GRUEMP - FiloStraTa n° 40 - Maggio 2011

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Alcuni argomenti trattati nel corso mensile post seminar A.MI.CO. T1 dell’area AVVENTURA VINCENTE T1 - BISOGNI / DESIDERI E OBIETTIVI Ognuno di noi è sempre in contatto con i propri bisogni e con i propri desideri. Quando sentiamo che qualcosa ci manca, il nostro potenziale si attiva per “riempire” tale vuoto; allo stesso modo, quando percepiamo la possibilità di ampliare le risorse, le attività e la nostra identità, le energie si mobilitano per farci “percorrere” nuove strade. La nostra motivazione può essere “mossa” sia dai bisogni e sia dai desideri; l’importante è avere strumenti per riconoscerne le differenze ed assegnare loro una priorità in base alle situazioni che viviamo. Così possiamo focalizzarci su obiettivi concreti, misurabili, stimolanti e raggiungibili.

T1 - RESISTENZE AL CAMBIAMENTO “L’unica cosa permanente (che non cambia) è proprio il cambiamento”: già qualche secolo a.C. questa era una consapevolezza consolidata. Perché, allora, molte persone sembrano non voler cambiare? Quali motivi ci possono essere dietro alle difficoltà che si incontrano nel cercare di modificare qualcosa di sé o degli altri? Se è vero che il cambiamento è naturale ed inevitabile, lo è altrettanto il fatto che esistono delle resistenze, poiché ogni sistema tende a mantenere una forma di equilibrio che poi risulta “scomodo” da lasciare. Le barriere possono essere di tipo pratico, sistemico, sociale e personale. Valutarne l’entità ci permette di impostare le strategie migliori per far in modo che il cambiamento continui ad essere “come l’acqua del fiume che scorre”. T1 - PERCEPIRE ATTIVAMENTE Questa sessione del corso A.MI.CO T1 si propone di fornire ai partecipanti 7 strategie per allenare e migliorare le proprie capacità percettive, in particolare nella comunicazione. Troppo spesso si ritiene di non aver sufficienti informazioni per risolvere i problemi, oppure che siano semplicemente “gli altri” a non sapersi esprimere correttamente. Focalizzare la nostra attenzione, anche in maniera creativa, permette di gestire in modo più efficiente ed efficace la nostra comunicazione. La percezione attraverso i sensi, infatti, si dimostra elemento fondamentale che incide sulle nostre capacità di ascoltare, interpretare ed assimilare i messaggi che gli interlocutori ci mandano e che noi trasmettiamo loro. In linea con un antico proverbio: “non ho mai imparato qualcosa solo parlando”. Ogni incontro T1 che è stato e che sarà erogato ha la finalità di favorire lo sviluppo nei partecipanti di specifiche Competenze. Questa azione avviene attraverso momenti di informazione, di sensibilizzazione, di motivazione e soprattutto grazie alla sperimentazione pratica di metodi o strumenti che ognuno può poi abitualmente usare nella propria vita professionale o personale. Le competenze trasversali bersaglio di questi incontri T1 appartengono, in varia misura, alle tre categorie base: realizzative, relazionali, gestionali. a cura di Donato Frigotto

AVVENTURA VINCENTE

UOMINI ECCELLENTI

CORSA NELLA LUCE - 4 gg. Leadership, ascolto, comunicazione, intelligenza emotiva. 180^ ed. dal 08 al 11 Giugno 181^ ed. dal 06 al 09 Luglio

- ERO, SONO...SARÒ - 2gg.

SQUADRA VINCENTE - 2 gg. Gestire le dinamiche di gruppo e costruire un team. 10^ ed. 24 - 25 Giugno FILOSTRATA - 2 gg + 1 g. Valori e metodi per l’azione formativa. 12^ ed. 26 - 27 Agosto + 24 Settembre LA SCELTA - 2 gg. Problem solving, creatività, gestione delle relazione umane. 31^ ed. 27 - 28 Maggio MOTIVATI PER MOTIVARE - 2 gg. Obiettivi, performance, gestione dell’energia, risultati. 36^ ed. 28 - 29 Ottobre

- VUOI VENDERE? COMUNICA! 2gg. - LEADERSHIP ASSERTIVA 1g - MANAGEMENT & QUALITÀ 2 gg - CLIENTE IN LINEA 1 g - BUONGIORNO... E POI? 2 gg

Per iscrizioni alle date programmate dei nostri corsi interaziendali, dell’area AVVENTURA VINCENTE e UOMINI ECCELENTI telefona allo 049.80.25.103 oppure scrivi a infoamico@gruemp.it

Quando si parla di formazione, da sempre una delle prime fasi che si affrontano è quella tecnicamente definita “Analisi dei bisogni”, ovvero la messa a fuoco delle necessità che l’organizzazione o la singola persona avvertono, per poi progettare un intervento ad hoc. Perché dovrebbe essere così importante riportare tale approccio anche nelle situazioni quotidiane in cui viene chiamata in gioco la nostra motivazione personale? Purtroppo capita spesso di sentire ancora molte persone che si lamentano perché stanno attraversando un momento di disagio o di difficoltà, oppure per un generalizzato senso di insoddisfazione della propria vita. Da una parte può essere comprensibile farlo, d’altronde tutti sappiamo che la vita non ci riserva soltanto gradite sorprese. Quello che tende a far aumentare il disagio stesso, però, sembra essere la poca abitudine ad un processo mentale (inteso sia razionalmente che emozionalmente) che invece ci aiuterebbe significativamente in ogni momento della nostra vita a rendere più concreta la nostra potenzialità. Imparare a sviluppare quella capacità di “chiedersi” quali sono i nostri bisogni e desideri ogni volta che affrontiamo una situazione, diventa fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Un “bisogno” è la percezione di una mancanza, di un vuoto da riempire; per esemplificarlo in modo semplice, è quello che accade quando abbiamo molta sete e vogliamo bere. Un “desiderio” è la percezione, invece, di una possibilità, di qualcosa che può essere come una strada nuova da percorrere. Ricorrendo allo stesso esempio sopra citato, potremmo avvertire la sete, ma desiderare di bere un succo di frutta di un gusto particolare, anziché un semplice bicchiere d’acqua. Entrambe queste componenti fanno parte di noi ed incidono fortemente sul nostro livello di motivazione. Secondo alcune teorie e relativi esperimenti portati avanti fin dal 1950 ad oggi, potremmo dire che la nostra vita è un continuo cercare di soddisfare bisogni e desideri. Indipendentemente dal fatto che in alcune situazioni ci possono stimolare più i bisogni rispetto ai desideri, o viceversa, la cosa importante è farne una auto-valutazione, proprio per non rimanere ancorati al disagio o alla difficoltà che in quel momento stiamo vivendo. Sarebbe come trovarsi sulla riva di un fiume e sentirsi arrabbiati, delusi, frustrati perché non si riesce ad attraversarlo. Se continuiamo a stare fermi lì, la nostra insoddisfazione potrà solo aumentare, e alla fine della giornata (o di un mese, o di un anno…) saremo diventati degli eccezionali esperti del problema, ma non certo della soluzione. Potremmo definire i bisogni/desideri come un ponte che ci permette di lasciare alle spalle la sensazione problematica e di dirigerci verso risultati concreti. Infatti, se individuiamo quali bisogni avvertiamo e quali desideri ci attivano in quel frangente, avremo molti più elementi per costruire l’ultimo elemento di questo processo mentale, forse il più importante: il nostro obiettivo. È proprio la soggettività, la personalizzazione dei nostri pensieri, atteggiamenti, sensazioni e comportamenti, che ci permette di definire al meglio il traguardo che vogliamo raggiungere. Più volte, nelle attività di formazione, GRUEMP ricorda ai partecipanti che un obiettivo, per essere tale, deve rispondere a quattro caratteristiche: chiaro/concreto, stimolante, raggiungibile e misurabile. Maggiore sarà la nostra consapevolezza dei bisogni (siano essi primari o secondari) e dei desideri (di base o più evoluti) e maggiore sarà la nostra capacità di porci quegli obiettivi che ne sono la diretta conseguenza. Già Seneca, fin dall’antichità, diceva che “Per chi non sa dove andare, nessun vento è favorevole; per chi sa bene verso quale porto dirigersi, ogni vento o corrente possono essere quelle giuste”. a cura di Donato Frigotto

LE COMPETENZE

Sono l'insieme delle conoscenze, abilità e capacità personali che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi, e che si manifesta in termini di responsabilità e autonomia nell’affrontare e padroneggiare problemi attraverso l'uso di abilità cognitive, emotive e sociali.

SE LA CRISI DIVENTA UNA COSTANTE?

Il mondo è sempre cambiato e comunque in meglio; per avere grandi risultati la storia ci ha fatto passare spesso attraverso grandi crisi. Che fare allora? Può apparire esagerato e forse semplicistico, ma appare del tutto utile, per le persone, seguire qualche semplice regola di comportamento.

NOVITÁ AUDIOLIBRO

Per conoscere questo tipo di prodotto e di servizio, basta consultare l’enciclopedia on-line Wikipedia. Digitando la voce “audiolibro”, troverete scritto: “Un audiolibro è la registrazione audio di un libro letto ad alta voce da uno o più attori uno speaker (un lettore) oppure da un motore di sintesi vocale [...]”. Il nostro nuovo Audiolibro è anche più...

Dal 1993 la nostra azienda di Formazione Consulenza e Coaching ha preso una strada precisa, puntare su qualità, chiarezza, semplicità, trasparenza e concretezza. Uno degli ostacoli più grandi che le persone e le aziende hanno sempre avuto e hanno tutt’ora nell’approcciare la formazione, è quello di riuscire ad averne una qualche idea su cosa sia la formazione. Si può rispondere a questa domanda in modo semplice: “la formazione è una scienza moderna che aiuta persone, aziende o organizzazioni ad analizzare, riflettere, progettare ed agire in modo migliore”. Dopo che si è compreso cos’è la formazione ci si può chiedere con quali metodologie d’intervento sia praticabile, e quali risultati possa dare. A queste domande la nostra azienda risponde continuamente, in ogni momento, in ogni situazione confrontandosi con qualsiasi utente che abbia bisogni personali o professionali. Rispondiamo da sempre con un’ampia proposta di strumenti informativi: dal 1993 depliant sui vari corsi ricchi di informazioni; dal 1996 attraverso il nostro periodico FiloStraTa, oggi anche on-line; dal 1997 con un ricco ed immediato sito internet; dal 2000 attraverso incontri informativi gratuiti; dal 2006 con incontri promozionali su argomenti formativi; dal 2007 con presenze su magazine, giornali e riviste generaliste e/o di settore; dal 2008 con apparizioni a trasmissioni culturali d’informazione in Tv regionali. Da poco è uscito un nuovo audiolibro che offrirà a chiunque lo desideri altri stimoli formativi importanti. Informarsi bene è un principio fondamentale per potersi poi Formare meglio. Siamo consapevoli che noi formatori possiamo anche avere idee chiare, ma dobbiamo soprattutto spiegarle bene facendo in modo che, le idee più chiare possibile, le abbiano anche i nostri utenti in particolare quelli potenziali. a cura di Claudio e Damiano Frasson


Competenza: può essere definita come l'insieme delle

conoscenze, abilità e capacità personali che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi e che si manifesta in termini di responsabilità e autonomia nell’affrontare e padroneggiare problemi attraverso l'uso di abilità cognitive, emotive e sociali. L’Europa ha iniziato nel 1989 ad affrontare il problema della certificazione delle competenze a partire dai meccanismi di mutuo riconoscimento, tra Paesi membri, delle attestazioni di qualifiche professionali rilasciate al fine di incentivare la mobilità di persone, studenti e lavoratori. Le competenze possedute, vengono considerate come il capitale distintivo dell’UE nel quadro del paradigma “dell’Europa delle conoscenze”. La gestione delle competenze viene quindi riconosciuta come uno dei fattori principali su cui investire per fare dell’Unione Europea la “Società della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo” (Consiglio dell’Unione Europea, conclusioni del Consiglio europeo su occupazione, riforme economiche e coesione sociale, Lisbona, 23-24 marzo 2000). Sono oggi allo studio in molti paesi dell’Europa strumenti operativi a supporto di processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze soprattutto per l’ambito della formazione formale. Da qualche anno si fa strada l’esigenza di riconoscere e certificare le competenze anche in tutto il contesto della formazione continua e delle attività non formali. La crisi che viviamo e la sempre più ardua sfida competitiva nel mondo del lavoro, rendono il tema delle competenze di cruciale importanza per tutti nell’ottica di favorire soprattutto qualità e merito.

UN PERCORSO FORMATIVO CHE SVILUPPA COMPETENZE

Dopo molti anni di lavoro e centinaia di corsi proposti a perso-

Vantaggi per le persone: • Apprezzamento dell’esperienza (valore economico). • Aumento autostima-fiducia in sé (empowerment). • Attivazione e progettualità formativa e/o professionale. • Mobilità e trasferimento delle competenze acquisite • Sviluppo della propria competenza (méta-cognizione). • Autoanalisi dei punti di forza-ambiti di sviluppo. • (Ri)motivazione, (Ri)orientamento. • Identikit professionale per presentarsi sul mercato del lavoro. Vantaggi per le imprese: • Migliore conoscenza dei soggetti in ingresso (più efficacia/efficienza processi selezione). • Rivalorizzazione del senso/significato dell’esperienza. • Integrazione tra i sistemi di istruzione e formazione. • Miglioramento qualitativo dell’offerta formativa. • Sviluppo di consapevolezza e di competenze 'formative' (l’azienda come luogo di apprendimento ‘non formale’). • Sviluppo ulteriore di competenze per valutare il personale. a cura di Damiano Frasson

ne adulte di tutte le età, estrazione sociale, titolo di studio e professione, anche noi di GRUEMP abbiamo iniziato ad affrontare il tema delle competenze e sopratutto di quelle cosidette “Trasversali”, cioè utilizzabili da ogni persona indipendentemente dal contesto nel quale vivono o lavorano. Fare questo lavoro di definizione, ricerca, analisi ha richiesto uno sforzo molto consistente per una realtà pur consolidata che utilizza, per fare ricerca, esclusivamente risorse proprie. Fin dal 1998 in realtà abbiamo attivato, alcuni lavori di ricerca e verifica sui nostri servizi di formazione e sui risultati ottenuti dai partecipanti. L’ultimo recente lavoro ha richiesto due anni per essere portato a compimento ed è stato affrontato su più livelli di complessità: il primo da un punto di vista del rigore scientifico della metodologia di ricerca utilizzata, il secondo riguarda le teorie di riferimento per la formazione esperienziale, il terzo e non di minore importanza, la divulgabilità dei dati emersi e dei risultati ottenuti dai soggetti studiati. Il percorso formativo Avventura Vincente è stato messo ai raggi x sotto tutti i punti di vista e i risultati sono stati una positiva sorpresa anche per noi formatori che in un certo senso ce li aspettavamo. Nei prossimi mesi daremo conto di questo importante lavoro non soltanto ai nostri clienti, ma a tutta la comunità dei formatori Italiani e al pubblico.

Il mondo è sempre cambiato e comunque in meglio; per

avere grandi risultati la storia ci ha fatto passare spesso attraverso grandi crisi. Che fare allora? Può apparire esagerato e forse semplicistico, ma appare del tutto utile, per le persone, seguire qualche semplice regola di comportamento: • essere positivi nonostante tutto; • superare l’idea che tanto ormai accadrà il peggio e arrendersi; • sviluppare amicizie e rapporti che riteniamo costruttivi; • attivarsi per un risparmio energetico evitando sprechi; • investire su se stessi e nella propria cultura-formazione; • limitare la speranza nella dea bendata; • concentrarsi su ciò che sappiamo fare meglio; • ridurre al minimo le conflittualità; • sviluppare un animo aperto e superare gli egoismi; • cercare di vivere a contatto con persone e situazioni positive; • evitare ogni tipo di esagerazione o trasgressione; • credere che il mondo cambierà in meglio, ma non subito.

E se una persona si trova anche in un ruolo di responsabilità imprenditoriale e altri dipendono dalle sue idee e capacità manageriali che fare: • dare l’esempio stando in prima linea; • dare fiducia a chi ha dimostrato di meritarla; • limitare il raggio d’azione di chi può creare problemi; • rendere tutto il più flessibile possibile; • fare piani d’azione di breve periodo; • limitare al massimo le spese improduttive; • fidelizzare la clientela; • cercare nuovi clienti e fare network; • puntare sulla qualità e produrre innovazione; • riconsiderare le strategie commerciali; • creare valore aggiunto al core business; • puntare su competenze e formazione; • ampliare le partnership; • semplificare il lavoro; • mantenere o rifocalizzare la propria mission; • pensare anche a ciò che non si è mai fatto; • ipotizzare anche gli scenari peggiori. Bell’impegno, può pensare a questo punto il lettore. Infatti, questa non è una ricetta miracolosa, è un elenco di riferimenti concreti, di azioni convenienti e possibili, utili per gestire un’incertezza, che seppur inevitabile, non si trasformi in un caotico e sconclusionato modo di reagire alle difficoltà. a cura di Claudio Frasson

a cura di Claudio Frasson

IL MONDO STA CAMBIANDO... E TU?

U

n tempo si pensava che le crisi sociali o economiche fossero eventi occasionali, non così ricorrenti e comunque che avvenivano in media con cadenza almeno decennale. Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito allo svilupparsi di almeno cinque o sei crisi nell’era della globalizzazione. Già, ecco il concetto chiave: il mondo si è globalizzato, tutto si è aperto e tutti siamo in comunicazione-relazione con tutti. Un presupposto fantastico a livello filosofico e pure etico, ma che sta creando e continuerà a creare ancora per molto tempo continui sali scendi economici, politici e sociali in genere. Cadono i muri, cadono le barriere commerciali, cadono le monarchie, cadono i dittatori, cambiano molti criteri e presupposti fondativi della nostra società. Cadono le certezze già flebili che ogni persona e ogni azienda pensava e sperava di avere. Tutto è contingente, tutto è divenuto incertezza, tutto è in cambiamento, tutto si trasforma, tutto “è” pronto per “essere diverso” tra un minuto. Nulla sarà più come prima, non tanto o non solo per le previsioni dei vari catastrofisti (Maya, scienziati indipendenti, Ufologi, etc) che riguardano l’imminente 2012. Probabilmente non si verificherà, nulla di così definitivo, almeno ce lo auguriamo; tsunami, terremoti, tornado, oltre danni creati dall’uomo, non sono certo una novità di oggi. Come potremmo interpretare allora, queste previsioni di una “ipotetica fine del mondo”? In un certo senso tutto è già iniziato anzi ormai è già finito. È cambiato il mondo o almeno l’impostazione di esso da noi conosciuta dalla fine del 1800 in poi, siamo entrati nell’era del villaggio globale. Che fare allora? Lasciarsi andare al catastrofismo? Non appare un’idea geniale! Impostare una vita all’insegna di un comodo senso di superficialità perchè ormai tanto ... siamo tutti sulla stessa barca? Sarebbe da irresponsabili, se non altro nei confronti delle giovani generazioni. Forse è meglio pensare che prima o poi le cose miglioreranno nuovamente. Bisogna però che ognuno si impegni nel cambiare, dando il proprio contributo per salvare i valori e le idee più positive di un’umanità che, nonostante tutto, ha la capacità di progredire continuamente. a cura di Damiano Frasson

P

L’ASTRONOMO CREATIVO Tutte le notti un astronomo amava uscire di casa per osservare le stelle e i pianeti in cielo. Qualche volta si sedeva in cima ad una grande collina presso casa sua puntando il telescopio su una stella in particolare. Altre volte vagava per le strade, meravigliandosi della bellezza del cielo. Una notte, mentre camminava in un sentiero di campagna completamente assorto nella contemplazione del cielo, cadde in una buca profonda e lì vi rimase in trappola. Le sue alte grida alla fine furono sentite da un vicino che passava per caso accanto a quella buca. Dopo averlo tirato fuori la persona gli disse: “Tu sei così curioso di quello che si nasconde nei cieli, ma com’è possibile che non ti preoccupi di vedere quello che è qui sulla terra?” MORALE: Guarda in alto per cercare nuove prospettive e idee, ma tieni i piedi sempre a terra per ottenere risultati. SPUNTI DI RIFLESSIONE: Sei come l’astronomo? Conosci qualcuno che lo è? In che modo? Cosa può rappresentare per te il cielo? Qual’è la buca in cui rischi di cadere? Come puoi essere creativo e al tempo stesso concreto nella tua vita? Quali desideri e aspirazioni ti aiutano a rivolgere il tuo sguardo al cielo? Quali aspetti o valori ti possono aiutare a mantenere i piedi per terra? M. Parkin - “Racconti per il cambiamento” - Edizioni RCS - Milano 2004

er conoscere questo tipo di prodotto e di servizio basta consultare l’enciclopedia on-line Wikipedia, digitando la voce “audiolibro”, troverete scritto:

In questo “universo letterario” già estremamente variegato, anche il mondo della formazione per adulti trae beneficio dall’offerta di alcuni prodotti che vanno a soddisfare molte esigenze diverse.

“Un audiolibro è la registrazione audio di un libro letto ad alta voce da uno o più attori, uno speaker (un lettore) oppure da un motore di sintesi vocale. Il testo registrato può essere la versione integrale di un libro, un testo scritto appositamente per vivere esclusivamente come audiolibro, una riduzione o una sceneggiatura (originale o non) scritta appositamente per la registrazione audio. Gli audiolibri possono presentare anche musiche e ricostruzioni sonore (sound design), anche se generalmente l'audiolibro "classico" prevede la sola voce dello speaker che legge il testo. Gli audiolibri, oltre a permettere la lettura dei libri mentre si è occupati in altre attività, possono essere anche un valido aiuto per molte persone affette da particolari handicap visivi o motori. Gli audiolibri sono molto diffusi sul mercato anglosassone, in cui tutti i libri più importanti di norma escono contemporaneamente in versione cartacea e in versione audio (a volte anche in doppia versione audio: integrale e ridotta), ma stanno trovando favore anche in Italia. Un tempo gli audiolibri venivano registrati su musicassetta, oggi su CD audio […], che ne hanno semplificato enormemente la diffusione e l'acquisto.”

GRUEMP, con l’audiolibro “AVVENTURA VINCENTE - 7 storie per la tua motivazione”, si è inserita in questo particolare segmento di mercato con uno stile pratico e gradevole, presentando un prodotto fruibile da chiunque; il servizio è arricchito da spunti motivazionali a supporto delle riflessioni personali che scaturiscono soggettivamente dall’utilizzo di questo strumento per l’autoformazione.

Al di là della solita considerazione che sorge spontanea, sul ritardo che c’è in Italia nell’usufruire di alcune evolute modalità divulgative di ogni tipo di conoscenza, una cosa utile da fare è proprio quella di acquistare qualche audiolibro.

Questo audiolibro esprime importanti e utili concetti formativi in modo moderno, dinamico e coinvolgente. Al suo interno trovano spazio: • un CD audio contenente 7 storie motivanti; • un LIBRO per integrare e approfondire i concetti dei racconti; • Un DVD con altri contenuti speciali. Realizzare questo audiolibro ha richiesto il coinvolgimento e il contributo di molti professionisti tra i quali: formatori e coach, pedagogisti, fonici di studio, sound designer, narratori e attori, grafici, art e web designer, consulenti editoriali. GRUEMP vuole ringraziare tutte queste persone che ci hanno permesso di concretizzare questo prodotto per l’autoformazione, perchè sei tu alla guida della tua vita. a cura di Andrea Frasson

QUANDO UN IMPRENDITORE VUOLE MIGLIORARE...

Il Business, l’Executive e il Corporate Coaching sono oggi le

strategie d’intervento, miglioramento e sviluppo più valide per Imprenditori, Manager e Professionisti di ogni settore. Il Coaching coniuga efficenza ed efficacia, in quanto il Formatore Coach personalizza il percorso sui fattori chiave che la persona vuole affrontare, definendo una strategia flessibile e che temporalmente può andare da un minimo di 3 o 5 incontri ad un massimo di 10 o 12. L’investimento economico più che limitato, è soprattutto massimamente redditizio per l’imprenditore, in quanto ogni strategia, di analisi, valutazione, potenziamento, sviluppo affrontate con il Coach creerà ricadute positive a breve e medio termine nella realtà professionale e/o aziendale. GRUEMP offre questo servizio formativo grazie al Coach certificato SCOA, Claudio Frasson.


Competenza: può essere definita come l'insieme delle

conoscenze, abilità e capacità personali che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi e che si manifesta in termini di responsabilità e autonomia nell’affrontare e padroneggiare problemi attraverso l'uso di abilità cognitive, emotive e sociali. L’Europa ha iniziato nel 1989 ad affrontare il problema della certificazione delle competenze a partire dai meccanismi di mutuo riconoscimento, tra Paesi membri, delle attestazioni di qualifiche professionali rilasciate al fine di incentivare la mobilità di persone, studenti e lavoratori. Le competenze possedute, vengono considerate come il capitale distintivo dell’UE nel quadro del paradigma “dell’Europa delle conoscenze”. La gestione delle competenze viene quindi riconosciuta come uno dei fattori principali su cui investire per fare dell’Unione Europea la “Società della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo” (Consiglio dell’Unione Europea, conclusioni del Consiglio europeo su occupazione, riforme economiche e coesione sociale, Lisbona, 23-24 marzo 2000). Sono oggi allo studio in molti paesi dell’Europa strumenti operativi a supporto di processi di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze soprattutto per l’ambito della formazione formale. Da qualche anno si fa strada l’esigenza di riconoscere e certificare le competenze anche in tutto il contesto della formazione continua e delle attività non formali. La crisi che viviamo e la sempre più ardua sfida competitiva nel mondo del lavoro, rendono il tema delle competenze di cruciale importanza per tutti nell’ottica di favorire soprattutto qualità e merito.

UN PERCORSO FORMATIVO CHE SVILUPPA COMPETENZE

Dopo molti anni di lavoro e centinaia di corsi proposti a perso-

Vantaggi per le persone: • Apprezzamento dell’esperienza (valore economico). • Aumento autostima-fiducia in sé (empowerment). • Attivazione e progettualità formativa e/o professionale. • Mobilità e trasferimento delle competenze acquisite • Sviluppo della propria competenza (méta-cognizione). • Autoanalisi dei punti di forza-ambiti di sviluppo. • (Ri)motivazione, (Ri)orientamento. • Identikit professionale per presentarsi sul mercato del lavoro. Vantaggi per le imprese: • Migliore conoscenza dei soggetti in ingresso (più efficacia/efficienza processi selezione). • Rivalorizzazione del senso/significato dell’esperienza. • Integrazione tra i sistemi di istruzione e formazione. • Miglioramento qualitativo dell’offerta formativa. • Sviluppo di consapevolezza e di competenze 'formative' (l’azienda come luogo di apprendimento ‘non formale’). • Sviluppo ulteriore di competenze per valutare il personale. a cura di Damiano Frasson

ne adulte di tutte le età, estrazione sociale, titolo di studio e professione, anche noi di GRUEMP abbiamo iniziato ad affrontare il tema delle competenze e sopratutto di quelle cosidette “Trasversali”, cioè utilizzabili da ogni persona indipendentemente dal contesto nel quale vivono o lavorano. Fare questo lavoro di definizione, ricerca, analisi ha richiesto uno sforzo molto consistente per una realtà pur consolidata che utilizza, per fare ricerca, esclusivamente risorse proprie. Fin dal 1998 in realtà abbiamo attivato, alcuni lavori di ricerca e verifica sui nostri servizi di formazione e sui risultati ottenuti dai partecipanti. L’ultimo recente lavoro ha richiesto due anni per essere portato a compimento ed è stato affrontato su più livelli di complessità: il primo da un punto di vista del rigore scientifico della metodologia di ricerca utilizzata, il secondo riguarda le teorie di riferimento per la formazione esperienziale, il terzo e non di minore importanza, la divulgabilità dei dati emersi e dei risultati ottenuti dai soggetti studiati. Il percorso formativo Avventura Vincente è stato messo ai raggi x sotto tutti i punti di vista e i risultati sono stati una positiva sorpresa anche per noi formatori che in un certo senso ce li aspettavamo. Nei prossimi mesi daremo conto di questo importante lavoro non soltanto ai nostri clienti, ma a tutta la comunità dei formatori Italiani e al pubblico.

Il mondo è sempre cambiato e comunque in meglio; per

avere grandi risultati la storia ci ha fatto passare spesso attraverso grandi crisi. Che fare allora? Può apparire esagerato e forse semplicistico, ma appare del tutto utile, per le persone, seguire qualche semplice regola di comportamento: • essere positivi nonostante tutto; • superare l’idea che tanto ormai accadrà il peggio e arrendersi; • sviluppare amicizie e rapporti che riteniamo costruttivi; • attivarsi per un risparmio energetico evitando sprechi; • investire su se stessi e nella propria cultura-formazione; • limitare la speranza nella dea bendata; • concentrarsi su ciò che sappiamo fare meglio; • ridurre al minimo le conflittualità; • sviluppare un animo aperto e superare gli egoismi; • cercare di vivere a contatto con persone e situazioni positive; • evitare ogni tipo di esagerazione o trasgressione; • credere che il mondo cambierà in meglio, ma non subito.

E se una persona si trova anche in un ruolo di responsabilità imprenditoriale e altri dipendono dalle sue idee e capacità manageriali che fare: • dare l’esempio stando in prima linea; • dare fiducia a chi ha dimostrato di meritarla; • limitare il raggio d’azione di chi può creare problemi; • rendere tutto il più flessibile possibile; • fare piani d’azione di breve periodo; • limitare al massimo le spese improduttive; • fidelizzare la clientela; • cercare nuovi clienti e fare network; • puntare sulla qualità e produrre innovazione; • riconsiderare le strategie commerciali; • creare valore aggiunto al core business; • puntare su competenze e formazione; • ampliare le partnership; • semplificare il lavoro; • mantenere o rifocalizzare la propria mission; • pensare anche a ciò che non si è mai fatto; • ipotizzare anche gli scenari peggiori. Bell’impegno, può pensare a questo punto il lettore. Infatti, questa non è una ricetta miracolosa, è un elenco di riferimenti concreti, di azioni convenienti e possibili, utili per gestire un’incertezza, che seppur inevitabile, non si trasformi in un caotico e sconclusionato modo di reagire alle difficoltà. a cura di Claudio Frasson

a cura di Claudio Frasson

IL MONDO STA CAMBIANDO... E TU?

U

n tempo si pensava che le crisi sociali o economiche fossero eventi occasionali, non così ricorrenti e comunque che avvenivano in media con cadenza almeno decennale. Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito allo svilupparsi di almeno cinque o sei crisi nell’era della globalizzazione. Già, ecco il concetto chiave: il mondo si è globalizzato, tutto si è aperto e tutti siamo in comunicazione-relazione con tutti. Un presupposto fantastico a livello filosofico e pure etico, ma che sta creando e continuerà a creare ancora per molto tempo continui sali scendi economici, politici e sociali in genere. Cadono i muri, cadono le barriere commerciali, cadono le monarchie, cadono i dittatori, cambiano molti criteri e presupposti fondativi della nostra società. Cadono le certezze già flebili che ogni persona e ogni azienda pensava e sperava di avere. Tutto è contingente, tutto è divenuto incertezza, tutto è in cambiamento, tutto si trasforma, tutto “è” pronto per “essere diverso” tra un minuto. Nulla sarà più come prima, non tanto o non solo per le previsioni dei vari catastrofisti (Maya, scienziati indipendenti, Ufologi, etc) che riguardano l’imminente 2012. Probabilmente non si verificherà, nulla di così definitivo, almeno ce lo auguriamo; tsunami, terremoti, tornado, oltre danni creati dall’uomo, non sono certo una novità di oggi. Come potremmo interpretare allora, queste previsioni di una “ipotetica fine del mondo”? In un certo senso tutto è già iniziato anzi ormai è già finito. È cambiato il mondo o almeno l’impostazione di esso da noi conosciuta dalla fine del 1800 in poi, siamo entrati nell’era del villaggio globale. Che fare allora? Lasciarsi andare al catastrofismo? Non appare un’idea geniale! Impostare una vita all’insegna di un comodo senso di superficialità perchè ormai tanto ... siamo tutti sulla stessa barca? Sarebbe da irresponsabili, se non altro nei confronti delle giovani generazioni. Forse è meglio pensare che prima o poi le cose miglioreranno nuovamente. Bisogna però che ognuno si impegni nel cambiare, dando il proprio contributo per salvare i valori e le idee più positive di un’umanità che, nonostante tutto, ha la capacità di progredire continuamente. a cura di Damiano Frasson

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L’ASTRONOMO CREATIVO Tutte le notti un astronomo amava uscire di casa per osservare le stelle e i pianeti in cielo. Qualche volta si sedeva in cima ad una grande collina presso casa sua puntando il telescopio su una stella in particolare. Altre volte vagava per le strade, meravigliandosi della bellezza del cielo. Una notte, mentre camminava in un sentiero di campagna completamente assorto nella contemplazione del cielo, cadde in una buca profonda e lì vi rimase in trappola. Le sue alte grida alla fine furono sentite da un vicino che passava per caso accanto a quella buca. Dopo averlo tirato fuori la persona gli disse: “Tu sei così curioso di quello che si nasconde nei cieli, ma com’è possibile che non ti preoccupi di vedere quello che è qui sulla terra?” MORALE: Guarda in alto per cercare nuove prospettive e idee, ma tieni i piedi sempre a terra per ottenere risultati. SPUNTI DI RIFLESSIONE: Sei come l’astronomo? Conosci qualcuno che lo è? In che modo? Cosa può rappresentare per te il cielo? Qual’è la buca in cui rischi di cadere? Come puoi essere creativo e al tempo stesso concreto nella tua vita? Quali desideri e aspirazioni ti aiutano a rivolgere il tuo sguardo al cielo? Quali aspetti o valori ti possono aiutare a mantenere i piedi per terra? M. Parkin - “Racconti per il cambiamento” - Edizioni RCS - Milano 2004

er conoscere questo tipo di prodotto e di servizio basta consultare l’enciclopedia on-line Wikipedia, digitando la voce “audiolibro”, troverete scritto:

In questo “universo letterario” già estremamente variegato, anche il mondo della formazione per adulti trae beneficio dall’offerta di alcuni prodotti che vanno a soddisfare molte esigenze diverse.

“Un audiolibro è la registrazione audio di un libro letto ad alta voce da uno o più attori, uno speaker (un lettore) oppure da un motore di sintesi vocale. Il testo registrato può essere la versione integrale di un libro, un testo scritto appositamente per vivere esclusivamente come audiolibro, una riduzione o una sceneggiatura (originale o non) scritta appositamente per la registrazione audio. Gli audiolibri possono presentare anche musiche e ricostruzioni sonore (sound design), anche se generalmente l'audiolibro "classico" prevede la sola voce dello speaker che legge il testo. Gli audiolibri, oltre a permettere la lettura dei libri mentre si è occupati in altre attività, possono essere anche un valido aiuto per molte persone affette da particolari handicap visivi o motori. Gli audiolibri sono molto diffusi sul mercato anglosassone, in cui tutti i libri più importanti di norma escono contemporaneamente in versione cartacea e in versione audio (a volte anche in doppia versione audio: integrale e ridotta), ma stanno trovando favore anche in Italia. Un tempo gli audiolibri venivano registrati su musicassetta, oggi su CD audio […], che ne hanno semplificato enormemente la diffusione e l'acquisto.”

GRUEMP, con l’audiolibro “AVVENTURA VINCENTE - 7 storie per la tua motivazione”, si è inserita in questo particolare segmento di mercato con uno stile pratico e gradevole, presentando un prodotto fruibile da chiunque; il servizio è arricchito da spunti motivazionali a supporto delle riflessioni personali che scaturiscono soggettivamente dall’utilizzo di questo strumento per l’autoformazione.

Al di là della solita considerazione che sorge spontanea, sul ritardo che c’è in Italia nell’usufruire di alcune evolute modalità divulgative di ogni tipo di conoscenza, una cosa utile da fare è proprio quella di acquistare qualche audiolibro.

Questo audiolibro esprime importanti e utili concetti formativi in modo moderno, dinamico e coinvolgente. Al suo interno trovano spazio: • un CD audio contenente 7 storie motivanti; • un LIBRO per integrare e approfondire i concetti dei racconti; • Un DVD con altri contenuti speciali. Realizzare questo audiolibro ha richiesto il coinvolgimento e il contributo di molti professionisti tra i quali: formatori e coach, pedagogisti, fonici di studio, sound designer, narratori e attori, grafici, art e web designer, consulenti editoriali. GRUEMP vuole ringraziare tutte queste persone che ci hanno permesso di concretizzare questo prodotto per l’autoformazione, perchè sei tu alla guida della tua vita. a cura di Andrea Frasson

QUANDO UN IMPRENDITORE VUOLE MIGLIORARE...

Il Business, l’Executive e il Corporate Coaching sono oggi le

strategie d’intervento, miglioramento e sviluppo più valide per Imprenditori, Manager e Professionisti di ogni settore. Il Coaching coniuga efficenza ed efficacia, in quanto il Formatore Coach personalizza il percorso sui fattori chiave che la persona vuole affrontare, definendo una strategia flessibile e che temporalmente può andare da un minimo di 3 o 5 incontri ad un massimo di 10 o 12. L’investimento economico più che limitato, è soprattutto massimamente redditizio per l’imprenditore, in quanto ogni strategia, di analisi, valutazione, potenziamento, sviluppo affrontate con il Coach creerà ricadute positive a breve e medio termine nella realtà professionale e/o aziendale. GRUEMP offre questo servizio formativo grazie al Coach certificato SCOA, Claudio Frasson.


Alcuni argomenti trattati nel corso mensile post seminar A.MI.CO. T1 dell’area AVVENTURA VINCENTE T1 - BISOGNI / DESIDERI E OBIETTIVI Ognuno di noi è sempre in contatto con i propri bisogni e con i propri desideri. Quando sentiamo che qualcosa ci manca, il nostro potenziale si attiva per “riempire” tale vuoto; allo stesso modo, quando percepiamo la possibilità di ampliare le risorse, le attività e la nostra identità, le energie si mobilitano per farci “percorrere” nuove strade. La nostra motivazione può essere “mossa” sia dai bisogni e sia dai desideri; l’importante è avere strumenti per riconoscerne le differenze ed assegnare loro una priorità in base alle situazioni che viviamo. Così possiamo focalizzarci su obiettivi concreti, misurabili, stimolanti e raggiungibili.

T1 - RESISTENZE AL CAMBIAMENTO “L’unica cosa permanente (che non cambia) è proprio il cambiamento”: già qualche secolo a.C. questa era una consapevolezza consolidata. Perché, allora, molte persone sembrano non voler cambiare? Quali motivi ci possono essere dietro alle difficoltà che si incontrano nel cercare di modificare qualcosa di sé o degli altri? Se è vero che il cambiamento è naturale ed inevitabile, lo è altrettanto il fatto che esistono delle resistenze, poiché ogni sistema tende a mantenere una forma di equilibrio che poi risulta “scomodo” da lasciare. Le barriere possono essere di tipo pratico, sistemico, sociale e personale. Valutarne l’entità ci permette di impostare le strategie migliori per far in modo che il cambiamento continui ad essere “come l’acqua del fiume che scorre”. T1 - PERCEPIRE ATTIVAMENTE Questa sessione del corso A.MI.CO T1 si propone di fornire ai partecipanti 7 strategie per allenare e migliorare le proprie capacità percettive, in particolare nella comunicazione. Troppo spesso si ritiene di non aver sufficienti informazioni per risolvere i problemi, oppure che siano semplicemente “gli altri” a non sapersi esprimere correttamente. Focalizzare la nostra attenzione, anche in maniera creativa, permette di gestire in modo più efficiente ed efficace la nostra comunicazione. La percezione attraverso i sensi, infatti, si dimostra elemento fondamentale che incide sulle nostre capacità di ascoltare, interpretare ed assimilare i messaggi che gli interlocutori ci mandano e che noi trasmettiamo loro. In linea con un antico proverbio: “non ho mai imparato qualcosa solo parlando”. Ogni incontro T1 che è stato e che sarà erogato ha la finalità di favorire lo sviluppo nei partecipanti di specifiche Competenze. Questa azione avviene attraverso momenti di informazione, di sensibilizzazione, di motivazione e soprattutto grazie alla sperimentazione pratica di metodi o strumenti che ognuno può poi abitualmente usare nella propria vita professionale o personale. Le competenze trasversali bersaglio di questi incontri T1 appartengono, in varia misura, alle tre categorie base: realizzative, relazionali, gestionali. a cura di Donato Frigotto

AVVENTURA VINCENTE

UOMINI ECCELLENTI

CORSA NELLA LUCE - 4 gg. Leadership, ascolto, comunicazione, intelligenza emotiva. 180^ ed. dal 08 al 11 Giugno 181^ ed. dal 06 al 09 Luglio

- ERO, SONO...SARÒ - 2gg.

SQUADRA VINCENTE - 2 gg. Gestire le dinamiche di gruppo e costruire un team. 10^ ed. 24 - 25 Giugno FILOSTRATA - 2 gg + 1 g. Valori e metodi per l’azione formativa. 12^ ed. 26 - 27 Agosto + 24 Settembre LA SCELTA - 2 gg. Problem solving, creatività, gestione delle relazione umane. 31^ ed. 27 - 28 Maggio MOTIVATI PER MOTIVARE - 2 gg. Obiettivi, performance, gestione dell’energia, risultati. 36^ ed. 28 - 29 Ottobre

- VUOI VENDERE? COMUNICA! 2gg. - LEADERSHIP ASSERTIVA 1g - MANAGEMENT & QUALITÀ 2 gg - CLIENTE IN LINEA 1 g - BUONGIORNO... E POI? 2 gg

Per iscrizioni alle date programmate dei nostri corsi interaziendali, dell’area AVVENTURA VINCENTE e UOMINI ECCELENTI telefona allo 049.80.25.103 oppure scrivi a infoamico@gruemp.it

Quando si parla di formazione, da sempre una delle prime fasi che si affrontano è quella tecnicamente definita “Analisi dei bisogni”, ovvero la messa a fuoco delle necessità che l’organizzazione o la singola persona avvertono, per poi progettare un intervento ad hoc. Perché dovrebbe essere così importante riportare tale approccio anche nelle situazioni quotidiane in cui viene chiamata in gioco la nostra motivazione personale? Purtroppo capita spesso di sentire ancora molte persone che si lamentano perché stanno attraversando un momento di disagio o di difficoltà, oppure per un generalizzato senso di insoddisfazione della propria vita. Da una parte può essere comprensibile farlo, d’altronde tutti sappiamo che la vita non ci riserva soltanto gradite sorprese. Quello che tende a far aumentare il disagio stesso, però, sembra essere la poca abitudine ad un processo mentale (inteso sia razionalmente che emozionalmente) che invece ci aiuterebbe significativamente in ogni momento della nostra vita a rendere più concreta la nostra potenzialità. Imparare a sviluppare quella capacità di “chiedersi” quali sono i nostri bisogni e desideri ogni volta che affrontiamo una situazione, diventa fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Un “bisogno” è la percezione di una mancanza, di un vuoto da riempire; per esemplificarlo in modo semplice, è quello che accade quando abbiamo molta sete e vogliamo bere. Un “desiderio” è la percezione, invece, di una possibilità, di qualcosa che può essere come una strada nuova da percorrere. Ricorrendo allo stesso esempio sopra citato, potremmo avvertire la sete, ma desiderare di bere un succo di frutta di un gusto particolare, anziché un semplice bicchiere d’acqua. Entrambe queste componenti fanno parte di noi ed incidono fortemente sul nostro livello di motivazione. Secondo alcune teorie e relativi esperimenti portati avanti fin dal 1950 ad oggi, potremmo dire che la nostra vita è un continuo cercare di soddisfare bisogni e desideri. Indipendentemente dal fatto che in alcune situazioni ci possono stimolare più i bisogni rispetto ai desideri, o viceversa, la cosa importante è farne una auto-valutazione, proprio per non rimanere ancorati al disagio o alla difficoltà che in quel momento stiamo vivendo. Sarebbe come trovarsi sulla riva di un fiume e sentirsi arrabbiati, delusi, frustrati perché non si riesce ad attraversarlo. Se continuiamo a stare fermi lì, la nostra insoddisfazione potrà solo aumentare, e alla fine della giornata (o di un mese, o di un anno…) saremo diventati degli eccezionali esperti del problema, ma non certo della soluzione. Potremmo definire i bisogni/desideri come un ponte che ci permette di lasciare alle spalle la sensazione problematica e di dirigerci verso risultati concreti. Infatti, se individuiamo quali bisogni avvertiamo e quali desideri ci attivano in quel frangente, avremo molti più elementi per costruire l’ultimo elemento di questo processo mentale, forse il più importante: il nostro obiettivo. È proprio la soggettività, la personalizzazione dei nostri pensieri, atteggiamenti, sensazioni e comportamenti, che ci permette di definire al meglio il traguardo che vogliamo raggiungere. Più volte, nelle attività di formazione, GRUEMP ricorda ai partecipanti che un obiettivo, per essere tale, deve rispondere a quattro caratteristiche: chiaro/concreto, stimolante, raggiungibile e misurabile. Maggiore sarà la nostra consapevolezza dei bisogni (siano essi primari o secondari) e dei desideri (di base o più evoluti) e maggiore sarà la nostra capacità di porci quegli obiettivi che ne sono la diretta conseguenza. Già Seneca, fin dall’antichità, diceva che “Per chi non sa dove andare, nessun vento è favorevole; per chi sa bene verso quale porto dirigersi, ogni vento o corrente possono essere quelle giuste”. a cura di Donato Frigotto

LE COMPETENZE

Sono l'insieme delle conoscenze, abilità e capacità personali che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi, e che si manifesta in termini di responsabilità e autonomia nell’affrontare e padroneggiare problemi attraverso l'uso di abilità cognitive, emotive e sociali.

SE LA CRISI DIVENTA UNA COSTANTE?

Il mondo è sempre cambiato e comunque in meglio; per avere grandi risultati la storia ci ha fatto passare spesso attraverso grandi crisi. Che fare allora? Può apparire esagerato e forse semplicistico, ma appare del tutto utile, per le persone, seguire qualche semplice regola di comportamento.

NOVITÁ AUDIOLIBRO

Per conoscere questo tipo di prodotto e di servizio, basta consultare l’enciclopedia on-line Wikipedia. Digitando la voce “audiolibro”, troverete scritto: “Un audiolibro è la registrazione audio di un libro letto ad alta voce da uno o più attori uno speaker (un lettore) oppure da un motore di sintesi vocale [...]”. Il nostro nuovo Audiolibro è anche più...

Dal 1993 la nostra azienda di Formazione Consulenza e Coaching ha preso una strada precisa, puntare su qualità, chiarezza, semplicità, trasparenza e concretezza. Uno degli ostacoli più grandi che le persone e le aziende hanno sempre avuto e hanno tutt’ora nell’approcciare la formazione, è quello di riuscire ad averne una qualche idea su cosa sia la formazione. Si può rispondere a questa domanda in modo semplice: “la formazione è una scienza moderna che aiuta persone, aziende o organizzazioni ad analizzare, riflettere, progettare ed agire in modo migliore”. Dopo che si è compreso cos’è la formazione ci si può chiedere con quali metodologie d’intervento sia praticabile, e quali risultati possa dare. A queste domande la nostra azienda risponde continuamente, in ogni momento, in ogni situazione confrontandosi con qualsiasi utente che abbia bisogni personali o professionali. Rispondiamo da sempre con un’ampia proposta di strumenti informativi: dal 1993 depliant sui vari corsi ricchi di informazioni; dal 1996 attraverso il nostro periodico FiloStraTa, oggi anche on-line; dal 1997 con un ricco ed immediato sito internet; dal 2000 attraverso incontri informativi gratuiti; dal 2006 con incontri promozionali su argomenti formativi; dal 2007 con presenze su magazine, giornali e riviste generaliste e/o di settore; dal 2008 con apparizioni a trasmissioni culturali d’informazione in Tv regionali. Da poco è uscito un nuovo audiolibro che offrirà a chiunque lo desideri altri stimoli formativi importanti. Informarsi bene è un principio fondamentale per potersi poi Formare meglio. Siamo consapevoli che noi formatori possiamo anche avere idee chiare, ma dobbiamo soprattutto spiegarle bene facendo in modo che, le idee più chiare possibile, le abbiano anche i nostri utenti in particolare quelli potenziali. a cura di Claudio e Damiano Frasson


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