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QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 125 Lunedì 31 ottobre 2011 0,80 Euro

MILAN Tutti in ansia per Cassano malore e ricovero dopo la partita

BASKET Milano sale in cattedra la Dinamo travolta a Sassari

a pagina 18

a pagina 20

IL GIALLO Ragazza del lago ferita alla testa, poi la morte n Interrogatori, ricerca di testimonianze tra pescatori e pastori e controlli nel mondo dei night club e della prostituzione, ma resta ancora senza un nome la ragazza che è stata trovata venerdì pomeriggio sulle rive del bacino del Cixerri, nelle campagne tra Uta e Villaspeciosa. Qualche risposta potrebbe arrivare dall’autopsia che verrà effettuata oggi sul corpo semicarbonizzato. Ci

a pagina 10

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LAVORO Licenziamenti facili, ancora tensioni. Sacconi: «Così c’è rischio terrorismo»

sarebbe una ferita alla testa, che fa ipotizzare che la giovane sia stata colpita prima di essere data alle fiamme. Intanto ieri, sul luogo del ritrovamento del cadavere, sono comparsi i primi curiosi. Manuel Scordo e Enrico Fresu alle pagine 2-3

CAGLIARI-LAZIO 0-3 .

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CRONACHE

Algeria Rossella è viva «Sequestrata da Al Qaeda» n Dal Nord Africa arrivano le prime notizie sulla cooperante di Samugheo rapita in un campo profughi. I musulmani cagliaritani al Bastione: «Liberatela». a pagina 7

Liguria Trovato in mare il cadavere di Sandro Usai n Il corpo del volontario di Arbus morto nell’alluvione di Monterosso riconosciuto grazie al tatuaggio coi quattro mori. a pagina 6

L’aquila vola al Sant’Elia, tre schiaffi per i rossoblù Posticipo amaro per la squadra di Ficcadenti. La Lazio passa al Sant’Elia, scavalca il Milan e si butta all’inseguimento della capolista Juventus. Biancocelesti in vantaggio al 39’ del primo tempo

con Lulic, poi il raddoppio di testa del bomber Klose. Nel finale di partita, Rocchi, bestia nera del Cagliari, segna il gol numero 100 con la maglia laziale. Il Cagliari torna sulla terra e scivola al set-

timo posto in compagnia del Siena e del Palermo. Domenica si va a Bergamo contro l’Atalanta. Virginia Saba e Gabriele Lippi alle pagine 16-17

TENDENZE I “GIOGUS ANTIGUS” SOPRAVVIVONO AI VIDEOGAMES

a pagina 22

Aeroporto Finita l’estate tagliati i voli per l’Europa n Ridotte a sei le destinazioni europee raggiungibili dallo scalo cagliaritano. E in Italia non si volerà più su Trieste e Pescara. Lazzaro Cadelano a pagina 12

Municipale «Senegalesi? Qualche grana con i giovani» n Dopo la rissa tra un ambulante e un vigile urbano, parla il capo della municipale: «I giovani non rispettano le regole». a pagina 15


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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2011

IL GIALLO L’IDENTIKIT AVEVA 25 ANNI, CARNAGIONE CHIARA I CAPELLI CASTANI E LA CORPORATURA MEDIA

LE ANALISI IL TELEFONINO CELLULARE BRUCIATO VERIFICHE SU QUELLO CHE RESTA DELLA MEMORIA

n Il corpo della vittima è stato quasi completamente consumato dal fuoco. Le fiamme avrebbero parzialmente salvato una gamba, parte del volto e la mano sinistra. Proprio grazie a questi elementi gli specialisti della squadra mobile hanno tacciato un identikit della vittima. Secondo l’esame esterno sul cadavere la donna aveva circa 25 anni. Era di carnagione chiara, sui piedi e sulle mani non sarebbero stati trovati segni legati a particolari professioni. Era alta tra 1,65-1,70, aveva i capelli castani ed era di corporatura media. Sul copro sono state trovate solo tracce di un top e un reggiseno, niente scarpe, mentre la gonna o il pantalone che indossava sono stati distrutti dal fuoco.

n Nel luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere della giovane donna gli agenti della squadra mobile hanno anche recuperato un telefonino cellulare. A quanto pare il telefonino era stato smontato, tanto che la sim sarebbe andata completamente distrutta nel rogo. Sono comunque incorso accertamenti da parte della scientifica su quello che resta della memoria.

RAGAZZA DEL LAGO Dalle analisi sul cadavere una svolta per le indagini di Manuel Scordo manuel.scordo@sardegnaquotidiano.it

n Sopralluoghi, verifiche incrociate, accertamenti, controlli e interrogatori. Gli investigatori della squadra mobile non stanno tralasciando nulla nel tentativo di risolvere, nel più breve tempo possibile, il mistero della ragazza del lago, la giovane uccisa e trovata semicarbonizzata a Villaspeciosa in una stradina sterrata vicino alla diga del Cixerri. I poliziotti, coordinati dal dirigente Leo Testa e dal vicedirigente Marco Colla, stanno lavorando giorno e notte nel tentativo, in primo luogo, di dare un’identità alla vittima. IL SOPRALLUOGO Proprio per questa ragione sabato sono tornati a Villaspeciosa in cerca di altri indizi, altri elementi che possano servire a indirizzare le indagini. Un attento e minuzioso sopralluogo di tutta l’area in cui è stato rinvenuto il cadavere della donna. Massima riservatezza sugli eventuali elementi che gli specialisti della Scientifica e della Mobile potrebbero aver recuperato. Accanto all’attività tecnica di recupero degli indizi direttamente nel luogo del ritrovamento del cadavere, proseguono gli interrogatori delle persone che potrebbero aver visto o notato qualche cosa il giorno in cui l’assassino o gli assassini hanno dato fuoco al corpo della ragazza. In particolare tra sabato e ieri sono stati sentiti pescatori, pastori e sportivi che abitualmente frequentano la zona e

ACCERTAMENTI L’autopsia che sarà eseguita oggi dovrà spiegare come la giovane donna è stata uccisa e quando

info

LA VALIGIA BRUCIATA L’assassino o gli assassini hanno bruciato la valigia con gli indumenti della vittima.

L’IMPRONTA DIGITALE La polizia sarebbe riuscita a recuperare l’impronta digitale della vittima.

POLIZIA Interrogati pescatori, pastori e sportivi che di solito frequentano la zona della diga in cui è stato scoperto il corpo che forse hanno visto allontanarsi dalla stradina sterrata un’auto, oppure hanno visto o sentito il fumo alzarsi dall’area a pochi metri dalla diga in cui è stato trovato il cadavere semicarbonizzato. Le stesse domande sarebbero state fatte ad alcuni residenti della zona e ai dipendenti di una ditta. Interrogatori e verifiche anche nel mondo della prostituzione, dei night club, della lap dance ma, a quanto pare, senza successo. L’AUTOPSIA Una prima svolta alle indagini arriverà oggi al termine dell’autopsia. In mattinata il sostituto procuratore Alessandro Pili che coordina le indagini sul delitto affiderà l’incarico al dottor Francesco Paribello. Il medico legale, rispondendo ai quesiti della Procura e degli investigatori, dovrà cercare di mettere insieme i tasselli del mosaico e, prima di tutto, fornire elementi utili all’identificazione della vittima. Sul corpo della giovane donna, di circa 25 anni, potrebbe esserci un tatuaggio, un piercing o una cicatrice che possa facilitare l’identificazione. Ma il dottor Paribello dovrà soprattutto spiegare le cause della morte. Sulla testa della giovane donna, secondo alcune indiscrezioni trapelate, c’era un grumo di sangue ben visibile. Altre tracce sono state trovate accanto al cadavere. Il sangue si notava anche se il capo era avvolto in una federa o un lenzuolo e poi infilato nel sacchetto di plastica celeste, semidistrutto dal fuoco. La giovane potrebbe essere

stata colpita con un oggetto contundente o uccisa con un colpo di pistola. La testa potrebbe essere stata avvolta nella federa e infilata nella busta di plastica solo per il trasporto a bordo dell’auto fino alla stradina sterrata. Il medico legale, quindi, dovrà verificare la presenza di ferite sulla testa della giovane, ma anche su quello che resta del corpo consumato dalle fiamme. Un altro elemento che inquirenti e investigatori attendono di conoscere è l’orario possibile della morte. L’esame autoptico potrebbe fissare dei paletti precisi su quanto accaduto alla vittima, stabilire in linea di massima, quando il suo cuore ha smesso di battere. Dal quel momento in poi l’assassino ha “lavorato” solo nel tentativo di cancellare tutte le tracce, trasportando il corpo dal luogo in cui è stata uccisa fino alla diga del Cixerri per poi bruciarlo. Di sicuro voleva rendere impossibile l’identificazione, proprio per questa ragione ha appoggiato il copertone dell’auto sul volto della donna, le ha sfilato le scarpe e tutti gli oggetti d’oro che forse aveva addosso e poi ha appiccato il rogo, distruggendo anche la valigia con gli indumenti e gli effetti personali. L’identità della vittima, visto il tentativo di renderne impossibile l’identificazione, potrebbe portare direttamente a chi l’ha uccisa. Il lavoro del medico legale, con buona probabilità, non si fermerà con gli accertamenti di oggi. Sarà, infatti, presa l’impronta dei denti della vittima, verificando la presenza di impianti, come saranno raccolti gli eventuali resti di tessuti o le tracce biologiche sotto le unghie delle mani. Altre tracce biologiche potrebbero essere recuperate dalla federa con cui è stata avvolta la testa della donna, ma anche da quello che resta degli indumenti distrutti dal fuoco.

SELARGIUS Agricoltore morto carbonizzato, oggi l’autopsia

L’INTERVENTO Gli specialisti dei carabinieri al lavoro sull’auto bruciata

n Ha respirato fumo prima di morire nel rogo della propria auto, oppure era già privo di vita prima dell’incendio della vettura. Sono solo due dei quesiti a cui dovrà rispondere oggi il medico legale Francesco Paribello a cui sarà affidato l’incarico per l’autopsia sul cadavere di Gianluigi Corda, l’agricoltore di 42 anni di Selargius, morto venerdì mattina lungo la strada Statale 387. Il medico legale dovrà accertare le cause del decesso e stabilire quando l’agricoltore è morto. I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Cagliari e i colleghi della Compagnia di Quartu stanno ancora lavorando nel tentativo di fare piena luce sulla vicenda. L’i-

potesi più avvalorata rimane quella del suicidio. L’uomo sarebbe uscito dalla sua abitazione poco prima delle 8, allontanandosi a bordo della sua Fiat Uno. Probabilmente aveva pianificato ogni cosa e arrivato all’altezza di un incrocio ha parcheggiato la sua auto a retromarcia su un terrapieno e si è tolto la vita. Diversamente l’agricoltore potrebbe essere stato ucciso e poi l’assassino avrebbe incendiato

LE INDAGINI L’ipotesi più credibile per i carabinieri rimane quella del suicidio, forse per problemi economici

l’auto per cancellare le prove. A quanto pare il 42enne aveva problemi economici, difficoltà collegate in qualche modo alla crisi che in passato lo avrebbero portato a minacciare di togliersi la vita. Difficoltà per le quali, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe discusso con i due fratelli, cercando di trovare una soluzione. I clienti della sua attività lo ricordano come una persona solare, sempre pronta a chiacchierare. Una descrizione diversa da quella fatta ai carabinieri in cui è stato tratteggiato come una persona taciturna, molto chiusa, con cui sarebbe stato difficile affrontare i problemi. Le ipotesi sulla morte rimango tutte aperte, solo l’autopsia potrà fornire tutte le risposte.


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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2011

IL LUOGO È isolato ma non nascosto ora meta di curiosi n Il punto più visibile di una zona isolata. Chi ha abbandonato il cadavere della ragazza del lago ha corso più di un rischio. La strada che costeggia il bacino del Cixerri è poco battuta, è vero. Ma per arrivarci, se non si conoscono le stradelle sterrate che attraversano la campagna, bisogna passare da un percorso obbligato: dalla strada che collega Uta a Siliqua si imbocca un lungo rettilineo asfaltato, fino alla diga. Nel tragitto si incrociano poche baracche, frequentate da pastori: dentro le recinzioni cavalli e pecore. Poi si costeggia lo sbarramento, seguendo in auto un sentiero sconnesso, che porta al bacino. Sul bordo della stradina, a destra, dopo una curva: qui, a una decina di metri dalla riva, chi ha ucciso ha poggiato il corpo a terra e ha appiccato il fuoco. Da un punto che permette di dominare tutto il lago. La colonna di fumo nero, partita dallo pneumatico, deve essere stata visibile anche dall’altra sponda, pure a chilometri di distanza. Il fuoco ha camminato per qualche metro. Il terreno, anche ieri pomeriggio, era annerito. Della terribile scena che si è trovato davanti il ciclista che venerdì pomeriggio ha chiamato il 113 rimanevano solo piccoli oggetti anneriti, poggiati sulle pietre forse dagli uomini della Scientifica: un lucchetto di valigia semidistrutto, una moneta (italiana) da dieci centesimi e bottoni di varie dimensioni, che hanno resistito al fuoco. C’era anche l’anima di metallo ossidato del copertone usato per appiccare le fiamme. Oltre i pochi metri quadrati di sterpaglie annerite continua la campagna. Dall’altra parte della strada il terreno

i resti dopo il rogo

LUCCHETTO E PEZZI DI VALIGIA RACCOLTI SOPRA UNA PIETRA Sulle pietre accanto al cadavere si trovano ancora i piccoli pezzi raccolti dalla Scientifica risparmiati dal fuoco: un lucchetto della valigia, dei piccoli perni di metalle, una moneta e bottoni.

IL PICCOLO SPIAZZO BRUCIATO E IL PASSAGGIO DELLE AUTO Il cadavere è stato abbandonato sul ciglio della stradina sterrata che costeggia il lago. Ieri pomeriggio via via di curiosi che rallentavano appena quando arrivavano all’altezza del pezzo di terra bruciata.

digrada per una decina di metri verso l’acqua. Sulla riva, ieri pomeriggio, c’erano un altro pneumatico, scatole di esche e bottiglie vuote. E vecchi scontrini accartocciati tra le rocce: due sono per acquisti di pane e salumi, lasciati da pescatori passati al market prima di dedicarsi alle carpe. Le auto che arrivavano si sentivano da lontano, il rumore del motore viene portato dalla brezza. Su questo, forse, ha fatto affidamento l’assassino. Un punto molto visibile, di giorno, che forse conosceva bene, ma nel quale difficilmente poteva essere colto di sorpresa, se non da un ciclista o da qualche persona che arrivava a piedi. Se l’omicida ha agito di notte lo ha potuto fare indisturbato. Non può essere escluso nemmeno che a lasciare il cadavere sia stata più di una persona: mentre una si dedicava al cadavere, l’altra controllava la strada. Una via di penetrazione agraria che ieri è stata forse più frequentata del solito. In poco meno di un’ora sono arrivati alcuni curiosi. A bordo di una Panda bianca, a velocità sostenuta nonostante il terreno dissestato, sono passati due ragazzi e una ragazza. Hanno rallentato solo nel punto in cui è stato trovato il corpo. «Era qui», ha detto il giovane alla guida. Poi l’inversione, poco più avanti, e via, a ripercorrere il sentiero seguito all’andata. È passato un fuoristrada, il passeggero ha indicato lo stesso punto. Poi è arrivato un ragazzo, solo, a bordo di un’utilitaria. Si è fermato un minuto, è andato via. Nessuno ha lasciato un fiore, sulle rive del lago resta solo terra bruciata. Enrico Fresu


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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2011

OPINIONI BILINGUISMI

L’IMPORTANZA DELLA LIMBA NELLE SCUOLE di FRANCESCO CASULA

S’

omine morit imparande. Recita così un famoso e antico adagio sardo. A significare che l’educazione e l’apprendimento non hanno limiti e confini temporali nella vita dell’individuo: iniziano con la nascita e terminano con la dipartita. Sul presupposto di questo apoftegma, carico di saggezza antica ma pregnante anche di moderna attualità, sono nate le Università della Terza Età. Una di queste, quella di San Gavino, autorevolmente presieduta dal professor Salvatore Manno, sabato 4 novembre (ore 17, Aula magna del Liceo Scientifico), inaugurerà il nuovo anno accademico. Nella “Lectio magistralis” introduttiva che terrò quel giorno, parlerò delle motivazioni – didattiche, culturali, educative – che pongono con urgenza la necessità dell’introduzione del Sardo nella scuola. Pedagogisti come linguisti e glottologi, psicologi come psicoanalisti, ritengono che la presenza della lingua materna nel curriculum scolastico si configuri non come un fatto increscioso da correggere ma come elemento indispensabile di arricchimento, che non “disturba” anzi favorisce lo sviluppo comunicativo degli studenti perché agisce positivamente nelle psicodinamiche dello sviluppo. In particolare essa serve per allargare le competenze degli studenti di riflessione e di confronto con altri sistemi; per accrescere il possesso di una strumentalità cognitiva che faciliti l’accesso ad altre lingue; per prendere coscienza della propria identità ed etno-storica e linguistica, come giovane e studente prima e come persona adulta poi; per personalizzare l’esperienza scolastica, attraverso il recupero delle proprie radici; per combattere l’insicurezza ambientale, ancorando i giovani a un humus di valori alti della civiltà sarda: la solidarietà e il comunitarismo in primis. Ma lo studio della lingua sarda va al di là di questi pur importanti obiettivi: si pone anche come strumento per iniziare a risolvere i problemi dello svantaggio culturale, e della stessa dispersione e mortalità scolastica come della precaria alfabetizzazione di gran parte della popolazione, evidente e diffusa a livello di scolarità di base ma anche superiore. Specie a livello comunicativo e lessicale. Che oggi risulta essere, in modo particolare nei giovani e negli stessi studenti, povero, banale, improprio, gergale.

il semaforo

l ENRICO FRARE

Nudo che protesta Ormai chi può, si compra una pagina di giornale. E la sfilza d’imprenditori s’ingrossa: ora è il turno di Enrico Frare (E-Group) che ha posato nudo per il Corriere della Sera: “Ogni giorno in Italia un imprenditore rischia di rimanere in mutande”. E anche senza, a quanto pare.

l WALTER VELTRONI

Lui can. Ma anche no. Gustosissimo il battibecco tra Walter Veltroni e Gianni Alemanno: «Roma è allo sbando. Alemanno renda conto dei guai che ha combinato». La replica del sindaco: «Veltroni genera tristezza, i guai me li ha lasciati lui in eredità». Pare non se ne esca. Il bue che dice cornuto all’asino.

l ROSY BINDI

Bindissima All’unisono con Bersani («Non temo le primarie», «Con Renzi non c’è scontro») Bindi ripete il ritornello: «Renzi? Non è una minaccia», «Renzi? Non è una minaccia», «Renzi? Non è una minaccia», «Renzi? Non è una minaccia»... Della serie, non vedo, non sento non parlo. Che è molto meglio.

truncare.myblog.it

NOI, AVIDI GUARDONI DELLA MORTE ALTRUI di Mauro Zola

N

ella società moderna la morte non esiste. O meglio ne esiste la versione virtuale, la si mette anzi in primo piano, è diventata parte integrante del grande circo mediatico e ce la vediamo proposta e riproposta con ogni inquadratura possibile, al rallenty, commentata, analizzata. Ma l’intento non è quello di informare, perché altrimenti basterebbe un approccio molto più pacato e funzionale, piuttosto la si trasforma in spettacolo, in reality show, in qualcosa che vediamo sul televisore o in forma più cruda sul computer e che come quasi tutto quello che ci arriva da quei canali è lontano dalla realtà di tutti i giorni, rivisto e manipolato. Per il resto della morte si parla poco, la si ignora, e in un’epoca il cui edonismo ha superato in cafonaggine ogni precedente primato, si cerca di togliersela dalla mente, di vivere come se non esistesse, di cogliere il presente e non preoccuparsi di quello che sta arrivando. E forse è proprio per questo che il crimine, il più efferato possibile, riscuote un successo costante e crescente, che ci si appassiona all’uccisione di una tredicenne in maniera morbosa, sperando che alla fine il colpevole sia punito per poterlo guardare in faccia il mostro capace di uno scempio così terribile. Infatti abbiamo bisogno oggi più che mai dei mostri, per scaricare su di loro le nostre paure, le tante insicurezze che ci colpiscono e soprattutto quello che è il timore più

grande che riguarda il nostro futuro, sempre che ce ne sia. Questo succede fin dall’antichità, fin dal primo barlume del pensiero, fin da quando l’uomo ha cominciato a pensare e si è trovato di fronte al buio, all’ignoto, al grande salto che segue la fine della vita. Un’oscurità che terrorizza più di ogni altra cosa; e allora quel buio andava popolato magari anche di mostri, purché ci fosse qualcosa, purché le paure potessero essere indirizzate verso un

Da Simoncelli a Gheddafi, guardiamo la morte, restiamo scossi e passiamo oltre, tirando un sospiro di sollievo nemico percepibile e non verso il nulla. Oggi i mostri della tradizione non fanno più paura, sono diventate maschere di Halloween che i bambini indossano con invidiabile scioltezza, e la morte la esorcizziamo guardandola in faccia, diventando guardoni della tragedia, cercando su internet i filmati in cui Gheddafi viene ucciso dai ribelli libici, affascinati da quella faccia piena di sangue e di terrore, oppure ancora peggio spiamo al rallentatore l’incidente mortale di un ragazzo speciale come Simoncelli, la moto che scivola e poi l’urto, forse perfino un po’ dipiaciuti che l’inquadratura non sia perfetta, che non si scorga il momento esatto

IL PERSONAGGIO . Grillo in guerra con il super-ego incravattato di Silvia Zingaropoli

in cui succede l’irreparabile. Guardiamo e ci spaventiamo come davanti a un film dell’orrore, la cui ultima frontiera non a caso è di imitare la vita vissuta, di creare falsi video amatoriali, per rendere il tutto più reale e al tempo stesso più distante. Uno spettacolo e niente più. Un programma televisivo, un video su youtube. Lo guardiamo restiamo giustamente scossi e poi passiamo oltre, tirando un sospiro di sollievo. Manca poco al giorno dei morti, in

altri tempi uno dei capisaldi della tradizione cristiana ma anche una delle celebrazioni che riscuote meno consensi tra le nuove generazioni, che preferiscono i mostri fasulli del già citato Halloween al doversi confrontare, anche per un solo giorno dell’anno, con la realtà della vita e della sua fine. Una prerogativa al momento molto occidentale, perché invece in altre zone del mondo, nell’Africa centrale, nel Pakistan, in Afghanistan o nel Messico ostaggio dei narcotrafficanti non ci si può nascondere e la morte è ancora tutti i giorni parte dell’esistenza. mauro.zola@gmail.com

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Non è facile fare il Beppe Grillo. Perché un Beppe Grillo è in perenne transito su un campo minato. Un campo che ha provveduto lui stesso a minare. E così, dopo anni passati a demolire la Casta, lui alla Casta non potrà mai accedere. Si chiama coerenza. Ma che dolore soffocar le ambizioni... e i numeri non aiutano, soprattutto ora che i sondaggi danno la sua creatura, il Movimento Cinque Stelle, sopra la soglia psicologica del 4%. La tentazione è più forte che mai.... ma Beppe non può. Deve sedersi sul bordo del fiume. E guardare. Pena la sbeppegrillizzazione. Certo che dev’esser frustrante: «Se andassi in Parlamento mi sputerebbero addosso come è accaduto a Pannella» ha detto Beppe. E dalle

sue parole trapela un retrogusto amaro: «Ho paura di quello che potrebbe accadere». Paura? Forse la sua paura più grossa si chiama “normalizzazione”. Perché lui lo sa, noi lo sappiamo e la Storia lo dimostra: nel passato non c’è stato anticasta, ribelle, “diverso” che, nella sua ascesa in Parlamento, sia rimasto immune da questo virus. Il Palazzo è la realtà. Una realtà che non si può cambiare, ma a cui ci si può solo adeguare. I meccanismi della politica non si cambiano. Tutt’alpiù si possono zigzagare. E se Beppe Grillo dovesse cedere alla seducente tentazione, di lui non resterebbe che la scimmiottatura in giacca e cravatta. Ma la domanda finale è: riuscirà Grillo a dominare il suo sconfinato ego?

ANTICASTA Beppe Grillo

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2011

VISTO DA FUORI

HALLOWEEN E LO SCHERZO DI HOUDINI

notizie inutili

LA DOMENICA SPORTIVA .DI ESTIQAATSI

.

JUSTIN-MIDDLETON ANCHE TIMBERLAKE VA PAZZO PER PIPPA

di FABIO MARCELLO

S

e esiste un modo per tornare dall’aldilà, state certi che lo troverò”. Con queste parole sussurrate all’amata moglie se ne andava per sempre Harry Houdini, il più grande illusionista di tutti i tempi. Era la notte del 31 ottobre 1926: la notte di Halloween. Fuori, tra vampiri, streghe e zucche ghignanti per le strade di Detroit la gente gioiosamente rinnovava l’antichissima festa, le cui origini si fanno risalire al culto celtico di Samhain, quando ombra e luce, passato e presente si fondevano in un mistico istante che sgretolava le barriere tra regno dei vivi e regno dei morti rendendo possibile entrare in contatto con questi ultimi, i quali occorreva rabbonire con piccole offerte o doni per evitare i loro tiri mancini (e da qui il celeberrimo “dolcetto o scherzetto” cantilenato dai più piccoli sulla porta delle case). Una notte di magia, dunque: ma, ironia della sorte, proprio quel genere di magia che Houdini aborriva. Ungherese di Budapest, all’età di quattro anni si trasferì con la famiglia in America, dove ottenne vastissima notorietà grazie soprattutto alle spettacolose fughe da situazioni impossibili. Nessuna catena, nessuna corda o lucchetto poteva trattenere a lungo l’illusionista, che sopravvisse anche alla temibile tortura della scatola cinese, chiuso a chiave a testa in giù dentro un contenitore di vetro e acciaio colmo d’acqua. A dispetto della prodigiosità delle sue performances Houdini non vantò mai poteri soprannaturali, per quanto i suoi numeri in buona parte rimangano ancor oggi un enigma anche per molti addetti ai lavori. Un mix di possanza fisica, destrezza, agilità e coraggio animava imprese tali che il suo nome divenne in breve tempo immortale. Per altro verso, egli fu un agguerrito smascheratore di ciarlatani: nella convinzione che la magia fosse puro trucco ma niente di paranormale, anche a rischio di farsi dei nemici era solito intrufolarsi in incognito nelle riunioni di medium e sensitivi, per sbugiardarne i sotterfugi e denunciarne le frodi. Fa sorridere pensare che dopo la sua morte per peritonite, la moglie Bess per ben dieci anni tentò di mettersi in comunicazione con lui ogni notte del 31 ottobre organizzando proprio sedute medianiche, analogamente a quanto fanno tutt’oggi i membri della Società americana dei Maghi. Disturbare il sonno di Harry Houdini ad Halloween e per mezzo dello spiritismo? Non certo il modo migliore per invogliare il leggendario illusionista a trovare una via per ritornare dall’aldilà.

n Tutti pazzi per Pippa Middleton. A confessare una cotta per la sorella della principessa Kate è Justin Timberlake, che nonostante faccia di nuovo coppia fissa con Jessica Biel, ha raccontato di trovare irresistibile la giovane: «Ho avuto modo di incontrarla e l’ho trovata bellissima. Mi piace molto».

AMICIZIE FEDELI DE NIRO FA I REGALI AL CANE DEL COLLEGA n Robert De Niro avrebbe una vera e propria passione per il cane dell’attore Bradley Cooper (neo fiamma di Jennifer Lopez), al quale invierebbe costantemente regali. Finora a destinazione sono arrivati due collari con guinzaglio in pelle rosa e alcuni cappottini per cane.

KATIE MEMORIES QUINTA AUTOBIOGRAFIA PER LA MODELLA PRICE

n La modella Katie Price si prepara a dare alle stampe la sua autobiografia. La quinta. Katie, che ha da poco confessato di aver speso più di 100mila euro in botox, silicone e in ogni tipo di intervento estetico, faccette di porcellana sui denti e chilometri di extension comprese, ha rotto recentemente con il toyboy Leandro Penna, 25 anni.

CICCONE YOUTH MADONNA NON MOLLA E VA ALLE OLIMPIADI n Madonna ha tutte le intenzioni di tornare ad essere l’unica vera regina del pop, scalzando Lady Gaga dal trono conquistato in tutta fretta. La signora Ciccone, che ha raggiunto quota 53 anni, ha deciso di spalancare le porte dell’Hyde Park di Londra a 60mila fan, nel bel mezzo delle Olimpiadi del 2012, la prossima estate.

Il Siena fa la lap dance e Giampaolo saluta Una domenica con qualche sussulto per gli sportivi italiani incollati alle pay tv. La gioia si mischia alla delusione. Ecco che si passa dall’esultanza di Gaetano D’Agostino e Mattia Destro, giocatori del Siena (4 pappine al Chievo) che improvvisano una lap dance con la bandierina. Un balletto fatto di ammiccamenti e strusciamenti vari che ai tifosi dell’Artemio Franchi ha ricordato le

mosse dei Village People. A destra in alto l’acconciatura semi-mohicana di Fabrizio Miccoli che tra l’1 e lo 0 si è dimenticato il trattino, 1-0, come il risultato che ha premiato l’Udinese contro il suo Palermo. Menzione speciale per l’ex allenatore del Cesena, Marco Giampaolo, esonerato ieri dopo la sconfitta contro il Parma. Su con la vita, Mister Allegria, arriveranno tempi migliori.

notizie incredibili L’IDIOTA DEL GIORNO TRUFFATORE SERIALE PRESO DOPO IL BIS

IL MONDO DI ALICE STATUA PER IL POLLO LANCIATO DA COOPER

USA TODAY LA POLIZIA “ARRESTA” UN PUPAZZO DI LEGO

Dopo dieci giorni ha tentato di replicare la stessa truffa sempre nel medesimo negozio. Un fiorentino di 43 anni, è stato denunciato per il raggiro e per il furto consumato in precedenza, dopo aver tentato di replicare il colpo con il quale il 21 ottobre era riuscito a svignarsela indisturbato dall’uscita di servizio di un centro commerciale di Firenze con un televisore sottobraccio. Questa volta, riconosciuto dal personale del punto vendita, il 43 enne è finito nei guai, prendendosi ben due denunce: una per il furto consumato dieci giorni prima, l’altra, per la tentata truffa-bis.

Sono passati 42 anni e il pollo più celebre della storia del rock sarà ricordato come si deve. Alice Cooper ha deciso di erigere una statua all’animale che lanciò - vivo - tra il pubblico a Toronto e che venne fatto a pezzi e restituito alla band da alcuni fan. I giornali parlarono di un cantante con il nome da donna che era solito bere il sangue di animali uccisi durante i concerti. Oggi Cooper racconta una verità differente: «Le prime cinque file erano occupate da persone in sedia a rotelle. Credo che in quel momento detestassero l’idea che il pollo potesse camminare e loro no».

Un pupazzo di Lego è stato preso in custodia dalla polizia e ci rimarrà per ben tre mesi. La scultura, alta due metri e mezzo e del peso di 45 chili, non ha commesso alcun crimine, tranne quello di essere stata lasciata su una spiaggia della Florida. Tom Knight, sceriffo della contea, ha detto che l’uomo di Lego rimarrà nel suo ufficio per 90 giorni, come tutti gli oggetti smarriti. Durante questo periodo le autorità cercheranno di scoprire chi sia il suo proprietario che lo ha depositato sulla spiaggia. L’ufficio del turismo locale aveva sperato di poter usare la scultura per i turisti.


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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2011

IL DISASTRO

ALLUVIONE IN LIGURIA Era in mare il corpo dell’eroe sardo riconosciuto dal tatuaggio dei 4 mori n Lo ha riconosciuto dal tatuaggio con il simbolo dei quattro mori della Sardegna, impresso su una spalla. Poi, Elena Gargani, la moglie di Sandro Usai, il volontario 38enne di Arbus, disperso a Monterosso da martedì scorso, è scoppiata a piangere, nell’obitorio di La Spezia, circondata dagli uomini della Capitaneria di porto. Il corpo di Sandro Usai, fino a ieri volontario della Protezione civile, oggi eroe, era stato trovato a metà mattinata, in mare, davanti a Punta Mesco, a ponente del porticciolo del paese, lì dove la moglie era andata a cercarlo più volte, accompagnata anche da un’unità cinofila dei Vigili del fuoco. Ieri i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo del cameriere di Arbus dopo una segnalazione arrivata dal battello di linea che collega Levanto con Monterosso. «Hanno visto una giacca gialla affiorare dall’acqua e hanno avvertito i soccorsi», ha spiegato il sindaco di Monterosso, Angelo Betta. «Il corpo era a pancia in giù, la scritta sul giubbotto di servizio dei volontari antincendio del paese era ben visibile sulla schiena, non è stato neppure necessario rivoltarlo per capire che fosse lui», ha continuato il sindaco. La notizia del ritrovamento del cadavere ha fatto subito il giro di Monterosso, gettando nello sconforto la moglie Elena: «Non ha mai smesso di cercarlo», ha spiegato il sindaco, «Ha chiesto di averlo subito a terra ma per disposizione della magistratura il corpo è stato portato a La Spezia su un battello. Abbiamo organizzato una seconda barca per lei e per i parenti stretti. Vorremmo averlo qui al più presto». Tutto Monterosso si è subito stretto attorno alla moglie di Sandro Usai, con la municipalità in prima fila: «Ci faremo naturalmente carico del fu-

LA TRAGEDIA La moglie Elena in lacrime ha notato subito il simbolo della Sardegna impresso su una spalla

info

LUTTO CITTADINO Ad Arbus, nel Medio Campidano, dove Sandro Usai era nato e dove vive la famiglia, è stato proclamato il lutto cittadino.

nerale del nostro Sandro, ma ho già disposto che sia anche garantita una borsa di studio per il figlio di otto anni», ha affermato il sindaco Betta. Vorremmo seppellirlo qui a Monterosso, ma deve decidere la famiglia, non è escluso che possa decidere di riportarlo ad Arbus, nella sua Sardegna». Sandro è già un eroe, e Monterosso si prepara a ricordarlo per sempre, intitolandogli una piazza: «Per noi è un eroe, ha perso la vita nel tentativo di salvare due persone che erano rimaste intrappolate in un locale», ha ricordato ancora il sindaco. Sandro Usai, originario di Arbus, era an-

dato via dalla Sardegna una decina di anni fa, alla ricerca di lavoro. Aveva avuto un primo matrimonio da cui è nato un figlio che oggi ha otto anni. Poi la separazione, il divorzio e da un anno una nuova vita, un nuovo sposalizio con Elena, il lavoro come cameriere al ristorante “Alta marea” , a Monterosso. Il 25 ottobre, mentre il diluvio si abbatteva sul nord ovest Italia, Sandro, si era infilato gli abiti della Protezione civile (era volontario nel gruppo antincendio), ed era andato per strada. «Serve aiuto», aveva detto alla moglie che gli chiedeva di restare a casa, «non posso non fare

Per tutti noi resterà un punto di riferimento, un fulgido esempio di abnegazione e coraggio Francesco Atzori, sindaco Arbus

Per noi è un eroe, ha perso la vita nel tentativo di salvare due persone intrappolate in un locale Sindaco di Monterosso

Chi si impegna per la comunità fino al sacrificio della propria vita merita il massimo rispetto DISPERAZIONE Le fasi del ritrovamento del cadavere di Sandro Usai, il cameriere sardo volontario della Protezione civile

Ugo Cappellacci

nulla». Si era messo subito al lavoro per liberare i tombini ostruiti e facilitare il deflusso dell’acqua che stava sommergendo le vie del paese. Con dei colleghi aveva notato alcune persone intrappolate in un negozio e mentre cercava di liberarle, era stato travolto da un’ondata di fango e detriti. Disperso. Per cinque giorni. Ieri il ritrovamento e il riconoscimento da parte della moglie. Con Sandro Usai sale a nove il numero delle vittime dell’alluvione che tra martedì e mercoledì scorsi ha devasto Liguria e Toscana: sette morti in provincia di La Spezia, due ad Aulla, in provincia di Massa Carrara. Intanto anche la Saardegna piange il suo eroe. Ad Arbus, paese natale di Sandro Usai, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino non appena avuta la conferma che il corpo ritrovato in mare era quello del volontario della protezione civile. Il primo cittadino, Francesco Atzori, accompagnato dagli assessori comunali, ha fatto visita ai familiari di Sandro Usai: «Non ci resta che stare vicini ai parenti e chinarci davanti alla memoria di un ragazzo generoso che non ha esitato a metter a repentaglio la propria vita per aiutare il prossimo. Per tutti noi deve rimanere per il futuro come un punto di riferimento, un fulgido esempio di abnegazione e coraggio». Un messaggio di condoglianze è arrivato anche dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci: «In queste ore vorrei esprimere il dolore del Popolo Sardo per la scomparsa di Sandro Usai», si legge in una nota diffusa dallo staff del Governatore, «chi altruisticamente si impegna per la comunità fino al sacrificio della vita merita il massimo rispetto. Desidero manifestare ai familiari la vicinanza della nostra Isola».

IL DISASTRO Con il volontario di Arbus sale a nove il numero delle vittime del nubifragio nel nord ovest della Penisola


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CON IL FIATO SOSPESO

ALGERIA Rossella è viva, sta bene «Ostaggio di Al Qaeda» IL SEQUESTRO Un mediatore conferma: la giovane cooperante di Samugheo e i due colleghi spagnoli sono i buone condizioni Presto i membri del gruppo renderanno note le loro richieste

LE INIZIATIVE DALL’EMILIA A ORISTANO GRAZIE ALL’ATTENZIONE SU FACEBOOK n Non si ferma la mobilitazione, in tutta Italia e non solamente in Sardegna, per chiedere la liberazione di Rossella e dei due colleghi spagnoli rapiti con lei. Grazie al tam tam su Facebook si sono moltiplicate le iniziative di partiti, associazioni o di semplici cittadini che hanno voluto in questo modo esprimere la propria solidarietà alla cooperante originaria dell’Oristanese. Il Comune di Ravenna, città in cui la ragazza ha studiato, ha deciso di esporre una grande fotografia della cooperante sulla facciata del palazzo civico, e lo stesso hanno fatto diversi municipi dell’Emilia. In Sardegna, oltre all’incontro al Bastione, è previsto per domani un trekking urbano a Oristano, organizzato in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che sarà dedicato alla cooperante. «La storia d'Italia è anche la storia di tanti italiani nel mondo - spiegano gli organizzatori . In una giornata in cui con la conoscenza diretta dei luoghi, delle strade e dei monumenti che celebrano i momenti e le storie del nostro Paese che hanno portato all'Unità d'Italia, vogliamo far sentire la voce che chiede la liberazione di Rossella».

n Rossella Urru, la cooperante di Samugheo rapita domenica scorsa in un campo profughi Saharawi nel Sud dell’Algeria, è viva ed è nelle mani di una cellula terroristica legata ad Al Qaeda. La conferma a quelle che fino a ieri erano solamente voci e ipotesi arriva da un mediatore, del quale non sono state rese note le generalità, che sta lavorando alla liberazione della giovane volontaria e di suoi due colleghi spagnoli (Ainhoa Fernandez de Rincon, dell'Associazione amici del popolo saharawi e Enric Gonyalons dell'organizzazione spagnola Mundobat), anch’essi prelevati dal commando di uomini. LA RAGAZZA STA BENE L’agenzia di stampa France Presse, che ha parlato con l’uomo, precisa che la 29enne rappresentante del Cisp, il Comitato italiano sviluppo

dei popoli, sta bene ed è ostaggio di “Al Qaeda per il Maghreb islamico”, una sigla riconducibile all’organizzazione fondata da Osama Bin Laden e che ha già eseguito numerosi sequestri nella zona. «I tre ostaggi europei sono vivi. È uno dei rapitori, membro dell’Aqmi, che ci ha comunicato questa informazione - ha spiegato ancora il mediatore, che si trova in un Paese dell'Africa occidentale -. L’organizzazione terroristica ha detto che faranno conoscere più avanti le loro rivendicazioni. Per il momento, gli ostaggi stanno bene». Una notizia attesa con ansia in via Brigata Sassari a Samugheo, nella casa nella quale vivono i genitori di Rossella Urru e dove in questi giorni sono tornati anche il fratello e la sorella. La famiglia della cooperante è in contatto continuo con il ministero degli Esteri e nei giorni scorsi ave-

«Il gruppo terroristico ha detto che faranno conoscere più avanti le loro rivendicazioni. Per il momento, gli ostaggi stanno bene».

BASTIONE I musulmani in piazza: «Liberatela»

IL SIT IN Per la liberazione

GUANTINI

n La comunità islamica sarda scende in piazza per chiedere la liberazione della cooperante di Samugheo rapita in Algeria. Ieri, al Bastione, un centinaio di persone ha risposto all’appello lanciato sul web dall’associazione culturale El Hoda e si è data appuntamento per una manifestazione di solidarietà con la volontaria sarda e la sua famiglia: «Chi ha rapito Rossella sporca l’Islam. E i terroristi non rispettano il Corano - ha detto l’iman cittadino Mehrez Triki -. Dicono che è stata rapita da gente di Al Qaeda, siamo contro questi gesti che infangano il Corano. Lì c’è scritto che quando arriva un ospite a casa tua lo devi trattare bene, loro non lo hanno rispettato. Siamo vicini alla famiglia, la nostra

è una comunità perfettamente integrata che non ha mai avuto problemi». Una comunità che ieri aveva accanto anche numerosi politici: dal sindaco Massimo Zedda al presidente della Provincia di Carbonia Tore Cherchi, dall’assessore provinciale di Cagliari Angela Quaquero a Claudia Zuncheddu di Indipendentistas e Michele Piras di Sel. «La famiglia di Rossella ha tutta la nostra solidarietà - ha

SIT IN Anche il sindaco Zedda alla manifestazione promossa da Mehrez Trikii, iman della comunità islamica cagliaritana

detto il primo cittadino Zedda - speriamo che venga liberata presto». Un auspicio anche dei tanti immigrati presenti al presidio. Come Kori, 13 anni. Viene dal campo profughi dei Sarahawi dove lavorava Rossella. È in Italia per curarsi, ospite dell’associazione nuorese “Pitzinnos de su mundu”: «Sono molto triste per lei», dice con un filo di voce. Anche Hijazi Salaiman palestinese chiede il ritorno a casa di Rossella: «So cosa significa questo dolore, mio fratello è in prigione in Palestina. Siamo contro i terroristi e siamo qui per affermare che la nostra comunità è pacifica. Penso che la vicenda si concluderà bene, me lo auguro soprattutto per la famiglia». Francesca Ortalli

va avuto notizie abbastanza rassicuranti anche dal sottosegretario Margherita Boniver, inviata nel Maghreb proprio per cercare di stabilire un contatto coi rapitori e trattare poi la liberazione degli ostaggi. Che, sempre secondo la fonte citata dalla France Presse, sarebbero stati prelevati dai terroristi dopo aver ricevuto indicazioni precise da parte di membri vicini all’organizzazione infiltrati nell’accampamento di Rabuni, che ospita oltre 150mila persone: «I combattenti dell’Aqmi che sono entrati nel campo profughi di Polisario per partecipare al sequestro non erano armati» e «avevano complici sul posto, membri e simpatizzanti che hanno fornito le armi e indicato dove si trovavano gli ostaggi». Rossella Urru, Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez de Rincon sarebbero quindi stati fatti salire su alcuni fuoristrada e poi portati verso una destinazione sconosciuta: «Sappiamo che due uomini armati e con l'uniforme di Polisario hanno lasciato passare i veicoli su cui si trovavano gli ostaggi», ha aggiunto il mediatore. Che però non è stato in grado di fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto né sul luogo dove i tre potrebbero essere stati trasferiti. L’agenzia di stampa francese riporta però una dichiarazione di un funzionario del governo del Mali che spiega che gli ostaggi non sarebbero nel suo Paese, nonostante da parte di molti osservatori internazionali venga indicato proprio come base dei campi dei terroristi di Aqmi. L’area in cui si trova il campo nel quale lavora Rossella è molto instabile dal punto di vista geopolitico: ai confini del Mali e della Mauritania, è un territorio conteso da più nazioni e che in passato ha fatto registrare numerosi momenti di scontro e tensioni internazionali. Ma è anche un territorio nel quale i terroristi islamici hanno più volte compiuto incursioni e sequestri, tanto che secondo il Dipartimento di Stato americano (l’equivalente del nostro ministero degli Esteri) il Sahara Occidentale è diventato una delle aree più pericolose al mondo.


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GLI ACCAMPATI

PRIGIONIERI IN AULA Ostruzionismo tra citazioni e bivacchi la convivenza forzata degli onorevoli n Costretti alla convivenza forzata nell’aula del Consiglio regionale per giorni e giorni, lunghe ore seduti, poche possibilità di evadere, se non per pause fisiologiche e nell’intervallo tra una seduta e l'altra. La vita al tempo del filibustering non è facile. Nulla che abbia a che vedere con il lavoro nelle campagne o in fabbrica, ma comunque non piacevole. Perché, come ha detto più volte nei giorni scorsi il consigliere del Pd, Chicco Porcu, «anche noi abbiamo una vita privata, una famiglia, degli affetti». E mentre l’esame del Piano casa prosegue lentamente, il palazzo vive anche di “altro”. LE LETTURE COME CLAVA Chi non può o non vuole partecipare al dibattito tende ad isolarsi. La lettura accompagna certamente Franco Meloni (Riformatori), che sul banco tiene un libro dalla copertina colorata ed un titolo inglese. Si dividono lo stesso testo Franco Cuccureddu(Mpa) ed Efisio Planetta (Psd’Az), un libro sul come vivere bene senza possedere alcunché. La scelta è di Cuccureddu (e anche il libro), ma il consigliere sardista dimostra di apprezzarlo e sottolinea a matita frasi e paragrafi interi. Tra i libri, però, quello di Vandana Shiva sul ritorno alla campagna è stato il più citato. Il primo a tirarlo in ballo è stato Adriano Salis(Idv) che ne ha regalato una copia all'assessore all’Urbanistica Nicola Rassu. Che lo ha letto, o quantomeno sfogliato, in una pausa pranzo, tanto da esser pronto a ribattere alle affermazioni dell’ex presidente, Renato Soru, che aveva richiamato quanto Vandana Shiva scrive sull’accaparramento delle terre africane da parte della Cina. «Ho scoperto perché la Cina sta comprando i terreni in Africa – ha detto Rassu – lo fa per produrre biocarburanti». «Ha aperto un libro di Vandana Shiva per dire delle cose direi un pochino troppo approssimative - l’ha stroncato Soru pensi un po' che, invitata dalla Regio-

PIANO CASA Costretti in Aula per il muro contro muro si sprecano i diversivi e anche le letture dividono il Pd e il Pdl

scoglio che si è trasformato in pilastro di cemento armato. Questa terra è un luogo assai accogliente; se ti senti un tipo esuberante costruisci abusivamente sotto un cielo che non ride mai».

Ho scoperto perché la Cina sta comprando i terreni in Africa, lo fa per produrre biocarburanti. Nicola Rassu assessorre all’Urbanistica

COFFEE BREAK IL DUELLO DEL CAPPUCCINO CON LA BARRACCIU

Anche noi abbiamo una vita privata, una famiglia e degli affetti. Chicco Porcu Consigliere Regionale Pd

Molti di noi in questi giorni sono assoggettati da un disturbo ossessivo compulsivo. Daniele Cocco Consigliere Regionale Idv

In tempi di muro contro muro anche un cappuccino può scatenare un putiferio. La tazza col caffé e il latte montato a schiuma è un must per il presidente della Giunta, Ugo Cappellacci. Il governatore non ci rinuncia neppure durante l’ostruzionismo del centrosinistra in Aula. Piattino, scodella e piattino sopra per mantenere ben caldo il tutto, non passano inosservati e tantomeno sfuggono all’occhiuta consigliera del Pd, Francesca Barracciu. L’ex sindaco di Sorgono interviene con puntiglio per denunciare il misfatto e chiede che le fosse riservato il medesimo trattamento. Detto. Fatto. Cappellacci acchiappa il commesso che sta

ne Sardegna, Vandana Shiva è venuta per tre giorni a Sassari a parlare insieme ad altre persone di agricoltura, di biodiversità». Dai libri ai giornali, restando nel campo delle letture spunta il mensile “Mente e cervello”, reclamizzato da Daniele Cocco (Idv), nel quale si parla «del circuito dell’ossessione che ci dice che nuovi studi stanno riconsiderando il disturbo ossessivo compulsivo per identificare le sue probabili cause e mettere a punto nuove terapie. Perché, per Cocco, che molti di noi in questi giorni sono assoggettati a questo tipo di patologia». In tre, poi, nella stessa giornata, hanno letto o richiamato in aula un articolo di Repubblica, di Carlo Petrini(“e non il nostro Onorio” ha scherzato Renato Soru), citando la frase sul passaggio “dai campi di sterminio allo

a disposizione del presidente quando è in missione da Villa Devoto in via Roma, e ordina un altro cappuccino per l’onorevole Barracciu. Dal putiferio si passa al baillamme. La presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, blocca con i commessi dell’Aula il commesso del governatore e Francesca Barracciu resta così a bocca sciutta. Richiamo all’ordine e alla compostezza in Aula sono il biscotto che piove sulla tazza di Cappellacci. Ma in confronto alle reprimende cui è stato oggetto, nella settimana del filibustering, l’assessore all’Agricoltura, Oscar Cherchi, è un sorso d’acqua fresca.

sterminio dei campi.” LE CITAZIONI DEL DIPIETRISTA Stavolta non sono state tante, ma tra queste merita menzione il Cetto La Qualunque e la sua Qualunquemente quasi declamata da Adriano Salis (Idv). «Visto che abbiamo tempo - è stata la premessa del consigliere Idv - voglio far conoscere a quest’Aula la colonna sonora del film: "Questa terra è un luogo della mente, c’era un fiume e ora non c’è niente, c’è uno

INTERVENTI Le sedute fiume e la maratona oratoria mettono a dura prova la fantasia e così si citano amici e opinionisti

IL CONSIGLIO L’Aula durante i lavori per l’esame del Piano Casa, dove non accenna a placarsi l’ostrizionismo dei gruppo del centrosinistra

IL MIO AMICO MI SCRIVE C’è l’amico di Marco Espa, «che ha un sottotetto splendido a Cagliari, che mi ha detto che se voto contro lui mi toglie il voto; e io voto contro, non mi interessa». E Pierpaolo, che scrive a Francesca Barracciu (Pd) su Facebook per chiedere come mai il Pd è contrario al Piano Casa. E ancora c'è “la signora Francesca”, citata da Matteo Sanna (Fli Udc), «che ha scritto ad un quotidiano e pone un problema reale». E sempre citando Sanna di Fli, ci sono «quelli che ci seguono, e sono tanti, grazie al web e che non apprezzano quanto sta facendo il centrosinistra». «A noi su Facebook scrivono altro» hanno ribattuto Espa, Giampaolo Diana, la stessa Barracciu, attivissimi sul social network, dove è invece sbarcato da poco il leader Udc, Giorgio Oppi. Che ha scelto proprio Fb per dare in tempo reale la sua versione sulla vicenda dei posti per la Giunta ed il richiamo della presidenza agli assessori affinché stiano nel banco assegnato. SPUNTINI CASU&CERNIA Nonostante il tour de force, niente catering pagato dal Consiglio. I pasti sono a carico dei consiglieri, che capita non si accontentino di panini e tramezzini. In settimana è arrivato di tutto: la cernia portata da Giorgio Oppi per la cena del gruppo Fli-Udc, le noccioline distribuite generosamente anche ai colleghi, burrata e formaggio, in questo caso offerto dal sardista Giacomo Sanna. Il mangiare insieme, è noto, riavvicina, ma il presidente Cappellacci e l'ex “avversario” Matteo Sanna, sono da tempo più vicini. Quindi poche sorprese, sabato, quando i due hanno pranzato gomito a gomito, insieme all'assessore all'Agricoltura, Oscar Cherchi, e altri consiglieri del Pdl. Meno impegnativo il duetto, al banco del bar del Consiglio, tra Soru e Mario Diana, cordiale ancorché silenzioso. Francesca Zoccheddu


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LA CRISI

LICENZIAMENTI FACILI

Sacconi: c’è il rischio terrorismo n Le tensioni che si sono registrate sul nodo dei licenziamenti possono alimentare il rischio di un ritorno al terrorismo. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi lancia l’allarme: «Ho paura ma non per me, perché sono protetto. Ho paura per persone che potrebbero non essere protette e proprio per questo diventare bersaglio della violenza politica, una violenza che nel nostro paese non si è del tutto estinta». Il leader della Cgil, Susanna Camusso, replica ribadendo l’intenzione di andare allo sciopero generale e dice no alle «invocazioni», «spero aggiunge - che Sacconi parli perché ha elementi per farlo e non per inquinare un clima già difficile». In ogni caso rassicura Camusso - «la temperatura nelle fabbriche non sta salendo». GLI ANNI DI PIOMBO Sacconi ha adombrato i timori di un ritorno a un clima da anni di piombo nel contesto di un ragionamento sul tema licenziamenti facili contenuto nella lettera che l’Italia ha inviato alla Ue: «Il termine licenziamenti facili è falso, il governo sta lavorando alle protezioni dei lavoratori. Mi auguro che anche le imprese, anche collettivamente, facciano la loro parte». Intervistato da Maria Latella su Sky Tg24, Sacconi ha definito la proposta del Pd Ichino (tre anni di protezione per i lavoratori licenziati) «interessante. Con idee molto simili alle nostre». Il giuslavorista in una lettera pubblicata su Libero aveva parlato di una «grande riforma bipartisan, di quelle di cui il nostro Paese ha enorme bisogno». Ma per Ichino serve un provvedimento che coniughi «la massima possibile flessibilità delle strutture produttive con la massima possibile sicurezza per i lavoratori nel emrcato del lavoro». In pratica, sintetizza, devono esistere per tutti i lavoratori le garanzie essenziali ma «nessuno è inamovibile». Sacconi ha colto al balzo quello che sembrava un ponte lanciato dall’opposizione alla proposta del governo ma poi si è detto spaventato dal clima di violenza verbale scatenato dalla proposta: «L’Italia ha conosciuto l’anomalia di circa 40 anni di terrorismo. Oggi vedo una conseguenza, dalla violenza verbale a quella spontanea e organizzata che mi auguro non arrivi ancora anche all’omicidio, come è già accaduto, l’ultima volta dieci anni fa con il povero Marco Biagi, nel contesto di una discussione simile a quella di oggi». Un invito al governo a «spegnere la miccia» e a «ragionare seriamente» giunge dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani: «No a diversivi e alzate di ingegno che aggravano la situazione invece di risolverla. Siamo già nei guai, se accendiamo micce di divisione sociale invece che di coesione registriamo un

«L’Italia ha conosciuto l’anomalia di circa 40 anni di terrorismo. Oggi vedo una conseguenza, dalla violenza verbale a quella spontanea e organizzata che mi auguro non arrivi ancora anche all’omicidio, come è già accaduto, l’ultima volta dieci anni fa con il povero Marco Biagi, nel contesto di una discussione simile a quella di oggi» Maurizio Sacconi

danno drammatico per il Paese». «Ma - si domanda Bersani - come si può pensare ragionevolmente, in una situazione come quella che sta vivendo il Paese, che incoraggiamo le assunzioni licenziando? Ci rendiamo conto o no che siamo da un anno e mezzo in una fase drammatica di espulsione dal lavoro e abbiamo centinaia di migliaia di cassintegrati? E ci rendiamo conto che chiunque voglia assumere ha a disposizione la più grande flessibilità che c’è nel mondo? E pensiamo in questa fase che licenziando si assuma? È una cosa che non esiste». A chi enuncia ricette come la “flexsecurity”, Bersani domanda: «Ma dove sono i soldi? Ci sono i soldi? No. E allora di cosa stiamo parlando? Vogliamo af-

ART.18 Il titolare del Welfare: «Non temo per me». Camusso: se non ha prove taccia, il Pd: «Il Governo spenga la miccia» frontare sul serio una riforma? Iniziamo da un segno netto contro la precarietà: fare in modo che un’ora di lavoro precario venga pagata un po’ di più e un'ora di lavoro stabile un po’ di meno. Poi vediamo il resto. Se si vuol discutere di una riforma seria del mercato del lavoro, come anche ci dice la lettera della Bce che chiede di allestire dei meccanismi, noi la discutiamo. Mentre le ricette facili non

IL BERSAGLIO Sacconi: non ho paura per me perché sono protetto. Ho paura per persone che potrebbero diventare bersaglio della violenza politica

vanno bene e deprimono l'economia ancora di più. Queste idee troppo semplici ci hanno portato al disastro». «L’Italia è in pericolo - avverte Bersani - e la reazione non può essere il racconto di nuove favole. La destra in questo momento si carica ancora della responsabilità di trovare diversivi, capri espriatori ed enunciare favole. Una volta è colpa dei magistrati, un’altra dei comunisti, stavolta dell’euro. No, non è colpa dell’euro». Sabato anche Fini aveva lanciato il monito sui rischi di tensione sociale e aveva invitato il governo a non essere irresponsabile evitando il confronto con le parti sociali. Altrimenti - ha detto Fini - si rischia un autunno caldo che ci farebbe tornare indietro.

FMI RIVISTI I MECCANISMI PER IL “SALVATAGGIO” n L’Fmi ha avviato una revisione degli strumenti di finanziamento a sua disposizione, con l’obiettivo di gestire i bisogni degli stati membri e in linea con le riforme in corso per aumentare l’efficiacia e la flessibilità degli strumenti di prevenzione delle crisi e mitigare i rischi di contagio. «Nell’ultimo anno il Fondo si è impegnato in un processo di revisione degli esistenti strumenti di finanziamento, in linea che le riforme iniziate nel 2008/09 per aumentare l'efficacia e la flessibilità degli strumenti di prevenzione delle crisi», afferma il Fondo nella nota. «L’obiettivo della revisione è rafforzare la capacità del Fondo di mitigare il contagio fornendo liquidità ai paesi che hanno politiche e fondamentali forti e che sono colpite da stress sui mercati finanziari. Il rafforzamento degli strumenti punta a gestire i bisogni dei paesi membri. Strumenti che non sono mirati a particolari stati. Compiere progressi in queste aree era un importante aspetto dell’agenda del G20 messa a punto all'inizio dell'anno»

NELL’ISOLA Sindacati uniti contro il ministro del Lavoro

SINDACATI UNITI I confederali contro il ministro Sacconi

n Pericolo terrorismo? «Semmai il pericolo, per tutti, è proprio il ministro del Lavoro Sacconi. Che dimentica ancora una volta, come già in passato ha fatto, che proprio il sindacato è stato un bastione contro il dilagare della violenza, e che sono statri numerosi i sindacalisti che sono stati uccisi dai brigatisti». Enzo Costa, segretario regionale sardo della Cgil, non manda giù le dichiarazioni del ministro Sacconi sul rischio terrorismo a proposito delle critiche che sono arrivate dai sindacati e dall’opposizione ai programmi del governo di rendere i licenziamenti più semplici per le imprese, in primo luogo a quelle in difficoltà economiche: «In questo momento serve ben altro: servo-

no politiche di sviluppo industriale, servono incentivi al lavoro e non politiche depressive come quelle che il Governo vuole mettere in campo. Ma il problema per Sacconi sono i terroristi, che peraltro non esistono». Le parole del ministro comunque, così come non piacciono a Costa, non convincono nemmeno il segretario regionale della Cisl Mario Medde, che invece si concentra sulle mi-

CRITICHE Per Costa (Cgil) il pericolo è l’esecutivo. Medde e la Cisl: «Servono politiche di sviluppo industriale serie»

sure ideate dal Governo: «Per rendere ancora più chiaro il danno ai lavoratori e alle imprese nel varare una norma che penalizzi ancora il tempo indeterminato basta ricordare che nel secondo trimestre 2011 sono stati avviati al lavoro 83.727 persone, di cui 70.413 a tempo determinato (l’84,1% del totale) e 13.314 a tempo indeterminato. I primi aumentano, i secondi calano e si riducono. In Sardegna è quindi indispensabile ridare centralità nelle politiche dello sviluppo al rafforzamento delle imprese che garantiscono innovazione di processo e di prodotto, ma anche una stabilità che, soprattutto nella produzione di beni, può avvenire solo da un duraturo radicamento dei lavoratori».


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CONTINENTI

LITI NEL PD RENZI MENA FENDENTI «CAMBIAMO LE FACCE»

n «Manteniamo il partito che abbiamo e cambiamo le facce dei politici». Lo ha detto Matteo Renzi a Firenze, sottolineando come «non è possibile che cambino continuamente i simboli dei partiti, abbiamo finito foreste e fattorie e, restano sempre le stesse facce». «Tutte le idee sono buone, le vedremo. Ma attenzione a non scambiare per nuove delle idee che sono un usato degli anni ottanta, perché con certe idee siamo finiti nei guai». Così replica Pierluigi Bersani. Bersani fa poi l’esempio di certe «ricette facili» anche in materia di lavoro. «Queste ricette facili, queste idee troppo semplici, ci hanno portato dei guai. Le idee nuove vanno benissimo ma non si scambino idee nuove per idee che abbiamo già vissuto».

LA POLEMICA INGROIA VA DAL PDCI «SONO PM PARTIGIANO» n «Io non mi sento imparziale. Anzi, mi sento partigiano». La frase che il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia pronuncia al congresso del Pdci a Rimini riapre lo scontro tra magistrati e maggioranza, con il Pdl che chiede al Csm di aprire un fascicolo nei suoi confronti. Lo difende Diliberto. Ma è lo stesso Ingroia dal palco a mettere le mani avanti: «Ho giurato sulla Costituzione democratica, la difendo e sempre la difenderò anche a costo di essere investito dalle polemiche». Poi ecco il riferimento alla Resistenza. «Un magistrato - dice Ingoria - deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni, e non sempre certa magistratura che frequenta troppo certi salotti e certe stanze del potere lo è. Ma io confesso non mi sento del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano».

SONDRIO SCOPPIA BOMBOLA GPL MUORE TRA LE FIAMME n In pochi minuti si è trasformato in una torcia umana nella sua abitazione invasa dai fumi tossici, sprigionati dall’improvviso scoppio della bombo-

termine di un’udienza di 14 ore, durante la quale sono stati ascoltati rappresentati di Qantas, sindacati e governo. L’amministratore delegato di Qantas, Alan Joyce, ha annullato sabato tutti i voli dopo mesi di scioperi a singhiozzo dei dipendenti, piloti, meccanici e altro personale di terre.

TENSIONE IN ISRAELE PIOVONO RAZZI DA GAZA E RAID PER RITORSIONE

Libia Jibril: «Trovate armi atomiche» n Il premier dimissionario del Cnt, Mahmoud Jibril ha reso noto che in Libia sono stati trovati ordigni nucleari. Lo riferisce Al Arabiya. Formalmente Gheddafi aveva rinunciato alle armi atomiche nel 2004 riallacciando i rapporti con

la Gpl, forse in conseguenza del cattivo funzionamento del sistema di alimentazione del fornello della cucina quando è stato acceso per cucinare. Un pensionato di Villa di Chiavenna (Sondrio), di 78 anni, che viveva solo, è morto nel rogo, secondo quanto riferito dai carabinieri della Compagnia di Chiavenna. A dare l’allarme ai vigili del fuoco dei distaccamento di Mese (Sondrio) è stato un vicino di casa della vittima che ha visto il fumo fuoriuscire da un finestra.

CAMORRA FINISCE IN MANETTE IL LATITANTE IZZO n Arrestato a Boscoreale il latitante Carmine Izzo, soprannominato “Carmine ‘o piccolino”, di 40 anni, ritenuto un elemento di spicco del clan camorristico Aquino-Annunzia-

l’Occidente. Jibril ha aggiunto che sarà l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) dell’Onu a fornire maggiori particolari sugli ordigni. Intanto il procuratore della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha negato

ta attivo a Boscoreale e nei comuni vicini. L’arresto, da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, coadiuvati nella fase esecutiva da colleghi del Reparto anticrimine di Napoli, è avvenuto dopo lunghe ricerche di controllo e pedinamento. Su Carmine Izzo pende una condanna a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Maurizio D’Elia, un pregiudicato di Scafati, detto “O criminale”, torturato e poi ucciso a Olevano sul Tusciano (Salerno) il 12 marzo del 2002.

ROMA MALORE PER PUPI AVATI IL REGISTA IN OSPEDALE n Un malore ha colpito il regista Pupi Avati, classe 1938, al Festival di Roma per partecipare alla presentazione del film documentario «L’illazione»

che siano negoziati in corso con Saif Gheddafi spiegando di aver ricevuto solo, tramite un intermediario, alcune domande da Saif sul sistema legale della Cpi e che cosa potrebbe succedergli se comparisse davanti alla Corte.

dedicato a Lelio Luttazzi. «Si è vero - ha detto il fratello del regista, Antonio Avati -. Pupi ha avuto un malore, speriamo lieve e ora è ricoverato per accertamenti all'ospedale Umberto I. Ci auguriamo sia una piccola cosa e che non si debba rinviare la presentazione al Festival del suo film “Il cuore grande delle ragazze” prevista per domani».

DENUNCIA A ROMA «NIENTE DONAZIONE SEI OMOSESSUALE» n Voleva compiere un atto di altruismo, donando il sangue. Ma la sua volontà si è scontrata con lo stop di un medico che le ha detto: «Sei omosessuale? Non puoi donare il sangue perché' il tuo rapporto sentimentale è considerato a rischio». A raccontare la vicenda è una donna lesbica di 39 anni che

sabato mattina era andata al centro trasfusionale del Policlinico Umberto I a Roma per donare il sangue. «È una cosa assurda e discriminatoria nei miei confronti», ha detto la donna, impiegata nello studio di un commercialista, che convive con la sua compagna da quattro mesi. Non è la prima volta che agli omosessuali viene negata la possibilità di donare il sangue.

AUSTRALIA HA LE ORE CONTATE IL BLOCCO DEI VOLI n La giustizia australiana ordina di mettere fine allo sciopero dei dipendenti della compagnia aerea Qantas, che potrebbe riprendere i voli nelle prossime ore. Plaude la compagnia aerea: i voli riprenderanno il più presto possibile. La decisione è stata presa al

n Un milione di israeliani residenti nel Sud del Paese sono stati esposti anche ieri ad attacchi di razzi provenienti da Gaza, mentre l’aviazione israeliana prosegue le incursioni sulla Striscia. Il bilancio aggiornato delle violenze, iniziate sabato, è di 10 morti: nove miliziani palestinesi ed un civile israeliano. Nel Sud di Israele le maggiori città vivono in un clima di elevata tensione, mentre da Gaza anche ieri mattina sono stati sparati in loro direzione alcuni razzi Grad. Le scuole sono chiuse, per ragioni prudenziali. Nella striscia di Gaza, la aviazione israeliana ha condotto diversi raid, in prevalenza su campi di addestramento militare delle svariate fazioni armate. Hamas mantiene un basso profilo e, dietro le quinte, tenta di calmare la situazione

NEW ENGLAND TEMPESTA DI NEVE CI SONO TRE VITTIME

n L’ondata di maltempo, accompagnata da una tempesta di neve eccezionale in questa stagione che si sta abbattendo su alcuni stati degli Usa, ha causato tre vittime mentre circa 2 milioni di famiglie sono rimaste al buio per i danni alla rete elettrica. Gli stati di New York, New Jersey, Connecticut e Massachusetts hanno già dichiarato lo stato di emergenza meteorologica. Nel Conecticut un uomo è deceduto in seguito ad un incidente per il ghiaccio sulla strada mentre in Pensilvania un anziano di 84 anni è morto dopo essere stato travolto da una massa di neve che è caduta da un albero. E, ancora, un’altra vittima ha perso la vita, fulminato, in Massachusetts.


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Lirico Manca anche il personale i sindacati: situazione esplosiva

L’iniziativa Il circolo dei dantisti si riunisce al cimitero di Bonaria

Integrazione I vigili urbani: difficoltà coi giovani senegalesi

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In aeroporto Cagliari

più isolata d’inverno sforbiciata sui voli per Europa e Penisola TRASPORTI Confermati solo sei collegamenti con le capitali internazionali, dimezzato l’elenco. Ridotte anche le frequenze. Tratte nazionali, eliminate le destinazioni di Pescara e Trieste n Questo inverno da Cagliari si potrà scegliere di partire solo verso sei destinazioni internazionali. Con un colpo d’ascia i collegamenti diretti sono diminuiti lasciando ai sardi la possibilità di volare low cost solo su Londra Stansted con Easyjet, mentre Ryanair garantirà Barcellona El Prat, Madrid Barajas, Parigi Beauavis, Bruxelles Charleroi e Dusseldorf Weeze. L’elenco è quasi dimezzato e mancano all’appello i due scali di Francoforte, Hanh e Baden, che erano stati prima cancellati, poi “ripescati” fino a dicembre e ora sono di nuovo spariti. Un volo in meno da Cagliari a Madrid: da quattro frequenze settimanali, si scende a tre. Il taglio è anche nazionale, con Easyjet che ha ridotto il collegamento tra il capoluogo e Malpensa, che questo inverno sarà disponibile solo cinque volte a settimana. Addio anche alla tratta Cagliari–Parma che verrà sospesa fino a marzo 2012. Ma forse c’è la possibilità che lo scalo emiliano trovi un altro vettore per garantire la

tratta anche nei mesi invernali. Ma c’è già pessimismo, perché non è detto che il sostituito sia un volo a basso costo: «Tanto per me l'unica alternativa sarebbe Meridiana – scrive Daniela Putzu sulla bacheca della pagina Sardegna in volo – e immagino non possa andare peggio. Parliamoci chiaro, pagare un biglietto andata e ritorno circa 187 euro e essere costantemente in ritardo, non è certo un affare». Il punto interrogativo rimane e anche Parma potrebbe sparire così come sono state tagliati i voli con Trieste e Pescara. La città abruzzese figurava tra le tratte disponibili dal prossimo febbraio e i biglietti erano già acquistabili. Meridiana poi aveva annunciato che avrebbe aumentato i collegamenti tra Cagliari e Napoli, portando il diretto con il capoluogo campano a due voli giornalieri, ma ne risulta soltanto uno: di conseguenza si hanno per tre giorni due giornalieri mentre il resto dei giorni c’è solo un “daily”. E per di più il giornaliero non rispecchia la continuità territoriale.

info ECCO I VOLI PER L’ESTERO I voli internazionali attivi da e per Elmas: Londra Stansted (Easyjet) Barcellona El Prat (Ryanair) Madrid Barajas (Ryanair) Parigi Beauavis (Ryanair) Bruxelles Charleroi (Ryanair) Dusseldorf Weeze (Ryanair)

Giovedì scorso invece si era conclusa l’esperienza della British Airways a Cagliari dopo due anni. Sulla pagina di Sardegna in volo è stata celebrata la data quasi come un lutto: «Speriamo sia solo un arrivederci all'unica compagnia One World che ha creduto in Cagliari e che chissà quando rivedremo atterrare nel nostro scalo». Il risultato è che i sardi questo inverno, e forse non solo per i prossimi mesi, saranno più isolati di quanto non siano

per il fatto di vivere in Sardegna. Verranno a mancare scali diretti di grande valore turistico e commerciale e tratte che consentivano l’approdo su capitali mondiali ammortizzando di parecchio almeno una parte del viaggio. Sa di beffa l’annuncio di Meridiana di uno sconto del 25 per cento su alcune tratte, visto che si tratta di scali minori, meno interessanti e inutili per ulteriori collegamenti. Lazzaro Cadelano

LE TRATTE I collegamenti non in continuità sono ridotti rispetto alla stagione estiva.

Comune In Consiglio lo spreco delle case “Abitare assistito”

LE CASE Cinque appartamenti in via Is Cornalias

n Mercoledì riparte il consiglio comunale. Arriva in Aula il fallimento del progetto Abitare assistito, sarà esaminata un’interrogazione sul progetto delle Politiche sociali che avrebbe dovuto offrire alloggio in via Is Cornalias a persone con problemi psichici, ma il Comune ha pagato fiori di quattrini per affittare appartamenti che non sono mai stati utilizzati con quella finalità. Ottomila euro al mese per due anni per pagare gli affitti di cinque appartamenti che non hanno mai ospitato i pazienti. È stato l’assessore Susanna Orrù a fermare tutto e mettere fine allo sperpero di denaro pubblico. In Consiglio comunale si discuterà

anche dell’utilizzo della chiesetta aragonese di Monte Urpinu al centro di un’interrogazione dei consiglieri Paolo Casu e Gianni Chessa per l’affidamento all’associazione “I sardi”. Maurizio Porcelli presenta invece un’interrogazione sui bagni pubblici del Poetto, Sandro Vargiu chiederà spiegazioni sul trasferimento all’Ente foreste delle aree militari di Monte Urpinu. Arriva tra i

MUNICIPIO In Consiglio arriva un’interrogazione di Sel sui soldi buttati per gli affitti degli appartamenti per disabili

banchi del Consiglio comunale anche la lottizzazione che sarebbe dovuta sorgere nella zona del Fangario, tra la 131, via dell’Agricoltura e il confine col Comune di Elmas. Così come è successo per l’intervento previsto tra Terramaini e viale Marconi è la pratica è già stata bocciata in commissione e il caso sarà discusso e votato anche dal Consiglio comunale. I consiglieri Gianni Chessa e Paolo Casu presentano anchen una mozione sulla gestione e la manutenzione del Campo nomadi della 554 e sarà inoltre discussa una pratica edilizia che riguarda l’istituto di formazione professionale Ierfop di Pirri.


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CAGLIARI IL CONVEGNO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A MONTE CLARO IL PUNTO SULLA RIFORMA

VIA ROMA I CONCERTI DELLA BANDA DI NUOVO SOTTO L’AULA REGIONALE

MOLENTARGIUS UNA GIORNATA DI STUDIO PER DIFFONDERE LA CULTURA DELL’ACQUA

n “A che punto è la riforma Brunetta?” è il titolo del convegno organizzato dalla Provincia per venerdì prossimo come incontro finale di un laboratorio sulla gestione del personale degli enti locali. L’incontro si svolgerà presso la Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro, in Via Cadello, a Cagliari dalle 9 alle 14. La partecipazione è gratuita. Per partecipare, chiamare lo 070/4092667 o inviare una mail a vpusceddu@provincia.cagliari.it.

n Non solo manifestazioni di senzalavoro e politici. Ieri sera, sotto il consiglio regionale, si è vissuta un’altra scena: l'associazione musicale “Città di Cagliari” ha eseguito un concerto bandistico. Il concerto, diretto dal maestro Ottavio Sitzia, è iniziato alle 19 e la musica è richeggiata sotto i portici. Il prossimo appuntamento è per il 4 novembre, sempre alle 19.

n Abbanoa ha organizzato, in collaborazione con l'Ato e l'assessorato regionale all’Ambiente un convegno, il 10 novembre, dal titolo "A come acqua". L'evento, che si terrà dalle 9.30 alle 13.30 al Parco Naturale Regionale Molentargius Saline, via La Palma snc, vuole essere un'occasione di riflessione e di formazione per contribuire a diffondere una "cultura dell'acqua", bene indispensabile a tutte le attività umane.

Lirico Una protesta pronta a esplodere LA CRISI Mancate assunzioni e bilancio a secco, i sindacati annunciano battaglia, sotto accusa resta il sovrintendente n Le casse sono vuote e al Lirico non si assume personale a termine. I dipendenti non resistono più e i sindacati scendono sul piede di guerra. Lo stato di agitazione, proclamato da diverse settimane, non rientra, ma la protesta potrebbe sfociare in azioni eclatanti. La pianta organica molto al di sotto delle esigenze costringe l’Ente a navigare a vista. In un’assemblea di mercoledì scorso è andato in scena il muro contro muro tra il sovrintendente Gennaro Di Benedetto e le organizzazioni sindacali. Come scrivono in un comunicato congiunto Fistel-Cisl, Slc-Cgil e i sindacati di base: «Il sovrintendente, incurante del fatto che il teatro che gestisce possiede la più piccola pianta organica d’Italia e sia fra tutti il più penalizzato, naviga in un pantano: non aumenta la produzione e tiene sotto la soglia di sopravvivenza gli organici che dal 2005 si impoveriscono ogni anno a causa del blocco delle assunzioni».

«Di Benedetto, incurante del fatto che il teatro che gestisce possiede la più piccola pianta organica d’Italia e sia fra tutti il più penalizzato, naviga in un pantano: non aumenta la produzione e tiene sotto la soglia di sopravvivenza gli organici».

MARKETING E COMUNICAZIONE

IL TEATRO LIRICO Monta la protesta dei dipendenti

Tutta colpa della legge 100, meglio nota come legge Bondi, che mette i bastoni tra le ruote alle Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane che vogliono assumere anche solo con contratti a termine. Perché se da un lato costringe a lavorare sotto organico, dall’altro chiede una maggiore produzione: la nuova suddivisione del Fus (il fondo unico per lo spettacolo, in

info LA MANNAIA: «LEGGE 100» Per i sindacati il nodo è la legge che vieta le assunzioni

pratica i finanziamenti messi sul piatto dal ministero per i teatri) prende in considerazione proprio quest’aspetto. Così, continua ancora il documento, «è da tempo che i lavoratori di tutti i settori del Lirico coscienziosamente accettano di lavorare sotto-organico per contribuire a risolvere la grave crisi economica che ha colpito il Teatro». Solo che la situazione dura or-

mai da troppo tempo e «le azioni tutt’altro che artistico/manageriali di questa Sovrintendenza rendono sempre più difficile offrire al pubblico la stessa qualità e la sopravvivenza futura del Teatro». La preoccupazione nasce dal fatto che «il rilancio del Teatro non parta innanzitutto dalla valorizzazione delle risorse lavorative e dalla necessaria attenzione alla qualità e alla quantità delle produzioni». Spiega Cristiano Barrovecchio dello Snater, il sindacato dei lavoratori della Fondazioni Lirico Sinfoniche: «La nostra pianta organica prevede 270 unità. È quella depositata e mai ratificata dal ministero dei Beni Culturali realizzata ai tempi della gestione di Mauro Meli. Al momento siamo solo in 229. Siccome non è stata mai approvata, e viste anche le difficoltà economiche in cui si trova al Lirico, il sovrintendente non la riconosce». Ma qualche speranza ancora c’è, come racconta sempre il rappresentante dello Snater: «Sappiamo che al Teatro della Scala di Milano c’era più o meno la stessa situazione. Solo che lì in 160 hanno fatto causa: hanno vinto e sono stati costretti ad assumerli». Francesca Ortalli


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CAGLIARI UNIVERSITÀ CENTRO LINGUISTICO D’ATENEO UN BANDO “SARDEGNA SPEAKS ENGLISH”

ERSU APERTURE FESTIVE IN MENSA PASTI GARANTITI DURANTE IL PONTE

LA POLEMICA PREMIO SOLO IN ITALIANO COMITADU PRO SA LIMBA CONTRO LA RAI

n Il Centro Linguistico d’Ateneo ha aperto il 10° bando “Sardegna Speaks English”. Gli studenti universitari, compresi gli iscritti ai percorsi post-lauream e i candidati Master and Back, possono presentare domanda. Per avere ulteriori informazioni, il bando e il modulo di iscrizione è necessario consultare il sito web del Centro Linguistico d’Ateneo dell’Università (mail: labor@unica.it).

n Gli studenti universitari possono stare tranquilli: l'Ufficio Ristorazione dell’Ersu, con una nota, informa i ragazzi che oggi, nonostante il ponte di Ognnissanti, tutte le mense universitarie saranno regolarmente aperte al pubblico. Domani, invece, il giorno della festività, sarà aperta, come di consueto, la sola mensa di via Trentino.

n Il Comitadu Pro Sa Limba Sarda contro la Rai: la decisione di ammettere solo opere letterarie in lingua italiana al concorso “La giara” fa andare su tutte le furie il comitato. “L'esclusione della lingua sarda costituisce grave violazione dei diritti civili dei sardi in quanto minoranza linguistica storica e costituisce una grave discriminazione etnico-linguistica da parte della Rai finanziata anche dagli abbonamenti dei sardi”.

Vigili «Senegalesi? Problemi coi giovani» I NUMERI LA CARITAS: SONO QUASI TREMILA

SAN BENEDETTO Oggi la direttissima per l’ambulante africano che sabato ha litigato con un agente: è ricoverato al Marino. Il comandante Delogu: «Era senza documenti e ha reagito male» n Lo scontro di sabato tra un ambulante senegalese e un vigile urbano «è un caso isolato». L’altra mattina un giovane africano ha reagito ai vigili che gli chiedevano di portare via la merce mentre vendeva fuori dal Mercato di San Benedetto. Il vigile ha qualche lussazione mentre l’ambulante è ricoverato al Marino per una sospetta frattura. Oggi è prevista la Direttissima. «Saranno i medici a dire se sarà in grado di andare in Tribunale o dovrà essere sottoposto a un intervento». L’ANALISI DI DELOGU Il comandante della Polizia municipale Mario Delogu spiega il rapporto tra vigili e ambulanti senegalesi. «È difficile che si arrivi a situazioni limite come quella, raramente ci sono momenti di tensione. Ma quel ragazzo non aveva autorizzazioni per la vendita ambulante e non aveva neanche il permesso di soggiorno - spiega Delogu - e sono le circostanze in cui ci possono essere reazioni anche vio-

lente, perché non ha nulla da perdere». I controlli dei vigili sono più frequenti in via Roma e nel largo Carlo Felice. «Ci concentriamo di più sulle vie delle passeggiate e dello shopping - spiega il comandante della Municipale - infatti gli ambulanti si stanno spostando sempre più in zone decentrate, dove la vendita crea meno problemi». Le crociere portano affari d’oro con un fiume di turisti che scorre verso piazza Yenne. «Di conseguenza gli ambulanti si stanno spostando fino a dentro il porto, ma noi cerchiamo di evitare che per i turisti che sbarcano la prima immagine della città sia di potenziale degrado». L’età media si è abbassata, tanti giovani senegalesi vendono per strada o controllano i parcheggi. «Questo è un aspetto che sta creando qualche problema, prima c’erano ragazzi più rispettosi e diligenti, mentre i più giovani mal sopportano i controlli e sono meno collaborativi». M.Z.

AMBULANTI NEL LARGO Merce esposta sui marciapiedi

RICCARDO GUANTINI

n I senegalesi in Sardegna sono 2787. È la quarta comunità più numerosa nell’Isola, fuori dal podio di poco perché i cinesi sono 2872, molti di più i marocchini (4420) mentre la comunità straniera più grande è quella dei romeni: sono 8259 persone. I dati sono quelli dell’Osservatorio della Caritas, che in Sardegna sono più semplici da fare perché nell’Isola vive, rispetto al resto d’Italia, la più bassa percentuale di stranieri rispetto alla popolazione. Al quinto posto ci sono i 1952 ucraini,s eguiti da 1368 filippini, 1479 tedeschi e 1174 polacchi. L’immigrazione è una risorsa da sfruttare, come ha ricordato anche il prefetto di Cagliari. «È necessario fare del fenomeno una risorsa e non un problema - ha detto Giovanni Balsamo - bisogna anche ricordare che il 9 per cento del Pil italiano è prodotto dall’immigrazione, il cui contributo è fondamentale. La strada da intraprendere è quella guidata dalla legalità coniugata con l'accoglienza e l'integrazione».


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CAGLIARI CIMITERI ECCO GLI ORARI DI APERTURA PER LA COMMEMORAZIONE DEI MORTI

COMUNE BANDO PER ASSISTENTI SOCIALI FISSATO IL CALENDARIO DEI COLLOQUI

n In occasione delle giornate tradizionalmente dedicate alla commemorazione dei defunti in questi giorni sino a mercoledì compreso il cimitero di San Michele sarà aperto dalle 7.30 alle 17.15; i cimiteri di Bonaria e di Pirri dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. Nello stesso periodo sarà sospesa la validità dei “pass” per l’accesso delle auto al cimitero di San Michele, dove funzionerà un servizio di trasporto interno gratuito.

n I candidati ammessi al colloquio della selezione per l'affidamento di incarichi professionali di collaborazione coordinata e continuativa per assistenti sociali del Comune sono convocati, secondo il calendario reperibile sul sito dell’ente, presso gli uffici dei Servizi Socio-Assistenziali ed Asili Nido, in piazza Alcide De Gasperi, 2 - piano 4, muniti di idoneo documento di riconoscimento in corso di validità.

SERGIO CONGIA Presidente della Dante a Cagliari, istituzione culturale fondata da Carducci nel 1889

RICCARDO GUANTINI

Poeti Il custode di Dante

recita Foscolo a Bonaria DOMANI PER I DEFUNTI L’OMAGGIO DI CONGIA

di Virginia Saba n I baffi sono classici. Il tono caldo e rabbioso di chi è un “declinista” della nostra epoca. Ma professor Sergio Congia di Cuglieri è declinista riguardo la sua lingua e i suoi poeti per il quale si batte ogni giorno. «E i pasticci linguistici che sento dai politici, immagini mi tocca sentire Casini che dice “l’eco lontano” quando l’eco è femmina», ti dice arrabbiato. «Oggi l’italiano è un misconosciuto, è stato saccheggiato». Occhi blu, settant’anni e un passato tra cattedre e riviste culturali a Parma. Custode delle parole e dei classici, a

quest’uomo d’altri tempi si illuminano gli occhi quando pensa alla parola più bella. «Amor. Mi conforta il fatto che lei non verrà mai dimenticata. L’amore è un atto di generosità. Tutto ruota attorno a questa parola…e attorno alla luce, quel punto fisso che significa vita». Presidente della Dante a Cagliari, istituzione culturale fondata da Carducci nel 1889 con il compito di diffondere la lingua italiana nel mondo, nel 2013 porterà in città il congresso “Adotta una parola”. Ci sono dei termini che rischiano di essere dimenticati per sempre. «E vana sarebbe la meraviglia di Dante e della Divina Commedia dove risiede la nostra storia, persino quella dei sardi visti da Dante come degli uomini chiusi ma chiacchieroni fuori dalla propria isola…Sapeva ogni cosa, ancora mi chiedo come avrà fatto a scrivere la Commedia, un miracolo. E invece di tutelare ciò che abbiamo facciamo spazio agli anglicismi». Di Dante potrebbe dirti ogni cosa, professor Congia. «Perché è un uomo moderno, tutte le sfumature psicologiche che può vivere un uomo lui le ha descritte, compreso l’inenarrabile nel Paradiso. Come disse Manzoni ogni parola in Dante è un’im-

magine». In attesa del Congresso della Dante, evento mondiale che porterà i custodi della lingua italiana sparsi per il mondo, professor Congia dedicherà due giorni speciali ai defunti. Domani alle 10.30 presenterà la decima edizione di “Il tempo e i luoghi della memoria”. Al cimitero di Bonaria renderà omaggio ai defunti con i versi di Foscolo e Shakespeare. I Sepolcri, quelle “corrispondenze d’amorosi sensi” e la morte di Romeo e Giulietta saranno recitati dagli attori Tino Petilli e Mario Faticoni. «Un rifugio tra un fiore e una lacrima, nell’ufficio catartico della poesia e del canto». Di pomeriggio alle 16 alla Grotta della Vipera i versi di Cassio Filippo in greco e latino dedicati alla sua amata Atilia Pomptilla. «Il 2 mattina porteremo una corona di fiori in onore dei caduti al monumento di via Roma sotto i portici, mentre la sera alla Chiesa del Santo Sepolcro, luogo della speranza e dela Redenzione altri canti e versi ad hoc per ricordare i defunti». Parteciperanno il Quartetto lirico diretto da Valerio Carta e dal Coro Polifonico “Santa Cecilia”. Un ritorno alla pietas collettiva. Ricordo, poesia e la “corrispondenza di amorosi sensi”.

Pirri Tensione tra regolari e abusivi n Fuori dal mercato di Pirri, scontro aperto tra ambulanti regolari ed abusivi. I primi accusano i secondi: «Non pagano le tasse e penalizzano il commercio delle attività regolari». Gli abusivi si difendono: «C’è posto per tutti. Se la giornata esce a noi, esce anche a loro». «Chi fa l’abusivo lo fa per bisogno, non per guadagnare», sostiene Ignazio, commerciante di abbigliamento. «Siamo falliti e ci si arrangia: quel poco che c’è ce lo dividiamo. Con i tempi che corrono lo stato cosa pretende? Cosa si dovrebbe fare? Andare a rubare? È una questione di sopravvivenza». Tra le bancarelle c’è chi cerca la mediazione: «Purtroppo siamo tutti sulla stessa barca, una barca che sta affondan-

do», afferma amaramente Iary Agus. «Anche gli abusivi hanno diritto di vivere». Ma i regolari non ci stanno: «Sicuramente anche gli abusivi devono mangiare, ma la loro è una concorrenza sleale», spiega uno dei pochi regolari (che non vuole rivelare il suo nome), uno di quelli che si possono incontrare solo il sabato, che per quest’unico giorno alla settimana versa 500 euro l’anno, che paga il suolo

MERCATO Gli ambulanti con licenza contestano ancora i concorrenti irregolari: «Guadagnano ai nostri danni»

pubblico, che assicura i suoi dipendenti e che arriva a stento a fine mese. «Non hanno spese di nessun tipo, ti levano il lavoro e il regolare non ha più nemmeno la possibilità di guadagnare, i conti non tornano e alla fine si è costretti ad evadere anche noi, ad esempio negli scontrini. Il sabato il mercato è più regolare, ci sono anche dei vigili, ma hanno l’ordine di non intervenire». Tra dieci anni, sostiene, tutti i mercati saranno in mano loro e i regolari spariranno del tutto. «Tanti hanno già mollato come si può vedere anche a San Benedetto dove molte piazzole rimangono libere», conclude, «e c’è anche difficoltà a riassegnarle. Non ne vale più la pena». M.C.


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SPORT ROCCHI L’ATTACCANTE NELLA STORIA DELLA LAZIO «HO FATTO 100 GOL, PER ME È UNA GIOIA IMMENSA» n È Tommaso Rocchi il giocatore più festeggiato al termine di Cagliari-Lazio. Entrato al 39' st al posto di Cisse, 4’ dopo ha segnato la rete del 3-0, la numero 100 con la casacca della Lazio. «Il centesimo gol è arrivato quando meno te lo aspetti perché se programmi le cose non arrivano - dice Rocchi a - Sono felice, adesso mi rendo conto di quello che ho fatto. Oggi speravo di giocare e invece sono entrato a poco dalla fine ed è arrivato il gol. È stata una gioia immensa».

AGAZZI L’IMBATTIBILITÀ IN CASA SI FERMA A 310’ PRIMA DI LULIC SOLO MORIMOTO AVEVA SEGNATO n È durata quasi tre partite e mezza l’imbattibilità casalinga di Agazzi. Il gol di Lulic al 38’del primo tempo arriva dopo quello di Morimoto del Novara all’88’ della gara d’esordio al Sant’Elia. Poi c’erano stati tre pareggi di fila per 0-0 contro Udinese, Siena e Napoli che avevano reso la difesa e il portiere rossoblù imperforabili.

Sant’Elia tabù Tre schiaffi dalla Lazio Cagliari ridimensionato LA GARA La prima occasione è di Ariaudo poi i gol di Lulic e Klose, chiude Rocchi nel finale. I rossoblù al 7° posto di Virginia Saba n Era la gara della verità. La Lazio ha dimostrato tutta la sua superiorità e il Cagliari è tornato sul pianeta Terra. Tre a zero e niente da recriminare. Il Cagliari ha creato qualche occasione nella prima parte del secondo tempo (dieci minuti scarsi) ma non è stato mai all’altezza del suo avversario. Troppo forte la Lazio e troppo disteso il Cagliari privo del suo capitano, assenza che si è fatta sentire soprattutto in fase difensiva. Se proprio qualcuno dei rossoblù si deve salvare dalla brutta gara di ieri è Ariaudo, che oltre ad avere avuto due occasioni da gol è stato impeccabile nei suoi interventi e poco poteva fare sui gol. Per il resto si fa i conti con una sconfitta che mancava al Sant’Elia dall’8 maggio. E soprattutto con il digiuno di gol rossoblù. L’attacco è stato inefficace, con Nenè impreciso, Ribeiro sempre fuori posizione e Cossu senza interlocutori. Così mentre la Lazio consolida il secondo posto in classifica e fa festa per i 100 gol di Rocchi, il Cagliari scivola settimo in compagnia di Siena e Palermo.

numeri 1’

Il minuto del primo tempo nel quale il Cagliari ha avuto un’occasione da gol con Ariaudo

38’

Il vantaggio della Lazio con Lulic che batte Agazzi di destro

8

I gol di Rocchi realizzati contro il Cagliari

per il Cagliari con Lorenzo Ariaudo che prova il graffio di destro dopo che Canini ha spizzicato di testa il delizioso cross di Cossu. Sulla sinistra Agostini spinge e cerca le sovrapposizioni con Cossu, intento a eseguire i suoi movimenti di sempre. Svaria, si accentra e predilige la fascia sinistra per i cross. Nenè fa tanto movimento in area, spesso sale a prender palla ma fallisce qualche stop . Al 12’ Cossu verticalizza per Ribeiro ma il brasiliano è in fuorigioco. La Lazio tiene il ritmo basso, il primo tiro della squadra di Reja arriva dopo 20 minuti di gara. Ficcadenti riprende Ribeiro più volte, Cossu non lo trova mai. Poco dopo è ancora Ariaudo a trovare l’occasione del vantaggio. E i cross di Cossu sono l’unico pericolo del gioco rossoblù. Ribeiro sfrutta mettendo la palla in mezzo ma in area Nenè non c’è. Ancora Cossu cerca il cross ma Ribeiro di testa manda alto. AL 38’ arriva il vantaggio della Lazio con Lulic da fuori area dopo l’assist a muro di Cissè: sul potente tiro Agazzi non ci arriva. Al 41’ Nainggolan cerca di replicare con un tiro simile ma la palla finisce fuori. Al 43’ il raddoppio con Klose di testa in tuffo e Cissè regala il secondo assist della serata: i rossoblù perdono palla a centrocampo, gli ospiti ripartono e Nainggolan lascia

Klose indisturbato. Finisce il primo tempo tra i fischi del Sant’Elia. SECONDO TEMPO Marchetti contestato sotto la curva nord storce in naso dal dispiacere. Al 7’ Nenè incorre solo in mezzo all’area ma trova un muro. All’8’ esce Ekdal dopo una partita mediocre ed entra Ibarbo ma il colombiano sarà il solito guastafeste degli avversari. All’11 bravissimo Ariaudo a fermare Cissè in contropiede. La Lazio rischia l’autogol al 15’ e poco dopo Ibarbo di testa trova Marchetti pronto. Occasione sfiorata per il Cagliari, la seconda della gara. Un minimo risveglio rossoblù nella prima parte del secondo tempo che non basterà. La Lazio riparte spesso in contropiede e sfrutta ogni palla persa dei rossoblù soprattutto a centrocampo dove gli errori sono tanti. Al 23’ esce Pisano ed entra Perico. Ci prova Nainggolan dalla distanza ma la palla finisce alla sinistra di Marchetti. Esce Ribeiro tra i fischi entra Larrivey. MA a segnare è un altro nuovo entrato: Rocchi (entrato al posto di Cissè) segna il 3-0 su punizione di Ledesma. La prima parata di Agazzi non è bastata e Rocchi si è fatto trovare pronto per replicare il tiro (per lui il decimo gol realizzato contro il Cagliari).

NUMERI AGOSTINI COME CERA, SENZA GOL DA 362’ n Alessandro Agostini raggiunge un prestigioso traguardo in una notte nefasta. Indossa la fascia di capitano per la 240ª presenza in serie A col Cagliari eguagliando un grande come Pierluigi Cera, il libero dello scudetto, al 3° posto assoluto nella classifica all-time comandata da Conti. n Contro la Lazio arriva la prima sconfitta al Sant’Elia. L’ultima sconfitta in casa del Cagliari risaliva all’8 maggio, 0-2 contro il Cesena curiosamente allenato da Massimo Ficcadenti attuale tecnico dei rossoblù. n Tommaso Rocchi fa l’esordio in campionato e segna il 100 gol in maglia biancoceleste confermandosi la bestia nera del Cagliari, bersaglio preferito dell’attaccante veneziano giunto al decimo gol su 181 totali. n Continua l’astinenza in casa del Cagliari che non riesce a segnare dalla gara contro il Novara (Larrivey all’86’), poi porta stregata nelle successive quattro gare contro Udinese, Siena, Napoli e appunto Lazio. I numeri sono impietosi, il gol rossoblù al Sant’Elia ora manca da 362’

PRIMO TEMPO Sotto il tunnel c’è spazio per i saluti. Federico Marchetti stringe la mano ai suoi ex compagni e ricalpesta l’erba del Sant’Elia dopo aver ritrovato la serenità. Per lui che ha dichiarato di amare Cagliari solo tanti fischi. Non c’è Daniele Conti per squalifica e a prendere il posto del regista rossoblù è Nainggolan. Ficcadenti alla fine sceglie come interno di centrocampo sulla sinistra lo svedese Ekdal. Al 1’ subito occasione da gol

CAGLIARI LAZIO

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RETI 39' pt Lulic, 44 pt Klose, 43 st Rocchi CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi 5,5, Pisano 5,5 (24 st Perico 6), Canini 5, Ariaudo 5,5, Agostini 6, Biondini 5,5, Nainggolan 6,5, Ekdal 5 (9' st Ibarbo 6), Cossu 6, Nenè 5, Ribeiro 5 (40' st Larrivey sv).

Ficcadenti «Troppe le occasioni sprecate»

Allenatore Ficcadenti 5 (25 Avramov, 2 Gozzi, 30 Rui Sampaio, 32 Ceppelini) LAZIO (3-4-1-2) Marchetti 6,5, Konko 6,5, Dias 6,5, DiakitŠ 6,5, Radu 6,5, Brocchi 6 (22 st Cana 6), Ledesma 6,5, Lulic 7, Hernanes 6,5 (32 st Sculli sv), Klose 7, CissŠ 7 (39' st Rocchi 7). Allenatore Reja 7 (1 Bizzarri, 78 Zauri, 5 Scaloni, 18 Kozak) ARBITRO Mazzoleni di Bergamo 6 NOTE Ammoniti nessun Angoli: 7 a 4 per il Cagliari Recupero: 0 e 4' .

MASSIMO FICCADENTI Deluso

n Il Cagliari ha fallito l’assalto al quarto posto ma, alla fine, il pubblico ha contestato squadra e allenatore. Mister Ficcadenti non ci sta: «Noi dobbiamo guardare la gara, fare l’analisi di ciò che si è visto sul campo che ha detto che la Lazio è stato di un cinismo incredibile, visto che ha fatto quattro tiri in porta e tre gol». Una sconfitta che brucia, al di là del risultato pesante di 0-3. «Ci deve servire da lezione perché la qualità di queste squadre ti porta a non dovere concedere niente. La squadra ha giocato e creato e sbagliato, e si paga c’è il dispiacere che abbiamo perso 3-0. Alla Lazio è andato tutto bene e a noi tutto male. Nel secondo gol si

poteva fare di più, non mi è piaciuto. Nella prima mezzora la partita è stata equilibrata, contro la Lazio te la devi giocare stando attento ai giocatori di qualità come quelli biancocelesti e noi abbiamo cercato di essere prudenti. Nella ripresa poi era difficile trovare spazio per giocare, ci abbiamo provato ma è subentrata un po’ di stanchezza. Gli avversari ci hanno atteso e col

IL TECNICO «Loro hanno fatto quattro tiri e tre gol. Ci è andato tutto male. Nel 2° gol si poteva fare molto di più»

minimo sforzo hanno ottenuto un risultato molto importante. Per il resto è stata una partita strana. Abbiamo avuto delle occasioni importanti, poi la Lazio ha mostrato la sua qualità, che abbiamo pagato a caro prezzo. Ci abbiamo provato, abbiamo avuto anche qualche occasione che abbiamo sprecato, ma questa sconfitta deve far capire che non si può concedere alcun tiro a queste squadre. Siamo stati poco incisivi». Ibarbo? «Si sta adattando». La delusione è tanta. «Poi se non concretizzi vieni punito sempre in partita». La squadra fino alla fine ha cercato di recuperare. «Mi fa piacere perché nelle difficoltà non molla».


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CESENA KO A PARMA, GIAMPAOLO ESONERATO CAMPEDELLI: «SITUAZIONE INCOMPRENSIBILE»

L’EX ROSSOBLÙ LAZZARI SEGNA DOPO UN ANNO L’ULTIMO GOL IN CAGLIARI-ROMA 5-1 DELL’11-09

n Toccherà molto probabilmente a Davide Ballardini provare a risollevare le sorti di un Cesena allo sbando, senza gioco e, soprattutto, senza gol e vittorie. L'avventura di Giampaolo sulla panchina dei romagnoli è finita ieri al Tardini contro un Parma che, pur senza entusiasmare, ha schiacciato i bianconeri per 20. La decisione è arrivata pochi minuti dopo la fine dell'incontro.«È un grande dispiacere ma era doveroso farlo - ha spiegato Campedelli - La situazione era diventata incomprensibile».

n L’ex rossoblù Andrea Lazzari regala la vittoria alla Fiorentina. Per il mancino bergamasco è il primo gol stagionale in maglia viola che interrompe un’astine, nza che durava oltre un anno, Lazzari infatti non segnava dall’11 settembre 2010 quando vestiva la maglia del Cagliari nella vittoria casalinga contro la Roma per 5-1.

Pagelle Male Ribeiro

la classifica

Radja non molla mai ROSSOBLÙ Dietro si salvano Agostini e Ariaudo, che sfiora il gol. L’attacco non segna mai ed Ekdal fa rimpiangere Conti

Brevi

n Agazzi 5,5: In ritardo sul gol di Lulic. Su quello di Klose può poco e niente. Il vero peccato è che la sua parata più bella venga ributtata in rete da Rocchi, che fa 100 con la maglia della Lazio e 10 contro il Cagliari. Pisano 5,5: I primi 15 minuti li vive dentro un incubo. Troppo fisici Cissé e Lulic per uno come lui. Ha la forza di riprendersi e limitare i danni. (dal 24 st) Perico 6: Non fa danni, non crea sussulti. Canini 5: Si lascia scappare Klose per il 2-0. All'inizio della ripresa si rifa salvando sullo stesso Klose. Senza Astori dovrebbe guidare i compagni di reparto, ma non sembra all'altezza. Ariaudo 5,5: Pronti via e dopo un minuto si mangia un gol clamoroso. Ci riprova più tardi e per poco non regala un assist a Thiago Ribeiro. In difesa regge meglio di Canini fino al novantesimo, poi si lascia scappare Rocchi sull'azione del 3-0. Agostini 6: Dalle sue parti passa Brocchi, non precisamente un fulmine di guerra. Cerca con insistenza e discreta qualità il cross. Biondini 5,5: Solita generosità, meno precisione. Sembra sempre più stanco e in affanno. Nainggolan 6,5: È l'ultimo a mollare. In posizione centrale ringhia, recupeLOTITO: «BIONDINI? CHI VOGLIAMO PRENDIAMO» La Lazio arriva a Cagliari e torna di moda il nome di Biondini in biancoceleste. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito non si sbottona: «Biondini? I giocatori che monitoriamo sono molti, a livello internazionale. Non mi sembra corretto fare valutazioni su un giocatore che milita nell'altra squadra. Quando vogliamo un giocatore cerchiamo di raggiungerlo».

info

THIAGO RIBEIRO L’attaccante brasiliano ha fallito due occasioni di testa, clamorosa quella del 2° tempo

ra palloni, fa ripartire la squadra, cerca la conclusione con pericolosità in due occasioni. Si conferma di un'altra categoria. Ekdal 5: Ci prova sulla sinistra dopo un minuto, poi sparisce quasi del tutto. Fa sempre il passaggio più semplice e banale. Ma aveva sulle gambe solo i 7 minuti contro il Novara. (dal 9' st) Ibarbo 6: Va vicino al gol di testa quando è in campo da nemmeno 10’. Un suo recupero su Konko poco dopo esalta tutto il Sant'Elia. Mette dinamismo e pepe a una squadra che ne ha bisogno come il pane. Poco lucido nei momenti decisivi. Cossu 6: Si abbassa ad aiutare Nainggolan nel primo tempo. Nella ripresa è vittima anche lui del caos totale. Nené 5: Un suo cambio di gioco sbagliato dà il via all'azione del 2-0 laziale. Gli vengono difficili anche le cose più semplici. La sua involuzione tecnica è preoccupante. Thiago Ribeiro 5: Un destro in bocca a Marchetti dopo pochi minuti, un colpo di testa clamorosamente a lato nella ripresa. In mezzo e dopo il nulla. (dal 40' st) Larrivey s.v.: Appena entrato tenta un dribbling che non è esattamente nelle sue corde, e perde la palla. Ficcadenti 5: Preferisce Ekdal a Rui Sampaio e sbaglia. Manda in campo Ibarbo per cercare di buttarla sull'atletismo, ma ottiene poco. Tre pareggi e una sconfitta nelle ultime 4 partite. Un solo gol segnato su rigore. Contro la Lazio cede pure la difesa. Buone notizie: zero. Gabriele Lippi

EKDAL: «SFORTUNATI IL 3-0 TROPPO PESANTE» Albin Ekdal per la prima volta titolare: «Abbiamo fatto un buon primo tempo, se facciamo un gol noi cambia la partita. La Lazio è una grande quadra ma il 3-0 è troppo, siamo molto delusi, per i tre gol presi e per le 3-4 occasioni sprecate. Siamo stati davvero sfortunati. Abbiamo messo sotto la Lazio, meritavamo sicuramente di più».

REJA ELOGIA I SUOI: «C’È PERSONALITÀ A CAGLIARI NON È FACILE VINCERE» Edy Reja felice: «Perchè facciamo meglio in trasferta? In casa troviamo delle squadre che si chiudono. C'è esperienza e grande personalità, perché giocare una partita a Cagliari e vincere non è facile».

Agazzi «Senza grinta e determinazione siamo nulli»

MICHAEL AGAZZI Interrotta l’imbattibilità casalinga a 310’

n La delusione di Agazzi è evidente e non soltanto per aver interrotto l’imbattibilità: «Purtroppo nonostante un ottimo primo tempo, abbiamo pagato gli episodi, non siamo riusciti a concretizzare le nostre occasioni e il calcio è questo, specie quando giochi contro una squadra di questo spessore». Al portiere rossoblù non è dispiaciuto il gioco espresso dalla squadra: «L’unica partita dove abbiamo tirato poco in porta è a Cesena. NNoi sappaimo che senza umiltà e deteminazione siamo nulli». Sul tiro di Lulic: «Ha fatto un grandissimo gol, ha vinto un mezzo rimpallo e ha tirato d’improvviso, da dove ero ho avuto la sensazione di subire il gol». Michele Canini evidenzia l’errore sul

gol di Klose: «Nel secondo gol c’è stata una disattenzione di tutti». Il difensore ammette che è stata «una partita dura. Gli aspetti positivi? Il fatto di aver cotruito molte palle gol e messo in difficoltà la Lazio, però siamo stai poco cattivi nel concretizare i gol». Il rammarico è tanto e non solo per i gol mancati nel secondo tempo: «Prima del loro primo gol abbiamo avuto due o tre occasioni davanti a

ROSSOBLÙ Canini: «Il gol di Klose? Disattenzione di tutti». Nenè: «Bisogna essere più cattivi sottoporta ma è solo il 2° ko»

Marchetti, non abbiamo solo gestito la palla, purtroppo il loro gol ha spezzato equilibrio, mentre il secondo gol ci ha tagliato le gambe. Nella ripresa abbiamo dato tutto, senza mollare, ma non siamo certo una squadra che deve lottare per lo scudetto, sappiamo qual è il nostro obiettivo, dispiace perdere così». Ora a Bergamo: «Partita importante ma il campionat è lungo». Nenè non ha avuto grandi chance per far gol. «All’inizio partita - dice il brasiliano - c’è stata l’occasione con Ariaudo davanti alla porta ma non era facile come sembra, certo sappiamo di dover essere più cattivi sotto porta. Questo è il 2° ko in 9 partite, stiamo tranquilli e contunuamo a fare il nstro lavoro».


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SPORT DELUSIONE INTER

le altre gare

Numeri impietosi Moratti: Ranieri non è il problema n L'ambiente è in subbuglio. La contestazione di sabato di un piccolo gruppo di tifosi rischia di lasciare lacerazioni profonde. Così Massimo Moratti cerca di calmare gli animi: «Non è Ranieri il problema. Mercato? A gennaio vedremo». Il tecnico ex Roma è arrivato in corsa per salvare un'Inter in caduta libera ed è forse l'ultima persona a essere imputabile per una classifica che solo due mesi fa sembrava una bestemmia e che oggi dalle parti della Pinetina pare uno scherzo crudele di Halloween. Ma allora qual è il male che attanaglia l'Inter, che ne stempera il furore, che ne ingigantisce la sfortuna? Qualcuno ha una teoria in merito, lunga solo 140 caratteri, tanti quanti ne mette a disposizione Twitter. «Una volta c'erano Eto’o, Milito, Stankovic e Samuel. Adesso Alvarez, Castaignos, Obi e Jonathan. La vedo scura». A scriverlo è il tifoso nerazzurro Valentino Rossi, poco dopo la sconfitta che la formazione di Ranieri ha subito dalla Juventus. «Sono un po’ dispiaciuto», aveva detto ieri mattina il presidente Moratti. Un sorriso di cortesia ai cronisti, che lo hanno atteso sotto casa, ha mascherato una preoccupazione che è rappresentata dalle cifre che il campionato oggi mette in mostra: 8 punti in 9 partite, 5 sconfitte, quartultimo posto a 1 solo punto dalla zona retrocessione, 11 lunghezze di ritardo dalla Juve capolista, 16 reti subite, seconda peggior difesa della serie A. «Bisogna guardare partita dopo partita - ha spiegato Moratti - e avere pazienza. Con la Juve abbiamo fatto benissimo nel primo tempo e meno nella ripresa». Chi ha fatto bene contro la formazione bianconera è stato Maicon. Che però si è infortunato: stiramento di secondo grado al bicipite femorale della gamba sinistra. Traduzione: l'Inter dovrà fare a meno del suo uomo migliore. Mercoledì c’è la Champion es, contro il Lilla, potrebbe tornare in campo Milito.

BUFFON «SCUDETTO SÌ CON QUESTA RABBIA» n Scudetto? Non più tabù. Non più vietato. Non più una presuntuosa ambizione. La vittoria con l'Inter conferma che anche la Juventus può lottare per il vertice. Lo pensa anche il prudente Gigi Buffon che si sbilancia: «Se continuiamo a giocare con questa rabbia, possiamo vincere il titolo. Se torniamo ad essere l'armata di Franceschiello, come gli anni scorsi, no». Marco Tardelli, cuore che batte ancora in bianconero ma più distaccato perchè il suo ruolo è esterno, ha pochi dubbi: «Si giocheranno lo scudetto la Juve e il Milan. Il Napoli ha ottimi valori, ma la Champions lo stancherà molto». Sulla vicenda Del Piero: «Agnelli ha sbagliato. Alex meritava più rispetto».

SIENA CHIEVO

RETI 25' pt Destro; 12' st Destro, 16' st D'Agostino, 30' st Moscardelli, 49' st Calaiò. SIENA (4-4-2) Brkic 6, Vitiello 6, Rossettini 6, Contini 6,5 (10' st Pesoli 6), Del Grosso 6, Mannini 6,5, D'Agostino 7 (33' st Bolzoni 6), Gazzi 7, Brienza 6, Destro 7,5 (31' st Larrondo 5,5), Calaiò 6,5. Allenatore Sannino 7 (12 Farelli, 26 Belmonte, 6 Angelo, 83 Reginaldo) CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino 6, Frey 5, Mandelli 4, Cesar 4,5, Jokic 5 (25' st Dramè 6), Bradley 5,5, Vacek 5,5, Hetemaj 5 (18' st Paloschi 5), Cruzado 5 (1' st Sammarco 5), Pellissier 5,5, Moscardelli 6. Allenatore Di Carlo 5 (17 Puggioni, 3 Andreolli, 11 Gallozzi, 90 Uribe) ARBITRO Brighi di Cesena 6 NOTE Ammoniti Cruzado, Hetemaj, Cesar, Larrondo, Mandelli, Jokic

BOLOGNA ATALANTA

ANTONIO CASSANO Il giocatore barese ha accusato un malore dopo la vittoriosa trasferta del Milan a Roma

Milan Ansia per Cassano

torna da Roma e sta male ricoverato in neurologia IL ROSSONERO Il primo malessere all'arrivo a Malpensa dopo la gara con i giallorossi, aveva difficoltà a parlare e a muoversi. L’ospedale, a casa e altro malore. Dottor Tavana: «Non sta bene, stiamo indagando» n Il Milan è partito da Roma con il morale a mille e la consapevolezza che la vetta è ormai a un passo. Ma quando la squadra è atterrata nella tarda serata di sabato a Malpensa, l'euforia è stata sostituita dall'ansia per le condizioni di Antonio Cassano, colpito da un malore e ricoverato nel reparto di Neurologia del Policlinico. Chi era a bordo, ha visto Cassano alzarsi, sorridere e scambiare battute con i compagni. Poi, una volta sbarcato dall'aereo, incamminandosi verso la navetta, il barese ha avuto un principio di svenimento. Sembra che facesse fatica a parlare e muoversi, e che avesse la vista annebbiata. RICOVERATO IN NEUROLOGIA In un primo momento si è pensato a un calo di pressione, o ai sintomi di un aggressivo virus intestinale. Certo non un banale principio influenzale, così immediatamente è stato trasportato al Policlinico di Milano

per accertamenti. «Il ragazzo non sta bene e stiamo indagando», si limita a dire il medico del Milan Rodolfo Tavana, che è stato da subito al fianco di Cassano, fin dal ricovero in Pronto Soccorso ieri sera. Sembra che nelle prime ore del mattino Cassano sia tornato a casa, ma dopo un nuovo malessere sia stato portato di nuovo in ospedale e ricoverato nel reparto di Neurologia, dove resterà almeno fino a oggi per ulteriori controlli e accertamenti con cui si spera di fare luce sulle cause del malore. Contro la Roma il fantasista barese ha giocato l'ultimo quarto d'ora di gara, e si è meritato di nuovo complimenti, in particolare da Adriano Galliani, che ha sottolineato come «i pantaloni della divisa confezionata quest'estate ora gli cascano per terra». NIENTE CHAMPIONS Poi all'improvviso il malore e ora ovviamente non parteciperà alla tra-

sferta di Champions League a Minsk per la sfida di domani contro il Bate Borisov. Oltre a lui, Massimiliano Allegri potrebbe dover fare a meno di Kevin Prince Boateng, che a Roma è riuscito a farsi espellere dalla panchina per insulti all'assistente dell'arbitro («Sostiene un'altra versione, ne parleremo in famiglia nella calma di Milanello», ha commentato Adriano Galliani) e ha rimediato una contusione al perone. Le cattive notizie finiscono qui. Perchè il Milan ha infilato il quarto successo di fila in campionato, e continua a confermare una impressionante solidità offensiva. È vero che i due gol subiti a Roma erano evitabili, tanto che Christian Abbiati ha fatto mea culpa e la difesa dovrà prima o poi darsi una regolata. Ma finchè i gol arrivano con tanta regolarità il Milan vola. «Se giochiamo in questa maniera non vedo molte squadre che possono preoccuparci», ha detto dopo la partita a Sportbladet Zlatan Ibrahimovic, che con la doppietta è arrivato a quota quattro gol e ora punta il Bate Borisov, appena laureato campione di Bielorussia per la sesta volta di fila: «È un match importante e non possiamo sottovalutarlo».

Udinese Ancora Di Natale e il Palermo è ko UDINESE PALERMO

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RETI 38' pt Di Natale UDINESE (3-5-1-1) Handanovic 7, Benatia 6.5, Danilo 7, Domizzi 6.5, Basta 6, Isla 6.5, Pinzi 6, Asamoah 6.5, Armero 6, Floro Flores 6 (22'st Badu sv), Di Natale 7.5 (43' st Abdi sv). Allenatore Guidolin, 6.5 (Padelli, Ekstrand, Neuton, Fabbrini, Torje) PALERMO (4-4-2) Tzorvas 5, Pisano 5 (9' st Ilicic 6), Silvestre 5, Cetto 5, Balzaretti 5, Migliaccio 5.5 (17' st Della Rocca sv), Bacinovic 5.5 (28'st Alvarez sv), Barreto 5, Aguirregaray 5.5, Zahavi 5.5, Miccoli 6. Allenatore Mangia 5 (Benussi, Mantovani, Munoz, Acquah, Della Rocca) ARBITRO Giannoccaro (Lecce) 6 NOTE Amoniti Pisano, Pinzi, Benatia

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n L'Udinese ricomincia a marciare. Seppure con qualche spreco di troppo supera di misura un Palermo ancora in crisi fuori dalle mura amiche, cancella la sconfitta con il Napoli e resta agganciata al treno di testa. Con un Di Natale sempre determinante e sempre più capocannoniere che duetta alla perfezione con Floro Flores, preferito a Torje. Al 10'. Floro Flores scappa sulla destra e serve Di Natale al limite dell'area; girata e palla sopra la traversa a Tzorvas battuto. La gara si sblocca al 38' quando il solito Di Natale viene pescato da un assist di Basta dalla destra. Solo in area il bomber bianconero gira al volo e supera l'estremo rosanero. Il Palermo cerca subito la reazione. Miccoli entra in area, lascia la difesa bian-

conera ferma in attesa di una bandierina del guardalinee che non si alza, ma lo stop non è preciso e Danilo sventa il pericolo. Sul cambio di fronte Armero ruba palla e taglia il campo per Di Natale che aggancia palla e fa partire un pallonetto che scavalca Tzorvas, ma la conclusione, stavolta, non è precisa. Nella ripresa il Palermo torna in campo più arrembante. I rosanero provano in più occasioni a rimediare

LA GARA Il capitano torna e segna, ma la squadra di Guidolin spreca molto. Mangia ancora a digiuno in trasferta

allo svantaggio con Miccoli, autore di un colpo di testa insidioso, e Ilicic, entrato a dare maggior peso all'attacco palermitano. Ma è l'Udinese a sfiorare ancora una volta il raddoppio con una cavalcata di Isla sulla destra al 25', cross in area per Di Natale che calcia al volo, ma la palla esce di poco a lato. Al 31' ancora occasionissima per l'Udinese (Di Natale con un colpo di tacco smarca Armero, ma la conclusione del colombiano non è delle più felici e si stampa sul palo). Negli ultimi minuti di gara, allo scadere e in pieno recupero, l'Udinese fallisce clamorosamente altre due occasioni per ampliare il vantaggio, sempre con Abdi. Troppi sprechi, ma alla fine la vittoria se la mette in tasca.

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RETI 7' pt Denis, 48' pt Di Vaio (rig); 3' st' Ramirez, 23' st' Loria. BOLOGNA (4-3-1-2) Gillet 7, Raggi 6, Portanova 5,5, Loria 6,5, Morleo 6,5, Perez 5,5 (1' st Pulzetti 6,5), Mudingayi 6, Kone 6,5, Ramirez 7,5 (31' st Gimenez sv), Di Vaio 6 (21' st Cherubin 6), Acquafresca 6. Allenatore Pioli 6,5 (25 Agliardi, 8 Garics, 16 Casarini, 35 Paponi) ATALANTA (4-4-1-1) Consigli 6, Masiello sv (22' pt Bellini 6), Capelli 5, Lucchini 5,5, Peluso 5,5, Bonaventura 6 (19' st Tiribocchi 5,5), Cigarini 5,5 (7' st Schelotto 5,5), Carmona 6, Padoin 6, Moralez 6, Denis 6,5.. Allenatore Colantuono 5,5 (78 Frezzolini, 88 Minotti, 89 Marilungo, 28 Gabbiadini) ARBITRO Bergonzi di Genova 6,5 NOTE Ammoniti Bonaventura, Portanova, Padoin, Denis, Mudingayi

FIORENTINA GENOA

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RETI 41' pt Lazzari FIORENTINA (4-3-3) Boruc 6, Cassani 6, Gamberini 6, Natali 6.5, Pasqual 6.5, Kharja 6.5, Montolivo 5, Lazzari 6.5, Romulo 6 (40' st Munari sv), Gilardino 5.5 (25' st Vargas 5), Jovetic 5.5 (45' st Silva sv). Allenatore Mihajlovic 6 (89 Neto, 29 De Silvestri, 7 Cerci 15 Nastasic) GENOA (4-1-4-1) Frey 6, Mesto 6, Dainelli 5.5, Granqvist 5.5, Antonelli 5.5, Veloso 6, Rossi 5 (34' st Costant sv), Kucka 5.5 (1' st Jorquera 6), Merkel 6, Jankovic 5.5 (13' st Pratto 5.5), Palacio 5. Allenatore Malesani 5.5 (22 Lupatelli,10 Birsa, 21 Bovo, 24 Moretti) ARBITRO Peruzzo di Schio 5 NOTE Ammoniti: Kucka, Natali Angoli: 11-2 per la Fiorentina. Recupero: 0 e 3'.

LECCE NOVARA

1 1

RETI 31' pt Strasser, 44' pt Rigoni (rig) LECCE (4-4-1-1) Benassi 6, Oddo 5.5, Carrozzieri 6.5, Esposito sv (15' pt Tomovic 6), Mesbah 5, Cuadrado 4.5, Giandonato 4.5 (29' st Pasquato sv), Strasser 6.5, Olivera 6, Bertolacci 5.5, Corvia 5 (10' st Muriel 6). Allenatore Di Francesco 5.5 (1 Gabrieli, 18 Giacomazzi, 21, Grossmuller, 22 Piatti) NOVARA (4-3-1-2) Fontana 6.5, Morganella 6, Paci 5.5 (21' st Dellafiore sv), Centurioni 5.5, Gemiti 6, Marianini 6, Porcari 6, Rigoni 6.5, Mazzarani 6 (35' st Giorgi sv), Jeda 6, Meggiorini 6.5 (24' st Radovan. sv). Allenatore Tesser 6 (44 Coser, 11 Morimoto, 20 Granoche, 28 Garcia) ARBITRO Romeo di Verona 6 NOTE Ammoniti Marianini, Carrozzieri, Mesbah, Oddo, Giandonato

PARMA CESENA

2 0

RETI 41' pt Paletta; 26' st Lucarelli PARMA (4-4-1-1) Mirante 6, Zaccardo 6, Paletta 6,5, Lucarelli 6,5, Gobbi 6, Biabiany 6,5, Morrone 6 (38' st Blasi sv), Galloppa 6 (21' st Musacci 6), Modesto 6,5, Giovinco 6,5, Pellè 6 (30' st Crespo sv). Allenatore Colomba 6 (1 Pavarini, 33 Santacroce, 80 Valiani, 17 Valdes) CESENA (4-3-3) Antonioli 6,5, Comotto 5, Von Bergen 5, Rodriguez 5, Lauro 5, Candreva 5, Guana 5, Parolo 5,5, Martinez 5 (1' st Eder 5), Bogdani 5 (40' st Renella sv), Ghezzal 5,5 (21' st Meza Colli 5,5). Allenatore Giampaolo 5 (88 Ravaglia, 13 Rossi, 77 Ceccarelli, 23 Djokovic) ARBITRO Guida di Torre Annunziata 6 NOTE Ammoniti Morrone, Guana, Rodriguez, Galloppa, Comotto, Eder


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SPORT SERIE D IL PORTO TORRES VINCE ED È 3° L’ARZACHENA ESCE IMBATTUTA DA SORA

PROMOZIONE A P.CORALLO E SAMASSI A BRACCETTO, RALLENTA IL S.ANTIOCO

PROMOZIONE B LATTE DOLCE SENZA FRENI TEMPIO KO, L’USINESE È VICE-CAPOLISTA

n La 9ª giornata: Anziolavinio-Boville 4-1, Fidene-Cynthia 0-1, Marino-Civitavecchia 0-0, Palestrina-Bacoli 3-1, Pomigliano-Budoni 0-0, P.Torres-M.rotondo 1-0, SalernoAstrea 0-0, Selargius-P.Sant'Elia 2-1, Sora-Arzachena 0-0. n La classifica: Salerno 21; Budoni 19; P.Torres, Sora 16; Marino 15; Anziolavinio 14; Monterotondo, Selargius 13; Arzachena, Palestrina 12; Pomigliano 11; Astrea 10; Civitavecchia, Cynthia, Fidene 9; Boville 8; Bacoli 4; P.Sant'Elia 2.

n La 7ª giornata Asseminese-Barisardo 5-1, Cardedu-P.Corallo 1-2, La Palma-Fulgor 1-1, Lanusei-Q 2000 1-1, S.Antioco-Serramanna 0-0, S.Elena-Arbus 2-1, Siliqua-Ferrini 2-2, Tortolì-Samassi 0-3. n La classifica P.Corallo, Samassi 19; S.Antioco 16; Serramanna 14; Q 2000, Siliqua 11; Asseminese 10; La Palma 9; Barisardo, Ferrini, Lanusei, S.Elena 7; Cardedu 6; Tortolì 5; Arbus 4; Fulgor 2.

n La 7ª giornata Abbasanta-Olmedo 2-0, Borore-Ghilarza 0-0, Codrongianos-F Olbia 05 0-0, Fonni-Corrasi 21, Ilva-Ozierese 1-1, Porto Rotondo-Latte Dolce 0-6, Posada-Tempio 2-0, Usinese-Dorgalese 2-0. n La classifica Latte Dolce 21; Usinese 18; Tempio 15; Posada 14; Dorgalese 13; Ilva 11; Fonni 10; Codrongianos, Corrasi, F Olbia 05 8; Porto Rotondo 7; Ozierese 6; Abbasanta, Borore 5; Ghilarza 4; Olmedo 0.

L’UOMO DERBY

TENNIS SERIE A1

Selargius nuota nell’Acquaviva «Gol fantastico» n Il man of the match del derby è stato, paradossalmente, il più tranquillo di tutti. Di quanto la gara tra il suo Selargius ed i cugini del Progetto Sant’Elia fosse sentita, se ne sarà accorto all’88’, dopo il suo gol del definitivo 2-1, quando è stato letteralmente sotterrato dai compagni, accorsi in massa per festeggiarlo. Pasquale Acquaviva, un giovinotto classe ’91 nato ad Orsara di Puglia, un comune di 3000 anime in provincia di Foggia, a fine gara sorride, tra la foga generale dei compagni di squadra che ancora cantano nello spogliatoio. «È stata un’emozione bellissima – rivela - specialmente perché questo gol è servito a portarci a casa i tre punti. E poi è la mia prima rete in Serie D. Fantastico». Con una dedica speciale: «Alla mia famiglia, che ha fatto molti sacrifici per me». E passa a commentare il 2-1 finale che reputa «una vittoria meritata, per l’impegno che ci abbiamo messo. Abbiamo fatto un’ottima partita, quando siamo rimasti in 10 abbiamo sofferto ma non abbiamo mollato». E a chi gli chiede se si possa parlare del suo anno del riscatto, dopo l‘avventura non esaltante dell’anno scorso al Sanluri, risponde: «Spero di si. È vero, non sono partito titolare all’inizio dell’anno, ma in questo periodo mi sto ritagliando un bello spazio e sono contento. L’importante, secondo me, è allenarsi bene in settimana, il resto viene di conseguenza». Come quel gol, che fa felice società e tifosi. «Contro il Sant’Elia ho spinto poco in avanti perché il mister preferisce che io faccia la fase difensiva. Alla fine però ho visto che c’era un po’ di spazio e ho deciso di avanzare. Si vede che devo scendere un po’ di più...», ci scherza su. I maligni hanno parlato di un cross sbagliato per il gol. «Inizialmente racconta Acquaviva - quando Garau mi ha dato palla, volevo crossare al centro ma, visto che non c’era nessuno, ho deciso di fare tutto da solo e ho calciato in diagonale. È andata bene». Una rete atipica per un difensore che, nonostante di solito giochi al centro, ha saputo sfruttare la fascia per andare in gol. «Nasco difensore centrale spiega - col tempo ho imparato a fare anche il terzino. L’importante alla fine è giocare, se il mister mi mette in porta gioco pure lì». Silvia Dell’Orto

Contro il Sarnico la prima impresa del Tc Cagliari

bella coordinazione ma non la mira. Il Pomigliano si scuote e al 14’ impegna Capello con il colpo di testa di Del Sorbo. Campani pericolosi al 16’ col tentativo in spaccata di Auricchio, sul cross di Mazza, salva però Scugugia. Al 22' Capello anticipa Del Sorbo, replica di Ezeadi al 28' con un rasoterra sul fondo. Il tempo si chiude con la punizione al 41’ di D'Imporzano, respinge coi pugni Capello, e il tentativo in acrobazia di Auricchio al 43’.

n Prima impresa del Tc Cagliari che alla terza giornata, dopo due sconfitte, ha infilato il successo che cercava. A Sarnico si è rivista tutta la forza dei ragazzi di Monte Urpinu che hanno domato gli avversari proprio grazie ai due punti di forza: i doppi. Si è ritrovati il numero Yuri Shukin che ha vinto il primo singolare del campionato e si è confermato Stefano Mocci, devastante nel quarto singolare. Però Galimberti si è visto superare al terzo set da Giraudo e Trevisan ha potuto poco contro Van Scheppingen. Sul 2-2 ecco la mossa di capitan Lecca: valzer delle coppie, mischiate rispetto alle prime giornate ed ecco due successi firmati da Mocci e “Galimba” senza patemi e da Shukin con Trevisan in rimonta. Ma domani la rincorsa del Tc Cagliari alla salvezza riprende e si gioca a Monte Urpinu. Alle 10 arriva il Tc Crema che ha tre punti come la squadra sarda e sulla carta ancora una sfida tutta da giocare ma con la possibilità per il team di capitan Lecca di conquistare altri punti. Curiosità: Crema schiera come primo singolarista Ungur, marito di Liana, punto di forza della squadra femminile di Monte Urpinu, ma a parte Menga (classificato 2.1 che ormai fa il coach), Remedi (giovane promessa, classificato 2.3) e il 2.7 Bonizzoli, gli avversari hanno in rosa dei 3.1 e dei 3.2. Lecca predica prudenza: «Dobbiamo comportarci come a Sarnico, con la consapevolezza della nostra forza» . Tc Sarnico – Tc Cagliari Ecoserdiana 2-4. Singolari: Mocci – Marini 6-0, 6-1; Giraudo – Galimberti 7-6, 6-7, 6-2; Van Scheppingen – Trevisan 6-3, 6-3; Shukin – Pedrini 6-2, 7-6. Doppi: Shukin/Trevisan – Giraudo/Van Scheppingen 3-6, 6-4, 10-7; Mocci/Galimberti – Marini/Pedrini 64, 6-1. Lazzaro Cadelano

ESPULSO DEL SORBO AL 38’ Ad inizio ripresa, Bacciu tenta la carta Martinez al posto di Gancitano dando più peso all’attacco. Al 7' Mazza prova la conclusione ma è debole e centrale. Poi inizia una girandola di sostituzioni ma bisogna arrivare al 27’ per vedere impegnato Capello sul colpo di testa di Auricchio. Al 38' arriva l’espulsione di Del Sorbo, il Budoni tenta ma non trova il colpaccio. Si rifarà domenica prossima in casa nel derby col Porto Torres.

ANDREA LECCA Prima vittoria

MARCO PAU Il capitano del Budoni ha tentato la via del gol a Pomigliano senza fortuna

Serie D Budoni è un muro

anche con il Pomigliano continua il grande sogno AL 2° POSTO I galluresi non soffrono in Campania, pungono con Pau e mantengono inviolata la porta di Capello. Nel finale ospiti in 10 ma non arriva la vittoria per l’aggancio in vetta al Salerno

POMIGLIANO BUDONI

0 0

RETI POMIGLIANO (4-4-2) D’Agostino, Loreto, Lenci, D’Imporzano, Lomasto, Scognamiglio, Cardore (15’ st Ferraro), Gasparini, Auricchio, Del Sorbo, Mazza (20’ st Puccinelli). Allenatore Massimiliano Farris (Di Maio, Telera, Sorrentino, Muro, Guadagno) BUDONI (4-4-2) Capello, Monaco, Lasi (17’ st Farris), Ezeadi, Scugugia, Nnamani, Gancitano (3’ st Martinez), Gavioli, Mesina (24’ st Sandu), Pau, Meloni. Allenatore Giuseppe Bacciu (Deledda, Secchi, Sirigu, Lepore) ARBITRO Capilungo di Lecce NOTE: Espulso Del Sorbo al 38’ st Ammoniti Lasi, Lenci, Auricchio, Loreto

n Il Budoni mantiene l’imbattibilità stagionale pareggiando sul campo del Pomigliano e fallendo così l’aggancio in vetta al Salerno fermato in casa dall’Astrea. Per i galluresi si tratta del secondo 0-0 di fila in trasferta in una gara con poche occasioni nitide da entrambe le squadra con i campani che chiudono l’incontro in dieci per l’espulsione di Del Sorbo a 7’ dal triplice fischio. PAU SFIORA IL GOL Nel primo tempo buona partenza dei ragazzi di Bacciu che si mettono in evidenza al 7' con Mesina, l’esterno sinistro ruba palla a Lomasto, si accentra e calcia di poco a lato. Passano due minuti ed è Pau, su cross da destra di Gancitano, a calciare al volo,

Eccellenza Torres, con Falchi il volo continua

FABRIZIO FALCHI In gol con la Torres

n Anche con l’ora solare non cambia nulla in testa alla classifica d’Eccellenza. Anzi, il duo fa il vuoto. n Muravera-Torres 0-1 I sassaresi rischiano di andare sotto per il palo di Concas al 45’ che poi viene espulso al 75’, decide l’incontro Falchi all’80’ che si gira dentro l’area e batte Zanda in diagonale. I sarrabesi chiudono in nove (rosso di Cadelano), e inanellano la 6ª sconfitta di fila. n Fertilia-Valledoria 1-1 I giuliani sempre terzi, sfida segnata dai gol dei bomber Luca Carboni e Ferreira. n Calangianus-Alghero 1-1 Non c’è il sorpasso dei galluresi che rischiano dopo il gol al 15’ di Fabrizio Serra su assist di Ghironi, la replica dei ragazzi di Mamia arriva 4’ dopo con Zacched-

du, ex al veleno, su punizione. n Castelsardo (14)-Taloro (20) Partita dai due volti, i gavoesi cinici nel primo tempo a segno tre volte con gli attaccanti Mele, Puddu e Canessini. I castellanesi nella ripresa trascinati dalla doppietta di Tribuna (di testa e su rigore), poi Marchi para tutto e Bonetto coglie due pali. n Pula-Sanluri 0-2. Riscossa dei campidanesi che affondano i bianco-

LE GARE I sassaresi, vittoriosi a Muravera, ristaccano l’Olbia, Fertilia e Alghero rallentano il passo, sale il Taloro da solo 4°

rossi con l’autogol di Piga e il contropiede di Pilloni. n San Teodoro-Atletico 1-2 Bel blitz dei ragazzi di Busanca, subito avanti con Musanti. Finale pirotecnico: pareggio di Giovanni Cadau e gol-vittoria di Pillola n Villacidro-Castiadas 1-3 I canarini travolti in casa dalle reti di Argiolas su rigore e la doppietta di Dessena. Inutile il gol della bandiera coi ragazzi di Orrù che chudono in 9. n Nuorese-Olbia 1-4 Giocata Sabato coi gol galluresi di Malesa, doppietta di Siazzu e Del Grande. Iannini per i barbaricini n Tavolara-Carbonia 2-0 Olbiesi vittoriosi sabato grazie a Ibba e al rigore di Soro.

CLASSIFICA ATLETICO E SANLURI CHE BLITZ n La 11ª giornata: Castelsardo-Taloro 2-3, Calangianus-Alghero 1-1, Fertilia-Valledoria 1-1, Muravera-Torres 01, Nuorese-Olbia 1-4, Pula-Sanluri 02, San Teodoro-Atletico Elmas 1-2, Tavolara-Carbonia 2-0, Villacidro-Castiadas 1-3. n Classifica: Torres 30; Olbia 27; Fertilia 24; Taloro 23; Alghero 21; Calangianus 19; Pula 17; Sanluri, Valledoria 15; Castelsardo, Castiadas 14; S.Teodoro, Tavolara 13; Carbonia 9; Muravera 8; Atletico 7; Nuorese 5; Villacidro 2. n Prossimo turno 06/11: AlgheroCastelsardo, Atletico Elmas-Nuorese, Carbonia-Calangianus, MuraveraVillacidro, Olbia-Castiadas, SanluriFertilia, Taloro-Pula, Torres-Tavolara, Valledoria-San Teodoro.


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SPORT SIMONCELLI IL PAPÀ DI MARCO: «A VALENCIA 1’ DI CASINO CON TUTTE LE MOTO ACCESE»

SCINTILLE SCONTRO MASSA-HAMILTON: IL BRASILIANO: «PERCHÉ IO PUNITO?»

n «Domenica prossima, durante il GP di Valencia, vorrei che invece di osservare 1’ di silenzio in onore di Marco, venisse fatto 1’ di casino con tutte le moto della MotoGP, Moto2 e 125 accese che rombano insieme». Queste le parole di Paolo Simoncelli, padre di Marco deceduto una settimana fa nel GP della Malesia. «A volte penso che Marco sia stato un angelo. Il circuito di Misano in suo nome? Un regalo immenso», chiude papà Simoncelli.

n «C'è poco da dire al termine di un weekend come questo. Non riuscire a finire una gara in cui avevo dimostrato di avere il passo per lottare per il podio mi dispiace molto. Per quanto riguarda la collisione con Hamilton, posso soltanto dire che non condivido la decisione degli steward che hanno voluto punirmi». Così Felipe Massa dopo il ritiro nel gran premio di India e l'ennesimo incidente con il britannico della McLaren.

FORMULA 1 .GP D’INDIA

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Basket Armani più forte

la Dinamo crolla in casa A1 DONNE IMPRESA CUS 62-64 CON LA COMENSE

GARA Senza Travis Diener in regia i sassaresi si arrendono all’Olimpia con un enorme passivo: 68-88. Non basta Hosley con 20 punti a tabellino, deludente invece la prestazione di Benson n Impresa del Cus Cagliari che vince la prima gara in A1 contro la capolista Comense. Un segnale importantissimo per la squadra di Federico Xaxa che ha visto andare in doppia cifra ben quattro giocatrici: Wabara, Brunetti, Fabianova e Plumley (4 su 6 dai tre punti) e conquistare una vittoria dopo un tempo supplementare. Un 62-64 che dà fiducia alle cussine oltretutto prive del Play Bergante. I Tabellini. Pool Comense: Pasqualin 0, Harmon 15, Hicks 11, Donvito 3, Spreafico 7, Gatti 6, Butler 8, Maiorano 0, Benko 0, Smith 12. Allenatore: Loris Barbiero. C.U.S. Cagliari: Lukacovicova 8, Giorgi 0, Fabianova 12, Piana 0, Plumley 14, Darrett 2, Oppo ne, Arioli 5, Brunetti 10, Wabara 13. Allenatore: Federico Xaxa. Parziali: 14-15; 23-26; 37-48; 57-57.

n Crolla la Dinamo Sassari davanti al suo pubblico di casa contro l’Olimpia Milano dell’Nba Gallinari col punteggio finale di 68-88. Il miglior realizzatore per l'Olimpia è stato Hairston con 17 punti, dall’altra non è bastato un super Hosley mente Benson con questa prova sotto le righe potrebbe essersi giocato il futuro in casa Dinamo. Privi della loro stella Travis Diener la squadra di Meo Sacchetti che ha sofferto soprattutto sotto canestro ha sbagliato molti tiri da due e da tre punti. Una gara caratterizzata dagli errori che hanno da subito spento le speranze al numeroso pubblico del PalaSerradimigni tutto esaurito per l’arrivo di una delle squadre più forti del campionato. La Dinamo resta a quattro mentre

Milano continua a stare al comando della classifica di serie A. I tabellini. Dinamo Sassari: Metreveli 6, Spissu, Hosley 20, Devecchi, Benson 2, Sacchetti 10, Plisnic 7, Diener D. 15, Vanuzzo ne, Pinton. All. Sacchetti EA7 Olimpia Milano: Giachetti 2, Mancinelli 12, Hairston 17, Gallinari 7, Fotsis 2, Cook 8, Nicholas, Rocca 8, Filloy 1, Bourousis 14, Melli 12, Radosevic 5. All. Scariolo Arbitri: Luigi Lamonica, Saverio Lanzarini e Luca Weidmann Note - Tiri da due: Sassari 18/50, Milano 28/40. Tiri da tre: Sassari 7/19, Milano 7/15. Totale tiri: Sassari 25/69 Milano 35/55. Tiri liberi Sassari 3/5 Milano 11/16. Rimbalzi: Sassari 28 Milano 39. Usciti per falli: nessuno Spettatori: 4326 Incasso: 81.851.

Insaziabile Vettel: 11ª vittoria Alonso 3°: «Per Sic e Wheldon» n Sebastian Vettel ha trionfato nel primo Gp dell'India. Il campione del mondo della Red Bull, sempre in testa, ha vinto l’11° Gran Premio sui 17 disputati ed ha chiuso davanti alla McLaren di Button. Terza la Ferrari di Alonso, che è riuscito a superare Webber con la strategia ai box. Fuori l’altro ferrarista Massa: penalizzato dopo il contatto con Hamilton, ha rotto la sospensione anteriore sinistra passando su un cordolo. Alonso: «Felice del podio ma ho sensazioni miste. Sono state settimane tristi dopo i tragici incidenti di Wheldon e Simoncelli, oggi abbiamo tutti corso per loro». n Ordine d’arrivo: Vettel (GER/Red Bull) in 1h30:35.002; 2. Button (GBR/McLaren) a 8.443; 3. Alonso (SPA/Ferrari) 24.301; 4. Webber (AUS/Red Bull) 25.529 5. Schumacher (GER/Mercedes) 1:05.421; 6. Rosberg (GER/Mercedes) 1:06.851; 7. Hamilton (GBR/McLaren) 1:24.183. n Classifica piloti: 1. Vettel (GER) 374; 2. Button (GBR) 240; 3. Alonso (SPA) 227;; 4. Webber (AUS) 221; 5. Hamilton (GBR) 202; 6. Massa (BRA) 98.

TOYOTA


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 8

CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

h Sala 9

CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Tomboy

❆h

Sala 9 Sala 10

Ore 21.30 CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Insidious Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 I Puffi Ore 16.45 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 5 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 6 Bar Sport Ore 18.45-22.40 Sala 6 Melancholia Ore 20.00 Sala 7 Maga Martina 2 Ore 16.50 Sala 7 Matrimonio a Parigi Ore 20.40 Sala 7 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 A Dangerous Method Ore 20.40 Sala 8 Amici di letto Ore 22.30 Sala 8 Arrietty Ore 16.50 Sala 8 I tre Moschettieri 3D Ore 17.45 Sala 9 Paranormal Activity 3 Ore 16.50-18.45-22.40 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Quando la notte Ore 19.15-21.30 Sala 2 Melancholia Ore 21.00 Sala 2 Una separazione Ore 18.45 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. This Must Be the Place Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Missione di pace Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Insidious Ore 17.10-19.30-21.55 Sala 2 This Must Be the Place Ore 16.30-19.10-21.50 Sala 3 Ex: amici come prima Ore 19.20-21.40 Sala 3 Super Ore 17.00 Sala 4 L’amore all’improvviso Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 5 Amici di letto Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 17.40-19.50-22.00 Sala 7 La peggior settimana della mia vita Ore 15.40-17.50-20.00-22.10

Sala 10 Sala 10 Sala 11

Sala 12 Sala 13

Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.45-20.05-22.25 Final Destination 5 3D Ore 20.15 I tre Moschettieri 3D Ore 17.45-22.25 Abduction Ore 21.35 I tre Moschettieri Ore 18.55 Maga Martina 2 Ore 16.45 La peggior settimana della mia vita Ore 17.05-19.15-21.25 Bar Sport Ore 17.25-19.45-22.05 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 16.35-18.55-21.25

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Maga Martina 2 Ore 15.10 Sala 1 This Must Be the Place Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 2 Insidious Ore 15.50-18.00-20.30-22.50 Sala 3 Bar Sport Ore 17.50-22.40 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 15.30-20.20 Sala 4 Johnny English - La Rinascita Ore 15.10-17.40-20.10-22.40 Sala 5 Paranormal Activity 3 Ore 14.50-16.50-18.50-20.50-22.50 Sala 6 Amici di letto Ore 17.30-22.20 Sala 6 I tre Moschettieri 3D Ore 15.00-19.50 Sala 7 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 15.00-17.30-20.00-22.30 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 15.40-17.50-20.20-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 I Puffi 3D Ore 0.40-17.50 Sala 1 I tre Moschettieri Ore 0.40-20.00-22.20 Sala 2 Amici di letto Ore 0.40-18.10-20.20-22.30 Sala 3 Bar Sport Ore 0.30-20.30-22.30 Sala 3 Maga Martina 2 Ore 16.30-18.30 Sala 4 Quando la notte Ore 0.40-17.40-20.00-22.20 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 0.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 0.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 7 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 0.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 8 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 9 Abduction Ore 0.40-22.30 Sala 9 This Must Be the Place Ore 17.50-20.10 Sala 10 Insidious Ore 0.40-18.10-20.20-22.30 Sala 11 La peggior settimana della mia vita Ore 17.30-19.30-21.30-23.30

ILMETEO

le trame Sala 12

Sala 6

Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 17.10-19.20-21.30-23.40

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Final Destination 5 3D Ore 21.00 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-21.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 18.00-21.00

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Amici di letto Ore 18.00-20.20 Sala 1 This Must Be the Place Ore 22.40 Sala 2 Arrietty Ore 18.15 Sala 2 Bar Sport Ore 20.20 Sala 2 Paranormal Activity 3 Ore 22.40 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 4 L’amore all’improvviso Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 5 Insidious Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 6 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 7 Johnny English - La Rinascita Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.40

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 21.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 21.00-22.50 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.15 Sala 2 Matrimonio a Parigi Ore 18.20-20.40-22.40 Sala 3 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.40-22.40 Sala 4 Amici di letto Ore 18.30-20.40-22.45 Sala 5 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.30-22.40

Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.30-22.45

TORTOLI’

L’AMORE ALL’IMPROVVISO - LARRY CROWNE

Genere Sentimentale Anno 2011 Durata 98 minuti Regia Tom Hanks Con Tom Hanks, Julia Roberts Trama Larry è un uomo cortese, amabile e apprezzato nel suo lavoro. Quando, un giorno, però, viene licenziato, non sa più come gestire le sue giornate e i pagamenti del mutuo. Incitato dai suoi amici, si rimette sui banchi per cercare di disegnare un nuovo futuro. Comincia allora a frequentare l'East Valley Community College, dove, inaspettatamente, si prende una sbandata per un insegnante...

QUANDO LA NOTTE

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 114 minuti Regia Cristina Comencini Con Claudia Pandolfi, Filippo Timi Trama In una località montana, Manfred, una guida alpina, riservato e risentito nei confronti del gentil sesso, e Martina, una donna in vacanza col figlio, si incontrano. Una notte, infatti, accade qualcosa nell'appartamento di Martina. Il figlio si ferisce e ad accorrere per portare il piccolo in ospedale è Manfred. Da quel momento i due si avvicineranno l'uno all'altra, nel difficile gioco della comprensione...

LE AVVENTURE DI TINTIN

Genere Animazione Anno 2011 Durata 107 minuti Regia Steven Spielberg Trama Tintin è un reporter che gira sempre in compagnia del cagnolino Milou. Un giorno, scopre il modellino di una nave che cela un segreto e in men che non si dica si ritrova ad essere perseguitato dal diabolico Ivan, convinto che Tintin si sia impossessato di un tesoro inestimabile. Per il giovane, aiutato da Milou e dal Capitano Haddock, inizia un viaggio attraverso tutto il mondo alla ricerca di una nave...

JOHNNY ENGLISH LA RINASCITA

Genere Commedia Anno 2011 Durata 101 minuti Regia Oliver Parker Con Rowan Atkinson, Richard Schiff Trama Il più strambo agente dei Servizi Segreti di sua Maestà, Johnny English, viene richiamato in servizio per una delicata missione internazionale. Pochi giorni prima di un incontro tra i capi di stato di tutto il mondo, l'agente, che negli ultimi anni ha vissuto in una regione dell'Asia, deve tentare di fermare un gruppo di terrorristi che vogliono far fuori un importante leader straniero...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 19.15-21.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 19.45-21.45

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Insidious Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 17.00-19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 17.30-19.30-21.30

PALAU

CINE-TEATRO MONTIGGIA ❆ Via Nazionale 113 Sala 1 This Must Be the Place Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA

CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Riposo

❆ho

ORISTANO

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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2011

CULTURA

TENDENZE Tradizioni, ricordi e ricerca storica i “giogus antigus” resistono all’oblio

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astava poco un tempo. Quando la fantasia non aveva limiti, bastava un pezzo di legno, uno di pelle e un elastico per fare “su tiralasticu”, una fionda. E ancora un pezzo di legno a forma di cono, un chiodo e una corda per far “zumiare” la trottola, “sa bardunfula” (detta anche badrunfa, o baldofula o marrocula). C’era “su barralliccu” o su baddarincu, una trottola dove sulle quattro facce sono incise le lettere T che sta per "tottu", tutto, M per "mesu", metà, N per "nudda", niente e P che vuol dire "poni", metti, che si usava nei giorni di festa, col quale gli adulti intrattenevano i bambini, soprattutto nei centri dei Campidano. E poi “su canneddu”, la cerbottana, o su carritteddu, una tavola di legno e tre ruote, antenato isolano dello skateboard. Per le bambine c’era sa bambulledda de zappu, una bamabola realizzata con scarti di scampoli di stoffa molto diffusa tra le ragazzine della Trexenta. Sono tanti i giogus antigus, giochi antichi della tradizione isolana coi quali i bambini si intrattenavano per strada o nei giorni di festa. I giochi dei nonni racchiudono la memoria del passato e tengono viva la cultura dell’Isola nonostante l’avvento dell’era digitale. OPERAZIONE MEMORIA Sono tanti gli artigiani dell’Isola che ancora realizzano con le loro mani i giochi del passato. Michele Pira, artigiano del legno di Gavoi, ha passato una vita a ricostruire i giocattoli di un tempo. Un lavoro di studio e ricostruzione racchiuso nel Museo Jocos inaugurato nel 1993, ora passato nelle mani del Comune di Gavoi, che raccoglie centinaia di giocattoli antichi e strumenti musicali sardi recuperati e ricostruiti dall’artigiano usando materiali poveri. «Molti di questi pezzi non esistono più da anni», afferma Pira, «molti si sono persi, dimenticati». Tanti giochi, poi, si sono modificati col tempo. «Oggi si gioca a chi fa girare la trottola più veloce», spiega ancora il falegname-artista, «un tempo invece lo scopo era spaccare “sa badrunfa” dell’avversario, per questo si cercava di usare la vernice più dura o il chiodo dell’acciaio più resistente». L’operazione memoria sui giochi dei nonni è al centro dell’Olimpiade del gioco tradizionale, andata in scena ai primi di ottobre tra Setzu e Baradili. Un’iniziativa nata da un progetto ideato e realizzato da Roberta Muscas, coordinatrice scientifica e artistica, che parte dalle interviste con gli anziani condotte nei nuovi comuni aderenti, l’azione di studio si basa sul recupero della memoria, delle radici, della cultura del luogo attraverso la loro preziosa testimonianza. «Il progetto di studio, spiega Roberta Muscas - ha come obiettivo ultimo il ripristino della tradizione che di anno in anno estende i propri confini coinvolgendo sempre nuovi comuni della Sardegna, nei quali si attua un catalogazione dei giochi lo-

info

MA IL MUSEO È CHIUSO Il Museo del giocattolo tradizionale di Ales è chiuso dal primo ottobre. La struttura accoglie oltre trecento pezzi.

cali e si trasferisce questa conoscenza ai giovani». Un lavoro di ricostruzione, ricerca e raccolta dei giochi, portato avanti per anni dal Museo del giocattolo tradizionale di Ales che, insieme all’Istituto superiore etnografico della Sardegna, ha catalogato e recuperato oltre trecento pezzi. Ma il museo, una struttura unica nel suo genere nell’Isola, uno dei pochi in Italia che attua una riproposizione fedele del giocattolo fatto in casa e rispecchia l’autentica anima popolare, dal primo ottobre è chiuso. La gara del Comune per aggiudicarsi la gestione del museo è andata deserta. «L’offerta del Comune di Ales, 63mila euro più Iva, per due anni e tre mesi era troppo bassa, non era possibile rientrare nei costi», accusa Fabio Deiola che ha lavorato per la cooperativa che per nove anni ha gestito il servizio. Ora la coop è senza lavoro e Deiola è a spasso, senza lavoro da un giorno all’altro. Un danno d’immagine per il museo, ma soprattutto per la cultura dell’Isola. Il museo ogni anno accoglieva tremila visitatori, ora è saltata tutta la programmazione, la didattica e i laboratori con le scuole. Un pezzo di memoria buttato al vento. Francesca Cardia

UN TUFFO NEL PASSATO L’operazione memoria sui giochi dei nonni è al centro dell’Olimpiade del gioco tradizionale, andata in scena ai primi di ottobre tra Setzu e Baradili

MASSIMO Ottavia Piccolo è la Politkovskaja

A TEATRO Ottavia Piccolo

n In arrivo il terzo spettacolo in programma per la Stagione 2011/2012 (la campagna abbonamenti è ancora aperta) del Teatro Stabile della Sardegna. Dal dal 3 al 5 novembre al 21.00 al massimo c’è “Donna non rieducabile” con Ottavia Piccolo, un monologo pensato da Stefano Massini che ha adattato in forma teatrale brani autobiografici e articoli di Anna Politkovskaja. Dopo il crollo del Regime sovietico, la Russia sembrava avviata verso una nuova democrazia. L’assassinio di Anna Politkovskaja ha allungato un’ombra terribile su questa illusione. Anna non era una militante politica, era una giornalista. Una giornalista e una donna, senza alcuna mira di potere o altro, se non

quello di portare avanti, con tenacia e determinazione, il proprio mestiere. Il suo fu uno sguardo aperto, senza prevenzioni né compromessi, su quanto avveniva nel suo paese, partendo dalla lontana Cecenia, per arrivare a incontrare i momenti più terribili della recente storia russa (dalla strage al Teatro Dubrovka di Mosca, a quella nella scuola di Beslan). La vita di Anna è diventata qualcosa di unico

IN SCENA Dal 3 al 5 novembre l’attrice interpreta “Donna non rieducabile”, ispirato agli scritti della reporter uccisa

e di emblematico, in cui la vicenda personale e professionale ha finito con l'assumere di per sé un meta-significato, un valore simbolico di qualcosa che ancora sembra sfuggire alla comprensione e alla coscienza contemporanea. Anna si riteneva, ed era, una “giornalista”. Un ruolo sempre più scomodo nella «società della comunicazione» e del controllo mediatico delle coscienze: in questa «civiltà», fare cronaca, pura e semplice e sincera cronaca, significa essere già in prima linea, esposti quindi a tutte le forme di rappresaglia, dalla più indiretta, silenziosa e segreta, alla più mirata e tragica. Per info: tel 070/6778129, oppure biglietteria@teatrostabiledellasardegna.it.


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