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SPAGNA Svolta a destra, stravincono i popolari di Rajoy. Debacle storica dei socialisti

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 146 Lunedì 21 novembre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Avvio in salita per “Balla” Giovedì in Coppa Italia col Siena

L’ARTISTA Il talento e la bellezza la violinista Anna Tifu prende il volo

Saba, Salis, Lippi a pagina 16-17

Massimiliano Messina a pagina 22

CONSIGLIO Finanziaria al via Pd pronto alla contromanovra n In Consiglio regionale arriva la Finanziaria approvata dalla Giunta e contestata dalle organizzazioni delle imprese e dai sindacati. Aziende e lavoratori chiedono modifiche negli stanziamenti per gli assessorati e un cambio di marcia per crescita e occupazione. Ma dalla maggioranza si escludono stravolgimenti («non ci sono fondi per poterli fare») e si rilancia «con le ulteriori

riduzioni ai costi della politica». L’opposizione, invece, lavora per una vera e propria manovra alternativa che accolga le richieste degli imprenditori e dei sindacati. Intanto la segreteria dei democratici nega le spaccature interne. Vincenzo Garofalo alle pagine 2-3

BROTZU IN FIAMME .

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CRONACHE

L’intervista «La mia guerra contro Equitalia e per la dignità» n Rosalba Desogus è una delle donne che protestano in viale Trento contro Equitalia. La sua azienda è stata messa all’asta: «Ora lotto per riavere una vita». Alberto Testa a pagina 6

Il lutto Martiradonna, l’eroe rossoblù se n’è andato n Il mitico numero 2 del Cagliari dello scudetto non ce l’ha fatta. L’affetto e il ricordo dei compagni. Alle 16 il funerale a Bonaria. Marcello Zasso a pagina 7

Ritorno alla normalità, indagine sulle cause dell’incendio Tra oggi e domani saranno ultimati i lavori al quinto piano dell’ospedale e le quattro sale operatorie rimaste chiuse a causa del fumo saranno riaperte. Rimane invece sigillato lo sgabuzzino

in cui è scoppiato l’incendio. Nei prossimi giorni la polizia e i vigili del fuoco potrebbero effettuare nuovi sopralluoghi nel tentativo di accertare le cause del rogo. Gli agenti della squadra

mobile della Questura stanno interrogando il personale per ricostruire tutta la vicenda. a pagina 11

UNIVERSITÀ «DATE PIÙ FONDI PER I RIENTRI DEL MASTER & BACK»

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in alcuni momenti della vita devi affidarti a chi sa prendersi cura di te.

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zioni offre un servizio di categoria superiore attraverso un team di professionisti competenti e preparati ad affrontare l’eccezionalità dell’evento. Un’agenzia che sa farsi carico di

tutte le incombenze, anche burocratiche, di un momento così delicato. Non dimenticare che in alcuni momenti della vita è molto meglio affidarsi a chi sa prendersi cura di te.

n Studente di 19 anni in ospedale dopo essere stato picchiato da un maniaco che stava dando fastidio a due giovani. Manuel Scordo a pagina 13

Sanità malata Fogna esplosa, alla Macciotta topi e liquami

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L’aggressione Difende sul bus due ragazze, preso a botte

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Lazzaro Cadelano a pagina 12


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CRISI E SFORBICIATE

FINANZIARIA «Modifiche? Pochi i fondi» l’opposizione: contromanovra le contestazioni

PER LO SCIOPERO GENERALE SESSANTAMILA SARDI IN PIAZZA Venerdì 12 novembre le tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, unite, hanno proclamato uno sciopero generale di tutte le categorie, che ha portato in piazza, a Cagliari, 60 mila persone arrivate da tutta l’Isola.

LE ASSOCIAZIONI DI IMPRESE BOCCIANO LA MANOVRA Il 14 novembre dodici associazioni di categoria della Sardegna, in rappresentanza di oltre 400 mila lavoratori, hanno bocciato la finanziaria appena varata dalla Giunta regionale, e hanno chiesto all’Esecutivo e al Consiglio radicali modifiche.

LA LETTERA-APPELLO INVIATA AL PRESIDENTE NAPOLITANO Dopo l’ampia adesione allo sciopero generale, i segretari regionali di Cgil, Cisl, e Uil, hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica chiedendo una svolta politica per la Sardegna, nel segno dei diritti e del lavoro.

IL NODO In Consiglio via l’iter per l’approvazione della manovra. Il centrodestra: «Margini di cambiamento limitati, c’è il patto di stabilità». La minoranza: alternativa con sindacati e aziende n Aumentare i tagli alle spese dell’amministrazione e una manovra nuova di zecca, concordata fra l’opposizione, le parti sociali e le imprese. Sono queste le novità che aspettano la finanziaria Cappellacci, già bocciata dai sindacati, dalla piazza e dalle associazioni delle imprese. Se la manovra non resterà insabbiata nei meccanismi della burocrazia, i gruppi consiliari si aspettano di poterla analizzare in Commissione Bilancio già questa settimana. E spinti dai mal di pancia della piazza, si preparano anche a cambiarne i contenuti. I partiti della maggioranza, con cautela, quelli dell’opposizione invece sono pronti a smembrarla, e il Pd, addirittura si prefigge di presentare una finanziaria alternativa alla manovra Cappellacci, studiata a tavolino con le parti sociali, le imprese e le altre forze della minoranza. Per la maggioranza la finanziaria non può essere considerata blindata politicamente, ma deve fare i conti con il Patto di stabilità. «Ancora non abbiamo visto il documento, ma ci aspettiamo che arrivi in commissione questa settimana», spiega Mario

Diana, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale. «Purtroppo per poter fare le modifiche richieste da più parti è necessario trovare fondi, e con la spada di Damocle del Patto di stabilità, non è che ci siano molte risorse disponibili», continua. «Cercheremo di fare il possibile. Di sicuro possiamo impegnarci già da ora affinché sia una finanziaria di assoluto rigore. Taglieremo la spesa corrente, le spese sul personale, su nuove assunzioni, sulle auto blu», promette Diana, «insomma interverremo per ridurre i costi della macchina amministrativa eliminando qualsiasi voce che in un momento difficile come questo possa ritenersi inutile». L’argomento finanziaria non stuzzica la dialettica del neocapogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, che alle 19 e 30, si giustifica così: «Sono a cena con un gruppo di amici, mi scuso ma mi troverei in imbarazzo a parlare adesso di finanziaria». Ne parla invece il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, annuciando che il partito sta programmando una serie di incontri per stilare una nuova finanziaria, che risponda alle richie-

ste dei 60 mila manifestanti che il 12 novembre hanno invaso le strade di Cagliari, e delle dodici associazioni di imprese che hanno detto no alle soluzioni proposte dal Cappellacci: «Vogliamo portare in Consiglio una manovra finanziaria alternativa a quella del centrodestra», spiega. «Una manovra che risponda alle esigenze dei cittadini sardi. Per questo avvieremo una serie di riunioni con le parti sociali e con le imprese per inserire nel documento le richieste di chi veramente chiede interventi concreti per uscire dalla crisi». Giampaolo Diana critica l’atteggiamento della maggioranza: «non condividiamo questa rassegnazione, che si fa scudo con il Patto di stabilità. In alcune regioni come l’Emilia Romagna e il Friuli, stanno già adottando delle soluzioni che allentano il Patto. Pensiamo che si posas e si debba fare anche da noi». Anche se non semplici, le soluzioni si possono trovare anche per Giacomo Sanna, capogruppo del Psd’Az: «È vero che il Patto di stabilità limita molto le capacità di manovra, ma i fondi si possono trovare per esempio riprogrammando i finanziamenti di alcune leggi, come la 51, le cui disponibiiltà per lo scorso anno non sono ancora state utilizzate del tutto». Vincenzo Garofalo

L’ACCUSA RICHIESTE DELLA PIAZZA DELUSE

n Dal Pd arrivano feroci critiche alla Giunta, accusata di avere ignorato il grido di disperazione dei 60 mila sardi che il 12 novembre hanno manifestato a Cagliari: «Dopo lo sciopero generale nessuna risposta arriva dalla Giunta Regionale, non risulta che i sindacati siano stati convocati, e la Finanziaria presentata è quella bocciata dalle forze sociali e dai rappresentanti delle imprese», attacca il segretario regionale del Pd, Silvio Lai. «Occorre una stagione delle nuove responsabilità».

Centristi L’Udc convoca i sindaci e gli assessori

GIORGIO OPPI Segretario dell’Udc

n Lo Scudocrociato chiama a raccolta sindaci e amministratori del partito di Casini nell’Isola. Questo pomeriggio (a partire dalle 17) all’hotel Mediterraneo si tiene la “Prima assemblea degli amministratori locali dell’Udc”, organizzata dal dipartimento che si occupa di Comuni e Province e dal gruppo dell’Udc in Consiglio Regionale. Il tema dell’incontro del secondo partito della maggioranza che sostiene il governatore, Ugo Cappellacci, e che conta in tutta l’Isola numerosi sindaci e assessori, lega sia l’impegno nei Municipi che quello di governo in Regione: «Il ruolo degli amministratori locali Udc nella costruzione di una Sarde-

gna delle autonomie». L’introduzione dei lavori è affidata al segretario regionale, Giorgio Oppi, assessore all’Ambiente nella giunta del governatore Cappellacci ma soprattutto leader indiscusso dell’Udc sardo. A seguire i saluti del segretario Scudocrociato di Cagliari e consigliere regionale Nello Cappai e del capogruppo in Consiglio, Giulio Steri. Ci sarà l’intervento del

ENTI LOCALI Oppi apre i lavori dell’assemblea regionale e il partito è già al lavoro per il Terzo Polo alle amministrative

direttore dell’Anci, Umberto Oppus (sindaco di Mandas) mentre le conlusioni al dibattito saranno curate dal responsabile nazionale degli Enti Locali, il deputato Mauro Libé. L’Udc sardo oltre a recitare un ruolo determinante per la tenuta della maggioranza del centrodestra in Regione, lavora per il Terzo Polo. Lo schieramento che comprende anche i finiani sarà messo alla prova già dalle amministrative di Oristano, Alghero e Selargius. Ad Alghero sabato scorso la conferenza stampa per la coalizione centrista che sfiderà i sindaci di Pd e Pdl e che comprende, oltre a Fli e Udc, anche i Riformatori e il Partito Sardo d’Azione.


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PARTITI DIVISI Il Pdl alla prova del fuoco il Pd: nessuna spaccatura n Nel momento peggiore per l’Isola, sia dal punto di vista economico sia sociale, i partiti politici che agiscono in Consiglio regionale si fanno trovare divisi al loro interno e impegnati in pseudo faide di potere. È il caso delle sigle che vantano il maggior consenso popolare, come Popolo della Libertà e Partito democratico. Nel Pdl, il partito (o forse l’ex partito) del Governatore, dopo che i consiglieri hanno bloccato per settimane il rinnovo delle Commissioni consiliari in cerca di una difficile armonia di gruppo, a tenere banco è la posizione del capogruppo. Finora è occupata da Mario Diana, ma la metà del gruppo vorrebbe voltare pagina. Mario Diana, non è apparso per nulla disponibile a farsi da parte. Almeno, non senza una valida motivazione. La resa dei conti è stata rinviata, e Diana ne approfitta per provare a distendere i toni: «Il momento che stiamo vivendo, non solo in Sardegna, è troppo grave», dice il capogruppo Pdl, «auspico che si possa veramente scrivere la parola fine agli scontri, alle accuse reciproche, nei partiti, fra i partiti e fra el coalizioni», continua. «La situazione generale dell’economia e della società, è diventata troppo grave, e credo sia arrivato davvero il momento di concentrarsi su questi problemi reali». Nel Pd, partito di riferimento dell’opposizione, la situa-

info

MARIO DIANA Il Pdl litiga per il nome del capogruppo in Consiglio regionale, e una frangia contesta Diana

SILVIO LAI Nel Pd, Silvio Lai, segretario regionale del partito, è stato contestato per non avere benedetto la candidatura di Graziano Milia nel Cal

zione è molto più intricata. Nei giorni scorsi il partito è andato in panne per l’elezione del presidente del Consiglio delle Autonomie locali. È stato riconfermato l’uscente Grazian Milia (figura di spicco dello stesso Pd), ma fra i tesserati si è scatenato un terremoto. La segreteria aveva cercato di candidare prima il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, poi il primo cittadino di Nuoro, Sandro Bianchi. Poi la convocazione lampo del Consiglio delle autonomie da parte del presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha fatto saltare tutti i piani, impedendo al Pd di spurgare i veleni e arrivare a una candidatura frutto di dibattito e condivisione. Il segretario regionale Silvio Lai ha cercato di far slittare la riunione, chiedendo ai sindaci Pd di disertare le urne o perlomeno di protestare per la convocazione inattesa del Consiglio. In pochi gli hanno detto sì, e Milia ha potuto brindare al bis. Il Pd però ne è venuto fuori lacerato. «Non ci sono spaccature, la maggioranza è più forte di prima», ribatte Franco Marras, coordinatore della segreteria regionale. «Quando nel partito ci si confronta democraticamente si parla di conflitti. Non è così, i confronti sono un fatto positivo. Riguardo a coloro che chiedono il congresso, sanno benissimo che il congresso si farà, ma alla fine delle conferenze program-

matiche», continua. Il riferimento è a un documento presentato alla direzione cittadina del Pd di Cagliari dal segretario cittadino, Yuri Marcialis, con cui si chiede l’immediata convocazione di un Congresso straordinario per la fondazione di un Pd sardo autonomo. «Quel documento non ha valore», contesta Marras, «non c’è stata nessuna votazione perciò non può considerarsi una posizione ufficiale della direzione cittadina del partito», spiega. «Non si capisce tanta agitazione quando l’assemblea regionale ha deliberato che il congresso si farà, delineando un preciso percorso e stabilendo che si faranno le primarie», precisa ancora Marras. «Ecco, forse è proprio di questo che hanno paura gli agitatori, delle primarie. Non tutti sono in grado di guadagnarsi il consenso dal basso, e spingendo affinché si vada subito a Congresso, forse pensano di evitare il confronto diretto delle primarie». Sulle contestazioni alla segreteria regionale, Marras commenta, «Se la colpa di questa segreteria è di aver perso l’Anci per avere rifiutato l’inciucio con il centrodestra, bene, allora questa colpa è per noi una medaglia». La presidenza dell’Anci è andata a Cristiano Erriu, sindaco di Santadi, candidato dalla minoranza interna del Pd. V. G.

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OPINIONI IN PIAZZA

LO SCIOPERO COMPATTO DEI VETERANI di AGRICOLA

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n corteo sindacale, soprattutto se legato a una giornata di sciopero generale unitario, è l’occasione ideale per fotografare la situazione in una provincia o in una regione. Quando sfilano operai dell’industria e operatori sanitari, addetti al commercio e personale della scuola, cittadini solidali e personaggi in cerca di benemerenze un occhio addestrato è in grado di misurare molte cose: lo stato d’animo dei partecipanti, la coesione tra le varie categorie lavorative, l’attenzione e il grado di condivisione della città ai temi proposti, la capacità organizzativa dei promotori. Un corteo sindacale registra inoltre, più di qualsiasi altro strumento, lo stato di salute dell’economia: racconta quali sono le fabbriche in produzione e quali quelle ferme per i più svariati motivi, evidenzia la condizione dell’edilizia e quella del comparto agricolo, registra l’umore e le paure di quel pubblico impiego che fornisce la base di massa alla piccola borghesia cittadina. Cosa ha messo in evidenza il corteo che ha sfilato per Cagliari nella cabalistica data di venerdì 11.11.11? Parliamo prima delle cose positive: nel mondo del lavoro c’è preoccupazione e persino paura ma non c’è rassegnazione. II corpo sociale è vivo e reagisce con maturità; l’adesione alle centrali sindacali è cosciente e partecipe al punto che tra le sessantamila presenze sono quasi scomparse quelle espressioni di dissenso e di insofferenza che caratterizzavano i cortei di una volta. Ma ci sono da segnalare anche note dolenti. Molto dolenti. Fabbriche che ormai esistono solo di nome, cassintegrati che disperano di rientrare al lavoro e – soprattutto – una età della manodopera che è diventato un elemento angosciante. Per la strada, venerdì scorso, c’era un popolo di ultraquarantenni; gente che ha cominciato a sfilare con Luciano Lama e che continua a farlo oggi perché il ricambio non è arrivato, perché fabbriche e uffici hanno chiuso le porte in faccia a una intera generazione. Quello dei nostri produttori è un mondo di anziani e la Sardegna è una terra senza speranza se non riesce subito a invertire la rotta. Questi veterani, con le loro bandiere rosse e bianche, hanno detto di essere ancora disponibili a lottare ma se a loro non si associano altre componenti del popolo sardo, e se la politica non si decide finalmente a fare la sua parte, la partita è irrimediabilmente perduta.

VISTO DA FUORI

il semaforo

LA LIRICA C’È: IERI DE MURO E OGGI DEMURO

l AURELIO DE LAURENTIIS

Patron del Napoli Calcio Indimenticabile la sua sfuriata alla Lega dopo i sorteggi del campionato. Inseguito vanamente da Cellino, scappò (senza casco), insultando il gotha del calcio italiano, in sella a uno scooter guidato da un giovane. Ieri De Laurentiis, come promesso, ha regalato uno scooter al ragazzo autore dello “strappo”. Bravo guaglione...

di FABIO MARCELLO

D

di Pirmin Stangassinger

truncare.myblog.it

fabio.marcello1975@gmail.com

l ROBERTO SAVIANO

Scrittore guru Savianeggia persino a Zuccotti Park con pillole di apocalittica saggezza dispensate al popolo di Occupy Wall Street: «Dovete guardare all’Italia come qualcosa che vi riguarda». «La vostra protesta è per l’economia, non contro l’economia». «La mafia vince perché le banche hanno abbattuto le loro difese». Gomorra international...

l GIUSEPPE VALOPPI

Imprenditore friulano Il primo è stato Della Valle, poi l’appello di tale Melani che chiedeva agli italiani di comprarsi il debito. La moda di acquistare spazi pubblicitari sui giornali per dare una scossa alla politica va avanti e ieri è toccato al signor Valoppi, sul Corsera. Semaforo rosso perché non l’ha presa su Sardegna Quotidiano...

COSE DI SARDEGNA

E IN COMMISSIONE VALE SOLTANTO IL DIKTAT DI ROMA di Francesco Casula

P

acta servanda sunt, recita un antico adagio latino. Integrato e completato da unu diciu sardu: sa paraula si mantenet. Sottendono ambedue un valore tipico della civiltà latina e sarda: la necessità di tener fede alla parola data e di mantenere le promesse fatte. Tale valore non sembra albergare nel nostro Consiglio regionale. Che pure dovrebbe essere abitato dagli aristoi o, per rimanere a casa nostra senza scomodare il lessico greco, dai boni homines della Carta De Logu. Insomma dai migliori: dae sos omines de gabbale, di valore. Ma evidentemente, vieppiù, la selezione dei politici, è al contrario. Capita così che nel Parlamento sardo, la più alta espressione della nostra rappresentanza, la parola data è deprivata del suo valore. Questi i fatti. Nella Regione Sardegna a metà consiliatura devono essere rinnovate, per regolamento, le commissioni consiliari. L’intera opposizione definisce un accordo globale riguardanti le stesse, per quanto attiene alle vicepresidenze. Per la seconda (Diritti civili ed emigrazione) viene scelta e designata Claudia Zuncheddu. Che puntualmente onora l’accordo permettendo ai consiglieri del Pd di essere eletti vicepresidenti in diverse

IL PERSONAGGIO . È tornato Balla ma il berretto è di sor Carletto

commissioni e non solo. Gli stessi invece non mantengono l’impegno: votano un consigliere del Pdci. Cos’è successo? È lo stesso capogruppo del Pd, Giampaolo Diana a rivelarcelo, candidamente: “Abbiamo ricevuto tutti una lettera del leader del Pdci, Oliviero Diliberto, che ci segnalava come il suo partito contava sulla riconferma di Ben Amara”. Naturalmente alle segreterie romane non si può dir di no e dunque gli ordini da loro imposti valgono più degli accordi presi in Sardegna: viene eletto Ben Amara e non Zuncheddu. E la parola data? Carta straccio. E le pompose affermazioni sull’autonomia politica del Pd dalle centrali italiane? Chiacchiere. Nella migliore tradizione dei sudditi o, se ci aggrada di più, degli yes-man sempre proni e servili di fronte al capo. Inaffidabili. E sarebbero questi l’alternativa al moriente sistema e regime berlusconiano? E che dire di Diliberto, leader della sinistra dura, pura, e moralizzatrice? Forse le lunghe e assidue frequentazioni del potere e dei potenti lo hanno trasformato a tal punto che anche lui mutua dai suoi avversari politici i peggiori costumi: anche lui si adatta all’accozzo e alla raccomandazione. Triste.

ieci centimetri d’altezza in più, e avrei cantato anche Otello e Norma”. Per Bernardo De Muro, uno dei più affermati tenori della prima metà del XX secolo, fu questo l’unico rimpianto al termine di una strepitosa seppur breve carriera. Vocalità stentorea, convincente anche nella recitazione, il cantante sardo (nacque a Tempio Pausania nel 1881) si distinse soprattutto come eccezionale interprete del repertorio verista, inanellando successi in Italia e ovunque con capolavori quali La Fanciulla del West di Puccini, Andrea Chénier di Giordano, Carmen di Bizet. È rimasta insuperata la sua interpretazione del ruolo di Folco in Isabeau di Mascagni, opera che insieme a Cavalleria Rusticana fu suo cavallo di battaglia fino al ritiro dalle scene nel 1938. Recentemente il paese natio ha voluto tributargli un ricco omaggio in occasione dei 130 anni dalla nascita, con una due giorni di conferenze e concerti culminata con la deposizione di una corona d’alloro presso il mausoleo in cui riposa dal 1955. Uomo di grande temperamento, le innate doti di immedesimazione nei personaggi unite alla prodigiosa estensione consentirono a De Muro di conquistare platee tradizionalmente esigenti, a partire da quella della Scala dove trionfò per la prima volta nel 1912. Cent’anni dopo, le porte dei principali templi della lirica internazionale nuovamente si schiudono per un tenore sardo: Francesco Demuro. Nativo di Porto Torres, classe 1978, la sua notevole presenza scenica si accompagna alla grazia di un timbro luminosissimo perfetto per svariati ruoli verdiani e donizettiani. Caratterialmente gioviale ma determinato, sostenuto dall’affetto della adorata moglie Vittoria e delle tre figlie, Demuro sta bruciando le tappe di una carriera che nell’arco di pochi anni l’ha visto esibirsi in ogni angolo del mondo, ricevendo unanime plauso. Legatissimo alla sua terra, ancora ragazzo si fa apprezzare nel canto tradizionale; il battesimo operistico avviene a Parma nel 2007 con Luisa Miller, con la benedizione della compianta soprano cagliaritana Giusy Devinu che fu tra le prime a intuirne il potenziale. Da allora, le bacchette di rinomati direttori d’orchestra guidano le sue richiestissime recite di Traviata, Lucia di Lammermoor, Elisir d’amore, Rigoletto, puntualmente accolte da applausi a scena aperta. Da De Muro a…Demuro: si rinverdisce la tradizione delle grandi voci di Sardegna.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Si dirà: non ha affrontato la gara con il piglio giusto. Certo che arrivare al Meazza con in testa un berretto tirato fuori dalla collezione Carletto Mazzone ‘90 non aiuta l’immagine. E poi, scusate, ma che fine ha fatto il Belstaff marrone che lo aveva trasformato in un’icona pop? E le luci a San Siro ieri erano artificiali, quindi niente occhialoni da sole. Come direbbe Ventura, mancavano i presupposti. E per Davide Ballardini il ritorno sulla panca rossoblù è stato amarissimo. Un primo tempo senza reti ma con due traverse per l’Inter. Un secondo tempo iniziato malissimo con la zampata in fuorigioco di Thiago (pronuncia Cciagou) Motta (pronuncia Motta). Poi un golletto agazziano di Cou-

tinho (pronuncia Couccignou) e vedere segnare Larrivey non ha prezzo ma neanche un senso. La nota positiva, se c’è, è che dall’8-2-0 di Ficca si è passati al calcio casino, dove ognuno fa un po’ come cazzo gli pare (cit. Corrado Guzzanti). Ma con più determinazione. È bastata però la prima sconfitta della gestione Ballardini per risvegliare i soci del club Amici di Ficcadenti, quelli che vanno al massimo e si pavoneggiano con la deontologia e i valori umani. Attenti voialtri, giù le mani dal Balla, uomo coraggioso. Gli manca Cossu? E lui che fa? Mette dentro Ekdal (pronuncia Ecchdal) che trascorre la partita ad aggiustarsi i capelli. Che invidia Balla, prestagli il berretto di sor Magara... Oooh Roberto!

OOOOH ROBERTO! Davide Ballardini

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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notizie inutili

LA DOMENICA SPORTIVA .DI ESTIQAATSI

CONFESSIONI DI ROBIN WILLIAMS: CON SOFIA DOPPIAGGIO DA SESSO

. LA LETTERA IL NUOVO STADIO DA COSTRUIRE CON BUONSENSO

H n Robin Williams ha detto che lavorare con Sofia Vergara in “Happy Feet 2” film d’animazione 3D, è stato come fare ogni giorno sesso telefonico. L’attore 60enne, dà la voce a due personaggi, Ramon e Lovelace e ha ammesso che le giornate durante le quali ha lavorato con bella colombiana sono state molto provocanti, forse troppo.

GERARD E L’AMORE BUTLER VUOLE DONNA PER VIVERCI INSIEME n Gerard Butler è pronto per condividere la sua vita con la donna giusta, ma non si vuole precipitare in un rapporto a capofitto senza rifletterci bene. L’attore, stella di “Machine gun preacher”, che in passato è stato sentimentalmente legato anche a Cameron Diaz e a Jennifer Aniston, è pronto a mettere la testa a posto.

MIDDLETON NEWS KATE PRINCIPESSA MA NON PER I BAMBINI

n Gli alunni di una scuola elementare visitata da Kate Middleton pensano che lei non abbia l’aspetto di una principessa. Catherine ha infatti fatto visita al The art room, un’associazione caritatevole impegnata nell’arte terapia, a cui la principessa pensa di aderire.

HUGH E BROADWAY LA FIGLIA DI JACKMAN: IL TUO SHOW È NOIOSO n La figlia di Hugh Jackman, Ava, di sei anni, non è una fan del one-man show del suo papà a Broadway. Lo spettacolo è stato definito infatti dalla bambina come «noioso». Non è della stessa opinione l’altro figlio dell’attore, Oscar di 11 anni, che si è goduto il “Hugh Jackman torna a Broadway”.

Le preghiere dei mister e il “becco” di Matri Le preghiere servono, anche nel calcio. Ne sanno qualcosa Alberto Malesani (foto1), allenatore del Genoa, e Giuseppe Sannino, mister del Siena, che ieri hanno acciuffato per i capelli (forse Sannino un po’ meno) un risultato clamoroso a una manciata di minuti dal triplice fischio finale. Con la rete di Veloso al 42’ del secondo tempo, i rossoblù liguri hanno beffato il povero Novara,

mentre i bianconeri toscani hanno agguantato il pari contro l’Atalanta al 43’ della ripresa con un gol di Gazzi. Va a gonfie vele, invece la Juventus, squadra dell’ex cagliaritano Alessandro Matri che festeggia con il solito becco d’uccello il secondo gol al Palermo. Esultanza anche per Marco Parolo, che a Cagliari non è invece approdato, e ha portato il suo Cesena alla vittoria a Bologna.

notizie incredibili FURBI MA NON TROPPO RUBAVANO GIOIELLI USANDO FIL DI FERRO

VISTO DAL SATELLITE DISCARICA DI GOMME DA CINQUANTA ETTARI

STORIE ANIMALI CAVALLO ASSIDERATO DENTRO UNA PISCINA

Utilizzando un filo di ferro, hanno tentato di asportare monili in oro dai banchi di due gioiellerie di un centro commerciale. È accaduto a Barletta, nel barese. Bloccati dai carabinieri, un 31enne e un 25enne, entrambi lituani, sono stati arrestati con l’accusa di tentato furto aggravato. Mentre uno dei due copriva il complice, quest’ultimo utilizzando un filo di ferro ha cercato di estrarre alcuni monili in oro dalla fessura della vetrina del bancone. Subito dopo utilizzando lo stesso modus operandi i due hanno ripetuto il gesto in un’altra gioielleria senza riuscirci.

Uno spaventoso mucchio formato da centinaia di migliaia di pneumatici nella Carolina del Sud è talmente massiccio da essere visibile dallo spazio. Le autorità hanno denunciato una persona che sarebbe responsabile dell’ammasso di circa 250mila pneumatici che coprono oltre 50 ettari secondo le immagini provenienti dal satellite. Una società della Florida sta ora collaborando per distruggere il mucchio e portare via le gomme. Si indaga sul colpevole della formazione di questa discarica che però, anche se individuato, dovrà pagare solo una multa di 475 dollari.

Un anziano cavallo è riuscito a salvarsi dopo essere fuggito dalla sua stalla nelle campagne dell’Ohio ed essere caduto nelle acque gelide di una piscina. Alcuni soccorritori l’hanno estratto dalla vasca della casa del signor Gail Larkin dopo aver trovato il cavallo di 22 anni praticamente congelato sul fondo della piscina. Larkin ha raccontato che l’animale aveva il muso coperto di cristalli di ghiaccio e sembrava sotto shock. Con un bastone i soccorritori sono riusciti a guidare il cavallo fuori dalla piscina e poi l’hanno riscaldato con delle coperte. Ora l’animale sta bene.

o letto un articolo sull’ennesima vicissitudine riguardante il Karalis Arena e, vedendo le foto di riposizionamento dello stadio rispetto a quello iniziale, ritengo che la situazione sia migliorata in quanto la struttura non è più così vicina alla pista ma è stata spostata a ridosso del parcheggio multipiano; questo non toglie il fatto che il voler costruire uno stadio vicino all’aeroporto sia infelice in quanto, secondo l’Enac, la struttura rappresenta ancora un pericolo per le fasi di decollo ed atterraggio degli aerei e non mi sembra che, quando c’è di mezzo la sicurezza delle persone, questi siano elementi da trascurare (la sicurezza dei passeggeri e cioè, potenzialmente di tutti noi che prendiamo l’aereo, non deve essere mai messa in discussione); a questo proposito ricordiamoci della tragedia successa nel 2001 a Linate dove un aereo finito fuori pista causò la morte di oltre 100 persone e questo precedente può essere un pericolo anche per chi va allo stadio, in caso di incidenti aerei, e non solo per i passeggeri; ancora, vi immaginate il caos del traffico nella viabilità attuale dell’aeroporto in concomitanza con le partite ed i disagi che avrebbero coloro che devono prendere l’aereo in orario e coloro che atterrano e vogliono arrivare a casa o al lavoro puntuali? Mi sembra che ci siano tutti i presupposti per creare disagi a non finire senza trascurare eventuali liti e tafferugli fra tifosi e contestazioni varie che, vicino ad un aeroporto, creerebbero sicuramente dei problemi di ordine pubblico e di sicurezza. Allora perché intestardirsi su queste scelte poco responsabili come fanno Cellino ed il compiacente sindaco di Elmas? Mi auguro prevalga il buonsenso ed una pacata riflessione. Giuliano Frau Cagliari


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TARTASSATI IN LOTTA

la storia

LE SETTE DONNE NEL CAMPER E LA SOLIDARIETÀ DELL’ISOLA Rosalba Desogus digiuna da una decina di giorni insieme con altre sei donne per protestare contro Equitalia. Tutte insieme vivono all’interno di due camper parcheggiati davanti al palazzo della Regione in viale Trento: solo frutta, acqua e un integratore di sali minerali. Da quando è cominciata la protesta, sono state decine le visite di solidarietà ricevute dalla Desogus e dalle altre donne.

L’INTERVISTA ROSALBA DESOGUS

«Il mio digiuno contro Equitalia per avere casa, diritti e dignità»

L’ LO SGOMBERO DELL’AZIENDA CON BLINDATI E CAMIONETTE Il blitz della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza per lo sgombero della fattoria di Terra Segada che apparteneva a Rosalba Desogus e alla famiglia, è scattato poco dopo l’alba: il terreno e gli edifici sono stati “liberati” da oltre duecento uomini delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa dopo che un analogo tentativo di sgombero era andato a vuoto a causa della protesta di centinaia di persone.

ultimo domicilio conosciuto è in un camper davanti al palazzo della Regione, dove i burosauri escono felici per il weekend, con la fronte segnata dal troppo lavoro. Rosalba Desogus, 51 anni, ha cominciato a faticare da ragazzina e il suo viso non sprizza certo di gioia. Ha perduto tutto, casa, azienda agricola, bestiame. Gli restano l’amore del marito e dei due figli in cerca di un di lavoro purchessia. Da mesi vivono in quattro in una stanza prestata da un parente. Lei digiuna da più di una settimana, assieme alle altre donne in lotta contro banche voraci ed esattori con la tagliola. «Sa cosa vuol dire vedersi ronzare due elicotteri sopra la testa alle sette del mattino, quando sei ancora in camicia da notte? Duecento poliziotti che accorrevano da tutte le parti come cavallette, autoblindo e un gippone coraz-

RACCONTI DELLA DISPERAZIONE TRA MULTE E PIGNORAMENTI Tra le altre donne che digiunano ci sono Anna Maria Baldino, ristoratrice di Pula, a cui Equitalia ha notificato una multa da 145mila euro, e Zoe Aramu, che ha un negozio di vestiario a Senorbì: deve pagare 6mila euro.

LA BATTAGLIA A 51 anni per un prestito canaglia che non è riuscita a ripagare le hanno venduto casa e azienda agricola

«Sa cosa vuol dire vedersi ronzare due elicotteri sopra la testa alle sette del mattino, quando sei ancora in camicia da notte? Duecento poliziotti che accorrevano da tutte le parti come cavallette, autoblindo e un gippone corazzato, e pantere con i lampeggianti per prendersi la nostra azienda e tutto ciò che avevamo»

zato, le pantere con i lampeggianti e la loro ambulanza con un medico militare. Pensavano che mi sarei sentita male, soffro di pressione alta e mio padre è morto d’infarto a quarant’anni». Non mi pare che lei sia pericolosa come il boss Provenzano... Ci hanno trattato da delinquenti, forse peggio. Hanno bloccato tutti gli accessi e non volevano neppure voi giornalisti. Mi chiedo quanto hanno speso per il blitz, il secondo, perché il primo era andato a vuoto. Con quei soldi, più il costo dei vigilantes messi a presidio per due mesi, potevamo ricomprarci almeno la casa. Provo una rabbia... Lei lavora da molto? Avevo sedici anni quando mi hanno assunto in una pasticceria a Torino. Mio padre lavorava alla Fiat e si troncava la schiena per non farci mancare nulla. Io mia madre e i miei fratelli lo vedevamo al massimo due ore al giorno. Se a 40 anni ci ha lasciato per un infarto una ragione c’era. La casa popolare alle Vallette era grande, ma in quegli anni 280 mila lire d’affitto al mese non erano poche. Sacrifici per risparmiare qualcosa, eppoi... Quando è tornata in Sardegna ? Dopo vent’anni di emigrazione. A Terra Segada, piccola frazione di Cortoghiana, ho incontrato il mio futuro marito. Ci siamo sposati in un lampo. Lui già lavorava nell’azienda del padre, 113 ettari di terreno posseduti da almeno tre generazioni, finiti all’asta per 130 mila euro, compresa la casa di 360 metri quadri, i capannoni e le attrezzature. Una beffa, se si considera che il valore era di un milione e mezzo di euro, dieci volte tanto. Quando siete andati in crisi ? Praticamente quando la banca ci ha finanziato un miglioramento fondiario, con un mutuo di 164 milioni di lire, con rate bimestrali di quasi sette milioni per quindici anni. Poi il tasso di interesse è impazzito, passando dal 4 al 17,80 per cento. Bruxelles contestava gli aiuti regionali per l’abbattimento dei tassi e la banca ci ha chiesto 18 milioni di interessi arretrati. Da lì il tracollo.

«Ho cominciato a lavorare a 16 anni, quando mi hanno assunto in una pasticceria a Torino. Mio padre lavorava alla Fiat e si troncava la schiena per non farci mancare nulla. Io mia madre e i miei fratelli lo vedevamo al massimo due ore al giorno. Poi a quaranta anni ha avuto un infarto e ci ha lasciati. Così sono tornata in Sardegna».

Non vi ha proposto un rientro a tassi moderati ? Manco per sogno. Dovevamo saldare subito. Tra l’altro ci indebitavamo per pagare i fornitori, perché la banca ci finanziava a pezzetti, man mano che ci collaudavano le opere e noi, dati i ritardi negli accrediti, chiaramente dovevamo anticipare i quattrini. E quindi cambiali su cambiali, ne avevamo una catasta. In pratica ci hanno affogato. Non avete avuto qualche aiuto? Si, l’epidemia della blu tongue nel 2000. Ci ha sterminato il gregge di 500 pecore, ne sono rimaste sane appena quaranta. Mica si può vivere così. Una botta dietro l’altra. Pensi che io mi sono sempre data da fare. Aiutavo mio marito nella mungitura, prima che arrivassero le macchinette; badavo ai maiali, sapevo fare di tutto, salsicce, formaggio, ricotta. È passata dall’Ile flottant alla pecora. No, quel dolce in pasticceria non lo facevamo, ma posso dirle che pur non conoscendo i nomi delle ricette, sono un’ottima pasticciera. Però lavorare in campagna mi è sempre piaciuto. Era la mia vita e me l’hanno spezzata senza nessuna pietà. Non solo la banca... E chi altro ? Un truffatore che si è presentato in azienda quando iniziavano i primi guai e ci ha portato via, nel giro di pochi mesi, 50 mila euro. Ci faceva credere che avrebbe risolto i nostri problemi con un suo amico bancario, millantando anche aderenze in ambienti giudiziari. Io e mio marito eravamo disperati e purtroppo gli abbiamo creduto. Avete qualche prospettiva? Su Facebook facciamo un appello a chi ci vuole aiutare. Vorremmo rientrare in possesso della casa e dell’azienda, con una piccola quota di terreno. Lasciando il grosso all’attuale proprietà che vuol impiantare il fotovoltaico. Speriamo che si arrivi ad un accordo e che ci diano una mano concreta i tanti che ci sostengono e solidarizzano con noi. Alberto Testa


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IL CAMPIONE D’ITALIA

Il lutto È morto

Martiradonna l’eroe rossoblù saluta Cagliari

IL DRAMMA Il terzino campione d’Italia nel ‘69-‘70 è arrivato nel 1962 e non è più andato via. Il ricordo degli ex compagni: «Un combattente in campo, ma una persona di immensa bontà» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Cagliari e i suoi campioni d'Italia salutano Mario Martiradonna, che raggiunge Manlio Scopigno e Giulio Zignoli. Il terzino nato a Bari 73 anni fa è morto la notte scorsa e i suoi compagni sono in ansia anche per Claudio Olinto de Carvalho, il primo Nené della storia del Cagliari, che lotta tra la vita e la morte in ospedale. Il primo a lasciare il gruppo è stato l'anno scorso Giulio Zignoli. E quando i Cagliari Supporters della Curva Sud lo hanno salutato anche Martiradonna era fra loro. Perché, con la stessa discrezione e umiltà di sempre, continuava a seguire le partite del Cagliari dalle tribune di ferro della Sud. L'ultima è stata l'amichevole col Partizan Belgrado del 3 settembre scorso, dopo pochi giorni ha cominiciato a stare male. Ieri Riva e Tomasini hanno passato tutta la giornata alla camera mortuaria del Businco, dove tanti cagliaritani e tutti gli ex campioni rimasti in città sono andati a salutare il roccioso terzino rossoblù. Mario Martiradonna è una delle colonne dello scudetto del ‘70, arrivato nel ‘62 ha contribuito anche alla storica promozione in serie A del ‘64 e dopo aver smesso di giocare nel ‘73 è sempre rimasto fedele alla città. Non l’ha mai tradita anche se la sua vita privata è stata spesso in salità e sabato notte è morto lasciando la moglie

con l’incubo di venire sfrattata entro la fine dell’anno. Mario Martiradonna, Adriano Reginato, Mario Brugnera, Beppe Tomasini, Cesare Poli, Ricciotti Greatti, Nené e Gigi Riva sono gli otto eroi del Settanta che la Sardegna ha adottato e riconosciuto come suoi figli. Martiradonna calciatore era un combattente. «Ogni volta che arrivava un nuovo difensore e lui rischiava di perdere il posto, cominciava ad allenarsi da un mese prima e quando arrivavamo in ritiro era già al massimo e conquistava il posto in squadra», ricorda Adriano Reginato. Ma fuori dal campo era un agnello. «Un pezzo di pane, con una bontà e una lealtà fuori dal comune», spiega il numero 12 dello Scudetto. «Era tanto buono come persona quanto tosto nel marcare gli avversari - conferma Mario Brugnera - e al termine di ogni partita era già concentrato sulla successiva». Martiradonna non ce l’ha fatta e le condizioni di Nené sono disperate. «Fa un certo effetto pensare che anche Nené stia così male - aggiunge Brugnera - erano molto legati, nelle trasferte di coppa dormivano sempre assieme. Forse Gesù li vuole di nuovo in coppia». Tutti gli ex compagni sottolineano la bontà del terzino che non faceva toccare palla agli avversari. «Era particolare, perché era una persona brava e particolarmente tranquilla, ma in campo si trasformava e dava tutto se stesso - ricorda

IL DESIDERIO Martiradonna amava l’Ave Maria di Schubert e gli amici vorrebbero che oggi venisse suonata al suo funerale

Cesare Poli - ha dato molto al Cagliari e ha contribuito moltissimo alla conquista dello Scudetto: si sarebbe meritato la convocazione per i Mondiali del Messico». Il leader della colonia di campioni rossoblù rimasti in città e Beppe Tomasini, è lui che ieri ha sentito gli ex compagni sparsi per la Penisola. «Era un uomo di una lealtà spaventosa: una brava persona e un gran giocatore. Siamo tutti molto legati, siamo una famiglia e ora abbiamo perso un fratello». Il terzino rossoblù è sempre stato legato a Rombo di tuono. «Nonostante fosse più grande, aveva un grandissimo rispetto per Riva - conferma Tomasini - e quando Gigi segnava, arrivava sempre per primo ad abbracciarlo». E il mito rossoblù ieri è rimasto tutto il giorno al suo fianco. «Ma non ho voluto vederlo, Preferisco mantenere l’immagine bella di lui in campo con la sua grinta - ricorda Gigi Rivaquello era il suo punto di forza, aveva una grande caparbietà e determinazione e per questo piaceva tanto ai tifosi sardi: dava sempre il cuore. Siamo ancora tutti legati, ci vedevamo sempre per le cene coi compagni: ora ci sarà un posto vuoto».

IL FUNERALE ALLE 16 A BONARIA APPELLO DEI TIFOSI ALLA SOCIETÀ

n «Dopo una breve malattia è scomparso Mario Martiradonna». Un freddo comunicato sul sito della società annuncia la scomparsa di una pietra miliare del Cagliari. I tifosi la partecipazione della squadra al funerale che si terrà oggi alle 16 a Bonaria e il lutto al braccio per le partite in casa di giovedì e domenica. Ma non serve solo affetto, perché sulla casa in cui viveva assieme alla moglie pende uno sfratto che entro la fine dell’anno potrebbe diventare esecutivo. I compagni di squadra e gli amici più cari penseranno al funerale. Ieri anche il sindaco Massimo Zedda è andato a salutare il campione e nei giorni scorsi l’assessore alle Politiche sociali aveva annunciato che il Comune avrebbe esaminato la situazione del suo alloggio. Che ora, purtroppo, riguarda solo la moglie.


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DAL MONDO

VOTO IN SPAGNA

Stravince Rajoy, i socialisti ko n La Spagna volta pagina e torna al centrodestra: sull’orlo del precipizio del debito, sotto l’attacco della speculazione, in ginocchio dopo un anno di giri di vite antideficit, con un esercito di 5 milioni di disoccupati, il paese ieri ha chiuso l’era Zapatero e dato il potere con - secondo gli exit poll - una maggioranza assoluta in parlamento al capo dell’opposizione, il leader del Partido Popular Mariano Rajoy. Secondo le rilevazioni della tv pubblica Tve, il Pp di Rajoy ottiene con il 43,5% una maggioranza fra 181 e 185 seggi su 350 nel Congresso dei deputati. Il Psoe di Alfredo Rubalcaba, 60 anni, l’erede di Josè Luis Zapatero, che non si ripresentava dopo sette anni al potere, esce umiliato dalla giornata elettorale con il 30% e fra 115 e 119 seggi, il peggiore risultato - se i risultati finali lo confermeranno - dalla fine del franchismo. Il Pp si affaccia su un potere quasi assoluto nel paese. Controlla già quasi tutte le regioni, le città più importanti meno Barcellona, e con la maggioranza assoluta in parlamento può governare da solo, senza negoziare appoggi, a Madrid. Rubalcaba, nominato candidato premier del Psoe in sostituzione di Zapatero in luglio, non è riuscito a salvare i socialisti da una storica sconfitta, impiombato dalla pesante eredità economica lasciata da Zapatero, di cui è stato vicepremier e ministro degli Interni fino a luglio. Dell’emorragia dei voti degli ex-elettori socialisti delusi dal zapaterismo hanno beneficiato quasi tutti gli altri partiti: a sinistra Izquierda Unida, passa - sempre secondo gli exit poll - da 2 a 9/11 deputati, i nazionalisti catalani di Ciu da 10 a 13/15, il partito centrista Upyd di Rosa Diez sale da 1 a 3/4 seggi. Nei Paesi Baschi la grande novità del voto è la forte affermazione del sinistra radicale indipendentista - assente alle politiche del 2008 - che con Amaiur entra in parlamento con circa 6 deputati. Rajoy diventerà formalmente il nuovo premier spagnolo, dopo la costituzione delle Cortes, attorno al 20 dicembre. Avrà il difficile compito di cercare di ripristinare la fiducia dei mercati nell’economia del paese e allontanare lo spettro di un pericoloso salvataggio internazionale, dopo Grecia, Irlanda e Portogallo. Negli ultimi giorni prima del voto ha garantito che il suo governo rispetterà tutti gli impegni presi da Zapatero con l’Ue, in particolare quello di riportare al 4,45 il deficit nel 2013.

LA SVOLTA La crisi riporta il Paese a destra, maggioranza assoluta per i popolari Débâcle storica per il Psoe

EGITTO

Egitto Massacro in piazza Tahrir n Manca poco più di una settimana alle elezioni e l’Egitto si infiamma. E la tregua si sgretola. In una domenica di cariche e sangue Piazza Tahrir, il cuore della protesta, è stata ancora una volta il teatro di una battaglia senza sosta che, a fine giornata, fa segnare un bilancio drammatico: almeno undici manifestanti uccisi e oltre duecento feriti, con il governo che inizia a perdere i pezzi. Secondo la Cnn le elezioni fissate per il 28 novembre sono slittate a data da destinarsi- ma la conferma non arriva - mentre nel Paese sale la tensione. Bothaina Kamel, unica donna candidata, sarebbe stata fermata dalla polizia. Nel pomeriggio le forze di sicurezza egiziane hanno fatto irruzione dando fuoco alle tende e cominciando a sgomberare piazza Tahrir dalle migliaia di manifestanti che chiedono la fine del potere dei militari. Nel luogo che fu l’epicentro della rivoluzione di febbraio sono convenuti almeno 5.000 persone, all’indomani di violenze che avevano causato tre morti, e centinaia di feriti, alcuni in modo grave. La piazza, che si è svegliata presidiata da tende in cui hanno dormito numerosi manifestanti,

IL CAIRO Centinaia di feriti e 11 vittime nel secondo giorno di manifestazioni. Bothaina Kamel, unica candidata donna, arrestata ha inneggiato con forza contro il maresciallo, Hussein Tantawi, il capo della Giunta militare. Il segnale della piazza, che sembra pronta a ripetere le gesta dei 18 giorni dell’inizio dell’anno, è stato recepito in apparenza solo dal ministro della Cultura, Emad Abou Ghazi: si è dimesso nel pomeriggio per protesta contro l’eccesso di forza impiegata dalla polizia, mentre continuava a salire il bilancio di morti e feriti, e si è anche rifiutato di partecipare alla riunione congiunta di emergenza del suo governo con il Consiglio militare. In tenuta anti-sommossa, gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni contro decine di persone che hanno eretto barricate nei pressi del ministero dell'Interno. Negli ospedali improvvisati nelle moschee presenti nei dintorni della piazza sono arriva-

info

IL BILANCIO TRAGICO Almeno undici manifestanti uccisi e oltre 200 feriti, con il governo che inizia a perdere i pezzi

ti alcuni intossicati dai gas lacrimogeni o colpiti da proiettili di gomma. «Il consiglio delle forze armate porta avanti la politica di (Hosni) Mubarak, non è cambiato nulla dopo la rivoluzione», ha detto uno dei manifestanti, Khaled, 29 anni. Nelle stesse ore veniva diffusa la notizia dell’arresto da parte della polizia della candidata alle presidenziali Butaina Kamel mentre era alla testa di manifestanti diretti al ministero dell’Interno. E del sequestro da parte di alcuni giovani di un ufficiale dell’esercito (poi liberato in serata) e di un altro della polizia assieme a quattro agenti. Al Cairo c’è stato anche uno scontro fra manifestanti ostili al regime siriano di Assad e suoi sostenitori si sono, di fronte alla sede egiziana della Lega Araba. Dopo i tafferugli, i pro-Assad, fra i quali l’attore siriano Zuheir Abdel Karim, si sono rifugiati nell'ambasciata siriana, a circa due chilometri dalla Lega Araba. Intanto la protesta che già sabato era dilagata ad Alessandria, dove si è anche avuto un morto, si è propagata in diverse parti del Paese: di nuovo ad Alessandria e a Suez, nel nord, ma anche nel sud, a Minya ed a Qena.


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CONTINENTI

TRAGEDIA A ROMA PRENDE LA KETAMINA E SCIVOLA NEL TEVERE

israeliane si sono pure messe in posa nude, nel contesto di una manifestazione chiamata: “Amore senza confini”.

NUCLEARE IRAN BARAK: «ISRAELE È PRONTO AD AGIRE» n «È arrivato il momento di agire» sulla questione relativa ai programmi nucleari iraniani: lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak. Barak ha sottolineato come l’argomento di un attacco militare non possa «essere discusso pubblicamente»: «Posso dire che il rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) rappresenta un documento di estrema gravità per tutti, i politici e l’opinione pubblica, e la gente ha capito che è arrivato il momento di agire».

n Potrebbe aver assunto ketamina, un potente anestetico usato anche come droga, Damaris Tomassi, romana, 20 anni, trovata annegata nel Tevere, il cui corpo è stato ripescato dai Vigili del Fuoco. La giovane era in compagnia di un amico, che ha alcuni precedenti penali, con il quale avrebbe assunto la sostanza. La caduta della ragazza nel Tevere era stata segnalata alle autorità. «L’ho conosciuta un paio di giorni fa, avevamo preso droghe e lei è caduta accidentalmente». È quanto avrebbe riferito l’amico della diciassettenne. Luomo, un coetaneo brasiliano, ha dato subito l’allarme.

CREMONA PENSIONATO INVESTITO CONFESSA AUTISTA SUV n Si è costituito l’autista del Suv che sabato pomeriggio a Cremona ha investito e ucciso Guido Gremmi, il pensionato 76 anni che protestava perché l’uomo, al volante di un’Audi Q5, aveva occupato il parcheggio riservato alla compagna disabile. Si tratta di un imprenditore in pensione che risiede a Bassano Bresciano: l’uomo, sessant'anni, si è presentato nel pomeriggio ai carabinieri di Brescia.

NAPOLI SCOPPIA BOMBOLA MUORE VIGILE URBANO n Un agente della polizia municipale ha perso la vita nell’esplosione avvenuta ieri sera nel quartiere napoletano di Fuorigrotta. L’abitazione danneggiata dove è avvenuto lo scoppio è isolata e sorge nelle adiacenze di un parcheggio di autovetture. La forte deflagrazione, forse causata da una bombola di gas, ha mandato in frantumi i vetri di diverse vetture parcheggiate nelle vicinanze.

BERGAMO A UN ANNO DA MORTE ANCORA GIALLO SU YARA n A quasi un anno dalla sua scomparsa e a 9 mesi dal ritrovamento del corpo, è ancora buio fitto sulla vicenda di Yara Gambirasio, la 13enne sparita Brembate (Bergamo) il 26 novembre 2010 e trovata morta 3 mesi dopo. Pochi passi avanti nelle indagini. Una vita limpida divisa tra famiglia, scuola e sport, nulla nella sua vita è stato trovato per aiutare gli investigatori a capire cosa l’abbia trascinata in quella fine atroce.

ISRAELE PER LA BLOGGER NUDA 50 EMULE A TEL AVIV n In un atto spontaneo di solidarietà con la blogger Aliaa Magda el-Mahdi - al centro di accese polemiche in Egitto dopo avere esposto sul web una immagine che la mostra quasi completamente senza veli una cinquantina di attiviste

LIBIA PRESO PURE AL-SENUSSI ERA IL CAPO DELLE SPIE

Governo Domenica di lavoro per Monti n Domenica mattina di lavoro Mario Monti che, dopo a Palazzo Chigi, è andato alla messa di mezzogiorno della Chiesa di Santa Maria in Aquiro, poi si è recato alle Scuderie del Quirinale per visitare la mostra di Filippino Lippi e Sandro Botticelli.

Il premier dopo aver incassato le due fiducie in tempi record, ha cominciato a scrivere la road map del suo governo. Le misure sono ancora tutte allo studio ma le linee direttrici lungo cui si muoverà sono di fatto già tracciate: dalle pensioni

alla reintroduzione dell’Ici, dalle tasse sul lavoro al rilancio delle infrastrutture. Berlusconi : Monti deve arrivare fino al 2013. Il governo è composto da tecnici di elevata competenza. Non significa che avranno carta bianca su tutto».

n I combattenti libici hanno arrestato Abdullah al-Senussi, capo dell’Intelligence del regime di Gheddafi. A riferirlo l’emittente libica al-Ahrar secondo cui al-Senussi, accusato di crimini contro l’umanità dalla Corte penale internazionale, sarebbe stato catturato nella casa della sorella vicino alla città sudoccidentale di Sabha. Aal-senussi è ricercato dalla corte penale internazionale con l’accusa di crimini contro l’umanità e nel 1999 è stato condannato all’ergastolo in contumacia dalla giustizia francese per l’attentato contro il Dc-10 costato nel 1989 la vita a 170 persone.

OSSERVATORI IN SIRIA LA LEGA ARABA BOCCIA RICHIESTE DI DAMASCO n La Lega Araba ha respinto la richiesta da parte di Damasco di apportare modifiche alla proposta di inviare una delegazione di 500 osservatori in Siria, affermando che ciò snaturerebbe il senso della missione. Le modifiche proposte da Damasco avrebbero «un impatto sul cuore» del progetto e «cambierebbero radicalmente la natura della missione, che consiste nel monitorare l’applicazione del piano arabo per mettere fine alla crisi in Siria e proteggere i civili siriani» si legge nel comunicato della Lega Araba.

PAPARAZZI PIPPA “PERSEGUITATA” «COME LADY DIANA»

n Pippa Middleton contro i paparazzi: «La seguono come Diana», hanno confidato amici della cognata del principe William al britannico Sunday Express. La sorellina di Kate è stata presa di mira dopo la rottura con il fidanzato Alex Loudon. E il personale di Casa Reale è adesso preoccupato per la sicurezza della ragazza, regolarmente inseguita da fotografi in auto e motocicletta. «Pippa è fotografata di più di Kate», ha detto un insider.


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Macciotta Esplode una fogna topi e liquami dentro la clinica

La protesta Settecento ragazzi: dateci i fondi del Master and back

Piazza Matteotti Pestato dal maniaco sull’autobus

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a pagina 15

a pagina 13

Brotzu Lavori no stop

quinto piano riparato sentito il personale sulle cause del rogo INTERVENTI Tra oggi e domani riapriranno le sale operatorie. Ancora sigillato lo sgabuzzino in cui è divampato l’incendio, previsti nuovi sopralluoghi. La polizia interroga i dipendenti n «Oggi pomeriggio o al massimo domani mattina riapriremo le sale operatorie del quinto piano. Anche ieri gli operai hanno lavorato tutto il giorno per sistemare ogni cosa e contano di ultimare le attività nella mattinata». Il direttore generale dell’ospedale Brotzu, Antonio Garau sta cercando di risolvere nel più breve tempo possibile i problemi creati dall’incendio, scoppiato sabato mattina che ha danneggiato gravemente parte del quinto piano. Già sabato gli operai, impegnati nella costruzione delle nuove sale operatorie, erano stati dirottati al quinto piano del Brotzu per riparare i danni provocati dal rogo. «Tutti si sono impegnati al massimo per creare pochissimi disagi ai pazienti – ha sottolineato ancora il direttore generale – la situazione già sabato sera era tornata alla quasi normalità. Ieri l’attività ospedaliera si è svolta serenamente anche in quei reparti che avevano avuto problemi a causa del fumo che aveva invaso i corridoi ed erano stati evacuati per qualche ora. Devo dire che il

personale medico, gli infermieri e tutti gli operatori del Brotzu si sono impegnati al massimo per stare vicini ai pazienti». LE CAUSE Sconosciute ancora le cause dell’incendio: «Parleremo oggi con la polizia – ha detto il direttore generale – che si sta occupando di tutto. Lo sgabuzzino in cui è divampato l’incendio è ancora sigillato, non sono state eseguite le riparazioni». Con buona probabilità nei prossimi giorni sia gli agenti della squadra mobile, ma anche i vigili del fuoco, potrebbero effettuare nuovi sopralluoghi a caccia di elementi utili a individuare le cause dell’incendio. L’ipotesi che il rogo sia divampato accidentalmente per un corto circuito è stata già scartata. Rimangono quindi aperte due possibilità: l’incendio colposo, come una sigaretta ancora accesa gettata inavvertitamente in un cestino dei rifiuti all’interno dello sgabuzzino, oppure qualcuno che ha fumato nello stanzino

numeri 6.30

È l’orario in cui è scattato l’allarme antincendio dell’ospedale Brotzu.

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Sono al massimo i giorni di chiusura delle sale operatorie, invase dal fumo.

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L’incendio è divampato nello stanzino al quinto piano dell’ospedale.

senza accorgersi che il tizzone della sigaretta era finito sulla biancheria sporca, innescando l’incendio. Diversamente il rogo potrebbe essere stato appiccato volontariamente. Qualcuno avrebbe scelto appositamente lo sgabuzzino al quinto piano del reparto di Emergenza Emodinamica sapendo perfettamente che alle 6.30 non c’era nessuno, potendo agire indisturbato. Le indagini della squadra mobile, coordinate dal vicedirigente

Mario Colla, sono solo all’inizio, del caso è stato informato il sostituto procuratore Enrico Lussu che ha aperto un fascicolo. Il reparto di Emodinamica è aperto solo al personale medico, sanitario e agli inservienti che si occupano di ritirare i rifiuti e la biancheria sporca. Già sabato gli investigatori hanno iniziato a raccogliere le varie testimonianze. Gli interrogatori proseguiranno anche oggi. Manuel Scordo

SQUADRA MOBILE Agenti della squadra mobile stanno lavorando nel tentativo di fare piena luce sulle cause del rogo, al lavoro anche la scientifica.

La lettera «Politici, il caso degli Oss è un vero scandalo»

IN CORSIA Gli Oss interinali prendono il posto di chi ha vinto i concorsi

n «I politici la devono smettere di giocare sulla nostra pelle e con le nostre vite di persone oneste che lottano ogni giorno per avere una vita dignitosa rispettando le regole e le leggi». È una lettera di sfogo quella di Antonio Minnai, lavoratore ospedaliero, che ha vissuto sulla pelle propria e su quella delle persone a lui vicine l’ingiustizia di vedersi scavalcati, nonostante la vittoria del concorso, nelle graduatorie per l’assunzione degli Oss al Brotzu. «La nostra situazione - scrive Minnai - sta diventando uno scandalo per colpa dell'arroganza di certi personaggi messi a capo delle aziende sanitarie e che calpestano la dignità di tante persone oneste. Donne e uomini che

hanno espletato vari concorsi sperando di riuscire a superare col merito gli accozzati ma che, nonostante ciò, si sono visti scavalcati da persone assunte tramite agenzie interinali e che hanno preso il posto che spettava loro di diritto». Così come successo e come succede al Brotzu: «È una cosa che dà il mal di stomaco: ci sono miei colleghi - scrive ancora Minnai - arrivati tra i primi sessanta

LO SFOGO Nella missiva una domanda alla Regione: perché chi ha vinto i concorsi viene scavalcato dagli interinali?

nelle graduatorie che sono stati chiamati a lavorare per otto mesi (e sono stati dei “privilegiati” perché altri operatori sono stati “assunti” per sole cinque settimane) e poi sono stati rimandati a casa, mentre oggi al posto loro ci sono lavoratori interinali assunti tramite la solita agenzia. E ci sono da anni». Perché, si domanda la lettera? «Se questi lavoratori sono disperati è colpa loro o di una politica clientelare che umilia le persne che hanno rispettato le regole, studiando per sostenere e superare i vari concorsi? Domande che ormai non facciamo più nemmeno al Governatore Cappellacci, che ci aveva promesso una risposta mai arrivata».


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CAGLIARI

Tar Anas condannata a pulire le strade n Sarà l’Anas a dover togliere le sterpaglie dalle strade del territorio comunale che sono di sua competenza. Lo ha stabilito il Tar, che in una sentenza depositata venerdì pomeriggio, ha risolto in favore del Municipio un braccio di ferro che andava avanti dal 2005. Il 6 giugno di quell’anno il sindaco

aveva emesso un’ordinanza che imponeva alla società di provvedere allo sfalciamento delle erbe e alla pulizia delle strade che aveva sotto la sua gestione. Immediato era arrivato il ricorso al tribunale amministrativo: l’Anas sosteneva che questo tipo di lavoro, quando le statali di sua competenza en-

travano nel territorio comunale, spettasse agli operai del Comune. Il verdetto è arrivato a distanza di sei anni, e ha confermato la validità del provvedimento adottato da palazzo Bacaredda: il ricorso è stato rigettato e l’Anas è stata condannata anche a pagare 2500 euro per le spese di giudizio.

Sanità Topi e liquami dentro la Macciotta LA DENUNCIA Fogna esplosa, corridoi invasi dai miasmi Lettera di un padre: il veleno per i ratti a portata di bimbo n Bambini tra corridoi allagati da fogne guaste, topi e sporcizia di ogni genere: ecco come appare oggi la clinica pediatrica di via Porcell. Che la Macciotta stia cadendo a pezzi è risaputo da anni, però se il padre di un bambino scrive una lettera pubblica e la correda di foto che riportano un corridoio allagato di reflui fognari, ecco che la denuncia è ancora più forte. E se il disgustoso spettacolo offerto ai bimbi e ai loro genitori è stato risolto in poco tempo lo si deve solo al lavoro incessante di medici e infermieri che tentano di offrire un servizio, un tempo considerato l’eccellenza, in una struttura inadeguata. Le immagini non lasciano dubbi: liquidi torbidi nei pavimenti. C’è anche il freddo, perché non c’è riscaldamento. «Si tratta di un vecchio corridoio trasformato in sala d’aspetto, con un continuo via vai di homeless che si servono proprio del bagno intasato», racconta il padre di un bambino. Che descrive la scena: «Le correnti d’aria d’inverno sono mortifere, i miasmi che provengono dal bagno famigerato sono insopportabili». Le esperienze, una più assurda dell’altra, si ripetono di bambino in bambino: «Qualche mese fa un bambino mentre aspettava di poter entrare a fare attività ha toccato un’esca per topi messa lì senza avvertimento alcuno», riporta il papà. E la rabbia del genitore cresce nel momento in cui scrive dell’amara scoperta: «Sappiamo che qualcuno ha spedito un fax alla direzione sanitaria del servizio di Neuro Psichiatria Infantile alcuni mesi fa per segnalare la presenza di topicida alla portata dei bambini, non hanno mai risposto, in compenso da poco è sparito il topicida». Quindi anche l’autore della lettera non può non tornare sul tanto atteso trasferimento della struttura pediatrica, come di tutto il San Giovanni di Dio: «È stato sollecitato il trasferimento al Tribunale del malato, ma nulla è cambiato». Le due strutture continuano a rimanere in condizioni di degrado e si attende il tanto annunciato trasferimento al Policlinico di Monserrato. Sembra quasi che il

LA PERDITA L’acqua salita dalle fogne ha invaso un bagno e un corridoio usato come sala d’attesa. Grande lavoro per infermieri e addetti alle pulizie

cambio di sede, dato sempre per imminente, giustifichi tutti i disagi: ratti, trappole e freddo. Ma a resistere sono i piccoli pazienti, esposti a grandi rischi oltre che ai problemi che li portano alla Macciotta, e il personale che deve arginare i problemi. Dall’azienda sanitaria non negano la criticità della situazione e ribadiscono: «La situazione dell’ospedale Macciotta e del San Giovanni di Dio è noto, si sta facendo di tutto per accelerare il trasferimento». Il trasloco è in sospeso dal 2008 e già quattro anni fa i disagi erano inaccettabili, a cominciare dai guasti agli ascensori, che più di una volta potevano essere fatali per i piccoli pazienti imprigionati all’interno, oppure per un servizio inesistente in cui “a salvarsi” è solo il personale che lavora facendo slalom tra pozzanghere, topi e carrelli carichi di biancheria sporca e cibo. Lazzaro Cadelano redazione@sardegnaquotidiano.it

LA STRUTTURA IL TRASFERIMENTO E LA GARA D’APPALTO PER IL 2012

L’INDIGNAZIONE L’IRA DEL GENITORE «MANCA PURE IL RISCALDAMENTO»

n La Macciotta e diversi reparti del San Giovanni di Dio dovevano essere trasferiti nella struttura del Policlinico di Monserrato già nel 2008. Ma il blocco Q, che ospiterà i reparti ancora non è pronto. Dall’Azienda assicurano che il trasferimento si farà nel 2012: lo scorso 8 agosto, dopo l’apertura delle buste e il via libera ai lavori, sono stati stanziati altri 28 milioni di euro per il completamento del trasloco. Il 19 agosto il direttore Roberto Sequi ha dichiarato: «Questa struttura è inadeguata, i disservizi sono frutto dell’usura e dell’inadeguatezza».

n Cinque fotografie seguono il testo della lettera del papà pubblicata sul portale vitobiolchini.wordpress.com. Un bagno con un pavimento ricoperto di un liquame denso, un corridoio allagato di acqua maleodorante. «Non c’è riscaldamento, tanto meno una macchina che distribuisca piccoli snacks o caffè, e molti bimbi e i loro genitori arrivano da fuori provincia». Quando arrivano forse stanno in piedi: «Ci sono quattro sedie contate» dice e riporta in una foto il papà. «E quella sala d’aspetto/corridoio è pericolosa».


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CAGLIARI VIALE LA PLAIA RUBA MERCE ALL’IPERPAN MA VIENE ARRESTATO DALLA POLIZIA

CELEBRAZIONI OGGI “VIRGO FIDELIS” PATRONA DELL’ARMA DEI CARABINIERI

VIA EDISON INCENDIO IN PIENA NOTTE ROULOTTE DISTRUTTA DALLE FIAMME

Ruba merce all’Iperpan ma viene scoperto dai vigilantes che lo consegnano alla polizia. Le manette sono scattate ai polsi di A.B., 37 anni. L’arresto è avvenuto sabato sera intorno alle 18. Il 37enne era entrato all’interno del supermercato Iperpan di viale La Plaia come un normale cliente, ma anziché pagare i prodotti avrebbe rubato cosmetici per 60 euro. Il 37enne è stato scoperto e arrestato dalla polizia.

n I carabinieri festeggiano la “Virgo fidelis”, patrona dell’Arma, celebrando anche la “Giornata dell’orfano” e commemorando il 70° anniversario della Battaglia di Culqualber. Alle 9 il comandante della Legione Carabinieri Sardegna, il generale Luigi Robusto, renderà gli onori ai caduti all’interno della Caserma Zuddas. Alle 11, sempre nella caserma Zuddas verrà celebrerà la Santa Messa.

n Potrebbe essere di natura dolosa l’incendio scoppiato nella notte tra sabato e domenica in via Edison. Distrutta dalle fiamme una roulotte intestata a F.M., 53 anni. L’incendio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto effettuata da carabinieri e vigili del fuoco, intervenuti sul posto è scoppiato intorno alle 3. La roulotte era parcheggiata in via Edison all’incrocio con via Marconi. Il rogo è stato domato in un’ora dai vigili del fuoco.

Piazza Matteotti Pestato da un maniaco L’INTERVENTO Uno studente ha difeso due giovani donne molestate su un autobus del Ctm ma è stato aggredito n Aggredito da un maniaco su un pullman solo perché tentata di difendere due giovani donne molestate. Protagonista della vicenda, avvenuta ieri sera a bordo di un pullman del Ctm, uno studente di 19 anni di Teulada, iscritto al primo anno di Università. Il giovane è stato trasportato dai volontari del 118 al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità, dove è stato medicato per il colpo ricevuto in pieno volto dal molestatore. L’episodio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, è avvenuto poco dopo le 17.30. Lo studente era appena arrivato a Cagliari. Doveva raggiungere Monserrato dove abita con altri colleghi universitari, ha quindi preso il pullman del Ctm, che lo avrebbe portato a destinazione. Proprio durante il tragitto lo studente si è accorto di quanto stava accadendo sull’autobus. Un giovane di circa 25 anni stava infastidendo due ragazze che si trovavano sul mezzo pubbli-

numeri 19

Sono gli annni dello studente aggredito sul pullman dal molestatore.

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Sarebbero gli anni del maniaco che ieri sera ha molestato due ragazze e aggredito lo studente.

17.30

È l’orario in cui il giovane studente è salito sul pullman ed è sato aggredito dal maniaco.

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I SOCCORSI Lo studente è stato soccorso dal 118 in piazza Matteotti alla fermata Ctm

co. A quanto pare le stava molestando, facendo loro proposte sessuali e arrivando anche a dire: «Appena scendiamo dall’autobus vi mostro i miei attributi». Le ragazze avrebbero tentato di allontanare il molestatore, ma inutilmente. Il giovane continuava a infastidirle e tormentarle con parole volgari e insulti. Lo studente avrebbe assistito a tutta la scena e,

Carbonia - Flumentepido Tel.0781.6099.1

info L’IDENTIKIT Il maniaco di circa 25 anni indossava un cappellino e una maglia.

RICCARDO GUANTINI

infastidito per quanto stava accadendo e vedendo le due ragazze in difficoltà, avrebbe deciso di intervenire. Il 19enne e il molestatore, secondo alcuni testimoni, avrebbero iniziato a discutere violentemente mentre si trovavano ancora a bordo dell’autobus, ma arrivato vicino a piazza Matteotti il 25enne dalle parole sarebbe passato alle mani. Avrebbe assestato

Oristano - Via Cagliari 67 Tel.0783.3130.1

un pugno in pieno volto allo studente e appena aperte le porte del pullman è sceso, fuggendo a piedi. Una delle persone che si trovava sul mezzo del Ctm ha fato scattare l’allarme. In piazza Matteotti, in pochi minuti, sono arrivate le “pantere” della squadra volante e un’ambulanza del 118. I volontari hanno soccorso e trasportato lo studente all’ospedale Santissima Trinità. I medici del pronto soccorso lo hanno medicato per una ferita al volto provocata dal pugno che aveva ricevuto. Gli agenti della squadra volante, dopo aver raccolto la descrizione del molestatore-aggressore, hanno fatto scattare una vera e propria caccia all’uomo. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, non è la prima volta che il maniaco degli autobus entra in azione. Già alcune settimane fa erano state segnalate molestie a bordo dei mezzi pubblici da parte di un giovane, di circa 25 anni, vestito nello stesso modo di quello che ieri ha aggredito lo studente e molestato le due ragazze. Indossava un cappellino e un paio di jeans, a quanto pare una maglia sportiva. Gli agenti hanno cercato in tuta la zona il maniaco, ma senza successo. Ma.Sc.

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CAGLIARI VIABILITÀ COMUNE, PROGETTO DI MOBILITÀ PRIORITÀ DEGLI AMICI DELLA BICICLETTA

UNIVERSITÀ TUTOR PER STRANIERI INDETTA UNA SELEZIONE PUBBLICA

QUARTU PIANO DELLA SOSTA, NO DI FLI: «È SBAGLIATO NEI TEMPI E NEI MODI»

n I cittadini-cicilisti di “Amici della bicicletta” , favorevolmente sorpresi, accolgono con soddisfazione l’iniziativa del Comune che ha approvato un ordine del giorno sulla mobilità ciclopedonale e auspicano, si legge in un comunicato, che si realizzino con priorità assoluta: il percorso più importante e determinante per gli spostamenti in bici in città (la cosiddetta pista 1) e il cosiddetto “anello” attorno al Centro storico.

n L’Università ha indetto una selezione per un co.co.co per attività di tutoraggio agli studenti stranieri. Tra i requisiti: laurea magistrale, Sono richieste la laurea magistrale, esperienza professionale di almeno sei mesi in attività analoghe e la certificazione comprovante la conoscenza della lingua inglese. Scadenza per le domande: 23 novembre. Per info: unica.it/concorsi.

n Il circolo di Fli di Quartu, pur condividendo le finalità di un riordino della mobilità in città, per cui è stato varato il nuovo piano della sosta, «non ritiene accettabile, sia per modalità che per tempistica, un invasivo piano che, non limitandosi alle sole aree di maggiore concentramento delle auto su cui esige una disciplina, ha interessato tutta la città, le sue spiagge e le sue periferie». Così scrive il presidente del Circolo, Antonello Palmas.

PREVISIONI METEO

Torna il maltempo Protezione civile in stato d’allerta n Quello tra oggi e domani sarà un inizio di settimana all’insegna del maltempo. E come sempre più spesso accade negli ultimi tempi la Protezione civile ha diramato un allerta meteo, che interessa soprattutto la Sardegna meridionale, (Cagliari, medio Campidano e Iglesiente) e le coste orientali. Sul Cagliaritano, a partire da stasera, sono previste precipitazione anche molto intense, accopmpagnate da fulmini e forti raffiche di vento. Torna la preopccupazione quindi nelle zone colpite dal devastante nubifragio del 22 ottobre del 2008. I fenomeni non avranno l’intensità di allora, ma le continue piogge stanno gonfiando i fiumi e i bacini. Per oggi pomeriggio, secondo le previsioni, a partire dalle 18, le cartine delle previsioni indicano la parte meridionale e orientale dell’Isola con nuvole nere e fulimini. Le temperature resteranno alte, fino ad arrivare a 20 gradi a fine serata, e forse anche a causa dell’anomalia che sarà registrata dal termometro, si preannunciano piogge per 20-30 millimetri in poche ore. Il vento si rinforzerà col calare della sera, arrivando a soffiare a 15 nodi, una brezza sostenuta che arriverà dal mare. Non è escluso quindi un altro allagamento sulla spiaggia agonizzante del Poetto. Nella notte le piogge diminuiranno, anche se continuerà a cadere qualche goccia. Cielo coperto anche domani, ma mentre la mattinata dovrebbe trascorrere con leggeri piovaschi, per il primo pomeriggio è previsto un intensificarsi dei fenomeni, fino al temporale: tra mezzogiorno e le 17 sono previsti fino a 20 millimetri di pioggia. Il vento, che soffierà sempre da direzione sud, dovrebbe calare. Per mercoledì è previsto un miglioramento, ma si ridurranno le temperature minime. Per oggi e domani resta l’allerta, e il dipartimento della protezione civile, si legge in una nota diramata in serata, seguirà l’evolversi della situazione in contatto con le prefetture, le regioni e le strutture locali di protezione civile.

numeri

LA SPIAGGIA SOTT’ACQUA Con il forte vento di scirocco previsto per questa sera non si esclude che la spiaggia del Poetto possa tornare ad allagarsi come è successo in occasione dell’ultima mareggiata.

IL POLIGONO L’annuncio è arrivato nel corso del congresso regionale di Legambiente: parlamentari in visita a Quirra il 14 dicembre

Legambiente C’è ancora Tiana

«Vogliamo verità su Quirra» IL CONGRESSO Riconferma al vertice regionale dell’associazione. Durante i lavori, focus sull’uranio: la commissione parlamentare d’inchiesta visiterà i poligoni dell’Isola a partire dal 14 dicembre n La commissione parlamentare per l’uranio impoverito arriverà in Sardegna il 14 dicembre e ci rimarà fino al 16. Non visiterà solo il poligono di Quirra, ma anche le basi militari di Capo Frasca, Teulada e Decimo. La notizia ufficiale è arrivata ieri durante l’ultima giornata dell’ottavo congresso di Legambiente Sardegna, che ha confermato Vincenzo Tiana alla presidenza dell’associazione ecologista. L’ispezione servirà probabilmente per dare l’ok ad un’indagine epidemiologica sempre promessa ma ancora tutta da realizzare. Secondo il procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi le morti sospette a Quirra sono 160: un numero scritto nel documento consegnato alla commissione tecnica che supervisiona il monitoraggio in quelle terre forse avvelenate. Antonio Onnis,

medico, è il coordinatore: «La presenza della commissione non sarà certamente una gita di circostanza. Si è aspettato troppo. La determinazione del Senato che dava il via libera all’indagine è del febbraio di quest’anno, si poteva partire subito, invece sono rimasti fermi». E a proposito dei dati diffusi qualche giorno fa dall’Istituto zooprofilatico di Sassari che sembrano escludere la catena alimentare come causa dei tumori e malformazioni, sostiene: «Adesso bisogna guardare questi numeri fino in fondo. Vogliamo elementi più precisi, per esempio sapere dove sono i 7 allevamenti contaminati». Aggiunge Fernando Codonesu, membro della stesso comitato tecnico: «Non ci bastano le conclusioni e le valutazioni ma vogliamo vedere tutto». Di sicuro è ora di iniziare a pensare al futuro di

info

VINCENZO TIANA Ieri è stato riconfermato presidente regionale di Legambiente

quelle zone. Vincenzo Tiana, confermato presidente, sostiene: «Bisogna passare ad un’indagine ambientale, perché di Quirra si occupa solo l’assessore alla Sanità? La popolazione è frastornata, deve esserci una prospettiva di sviluppo». Replica ancora Onnis: «Gli interventi di bonifica sono urgenti ma non è fattibile mandare via i militari da un giorno all’altro, occorre un processo graduale. L’indagine epidemiologica deve servire per dire che lì ci sono morti e bambini malformati che qualcuno vuole negare. La giunta regionale è latitante da vent’anni». Carla Meloni, dell’Argea (l’agenzia regionale per l’agricoltura), spiega: «I dati di Quirra sono preoccupanti, hanno certificato inquinamento da metalli pesanti. Altro che dismissione graduale, il poligono va chiuso. È inaccettabile che sia l’unica fonte di reddito per le popolazioni». E mentre si parlava, ieri è morto dopo un solo giorno di vita l’agnello nato malformato in un ovile che sorge accanto al poligono. Francesca Ortalli


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CAGLIARI

Terrorismo Ancora in digiuno per Bellomonte n Continua, è arrivato al quinto giorno, lo sciopero della fame di solidarietà di Nicola Giua, portavoce Cobas della Sardegna, mentre è al quarto quello di Antonello Tiddia, minatore sindacalista del Sulcis, contro la detenzione di Bruno Bellomonte, il ferroviere ar-

restato con l'accusa di banda armata a fini terroristici e ora sotto processo. Lo sciopero della fame andrà avanti sino al giorno della sentenza. Stamane, la Corte d’Assise del Tribunale di Roma è convocata alle 10 e, dopo le eventuali ultime dichiarazioni delle parti, entre-

rà in camera di Consiglio per il verdetto che è atteso fra la serata di domani e mercoledì 23 novembre. «Bruno è stato arrestato 29 mesi fa con l’accusa di preparare qualcosa di grosso per il G8 di La Maddalena - ha spiegato Giua - l’accusa si è basata su una indecifra-

bile intercettazione fatta in un ristorante romano da cui si è desunta l’intenzione di attaccare il G8 con aeromodelli». Il sindacalista ha ricordato, inoltre, che Bellomonte «è stato licenziato da Trenitalia oltre un anno fa per assenza dal posto di lavoro».

Lavoro «Più fondi per tornare a casa» LA MANIFESTAZIONE Protesta dei giovani del Master and Back che dopo la formazione all’estero chiedono che la Regione raddoppi gli stanziamenti per le assunzioni nelle aziende sarde n «Presidente Cappellacci, mantenga la promessa, raddoppi i fondi per il programma di rientro». È la richiesta dei 700 ragazzi candidati ai percorsi di rientro del “Master and Back” che da questa mattina manifestano sotto il palazzo della Regione per «chiedere risposte chiare e concrete». I ragazzi del percorso di alta formazione rivolto agli studenti che scelgono di ottimizzare il loro curriculum all’estero, per poi trovare un lavoro in Sardegna, chiedono al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, di mantenere le promesse. Proprio il governatore, nel corso dell'incontro “Laboratorio delle carriere”, aveva dichiarato ai candidati che se la Sardegna avesse risposto in maniera positiva al bando, la Regione avrebbe raddoppiato i fondi a disposizione per il “Back”. «Non solo le aziende private hanno partecipato numerose, ma anche gli enti pubblici», ha spiegato Cristiano Congiu, uno dei portavoce del comitato Ma-

ster and Back. «Chiediamo anche il finanziamento di tutte le domande, le risorse ci sono» insiste Congiu. Infatti non sarebbe sufficiente il raddoppio dei finanziamenti previsti per accontentare tutti gli specializzati: circa settecento. Giovani che, con le valigie in mano, non aspettano altro di tornare nell’Isola per mettere a frutto tutte le competenze acquisite nel corso del loro Master. E che, dal 23 giugno, data in cui è uscito il bando «Percorsi di rientro», si sono dati da fare per trovare «qualcuno» disposto ad investire su figure professionali specializzate, come le loro. Circa trecento hanno trovato un’occupazione nelle aziende private, altri 180 nei dipartimenti universitari e 160 negli enti pubblici. Il programma della Regione prevede rispettivamente circa sei milioni di euro per le aziende private, due per gli enti di ricerca, e un milione per gli enti pubblici. Ma di milioni ne servirebbero almeno trenta. D’altronde lo slogan

MASTER AND BACK Oggi protesta in Regione dei giovani dell’alta formazione

dell’Agenzia del lavoro: «Ti aiutiamo a volare oltre la laurea e a riportare in Sardegna un sapere più alto», ha permesso e finanziato gli studi nelle più qualificate università del mondo, e soptattutto «nasce con una promessa: quella di farci tornare tutti nell’Isola», sottolinea Congiu. «È per quello che - conclude il portavoce del comitato - dovrebbero finanziare tutti i nostri percorsi di rientro, è una spesa sopportabile per la nostra Regione». La manifestazione in programma oggi, sarà anche l’occasione per chiedere spiegazioni sul rimborso delle tasse. Infatti, tutti i ragazzi del Maste and Back si sono ritrovati a dover pagare cifre spropositate. Dallos corso luglio aspettavano l’ufficialità da parte dell’Agenzia delle entrate, per il diritto al rimborso. Ma solo pochi giorni fa, è arrivata la notizia (al momento non ufficiale): il rimborso non arriverà. «Ci ha chiamato un funzionario dell'agenzia delle entrate per avvisarci» specifica Davide Fara, «vogliamo capire perché ma è deciso che faremo un ricorso in commissione tributaria, e tramite il parlamento europeo per capire come si deve interpretare ed applicare la norma». Monica Magro


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SPORT MARADONA IN LACRIME PER “DONNA TOTA” L’ARGENTINA STRETTA ATTORNO AL “PIBE”

BOLOGNA NON CI SARÀ MUDINGAYI DIFFIDATO, AMMONITO COL CESENA

n È scoppiato in lacrime Maradona, quando in aereo è stato informato della morte della madre, Dalma Salvadora Franco, nota come «Donna Tota», morta sabato sera all'età di 81 anni nella clinica di «Los Arcos» nel quartiere di Palermo, a Buenos Aires. Tra le tante condoglianze quelle di Messi. ma tutta l’Argentina si stringe attorno al Pibe de Oro. Anche i principali quotidiani argentini richiamano in prima pagina la notizia della morte.

n Coppa Italia e la prossima domenica riprende il campionato. I rossoblù saranno impegnati contro il Bologna di Pioli che ieri ha perso contro il Cesena. Per la prossima gara in programma al Sant’Elia, il Bologna dovrà fare a meno del cebntrocampista belga Mudingayi, ieri ammonito contro il Cesena e diffidato per la gara contro la squadra di Ballardini.

Cagliari A Milano nessuna scossa e ora “balla” la classifica ROSSOBLÙ Si aspetta Cossu per capire se è la cura. Intanto si precipita, la porta è sempre più lontana. Ma giocano tutti di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Confuta Ranieri, confuta. «Fuorigioco?... Sì ma comunque il Cagliari ha fatto il primo tiro in porta al 70’». Che dirgli? Ha maledettamente ragione e Ballardini lo sa. Mancava Cossu. Scusante che vale 20 mila sterline quanto il dente cariato di John Lennon. Ma anche se ha gli occhiali di Harry Potter mica “Balla” poteva fare magie. Di certo dopo due settimane di lavoro meno due (sabato e domenica scorsi liberi, ma perché?) avrebbe dovuto sapere cosa sarebbe accaduto a San Siro. Bilanciando il fuorigioco con due traverse, contando i tiri rossoblù sulla “mano” di un pollo (tre e mezzo se si considera quello del primo tempo di Ekdal), c’è poco da recriminare. Cosa ha fatto Ballardini, innanzitutto? GIOCANO IN QUATTORDICI L’opposto di Ficcadenti. Ad esempio facendo giocare chi l’ex tecnico teneva in panchina. Come Ekdal e Rui Sampaio che vanno in campo, quindi esistono. Per non sbagliare ha messo tutti quelli che poteva, compreso Ibarbo attaccante. Ballardini è il primo allenatore a mettere in pratica gli intenti celliniani, con il colombiano. Lo ha messo attaccante perché così doveva essere da questa estate. Il risultato non è affatto male. Ibarbo supera l’uomo con la stessa nonchalance con la quale porta lo zainetto in spalla. E con qualche stravaganza può creare giusti scompensi agli avversari. Insomma, vederlo titolare dopo 11 presenze partendo sempre dalla panchina non sarebbe affatto un orrore, anche lì davanti. Anche se impiega tre quarti d’ora a tirare in porta per quelle leve lunghissime. IL 4-3-1-2 PER SEMPRE Ancora Ballardini ha fatto l’opposto di Ficcadenti perché dal 4-3-1-2 la sua squadra non si muove, ma non accende neanche la candela. Perché mancano le verticalizzazioni, e ora anche le discese dei terzini (eliminate a priori). Buio. Il 4-3-1-2 è per sempre come i diamanti, anche se non c’è Cossu, anche a costo di mettere Ribeiro dietro le punte («È una seconda punta, non un trequartista», cit. Ballardini, il giorno prima), cosa che non ha portato vantaggi. LA DIAGNOSI La diagnosi della malattia poi è chiara, anche con dottor Ballardini. In attacco manca coraggio. Coraggio? Forse qualità. Spaventa Matri, tra lui e il Cagliari ormai c’è un abisso. Ribeiro è troppo buono e Nenè sembra nel tunnel. In compenso Larrivey fa tirare un sospiro di sollievo e a que-

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Le sconfitte di fila del Cagliari, ko contro Lazio, Atalanta e Inter

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I punti del Cagliari in classifica che in un mese e mezzo è precipitato dal secondo posto al sestultimo

sto punto diventa il titolare. Ma se non si costruisce con verticalizzazioni e ora neanche più coi cross ficcadentiani non se ne esce. Eppure qualche accenno di inserimento con Ekdal, Conti e Biondini, pur col contagocce c’è stato. Ma Nainggolan trequartista? A fare gli straordinari, sempre arretrato davanti alla difesa, ha recuperato molti palloni, e provava a ripartire. Cosa chiedergli di più? Era ovunque e ha mandato un messaggio chiaro. Tra lui e il Cagliari, quasi quanto con Matri, c’è tanta acqua di mezzo. Almeno, ora è così. E non ci sarebbe tempo da perdere. Basta guardare la classifica. Capitolati, proprio capitolati ma di testa, in fondo al sestultimo posto. Un postaccio insomma e forse da sola la cura Ballardini non basta. Forse tornare nel

mercato a gennaio è un ordine. Punta di peso (difficilissimo trovarne una libera e soprattutto che non costi un patrimonio) e una mezzala. Un giocatore di qualità, a meno che Ekdal abbia ancora da dire. Per il resto la cura è una piadina, come l’ha definita Ballardini. La piadina Cossu, che gli piace tanto e che a questo punto ha una responsabilità stratosferica da reggere tutta in un metro e settanta. È arrivato Ballardini, tornerà Cossu, il 4-3-1-2 sarà quello di un tempo e il Cagliari tornerà scintillante. Ci crediamo? Sì, meglio per tutti. Scusante in più? Si giocava contro l’Inter, mica col Bologna. Il Bologna arriva domenica, che la piadina sia pronta o no è già ora di togliere l’ingrediente speciale: la grinta salvezza, senza ghirigori.

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ALBIN EKDAL A San Siro prima gara da titolare col Cagliari

CANINI INIZIÒ LA BELLA AVVENTURA COL TECNICO «DIAMOGLI TEMPO, È STATA UNA BUONA GARA»

Le gare mancanti alla fine del girone d’andata

n La carica del fedelissimo. Michele Canini e Davide Ballardini vivono il quarto atto di una storia che gli unisce dal 2004. Fu San Benedetto del Tronto a lanciarli, come difensore e come allenatore, con una stagione che vide la Sambenedettese inchinarsi solo al grande Napoli di Reja nella semifinale playoff per salire in serie B. Di lì a poco, qualche mese dopo quella partita, si sarebbero ritrovati a Cagliari, anche se solo per 9 partite. La ciliegina sulla torta è senza dubbio rappresentata dalla salvezza del 2008. Ancora una volta protagonisti di un’impresa insieme. Nessuno come Canini può sapere quanto vale Ballardini, e allora eccolo difendere il suo allenatore, con la stessa tenacia con cui difende l’area di rigore, anche dopo la sconfitta di San Siro: «È arrivato da due settimane, bisogna dargli tempo. Col tempo vedremo i risultati». Eppure per il

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Le reti segnate da Larrivey finora, più degli altri attaccanti

difensore cresciuto nell’Atalanta, la partita contro l’Inter non è stata poi così negativa: «Abbiamo fatto una buona partita. Senza quel loro primo gol viziato da un fuorigioco netto non di uno ma di tre giocatori sarebbe potuta andare diversamente». L’autocritica arriva se si parla del 20 di Coutinho: «Il raddoppio l’avremmo potuto evitare». Lui ci ha provato, nel primo tempo si è anche lanciato in avanti in una sgroppata alla Lucio, proprio in casa del centrale brasiliano (infortunato): «Ho recuperato palla e ho visto lo spazio. Ci ho provato, peccato che il rimpallo non mi abbia favorito per poco». Capitolo chiuso, domenica c’è già una partita importante al Sant’Elia contro il Bologna, e prima ancora, giovedì, c’è la Coppa Italia con il Siena: «Sì, due partite, ma quella di domenica è molto più importante». G.L.

Rivali Giovedì col Siena in Coppa, poi il Bologna

LARRIVEY Cinque gol stagionali

n Questa settimana si parlerà ancora di Massimo Ficcadenti, non tanto perché il suo successore, Ballardini, non sia riuscito a dare quella scossa al gioco dopo l’elettroencefalogramma piatto mostrato dai rossoblù nella trasferta di Bergamo, quanto perché giovedì (ore 21.15, diretta su La7d) il Cagliari sarà impegnato nel quarto turno di Coppa Italia contro il Siena. Un regalo postumo dell’ex tecnico del Cesena che, alla sua prima uscita ufficiale in rossoblù del 21 agosto, aveva convinto tutti con un inequivocabile 5-1 ai danni dell’Albinoleffe. Fu la notte di Larrivey autore di tre gol (a segno anche Nenè su rigore e Conti) come lo è stata, per certi versi anche quella di sabato, visto che l’argentino ha segna-

to il gol del 2-1 (su azione il Cagliari non lo faceva da 6 gare) e gliene è stato annullato in precedenza un altro regolare (in fuorigioco di rientro c’era Conti). E, proprio El Bati guiderà quasi certamente l’attacco rossoblù dato che Nenè è uscito malconcio dalla trasferta milanese, a meno che Ballardini non voglia preservare, quello che di fatto è il capocanniere rossoblù con 2 reti, per l’altra importante gara di domenica

IMPEGNI La gara al Sant’Elia coi toscani è un regalo della gestione Ficcadenti, c’è il Palermo agli ottavi ma incombe la sfida-salvezza

prossima al Sant’Elia contro il Bologna quando, si spera, possa rientrare anche Cossu, il faro del gioco rossoblù. IL PALERMO AGLI OTTAVI Dopo tre sconfitte di seguito in campionato, la gara contro l’ex Acquafresca diventa di vitale importanza per fermare l’inesorabile scivolamento in classifica ma battere il Siena in Coppa vorrebbe dire approdare agli ottavi di finale contro il non irresistibile Palermo per poi scorgere all’orizzonte un quarto contro l’Udinese. Un passo alla volta, anche perché il Siena appena un mese fa aveva rischiato di vincere al Sant’Elia. In panchina c’era Ficcadenti, quello del regalo di Coppa. Fabio Salis


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Ibarbo Mezzala, esterno e punta «Sto trovando il ritmo» IL COLOMBIANO Terzo allenatore e terzo ruolo contro l’Inter: «Do il 100% in ogni minuto che gioco, la serie A è fisica e dura»

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di Gabriele Lippi n Ala, esterno di centrocampo, mezzala, seconda punta. Victor Ibarbo continua la sua personalissima collezione di ruoli nel calcio italiano avvicinandosi alla porta e forse a quella che è la posizione che più si addice alle sue caratteristiche e alle esigenze della serie A. Mezzala per Donadoni, esterno per Ficcadenti, attaccante per Ballardini. Sarà stata pure la mancanza di alternative in grado di spezzare la monotonia lì davanti, ma contro l’Inter il nuovo allenatore gli ha chiesto di mettersi al fianco di Larrivey. E lui è ripartito da dove aveva lasciato, da quando Ficcadenti gli concedeva un minutaggio adeguato per mettere in mostra le sue qualità, prima che gli togliesse spazio un po’ alla volta. Lui però non ha alcuna fretta, e sembra avere ben chiari i ruoli all’interno della squadra: «L’allenatore decide quando entro, e io do il 100% ogni minuto che mi viene concesso». E ogni minuto è esperienza accumulata per crescere in fretta e sentirsi sempre più adatto alla serie A:

VICTOR IBARBO Ha 11 presenze in serie A ma non ha mai giocato dal 1’, Cordoba gli ha fatto i complimenti sabato

«Sì, mi sto abituando al calcio italiano, un calcio molto fisico e difficile. Non è facile adattarsi, perché è molto di lotta e ci sono ottimi giocatori. Piano piano però sto trovando il ritmo giusto». In mezzora a San Siro ha mostrato dribbling e corsa, alla costante ricerca della giocata ad effetto, per creare la superiorità numerica e mettere in difficoltà gli avversari. Tanto che ha rischiato di far perdere la pazienza a Stankovic, spesso sulle sue tracce, e ha costretto Zanetti a giocare d’anticipo, perché nemmeno la velocità del capitano nerazzurro può tenere testa a quella del colombiano del Cagliari. Eppure di lavoro da fare ce n’è ancora tanto. Le qualità non mancano, quelle tecniche come quelle fisiche, ma a volte si ha l’impressione che esageri e non si accontenti mai della giocata più semplice e banale. Intanto incassa i complimenti di un signore che nella Colombia di chi ama il calcio è una vera e propria istituzione. Ivan Ramiro Cordoba ha lasciato lo stadio con una busta di plastica contenente una maglietta bianca, quella con il numero 23 e il nome di Ibarbo: «Mi ha fatto i complimenti perché sono entrato subito in partita – rivela il giovane talento rossoblù – Mi ha detto che ho giocato bene e che devo continuare a lavorare in questo modo». Lui sembra avere la pazienza, la personalità e la versatilità giusta per farcela.

BIONDINI FA 200 IN A: MANCA LA PROFONDITÀ n Duecento volte Biondo. Contro l’Inter Davide Biondini ha raggiunto le 200 presenze in serie A, quasi tutte con il Cagliari. Sempre lì, in mezzo al campo, nel vivo del gioco, a rincorrere palloni e buttarsi negli spazi. A destra o sinistra cambia poco, è lui stesso a confermarlo: «Avevamo qualche novità in squadra, vista anche l’assenza di alcuni compagni, e quindi sono tornato a sinistra. Non è un problema, ci ho già giocato in passato, l’importante è essere a disposizione del mister e utile alla squadra». E viste le recenti difficoltà offensive, il Cagliari ha bisogno anche dei suoi inserimenti, gli stessi che in questa stagione l’hanno già fatto esultare a Lecce, e che qualche anno fa gli fruttarono un gol in casa della Juve. Contro l’Inter si è visto, a tratti, un Biondini sulla stessa linea del trequartista Nainggolan: «Nelle ultime partite ci è mancata la profondità – spiega il centrocampista di Cesena – Cerchiamo di sopperire a queste carenze anche con il lavoro di noi centrocampisti. Non si tratta di ruoli individuali, ma dell’interpretazione della partita che tutta la squadra dà». G.L.


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SPORT INTER IN TURCHIA

le altre gare

In Champions senza Sneijder basta il pareggio n L'Inter è volata in Turchia, domani c’è il Trabzonspor ma non c'è Wesley Sneijder, che nel riscaldamento della gara con Cagliari alla fine ha subito uno stiramento di secondo grado alla gamba destra. Venti giorni, un mese circa per recuperare. Tornano disponibili Lucio e Nagatomo. E torna Chivu dopo la squalifica. Ma soprattutto approda a Trebisonda - con un pò di ritardo perchè l'aereo ha dovuto attendere l'arrivo di un trafelato e imbarazzato Zarate che aveva dimenticato il passaporto ad Appiano - l'Inter delle speranze, dei talenti giovani, di coloro che hanno deluso e che adesso possono e devono riscattarsi. Contro il Cagliari, ha brillato Coutinho, contestato, criticato, messo in discussione durante la passata stagione. Troppo piccolo, troppo gracile, una spinta e va giù. Massimo Moratti ci credeva e ci crede e ieri baby Coutinho gli ha regalato una bella soddisfazione. Altro osservato speciale è Alvarez che ha avuto un inizio piuttosto deficitario. Troppo lento, spesso in ritardo, sembra aver trovato il ritmo ma il test con il Cagliari non basta per dare un giudizio. Ancora in alto mare Jonathan il quale a San Siro si è speso tanto senza concretizzare il suo lavorio. Insomma, l'assenza di Maicon è un problema. In ogni caso, i giovani nerazzurri sono chiamati a dare prova di solidità anche per dimostrare che Branca ha azzeccato qualche mossa di mercato, difficile per il fair play finanziario. Impossibile prevedere la formazione che affronterà i turchi, un gruppo modesto tecnicamente ma orgoglioso con lo slovacco Vittek, il giocatore che con una doppietta ha buttato fuori la Nazionale italiana dal Mondiale in Sudafrica. In avanti, è possibile che Ranieri dia una chance a Milito. Obiettivo da centrare il passaggio alla fase successiva della Champions. L'Inter all'andata è stata sconfitta in casa: basterebbe un pareggio per essere qualificati.

NAPOLI S. PAOLO PIENO ARRIVA IL MANCHESTER n Tutto esaurito allo stadio San Paolo di Napoli. Domani sera sfida di Champions League contro il Manchester City, decisiva per il futuro degli uomini di Mazzarri nella massima competizione europea. Sono 51.000 i tagliandi già venduti per la sfida contro la compagine allenata da Roberto Mancini. Mazzarri: «È la prima stagione che ci cimentiamo in Champions e campionato e stiamo tenendo bene entrambi i fronti». Ieri sabato la palla non è entrata: «Per me è come aver vinto. Adesso guardiamo avanti. Ora giocheremo con una grandissima squadra. Sappiamo cosa ci aspetta e cercheremo di arrivare al top per giocarci la partita alla nostra maniera».

BOLOGNA CESENA

PEPE E MATRI I due cecchini bianconeri autori del primo e secondo gol della Juventus

Juventus Tris al Palermo

per agganciare la vetta A TORINO Pepe, ancora Matri e poi Marchisio portano i bianconeri in testa con la Lazio. Buffon insuperabile, Conte lo esalta: «Alti livelli. Ho estremizzato la gara per dare un messaggio»

JUVENTUS PALERMO

3 0

RETI 19' pt Pepe, 2' st Matri, 19' st Marchisio JUVENTUS (4-3-3) Buffon 7,5, Lichtsteiner 7,5, Barzagli 6,5, Bonucci 5, Chiellini 6, Vidal 6, Pirlo 6,5, Marchisio 7,5 (30' st Pazienza sv), Pepe 7, Matri 6,5 (35' st Del Piero sv), Vucinic 6 (23' st Quagliarella 6). Allenatore Conte 7 (30 Storari, 11 De Ceglie, 17 Elia, 24 Giaccherini) PALERMO (4-3-2-1) Tzorvas 6, Pisano 5, Silvestre 5,5, Cetto 5 (14' st Della Rocca 6) Balzaretti 5, Barreto 6, Bacinovic 5,5, Migliaccio 6, Bertolo 5 (1' st Zahavi 6), Ilicic 5, Miccoli 6. Allenatore Mangia 6 (99 Benussi, 2 Mantovani, 6 Munoz, 20 Acquah, 26 Varela) ARBITRO Bergonzi di Genova 6 NOTE Ammoniti: Balzaretti, Pisano Angoli: 4-4 per il Parma. Recupero: 0 e 2'.

n Gioco, gol e qualche brivido: con i soliti ingredienti la Juventus ritorna in testa, insieme alla Lazio ma con una partita da recuperare. Il Palermo da trasferta alla fine viene schiantato ma la squadra di Conte, decisamente sbilanciata in avanti, ha visto anche le streghe, quando, sull'1-0, Buffon per due volte è dovuto tornare il Superman di un tempo togliendo il gol dalla scarpa a Ilicic. Ma la Juventus conferma di essere una delle realtà più belle del campionato, perchè quando affonda è assai difficile contenerla. Lichtsteiner devastante a destra, Pepe ispiratissimo, Marchisio uomo ovunque, a turno salgono in cattedra bianconeri diversi, quando i big come Pirlo sono in giornata appena normale e Vucinic è tornato arrugginito dal Montenegro,

così come Matri dal ritiro azzurro. Ma la grande paura, quella di perdere ritmo dopo una sosta complessiva di 22 giorni (compreso il match rinviato con il Napoli), è passata per Conte, insieme a quella di un cartellino di troppo per Pirlo, Marchisio, Pepe e Chiellini, che così non salteranno la sfida di vertice con la Lazio. Il gol del vantaggio arriva con Pepe nel primo tempo, poi Matri nella ripresa sfrutta l’ennesima perla di Lichtsteiner, lancio al bacio per arrivare al tiro. Partita chiusa alla mezzora con il terzo gol di Marchisio e tutti a casa. «Era importante riprendere il cammino dopo la lunga sosta con i tre punti ha detto Conte - Ho un pò estremizzato ma volevo dare un messaggio chiaro ai tifosi e ai giocatori». La sua Juve «ha molto da lavorare e migliorare. Noi vogliamo giocare con la nostra filosofia, cerchiamo di essere propositivi e con il possesso palla mettendo più giocatori possibili». Conclude con un elogio speciale a Buffon: «Livelli strepitosi».

LA CLASSIFICA

PARMA UDINESE

2 0

RETI 13' st Biabiany, 30' st Giovinco (rig) PARMA (4-4-1-1) Mirante 6.5, Zaccardo 6, Paletta 6, Lucarelli 6, Gobbi 6 (32' st Rubin sv), Biabiany 7, Morrone 6.5, Galloppa 6.5, Valiani 6.5, Giovinco 6 (40'st Valdes sv), Pellè 5 (26'st Santacroce 6). Allenatore Colomba 6.5 (1 Pavarini, 28 Jadid, 20 Blasi, 9 Crespo) UDINESE (3-5-2) Handanovic 6, Benatia 5.5, Danilo 5.5, Domizzi 5 (40' st Pasquale sv), Basta 5, Isla 5.5 (20'st Torje 5), Pinzi 5.5, Asamoah 6 (38'st Battocchio sv), Armero 5, Floro Flores 6, Di Natale 5.5. Allenatore Guidolin 5.5. (21 Padelli, 24 Ekstrand, 7 Badu, 31 Fabbrini) ARBITRO Romeo di Verona 6 NOTE Ammoniti: Benatia, Valiani e Pellè

n E pensare che per l'Udinese questa poteva, e doveva, essere la domenica della definitiva consacrazione. Il mezzo passo falso di Milan e Lazio era un'occasione troppo ghiotta per lanciare i friulani in vetta alla classifica in solitaria. Guidolin invece, sconfitto dal Parma per 2-0, si deve fermare ad un sogno, che per ora non diventà realtà. Il Parma è promosso a pieni voti. A trascinare la sua squadra ci ha pensato il centrocampo: da Biabiany, perfetto anche in fase difensiva, a Galloppa. Se i gol arrivano nel secondo tempo, nei primi 45 minuti di gioco i crociati sfiorano già una volta la rete con Galloppa. È l'8' ed il centrocampista gialloblù colpisce la base del palo con una rasoiata dalla distanza. Ci

RETI nel st 39' Parolo BOLOGNA (4-3-1-2) Gillet 6, Raggi 5,5, Portanova 6, Antonsson 6, Morleo 5, Perez 5 (10' st Pulzetti 5,5), Mudingayi 5,5, Kone 6, Ramirez 5,5, Di Vaio 5 (32' Diamanti sv), Acquafresca 5 (18' st Gimenez 5,5). Allenatore Pioli 5,5. (25 Agliardi, 8 Garics, 21 Cherubin, 16 Casarini) CESENA (4-4-2) Antonioli 6, Comotto 6, Von Bergen 6, Rodriguez 6, Lauro 6 (38' st Rossi sv), Ceccarelli 5,5, Guana 5,5, Parolo 6,5, Martinho 5 (15' st Candreva 6), Malonga 6 (32' st Bogdani sv), Mutu 5,5. Allenatore Arrigoni 6 (88 Ravaglia, 28 Benalouane, 29 Livaja, 24 T. Arrigoni) ARBITRO Celi di Bari 6,5 NOTE Ammoniti: Perez, Lauro, Von Bergen, Mudingayi, Raggi e Ceccarelli

CATANIA CHIEVO

prova anche Giovinco, al 21' e al 23', ma le sue conclusioni non sono precise come al solito. Nella ripresa ecco i gol. Al 13' Giovinco batte un calcio d'angolo direttamente nell'area piccola dell'Udinese, la difesa friulana si interessa solo di Zaccardo lasciando tutto solo Biabiany. Il francese di testa non sbaglia ed infila il suo primo gol stagionale. L'Udinese vacilla e solo Di Natale prova a rimettere le cose a posto: pri-

GUIDOLIN «Sono deluso, non siamo stati umili, questa gara ha detto che non possiamo giocare per i primissimi posti»

ma, al 20', para Mirante, poi al 28' su punizione. Alla mezz'ora il colpo del ko finale. Biabiany vola in area di rigore e Basta lo atterra di fronte all'arbitro Romeo. Il calcio di rigore c'è tutto e Giovinco lo realizza. «La chiave della partita di oggi è stata l'umiltà, e il Parma ne ha avuta più di noi». ha commentato Francesco Guidolin. «Sono amareggiato e deluso. Questa partita dice che non possiamo lottare per i primissimi posti. Avevo detto ieri che non dovevamo essere presuntuosii». Dall’altra Colomba celebra la gara perfetta. «Quando non si prende gol, si vince con la prima in classifica e si gioca per 90’ con grande intensità credo si possa dire che sia stata la partita completa».

1 2

RETI 46' pt Pellissier (rig); 28' st Sammarco, 32' st Almiron CATANIA (3-5-2) Andujar 5.5, Bellusci 5, Legrottaglie 6, Spolli 5, Potenza 5 (15' st Biagianti 5), Almiron 6, Lodi 5, Ricchiuti 5.5 (15' st Maxi Lopez 6), Marchese 6, Bergessio 5.5, Gomez 5.5 (31' st Catellani sv). Allenatore Montella 5.5 (30 Campagnolo, 33 Capuano, 24 Delvecchio, 28 Barrientos) CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino 7.5, Frey 6, Andreolli 6 (13' st Cesar 6), Mandelli 6.5, Jokic 6.5, Bradley 6, Rigoni 6.5, Luciano 6 (36' st Acerbi sv), Sammarco 6.5, Pellissier 7, Thereau 6 (15' st Moscardelli). Allenatore Di Carlo 6.5 (17 Puggioni, 56 Hetemaj, 25 Vacek, 23 Paloschi) ARBITRO Tagliavento di Terni 5.5 NOTE Ammoniti: Luciano, Spolli, Pellissier e Almiron

GENOA NOVARA

1 0

RETI 41' st Veloso GENOA (4-3-1-2) Frey 6,5, Mesto 6, Granqvist 6, Moretti 6, Antonelli 4,5, Rossi 6, Veloso 7, Constant 5 (1' st Dainelli 6), Merkel 6 (18' st Jorquera 6), Palacio 6,5, Caracciolo 5 (30' st Pratto 6). Allenatore Malesani 5,5 (22 Lupatelli, 10 Birsa, 14 Seymour, 33 Kucka) NOVARA (4-3-1-2) Fontana 6,5, Morganella 6, Dellafiore 6, Centurioni 6, Gemiti 6, Marianini 6 (42' st Granoche sv), Radovanovic 6 (45' st Giorgi sv), Rigoni 6,5, Mazzarani 6 (14' st Pinardi 6,5), Meggiorini 6, Rubino 6. Allenatore Tesser 6 (44 Coser, 5 Ludi, 22 Pesce, 28 Garcia) ARBITRO Giannoccaro di Lecce 6 NOTE Espulsi 43' pt Antonelli, 36' st Meggiorini. Ammoniti Constant, Moretti, Centurioni, Rubino, Morganella e Palacio.

SIENA ATALANTA

Udinese Salta il primato, il Parma è perfetto

0 1

2 2

RETI 15' pt Denis (rig), 44' pt D'Agostino (rig); 8' st Denis, 42' st Gazzi. SIENA (4-4-2) Pegolo 5, Vitiello 5, Rossettini 5, Terzi 5, Del Grosso 5.5 (35' st Angelo sv), Mannini 6 (27' st Gonzalez 5), D'Agostino 6.5, Gazzi 6, Brienza 6, Larrondo 6.5 (15' st Reginaldo 6), Destro 5. Allenatore Sannino 6 (12 Farelli, 21 Rossettini, 80 Contini, 36 Bolzoni) ATALANTA (4-4-2) Consigli 7, Raimondi 6 (37' st Ferri sv), Capelli 6 (41' pt Manfredini 5), Lucchini 5.5, Peluso 5.5, Schelotto 5.5, Carmona 6, Padoin 6, Bonaventura 6 (22' st Minotti 6), Moralez 6.5, Denis 7.5. Allenatore Colantuono 6 (78 Frezzolini, 89 Marilungo, 28 Gabbiadini, 23 Pettinari) ARBITRO Doveri di Roma 5 NOTE Ammoniti D'Agostino, Destro, Lucchini, Peluso e Rossettini

ROMA LECCE

2 1

RETI nel pt 24' Pjanic, nel st 8' Gago, 15’ Bertolacci ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg 5.5; Rosi 6 (36' st Perrotta sv), Kjaer 6, Heinze 6, Taddei 6.5; Gago 6.5, Pjanic 7 (27' st Grieco 6), De Rossi 6; Bojan 5.5 (22' st Totti 6); Lamela 6, Osvaldo 5.5. Allenatore L. Enrique 6,5 (Curci, Josè Angel, Cassetti, Borriello). LECCE (4-2-3-1) Julio Sergio 5; Oddo 6, Carrozzieri 6 (38' pt Brivio 5.5), Tomovic 5.5, Esposito 6, Strasser 5.5, Grossmuller 6 (33' st Pasquato sv); Cuadrado 6, Bertolacci 6, Olivera 5.5 (22' st Obodo 5.5); Corvia 5.5. Allenatore Di Francesco 6. (Benassi, Giandonato, Obodo, Ofere, Piatti). ARBITRO Brighi di Cesena 5. NOTE Ammoniti Gago, Strasser, Corvia. Angoli: 7 a 1 per la Roma.


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SPORT SERIE D IL PORTO TORRES DA SOLO TERZO IN CODA IL SANT’ELIA NE AGGANCIA DUE

PROMOZIONE A SAMASSI FA IL VUOTO P. CORALLO FERMATO, Q 2000 IN SCIA

PROMOZIONE B IL BIG-MATCH AL L.DOLCE PERDE ANCHE L’USINESE E IL TEMPIO È 2°

n La 12ª giornata: Arzachena-Selargius 0-2, Astrea-Fidene 1-4, Bacoli-Sora 0-0, Boville-Salerno 2-4, Budoni-Anzio 1-1, Civitavecchia-Palestrina 1-2, Cynthia-Marino 3-4, Monterotondo-Sant’Elia 2-3, P. Torres-Pomigliano 1-0. n Classifica: Salerno 26; Budoni 24; P. Torres 22; Sora 20; Marino, Selargius 19; Pomigliano 17; Anziolavinio, Arzachena, Fidene, Monterotondo, Palestrina 16; Cynthia 13; Astrea 12; Civitavecchia 10; Boville, Bacoli, Prog. Sant'Elia 8.

n La 10ª giornata: Arbus-Cardedu 3-0, Asseminese-Lanusei 1-4, Barisardo-La Palma 1-3, FerriniS.Antioco 1-1, P.Corallo-S.Elena 1-1, Q 2000-Fulgor 1-0, Samassi-Serramanna 3-0, Siliqua-Tortolì 1-1. n Classifica: Samassi 28; P.Corallo 23; Q 2000 20; S.Antioco 17; La Palma, Serramanna 15; Asseminese 14; Barisardo, Lanusei, Siliqua 13; Ferrini 11; S.Elena 10; Arbus 8; Cardedu, Tortolì 6; Fulgor 5.

n La 10ª giornata: Corrasi-F Olbia 05 1-0, DorgaleseBorore 1-0, Ghilarza-Usinese 1-0, Ilva-Fonni 3-1, Latte Dolce-Posada 3-2, Olmedo-Tempio 0-8, Ozierese-Codrongianos 2-2, P.Rotondo-Abbasanta 2-0. n Classifica: Latte Dolce 27; Tempio 21; Posada 20; Dorgalese, Usinese 19; Ilva 18; Codrongianos 15; Fonni, P. Rotondo 14; Corrasi 11; Ghilarza 10; F Olbia 05 9; Abbasanta, Borore, Ozierese 8; Olmedo 0.

Arzachena Il derby dice Selargius Impresa Sant’Elia LE ALTRE GARE

ne arzachenese si fa notare con un bel sinistro che centra l’incrocio. Un fuoco di paglia perché al 30’ Caboni ruba palla a Di Prisco a centrocampo, supera in velocità Rossi e batte Onesti per il 2-0. Sarritzu potrebbe fare il tris ma il suo pallonetto è alto sulla traversa. A fine gara Fadda gioisce: «Ragazzi eccezionali, abbiamo fatto un’ottima gara, il nostro traguardo è la salvezza da raggiugnere prima possibile».

SERIE D Vincono a sorpresa i granata di Fadda con una rete per tempo di Sarritzu e Caboni, battuti gli smeraldini dei tanti ex n Il Selargius vince meritatamente il derby con l’Arzachena. La squadra di Vincenzo Fadda ha giocato meglio fin dai primi minuti dando una lezione di gioco ai ragazzi di Virgilio Perra, favoriti alla vigilia anche perché giocavano in casa, che rimediano un gol per tempo di Sarritzu e Caboni. Era la gara dei tanti ex, ben sette in campo dall’inizio quelli in maglia biancoverde (Emiliano e Federico Melis, Porcu, Figos, Nuvoli, Di Prisco, Pitta), diventati poi otto con l’ingresso di Palmisano al posto di Steri, mentre l’unico tra le fila dei granata, Giorgio Piras, ha dato forfait. Ed è stato il depauperato Selargius a fare un’ottima figura mostrando che con poche risorse si possono ottenere grandi risultati: con la vittoria di ieri i campidanesi sono quinti con ben 19 punti a +6 dalla zona playout. Si vede sin dalle prime battute che il Selargius è in palla, Caboni riceve palla al limite dell’area, stoppa, si gira e calcia prontamente costringendo Onesti al salva-

ARZACHENA SELARGIUS

SELARGIUS I granata festeggiano dopo il primo gol di Sarritzu

taggio. L’Arzachena, reduce dalla brillante vittoria sul campo del Sant’Elia, subisce l’iniziativa degli ospiti e coglie il palo con la punizione di Figos. Il Selargius, però, giunge meritatamente al vantaggio al 25’: doppio scambio Corongiu-Caboni, il classe ‘94 scatta in fascia sinistra e mette a centroarea, taglio di Sarritzu che impallina Onesti. Lo stesso Sarritzu, poco dopo, di testa

non trova lo specchio. L’Arzachena potrebbe pareggiare con Figos che, partito sul filo del fuorigioco, supera Arrus, per il collaboratore dell’arbitro Dionisi l’attaccante smeraldino è partito in posizione di offside. Nella ripresa la musica non cambia, è sempre il Selargius a mantenere il pallino del gioco: Caboni di testa manda alto. Perra manda in campo Mastinu e il giova-

0 2

RETI nel pt 25' Sarritzu, nel st 30' Caboni ARZACHENA (4-4-2) Onesti, Pitta, P. Pinna, Di Prisco, Porcu, Rossi, F. Melis (7’ st Spano), Steri (38’ st Palmisano), Figos, E. Melis, Nuvoli (20’ st Mastinu). Allenatore Virgilio Perra (Diofebi, D’Aqui, Secchi, L. Pinna) SELARGIUS (4-4-2) Arrus, Piselli, A. Lai, Farci (16’ st N. Lai), Boi, Garau, Botarelli (42’ st Mancosu), Rais, Sarritzu, Caboni (48’ st Nurchi), Corongiu. Allenatore Vincenzo Fadda (Pisano, Pinna, Acquaviva, Puddu) ARBITRO Dionisi di L’Aquila NOTE Ammoniti: per il Selargius Arrus, Farci, Botarelli, Caboni; per l’Arzachena P. Pinna, Di Prisco, Porcu, Rossi.

dal 2-0 al 2-3 Budoni, ciao vetta n Una pareggio e due vittorie per le altre squadre sarde di serie D. n Budoni-Anziolavinio 1-1. Il Budoni fa 1-1 in casa e cede la vetta. I galluresi sono stati fermati dall’Anziolavinio passato in vantaggio al 19’ col colpo di testa di Fioravanti su cross di Crippa. Il pareggio al 3’della ripresa col diagonale di Mesina. Espulso Farris. n Porto Torres-Pomigliano 1-0. Seconda vittoria per il tecnico Pinna. Il gol-partita di Oggiano che, servito splendidamente da Frau, supera il portiere con un pallonetto. Al 6’ della ripresa il portiere turritano Giorgi compie il miracolo neutralizzando il calcio di rigore di Auricchio per fallo di Demartis. Rossoblù terzi in classifica. n Monterotondo-Sant’Elia 2-3. Impresa dei cagliaritani che, sotto 2-0 a metà ripresa per i gol di D’Ambrosio e Pippi, ribaltano il match con la doppietta di Atomei, che prima risolve una mischia e poi segna con un gran tiro al volo, e con la rete decisiva di Frongia nel finale su punizione. Il Progetto aggancia Bacoli e Boville a quota 8 e riaccende il discorso-salvezza.


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SPORT

Tennis Il Tc Cagliari salvo e non è finita n Al di là di ogni migliore aspettativa. L’impresa del Tc Cagliari in serie A1 vale più di uno scudetto nella massima serie di tennis: salvezza senza passare dai playout. Si è conclusa con la terza vittoria la fase a gironi della squadra di Monte Urpinu: i ragazzi guidati da Andrea Lecca hanno passeggiato su Le Rocce perdendo solo

due game tra tutti e sei gli incontri. Non c’è spazio per la cronaca: la squadra materasso del campionato (formata da ragazzi di Quarta categoria) non ha potuto fare nulla. E allora il successo porta la firma anche del capitano Andrea Lecca, vincitore in singolo e in doppio e quella di Nicola Comune. «Questo risultato va oltre

Eccellenza La Torres

ogni più rosea aspettativa» ha detto capitan Lecca, «Ma questo non vuol dire che non ce lo siamo meritati. La chiave? La vittoria a Sarnico, dove nessun altro ha vinto». Ma la matematica può lanciare Cagliari alle semifinali scudetto. Se con l’Aniene vincesse Trento final four sicure. L.C.

SIAZZU .IL CAPOCANNONIERE .

torna da sola in vetta CLASSIFICA TAVOLARA E SANLURI RISALGONO n La 14ª giornata: Alghero-Fertilia 1-1, Atletico Elmas-Olbia 0-2 (giocata sabato), Carbonia-Pula 1-0, Muravera-Calangianus 1-1, Sanluri-Nuorese 6-1, Taloro Gavoi-San Teodoro 2-1, Tavolara-Villacidro 3-2, TorresCastelsardo 2-0, Valledoria-Castiadas 1-1. n La classifica: Torres 39 punti; Olbia 36; Fertilia 31; Taloro Gavoi 29; Alghero 25; Calangianus 21; Pula, Valledoria 20; Sanluri, Tavolara 19; Castelsardo 17; Castiadas 16; San Teodoro 14; Carbonia 13; Atletico Elmas 11; Muravera 10; Nuorese 7; Villacidro 3. n Il prossimo turno (27/11): Calangianus Tavolara, Castelsardo-Muravera, Castiadas-Sanluri, FertiliaCarbonia, Nuorese-Taloro Gavoi, Olbia-Valledoria, Pula-Torres (sabato 26), San Teodoro Alghero, Villacidro-Atletico Elmas.

LE GARE I rossoblù superano il Castelsardo con i gol di Pippia e Tedde e staccano l’Olbia, il Taloro vince in rimonta e si riporta sotto il Fertilia bloccato nel derby di Alghero, Pula ko a Carbonia n Il primato dell’Olbia dura solo un giorno. Il 2-0 a Elmas targato Siazzu è stato annullato dalla Torres. n Torres-Castelsardo 2-0, i sassaresi tornano al comando solitario con le reti di Pippia al 25’ (tap-in) e Tedde al 60’, con un bel destro di collo pieno. n Alghero-Fertilia 1-1, il derby del Mariotti finisce in parità. I giuliani avanti con la punizione di Pudda al 50’, risponde il bomber Serra (12° gol) con un tiro deviato da Busi. n Taloro-San Teodoro 2-1, i gavoesi vincono in rimonta dopo il gol a freddo dell’ex Giovanni Cadau, Sanna pareggia nel primo tempo, nella ripresa il gol-vittoria di Mele, poi espulso. n Valledoria-Castiadas 1-1, i sarrabesi tornano imbattuti grazie alla gol su punizione di Recano che vanifica il vantaggio dei valligiani con Milia.

n Carbonia-Pula 1-0, importante vittoria dei minerari ai quali basta il gol di Foglia al 55’ di testa su angolo battuto da Foglia. n Tavolara-Villacidro 3-2, continua la risalita degli olbiesi di Tatti che, seppur con qualche rischio, superano il fanalino di coda con la doppietta di Ibba e la rete di Di Pasquale. n Muravera-Calangianus 1-1, i sarrabesi non sanno più vincere e recriminano per l’arbitraggio che prolunga il recupero consentendo a Zaccheddu di segnare al 95’ su punizione dopo il vantaggio di Martinez. n Sanluri-Nuorese 6-1, goleada campidanese e gode Prastaro ex tecnico dei barbaricini: Raab e doppio Fanni, poi il 3-1 di Marongiu prima che Epis, Caddeo e Masala chiudano i conti. F.S.

«L’Olbia non fa corsa sui sassaresi I miei 18 gol? È merito del gruppo» n Ha deciso la gara di Elmas con una doppietta, Gianluca Siazzu tocca quota 18 gol (in 13 gare) e mantiene l’Olbia in alto. «La classifica cannonieri non la guardo, se segno tanto è merito della squadra perché io finalizzo il gioco». La vittoria di sabato con l’Atletico è stata importante per come è arrivata. «È vero - continua il 36enne bomber - eravamo

con l’uomo in meno per tutto il secondo tempo ma abbiamo dimostrato carattere e un’ottima condizione fisica». Il primato è durato un giorno, la Torres ha risposto battendo il Castelsardo. «Ma noi non vogliamo mettere ora pressione a Deliperi e soci - dice Siazzu - lo faremo quando li incontreremo in casa nostra». F.S.

Porte aperte sabato 26 e domenica 27.

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LUNEDÌ 21 NOVEMBRE 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 8 h Sala 9

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Il paese delle spose infelici Ore 21.30

Sala 10

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo

Sala 12

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Festival Cinema Russo Ore 18.30 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 16.45-17.30-19.15-20.00-21.45-22.30 Sala 2 Il mio angolo di paradiso Ore 16.45-22.40 Sala 3 Scialla! (Stai sereno) Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 4 Anonymous Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Il re Leone Ore 16.50-18.45-20.40 Sala 6 Il cuore grande delle ragazze Ore 18.50-20.45 Sala 7 Lezioni di cioccolato 2 Ore 17.45-20.15 Sala 7 One Day Ore 20.15 Sala 8 Immortals 3D Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 9 I soliti idioti Ore 18.15-22.40 Sala 9 Johnny English - La Rinascita Ore 16.50 Sala 9 La peggior settimana della mia vita Ore 22.30 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Scialla! (Stai sereno) Ore 19.15-21.30 Sala 2 Il cuore grande delle ragazze Ore 19.15-21.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Anonymous Ore 18.00-21.00 Sala Truf. Faust Ore 21.00 Sala Truf. Pina Ore 17.00-19.15 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Il mio angolo di paradiso Ore 16.40-19.10-21.40 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 17.50-20.00-22.10 Sala 3 One Day Ore 17.30-20.00-22.20 Sala 4 Insidious Ore 21.50 Sala 4 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 16.30-19.10 Sala 5 Scialla! (Stai sereno) Ore 17.45-20.10-22.30 Sala 6 Immortals 3D Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 7 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.10-19.50-22.30 Sala 8 Il re Leone 3D Ore 17.45-19.55

Sala 11

Sala 12 Sala 13 Sala 13

The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 22.05 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.50-20.30 I soliti idioti Ore 17.05-19.15-21.25 Anonymous Ore 16.35-19.25-22.15 I soliti idioti Ore 22.25 Il cuore grande delle ragazze Ore 16.25-18.25-20.25 I soliti idioti Ore 16.35 Warrior Ore 18.55-21.55

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Anonymous Ore 17.10-20.00-22.50 Sala 2 Scialla! (Stai sereno) Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 3 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.15-20.00-22.45 Sala 4 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 19.30-22.15 Sala 5 Il cuore grande delle ragazze Ore 22.30 Sala 5 Il re Leone 3D Ore 18.30-20.30 Sala 6 Immortals 3D Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 7 Lezioni di cioccolato 2 Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 8 I soliti idioti Ore 18.00-20.20-22.40

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Il re Leone 3D Ore 16.30-18.30-20.30 Sala 1 Warrior Ore 22.30 Sala 2 Anonymous Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 3 Il cuore grande delle ragazze Ore 20.30 Sala 3 One Day Ore 16.10-18.20-22.30 Sala 4 Scialla! (Stai sereno) Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 5 I soliti idioti Ore 17.00-19.00-21.00 Sala 6 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 16.20-19.00-21.30 Sala 7 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 15.35-17.55-20.15-22.35 Sala 8 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 9 Il mio angolo di paradiso Ore 18.00-20.10-22.30 Sala 10 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 10 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 16.20 Sala 11 I soliti idioti Ore 16.30-18.30-20.30 Sala 11 Immortals 3D Ore 22.30 Sala 12 Immortals 3D Ore 16.50-19.10-21.30

ILMETEO

le trame SASSARI

Sala 2

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 I soliti idioti Ore 20.30-22.30 Sala 1 Il re Leone 3D Ore 18.30 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 16.00-18.30-21.00

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 18.30-21.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Riposo

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Il re Leone 3D Sala 1

❆▲ho

Ore 16.00 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.45-20.05-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Il cuore grande delle ragazze Ore 18.15-20.20 Sala 1 La peggior settimana della mia vita Ore 22.40 Sala 2 I soliti idioti Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 3 Immortals 3D Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 4 Lezioni di cioccolato 2 Ore 18.15-20.20 Sala 4 Insidious Ore 22.30 Sala 5 Il re Leone 3D Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 6 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 18.00-20.20-22.40 Sala 7 Scialla! (Stai sereno) Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 8 Anonymous Ore 18.30-21.30

SANT’ANNA ARRESI

MODERNO ❆▲h Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Insidious Ore 18.00-20.45

GUSPINI

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 19.00-21.30

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 18.10-20.30-22.50 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.40

Lezioni di cioccolato 2 Ore 22.40 Anonymous Ore 18.30-21.10 Il re Leone 3D Ore 18.00-20.30-22.30 I soliti idioti Ore 18.00-20.50-22.50 Immortals 3D Ore 18.30-20.40-22.50

Sala 3 Sala 4 Sala 5

THE TWILIGHT SAGA: BREAKING DAWN - PARTE 1 Genere Fantastico Anno 2011 Durata 117 minuti Regia Bill Condon Con K. Stewart, R. Pattinson Trama Bella e Edward hanno finalmente coronato il loro sogno con le nozze. Bella, però, dopo aver scoperto di essere incinta, vive sentimenti contrapposti: deve scegliere tra l'appartenenza al mondo degli immortali e l'esistenza umana. Tutto ciò è accompagnato dal pericolo per il suo stato di salute che scatena le preoccupazioni di Jacob Black...

SCIALLA! (STAI SERENO) Genere Commedia Anno 2011 Durata 95 minuti Regia Francesco Bruni Con F. Bentivoglio, B. Bobulova Trama Bruno aveva un talento per la scrittura, che adesso gli serve solo per scrivere su commissione biografie di personaggi della tv, e aveva una passione per l'insegnamento, che ora si è trasformata in noiose ripetizioni. Tra i ragazzi cui dà lezione c'è Luca: quindici anni e spiccata irriverenza. Un giorno la madre del ragazzo fa capolino dal passato di Bruno con una sorprendente rivelazione: Luca, in realtà, è figlio suo...

IL MIO ANGOLO DI PARADISO Genere Drammatico Anno 2011 Durata 106 minuti Regia Nicole Kassell Con Kate Hudson, Kathy Bates Trama Marley è una giovane donna, con una promettente carriera da pubblicitaria e piena di amici; prende la vita con umorismo, ma si tiene decisamente alla larga dalle storie serie, preferendo rapporti poco “impegnati”. Un giorno, però, le viene diagnosticato un cancro dal dottor Goldstein, professionista dall'apparenza fredda e schiva. Tra visite, diagnosi e cure, tra i due inizierà una particolare relazione...

ANONYMOUS Genere Thriller Anno 2011 Durata 130 minuti Regia Roland Emmerich Con E. Hogg, V. Redgrave Trama Un thriller politico, ambientato nel XVI secolo alla corte di Elisabetta I, regina d'Inghilterra e d'Irlanda. Qui Edward de Vere, conte di Oxford, sembra un nobile come tanti altri. Questo misterioso personaggio, però, cela incredibili doti drammaturgiche e poetiche ed è amante segreto della sua sovrana. Proprio de Vere è il padre delle opere attribuite a Shakespeare...

Sala 6

TORTOLI’

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.00-19.30-21.45 Sala 2 This Must Be the Place Ore 19.00-21.30

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 I soliti idioti Ore 19.30-22.00 Sala 2 Il re Leone Ore 17.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Immortals 3D Ore 19.00-21.30

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.10-19.50-22.30 Sala 2 Il re Leone 3D Ore 17.30 Sala 2 Immortals 3D Ore 19.50-22.10 Sala 3 I soliti idioti Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 4 Lezioni di cioccolato 2 Ore 17.50-20.00-22.10

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 I soliti idioti Ore 21.30

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 Ore 16.30-19.00-21.30 Sala 3 Il re Leone 3D Ore 16.30-18.25 Sala 3 Immortals 3D Ore 20.20-22.35 Sala 4 I soliti idioti Ore 16.35-18.30-20.30-22.35 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 17.45-22.25 Sala 5 Lezioni di cioccolato 2 Ore 20.10 Sala 6 A Dangerous Method Ore 17.15-20.15-22.25 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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LUNEDÌ 21 NOVEMBRE 2011

CULTURA

MUSICA Grazia e talento Anna Tifu vola violinista tra i big ARTISTA AL TOP La giovane cagliaritana è stata scelta come testimonial dall’Alitalia per rappresentare le eccellenze italiane con Riccardo Muti, Giuseppe Tornatore, Eleonora Abbagnato di Massimiliano Messina

V

ola, Anna, vola. L'Alitalia l’ha scelta come testimonial della sua nuova campagna pubblicitaria. Anna Tifu, violinista dal canone “fuori misura”, cagliaritana, cognome rumeno. Il padre Mircea per anni è stato fra i violini dell’orchestra del Teatro Lirico. Fattore ereditario, questione di Dna. E tanto studio e disciplina al servizio del talento puro, purissimo. Enfant prodige, la musica classica il suo mondo fin da piccola, ora vede la sua immagine stampata sui principali quotidiani nazionali, la sua foto negli aeroporti. Visibilità enorme, a cui non è abituata. La compagnia aerea voleva rappresentare le eccellenze italiane. E Anna si è ritrovata insieme a Riccardo Muti, Giuseppe Tornatore, Eleonora Abbagnato, fra i top dei top, musica, cinema, danza. «Un grande onore e una grande soddisfazione per me». Eppure a venticinque anni, ormai una star con il suo violino, sfodera una timidezza, e un’umiltà, quasi d’altri tempi. «Molto emotiva», dice di sé. Ma sicura e determinata quanto mai quando suona. Bravura e bellezza. Non è mica una colpa l’aspetto gradevole per una concertista,

anzi. Alitalia avrà di certo apprezzato. «La bellezza può anche aiutare, ma non in questo lavoro, dove non si può imbrogliare. Se non studi seriamente, il violino ti tradisce». Vero. Il talento, cristallino, sopra tutto. E può dirlo bene Anna, che ha cominciato a studiare il suo strumento a soli sei anni con il padre, che a dodici anni, prima ancora di diplomarsi a quindici al Conservatorio di Cagliari, cum laude e menzione speciale, ha debuttato alla Scala di Milano con un concerto di Bruch, e che può vantare, precocissima, una carriera costellata di premi e riconoscimenti, anche internazionali, prestigiosi. Ha vinto il concorso Enescu nel 2007, «fra i primi sei al mondo per importanza e difficoltà». Allieva per due lustri di un fuoriclasse del violino come Salvatore Accardo, ha già suonato in mezzo globo. Per tre anni ha vissuto a Philadelfia, poi Parigi, e altre capitali e, vola, Anna, vola, a Tel Aviv. Era lì quando l’ha raggiunta l’anno scorso la telefonata dell’agente di Andrea Bocelli. «Mi aveva sentito in un mio concerto a Cagliari», quello del debutto in stagione al Lirico, aveva diciotto anni, a sprigionare dalle corde del suo violino le note del concerto di Cajkovskij. Bocelli, «un grande artista, umile, con cui mi sono trovata molto be-

ne». Concerto a casa sua, a Lajatico in Toscana, e poi il tour, Egitto, di fronte alle piramidi, New York, Madison Square Garden, «di fronte a venticinquemila persone. Un’emozione enorme», Los Angeles. Insieme l’Ave Maria di Schubert, assolo con la Fantasia sulla Carmen di Sarasate. Repertorio vastissimo quello di Anna. Bach, Mozart, Paganini, Schumann, Saint-Saëns, Sostakovic, Prokofiev, Ravel, Wieniawski, Ysaye. «Ho però una predilezione per i romantici: Beethoven, Brahms, Cajkovskij». E Sibelius, postromantico, di cui la stella cagliaritana eseguirà il concerto per violino al Teatro Lirico il prossimo marzo. La timidezza andrà via, come l’emozione, sole, sul palco, adrenalina, corde tese, vibrazioni e creazione.

info

ENFANT PRODIGE Anna è una enfant prodige, la musica classica è il suo mondo fin da piccola.

CURRICULUM D’ORO Anna ha iniziato a studiare il violino a 6 anni col padre, a 12 ha debuttato alla Scala, a 15 si è diplomata al Conservatorio di Cagliari, cum laude e menzione speciale

SUCCESSO E SACRIFICIO Arte. Successo e sacrificio. Tutto è naturale per lei, non si sente in una grande bolla straniante. «Prima ero più incosciente rispetto a quello che vivevo, ora sono più consapevole. Ma non mi sono mai privata di niente. Vivo la mia vita, con normalità». Qualche volta pensa anche «chi me lo ha fatto fare». Ma è un passaggio fugace di pensieri negativi. Che poi cancella velocemente e torna alle sue quattro ore di esercizio al giorno. «In media. Quando devo preparare un concerto nuovo lo studio si fa più intenso». A dicembre sarà in Israele con l’orchestra della Rai per i concerti di Natale, a Gerusalemme e Betlemme. Se non fosse diventata una musicista le sarebbe piaciuto fare la ballerina, classica, ovviamente. «Ho studiato danza fino ai nove anni. Il violino poi mi ha completamente rapito. Meno male, avrei avuto difficoltà a mantenere la linea, sono golosa di dolci». Una violinista “romantica” appassionata di cinema horror Anna, che poi, per non smentirsi, si scioglie davanti a “Titanic”. «Mi piacerebbe eseguire la colonna sonora di un film». E se arrivasse una proposta da un regista importante? Beh, un’incursione da attrice non la disdegnerebbe. «Se fosse un film con Jhonny Depp accetterei al volo, anche gratis!». Di lasciare Cagliari non ha mai pensato. Il mondo lo conosce, non ne sente l’esigenza. «Spero in futuro di potermi comprare una casa a Parigi, città che adoro». Mai dire mai. Vola, Anna, vola.


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LUNEDĂŒ 21 NOVEMBRE 2011

Nuove Collezioni autunno/inverno 2011

Sala da pranzo Louis-Marie Rovere di francia massiccio, Particolari in bronzo massiccio anticato. Tavolo da pranzo L.270 x P.118 Buffet sagomato 4 ante: L.230 xP.60.5xH.94

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LUNEDÌ 21 NOVEMBRE 2011


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