GRUEMP - FiloStraTa n° 44 - Agosto 2012

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Alcuni argomenti trattati nel corso mensile A.MI.CO. T1, dopo aver partecipato a CORSA NELLA LUCE T1 - L’IMMAGINAZIONE Dai risultati scientifici di uno studio effettuato sulla “visuo-spatial working memory”, GRUEMP ha progettato questa sessione del corso A.MI.CO. T1, in cui si approfondiscono le proprie conoscenze sul tema dell’immaginazione e sulle sue implicazioni come risorsa a disposizione di ognuno. Le immagini mentali, ricche di significati, possono aumentare l’efficacia e l’efficienza dei nostri pensieri, sviluppano la creatività e favoriscono l’apprendimento, aiutano a focalizzare e a ricordare obiettivi da realizzare, e sono inoltre collegate alle emozioni e alle percezioni che abbiamo di tutto ciò che viviamo. La capacità di immaginare si può allenare, ed è proprio questo l’obiettivo dell’incontro, vissuto in maniera molto creativa e anche divertente. Lo scopo è utilizzare al meglio il nostro potenziale. T1 - ALIMENTARE LA COMUNICAZIONE Nel rapidissimo, continuo e a tratti frastornante scambio di informazioni che viviamo nella moderna società, è sempre più necessario migliorare la gestione del processo di comunicazione. In tal senso, chiarire e verificare ciò che trasmettiamo e riceviamo equivale a padroneggiare il “feedback” e, letteralmente quindi, ad alimentare e nutrire la nostra comunicazione. I partecipanti sperimentano le proprie modalità di esprimersi e di ascoltare attivamente, attraverso il linguaggio verbale e non verbale, riscontrando così punti di forza e altri da migliorare. In questo incontro in particolare, coinvolgendosi in alcune esercitazioni, si acquisisce maggiore abilità nell’utilizzare le tecniche di feedback, per evitare il più possibile fraintendimenti ed incomprensioni, spesso cause di conflitti, tensioni e problemi, sia nella vita privata che in quella professionale. T1 - SOD-iart Questo incontro si concentra sui primi tre valori della strategia di autodisciplina per la qualità, strutturata da GRUEMP negli anni come strumento di automotivazione e autodirezione. Spesso ci troviamo a desiderare (o pretendere) da parte degli altri maggiore Servizio, Organizzazione e Disponibilità. Ma quali sono gli atteggiamenti ed i comportamenti attraverso cui si esprimono questi valori? Con quali azioni quotidiane ognuno può farsi esempio di un’ottica di servizio? Le “cose da fare” sembrano sempre troppe rispetto al tempo a disposizione, ma che differenze ci sono tra i concetti di “importante” ed “urgente”? Come si può fare in modo che la disponibilità non diventi una sorta di “sacrificio altruistico” che alla fina abbassa il nostro senso di autostima? T1 - GLI ALTRI SIAMO NOI Le percezioni che ognuno ha, di sé e degli altri, influenzano i significati che si attribuiscono alla propria realtà e di conseguenza influiscono anche sulle azioni. In questo incontro, esperienziale e fortemente interattivo, ognuno può sperimentare qual è il messaggio che “indossa”, grazie al confronto con i differenti punti di vista delle altre persone. Spesso, infatti, gli atteggiamenti, i pensieri, le emozioni che fanno ormai parte del nostro modo di essere, trasmettono impressioni che possono essere lontane dalla nostra intenzione di comunicare quel particolare messaggio. Anche l’abbigliamento, l’ambiente, gli oggetti che utilizziamo comunicano qualcosa di noi. Gli altri possono attribuire ai nostri comportamenti significati diversi da quelli che diamo noi e anche per questo ci possono aiutare a conoscere meglio noi stessi.

AVVENTURA VINCENTE CORSA NELLA LUCE - 4 gg. Leadership, ascolto, comunicazione, intelligenza emotiva. 189^ ed. dal 19 al 22 Settembre 190^ ed. dal 17 al 20 Ottobre 191^ ed. dal 14 al 17 Novembre SQUADRA VINCENTE - 2 gg. Gestire le dinamiche di gruppo e costruire un team. 11^ ed. 05 - 06 Ottobre

UOMINI ECCELLENTI - ERO, SONO...SARÒ - 2gg. - VUOI VENDERE? COMUNICA! 2gg. - LEADERSHIP ASSERTIVA 1g - MANAGEMENT & QUALITÀ 2 gg - CLIENTE IN LINEA 1 g - BUONGIORNO... E POI? 2 gg

LA SCELTA - 2 gg. Problem solving, creatività, gestione delle relazione umane. 34^ ed. 30 Novembre e 01 Dicembre MOTIVATI PER MOTIVARE - 2 gg. Obiettivi, performance, gestione dell’energia, risultati. 38^ ed. 26 - 27 Ottobre FILOSTRATA - 2 gg + 1 g. Valori e metodi per l’azione formativa. Data 2013 da definire

- DA GRUPPO A SQUADRA 2 gg Per iscrizioni alle date programmate dei nostri corsi interaziendali, dell’area AVVENTURA VINCENTE e UOMINI ECCELENTI telefona allo 049.80.25.103 oppure scrivi a infoamico@gruemp.it

L’anno olimpico, porta a rimettere sotto i riflettori lo sport con le sue molteplici discipline, i suoi campioni, i metodi di allenamento e i risultati conseguenti. Ogni quattro anni giovani e adulti hanno l’opportunità di assistere alla migliore rappresentazione mondiale della grande metafora della vita che è lo sport. Cosa possiamo imparare da questo evento? Cosa possiamo attingere di utile per la nostra vita? Alcune risposte potrebbero apparire persino scontate come imparare che con il sacrificio si ottengono risultati importanti, che ogni persona ha potenzialità diverse, impariamo l’importanza del concetto di squadra, impariamo che si è in gara prima di tutto con se stessi prima ancora che con gli altri, impariamo l’importanza della mente oltre che al fisico, e ancora: facciamo parallelismi con situazioni della nostra vita, ci si ispira allo stile di questo o quell’atleta che ci assomiglia e magari fa ad altissimo livello la disciplina, che noi facciamo amatorialmente etc. Ho potuto constatare spesso che, queste ed altre riflessioni, non sono per nulla banali o da dare per scontate, ne da parte delle persone in genere, tanto meno da parte della stragrande maggioranza degli atleti, allenatori o dirigenti sportivi. Lo sport assume da secoli per il genere umano una valenza pedagogico educativa e ormai anche una più ampia valenza formativa, ed ecco allora perché anche noi di GRUEMP, pur occupandocene già da qualche tempo, abbiamo voluto dedicare uno specifico spazio allo Sport. Un atleta impara con criteri prevalentemente addestrativi la sua disciplina sportiva, ma saprà sviluppare autodisciplina anche nella sua vita? Cosa lo blocca nel dare performance in linea con le sue potenzialità? Riuscirà a dare performance ottimali in altri ambiti quando smetterà le gare? Un allenatore riesce a trovare le leve necessarie per trasformare un gruppo in squadra? Un allenatore riesce ad esprimere con flessibilità e disponibilità relazionale una leadership autorevole e non solo autoritaria? Ed infine i dirigenti di società sportive che devono confrontarsi con la redditività di centri, polisportive, aziende sono disponibili ad organizzare l’attività sportiva di qualsiasi livello come si dovrebbe fare in un’azienda? Da ultimi, ma non ultimi, i genitori sanno essere di supporto alla spinta educativa che lo sport praticato dal figlio può dare al loro essere adulti del futuro? GRUEMP con la formazione o altre attività di coaching dell’area FORMATI PER LO SPORT, può dare a tutte queste domande utili e interessanti risposte. Ciò che già proponiamo da molti anni nell’area Avventura Vincente ha dimostrato di poter dare risultati ad atleti, manager, genitori, dirigenti di qualsiasi età e professione. Le nostre proposte portano sempre con sé una caratterizzazione motivazionale e manageriale per fare sì che le competenze sviluppate si potenzino tramite l’apprendimento di un mix di conoscenze, strategie e metodi pratici, semplici, e soprattutto trasferibili autonomamente nella propria vita. Lo sport ci offre lo spunto per affrontare in modo più dinamico, consapevole e determinato la nostra vita superando le inevitabili difficoltà che troveremo sul nostro percorso, sapendo che in questa gara, spesso non siamo soli, e ognuno è giusto che provi a vincere qualcosa in un qualche modo a cura di Damiano Frasson

TRA IL DIRE E IL FARE...

IL KAIZEN PER LO SVILUPPO AZIENDALE

GRUEMP.IT FAN

Il tempo stringe, la crisi morde, è in atto una forma di selezione naturale e in parte artificiale tra culture, mercati, aziende. Le persone sono sempre più disorientate di fronte ai cambiamenti, senza precedenti, che stiamo vivendo. Le aziende si stanno trasformando assieme ai mercati globali, gli apparati socio economici, finanziari e governativi scricchiolano: che fare? Serve rimettere al centro [...]

Ritorna di moda nel Nord-Est il KAIZEN per favorire lo sviluppo della ”Lean organization” o della “Lean production”. Anche nelle aziende di piccole e medie dimensioni, gli imprenditori cominciano a sentire il bisogno di ristrutturare il modo di lavorare delle loro imprese. Trasformare le aziende in “organizzazioni snelle” o i reparti in cellule operative che lavorano con i criteri della LEAN è diventato essenziale. [...]

Da qualche settimana sono on-line alcuni nuovi adeguamenti sul sito di GRUEMP, che cerca sempre di migliorare e di essere sempre più efficace anche nel web. Abbiamo reimpostato il menù rendendolo molto più snello, intuibile ed immediato. Abbiamo semplificato alcuni contenuti di presentazione dei corsi e stiamo ottimizzando l’interazione con i social network per essere sempre più visibili e accessibili. [...]

Voglio fare questo, voglio quel lavoro, voglio quel risultato, voglio avere successo, voglio stare bene, voglio quella persona, sono espressioni comuni tipiche che esprimono quanto ognuno abbia dentro di sé una spinta motivazionale che dirige le sue energie psico fisiche verso l’ottenimento di uno stato interiore o verso una condizione personale che ritiene migliorativa. Nella trascorsa epoca dell’esagerazione che ci stiamo lasciando alle spalle, la ricerca spasmodica del possesso ad ogni costo ha creato delle distorsioni del concetto di ambizione, o meglio di una “sana ambizione”. Oggi dove un po’ tutto è tornato a scarseggiare e dove alcuni parametri, che determinano una misura della qualità della nostra vita sembrano tornati indietro di almeno vent’anni, torna centrale la sana ambizione personale e con essa il principio di volontà come atto consapevole, che dirige e proietta noi stessi verso il futuro. Potremmo riconoscere almeno tre aspetti costitutivi della volontà: l’energia, l’intelligenza, l’etica."L’energia" è un elemento della volontà che ci spinge all'azione come una molla che parte dai nostri bisogni e desideri, "l’intelligenza" è l’elemento che permette di mantenere con strategie adatte la spinta propulsiva e il percorso da seguire, l’"etica" è la peculiarità che dovrebbe avere una volontà indirizzata a finalità "giuste", “positive”, “costruttive”. Ecco spiegato in modo semplice perché GRUEMP da anni propone stimoli motivazionali e formativi che favoriscono lo svilupparsi di una “sana ambizione”, ecco perché in questi momenti difficili chi possiede questi parametri di riferimento sta, nonostante tutto, sviluppando energie positive per procedere verso il futuro che ci attende con equilibrio e determinazione, nella vita privata e nel lavoro. a cura di Claudio e Damiano Frasson


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l tempo stringe, la crisi morde, è in atto una forma di selezione naturale e in parte artificiale tra culture, mercati, aziende. Le persone sono sempre più disorientate di fronte ai cambiamenti, senza precedenti, che stiamo vivendo. Le aziende si stanno trasformando assieme ai mercati globali, gli apparati socio economici, finanziari e governativi scricchiolano: che fare? Serve rimettere al centro di ogni questione il “capitale umano” e le sue motivazioni. Dire oggi che è centrale la questione umana e motivazionale sembra una banalità, ma perchè nonostante si concordi da più parti sull’importanza di ridisegnare una nuova linea della modernità, non si procede in tale senso? Come mai in nome di una fluidità evidente si lasciano andare alla deriva anche i più evidenti principi di un’etica che dovrebbe essere personale prima ancora che sociale? Motivazione significa “movimento” e dunque “motivo per l’azione”, e allora com’è possibile che le persone in questi tempi moderni, dove le motivazioni non dovrebbero mancare, siano in difficoltà su questo punto? Per molti motivi senz’altro, ma probabilmente per un paio in modo più specifico: il primo è che le persone stanno perdendo consapevolezza di agire sulla base delle motivazioni altrui, senza rendersi conto che le proprie non sempre sono così in sintonia con quelle di altri. Il secondo è che le persone sprecano diverse risorse personali, tempo ed energie, indirizzandosi verso obiettivi minimi, superficiali o lontani dai desideri reali. Potremmo sintetizzare affermando che le persone sviluppano poca auto-motivazione e se lo fanno, la applicano su aspetti poco qualificanti per la loro vita o per un basso ritorno in termini di qualità e capitale umano. Qui di seguito vi proponiamo alcuni errori frequenti che sarebbero da evitare: pensare in modo negativo perdendo ottimismo sul futuro; comunicare in modo frettoloso e superficiale; guardare alle situazioni lontane da noi con distacco; informarsi in modo acritico e superficiale; seguire troppo assiduamente le mode del momento; privilegiare troppo gli investimenti in tecnologie superflue; sottovalutare gli investimenti in formazione; pensare di farcela da soli evitando di imparare dagli altri; ritenere che prima o poi le cose cambieranno da sole; sperare che le cose migliorino senza il nostro intervento; confortarsi del fatto che va male anche ad altri. Quindi, cosa si dovrebbe fare? pensare in modo positivo sviluppando più ottimismo; migliorare le proprie competenze relazionali; migliorare le proprie competenze manageriali; definire con maggiore precisione i propri obbiettivi; cercare di strutturarsi una forma mentis imprenditoriale; sviluppare energie per la propria motivazione; investire su tecnologie che realmente riusciamo ad utilizzare; investire su tecnologie utili a risparmiare tempo e denaro; investire in formazione di qualità che offra risultati concreti; avvalersi dell’aiuto di professionisti esperti dei vari settori; verificare i propri punti di debolezza, limitandoli; valorizzare i propri punti di forza, potenziandoli. Una volta preso consapevolezza di questo breve vademecum, una persona (giovane, adulto, imprenditore, genitore, manager o altro) può fare una rapida verifica dei suoi bisogni, che potremmo definire “vuoti da colmare” o dei suoi desideri come “ambizioni da sviluppare” e conseguentemente, anche dei suoi obiettivi, delle sue reali motivazioni. In quest’epoca globale pensare che le motivazioni, le questioni e gli obiettivi che le persone hanno, non incidano nei vari ambiti della vita o abbiano delle conseguenze, è quantomeno un’imprudenza. Ciò che noi sviluppiamo e gestiamo nell’ambito della vita professionale ha sempre ripercussioni anche in quello della vita privata e viceversa. La questione

della motivazione è dunque sempre più centrale perché, la difficoltà per le persone è l’incapacità di ragionare con calma, fare valutazioni, auto-esplorarsi, comprendere e poi decidere in autonomia. Se le persone continuano a rifiutare lo sforzo insito nella riflessività, quello più consistente dell’impegno e della responsabilità individuale, continuando ad interessarsi solo a ricevere, utilizzare o usufruire delle cosiddette “pappe pronte”, non si uscirà mai dal tunnel della decadenza culturale e sociale. Le “pappe pronte” si danno ai neonati che non sono in grado ancora di fare nulla da soli e che non sono nemmeno in grado di decidere nulla, sono completamente ego centrati sui loro bisogni primari di sopravvivenza, cibo, riposo, carezze e completamente dipendenti dai loro genitori adulti. Ops! Ecco qua un inganno da svelare. Molti prodotti e servizi, che oggi vengono proposti agli adulti, sono strutturati in modo che questi ne ricavino prevalentemente soddisfazioni fisiologiche, in modo che le menti riposino, per ricevere delle forme superficiali di considerazione/coccole. Ecco allora che il gioco è fatto, un adulto così addomesticato tende a sviluppare egoismo, chiusura, autoreferenzialità, protesta, passività, indolenza e mancanza di quella progettualità che lo proietterebbe nel mondo dell’interdipendenza relazionale prima, poi sociale, per contribuire in modo positivo su quella globale. Ciò che non produce movimento, non produce nemmeno una forma di energia, per questo motivo è fondamentale che le persone si impegnino di più nel mettere in movimento pensieri costruttivi, emozioni positive, comportamenti responsabili e propositivi. Anche nei corsi di formazione le persone spesso cercano la rassicurazione negli altri partecipanti per poter stare comodamente sedute sulla sedia ad ascoltare il formatore o il coach che parla, inconsapevoli del fatto che più il numero di persone è elevato più si abbassa al minimo la propria aspettativa, l’impegno nell’essere un protagonista diretto dell’evento formativo e diminuisce anche l‘apprendimento. Chi vuole restare comodamente seduto e

vivere un corso di formazione in modo passivo, trova anche questa opzione: può tranquillamente guardarsi da casa uno delle migliaia di corsi in DVD acquistabili in rete, senza doversi confrontare direttamente con altre persone e quindi lavorare attivamente in aula interagendo. Ci sono però ancora persone che nella formazione cercano la qualità, che credono nel fattore umano, che desiderano vivere eventi altamente formativi, coinvolgenti, dinamici, profondi, maturi e ad elevatissimo valore aggiunto. Ci sono anche corsi di formazione e aziende che mirano all’incremento di una concretissima e reale forma di consapevolezza. Lo fanno non solo a parole, ma evidenziando costantemente il loro orientamento allo sviluppo del capitale umano e della qualità personale e professionale. Gruemp è una di queste realtà che ormai da vent’anni si dedica a questa mission, Corsa Nella Luce è uno di questi corsi, una di quelle esperienze che si fanno una volta o due al massimo nella vita. A noi piace dire che non è Corsa Nella Luce che cambia la vita dei partecipanti, ma semmai quello che i partecipanti motivati sui propri personali obiettivi, con il supporto del Team GRUEMP, riescono ad applicare nella loro vita personale e professionale. a cura di Damiano Frasson

Da qualche settimana sono on-line alcuni nuovi

adeguamenti sul sito di GRUEMP, che cerca sempre di migliorare e di essere sempre più efficace anche nel web. Abbiamo reimpostato il menù rendendolo molto più snello, intuibile ed immediato. Abbiamo semplificato alcuni contenuti di presentazione dei corsi e stiamo ottimizzando l’interazione con i social network per essere sempre più visibili e accessibili. Abbiamo strutturato 5 aree principali dove trovate i nostri corsi e le nostre proposte formative, orientandoci sempre meglio verso una GRUEMP 2.0.

Area dedicata ai corsi AVVENTURA VINCENTE e allo straordinario corso di sviluppo personale CORSA NELLA LUCE.

Area dedicata ai corsi UOMINI ECCELLENTI rivolta a tutte le persone che desiderano aumentare le loro competenze in ambito lavorativo (corsi sulla vendita, comunicazione, management, e molti altri corsi ancora)

Area dedicata alla formazione personalizzata e studiata ad hoc, per aziende e imprenditori che vogliono migliorare la propria realtà professionale, ottenere maggiori risultati e aumentare le competenze lavorative e relazionali delle persone che fanno parte dell’azienda.

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n Italia, nel trattare il tema dello sviluppo aziendale in tempi di crisi, i formatori, i consulenti e i coach potrebbero a buon diritto partire da una nota polemica. Sono ormai più di 20 anni che nel mondo del lavoro, facendo riferimento agli strumenti manageriali più noti, si sente parlare del TOTAL QUALITY MANAGEMENT, del TOYOTA SYSTEM, MBO, BPR, etc, ma in realtà l’applicazione di queste metodologie è sempre stata molto trascurata, soprattutto dalla piccola e media impresa. L’imprenditoria del Nord Est in particolare, si è spesso dimostrata molto refrattaria all’applicazione di questi concetti evoluti per gestire i vari business. Si è sempre data maggiore importanza alla quantità piuttosto che alla qualità, all’efficacia piuttosto che all’efficienza, all’investire nel costruire capannoni, piuttosto che nel fare ricerca e sviluppo e spesso a fare profitto utilizzando le formule più artificiose e contorte che il mondo della finanza metteva a disposizione. Nelle aziende italiane si sarebbe dovuto cavalcare il cambiamento soprattutto quando le cose andavano bene, ma in passato, quando si viveva nell’epoca delle “vacche grasse”, le sollecitazioni che provenivano dagli esperti dello sviluppo organizzativo, di “fare attività di miglioramento continuo” negli anni ’90 e 2000, sono state perlopiù ignorate. Quando andava bene l’applicazione del Kaizen (parola giapponese che stà per Kai = cambiare, Zen = in meglio). veniva spesso fatta in modo pressappochista, senza una vera e propria progettualità. La fretta e l’ansia per il risultato veniva sempre prima dell’utilizzo di un qualsiasi strumento manageriale di base come ad esempio il CICLO DI DEMING ( plan – do – check – act ), utile proprio per fare miglioramento continuo. Ora purtroppo, mentre la crisi imperversa, il “Cambiamento” è addirittura una “conditio sine qua non”. Oggi però si parla di “lean organization” o di “lean production” o di “lean service” come se si trattasse di seguire una nuova cura dimagrante aziendale alla moda (Lean = snello); Il rischio adesso è quello di buttarsi a capofitto nel cambiamento pensando di mobilitarsi per grandi progetti, ma non è così. L’introduzione in azienda della cultura KAIZEN, tipica di tutte le metodologie LEAN, avviene mediante l’organizzazione e la realizzazione di brevi progetti gestiti

Area dedicata a corsi e workshop per chi desidera conoscere GRUEMP attraverso proposte formative semplici ed economiche della durata di 2 o 4 ore o al massimo di 1 giornata.

Questa è l’area dedicata a tutte le persone che amano lo sport, che lo praticano o che lo insegnano. Oggi anche nello sport è molto importante affrontare temi sulla leadership, sulla comunicazione interpersonale e intrapersonale per raggiungere obiettivi individuali e di squadra. Per la realizzazione di tutto questo, GRUEMP ha avuto il piacere di avvalersi del supporto e della consulenza di un giovane e promettente stagista (laureando di Economia dell‘Università Ca’ Foscari di Venezia) che ha saputo ben interpretare le nostre esigenze, il nostro stile e la nostra qualità. Ringraziamo Andrea Faliva augurandogli una soddisfacente crescita personale e professionale. Le nuove tecnologie sono un settore in vertiginosa espasione, cambiamenti continui dai quali ormai non si può fare marcia indietro. Visitate il nostro sito internet (www.gruemp.it) e lasciate un breve commento alla nostra pagina ufficiale facebook. (facebook.com/gruemp.it). a cura di Andrea Frasson

attraverso “Eventi Kaizen” che possono essere tenuti periodicamente per realizzare i cambiamenti, che vengono di volta in volta focalizzati all’interno dei luoghi di lavoro. Questi eventi saranno come una lente di ingrandimento attraverso la quale osservare ogni processo ed operazione al fine di eliminare gli sprechi di risorse (tempo, materiali, danaro, energie, etc) e migliorare i prodotti e i servizi. Per concretizzare i progetti bisogna entrare nell’ordine di idee di questi 15 principi: 1. Gestire il lavoro secondo una filosofia a lungo termine, in armonia con gli obiettivi finanziari a breve termine. 2. Creare un flusso continuo dei processi in cui ogni collaboratore è cliente/ fornitore dell’altro. 3. Utilizzare sistemi di controllo per evitare la sovrapproduzione di operatività, prodotti e servizi. 4. Livellare i carichi di lavoro tra i collaboratori coinvolti nei reparti. 5. Costruire la mentalità di fermarsi per risolvere i problemi ed ottenere subito un minimo vantaggio. 6. Standardizzare i processi come base del miglioramento continuo anche dei collaboratori. 7. Utilizzare il controllo visivo in modo da far emergere i problemi che sono nascosti. 8. Utilizzare solo tecnologia affidabile, accuratamente testata che sia veramente di supporto alle persone. 9. Creare leader che cerchino di capire a fondo il lavoro e che lo insegnano agli altri. 10. Sviluppare persone e squadre eccezzionali che eseguono il compito secondo gli standard. 11. Sfidare la rete estesa di partner e fornitori a dare di più, aiutandoli a migliorare. 12. Andare a vedere di persona il problema per capire a fondo la situazione. 13. Prendere decisioni per consenso, lentamente e valutando tutte le opzioni. 14. Attuare rapidamente i piani derivanti dalle decisioni prese. 15. Diventare una organizzazione che apprende attraverso una riflessione costante e implacabile. In realtà sono i cambiamenti piccoli, graduali e incrementali propri del miglioramento continuo e applicati per un lungo periodo di tempo, che conducono a significativi impatti sui risultati di business di qualsiasi impresa italiana o del mondo e non solo in quella giapponese. a cura di Claudio Frasson

RUBRICA: Un pensiero A.MI.CO.

Penso che se fai qualcosa che risulti essere molto buono, allora devi metterti a fare qualcos’altro di magnifico. (Steve Jobs)

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Mi piace, commenta e condividi: dal reale al virtuale... e ritorno! Eccoci qua, anche dentro un I-Pad, presenti nel Web dal 1998, oggi siamo anche nei social network, raggiungibili via telefono, mail, skipe, internet e chissà un giorno non troppo lontano anche via radio e Tv. Dopo appena due mesi dall’essere sbarcati su Facebook anche con i nostri profili personali oltre alle tre fan page di Gruemp, Libro e Audiolibro, siamo contenti dell’accoglienza e delle prime interazioni che abbiamo avuto con tantissimi amici e clienti-amico. Stiamo prendendo dimestichezza con questi strumenti e con questo mondo. Come previsto ci sono delle cose che ci piacciono e altre meno, ci sono cose utili altre meno.

Come sempre accade nella vita, anche nei social network, utilità ed efficacia dipendono dall’uso che le persone sanno fare degli strumenti a disposizione. A noi intanto fa piacere poter tornare in contatto sopratutto con alcuni amici che non vediamo da tempo, conoscere qualcosa della loro vita attuale e poter scambiare qualche stimolo interessante anche a distanza. Agli amici che invece vediamo più spesso vogliamo rivolgere l’invito a non abituarsi troppo all’idea di intergire con noi a distanza, il contatto umano fortunatamente rimarrà ancora per molto tempo luogo privilegiato di scambio di motivazione, emozioni, relazione, apprendimenti. Claudio & Damiano Frasson


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l tempo stringe, la crisi morde, è in atto una forma di selezione naturale e in parte artificiale tra culture, mercati, aziende. Le persone sono sempre più disorientate di fronte ai cambiamenti, senza precedenti, che stiamo vivendo. Le aziende si stanno trasformando assieme ai mercati globali, gli apparati socio economici, finanziari e governativi scricchiolano: che fare? Serve rimettere al centro di ogni questione il “capitale umano” e le sue motivazioni. Dire oggi che è centrale la questione umana e motivazionale sembra una banalità, ma perchè nonostante si concordi da più parti sull’importanza di ridisegnare una nuova linea della modernità, non si procede in tale senso? Come mai in nome di una fluidità evidente si lasciano andare alla deriva anche i più evidenti principi di un’etica che dovrebbe essere personale prima ancora che sociale? Motivazione significa “movimento” e dunque “motivo per l’azione”, e allora com’è possibile che le persone in questi tempi moderni, dove le motivazioni non dovrebbero mancare, siano in difficoltà su questo punto? Per molti motivi senz’altro, ma probabilmente per un paio in modo più specifico: il primo è che le persone stanno perdendo consapevolezza di agire sulla base delle motivazioni altrui, senza rendersi conto che le proprie non sempre sono così in sintonia con quelle di altri. Il secondo è che le persone sprecano diverse risorse personali, tempo ed energie, indirizzandosi verso obiettivi minimi, superficiali o lontani dai desideri reali. Potremmo sintetizzare affermando che le persone sviluppano poca auto-motivazione e se lo fanno, la applicano su aspetti poco qualificanti per la loro vita o per un basso ritorno in termini di qualità e capitale umano. Qui di seguito vi proponiamo alcuni errori frequenti che sarebbero da evitare: pensare in modo negativo perdendo ottimismo sul futuro; comunicare in modo frettoloso e superficiale; guardare alle situazioni lontane da noi con distacco; informarsi in modo acritico e superficiale; seguire troppo assiduamente le mode del momento; privilegiare troppo gli investimenti in tecnologie superflue; sottovalutare gli investimenti in formazione; pensare di farcela da soli evitando di imparare dagli altri; ritenere che prima o poi le cose cambieranno da sole; sperare che le cose migliorino senza il nostro intervento; confortarsi del fatto che va male anche ad altri. Quindi, cosa si dovrebbe fare? pensare in modo positivo sviluppando più ottimismo; migliorare le proprie competenze relazionali; migliorare le proprie competenze manageriali; definire con maggiore precisione i propri obbiettivi; cercare di strutturarsi una forma mentis imprenditoriale; sviluppare energie per la propria motivazione; investire su tecnologie che realmente riusciamo ad utilizzare; investire su tecnologie utili a risparmiare tempo e denaro; investire in formazione di qualità che offra risultati concreti; avvalersi dell’aiuto di professionisti esperti dei vari settori; verificare i propri punti di debolezza, limitandoli; valorizzare i propri punti di forza, potenziandoli. Una volta preso consapevolezza di questo breve vademecum, una persona (giovane, adulto, imprenditore, genitore, manager o altro) può fare una rapida verifica dei suoi bisogni, che potremmo definire “vuoti da colmare” o dei suoi desideri come “ambizioni da sviluppare” e conseguentemente, anche dei suoi obiettivi, delle sue reali motivazioni. In quest’epoca globale pensare che le motivazioni, le questioni e gli obiettivi che le persone hanno, non incidano nei vari ambiti della vita o abbiano delle conseguenze, è quantomeno un’imprudenza. Ciò che noi sviluppiamo e gestiamo nell’ambito della vita professionale ha sempre ripercussioni anche in quello della vita privata e viceversa. La questione

della motivazione è dunque sempre più centrale perché, la difficoltà per le persone è l’incapacità di ragionare con calma, fare valutazioni, auto-esplorarsi, comprendere e poi decidere in autonomia. Se le persone continuano a rifiutare lo sforzo insito nella riflessività, quello più consistente dell’impegno e della responsabilità individuale, continuando ad interessarsi solo a ricevere, utilizzare o usufruire delle cosiddette “pappe pronte”, non si uscirà mai dal tunnel della decadenza culturale e sociale. Le “pappe pronte” si danno ai neonati che non sono in grado ancora di fare nulla da soli e che non sono nemmeno in grado di decidere nulla, sono completamente ego centrati sui loro bisogni primari di sopravvivenza, cibo, riposo, carezze e completamente dipendenti dai loro genitori adulti. Ops! Ecco qua un inganno da svelare. Molti prodotti e servizi, che oggi vengono proposti agli adulti, sono strutturati in modo che questi ne ricavino prevalentemente soddisfazioni fisiologiche, in modo che le menti riposino, per ricevere delle forme superficiali di considerazione/coccole. Ecco allora che il gioco è fatto, un adulto così addomesticato tende a sviluppare egoismo, chiusura, autoreferenzialità, protesta, passività, indolenza e mancanza di quella progettualità che lo proietterebbe nel mondo dell’interdipendenza relazionale prima, poi sociale, per contribuire in modo positivo su quella globale. Ciò che non produce movimento, non produce nemmeno una forma di energia, per questo motivo è fondamentale che le persone si impegnino di più nel mettere in movimento pensieri costruttivi, emozioni positive, comportamenti responsabili e propositivi. Anche nei corsi di formazione le persone spesso cercano la rassicurazione negli altri partecipanti per poter stare comodamente sedute sulla sedia ad ascoltare il formatore o il coach che parla, inconsapevoli del fatto che più il numero di persone è elevato più si abbassa al minimo la propria aspettativa, l’impegno nell’essere un protagonista diretto dell’evento formativo e diminuisce anche l‘apprendimento. Chi vuole restare comodamente seduto e

vivere un corso di formazione in modo passivo, trova anche questa opzione: può tranquillamente guardarsi da casa uno delle migliaia di corsi in DVD acquistabili in rete, senza doversi confrontare direttamente con altre persone e quindi lavorare attivamente in aula interagendo. Ci sono però ancora persone che nella formazione cercano la qualità, che credono nel fattore umano, che desiderano vivere eventi altamente formativi, coinvolgenti, dinamici, profondi, maturi e ad elevatissimo valore aggiunto. Ci sono anche corsi di formazione e aziende che mirano all’incremento di una concretissima e reale forma di consapevolezza. Lo fanno non solo a parole, ma evidenziando costantemente il loro orientamento allo sviluppo del capitale umano e della qualità personale e professionale. Gruemp è una di queste realtà che ormai da vent’anni si dedica a questa mission, Corsa Nella Luce è uno di questi corsi, una di quelle esperienze che si fanno una volta o due al massimo nella vita. A noi piace dire che non è Corsa Nella Luce che cambia la vita dei partecipanti, ma semmai quello che i partecipanti motivati sui propri personali obiettivi, con il supporto del Team GRUEMP, riescono ad applicare nella loro vita personale e professionale. a cura di Damiano Frasson

Da qualche settimana sono on-line alcuni nuovi

adeguamenti sul sito di GRUEMP, che cerca sempre di migliorare e di essere sempre più efficace anche nel web. Abbiamo reimpostato il menù rendendolo molto più snello, intuibile ed immediato. Abbiamo semplificato alcuni contenuti di presentazione dei corsi e stiamo ottimizzando l’interazione con i social network per essere sempre più visibili e accessibili. Abbiamo strutturato 5 aree principali dove trovate i nostri corsi e le nostre proposte formative, orientandoci sempre meglio verso una GRUEMP 2.0.

Area dedicata ai corsi AVVENTURA VINCENTE e allo straordinario corso di sviluppo personale CORSA NELLA LUCE.

Area dedicata ai corsi UOMINI ECCELLENTI rivolta a tutte le persone che desiderano aumentare le loro competenze in ambito lavorativo (corsi sulla vendita, comunicazione, management, e molti altri corsi ancora)

Area dedicata alla formazione personalizzata e studiata ad hoc, per aziende e imprenditori che vogliono migliorare la propria realtà professionale, ottenere maggiori risultati e aumentare le competenze lavorative e relazionali delle persone che fanno parte dell’azienda.

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n Italia, nel trattare il tema dello sviluppo aziendale in tempi di crisi, i formatori, i consulenti e i coach potrebbero a buon diritto partire da una nota polemica. Sono ormai più di 20 anni che nel mondo del lavoro, facendo riferimento agli strumenti manageriali più noti, si sente parlare del TOTAL QUALITY MANAGEMENT, del TOYOTA SYSTEM, MBO, BPR, etc, ma in realtà l’applicazione di queste metodologie è sempre stata molto trascurata, soprattutto dalla piccola e media impresa. L’imprenditoria del Nord Est in particolare, si è spesso dimostrata molto refrattaria all’applicazione di questi concetti evoluti per gestire i vari business. Si è sempre data maggiore importanza alla quantità piuttosto che alla qualità, all’efficacia piuttosto che all’efficienza, all’investire nel costruire capannoni, piuttosto che nel fare ricerca e sviluppo e spesso a fare profitto utilizzando le formule più artificiose e contorte che il mondo della finanza metteva a disposizione. Nelle aziende italiane si sarebbe dovuto cavalcare il cambiamento soprattutto quando le cose andavano bene, ma in passato, quando si viveva nell’epoca delle “vacche grasse”, le sollecitazioni che provenivano dagli esperti dello sviluppo organizzativo, di “fare attività di miglioramento continuo” negli anni ’90 e 2000, sono state perlopiù ignorate. Quando andava bene l’applicazione del Kaizen (parola giapponese che stà per Kai = cambiare, Zen = in meglio). veniva spesso fatta in modo pressappochista, senza una vera e propria progettualità. La fretta e l’ansia per il risultato veniva sempre prima dell’utilizzo di un qualsiasi strumento manageriale di base come ad esempio il CICLO DI DEMING ( plan – do – check – act ), utile proprio per fare miglioramento continuo. Ora purtroppo, mentre la crisi imperversa, il “Cambiamento” è addirittura una “conditio sine qua non”. Oggi però si parla di “lean organization” o di “lean production” o di “lean service” come se si trattasse di seguire una nuova cura dimagrante aziendale alla moda (Lean = snello); Il rischio adesso è quello di buttarsi a capofitto nel cambiamento pensando di mobilitarsi per grandi progetti, ma non è così. L’introduzione in azienda della cultura KAIZEN, tipica di tutte le metodologie LEAN, avviene mediante l’organizzazione e la realizzazione di brevi progetti gestiti

Area dedicata a corsi e workshop per chi desidera conoscere GRUEMP attraverso proposte formative semplici ed economiche della durata di 2 o 4 ore o al massimo di 1 giornata.

Questa è l’area dedicata a tutte le persone che amano lo sport, che lo praticano o che lo insegnano. Oggi anche nello sport è molto importante affrontare temi sulla leadership, sulla comunicazione interpersonale e intrapersonale per raggiungere obiettivi individuali e di squadra. Per la realizzazione di tutto questo, GRUEMP ha avuto il piacere di avvalersi del supporto e della consulenza di un giovane e promettente stagista (laureando di Economia dell‘Università Ca’ Foscari di Venezia) che ha saputo ben interpretare le nostre esigenze, il nostro stile e la nostra qualità. Ringraziamo Andrea Faliva augurandogli una soddisfacente crescita personale e professionale. Le nuove tecnologie sono un settore in vertiginosa espasione, cambiamenti continui dai quali ormai non si può fare marcia indietro. Visitate il nostro sito internet (www.gruemp.it) e lasciate un breve commento alla nostra pagina ufficiale facebook. (facebook.com/gruemp.it). a cura di Andrea Frasson

attraverso “Eventi Kaizen” che possono essere tenuti periodicamente per realizzare i cambiamenti, che vengono di volta in volta focalizzati all’interno dei luoghi di lavoro. Questi eventi saranno come una lente di ingrandimento attraverso la quale osservare ogni processo ed operazione al fine di eliminare gli sprechi di risorse (tempo, materiali, danaro, energie, etc) e migliorare i prodotti e i servizi. Per concretizzare i progetti bisogna entrare nell’ordine di idee di questi 15 principi: 1. Gestire il lavoro secondo una filosofia a lungo termine, in armonia con gli obiettivi finanziari a breve termine. 2. Creare un flusso continuo dei processi in cui ogni collaboratore è cliente/ fornitore dell’altro. 3. Utilizzare sistemi di controllo per evitare la sovrapproduzione di operatività, prodotti e servizi. 4. Livellare i carichi di lavoro tra i collaboratori coinvolti nei reparti. 5. Costruire la mentalità di fermarsi per risolvere i problemi ed ottenere subito un minimo vantaggio. 6. Standardizzare i processi come base del miglioramento continuo anche dei collaboratori. 7. Utilizzare il controllo visivo in modo da far emergere i problemi che sono nascosti. 8. Utilizzare solo tecnologia affidabile, accuratamente testata che sia veramente di supporto alle persone. 9. Creare leader che cerchino di capire a fondo il lavoro e che lo insegnano agli altri. 10. Sviluppare persone e squadre eccezzionali che eseguono il compito secondo gli standard. 11. Sfidare la rete estesa di partner e fornitori a dare di più, aiutandoli a migliorare. 12. Andare a vedere di persona il problema per capire a fondo la situazione. 13. Prendere decisioni per consenso, lentamente e valutando tutte le opzioni. 14. Attuare rapidamente i piani derivanti dalle decisioni prese. 15. Diventare una organizzazione che apprende attraverso una riflessione costante e implacabile. In realtà sono i cambiamenti piccoli, graduali e incrementali propri del miglioramento continuo e applicati per un lungo periodo di tempo, che conducono a significativi impatti sui risultati di business di qualsiasi impresa italiana o del mondo e non solo in quella giapponese. a cura di Claudio Frasson

RUBRICA: Un pensiero A.MI.CO.

Penso che se fai qualcosa che risulti essere molto buono, allora devi metterti a fare qualcos’altro di magnifico. (Steve Jobs)

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Mi piace, commenta e condividi: dal reale al virtuale... e ritorno! Eccoci qua, anche dentro un I-Pad, presenti nel Web dal 1998, oggi siamo anche nei social network, raggiungibili via telefono, mail, skipe, internet e chissà un giorno non troppo lontano anche via radio e Tv. Dopo appena due mesi dall’essere sbarcati su Facebook anche con i nostri profili personali oltre alle tre fan page di Gruemp, Libro e Audiolibro, siamo contenti dell’accoglienza e delle prime interazioni che abbiamo avuto con tantissimi amici e clienti-amico. Stiamo prendendo dimestichezza con questi strumenti e con questo mondo. Come previsto ci sono delle cose che ci piacciono e altre meno, ci sono cose utili altre meno.

Come sempre accade nella vita, anche nei social network, utilità ed efficacia dipendono dall’uso che le persone sanno fare degli strumenti a disposizione. A noi intanto fa piacere poter tornare in contatto sopratutto con alcuni amici che non vediamo da tempo, conoscere qualcosa della loro vita attuale e poter scambiare qualche stimolo interessante anche a distanza. Agli amici che invece vediamo più spesso vogliamo rivolgere l’invito a non abituarsi troppo all’idea di intergire con noi a distanza, il contatto umano fortunatamente rimarrà ancora per molto tempo luogo privilegiato di scambio di motivazione, emozioni, relazione, apprendimenti. Claudio & Damiano Frasson


Alcuni argomenti trattati nel corso mensile A.MI.CO. T1, dopo aver partecipato a CORSA NELLA LUCE T1 - L’IMMAGINAZIONE Dai risultati scientifici di uno studio effettuato sulla “visuo-spatial working memory”, GRUEMP ha progettato questa sessione del corso A.MI.CO. T1, in cui si approfondiscono le proprie conoscenze sul tema dell’immaginazione e sulle sue implicazioni come risorsa a disposizione di ognuno. Le immagini mentali, ricche di significati, possono aumentare l’efficacia e l’efficienza dei nostri pensieri, sviluppano la creatività e favoriscono l’apprendimento, aiutano a focalizzare e a ricordare obiettivi da realizzare, e sono inoltre collegate alle emozioni e alle percezioni che abbiamo di tutto ciò che viviamo. La capacità di immaginare si può allenare, ed è proprio questo l’obiettivo dell’incontro, vissuto in maniera molto creativa e anche divertente. Lo scopo è utilizzare al meglio il nostro potenziale. T1 - ALIMENTARE LA COMUNICAZIONE Nel rapidissimo, continuo e a tratti frastornante scambio di informazioni che viviamo nella moderna società, è sempre più necessario migliorare la gestione del processo di comunicazione. In tal senso, chiarire e verificare ciò che trasmettiamo e riceviamo equivale a padroneggiare il “feedback” e, letteralmente quindi, ad alimentare e nutrire la nostra comunicazione. I partecipanti sperimentano le proprie modalità di esprimersi e di ascoltare attivamente, attraverso il linguaggio verbale e non verbale, riscontrando così punti di forza e altri da migliorare. In questo incontro in particolare, coinvolgendosi in alcune esercitazioni, si acquisisce maggiore abilità nell’utilizzare le tecniche di feedback, per evitare il più possibile fraintendimenti ed incomprensioni, spesso cause di conflitti, tensioni e problemi, sia nella vita privata che in quella professionale. T1 - SOD-iart Questo incontro si concentra sui primi tre valori della strategia di autodisciplina per la qualità, strutturata da GRUEMP negli anni come strumento di automotivazione e autodirezione. Spesso ci troviamo a desiderare (o pretendere) da parte degli altri maggiore Servizio, Organizzazione e Disponibilità. Ma quali sono gli atteggiamenti ed i comportamenti attraverso cui si esprimono questi valori? Con quali azioni quotidiane ognuno può farsi esempio di un’ottica di servizio? Le “cose da fare” sembrano sempre troppe rispetto al tempo a disposizione, ma che differenze ci sono tra i concetti di “importante” ed “urgente”? Come si può fare in modo che la disponibilità non diventi una sorta di “sacrificio altruistico” che alla fina abbassa il nostro senso di autostima? T1 - GLI ALTRI SIAMO NOI Le percezioni che ognuno ha, di sé e degli altri, influenzano i significati che si attribuiscono alla propria realtà e di conseguenza influiscono anche sulle azioni. In questo incontro, esperienziale e fortemente interattivo, ognuno può sperimentare qual è il messaggio che “indossa”, grazie al confronto con i differenti punti di vista delle altre persone. Spesso, infatti, gli atteggiamenti, i pensieri, le emozioni che fanno ormai parte del nostro modo di essere, trasmettono impressioni che possono essere lontane dalla nostra intenzione di comunicare quel particolare messaggio. Anche l’abbigliamento, l’ambiente, gli oggetti che utilizziamo comunicano qualcosa di noi. Gli altri possono attribuire ai nostri comportamenti significati diversi da quelli che diamo noi e anche per questo ci possono aiutare a conoscere meglio noi stessi.

AVVENTURA VINCENTE CORSA NELLA LUCE - 4 gg. Leadership, ascolto, comunicazione, intelligenza emotiva. 189^ ed. dal 19 al 22 Settembre 190^ ed. dal 17 al 20 Ottobre 191^ ed. dal 14 al 17 Novembre SQUADRA VINCENTE - 2 gg. Gestire le dinamiche di gruppo e costruire un team. 11^ ed. 05 - 06 Ottobre

UOMINI ECCELLENTI - ERO, SONO...SARÒ - 2gg. - VUOI VENDERE? COMUNICA! 2gg. - LEADERSHIP ASSERTIVA 1g - MANAGEMENT & QUALITÀ 2 gg - CLIENTE IN LINEA 1 g - BUONGIORNO... E POI? 2 gg

LA SCELTA - 2 gg. Problem solving, creatività, gestione delle relazione umane. 34^ ed. 30 Novembre e 01 Dicembre MOTIVATI PER MOTIVARE - 2 gg. Obiettivi, performance, gestione dell’energia, risultati. 38^ ed. 26 - 27 Ottobre FILOSTRATA - 2 gg + 1 g. Valori e metodi per l’azione formativa. Data 2013 da definire

- DA GRUPPO A SQUADRA 2 gg Per iscrizioni alle date programmate dei nostri corsi interaziendali, dell’area AVVENTURA VINCENTE e UOMINI ECCELENTI telefona allo 049.80.25.103 oppure scrivi a infoamico@gruemp.it

L’anno olimpico, porta a rimettere sotto i riflettori lo sport con le sue molteplici discipline, i suoi campioni, i metodi di allenamento e i risultati conseguenti. Ogni quattro anni giovani e adulti hanno l’opportunità di assistere alla migliore rappresentazione mondiale della grande metafora della vita che è lo sport. Cosa possiamo imparare da questo evento? Cosa possiamo attingere di utile per la nostra vita? Alcune risposte potrebbero apparire persino scontate come imparare che con il sacrificio si ottengono risultati importanti, che ogni persona ha potenzialità diverse, impariamo l’importanza del concetto di squadra, impariamo che si è in gara prima di tutto con se stessi prima ancora che con gli altri, impariamo l’importanza della mente oltre che al fisico, e ancora: facciamo parallelismi con situazioni della nostra vita, ci si ispira allo stile di questo o quell’atleta che ci assomiglia e magari fa ad altissimo livello la disciplina, che noi facciamo amatorialmente etc. Ho potuto constatare spesso che, queste ed altre riflessioni, non sono per nulla banali o da dare per scontate, ne da parte delle persone in genere, tanto meno da parte della stragrande maggioranza degli atleti, allenatori o dirigenti sportivi. Lo sport assume da secoli per il genere umano una valenza pedagogico educativa e ormai anche una più ampia valenza formativa, ed ecco allora perché anche noi di GRUEMP, pur occupandocene già da qualche tempo, abbiamo voluto dedicare uno specifico spazio allo Sport. Un atleta impara con criteri prevalentemente addestrativi la sua disciplina sportiva, ma saprà sviluppare autodisciplina anche nella sua vita? Cosa lo blocca nel dare performance in linea con le sue potenzialità? Riuscirà a dare performance ottimali in altri ambiti quando smetterà le gare? Un allenatore riesce a trovare le leve necessarie per trasformare un gruppo in squadra? Un allenatore riesce ad esprimere con flessibilità e disponibilità relazionale una leadership autorevole e non solo autoritaria? Ed infine i dirigenti di società sportive che devono confrontarsi con la redditività di centri, polisportive, aziende sono disponibili ad organizzare l’attività sportiva di qualsiasi livello come si dovrebbe fare in un’azienda? Da ultimi, ma non ultimi, i genitori sanno essere di supporto alla spinta educativa che lo sport praticato dal figlio può dare al loro essere adulti del futuro? GRUEMP con la formazione o altre attività di coaching dell’area FORMATI PER LO SPORT, può dare a tutte queste domande utili e interessanti risposte. Ciò che già proponiamo da molti anni nell’area Avventura Vincente ha dimostrato di poter dare risultati ad atleti, manager, genitori, dirigenti di qualsiasi età e professione. Le nostre proposte portano sempre con sé una caratterizzazione motivazionale e manageriale per fare sì che le competenze sviluppate si potenzino tramite l’apprendimento di un mix di conoscenze, strategie e metodi pratici, semplici, e soprattutto trasferibili autonomamente nella propria vita. Lo sport ci offre lo spunto per affrontare in modo più dinamico, consapevole e determinato la nostra vita superando le inevitabili difficoltà che troveremo sul nostro percorso, sapendo che in questa gara, spesso non siamo soli, e ognuno è giusto che provi a vincere qualcosa in un qualche modo a cura di Damiano Frasson

TRA IL DIRE E IL FARE...

IL KAIZEN PER LO SVILUPPO AZIENDALE

GRUEMP.IT FAN

Il tempo stringe, la crisi morde, è in atto una forma di selezione naturale e in parte artificiale tra culture, mercati, aziende. Le persone sono sempre più disorientate di fronte ai cambiamenti, senza precedenti, che stiamo vivendo. Le aziende si stanno trasformando assieme ai mercati globali, gli apparati socio economici, finanziari e governativi scricchiolano: che fare? Serve rimettere al centro [...]

Ritorna di moda nel Nord-Est il KAIZEN per favorire lo sviluppo della ”Lean organization” o della “Lean production”. Anche nelle aziende di piccole e medie dimensioni, gli imprenditori cominciano a sentire il bisogno di ristrutturare il modo di lavorare delle loro imprese. Trasformare le aziende in “organizzazioni snelle” o i reparti in cellule operative che lavorano con i criteri della LEAN è diventato essenziale. [...]

Da qualche settimana sono on-line alcuni nuovi adeguamenti sul sito di GRUEMP, che cerca sempre di migliorare e di essere sempre più efficace anche nel web. Abbiamo reimpostato il menù rendendolo molto più snello, intuibile ed immediato. Abbiamo semplificato alcuni contenuti di presentazione dei corsi e stiamo ottimizzando l’interazione con i social network per essere sempre più visibili e accessibili. [...]

Voglio fare questo, voglio quel lavoro, voglio quel risultato, voglio avere successo, voglio stare bene, voglio quella persona, sono espressioni comuni tipiche che esprimono quanto ognuno abbia dentro di sé una spinta motivazionale che dirige le sue energie psico fisiche verso l’ottenimento di uno stato interiore o verso una condizione personale che ritiene migliorativa. Nella trascorsa epoca dell’esagerazione che ci stiamo lasciando alle spalle, la ricerca spasmodica del possesso ad ogni costo ha creato delle distorsioni del concetto di ambizione, o meglio di una “sana ambizione”. Oggi dove un po’ tutto è tornato a scarseggiare e dove alcuni parametri, che determinano una misura della qualità della nostra vita sembrano tornati indietro di almeno vent’anni, torna centrale la sana ambizione personale e con essa il principio di volontà come atto consapevole, che dirige e proietta noi stessi verso il futuro. Potremmo riconoscere almeno tre aspetti costitutivi della volontà: l’energia, l’intelligenza, l’etica."L’energia" è un elemento della volontà che ci spinge all'azione come una molla che parte dai nostri bisogni e desideri, "l’intelligenza" è l’elemento che permette di mantenere con strategie adatte la spinta propulsiva e il percorso da seguire, l’"etica" è la peculiarità che dovrebbe avere una volontà indirizzata a finalità "giuste", “positive”, “costruttive”. Ecco spiegato in modo semplice perché GRUEMP da anni propone stimoli motivazionali e formativi che favoriscono lo svilupparsi di una “sana ambizione”, ecco perché in questi momenti difficili chi possiede questi parametri di riferimento sta, nonostante tutto, sviluppando energie positive per procedere verso il futuro che ci attende con equilibrio e determinazione, nella vita privata e nel lavoro. a cura di Claudio e Damiano Frasson


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