PER IL CADORE REDENTO E PER L'ESERCITO LIBERATORE

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ATTILIO LOERO l> ltl•UTATO AL l' AR L,\M ENTO Per il Cadore redento . ~1.., ·/ t e per l'Esercito liberatore ~ R~'ta DISCORSO PHO:'ftJNOIATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI nella tornata del 25 novembre 1918 ROMA TIPO GRAF I A DELLA CA MERA DEI DEPUTAT I
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ATTILIO . LO ERO D E PUTATO A.L PAR LA %.1 E.NTO Per il Cadore redento e per l'Esercito lib~ratore DISCORSO PltONONOlA TO ALLA CAME R A DEI DEPUTATI nella' tor na ta del 25 nov e m bre 19 18 ROMA TIPO G RAFI.-\ DEL L A CAMER A D E I DEPU TA'l:I

PRESIDE N TE. Ha faco l tà di p a rl are l' o norev ol e . Lo ero.

LOERO. Mi consenta l a Camera, come rappr esentante di un a r egi one r edenta a lJa Madre Pat ri a, d e ll a nobilissima terra del Cado r e ,. c h e i o compia il caro d ove r e di rivo l gere il saluto d el cuore, in te rpr ete s icuro. a n c h e di vo i ·tutti, o co lleg hi , a ll e. provincie c h e su biro n o l a ser v itù dell'invasione edell 'oppress i on e nemica, e v id e r o con a n gosci a ri tor n a r e i vecchi od i at i oppressori, e sentirono l 'o n tà dei nuo v i, ma r esistettero fier a mente e patriotticamente non piegarono a ll e a r ti della simu l az ion e, nè a ll e minacce d e lla v i ol enza, nè a ll e crude ltà delle barbarie, che oscurarono i loro gi or ni e dilaniarono i lor o paesi. (Vive approL,azioni).

Italiani nell'anima, ripr e s e ro come n egli n,nn i l ontan i il cul to della Patria, più ca ld o perchè compre sso. Essi vide ro spoglia r e l e l or o case , devas tare l e l oro terre, distruggere l e l oro opere, l e l oro indu st ri e e i fr u tt i del l oro l avoro, ma in ragione d e ll 'offesa si s e ntirono i ta li an i e fieri, ed as p et-

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r -!l , taro n o fi d e n t i il g i o rn o lum i n oso d e ll a ris c ossa.

L a lor o fed e fu premi a t a ; i s old a ti d' It ali a r i t orn a rono v in c i to ri e lib e r a t •o ri e fu ron o a,cco l t i co me frate lli, il t ricolo~e , conservat o . e co n . a m o re n asc o sto e se p ol to con l a sic ur ezza e c on l 'ans i a d e lla s icura v i c in a . r es urr e zione, ·o ra svento l a g l o rio so c om e p r ofet i zzò Vit t orio Em a nu e l e III n e ll' a pp e llo a l P aese il 24 magg io 1915 ·: « S ui te rm ini sac ri che n atlur a p ose a c onfi n e d e lla P a tri a>> (A pp ro vazi oni )

Co n sci o d e lla g r av i tà d ell' o ra che ri chi ed e · f e r vore di o.p e r e più c h e ca.l a r e d i paro l e , non v ogli o c on t ribuir e a pr olunga r e ,q u esta d i sc u ss i on e e p e r c i ò sa r ò br eve.

Du e r ag i o ni mi b a nno ind ott o a p a rt ec ip a r e a qu esta disc u ssion e , un a gent ile e dove ro sa l' a l t r a .

Ave nd o av u to l a fo r t un a e l' o r goglio di seg uir e da l g i o r no de ll'ult im a offe n s i va l e no s tre me r av i g li ose tr up p e e di e n t r a r e co n le prime di qu e lle della seconda D i v i s i one d i assa l to al comando de l general e D e M~rch i - bella fig u ra d i so l dato - ritra t to esattamente nei fort i ve r s i d e l po e ta-s oldatoavv ocato L ui g i G i a ntur c o - c a p i tano deg li ~r diti:

E tu D e l'IIarchi ribalzato J:uod da un quadro di battaglia d ol se tfanta nelle regioni riconqu i state de l Cador e , e bbi frequent i occasioni, in gior n ate che furono fra. l e più belle della mi a vita, di 'p a rt ecipare a di verse cerimon i e milit a ri. Tr a

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queste a ll a concession e di un gagli a rde tto, dono di Sua M aes tà, il no st r o Re soM.ato, a lle t i·uppe dip e ndenti d a l -ge n e r a le Graziali,. a l terzo battaglione ber sagli e ri di assa lto ,. l ass ù a l p asso di Monta Croce a 1,680 m etri su l mare d ava nti a d oltre 4.000 g io va ni b elli ss i m i di fo rm e e di valore; fi a mm e n ere, fiamme r bsse, fiam m e ve rdi e in un o sfondo di a lte dolomiti illumina te dal so l e d e lla vitto ri a :

P a rl and o a ques te· m Ùav i g li ose tr u ppe il va l oro s o ge nerale Grazioli rivolg end os i a me di s s e : ritornand o a Roma dic a ·qual e deputato d el Cad o r e a lla Camera d e l val òre, d e ll a dis cipli na di qu es ta nostr a ge n te . Ed i o, p o rg end o m olt o grato e -ric o n os c en.te il salu to a questi meravigli os i so ld at i c h e p e r l a prima v'o l ta o l t r c pa,ssava no l 'anti co te rmin e materia l e , d e lla patria per scend e re ad Innich en or a com e a llo r a S a n Candi do in Po ~ ri a, pr o mis i che avre i ri cordato co n ·ri conosce nz a a ll a Came r a il l o ro va l o r e , perchè è b e n e ç lt e il P aese l o sappia che s ul Gra pp a speci a lm ente , come sul Pi a ve e fino agli ul t imi combattim en t i di Vittorio, · di Pont e dell e A lpi , di Belluno , di Longar one il n e mic o , compo&to s p eci a l mente di un g h eres i e b os ni ac i , fu di un a tenace r esi~ ste n za cl:!e so l o potè esse r e s up e r ata da ll ' e roico va l o r e d e i nostri merav i g li osi so l dati. Ed ora a ll 'al t ro motivo dov e roso c h e m i h a fatto p a rl are.

Dal g i orno 3 a l gi orno 15 no v~mbre ho potutò v i s itare t u tt i i c omuni e quasi t utte l e ' fraz ion i d e l mio co ll egi o esteso ed a lp e-

stre, come 9gn u no. di vo i sa , e in tutt i qu esti comuni e fraz i on i t r ovai prima di tutto un magnificò ent u siasmo fatto d i gioia e d i pi a nto , ma i nsi é me v i trova i l a f ame e l e malatt i e fatte più gravi p e r il d e per im e nt o o r ga nico d ella popo i azione.

Dallo s corso gennaio l assù non s i è più bev u to vino, da molt i m es i il cibo qu otidiano tesse rato di a li menti impo ssib ili a di ge rir e e ra compo sto d i una miscel a, di foglie secche , di gui.ci d i fag i u o l i e d i fi e no secco!

;un a l tro invern o non av r ebbe fiaccato l a fo1·te fibra morale, m a avrebbe fatto, per il r in n ovarsi di que lle ma l attie , di qu e ll a pop o l azio ne un d ese rto. Ora ne i primi giorn i d e lla riocc u pazione (io par.J.o, de ll e r eg i oni che conosco de l Cadore e de ll o Zo l dano qu e i paes i erano as so lutamente privi di ) tutt o .

L a ritirata austriaca aveva rM>efatto ogni risorsa l oca le ; e se l a. gente h a viss uto g li è per l a generosità d e i nostri so ld at i , .dei nostri valorosi, ca ri e buoni, tanto buoni so ld at i i quali, e ne fui test i monio con commozione profonda e s in ce r a , cedevano parte d e l l oro ranc io a ll a p o po l az i one: Ed ancora è bene c h e l a Ca mer a sapp ia che s i potè a iu ta r e l a popolazione a nch e per i l ge n eroso e so llecit o a iu t o dell'Assistenza U ni versa l e Amer ica n a a lla qu a l e cla qu est'Aula io m a nd o un a parola di it a li ana rico n oscenza . (Approvazioni) . So lta nt o dop o c inque o sei g i orni da ll a n ostra occupaz ione com in c i aro n o ad arri-

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vare gli autocarri con minuscoli ed in ad'eguati rifornimenti.

Pure rendendomi conto delle molte e gravi ss ime difficoltà, che s i devono superare, io ricq_rdo che fin dallo scorso settembre e con s peciali inte rro gazioni a lla Camera e con num erose e forse troppo lunghe lettere, sollecitai da l presidente del Consi glio provvedimenti preparatori per mett e rci in . gr ado di fronteggiare le conseguenze degli ausp ic at i avve nim enti. Invoco perta nto un'azione di Governo a l acre, ag ile, che sia svelta .c osi come hanno avuto corso l e no st re truppe a ll a vittori a.

In questo so l ennè momento meglio giovano i consigli e g li stimoli che non l e recriminazioni, e io che ho citato il passato p er trarne norma per l 'avvenire, -avendo constatato di persona le grav i condizioni n elle quali s i trovano l e popol az i on i alpine, in voco provvedin;i.enti pronti ed adeguati.

Permet ta la Camera che a titolo di onor e accenni ad una circostanz a che dà. l a misura de ll a nobiltà d ell 'animo italiano. Diversi cadorini che si trovavano esu li in varie parti d'Italia, in questi giorni hanno reclamato dal Ministero degli approvvig ion a menti d'i permettere loro di fornire l e loro pro v incie di viveri mediante acq uisto di autocarri; e a titolo d'onore ancora. segnalo un fatto che mi h a mo l to commosso ed è successo preci~amente ieri a lla Camera. Ieri uno di que st i esuli (co si m i piac~ di chiamar li anzichè profu g hi, come gli esuli del nostro risorgimento) ...

L UZZATTI. Esuli in patria !

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LOERO. Erano pure es uli in patria, onorevole Lu z~atti, gli esufi a Torino, a G.enova all'epoca del nostro . risorgim ento. Uno di questi cittadini si è present at o da me e ha detto: I9 ho saputo quanto nelle nostre ~erre si soffra per fame e per ma- . l att ia; ebbene, le consegno un vaglia di ve ntimil a lir e perchè ella ac quisti quanto crede per indumenti e generi a liment a ri che po ssano sollevare l a nostra popolazione .

SANDRINI. Ci dica il nome!

LOERO. ·È il professore Bartolomeo Erasmo Celotta di Vodo di Cadore, esule qu i a Roma. (Vive approvazioni). L' an imo cadorino, del re sto , s i è dimo strato ge nero s o ed i tali a no a nche in a ltr e circostanze; e l' ono r evo l e Oiu:ffelli, a llor a ministro dei · 1a vori pubblici, ricorderà che, a ll' epoca d e l disastro di Avezzano, parecchi privati e com un i di quell e reg i on i a lp estri inviarono non pochi vagon i di tavolame per costruire b a racche; ~e nz a nessun compenso.

No n vedo presente l'on orevo l e Berto lini che era ministro d e i l avo ri pubblici a l tempo del disastro calabro-s i cu l o del 1908,ma è presente l 'onorevo l e N unzi ante che rammenta di certo com e Cadorini e Trentini arr i vassero per primi (ed io ebb i l' onore di esse rne guida) a Gioia' T a uro , a Santa Eufemia di .Aspromonte, Cannite llo e :Bagnara, a Semin a ra e a Pa l mi, ove l 'onorevole Nunz ian te a llora non deputato ci acc olse con tanto affetto, vo l endo con questo atto affermare l a loro soli darietà co i fratelli sventurati di Calabria e di S icilia.

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Ed è b ell o· quanto ora ho appreso e cioè che ' i generos i calabresi, memori d el passato, ·hanno in questi gio rni invi ato a mezzo d e l Co n s orzio di approvv i g i o n a.me n t i di Reggio Calabria p a r ecc hi vag oni di o li o a lle te rr e redente. ( Approvazioni ).

Ho cit a to que sti -esempi per dir e che l a • stessa solidarietà si m a nifestava i e ri quando parlava l' o n o re vo l e Be r to lini, p e rch è parla va a n ome d ella g r a nd e magg iora nza d ella Cam e ra e p erchè , oltre t r ~ce nto erano l e firme a ppo ste al s uo ordine del giorno rel at i-vo a l ris a rcim ent o dei d a nni di g4e rr a . Io cre do che · a nch e in quest~ occasione daremo prova di s olid a ri e t à italiana affi.nc hè il Governo riconosc a integro il diritto del ris a r cime nto dei danni di guerra e il dovere p er il Gov e rno dj provvedere al più presto, per r ag i on i non certo di carit à, ma •d i g iusti zi a .

Avve rt o il Governo che d a r ecent i fì$ ime l ettere riQevut e ril evo che nei P il'èsi d e lle Alpi i v i v?.ri so no scarsi, m a ncano l a fa rina, ·il ·sa pon e (che tanto mi ~u r i chi est o duran te l e m i e p e r eg rinazioni) e co s ì m a nc a no cor- • di a li , med i c ina li e med i c i. Att u a lm e n te l ' i ngomb ro d e ll e st:i:a de è assai minore eh~ nei pri mi g iorni, e d io, che da poco tempo sono r i torn a to di l ass ù, po ss o affe rm are con cosci e nz a che ult eriori l e n tezze non sarebbero p e rd o n a bili.

Ed ora conse n titem i ohe io condensi in poche paro l e - mu,lt1im in parvo - par ecchie r ac com a nd az ioni. ·

A l minist r o d e i l avori pubblici racco ;

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maI!.do che si ripristini al .Più •presto l a ferrovia di Belluno - Cal a l zo di Cadore che è meno danneggiata della Belluno - FeltreMontebelluna, e lo faccia con l a sollecit udine stessa che l'Austria a doperò nel rimetterla in efficienza 'dopo l a ritirata del novembre 1917.

Per-il ripristino de lle strade e dei po nti ha lavorato ·e lavora in modo degno de ll a maggiore lode il Genio militare , se mpre mod e sto quanto valoro s o in tutte l e no stre a rdite impre s e di guerra .

A l ministro di agrico l tura r a ccomando di pr e nder e a cuore l e condiz'i oni d e lla silvicoltura, p e rch è i no s tr i b a rb a ri nemici hanno r as o a l s uolo d e i ma gnifici boschi c he e rano p a rchi m e r av i g lio s i , e di aiu ta re il ripri s t ino d e l p a trim on i o z oote cnico , a v e ndo g li a u s triaci trascin a to con l oro nella ritirata quasi tutto il bestiame . In mo l te val li non v'i è più l att e , nemmeno per i · ma l fl,ti-, i b a mbini ed i vecchi. · .

. A l m ini stro d e lle poste chiedo il ripris tino so llecito d e gli uffici postali e t e l è grafici, poichè, dopo un s i lungo i s ola mento, qu e lle popol a zi oni a lp es tri b a nno d es id e rio e bis og no di r a pid e c omuni caz i o ni coi l oro ca ri, e d a mici, s p e cie s old at i , dai qu a li furono di v i s i p e r un inte ro a nn o.

S p e ro che il minis tro d e lla pubblica i s truzione possa. s o lle citare l 'a p ertura delle s cuole, non solo per il cib o d e lla mente , ma a nche ner togli e re d a lle s lrad e di mo l ti c omuni d e l Cadore un a qu a nti t à di rag azzi c h e , •come io ho con st a tato, in c orrono in

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pericoli per l oro e p e r gli alt ri , provocando frequenti e micid i a li consegue n ze, raccò. g liendo proi.ettili esp l osi v i ed· usando fucili e cartucce.

A l m ini stro guardasjgilli d e bbo seg nal a re per l a verità e per l a giustiz i a, l 'operà ver a m ell.te patriottic a e d u manita ri a com- . pinta . da div ersi eccl esiastici de l C'a d ora i quali h a nno rinnov ato l e gloriose gesta compiu te da l cl ero ca.dorino con Pietro Fo r tun ato Calvi nel 1848. ' ..

In quanto alla questione grav i ssima del ri sarèimento de i d a nni, e mi permetto di insistervi, sp e ro che il µoverno accog lie r à i senti méati esp r essi -con tanta n ob-iltà e a utorità di paro l a dall'onorevo l e Bertolini e provvede rà qua n to prim a con l a pr ese ntazio ne di u no spec i a l e d i seg no di l egge.

Questo senti mento di gi u sta e patr io tt i ca so lid arietà idea l e e mater i a l e, mi richiama ad a l tra nobilis s im a cooperaz i one fra r eg i oni e parti ti e fra il p assato e il pr ese n te, · mi richiama a l ricordo di due belle figure· scomparse dal nostro Parlam e n to ; a l coll ega Brand o Brando lin ( Bravo! - Applausi) che rappresentante d e l Ven eto invaso, d i Vittor i o, lasciò sulle b a l ze de l T:c.e n t ino l a su a g i ovane v i ta, e d a Matteo Renato Imbriani, deputato de l gene ro so Mezzogiorno, che ebbe sempre i l v i g il e occh io rivolto a ll e nostre A l pi G iuli e ( Vivi applausi) e a l n ostro mare, e fece spesso r i s u ona r e i nomi ca ri ed a llora quasi proibiti di Trento e di Trieste. ( Vivissi1ni ~,plausi - Molt e congratulazioni).

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