RIVISTA MILITARE 2005 N.5

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Schema di una fire base «a stella» su sei armi.

armi a tiro teso. La fire base era concepita in modo da consentire la dislocazione dei mortai in formazione «a stella» garantendo così una copertura a giro d’orizzonte, ritenuta più idonea a contrastare i vari tipi di minaccia indipendentemente dalla provenienza. La disponibilità di un rilievo collinare compreso nel perimetro difensivo costituiva un utile ausilio per migliorare la capacità di sorveglianza ed intervento. Quella, infatti, era la naturale posizione degli Ufficiali osservatori per la maggior parte degli interventi. L’esterno dell’area, in particolare le vie di approccio, era controllato attraverso un sistema di Posti d’Osservazione «OPs» – altane – a cui, di fatto, veniva delegato, in caso di emergenza, anche il primo intervento. Gli elementi fondamentali dell’organizzazione interna erano: • il doppio perimetro esterno (basato sul binomio concertinaterrapieno); • le piazzole delle armi;

Postazione per goniometro all’interno della base.

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• il Posto Comando; • l’area servizi (tende dormitorio, cucina, servizi igienici e docce). Il perimetro esterno era costituito da concertina tripla e filo spinato, artifizi illuminanti d’allarme – a strappo – e Posti di Osservazione. Quello interno si basava su «terrapieni» e «Hesco Bastion», di altezza variabile dai 2,5 ai 3 m. L’entrata ha richiesto la realizzazione di «chicane», «trin-

cee d’incalanamento» e «cavalli di frisia» capaci di bloccare i veicoli. Con il passare del tempo gli apprestamenti difensivi venivano manutenzionati e migliorati. Le piazzole erano 6, distanti tra loro, le più lontane, anche 200 m. Ogni piazzola di ampiezza adeguata, diametro sui 15-20 m, era interrata con riporti, terrapieno e muretti di sacchetti a terra, ad altezza uomo, in modo da consentire la visione dei «falsi scopo» e del goniometro; quest’ultimo era posto rigorosamente al centro della fire base in posizione elevata, in modo da consentirne la visione da parte di tutte le armi. In ogni piazzola era realizzata la riservetta munizioni e un ricovero di emergenza per il personale. Nel Posto Comando, al centro del dispositivo, venivano elaborati i dati da inviare, via cavo, alle singole piazzole e tenuti, a mezzo radio, i collegamenti con il Comando e con i Nuclei di Sorveglianza e Acquisizione Obiettivi distaccati presso i Posti di Osservazione o al seguito delle pattuglie e dei convogli terrestri. Le piazzole, oltre a consentire l’impiego delle armi sui 360°, ave-


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