RIVISTA MILITARE 2005 N.5

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Una ricostruzione di una balista da posizione.

stenti. Violento, crudele, disonesto, l’uomo mandato a reggere le sorti di quell’importante angolo dell’Impero Romano si macchiava, giorno dopo giorno, di delitti, ruberie e ribalderie senza fine. Non solo i più bei templi della Giudea, ma intere città erano state spogliate per volere di Florio, mai sazio di ricchezze, di lusso, di potere. Bande di uomini, armati di pugnale, avevano cominciato da qualche tempo a girare per tutto il regno, per protestare contro tante angherie. Erano Ebrei desiderosi di libertà che cercavano di liberare la loro terra da tanto malcostume e avevano deciso di cominciare colpendo i loro stessi cittadini che aiutavano i disonesti governanti. Nascosti tra la folla, i sicari aggredivano alle spalle, con rapidità e precisione i predestinati e, protetti dalla folla amica, riuscivano quasi sempre a dile-

Da sinistra a destra: ricostruzione di una torre arietata, di un muscolo e di un portico e pluteo.

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guarsi, sfuggendo alla giustizia romana. Quando il procuratore Florio, come atto di estremo insulto verso il popolo ebraico, pretese 17 talenti che facevano parte del Sacro Tesoro del Tempio di Gerusalemme, la popolazione non accettò più consigli di calma e si ribellò apertamente. La rivoluzione

si estese per tutto il regno di Giudea con la rapidità di un lampo: le piccole guarnigioni romane vennero sopraffatte e le città insorte nominarono i propri governanti. La stessa Gerusalemme, nel settembre del 66 d.C., cadde nelle mani degli insorti, e i suoi cittadini, in segno di esultanza e di sfida a Roma, ordinarono che da quel momento non si compiva più l’abituale quotidiano sacrificio per l’imperatore. Il piccolo regno di Giudea, tutto proteso verso il grande sogno di libertà, lanciò il suo guanto di sfida contro la potente Roma. Florio non fu più in grado di dominare la situazione. Lasciò la capitale e si rifugiò in una città di confine invocando aiuti militari. Accorse per primo il governatore della Siria, Cestio Gallo, con numerose truppe ma non ottenne nulla di concreto. La situazione diventava di giorno in giorno più grave e occorreva chiedere direttamente l’intervento di Roma. Tra le fila degli Ebrei in rivolta, frattanto, scoppiavano i primi aperti dissensi, quasi sempre estremamente pericolosi e sanguinosi. I vecchi e saggi del regno


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