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SCIOPERO Domani la Sardegna in piazza contro la crisi: in città attesi 40mila manifestanti a pagina 8

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 135 Giovedì 10 novembre 2011 0,80 Euro

BANANA C’è “Orgoglio di papi” su Intanto in viale Trento

PALAZZO REGIO È tutto pronto per gli Stati generali della cultura Francesca Cardia a pagina 22

a pagina 5

IN CRISI Napolitano accelera «Nuovo governo o alle urne» LA MOSSA DEL COLLE

Per il dopo-Berlusconi il senatore a vita Monti

n Italia assediata dai mercati e dalla crisi politica. Il Quirinale accelera e forse già domenica potrebbe partire il primo giro di consultazioni, dopo che Senato e Camera approvano la legge di stabilità che segnerà la fine di Berlusconi a Palazzo Chigi. Napolitano firma il decreto di nomina di Mario Monti a senatore a vita e tutto lascia intendere che sia il preludio del governo di unità nazionale al quale lavorano Bersani, Casini e Fini. A sorpresa il premier apre all’idea di Monti premier ma il Pdl si sfalda e la Lega dice no: staremo all’opposizione. alle pagine 2-3

CAGLIARI .

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CRONACHE

Regione Pdl spaccato ma Cappellacci trova sostegno n Dimissioni rientrate: il centrodestra conferma la fiducia al Governatore. Ma nel partito è bufera: a Villa Devoto processo a Diana. Fumata nera sulle commissioni. Bassi e Zoccheddu alle pagine 6-7

Quirra Per il disastro del poligono sei gli indagati n Tre generali, un docente universitario e due chimici sotto accusa: sapevano dei danni ambientali e non fecero nulla. Vincenzo Garofalo a pagina 9

Ballardini, ricomincio da tre: «Metà squadra è mia» Primo allenamento e prime parole del neo-tecnico del Cagliari Davide Ballardini, alla terza esperienza in rossoblù dopo quella breve del 2005 e l’incredibile salvezza del 2008: «La squadra ha

mantenuto la stessa identità. Cossu? Le cose migliori le ha fatte da trequartista, sono arrabbiato con lui perché è infortunato». Tornerà il modulo 4-3-1-2, da risolvere il problema dell’attacco.

Ficcadenti, tra gli esonerati di Cellino in serie A, è il tecnico con la migliore media-punto: 1,3. Saba, Lippi e Salis alle pagine 18-19

MANICOMIX È NATO IL PORTALE PER GLI APPASSIONATI DI FUMETTI a pagina 23

Poetto C’è il sì di Zedda alle prove di ripascimento n Il sindaco apre alla possibilità di un intervento per la salvezza della spiaggia: si potrebbe sperimentare su una piccola parte. Marcello Zasso a pagina 13

Equitalia Cartelle record arriva il salasso sui cagliaritani n Settemila ingiunzioni di pagamento sulla città. Il Pdl chiede al Comune di dotarsi di una propria società di riscossioni. a pagina 15


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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2011

LA TEMPESTA LA BURLA UN MAXI-TAPIRO D’ORO PER IL CAVALIERE ”STRISCIA LA NOTIZIA” SI PRESENTA A PALAZZO GRAZIOLI

IL TAPIRO Per Berlusconi

n Un tapiro gigante, tre metri per due, ha fatto la sua comparsa davanti a palazzo Grazioli, residenza romana di Berlusconi, bloccando il traffico in piazza Venezia. A portarlo l’inviato di Striscia la notizia Valerio Staffelli. La “missione” non è riuscita nonostante le insistenze di Staffelli che ha cercato di convincere la sicurezza dicendo che «è proprio il momento di darglielo». Ma l’omaggio della trasmissione satirica di Canale 5 non è stato gradito da Berlusconi ha rifiutato il “Tapirone”.

LA EX MAGGIORANZA

Berlusconi tentenna e apre al professore Bossi: opposizione

L

a nomina di Mario Monti a senatore a vita è la mossa di Napolitano che scuote il centrodestra e fa fare una mezza capriola a Silvio Berlusconi. Il premier dimissionario, nella mattinata di ieri, ha ripetuto i concetti espressi a caldo dopo l’annuncio dell’addio a Palazzo Chigi, fatto al Quirinale nel colloquio con il Capo dello Stato: non ci sono governi dopo il nostro è meglio andare al voto. Ma in serata, dopo un’altra giornata orribile e con il titolo Mediaset che sprofonda alla Borsa di Milano (che va a picco per le incertezze sul destino dell’Italia) arriva il dietrofront. Il Cavaliere, a conclusione di una serie di vertici e incontri, apre all’idea di un’esecutivo a guida Monti. Il pressing dei più fidati collaboratori - da Gianni Letta a Denis Verdini a Fabrizio Cicchitto fino ad una decina di agguerriti ministri - è battente: non si deve andare a votare, sarebbe una debacle, ed una campagna elettorale ora sarebbe da irresponsabili. Intanto industriali e banche spingono per un esecutivo di salvezza nazionale, e il tutto non lascia indifferente il Cavaliere che chiuso a Palazzo Grazioli prosegue nelle riunioni fiume con quello che in molti definiscono un vero e proprio “gabinetto di guerra”. Dove vengono monitorati i movimenti del Pdl ormai allo sbando con Scajola e Pisanu che spingono per il governo di unità nazionale e vanno a irrobustire il partito del “no al voto subito”. La mossa basta per aprire un altro fronte del “subito alle urne” guidato dai ministri ed esponenti ex An (La Russa, Matteoli, Ronchi, Meloni) e dei due ex Forza Italia (Brunetta, Sacconi) pronti, così si dice, ad andare all’opposizione, qualora Berlusconi dovesse dire sì al governo di Mario Monti. La pattuglia dei contro-ribelli sarebbe invece favorevole all’ipotesi lanciata da Bossi martedì mattina: un governo guidato da Angelino Alfano che riunisca Lega, Pdl ed Udc. La botta della nomina di Monti al Senato e le aperture di Berlusconi per il professore a Palazzo Chigi, è incassata da Umberto Bossi con un sorriso e una battuta: «Andare all’opposizione è bello». Serve per dire che la Lega non è disponibile neppure a sostenere dall’esterno, un eventuale governo guidato dal preside della Bocconi di Milano. Roberto Calderoli è più esplicito «no a pastrocchi di Palazzo, la parola torni al popolo». Tace Roberto Maroni. Il ministro dell’Interno è indicato tra coloro che non disdegnerebbero l’appoggio esterno ad un governo di garanzia europea. E avrebbe già declinato l’invito a restare nell’esecutivo di Monti con la delega al Viminale. Significherebbe spaccare il Carroccio ma l’ipotesi, al momento, è lontana anche se nel vertice notturno dello stato maggiore leghista con Berlusconi, l’assenza di Maroni non è passata inosservata. Ma i lumbard escludono fratture, quelle lasciano intendere riguardano il Pdl: «E chi poteva pensare che i “suoi” tradivano Berlusconi» è la chiosa di Bossi a chi gli domanda il perchè dello sfascio della sempre più ex maggioranza uscita dalle urne nel 2008.

numeri 3

i giorni che separano Berlusconi dall’addio a Palazzo Chigi

8 CLAUDIO SCAJOLA L’ex ministro lavora con Pisanu al governo Monti con larghe intese in Parlamento

i voti che sono mancati a Berlusconi per raggiungere la maggioranza assoluta alla Camera nella votazione di martedì

350

sono i milioni di euro bruciati in Borsa dal titolo Mediaset sprofondato a -12.4%. In due giorni il titolo ha perso oltre il 15% per un valore di 450 milioni di euro

IL COLLE Napolitano:

Monti senatore a vita un governo o il voto IL QUIRINALE Italia nella morsa dell’economia e della crisi politica. Il capo dello Stato assicura tempi brevi, forse domenica le consultazioni: serve fare presto e dare un segnale ai mercati n L’Italia è sotto assedio. Politica ed economia si intrecciano come non mai e solo il presidente della Repubblica resta a fare da argine alla tempesta che si è abbattuta sui mercati e alla bufera che spazza il Parlamento. Giorgio Napolitano riannoda i fili della drammatica giornata sul fronte delle borse partendo dal punto politico su cui, col passare delle ore crescevano le illazioni: «Le dimissioni di Berlusconi sono un fatto certo». Il Quirinale conferma l’accelerata sui passaggi della crisi, chiede all’Italia di serrare le file e alla politica tempi stretti e decisioni rapide per dare un segnale ai mercati e all’Europa. Il Senato risponde. Il presidente Renato Schifani assicura l’esame e l’approvazione del disegno di legge di stabilità entro domani e l’immediata trasmissione alla Camera. Il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, assicura l’impegno dell’opposizione per favorine il via libera definitivo a Montecitorio entro il pomeriggio di sabato o al più tardi domenica mattina. A quel punto Silvio Berlusconi, dopo il colloquio di martedì al termine

dell’esito negativo sul voto del rendiconto dello Stato, ritornerà un’altra volta al Colle per rassegnare le dimissioni da presidente del Consiglio dei ministri. Le consultazioni del Capo dello Stato (per Bersani potrebbero incominciare già domenica sera) diranno se ci sarà spazio per un nuovo governo, oppure si procederà allo scioglimento delle due Camere e l’Italia sarà chiamata alle urne per il rinnovo del Parlamento, con il sistema elettorale del 2008. Il “porcellum”, per intenderci, nonostante i milioni di firme raccolte per cancellare i “nominati” delle segreterie di partito dai banchi della Camera e del Senato. LA NOMINA DEL QUIRINALE Ma Napolitano non accelera solo sui tempi della crisi e in serata firma il decreto (controfirmato da Silvio Berlusconi) che nomina il professore Mario Monti senatore a vita. Il preside dell’Università Bocconi di Milano, già membro della Commissione europea dal 1994 al 2004 e componente di numerose istituzioni europee e interna-

zionali è il nome autorevole che Casini, Bersani e Fini vogliono a Palazzo Chigi per guidare il governo di emergenza nazionale, in grado di dare garanzie all’Europa e ai mercati sul fronte della riduzione del debito pubblico e sull’aumento del Pil. Il professore non ha risparmiato dichiarazioni sulle misure adottate dal governo per fronteggiare la grave crisi economica e finanziaria che ha colpito l’Italia a partire dallo scorso luglio, l’ultima esternazione è datata 4 novembre e fa riferimento proprio alle ipotesi di un esecutivo tecnico: «Leggo spesso di tecnici o governi tecnici e da cittadino dico che il problema non è di tecnica ma di passare da una politica ad un’altra politica». Le prossime ore diranno se la nomina del presidente Napolitano è il preludio dell’incarico per tentare di formare un nuovo governo che abbia nel Parlamento una larga maggioranza, in grado di fare fronte agli impegni assunti con l’Ue e la Bce. Ma già da ieri, la soluzione di Monti premier non può più essere accostata al governo tecnico. Il professore della Bocconi è, infatti, entrato ufficialmente nelle istutuzioni. Per fare un governo di responsabilità europea. A questo lavorano Casini, Bersani, Fini e questo chiedono i mercati e gli investitori internazionali. A.Mo.


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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2011

SENATO Legge di stabilità l’ok entro sabato

MARIO MONTI Il preside della Bocconi, già commissario europeo dal 1994 al 2004, è stato nominato senatore a vita dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nella foto in alto con Silvio Berlusconi

n L’incertezza accende la miccia del panico sui mercati. Non piace agli investitori la situazione politica in Italia dopo che il governo ha perso la sua maggioranza. L’idea del premier Silvio Berlusconi, ribadita anche ieri di dettare tempi e soluzioni della crisi, e l’incertezza sui tempi di aprovazione delle misure anti-crisi spaventa le borse. Il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi schizza a livelli record: partito da 489,3 punti, in un’ora ha toccato quota 513 (497 era il precedente massimo), per poi sfondare quota 550 e salire fino a un picco di 575, prima di ripiegare e chiudere a 552, dopo le parole di Napolitano. Il rendimento del decennale ha raggiunto un nuovo massimo sfondando la barriera del 7%. Il Btp a cinque anni è arrivato sopra il 7,5%. «Così non possiamo andare avanti», commenta la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, «il Paese è già nel baratro». Intanto il governo accelera sui tempi del maxi-emendamento alla legge di stabilità. Il provvedimento potrebbe approdare alla Camera già sabato ove il Senato lo licenzi entro venerdì notte. Altrimenti tutto verrà rimandato a domenica. Ieri il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha illustrato, in commissione Bilancio del Senato, il maxi-emendamento alla legge di stabilità che che dovrebbe contenere le misure richieste dalla Ue. Tutti in pensione a 67, ma solo dal 2026. Via alla dismissione degli immobili pubblici per tagliare il debito. Accise in aumento sui carburanti e meno tagli all’editoria. Ancora, nel pacchetto lavoro, norme a favore dell’apprendi-

info

BERSANI E L’ARTICOLO 18 »Non mi risulta che sia nel ddl Stabilità, non mi risulta, se c’è ne discutiamo»

BOSSI SULLE PENSIONI «Se nel testo fanno capolino i licenziamenti facili e interventi sulle pensioni voteremo no»

stato, del part time e dell’occupazione femminile. Ma anche la mobilità per gli statali in esubero. Nel maxiemendamento al ddl stabilità non ci sono clamorose novità dell’ultim’ora ma vengono sostanzialmente confermati i contenuti delle bozze circolate nei giorni scorsi. Ecco le principali misure. Confermato l’obiettivo di raggiungere un’età minima di pensionamento comunque non inferiore a 67 anni al 2026. I proventi netti derivanti dalle cessioni dei beni immobili pubblici sono destinati alla riduzione del debito pubblico. Tagli meno severi all’editoria. Entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge saranno individuati «i terreni a vocazione agricola, non utilizzabili per altre finalità istituzionali, di proprietà dello Stato» per la cessione. Nuovi aumenti della benzina nel 2012. Mobilità per gli statali in esubero. E, per coloro che non vengono ricollocati, un’indennità pari all’80% dello stipendio. Stop ai contributi per i primi tre anni di contratto di apprendistato. Arriva il contratto di inserimento per le donne. Più facile il ricorso al contratto di lavoro part-time. Le aree Tav diventano di interesse strategico nazionale. Carcere per chi vi si introduce. «Potere sostitutivo» del governo nel caso in cui gli enti locali non procededano alle liberalizzazioni. Riforma degli ordini professionali e stop alle tariffe minime. Tutto, entro 12 mesi. Proroga fino al 2014 dei prestiti a tassi agevolati per i nuovi nati. Una sola zona a burocrazia zero: tutto il territorio nazionale. La disciplina si applica per tutto il 2013 in via sperimentale a tutta Italia.

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Comune di Cagliari

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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2011

OPINIONI VISTO DA LONTANO

STATO D’ISRAELE, DOVE TUTTO PARE PERMESSO di ANDREA FAEDDA

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n Israele, a sud di Tel Aviv (presso Rishon Litson), vi è un edificio-fortezza le cui mura sono dotate delle migliori attrezzature di sorveglianza e controllo sviluppate dalle industrie militari ebraiche. Si tratta dell’Israeli Institute for Biological Research (IIBR), installazione top secret in cui Israele sviluppa le proprie armi biologiche e chimiche. La struttura è così strettamente controllata che per avere qualche informazione bisogna rivolgersi solo a determinate agenzie occidentali che hanno contatti speciali all’interno dell’istituto. All’Iibr lavorano circa 300 scienziati e tecnici, impiegati in dipartimenti, ciascuno specializzato in un’area specifica della ricerca chimica o biologica. La produzione è generalmente indirizzata verso armi anche con caratteristiche impercettibilmente letali perché a lento rilascio di veleni che assicurano l’assoluta segretezza dello strumento di morte e del suo agente. È presente anche una sezione dedicata alla produzione di vaccini contro le armi biologiche e un’altra per minimizzare gli effetti delle armi chimiche. Tutto ciò è abbastanza impressionante e curioso allo stesso tempo: realizzare antidoti per armi che si sta producendo o che si teme vengano usate da altri. L’Iibr lavora rigorosamente ed in coordinazione con l’esercito israeliano che consegna all’istituto la lista delle loro priorità in base alle previsioni delle minacce strategiche ed il corpo medico militare una volta ricevuti gli antidoti, li distribuisce alle proprie divisioni. La struttura opera anche con il Mossad e lo Shin Bet (agenzie maggiormente coinvolte in assassini e operazioni contro obiettivi arabi e musulmani) che cooptano i servizi segreti nemici e presumibilmente ne monitorano i programmi di armamento. L’Iibr nello sviluppo dei suoi esperimenti ha utilizzato come cavie non solo animali vivi, ma persino molti soldati israeliani (per il vaccino contro l’antrace) che a seguito di danni fisici permanenti, hanno avviato delle cause contro il Ministero della Difesa Israeliano chiedendo di essere riconosciuti invalidi e ricevere un risarcimento adeguato. Apprese queste notizie che sollevano sconcerto, visto che in tutto il mondo si dà la caccia alle nazioni che hanno avviato vari e ambigui programmi militari, ci si chiede perché non si aggiunga a questa lista anche il nome di Israele a cui tutto invece sembra permesso. La regola delle ispezioni nei siti o meglio ancora la dissuasione a produrre certi armamenti deve valere per tutti.

il semaforo

l DARIO FO

Premio Nobel Le dimissioni del Cavaliere? «Un trappolone»: ne è convinto pure Dario Fo, che aggiunge: «Berlusconi rimanderà queste dimissioni fino al momento in cui la firma di quel decreto “mappone” imporrà alle sinistre di scannarsi». E aggiunge: «Se le sinistre cederanno sarà una macelleria sociale».

l ANGELINO ALFANO

Delfino accantonato Non che Angelino il delfino ci sperasse più di tanto, anzi: sostituire Berlusconi sarebbe stata un’incombenza troppo tosta per lui. Ma sentire dalla bocca di Fabrizio Cicchitto quel «Per Alfano non è il momento» non dev’esser stato tanto piacevole per Angelino. Gli anziani sgomitano.

l SILVIO BERLUSCONI

Cavaliere attapirato Tapirone gigante trasportato su camioncino parcheggiato sotto Palazzo Grazioli. E la domanda sorge spontanea: Staffelli sarà stato autorizzato dal suo datore di lavoro? In genere le mosse di Striscia rientrano in un preciso piano di rilancio d’immagine. Ma stavolta, che si vuol rilanciare? E infatti l’agguato non è riuscito.

L’ISOLA VOLA BASSO GRAZIE A LOR SIGNORI di Alberto Testa

Q

uando i trasporti sono bloccati, gli inglesi dicono che “il continente è isolato”. Non siamo così tracotanti come quel popolo di ex-conquistadores, ma davanti a ciò che succede nei mari e nei cieli di casa nostra dovremmo farci qualche domanda. Possibile che dopo più di sessant’anni di autonomia speciale si debba ancora combattere per vedersi garantita la continuità territoriale? La Federconsumatori, senza bisogno di un abaco, ha fatto due conti facili facili: sul Cagliari-Roma e ritorno paghiamo 140 euro anziché 160 come tutti i non residenti. Uno sconticino che sa di beffa, se si considera che la tariffa dovrebbe essere equiparata al prezzo (chilometrico) del biglietto in treno: circa 80 euro. Si va avanti così da anni, con i vari governi, nazionali e regionali, che ci propinano le autostrade del mare e quelle dei cieli, ma per noi che siamo terra terra basterebbe che cominciassero a darci una linea ferroviaria decente, non terzomondista. E magari una Carlo Felice meno Infelix, senza incroci a raso e con quei lavori in corso perenni che nemmeno la Salerno-Reggio Calabria. Il nostro amato presidente Cappellacci indossa orgoglioso sa berritta davanti al principe Karim, che ha sicuramente grandi meriti, ma certi gesti di ospitalità dovrebbero coniu-

IL PERSONAGGIO . Minzo s’è desto Ma è piombato in un incubo di Silvia Zingaropoli

garsi con qualcosa di più concreto. Non si può far finta di ignorare che Meridiana, un giorno sì e uno no, viene agitata come una clava (tagliare, tagliare, tagliare) davanti a dipendenti che già si sono ridotti lo stipendio e vedono minacciato il loro futuro molto prossimo. Non dimentichiamo che la compagnia era nata come Alisarda, ben foraggiata e super assistita dalla Regione. Del made in Sardinia si sono perse da tempo le tracce, non solo

berritta, sarebbe troppo, ma con i suoi famosi blazer che anni fa conquistarono il cuore di un’isolana, che scarrozzava con lui su un maggiolone nero, mettendo in crisi la security. Chi ci sta facendo soffrire, basta la parola (Tirrenia) è la nuova compagnia di navigazione targata Vincenzo Onorato & soci, ormai in rotta di collisione con il duo CappellacciSolinas. Presidente e assessore ignorano o forse hanno dimentica-

Sul Cagliari-Roma e ritorno paghiamo venti euro in meno dei non residenti. Uno sconticino che sa di beffa. per il marchio. I malevoli dicono che la prospettiva di fuga della compagnia aerea venga agitata come merce di scambio. In soldoni: Meridiana resta se “Lu Principi”, come lo chiamano in Gallura, riuscirà a mettere le mani anche nella gestione dello scalo di Elmas, dopo aver ottenuto il monopolio in quello di Olbia. Nel frattempo l’Aga Khan, ismailita ma cittadino onorario di Arzachena, farà il nostro super-consulente turistico (lo ha assicurato Cappellacci) e sono certo che andrà in giro per il mondo a fare proseliti. Non in

to, che in fatto di collisioni il patron della Moby Lines ha una comprovata esperienza. E infatti è approdato morbido con il ministro dei trasporti, Altero Matteoli, che ha assegnato la Tirrenia agli armatori napoletani, snobbando del tutto la Regione sarda. La quale, sino a qualche anno fa, mandava il suo gonfalone a Livorno per l’anniversario della tragedia del Moby Prince, 140 morti tra cui 25 sardi. Poi più nulla. Non è che Matteoli, livornese doc, sempre vicino ai familiari delle vittime, ci abbia ignorato proprio per questo facendo rotta su Napoli? A volte i ministri.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Si avvicina l’ora. Minzolini lo sa. E Giorgino, l’alterego bamboccione, lo coccola. Dove andrò, cosa farò... Boh. E se Confalonieri già gli ha detto che no, in Mediaset «siamo al completo», sembra sia un tantino risicato lo spazio destinato al direttorissimo più devoto del Pianeta. Magari TeleSgurgola. Ma anche no. Augusto ha ansia di teleschermo. Lui vuol editorialeggiare in tv. E comunque, oh!, pure Minzo si è accorto che c’è qualche problemuccio. E ieri, all’edizione delle 20 ha parlato persino del tonfo delle borse, dell’ipotesi Monti, della Marcegaglia che s’è desta («Siamo nel baratro»). Eppoi ha invitato financo quel belloccio di Casini che, pure lui in quanto a originalità, è ormai un tantino claudicante. Acci-

denti. Ci voleva l’apocalisse a Minzo per tornare sulla Terra. Lo aspettavamo, il suo editoriale della serie adieu mon amour. Ed è arrivato. Puntuale. Perché la scelta di Silvio «di chiedere a tutte le opposizioni di votare, è stata responsabile» e poi bla bla bla. Che poi cosa volesse davvero dire non si è capito. Persino Silvio non l’ha ben afferrato. O forse lui il Tiggì1 l’ha depennato. Un fatto di pudore, giacché la sviolinata è ormai tutta una stecca. Ma non fa niente. Perché Silvio ha troppe gatte da pelare. Eppoi Minzo, da pelare non lo è più. E se la battuta è terra terra sorry, ma è lo sconforto. Perché, in fondo in fondo, giù giù, zit zit, se non ci fosse Minzo bisognerebbe inventarlo. Per impiegarlo in altra maniera.

DIRETTORISSIMO Augusto Minzolini

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2011

COSE SARDE

PER RICORDARE I NOSTRI MARTIRI DI PALABANDA

notizie inutili IMMOBILIARI VIP SE PIOVE ENTRA ACQUA RIHANNA VENDE CASA

intanto in viale trento...

Orgoglio di papi

di FRANCESCO CASULA

I

l 30 ottobre scorso, nell’Orto botanico di Cagliari un folto gruppo di intellettuali, giovani e militanti dell’area nazionalitaria ha voluto ricordare e onorare, in occasione del 199° anniversario, gli eroi della congiura di Palabanda: Salvatore Cadeddu, Raimondo Sotgia, Giovanni Putzolu,Gaetano Cadeddu, Giuseppe Zedda, Francesco Garau, Ignazio Fanni, Giovanni Cadeddu, Antonio Massa, Giacomo Floris, Pasquale Fanni e tanti altri. Cancellati dalla storia e dalla memoria dei Sardi, dimenticati completamente, in questi quasi 200 anni, dalle istituzioni –dalla Regione sarda in primis - come dalla scuola e dalla loro stessa città. L’unico segno alla memoria che troviamo a Cagliari è una lapide collocata all’interno dell’orto botanico a cura del Rotary nel 1992 con scritto in calce: “Onore e memoria eterna a questi cittadini che hanno sacrificato la loro vita per difendere la dignità dei sardi”. Eravamo nel 1812, che sarà poi tramandato nella storia –e ancor più nella tradizione popolare che ne ha narrato poeticamente le drammatiche conseguenze - come l’anno della fame, “s’annu de su famini”, quando i seminati furono distrutti dalla siccità. Ebbene, il 30 ottobre di quell’anno nella località detta di Palabanda – nome che allora veniva data a una vasta area cagliaritana compresa fra l’attuale via fra Ignazio da Laconi, via Ospedale e l’Anfiteatro romano- un folto gruppo di intellettuali e di popolani, capeggiati dall’avvocato Salvatore Cadeddu, che avevano preparato una congiura contro il potere piemontese, famelico e brutale, vengono scoperti. Verranno tutti condannati a pene severissime: Salvatore Cadeddu, Sotgia e Putzolu, saranno impiccati, ad altri sarà comminato l’ergastolo, altri ancora verranno banditi dall’Isola. Con questa rivolta – dopo il fallimento del triennio rivoluzionario angioyano- si spegne definitivamente la speranza e il sogno dei Sardi di liberarsi dal dominio dei Savoia e dall’oppressione feudale e baronale. Per celebrare degnamente il bicentenario della congiura, nel 2012, è stato formalizzato il “Comitato Pro Palabanda” -aperto alle adesioni di quanti, storici, artisti, cittadini, con proposte e suggerimenti vogliano collaborareche intende concretizzare l’impegno di realizzare un Convegno storico e il progetto di un lavoro teatrale, forte già dell’adesione di molti storici e di autori teatrali. truncare.myblog.it

n Rihanna è disposta a sbarazzarsi della sua villa a Beverly Hills, acquistata due anni fa alla bellezza di quasi 7 milioni di dollari, al modico prezzo di 4 milioni e mezzo di bigliettoni. La ragione del “calo” di prezzo sarebbero i difetti strutturali della villa che la renderebbero inabitabile, visto che se piove entra acqua.

EFFETTI COLLATERALI DOPO I DUE GEMELLINI MARIAH SI È GONFIATA n Mariah Carey, dopo la nascita ad aprile dei suoi gemellini, Moroccan e Monroe, si è trovata alle prese con una trentina di kg di troppo e con seri problemi di salute: «Il giorno in cui ho notato che avevo un edema alla gamba, ho pensato che avrei potuto non più tornare ad essere la stessa persona che ero prima».

TWILIGHT PRIVACY PATTINSON “SEGRETO” VIAGGIA IN ECONOMICA

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n Robert Pattinson, la star di Twilight, ha raccontato nello show di David Letterman dettagli sulla sua privacy e sui travestimenti per evitare di essere riconosciuto: «Ho imparato che, negli aeroporti, invece di essere accompagnato dalla sicurezza o sfruttando ingressi speciali, può essere sufficiente sfruttare la linea economica».

JUSTIN DNA BIEBER SI SOTTOPORRÀ AL TEST DI PATERNITÀ n Justin Bieber avrebbe deciso di sottoporsi al test del dna per smentire le voci sulla sua presunta paternità. A chiamare in causa la star canadese era stata la 20enne Maria Yeater, che sosteneva che il suo bambino fosse stato concepito con Bieber, al termine di un concerto allo Staples Centre di Los Angeles.

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili IL FURBO DEL GIORNO IL MAGO CHE RUBAVA NUMERO DELL’AIUTANTE

ANIMAL FRIENDLY IL COMUNE CHE VIETA VESTITI DI PELLICCIA

LADRO DISOCCUPATO CHIEDE UN LAVORO E POI RUBA UNA XBOX

Hans Klok, un mago olandese, dovrà pagare una multa di 12.205 euro per aver spacciato per proprio un numero ideato da un ex aiutante, poi divenuto a sua volta illusionista. Klok è stato denunciato da Rafael van Herck per violazione di copyright su una parte del suo spettacolo. Il numero in questione consiste in un litigio tra il mago e un maggiordomo testardo. Inizialmente l’illusionista sembra prendere un bicchiere d’acqua da un vassoio passando attraverso il corpo dell’altro, che viene poi colpito alla testa. L’ex aiutante ha riferito alla Corte che il numero è suo.

Il comune di West Hollywood, in California, ha emesso un’ordinanza con cui vieta la vendita di vestiti di pelle e pelliccia. Nota per essere animal-friendly, la città in cui è vietato tagliare le unghie ai gatti e in cui gli animali domestici sono riconosciuti come compagni è la prima ad adottare un provvedimento del genere negli Stati Uniti. Il divieto non entrerà in vigore prima del 2013. Serve ancora del tempo per fissare le pene per chi non rispetterà la legge e va anche valutato il suo potenziale impatto, visto che tra i commercianti non mancano i contestatori del piano.

Timothy Joseph Mandes, un 23enne originario dello Stato americano della Pennsylvania, ha reagito male a un colloquio di lavoro fallito. Il giovane si era presentato in un negozio di videogiochi dove aveva inviato il curriculum, ma quando gli è stato detto che non avrebbe ottenuto il lavoro, ha deciso di rubare una Xbox infilandosela nei pantaloni. Come se non bastasse, Joseph ha poi attaccato i poliziotti che avevano cercato di arrestarlo. Il ragazzo, rilasciato su cauzione, rischia una condanna per furto e resistenza a pubblico ufficiale.


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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2011

MURO CONTRO MURO

IL CASO Sulle assunzioni è guerra n Il sindacato dei dirigenti della Regione fa ricorso al Tribunale del Lavoro contro la legge che stabilizza, inquadrandoli nell’organico regionale, i dipendenti dei gruppi. Nel ricorso, spiega in una nota lo Sdirs, si chiede che venga riconosciuta “l’illegittimità costituzionale delle disposizioni dell’art. 1 della legge regionale 14 maggio 2009, n.1, con la quali è stato disposto l’inquadramento nel ruolo unico regionale dei dipendenti dei gruppi consiliari. Si tratta - prosegue il testo - di personale assunto senza concorso sulla base di un

rapporto fiduciario o di mere affinità politiche”. Modalità di ingresso nell’ente inaccettabili, secondo il Sindacato dirigenti e direttivi della Regione Sardegna. Che proseguono: con quest’atto “vogliamo contribuire a perseguire nella nostra Regione politiche di gestione del personale basate sull’irrinunciabile presupposto dell’osservanza dei principi costituzionali in materia di accesso e valorizzazione del merito e delle competenze professionali invece che, appunto, sull’affinità politica”.

LA VERIFICA Cappellacci incassa la fiducia ma nel Pdl è ancora burrasca VILLA DEVOTO Definitivamente archiviata l’ipotesi dimissioni, il Popolo della Libertà “sfiducia” il capogruppo Diana. E sulle commissioni altra fumata nera: niente intesa nel centrodestra n A Roma il Pdl non se la passa bene, ma non è che a Cagliari sia proprio in piena forma. E meno male che con l’approvazione del “Piano Casa Ter” senza ulteriori scossoni né franchi tiratori tutti i problemi sarebbero magicamente scomparsi, la maggioranza si sarebbe ricompattata e il governatore Cappellacci avrebbe stracciato la lettera di dimissioni scritta (?) giovedì scorso dopo la debacle del centrodestra su un emendamento presentato dall’opposizione. Nulla di più lontano dal vero, e la giornata di ieri lo conferma nonostante un comunicato inviato in tarda serata che getta acqua sul fuoco delle polemiche e un secchio di colla sul gruppo sempre più spaccato del Pdl. GLI INCONTRI A VILLA DEVOTO Una nota che chiudei giochi di un mercoledì nel quale si sono alternati incontri e riunioni, assemblee e vertici. A partire dai tre convocati dal presidente Cappellacci a Villa Devoto: un primo alle 11 con la Giunta per fare il punto sulla road map dell’esecutivo regionale, un secondo un’ora dopo con gli alleati del centrodestra (Fli, Riformatori, Psd’Az, Udc) per rinsaldare lo spirito unitario del 2009 e un ultimo, fissato per le 13, con tutti i consiglieri del Pdl. Ma se i primi due sono filati più o meno lisci, con l’individuazione delle priorità della Giunta (la legge Finanziaria è da approvare entro la fine dell’anno) e con la conferma da parte degli alleati che la coalizione è salda e vuole andare avanti con Cappellacci come presidente, il terzo è stato qualcosa di diverso da una passeggiata salutare. Perché i problemi maggiori per il governatore

a capo del gruppo

MARIO DIANA “PROCESSATO” DAI COLLEGHI EX FORZA ITALIA Il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale è stato il principale imputato nel corso del vertice del partito a Villa Devoto. Potrebbe presto lasciare la guida del gruppo.

PIETRO PITTALIS SI PREPARA A GUIDARE UNA NUOVA FASE Il consigliere nuorese Pietro Pittalis, attuale vicecapogruppo, è indicato da più parti come il possibile sostituto di Diana per guidare gli eletti in una nuova fase dell’azione politica.

da qualche tempo arrivano proprio dall’interno del suo partito: con scontenti, malpancisti e bastian contrari che sempre più spesso pongono paletti, fanno mancare i voti in Aula, alzano la voce. E infatti l’incontro convocato per rimettere ordine nel gruppo consiliare è andato per le lunghe e gli ultimi invitati hanno lasciato Villa Devoto solo poco prima delle 21. Otto ore di faccia a faccia molto tese, dure («franche», per dirla con l’eleganza di un consigliere che ha partecipato al vertice), al termine delle quali però i 27 componenti del Popolo della Libertà hanno stilato un comunicato unitario che conferma la fiducia nel governatore. Eccola la nota che chiude la giornata: “Il Gruppo, all’unanimità, ha espresso piena e incondizionata fiducia al Presidente Cappellacci, confermando la sua leadership e invitandolo a proseguire nell’azione forte di governo, ispirata ai principi autonomistici. Il Gruppo ha altresì avviato una discussione sulla necessità di rilanciare l’impegno a sostegno delle Riforme e ha invitato l’ufficio di presidenza a continuare ad operare in raccordo con il presidente Cappellacci per ritrovare coesione ed unità”. Coesione e unità che non si sono viste però a Villa Devoto dove invece è andato in scena un vero e proprio processo all’attuale capogruppo Mario Diana, ex An, colpevole di non essere riuscito a mantenere l’ordine nel gruppo e di aver portato avanti istanze contrarie a quelle dell’Esecutivo. Una sfiducia vera e propria nei confronti del consigliere oristanese che però, seppure azzoppato, resta ancora capogruppo. Non è chiaro per quanto: il governatore Cappellacci, una volta incassato il via libera al proseguimento sulla linea dell’autonomia dal partito romano e dalle scelte del governo nazionale, ha preferito rimandare a un altro vertice (che verrà convocato a stretto giro) la

riorganizzazione del gruppo consiliare, magari con la nomina a presidente degli eletti dell’attuale vice di Diana, quel Pietro Pittalis che nel partito milita da una vita (è stato assessore al Bilancio, in quota Forza Italia, dal 1999 al 2001) e che conosce molto bene equilibri e dinamiche consiliari. E che, soprattutto, potrebbe sbloccare finalmente l’impasse delle commissioni consiliari, che da oltre un mese attendono di essere rinnovate. IL NODO COMMISSIONI Ieri sembrava la volta buona: alle 17 la presidente dell’Assemblea Claudia Lombardo aveva convocato la seduta per la nomina e l’insediamento dei nuovi membri degli organismi permanenti, il cui mandato è scaduto il primo ottobre scorso, e invece siccome non c’è due senza tre in via Roma si è vista un’altra fumata nera: il centrodestra non ha trovato l’accordo sulla presidenza della commissione Autonomia (in mattinata si era sparsa la voce della poltrona affidata all’84enne Felicetto Contu, Udc), riunione disertata dall’intero gruppo consiliare del Pdl e conseguente scioglimento della riunione per mancanza del numero legale. Non che se ci fosse stato le cose sarebbero andate meglio: Psd’Az e Udc non erano e non sono disposti a fare marcia indietro sul loro candidato, il sardista Paolo Maninchedda, inviso a una fetta consistente del Pdl. Quella, per intendersi, che fa capo a Mario Diana. Il risultato, insomma, è lo stallo e un ennesimo rinvio. Che fa dire a Giampaolo Diana, capogruppo del Pd, che «questa è l’ennesima certificazione di una maggioranza a pezzi, irresponsabile, che non trova un minimo di coesione e che purtroppo sta paralizzando l’attività del Consiglio Regionale in un momento particolarmente difficile per la nostra regione». Giacomo Bassi

REGOLAMENTO L’ADDIO AL VOTO NON PALESE

n La giustificazione ufficiale è una: la necessità di maggiore trasparenza tra le scelte degli elettori e quelle degli eletti. Ma l’eliminazione del voto segreto sulle leggi, che è stata proposta e che verrà approvata dalla maggioranza di centrodestra (annunciato nella nota riepilogativa di ieri), ha anche un altro senso: quello di non consentire più ai franchi tiratori di affossare o approvare leggi presentate dal proprio o dall’avverso schieramento. Come accaduto sul Piano Casa.

CONSIGLIO Dopo il cemento arriverà la Finanziaria 2012

LA MANOVRA Entro il 31 dicembre dovrà essere approvata la Finanziaria

n Il tempo è tanto (37 giorni, più o meno), ma sono tanti anche i nodi da sciogliere. Non solo per la complessità della materia (la finanza regionale) ma anche per le avversità che possono arrivare dall’aula. Comprensibile quindi la preoccupazione, sia dell’opposizione sia di frange della maggioranza, per la predisposizione, la discussione e l’approvazione della Finanziaria regionale 2012. Che dovrebbe essere approvata entro il 31 dicembre dell’anno (salvo farla slittare e lavorare in esercizio provvisorio) e che questa volta, visti i nuovi tagli, i minori trasferimenti da parte dello Stato, la crisi economica galoppante e le difficoltà congiunturali, si preannuncia

più complessa che in passato. L’asssessore alla Programmazione e al Bilancio Giorgio La Spisa dovrà fare bene i conti: nel 2012 la Regione Sardegna avrà 460 milioni di euro in meno da spendere rispetto al 2011. Che significa meno fondi agli assessorati (il prospetto di budget presentato ad agosto ai titolari delle deleghe è condito da lacrime e sangue), meno risorse da destinare alle politiche di

UN MESE Il provvedimento economico dovrà avere il via entro la fine dell’anno: spese ridotte di quasi 500 milioni

sviluppo e più necessità di accortezza nella spendita e nell’assegnazione dei quattrini. La strada, insomma, è lunga: ma la legge Finanziaria sarà il prossimo tema su cui, dopo mesi in cui si è parlato solo di norme urbanistiche, dovrà esprimersi l’assemblea regionale. Nelle scorse settimane numerosi esponenti del centrosinistra, dall’attuale capogruppo del Pd Giampaolo Diana a Luciano Uras di Sel, hanno accusato la Giunta di essere in ritardo con la predisposizione della legge, che tra l’altro rischia di essere analizzata dalla commissione Bilancio non ancora rinnovata. La Spisa ha detto che tutto si farà nei tempi previsti. La maratona può cominciare.


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PIANO CASA Il Pd ora contrattacca «Legge inapplicabile» n A neanche 24 ore dall'approvazione, sul Piano casa piomba una tegola: quella dell'applicabilità della legge. Il centrosinistra - che ieri ha ribadito le accuse alla normativa, «che nulla ha a che vedere con il bisogno di abitazioni, ma solo con i blocchetti e il cemento», hanno detto gli esponenti dell'opposizione in una conferenza stampa - sostiene che la full immersion in aula per approvare la modifica del Piano casa 3 è stata inutile. «Si è approvata una norma inutile – afferma Gian Valerio Sanna (Pd) – che modifica e proroga una legge scaduta il 31 ottobre». Quindi, per l'opposizione, il Consiglio avrebbe dovuto approvare prima una norma di reviviscenza, che “salvasse” il “Piano casa 1” anche dopo il termine di proroga. Non conferma, ma neanche contesta la versione del centrosinistra, il capogruppo dell'Udc, Giulio Steri, firmatario in aula di un emendamento che interveniva proprio sulla prima legge urbanistica, quella del 2009: «Quel testo è stato poi sostituito da un altro presentato dalla Giunta. Effettivamente è stata approvata una legge nuova, che ovviamente non ha effetti retroattivi e che entra in vigore con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale». Ciò significa che tutte le domande presentate dal 2 novembre (la vecchia scadeva

“«Questo Piano casa non farà niente perchè ha modificato in parte la legge 4 del 2009 (il Piano casa 1) ma non l’ha prorogata. Manca cioè il presupposto giuridico, quella norma di “riviviscenza” che se non presente fa diventare questa legge carta straccia». Gian Valerio Sanna, Pd

il 31 ottobre e il 1 novembre è festivo) e fino alla pubblicazione sul Buras, presumibilmente la prossima settimana, non sono accoglibili. Interpretazione che non convince l'assessore all'Urbanistica, Nicola Rassu, che ha prontamente replicato all'opposizione, definendo le dichiarazioni del centrosinistra«del tutto prive di fondamento». Per Rassu la legge va vista per parti: «La proroga approvata – sostiene - è riferita alla presentazione delle istanze per l’ottenimento del titolo edilizio e non in generale alle disposizioni della legge regionale 4 del 2009. Non sussiste, secondo l'assessore, alcun ragionevole motivo per terrorizzare le persone, né per invocare istituti quali la reviviscenza, che, come noto, hanno presupposti differenti, cioè l’abrogazione della legge». Anche fuori dal palazzo della politica il Piano Casa 3 suscita reazioni contrastanti. Se per la Federcamping-Confcommercio si tratta di “una grande vittoria per il turismo extralberghiero isolano, che apre una nuova fase di sviluppo”, per la Cna il Piano casa «è diventato uno strumento per scardinare le norme del Piano paesaggistico regionale, non crea sviluppo e in questi anni non ha migliorato il settore delle costruzioni». Francesca Zoccheddu

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EX ASSESSORE CON SORU Gian Valerio Sanna è stato assessore all’Urbanistica con Soru: è il padre del Ppr.

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GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2011

IL GRANDE CORTEO

SCIOPERO GENERALE La protesta della Sardegna in piazza «Il grido dei quarantamila: basta» n «Adesso basta. Non è più il tempo dei tavoli, occorre dare un segnale forte». I sindacati sardi chiamano in piazza i lavoratori contro una politica regionale considerata inadeguata e incapace di rappresentare gli interessi della Sardegna davanti al governo nazionale. Domani a Cagliari sono attesi centinaia di pullman e oltre 40mila manifestanti da tutta l'Isola, per uno sciopero generale che si annuncia imponente. I tre segretari regionali Enzo Costa (Cgil), Mario Medde (Cisl), e Francesca Ticca (Uil), che ieri mattina hanno presentato i motivi della mobilitazione, chiedono alla città di fare la sua parte, sia in termini di partecipazione che di sensibilità, e ai commercianti di aderire abbassando le serrande al passaggio del corteo. LE RAGIONI DI CGIL, CISL E UIL I sindacati vogliono dire “basta” alla strada imboccata dalla politica regionale negli ultimi due anni e mezzo: impegni non rispettati, nessun coinvolgimento delle parti sociali nelle decisioni, scarsa capacità di imporsi contro le misure del governo che hanno privato la Sardegna di importanti entrate alle quali l'Isola aveva diritto. Secondo i sindacati, il più grave fallimento della giunta guidata da Cappellacci è stato il non riuscire a valutare le priorità e mettere al centro il problema del lavoro. I tre segretari hanno fornito alcuni numeri che danno l'idea della situazione della Sardegna. Da dieci anni l'economia isolana non riesce a crescere: in valore assoluto, ha spiegato Medde, la ricchezza prodotta nel 2010 è inferiore a quella prodotta nel 2001, il tasso di disoccupazione è al 13 per cento (siamo secondi solo alla Sicilia). E la Regione non riesce ad assicurarsi un minimo di autonomia finanziaria e ad investire nello sviluppo e nel lavoro, denuncia il segretario della Cisl. La disoccupazione giovanile è uno dei punti più caldi. «Ho passato la mia vita di sindacalista a dire che il problema della Sardegna era nella mancanza di cultura e for-

L’ANNUNCIO Cgil, Cisl e Uil: non è più il tempo dei tavoli, scenderemo in strada contro una Regione rimasta sorda

conseguenza, oppure fare un passo indietro». «La classe politica è l'unica responsabile – ha aggiunto Francesca Ticca –, basta libri dei sogni. Alla Sardegna servono misure straordinarie». Proprio la rottura della coesione sociale è uno delle conseguenze più gravi della crisi individuate da Cgil, Cisl e Uil, un problema da non sottovalutare che può portare all'esasperazione delle posizioni: anche in quest'ottica, ha assicurato Costa, il servizio d'ordine messo in campo per lo sciopero sarà doppio rispetto al solito.

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COSTA, CGIL «Abbiamo la generazione più acculturata della storia sarda e non riusciamo a dare delle prospettive».

VIABILITÀ OGGI E DOMANI LE ORDINANZE CONTRO IL CAOS MEDDE, CISL «Serve una svolta decisa, un vero cambiamento che coinvolga maggioranza e opposizione».

TICCA, UIL «Per risolvere i problemi della nostra economia sono necessarie poche idee ma chiare».

n Due giorni caldi di scioperi e manifestazioni. Per i cagliaritani gli spostamenti in città tra oggi e domani potrebbero diventare un problema. Questa mattina, a partire dalle 6 e fino alle 18, è vietata la sosta su entrambi i lati di viale Trento e in piazza Sorcinelli (il piazzale di fronte agli uffici regionali) per consentire lo svolgimento della “manifestazione del popolo sardo”. Inoltre, durante il passaggio dei dimostranti verrà fermato il traffico. Domani, sono diverse le misure per ridurre al minimo i disagi. Il corteo partirà da piazza Giovanni, e attraverso via Dante, via Paoli, via Sonnino, via XX mazione – ha detto Costa –. Ora abbiamo la generazione più acculturata della storia sarda e non riusciamo a dare delle prospettive concrete ai nostri giovani: l'ultimo bando regionale offre a diplomati e laureati 400 euro al mese per 12 mesi di lavori di utilità sociale». I sindacati denunciano la mancanza di risposte da parte della Regione. I tagli lineari imposti con la legge finanziaria regionale, secondo Costa, non fanno altro che aggravare la situazione, spalmando su tutti gli assessorati in eguale misura i sacrifici, senza tener conto delle differenze. Inoltre non viene individuata nessuna politica concreta per la crescita. «Per risolvere i problemi della nostra economia – sostiene la Ticca – sono necessarie poche idee ma chiare». Secondo il segretario della Uil, le risposte non possono essere trovate con leggi come quella sui campi da

Settembre, via Roma e il largo Carlo Felice raggiungerà piazza Yenne. Il parcheggio di viale la Playa verrà riservato ai pullman (ne sono previsti oltre 200), per le auto ci sarà divieto di sosta dall'1 alle 18. Divieto di sosta anche in piazza Giovanni, via Don Macchioni e via dei Giudicati dalle 6 alle 11; nel parcheggio dello stadio dalle 7 alle 14; nel Largo Carlo Felice (nella zona centrale sotto la statua) dalle18 di oggi alle 18 di domani e su entrambi i lati dalle 6 alle 18 di domani. Inoltre, verrà invertito il senso unico nel tratto di via Angioy tra via Mameli ed il Corso Vittorio Emanuele.

golf: «La politica deve avere l'umiltà di coinvolgere le parti sociali. Servono piani per il lavoro che non si limitino alla beneficenza e ai sussidi». Cgil, Cisl e Uil non intendono chiedere direttamente le dimissioni del governatore, ma pretendono risposte concrete dall'intera classe politica regionale: «Serve una svolta decisa – ha detto Mario Medde – un cambiamento che coinvolga maggioranza e opposizione». «Chi ha guidato la Sardegna in questi anni dovrebbe prendere atto delle mancanze – ha confermato Enzo Costa – agire di

IL RADUNO Attesi per domani pullman di manifestanti da tutta l’Isola: raddoppiato anche il servizio d’ordine

VIA ROMA Aumentano i sit-in di protesta sotto i portici del Consiglio regionale: ai lavoratori Enermar si sono aggiunti i pastori e i lavoratori dei centri servizi per il lavoro e del parco geominerario.

LA CAPITALE DELLE PROTESTE In questi giorni Cagliari è l'epicentro di diverse manifestazioni. Lo sciopero generale di domani, con il suo percorso da piazza Giovanni fino a Piazza Yenne, paralizzarà l'intera città. Intanto, sotto la sede della Regione in viale Trento, continua il sit-in di diversi movimenti isolani, e oggi la protesta si intenisficherà a partire dalle 8 per quello che è stato ribattezzato come “Il giorno del risveglio del popolo sardo”: sotto gli uffici regionali, gli indipendentisti di Irs, ProgRes e Fas, il movimento per Malu Entu di Doddore Meloni, assieme al popolo delle partite Iva, al movimento 5 Stelle e a Sardigna Natzione, protestano per chiedere l'applicazione dell'articolo 51 dello statuto regionale che dà alla Giunta il potere di chiedere la sospensione dei provvedimenti dannosi per l'Isola. Nel mirino dei manifestanti ci sono le cartelle di Equitalia, ma anche la soluzione della vertenza entrate e l'istituzione delle zone franche. Da domenica, sette donne hanno deciso di intraprendere uno sciopero della fame a sostegno della protesta. Intanto, i lavoratori Enermar, arrivati da La Maddalena sulla nave attraccata al molo Ichnusa, hanno annunciato il gemellaggio con il Movimento Pastori Sardi, i precari Csl e Cesil, che occupano l'atrio del Consiglio regionale, e le 52 associazioni del parco Geominerario, da settimane in tenda davanti a villa Devoto. Da ieri, il ponte della motonave “Pace” è diventato il quartier generale della protesta congiunta: l'obiettivo è unire le forze per sostenere tutti assieme le diverse vertenze. Michele Salis redazione@sardegnaquotidiano.it


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SALUTE IN PERICOLO

I VELENI DI QUIRRA Sei indagati per disastro ambientale: sapevano dei rischi, non hanno agito

LANUSEI Chiusa l’inchiesta del pm Fiordalisi: sotto accusa tre generali dell’Aeronautica, un docente universitario e due chimici autori delle analisi. Prosegue l’indagine per omicidio n La notifica è arrivata per mano degli uomini del Corpo forestale e degli agenti della Squadra mobile della questura di Nuoro: la Procura di Lanusei ha chiuso le indagini su sei indagati nell’inchiesta avviata nove mesi fa dal procuratore Domenico Fiordalisi, sui casi sospetti di tumore e malformazioni tra il bestiame allevato nell’area del poligono militare del Salto di Quirra. Sotto accusa ci sono sei persone, tre civili e tre militari. I civili coinvolti nell’inchiesta sono il docente universitario Francesco Riccobono, e i chimici Gilberto Nobile e Elisabetta Fasciani. STELLETTE SOTTO ACCUSA I militari sono tre generali dell’Aeronautica italiana, che si sono succeduti al comando del poligono interforze di Perdasdefogu tra il 2004 e il 2010. Fabio Molteni, Alessio Cecchetti e Roberto Quattrociocchi sono entrati nell’inchiesta accusati del reato di disastro ambientale, «con pericolo per la salute per circa 15.000 animali da allevamento e per la pubblica incolumità dei pastori, del personale civile della base e dei cittadini dei centri vicini». Secondo la Procura di Lanusei i tre militari non hanno interdetto l’area militare alla popolazione nonostante varie ditte «avessero sperimentato nuovi materiali e armamenti senza certificare in modo analitico il tipo di materiale utilizzato e il relativo impatto sull’ambiente e sulla salute umana e animale». Le ricostruzioni dell’accusa di basano sull’ipotesi che i tre generali non hanno impedito, e quindi hanno autorizzato di fatto, la presenza di una sessantina di pastori e di circa 15 mila capi di bestiame in tutta l’area del poligono, omettendo di bonificare e mettere in sicurezza le zone demaniali della Difesa sulle quali erano presenti numerosi, e in molti casi ben visibili, rifiuti militari pericolosi. Non solo, i militari non avrebbero ritenuto rischiosi per la saluta umana e animale, nemmeno «i continui brillamenti di enormi quantità di munizioni e bombe fuori uso, e l’esplosione tre il 1986 e il

2003 di 1.187 missili anticarro “Milan” che avrebbero nebulizzato e disperso nell’aria e sul terreno carsico consistenti quantitativi di torio radioattivo e, successivamente, altri missili anticarro “Tow” contenenti varie sostanze tossiche come l’amianto». GLI ALTRI INDAGATI Gli indagati civili, cui è stato notificato insieme ai tre generali il provvedimento di chiusura indagini, sono il professore Francesco Riccobono, docente presso l’Università di Siena, e i due periti chimici Gilberto Nobile e Elisabetta Fasciani. Riccobono, che nel 2004 effettuò un controllo ambientale nel poligono su commissione del ministero della Difesa, è accusato di disastro ambientale in concorso. Secondo la Procura di Lanusei, il docente universitario nella sua relazione avrebbe omesso, «di esprimere le sue valutazioni e determinazioni sulla riscontrata presenza di anomale concentrazioni di torio radioattivo non naturale in varie parti dell’area de-

numeri 15000

È il numero degli animali da allevamento che hanno avuto accesso ai pascoli nell’area del poligono militare.

1187

Sono i missili anticarro Milan esplosi dai militari durante sette anni di esercitazioni a Quirra. Secondo la Procura quei missili hanno disperso nell’aria e sul terreno torio radioattivo.

maniale militare del poligono». Per Elisabetta Fasciani e Gilberto Nobile, invece, le accuse sono di falsità ideologica in atto pubblico. La Procura sostiene che i due chimici, in qualità di dipendenti di una società privata incaricata di effettuare accertamenti nell’area per conto del Comitato misto paritetico sulle servitù militari, hanno certificato l’assenza di inquinamento da metalli pesanti nei terreni del Poligono di Quirra. Una certificazione perlomeno inesatta in base alle ipotesi del procuratore.

I CONTROLLI La Regione sta svolgendo verifiche sui prodotti alimentari. I primi risultati sono negativi, ma si aspettano i dati sulla radioattività.

OMICIDIO COLPOSO PLURIMO L’inchiesta sui veleni di Quirra, comprende anche un fascicolo in cui i pm della Procura di Lanusei indagano sull’ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo, in relazione ai diversi allevatori e abitanti della zona morti per tumore. Si attende la riesumazione di 16 cadaveri, le salme di pastori che hanno lavorato nei pascoli attorno al poligono, e che sono stati uccisi dal cancro negli ultimi anni. Le riesumazioni ordinate dalla Procura saranno eseguite entro la fine di quest’anno, e forniranno elementi utili alle indagini. Questa parte dell’inchiesta è stata stralciata dal procedimento, e le indagini andran-

no avanti con molta probabilità fino alla prossima primavera. LE ANALISI SUGLI ALIMENTI Due giorni fa l’assessorato regionale alla Sanità ha illustrato i risultati delle analisi sui prodotti alimentari delle aziende che operano nei dintorni di Quirra. Gli esami svolti dall’Istituto zooprofilattico della Sardegna sono risultati in gran parte negativi, scagionando i comandi militari dall’accusa di inquinamento e consentendo agli allevatori di continuare a far pascolare il loro bestiame all’interno del poligono. I dati diffusi dicono che il latte, i formaggi, la carne e i mangimi degli allevamenti sono sani, e non contengono metalli pesanti in quantità superiori ai limiti di sicurezza. Qualche problema è stato riscontrato su 43 campioni di acqua a uso zootecnico, in cui è stata trovata una presenza di arsenico oltre i limiti consentiti. Ma questo dato secondo gli esperti sarebbe da ricondurre all’attività di estrazione di argento con sali arsenicati che si svolgeva in passato nella zona. Altri parametri fuori norma sono stati riscontrati su campioni di fegato e rene degli animali: negli organi esaminati sono risultate troppo elevate le tracce di cadmio e di piombo. Vincenzo Garofalo

PESTE SUINA L’Ue blocca gli insaccati sardi

IL MINISTRO Ferruccio Fazio

n Bruxelles ha deliberato lo stop alle esportazioni di insaccati sardi negli Paesi dell’Unione europea. Lo ha annunciato ieri il ministro italiano della Salute, Ferruccio Fazio: «A Bruxelles sembra che abbiano deliberato dei provvedimenti restrittivi nei confronti della Sardegna. Mi spiace, ma è l’unico modo per porre rimedio a questa situazione, ha spiegato in maniera fin troppo ermetica il ministro, a margine di un incontro a Roma sul tema della formazione dei giovani medici. «Dobbiamo leggere bene il provvedimento, ma si andrebbe nella direzione di un blocco dei prodotti insaccati sardi». Da tempo l’Unione europea fa pressioni sul Governo italiano affinché siano

adottati dei provvedimenti che prevengano la diffusione della peste suina africana dalla Sardegna alle altre aeree dell’Italia e dell’Europa. La situazione nell’Isola negli ultimi mesi si è aggravata, tanto da far registrare una trentina di focolai da giungo a oggi. La peste suina africana ha fatto sentire le sue ripercussioni soprattutto in Ogliastra: in un allevamento di Lanusei è stato necessario

PROVVEDIMENTO L’annuncio del ministro della Salute, Fazio: «Si va verso lo stop delle esportazioni dei salumi»

abbattere 3800 capi di bestiame, mettendo in ginocchio una delle porcilaie più floride della Sardegna. L’allarme ha spinto la Regione ha cercare soluzioni urgenti: è stata istituita una commissione permanente con gli assessorati alla Sanità, all’Agricoltura e all’Ambiente, le Asl, l’Istituto zooprofilattico, l’Osservatorio epidemiologico, il Corpo forestale e le agenzie regionali Laore e Agris. Saranno coinvolti anche i Comuni e le associazioni degli allevatori. L’obiettivo è quello di mettere a punto e rendere operativo nel più breve tempo possibile un Piano di lotta alla peste suina, in modo da eradicare il fenomeno dall’isola.


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CONTINENTI

GUERRIGLIA A ROMA UN ALTRO STUDENTE FINISCE IN MANETTE

raggiunto e molti esponenti della destra e gli stessi seguaci di Antonis Samaras di Neo Democratia, si sarebbero opposti alla nomina.

BALLERINO IN GALLES GLI RAPINANO L’IPHONE ORA RISCHIA LA PARALISI n Sta lottando contro la morte all’University Hospital of Wales di Cardiff il 19enne Jack Widdowson, considerato il nuovo Billy Elliot della danza inglese: il ragazzo è stato infatti brutalmente aggredito all’alba di sabato scorso da uno sconosciuto che gli ha rubato l’iPhone, e ora rischia di rimanere paralizzato dal collo in giù e di dover dire così addio alla danza, che è da sempre la sua passione.

n Un altro giovane è stato arrestato per gli scontri alla manifestazione dello scorso 15 ottobre, nella capitale. Si tratta di un ragazzo di diciannove anni, romano, finito ai domiciliari, che aveva tentato di assaltare il mezzo idrante della polizia in piazza San Giovanni. L’accusa è di devastazione, saccheggio e resistenza pluriaggravata. ll giovane era stato fermato in flagranza di reato dagli agenti del commissariato dopo aver lanciato dei sanpietrini contro i contingenti delle forze dell'ordine e per aver preso parte a un tentativo di assalto a uno dei veicoli-idranti della polizia di Stato.

MONTE BIANCO ALPINISTI DISPERSI TROVATI I CADAVERI n Sono stati individuati a 4.050 metri i cadaveri dei due alpinisti dispersi da sette giorni sulle Grandes Jorasses, nel massiccio del Monte Bianco, Olivier Sourzac e Charlotte De Metz. Li ha individuati l’equipaggio di un elicottero del Peloton d’haute montagne di Chamonix, che ha avvertito gli uomini del Soccorso alpino valdostano, essendo i due in territorio italiano. Dalla Francia è però arrivata la conferma: per loro non c’è più nulla da fare.

CATANIA GIÙ ELICOTTERO 118 UN MORTO, 4 FERITI n Si chiamava Sergio Torre il copilota morto nello schianto dell’elicottero del 118 precipitato poco dopo le nove di stamattina in contrada Borgo Lupo, territorio di Ramacca, provincia di Catania. Il velivolo ha urtato un albero, forse a causa della fitta nebbia che avvolgeva la zona, mentre dall’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta trasportava una paziente le cui condizioni si erano aggravate all’ospedale civico di Messina. Il cadavere dell’uomo è rimasto per diverso tempo incastrato tra le lamiere dell’elicottero dal quale l’hanno estratto i vigili del fuoco. Le altre 4 per-

PRESIDENZIALI USA EASTWOOD PER IL GOP «IO SCELGO CAIN»

G20 Gaffe di Sarkozy su Papandreou n Il premier della Grecia, Giorgio Papandreou, è un «pazzo» e un «depresso»: sono le parole rigorosamente “off the records” che il presidente francese Sarkozy ha rivolto al suo omologo Usa Obama a margine del

sone che si trovavano a bordo dell'elicottero, il pilota, il medico Rita Di Manno, l’infermiere Antonio Giuffrida e la paziente, Angela Bonelli, rimaste ferite sono state soccorse da vigili del fuoco e carabinieri e subito trasportate, con un altro elicottero del 118, all’ospedale Cannizzaro di Catania. Il più grave è Antonio Giuffrida, che rimane al Cannizzaro, che ha riportato trauma cranico e toracico, diverse fratture alle gambe e è stato ricoverato in chirurgia d’urgenza.

BOLOGNA RAGAZZINO AGGREDITO DA BRANCO DI COTANEI n Un’aggressione compiuta da sei ragazzini tra i 12 e i 17 anni è costata una frattura al naso ad un 14enne. Il fatto è avvenuto un sabato pomeriggio in un campetto da basket a Bolo-

G20 di Cannes, dopo i durissimi commenti dei due leader sul premier israeliano Benyamin Netanyahu pubblicati nei giorni scorsi dal sito francese “Arret sur images”. Sempre secondo Le Parisien, nel corso dell'incontro, Sar-

gna, a due passi dal Paladozza e da una scuola. Uno dei colpi, forse con un tirapugni o altro oggetto metallico, ha rotto il naso e fatto perdere i sensi al 14enne. Le botte, forse per vendicare una precedente aggressione, sono proseguite fino all’arrivo di una poliziotta, fuori servizio, che ha disperso il gruppo.

kozy e Obama hanno parlato del premier greco, concludendo che aveva commesso un «enorme errore» ad annunciare un referendum sul piano di aiuto europeo prima di fare marcia indietro.

sia il pericolo di fuga sia quello di reiterazione del reato. Anche i pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, avevano dato parere contrario ai domiciliari.

LIVORNO BIDELLI BABY SITTER PAGATI DAI GENITORI

n Il custode non garantisce più la sorveglianza prima e dopo l’orario scolastico? Ci pensa la cooperativa di babysitter. Oppure i padri o le madri degli n Lele Mora, detenuto ad alunni. O ancora le stesse biOpera da quasi 5 mesi, deve re- delle, pagate non dallo Stato, stare in carcere. Lo ha deciso il ma dai genitori. Succede a Ligup di Milano, Elisabetta Me- vorno. Tutto nasce dalla neyer, che ha respinto la richiesta cessità delle famiglie di acdi domiciliari avanzata dai di- compagnare o andare a prenfensori del talent scout, spie- dere per motivi di lavoro i figli gando che l’agente dei vip deve alle scuole elementari un pò rimanere nel penitenziario (ha prima e un pò dopo l’orario di già patteggiato 4 anni e 3 mesi apertura e chiusura. Le scuole per bancarotta) perché ci sono pubbliche, a causa dei tagli,

CRAC AGENZIA MORA RESTA DENTRO «PERICOLO DI FUGA»

hanno a disposizione pochi custodi, che quindi arrivano pochi minuti prima dell'avvio delle lezioni e vanno via subito dopo la fine. Le cooperative offrono il servizio solo se viene raggiunto un certo numero di adesioni.

GRECIA NUOVO GOVERNO È FUMATA NERA n Nulla di fatto anche per il nuovo governo greco. Lo ha annunciato mercoledì sera una fonte del palazzo presidenziale - come informa la tv statale Net - affermando che la riunione tra il presidente della Repubblica Karlolos Papoulias e i leader dei partiti è stata interrotta e aggiornata a questa mattina alle ore 10,30. Un consenso sul nome del presidente del Parlamento Filippos Petsalnikos non sarebbe stato

n «Mi piace la storia di Cain: è un uomo che venuto dal nulla ha avuto successo, affrontando grandi difficoltà». Clint Eastwood, a un anno dalla campagna presidenziale, indica come suo candidato il “pizzaiolo nero” della Georgia. Libertario sul fonte dei diritti civili, ma aspramente contrario alle tasse e a ogni intervento pubblico nell’economia, Eastwood ha sempre votato repubblicano. Sin dal 1952, in aperta controtendenza nei confronti della Hollywood che conta, sostiene l’elefantino.

NUCLEARE PARIGI E LONDRA «SANZIONI PER L’IRAN» n Francia e Gran Bretagna sollecitano insieme l’introduzione di «nuove e forti sanzioni» contro l’Iran. In un comunicato congiunto diffuso dopo l’incontro a Londra del «gruppo di alto livello» franco britannico, i due paesi «esprimono la loro preoccupazione molto viva riguardo alla dimensione militare del programma nucleare iraniano alla luce del rapporto pubblicato dall’Aiea e affermano la loro chiara determinazione a perseguire sanzioni nuove e forti se l’Iran rifiuta di cooperare».


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Via Roma Lite finisce nel sangue Equitalia Tra polemiche e proposte sotto il consiglio regionale arrivano settemila cartelle in città

Quartu La protesta dei ricciai: pronti a invadere il Comune

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MUNICIPIO

Dal Consiglio il via libera alle piste ciclabili

IL FUTURO Continua lo smantellamento dei chioschi e dopo che la mareggiata ha devastato la spiaggia il Comune pensa a un nuovo intervento, in attesa del Pul

Poetto Le prove di ripascimento

il sindaco apre: «Si può fare» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n L’ipotesi di un nuovo ripascimento piace anche al sindaco. Massimo Zedda conferma la linea della giunta anticipata da Luisa Anna Marras. «Come ha detto l’assessore ai Lavori pubblici stiamo valutando la possibilità di fare una prova in un piccolo tratto di spiaggia - conferma il primo cittadino - perché con le giuste basi tecniche si può pensare a un nuovo intervento». Non c’è ancora un progetto vero e proprio, ma l’indirizzo della nuova amministrazione comunale e quello di cancellare l’alone negativo della parola “ripascimento” e cercare una soluzione per restituire ai cagliaritani il loro tesoro. LA PRIMA FERMATA L’intervento ipotizzato dal Comune riguarderebbe un breve tratto della

Prima fermata, sicuramente il punto dell’arenile dove è più facile intervenire e valutare al meglio la riuscita dell’intervento. Perché uno degli errori madornali del 2002 è stato quello di proseguire a testa bassa nonostante la riuscita fin dalle prime ore non sembrasse quella promessa. «In quella circostanza furono adottate procedure d’urgenza da parte della Protezione civile - ha spiegato il geologo Antonio Franco Fadda - che hanno permesso di non rispettare gli step che si seguono in interventi di questo tipo in modo da garantire il risultato migliore». Sotto questo

ZEDDA «Per adesso stiamo pensando alla possibilità di sperimentare un intervento in un piccolo tratto di spiaggia»

aspetto è stata chiara anche Luisa Anna Marras, assessore comunale ai Lavori pubblici, che ha annunciato che un eventuale ripascimento riguarderebbe solo alcune decine di metri di spiaggia, in modo da essere sicuri dei risultati. LE PALMETTE E L’OASI Ma, a prescindere dalle mareggiate, prima di valutare le condizioni della sabbia il Comune si è occupato di liberarla dai chioschi. La maggior parte dei baretti è stata smantellata e procede il lavoro degli uffici per completare l’opera. I dirigenti del Comune si stanno districando tra regolamenti e tribunali per mettere in pratica il piano annunciato dalla giunta: buttarli giù tutti. E ieri è stato fatto un altro passo per lo smantellamento generale: entro fine mese anche L’Oasi e Le Palmette dovranno sparire. Lo Sportello unico per le at-

tività produttive, in base a una sentenza del Tar, ha espresso parere favorevole per l’accertamento di conformità delle strutture portanti dei due chioschi, che di per sé sarebbe una buona notizia, ma con alcune precisazioni (meno positive): L’Oasi e Le Palmette dovranno eliminate le chiusure laterali, ma le strutture dovranno rimanere sulla spiaggia solo fino al 30 novembre. In pratica vengono messi in regola «i solo manufatti che possono essere considerati “strettamente funzionali”», ma la loro regolarità durerà poco: a fine mese la spiaggia dovrà essere liberata.

CHIOSCHI Le Palmette e L’Oasi sono stati messi in regola, ma entro novembre dovranno essere smantellati

n Le piste ciclabili passano dal Comune. I soldi ci sono, i progetti pure e da ieri anche l’approvazione all’unanimità del Consiglio comunale. Con 33 voti è stato approvato l’ordine del giorno preparato dalla commissione Trasporti per accedere ai finanziamenti Por relativi alla mobilità ciclopedonale dell’area vasta. Sono 5 milioni e 800mila euro per tutti i sedici Comuni, di questi due milioni sono riservati al capoluogo. L’ordine del giorno è stato preparato dalla commissione in collaborazione con l’associazione Cagliari città ciclabile, che ha assistito alla seduta dalle tribune, e praticamente tutti i consiglieri comunali hanno ringraziato i ciclisti per la preziosa collaborazione. L’ordine del giorno sarebbe dovuto essere votato senza discussione ma il tema ha appassionato i consiglieri e quasi tutti sono voluti intervenire. L’idea di realizzare le piste ciclabili ormai è acquisita e anche i classici discorsi sui “cagliaritani che non sono abituati ad andare in bici” sono stati smentiti dal dibattito. IL DIBATTITO IN AULA Da una parte e dell’altra sono arrivate richieste di attenzioni particolari alla sicurezza delle piste da realizzare e dalla necessità di sistemare rastrelliere per le bici in più punti, senza tralasciare le scuole. Su questo punto si è soffermato anche l’assessore ai Trasporti Mauro Coni che ha parlato di incentivare la mobilità studentesca attraverso le biciclette e ha ricordato di come le attuali piste presenti in città siano irraggiungibili, come quella che costeggia il canale di Terramaini. Alla fine 33 consiglieri su 33 hanno approvato l’ordine del giorno. C’è stato tempo anche per un’interrogazione urgente di Paolo Casu (Psd’Az) sulle condizioni della città durante i giorni di forte pioggia e gli allagamenti che si generano a Pirri e lungo l’Asse Mediano. Sugli allagementi ha spiegato l’assessore ai Servizi tecnologici Pierluigi Leo che negli scorsi giorni di pioggia il Piano della Protezione civile ha funzionato al meglio, che a Pirri sono in corso interventi per i sistemare i punti critici. L’assessore Coni ha spiegato che per il problema dell’acqua nell’Asse mediano servirebbero troppi soldi. M.Z.

Urbanistica Progres attacca il Comune: «No al cemento»

UN CANTIERE Indipendentisti di Progres polemici sulle politiche urbanistiche

n Arriva un attacco indipendentista sulle scelte urbanistica della Giunta Zedda. Il movimento Progres, Progetu Republica Casteddu, polemizza con la decisione, annunciata dall’assessore Paolo Frau, di dare corso alle pratiche che copriranno di cemento e palazzi le zone della città, una decina, che dovevano essere lasciate libere per verde e servizi, le cosiddette Bs3*. «L’iter era stato avviato dalla precedente amministrazione», ha spiegato Frau, «e noi lo abbiamo trovato in stato troppo avanzato: dobbiamo dare il via libera per evitare richieste danni che sarebbero troppo onerose per la casse del Comune». «Frau», sostengono i rappresentanti di Progres, «afferma che non esistono soluzioni realmente

praticabili per evitare la cementificazione di una superficie di 100mila metri quadri (16 campi da calcio) in una città decisamente povera di verde pubblico. È vero che il Comune in passato avrebbe potuto acquisire quelle aree a costi inferiori, ma questo non impedisce all'amministrazione attuale di valutare caso per caso se delle aree particolarmente strategiche possano essere acquisite per garantire ai

LA POLEMICA Indipendentisti contro l’assessore Frau: doveva bloccare i mattoni che occuperanno spazi verdi

cittadini il diritto alla vivibilità della loro città». Non accettano le giustificazioni, quelli di Progres. Che richiamano il caso del parcheggio interrato di via Roma: «Un’opera strategica e utile per la comunità, bloccando la quale il Comune ha scelto di rischiare di accollarsi un risarcimento milionario, mentre per i palazzi che stanno per essere costruiti, inutili per la gente, non fa niente». È veramente impossibile, si chiedono i rappresentanti del movimento, trovare delle risorse o accordi con i privati per acquisire almeno le aree più importanti per dare ai cagliaritani degli spazi verdi e servizi adeguati? La politica a volte, sostengono, dovrebbe tutelare gli interessi pubblici a scapito di qualli privati.


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CAGLIARI INIZIATIVE OGGI DOPPIO APPUNTAMENTO PER IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI

LAVORO PROGRAMMA MASTER & BACK DOMANI SELEZIONI PER 3 CONTRATTI

CARABINIERI PORTA VIA I VIDEOPOKER MA VIENE BLOCCATO FUORI DAL BAR

n Il comitato provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia oggi accoglierà il presidente nazionale Carlo Smuraglia che sarà impegnato in due appuntamenti: alle 10.30 alla Facoltà di Scienze Politiche dove interverrà sul tema “Nel 150° dell’Unità d’Italia, la Costituzione e il lavoro oggi”. Di pomeriggio il presidente interverrà alla Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita sul tema “Antifascismo, Resistenza e la Sardegna”.

n Programma “Master and Back- percorsi di rientro 2010/11”, i colloqui relativi alla selezione per tre contratti di lavoro subordinato a tempo pieno e determinato della categoria D1 si terranno domani alle 12. I candidati dovranno presentarsi muniti di un documento di identità in corso di validità presso la sede amministrativa dell'Ersu, Corso Vittorio Emanuele.

n Svaligia insieme a due complici un bar di Santadi, ma viene bloccato dai carabinieri. In manette con l'accusa di rapina è finito un cittadino marocchino di 29 anni, residente ad Assemini. L'immigrato insieme a due complici attualmente ricercati ha messo a segno un colpo all'interno del bar “Il piccolo caffé”, tentando di rubare due slot machine e una macchinetta cambia monete.

VIALE MARCONI

TRIBUNALE PROCESSO PER RISSA AL BASTIONE

Fallisce il furto al distributore di benzina Esso n Avevano preparato tutto dettagliatamente, avevano scelto il luogo e l’ora in cui mettere a segno il colpo, ma non avevano calcolato il sistema d’allarme collegato all’abitazione del proprietario e sono stati costretti a lasciare il lavoro a metà, abbandonando sul posto la refurtiva. LA RICOSTRUZIONE Nel mirino dei malviventi, in questa occasione, è finito il rifornimento di carburante “Esso”, in viale Marconi. I criminali, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto effettuata dagli agenti della squadra volante, intervenuti sul posto, sono entrati in azione all’alba. I ladri hanno scassinato la porta laterale del bar, che si trova all’interno del rifornimento di benzina, mostrando subito il loro interesse per le macchinette slot machine che si trovavano dentro. I malviventi, almeno due persone, hanno scollegato le due macchinette elettroniche, trascinandole fino all’esterno, pronti a caricarle probabilmente su un’automobile o un furgoncino. Ma il furto è andato male. Il titolare del rifornimento di carburante, infatti, ha ricevuto dal sistema d’allarme dell’Esso, dotato di Gps, la segnalazione dell’intrusione. Ha subito telefonato alla centrale operativa della polizia per segnalare il furto. Sul posto è stata inviata immediatamente una “pantera” della squadra volante. Gli agenti, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, sono arrivati in viale Marconi silenziosamente. L’intenzione era quella di sorprendere i malviventi proprio mentre mettevano a segno il furto. Ma lo stratagemma si è rivelato inutile, quando la polizia è arrivata al rifornimento di carburante, i ladri si erano già allontanati. Sul posto gli uomini della squadra volante hanno trovato le due macchinette slot machine appena prelevate dentro il bar, i ladri non avevano fatto in tempo ne a scassinarle e nemmeno a caricarle sul mezzo per portarle via. Dal bar, a quanto pare, oltre alle slot machine non era stato rubato nulla, era stata solamente danneggiata la porta laterale. La polizia ha avviato le indagini nel tentativo di dare un nome e un volto agli autori del tentato furto.

L’INTERVENTO Sul posto del ferimento sono arrivate un’ambulanza del 118 e una pattuglia della polizia

RICCARDO GUANTINI

Marina Sotto il Palazzo

litigio finisce nel sangue VIA LEPANTO Violenta discussione nel piazzale del consiglio regionale, tra un ragazzo di 18 anni e un minorenne: i due si sono colpiti con un casco e con una chiave finendo in ospedale n Litigano per un casco, la discussione degenera e finisce nel sangue con un 18enne medicato in ospedale per una profonda ferita al collo e un 16enne prima curato per alcune escoriazioni. I due giovani sono stati denunciati dagli agenti della squadra volante per lesioni aggravate. Teatro della vicenda il piazzale posteriore del palazzo del Consiglio Regionale, in via Lepanto. LA LITE L’episodio, secondo una prima ricostruzione effettuata dagli agenti della squadra volante, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, è avvenuto poco dopo le 17. In quel momento nella piazzetta a pochi metri dall’ingresso del palazzo del Consiglio regionale era in corso una manifestazione dei lavoratori della Ener-

mar e quindi era presente anche un dispositivo delle forze dell’ordine. A pochi metri di distanza, saliti gli scalini che conducono nella piazzetta posteriore, c’era un nutrito gruppo di giovani. A quanto pare il 16enne e il 18enne avevano già iniziato a litigare martedì sera. Una discussione legata all’uso di un caso da motociclista. I due a quanto pare si sarebbero scambiati pesanti insulti anche ieri sera, ma dalle parole sarebbero passati velocemente alle mani. Non si sa bene cosa è accaduto. Secondo alcuni testimoni il 18enne avrebbe colpito prima con il casco e poi con un pugno il minorenne provocandogli una ferita. Ma nemmeno il 16enne sarebbe rimasto fermo. Si sarebbe scagliato contro il 18enne, colpendolo tra collo e orecchio con una chiave o un coltellino, provocandogli una

profonda ferita. Il maggiorenne è caduto a terra, subito soccorso da un amico che ha cercato di tamponargli la ferita, il ragazzino in preda al panico è invece fuggito. «Non ci siamo accorti di nulla – racconta uno dei lavoratori dell’Enermar – abbiamo solo visto allontanarsi delle persone e poi arrivare immediatamente la polizia e un’ambulanza. A terra c’era un ragazzo con accanto un coetaneo che cercava di tamponargli una ferita all’altezza del collo». Sul posto sono subito arrivati gli agenti della squadra volante e un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito al pronto soccorso del Santissima Trinità. Dopo pochi minuti in ospedale è anche arrivato il 16enne, a quanto pare era preoccupato per le condizioni del ragazzo con il quale aveva appena litigato. Tutti e due sono stati medicati in ospedale, secondo i medici dovrebbero cavarsela in sette giorni. Gli agenti della squadra volante li hanno denunciati in stato di libertà per lesioni aggravate. Ma.Sc.

n Coltellate alla festa del Pd. Non una metafora politica ma l'epilogo di un litigio al Bastione. L'episodio risale all'11 settembre dello scorso anno quando Carmelo Davide Sanna, 22 anni, incrocia per caso la sua ex fidanzata alla festa del Partito democratico. Decide di avvicinarsi per salutarla ma - stando al suo racconto - il ragazzo che l'accompagnava, Diego Onnis cagliaritano di 32 anni, cerca di impedirglielo. Onnis si mette tra i due ex e per tutta risposta riceve due coltellate. Ieri per l'aggressore, difeso dall'avvocato Pierandrea Setzu, è iniziato il processo con rito abbreviato davanti al gup Giovanni Massidda. Dovrà difendersi dall'accusa di tentato omicidio. M.B.

ARRESTI DITTA FALLITA NEL MIRINO DEI LADRI

n Avevano pensato bene di svaligiare un’azienda edile chiusa perchésottoposta a sequestro per procedura fallimentare, ma il furto è andato male e i ladri sono stati acciuffati dai carabinieri. Le manette sono scattate ai polsi di L.M., 54 anni, di Escalaplano, e D.P., 30 anni, residente a Cagliari. I due sono stati bloccati martedì alle 18. I militari stavano transitando sulla statale 131, poco dopo il centro commerciale Conforama a Monastir, quando hanno visto i due all’interno della ditta Maioliche sassuolesi, chiusa poichè sottoposta a sequestro per procedura di liquidazione fallimentare. I carabinieri li hanno fermati mentre erano intenti a caricare materiale edile rubato su un Fiat Doblò.

Sentenza Educatore condannato per abusi su un ragazzino

IN AULA L’educatore condannato a nove anni di reclusione

n Avrebbe abusato del ragazzino che doveva aiutare: per questo un educatore è stato condannato a nove anni di prigione. Tutto inizia quando i servizi sociali di un paese dell'hinterland cagliaritano, (non si precisa quale per tutelare la vittima di questa vicenda) decide di assegnare un sostegno a un bambino con diversi problemi in famiglia. Viene quindi stabilito che il ragazzino sarà seguito da un educatore: un dipendente di una cooperativa privata. Ma quello che doveva essere un aiuto presto si è trasformato in un inferno di abusi che sarebbero iniziati quando la vittima, oggi maggiorenne, aveva solo 11 anni. Violenze che - stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti - si sareb-

bero ripetute negli anni e consumate quasi sempre in casa di quello che doveva essere il suo educatore. Attenzioni morbose subite per anni dal ragazzino che alla fine ha trovato il coraggio di confidarsi con una psicologa. Il suo malessere che continuava ad aumentare e manifestasi in maniera sempre più evidente, alla fine è esploso in un racconto di orrori durato nel tempo. Proprio questa confes-

LA VICENDA La vittima aveva 11 anni e gli era stata affidata dai servizi sociali perché aveva problemi in famiglia

sione é stata la base su cui è stata fatta una denuncia che ha fatto scattare le indagini. Al termine dell'inchiesta l'uomo è finito alla sbarra. Ieri mattina l'educatore è stato condannato al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Per l'uomo l'accusa rappresentata in aula dal pm Rossana Allieri - aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione. Il gup, invece, ha deciso per una pena più severa. La sentenza, letta in tarda mattinata, ha condannato a nove anni di reclusione più pene accessorie. Il giudice ha anche stabilito che l'uomo dovrà risarcire 100mila euro euro alla sua vittima (rappresentata dall'avvocato Maurizio Piras). Maddalena Brunetti


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CAGLIARI VIALE TRENTO INTERNET E NUOVI CLIENTI INCONTRO DI IED E AMBASCIATA USA

IL CROGIUOLO LABORATORI PER BIMBI E LE LEZIONI DI DIZIONE TEATRALE

VILLANOVA NELLA SEDE DON CHISCIOTTE OGGI IN SCENA L’APOLOGIA DI SOCRATE

n Come l’uso strategico dei contenuti online può aiutare le aziende ad attrarre nuovi clienti, interagire con loro ed espandere il mercato per i propri prodotti. È questo il tema dell’incontro “Meet the Founder”, organizzato dall’Ambasciata Usa in Italia in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design, Confindustria Sardegna Meridionale e Sardegna Ricerche, che si terrà mercoledì 16 Novembre alle 18 nella sede dello Ied, in viale Trento 39.

n Il 22 novembre partono i corsi di dizione della compagnia Il Crogiuolo. Il corso sulla dizione teatrale sarà tenuto da Mario Faticoni. Aperte anche le iscrizioni al laboratorio di animazione alla lettura “Raccontami il Natale” per bambini tra gli 8 e i 10 anni a cura di Rita Atzeri e Valentina Serra. Per informazioni chiamare lo 070-657276 e 3348821892 o scrivere a ilcrogiuolo@gmail.com.

n Platone e Socrate ospiti di Don Chisciotte. Oggi alla 21, in via San Giacomo 117, nella sala dell’associazione Don Chisciotte ci sarà lo spettacolo di Gaetano Marino “Voi che sapete”, tratto dall’Apologia di Socrate di Platone, con traduzioni di Patrizia Mureddu. Lo spettacolo è organizzato dal Dipartimento di Filologia classica, glottologia, scienze storiche dell’antichità e del Medioevo dell’Università e dall’associazione culturale Aula39.

Equitalia In arrivo una pioggia di cartelle per cento dei carichi da omessi versamenti si esprime parere negativo”». Da parte di Equitalia arriva anche una risposta ai deputati che smbra quasi grottesca: «Equitalia spa conferma che tutte le società del Gruppo Equitalia e, nello specifico, Equitalia Sardegna, si attengono rigorosamente alle norme che regolano l'attività di riscossione. Tali norme sono sempre state applicate con ragionevolezza, cercando di contemperare l'interesse dell'ente impositore con le possibilità del contribuente». A fronte di questo Calvisi sotolinea che il governo non considera che «l’entità del debito complessivo nei confronti di Equitalia ed il numero di imprese sarde raggiunte da cartelle esattoriali è tale da costituire una vera e propria emergenza economica e sociale al punto di prospettare il serio rischio di fallimento di gran parte delle aziende sarde». Grande solidarietà al presidio delle sette donne in viale Trento. Ieri sono andati a trovarle, tra gli altri, il segretario della Cgil e il consigliere provinciale Rita Corda, che ha preparato un ordine del giorno per dare loro il sostegno della Provincia. E oggi di sostegno ne avranno tanto. M.Z.

FISCO Settemila riscossioni solo in città sono già esecutive Farris (Pdl): il Comune non rinnovi la convenzione con la società Il governo risponde a Calvisi: procedure regolari, niente dietrofront n Sono almeno settemila le cartelle di Equitalia che stanno raggiungendo le case (e le tasche) dei cagliaritani. Ottantamila in tutta l’Isola. Equitalia riesce a mettere tutti d’accordo, tutti contro la società di riscossione. Il Pdl cittadino propone una soluzione al Comune, il Pd alla Camera chiede aiuto, mentre oggi sotto la Regione monta la protesta del “Popolo sardo” guidata dalle sette donne che stanno facendo lo sciopero della fame. LA PROPOSTA DEL PDL Equitalia è un nemico quasi invisibile, difficile da controllare. Ma, secondo gli esponenti del Pdl in Consiglio comunale, una soluzione ci sarebbe. «Stanno arrivando più di 7mila cartelle ma alla fine dell’anno cessa la convenzione tra il Comune ed Equitalia - spiega Giuseppe Farris - noi proponiamo al sindaco e alla giunta di prorogare di sei mesi la convenzione e, nel frattempo, cercare un’altra soluzione». La proposta di Farris è di

cercarla all’interno degli uffici comunali: «Si potrebbe creare una società “in house” che si occupi delle riscossioni, perché se viene gestita dagli enti locali si può avere il buon cuore di non infierire nei periodi dell’anno in cui è maggiore la pressione fiscale, una società per azioni di questi aspetti non si interessa. Oppure si potrebbe fare una gara pubblica, ma con regole imposte, a tutela dei cittadini». LA PROTESTA DEL PD I deputati sardi del Pd hanno chiesto al governo misure particolari per alleggerire la pressione su una zona in forte crisi come la Sardegna. «Nel mese di settembre abbiamo presentato un interrogazione per chiedere al Governo conto di tali impegni. Oggi è arrivata la risposta del governo in Commissione Finanze - spiega il deputato Pd Giulio Calvisi - il testo è molto chiaro: “Con riferimento alla richiesta di impegno di moratoria fiscale, ovvero la sospensione del 50

TUTTI UNITI Equitalia ha il potere di mettere d’accordo tutte le categorie

Comune di Cagliari

separa

Assessorato ai Servizi Tecnologici Area Gestione del Territorio Servizio Igiene del Suolo

Se risiedi o hai un’attività a Cagliari, potrai portare i tuoi rifiuti in qualunque di queste postazioni nell’arco della settimana:

Da lunedì 21 novembre 2011 arriva

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dalle 16 alle 20

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GIOVEDì

dalle 16 alle 20

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VENERDì

dalle 16 alle 20

dalle 13.30 alle 17.30

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SABATO

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dalle 9 alle 13

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4 pezzi 4 pezzi

* all’anno

4 pezzi

6 pezzi 1 busta 3 pezzi, max 20 lt 1 kg 2 kg 6 kg 2 buste 0,2 mc, max 2 secchi 5 lt 2 sacchi 2 sacchi 2 sacchi 2 pezzi*


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CAGLIARI MOLENTARGIUS OGGI “A COME ACQUA” PER ABBANOA ARRRIVA MARIO TOZZI

IS MIRRIONIS GIORNATA DEL DIABETE DUE GIORNI DI SCREENING GRATUITI

SOLIDARIETÀ PIÙ DI UN PACCHETTO REGALO LA ONLUS “MANI TESE” CERCA VOLONTARI

n “A come acqua” è il titolo del workshop sulle risorse idriche in Sardegna, organizzato da Abbanoa, autorità d’ambito e assessorato regionale all’Ambiente, che si terrà oggi alle 9.30, nell’edificio Sali scelti del Parco di Molentargius. Il tema dell’acqua, bene indispensabile a tutte le attività umane, patrimonio comune e inalienabile delle generazioni presenti e future, sarà trattato con la partecipazione di Mario Tozzi e Gavino Murgia.

n Il servizio di Diabetologia dell'ospedale Santissima Trinità, per la giornata mondiale del diabete, organizza una giornata di Cortes Apertas per sabato e domenica dalle 9 alle 16: gli operatori del servizio saranno a disposizione di coloro che vorranno sottoporsi al test gratuito per verificare il loro “rischio diabete”. Sabato, inoltre, un punto screening sarà allestito al mercato di San Benedetto.

n Dal 1 al 24 dicembre l’Ong Onlus Mani Tese sarà presente in 54 librerie Feltrinelli di tutta Italia proponendo “Molto piùdi un pacchetto regalo”, azione a sostegno dell’istruzione in America Latina. L’associazione cerca volontari nelle città in cui sarà presente per realizzare pacchetti regalo e distribuire il materiale informativo sulla campagna “Dalla strada alla scuola”. Per informazioni: 024075165 o 366/6343446. Sito: www.manitese.it

VIALE MONASTIR

Kistio non parla più chiude il call center lavoratori a spasso n Kistio chiude e 184 lavoratori rimangono per strada. E’ l’ultimo atto dell’attività del call center con sedi a Cagliari, in viale Monastir, e a Sassari. L’azienda già da tempo aveva annunciato di navigare in cattive acque per le poche commesse incassate. I dipendenti erano 137 in città e 47 nella sede sassarese. A Cagliari, a causa del poco lavoro, nell’ufficio di viale Monastir erano rimasti in 18. Solo quelli necessari per portare avanti l’ultima commessa della Telecom che sembrava avesse garantito la sopravvivenza. Per gli altri c’era la cassa integrazione in deroga. La doccia fredda è arrivata martedì, quando alle tre sigle confederali, Cgil, Cisl e Uil è stato comunicato dall’azienda tramite raccomandata che «il grave di stato di difficoltà economica e finanziaria è tale da non rendere possibile il proseguimento dell’attività». I sindacati però non ci stanno e chiedono «un ulteriore confronto per comprendere meglio le ragioni che hanno determinato la scelta», si legge nel documento sottoscritto dalle tre confederazioni. E non nascondono la sorpresa per una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno. Andrea Angius della Uil-Uilcom: «L’ultimo incontro con l’azienda è avvenuto la settimana scorsa. C’erano diverse proposte messe sul tavolo dalla Kistio per evitare la chiusura. La più facile da attuare era il proseguimento dell’attività anche mantenendo l’organico al minimo per continuare il lavoro con la Telecom. Per gli altri lavoratori stavamo pensando di continuare la mobilità». La decisone dell’azienda resta inspiegabile. La paura del sindacato è che sia in atto una manovra per licenziare tutti prima per riassumere in un secondo tempo solo alcuni dipendenti con contratti a tempo determinato. Intanto per i lavoratori in mobilità la cassa integrazione scadrà il 31 dicembre. Antonello Marongiu, della Slc-Cgil: «Avranno prima la disoccupazione e poi non avranno più diritto ad alcun sussidio. Chiediamo all’azienda l’apertura di un tavolo al più presto per non lasciare quasi 200 persone senza prospettive» Francesca Ortalli

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CANCELLI CHIUSI I dipendenti di Kistio, tra Cagliari e Sassari, erano in tutto 184, ma al lavoro ne erano rimasti solo 18, per gli altri c’era la cassa integrazione. Che rischia di scomparire.

LA MANIFESTAZIONE Uno dei ricciai sotto il municipio di via Eligio Porcu

La protesta Rabbia dei ricciai:

pronti a invadere il Comune QUARTU Gli operatori: se non ci danno subito le autorizzazioni venderemo lo stesso al Poetto. Il sindaco Contini annuncia un bando per l’assegnazione degli spazi. I vigili: tollerenza zero n Il giorno della rabbia dei ricciai: «Se ci sequestrano la merce, noi piazziamo le tende qua, insieme ai nostri figli, e ai pescatori con le barche». Il qua è sotto il municipio di Quartu, in via Eligio Porcu. Parole, quelle dei venditori di ricci, pronunciate alla fine di una mattinata calda. Una ventina tra ex proprietari dei chioschi demoliti due anni fa, dipendenti e altri ambulanti, hanno sistemato alcune bancarelle nel Poetto quartese: banchetti che i vigili urbani, la sera prima, hanno minacciato di sequestrare. «Siamo riusciti a non farci portare via i tavolini», ha detto Rita Vacca, ex proprietaria dell' “Afrodisiaco”, «ma ci hanno detto che se rimaniamo qua, ci sequestreranno tutto, noi dobbiamo lavorare, ci dovranno portare via

CULTURA LE RICHIESTE DI MUSICISTI E BALLERINI «PIÙ SPAZI E TRASPARENZA, MENO BUROCRAZIA» n Spazi, meno burocrazia e trasparenza nella gestione del settore. Sono queste le principali richieste che arrivano dai rappresentanti del mondo della musica e della danza cagliaritane, emerse durante l’audizione di ieri della commissione comunale Cultura. Un incontro, quello con gli operatori, che si inserisce in un calendario fissato dalla presidente Francesca Ghirra, che con gli altri consiglieri sta ascoltando tutti i protagonisti del mondo della cultura cittadina per trovare strade per il rilancio. Per la riunione di ieri sono state inviate numerose mail. Gli indirizzi dei destinatari sono stati presi dall’albo comunale degli operatori della cul-

RICCARDO GUANTINI

tura e dello spettacolo e dagli elenchi forniti da Laboratorio5 e Man Ray, gruppi molto attivi per la rinascita di un comparto agonizzante in città. Hanno partecipato una trentina, tra presidenti di associazioni, cooperative, compagnie e singoli professionisti. Le questioni fondamentali emerse sono le solite: richiesta di spazi in cui fare formazione, produzione, residenze artistiche e spettacoli, da utilizzare anche in condivisione tra gruppi; tempi della burocrazia più rapidi e suo snellimento; richiesta di regole e procedure certe e trasparenti per la concessione e gestione degli spazi e dei contributi e maggiori investimenti sulla cultura.

con la forza». La protesta poco dopo è stata spostata sotto il comune di Quartu. «Il sindaco crea disoccupazione», hanno scritto su un cartellone che hanno attaccato in uno dei banchetti che hanno sistemato di fronte all'ingresso. «Ci avete tolto tutto», si leggeva su un altro, «rivogliamo la nostra dignità». Il primo cittadino, Mauro Contini, non era presente, ma due operatori sono stati ricevuti dall’assessore alla Programmazione Lucio Falqui. Nel corso dell'incontro, che si è svolto a porte chiuse, è stato spiegato il progetto del Comune: sarà attrezzata l'area che ospitava i chioschi e potrà partire la degustazione dei ricci fino al 31 aprile. Questo permetterà agli operatori di lavorare nel pieno rispetto delle re-

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MAURO CONTINI Il sindaco ha promesso l’assegnazione degli spazi ma i tempi non saranno brevi. E i ricciai annunciano che venderanno la merce anche da abusivi.

gole. Il bando sarà pronto entro fine mese, ma per partecipare gli operatori dovranno unirsi in cooperativa. I tempi non sono brevi. «Noi abbiamo bisogno di lavorare adesso», ha detto Adriano Pandolfi, ex proprietario di “Ricciomania”, «abbiamo chiesto un'autorizzazione temporanea, ma ci hanno detto che non è possibile». A spiegare le stesse ragioni a tutti, è stato il sindaco Mauro Contini quando è arrivato, intorno all'ora di pranzo: «Abbiamo predisposto un bando e identificato le aree», ha detto il sindaco, «stiamo lavorando con il comune di Cagliari per farvi lavorare nel rispetto della legalità». Ma nessuno ha intenzione di aspettare: «Continueremo a lavorare, se ci porteranno via la merce, metteremo tende e bancherelle qua sotto», hanno risposto i ricciai. “Abbiamo effettuato un primo controllo, ha spiegato Marco Virdis, comandante della Municipale, «nei prossimi giorni continueremo». Monica Magro

Rifiuti C’è l’isola ecologica mobile

RIFIUTI Materassi abbandonati

n In città parte l'Isola Ecologica Mobile, nuovo servizio per la raccolta dei rifiuti. Il mezzo, attivo da lunedì 21, per sei giorni su sette in sei quartieri della città, raccoglierà tutti i rifiuti che sino ad oggi si dovevano tenere in casa o smaltire privatamente e pagando prezzi non sempre contenuti: ad esempio l’olio vegetale combusto, gli pneumatici e le batterie d’auto, i cellulari, le pile e i medicinali. «In vista dell’attivazione del porta a porta forniamo un servizio che consenta ai cittadini di poter smaltire tutti quei rifiuti che sino ad oggi non avevamo la possibilità di riciclare e che, a dispetto delle regole, venivano spesso abbandonati per strada o depositati nei cassonetti della raccolta indifferenziata». Le

quantità giornaliere depositabili di ciascuna tipologia e i giorni e gli orari del servizio sono consultabili sul sito www.separa.it. In alternativa sarà possibile richiederli al numero verde gratuito 800.533122 o trovarli sul depliant “Separa news” che arriverà presto nelle case di tutti i cittadini. In contemporanea con l’avvio dell’Isola ecologica, cambieranno le modalità del ritiro su chiamata dei rifiuti ingombranti. Resta invariato il numero per la prenotazione del servizio (800.533122), ma «dopo aver concordato con gli operatori un giorno e un orario il cittadino dovrà lasciare i rifiuti di fronte alla propria abitazione». Non bisognerà attendere in casa gli operatori. Per i disabili il ritiro è al piano.


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CAGLIARI

Quartu Piano sosta, incontro coi negozianti n Il Comune di Quartu prosegue con il ciclo di incontri con le diverse rappresentanze sociali e professionali per chiarimenti e sul nuovo piano della sosta. Dopo l’incontro dei scorsi giorni con i dipendenti comunali, oggi alle 15.30 nella Sala Michelangelo Pira, in via Brigata Sassari, l’amministrazione comunale in-

contrerà i commercianti. Parteciperanno il sindaco Mauro Contini, l’assessore alle Attività produttive Dino Cocco, l’assessore alla Mobilità Stefano Lilliu, il comandante della polizia municipale Marco Virdis, e i tecnici dell’Aipa, la società concessionaria del servizio. «Un’occasione», annunciano dal Comu-

ne, «per illustrare gli obiettivi del nuovo Piano della Sosta, accogliere e valutare proposte e chiarire eventuali dubbi, con l’obiettivo di rendere più agevole questa prima fase di sperimentazione. Il piano potrà essere rimodulato sulla base delle segnalazioni riscontrate nei diversi appuntamenti pubblici».

Quartu Al via la festa di vini e sapori IL CARTELLONE Debutta oggi la rassegna enogastronomica Quartu Wine Festival, dedicata a gusto e tradizione n Apre i battenti oggi Quartu Wine festival, rassegna enogastronomica organizzata dall’amministrazione comunale all’insegna dei vini quartesi e dei prodotti tipici locali. La parola d’ordine è la riscoperta dei sapori tradizionali, con un occhio di riguardo alla freschezza degli alimenti, che saranno tutti a chilometri zero. Denso e variegato il programma della rassegna, che fino al 13 propone degustazioni, officine del gusto ma anche musica jazz. Si inizia con la tavola rotonda allestita nel chiostro dell’Ex Convento dei Cappuccini in via Brigata Sassari. Il tema sarà “Vino e territorio: la strada del successo”: tra i partecipanti Domenico Bosco, responsabile nazionale del settore vitivinicolo per la Coldiretti e Iole Piscolla, direttore del Centro studi e servizi dell’associazione nazionale Città del Vino. La sera invece sarà dedicata alle degustazioni: il primo appuntamento è dedi-

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Quartu Wine Festival inizierà oggi e andrà avanti per quattro giorni, fino alla chiusura degli eventi, prevista per domenica mattina.

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Dodici sono gli appuntamenti che compongono il ricco calendario della manifestazione quartese, fra degustazioni, dibattiti e convegni.

PIATTI E BICCHIERI Quattro giorni da non perdere per gli amanti dei sapori tradizionali

cato ai vini rossi. Dalle 19 nella Cantina Villa di Quartu il sommelier Giulio Pani guiderà il viaggio attraverso le eccellenze dei vini rossi Igt e Doc prodotte dalle cantine quartesi. Per le “Officine del gusto”, invece, le degustazioni dei vini saranno abbinate ad alcuni “stuzzichini” costruiti intorno ai cibi poveri tipici del mondo contadino. Per stasera il menù prevede ca-

info TRADIZIONE IN VETRINA Il festival sarà l’occasione per far conoscere i prodotti tipici

su ‘e brebei (formaggio pecorino), testa in cassetta e salsiccia secca. Per finire, in programma c’è anche la cena: il ristorante Pani e casu propone per 15 euro un elenco di piatti tipici, dalle fave con lardo fino alla fregola con ragù di gallina. Altrettanto gustosi gli appuntamenti in cartellone fino a domenica. Tra le degustazioni, domani si continuerà con i vini bian-

chi mentre sabato sarà il turno dei Monica e dei Cannonau. Per le officine del gusto: saranno abbinati ad un Vermentino e ad un Monica la cotenna di maiale con semi di finocchietto, il caprino e la salsiccia secca pronti per venerdì mentre per sabato il moscato accompagnerà i dolci tipici quartesi. I menù dei ristoranti invece prevedono piatti altrettanti invitanti, dalla tagliata di maiale con semi di finocchio cucinata da “Sa prenda” per venerdì fino al cinghiale umido di “Su Meriagu” programmato per la cena di sabato. Nei tre giorni della rassegna sono stati anche preparati alcuni appuntamenti musicali, rigorosamente da seguire con un buon bicchiere di vino, tutti nell’ex caserma di via Roma. Venerdì ci sarà il concerto del Maramao Quartet con il contrabbassista Mariano Tedde, il giorno dopo sarà la volta di Carlo Ditta trio che ospiterà il sassofonista Massimo Carboni. Infine la domenica ci sarà anche l’occasione per acquistare i prodotti locali con il “Mercato di campagna”. Allestito nella piazza del municipio sarà un’occasione di scambio tra produttori e consumatori. Per prenotazioni: 339/6470059. F.O.


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SPORT NOTIZIARIO IERI IL PRIMO ALLENAMENTO DI BALLARDINI LESIONE MUSCOLARE PER COSSU, IN FORSE CON L’INTER

ANDREA COSSU Infortunato

n Si è svolto ieri pomeriggio il primo allenamento di Davide Ballardini, che prima si è presentato alla parte della squadra che non era presente nella stagione 2007/08. Dopo il riscaldamento, esercizi di possesso palla e partitella finale con due tempi da 30’. Differenziato per Pisano, sulla via del completo recupero, mentre per Cossu i referti medici hanno evidenziato una lesione al retto femorale delle coscia sinistra. Ancora non è certa la presenza del trequartista per la sfida di sabato 19 con l'Inter.

COSA CAMBIA

Più verticalizzazioni e forse “champagne” ma le punte ci sono?

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a perché quel dì se ne andò? A Ballardini mancò quel regalo salvezza tanto aspettato. Proprio mentre stava scegliendo la casa al mare. Allora fece i bagagli e lasciò gli ameni giardini di Asseminello. Quelli in cui passeggiava e rifletteva come un monaco benedettino. Ora et labora. Non è mai stato così ricco fino al dopo Cagliari. L’ingaggio rossoblù era una quisquilia. Torna da mezzo Paperone. Cellino per prenderlo dopo l’esperienza con Genoa, Lazio e Palermo dovrà pagarlo molto di più. Ma almeno va sul sicuro. Sempre che Ballardini dopo tre anni sia cambiato poco e nulla. Squadrato ad arte come le siepi di Asseminello. Ad accompagnare il suo ritorno la leggenda di una salvezza impossibile. Per chi l’ha vista, ci crede. Allora cosa si chiede stavolta a Ballardini? Probabilmente qualcosa di più. Sennò sarebbe rimasto Ficcadenti. In mano ha i giocatori che gli servono. Quelli delle amate verticalizzazioni. L’asse Conti-Cossu e punte che finalizzano, nel ben noto 43-1-2 che ha fatto la storia del Cagliari moderno. Perché se Sonetti giocava più che altro a calciotennis per Suazo e Giampaolo ha ossessionato con un 44-2 estremamente tattico ma inutile, ad aver scoperto l’acqua calda è stato proprio il tecnico di Ravenna. E l’acqua calda per il Cagliari è Cossu. Allegri ha poi portato furbescamente avanti quel modulo arricchendolo con quel concetto col quale esasperava la platea, la mezzala con la “a” molto aperta. Ha pestato i piedi per Lazzari e nel frattempo Michele Fini era stato lasciato andar via. Ora Ballardini torna ed è vero che metà squadra è la stessa di quelle giornate che furono. Dalla diciasettesima fino alla fine di quella stagione targata 2007-2008. Ora manca lo champagne, e bisogna capire se ciò è dato dalla qualità generale della squadra o dal tecnico in sé. Perché è vero che anche contro le avversarie di medio livello Ficcadenti chiedeva di tenere il baricentro basso, sempre di più, man mano che passavano le giornate. Così il Cagliari è sparito lentamente. Il risveglio con Ballardini parte dall’idea di abbandonare innanzitutto quell’atteggiamento sul chi va là che bloccava al principio anche le azioni di attacco. Ballardini aveva Matri in panchina e Acquafresca in stato di grazia. Segnavano, soprattutto il secondo visse mesi memorabili. Ribeiro e Nenè faranno altrettanto? Questo è l’unico dubbio che accompagna l’inizio della terza avventura di Ballardini nella panchina rossoblù. Perché riguardo alla mezzala l’augurio è che Nainggolan ora abbia la libertà di mostrare tecnica e iniziativa per dare una mano a Cossu. Il resto è come sempre un giro di fortuna. Di certo Ballardini arriva con la benedizione della “riconoscenza” per ciò che fece in passato. Una malignità da ammazzare all’istante. Si diceva che Cellino facesse le formazioni a Ballardini e che per questo andò tutto bene. Beh, le avrebbe fatte anche agli altri tecnici allora. Credenze popolari. Ballardini ha tanta farina nel suo sacco. Virginia Saba

DANIELE CONTI Con Ballardini allenatore attraverso i piedi del regista passavano tutte le verticalizzazioni con l’aiuto di Cossu che faceva da trait d’union con l’attacco

ROBERT ACQUAFRESCA La punta piemontese visse il girone di ritorno nel 2008 in uno stato di grazia, l’esplosione dell’ex interista sotto porta portarono alla squadra tanti punti fondamentali per la salvezza

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Le gare che fece nel 2008 quando giunse alla 17ª giornata: ottenne 9 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. Così arrivò la storica salvezza dopo aver preso la squadra con 10 punti per poi arrivare a 42.

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Le squadre allenate dopo il Cagliari: Palermo, Lazio e Genoa. Con i biancocelesti ha vinto una Supercoppa Italiana nel 2009 battendo 1-0 l’Inter di Mourinho

Ballardini terzo «Avevo voglia di tornare metà squadra è la mia» IL TECNICO «C’è la stessa identità, sono già arrabbiato per Cossu perché sta male. Ho rifiutato Bologna perché non adatta a me, a Cesena sono nato, non potevo fallire. Ho detto subito sì a Cellino» di Gabriele Lippi

ALESSANDRO MATRI Il bomber milanese faticava a trovar posto nell’attacco che Ballardini schierava nel 2008, Jeda e Acquafresca venivano preferiti allo juventino che pianse di rabbia un giorno in panchina

n Dopo più di tre anni Davide Ballardini torna a Cagliari, la città che l'ha amato e che lui ha amato, al punto da comprarci casa. Firma fino al 2013 e ritrova i vecchi giocaotri di quell'incredibile impresa che fu la salvezza del campionato 2007/08. «La squadra ha mantenuto la stessa identità, e un discreto numero di giocatori che c'erano già all'epoca – commenta il nuovo allenatore rossoblù – Canini, Pisano, Agostini, Biondini, Conti, Cossu, e Larrivey, che è un bravissimo ragazzo». Praticamente metà squadra, ora resta da conoscere l'altra metà: «Alcuni di loro li ho visti giocare in serie B e nelle categorie giovanili, Ekdal lo conosco da quando giocava in Svezia perché mia moglie è svedese, e di Thiago Ribeiro avevo già visto parecchie cassette: è un ottimo giocatore». Valori umani e tecnici immutati, uno dei motivi che l'hanno convinto a dire sì a Cellino dopo i no a Bologna e Cesena: «A Bologna hanno fatto una buona squadra, con alcuni giocatori importanti, ma non era adatta al modo di pensare il calcio che abbiamo io e i miei collaboratori. A Cesena sono nato e cre-

sciuto, non potevo rischiare di fallire, mi avrebbe fatto troppo male». Mai stato vicino al Cagliari dopo l'esonero di Donadoni, i primi contatti con il presidente dice di averli avuti martedì pomeriggio, e di non essere stato a Cagliari già nel week-end, quando pare che qualcuno l'avesse visto aggirarsi per le vie della città: «Ero a vedere Sassuolo-Torino, se volete ve la racconto». Quello che conta è che ci sia ora, terzo allenatore della stagione rossoblù dopo Donadoni e Ficcadenti. «In cuor mio ho sempre sperato di tornare, ma non mi sono mai immaginato quando sarebbe potuto succedere». Ecco perché la risposta data a Cellino è stata semplice quanto la domanda ricevuta: «Mi ha chiesto solo se avevo voglia di tornare, e io gli ho detto sì». Nessun obiettivo, nessuna richiesta particolare, ma è chiaro che da lui ci si aspetta di rivedere il bel gioco offensivo che aveva portato Cossu a esplodere finalmente in serie A nel ruolo di trequartista. «Andrea mi ha già fatto arrabbiare. Sono arrivato e non c'era perché ha un problema fisico e non si può allenare. Non vederlo in campo, anche solo per gli allenamenti, mi dispiace». Nessun dubbio sul ruolo che interpreterà il

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ANDREA COSSU «Credo che le cose migliori della sua carriera le abbia fatte giocando dietro le punte»

JOAQUIN LARRIVEY «Ritrovo anche lui tra gli attaccanti del vecchio gruppo, è un bravo ragazzo»

fantasista cagliaritano: «Credo che le cose migliori della sua carriera le abbia fatte giocando dietro le punte, da solo o in coppia. Quella è la sua posizione». Delle scelte di chi l'ha preceduto però preferisce non parlare: «Ho visto la squadra giocare un buon primo tempo a Cesena, poi arretrare forse un po' troppo, ma ora preferisco parlare di quello che faremo da qui in avanti. I miei principi sono sempre gli stessi, dal rapporto con i giocatori all'idea di calcio che la squadra deve esprimere in campo, ma bisogna trovare sempre nuove motivazioni per migliorarsi, senza guardarsi troppo indietro». Il passato è storia, quella salvezza è negli annali del Cagliari, sotto i ponti è passata tanta acqua e anche lui è cresciuto, ma non si sente diverso. «Non credo di essere cambiato, e non credo sia cambiato il presidente – è la convinzione di Ballardini – L'esperienza è un concetto che si usa per mascherare gli errori che si compiono. Io ne ho compiuti e ne compirò ancora tanti, come allenatore, come uomo, come padre». Eppure non cambierebbe niente, nemmeno gli incontri e gli scontri con Lotito e Zamparini: «Rifarei esattamente tutto quello che ho fatto». Anche comprare casa a Cagliari pochi giorni prima che la sua seconda avventura rossoblù giungesse al termine: «Sono innamorato della Sardegna e dei sardi, gente molto riservata ma in grado di riconoscere le persone vere e di darti tanto». E lui lo sa.


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LO STAFF REGNO IL VICE, FACCIOLO PER I PORTIERI UNA VITA CON “BALLA”: NON IMITIAMO NESSUNO n Con Davide Ballardini fanno parte dello staff tecnico il vice Carlo Regno, i collaboratori tecnici Stefano Melandri e Andrea Rinaldi, il preparatore dei portieri Nico Facciolo. Carlo Regno in un’intervista del 2008 al Corriere della Sera raccontava la vita con Ballardini «capace di svegliarti a notte fonda e dirti che ha trovato la soluzione a quel problema...». I principi? «Non copiare da nessuno, abbiamo le nostre idee. Secondo: gli allenamenti sono per l'80% con il pallone e non sono mai troppo lunghi. Massimo un' ora e mezza, l'intensità conta più della quantità. Io guido l'allenamento, Davide osserva e corregge. Terzo: prepariamo le partite per imporre il nostro gioco».

ZOLA «NON CAPISCO I MOTIVI DI QUESTI CAMBI BISOGNA DARE DEL TEMPO A UN ALLENATORE» n Gianfranzo Zola, intervenuto a Radio Gol sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, non è voluto entrare nello specifico sul cambio di allenatori rossoblù: «Mi sono ripromesso di non parlare di Cellino e del Cagliari, non so cosa dire, non capisco le motivazioni sottese a questo gran numero di cambiamenti. Posso solo dire con certezza che un allenatore ha bisogno di tempo per pianificare il proprio lavoro e non può farlo in pochi giorni o settimane».

La parabola del Ficca Ascesa ai piedi della vetta e paurosa picchiata a terra di Fabio Salis

gli incroci

PER BISOLI FU L’ULTIMO KO DONADONI, ULTIMA VITTORIA n Ballardini nel destino del Cagliari. Una stagione fa, da allenatore del Genoa, fu protagonista dell'ultimo ko di Pierpaolo Bisoli e dell'ultima vittoria di Roberto Donadoni sulla panchina rossoblù. Al Sant'Elia Ranocchia condannò Bisoli all'esonero, al Ferraris ci pensò Acquafresca a restituire il favore. Poi più nulla.

È AL 3° RITORNO IN ROSSOBLÙ COME FECE NEDO SONETTI n Tre volte Cagliari. Come Sonetti, che l'ultima volta fu proprio Ballardini a sostituire. Ora firma fino al 2013, ma l'unica stagione intera l'ha fatta alla Sambenedettese, la sua prima da professionista. Subentrato a Palermo e Genova, esonerato da Pescara e Lazio. A Cagliari ha vissuto entrambe le situazioni.

n Ottantacinque giorni. Tanto è durato Massimo Ficcadenti alla guida del Cagliari. Contattato prima di ferragosto, mise piede ad Asseminello il 16 agosto, martedì ha diretto l’ultimo allenamento. Quasi tre mesi nei quali il tecnico di Fermo ha toccato vertici insperati in termini di risultati e gioco, cancellati da una preoccupante picchiata. Chiude l’avventura con 13 punti in 10 partite, disegnando una parabola in rossoblù scomponibile in due fasi, che vedono un Ficcadenti bello e vincente prima della sosta del 9 ottobre e un altro cupo, involuto e un po’ polemico successivamente.

DAVIDE BALLARDINI Il tecnico ravennate è sempre subentrato tre volte nelle ultime quattro stagioni: a Palermo prese il posto di Colantuono, alla Lazio iniziò ma poi fu sostituito da Reja, col Genoa subentrò a Gasperini mentre ora sostituisce Ficcadenti. È il 34° tecnico dell’era Cellino

PRIME CINQUE GIORNATE La prima parte del suo percorso tocca il punto massimo, il 2 ottobre, con il 2-0 di Lecce: 10 punti dopo 5 giornate, rossoblù a una lunghezza dalla coppia di testa Juventus e Udinese; 8 gol segnati e 5 subiti, di cui 3 nell’unico ko a Palermo; 3 successi – Roma, Novara, Lecce – e il pari in casa con l’Udinese, uno 0-0 che spiegherà poitanto dell’involuzione. Ficcadenti si mostra pragmatico e apporta alcune novità rispetto a Donadoni. Il modulo è un 4-3-3 col tridente mobile «per non dare riferimenti alle difese av-

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MASSIMO FICCADENTI Nelle prime 5 gare 10 punti con 8 gol fatti e 5 subiti, nelle successive 5 appena 3 punti con 1 gol fatto e 5 subiti.

versarie». Cossu esterno che parte da sinistra e si accentra sulla trequarti, Ribeiro da destra chiude al centro se Nenè si allarga o accorcia per le sponde. Non solo. L’area di rigore avversaria è occupata spesso dagli inserimenti degli interni Biondini e Nainggolan (in gol a Lecce e Palermo) in alternanza alle incursioni di Conti (rete a Roma e Palermo). Non solo. Ficcadenti chiede ai terzini di accompagnare l’azione per creare soprannumero in fascia. Meglio la catena di sinistra – Agostini in sintonia con Nainggolan e Cossu – rispetto a quella di destra – Pisano e Biondini che devono scoprire le caratteristiche di Ribeiro –. Squadra compatta che attacca e si difende, che diverte, segna e fa sognare. Sfata qualche bel tabù, a Roma (non vinceva dal 1968) come a Lecce e riporta confronti di classifica con il Cagliari dello scudetto: una partenza così non si vedeva da 40 anni. Un’estasi che porta il presidente Cellino a lucidare nuovi (Ribeiro, El Kabir) e vecchi (Nainggolan, Astori) gioielli, che si bea delle scoperte (Ibarbo) e degli scampati alla rivoluzione estiva (Conti, Agostini) per poi parlare apertamente di Europa League. Nuovi orizzonti colti anche da Nainggolan e mai da Ficcadenti, che getta acqua sul fuoco degli entusia-

TRE CONTRATTI DONADONI MAI CONTATTATO DAL CAGLIARI n Terzo contratto della stagione per il Cagliari. Donadoni e Ficcadenti saranno pagati regolarmente come Ballardini da oggi, che ieri ha firmato un biennale. Tre stipendi in tre soli mesi, nella voce tecnici rossoblù. Ma a quanto pare Roberto Donadoni non è stato mai contattato, diversamente da come è circolato ieri. Almeno, questo quanto trapelato dal suo staff. Non poteva essere richiamato soprattutto per un rapporto ormai logorato, non solo col tecnico ma con tutto il gruppo di lavoro del cittì non digerito dalla presidenza rossoblù. Cellino 20 giorni fa aveva dichiarato su Donadoni: «Il suo problema è che non ha l’autostima di cui necessita per imporsi ad alti livelli. Lui è un allenatore che vale molto di più di ciò che lui stesso pensa. Purtroppo si circonda di persone che accentuano più i suoi difetti che i suoi pregi». Se anche fosse stato in areo, arrivato a New York il telefono squilla e chiunque può essere raggingibile.

smi: «Non guardo la classifica, un bilancio si può fare dopo 10/15 gare». ULTIME CINQUE GIORNATE Arriva la sosta, il gruppo rifiata e si prepara per il secondo mini-ciclo di gare senza Astori, in Nazionale, ed El Kabir, infortunato. Il calendario mette tre gare in casa e due trasferte. Tutto fa pensare che ottobre, mese proficuo per Ficcadenti, faccia fare il salto definitivo. Arriveranno, invece, solo tre punti e appena 1 gol fatto. Si parte dalla gara col Siena, reduce dalla scoppola di Palermo. È delusione: 00 e prime crepe nel gioco, squadra bloccata per impedire le ripartenze dei toscani, Agostini è il più pericoloso. Nasce il problema dell’assenza del turnover e della posizione di Cossu, troppo decentrato, l’attacco non punge più. Contro il Napoli due traverse colpite, Nenè però non segna a tre metri dalla porta e Ribeiro diventa sempre più un mediano aggiunto. Terzo 0-0 in casa di fila, la difesa regge ma perde per infortunio Astori. Si va a Cesena, si sblocca Nenè, ma su rigore, la squadra non affonda Giampaolo in crisi ed è pareggio. Contro la Lazio la débâcle con due sole occasioni limpide, Ariaudo e Ribeiro, in 90’. Non basta l’assenza di Conti per giustificare lo 0-3, si apre ufficialmente la crisi e i tifosi vogliono la testa del tecnico, Ficcadenti fa capire che non esistono le tanto invocate alternative. Cellino scende in campo e difende il tecnico: «Non lo esonero, Ficcadenti metterà radici». Ma aggiunge: «Bene la squadra fino a Cesena». La gara con l’Atalanta è il bonus che il tecnico spreca. Squadra abbottonata e primo tiro in porta dopo 60’, Denis cala la mannaia. La rabbiosa reazione degli ultimi 10’, che Ficcadenti userà nella sua ultima arringa difensiva, fa invece capire le potenzialità represse della squadra. Quelle che Ballardini dovrà far riemergere.

Cellino Fa il record, via il tecnico con la miglior media-punto n Via Massimo Ficcadenti. A Cagliari non aspettavano altro dopo l'ultimo mese di noia, con un solo gol e con appena 3 punti conquistati su 15, nel resto d'Italia però parlano di decisione-choc. Se su facebook a 684 persone piaceva il gruppo “Ficcadenti esonerato subito”, c'è chi è rimasto sorpreso per la decisione di Massimo Cellino di cacciare un tecnico che, in 10 partite, aveva totalizzato 13 punti, con la squadra al 10° posto a +5 dalla retrocessione e a -3 dall'Europa League.

MASSIMO CELLINO In serie A ha esonerato 13 tecnici, il primo fu il Trap

IL RECORD DI FICCADENTI In tutto questo rientra forse il fatto che il presidente rossoblù sia riuscito a battere un altro record: tra i 13 esoneri di allenatori nei campionati di

serie A, Ficcadenti è quello con la migliore media-punto, cioè 1,3. Neanche Massimiliano Allegri, cacciato due anni fa alla 33ª giornata era arrivato a tanto, i suoi 40 punti in 33 partite valgono un 1,21. Al terzo posto c’è il Trap (esonero mascherato) con 1,14, costretto alla resa dopo 21 gare (ben 11 ko) e 24 punti. Il punto tondo è stata la media di Colomba (16 in 16 partite) nel 2006/07 e flash Arrigoni (1 pareg-

ESONERI Su 13 tecnici cacciati in A, Ficcadenti (1,3) è 1° davanti a ad Allegri (1,21) e Trap (1,14). Perché l’obiettivo è l’Europa League

gio). Il resto della classifica vede tecnici avvicinarsi al punto a gara come Bisoli (0,92), esonerato l’anno scorso alla 12ª giornata con 11 punti, il primo Giampaolo (0,87) del 2006 (7 pt su 8) che batte il secondo (0,81) del 2007 (9 pt su 11). Poi si scende vertiginosamente con Perez (0,67, nel ‘96), il primo Ballardini (0,44 nel 2005) e Tabarez (0,4 nel ‘99), per finire allo zero spaccato di Tesser con 1 ko nella sua unica gara. Ecco che l’esonero di Ficcadenti può sembrare choccante per una squadra che punta alla salvezza (avrebbe finito a 49 punti) ma non per quella che vuole centrare l’Europa League. La mossa di Cellino può avere anche questa spiegazione. F.S.


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SPORT JUVENTUS VIDAL CACCIATO VIA DAL CILE 45 MINUTI DI RITARDO, FORSE UBRIACO

CATANIA L’AD LO MONACO: «IL MILAN VUOLE MAXI LOPEZ? SI POTRÀ FARE»

ECCELLENZA IN COPPA ITALIA VINCONO CASTIADAS E VALLEDORIA, TAVOLARA OUT

n Cinque calciatori della nazionale del Cile, tra cui lo juventino Arturo Vidal e l'atalantino Carlos Carmona, sono stati cacciati dal ct della Roja Claudio Borghi in quanto ieri sera sono rientrati in ritiro con 45 minuti di ritardo più del previsto ed «in uno stato inadeguato». Lo ha detto lo stesso Borghi, precisando che, apparentemente, i tre sembravano aver «alzato il gomito», anche se non sono stati sottoposti a specifici test.

n «Maxi Lopez è un giocatore che può fare bene in qualsiasi grande squadra. Il fatto che piaccia al Milan ci dà una grossa soddisfazione, e se viene rinnovato quest'interesse, non faremo nulla per impedire questa trattativa». L’a.d. del Catania Pietro Lo Monaco parla di una trattativa che potrebbe concretizzarsi a gennaio, il club siciliano favorirà la partenza dell'argentino che piace ad Allegri.

n Ieri si è giocata la 2ª giornata dei triangolari di semifinale. Nel gruppo 1 il Castiadas ha battuto il Pula 3-0 (gol di Recano, Luca Meloni e Dessena). Classifica: Taloro e Castiadas 3, Pula 0. Nel gruppo 2 Tavolara fuori dopo il 2-3 in casa col Valledoria (in gol con Carbini, Mugoni e Ventricini). Classifica: Valledoria 4, Torres 1, Tavolara 0. La 3ª giornata (ore 15), si giocherà il 16 novembre: TaloroCastiadas (rip Pula) e Torres-Tavolara (rip Valledoria).

Balotelli «Ma io non sono matto» La rabbia di Moggi CALCIOPOLI

COVERCIANO «Smettano di parlare della mia vita privata. L’Italia mi manca zero, il Milan mi piace, Inter perché no» n Non dice di no a nulla. Per Mario Balotelli tutto è possibile. «L'Italia mi manca zero, ma se in futuro dovessi tornare nessuna preclusione alla maglia nerazzurra. Basta che la squadra torni forte e a Milano non mi sfascino l'auto..». Non è un'indicazione di mercato. È un modo di vivere. «Faccio cose strane, a volte divertenti. Ma non sono matto per niente». Il sorriso sempre pronto a far capolino da un muso di autodifesa. «D'altra parte, se non facessi quelle cose, la gente mi accuserebbe di esser noioso». Della visita a Scampia ha già detto tutto ai magistrati di Napoli. Dagli altri eccessi, invece, Balotelli esce in dribbling secco. E quando dice «non c'è nulla che non rifarei», si riferisce a gesti come la maglia dell'Inter gettata via («ora non sarei al City»). Ma chissà che non possa valere anche per tutto il resto. «Mi dà fastidio quel che si scrive della mia vita privata - spiega - In questo caso, nel peggio l'Italia è meglio dell'Inghilter-

MARIO BALOTELLI Con gli infortuni di Rossi e Cassano dovrà guidare l’Italia

ra. Due tabloid, il Sun e un altro, mi fanno schifo: non li considero neanche giornali. Che quotidiano è uno che mette in prima pagina donne nude? E poi si scrivono cose non vere. E non penso che arriverà il giorno in cui si riconosceranno i miei meriti sportivi più che guardare alla mia vita: cose brutte si dicono anche di Cristiano Ronaldo...». Al campione portoghese è

stato accostato da Buffon e altri, a Ibra ci aveva pensato da solo. «È vero - racconta - a Ibrahimovic dissi, sono più forte di te. Ma non lo sono ancora diventato». Intanto, aspetta la sua prima rete in nazionale («è ora che mi svegli»), magari per un'esultanza diversa: «Non è che non festeggio, il gol per me è tutto. Gioco a calcio da quando ho tre anni, è il gioco più bello del mondo. Se

poi qualcuno ha da suggerirmi un modo particolare di esultare, si faccia avanti, io ascolto». C'è poi un altro gol cui Balotelli tiene particolarmente. «Del razzismo ho parlato con tanti miei compagni, fermiamo la partita se succedono certe cose. L'ignoranza ci sarà sempre, spero solo questi ignoranti non tornino allo stadio. Io ho scelto la nazionale azzurra e non il Ghana perchè voglio giocare per il mio Paese». Anche se la sua nuova casa è altrove. «La serie A è scesa, il campionato inglese è di ottimi livello e gioco nella miglior squadra al momento: perchè dovrei pensare a un futuro in Italia? Il Milan mi piace, non lo nascondo, ha ancora campioni con i quali vorrei giocare. Verso l'Inter nessuna preclusione, e comunque se mai tornassi sarebbe di sicuro in Lombardia». Però ora ringrazia due allenatori: «Quando dicevano che Mourinho doveva farmi diventare un uomo, pensavo: quello spetta ai genitori, non a un allenatore. Devo molto a Mancini e Prandelli, ma sul piano tattico. In Inghilterra ho imparato a rincorrere il pallone quando lo perdi, prima non lo facevo. E mi trovo bene nel 4-3-3, nel 42-3-1, anzi no..cosa giochiamo?...il 4 e qualche cosa...».

«Sentenza scritta» Lepore: no, è seria n «La sentenza era già scritta. Ora devo continuare a combattere». Luciano Moggi pensa alla seconda ripresa. La sentenza per calciopoli parla di una condanna a 5 anni e 4 mesi. «Ci sono delle stranezze, anche se non si può analizzare a fondo una sentenza emessa ieri sera. Non abbiamo neppure gli elementi», ha affermato il procuratore capo Lepore. «Penso proprio non sia come dice Moggi. Deve tener conto che si è fatto un dibattimento per lungo tempo, sono stati sentiti numerosi teste e quindi il tribunale ha tratto le sue conclusioni. Aspettiamo le motivazioni e capiremo». A chi chiede se ci sia il rischio di non arrivare a sentenza definitiva, risponde: «Tutto è possibile, purtroppo in Italia questo rischio incombe sempre. La mancanza di mezzi è limitante, ci stanno tagliando completamente i viveri. Intanto abbiamo raggiunto un primo risultato. I miei collaboratori mi hanno detto che per quanto riguarda le intercettazioni legati all'Inter non avevano alcun significato penale e non potevano essere prese in considerazione».


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Tomboy

Sala 6 h

Sala 7 Sala 8

❆h Sala 9 Ore 21.30

Sala 9

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Giorgio/Giorgia (storia di una voce) Ore 21.00

Sala 10

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 An African Election Ore 20.30

Sala 12

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 I Puffi Ore 17.15 Sala 1 I soliti idioti Ore 19.30-21.30 Sala 2 A Dangerous Method Ore 18.30 Sala 2 The tomorrow series - Il domani che verra’ Ore 18.30-21.30 Sala 3 Warrior Ore 21.00 Sala 4 La kryptonite nella borsa Ore 18.30-21.00 Sala 5 Insidious Ore 21.30 Sala 5 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.30-21.00 Sala 6 Johnny English - La Rinascita Ore 19.30-21.30 Sala 6 Maga Martina 2 Ore 17.30 Sala 7 La peggior settimana della mia vita Ore 19.30-21.30 Sala 8 L’amore all’improvviso Ore 18.30-21.30 Sala 9 Arrietty Ore 17.30 Sala 9 This Must Be the Place Ore 18.30-21.00 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Il mio domani Ore 18.15-20.00-21.30 Sala 2 Quando la notte Ore 21.00 Sala 2 Una separazione Ore 18.45 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Pina Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. This Must Be the Place Ore 19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Insidious Ore 17.00-19.20-21.40 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 17.50-20.00-22.10 Sala 3 Maga Martina 2 Ore 17.00 Sala 3 This Must Be the Place Ore 19.10-21.50 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 5 The tomorrow series Il domani che verra’ Ore 17.40-20.00-22.20

Sala 11

Sala 13

Matrimonio a Parigi Ore 17.40-19.50-22.00 I soliti idioti Ore 18.10-20.20-22.30 I soliti idioti Ore 17.05-19.15-21.25 Bar Sport Ore 22.25 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.45-20.05 La kryptonite nella borsa Ore 17.25-19.45-22.05 La peggior settimana della mia vita Ore 17.05-19.15-21.25 Warrior Ore 18.45-21.55 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 16.35-18.55-21.25

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 La peggior settimana della mia vita Ore 17.50-20.00-22.20 Sala 2 Insidious Ore 18.00-20.30-22.50 Sala 3 The tomorrow series Il domani che verra’ Ore 17.50-20.20-22.40 Sala 4 I soliti idioti Ore 18.00-20.20-22.30 Sala 5 Warrior Ore 19.30-22.30 Sala 6 Johnny English - La Rinascita Ore 17.40-20.10-22.40 Sala 7 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30 Sala 7 This Must Be the Place Ore 20.00-22.30 Sala 8 La kryptonite nella borsa Ore 17.40-20.10-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.50 Sala 1 I tre Moschettieri Ore 20.00-22.20 Sala 2 Warrior Ore 16.50-19.40-22.30 Sala 3 The tomorrow series Il domani che verra’ Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 5 Matrimonio a Parigi Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 6 La peggior settimana della mia vita Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 7 I soliti idioti Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 8 Insidious Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 9 La kryptonite nella borsa Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 10 La peggior settimana della mia vita Ore 19.30-21.30 Sala 10 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.20 Sala 11 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 16.30-18.40-21.50 Sala 12 Amici di letto Ore 22.30 Sala 12 I soliti idioti Ore 19.30

ILMETEO

le trame Sala 12

DORGALI

Maga Martina 2

SASSARI

Ore 17.15

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Pugni chiusi Ore 20.30 Sala 1 Ruggine Ore 15.30 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 I soliti idioti Ore 18.30-20.30-22.30 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

▲ho

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 I soliti idioti Ore 21.00

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 I soliti idioti Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 20.15 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 22.30 Sala 2 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 20.15-22.30 Sala 3 Insidious Ore 20.15-22.30 Sala 4 Johnny English - La Rinascita Ore 20.15-22.30 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 20.15-22.30 Sala 6 Warrior Ore 19.00-21.45 Sala 7 The tomorrow series - Il domani che verra’ Ore 20.15-22.30 Sala 8 I soliti idioti Ore 20.30-22.30

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 I soliti idioti

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Riposo

▲ho

Ore 21.00 ▲h

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 A Dangerous Method Ore 18.20-20.45-22.45 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.40-22.40 Sala 3 I soliti idioti Ore 18.00-20.50-22.50 Sala 4 Insidious Ore 18.10-20.40-22.50 Sala 5 Terraferma Ore 18.00-21.00 Sala 6 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.30-22.45

CENTRO CULTURALE Via Veneto - Tel. 3485673199 Sala 1 Riposo

TORTOLI’

WARRIOR Genere Azione Anno 2011 Durata 139 minuti Regia Gavin O’Connor Con Joel Edgerton, Tom Hardy Trama Brad, insegnante di fisica e padre di famiglia, schiacciato dai numerosi problemi della quotidianità, decide di riscattarsi partecipando ad un prestigioso torneo di arti marziali, che ha come premio una cospicua somma di denaro. Gli allenamenti lo metteranno a dura prova con se stesso, con la famiglia e con il padre, ex pugile alcolizzato che gli farà da coach. La strenua lotta per il titolo di campione lo porterà a rivangare il suo passato e a scontrarsi con tutto ciò che ha lasciato in sospeso...

LA KRYPTONITE NELLA BORSA Genere Commedia Anno 2011 Durata 98 minuti Regia Ivan Cotroneo Con Valeria Golino, Luca Zingaretti Trama Il film narra la storia di Peppino, un bambino di sette anni che vive in una 'stravagante' famiglia della Napoli degli anni '70. Adottato dagli zii ventenni, a seguito della depressione della madre, dovuta alla scoperta dei ripetuti tradimenti del marito, si trova a vivere esperienze fuori dal comune...

I SOLITI IDIOTI Genere Commedia Anno 2011 Durata 98 minuti Regia Enrico Lando Con F. Biggio, F. Mandelli Trama Gianluca, un trentenne in procinto di sposarsi, cade preda delle follie del padre, stravagante imprenditore romano. L'eccentrico genitore, non riuscendo ad accettare il fatto che il figlio non dimostri nessuna virilità, lo costringe a conquistare la modella della linea di intimo 'smutandissimi'... Parallelamente, si sviluppano una serie di altre esilaranti storie...

THE TOMORROW SERIES - IL DOMANI CHE VERRÀ Genere Azione Anno 2011 Durata 100 minuti Regia James Wan Con C. Stasey, R. Hurd-Wood Trama Otto teenager, al ritorno da una vacanza estiva, trovano il paese, dove vivevano, terribilmente mutato. Scenario inquietante: su tutto regna un'atmosfera mortifera e le loro famiglie sono sparite. Non riescono a capire cosa sia accaduto fin quando si rendono conto che l'intera popolazione del villaggio è in ostaggio di un misterioso esercito straniero...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 I soliti idioti Ore 19.15 Sala 2 I soliti idioti Ore 21.45 Sala 2 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 17.15 Sala 2 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 19.30

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Riposo

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 I soliti idioti Ore 17.30-19.30-21.30

ARZACHENA

AUDITORIUM Viale Paolo Vettori Sala 1 I tre Moschettieri Ore 18.00-21.00

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 The tomorrow series Il domani che verra’ Ore 17.45-20.00-22.15 Sala 4 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30-19.45-22.00

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Warrior Ore 18.30-22.00 Sala 2 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 4 Insidious Ore 20.25-22.35 Sala 4 Maga Martina 2 Ore 18.00 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.25 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 18.10-20.15-22.30 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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CULTURA

PROVINCIA

Cultura, al via gli Stati generali

C’

è fermento in città sul fronte della Cultura. Un movimento di coscienze che da settimane si sta levando nel capoluogo per tentare di trovare una via comune tra operatori e istituzioni. Così, dopo le riunioni degli “addetti ai lavori” ora la palla passa alle istituzioni. La Provincia di Cagliari ha deciso di lanciare gli Stati Generali della Cultura con due giornate, oggi e domani, per una full immersion con istituzioni e operatori che mira a creare «una nuova alleanza per la cultura». Si parte oggi alle 9.30 al Palazzo Regio. Al tavolo sul fonte delle istituzioni siederanno Francesco Siciliano, assessore provinciale alle Politiche culturali, e i colleghi di Regione e Comune, Sergio Milia ed Enrica Puggioni, il consigliere provinciale Rita Corda. Tra gli addetti ai lavori Giuseppe Palmas, presidente dell’associazione degli enti locali per lo spettacolo, Lelio Lecis, rappresentante Agis Sardegna, Antioco Usala, rappresentante Cosas Sardegna, Maria Teresa Sughi del Teatro Stabile della Sardegna. Dopo i saluti del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il presidente della Provincia Graziano Milia introduce i lavori mentre il coordinamento è affidato a Roberto Pili, presidente del Consiglio provinciale. La mattina della prima giornata è dedicata agli interventi, nel pomeriggio (alle 15.30) la tavola rotonda dal titolo “Che cosa vogliono oggi gli operatori culturali dalle istituzioni?”, poi spazio al dibattito fino alle 20. Domani si parte sempre alle 9.30 con la tavola rotonda “La cultura è un investimento o una spesa?”, introduce Claudio Uccheddu, presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale della Sardegna con uno spaccato sullo “Stato dell’evoluzione legislativa regionale sui temi della Cultura”. Nel pomeriggio Marco Minoja, soprintendente dei beni archeologici, apre la tavola rotonda “Culture, paesaggi e patrimoni identitari” con la partecipazione dello scultore Pinuccio Sciola, dello scrittore Luciano Marrocu e di Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna. Coordina Mario Fadda, componente della Commissione cultura del Consiglio provinciale. I TEMI DELLA DISCUSSIONE Un punto centrale della discussione sarà l’istituzione della Consulta delle associazioni culturali della provincia di Cagliari. In tal senso si darà voce a tutti gli operatori del settore che vorranno dare un contributo e si farà un'analisi della storia, delle tradizioni, del paesaggio e dello stato dei luoghi della provincia. Sarà poi affrontato il tema della valorizzazione del concetto di “distretto culturale” e della cultura come “bene comune”, con l’avvio di un censimento degli spazi da poter offrire alle associazioni culturali per lo svolgimento delle singole attività. Saranno inoltre pianificati con gli enti locali “sistemi bibliotecari integrati” e sistemi museali e musicali collegati in modo tale da rendere possibile una sinergia lavorativa, sia con gli assessorati al Turismo che con quelli alla Pubblica istruzione e alle Politiche giovanili. Altro tema al centro della discussione è la difesa e promozione della lingua sarda, ma anche l’attrattività degli eventi culturali sotto il profilo economico, con ipotesi di forme di finanziamento privato in

PALAZZO REGIO Due giornate di dibattiti tra istituzioni e operatori del settore per sancire una «nuova alleanza»

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CONSULTA ASSOCIAZIONI Un punto centrale della discussione al centro degli incontri sarà l’istituzione della Consulta delle associazioni culturali della provincia di Cagliari.

aggiunta a quelle tradizionali messe a disposizione dalle istituzioni pubbliche. Insomma la ricerca di sponsor privati per eventi e manifestazioni, come già avviene nelle capitali della cultura italiane ed estere. «Vogliamo condividere con le forze vive della società e della cultura un nuovo patto d’inclusione e cittadinanza, ridando speranza a tutti i portatori d’interesse, a coloro che a diverso titolo consentono alla cultura di vivere e manifestarsi: amministratori pubblici, rappresentanti di associazioni, fondazioni e operatori del settore», ha spiegato l’assessore alle Politiche culturali della Provincia di Cagliari, Francesco Siciliano. Per l’assessore l’appuntamento si configura come «una nuova alleanza per la cultura, per rafforzarne l’identità, per fare emergere tutte le voci, per riattivare la partecipazione e rilanciare l’occupazione in un settore strategico per la crescita sociale, ma soprattutto per creare un progetto culturale condiviso, fatto di nuove relazioni ed energie, respingendo l’equazione cultura/spreco/inutilità». Francesca Cardia

SPONSOR Tra le idee dell’assessore Siciliano la ricerca di sponsor privati per finanziare eventi e manifestazioni

LABORATORIO

MAN Viaggio nella musica rock

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agli albori del rock and roll alla surf music fino all’età d’oro caratterizzata dall’invasione degli urlatori a stelle e strisce. E poi il mito, the one and only, Elvis “the pelvis” Presley e i fenomeni degli Stones, i Rolling Stones, e i baronetti di Liverpool. Fino ai giorni nostri col poprock, punk, grunge, indie e chi più ne ha più ne metta. Il Dipartimento Educativo del museo MAN presenta “Rockarama”, progetto che propone un laboratorio in tre incontri, rivolto a un pubblico di giovani dai

15 anni in su, in cui sarà tracciato il percorso storico del rock, un fenomeno che, insieme al jazz, ha segnato la cultura del XX secolo sia come pratica musicale sia come novità di carattere culturale e sociale, particolarmente legata al mondo giovanile. Gli incontri hanno l’obiettivo di raccontare la storia del rock, mettendo in evidenza i protagonisti e gli stili che si sono succeduti nel tempo, sovrapponendosi e influenzandosi a vicenda, attraverso l’ascolto e l’analisi di brani musicali e la riflessione sul

L’EVENTO Il Dipartimento Educativo del museo presenta il progetto: tre incontri rivolti ai giovani dai 15 anni in su disco, inteso come supporto, e sulla copertina. Saranno inoltre proiettati estratti da videoclip e da film ritenuti particolarmente significativi della stretta sinergia che si sviluppò presto tra il rock e l’industria cinematografica. Contestualizzare

il rock nella cultura del Novecento, arrivando sino ai più recenti fenomeni musicali, significa acquisire gli strumenti per un ascolto più consapevole della musica. Il laboratorio è a cura di Antonio Abbotto, musicologo e studioso di popular music. Gli incontri si svolgeranno allo spazio GLO ex- edificio ASL di Via Ferracciu. Il primo appuntamento è fissato per martedì 15 novembre alle 17:30, ogni incontro avrà la durata di 2 ore. Per informazioni e prenotazioni contattare i numeri 0784 1821244 e 3385799871, dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30, dal lunedì al venerdì e lasciare un recapito telefonico o email.


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CULTURA

MANICOMIX

Il portale per aspiranti fumettisti

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asce un nuovo punto di riferimento, tutto italiano, per gli appassionati di fumetti, graphic novel e scrittura creativa. ManiComix è il nome del nuovo progetto sviluppato dalla Non Conventional Factory di Lucca, in collaborazione con Xorovo, spin-off dell’università di Cagliari. Questi giovani professionisti hanno ideato una piattaforma di editoria digitale, che consente di fruire gratuitamente di fumetti ed altre opere disegnate. Il sistema di distribuzione è basato sul portale della comunità, a cui sono collegate le applicazioni per dispositivi mobili come iPhone e iPad, scaricabili gratuitamente. Il progetto è nato il 26 ottobre ed è stato presentato ufficialmente pochi giorni dopo al Lucca Comics&Games 2011, con il patrocinio del Comune di Lucca. La manifestazione toscana vede ogni anno una partecipazione che supera le 200 mila persone. Il raduno di Lucca costituisce ormai la terza fiera al mondo per importanza nel settore, dopo il Comiket di Tokyo e il Comic-Con di San Diego. «Il primo social network per fumettisti è nato in Sardegna» racconta Massimo Simbula, avvocato cagliaritano, tra i fondatori ed i consiglieri di amministrazione di Non Conventional Factory. «Ringrazio tutti i disegnatori ed autori che ci hanno inviato un portfolio con le loro opere, partiremo da loro per far conoscere ManiComix». La piattaforma trae ispirazione da portali già consolidati a livello internazionale, come DeviantArt, comunità americana

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COME NASCE IL PROGETTO Manicomix è il progetto sviluppato dalla Non Conventional Factory di Lucca, in collaborazione con Xorovo, spin-off dell’università di Cagliari.

basata su disegno e materiale grafico. Dopo l’ispirazione arriva l’innovazione. Il progetto è rivolto a tre tipologie di utenti. Chi ha frequentato una scuola di disegno, o magari passa tutto il proprio tempo a disegnare su qualunque cosa capiti sotto mano, può inviare i propri lavori. A questi disegnatori emergenti ManiComix mette a disposizione uno spazio dove farsi notare, oltre ad un’occasione di confronto con altre persone per sperimentare e migliorare. Gli autori capaci di scrivere una sceneggiatura potranno incontrare qualche disegnatore che possa dare colore alle loro storie. Il terzo soggetto, il più importante, sono i lettori. Tutti i contenuti sono gratuiti, ma c’è dell’altro. Gli appassionati potranno tenersi sempre aggiornati sulle ultime novità e dialogare con gli autori preferiti. ManiComix non è quindi soltanto un nuovo modo di leggere gratuitamente fumetti, ma anche un punto di ritrovo per diverse realtà che possono così promuoversi e dialogare. Il segreto dell’iniziativa è l’integrazione coi social network. Basta un clic per condividere le proprie opere con il mondo. «Il progetto è in espansione. Al momento hanno aderito all’iniziativa la Scuola del Fumetto di Cagliari oltre al Nues, la nuova Fiera del fumetto cagliaritana ed il Lucca Comics&Games», spiega Simbula. «Proprio a Lucca, oltre ad avere il nostro stand in fiera, siamo entrati nella giuria del Lucca Project Contest – concorso per progetti di storie a fumetti – assieme ad alcune prestigiose case editrici». Jacopo Basanisi

NEONATO Il progetto è nato il 26 ottobre ed è stato presentato dopo al Lucca Comics&Games 2011


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GIOVEDĂŒ 10 NOVEMBRE 2011

Nuove Collezioni autunno/inverno 2011

Sala da pranzo Louis-Marie Rovere di francia massiccio, Particolari in bronzo massiccio anticato. Tavolo da pranzo L.270 x P.118 Buffet sagomato 4 ante: L.230 xP.60.5xH.94

Aperto domenica 13 e 20 novembre

11-21 novembre

GIORNI ECCEZIONALI

Una sola volta all’anno Roche Bobois vi offre prezzi eccezionali su tutta la collezione

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