I Think Magazine n.31 Marzo 2012

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4 EDITORIALE - Ciao Lucio 5 LE NOSTRE ASSOCIAZIONI - La Compagnia Delle Parole 6 EVENTI - Cosa facciamo oggi? 8 L’INTERVISTA - Giorgio Canali 10 L’INTERVISTA - One Way Ticket 12 GRUPPO DEL MESE - Monsterpussy (Manduria) - “Un po’ Mediocre” - Faro Records - 2011 14 MUSICA - Creare un’etichetta indipendente in Puglia oggi si può? La realtà di Interbang 15 CINEMA - Enzo del Re e la sua sedia rivivono grazie ad Angelo Amoroso D’aragona 16 CINEMA - “Hotel Gallimard” Cinque stelle per il cortometraggio di Luciano Toriello 17 CINEMA - I celerini bastardi di A.C.A.B. hanno fatto irruzione nella Feltrinelli di Bari 18 LIBRI - Tommy Dibari e Fabio Di Credico “perdono tempo” con I Think 20 LIBRI - “Non Ho Tempo Da Perdere” la recensione 22 LIBRO DEL MESE - “Dio Non Sta Bene” di Paul Andrew Jarvis 23 SOCIETÀ - Emergency con il polibus nelle campagne foggiane 24 SOCIETÀ - Margherita di Savoia tra storia, cultura e natura: un ecomuseo a Torre Pietra 25 SOCIETÀ - A Barletta un numero verde per la prevenzione del disagio psico-sociale 26 SOCIETÀ - Grotte di Castellana, un anno da record 27 SPORT - Green Hawks Barletta: Marzo porta il via del campionato 29 SPORT - Nello Di Costanzo: il nuovo condottiero biancorosso 30 RICETTA&COCKTAIL - Torta di pane e mozzarella & Alexander 31 OROSCOPO&SUDOKU


Editoriale

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Ciao Lucio Doriana Tozzi Caro Lucio ti scrivo così mi distraggo un po’... L’editoriale di questo mese doveva trattare di tutt’altro argomento, ma come non rendere omaggio ad un grande come Lucio Dalla? Come esimerci dal ricordarlo con queste poche e modeste parole che non aggiungeranno o toglieranno nulla a tutte quelle già adoperate per salutarlo, ma che ci scoppiavano forte dentro? Qui dove il mare luccica e tira forte il vento e la luna è una palla ed il cielo è un biliardo, stiamo tutti piangendo un cantautore che pensavamo fosse immortale come la sua musica... o forse lo è davvero immortale, Lucio, anche se il suo piccolo corpo e il suo grande cuore non hanno retto la potenza delle emozioni della sua anima e della sua vita. A modo suo quello che era l’ha voluto lui, per cui la nostra tristezza, per la perdita di un grandissimo artista (che, tra l’altro, aveva un pezzo di cuore nella nostra Puglia), è mista al pensiero che Lucio, in vita, ha potuto veramente “vivere”; ed anche

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se ora noi restiamo soli nella stanza, la stanza sul porto di Manfredonia, città d’origine di mamma Jole, ma anche la stanza del nostro cuore, in cui le canzoni storiche di Dalla non smetteranno mai di suonare, ci piace pensare che Lucio si è goduto la vita e forse non si è accorto della signora in nero che con la sua falce era lì per portarsela via, anche se lui era uno abituato a stare attento ai lupi! Sembra incredibile che solo due settimane prime era sorridente come sempre, sul palco del Teatro

Ariston, a dirigere l’orchestra di Sanremo per il brano Nanì, di un altro “mezzosangue” pugliese: Pierdavide Carone. E sembra incredibile pensarlo adesso, lì, tra gli angeli, come in una delle sue canzoni meno note, a girare il mondo per sconfiggere le guerre e dire a Dio: “I potenti, che mascalzoni! E tu cosa fai? Li perdoni?!”. Ora potrai, con la polvere dei sogni, volare e volare al fresco delle stelle, anche più in là... Ciao Lucio...


Le nostre associazioni

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La Compagnia Delle Parole Elide Ferrari Dicono che in Italia si legga poco e probabilmente questo dato di fatto è direttamente collegato alla scarsa attenzione – per usare un eufemismo – che viene posta dal nostro governo nei confronti della cultura in generale. Le soluzioni a questo problema, dunque, non possono che giungere dai singoli artisti, dai singoli operatori del mondo culturale e soprattutto dalle associazioni. La Compagnia Delle Parole, neonata associazione culturale barlettana mossa dal nobile scopo di divulgare l’importanza dei libri partendo proprio dai giovanissimi, è una di queste associazioni attive sul territorio regionale, che cerca di ricordare soprattutto ai bambini ma anche a tutti noi l’importanza di un buon libro. Leggere non è solo sfogliare delle pagine e lasciar scorrere nella nostra mente le parole in esse scritte, ma leggere è vivere, è sognare di trovarsi altrove, è un risveglio per la nostra immaginazione... Un libro è una porta verso altri mondi, che ci permettono di evadere, staccando per un po’ la spina dalla nostra realtà quotidiana, ma ci permettono anche di scoprire, di conoscere, di imparare... di crescere. Ecco perché La Compagnia Delle

Parole ha pensato di rivolgersi soprattutto alla fascia d’età più bassa della nostra società, i bambini, affinché possano crescere con ideali e valori che le altre generazioni troppo spesso hanno dimenticato. Dal mese scorso fino a maggio, La Compagnia Delle Parole è protagonista di una serie di letture animate per bambini, realizzate in collaborazione con la biblioteca comunale, che si svolgono ogni domenica a Barletta (la prima domenica del mese presso la Sala Rossa del Castello Svevo e le successive domeniche presso la libreria Punto Einaudi), chiamate appunto i Racconti Della Domenica. Inaugurato con un reading su Auschwitz dedicato ai bambini dai 9 agli 11 anni, il percorso di letture prosegue attraverso storie varie e diversificate, messe a disposizione dei bambini che, con i loro genitori, vogliono trascorrere qualche ora domenicale in maniera diversa, divertente e al tempo stesso costruttiva. Per contattare La Compagnia Delle Parole potete scrivere a: titti.volpe@ hotmail.it

Foto: Giulia Astrid

I Think e Magazin

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Eventi

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Cosa facciamo oggi?

Annalisa Lagrasta 7 Marzo LEZIONI DI ROCK, PINK FLOYD REMASTERED Cinema Armenise - Via Pasubio, 178 – BARI 080/5428281 - 080/5562590 Le nuove uscite sui vecchi materiali Pink Floyd, i missaggi originali in quadrifonia, gli inediti, nuovi tasselli per la più grande storia musicale del rock dell’età d’oro. 8 Marzo EPPUR MI SON SCORDATO DI TE Teatro Italia - Corso Italia GALLIPOLI - 0833266940 Franco Oppini in un musical sul sentiero dei buoni sentimenti, che si nutre di emozioni ereditate dalle rivisitazioni delle canzoni dell’epoca, di quel loro romanticismo così fresco, spontaneo, e anche in fondo così intrigante e coinvolgente.

a cura di Annalisa Lagrasta appassionati.

Giovanni De Feudis.

09 Marzo DANIELE SILVESTRI IN CONCERTO Demodè Club - MODUGNO Via Dei Cedri 14 - MODUGNO(BARI) 0805621567 www.danielesilvestri.it www.myspace.com/danielesilvestri Torna in Puglia dopo il recente successo Daniele Silvestri con il suo S.C.O.T.C.H tour.

16 Marzo - 17 Marzo IL PARADOSSO DEL POLIZIOTTO E TEX WILLER Teatro Kismet Opera - strada san Giorgio, martire 22/f - BARI 080.5797667 Dalla penna dello scrittore e magistrato barese Gianrico Carofiglio nascono due corti teatrali, “Il Paradosso del Poliziotto” e “Intervista Impossibile a Tex Willer” vagamente autobiografici, diretti da Teresa Ludovico ed interpretati da Masiello e Cipriani.

10 Marzo DANIELE SILVESTRI IN CONCERTO Livello 11/8 – Casa della musica comune di Trepuzzi – S.S. 7 Per Lecce/Campi Salentina - LECCE www.myspace.com/danielesilvestri Raddoppia a Lecce la tappa Pugliese Daniele Silvestri. 11 Marzo BUON COMPLEANNO LIGA Hangar Disco Pub CASAMASSIMA(BARI) 080.453.00.63 - 347.5476890 www.hangarpub.it In occasione del 52° compleanno di Luciano Ligabue, l’HangarPub di Casamassima festeggia l’evento con i Condotto 7 con un concerto da non perdere!

8 Marzo RAINBOW BRIDGE, JIMI HENDRIX TRIBUTE BAND Auld Dublin - Via Silvio Pellico 4 BISCEGLIE www.therainbowbridge.bandcamp.com www.myspace.com/therainbowbridge La vera e propria “voce” del chitarrismo mondiale torna a vibrare nelle chitarre dei Rainbow 15 Marzo Bridge. LE RELAZIONI PERICOLOSE, IL MUSICAL 8 Marzo Teatro Italia - FRANCAVILLA WHITE QUEEN, QUEEN TRIBUTE FONTANA - 0831.812373 BAND Originale rivisitazione in chiave XXL - Via Zanardelli,1 - OSTUNI musical del romanzo di Choderlos de Laclos parla di un libertino a 08311720519 - www.xxlpub.com L’ormai nota tribute band dei metà tra Don Giovanni, collezionista Queen si esibisce a Bisceglie senza scrupoli di giovani donne e il per un pubblico di veri e propri poeta Casanova. Testo e regia di 6

16 Marzo OMAR PEDRINI IN CONCERTO Casa delle Arti - CONVERSANO 0802376965 - www.casadellearti.it Omar Pedrini noto al pubblico per il suo grande successo “Shock”, torna alla ribalta con il cd “La capanna dello zio rock”. 17 Marzo DOES IT OFFEND YOU, YEAH? Demodè Club - Via Dei Cedri 14 MODUGNO (BARI) - 0805621567 Dopo aver fatto ballare il pubblico dei più grandi festival e club europei i Does It Offend You, Yeah? portano per l’unica data al sud Italia il tour del secondo album, “Don’t Say We Didn’t Warn You”, un concentrato di carica electro e impatto punk. 17 -18 Marzo PETER PAN IL MUSICAL Teatro Team - BARI www.teatroteam.it - 080.5210877 080.5241504 Il cartone animato che ha fatto sognare tutti i bambini va in scena al Teatro Team con le straordinarie


Eventi

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musiche di Edoardo Bennato. 20 Marzo BRAVA! Teatro Italia - Corso Italia GALLIPOLI – 0833266940 La storia di: “Brava !“ è la storia di un’attrice che decide di festeggiare il suo quarantesimo anno di carriera teatrale nel teatro vuoto, oramai in demolizione, che l’aveva vista debuttare e trionfare. Ed è proprio dal vuoto di quel palcoscenico che i ricordi della protagonista, interpretata da Anna Mazzamauro, prendono forma. 22 Marzo GIORGIA IN CONCERTO Teatro Petruzzelli - Corso Cavour BARI - 0809752840 www.giorgia.net Una delle voci femminili più belle della musica italiana si esibirà in un grande spettacolo arricchito dalla bellezza del teatro Petruzzelli di Bari.

onirico e fiabesco ovvero quello dell’immaginario dei bambini, con un cappellaio matto d’eccezione: Baz. 23 -24 Marzo GIULIETTA E ROMEO IN 3D Palatour - Largo dell’Andro BITRITTO www.giuliettaeromeolive.it Un evento imperdibile!Per la regia di Claudio Insegno, sarà infatti il primo musical che avrà delle scenografie proiettate in 3D live HD e personaggi virtuali in Video 3D che si integreranno con cantanti e ballerini sul palco.

23 Marzo JOHN ABERCROMBIE Caffè tra le righe - Via De Cesare SAN SEVERO - 3292145865 www.johnabercrombie.com John Abercrombie è da diversi decenni uno dei più significativi chitarristi jazz attivi sulla scena mondiale. In possesso di voce e personalità uniche, Abercrombie è un artista che è riuscito a coniugare 22 Marzo l’evoluzione delle tecniche sonore FABRIZIO CONSOLI Excalibur Pub CANOSA DI e strumentali con il significato autentico dell’espressione jazzistica. PUGLIA – 3470195785 www.fabrizioconsoli.it Un chitarrista affermato nella 25 Marzo musica italiana. Dopo aver APOCALYPSE partecipato a due Festival di Teatro Team – BARI Sanremo nel ‘94 e ‘95, si è esibito www.teatroteam.it - 080.5210877 con Finardi, De Andrè, Alice, P.F.M. 080.5241504 Giuseppe Giacobazzi nel suo spettacolo prende in esame la 22 Marzo ALICE NEL PAESE DELLE società italiana con i suoi eccessi e le sue miserie : dai reality alla politica, MERAVIGLIE, IL MUSICAL dalla pubblicità ai telegiornali. Teatro Italia - Corso Italia GALLIPOLI – 0833266940 www.alicenelpaesedellemeraviglie-ilmusical.it 27 Marzo Questo spettacolo porta in scena JAMES TAYLOR AND HIS BAND la favola nel suo aspetto più Teatro Team - BARI

www.teatroteam.it - 080.5210877 080.5241504 Il famoso cantautore americano fa un gradito ritorno in Italia per un unico esclusivo tour nelle splendide cornici dei teatri italiani. 29 Marzo ABOUTWAYNE + AREVOTIK New Magazine - Via Gravina San Marco, 1 - MASSAFRA 099.8857307 www.facebook.com/AboutWayne www.facebook.com/Arevortik Due gruppi rock emergenti insieme sul palco del New Magazine per tutti i grandi appassionati di rock della Puglia. 30 Marzo MASSIMO RANIERI IN CONCERTO Palazzetto dello sport – BARLETTA www.massimoranieri.it Torna in Puglia una delle voci più potenti della musica italiana per incantare ancora una volta un pubblico di fedelissimi ascoltatori. 31 Marzo EVENTO I THINK PRESENTAZIONE LIBRO “L’ANELLO INUTILE” DI MARIA PIA ROMANO Punto Einaudi - Barletta (BT) Corso Garibaldi 129 - h.19.00 L’Associazione Culturale I Think organizza una serata di presentazione-reading con l’autrice, accompagnata da musica, aperitivo ed esposizione fotografica 31 Marzo ELIO E LE STORIE TESE IN CONCERTO Teatro Italia - Corso Italia GALLIPOLI – 0833266940 www.elioelestorietese.it 7


L’intervista

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Giorgio Canali

Doriana Tozzi

Giorgio Canali si può definire un rivoluzionario della musica. Dopo aver militato in numerose formazioni, tra le quali CCCP, CSI e PGR, ha intrapreso la carriera solista, accompagnato dai Rossofuoco. Un personaggio come lui non poteva che ispirarci un’intervista come quella che state per leggere...

bicicletta con la torta ai canditi, cioè proprio niente. Per me è stato proprio un esperimento appunto, ed è una cosa di cui vado abbastanza fiero, perché si sente alla fine un suono che è tipico mio ma come genere è completamente diverso.

Ma ritorniamo al futuro: Rojo! Su sei album da solista, con i Rossofuoco, A quindici anni sentii per la prima due si chiamano Rossofuoco e uno, volta parlare di Giorgio Canali questo, si chiama Rojo! È una fissa produttore. Era il 1999 e lessi il questo colore? tuo nome tra i credits dell’album di esordio dei Verdena. Parto quindi No è che sono proprio un deficiente, con una domanda che ti avrei fatto anche perché così si crea un sacco quell’anno: quanto Giorgio Canali di casino. Ricordo che quando ci c’era in quel disco e in generale si trovava a parlare di quei dischi come ti approcci alla musica dei dovevamo sempre precisare “No ma gruppi che produci? non è quello, è quell’altro”... insomma, un casino! Mah guarda, sinceramente di Giorgio Non sono capace di fare marketing... Canali negli album che produco c’è e me ne vanto! pochissimo, forse un po’ di suono in generale ma mi faccio vanto di Nel primo singolo del disco, rispettare moltissimo le idee originali Carmagnola # 3, canti che “Simon della cosa. Ho anche provato nella dice: “rivoluzione!”: credi che si mia vita a fare robe assurde per me, possa fare ancora la rivoluzione in per la mia sensibilità musicale, come Italia? può essere l’album dei Nobraino che ho prodotto l’anno scorso e che Non credo proprio che in Italia sia musicalmente con me c’entra come la possibile una rivoluzione vera perché 8

non abbiamo l’energia come popolo per una cosa del genere. Energia che deriva solo ed esclusivamente da una relativa gioventù attiva nella società moderna. Non a caso gli spiriti rivoluzionari che funzionano sono in paesi in via di sviluppo. E credi che la musica possa contribuire in qualche modo ad un concreto risveglio delle coscienze? Obiettivamente è una vita che mi sento l’omino che urla da isterico e paranoico in fondo al quadro a destra, senza essere ascoltato. Mi sta anche bene così, mi piace semplicemente


L’intervista

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poter fare il vecchio rincoglionito che dice “Ve l’avevo detto!”. (ridiamo ndr). Comunque sì, se qualcuno sa ascoltare e leggere i messaggi e agire. Sempre Rojo, si apre con Regola #1, il cui testo descrive ciò che bene o male accade durante le rivolte, così come durante i fatti di Roma del 15 Ottobre, di cui il più in fretta possibile si è smesso di parlare. Che ne pensi? È una vita che queste cose si fanno ed è una vita che queste cose vengono in qualche modo strumentalizzate da qualcuno. Il problema è che fare i “bravi bambini” perché se no ti strumentalizzano a volte è difficile... a volte è anche bello poter dire “Andate a cagare tutti, strumentalizzatemi quanto vi pare intanto io devo reagire!”.

tutti. Comunque mandanti o non mandanti l’importante è che queste manifestazioni ci siano, poi sta a chi è intelligente o meno, comportarsi di conseguenza.

Tornando alla musica, hai sempre dichiarato il tuo amore per la musica rock, quella sporca, diretta, E che idea ti sei fatto riguardo agli elettrica... Ci sono emergenti eventuali “mandanti” dei Black italiani degni di nota in questo Bloc? senso? Il mandante principale è l’idiozia imperante. Voglio dire: prendere e andare a sfasciare o incendiare una Y10 che magari è di un poveretto che la stava pagando in leasing è un gesto veramente da idioti, d’altra parte non si può pretendere intelligenza da

Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole intraprendere la strada del rock oggi? Di svaligiare un negozio di strumenti, visto che costano un sacco di soldi, e poi mettersi a suonare. Quando ti metti lì con uno strumento in mano e riesci a radunare quattro cinque persone attorno a te, a cui piace quello che fai, sai che sei fatto per quello, quindi poi il resto vien da sé.

Un saluto da parte tua, nel tuo A me piacciono le cose che mi “solito” modo, agli amici di I Think scaldano, che mi parlano, quindi non può essere che... non sono legato ad un genere o ad un altro ascoltando musica. Di FATEVI FOTTERE! (ridiamo) gruppi emergenti ce n’è qualcuno che mi è piaciuto, ci sono delle cose belle in giro...

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L’intervista

Doriana Tozzi Tra i gruppi rock italiani più importanti degli ultimi anni, si sono imposti i pugliesi One Way Ticket, che hanno da poco sfornato L’Infezione. Loro sono Giorgio Visimberga (chitarra elettrica), Il Reverendo (basso), Giorgio Lioi (batteria) e Morris Maremonti (voce e chitarra) che abbiamo intervistato questo mese. Per l’intervista integrale visitate www.ithinkmagazine.it

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One Way Ticket

Mi ha risposto effettivamente Guido Lioi, il batterista, e ci siamo conosciuti il giorno dopo. Abbiamo fatto una prova in una maniera incredibile, con chitarra e batteria. Lui si dimenticò anche il pedale, quindi suonava la cassa prendendola a calci! Io avevo un amplificatore tipo da mezzo watt! Comunque gli feci sentire qualcosa che avevo scritto e lui disse che gli piacevano le idee. Da lì poi si L’“infezione” si sta propagando aggiunsero gli altri. E così sono nati i a macchia d’olio! E pensare che One Way Ticket. tutto era partito con un semplice annuncio! I primi pezzi erano in inglese. Cosa vi ha fatto preferire poi la lingua Sì, in pratica la cosa è iniziata così: italiana? io ero fermo da qualche anno, però ho sempre continuato a scrivere. Poi In realtà io non ho praticamente un giorno ho messo questo annuncio. mai ascoltato musica italiana, forse

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anche per quello ho sempre scritto in inglese. Nel 2005 abbiamo prodotto due demo, tutti in inglese, e abbiamo anche fatto un mezzo contrattino con la RedHouse Recordings, per la promozione di un EP che fu proposto alla BMG, la quale richiese i testi in italiano per quelle canzoni. Quindi, un po’ trascinato dall’“obbligo”, un po’ perché mi stavo rendendo conto che la grande pecca dell’inglese è che manca di comunicazione, nel senso che il pubblico quasi mai lo conosce così bene da comprenderti anche mentre sei su palco e ti ascolta per la prima volta, quindi ho deciso di cambiare rotta: mi sono lanciato nell’italiano e da allora scrivo in italiano. Ma

entriamo

nel

merito


L’intervista

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fuori dai canoni totali sia dei One Way Ticket che proprio del rock in generale. Un altro brano dell’ultimo disco che mi ha colpito molto, è Vaginocrazia. Tutto il malessere di una società in cerca di una soluzione... Vaginocrazia è un brano che ha due facce: quella più esposta, del malessere sociale, e poi c’è un messaggio subliminale di speranza, ovvero che se il mondo fosse in mano alle donne dato che vive a Molfetta, mi sembra che certamente vivremmo in un mondo non ne sia stato affatto penalizzato, migliore. visto dov’è arrivato.

del vostro ultimo disco, un “concept sull’esistenzialismo contemporaneo”, come viene definito nel vostro sito ufficiale. Cosa è cambiato rispetto ai primi due lavori? Non molto; noi componiamo e produciamo sempre nella stessa maniera da tempo: io generalmente scrivo, faccio ascoltare, poi loro mettono il loro apporto personalissimo e così nasce il pezzo. C’è un brano al suo interno che pensi vi rappresenti al meglio e uno che invece considerate il più “sperimentale” per il vostro sound? Forse Elettricità è una canzone che racchiude un po’ tutto il modo di suonare di One Way Ticket: c’è il muro di chitarre, ci sono le urla, ci sono i sussurri, ci sono i cori, c’è una parte dolce, una parte ballata. Per quanto riguarda la sperimentazione, invece, direi che un pezzo come Sanguisuga è

Tre artisti italiani che secondo te non Speriamo allora che questa tua sono sufficientemente valorizzati. risposta possa dar fiducia a tutti gli artisti pugliesi che tante volte si Io adoro Paolo Benvegnù che secondo sentono ancora anacronisticamente me dovrebbe avere il quadruplo del costretti a dover partire alla volta successo che ha. Poi mi piacciono delle grandi città per realizzare il molto i Floating State, che è un gruppo proprio sogno. di Bari che fa musica progressive. Poi direi i Camillorè, che stanno già No, infatti, non è più il caso. Poi c’è da avendo un buon successo ma secondo dire che in questo periodo storico la me ne meriterebbero molto di più. Puglia è proprio tra le regioni più ricche da questo punto di vista: sta sfornando Il fatto di esser nati a Bari ha artisti molto più di altre regioni. Sulla contribuito in qualche modo alla Puglia c’è una lente di ingrandimento: definizione della vostra musica? speriamo che continui e speriamo che passi anche un treno. No, è una cosa che ti formi personalmente con il tempo e poi è Ce lo auguriamo anche noi! il fato quello che decide alla fine. Il fatto che le grandi case discografiche e i circuiti di chi per lavoro dovrebbe supportare gli artisti, sono quasi tutti nelle grandi città, ora come ora non è più tanto rilevante: un tempo c’erano i talent scout che giravano per concerti, ma oggi questa cosa non esiste più, da quando c’è la rete, quindi non è più importante vivere in una Milano piuttosto che in una Roma. Pensiamo poi, ad esempio, a Caparezza, che pur non coltivando questo tipo di rapporti, 11

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Gruppo del mese

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Monsterpussy

Doriana Tozzi

Il gruppo che vi proponiamo questo mese proviene da Manduria (TA), come uno dei migliori vini di Puglia. Loro sono i Monsterpussy, ovvero Giuseppe Damicis (voce, chitarre), Lucio Manisco (basso, cori), Chiara Maringiò (violino) e Simone Prudenzano (batteria). Attivi dal 2005, hanno sempre proposto un rock ruvido e possente, solcato da venature punk, con intarsi grunge e umori alternative, in grado di creare una massiccia base su cui si ergono i testi, generalmente incentrati su esperienze vissute – nella realtà tangibile o in quella onirica – in cui si può leggere il malessere generazionale dei giovani degli anni

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zero, con una base di speranza a volte maggiormente sguinzagliata, in ritornelli in grado di diventare dei veri e propri anthem o in riff sostenuti e combattivi, altre volte un po’ più soffocata. Le ispirazioni della band, dunque, non sono univoche, sia per quanto riguarda i testi e sia per quanto riguarda i gruppi che forniscono gli ingredienti base alla loro ricetta musicale, ma alla fine il sound che ne viene fuori è corposo e coerente, segno evidente del lavoro certosino che i quattro svolgono nei confronti della propria musica. Dopo un primo EP autoprodotto, Bluola, pubblicato nel 2007, il gruppo partecipa a numerosi contest e festival, come Martelive

e Rockinday 2008, arrivando anche a vincere le selezioni regionali del Festival degli Interpreti – Alternative Version e le selezioni provinciali dell’Italia Wave Love Festival, sempre nel 2008. Questi e molti altri riconoscimenti, hanno permesso alla band di farsi notare da Gigi Fasanella della Faro Records, con il quale oggi i Monsterpussy sono sotto contratto. Da questo sodalizio ha avuto origine l’EP Un Po’ Mediocre, che recensiamo nella pagina accanto. Per seguire i Monsterpussy questi sono i link: www.myspace.com/monsterpussyband www.facebook.com/Monsterpussy www.twitter.com/monsterpussy


Gruppo del mese

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Monsterpussy “Un po’ mediocre” - Faro Records 2011 I Monsterpussy non sapranno fare gli assoli dei Metallica (come cita il testo della title-track, Un Po’ Mediocre), però bisogna ammettere che nei quattro brani di questo EP hanno dimostrato di saper fare tante altre cose. Intanto presentarsi con un packaging degno delle migliori “salumerie” (il disco ha un panino in copertina ed è contenuto in una vera e propria busta da pane!) è una trovata quanto meno in grado di dare alla band una chance di ascolto, nel calderone di proposte che giungono quotidianamente ai giornali di settore, che – ebbene sì – badano anche a questi dettagli. Diciamo subito, comunque, che musicalmente l’intento del gruppo non sembra quello di voler inventare qualcosa, quanto piuttosto di dimostrare di aver ben appreso la lezione di un certo postgrunge cantato in italiano (Marlene Kuntz, Afterhours e assolutamente Verdena, per fare i nomi dei “soliti noti”) e di averla talmente assimilata da far ben sperare per un futuro

ricco di soddisfazioni. Un Po’ Mediocre, il brano, si apre con una strofa dilatata per poi esplodere in un ritornello tutto “da saltare”, in grado di entrarti subito in testa: il testo descrive in chiave ironica l’importanza di essere mediocre piuttosto che “coglione” (citiamo dalla fonte), evidentemente contro chi pur di apparire “perfetto” finisce per diventare una caricatura di se stesso. Più psichedelico il secondo brano, Bluola, che risente di echi hard rock anni ‘70. La versione presente in questo “panino” è decisamente edulcorata rispetto alla versione demo del 2007, che probabilmente rendeva maggiormente gli intenti proprio per i suoni ruvidi, sporchi, che qui si spengono un po’ troppo... buoni gli intenti però. Dalle sfumature latine la terza traccia, E Così Sia, l’episodio più ostico dell’album, che mostra quanto si diceva all’inizio, ovvero che la band ha valide idee che al momento giusto sa esprimere. E quanto mai questo è evidente nella

Doriana Tozzi

traccia conclusiva, Haikarasan, introspettiva e “malata”: un brano intenso in grado di dare emozioni in maniera proporzionale al volume con il quale lo si ascolta. Complimenti alla Faro Records per la capacità di investire sempre in progetti interessanti.

I Thinnke Magazi

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Musica Cinema Cinzia Dascoli

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Creare un’etichetta indipendente in Puglia oggi si può? La realtà di Interbang

La realtà delle etichette indipendenti italiane è qualcosa che sicuramente pulsa, vive e resiste nonostante le tantissime difficoltà dovute alla mancanza dei fondi, alla crisi del mercato discografico, ai maggiori poteri delle major e quant’altro. Ma è ancora possibile dare vita ad un’etichetta indipendente di successo oggi? La risposta è sì, se chi decide di farlo ha passione ed entusiasmo e crede nel proprio sogno e se trova negli enti interesse, fiducia e volontà di sposare e sostenere la validità del proprio progetto. È questo ciò che è avvenuto all’Interbang Records, etichetta indipendente pugliese (con base a Modugno (BA) e sede anche a Milano) di respiro internazionale, la quale, con la propria creatività e determinazione e grazie anche al fatto di aver vinto il bando 2010 di Principi Attivi della Regione Puglia, ha potuto, tra mille difficoltà, diventare realtà. Il nome Interbang deriva da una trasmissione degli anni ’80 che

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andava in onda su Odeon TV ed è stato scelto perché rappresenta l’ironia, il mistero, la semplicità, l’originalità del “pensiero” musicale dell’etichetta. Lo scopo principale, nella scelta dei propri prodotti, è quello di promuovere la musica nella sua genuinità e purezza, indipendentemente dai generi, cercando di diffonderla il più possibile. Ed è proprio questo il senso dell’internazionalità dell’Interbang: produrre musica fruibile a livello mondiale. Un’altra cosa che insieme all’internazionalità e alla ricerca di “purezza” musicale

contraddistingue l’etichetta pugliese, è il fatto di lavorare esclusivamente con il vinile, in edizione limitata e quindi lussuosa, cosa che rende il prodotto una vera forma d’arte rara e preziosa e quindi desiderata. Per chi volesse approfondire la conoscenza di questa realtà made in Puglia le coordinate web sono: www.interbang.it www.interbangrecords.com www.myspace.com/interbangrecords Sul sito di I Think inoltre trovate l’intervista esclusiva realizzata ai responsabili dell’Interbang Records.


Cinema

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Enzo Del Re e la sua sedia rivivono grazie ad Angelo Amoroso D’Aragona Molti di noi hanno conosciuto Enzo Del Re un Primo Maggio del 2010, quando Vinicio Capossela l’ha fatto salire sul palco del tradizionale concerto in onore della Festa dei Lavoratori. Quel giorno Enzo Del Re è salito sul palco e ha cominciato a picchiare le sue mani su una sedia, intonando un motivetto che tutti, bene o male, conoscevano senza saperne la ragione: Lavorare Con Lentezza, storica sigla d’apertura e chiusura della bolognese Radio Alice e titolo di un famoso film diretto nel 2004 da Guido Chiesa. Inutile dire che in una manciata di secondi quella folla è stata subito conquistata dal carisma di una figura di cui, solo qualche momento prima, ignorava l’esistenza. Solo uno dei moltissimi esempi che sono rimasti a testimonianza del talento di Enzo Del Re, cantautore pugliese originario di Mola di Bari, scomparso neanche un anno fa, il 6 giugno 2011. Il regista Angelo Amoroso D’Aragona ha deciso di dedicare a questa figura il suo omaggio,

Filippo Magnifico

reso ancora più doveroso dalla recente scomparsa, attraverso un documentario intitolato Io E La Mia Sedia (un chiaro riferimento ad un oggetto di uso comune che nelle mani di questo compositore era in grado di trasformarsi in un vero e proprio strumento musicale). All’interno di quest’opera, diverse voci si intrecciano: quella dello stesso Enzo Del Re e quella di chi l’ha conosciuto molto bene e ha condiviso più di un’esperienza con lui, che durante la sua carriera ha collaborato con grandi nomi del calibro di Nanni Ricordi e Dario Fo. Quello che emerge da questo documentario, è il ritratto di un uomo con tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Una figura forte, che nel corso della sua vita è stato in grado di “piegare il mondo a sé e di non farsi piegare da esso”.

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Cinema Annalisa Mentana C’è stato un tempo in cui da un corridoio dell’Hotel Gallimard avresti potuto vedere Tura Satana infilarsi furtiva nella suite di Elvis Presley. Hotel Gallimard potrebbe anche essere il format dell’ennesimo reality, in cui vita e morte mediatica dei concorrenti vengono sancite dal pubblico da casa attraverso l’implacabile sistema del televoto. Forse Hotel Gallimard è entrambe le cose; di sicuro è questo il titolo del nuovo cortometraggio indipendente del regista Luciano Toriello, un lavoro che già promette di diventare un piccolo cult. La sceneggiatura – scritta dallo stesso Toriello insieme a Gianni De Mare e con il contributo del regista Michele Creta – è un travolgente intreccio di generi – dal poliziottesco al pulp – che condanna impietosamente alla legge del contrappasso le icone dell’immaginario pop – tra cui spicca un irresistibile Fonzie interpretato dallo showman SydBoy – e la loro presunta immortalità.

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“Hotel Gallimard” Cinque stelle per il cortometraggio di Luciano Toriello Serrato il montaggio del corto, come serrati sono i ritmi garage-punk della colonna sonora che pesca dal repertorio di The Boozers e The Barsexuals. Girato tra i mesi di settembre ed ottobre 2011 interamente in provincia di Foggia (tra le location spicca una sala del settecentesco Palazzo Cavalli di Lucera, città natale del regista), il corto vede nel cast degli attori, oltre a quello di SydBoy, anche i nomi di Nico Cirasola (il “papà” di Focaccia Blues), di Alessandro Giallocosta e dei fratelli Carla e Vito De Girolamo. Fondamentale nel cast tecnico, tutto composto da giovani professionisti pugliesi, l’apporto del direttore della fotografia Marco Fortunati (coproduttore del corto insieme a Toriello), che ha saputo efficacemente rendere l’atmosfera polverosa di una stanza del Gallimard e di Raffaele Fortunati, che del corto ha curato il suono. Hotel Gallimard presto sarà proiettato nei principali festival

italiani (e non solo): prenotate allora la vostra stanza... o il vostro posto in sala, se preferite! Info: www.lucianotoriello.com


Cinema

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I celerini bastardi di A.C.A.B. hanno fatto incursione alla Feltrinelli di Bari

Da un paio di mesi ha fatto il suo ingresso nelle sale italiane A.C.A.B. – All Cops Are Bastards, la pellicola diretta da Stefano Sollima e ispirata all’omonimo romanzo scritto da Carlo Bonini. Si tratta di un titolo che ha fatto molto discutere, questo perché incentrato su una storia decisamente non facile: quella di tre celerini del corpo mobile della Polizia, coinvolti in quelli che sono stati i più controversi e conosciuti episodi di violenza degli ultimi anni. Per il lancio del film, il cast è

stato protagonista di un tour promozionale che ha toccato alcune delle più importanti città italiane. Tra queste c’era anche Bari dove, il 26 gennaio, il regista, l’autore del romanzo e gli attori Pierfrancesco Favino e Marco Giallini hanno tenuto un incontro con il pubblico all’interno della libreria Feltrinelli. Una piacevole chiacchierata, durante la quale il cast non si è sottratto alle domande dei presenti. Gli ospiti hanno cercato di evidenziare l’importanza di questo titolo, primo fra tutti lo scrittore

Filippo Magnifico

Carlo Bonini, che ha parlato del suo libro, nato con l’intento di rispondere ad un semplicissima e al tempo stesso enorme domanda: “Perché?”. Consapevole dell’importanza della sua opera il regista Stefano Sollima, famoso per aver diretto la serie televisiva Romanzo Criminale, ha definito il suo film “il racconto di un’educazione sentimentale all’odio”, mettendo in evidenza la spigolosità di una storia che, come precisato subito dopo da Pierfrancesco Favino, “parla di uomini che combattono una guerra per molti invisibile”. Quello che è emerso durante quest’incontro è stata la volontà di raccontare uno spaccato di vita senza dover per forza puntare il dito contro qualcuno. E a quanto pare sembra proprio che gli intenti siano stati rispettati.

I Thinnke Magazi

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Libri Luca Guerra Bravi, giovani e pugliesi. Tre aggettivi che connotano in maniera positiva i protagonisti della nostra intervista di Marzo, Tommy Dibari e Fabio Di Credico, freschi di stampa della loro ultima fatica letteraria, Non Ho Tempo Da Perdere (Cairo editore, 224 pp., 14 euro), una storia di lacrime e sorrisi, palpiti e miraggi, andate e ritorni, una storia di viaggi attraverso i propri sogni. Tommy e Fabio, tra una presentazione e l’altra, si sono concessi ai microfoni di I Think per raccontare del loro ultimo libro, in una curiosa intervista doppia.

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Tommy Dibari e Fabio Di Credico “perdono tempo” con I Think F: È cambiato molto. Adesso in termini di scrittura non devo dimostrare nulla, se non di essere innamorato della storia che sto raccontando. Ho già giocato la mia partita con la vanità, sfamato il mio ego: adesso inizia il divertimento dell’esperienza. Non Ho Tempo Da Perdere è un monito anche all’Italia del precariato, di questi giovani che non devono perdersi in sogni, ma attivarsi quanto prima per realizzare il proprio futuro?

T: No. Il titolo è una provocazione! A tre anni da La Cambusa, cosa Io credo che la grande utopia dei è cambiato in voi e nella vostra giovani non sia il futuro, ma il idea di scrittura? tentativo dolcissimo e disperato di vivere il presente. Se ci rifletti un T: È cambiato l’approccio con attimo, trascorriamo intere giornate me stesso così come ogni giorno pensando al domani dimenticando cambia l’approccio con la vita. Il completamente che “io sono qui, io tempo trascorso non ha sottratto sono adesso!” i giorni come avviene con l’età, ma ha aggiunto ore al tempo vissuto, F: I giovani devono dribblare le cambiando in questo senso lo stile, etichette come Garrincha e puntare cioè l’umore rispetto al linguaggio. dritto alle proprie aspirazioni. Non

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devono perdere tempo ma fare ciò che ritengono più assonante con i propri sogni. Il resto, la morale, le statistiche sulla disoccupazione, le analisi da sociologi da bar le lascino pure agli esperti che dispensano consigli di vita. Siamo nell’epoca di Twitter. Convincete i lettori a comprare il vostro libro in 140 caratteri.


Lubri

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T: Bè siamo nati come creativi pubblicitari, dovrebbe bastare uno slogan o pay off. NON HO TEMPO DA PERDERE: IN POCHE ORE TI FARA’ SOGNARE! F: Sono così convinto che Non Ho Tempo Da Perdere sia un bel libro che posso impiegare i 140 caratteri a disposizione con tanti “smile” :) :) :). Lazzaro, un mite trentenne polignanese che decide di abbandonare gli affetti per spostarsi a Milano, è il protagonista del libro: in chi identifichiamo il protagonista tra voi? T: In nessuno dei due in verità. Non c’è autobiografismo nei nostri libri, se per autobiografia si intende i fatti nostri! Ci sono invece pezzi rubati, sequestrati, camuffati, trattati, travisati, spaventosi, estremi, accaniti, invasati, inconsci, deliranti delle nostre esistenze

da voyeur. Per essere più chiaro, Lazzaro può assomigliare a Fabio, ma non nelle pagine del romanzo, o a me, ma non nella storia inventata.

F: Il mio progetto? Continuare a progettare. Sempre in gruppo. E soprattutto avere più tempo per perdere tempo. Sono con Tommy quando dice di ricominciare dalle cose piccole però, pur non dimenticando i sogni con la esse maiuscola. Le mie ambizioni oggi sono giusto a metà strada tra Hollywood e Madonnella, il quartiere di Bari in cui vivo.

F: In entrambi e non solo. Lazzaro è un amorevole Frankenstein di esperienze e di facce che abbiamo incontrato. È tenuto insieme dalle tante cicatrici di chi decide di andare a vivere la propria vita altrove ma è anche un beffardo sognatore. È un ironico e geniale Un saluto agli amici di I Think... matto, e qui il paragone con Tommy sarebbe troppo troppo facile... T: Forza ragazzi! Ah, Luca è in gamba, fa ottime domande, Progetti per il futuro? soprattutto non ci ha chiesto come si fa a scrivere a quattro mani!!! T: I progetti sono tantissimi. Per Bastaaaa… (ride, ndr) quello che mi riguarda vorrei far meno tv, o per lo meno vorrei fare F: Un abbraccio a tutti i lettori di I dei programmi, anche più piccoli Think e a Luca per l’attenzione. Que rispetto a quelli in cui siamo ve vaya todo bien. impegnati ma solo nostri, format frutto delle nostre menti allegre e disturbate. A questo proposito, ci toccherà presto un viaggio a Roma e chissà cosa accadrà...

www.emergency.it

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Libri Luca Guerra Da pochissimo in libreria, per la Cairo Editore, il nuovo lavoro del duo pugliese Fabio Di CredicoTommy Dibari, autori televisivi e teatrali, si intitola Non Ho Tempo Da Perdere: un titolo che è tutto un programma in questo mondo assai frenetico. Protagonista della surreale avventura che regge l’opera, ambientata nel “profondo” NordItalia, è Lazzaro, “spilungone” originario di Polignano a Mare. Lazzaro non è molto sveglio (i due autori lo definiscono, non a caso, un “Forrest Gump in salsa pugliese”), ma seguendo l’esempio del fratello Paolino, decide di evadere dalla monotonia delle giornate in casa, dov’è iperprotetto e in ragione di ciò “castrato” nelle intenzioni, e di inseguire il proprio sogno: diventare un cuoco. Accompagnato da una buona dose d’incoscienza, dall’ingenuità e dalla spontaneità che contraddistinguono solo chi vede il mondo con occhi necessariamente “diversi”, innocenti e speranzosi, Lazzaro lascia l’alveo

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“Non Ho Tempo Da Perdere” la recensione famigliare per trasferirsi a Milano in cerca di fortuna. Il suo è uno sbarco alla “Totò, Peppino e la malafemmina”: quanti di noi rivelerebbero a un tassista quale sia la consistenza della somma che abbiamo nelle tasche? Quanti, ancora, giocherebbero sulle scale mobili dell’imponente Stazione Centrale? E quanti altri ancora si perderebbero nei meandri del Castello sforzesco e di Parco Sempione? Da qui è tutto un accumularsi continuo ma ordinato di atmosfere nuove, incroci e incontri rivelatori e momenti di scoramento dai quali Lazzaro non cerca di difendersi né si sottrae in alcun modo. Il suo è un darsi agli altri, e al nuovo se stesso, senza filtri, senza inibizioni: la bella trans Sofialoren, Vito Leuci e suo fratello, le ragazze con le quali coabiterà per un lungo e felice periodo, tutti, ognuno a suo modo, assisteranno il buon Lazzaro nel suo cammino, in quel percorso che dopo averlo condotto a un passo dalla realizzazione del suo obiettivo, vedrà un epilogo inaspettato.

Tommy Dibari e Fabio Di Credico


Libro del mese

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“Dio Non Sta Bene” di Paul Andrew Jarvis Quante volte ci siamo trovati a dire a un nostro amico o a un nostro parente la fatidica frase: “Tu non stai bene...”. Ma cosa succede se a non stare bene è colui che diamo per scontato stia sempre bene? Sì, proprio Lui, che come dice una celebre canzone “...se ne sta sempre seduto col suo gran bel gilet”: Dio. Il mondo che ha dovuto “dirigere” negli anni ‘70 ha portato all’esasperazione tutti, ma ha portato all’esasperazione soprattutto Lui, spingendolo a rifugiarsi nell’alcool. La vecchiaia incombe a sorpresa e il peso dei giorni che scorrono si fa sentire sempre di più, tanto da suscitare preoccupazione in suo figlio, Gesù, che a sua volta, però, non nasconde minimamente il suo desiderio verso quel preziosissimo Telecomando con il quale il padre fa zapping in quell’enorme televisore chiamato Mondo. Ma cosa succede nel mondo? Come è costretto a vivere Michael McBride se “Dio non sta bene”? Michael ha un rapporto un po’ particolare con Dio e con la

religione che gli è stata inculcata da una nonna cattolica: la nonna cattolica per eccellenza. Sembra che l’Onnipotente non voglia proprio ascoltarlo e che addirittura ce l’abbia con lui, altrimenti come si spiegherebbero tutte quelle sconfitte dell’Everton! In un fantasioso triangolo con ai vertici Chiesa-Calcio-Scuola, si snodano le vicende del percorso di crescita di un adolescente fino al suo diventare Uomo ma non solo, McBride deve dividere il ruolo da protagonista addirittura con il Creatore e con le numerose difficoltà che il suo “mestiere” comporta. Paul Jarvis, docente di Lingue presso l’Università degli Studi di Bari, nel suo Dio Non Sta Bene (Le BolleBlu Edizioni, 272 pp., €17,00) riesce a trattare i temi più combattuti nei nostri giorni, con una vena ironica veramente sorprendente, tanto da rendere la lettura del libro un vero e proprio divertimento.

Annalisa Lagrasta

Paul Andrew Jarvis

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Società Stefania Lamacchia

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Emergency con il polibus nelle campagne foggiane

Negli scorsi giorni il gruppo Emergency BAT ha presentato i risultati del Programma Italia, ovvero il servizio di assistenza sanitaria offerto a migranti, stranieri e poveri che molto spesso non hanno accesso alle cure di cui hanno bisogno. Per quanto concerne la Puglia gli interventi effettuati tramite il Polibus, un vero e proprio ambulatorio mobile donato dalla fondazione Smemoranda, hanno riguardato le campagne della capitanata, in particolare Rignano Scalo, Borgo Tre Titoli e Orta Nova. Già l’anno scorso, tra maggio e ottobre, i volontari hanno assistito gli extracomunitari impegnati nella raccolta dei pomodori. Grazie alla collaborazione di alcuni membri del gruppo BAT, ci siamo recati a Borgo Tre Titoli riuscendo così a vedere con i nostri occhi l’operato del Polibus, immergendoci nel clima surreale dello sfruttamento della manodopera straniera. Surreale perché all’apparenza tutto sembra al proprio posto. La distesa infinita del tavoliere, gli alberi di ulivo, la nostra

terra che ha dato lavoro a nonni, padri e figli avvolta dalla tranquillità. Tutto normale, fino a quando, nella desolazione, non ci si imbatte in centinaia di uomini di colore, gente che “non esiste”, piegati a raccogliere quello che qui chiamano l’oro rosso. Oro perché se a raccoglierlo è il nulla, i barattoli di salsa possono essere venduti per poche decine di centesimi. Perché se è il nulla a sudare sotto il sole cocente, qualcun altro senza neanche un giorno di lavoro può riscuotere il sussidio di disoccupazione. Perché se nessuno fa questo lavoro allora non esistono

caporali, non esiste il razzismo, non si può parlare di schiavitù. Loro non esisterebbero, se non fosse per quei volontari che ogni giorno visitano quei lavoratori, che chiedono i loro nomi, da dove vengono, quale dolore hanno... Medici, infermieri e mediatori culturali, che non solo offrono un servizio essenziale, ma che ci ricordano anche gli orrori di una terra che finge di non vedere, di non sapere. Sul Polibus campeggia la scritta “ogni individuo ha diritto alle cure sanitarie”, almeno uno dei tanti negati nelle campagne foggiane.

www.emergency.it

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Società

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Il Carnevale di Putignano: tradizione e creatività Il Carnevale di Putignano può definirsi il carnevale più lungo del mondo. Comincia, infatti, il 26 Dicembre, con l’antichissima Festa delle Propaggini (termine derivante da una tecnica con cui si piantano le viti), per arrivare all’ultima sfilata dei carri mascherati la domenica successiva al martedì grasso. Secondo la tradizione, la Festa delle Propaggini (origine poi del carnevale vero e proprio) è legata ad una data e ad un evento storicoreligioso: il 1394, anno in cui avvenne la traslazione delle reliquie di Santo Stefano, dall’Abbazia di Monopoli a Putignano per preservarle da eventuali rischi legati alle scorribande saracene. In realtà esiste anche un’altra teoria che farebbe risalire le origini della festa ad un‘epoca ancora più remota, nei secoli prima di Cristo, quando Putignano era colonia della Magna Grecia e venivano fatti riti propiziatori verso il dio Dionisio. Quindi il 1394 segnerebbe più che l’inizio di questa tradizione, il passaggio da una festa di origine

pagana a una cristiana. Oltre alle “Propaggini”, il carnevale di Putignano offre ai tanti visitatori che ogni anno affollano la cittadina pugliese, altri riti come la Festa dell’Orso, L’Estrema Unzione di Carnevale, Il Funerale di Carnevale e La Campana dei Maccheroni, ma soprattutto offre le sfilate dei sette carri allegorici realizzati con arte e passione dai maestri cartapestai e i loro team. Enormi carri a tema con connotazione satirica, che mettono in “piazza” i difetti della nostra società. I carri in gara quest’anno sono stati:

Cinzia Dascoli

Il Vascello Fantasma (gruppo Angelo Loperfido – risultato vincitore di questa edizione), Con Draghi E Maghi… SoloTu Paghi (gruppo Franco Giotta), Sinfonia Di Mezza Crisi (gruppo Domenico Impedovo), Euro Yin… Euro Yang? (gruppo Nardelli Galluzzi Mezzapesa), Caccia Al… Re (gruppo Mastrangelo), Viva La… Rai (gruppo Decataldo) e Finchè Sorte Non Ci Separi (gruppo Deni Bianco, vincitore delle precedenti cinque edizioni e protagonista di un’esclusiva intervista che trovate sul sito www.ithinkmagazine.it).

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Società Maria Grazia Natola Fondere natura, tradizioni, lembi di una storia passata e spesso dimenticata, con le idee e la volontà di coloro che vogliono costruire e fare propria la memoria storica del paese: è questa l’anima del progetto per la realizzazione di un Ecomuseo in zona Torre Pietra a Margherita di Savoia. Gli ecomusei, per definizione, nascono con l’obiettivo di valorizzare un territorio, riportando alla luce, grazie alla partecipazione della popolazione, tutti quegli aspetti che hanno caratterizzato la vita e le abitudini del luogo, in una perfetta fusione di cultura, storia e sostenibilità economico - sociale ed ambientale. L’ambizioso progetto, ideato dalla delegata ai beni culturali del Circolo Legambiente di Margherita di Savoia, Rita Di Gaetano, mira a restituire lustro al paese salinaro, il cui peso naturalistico, in realtà notevole, viene spesso sottovalutato. L’area prescelta, meritevole di tutela dal punto di vista ambientale e paesaggistico, nonché storico,

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Margherita di Savoia tra storia, cultura e natura: un ecomuseo a Torre Pietra comprende beni e siti archeologici, che con il processo ecomuseale verrebbero recuperati e destinati ad uso culturale e didattico. È fondamentale che il settore turistico e le istituzioni culturali ed educative collaborino per la realizzazione del progetto, stimolando la nascita di una nuova concezione di paesaggio e storia, all’insegna della rivalutazione del territorio. Proprio a questo punta il presidente del Circolo Legambiente, Ruggero Ronzulli, che invita l’amministrazione comunale e la cittadinanza a rimboccarsi le maniche, per permettere a Margherita di Savoia di entrare a far parte della rete ecomuseale di Puglia e d’Italia, e di rivivere finalmente la sua storia.

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Società

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A Barletta un numero verde per la prevenzione del disagio psico-sociale La città di Barletta, a seguito dei numerosi casi di suicidio avvenuti dal mese di ottobre, ha attivato da circa due mesi un numero verde come strumento di prevenzione del disagio psico - sociale, che a breve sarà affiancato anche da uno sportello di prima accoglienza. Entrambi i servizi sono gestiti in forma gratuita e volontaria dal personale professionalmente qualificato (psicologi e psicoterapeuti) dell’Associazione Demetra Onlus, che ci ha fornito i dati di questo primo periodo di attività. Immediatamente dopo la sua attivazione la helpline, grazie anche alla campagna di lancio, è stata sommersa dalle chiamate, che al momento si mantengono su una media di due al giorno. “Il numero elevato di chiamate”, dichiara uno degli psicologi, “è il segno del crescente disagio sociale che la nostra società vive, legato sicuramente alla crisi economica che il nostro paese sta attraversando, ma anche alla volontà di mettere da parte la sofferenza, di non

affrontarla, lasciare che cresca fino a sfociare in gesti estremi”. Il disagio psico - sociale alla base di comportamenti autolesivi, sembra essere diventato argomento tabù. Se ne parla solo quando ci sono gesti eclatanti, quando in verità non se ne dovrebbe parlare, scatenando il cosiddetto effetto Werther, ovvero innescando comportamenti emulativi. Aprire una finestra sulla sofferenza, quindi, facendo capire che esiste qualcuno capace di ascoltare, ma

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farlo nella maniera più consona e non approssimativa. Quello del comune di Barletta è sicuramente un grande passo in questo senso, ma se si vuole imboccare una strada è necessario che il servizio diventi permanente, vista anche la forte richiesta di aiuto riscontrata, e non duri solo un anno, così some previsto attualmente. Per chiunque ne avesse bisogno, il numero verde è 800 188 805 ed è attivo dalle 8.00 alle 20.00 tutti i giorni, festivi compresi.

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Società Valerio De Luca Il 2011, appena trascorso, ha rappresentato un anno molto importante per le Grotte di Castellana, che hanno visto un incremento di oltre 8.000 turisti rispetto al 2010 (244.000 visitatori complessivi). Un dato che rappresenta, per il sito carsico pugliese, il maggior incremento di presenze nel corso dell’ultimo decennio, nonostante l’attuale crisi economica. Con questi numeri la Grotte di Castellana srl si è presentata con fierezza alla BIT Fiera Internazionale del Turismo, che si è tenuta alla Fiera di Rho (Milano) dal 16 al 19 febbraio. Al numero generale dei turisti si sono aggiunte anche le cifre straordinarie di Hell In The Cave, il grande spettacolo stanziale che si tiene nelle grotte, in cui si ripropone la rappresentazione artistica dell’inferno dantesco, e che, da marzo 2011 ad oggi, ha portato nello splendido teatro naturale della caverna della Grave circa 17.000 spettatori provenienti da diversi Paesi (Stati Uniti, Brasile, Russia, Belgio, Francia, Spagna, Inghilterra, Portogallo e Italia), circa

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Grotte di Castellana un anno da record

Foto: Massimo Amidani

100 repliche, giornalisti accreditati anche dall’estero, spettacoli flash mob open air, e numerose agenzie turistiche coinvolte a vario livello, chiaro segno che la cultura può favorire un turismo di qualità. Ma Hell In The Cave non è la sola iniziativa parallela e complementare alla visita turistica, che ha dato quello slancio importante alla promozione del sito carsico. Ricordiamo, infatti, anche la visita speleoturistica estiva Speleonight, Grotte Horror, l’unica

rassegna di cinema sotterranea al mondo, i vari concerti musicali, la mostra di pittura d’arte neorupestre di Andrea Benetti, i laboratori didattici invernali ed estivi per ragazzi e scolaresche. Ai visitatori ed alle scolaresche con presenza di studenti diversamente abili, è data inoltre la possibilità di accedere al servizio dedicato alle persone con disabilità, presente nelle Grotte di Castellana da quasi un anno.


Sport

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Green Hawks Barletta: Marzo porta il via del campionato Green Hawks Barletta, è tempo di iniziare a fare sul serio. A inizio febbraio la FIDAF (Federazione Italiana Di American Football) ha comunicato le date di inizio per il campionato di Football Americano a 9, che vedrà impegnato il roster di coach Danilo Maffei. La regular season per i “Falchi Verdi” avrà il via nel primo weekend di marzo in trasferta, al Campo Sportivo di Monteroni (LE), sul terreno dell’A.S.D. Salento Dragons. L’esordio interno è invece fissato due settimane dopo, presso la superficie del Lello Simeone, contro i Patriots Bari. L’altra squadra che completa il girone B, dove i Green Hawks sono inseriti, è il Crotone Achei, per una Regular Season che consta di 6 partite, tra andata e ritorno: la vincente passerà ai playoff. Si aprirà quindi ufficialmente un’annata sportiva di importante attività per la squadra presieduta da Antonio Sgobbo, maturata e ampliata in quantità e qualità dei suoi componenti. Gli allenamenti

dei Green Hawks si sono tenuti ogni mercoledì e venerdì alle 20:30 presso l’impianto sportivo del Lello Simeone, e ha sin qui messo a referto una sola gara amichevole, disputata sul terreno di casa lo scorso 20 novembre e terminata con il punteggio di 27-22 per gli ospiti del Goblins Lanciano. Confermato lo staff della scorsa stagione, che vede Danilo Maffei nel ruolo di coach e Antonio Sgobbo nelle vesti di presidente, i Green Hawks sono stati arricchiti da nuovi innesti di valore e dotati di grande

Luca Guerra

esperienza nel roster di partenza, che al momento è composto da quasi 30 elementi, e altri ancora ne arriveranno: sono infatti ancora aperti i provini per entrare a far parte della squadra, rappresentante di una disciplina spesso considerata di secondo piano, che sta rivedendo la luce in Puglia dopo anni di oblio. Per info sulla competizione: www.cif9.com/standings.html Per trovare la pagina ufficiale Facebook cerca: Green Hawks Barletta

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Sport

Luca Guerra Dallo scorso 7 febbraio Marco Cari non è più l’allenatore del Barletta Calcio. Al suo posto Nello Di Costanzo: il patron biancorosso Roberto Tatò ha confermato di aver preso quella che ha definito una decisione sofferta “dopo una riunione di alcune ore con i suoi più stretti collaboratori, al termine della quale la decisione è stata presa all’unanimità”. Il nuovo allenatore biancorosso si è presentato alla stampa nel pomeriggio di mercoledì 8 febbraio, presso la Sala Stampa dello stadio Cosimo Puttilli: a due anni di distanza dall’ultima esperienza in sella a una panchina, datata 2010 a Padova in serie B, Di Costanzo ha messo in mostra il suo sapere, una buona conoscenza del campionato che si appresta ad affrontare, la sua quasi maniacale attenzione alla comunicazione (è

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Nello Di Costanzo il nuovo condottiero biancorosso uno dei pochi allenatori pro con un proprio sito internet) e soprattutto ha attestato piena fiducia al progetto-Barletta, dal quale è stato immediatamente persuaso, con un solo traguardo raggiungibile, la serie B, per un’avventura della quale il mister biancorosso ha parlato ai nostri microfoni nel giorno della presentazione.

arrivare molto in alto; il mio predecessore ha fatto un ottimo lavoro, creando una base solida, non dovrò stravolgere tutto, mi basterà metterci del mio con qualche accorgimento tattico, senza allontanarmi molto da quella che era la filosofia di gioco di Cari. Qual è la sua idea di gioco?

Mister Di Costanzo, perché ha Cercherò di sfruttare maggiormente detto sì al Barletta? le fasce, di spingere anche con i terzini, creando una squadra brava Dapprima per la dirigenza, che ha a proporre gioco e a difendersi con progetti e proposte di una serietà la massima aggressività. Voglio una con pochi eguali nella categoria, squadra che sappia sempre cosa poi per l’organico a disposizione, fare in mezzo al campo, capisca con giocatori di grande valore, quando si può imporre il proprio per la tifoseria calda, pressante e gioco, sappia difendersi e attaccare. ambiziosa come il suo presidente Nessuno avrà il posto assicurato: che vuole tornare a calcare i campi in particolare a centrocampo siamo di serie B. Credo che possiamo ben forniti numericamente, non


Sport

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esistono titolari, anche se vi sarà, non lo nascondo, un’intelaiatura di base. Mi sembra corretto non dare per scontato che in campo dall’inizio vi siano sempre gli stessi. Che rosa ha trovato a Barletta? Abbiamo dei calciatori molto motivati, che sanno di poter ambire alla promozione e di poter puntare molto in alto. Nel periodo in cui sono stato inattivo ho aspettato un’opportunità da parte delle migliori squadre di Prima Divisione, e una di queste era proprio il Barletta: qui c’è un organico inferiore a nessuno e alla pari con pochi avversari.

disponibilità o meno di determinati calciatori potrebbero influire sulla mia idea di gioco. Prediligo un calcio spumeggiante, rapido, con la squadra che aggredisca gli avversari sin dal fischio d’inizio. E a chi gli faceva notare che il Barletta è andato sempre in svantaggio nelle ultime 4 partite...

Su questo bisognerà lavorare, cercando di far andare in campo Nello Di Costanzo una squadra subito determinata a vincere. Andare in vantaggio presto una rosa validissima, che tanti è fondamentale in ogni partita. invidierebbero, e sono contento degli acquisti che il presidente ha fatto, Chiudiamo con una battuta arrivi che hanno sicuramente dato sul calciomercato. Le sarebbe qualità e esperienza all’organico. Che mentalità trasferirà Nello piaciuto arrivare a Barletta Ora dovrò lavorare sulla tattica e Di Costanzo all’ambiente qualche giorno prima, per poter sull’atteggiamento mentale dei miei biancorosso? collaborare attivamente al calciatori. mercato di riparazione? Voglio dar vita a una formazione con una precisa identità di gioco, Certo, ammetto che mi sarebbe che prescinda dagli elementi in piaciuto molto intervenire in merito campo e dalle variazioni a livello ai rinforzi da cercare a gennaio. di formazione, ma ovviamente la Ho comunque a disposizione

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Cucina & Cocktail Chiara Gorgoglione

RICETTA Questa è una ricetta squisita e semplicissima da preparare, che può piacere a grandi e piccoli e soprattutto permette di consumare la mozzarella e il pane rimasto in dispensa, che alcuni erroneamente gettano via.

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Torta di pane e mozzarella & Alexander

un pizzico di noce moscata

Procedimento Ungete con il burro una teglia da forno e disponete le fette di pane su tutto il fondo. Versate il latte finché il pane non diventa morbido. Coprite poi il tutto con la mozzarella Ingredienti fatta a fette. Fette di pane o pancarré Sbattete le quattro uova con il 250g di mozzarella parmigiano, il sale, il peperoncino latte (quanto basta per ammorbidire e la noce moscata e versatele sulla il pane) mozzarella. 4 uova Infornate nel forno preriscaldato 2 cucchiai di parmigiano grattugiato a 200° per una decina di minuti, 20g di burro finché non vedrete un’invitante un pizzico di sale crosticina dorata. un pizzico di peperoncino

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COCKTAIL Questo mese vi proponiamo un cocktail inglese che tutti conoscerete: l’Alexander. Spesso presente tra gli aperitivi nelle occasioni importanti, dunque il cocktail ideale per festeggiare il periodo a cavallo tra la fine dell’inverno e l’avvento della primavera. Ingredienti 1/3 di gin o brandy a scelta 1/3 di crema di cacao scusa o bianca (preferibile quest’ultima per l’effetto scenico) 1/3 di panna liquida Ghiaccio q.b. A scelta potete spolverare sopra del cacao amaro o della noce moscata Procedimento Versate tutti gli ingredienti (eccetto il cacao amaro o la noce moscata) in uno shaker. Shakerate per alcuni secondi e versate in un bicchiere da cocktail.


Oroscopo & Sudoku

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Segno del mese: Pesci Amore Venere sarà molto dolce con il tuo segno a partire dal 5 marzo. Se ci sono tensioni nel tuo cuore, molto probabile con Marte in opposizione, potrai affrontarle contando sulla tenerezza e sulla complicità che la Dea dell’amore farà sorgere in te e nella persona che ti interessa. L’eros? Trasgressivo, scatenato, o, al contrario, inibito, bloccato, timoroso. Non avrai mezze misure: o tutto o niente! Lavoro Hai la possibilità di migliorare la tua condizione attuale. Venere, Giove, Plutone e Nettuno intrecciano configurazioni uniche nel tuo cielo e possono indicare occasioni che devi riconoscere e cogliere al volo. Cerchi lavoro? Prepara una buona

lettera di presentazione, fatti avanti con le aziende che ti interessano, usa con intelligenza i social network. Se già lavori, occhi aperti: puoi migliorare la tua posizione attuale. Salute Il livello della tua energia non sarà costante per tutto il mese. Adesso ti sentirai pieno di voglia di fare, ora sarai più pigro di un bradipo in letargo. Che succede? Marte è in opposizione, ti logora con troppo nervosismo, con stati di tensione quasi continui. Non permettere alle persone e alle piccole difficoltà del quotidiano di avere la meglio sulla tua serenità!

Sudoku di Marzo

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