RIVISTA MILITARE 2005 N.5

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Fig. 2

PZH 2000 MATRICE DI INTERSCAMBIO

ficace è fondamentale: • progettare materiali e programmi informatici che sostengano l’inserimento di nuova tecnologia senza un impatto sull’impiego del sistema; • durante il processo di ingegnerizzazione deve essere posta forte enfasi sulla selezione di nuova tecnologia a mezzo di ricerche di mercato, unitamente allo sviluppo di prodotti specifici per la difesa; • il collaudo deve essere indirizzato ai requisiti prestazionali del sistema, alla efficacia e idoneità operativa, all’integrazione di prodotti commerciali o sviluppati ad hoc. Infine ai fornitori si deve permettere l’uso delle strutture militari di supporto esistenti e dei dati già disponibili per la massima semplificazione del problema logistico. In definitiva quanto fin qui emerso evidenzia problematiche 60

di fondo che devono essere affrontate preliminarmente all’implementazione del sistema basato sui COTS. È indispensabile un lavoro congiunto, costante nel tempo, costruttivo tra Industria e Amministrazione, per consentire a questa di valutare compiutamente l’opportunità dell’adozione di tale tipo di componenti. IL MANTENIMENTO E veniamo all’attività volta a mantenere, a incrementare o a riportare mezzi e materiali a un determinato grado di efficienza e di affidabilità, esplicata mediante interventi preventivi, di aggiornamento della configurazione o correttivi, recuperi e sgomberi. Nel caso specifico dei materiali peculiari non è costo-efficace, per via della bassa numeralità nonchè per la loro spesso elevata componente tecnologica, predisporre un’organizzazione logistica com-

plessa e onerosa in termini di specializzazione del personale, acquisizione di infrastrutture, attrezzature, impianti e ricambistica. Appare più conveniente, invece, affidare il mantenimento di questi materiali all’esterno, mediante contratti in esclusiva (outsourcing), da stipulare dopo l’approvvigionamento, o anche contestualmente, come, a esempio è avvenuto per il PZH 2000. Con il contratto PZH 2000, l’Esercito ha infatti sperimentato il modello collaborativo, riconoscendo all’Industria la responsabilità del mantenimento in efficienza e dell’affidabilità dei semoventi; il Consorzio IVECO-OTO MELARA (CIO), responsabile dell’efficienza operativa, pianifica attività/risorse/mezzi e condivide con l’Esercito le informazioni relative al semovente attraverso la matrice di interscambio per garantire il colloquio informatico tra il Sistema Informativo Gestionale dell’Esercito (SIGE) e il sistema infor-


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