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alle pagine 17-18

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CASSANO Oggi la diagnosi, la dedica del Milan in Champions con il gol di Ibrahimovic

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 127 Mercoledì 2 novembre 2011 0,80 Euro

LA CRISI Borse sotto choc, crolla Piazza Affari Napolitano: subito misure con larghe intese

a pagina 10

LA RAPINA Caccia nell’Isola tre colpi al Banco, una banda n Ricerche estese fino all’Ogliastra e al Nuorese per trovare i banditi che lunedì pomeriggio hanno assaltato la filiale del Banco di Sardegna di via Tiziano: per un’ora hanno tenuto in ostaggio tredici persone e sono scappati con un bottino di quasi trecentomila euro. Le indagini si sono concentrate nelle zone del centro Sardegna sulla base delle testimonianze, secondo le quali i rapina-

tori avevano un forte accento dell’interno. Il modus operandi dei malviventi identico a quello dei colpi messi a segno a Tortolì e Arbatax nei mesi scorsi. Il responsabile della sicurezza della banca: «È lo stesso commando». Marcello Zasso alle pagine 2-3

DELITTO DEL CIXERRI .

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CRONACHE

Fotovoltaico Ruderi e ricorsi a Perd’e Cuaddu è guerra al sole n Nell’area industriale del New Deal alla sarcidanese è battaglia per il fotovoltaico. Il sindaco porta al Tar anche l’impianto autorizzato da un suo delegato. Antonio Moro a pagina 8

Il campione Martiradonna gioca la partita della sua vita n Ricoverato all’ospedale e con lo sfratto che incombe, il terzino dello scudetto lotta contro un male incurabile e le difficoltà. Lorenzo Manunza a pagina 12

Mistero della ragazza del lago, arriva “Chi l’ha visto?” Non si squarcia il velo sull’identità della giovane trovata venerdì pomeriggio semicarbonizzata sulla riva del lago del Cixerri, tra Uta e Villaspeciosa. Gli inquirenti dovrebbero decidere di

diffondere un’immagine del volto, alla ricerca di qualcuno che potrebbe averla vista o conosciuta prima della terribile morte. Il caso diventa nazionale: oggi le telecamere della trasmis-

sione “Chi l’ha visto?” trasmetteranno dal luogo del ritrovamento del cadavere. Manuel Scordo a pagina 6

AL MASSIMO OTTAVIA PICCOLO SI TRASFORMA IN POLITKOVSKAJA

a pagina20

Barrali Cane nel pozzo per salvarlo rischia la morte n Un ragazzino di 14 anni si è calato in una fossa di scolo per cercare di recuperare il cane: salvato dai carabinieri dopo ore. a pagina 15

Alghero Professoressa trovata sul letto strangolata n Giallo ad Alghero per la morte di una donna di 50 anni. Il padre l’ha trovata sul letto, accanto al corpo una cordicella. Vincenzo Garofalo a pagina 7


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CAGLIARI CRIMINALE L’INDAGINE ANALISI DEI FILMATI, DEI TESTIMONI E IL COLPO DI PISTOLA GLI ELEMENTI SU CUI LAVORA LA MOBILE PER IL BLITZ AL DISTRIBUTORE n Giornate di super lavoro per gli uomini della Squadra Mobile della Questura che indagano non solo sulla rapina al Banco di Sardegna ma anche su quella al distributore Agip sulla Statale 130, dal quale due rapinatori hanno portato via un bottino di circa quindicimila euro. Nel tardo pomeriggio di lunedì due uomini in sella a uno scooter nero con i volti coperti dai caschi integrali hanno fatto irruzione negli uffici del distributore e, pistola in pugno, si sono

fatti consegnare l’incasso della giornata. Non prima, però, di aver sparato un colpo per intimidire gli addetti alla gestione della cassa. E proprio da questi elementi partono le indagini della Squadra Mobile che ha già acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’impianto e ha sentito alcuni dei testimoni che hanno assistito al blitz dei banditi. Un’inchiesta difficile che però in via Tuveri sperano di riuscire a chiudere in tempi brevi.

VIA TIZIANO Commando scomparso ricerche in tutta l’Isola di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Dalle 17.30 di lunedì si sono perse le tracce del commando che ha assaltato il Banco di Sardegna di via Tiziano. Per un’ora in quattro hanno tenuto in ostaggio tredici persone nella filiale di fronte al mercato di San Benedetto. Un’ora in cui nessuno si è accorto di niente e la banda barbaricina ha avuto la pazienza di aspettare che si aprisse la cassaforte per poi fuggire con circa 280mila euro. Sono usciti da una porta sul retro, lasciando gli ostaggi seduti per terra con le mani legate. Ad attenderli fuori c’era un complice alla guida di un auto, pochi attimi prima di uscire uno dei malviventi l’aveva avvisato che la rapina era conclusa e che i quattro erano pronti a fuggire. IL RACCONTO DELLA FUGA «Nel momento in cui si è chiusa la porta alle loro spalle uno di noi è riuscito a slegarsi perché gli avevano lasciato la fascetta un po’ larga - racconta uno degli ostaggi - prima ci avevano fatto consegnare tutti i telefoni (senza prendere i nostri soldi o portafogli), ma quel signore aveva con sé un secondo cellulare e ha subito avvisato la polizia che in via Tiziano c’era una rapina in atto al Banco di Sardegna». La telefonata ha creato un po’ di panico tra gli ostaggi per il timore che i banditi potessero rientrare. Un timore giustificato dal fatto che l’ora passata insieme ai rapinatori era stata relativamente tranquilla, ma erano stati avvisati che nel caso fosse arrivata la polizia la situazione sarebbe potuta degenerare. A calmare gli animi è servita la spiegazione dei dipendenti che la porta del retro, una volta chiusa non poteva più essere aperta dall’esterno. A quel punto tutti i tredici ostaggi hanno tirato un sospiro di sollievo. «Sembrerà strano, ma da quel momento siamo stati tutti un po’ male perché durante l’azione dei banditi eravamo tutti tesi e concentrati, e solo quando sono usciti abbiamo realizzato cos’era successo e alcune persone hanno cominciato a piangere. Quella sensazione allo stomaco non la dimenticherò mai per tutta la vita...». I rapinatori sono passati dal cortiletto interno, sono saliti in auto in via Monti e si sono dileguati in mezzo al traffico del tardo pomeriggio. I SOCCORSI IMMEDIATI La richiesta immediata di soccorso ha fatto arrivare in pochi minuti la prima volante della polizia, subito è scattato l’allarme ma nessuna traccia del commando. L’azione era stata preparata nei minimi dettagli, con una sfrontatezza da esperti: quattro banditi sono rimasti un’ora dentro la banca con tredici ostaggi. In via Tiziano e via Monti passano tante auto e molti pedoni, ma nessuno ha potuto immaginare che dietro le tende

numeri 16.20

L’assalto è scattato poco prima della chiusura della banca quando quattro uomini sono entrati, armati di tre pistole e un mitra, negli uffici della banca.

280

Le migliaia di euro che i cinque rapinatori del Banco di Sardegna a San Benedetto hanno portato via dalla cassaforte.

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Le persone che erano presenti all’interno della filiale di via Tiziano quando i malviventi hanno fatto irruzione: nove dipendenti e quattro clienti che sono stati legati e tenuti in ostaggio.

17.30

Il blitz dei banditi è terminato dopo poco più di un’ora dal loro ingresso nella filiale dell’istituto di credito.

della banca fosse in corso una rapina. «Sapevamo che sarebbe potuta arrivare la donna delle pulizie, ma non sapevamo se sperarci o temerlo, perché avrebbe potuto dare l’allarme ma per noi sarebbero aumentati i rischi...». I CONTROLLI SUI VIDEO Quando la banda ha lasciato la banca si è portata dietro la registrazione della videosorveglianza. Ma potrebbe non essere l’unica, la Squadra mobile sta controllando tutte le altre videocamere sistemate nella zona intorno alla banca e lungo i percorsi che può aver seguito l’auto dei rapinatori. Dopo le prime testimonianze rilasciate agli agenti il raggio di azione della polizia si è subito allargato alla Barbagia perchè l’accento dei rapinatori era inequivocabile. È scattata subito la collaborazione tra la Squadra mobile di Cagliari e quella di Nuoro per dare la caccia ai bandi-

LA CACCIA Collaborazione tra la Squadra mobile di Cagliari e quella di Nuoro per trovare la banda barbaricina e i soldi ti. Ma le ricerche vanno avanti in tutta l’Isola, con particolare attenzione per l’Ogliastra, dove negli ultimi mesi ci sono state altre rapine a Tortolì e Lanusei, sempre ai danni di filiali del Banco di Sardegna. Tante le analogie tra i tre episodi e unendo i tasselli gli inquirenti potrebbero raccogliere elementi in grado di aiutarli a tracciare un identikit dei rapinatori. LA CACCIA ALL’ERRORE Nel frattempo proseguono le indagini della polizia per raccogliere il maggior numero di elementi perché, per quanto preparati, è possibile che i rapinatori abbiano commesso qualche errore. La Polizia scientifica

LE IMMAGINI La polizia sta controllando i sistemi di video sorveglianza sistemati lungo i possibili tragitti dei rapinatori.

ha effettuato tutti i rilievi necessari all’interno della filiale “Quartiere San Benedetto” per scovare qualche traccia. Qualcuno potrebbe aver notato il complice a bordo dell’auto che aspettava i colleghi oppure aver assistito alla fuga da via Monti, via Tiziano o via Manzoni. Un altra pista che segue la Squadra mobile è quella dei sopralluoghi fatti dalla banda prima di mettere a segno il colpo. Perché di sicuro qualcuno è andato una o più volte a controllare la zona e i movimenti per studiare i dettagli per la rapina. Qualcuno che potrebbe essere stato notato, magari da un commerciante o da un ausiliario del traffico. Ogni possibilità viene presa in esame dalla Squadra mobile cagliaritana mentre i loro colleghi barbaricini stanno controllando i movimenti di persone sospette o in grado di aggiungere qualche elemento per rintracciare la banda con 280mila euro.


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IL GRUPPO Tre rapine

al Banco di Sardegna e bottino milionario «È la stessa banda» n Un milione di euro in cinque mesi. Lanusei, Tortolì e Cagliari: il Banco di Sardegna è nel mirino dei rapinatori. «La banda è sempre la stessa, le dinamiche sono identiche». Michele Mannu, segretario della Fiba-Cisl, ha seguito i casi da vicino e sostiene che le rapine siano collegate. Il 27 maggio i malviventi armati di pistola avevano svaligiato la filiale di Lanusei in pieno centro, entrando pochi attimi prima della chiusura: il bottino era stato di quasi 200mila euro. Il primo agosto c’è stato il colpo grosso a Tortolì. In quella circostanza erano entrati poco prima della chiusura e avevano legato diciassette persone tra clienti e dipendenti minacciandoli con una bomba a mano. Anche quelli, come il commando di via Tiziano, parlavano con spiccato accento barbaricino e avevano costretto il direttore della banca ad aprire la cassaforte. COLPO DA MEZZO MILIONE Il bottino era stato da record: quasi mezzo milione di euro. Quando i banditi sono scappati hanno lasciato gli ostaggi legati che solo dopo un po’ di tempo sono riusciti a liberarsi e dare l’allarme, ma i rapinatori avevano già un vantaggio consistente rispetto alla polizia e hanno fatto perdere le proprie tracce. In entrambe le rapine sono riusciti a portare dentro le banche le armi senza essere bloccati dal sistema d’allarme. «Ho parlato coi dipendenti che hanno subito quelle rapine e mi hanno spiegato che i rapinatori conoscevano particolari che loro stessi ignoravano - spiega Mannu,

info

27 MAGGIO LANUSEI Banditi armati di pistola: colpo da quasi 200mila euro all’orario di chiusura della banca.

1 AGOSTO TORTOLÌ Commando in banca con una bomba a mano: 17 ostaggi e mezzo milione di bottino.

che è anche responsabile della sicurezza dei dipendneti del Banco di Sardegna - per esempio, a Tortolì prima di portare via l’hard disk con le registrazioni video hanno controllato una borsa dicendo “lì ci sta”: conoscevano già le dimensioni dell’oggetto da prelevare». E, soprattutto, sapevano che bastava portare via la registrazione per cancellare le tracce del loro passaggio. «Chiederemo con urgenza un nuovo incontro all’azienda perché già dopo quei due episodi avevamo chiesto che la registrazione venga fatta anche in remoto, in modo che non si possa portare via nulla». Dopo le due rapine in Ogliastra i sindacati dei dipendenti del Banco di Sardegna hanno preteso interventi urgenti per garantire la sicurezza nelle filiali. «Perché un conto sono i soldi, un altro sono i dipendenti che rischiano la vita - commenta Michele Mannu - abbiamo chiesto guardie giurate per i giorni più a rischio, infatti non ci sono stati più colpi in Ogliastra. Ma i rapinatori si sono organizzati di conseguenza e si sono spostati a Cagliari». Gli elementi in comune sono tanti e il segretario regionale della Fiba-Cisl è convinto che sia la stessa banda. «Anche i discorsi che fanno sono gli stessi, anche a Tortolì hanno cercato la solidarietà degli ostaggi spiegando che non avevano lavoro e avevano bisogno di soldi: sono le stesse persone di sicuro». Se le tre rapine sono opera della stessa banda, i soldi ci sono: hanno rubato un milione di euro in cinque mesi. M.Z.


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OPINIONI MALA LINGUA

LA SINISTRA E I GIOVANI PIÙ GIOVANI di DAVIDE FERRARI

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u c’eri, alla Leopolda?” È domanda frequente. Se la risposta, come nel mio caso è “No”, molti si stupiscono, si allontanano impercettibilmente. Il loro linguaggio non verbale, i fremiti del corpo, sembrano dirci:”Non c’eri? Ma allora non sei nessuno. Cosa speri ancora dalla vita?”. Hano ragione, la Convenzione di Matteo Renzi andava frequentata, agita - come oggi si usa dire. Tante novità, una freschezza da brivido, come quando di luglio si apre il frigorifero. Mi ha colpito una frase di Alessandro Baricco. Rispondendo ad una domanda-gioco più o meno cosi: “Cosa faresti se tu fossi Presidente del Consiglio?”, il noto scrittore ha argomentato: “Avevo trent’anni venti anni fa. Adesso il mio tempo è finito”. Eppure il coetaneo Baricco è molto giovanile. A differenza di me, non ha la pancia e pare vivere ancora senza il terrore di dover ricorrere al riportino. C’è qualcosa di profondo dietro questo esplodere dell’amore per la giovinezza, in Italia. Ci sono le vergogne, non solo i lifting, di una classe dirigente che non ha la fiducia dei cittadini. Ancora: chi di noi non ha un figlio che ci renda partecipi della triste avventura di vivere in un’economia fatta di molta disoccupazione e di altrettanta occupazione precaria e a reddito bassissimo? Non mi pare però che, attorno al tavolo di cucina, in famiglia, diano la colpa ai genitori, o peggio ai nonni, quegl’empi percettori di pensione che un vasto arco politico indica a responsabili del nostro dissesto. Si vorrebbe un lavoro, non essere carne da cannone in una guerra fra le generazioni. Si citano le primavere arabe. “Le hanno fatte i giovani”, ci si ricorda. E chi doveva farle? Difficile vedere prese di “Palazzi d’Inverno” di eserciti di nonne con badanti. Difficile vedere al posto dei sampietrini e delle molotov, le demtiere trasformate in nacchere contundenti. Ma perché si è tornati a fare delle rivoluzioni? Non pare che fossero rivolte contro i vecchi ma contro la dittatura e la miseria. Mentre a Destra Berlusconi annuncia che le profezie Maya in suo possesso garantiscono che batterà allegramente il secolo, a Sinistra si cerca il giovane più giovane. Solo un giovanissimo, senza arterio ed alito pesante, con una bocca senza rughe potrà dire tutto. Proprio tutto tranne che questo mondo inceppato non ci piace, che ne vogliamo uno più giusto, non un altro uguale, nuovo.

il semaforo

l RYUJIRO UEDA

Calciatore giapponese Forse in pochi si ricorderanno dell’impresa di Luigin Burlando, un gol di testa da quaranta metri in un’ItaliaBelgio del ’22. Bene. Il nuovo Burlando giapponese, calciatore del Fagiano Okayama, ha segnato con una craniata da 58,6 metri di distanza dalla porta. Complimenti, tanto di cappello.

l NASRATI E REZAEI

Calciatori iraniani Nel modernissimo e progressista Iran può capitare anche questo. Due calciatori del Persepolis, Mohammed Nasrati e Sheys Rezaei, sono stati sospesi (con stipendio ridotto) per aver festeggiato un gol in maniera inusuale. Una tastatina approfondita sul fondoschiena. La palla è rotonda, le chiappe pure...

l LUCA TONI

Calciatore della Juventus Tornava tranquillo nella sua dimora di Serramazzoni a bordo della sua auto quando, fermato da una pattuglia della polizia municipale di Modena, è stato incastrato dall’etilometro che ha certificato un tasso alcolico di poco superiore a quello consentito. Multa e tre mesi senza patente. Little Toni...

LA CRISI C’È E SI VEDE MA SI BATTE INSIEME di Francesco Lippi

L

a Sardegna ha bisogno di un nuovo modo di vedere le cose. Un modo veloce, moderno, che sappia guardare alla prospettiva e non solo all’emergenza. Altrimenti mai nessun governo e nessuna classe politica, per quanto efficienti e capaci potranno fare grandi passi in avanti: ci si ridurrà sempre a inseguire, anziché dettare l’agenda, si metteranno pannicelli caldi che in poco tempo si raffredderanno di nuovo. Ecco perché è indispensabile cambiare marcia. La crisi c’è, è durissima ed è sotto gli occhi di tutti. Una crisi che tutti i giorni, vivono sulla propria pelle le migliaia di piccole e medie imprese che, nonostante le grandi difficoltà finanziarie, quotidianamente combattono con forza per tenere il passo e, senza mollare un solo istante, con sacrificio e dignità continuano a garantire posti di lavoro. Tutto questo mentre da ogni parte, nelle piazze, nei palazzi della politica, altro non si fa che lanciare messaggi di depressione, di incertezza, di sfiducia generale. Ma per combattere la crisi c’è bisogno di ben altro. Il sistema delle piccole e medie imprese sarde ha necessità di una nuova stagione volta all’ottimismo concreto: poche azioni mirate che, aggiunte a quelle già avviate dal Governo Regionale, ridiano fiducia innanzitutto a chi ogni giorno rischia di tasca propria il suo futuro d'impresa. Occorre fare delle scelte chiare

sugli investimenti, cercando innanzitutto di aiutare il sistema produttivo a superare la crisi finanziaria. Ad esempio, è assurdo che in un periodo di crisi come questo anche i pagamenti da parte delle amministrazioni nei confronti delle aziende non siano adeguati alla situazione. La Sardegna, il sistema economico sardo, ha bisogno non di litigi, non di battaglie per partito preso, ma di dialogo e idee. E, invece, accade che non si fa

Ci sono troppi messaggi di depressione mentre alle imprese sarde serve una nuova stagione di concreto ottimismo in tempo ad approvare una legge, come quella del golf, che appena cinque minuti dopo qualcuno si prodiga per trovare il modo per stopparla. Tutto questo genera sfiducia sugli investimenti e di certo non attrae quelli internazionali. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in questo può fare molto: può lavorare fianco a fianco con l’ossatura forte del sistema economico regionale, fatto di aziende manifatturiere, di servizi, di turismo, dell’artigianato, del commercio e di tante altre piccole e medie realtà che contribuiscono a mantenere ancora in piedi il nostro sistema produttivo locale. Per Confapi

IL PERSONAGGIO . “Slalom gigante”, un maestro di sci diventato ministro di Pirmin Stangassinger

solo attraverso il dialogo e la concertazione con la politica regionale si possano determinare quei processi virtuosi indispensabili a generare fiducia. Vogliamo una Sardegna protagonista. Non a parole, ma per davvero. I sardi ce la possono fare, tutti insieme possiamo farcela. Abbiamo ancora fiducia nelle istituzioni, nel Consiglio regionale, nel presidente e nella sua Giunta. E per questo attendiamo solo di poter dare il nostro ottimistico con-

tributo. Solo con il confronto si può trovare una soluzione per capitalizzare le nostre aziende e renderle più forti, o garantire le loro esposizioni a medio e lungo termine a tassi politici. Solo attraverso la concertazione si possono individuare le linee guida per il piano di sviluppo del sistema impresa, in modo da garantire un 2012 funzionale alla ripresa. La coesione del mondo delle organizzazioni rappresentanti delle piccole e medie imprese sarde oggi può facilitare tutto questo. E noi siamo pronti a contribuire alla costruzione di una nuova stagione di ottimismo. Presidente di Confapi Sardegna

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n L’Italia? «Non è la causa della crisi dell’euro». I mercati vanno a picco? Colpa anche di Sarkozy che alimenta «l’attacco speculativo» contro il nostro Paese. Quando il gioco si fa duro il governo mette in campo i pezzi da novanta. Ecco perché negli ultimi giorni il ministro degli Esteri, Franco Frattini, è una valanga di dichiarazioni, interviste, note stampa, chiose, commenti, esegesi. Detto anche “Slalom gigante” per il suo passato da maestro di sci e per l’abilità nello schivare ogni tipo di responsabilità del governo sulla catastrofica situazione economico-finanziaria, mister Farnesina tira dritto. Non lo assale neanche un dubbio: ma non sarebbe il caso che questo

impresentabile governo e questo imbarazzante premier levassero le tende da Palazzo Chigi? Jamais! Meglio vivacchiare nel potere giustificando quotidianamente un’ingiustificabile realtà. L’incontro con Lavitola? «Non sapevo chi fosse», spiega Slalom. Salvo poi scoprire in rete il video che li ritrae insieme, in discreta confidenza. Gheddafi prima? «Un modello per il mondo arabo». Gheddafi dopo? «La conferma della sua morte è un dato estremamente importante, una grande vittoria del popolo libico». Ecco, visto che, come apprendiamo dal suo sito, Ella «ha profonda conoscenza della montagna e della realtà naturale e geomorfica alpina», perché non torna tra le nevi?

MISTER FARNESINA Franco Frattini

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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notizie inutili

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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JOHANSSON PRIVATA SCARLETT E LE FOTO SEXY «ERANO PER MIO MARITO»

n «Erano foto per mio marito, non c’è nulla di sbagliato in questo. Non è che stessi girando un film porno, anche se nemmeno in questo ci sarebbe stato qualcosa di male». A dichiararlo a Vanity Fair, riaprendo i discorsi sulla vicenda del furto delle sue foto scandalo, è Scarlett Johansson.

RECORD YOUTUBE JUSTIN BIEBER SFONDA: DUE MILIARDI DI VISITE n Justin Bieber è la prima persona nella storia a raggiungere 2 miliardi di visite su YouTube. Il cantante di ‘Never say never’, scoperto dal suo attuale manager, Scooter Braun, sul suo sito di video-condivisione nel 2008, ha sorpassato il traguardo dei 95 milioni di visualizzazioni sul suo canale Vevo di You Tube lo scorso mese.

KARDASHIAN NEWS DOPO 72 GIORNI KIM LASCIA IL MARITO

n Kim Kardashian avrebbe voluto un matrimonio lungo una vita e invece è durato solo 72 giorni. La relazione coniugale con Kris Humphries «non funziona come previsto», avrebbe detto la stella dei reality tv. La bruna 31enne ha depositato la causa di divorzio a Los Angeles: «Dopo attente considerazioni, ho deciso di terminare il mio matrimonio».

FAMILLE SARKOZY PRIMA USCITA UFFICIALE PER LA PICCOLA GIULIA n Prima uscita ufficiale con mamma e papà per la piccola Sarkozy. Carla Bruni e il presidente francese sono stati avvistati con Giulia, nata il 19 ottobre scorso, nei giardini della tenuta presidenziale di Versailles, dove la famiglia sta trascorrendo le vacanze di Ognissanti.

Un milione di iscritti (e di posti di lavoro) Vedete sopra quel bel (?) faccione sorridente? Il nuovo segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha buoni motivi per essere contento: ieri - ha annunciato - il suo partito (?) ha concluso la sua campagna di tesseramento toccando quota un milione di iscritti. Esultano un po’ tutti da quelle parti, da Cicchitto (foto 2) a Lupi (foto 3, in versione Mariangela Fantozzi): alla faccia di chi ci vuole male.

Tsé, era un partito di plastica, dicevano quei soliti comunisti e invece alla prima vera svolta puntando sui giovani (tié Renzi) e mettendo a riposo Berlusconi i risultati si sono visti. Già, Berlusconi. Anche il Cavaliere bitumato, amante dei numeri (e non solo di quelli) fa festa per il debordante successo. Un milione di iscritti. Sì, come il milione di posti di lavoro promesso qualche tempo fa.

notizie incredibili BALI, RISCHIA 12 ANNI A PROCESSO 14ENNE PER UN PO’ DI “ERBA”

IN CIMITERO LA CROCE ADDOSSO ALL’EX SAGRESTANO

CANADA ONLINE YOUTUBE, LA POLIZIA SPARA A DUE MUCCHE

Si è aperto sull’isola di Bali, in Indonesia, il processo che vede imputato un 14enne australiano accusato di possesso di marjiuana. Il giovane, che è arrivato alla corte distrettuale di Denpasar con il volto coperto e accompagnato alla madre, rischia fino a 12 anni di carcere. Il 4 ottobre scorso, mentre si trovava sull’isola con la famiglia in vacanza, è stato sorpreso mentre acquistava poco meno di 4 grammi di droga. L’avvocato del 14enne, Muhammad Rifan, ha dichiarato che cercherà di dimostrare che la marijuana era per uso personale e non destinata allo spaccio.

Ieri alle 9.30, nel cimitero di Ville di Giovo, proprio al centro del vialetto ha ceduto una grande croce di cemento mentre l’ex sagrestano Federico assieme ad altre due persone la stavano addobbando con tavole di legno decorate in occasione della festività, come vien fatto tutti gli anni. Sempre cosciente, l’ex sagrestano è stato trasportato al S. Chiara dall’elisoccorso di Trento. A determinare il crollo, potrebbero essere state anche le lievi scosse telluriche degli ultimi giorni, assieme al peso sulla scala a singolo appoggio che è gravata dal lato più cedevole alla base.

I poliziotti canadesi che in un video su YouTube sparano a due vacche fuggite mentre venivano portate al mattatoio hanno dovuto agire perché gli animali costituivano una minaccia per il pubblico. Il video ha già totalizzato quasi 150mila visualizzazioni su YouTube. Il proprietario delle vacche le aveva date per perse dopo che erano fuggite la scorsa settimana in Quebec dal camion che le stava portando al mattatoio, approfittando di una sosta al semaforo. Pierre Lanthier, della polizia di Gatineau, ha dichiarato che gli animali avevano caricato la polizia.


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IL GIALLO

IL DELITTO DEL CIXERRI Ragazza del lago ancora senza nome oggi le telecamere di “Chi l’ha visto?” di Manuel Scordo manuel.scordo@sardegnaquotidiano.it

n Una fotografia, un'immagine anche solo parziale, una parte del volto della ragazza del lago, della giovane donna uccisa, il cui corpo semicarbonizzato è stato trovato il 28 ottobre scorso lungo una stradina sterrata a pochi metri dalla diga del Cixetrri, nella campagne tra Uta e Villaspeciosa. Nei prossimi giorni gli inquirenti potrebbero decidere di diffondere una foto della vittima del terribile omicidio. La decisione scatterà nel caso in cui l'attività investigativa, attualmente in corso, non porti nel giro di breve tempo all'identificazione della donna. Gli uomini della squadra mobile, coordinati dal dirigente Leo Testa e dal vicedirigente Mario Colla, stanno lavorando giorno e notte nel tentativo di dare un nome alla vittima, nel tentativo di identificarla e, di conseguenza, imboccare una pista precisa per catturare l'assassino o gli assassini. LA FOTOGRAFIA Alcuni elementi importanti sarebbero arrivati lunedì al termine dell'autopsia condotta dal medico legale Francesco Paribello. Frammenti di un puzzle che non sarebbero stati sufficienti per ottenere l’identificazione.Proprio per questa ragione potrebbe essere diffusa la foto della donna. Solo un'immagine parziale del viso, visto che in gran parte è stato deturpato dalle fiamme, a cui verrà affiancata la descrizione della vittima. Una descrizione probabilmente arricchita dagli elementi recuperati dal medico legale durante l'esame autoptico. Secondo i primi accertamenti la vittima del brutale omici-

L’IDENTIFICAZIONE Gli inquirenti nei prossimi giorni potrebbero diffondere una foto parziale della vittima

info

GLI INDIZI RECUPERATI Gli agenti della scientifica della polizia stanno lavorando sui reperti recuperati nel luogo in cui è stato bruciato il cadavere della giovane donna, soprattutto su quello che resta del contenuto della valigia trolley che l’assassino ha bruciato accanto al cadavere. Sul luogo è stato trovato anche un telefonino, completamente distrutto.

dio dovrebbe avere circa 25 anni, la carnagione chiara e i capelli castani. La giovane avrebbe la corporatura media e sarebbe altra 1,65-1,70. Le caratteristiche fisiche della vittima farebbero pensare a una ragazza straniera, forse dell'Est. Per questa ragione gli inquirenti non escludono la possibilità che la donna fosse collegata al mondo della prostituzione o dei night club. Già poche ore dopo il ritrovamento del cadavere gli agenti della squadra mobile stavano lavorando in queste direzioni, cercando riscontri e verifiche. Ma a quanto pare non sarebbe emerso

nulla di particolarmente importante. Al momento sui tavoli delle forze dell'ordine non sono arrivate denunce di scomparsa di straniere, ma nemmeno di italiane o cagliaritane. La diffusione di una fotografia, quindi, potrebbe servire a far affiorare nella memoria di qualcuno un episodio, un momento in cui potrebbe aver visto quella donna, potrebbe averle servito un caffè in un bar, venduto qualche prodotto o consegnato qualche scontrino. La morte della ragazza del lago è ancora avvolta nel mistero, un giallo su cui oggi saranno puntati anche i riflettori

numeri 25

Sono gli anni che potrebbe avere la vittima del terribile delitto.

1,65

È l’altezza che la vittima dovrebbe avere secondo le analisi del medico legale.

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Ottobre, è il giorno in cui il ciclista ha individuato il cadavere della giovane donna.

L’INTERVENTO Sul posto del ritrovamento del cadavere sono intervenuti i vigili del fuoco, gli agenti della volante, della squadra mobile e della scientifica.

della nota trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l'ha visto”. CHI L’HA VISTO Una troupe del programma arriverà questa mattina a Cagliari, iniziando subito a lavorare per preparare il servizio sulla morte della donna. In serata è previsto un collegamento in diretta dalla diga del Cixetrri, dal luogo in cui alle 15.30 del 28 ottobre scorso quel ciclista ha visto il corpo della giovane, devastato dalle fiamme. Anche la trasmissione potrebbe servire a identificare la vittima. Nelle prossime ore il sostituto procuratore, Alessandro Pili, che coordina le indagini, dovrebbe affidare l'incarico al nuovo specialista di medicina legale che si occuperà di analizzare le lesioni riscontrate, nel corso dell'autopsia, sul cadavere. Il dottor Francesco Paribello e i suoi collaboratori, avrebbero trovato sul corpo della giovane alcune ferite, riconducibili forse a un oggetto contundente. Il nuovo esperto dovrà occuparsi proprio di stabilire quale di queste lesioni potrebbe aver provocato la morte della donna, confrontando i risultati ottenuti con quelli delle altre ferite riscontrate sul corpo semicarbonizzato. Un elemento importante per gli investigatori, almeno per ricostruire un possibile quadro di quanto accaduto. I risultati delle altre analisi, i prelievi sul cibo trovato nello stomaco, quelli di tessuti sotto le unghie e le eventuali tracce biologiche, serviranno almeno in parte a ricostruire le ultime ore di vita della donna. Gli uomini della squadra mobile non intendono tralasciare nulla nel tentativo di identificare la vittima e catturare chi l'ha uccisa.

IL PROGAMMA In serata è previsto un collegamento in diretta dal luogo in cui è stato trovato il cadavere


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MORTE SOSPETTA

GIALLO AD ALGHERO

Professoressa strangolata a letto n Distesa sul letto, accanto a lei una cordicella, e sul collo evidenti segni di strangolamento. Nell’appartamento di Alghero, dove viveva da sola, tutto in perfetto ordine. Il padre lo ha trovato così il corpo senza vita di Orsola Serra, insegnante algherese di 50 anni, professoressa di tecniche della comunicazione all’Istituto professionale alberghiero di Sassari. È successo martedì scorso di prima mattina, e le indagini dei carabinieri di Alghero e della Procura di Sassari sono partite con il freno a mano tirato. Le circostanze in cui è stato trovato il cadavere non sono state ritenute sufficienti per far scattare immediatamente tutte le precauzioni del caso. L’appartamento dove la donna viveva da sola, in via Togliatti 27, è stato messo sotto sigilli quattro giorni dopo il ritrovamento del corpo, e solo in quel momento sono stati eseguiti i rilevamenti scientifici all’interno dell’abitazione. L’autopsia sul cadavere di Orsola Serra, eseguita dal medico legale Franco Lubinu, ha confermato che la causa della morte è strangolamento. La donna ha cessato di vivere dopo le 21 della sera precedente al ritrovamento del corpo. Gli inquirenti hanno sentito la famiglia della donna e alcuni conoscenti, e sembrano propendere per l’ipotesi del suicidio, visto che già una volta, in passato, la professoressa algherese aveva cercato di togliersi la vita, per una delusione d’amore. Le alte ipotesi al vaglio della magistratura sono l’omicidio, e quella del gioco erotico finito in tragedia. Ma nessuno sa ancora se Orsola Serra fosse sola in casa prima di moririe. A spingere affinché le indagini siano portate avanti scartando la facile ipotesi del suicidio, è proprio la famiglia della vittima. Doppiamente feriti dalla perdita della loro figlia e dalla piega che ha preso l’inchiesta, i genitori di Orsola Serra hanno affidato all’avvocato Elias Vacca il delicato incarico di seguire da vicino la vicenda. Il legale sta preparando un accurato memoriale con l’elenco di tutti gli elementi poco chiari di questa morte. Elementi che metterebbero in forte dubbio il suicidio. Il memoriale sarà consegnato nei prossimi giorni al sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sassari, Paolo Piras, titolare dell’inchiesta. In questo modo la famiglia di Orsola Serra spera di mettere nelle mani della magistratura una serie di tracce utili alle indagini. IL RITROVAMENTO I genitori dell’insegnante la sera di lunedì 24 ottobre non sono riusciti a mettersi in contatto con la figlia. Una cosa piuttosto inusuale dato che Orsola e la mamma si sentivano praticamente ogni sera. Il mattino dopo papà Ettore, ex ufficiale dell’aero-

numeri 21

È l’ora in cui secondo il medico legale ha perso la vita Orsola Serra.

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I rilievi scientifici nella casa della donna sono stati fatti quattro giorni dopo il ritrovamento del cadavere.

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Gli inquirenti seguono tre piste per cercare di risolvere il giallo di via Togliatti: suicidio, omicidio, gioco erotico finito in tragedia.

nautica, visto che la figlia continuava a essere irrintracciabile, si è precipitato nell’appartamento di via Togliatti. Qui, in camera da letto ha trovato la figlia morta. Era adagiata sul letto, accanto a lei una cordicella. Attorno al collo aveva i segni di uno strangolamento. Immediatamente ha chiesto aiuto ai carabinieri. I militari della Compagnia di Alghero, guidati dal capitano Gianluca Zara, sono arrivati sul posto accompagnati da un medico, che ha potuto solo accertare la morte della donna. Sul corpo di Orsola Serra non c’erano segni di percosse né ferite. Anche l’appartamento era in ordine. Fin troppo in ordine. Nessuna traccia di effrazione. In ogni stanza tutto appariva al

L’INCHIESTA Ipotesi suicidio: il corpo trovato in camera, accanto una cordicella. I rilievi in casa eseguiti dopo 4 giorni proprio posto, non c’erano nemmeno tracce della cena consumata la notte precedente, neanche una posata o un bicchiere fuori posto. E soprattutto, non è stato ritrovato nessun messaggio con cui la donna annunciava l’intenzione di volersi togliere la vita. È vero che in passato la professoressa algherese aveva tentato il suicidio, fortemente provata da una relazione amorosa non andata per il verso giusto. Ma questa volta

LA FAMIGLIA I familiari di Orsola Serra non credono al suicidio. Per questo hanno incaricato l’avvocato Elias Vacca di consegnare un memoriale alla Procura

Orsola Serra stava bene, dicono in famiglia. Stava attraversando un periodo di serenità. Il lavoro da insegnante la impegnava molto e le dava delle soddisfazioni. Aveva tanti progetti in mente. Uno, raccontato agli amici e ai familiari, era quello di fare a breve una crociera. Niente lasciava sospettare che fosse in uno stato d’animo tale da poter pensare un’altra volta al suicidio. Per questo i genitori e i fratelli di Orsola Serra non vogliono accettare che la morte della loro cara sia archiviata come un suicidio. Almeno non prima che la magistratura e gli investigatori abbiano battuto ogni altra pista, eliminando tutti i sospetti. Vincenzo Garofalo

IL SALUTO QUESTA MATTINA FUNERALI IN CHIESA n Una settimana dopo la morte, Orsola Serra è stata restituita alla famiglia, e oggi alle 11 ad Alghero, nella chiesa di San Giuseppe, si svolgeranno i funerali. Un segnale anche questo che la famiglia, e nemmeno il parroco di San Giuseppe, credono alla morte per suicidio. Fin dai primi momenti dopo la scoperta della tragedia, i familiari della professoressa algherese non hanno voluto prendere nemmeno in considerazione la possibilità che la loro cara possa avere deciso di togliersi la vita. Orsola Serra stava attraversando un periodo felice e aveva molti progetti per il futuro. Da poco tempo l’insegnante di tecniche dell’informazione all’Istituto professionale alberghiero di Sassari aveva acquistato un’auto nuova e per le feste natalizie, approfittando delle vacanza scolastiche, stava programmando una crociera. Comportamenti che di certo non concordano con una persona che sta pensando di farla finita con tutto. Per questo la famiglia chiede agli inquirenti di andare avanti con le indagini.


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CORSI E RICORSI

INDUSTRIA La guerra al sole tra i fantasmi di Perd ‘e Cuaddu ENERGIA Nell’area industriale del New Deal alla sarcidanese è battaglia per gli impianti del fotovoltaico. Il sindaco di Isili porta tutti al Tar, anche la società che è autorizzata dal suo delegato

I

l New Deal alla sarcidanese è il sogno lungo più di trent’anni diventato fantasma a Perd ‘e Cuaddu. L’area industriale nel territorio del Comune di Isili (70 chilometri da Piazza Yenne) ma che di fatto non è nelle disponibilità del municipio di Isili. Un altopiano di 325 ettari: 288 circa sono di un imprenditore privato mentre i restanti 37 sono pubblici. Gestiti dall’ex Consorzio della Sardegna Centrale, diventato consorzio provinciale di Nuoro con la legge di riordino voluta dall’ex governatore Renato Soru. Peccato per Isili, però, che il Comune, dall’anno dell’istituzione delle nuove otto province sarde (2001) sia passato dalla provincia di Nuoro a quella di Cagliari. La successiva legge 10 (25 luglio 2008) con la quale sono state trasferite agli Enti locali le funzioni dei consorzi industriali ha complicato non poco la gestione e la titolarità delle aree per gli insediamenti a Perd ‘e Cuaddu. Se si aggiunge che il consorzio provinciale di Nuoro è rimasto commissariato per i primi sei mesi dell’anno in corso, si ha il

quadro di cosa significhi “fare impresa” in Sardegna. E Perd ‘e Cuaddu sembra un’area predestinata. Negli anni ‘70, come è noto, la Sir di Nino Rovelli, aveva previsto un mastodontico complesso industriale e aveva incominciato a realizzare le prime infrastrutture e ad attrezzare i primi impianti. La guerra della chimica spazzò via l’industria dall’altopiano e le aree abbandonate finirono, in cambio di circa 4 miliardi di vecchie lire, all’ imprenditore Pier Paolo Pani. Celebre perché nei primi anni ‘90 finì nelle pagine dei quotidiani nazionali per aver proposto agli imprenditori padani un’offerta che, in sintesi, suonava così: «Cari industriali venite ad investire in Sardegna e così riuscirete a fare anche più vacanze». Tante le aspettative. I contributi, i progetti e anche qualche azienda che mette su la “fabbrichetta”. Ma i ritardi per attrezzare l’insediamento (luce, depuratore, acqua e telefoni) insieme con i binari mai arrivati, trasformano i progetti di sviluppo in proclami e a poco servono gli sforzi del “centro servizi Sardegna-Europa”.

numeri 325

ettari è l’estensione dell’area industriale di Isili ma 288 sono di proprietà privata

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Gli ettari di area pubblica ceduti alla Isisol al prezzo di un milione di euro (circa)

Una sorta di sportello pubblico-privato per incubare imprese, accelerando le pratiche e catturando finanziamenti dalla Regione, dai ministeri e dall’Europa ai tempi dell’Obiettivo 1. E così, spazzate via le ciminiere di Rovelli, ridimensionate le aspettative produttive, a Perd ‘e Cuaddu ieri come oggi a splendere è soltanto il sole. L’altopiano non ha un filo d’ombra e nell’anno 2011 la nota meteo vuole dire che è il posto giusto per i pannelli del fotovoltaico. Possono stare anche a terra, considerato che è un’area industriale e non c’è bisogno di bullonarli sui tetti. Anche se, alcuni imprenditori insediati a Perd ‘e Cuaddu avevano accarezzato l’idea di realizzare e piazzare capannoni in serie con annesse fotocellule sui tetti. Progetto abortito e rancore crescente verso chi si prepara a installare impianti (fino a prova del contrario) regolarmente autorizzati nelle aree di proprietà. Lo screzio tra vicini di capannone è niente rispetto alla guerra scatenata dal Comune di Isili all’industria del sole. Almeno così sembra di capire dalle dichiarazioni dell’attuale sindaco, Orlando Carcangiu che si è rivolto al Tar per bloccare le autorizzazioni alle ditte che realizzeranno gli impianti nelle aree private di Perd ‘e Cuaddu. Tutte riconducibili al-

L’AREA Perd ‘e Cuaddu è in capo al consorzio industriale di Nuoro ma il Comune di Isili dopo il 2001 è passato alla Provincia di Cagliari

l’imprenditore che possiede i 325 ettari del territorio industriale: Centro servizi Sardegna-Europa; Partecipazione e strategie; Horizonta e Centro studi riuniti. La sorpresa è che il sindaco Carcangiu si rivolge al Tar anche per i 13 ettari di fotovoltaico che dovrebbero sorgere nell’area pubblica. La società titolare è la Isisol di Solever. La Isisol è una società in accomandita semplice, costituita a Cagliari il 16 novembre 2009 ed ha come socio accomandante la Solever srl che il 9 ottobre 2009 ha firmato il contratto preliminare con l’allora presidente del Consorzio industriale provinciale di Nuoro, Salvatore Ghisu, per l’acquisto dei 13 ettari a Perd ‘e Cuaddu, al prezzo di 1.038.280 euro e caparra in due rate da 155.750 euro. La conferenza dei servizi per il via libera agli impianti della Isisol è datata 24 maggio 2011 e dà l’ok anche il delegato del sindaco Orlando Carcangiu (eletto il 15 maggio in Municipio). Il 24 giugno il Consiglio comunale approva il documento che porta Isisol davanti al Tar: le aree sono del Comune di Isili e il Consorzio non poteva venderle. Forse il 24 maggio scorso, il delegato del Municipio alla conferenza per le autorizzazioni era il fantasma di Perd ‘e Cuaddu. Antonio Moro


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LA CRISI

INCUBO MERCATI

Borse choc, interviene il Colle n Panico sulle Borse e Italia ancora sotto attacco sui mercati. Seduta drammatica per tutte le piazze europee che segnano forti ribassi per i timori per la situazione del debito pubblico dell’eurozona, rinfocolati dalla decisione della Grecia di sottoporre a referendum il secondo piano di salvataggio. Milano è la piazza peggiore, chiudendo a -6,8%, nella seduta peggiore dal crac Lehman Brothers. Vola il differenziale tra Btp decennali e bund tedeschi. Il premier Silvio Berlusconi è rientrato in anticipo a Roma, oggi probabile un consiglio dei ministri straordinario. La Bce - dove ieri Mario Draghi si insedia alla guida al posto di JeanClaude Trichet - è intervenuta di nuovo sul mercato per comprare titoli italiani e spagnoli. La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha sollecitato il nuovo presidente dell’istituto di Francoforte a «lavorare per la stabilità dell’Euro». La paura dei mercati è legata alla decisione del primo ministro greco, George Papandreou, di indire un referendum sull’ultimo pacchetto di salvataggio del Paese che cancella una parte del debito. Un piano criticato in Grecia perché prevede una cessione di sovranità nazionale. Sui mercati si teme infatti che la consultazione possa bocciare in piano, con il conseguente default dello stato ellenico. Milano la piazza peggiore: -6,8%, dopo aver sfondato anche quota -7. A Parigi l’indice Cac chiude a -5,38% , a Londra il Ftse a -2,21% e a Francoforte il Dax a 5,03%. Giù anche Wall Street, che a metà seduta perde il 2,2%. Sui listini crollano in particolare le banche. Intanto lo spread fra il decennale italiano e il bund tedesco ha chiuso a un nuovo record a 451 punti base. ALLARME ROSSO ITALIA Dopo il crollo della Borsa e le fibrillazioni nella Ue alla vigilia del G20, Silvio Berlusconi anticipa il suo rientro a Roma. Il premier telefona al cancelliere tedesco Angela Merkel confermando «la ferma determinazione del governo italiano di introdurre in tempi rapidi le misure definite con l’agenda europea». Poi promette a Napolitano di «misure in tempi rapidi» e presiede un incontro serale con i ministri economici, con il ministro degli Esteri e con quello della Semplificazione Calderoli per la Lega. Assente Bossi. Napolitano dal canto suo chiede subito misure efficaci, e lo stesso fanno le imprese, mentre le opposizioni chiedono un passo indietro del governo. Il presidente della Repubblica considera - si legge in una nota ormai «improrogabile l’assunzione di decisioni efficaci nell’ambito della lettera di impegni indirizzata dal governo alle autorità europee». Dal canto loro, diversi rappresentanti dei gruppi di opposizione gli hanno ma-

numeri 6.8%

Milano è la piazza peggiore, chiudendo a 6,8%.

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Lo spread fra il decennale italiano e il bund tedesco ha chiuso a un nuovo record a 451 punti base. Mai la differenza di rendimento tra i titoli italiani a dieci anni e quelli tedeschi è stata così alta.

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Lo spread intorno ai 400 punti, secondo alcuni calcoli, significa un aumento pari a circa 4-5 miliardi di euro l’anno della spesa per interessi.

nifestato la disponibilità a prendersi le responsabilità necessarie in rapporto all’aggravarsi della crisi. Il Capo dello Stato ritiene suo dovere verificare le condizioni per il concretizzarsi di tale prospettiva». Napolitano non parla mai dell’ipotesi di nuovi governi, di esecutivi tecnici o di salvezza nazionale, ma lascia intendere che non può non ascoltare anche le richieste che stanno montando con forza dalle opposizioni e da una ampia fetta di forze sociali. Intanto Abi, Alleanza delle cooperative, Ania, Confindustria, e Rete imprese Italia si sono rivolte dopo la chiusura delle Borse al presidente del Consiglio: «Verifichi se ci sono le condizioni per assumere immediatamente le misure

ALLARME Piazza Affari crolla: perde il 6,8% e brucia 22 miliardi. Napolitano chiede misure urgenti e larghe intese che sono necessarie o tragga altrimenti le conseguenze e lo faccia rapidamente nell’interesse dell’Italia». Anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha avuto ieri mattina un colloquio telefonico con Napolitano che ha espresso forte preoccupazione per crisi economica. Il leader dei democratici ha dato la disponibilità del Pd e delle forze di opposizione a prendersi le responsabilità necessarie per l’ag-

L’URGENZA Il premier è tornato con qualche ora d’anticipo per affrontare la crisi che anche ieri ha colpito l’Italia. Ha subito incontrato Napolitano

gravarsi della crisi finanziaria dell'Italia. Bersani ha sentito Casini e Di Pietro per fare il punto insieme su una «delle giornate più drammatiche che l’Italia abbia mai visto in questa crisi finanziaria», si fa sapere dal Pd. Domani vertice Partito democratico. Anche il Terzo Polo lancia un appello: «Chiediamo che il Presidente del Consiglio venga in Parlamento per illustrare, prima della riunione del G20, le decisioni concrete che assumerà nelle prossime ore». Firmato Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. Anche dal leader della Cisl Bonanni viene la richiesta di un «governo istituzionale o di responsabilità nazionale», come nelle buie annate 1992-93.

REFERENDUM E ORA LA GRECIA FA TREMARE n Non è piaciuta in Europa l’idea di un referendum sull’accordo raggiunto a Bruxelles per salvare Atene: non solo le borse internazionali sono colate a picco nel giro di poche ore e lo spread btp-bund è volato fino a oltre 455 punti in pochi minuti, ma i leader dell’Ue non hanno nascosto la loro sorpresa di fronte a una proposta del tutto inattesa. Alla vigilia del G20 di Cannes, quindi, il premier greco Giorgio Papandreou manda l’Europa i fibrillazione e - di fatto - apre una crisi nella crisi che rischia di concludersi con un default della Grecia. «Il gesto della Grecia è irrazionale e, dal loro punto di vista, pericoloso», ha commentato Nicolas Sarkozy, che si è subito attivato per elaborare una risposta capace di frenare il crollo dei mercati. Il primo passo è stato, a metà giornata, un colloquio telefonico con la cancelliera tedesca Merkel. Oggi è prevista a Cannes una riunione di consultazione straordinaria con i rappresentanti delle istituzioni europee e del Fmi, e un incontro con le autorità di Atene. La Casa Bianca ha annunciato che a novembre il presidente Obama ospiterà in un vertice a Washington i vertici istituzionali dell’Ue .


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CONTINENTI

NAPOLI IL KILLER IN MASCHERA UN MORTO, DUE FERITI

anni. L’uomo nelle ore precedenti all’aggressione aveva avuto un piccolo alterco con il padrone di casa, al quale non aveva corrisposto l’ultima mensilità.

SIRIA FORZE DI SICUREZZA SPARANO SU CORTEO n Un morto e due feriti: è questo il bilancio di un agguato avvenuto lunedì notte a Napoli in via Luigi Serio. Uno sconosciuto, con il volto coperto da una maschera di Halloween si è avvicinato a tre persone che erano ferme dinanzi ad un circolo ricreativo ed ha esploso più colpi di pistola. Per Salvatore Rispoli, 46 anni, non c’è stato nulla da fare nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori. I due feriti - si tratta di Antonio De Vita, 52 anni e Luigi Papi, di 46 anni sono stati portati all’ospedale Loreto Mare, dove si trovano ricoverati in prognosi riservata. I tre, come hanno accertato i poliziotti, erano in compagnia di una quarta persona che fortunatamente è riuscita a mettersi in salvo.

ROMA SPARATORIA ALL’ALBA FERITO UN UOMO n Una raffica di proiettili per tentare di uccidere “Supermassimo”, un pugile di oltre cento chili che lavorava come buttafuori in diverse discoteche di Roma. Torna la paura nella Capitale, dove all’alba nel quartiere periferico di Tor Bella Monaca, Massimiliano Cogliano, un boxeur romano di 31 anni, è rimasto gravemente ferito durante un agguato in strada: gli aggressori hanno sparato contro di lui nove colpi. Già un anno fa un giovane aveva tentato di ucciderlo.

PALERMO ACCOLTELLATO A MORTE IN RISSA FRA FAMILIARI n Un uomo, Giovanni Rosselli, 34 anni, è stato ucciso, con una coltellata allo sterno a Palermo, nel quartiere popolare della Zisa. L’omicidio è avvenuto al culmine di una rissa tra due famiglie di coniugi separati. A fare scatenare la rissa tra i due nuclei sarebbe stata una banale lite tra Rita Rosone e l’ex marito Filippo Rosselli, fratello della vittima. Sembra che Filippo Rosselli si sia recato insieme con il fratello Nicola a casa dell’ex moglie che

n L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha denunciato ieri che a Dayr az Zor, nell’est del Paese, le forze di sicurezza hanno sparato colpi di armi da fuoco contro un corteo anti-regime non autorizzato dalle autorità. Sempre a Dayr az Zor, migliaia di siriani si erano radunati per ribadire il sostegno al regime del presidente al Assad.

HALLOWEEN AMANDA A SEATTLE SI VESTE DA GATTINA

Monterosso L’addio a Sandro Usai n Folla, commozione, e partecipazione di tutte le autorità, ieri mattina nella chiesa di San Giovanni a Monterosso, per la cerimonia funebre di Sandro Usai, il volontario della Protezione Civile di Arbus, che ha perso la vita il 25 ottobre nel

aveva avuto un incidente stradale con l’auto dell’ex marito. Ma dalle parole si è subito passati alle minacce e alle botte. Sarebbero così intervenuti il padre della donna, Antonino Rosone e i due fratelli, Angelo e Salvatore Rosone. Spintoni, urla fino all’uccisione di Nicola Rosselli. Cinque uomini sono stati arrestati.

MODENA FINISCE IN GALERA PER QUATTRO CORNETTI n Ha “rapinato” quattro cornetti e ha preso a pugni il barista che l’aveva scoperto. È finita con l’arresto per rapina impropria la performance di un pregiudicato 32enne di Castelfranco Emilia (Modena), disoccupato, all’alba a Fiorano Modenese. L’uomo è entrato nel bar Story, gestito da cinesi, e dopo aver preso i quattro cor-

tentativo di soccorrere i cittadini di Monterosso colpita dall’alluvione. Il sindaco di Monterosso, Angelo Maria Betta, ha letto un messaggio di Napolitano, presenti la moglie della vittima Elena Gargani e il fratello Amedeo, il capo della Pro-

netti ha colpito con un pugno il padre del proprietario. I titolari del bar hanno avvertito il 112 e una pattuglia ha intercettato l’uomo in centro e lo ha arrestato.

tezione Civile Franco Gabrielli, il senatore Luigi Grillo, il sindaco di Arbus Franco Atzori, il senatore Francesco Sanna. Oggi ad Arbus i funerali del volontario. Parteciperà anche il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci.

fatto richiesta di incontrare gli editori: sono arrivati da tutta Italia, con il curriculum sotto braccio e un saggio delle loro opere, disegni e tavole di fumetti chiusi in cartelline colorate.

LUCCA COMICS FESTIVAL DEI FUMETTI COSENZA È RECORD DI PRESENZE LO ZIO DOWN GETTA NIPOTINO DA FINESTRA n Lucca Comics and Games 2011 ha battuto ogni record registrando, in 5 giorni 155 mila presenze al festival che si accredita quindi il terzo per importanza al mondo dopo il salone di Tokyo e Angulemme, superando ormai San Diego. È quanto dice l’organizzazione in una nota sottolineando che il precedente record di presenze era stato segnato nel 2009 con 143.000 spettatori arrivati come sempre da tutta Europa. E circa 950 sono stati gli aspiranti “fumettisti” che hanno

n Un miracolo. Non trovano altre parole i carabinieri per spiegare come un piccolo di cinque mesi sia riuscito a salvarsi, pur riportando traumi e fratture, dopo essere stato lanciato dal balcone al quarto piano di uno stabile di Cosenza dallo zio trentenne affetto dalla sindrome di down. Il bimbo si trova ora ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale di Cosenza ed è in gravi condizioni, ma i medici, secondo quanto si è appreso, sono otti-

misti tanto che hanno anche riferito ai carabinieri che non è in pericolo di vita. A gettare il piccolo nel vuoto è stato il fratello della madre del bimbo. L’uomo era stato lasciato solo in camera con il nipotino, mentre i genitori del bambino erano in una stanza accanto insieme ad altri familiari.

ROMA AFFITTO NON PAGATO E FINISCE A MARTELLATE n Lo ha preso a martellate e ridotto in gravi condizioni perché non voleva pagargli l’affitto. Un tunisino, B.M. di 48 anni è stato arrestato dai carabinieri a Nemi, vicino a Roma. L’uomo ha colpito alla testa con un martello il proprietario della camera dove alloggiava dopo una lite: non voleva pagargli la seconda retta dell’affitto. La vittima è un italiano, B.F. di 44

n Amanda Knox mascherata da donna-gatto, con la faccia dipinta con baffi felini, nelle strade di Seattle per la festa di Halloween: le foto sono state pubblicate sul sito Usa di gossip Tmz, e John Khercher, il padre di Meredith, parlando con il quotidiano britannico Mirror, definisce questo atteggiamento «insensibile». Amanda è stata assolta lo scorso 3 ottobre, con Raffaele Sollecito, per l’omicidio di Meredith.

GERMANIA «DIFESE GHEDDAFI» LA HESSLER LICENZIATA

n Ha confessato di avere avuto una storia di passione con Mutassim, il figlio dell’ex raìs Muammar Gheddafi, pochi giorni dopo la morte del suo amante. Ora la modella Vanessa Hessler non sarà più il volto della compagnia “Telefonica”, per la quale pubblicizzava “Alice” in Germania dal 2004. Ventitré anni, rivelando la sua storia d’amore, la ragazza aveva rilasciato anche alcune dichiarazioni sulla Libia ritenute «incompatibili» con la filosofia di fondo del gruppo spagnolo. «Non sarà più nostra donna immagine a partire da subito», ha detto il portavoce dI Telefonica alla Dpa, Albert Fetsch.


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Capoterra Nessuno va a ritirare i 7mila euro per gli alluvionati

San Michele Parcheggiatori abusivi controlli in cimitero, il rione li difende

Barrali Per salvare il cane rischia di morire a 14 anni

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La storia Malato

e a rischio sfratto l’ultima partita di Martiradonna LA BANDIERA Il terzino dello scudetto ricoverato in fin di vita deve affrontare un’ingiunzione a lasciare il suo appartamento. L’assessore alle Politiche Sociali Orrù: «Cercheremo di aiutarlo» n Dicono che Scopigno in allenamento non gli facesse marcare Riva perché con la sua bravura rischiava di demoralizzare Rombo di tuono. Dicono anche che l’allenatore filosofo attribuiva al cognome troppo lungo la mancata convocazione in Nazionale: «Mario, sei il più forte di tutti, – gli diceva il mister – ma con quel nome non vai da nessuna parte». Erano tempi felici. Era il Cagliari dello scudetto. E quel terzino roccioso di nome faceva Mario Martiradonna: classe 1938, nato a Bari e arrivato in Sardegna nel 1962, 306 presenze con la maglia rossoblù (9 meno di Riva) collezionate in una cavalcata segnata prima dalla promozione dalla B alla A (1964) e poi dalla conquista del tricolore (1970). Da allora a oggi, tutto è cambiato: finita la carriera sui campi di gioco, le sfide si sono fatte più dure e le amarezze si sono accumulate una dopo l’altra, fino all’ultima partita, troppo difficile da vincere, contro un male più cattivo e resistente di qualsiasi numero 9 e contro uno sfratto che entro l’anno potrebbe lasciare senza casa lui e la moglie. Non si è mai lamentato, Martiradonna, né ha mai alzato la voce per dire che una città come Cagliari no, non può dimenticarsi dei suoi eroi con tanta facilità. Eppure, i più sono rimasti al tempo in cui undici si leggeva Albertosi Martiradonna Zignoli Cera Niccolai Tomasini Domenghini Nenè Gori Greatti Riva. Pochi, invece, hanno seguito quello che è successo dopo il ‘73, quando il terzino dei sogni ha appeso le scarpette al chiodo e ha scelto Cagliari per trascorrere il resto della sua vita. E così, nel silenzio, si sono susseguite tante vicende, alcune dolorose, che hanno segnato il calciatore che aveva studiato da perito agrario e lavo-

rato come dattilografo. Su tutte, la brutta storia del distributore di benzina, ricevuto in gestione dal presidente Arrica e causa di grossi guai, e, qualche anno dopo, la decisione della società rossoblù di togliergli la guida tecnica degli Allievi. Il risultato è stato un’esistenza tribolata, in salita, con poche certezze, tra cui la famiglia, qualche buon amico (Gigi Riva su tutti) e una pensione poco più alta della minima: troppo bassa per vivere e soprattutto per pagare l’affitto di una casa dalle parti del centro che ora rischia di perdere. CANDIDATO CON IL PD L’ultima volta che Martiradonna è salito alla ribalta è stata alle elezioni comunali di maggio, quando si è candidato per il Consiglio tra le file del Pd. Ora, invece, a luci spente, la partita dell’ex terzino campione d’Italia è doppia: contro una malattia veloce e testarda e contro una pratica di sfratto che potrebbe diventare esecutiva già nelle prossime settimane. A meno che le istituzioni della città, Comune in testa, non trovino al più presto una soluzione. «Noi interveniamo sempre dove c’è bisogno – assicura l’assessore comunale alle Politiche sociali, Susanna Orrù –. Lo facciamo per le persone comuni e naturalmente anche per chi ha rappresentato qualcosa di importante per la città. In passato, il mio assessorato è stato allertato per altre situazioni di difficoltà vissute da campioni del Cagliari dello scudetto e non si è tirato indietro. Anche stavolta verificherò con gli uffici la situazione e cercherò di fare il possibile”. Forse, per Cagliari, è arrivato il momento di sdebitarsi. Lorenzo Manunza

numeri 1962

Mario Martiradonna arriva a Cagliari dopo alcune esperienze in squadre di Serie C e Serie B.

1964

Due anni dopo l’approdo in Sardegna è nell’undici che viene promosso dalla serie cadetta alla A.

1970

È l’anno storico dello scudetto: terzino senza timori, Martiradonna fa parte della squadra titolare per l’intero campionato.

1973

Tre anni dopo essersi cucito il tricolore sul petto decide di lasciare il calcio giocato, di ritirarsi ma di restare a vivere in città. AL SANT’ELIA In primo piano, Mario Martiradonna in curva segue una gara del Cagliari

LA CARRIERA DA MELFI A CAGLIARI PER LA PROMOZIONE E IL TRICOLORE n Non è da tutti centrare con la stessa squadra una promozione dalla serie B alla A e uno scudetto in meno di dieci anni. Eppure è quel che è successo a Martiradonna con la maglia rossoblù. Cresciuto nel Melfi, esordio in serie C con il Teramo, nel 1959, e in B con la Reggiana, nel ’60, è arrivato in Sardegna nel ’62 e non se n’è più andato. A due anni dall’approdo, è tra gli artefici della prima promozione in A del Cagliari; meno di sei anni dopo, è tra i titolari che trasforma in realtà il sogno scudetto.

L’azzardo Renzi: se divento premier voglio Zedda ministro

L’INCONTRO Massimo Zedda e Matteo Renzi

n Massimo Zedda e Matteo Renzi, due sindaci diversi che vengono accostati di continuo. Giovani e contrari alle vecchie logiche della politica, sembrano avere qualcosa che li unisce. E adesso il primo cittadino di Firenze, reduce dalla riunione della Leopolda, rilascia un’intervista al mensile Style del Corriere della Sera che fa immaginare possibili scenari futuri: «Se dovessi divantare presidente del Consiglio», azzarda Renzi, «chiamerei Zedda nel mio governo». Di deleghe non parla, ma la sua sarebbe una squadra di giovani. Il collega cagliaritano decide di tenere un basso profilo. La sua risposta potrebbe essere la stessa che diede quando, a settebre, interpella-

to a Roma a margine della scuola di politica di Democratica, disse: «Io candidato alle primarie del centrosinistra per le politiche? Ho altro a cui pensare». Zedda non disdegna la ribalta nazionale, lo dimostrano i suoi interventi televisivi, ma per il momento sembra volerci salire solo con la fascia tricolore che indossa da maggio. Quella fascia che non ha portato proprio il giorno in cui ha

L’INTERVISTA La fantapolitica del sindaco di Firenze: governo di giovani. I due si sono conosciuti solo l’estate scorsa

conosciuto Renzi. I due si sono stretti la mano nell’estate appena trascorsa, quando il fiorentino è venuto in Sardegna per la presentazione del suo libro. Forse è durante la chiacchierata tra i due che è maturata l’idea, per rimpinguare le casse del Comune vessate dalla manovra Tremonti, di imporre una tassa sul turismo. Un balzello che a Firenze viene già applicato e che Zedda potrebbe adottare anche in città, per cercare di recuperare almeno una parte di quei 20 e passa milioni di trasferimenti tagliati dal governo. La sintonia tra i due c’è, anche la reciproca stima, ma da qui a fare il grande salto verso la Capitale ce ne passa.


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CAGLIARI PORTO L’ARMONIA DELLA MSC CROCIERE HA RIATTRACCATO AL MOLO RINASCITA

VIA ROMA LA CASA DELLO STUDENTE ANCORA CHIUSA PER LAVORI URGENTI

PROVINCIA SPORT, UN DIRITTO ESIGIBILE NASCE LO SPORTELLO PER I DISABILI

n Il porto ospita per la seconda volta, a poco più di un mese dal battesimo, una nave della flotta della Msc Crociere: ieri mattina ha gettato l'ancora al Molo Rinascita la “Armonia”. Alla cerimonia del Maiden Call, con scambio di saluti e di doni tra il comandante della nave e il suo staff da una parte e le autorità locali dall’altra, ha partecipato anche il neo presidente dell’Autorità portuale, Piergiorgio Massidda.

n Nuova chiusura per la casa dello studente dell’Ersu in via Roma. Un comunicato dell’ente per il diritto allo studio avverte gli studenti che la struttura dovrà essere sottoposta ad urgenti lavori di manutenzione e che non si conosce la data della riapertura. L’ex Hotel moderno era stato riaperto dopo che erano stati effettuati del lavori, che forse non sono stati sufficienti a garantirne l’agibilità.

n La Provincia ha stipulato col Comitato Provinciale Italiano Paralimpico di Cagliari una convenzione per l'attivazione, all'interno dello Sportello Provinciale per lo Sport, del servizio di Sportello per l'avviamento allo sport per disabili. L’iniziativa sarà illustrata in un convegno dal titolo “Lo sport un diritto esigibile” che si terrà domani alle 10 nel centro polifunzionale di Monte Claro.

Policlinico «Così nasce il buco milionario» CORTE DEI CONTI La relazione sugli sprechi in Anatomia patologica: incolpati Mistretta e Giuseppe Santa Cruz n Uno spreco milionario. Il servizio di “Anatomia patologica” del Policlinico era diventata un buco nero che inghiottiva denaro in consulenze esterne mentre si continuava a pagare chi non svolgeva il proprio lavoro. È questo il quadro che emerge dalle indagini condotte dal sostituto procuratore della Corte dei conti, Mauro Murtas, che ha ricostruito il disservizio del Policlinico costato 2 milioni e 351mila euro. Questo è l’ammontare del danno erariale. Questa la cifra di cui, dal prossimo 13 dicembre, dovranno rispondere il primario Giuseppe Santa Cruz (difeso dagli avvocati Raffaello Spano e Simone Valentini), l’ex rettore Pasquale Mistretta (avvocato Costantino Murgia) ma anche Rosa Cristina Coppola (ex direttore generale), Andrea Corrias (allora direttore sanitario) e Ennio Filigheddu (ex direttore amministrativo). Un totale a cui sono state sottratte le cifre già “scontate” dalla prescrizione e che avrebbero fatto sa-

info IL PROCESSO La guerra del Policlinico è finita anche sotto la lente della procura penale. La vicenda è stata ricostruita dai pm Daniele Caria e Gaetano Porcu. Lunedì prossimo proseguirà il processo contro Giuseppe Santa Cruz. Alla sbarra anche la figlia Rosa e i medici Davide Matta e Stefano Angius oltre al tecnico Antioco Angelo Casula

MARKETING E COMUNICAZIONE

IL POLICLINICO La Corte dei Conti contro gli sprechi in anatomia patologica

lire di molto “l’importo dello spreco”. Soldi pubblici che per cinque anni - dal 2002 al 2007 - sono stati bruciati in una guerra combattuta dal primario Santa Cruz e tollerata dal rettore dell’università, oltre che dagli organi di direzione del Policlinico. La vicenda è nota: il servizio di “Anatomia patologica”, nonostante le costose attrezzature, i materiali e il personale qualificato,

il dato L’AMMONTARE DEL DANNO Il buco stimato in oltre due milioni di euro

non entrò mai in funzione. Il reparto era paralizzato, mai vennero eseguite biopsie e analisi di laboratorio. Per questo i vertici dell’amministrazione decisero di affidare il servizio ad altre strutture ospedaliere attraverso onerose convenzioni stipulate – sostiene l’accusa –senza che ve ne fossero i presupposti di legge. “L’affidamento degli incarichi di consulenza esterna ha in

realtà costituito un comodo escamotage, purtroppo in danno al pubblico erario, pavidamente individuato dai tre organi di direzione del Policlinico al solo scopo di aggirare l’arrogante inoperosità tenuta dal Santa Cruz nel corso degli anni”. “Santa Cruz è rimasto totalmente e costantemente inoperoso”. Mentre “Mistretta, nonostante fosse costantemente e puntualmente edotto della totale paralisi in cui versava il Servizio, ha tollerato scientemente quell’autentica degenerazione gestionale”. E ancora: “Le ragioni di questa incredibile vicenda, sono rinvenibili in una lunga sequela di arbitri, di illeciti e di inammissibili tolleranze, tutti connotati dal comune denominatore della indifferenza verso la salute del cittadino quale bene primario da tutelare”. Ora l’Erario chiede il risarcimento di quei soldi sprecati: 2.351.432, 17 euro oltre la rivalutazione, gli interessi e le spese di giustizia. Di questi 1.253.456,16 euro sono il danno patrimoniale diretto da ripartirsi per il 40 per cento a carico di Coppola, 40 per cento di Filigheddu e il 20 per cento di Corrias. Mentre 1.097.976,01 euro sono il danno a carico di Santa Cruz e Mistretta. Maddalena Brunetti


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CAGLIARI PIAZZA GIOVANNI È STATO RITROVATO L’ANZIANO SCOMPARSO LUNEDÌ SERA

MOLENTARGIUS EDIFICIO SALI SCELTI PRESENTAZIONE “GUIDA ALLA FLORA”

VIALE TRENTO TERZO MASTER DELLO IED DOMANI PRESENTAZIONE A VILLA SATTA

n È tornato a casa Luigi Melis, l’anziano di 78 anni che nel pomeriggio di lunedì era scomparso nella zona di piazza Giovanni. Intorno alle 22 è stato trovato da alcuni volontari del 118 mentre passeggiava vicino a Mulinu Becciu. Il pensionato è stato portato a casa dove lo aspettavano la moglie e i due figli, che lo hanno cercato ininterrottamente da quando, poche ore prima, sembrava scomparso nel nulla.

n Sabato alle ore 10.30 nell'Edificio Sali Scelti di via La Palma snc sarà presentata la pubblicazione “Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline: guida alla flora” di Gabriele De Martis. Interverranno: il presidente del Parco Mauro Contini, il direttore Marco Loddo, Paola Zinzula dell’assessorato regionale all’Ambiente e Annalena Cogoni, responsabile botanica dell’Università.

n L’Istituto Europeo di Design scommette sul talento dei giovani sardi ed allarga la propria offerta nel campo dei master professionali portando a tre i titoli in catalogo. Accanto alla seconda edizione dei master in Marketing e Comunicazione ed Education Management le aule di Villa Satta ospiteranno nel 2012 anche un master in New Media Communication. La presentazione avrà luogo domani alle 18 a Villa Satta, in viale Trento 39.

SOLIDARIETÀ A CAPOTERRA

Quei settemila euro per gli alluvionati che nessuno vuole n Ci sono settemila euro che nessuno vuole dal 2008. Erano stati raccolti con un’asta di beneficenza per l’alluvione di Capoterra: dovevano servire per un parco giochi, ma dopo tre anni non si sa neanche dove costruirlo. Un gesto generoso finito nel nulla. Nel novembre del 2008, dopo pochi giorni dal disastro, lo spazio (In)visibile di via Barcellona di Thomas Lehner chiama a raccolta gli artisti: l’obiettivo era quello di aiutare gli alluvionati. Partecipano in settantatre, famosi e no. Vengono vendute diciannove opere, i soldi ricavati sono 6.963 euro. «Avevamo pensato ad uno spazio attrezzato per i bambini, un modo per ridare speranza alla popolazione», spiega Thomas. Per metterlo su il Comune di Capoterra sceglie proprio una zona appena invasa dalla furia delle acque. «Ci avevano proposto di ripristinare il precedente giardinetto che aveva subito l’alluvione. Noi volevamo un’area sicura e su questo aspetto non eravamo disposti a cedere», continua Thomas, «così l’allora sindaco Giorgio Marongiu e il consigliere comunale Giacomo Mallus indicano l’area più sicura di via Europa». Sembrava cosa fatta, ma nella strada dovevano essere ancora eseguiti gli studi idrogeologici di competenza della Regione. Si fa addirittura anche un sopralluogo, ma poi tutto si blocca. L’ultimo contatto tra Thomas e l’amministrazione è datato aprile del 2009, poi nessuno si è fatto più vivo. E da parte del comune di Capoterra, sottolinea ancora Lehrner, «non è mai arrivata una controproposta». I 6.963 euro continuano a stare chiusi in un cassetto senza essere spesi. «Anche perché», ribadisce Thomas, «ci siamo sempre rifiutati di dare quei soldi a qualsiasi altra associazione. Volevamo co-finanziare un progetto dedicato ai bambini con la massima trasparenza. La cosa che mi dispiace di più è che quei fondi potevano servire anche per aiutare la costruzione di una biblioteca per i più piccoli o di qualsiasi altra cosa. Ho avvertito gli artisti che se non succederà nulla in brevissimo tempo gli restituirò i soldi». F.O.

«Ci siamo sempre rifiutati di dare quei soldi a qualsiasi altra associazione: volevamo cofinanziare un progetto dedicato ai bambini. La cosa che mi dispiace di più è che quei fondi potevano servire per aiutare la costruzione di una biblioteca per i più piccoli». Thomas Lehner, gallerista

SAN MICHELE Un parcheggiatore abusivo fuori dal cimitero. Il rione li difende: lasciateli stare

Cimitero Abusivi, giro di vite

il rione: «Lasciateli lavorare» SAN MICHELE Parcheggiatori non autorizzati chiedono soldi per i posteggi. Il comandante della Municipale: interverranno le forze dell’ordine. Il quartiere: si stanno guadagnando il pane n Giro di vite, al cimitero di San Michele, contro i parcheggiatori abusivi. Lo assicura Mario Delogu, comandante della polizia municipale: «Non noi, ma altre forze dell’ordine interverranno», spiega. Il blitz potrebbe scattare già stamattina, con le celebrazioni ufficiali programmate nel camposanto che prevedono l’arrivo delle autorità. Ma gli abitanti del quartiere non ci stanno e prendono le difese dei loro ragazzi: «Sono tutti disoccupati», dicono, «questo è l’unico lavoro onesto che c’è». Intanto l’intervento delle forze dell’ordine sarà di certo un sollievo per gli automobilisti costretti a pagare fino a due euro all’ora per la sosta. Con queste tariffe, gli affari per i posteggiatori abusivi sono assicurati, vista la folla che in

questi giorni di festa invade le zone adiacenti al cimitero. Anche ieri stesso film: senegalesi e cagliaritani che si sbracciavano per segnalare un posto libero agli automobilisti. E a giudicare dai pochi spazi rimasti vuoti, il servizio, anche se non è “regolare”, funziona. Quasi tutto pieno lo sterrato di via delle Langhe, al quale si accede anche da via Abruzzi. Lo stesso in via Puglia: un cartello con una scritta col pennarello avverte con una freccia che dentro uno sterrato non asfaltato si può lasciare l’automobile. Nella zona più bassa invece dominano i giovani di colore. Ieri è stato intensificato il controllo dei vigili urbani: due in piazza Castellani e tre pattuglie che controllavano le rotonde tra via Abruzzi e via Puglia. Come precisa ancora Delogu:

info

LA MESSA PER I MILITARI Al sacrario militare oggi alle 11 sarà celebrata la messa per i militari caduti in missione.

«Anche se non si vedono gli agenti della Municipale ci sono. Molti sono in borghese perché nella zona ci sono stati segnalati dei furti». Intanto gli abitanti del quartiere difendono i loro “abusivi”. Spiega Roberto Casciu, che abita in piazza San Michele: «Molti sono disoccupati che non sanno come sbarcare il lunario. D’altronde meglio fare questo che andare a rubare. Non è vero che chiedono due euro. Gli basta anche un’offerta che può essere anche solo di 50 centesimi. Tirano su duecento, massimo trecento euro al giorno e solo in queste giornate di pienone. Per molti questa è l’unica occasione che hanno per zapparsi il pane. La situazione la conoscono molto bene anche i vigili che infatti sono tolleranti. A patto che non creino problemi alla circolazione e non diano fastidio agli automobilisti. Sono tutti bravi ragazzi e alcuni padri di famiglia che hanno più di cinquant’anni». Francesca Ortalli

Porto Nuovo terminal crociere, anche Granara dice sì

MOLO ICHNUSA Terminal da rifare: il vecchio non è mai entrato in funzione

n Un’idea condivisibile, una prospettiva interessante per lo sviluppo del porto di Cagliari in questo particolare momento storico. Nino Granara, ex presidente dell’Autorità portuale, è d’accordo con l’ipotesi ventilata dall’attuale vertice, Piergiorgio Massidda, di costruire un nuovo terminal crociere al Molo Rinascita, da affiancare a quello del Molo Ichnusa, ultimato nel 2008 e non in grado di accogliere le navi più grandi a causa del fondale troppo basso. Tanto più che «l’attuale terminal – ha detto Granara –, è stato pensato come struttura polivalente», e dunque potrebbe essere usato, come prospettato da Massidda, oltre che per accogliere i croceristi delle navi più piccole anche come nuovo salotto cit-

tadino. L’ex presidente ha rivelato inoltre che l’idea di costruire un terminal al Rinascita era già stata vagliata. zNel 2005, però – ha spiegato –, c’era il problema del trasferimento dello scalo per le merci su gomma e le rinfuse». Una difficoltà che potrebbe però essere superata grazie ai nuovi approdi del Porto Canale. Una volta liberato il molo dalle merci si aprirebbero gli spazi per una struttura per ricevere i turisti

IL DIBATTITO L’ex presidente dell’Autorità portuale: «Idea valida, già nel 2005 avevamo pensato al molo Rinascita»

delle grandi navi che già attraccano lì e non ricevono l’adeguata accoglienza. «Grazie alla Primavera Araba – spiega Granara – si sono aperti grandi spazi per Cagliari in questo settore. La città, però, per crescere deve fornire ai turisti dei servizi all’altezza». Domani pomeriggio, intanto, alla sala conferenze del terminal crociere del Molo Ichnusa, verranno presentate le strutture sperimentali pensate dagli studenti newyorkesi della prestigiosa scuola di architettura Pratt di New York per la nuova Stazione marittima. La costruzione di un nuovo edificio in via Roma al posto dell’attuale capannone celeste è un’altra delle idee del neopresidente Massidda. Michele Salis


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DALL’ISOLA OLBIA ATTENTATO A UN’IMPRESA EDILE BRUCIATO AUTOCARRO CON RIMORCHIO

SASSARI ANNUNCIA SUICIDIO VIA SMS L’AMICO CHIAMA IL 113 E LO SALVA

ORISTANO USANO L’AUTO COME ARIETE PER SFONDARE LA VETRINA DEL BAR

n Un’impresa edile di Olbia presa di mira dai malviventi. Nella notte tra lunedì e martedì qualcuno ha incendiato un autocarro con rimorchio di proprietà di un’impresa edile, la Sa.pi. srl. Il mezzo era parcheggiato in via Nilo a pochi metri dalla sede della società. L’incendio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, è divampato poco dopo mezzanotte ed è stato domato dai vigili del fuoco.

n Invia un messaggio per annunciare il suicidio, ma l’amico chiama il 113 e lo salva. La polizia è riuscita a salvare un uomo di 38 anni di Sassari. Gli agenti hanno grazie alla tempestiva segnalazione fornita dall’amico del 38enne lo hanno rintracciato in un garage a gettoni dove aveva deciso di suicidarsi. L’uomo è stato soccorso e trasportato in ospedale.

n Usano una Fiat Punto come ariete per sfondare la vetrina di un bar e svaligiarlo. È accaduto nella notte tra lunedì a martedì a Nurachi nell’oristanese. Nel mirino è finito il bar Eleonora 56. I malviventi, una volta sfondata la vetrina, sono riusciti a portare via una slot machine, una macchinetta cambiamonete, il registratore di cassa e due cassetti che contenevano in tutto 4.500 euro.

Barrali Cade nel pozzo per salvare il cane TRAGEDIA SFIORATA Ragazzino di 14 anni di Barrali soccorso dai carabinieri e dai volontari. Si è calato in un canale alto quattro metri per salvare il suo Lucky, ma è rimasto bloccato n Esce di casa per cercare il suo cagnolino, si cala in un pozzo alto quattro metri per salvarlo e rimane bloccato, insieme all’animale, immersi in un metro e mezzo d’acqua. Si è conclusa nel migliore dei modi la disavventura vissuta, lunedì pomeriggio, da un bambino di 14 anni di Barrali e dal suo cagnolino Lucky. Il minorenne e l’animale sono rimasti bloccati in un pozzo per la raccolta delle acque pluviali in località Bau Mannu per alcune ore. Solo l’intervento dei carabinieri della compagnia di Dolianova, coordinati dal capitano Davide Colajanni e della stazione di Barrali, comandata dal maresciallo Gregorio Valentino, ha evitato che la disavventura si trasformasse in tragedia. L’allarme è scattato lunedì sera quando al 112 è arrivata la telefonata della madre del ragazzino. La donna, rientrata in casa, non trovando il figlio, si era subito preoccupata. Aveva più volte tentato di mettersi in contatto con il ragazzo,

chiamandolo ripetutamente al cellulare, senza ottenere alcuna risposta. «Non riesco a mettermi in contatto con lui, è uscito con il cane, deve essere successa qualche cosa», avrebbe detto la donna al telefono. Il militare dell’Arma in servizio alla centrale operativa del 112 ha raccolto una descrizione del ragazzino, ha trascritto il numero di cellulare e inviato tutte le informazioni alle pattuglie già presenti sul territorio. LE RICERCHE Alle ricerche, coordinate direttamente dal comandante della Stazione di Barrali, hanno preso parte anche un gruppo di volontari residenti nella zona che, appresa la notizia della scomparsa del minorenne, hanno deciso di aiutare le forze dell’ordine. Ogni campagna, ogni area isolata o impervia è stata passata palmo a palmo. Un’attività che ha impegnato i carabinieri per circa un’ora. Il minorenne e il cane sono

I SOCCORSI Il ragazzino è stato soccorso dai carabinieri

stati individuati e soccorsi mentre si trovavano nel pozzo in località Bau Mannu. In particolare il 14enne era uscito di casa intorno alle 15.30 per andare a cercare il suo cane Lucky, scappato poco prima. Era riuscito a rintracciarlo in località Bau Mannu perché aveva sentito nitidamente il latrato del cane, caduto nel pozzo. Nel tentativo di salvarlo, visto che l’animale non riusciva più a stare a galla, il 14enne si era calato nel pozzo, non riuscendo più a uscire a causa delle pareti troppo alte e ripide. Non aveva in tasca il telefonino cellulare, che probabilmente aveva lasciato a casa, e quindi non era riuscito a chiedere aiuto. I carabinieri hanno tirato fuori dal pozzo il minorenne e il cagnolino. Il ragazzino non era ferito, era solamente infreddolito, come del resto il cane, per le ore trascorse nell’acqua. Ragazzo e cane sono stati coperti e con dei plaid e portati a casa sani e salvi. La conoscenza del territorio da parte dei carabinieri della Stazione di Barrali ha salvato la vita al ragazzo. Era già in acqua da più un’ora e la temperatura si stava sempre di più abbassando. Ma.Sc.


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SPORT CHAMPIONS POKER DEL BARCELLONA PASSO AVANTI DELLO ZENIT NEL GIRONE G

HAZARD IL FRANCESE SPIAZZA INTER E MILAN: «E SE ANDASSI ALLA JUVE?»

CHAMPIONS REAL E BENFICA CERCANO GLI OTTAVI, MATCH FACILE PER LO UNITED

n Gruppo E: Valencia (5)- Bayer Leverkusen (6) 3-1, Genk (2)- Chelsea (8). 1-1 n Gruppo F: Arsenal (8)-Marsiglia (7) 0-0, Borussia Dortmund (4)-Olympiacos (3) 1-0. n Gruppo G: Zenit San Pietroburgo (7)-Shakhtar (2) 1-0, Apoel Nicosia (8)-Porto (4). 2-1 n Gruppo H: Bate Borisov (2)-Milan (8) 1-1, Viktoria Plzen (1)-Barcellona (10) 0-4.

n Il numero 10 del Lilla Eden Hazard, ai cronisti italiani che gli chiedevano dove preferirebbe giocare tra Inter e Milan, ha risposto con una battuta: «Magari la Juventus». «Milan e Inter sono due grandi squadre - ha poi aggiunto, durante la conferenza stampa a San Siro alla vigilia della sfida di Champions contro l'Inter - come faccio a scegliere? Per ora, comunque, preferisco Lilla».

n Gruppo A: Bayern Monaco (7)-Napoli (5), Villarreal (0)-Manchster City (4). n Gruppo B: Trabzonspor (4)-Cska Mosca (4), Inter (6)-Lilla (2). n Gruppo C: Manchester United (5)-Otelul (0), Benfica (7)-Basilea (4). n Gruppo D: Lione (4)-Real Madrid (9), Ajax (4)-Dinamo Zagabria (0).

OGGI IL NAPOLI

Mazzarri pronto «Con il Bayern la gara perfetta» n «Noi dobbiamo fare la partita perfetta. Loro devono commettere qualche errore». Walter Mazzarri e il Napoli sono pronti al Bayern Monaco in un match chiave del Gruppo A di Champions League. I tedesci comandano con 7 punti, gli azzurri inseguono a quota 5: stanotte all'Allianz Arena, c'è in palio un pezzo del biglietto per gli ottavi di finale. «Stiamo dando il massimo in ogni gara. Stiamo affrontando la prima esperienza in Champions e, in un certo senso, sfidare una squadra come questa è già una vittoria», dice Mazzarri. Il Bayern Monaco sta dominando la Bundesliga: «È una squadra fortissima, non a caso ha 5 candidati al Pallone d'oro. La società, poi, può permettersi di investire cifre notevoli sul mercato». All'Allianz Arena, al di là del valore dell'avversario, il Napoli cercherà di imporre il proprio gioco. «Chi ci segue, sa che proviamo sempre a farlo. A volte, anzi, ci scopriamo e per questo rischiamo troppo. Domani scopriremo se siamo in grado di fare il nostro gioco anche davanti al Bayern. Dobbiamo cercare di fare risultato ovunque, anche qui. Non siamo in grado di fare calcoli, non abbiamo nemmeno l'esperienza necessaria. Ricordiamoci che, quando è stato sorteggiato il girone, sembravamo già spacciati: ora siamo secondi e ce la giochiamo. Abbiamo già fatto un'impresa ad arrivare fin qui». Il Napoli potrà contare sul sostegno di migliaia di tifosi: «Siamo felici di rendere orgogliosi i tanti napoletani che vivono qui».

BAYERN MONACO (4-2-3-1) FORMAZIONE 1 Neuer, 17 J.Boateng, 5 Van Buyten, 28 Badstuber, 21 Lahm, 44 Tymoshuck, 31 Schweinsteiger, 25 Muller, 39 Kroos, 7 Ribery, 33 Gomez. Allenatore Jupp Heynckes (22 Butt, 13 Rafinha, 30 Luiz Gustavo, 23 Pranijic, 27 Alaba, 9 Peterseen, 11 Olic)

NAPOLI (3-4-2-1) FORMAZIONE 1 De Sanctis, 14 Campagnaro, 21 Fernandez, 6 Aronica, 11 Maggio, 88 Inler, 20 Dzemaili, 18 Zuniga, 17 Hamsik, 22 Lavezzi, 7 Cavani. Allenatore Walter Mazzarri (83 Rosati, 2 Grava, 3 Fideleff, 8 Dossena, 19 Santana, 9 Mascara, 29 Pandev) Arbitro Kuipers (Ola). Orario 20,45 in tv su Sky e Mediaset Premium

ZLATAN IBRAHIMOVIC Il gol del vantaggio dello svedese dopo 22 minuti di gara

Champions È un Milan sprecone

gol di Ibra, poi un rigore dubbio LA GARA I rossoneri partono forte e dopo 22’ sblocca lo svedese. Robinho non trova il raddoppio ma solo il palo. La beffa del Bate con Bressan al 10’ della ripresa, non fischiato un penalty a Boateng n Ibrahimovic double face, un rigore molto dubbio, molte palle sciupate, ansia e paura per il compagno Antonio Cassano in ospedale: sono gli elementi di una serata storta del Milan che ha pareggiato contro il Bate Borisov, dominando praticamente per un'ora. Complice un campo difficile, quello del Dinamo Stadium, letteralmente gremito. La partita era iniziata nel migliore dei modi per il Milan che parte alla grande: ci prova Aquilani con il destro, ribatte Skavyc sull'altro fronte. Al 16' salva Bordachev su Aquilani, due minuti dopo sassata di Ibrahimovic. È il prologo del gol che cade al 22': lo svedese è abile nel pressare Simic e propiziare la giocata di Robinho che avanza sulla destra e mette la palla al centro per il destro rasoterra di Ibrahimovic, imprendibile per Gutor. La gioia del gol è com-

posta ed è chiaro che è dedicato ad Antonio Cassano. Boateng si alza la maglietta, sotto porta quella del compagno, la numero 99. La strada sembra spianata. Robinho tenta con un bel destro a giro, parato con la mano. I rossoneri schiacciano i bielorussi nella loro area: al 39' clamoroso palo di Robinho. Si va al riposo con la fiducia di poter mettere al sicuro il risultato e, infatti, si riprende ed è sempre Robinho a sciupare altre occasioni. E, come sempre, la legge del calci o è implacabile. Subito dopo, accade l'incredibile: Abate duella con Kotsevoy in area. L'arbitro Rasmussen non ha dubbio: rigore per Bate. Ma in realtà i dubbi ci sono. Renan Bressan dal dischetto batte Abbiati. Il Milan trema e va in confusione, Baga è pericolosissimo, mentre Ibrahimovic mostra buona volontà, si danna ma non fa la

differenza. Il risultato non cambia più anche perché l'arbitro non fischia un salvataggio di mano su tiro angolato di Boateng. Abbiati salva il risultato a tempo quasi scaduto e riesce a bloccare ancora Baga che si invola in contropiede. È finita.

BATE BORISOV MILAN

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RETI 22' pt Ibrahimovic; 10' st Bressan (rig) BATE BORISOV (4-2-3-1) Gutor 6.5, Yurevich 6, Radzkov 6.5, Bordachev 6, Simic 6, A.Volodko 6, Likhtarovich 6 (18' st Olekhnovich 5), Kontsenvoy 6 (38' st Gordeychuk 6), Baga 6 (30' st Pavlov 6), Bressan 6, Skavish 6. Allenatore Goncharenko 6 ( Chesnoski, M.Volodko, Rudik, Kezman) MILAN (4-3-1-2) Abbiati 7, Abate 6, Nesta 5.5 (21' st Bonera 5.5), Thiago Silva 6, Taiwo 5, Ambrosini 6, Aquilani 6 (23' st Seedorf 6), Nocerino 5, Boateng 6, Robinho 5 (37' st Ganz sv), Ibrahimovic 6.5. Allenatore Allegri 5.5 (Amelia, Yepes, Emanuelson, De Sciglio) ARBITRO Rasmussen (Dan) NOTE Ammoniti Olekhnovich e Ambrosini Angoli: 5-4 per il Milan.

Inter Contro il Lilla Ranieri chiede fiducia INTER (4-3-1-2) FORMAZIONE 12 Castellazzi, 4 Zanetti, 6 Lucio, 23 Ranocchia, 26 Chivu, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 20 Obi, 10 Sneijder, 28 Zarate, 22 Milito. Allenatore Ranieri (21 Orlandoni, 25 Samuel, 42 Jonathan, 5 Stankovic, 11 Alvarez, 7 Pazzini)

LILLA (4-3-3) FORMAZIONE 1 Landreau, 2 Debuchy, 22 Chedjou, 14 Rozhenal, 18 Beria, 5 Gueye,ÿ24 Mavuba, 17 Pedretti, 10 Hazard, 26 Cole, 8 Sow. Allenatore Garcia (16 Enyeama, 6 Souarè, 21 Bonnart, 7 Payet, 9 De Melo, 11 Obraniak, 27 Jelen) Arbitro Stark (Ger). Orario 20,45 in tv su Rai 1, Sky e MP

n Ranieri ha fiducia. Contro il Lilla si può dimenticare la crisi, anche solo per una notte. Proprio come accadde nella gara d’andata. Non ci sarà Nagatomo ma c’è Sneijder. «Non sono il Mago di Oz. Mi aspettavo di incontrare difficoltà, le voglio superare con la squadra. Siamo sulla buona strada», ha detto il tecnico nerazzurro. L'Inter è reduce dal k.o. casalingo contro la Juventus ma il tecnico nerazzurro evidenzia i segnali positivi alla vigilia della sfida casalinga di Champions League con il Lille. «L'Inter è una grande squadra, anche se sta attraversando un momento particolare. Siamo fiduciosi per il futuro, visto che la squadra riesce ad esprimersi meglio per periodi più lunghi», dice Ranieri nella con-

ferenza stampa a Appiano Gentile. «Mi aspettavo di incontrare difficoltà. Stiamo spingendo al massimo per superare questo momento, non dobbiamo mollare. Non vedo i miei giocatori logori. Dateci fiducia, il tempo ci darà ragione: questa squadra ha ancora tanto da dare», dice il tecnico. «Dobbiamo toglierci tutte le scorie negative dalla testa. Il gruppo è forte mentalmente, lo avverto. È chiaro, i giocatori

LA GARA Non c’è Nagatomo, convocato Sneijder. Il tecnico: «Non sono il mago di Oz, dateci tempo per dire la nostra»

sono dispiaciuti per la sconfitta contro la Juventus. I bianconeri sono una grandissima squadra, stanno benissimo e corrono come il vento in questo momento», dice tornando sulla gara giocata sabato sera. «Noi abbiamo commesso alcuni errori tattici, ma siamo sulla buona strada -prosegue-. Fino a quando vedo che la squadra si impegna come sta facendo, non posso essere nervoso». Anche Milito manda un messaggio forte: «Siamo vivi e lo dimostreremo, mi auguro una grande partita che ci permetta di vincere, è un periodo così, che ci gira male, ma ne verremo fuori. Ne sono convinto. Quanto manca all'Inter Etòo? Samuel è un campione e manca a qualsiasi squadra».

ALLEGRI « DISPIACIUTO, UN GARA DA VINCERE» n «Abbiamo avuto molte occasioni, la prestazioni è stata buona, ma mi dispiace perchè questa era una partita che dovevamo vincere». Questo il primo commento di Massimiliano Allegri dopo il pareggio a Minsk. «Purtroppo a volte capita che prendi un gol così, e poi abbiamo rischiato. La partita si era messa bene, in discesa, un episodio l'ha cambiata e quindi abbiamo sofferto». Allegri non cerca giustificazioni nella vicenda Cassano: «Certo è normale che una cosa così ti faccia pensare ma la squadra ha fatto lo stesso una buona partita, solo dopo il vantaggio abbiamo avuto il torto di non chiuderla». Ambrosini: «Una disattenzione, un rigore generoso ci hanno costretto al pareggio. Avremmo voluto dedicare la vittoria ad Antonio Cassano, peccato. Il gruppo ha certo risentito in questi giorni di quanto è accaduto ad Antonio».

EUROPA LAZIO A ZURIGO L’UDINESE È A MADRID n Non ci sono Di Natale nè Pinzi tra i 20 convocati dal tecnico friulano Francesco Guidolin per la sfida di domani al Vicente Calderon di Madrid, per la quarta giornata del Girone I di Europa League. Il duo d'attacco sarà dunque composto da Floro Flores e Fabbrini. Domani alle 17.30 la Lazio sarà in campo al Vicente Calderon per la rifinitura. Missione battere lo Zurigo. Alla squadra allenata da Edy Reja, infatti - attualmente ferma a 2 punti insieme al Vaslui e proprio allo Zurigo - serve assolutamente vincere con gli elvetici per ambire al passaggio del turno in un girone D capitanato dallo Sporting Lisbona.


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SPORT I TIFOSI STRISCIONE FUORI DAL POLICLINICO: ANTONIO NON MOLLARE, TORNA A SEGNARE

BOATENG AL GOL DI IBRAHIMOVIC ESULTA MOSTRANDO LA MAGLIA 99

LE TAPPE SABATO IL MALORE A MALPENSA NEL REPARTO NEUROLOGIA DA DOMENICA

n Una ventina di tifosi della curva Sud del Milan ha manifestando la propria vicinanza al proprio idolo Antonio Cassano fuori dai cancelli del Policlinico. I tifosi hanno appeso un lungo striscione su una cancellata sull'altro lato della strada rispetto all'ingresso dell'ospedale con scritto: «Antonio non mollare, sotto la Sud torna a segnare». Anche a Minsk, nella gara di Champions del Milan è apparso lo striscione «Antonio non mollare».

n Anche da Minsk arrivano i messaggi ad Antonio Cassano da parte dei compagni di squadra del Milan. Nella gara di Champions, al gol del vantaggio di Ibrahimovic sul campo del Bate Borisov, il centrocampista ghanese Boateng esulta mostrando, sotto la sua maglia, la casacca numero 99 di Cassano. Purtroppo non è stato possibile dedicarglia la vittoria perché la gara è poi finita 1-1.

n Sabato alle 19.28 entra in campo nella gara RomaMilan e gioca 21’. Alle 23.50, dopo l’atterraggio a Malpensa, avverte giramento di testa e difficoltà nel parlare. Domenica alle 5 viene portato al Pronto Soccorso del Policlinico dallo staff medico del Milan. Lunedì alle 16.30 viene trasferito al reparto di Neurologia per ulteriore accertamenti. Ieri è stata la terza notte di ricovero, oggi il bollettino ufficiale sulle cause del malessere.

Cassano Sta bene, oggi la diagnosi Dottor Casasco:

FUTURO AGONISTICO

re per correggere quel difetto e “tappare il buco” con un ombrellino metallico. La seconda ipotesi è la dissecazione di un vaso del collo: si forma un trombo che si stacca e va in circolo e si ferma a fine corsa quando arriva ad un'arteriola del cervello di diametro inferiore chiudendo il flusso di sangue e creando una mancanza di ossigeno nella zona irrorata. Il fatto importante e che conforta è che i sintomi sono del tutto regrediti da subito e il giocatore sta bene.

MILANO Ipotesi di intervento al cuore. L’ad Galliani:«Verrà diramato un comunicato per fare chiarezza». I messaggi d’affetto n Dopo la giornata della sorpresa e dello sconcerto, arriva quella dei messaggi di pronta guarigione e delle ipotesi sulle cause del malore. Per Antonio Cassano, colpito da un fenomeno vascolare ischemico transitorio sabato sera e ricoverato al policlinico di Milano, permangono stabili le condizioni di salute. Nella giornata di oggi sono in programma nuovi accertamenti, dopo quelli di ieri, e, alla luce dei risultati di questi e dei precedenti esami, il responsabile medico del Milan Rodolfo Tavana e il primario Nereo Bresolin decideranno quali procedure seguire. Oggi verrà diramato il bollettino ufficiale sulle cause del malessere di FantAntonio perché Tavana, rientrato a Milano dalla trasferta di Minsk con la squadra, stamattina sarà al Policlinico. Lo ha confermato Adriano Galliani, amministratore delegato rossonero prima della gara del Milan in Champions: «Domani (oggi, ndr) verrà diramato un comunicato congiunto con il

ANTONIO CASSANO Sabato sera è stato colpito da un ictus ischemico

medico del Policlinico che farà chiarezza su tutto. È necessario avere pazienza ma Antonio Cassano sta bene». La situazione clinica induce ottimismo tra i sanitari per la ripresa. I medici continuano ad indagare sulle possibili cause del malore. CAUSE MALORE, DUE IPOTESI Una potrebbe essere stata la forma-

zione di un piccolo embolo (un grumo di sangue) partito da chissà dove e che ha raggiunto un piccolo vaso del cervello con la complicità di un lieve difetto del cuore (foro nel setto che separa i due atri); per questo, per evitare che il fenomeno possa ripresentarsi una delle ipotesi circolate, e annunciate da Berlusconi lunedì sera, sarebbe quella di intervenire sul cuo-

I MESSAGGI PER FANTANTONIO Fiorello, interista doc: «Ti voglio bene Antonio, dopo tutte le imitazioni che t'ho fatto... Forza!». Giampaolo Pazzini, ex compagno alla Samp, all’uscita dall’ospedale: «L'ho trovato meglio di quanto mi aspettassi». Pietro Lo Monaco, ad del Catania, prossimo avversario del Milan: «Baratterei una sconfitta per il recupero della piena salute». Il tecnico del Napoli Mazzarri: «Speriamo che presto tutto torni a posto». E il portiere De Sanctis: «Non mi ha mai fatto un gol, sarebbe bello se tornasse per tentare di farmene uno». Claudio Ranieri: «Spero di rivederlo presto». Diego Milito: «Vorremmo tutti abbracciarlo».

«Il suo ritorno sarà possibile»

n «Quando vengono accertate le normali funzioni fisiologiche, sulla base di accurati accertamenti diagnostici e clinici, e viene escluso il rischio specifico per lo sport, il ritorno all'idoneità è una cosa possibile. E comunque spetta al medico sociale dare l'ok». Il futuro agonistico di Antonio Cassano è tutto ancora da decifrare: il presidente della federazione medici sportivi, Maurizio Casasco, nel sintetizzare l'iter per il ritorno al calcio del fantasista del Milan premette che «la prima cosa è avere chiara la diagnosi precisa, perché senza ogni considerazione sul caso specifico è inutile». Certo è che in Italia esiste una doppia normativa per gli sportivi: l'idoneità va richiesta ogni anno da tutti, e per i sei sport professionistici, tra cui naturalmente c'è il calcio, sono previsti controlli aggiuntivi e la legge 91 del 1981 affida comunque al medico del club la responsabilità finale. «Il problema è vedere cosa ha avuto il giocatore spiega Casasco - se si tratta di un episodio ischemico transitorio senza strascichi è più semplice».


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SPORT CESENA ANCHE DE CANIO DICE NO ACCORDO FATTO CON ARRIGONI

ROMA IL DS SABATINI SU DE ROSSI: «L’ACCORDO SI FARÀ, SONO CERTO»

NOTIZIARIO TORNA DANIELE CONTI LAVORO A PARTE PER EL KABIR

TONI ALCOLTEST E RITIRO PATENTE LA JUVE: SOLO POCO PIÙ DEL LIMITE

n Daniele Arrigoni è il nuovo tecnico del Cesena, dopo l'esonero di Giampaolo e i no di Ballardini e De Canio, che fa sapere: «Nessun problema contrattuale, solo divergenze nel modo di pensare».

n Daniele De Rossi «rimarrà in giocatore della Roma». Il ds giallorosso Walter Sabatini conferma che l'accordo per il rinnovo si farà: «Daniele è un giocatore della Roma e rimarrà un giocatore della Roma, lui vuole rinnovare e la società vuole tenerlo. Sono certo che l'accordo lo faremo». E poi: «Luis Enrique può essere l'allenatore di una Roma fortissima».

n Ieri per il Cagliari esercizi aerobici, seguiti da un lavoro di forza. Infine partitella a campo ridotto. Torna Daniele Conti, mentre prosegue il lavoro differenziato El Kabir. Oggi doppia seduta.

n Tradito dall'alcoltest, il centravanti della Juventus Luca Toni è stato multato e la sua patente sospesa per tre mesi. La Juventus ieri ha precisato in una nota che «l'alcoltest - all'uscita di un ristorante a Modena, dove aveva festeggiato l'anniversario con la sua fidanzata ha riscontrato un tasso alcolico di 0.6 g/l, di poco superiore al limite legale di 0.5 g/l».

L’EX ROSSOBLÙ IN SERIE D

D’Agostino firma con il Selargius Fadda: «Darà tanto» numeri 38

Le presenze con il Cagliari dal 2006 al 2008 con un gol all’attivo.

2009 AGAZZI Il volo sul tiro di Rocchi, il portiere del Cagliari nell’ultima gara ha subito tre reti

Cagliari La crisi di numeri

persi cinque posti in 4 gare ANDAMENTO LENTO Dopo l’avvio scoppiettante, 6 punti nelle prime due giornate di campionato, i rossoblù sono passati a 7 punti in altrettante partite con l’incubo dei gol sempre più rari di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Giretto negli Inferi. Milano brucia 22 miliardi in un giorno e il Cagliari decide di stare al passo con la crisi di Piazza Affari. C’è da dire che la squadra rossoblù si è impegnata un po’ di più degli economisti mondiali. O forse è meglio dire che i rossoblù avevano una bella scorta dietro che ancora non fa scattare allarmi catastrofici. Fatto sta che in quattro giornate Conti e compagni hanno polverizzato ben cinque posizioni in classifica, questione che fa riflettere ed esige rimedi. Perché è precipitato dal secondo posto del 2 ottobre (a un solo punto dalla prima, che allora era l’Udinese), al settimo

gradino di oggi, diviso pure in bella compagnia. Stretti stretti con Palermo e Siena. Premesso che il settimo posto non è male, è meglio che qualcuno però fermi la discesa a capofitto. Perché le risalite le possono fare le altre squadre e non aspettano altro. Anzi qualcuno si è già fatto avanti, proprio come il Siena, che fino alla gara col Cagliari era una squadra da piccoli passi e oggi ha raggiunto i rossoblù. Catania poi ha pure un punto in più del Cagliari. Il Cagliari c’è, comunque. Ma è tutta un’altra storia crescere dal fermarsi all’improvviso e non poterci far niente. Proprio come in queste giornate è accaduto al Cagliari. Dopo i primi sei punti nelle prime due gare di campionato, sono arrivati sette

info

NENÈ Il rossoblù finora ha segnato una sola rete su calcio di rigore contro il Cesena.

punti in sette partite (4 pareggi, una vittoria, due sconfitte) che ricordano innanzitutto la vecchia legge secondo la quale con i pareggi non si va da nessuna parte. Ma soprattutto senza gol non si va da nessuna parte. Si è passato da 4 reti in due gare a una in 4 gare. Insomma, tutti i numeri del Cagliari si sono messi sottosopra, tornando al giretto negli Inferi, compresi quelli della difesa. Se questi ultimi sono rimediabili con un po’ di concentrazione, il problema potrebbe essere diverso in attacco. Qualcuno dovrà pur segnare, e per ora non esiste quella punta di peso che assicuri la serie A al Cagliari. Perché per stare in serie A, più che altro, ci vuole un bomber. Un uomo da dieci gol. Per la prima volta dopo tanto tempo pare che il Cagliari ne sia privo o lo debba ancora trovare. Forse è questo il vero pasticcio rossoblù. La crisi dei numeri, ma nessuna catastrofe. Solo un giretto là dove fa molto caldo.

Iniziò la stagione in Eccellenza con il Sant’Elia e poi a gennaio firmò con l’Ascoli in seri B

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La squadra nella quale D’Agostino ha giocato in serie A: l’Atalanta. In serie B ha giocato con Treviso, Atalanta, Parma e Ascoli.

1978

L’anno di nascita di D’Agostino che è nato a Collegno in provincia di Torino. Ha compiuto 33 anni l’8 ottobre.

Tennis Manita del Tc Cagliari: 5-1 col Crema

TC CAGLIARI Prima vittoria

n Seconda vittoria consecutiva e ipoteca sulla salvezza: Il Tc Cagliari ha messo a segno la vittoria più dolce del campionato di serie A1 contro Crema. Il team di Andrea Lecca ha stravinto lo scontro diretto contro la squadra lombarda per 5 a 1. «Con Sarnico e con Crema ci giocavamo tutte le nostre chance» ha ammesso Lecca con il senno del poi. «Ora possiamo dire di aver fatto il massimo e possiamo sperare addirittura nella salvezza diretta centrando il quarto posto nel girone». Perché i punti dopo quattro giornate sono 6, con due sconfitte e due vittorie, ma è come se fossero 9: nell’ultima giornata il Tc Cagliari affronterà in casa la squadra materasso del campionato, il Ct Le Rocce che si affida a soli Quarta cate-

goria. Come se una squadra dilettanti partecipasse alla serie A di calcio. Mentre nella prossima giornata la trasferta di Parma sembra proibitiva: «sarà dura anche solo pareggiare contro il Castellazzo» ha ammesso Lecca, ma che, anche se virtualmente, ha già raggiunto i 9 punti della quota salvezza del raggruppamento a sette squadre della massima serie del tennis.“Le nostre dirette avversarie Sarnico e Cre-

IL CAPITANO Lecca: «Abbiamo fatto il massimo e possiamo sperare nella salvezza diretta centrando il quarto posto»

ma” ha detto Lecca, «devono fare delle imprese, noi ora abbiamo un buon vantaggio in termini di differenza punti». La “manita” sarda porta le firme di Stefano Mocci travolgente, di Shukin impressionante e contro pronostico su Ungur e di Trevisan perfetto. Unico neo la sconfitta dopo un testa a testa di Galimberti, che però si è rifatto in coppia con Mocci, in rimonta, nel doppio che ha chiuso il discorso. Tc Cagliari Ecoserdiana– Tc Crema 5-1 Singolari. Mocci – Bonizzomi 6-2, 6-0; Ocera – Galimberti 7-6, 6-4; Shukin – Ungur 6-3, 7-5; Trevisan – Menga 7-5, 6-2. Doppi: Shukin/Trevisan – Ungur/Delfini 6-1, 7-6; Mocci/Galimberti – Ocera/Menga 1-6, 6-2, 10-7. Lazzaro Cadelano

n Il Selargius è una bella torta che presto avrà la sua ciliegina. Il club granata, 13 punti in serie D, ha infatti chiuso l’accordo con Antonino D’Agostino, 33enne esterno di centrocampo ex Cagliari (38 presenze dal 2006 al 2008) e Atalanta. Il giocatore di Collegno, però, non potrà essere subito a disposizione perché attende il transfer dalla Romania dopo aver disputato una mezza stagione con il Gloria Bistrita. Per il tecnico Vincenzo Fadda si tratta di un «un acquisto importante perché è un giocatore di qualità e di esperienza che potrà dare una grossa mano ai nostri giovani». Ma, come è capitato per un altro ex rossoblù come Michele Fini che ha firmato per il Porto Torres, il mister granata avverte: «Un giocatore non può far vincere una gara da solo, lui potrà dare tanto se anche i compagni daranno tanto a D’Agostino». Già nell’estate del 2009 l’ex cagliaritano provò l’avventura nei dilettanti, in Eccellenza con il Sant’Elia, per poi trovare un contratto nei professionisti ad Ascoli in serie B. «Rimarrà almeno fino a gennaio – continua Fadda – il gruppo lo conosce perché si allena con noi da agosto. Dove può giocare? In tutti i ruoli del centrocampo perché calcia bene sia di destro che di sinistro e ha la giocata in testa prima di tutti». Il perché di un’operazione così importante la spiega il diesse Angelo Farci: «La compagna è di Selargius e lui vive qui, ci ha chiesto se poteva allenarsi e noi l’abbiamo accolto nel gruppo in questi mesi. È un regalo che hanno voluto fare Tonio Mura ed Eugenio Figus perché è grazie al loro ingresso in società che il Selargius è ancora una realtà della serie D». Ora bisogna capire quando effettivamente D’Agostino potrà indossare la maglia granata. «L’abbiamo tesserato la scorsa settimana continua Farci - ora è la Federazione Italiana a dover richiedere il transfer a quella romena, normalmente ci vuole un mese, speriamo non si arrivi a Natale». Un caso simile è stato quello di Gigi Lavecchia, annunciato dalla Torres il 12 settembre e già a disposizione per la gara del 9 ottobre. Fabio Salis

VOLLEY IERI A CAGLIARI SUPERCOPPA AL TRENTO n I trentini, campioni d’Italia, campioni d’Europa e campioni del Mondo in carica vincono anche la sua prima Supercoppa italiana di pallavolo maschile battendo Cuneo 3-1 (25-22, 25-20, 18-25, 25-20), nella finale sul neutro di Cagliari. Trentino: Kaziyski 12, Djuric 7, Raphael 4, Juantorena 15, Birarelli 10, Stokr 19, Bari (L); Della Lunga, Colaci (L), Lanza, Zygadlo. Non entrati: Sokolov, Burgsthaler. Cuneo: Mastrangelo 10, Vissotto 29, Wijsmans 10, Fortunato 3, Grbic 7, Ngapeth 4, Henno (L); Rossi, Patriarca 4. Non entrati: Van Lankvelt, Caceres, Pieri e Baranowicz.


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CULTURA

OTTAVIA PICCOLO

Politkovskaja, scatti da una vita

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ovaja Gazeta, quotidiano russo di ispirazione liberale. Era lì, e nei suoi reportage, che Anna Politkovskaja condannava apertamente il governo e l’esercito del suo Paese per il non rispetto dei diritti civili, sia in Russia che in Cecenia. Una giornalista, scomoda, poco gradita all’establishment e ai boiardi di stato, sguardo aperto, niente compromessi. Il 7 ottobre 2006, giorno del compleanno di Putin, viene assassinata nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. Una morte dai contorni oscuri. «Certe volte, le persone pagano con la vita il fatto di dire ad alta voce ciò che pensano». Una profezia fosca la sua, tragicamente vera. Una “Donna non rieducabile”. E questo è il titolo che il cartellone del Teatro Stabile della Sardegna offre da domani fino al 5 novembre, alle 21, al Teatro Massimo di Cagliari. A dare voce, intensa, alla Politkovskaja un’attrice come Ottavia Piccolo, molto conosciuta, apprezzata, impegnata. Lo spettacolo, con la regia di Silvano Piccardi e le musiche per arpa composte ed eseguite dal vivo da Floraleda Sacchi, è stato scritto da Stefano Massini. «Non si tratta di un monologo», precisa subito la Piccolo. «L’autore e il regista hanno voluto raccontare soprattutto la vita professionale di Anna, la sua onestà. La guerra, le morti, le sparizioni, il suo modo di vivere ciò che vedeva». In scena una ventina di “istantanee”, che fotografano i diversi momenti della vita e del lavoro della giornalista russa. SOLO UNA GIORNALISTA Il viaggio di una donna fagocitata dalla solitudine, un tavolino e le sue carte, a testimoniare gli orrori della recente storia russa, che ha visto e non può tacere. Dalla strage al Teatro Dubrovka di Mosca a quella nella scuola di Beslan, il dramma ceceno, fra guerra e terrorismo. L’assassinio della Politkovskaja, che era e voleva essere semplicemente una giornalista, non una militante politica, ha allungato un’ombra terribile sulla nuova, presunta, democrazia russa. Lontane e illusorie la glasnost e la perestrojka gorbacioviane. La vicenda di Anna è diventata emblematica. «L’informazione è messa sotto tutela dappertutto - dice ancora la Piccolo anche dove esistono le democrazie compiute. In Italia, per esempio, gli spazi liberi si restringono, spunta la censura, è molto preoccupante. Abbiamo invece bisogno di persone che dicano la verità e ci facciano capire ciò che succede. E il teatro può aiutare ad approfondire e far riflettere». Lo spettacolo fa parte del progetto “A Mosca, a Mosca” del Teatro Stabile della Sardegna. Sabato 5 novembre, alle 18 al Minimax, l’attrice bolzanina parteciperà ad un dibattito in perfetto tema, “Giornalisti non rieducabili”. E sarà domani, stesso spazio alle 18, alla presentazione di “Quaderni russi - La guerra dimenticata del Caucaso”, la nuova graphic novel del fumettista cagliaritano Igort. Oggi invece, alla Cineteca Sarda, 20,30, proiezione del film “Cecenia”, dedicato al reporter di guerra Antonio Russo. Ottavia Piccolo ha iniziato giovanissima a calcare il palcoscenico. Al cinema esordisce niente meno che ne “Il Gattopardo” di Visconti. E poi ancora teatro, con maestri come Strehler, Ronconi, e grande scher-

MASSIMO Da domani al 5 novembre c’è “Donna non rieducabile” ispirato alla reporter russa assassinata

info

SPETTACOLO AL MASSIMO Una “Donna non rieducabile”da domani fino al 5 novembre, alle 21, al Teatro Massimo di Cagliari per il cartellone del Teatro Stabile della Sardegna.

mo, con Scola, Bolognini. “Metello”, dal romanzo di Pratolini, migliore attrice al festival di Cannes nel 1971. «Ricordo ancora quel film molto bello di Bolognini, per me un’esperienza importantissima». Dalla metà degli anni Settanta anche tanti sceneggiati televisivi, “Il mulino del Po”, da Bacchelli, regia di Bolchi, la popolarità. «La tv allora aveva una vocazione didattica, aveva il compito di acculturare. In un certo senso la rimpiango, si faceva molto teatro e il livello era alto. Oggi si possono raggiungere dei picchi con le fiction, ma in generale la qualità si è abbassata. E’ cresciuta l’offerta di canali, bisogna sperare in questo». La Piccolo si augura che la crisi “straziante” in cui versa la cultura aiuti ad aguzzare l’ingegno ma anche a diventare «meno spreconi». «Esistono situazioni scandalose, con istituzioni che sui finanziamenti pubblici ci marciano». Un rapporto ormai consolidato quello con la Sardegna: «Il pubblico è serio e competente. Quando vengo a Cagliari, poi, mi trovo proprio a mio agio». “Donna educata”, molto, e simpatica, Ottavia Piccolo. Massimiliano Messina

PER RUSSO Oggi invece, alla Cineteca Sarda, 20,30, proiezione del film “Cecenia”, dedicato al reporter di guerra Antonio Russo

SPAZIO ODISSEA

Quando Wenders incontrò la Bausch

U

n atto d’amore. Punto. Come fu amore a prima vista, emzione dirompente, rottura dei vasi, rivelazione, choc, sindrome paralizzante. Come l’amore, appunto. Wim Wenders racconta di aver pianto, un piano pieno, liberatorio, la prima volta che vide danzare Pina Bausch. Era il 1985, i due divennero grandi amici e progettarono. più recentemente, un film insieme. Un’opera sempre rimandata perché il cinema non bastava a fissare la complessità del teatro-danza della

coreografa tedesca. Poi Wenders scoprì il 3D, per caso grazie al concerto tridimensionale degli U2, «la tecnologia che serviva a rompere quel muro invisibile che esiste tra la macchina da presa e il palcoscenico», nelle sue parole. Un rapporto speciale, profondo, quello fra il regista tedesco e la grande coreografa. UN ATTO D’AMORE Un’opera e insieme atto d’amore per un’amica e un’artista unica, scomparsa il 3 giugno 2009, proprio

VENERDÌ 4 Durante le due proiezioni di “Pina”, Aida Vainieri ricorderà la grande coreografa scomparsa quando il progetto del film stava prendendo vita. Non più film su Pina, ma film per Pina. E la sua arte. In occasione della prima del film Pina di Wenders, Aida Vainieri, attrice e danzatrice del Tanztheater Wuppertal fondato da Pina Bausch, ve-

nerdì 4 novembre allo Spazio Odissea interverrà alle proiezioni delle ore 19.15 e 21.30 per ricordare la grande coreografa tedesca, che ha rivoluzionato il concetto di danza e teatro. Il film Pina di Wim Wenders (Germania 2011, col., 103’, in Italia dal 4 novembre) è un tributo alla grande coreografa, scomparsa nel 2009. Seguendo sulla scena e fuori gli attori-danzatori del Tanztheater, il regista tedesco ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo attraverso Wuppertal e la Ruhr, che sono stati la casa e il cuore creativo di Pina Bausch. L’iniziativa è in collaborazione con il Goethe-Institut Italien col patrocinio di Ambasciata di Germania in Italia.


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CULTURA

AUTORI Pasolini è vivo più in Spagna che a casa sua IL LIBRO A 36 anni dalla morte dello scrittore e poeta friulano, oggi prende il via a Barcellona, alla Libreria Bernat, il tourbook di Francesca Falchi e del suo “Pasolini y la cultura española”

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’ultimo “maitre à penser” che l’Italia abbia avuto. Amato e odiato, apprezzato e contestato, incarnava l’intellettuale gramscianamente inteso, organico alla società, in grado di influenzare, nel bene e nel male, e spaccare la pubblica opinione. Pier Paolo Pasolini morì in modo violento, vicino ad Ostia, nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975. In circostanze mai del tutto chiarite, forse per mano di uno dei “ragazzi di vita”che amava frequentare. E a trentasei anni esatti dalla sua morte, oggi prende il via a Barcellona, alla Libreria Bernat, il tourbook di Francesca Falchi e del suo “Pasolini y la cultura española”, tradotto dal giornalista e scrittore valenciano Eduardo Margaretto e pubblicato dalla Editorial Alreves. L’autrice, e attrice, cagliaritana si è laureata nel 2002 con una tesi in Letteratura comparata e, spiega,

«il libro è la prima parte della mia tesi di laurea. Partecipai ad una selezione e quella ricerca venne pubblicata nel 2003 da Firenze Libri con il titolo “El juanero - Pasolini e la cultura spagnola”». Circa un anno fa le è arrivato un messaggio su Facebook: «Margaretto, che aveva visto il libro su internet, mi chiedeva se poteva tradurre il libro. Il 3 il volume verrà presentato all’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, nell’ambito delle iniziative dedicate al 150° dell’Unità d’Italia, e il 4 al Casal de la cultura di Castelldefels». Pasolini è molto amato in Spagna. Egli stesso ammise la vicinanza della cultura iberica in parte della sua opera. «Ho fatto un’analisi prendendo spunto dagli studi di altri critici – dice ancora la Falchi - cercando le consonanze con altri poeti del Mediterraneo sul tema della nostalgia del “paradiso perduto”. Che per Pasolini era Casarsa, il paese friulano della

BARCELLONA Pier Paolo Pasolini morì vicino ad Ostia, nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975. Oggi a Barcellona, alla Libreria Bernat, il tourbook di Francesca Falchi e del suo “Pasolini y la cultura española”, tradotto dal giornalista e scrittore Eduardo Margaretto per la Editorial Alreves

madre, dove trascorse l’infanzia». Ecco allora nella produzione poetica dal ‘40 al ’50 gli echi di autori del “siglo de oro” contemporaneo della poesia spagnola, ciascuno con il suo “paradiso perduto”: Machado e i paesaggi di Soria, Castiglia e Andalusia, Jiménez e il giardino del sanatorio che lo ospitava a Madrid, Cernuda, Lorca, Alberti, Aleixandre e il suo Eden, Malaga. Nell’appendice del libro sono stati pubblicati anche i dodici componimenti di Hosas de lenguas romanas, che il poeta firmò con lo pseudonimo di El Juanero, “ladro di elemosine”. «In Spagna – conclude l’autrice – Pasolini gode di un’attenzione che in Italia, di certo, non ha». Ma.Me


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CULTURA

FESTIVAL Fra cielo e terra per otto giorni all’ExMa’ si parla solo di scienza

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i sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia». William Shakespeare nel suo “Amleto” non aveva dubbi. Gli scienziati, basandosi sulle “sensate esperienze” e sulle “certe dimostrazioni”, hanno provato a rendere comprensibile la natura nella sua inestricabile varietà, svolgendo un ruolo importantissimo per lo sviluppo intellettuale della società e per il suo progresso materiale. La straordinaria ricchezza dell’universo mondo, dal cielo alla terra e dalla terra al cielo, ha ispirato il tema della quarta edizione del “Festivalscienza - Fra cielo e terra”. Così da venerdì al 12 novembre e anche il 19 novembre, mattina e sera, l’Exma’ di Cagliari, in via San Lucifero, accoglie l’iniziativa organizzata dal comitato ScienzaSocietàScienza. La manifestazione è l’occasione per i “profani” per avvicinarsi alla scienza. I numeri del Festival parlano chiaro sulla forza dell’iniziativa. Otto giorni di appuntamenti con la fisica, chimica, matematica, scienze naturali e con una serie di linguaggi e attività in grado di coinvolgere adulti, bambini, scuole e famiglie, ricercatori e semplici curiosi; ottanta appuntamenti tra conferenze, dibattiti, letture e animazioni, spettacoli teatrali, science café e venti diverse postazioni tra mostre, laboratori e exhibit. All’interno del piazzale del’Exmà è stato predisposto “Su Furriottu”, una installazione mobile che contiene quattro diversi laboratori. Le aspettative sono alte, si cerca di bissare, e magari superare, gli oltre 8mila visitatori dell’edizione passata. Oltre 200 studenti, in veste di tutor, saranno impegnati (la maggior parte come volontari) nei laboratori interattivi e nell’accompagnamento alla “lettura” delle mostre. Obiettivo puntato sull’evoluzione dei supercomputer, sulle onde radio, sull’energia, biodiversità, sul nucleare, e ancora sugli stili di vita, sulla realtà mineraria e metallurgica della Sardegna, sulla leggenda di Marie Curie. L'inaugurazione venerdì alle 16.30 nella sala conferenze del Centro Culturale Exmà. Alle 17 Luigi Cerruti, docente nel Dipartimento di chimica organica e applicata all’Università di Torino, aprirà i lavori con una conferenza dal titolo: “I chimici italiani e il Risorgimento. Riflessioni storiche con uno sguardo al presente’’. Alle 18.30 il concerto “I giovani e la musica - suonare insieme tra Classica e Jazz”, con l’esecuzione di musiche di George Gershwin e Claude Bolling. DUE SEZIONI SPECIALI L’edizione 2011 prevede due sezioni speciali, una riguarda la scienza in Italia nei 150 anni dell’Unità e l’altra la celebrazione dell’Anno Internazionale della Chimica, indetto dalle Nazioni Unite per il 2011, per questo il Festival ha il patrocinio

info

OTTO GIORNI DI EVENTI Otto giorni, da venerdì al 12 novembre e il 19 novembre, mattina e sera, l’appuntamento è all’Exma’ di Cagliari, in via San Lucifero.

della Commissione nazionale italiana per l’Unesco. «Il Festival è un’occasione per mettere in evidenza la straordinaria ricchezza del mondo, da sempre oggetto di indagine da parte dell’uomo. E’ inoltre occasione per conoscere qualcosa di più della scienza, scoprendola attraverso i laboratori interattivi, le mostre e il prezioso contributo degli scienziati che la portano al grande pubblico in maniera semplice e accattivante», spiega Carla Romagnino, presidente del comitato organizzatore. Una realtà in crescita anche a livello nazionale che però guarda al futuro con timore e senza nessuna certezza. Nonostante i successi degli anni precedenti, il Comitato ScienzaSocietàScienza esprime preoccupazione per la realizzazione della prossima edizione del Festival. E rivolge un appello accorato alle amministrazioni e ai cittadini. Per dare continuità a questo importante appuntamento della città di Cagliari serve l’aiuto di tutti: degli amministratori, a cui il Comitato chiede puntualità e garanzia dei contributi, dei cittadini, ai quali si chiede il sostegno anche economico alle attività a cui parteciperanno. Tiziana Frongia

OTTANTA APPUNTAMENTI Ottanta appuntamenti tra conferenze, dibattiti, letture e animazioni, spettacoli teatrali, science café e venti diverse postazioni tra mostre, laboratori e exhibit

LA MOSTRA Duecento anni di storia dell’Arma

CARABINIERI Visitabile fino al 13

n Quasi duecento anni al servizio dei cittadini. Al sottopiano del Municipio di Cagliari, Largo Carlo Felice 2, è in scena una mostra sui carabinieri in Sardegna. L’esposizione è allestita dalla Legione Sardegna fino al 13 novembre. L’obiettivo della mostra è rappresentare lo sviluppo dell’Arma nel corso del tempo. Le tappe fondamentali sono la fondazione, avvenuta nel 1814 e lo stanziamento sull’isola, nel 1822. Molti anni nei quali i carabinieri hanno svolto il proprio lavoro, a volte ben oltre il proprio dovere. Proprio a questo tema è dedicata la ricostruzione storica che si trova all’ingresso della mostra. La scena ritrae una sparatoria del 1936 a Gavoi. Il carabiniere Ferrandu viene ucciso da un bandito, che

verrà poi catturato dal collega Gambino. Quasi tutto il materiale presente alla mostra risale agli inizi del secolo scorso. Divise, armi, ma anche foto segnaletiche ed altri strumenti del mestiere straordinariamente conservati. Hanno contribuito alla mostra anche diversi privati, che hanno voluto portare fotografie oppure oggetti appartenuti a qualche famigliare. La seconda ricostruzione ritrae una stazione

IN MUNICIPIO L’esposizione è stata allestita dalla Legione Sardegna e potrà essere visitata fino al 13 novembre

dei carabinieri del 1930. La scena si riferisce ad Orgosolo, ma potrebbe rappresentare qualunque parte d’Italia. Molti i documenti arrivati fino ai giorni nostri. Attraverso queste testimonianze è possibile ricostruire la storia criminale dell’isola e quella dell’Arma, come sempre legate a doppio filo. Una sezione è dedicata a tre personalità importanti, che si sono distinte in Sardegna all’inizio del ‘900. Il maggiore Pietro Luna, redattore del regolamento contro il furto di bestiame. Il maresciallo Lussorio Cau, infiltrato tra i banditi di Orgosolo, che ha portato all’arresto di tutta la banda. Il maggiore Lorenzo Gasco, che ha servito durante la prima Guerra Mondiale. Jacopo Basanisi


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 7 h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Machete Ore 21.30-V.O.sottot. CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Cecenia Ore 21.00

Sala 8

Sala 9 Sala 10 Sala 10 Sala 10

La peggior settimana della mia vita Ore 17.50-20.00-22.10 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.45-20.05-22.25 Opera Lirica Ore 19.00 Anteprima Ore 21.55-Warrior I tre Moschettieri Ore 18.55 Maga Martina 2 Ore 16.45 La peggior settimana della mia vita Ore 17.05-19.15-21.25 Bar Sport Ore 17.25-19.45-22.05 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno Ore 16.35-18.55-21.25

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Insidious Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 I Puffi Ore 16.45 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 5 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 6 Bar Sport Ore 18.45-22.40 Sala 6 Melancholia Ore 20.00 Sala 7 Maga Martina 2 Ore 16.50 Sala 7 Matrimonio a Parigi Ore 20.40 Sala 7 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 A Dangerous Method Ore 20.40 Sala 8 Amici di letto Ore 22.30 Sala 8 Arrietty Ore 16.50 Sala 8 I tre Moschettieri 3D Ore 17.45 Sala 9 Paranormal Activity 3 Ore 16.50-18.45-22.40

Sala 11

GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Quando la notte Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2 Melancholia Ore 21.00 Sala 2 Una separazione Ore 16.15-18.45

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Warrior Ore 22.20 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.50 Sala 1 I tre Moschettieri Ore 20.00 Sala 2 Amici di letto Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 3 Bar Sport Ore 20.30-22.30 Sala 3 Maga Martina 2 Ore 16.30-18.30 Sala 4 Quando la notte Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 7 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 8 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 9 Opera Lirica Ore 19.00 Sala 10 Insidious Ore 18.10-20.20-22.30

SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. This Must Be the Place Ore 19.15-21.30 Sala Truf. Missione di pace Ore 19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Insidious Ore 17.10-19.30-21.55 Sala 2 This Must Be the Place Ore 16.30-19.10-21.50 Sala 3 Ex: amici come prima Ore 19.20-21.40 Sala 3 Super Ore 17.00 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 5 Amici di letto Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 17.40-19.50-22.00

Sala 12 Sala 13

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Anteprima Ore 22.30-Warrior Sala 1 Maga Martina 2 Ore 15.10 Sala 1 This Must Be the Place Ore 17.20-19.50 Sala 2 Insidious Ore 15.50-18.00-20.30-22.50 Sala 3 Bar Sport Ore 17.50-22.40 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 15.30-20.20 Sala 4 Johnny English - La Rinascita Ore 15.10-17.40-20.10-22.40 Sala 5 Paranormal Activity 3 Ore 14.50-16.50-18.50-20.50-22.50 Sala 6 Amici di letto Ore 17.30-22.20 Sala 6 I tre Moschettieri 3D Ore 15.00-19.50 Sala 7 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 15.00-17.30-20.00-22.30 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 15.40-17.50-20.20-22.30

SESTU

ILMETEO

le trame Sala 11

Sala 12

Sala 5

La peggior settimana della mia vita Ore 17.30-19.30-21.30 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno Ore 17.10-19.20-21.30

TORTOLI’

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 A Dangerous Method Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-21.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 21.00

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Amici di letto Ore 20.00 Sala 1 This Must Be the Place Ore 22.30 Sala 2 Arrietty Ore 19.00 Sala 2 Bar Sport Ore 20.45 Sala 2 Paranormal Activity 3 Ore 22.30 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 20.15-22.30 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 20.15-22.30 Sala 5 Insidious Ore 20.15-22.30 Sala 6 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 20.15-22.30 Sala 7 Johnny English - La Rinascita Ore 20.15-22.30 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 20.15-22.30

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 21.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 21.00-22.50 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.15 Sala 2 Matrimonio a Parigi Ore 18.20-20.40-22.40 Sala 3 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.40-22.40 Sala 4 Amici di letto Ore 18.30-20.40-22.45

Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.30-22.40 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.30-22.45

Sala 6

QUANDO LA NOTTE

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 114 minuti Regia Cristina Comencini Con Claudia Pandolfi, Filippo Timi Trama In una località montana, Manfred, una guida alpina, riservato e risentito nei confronti del gentil sesso, e Martina, una donna in vacanza col figlio, si incontrano. Una notte, infatti, accade qualcosa nell'appartamento di Martina. Il figlio si ferisce e ad accorrere per portare il piccolo in ospedale è Manfred. Da quel momento i due si avvicineranno l'uno all'altra, nel difficile gioco della comprensione...

LE AVVENTURE DI TINTIN

Genere Animazione Anno 2011 Durata 107 minuti Regia Steven Spielberg Trama Tintin è un reporter che gira sempre in compagnia del cagnolino Milou. Un giorno, scopre il modellino di una nave che cela un segreto e in men che non si dica si ritrova ad essere perseguitato dal diabolico Ivan, convinto che Tintin si sia impossessato di un tesoro inestimabile. Per il giovane, aiutato da Milou e dal Capitano Haddock, inizia un viaggio attraverso tutto il mondo alla ricerca di una nave...

JOHNNY ENGLISH LA RINASCITA

Genere Commedia Anno 2011 Durata 101 minuti Regia Oliver Parker Con Rowan Atkinson, Richard Schiff Trama Il più strambo agente dei Servizi Segreti di sua Maestà, Johnny English, viene richiamato in servizio per una delicata missione internazionale. Pochi giorni prima di un incontro tra i capi di stato di tutto il mondo, l'agente, che negli ultimi anni ha vissuto in una regione dell'Asia, deve tentare di fermare un gruppo di terrorristi che vogliono far fuori un importante leader straniero...

L’AMORE ALL’IMPROVVISO - LARRY CROWNE

Genere Sentimentale Anno 2011 Durata 98 minuti Regia Tom Hanks Con Tom Hanks, Julia Roberts Trama Larry è un uomo cortese, amabile e apprezzato nel suo lavoro. Quando, un giorno, però, viene licenziato, non sa più come gestire le sue giornate e i pagamenti del mutuo. Incitato dai suoi amici, si rimette sui banchi per cercare di disegnare un nuovo futuro. Comincia allora a frequentare l'East Valley Community College, dove, inaspettatamente, si prende una sbandata per un insegnante...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 19.15-21.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 19.45-21.45

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Insidious Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 17.00-19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 17.30-19.30-21.30

SANTA TERESA DI GALLURA

CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30-19.45-22.00 Sala 2 Bar Sport Ore 17.45 Sala 2 This Must Be the Place Ore 20.00-22.30 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.00-20.15-22.30

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Insidious Ore 18.20-20.25-22.35 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.25 Sala 5 Matrimonio a Parigi Ore 18.10-20.15-22.30 Sala 6 Amici di letto Ore 18.00 Sala 6 Bar Sport Ore 20.10 Sala 6 Paranormal Activity 3 Ore 22.35 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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MERCOLEDÌ 2 NOVEMBRE 2011


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