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FiloStraTa n° 1 Maggio 2013

CORSO AMICO T1 - Attività Miglioramento Continuo A.MI.CO. T1 è un percorso formativo di grande impatto motivazionale che prende spunto dalle logiche dell’apprendimento graduale “step by step” dell’imparare “facendo”, coniugate con la filosofia della qualità di tipo Kaizen. Questo corso è parte integrante del percorso Avventura Vincente ed è riservato alle migliaia di persone che hanno partecipato a Corsa nella Luce dal 1995 ad oggi e altre che periodicamente vi parteciperanno. Il Corso è strutturato in 11 serate annuali con cadenza mensile di 2 ore ciascuna e il numero totale degli incontri monotematici è di 44 (per un ciclo completo quadriennale) e ci si può iscrivere di anno in anno. Ogni partecipante può così affrontare ogni mese, argomenti molto interessanti che lo aiutano ad applicare al meglio quanto già appreso in corsi precedenti ma anche a predisporsi bene nel fare ulteriori corsi di approfondimento. Nel 2013 questo corso giunge al suo 18° anno di organizzazione ed è attualmente attivo nelle zone di Padova, Treviso, Vicenza, S.Bonifacio, Verona, Brescia, Bergamo, Milano. Le AREE MONOTEMATICHE del corso sono principalmente otto: n n n n n n n n

Strategie di Problem Solving; Management per obiettivi; Self Empowerment; Sviluppo del Potenziale; Gestione del Cambiamento; Autodisciplina per l'Autodirezione; Senso di Autostima; Comunicazione interpersonale.

ALCUNI ARGOMENTI DEL CORSO T1 - L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI Un esempio di integrazione tra l’uomo e la natura ci guida a comprendere quali straordinari risultati possono essere ottenuti con le nostre sole forze. Attraverso alcuni parallelismi con il racconto che fa da traccia portante per sviluppare l’argomento dell’incontro, i partecipanti possono concretizzare atteggiamenti e comportamenti orientati verso il raggiungimento dei propri obiettivi. La metafora formativa mette in evidenza come passione, perseveranza, autodisciplina, fiducia in sé stessi e nei propri progetti, possono rendere la nostra vita una meravigliosa avventura vincente.

T1 - CONDIVIDERE PER CRESCERE In un’ottica moderna, il concetto di condivisione non si può limitare ad un momento di scambio reciproco di informazioni, né tantomeno può essere confuso con rimproveri, consigli, esibizioni o peggio autocelebrazioni. Con-dividere, in modo formativo, quindi con il fine di crescere, presuppone un coinvolgimento maggiormente strutturato, che tenga conto dei principi legati alla comunicazione tra sé e gli altri. Durante questa sessione i partecipanti sperimentano in modo attivo ed interattivo i criteri di una proficua condivisione, aumentando il valore di ciò che viene condiviso, arricchendo la propria esperienza con una diretta apertura verso gli altri, e infine ricevendo, proprio dalle attività formative vissute, una concreta spinta per passare all’azione! T1 - LA FINESTRA Ci sono informazioni, caratteristiche della personalità, atteggiamenti e comportamenti, che continuamente scambiamo con gli altri: metaforicamente, si potrebbe immaginare che entrano ed escono, oppure di poterle osservare, come affacciati alla finestra. Riflettere su questo permette ad ognuno di aumentare – in parte – il proprio livello di consapevolezza su di sé. Un modello di facile interpretazione, come la finestra di Johary, dà l’opportunità di comprendere in che modo la nostra comunicazione può favorire la scoperta di risorse nascoste, attraverso una migliore e più ampia condivisione di pensieri e stati d’animo. Spesso, infatti, il modo migliore per conoscere sé stessi è attraverso la conoscenza degli altri, che – tramite il feedback – forniscono ulteriori elementi di sperimentazione. a cura di Donato Frigotto

Per ulteriori informazioni visitate il sito WWW.GRUEMP.IT FILOSTRATA - Anno XVII - N° 1 Maggio - dal 1996 46^ ed. Rivista quadrimestrale - Autorizzazione del Tribunale di Padova n. 1490 del 12.12.1995 Sped. Abb. Post. - 70% filiale di Padova Editore, direzione, amministrazione e redazione: Via G. Fortin 6/7 - 35128 Padova - tel. 049.802.51.03 - fax 049.803.70.49 - Mail: mediaform@gruemp.it Direttore editoriale: Claudio Frasson Direttore responsabile: Erika Bollettin Comitato di direzione: Claudio Frasson e Damiano Frasson Segreteria di redazione: Silvia Vettore Redazione grafica: Andrea Frasson Stampa: Grafiche Leone - Noventa Padovana (PD) I marchi e le denominazioni FiloStraTa, GRUEMP, Corsa Nella Luce, Avventura Vincente, Uomini Eccellenti, SODIART, Cliente-A.MI.CO., GRUEMP MEDIAFORM, formazioneAmica, e altri sono registrati © 1996 - 2012 GRUEMP snc - Padova. Scritti e disegni pubblicati rimangono di proprietà esclusiva e riservata della rivista. I manoscritti non pubblicati non vengono restituiti. Il contenuto degli articoli non redazionali, non impegna il pensiero della Direzione. La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da GRUEMP snc, al solo fine dell’invio presso l’indirizzo da lei autorizzato del periodico quadrimestrale “FiloStraTa”. I dati sono conosciuti oltre che dai responsabili ed incaricati del trattamento nell’ambito della società GRUEMP snc, dalla società incaricata per la cellophanatura e la stampa delle etichette apposte sulle copie. Potrà in ogni caso accedere in ogni momento ai dati personali che la riguardano, l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati personali , nonchè opporsi all’autorizzazione degli stessi ed esercitare ogni altro diritto previsto dall’art. 7 scrivendo a GRUEMP s.n.c. - Via Mons. G. Fortin, 6-7 - 35128 PADOVA.

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO… SI FORMANO LE SQUADRE Per creare una squadra di lavoro efficace ed efficiente non basta seguire una “ricetta”, pur ispirata a grandi successi imprenditoriali. Per ottenere una prestazione eccellente non basta scegliere le persone migliori e fornire loro grandi risorse, cosa già di per sé alquanto complicata oggi. Il teambuilding è invece un progetto di sviluppo personale e di gruppo. Creare un gruppo di lavoro è a tutti gli effetti un investimento, dunque diventa necessario mobilitare delle risorse per raggiungere questo risultato, con uno sguardo ed un’attitudine progettuale capace di guardare, non solo all’oggi, ma anche di pensare e perseguire obiettivi a medio e lungo termine. Un insieme di professionisti che lavorano individualmente, indipendentemente l’uno dall’altro, possono ottenere un certo livello di impegno e di efficacia. Nel momento, però in cui si decide di metterli insieme, perché collaborino, paradossalmente si assisterà ad un calo del rendimento complessivo: una curva discendente fisiologica, nella maggior parte dei casi inevitabile, ma che rischia di non invertire la sua tendenza se non interviene una consapevole azione di teambuiding. Ogni gruppo passa attraverso alcuni stadi che richiedono un orientamento ed una competente visione formativa, per seguire una vera parabola evolutiva, altrimenti rischiamo di condannare i suoi membri, prima ad una spirale di inefficienza e poi all’ inefficacia e di lì si passerà al fallimento del gruppo ed al suo forzato, o spontaneo, scioglimento. Secondo il modello di Tuckman un gruppo percorre 5 fasi: • Forming: è il momento della sua formazione accompagnato generalmente da un certo entusiasmo • Storming: poi arrivano le prime difficoltà, i primi attriti che mettono alla prova la compattezza e le capacità di autogestione del gruppo • Norming: il gruppo si dà delle regole, un metodo, dei valori attraverso cui superare le difficoltà e mirare al raggiungimento degli obiettivi • Performing: ora il gruppo è maturo, ben strutturato e lavora per raggiungere gli obiettivi che si era prefisso o che gli erano stati affidati • Adjournig: il gruppo può decidere se sciogliersi o se darsi dei nuovi obiettivi per affrontare nuove sfide e nuovi orizzonti di sviluppo

Durante la fase di Storming le persone, lavorando come gruppo, produrranno meno di quanto avrebbero fatto lavorando ognuno per conto proprio. Qui dovrebbe intervenire l’azione di una direzione aziendale competente nella gestione del capitale umano, che sappia orientare lo sviluppo di questo gruppo con adeguate esperienze esercitative e formative, così da consentire alla squadra risultati di livelli enormemente superiori a quelli dei singoli. Come afferma K. Lewin: “un gruppo è contemporaneamente più e meno della somma dei suoi singoli componenti”. Far pendere la bilancia dei risultati verso il “più” o verso il “meno” può fortemente dipendere da come viene condotta l’azione di Teambuilding. Non è né automatico, né scontato diventare una squadra di lavoro eccellente, richiede investimenti di risorse e forte impegno formativo. Si può passare da Gruppo a Squadra, si può diventare una Squadra Vincente: è necessario volerlo, bisogna farlo! a cura di Claudio Frasson

Da qualche anno anche noi di GRUEMP abbiamo intrapreso la strada dell’ottimizzazione dei nostri strumenti di comunicazione, utilizzando al meglio tutte le potenzialità che i nuovi media e la rete internet offrono. Spesso aziende e persone hanno l’idea che dietro ai moderni strumenti di comunicazione (un sito, nei social network, nei blog) tutto funzioni un po’ automaticamente e roboticamente. Questa falsa credenza crea diversi problemi nell’interpretazione sia delle potenzialità di questi strumenti, sia nel loro utilizzo, che nella loro interpretazione corretta per la vita di persone e imprese. Certamente è una questione di percezione, ma non solo. É anche una questione di valori, di stile e di sostanza. Serve distinguere i processi automatici, ripetitivi, massivi, di invio, collegamento e gestione delle informazioni, da quelli di creazione dei contenuti. Progettare, attuare e gestire un sistema integrato di comunicazione, sia a livello personale, che a maggior ragione a livello professionale e aziendale, non è una cosa che si improvvisa, esistono oggi specifiche competenze per farlo in modo serio e efficace. Noi abbiamo ovviamente scelto la strada della competenza per strutturare i nostri mezzi di comunicazione e condivisione che ci tengono in contatto con il mondo e soprattutto con i nostri clienti e “fan”. Abbiamo però anche scelto la strada della pazienza, della progettualità, della costanza e della concretezza. In ogni interazione che creaiamo, dietro ad ogni informazione che offriamo, in ogni news, in ogni contenuto che proponiamo e condividiamo ci siamo noi, ci sono persone del nostro Team, ci sono le nostre competenze, le nostre idee; ogni nostra attività la monitoriamo noi, la valutiamo, la modifichiamo, la miglioriamo noi. Chi ci segue da tempo avrà avuto modo senz’altro di verificare direttamente ciò che stiamo dicendo. Questa è una strada senza scorciatoie, senza trucchi, che pure le tecnologie offrirebbero, è una strada chiara e trasparente come la rete dovrebbe essere, è la strada che non falsifica la percezione dell’utente, ma che la vuole valorizzare e qualificare. Per noi di GRUEMP permettere alle persone di informarsi bene significa essere i primi ad informare correttamente. Lo facciamo ogni giorno con quelle strategie che gli strumenti e i media oggi consentono, con un’attenzione al buon gusto, ad un’immagine coordinata, favorendo anche attraverso la percezione, la trasmissione di valori positivi e stimolanti. Dietro ad ogni cosa, anche la più tecnologicamente avanzata serve che ci sia l’uomo, serve un pensiero umano agile e creativo, dinamico e polivalente, un pensiero sistemico che sappia tenere la persona con le sue infinite potenzialità al centro di tutto, al centro di ogni progresso, tenendoci così al riparo da brutte sorprese. a cura di Damiano Frasson


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l tema della condivisione è oggi strettamente intrecciato ai temi delle problematiche economiche e sociali che stiamo vivendo. In tanti anni di “condivisione” a vari livelli di coinvolgimento personale e professionale come formatore, motivatore e coach, posso affermare che le cose migliori sono sempre state vissute all’insegna della sincera e disinteressata condivisione, le cose peggiori accadevano sempre sotto la bandiera della “competizione personale e dell’esibizionismo”. Condividere significa: spartire-dividere-avere in comune con altri. Appare quasi strano che un termine così solidaristico porti con sé anche il concetto di “dividere”, proprio in questo c’è la sua forza. Condividere infatti significa superare il senso di distacco-divisione dagli altri e da sé stessi. Molti filosofi e sociologi oggi concordano sul fatto che “condividere” può essere intesa come una via privilegiata per risolvere molti dei problemi del mondo moderno, liberando così infinite potenzialità positive, solidali e responsabili del genere umano. La condivisione e la cooperazione sono considerate vie d’accesso importanti per una felicità dei singoli e dei gruppi, favorendo l’instaurarsi di un clima più sereno ecologico e sostenibile, tra le persone, tra cittadini e istituzioni, tra i vari sistemi sociali, culturali e il mondo.

Condividere è riconoscere il dono dell’incontro, dell’accoglienza, è la convinzione che non è giusto essere felici da soli. Condividere significa avere attenzione per gli altri, perchè la storia, anche una sola storia, personale o professionale si costruisce insieme agli altri.

Per affermare concretamente la profonda qualità Filosofica del principio “condividere per crescere”, appare necessario superare concetti limitanti come: avidità, egoismo, individualismo. Condividere è riconoscere il dono dell’incontro, dell’accoglienza, è la convinzione che non è giusto essere felici da soli. Condividere significa avere attenzione per gli altri, perchè la storia, anche una sola storia, personale o professionale si costruisce insieme agli altri. Condividere è l’impegno di dare, in base ai piccoli gesti quotidiani e non soltanto con azioni eclatanti. Condividere per crescere può essere un nuovo mantra per le persone fortemente ancorate ai valori positivi della vita, ma anche consapevolmente moderne e interattive con un mondo in continuo cambiamento. Ecco perché non è oggi così banale esprimere specifiche riflessioni sul concetto di condivisione. Un termine, un concetto, un valore o semplicemente un pulsante che schiacciamo ormai “inconsapevolmente” su Facebook o su altri social network?

Quando si può dire di essere finalmente diventati adulti? Le

risposte potrebbero essere infinite! Noi qui facciamo nostra l’indicazione dataci da uno dei più grandi studiosi dello sviluppo dell’identità Eric Erikson: “Si è veramente adulti solo quando si diventa capaci di aver cura dello sviluppo di qualcun altro.” È questa l’essenza della genitorialità! Non si tratta di assolvere a un dovere, di farlo perché tocca. Aver cura di qualcuno diventa per noi indispensabile per sentirci realizzati. L’essere genitori è la concretizzazione più naturale di questa aspirazione, ma che può ugualmente trovare risposta nell’essere nonno, zio, educatore, insegnante, animatore, allenatore. La genitorialità è dunque una categoria senza tempo legata invece al nostro DNA, alla nostra stessa storia evolutiva, ma non può che esprimersi nel qui ed ora, nell’oggi e dunque deve rispondere alle specifiche esigenze dei “nostri figli” in questo tempo. Per quanto l’essere genitori possa essere una attività “naturale”, questo non significa che sia facile ed automatica. É invece necessario crescere e formarsi come genitori: Una buona genitorialità ha bisogno di: • Conoscere i propri figli per poter educare con consapevolezza e responsabilità • Prevenire attraverso una formazione che favorisca il benessere • Organizzare la vita in famiglia ed i rapporti con le varie agenzie educative • Gestire i momenti di difficoltà padroneggiando competenze e strategie efficaci Essere genitori oggi significa saper navigare il mare dei sentimenti e delle emozioni, nostre e dei nostri bambini e ragazzi con sicurezza e lungimiranza. Per farlo diventa indispensabile dotarsi di competenze adeguate che facciano diventare anche le nostre componenti emozionali nostre alleate, strumenti di allenamento

Tutti noi abbiamo ogni giorno, in ogni momento l’eventuale possibilità di condividere ogni cosa della nostra vita, forse troppo. Condividiamo, idee, riflessioni, immagini, video, conoscenze, stimoli, emozioni, intimità e molto altro. Condividere appare più complesso, quando ci poniamo la questione del tempo, prezioso, inesorabile, democratico, sfuggente. Possiamo condividere, sempre, ogni tanto, raramente, troppo spesso, mai. Possiamo condividere solo quando piace a noi, quando ce lo chiedono altri, quando ci viene spontaneo, quando riteniamo sia importante, quando non vogliamo risultare antipatici o quando vogliamo “sembrare” o “essere” disponibili. Come condividere è il cuore della questione. Possiamo farlo con velocità, con immediatezza, inconsapevolmente, consapevolmente, con obbiettivi personali, con obbiettivi sociali, con obbiettivi culturali, con senso di responsabilità, con irresponsabilità, direttamente o indirettamente. Condividere dovrebbe innanzitutto avere l’utilità di rendere partecipi altri di qualcosa di utile che può arricchire l’esperienza di “condivisione” per tutti i soggetti in relazione. Condividere per crescere significa quindi saper riflettere, saper distinguere, saper ragionare. Serve anche ricordarsi che abbracciare una persona cara o esprimere direttamente un pensiero o un’emozione ad un amico non è la stessa cosa che condividere, pur piacevoli e simpatici, “post” o “aforismi” in rete. a cura di Damiano Frasson

Essere genitori oggi significa saper navigare il mare dei sentimenti e delle emozioni, nostre e dei nostri bambini e ragazzi con sicurezza e lungimiranza.

dei nostri figli. Il genitore oggi ricerca il confronto con altri genitori, si interfaccia con le altre figure educative, riflette, si mette in discussione, si sperimenta e poi investe risorse per formare le sue competenze genitoriali. Per far questo GRUEMP ha tracciato da tempo una precisa rotta formativa che oggi è ancora di più a disposizione di tutti attraverso l’area di servizi “Genitorialità oggi”. a cura di Fabio Bonaldo

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ttraverso le nostre attività di formazione, consulenza e coaching in ambito organizzativo sentiamo e tocchiamo con mano le difficoltà che stanno vivendo le imprese e le organizzazioni nel cercare di ridefinire continuamente le loro strategie e individuare le risorse necessarie per uscire il più rapidamente possibile da questo lungo periodo di crisi. Non vi è dubbio che questo è un momento che sta ponendo a tutti noi ardue sfide legate al cambiamento, prima fra tutte quella di fare in modo che gruppi, organizzazioni e aziende sviluppino una nuova mentalità, in grado di generare idee e innovazione. Albert Einstein diceva “Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato.” Per riuscire a fare questo, all’interno di un’organizzazione è importante, anzi fondamentale, investire in percorsi di formazione e crescita. Una formazione che stimoli le persone e faciliti il loro percorso di responsabilizzazione, che le renda in grado di sviluppare competenze trasversali utili a supportare i processi di trasformazione dell’azienda con impegno, creatività e proattività. Se in azienda vi sono persone motivate che imparano a vivere e interpretare il loro ruolo professionale da “clienti-interni” più che da “dipendenti” allora l’organizzazione e il gruppo ne possono trarre innumerevoli vantaggi e benefici. Lo sviluppo delle competenze, e più in generale la formazione, è sempre stato una pratica a portata di mano delle grandi aziende che potevano dedicare parte del loro budget a questi investimenti, ma oggi sono molti gli strumenti che permettono anche alle

Informarsi bene per formarsi meglio non è solo uno slogan commerciale, ma vuole essere

quasi un “must” cioè un “dovere” a cui assolvere sia come professionsiti della formazione che come utenti. Dal 1998, quando abbiamo attivato il nostro primo sito internet, abbiamo sempre creduto molto nel fatto che, per distinguersi nel marasma della moltitudine di proposte e corsi di tutti i tipi e tutti i generi, fosse necessario da un lato differenziarci con proposte “innovative e di eccellenza”, dall’altro era importante informare, spiegare ogni aspetto del nostro servizio di formazione. Le persone che si dichiarano interessate a fare formazione, per svariati motivi, hanno le idee vaghe e confuse su cosa sia la formazione degli adulti, su quali benefici possa dare, su quali caratteristiche la distingua dall’informazione, dalle conferenze, dai worskshop, etc. Gli utenti di solito non comprendono perché un corso ha un certo costo e come mai i corsi in gruppi più ristretti costano di più rispetto ai grupponi che ammassano centinaia di persone. Le persone, di solito, non comprendono nemmeno quante ore di lavoro e progettazione ci possa essere dietro le quinte di un corso esperienziale personalizzato sui reali bisogni dei partecipanti. Gli utenti interessati alla formazione faticano anche a comprendere quanto valore abbiano i risultati intangibili, ma di altissimo rilievo umano, relazionale e motivazionale, che possono essere acquisiti attraverso la partecipazione ad un corso di sviluppo personale o mangeriale. Spesso nemmeno imprenditori e manager conoscono e comprendono l’importanza di moderne metodologie formative attive di tipo: esperienziale, metaforico, action learning, outdoor training, coaching. In generale si confonde ancora qualche buon corso di “informazione”, dove un “docente” ben preparato sforna una sequenza di contenuti pur interessanti con un basso livello di interazione con e tra i partecipanti, con un corso di effettiva “formazione”. Naturalmente un corso di formazione non può non contenere anche aspetti di informazione su concetti, logiche, strategie, metodi, procedure, ma la finalità principale dovrebbe essere quella di offrire una vera e propria esperienza di apprendimento, coinvolgimento, interazione, confronto finalizzata a favorire il raggiungimento di obbiettivi concreti fondati su di una effettiva straferibilità, nel proprio contesto personale e professionale, di quanto appreso nel corso.

piccole e micro imprese di avviare percorsi di formazione ad-hoc per il proprio personale. GRUEMP da sempre, sensibile allo sviluppo della qualità personale e professionale, cerca di rispondere alle richieste della propria clientela e rendere concretamente realizzabile la partecipazione ad un corso di formazione mantenendo un giusto rapporto di qualità/prezzo. Cosa che ancora troppo spesso rimane solo nell’intenzione di imprenditori, manager e collaboratori. Per favorire ulteriormente la nostra clientela, abbiamo recentemente accreditato il nostro catalogo corsi presso FONDO PROFESSIONI (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate) che intende sostenere economicamente lo sviluppo della professionalità delle risorse umane che operano negli studi professionali. Ogni Studio/Azienda può partecipare a più di un’attività formativa a catalogo, per un contributo pari all’80% dell’imponibile I.V.A. di ogni singola iniziativa, fino ad un valore complessivo massimo di € 1.600 (milleseicento/00), previa verifica della disponibilità delle risorse allocate dall’Avviso attualmente aperto (02/13). Possono usufruire dei finanziamenti i seguenti settori: agronomi, agrotecnici, architetti, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, dentisti, esperti contabili, geologi, geometri, ingegneri, medici, medici pediatri, notai, periti industriali, psicologi, revisori contabili, veterinari, purchè abbiano provveduto all’adesione a Fondoprofessioni prece-

Albert Einstein diceva “Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato”. Per riuscire a fare questo, all’interno di un’organizzazione è importante, anzi fondamentale, investire in percorsi di formazione e crescita.

dentemente alla data di avvio dell’attività formativa (denuncia mensile del flusso Uniemens ex DM/10). Rimaniamo convinti che la formazione dovrebbe essere un requisito imprescindibile e una priorità per ogni persona e azienda, al di là di poter accedere ad un finanziamento, tuttavia siamo anche consapevoli che in questi momenti poter contare su un aiuto è senz’altro una risorsa da utilizzare. Vi invitiamo a consultare il nostro catalogo on-line o a contattarci per maggiori informazioni. a cura di Mascia Alberti

Allora per questi e molti altri motivi, GRUEMP ha attivato da sempre una politica della “massima informazione”, della massima trasparenza contrattuale, del massimo coinvolgimento dei clienti in tutte le attività anche divulgative dei corsi. Oggi i moderni social network e la rete web ci permettono di rendere ancora più visibili depliant, articoli, interviste, video presentazioni che spiegano i contenuti dei corsi, le caratteristiche, le competenze migliorabili, l’orientamento filosofico “sistemico-manageriale-umanistico” e la valorizzazione del “capitale umano” che ci caratterizza. Con il progetto GRUEMP Mediaform, stiamo studiando e preparando altri strumenti che integrino formazione e apprendimento, sia nei momenti cosidetti d’aula con altri momenti di autoformazione fatta anche a distanza. Una formazione di qualità si distingue anche per il tipo di approccio al cliente, per i concetti che si divulgano sulla formazione, per le competenze dei professionisti, per la qualità complessiva del servizio offerto, per il tipo di strumenti informativi che utilizza...appunto ecco che torniamo all’inizio serve “informarsi bene per formarsi meglio”. a cura di Andrea Frasson


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l tema della condivisione è oggi strettamente intrecciato ai temi delle problematiche economiche e sociali che stiamo vivendo. In tanti anni di “condivisione” a vari livelli di coinvolgimento personale e professionale come formatore, motivatore e coach, posso affermare che le cose migliori sono sempre state vissute all’insegna della sincera e disinteressata condivisione, le cose peggiori accadevano sempre sotto la bandiera della “competizione personale e dell’esibizionismo”. Condividere significa: spartire-dividere-avere in comune con altri. Appare quasi strano che un termine così solidaristico porti con sé anche il concetto di “dividere”, proprio in questo c’è la sua forza. Condividere infatti significa superare il senso di distacco-divisione dagli altri e da sé stessi. Molti filosofi e sociologi oggi concordano sul fatto che “condividere” può essere intesa come una via privilegiata per risolvere molti dei problemi del mondo moderno, liberando così infinite potenzialità positive, solidali e responsabili del genere umano. La condivisione e la cooperazione sono considerate vie d’accesso importanti per una felicità dei singoli e dei gruppi, favorendo l’instaurarsi di un clima più sereno ecologico e sostenibile, tra le persone, tra cittadini e istituzioni, tra i vari sistemi sociali, culturali e il mondo.

Condividere è riconoscere il dono dell’incontro, dell’accoglienza, è la convinzione che non è giusto essere felici da soli. Condividere significa avere attenzione per gli altri, perchè la storia, anche una sola storia, personale o professionale si costruisce insieme agli altri.

Per affermare concretamente la profonda qualità Filosofica del principio “condividere per crescere”, appare necessario superare concetti limitanti come: avidità, egoismo, individualismo. Condividere è riconoscere il dono dell’incontro, dell’accoglienza, è la convinzione che non è giusto essere felici da soli. Condividere significa avere attenzione per gli altri, perchè la storia, anche una sola storia, personale o professionale si costruisce insieme agli altri. Condividere è l’impegno di dare, in base ai piccoli gesti quotidiani e non soltanto con azioni eclatanti. Condividere per crescere può essere un nuovo mantra per le persone fortemente ancorate ai valori positivi della vita, ma anche consapevolmente moderne e interattive con un mondo in continuo cambiamento. Ecco perché non è oggi così banale esprimere specifiche riflessioni sul concetto di condivisione. Un termine, un concetto, un valore o semplicemente un pulsante che schiacciamo ormai “inconsapevolmente” su Facebook o su altri social network?

Quando si può dire di essere finalmente diventati adulti? Le

risposte potrebbero essere infinite! Noi qui facciamo nostra l’indicazione dataci da uno dei più grandi studiosi dello sviluppo dell’identità Eric Erikson: “Si è veramente adulti solo quando si diventa capaci di aver cura dello sviluppo di qualcun altro.” È questa l’essenza della genitorialità! Non si tratta di assolvere a un dovere, di farlo perché tocca. Aver cura di qualcuno diventa per noi indispensabile per sentirci realizzati. L’essere genitori è la concretizzazione più naturale di questa aspirazione, ma che può ugualmente trovare risposta nell’essere nonno, zio, educatore, insegnante, animatore, allenatore. La genitorialità è dunque una categoria senza tempo legata invece al nostro DNA, alla nostra stessa storia evolutiva, ma non può che esprimersi nel qui ed ora, nell’oggi e dunque deve rispondere alle specifiche esigenze dei “nostri figli” in questo tempo. Per quanto l’essere genitori possa essere una attività “naturale”, questo non significa che sia facile ed automatica. É invece necessario crescere e formarsi come genitori: Una buona genitorialità ha bisogno di: • Conoscere i propri figli per poter educare con consapevolezza e responsabilità • Prevenire attraverso una formazione che favorisca il benessere • Organizzare la vita in famiglia ed i rapporti con le varie agenzie educative • Gestire i momenti di difficoltà padroneggiando competenze e strategie efficaci Essere genitori oggi significa saper navigare il mare dei sentimenti e delle emozioni, nostre e dei nostri bambini e ragazzi con sicurezza e lungimiranza. Per farlo diventa indispensabile dotarsi di competenze adeguate che facciano diventare anche le nostre componenti emozionali nostre alleate, strumenti di allenamento

Tutti noi abbiamo ogni giorno, in ogni momento l’eventuale possibilità di condividere ogni cosa della nostra vita, forse troppo. Condividiamo, idee, riflessioni, immagini, video, conoscenze, stimoli, emozioni, intimità e molto altro. Condividere appare più complesso, quando ci poniamo la questione del tempo, prezioso, inesorabile, democratico, sfuggente. Possiamo condividere, sempre, ogni tanto, raramente, troppo spesso, mai. Possiamo condividere solo quando piace a noi, quando ce lo chiedono altri, quando ci viene spontaneo, quando riteniamo sia importante, quando non vogliamo risultare antipatici o quando vogliamo “sembrare” o “essere” disponibili. Come condividere è il cuore della questione. Possiamo farlo con velocità, con immediatezza, inconsapevolmente, consapevolmente, con obbiettivi personali, con obbiettivi sociali, con obbiettivi culturali, con senso di responsabilità, con irresponsabilità, direttamente o indirettamente. Condividere dovrebbe innanzitutto avere l’utilità di rendere partecipi altri di qualcosa di utile che può arricchire l’esperienza di “condivisione” per tutti i soggetti in relazione. Condividere per crescere significa quindi saper riflettere, saper distinguere, saper ragionare. Serve anche ricordarsi che abbracciare una persona cara o esprimere direttamente un pensiero o un’emozione ad un amico non è la stessa cosa che condividere, pur piacevoli e simpatici, “post” o “aforismi” in rete. a cura di Damiano Frasson

Essere genitori oggi significa saper navigare il mare dei sentimenti e delle emozioni, nostre e dei nostri bambini e ragazzi con sicurezza e lungimiranza.

dei nostri figli. Il genitore oggi ricerca il confronto con altri genitori, si interfaccia con le altre figure educative, riflette, si mette in discussione, si sperimenta e poi investe risorse per formare le sue competenze genitoriali. Per far questo GRUEMP ha tracciato da tempo una precisa rotta formativa che oggi è ancora di più a disposizione di tutti attraverso l’area di servizi “Genitorialità oggi”. a cura di Fabio Bonaldo

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ttraverso le nostre attività di formazione, consulenza e coaching in ambito organizzativo sentiamo e tocchiamo con mano le difficoltà che stanno vivendo le imprese e le organizzazioni nel cercare di ridefinire continuamente le loro strategie e individuare le risorse necessarie per uscire il più rapidamente possibile da questo lungo periodo di crisi. Non vi è dubbio che questo è un momento che sta ponendo a tutti noi ardue sfide legate al cambiamento, prima fra tutte quella di fare in modo che gruppi, organizzazioni e aziende sviluppino una nuova mentalità, in grado di generare idee e innovazione. Albert Einstein diceva “Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato.” Per riuscire a fare questo, all’interno di un’organizzazione è importante, anzi fondamentale, investire in percorsi di formazione e crescita. Una formazione che stimoli le persone e faciliti il loro percorso di responsabilizzazione, che le renda in grado di sviluppare competenze trasversali utili a supportare i processi di trasformazione dell’azienda con impegno, creatività e proattività. Se in azienda vi sono persone motivate che imparano a vivere e interpretare il loro ruolo professionale da “clienti-interni” più che da “dipendenti” allora l’organizzazione e il gruppo ne possono trarre innumerevoli vantaggi e benefici. Lo sviluppo delle competenze, e più in generale la formazione, è sempre stato una pratica a portata di mano delle grandi aziende che potevano dedicare parte del loro budget a questi investimenti, ma oggi sono molti gli strumenti che permettono anche alle

Informarsi bene per formarsi meglio non è solo uno slogan commerciale, ma vuole essere

quasi un “must” cioè un “dovere” a cui assolvere sia come professionsiti della formazione che come utenti. Dal 1998, quando abbiamo attivato il nostro primo sito internet, abbiamo sempre creduto molto nel fatto che, per distinguersi nel marasma della moltitudine di proposte e corsi di tutti i tipi e tutti i generi, fosse necessario da un lato differenziarci con proposte “innovative e di eccellenza”, dall’altro era importante informare, spiegare ogni aspetto del nostro servizio di formazione. Le persone che si dichiarano interessate a fare formazione, per svariati motivi, hanno le idee vaghe e confuse su cosa sia la formazione degli adulti, su quali benefici possa dare, su quali caratteristiche la distingua dall’informazione, dalle conferenze, dai worskshop, etc. Gli utenti di solito non comprendono perché un corso ha un certo costo e come mai i corsi in gruppi più ristretti costano di più rispetto ai grupponi che ammassano centinaia di persone. Le persone, di solito, non comprendono nemmeno quante ore di lavoro e progettazione ci possa essere dietro le quinte di un corso esperienziale personalizzato sui reali bisogni dei partecipanti. Gli utenti interessati alla formazione faticano anche a comprendere quanto valore abbiano i risultati intangibili, ma di altissimo rilievo umano, relazionale e motivazionale, che possono essere acquisiti attraverso la partecipazione ad un corso di sviluppo personale o mangeriale. Spesso nemmeno imprenditori e manager conoscono e comprendono l’importanza di moderne metodologie formative attive di tipo: esperienziale, metaforico, action learning, outdoor training, coaching. In generale si confonde ancora qualche buon corso di “informazione”, dove un “docente” ben preparato sforna una sequenza di contenuti pur interessanti con un basso livello di interazione con e tra i partecipanti, con un corso di effettiva “formazione”. Naturalmente un corso di formazione non può non contenere anche aspetti di informazione su concetti, logiche, strategie, metodi, procedure, ma la finalità principale dovrebbe essere quella di offrire una vera e propria esperienza di apprendimento, coinvolgimento, interazione, confronto finalizzata a favorire il raggiungimento di obbiettivi concreti fondati su di una effettiva straferibilità, nel proprio contesto personale e professionale, di quanto appreso nel corso.

piccole e micro imprese di avviare percorsi di formazione ad-hoc per il proprio personale. GRUEMP da sempre, sensibile allo sviluppo della qualità personale e professionale, cerca di rispondere alle richieste della propria clientela e rendere concretamente realizzabile la partecipazione ad un corso di formazione mantenendo un giusto rapporto di qualità/prezzo. Cosa che ancora troppo spesso rimane solo nell’intenzione di imprenditori, manager e collaboratori. Per favorire ulteriormente la nostra clientela, abbiamo recentemente accreditato il nostro catalogo corsi presso FONDO PROFESSIONI (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate) che intende sostenere economicamente lo sviluppo della professionalità delle risorse umane che operano negli studi professionali. Ogni Studio/Azienda può partecipare a più di un’attività formativa a catalogo, per un contributo pari all’80% dell’imponibile I.V.A. di ogni singola iniziativa, fino ad un valore complessivo massimo di € 1.600 (milleseicento/00), previa verifica della disponibilità delle risorse allocate dall’Avviso attualmente aperto (02/13). Possono usufruire dei finanziamenti i seguenti settori: agronomi, agrotecnici, architetti, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, dentisti, esperti contabili, geologi, geometri, ingegneri, medici, medici pediatri, notai, periti industriali, psicologi, revisori contabili, veterinari, purchè abbiano provveduto all’adesione a Fondoprofessioni prece-

Albert Einstein diceva “Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato”. Per riuscire a fare questo, all’interno di un’organizzazione è importante, anzi fondamentale, investire in percorsi di formazione e crescita.

dentemente alla data di avvio dell’attività formativa (denuncia mensile del flusso Uniemens ex DM/10). Rimaniamo convinti che la formazione dovrebbe essere un requisito imprescindibile e una priorità per ogni persona e azienda, al di là di poter accedere ad un finanziamento, tuttavia siamo anche consapevoli che in questi momenti poter contare su un aiuto è senz’altro una risorsa da utilizzare. Vi invitiamo a consultare il nostro catalogo on-line o a contattarci per maggiori informazioni. a cura di Mascia Alberti

Allora per questi e molti altri motivi, GRUEMP ha attivato da sempre una politica della “massima informazione”, della massima trasparenza contrattuale, del massimo coinvolgimento dei clienti in tutte le attività anche divulgative dei corsi. Oggi i moderni social network e la rete web ci permettono di rendere ancora più visibili depliant, articoli, interviste, video presentazioni che spiegano i contenuti dei corsi, le caratteristiche, le competenze migliorabili, l’orientamento filosofico “sistemico-manageriale-umanistico” e la valorizzazione del “capitale umano” che ci caratterizza. Con il progetto GRUEMP Mediaform, stiamo studiando e preparando altri strumenti che integrino formazione e apprendimento, sia nei momenti cosidetti d’aula con altri momenti di autoformazione fatta anche a distanza. Una formazione di qualità si distingue anche per il tipo di approccio al cliente, per i concetti che si divulgano sulla formazione, per le competenze dei professionisti, per la qualità complessiva del servizio offerto, per il tipo di strumenti informativi che utilizza...appunto ecco che torniamo all’inizio serve “informarsi bene per formarsi meglio”. a cura di Andrea Frasson


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FiloStraTa n° 1 Maggio 2013

CORSO AMICO T1 - Attività Miglioramento Continuo A.MI.CO. T1 è un percorso formativo di grande impatto motivazionale che prende spunto dalle logiche dell’apprendimento graduale “step by step” dell’imparare “facendo”, coniugate con la filosofia della qualità di tipo Kaizen. Questo corso è parte integrante del percorso Avventura Vincente ed è riservato alle migliaia di persone che hanno partecipato a Corsa nella Luce dal 1995 ad oggi e altre che periodicamente vi parteciperanno. Il Corso è strutturato in 11 serate annuali con cadenza mensile di 2 ore ciascuna e il numero totale degli incontri monotematici è di 44 (per un ciclo completo quadriennale) e ci si può iscrivere di anno in anno. Ogni partecipante può così affrontare ogni mese, argomenti molto interessanti che lo aiutano ad applicare al meglio quanto già appreso in corsi precedenti ma anche a predisporsi bene nel fare ulteriori corsi di approfondimento. Nel 2013 questo corso giunge al suo 18° anno di organizzazione ed è attualmente attivo nelle zone di Padova, Treviso, Vicenza, S.Bonifacio, Verona, Brescia, Bergamo, Milano. Le AREE MONOTEMATICHE del corso sono principalmente otto: n n n n n n n n

Strategie di Problem Solving; Management per obiettivi; Self Empowerment; Sviluppo del Potenziale; Gestione del Cambiamento; Autodisciplina per l'Autodirezione; Senso di Autostima; Comunicazione interpersonale.

ALCUNI ARGOMENTI DEL CORSO T1 - L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI Un esempio di integrazione tra l’uomo e la natura ci guida a comprendere quali straordinari risultati possono essere ottenuti con le nostre sole forze. Attraverso alcuni parallelismi con il racconto che fa da traccia portante per sviluppare l’argomento dell’incontro, i partecipanti possono concretizzare atteggiamenti e comportamenti orientati verso il raggiungimento dei propri obiettivi. La metafora formativa mette in evidenza come passione, perseveranza, autodisciplina, fiducia in sé stessi e nei propri progetti, possono rendere la nostra vita una meravigliosa avventura vincente.

T1 - CONDIVIDERE PER CRESCERE In un’ottica moderna, il concetto di condivisione non si può limitare ad un momento di scambio reciproco di informazioni, né tantomeno può essere confuso con rimproveri, consigli, esibizioni o peggio autocelebrazioni. Con-dividere, in modo formativo, quindi con il fine di crescere, presuppone un coinvolgimento maggiormente strutturato, che tenga conto dei principi legati alla comunicazione tra sé e gli altri. Durante questa sessione i partecipanti sperimentano in modo attivo ed interattivo i criteri di una proficua condivisione, aumentando il valore di ciò che viene condiviso, arricchendo la propria esperienza con una diretta apertura verso gli altri, e infine ricevendo, proprio dalle attività formative vissute, una concreta spinta per passare all’azione! T1 - LA FINESTRA Ci sono informazioni, caratteristiche della personalità, atteggiamenti e comportamenti, che continuamente scambiamo con gli altri: metaforicamente, si potrebbe immaginare che entrano ed escono, oppure di poterle osservare, come affacciati alla finestra. Riflettere su questo permette ad ognuno di aumentare – in parte – il proprio livello di consapevolezza su di sé. Un modello di facile interpretazione, come la finestra di Johary, dà l’opportunità di comprendere in che modo la nostra comunicazione può favorire la scoperta di risorse nascoste, attraverso una migliore e più ampia condivisione di pensieri e stati d’animo. Spesso, infatti, il modo migliore per conoscere sé stessi è attraverso la conoscenza degli altri, che – tramite il feedback – forniscono ulteriori elementi di sperimentazione. a cura di Donato Frigotto

Per ulteriori informazioni visitate il sito WWW.GRUEMP.IT FILOSTRATA - Anno XVII - N° 1 Maggio - dal 1996 46^ ed. Rivista quadrimestrale - Autorizzazione del Tribunale di Padova n. 1490 del 12.12.1995 Sped. Abb. Post. - 70% filiale di Padova Editore, direzione, amministrazione e redazione: Via G. Fortin 6/7 - 35128 Padova - tel. 049.802.51.03 - fax 049.803.70.49 - Mail: mediaform@gruemp.it Direttore editoriale: Claudio Frasson Direttore responsabile: Erika Bollettin Comitato di direzione: Claudio Frasson e Damiano Frasson Segreteria di redazione: Silvia Vettore Redazione grafica: Andrea Frasson Stampa: Grafiche Leone - Noventa Padovana (PD) I marchi e le denominazioni FiloStraTa, GRUEMP, Corsa Nella Luce, Avventura Vincente, Uomini Eccellenti, SODIART, Cliente-A.MI.CO., GRUEMP MEDIAFORM, formazioneAmica, e altri sono registrati © 1996 - 2012 GRUEMP snc - Padova. Scritti e disegni pubblicati rimangono di proprietà esclusiva e riservata della rivista. I manoscritti non pubblicati non vengono restituiti. Il contenuto degli articoli non redazionali, non impegna il pensiero della Direzione. La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da GRUEMP snc, al solo fine dell’invio presso l’indirizzo da lei autorizzato del periodico quadrimestrale “FiloStraTa”. I dati sono conosciuti oltre che dai responsabili ed incaricati del trattamento nell’ambito della società GRUEMP snc, dalla società incaricata per la cellophanatura e la stampa delle etichette apposte sulle copie. Potrà in ogni caso accedere in ogni momento ai dati personali che la riguardano, l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati personali , nonchè opporsi all’autorizzazione degli stessi ed esercitare ogni altro diritto previsto dall’art. 7 scrivendo a GRUEMP s.n.c. - Via Mons. G. Fortin, 6-7 - 35128 PADOVA.

QUANDO IL GIOCO SI FA DURO… SI FORMANO LE SQUADRE Per creare una squadra di lavoro efficace ed efficiente non basta seguire una “ricetta”, pur ispirata a grandi successi imprenditoriali. Per ottenere una prestazione eccellente non basta scegliere le persone migliori e fornire loro grandi risorse, cosa già di per sé alquanto complicata oggi. Il teambuilding è invece un progetto di sviluppo personale e di gruppo. Creare un gruppo di lavoro è a tutti gli effetti un investimento, dunque diventa necessario mobilitare delle risorse per raggiungere questo risultato, con uno sguardo ed un’attitudine progettuale capace di guardare, non solo all’oggi, ma anche di pensare e perseguire obiettivi a medio e lungo termine. Un insieme di professionisti che lavorano individualmente, indipendentemente l’uno dall’altro, possono ottenere un certo livello di impegno e di efficacia. Nel momento, però in cui si decide di metterli insieme, perché collaborino, paradossalmente si assisterà ad un calo del rendimento complessivo: una curva discendente fisiologica, nella maggior parte dei casi inevitabile, ma che rischia di non invertire la sua tendenza se non interviene una consapevole azione di teambuiding. Ogni gruppo passa attraverso alcuni stadi che richiedono un orientamento ed una competente visione formativa, per seguire una vera parabola evolutiva, altrimenti rischiamo di condannare i suoi membri, prima ad una spirale di inefficienza e poi all’ inefficacia e di lì si passerà al fallimento del gruppo ed al suo forzato, o spontaneo, scioglimento. Secondo il modello di Tuckman un gruppo percorre 5 fasi: • Forming: è il momento della sua formazione accompagnato generalmente da un certo entusiasmo • Storming: poi arrivano le prime difficoltà, i primi attriti che mettono alla prova la compattezza e le capacità di autogestione del gruppo • Norming: il gruppo si dà delle regole, un metodo, dei valori attraverso cui superare le difficoltà e mirare al raggiungimento degli obiettivi • Performing: ora il gruppo è maturo, ben strutturato e lavora per raggiungere gli obiettivi che si era prefisso o che gli erano stati affidati • Adjournig: il gruppo può decidere se sciogliersi o se darsi dei nuovi obiettivi per affrontare nuove sfide e nuovi orizzonti di sviluppo

Durante la fase di Storming le persone, lavorando come gruppo, produrranno meno di quanto avrebbero fatto lavorando ognuno per conto proprio. Qui dovrebbe intervenire l’azione di una direzione aziendale competente nella gestione del capitale umano, che sappia orientare lo sviluppo di questo gruppo con adeguate esperienze esercitative e formative, così da consentire alla squadra risultati di livelli enormemente superiori a quelli dei singoli. Come afferma K. Lewin: “un gruppo è contemporaneamente più e meno della somma dei suoi singoli componenti”. Far pendere la bilancia dei risultati verso il “più” o verso il “meno” può fortemente dipendere da come viene condotta l’azione di Teambuilding. Non è né automatico, né scontato diventare una squadra di lavoro eccellente, richiede investimenti di risorse e forte impegno formativo. Si può passare da Gruppo a Squadra, si può diventare una Squadra Vincente: è necessario volerlo, bisogna farlo! a cura di Claudio Frasson

Da qualche anno anche noi di GRUEMP abbiamo intrapreso la strada dell’ottimizzazione dei nostri strumenti di comunicazione, utilizzando al meglio tutte le potenzialità che i nuovi media e la rete internet offrono. Spesso aziende e persone hanno l’idea che dietro ai moderni strumenti di comunicazione (un sito, nei social network, nei blog) tutto funzioni un po’ automaticamente e roboticamente. Questa falsa credenza crea diversi problemi nell’interpretazione sia delle potenzialità di questi strumenti, sia nel loro utilizzo, che nella loro interpretazione corretta per la vita di persone e imprese. Certamente è una questione di percezione, ma non solo. É anche una questione di valori, di stile e di sostanza. Serve distinguere i processi automatici, ripetitivi, massivi, di invio, collegamento e gestione delle informazioni, da quelli di creazione dei contenuti. Progettare, attuare e gestire un sistema integrato di comunicazione, sia a livello personale, che a maggior ragione a livello professionale e aziendale, non è una cosa che si improvvisa, esistono oggi specifiche competenze per farlo in modo serio e efficace. Noi abbiamo ovviamente scelto la strada della competenza per strutturare i nostri mezzi di comunicazione e condivisione che ci tengono in contatto con il mondo e soprattutto con i nostri clienti e “fan”. Abbiamo però anche scelto la strada della pazienza, della progettualità, della costanza e della concretezza. In ogni interazione che creaiamo, dietro ad ogni informazione che offriamo, in ogni news, in ogni contenuto che proponiamo e condividiamo ci siamo noi, ci sono persone del nostro Team, ci sono le nostre competenze, le nostre idee; ogni nostra attività la monitoriamo noi, la valutiamo, la modifichiamo, la miglioriamo noi. Chi ci segue da tempo avrà avuto modo senz’altro di verificare direttamente ciò che stiamo dicendo. Questa è una strada senza scorciatoie, senza trucchi, che pure le tecnologie offrirebbero, è una strada chiara e trasparente come la rete dovrebbe essere, è la strada che non falsifica la percezione dell’utente, ma che la vuole valorizzare e qualificare. Per noi di GRUEMP permettere alle persone di informarsi bene significa essere i primi ad informare correttamente. Lo facciamo ogni giorno con quelle strategie che gli strumenti e i media oggi consentono, con un’attenzione al buon gusto, ad un’immagine coordinata, favorendo anche attraverso la percezione, la trasmissione di valori positivi e stimolanti. Dietro ad ogni cosa, anche la più tecnologicamente avanzata serve che ci sia l’uomo, serve un pensiero umano agile e creativo, dinamico e polivalente, un pensiero sistemico che sappia tenere la persona con le sue infinite potenzialità al centro di tutto, al centro di ogni progresso, tenendoci così al riparo da brutte sorprese. a cura di Damiano Frasson


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