Gruemp rivista FiloStraTa n° 1 Gennaio 2014

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QUADRIMESTRALE FILOSTRATA GENNAIO 2014

QUANDO I NUMERI SPIEGANO LA REALTÀ a cura di Mascia Alberti I numeri sorreggono l’universo: comprendiamo facilmente come il valore numerico dia spesso un’idea concreta e oggettiva della realtà. Viviamo in epoca di continui monitoraggi, sondaggi, statistiche e ormai la realtà è così complessa che spesso i numeri ci possono servire per fermare l’attenzione sui fenomeni, sui problemi che abbiamo, ma anche sui risultati che otteniamo. Volendo, tutto è traducibile in numeri, e noi di GRUEMP, in occasione dei nostri vent’anni, abbiamo voluto fare questo esercizio, cercando di analizzare alcuni dei dati che riteniamo più significativi. In questo spazio non potremmo esaurire la comunicazione di tutti i dati che abbiamo preso in considerazione, ma abbiamo voluto condividerne alcuni. Siamo consapevoli che a rispecchiare la realtà sia il tipo di qualità e la storia che i numeri ci vogliono raccontare e non solo la loro grandezza. Aver ottenuto questi risultati con un team di sole 8-10 persone, a seconda dei periodi, ci rende molto soddisfatti di quanto abbiamo saputo costruire insieme, da quando, nel lontano 1993, Claudio e Damiano Frasson decisero di dare il proprio contributo a segnare una nuova via per la formazione, per lo sviluppo personale e professionale in Italia.

OPINIONI E TESTIMONIAZE sulla formazione GRUEMP Alcune tra le tantissime testimonianze ricevute dalle persone che hanno partecipato ai nostri corsi e percorsi di formazione. Esprimere benefici e risultati concreti aumenta la reputazione creando un valore aggiunto ad una efficace referenza nel web. Altre su: http://www.gruemp.it/opinioni-testimonianze M. Fantin - Imprenditore - Padova Cliente dal: 2004 Corso: CORSA NELLA LUCE Grandissimo corso. Mi ha permesso di acquisire più consapevolezza della mia vita. La più importante esperienza formativa che ho fatto, dalla quale ho tratto un nuovo bagaglio di conoscenze e buone soddisfazioni. M. Conti - Consulente immobiliare - Bergamo Cliente dal: 2003 Corso: A.MI.CO. T1 Questo corso mi ha permesso di rimanere collegata e attiva dopo Corsa Nella Luce, dando costanza alla mia crescita personale. Una vera “palestra formativa” per mantenere allenate le mie competenze e per motivarmi continuamente.

20 anni di formazione con numeri da record Formazione Full-Immersion percorso Life Coaching Avventura Vincente • Corsa nella Luce - Motivati per Motivare - La Scelta - FiloStraTa - Squadra Vincente • Attività Miglioramento Continuo T1 • Consulenze motivazionali, di Counselling, life Coaching

P.ti 5.772 4.543 --

ore N° Ed. 12.160 299 3.478 198 4.372 --

G.te corso 1.156 1.300 --

Formazione professionale interaziendale Uomini Eccellenti • Vuoi Vendere? Comunica! - Buongiorno! E poi? - Cliente in linea - Ero, Sono, Sarò Leadership Assertiva - Management & Qualità - La vendita in mano Da gruppo a squadra - Genitori Interattivi

P.ti

ore

G.te corso

Servizi di formazione, consulenza e coaching personalizzati • Analisi dei bisogni formativi, analisi del clima organizzativo • Consulenza Organizzativa Integrata, Sistemi Qualità, Gestione Risorse Umane • Coaching (Business, Executive, Corporate, Team e Sport) • Formazione personalizzata e on-the Job • Relazioni ed elaborati di feedback su consulenza e formazione

P.ti 764 695 83 1.370 --

Ore G.te N° Inc. 1.476 184 10.571 1.321 1.095 -547 4.339 542 4.311 538

Aziende seguite con formazione, consulenza e coaching personalizzati • Percorsi di formazione • Percorsi di consulenza integrata (Mix formazione, consulenza, coaching) • Percorsi di coaching (Business, Executive, Corporate, Team e Sport)

P.ti 1.698 -83

Ore N° Az. N° Prog. 4.380 86 137 12.047 163 244 1.095 37 --

Servizi di gestione sistema qualità di GRUEMP • Riunioni di gestione, coordinamento, monitoraggio, archiviazione, verifiche ispettive, riesami, budget, altro... • Progettazione e sviluppo per corsi e interventi di formazione (Contenuti, Esercitazioni, metodologie) • Slide e presentazioni di supporto ai contenuti formativi • Esercitazioni utilizzate nei corsi o nei percorsi di formazione (Pratiche esperienziali, filmati, role play, questionari, metafore indoor/outdoor, altro...)

Ore

N° tot.

Altri dati sono consultabili nel sito www.gruemp.it (Sezione: Chi Siamo > Sistema Qualità)

1.969

2.272

14.965

--

---

22.635 156.021

--

17.806

N° Ed. 188

N. Andreoni - Avvocato - Verona Cliente dal: 2003 Corso: LA SCELTA Un corso davvero unico che mi ha permesso di capire l’importanza di prendere decisioni nei momenti più opportuni, dopo un’intelligente e ponderata valutazione delle situazioni per poter capire il senso profondo delle cose, l’urgenza della vita e la bellezza di dare.

298

N° Inc. --412

D. Belotti - Commerciante - Brescia Cliente dal: 2001 Corso: MOTIVATI PER MOTIVARE É un corso assolutamente energizzante, che mi ha fatto riscoprire un grande potenziale fisico ed emozionale che credevo di non avere più. [...] É migliorata la gestione dei rapporti di lavoro, con i collaboratori e clienti. [...] M. Fortunato - Agente di commercio - Bergamo Cliente dal: 1997 Corso: FILOSTRATA É aumentata la mia capacità di osservare e comprendere dall’esterno le varie situazioni della mia vita, valutandole a breve, medio e lungo termine. Mi ha insegnato a “ragionare con le mani”. M. Zbozinkova - Impiegata amministrativa - Verona Cliente dal: 2006 Percorso: AVVENTURA VINCENTE Questo percorso mi ha resa una persona più chiara e coerente sia con me stessa che con gli altri. Mi ha aiutato a riequilibrare il mio stato interiore. Mi ha aiutata a fare riemergere le mie capacità che non credevo più di avere o non sapevo nemmeno di possedere. [...] L. Mion - Funzionario commerciale - Treviso Cliente dal: 2002 Percorso: AZIENDALE PERSONALIZZATO Ho potuto usufruire di corsi ad hoc eseguiti con la massima attenzione, cura, sensibilità, professionalità, discrezione ed efficacia con evidenti miglioramenti e raggiungimento degli obiettivi previsti. L’analisi attenta preliminarmente svolta da GRUEMP, è stata fondamentale per la riuscita dei progetti. a cura di Andrea Frasson

EDITORIALE - COME CONCRETIZZARE I FATTI PARTENDO DALLE IDEE Nel lontano 1993 avevamo in mente uno slogan: “Le idee prendono forma”. Sentimmo infatti l’esigenza di dare vita ad un progetto nell’ambito della formazione, della consulenza e del coaching, che formulasse alcune proposte formative tradizionali per il mondo della formazione, ma riviste e aggiornate sulle ali di un vento di cambiamento che soffiava a cavallo tra la fine di un secolo e l’inizio del successivo. Seguimmo così i nostri progetti in modo manageriale, definendo le nostre idee guida e verificandone nel tempo la bontà, i miglioramenti possibili e l’adeguatezza ai tempi. Naturalmente, nel corso degli anni, abbiamo dovuto più volte prendere decisioni, alcune semplici altre complesse, in alcuni casi anche controcorrente, ma il tutto fatto sempre con grande impegno, passione e dedizione. Dopo un po’ di tempo ci siamo resi conto dell’importanza di assumere una gestione più strategica della nostra impresa, dotandoci di nuovi e moderni strumenti di lavoro e gestione: le tecnologie ci hanno in questo aspetto aiutato moltissimo, il sistema qualità ha fatto il resto. Possiamo affermare che la nostra quotidianità è stata ed è tutt’ora scandita da un concetto chiave: “l’azione”. Agire, fare, costruire, progettare, organizzare, tenere i corsi, parlare con le persone, con i clienti. Ci siamo resi anche conto che anche per noi, come spieghiamo ancora oggi nei nostri servizi, le soluzioni sono sempre momentanee, raramente definitive e in continua evoluzione, in una società dell’incertezza e in una realtà ormai sempre più “liquida”. Il successo è stato altalenante, come accade quando c’è la consapevolezza che il parametro più adatto da utilizzare è quello di un intimo successo personale. Non sempre le nostre aspettative hanno trovato riscontro, ciò che si fa dipende sempre in qualche misura anche dagli altri. Ma una crescita in quantità e qualità indubbiamente c’è stata e anno dopo anno, sono aumentati i clienti, i corsi, i servizi, il team, i risultati, la notorietà. Questa nostra esperienza non è stata soltanto l’avventurosa sfida di due formatori, ma è stata anche una vera e propria impresa imprenditoriale che ci ha fatto, e ci fa tuttora, sentire molto vicini ed in empatia con le esigenze e le problematiche dei nostri utenti, spesso imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti come noi. Oggi siamo tutti in tempi di crisi, ma per ripartire non bastano le nuove idee, serve mantenere, oggi più di ieri, una buona dose di concretezza e pragmaticità. a cura di Claudio e Damiano Frasson


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QUADRIMESTRALE FILOSTRATA GENNAIO 2014

QUADRIMESTRALE FILOSTRATA GENNAIO 2014

Nel 2013 molti giganti della nostra storia moderna ci hanno lasciati consegnandoci spesso un’eredità di grandissimo valore e, al tempo stesso, molto impegnativa. Ogni giorno i social network sono pieni di aforismi e frasi fatte pronunciate in vita da grandi uomini o grandi donne, quasi con l’idea di volerne confermare a noi stessi il loro valore e la nostra vicinanza a ideali e gesta, talvolta rivoluzionarie o quantomeno “straordinarie”. Spesso l’attenzione delle maggior parte delle persone pone in risalto le azioni più eclatanti, le scoperte più importanti, le battaglie più significative, o il loro reale prezzo pagato per avere fama e successo. Per riuscire a considerare questi grandi personaggi come esempio concreto, seguendone l’ispirazione e tentare di ripercorrerne a modo nostro le orme, sarebbe molto utile porre l’attenzione su alcune caratteristiche che li accomunano e che non sono certo marginali. Potremmo affermare, senza se e senza ma, che tutte le persone che hanno saputo affermarsi, con le loro idee e, per certi versi, la loro leadership, hanno avuto in comune una grande ambizione, anzi, per meglio dire, una sana e grande ambizione. Ritengo utile sottolineare “sana” perché nella maggior parte dei casi ciò che nei loro cuori era ambiziosa-

GIGANTI DELLA STORIA E LA LORO EREDITÁ CULTURALE

RESPONSABILI INSIEME IN FAMIGLIA

A cura di Damiano Frasson

A cura di Fabio Bonaldo

mente da raggiungere, spesso ha creato i presupposti per offrire anche ad altre persone conseguenti benefici, stimoli, riferimenti. Un leader infatti non tiene mai per se le cose che scopre, ma cerca di farne dono anche agli altri. Ecco allora che l’ambizione non è più una spinta sfrenata e irragionevole verso conquiste individualistiche, ma assume un significato più alto ed “etico”. Restando ai nostri giorni e prendendo ad esempio solo alcuni di loro, possiamo affermare che Mandela, Mennea, Missoni, Montalcini, Hack, Melato, Andreotti, Jannacci, Tonini e molti altri, ci hanno lasciato un esempio di grande autodisciplina, una forza di perseveranza e determinazione che serve per andare anche contro vento nell’essere portatori dei propri valori e delle proprie personali idee, che il tempo trasforma in risultati e successi riconosciuti da tutti. Hanno senz’altro avuto molta fermezza, quella capacità di “avere polso” nel prendere decisioni anche dolorose, amare, controcorrente, rischiose ma lungimiranti. E cosa dire della loro coerenza? Tutta la loro vita rende onore a questo valore che da più parti sembra in disuso. Aristotele, in tempi non sospetti, ci metteva in guardia dai rischi dell’incoerenza che, associata al libero arbitrio, fanno dell’essere umano un essere potenzialmente “libero”, che spesso si incatena con le sue stesse idee sviluppando incoerenza d’azione sui principi positivi da lui stesso dichiarati. Forse allora possiamo tutti cercare di essere un po’ più “giganti della nostra vita” e “capitani della nostra anima”, fieri di sentirci in sintonia con i miti, dai quali spesso traiamo ispirazione.

FORMAZIONE PERSONALE

figlio si vede sulle lunghe distanze, nella routine quotidiana del nutrire, vestire, pulire, ordinare, dialogare, correggere, insegnare. La si vede nella lunga maratona della relazione di aiuto del genitore verso il figlio, che lo supporta nell’adeguarsi all’ambiente in cui è inserito. La sfida in cui accompagnare il bambino è quella di riuscire a rispettare le regole pur trovando un modo di sentirsi libero ed autorealizzato. Questo è, in grande sintesi, il compito educativo e il territorio di responsabilità dell’adulto verso il minore. Da questo punto di vista possiamo dire che la responsabilità appartiene al genitore, ed è lo strumento e la competenza che gli permette di essere e sentirsi finalmente adulto capace di una relazione di cura, di una relazione generativa. D’altra parte la responsabilità è uno degli spazi in cui il bambino, e poi l’adolescente, hanno assolutamente bisogno di muoversi per potersi sviluppare in direzione di una maggiore autonomia e del pieno sviluppo delle loro potenzialità. In questo senso allora anche il figlio ha tutto il diritto di reclamare la proprietà della responsabilità: è anche sua! Gli serve per vivere, come l’aria. Dunque quando un genitore aiuta il figlio a vestirsi, quando lo va a prendere a scuola o partecipa alle riunioni con gli FORMAZIONE insegnanti, si sta solo temporaneamente EDUCATORI sostituendo al figlio nell’esercizio della sua responsabilità, ma lo scopo vero di un buon genitore sarà fare il possibile perché, al tempo debito (momento che dovrebbe collocarsi ben prima dei 30 anni), il figlio possa

riprendersi le sue responsabilità ed aver cura di se stesso in modo autonomo ed indipendente. Allora possiamo affermare che la responsabilità nell’educazione è un territorio comune di genitori e figli, sarebbe perciò più appropriato parlare di corresponsabilità educativa. La fonte da cui nasce la responsabilità educativa è la presenza del bambino stesso, il genitore la riceve direttamente da lui fin da quando lo vede pulsare nella prima ecografia, ma paradossalmente il compito è quello di restituirgliela gradualmente negli anni, attraverso il ripido cammino delle regole supportato dall’amorevole ed appassionata guida di tutta la famiglia. GRUEMP sa che condividere le responsabilità con i figli non è facile, per questo, cari genitori, oggi vi siamo ancora più vicini con i nostri servizi di formazione consulenza e coaching.

LA PROFESSIONALITÁ CHE RI-TORNA

IN PASSATO ERA LO SPORT DEL TEMPO LIBERO A cura di Damiano Frasson

Fin dall’antichità i giochi erano un passatempo che nobili e potenti si godevano, spesso a scapito dei poveri o degli schiavi. Poi, anche grazie alla nascita delle Olimpiadi nell’antica Grecia, lo sport assunse un valore condiviso più “formativo” ed “etico”. Nei secoli le attività sportive si sono moltiplicate a dismisura correndo di pari passo con il progresso e il sempre maggiore tempo che le persone hanno potuto dedicargli. I significati che lo sport ha assunto nel tempo si sono fatti sempre più articolati, dalla salute fisica, a quella mentale, a quella psicofisica insieme, all’affermazione individuale, di gruppo e anche tra nazioni in innumerevoli gare e competizioni tra atleti di ogni tipo di disciplina. Dagli anni 80’ fino ai primi anni 2000 lo sport si è legato spasmodicamente e progressivamente al mondo del business. Quest’ultimo è entrato in tante, se non tutte, le discipline aggiungendo allo sport un ulteriore significato di spettacolo o meglio di

Di chi è la responsabilità in famiglia? Dei genitori o dei figli? La risposta sembrerebbe facile ed ovvia: è degli adulti e dunque dei genitori! Ma siamo sicuri che sia l’unica risposta giusta e la più corretta da un punto di vista educativo? Quando un adulto sente il pianto di un bambino, ed in particolare quando questo è il proprio figlio, avverte uno stimolo quasi irrefrenabile a correre in suo soccorso, sembra quasi che l’istinto genitoriale sia inscritto nei nostri geni. Naturalmente questo tipo di senso di responsabilità non basta per dire di essere un buon padre o una buona madre. La vera capacità di aver cura di un

FORMAZIONE SPORTIVA

spettacolarizzazione del gesto sportivo. I media hanno accompagnato questa crescita e i canali tematici, le gare e i campionati si stanno sviluppando a dismisura in tutto il pianeta. Negli ultimi anni, si stanno però evidenziando i limiti e le conseguenze negative di uno sport, per certi versi ipercompetitivo, finalizzato prevalentemente al Business, in cui doping, scommesse clandestine, corruzione e altri fenomeni, ne sono la triste evidenza. Da qualche tempo sembra tornare a soffiare un vento nuovo, un ritorno allo sport come strumento educativo, formativo, come metafora della vita dove non tutti possono vincere sempre, anzi imparare a perdere con onore, dopo essersi sfidati senza trucchi e inganni, assume un valore pari se non superiore alla vittoria stessa. Forse anche lo sport, come il mondo finanziario, è giunto al capolinea. Molti record sono ai limiti dell’umano, e anche lo sport deve ormai essere fatto bene per “il bene”, con una forte e positiva idea pedagogica, filosofica ed etica, di fondo. Aumentano i corsi per formare i dirigenti e manager sportivi del futuro, perché chi si occupa di sport comprenda come ogni società sportiva sia come un’azienda da gestire in modo serio, sano, trasparente, creando benefici per chiunque vi partecipa, siano essi utenti, atleti, spettatori. Serve preparare gli atleti anche mentalmente, emotivamente e nel comportamento generale, aiutandoli a comprendere il nuovo “sistema atleta”. Serve preparare allenatori e manager a fare squadra, a gestire dinamiche e obbiettivi di gruppo. Insomma serve che anche lo sport faccia innovazione disciplinare su strumenti e metodi d’allenamento, ma salvando anche quell’antica tradizione umanistica che rende lo sport una straordinaria e formativa palestra di vita.

FORMAZIONE PROFESSIONALE

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Nelle più diverse forme di protesta, a cui stiamo assistendo, da più parti si sente a gran voce una richiesta di competenza e di professionalità. Dalla politica al mondo della finanza, a quello dell’impresa, fino al non secondario A cura di Claudio Frasson mondo della scuola e dell’istruzione, sembra esserci una nuova consapevolezza per cui, non affrontando il tema del merito, della competenza e della professionalità, si va poco lontano in un mondo che è diventato sempre più complesso e ipercompetitivo. Qualche anno fa sembrava vigeva il motto del “va bene tutto, basta che funzioni”, in una forma macchiavellica del “fine che giustifica i mezzi”. Oggi, dopo aver verificato le conseguenze di un dissennato modo di fare politica, impresa e anche sviluppo, sembra farsi strada una nuova coscienza. Possiamo però dire che si stia affermando una nuova idea di professionalità, senza passare da una valorizzazione a 360° della formazione e delle sue istanze? Evidentemente no. Anche le nuove professioni si stanno dotando di parametri di valutazione più stringenti, di codici di comportamento, di carte dei valori, di linee guida e forse, come spesso accade, il mercato privato è più avanti del pubblico. In azienda oggi non basta più soltanto saper fare o avere un Curricula di prim’ordine, serve anche avere intraprendenza e qualità personali più trasversali. Serve anche avere spirito di adattamento, flessibilità, creatività, alcune basi di management e tanta voglia di imparare anche ciò che non si è studiato nei libri all’Università. Pensandoci bene, molte imprese italiane, che hanno conquistato il mondo con i loro prodotti, sono state create e guidate da capitani d’impresa imprenditori che si sono distinti per professionalità e competenza, anche al di là delle conoscenze scolastiche formali che potevano

vantare. Imprenditori che senz’altro hanno saputo dedicare spazio, risorse e investimenti alla formazione del personale, alla creazione di team eccellenti, alla scelta delle persone giuste al posto giusto. Per puntare ad una maggior professionalità nel mondo del lavoro, serve ridurre l’improvvisazione e la disorganizzazione, tornando a dare valore alla competenza, alla concretezza, ai risultati, alla qualità e ad una nuova forma di pianificazione più flessibile. Oggi le persone e le aziende stanno riscoprendo un più corretto e consapevole uso del denaro, perchè non conta più solo quanto si guadagna o si spende, ma anche come lo si fa, perché e per quale tipo di benefici. Ecco allora che investire sullo sviluppo di competenze puntando ad un incremento di professionalità genera un valore aggiunto che ritorna in primis all’impresa, poi ai suoi stakeholders, ai clienti ed infine alla collettività. Comprendere che ogni tipo di investimento fatto nella formazione personale e professionale può renderci più competitivi, più competenti e dunque più professionisti ritorna ad essere la via maestra da seguire. Saranno soprattutto gli utenti e i clienti, con le loro scelte, a determinare la richiesta futura di una maggiore o minore professionalità. Una cosa è certa, la qualità costa, la competenza costa, la professionalità costa; ma è anche vero che per ogni tipo di utente e di esigenza oggi c’è il corrispondente livello di professionalità sul mercato.


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QUADRIMESTRALE FILOSTRATA GENNAIO 2014

QUADRIMESTRALE FILOSTRATA GENNAIO 2014

Nel 2013 molti giganti della nostra storia moderna ci hanno lasciati consegnandoci spesso un’eredità di grandissimo valore e, al tempo stesso, molto impegnativa. Ogni giorno i social network sono pieni di aforismi e frasi fatte pronunciate in vita da grandi uomini o grandi donne, quasi con l’idea di volerne confermare a noi stessi il loro valore e la nostra vicinanza a ideali e gesta, talvolta rivoluzionarie o quantomeno “straordinarie”. Spesso l’attenzione delle maggior parte delle persone pone in risalto le azioni più eclatanti, le scoperte più importanti, le battaglie più significative, o il loro reale prezzo pagato per avere fama e successo. Per riuscire a considerare questi grandi personaggi come esempio concreto, seguendone l’ispirazione e tentare di ripercorrerne a modo nostro le orme, sarebbe molto utile porre l’attenzione su alcune caratteristiche che li accomunano e che non sono certo marginali. Potremmo affermare, senza se e senza ma, che tutte le persone che hanno saputo affermarsi, con le loro idee e, per certi versi, la loro leadership, hanno avuto in comune una grande ambizione, anzi, per meglio dire, una sana e grande ambizione. Ritengo utile sottolineare “sana” perché nella maggior parte dei casi ciò che nei loro cuori era ambiziosa-

GIGANTI DELLA STORIA E LA LORO EREDITÁ CULTURALE

RESPONSABILI INSIEME IN FAMIGLIA

A cura di Damiano Frasson

A cura di Fabio Bonaldo

mente da raggiungere, spesso ha creato i presupposti per offrire anche ad altre persone conseguenti benefici, stimoli, riferimenti. Un leader infatti non tiene mai per se le cose che scopre, ma cerca di farne dono anche agli altri. Ecco allora che l’ambizione non è più una spinta sfrenata e irragionevole verso conquiste individualistiche, ma assume un significato più alto ed “etico”. Restando ai nostri giorni e prendendo ad esempio solo alcuni di loro, possiamo affermare che Mandela, Mennea, Missoni, Montalcini, Hack, Melato, Andreotti, Jannacci, Tonini e molti altri, ci hanno lasciato un esempio di grande autodisciplina, una forza di perseveranza e determinazione che serve per andare anche contro vento nell’essere portatori dei propri valori e delle proprie personali idee, che il tempo trasforma in risultati e successi riconosciuti da tutti. Hanno senz’altro avuto molta fermezza, quella capacità di “avere polso” nel prendere decisioni anche dolorose, amare, controcorrente, rischiose ma lungimiranti. E cosa dire della loro coerenza? Tutta la loro vita rende onore a questo valore che da più parti sembra in disuso. Aristotele, in tempi non sospetti, ci metteva in guardia dai rischi dell’incoerenza che, associata al libero arbitrio, fanno dell’essere umano un essere potenzialmente “libero”, che spesso si incatena con le sue stesse idee sviluppando incoerenza d’azione sui principi positivi da lui stesso dichiarati. Forse allora possiamo tutti cercare di essere un po’ più “giganti della nostra vita” e “capitani della nostra anima”, fieri di sentirci in sintonia con i miti, dai quali spesso traiamo ispirazione.

FORMAZIONE PERSONALE

figlio si vede sulle lunghe distanze, nella routine quotidiana del nutrire, vestire, pulire, ordinare, dialogare, correggere, insegnare. La si vede nella lunga maratona della relazione di aiuto del genitore verso il figlio, che lo supporta nell’adeguarsi all’ambiente in cui è inserito. La sfida in cui accompagnare il bambino è quella di riuscire a rispettare le regole pur trovando un modo di sentirsi libero ed autorealizzato. Questo è, in grande sintesi, il compito educativo e il territorio di responsabilità dell’adulto verso il minore. Da questo punto di vista possiamo dire che la responsabilità appartiene al genitore, ed è lo strumento e la competenza che gli permette di essere e sentirsi finalmente adulto capace di una relazione di cura, di una relazione generativa. D’altra parte la responsabilità è uno degli spazi in cui il bambino, e poi l’adolescente, hanno assolutamente bisogno di muoversi per potersi sviluppare in direzione di una maggiore autonomia e del pieno sviluppo delle loro potenzialità. In questo senso allora anche il figlio ha tutto il diritto di reclamare la proprietà della responsabilità: è anche sua! Gli serve per vivere, come l’aria. Dunque quando un genitore aiuta il figlio a vestirsi, quando lo va a prendere a scuola o partecipa alle riunioni con gli FORMAZIONE insegnanti, si sta solo temporaneamente EDUCATORI sostituendo al figlio nell’esercizio della sua responsabilità, ma lo scopo vero di un buon genitore sarà fare il possibile perché, al tempo debito (momento che dovrebbe collocarsi ben prima dei 30 anni), il figlio possa

riprendersi le sue responsabilità ed aver cura di se stesso in modo autonomo ed indipendente. Allora possiamo affermare che la responsabilità nell’educazione è un territorio comune di genitori e figli, sarebbe perciò più appropriato parlare di corresponsabilità educativa. La fonte da cui nasce la responsabilità educativa è la presenza del bambino stesso, il genitore la riceve direttamente da lui fin da quando lo vede pulsare nella prima ecografia, ma paradossalmente il compito è quello di restituirgliela gradualmente negli anni, attraverso il ripido cammino delle regole supportato dall’amorevole ed appassionata guida di tutta la famiglia. GRUEMP sa che condividere le responsabilità con i figli non è facile, per questo, cari genitori, oggi vi siamo ancora più vicini con i nostri servizi di formazione consulenza e coaching.

LA PROFESSIONALITÁ CHE RI-TORNA

IN PASSATO ERA LO SPORT DEL TEMPO LIBERO A cura di Damiano Frasson

Fin dall’antichità i giochi erano un passatempo che nobili e potenti si godevano, spesso a scapito dei poveri o degli schiavi. Poi, anche grazie alla nascita delle Olimpiadi nell’antica Grecia, lo sport assunse un valore condiviso più “formativo” ed “etico”. Nei secoli le attività sportive si sono moltiplicate a dismisura correndo di pari passo con il progresso e il sempre maggiore tempo che le persone hanno potuto dedicargli. I significati che lo sport ha assunto nel tempo si sono fatti sempre più articolati, dalla salute fisica, a quella mentale, a quella psicofisica insieme, all’affermazione individuale, di gruppo e anche tra nazioni in innumerevoli gare e competizioni tra atleti di ogni tipo di disciplina. Dagli anni 80’ fino ai primi anni 2000 lo sport si è legato spasmodicamente e progressivamente al mondo del business. Quest’ultimo è entrato in tante, se non tutte, le discipline aggiungendo allo sport un ulteriore significato di spettacolo o meglio di

Di chi è la responsabilità in famiglia? Dei genitori o dei figli? La risposta sembrerebbe facile ed ovvia: è degli adulti e dunque dei genitori! Ma siamo sicuri che sia l’unica risposta giusta e la più corretta da un punto di vista educativo? Quando un adulto sente il pianto di un bambino, ed in particolare quando questo è il proprio figlio, avverte uno stimolo quasi irrefrenabile a correre in suo soccorso, sembra quasi che l’istinto genitoriale sia inscritto nei nostri geni. Naturalmente questo tipo di senso di responsabilità non basta per dire di essere un buon padre o una buona madre. La vera capacità di aver cura di un

FORMAZIONE SPORTIVA

spettacolarizzazione del gesto sportivo. I media hanno accompagnato questa crescita e i canali tematici, le gare e i campionati si stanno sviluppando a dismisura in tutto il pianeta. Negli ultimi anni, si stanno però evidenziando i limiti e le conseguenze negative di uno sport, per certi versi ipercompetitivo, finalizzato prevalentemente al Business, in cui doping, scommesse clandestine, corruzione e altri fenomeni, ne sono la triste evidenza. Da qualche tempo sembra tornare a soffiare un vento nuovo, un ritorno allo sport come strumento educativo, formativo, come metafora della vita dove non tutti possono vincere sempre, anzi imparare a perdere con onore, dopo essersi sfidati senza trucchi e inganni, assume un valore pari se non superiore alla vittoria stessa. Forse anche lo sport, come il mondo finanziario, è giunto al capolinea. Molti record sono ai limiti dell’umano, e anche lo sport deve ormai essere fatto bene per “il bene”, con una forte e positiva idea pedagogica, filosofica ed etica, di fondo. Aumentano i corsi per formare i dirigenti e manager sportivi del futuro, perché chi si occupa di sport comprenda come ogni società sportiva sia come un’azienda da gestire in modo serio, sano, trasparente, creando benefici per chiunque vi partecipa, siano essi utenti, atleti, spettatori. Serve preparare gli atleti anche mentalmente, emotivamente e nel comportamento generale, aiutandoli a comprendere il nuovo “sistema atleta”. Serve preparare allenatori e manager a fare squadra, a gestire dinamiche e obbiettivi di gruppo. Insomma serve che anche lo sport faccia innovazione disciplinare su strumenti e metodi d’allenamento, ma salvando anche quell’antica tradizione umanistica che rende lo sport una straordinaria e formativa palestra di vita.

FORMAZIONE PROFESSIONALE

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Nelle più diverse forme di protesta, a cui stiamo assistendo, da più parti si sente a gran voce una richiesta di competenza e di professionalità. Dalla politica al mondo della finanza, a quello dell’impresa, fino al non secondario A cura di Claudio Frasson mondo della scuola e dell’istruzione, sembra esserci una nuova consapevolezza per cui, non affrontando il tema del merito, della competenza e della professionalità, si va poco lontano in un mondo che è diventato sempre più complesso e ipercompetitivo. Qualche anno fa sembrava vigeva il motto del “va bene tutto, basta che funzioni”, in una forma macchiavellica del “fine che giustifica i mezzi”. Oggi, dopo aver verificato le conseguenze di un dissennato modo di fare politica, impresa e anche sviluppo, sembra farsi strada una nuova coscienza. Possiamo però dire che si stia affermando una nuova idea di professionalità, senza passare da una valorizzazione a 360° della formazione e delle sue istanze? Evidentemente no. Anche le nuove professioni si stanno dotando di parametri di valutazione più stringenti, di codici di comportamento, di carte dei valori, di linee guida e forse, come spesso accade, il mercato privato è più avanti del pubblico. In azienda oggi non basta più soltanto saper fare o avere un Curricula di prim’ordine, serve anche avere intraprendenza e qualità personali più trasversali. Serve anche avere spirito di adattamento, flessibilità, creatività, alcune basi di management e tanta voglia di imparare anche ciò che non si è studiato nei libri all’Università. Pensandoci bene, molte imprese italiane, che hanno conquistato il mondo con i loro prodotti, sono state create e guidate da capitani d’impresa imprenditori che si sono distinti per professionalità e competenza, anche al di là delle conoscenze scolastiche formali che potevano

vantare. Imprenditori che senz’altro hanno saputo dedicare spazio, risorse e investimenti alla formazione del personale, alla creazione di team eccellenti, alla scelta delle persone giuste al posto giusto. Per puntare ad una maggior professionalità nel mondo del lavoro, serve ridurre l’improvvisazione e la disorganizzazione, tornando a dare valore alla competenza, alla concretezza, ai risultati, alla qualità e ad una nuova forma di pianificazione più flessibile. Oggi le persone e le aziende stanno riscoprendo un più corretto e consapevole uso del denaro, perchè non conta più solo quanto si guadagna o si spende, ma anche come lo si fa, perché e per quale tipo di benefici. Ecco allora che investire sullo sviluppo di competenze puntando ad un incremento di professionalità genera un valore aggiunto che ritorna in primis all’impresa, poi ai suoi stakeholders, ai clienti ed infine alla collettività. Comprendere che ogni tipo di investimento fatto nella formazione personale e professionale può renderci più competitivi, più competenti e dunque più professionisti ritorna ad essere la via maestra da seguire. Saranno soprattutto gli utenti e i clienti, con le loro scelte, a determinare la richiesta futura di una maggiore o minore professionalità. Una cosa è certa, la qualità costa, la competenza costa, la professionalità costa; ma è anche vero che per ogni tipo di utente e di esigenza oggi c’è il corrispondente livello di professionalità sul mercato.


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QUADRIMESTRALE FILOSTRATA GENNAIO 2014

QUANDO I NUMERI SPIEGANO LA REALTÀ a cura di Mascia Alberti I numeri sorreggono l’universo: comprendiamo facilmente come il valore numerico dia spesso un’idea concreta e oggettiva della realtà. Viviamo in epoca di continui monitoraggi, sondaggi, statistiche e ormai la realtà è così complessa che spesso i numeri ci possono servire per fermare l’attenzione sui fenomeni, sui problemi che abbiamo, ma anche sui risultati che otteniamo. Volendo, tutto è traducibile in numeri, e noi di GRUEMP, in occasione dei nostri vent’anni, abbiamo voluto fare questo esercizio, cercando di analizzare alcuni dei dati che riteniamo più significativi. In questo spazio non potremmo esaurire la comunicazione di tutti i dati che abbiamo preso in considerazione, ma abbiamo voluto condividerne alcuni. Siamo consapevoli che a rispecchiare la realtà sia il tipo di qualità e la storia che i numeri ci vogliono raccontare e non solo la loro grandezza. Aver ottenuto questi risultati con un team di sole 8-10 persone, a seconda dei periodi, ci rende molto soddisfatti di quanto abbiamo saputo costruire insieme, da quando, nel lontano 1993, Claudio e Damiano Frasson decisero di dare il proprio contributo a segnare una nuova via per la formazione, per lo sviluppo personale e professionale in Italia.

OPINIONI E TESTIMONIAZE sulla formazione GRUEMP Alcune tra le tantissime testimonianze ricevute dalle persone che hanno partecipato ai nostri corsi e percorsi di formazione. Esprimere benefici e risultati concreti aumenta la reputazione creando un valore aggiunto ad una efficace referenza nel web. Altre su: http://www.gruemp.it/opinioni-testimonianze M. Fantin - Imprenditore - Padova Cliente dal: 2004 Corso: CORSA NELLA LUCE Grandissimo corso. Mi ha permesso di acquisire più consapevolezza della mia vita. La più importante esperienza formativa che ho fatto, dalla quale ho tratto un nuovo bagaglio di conoscenze e buone soddisfazioni. M. Conti - Consulente immobiliare - Bergamo Cliente dal: 2003 Corso: A.MI.CO. T1 Questo corso mi ha permesso di rimanere collegata e attiva dopo Corsa Nella Luce, dando costanza alla mia crescita personale. Una vera “palestra formativa” per mantenere allenate le mie competenze e per motivarmi continuamente.

20 anni di formazione con numeri da record Formazione Full-Immersion percorso Life Coaching Avventura Vincente • Corsa nella Luce - Motivati per Motivare - La Scelta - FiloStraTa - Squadra Vincente • Attività Miglioramento Continuo T1 • Consulenze motivazionali, di Counselling, life Coaching

P.ti 5.772 4.543 --

ore N° Ed. 12.160 299 3.478 198 4.372 --

G.te corso 1.156 1.300 --

Formazione professionale interaziendale Uomini Eccellenti • Vuoi Vendere? Comunica! - Buongiorno! E poi? - Cliente in linea - Ero, Sono, Sarò Leadership Assertiva - Management & Qualità - La vendita in mano Da gruppo a squadra - Genitori Interattivi

P.ti

ore

G.te corso

Servizi di formazione, consulenza e coaching personalizzati • Analisi dei bisogni formativi, analisi del clima organizzativo • Consulenza Organizzativa Integrata, Sistemi Qualità, Gestione Risorse Umane • Coaching (Business, Executive, Corporate, Team e Sport) • Formazione personalizzata e on-the Job • Relazioni ed elaborati di feedback su consulenza e formazione

P.ti 764 695 83 1.370 --

Ore G.te N° Inc. 1.476 184 10.571 1.321 1.095 -547 4.339 542 4.311 538

Aziende seguite con formazione, consulenza e coaching personalizzati • Percorsi di formazione • Percorsi di consulenza integrata (Mix formazione, consulenza, coaching) • Percorsi di coaching (Business, Executive, Corporate, Team e Sport)

P.ti 1.698 -83

Ore N° Az. N° Prog. 4.380 86 137 12.047 163 244 1.095 37 --

Servizi di gestione sistema qualità di GRUEMP • Riunioni di gestione, coordinamento, monitoraggio, archiviazione, verifiche ispettive, riesami, budget, altro... • Progettazione e sviluppo per corsi e interventi di formazione (Contenuti, Esercitazioni, metodologie) • Slide e presentazioni di supporto ai contenuti formativi • Esercitazioni utilizzate nei corsi o nei percorsi di formazione (Pratiche esperienziali, filmati, role play, questionari, metafore indoor/outdoor, altro...)

Ore

N° tot.

Altri dati sono consultabili nel sito www.gruemp.it (Sezione: Chi Siamo > Sistema Qualità)

1.969

2.272

14.965

--

---

22.635 156.021

--

17.806

N° Ed. 188

N. Andreoni - Avvocato - Verona Cliente dal: 2003 Corso: LA SCELTA Un corso davvero unico che mi ha permesso di capire l’importanza di prendere decisioni nei momenti più opportuni, dopo un’intelligente e ponderata valutazione delle situazioni per poter capire il senso profondo delle cose, l’urgenza della vita e la bellezza di dare.

298

N° Inc. --412

D. Belotti - Commerciante - Brescia Cliente dal: 2001 Corso: MOTIVATI PER MOTIVARE É un corso assolutamente energizzante, che mi ha fatto riscoprire un grande potenziale fisico ed emozionale che credevo di non avere più. [...] É migliorata la gestione dei rapporti di lavoro, con i collaboratori e clienti. [...] M. Fortunato - Agente di commercio - Bergamo Cliente dal: 1997 Corso: FILOSTRATA É aumentata la mia capacità di osservare e comprendere dall’esterno le varie situazioni della mia vita, valutandole a breve, medio e lungo termine. Mi ha insegnato a “ragionare con le mani”. M. Zbozinkova - Impiegata amministrativa - Verona Cliente dal: 2006 Percorso: AVVENTURA VINCENTE Questo percorso mi ha resa una persona più chiara e coerente sia con me stessa che con gli altri. Mi ha aiutato a riequilibrare il mio stato interiore. Mi ha aiutata a fare riemergere le mie capacità che non credevo più di avere o non sapevo nemmeno di possedere. [...] L. Mion - Funzionario commerciale - Treviso Cliente dal: 2002 Percorso: AZIENDALE PERSONALIZZATO Ho potuto usufruire di corsi ad hoc eseguiti con la massima attenzione, cura, sensibilità, professionalità, discrezione ed efficacia con evidenti miglioramenti e raggiungimento degli obiettivi previsti. L’analisi attenta preliminarmente svolta da GRUEMP, è stata fondamentale per la riuscita dei progetti. a cura di Andrea Frasson

EDITORIALE - COME CONCRETIZZARE I FATTI PARTENDO DALLE IDEE Nel lontano 1993 avevamo in mente uno slogan: “Le idee prendono forma”. Sentimmo infatti l’esigenza di dare vita ad un progetto nell’ambito della formazione, della consulenza e del coaching, che formulasse alcune proposte formative tradizionali per il mondo della formazione, ma riviste e aggiornate sulle ali di un vento di cambiamento che soffiava a cavallo tra la fine di un secolo e l’inizio del successivo. Seguimmo così i nostri progetti in modo manageriale, definendo le nostre idee guida e verificandone nel tempo la bontà, i miglioramenti possibili e l’adeguatezza ai tempi. Naturalmente, nel corso degli anni, abbiamo dovuto più volte prendere decisioni, alcune semplici altre complesse, in alcuni casi anche controcorrente, ma il tutto fatto sempre con grande impegno, passione e dedizione. Dopo un po’ di tempo ci siamo resi conto dell’importanza di assumere una gestione più strategica della nostra impresa, dotandoci di nuovi e moderni strumenti di lavoro e gestione: le tecnologie ci hanno in questo aspetto aiutato moltissimo, il sistema qualità ha fatto il resto. Possiamo affermare che la nostra quotidianità è stata ed è tutt’ora scandita da un concetto chiave: “l’azione”. Agire, fare, costruire, progettare, organizzare, tenere i corsi, parlare con le persone, con i clienti. Ci siamo resi anche conto che anche per noi, come spieghiamo ancora oggi nei nostri servizi, le soluzioni sono sempre momentanee, raramente definitive e in continua evoluzione, in una società dell’incertezza e in una realtà ormai sempre più “liquida”. Il successo è stato altalenante, come accade quando c’è la consapevolezza che il parametro più adatto da utilizzare è quello di un intimo successo personale. Non sempre le nostre aspettative hanno trovato riscontro, ciò che si fa dipende sempre in qualche misura anche dagli altri. Ma una crescita in quantità e qualità indubbiamente c’è stata e anno dopo anno, sono aumentati i clienti, i corsi, i servizi, il team, i risultati, la notorietà. Questa nostra esperienza non è stata soltanto l’avventurosa sfida di due formatori, ma è stata anche una vera e propria impresa imprenditoriale che ci ha fatto, e ci fa tuttora, sentire molto vicini ed in empatia con le esigenze e le problematiche dei nostri utenti, spesso imprenditori, artigiani, commercianti e liberi professionisti come noi. Oggi siamo tutti in tempi di crisi, ma per ripartire non bastano le nuove idee, serve mantenere, oggi più di ieri, una buona dose di concretezza e pragmaticità. a cura di Claudio e Damiano Frasson


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