, 3° rata entro il 31/10/16). La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Essere in possesso della qualifica di istruttore di yoga o di pilates o di personal trainer. MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

Titolo rilasciato Diploma di Garuda® Matwork Foundation rilasciato da Garuda Studio di Londra.

Note Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Il corso è a numero chiuso.

corso di

GARUDA ® SEATED & STANDING SEDI E DATE

MILANO 14-15 gen. / 28-29 gen. / 11-12 feb. L. Trevisani SINTESI DEL PROGRAMMA Il corso “Garuda Matwork seduti & in piedi” è unico nel suo genere, in quanto frutto di una riuscita

combinazione di Pilates, yoga, tai chi e danza. Programma completo su www.idadance.com QUOTA D’ISCRIZIONE 1090€ (salvo disponibilità posti) in un’unica soluzione da versarsi entro 15 gg. prima della data d’inizio del

corso. Oppure in 3 rate da 370€ ciascuna (1° rata da versarsi entro il 20/12/16, 2°rata entro il 20/01/17, 3° rata entro il 03/02/17). La quota del corso non è soggetta a sconti. REQUISITI Essere in possesso del diploma di Garuda Matwork Foundation. Per chi non è in possesso di tale qualifica è necessario inviare il proprio curriculum formativo a fif@fif.it MATERIALE DIDATTICO: Dispensa

Titolo rilasciato Diploma di Garuda® Seated & Standing rilasciato da Garuda Studio di Londra.

Note Per conseguire il diploma è richiesta la presenza a tutte le ore di lezione, non sono consentite assenze. La dispensa e le lezioni sono in lingua italiana. Il corso è a numero chiuso.

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HIP HOP

Iscriviti pagando in un’unica soluzione almeno 30 gg. prima dell’inizio del corso o seminario

Scuola per insegnanti di Hip Hop

HIP HOP SCHOOL EVOLUTION ED. 2016//2017

MILANO A.s.d. New Easy Dance, Via Pietro Gramegna 10/12, Albairate Milano TEAM DOCENTI: Daniele Baldi, Ilenja Rossi, Alessandro Papa, Nevo DATE: 19/20 novembre - 3/4 dicembre - ORARIO: 10.30 - 17.00

ROMA BODY ENJOY, via Filippo Meda 186

TEAM DOCENTI: Paolo Aloise, Momo, Luca Lo Iacono DATE: 26/27 novembre - 10/11 dicembre - ORARIO: 10.30 - 17.00

FIRENZE Dance Studio, viale Giannotti 24

TEAM DOCENTI: Paolo Aloise, Momo, Luca Lo Iacono DATE: 14/15 gennaio - 28/29 gennaio - ORARIO: 10.30 - 17.00

NAPOLI A.S.D ON-DANCE STUDIO Via Montenuovo Licola Patria 90 - Pozzuoli TEAM DOCENTI: Daniele Baldi, Ilenja Rossi, Alessandro Papa, Nevo DATE: 21/22 gennaio - 11/12 febbraio - ORARIO: 10.30 - 17.00

RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

TEAM DOCENTI: Daniele Baldi, Ilenja Rossi, Alessandro Papa, Nevo DATE: 4/5 febbraio - 4/5 marzo - ORARIO: 10.30 - 17.00 PROGRAMMA: Le lezioni alterneranno parti pratiche e parti teoriche affrontando diversi argomenti: • Cenni storici • Studio delle tecniche di base (poppin, lockin , hype, house dance) • Costruzione di una lezione e approfondimento delle varie parti (riscaldamento, tecnica, coreografia) • Studio della musica • Lavoro coreografico • Inserimento della figura dell'insegnante di danza all'interno del contesto lavorativo REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. QUOTE: 290 euro MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Credito Formativo: 6 Titolo Rilasciato: Diploma di Insegnante di Hip Hop riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. Si ottiene previo superamento di un esame teorico/pratico

Percorso di Specializzazione

HOUSE DANCE ROMA REvolution Sport Center, viale della Repubblica 228, Santa Maria delle Mole (Marino - RM) DOCENTE: Paolo Aloise DATE: 27 novembre 2016, 18 dicembre 2016, 15 gennaio 2017 - ORARIO: 11.30 – 14.30

PROGRAMMA: Ogni lezione alternerà alla pratica una parte teorica che affronterà diversi argomenti quali: • cenni storici • musica • tecniche di base • didattica • coreografia REQUISITI RICHIESTI: Predisposizione specifica ed esperienza di base nella danza o nell’hip hop. QUOTE: 195 euro MODALITÀ D’ISCRIZIONE: L’iscrizione comporta l’accettazione del regolamento, consultalo e iscriviti su www.idadance.com Credito Formativo: 3 Titolo Rilasciato: Attestato di partecipazione riconosciuto, in base a convenzione nazionale, da A.S.I., Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero dell’Interno. 40

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E X P R E S S

E

Y O U R

PA S S I O N

PRESSION FESTIVAL DELLA DANZA

RAVENNA 30, 31 ottobre e 1° novembre 2016

STAGE UNDER 12 LABORATORI per bambini e insegnanti

STAGE

CONVEGNO di medicina della danza info a pag. 45>

info a pag. 44 >

Lezioni di danza e laboratori info a pag. 43 >

RAVENNA IN DANZA

A MIRABILANDIA rassegna a premi info a pag. 42 >

Expression è il primo festival della danza dell’IDA, un ricco contenitore che include lo stage con ospiti internazionali, un laboratorio per bambini e insegnanti, il convegno di medicina della danza e la Rassegna a premi Ravenna In Danza, tra Ravenna città d’arte e il Parco di Mirabilandia. Protagonisti dell’iniziativa sono principalmente i bambini e gli insegnanti che hanno il difficile compito di curare la loro crescita tecnica e artistica. Lo stage è aperto a tutti, con lezioni di diversi livelli nei vari stili di danza, mentre il laboratorio è riservato agli insegnanti e agli allievi più giovani. Il convegno si rivolgerà invece ai soli docenti. Alla rassegna tutti i ballerini potranno infine dare libero sfogo alla loro creatività, ottenendo premi e borse di studio.

Daniel Agesilas

Richard D'Alton

Iker Karrera

Salvo Russo

M. Scardacchi

KIRA

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Roberto Meneghini Matteo Addino

Rita Valbonesi

Sara Tisselli DANCE ACADEMY

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RASSEGNA DI DANZA

RAVENNA IN DANZA RASSEGNA A PREMI Teatro di Mirabilandia (RA) 30 ottobre 2016

Coreografie, musica e creatività, sono le parole chiave di Ravenna In Danza, rassegna a premi che l’IDA – International Dance Association dedica a tutti i giovanissimi appassionati di danza. Una competizione, aperta a tutti gli stili di danza, che si pone l’obiettivo di offrire a tutti i partecipanti un’opportunità di crescita e di sano confronto, unitamente a tanto divertimento, nella cornice di Mirabilandia, il parco divertimento più grande d’Italia. Una giornata all’insegna della voglia di danzare che si concluderà con l’assegnazione di premi, borse di studio e gadget vari da parte di una giuria composta da professionisti del mondo della danza. Fascia d’età: dai 4 anni in su Discipline: classico, modern, contemporaneo, hip hop Sezioni: solista, duo, gruppo

Iscrizioni a numero chiuso. PREMI per i primi tre classificati di ogni categoria e per il vincitore assoluto; borse di studio per partecipare a stage/scuole IDA; Gadget. GIURIA: docenti dello staff IDA e prestigiosi artisti ospiti. LOCATION: Teatro di Mirabilandia. Mirabilandia è il parco divertimenti più grande d’Italia che comprende 47 attrazioni, tantissimi show, 5 aree tematiche.

Per regolamento, quote e cedola d’iscrizione www.idadance.com. Per maggiori informazioni: IDA International Dance Association tel. 0544 34124 - danza@idadance.com NOTA BENE: La quota della rassegna include l'ingresso a Mirabilandia per gli iscritti nelle giornate del 30 e 31 ottobre. Solo gli accompagnatori potranno usufruire di una tariffa scontata per l'ingresso al Parco (vedi regolamento). Soggiorno: Mirabilandia offre tariffe agevolate per strutture convenzionate ai partecipanti alla rassegna. Per informazioni contattare Mirabilandia Vacanze al numero 0544/560822.

Con il patrocinio del

Comune di Ravenna

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STAGE

LEZIONI PER TUTTI RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

30 e 31 Ottobre 2016

Lo stage offre l'opportunità di perfezionarsi nei vari generi della danza, dal classico al modern e fino al contact, mettendosi alla prova con gli stili particolari proposti da docenti di livello internazionale. Non semplici lezioni, ma vere e proprie masterclass per il migliore approfondimento possibile. L'IDA ha in programma, per la prossima primavera, un evento di alta specializzazione interamente riservato all'universo hip hop.

INSEGNANTI DANIEL AGESILAS

Ex-direttore degli studi coreografici al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi. Coreografo e insegnante di formazione classica.

CLASSICO

Forte del suo passato prima come ballerino e poi come coreografo, Agesilas è in grado di trasferire questa sua grande esperienza di palcoscenico nell'insegnamento, dando una preparazione tecnica all'allievo.

MODERN LAB

RICHARD D'ALTON

Maestro di fama internazionale, ha lavorato e insegnato alla scuola Balletto nazionale di Cuba, e anche in alcune tra le più importanti scuole al mondo, fra cui il Canada's Royal Winnipeg Ballet.

Applicando le tecniche e le linee guida artistiche della scuola Cubana, caratterizzate dall'ampiezza e dalla diversità della concezione estetica, D'Alton propone masterclass adatte ad allievi di classico e modern/contemporaneo.

MODERN/CONTEMPORANEO

IKER KARRERA

Docente internazionale e direttore della Scuola Danza 180° di Madrid. Come ballerino ha collaborato con Céline Dion e partecipato a XFactor Francia, oltre ad aver lavorato come assistente coreografo su Disney Channel

Un concentrato di energia e dinamismo. Questa è la particolarità delle lezioni di Karrera, molto coinvolgenti e in grado di arrivare al cuore degli allievi. Il suo stile modern/contemporaneo è frutto di una ricerca continua anche sul fronte della musicalità.

RICCARDO MENEGHINI

Diplomato in Performance al Laban Centre di Londra, attualmente è coinvolto in progetti in UK, Francia e Italia. Ha lavorato con coreografi come: Carolyn Carlson, Russell Maliphant, Rui Horta, Didi Veldman, Janet Smith, Liv Lorent, Malou Airaudo e con compagnie come lo Scottish Dance Theatre, progetto di ricerca con DV8 Physical Theatre, Company Chameleon, CCN Robuaix, Balletto Teatro Torino.

CONTACT/RELEASE TECHNIQUE

Una lezione che unisce due tecniche di danza contemporanea di grande tendenza anche a livello internazionale, la Contact Improvisation e la Release Technique. Un modo per ricercare il movimento in profondità, per rompere gli schemi e favorire originalità e autenticità.

MATTEO ADDINO

Ballerino e coreografo, con esperienza in programmi tv, videoclip, spot e spettacoli teatrali di successo. Ha insegnato in diverse stage e scuole fra cui Cinecittà Campus di Maurizio Costanzo, prima di diventare docente IDA.

MODERN/CONTEMPORANEO

Una lezione di modern ad alto tasso di energia e creatività. Personalità poliedrica e sensibile, Addino guida gli allievi passo passo alla scoperta del carisma e della massima espressività, per rendere unico e speciale il proprio modo di danzare.

PROGRAMMA Dom. 30 ottobre

SALA 1

SALA 2

10.00/11.30

Daniel Agesilas Classico

Matteo Addino Modern/Contemporaneo

11.45/13.15

Riccardo Meneghini Contact Release Technique

Richard D’Alton Modern Lab

14.00/15.30

Iker Karrera Modern/Contemporaneo

Riccardo Meneghini Contact Release Technique

15.45/17.15

Daniel Agesilas Classico

Iker Karrera Modern/Contemporaneo

Lun. 31 ottobre

SALA 1

SALA 2

10.00/11.30

Daniel Agesilas Classico

Iker Karrera Modern/Contemporaneo

11.45/13.15

Matteo Addino Modern/Contemporaneo

Richard D’Alton Modern Lab

14.00/15.30

Iker Karrera Modern/Contemporaneo

Riccardo Meneghini Contact Release Technique

15.45/17.15

Daniel Agesilas Classico

Matteo Addino Modern/Contemporaneo

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UNDER 12

Nuova formula!

STAGE/LABORATORI DI DANZA PER UNDER 12 RAVENNA Centro Studi La Torre, Via Paolo Costa 2

31 Ottobre e 1° novembre 2016 Grande Novità! Non semplici lezioni, ma un vero e proprio laboratorio in cui i più piccoli possono studiare danza classica, movimento espressivo, creativo e di preparazione fisica. Gli insegnanti iscritti allo stage e/o convegno potranno partecipare alle lezioni come uditori. Un'ulteriore occasione di formazione per l'insegnamento rivolto ai bambini (Attenzione: Le iscrizioni sono a numero chiuso, i posti sono limitati).

ACRO-BIMBO

Rita Valbonesi TdR, Osteopata, posturologa e insegnante di yoga.

Sara Tisselli

Educatrice ed insegnante qualificata in giocodanza, danza acrobatica e body flying, acrofloorwork. Si è formata con IDA frequentando numerosi corsi, stage e convegni.

BODY PERCUSSION

CLASSICO

Salvo Russo

Massimiliano Scardacchi

Diplomato in pianoforte e formatosi in didattica musicale e musicoterapia, si è specializzato in tecniche di Body Percussion realizzando numerosi progetti ed iniziative rivolte anche ai bambini.

Docente di Tecnica della Danza Classica presso il liceo Coreutico Statale “Alfano I” di Salerno.

DANZA E GIOCO

KIRA

Polivalente artista ed insegnante capace di coinvolgere ogni tipo di pubblico con la capacità comunicativa del suo corpo, si è classificato fra i finalisti del programma televisivo Italia's Got Talent.

PROGRAMMA Lunedi 31 ottobre

Martedì 1° novembre

10.00/11.00 UN PONTE PER...LE PUNTE M° Massimiliano Scardacchi Lezione di danza classica finalizzata alla preparazione fisica per il lavoro sulle punte

10.00/11.00 UN PONTE PER...LE PUNTE M° Massimiliano Scardacchi Lezione di danza classica finalizzata alla preparazione fisica per il lavoro sulle punte

11.15/13.00 SPICCO IL VOLO. Laboratorio di ACRO bimbo Insegnanti: Rita Valbonesi e Sara Tisselli Nella prima parte, Rita Valbonesi creerá una storia che sarà animata da posizioni dello yoga, per bambini, per preparare il corpo all'acro e alla sospensione. La seconda parte sarà guidata da Sara Tisselli. Proposte di posizioni acrobatiche adeguate ai bambini attraverso un movimento creativo danzante.

11.15/13.00 DANZA E GIOCO Insegnante: KIRA Tecniche di lavoro corporeo per bambini finalizzati all'allenamento per la danza; studio di sequenze coreografiche partendo dai movimenti degli animali; una fusion fra preparzione atletica, danza e breakdance.

Pausa 14.00/15.30 BODY PERCUSSION: BUM BUM CIÀ CIÀ INSIEME A NOI. Giocando con i suoni del Corpo Insegnante: Salvo Russo Laboratorio per esplorare, conoscere e ri-conoscere il proprio corpo come “Primo e autentico strumento musicale” che abbiamo a disposizione per suonare e fare musica. Attraverso i gesti/suono eseguiti con le mani, con il petto, con i piedi, con la bocca e con tutte le parti del corpo.

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CONVEGNO CONVEGNO DI MEDICINA DELLA DANZA

LA DANZA NELL’ERA DEL DIGITALE Lavori in corso per il futuro RAVENNA

Sala D'Attorre, Via Ponte Marino 2

1° novembre 2016

Nell’era digitale del cosiddetto terzo millennio, il ruolo della danza – nei confronti delle nuove generazioni – è fondamentale in termini educativi e pedagogici, in quanto favorisce lo studio, la concentrazione, la creatività, la socializzazione, oltre a essere un prezioso aiuto nell’ottica della prevenzione di patologie fisiche. In un momento di ‘tecno-liquidità’, in cui l’immediatezza delle tecnologie rende sempre più labili i confini tra reale e virtuale, la danza consente di meglio percepire il corpo in termini spaziali e relazionali, di stimolare l’espressività attraverso il lavoro coreografico e di migliorare la postura e il benessere fisico. Queste sono solo alcune delle tematiche di un convegno dedicato a un nuovo tipo di apprendimento, fatto di nuove modalità di relazione e comunicazione tra insegnante e allievo.

Titolo rilasciato: attestato di partecipazione

PROGRAMMA

Moderatori: Dott. OMAR DE BARTOLOMEO e Dott.ssa LUANA POGGINI 10.00/10.15 VIDEO - Riflessi primitivi, reazioni di raddrizzamento e risposte di equilibrio. Fasi importanti da conoscere per migliorare lo studio del bambino sia in movimento che nella danza. TdR e D.O.R.O.I. RITA VALBONESI 10.15/11.00 La danza nell’era del digitale. Il ruolo degli insegnanti di danza per educare con nuove modalità di relazione e comunicazione. Dott.ssa MARIANGELA TREGLIA 11.00/11.45 Danza e nuovi “vizi “posturali. La danza può affiancare ed aiutare la rieducazione posturale del bambino Dott.ssa. LUANA POGGINI 11.45/12.00 Coffee break 12.00/12.45 Danzare nell'infanzia. Un percorso utile per facilitare i meccanismi di apprendimento del bambino. Prof. ELENA VITI 12.45/13.30 Fra imitazione ed invenzione. Il ruolo dell’insegnante di danza nello sviluppo motorio ed espressivo del bambino. Prof. F. ZAGATTI 13.30/14.30 Pausa pranzo 14.30/15.15. Danzare crescendo. Consigli per insegnanti. Dott. OMAR DE BARTOLOMEO 15.15/16.00 Adolescenza, integrazione tra danza e digitale. Trasformazione del corpo corpo, esplosione di energia comunicazione relazione condivisione. Danza e allenamento fisico alla ricerca di uno stato di ben-essere. TDR e D.O.R.O.I. RITA VALBONESI 16.00/16.15 Coffee break 16.15/17.00 Lo "strumento" corpo. Body percussion : giocando coni suoni del corpo. Prof. SALVO RUSSO 17.00/17.45 Tavola rotonda e conclusioni

QUOTE STAGE

Entro il 30/09

Dopo il 30/09 e sul posto

open

€ 125,00

€ 145,00

pacchetto 4 lezioni

€ 80,00

€ 105,00

open + partecipazione come uditore ai laboratori under 12 del 31/10

€ 140,00

€ 160,00

QUOTE STAGE-LABORATORI UNDER 12

Entro il 30/09

Dopo il 30/09 e sul posto

1 giorno

€ 70,00

€ 90,00

2 giorni

€ 110,00

€ 130,00

QUOTE CONVEGNO

Entro il 30/09

Dopo il 30/09 e sul posto

giornata del 1/11

€ 95,00

€ 120,00

giornata del 1/11 + partecipazione come uditore ai laboratori under 12 del 31/10

€ 110,00

€ 150,00

QUOTE SUPER OPEN 3 GIORNI

Entro il 30/09

Dopo il 30/09 e sul posto

stage + convegno + partecipazione come uditore ai laboratori under 12

€ 190,00

€ 210,00

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la scontistica, le modalità d’iscrizione e il regolamento.

Per maggiori informazioni:

International Dance Association tel. 0544 34124 mail: danza@idadance.com DANCE ACADEMY

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INFORMAZIONI GENERALI PER L’ISCRIZIONE AI CORSI Per ogni informazione la nostra segreteria è a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 18,00 al numero telefonico 0544 34124.

Il regolamento, la cedola d’iscrizione ai corsi e le cedole di affiliazione si possono scaricare sul sito www.idadance.com.

MODALITÀ D’ISCRIZIONE

Per effettuare l’iscrizione ai corsi, seminari o stage è necessario scaricare, compilare e firmare in ogni sua parte la cedola d’iscrizione. È obbligatorio compilare e firmare anche il “Modulo A” con i dati del partecipante. La cedola va inviata, unitamente alla copia della ricevuta del versamento, alla segreteria organizzativa: • Centro Studi La Torre srl, via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna • oppure via fax allo 0544 34752 • o via e-mail danza@idadance.com L’iscrizione e/o il pagamento comporta automaticamente l’accettazione del regolamento. Tutte le somme versate saranno considerate a titolo di caparra. La regolare documentazione fiscale sarà emessa al termine del servizio.

MODALITÀ DI PAGAMENTO

Le quote devono essere versate tramite: • Vaglia postale intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l.- via P. Costa 2 - 48121 Ravenna • Assegno bancario non trasferibile intestato a: Centro Studi La Torre s.r.l. (allegare copia documento d’identità) • Versamento su C/C postale n°11233483 intestato a Centro Studi La Torre srl - via P. Costa 2 - 48121 Ravenna • Bonifico sull’IBAN: IT30Z0760113100000011233483 BANCOPOSTA – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl • Bonifico sull’IBAN: IT35D0103013100000000898904 - SWIFT/BIC: PASCITMMRAV – BANCA: MONTE DEI PASCHI DI SIENA AG.7 Ravenna P.zza Kennedy 7 – Conto intestato a Centro Studi La Torre Srl • Pagamento on line (carta di credito, paypal) su www.idadance.com NOTA: Per i pagamenti con assegno bancario, l’originale deve arrivare in sede 15 gg. prima dell’inizio del corso/seminari/stage/ecc. Si informa che fino a quando non sarà pervenuto l’originale non viene registrata l’iscrizione. In ogni forma di pagamento specificare nella causale a cosa ci si iscrive (indicando data, città, iniziativa, nome corsista).

AFFILIAZIONE I.D.A. È possibile affiliarsi all’International Dance Association con una delle quattro modalità di seguito descritte. Le cedole di affiliazione sono disponibili sul sito web www.idadance.com. Spedire la cedola compilata e firmata, unitamente a copia del versamento, a: IDA, via Paolo Costa, 2 - 48121 Ravenna, oppure via fax al n.ro 0544/34752, oppure via e-mail: affiliazioni@idadance. com

SOCIO EFFETTIVO QUOTA: €10 Comprende: • Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli eventi I.D.A. • Iscrizioni I.D.A 2016/2017 • Abbonamento alla rivista Expression *Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di danza. SOCIO PRATICANTE QUOTA: €40 Comprende: • Tessera a.a. 2016/2017 • T-Shirt I.D.A • Abbonamento alla rivista Expression • Sconto del 10% sulle quote di partecipazione agli stage I.D.A • Assicurazione contro gli infortuni solo in occasione degli stage I.D.A., validità dal 01/09/2016 al 31/08/2017 *Possono tesserarsi in questa categoria tutti i praticanti e gli appassionati di danza AFFILIAZIONE I.D.A. SCUOLE DI DANZA (affiliazione anno 2016/2017) QUOTA: €200 Comprende: • Tessera I.D.A. a.a. 2016/2017 • T-Shirt ufficiale I.D.A • Attestato Scuola di danza Affiliata I.D.A • Partecipazione gratuita ai convegni di Danza e Management e Medicina della danza per il titolare • Possibilità, per il titolare della Scuola di danza, di frequentare i corsi I.D.A senza versare la quota di socio praticante e di affiliarsi come socio insegnante versando la quota di € 100 anziché € 140 • Abbonamento alla rivista Expression • Possibilità di ospitare iniziative I.D.A ed esami di livello del percorso formativo I.D.A. • Invio, su richiesta, dei nominativi degli insegnanti diplomatisi nelle aree di appartenenza • Diritto di utilizzare il marchio I.D.A con la dicitura “Scuola Affiliata I.D.A” • Patrocinio I.D.A per iniziative organizzate 46

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SOCIO INSEGNANTE QUOTA: €140 Comprende: • Tessera a.a. 2016/2017 • T-Shirt I.D.A. • Omaggio I.D.A. • Abbonamento alla rivista Expression • Sconto del 20% sulle quote di partecipazione ai seminari dell’ I.D.A • Sconto del 20% sulle quote di partecipazione agli stage e convegni I.D.A • Sconto del 10% sugli articoli del catalogo DANCE SHOP (www.dance-shop.it) • Inserimento del proprio nominativo negli elenchi insegnanti inviati a palestre e scuole di danza • Inserimento nell’albo insegnanti sul sito della I.D.A. • Assicurazione contro gli infortuni e responsabilità civile che copre l’attività di danza nel periodo 01/09/2016 al 31/08/2017. *Possono tesserarsi in questa categoria i diplomati I.D.A e tutti coloro che operano nella danza come insegnanti.

dalla Scuola (previa visione e accettazione del programma da parte di I.D.A) • Sconto del 20% su seminari e stage I.D.A per il titolare della Scuola • Sconto del 10% sugli articoli del catalogo “Dance Shop” • Inserimento della Scuola nell’Annuario della danza sul sito I.D.A.• Presentazione della Scuola e/o spazio gratuito sulla rivista “Expression” per la promozione di iniziative della Scuola (stage, saggi, ecc...)• Buono di €50 da spendere nelle iniziative I.D.A. • Link del sito internet della Scuola sul sito www.idadance.com (previo invio dell’indirizzo a centriassociati@fif.it). È obbligatorio l’invio dell’autorizzazione firmata. *Possono iscriversi come “Scuola Affiliata” le Scuole di danza che vogliono entrare a far parte di un importante network nazionale.

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MODERN JAZZ

PROGETTO DIDATTICO PER LE SCUOLE DI DANZA ASSOCIATE

CONTEMPORANEO

CENTRI PROFESSIONALI

I.D.A.

ESAMI DI LIVELLO DIRETTAMENTE NELLE SEDI CON RILASCIO DI ATTESTATO

CLASSICO

Il Percorso Formativo IDA è un progetto didattico pensato per tutte le scuole che vogliono offrire ai propri allievi la possibilità di sostenere esami per verificare e attestare il livello raggiunto nel percorso di studi. Per l’allievo è uno stimolo ad applicarsi nello studio, per l’insegnante un’occasione di confronto e di crescita professionale. Sono previsti esami nelle seguenti discipline: Classico, Modern Jazz/Contemporaneo e Hip Hop. Per partecipare al percorso formativo le scuole devono essere regolarmente affiliate all’IDA e inviare lo speciale modulo di adesione entro il 30 dicembre. La data d’esame deve essere concordata entro il 1° aprile con la segreteria IDA e può essere fissata in qualsiasi periodo dell’anno in base alle esigenze della programmazione didattica e artistica della scuola di danza.

Servizi e supporti didattici offerti alla scuola che aderisce: • Il Teacher Workbook sulle discipline scelte, in cui l’insegnante trova indicati i livelli d’esame che gli allievi possono sostenere durante gli anni di studio. Per ogni livello sono indicati i risultati da raggiungere e le difficoltà tecniche che devono essere affrontate in sede d’esame. • Targa di “Centro Professionale IDA” da esporre nella scuola.

HIP HOP

• Servizio di assistenza domanda/risposta attraverso la e-mail dedicata didattica@idadance.com a cui gli insegnanti possono scrivere per porre domande su problematiche e dubbi relativi all’attività didattica. Le risposte saranno fornite dai docenti/esaminatori del percorso formativo. • Visita (su richiesta) di un docente tutor IDA nella propria scuola, per la supervisione del lavoro prima degli esami. Possibilità di richiedere un preventivo contattando la segreteria IDA.

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Il programma didattico prevede differenti livelli in base alla disciplina prescelta:

LIVELLI

CLASSICO

MODERN JAZZ CONTEMPORANEO

HIP HOP

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7 anni) Propedeutica 3 (8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Base 1 (9-10 anni) Base 2 (11-12 anni) Intermedio 1 (13-14 anni) Intermedio 2 (15-16 anni) Avanzato 1 (dai 17 anni in poi)

La danza e il gioco (3-4 anni) Propedeutica 1 (5-6 anni) Propedeutica 2 (7-8 anni) Principiante (9-10 anni) Principiante - Intermedio (11-14 anni) Intermedio – Avanzato (15-18 anni)

NOTA: La suddivisione dei livelli per età è solo indicativa. In base al livello raggiunto dagli allievi resta infatti a discrezione dell’insegnante della scuola di danza, che aderisce al progetto, decidere a quale grado presentare l’allievo. Il docente giudicante potrà poi assegnare all’allievo, al termine dell’esame, il livello ritenuto più opportuno. Gli allievi che supereranno gli esami di livello, riceveranno l’attestato rilasciato e riconosciuto dall’International Dance Association. Gli allievi più meritevoli e dotati di maggior talento potranno ricevere, a discrezione dell’esaminatore, una borsa di studio per gli stage dell’IDA. Per partecipare agli esami ogni allievo deve versare una quota di iscrizione.

ESAMI

Quote esami di classico e modern jazz / contemporaneo La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Base: €35 Intermedio: €45 Avanzato: €60 Quote esami di hip hop La Danza e il gioco e Propedeutica: €20 Principiante: €35 Principiante/Intermedio: €35 Intermedio/Avanzato: €45

BORSE DI STUDIO

La richiesta di adesione al Percorso Formativo dovrà pervenire entro il 30 dicembre e la richiesta di esami dovrà pervenire ad IDA entro il 1° aprile. Dopo tale data la segreteria si riserverà di accettare o meno gli esami con una penale di €50. La quota d’esame dovrà essere versata dall’allievo per ogni singolo esame. Questo significa che l’allievo che partecipa a esami di diverse discipline deve versare una quota per ciascuna disciplina. Le quote di iscrizione dovranno essere raccolte dalla segreteria della scuola ed essere versate in un’unica soluzione all’IDA almeno trenta giorni prima della data d’esame concordata.

AGGIORNAMENTO DIDATTICO Nell'ottica di seguire con particolare attenzione gli insegnanti dei propri centri professionali, IDA promuove nel periodo estivo un nuovo servizio di aggiornamento didattico, a cura dello staff IDA. Chi desidera perfezionarsi dal punto di vista tecnico e ricevere utili indicazioni didattiche, può seguire i laboratori e i percorsi teorico-pratici organizzati nella sede IDA di Ravenna nei mesi estivi al termine dell'anno accademico. L'aggiornamento didattico è rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole affiliate IDA e ai diplomati IDA dei corsi finalizzati all'insegnamento.

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria organizzativa: Via Paolo Costa 2, Ravenna - tel. 0544 34124 danza@idadance.com www.idadance.com EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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RUBRICA

LE SCUOLE AFFILIATE I.D.A.

Entusiasmo e competenza per una danza di qualità

DANZA CON ME

Pisa Direzione artistica: Martina Giraldo La scuola Danza con Me, aperta sei anni fa a Pisa, è diretta da Martina Giraldo, diplomata come insegnante all’Accademia della Scala di Milano. Diverse le attività che porta avanti con passione e professionalità: gioco danza, propedeutica classica e moderna, hip hop, video dance, break dance, danza accademica e contemporanea e Pilates, ma anche nuove discipline quali tap dance e danza acrobatica apprezzate dai piccoli e danza del ventre, tango argentino e danza standard e latini per gli adulti. Gli insegnanti sono un punto di forza della scuola: oltre alla

stessa Giraldo, con una lunga esperienza nel modern e nella danza contemporanea, lo staff è composto anche da Gioele Marconcini (break dance) e Matilde Pignatelli (danza acrobatica e Acrofloorwork). Numerosi i successi conseguiti dalla scuola nell’ambito di concorsi in giro per l’Italia così come i ragazzi che hanno saputo mettersi in evidenza, fra cui Lorenzo Carriero, selezionato durante lo stage di classico del National Ballet Accademy Amsterdam, dal direttore Jean Yves Esquerre e dall’assistente Oliver Wecxsteen, e anche Fedra Amori e Niccolò Basile

ammessi all’Accademica Kataklò a seguito di una dura audizione che li ha messi alla prova per ben due ore, oltre che su classica e phisycal modern anche su acrobatica e danza aerea.

FDM - FORMAZIONE DANZA MANTINI Ladispoli (Roma) Direzione artistica: Loredana Mantini Sin da bambina il suo sogno era di diventare insegnante e ci è riuscita, tanto che nel 2001 ha persino aperto una sua scuola a Ladispoli: Formazione Danza Mantini. Per dedicarsi ai più piccoli e per trasmettere loro la sua passione, ha rinunciato – senza alcun pentimento – anche a proposte televisive. «Sono un’insegnante per scelta», così ama definirsi. Ed è lei a occuparsi direttamente delle lezioni di modern, lyrical e contemporaneo, avvalendosi invece di collaboratori esterni per la danza classica. Ha iniziato a muovere i primi passi verso i 5 anni: per tredici anni 50

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ha studiato classico, per poi rimanere folgorata dalla danza moderna che ha approfondito con corsi e seminari, molti dei quali organizzati dall’IDA. Ogni anno, con i suoi allievi, partecipa a rassegne e concorsi, oltre a promuovere il tradizionale saggio di fine anno. Come valuta oggi l’attenzione dei giovani verso la danza? «L’interesse inizialmente è sempre molto alto – commenta -. Quando però si scoprono la disciplina, la didattica, la tecnica, lo studio e tutti i sacrifici che quest’arte inevitabilmente comporta, molti si scoraggiano, perché non se lo aspettano.

Ma questa è la vera danza, non quella che si vede in tv, dove apparentemente si ottengono grandi risultati in poco tempo. Ai genitori, spesso, mi tocca spiegare che anche se il figlio balla sempre in casa, non necessariamente significa che è poi pronto ad accettare delle regole. Danzare non è ballare, richiede un impegno particolare. Chi è disposto a mettersi in gioco, può raccogliere delle soddisfazioni!».


PUNTA E FLEX Romito Magra di Arcola (La Spezia) Direzione artistica: Lara Alpinoli e Sara Petacchi Aperta nel 2009, Punta e Flex si pone l’obiettivo di aggregare i giovani interessati alla danza e di insegnar loro quella che è una delle discipline più difficili. «La danza è prima di tutto studio – affermano le titolari Lara Alpinoli e Sara Petacchi -. Richiede disciplina e spirito di sacrificio, per apprendere al meglio non solo la tecnica ma anche la parte artistica». La scuola propone corsi di danza classica e moderna, con la possibilità per gli allievi – durante l’anno – di partecipare a stage in sede e anche a Ravenna, con l’IDA.

Si comincia con l’avviamento dei più piccoli alla danza, per proseguire con i ragazzini che iniziano a specializzarsi e per finire con gli adulti dai 18 anni in su. I ragazzi crescono anno dopo anno, avendo anche l’opportunità di confrontarsi con coetanei nell’ambito di concorsi internazionali come Expression, dove qualche anno fa è stato conquistato un prestigioso secondo posto con un gruppo nella categoria Danza Fantasia Junior. Tanti i progetti in serbo per il futuro, fra cui quello di ampliare la scuola, con una

sede dotata di più aule, per far crescere sia il numero degli allievi che la già alta qualità delle proposte formative. «Ciò che più ci stimola – affermano le due titolari, con alle spalle un ricco curriculum che include anche il corso di modern dell’IDA – è l’entusiasmo dei nostri ragazzi, che è davvero contagioso. Se fosse per loro si dovrebbe far lezione anche il sabato e la domenica!».

FLUXIA Mozzaniga (Bergamo) Direzione artistica: Caterina Gerosa La scuola Fluxia è stata inaugurata nel 2008, con l’idea di promuovere e diffondere la cultura della danza nella Bassa Bergamasca. L’artefice è Caterina Gerosa che, dopo aver iniziato a sei anni con la ginnastica artistica, già a otto anni si dedicava anima e corpo alla danza classica e poi al moderno. L’insegnamento è stato, sin da subito, la sua priorità: per qualche anno ha lavorato in altre scuole e poi ha tenuto corsi comunali, finché ha avuto l’opportunità

di aprire un centro in proprio. Personalmente si occupa dell’insegnamento del classico e del moderno, mentre si avvale di validi collaboratori per altre discipline quali l’hip hop, la break-dance, la danza del ventre, i tessuti aerei. «I più piccoli – afferma la titolare e direttrice artistica – sono attirati dalle discipline tradizionali, mentre gli adulti anche dalle ultime novità. Durante l’anno, la scuola propone anche stage di hip hop e contemporaneo che riscuotono sempre un

certo successo. In futuro, mi piacerebbe avere una compagnia fissa, di livello semiprofessionale, per portare in giro le nostre esibizioni particolari». A livello personale, Caterina vorrebbe trovare il tempo per dedicarsi presto al perfezionamento, seguendo seminari e workshop IDA.

KSCHOOL Rimini Direzione artistica: Gionata Galdenzi e Federica Valentini Ha appena festeggiato i primi dieci anni di attività la scuola Kschool di Rimini, interamente dedicata all’hip hop. I due direttori artistici, Gionata Galdenzi e Federica Valentini, hanno saputo creare un bel gruppo di ragazzi motivati, unito come una grande famiglia, credendo fortemente nell’idea-slogan: “La scuola che viaggia”. Ogni anno, gli allievi hanno infatti la possibilità di girare per l’Italia e l’Europa, maturando preziose esperienze in ambito artistico. Al riguardo,

numerose sono state le incursioni a Berlino, Stoccolma, Amsterdam, Parigi, Valencia e anche in Sicilia. I docenti della scuola-movimento insegnano in tre sedi: al Garden Sporting Center di Rimini, sede ufficiale di Kschool, al Centro Futura di Bellaria-Igea Marina e al New Grafic Ballet di Villa Verucchio. «Le crew dei ragazzi – raccontano i due titolari – hanno nomi evocativi: i Kousin, i Nonni, i Bisnonni, gli Zii. Spesso stimoliamo i genitori a collaborare, in modo da riuscire a capire meglio le difficoltà

che incontrano i figli in questa dura disciplina». Ogni anno è scandito da un preciso ritmo: i primi tre mesi sono di ‘assestamento’, ossia dedicati alla preparazione tecnica; poi inizia la preparazione delle gare e della parte coreografica. Ogni volta che la scuola si sposta per una manifestazione, porta con sé 100-130 ragazzi. Da segnalare in particolare che, già da diversi anni, Kschool fa incetta di premi al Club vs Club, campionati di hip hop a squadre organizzati dall’IDA a Rimini Wellness. Kschool è molto attiva anche in ambito digitale: ha una propria App e i ragazzi fanno parte di un doposcuola digitale. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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LA STORIA

di Roberta Bezzi Photo Corrado Ferrante Ufficio Stampa

IL BALLERINO E COREOGRAFO, CHE AMA ISPIRARSI ALLA VITA QUOTIDIANA, SOGNA UNA COMPAGNIA CONTEMPORANEA TUTTA SUA

La storia del ballerino, coreografo e docente Giovanni Scura parla di sacrifici, passione, umiltà e determinazione. Di come con impegno e perseveranza si possano raggiungere obiettivi che per molti altri appaiono irraggiungibili. Un esempio per i tanti giovani che ogni giorno faticano e sudano in aula, alla ricerca di un posto nel sempre più difficile mondo della danza. Si è trasferito appena adolescente da Rossano, in provincia di Cosenza, a Roma dove si è diplomato all’Accademia nazionale di Danza. Poi ha frequentato corsi all’English National Ballet School e alla Compagnia nazionale del Balletto di Praga, conseguendo inoltre vari premi quale giovane talento. Ha danzato per diverse compagnie – United Dance Company Paris, Excursus, Danzaprospettiva, Ballet ex, etc. – e in vari musical e spettacoli (“La Divina Commedia”, “Don Bosco”, “Farinelli”, “Il vizietto”, “S…Partiti per la danza”, etc.), e di recente si è messo in gioco come coreografo e regista. Il 2016 è iniziato sotto i migliori auspici, con la 52

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partecipazione come ballerino a “Sogno e Son Desto 3”, il varietà musicale di Massimo Ranieri con coreografie di Bill Goodson, e con il piccolo tour del suo lavoro di danza contemporanea “Anime Nude” o “Anime a nudo”, dedicato alle donne, alla violenza e al rapporto di coppia. Giovanni Scura, com’è stato lasciare i propri affetti da ragazzino per andare a studiare danza in una grande città? «Molto difficile e doloroso, malgrado il continuo appoggio

della famiglia. Tant’è che il primo tentativo è andato male. Studiavo già danza da cinque anni, quando a 11 ho passato un provino alla scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano. Dopo due mesi sono rientrato a casa, perché non ero pronto a sostenere quei ritmi. È andata meglio a 14 anni, quando sono stato preso all’And di Roma, dove alla fine mi sono diplomato». Hai quindi capito presto che il tuo futuro professionale sarebbe stato nella danza?


«All’inizio lo speravo fortemente, perché era quello che più desideravo. Ma mi reputo anche fortunato perché, terminati gli studi, ho subito lavorato in Italia e all’estero. In particolare grazie al concorso Premio Roma 2004, nel corso del quale mi è stato aggiudicato il premio speciale Don Lurio, ho avuto la grande opportunità di rappresentare l’Italia durante una tournée di quattro anni, al fianco di solisti da tutto il mondo». Significativa è stata l’esperienza in Argentina dove per la prima volta hai anche coreografato… «Sì. Sette anni fa ho realizzato le coreografie per “Mi Tierra”, uno spettacolo con protagonisti quattro italiani e altrettanti argentini, che univa le due culture. Quello è stato il mio debutto internazionale, ma in realtà sin da bambino mi è sempre piaciuto coreografare. Ricordo che durante i compleanni, riunivo gli amici e li facevo esibire con una mia creazione. È qualcosa di innato, un po’ come la capacità di saper insegnare. Non è necessario essere stati prima ballerini. Tant’è che ci sono ottimi danzatori che non saranno mai coreografi o buoni insegnanti». Da ballerino, c’è uno spettacolo che più di altri ti ha emozionato? «Anni fa, in Germania, ho lavorato in uno spettacolo di contemporaneo dedicato ai Queen, per cui erano state create formidabili coreografie. Mi ha molto colpito l’accostamento di una musica molto commerciale con passi di danza contemporanea, qualcosa di molto innovativo allora». Nel tuo futuro, ti vedi più nelle vesti di coreografo? «Sì. D’altra parte ho appena compiuto 32 anni e mi sono un po’ stancato di lottare con

allenamenti, diete ferree, etc. Sono molto contento del successo riportato con “Anime Nude”, con protagoniste sette ballerine, portato in scena in diversi teatri e spero di aver la possibilità di riproporlo la prossima stagione, con un cast allargato anche a danzatori». Come definiresti il tuo stile? «Il mio stile è frutto di ciò che, in tanti anni, ho carpito dai maestri che ho avuto il piacere di incontrare. Mi ispiro alla quotidianità, ai problemi di tutti i giorni e a ciò che è visibile agli occhi, niente di futuristico o astratto dunque». Il suo sogno nel cassetto? «Avere una compagnia di danza contemporanea tutta mia. Ma devo fare i conti con la precaria situazione italiana dove anche grandi compagnie con convenzioni statali sono state costrette a chiudere. Questo ovviamente è molto demoralizzante per un giovane coreografo, ma sognare è sperare…». Cosa consiglieresti ai giovani che desiderano diventare ballerini? «Di guardare anzitutto dentro di loro per capire se davvero la danza è una passione, perché diversamente non è possibile affrontare tutti i sacrifici che richiede. Quella del ballerino è una professione a 360 gradi che spesso porta ad allontanarsi dalla famiglia, a saltare delle tappe importanti, come l’adolescenza. È una disciplina, un esercizio quasi militare a cui molti ragazzi oggi – spin-

ti dal tutto e subito – non amato dei vip. Con chi possono ambire. A me la danza sei più in sintonia? ha consentito di crescere più «Con Valeria Marini c’è da in fretta, diventando pretempo una bella amicizia: è sto responsabile, ha dato un una persona divertente, dispoobiettivo di vita, compensando nibile, generosa, probabilmente così le tante carenze a cui mi l’ultima diva nostrana rimasta, ha costretto. Una volta scelta ossia in grado di comportarsi questa strada, è importante sempre così in scena come nel affidarsi a insegnanti qualificati privato. Nutro grande simpatia e non improvvisati, in grado di anche per Enzo Iacchetti, copoter trasmettere qualcosa». nosciuto durante “Il vizietto” Cosa pensi dei talent di Massimo Romeo Piparo. show televisivi? Solo da lì All’epoca dello spettacolo, possono emergere i veri ricordo che viaggiavamo tutti talenti oggi? insieme con il pullman e lui «L’Italia, si sa, non è mai stato faceva sempre regali e offriva un Paese meritocratico, in cui cena a tutti». chi ha più doti e si impegna Una curiosità: è vero che maggiormente, va necessavorresti tanto conoscere riamente più lontano… In Heather Parisi? tale ottica, la tv offre delle «Sì, perché mi sono appassiopossibilità. C’è anche da dire nato alla danza guardandola in che, guardando ad “Amici” per tv, cercando di copiare i suoi esempio, è evidente quanmovimenti. Come mi ricorda to l’asticella della qualità si sempre mia madre divertita, un sia alzata: rispetto alle prime giorno all’asilo ballai un suo edizioni, oggi i ballerini che pezzo con un’amichetta, per la passano le audizioni hanno un grande gioia di tutti». livello professionale. Sarebbe bello che la danza potesse Giovanni Scura diventare, come la musica, una e il fotografo Corrado Ferrante assegneranno un premio speciale materia in tutte le scuole… all'edizione 2017 di Expression, Così si potrebbero ottenere Concorso internazionale di danza. grandi risultati». Maggiori info a pag. 2 Molti ti definiscono il e su www.concorsoexpression.com ballerino-coreografo più EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Un buon insegnante? Chi si aggiorna di continuo a cura di Laura Parlanti

Oggi più che mai aggiornarsi è fondamentale per chi insegna propedeutica, per fornire alle nuove generazioni di futuri danzatori i giusti stimoli e per dare loro un metodo corretto che possa accompagnarli durante tutto il percorso formativo. Di studiare non si finisce mai. Un’affermazione che vale in tutti gli ambiti probabilmente, ma ancora di più nella danza dove chi si ferma è perduto. Eppure, e questa è una problematica spesso sottaciuta, sono tanti gli insegnanti di propedeutica che a un certo punto si stancano di occuparsi dei più piccoli, lasciando così spesso agli allievi più grandi il compito di istruire gli ultimi arrivati. Questo è un grosso errore, non solo perché gli allievi dei corsi più avanzati mancano della necessaria esperienza che dovrebbe invece essere propria di chi insegna, ma anche in quanto i bambini – in tutte le scuole di danza private – rappresentano il grosso della clientela, e il fondamentale vivaio da cui attingere i talenti del domani. Nel corso della mia carriera, mi è capitato spesso di avere a lezione allievi di livello avanzato che mi dicevano stupiti: “Lei mi ha aperto un mondo diverso!”. Questo non è colpa dei ragazzi 54

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ma di tanti insegnanti che non sono in grado di offrire strumenti corretti per crescere. All’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove mi sono diplomata e specializzata, le prime sperimentazioni nel campo della propedeutica risalgono al 1975, all’interno di scuole elementari. Anche io, come molti docenti miei coetanei, sono cresciuta con il metodo più tradizionale della propedeutica, ma da allora fino a oggi si sono susseguiti grandi cambiamenti grazie soprattutto all’avvento e all’espansione della danza moderna.

Quando si parla di propedeutica ora non ci si riferisce più solo a un avviamento dei più piccoli al classico, ma anche al moderno, alla danza in generale, per dare ai bambini fino a 11/12 anni una base valida per tutti gli stili. Cosa è cambiato? L’approccio al corpo che è oggi tutto coinvolto, in rapporto alla spazio e agli altri. Prima era tutto più statico e nessun insegnante spiegava la relazione con l’ambiente circostante, così come l’importanza della socializzazione. Molti insegnanti ed ex danzatori pensano di ‘saper fare’ senza dover seguire alcun consiglio, o confrontarsi con


Segui i seminari con Laura Parlanti. Maggiori info a pag. 32, 33 e 35.

gli altri, e finiscono sovente col dedicarsi principalmente agli allievi più grandi. Al contrario, non bisogna mai lasciare la propedeutica e l’impostazione del primo corso che è quello che, più di altri, dà la linea alla scuola e agli allievi. Mentre invece si può chiamare chiunque al sesto od ottavo anno, perché le basi di propedeutica ormai sono già state date.

La propedeutica è cambiata in questi anni, anche perché i bambini non sono più quelli di una volta e hanno bisogno di novità, di stimoli nuovi, abituati come sono alle più moderne tecnologie. I piccoli non sono più abituati a giocare, a ‘lavorare’ di fantasia, stanno molto tempo seduti. Dopo le otto ore di scuola, per quelli che fanno il tempo pieno, molti rientrano a casa e solo i più fortunati fanno un po’ di sport o di danza. Fra le mura domestiche le loro possibilità di movimento sono minime, in quanto spesso vengono spinti – anche dagli stessi genitori oberati dai troppi impegni – a stare davanti alla tv, al tablet o al pc. Molti di coloro che arrivano per la prima volta

in aula, fanno persino fatica a camminare correttamente. Il modo migliore di stimolarli è quello di far recuperare loro la dimensione del gioco, utilizzando anche banali ausili per stuzzicare la loro curiosità. Come dico sempre, un buon insegnante sa trarre buone ispirazioni per la lezione anche al supermercato… Se si trova la giusta chiave, poi saranno gli stessi bambini a fornire consigli all’insegnante, in un perfetto interscambio. La propedeutica è importante per dare ai piccoli un’impostazione, per farli stare dritti e camminare in modo corretto, per insegnare loro come reagisce il corpo a certi stimoli, quando sono più rilassati o arrabbiati, per dare delle informazioni… Non è qualcosa di banale, se si considera che molti bambini oggi soffrono di problemi ai piedi e alla schiena. A cambiare è stato anche il rapporto con i genitori: mentre un tempo ascoltavano i consigli degli insegnanti, adesso sembrano ‘tuttologi’ grazie alla marea di nozioni accessibili a tutti tramite il web, trascurando l’importanza dell’esperienza di anni e anni

che solo un professionista può avere. A loro mi sento di dire: “Pensate bene in mano a chi mettete i vostri figli”. Non capisco perché, quando si tratta di iscrivere il proprio bambino a nuoto o a tennis richiedono all’insegnante un certo tipo di percorso e qualifiche, mentre nella scelta della scuola di danza, spesso si predilige per comodità quella sotto casa. Ma non è detto che sia quella giusta…

Il prestigio e la ‘bontà’ di una scuola sono strettamente correlati al curriculum e alle qualità dell’insegnante. Chiedete informazioni su chi è, su quali studi ha fatto e su quali esperienze artistiche ha maturato. Tanto per fare un esempio estremo, probabilmente non metterei mia figlia di sei anni nelle mani di Carla Fracci perché sarebbe ‘troppo’ per lei, mentre sarei ben felice di potergliela dare verso i 15/16, quando un artista di quel livello avrà davvero delle cose da insegnarle. Un altro tema dibattuto riguarda l’età giusta per le punte. Personalmente, ritengo che prima degli 11 anni sia

troppo presto. Eppure ci sono insegnanti che lo fanno e genitori che vengono da me e me lo fanno notare, quasi avendo paura che la propria figlia resti indietro… A poco serve spiegar loro che, probabilmente, c’è chi non sa insegnare la propedeutica… Preferisco perdere una allieva piuttosto che rischiare di rovinarla. Un buon docente si riconosce dal suo ricco bagaglio formativo, dalla voglia di non fermarsi mai, dal desiderio continuo di confrontarsi e di scegliersi tanti diversi maestri, dalla ‘sete’ di informazione…

Ai più giovani, consiglio di andare in giro per l’Italia in estate a fare stage, di partire per l’estero anche per pochi giorni alla ricerca del maestro giusto. L’importante è investire nella formazione dopo aver deciso a chi si vuole insegnare. I piccoli richiedono certamente la massima attenzione, ma oggi sono in aumento anche i grandi – di qualsiasi età, anche fino ai settant’anni – che si avvicinano alla danza per la prima volta. Molti di loro infatti hanno capito l’importanza del movimento e si divertono di più a danzare con la musica che a fare una ginnastica dolce, anche perché così si combina il benessere con la socializzazione. Da anziani soprattutto si ritorna come bambini, perdendo molti dei freni inibitori e questo può facilitare l’apprendimento di molti stili. La propedeutica è dunque un’ottima base per tutti, adulti e bambini, così come la danza è un’arte senza età. EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Partecipa al convegno di Medicina della Danza. Maggiori info a pag. 45

MEDICINA DELLA DANZA

IL DOLORE AL COLLO NEI BALLERINI È BENE ESEGUIRE SEMPRE UN BUON RISCALDAMENTO E FARE ATTENZIONE AI PAVIMENTI TROPPO RIGIDI. MAGGIORI I RISCHI PER I BALLERINI DI DANZA CONTEMPORANEA a cura di Omar De Bartolomeo – specialista in Ortopedia e Traumatologia in collaborazione con i fisioterapisti Sara Benedetti, Eva Fasolo e Romeo Cuturi

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e patologie muscolo-scheletriche del rachide nei danzatori si concentrano maggiormente nella regione cervicale e in quella lombare. Distretti in cui la possibilità di movimento è più ampia e più utilizzata dai danzatori. Tra le patologie più importanti, in ordine vi sono: contratture e distrazioni muscolari, distorsioni, discopatie (protrusioni e/o ernie discali). Alcune patologie cervicali e lombari possono inoltre esprimersi nella vita adolescenziale ma avere origine congenita (presenti dalla nascita), quali ad esempio la spondilolisi lombare e anomalie di formazione intrauterina delle vertebre (megapofisi, sinostosi). Non bisogna neppure sottovalutare la presenza di una scoliosi che può, direttamente o indirettamente, causare dolore e disfunzioni rachidee. La colonna rappresenta un grande complesso osteo-artro-muscolare che risponde quindi a due imperativi, stabilità e flessibilità, essendo 56

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formata da ossa (vertebre), articolazioni (disco intervertebrale davanti, due articolazioni posteriori definite anche zigoapofisi), rinforzate da legamenti, muscoli (disposti su più piani, da muscoli corti e profondi, a muscoli lunghi e più superficiali). L’asse vertebrale ha forti qualità statiche alla base (lombo-sacrale) che pian piano – salendo – lasciano il posto a qualità più dinamiche (tratto cervicale) secondo il principio architettonico. La colonna svolge quindi molte funzioni: sostegno degli organi interni, movimento, protezione (per il midollo e le sue radici nervose). Attraverso i cingoli scapolare e pelvico, si connette con gli arti superiori e inferiori. A livello del tratto cervicale si concentrano molti stress meccanici, alcuni dei quali legati alla particolare conformazione della colonna cervicale stessa (figura 1), altri legati a stress meccanici che arrivano al tratto cervicale o cervico-dorsale ma di origine più lontana (sca-

polo-toracica, spalla) o tecnica specifica della danza (lift, salti, port de bras) (figura 2). A livello del rachide cervicale, si riconoscono sette vertebre e moltissimi muscoli. Alcuni si inseriscono tra una vertebra e l’altra, rimanendo nel tratto cervicale, altri invece si inseriscono alle vertebre e/o alla base cranica e si dirigono però lontano dal collo, per inserirsi al tratto dorsale, lombare o sacrale della colonna, alla scapola, alle coste. Per questo motivo il dolore al collo può avere diverse origini (figura 3). Nella nostra esperienza le cause più frequenti di dolore al collo sono: 1) Traumatiche: traumi distorsivi della colonna cervicale, connessi a incidenti stradali e/o domestici ma spesso durante le lezioni di danza, soprattutto contemporanea. Tipico è il movimento in iperflessione (mento verso lo sterno) forzato eseguendo una ‘capriola’ a terra o durante alcune prese/lift per caduta del compagno o errore nel passaggio dietro alla testa.

2) Meccaniche: legate alla tecnica ripetuta (lift senza adeguata preparazione atletica/ tecnica), port-de-bras (erronea posizione della scapola e/o del capo) (figura 4), salti (soprattutto se su un pavimento poco elastico). Ripetitività, velocità, direzione del movimento, peso in gioco, tecnica sono alcuni fattori da considerare, così come la relativa sproporzione tra ballerino e ballerina che eseguono il lift. 3) Anatomiche: scoliosi, malposizione della spalla in relazione ad atteggiamenti posturali/paramorfismi (figura 5 e 6). Risulta pertanto chiaro che un sovraccarico muscolare può generare dolore cervicale poiché la maggior parte della muscolatura dell’arto superiore e della colonna dorso-lombare trova inserzione a livello cervicale. Allo stesso modo, un trauma locale può generare un processo infiammatorio articolare e/o legamentoso con successiva contrattura muscolare.


Figura 1: Da osservare la riduzione della fisiologica lordosi cervicale in una ballerina professionista.

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GIUSTO

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Figura 2: Da osservare la diversa forma dei trapezi e la posizione di collo-scapola-vertebre cervicali e dorsali. Da notare, in particolare, la contrattura del trapezio di sinistra e la differente posizione della scapola sinistra rispetto alla destra in relazione ai marker D2 e D7.

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Figura 3: Ruolo della muscolatura cervicale e dell’arto superiore nella genesi del dolore cervicale.

Figura 4: Errore tecnico della spalla nei port-de-bras, tale da modificare le tensioni muscolari a livello del collo e generare contratture e dolore cervico-dorsale.

Figura 5: Malposizione della spalla legata a postura non corretta del rachide dorsale e della scapola toracica. Teoricamente, il lobo dell’orecchio dovrebbe cadere, guardano un ballerino di profilo, sulla spalla (linea rossa). È da considerarsi errore posturale se la spalla è troppo avanzata, troppo retratta oppure troppo elevata. Nella terza foto, iniziale correzione mediante esercizi fisioterapici e applicazione di kinesiotape.

Figura 6: Alcuni esercizi isometrici e posturali per correggere la posizione delle scapole e ridurre le tensioni muscolari cervico-dorsali.

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LE 7 REGOLE D’ORO PER DANZATORI E INSEGNANTI 1) Adeguato warm-up della muscolatura del collo e della schiena 2) Adeguato stretching della muscolatura della colonna vertebrale pre e post-attività 3) Correzione della tecnica di esecuzione dei fondamentali, soprattutto port de bras e con particolare attenzione ai lift 4) Attenzione ai pavimenti troppo rigidi 5) Ricordarsi che la muscolatura del collo è in comune con altri distretti anatomici (spalle) 6) In caso di trauma, non sottovalutare mai il dolore o la rigidità. La distorsione del collo deve essere valutata e trattata come se fosse una distorsione di un’altra articolazione: riposo, immobilizzazione, riabilitazione e/o rieducazione 7) In relazione all’età, ipotizzare l’intervento di un fisioterapista, insegnante o altra figura esperta per correggere eventuali vizi posturali legati all’età stessa oppure ad atteggiamenti e/o errori tecnici nella danza EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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Danza e tecnologia

DAVIDE COCCHIARA

destinazione: Olanda

di Roberta Bezzi

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ra i tanti italiani espatriati che si stanno facendo conoscere per il loro talento, c’è anche il 30 enne napoletano Davide Cocchiara che ha vinto il premio come miglior danzatore straniero in Olanda per il 2013. Ma il suo nome ha acquisito un’impennata di popolarità grazie alla sua recente partecipazione all’edizione 2016 di “Britain’s Got Talent”, insieme al gruppo olandese Another Kind of Blue, guidato dal coreografo e digital designer David Middendorp. Per intenderci l’artista che da anni lavora con video e varie tecnologie, riuscendo persino a realizzare brani in cui i danzatori interagiscono con i droni. I suoi spettacoli sono una innovativa fusione della danza contemporaneo con le tecnologie visive e digitali più moderne che produce effetti notevoli. La performance televisiva a cui Cocchiara ha preso parte, insieme ad Antonino Milazzo (altro danzatore italiano, per la precisione siciliano, trapiantato in Olanda),Violet Broersma, Johanna Nielandt e Madeline Harms, ha già superato un milione di visualizzazione su You Tube, oltre 66 se si considerano tutti i siti in cui il video è disponibile. 58

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Davide Cocchiara, come ti sei avvicinato alla danza? «Per un lungo periodo, dai tre ai sedici anni, mi sono dedicato al nuoto finché un giorno mi è venuto a noia, nonostante fossi bravo. Così, stimolato anche da alcuni amici, ho seguito alcune lezione di hip hop ma ho subito capito che non faceva al caso mio.Volevo studiare modern jazz ma le classi erano piene, probabilmente sulla scia del boom della trasmissione “Amici di Maria De Filippi”, per cui ho dovuto ‘ripiegare’ sul classico e contemporaneo, grazie anche a una borsa di studio».

Quando hai capito che la danza, a differenza del nuoto, poteva rappresentare il tuo futuro a livello professionale? «A scuola, sono stato molto supportato perché gli insegnanti apprezzavano le mie qualità e il mio talento. Dopo la maturità, mi ero iscritto a Lingue all’università ma mi sentivo insoddisfatto, finché ho capito che il mio vero desiderio era quello di andare sul palcoscenico e allenarmi. Scoprire che la danza mi dava felicità, è stato un passaggio importante. Mi sono confidato con i miei genitori che però non sapevano come aiutarmi. Così, confron-


IN SEMIFINALE A “BRITAIN’S GOT TALENT” CON LA COMPAGNIA DI DAVID MIDDENDORP

tandomi anche con i miei insegnanti, ho individuato un paio di grandi scuole specializzate nel contemporaneo, fra cui la Codarts, Università delle Arti di Rotterdam in Olanda, dove sono stato preso a seguito di un’audizione. Dopo solo tre anni di studio, prim’ancora di laurearmi, già lavoravo come ballerino». Come sei approdato nella compagnia Another Kind of Blue di Middendorp? «Ho lavorato come danzatore professionista in varie compagnie in Olanda, riuscendo in poco tempo a costruirmi una bella rete di contatti e a spaziare tra stili diversi, dal neoclassico al moderno, fino al contemporaneo, alternando spettacoli più concettuali a quelli più danzati. Poi ho conosciuto Middendorp al Korzo Theater e, in quell’occasione, mi ha chiesto aiuto per un pezzo per cui gli ho fatto da assistente di produzione. Successivamente, memore di quella prima esperienza, mi ha richiamato per propormi qualcosa di più stabile. La compagnia è composta da sette ballerini, fra cui anche l’italiano Antonino Milazzo, e da un coreografo». Come avete deciso di lanciarvi nell’avventura di “Britain’s Got Talent”? «Volevamo rompere un po’ i soliti schemi, dopo aver lavorato per anni in teatro. I giudici sono rimasti a bocca aperta sin dalla nostra prima audizione e abbiamo avuto un successo anche di pubblico che non ci aspettavamo. Il nostro segreto? Un misto di danza, video e

tecnologia che ha catturato i telespettatori. David è sempre molto attento a ogni minimo dettaglio e ha saputo creare in studio suggestive animazioni per il pavimento e incredibili effetti ottici. Per quanto mi riguarda, ho danzato in semifinale un pezzo molto commovente, attraverso opportune proiezioni e insieme ad alcuni bambini sul palcoscenico che guardavano dentro una scatola, immaginando la loro vita futura, la loro adolescenza». Come hai vissuto a livello personale questa esperienza televisiva? «Rispetto a David che aveva già partecipato all’edizione americana della trasmissione (ndr, “America’s Got Talent”) e che probabilmente sapeva come sarebbero andate le cose, per me è stata una novità assoluta. Nel complesso mi ha arricchito, anche se probabilmente non l’avrei fatta a inizio carriera, perché preferisco il teatro dove c’è maggiore ‘verità’, grazie al contatto diretto col pubblico in sala. La tv ha ritmi asfissianti che non sempre si conciliano con quelli dell’arte, c’è sempre molta fretta e confusione. A volte non conta quanto meglio riesce una performance, ma quanto più si è in grado di ‘camuffarla’, perché conta ciò che percepisce il telespettatore. In ogni caso, grazie alla notevole visibilità riportata, la partecipazione al talent ci aprirà certamente nuove porte che siamo pronti a valutare. Poi certamente in autunno ricomincerà il tour di “Blue Technology”, spettacolo che ha già fatto 45 repliche».

Quando arriverà anche in Italia la compagnia? «David vorrebbe tanto far tappa nel Bel Paese per portare uno spettacolo vero, ma non è così semplice perché il budget che richiederebbe è troppo alto per la disponibilità dei teatri. In Italia, la compagnia si è esibita qualche anno fa in televisione a “Tú sí che vales”, ma con un altro gruppo». Credi che, restando in Italia, non avresti avuto le stesse possibilità a livello lavorativo? «Sì. In Olanda ho potuto lavorare come ballerino ininterrottamente per dieci anni, senza alcun problema. Qui la figura dell’artista viene valorizzata e non messa in secondo piano. In Italia, in particolare nel contemporaneo, ci sono poche opportunità. Forse avrei lavorato ugualmente come danzatore ma non certo a tempo pieno, e avrei dovuto mantenermi facendo

qualcos’altro. Così invece ho potuto godermi la mia carriera. Certo, il prezzo da pagare è stato quello di lasciare la famiglia, gli amici, ma in Olanda poi ho ricostruito tutto da capo e ora mi sento a casa». I tuoi progetti per il futuro? «Sto per compiere trent’anni e ho maturato l’idea di smettere di danzare, perché è una vita faticosa e l’usura del corpo comincia a farsi sentire. Dopo aver ballato, insegnato e creato anche qualche pezzo, non so ancora cosa mi riserverà il futuro a livello artistico. Un sogno è sempre stato quello di aprire un centro artistico multidisciplinare, ma avrò tempo per pensarci… Di certo a ottobre, mi iscriverò anche all’Università di Berlino per studiare Marketing. Sento il bisogno di imparare qualcosa di nuovo e vorrei reinventarmi visto che sono ancora giovane e pieno di entusiasmo». EXPRESSION DANCE MAGAZINE

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SPECIALE CONCORSO EXPRESSION

IL TALENTO SI PERFEZIONA ALL’ESTERO ESTATE ALL’INSEGNA DELLO STUDIO PER ALCUNI DEI VINCITORI

|di Roberta Bezzi

Potersi specializzare in giro per il mondo all’interno di prestigiose compagnie di danza e a stretto contatto con ballerini, coreografi e insegnanti d’eccezione. Questo è il sogno di tutti i giovani che praticano danza da anni e che aspirano a conseguire un livello professionale. Fare esperienza e mettersi alla prova con lo stile e la tecnica di grandi artisti è quanto di più proficuo, per imparare e interiorizzare dettagli che possono aiutare a fare il tanto desiderato salto di qualità. Molti dei ragazzi vincitori di borse di studio al concorso internazionale di danza “Expression”, organizzato dall’IDA nella cornice di Danza in Fiera a Firenze, hanno approfittato dell’estate per partire con destinazione il Paese della scuola o della compagnia che ha concesso loro una ghiotta opportunità di perfezionamento. “Expression” ha raccolto la testimonianza di alcuni di loro.

NEW YORK

COMPLEXIONS CONTEMPORARY DANCE COMPANY

Alioscia Grossi 15 Anni In quale misura il concorso Expression è una tappa importante nel tuo percorso di crescita? «Il concorso Expression offre a tutti i partecipanti molte opportunità per migliorare e per approfondire gli studi, ma soprattutto per mettersi alla prova con se stessi e verificare il proprio livello». Cosa ti è piaciuto dell'esperienza con la Complexion Contemporary Dance Company a New York «Ho molto apprezzato il modo in cui si svolgono le lezioni, con molta serietà e disciplina, come piace a me. Ho imparato tante tecniche ma soprattutto a credere di più in me stesso: in questo, loro ti aiutano tantissimo. Sono rimasto stupito e affascinato dalla precisione dei movimenti e dalla massima concentrazione». A cosa hai lavorato? Con quale docente ti sei trovato meglio? E con i compagni? «Ho fatto molte ore di Pilates, yoga, classico con balletto e repertorio Complexions. Mi sono sempre sentito molto a mio agio con tutti gli insegnanti: sono fantastici! Desmond Richardson è stato stupendo con me, mi ha accolto con molta simpatia e umiltà. È una persona disponibile e alla mano, mi ha aiutato i primi giorni a inserirmi con tutti, grazie anche al fatto che parla abbastanza bene l’italiano. Con i compagni, purtroppo, non c’è stato modo di legare, un po’ per via della lingua visto che ero l’unico italiano, un po’ perché si lavorava duro e non c’era tempo per altro». Come ti è sembrata la 'danza' negli Stati Uniti per quello che hai avuto modo di osservare?

EXPRESSION CONCORSO INTERNAZIONALE DI DANZA

FIRENZE 24, 25 e 26 febbraio 2017 60

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«Bellissima, perfetta e molto veloce. Stili un po’ diversi dai nostri ma straordinari». Qual è stato in breve finora il tuo percorso nella danza? «Ho cominciato a ballare a sei anni alla Keos Dance Projet Company di Viareggio, facendo due ore a settimana. Poi, verso gli otto anni mi sono appassionato al moderno-contemporaneo e a dieci al classico che è la base di tutti gli stili. La mia prima partecipazione al concorso Expression risale a quattro anni fa, quando avevo undici anni: già quella prima volta ho vinto due borse di studio per la Pineapple School e I-Path che, a causa di alcuni impegni, non ho potuto sfruttare. Ma, questa volta, non potevo perdermi New York: ho quindici anni e il moderno è il mio stile preferito, anche se mi piace ballare un po’ di tutto.Vorrei diventare un ballerino il più possibile versatile per avere in futuro maggiori possibilità a livello lavorativo. Quest'anno, ad esempio, con l’aiuto del mio insegnante sono riuscito a imparare a ballare sui tacchi e anche questo è stato fantastico!». Quali sono i tuoi prossimi progetti? «Continuare a lavorare duramente per migliorarmi e imparare nuove tecniche, anche se so che questo richiederà sacrifici e rinunce. Vorrei perfezionare l’inglese che studio già visto che frequento il liceo linguistico. La danza è tutta la mia vita, per me danzare è come l’aria che respiro. PARTECIPA ALLA PROSSIMA EDIZIONE. TI ASPETTIAMO! Non potrei mai farne a meno. La borsa di studio vinta a Expression mi ha confermato quello in cui ho sempre creduto, ossia che l’impegno e la costante Maggiori info a pag. 2 e su dedizione portano a ottimi risultati. L’importante è www.concorsoexpression.com non arrendersi mai!».


BARCELLONA

BIARRITZ

Daniel Cantero

Fabio Falsetti

16 anni Come valuti il concorso Expression? «Un’esperienza positiva di grande crescita a livello personale. È stata la prima volta come ballerino solista. Non solo ho dovuto ricredermi sulle mie capacità, che temevo non fossero all’altezza, ma ho ricevuto anche un incoraggiamento a continuare quello che stavo facendo e a migliorarmi». Al concorso ti è stata assegnata una borsa di studio per il Barcelona International Summer Intensive. Com’è andata in Spagna? «Molto bene.Venendo da una scuola principalmente contemporanea, lo stage intensivo al Barcelona Dance Center mi ha consentito di perfezionarmi non solo in quel campo ma anche, e soprattutto, nella danza classica. Non posso negare che è stato molto faticoso, ma ne è assolutamente valsa la pena. Durante il soggiorno, ho partecipato a lezioni di danza classica, contemporanea, tecnica Graham, jazz e hip hop e ci è stato anche chiesto di creare una nostra coreografia per lo spettacolo finale. Ho lavorando con insegnanti straordinari come Beatriz Torres, Leorkis Cala e Ramon Oller, e – tra i compagni – ho conosciuto persone altrettanto straordinarie con le quali ho stretto un forte legame di amicizia. Peccato solo che non ci sia stato tempo anche per assistere a più esibizioni e spettacoli, ma nel complesso la danza in Spagna non è molto diversa da quella in Italia». Qual è stato il tuo cammino nell’universo della danza e che obiettivi hai per il futuro? «Relativamente breve. Ho iniziato a dieci anni insieme a un’amica, senza grandi velleità. Per me la danza era uno svago, la passione è venuta dopo – passo dopo passo – finché un giorno ho capito che sarebbe stata il mio futuro. Ora studio principalmente danza contemporanea, ma anche classica, moderna e aerea, nella sede DAM Danza a Foiano della Chiana. A settembre però mi trasferirò a Firenze dove studierà, per un anno, alla scuola del Balletto di Toscana, con la speranza di migliorare tutte le nozioni che ho acquisito in questi sei anni di studio».

19 anni Come valuti la tua partecipazione al concorso Expression? «In modo positivo. È un concorso valido con una giuria competente che dà la possibilità a noi giovani di confrontarci con nuove realtà e che consente anche, come nel mio caso, di capire come funziona il mondo del lavoro». Hai vinto ben cinque borse di studio, un bel bottino! Cosa ti è piaciuto dell'esperienza con il Ballet Malandain di Biarritz? «Tutto. In Francia, ho trovato un posto suggestivo, un ambiente tranquillo, ma pieno di vita, con una compagnia molto affabile che mi ha permesso di lavorare al meglio. Sono rimasto stupito nel vedere quanta gente lavora anche al di fuori del palco, ossia dietro le quinte, un lavoro fondamentale che il pubblico non vede. La mattina seguivo una lezione di classico in cui il maestro spiegava come lavorare autonomamente su noi stessi, pur dandoci qualche dritta di tanto in tanto. In tarda mattina e primo pomeriggio, la compagnia lavorava su una sua produzione gestita dal direttore e dal ripetitore. Non ero inserito nelle prove, ma potevo stare dietro e imparare le coreografie per comprendere lo stile e la mole di lavoro necessaria per preparare lo spettacolo». Come ti sei trovato a lavorare con Giuseppe Chiavaro? E con i compagni? «Il maestro esegue un lavoro molto dettagliato e pulito durante la sua lezione, oltre a essere molto bravo e gentile sia dentro la sala che fuori. I compagni sono stati molto aperti e socievoli con me che ero un semplice ragazzo in prova per una settimana. Si sono dimostrati sempre disponibili a tradurmi dal francese ciò che non capivo, a spiegarmi ciò che non sapevo e a non lasciarmi solo durante le ore di lavoro». Qual è stato in breve finora il tuo percorso nella danza? «Ho cominciato a otto anni nella mia città natale, Teramo, nella scuola "Liliana Merlo". Alle superiori, ho avuto la fortuna di iscrivermi al Liceo Coreutico, uno dei primi in Italia, continuando la sera a perfezionarmi alla scuola privata "Il Balletto" di Gabriele Cupelli, validissimo insegnante ed ex ballerino dell'English National Ballet. Dopo due anni il maestro mi ha consigliato "Il Balletto" di Castelfranco Veneto di Susanna Plaino. Dopo un'audizione sono entrato nella scuola e ho lavorato tanto grazie a loro, alla direttrice, ai maestri Oleg Grachov, Natalya Kalgashkina e Stefania Pigato e a tutti i coreografi esterni, in particolare a Marco Laudani. Dopo tre anni di duro lavoro, lo scorso febbraio, sono stato preso nella compagnia Introdans di Arnhem, vicino Amsterdam in Olanda, esperienza che sto cominciando proprio in questi giorni».

BARCELONA INTERNATIONAL SUMMER

BALLET MALANDAIN DE BIARRITZ

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R E P O R T A G E

CAMPUS

TUTTA LA DANZA CHE VUOI STAGE CON INSEGNANTI INTERNAZIONALI, LEZIONI PER UNDER 12, PERCORSI MONOTEMATICI: PER LA PRIMA VOLTA, LA SCUOLA ESTIVA DI DANZA DELL’IDA SI È FATTA IN TRE PER SODDISFARE TUTTE LE ESIGENZE DI CHI PRATICA DANZA L’edizione 2016 di Campus – Scuola estiva di danza, che si è svolta nelle sale del Centro Studi “La Torre” di Ravenna dall’11 al 15 luglio, va in archivio come un successo, grazie all’ampio ventaglio di proposte formative che ha soddisfatto le centinaia di giovani provenienti da tutta Italia. Per la prima volta, la manifestazione si è fatta in tre per rispondere alle esigenze di tutti gli appassionati di danza, dai piccoli ai grandi, dagli allievi ai professionisti. La manifestazione, organizzata dall’IDA, ha proposto oltre al tradizionale stage con lezioni da mattino a sera di classico, modern/contemporaneo e hip hop, anche l’aula riservata ai ragazzi under 12 e – per la prima volta – quattro percorsi monotematici teorico-pratici per ballerini e insegnanti over 18: “Propedeutica. Nuovi protocolli di lavoro per i bimbi dal modern all’hip hop” di Roberta Broglia e Daniele Baldi; “Progressione pedagogica nel modern. Guida pratica alla costruzione delle lezioni” di Roberta Broglia e Virgilio Pitzalis; “Yoga… che danza e voce… che balla. Lo yoga applicato alla danza” di Rita Valbonesi e Patrizia Buzzoni; “Composizione coreografica: dal singolo alla coralità” di Emanuela Tagliavia e Massimo Ciarella. Come sempre, durante Campus, non sono mancati anche momenti di convivialità fra i ragazzi, che hanno avuto modo di visitare la città d’arte, così come i lidi ravennati, portandosi via come ricordo la tradizionale foto di gruppo.

I DOCENTI

In totale sedici i docenti che si sono alternati nelle varie sale durante i cinque giorni di stage, fra le lezioni dedicate agli iscritti al Campus e agli allievi Under 12, oltre a quelli dei già citati percorsi monotematici : Iker Karrera, Virgilio Pitzalis, Allan Falieri, Michele Oliva, Francesca Dario, Emanuela Tagliavia e Matteo Addino per il modern/contemporaneo; Loreta Alexandrescu e Laura Parlanti per il classico; Daniele Baldi, Tony 62

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Stone e Claudio Campanelli per l’hip hop. «Sono molto soddisfatta – afferma Laura Parlanti -, in quanto ho rivisto molti dei bambini e ragazzi già conosciuti a Ravenna la primavera scorsa. Molti di loro hanno portato anche allievi amici ed è stato bello ritrovarsi. Durante le mie lezioni ho dovuto mediare tra le diverse fasce d’età per dare a tutti i giusti stimoli formativi». Molto alto il gradimento riportato da tutti i docenti del nuovi percorsi monotematici, grazie ad allievi fortemente motivati e curiosi di apprendere nuovi elementi.

«Si è stabilito subito un buon interscambio con i partecipanti – spiega Roberta Broglia che ha condotto due percorsi -. Credo sia stata un’esperienza utile sia per chi aveva già partecipato a seminari IDA, in quanto ha avuto modo di approfondire punti nuovi, sia per chi invece si avvicinava all’IDA per la prima volta, scoprendo così una metodologia molto consolidata che combina perfettamente la teoria con la pratica. Lo staff IDA è molto coeso in quanto fondato sulla stessa filosofia: al riguardo, credo che i partecipanti a

entrambi i miei percorsi, quello con Daniele Baldi e con Virgilio Pitzalis, siano rimasti stupiti di sentirsi dire i concetti nello stesso modo da docenti diversi pur non essendosi mai parlati fra loro. Con Virgilio, il lavoro è stato più complesso inizialmente, mentre più semplice nel finale. Con Daniele, è stato piacevole dividerci il lavoro, a partire da uno schema di base che si è evoluto in base alle esigenze dei ragazzi. Speriamo di poter ripetere questa felice esperienza in altre occasioni».


I PARTECIPANTI

Tra tutti i partecipanti a Campus, ce n’è certamente uno che merita una citazione speciale per aver partecipato sia allo stage sia a tutti e quattro i percorsi monotematici, oltre ad aver portato diversi suoi allievi. Si tratta di Andrea Maddii (32 anni) di Montevarchi (Arezzo) che già insegna in un centro di danza. «Ho vissuto giornate molto intense – racconta -, interamente incentrate sulla danza. Nell’ambito dei percorsi monotematici, è stato molto interessante approfondire tematiche così diverse fra loro e ricevere così tante informazioni e stimoli utili per la mia professione. L’esperien-

za è stata superiore alle mie aspettative: mi aspettavo lezioni teoriche in cui il partecipante ha un ruolo pressoché passivo, invece mi sono trovato in un contesto molto coinvolgente in cui i docenti sono stati bravi a tirar fuori da ciascuno di noi quanto volevano trasmetterci. Ho apprezzato la formula del doppio docente per ogni percorso, coppie in genere ben assortite, e il confronto reciproco che si è creato anche fra di noi partecipanti durante il lavoro in piccoli gruppi». Per le sorelle Martina ed Elisa Scaramelli (21 e 17 anni), di Bologna, questa è stata la terza partecipazione a Campus. «Ciò che ci spinge a ritornare – di-

cono – è la grande varietà di insegnanti che danno consigli e la ricca offerta di discipline da provare. Quest’anno a causa di altri impegni, siamo riuscite a partecipare a una sola giornata e, in particolare, al percorso monotematico di yoga applicato alla danza che ci ha molto incuriosito. Bella la novità degli appuntamenti di approfondimento, che speriamo si ripeta anche in futuro, in modo da avere più scelta oltre alle lezioni tradizionali». Nutrito il gruppo di ragazzi provenienti dal Daf di Roma, al seguito di Allan Falieri. «Ho seguito tutte le sue lezioni e ne è valsa la pena», afferma il siciliano Silvio Junior Plumari (19 anni). La sua compagna di studi Sara Gambini (19 anni) di Roma si è spinta oltre, scoprendo anche altri docenti. «Sono rimasta piacevolmente colpita dallo spagnolo Iker Karrera con il suo stile energico», dice.

LA RASSEGNA DI DANZA Tanta emozione e voglia di dare il meglio di sé alla rassegna di danza, ormai appuntamento fisso nell’ambito dello stage Campus. Per la prima volta, lo spettacolo dello scorso 14 luglio, si è tenuto nella centrale piazza Dora Markus a Marina di Ravenna. Protagonisti sono stati alcuni dei giovani allievi che si sono esibiti nei vari stili di danza, su coreografie

preparate dai docenti. Hanno partecipato alla serata anche alcuni gruppi ospiti come i Dark Angels dell’Accademia Danza Fitness di Reggio Emilia), gli Smurf della Little Company di Ancona e The Black Sheep del Dock Sport Village di Ferrara, vincitori del premio speciale ‘Esibizione’ durante Club vs Club a Rimini Wellness 2016.

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social community a cura di Sara Baraccani

è successo all'IDA Pronti per un nuovo anno di formazione Ogni anno facciamo un bilancio di come sono andate le cose, di cosa cambiare e cosa invece mantenere. Fra poco inizierà un nuovo anno di formazione e ci piacerebbe sapere anche la vostra opinione. Se partecipate ad un nostro corso o ad uno stage ricordatevi di fare una mention al nostro account Instagram @idadanza e condividere con noi la vostra esperienza, sarà per noi un immenso piacere leggervi e vedere i vostri momenti più belli. Intanto, vi facciamo vedere cos’è successo negli ultimi tempi…

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#IDADANZA / ANIMA E CORPO Nello scorso numero di Expression vi avevamo chiesto di cogliere in uno scatto le vere emozioni che regala la danza. Dovevate mostrarci in una foto come il ballerino riesca a toccare il cuore di chi lo guarda. L’argomento non era di certo facile, perché non si poteva sfruttare la fluidità del movimento, ma riuscire a smuovere i nostri sentimenti avendo a disposizione solo la staticità di una fotografia. Grazie per aver colto a pieno il tema ed averci regalato queste emozioni! Ecco i vincitori: @andre_ario, @ludobossss, @deborah_posillipo e @jessikina_dancer.

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Concludiamo questo contest con le parole di Maurice Béjart: “La gente ha bisogno di immagini, ha bisogno di emozioni, di lirismo. La danza permette di mischiare un piacere estetico, un piacere dinamico e un piacere emozionale”.

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Nella danza uno degli elementi principali per la creazione di movimenti armonici è l’equilibrio. Le parti del corpo devono essere in perfetto allineamento tra di loro e ad ogni passo il ballerino deve formare una linea ideale ed immaginaria in continua evoluzione. Quando si parla di danza ci si riferisce ad ogni forma di equilibrio: statico, dinamico e in volo. Con lo studio e la pratica il corpo inizierà a reagire sempre più velocemente e con maggiore sicurezza ad ogni cambio e oscillazione a cui lo sottoponiamo. Nella danza il lavoro sull'equilibrio inizia molto presto e diventa sempre più complesso fino all'uso delle punte. Il contest fotografico che vi proponiamo è quello di mostrarci con una foto fino a dove sapete spingervi nella sfida alla forza di gravità. Ricordatevi di taggare su Instagram #idadanza se volete comparire sul prossimo numero di Expression dance magazine: www. expressionmagazine.it. I vincitori saranno comunicati su Instagram sul nostro account: @idadanza.

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Un grazie speciale a tutti i partecipanti di Campus, vai a vedere il video su Youtube potresti esserci anche tu!

Un’opportunità formativa da non perdere: “Corso di formazione professionale per danzatore con specializzazione in coreografia”, Emanuela Tagliavia ci racconta di cosa si tratta in un video …

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Breaking News

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I CORSI DI PILATES RICONOSCIUTI

DAL MIUR

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Novità per l’anno scolastico 2016/17. In base alla Direttiva 90/2003, il Miur – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Direzione Generale per il personale scolastico, ha riconosciuto il corso del Centro Studi “La Torre” di Istruttore di Pilates Matwork (sedi di Ravenna, Verona e Napoli). Il Miur, con delega all’Ufficio Scolastico Regionale Per l'Emilia Romagna – Ambito Territoriale di Bologna, ha inoltre riconosciuto il corso di formazione Pilates Matwork Advanced, in programma a ottobre 2016, a Bologna. I corsi di Pilates si rivolgono ai docenti di tutti gli ordini scolastici, fornendo loro le nozioni necessarie per un più proficuo inserimento nei programmi scolastici di tecniche di rilassamento, di recupero dallo stress e fatica e di concentrazione. Tutte le info sui corsi a pag. 36 e su www.idadance.com

ROCCO SUMA

NELLA COMPAGNIA DI MICHELE OLIVA E FRANCESCA DARIO

Diplomatosi all’IDA Ballet Academy nel 2013, il giovane ballerino pugliese Rocco Suma non si è mai fermato e ha continuato a crescere sotto il profilo tecnico e artistico. Dopo aver seguito anche un corso con Michele Merola, ha lavorato nella compagnia Zero Grammi di Torino con cui si è esibito a “Palermo in Danza”, per approdare infine – dall’ottobre scorso – nella Oliva Contemporary Dance Project, la compagnia di Michele Oliva e Francesca Dario. «Con loro – spiega -, avevo fatto uno stage e poi un’audizione. Tutto è andato nel migliore dei modi e, lo scorso gennaio, ho debuttato con “L’estro armonico”». Risale invece al giugno scorso, a Venezia, lo spettacolo “Luce e Vita”, dove Rocco ha danzato un pezzo coreografato da F. Dario. Il giovane ballerino sta anche collaborando a un piccolo progetto residenziale con il coreografo Mario Coccetti di Bologna. Sta evolvendo anche la sua esperienza di docente: insegna in stage e scuole come la Naima Academy di Genova. «Sto realizzando i miei sogni», commenta felice.

LA SCUOLA CLUB LA FOURMIE SI FA ONORE ALL’URBAN DISPLAY A BARCELLONA

I ragazzi della scuola Club La Fourmie di Trento, vincitori di diversi premi al concorso Expression, hanno ben figurato all’edizione 2016 dell’Urban Display di Barcellona, a cui hanno potuto partecipare grazie al premio speciale IDA. La crew Powa Tribe, capitanata dal docente e coreografo Patrick Ang ha fatto registrare un primo posto Trio (Ang, Angelo Dadula e Cristiano Benussi), un secondo posto solista (Matteo Antonioli), un terzo posto solista (Patrick Ang) e un quinto posto Professional (Powa Triba). Complimenti!

NASCE LA PRIMA BABY

COMPAGNIA IDA

L’IDA sta promuovendo la prima Baby Compagnia, formata da ragazzini dai 10 ai 16 anni, per consentire ai talenti più giovani di confrontarsi sin da subito con il pubblico sul palco, come veri professionisti. Il progetto, a cura del docente Matteo Addino e dell’IDA, partirà a ottobre dopo le audizioni che si terranno nelle sedi

e date indicate nel box a lato. Da segnalare che – all’ultima edizione del concorso Expression – sono già state scelte le prime due partecipanti: Aurora Ciancia (13 anni, foto a lato), elegante e dotata di grande padronanza tecnica, e Maddalena Svevi (11 anni, foto sotto), reduce dall’esperienza di “Pequeños Gigante” su Canale 5, molto espressiva, soprannominata da Belen Rodriguez ‘tigre da palcoscenico’. Entrambe hanno già vinto numerosi concorsi di danza e, pur avendo due persona-

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lità diverse, sono accomunate dal sogno di diventare ballerine professioniste. I selezionati potranno partecipare a un percorso triennale pre-professionale, suddivisi in primo corso (10-12 anni) e secondo corso (13-16 anni). I migliori talenti potranno sin da subito partecipare agli spettacoli della nascente baby compagnia. Il debutto ufficiale è atteso per il 30 ottobre, a Mirabilandia, nell’ambito della rassegna IDA “Ravenna In Danza”. Al termine di ogni anno del nuovo percorso accademico IDA, sono previsti esami finali. Sede del corso è Naima Academy mentre lo staff docente è composto, otre che dagli insegnanti della scuola, da artisti di fama nazionale e internazionale dell’Accademia della Scala, come Emanuela Tagliavia o Loreta Alexandrescu, che già da anni collaborano con l’IDA.

AUDIZIONI Naima Academy via Bobbio 12, Genova Sabato 10 settembre, dalle ore 16 Naima Academy via Mattei 6, Minerbio (BO) Domenica 11 settembre, dalle ore 10 AWD Dance Via Simone d’Orsenigo 27, Milano Sabato 17 settembre, dalle ore 11 Passione di Danza, via San Tommaso d’Aquino 15, Roma Domenica 18 settembre, dalle ore 11 È necessario prenotare l’audizione, chiamando il 349/5331143.


A.A. 2016/2017

IDA BALLET

ACADEMY

SCUOLA PROFESSIONALE PER BALLERINI INDIRIZZO MODERN CONTEMPORANEO MILANO TITOLO RILASCIATO: Diploma di qualifica INSEGNANTI: Roberta Broglia: Modern Jazz e Pilates Virgilio Pitzalis: Modern Jazz Emanuela Tagliavia: Contemporaneo Federica Bagnera: Classico INSEGNANTE OSPITE: Rita Valbonesi LEZIONI INTEGRATIVE (oltre l'orario di lezione) Daina Pezzotti: Pilates Paolo Rocchi: Hip Hop SEDE: AWDance School, Via Simone D’Orsenigo 27 DURATA DEL CORSO: Il corso è annuale. Le lezioni inizieranno il 17 ottobre 2016 e termineranno il 1 giugno 2017 e si svolgeranno dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 18.00.

SELEZIONE: Per accedere al corso è necessario inviare un CV con foto a danza@idadance.com e partecipare ad un’audizione.

AUDIZIONI: Gli aspiranti allievi presenteranno agli insegnanti della scuola una coreografia di 2 minuti. Le audizioni si svolgono tutto l’anno a Milano presso AWDance School.

Segreteria Didattica I.D.A. International Dance Association Via Paolo Costa 2, Ravenna Tel. 054434124

danza@idadance.com


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