I Think Magazine n.40 Dicembre 2012 - Gennaio 2013

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4 EDITORIALE - 21 Dicembre 2012. I Think c’è! 5 LE NOSTRE ASSOCIAZIONI - V.I.P - Viviamo In Positivo Onlus Bari 6 COSA FACCIAMO OGGI? 8 INTERVISTA - Colapesce 10 COLLABORANDO CON... LUNATIK 11 MUSICA - La Rimbamband: una botta di... anima viva! 12 CINEMA - “Tutto Tutto Niente Niente” Antonio Albanese si divide in tre 13 CINEMA - Si può fare l’amore vestiti? Con Bianca Guaccero sì, ma solo al cinema 14 CINEMA - “La Stazione”. Quando il proprio mestiere diventa stile di vita 15 CINEMA - “La Nave Dolce”. Vicari racconta una pagina della nostra storia 16 CINEMA - “Cosimo E Nicole”. Quando gli ideali intaccano un grande amore 17 CINEMA - “Tre Fratelli”: coscienza sociale e appartenenza alla terra d’origine 18 TEATRO - Il “Macbeth” Dautore 19 FOTOGRAFIA - In rosa nel deserto, l’esperienza di Giovanna Sodano 20 LIBRO DEL MESE - “Supergiusti, Supertosti, Superveri”. Alla scoperta dei supereroi fai-da-te 21 LIBRI - “La Pecora Nera - Una Nuova Prospettiva Sulla Vita” di Daniele Riefolo 22 MODA&DESIGN - Cornici d’arte per l’arte 23 MODA&DESIGN - Design e artigianalità per arredare gli interni 24 AMBIENTE - Valutazione Ambientale Strategica. La Puglia tra regolamentazione e semplificazione 25 ECONOMIA - Reinventare il settore sportivo: a lezione di marketing con Bill Sutton 26 ALIMENTAZIONE - Le “pillole” buone per alimentarsi meglio 27 SPORT - Pallamano, serie A maschile: il girone C è un discorso pugliese 29 SPORT - Un barlettano nel mondo delle maratone: intervista a Domenico Ricatti 30 CUCINA&COCKTAIL - Girelle con cioccolato e crema & Banana daiquiri 31 AMICI IN CERCA DI CASA


Editoriale Doriana Tozzi Quest’anno abbiamo pensato, in maniera molto poco originale ma speriamo simpatica, di pubblicare il consueto numero di I Think Magazine Dicembre/Gennaio proprio in occasione del fatidico 21 Dicembre 2012. L’idea ci è venuta sia per poter scherzare sulla dabbenaggine di un numero imprecisato di nostri contemporanei e sia per sancire anche per I Think la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova era (che però vi faremo scoprire a partire dal prossimo numero). Le pagine che state per sfogliare, quindi, compongono una rivista che sicuramente sarà… la fine del mondo! A parte gli scherzi, soffermarsi per qualche istante a pensare quanto grande sia stata la civiltà Maya (di cui ora non restano che poche briciole), è affascinante quanto ammirare le stelle del firmamento e studiarne il meccanismo. Al giorno d’oggi, invece di aver assimilato e perfezionato all’ennesima potenza ciò che di

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21 Dicembre 2012, I Think c’è! buono i popoli antichi potevano tramandare, abbiamo preso un’altra strada, più commerciabile e non fondata sull’attenzione agli eventi naturali bensì su ciò che vuole l’uomo medio. Al di là del sentimentalismo spicciolo, pensate a come avremmo potuto vivere oggi se fossimo andati avanti per la strada scientifica intrapresa da quelle civiltà e ormai quasi completamente persa nell’oblio del tempo: pensate a qualcosa in grado di fondere la fantascienza con la magia e che invece sarebbe stata realtà tangibile nel mondo in cui avremmo forse potuto vivere, dati i risultati comunque raggiunti. Abbiamo diversi scienziati di tutto rispetto che fanno certamente tante scoperte importanti per la nostra vita, ma immaginate veramente quale livello avrebbero potuto raggiungere le nostre scoperte scientifiche se avessimo aggiunto al “vecchissimo” l’“innovativo”; se, quindi, il nostro cammino fosse stato evolutivo e non tempestato da lotte di “quartiere” che hanno

solo reso grande e potente la nostra ignoranza... Di questa ipotesi non resta che l’immaginazione ma mista alla voglia, forse, di riparare ai millenari errori della nostra specie. Ce la faremo? Ai posteri l’ardua sentenza...


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Le nostre Associazioni

V.I.P. - Viviamo In Positivo Onlus Bari “Sono un clown e faccio collezione di attimi” (H.Böll). Non piace a nessuno, eppure capita di dover affrontare quei corridoi lunghi, con i muri sbiancati, l’odore di disinfettante, le luci a neon: sono le corsie d’ospedale. Ed è proprio attraversando questi corridoi che li si vede; magari sono di spalle, circondati da bolle di sapone e nugoli di bambini festanti. Hanno anche loro un camice... ma è tutto colorato! E non è finita: frontiere tintinnanti, scarpe di due misure più grandi, pantaloni dai colori più che sgargianti! Poi si voltano e dal loro bel naso rosso, quella maschera che è la più piccola del mondo, si comprende. Sono clown, e non dispensano sorrisi e allegria per lavoro; sono volontari: ragazze, uomini, mamme, studenti, lavoratori, nonne che fanno parte dell’Associazione di Volontariato V.I.P. (Viviamo In Positivo) Onlus, sezione di Bari. La sede di V.I.P. Italia è in Piemonte ma in quasi tutta Italia ci sono tante sezioni distaccate. A Bari sono più di cinquanta e ogni sabato e domenica pomeriggio del mese offrono il loro tempo liberato per rendere un po’ più allegra e più a misura di bambino la degenza in ospedale. Le loro corsie sono quelle

di Pediatria, Oncologia Pediatrica, Dialisi ed Urologia. E’ infatti dimostrato che la clownterapia sia una sorta di medicina naturale, in grado di aiutare a stimolare quelle energie positive coaudiuvanti alle terapie d’ospedale. Periodicamente questi ragazzi cercano nuove “reclute”: nel mese di Ottobre di ogni anno si svolge infatti il corso base di formazione per volontari clown di corsia. Per partecipare serve solo tanta

Teodora Ranieri

voglia di far divertire, di donare, di avvicinarsi a un bimbo: non solo piegarsi fisicamente alla loro altezza, ma anche gioire con la loro stessa disarmante semplicità.

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Eventi Annalisa Lagrasta 20 Dicembre PIERDAVIDE CARONE IN CONCERTO Ore 21.00 - Cinema Teatro Nuovo Via Fanelli 25 - MARTINA FRANCA (TA) - www.engineclub.it info@engineclub.it - 338.9289555 Pierdavide Carone si esibisce a Martina Franca per una splendida causa. A far da cornice all’evento sarà infatti la solidarietà: le associazioni Onlus Avis, Telethon, Unicef e Ant riceveranno una parte dell’incasso dei concerti che utilizzeranno per i propri progetti. Sarà presente anche un’autoemoteca dell’Avis di Martina Franca all’ingresso del teatro per tutti coloro che vorranno effettuare una donazione di sangue. 21 Dicembre CONCERTO DI NATALE...E OLTRE ECHOS VOCAL ENSEMBLE Ore 21.15 - Teatro Van Westerhout Via Nicolò Van Westerhout - MOLA DI BARI (BA) - 368.568412 www.associazionepadovano.it info@associazionepadovano.it Il gruppo vocale Echos è costituito da giovani musicisti provenienti da formazioni ed esperienze eterogenee con una passione comune: esplorare la musica “a cappella”. Il concerto si svolge nell’ambito del Agimus Festival 2012, organizzato dall’Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali (A.G.I.MUS.). 21 Dicembre PEPPE SERVILLO IN SPASSIUNATAMENTE Ore 21.00 - Tatà - Via Grazia Deledda - TARANTO - 099.4725780 “Spassiunatamente” è uno straordinario omaggio alla canzone classica napoletana. L’arte e lo spessore di Peppe Servillo si fondono 6

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Cosa facciamo oggi?

a cura di Annalisa Lagrasta

con gli straordinari archi del Solis, www.livelloundiciottavi.it rendendo questo evento unico nel The Zen Circus, gruppo rock italiano composto da Andrea suo genere. Appino, Karim Qqru e Massimiliano “Ufo” Schiavelli, fondato nel 1994 22 Dicembre a Pisa in tour dopo l’uscita del loro I SOLELUNA LIVE Ore 22.00 - Sinatra Hole - Via primo EP, uscito nel 2012 dopo ben 7 album, intitolato Metal Arcade Modena 5 - UGENTO (LE) Vol. 1. Saranno in concerto presso 338.2732095 il Livello 11/8 di Lecce. www.facebook/sinatrahole I Soleluna sono una neonata band, con l’idea di potare in giro per i locali 29 Dicembre lo spirito coinvolgente del cantautore THE ZEN CIRCUS + FLORA & romano Lorenzo Cherubini, in arte FAUNA Jovanotti. Ripercorreranno le tappe Ore 21.30 - Demodè Club - Via dei salienti della vita del cantautore con Cedri 14 - MODUGNO (BA) le canzoni che hanno segnato il suo www.demodedisco.it Dopo l’esibizione leccese The Zen percorso artistico. Circus approdano a Bari. Ad aprire il concerto saranno i Flora & Fauna. 23 Dicembre I CONTAMINATI – MINA COVER 29 Dicembre BAND Ore 21.30 - Aloha Club - Viale LA POESIA E LA MUSICA DI FABRIZIO DE ANDRÈ - I Europa - Taranto - 099.7310383 PAPAVERI ROSSI 328.8494770 - 328.9176704 Tutti i più grandi successi della Ore 22.00 - Sinatra Hole grande Mina riarrangiati dai Via Modena 5 - UGENTO (LE) ContaMINAti e reinterpretati 338.2732095 dalla voce della splendida Grazia www.facebook/sinatrahole Il Sinatra hole propone l’esibizione Dibenedetto. dei Papaveri Rossi, band tributo a Fabrizio De Andrè, tra musica 28 Dicembre e poesia per elogiare il grande THE ZEN CIRCUS Ore 21.30 - Livello 11/8 cantautore. S.S. 7 Ter, Taranto-Lecce - LECCE


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Eventi

musical sul film più amato degli ultimi anni: Titanic. Ad accompagnare la storia saranno le straordinarie musiche di Ennio Morricone.

5-6 Gennaio DANIELE PECCI E FEDERICA DI MARTINO IN KRAMER CONTRO KRAMER Ore 21.00 - Teatro Team Via Prezzolini 1 - BARI 080.5210877 - 080.5241504 www.teatroteam.it L’opera racconta cosa accade in seguito alla separazione di una coppia e la crescita di un bimbo di sei anni affidato al padre. Padre e figlio superano con qualche difficoltà la nuova situazione fino a quando non si rifarà viva la madre riportando la causa in tribunale... 12-13 Gennaio VITTORIA BELVEDERE E LUCA WARD IN MY FAIR LADY Ore 21.00 - Teatro Team Via Prezzolini 1 - BARI 080.5210877 - 080.5241504 www.teatroteam.it My Fair Lady è la fiaba della povera e rozza fioraia trasformata in principessa da un ostinato e burbero professore di fonetica, interpretati rispettivamente da Vittoria Belvedere e Luca Ward. Uno spettacolo da non perdere, diretto da Massimo Romeo Piparo.

24 Gennaio BIAGIO IZZO IN TUTTI CON ME Ore 21.00 - Teatro Team Via Prezzolini 1 - BARI 080.5241504 www.teatroteam.it 16 Gennaio Biagio Izzo e i “suoi personaggi” OPEN DI DANIEL EZRALOW s’intrecciano con la storia di Ore 21.00 - Teatro Orfeo una giornalista e del direttore Via Pitagora 78 - TARANTO responsabile di palcoscenico, 099.4533590 Arriva finalmente a Taranto entrambi in scena durante l’ultimo capolavoro di balletto lo spettacolo, creando dei moderno creato dal coreografo monologhi da non perdere! Daniel Ezralow, ormai noto al pubblico per le sue invenzioni 25 Gennaio FABIO CONCATO IN TUTTO sempre nuove e sorprendenti. QUA Ore 21.00 - Teatro Orfeo 18 Gennaio Via Pitagora 78 - TARANTO NEWSOUNDS2GROOVE 099.4533590 Ore 21.00 - Teatro Mimesis Fabio Concato presenta a Via Pietro Palagano 53 Taranto “Tutto qua”, il nuovo TRANI (BT) - 346.8259618 concerto che sta portando in www.teatromimesis.it Newsounds2groove è un duo giro per l’Italia e nel quale, insolito e innovativo che al chiuso dei teatri, riesce ad propone live brani originali in esprimere la dolcezza delle sue pieno stile nu-jazz e molto altro canzoni senza tempo. ancora. Un viaggio musicale all’insegna del relax e della 26 Gennaio ROMEO E GIULIETTA buona musica. Ore 21.00 - Tatà Via Grazia Deledda 19-20 Gennaio TARANTO - 099.4725780 TITANIC IL MUSICAL Una rivisitazione della storia Ore 21.00 - Teatro Team d’amore più amata di tutti i Via Prezzolini 1 - BARI tempi diretta da Tonio De Nitto. 080.5210877 www.teatroteam.it Diretto da Federico Bellone, con Danilo Brugia e un cast di 20 elementi, va in scena il 7


Intervista

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Colapesce

Francesca Visicchio Colapesce, al secolo Lorenzo Urciullo, si ispira per il suo nome al personaggio di una leggenda siciliana del XIV secolo. Come molti di voi sapranno, dopo esser stato leader degli Albanopower, Colapesce è risultato tra i più acclamati nuovi cantautori italiani ed il suo album Un Meraviglioso Declino (42Records), uscito lo scorso Gennaio, è stato premiato come miglior opera prima al Premio Tenco 2012. Nessun “Declino” quindi, solo riconoscimenti per un grande lavoro, perché le tredici tracce racchiudono tutta la delicatezza, l’onestà, e la potenza di cui un esordio discografico necessita per poter essere definito davvero “Meraviglioso”. Tra i meriti di Lorenzo, anche quello di aver riportato Meg, ex voce dei 99 Posse, sulla scena musicale,

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dalla quale latitava da ormai tre anni, per una nuova versione di Satellite della quale è stato realizzato anche un video che li vede entrambi protagonisti. Avvalendosi di una delle voci femminili più belle, Colapesce arricchisce uno dei brani più intimi e riusciti del suo album. L’abbiamo incontrato a Bari, al Medimex 2012, dove stava ritirando l’ennesimo riconoscimento (Premio PIMI Fuori dal Mucchio per il Miglior Esordio).

delle critiche sono state positive ed hanno colto in pieno lo spirito della registrazione, sia dal punto di vista testuale (riferimenti letterari, cinematografici etc.) sia per quel che concerne la produzione “sonora” del disco (riferimenti a band o cantautori). Siete stati tutti parecchio bravi!

I tuoi testi sono curati fin nei minimi dettagli e risultano fortemente introspettivi. Quanto è difficile mettersi a nudo Ciao Lorenzo, qui a Bari stai attraverso la scrittura e quanto, ritirando un ulteriore premio per invece, è utile? il tuo album solista. Ti aspettavi tutto questo successo? La scrittura, passione a parte, è una forma di autoanalisi potentissima Non mi aspettavo assolutamente e non mi risulta affatto difficile quest’accoglienza calorosa per il mettere me stesso per trasmettere mio... “declino”. La maggior parte il mio pensiero attraverso essa.


altre cose insieme. Questo è stato un anno importante per te. Come stai vivendo questo successo e i cambiamenti che ci sono stati nella tua vita?

La possibilità di condividere i miei pensieri con migliaia di ragazzi che spesso si rispecchiano in ciò che scrivo è una cosa stupenda, forse l’aspetto più interessante del mio lavoro.

È stato un anno indimenticabile vissuto sul campo insieme ai miei ascoltatori reali: la gente vera che è venuta ai miei concerti, e non i fantasmi digitali. Il Tenco è il massimo riconoscimento per un cantautore in Italia e questo mi riempie di gioia, ma non lo vedo come un punto di arrivo, bensì come uno stimolo per andare oltre e sperimentare nuove formule testuali e musicali. Per il resto non è cambiata molto la mia vita, ho solo l’agenda più fitta di scadenze, il che è un bene in un momento storico di recessione.

Intervista

unico obiettivo da musicista è essere onesto con me stesso e portare la mia musica verso la gente. Non mi sento parte di nessun orticello “indie”, anzi lo trovo limitante. Ho presentato un brano che rispecchia in pieno la mia filosofia e non snatura minimamente la mia scrittura, e poi mi va sempre di sperimentare e provare nuove esperienze, anche in posti in cui solitamente non andrei per una questione etica. Detto ciò anche se dovessi vincere Miss Italia spero di non perdere mai il contatto con la realtà. ph. Francesco Prandoni

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Che rapporto hai con la nostra Puglia? La Puglia è la mia regione preferita (dopo la Sicilia ovviamente!). Da voi ho fatto fra i concerti migliori del mio tour ed è sempre bello tornarci e incrociare gli amici di sempre. Inoltre Un Meraviglioso Declino è stato registrato a Lecce, nello studio del mio caro amico Roy Paci, e quindi il legame con la vostra terra è di note e sangue.

Com’è nata l’idea di duettare con Meg nella nuova versione di Satellite e com’è stata questa esperienza? Per quanto riguarda il futuro, nella lista degli ammessi alla È nata un po’ per caso: a lei sezione giovani del prossimo piacevano delle canzoni di Colapesce Festival di Sanremo spunta e siamo entrati in contatto tramite il tuo nome. Come mai la Emiliano (il mio discografico/ decisione di partecipare a questa amico/manager/fratello). È nata manifestazione, che solitamente Un saluto per i nostri lettori. da subito una bella amicizia e una dagli artisti del panorama indie profonda stima che ci ha portato viene un po’ snobbata? Grazie a tutti voi e ai lettori di I Think in maniera naturale ad una per il supporto, ci vediamo presto! collaborazione. Sicuramente faremo Io non ho mai snobbato nulla, il mio

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Collaborando con...

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Vi presentiamo... il meglio della scena indipendente italiana condensato in un’unica compilation in free download! Sembra troppo bello ma è vero: vai sul sito www.ithinkmagazine.it e scarica i brani selezionati da I Think e Lunatik. Le tue orecchie ci ringrazieranno!


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La Rimbamband: una botta di... anima viva! “Quando mi chiedono cos’è la Rimbamband sono sempre un po’ in difficoltà, credetemi!”: così si apre il sito di questi cinque Musicisti. La difficoltà di definire la Rimbamband dipende sicuramente dall’eccletticità e varietà di personalità che si sono armonicamente mescolate in un progetto di successo. Che i cinque elementi (Raffaello Tullo – voce e presentatore, Francesco Pagliarulo - pianoforte, Vittorio Bruno - contrabbasso, Nicolò Pantaleo - sassofono, Renato Ciardo - rullante e megafono) siano balzati agli occhi un po’ di tutti anche grazie a Zelig importa molto relativamente perché bisogna “partecipare” ai loro spettacoli dal vivo, per godere appieno della loro performance. Sul fatto che siano ottimi musicisti (e con gusti musicali altrettanto eccellenti e ricercati), non ci sono dubbi; bisogna però precisare che siamo di fronte anche a dei bravi attori e certamente Renato non ha nulla da invidiare al suo noto padre Gianni, comico d’eccezione della nostra terra. Un paio di occhi azzurri che catturano l’attenzione con una simpatia viscerale, un biondo pianista che suona magistralmente come se

fosse la cosa più ovvia del mondo, un sassofonista e un bassista che con la loro semplice presenza (talvolta deliziosamente sfiorata da un po’ di timidezza) conquistano e poi, dulcis in fundo, Raffaello, ovvero quando una bella mente si unisce all’abilità musicale e all’intuizione comunicativa. Non sono (probabilmente!) né folli né surreali: certamente sanno aprire spazi di riflessione in modo inedito e proprio perché si servono della “leggerezza” della comicità riescono a toccare quelle corde che davvero sanno trasportare in uno spazio sconsideratamente profondo che lascia un’impronta (più o meno provvisoria) nell’anima. E anche se ciò non dovesse succedere (può infatti accadere che una pietra assista al loro spettacolo)

Musica Tiziana Anna Piscitelli

sicuramente in quell’arco di tempo c’è veramente di che divertirsi. Bene, noi di I Think abbiamo intervistato quello che ormai è diventato uno dei nostri anchor man preferiti, Raffaello, e vi invitiamo a leggere tutto sul nostro sito e a non perdere i loro spettacoli che spessissimo toccano la Puglia.

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Cinema Alessandra Cavisi Nel nostro numero di Agosto avevamo già anticipato l’uscita di questo film, che a conti fatti in qualche modo ha segnato un piccolo cedimento da parte del suo attore protagonista. Non possiamo sicuramente asserire di non aver mai visto in tv, anche solo di sfuggita, alcuni dei più indimenticabili personaggi portati in vita dal grande Antonio Albanese. Tra i più importanti c’è sicuramente Cetto La Qualunque, il politico un po’ corrotto, un po’ sopra le righe, un po’ caciarone, un po’ cafone, un po’ ignorante. L’abbiamo visto molte volte in diverse trasmissioni televisive e recentemente nel film Qualunquemente per la regia di Giulio Manfredonia, come avevamo già ricordato nell’articolo in questione. Il politico un po’ sui generis, ma sicuramente ricalcato su un luogo comune che ha fondamento di esistere, è tornato sul grande schermo, rafforzando il connubio tra l’attore-comico che lo interpreta e il regista, dopo

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“Tutto Tutto Niente Niente” Antonio Albanese si divide in tre il già citato Qualunquemente e È Già Ieri, film del 2004, remake di Ricomincio Da Capo. Parliamo ovviamente di Tutto Tutto Niente Niente e il nostro Cetto si divide la scena, e anche la cella come vedrete nel film, con altri due personaggi di Albanese: Rodolfo Favaretto e l’irresistibile Frengo Stoppato, l’allucinante e allucinato ultrà del Foggia. Cetto è il solito corrotto, questa volta alle prese con una crisi non solo politica, ma anche sessuale; Favaretto sogna un’Italia secessionista, ma tiene in piedi un commercio di clandestini e Stoppato è il solito “sballato” con una risposta assurda per tutto. Nonostante qualche caduta di stile qua e là e la perdita di quella spontaneità che caratterizzava i famosi personaggi dell’attore, sarà comunque divertente seguire le peripezie e le avventure di questi tre italiani non così fuori dal mondo, anche se fin troppo macchiettistici.

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Cinema

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Si può fare l’amore vestiti? Con Bianca Guaccero sì, ma solo al cinema Si Può Fare L’Amore Vestiti? Si tratta di una domanda imbarazzate, alla quale sarà sicuramente in grado di rispondere Bianca Guaccero. È questo, infatti, il titolo della commedia, diretta da Dario Acocella, che vede l’attrice originaria di Bitonto, con alle spalle un nutrito curriculum di fiction televisive, per la prima volta alle prese con un ruolo da protagonista sul grande schermo. La storia è quella di Aurora, una sessuologa costretta a tornare nel suo luogo natio (un piccolo paesino della Puglia) a causa dell’ipocondria della madre. Il suo arrivo creerà parecchio scompiglio tra gli abitanti del luogo, dando vita ad una serie di equivoci e fraintendimenti dovuti anche – e soprattutto – alle malelingue locali, convinte addirittura che lei faccia il cosiddetto “mestiere più antico del mondo”. Con l’aiuto di un amico, omosessuale da sempre all’insaputa di tutti, Aurora riuscirà a superare questa pesante situazione.

Filippo Magnifico

Come lascia ben intuire la storia, saranno proprio i vari fraintendimenti dovuti alla professione della protagonista e alla poca elasticità mentale dei suoi compaesani a dare luogo ad una serie di momenti particolarmente divertenti, seguendo una linea molto cara all’interno del vasto panorama cinematografico della commedia. Si può fare l’amore vestiti? ha fatto il suo ingresso nelle sale italiane il 6 dicembre 2012, distribuito dalla AI Entertainment di Andrea Iervolino. Nel cast, oltre alla già citata Bianca Guaccero, troviamo anche Corrado Fortuna, Maurizio Battista, Marina Rocco, Paolo De Vita, Michele Ventucci e Fabio Ferri.

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Cinema

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“La Stazione”

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Quando il proprio mestiere diventa stile di vita

Un esordio di quelli col botto, come si suol dire, è questo primo lavoro da regista di Sergio Rubini datato 1990. Parliamo ovviamente del film La Stazione, adattamento cinematografico dell’omonima pièce teatrale di Umberto Marino, che aveva lo stesso Rubini come protagonista. Il regista-attore, poi premiato con un David di Donatello e un Nastro d’Argento, volle accanto a sé l’allora compagna Margherita Buy, anche lei già presente nell’opera di riferimento, e l’ottimo Ennio Fantastichini. A fare da contorno a questi protagonisti notevoli, alcuni volti noti della nostra regione, a partire dai mitici e indimenticabili Toti e Tata (Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiuolo), senza dimenticare l’immancabile Nico Salatino. Il plot, come suggerisce ovviamente il titolo, si concentra su un capostazione un po’ timido e schivo che passa tutto il suo tempo nella sua postazione, isolato da tutti e relegato nella

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campagna pugliese. Ormai conosce a menadito gli orari di tutti i treni, ma anche il momento esatto in cui i vari portelloni si aprono o chiudono. Proprio questa sua estrema conoscenza dei ritmi della stazione, elemento che prende quasi vita come se fosse umanizzato, lo aiuterà in una situazione di crisi. Si troverà, infatti, a dover difendere una donna di cui s’invaghisce, dalle grinfie del compagno burbero e manesco. Pur riuscendoci, però, non coronerà il suo sogno romantico. C’è molto di autobiografico in quest’opera prima di Rubini, innanzitutto perché suo padre era un capostazione e poi perché molte sequenze sono girate proprio nel suo paese natìo, Grumo Appula. La gran parte delle riprese, però, è stata effettuata nella stazione delle Ferrovie del Gargano di San Marco in Lamis, ma ci si è spostati anche ad Apricena e Foggia. Le venature giallistiche e antropologiche tipiche del cinema

del regista pugliese, quindi, sono ben presenti sin dal suo modesto ma apprezzabilissimo esordio, girato con pochi mezzi, ma capace di esprimere il talento e l’inventiva di un autore che ha sempre dato voce in maniera originale e inusuale alla sua terra di provenienza.


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“La Nave Dolce” Vicari racconta una pagina della nostra storia Quello della Vlora è un nome che i cittadini di Bari, soprattutto quelli un po’ più grandi, si ricordano bene. Non è il nome di una diva del cinema, ma quello di una barca, che l’8 agosto del 1991 è arrivata nel porto della città carica, di cittadini albanesi. Un’immagine che non si dimentica, soprattutto per chi l’ha vista di persona. Quest’imbarcazione era, infatti, stracolma di persone che avevano sfruttato ogni punto in grado di offrire uno spazio più o meno comodo. Si trattava di uomini, donne, bambini che volevano fuggire da una situazione politica e sociale che ormai andava loro stretta e che avevano visto nel nostro territorio quella che, comunemente, viene chiamata “America”. Questo racconta La Nave Dolce, il documentario diretto da Daniele Vicari, presentato alla 69° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. E per farlo si affida alla voce di chi su quella nave c’è stato davvero, come il ballerino Kledi Kadiu, o di chi si è trovato all’improvviso costretto ad affrontare una situazione decisamente inaspettata. Il tutto accompagnato da immagini di repertorio, frutto di una lunga

Cinema Filippo Magnifico

selezione, che sono in grado di offrirci la dimensione reale di un evento particolarmente rilevante non solo per il nostro territorio, ma per tutta l’Italia, poiché furono coinvolte alcune importantissime cariche statali. Tramite la fusione di questi elementi, Daniele Vicari riesce a farci (ri)vivere tutto questo, non limitandosi solo alla semplice e fredda narrazione degli eventi, ma creando una sorta di esperienza sensoriale, in grado di creare vere e proprie immagini in movimento che si stampano indelebili nelle nostre teste e che danno luogo ad una serie di riflessioni anche sul nostro presente.

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Cinema

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““ Alessandra Cavisi

Quando gli ideali intaccano un grande amore

I pugliesi Riccardo Scamarcio e Paolo Sassanelli, insieme alla francese Clara Ponsot sono i protagonisti di Cosimo E Nicole, seconda opera di Francesco Amato dopo l’esordio con Ma Che Ci Faccio Qui!. Il regista ha scelto come significativa e suggestiva location della sua storia la città di Genova, ma le riprese sono state effettuate anche in Piemonte, Francia e Belgio. Il film, uscito nelle sale il 29 Novembre scorso, è stato presentato all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma dove era in concorso nella sezione Prospettive Italia. I due personaggi principali, Cosimo e Nicole (che danno il titolo all’opera stessa) si conoscono, infatti, durante il G8 del 2001 e non si separano più, vivendo delle loro passioni e vagabondando per l’Europa fino a tornare proprio a Genova in maniera stabile. Qui cominciano a lavorare per un amico che organizza concerti e tutto sembra andare alla grande, fino a quando un tragico incidente non intacca le

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“Cosimo E Nicole”

loro vite e la loro storia d’amore: un dipendente extracomunitario perde la vita cadendo da un’impalcatura. I due vedranno sempre più a rischio le loro coscienze e i loro ideali, fino a quando rimanere insieme sarà quasi impossibile… Senza rivelare oltre, si può dire che Cosimo E Nicole è un’opera interessante nel dimostrare la precarietà sentimentale e lavorativa che attanaglia il nostro paese e nel raccontare una forte storia d’amore che ha però connotati più particolari e coinvolgenti. Il tutto,

inoltre, è condito da una colonna sonora formata da brani di band del calibro di Afterhours, presenti anche in un cammeo all’interno del film, Verdena e Bud Spencer Blues Explosion. Cosimo E Nicole è, dunque, un’opera in grado di raccontare e dimostrare che quando la spensieratezza e la leggerezza vengono spazzate via dal sopraggiungere inaspettato e implacabile del caso, rimanere coi piedi per terra non è impresa semplice.


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“Tre Fratelli”: coscienza sociale e appartenenza alla terra d’origine Bisogna essere orgogliosi di appartenere ad una terra che ha ospitato un grande regista come Francesco Rosi, padre del cosiddetto “cinema impegnato”, che decise di ambientare il suo Tre Fratelli, datato 1981, ad Altamura, Cassano delle Murge, Gravina in Puglia e altre città della Murgia, nonché a Matera. Siamo, infatti, nel cuore della campagna pugliese e Rosi, cosceneggiatore insieme a Tonino Guerra, s’ispira al racconto Il Terzo Figlio di Platonov, per raccontare quel determinato periodo storico, sociale e politico: i cosiddetti “anni di piombo”. I protagonisti (i fratelli, appunto) vengono richiamati nel loro paese d’origine dal padre che li informa con un telegramma della morte della madre. Si ritrovano, così, ad abbandonare temporaneamente le proprie rispettive occupazioni lavorative e a riunirsi nel luogo che li ha visti nascere e formarsi. L’opera, infatti, si basa molto sul confronto e sulla contrapposizione

delle idee di questi tre fratelli che si ritrovano ad esprimersi e a comunicare in quello che può essere considerato il loro ventre materno, nonostante la dipartita della madre. La nostra Puglia è stata teatro indispensabile per il racconto di una terra, caratterizzata da fremiti etico-sociali e fortemente in grado di creare un legame indissolubile con i suoi “figli”. Racconto musicato da Pino Daniele e Piero Piccioni e interpretato da quattro grandi attori: Michele Placido nel ruolo dell’operaio, Philippe Noiret in quello del magistrato, Vittorio Mezzogiorno nei panni del maestro e Charles Vanel, premiato per questa interpretazione con il David di Donatello, in quelli dell’anziano padre. Il film vinse anche altri tre David di Donatello, per il miglior regista, la miglior sceneggiatura e il miglior direttore della fotografia (Pasqualino De Santis), portandosi a casa anche una nomination agli Oscar. Parliamo quindi di un

Cinema Alessandra Cavisi

cinema potentemente espressivo che ha trovato linfa vitale in un’ambientazione suggestiva e stimolante.

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Teatro V. Francesco Zeffiri La compagnia pugliese Dautore rappresenta una delle realtà di più recente formazione nell’interland barese. Con già all’attivo importanti rappresentazioni teatrali e un largo consenso di pubblico, questo inverno si misura con un adattamento dell’intramontabile Macbeth di William Shakespeare. Nel Giugno del 2009, dopo numerose attività e collaborazioni, l’attuale direttore artistico Ernesto Marletta decide di creare un gruppo formato da amatori del teatro con l’intento di dar luogo ad un ambito in cui poter esprimere da un lato la professionalità acquisita e dall’altro l’insaziabile passione. Il primo lavoro della compagnia Dautore vede la luce grazie alla collaborazione con il noto attore Roberto Petruzzelli, in qualità di regista di Otello. La celebre tragedia di Shakespeare viene rivisitata sfrondandola di tutti gli orpelli e concentrandosi sui pochi personaggi principali ridotti ad attori-marionette. Come la stessa compagnia commenta, “non è possibile mettere

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Il “Macbeth” Dautore in scena oggi Shakespeare senza tradirlo”: ne deriva un’opera che accentua il contenuto drammatico della vicenda. Dopo un notevole successo ed un discreto numero di repliche, sono state messe in scena un’opera di Salvatore di Giacomo, Il Mese Mariano, e una di Giuseppe Fava, L’Ultima Violenza. Sul filone drammatico delineato, la compagnia Dautore torna dunque nuovamente sulle scene con un adattamento del Macbeth; la chiave di lettura suggerita al pubblico parte dalla simbologia del numero tre, calcata nella trama e ripresa dalla presenza di soli tre attori in scena. Potere, amore e magia vengono raccontati in un’atmosfera quasi fiabesca, avvolta da una soffusa oscurità. Lo spettacolo, andato in scena dal 16 Novembre al 16 Dicembre presso il palazzo dell’ex direzione nel centro storico di Modugno (BA), si è rivelato come un’originale versione del capolavoro shakespeariano firmata, per l’appunto, Dautore.

www.emergency.it

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Fotografia

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In rosa nel deserto, l’esperienza di Giovanna Sodano Nel nulla del deserto, dove la luce è intensa e i contatti sono diretti e sinceri, il viaggio tra i campi dei Saharawi, un popolo “sospeso nel deserto”, ha impresso un segno profondo in Giovanna Sodano, fotografa barese, che ci ha restituito le sue emozioni nella mostra Saharawi: I Figli Delle Nuvole. Sguardi E Prospettive Di Un Popolo Sospeso Nel Deserto, al Caffè Artistico Tavlì, a Bari, dal 28 ottobre 2012. Tra la magia dei contrasti bruciati, le gradazioni calde della sabbia e i colori vivaci degli abiti tradizionali, Giovanna racconta le memorie, le difficoltà e la fierezza di un popolo che lotta pacificamente per rivendicare il proprio diritto ad una vita dignitosa. Le foto sintetizzano il reportage Saharawi: La Dignità Minata, pubblicato dal Witness Journal Photo Up (cinque cliché sono stati esposti nella collettiva Africa Ieri E Oggi, Premio Chatwin a Genova). Dedita al fotogiornalismo, Giovanna documenta e ci fa

Benedetta Campanile

Fotografie di Giovanna Sodano: a sinistra “Bambina con ombra e mattoni”; a destra “Famiglia”.

conoscere profumi, suoni, colori e sentimenti di questi “vecchi buoni amici”. I suoi ritratti, intensi, penetranti, impietosi, svelano sguardi rabbiosi, di chi non ha perdonato, come gli anziani, chiusi tra le rughe profonde della pelle consunta dal sole. Il sapiente uso del bianco e nero, appreso al corso di postproduzione con Marianna Santoni, conferisce a questi ritratti una profondità che ricorda le atmosfere pugliesi dei tronchi d’ulivo secolari, sferzati dal vento ma mai piegati. Giovanna cattura la luce, nelle foto in esterna, così come ha appreso

al workshop Comunicare Con La Luce di Yoshie Nishikawa. Ferma il tempo nelle immagini in movimento e ci restituisce momenti di felicità: i ragazzi che giocano in bicicletta o saltano tra le dune; istantanee di una vita vissuta in una normalità apparente ai confini del mondo. Giovanna ha iniziato con le macchine analogiche ed ha vinto il suo primo premio nel 2010 classificandosi seconda, con menzione speciale, al Photoriguardi di Bari, con Com’a Cassano. Troverete anche un’esclusiva intervista a Giovanna Sodano sul portale di I Think.

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Libro del Mese Micaela Di Trani Questo è il libro giusto – supergiusto! – per tutti coloro i quali storcono il naso davanti ai supereroi, come fossero la versione adulta e un po’ sociopatica di Babbo Natale: del resto, cosa indossa se non una tipica divisa da supereroe, fatto salvo il mantello mancante? Questo è anche il libro per tutti quelli che ancora hanno voglia di incuriosirsi e percorrere e ripercorrere il web alla ricerca dei riferimenti che l’autore – supergiusto anche lui – sapientemente elargisce nel suo libro. Libro che è anche un saggio, ma spolverato di ironia e acume, corredato da venti bellissime tavole di Andrea Ranghino, con tanto di didascalie esplicative, di altrettanti supereroi. Ma andiamo con ordine. Silvestro Ferrara, nel suo Supergiusti, Supertosti, Superveri (casa editrice Caratteri Mobili) spalanca le porte di un universo spesso sconosciuto ai più: nella nostra realtà abitano, agiscono e fluttuano, seppur privi di superpoteri, autentici supereroi. Si tratta di persone normali che

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“Supergiusti, Supertosti, Superveri” Alla scoperta dei supereroi fai-da-te hanno deciso di evolversi a paladini, un po’ come ha deciso di fare Batman che (non dobbiamo mai dimenticarlo) è un supereroe senza superpoteri: ad aiutarlo, a parte il fido Alfred, un arsenale di aggeggi incredibili e tanti muscoli. I nostri supertosti agiscono sul medesimo principio, ma con meno muscoli: dotatisi di tutine e mantelli, hanno deciso di proteggere qualcosa o qualcuno: scopriamo, ad esempio, di avere un eroe nostrano che agiva per la salvaguardia del tanto martoriato ambiente alle pendici del Vesuvio. E poi eroine salvifiche di donne molestate nei bar, eroi che ripuliscono i muri dalle scritte di gang, ambigui guardiani di anfratti popolati di vandali. Sono a volte grassi, sicuramente kitsch, hanno problemi di salute e lavori diurni. Sono veri – superveri! – e sono un po’ ovunque. Per saperne di più, basta leggere Supergiusti, Supertosti, Superveri. Bellissimo, ben scritto, interessante. Supergiusto, insomma!

Silvestro Ferrara


Libri

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“La Pecora Nera - Una Nuova Prospettiva Sulla Vita” di Daniele Riefolo La Pecora Nera – Una Nuova Prospettiva Sulla Vita (Photocity, 206 pp., €13,50) è il primo libro del giovane studente di filosofia Daniele Riefolo. Originario di Margherita di Savoia, classe ’89, Riefolo è una pecora nera che si rivolge a tutte le altre pecore nere del gregge, che, come lui disorientate e non omologate, vogliono trovare una nuova prospettiva di vita. Con freschezza ed entusiasmo, l’autore libera la mente dalle costrizioni della logica comune e si avventura in un viaggio introspettivo, ricco di riferimenti culturali di indubbio spessore affiancati a citazioni più quotidiane e racconti più leggeri, utili a mantenere quel “filo di Arianna” che conduce il lettore dall’inizio alla fine di questo saggio ambizioso eppur scorrevole. Il viaggio parte dall’analisi dell’Io come centro dell’universo umano, per passare con semplicità alle motivazioni che portano l’individuo, in costante dualismo tra follia e

ragione, ad aver paura del dolore, delle sconfitte o del tempo, il quale, secondo Riefolo, non è universale o assoluto e probabilmente non esiste nemmeno ma è solo una convenzione. Daniele ha il coraggio di confrontare le sue singolari teorie con quelle di illustri pensatori, psicologi e letterati del passato, da Freud a Wilde, da Einstein ad Aristotele, senza trascurare Gesù e Buddha. Proprio alla religione di quest’ultimo, Riefolo si è avvicinato dapprima con curiosità e poi sempre più con convinzione, e, grazie al misticismo orientale, è riuscito a trovare alcune risposte alle domande che ci si pone da sempre sui grandi temi della vita, che erano, sono e saranno i valori che aiutano a capire chi siamo e perché viviamo. “Non importa quale sia la religione giusta, l’importante è che la religione tiri fuori il meglio di ognuno di noi” dice lo stesso autore. Un libro di riflessioni importanti portate avanti con leggerezza,

Chiara Gorgoglione

che può avvicinare al pensiero di Riefolo tutti coloro i quali non si riconoscono nei valori della società attuale e cercano una strada alternativa per raggiungere la consapevolezza di sé.

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Moda & Design

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Cornici d’arte per l’arte

Pitian

Si dice che “l’abito non fa il monaco”. Talvolta però è vero il contrario ed è possibile notarlo quando si cambia, ad esempio, una cornice di un’opera pittorica a cui teniamo, sostituendo una (magari provvisoria) di fabbrica con una artigianale, fatta su misura. Non è solo una questione di “stare bene”, ma di valorizzazione del quadro in generale che viene protetto e potenziato grazie ad un uso sapiente delle cornici che va, quindi, oltre la mera necessità di appendere l’oggetto ad una parete. Le cornici d’arte non a caso sono richieste ed apprezzate, soprattutto per far spiccare le forme artistiche contemporanee, come la grafica e la stampa d’autore, che hanno ottime possibilità di integrarsi alla perfezione con la cornice. Lo sa benissimo Gaetano Carofiglio, un artista/artigiano che nella sua barese Bottega d’Arte “Cornic’è”, ci apre le porte del suo laboratorio: una serie di listelli altissimi, il profumo di legno e vernici, il luccichio dei metalli, alcune tele, fotografie e stampe appoggiate sul tavolo di lavoro. Dal 1989 Carofiglio ricerca l’abbinamento migliore per ogni commissione, l’accompagnamento ideale per far risaltare un soggetto,

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animato dalla passione per l’arte: dell’importanza delle cornici se ne parla da sempre ormai, a tal punto che la creazione di questi oggetti è divenuta essa stessa oggetto di design sempre più raffinati. Ma qual è il metodo migliore per realizzare ed associare una cornice (oggetto che crea una sorta di “passaggio” dal mondo reale dell’osservatore all’arte) alla “sua” opera? “Il contrasto e l’armonia dell’accostamento: è con il contrasto che si gestisce la cornice”, ci risponde Carofiglio.

E nel frattempo, mi vengono in mente le parole di Emile Cioran: “Di molte persone si può affermare quanto vale per certi dipinti, cioè che la parte più preziosa è la cornice”!

I Thinnke Magazi


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Design e artigianalità per arredare gli interni Linee forti o discrete, essenziali o neutralmente formali, leggere e dinamiche: l’arredamento d’interni è da sempre oggetto di studio dei designer di tutto il mondo. C’è chi preferisce affidarsi ad un architetto o far da sé, per non privarsi del gusto di costruire il proprio nido in base ai propri desideri e alla propria fantasia. In entrambi i casi, le soluzioni offerte dalle aziende sono molteplici e più o meno adattabili; certamente mai tanto quanto un oggetto dall’evidente fattura artigianale. Qui in Puglia possediamo una grande tradizione, a cui nel tempo ha decisamente contribuito la nota Natuzzi. Ma ora desideriamo occuparci di un esempio di piccola impresa, a carattere familiare e votata all’artigianalità. Da 40 anni la Maselli Interni Snc di Bari si occupa di arredamenti per interni, negozi, hotel, sale ricevimento ed enti pubblici, convinta che ogni ambiente abbia “la sua anima” da scoprire, disegnare e valorizzare. Creazioni classiche o talvolta surreali, semplici o di carattere: con questi prodotti, figli di menti creative che non si arrendono di fronte alla richiesta anche di pezzi stravaganti o di fronte al recupero di salotti,

si combatte il consumismo ma soprattutto l’acquisto facile (ma non sempre di qualità) di merce proveniente da altri Paesi. “Sicuramente oggi la gente chiede massima velocità nelle esecuzioni e chiaramente vuole il massimo del risultato, soprattutto se il prodotto deve essere di rappresentanza; poi, in questi ultimi periodi, richiede anche un gran senso logico tra qualità e prezzo”, ci racconta Pasquale Maselli. “Il buon divano si vede e si sente soprattutto per la struttura realizzata con legni come l’abete e il faggio. La manifattura finale di un divano è importantissima

Moda & Design Pitian

sia per le cuciture che per come viene trattato e scelto il tessuto, in base al suo valore e ai rapporti di colore”. Ringraziando e ripensando a questi suggerimenti, rifletto sul fatto che se è vero che “un buon divano è spesso ciò che c’è di più efficace per imbastire una conversazione” (Pierre Dac), forse è il caso di scegliere con estrema cura il mio nuovo divano!

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Ambiente Maria Grazia Natola

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Valutazione Ambientale Strategica. La Puglia tra regolamentazione e semplificazione

Per porre freno alle trasformazioni a cui i territori sono sottoposti da un’urbanizzazione selvaggia e a volte scriteriata, la Giunta della Regione Puglia è intervenuta approvando il nuovo DDL sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), con l’obiettivo di regolamentare la complessa materia che unisce tutela del territorio, risorse naturali e qualità della vita, procedendo ad una progressiva armonizzazione delle norme in materia e disciplinando l’adeguamento dell’ordinamento regionale alle disposizioni nazionali e comunitarie. La valutazione ambientale strategica comporterà l’applicazione di un parere obbligatorio su tutti i piani e i programmi che possono produrre impatti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale, intendendo per impatto significativo, come riporta la legge, “l’alterazione qualitativa e/o quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa dell’ambiente, nei suoi elementi antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici”. La VAS sarà delegata ai Comuni,

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ma competerà solo a quegli enti dotati degli strumenti opportuni e tecnicamente competenti in materia di tutela, protezione e valorizzazione ambientale, permettendo così una maggiore semplificazione. Intanto restano esclusi dall’ambito di applicazione della VAS, purché redatti secondo i criteri di sostenibilità e se già approvati dalla Regione, i piani destinati a sicurezza nazionale, protezione civile in caso pericolo per l’incolumità pubblica, tutela del rischio idrogeologico, gestione forestale.

I Thinnke Magazi


Economia

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Reinventare il settore sportivo: a lezione di Marketing con Bill Sutton “Vinci la crisi: gioca con lo Sport Marketing”: questo è stato il titolo del convegno organizzato a Bari dalla Scuola Regionale dello Sport del Coni Puglia: studenti, atleti, dirigenti sportivi, e manager si sono dati appuntamento a Villa Framarino per carpire i segreti di Bill Sutton, esperto del settore, docente nei migliori college USA e per anni responsabile del marketing NBA. Il meeting ha puntato a illustrare come il settore dello sport, anch’esso colpito da una pesante crisi, possa reinventarsi grazie alle molteplici e innovative possibilità offerte dal mercato del marketing sportivo. Via libera, quindi, alle idee innovative che vanno oltre la realizzazione dell’evento sportivo, e che invece puntano a soddisfare i bisogni dell’utenza e rendono ogni avvenimento sportivo un’esperienza, testata dal singolo spettatore che potrebbe quindi consigliarla a sua volta a terzi. Insomma la parola d’ordine è creatività. Risulta fondamentale

dare spazio a nuovi modelli per generare valore anche e soprattutto in chiave sociale e la Puglia ci sta provando, cercando di mettere assieme idee e forze tra istituzioni pubbliche ed enti sportivi. Paradigmatico è l’esempio, citato durante il convegno, del progetto Coni Puglia Star che fonde l’esperienza del Coni con il supporto delle istituzioni scolastiche e con il sostegno della finanza, attraverso lo

Maria Grazia Natola

sponsor offerto da Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Lo sport è un mezzo di aggregazione, di divertimento e di condivisione; arricchirlo con servizi post-vendita che coccolino lo spettatore non può far altro che fidelizzare anche i frequentatori più restii e disinteressati, ampliando così il bacino di utenza.

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Alimentazione a cura di Pino Africano

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Le “pillole” buone per alimentarsi meglio

Qualche anno fa, fu condotta una ricerca dal team dell’Università della Finlandia orientale e dell’Università del Minnesota, al fine di verificare se le vitamine assunte da circa la metà degli statunitensi (per una spesa di circa 20 miliardi di dollari) dessero realmente effetti benefici. Conclusione: spesso gli integratori vitaminici non sono necessari e, a volte, rischiano anche di essere nocivi. Sentiamo il Giudice con la sentenza Nel 1940 si conoscevano solo sei vitamine, nel 1975 circa una dozzina, oggi siamo a 15, ma c’è chi, citando i fattori extranutrizionali indispensabili, è convinto che ce ne siano diverse migliaia. Chi prende ogni giorno un certo numero di pillole, per essere sicuro di ricevere la debita razione di vitamine, dimostra di avere una eccessiva fiducia nella scienza umana. Il solo modo che abbiamo per essere certi di prendere tutte le vitamine è quello di mangiare la varietà di cibi vegetali di cui conosciamo l’alto valore nutritivo. Impara dagli errori degli altri. Non puoi vivere abbastanza a lungo da farli tutti tu.

Non so se mi sono spiegato… Se vuoi che le utilizza come materia prima ballare devi pagare la banda! per confezionare presunti prodotti dietetici e medicinali. Lente di ingrandimento: Chi è solito consumare questi Nico Valerio, L’Alimentazione “estratti” però, non si faccia naturale, 1992, Arnoldo Mondadori illusioni… Editore, p. 363. Non è mettendo acqua frizzante in Tempo previsto di lettura: 11 secondi una vasca che riuscirà a farsi un idromassaggio! Ritiro mobili vecchi, vendo mobili antichi Lente di ingrandimento: Vitamine, sali minerali e Christian Rémésy, Cosa mangeremo oligoelementi, preziosissime sostanze domani, 2006, Apogeo Editore, sottratte all’ottimo riso integrale p. 177. (Rémésy dirige il settore durante i processi di raffinazione Ricerche presso l’Istituto Francese per ottenere il comune riso bianco, di Ricerca Agronomica) Tempo previsto di lettura: 20 secondi se le accaparra l’industria chimica Tempo previsto di lettura: 15 secondi Ora ti faccio vedere io Le carote tagliate a fiammifero, che si vendono già pronte nelle vaschette, hanno perso quasi del tutto la vitamina A di cui erano ricche. Per fare un pieno di questa potente vitamina anticancro ed essenziale per la salute degli occhi, la carota la devi tagliare tu poco prima di consumare il pasto. 26


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Pallamano, serie A maschile: il girone C è un discorso pugliese Gli avversari sono tutti avvisati: il girone C del campionato di Serie A di pallamano parla, inesorabilmente, pugliese. Sono infatti quattro le compagini del “tacco” che militano nella massima serie di questo gioco spettacolare, emozionante e forse un po’ troppo snobbato dal grande pubblico: Junior Fasano, Conversano, Intini Noci e Putignano stanno infatti animando il torneo nel raggruppamento delle compagini del Centro-Sud. La squadra fasanese, dopo aver battuto il Conversano nel derby che valeva il primo posto, guida, infatti, la classifica di un campionato che, per ora, conosce solo successi con 21 punti, proseguendo una marcia inarrestabile ed ambiziosa; lo stesso Conversano tiene però botta, restando al secondo posto in classifica - in coabitazione – con una gara da recuperare. A completare un podio provvisorio quasi interamente pugliese troviamo l’Intini Noci, vittorioso nella trasferta di Palermo nell’ultimo turno del torneo e costantemente in zona play-off. Unica nota stonata tra le formazioni pugliesi è quella del Putignano, attualmente ultimo in classifica ed ancora inchiodato a quota 0 punti, al quale vanno, peraltro, gli auspici per una

Sport Ilario Francesco Chiatante

La squadra dello Junior Fasano.

pronta risalita, al fine di ottenere la permanenza nella massima competizione nazionale della categoria a livello di club. Pare dunque evidente la forte propensione del movimento pugliese nello sport della pallamano, disciplina “giovane” e, purtroppo, molto lontana dalla ribalta delle cronache sportive e dall’interesse di massa, il tutto nonostante, negli ultimi dieci anni, per ben otto volte compagini della nostra regione siano riuscite a portare il titolo nazionale a casa, con tre successi dell’Handball Casarano, grande decaduta dopo i titoli conquistati tra il 2006 ed il 2009, e cinque vittorie

per il Conversano. Un movimento che dona lustro alla nostra terra e, inoltre, merita maggiori incentivi ed interesse collettivo.

I Thinnke Magazi

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Sport Luca Guerra

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Un barlettano nel mondo delle maratone: intervista a Domenico Ricatti

Una classe infinita, testimoniata anche nella 23^ edizione della Asics Run, tenutasi l’11 Novembre a Cuneo, dove ha primeggiato tra gli italiani: è definitivamente ripartita la rincorsa del maratoneta barlettano Domenico “Mimmo” Ricatti, tesserato dell’Aeronautica Militare, verso nuovi ambiziosi traguardi. Già campione italiano nei 10.000 metri a Torino nel 2011, Ricatti ha dato così seguito al suo “magic moment” autunnale, culminato con la Maratona di Venezia di fine ottobre, dove è arrivato quarto in 2h19’43”, conquistando il titolo di primo tra gli italiani: uno storico traguardo. Tra valutazioni del presente e sogni futuri, Ricatti è tornato a oltre un anno di distanza a confidarsi con I Think, per un’esclusiva intervista.

manifestazione in terra lagunare e quella di Cuneo, alla quale prendo parte con gioia da diversi anni. Ripeto, quello di Cuneo è un appuntamento importante che Mimmo, partiamo dalla tua arriva in un momento intenso affermazione più recente. della stagione, ci tenevo a fare Quanta soddisfazione dietro bene e per fortuna ce l’ho fatta. questo traguardo? È un risultato che mi onora perché La tua stagione sin qui è stata arrivato in una manifestazione anche condizionata da un promossa dal mio brand sponsor infortunio. Questo imprevisto e, soprattutto, a pochi giorni dalla ha mutato la tua tabella di faticosa maratona di Venezia. marcia? Mi sono allenato meno del L’infortunio l’ho patito a Maggio. solito nei giorni intercorsi tra la A fine Giugno ho ripreso ad

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allenarmi e lì il periodo trascorso in altura, sulla Piana di Livigno, mi ha rilanciato; il momento positivo sta tuttora proseguendo e speriamo perduri a lungo. Sono anni che ormai trascorro buona parte dell’estate in Valtellina, vi passo due mesi e mi sono affezionato al luogo e alle persone. Spesso nelle tue gare hai a che fare con tanti atleti di colore. Quanto è complicato competere con il celebre “black power”? Io penso semplicemente che siamo tutti figli di Dio, con


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Sport

energie equamente distribuite tra tutti: ci sono poi atleti più forti e altri meno forti. Personalmente, non ho mai invidiato nulla ai miei colleghi africani. Io non punto mai a vincere la “gara degli italiani”, ma quella complessiva, a dimostrazione che oltre a far parte del treno posso anche guidare la locomotiva. Che soddisfazione ha rappresentato l’essere il primo tra gli italiani durante la Maratona di Venezia a fine ottobre? è il tuo miglior traguardo nell’anno solare sin qui? Abbiamo lottato contro condizioni climatiche complicate: posso con certezza dire che quella è stata la gara più importante e soddisfacente di questo 2012. La mia preparazione è però il frutto di anni di allenamenti, grazie ai quali ho raggiunto un livello di base che mi permette di difendermi bene in ogni situazione che affronto.

mio allenatore Piero Incalza, con il quale raggiungo livelli più elevati, mentre quando sono da solo sostengo perlopiù allenamenti di mantenimento. Percorro all’incirca 200 chilometri a settimana quando mi alleno intensamente. È un impegno che però è ripagato anche da un solo minuto di enorme soddisfazione che una vittoria può dare.

Vivi tra Barletta e Modena. Come concili ciò con gli allenamenti? Il mio programma di lavoro cambia quando sono lontano dal

Qual è il sogno nel cassetto di Mimmo Ricatti? Senza dubbio le Olimpiadi. È vero che non sono più giovane, ma credo di essere ancora in tempo

per prendere il fatidico treno. Vogliamo concludere questa intervista con I Think con un invito ai giovani a praticare sport sin da piccoli? Io penso che tutti i bambini da piccoli abbiano sognato di fare gli astronauti: posso dire che compiere un percorso come il mio sia come mettersi su uno shuttle e andare sulla Luna. I ragazzini devono capire che anche fare sport ad alti livelli può essere un sogno da difendere e portare avanti ed io glielo auguro di cuore.

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Cucina & Cocktail Maria Grazia Maria Grazia Rizzitelli Natola

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Girelle con cioccolato e crema & Banana daiquiri

RICETTA Siamo in pieno autunno ma noi abbiamo la soluzione per riscaldarvi il cuore. Eccovi la nuova ricetta mensile: stavolta un bel dolce di cui non potrete fare a meno: le girelle con gocce di cioccolato e crema! Ingredienti (per circa 50 girelle piccole o 15-20 girelle grandi) - 250 g di farina 00 - 250 g di farina manitoba - 1 bustina di lievito secco, ovvero la quantità per 500 g di farina - 50 g di zucchero - un pizzico di sale - 50 ml di olio di semi - 2 uova - 200 ml di latte tiepido - 1 bustina di vanillina - la scorzetta di un limone grattugiata Per il ripieno: - 250 ml di crema pasticcera non molto liquida - 100 g di gocce o scaglie di cioccolato Procedimento Lavorate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla liscia e fate lievitare coperta e in un luogo riparato per 2 ore. Stendete

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l’impasto in forma più o meno rettangolare. Se vorrete ottenere girelle grandi la sfoglia andrà già bene così, altrimenti per avere girelle piccole tagliatela in due. Prendete la prima metà: distribuite sulla pasta la crema fredda stemperata con poco limoncello. Distribuite le gocce o le scaglie di cioccolato. Arrotolate la pasta su se stessa nel senso della lunghezza. Aiutandovi con un filo di cotone (incrociandone i due capi), tagliate le girelle di uno spessore di 2 cm. Non tagliatele con il coltello, verranno chiuse e non si avrà l’effetto girella! Riponete le girelle distanziate su una teglia con carta da forno. Fatele lievitare per un’ora.

Infornate a 180°C per 15 minuti circa fino a doratura. COCKTAIL Il Banana Daiquiri è un cocktail apprezzato a livello internazionale e nutriente grazie all’apporto di vitamine della frutta. Semplicissimo da preparare: eccovi la ricetta! Ingredienti - 1/2 Banana fresca - 1/10 Succo di limone o lime - 3/10 Crema di banana - 6/10 Rum bianco Procedimento Inserire tutti gli ingredienti nel frullatore con ghiaccio a scaglie.

www.machebonta.it www.facebook.com/machebonta.ricette


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Amici in cerca di casa

Amici di Dicembre e Gennaio Anche questo mese I Think propone a tutti coloro che desiderano adottare un piccolo amico una serie di annunci. Se siete pronti a prendervi cura di uno di loro, vi diamo la possibilità di contattare direttamente i volontari che se ne occupano nella speranza di poter trovare loro una famiglia accogliente ed affettuosa. CLOE Cucciolotta di circa 6 mesi, simil volpina, taglia media molto contenuta. Tenera e dolcissima. Sverminata, vaccinata, chippata. Info: francidevirgi1@tin.it - 340.9018058

HUSKY Cucciolona di 10 mesi simil-husky: è un cane di taglia media, mansueto e molto dolce. E’ stata microchippata e sterilizzata. Info: 3409018058

LUPIN Lupin ha circa 3 anni; è un cane di taglia grande, vivace e molto affettuoso; va d’accordo con tutti i cani di sesso femminile (e con quasi tutti quelli di sesso maschile, infatti divide il box anche con un cane del suo stesso sesso). Chippato. Info: 3409018058

PIPPO Ha circa 10 mesi. Molto affettuoso, vivace e con una grande energia, taglia medio/grande. E’ nato da una numerosa cucciolata e i suoi fratelli sono stati tutti adottati...Chippato e castrato. Info: 3409018058

UGO Ugo è un simpaticissimo cane di taglia media, molto giocherellone, affettuoso e vivace di circa due anni. E’ stato chippato. Essendo un cane con un’enorme energia, avrebbe bisogno di movimento e di spazi non troppo ristretti. Info: 3409018058

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I Think Magazine 3-2012


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