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ALLUVIONE Napolitano, medaglia d’oro per Usai: «Generoso esempio d’altruismo»

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 126 Martedì 1 novembre 2011 0,80 Euro

MONTECITORIO Un’opera di Maria Lai celebrerà i 150 anni dell’Unità d’Italia

QUARTU De Gregori si dà ai club all’Fbi le due date del cantautore

Francesca Cardia a pagina 22

Tiziana Frongia a pagina 23

VIA TIZIANO Mitra e ostaggi in quattro rapinano la banca

CRONACHE

Giallo del lago L’autopsia svela ferite sul corpo e lesioni al capo n L’esame del cadavere della ragazza trovato sulle rive del Cixerri svela tracce importanti per gli investigatori: forse uccisa giorni prima del ritrovamento. Manuel Scordo a pagina 6

Algeria Quattro arresti per il sequestro della volontaria n Le autorità algerine hanno preso quattro persone vicine ad Al Qaeda che avrebbero partecipato al sequestro di Rossella Urru. n Colpo grosso nella filiale del Banco di Sardegna di via Tiziano: bottino di 280mila euro per un commando di quattro rapinatori che, armati di mitraglietta e pistole, hanno tenuto per un’ora tredici persone in ostaggio. I testimoni raccontano:

«Ci hanno detto: dovete scusarci, non abbiamo lavoro, questo è solo un episodio e forse così potremo riuscire a sistemarci». I banditi avevano un forte accento nuorese. Sono scappati portando via le registrazioni delle telecamere di sicurezza. Ra-

pinatori in azione anche in un distributore sulla 130, accanto all’aeroporto: portati via quindicimila euro, esploso un colpo di pistola. Marcello Zasso alle pagine 2-3

CASSANO «Ha avuto un ictus» Carriera a rischio, Milan choc Prima diagnosi per il malore che sabato scorso ha colpito Antonio Cassano: ictus ischemico. Il Milan non conferma l’indiscrezione e aspetta il bollettino medico del Policlinico milanese, dove il 29enne di Bari è ricoverato nel raparto di Neurologia. Intanto ieri l’attaccante rossonero e della nazionale ha ricevuto la visita

a pagina 8

della moglie Carolina e della mamma, che a stento ha trattenuto le lacrime: «Speriamo, speriamo». Si teme per la carriera del talento pugliese mentre il Milan sfida il Bate Borisov: «Vinciamo per Antonio». alle pagine 10 e 19

CAROVITA LA STANGATA DELL’INFLAZIONE SUI PREZZI IN CITTÀ a pagina 15

Brescia Vendica la figlia emigrato sardo uccide un rom n Luciano Manca ha ucciso con una fucilata un romeno di 19 anni. Pensava fosse il pusher che aveva ceduto la dose letale alla figlia. Maddalena Brunetti a pagina 7

Cimitero A San Michele torna il racket del parcheggio n Celebrazione dei defunti: decine di posteggiatori abusivi chiedono due euro per lasciare l’auto nelle strisce bianche. Francesca Ortalli a pagina 14


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CAGLIARI CRIMINALE

VIA TIZIANO Un commando in banca colpo grosso con ostaggi

IL BLITZ Quattro barbaricini armati di pistole e mitraglietta hanno tenuto in ostaggio tredici persone, nove dipendenti e quattro clienti, per un’ora. Poi sono scappati con 280mila euro di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Colpo grosso al Banco di Sardegna di via Tiziano. Quattro banditi dall’accento barbaricino hanno preso d’assalto la filiale “Quartiere San Benedetto” tenendo in ostaggio tredici persone per un’ora. Il bottino è di circa 280mila euro, tra soldi della cassaforte e quelli delle casse. «Siamo senza lavoro e abbiamo bisogno di soldi», così si sono scusati con gli ostaggi. Erano le 16,20 e mancavano pochi attimi alla chiusura, dentro la banca c’erano quattro clienti, tra i quali un’anziana cardiopatica, e nove dipendenti. Un uomo a volto scoperto è entrato con tranquillità e dopo pochi attimi ha detto qualcosa a una delle impiegate. «Io ho pensato che non fosse un cliente, ma un tecnico o qualcosa di simile. Una signora invece lo stava anche rimproverando perché aspettasse il suo turno. Ma in un attimo è andato dalla dipendente e le ha detto qualcosa». I clienti raccontano i momenti trascorsi in mano ai banditi. All’inizio non si sono subito accorti di cosa stesse accadendo. «Poi ci ha mostrato la pistola e ci ha detto di andare tutti in un angolo, in pochi attimi sono apparsi altri tre uomini armati e uno di loro ha cominciato a legarci i polsi con delle fascette». A due clienti le mani son state legate dietro la schiena, ma siccome uno si è lamentato per problemi alla schiena i malviventi si sono mostrati comprensivi e hanno legato le mani davanti anche a loro due. Il primo rapinatore aveva una pistola giocattolo perché è entrato dalla porta d’ingresso della banca, gli altri invece avevano due pistole e una mitraglietta. Uno della banda aveva i capelli lunghi («o una parrucca, ma molto verosimile») e gli occhiali a specchio, gli altri due avevano un passamontagna

e una felpa col cappuccio. «Il primo all’inizio era a volto scoperto ma è passato inosservato, solo quando ha tirato fuori la pistola si è sollevato il colletto e si è messo degli occhiali in modo che non potessimo vederlo». La banda ha fatto capire subito a tutti i tredici ostaggi che l’obiettivo erano i soldi e che se avessero collaborato non sarebbe successo niente. «Però ci hanno avvisato che se fosse arrivata la polizia sarebbero stati guai e si sarebbero portati dietro le donne». Una volta legati, tutti gli ostaggi sono stati fatti sedere per terra dietro il bancone per non essere visti dall’esterno. «Ma poi si sono accorti che dal lato di via Monti eravamo visibili dall’esterno e ci hanno fatto spostare in un angolo più nascosto». In via Tiziano a quell’ora c’è molto movimento e niente doveva creare sospetti dall’esterno. Nel frattempo si sono fatti consegnare tutti i telefoni cellu-

numeri 16.20

Il momento dell’irruzione in banca del primo rapinatore.

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Gli ostaggi dentro la filiale di via Tiziano: nove dipendenti e quattro clienti.

17.30

I quattro lasciano la banca e un cliente riesce a chiamare la polizia.

lari per evitare che qualcuno potesse dare l’allarme. I banditi hanno cominciato a svuotare le casse mentre aspettavano che si aprisse la cassaforte. Il tempo passava e i quattro hanno cercato di tenere tranquilli gli ostaggi. «Hanno fatto anche qualche battuta tra di loro e il più giovane, che cercava di allentare la tensione, si è quasi giustificato con noi dicendoci: “State tranquilli, non succederà nulla. È che siamo senza lavoro e abbiamo bisogno di soldi, questo è un episodio e ci servirà magari per poter lavorare”». Ma le dinamiche del colpo escludono che i quattro fossero dei rapinatori alle prime armi: tutto, o quasi, era studiato nei dettagli. «Avevano un sacco grande perché forse si aspettavano di trovare più soldi. Infatti quando hanno cominciato a prendere i soldi dalla cassaforte c’è stato un momento di forte tensione perché c’erano banconote di piccolo taglio e loro avevano previsto un bottino forse più ingente. E quello che sembrava il capo si è innervosito». Alla fine comunque il bottino è stato ingente: circa 280mila euro. Quando hanno finito di “prelevare” i

LA FILIALE 2 La banca presa di mira è la filiale numero 2 del Banco di Sardegna, all’angolo tra via Tiziano e via Monti. (foto Riccardo Guantini)

soldi dalla banca hanno chiesto le chiavi dell’auto al vicedirettore, facendo credere che sarebbero scappati con quel mezzo. «Ma quando stavano per andare via il capo ha chiamato al cellulare un complice all’esterno e c’è stato un nuovo momento di tensione. Ha avvisato, in barbaricino, che loro avevano finito e che si sarebbero dovuti incontrare in un punto, ma si è capito che il suo interlocutore non aveva le idee chiare sul punto...». Chiarito l’equivoco i quattro sono usciti dalla porta sul retro, non prima di prelevare la registrazione video del sistema di sorveglianza. Una volta usciti dalla banca, circa un’ora dopo l’irruzione, uno degli ostaggi è riuscito a liberarsi e chiamare il 113. In pochi attimi sono arrivati gli agenti della squadra mobile, coordinati dal vicedirigente Mario Colla, delle Volanti e della Polizia scientifica che hanno fatto tutti i rilievi. Sul posto è arrivata un’ambulanza per la cliente cardiopatica che era particolarmente agitata, poi si è ripresa e ha rifiutato il ricovero. Nel frattempo era già scattata la caccia alla banda in tutta l’Isola.

L’INDAGINE Reati in aumento nel Cagliaritano

CARABINIER Controlli in strada

n In provincia di Cagliari i dati denunciati nel 2010 sono il 5 per cento in più rispetto all’anno precedente. L’indagine, basata sui dati dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) ed elaborata dal Sole 24 Ore, prende in esame il numero di reati denunciati in rapporto alla popolazione. Sono state considerate le 103 province italiane (per la Sardegna vale sempre la storica divisione in quattro). Cagliari si trova nella parte destra della classifica, al numero 66 con 3.361 reati denunciati ogni 100mila abitanti. Classifica che è guidata dalla pericolosa Milano con 6.948 e chiusa dalla tranquillissima provincia di Oristano con 2.154 reati denunciati ogni 100mila abi-

tanti. Ma l’aumento del crimine nel Cagliaritano è ancora più inquietante se raffrontato con gli altri dati: su 103 province quella del capoluogo è al dodicesimo posto come incremento di reati denunciati. Il boom riguarda L’Aquila, che ha registrato un incremento del 16 per cento, ma sono 46 le province che hanno il dato in aumento (che, nonostante il segno più, è un elemento decisamente

CLASSIFICA Dodicesimo posto tra le 103 province italiane per l’escalation dei crimini. Oristano è la più tranquilla

negativo). Cagliari è al posto numero 22 se invece si considera il numero totale di reati denunciati, a prescindere dal numero di abitanti: nel 2010 sono stati 26.054. Sono stati invece 18.338 quelli della provincia di Sassari, che si trova al posto numero 47 con 3.754 reati denunciati ogni 100mila abitanti e un aumento di 1,9 per cento rispetto al 2009. Molto più tranquillo il Nuorese con un calo del 3,6 per cento e il numero 88 in classifica. Un fortunato ultimo posto per l’Oristanese che con i suoi 3.276 reati del 2010 è la provincia italiana col minor numero di reati denunciati ogni 100mila abitanti. Anche se c’è un 2.9 per cento in più dell’anno precedente.


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STATALE 130 Rapina al distributore i banditi sparano in aria n Poteva finire in tragedia una rapina al distributore. È stato esploso un colpo di pistola, che per fortuna è andato a vuoto. Ieri pomeriggio due rapinatori hanno preso di mira il distributore Agip all’inizio della Statale 130, di fronte alla Metro. Verso le 14.30 il gestore della stazione di rifornimento si è trovato davanti le persone col casco integrale. I banditi gli sono saltati addosso per rapinarlo, ma l’uomo ha opposto resistenza. Nella confusione uno dei due malviventi ha sparato un colpo di pistola. Ancora da chiarire se l’ha fatto con l’intenzione di colpire il benzinaio oppure solo per intimorirlo e farlo desistere dalla sua resistenza. Per fortuna, comunque, lo sparo non ha colpito nessuno. Sono riusiciti a immobilizzare l’uomo e una volta entrati in possesso della situazione hanno forzato la cassa del distributore. In quel momento non c’erano probabilmente clienti anche se il distributore, al chilometro 3,4 della 130, si trova poco prima del cavalcavia che porta all’aeroporto ed è molto frequentato. Mentre tenevano sotto controllo il gestore all’interno del suo ufficio i due sono riusciti a prelevare ben 15mila euro dalla cassa. Il bottino è ingente perchè oltre le pompe di benzina c’è anche il bar e potrebbe essere anche quella la provenienza dell’incasso. Ma è an-

MARKETING E COMUNICAZIONE

info

STATALE 130 Per i due malviventi un bottino di 15mila euro nonostante la resistenza del gestore dell’impianto.

che possibile che i due rapinatori sapessero che lunedì a quell’ora avrebbero potuto trovare i soldi incassati dal ditributore automatico durante il fine settimana. Una volta preso il bottino sono saliti in sella a uno scooter nero e hanno fatto perdere le loro tracce. Immediato l’allarme alla polizia da parte della vittima, sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra mobile che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto per poter risalire ai due autori del colpo. Potranno sicuramente esser loro d’aiuto le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza che controllano ormai quasi tutte le stazioni

di servizio. Una volta effettuati tutti i rilievi i poliziotti non hanno quasi fatto in tempo a rilassarsi che è arrivata al 113 la chiamata di uno degli ostaggi di via Tiziano che chiedeva aiuto per la rapina in banca. E le auto della polizia a sirene spiegate hanno raggiunto il mercato di San Benedetto per una serata particolarmente movimentata in città. Due colpi in poche ore, che fanno seguito all’omicidio della ragazza bruciata sulle rive del Cixerri. Un autunno caldo per le forze dell’ordine impegnate su più fronti, che devono portare avanti le indagini per cercare di arginare quest’impennata di episodi criminali.


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OPINIONI GENITORI TOSTI

DISABILI, SCUOLA E LE ORDINARIE INADEMPIENZE di MARISA MELIS

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nche quest’anno fioccano copiose le sentenze Tar che, danno ragione alle famiglie dei disabili per quanto riguarda l’inadeguata assegnazione del sostegno scolastico. Le mancanze della scuola non si rilevano solo sull’insufficienza di quella figura. Il Tar Sardegna qualche giorno fa si è pronunciato condannando il Miur e il dirigente scolastico del circolo d’appartenenza di un bimbo autistico di Sassari, a risarcire i danni esistenziali (oltre a tutte le spese) alla famiglia perché, per tutto l’anno scolastico scorso, non ha potuto frequentare la scuola dell’infanzia. Motivo? È mancata l’attivazione del servizio di somministrazione farmaci a scuola nell’evenienza che al bimbo si fosse presentata una crisi epilettica. In questo caso si sono disattese le direttive del Ministero dell’Istruzione che con nota 2312 del 25 novembre 2005 indica le linee guida per la definizione d’interventi finalizzati all’assistenza di studenti che hanno bisogno della somministrazione farmaci in orario scolastico. S’individuano come responsabili i dirigenti scolastici, che devono cercare le figure “giuste” nell’ambito scolastico che possano assolvere questo delicato compito. Nel caso non s’individuino nella scuola queste persone, sempre i dirigenti scolastici devono stipulare accordi sia con il Comune sia con l’Asl, per la nomina delle persone competenti. Qualche mese fa (sempre per questo caso) con una sentenza del Tar Sardegna, il Miur era stato invitato ad adempiere entro 15 giorni alla nomina delle persone professionali che seguissero il bimbo nel momento critico. Niente è stato fatto. Il Ministero, l’Asl e il Comune di Sassari sono stati condannati in quell’occasione a pagare le spese legali. Questi i fatti. Gravissimi. Il risarcimento danni che verrà dato a questa famiglia (euro 2.500) simboleggiano il riconoscimento di un diritto negato, ma quale danno enorme ha avuto questo bimbo con la negazione del diritto all’istruzione e alla mancata integrazione scolastica? Privato per un anno del diritto alla socializzazione con i suoi compagni. I danni sono enormi a mio avviso. Questo bimbo avrebbe avuto bisogno di maggiori attenzioni. Che dire poi della realtà attuale: il bimbo potrà frequentare la scuola quest’anno, solo due ore al giorno, per lo stesso motivo! Siamo indignati e seccati ma non inerti.

il semaforo

l PIERLUIGI DIACO

Sportivissimo giornalista È un giornalista sportivo, Diaco. E non perché si occupi di sport, ma perché prende la tegola con savoir faire: «È mia l'idea, nel 2005, di chiamare Servizio Pubblico il programma che conducevo su Radio 24» dice il giornalista: «Comunque sia, Santoro, in bocca al lupo!». Il bastone e la carota.

l MARIO BORGHEZIO

Leghista doc Come al solito l’incontenibile Mario Borghezio se le cerca. E dopo aver definito quelli della “Leopolda” come «un branco di coglioni», inevitabile quanto fulminea è arrivata la stoccata del sindaco Matteo Renzi: «Mario Borghezio? Un filosofo contemporaneo». Chi la fa... l’aspetti.

l AURELIO DE LAURENTIIS

Tapiro partenopeo Un bel tapiro d’oro del Napoli è arrivato a De Laurentiis: a luglio infatti il presidente, arrabbiato per il sorteggio del calendario di serie A, aveva lasciato la Lega Calcio chiedendo un passaggio in motorino (senza casco) a un ragazzo, al quale aveva poi promesso un nuovo scooter. Che però non è mai arrivato.

Associazione Genitori Tosti

SACCONI, SUL LAVORO NON SI SCHERZA MAI di Paolo Madron

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hi evoca il pericolo inconsapevolmente non diciamo se lo augura, ma lo chiama. È una legge mediatica che non lascia scampo: se continui a ripetere che certi fatti possono accadere, prima o poi accadono. Per questo l'accenno del ministro Sacconi al ritorno del terrorismo è un atto irresponsabile, una excusatio non petita buttata lì per surriscaldare il clima. Per questo avrebbe almeno dovuto prima consultarsi col ministero dell'Interno, la cui intelligence sul tema non a caso ha gettato acqua sul fuoco. Di incendiari, in questa maggioranza, ce ne sono già troppi, e una questione delicata come quella del lavoro non merita depistaggi e pregiudizi di parte. D'accordo il fiato sul collo dell'Europa, ma Sacconi sa benissimo che della libertà di licenziare si discute da anni in Italia senza cavare un ragno dal buco, e non è che adesso perché il governo è commissariato bisogna muoversi in fretta e male. Per noi i licenziamenti non sono un tabù, e siamo concordi con quanti sostengono che l'insindacabilità del posto fisso abbia oltremodo ingessato il mercato del lavoro, impedendo al criterio della meritocrazia di avere il sopravvento. Però il ministro del Lavoro sa bene che l'introduzione dei licenziamenti richiede una riforma degli ammortizzatori che agevoli la mobilità del lavoratore senza precipitarlo, come accade oggi, nell'inferno di un precariato da cui difficilmente esce. Bisogna insomma dargli

una sicurezza che gli dia tempo e risorse per trovarsi un nuovo posto qualificante. Sa bene anche che la mobilità funziona in un mercato sano, dove l'incontro tra domanda e offerta risponde a bisogni effettivi e non viziati da clientele e appartenenze. E che può trasformarsi in un meccanismo virtuoso solo a patto che vengano smantellate le rendite di posizione che fino a oggi l'hanno relegata a un concetto buono per convegni o articoli di giornale. Sa

D'accordo il fiato sul collo dell'Europa, ma di licenziamenti si discute da anni senza cavare un ragno dal buco bene anche Sacconi, o dovrebbe saperlo, che in certi contesti è ipocrita spacciare la libertà di licenziamento come volano di nuova occupazione. Le aziende hanno organici gonfiati rispetto alla lunga congiuntura recessiva che ci aspetta, e devono liberarsi di forza lavoro. O al massimo, nella migliore delle ipotesi, sostituirla con una che costi molto di meno. Stia attento il ministro a non offrire al capitale il destro per una selvaggia ristrutturazione a scapito delle fasce più deboli. Questo sì darebbe l'abbrivio a una deriva socialmente pericolosa. Ci sono momenti, e lo sostengono anche alcuni imprenditori (mi viene in mente un re-

IL PERSONAGGIO . Il signor Enzino e quel suo vaffa “una tantum” di Silvia Zingaropoli

cente intervento di Diego Della Valle durante una puntata di Ballarò), in cui il capitalismo non può rispondere esclusivamente alla legge del mero profitto. Le aziende hanno tutto il diritto di riorganizzarsi, e adottare forme di lavoro flessibili che le agevolino alla bisogna, ma non può farlo scaricando tutto il peso sulle spalle dei lavoratori. Dimenticandosi che il tema vero è l'enorme difficoltà a fare impresa, i lacci e lacciuoli che ne vincolano i movimenti, la fiscali-

tà che grava i loro bilanci e le buste paga dei loro dipendenti. Nella lettera di intenti mandata alla Bce non c'è traccia di patrimoniale, l'unico provvedimento che avrebbe portato a un gettito immediato, buono magari per finanziare in parte la riforma degli ammortizzatori. All'inizio si era detto, anche per voce di alcuni della maggioranza, che si voleva spostare la tassazione dal lavoro alla rendita. Della seconda, dopo tanto rumore, non si parla quasi più. Mentre il primo è di nuovo il capro espiatorio di un governo che colpisce là dove è più facile (e più ingiusto) farlo. Direttore di Lettera43.it (www.lettera43.it)

. SARDEGNA QUOTIDIANO

Il signor Enzino ha sbottato, si è indignato. E il suo artigianalissimo video YouTube, da cui è partito un «vaffa» forte e chiaro all’indirizzo di Brunetta e La Russa, solletica la fantasia e solleva qualche interrogativo. E il pensiero corre a un signor Enzino ciondolante, in un sonnolento weekend casalingo: un giornale di troppo, una notizia indigesta e... il patatrac. Iacchetti non ci ha visto più. Al diavolo i sogni di gloria. E in maglietta bianca della serie «sono in pantofole», Iacchetti ha acceso la webcam e ha dato inizio al suo sfogo. «Alla Camera dei deputati sono stati assunti altri 33 dipendenti. Quindi... vaffanculo Brunetta». Eppoi: «Ho letto che La Russa ha comprato 19 Maserati blindate.. allora vaffanculo anche a La

Russa (...) no, perché bisogna cominciare a incazzarsi un attimino». Solo un attimino, però. E in quell’attimino Iacchetti ha detto tutto ciò che doveva dire. O quasi. Infatti all’appello mancava solo Lui, il Capo: chissà come si sarà infuriato Silvio. E magari avrà pure chiamato Sacconi per accelerare le pratiche del licenziamento facile. Pardon, flessibile. O forse no. E il signor Enzino la sfangherà. Perché in fondo lui vanta degli omissis lunghi un ventennio: e sono omissis che constano di un nome e un cognome roboanti (Silvio e Berlusconi). Ecché diamine, conteranno pur qualcosa... o no? Insomma, alla fine il qui pro quo si risolverà con un cartellino giallo. E via... tutti insieme a bailar la salsa col Gabibbo.

STRISCIA IL VAFFA Enzo Iacchetti

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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TEMPI CUPI

BBC ANTI-GAFFE: LUNGA VITA ALLA REGINA?

notizie inutili ACHTUNG BABY GLI U2 SUONANO BONO: COINQUILINO DIFFICILE

intanto in viale trento...

Eja eja alalà!

di ADA SANTI

C

ome gli sarà venuto in mente al giornalista Bbc Peter Sissons, nel lontano 2002, di annunciare la morte della Regina Madre sfoggiando un’impudente cravatta color vinaccia correlata di abito grigio topo? Boh. E se vi appare un look tutto sommato sobrio, non fatevi abbagliare dalle apparenze. Del resto sono inglesi, mica italians. E nel Regno Unito non si fa. Considerando poi che il cronista della tivvù rivale, la Itv, indossava lo stesso giorno una sfolgorante cravatta nero corvino, lo scivolone assunse allora dimensioni colossali. Inglesi, ma colossali. Eppoi dicono degli italiani... Sia quel che sia, per evitare ulteriori spiacevoli inconvenienti, i giornalisti-sudditi di Sua Maestà la Regina stanno seguendo un corso, in vista del “gran giorno” in cui la Queen passerà a miglior vita. Perché prima o poi, inevitabilmente, il “fattaccio” accadrà. Ma nulla, almeno stavolta, dovrà andar storto. E la Bbc lo sa. Chissà che faccia avrà fatto, la diretta interessata, leggendo la ferale notizia, per interposto Sunday Times. E per fortuna che il suo humour è proverbiale. Perché un qualunque altro essere umano, per lo meno italico, come minimo andrebbe in ginocchio fino alla teca di San Gennaro invocando la grazia. Sia quel che sia, per evitare un’altra gaffe sull’onda di Sissons, i solerti cronisti inglesi della Bbc, hanno già dato il via le prove. E ancora una volta, la morte diventa spettacolo. Con tanto di copione provato fino allo spasmo. E se il protocollo vuole che i funerali si svolgano 12 giorni dopo la morte della Queen, durante l'intero periodo la tivvù dovrà sospendere tassativamente tutti gli show di intrattenimento. Per i giorni del lutto, inoltre, saranno al bando tutti i colori (sgargianti e non) e i giornalisti maschi dovranno indossare un completo semplicissimo: giacca nera, camicia bianca, cravatta nera. «In linea con gli altri organi di stampa, anche la Bbc si sta organizzando in proposito – ha spiegato un portavoce della tivvù – anche se sarebbe ovviamente inappropriato discutere dei dettagli». E quell’ “inappropriato” ci appare un tantino riduttivo. E non solo per i “dettagli”. Roba da matti. O da inglesi. Dio salvi la Regina. E butti un occhio anche sui suoi giornalisti.

n I compagni di band di Bono degli U2, Larry Mullen Jr e Adam Clayton, che hanno condiviso con il cantante una casa a Los Angeles nel 1987, hanno ammesso di aver trovato molto difficile il fatto di dover convivere con il frontman, alla fine degli anni ‘80. hanno ammesso che è stato “molto difficile” condividere gli spazi.

MIDDLETON NEWS I CONSIGLI DI PIPPA PER LA FESTA PERFETTA n Pippa Middleton, icona di bellezza, eleganza e sportività al femminile, ora diventa anche dispensatrice di consigli per organizzare la festa perfetta. La sorella della duchessa di Cambridges avrebbe chiuso un accordo con David Godwin, agente letterario, per realizzare un libro che permetta a ogni donna che lo leggerà di diventare la “party hostess” perfetta.

BECKHAM FAMILY VICTORIA VA A SPASSO CON LA FIGLIA HARPER FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n Pomeriggio al femminile quello trascorso da Victoria Beckham con la sua bambina, Harper, nata a luglio. La mamma, casual in jeans svasati e t-shirt, coccola teneramente la piccolina mentre guarda giocare a calcio Brooklyn, il figlio maggiore dei coniugi Beckham.

CORONA SMENTISCE SCOMMETTIAMO CHE... BELEN È INCINTA? n La cicogna potrebbe presto bussare alla porta di Fabrizio Corona e Belen Rodriguez. A rivelarlo è “Dagospia” secondo cui la showgirl aspetterebbe un bambino. Nonostante la smentita di Corona, il lieto evento appare già sulle lavagne dei bookmaker esteri.

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili USANZE SPAGNOLE IN STRADA A MADRID CINQUEMILA PECORE

L’IDIOTA DEL GIORNO SI METTE AL VOLANTE SVESTITO E UBRIACO

ERRORI RUSSI LO SCAMBIO DI CULLA VALE 200MILA DOLLARI

Circa 5mila pecore e 60 bovini hanno attraversato le strade del centro di Madrid, per una dimostrazione di decine di pastori, che difendono il diritto di usare per la transumanza percorsi che esistevano prima che la città si trasformasse da borgo rurale a grande capitale. Seguendo un’antica tradizione Jesus Garzon, presidente di un Consiglio dei pastori fondato nel 1273, per poter attraversare il percorso ha pagato 25 maravedis, moneta dell’XI secolo. I pastori spagnoli hanno il diritto di usare 125mila chilometri di sentieri per la transumanza.

Distrutto da una “relazione infelice“, si è messo al volante nudo e ubriaco e ha danneggiato 12 macchine prima di essere fermato dalla polizia. È successo a Mosca, dove un autista a bordo della sua vettura non si è fermato al segnale degli agenti, che lo hanno quindi inseguito per le strade del centro della capitale. L’uomo è stato fermato, completamente nudo, solo dopo aver rischiato di scontrarsi con uno scuolabus, aver speronato il veicolo della polizia e danneggiato altre macchine. “Non mi copra!”, gridava agli agenti che cercavano di mettergli addosso dei vestiti.

Gli errori costano cari in Russia, soprattutto se si tratta di scambi di culle. Il tribunale di Kopeisk, città sui monti Urali, ha infatti condannato una clinica ostetrica a pagare l’equivalente di 100mila dollari come risarcimento a ognuna delle due famiglie i cui figli erano stati scambiati per errore alla nascita. Le famiglie hanno scoperto da poco, grazie ai test sul Dna, che le loro figlie di 12 anni erano state scambiate. Il risarcimento per le famiglie equivale ad avere vinto alla lotteria, poiché uno stipendio medio a Kopeisk si attesta su una cifra pari a 500 dollari.


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IL GIALLO

LA RAGAZZA DEL LAGO Trovate lesioni e ferite sul cadavere il delitto avvenuto forse giorni prima

GLI ACCERTAMENTI Eseguite in cinque ore tutte le analisi sul corpo semicarbonizzato della giovane trovato vicino alla diga del Cixerri: si cerca di individuare il colpo che l’ha uccisa di Manuel Scordo manuel.scordo@sardegnaquotidiano.it

n Colpita ripetutamente alla testa e forse sul corpo con un oggetto contundente, tramortita, strangolata e infine bruciata per cancellare ogni prova, ogni elemento utile identificarla. Un omicidio brutale avvenuto probabilmente qualche giorno prima del ritrovamento del cadavere, opera di una o più persone che si sarebbero accanite sulla giovane donna. È durata quasi cinque ore l’autopsia sul cadavere della ragazza del lago, la giovane il cui corpo semicarbonizzato è stato trovato il 28 ottobre a pochi metri dalla diga sul Cixerri nel territorio di Villaspeciosa. Cinque ore in cui il dottor Francesco Paribello del dipartimento di Medicina legale dell’Università di Cagliari, nominato dal sostituto procuratore Alessandro Pili che coordina le indagini sul delitto, ha cercato di rispondere a tutti i quesiti formulati dagli inquirenti. L’AUTOPSIA Cinque ore in cui lo specialista e i suoi collaboratori hanno analizzato centimetro per centimetro il corpo della vittima in cerca di elementi utili alle indagini. Gli uomini della squadra mobile, coordinati dal dirigente Leo Testa e dal vicedirigente Mario Colla, mantengono la massima riservatezza su quanto emerso dagli accertamenti eseguiti dal medico legale, ma secondo alcune indiscrezioni trapelate, le analisi avrebbero fornito spunti investigativi importanti. Sul corpo della donna, (circa 25 anni, corporatura media, carnagione chiara, alta 1,65-1,70), sarebbero state trovate alcune ferite, una delle quali, a quanto pare, potrebbe aver provocato la morte. Una lesione riconducibile a un corpo contundente, forse una spranga o un bastone, che sarebbe stato utilizzato per colpire ripetutamente la vittima, non solo alla testa, dove sarebbe state individuata una delle lesioni, ma anche in altre parti del corpo. Il medico legale non sarebbe riuscito a

stabilire quale dei colpi potrebbe aver procurato la morte. Proprio per questa ragione nelle prossime ore sarà chiesto l’aiuto di un altro esperto che si occuperà di evidenziare alcuni elementi delle ferite, stabilendo quando e come sono state inferte, accertando quale di queste avrebbe ucciso la donna. Non si può nemmeno escludere che la vittima si stata colpita violentemente e poi strangolata. LE ANALISI Il quadro del delitto, alla luce degli accertamenti medico legali, aprirebbe un pesante scenario di violenza: una giovane donna picchiata selvaggiamente per una ragione ancora sconosciuta e poi uccisa. Importanti indizi per ricostruire il quadro della vicenda potrebbero arrivare anche dalle altre analisi effettuate dal dottor Paribello. Ieri pomeriggio sarebbero stati eseguiti dei prelievi sui residui di cibo individuati nello stomaco della vittima. Le analisi sui campioni potrebbero aiutare a stabilire il momento del decesso, ma so-

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Sono le ore di lavoro del medico legale e dei suoi collaboratori ieri pomeriggio per l’autopsia.

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Si presume siano gli anni della vittima. Ma l’identità non è ancora stata individuata.

prattutto servire a ricostruire le ultime ore di vita della donna. Discorso analogo per le analisi tossicologiche e del sangue che serviranno ad accertare se la vittima abbia fatto uso di stupefacenti poco tempo prima dell’omicidio, o se sia stata drogata. Bisognerà però attendere alcuni giorni il risultato delle analisi tossicologiche, come bisognerà attendere per conoscere il risultato degli accertamenti sulle eventuali tracce biologiche rinvenute sul cadavere. Il medico legale avrebbe effettuato prelievi sotto le unghie della vittima, in cerca di residui di tessuti, come è stato preso il calco dei denti.

LE INDAGINI Investigatori al lavoro anche sugli indizi recuperati da quello che resta della valigia incendiata vicino al corpo.

LE INDAGINI Un lungo elenco di accertamenti quelli effettuati ieri pomeriggio all’istituto di medicina legale, una lunga serie di quesiti e, di conseguenza, di risposte fornite dal dottor Paribello agli investigatori della squadra mobile al lavoro per dare, prima di tutto, un nome alla vittima e individuare l’assassino. A quanto pare i primi risultati forniti dall’esame autoptico potrebbero aver consegnato agli investigatori una pista importante per individuare, anche in tempi brevi, l’identità della vittima, gli stessi elementi che gli specialisti della polizia potrebbero utilizzare per identifica-

re l’autore del delitto. Le due cose, infatti, camminerebbero parallele: l’assassino o gli assassini avrebbero tentato di rendere impossibile l’identificazione della giovane donna, proprio per evitare di essere scoperti. La vittima, probabilmente, aveva un legame, un collegamento diretto con chi l’ha uccisa, altrimenti l’assassino non avrebbe scelto appositamente un luogo isolato dove poter dare fuoco al corpo, preoccupandosi solamente di abbandonare il cadavere lontano dal luogo dell’omicidio. Gli uomini della squadra mobile non stanno tralasciando nulla nel tentativo di svelare il mistero della ragazza del lago, nel tentativo di acciuffare gli autori di un omicidio brutale. In questi giorni sono stati sentiti gli sportivi, come il ciclista che ha trovato il cadavere, che transitano abitualmente in quella stradina sterrata ma anche i pescatori e i pastori che conoscono e frequentano la zona. Interrogati anche i dipendenti di una ditta che opera non troppo distante dal luogo in cui è stato trovato il cadavere e alcuni residenti. Ma non solo, gli specialisti della mobile stanno anche lavorando sul fronte della prostituzione e dei night club, dove la donna (nel caso in cui fosse confermato si tratti di una ragazza dell’Est) potrebbe aver lavorato.

SELARGIUS L’autopsia conferma il suicidio

I SOCCORSI Vigili del fuoco

n Nei polmoni tracce di fumo, l’agricoltore era vivo mentre l’auto prendeva fuoco. E’ stata eseguita ieri pomeriggio l’autopsia sul cadavere di Gianluigi Corda, l’agricoltore di 42 anni di Selargius, morto venerdì mattina nel rogo della sua Fiat Uno, lungo la strada Statale 387 per Dolianova. Il medico legale Francesco Paribello, incaricato dal sostituto procuratore Rita Cariello che coordina le indagini sull’episodio, e i suoi assistenti ieri hanno eseguito tutti gli accertamenti sul cadavere. Il medico legale e i militari del Nucleo Investigativo del Reparto operativo del Comando Provinciale e i colleghi della Compagnia di Quartu che hanno seguito le indagini mantengono la

massima riservatezza sui risultati forniti dall’esame autoptico. Secondo alcune indiscrezioni trapelate, dalle analisi è emerso che l’agricoltore era vivo nel momento in cui la sua automobile ha preso fuoco, avrebbe respirato fumo, mentre il fuoco distruggeva ogni cosa, avvolgendo anche il suo corpo. Questo elemento escluderebbe l’ipotesi dell’omicidio, avvalorando di conse-

LE VERIFICHE Dagli esami del medico legale è emerso che l’agricoltore era ancora vivo mentre l’auto bruciava

guenza quella del suicidio. Nessuno avrebbe tolto la vita all’agricoltore, il 42enne sarebbe uscito di casa poco prima delle 8, allontanandosi a bordo della sua Fiat Uno, con già in mente l’intenzione di farla finita. Una minaccia che aveva già fatto ad alcuni familiari a causa dei problemi economici che da tempo lo stavano angosciando, problemi legati alla crisi che negli ultimi anni sta colpendo il commercio in ogni sua forma. Una situazione di disagio che il 42enne non sarebbe riuscito ad affrontare, di cui però non avrebbe parlato a fondo con i familiari che forse avrebbero potuto aiutarlo, tanto da decidere di togliersi la vita.


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FOLLIA AL CAMPO ROM

n Ha cercato di farsi giustizia da solo. Luciano Manca, 51 anni originario di Gesico, si era convinto che sua figlia Francesca - morta lo scorso 21 settembre di overdose – si rifornisse di droga nel campo nomadi di Calcinatello (Brescia). Nel Bresciano, a Montichiari, l’uomo, operaio in una ditta metalmeccanica, viveva da anni con la famiglia. Una vita tranquilla finché la tragedia di Francesca non gli ha sconvolto l’esistenza. Per questo, mercoledì scorso, ha preso uno dei suoi fucili, è arrivato all’ingresso del campo e ha sparato in direzione di una finestra illuminata. Ha premuto il grilletto per evitare che si ripetesse quanto accaduto a sua figlia ma ha ucciso un innocente. Ionut Imandita, romeno di soli 18 anni, è stato colpito alla nuca da quel colpo di fucile e, dopo tre giorni di agonia, è morto. La sua unica colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Il ragazzo, da poco più di un anno in Italia, viveva a Brescia con la fidanzata e nel campo nomadi era andato solo per fare visita al cognato. Tra due mesi sarebbe diventato padre, non conoscerà mai suo figlio. LA RAGAZZA MORTA IN AUTO Una tragedia che inizia con la morte di Francesca: una commessa di soli 28 anni, che viene ritrovata senza vita nella sua auto in un pomeriggio di fine settembre. Con lei c’era un amico che però, al malore della ragazza, si era allontanato terrorizzato lasciandola sola. Una vicenda con molti dubbi, su cui gli inquirenti stanno ancora facendo degli accertamenti. Vicino al corpo della giovane donna vennero ritrovate due boccette di medicinali. La miscela dei farmaci o un’overdose sono le cause più probabili della morte. Un dolore devastante per la famiglia, per suo padre in particolare che aveva cercato di proteggerla. Luciano Manca si era accorto che la figlia faceva uso di stupefacenti. Un giorno l’aveva seguita, aveva visto che era entrata nel campo nomadi di Calcinatello. Subito dopo l’aveva bloccata e rimproverata. Aveva cercato di aiutarla, di salvarla e per farlo non aveva esita-

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Poco più di un mese fa, il 21 settembre, Francesca Manca, commessa 28enne, muore di overdose nella sua automobile, una Renault Clio: il ragazzo che era con lui, invece di aiutarla, scappa.

una famiglia normale

BRESCIA La figlia di 28 anni morì di overdose emigrato uccide il presunto pusher UN LAVORO DA COMMESSA IN UN NEGOZIO DEL PAESE Francesca Manca, morta il 21 settembre scorso per un’overdose all’interno della sua automobile, lavorava come commessa in un negozio del centro di Montichiari, grosso centro alle porte di Brescia. Nella provincia lombarda era andata a vivere fin da bambina, dopo il trasferimento dei genitori da Cagliari, e a Brescia, all’istituto Don Milano, aveva conseguito il diploma.

UN POSTO IN FABBRICA DOPO L’ADDIO A GESICO Lavorava come operaio metalmeccanico in una delle tantissime fabbriche del Bresciano Luciano Manca, il padre di Francesca: era andato via dalla Sardegna in cerca di un futuro migliore una trentina di anni fa, quando aveva da poco superato la maggiore età. Partito da Gesico, si era trasferito a Montichiari dove aveva da tempo un impiego come operio in una ditta. NELLA CASA In alto la sala da pranzo della baracca nella quale è stato ucciso il 18enne rumeno. Qui accanto Francesca e il padre Luciano

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Gli anni che aveva Ionut Iamantida, il ragazzo rom ucciso da una fucilata sparata da Luciano Manca, il padre della ragazza, che pensava fosse lui il pusher che aveva venduto la dose letale alla figlia.

LA VITTIMA Ionut Iamantida, appena maggiorenne, freddato da una fucilata sparata alla cieca dal padre della ragazza to a chiedere aiuto. Era andato anche dai carabinieri per denunciare lo spaccio tra le case di legno del campo. Tutto inutile. Così quando sua figlia è morta ha perso la testa. E ha deciso di vendicarsi. Manca è cacciatore, possiede 10 fucili regolarmente denunciati. Così ne imbraccia uno, sale in auto, arriva al campo in cui vivono diverse famiglie rom e spara senza nemmeno scendere dal fuoristrada. Punta l’arma verso la prima finestra

illuminata che vede, fa fuoco e si allontana. Dietro quel vetro però c’è un ragazzo, è seduto a un tavolo. Sta chiacchierando quando il cognato che è con lui lo vede puntare lo sguardo vero il soffitto, storcere la bocca e poi accasciarsi. Prima pensa a un malore poi si accorge del sangue che gli esce dalla nuca. Disperata la corsa verso l’ospedale di Montichiari: la situazione è troppo delicata così il giovane rom viene portato al Civile di Brescia e operato d’urgenza. Si spera nel miracolo che non arriva e, dopo tre giorni di coma, Ionut Imandita muore a soli 18 anni. I carabinieri, coordinati dal capitano Fabio Massimi, si mettono sulle tracce del suo assassino. Scoprono che l’arma usata è

info IL CAMPO ROM IN PERIFERIA La giovane vittima è stata uccisa nel campo Rom di Calcinato, nella periferia di Brescia: era lì per caso, ospite dal cognato.

IL CAMPO Quest’estate l’uomo aveva seguito la giovane tra le baracche dei Rom scoprendo che lì prendeva la sua droga un fucile, controllano i cacciatori della zona e si accorgono del padre di Francesca. Gli accertamenti tecnici diranno che uno dei suoi fucili è compatibile con il colpo che ha ucciso il diciottenne. Manca viene portato in caserma dove, dopo ore di domande, crolla. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Canton Mombello a Brescia. Qui, domani, verrà sentito per la convalida del fermo. Maddalena Brunetti


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SVOLTA IN ALGERIA

SPERANZE PER ROSSELLA

Quattro arresti per il rapimento n Sulle tracce dei sequestratori. L’esercito algerino ha arrestato quattro persone sospettate di avere spalleggiato il commando di Al Qaeda che la notte tra il 22 e 23 ottobre ha sequestrato la cooperante sarda del Cisp, Rossella Urru, e i due volontari spagnoli che lavoravano nel campo profughi Saharawi, a Rabuni, nel sudovest dell’Algeria. Una svolta che era nell’aria nel paese del Maghreb. Negli ultimi giorni, anche in risposta alle forti pressioni internazionali che pesano sul governo algerino, l’esercito locale ha intensificato le ricerche in tutta l’area, ricorrendo oltre all’utilizzo massiccio di forze a terra, anche alle perlustrazioni aeree con elicotteri e caccia. L’operazione militare che ha portato all’arresto dei quattro presunti spalleggiatori dei terroristi, è avvenuta due giorni fa: le forze armate algerine hanno fermato in tutto otto persone, quattro di queste sono finite in carcere perché i servizi segreti ritengono che siano legate in maniera evidente alla cellula terroristica Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb islamico). Gli arresti sono avvenuti in due diverse province del paese, quella di Bechar, nell’ovest, e quella di Temeneresset, nel sud Algeria. Ora le operazioni militari proseguono intensificando le ricerche nelle aree a ridosso dei confini algerini con gli stati a sud ovest, anche se le speranze di trovare in Algeria il covo dove i terroristi tengono in ostaggio i tre operatori umanitari, sembrano essere davvero poche. Sulla località dove siano stati trasferiti i sequestrati dopo il blitz le notizie si rincorrono e sono talvolta anche contradditorie. Di certo si sa che i tre ostaggi sono vivi. Due giorni fa un mediatore ha riferito all’agenzia France Presse che Rossella Urru è viva ed è in mano agli affiliati di Aqmi. Con la ventinovenne di Samugheo, rappresentante del Comitato italiano sviluppo dei popoli (Cisp), sono tenuti in ostaggio anche Ainhoa Fernandez de Rincon, membro dell’Associazione amici del popolo saharawi dell’Extremadura, ed Enric Gonyalons, membro dell’organizzazione spagnola Mundobat. Che i tre rapiti stiano bene lo ha confermato ieri il ministro spagnolo della Difesa, Carme Chacon: «Stanno bene, ma è necessario mantenere la massima discrezione affinché possano tornare a casa sani e salvi», ha dichiarato il ministro in un’intervista rilasciata alla tv privata spagnola Antena 3. «Il governo spagnolo sta lavorando con tutti gli strumenti diplomatici, attraverso le ambasciate dei Paesi della zona e dei consolati per fare in modo che i sequestrati siano liberati», ha aggiunto. I quattro arresti effettuati dall’esercito algerino e le notizie che

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Sono le persone arrestate dalle forze dell’ordine algerine, con l’accusa di essere legate al commando che ha preso in ostaggio i tre operatori umanitari europei.

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Sono in tutto le persone fermate su indicazione dei servizi segreti algerini nell indagini sul blitz al campo di Tinduf .

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Da nove giorni Rossella Urru e i due colleghi spagnoli sono nelle mani dei terroristi. Finora nessuno ha rivendicato il sequestro e nessuno ha chiesto un riscatto.

i tre ostaggi sono vivi e stanno bene, ha rinfocolato speranze e polemiche attorno al sequestro. Le speranze sono quelle dei familiari e dei colleghi degli ostaggi: «Siamo fiduciosi che tutto si risolva presto e bene», ha dichiarato Deborah Rezzoagli, coordinatrice operativa dei programmi Cisp in Africa. «Siamo sempre in contatto la Farnesina e con la famiglia dice la coordinatrice. Ora attendiamo di sapere se tutte le notizie delle ultime ore saranno confermate», ha chiuso Rezzoagli. Massima prudenza anche per Giordana Francia, responsabile dei programmi Cisp in Italia: «Le notizie sul sequestro sono tutte da verificare, per ora non possiamo parlare di conferme o di riven-

IL BLITZ Sarebbero vicini ad Al Qaeda: accusati di aver fiancheggiato i sequestratori della cooperante di Samugheo dicazioni, possiamo solo aspettare». Le polemiche invece arrivano dal Fronte Polisario, accusato da alcune parti di essere invischiati nel sequestro: lo stesso mediatore che ha riferito la notizia che gli ostaggi sono vivi e in mano ad Aqmi, ha affermato che, «i combattenti dell’Aqmi che sono entrati nel campo profughi di Polisario per partecipare al sequestro non erano armati», ha dichiara-

LE RICERCHE L’esercito algerino prosegue nella perlustrazione dei territori al confine con gli stati del sud ovest. In azione anche elicotteri e caccia militari

to, «avevano complici sul posto, membri e simpatizzanti che hanno fornito le armi e indicato dove si trovavano gli ostaggi. Sappiamo che due uomini armati e con l’uniforme di Polisario hanno lasciato passare i veicoli su cui si trovavano gli ostaggi». Accuse che hanno ottenuto una immediata risposta: «Il governo Saharawi smentisce categoricamente le notizie in merito alla possibile esistenza di una cellula di Aqmi nei campi di rifugiati sahrawi secondo le quali i membri della cellula avrebbero appoggiato, con armi e guide i terroristi che hanno sequestrato i 3 cooperanti europei la notte del 22 ottobre scorso», si legge in una nota diffusa dal Fronte Polisario.

LA FAMIGLIA GRAZIE PER NON AVERCI LASCIATI SOLI n «Ci sentiamo impotenti, ma non soli». Fausto Urru, il fratello di Rossella, rompe il silenzio della famiglia e con una lettera inviata al dirigente del Comune di Ravenna, dove Rossella ha lavorato in passato proprio curando dei progetti a favore del popolo Saharawi, ringrazia tutti per i tanti messaggi e manifestazioni di solidarietà ricevuti, «In questa vibrante impotenza in cui ci troviamo, vogliamo ringraziare a nome di tutta la famiglia le persone e le istituzioni della città e della regione che in questo momento così difficile, con voci così distanti geograficamente ma a noi così vicine, si sono fatti portavoce di una grande solidarietà», scrive Fausto Urru. «Per questo volevamo far sapere che qui teniamo duro, confidando che tutto si risolverà al meglio e sapendo, anche grazie a tutti voi, di non essere affatto soli». Nei giorni scorsi i rappresentanti istituzionali del Comune di Ravenna e della Regione Emili Romagna, avevano più volte manifestato la loro vicinanza alla famiglia Urru, condividendo con loro l’angoscia per la sorte di Rossella.


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SEPARATISMI

MELONI «Se Malu Entu è folklore allora perché mandano la polizia?»

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opo il golpe separatista fallito, “Doddore” Meloni sceglie la strada più lunga ma meno rischiosa: una rivoluzione dolce, per restituire la Sardegna ai sardi. O almeno a quelli che ci credono, nell'indipendenza. Un tema riproposto dal Psd'az un anno fa, con Paolo Maninchedda, che in Consiglio regionale si è chiesto se non sia il caso di «scrivere il nome Sardegna nell’elenco delle nazioni del mondo». Insomma è caduto un tabù, anche se noti politici del tempo che fu, non me ne voglia Mariotto Segni, hanno subito alzato le barricate dell’italianità. Adesso non si sente più solo? Non mi sarei fermato comunque. L’avevo promesso in famiglia e arrivato all’età della pensione mi sono rimesso in pista, con un piccolo schieramento, il Par.i.s., che ha già partecipato alle elezioni. Con un insuccesso... Non è questo il punto. Ci sarà un momento in cui l’unità dei movimenti nazionalitari sarà un fatto compiuto. È già avvenuto in Corsica, dopo lunghi anni di divisioni. I nazionalisti corsi, ben rappresentati all’assemblea regionale, ci contestano proprio questo, il fatto di essere ancora divisi in piccoli gruppi. Gheddafi ormai non c’è più, chi vi potrà appoggiare? Non è giusto che sia stato ucciso in quel modo disumano. Aveva diritto a un processo. Noi indipendentisti gli siamo riconoscenti. Pensiamo a ciò che ha fatto per i movimenti di liberazione nazionale in Europa, dagli indipendentisti dell’Ira ai baschi dell’Eta. E anche per le donne, togliendo il velo e facendole studiare. E si è circondato di amazzoni. Io le ho conosciute, ragazze davvero in gamba. Ho gli occhi azzurri e abbia-

IL PERCORSO Dal golpe separatista alla rivoluzione dolce. Ma il sogno è sempre lo stesso, l’indipendenza sarda

Abbiamo notificato al segretario dell’Onu BanKi-Moon e ai 195 Paesi delle Nazioni Unite la nostra dichiarazione unilaterale di indipendenza. È un nostro diritto, perfettamente legittimo.

Dalla cima di Punta Ampsicora ho lanciato agli scettici una maledizione nuragica. Me l’ha insegnata mio nonno, considerato a ragione unu bruxiu.

mo fraternizzato subito. E con la Lega come siete ? Nei primi anni Ottanta, quando spirava il vento sardista, guidavo un partito che si presentò alle europee con la Lega Nord. Se lei va nella redazione di Radio Padania vedrà alle pareti la bandiera e il manifesto della Repubblica di Malu Entu. Mi chiamano sempre per intervenire alla radio. Finora la sua Repubblica di Malu Entu viene considerata una trovata folkloristica. Non proprio, se si considera che alla sua nascita, tre anni fa, sono arrivate polizia e guardia costiera. Evidentemente qualche preoccupazione dello Stato c’era. Si sono mossi i giornali di tutta Europa per intervistarmi, è venuta persino la tv russa. Quando i sardi si renderanno conto di essere sottomessi e si sveglieranno, il terreno sarà fertile per lanciare il referendum popolare per l’autodeterminazione. Intanto abbiamo notificato al segretario dell’Onu Ban-Ki-Moon e ai 195 Paesi delle Nazioni Unite la nostra dichiarazione unilaterale di indipendenza. È un nostro diritto, perfettamente legittimo. Penso ci sia un piccolo problema. In Italia la secessione è un reato punito severamente. I tempi sono cambiati. Guardo al Quebec, alla Scozia. Per restare qui da noi si sono convertiti anche studiosi come Manlio Brigaglia, che prima osteggiavano qualsiasi proposta di autonomismo spinto. In tempi non sospetti l’archeologo Giovanni Lilliu parlava di costante resistenziale dei sardi. Certo, ma anche l’ex presidente Cossiga seguiva con simpatia ciò che

Non è giusto che il colonnello Gheddafi sia stato ucciso in quel modo disumano. Aveva diritto a un processo. Noi indipendentisti gli siamo riconoscenti.

succedeva nell’Irlanda del nord e nel Paese Basco. L’ha esternato più volte, ma non poteva esporsi per la Sardegna, dato il suo ruolo istituzionale. Cossiga ha rivendicato con orgoglio la sua sardità, parlando di una nostra specificità. Noi gli abbiamo dedicato a Malu Entu la “Cala del pastore Cossiga”. Un omaggio a chi ha voluto sulla bara la bandiera dei Quattro Mori. Lei chiama a raccolta tutti i partiti e le forze sociali per promuovere il referendum sull’indipendenza, ma fanno orecchie da mercante. Questo è il nostro slogan: in pari cun tottus ma asutta de nemus. Non sarà una battaglia solitaria. Vogliamo renderci conto in che stato è oggi la Sardegna? Il processo produttivo viene smantellato pezzo per pezzo e a noi restano le aree inquinate da bonificare. Vedi i veleni della miniera di Furtei. Le servitù militari sono diventate un peso insostenibile, con danne irreversibili alla salute e alla nostra pastorizia, come è successo a Quirra. Se non fermeremo questo saccheggio lasceremo in eredità ai nostri figli solo macerie. Pensa che il referendum possa essere ammesso? Ci sono già dei precedenti. È stato indetto da tre sindaci indipendentisti: a Morgongiori da Renzo Ibba, a San Nicolò Arcidano da Emanuele Cera e a Lodine da Francesco Bussu. Il quesito: “Volete o no l’indipendenza della Sardegna?”

Poi c’è stato uno stop. A Bussu hanno dato un brutto segnale: i carabinieri l’hanno arrestato dopo aver trovato dei fucili, ferru becciu, in un casolare di proprietà del padre. A quel punto non se ne è fatto più nulla. L'isola di Malu Entu, dove è nata la sua Repubblica, è ancora in mani straniere... Il proprietario è un inglese e l’abbiamo chiamato in giudizio per usucapione. Quell’isola l’abbiamo abitata dal 1978. È di tutti i sardi. Non dovevate comprarla con una sottoscrizione? Certo, un euro per ogni sardo ed era fatta. Un milione e mezzo, quanto vuole quello straniero. Sono andato alla Telecom per lanciare la sottoscrizione in tv e mi hanno chiesto 100 mila euro. Una follia. E la cerimonia a Punta Lamarmora, che avete ribattezzato Punta Ampsicora ? Eravamo lì pochi giorni fa per l’anniversario. Un parente di Lamarmora si è lamentato. Gli ho scritto che il suo avo non era un esploratore ma un predatore. Ho anche fatto sapere che da quella cima, dove abbiamo sistemato una targa in lingua sarda, ho lanciato agli scettici una maledizione nuragica. Me l’ha insegnata mio nonno, considerato a ragione unu bruxiu. C’è un altro problema. Gli indipendentisti corsi usano il francese per farsi capire. Voi vi convertirete all’inglese ? Le rivoluzioni oggi vanno in onda su Facebook. Su internet parli qualsiasi lingua e ti capiscono. Il vocabolario sardo è on line da almeno tre anni. Inserisci la parola ed ecco la traduzione : campidanese, logudorese, gallurese, nuorese e pure tabarchino. Alberto Testa

LO SLOGAN La Repubblica di “Doddore” riconosce un solo motto: in pari cun tottus ma asutta de nemus


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RICOVERO A MILANO

IL DRAMMA

«Cassano ha avuto un ictus» Protagonisti

CAROLINA SCENDE DAL TAXI E SI NASCONDE COL FOULARD Carolina Marcialis, la moglie di Antonio Cassano, è arrivata al Policlinico in taxi, insieme con la suocera Giovanna. Visibilmente scossa ha provato a coprirsi il volto con un foulard nero di fronte ai numerosi fotografi e operatori televisivi.

LA MALATTIA Prima diagnosi per il malore che sabato ha colpito l’attaccante rossonero e della nazionale: «Ictus ischemico». Il Milan aspetta il verdetto dei medici ma si teme per la carriera n La prima diagnosi sulle condizioni di Antonio Cassano è un lancio stringato dell’agenzia Ansa, fatto di due parole che è difficile mandare giu: ictus ischemico. Il Milan le respinge d’impeto e non conferma: «Le notizie in circolazione - scrive in una nota la società di via Turati - contenenti ipotetiche diagnosi sullo stato di salute di Antonio Cassano non possono considerarsi verificate poiché non provenienti da fonti mediche accertate». Ma lo sconforto dei tifosi del pallone e dell’Italia che ha imparato ad amare anche le bizze di “Fantantonio”, prende in contropiede Mister Allegri «si dicono un sacco di cose errate» e anche l’amministratore delegato, Adriano Galliani: «L’ho sentito - dice il manager rossonero prima di imbarcarsi per Minsk ed era sereno, di ottimo umore, in forma e credo che lui, come qualsiasi paziente abbia diritto alla privacy». Resta il fatto che alla fine della giornata l’unica spiegazione al malore che ha colpito Cassano sabato scorso, al suo rientro in aereo con la squadra dopo la

trasferta vittoriosa a Roma, sono quelle drammatiche che fanno pensare anche a uno stop della carriera del 29enne che da Bari vecchia è arrivato al top del calcio italiano. Non è un caso che dal policlinico milanese trapelino ulteriori indiscrezioni che inducono a un cauto ottimismo sulla ripresa del giocatore (che potrebbe addirittura lasciare l’ospedale in tempi brevi) ma lasciano intendere che le cure dovranno continuare in un’altra struttura. L’unico dato certo, al momento, è che proseguono gli accertamenti medici per capire cosa abbia scatenato il malessere che ha colpito Cassano, appena atterrato all’aeroporto di Malpensa, quando ha mostrato evidenti difficoltà nella parola e nei movimenti. Il calo di pressione, ipotizzato nelle ore immediatamente successive al ricovero, sembra in ogni caso superato dalle versioni semi-ufficiali sullo stato di salute del giocatore e così, sul futuro sportivo di Cassano, le preoccupazioni aumentano. Per comprendere la gravità della situazione non è di aiuto

La cosa importante è che tu stia bene. Forza Antonio, ti aspetto alla partita a Milano Totti

Spero che ritorni a giocare e che le nostre preghiere possano arrivare a lui Boateng

il procuratore del talento 29enne ex Samp e Real Madrid: «Bisogna credere a quello che dicono i medici - dichiara Beppe Bozzo - e a me i medici non hanno detto nulla». Forse Giovanna, la mamma di Cassano, con il suo «Speriamo, speriamo» e le lacrime trattenute a stento all’arrivo in taxi all’ospedale, meglio interpreta la realtà di queste ore. Così come le immagini al Policlinico della moglie del giocatore barese, Carolina Marcialis, danno l’idea della delicatezza del momento. Testimonianze di telefonate e di sms scambiati con l’attaccante rossonero, sono il contorno di giornata alle visite delle due donne di “casa Cassano”, accompagnate in corsia da Stefano Mazzoni (membro dello staff medico del Milan) insieme con la cacciata dall’ospedale di qualche tifoso troppo in ansia e poco discreto. Anche il mentore del campione pugliese appare scosso: «Non ho sentito Antonio né la sua famiglia - dichiara l’ex allenatore Eugenio Fascetti - ma quelle uscite finora sono tutte illazioni». Come è improprio - a giudizio di Fascetti - qualunque collegamento con i problemi neurologici di Gattuso. Resta da capire però, perché tutti ricollegano i guai all’occhio di Ringhio con quelli di “Fantantonio”, ricoverato in un letto del reparto Neurologia.

Il nostro pensiero va verso Antonio non solo per il giocatore, ma anche perché è una bella persona

MAMMA GIOVANNA IN LACRIME «SPERIAMO...SPERIAMO...» «Speriamo, speriamo...»: trattenendo a stento le lacrime, ha pronunciato solo queste due parole la madre di Antonio Cassano, la signora Giovanna, entrando nel reparto di neurologia del Policlinico di Milano dove è ricoverato il figlio dopo il malore da cui è stato colto sabato sera.

Zambrotta

In Champions giocheremo per Antonio. Al di là del fatto sportivo, siamo tutti rattristati Allegri

PARALISI AL 6° NERVO CRANICO RINGHIO È OUT: MA NON MOLLO Nei giorni scorsi l’annuncio di Rino Gattuso: ho una paralisi del sesto nervo cranico che mi impedisce di utilizzare l’occhio sinistro. «Sto lottando come un uomo invisibile - ha dichiarato Ringhio - vedere doppio non è bello ma c’è di peggio e l’importante è non mollare mai».


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CONTINENTI

BNL-UNIPOL FAZIO E CONSORTE CONDANNATI A 3 ANNI

daco di Napoli Luigi De Magistris. «Apriremo con una sorpresa di Vauro e poi Travaglio racconterà la balla della settimana», ha detto Santoro, spiegando che una novità del programma sarà il contatto con il pubblico attraverso Facebook.

CUNEO GIOVANE GRAVISSIMO DOPO IL KICK BOXING

n L’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio è stato condannato tre anni e sei mesi di reclusione dal tribunale di Milano al termine del processo per la tentata scalata a Bnl da parte di Unipol. Condannato a 3 anni e 10 mesi anche Giovanni Consorte, ex presidente di Unipol imputato al processo per la tentata scalata a Bnl da parte della compagnia assicuratrice di Bologna. Fazio, inoltre, è stato condannato dai giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Milano, presieduti da Giovanna Ichino, a un milione di euro di multa. Le accuse sono di aggiotaggio e ostacolo all’attvità di vigilanza.

BORSE IN ROSSO EUROPA IN PICCHIATA MILANO PERDE IL 3,82% n Borse europee sotto pressione e alta tensione sui titoli di Stato. L’attenzione alla riapertura dei mercati era puntata su Italia e Spagna e Milano chiude aggiudicandosi la maglia nera con l’indice guida che cede il 3,82% e il differenziale tra Btp e Bund schizzato oltre i 400 punti. Il differenziale di rendimento tra il Btp e il bund tedesco vola a 407 punti base col rendimento sul decennale italiano che sul mercato secondario balza al 6,16%. Il tasso di disoccupazione a settembre è balzato all’8,3%, dall’8,0% di agosto.

ALLARME TERRORISMO SACCONI: «IN ITALIA NUCLEI CLANDESTINI» n «Quello che è successo a Roma è sì sintomo di insofferenza giovanile, ma indica anche che sono al lavoro nuclei organizzati che operano clandestinamente per trasformare il disagio in rivolta». Lo afferma Maurizio Sacconi. «Non è necessario temere un ritorno all’eversione di massa degli anni Settanta», dice ancora Sacconi «per paventare che un dibattito politico manicheo ed esasperato come quello dei giorni nostri possa produrre un “contesto” nel quale un

n Sono disperate le condizioni di Davide Giubergia, giovane atleta di Peveragno (Cuneo) ricoverato al CTO di Torino dopo un combattimento di kickboxing avvenuto domenica sera ad Alba. È stato operato d’urgenza dall’equipe di neurochirurgia dell’ospedale torinese per ridurre gli effetti dei danni gravissimi subiti a seguito dei colpi ricevuti in combattimento, ma la prognosi è riservata e la sua vita è appesa a un filo.

STEVE JOBS LE SUE ULTIME PAROLE: TRE VOLTE “OH, WOW!”

Napolitano «Medaglia d’oro per Usai» n Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «ha avviato l’istruttoria per il conferimento con procedura d’urgenza della medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria» di Sandro Usai morto «mentre si prodigava in interventi di pro-

gruppetto sparuto di esagitati possa tentare di eliminare il “nemico dei lavoratori” di turno». «Biagi - conclude il ministro - non è stato ucciso da una possente organizzazione terroristica. È stato assassinato da un gruppetto di una decina di persone».

tezione civile» durante l’alluvione a Monterosso. «Nella dolorosa circostanza del recupero delle tante vittime degli eventi alluvionali che così duramente hanno colpito le province di La Spezia e di Massa Carrara, sono rimasto profon-

to la mano, facendo così un cenno di saluto ai fotografi ed ai reporter che attendevano il suo rientro. Sotto l’abitazione si è formato anche un gruppetto di curiosi attirato dalla presenza dei cronisti. Torna in libertà anche Luigi Bisignani, l’uomo d’affari coinvolto nell’inchiesta P4.

INCHIESTA P4 PAPA ESCE DAL CARCERE CASO ESCORT MINACCE DI MORTE ANDRÀ AI DOMICILIARI PER IL GUARDASIGILLI n Il deputato del Pdl Alfonso Papa ha lasciato il carcere di Poggioreale. Anche il gip di Roma, dopo il tribunale di Napoli, gli ha infatti accordato gli arresti domiciliari. Il parlamentare del Pdl ha già raggiunto l’abitazione dei suoi genitori, in una palazzina di via Cilea, nel quartiere collinare del Vomero. In giacca e cravatta, barba incolta, Papa da dietro i vetri dell’appartamento ha alza-

n Lettere con minacce di morte sarebbero state indirizzate al ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, per aver avviato le ispezioni presso le procure di Bari e di Napoli sulle inchieste escort. A seguito di tali lettere minatorie, il servizio di tutela nei confronti di Palma - si è appreso - sarebbe stato potenziato. Le missive risalirebbero a una ventina di

damente colpito dalla tragica vicenda di Sandro Usai che, con generoso slancio volontaristico ed esemplare altruismo, ha sacrificato la vita», si legge nel messaggio inviato da Napolitano al sindaco di Monterosso, Angelo Betta.

giorni fa, poco dopo che Palma ha inviato gli ispettori presso le procure di Bari e Napoli per verificare eventuali irregolarità nella conduzione delle inchieste sulle escort portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze del premier Silvio Berlusconi.

NAPOLITANO «SERVE PIÙ SENSO DELLE ISTITUZIONI» n «Si avverte oggi un acuto bisogno di più cultura delle istituzioni, di più senso delle istituzioni, di più attenzione all’esercizio delle funzioni dello Stato e alle condizioni in cui versano le sue strutture portanti». Condizioni di debolezza che espongono lo Stato italiano «a rischi di grave inadeguatezza» anche in vista dell’ulteriore integrazione europea. Lo ha ha detto il presi-

dente della Repubblica Giorgio Napolitano celebrando al Quirinale il 180/mo anniversario del Consiglio di Stato. Il Capo dello Stato, citando Benedetto Croce, ha detto che che è sempre attuale, fra le funzioni di questo organo, quella di agire «impedendo o frenando l’arbitrio dei partiti che prendono il governo».

TELEVISIONE “SCASSARE LA CASTA” IL DEBUTTO DI SANTORO

n Tre volte «Oh wow!». Le ultime parole di Steve Jobs, fondatore e guida di Apple, sono state un’esclamazione di meraviglia. A rivelarlo è Mona Simpson, la sorella di Jobs, che pubblica sul New York Times il discorso tenuto lo scorso 16 ottobre a Stanford, durante la commemorazione funebre. Simpson insegna inglese all’Università della California e fa la scrittrice. Ha conosciuto il fratello già adulta, a 25 anni, e lo ha frequentato per altri 27.

ONU PALESTINA NELL’UNESCO ISRAELE: UNA TRAGEDIA

n La conferenza generale dell’Unesco ha votato a favore dell’adesione della Palestina come membro a pieno titolo n “Scassare la casta”: sarà dell’organismo Onu. Gli Usa questo il tema della prima «non possono accettare» l’apuntata di “Servizio pubbli- desione della Palestina, ha co”, la nuova avventura di Mi- detto il rappresentante degli chele Santoro che debutta gio- Stati Uniti intervenendo alla vedì 3 novembre su una multi- sessione plenaria dell’Unesco piattaforma tv, web e radio. dopo il voto favorevole ai palePrimi ospiti della trasmissione stinesi. Il via libera è «una tra- ha annunciato ieri lo stesso gedia», ha detto il rappresenSantoro - saranno l’imprendi- tante di Israele. L’Italia si è tore Diego Della Valle e il sin- astenuta nel voto.


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Cimitero Parcheggiatori abusivi Avis «Il sangue sardo è sicuro: taglieggiano gli automobilisti donate, nessuna discriminazione»

Carovita Trasporti e gas stangata dall’inflazione

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Porto Le grandi manovre, salta il terminal n La costruzione di una nuova Stazione marittima al molo Sanità, la valorizzazione del Terminal crociere e la creazione di una struttura rimovibile per i crocieristi al molo Rinascita, il miglioramento estetico e funzionale del Porto Canale. Piergiorgio Massidda, neopresidente dell’Autorità portuale, ha colto l’occasione della presentazione dei progetti degli studenti della facoltà di Architettura di Cagliari sul Porto Canale, per tratteggiare la sua idea di futuro per il porto. A partire da via Roma. Qui, al posto della ormai caratteristica struttura azzurra della Stazione marittima, il senatore, da settembre alla guida dell’Autorità, immagina un edificio «semplice e leggero» che si integri con la passeggiata costruita sul lato mare: «Gli uffici e gli spazi della attuale stazione necessitano di costosi lavori di adeguamento, lo richiede la Asl», ha spiegato Massidda. Si fa spazio, dunque, l’ipotesi di abbattimento e ricostruzione, sempre che «venga trovato l’accordo interno al comitato portuale e si riescano a trovare i fondi necessari», ha continuato il presidente. Per i progetti del nuovo hub si dovranno studiare nuove soluzioni, e magari prendere spunto dalle idee dei ragazzi del Pratt Institute di New York che verranno presentate domani. Gli

numeri 30

Per cambiare volto al Porto canale sono già disponibili 30 milioni di euro.

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In piedi anche l’ipotesi di costruire un secondo terminal crociere in grado di accogliere 4 mila turisti.

studenti americani dell’importante scuola di design, guidati dalla docente cagliaritana, Ludovica Tramontin, hanno preparato le loro proposte, già esposte all’interno della stessa Stazione marittima, assieme a quelle dei loro colleghi sardi sul Porto Canale. Il vero stravolgimento, prospettato ieri da Massidda, riguarda il futuro del turismo crocieristico. Il Terminal crociere del molo Ichnusa, realizzato nel 2008 e costato 5 milioni di euro, non si può utilizzare per le grandi navi senza prima aumentare la profondità del molo. «Per iniziare lo scavo, per il quale è tutto pronto, aspetteremo la certezza di poter concludere i lavori in breve tempo», ha precisato il senatore. «Non possiamo permetterci di perdere la struttura per anni in questo momento favorevole per il traffico su Cagliari». Nell’idea di Massidda, il terminal attuale dovrà aprirsi alla città e diventare un punto d’incontro per i cagliaritani. Allo stesso tempo potrà accogliere le navi da crociera

PROGETTI Struttura del molo Ichnusa inutilizzabile dalle grandi navi, le crociere saranno spostate al Rinascita

LA STORIA UN’OPERA COSTATA 5 MILIONI Una storia travagliata quella del terminal crociere del molo Ichnusa. Costato cinque milioni di euro, non è mai entrato in funzione. È stato partorito quando all’autorità portuale regnava Nino Granara e a palazzo Bacaredda il sindaco era Emilio Floris. Qui l’ex primo cittadino ha deciso di salutare i suoi concittadini a ridosso delle elezioni che hanno conferito il mandato a Massimo Zedda. Il terminal ha fatto parte della sua visione del porto come piazza sul mare, ma è rimasto un’incompiuta. Con Granara sono partiti i lavori, con Paolo Fadda non sono continuati. Il predecessore di Massidda ha fatto in tempo a bandire la gara per garantire l’aumento del fondale: le grandi navi da crociera non hanno mai potuto attraccare. L’appalto stava per essere aggiudicato, sembrava la svolta. Ma il senatore Pdl prestato al porto, tra i suoi primi atti, ha bloccato tutto. Adesso vuole trasformare quegli spazi che nessuno ha mai usato in un luogo aperto alla città. Un salotto da cinque milioni di euro.

info

IL PRESIDENTE MASSIDDA Piergiorgio Massidda ha annunciato che la stazione marittima cambierà fisionomia: «Gli uffici e gli spazi della attuale stazione necessitano di costosi lavori per essere adeguati alle richieste della Asl».

più piccole, mantenendo in parte la sua funzione originaria. Un ruolo che verrà invece preso dal molo Rinascita, per il quale il presidente dell’Autorità pensa allo spostamento del traffico merci e a una «struttura provvisoria». La soluzione rimovibile, che lunedì passerà al vaglio del comitato portuale, potrebbe dare indicazioni sulla possibilità di costruire un secondo terminal, doppione del primo, in grado di ospitare fino a 4mila crocieristi. Anche l’aspetto commerciale del porto cagliaritano non verrà tralasciato: «Per il Porto Canale sono pronti 30 milioni di euro» ha detto Massidda. Sarà necessario trovare una soluzione per il problema delle aree retrostanti, contese tra aziende private, Cacip e demanio. «Serve una soluzione politica. L’ultima sentenza del Tar ci offre la possibilità di fare un piccolo passo indietro nell’interesse della città, bisogna sedersi tutti intorno a un tavolo». Michele Salis

L’AUTHORITY Massidda annuncia i progetti del futuro: giù la stazione marittima, giovani architetti al lavoro

Trasporti La flotta sarda sta per approdare a Cagliari

LA NAVE La Scintu della Saremar arriverà anche a Cagliari

n La Saremar, la cosiddetta flotta sarda, non solo non abbandona il Tirreno, ma rafforza la sua presenza nei collegamenti con la Penisola. Partirà questo mese il collegamento merci da Porto Torres e Olbia, con destinazione Livorno. E alle tratte del nord Sardegna, col nuovo anno, si aggiungerà anche il collegamento merci da Cagliari. Il porto di approdo “italiano” è ancora da stabilire, ma conm tutta probabilità le navi della Regione dovrebbero essere dirette a Livorno, dove il traffico commerciale è molto elevato. Ancora non è chiusa la partita con la Tirrenia, che è stata acquistata dalla cordata di armatori napoletani della Cin (Aponte-Grimaldi e Onorato),

che l’assessorato regionale ai Trasporti, guidato da Christian Solinas rilancia e punta anche sul porto cagliaritano per il trasporto merci. Certo, il nodo della Tirrenia resta aperto. Sulla flotta sarda pende ancora il ricorso al Tar presentato dai napoletani (in discussione domani), perché le navi messe in mare dalla Regione violerebbero la concorrenza nel campo dei trasporti. Ma in via

IN MARE Le navi di Saremar collegheranno le merci con gli scali della Toscana. Attesa per il verdetto del Tar

Caprera, dove i strova la sede dell’assessorato, sono certi: Scintu e Dimonios sono state la salvezza di una stagione turistica che si sarebbe trasformata in un vero bagno di sangue. I numeri registrati sono da brivido, con un crollo delle persenze, ma se la flotta sarda non fosse stata in mare i danni sarebbero stati ben più importanti. La Saremar è stata la risposta ai prezzi imposti dal cartello degli armatori nazionali, gli stessi che si sono accaparrati la Tirrenia. Un’operazione di acquisto sulla quale anche la commissione europea ha deciso di fare luce, con l’apertura di un’inchiesta che dovrà appurare se siano state rispettate le procedure e le norme europee.


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CAGLIARI SCUOLA CONCORSO PER DIRIGENTI DUE GIORNI DI PREPARAZIONE DELL’ANP

COMUNE IL PARTITO DEMOCRATICO INCONTRA IL SINDACO E LA GIUNTA

L’INIZIATIVA VIA AL PROGETTO PER I GIOVANI SUI ”DIRITTI E DOVERI, SENZA FRONTIERE”

n Concorso per dirigenti scolastici, l’associazione nazionale presidi ha programmato per il prossimo finesettimana una nuova “due giorni” di preparazione alle prove scritte: appuntamento al “Besta”, in via Cesare Cabras, nel pomeriggio di venerdì (dalle ore 15 alle ore 19) e nell’intera giornata di sabato 5 (di mattina, dalle 9 alle 13 e di pomeriggio, dalle 14 alle 18), per un totale di 12 ore. Per ulteriori informazioni: anpsardegna.it.

n Il Pd incontrerà domani il sindaco Zedda e la giunta per “rendere più stretto il rapporto di collaborazione tra l’esecutivo e il partito di maggioranza relativa”. Questo primo momento di confronto, dice una nota, prelude a una iniziativa di “dialogo con tutta la città, le associazioni e le forze sociali, senza però dimenticare il rapporto costante con gli amministratori dell'area metropolitana”.

n Prende avvio il progetto “Diritti e doveri, senza frontiere”, finanziato dal ministero del Lavoro e promosso da Cittadinanzattiva con Provincia e Università e l’associazione Arcoiris. Il progetto, rivolto ai giovani tra 18 e 28 anni domiciliati nella provincia, intende creare i presupposti per una “palestra” ideale di cittadinanza attiva. Per info: 070482526, dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Cimitero I parcheggi

in mano agli abusivi rabbia a San Michele VIABILITÀ Due euro l’ora per lasciare l’auto nello sterrato dietro il camposanto. Il business “gestito” sia da italiani che da senegalesi, le zone sono state spartite: i primi stanno in via Abruzzi e via delle Langhe, i secondi in via Monferrato n Due euro l’ora per parcheggiare. Sulle strisce bianche o nel grande sterrato alle spalle del cimitero di San Michele. Con le feste dedicate ai defunti rispuntano attorno al camposanto e nelle strade del quartiere i parcheggiatori abusivi, sia italiani sia senegalesi: che chiedono, senza che le forze dell’ordine intervengano, anche due euro per lasciare l’auto in sosta. “CIRCONDATO” IL CIMITERO Per farsene un’idea (e se la sono fatta le centinaia di cagliaritani che in questi giorni hanno deciso di celebrare i propri cari scomparsi) basta tentare di avvicinarsi al cimitero: in tutte le vie circostanti, pattuglie di italiani e ragazzi di colore pronti a chiedere il contributo non dovuto. I primi dettano legge in via Abruzzi e nello sterrato bianco di via delle Langhe, i secondi hanno invece la propria area di competenza vicino a via Monferrato. In sette, tutti molto giovani, controllano gli ingressi delle auto e oltre a chiedere i due euro pretendono anche l’acquisto di qualche oggetto da loro venduto. Una situazione da far west (l’unico a presidiare la zona è un vigile urbano, che tra traffico e auto in doppia fila fa quello che può per mantenere l’ordine) che potrebbe forse cambiare quest’oggi, con l’arrivo al cimitero delle autorità cittadine per le celebrazioni ufficiali: come successe lo scorso quando una camionetta ella Polizia con dodici agenti in tenuta anti sommossa fece “piazza pulita” di tutti i parcheggiatori abusivi. Ma intanto tocca mettere la mano al portafoglio e sborsare due euro. Come fa la signora Luisa Portas costretta da necessità a versare la quota agli abusivi che controllano lo sterrato di via delle Langhe: «Già è impossibile trovare un posteggio nei giorni nor-

PIRRI IN MUNICIPALITÀ SI PARLA DELLA 554 n Si parlerà di viabilità, in via Riva Villasanta, nella sede della Municipalità. Giovedì prossimo, alle 17, è fissata una nuova riunione del parlamentino pirrese. All’ordine del giorno della seduta è stato inserito, con procedura d’urgenza, un incontro con l’assessore comunale ai Trasporti ed al Traffico, Mauro Coni, e gli amministratori del Comune di Monserrato per la presentazione del progetto della strada statale 554 e l’ipotesi di realizzazione di un parcheggio di interscambio alla fermata Caracalla del metrotram. L’urgenza è stata dettata anche dalle proteste di alcuni abitanti di Is Corrias per la chuisura dell’accesso sulla Statale.

info

I FIORAI: «C’È CRISI» Secondo i fiorai che lavorano fuori dal cimitero, la crisi si sente anche per i morti.

mali, figuriamoci in queste occasioni - commenta - in questa via prima c’era un cancello. L’anno scorso hanno sfondato con un camion e da allora qui ci sono gli abusivi». Sono un po’ meno gentili i giovanissimi venditori ambulanti di colore che gestiscono, ovviamente a modo loro, i parcheggi di via Monferrato. «È incredibile racconta Giovanni Spiga, pensionato di 75 anni per niente conciliante fanno quello che vogliono. Non volevo pagare perché non ci sono strisce blu ma mi hanno quasi aggredito. Penso che dietro ci sia qualcuno più grande di loro che li controlla. Sono andato a protestare con il vigile ma mi ha detto di chiamare una pattuglia della Municipale perché lui da solo non può fare niente». CIRCOLAZIONE A RILENTO Abusivi a parte, nelle zone attorno al cimitero la circolazione è lenta. Tutti in fila per cercare parcheggio fuori dal camposanto, tutti in fila dentro per salire sulla navetta gratuita che accompagna fino ai punti del cimitero più lontani all’ingresso. Davanti ai quali fanno affari anche i fiorai: i prezzi dei crisantemi e delle rose, delle orchidee e delle gerbere, cambiano a seconda della vicinanza dagli accessi al camposanto. Ma la crisi morde anche qui. Spiega Donatella Fadda: «Prima i cagliaritani ci tenevano molto di più. Andavano a trovare i loro morti più spesso, sia d’estate che d’inverno. Avevamo clienti che venivano ogni santo giorno per portare un fiore al marito o alla moglie. Erano soprattutto anziani che ora non ci sono più. È vero, in questi giorni lavoriamo di più ma il guadagno ci serve per pagare i debiti accumulati nei mesi di magra, quando qui non passa nessuno e non vendiamo manco un fiore». Francesca Ortalli

CIMITERO Due euro ai parcheggiatori abusivi per lasciare l’auto in sosta

RICCARDO GUANTINI

CAMPO ROSSI CIPPO PER RICORDARE I MILITARI SARDI MORTI IN MISSIONE n Domani alle 9,30 al campo Rossi di via Tramontana si svolgerà la cerimonia di inaugurazione del “cippo” in memoria dei sei militari sardi caduti nelle missioni di pace nei diversi teatri operativi: Maresciallo Capo Silvio Olla, Caporal Maggiore Scelto Alessandro Pibiri, Caporal Maggiore Scelto Matteo Mureddu, Caporal Maggiore Samuele Utzeri, 1°Caporal Maggiore Gianmarco Manca, 1°Caporal Maggiore Luca Sanna. Alla solenne cerimonia, organizzata dal comando militare autonomo della Sardegna, parteciperanno il generale di Corpo d’Armata Claudio Tozzi, il prefetto Giovanni Balsamo, i familiari dei sei militari sardi caduti nelle missioni di pace e le massime autorità civili e militari della Sardegna. Il monumento commemorativo rappresenterà per tutti, un ricordo dei sei militari sardi che hanno sacrificato la propria vita.

Brotzu Disagi in vista per i lavori nel piazzale

I LAVORI Il piazzale sarà off limits

n Caos all’orizzonte davanti all’ospedale Brotzu: a breve cominceranno i lavori nel parcheggio antistante l’ospedale e sembrano avvicinarsi le strisce blu dei parcheggi a pagamento. Sarebbero dovuti iniziare domani, ma poi è arrivato il dietrofront per l’inizio dei lavori: “Verrà istituito un divieto di transito e sosta con rimozione forzata negli spazi parcheggio dell’ospedale Brotzu”, si legge in una nota. L’area interessata è quella che fa parte del comune di Selargius: “La zona verrà recintata per consentire alla società concessionaria del servizio parcheggio la realizzazione delle opere previste. L’area resterà interdetta sino alla conclusione dei lavori”. Cambierà l’avvio del cantiere ma

non cambia la sostanza: un migliaio di posti auto non saranno utilizzabili, e sembra difficile che l’altra parte del parcheggio, come precisato nel comunicato, (“Saranno invece regolarmente accessibili gli spazi parcheggio situati nella zona di sinistra”) possa soddisfare la necessità dei pazienti e dei visitatori del maggior ospedale cagliaritano. Che nei dintorni può offrire ben poche, se

L’INTERVENTO Le operazioni di rifacimento del manto dovrebbero durare sei mesi: poi la sosta sarà a pagamento

non nessuna, alternativa che non comporti chilometri di passeggiata. Ma il disagio rischia di essere il preludio a quella che sarà una vera e propria mazzata: “I lavori riguardano il rifacimento del manto stradale”, ma proprio il direttore generale del Brotzu, Antonio Garau, lo scorso luglio aveva dichiarato proprio che «prima verrà sistemato il manto stradale e poi saranno realizzati i nuovi stalli, gratuiti la prima mezz’ora, e a pagamento (50 centesimi) le ore successive». E i lavori dovrebbero durare sei mesi per poi consegnare «una zona più sicura a chi lascia l’auto in sosta visti i numerosi furti» aveva sottolineato tre mesi fa il manager. Lazzaro Cadelano


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CAGLIARI

Comune Via Cicero, la Tuveri affianco a Zedda n Nuovo cambio della guardia in Comune. Ersilia Tuveri, che dirigeva il Suap (Sportello unico per le attività produttive) prende il posto di Francesco Cicero nell’ufficio di gabinetto del sindaco Massimo Zedda. Per Cicero giovedì scorso, nell’ultima riu-

nione della giunta regionale, è arrivata la nomina di commissario nel Municipio di Arzachena, dopo che la giunta del paese gallurese “capitale” della Costa Smeralda è caduta sulle politiche edilizie. Cicero, tra i più anziani dipendenti del Comune, non è

il primo della famiglia ad ottenere un incarico di fiducia da Cappellacci: sua moglie, Ada Lai, è capo di gabinetto della presidenza della Regione. Con l’uscita di Cicero, vicino alla pensione, la Tuveri assume, con la direzione dell’ufficio di Gabinetto,

anche la responsabilità degli affari istituzionali, dell’ufficio stampa, la vicesegreteria e il controllo dell’Urp, ufficio relazioni con il pubblico. Al suo posto, al Suap, entra Antronella Delledonne, già dirigente delle Attività produttive.

Prezzi La vita in città è sempre più cara LA RILEVAZIONE Analisi del Comune: rispetto al mese di ottobre 2010 aumenti record per trasporti, luce, gas e acqua n Cagliari città sempre più cara: aumentano i prezzi dei prodotti alimentari, crescono quelli dei capi d’abbigliamento e delle calzature, le bollette delle utenze domestiche si impennano e anche i trasporti fanno registrare aumenti record. A certificarlo, nel caso in cui i portafogli dei cagliaritani non se ne fossero accorti autonomamente, è il servizio informatica e statistica del Comune, che ieri ha diffuso l’indice dei prezzi al consumo. Secondo cui rispetto allo scorso anno la vita nel capoluogo è aumentata del 2,7 per cento, mentre la crescita dei prezzi per la popolazione rispetto a settembre, è stata dello 0,3 per cento. LE RILEVAZIONI DEL COMUNE «Quella fotografata dall’indice dei prezzi al consumo è una situazione critica - spiega Raffaele Paci, professore di Economia Applicata della facoltà di Scienze Politiche -: mentre

numeri 6,7

L’incremento percentuale del prezzo dei trasporti in città rispetto allo scorso anno.

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Il costo dell’istruzione è calato dell’uno per cento rispetto a ottobre 2010: è, insieme con le spese sanitarie, l’unica voce in calo.

CONSUMI I prezzi per i trasporti in città sono cresciuti del 6,7% rispetto al 2010

la crisi colpisce i redditi, aumentano i prezzi. Anche una crescita del 2,7 per cento, in un contesto di questo genere, incide profondamente sulla vita dei cagliaritani, che tra l’altro come tutti gli italiani non possono contare su protezione sui salari o sugli stipendi». Un mix esplosivo, insomma, che rischia di farsi più acuto nel prossimo futuro. Guardando al

info LA SANITÀ È IN CALO Solo i prezzi della sanità e dell’istruzione sono in calo.

passato, comunque, e allo storico dei prezzi elaborato da Palazzo Bacaredda, si scopre che sono proprio i prezzi dei trasporti sono quelli cresciuti maggiormente negli ultimi dodici mesi (+6,7 per cento) seguiti da quelli per le bevande alcoliche e i tabacchi (+5,7%, in particolare a causa dell’aumento del prezzo delle sigarette) e da quelli delle utenze do-

mestiche: in un anno acqua, luce e gas hanno fatto registrare un aumento del 4,6%. Unici prezzi in controtendenza su base annua quelli per i servizi sanitari e le spese per la salute (diminuiti di uno 0,1 per cento) e quelli per l’istruzione: a fronte di una crescita mensile dello 0,4%, rispetto a ottobre 2010 sono calati dell’uno per cento. «Il picco di crescita più alto - prosegue l’economista dell’ateneo cittadino - è quello per i trasporti: lì incide l’effetto a catena dei tagli agli enti locali. E anche se i Comuni poi non aumentano i tributi per i cittadini, devono comunque modificare i prezzi per mantenere un eguale livello del servizio». Insomma, sostiene Paci , «alla fine i soldi escono comunque dalle tasche dei cittadini». Che non possono guardare al futuro con grandi speranze: «Nel 2012 la situazione sarà identica, con aumenti del 2-3% su base annua e questo abbinato ai tagli sui redditi, all’alta disoccupazione giovanile e all’auimento dei licenziamenti e della cassa integrazione renderà ancora più difficile per molti cagliaritani arrivare a fine mese». M.M.


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CAGLIARI CONFINDUSTRIA GIOVANNI SOFFIETTI PRESIDENTE DEI GIOVANI IMPRENDITORI

L’INIZIATIVA PIAZZA DELLA SOLIDARIETÀ CON I MANIFESTANTI CONTRO LA TAV

IL SEMINARIO I DIRITTI NEGATI DEI MINORI NEGLI INCONTRI DI ALFABETO DEL MONDO

n Giovanni Soffietti è il nuovo presidente dei giovani imprenditori della Confindustria sarda. Sostituisce Cristiano Todde, attualmente componente del Comitato Internazionalizzazione e Yes. Già vice presidente dei Giovani imprenditori sardi, Soffietti, 35 anni di Cagliari, laureato in Economia e Master al MIP, è amministratore della Soffietti Servizi Assicurativi e risk manager per primari gruppi assicurativi internazionali.

n La piazza della solidarietà di domenica prossima (piazza San Cosimo, dalle 9,30 alle 13) ospiterà una delegazione di cittadini della Valle di Susa che discuteranno della lotta intrapresa, delle motivazioni, delle modalità, di violenza e nonviolenza, dei problemi di comunicazione, del linciaggio mediatico, e dell'importanza anche simbolica, come scrivono gli organizzatori, di questa lotta.

n Grande partecipazione per il primo incontro del ciclo di seminari intitolato “I minori stranieri e l’accesso ai diritti fondamentali” organizzato dall’associazione culturale Alfabeto del Mondo e dal Movimento per l’Infanzia. Si è parlato di diritto alla protezione, all’unità familiare e al ricongiungimento familiare dei migranti. È intervenuta anche la presidente della corte d’Appello Grazia Corradini.

VIA PAOLI

SCOMPARSO ANZIANO IN PIAZZA GIOVANNI

Il trasportatore che ha convissuto con i brigatisti n Si chiama Pierpaolo Mantega. Il posto fisso, per lui e per la sua motocatrozzella, è l’angolo tra via Paoli e via Settembrini. Paolo Trasporti: con questo nome è entrato nell’immaginario collettivo cagliaritano. «Qui mi conoscono tutti, sanno che sono un lavoratore, che ho pazienza e buona volontà. Ho cominciato nel ’77 in piazza Garibaldi con mio cognato che faceva il mio stesso mestiere, ma al tempo di lavoro ce n’era di più. Da vent’anni a questa parte sto qui, in quest’angolo di via Paoli dove tutti possono trovarmi. Su richiesta faccio trasporti in tutta la Sardegna con la mia moto-carrozzella. Si parla di mobili soprattutto. Ma anche sabbia per i muratori, cemento e macerie». Un profilo inconfondibile, racconta la sua storia. Ha trascorso l’infanzia a Villanova. Una famiglia modesta la sua: il padre si occupava di lavori di manovalanza di ogni genere proprio come lui, mentre la madre stava in casa con i loro undici figli, sei fratelli e cinque sorelle. Troppi purtroppo per una famiglia così bisognosa: «Dall’età di nove anni ho vissuto in una casa di correzione a Giorgino pur non avendo mai commesso niente», racconta Paolo, «Al tempo era una forma di aiuto da parte della società verso una famiglia numerosa. Ma per me era una prigione». Qualche disegno, frasi e nomi sbiaditi segnano le sue braccia proprio in ricordo del riformatorio, ma anche degli anni di carcere vero e proprio: «La prima volta che mi hanno preso nel 1981 è stato per fame, per miseria. Avevo rubato un pacco di pasta e un barattolo di pelati», confessa, «Sono stato detenuto anche all’Asinara: lì ho incontrato molti brigatisti, ho incrociato i loro sguardi, ma non ci ho mai parlato. Non ci facevano neppure avvicinare a loro». Nella vita di Paolo anche un matrimonio fallito alle spalle e tre figli che non ha potuto crescere: «Non ho rapporti con loro. Non gli sono stato vicino», ammette. Oggi Paolo vive da solo in una stanza comunale di sei metri per tre, piccola, peggio in una cella, si alza ogni mattina all’alba e lavora fino a sera. Ha una compagna, Stefania, e altri due figli, gemelli di 21 anni: «Federica frequenta l’università», confida orgoglioso. Una rivalsa. Marcella Cuboni

SACCHE DI SANGUE Solo il tre per cento del plasma donato è “cattivo”

Avis Sangue sardo sicuro

«Qui non si discrimina» IL CASO A una lesbica romana negata la possibilità di donare a causa della sua vita sessuale. I medici di via Talete: «Domanda sull’omosessualità tolta dai questionari, da noi controlli rigidi» n Nessuna discriminazione tra i donatori di sangue di Cagliari: l’unico aspetto da tutelare è la salute di chi riceve. Se a Roma è scoppiato un caso dopo che una donna omosessuale si era vista negare la possibilità di donare il proprio sangue, da Cagliari fanno sapere che ogni tipo di esclusione figlia del pregiudizio si è fermata più di 10 anni fa. «Prima sul questionario che il donatore doveva compilare c’era una domanda relativa all’omosessualità o meno della persona, ma non c’è più», spiega Elia Casanova, medico del centro Prelievi dell’Avis di via Talete. Quel che conta è se il sangue possa o meno essere a rischio: «Non si parla di discriminazione», ha spiegato Casa-

nova, «ma di capire prima ancora del salasso se quel sangue possa essere trasfuso. Quindi se una persona nella chiacchierata che precede la donazione, ammette di essere gay o lesbica non è un problema se si tratta di una persona con una vita sessuale regolare e non a rischio». Anche un etero si può sentire dire di no: «Se il soggetto ammette di avere avuto più rapporti e non protetti diventa un candidato non accettabile. La sessualità non conta, ma è la possibilità o meno di rischi a stabilire se procedere o meno alla donazione». Il presidente del centro donazioni di via Talete, Antonello Carta, anzitutto difende i medici da questa accusa: «Nessuna discriminazione, fanno il

loro lavoro nell’interesse di chi riceverà il sangue, e anche di chi dona, visto che si mira alla prevenzione della salute di chi dona. Il medico non fa solo un’intervista ma ha la preparazione per capire se si tratta o meno di un donatore a rischio». Allora però il dubbio sorge: chi direbbe di aver trascorso la notte con un altro partner? Quale padre di famiglia ammetterebbe di essere un cliente abituale delle prostitute? Quindi ci si accorge che il sangue è infetto solo dopo la donazione: «Non è così e i dati lo dimostrano», ha puntualizzato Carta, «Solo il 3 per cento del sangue è “cattivo”. Le donazioni in Sardegna sarebbero sufficienti a coprire il bisogno se non ci fosse la Talassemia: «Raccogliamo 72mila unità di sangue, solo il Brotzu ne conta 51 mila, e in via Talete superiamo le 16 mila sacche annuali». Lazzaro Cadelano

n Ieri pomeriggio, nella zona di piazza Giovanni, si sono perse le tracce di Luigi Melis, 78 anni. Si è allontanato all’improvviso dalla moglie e potrebbe non ricordare il proprio nome o l’indirizzo della sua abitazione a causa di una malattia che lo affligge. Al momento della scomparsa indossava dei pantaloni scuri, un giubbotto di renna beige, una camicia rosa e portava la cravatta. Usa gli occhiali e il viso è lentigginoso. Il portamento è quello di un signore distinto, dalla camminata non è possibile intuire che soffre di una qualche malattia. Chiunque possa fornire informazioni utili può chiamare la figlia Stefania ai numeri 347/2421479 e 333/2387547.

UNIVERSITÀ DISABILI BANDO DI SOSTEGNO

n Aperta la selezione per i servizi di assistenza agli studenti disabili dell’università. Il bando “Prendi appunti” si può scaricare dal sito http://people.unica.it/disabilita/ e le domande dovranno essere presentate all'Ufficio Disabilità dell'ateneo. Gli studenti selezionati prenderanno appunti al posto dei loro colleghi disabili. La prestazione è retribuita con un compenso di 10 euro per ogni ora. Le domande di ammissione alla selezione dovranno essere inviate tramite all'indirizzo: Magnifico Rettore, Università degli Studi di Cagliari c/o Centro Accoglienza Studenti-Ufficio Disabilità, via San Giorgio 12; in alternativa potranno essere consegnate a mano, al centro in Via San Giorgio 12 dalle 9 alle 12.

Villa Elena I lavoratori: «Turni disumani e gravi carenze»

VIA DANTE Il sindacato Fials contro i vertici della casa di cura

n Carenza di personale infermieristico, scarsa dotazione di strumenti di supporto e ausilio ai degenti, turni massacranti. E ancora: pazienti sottoposti a chemioterapia trattati “ai limiti del rispetto della legge”, malati trasportati in ospedale “su un Fiat Fiorino” senza assistenza qualificata di sostegno, mancanza di letti, triangoli, girelli e flebo. A Villa Elena, la casa di cura che sorge alla fine di via Dante, la situazione è «di estremo disagio», denuncia la Fials, la Federazione italiana autonoma lavoratori della sanità, che chiede ai vertici dell’azienda un incontro per tentare di superare le criticità sollevata dai dipendenti della struttura. “In seguito a un’assemblea

del personale tenutasi presso la casa di cura “Villa Elena” nella quale sono emersi tutti i disagi a cui sono continuamente sottoposti i lavoratori scrive la segreteria provinciale della Fials - abbiamo chiesto formale richiesta di adeguamento alle norme vigenti a tutela dei lavoratori e dei pazienti”. Richiesta che però, denuncia il sindacato, è caduta nel vuoto: “Nonostante le successive sollecita-

FIALS Il sindacato denuncia: «L’azienda nonostante le varie richieste di incontro non ci ha mai dato ascolto: ora basta»

zioni, non si è mai avuta risposta né in parole né in fatti: pertanto si chiede un intervento immediato e risolutivo non solo alla dirigenza della casa di cuta ma anche agli organi preposti ai controlli presso dette strutture asanitarie. Ciò - conclude la nota della Fials - al fine di ottenere l’immediato adeguamento della Casa di Cura quale garanzia dell’assoluta sicurezza dei dipendenti nel loro luogo di lavoro”. Secondo gli infermieri di Villa Elena, che da mesi chiedono ai vertici della struttura di intervenire, “le condizioni in cui operiamo sono situazioni di disagio, dovute a personale e apparecchiature insufficienti, e si riflettono anche sui pazienti”.


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CAGLIARI STAZIONE CHIEDE SIGARETTA A PASSANTE POI LO RAPINA DEL PORTAFOGLIO E FUGGE

SCOMMESSE PUNTA SULLA “TRIS” E VINCE QUASI TRENTAMILA EURO

VIA ASIAGO AUTO BRUCIATA NELLA NOTTE PASTICCERE NEL MIRINO DEI PIROMANI

n In piazza Matteotti ha chiesto una sigaretta a un passante, un ragazzo di 19 anni, e poi gli ha portato via il portafogli, con 70 euro. Ma A.S., cagliaritano di 32 anni, quei soldi non ha fatto in tempo a goderseli. Il ragazzo rapinato ha chiamato il 113 e un equipaggio delle Volanti, grazie alla descrizione fornita, ha bloccato l’aggressore poco distante, in piazza del Carmine. A.S è stato arrestato per rapina improria.

n Uno scommettitore cagliaritano ha centrato l’unico Quartè in Italia vincendo 27.154 euro con un sistema suddiviso in quote da 4,50 euro. La vincita è stata realizzata nei giorni scorsi nella Totoricevitoria Europea di Valentino Mameli, al Quartiere del Sole. La combinazione vincente della gara tris che si è svolta a Montecatini era: 15-1-17-18.

n Un’altra auto bruciata a Is Mirrionis. Intorno alle 4 della notte tra domenica e ieri è stata data alle fiamme la vettura del titolare di una pasticceria, parcheggiata in via Asiago. L’auto è andata completamente distrutta. le fiamme sono state spente solo grazie all’intervento di un vigile del fuoco. Sembra certa l’origine dolosa del rogo. L’ennesimo episodio registrato in città, dove i le auto incendiate sono quasi all’ordine del giorno.

Quartu A fuoco

MONSERRATO

Rubano rubinetti da un deposito due in manette

un bar-tabacchi «Settima volta, adesso basta» n Ennesimo incendio nel bar “Mr Robinson” di viale Colombo. Bruciati gli arredi che si trovavano all'esterno del locale: cinque tavolini, una decina di sedie e un ombrellone. I danni ammontano a circa 13 mila euro. L'allarme è scattato ieri intorno alle quattro del mattino, quando, al numero di emergenza 115 dei Vigili del fuoco è giunta la telefonata di un automobilista che aveva notato le fiamme davanti all'ingresso del bar-tabacchi di Roberto Murgia, 42 anni. Una vendetta, un atto intimidatorio o una semplice bravata? Sulla natura dolosa del rogo ci sarebbero pochi dubbi: le telecamere del locale hanno ripreso un uomo che, con una tanica di benzi-

na, ha cosparso la piazzetta dove si trova il locale, tra via Manara e viale Colombo, e poi ha appiccato il fuoco. Si tratta dell'ennesimo incendio doloso ai danni dell'attività commerciale: «Sarà la settima volta in due anni - racconta Murgia - così non si può più lavorare, bisogna sensibilizzare le forze dell'ordine. D’altronde, tempo addietro ho presuntato alcune denunce». Le indagini sono in corso, ma saranno i carabinieri della Compagnia di Quartu, guidati dal tenente Nadia Gioviale, che stanno lavorando sul caso, a far luce su ciò che è accaduto e ad individuare gli eventuali responsabili. Monica Magro

VIALE COLOMBO I tavolini bruciati del bar tabacchi “Mr Robinson”

GUANTINI

n Stavano cercando di rubare del materiale idraulico da un magazzino: ma una pattuglia dei carabinieri li ha sorpresi e li ha arrestati. Cristian Cannas, di 34 anni, e Carlo Picciau, di 23, entrambi cagliaritani con precedenti penali, hanno così passato la notte in camera di sicurezza con l’accusa di furto aggravato. I due, dopo aver praticato un foro nel muro e scardinato quattro serrande, si sono introdotti all’interno di un deposito di materiale edile in via Cesare Cabras a Monserrato, ma sono stati sorpresi da una pattuglia dell’Arma della stazione di Sestu, mentre tentavano di rubare rubinetterie ed accessori da bagno per un valore complessivo di cinquemila euro. Tutta la merce è stata recuperata e restituita ai proprietari. I due arrestati, dopo aver trascorso la notte in caserma, stamattina sono stati giudicati dal Tribunale di Cagliari dove, a seguito di patteggiamento, sono stati condannati a 8 mesi (Cannas) e 5 (Picciau).


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SPORT GIUDICE SPORTIVO DUE TURNI A BOATENG PADOIN (ATALANTA) SALTERÀ IL CAGLIARI

CESENA BALLARDINI HA RIFIUTATO I ROMAGNOLI SI BUTTANO SU DE CANIO

n Il giudice sportivo ha squalificato per 2 giornate Kevin Prince Boateng. Il giocatore del Milan è stato sanzionato perché, nel match giocato sabato a Roma, al momento della sostituazione ha insultato un assistente. Il ghanese è stato espulso dal terreno di gioco. Un turno di stop per Santana (Napoli), Cesar (Chievo), Chivu (Inter), Nocerino (Milan), Padoin (Atalanta) e Portanova (Bologna)

n Davide Ballardini non sarà il successore di Giampaolo, esonerato dopo lo 0-2 a Parma, sulla panchina del Cesena. Il tecnico ex Genoa si è incontrato con i dirigenti bianconeri ma l'accordo non è stato trovato, sta attendendo una chiamata da un club in situazione di classifica migliore. Il Cesena si sta orientando su Gigi De Canio, nella notte l’incontro con il tecnico ex Lecce.

Flessione Cagliari La Lazio si è mangiato quel gambero rossoblù STOP Sfortuna, episodi contro ma tanti errori, i biancocelesti hanno messo a nudo i limiti di una squadra che non sa far gol di Fabio Salis n È bastato il posticipo contro la Lazio a svuotare tutti i bicchieri riempiti a metà nei tre 0-0 del Sant’Elia più l’11 di Cesena. Il 3-0 finale è un tantino esagerato ma ha portato con sé una scia di numeri negativi per i rossoblù: il crollo dell’imbattibilità casalinga stagionale, quello delle reti subite in casa fermatosi a 312’, il prolungamento dell’astinenza dell’attacco al Sant’Elia salito a 364’. Se a ciò aggiungessimo il continuo scivolamento in classifica, dal secondo al settimo posto, si vedrebbe tutto e solo nero in vista della difficile trasferta di Bergamo, campo spesso avaro di punti. LULIC HA ROTTO L’INCANTESIMO Pur nella delusione per un sconfitta brutta, e per certi versi inaspettata, non c’è stata una differenza così netta tra Cagliari e Lazio. I primi 39’ sono stati abbastanza incoraggianti per i rossoblù che erano riusciti a ben contenere la potenza di Klose e la fantasia di Hernanes. Hanno sofferto soltanto i cambi di posizione tra Lulic ed Hernanes che hanno mandato un po’ in confusione il duo Pisano-Biondini. Al 39’ proprio Lulic, in posizione di trequartista, si è fatto trovare pronto sulla sponda di Cissè (servito da Brocchi non contrastato da Ekdal che rinculava), ha sfruttato il ritardo nella chiusura di Biondini e Nainggolan per superare, con un destro a giro, Agazzi, apparso poco reattivo nella spinta con le gambe. QUANTI ERRORI SULLO 0-2 Più che l’estemporaneo tap-in di Ariaudo all’alba della gara, il momento determinante è stato il 29’, con l’azione di Cossu e il cross per Ribeiro che ha girato in porta di testa, forse ricordandosi della rete al Novara, anziché servire il liberissimo Biondini a un metro da Marchetti. Sarebbe stato il gol del vantaggio, meritato dopo una mezzora giocata bene, imbavagliando la Lazio che, fino a quel momento si era limitata ad un tiraccio da fuori di Ledesma. E sarebbe stato un gol su azione. Questione di episodi, dunque, al contrario del raddoppio laziale. Un cumulo di errori. Il primo l’ha fatto Nenè con un azzardato cambio di gioco orizzontale verso Pisano intercettato da Radu, tuttavia ancora rimediabile se la chiusura di Nainggolan su Lulic fosse stata meno molle (il belga poteva spendere un giallo), ma è sul cross di Cissè, da destra, che si è consumato il patatrac: Canini si è fatto sfilare Klose senza seguirlo né facendo scudo col corpo, ha altresì tentato un improbabile fuorigioco (è possibile che si continui a marcare a zona anche al limite dell’area?) lasciando al tede-

numeri 5

Le posizioni perse dai rossoblù in una settimana, si è passati dal 2° al 7° posto

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I minuti di imbattibilità casalinga di gol subiti fino al gol di Lulic

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sco un comodo colpo di testa. Lo 0-2 al riposo si è trasformato in una montagna impossibile da scalare. RIPRESA CON DUE OCCASIONI La ripresa ha mostrato i limiti del Cagliari nel fare gioco contro difese schierate. Il 4-2-3-1 con l’ingresso di Ibarbo non ha cambiato ritmo favorendo la maggior qualità della Lazio. Dopo un colpo di testa del colombiano, il sussulto al 76’ con Ribeiro che, di testa, ha sbagliato un rigore in movimento. Un gol che avrebbe fatto diventare il finale incandescente. Invece l’ultimo quarto d’ora ha regalato l’errore di Larrivey che ha costretto al fallo Nainggolan su Rocchi, il quale sfrutta la dormita di Biondini sulla punizione di Ledesma per segnare la 100ª rete in biancoceleste e dare un

senso più compiuto alla disfatta. TUTTI GLI SCENARI APERTI Resta perciò il malcontento tra i tifosi, l’amaro in bocca per un classifica che diventa più anonima e la consapevolezza che nell’era dei tre punti i pareggi in serie fanno molto comodo se uniti da qualche vittoria, ma lasciano una scia di rammarico se si incastrano con delle sconfitte. A Bergamo tutti gli scenari sono aperti: dalla vittoria-rilancio al pareggio che congelerebbe la diagnosi in attesa che la sosta guarisca i mali rossoblù. Con la sconfitta verrebbe invocato l’ennesimo interventismo del presidente Cellino, le cui mosse pare vengano legate a quelle di Ballardini che, dopo aver rifiutato Bologna, ha detto no anche al Cesena.

I minuti di astinenza del Cagliari per i gol segnati al Sant’Elia, l’ultima rete di Larrivey contro il Novara

NENÈ Nessuna occasione contro la Lazio

NOVITÀ TORNA CONTI PER LA GARA DI BERGAMO EL KABIR OUT, IN ATTACCO MANCA L’ALTERNATIVA n Ficcadenti è allergico al turnover quanto Zio Paperone nello spendere i dollari. Il tecnico rossoblù, nel dopogara con la Lazio, ha però invitato i giornalisti ad assistere agli allenamenti per capire meglio il perché manchi l’alternanza tra i giocatori. Come dire, c’è differenza tra la squadra base e ilresto della rosa. Intanto, contro l’Atalanta ci sarà l’importante ritorno di Daniele Conti. La presenza del regista riporterebbe Nainggolan al ruolo di mezzala sinistra. Bocciatura per Ekdal, sostituito da Ficcadenti dopo un’ora di gioco, potrebbe rifiatare Biondini e in quel caso, come interno destro, ci sarebbe il portoghese Sampaio mai utilizzato finora dal 1’. In difesa, l’assenza di Astori ha promosso titolare Ariaudo che si è disimpegnato bene nel trittico di gare in una settimana contro Napoli, Cesena e Lazio. Coi

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Le sconfitte stagionali del Cagliari, la prima a Palermo e l’altra domenica contro la Lazio

biancocelesti ha fallito il gol dopo 1’ che avrebbe cambiato il corso della serata. Pisano sta entrando in riserva e potrebbe lasciare spazio a Perico, nato a Bergamo e voglioso di giocare il derby, lui che è un ex Albinoleffe. Ma le vera mancanza di alternative sono in attacco perché Ficcadenti sabato scorso ha fatto notare che Larrivey non può giocare con Nenè perché costringerebbe il brasiliano ad allargarsi, ritiene Ibarbo non un attaccante e perciò resterebbe il solo El Kabir l’unico sostituto possibile per un Thiago RIbeiro giù di condizione dopo l’avvio folgorante. Ma il recupero del marocchino difficilmente verrà affrettato dato che poi c’è la sosta. La sua prolungata assenza sta diventando un problema, l’ex Mjallby ha dimostrato cambi passo, tecnica e fiuto del gol. Quello che arriva col gontagocce, 2 in 5 partite.

Juve Matri: «Scudetto? Rossoneri favoriti»

ALESSANDRO MATRI Già 4 gol

n «Pensiamo al Napoli». Alessandro Matri e la Juventus voltano pagina dopo la vittoria ottenuta sabato a Milano contro l'Inter. I bianconeri, che si sono imposti 2-1 sul campo dei nerazzurri, guidano la classifica imbattuti. Domenica prossima, a Napoli, è in programma un altro big match. «Al di là della vittoria, contro l'Inter abbiamo offerto una prestazione ottima - dice Matri - Siamo imbattuti, siamo nel mezzo di una buona serie di risultati e abbiamo sensazioni positive. La partita di sabato è già dimenticata, stiamo già pensando alla prossima con il Napoli», dice l'attaccante. «Noi avvantaggiati perchè senza le coppe? Onestamente speravamo di poterla giocare noi la Champions… »,

aggiunge l’ex rossoblù riferendosi al calendario bianconero, privo di impegni continentali. «Forse - osserva ancora Matri - dal punto di vista fisico avremo dei vantaggi, ma in queste gare contano gli stimoli e la fatica va in secondo piano. Da questo punto di vista, noi possiamo contare su Conte che è bravo a tenere alta la concentrazione in tutti i tipi di partite». La parola scudetto è tornata prepo-

L’EX ROSSOBLÙ «Noi avvantaggiati senza Coppe? Ma volevamo giocare la Champions... Contro l’Inter ottima gara, ora il Napoli»

tentemente d'attualità in casa Juventus, dopo cinque anni di oscuramento, quando le vicende pregresse di Calciopoli avevano depotenziato la squadra e consigliato tutti, nell'ambiente, di evitare di usarla. Oggi si può: lo dice la classifica, il gioco, i valori del campionato, che vedono il crollo di grandi come Inter e Roma e nessuna corazzata capace di ammazzare il torneo a Natale, anche se il Milan è in netta ascesa. «È sicuramente favorito il Milan - dice Matri - perché ha un organico notevole ed è campione in carica. Ha ragione Galliani quando dice che vince la squadra che prende meno gol, ma comunque noi cercheremo di farne sempre tanti, almeno uno in più dell'avversario».


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Rossoblù Una squadra prevedibile Ficcadenti già in bilico? ROSSOBLÙ Ritorno alla normalità ma la squadra ha perso iniziativa, Nenè a disagio, le azioni partono solo da sinistra

info

di Virginia Saba n La parola della settimana è prevedibilità. Era prevedibile, ad esempio, che presto il Cagliari sarebbe tornato al suo posto (che non è il primo, secondo, terzo, quarto e forse neanche quinto o sesto). Era prevedibile un po’ per consapevolezza, un po’ per motivi ben sperimentati negli anni passati: c’è la squadra che parte a mille e fa la parte della sorpresa, poi si ridimensiona. Prevedibile quindi che gli incantesimi abbiano un inizio e una fine. Prevedibile anche che la Lazio fosse nettamente più forte del Cagliari. Che si dica che non ha fatto niente per meritare la vittoria fa sorridere. È come paragonare un genietto a cui basta una lettura al secchione della classe che sta sui libri 10 ore al giorno. Prevedibile poi, che se va male il primo a pagarne le spese sia l’allenatore. Perché questa voce gironzola da ieri. Parte del pubblico rossoblù ha preso le sembianze del giustiziere, ben abituati a tagliar teste senza se e senza ma: il Cagliari ha

MASSIMO FICCADENTI Sei punti nelle prime due gare e poi altri sette nelle successive sette partite la media-punti è scesa da 3 a 1

perso due gare in nove partite? Il Cagliari non segna più? Via Ficcadenti. E tutto il bello va a finire fuori, come tutti i palloni sprecati, che non sono tanti ma erano interessanti. Prevedibile è una parola che sta bene al Cagliari perché in fondo lo è. Lo è quando e se fa partire ogni azione d’attacco da sinistra. Lo è perché basta bloccare i due fulcri del gioco (Conti e Cossu) per dimezzare la valenza del giocattolo. Alla fine tutto ha funzionato sempre allo stesso modo, cambi compresi. EFFETTO NAINGGOLAN L’unico forse ad essere stato qualche volta imprevedibile è Nainggolan. Per il resto c’è il cross dalla sinistra che fatto da Cossu e Agostini non è affatto male. Solo che poi ci sonospesso difensori e i centrocampisti e ti chiedi dove siano gli altri due attaccanti. Prevedibile che Nenè si stufi di andare a prendere palla e fare sponda. Vuole fare gol e a questo tipo di gioco è insofferente. Se ha corso come un matto anche contro la Lazio e si è impegnato al massimo, anche stavolta ha finito la gara dichiarando che «abbiamo cambiato il gioco davanti» con annessa insofferenza manifestata nei limiti. Prevedibile anche, ma col senno di poi forse non vale, la storia di El Kabir. La sua non continuità era stata preannunciata

in estate da un articolo di Repubblica (15 agosto) che lo definiva poco affidabile. In effetti caratterialmente non ha fatto quasi nulla di così strano e se si fa male continuamente alle fasce muscolari non è affatto colpa sua. Prevedibile o no di certo avrebbe dato una grande mano al Cagliari. I LIMITI DEI NUOVI Prevedibile anche che tutti i nuovi acquisti avessero dei limiti. Thiago Ribeiro che nelle prime giornate sembrava nato nel campionato italiano si è un po’ perso. Fuori posizione non tira neanche più e non si capisce il perché. O forse sì, in quella fascia destra accadono poche cose e quindi Ribeiro è vittima del nulla. Ibarbo è prevedibile nel cambio: entra sempre ma si è spento un po’ in sintona col resto della squadra. Che avesse qualche limite era evidente, ma era (è) il più entusiasmante di tutti. Prevedibili Ekdal e Sampaio: panchina. A meno che come l’ultima volta con la Lazio non ci sia bisogno di un sostituto e allora ecco che un giocatore non può di punto in bianco trascinare 10 giocatori un po’ assuefatti dal gioco e inadatti alla classifica pur conquistata con merito. Basterebbe allora forse un po’ di imprevedibilità per ridare colore a queta squadra. Che non è il Milan ma sa come vivere di entusiasmo.

Oggi Champions L’ad Paolillo: Niente idimensionamento Il Milan col Bate Borisov rTevez? C’è il bilancio Allegri: «Per Cassano» INTER, DOMANI COL LILLA

IL TECNICO «Con la qualificazione in tasca ci giocheremo il primo posto con il Barcellona. E penseremo allo scudetto» n Non è facile giocare oggi: il Milan arriva a Minsk preoccupato per Antonio Cassano ma con la grinta di chi vuole la vittoria e raggiungere la testa del girone di Champions, lanciando la sfida al Barcellona. Un obiettivo di Massimiliano Allegri dichiarato in conferenza stampa a Minsk alla vigilia della partita contro il Bate Borisov di questa sera (ore 18). Al vertice del gruppo H con sette punti - ci sono i rossoneri e il Barcellona di Pep Guardiola. Il 19 ottobre, Il Milan ha vinto la gara di andata per 2-0 (Ibra e Boateng). Non c'è van Bommel, che ha preso una botta alla caviglia e osserva un turno di riposo, torna Boateng (per lui decisivo ultimo test di questa mattina), recupera Seedorf. Allegri - apparso un po’ provato - subito annuncia: «Sicuramente scenderanno in campo Ambrosini, Abate, Nesta, Boateng, Ibrahimovic e Robinho. Se la giocano Seedorf, Nocerino e Aquilani. Il ballottaggio è tra Taiwo e Zambrotta. L’ESPULSIONE DI ROMA Una battuta sulla sua espulsione nella partita contro la Roma: «Capita che io mi arrabbi quando tutti

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MAX ALLEGRI Il tecnico dei rossoneri: «Ci giochiamo il primo posto con il Barcellona»

GIANLUCA ZAMBROTTA Il difensore dei rossoneri: «Cassano è una bella persona e già ci manca»

dicono che le partite vanno bene, ma in realtà non sempre è così forse sono io che vedo alcune cose che non vanno, ma mi arrabbio per questi motivi. Sabato abbiamo fatto una buona partita nonostante i due gol subiti, abbiamo giocato bene concedendo poco». E poi prosegue: «Questo lo ritengo un punto di partenza per come dobbiamo giocare in futuro». SULLA CORSA SCUDETTO La sua convinzione è che «abbiamo buone chance per vincere lo scudetto e lotteremo insieme ad altre 6 o 7 squadre. Fino ad ora non ci siamo ancora espressi al meglio abbiamo iniziato a farlo sabato. Occorre continuità di risultati domani (oggi, ndr) ad esempio sarà un partita importante per il risultato e la qualificazione». E con la qualificazione in tasca - spiega Allegri - «ci giocheremo il primo posto con il Barcellona. Dopo la sosta avremo 8 partite in cui si deciderà il sia il girone di Champions e una buona percentuale dello scudetto». Il tema però è sempre Cassano: «Sarà importante fare bene anche per lui, ma più che per il giocatore, per l'aspetto umano della vicenda. Antonio stava facendo molto bene era in forma e spero di averlo quanto prima». «Domani - avverte - non dobbiamo prendere sotto gamba la partita anche perché loro in casa vorranno ben figurare. Noi vogliamo il primo

posto nel girone». Ci saranno magliette dedicate a Cassano? Alla domanda risponde Gianluca Zambrotta: «Sappiamo che la situazione è sotto controllo. Restiamo a ciò che ci viene detto e aspettiamo gli esiti degli esami. Qualcuno di noi lo ha sentito a voce e qualcuno via sms. Io gli ho mandato un messaggino e mi sembrava sereno. Il nostro pensiero va verso Antonio non solo per il giocatore, ma anche perchè è una bella persona, di compagnia e valuteremo in questi giorni se fare una maglia per lui. Già ci manca».

BATE BORISOV (4-2-3-1) FORMAZIONE 30 Gutor; 5 Yurevich, 14 Radkov, 18 Bordachev, 22 Simic; 8 Volodko, 2 Likthtarovich; 7 Kontsenvoi, 10 Renan Bressan, 25 Baga; 99 Kezman. PANCHINA (35 Chesnoski, 11 Gordeychuk, 23 Olekhnovic, 19 Aleksiyan, 77 Rudik, 9 Porfirio) Allenatore Vijtor Goncharenko

MILAN (4-3-1-2) FORMAZIONE 32 Abbiati; 20 Abate, 13 Nesta, 33 Thiago Silva, 19 Zambrotta; 18 Aquilani, 23 Ambrosini, 10 Seedorf; 27 Boateng; 70 Robinho, 11 Ibrahimovic. PANCHINA (1 Amelia, 2 Taiwo, 25 Bonera, 76 Yepes, 22 Nocerino, 28 Emanuelson, 56 Ganz) Allenatore Massimiliano Allegri Arbitro Peter Rasmussen (Danimarca) Orario 18 in tv su Sky e Mediaset Premium

THIAGO MOTTA Il centrocampista italobrasiliano potrebbe essere recuperato per la gara di domani col Lilla

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l Lilla per fuggire dagli incubi di campionato. Poco tempo fa, a chi adombrava l'ipotesi di una lotta per non retrocedere, Massimo Moratti rispondeva con una battuta: «Se dobbiamo cominciare a menare gramo...». Oggi, che il quartultimo posto in campionato è una realtà, il tempo dei sorrisi è terminato e le battute lasciano spazio a qualcosa che sembra quasi un imperativo da ultima chiamata. «Dobbiamo assolutamente risalire in classifica - dice l'ad nerazzurro Ernesto Paolillo - abbiamo perso qualche partita di troppo, ma guai pensare ad un ridimensionamento degli obiettivi». All'Inter, dunque, non lasciano né raddoppiano. Piuttosto confermano: magari non lo scudetto, che è quasi compromesso perché cinque sconfitte sono zavorre impreviste che appesantiscono il passo verso la meta finale, però c'è sempre un campionato da onorare e un'Europa da riconquistare. «La squadra, al di là del risultato contro la Juventus, è in netto miglioramento», spiega Paolillo. Con un intervento di mercato a gennaio. I nomi sono quelli di Kucka, Juan, Hazard, più il sogno Tevez che però non collima un gran che con la politica del fair play finanziario. «Tevez? Non parliamo di nomi - dice Paolillo - si tratta di valutare di volta in volta quando ci saranno i casi veri sotto esame, anche alla luce del bilancio». Intanto, però, bisogna ricostruire l'autostima in vista della sfida di domani contro il Lilla in Champions. La mancanza di Maicon verrà compensata dal possibile ritorno di Thiago Motta. Ranocchia e Samuel sono in recupero, così come Cambiasso e Sneijder. Le pedine necessarie per impedire il ridimensionamento.


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SPORT NAPOLI L’INVASIONE, IN 8MILA A MONACO DE LAURENTIIS: «ANDREMO A TESTA ALTA»

CALCIO USA MARQUEZ RECITA MALE FA RISSA, CADE E POI VIENE ESPULSO

SIMONCELLI IL TEAM GRESINI A VALENCIA «IL MODO MIGLIORE PER ONORARE SIC»

n Saranno ottomila (5mila emigrati) i tifosi del Napoli all'Allianz Arena domani per la gara di Champions contro il Bayern. Mazzarri non fa turnover per un match decisivo in Europa, dove la sua squadra è imbattuta, l’unica novità è Fernandez per lo squalificato Cannavaro. Il presidente De Laurentiis: «Andremo a testa alta e col petto in fuori». E domenica ci sarà il pienone al San Paolo per la gara contro la Juventus.

n Vergognoso finale di NYRed Bull-LA Galaxy finita 0-1, andata delle semifinali play-off di Major League, il campionato di calcio degli Stati Uniti. Una pallonata di Rafa Marquez (NY, foto) a Donovan scatena il finimondo. Espulsi il messicano ex Barcellona e Juninho che ora rischiano pesanti sanzioni. Nelle due squadre militano Thierry Henry e David Beckham.

n Il team Gresini correrà a Valencia per ricordare Marco Simoncelli. In pista, così, ci saranno Hiro Aoyama in MotoGP e Michele Pirro e Yuki Takahashi in Moto2. «La decisione da prendere non è stata facile, ma abbiamo voluto seguire quella che sarebbe stata la volontà di Marco. Scendere in pista a Valencia è sicuramente il modo migliore per onorare quello che lui amava fare; correre e vivere in questo mondo», ha detto Fausto Gresini.

ECCELLENZA

BASKET A1

Tifoso fratturato Olbia Del Grande e c’è l’iper Zanda n Tutto come previsto nell’11ª giornata di Eccellenza. Vince il sabato l’Olbia e risponde la Torres la domenica tornando in vetta solitaria. n Siazzu impietoso, l’Olbia è più Del Grande. Contro la Nuorese Siazzu infierisce contro l’ex squadra con una doppietta che fortifica la leadership tra i bomber con 13 reti. Una classifica che vede per la prima volta l’ingresso del punteros Del Grande, un’arma in più per la vice-capolista. n Gianna…Iannini canta nel deserto. La Nuorese chiede i gol-salvezza a Salvatore Iannini, l’ex Samassi all’esordio si procura e segna il rigore che non evita la debacle barbaricina (4-1) contro l’Olbia. n L’Iper Zanda di Muravera. Non basta al Muravera la super giornata di Matteo Zanda, il portiere ex Tempio ha bloccato tantissimi tiri della Torres tranne quello di Falchi. I sarrabesi passano così alla cassa e riscuotono il sesto ko di fila. n Fertilia, frattura insanabile. Pareggio movimentato al Mariotti. Botta e risposta tra Luca Carboni e Ferreira del Valledoria, finale incandescente con le espulsioni dei giuliani Sini e Ledda, parapiglia generale con invasione di un tifoso di casa che si frattura il femore nel tentativo di scavalcare la recinzione. n Falchi manda in volo la Torres. Nona vittoria di fila della capolista, nona sinfonia questa volta col maestro Fabrizio Falchi, basta un suo gol per vincere a Muravera e tenere a bada l’Olbia. n Manunza e Cacciuto li fanno viola. L’Atletico trova la prima vittoria in trasferta, il San Teodoro la prima sconfitta in casa. I viola fatti viola da due ex, Manunza e Cacciuto, autori degli assist-gol per Musanti e Pillola nel 2-1 finale. n Argiolas e Dessena, attenti a quei due. Il Castiadas riprende quota con la coppia-gol, Fabio Argiolas segna su rigore e poi offre un assist al bacio a Marco Dessena, che firma la doppietta con un contropiede irresistibile. n Ibba...n, il bonifico del Tavolara. Nella gara contro il Carbonia eurogol di Christian Ibba con un sinistro all’incrocio, poi Soro su rigore firma il 2-0 finale. F.S.

Cus, la 1ª vittoria Vasapollo felice: «È memorabile»

GIACOMO CHESSA Il difensore centrale è uno dei pochi superstiti della trionfale passata stagione

Serie D Chessa non molla

«Al Sant’Elia mancano almeno cinque punti» ULTIMO POSTO Il capitano dei cagliaritani: «Stiamo giocando bene, ora potevamo essere agganciati al gruppo davanti. Il ko col Selargius brucia, siamo sfortunati ma dobbiamo metterci più attenzione» n Perdere quando pensi di poter vincere è come se ci mettessero del sale nella ferita, se poi quella vittoria non è ancora arrivata in nove giornate la delusione cresce a dismisura. Giacomo Chessa, capitano del Progetto Sant’Elia, non ha digerito ancora il ko nel derby contro il Selargius giunto all’88’ e con l’uomo in più per tutto il secondo tempo. Giacomo, da ex Selargius brucia ancor di più la sconfitta nel derby? Non direi, sono rimasti pochi di quelli che erano i miei ex compagni, ho sofferto più per le condizioni di classifica in cui siamo, sarebbe stato così per ogni altra partita. Poi i risultati di domenica hanno aiutato a smaltire la de-

lusione. Per quale motivo? Perché hanno pareggiato un po’ tutti e quindi il terreno perso non è poi tanto, ma bisogna invertire la rotta. Finora due soli punti in classifica, come se ne esce da questo periodo? Non lo so, penso che nelle ultime tre partite, tolto il primo tempo a Selargius, abbiamo giocato bene e meritavamo di conquistare almeno quattro o cinque punti in più che ci avrebbero fatto comodo per agganciare il gruppo che sta davanti a noi. Quali le cause di una vittoria che tarda ad arrivare? Hanno influito di sicuro le sviste arbitrali con il Palestrina e il rigore contro

nella gara col Marino, poi è chiaro che c’è del nostro perché non possiamo perdere di vista l’avversario al 95’ (Marino, ndr) e subire il pareggio, oppure concedere una ripartenza all’88’ ad una squadra con l’uomo in meno (Selargius, ndr) e perdere una gara che stavamo per vincere. Ci dobbiamo salvare e bisogna avere più fortuna negli episodi chiave come prestare più attenzione nei dettagli. Nell’azione del gol-vittoria del Selargius eravate tre contro uno eppure Acquaviva ha fatto gol Abbiamo preso una ripartenza mentre cercavamo la vittoria, ma ha fatto un gran gol calciando d’esterno in diagonale. Domenica contro il Sora per? Per vincere ovviamente, non c’è altro risultato per noi. Ci serve fare punti e soprattutto una bella striscia di risultati positivi. F.S.

Tennis A Nicolini il titolo di Quarta categoria

DARIO NICOLINI

n Aveva smesso: da campione sardo juniores di tennis a ballerino. Poi è tornato e ha ripreso dove aveva lasciato: con una coppa in mano. Dario Nicolini è il vincitore dei campionati sardi di Quarta categoria: ha conquistato il titolo con il più classico dei copioni, battendo in finale proprio il campione uscente, Matteo Bruni. Risultato più pesante di quanto il campo non abbia detto: il 6-2, 6-2 finale è arrivato dopo due ore di gioco, con la maggior parte dei game decisi ai vantaggi, ma con il tennista di Selargius capace di conquistare i punti decisivi nei momenti chiave, cosa che è mancata al portacolori del Margine Rosso. Ha dovuto faticare di più in semifinale Dario, classe 1985, tesserato per il Tc Su Planu, con-

tro Maurizio Sanna, altro pretendente al titolo della vigilia. Ma l'ex promessa l'ha spuntata al terzo set sul potente tennista del Tc Cagliari, e in rimonta: 3-6, 6-4, 6-4. Tutto secondo pronostico nel femminile con la favorita Silvia Atzori de Le Saline che è partita da testa di serie numero 1 e ha vinto senza perdere un set: solo quattro game ceduti in finale a Valentina Serra del Tc Cagliari. L'aveva detto alla vigilia è ci è

LA FINALE Ha battuto il campione uscente, Matteo Bruni: il 6-2, 6-2 finale è arrivato dopo due ore di gioco

riuscito: «Punto al titolo di doppio». Così Matteo Bruni ha conquistato il titolo a coppie con Andrea Tocco, bissando il successo già ottenuto al Pasquariello: in finale hanno sconfitto 76, 6-3 Dario Dessì e Michele Scalas. Nel doppio femminile si è rifatta Valentina Serra, che ha perso nel singolo ma che ha conquistato il titolo di doppio in coppia con Rosellina Masala: anche in questo caso a sorpresa contro il due del Poggio Sport formato da Claudia Selis e Sarah Stoerbrauck. Nel doppio misto il titolo è andato a Silvia Atzori per la doppietta, in coppia con Giancarlo Congiu, che hanno sconfitto Roberto Ciocci e Marina Di Martino con un periodico 6-4. Lazzaro Cadelano

n «È stata una serata memorabile», ha detto il responsabile del Cus Cagliari Marcello Vasapollo. In pochi ci avrebbero creduto, almeno contro la Comense sarebbe stata un’impresa vincere. Impossibile. E invece il Cus l’ha fatto e dà un forte segnale: questa squadra può stare in questo campionato e giocarsela anche con le squadre storiche di questa A1 italiana che a Cagliari mancava da troppo tempo ormai. Fondamentale la tripla di Fabianova a fine gara che dopo il supplementare ha regalato la vittoria al Cus. «Vincere contro una squadra come Como, con la sua tradizione, era impensabile. Ma le ragazze sono state meravigliose e Xaxa veramente bravo a preparare la difesa». Ma anche bravo negli schemi d’attacco. Nel momento più importante il tecnico delle universitarie ha focalizzato quale sarebbe potuta essere l’arma vincente. «Ha chiamato lo schema che ci ha fatto vincere la partita col tiro da tre di Fabianova». E così è arrivata la vittoria di due punti dopo un tempo supplementare e una partita giocata sempre con equlibrio. «Questo sport è meraviglioso», chiude Vasapollo che ha messo su la squadra per la serie A1. Una bella soddisfazione che cambia le aspettative dei tifosi che sanno ora di poter presto gioire anche a Sa Duchessa. «Ci davano già per retrocesse ma noi non molleremo mai perché siamo un gruppo forte. Diamo il tempo di far ambientare le nuove e poi vedremo cosa accade». Il basket isolano sembra proprio abbia spiccato il volo. E non solo con le straniere, ci sono anche le sarde a dare una mano. O meglio, questa vittoria è una soddisfazioneche arriva dopo la convocazione di Federica Brunetti con la nazionale azzurra. Meglio di così...

FABIANOVA Capitano del Cus

RUGBY A CAPOTERRA: BATTUTO IL VEZZANO n Il Capoterra si è aggiudicato lo scontro al vertice del girone 2 della serie A di rugby battendo l’Avezzano in casa per 21-6. Risultato che poteva essere più rotondo per il XV allenato da Queirolo che non ha trovato la lucidità necessaria per concludere in meta almeno in altre tre occasioni. I capoterresi hanno saputo gestire meglio degli avversari le fonti di gioco reggendo bene il confronto in mischia chiusa e dominando nelle rimesse laterali, molti gli assenti per infortunio, tra cui Lisandro Arbizu, tenuto a riposo precauzionale, l’allenatore giocatore Juan Manuel Queirolo ha schierato Maxi Kahn all’apertura. Queirolo, tra i migliori in campo, ha saputo dettare i tempi delle giocate in maniera superba.


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MARTEDÌ 1 NOVEMBRE 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 8

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Tomboy Ore 17.00-18.45-20.30

Sala 9

CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

Sala 9

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Insidious Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 I Puffi Ore 16.45 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 5 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 6 Bar Sport Ore 18.45-22.40 Sala 6 Melancholia Ore 20.00 Sala 7 Maga Martina 2 Ore 16.50 Sala 7 Matrimonio a Parigi Ore 20.40 Sala 7 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 A Dangerous Method Ore 20.40 Sala 8 Amici di letto Ore 22.30 Sala 8 Arrietty Ore 16.50 Sala 8 I tre Moschettieri 3D Ore 17.45 Sala 9 Paranormal Activity 3 Ore 16.50-18.45-22.40 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Quando la notte Ore 19.15-21.30 Sala 2 Melancholia Ore 21.00 Sala 2 Una separazione Ore 18.45 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. This Must Be the Place Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Missione di pace Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Insidious Ore 17.10-19.30-21.55 Sala 2 This Must Be the Place Ore 16.30-19.10-21.50 Sala 3 Ex: amici come prima Ore 19.20-21.40 Sala 3 Super Ore 17.00 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 15.30-17.50-20.10-22.30 Sala 5 Amici di letto Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 15.30-17.40-19.50-22.00 Sala 7 La peggior settimana della mia vita Ore 17.50-20.00-22.10

Sala 9

Sala 10 Sala 10 Sala 10 Sala 11

Sala 12 Sala 13

Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 15.25-17.45-20.05-22.25 Arrietty Ore 15.35 Final Destination 5 3D Ore 20.15 I tre Moschettieri 3D Ore 17.45-22.25 Abduction Ore 21.35 I tre Moschettieri Ore 18.55 Maga Martina 2 Ore 16.45 La peggior settimana della mia vita Ore 17.05-19.15-21.25 Bar Sport Ore 17.25-19.45-22.05 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno Ore 16.35-18.55-21.25

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Maga Martina 2 Ore 15.10 Sala 1 This Must Be the Place Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 2 Insidious Ore 15.50-18.00-20.30-22.50 Sala 3 Bar Sport Ore 17.50-22.40 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 15.30-20.20 Sala 4 Johnny English - La Rinascita Ore 15.10-17.40-20.10-22.40 Sala 5 Paranormal Activity 3 Ore 14.50-16.50-18.50-20.50-22.50 Sala 6 Amici di letto Ore 17.30-22.20 Sala 6 I tre Moschettieri 3D Ore 15.00-19.50 Sala 7 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 15.00-17.30-20.00-22.30 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 15.40-17.50-20.20-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.50 Sala 1 I tre Moschettieri Ore 20.00-22.20 Sala 2 Amici di letto Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 3 Bar Sport Ore 20.30-22.30 Sala 3 Maga Martina 2 Ore 16.30-18.30 Sala 4 Quando la notte Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 7 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 8 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 9 Abduction Ore 22.30 Sala 9 This Must Be the Place Ore 17.50-20.10 Sala 10 Insidious Ore 18.10-20.20-22.30

ILMETEO

le trame Sala 11

Sala 12

La peggior settimana della mia vita Ore 17.30-19.30-21.30 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno Ore 17.10-19.20-21.30

Sala 5

TORTOLI’

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 This Must Be the Place Ore 16.30-20.30 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-21.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 18.00-21.00

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Amici di letto Ore 18.00-20.20 Sala 1 This Must Be the Place Ore 22.40 Sala 2 Arrietty Ore 18.15 Sala 2 Bar Sport Ore 20.20 Sala 2 Paranormal Activity 3 Ore 22.40 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 5 Insidious Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 6 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 7 Johnny English - La Rinascita Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.40

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 19.00-21.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 17.00-19.00-21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 21.00-22.50 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.15 Sala 2 Matrimonio a Parigi Ore 18.20-20.40-22.40 Sala 3 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.40-22.40 Sala 4 Amici di letto Ore 18.30-20.40-22.45

Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.30-22.40 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.30-22.45

Sala 6

LE AVVENTURE DI TINTIN

Genere Animazione Anno 2011 Durata 107 minuti Regia Steven Spielberg Trama Tintin è un reporter che gira sempre in compagnia del cagnolino Milou. Un giorno, scopre il modellino di una nave che cela un segreto e in men che non si dica si ritrova ad essere perseguitato dal diabolico Ivan, convinto che Tintin si sia impossessato di un tesoro inestimabile. Per il giovane, aiutato da Milou e dal Capitano Haddock, inizia un viaggio attraverso tutto il mondo alla ricerca di una nave...

INSIDIOUS

Genere Horror Anno 2010 Durata 97 minuti Regia James Wan Con Patrick Wilson, Rose Byrne Trama Renai e Josh hanno due figli e si sono trasferiti in una tranquilla casa di periferia. La serenità della loro vita viene distrutta quando, in seguito ad una caduta, il più grande dei figli entra in uno stato vegetativo che, però, non ha nulla a che vedere con i traumi, molto superficiali, riportati nell'incidente. Parallelamente strani eventi cominciano a disturbare la vita della famiglia...

QUANDO LA NOTTE

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 114 minuti Regia Cristina Comencini Con Claudia Pandolfi, Filippo Timi Trama In un paesaggio incantato di montagna, Manfred, una guida alpina, riservato e risentito nei confronti del gentil sesso, e Martina, una giovane donna, sposata e ora in vacanza con suo figlio, si incontrano. Una notte, infatti, accade qualcosa nell'appartamento di Martina. Il figlio si ferisce e ad accorrere per portare il piccolo in ospedale è proprio Manfred. Da quel momento i due si avvicineranno l'uno all'altra, nel difficile gioco della comprensione...

LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA

Genere Commedia Anno 2011 Durata 92 minuti Regia Alessandro Genovesi Con Fabio De Luigi Trama Paolo è un aitante quarantenne che vive e lavora a Milano. Margherita è una trentenne veterinaria figlia di una famiglia piuttosto borghese che vive in una sontuosa villa sul lago di Como. I due stanno insieme e, a soli sette giorni dal fatidico “Si”, Paolo continua a combinarne di tutti i colori, sempre affiancato dall'amico e futuro testimone Ivano...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 17.15-19.45-21.45

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Insidious Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 17.00-19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 17.30-19.30-21.30

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA ❆ Via Nazionale 113 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.00

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30-19.45-22.00 Sala 2 Bar Sport Ore 17.45 Sala 2 This Must Be the Place Ore 20.00-22.30 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.00-20.15-22.30

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.30-21.30

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Insidious Ore 18.20-20.25-22.35 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.25 Sala 5 Matrimonio a Parigi Ore 18.10-20.15-22.30 Sala 6 Amici di letto Ore 18.00 Sala 6 Bar Sport Ore 20.10 Sala 6 Paranormal Activity 3 Ore 22.35 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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MARTEDÌ 1 NOVEMBRE 2011

CULTURA

MONTECITORIO Orme di leggi, chiaroscuri del Belpaese l’omaggio di Maria Lai all’Unità d’Italia

U

n regalo per l’Unità d’Italia. Un dono dalla piccola fata di Ulassai al Paese per celebrare il momento più “alto”. Una tela cucita dove il ritmo e il respiro, come delle linee, attraversano trasversalmente l’opera sull’onda delle idee. “Orme di leggi” è l’opera di Maria Lai che, insieme ai lavori di altri nove artisti (Antonia Campi con Antonella Ravagli, Maurizio Cannavacciuolo, Chiara Dynys, Bruna Esposito, Giovanni Frangi, Franca Ghitti, Alessandra Giovannoni, Ana Hillar, Pietro Mascetti), è stata commissionata dalla Camera dei deputati per celebrare i 150 anni. Un anno con lo sguardo rivolto al futuro ripercorrendo i primi centocinquanta anni di storia unitaria. Così gli artisti sono stati invitati a realizzare un’opera volta ad illustrare il tema dell’Unità d’Italia nell’ambito di un Premio appositamente bandito e a titolo assolutamente gratuito. «“Orme di leggi” è una tela che si legge da sinistra a destra», spiega Maria Sofia Pisu, nipote di Maria Lai, sarà lei a rappresentare l’artista a Roma il giorno dell’inaugurazione, l’8 novembre (la mostra dura fino al 17), «Maria non ce la fa a reggere così tante emozioni, abbiamo deciso che sarei andata io». L’opera ripercorre un arco temporale che va dal Risorgimento fino ai giorni nostri. Maria Sofia Pisu spiega la tela, «ma l’opera si offre a varie e differenti interpretazioni». Si parte con una zona di nero, pagine buie, scure, scarabocchiate, che rappresentano gli anni bui dell’assolutismo e della mancanza di leggi, pagine interrotte, ogni tanto, dalle ombre di fili verdi che lasciano intravedere la speranza. Da lì una serie di scritti privati, appunti, che aprono la strada alla nascita dell’idea dell’Italia unita. La parte centrale dell’opera è leggermente più chiara e contiene le pagine del volume, la Costituzione, la cui disposizione è ordinata, indicando che si è arrivati a un equilibrio legislativo. E poi nell’ultima parte, quella di destra, è di nuovo il caos, con fascicoli che si aprono, ombreggiature e una linea rossa che l’attraversa a simboleggiare una parte drammatica, che descrive il momento attuale. Un periodo incerto, senza garanzie né diritti uguali per tutti i cittadini. L’attività sta a raffigurare la paura per una possibile rivoluzione, il

numeri

appuntamenti

1919

GALLERIA MEME L’UOMO E LA NATURA ARRIVA “INTO THE WILD”

Maria Lai è nata il 27 settembre del 1919. Figlia di Giuseppe Lai e Sofia Mereu, Maria Lai è seconda di cinque figli

n Continua la programmazione della Galleria d'arte contemporanea Meme. La prossima mostra, dal titolo emblematico “Into the Wild”, sarà incentrata sul tema del difficile rapporto tra uomo e ambiente. Venerdì alle 18.30 l’inaugurazione e terminerà giovedì 24 novembre.

1957

Dal lunedì al venerdì dalle 17.30 alle 20. Sabato su appuntamento.

Lascia l’Isola per studiare a Roma poi torna in Sardegna. Nel 1954, ritorna a Roma dove, nel 1957, alla Galleria L'Obelisco, effettua la sua prima esposizione coi suoi disegni a Matita dal 1941.

TEATRO BURATTINI E PUPAZZI IN SCENA IS MASCAREDDAS

n Burattini e pupazzi a spasso per la città. Da oggi al 7 dicembre torna a Cagliari “Il Grande Teatro dei Piccoli”. Per la dodicesima edizione la Compagnia Is Mascareddas viaggia lungo otto appuntamenti tra Is Mirrionis, Mulinu Becciu, Stampace e Sant’Elia.

2006

L'8 luglio del 2006 è stato inaugurato il Museo di Arte Contemporanea Fondazione Stazione dell'arte di Ulassai che raccoglie una parte considerevole delle sue opere, circa 140 tele in tutto.

L’ANNIVERSARIO L’opera è stata commissionata all’artista sarda e ad altri nove colleghi per celebrare i 150 anni rosso, rimanda al sangue, a una zona di allarme, nel senso che si scivola verso una zona di pericolo. Colori e trame che vanno oltre il simbolo del Tricolore, con il verde che è la spinta del Risorgimento, il bianco l’equilibrio, il rosso la paura. «Maria nei suoi quadri va sempre alla ricerca dei ritmi», spiega ancora la nipote, «le sue opere vengono attraversate da linee di forza che vanno oltre la tela e sono

una costante, come il respiro». “Orme di leggi” e i lavori degli altri nove artisti saranno esposti in una mostra temporanea che sarà ospitata nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio. Al termine della mostra, una delle tele realizzate, scelta da un Comitato d’onore, troverà collocazione nella restaurata Aula del Palazzo dei Gruppi parlamenti, oggetto di un importante intervento di recupero architettonico. Le altre opere saranno messe all’asta per raccogliere fondi da destinare ad un’iniziativa senza scopo di lucro per la salvaguardia del patrimonio culturale italiano nel processo di ricostruzione dell’Abruzzo dopo il terremoto. Francesca Cardia

info

"Anima e coru” oggi alle 18 al CentroPolivalente Comunale Area3

L’ESPOSIZIONE DA PIAZZAFORTE DI MARE A CITTÀ MODERNA SIMBOLO DELL’ISOLA Maria Lai attualmente è considerata da tutti l'artista più significativa della Sardegna

n “Cagliari capitale del Regno di Sardegna 1861: da piazzaforte marittima a città moderna” è la mostra è organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Cagliari e Oristano. In mostra fino al 29 dicembre i progetti e i disegni dell'architetto Gaetano Cima Dal martedì al sabato dalle 9 alle 13.Mercoledì e venerdì 16-19.


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MARTEDÌ 1 NOVEMBRE 2011

CULTURA TEATRO SALINE GIOVEDÌ C’È “SUICIDI?” CON BEBO STORTI E FABRIZIO CONIGLIO

LA MOSTRA IL “POPOLO DI BRONZO” VARCA IL MARE E SBARCA IN LOMBARDIA

n Giovedì 3 novembre al Teatro delle Saline di Cagliari pende il via la Stagione di Teatro Contemporaneo organizzata dall’Akròama con lo spettacolo “SUICIDI?” di e con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, tratto dal libro di Mario Almerighi,. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00. Domani alle 12.00 presso la biblioteca del Teatro delle Saline è previsto un incontro con Almerighi, assieme a Bebo Storti autore e attore dello spettacolo.

n Il Popolo di Bronzo, la fortunata Mostra realizzata dalla Provincia di Cagliari grazie al lavoro di ricerca curato da Angela Demontis, che ha illustrato, ricostruito ed esposto a dimensioni reali gli abiti, le armi e gli utensili dei Bronzetti nuragici, varca per la prima volta i confini della Sardegna per essere esposta fino al 13 novembre nella Sala di rappresentanza del Comune di Concorezzo, in provincia di Monza Brianza.

DAL VIVO Atmosfere soft, intime e “vere” ora De Gregori riscopre i club

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l cappellino è quello dei vecchi tempi, ma la barba ora è spruzzata di bianco. La chitarra, compagna di vita, non manca mai. Per lui, il “principe” è come un viaggio nel passato. I club fumosi degli esordi, i piccoli pub della gavetta dove il musicista suonava guardando negli occhi la gente tra il pubblico, quasi gomito a gomito. Atmosfere rilassate e intime quelle del nuovo tour di Francesco De Gregori. Il cantautore romano approda nell'Isola per due tappe assolutamente uniche. L'appuntamento è domani e giovedì alle 21 all’Fbi Club (vecchie Fornaci Maxia) in Via Brigata Sassari 68 a Quartu Sant’Elena. Il piglio e l’eleganza sono quelle dei vecchi tempi. Ma per De Gregori con il “Pubs and Clubs Tour” c’è una sorta di ritorno alle origini. Dopo aver riempito così come nell’ultima tournèe estiva, le piazze da nord a sud della Penisola, l’artista cambia registro e sceglie di suonare nei Club e sui piccoli palcoscenici davanti a poche centinaia di persone per recuperare un rapporto più diretto col suo pubblico e quelle forti emozioni vissute nei primi anni di carriera quando la notorietà era ancora da conquistare. Tutto è nato suonando qualche canzone di Celentano, per poi passare a esibirsi nei locali col fratello Giorgio, e ancora continuando a suonare in duo con Antonello Venditti. SFIDA DAL SAPORE DIVERSO Una sfida che adesso ha un sapore diverso. Non c’è più l’ansia del successo, quel dover arrivare a tutti i costi, ma c’è la voglia di sensazioni più soft e ovattate rispetto all’onda emozionale dell’ultimo acclamatissimo tour. Ed è lo stesso De Gregori a spiegarlo: «Sarà un tour molto divertente: ho convinto i miei impresari a portarci in giro per i club, in quei posti dove passa la musica più viva e dove c’è un pubblico speciale. Dopo tanti teatri, dopo un bagno di velluti rossi, sento il bisogno di ritrovare una dimensione, come dire? Più disordinata…». Così, ormai da due settimane, De Gregori è sta

DOPPIO LIVE Il cantautore romano domani e giovedì sarà protagonista di due concerti speciali all’Fbi di Quartu

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DUE DATE DEL TOUR L’appuntamento è domani e giovedì alle 21 all’Fbi Club (vecchie Fornaci Maxia) in Via Brigata Sassari 68 a Quartu Sant’Elena

girando in lungo e in largo i club e i pub più ricercati della Penisola. E domani approda ancora una volta nell’Isola. Saranno due serate, quelle all’Fbi di Quartu Sant’Elena, che di sicuro riusciranno a regalare alla platea indelebili emozioni, quelle di poter ascoltare quasi gomito a gomito, l’autore di “Rimmel”, “La donna cannone”, “Pablo” e di tantissime altre poesie in musica, in una dimensione rilassata e in un’atmosfera informale. «I locali sono i primi luoghi dove io ho ascoltato musica dal vivo. E nel mio lavoro mi è capitato spesso di suonare nei locali, e questo affetto per la dimension e contenuta, ridotta, non mi è mai passato. Mi piace farlo anche adesso». BAND E SCALETTA Per questa nuova apparizione davanti al pubblico che affollerà il noto club di Via Brigata Sassari Francesco De Gregori sarà affiancato dai musicisti della band che lo segue da diversi anni: Stefano Parenti alla batteria, Alessandro Arianti al pianoforte, Alessandro Valle al pedal steel guitar e alla chitarra, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle chitarre e naturalmente Guido Guglielminetti, storico capobanda, al basso. Insieme daranno vita ad un’avvincente scaletta sui testi e le note delle intramontabili canzoni della quarantennale carriera del cantautore. Si partirà con le note severe di Generale per poi passare a Caldo e

scuro, Vai in Africa, Celestino, Niente da capire, Finestre Rotte, Gambadilegno a Parigi, L’agnello di Dio, Non dirle che non è così, Il panorama di Betlemme, Sempre e per sempre, La storia, Tempo reale, La casa. E in dirittura d’arrivo spazio ai pezzi da novanta: Titanic, Alice, Buonanotte fiorellino, La donna cannone, Rimmel. Per i due concerti c’è ancora una discreta disponibilità di biglietti. Per informazioni e

prenotazioni dei biglietti: Cagliari: Box Office, Viale R. Margherita 43, tel. 070 657428; www.boxofficesardegna.it e mail: info@boxofficesardegna.it; Quartu Sant’Elena (Ca): FBI Club Via Brigata Sassari 68, tel. 070 882332; www.fbiclub.it e mail: info@fbiclub.it. I giorni dei concerti i biglietti si potranno acquistare anche dalle 19,30 al botteghino dell’FBI club. Tiziana Frongia

IL PRINCIPE Un tuffo nel passato per Francesco De Gregori che con il “Pubs and Clubs tour” riscopre l’intimità e il rapporto diretto coi fan

FESTIVAL Via a una scorpacciata di danza n Il Festival Internazionale “Nuova Danza”, diretto da Guido Tuveri, giunto alla sua XXIXª edizione, dà vita anche quest’anno a un programma ricchissimo di eventi di danza che vedono protagonista la produzione coreografica contemporanea italiana, nipponico-americana e spagnola. Il festival si articola dal 4 al 30 novembre, in 15 spettacoli che avranno luogo in tre diversi spazi: la Vetreria a Cagliari, la Domus Art (ex Casa Angioni) a Quartucciu e il Teatro Comunale di Serrenti. Il Festival Internazionale “Nuova Danza” organizzato dall’ASMED e dalla cooperativa MAYA INC, giunto alla XXIXª edizione, annuncia un mese pieno di spettacoli, master class, laboratori, ecc. Spiccano in tutto il festival

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FRA CAGLIARI E SERRENTI Dal 4 al 30 novembre 2011 Cagliari – Quartucciu (CA) – Serrenti (VS). XXIXª Edizione.

le contaminazioni dei linguaggi: dall’inaugurazione affidata al Balletto di Sardegna con una prima assoluta, (coreografia di Guido Tuveri in collaborazione con il cast artistico) “Uomini” racconta uno spaccato dell’universo maschile contemporaneo. Il secondo spettacolo è affidato alla compagnia toscana di Francesca Selva/CON.COR.D.A., che presenta due pezzi coreografici “Il volo interrotto” e Bianco Sospeso”. Da New York arriva la compagnia TAKE Dance, diretta dal giapponese Takehiro Ueyama. I veneti Tocnadanza, diretti da Michela Barasciutti presenteranno “Looking out”, uno spettacolo scritto a sei mani con Marika Vannuzzi ed Elisabetta Rosso. La compagnia Movimentoinactor

Teatrodanza/CON.COR.D.A., diretta da Flavia Bucciero, presenta “Il Crimine Contro La Grazia Di Vaslav Nijinsky”, una rivisitazione de “La Sagra della Primavera” del grande coreografo russo. Lieto ritorno al Festival della compagnia spagnola Bebeto Cidra con lo spettacolo “Suites de Bach – Una Trilogia. “Conjugaciones” è il solo della danzatrice-coreografa spagnola Natalia Jimènez. La compagnia del Lazio Excursus, diretta da Ricky Bonavita e Theodor Rawyler sarà in scena con due spettacoli: “Tango Elektrobar” e “Dies Festi”. Poi due compagnie sarde, Pintaderas e Tascusì. In chiusura la coproduzione ASMED-Balletto di Sardegna e la giovanissima compagnia oristanese Hanife Ana Teatro Jazz.


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MARTEDÌ 1 NOVEMBRE 2011


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