GRUEMP - FiloStraTa n° 39 - Dicembre 2010

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Alcuni argomenti trattati nel corso mensile post seminar A.MI.CO. T1 dell’area AVVENTURA VINCENTE T1 - RELAZIONE MOTIVAZIONALE Ognuno, nella moderna società in cui viviamo, è sempre più consapevole di essere in relazione con qualcun altro. Interagire con gli altri è inevitabile, ma decidere di agire una “relazione motivazionale” significa cercare di esprimere maggior valore alle nostre relazioni. Stimolare una persona alle fasi di autoesplorazione, autocomprensione, automotivazione, favorisce lo sviluppo delle proprie competenze di leadership, aumentando l’apprendimento in modo autodiretto. Tutto questo può essere non solo imparato, ma anche applicato, mantenuto in costante allenamento, ed infine trasmesso.

T1 - IL PARADOSSO DI ABILENE Quante volte ci può essere capitato di prendere decisioni che non erano in linea con ciò che pensavamo o sentivamo? Il fatto di essere in contraddizione con sé stessi, risulta più spesso una regola piuttosto che un’eccezione dell’essere umano. Questa apparente “assurda” condizione si esprime, nelle dinamiche di gruppo, in quello che è chiamato “Paradosso di Abilene”. Comprenderne i principi di base, riconoscerne le caratteristiche e sperimentarne gli effetti in maniera concreta, ci consente di aumentare la consapevolezza a riguardo delle situazioni in cui siamo coinvolti al fine di prendere migliori decisioni.

T1 - I.E. INTELLIGENZA EMOTIVA “Non vi è intelligenza senza emozione. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda.” Così scriveva un po’ provocatoriamente un poeta statunitense del ‘900, quasi ad anticipare un avvertimento: non poniamo attenzione solo sulla “più conosciuta” intelligenza razionale. Gli obiettivi di questa sessione del corso A.MI.CO. T1 sono infatti: conoscere maggiormente le caratteristiche della I.E., dare un nome alle emozioni e riconoscerle in sé stessi e negli altri, comprendere l’importanza delle emozioni come elemento sempre presente in ogni persona, per gestire i propri atteggiamenti e comportamenti. Ogni incontro T1, che è stato e che sarà erogato, ha la finalità di favorire lo sviluppo nei partecipanti di specifiche Competenze. Questa azione avviene attraverso momenti di informazione, di sensibilizzazione, di motivazione e soprattutto grazie alla sperimentazione pratica di metodi o strumenti che ognuno può abitualmente usare nella propria vita professionale o personale. Le competenze bersaglio di questi ultimi 10 T1 appartengono, pur se in varia misura, alle tre categorie base: competenze realizzative, relazionali e gestionali. a cura di Donato Frigotto

AVVENTURA VINCENTE CORSA NELLA LUCE - 4 gg. Leadership, ascolto, comunicazione, intelligenza emotiva. 176^ ed. dal 19 al 22 Gennaio 177^ ed. dal 16 al 19 Febbraio 178^ ed. dal 16 al 19 Marzo 179^ ed. dal 13 al 16 Aprile MOTIVATI PER MOTIVARE - 2 gg. Obiettivi, performance, gestione dell’energia, risultati. 35^ ed. 01 - 02 Aprile SQUADRA VINCENTE - 2 gg. Gestire le dinamiche di gruppo e costruire un team. 10^ ed. 07 - 08 Aprile LA SCELTA - 2 gg. Problem solving, creatività, gestione delle relazione umane. 31^ ed. 27 - 28 Maggio

Quando si pensa ad un corso, subito ci si domanda: per imparare cosa? Ma cosa avranno da insegnarmi? Ma dove trovo il tempo? Ma chissà quanto costa? Ma potrò capire quello che sarà spiegato? Etc. Tutte queste domande e molte altre sono più che lecite, anzi sarebbero anche segno di una certa riflessività, non fosse altro che però, quando a queste domande si iniziano a cercare e trovare delle risposte, queste lecite esigenze di chiarimento diventano spesso un alibi, anzi dei dubbi, dei timori, delle insicurezze create da quelle che possiamo chiamare “barriere all’apprendimento”. Queste barriere possono essere proprio riguardanti questi aspetti su cui ci si interroga: il tempo, il costo, la qualità del corso, l’utilità, l’essere adatto o meno alle nostre esigenze, l’aver fatto altre esperienze negative o aver sentito parlare male di ciò che ci viene proposto. GRUEMP a tutto questo risponde in modo semplice e concreto mettendo a disposizione di chiunque informazioni o chiarimenti per valutare di partecipare al nostro percorso Top, Avventura Vincente: depliant, sito internet, video presentazioni, canale You Tube, moduli di iscrizione chiari e completi, rivista periodica informativa FiloStraTa, comunicazione su giornali, riviste, magazine, partecipazione ad eventi promozionali, a trasmissioni televisive, radiofoniche, spot pubblicitari, ma soprattutto il nostro continuo PASSAPAROLA ETICO. Il segreto del nostro successo sta nel ciclo virtuso, generato dalla partecipazione continuativa di tantissime persone che ogni anno, dopo aver provato il corso di base, denominato Corsa Nella Luce, approvano le nostre strategie e quindi manifestano, oltre all’elevato livello di soddisfazione, anche i loro risultati ottenuti, promuovendo in modo del tutto disinteressato i nostri corsi di formazione.

UOMINI ECCELLENTI - ERO, SONO...SARÒ - 2gg. - VUOI VENDERE? COMUNICA! 2gg. - LEADERSHIP ASSERTIVA 1g - MANAGEMENT & QUALITÀ 2 gg - CLIENTE IN LINEA 1 g - BUONGIORNO... E POI? 2 gg

Per iscrizioni alle date programmate dei nostri corsi interaziendali, dell’area AVVENTURA VINCENTE e UOMINI ECCELENTI telefona allo 049.80.25.103 oppure scrivi a infoamico@gruemp.it

Oggigiorno sembra che non ci sia più nessuno che propone qualità, sembra che non ci siano più persone interessate a migliorarsi, sembra che la formazione sia tutta uguale e troppo cara per i risultati che offre. Sembra che tutti promettano miracoli, sembra che ci siano solo organizzazioni poco trasparenti e poco professionali che usano la formazione per camuffare altri affari; quindi potremmo dire: sembra che sia solo così, ma non sempre è come sembra. GRUEMP infatti si distingue nel mondo della formazione proprio per il grado di coerenza tra ciò che dichiara e ciò che fa, ovvero il contrario di ciò che alcuni ancora credono. La riprova è che senza trucchi e senza inganni, le persone imparano ad apprezzare la formazione e le sue infinite potenzialità di aiuto per le persone adulte, in sinergia spesso con altre strategie di intervento come il coaching, il counselling, il problem solving strategico, la programmazzione Neurolinguistica e altre. Attenzione amici, “sembra” non significa “essere”, altrimenti i molti studi che vengono svolti in questo ambito, non si chiamerebbero “Scienze dell’Educazione e della Formazione”.. a cura di Mascia Alberti

CORSA NELLA LUCE HA FATTO 15

UNA PRIORITÀ PER TUTTI

AMICIZIE...! VIRTUALI?

È sempre opportuno cogliere i momenti di celebrazione per ribadire i principi ispiratori e i caratteri distintivi di un progetto aziendale. Diventa ancor più interessante farlo per un progetto formativo che, da molto tempo, ha un impatto sociale forte e positivo presso la clientela che usufruisce di servizi innovativi e di notevole qualità.

Fare formazione è anche fare cultura. Riflettere su ciò che vorremmo lasciare in eredità alle nuove generazioni, è anche un modo per capire quali sono le opportunità che possono favorire un percorso educativo a supporto del progresso umano che da più parti ci si attende e che le istituzioni, a volte, hanno difficoltà a favorire.

Il social network è presente nella vita di molte persone, ma quanti nell’utilizzarlo si chiedono cosa sia? O meglio cosa genera e a cosa porta il suo utilizzo? In questo articolo parleremo della differenza che c’è tra la comunicazione e la relazione virtuale e tra le modalità di comunicazione nelle relazioni umane. Un argomento molto importante e utile per chi fa uso di questi strumenti.

Sembrerà un po’ scontato, ma onestamente ci sembra che continuare a cavillare sul passato, analizzare le cause di ieri, o di cinque anni fa, o ancora più in là nel tempo con la condizione generale in cui ci si trova oggi, possa essere spesso una perdita di tempo. Valutare la nostra storia o riconoscere ciò che abbiamo già vissuto, nel bene e nel male, non è di certo una cosa errata, però è pur vero che la vita è urgente e spesso nel passato possiamo trovare anche troppi input, troppe considerazioni, troppi errori che ci possono portare ad una forma di disorientamento nel nostro presente. La nostra formazione parte da ciò che oggi è importante per una persona, e soprattutto verso quali obiettivi vuole dirigersi nel suo futuro a breve e medio termine. Anche progettare troppo a lungo nel tempo appare ormai vano, la realtà di vita cambia ad una velocità notevole. Ieri, oggi, domani, e dopodomani sono già quattro giorni, quante cose possiamo riuscire a fare in soli quattro giorni? Molti dicono: “Il tempo ci sfugge, le difficoltà che spesso si accavallano non ci lasciano nemmeno il tempo per comprenderle, figuriamoci se ci consentono di prenderci del tempo per fare su di esse delle considerazioni strategiche su come affrontarle e superarle”. Si potrebbe, anzi, si può trovare il tempo; almeno quattro giorni, solo quattro per fare un break, per fare un punto della situazione, per mettere il film della nostra vita in pausa e farne un fermo immagine. Fermare tutto e riflettere, esplorare, comprendere, motivarsi e poi ripartire per continuare quel viaggio entusiasmante che è la nostra vita. Ma come farlo? Semplice, decidendo di partecipare a CORSA NELLA LUCE, non a una passeggiata: una metafora della vita, sempre in cammino, ma in modo dinamico, con molta più chiarezza e consapevolezza sulla propria realtà di vita. a cura di Claudio e Damiano Frasson


Ad ottobre del 2010 è accaduto un evento unico nel vasto

panorama della formazione Italiana: il seminar di Formazione Corsa Nella Luce, ideato da Claudio e Damiano Frasson nel lontano 1995 e avviato ad ottobre dello stesso anno con la sua 1^ edizione, è giunto al suo 15° anniversario. Sono passati quindici anni da quando le nostre intuizioni sono diventate una realtà solida e affermata. Intuizioni che riguardavano

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Damiano Frasson è il Team Leader dell’area Avventura Vincente di GRUEMP. Formatore che vanta esperienza ventennale, esperto di formazione continua per adulti. Dal 1995 conduce il seminar Corsa nella Luce.

l’importanza che avrebbe avuto per le persone adulte, che stavano vivendo dei cambiamenti epocali, prendersi 4 o 5 giorni di tempo per migliorare la loro qualità personale e professionale. Oggi siamo giunti oltre la 175^ edizione di questa straordinaria esperienza formativa, che ha mostrato più volte la sua grande polivalenza e attualità aiutando le persone ad affrontare temi che riguardano l’autostima, l’intelligenza emotiva, la leadership, la comunicazione interpersonale e molto altro.

anche sempre diverso? Perchè più di una serie di corsi, è un vero e proprio percorso di Alta formazione, perchè è nell’ottica del Life long wide learning, non una promessa di miracoli. Perché sono i formandi i veri protagonisti, non i formatori, perché oltre 3800 persone ci sono passate e, chi più chi meno, hanno ottenuto benefici in proporzione a quanto hanno saputo poi applicare quanto appreso. Perché i formatori che lo gestiscono hanno esperienza più che ventennale e non sono improvvisati e perché siamo stati i primi a formare le persone sull’intelligenza emotiva in Italia, quando altri ancora la leggevano solo sui libri. Perché noi vogliamo dare un messaggio chiaro, ovvero che si può fare formazione di grande qualità e di elevatissimo impatto positivo, sulla vita delle persone, con un rapporto qualità prezzo molto vantaggiosi. Forse affermare queste cose, può apparire un promozione autoreferenziale di sè. Lo è solo in parte, infatti, oltre al comprensibile orgoglio professionale di sapere “quanto e di quale qualità è ciò che si è fatto”, è presente in noi anche il costante impegno nell’aiutare chiun-

che negli anni ci hanno permesso un attento monitoraggio sia dei processi di gestione dei nostri corsi, sia dei livelli di soddisfazione ottenuti, ma soprattutto dei risultati ottenuti dai partecipanti al percorso formativo Avventura Vincente. Nel 2011 sarà divulgato un ampio studio proprio su quest’ultimo aspetto: i risultati ottenuti dalla partecipazione ai corsi GRUEMP. Un lavoro consistente, corposo, concreto,

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Claudio Frasson è il Team Leader dell’area Uomini Eccellenti di GRUEMP. Formatore che vanta esperienza trentennale, esperto di formazione continua per adulti. Dal 1995 conduce il seminar Corsa nella Luce.

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preciso, fatto con perizia e scientificità, un lavoro che può rendere tangibili solo una minima parte degli innumerevoli risultati che si possono ottenere quando la formazione è seria, di qualità, proposta in modo professionale, organizzata in modo competente fatta da persone e professionisti all’altezza. Ecco perché a buon diritto noi diciamo che Corsa Nella Luce e tutto il percorso formativo Avventura Vincente sono inimitabili, unici, irripetibili. Ma... perché tutto questo è sempre lo stesso e

que venga in contatto con le nostre proposte formative, a superare pregiudizi o preconcetti frutto di scarsa informazione, mancanza di una vera cultura della formazione e a volte anche conseguenza di messaggi distorti, banalizzanti o generalisti e superficiali affibbiatici da chi non può capire semplicemente perchè non conosce o peggio da chi, a causa di personali esperienze negative con altri corsi di formazione, è in malafede.

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In questi quindici anni di Corsa Nella Luce, abbiamo imparato molto proprio dalle persone, dai formandi che hanno partecipato al corso, è stato un arricchimento continuo, una grande opportunità che abbiamo avuto per riparametrare costantemente ciò che le teorie e gli studi di varie discipline propongono, con ciò che realmente può essere utile alle persone per vivere e lavorare meglio, di questo dobbiamo ringraziare tutti quelli che abbiamo conosciuto per averci lasciato qualcosa di sè, ognuno a proprio modo. Noi, per contro, crediamo di aver lasciato a moltissimi, come minimo, un ricordo significativo di un corso unico, coinvolgente, indimenticabile, ma siamo consapevoli di aver fatto molto di più per tanti altri dando loro l’opportunità di ottenere importanti e concreti risultati o benefici. Per alcuni forse potevamo fare di più, essere più utili, ma anche noi, come diciamo spesso, siamo in viaggio nella nostra vita e ogni volta che teniamo un corso cerchiamo di dare il meglio di quello che siamo in quel momento, poi, come accade a molti, in seguito miglioriamo e cambiamo così i prossimi formandi avranno qualcosa di più o di diverso.

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Intervento motivazionale di Claudio e Damiano Frasson con oltre 200 persone presenti alla serata conclusiva della 173^ edizione di CORSA NELLA LUCE.

Noi di GRUEMP siamo quello che scriviamo, noi siamo quello che diciamo, noi siamo ciò che migliaia di persone hanno conosciuto, noi siamo quello che proponiamo, ma anche noi siamo prima che professionisti della formazione, delle persone. Siamo però costantemente in contatto con gli altri, con i loro bisogni e con i loro desideri, con le loro ambizioni, con le loro esigenze, siamo uomini e donne che hanno fatto della formazione la loro scelta di vita, non solo professionale, cerchiamo di impegnarci a dare un esempio di coerenza, di dinamismo, di creatività, di autodisciplina, di passione, di impegno, di solidarietà, di correttezza, di motivazione. Possiamo non piacere a tutti, non si può vivere soltanto per essere simpatici agli altri, come dice la famosa canzone ”Never give up on a dream” di Rod Stewart. a cura di Damiano Frasson

Foto 4 e 5

Presentazione del dolce preparato in occasione dell’anniversario del corso dalla Pasticceria Belvedere dei fratelli Occhi. (Legnaro - PD)

Nel tempo, dopo i primi anni di assestamento, necessari per valutare le migliori possibilità di approccio con cui promuovere l’utilità e la qualità di questo corso, si è passati ad una costante riprogettazione di contenuti e modalità formative, per rispondere sia ai tempi che cambiavano rapidamente, sia ai cambiamenti inevitabili delle persone, sia all’aggiornamento delle più moderne teorie formative nell’ambito della formazione continua per adulti. Oggi Corsa nella Luce si propone come uno dei più qualificati tra i corsi di formazione per lo sviluppo della qualità personale e professionale presenti in Italia. Il seminar aiuta le persone di ogni genere, professione, età, titolo di studio, a migliorare le “competenze” cosidette “trasversali”, cioè quelle capacità che esulano dalla specificità delle competenze tecnico-professionali e da quelle di base (riguardanti la lettura, lo scrivere, il far di conto, etc), ma che rivestono un’importanza fondamentale nell’aiutare una persona adulta a vivere e lavorare meglio, con maggiore qualità, con maggiore possibilità di successo e soddisfazione personale. Molti studi dimostrano la solidità di questo nostro breve discorso sulle “competenze trasversali”, sui bisogni delle persone e sulle difficoltà che esse incontrano nella vita, che oggi richiede proprio questo tipo di nuove competenze, senza le quali la gestione delle situazioni della vita personale e l’autoefficacia nel mondo del lavoro rischiano di rimanere un sogno irraggiungibile per molti. GRUEMP da sempre è attenta a tutto questo e soprattutto alle esigenze dei partecipanti ai nostri corsi di formazione. Per questo abbiamo anche avviato diversi studi e lavori di ricerca

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l mondo e l’Italia sono attraversati da una grande emergenza. Non è soltanto quella politica alla quale purtroppo siamo ormai abituati, e neppure quella ancor più evidente di tipo economico, a cui tutti legano la possibilità di ripresa del nostro paese, ma qualcosa da cui dipendono anche la politica e l’economia. Si chiama “Educazione” e quindi si intende anche “Cultura” e “Formazione”. Questo concetto riguarda ciascuno di noi, ad ogni età, perché attraverso l’educazione si sviluppano le potenzialità della persona, e quindi la società tutta.Questo non è solo un problema di istruzione scolastica o di inserimento nel mondo del lavoro. Sta accadendo qualcosa che non era mai accaduta prima: è in crisi la capacità di una generazione di adulti di favorire l’educazione delle giovani generazioni, dei propri figli e prima di tutto di se stessi. Ad un evidente progresso tecnologico, non ha corrisposto un altrettanto significativo progresso “umano” nel senso più etico del termine. Assistiamo ogni giorno allo svilimento delle relazioni umane, in nome di una guerra di mercati che fagocita soprattutto i più giovani, illudendoli di affermarsi seguendo quasi esclusivamente il proprio gusto e il proprio piacere a scapito di un qualsiasi stimolo ad un più responsabile senso del dovere. Una delle conseguenze più evidenti di questo lassismo imperante, fintamente liberalista, è che storpia i significati di autonomia, individualità e libertà, confondendoli con autosufficenza e individualismo sfrenato, rischiando di far crescere una “Nuova Anarchia”.

Negli ultimi anni i social-network hanno preso sempre più

piede tra gli utenti che frequentano il web e si stanno generando le famose “amicizie virtuali”. Possiamo realmente basare un’amicizia solo tramite una piattaforma sociale in rete? Tra le molteplici risposte potremmo dire che questo sarebbe possibile, ma può risultare dannoso e a volte pericoloso. Navigando nella rete si può notare che molti utenti (giovani e adulti) sono inconsapevoli dei danni e dei pericoli che si possono nascondere dietro a quei profili o alias che richiedono la nostra amicizia e che magari non conosciamo direttamente. I social network sono senz’altro utili per collegare e mettere in relazione milioni di persone tra loro, ma di certo non favoriscono lo sviluppo e la qualità di quelle che chiamiamo comunemente relazioni umane, riferite al rapporto tra due o più persone. Le relazioni umane, sono basate su alcuni concetti importanti per la vita delle persone (amore, empatia, fiducia, amicizia, etc...), ma anche sulla condivisione di impegni sociali e/o professionali. Queste relazioni possono essere sviluppate in ogni contesto interpersonale: dai rapporti di amicizia, alla famiglia, a un gruppo di lavoro e in qualsiasi altra forma di aggregazione.

Ma cosa troveranno allora i giovani di oggi e i figli di domani nel loro futuro? Si sta ormai negando la realtà; purtroppo molti studi in ambito sociale si vedono costretti a rilevare che oggigiorno, presso i giovani e peggio ancora presso gli adulti, conta di più la percezione che abbiamo della realtà che la realtà stessa. Ma se ciò è vero allora dobbiamo chiederci: con quali mezzi percepiamo la realtà che ci circonda? Con quali sensibilità? Con quali schemi mentali ed emozionali? Con quale tipo di consapevolezza? Negare la realtà significa perdere la speranza di un senso positivo della vita, per questo si rischia di crescere giovani generazioni orfane di padre, di madre, di maestri, di educatori; generazioni costrette a camminare sulle sabbie mobili dell’indecisione senza valori di riferimento, giovani portati a vivere quasi esclusivamente sull’invisibile rete di relazioni

Come spieghiamo spesso nei nostri corsi di formazione, nella comunicazione interpersonale le parole non bastano, perchè la comunicazione è basata su altri due importanti risorse: linguaggio del corpo e tono della voce. Raggruppando questi tre aspetti determiniamo l’impatto della nostra comunicazione verso le altre persone, molti studi hanno dimostrato che le parole hanno una percentuale d’influenza minore rispetto alle altre due risorse. Ecco perchè le relazioni intepersonali, non mediate da tecnologie, rimangono molto più importanti per mantenere e far crescere i rapporti umani. Da alcuni studi recenti è emerso che quando la vita diventa più virtuale che reale, e le amicizie si creano solo nei social network, iniziano seri problemi, che degenerando danno vita a una vera e propria patologia: la “dipendenza da social network”. Le modalità di comunicazione utilizzate sono talmente diverse e “artificiali” che una persona, a lungo andare, può essere portata a credere che quel mondo virtuale sia la realtà rischiando di diventare totalmente dipendenti da quel mondo poco concreto e irreale. Utilizzare i social network è sicuramente utile, ma bisogna stare attenti a non farsi assorbire completamente da quel tipo di realtà integrandola sempre con il piacere della “relazione umana reale” perchè, se quando ci svegliamo alla mattina, la nostra prima preoccupazione sarà quella di verificare se abbiamo nuove richieste di amicizia nel nostro profilo, forse è il primo segnale della nostra dipendenza. a cura di Andrea Frasson

virtuali di internet, bloccati di fronte alla vita reale, annoiati di tutto e a volte anche violenti con se stessi e con gli altri, in balia delle mode e vinti allo slogan del “consumare per esistere”. Ma da chi lo stanno imparando? Certo, gli adulti, si dice, sono come dei bambini, soltanto un po’ più alti, ma gli adulti non dovrebbero comportarsi quasi esclusivamente come fossero dei bambini. Noi adulti, “del bambino” possiamo far vivere la creatività, le potenzialità, la gioia, l’entusiasmo, la spontaneità, ma non il senso di irresponsabilità che inevitabilmente è proprio di un bambino che per crescere e soddisfare i suoi bisogni deve dipendere da altri. La noia dei giovani d’oggi è figlia della nostra noia, la loro incertezza è figlia di una cultura che ha demolito i luoghi stessi dell’educazione: la famiglia, la scuola, il mondo del lavoro e altri. Educare e formare, cioè introdurre alla realtà e al suo significato vuol dire essere consapevoli, ed essere consapevoli significa essere più liberi, essere più liberi significa valorizzare la propria capacità di scegliere, saper scegliere serve a costruire un mondo che ci fa crescere e migliorare scambiando ciò che abbiamo con gli altri e ricevendo in cambio ciò che a noi manca. Fare questo significa anche mettere a frutto il nostro patrimonio culturale che non è ancora completamente in disuso come vogliono farci credere, ma solamente arrugginito e disarticolato. Vige ormai il tentativo di rendere sterile ogni valido progetto formativo per far si che non attecchisca la volontà di riscatto, che non proliferi troppo il desiderio di reale miglioramento, per fare morire sul nascere la sana ambizione, per illuderci che non serve più battersi per valori positivi che dovrebbero essere patrimonio di tutti. Ecco allora che bisogna raccogliere questa sfida, serve rispondere a questa emergenza, occorre che ognuno si prenda la propria responsabilità perché questa è una responsabilità di tutti, anche di chi figli non ne ha o di chi li ha già grandi e autonomi: “Il nostro futuro è una responsabilità di tutti”. Servono “educatori” nel senso più etico del termine, e ce ne sono in giro parecchi. Noi di GRUEMP cerchiamo da molti anni di esserlo, dando il nostro contributo a far si che, attraverso una formazione concreta, pratica ed efficace, le persone migliorino non solo come imprenditori, manager, lavoratori, ma anche come padri, madri e nuove generazioni di giovani. La formazione diviene utile anche se soltanto riesce a consegnare questa nostra tradizione intrisa di idee, di conoscenze, di valori e di concretezza alle generazioni future; però occorre farla rifiorire per portarla nelle case, nelle famiglie, nelle aziende, nei luoghi pubblici, nei parchi, nelle strade, occorre portarla tra la gente, dappertutto, tra i giovani e i meno giovani, affinchè tutti insieme si possa riuscire a diventare, più maturi, più veri, più vivi, imparando ad amare concretamente se stessi e gli altri. Molti parlano di “Capitale Umano”, di “Capitale Sociale”, di “Alta Formazione”, ma parlarne tanto, scriverne molti libri e fare delle conferenze, è si qualcosa di importante, ma non basta. a cura di Claudio Frasson


Ad ottobre del 2010 è accaduto un evento unico nel vasto

panorama della formazione Italiana: il seminar di Formazione Corsa Nella Luce, ideato da Claudio e Damiano Frasson nel lontano 1995 e avviato ad ottobre dello stesso anno con la sua 1^ edizione, è giunto al suo 15° anniversario. Sono passati quindici anni da quando le nostre intuizioni sono diventate una realtà solida e affermata. Intuizioni che riguardavano

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Damiano Frasson è il Team Leader dell’area Avventura Vincente di GRUEMP. Formatore che vanta esperienza ventennale, esperto di formazione continua per adulti. Dal 1995 conduce il seminar Corsa nella Luce.

l’importanza che avrebbe avuto per le persone adulte, che stavano vivendo dei cambiamenti epocali, prendersi 4 o 5 giorni di tempo per migliorare la loro qualità personale e professionale. Oggi siamo giunti oltre la 175^ edizione di questa straordinaria esperienza formativa, che ha mostrato più volte la sua grande polivalenza e attualità aiutando le persone ad affrontare temi che riguardano l’autostima, l’intelligenza emotiva, la leadership, la comunicazione interpersonale e molto altro.

anche sempre diverso? Perchè più di una serie di corsi, è un vero e proprio percorso di Alta formazione, perchè è nell’ottica del Life long wide learning, non una promessa di miracoli. Perché sono i formandi i veri protagonisti, non i formatori, perché oltre 3800 persone ci sono passate e, chi più chi meno, hanno ottenuto benefici in proporzione a quanto hanno saputo poi applicare quanto appreso. Perché i formatori che lo gestiscono hanno esperienza più che ventennale e non sono improvvisati e perché siamo stati i primi a formare le persone sull’intelligenza emotiva in Italia, quando altri ancora la leggevano solo sui libri. Perché noi vogliamo dare un messaggio chiaro, ovvero che si può fare formazione di grande qualità e di elevatissimo impatto positivo, sulla vita delle persone, con un rapporto qualità prezzo molto vantaggiosi. Forse affermare queste cose, può apparire un promozione autoreferenziale di sè. Lo è solo in parte, infatti, oltre al comprensibile orgoglio professionale di sapere “quanto e di quale qualità è ciò che si è fatto”, è presente in noi anche il costante impegno nell’aiutare chiun-

che negli anni ci hanno permesso un attento monitoraggio sia dei processi di gestione dei nostri corsi, sia dei livelli di soddisfazione ottenuti, ma soprattutto dei risultati ottenuti dai partecipanti al percorso formativo Avventura Vincente. Nel 2011 sarà divulgato un ampio studio proprio su quest’ultimo aspetto: i risultati ottenuti dalla partecipazione ai corsi GRUEMP. Un lavoro consistente, corposo, concreto,

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Claudio Frasson è il Team Leader dell’area Uomini Eccellenti di GRUEMP. Formatore che vanta esperienza trentennale, esperto di formazione continua per adulti. Dal 1995 conduce il seminar Corsa nella Luce.

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preciso, fatto con perizia e scientificità, un lavoro che può rendere tangibili solo una minima parte degli innumerevoli risultati che si possono ottenere quando la formazione è seria, di qualità, proposta in modo professionale, organizzata in modo competente fatta da persone e professionisti all’altezza. Ecco perché a buon diritto noi diciamo che Corsa Nella Luce e tutto il percorso formativo Avventura Vincente sono inimitabili, unici, irripetibili. Ma... perché tutto questo è sempre lo stesso e

que venga in contatto con le nostre proposte formative, a superare pregiudizi o preconcetti frutto di scarsa informazione, mancanza di una vera cultura della formazione e a volte anche conseguenza di messaggi distorti, banalizzanti o generalisti e superficiali affibbiatici da chi non può capire semplicemente perchè non conosce o peggio da chi, a causa di personali esperienze negative con altri corsi di formazione, è in malafede.

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In questi quindici anni di Corsa Nella Luce, abbiamo imparato molto proprio dalle persone, dai formandi che hanno partecipato al corso, è stato un arricchimento continuo, una grande opportunità che abbiamo avuto per riparametrare costantemente ciò che le teorie e gli studi di varie discipline propongono, con ciò che realmente può essere utile alle persone per vivere e lavorare meglio, di questo dobbiamo ringraziare tutti quelli che abbiamo conosciuto per averci lasciato qualcosa di sè, ognuno a proprio modo. Noi, per contro, crediamo di aver lasciato a moltissimi, come minimo, un ricordo significativo di un corso unico, coinvolgente, indimenticabile, ma siamo consapevoli di aver fatto molto di più per tanti altri dando loro l’opportunità di ottenere importanti e concreti risultati o benefici. Per alcuni forse potevamo fare di più, essere più utili, ma anche noi, come diciamo spesso, siamo in viaggio nella nostra vita e ogni volta che teniamo un corso cerchiamo di dare il meglio di quello che siamo in quel momento, poi, come accade a molti, in seguito miglioriamo e cambiamo così i prossimi formandi avranno qualcosa di più o di diverso.

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Intervento motivazionale di Claudio e Damiano Frasson con oltre 200 persone presenti alla serata conclusiva della 173^ edizione di CORSA NELLA LUCE.

Noi di GRUEMP siamo quello che scriviamo, noi siamo quello che diciamo, noi siamo ciò che migliaia di persone hanno conosciuto, noi siamo quello che proponiamo, ma anche noi siamo prima che professionisti della formazione, delle persone. Siamo però costantemente in contatto con gli altri, con i loro bisogni e con i loro desideri, con le loro ambizioni, con le loro esigenze, siamo uomini e donne che hanno fatto della formazione la loro scelta di vita, non solo professionale, cerchiamo di impegnarci a dare un esempio di coerenza, di dinamismo, di creatività, di autodisciplina, di passione, di impegno, di solidarietà, di correttezza, di motivazione. Possiamo non piacere a tutti, non si può vivere soltanto per essere simpatici agli altri, come dice la famosa canzone ”Never give up on a dream” di Rod Stewart. a cura di Damiano Frasson

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Presentazione del dolce preparato in occasione dell’anniversario del corso dalla Pasticceria Belvedere dei fratelli Occhi. (Legnaro - PD)

Nel tempo, dopo i primi anni di assestamento, necessari per valutare le migliori possibilità di approccio con cui promuovere l’utilità e la qualità di questo corso, si è passati ad una costante riprogettazione di contenuti e modalità formative, per rispondere sia ai tempi che cambiavano rapidamente, sia ai cambiamenti inevitabili delle persone, sia all’aggiornamento delle più moderne teorie formative nell’ambito della formazione continua per adulti. Oggi Corsa nella Luce si propone come uno dei più qualificati tra i corsi di formazione per lo sviluppo della qualità personale e professionale presenti in Italia. Il seminar aiuta le persone di ogni genere, professione, età, titolo di studio, a migliorare le “competenze” cosidette “trasversali”, cioè quelle capacità che esulano dalla specificità delle competenze tecnico-professionali e da quelle di base (riguardanti la lettura, lo scrivere, il far di conto, etc), ma che rivestono un’importanza fondamentale nell’aiutare una persona adulta a vivere e lavorare meglio, con maggiore qualità, con maggiore possibilità di successo e soddisfazione personale. Molti studi dimostrano la solidità di questo nostro breve discorso sulle “competenze trasversali”, sui bisogni delle persone e sulle difficoltà che esse incontrano nella vita, che oggi richiede proprio questo tipo di nuove competenze, senza le quali la gestione delle situazioni della vita personale e l’autoefficacia nel mondo del lavoro rischiano di rimanere un sogno irraggiungibile per molti. GRUEMP da sempre è attenta a tutto questo e soprattutto alle esigenze dei partecipanti ai nostri corsi di formazione. Per questo abbiamo anche avviato diversi studi e lavori di ricerca

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l mondo e l’Italia sono attraversati da una grande emergenza. Non è soltanto quella politica alla quale purtroppo siamo ormai abituati, e neppure quella ancor più evidente di tipo economico, a cui tutti legano la possibilità di ripresa del nostro paese, ma qualcosa da cui dipendono anche la politica e l’economia. Si chiama “Educazione” e quindi si intende anche “Cultura” e “Formazione”. Questo concetto riguarda ciascuno di noi, ad ogni età, perché attraverso l’educazione si sviluppano le potenzialità della persona, e quindi la società tutta.Questo non è solo un problema di istruzione scolastica o di inserimento nel mondo del lavoro. Sta accadendo qualcosa che non era mai accaduta prima: è in crisi la capacità di una generazione di adulti di favorire l’educazione delle giovani generazioni, dei propri figli e prima di tutto di se stessi. Ad un evidente progresso tecnologico, non ha corrisposto un altrettanto significativo progresso “umano” nel senso più etico del termine. Assistiamo ogni giorno allo svilimento delle relazioni umane, in nome di una guerra di mercati che fagocita soprattutto i più giovani, illudendoli di affermarsi seguendo quasi esclusivamente il proprio gusto e il proprio piacere a scapito di un qualsiasi stimolo ad un più responsabile senso del dovere. Una delle conseguenze più evidenti di questo lassismo imperante, fintamente liberalista, è che storpia i significati di autonomia, individualità e libertà, confondendoli con autosufficenza e individualismo sfrenato, rischiando di far crescere una “Nuova Anarchia”.

Negli ultimi anni i social-network hanno preso sempre più

piede tra gli utenti che frequentano il web e si stanno generando le famose “amicizie virtuali”. Possiamo realmente basare un’amicizia solo tramite una piattaforma sociale in rete? Tra le molteplici risposte potremmo dire che questo sarebbe possibile, ma può risultare dannoso e a volte pericoloso. Navigando nella rete si può notare che molti utenti (giovani e adulti) sono inconsapevoli dei danni e dei pericoli che si possono nascondere dietro a quei profili o alias che richiedono la nostra amicizia e che magari non conosciamo direttamente. I social network sono senz’altro utili per collegare e mettere in relazione milioni di persone tra loro, ma di certo non favoriscono lo sviluppo e la qualità di quelle che chiamiamo comunemente relazioni umane, riferite al rapporto tra due o più persone. Le relazioni umane, sono basate su alcuni concetti importanti per la vita delle persone (amore, empatia, fiducia, amicizia, etc...), ma anche sulla condivisione di impegni sociali e/o professionali. Queste relazioni possono essere sviluppate in ogni contesto interpersonale: dai rapporti di amicizia, alla famiglia, a un gruppo di lavoro e in qualsiasi altra forma di aggregazione.

Ma cosa troveranno allora i giovani di oggi e i figli di domani nel loro futuro? Si sta ormai negando la realtà; purtroppo molti studi in ambito sociale si vedono costretti a rilevare che oggigiorno, presso i giovani e peggio ancora presso gli adulti, conta di più la percezione che abbiamo della realtà che la realtà stessa. Ma se ciò è vero allora dobbiamo chiederci: con quali mezzi percepiamo la realtà che ci circonda? Con quali sensibilità? Con quali schemi mentali ed emozionali? Con quale tipo di consapevolezza? Negare la realtà significa perdere la speranza di un senso positivo della vita, per questo si rischia di crescere giovani generazioni orfane di padre, di madre, di maestri, di educatori; generazioni costrette a camminare sulle sabbie mobili dell’indecisione senza valori di riferimento, giovani portati a vivere quasi esclusivamente sull’invisibile rete di relazioni

Come spieghiamo spesso nei nostri corsi di formazione, nella comunicazione interpersonale le parole non bastano, perchè la comunicazione è basata su altri due importanti risorse: linguaggio del corpo e tono della voce. Raggruppando questi tre aspetti determiniamo l’impatto della nostra comunicazione verso le altre persone, molti studi hanno dimostrato che le parole hanno una percentuale d’influenza minore rispetto alle altre due risorse. Ecco perchè le relazioni intepersonali, non mediate da tecnologie, rimangono molto più importanti per mantenere e far crescere i rapporti umani. Da alcuni studi recenti è emerso che quando la vita diventa più virtuale che reale, e le amicizie si creano solo nei social network, iniziano seri problemi, che degenerando danno vita a una vera e propria patologia: la “dipendenza da social network”. Le modalità di comunicazione utilizzate sono talmente diverse e “artificiali” che una persona, a lungo andare, può essere portata a credere che quel mondo virtuale sia la realtà rischiando di diventare totalmente dipendenti da quel mondo poco concreto e irreale. Utilizzare i social network è sicuramente utile, ma bisogna stare attenti a non farsi assorbire completamente da quel tipo di realtà integrandola sempre con il piacere della “relazione umana reale” perchè, se quando ci svegliamo alla mattina, la nostra prima preoccupazione sarà quella di verificare se abbiamo nuove richieste di amicizia nel nostro profilo, forse è il primo segnale della nostra dipendenza. a cura di Andrea Frasson

virtuali di internet, bloccati di fronte alla vita reale, annoiati di tutto e a volte anche violenti con se stessi e con gli altri, in balia delle mode e vinti allo slogan del “consumare per esistere”. Ma da chi lo stanno imparando? Certo, gli adulti, si dice, sono come dei bambini, soltanto un po’ più alti, ma gli adulti non dovrebbero comportarsi quasi esclusivamente come fossero dei bambini. Noi adulti, “del bambino” possiamo far vivere la creatività, le potenzialità, la gioia, l’entusiasmo, la spontaneità, ma non il senso di irresponsabilità che inevitabilmente è proprio di un bambino che per crescere e soddisfare i suoi bisogni deve dipendere da altri. La noia dei giovani d’oggi è figlia della nostra noia, la loro incertezza è figlia di una cultura che ha demolito i luoghi stessi dell’educazione: la famiglia, la scuola, il mondo del lavoro e altri. Educare e formare, cioè introdurre alla realtà e al suo significato vuol dire essere consapevoli, ed essere consapevoli significa essere più liberi, essere più liberi significa valorizzare la propria capacità di scegliere, saper scegliere serve a costruire un mondo che ci fa crescere e migliorare scambiando ciò che abbiamo con gli altri e ricevendo in cambio ciò che a noi manca. Fare questo significa anche mettere a frutto il nostro patrimonio culturale che non è ancora completamente in disuso come vogliono farci credere, ma solamente arrugginito e disarticolato. Vige ormai il tentativo di rendere sterile ogni valido progetto formativo per far si che non attecchisca la volontà di riscatto, che non proliferi troppo il desiderio di reale miglioramento, per fare morire sul nascere la sana ambizione, per illuderci che non serve più battersi per valori positivi che dovrebbero essere patrimonio di tutti. Ecco allora che bisogna raccogliere questa sfida, serve rispondere a questa emergenza, occorre che ognuno si prenda la propria responsabilità perché questa è una responsabilità di tutti, anche di chi figli non ne ha o di chi li ha già grandi e autonomi: “Il nostro futuro è una responsabilità di tutti”. Servono “educatori” nel senso più etico del termine, e ce ne sono in giro parecchi. Noi di GRUEMP cerchiamo da molti anni di esserlo, dando il nostro contributo a far si che, attraverso una formazione concreta, pratica ed efficace, le persone migliorino non solo come imprenditori, manager, lavoratori, ma anche come padri, madri e nuove generazioni di giovani. La formazione diviene utile anche se soltanto riesce a consegnare questa nostra tradizione intrisa di idee, di conoscenze, di valori e di concretezza alle generazioni future; però occorre farla rifiorire per portarla nelle case, nelle famiglie, nelle aziende, nei luoghi pubblici, nei parchi, nelle strade, occorre portarla tra la gente, dappertutto, tra i giovani e i meno giovani, affinchè tutti insieme si possa riuscire a diventare, più maturi, più veri, più vivi, imparando ad amare concretamente se stessi e gli altri. Molti parlano di “Capitale Umano”, di “Capitale Sociale”, di “Alta Formazione”, ma parlarne tanto, scriverne molti libri e fare delle conferenze, è si qualcosa di importante, ma non basta. a cura di Claudio Frasson


Alcuni argomenti trattati nel corso mensile post seminar A.MI.CO. T1 dell’area AVVENTURA VINCENTE T1 - RELAZIONE MOTIVAZIONALE Ognuno, nella moderna società in cui viviamo, è sempre più consapevole di essere in relazione con qualcun altro. Interagire con gli altri è inevitabile, ma decidere di agire una “relazione motivazionale” significa cercare di esprimere maggior valore alle nostre relazioni. Stimolare una persona alle fasi di autoesplorazione, autocomprensione, automotivazione, favorisce lo sviluppo delle proprie competenze di leadership, aumentando l’apprendimento in modo autodiretto. Tutto questo può essere non solo imparato, ma anche applicato, mantenuto in costante allenamento, ed infine trasmesso.

T1 - IL PARADOSSO DI ABILENE Quante volte ci può essere capitato di prendere decisioni che non erano in linea con ciò che pensavamo o sentivamo? Il fatto di essere in contraddizione con sé stessi, risulta più spesso una regola piuttosto che un’eccezione dell’essere umano. Questa apparente “assurda” condizione si esprime, nelle dinamiche di gruppo, in quello che è chiamato “Paradosso di Abilene”. Comprenderne i principi di base, riconoscerne le caratteristiche e sperimentarne gli effetti in maniera concreta, ci consente di aumentare la consapevolezza a riguardo delle situazioni in cui siamo coinvolti al fine di prendere migliori decisioni.

T1 - I.E. INTELLIGENZA EMOTIVA “Non vi è intelligenza senza emozione. Ci può essere emozione senza molta intelligenza, ma è cosa che non ci riguarda.” Così scriveva un po’ provocatoriamente un poeta statunitense del ‘900, quasi ad anticipare un avvertimento: non poniamo attenzione solo sulla “più conosciuta” intelligenza razionale. Gli obiettivi di questa sessione del corso A.MI.CO. T1 sono infatti: conoscere maggiormente le caratteristiche della I.E., dare un nome alle emozioni e riconoscerle in sé stessi e negli altri, comprendere l’importanza delle emozioni come elemento sempre presente in ogni persona, per gestire i propri atteggiamenti e comportamenti. Ogni incontro T1, che è stato e che sarà erogato, ha la finalità di favorire lo sviluppo nei partecipanti di specifiche Competenze. Questa azione avviene attraverso momenti di informazione, di sensibilizzazione, di motivazione e soprattutto grazie alla sperimentazione pratica di metodi o strumenti che ognuno può abitualmente usare nella propria vita professionale o personale. Le competenze bersaglio di questi ultimi 10 T1 appartengono, pur se in varia misura, alle tre categorie base: competenze realizzative, relazionali e gestionali. a cura di Donato Frigotto

AVVENTURA VINCENTE CORSA NELLA LUCE - 4 gg. Leadership, ascolto, comunicazione, intelligenza emotiva. 176^ ed. dal 19 al 22 Gennaio 177^ ed. dal 16 al 19 Febbraio 178^ ed. dal 16 al 19 Marzo 179^ ed. dal 13 al 16 Aprile MOTIVATI PER MOTIVARE - 2 gg. Obiettivi, performance, gestione dell’energia, risultati. 35^ ed. 01 - 02 Aprile SQUADRA VINCENTE - 2 gg. Gestire le dinamiche di gruppo e costruire un team. 10^ ed. 07 - 08 Aprile LA SCELTA - 2 gg. Problem solving, creatività, gestione delle relazione umane. 31^ ed. 27 - 28 Maggio

Quando si pensa ad un corso, subito ci si domanda: per imparare cosa? Ma cosa avranno da insegnarmi? Ma dove trovo il tempo? Ma chissà quanto costa? Ma potrò capire quello che sarà spiegato? Etc. Tutte queste domande e molte altre sono più che lecite, anzi sarebbero anche segno di una certa riflessività, non fosse altro che però, quando a queste domande si iniziano a cercare e trovare delle risposte, queste lecite esigenze di chiarimento diventano spesso un alibi, anzi dei dubbi, dei timori, delle insicurezze create da quelle che possiamo chiamare “barriere all’apprendimento”. Queste barriere possono essere proprio riguardanti questi aspetti su cui ci si interroga: il tempo, il costo, la qualità del corso, l’utilità, l’essere adatto o meno alle nostre esigenze, l’aver fatto altre esperienze negative o aver sentito parlare male di ciò che ci viene proposto. GRUEMP a tutto questo risponde in modo semplice e concreto mettendo a disposizione di chiunque informazioni o chiarimenti per valutare di partecipare al nostro percorso Top, Avventura Vincente: depliant, sito internet, video presentazioni, canale You Tube, moduli di iscrizione chiari e completi, rivista periodica informativa FiloStraTa, comunicazione su giornali, riviste, magazine, partecipazione ad eventi promozionali, a trasmissioni televisive, radiofoniche, spot pubblicitari, ma soprattutto il nostro continuo PASSAPAROLA ETICO. Il segreto del nostro successo sta nel ciclo virtuso, generato dalla partecipazione continuativa di tantissime persone che ogni anno, dopo aver provato il corso di base, denominato Corsa Nella Luce, approvano le nostre strategie e quindi manifestano, oltre all’elevato livello di soddisfazione, anche i loro risultati ottenuti, promuovendo in modo del tutto disinteressato i nostri corsi di formazione.

UOMINI ECCELLENTI - ERO, SONO...SARÒ - 2gg. - VUOI VENDERE? COMUNICA! 2gg. - LEADERSHIP ASSERTIVA 1g - MANAGEMENT & QUALITÀ 2 gg - CLIENTE IN LINEA 1 g - BUONGIORNO... E POI? 2 gg

Per iscrizioni alle date programmate dei nostri corsi interaziendali, dell’area AVVENTURA VINCENTE e UOMINI ECCELENTI telefona allo 049.80.25.103 oppure scrivi a infoamico@gruemp.it

Oggigiorno sembra che non ci sia più nessuno che propone qualità, sembra che non ci siano più persone interessate a migliorarsi, sembra che la formazione sia tutta uguale e troppo cara per i risultati che offre. Sembra che tutti promettano miracoli, sembra che ci siano solo organizzazioni poco trasparenti e poco professionali che usano la formazione per camuffare altri affari; quindi potremmo dire: sembra che sia solo così, ma non sempre è come sembra. GRUEMP infatti si distingue nel mondo della formazione proprio per il grado di coerenza tra ciò che dichiara e ciò che fa, ovvero il contrario di ciò che alcuni ancora credono. La riprova è che senza trucchi e senza inganni, le persone imparano ad apprezzare la formazione e le sue infinite potenzialità di aiuto per le persone adulte, in sinergia spesso con altre strategie di intervento come il coaching, il counselling, il problem solving strategico, la programmazzione Neurolinguistica e altre. Attenzione amici, “sembra” non significa “essere”, altrimenti i molti studi che vengono svolti in questo ambito, non si chiamerebbero “Scienze dell’Educazione e della Formazione”.. a cura di Mascia Alberti

CORSA NELLA LUCE HA FATTO 15

UNA PRIORITÀ PER TUTTI

AMICIZIE...! VIRTUALI?

È sempre opportuno cogliere i momenti di celebrazione per ribadire i principi ispiratori e i caratteri distintivi di un progetto aziendale. Diventa ancor più interessante farlo per un progetto formativo che, da molto tempo, ha un impatto sociale forte e positivo presso la clientela che usufruisce di servizi innovativi e di notevole qualità.

Fare formazione è anche fare cultura. Riflettere su ciò che vorremmo lasciare in eredità alle nuove generazioni, è anche un modo per capire quali sono le opportunità che possono favorire un percorso educativo a supporto del progresso umano che da più parti ci si attende e che le istituzioni, a volte, hanno difficoltà a favorire.

Il social network è presente nella vita di molte persone, ma quanti nell’utilizzarlo si chiedono cosa sia? O meglio cosa genera e a cosa porta il suo utilizzo? In questo articolo parleremo della differenza che c’è tra la comunicazione e la relazione virtuale e tra le modalità di comunicazione nelle relazioni umane. Un argomento molto importante e utile per chi fa uso di questi strumenti.

Sembrerà un po’ scontato, ma onestamente ci sembra che continuare a cavillare sul passato, analizzare le cause di ieri, o di cinque anni fa, o ancora più in là nel tempo con la condizione generale in cui ci si trova oggi, possa essere spesso una perdita di tempo. Valutare la nostra storia o riconoscere ciò che abbiamo già vissuto, nel bene e nel male, non è di certo una cosa errata, però è pur vero che la vita è urgente e spesso nel passato possiamo trovare anche troppi input, troppe considerazioni, troppi errori che ci possono portare ad una forma di disorientamento nel nostro presente. La nostra formazione parte da ciò che oggi è importante per una persona, e soprattutto verso quali obiettivi vuole dirigersi nel suo futuro a breve e medio termine. Anche progettare troppo a lungo nel tempo appare ormai vano, la realtà di vita cambia ad una velocità notevole. Ieri, oggi, domani, e dopodomani sono già quattro giorni, quante cose possiamo riuscire a fare in soli quattro giorni? Molti dicono: “Il tempo ci sfugge, le difficoltà che spesso si accavallano non ci lasciano nemmeno il tempo per comprenderle, figuriamoci se ci consentono di prenderci del tempo per fare su di esse delle considerazioni strategiche su come affrontarle e superarle”. Si potrebbe, anzi, si può trovare il tempo; almeno quattro giorni, solo quattro per fare un break, per fare un punto della situazione, per mettere il film della nostra vita in pausa e farne un fermo immagine. Fermare tutto e riflettere, esplorare, comprendere, motivarsi e poi ripartire per continuare quel viaggio entusiasmante che è la nostra vita. Ma come farlo? Semplice, decidendo di partecipare a CORSA NELLA LUCE, non a una passeggiata: una metafora della vita, sempre in cammino, ma in modo dinamico, con molta più chiarezza e consapevolezza sulla propria realtà di vita. a cura di Claudio e Damiano Frasson


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