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CANNES Italia “vigilata” da Ue e Fmi. Berlusconi: «Crisi? Non c’è, in Italia ristoranti pieni»

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 130 Sabato 5 novembre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI I due bomber dell’Atalanta segnano più dell’intera squadra rossoblù

GUAMAGGIORE Risate in limba sfida a teatro per dieci compagnie

Virginia Saba a pagina 18

Roberto Mura a pagina 22

LA SVOLTA Infermiera uccisa in manette la figlia e il genero n I carabinieri hanno chiuso il cerchio attorno ai presunti assassini di Maria Irene Sanna, l’ex infermiera 64enne di Assemini uccisa e il cui cadavere è stato poi parzialmente bruciato sulle rive del lago Cixerri: a Buoncammino, con l’accusa di omicidio in concorso, sono finiti la figlia che viveva con lei, Monia Bellofiore, di 42 anni, e il genero, Giuseppe Oliva. I due, entrambi tossicodi-

pendenti e che per l’intera giornata di giovedì erano stati irreperibili, sono stati arrestati al Santissima Trinità dove si sono presentati per un principio di overdose. Alla base del delitto, un litigio familiare degenerato. Manuel Scordo e Maddalena Brunetti alle pagine 2-3

MALTEMPO .

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CRONACHE

Lo stallo Giunta in bilico Cappellacci tace sulle dimissioni n Weekend di riflessione per il governatore dopo la minaccia d’addio. L’opposizione incalza e Maninchedda (Psd’Az) accelera: meglio andare alle elezioni. Francesca Zoccheddu a pagina 6

In cattedra Lectio D’Alema: la Giunta sarda è un fallimento n L’ex premier e attuale presidente del Copasir all’università: «Sardegna usata come terra di conquista». Plauso per Zedda. Michele Salis a pagina 7

Genova in ginocchio, sei morti. Nell’Isola stato d’allerta Un violento nubifragio si è abbattuto nel primo pomeriggio di ieri sul capoluogo ligure: il torrente Bisagno esonda e invade la città. Sei le vittime accertate, tutte donne: una mamma di 28 anni con

le sue due bambine, un’anziana schiacciata dalle auto trasportate dalla corrente, una 40enne e una ragazza che era andata a prendere il fratello a scuola. L’allarme ora si sposta in Sardegna: la Pro-

tezione civile ha diramato un’allerta per rischio idrogeologico. Timori per Capoterra e Ogliastra. alle pagine 8-9

IL FESTIVAL MUSICA NELLE BOCCHE FA UN’INCURSIONE A CAGLIARI a pagina 21

Tribunale ”Biancaneve” più di un secolo di condanne n Chiuso il processo sul traffico di droga nel quale erano coinvolti alcuni carabinieri: 23 condanne, oltre cent’anni di carcere. a pagina 16

Aeroporto Fondi bloccati dalla Regione ricorso Sogaer n La società di gestione dello scalo di Elmas contro Sardegna promozione: manca un milione e mezzo. Compagnie in fuga. Enrico Fresu a pagina 15


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IL GIALLO

IL DELITTO DEL CIXERRI Badante uccisa e poi bruciata arrestati la figlia e il genero info

MARIA IRENE SANNA L’EX INFERMIERA DI 64 ANNI È stata uccisa nella notte tra giovedì 27 e venerdì 28 ottobre nella sua casa ad Assemini.

MONIA BELLOFIORE LA FIGLIA DI 42 ANNI La donna, invalida civile, è stata sottoposta a fermo. Ieri mattina è stata ricoverata per overdose.

GIUSEPPE OLIVA IL GENERO DI 39 ANNI L’uomo ieri mattina è stato bloccato in ospedale e poi portato in caserma in via Nuoro.

LA SVOLTA I due, marito e moglie, sono stati sottoposti a fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere Acciuffati al Santissima Trinità dove erano finiti per overdose n Erano pronti a far perdere le loro tracce, ad allontanarsi da Cagliari, negli ultimi giorni si era spostati più volte in diversi comuni. Vagavano senza meta, avendo forse come unico obiettivo quello di recuperare l’eroina per la dose quotidiana. Monia Bellofiore, 42 anni e il marito Giuseppe Oliva, 39 anni, rispettivamente figlia e genero di Maria Irene Sanna, l’ex infermiera di 64 anni, uccisa e il cui corpo semicarbonizzato è stato scoperto il 28 ottobre scorso lungo una stradina sterrata a pochi metri dalla diga del Cixerri, tra Villaspeciosa e Uta, sono strati ammanettati dai carabinieri mentre si trovavano all’ospedale Santissima Trinità, proprio a causa di una overdose. I due, rappresentati dall’avvocato Gianluca Aste, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere in concorso. Secondo gli uomini del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Cagliari, coordinati dal colonnello Franco Amabile, sarebbero stati loro a uccidere l’ex infermiera. Marito e moglie, ieri mattina dopo aver fatto uso di eroina, sono andati in

overdose. I due sono stati soccorsi e trasportati al Santissima Trinità. Monia Bellofiore è stata ricoverata e fino alle 18, orario in cui è stata trasferita in una cella del carcere Buoncammino, è stata piantonata dai carabinieri. Giuseppe Olivo è stato invece portato in caserma e alle 13,15 è stato trasferito in carcere. A carico di marito e moglie, entrambi invalidi civili, i carabinieri avrebbero recuperato pensatissimi indizi. I RILIEVI DEI RIS Fondamentale per le indagini si è rivelato il lavoro degli specialisti del Raggruppamento investigazioni scientifiche, coordinati dal colonnello Giovanni Delogu, che hanno fornito agli uomini del Nucleo investigativo tutti gli elementi per ricostruire la vicenda. L’ex infermiera, secondo i primi accertamenti, sarebbe stata uccisa nella notte tra giovedì 27 e venerdì 28 ottobre, mentre si trovava nella sua abitazione. Dopo l’ennesimo litigio, la donna sarebbe stata aggredita. I due le avrebbero sfondato il cranio. Nell’appartamento al numero 2 di via Milano ad Assemini, i carabinieri del

Ris avrebbero rinvenuto numerose tracce di sangue, residui focalizzati in punti ben precisi. I militari dell’Arma su questo aspetto, come su molti altri della vicenda, mantengono la massima riservatezza. Una volta uccisa l’ex infermiera, avrebbero avvolto il capo in un lenzuolo, una federa o un asciugamani, infilandola poi in un sacchetto di plastica. Infine avrebbero trasportato il cadavere a bordo della Fiat Punto della vittima, fino al lago del Cixerri dove lo hanno bruciato. I due avrebbero poi fatto sparire la vettura, parcheggiandola a Mulinu Becciu, dove ieri pomeriggio è stata ritrovata. Dopo l’omicidio sarebbero tornati a casa, avrebbero ripulito le tracce del delitto e come se nulla fosse sarebbero andati a dormire. I due avrebbero condotto una vita normale nei giorni successivi nonostante la scoperta del cadavere, la visita dei carabinieri il 29 ottobre e quella dei Ris, nonostante il sequestro della casa e quello dell’auto. Ieri l’avvocato Gianluca Aste li ha ascoltati per alcune ore. I due sono sembrati sorpresi dell’arresto. Non si aspettavano di finire in cella e sostengono di essere estranei alla vicenda. Oggi il sostituto procuratore Alessandro Pili che coordina le indagini sull’omicidio potrebbe interrogarli. Manuel Scordo Maddalena Brunetti

LA SCOPERTA Trovata la Punto in via Businco

I RIS I controlli in casa

RICCARDO GUANTINI

n Era parcheggiata in via Businco a pochi metri dalla Casa dello studente, non era stata bruciata o danneggiata. E’ stata recuperata intorno alle 16 di ieri la “Fiat Punto” bianca, intestata all’ex infermiera uccisa nella notte tra il 27 e il 28 ottobre. I carabinieri del Comando provinciale hanno ricevuto la segnalazione di un residente che aveva visto l’auto parcheggiata da alcuni giorni vicino alla sua abitazione. Probabilmente il cittadino aveva seguito la trasmissione “Chi l’ha visto?”, in cui era stata segnalata la ricerca della vettura o aveva letto le notizie pubblicate sui quotidiani locali in cui era stata segnalata anche la targa della macchina che combaciava perfettamente con quel-

la in via Businco. La “Fiat Punto” è stata recuperata e trasportata in caserma. Già in serata i carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche potrebbero aver iniziato le analisi sulla vettura. I riflettori degli specialisti del Ris sono puntati sulle eventuali tracce di sangue nel portabagagli o sui sedili. Tracce che potrebbero essere riconducibili al trasporto del cadavere di Maria Irene

LE ANALISI L’auto è stata portata in caserma per gli accertamenti del Ris alla ricerca di tracce di sangue

Sanna dall’abitazione in via Milano ad Assemini fino alla stradina sterrata a pochi metri dalla diga del Cixerri, in cui il corpo è stato scaricato e dato alle fiamme. Ma non solo. Sulla vettura gli investigatori potrebbero trovare altri elementi utili allo sviluppo delle indagini. Tracce che, a quanto pare, sarebbero state recuperate a bordo della “Ford Ka” intestata a Giuseppe Oliva e in uso anche a Monia Bellofiore, sequestrata mercoledì in via Milano.Secondo alcune indiscrezioni trapelate la notte dell’omicidio sarebbero state utilizzate due automobili. Una per raggiungere la diga del Cixerri con il cadavere a bordo, l’altra per raggiungere il luogo in cui nascondere la Fiat Punto.


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IL MOVENTE

Un litigio per soldi e droga le hanno sfondato il cranio

n Le avrebbero sfondato il cranio dopo l’ennesimo litigio, dopo l’ennesima discussione. In preda all’ira l’avrebbero aggredita, colpendola e spingendole il capo ripetutamente contro lo spigolo di un mobile o un’altra superficie. Un delitto d’impeto quello dell’ex infermiera Maria Irene Sanna, avvenuto nella notte tra giovedì 27 e venerdì 28 ottobre, in una delle stanze di quell’appartamento al secondo piano al numero 2 di via Milano ad Assemini. Non ci sarebbe stata, secondo gli uomini del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale, premeditazione o pianificazione. L’omicidio sarebbe il terribile epilogo di una storia familiare difficile, di un rapporto tra madre, figlia e genero, ormai compromesso. Monia Bellofiore e il marito Giuseppe Oliva vivevano assieme da poco tempo. L’uomo, originario di Iglesias, si era trasferito da pochi mesi ad Assemini ed era andato a vivere in via Milano. I rapporti tra madre e figlia, già prima

dell’arrivo del genero, non sarebbero stati buoni. Le due litigavano costantemente per problemi di denaro e per la droga. L’ARRIVO DEL MARITO Le incomprensioni si sarebbero accentuate con l’arrivo del marito di Monia, anche lui tossicodipendente. I tre avrebbero più volte litigato, i vicini di casa ricordano perfettamente le urla provenire dall’appartamento, ricordano le discussioni furibonde terminate in un paio di volte con l’arriva dei carabinieri. Con buona probabilità le pensioni di invalidità ricevute sia da Monia che da Giuseppe non sarebbero state sufficienti a coprire anche le spese per la droga. I due forse chiedevano denaro all’ex infermiera per comprarsi le dosi di eroina. Maria Irene Sanna, infermiera in pensione, pur di racimolare il denaro per pagare il mutuo della casa e i soldi per vivere, faceva la badante per tre o quattro anziani. Il denaro, con buona probabilità, era ap-

LE IPOTESI TRASPORTO, TESTIMONI E COMPLICI n Il fermo di Monica Bellofiore e di Giuseppe Oliva non metet la parola fine alle indagini e agli accertamenti dei carabinieri del Nucleo investigativo e del Ris. I militari dell’Arma intendono chiarire tutti gli aspetti della vicenda. Bisognerà infatti capire come il copro dell’ex infermiera sia stato trasportato da Assemini alla diga del Cixerri senza che nessuno si accorgesse di nulla, ma soprattutto come sia stato spostato dall’appartamento al secondo piano, fino alla vettura parcheggiata in garage o in strada. Qualcuno potrebbe aver visto qualche cosa, un residente potrebbe aver notato strani movimenti, oppure qualcuno potrebbe aver visto allontanarsi le due auto. Marito e moglie potrebbero essere anche stati aiutati da qualche altra persona, anche solo per nascondere la Fiat Punto dell’ex infermiera. I carabinieri al momento escludono l’ipotesi di un complice.

DELITTO D’IMPETO Secondo gli investigatori l’assassinio di Maria Irene Sanna può essere considerato un delitto d’impeto.

pena sufficiente a coprire le spese e certamente non bastava anche per la droga. Forse questa mancanza di soldi e queste continue richieste di denaro, anche piccole cifre come cinquanta e cento euro, avrebbero innescato anche la lite finita nel sangue del 27 ottobre. LITIGI PER L’AUTO Ma non solo. Secondo quanto accertato dagli investigatori ci sarebbe stato un altro motivo di discussione a casa dell’ex infermiera: la Fiat Punto. A Giuseppe Oliva era stata ritirata la patente per guida sotto l’effetto di stupefacenti, (anche a Monia Bellofiore era rimasta senza documento di guida per lo stesso motivo), e gli era anche stata sequestrata l’automobile, la “Ford Ka” che i carabinieri del Ris hanno prelevato nel cortile della palazzina. Marito e moglie, quindi, avevano grosse difficoltà a spostarsi da Assemini a Cagliari o verso altri comuni, forse per raggiungere anche il luogo dove poter comprare la droga. Un problema che, a quanto pare, volevano risolvere, prendendo l’auto dell’ex infermiera, la Fiat Punto che la 64enne utilizzava per raggiungere le abitazioni degli anziani in cui prestava servizio. Quasi sicuramente Maria Irene Sanna ha sempre rifiutato di prestare loro l’automobile e ogni no avrebbe innescato nuove discussioni e nuove furibonde liti. Un clima incandescente, quindi, quello vissuto nell’appartamento di via Milano, una situazione che il 27 ottobre potrebbe essere degenerata con l’assassinio dell’ex infermiera. Ma.Sc.


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OPINIONI BONAS NOBAS

INTERESSI, UN’ECONOMIA DA RIPENSARE di CARLO MANCOSU

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ino al 16esimo secolo, la civiltà occidentale vietava la pratica di richiedere interessi sul denaro per motivi sia giuridici, che religiosi, che morali. Attualmente il denaro viene creato dalle banche attraverso l'emissione di prestiti su cui viene caricato un interesse. Anche se le implicazioni legate alla creazione di denaro da parte del sistema bancario attraverso la concessione di credito sono di rado comprese dai non addetti ai lavori, di contro gli effetti di questo meccanismo sulla società sono pervasivi e percepibili da chiunque. Analizziamo brevemente le principali effetti dell'interesse sul nostro sistema socio-economico. Il primo effetto è quello di fagocitare una concorrenza sistematica tra tutti gli attori economici. Il secondo effetto è la necessità, affinché il sistema sia sostenibile, di una crescita economica illimitata. Il tasso di interesse determina infatti il tasso medio di crescita economica necessaria per mantenere inalterato il nostro tenore di vita. Nasce così l'imperativo alla crescita perpetua di fatto incompatibile con la vita in un pianeta in cui le risorse sono di fatto limitate. Non a caso questo sistema monetario fu creato in un periodo in cui nessuno aveva ancora preso in considerazione i costi in termini ecologici e sociali dell'imperativo alla crescita. In ultimo, un altro effetto sistemico dell'interesse sulle nostre vite è il continuo trasferimento di ricchezza da una grande maggioranza ad una piccola minoranza. Il più ricco riceve come un canone d'affitto da chiunque abbia bisogno di chiedere un prestito per ottenere un mezzo di scambio. Gli interessi, per definizione, sono un processo in cui si trasferisce denaro da persone che non ne hanno abbastanza (e quindi lo prendono in prestito) a coloro che ne hanno più di ciò di cui hanno bisogno (e che sono quindi in grado prestarlo). Questo sistema, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti, ci ha sospinti a partire dalla rivoluzione industriale fino ad oggi, permettendo da una parte all'umanità di raggiungere importanti traguardi ma esasperando dall'altra l'ingiustizia sociale ed una iniqua distribuzione delle risorse. Forse è giunto il tempo di ripensare il sistema al fine dal rendere l'economia compatibile con benessere equilibrato, diffuso e duraturo. In tanti lo stanno già facendo. Come recitava un cartello esposto da un manifestante del movimento di “Occupy Wall Street”: forse l'inizio è vicino!

il semaforo

l MAURIZIO CROZZA

Genovese Non sempre lo spettacolo deve continuare. E di fronte al disastro che ha colpito la Liguria, Maurizio Crozza e Geppi Cucciari si son fermati: “Per rispetto alla tragedia che sta mettendo in ginocchio Genova questa sera Italialand non andrà in onda”. Il programma La7 si è fermato. Un bel gesto, non da tutti.

l RITA BERNARDINI

Radicale fanale Certo che Rita Bernardini poteva consultarlo, il partito, prima di dire all’universo mondo che i radicali voteranno a favore del governo. Silvio Viale, il “suo” presidente, ha detto: «Se Berlusconi porrà la fiducia, mi sembra difficile che possa ottenerla dai radicali». Silvio boicotta Silvio. E Rita fa una figuraccia bestiale.

l ALTERO MATTEOLI

Ministro sinistro Nessun commissariamento da parte del Fondo monetario. Parola di Altero Matteoli. «Il Governo Italiano non si farà commissariare né dal Fmi, né da nessun altro». No no. A proposito, Altero ha pure detto che il leggendario Ponte sullo Stretto s’ha da fa’. Sì sì, certo signor ministro. Perbacco che tempismo.

IL BELPAESE SPOLPATO DELLA SUA SOVRANITÀ di Paolo Madron

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a perdita della sovranità di questo Paese ha un incipit ben preciso, quel 5 agosto in cui la Banca centrale europea recapitò al governo la lettera con le sue perentorie richieste. Una lenta, progressiva erosione arrivata a compimento il 4 novembre con l'accettazione del regime di sorveglianza richiestoci da Unione europea e Fondo monetario. Il quale Fondo, per inciso, si era anche detto disposto a offrirci una linea di credito di quarantaquattro miliardi, segno che non nutre un grande ottimismo sulle prossime aste del debito pubblico di cui la prima, tra poco più di una settimana, dovrà collocare titoli per dieci miliardi. Ai suoi occhi, dobbiamo sembrare come una prossima Grecia. La perdita di sovranità è un gravissimo vulnus per il Paese che la subisce e segna una resa politica che dovrebbe indurre chi l'ha provocata a farsi da parte, non a insistere su una presunta quanto fittizia indispensabilità. Per capirlo occorre andare alla genesi che ha portato alla messa sotto tutela da parte delle istituzioni internazionali. E la genesi è politica. L'Europa, la Banca centrale europea e il Fondo monetario non si fidano principalmente di due cose. Chi ci governa, non un anno fa, ma fino allo scorso luglio, ha pervicacemente ribadito che i conti pubblici italiani erano in assoluta sicurezza. Anzi, a guardare certi para-

metri (ma evidentemente non quelli in base ai quali i mercati ci giudicano) erano molto più in salute di quelli di Paesi comunemente considerati più solidi del nostro. Quando si parla di credibilità perduta, quando si dice che i nostri partner di eurozona oramai ci riservano solamente sarcastici sorrisini o evitano come la peste di incrociare i nostri italici rappresentanti, non si parla di un pregiudizio che ci rende inaffidabili agli occhi

Oltralpe conoscono bene il paradosso di un governo del fare che non ha fatto niente di ciò che ora gli “ordinano” del mondo, ma di episodi circostanziati. Che siano le stesse persone che hanno provocato la malattia a voler ora somministrarci la cura non è assolutamente credibile. Di questo si parla, non di ostilità per partito preso. E questo i mercati lo sanno benissimo e impietosamente lo riversano sul differenziale dei Btp. L'altra cosa di cui non si fidano, e che comunque rientra nel capitolo credibilità, è che le intenzioni dell'esecutivo si tramutino in fatti concreti. Oltralpe insomma mostrano di conoscere molto bene il paradosso di un presidente del

IL PERSONAGGIO . Il gran giorno di Micheluzzo e il terzo polo tv di Silvia Zingaropoli

Consiglio che si proclama artefice del goveno del fare, ma che in realtà non ha mai realizzato le riforme strutturali che adesso gli “ordinano”, ma solamente quelle che comportavano un personale tornaconto. E che anche invitato perentoriamente a iniziare, non ha saputo che produrre in fretta e furia un velleitario documento che non solo contempla l'universo mondo, ma promette di realizzarlo nell'arco di otto mesi.

Così il “ghe pensi mi”del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e il suo vanesio e inconcludente ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, hanno consegnato in altrui mani la sovranità di questo Paese. Coinvolgendo ipocritamente anche l'opposizione con la scusa che il tempo stringe e non ci sono alternative a questo governo, visto che anche un altro di diverso orientamento dovrebbe ottemperare un'agenda già scritta. È un ricatto che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarebbe doveroso non consentisse. Direttore di Lettera43.it (www.lettera43.it)

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n S’è inventato il Terzo Polo Tivvù. E il suo è un Terzo Polo Tivvù che scavalca il vetusto recinto della tivvù. “Pro Micheluzzo” o “anti Micheluzzo”, ammettiamolo: Santoro ha sfidato le leggi di gravità informativa e le ha messe KO. Stecchite. Così da oggi non saremo più incatenati alla volontà di Sua Maestà Raiskyset. No. Perché Servizio Pubblico ha acchiappato tra il 12 e il 14% di share: 1.750.000 telespettatori per le tv locali e 800mila cyberspettatori in Rete. E la novità del format rodato su multipiattaforma, sta proprio nell’interazione con il popolo online: tanto che, quando Santoro ha lanciato il sondaggio sul governo, Facebook ha vacillato, a un passo dal tilt. Insomma, al di là dei contenuti, Santo-

ro ha messo il cappello su una nuova stagione. Ma stia attento ora, Micheluzzo, a tenere a bada i soliti meccanismi di potere. Buona mossa, ad esempio, quella di evitare ospitate politiche, a parte Giggi “Manetta”. Ma Della Valle poteva risparmiarselo. Bene ha fatto, la bella Luisella, a smutandarlo. E Mieli? Anche quest’altra Casta mal si concilia con le velleità rivoluzionarie del progetto. Ma di che stupirsi: del resto pure Micheluzzo ha una Casta tutta sua. Ed è quella dei faziosi per partito preso, quelli che, quando Silvio non ci sarà più... e mo’ che famo? Ma basta. Oggi è il gran giorno di Santoro. Un applauso a lui. E al popolo, che ha raccolto la sfida. Speriamo solo che Micheluzzo non se ne approfitti troppo.

SANTONE Michele Santoro

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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GENITORI TOSTI

E SE ESISTESSE UN PIANO ANTI-DISABILI?

notizie inutili

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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ABOUT A DAUGHTER HUGH GRANT: È JESSICA IL NOME DI MIA FIGLIA

di MARISA MELIS

P

ensieri mi assalgono sovente e cerco di scacciarli. Posso azzardare che esista nella scena sociale italiana un disegno studiato per isolare i disabili? Perché sono così pessimista? Comincio l’elenco di alcune storture che mi fanno pensare che i nostri disabili disturbino: caccia ai falsi invalidi che sta umiliando i veri chiamati a revisione, alcuni trattati in modo osceno e su questo, stenderei un tendone da circo (velo non basta) pietoso; affermazioni inqualificabili date da vari esponenti politici italiani, che ipotizzano la riapertura delle “scuole speciali”; sconcertante dichiarazione di un tale Assessore Pellegrini; negazione continua del sostegno scolastico; negazione per tanti disabili a partecipare anche alle gite scolastiche; proposte di legge di alcuni esponenti politici che parlano di sostegno privato dentro la scuola pubblica (per la serie chi ha soldi può avere il sostegno, per gli altri niente!) formazione di tutti gli insegnanti curriculari per il sostegno scolastico (con un corso di poche ore), così magari si eliminano gli specializzati e un insegnante si trova 25 ragazzi compresi i disabili da seguire tutte le ore (genialate!); la vergognosa copertina del giornale Panorama dove, i disabili vengono definiti “Scocconi” con un Pinocchio seduto dentro una carrozzina (per questo si sono meritati una denuncia da parte della Fish, Federazione Italiana Superamento Handicap); esclusione di alunni disabili (accaduto a marzo) alle finali nazionali di corsa campestre dei giochi della gioventù nel Friuli perché, mancavano i moduli per la loro iscrizione, causa una dimenticanza del Ministro Istruzione. Questi, alcuni esempi che a noi genitori fanno pensare e reagire. Dove si vuole arrivare? Per cortesia non rompete le scatole rendendoci la vita complicata con la vostra burocrazia. La quale ci sottopone a produrre montagne di cartacce, che ingombrano le scrivanie di persone che non le guarderanno mai, ma che ci sono chieste. Questo alla faccia dell’informatizzazione. Idem per tutti quei documenti che richiedete, ma, non sono previsti nei vari regolamenti, sapete che se qualcuno di noi (io sono la prima) vi rimarca che non sono in elenco, voi gentilmente vi zittite. Molti disabili subiscono in silenzio, altri non ci stanno a questo gioco assurdo. Noi genitori siamo quelli che, non consentiranno mai che i loro figli siano isolati o addirittura invisibili! Associazione Genitori Tosti

n La figlia di Hugh Grant si chiama Jessica. Lo stesso attore ha annunciato il nome della bambina, nata a ottobre dall’attrice cinese Tinglan Hong, con cui aveva avuto una breve relazione ormai conclusa. Grant e Hong sono rimasti in ottimi rapporti e hanno scelto insieme il nome della piccola.

HOLLYWOOD NEWS I VAMPIRI DI “TWILIGHT” NEL WALK OF FAME n I vampiri di “Twilight” hanno lasciato le loro impronte sulla Hollywood Walk of fame. Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner hanno cementato il loro posto nella storia del cinema: la cerimonia i è svolta di fronte a centinaia di fan in delirio su Hollywood boulevard.

GIORGIO GORI’S WIFE PARODI: MIO MARITO NON SCENDE IN POLITICA

n «Mio marito Giorgio Gori ha una gran voglia di fare qualcosa. Di essere utile all’Italia. Ma da qui a scendere in politica… vedremo». Così Cristina Parodi, ai microfoni di “Verissimo”, commenta la scelta del marito Giorgio Gori di lasciare la presidenza di Magnolia per intraprendere un nuovo percorso professionale.

VACANZE ROMANE L’ABITO DELLA HEPBURN VALE 60MILA STERLINE n L’abito di pizzo color avorio che Audrey Hepburn indossò per ritirare il premio Oscar, nel 1954, come miglior attrice per “Vacanze romane”, è stato messo all’asta a 60mila sterline. Il “Daily mail” riferisce che il vestito, soprannominato dall’attrice “Lucky dress”, era stato adattato appositamente per l’occasione da un costume di scena.

Crosetto e il Pdl dall‘umorismo “macho” Durante l’ultima puntata di Omnibus gli animi si sono infiammati. A tal punto che, a telecamere spente, il Pdl Guido Crosetto (foto 1) si è avvicinato alla giornalista della Stampa Antonella Rampino, sussurrandole un perfido: «Tanto a te non ti spoglierebbe nessuno». Ecco appunto: il tenore della Crosetto-argomentazione è di quelli aulici. E alla mente torna quella colorita defini-

zione ideata dal Cavaliere, rispetto al gran gluteo per nulla appetibile di Angela Merkel (foto2). Per non parlare poi di quel «Lei è più bella che intelligente» scagliato contro la povera Bindi: allora Rosy rispose con l a famosa t-shirt (foto3). Chissà invece cosa fece cambiare idea a Danielona Santanché (foto4) un tempo convinta del fatto che «Berlusconi ci vede solo orizzontali». Misteri.

notizie incredibili SFIDE SPAZIALI LA RUSSIA PREPARA LO SBARCO SU MARTE

MOLESTA DONNA BIMBA DI TRE ANNI UNO STALKER SERIALE MUORE LA MAMMA DISTRUGGE SPECCHIETTI SOPRAVVIVE 2 GIORNI

I ricercatori internazionali impegnati nella simulazione di una missione verso Marte hanno chiuso la loro esercitazione, dopo 520 giorni passati in una rete di moduli senza finestre all’interno di un centro di ricerca spaziale di Mosca. L’equipaggio, formato da tre russi, un francese, un italo-colombiano e un cinese, si trovava nella struttura dal giugno 2010 ed è uscito alle 11 ora italiana. L’esercitazione era volta a simulare l’isolamento, lo stress e la fatica di un viaggio interplanetario. Unico aspetto assente nella simulazione è stata la mancanza di peso.

I carabinieri di Viterbo hanno arrestato per il reato di stalking un 40enne di origine napoletana. Lo stalker non si era rassegnato alla fine della relazione e inizialmente aveva minacciato verbalmente l‘a donna’ex compagna, poi per ben 29 volte ha rotto gli specchietti retrovisori dell’auto della donna. Inseguimenti, pedinamenti e minacce di morte nei confronti della 40enne e dei suoi familiari erano diventati un’ossessione. L’uomo, arrestato con l’accusa di atti persecutori, è stato trasferito in provincia di Napoli, a casa della madre, dove è agli arresti domiciliari.

Una bambina neozelandese di tre anni è sopravvissuta da sola per due giorni dopo la morte improvvisa in casa della madre, mangiando formaggio e lasagne avanzate e bevendo latte. Lo zio della piccola, Pete Silbery, ha detto che la nipotina Shylah è riuscita ad aprire il frigorifero per mangiare e ha giocato con il suo peluche, dopo la morte di sua madre, Lauren Silbery, 28 anni. Due giorni dopo l’ultimo contatto con la donna, i familiari si sono preoccupati e hanno telefonato a un vicino. All’arrivo dei poliziotti, Shylah ha detto loro: «La mamma non si sveglia».


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L’ORA DELLA VERITÀ

REGIONE IN STALLO Cappellacci riflette sulle dimissioni l’opposizione incalza: le aspettiamo

ce segretaria del Pd - a formalizzare queste benedette dimissioni, sarebbe l’unica cosa positiva della sua legislatura di cui i sardi gli sarebbero davvero grati».

REAZIONI Il governatore tace e annulla tutti gli appuntamenti da martedì in poi. Il centrosinistra si fa sentire: sia conseguente Maninchedda (Psd’Az): meglio le elezioni. Il Pdl: lo dica in Aula n Sarà la quiete dopo la tempesta o quella che la precede? Il giorno dopo la “grande minaccia”, quella di lasciare la guida della Regione, non parla il presidente, Ugo Cappellacci, che diserta anche la seduta della Giunta, nel pomeriggio, affidandola al vice, Giorgio La Spisa. Il governatore ha preferito recarsi a Samugheo, per commemorare Luca Sanna, l’alpino morto in missione in Afghanistan all’inizio dell’anno, evitando dichiarazioni e commenti. Confermato l’incontro di oggi a Tramatza sul volontariato e quello in programma a Roma lunedì col ministro Raffele Fitto. Mentre risultano annullati tutti gli appuntamenti del governatore in agenda da martedì in poi. Il week di riflessione del presidente dirà se si dovranno ricalendarizzare, oppure, in caso di dimissioni, se dovranno restare lettera morta. Dall’opposizione arriva il suggerimento non disinteressato: presidente vada fino in fondo. Nel senso di procedere spedito per le dimissioni e il conseguente scioglimento del Consiglio. Dagli alleati, che probabilmente credono poco alla scelta di tornare ad elezioni, non si sprecano le dichiarazioni per convincerlo a portare a termine la legislatura. Voce fuori dal coro, quella del sardista Paolo Maninchedda, che dal suo blog auspica il voto anticipato, definito «salutare per la Sardegna». Che possa esser stato il voto sul passaggio obbligato del Piano paesaggistico in Consiglio a scatenare la reazione di Cappellacci, ci credono in pochi: il governatore, in questa fase, sarebbe molto attento a quanto accade a Roma, al futuro del governo e del premier Silvio Berlusconi, dopo che in Sardegna per settimane ci si è mossi per raccogliere quante più tessere possibili da presentare al segretario Angelino Alfano. OPPOSIZIONI SCATENATE Impietosi, ieri, si sono scatenati i partiti del centrosinistra. «Le ragioni perché Cappellacci si dimetta ci sono tutte, ma da lui ci si possono aspettare solo bufale», ha commentato il capogruppo del Pd in Consiglio regio-

nale, Giampaolo Diana, aggiungendo che «martedì prossimo, al ritorno in Aula, chiederò al presidente di essere coerente con quanto annunciato e di dimettersi». Per l’esponente di Sel, Luciano Uras, ci vorrebbe «un comitato di crisi partecipato dalle forze sociali, un nuovo programma di governo con al centro efficaci politiche per il lavoro ma le dimissioni non verranno anche se sarebbero giustificate dal fallimento del governo Cappellacci». Non credono che il presidente lasci neanche Roberto Capelli (Api) e Francesca Barracciu (Pd): il primo parla di «storia triste del teatro della politica che si ripete, con penultimatum privi di fantasia». «Proprio sul tema urbanistico - ricorda Capelli - cadde il governo regionale precedente, dopo ripetuti penultimatum del presidente Soru, la differenza tra allora ed oggi sta proprio nella capacità di andare fino in fondo». Per la Barracciu, Cappellacci è «un uomo solo e disperato che cerca di recuperare un minimo di dignità e autorevolezza mostrando i muscoli». «Dovrebbe sbrigarsi - conclude la vi-

La politica in solitario, e l’arma del voto segreto, non porteranno certamente la Sardegna fuori dalla crisi e credo sia una follia agire per spaccare tutto e chiedere elezioni anticipate Carlo Sanjust Pdl

MANINCHEDDA: MEGLIO VOTARE Prende posizione il sardista Paolo Maninchedda, partendo dalla premessa che «la presunta ragione delle presunte dimissioni di Cappellacci è inconsistente». «Ma le elezioni sarebbero salutari per la Sardegna - afferma Maninchedda - ci sono movimenti di varia natura che vogliono cimentarsi con la rappresentanza politica e con la responsabilità di governo, c’è un clima di costituente, la consapevolezza dell’urgenza di riprendere a produrre ricchezza senza consumare futuro». «Quindi - conclude il presidente della commissione Bilancio - andiamo serenamente a votare». Immediata la replica dei consiglieri del Pdl. Angelo Stochino, esprime «doppia solidarietà a Cappellacci», per quella che definisce «la fibrillazione patita in Consiglio regionale» ma anche «per le dichiarazioni pesanti» scritte nel blog da Maninchedda. «Dica in Consiglio, con chiarezza da che parte sta - è l’invito di Stocchino - e se il suo programma di governo è lo stesso portato avanti dalla maggioranza che sostiene Cap-

Le ragioni per dimettersi ci sono tutte, ma da lui ci aspettiamo solo bufale Giampaolo Diana (Pd)

Dovrebbe sbrigarsi a formalizzare queste benedette dimissioni Francesca Barracciu (Pd)

pellacci e ne trarremo le dovute conseguenze». «La politica in solitario e l’arma del voto segreto, non porteranno certamente la Sardegna fuori dalla crisi - scrive Carlo Sanjust - e credo sia una follia agire per spaccare tutto e chiedere elezioni anticipate». A seguire, Sisinnio Piras: «Solidarietà a Cappellacci per gli attacchi rivolti al capo dell’esecutivo sia dal centro-sinistra, sia dal consigliere Maninchedda». In serata arriva sul profilo Facebook del governatore il messaggio di un altro consigliere del Psd’Az, Efisio Planetta «Caro presidente, tu sai quanto ti stimo, e non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, auguri di buon lavoro». Al centrosinistra replicano invece Renato Lai e Antonello Peru (Pdl) che invitano Cappellacci a restare al suo posto. Giorgio Locci e Edoardo Tocco confermano sostegno al governatore e condannano «l’acredine di certe affermazioni fatte da taluni del Pd». Critico, infine, verso Cappellacci, il segretario della Cgil, Enzo Costa, che accusa il governo regionale di «debolezza politica», confermata dalla «minaccia di dimissioni del presidente». «Un atteggiamento - conclude l’esponente Cgil - davvero irresponsabile se si pensa alle sofferenze della Sardegna». Francesca Zoccheddu

ABBANOA Grandi manovre per le nuove nomine

DIMISSIONARIO Il presidente Cadau

n Abbanoa potrebbe restare senza Consiglio d’amministrazione per sempre. Costretto alle dimissioni dal fuoco incrociato di Regione e sindaci, che due giorni fa hanno di fatto bocciato la capitalizzazione da 150 milioni di euro, il Cda presieduto da Pietro Cadau potrebbe essere stato il primo e l’ultimo. La Regione sta cercando infatti di mettere a segno, d’accordo con i sindaci, una modifica sostanziale: niente più Cda alla guida di Abbanoa, ma un amministratore unico, nominato dalla Regione, che regga da solo le sorti della Spa più indebitata della Sardegna. La nomina dovrebbe arrivare il 7 dicembre, giorno in cui il Cda dimissionario ha fissato la prossima riunione dell’assemblea dei soci. Sul nome e

l’appartenenza politica dell’amministratore unico che siederà negli uffici di viale Diaz, è in corso un braccio di ferro fra la corrente dei sindaci e la Regione. Già giovedì, nell’assemblea che ha di fatto mandato a casa il Cda, amministrazione regionale e sindaci avevano stretto un’alleanza con l’obiettivo comune di mettere alle corde i vertici di Abbanoa. La collaborazione non è saltata per un soffio, e ora le trattati-

CAMBIO AL VERTICE La società dell’acqua si avvia verso una gestione senza Cda, con un amministratore unico

ve continuano, per raggiungere un’altra pacifica intesa. Fra i soci Abbanoa la triade di sinistra Zedda-GanauBianchi (sindaci di Cagliari, Sassari e Nuoro), vorrebbe mettere le mani sulla poltrona di amministratore unico, ma la Regione non è disposta a cedere l’incarico più ambito ai sindaci, tantomeno se sono di sinistra, e già caldeggia i nomi dell’attuale presidente di Confapi Sardegna, Francesco Lippi (che con un comunicato a gentilmente declinato l’invito), e del fedelissimo di Cappellacci, Mariano Mariani. Per ottenere un accordo indolore, la Regione cederebbe ai sindaci la presidenza dell’Ato, che andrebbe appannaggio di Mauro Contini, sindaco di centrodestra a Quartu Sant’Elena.


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IN CATTEDRA

LA “LEZIONE” DI D’ALEMA

«Governo isolano fallimentare» n Un pranzo leggero al ristorante di Pomata, conosciuto da tempo dal presidente, amante della vela e dell'isola di Carloforte, prima della partenza nel primo pomeriggio. A questo incontro informale con Massimo D’Alema, attuale presidente del Copasir (il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), ieri a Cagliari per tenere una lectio magistralis sul tema della partecipazione politica, ha presenziato una buona fetta della sinistra regionale. Nel locale di viale Regina Margherita, tra gli altri, c'erano Giampaolo Diana, capogruppo Pd in consiglio regionale, Graziano Milia, presidente della Provincia di Cagliari, il sindaco Massimo Zedda, Emanuele Sanna, senatore del Partito democratico, i deputati Pd Giulio Calvisi e Amalia Schirru e Silvio Lai segretario del partito in Sardegna. Chi c’era dice che non si è parlato di politica, ma di «tutt’altro». D’altra parte, anche in mattinata, D’Alema non si era voluto soffermare sulla politica regionale, se non con un riferimento all'atteggiamento subalterno tenuto dal governo Cappellacci «rispetto ad Arcore o a Milano, o comunque ai centri di interesse economico che stanno lontano da qui». Da Roma, ha detto D’Alema, è stata riservata in questi anni poca attenzione alle realtà del sud come la Sardegna, colpite da tempo da un processo di deindustrializzazione che sta portando al totale smantellamento del loro tessuto produttivo: «Il governo – ha detto il presidente – ha gravemente sottovalutato la portata della crisi globale, e l’impatto che sta avendo sulle zone più sensibili. La Sardegna, in particolare, è stata vista soltanto come un territorio di conquista». Prima dell'incontro che si è tenuto nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza, D’Alema ha parlato a lungo, invece, della situazione nazionale, sottolineando il fatto che ormai «l’esecutivo non è più in grado di far approvare niente se non pone la fiducia: semplicemente il governo non esiste più». L’ex presidente del Consiglio ha quindi indicato le uniche possibilità per il paese: «Siamo di fronte ad una scelta: o un governo di emergenza, fondato sulla responsabilità comune delle forze politiche, oppure si deve andare ad elezioni». Qualunque strada si decida di percorrere, secondo D’Alema, il Partito democratico è pronto. E nel caso in cui si decida di tornare alle urne, il presidente pensa ad un’alleanza che coinvolga le attuali forze all’opposizione: «Siamo pronti ad una coalizione progressista e moderata che vada oltre il centrosinistra e comprenda anche il terzo polo». Non è il Pd, dice D’Alema, che deve avere paura del voto: «I risultati delle ultime amministrative, anche in Sar-

la nota IL PRANZO DA POMATA Prima della lezione sul rapporto tra democrazia e decisione, il presidente del Copasir Massimo D’Alema ha pranzato in viale Regina Margherita, al ristorante dello chef carlofortino Pomata in compagnia di tutto lo stato maggiore del Pd (dal capogruppo in Regione Giampaolo Diana al presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia). Con loro anche il sindaco Massimo Zedda, di Sel.

degna - conclude - dimostrano che si sta manifestando uno spirito di cambiamento nel Paese». E proprio il reale significato del cambiamento e la necessità di partecipazione alla politica della cittadinanza sono stati l’argomento principale della lectio magistralis tenuta dal presidente. Ridefinire il modello di partito, bilanciare l’inevitabile personalizzazione della politica con il rafforzamento delle assemblee di eletti, tentare di dare forma al disagio delle giovani generazioni per evitare che sfoci nell’antipolitica. D’Alema ha elencato i punti necessari a riavvicinare i cittadini alla politica, e ha rivendicato l’importanza dei partiti «la cui mediazione resta indispensabile per scongiu-

L’AFFONDO L’ex presidente del Consiglio contro Regione e Palazzo Chigi: «Sottovalutata la gravità della situazione» rare il populismo». Gli altri nodi da affrontare sono, secondo D’Alema, la formazione della classe dirigente e la libertà dell’informazione, che deve essere al servizio dei cittadini. Davanti ad una platea formata da giovani dei consigli comunali e provinciali e delle associazioni culturali isolane, ma anche da tanti esponenti di spicco del Pd, D’Alema ha tratteggiato il percorso ideale per una nuova politica: un

IN ATENEO Massimo D’Alema ha tenuto una lectio magistralis ma non ha risparmiato critiche alla giunta regionale né al Governo

percorso fatto di primarie, di riorganizzazione del partito, e di uso della rete per stimolare la partecipazione, soprattutto della fascia giovanile, ad un progetto condiviso che affronti problemi concreti. Pur senza riferimenti diretti, ha indicato un cammino molto simile a quello fatto da Massimo Zedda (anche lui presente per buona parte dell’incontro) che, proprio sull'onda dello «spirito di rinnovamento» è diventato sindaco. Al termine del lungo intervento del presidente si è aperto il dibattito e non sono mancate le domande, così come le critiche, degli studenti e dei militanti più giovani del suo partito presenti in sala. Michele Salis

UNIVERSITÀ LA LECTIO SU DEMOCRAZIA E POTERE n La lectio magistralis tenuta da Massimo D'Alema ieri mattina nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza, dal titolo “Rapporto tra democrazia, rappresentanza e decisione”, è stata l'evento finale del progetto regionale Sardi-Europei, organizzato dall'associazione “Amici di Sardegna” assieme ad “Ancitel”, alla fondazione “Enrico Berlinguer”, all'Anci e all'associazione “trecentosessanta”. Il progetto, rivolto a circa 250 giovani tra i 18 e i 30 anni d'età provenienti da consigli comunali, provinciali e dalle associazioni culturali sarde, è nato con l'obiettivo di dare ai ragazzi una nuova coscienza civile e una maggiore consapevolezza delle sfide che li attendono. All'incontro, presentato da Roberto Copparoni, presidente di “Amici di Sardegna”, e Tore Corona, responsabile della fondazione “Enrico Berlinguer”, erano però presenti diversi esponenti della sinistra sarda, tra gli altri, i Senatori Antonello Cabras ed Emanuele Sanna, il presidente della Provincia Graziano Milia, il segretario del Pd cittadino Yuri Marcialis e il sindaco Massimo Zedda.


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MALTEMPO SICUREZZA SONO A RISCHIO 100MILA ABITANTI PRESTIGIACOMO: DATI 36 MILIONI ALLA LIGURIA

SUL WEB LA PAURA SI DIFFONDE SU TWITTER: «IN SALVO SE SALITE AI PIANI ALTI DEGLI EDIFICI»

n Mettere in sicurezza Genova, in particolare mitigare «l’elevatissimo rischio» a cui è sottoposta un’estesa area della città che conta almeno 100.000 abitanti, quella intorno al Bisagno. Soltanto 48 ore fa (in audizione in commissione Ambiente al Senato) il ministro Stefania Prestigiacomo ne aveva parlato come di un’operazione che ha già ricevuto gli stanziamenti, 36 milioni per “salvare” una città che comunque - dicono i meteorologi - é colpita da aree di bassa pressione. Ma alla luce degli eventi di ieri, assicurano alcuni membri dello staff ministeriale, è evidente che sono «mancati i tempi tecnici» di applicazione, anche perché la Liguria è una delle poche regioni in cui il Piano antidissesto è andato avanti.

n Non scendete ai piani bassi», «Via tutti da Brignole», «Non spaventatevi se i cellulari non rispondono, sono sovraccarichi»: la comunità genovese di Twitter si stringe intorno alla città. E il Web diventa un bollettino che si aggiorna in tempo reale. Si annunciano ondate di piena, si pubblicano foto delle vie sott’acqua, si invitano a consultare numeri verdi di emergenza.

GENOVA IN GINOCCHIO Sei vittime per l’alluvione quattro donne, due bimbe n Giorni di allerta per l’arrivo della perturbazione non hanno evitato il dramma. L’alluvione colpisce di nuovo la Liguria: a Genova i torrenti sono esondati dopo che da mezzanotte si sono rovesciati sulla città oltre 550 millimetri di pioggia. Il bilancio è di almeno sei morti, tra i quali due bambine, e un disperso. I corpi delle sei vittime sono stati recuperati tutte in Fereggiano, nel quartiere Quezzi, e sono state identificati. Si tratta di Shpresa Djala, albanese di 28 anni, e delle figlie Gianissa Diann di un anno e Gioia, 8 anni. Le altre donne sono Angela Chiaramonte, 40 anni; Maria Costa, detta Serena, di 19 anni, morta dopo essere andata a prendere a scuola il fratello di 14 anni: la piena li ha travolti sul motorino e solo lui si è salvato; Evelina Pietranera, 50 anni, colpita mentre vendeva giornali nella sua edicola. Ma il bilancio è provvisorio. Il Comitato di protezione Civile del Comune è riunito in seduta permanente e ha deciso per oggi la chiusura delle scuole. Dopo le 19 sulla città è ripresa una pioggia battente. E già infuriano le polemiche sulla prevenzione. Il sindaco Marta Vincenzi difende la scelta di avere tenuto aperte le scuole elementari, una scelta, sottolinea, che ha evitato la circolazione di 40mila bambini e dei loro accompagnatori in città. «Non è il momento delle polemiche dice la prima cittadina - l’unica cosa da fare ora è mettersi al sicuro, perché la perturbazione non è ancora finita». «È stato uno tsunami. Una cosa mai vista a Genova - afferma la Vincenzi - È un dramma irrimediabile, ci costa fatica parlare. Mai caduta una pioggia così a Genova. Un fenomeno di proporzioni monsoniche». Diversi i sottopassaggi allagati fin dal mattino e subito sono state decine le chiamate ai vigili del fuoco e alla polizia municipale, che ha chiuso l’Aurelia a Genova Quarto, all’altezza di via V maggio. Per dare manforte ai vigili del fuoco, sono arrivate in rinforzo sei sezioni operative dalla Lombardia, dal Piemonte e dall’Emlia Romagna. Il torrente Bisagno è esondato, mentre i torrenti Sturla e Fereggiano (un affluente del Bisagno) sono tracimati a monte. I vigili del fuoco sono intervenuti con gommoni e sommozzatori per evacuare la gente da negozi e magazzini. Per dare un’idea dell’intensità del fenomeno, spiega la Protezione Civile, in un quarto d’ora il Fereggiano è salito di 3 metri e la velocità e la dimensione dell’ingrossamento del torrente hanno determinato la sua esondazione. Il torrente è uscito dal suo letto all’altezza di via Monticelli, una strada divenuta un torrente in piena, che ha trascinato via le auto. La furia del torrente ha divelto una conduttura del gas. BILANCIO TRAGICO Sette morti e un disperso. Una donna ha perso la vita proprio in via Fereggiano, schiacciata dalle auto travolte dalla piena. Morti anche un’altra donna e due bambini, nella stessa

numeri 6

Finora sono sei le vittime. Si tratta di Shpresa Djala, albanese di 28 anni, e delle figlie Gianissa Diann di un anno e Gioia, 8 anni. Le altre donne sono Angela Chiaramonte, 40 anni; Maria Costa, detta Serena, di 19 anni, morta dopo essere andata a prendere a scuola il fratello di 14 anni. Evelina Pietranera, 50 anni, colpita mentre vendeva giornali nella sua edicola.

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Due delle vittime sono bambine. Sono le figliolette di Shpresa Djala, di origini albanesi: Janissa, che aveva solo un anno, e Gioia, 8 anni.

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Da mezzanotte di ieri alle 13 sono piovuti sulla città 300 millimetri d'acqua, pari a un terzo della quantità che cade mediamente in un anno.

strada: si tratta di un’albanese di 28 anni e di due bimbe di uno e dieci anni, presumibilmente sue figlie. Più tardi i vigili del fuoco hanno recuperato i corpi di due donne adulte, mentre all’ospedale San Martino è stato portato il corpo di un 21enne. I soccorritori hanno riferito di essere alla ricerca di un disperso nella zona. In due scuole (Giovanni XXIII e PariniMerello) i ragazzi sono rimasti bloccati all’interno, ai piani alti, per motivi di sicurezza. BRIGNOLE ALLAGATA Tutta la zona del Bisagno interessata è presidiata dalle forze dell’ordine che, casa per casa, locale per locale, stanno facendo abbandonare i piani terra e i piani interrati. La zona della stazione Brignole è completamente allagata. Persone sono con l’acqua fino alla cintola in via XX Settembre. Molti disagi lungo la linea ferroviaria per guasti ai sistemi elettrici. Situa-

IL NUBIFRAGIO La città finisce nel fango, esondati tre torrenti Il bilancio delle vittime potrebbe essere provvisorio zione particolarmente grave alla stazione di Brignole, completamente allagata, tanto che in via XX Settembre c’era chi aveva l’acqua fino alla cintola. Molti disagi lungo la linea ferroviaria per guasti ai sistemi elettrici che provocano rallentamenti e ritardi a molti treni. Le scale mobili sono bloccate. Decine di persone sono state messe in salvo dai sommozzatori dei vigili del fuoco. La situazione si è aggravata tanto che le Ferrovie dello Stato, su richiesta della Prefettura, hanno chiuso la stazione, completamente allagata. I viaggiatori che si trovavano nella stazione sono stati trasferiti con un treno speciale alla stazione Principe. Il quartiere Foc è

IL SINDACO Marta Vincenzi: «È stato uno tsunami. Una cosa mai vista a Genova. Un fenomeno di proporzioni monsoniche»

allagato. A centinaia i negozi inondati dall’acqua, a decine gli interventi dei vigili del fuoco per soccorrere persone in difficoltà. Inagibili corso Torino, corso Sardegna e tutta la zona dei quartieri di San Fruttoso e San Martino. In corso Sardegna sono state chiuse le scuole delle suore di Sant’Agata. I bambini sono stati portati al sesto piano dell’edificio. A Quarto una famiglia è stata costretta a rifugiarsi sul tetto della casa per mettersi al riparo dalla esondazione di alcuni torrenti. Per cercare di recuperarli si è alzato in volo un elicottero dei vigili del fuoco. In tutta la regione è caos trasporti. «Non andate in Liguria e soprattutto Genova». Questo il tenore dell’allarme diffuso da “Autostrade per l’Italia” con cui si tenta di dissuadere i viaggiatori dal mettersi in viaggio per la Liguria. All’aeroporto di Genova voli dirottati su altri scali. Rinviata la partita Genoa-Inter, in programma domani.


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IN SARDEGNA Allerta

allagamenti e frane la Protezione civile pronta a intervenire n Dopo il Nord Italia, il maltempo si sposta in Sardegna, e in particolare nella fascia orientale dell’Isola: per oggi e domani sono previsti temporali di forte intensità a partire dalle prime ore del mattino accompagnati da un forte vento di Scirocco. E ieri sera la Protezione civile regionale ha diramato un avviso di allerta meteo per rischio idrogeologico che sarà in vigore per le prossime 24-36 ore. Quelle che, secondo le previsioni dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente serviranno affinché la perturbazione che sta flagellando l’Italia perda dapprima di intensità per poi lasciare il nostro Paese. QUARANTA MILLIMETRI D’ACQUA Ma prima che ciò avvenga, le nuvole spinte dal forte vento dovrebbero far cadere sull’Ogliastra e sulla parte Sud-Orientale del cagliaritano fino a 40 millimetri di pioggia in poco meno di dodici ore. Un’eventualità che appunto ha fatto in modo che già dal pomeriggio di ieri la Protezione civile regionale diramasse a tutti i sindaci, ai volontari e a numerosi altri soggetti istituzionali, un’allerta con un livello di criticità moderata. “Si chiede di informare la popolazione - recita l’allerta - che in presenza di fenomeni temporaleschi è consigliabile rimanere nelle proprie abitazioni, evitare di soggiornare nei piani interrati e limitare i trasferimenti in auto ai soli casi di urgenza. Si consiglia inoltre di non tentare l’attraversamento dei torrenti in piena sia a piedi che con qualsiasi mezzo”. «Le previsioni per sabato e domenica parlano di precipitazioni intense, accompagnate da forte vento, con rischio di allagamenti nei centri abitati e straripamento dei torrenti - spiega Giorgio Cicalò, diret-

info LE PREVISIONI DEL WEEK-END Forte vento di scirocco e precipitazioni abbondanti e di notevole violenza a partire da sabato e per tutta la giornata di domenica: secondo l’Arpa in dodici ore cadranno nelle aree più colpite dai temporali tra i 20 e i 40 millilitri d’acqua.

tore della Protezione civile regionale -. Per questo abbiamo diramato l’allerta a tutti i sindaci, che hanno l’obbligo di avvertire i cittadini e mettere in pratica tutte le misure necessarie a salvaguardare la popolazione, e per questo teniamo alto il livello di attenzione». E lo devono tenere anche tutti coloro i quali vivono in territori a forte rischio idrogeologico: «Le zone più colpite dalle piogge in questi due giorni saranno l’Ogliastra e tutto il Cagliaritano - conclude Cicalò -, anche se non ci saranno delle aree che non verranno interessate dal maltempo». Le preoccupazioni maggiori, soprattutto per quanto riguarda possibili smottamenti ed esondazioni di torrenti e rivoli, è però proprio per l’area di Capoterra, che nelle scorse settimane ha ricordato la drammatica alluvione che nel 2008 uccise cinque persone e fece danni enormi all’intero territorio: «Appena abbiamo ricevuto l’allerta della Protezione civile spiega Francesco Dessì, sindaco di Capoterra - abbiamo messo in pratica tutte le procedure previste dal piano di emergenza del quale ci siamo dotati. Se le piogge dovessero ingrossare i corsi d’acqua oltre una certa soglia, siamo pronti a intervenire». Con la chiusura delle strade, il divieto di attraversare i ponti, con la richiesta estesa a tutta la cittadinanza di non uscire di casa: «Prima che cominci a piovere invieremo a tutti i residenti nel comune un sms per comunicare loro l’allerta moderata e metteremo in moto una macchina di prevenzione e soccorso che conta una cinquantina di uomini - sottolinea in chiusura il sindaco -. Non vogliamo che succeda qualcosa di simile a ciò che p avvenuto tre anni fa». G. B.


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DALL’ITALIA

GOVERNO SUL FILO Berlusconi nega la crisi: «I ristoranti sono pieni» LA POLEMICA Il premier attacca Prodi: il Paese impoverito dal cambio Lira-Euro. E sulla fuga dal Pdl: traditore chi se ne va. L’opposizione: parole surreali. Napolitano: attuare gli impegni

FMI L’ITALIA SARÀ SORVEGLIATA SPECIALE TONFO BORSE, UN NUOVO RECORD SPREAD n Prima le voci di funzionari, poi la conferma di Josè Manuel Barroso: «L’Italia ha deciso di sua iniziativa di chiedere al Fondo monetario internazionale di monitorare i suoi impegni di riforme fiscali ed economiche». Barroso ha aggiunto che la decisione dell'Italia è «un passo importante» per Bruxelles. «Nelle prossime settimane - ha precisato Barroso - monitoreremo la situazione dell’Italia e la sua capacità di rispettare gli impegni. È importante per tutti i paesi membri dell’Ue». Intanto Borse in picchiata e Spread Btp-Bund al nuovo record storico di 463 punti,. I mercati chiudono sotto pressione una giornata che sui era aperta in recupero. Piazza Affari e Francoforte hanno lasciato sul campo il 2,66%. Il brusco cambio di rotta porta la firma del governo italiano del quale grandi leader presenti al G20 ancora non si fidano, le vendite sono arrivate in coincidenza con l’annuncio di Barroso che l’Fmi avrebbe monitorato l’attuazione dei provvedimenti anticrisi da parte di Roma. Lo spread Btp-Bund dopo una mattinata intorno a a quota 430 punti, ha ripreso a correre per raggiungere il record storico di 463 punti e poi ripiegare in chiusura a 452.

n Due modi diversi di affrontare la gravità della situazione. Il premier Silvio Berlusconi assicura: andiamo avanti, la maggioranza è solida e chi la abbandona tradisce il Paese. Poi afferma: in Italia non vedo la crisi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ribadisce invece la gravità del momento economico anche nel messaggio inviato alle forze armate in occasione del 4 Novembre. Un invito «a celebrare il centocinquantesimo dell’Unità nazionale guardando al futuro, senza limitarsi alla celebrazione del passato». Proprio perché in questo momento «il nostro paese e tanti altri nel mondo - afferma - sono stretti in una crisi economica di intensità, durata ed estensione senza precedenti nel periodo seguito alla Seconda guerra mondiale» e mentre «gli scenari internazionali si caricano di tensioni». L’inquilino del Colle invita «ad attuare tempestivamente attuare

tempestivamente gli obiettivi sottoscritti a Bruxelles, rimasti generici o controversi. Vanno attuati, rafforzati e anche arricchiti. Non si può ripartire ogni mese con nuove indicazioni e prescrizioni». Diverso atteggiamento, diversa analisi fa il premier: «Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni», ha sostenuto il premier nella conferenza stampa al termine del G20. Poi dito puntato, come al tempo dei duelli feroci, contro governo di Romano Prodi per il cambio lira-euro, fissato più di un decennio fa a 1936,27. «Con l’adozione dell'euro si sono verificati degli impoverimenti di una fascia consistente della popolazione italiana», ha detto Berlusconi, che poi però subito dopo ha precisato: «Non è colpa dell’euro ma è colpa del cambio

«Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni» Silvio Berlusconi

FIRENZE Spari contro l’arcivescovo Betori

LE INDAGINI La Scientifica al lavoro

n Un uomo armato di pistola ha sparato al segretario del vescovo di Firenze, Giuseppe Betori. Il segretario, Don Paolo, è rimasto ferito. Il vescovo è illeso. L’uomo che ha sparato al segretario del vescovo è riuscito a fuggire. Il segretario, Don Paolo Brogi, è rimasto ferito all’addome ed è stato trasferito in ospedale dove è ricoverato in prognosi riservata. Secondo un primo esame non sarebbero stati lesi organi vitali. Don Paolo è ricoverato all’ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova. L’uomo che ha sparato ha minacciato il vescovo Giuseppe Betori ma non ha fatto fuoco contro di lui. Secondo una prima ricostruzione l’uomo è entrato nel palazzo dall’ingresso posteriore, mentre anche l’auto di Betori, che aveva a

fianco il segretario stava entrando dalla porta carraia. Quando Don Brogi è sceso dall’auto l’uomo ha chiesto di parlare con il vescovo, ma il segretario ha risposto che non era il momento. L’uomo ha sparato, sembra un solo colpo, ferendo Don Paolo, mentre Betori si trovava ancora a bordo dell’auto. A Firenze sono in corso le ricerche di polizia e carabinieri per rintracciare l’uomo che ha esploso il colpo. Secon-

L’AGGUATO Un uomo voleva parlare con il prelato, parte un colpo e ferisce il segretario L’aggressore riesce a fuggire

do una prima descrizione si tratterebbe di un uomo anziano, sui 70 anni, italiano, forse anche ubriaco. Potrebbe trattarsi di un senza tetto. Avrebbe sparato un unico colpo di pistola. «È un episodio spiacevole - ha detto il vescovo Betori - ma sono sereno. Fa parte della missione di un vescovo incontrare la gente e tra questa c’è anche chi non è animato da buone intenzioni, ma verso tutti, anche verso costui, il vescovo ha sentimenti di misericordia. L’unica mia preoccupazione é per don Paolo. Mi rasserenano le notizie che arrivano dall'ospedale perché sono confortanti. Prego per lui e con me lo fanno tanti altri». Dal vescovo si sono recati in visita il sindaco Renzi e il presidente della Regione Rossi.

euro-lira fatto da quel governo che è stato penalizzante per l’Italia». Il premier commenta le defezioni che in questi giorni hanno fatto perdere pezzi alla maggioranza sempre più riscata. Abbandondare la maggioranza è «un atto di tradimento non verso il Pdl, ma verso il Paese», ha sottolineato Berlusconi. «Gli scontenti torneranno sulle loro posizioni», ha proseguito il Cavaliere. «Sono persone che ritengono di essere state scavalcate, sono reazioni molto umane e molto comprensibili ma sono sicuro che quando incontrerò queste persone ritorneranno sulle loro posizioni», ha aggiunto Berlusconi. Che difende la scelta di ricorrere alla fiducia: «Con l’attuale architettura istituzionale italiana, che è fatta per rendere difficili le decisioni, io credo che il ricorso alla fiducia sia una fatto quasi obbligatorio e quindi continueremo a porre la fiducia». «Incommentabile», stigmatizza il leader del Pd Pierluigi Bersani: «Mi sembrano stellarmente lontane dalla situazione reale. Ho ascoltato battute che fanno abbastanza rabbrividire. Cose agghiaccianti nella situazione in cui siamo - dice il segretario del Pd - C’è la descrizione di una situazione che non corrisponde ai fatti. La gente che va ai ristoranti, la fuga dai titoli che è passeggera, dice che ci hanno offerto soldi e che noi non li abbiamo voluti. Sono cose agghiaccianti nella situazione in cui siamo». Secondo il vicepresidente dei deputati di Fli, Giorgio Conte, «parlare di aerei affollati e ristoranti pieni mentre la nostra Borsa registra il calo maggiore in Europa e lo spread schizza alle stelle, è grottesco e offensivo e non servirà di certo ad allontanare il fantasma della crisi». «Berlusconi ha presentato un’immagine dell’Italia surreale», dice il suo collega di partito Aldo di Biagio. Rincara la dose il presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D'Alia: «l’Italia di Berlusconi e Tremonti ha perso ogni credibilità e sostenere che nel nostro Paese non c'è crisi perchè i ristoranti sono pieni vuol dire abitare a villa San Martino...o sulla Luna». «Forse i ristoranti che Berlusconi vede pieni sono quelli che frequenta lui», dice Antonio di Pietro».


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Tribunale Processo Biancaneve oltre cento anni di carcere

Businco L’appello all’arcivescovo «Ai potenti chieda nuovi letti»

Tar «Mancano i fondi» Sogaer contro Regione

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Comune «Ipotecato il futuro della città» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n L’anatra non è zoppa, ma neanche la gru. La maggioranza di centrosinistra non fa in tempo ad esultare per la legittimazione del Tar che si deve leccare le ferite per l’urbanistica. La giunta ha dovuto alzare bandiera bianca e dare il via libera alla cementificazione che ha sempre combattuto dall’opposizione. Le tanto contestate aree BS3* dovranno ospitare gli appartamenti previsti dai precedenti inquilini di palazzo Bacaredda. «Hanno ipotecato il futuro urbanistico della città». Le parole di Sergio Mascia, capogruppo di Sel in Consiglio comunale, sintetizzano l’impotenza del centrosinistra. L’euforia giovanile del rinnovamento in Comune si è scontrata con la lungimiranza di chi ha creato le fantomatiche aree BS3*. Che altro non sono che gli sterrati incastrati tra palazzi, che erano stati lasciati liberi per poter offrire servizi ai cittadini. Ma in pratica sono diventati parcheggi fangosi o toilette per cani che non hanno mai visto un albero in vita loro. Il Comune poi, in un secondo tempo, aveva cambiato idea rendendo edificabili quei quadrati di terra,

URBANISTICA PARTE LO STUDIO DEL PUL n Dopo l’approvazione da parte della Giunta gli indirizzi del Piano di utilizzo dei litorali passano in commissione Urbanistica. «Ritengo molto positivo che si sia scelto di percorrere senza indugio la strada della Vas - spiega il presidente Andrea Scano - si sta programmando il futuro del Poetto e dei litorali cagliaritani: contesti delicati che necessitano di una attenzione speciale alle questioni ambientali. È fondamentale che tra gli obbiettivi del piano siano stati indicati, per esempio, il recupero del sistema dunale, percorsi ciclo pedonali nel lungomare e il coinvolgimento dei gestori di baretti e stabilimenti nella erogazione di servizi di interesse pubblico».

numeri 60

La percentuale di terreno su cui il privato potrà edificare prevista in ogni area BS3*.

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La restante porzione d’area che sarà ceduta gratuitamente al Comune con l’obblico di creare spazi verdi o parcheggi.

ma con un vincolo: il 60 per cento va in mano al privato mentre il resto va al pubblico per creare parcheggi o aree verdi. E così sarà. «Ci siamo ritrovati una città ipotecata per i prossimi anni e non possiamo opporci a certi progetti già avviati da altri: hanno privatizzato la città - continua Mascia - ma le case nuove non riescono più a venderle ai cittadini: ora le stanno affittando oppure cercano di venderle alla Regione». Quella del centrosinistra è una frustrazione perché si è sempre opposto alle BS3* quando era all’opposizione e il centrodestra ora si vendica con un “ora tocca a voi, portare avanti le nostre carte”. «Hanno avvelenato i pozzi prima di andare via», sintetizza il consigliere Pd Piergiorgio Meloni. «Con le BS3 asterisco hanno fatto un regalo ai piccoli intrallazzoni dopo averlo fatto ai grandi - commenta - hanno regalato ulteriori fazzoletti di terra che erano destinati a servizi. Ma opporsi

VIA LIBERA La maggioranza si lecca le ferite e approva le aree edificabili che contestava dall’opposizione

è difficile, perché non si sono soldi per affrontare certe cause». Quella economica è la questione fondamentale, la politica deve fare i conti con le casse e la visione urbanistica del centrosinistra non può prescindere dall’eredità lasciata dal centrodestra. «Mi dispiace proprio, ma se dovessimo impuntarci andremmo incontro a cause su cause, e non ci sono i soldi per affrontarle - commenta Fillippo Petrucci di Meglio di prima non ci basta - ci trasciniamo da anni contenziosi per circa 20 milioni di euro, solo per le aree di Monte Urpinu è una questione da circa 6 milioni. Nel bilancio abbiamo dovuto tenere da parte uno stanziamento per far fronte a queste spese e non è pensabile farci carico di altre costose cause».

VIA AI LAVORI La giunta Zedda ha dato il via libera alla prima area BS3* e dovrà fare altrettanto con le altre pratiche analoghe.

LA STRADA È SEGNATA Per le pratiche nelle aree BS3* l’iter è già avviato, il Comune sarebbe dovuto intervenire prima se avesse voluto salvaguardarle. «Ora neanche cambiando il Puc si potrebbe intervenire, i privati hanno acquisito diritti sulla base di norme esistenti e si andrebbe a finire in contenziosi molto costosi, che poi vincerebbero loro», spiega Andrea Scano del Pd, presidente della Commissione urba-

nistica. «Dove è stato possibile siamo intervenuti in tempo, come per Terramaini e il Fangario, perché erano ai primi passi - aggiunge - ma ci sono procedure amministrative che devono andare avanti, indipendentemente dall’amministrazione politica. È un’eredità che ci troviamo a dover gestire, ma dobbiamo rilanciare e lo potremo fare con il Piano particolareggiato del centro storico e modificando il Puc per l’adeguamento al Ppr». Giovanni Dore, capogruppo dell’Italia dei Valori propone una soluzione. «Bisognerebbe fare una ricognizione delle aree e vedere se il Comune può riconoscere l’interesse pubblico su alcune di quelle e pagare o trovare un’area alternativa da cedere ai privati - spiega - solo che prima erano aree destinate a servizi ora sono edificabili quindi i costi sono ben diversi». Enrico Lobina della Federazione della Sinistra guarda avanti. «Prima di continuare a costruire in modo incondizionato bisogna partire da quello che c’è. Per esempio, ragionando sullo sfitto. Con l’Ici si può magari favorire chi vende o affitta case sfitte e far pagare di più a chi le lascia vuote - spiega - e fare controlli incrociati Ici-Tarsu-Abbanoa per vedere se sono realmente sfitte».

Bilancio Il Ctm non si ferma in commissione

VIA ROMA Un bus del Ctm

n Il Ctm ha saltato la fermata. Nonostante in piazza Matteotti ci sia il principale capolinea dei bus, nessun dirigente del Consorzio trasporti e mobilità si è presentato ieri in Comune. Il direttore generale del Ctm era atteso ieri mattina a palazzo Bacaredda dai membri della commissione Bilancio e patrimonio, ma non si è visto. «Eravamo stati avvisati che non sarebbe venuto, poi c’è stata la comunicazione ufficiale che si sarebbe presentato all’audizione - spiega Enrico Lobina della Federazione della Sinistra - ma al’inizio della riunione ci è stato detto che in modo informale all’ultimo momento aveva disdetto nuovamente. Ma

quello con una commissione consiliare non è un appuntamento al bar con gli amici e ci saremmo aspettati maggior rispetto delle istituzioni». Da quando la nuova maggioranza si è insediata in Consiglio è partito un controllo su tutte le attività collaterali, una schedatura di ruoli e competenze dell’amministrazione nelle società partecipate e il controllo di conti e spese. Il Comune ha il 67,5

MUNICIPIO Direttore generale atteso in audizione: disertata Lobina: non era un incontro al bar, mancanza di rispetto

per cento delle azioni del Ctm mentre il resto è diviso tra il 25 per cento della Provincia e il 7,5 del Comune di Quartu. «Ho da tempo molte questioni da chiarire sui bilanci del Ctm, perché me li sono letti bene continua Lobina - ma ho rispetto delle istituzioni e ho aspettato il primo incontro ufficiale con la società per chiedere spiegazioni e chiarimenti. Ho notato alcuni problemi legati ai rapporti tra Ctm ed Arst, poi dobbiamo discutere sull’alto costo dei dirigenti. Ma sono tante le questioni aperte e in questi giorni chiederò chiarimenti, anche se non si presentano alle audizioni». M.Z.


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CAGLIARI COMUNE PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO CONCORSO ANNULLATO IN AUTOTUTELA

SAN MICHELE MARTEDÌ NUOVI ORARI PER L’APERTURA DEL CASTELLO

L’ARRESTO SFONDA LA VETRINA CON L’AUTO INCASTRATO DAI FILMATI DEL NEGOZIO

n Il servizio Pianificazione del Territorio del Comune, con atto di determinazione n.10867 del 31 ottobre 2011, ha annullato in autotutela la procedura comparativa attivata ad agosto e di tutti gli atti connessi e conseguenti. «Si informano tutti i soggetti che hanno partecipato alla procedura», si legge in una nota, «che il Comune non procederà all’affidamento di alcun incarico».

n Il Consorzio Camù e il Comune comunicano che da martedì 8 novembre il castello San Michele effettuerà i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Il centro sarà chiuso il lunedì per riposo settimanale. Nelle sale del Castello è allestita ancora sino all’11 dicembre la mostra Miró ...colora Cagliari. I Sogni e le parole.

n È stato individuato grazie ai filmati l’autore di un furto avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì in un negozio di abbigliamento di Quartu, dopo aver sfondato la vetrina con un’auto, usata come ariete: un pregiudicato di Quartucciu, Roberto Siddi, 43 anni, è stato denunciato dalla Polizia per furto e ricettazione. Proseguono le indagini per l’individuazione del complice.

La visita La città si prepara per Napolitano I PREPARATIVI Riunioni febbrili per l’arrivo del presidente della Repubblica che sarà in città il 15 e il 16. Incontrerà gli studenti ma sono ancora top secret gli altri appuntamenti e il percorso n Il presidente della Repubblica il 15 e il 16 novembre sarà a Cagliari. Sono scattate le procedure per organizzare la visita e gli uffici del Comune sono in fibrillazione. Giorgio Napolitano arriverà tra dieci giorni e i tempi sono stretti. La visita del Capo dello Stato comporta una lunga serie di incontri, riunioni e trattative. Giovedì i massimi dirigenti del Comune si sono riuniti per fare il punto della situazione e un altro incontro è fissato per lunedì mattina. Nella stessa giornata è prevista in Prefettura la prima visita dei rappresentanti della presidenza della Repubblica. Le questioni di sicurezza sono fondamentali e non è facile pianificare appuntamenti e spostamenti della massima autorità dello Stato italiano. Per questo motivo gli uffici del Comune sono in subbuglio, dovranno essere pronti ad assecondare qualunque richiesta evrrà presentata da Roma. Era stato il sindaco Massimo Zedda ad anticipare al Consiglio comunale che l’arrivo del presidente Napoli-

tano comporta una lunga serie di vertici perchè i parametri di sicurezza da rispettare sono rigidissimi. Impossibile sapere quale sarà il calendario degli eventi in programma, perché sarà stabilito solo dopo l’approvazione dagli uffici del Quirinale. Anche dalla Prefettura confermano che si può solo presentare una rosa di eventi ed incontri e sarà l’ufficio del cerimoniale a decidere. Una delle certrezze è che il presidente della Repubblica incontrerà gli studenti cagliaritani. L’UNITÀ D’ITALIA IN SARDEGNA La visita del presidente della Repubblica è inserita nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e uno degli appuntamenti previsti è l’inaugurazione di un monumento creato appositamente dallo scultore Pinuccio Sciola. La collocazione della scultura era prevista al Parco della musica, solo che in Aula il sindaco aveva anticipato che sistemare la pesante opera di pietra sul tetto del parcheg-

GIORGIO NAPOLITANO Il presidente della Repubblica in città tra dieci giorni

gio sotterraneo del Teatro lirico sarebbe potuto essere rischioso. A questo punto è probabile che dovrà essere trovata un’altra destinazione per il monumento. La conferma ufficiale della visita arriverà solo dopo il primo sopralluogo degli uomini del Quirinale, ma tutti in città sono già all’opera. Cagliari dovrà mettersi l’abito delle grandi occasioni per la prima visita ufficiale di Giorgio Napolitano, che arriva a undici anni esatti dall’ultima visita presidenziale. Era stato Carlo Azeglio Ciampi nel novembre del 2000 a visitare il capoluogo, ma il presidente livornese era di casa nell’Isola perché amava trascorrere le vacanze estive nelle acque della Maddalena. Al Teatro lirico venne anche Oscar Luigi Scalfaro, accolto dai cecchini sui tetti di via Sant’Alenixedda per controllare una manifestazione di protesta nei suoi confronti. Le misure di sicurezza saranno staordinarie anche per la visita di Napolitano e se sotto quell’aspetto tutto sarà preparato al meglio, le uniche incertezze sulla visita del 15 e 16 novembre possono arrivare dalla delicata situazione politica ed economcia del Paese. M.Z.


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CAGLIARI UNIVERSITÀ SERVIZIO “PRENDI APPUNTI” L’ATENEO: «NESSUNA INTERRUZIONE»

LA DENUNCIA AUMENTATI I DETENUTI CHE RESTANO IN ATTESA DI GIUDIZIO

SERRAMANNA NASCE SEL, CHIAMA I GIOVANI «UN’ALTERNATIVA PER IL BENE DEL PAESE»

n «Il servizio “Prendi appunti” per studenti disabili non è mai stato sospeso, e tutte le richieste pervenute sono state accolte attraverso la stipula dei contratti previsti nei precedenti bandi». Lo precisa l’Università, in risposta al comitato Unica 2.0. «L’Ateneo ha offerto l’ausilio dei “prendi appunti” anche agli studenti che ne hanno avuto necessità durante i test di verifica della preparazione iniziale per l’accesso ai corsi di studio».

n «Nei 12 penitenziari della Sardegna sono in aumento i detenuti in attesa di giudizio». Dal 31 di luglio al 31 di ottobre 2011 sono passati da 494 a 540 (1.445 i definitivi). Cresciute in particolare quelle persone private della libertà senza avere ancora subito un primo processo. Erano 222 al primo agosto attualmente sono 241. Lo denuncia Maria Grazia Caligaris, presidente di Sdr.

n Nasce Sinistra Ecologia Libertà Serramanna, «l’alternativa di sinistra per chi non si riconosce nelle attuali procedure partitiche, rivolto ai giovani e a chi finora ha preferito stare lontano dalla cosa pubblica», si legge nel comunicato. Un progetto nato «per mettere al centro i bisogni della collettività e le emergenze del territorio». Contatti: selserramannaconvendola@virgilio.it. Referenti Francesca Chia e Marcello Frongia.

MARINA

BROTZU ASSUNZIONI, CONTESTAZIONE CISL

La movida spacca chi vive nel rione «Problemi? Altri» n La Marina si divide sula movida. Da un lato il documento preparato dal comitato “Rumore no grazie”, che si scaglia contro i locali, colpevoli di riempire la zona di “frotte di ubriachi” e che verrà presentato il 17 al sindaco Massimo Zedda e all’assessore Barbara Argiolas (Attività Produttive). Discusso ieri sera insieme ad una settantina di residenti, ha diviso anche i partecipanti all’assemblea: i veri problemi sono altri, hanno detto alcuni, come sicurezza e parcheggi. Sull’altro lato delle barricate i gestori di bar e ristoranti finiti nel mirino: siamo in regola, replicano. Intanto ecco alcune richieste del comitato: fine della ristorazione e della mescita all’aperto nei quartieri di Marina e Stampace, stop agli impianti di “diffusione musicale” nei locali pubblici e privati privi di insonorizzazione, sanzioni pesanti contro i gestori per “stroncare i comportamenti di grave turbativa della quiete pubblica”, blocco del rilascio delle autorizzazioni per l’apertura di nuovi locali nel centro storico, anticipo dell’orario di chiusura per bar e circoli, niente via libera per “manifestazioni incompatibili anche per ragioni di sicurezza” come il festival Marina Cafè Noir e la Ztl di 24 ore per i residenti. Ninni Caboni abita in via Napoli: «Le vere difficoltà sono i parcheggi e la sicurezza. Abbiamo paura ad uscire di notte, di tutto questo nel documento non c’è nulla. Adesso con la “Bancarella d’oro” toglieranno i parcheggi di via Roma, sarà un macello». Antonello Piras residente in via dei Mille: «Non possiamo andare contro il diritto di fare impresa. Bisogna chiedere quello che si può ottenere e pretendere il rispetto delle regole». Che esistono e sono chiare. Come spiega Raimondo Carboni del Caffè Savoia: «Esiste un’ordinanza specifica per gli orari di chiusura. È la numero 283 del 26 aprile del 2000. Prevede che dal 15 aprile al 15 ottobre possiamo tenere aperto fino alle tre, il venerdì, festivi e prefestivi e gli altri giorni fino alle due. Per il resto dell’anno fino alle due nel week end e fino all’una durante la settimana. È triste, vogliono riportare il quartiere indietro di vent’anni quando era un dormitorio e non ci veniva nessuno». Francesca Ortalli

GIUSEPPE MANI L’arcivescovo è stato dimesso dopo un intervento subito all’Oncologico

Businco L’appello a Mani

«Più soldi all’ospedale» CHIESA L’arcivescovo dimesso dopo l’operazione scrive il diario della malattia. Le infermiere: «Lei conosce i potenti, deve dire che servono letti nuovi». Successione, quasi fatta per Sanguinetti n L’arcivescovo è stato dimesso. Dopo una settimana all’ospedale Oncologico, durante la quale ha subito un intervento chirurgico, Giuseppe Mani ha fatto ritorno a casa. Sette giorni, quelli appena trascorsi, in cui il vescovo ha avuto modo di riflettere e i suoi pensieri sono riportati nell’ultimo numero de Il Portico, il settimanale diocesano: un vero e proprio diario della malattia del vescovo, delle cure, delle visite e anche della situazione al Businco: «Perché non approfitta per chiedere a questi pezzi grossi di rifarci le strutture? Abbiamo letti di 50 anni fa», ha chiesto un’infermiera a Mani, come lui stesso racconta, dopo le visite del presidente della regione Cappellacci, del sindaco Zedda, del generale dei carabinieri e del questore. Il vescovo però rac-

conta «di aver dormito benissimo su quel letto», anche se non sono quelli moderni e tecnologici con i sistemi elettrici, ma modelli vecchi. L’arcivescovo si è visto circondato dall’affetto e dalla preoccupazione di parenti, amici, fedeli e personale dell’ospedale. Un fatto che l’ha quasi sorpreso: «Sono solito ricevere professioni di fede, non di amore», scrive. Non sorprende invece il fermento per la successione alla guida della diocesi di Cagliari. Che non è legata alla malattia, ma ai 75 anni già compiuti da Mani lo scorso maggio. Questione di tempo e di candidature, ma sembrerebbe cosa fatta la nomina di Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio: ci sarebbe anche la data, il 29 giugno prossimo. La malattia di Mani allungherà i

tempi ma già sotto Natale potrebbe arrivare l’annuncio, quindi dovrebbero trascorrere i 4 mesi che occorrono al monsignore lulese per diventare vescovo. Altra cosa che spezza gli equilibri perché Cagliari, Sassari e Oristano sono arcidiocesi, mentre Olbia è “solo” diocesi. La nomina, che farebbe fuori dalla corsa gli arcivescovi Paolo Atzei, (Sassari) e Ignazio Sanna (Oristano) e che giustificherebbe il loro viaggio a Roma per chiedere spiegazioni in merito a una decisione già presa, aprirebbe un effetto domino. Così un cagliaritano potrebbe andare a occupare la diocesi olbiese: o Tonino Cabizzosu in attesa da 10 anni, o Carlo Cani, o “l’outsider” Mauro Bucciero, presidente del tribunale ecclesiastico della Sardegna, amico di Sanguinetti. Che a sua volta arriverebbe a essere il successore di Giuseppe Mani proprio in virtù dell’amicizia con il numero tre del Vaticano, il pattadese Angelo Becciu. Lazzaro Cadelano

n Promozioni facili al Brotzu, la Cisl prende le distanze da altri sindacati che avevano sottoscritto un duro comunicato. «Pur condividendo le ragioni che hanno indotto a denunciare i fatti», scrive Giovanni Sainas, «non si condividono i metodi utilizzati. Tali irregolarità, se avvenute ion ospedale devono essere segnalate agli organi competenti e non attraverso i giornali». È curioso, si legge ancora nella nota, che venga alla luce solo ora «un sistema che sicuramente andava ed andrebbe denunciato». Resta aperta la porta del confronto per discutere «con l’amministrazione, i sindacati e la Rsu tutti gli aspetti politico–organizzativi».

L’ACCORDO C’È IL PATTO TRA CAGLIARI E CUNEO

n Il sistema delle Camere di Commercio al servizio delle potenzialità economiche e imprenditoriali del Paese. È stato sottolineato dal presidente di Unioncamere nazionale, e della Camera di Commercio dI Cuneo, Ferruccio Dardanello e dal collega di Cagliari Giancarlo Deidda durante la presentazione del progetto di sviluppo turistico dei territori di Cagliari e Cuneo “Dalle Alpi al mare”. L’iniziativa, organizzata dagli enti camerali, si è tenuta ieri sera in Comune. Presenti i sindaci delle due città Massimo Zedda e Alberto Valmaggia. «Con questa operazione abbiamo messo in piedi il contatto di due grandi territori di qualità», ha detto Deidda.

Monte Claro Al parco la “Festa del sacrificio” islamica

LA COMUNITÀ ISLAMICA Domani la Festa del sacrificio

n Al parco di Monte Claro la “Festa del Sacrificio”. La comunità islamica domenica si riunirà alle 9, per una delle più importanti celebrazioni religiose per i musulmani, corrispondente alla Pasqua per un cattolico. È previsto solo il rito religioso: i fedeli rinunceranno ai festeggiamenti come segno di rispetto nei confronti della famiglia di Rossella Urru, la cooperante di Samugheo rapita dieci giorni fa in un campo profughi in Algeria. La concessione da parte della Provincia è arrivata giovedì sera, e ieri mattina i rappresentanti della comunità hanno fatto un sopralluogo nel parco. «Il Comune non ha trovato uno spazio da concederci», ha detto Luca De Martini, membro del direttivo dell'associazione El Hoda, «ci

metteremo nell'area vicino ai parcheggi, nella parte pianeggiante, non sarà neanche necessario disporre i tappeti». Perciò la “Id al-adha”, o “Festa del Sacrificio”, sarà all'aperto, la preghiera, che durerà pochi minuti, sarà preceduta da un canto. I fedeli saranno chiamati a ricordare il sacrificio ordinato da Dio ad Abramo per metterlo alla prova: un momento centrale nella storia della religione islamica,

IL SOPRALLUOGO Comunità musulmana riunita domani per la celebrazione: prevista la macellazione di animali

infatti il figlio Ismaele venne risparmiato e al suo posto il padre sgozzò un montone. Da qui il rito sacrificale islamico, simbolo della festa della fede e della totale sottomissione alla volontà di Allah, che, oltre alle preghiere e al sermone pronunciato dall'Imam, prevede anche che un ovino venga ucciso da un musulmano mediante sgozzamento come stabilito dalle norme coraniche. «Alcune amministrazioni hanno cercato di impedire la macellazione islamica», ha spiegato De Martini, «ma andremo da pastori che hanno l'autorizzazione per farlo». Ognuno deve partecipare all'acquisto di un animale, poi la carne sarà cucinata e mangiata, oppure donata ai poveri. Monica Magro


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CAGLIARI L’INCIDENTE TAMPONAMENTO TRA AUTO TRAFFICO BLOCCATO ALL’INCENERITORE

POETTO DOMANI C’È “CAGLIARI RESPIRA” DIVIETI DI SOSTA E DI FERMATA IN ZONA

n Un tamponamento tra due auto, che ha fatto registrare un bilancio di tre feriti lievi, ha mandato in tilt il traffico sulla 131, nel rettilineo dell’inceneritore. I due veicoli si sono scontrati nel senso di marcia verso Sassari, bloccando la viabilità in uscita dalla città. Ma alcuni mezzi di soccorso, per non rimanere imbottigliati, sono arrivati sull’altra corsia. La loro ptresenza ha generato dei rallentamenti anche all’ingresso di Cagliari.

n Limitazioni al traffico ed alla sosta domani tra le 8 e le 15 per la quarta edizione di “Cagliari respira”. Prevista l’istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata, su entrambi i lati, in via Pessagno, via Rockefeller, viale Diaz, ponte Vittorio, viale Poetto, piazza Arcipelaghi, lungomare Poetto, ingresso e uscita parco di Molentargius, via La Palma, via Tramontana, viale Poetto, ponte Vittorio, viale Diaz, piazza Marco Polo, via Pessagno.

VIALE TRIESTE . LA DENUNCIA .

Tar «Manca un milione»

Sogaer contro la Regione IL RICORSO Sardegna Promozione non versa i fondi necessari per trattare con le compagnie e convincerle a volare su Cagliari. Parte la battaglia in tribunale. E scappano i vettori low cost n La Sogaer batte cassa alla Regione, e la richiesta di soldi non segue le vie diplomatiche: la società di gestione dell’aeroporto di Elmas ha presentato un ricorso al Tar per ottenere un milione e seicentomila euro. Chiamati a rispondere sono viale Trento e l’agenzia regionale Sardegna Promozione: da loro la Sogaer pretende i soldi del 2009 previsti per il “finanziamento per attività di promozione atteraverso il traffico aereo”, come si legge nel testo del ricorso depositato nei giorni scorsi dall’avvocato Giovanni M.Lauro. È il cosiddetto comarketing: la Regione, attraverso Sardegna Promozione, dovrebbe erogare ogni anno dei fondi che la società di gestione utilizza per trattare con le compagnie aeree, soprattutto low cost. Uno stratagem-

ma, sul quale l’Europa nutre dubbi di legittimità perché è molto simile all’aiuto di Stato, che permette al presidente Vincenzo Mareddu di sedersi al tavolo con i rappresentanti dei vettori e rendere l’offerta cagliaritana molto più appetibile. Le compagnie ci guadagnano, lo scalo pure. Negli ultimi anni l’incremento dei passeggeri e delle tratte c’è stato anche grazie ai fondi regionali dirottati alla società. Ma quelli del 2009 non sono arrivati, Sardegna Promozione non apre i cordoni della borsa. E le conseguenze iniziano a vedersi: per quest’inverno il numero di collegamenti con le capitali europee è molto ridotto. Sulla Germania, per esempio, non rimane che il volo per Dusseldorf. Monaco e Colonia non ci sono più. La Sogaer non ha potuto

offrire pubblicità alle compagnie, che sono volate via, senza fare ritorno. La Sogaer ha provato a trattare con l’agenzia regionale, diretta da Adamo Pili. A marzo sembrava che qualcosa si fosse sbloccato, ma dopo mesi di silenzio non è rimasta che la strada del ricorso al Tribunale amministrativo. Il presidente Mareddu lo aveva annunciato, in occasione di Routes Europe, manifestazione alla quale avevano preso parte molte compagnie interessate a volare su Cagliari, proprio a marzo: «Mancano all’appello i fondi del comarketing del 2009 e del 2010. Senza certezze non possiamo firmare i contratti». I risultati della mancanza di fondi iniziano a vedersi tutti, e non sono positivi. Il Tar non ha ancora fissato nessuna udienza, ma sembra che tra Sogaer e Regione (Sardegna Promozione in particolare) sia iniziato un braccio di ferro che difficilmente resterà senza strascichi. Enrico Fresu

Sede della Municipale a pezzi Mannino: urgente un intervento n Ambienti malsani, umidi. Con pezzi di soffitto e intonaco che rischiano di cadere da un momento all’altro. È questo che i consiglieri comunali del patto per Cagliari e Centro Giovani, Pierluigi Mannino e Antonello Floris, hanno trovato nelle sede dei vigili urbani di viale Trieste. La denuncia, corredeta di foto che dimostrano la situazione di degrado in cui un centinaio di persone sono costrette a lavorare tutti i giorni, si è trasformata in un’interrogazione presentata in Comune: «La copertura di alcune parti della struttura è realizzata in lastre di Eternit», scrive Mannino, «colonie di topi nidificano spesso e volentieri nell'impianto dell'aria condizionata. È necessario che il sindaco intervenga perrisolvere la situazione».


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CAGLIARI

Macchiareddu La Agrolip finisce sotto sequestro n Sigilli alla Agrolip di Macchiareddu. Ieri i carabinieri del Noe e del Nas, al comando dei capitani Angelo Murgia e Giovanni De Iorgi, hanno eseguito il sequestro preventivo dello stabilimento specializzato nello smaltimento degli scarti di macellazioni. Ad ago-

sto i militari avevano scoperto carcasse di animali, ossa e resti di carne abbandonati sul piazzale dell’edificio e nei capannoni. Tremila metri cubi di resti lasciati a marcire sotto al sole. Dalle indagini era saltato fuori che erano stati stoccati così poiché l’impianto

era fermo da giugno a causa di un guasto. Era scattato il sequestro sanitario e l’ordine di ripristino delle condizioni ambientali. Poi l’apertura di un’inchiesta: gli inquirenti avevano scoperto che il legale rappresentante della Agrolip aveva cercato di spostare quei

resti a Carbonia e per questo era stato iscritto nel registro degli indagati. Ieri gli uomini dell’Arma sono tornati a Macchiareddu per sequestrare lo stabilimento. Il provvedimento è stato disposto dal gip Roberta Malavasi. M.B.

Tribunale Biancaneve, un secolo di carcere FIDEURAM ONNI RESTA IL PROCESSO VA AVANTI

IL VERDETTO Ventitré condanne, quattro patteggiamenti e una assoluzione nel processo contro la banda che aveva messo in piedi un traffico di coca a Is Mirrionis. Coinvolti 2 carabinieri n Ventitré condanne, quattro patteggiamenti e un’assoluzione, per un totale di oltre 100 anni di carcere. Sono questi i numeri del processo con rito abbreviato nato dalla cosiddetta “operazione Biancaneve” che nel 2006 portò alla luce un traffico di droga in cui erano coinvolti – questa la tesi dell’accusa rappresentata dal pm Danilo Tronci – anche alcuni carabinieri. La stessa inchiesta ha dato origine al processo, ancora in corso, contro l’ex capo dell’antidroga Umberto Solvi e il suo braccio destro Luigi Cecere. Ieri il giudice Daniela Amato ha condannato a 12 anni la nigeriana Julieth Chidinma Nworu, a 14 anni Giuseppe Mario Fois (avvocati Luigi Concas e Marco Lisu). Cinque anni di carcere per Piero Porrà (avvocati Stefano Piras e Riccardo Floris) e 4 anni e sei mesi per Giuseppe Vincis (avvocato Pierluigi Concas). A tutti era contestato il traffico di droga e l'associazione a delinquere. A due anni e sei mesi sono stati condannati i carabinieri Carmine Mobilia e Ignazio

Picci (difesi dagli avvocati Leonardo Filippi e Sandro Dedoni), finiti alla sbarra per aver consegnato a Cecere un oggetto provento di furto senza compilare un verbale. Hanno patteggiato Bruno Cogotti (1 anno e 6 mesi), Isabella Locci (3 anni), Cristiano Utzeri (un anno e otto mesi), Augusto Savona (3 anni e 6 mesi), accusati di spaccio. Assolto l'argentino David Arturo Navarro, (avvocato Herika Dessì). Condannati anche Pamela Mannai (5 anni), William Cogoni (5 anni), Marco Balestrino (4 anni e 6 mesi), Alessandro Boi (5 anni), Claudia Campus (2 anni), Danilo Chierichetti (3 anni) e Francesco Degioannis (4 anni e 6 mesi) , Gian Luca Galasso (2 anni) e Miriam Galasso (2 anni), Vanessa Laconi di Quartu (2 anni), Consuelo Lai (5 anni e 4 mesi), Walter Marras (5 anni), Andrea Mereu (5 anni e 4 mesi), Roberto Perseu (2 anni), Roberto Serpi (1 anno), Patrizia Zedda (2 anni e 8 mesi) e Grazia Serra (2 anni e 10 mesi). Maddalena Brunetti

IL PALAZZO DI GIUSTIZIA

n Rigettata la richiesta di astensione del giudice relatore Antonio Onni. Il processo d’appello sullo “scandalo Ranno-Fideuram” proseguirà con la stesso collegio: stando a quanto deciso dal presidente della Corte d’Appello, gli appunti del giudice annotati su una copia della relazione depositata – probabilmente una versione personale inviata per errore – non sono un’anticipazione di giudizio ma semplici annotazioni. La richiesta di astensione era arrivata la scorsa settimana quando molti degli avvocati si erano accorti di quegli appunti, ad esempio: per la concussione di cui sono accusati l’ex assessore ai Trasporti Marco Carboni e l'ex presidente Arst Giorgio Asunis, si legge: “Mi pare che le dichiarazioni del Porcu non riscontrano quelle del Demartis che pure mi sembrano poco significative in relazione al reato di concussione di cui al capo D bis ascritto all’Asunis e al Carboni”. Il processo, ripreso ieri, proseguirà venerdì prossimo.


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DALL’ISOLA

Carbonia Tenta la truffa in sedia a rotelle n Ha aspettato che gli passasse vicino un’auto condotta da una donna, quindi si è lanciato con la sedia a rotelle contro la portiera, fingendo di essere stato investito. Per non presentare denuncia, pretendeva un risarcimento in contanti. La donna al volante non si è lasciata impressionare dalla messa in

scena e ha chiamato i carabinieri e il 118. Così il falso invalido si è rialzato, ed è scappato in tutta fretta sulla sedia a rotelle. Quando è stato rintracciato, l’uomo, un 36enne di Carbonia, si era già cambiato la maglietta, probabilmente con la speranza di non essere riconosciuto. Identificato dai carabinieri, è stato

denunciato per simulazione di reato, tentativo di truffa, minacce e ingiurie. Secondo quanto appurato dai militari in base al racconto della donna conivolta suo malgrado, e di alcuni testimoni, il truffatore con la sedia a rotelle stava benissimo, ed è balzato in piedi appena sentito la parola carabinieri.

Quirra Chiusi i test su acqua, carne e latte L’ATTESA Consegnati ieri i risultati dei primi esami sui prodotti alimentari. Mancano ancora i dati sulla radioattività n La verità sull’inquinamento degli prodotti alimentari di Quirra è sulla scrivania dell’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci. L’Istituto zooprofilattico della Sardegna ha consegnato ieri all’assessore e alle Asl di Cagliari e Lanusei i risultati di una prima fase di analisi sui campioni di acqua, latte, formaggio, carne e foraggi prelevati nell’area del Poligono militare interfoze di Quirra, dove si sospetta la presenza di un forte inquinamento ambientale. I test svolti dall’Istituto zooprofilattico erano mirati a definire la presenza e la quantità di metalli pesanti nei prodotti alimentari. Il quadro definitivo si avrà la prossima settimana, quando alla Regione arriveranno anche i risultati sui test radioattivi affidati all’Istituto zooprofilattico di Foggia, unico competente in Italia per questo genere di esami. Gli esiti dovrebbero essere consegnati all’assessorato martedì, e solo allora in-

numeri 13200

I terreni su cui sono in corso i controlli si estendono su oltre 13 mila ettari.

47

È il numero delle aziende in cui sono stati prelevati campioni da analizzare.

581

In totale, nelle aziende tenute sotto controllo sono stati presi 581 campioni di prodotti alimentari.

INQUINAMENTO I pascoli nell’area di Quirra potrebbero essere inutilizzabili perché contaminati

crociando i dati e analizzando ogni singolo parametro si potrà dire se e in che modo la terra e gli animali del salto di Quirra sono stati contaminati. Ieri l’assessore De Francisci ha incontrato i vertici delle Asl di Cagliari e Lanusei e dell’Istituto zooprofilattico, per un primo faccia a faccia sui risultati dei test, ma si è trattato solo di un vertice prelimina-

info ULTIMATUM Entro mercoledì i pastori devono abbandonare i pascoli

re. La riunione è stata aggioranta a martedì, dopo che sia le Asl sia la Regione avranno potuto ordinare e classificare i dati. Dall’inizio dell’estate tecnici e professionisti specializzati stanno esguendo campionamenti sulla fauna, sulla flora, sui prodotti alimentati e sui terreni un’immensa area di 13.200 ettari. Dalle analisi su quei campioni di-

pende dipende il futuro delle popolazioni che vivono e lavorano nella zona di Quirra. In ansia ci sono sei Comuni: Perdasdefogu, Villaputzu, Arzana, Villagrande, Ulassai e Tertenia. Secondo l’ordinanza firmata dal procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, che conduce l’inchiesta sulla presunta contaminazione dell’area da sostanze inquinanti potenzialmente nocive per l’uomo e l’ambiente, i terreni da sempre utlizzati per il pascolo da decine di allevatori, dovranno essere sgomberati entro mercoledì. I pastori hanno fatto sapere che senza la certezza scientifica che quei terreni sono inquinati, loro non lasceranno i pascoli. Gli allevatori vogliono avere le prove inconfutabili che l’inquinamento ambientale della zona di Quirra ha contaminato anche il bestiame in una misura tale da rendere inutilizzabili i prodotti alimentari come il latte, il formaggio, la carne. proprio per fare chiarezza sugli allevamenti di Quirra, le indagini hanno riguardato il bestiame e i prodotti di 47 aziende. Sono stati prelevati in totale 581 campioni su cui poi l’Istittuto zooprofilattico della Sardegna ha effettuato i test di laboratorio.


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SPORT PANDEV «CON LA JUVE IL GOL PIÙ BELLO POTEVO ANDARCI MA SCELSI MOURINHO»

DEL PIERO ALEX DOPO IL 30 GIUGNO: «FARÒ ANCORA IL CALCIATORE»

SCARPA D’ORO IL PREMIO A C. RONALDO «LA CAMBIEREI CON LA CHAMPIONS...»

n Il suo gol più bello lo segnò proprio contro la Juventus ed ora spera di ripetersi domenica sera al San Paolo. Goran Pandev svela anche un retroscena: «Sono stato vicino ad indossare la maglia bianconera poi, però, scelsi l'Inter per Mourinho. «Mi ha fatto i complimenti per la scelta della piazza augurandosi di potersi misurare con noi agli ottavi di Champions. Adesso spero di poter dare il mio contributo domani».

n «Il futuro? Dal 30 giugno in poi, sarà sicuramente da calciatore e poi avrò tempo». Alessandro Del Piero svela che a fine stagione lascerà la Juventus, ma non il calcio giocato. A chi gli ha chiesto come si vedrebbe con un'altra maglia, l'ex campione del mondo ha dribblato: «Sicuramente posso dire che per quanto riguarda il futuro continuerò a giocare».

n Cristiano Ronaldo ha ricevuto ieri dalle mani di Zidane e Alfredo Di Stefano la Scarpa d'Oro come miglior cannoniere europeo della stagione 2010-11. Il fuoriclasse portoghese, con 40 gol e 80 punti complessivi, ha preceduto Lionel Messi (31 reti e 62 punti) e Antonio Di Natale (28 e 56) e si è così assicurato il riconoscimento per la seconda volta in carriera. «La scambierei per la Champions o la Liga, e spero di vincere col Portogallo».

IN CAMPO LUNEDÌ

Genoa-Inter non si giocherà per il nubifragio

NENÈ Il brasiliano finora ha realizzato una rete di rigore

Il 2 x 11 Denis e Maxi Moralez

segnano più di tutto il Cagliari ATTACCO L’Atalanta trascinata dal Tanque e il Frasquito con 6 e 4 gol, uno in più dell’intera squadra rossoblù. Per le 4 punte di Ficcadenti solo 1 rete a testa in 9 gare, una media scarsa per la salvezza di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Moralez ha segnato quattro gol, quanto l’intero attacco rossoblù. È piccoletto quanto un Umpa Lumpa. Lo chiamano “Frasquito” ed è un esplosivo, mix di tecnica e marmellata. Denis di gol ne ha segnati addirittura sei, un carro armato. Dieci gol in due, solo nel reparto avanzato, punta e mezzapunta. Serve l’abaco. L’undicesimo gol dell’Atalanta, per la cronaca, l’ha fatto Schelotto, il centrocampista scheggia. “Bene”, dirà Ficcadenti, “questo marcatelo così, quello pomì”. Ma cosa dirà Colantuono ai suoi degli attaccanti rossoblù? Niente? In attacco il Cagliari usa il contagocce. Quattro gol in nove gare. Niente abaco, basta una mano. Ed ecco anche perché l’Atalanta ha

una marcia trionfante da inizio campionato. Se il Cagliari è arrivato comunque tra le zone alte è perché ci hanno messo lo zampino i centrocampisti. Tutto previsto, è vero. Conti, Biondini e Nainggolan a pensarci sono stati una manna dal cielo. Se non ci fossero stati loro a quest’ora il Cagliari sarebbe fritto. Il fatto è che nessuna squadra si salva se non ha almeno un bomber o qualcosa che si avvicini a un bomber. L’anno scorso Alessandro Matri andò via con 11 gol realizzati a fine gennaio, una riserva preziosissima per i mesi successivi. Lui era un bomber, ad esempio. Se ne avesse segnati meno probabilmente non sarebbe mai stato venduto. L’attacco del Cagliari per ora ha la media di 4 gol, uno a testa, in nove partite. Vuol dire che un attaccante segna ogni nove partite.

Davvero troppo poco per una punta e per qualsiasi squadra si voglia salvare. Si conta sull’esplosione di Nenè (1 gol di rigore), in quella di Larrivey (1) e in quella di Ribeiro (1). Se fallisse l’esperimento, o meglio, se non cambiasse qualcosa, il Cagliari deve trovare rimedio a gennaio e cercare una punta che abbia tra i piedi la conservazione della specie rossoblù in A. Inevitabile. E sarebbe oltretutto la prima volta che si ricorrerebbe al mercato di gennaio per un acquisto così importante. I nomi, poi, sarebbero gli stessi dell’estate? Barreto, Calaiò? Ma ora chi si muove? Di certo, basta con le scommesse... Ci sarebbero poi le annesse ipotesi del “chi salta”, visto che sei attaccanti (contando un innesto ed El Kabir) sarebbero troppi e qualcuno dovrebbe fare i bagagli. In ogni caso ci sono ancora 10 partite per alzare la media dell’attacco. Resta viva la speranza dell’estate, quando si scommetteva su ogni singolo attaccante. Ad iniziare spetterebbe a Nenè. Da domani si conta: meno 9.

NOTIZIARIO SCHELOTTO RECUPERA E CI SARÀ n Ieri tattica per i rossoblù. A seguire partitella a campo ridotto nella quale sono andati a segno Cossu, Ekdal e Ceppelini. Oggi rifinitura al mattino e partenza nel pomeriggio alla volta di Bergamo. Per l’Atalanta ieri allenamento a porte chiuse. Denis e Schelotto sono tornati a lavorare con la squadra, mentre Ferreira Pinto e Manfredini proseguono con il programma di lavoro personalizzato. Schelotto ieri in conferenza stampa rassicura sulle sue condizioni: «Ho recuperato le forze, ieri il mister mi ha fatto tornare a lavorare con la squadra. Fisicamente mi sento meglio, non vedo l’ora di giocare». E a chi gli chiede se spera in una chiamata della Nazionale, risponde: «È chiaro che sarebbe un sogno, un obiettivo che inseguo da sempre, ma prima della chiamata c’è la partita di domenica contro il Cagliari. Ora voglio solo pensare all’Atalanta».

Cassano Operato, vedrà Milan-Catania da casa

ANTONIO CASSANO

n Domenica pomeriggio Antonio Cassano vedrà Milan-Catania comodamente sul divano di casa. In 35 minuti ieri mattina è stata «perfettamente» sanata la malformazione cardiaca indicata come causa dell'ictus ischemico di sabato. A 24 ore dall'intervento è prevista una serie di controlli e in assenza di complicazioni i medici sono pronti a dimetterlo, anche in giornata. Al momento del piccolo intervento in anestesia locale, la leggera sedazione lo ha aiutato a superare il nervosismo e non gli ha impedito di essere vigile e sfoggiare la sua solita simpatia contagiosa con il neurologo Nereo Bresolin e il cardiologo interventista Mario Carminati. Anche mentre veniva inserito il cosiddetto “ombrellino”.

Alle 8.35 il foro fra i due atri del cuore dell'attaccante di Milan e Nazionale era chiuso, ma ora comincia la convalescenza, e non sarà breve. Tornare a casa dal piccolo Christopher è la priorità di Cassano, che da subito può riprendere una vita normale, ma con una terapia a base di anti-aggreganti, ossia aspirina più o meno fino a maggio. Per 3-5 settimane dovrà restare a riposo assoluto, quindi potrà ricomin-

FANTANTONIO L’intervento è durato 35 minuti, ora inizia la convalescenza con 3-5 settimane di riposo assoluto

ciare ad allenarsi, anche con carichi intensi ma evitando in maniera assoluta traumi e ferite, poichè rischierebbe emorragie. Il tutto sostenendo una serie di controlli periodici per verificare lo stato dell'ombrellino e della lesione al talamo provocata dall'ictus. In fondo c'è l'appuntamento con la commissione della Federcalcio a cui spetterà valutare se può ottenere l'idoneità sportiva. Nessuno ha potuto assicurargli che tornerà a essere un calciatore a tutti gli effetti, e molto dipende da come lui stesso gestirà i mesi di convalescenza. Non si contano regali, messaggi e visite ricevuti. I medici hanno fatto il loro, ora tocca all'attaccante seguire alla lettera le terapie, e guardare le partite in tv a casa.

n Ieri con l’alluvione è arrivata, inevitabile, la decisione di rinviare a lunedì 7 la gara di campionato di domani delle 12.30 tra Genoa e Inter nella capitale ligure. La decisione è stata presa in accordo con il prefetto di Genova, Francesco Musolino. L'allerta per il maltempo, che ieri ha causato sette morti, proseguirà infatti fino a domani. Thiago Motta romanda la sfida con la sua ex squadra. «Spero di tornare al Genoa in futuro. Preziosi è stato l'unico a volermi quando ero infortunato», ha detto l'interista che spera nell’altro ex, Diego Milito. «Quando sta bene sappiamo quanto possa fare la differenza. Quando fa errori del genere rimaniamo tutti perplessi, ma speriamo si sia sbloccato». Quella contro il Lilla è stata una vittoria «importantissima per portarsi avanti in Champions League. Però non abbiamo fatto ancora niente di quello che siamo capaci di fare, dobbiamo ottenere tanti risultati».

GLI ANTICIPI

Oggi il Palermo contro l’ex Pioli C’è Novara-Roma n Oggi in campo Palermo-Bologna alle 18 e Novara-Roma alle 20-45. - «È una trasferta strana - commenta Pioli tecnico del Bologna - Fino a due mesi fa allenavo il Palermo e sicuramente le emozioni e le sensazioni saranno particolari. Non ho nessuna rivincita da prendermi». Dall’altra parte Mangia è pronto al rinnovo del contratto. E Zamparini polemizza: «Finora Pioli è stato solo fortunato». Tutta un’altra storia in Piemonte dove Luis Enrique è quasi obbligato a vincere. Se Tesser contro la Roma sarà «libero di testa», il tecno giallorosso: «Vedo la mia squadra con la voglia di cambiare la situazione, dopo una sconfitta ci sono sempre momenti difficili, ma sono abituati, e quando succede questo bisogna fare sempre qualcosa in più. La mia situazione è uguale alla settimana scorsa o a due settimane fa». ancora: «Zeman parla sempre o quasi male di me? Io non lo farei, ho rispetto di lui».

IBRAHIMOVIC IL BARÇA: VOLEVA PICCHIARE PEP n «Ibrahimovic disse che, se fosse rimasto, avrebbe picchiato l'allenatore davanti ai giornalisti». Nuova rivelazione sul turbolento rapporto tra Zlatan Ibrahimovic e Pep Guardiola nella stagione 2009-2010 del Barcellona. Carles Vilarrubì, vicepresidente azulgrana, all'emittente RAC-1 ha raccontato un episodio che caratterizzo l'unica annata catalana dell'attaccante. Presente all’episodio il prociratore Raiola che disse: «Dategli retta. È capace di questo e di altro». Villarubì non ha un buon ricordo di Ibra e del suo manager: «Posso garantire che questo giocatore non è un intellettuale. E nemmeno il suo agente».


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SPORT USA BECKHAM BATTE 2-1 HENRY I LOS ANGELES GALAXY IN FINALE n David Beckham vince la sfida delle ex stelle del calcio contro Thierry Henry. I Los Angeles Galaxy hanno battuto i New York Red Bulls 2-1 nella semifinale della West Conference del campionato americano (Mls).

CAMORANESI ALL’EX JUVENTINO 5 TURNI PER IL CALCIO IN FACCIA

PROMOZIONE A BARISARDO-PIRAS VICINO L’ACCORDO CON IL TECNICO

CALCIO A 5 LA CAPOLISTA CAGLIARI OSPITA (ORE 15) IL PESAROFANO

n Dopo l’esonero di Marco Orrù, il Barisardo sta stringendo l’accordo con Marco Piras, ex tecnico del Quartu 2000. Domani sarà in tribuna ad assistere al derby contro il Cardedu, il club lo annuncerà a fine gara.

n Cagliari in campo per confermare la vetta che divide con Civitanova, Belluno e Verona. Oggi al Palaconi (ore 15) arriva il Pesarofano per la 6ª giornata di serie A2. Mister Nunez non avrà capitan Zancanaro (infiammazione al ginocchio) mentre l’ex Sartori resta in dubbio. L’altra squadra sarda, il Domus Chia, ultimo a 0 punti, ospita il Brillante (6), la gara inizia alle 16.

n Cinque giornate di squalifica per Mauro Camoranesi. L’ex juventino, ora centrocampista del Lanus, lo scorso 26 ottobre aveva sferrato un calcio in faccia a un avversario, Patricio Toranzo, del Racing. Camoranesi, subito espulso, aveva poi litigato con l'allenatore del Racing, Diego Simeone, ex giocatore dell'Inter ed ex tecnico del Catania.

Il derby Oggi Budoni-Porto Torres PUNTI SALVEZZA ECCELLENZA

Sardegna d’alta quota in serie D OGGI ALLE 15 Il tecnico dei galluresi Bacciu: «Noi secondi, chi l’avrebbe detto? Sarà una grande gara». Il mister dei turritani Hervatin sfida i numeri: «Loro imbattuti e noi mai vincenti fuori, invertiamo la rotta» di Fabio Salis n La sorpresa in positivo contro quella in negativo. Budoni-Porto Torres, oggi alle ore 15, apre la 10ª giornata del campionato di serie D. Un derby d’alta quota che vede i galluresi di Giuseppe Bacciu, vice-capolista imbattuta con 19 punti, ospitare i sassaresi di Gianluca Hervatin, staccato di 3 punti e terzo in classifica ma con tre sconfitte su quattro incassate in trasferta. NUMERI A FAVORE DEL BUDONI Se si guardano i numeri il Budoni parte favorito, e non soltanto perché gioca in casa, come conferma lo stesso Hervatin: «Dietro questo derby ci sono numeri allucinanti, loro che non hanno mai perso in campionato e noi che non abbiamo mai vinto fuori casa, loro che rimontano e vincono e noi che, dopo aver subito un gol, peggioriamo la situazione. La trasferta è il nostro cruccio, affronteremo questo impegno con lo spirito giusto senza pensare al derby e che l'avversario è la vice-capolista». Il collega Bacciu non li guarda affatto i numeri: «In questo tipo di gare lasciano il tempo che trovano, basta un episodio per essere puniti visto che entrambe le squadre hanno le individualità per risolvere l’incontro. Ce la giocheremo al massimo, come sempre, siamo sotto esame dalla prima giornata, se molliamo un attimo diventiamo mediocri». INEDITA SFIDA D’ALTA QUOTA Budoni a tre punti dalla vetta dopo nove giornate non era preventivabile, si pensava che quello fosse il posto destinato al Porto Torres. Una vittoria divide le squadre più forti della Sardegna in attesa che l’Arzachena spicchi il volo. «I risultati condizionano l'opinione pubblica - fa notare Hervatin - si sa che una sconfitta fa più rumore di un pareggio e che pesano meno tre pareggi piuttosto che una vittoria e due sconfitte. Si dice

che il Budoni deve fare ancora 20 punti per la salvezza e che io guido una Ferrari, diciamo pure che non affrontiamo una squadretta e che non è una sorpresa visto l'organico, loro però sono bravi a continuare a parlare di salvezza senza creare aspettative. Per noi, da quando è arrivato Fini non si parla d'altro che di vittoria del campionato». Giuseppe Bacciu difende il ruolo di outsider della sua squadra: «Noi come il Selargius venivamo dati per spacciati ad inizio stagione, per ora stiamo smentendo tutti. Certo, non era immaginabile che per noi questa gara diventasse una sfida d’alta classifica. Il Porto Torres in trasferta è andato spesso in difficoltà rispetto alle cinque gare in casa che ha vinto tutte, questo fa capire che con due blitz esterni sarebbe al pari del Salerno». VECCHI E GIOVANI DI QUALITÀ Un derby reso prestigioso dalla presenza di ex professionisti di valore. I galluresi con Pau, Scugugia, Capello, Gavioli e Palazzo e i turritani con Fini, Demartis, Frau, Fadda e Gadau. «C’è tanto di serie A e di professionisti d’alto valore - precisa Bacciu - sarà una sfida nella sfida, spero sia una grande gara e con tanto pubblico». Gianluca Hervatin ci scherza un po’ «Fini e Demartis hanno 37 anni e sono un po' più giovani di Pau e Scugugia, questo vuol dire che, se uno sta bene, anche in serie A si può giocare a quarant'anni. Tutti hanno qualità, la loro presenza crea fascino e aspettative nel pubblico». Quella che ha condizionato il Porto Torres dopo l’acquisto di Michele Fini. «Quando l’abbiamo preso - ammette Hervatin - secondo alcuni dovevamo vincere tutte le partite». Bacciu, che viene dal settore giovanile del Budoni, però punta sui fuoriquota: «Danno un qualcosa in più, i miei li conosco benissimo avendoli allenati negli allievi e giovanissimi alcuni dei quali hanno un’ottantina di presenze in serie D».

GIANLUCA HERVATIN Allenatore del Porto Torres oggi di scena a Budoni

DOMANI SANT’ELIA COL SORA, SELARGIUS FUORI n Domani scendono in campo le altre tre squadre sarde impegnate nel girone G. Tutte le gare iniziano alle 14.30. Il Progetto Sant’Elia ospita il Sora di Pasquale Luiso, mister Rosario Affuso cerca la prima vittoria stagionale importantissima per la risalita in classifica. I cagliaritani sono ultimi con 2 punti mentre i laziali sono terzi con 16 punti. Il Selargius, reduce dalla vittoria nel derby proprio con il Sant’Elia, sarà di scena in casa del Monterotondo, ex capolista in caduta libera dopo 4 sconfitte di fila e inchiodata a 13 punti con i granata di Vincenzo Fadda privi del bomber Luca Caboni, squalificato. Impegno casalingo per l’Arzachena, al Biagio Pirina arriva il Palestrina che ha gli stessi punti, 12, degli smeraldini. Il tecnico Virgilio Perra cerca la quarta vittoria di fila in casa.

MotoGp Rossi: «Non smetterò anche per Sic»

VALENTINO ROSSI A Valencia

n Tutti in pista per ricordare SuperSic. Dopo la tragedia di Sepang, i motori sono tornati a rombare a Valencia: gli omaggi a Marco Simoncelli hanno dominato la prima giornata di prove libere dell'ultimo appuntamento stagionale. Valentino Rossi, in particolare, ha onorato l'amico inserendo il 58 di SuperSic accanto al proprio tradizionale 46. «Ho pensato se valesse la pena di andare avanti, ma smettere di fare quello che amiamo è la risposta sbagliata ad una tragedia del genere», spiega il “dottore”. «È giusto continuare a correre, anche per Simoncelli. Noi piloti non siamo immuni dalla paura, ma il rischio di farsi male esiste anche quando si fanno cose non apparentemente pericolose e comunque lavo-

rando molto per la sicurezza», dice Rossi. In pista, il pilota della Ducati ha ottenuto il terzo tempo (1'45’’828) nella giornata caratterizzata dalla leadership di Casey Stoner. L'australiano, già campione del mondo con la sua Honda, nei collaudi mattutini ha chiuso in 1'45’’513 davanti al compagno di squadra Dani Pedrosa (1'45’’736). «La nostra moto funziona molto bene sul bagnato - aggiunge Rossi - di mattina so-

VALENCIA Vale è 3° nelle libere: «Sul bagnato la Ducati va bene». Capirossi 5° col 58 di Simoncelli: «Un onore il numero sulla moto»

no riuscito a spingere e a stare lì davanti. Nel pomeriggio abbiamo avuto qualche problema, la modifica al “setting” del posteriore non ha funzionato come speravamo, non riuscivo ad avere aderenza in accelerazione. Se rimane bagnato possiamo fare abbastanza bene, se migliora dovremo vedere come saremo messi con gli assetti per l'asciutto», dice preparandosi alle qualifiche in programma oggi. Alle spalle di Rossi, c’è Nicky Hayden che si lascia alle spalle la Ducati del team Pramac Racing di Loris Capirossi. Anche il veterano, che a Valencia chiude la carriera, rende omaggio a SuperSic prendendo in prestito il compianto numero 58: «È stato un onore correre con il numero di Marco sulla mia moto».

PER CARBONIA E ATLETICO ELMAS n C’è tanta salvezza nei due anticipi (ORE 15) della 12ª giornata del torneo d’Eccellenza. Atletico Elmas-Nuorese e Carbonia-Calangianus mettono in palio punti pesanti per chi annaspa nei bassifondi. ATLETICO ELMAS-NUORESE. I padroni di casa al terz’ultimo posto con 7 punti, gli ospiti penultimi con 5 punti. Si salvi chi può. L’Atletico è reduce dalla splendida vittoria in casa del San Teodoro, il tecnico Paolo Busanca spera nel bis: «Darebbe valore ulteriore ai tre punti d’oro conquistati domenica scorsa, non so quante squadre del nostro livello riusciranno a vincere a San Teodoro». Una sfida vale tanto. «Uno scontro diretto che se vinto - dice Paolo Busanca - ci consentirebbe di allungare un pochino la luce nel tunnel in cui ci siamo infilati ed è importante vincerlo perché la Nuorese a dicembre si rinforzerà parecchio e renderà la vita difficile a tutti». In casa, poi, l’Atletico ha vinto una sola volta perdendo quattro volte. «Avevamo le attenuanti nell’aver inziato in ritardo e con una squadra da completare - spiega Busanca - poi abbiamo incontrare le migliori squadre come Torres, Alghero, Fertilia e Tavolara. È indubbio che bisogna far punti in casa, adesso la condizione è accettabile e la squadra ha un suo assetto». Andrebbero segnati più gol, come ammette lo stesso tecnico dell’Atletico: «Un bomber come Piludu non c’è più, Ligas che è un ottimo esterno si sta disimpegnando bene come prima punta e contiamo su Cacciuto, lui i gol li ha sempre fatti ma è stato fermo un anno e ora sta ritrovando pian piano la forma». CARBONIA-CALANGIANUS. In settimana la lettera di protesta alla Figc per i torti subiti in queste prime 11 giornate, oggi in campo contro il Calangianus per ottenere la terza vittoria di fila in casa dopo i due 1-0 contro Villacidro e Muravera. «Una gara per noi delicata - dice il tecnico dei minerari Graziano Mannu - da giocare con determinazione e attenzione, incontriamo la rivelazione del torneo». Una gara d’attacco per il Carbonia. «Dobbiamo giocare con ritmo e intensità, la squadra lo sa e darà il massimo». F.S.

BASKET OGGI LA RUSSO VIRTUS OSPITA MILANO n Oggi in campo la Russo Cagliari di Sassaro alle 17 incontra la Pallacanestro Monsummano. In serie A2 femminile la Virtus Cagliari ospita la prima squadra in classifica Sanga Milano (19). Nella squadra lombarda l’ex virtussina Mitongu Ntumba sotto canestro. Il San Paolo Alghero sarà impegnato in casa contro Bolzano (19). Domani nella vecchia serie C maschile spazio al primo derby cagliaritano tra l’Olimpia Cagliari di Restivo e il Calasetta (ore 18). Il Banco di Sardegna alle 18.15 giocherà nel campo dell’Avellino, mentre in A1 femminile il C.U.S. Cagliari, dopo la prima vittoria in trasferta contro la Comense, ospita il Basket Parma alle ore 18.


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CULTURA

LA RASSEGNA

Musica sulle Bocche? No sul Golfo

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usica sulle Bocche sbarca a Cagliari, con una edizione autunnale in trasferta, allontanandosi sia dal consueto periodo di fine estate che da Santa Teresa Gallura, che con le sue piazze e le sue spiagge ospita da undici anni il festival organizzato da Enzo Favata. La rassegna sarà ospitata in tre sere consecutive al Teatro Massimo, inizierà venerdì 11 e proseguirà sabato e domenica con un programma che metterà a confronto le musiche del cartellone principale, quelle ricche di ricordi e venate di mito del gruppo degli Area, del pianista Franco D’Andrea e dello stesso Enzo Favata col suo progetto “Os caminhos de Garibaldi” con la musica del Dj e produttore Renato Figoli, che proporrà la sua musica elettronica da club, con quella proposta dal progetto intitolato mom8 diretto dal tastierista Maurizio Corda con il trombettista Mario Massa e il pianista-tastierista Matteo Carrus, con l’esibizione in solo tra chitarra e “live electronics” di Stefano Ferrari, in arte Menion. AREA REUNION La serata inaugurale verrà introdotta venerdì 11 dal dj set di Renato Figoli, e proseguirà con il concerto degli Area. Questo è un evento atteso sia dal pubblico che conosce il percorso nel jazz che i componenti dello storico gruppo hanno compiuto dopo il suo scioglimento, seguito alla scomparsa nel 1979 del fenomenale cantante e frontman Demetrio Stratos, che dal pubblico che ricorda o ha conosciuto solo in seguito la straordinaria musica jazz-rock-progressive del più innovativo ed originale gruppo musicale italiano degli anni ‘70. Fanno infatti parte della formazione attuale Ares Tavolazzi (basso), Paolo Tofani (chitarre e synth) e Patrizio Fariselli (tastiere), ancora e nuovamente insieme sul palco trentacinque anni dopo, con al posto dell'indimenticato batterista Giulio Capiozzo, scomparso nel 2000, il batterista U.T.Ghandi. La performance, senza cantante, riuscirà forse a sfuggire al confronto obbligato con quelle travolgenti degli anni di Stratos, e sarà quindi l’occasione per apprezzare la maturità artistica del gruppo, per rileggere quelle pagine in una veste diversa e attuale e per ascoltare le nuove produzioni. Sabato sarà la volta di Franco D’Andrea, introdotto dallo showcase del Mom8 che si muoverà tra elettronica, jazz e musica ambient. D’Andrea è una leggenda del jazz italiano, che nella sua lunga carriera ha avuto anche negli anni ‘70 un periodo di esposizione presso un pubblico più vasto con il quintetto di jazz elettrico Perigeo, e che si è poi dedicato interamente al pianoforte, fino ad essere considerato tra i migliori pianisti sia dai colleghi musicisti -belle e fortunate le sue incisioni con Enrico Rava e con sax del calibro di Lee Konitz e Phil Woods- che dal pubblico e dalla critica francesi, che con l’Académie du Jazz de France lo hanno premiato nel 2010 come migliore musicista europeo. Il pianista presenterà un suo progetto in solo intitolato “Into the mystery”, dedicato a brani originali e a classici di autori come Kid Ory, Gershwin, Duke Ellington, Thelonious Monk, Lennie Tristano e John Coltrane, con scelte che spaziano nella storia del jazz ma che vengono proposte con uno stile aggiornato e personale. Domenica

CONCERTI Il Festival creato da Enzo Favata sbarca a Cagliari. Dall’11 al 13 sarà ospitato al Teatro Massimo. Con gli Area

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PER TRE SERE AL MASSIMO La rassegna organizzata da Enzo Favata sarà ospitata in tre sere consecutive al Teatro Massimo: da venerdì 11 e proseguirà sabato e domenica.

13, di mattina, la lezione-happening “il jazz spiegato ai bambini”, si terrà al ridotto del Teatro, il MiniMax. La chitarra e l’elettronica di Menion apriranno la serata per il gruppo organizzato da Enzo Favata, che comprende Alfonso Santimone al piano, Flavio D'Avanzo alla tromba, Giancarlo Schiaffini e Filippo Vignato al trombone, Danilo Gallo al basso e U.T. Ghandi alla batteria. “Os caminhos de Garibaldi” è un viaggio immaginario nelle memorie dei due mondi vissute dall’Eroe nel suo esilio di Caprera. La voce narrante si unisce e si alterna alle musiche e ai suoni dei musicisti sul palco, combinando le suggestioni sudamericane legate alla gioventù con frammenti sonori popolari e d'opera e immagini proiettate e con una disponibilità “garibaldina” al rischio e alla improvvisazione, come sottolinea Enzo Favata: «La musica si muove liberamente con il piglio dei combattenti rivoluzionari, percorrendo la storia di Giuseppe Garibaldi, con continui flash back tra temi del risorgimento, antichi motivi brasiliani e marce travolgenti». Stefano Fratta

AREA E ALTRI Gli Area, Franco D’Andrea, Enzo Favata, il Dj Renato Figoli, il progetto mom8 diretto da Maurizio Corda

PALAZZO REGIO

In passerella la storia della moda

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n excursus tra le mode e glistili che hanno caratterizzato il vestiario italiano degli ultimi 150 anni. «La moda passa, lo stile resta», avrebbe detto Coco Chanel. “Sorelle d’Italia, lamoda s’è desta” infatti celebra proprio quello stile e tradizione sartoriale che ha reso celebre l’Italia in tutto il mondo. La moda. L’evento, promosso dalla Provincia di Cagliari è statopresentato ieri mattina al Palazzo Regio dove la manifestazione verrà inaugurata Martedì 8 Novembre e sarà aperta al pubblico sino al quattro Dicembre. «Uno spaccato della nostra

cultura», lo ha definito durante la presentazione l’assessore alla Cultura e spettacolo della Provincia di Cagliari, Francesco Siciliano, e «al momento attuale il paese ha bisogno di una forte risposta identitaria». E questa manifestazione «riflette proprio quel senso d’identità che il paese ha di sé». L’evento è curato da Luciano Bonino, stilista di fama Internazionale che precisa «sono stilista e soprattutto artigiano», esperto dell’abito tradizionale sardo. Parlando dell’evento Bonino ha sottolineato quanto l’avvenimento sia culturalmente rilevante: «Non sono solo vestitini, In

L’EVENTO La cultura italiana è anche stile, abiti, gusto. I 150 anni d’Italia attraverso i vestiti. Si parte l’8 novembre questa mostra c’è la storia di tutti noi». E un evento di questo spessore culturale non poteva che non essere ospitato nel prestigioso Palazzo Viceregio. «Il Palazzo Vicereggio: basta guardarsi attorno, dall’abito si passa alla storia», ha detto Siciliano. Con una passerella di

moda lunga 150 anni, la mostra vuole unificare attraverso gli abiti, i progetti, le ispirazioni, le glorie, i tentennamenti, le cadute, le rivoluzioni, le grandi e piccole storie… la moda italiana. Ogni sala affronterà con un tema un periodo particolaredella storia della moda e del costume italiano dall’Unità ai giorni nostri. A curare l’allestimento e l’accoglienza saranno i ragazzi delle classi quarta e quinta del settori moda e turismo dell’Istituto professionale di Stato “Sandro Pertini”. L’inaugurazione sarà accompagnata da “150 anni di musica Italiana” con Musica Singers, Musica Lirica e “All’amore io ci credo - le canzoni di Milly”, una produzione La Fabrica Illuminata. L’ingresso è libero. Ma.Fio.


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CULTURA

CONCORSO Commedianti in lingua sarda si sfidano sul palcoscenico

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acce di gomma e facce tagliate con l’accetta. Battute affilate, situazioni imbarazzanti, ironia e “machimini”, maschere e macchiette. Sardi d’altri tempi, sardi di oggi. Dieci compagnie teatrali da tutta l’Isola si incontrano in Trexenta, si sfidano sul palco a suon di risate. Il Comune di Guamaggiore, col patrocinio della Provincia di Cagliari, organizza il secondo concorso teatrale Efisio Vincenzo Melis (1889-1922), per ricordare uno dei più grandi commediografi in lingua sarda e uno dei suoi cittadini più illustri. Con la conferenza di presentazione, ieri sera al teatro Melis, si è ufficialmente dato il via alla rassegna. Le rappresentazioni cominciano stasera alle 21 (si parte con la compagnia “Sa Scivedda” di Siurgus Donigala) e andranno avanti, ogni sabato e domenica, fino al sette dicembre. «Lo scopo del concorso è sia aprire un confronto tra le compagnie teatrali interessate a valorizzare la cultura e la lingua sarda nelle sue varie espressioni, sia dare giusta rilevanza a un intellettuale che ha dedicato la sua breve vita alla scrittura di commedie in lingua sarda. I suoi testi: “Tziu Paddori”, “Su Bandidori” e “S’Onorevoli de campu de aliga” sono stati e sono ancora oggi i più rappresentati», spiega Bruno Michele Aresu, regista dell’evento. «Efisio Vincenzo Melis fondò una compagnia a Guamaggiore con attori del paese, salvo qualche eccezione, e trasformò il Montegranatico in teatro stabile. Lì metteva in scena i suoi spettacoli, con tanto di calendario stagionale». Nel periodo in cui il Montegranatico non era fruibile, spiega il regista «la sua compagnia si esibiva nelle vie del paese. Efisio Vincenzo Melis portò le sue commedie nei centri della Trexenta e si inserì nel circuito cagliaritano, figurando nei calendari degli appuntamenti teatrali del capoluogo». IL COMMEDIOGRAFO MELIS Efisio Vincenzo, per tutti i guamaggioresi “Cioni”, era figlio di Giovanni Melis e Anna Sirigu. La sua famiglia era benestante, ed era proprietaria di un’azienda agricola di medie dimensioni. Suo padre fu sindaco di Guamaggiore per molti anni. “Cioni” era estroverso e allegro, e da bambino crebbe senza tanti problemi, data l’agiatezza economica della famiglia. Frequentò l’Istituto fisico industriale di Cagliari, mentre due dei suoi fratelli conseguirono la laurea. Con l’abilitazione insegnò matematica all’Istituto tecnico industriale del capoluogo. Successivamente partì per il Veneto, sempre per insegnare alle superiori. Poi ritornò in Sardegna, ancora a Cagliari, ancora da professore di matematica. Affetto da tubercolosi, morì in breve tempo, nel 1922, a soli trentatré anni, nella pensione di via Baylle dove abitava. «L’importanza di questo commediografo e operatore teatrale nel panorama degli scrittori di commedie in lingua sarda è grande - spiega Bruno Michele Aresu - non solo perché è stato uno dei primi a cimentarsi nella materia, ma per lo spessore dei

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CONCORSO EFISIO MELIS Il secondo concorso teatrale Efisio Vincenzo Melis (1889-1922), uno dei più grandi commediografi in lingua sarda.

suoi testi e per il lavoro profuso nel settore teatrale in un periodo storico assai difficile». Il concorso di Guamaggiore, che vede rappresentate tutte le aree dell’Isola, vuole bissare il successo di pubblico e di critica della prima edizione «ottenuto grazie anche all’elevata qualità delle compagnie e dei testi proposti». Certo i fondi sono esigui, continua il regista «ma la buona volontà di chi ha a cuore la cultura e la lingua sarda, ha prevalso. Ci riusciremo e continueremo», aggiunge. «Il teatro sardo è da alcuni anni che soffre di una crisi molto forte, ma non bisogna demordere. Vogliamo che il concorso di Guamaggiore diventi un appuntamento fisso e che il paese torni a essere un punto di riferimento per il teatro isolano». La compagnia che si aggiudicherà il primo premio riceverà mille euro, 300 euro andranno alla seconda classificata e 200 alla terza. L’anno scorso, così come quest’anno, le compagnie in gara erano dieci. Sul primo gradino del podio sono salite a pari merito “Ammentos et Bisos” di Ardauli e “Su Stentu” di Serramanna. Al secondo posto si è classificata la compagnia “Sa Scivedda” di Siurgus Donigala e al terzo il “Teatro Marmilla” di Ussaramanna. Roberto Mura

GUAMAGGIORE Dieci compagnie teatrali da tutta l’Isola si incontrano in Trexenta, si sfidano sul palco a suon di risate per il concorso teatrale Efisio Vincenzo Melis. Le rappresentazioni cominciano stasera alle 21

THEANDRIC Teatranti Briganti ma per bimbi

THEANDRIC Al via la rassegna

n Domani alle 17.30 con lo spettacolo “Kirikù, Karabà e il maleficio della spina” della compagnia Theandric Teatro Nonviolento prende il via la prima edizione della rassegna Teatranti Briganti con teatro e laboratori interamente dedicati ai bambini. La rassegna, organizzata dalla cooperativa sociale “Salto del Delfino” in collaborazione con la compagnia Theandric Teatro Nonviolento, prevede quattro appuntamenti (ogni sabato di novembre, negli spazi del teatro Theandric, dalle 17.30) e si propone di creare, attraverso la dimensione teatrale, uno spazio di condivisione tra bimbi e adulti, con la consapevolezza che il teatro e le storie che racconta siano dei momenti importanti per la crescita emotiva del bam-

bino. L’obiettivo è quello di far vivere il teatro come luogo di arricchimento reciproco dove la componente culturale sposa la gioia dell’incontro. Accanto alla programmazione teatrale sono previsti anche due laboratori, dedicati ai bambini dai 6 ai dieci anni, perfar conoscere il teatro e la danza contemporanea attraverso favole egiochi. Il primo dei quattro appuntamenti, è come detto, “Kirikù, Karabà

RASSEGNA Al via laboratori e spettacoli per i più piccoli. Domani c’è “Kirikù, Karabà e il maleficio della spina”

eil maleficio della spina”, per la regia di Maria Virginia Siriu, con in scena Valentina Sulas eNicola Michele. Tratto dal lungometraggio di animazione del 1988 di Michel Ocelot, raccontala vicenda della cattivissima strega Karabà che terrorizza il villaggio africano di Tarà, nella profonda Africa nera, e di Kirikù, il fanciullo guerriero che ha la missione disconfiggere la strega e riportare la serenità nel villaggio. Ma presto Kirikù scoprirà che Karabà è vittima essa stessa di un sortilegio e nasconde in realtà uncuore puro e caritatevole. Lo spettacolo è per ragazzi da 6 a 13 anni. Il biglietto per la serata, con inizio alle 17.30, comprende anche la merendina biologica e il trucca bimbi per i piccoli spettatori.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Terraferma

Sala 9 h Sala 10 Ore 21.00

CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Spettacolo musicale

Sala 11

❆h Sala 12 Ore 21.00

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 La mazurka del Barone, della Santa e del fico Fiorone Ore 19.00 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 I Puffi Ore 16.45 Sala 1 I soliti idioti Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 2 A Dangerous Method Ore 20.15 Sala 2 The tomorrow series Il domani che verra’ Ore 18.15-20.30-22.30 Sala 3 Warrior Ore 17.30-22.15 Sala 4 La kryptonite nella borsa Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 Insidious Ore 22.30 Sala 5 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30-20.15 Sala 6 Johnny English - La Rinascita Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 6 Maga Martina 2 Ore 16.50 Sala 7 La peggior settimana della mia vita Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 8 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 9 Arrietty Ore 16.50 Sala 9 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Il mio domani Ore 16.30-18.15-20.00-21.30 Sala 2 Quando la notte Ore 18.45-21.00 Sala 2 Una separazione Ore 16.30 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. Pina Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. This Must Be the Place Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Insidious Ore 0.00-17.00-19.20-21.40 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 0.20-15.40-17.50-20.00-22.10 Sala 3 Maga Martina 2 Ore 17.00 Sala 3 This Must Be the Place Ore 19.10-21.50 Sala 4 L’amore all’improvviso Ore 15.30-17.50-20.10-22.30 Sala 5 The tomorrow series - Il domani che verra’ Ore 15.25-17.40-20.00-22.20 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 0.10-17.40-19.50-22.00 Sala 7 I soliti idioti Ore 16.00-18.10-20.20-22.30 Sala 8 I soliti idioti Ore 17.05-19.15-21.25-23.35 Sala 9 Bar Sport Ore 22.25

Sala 13

Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 15.25-17.45-20.05 La kryptonite nella borsa Ore 0.25-17.25-19.45-22.05 La peggior settimana della mia vita Ore 17.05-19.15-21.25-23.35 Warrior Ore 15.45-18.45-21.55 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 16.35-18.55-21.25

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 La peggior settimana della mia vita Ore 0.30-15.40-17.50-20.00-22.20 Sala 2 Insidious Ore 1.00-15.50-18.00-20.30-22.50 Sala 3 The tomorrow series Il domani che verra’ Ore 1.00-15.30-17.50-20.20-22.40 Sala 4 I soliti idioti Ore 0.40-15.50-18.00-20.20-22.30 Sala 5 Warrior Ore 16.30-19.30-22.30 Sala 6 Johnny English - La Rinascita Ore 1.00-15.10-17.40-20.10-22.40 Sala 7 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 15.00-17.30 Sala 7 This Must Be the Place Ore 1.00-20.00-22.30 Sala 8 La kryptonite nella borsa Ore 0.50-15.20-17.40-20.10-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.50 Sala 1 I tre Moschettieri Ore 0.40-20.00-22.20 Sala 2 Warrior Ore 16.50-19.40-22.30 Sala 3 The tomorrow series Il domani che verra’ Ore 0.40-18.10-20.20-22.30 Sala 4 Arrietty Ore 16.30 Sala 4 L’amore all’improvviso Ore 0.30-18.30-20.30-22.30 Sala 5 Matrimonio a Parigi Ore 0.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 6 La peggior settimana della mia vita Ore 0.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 7 I soliti idioti Ore 0.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 8 Insidious Ore 0.40-18.10-20.20-22.30 Sala 9 La kryptonite nella borsa Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 10 La peggior settimana della mia vita Ore 19.30-21.30 Sala 10 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.20 Sala 11 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 16.30-18.40-21.50 Sala 12 Amici di letto Ore 0.30-22.30 Sala 12 I soliti idioti Ore 19.30 Sala 12 Maga Martina 2 Ore 17.15

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 I soliti idioti Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

ILMETEO

le trame TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Opera Lirica

ALGHERO MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 I soliti idioti Sala 1

TORTOLI’

▲ho Ore 20.30 ❆▲h

Ore 21.30 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 I soliti idioti Ore 21.00

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 I soliti idioti Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.20 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 22.40 Sala 2 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 3 Insidious Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 4 Johnny English - La Rinascita Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 6 Warrior Ore 19.00-21.45 Sala 7 The tomorrow series - Il domani che verra’ Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 8 I soliti idioti Ore 18.15-20.20-22.40

SANT’ANNA ARRESI

MODERNO ❆▲h Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 18.00-20.45

GUSPINI

CINETEATRO MURGIA ❆ho Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 19.00-21.30

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 I soliti idioti Ore 17.00-19.00-21.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 21.00 Sala 1 Kung Fu Panda 2 Ore 17.00-19.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 A Dangerous Method Ore 18.20-20.45-22.45 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.40-22.40 Sala 3 I soliti idioti Ore 18.00-20.50-22.50 Sala 4 Insidious Ore 18.10-20.40-22.50 Sala 5 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-20.40-22.45 Sala 6 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.30-22.45

WARRIOR Genere Azione Anno 2011 Durata 139 minuti Regia Gavin O’Connor Con Joel Edgerton, Tom Hardy Trama Brad, insegnante di fisica e padre di famiglia, schiacciato dai numerosi problemi della quotidianità, decide di riscattarsi partecipando ad un prestigioso torneo di arti marziali, che ha come premio una cospicua somma di denaro. Gli allenamenti lo metteranno a dura prova con se stesso, con la famiglia e con il padre, ex pugile alcolizzato che gli farà da coach. La strenua lotta per il titolo di campione lo porterà a rivangare il suo passato e a scontrarsi con tutto ciò che ha lasciato in sospeso...

LA KRYPTONITE NELLA BORSA Genere Commedia Anno 2011 Durata 98 minuti Regia Ivan Cotroneo Con Valeria Golino, Luca Zingaretti Trama Il film narra la storia di Peppino, un bambino di sette anni che vive in una 'stravagante' famiglia della Napoli degli anni '70. Adottato dagli zii ventenni, a seguito della depressione della madre, dovuta alla scoperta dei ripetuti tradimenti del marito, si trova a vivere esperienze fuori dal comune...

I SOLITI IDIOTI Genere Commedia Anno 2011 Durata 98 minuti Regia Enrico Lando Con F. Biggio, F. Mandelli Trama Gianluca, un trentenne in procinto di sposarsi, cade preda delle follie del padre, stravagante imprenditore romano. L'eccentrico genitore, non riuscendo ad accettare il fatto che il figlio non dimostri nessuna virilità, lo costringe a conquistare la modella della linea di intimo 'smutandissimi'... Parallelamente, si sviluppano una serie di altre esilaranti storie...

THE TOMORROW SERIES - IL DOMANI CHE VERRÀ Genere Azione Anno 2011 Durata 100 minuti Regia James Wan Con C. Stasey, R. Hurd-Wood Trama Otto teenager, al ritorno da una vacanza estiva, trovano il paese, dove vivevano, terribilmente mutato. Scenario inquietante: su tutto regna un'atmosfera mortifera e le loro famiglie sono sparite. Non riescono a capire cosa sia accaduto fin quando si rendono conto che l'intera popolazione del villaggio è in ostaggio di un misterioso esercito straniero...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 I soliti idioti Ore 17.00-19.15-21.45 Sala 2 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 17.15 Sala 2 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 19.30

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 I tre Moschettieri Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Insidious Ore 17.00-22.00 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 19.30

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 I soliti idioti Ore 17.30-19.30-21.30

LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 This Must Be the Place Ore 21.30

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA ❆ Via Nazionale 113 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 21.30

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 La peggior settimana della mia vita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 The tomorrow series - Il domani che verra’ Ore 17.45-20.00-22.15 Sala 4 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30-19.45-22.00

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 18.30-21.30

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Warrior Ore 0.30-18.30-22.00 Sala 2 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 0.40-17.50-20.10-22.30 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 0.35-18.00-20.15-22.30 Sala 4 Insidious Ore 0.35-20.25-22.35 Sala 4 Maga Martina 2 Ore 18.00 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 0.30-18.15-20.20-22.25 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 0.25-18.10-20.15-22.30 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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