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RIFORMA LAVORO Scontro sui licenziamenti facili, i sindacati verso lo sciopero generale a pagina 10

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 122 Venerdì 28 ottobre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Manca l’acuto per sognare con la Lazio sfida Agazzi-Marchetti

ADDIO A SIC Vasco e lacrime «Ora sei nel gradino più alto»

Fabio Salis e Virginia Saba alle pagine 20-21

IL COMMENTO

Gli immobili del Comune un’occasione per la cultura di Gianluca Floris

U

na delle innovazioni più importanti e di sistema portate dalla giunta Zedda nell’amministrazione della città è stata lo sforzo di esatta mappatura del patrimonio immobiliare del Comune e di conseguente messa a reddito della parte possibile. Niente più immobili di pregio dati in affitto a prezzi irrisori, niente affitti pagati per uffici che potrebbero avere sede negli spazi di proprietà comunale. Benissimo. Ma adesso sorge un problema: si stanno approntando (finalmente!) dei bandi regolari pluriennali per la gestione degli spazi culturali cittadini ai quali tutti potranno partecipare secondo le direttive che saranno stabilite dalla Amministrazione. La mia paura è che, nell’individuazione dei canoni di affitto o dei business plan, si valutino questi spazi secondo il loro valore immobiliare. Mi spiego. Il palazzo Caide in piazza del Carmine deve essere valutato secondo il suo valore commerciale reale perché il suo utilizzo è commerciale o immobiliare in senso stretto. Ma strutture come il Lazzaretto, la Vetreria, Il Ghetto, l’Exma’, il Castello di San Michele e tutti gli altri, verranno valutate secondo il loro valore immobiliare? Questa è la mia concreta paura e mi auguro che sia una priorità anche della Amministrazione. Perché questi centri hanno un valore culturale di presidio sul territorio che non può essere calcolato con gli stessi criteri di un supermercato. Il rischio è che gli unici a poter partecipare ai bandi siano le compagnie telefoniche o i centri commerciali della grande distribuzione. A mio avviso sarebbe indispensabile, per salvaguardare il valore sociale di questi presìdi, che si adottino criteri adatti nello stilare questi agognati bandi prossimi venturi. Sarebbe opportuno adottare, ad esempio, gli stessi criteri che vengono già ora adottati nei patti territoriali per i progetti comunitari o dalla Fondazione per il Sud, ad esempio. Princìpi da tempo identificati dagli ideatori del “bilancio sociale”. Si potrebbe calcolare un valore minimo possibile di quegli spazi, oppure si potrebbe quantificare monetariamente anche il valore delle ore lavoro, anche volontario, necessario per le attività di gestione e di produzione culturale. La Fondazione per il Sud già lo fa, per esempio. I metodi ci sono, gli strumenti legislativi e normativi pure. Direi che una particolare attenzione a questo aspetto, nell’approntare i nuovi bandi per gli spazi, sarebbe una splendida ciliegina sulla torta per la nuova amministrazione cittadina. Un bel balzo in avanti. www.gianlucafloris.com

a pagina 11

CONSIGLIO Vitalizi a rischio il Pd tra Piano casa e Baradili LUCIANO URAS (SEL)

«La nostra rivoluzione con chi fa le primarie»

n La Conferenza delle Regioni annuncia: «Entro sei mesi arriveremo all’abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali». Sì bipartisan anche in via Roma mentre si discute del “Piano casa ter”: e prosegue la battaglia tra maggioranza e opposizione. Weekend al lavoro per gli onorevoli e il gruppo del Pd dovrà dividersi tra l’ostruzionismo in Consiglio e la conferenza programmatica che prende il via questa sera a Baradili.

Antonio Moro a pagina 6

Francesca Zoccheddu alle pagine 2-3

LO SCANDALO .

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CRONACHE

Nord nel fango Ricerche inutili nessuna traccia del volontario n Senza esito finora le ricerche di Sandro Usai, il volontario di Arbus spazzato via dal fango a Monterosso a Mare, nello spezzino. La giovane moglie: «Restituitemi mio marito». a pagina 8

La scoperta Bancomat spia allarme in città per clonazioni n Negli apparecchi del Monte dei Paschi di via San Benedetto e via Roma scoperti dalla polizia degli scanner in grado di clonare le tessere bancomat. Manuel Scordo a pagina 13

Vergogna 554: ora la strada è sventrata n Lungo la nuova 554, dove c’erano le voragini non c’è più niente. Quel tratto di una strada costata più di 70 milioni è stato completamente smantellato dagli operai dell’Anas. Per risolvere il problema delle infiltrazioni d’acqua è stato necessario distruggere la parte danneggiata per arrivare alla radice del

problema. L’intervento da mezzo milione di euro iniziato un mese fa sarebbe dovuto terminare entro novembre, ma l’Anas ha spostato la data a fine anno. E nel frattempo la Procura indaga sulla strada devastata.

Scuola Docenti assunti e “licenziati” «Una svista» n Doccia fredda per dieci insegnanti che a settembre erano stati assunti dal provveditorato a tempo indeterminato: «Scusate, abbiamo sbagliato». Michele Salis a pagina 14

Marcello Zasso a pagina 9

L’AGENDA CON CRASTULO.IT GLI APPUNTAMENTI DEL WEEKEND a pagina 19


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POLITICA AL BIVIO TRASPORTI CONTINUITÀ TERRITORIALE BOTTA E RISPOSTA CGIL-CAPPELLACCI n Botta e risposta a distanza tra la Cgil e il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci sulla nuova bozza di continuità territoriale che prevede tariffe uniche per residenti e no dalla Sardegna e verso Milano e Roma. «Un tempo pagava lo Stato per i sardi, oggi pagano i sardi per tutti», sostiene Michele Carrus, responsabile Industria e Reti per la segreteria regionale, che chiede al governatore dove reperirà i 50 milioni necessaria al pagamento degli “sconti”. Immediata la replica: «Spiace dover ricordare che se i costi della continuità territoriale sono a carico della Sardegna, è per effetto delle decisioni prese dalla scorsa giunta nel 2007».

LA SCELTA

Baradili o Consiglio Pd diviso tra partito e l’ostruzionismo

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ilibustering in Consiglio sul Piano casa o partecipazione massiccia all’assemblea programmatica del Pd a Baradili. È il bivio che nel week end dovranno inforcare i consiglieri regionali del gruppo del Partito democratico, impegnati nell’estenuante maratona per rallentare l’approvazione del Piano casa e chiamati a raccolta, in contemporanea, per scrivere il programma che (nelle intenzioni del segretario Silvio Lai) deve riportare il centrosinistra alla guida della Regione. La soluzione tecnica è già stata individuata: turni con staffetta in Aula per mantenere alto il livello dell’ostruzionismo e dividersi (tra stasera e domani) il compito di stare con i compagni a Baradili. Sul piano politico, però, presenze e assenze nei due campi di battaglia aperti nel Partito democratico, hanno significato e peso specifico. Per intenderci: il rifiuto alla trattativa e il conseguente ostruzionismo in Consiglio per fermare la proroga del Piano casa, è la vontà del gruppo dei consiglieri più vicini all’ex governatore Soru. E la parte del Pd che fa riferimento a Soru è quella che, insieme al segretario Silvio Lai, ha voluto l’assemblea programmatica, invece di un congresso “vero” del partito. Il rischio di scoprire il fronte caldo in Consiglio e viceversa, non puntellare, con la presenza e la partecipazione, il delicato appuntamento di Baradili, è il rischio che corre la maggioranza interna al Pd. Il pericolo “calcolato” non dispiace affatto alle minoranze interne ai democratici, tra le cui fila è già annunciata l’assenza del deputato Poalo Fadda, che alle fatiche di Baradili perferisce New York, dove correrà la maratona. Mentre il dimezzamento del gruppo Pd in Aula è atteso con fiducia dalla maggioranza in Regione che pensa di insinuarsi in uno dei cambi turno previsti nei banchi democratici, per infilare un filotto di votazioni sul Piano casa. In ogni caso l’appuntamento per la conferenza programmatica di Baradili non subirà alcuna modifica. Questa sera l’apertura della due giorni di lavori che parte dal più piccolo paese della Sardegna (98 residenti) per rimettere al centro le piccole comunità locali che animano l’Isola. Oggi il via alle due sessioni dedicate ai temi delle istituzioni, della democrazia e della partecipazione, mentre domani è la volta dei temi economici e sociali. I gruppi, le cui adesioni, continuano a infondere fiducia nella segreteria regionale per la piena riuscita dell’inziativa, saranno coordinati da esperti. «Da questi appuntamenti che dureranno tre mesi - dichiara il segretario Silvio Lai - vogliamo fare emergere le cose buone e interessanti della nostra Isola, ma anche quelle che non vanno bene». «L’obiettivo conclude il leader regionale del Pd - è che i partiti facciano le loro scelte partendo da un percorso che raccolga le idee senza lasciarle in un limbo, ma portandole a sintesi». A.Mo:

LA CHIAMATA DI SILVIO LAI Sono stati il segretario regionale del Partito Democratico Silvio lai e l’area che fa capo a Renato Soru ad aver convocato l’assemblea programmatica che si terrà a Baradili, in contemporanea con la discussione in Consiglio regionale del Piano casa.

URBANISTICA Piano casa a tappe forzate l’approvazione è scontata IL DIBATTITO Discussione fino a tarda notte ma il via libera alla legge arriverà nei prossimi giorni, anche se non si ferma l’ostruzionismo dell’opposizione. Scintille sui mattoni nell’agro n Seduta notturna, la prima delle tante preannunciate, per il Consiglio regionale, che ha dato una nuova leggera accelerata all'esame della modifica del Piano casa 3. Ormai non ci si pone quasi più il problema dell'approvazione della proroga alla legge 4 (quella impropriamente definita Piano casa) entro la fine mese: è scontato che ci sarà, stando in aula ancora oggi, per tutta la giornata, sabato fino alla tarda mattinata e per tutta la giornata di lunedì. La domenica stavolta resta sacra per fedeli e cacciatori. E se anche l'approvazione della legge non dovesse arrivare lunedì (sulla carta l'ultima data utile), dalla maggioranza fanno sapere che uno slittamento di qualche giorno non compromette la validità del Piano casa. Il finale è noto a tutti, nella maggioranza e nell'opposizione, resta valido il copione seguito finora: il centrosinistra, sempre con diverse sfumature e diversa foga ostruzionistica, non retrocede, non ritira gli emendamenti (ancora oltre un centinaio), non tratta su tutti i punti che intervengono sul Piano paesaggistico regionale. Nella maggioranza il silenzio è la regola, persino l'assessore all'Urbanistica, Nicola Rassu, ieri è stato invitato a contenere le repliche, ma in uno dei

rari interventi ha ricordato all'opposizione che «il Piano casa nazionale nasce in deroga a tutti gli strumenti edilizi, può piacere o meno, ma è stato pensato per rilanciare lo sviluppo e creare occupazione». E visto che si parlava di interventi nell'agro, con richiami alla “desertificazione delle campagne” secondo alcuni, alle “megaville nell'agro” secondo altri, Rassu ha sbottato ricordando di venire dalle campagne, di aver seminato anche quest'anno e sostenendo che «in quest'aula parla anche chi non distingue il grano dalla gramigna». Costruzioni nelle campagne e nuove volumetrie sulle coste, per tutta la giornata sono stati i temi al centro del dibattito, incentrato su due degli articoli che anche nella discussione di due anni fa scatenarono le maggiori critiche. Il 3 del Piano casa 1, modificato dal testo in discussione, consente con la nuova versione incrementi volumetrici fino al 20 per cento nelle campagne, “per gli immobili destinati ad usi agro-silvo-pastorali e per quelli ad uso residenziale, compresi nella fascia costiera tra i 300 ed i 2.000 metri dalla linea di battigia, (ridotti a 150 e 1.000 metri nelle isole minori)”, incremento che arriva al 30% oltre i due chilometri. Gli emendamenti dell'opposizione, che

numeri 250

Emendamenti alla legge sono stati presentati dal Partito Democratico, che ha deciso di portare avanti una strategia ostruzionistica.

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Dalle nove del mattino alla mezzanotte: questi gli orari di lavoro imposti ai consiglieri regionali che discutono del Piano casa per arrivare ad approvare la legge entro la fine del mese.

tendevano a cancellare quelle norme e bocciare anche le modifiche incluse nella legge di proroga, sono stati respinti, così come i successivi, su un altro tema caldo, l'ampliamento di immobili a finalità turistico-ricettiva “nella fascia costiera dei 300 metri dalla linea di battigia (ridotta a 150 metri nelle isole minori). La maggioranza ha confermato la possibilità di superare gli indici di edificabilità previsti dagli strumenti urbanistici vigenti e dalle vigenti disposizioni normative regionali («non potrete però superare il Ppr» ha detto Gian Valerio Sanna «il Tar vi ha già avvertito») ribadito l'incremento del 10 per cento della volumetria. Da questo articolo è stata però cancellata, con l'intervento ancora una volta dell'Udc, la parte che consente ampliamenti sulle coste a seconda del numero delle camere già esistenti e l'indicazione che l'incremento volumetrico sia destinato a servizi turistici dell'attività aziendale “prioritariamente”. «Questa roba – ha accusato l'ex presidente della Regione, Renato Soru – resta non emendabile ed è contro il turismo». Barra contro dall'Udc anche per un altro emendamento, firmato Stochino–Murgioni–Diana, che prevedeva di includere anche le attività commerciali tra quelle a possibilità di ampliamento. Ritirato dal capogruppo Pdl, il testo è stato comunque messo in votazione perché fatto proprio da Franco Cuccureddu (Mpa) e respinto. Francesca Zoccheddu


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RIFORME Decisione delle Regioni: onorevoli, vitalizio addio n Mentre a Cagliari in Consiglio regionale si discute di “Piano Casa Ter”, dopo l’archiviazione più o meno elegante della pratica taglio degli eletti (è finita con una pezza che, al termine di un lunghissimo iter legislativo, ridurrà da ottanta a sessanta gli onorevoli), a Roma la Conferenza delle Regioni pensa a come razionalizzare le spese della politica. «PRONTE VARIE PROPOSTE» Ieri il suo presidente, Vasco Errani, ha annunciato una proposta che ha come obiettivo, nell’arco di sei mesi, quelli di abolire dal prossimo rinnovo delle Assemblee e dei Consigli regionali il vitalizio per gli eletti. Ma non sarà l’unica proposta che arriverà dalle Regioni: «Porteremo - ha detto Errani - questi elementi alla commissione paritetica per l'autoriforma delle istituzioni della Repubblica, di cui auspichiamo una rapidissima convocazione e alla quale chiediamo che, almeno alla prima riunione, sia presente il presidente del Consiglio». Al quale illustrare le proposte che verranno formulate. E che dovranno essere articolate anche dalla Sardegna. Ieri a Roma non c’erano rappresentanti dell’Assemblea isolana, impegnata fino a mezzanotte nella discussione urbanistica, ma i commenti che arrivano alla decisione presa dalla Conferenza sono

info

VASCO ERRANI È il presidente della Conferenza delle Regioni

positivi. L’opposizione plaude all’iniziativa, il centrodestra guarda con favore ai suoi sviluppi.«È una misura che va esattamente nella direzione che abbiamo sempre indicato e che anche il Consiglio regionale della Sardegna ha deciso di percorrere - spiega il capogruppo dell’Italia dei Valori Adriano Salis -. Quella dell’abolizione dei vitalizi è una misura giusta, e non appena si finirà di parlare di Piano Casa potremo discuterne in maniera più approfondita». Auspicio che è anche di Pietro Pittalis, presidente uscente della commissione Autonomia del Consiglio regionale. Quella che aveva portato in aula una proposta di legge, poi accantonata, che prevedeva un taglio più coraggioso del numero degli eletti. «Le riforme che mirano ad abbattere i costi della macchina regionale sono tutte valide. Mi sembra che quella formulata dalla Conferenza delle Regioni non sia tra l’altro distante dall’indirizzo che ha preso il nostro Consiglio - precisa Pittalis -. L’abolizione del vitalizio per gli eletti, davanti ai grandi sacrifici che il Paese deve affrontare, sono sacrosanti». Adesso spetterà dunque al Consiglio e alla Giunta adeguarsi alle indicazioni arrivate dalla Conferenza delle Regioni, che dovrebbero portare nell’arco dei prossimi sei mesi alla formulazione di proposte di legge di autoriforma tendenti all’eliminazio-

ne dei vitalizi. Che in Sardegna costano ogni anno qualcosa come 17 milioni di euro: a tanto ammontano infatti le corresponsioni della “pensioni” da consigliere regionale, che vengono maturate a partire dal compimento in servizio di una mezza legislatura. Per la loro riduzione è sufficiente una decisione della presidenza dell’Assemblea regionale, mentre per la loro completa abolizione serve appunto una proposta di legge che, se scritta, potrebbe trovare una sorta di corsia privilegiata per essere approvata: con l’intesa di tutti i capigruppo, potrebbe non passare dalle commissioni ed essere approvata dal Consiglio in meno di una settimana, come d’altronde già successo con la legge di riduzione dei consiglieri approvata prima della discussione del piano casa. «Proposte analoghe di taglio delle indennità dice Marco Meloni, responsabile riforme della segreteria del Pd e consigliere regionale - sono state presentate già dai gruppi del Partito Democratico in diverse Regioni, come abbiamo fatto in Sardegna. Adesso spetta a deputati e senatori mostrarsi all'altezza delle sfide che ci attendono, ristabilendo la fiducia. Dalla prossima legislatura, dunque, non ce ne sarà per nessuno. Lo stesso mi auguro avvenga per ciò che attiene al vitalizio dei parlamentari». G. B.


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OPINIONI MOVIDÌ

I GIOVANI D’OGGI E LA CURIOSITÀ ORMAI PERDUTA di FRANCESCO CONGIU

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uando avevo 13 anni ero appassionato di elettronica, così acquistai un kit per costruire un trasmettitore fm che mi permise di creare un piccola radio libera. Un anno dopo i miei genitori regalarono a mio fratello un boxer della Piaggio, e imparammo a smontarlo e rimontarlo completamente. Verso i 16 anni, nella fiat 126 di mia sorella, installai un'autoradio con due casse dopo aver smontato mezza macchina. Queste tre passioni fecero sì che per molti anni e a diversi amici, fornii loro microspie da inserire in pacchetti di sigarette, rimisi in sesto i loro registratori a cassette, riparai i loro motorini, montai le loro autoradio nelle loro macchine… se fossi vissuto in un luogo con maggiore cultura d'impresa probabilmente tutto ciò sarebbe diventato una vera e propria attività. Oggi i ragazzi non saldano più resistenze e transistor nei circuiti stampati, non puliscono più carburatori o candele sporche, non fanno più i buchi per alloggiare casse acustiche, o meglio, tutte queste attività sono diventate mestieri di nicchia poiché il mercato ha deciso che e meglio buttare e ricomprare anziché riparare. È altrettanto vero che oggi l'ambiente che ci circonda è più pronto ad accogliere e sostenere le buone idee e chi ha voglia di mettersi in gioco in un’impresa. Il problema, però, è che a fronte del cambiamento degli stili di consumo, vi sono dei profondi cambiamenti nello stile di vita dei giovani che non hanno più quella curiosità, quella passione e quella follia che potrebbe permettere loro di cogliere tutte le opportunità che oggi il mondo del lavoro offre. Siamo in crisi, io credo che la crisi maggiore sia nella mancanza di voglia di imparare, di inventare, e di fare.

il semaforo

l PIERFERDY CASINI

Il bello dell’Uddiccì La lettera di Berlusconi all’Ue, ha detto Pierferdy Casini, «Mette poveri contro ricchi aumentando il rischio di scontro sociale». E se lo dice lui, che compagno non è, c’è da crederci: «C'è stato un patto scellerato tra Berlusconi e Bossi che hanno accantonato le pensioni in cambio della libertà di licenziare».

l MARIASTELLA GELMINI

Ministra neutrina C’è una voce che gira a mezzo carta stampata: e in base a questa voce, la rissa alla Camera due giorni fa sarebbe stato un diversivo, organizzato per distrarre l’attenzione dalla lettera del governo alla Bce. E secondo alcuni il piano sarebbe stato ordito dal tandem Santanché-Gelmini. Sarà vero?

l MATTEO RENZI

Rottamatore rottamato Civati boccia l’ex collega di rottamazione Renzi: «Troppo veltroniano». E poi «Dice che si vuole candidare ma non si candida, che vuole farlo con il Pd ma non nel Pd, che vuole parlare di politica ma non di primarie». E conclude il “giovane” Civati: «Non so cosa abbia in mente». Forse neanche lui.

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SE BOSSI FOSSE STATO NATIVO DI MASAINAS di ALBERTO TESTA

E

se andassimo tutti da Natalino? Magari in divisa d’ordinanza, pistola nella fondina e un blindato che non guasta mai? Quei poliziotti arrivati di buon mattino a casa del debitore impenitente di Masainas, in carrozzella e senza una gamba, facevano sicuramente il loro dovere. La legge è legge. Ma serviva davvero quel manipolo antisommossa per sfrattare un uomo in quelle condizioni? Né vale la giustificazione che il popolo urlante delle partite Iva potesse trascendere, dato che finora non c’è stato un minimo incidente. E il leader della protesta, Andrea Impera, in piazza da mesi con centinaia di persone, ha ricordato più volte che tra loro non è mai spuntato un indignado con idee strane. Tutto vero. E allora? Se lo Stato (vedi Equitalia) continua a mostrare la faccia feroce, mandando le falangi armate dove sicuramente non servono, c’è il rischio di far degenerare la protesta, fomentando disordini. Una regola ben conosciuta nelle stanze ovattate del Viminale e delle sue periferie. La Sardegna ormai, con le miliardate di debiti verso quel moloch tritatutto (ma perché chiamarlo EquoItalia?) è in stato di emergenza post alluvionale. Con una pioggia torrenziale di sequestri, confische e pi-

gnoramenti che si abbatte su un’economia già devastata da altri record: disoccupazione cronica, grandi e piccole imprese che chiudono i battenti, un turismo con segno meno un po’ dappertutto. E si stanno esaurendo, purtroppo, anche le ultime dosi di speranza. Ma chi può contrastare le pretese di una società di riscossione che ha le carte in regola per depredare il nostro tessuto produttivo? Se lo chiederà, almeno lo spero, qualche politico nostrano che sente ancora le

Ma serviva davvero quel manipolo antisommossa per sfrattare un uomo in carrozzella e senza una gamba? voci. Quelle della cattiva coscienza dei governanti regionali e dei loro satelliti nazionali. Li avete mai sentiti questi signori da palcoscenico? Fisco vorace? Non c’è problema, basta uno spot mediatico, corredato con foto, per risolvere il tutto. Sulla carta, ovviamente amica. Andando di questo passo, caro presidente Cappellacci ed ex presidente Pili, andremo davvero a fondo. E non ci salverà nemmeno un genio della pubblicità co-

IL PERSONAGGIO . Gianni Alemanno affetto da stress da aspiratrucioli di Silvia Zingaropoli

me Gavino Sanna. Miracoli a parte. Dico, avete mai pensato a cosa si è inventata la tanto vituperata Lega del volgarotto Bossi? Quando gli allevatori della Padania Alta hanno visto piombare nelle loro aziende gli ufficiali giudiziari (senza scorta armata, almeno lì) hanno reagito di brutto. Macchine fracassate e precipitoso rientro a casa dei “messi notificatori”. A quel punto il Senatùr ci ha messo una pezza, grande più di due miliar-

di di euro. Bloccando con una leggina i pignoramenti su quelle aziende che avevano sforato le quote latte imposte dall’Unione europea e che si erano viste contestare multe milionarie. E nessuno, nonostante i soliti male auguranti, ha sentito tuoni o lampi in arrivo da Strasburgo. Sarà pure una politica rozza, fatta anche di sberleffi e parole fuori posto, ma è politica. Quella che finora è mancata a casa nostra. A Masainas e non solo.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Il volto emaciato, l’espressione sconvolta, lo sguardo nel vuoto, i capelli dritti. È lui, Gianni Alemanno. Che dal tiggì lancia il suo grido di dolore: «Si è trattato di un evento del tutto imprevisto». È visibilmente provato, il sindaco di Roma... ci mancava questa. E non bastava la serie di iatture e calamità, naturali e non, piombate ultimamente sulla sua indaffarata testolina. No. Ciliegina sulla torta, il minimo storico del gradimento capitolino si appropinqua minaccioso. Quatto quatto, come un giaguaro. Vabbé, ma stavolta chi poteva immaginarlo! Povero Gianni. Perduta la buona stella e perseguitato da una impalata luna nera, ad un sindaco così può accadere anche che l’apertura di un centro commerciale

come tanti, generi il cataclisma. Beh, ma all’offertona non si rinuncia. E così, in questi tempi moderni che se non c’hai l’iPhone sei un nerd, orde di genti sono accorse in cerca della tivvù al plasma a 99 euri. Eppoi caso ha voluto (chiamiamolo “caso”) che l’apertura di Trony cadesse proprio al giorno di paga. C’è gente che per l’aspiratrucioli che fa pure i massaggi, mangerà pane e cipolla per i prossimi 30 giorni. Ma non fa niente. Perché, per l’aspiratrucioli che fa i massaggi si rompono pure le vetrine, si manda il traffico in tilt, si paralizza una città... Siam fatti così, meglio farsene una ragione Gianni. PS: A proposito, l’invasione delle cavallette è prevista per giovedì prossimo. Che si fa Gianni?

SINDACO ALLEGRIA Alemanno

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SILVIO FANTASIE

MA LA LETTERA ERA PER L’UE O PAPÀ NATALE?

notizie inutili

LA GIORNATA POLITICA .DI ESTIQAATSI

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KNOCK ON WOOD L’INFANZIA DI EVAN «VITTIMA DEI BULLI»

di PAOLO MADRON

P

rime riflessioni a caldo e in ordine sparso sulla letteraimpegno del governo italiano alla Ue, un programma la cui ambizione è direttamente proporzionale all'impossibilità di soddisfarla. Ma che comunque vincola questo e futuri governi a onorare l'agenda. Primo. La lettera è una resa di sovranità nazionale alle istituzioni europee. L'agenda politica dei prossimi mesi, se non anni, è dunque scritta. Chiunque sia l'inquilino di Palazzo Chigi ne dovrà tener conto. Secondo. È una lettera che non contiene alcun provvedimento di gettito immediato, quello di cui l'esecutivo ha immediato bisogno. E mi riferisco alla fatidica patrimoniale per fare subito cassa. È un'assenza che pesa, soprattutto guardando ai capitoli di intervento su cui il governo ha impegnato la sua azione. Per esempio la libertà di licenziamento, che per essere attuata richiede un massiccio rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Impensabile altrimenti che le parti sociali la accettino senza una contropartita. Terzo. Le pensioni. Il tema fa molto rumore ma cambia poco o nulla dell'attuale situazione, visto che dalla lettera sono rimaste escluse quelle di anzianità. Il sistema a scalone oggi in vigore avrebbe già portato di suo all'innalzamento dell'età pensionabile, quindi la novità è più apparente che sostanziale. Quarto. Riduzione del debito. Nella missiva si parla di un suo abbassamento al 112,6% del Pil dall'attuale, del 123% entro il 2014. Mettiamo in fila le cifre: le varie manovre varate dal 2009 al 2014 porteranno nelle casse dello Stato oltre 240 miliardi di euro. Cui se ne devono aggiungere 200 e passa per la riduzione di cui sopra. La somma fa 540 miliardi in 5 anni, una cifra monstre che è impensabile mettere insieme solo con tagli di spesa e dismissioni. Ergo, si temono nuove imposte. Questo in un quadro in cui l'erario già intermedia come frutto del gettito quasi il 50% del Pil. Così ogni ipotesi anche minima di crescita è meglio scordarsela. Quinto. Le dismissioni, da cui nero su bianco il governo è sicuro di ricavare 15 miliardi in tre anni. Utopico. Se non altro perché con questa congiuntura si può solo pensare di svendere, non di vendere. Per non parlare della farraginosità delle procedure di dismissione dei beni. Basta solo pensare l'impegno a elaborare, entro novembre, il piano completo delle cessioni. Non ci credo neanche se lo vedo. Direttore di Lettera43.it

n Evan Rachel Wood è stata vittima di bullismo a causa della sua carriera di attrice, iniziata quando era molto piccola. Evan ha raccontato di essere stata picchiata quando andava alle elementari perché gli altri bambini erano gelosi dei suoi primi passi nel mondo del cinema.

KARDASHIAN NEWS KIM E IL MATRIMONIO: NON IMMAGINAVO COSÌ n Kim Kardashian e Kris Humphries sono marito e moglie da solo due mesi, ma il matrimonio non è proprio come se lo immaginava Kim. La stella bruna dei reality show ammette che il suo matrimonio con Kris non è “l’ideale”, il motivo è riconducibile ai riflettori sempre accesi sulla loro vita privata.

GRAVIDANZE VIP BEYONCÉ FESTEGGIA: AVRÀ LA FEMMINUCCIA

n Beyoncé Knowles aspetta una bambina. La super star della musica pop e suo marito Jay-Z sono in attesa del loro primo figlio e hanno appena saputo che si tratta di una femminuccia. Gli amici della coppia hanno rivelato alla rivista “In touch” che Beyoncé era entusiasta quando ha scoperto di aspettare una bimba.

DIE&LIVE HARD BRUCE WILLIS PAPÀ PER LA QUARTA VOLTA n Bruce Willis e la moglie, la modella Emma Heming, aspettano il loro primo figlio. Lo ha riferito una fonte alla rivista americana “Life & style”. L’attore e la modella sono sposati dal 2009. L’attore ha già tre figli, Rumer, 23 anni, Scout, 20 e Talullah, 17, avuti dal primo matrimonio con l’attrice Demi Moore, dalla quale ha divorziato dopo 13 anni.

Tra Calearo e La Russa ritorna Boy George Giornata politica di altissimo livello. Il consigliere per il Commercio estero del premier, Massimo Calearo (vestito Volta&Gabbana), ha illustrato gli Stati generali del Commercio estero, appunto. Foto 2 quel rissoso, irascibile, carissimo ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sorpreso al Senato mentre si mangia una penna di tungsteno (wolframio) durante una pausa dell’informativa

sulla Libia. Foto 3 la splendida coppia Gasparri-Alfano presenta le linee programmatiche del congresso nazionale del democratico Pdl: quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. A proposito di spettacolo, in contemporanea a Roma, al Festival del film, da segnalare il ritorno di Boy George, vestito da zia col cappello della Regina Elisabetta. Do you really want to hurt me?

notizie incredibili GOD SAVE THE QUEEN IL PRINCIPE CARLO DISCENDENTE DI VLAD

L’IDIOTA DEL GIORNO BECCATO CON AMANTE LA DENUNCIA: «LADRA»

BAMBINI PRECOCI A CINQUE ANNI DA SOLA ALLA GUIDA DI UN’AUTO

La verità è finalmente venuta alla luce: il principe Carlo è imparentato con Vlad l’Impalatore. L’erede al trono britannico ha rivelato di essere un discendente del crudele principe romeno del 15esimo secolo che nel 1897 fu fonte d’ispirazione per Bram Stoker per la creazione del conte Dracula. Carlo ha dato l’annuncio in un programma tv che promuove l’interesse del principe per la protezione della foresta nella regione romena di Transilvania. Carlo, che ha acquistato una casa nella zona, sostiene che il legame con Vlad gli dia il diritto a interessarsi al futuro della Romania.

Kevin Gaylor di Colorado Springs aveva invitato a casa una donna conosciuta in rete, ma la sua fidanzata è tornata prima del previsto. E quindi, come uscire fuori da una situazione quantomeno imbarazzante? Al giovane è venuta in mente un’idea geniale: ha chiamato la polizia denunciando che, invece che una nuova amica, in casa sua era entrato un ladro. Lo riferisce il giornale locale del Colorado, Gazette. La polizia ha confermato la notizia, aggiungendo che ora il 24enne Gaylor è accusato di aver comunicato il falso alle autorità. Complimenti.

Una bimba di 5 anni in cerca della mamma si è messa alla guida dell’automobile, è uscita in strada dal garage di casa, e poi ha chiamato il numero di emergenza per chiedere aiuto. È successo lunedì scorso a Mansfield, nello Stato americano dell’Ohio. La bambina, Ameleah Kegley, è tornata da scuola, ma a casa non c’era nessuno. Allora la piccola ha deciso di uscire in macchina per cercare i genitori. Per fortuna il veicolo si è bloccato sulla striscia d’erba in mezzo alle corsie. «La mamma si arrabbierà con me», ha detto la bimba all’operatore del numero di emergenza.


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GRANDI COALIZIONI

L’INTERVISTA LUCIANO URAS

Sel si gode “l’anatra Zedda” e rilancia «Alleanze solo con chi fa le primarie»

L’

anatra party è la festa di Sel, dopo la sentenza del Tar che fa proseguire il mandato in Comune. Luciano Uras, dal suo ufficio in Consiglio regionale, si gode il viavai di militanti e giovani in fermento. «È la nostra rivoluzione giovanile e Massimo è la punta più felice del movimento». Massimo è Zedda. Il sindaco. Un pomeriggio di dieci mesi fa si è presentato a casa di Luciano Uras, bloccato in pantofole dalla cervicale, per dirgli che voleva correre da primo cittadino, alle primarie contro Antonello Cabras (candidato dal Pd). «Un caffè e una sola sigaretta, succhiata sul balcone, e una promessa: Massimo se lo fai arriva fino in fondo, se no non serve a niente e a nessuno». Cosa è la rivoluzione giovanile di Sel? È il progetto concreto perché nasca una nuova classe dirigente che sappia badare a se stessa, ai figli e pure ai genitori. A Cagliari con Massimo Zedda ha funzionato per strategia o per casualità? Strategia al 70 per cento e 30 per cento di situazioni contingenti. E anche qualche voto inaspettato alla vigilia, da parte di quelli che chiamate “poteri forti”. L’unico potere forte che ha pesato è appunto la rivoluzione dei giovani: i figli che hanno convinto i genitori ad investire sul futuro. E perché bisogna investire sulla Cagliari di Zedda? Per le azioni di governo messe in piedi dal sindaco. Bisogna incominciare a vederne qualcuna. Ne cito un paio già in essere: il parco di Tuvixeddu, l’attivazione di quello di Molentargius, la metropolitana di superficie, il campus e il raccordo con Regione e Università per fare di Cagliari un Ateneo Mediterraneo, aperto alle nuove economie e ai nuovi scambi internazionali. Qual è stata la chiave del successo? Aver chiamato a decidere i cittadini e non i gruppi dirigenti, burocratici e autoreferenziali dei partiti. In una parola: le primarie. Anche perché sul tavolo della coalizione come avrebbe fatto Sel a spuntare la candidatura a sindaco di Cagliari? Non ci saremmo mai riusciti e la sinistra avrebbe perso un’opportunità storica. Fatto sta che i suoi alleati qualche preoccupazione in più ce l’hanno? Sel non rinuncerà mai alle primarie per individuare tutte le rappresentanze politiche e istituzionali.

CENTRODESTRA

Maggioranza con i finiani: il Pdl dice sì

Tutti i candidati devono passare per le primarie, solo così superiamo lo scandalo dei nominati, d’altronde abbiamo raccolto più di un milione di firme per cancellare i nominati dal Parlamento

Parla delle amministrative di Alghero e Oristano? Sì ma non soltanto. Anche regionali e politiche? Tutti i candidati devono passare per le primarie di coalizione o di partito, solo così superiamo lo scandalo dei nominati, d’altronde abbiamo raccolto più di un milione di firme per cancellare i nominati da Camera e Senato. Guardi che il problema non sarà per i sindaci ma sui candidati alle politiche, pensi alla lista del Pd... Il Pd ha le primarie nello statuto e sono certo che sceglierà i candidati con questo metodo. Le frizioni col Pd sono superate? Abbiamo ottimi rapporti ma il Pd si è abituato a stare troppo solo in Parlamento e deve rendersi conto che non è più solo né nel Parlamento e neppure nella società. Cosa dice al Pd che a Baradili scrive il programma per governare la Sardegna? Scriviamolo tutti insieme con i sardi e facciamo scegliere ai sardi chi si candida a realizzarlo. E chi vince quelle primarie fa il presidente di sicuro. Sel si candida alla guida della Regione? La selezione deve avvenire tra perso-

IN COMUNE Zedda è la punta felice della nostra rivoluzione giovanile: i figli convincono i genitori a investire nel futuro

Al Pd riunito a Baradili dico: scriviamo tutti insieme con i sardi il programma per la Regione e facciamo scegliare ai sardi chi si candida a realizzarlo. E chi vince quelle primarie fa il presidente di sicuro.

nalità con cultura politica ma non necessariamente di espressione diretta di un partito politico. Vuol dire? Avanzeremo proposte alle primarie. Se il Consiglio di Stato azzoppa l’anatra che l’ha scampata al Tar... L’anatra nuota benissimo nel laghetto in cui sta e vincerà anche le prossime elezioni di Cagliari. Quale coalizione per le prossime regionali? Una coalizione compatta e omogenea per il riscatto della Sardegna. Dopo lo slogan serve un perimetro. L’attuale centrosinistra con tutte le forze del sardismo. Fli, Udc e Riformatori li regala al Pdl? È una scelta fatta da loro in maniera inequivocabile. È soddisfatto della riduzione del numero dei consiglieri regionali? Meglio tardi che mai, l’abbiamo proposta già nel 2007. Taglio per taglio, lei ha proposto l’istituzione di 12 nuove fondazioni regionali. A fronte delle 4 approvate ai Riformatori ne abbiamo proposto 12 tutte non approvate. Antonio Moro

REGIONE Il centrosinistra con tutte le forze sardiste. E Sel avanzerà proposte per la presidenza, poi le primarie

n Futuro e Libertà si avvicina sempre più al suo ingresso ufficiale nella maggioranza di centrodestra che governa la Sardegna. Non che fino a oggi fosse stata lontana dalle posizioni della giunta, ma le faccende nazionali (con Fli all’opposizione a Roma) avevano condizionato una sua formale entrata nella compagine politica che sostiene la presidenza di Ugo Cappellacci. Che ieri pomeriggio, in un momento di pausa dai lavori sulla discussione del Piano Casa Tre, ha incontrato il gruppo del Pdl per presentare ai consiglieri la possibilità concreta di un ingresso ufficiale dei finiani Ignazio Artizzu e Matteo Sanna tra le fila della maggioranza. Ingresso condizionato, hanno chiesto però gli eletti del Popolo della Libertà, dalla condivisione da parte degli esponenti di Fli di un programma di intenti comune che chiarisca anche le posizioni dei due nei confronti del panorama nazionale. Riunione quindi aggiornata ma che potrebbe essere replicata a brevissimo. E intanto ieri proprio Matteo Sanna, eletto in Gallura, ha presentato al Tribunale civile di Tempio un ricorso sul doppio incarico di senatore e presidente della Provincia di Olbia ricoperto da Fedele Sanciu, del Pdl. Nel ricorso i legali di Sanna evidenziano gli incarichi ricoperti da Sanciu in due commissioni parlamentari, richiamano “le perplessità avanzate da più parti sulle difficoltà per il senatore di svolgere entrambe le funzioni con i connessi molteplici incarichi che da esse derivano”.


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la storia

ALLUVIONE AL NORD

RISCHIO CROLLI: PRONTO PIANO DI EVACUAZIONE La Protezione civile sta passando al setaccio le abitazioni di Vernazza e Monterosso, due dei centri più colpiti, per verificare l’agibilità degli edifici danneggiati dall’alluvione: se dovessero essere riscontrate criticità, è già pronto un piano di evacuazione.

CITTÀ SEPOLTE, SERVONO SOLDI PER RICOSTRUIRE Nei centri abitati delle Cinque Terre la piena ha spazzato via ogni cosa, allagato le case, distrutto i negozi, gli appartamenti. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha garantito che presto arriveranno fondi straordinari per inziare la ricostruzione.

TRE ANZIANI TRATTI IN SALVO CON L’ELICOTTERO Tre anziani rimasti isolati nelle loro abitazioni sono stati salvati da un elicottero della Guardia di finanza di La Spezia. Si tratta di due ultraottantenni, bloccati nella loro casa di Terruggiara, e di una persona impossibilitata a muoversi e bisognosa di cure, isolata a Borseda .

FIUME DI FANGO Liguria e Toscana sono in ginocchio si cerca il corpo del volontario sardo

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opo un’altra giornata di ricerche senza sosta, resta drammaticamente in sospeso il bilancio delle vittime e dei danni causati dall’ondata di maltempo che tra lunedì e martedì ha devastato Liguria e Toscana. Ieri notte le fonti ufficiali parlavano di sei morti accertati e sette dispersi. Fra questi ultimi c’è sicuramente Sandro Usai, il volontario originario di Arbus, in provincia di Oristano. Usai, 40 anni, cameriere di professione e volontario del Gruppo antincendio della Protezione civile per passione e per altruismo, è scomparso martedì a Monterosso, inghiottito dalla piena di fango mentre si adoperava per mettere in salvo alcuni concittadini. Di lui non si più nulla da quel momento. Diversi testimoni lo hanno visto intorno alle 16 nella via principale di Monterosso, mentre insieme con due colleghi della Protezione civile si dava da fare per aiutare alcune persone rimaste intrappolate in un negozio. Quando l’onda di fango e detriti lo ha raggiunto, lui ha cercato di resistere aggrappandosi a un albero, ma non ce l’ha fatta. Ieri tutta Monterosso lo ha cercato senza perdere la speranza. Per ben due volte Sandro Usai è stato dato per morto con l’annuncio del ritrovamento di un cadavere nello specchio di mare di fronte a Monterosso, ma poco dopo le 14 la notizia è stata ufficialmente smentita dai Vigili del fuoco. Le ricerche sono quindi riprese, con la moglie Elena in prima fila. «È distrutta ma non si arrende», ha raccontato il padre della donna. E lei davvero in queste ore non si è mai data per vinta: «I Vigili del fuoco sono stati molto gentili, mi hanno ascoltata», ha spiegato la donna, di ritorno da un’ispezione lungo la scogliera che per oltre un chilometro si spinge da Monterosso verso ponente, «siamo andati a cercarlo sino a punta Mesco». Sandro Usai aveva lasciato la Sardegna una decina di anni fa, e da poco più di un anno è sposato con Elena. Vive e lavora a Monterosso, dove fa il cameriere al ristorante “L’alta marea”. Le vittime accertate sono sei, quattro in Liguria (tre a Borghetto Vara e uno a Cassana, in provincia di La Spezia), e due in Toscan, ad Aulla, in provincia di Massa. Intano i soccorritori hanno continuato a cercare i dispersi, che a tarda sera sono passati da quattro, a sette. Si è scavato e si scava fra le macerie e in mezzo al fango. Le ricerche vanno avanti con maggiore difficoltà anche in mare: «Ci stiamo impegnando a fondo per ricercare i dispersi ma non

IL DRAMMA La giovane moglie di Sandro Usai: «I vigili del fuoco hanno continuato a cercare, mi hanno ascoltata»

numeri 6

Le vittime accertate dell’alluvione sono sei, rimaste sepolte dal fango in Liguria e in Toscana.

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È il numero delle persone disperse nella provincia di La Spezia. Le ricerche continuano senza sosta.

600

Sono le persone sfollate, rimaste senza un tetto, dopo che le frane e i fiumi di fango e detriti hanno sepolto le loro abitazioni.

info

DEVASTAZIONE Il fango ha seppellito interi quartieri, cancellando strade, invadendo negozi e abitazioni

è facile: c’è una forte risacca e parecchio materiale in mare che non facilita le nostre operazioni», ha spiegato il comandante della Capitaneria di Porto di La Spezia, Giuseppe Aulicino. A tarda sera a Mulazzo, un piccolo centro vicino ad Aulla, in provincia di Massa, 250 persone sono state evacuate dal centro storico per il pericolo frane. Sono state accolte nel palazzetto dello sport. In prima linea per prestare aiuto alle popolazioni delle Cinque Terre e della Toscana si sono mobilitati la Croce Rossa, con un centinaio di volontari, e l’Esercito. «Per l’emergenza maltempo sono impegnati nelle province di Massa e La Spezia 348 militari, una nave, 43 mezzi e sette velivoli», ha detto il ministro della

Difesa, Ignazio La Russa, che sarà oggi nell’area interessata dall’alluvione, «per portare un segno concreto di solidarietà». Le prime stime sulla devastazione causata dal maltempo parlano di circa 350 persone sfollate nelle due province di Massa e La Spezia, e solo per la provincia ligure di 50 milioni di danni alla rete viaria. Sempre nel territorio di La Spezia, è stata disposta la chiusura delle scuole fino al 31 ottobre. INCHIESTE La procura di Massa Carrara ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, in seguito alla morte di due persone ad Aulla: l’avvio dell’inchiesta servirebbe per capire se gli interventi lun-

GIORGIO NAPOLITANO «Sono vicino alle famiglie delle vittime, alle città e a tutti quelli che si impegnano per aiutare chi ne ha bisogno», è il messaggio che il Presidente della Repubblica ha inviato alle popolazioni colpite dall’alluvione.

go il fiume Magra possano avere avuto un ruolo. Come ha annunciato il procuratore Aldo Giubilaro, al momento non ci sono indagati. Un altro fascicolo potrebbe aprirsi nelle prossime ore a La Spezia, dove il procuratore facente funzioni, Maurizio Caporuscio ha spiegato che sulla devastazione provocata dal maltempo in Liguria «sarà avviata un’indagine conoscitiva per vedere se si possono ipotizzare eventuali responsabilità colpose». Nelle terre sfigurate dall’alluvione c’è stato ieri un sopralluogo del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli: «Non siete il Vajont, ma non siete neppure in una situazione facile. Dovrete avere pazienza», ha detto alla popolazione di Vernazza prima e poi ad Aulla. «In base ai danni registrati, credo che non ci saranno problemi per il prossimo consiglio dei Ministri a riconoscere lo stato di emergenza», ha spiegato ancora, «In base alle leggi esistenti una volta fatte le ricognizioni dei danni le Regioni devono trovare le risorse e poi chiederemo al ministero dell’Economia di integrarle». Sulle responsabilità Gabrielli ha voluto spegnere sul nascere eventuali polemiche: «La mano dell’uomo è decisiva. Gli insediamenti hanno tolto terreno alle casse di espansione, dobbiamo stabilire una soglia di rischio accettabile. Le istituzioni hanno responsabilità, e nessuno vuole scantonare, ma serve un patto sociale e bisogna sviluppare il concetto di autoprotezione».


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LA STRADA FANTASMA

ANAS Il cantiere

della vergogna la nuova 554 ora è sventrata

LAVORI IN CORSO Sei chilometri chiusi al traffico per una strada costata oltre 70 milioni di euro. Per l’intervento da 490mila euro la fine era prevista entro novembre, ma slitta alla fine dell’anno di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Il tratto devastato della nuova 554 non c’è più. Ma non perché sono state riparate le voragini sull’asfalto: l’intero pezzo di strada proprio non esiste più. Gli operai dell’Anas hanno smantellato tutto e scavato per alcuni metri per arrivare alle infiltrazioni che avevano distrutto la nuova strada. L‘acqua è passata nei vari strati fino a spaccare l’asfalto. La nuova 554 (chiamata anche 554 bis, Nuova Cagliaritana o Nsa 269) ha sette anni di vita ma da tempo all’altezza del secondo chilometro, dove finisce il cavalcavia sopra il rio Simbirizzi, si sono aperte delle creope che sono state riparate più volte con rattoppi d’asfalto. Ad aprile, però, l’Anas ha deciso di chiudere una corsia per senso di marcia perché le buche stavano diventando troppo pericolose, all’inizio dell’estate sono cominciati i primi lavori per individuare le cause dei cedimenti e organizzare di conseguenza l’intervento di riparazione. Un mese fa, terminata la stagione estiva con il grande traffico per il mare, è stato chiuso al traffico tutto il primo tratto di nuova 554 e ora la strada è aperta solo dallo svincolo di Terra Mala al chilometro 6,5. «I lavori, che prevedono un investimento di circa 490 mila euro, termineranno entro la fine di novembre», così ha annunciato l’Anas

a fine settembre quando ha aperto il cantiere. Adesso che i lavori sono entrati nel vivo, la strada è stata completamente smantellata: ora quel tratto è completamente da ricostruire. A giudicare dalle immagini sembra difficile che la data prevista per la fine dei lavori possa essere rispettata, ma l’Anas non comunica variazioni di programma. Niente può trapelare in modo ufficiale dagli uffici di via Biasi, con l’Anas è il caso di dirlo: tutte le strade portano a Roma. Sollecitando l’ufficio stampa capitolino, arriva la conferma: «Il termine dei lavori e la ricostruzione dell’intera struttura stradale è prevista entro la fine dell'anno in corso». Dopo oltre 70 milioni di euro spesi per l’importante arteria, quei duecento metri (precisano dall’Anas che i lavori riguardano il tratto compreso tra il chilometro 2,9 e il 3,1) sono stati distrutti per cercare di risolvere il problema alla radice. Anche l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Angela Nonnis ha più volte richiamato l’Anas a una maggiore collaborazione con le istituzioni e con i cittadini, perché sono i sardi le principali vittime di questi disservizi. Ma forse non basta. Infatti la Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta per capire se ci sono responsabilità e, se ci sono, di chi sono. Le pessime condizioni della Nuova Cagliaritana sono sotto gli occhi di tutti con un trat-

LA VORAGINE L’asfalto si interrompe e comincia un profondo scavo per arrivare alla radice del problema creato dalle infiltrazioni.

to di strada scomparso e un fiume d’asfalto di cinque chilometri che si snoda tra le colline senza una sola auto in transito. Nessuna risposta dall’Anas sulle responsabilità di quei danni, se non un laconico commento: «L'intervento prevede il rifacimento del corpo stradale che ha subìto un cedimento a causa di una infiltrazione d’acqua». Ma la strada è chiusa e distrutta, nelle voragini dell’asfalto sono sparite decine di milioni di soldi pubblici e le uniche informazioni riguardano la chiusura al traffico e i lavori per le infiltrazioni. E sempre le infiltrazioni, ma di altra natura, hanno creato non pochi problemi all’impresa che ha costruito la strada: la Safab. Nell’agosto del 2009 i vertici della società sono stati arrestati a Palermo per legami con la mafia. Pochi mesi dopo la prefettura di Roma ha negato il certificato antimafia alla Safab, così come ha fatto nel 2010. Nel frattempo è cambiata più volte la denominazione della società e l’Anas non sta più collaborando con l’impresa. Ma sta spendendo mezzo milione di euro per ricostruire la strada realizzata dalla Safab.

LA SAFAB TANTI LAVORI A CAGLIARI E GUAI PER CERTIFICATI ANTIMAFIA

n La Safab è un colosso dei lavori pubblici che con l’Anas ha sempre fatto affari d’oro e insieme fanno parte della cordata di società che dovrebbe (o, almeno, avrebbe dovuto) costruire il Ponte sullo Stretto di Messina. Ma dopo che per due volte la Prefettura di Roma ha negato il certificto antimafia all’impresa, neanche l’Anas vuole avere niente a che fare con la Safab (che ha inglobato anche la cagliaritana Gecopre), che ora naviga in cattive acque. Oltre la nuova 554 (in collaborazione con la Gecopre e la Della Morte) l’impresa romana ha realizzato tanti interventi nel Cagliaritano: ha costruito il Terminal crociere, il ponte della Scafa, il tratto della Nuova 125 che parte da Is Canaleddus, il tunnel fantasma sotto Tuvumannu e il restauro del Teatro Massimo.


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DALL’ITALIA

LICENZIAMENTI FACILI

I sindacati: pronti allo sciopero n I tamburi di guerra dei sindacati cominciano a rullare dopo l’annuncio del premier di una riforma che faciliterebbe i licenziamenti, promessa da Silvio Berlusconi ai leader europei. Per il leader della Cisl Raffaele Bonanni «è un’istigazione alla rivolta, una provocazione» e se le mani sulle regole saranno messe senza il consenso delle parti sociali, annuncia, «la Cisl andrà allo sciopero». La replica del presidente del Consiglio è affidata alla televisione, in questo caso a un’intervista al Tg1: l’obiettivo del governo è «creare un mercato del lavoro più efficiente, più moderno e aperto a donne e giovani». Anche la Cgil preannuncia una reazione forte: «Una misura da incubo, contro la quale reagire», dice Susanna Camusso, secondo la quale il provvedimento di fatto è un attacco all’articolo 18. «Altro che indignados», le fa eco il suo predecessore Guglielmo Epifani. E all’indignazione dei sindacati si uniscono molte voci dell’opposizione a partire da quella del leader dei democratici Pierluigi Bersani: «Inaccettabile». «Noi non siamo d’accordo a mettere mano sui licenziamenti, ci sembra una provocazione mentre il Paese ha bisogno di coesione», tuona il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che avverte: se verrà modificato «l’assetto dei licenziamenti senza il consenso delle parti sociali la Cisl andrà allo sciopero». I SINDACATI: BATTAGLIA Secondo la Cgil, le misure su cui si è impegnato il Governo sono «norme a senso unico contro il lavoro e il modello sociale italiano. Sono all’interno di una lettera da libro dei sogni, incubi per la verità». Se l’obiettivo è assumere e non licenziare, commenta il segretario confederale, Fulvio Fammoni, «il governo mandi subito una raccomandata urgente a Bruxelles dicendo che si è sbagliato». Ecco il risultato di un governo non più credibile per nessuno e dannoso per l’Italia. Come nel paese dei balocchi si scrive che «il governo trasformerà le aree di crisi in aree di sviluppò, siamo al ridicolo». La lettera di Berlusconi all’Ue «é piena di luoghi comuni» che servono a far passare «tre attacchi mirati», dice la Camusso che sottolinea che alla Bce si «può anche dire di no» e allo stesso tempo «fornire un’alternativa: fare quello che si fa negli altri Paesi e decidere di investire sulla crescita». Non molto distante la linea della Uil che ammonisce il governo: se confermerà i contenuti della lettera all’Ue per la parte relativa alle norme sul lavoro la Uil si vedrà costretta allo sciopero generale di tutte le categorie. Berlusconi difende la necessità che l’Italia abbia un mercato del lavoro «più moderno», prima ieri mattina partendo da Bruxelles (le

«Noi non siamo d’accordo a mettere mano sui licenziamenti, ci sembra una provocazione mentre il Paese ha bisogno di coesione» Raffaele Bonanni Segretario Generale della Cisl

misure sul lavoro «sono sostenibili, non porteranno ad alcuna rivolta sociale») e poi in serata ai microfoni del Tg1: il governo vuole un mercato del lavoro più efficiente per dare lavoro alle categorie più sfavorite. Incassato l’apprezzamento dei vertici Ue per la lettera con il programma di impegni per i prossimi 18 mesi, il capo del Governo ha sottolineato che «L’Europa ha apprezzato e quindi approvato il nostro programma di governo per i prossimi 18 mesi. Nel documento che abbiamo presentato sono contenuti impegni seri e tempi certi di approvazione, quindi tutti dovrebbero sostenerlo perché è nell’interesse dell’Italia e degli italiani». Tutti, a cominciare dall’opposizione che per Berlusco-

ART. 18 Berlusconi: «Mercato del lavoro più moderno» Bonanni: è una provocazione, Camusso: misure da incubo ni dovrebbe smetterla con la «cantilena delle dimissioni» anche perché l’ipotesi di un esecutivo tecnico non può essere certo considerata una «soluzione». Anche Bossi incassa il via libera di Bruxelles: «Dalla Ue è venuto un giudizio positivo, ci siamo impegnati, mica potevamo spaccare l’Europa» e poi sulle sorti del governo: «Si vota quando sarà il momento, non è adesso, ora si va avanti». Bocciatura

L’ANATEMA Per il leader Cgil alla Bce «si può anche dire di no» e «fornire un’alternativa: come si fa in altri Paesi: decidere di investire sulla crescita»

su tutta la linea delle opposizioni: «A parte le minacce inaccettabili di entrare a piè pari sul mercato del lavoro», dice Bersani, che in mattinata ha incontrato Casini e Di Pietro, «tutto il resto è merce usata». Il leader Pd chiede al governo di riferire in Parlamento. «Spieghi - aggiunge - il rispetto del calendario». Casini parla di «patto scellerato» tra Berlusconi e Bossi che «in cambio della libertà di licenziamento non mette mano alle pensioni». Per Sel l’intento del governo è «impoverire lavoratori e pensionati». Per l’Idvi si tratta solo di «fumo negli occhi».Cade nel vuoto l’appello di Alfano: che il governo «trovi collaborazione in Parlamento da qui al 2013».

11 NOVEMBRE CGIL, CISL E UIL: 45MILA A CAGLIARI n La lettera di Berlusconi all’Ue infiamma i sindacati sardi. Cgil, Cisl e Uil stanno organizzando lo sciopero generale dell’11 novembre con un corteo da piazza Giovanni a piazza Yenne e le nuove misure contro la crisi promesse dal premier non piacciono proprio ai sindacati che si sono detti «preoccupatissimi» perché la lettera penalizza in modo particolare la Sardegna. «È inaccettabile un provvedimento che criminalizza e vuole precarizzare i dipendenti pubblici, non dà risposte ai mille problemi dell’isola, non parla di crescita e nega i diritti dei lavoratori - ha affermato Enzo Costa, segretario della Cgil - un conto è andare in pensione a 67 anni svolgendo un impiego in un ufficio, un altro è lavorare fino a quella età sopra un ponteggio o in fabbrica con il lavoro massacrante. I sacrifici alla nostra regione sono già stati chiesti». Ieri mattina i tre sindacati hanno organizzato una conferenza stampa urgente per radunare le forze, l’obiettivo è portare in piazza l’11 novembre 45mila persone: sono attesi due treni, uno dal Sulcis e uno dal Nord Sardegna, 250 pullman e 1.500 auto.

LA LETTERA Gli scontenti Pdl: passo indietro del premier n Dopo il sì dell’Europa a Berlusconi le acque restano agitate nella maggioranza. Alcuni parlamentari del Pdl stanno lavorando ad una lettera-appello al premier, nella quale si chiede ancora al premier di allargare la maggioranza, proprio per poter dar corso agli impegni assunti con l’Ue. Gli “scontenti” del Pdl rinnovano ancora la fedeltà al premier, ne sottolineano i «grandi meriti politici» e chiedono di poter continuare a sostenerlo, ma avvertono che senza un un cambio di passo no potranno più garantire il loro sostegno. Per non finire «su un binario morto» - scrivono - è tempo di «rilanciare l’azione politica, allargare la maggioranza parlamentare alle forze che tradizionalmente hanno fatto par-

te della nostra coalizione e dare una svolta all’azione di Governo». Dell’appello, che ancora non si sa quante firme avrà in calce - si è a lungo discusso nella riunione di mercoledì di una quindicina di senatori con Beppe Pisanu (che ieri però si è smarcato: «Non ho ideato, né dettato, né tanto meno sottoscritto la lettera di cui si parla»), ma anche nelle riunioni degli scajoliani e tra diversi altri esponenti del Pdl.

L’APPELLO Un gruppo di parlamentari: bisogna allargare la maggioranza. Ma per ora non c’è nessuna firma

«Dobbiamo oggettivamente registrare che l’esiguità dei numeri non consente a questo Governo di poter affrontare neanche l’ordinario svolgimento dei lavori parlamentari, e tanto meno quindi, di dare quelle risposte che la drammatica situazione economico finanziaria richiede». E poi la diagnosi: La coalizione di maggioranza non ha alcuna realistica possibilità di vittoria nei prossimi appuntamenti elettorali». Immediata la reazione del segretario del Pdl Angelino Alfano: «Non mi risultano lettere di Scajola né di nessuno. Se li conoscete, fatemi i nomi». «Quando riceveremo una lettera in questo senso- ha aggiunto - ce ne occuperemo. Non commento documenti fantomatici senza firme».


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CONTINENTI

BIMBO ANNEGATO IL GIP DI GROSSETO «AVVERSIONE MADRE»

pari complessivamente a 1 miliardo e 770 milioni di euro, di cui 470 milioni per il solo anno 2012 quale contributo ad Anas s.p.a. per la sottoscrizione e l’esecuzione - a partire dal 2012 di aumenti di capitale della società Stretto di Messina S.p.a.».

n Non solo insofferenza ma «avversione» per Federico. Così il gip sull’arresto di Laura Pettenello ritenuta l’omicida del figlio di 16 mesi. Verso lui, scrive il gip, la donna «aveva maturato un sentimento di avversione che aveva allarmato i familiari e che avrebbe dovuto spingerli, in particolare il marito, ad attivarsi concretamente per sottrarlo alla madre che rappresentava per lui un pericolo». Per il gip la donna ha una «grave psicosi».

CARITAS CON LA CRISI ACUTA MENO IMMIGRAZIONE n La crisi economica incide negativamente sulla presenza degli immigrati: in un anno quelli regolari sono rimasti fermi a quota 5 milioni. Sono le stime del Dossier Caritas/Migrantes. Se infatti più di mezzo milione sono arrivati, altrettanti sono «usciti» perché, alla scadenza del permesso di soggiorno, non hanno più trovato lavoro. Ma la loro presenza è essenziale, perché con i 7,5 miliardi di euro dei loro contributi aiutano gli italiani a sostenere il sistema pensionistico.

MAFIA OMICIDIO BORSELLINO 6 ESCONO DAL CARCERE n Lasceranno il carcere sei degli otto condannati all’ergastolo per la strage di via D’Amelio a cui è stata sospesa l’esecuzione della pena dai giudici di Catania. La procura generale di Caltanissetta sta verificando le posizioni di Gaetano Scotto e Vincenzo Scarantino che devono espiare pene definitive avute in altri processi. A lasciare il carcere, su disposizione del pg di Caltanissetta, saranno Natale Gambino, Giuseppe La Mattina, Salvatore Profeta, Gaetano Murana, Cosimo Vernengo e Giuseppe Urso detenuti solo per la strage di via D’Amelio. Scotto e Scarantino, invece, devono scontare il primo una condanna per tentativo di omicidio e un’altra per traffico di droga, il secondo una per droga e un’altra per calunnia. La Procura generale sta verificano se i due abbiano espiato le pene.

PONTE SULLO STRETTO PASSA LA MOZIONE IDV: STOP AI FONDI STATALI n Niente più finanziamenti per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina: è l’impegno che il governo deve assumere in seguito all’approvazione di una mozione dell’Idv sul trasporto pubblico locale da parte dell’Aula della Camera su cui l’esecutivo aveva espresso parere favorevole. La mozione, approvata con l’astensione della maggioranza, aveva ricevuto parere favorevole da parte del governo, nonostante l’Idv non avesse accolto le modifiche chieste dal viceministro Aurelio Misiti. La mozione approvata impegna l’esecutivo «alla soppressione dei finanziamenti che il Governo ha previsto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina,

ASSISI IL PAPA: «NO VIOLENZA DALLE RELIGIONI»

L’ADDIO Le note di Vasco per Sic Vale spinge la moto: «Mi manchi» n Il film dei funerali di Marco Simoncelli si chiude con l’immagine di Valentino Rossi, con gli occhi gonfi dalle lacrime, che si avvicina a una delle due moto collocate a fianco dell’altare, toglie il cavalletto e la spinge all’uscita della chiesa di Santa Maria Assunta a Coriano, nel Riminese. Ad accompagnare la folla all’uscita le note di “Siamo solo noi” di Vasco Rossi, la canzone preferita dal pilota morto domenica a 24 anni al MotoGp di Sepang. Una folla composta ha assistito alla cerimonia stretta accanto ai genitori Paolo e Rossella e alla sorella di Marco, Martina. Presente anche la fidanzata Kate. Anche alcuni dei colleghi hanno portato l’estremo saluto a Sic: Valentino Rossi, Marco Melandri con la fidanzata,

CORIANO Alle esequie 25mila persone. Valentino Rossi trasporta la Honda col numero 58. E in sottofondo c’è “Siamo solo noi” Jorge Lorenzo, Loris Capirossi. Anche Giacomo Agostini, ex campione delle dueruote, ha voluto esserci. E poi il manager di Marco, Fausto Gresini e il medico della MotoGp, Claudio Costa. In rappresentanza del governo il ministro alle Politiche giovanili, Giorgia Meloni. A sollevare il feretro fino all’ingresso della chiesa alcuni piloti e amici. Il feretro, una volta uscito dalla porta, è stato appoggiato su un tappeto nel sagrato. Dopo

aver fatto ascoltare una seconda volta la canzone di Vasco Rossi il papà di Simoncelli, Paolo, si è seduto sul tappeto assieme ad alcuni amici. Dopo qualche istante li ha raggiunti anche la figlia Martina. A quel punto ha preso un microfono la fidanzata di Marco, Kate: «Era una persona perfetta - ha detto - non aveva difetti e le persone troppo perfette non possono vivere come i comuni mortali». «Abbiamo stimato la presenza di 25-30 mila persone», ha detto Piergiorgio Olivieri, amico di famiglia dei Simoncelli, come per i due giorni della camera ardente, considerando anche che per chi non poteva arrivare a Coriano avevamo predisposto un maxi schermo nell’autodromo di Santa Monica, non molto lontano».

n «Vediamo la religione come causa di violenza anche là dove la violenza viene esercitata da difensori di una religione contro gli altri». Ma «questa non è la vera natura della religione», ha affermato Benedetto XVI ad Assisi: «é invece il suo travisamento e contribuisce alla sua distruzione». Il Papa, arrivato in Umbria in treno ha aggiunto che «nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna».

LIBIA STOP MISSIONE NATO I CIELI TORNANO LIBERI n I cieli della Libia tornano liberi: il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha ieri deciso che la missione della Nato per assicurare con «tutti i mezzi necessari» la protezione della popolazione libica terminerà alla mezzanotte del 31 ottobre, e con essa, dunque, anche la cosiddetta “No Fly Zone”, fatta rispettare per sette mesi dai caccia dell’Alleanza atlantica. Intanto il Consiglio nazionale libico ha dichiarato di essere determinato a processare gli assassini di Muammar Gheddafi. «Il responsabile dell’omicidio, chiunque sia, sarà giudicato e avrà un processo equo», ha detto il vicepresidente del Cnt, Abdel Hafiz Ghogha.


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Scuola La beffa per 20 insegnanti San Michele Sprecati 130mila euro Caritas Rapporto 2011 il contratto a vita era un errore per l’ampliamento del cimitero in città 5600 immigrati a pagina 14

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In città Scoperti

bancomat “spia” scatta l’allarme per le clonazioni L’INTERVENTO La polizia sequestra apperecchiature elettroniche piazzate sugli sportelli automatici del Monte dei Paschi di Siena in via Roma e via San Benedetto. Caccia ai criminali informatici n Due sportelli bancari automatici modificati per clonare bancomat e carte di credito, sofisticate apparecchiature piazzate nelle aperture destinate alle tessere magnetiche, per copiare dati e codici, e forse, dietro i pannelli per l’illuminazione, microtelecamere per riprendere le mani del cliente mentre digita il “Pin” per sbloccare la carta. È allarme clonazione bancomat in città. Sabato scorso gli agenti della squadra volante, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, hanno sequestrato due apparecchiature elettroniche che erano state piazzate su altrettanti sportelli bancomat, per clonare le tessere magnetiche. Nel mirino dei “pirati informatici” sono finiti lo sportello del Monte dei Paschi di Siena di via San Benedetto e quello, sempre della stessa banca, in via Roma. Nel primo caso i clonatori, con buona probabilità , non sono riusciti a copiare i dati e i codici dei bancomat e delle carte di credito. Gli agenti della squadra volante, infatti, hanno rinvenuto sulla fessura per inserire le tessere magnetiche, una specie di “guida in plastica”. All’interno non c’era alcuna apparecchiatura elettronica. Diversa invece la scoperta fatta allo sportello automatico di via Roma. In questo caso gli agenti hanno rinvenuto la stessa “guida in plastica” agganciata alla fessura del bancomat. All’interno, nella parte superiore, c’era però una specie di lettore elettronico dotato di microchip e memoria, utilizzata per immagazzinare i dati di tutti i bancomat e carte di credito che venivano inserite nello sportello per i normali prelievi o per richiedere un estratto conto. Non è stata invece rinvenuta la telecamera che, con buona probabilità, era stata piazzata nella parte superiore dello sportello auto-

matico, nascosta dal pannello per l’illuminazione. I malviventi, forse, l’avevano già staccata, sul pannello sonos atte trovate tracce di nastro adesivo. Tutta l’apparecchiatura, come quella rinvenuta in via San Benedetto, è stata consegnata agli specialisti del gabinetto Regionale di Polizie Scientifica, per i successivi accertamenti tecnici. Dalle prime verifiche è stato appurato che il microchip era dotato di “comunicatore” bluetoouth. In pratica i malviventi avevano collegato a distanza un computer per scaricare i dati. Forse gli stessi “pirati informatici” si trovavano a bordo di un’automobile e acquisivano via via i dati, diversamente potrebbero aver lasciato il computer sull’auto, parcheggiandola poco distante. Secondo gli agenti della squadra volante i “criminali informatici” potrebbero aver modificato gli sportelli bancomat venerdì notte. Volevano memorizzare più codici possibili, lasciando le apparecchiature elettroniche al lavoro tutto il fine settimana. Ma è andata male, la polizia ha scoperto tutto. Non si può però escludere che un consistente numero di cittadini abbia utilizzato lo sportello bancomat di via Roma prima della scoperta dell’apparecchiatura elettronica. Nei prossimi giorni potrebbero arrivare le segnalazioni di prelievi non autorizzati e quindi le denunce per la clonazione di bancomat e carte di credito. Quattro cittadini hanno già denunciato ai carabinieri la clonazione: due prelievi non autorizzati sarebbero stati effettuati a Cagliari, mentre altri due all’estero. Difficilmente si tratta di clonazioni avvenute nello sportello del Monte dei Paschi di Siena, viste le date in cui sarebbero avvenuti i prelievi. Manuel Scordo

L’EMERGENZA Trovate apparecchiature elettroniche piazzate sugli sportelli bancomat dai criminali informatici

I CONSIGLI «CONTROLLARE LO SPORTELLO» n «Per evitare le clonazioni delle carte di credito l’osservazione preliminare dello sportello bancomat è fondamentale». Sono le parole del dirigente dell’Ufficio Prevenzione generale, Gianfranco Murgia, che illustra una serie di consigli per evitare di essere derubati: «Bisogna osservare sia la fessura per il bancomat, che solitamente è a taglio senza supporti, guida in plastica o altri spigoli e le parti superiori e laterali della cabina per verificare la presenza di una microtelecamera. Osservate l’ambiente circostante e se nei paraggi ci sono persone che si aggirano con fare sospetto, meglio evitare non solo il prelievo ma anche l’estrazione della carta da tasche o portafoglio. Ricordate che i sistemi di clonazione presuppongono l’acquisizione dei dati sensibili del documento; ma le truffe più elementari sono basate sul carpire il codice pin e successivamente borseggiare o scippare il malcapitato possessore della carta. Per ogni sospetto, chiamate il 113».

Tagli Polizia senza fondi, il Siulp chiede un tavolo provinciale

LA DENUNCIA Il sindacato di polizia Siulp segnala le difficoltà di tutto il settore

n La polizia di Stato sempre più in difficoltà per i tagli voluti dal Ministero. La conferma arriva dall’assemblea di ieri mattina del sindacato di polizia Siulp in cui, oltre al rinnovo del direttivo provinciale, si è parlato dei problemi della polizia a Cagliari. «Per due volte nelle ultime settimane sono riuscito a respingere l’ufficiale giudiziario che è venuto nella sede di viale Poetto a sfrattarci», ha sottolineato un dirigente della sezione della polizia stradale nel corso dell’assemblea alla quale ha partecipato anche il segretario nazionale Antonio Lanzilli. «Il Governo ci ha promesso di non tagliare sulla sicurezza - ha affermato durante il suo intervento Antonio Lanzilli - ma si

tratta solamente di promesse da marinaio. I tagli del Governo, ma anche gli sprechi, compromettono l’esigenza di sicurezza dei cittadini». LA CRISI Una problematica più volte segnalata anche a livello locale, ripresa infatti, durante il suo intervento dal rieletto segretario provinciale del Siulp Salvatore Deidda: «Non abbia-

LA DENUNCIA Un agente della Stradale: «Ho respinto due volte l’ufficiale giudiziario che voleva sfrattarci dal Poetto»

mo più soldi per la benzina - ha sottolineato il segretario - le Volanti restano ferme nei parcheggi, le Questure lavorano a ranghi ridotti, le pecche più evidenti sono a Quartu e Carbonia». E il segretario provinciale del Siulp rincara la dose: «Si è arrivati al punto che quando prestiamo assistenza agli immigrati - ha commentato Deidda - per loro, come è giusto che sia, è pronto il pasto caldo, per i poliziotti in servizio dalla mattina presto se va bene c'è un panino freddo». Ma quella di Deidda è solo l’ultima delle denunce arrivate dal Siulp, che ha chiesto un tavolo provinciale con le istituzioni per risolvere al più presto tutti i problemi del settore.


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CAGLIARI MICROCITEMICO OGGI LA PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE “INVITALAVITA”

SAN BENEDETTO I DIVIETI IN VIGORE PER I LAVORI SULLA NUOVA ROTATORIA

CONSERVATORIO 150° DELL’UNITÀ D’ITALIA DOMENICA “SULLE NOTE DELLA MEMORIA”

n Oggi alle 10,30 nella sala Thun del Microcitemico in via Jenner, si terrà la presentazione di “InVita La Vita”. L’associazione, costituita nel dicembre del 2010 da un gruppo di volontari, in gran parte medici e psicologi, si occupa dell’assistenza psicologica e materiale degli ammalati oncologici e dei loro familiari. All’incontro saranno presenti i vertici dell’associazione che spiegheranno le iniziative in corso e quelle in fase di attuazione.

n Per consentire l’esecuzione dei lavori sulla nuova rotatoria, in piazza San Benedetto è in vigore da ieri il divieto di sosta sull’intera piazza e sulle strade che vi confluiscono. Per ragioni di sicurezza è stato inoltre istituito il limite di velocità di 30 chilometri orari per tutti i veicoli che transitano nell’area del cantiere. Le prescrizioni restano in vigore fino al 30 novembre.

n Nell’auditorium del Conservatorio di Musica, in via Bacaredda, si terrà domenica prossima dalle 17 alle 19, la manifestazione “Sulle note della memoria. Bande ed archivi per i 150 anni dell’Unità d’Italia”, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Soprintendenza archivistica e la federazione delle Bande musicali della Sardegna. L’ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.

Scuola Assunti

STAMPACE .

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per tutta la vita la doccia fredda «Era un errore» ISTRUZIONE Venti insegnanti precari delle superiori chiamati a tempo indeterminato, poi la retromarcia: «Scusate, i calcoli erano sbagliati». E vengono fatti fuori: contratti cancellati n Un errore nel calcolo dei posti disponibili. Venti insegnanti precari delle scuola secondarie superiori che da settembre pensavano di aver finalmente raggiunto la tranquillità di un posto fisso. Invece, in questi giorni stanno ricevendo la comunicazione dagli uffici provinciali: per loro il precariato ricomincia. «Mi sento deluso, confuso e arrabbiato». Stefano Sunda, insegnante precario da cinque anni, è uno dei 16 docenti della provincia di Cagliari e 6 di Sassari, che in questi giorni stanno vivendo questa situazione paradossale. Due mesi fa, con la nomina in tasca, si è trasferito da Quartucciu a Sant'Antioco, ha preso casa in affitto e ha iniziato a fare il suo lavoro, in attesa della firma del contratto a tempo indeterminato. Dalla segreteria, però, gli hanno comunicato che era impossibile inserire i suoi dati nel sistema telematico nazionale. «All'inizio si pensava ad un disguido informatico – spiega Sunda, insegnante di scienze naturali, che ha la cattedra di sostegno –, poi hanno capito che il problema era reale». Per due mesi, i venti docenti hanno lavorato senza percepire lo stipendio, dato che non venivano riconosciuti dal sistema, e neppure hanno potuto perfezionare il contratto. L'errore nell'individuazione dei posti è stato commesso dall'ufficio scolastico che ieri mattina ha convocato tutti gli insegnanti nella stessa situazione: «Ci hanno semplicemente avvisato dell'avvio della procedura per la cancellazione del contratto a tempo indeterminato – racconta Sunda –, probabilmente, nell'ipotesi peggiore, ce ne faranno uno a tempo determinato fino a giugno. In ogni caso rimaniamo senza alcuna certezza per il

futuro: con i tagli che si stanno abbattendo sulla scuola, chissà se il prossimo anno ci saranno nuovi ingressi in ruolo. Rischiamo di restare fuori chissà per quanto tempo ancora». Questo pomeriggio alle 15 a Elmas, è fissato un incontro tra alcuni rappresentanti dei docenti, i sindacati ed Enrico Tocco, direttore dell'ufficio scolastico provinciale. Si tenterà di trovare una soluzione al problema, ma al momento sembra che solo il ministero dell'Istruzione abbia il potere d'intervenire concretamente per sanare la situazione e confermare le assunzioni a tempo indeterminato. «Se si vuole ottenere questo risultato è necessario fare una forte pressione politica sulla Regione perché si attivi a tutela di queste persone e di questi posti di lavoro», sostiene Andrea Dettori, consigliere provinciale di Sel, che mercoledì, sulla vicenda, ha presentato un'interrogazione in consiglio nella quale ha descritto la situazione come “una beffa”. «Queste persone, finalmente in ruolo dopo anni di precariato – spiega Dettori –, hanno iniziato a realizzare il loro progetto di vita, c'è chi, ad esempio, ha contratto un mutuo per la casa, quattro o cinque, che provengono da fuori Sardegna, si sono trasferiti. Sono posizioni che devono essere salvaguardate». Nell'interrogazione Dettori invita anche la Provincia ad «assumere una posizione chiara» ritenendo incredibile che «i precari della scuola si vedano, per inefficienze di qualcuno, chiunque esso sia, umiliati in questa maniera». «Attenderemo l'esito dell'incontro con Tocco – conferma l'esponente di Sel –, poi ci muoveremo su tutti i piani possibili». Michele Salis

In città il volto di zio Michele “Mike” Misseri n È comparsa sui muri. La chiamano Street art, e stavolta il soggetto è di quelli che fanno discutere: la faccia di Michele Misseri, lo zio di Avetrana in carcere con l’accusa di aver ucciso la nipote Sarah

Scazzi. Il suo volto, riprodotto su carta, è stato attaccato sul muro di una palazzina di vico Carloforte, ma non solo. “Mike”, così viene chiamato dall’anonimo artista-attacchino, col suo cappello che tut-

ta Italia conosce, spunta anche in altri angoli. E l’immagine di un uomo accusato di omicidio. La giustizia deve fare il suo corso, ma c’è chi l’ha già scelto per farlo diventare un “simbolo”. Solo artistico.

COMUNE SCIOLTO IL COLLEGIO DEI REVISORI ASK n L’agenzia è stata sciolta a febbraio, ma il collegio dei revisori dei conti di Ask (Agenzia di Sviluppo Karalias) era ancora in carica. Per questo ieri la giunta comunale, su proposta dell’assessore al Bilancio Gabor Pinna, ha deliberato la decadenza dei componenti. Durante la seduta dell’esecutivo cittadino è stata approvata anche la pratica approvata dal Consiglio comunale nella seduta del 31 marzo su una variante nelle norme di attuazione del Puc, che riguarda interventi nelle sottozone classificate D1. Sempre su proposta dell'assessore Frau è stata approvata in via definitiva una modifica al Regolamento edilizio. La variante prevede la riduzione dell'entità della cifra che i cittadini dovranno pagare in caso di frazionamento di un singolo appartamento: una riduzione pari all'80 per cento.

Viabilità Piste ciclabili, prove d’intesa: sei milioni sul piatto

PISTA CICLABILE Un percorso sul litorale di Quartu

n Presto più piste ciclabili in città e hinterland. Si terrà oggi il primo incontro, promosso dalla commissione Trasporti del consiglio provinciale, a cui parteciperanno i rappresentanti dei sedici comuni dell'area vasta, la Regione e l'Autorità portuale, per definire entro novembre un progetto complessivo per la mobilità ciclabile a Cagliari e hinterland. La Provincia definirà tutti gli interventi prioritari per l'area vasta, attraverso un accordo di programma con tutti gli enti interessati. Le risorse disponibili, da spartire tra i centri interessati, ammontano a 6 milioni di euro, e sono stati finanziati dall'assessorato regionale alla Programmazione. Provincia e comuni dell'area vasta

selezioneranno in tempi brevi i progetti per definire gli interventi da inserire nell'accordo di programma che verrà siglato con la Regione. Una volta avviato il percorso unitario, si rincontreranno il mese prossimo. «Saranno ritenuti prioritari i percorsi in grado di generare sviluppo economico», ha detto Luca Mereu, presidente della commissione Trasporti provinciale, «che possono fornire

L’INCONTRO Oggi discussione tra la Provincia e 16 Comuni dell’area vasta: selezione dei progetti da finanziare

un'alternativa alla mobilità privata automobilistica verso Cagliari e che hanno anche una valenza culturale o ambientale». Gli interventi previsti riguarderanno la realizzazione di piste ciclabili in città, che saranno connessi alla rete del Bike Sharing (servizio di biciclette pubbliche), l'aumento dell'uso della bicicletta attraverso la diffusione di stazioni di biciclette diffuse in tutta l'area, in corrispondenza dei principali punti dove il mezzo di trasporto pubblico non arriva o non può arrivare. Inoltre, saranno sistemate le piste ciclabili già esistenti e realizzati spazi dove si potranno custodire le proprie biciclette. M.M.


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CAGLIARI CONFINDUSTRIA LE NOVITÀ SUI CONTRATTI PER L’EDILIZIA PRIVATA IN UN CONVEGNO

TRASPORTI IL VOLO OLBIA-CAGLIARI RESTERÀ ANCHE TUTTO L’INVERNO

STATALE FUMI NOCIVI DAL CAMPO NOMADI «LA PROVINCIA ORA DEVE INTERVENIRE»

n Oggi alle 10 nella sede di Confindustria in viale Colombo 2 si svolgerà un convegno sul tema: “Le novità in materia di contratti pubblici e di edilizia privata”. L’incontro, organizzato dalla Sezione Costruttori Edili della Confindustria Sardegna Meridionale, è indirizzato ad imprenditori, professionisti, amministratori, dirigenti e funzionari delle amministrazioni pubbliche ed è aperto alla partecipazione di tutti gli interessati.

n Il volo Olbia-Cagliari di Meridiana non sarà cancellato e resterà anche d'inverno. Il cambio di fronte della compagnia aerea arriva dopo una lunga trattativa portata avanti da Gigi Carbini, pilota Meridiana e capogruppo del PdL in consiglio provinciale ad Olbia. Le garanzie a Carbini le ha date direttamente l'amministratore delegato di Meridiana Giuseppe Gentile.

n Soluzioni immediate contro i fumi nocivi che si alzano dal campo nomadi sulla 554, anche la Provincia deve intervenire. A chiederlo è il consigliere Pdl Alessandro Sorgia, con un'interrogazione agli assessori alla Ambiente e a quello alle Politiche Sociali, Ingazio Tolu e Angela Quaquero. «I residenti di Mulinu Becciu - ricorda l'esponente Pdl – hanno addirittura formato un comitato denominato No diossina».

L’appello Scivolone nel processo Fideuram TRIBUNALE Il giudice sbaglia e consegna una brutta copia della relazione con appunti Forse si dovrà ripartire da zero n Potrebbe ripartire da zero il processo d’Appello sullo scandalo Fideuram: un giudice della corte ha fatto richiesta di astensione e potrebbe quindi essere sostituito. E tutto per colpa di una “brutta copia”, quella della relazione che il magistrato Antonio Onni, avrebbe depositato al posto della versione ufficiale. Una sorta di bozza con degli appunti del giudice che, in qualche modo, ne anticipano il giudizio su alcuni imputati. Sarebbe questo il motivo - stando a quanto emerso ieri che avrebbe motivato l’astensione sulla quale ora dovrà decidere il presidente della corte d’Appello, Grazia Corradini. Il prossimo 4 novembre si saprà se si dovrà formare un nuovo colegio o se si andrà avanti. Nel primo caso sarebbe tutto da rifare e le parti dovranno ripetere i loro interventi. Il colpo di scena ha lasciato tutti sorpresi. Per l’udienza di ieri erano in programma gli interventi di alcuni difensori. I legali erano pronti a prende-

info GLI IMPUTATI ALLA SBARRA Andrea Pirastu, Marco Carboni, Carlo Boi, Franco Martucci, Giorgio Asunis, Francesco (Peco) Soldati, Adriano Confalone, Luigi Medardi, Francesco Masia, Gonario Gianoglio.

IL TRIBUNALE Il processo d’Appello rischia di dover ripartire da zero

re la parola ma, al suo ingresso in aula, il presidente Mario Biddau ha annunciato il rinvio a causa dell’astensione di un magistrato. Nulla di più, anche se in molti si erano accorti degli appunti del giudice. Si legge nella relazione: «Mi pare che le dichiarazioni del Porcu non riscontrano quelle del Demaris che pure mi sembrano poco significative in relazione al reato di

info L’UDIENZA RINVIATA La decisione dopo il rinvio arriverà il 4 novembre.

concussione di cui al capo D Bis ascritto all’Asunis ed al Carboni». E ancora: «Non mi pare certo il concorso del Pirastu nel reato di peculato». In un altro contesto si sarebbe trattato solo di un incidente di percorso, in questo la questione diventa seria: un giudice non potrebbe avere un parere sugli imputati prima della fine del processo. Il caso della banca Fideuram – che

è parte civile, a cui in primo grado è stato riconosciuto il risarcimento del danno subito - è scoppiato nel 2003 e ha coinvolto uomini politici di spicco e enti regionali. Tutta la vicenda ruota attorno alla promotrice finanziaria Gabriella Ranno (che ha patteggiamento quattro anni di pena) che grazie ai suoi contatti con dirigenti e politici era riuscita a concludere trattative per prodotti finanziari poco sicuri. Il processo di primo grado si era concluso con dieci condanne e il pg, Valerio Cicalò, ha sostanzialmente chiesto di confermare quel verdetto: 8 anni per l’ex assessore all’Industria Andrea Pirastu e per l’ex assessore ai Trasporti Marco Carboni, 7 anni per l'ex commissario dell'Isola Carlo Boi, 4 anni per l'ex commissario dell'Emsa Franco Martucci, 6 anni e 8 mesi per l'ex presidente Arst Giorgio Asunis, 4 anni per l'imprenditore Francesco Soldati e 5 anni per Adriano Confalone - cugino di Gabriella Ranno. Chiesti, invece, 5 anni per l'ex presidente Coopfin Luigi Medardi (in primo grado condannato 5 anni e 6 mesi); 4 anni per un altro ex presidente Arst Francesco Masia (5 anni) e 3 anni per l’altro ex presidente CoopFin Gonario Gianoglio (4 anni). Maddalena Brunetti

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CAGLIARI

Sanità Formazione, un premio all’Oncologico n Oggi la Asl ritirerà il Premio Filippo Basile nel corso della cerimonia di premiazione che si svolgerà a Genova nell'ambito del convegno nazionale sulla Formazione nella pubblica amministrazione. Il riconoscimento è per l'ospedale oncologico Businco

che si è classificato al primo posto nella sezione Progetti per la formazione con il progetto “Consulti multidisciplinari nella diagnosi e cura dei tumori: dalla teoria alla cura personalizzata”. Il premio, spuiega una nota, è stato assegnato al Businco so-

prattutto per il suo approccio innovativo nell'ambito sanitario e per la sua capacità di creare “formazione sul campo”, formando gli stessi operatori attraverso riunioni collegiali multidisciplinari e integrando così le conoscenze tra i vari professionisti. La

sempre maggiore specializzazione dell'oncologia, insieme alla rapida evoluzione delle conoscenze ed evidenze, rende essenziale la continua integrazione tra professionisti appartenenti a discipline diverse e a differenti articolazioni organizzative.

Caritas «L’immigrazione è una risorsa» IL DOSSIER Presentato il rapporto per il 2011. A Cagliari vivono 5600 stranieri. Callia: «Sono la nostra salvezza contro il crollo demografico». Don Marco Lai: «Serve un’accoglienza umana» n Esistono tante fotografie dell’immigrazione in Sardegna. C’è quella dei seicento disperati che nei mesi scorsi sono finiti sull’Isola nella fuga precipitosa da un Nord Africa in rivolta. C’è quella di chi, allarmato dai media, vede i migranti come un peso. E poi c’è quella scattata ogni anno dalla Caritas e dalla fondazione Migrantes con il Dossier statistico sull’immigrazione, giunto all’edizione numero 21: un rapporto oggettivo, ricco di cifre e tabelle, che sfata con i numeri una lunga serie di miti, a cominciare da quello che dipinge gli immigrati come un fardello per la società italiana. A leggere le cifre, si scopre che è vero il contrario, e cioè che il rapporto tra costi (10,5 miliardi nel 2009) e benefici (12 miliardi) dell’immigrazione è a favore dell’Italia, a prescindere dall’elenco di mestieri “scomodi” che i 5 milioni d’immigrati che vivono nel Paese – 40 mila in Sardegna, 5.600 a Cagliari – svolgono tutti i giorni (servizi, edilizia) e del welfare parallelo

che le badanti ucraine e romene offrono a malati e anziani. L’idea dell’immigrato come un peso è poi ancora più ingiustificata nell’Isola, dove, nonostante un aumento di 6.600 unità nel 2010 (+20 per cento), vive solo lo 0,8 per cento di tutti gli immigrati residenti in Italia, con una concentrazione molto forte nella provincia di Cagliari (+13,6 per cento di stranieri nel 2010), in grado di ospitare da sola un terzo degli immigrati in terra sarda. Non a caso, il sottotitolo del dossier Caritas, presentato ieri in contemporanea in tutte le regioni italiane, è “Oltre la crisi, insieme”. «Significa che per noi il migrante è una risorsa ormai irrinunciabile per tanti motivi – ha spiegato Raffaele Callia, uno dei redattori del rapporto, riprendendo le parole del prefetto Giovanni Balsamo –. Sul piano demografico, per esempio, in Sardegna si registra il tasso di fecondità più basso d’Italia, eppure la popolazione aumenta grazie agli stra-

MARKETING E COMUNICAZIONE

GLI ARRIVI A Cagliari gli stranieri sono aumentati del 13 per cento in un anno

nieri, che sono pochissimi ma nell’ultimo decennio hanno avuto un ritmo di crescita del 255 per cento contro l’1,1 dei sardi». Non solo: «Gli immigrati – ha ricordato il responsabile nazionale per le politiche d’integrazione della Cna, Fosco Corradini – con il loro lavoro e i loro contributi concorrono in misura sempre più forte a tenere in piedi il nostro sistema economico e previdenziale e qualche volta, con le loro piccole imprese, oltre alle rimesse da spedire in patria creano anche occupazione per i sardi». Ecco allora, oltre i numeri, l’appello di don Marco Lai, direttore della Caritas cittadina, «a lasciare da parte le distinzioni tra regolari e clandestini e sposare la filosofia dell’accoglienza fino a riconoscere a ciascuno il diritto all’emigrazione senza se e senza ma». Un discorso che vale per i 600 migranti del Nord Africa accolti nell’Isola in questi mesi e per tutti quelli che – romeni, marocchini, senegalesi e, soprattutto a Cagliari, ucraini e filippini – vorrebbero costruirsi un futuro qui da noi. «Non bisogna perderli di vista», ha esortato don Lai, proponendo un’accoglienza «a misura d’uomo». Lorenzo Manunza


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CAGLIARI QUARTU ESTORCE DENARO AL NEGOZIANTE CONDANNATO A TRE ANNI DI RECLUSIONE

FLUMINI RUBA MATTONI IN UN GIARDINO MA UN VICINO LO VEDE E CHIAMA IL 113

n Chiedeva dieci euro al mese, offrendo protezione ad un negoziante di Quartu. Accusato di estorsione, M.C., quartese di 37 anni, è stato condannato ieri mattina a tre anni di reclusione dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Cagliari , Giorgio Altieri, al termine del processo con rito abbreviato nel quale è stato sentito anche il commerciante che aveva presentato la querela.

n Ruba mattoni sardi e altro materiale nel giardino di un’abitazione a Flumini, ma un vicino lo vede e chiama la polizia. Un uomo di 57 anni è stato denunciato dagli agenti del Commissariato per tentato furto e ricettazione. L’uomo era entrato nel giardino di un’abitazione a Flumini, ma il vicino lo ha scoperto e ha fatto scattare l’allarme. L’uomo è fuggito lasciando la refurtiva sul posto, ma è stato comunque identificato e denunciato.

VILLANOVA . IL COMITATO

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Cimitero I soldi sprecati

per il progetto fantasma SAN MICHELE Spesi 130mila euro per studiare l’ampliamento della struttura, ma il Comune non ha mai dato il via libera. Il progettista: «Sono pronto a rivolgermi alla Corte dei conti» n Il cimitero di San Michele è in costante emergenza. Già dal 1990 il Comune ha cercato soluzioni per allargare la struttura, ma non ha mai concluso l’iter. Il progetto è stato realizzato dall’ingegnere Giovanni Saba che ha dovuto modificarlo quasi venti volte. Ci sono stati svariati passaggi tra uffici, Giunta e Consiglio comunale. Il progetto di massima è stato approvato dal Consiglio comunale nel 2002 e dopo ulteriori passaggi e modifiche il 9 aprile del 2009 con la delibera numero 74 la Giunta comunale ha dato l’ok perché il progetto venisse definitivamente approvato dal Consiglio comunale. A novembre dello stesso anno il progetto di ampliamento è stato validato dal responsabile unico del provvedimento, ma in Consiglio non è mai

arrivato. Gli stanziamenti previsti sono aumentati nel tempo, ma non è mai arrivato il via libera. L’ingegnere Saba si è rivolto anche alla presidenza del Consiglio dei ministri, che a maggio di quest’anno ha chiesto chiarimenti al Comune di Cagliari sul perché non fosse mai stata applicata la delibera del 2009. La questione è andata così tanto avanti nel tempo che i soldi inizialmente stanziati per l’ampliamento sono stati destinati ad altri interventi e il cimitero non è mai cresciuto. 130MILA EURO BRUCIATI «Sono stati spesi già 130mila euro per un progetto che qualcuno non ha mai fatto realizzare - spiega Saba - sono pronto a rivolgermi anche alla Corte dei Conti e alla Procura del-

la Repubblica. Ma in realtà la questione non riguarda soltanto me e il mio progetto: il problema più grave è che i cagliaritani non potranno più essere sepolti nella loro città. A dicembre dell’anno scorso il direttore del cimitero aveva annunciato che i posti salma sarebbero bastati solo per tutto il 2011». Nel frattempo la Giunta ha dato il via libera alla realizzazione di nuovi loculi e l’esecutivo di Massimo Zedda ha cancellato la delibera della Giunta Floris del 2009: i soldi per l’ampliamento non ci sono più. «È vero, non ci sono soldi - spiega il consigliere comunale Pd Piergiorgio Meloni - ma il problema degli spazi nel cimitero esiste. Il Comune dovrebbe incentivare le cremazioni, che stanno aumentando notevolmente, perché costano anche meno del seppellimento. Una delle iniziative possibili è quella di far funzionare il forno tutti i giorni, ora è aperto solo per due volte alla settimana». M.Z.

Protesta di un gruppo di donne: «La Ztl rende insicure le notti» n Problema sicurezza notturna a causa della Ztl a Villanova: scarsa illuminazione e pochi parcheggi disponibili costringono le donne che rientrano a casa a fare spesso lunghi tratti al buio, da sole. Lo denuncia un gruppo fondato su Facebook dalle cantanti Lucia Fodde e Rossella Faa: «Nessuno può accompagnarci a casa la sera, tutta colpa della ztl!». Le cantanti precisano: «Non siamo contro la ztl, ma chiediamo che anche la notte, almeno per 2 o 3 ore, anche le zone pedonali, siano aperte al traffico come accade di giorno, sarebbe la cosa più semplice». Il gruppo esiste solo da due giorni ma conta già un centinaio di iscritti. È nato per scambiare pareri, valutare le proposte e accettare suggerimenti e per chiedere al comune di trova-

• CAGLIARI - Via Calamattia, 2/A - Tel.070.5505350 • ORISTANO - Via Cagliari, 67 - Tel.0783.31301

re una soluzione soprattutto per le donne che sono costrette a percorrere anche 500 metri a piedi, durante la notte, in un quartiere dove, dopo le 21, non c'è nessuno in strada. E per far conosce il problema anche a chi non vive nelle zone ztl che sono Castello, Stampace, Marina e Villanova. «Non possiamo essere neanche accompagnate in auto per via della presenza delle telecamere», ha detto Lucia Fodde, «i parcheggi sono molto distanti e le zone spesso non sono illuminate». E per risolvere il problema, Fodde e Faa propongono: «O una convenzione con i tassisti dividendo il costo tra i residenti e il comune. Oppure l'amministrazione ci può dotare di un mini bus». Monica Magro

www.areadealer.alfaromeo.it/acentrosport


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CAGLIARI COMMERCIO MERCATINI DI NATALE IN CITTÀ APPROVATO IL BANDO PER 90 SPAZI

VIA SAURO PRONTA UNA NUOVA CASA PER LE JACARANDE DI VIA DANTE

VIA LIONE UFFICI DELLA CIRCOSCRIZIONE CHIUSI ALL’IMPROVVISO PER LAVORI

n Mercatino di Natale Cagliari 2011, è stato approvato il bando pubblico per le concessioni di 60 spazi in via Roma e 30 in piazza Giovanni. Le domande devono essere presentate, ebntro il 14 novembre, tramite il servizio postale con raccomandata/ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: Comune di Cagliari, Servizio Attività Produttive, Ufficio 2 - Commercio su Area Pubblica, Palazzo Civico di Via Sonnino, piano 8.

n Non moriranno. Le jacarande che erano state espiantate da via Dante hanno sollevato le proteste di gruppi di cittadini. Da subito il Comune aveva rassicurato che gli alberi sarebbero solo stati spostati. La loro nuova casa dovrebbe essere all’interno dell’assessorato all’Urbanistica di via Sauro. Nell’asfalto sono già pronti i quattro buchi dove dovrebbero alloggiare le jacarande.

n Da oggi l'ufficio comunale decentrato di Via Lione della circoscrizione numero 4 a Genneruxi rimarrà chiuso per lavori. Seguirà ulteriore comunicato, di riapertura dello stabile, non appena verranno risolte le problematiche che hanno determinato la chiusura temporanea. Per informazioni e servizi recarsi presso gli altri uffici circoscrizionali distribuiti sul territorio comunale.

Cultura Incontri

e nuove divisioni «Una Consulta per il rilancio» n «Manca una politica culturale da parte della Regione, della Provincia e del Comune, ecco perché c’è bisogno di una Consulta degli operatori della cultura e dello spettacolo». Questo il punto di partenza nello scenario tracciato da Stefano Grassi, presidente dell’associazione Man Ray. RIUNIONE IN VIA ISONZO Proprio nella sede del centro culturale in via Isonzo ieri sera si è svolta un’assemblea cittadina degli operatori della cultura. L’obiettivo: sedersi al tavolo decisionale dell’arte e elaborare uno strumento efficace per dialogare con le istituzioni. «Siamo andati a rispolverare un regolamento statutario del 1997 - ha sottolineato Grassi

-. Quando l’assessore alla cultura era Filippini. Ma la consulta non è partita, perché sappiamo che da fastidio ai grossi gruppi». C’è fermento attorno alla cultura e alle decisioni che verranno prese in questo ambito. Domenica il Laboratorio 5, una sorta di “stati generali della cultura” cagliaritana, organizzato da Camù e animato dal tenore Gianluca Floris, ha fatto registarre il pienone all’ExMà: «Non vogliamo contrapporci. Ma riteniamo che chi ha gestito gli spazi culturali in modo poco ortodosso in questi anni dovrebbe stare ad ascoltare» ha incalzato Grassi. E di voci, tra un centinaio di spettatori e attori protagonisti della “democrazia partecipata” indetta ieri, se ne sono alzate tante sullo stes-

IL CASTELLO DI SAN MICHELE Si infiamma il dibattito sulla gestione degli spazi

so tenore: «Ho visto l’offerta culturale regredire in questi anni» ha detto Cristina Muscas, insegnate laureata in architettura, «ma i tanti passi indietro hanno vista viceversa un enorme aumento dei costi a discapito della qualità perché dopo l’inaugurazione e i grandi catering poi quel che rimane è scadente». Molti centri, come per esempio l’ex Vetreria saranno messi in palio in un nuovo bando di gara: «Noi chiediamo che venga bloccata la gara d’appalto, che venga fatta luce sul pregresso della gestione “Inmediaarte” e vogliamo avere chiarimenti sulla situazione di conflitto che si è creata tra questa gestione di Campurra e Cada die, che gestisce il teatro, visto che c’è anche una denuncia alla magistratura» ha spiegato Grassi. Toccherebbe al Comune: «L’assessore Puggioni deve fare un bando di gara trasparente». Ecco quindi i suggerimenti: «Perché possano lavorare al meglio e coinvolgere la consulta che sarà il legame tra le associazioni e l’amministrazione» ha aggiunto Efisio Carbone, cofirmatario del manifesto. «C’è bisogno di cuore, passione e di competenza, che riteniamo manchino» ha ribadito Grassi. Anche i centri sociali tra i temi caldi: «Ci sono le ex circoscrizioni dismesse che rischiano di fare la fine del centro di via Cinquini a Is Mirrionis» ha detto il poeta Gianni Mascia. Lazzaro Cadelano


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CAGLIARI BY NIGHT

DISCOTECHE E DISCOPUB

mato dai Dj Acirne, Marascia e Cladio Prc

INVIDIA/CHARLIE

PLEASURE CLUB

n Domani notte ritorna la discoteca di via dei Carroz con 3 sale e 8 dj per una serata che promette il tutto esaurito; lunedì 31 party di Halloween con formula easy drink curato dai Vanity Club e Rendez Vous.

n Musica e drink di qualità saranno le parole d’ordine per il nuovo locale di via Garigliano che inaugura domani notte con le selezioni musicali di Max Rigoli, S. Patat e Bettosun.

FBI CLUB

PEEK-A-BOO

n Questa notte ritorna la serata Golpe nel discoclub di Quartu (la disco antidisco); domani notte si cambia genere con party a tema “the mask” (tante maschere in omaggio) che vedrà in consolle i Dj Simonluca, Fabrizio Leoni e Gianmarco Pisano; lunedì 31 party “Rocky horror picture show” dalle sonorità rock.

n Stasera nell'elegante locale di San Benedetto serata modaiola curata dai Vanity Club; domani notte si replica in compagnia dello staff Rendez Vous; domenica arriva la serata “Su le mani” e le selezioni musicali di A. Piraz & M. Fanzecco per chiudere infine con il party di Halloween targato No under 30.

THE CUBE n Stanotte party a tema anni 80 con la musica dei Dj F. Mereu, D. Prefumo e M. Casu.

DOLCETTO O SCHERZETTO Sono tanti i locali che hanno organizzato party a tema per Halloween

La festa Tutto pronto per Halloween

K LAB n Questa notte party salsa, bachata e reggaeton nel club di viale Trieste; domani sonorità elettroniche selezionate dai Dj C_sky, A. Loche e Mr. Bizz, ospite della serata il Dj Lucio Aqulina del Cocoon il tutto curato dagli staff Nightsounds & Oasi lab; si replica il 31 notte con le selezioni di C_sky.

MOVIDA n Il locale di viale Trieste propone domani notte il live degli Echo 80 nel preserata e a seguire il party, ragazze entrano gratis, con la musica commerciale, house e hip hop dei Dj Tixi, Prax, Lisini e Ricci; lunedì party di Halloween curato dallo staff di Gianni Casella.

ORUS n Questa sera party modaiolo con le selezioni musicali a cura di Cabua & Valex C; domani notte si replica con la serata fashion per eccellenza curata dallo staff di Gianni Boy il tutto arricchito musicalmente dai Dj Sandro Murru e Cesare Monni.

ZERO n Questa sera party revival con il Dj Ugo Berrita; domani notte la discoteca di via Calamattia ospiterà il concerto dalle sonorità latine e cubaton di “El Mica”. Preserata salsa, bachata e cubaton a cura del Dj

DONEGAL n Questa notte nell'Irish pub di via Caprera si balla sui tavoli venerdì curata dallo staff One Club; sabato musica dal vivo per chiudere la domenica con lo storico karaoke.

THEREMIN n Nel cocktail bar del corso Vittorio Emanuele selezioni musicali funk e finger food.

MOVIDA n Bentornati nella rubrica degli appuntamenti del weekend curata dallo staff di Crastulo.it. Ci apprestiamo ad entrare nel lunghissimo weekend di Halloween. Un po’ tutti i locali del capoluogo saranno aperti da questa notte sino a lunedì,

saranno 4 giorni intensi a base di party a tema e serate speciali dove le maschere saranno sempre gradite, quindi non abbiate paura di uscire di casa mascherati, le proposte non mancheranno di certo!

Pupy, poi le hit commerciali e revival dei Dj Prefumo & Massesi. Per Halloween concerto dei Tamurita, Ratti Matti e Skakko matto.

sole i Dj A. Laddo, C. Secci e P. Cadeddu.

LOCALI – PUB KARAOKE

TSUNAMI

EMPIRE CAFE'

STUDIO 12 (EX GO FISH) n Questa sera nella disco di via Venturi party modaiolo curato dai Rendez Vous domani notte serata trasgressiva con dj set, drag queen e performer per un party per nulla scontato, si replica con lo stesso spirito il 31 notte (formula easy drink con 3 consumazioni).

SESTO SENSO n Il locale di belvedere propone questa notte dalle 23 un preserata reggaeton curato da

Roly e a seguire le hit commerciali dei Dj Fabrizio Leoni, E. Cabua e M. Calabrò; sabato notte selezioni musicali house e commerciali dei Dj Lisini, Prax e Ricci (2 sale, ingresso gratuito).

LINEA NOTTURNA

n Lunedì 31 ottobre ritorna l’esclusiva discoteca di Pula con il party di Halloween curato dal Team Corona.

n Sabato notte il progetto elettronico Seasidevibe arriva PALAZZETTO DELLO da Linea Notturna con il live di SPORT DI CAPOTERRA We Love (Berlino) per proseguire poi con le selezioni musicali. n Lunedì 31 ottobre party di di Acirne e Arp Xp Halloween con animazione brasiliana, dj set (ospiti Caddish & Lisa)

LOCANDA DI BACCALAMANZA

n Questa notte nella lussuosa villa di Su Spantu esclusivo party in prevendita curato dallo staff “Do you Party” in con-

Q-ZAR. n Nel lasergame di Sestu sabato e domenica doppio party di Halloween protagonisti la musica ed i fucili laser.

n Il locale modaiolo del corso ritorna anche questa notte con il dj set curato da Far & Mark C per proseguire domani notte con il live dei Neo Ex nel preserate e a seguire la musica dei Dj Simonluca, M. Aste & Jfk.

RITUAL n Questa sera nel club di Castello dj set e cucina si fondono per una cena fuori dagli schemi: lo chef Piso pensa al cibo mentre Matteo Spedicati curerà l'aspetto musicale; domani notte party elettronico con la musica di Pazzagli e Carboni, per concludere il 31 notte con un Halloween elettronico ani-

n Domenica notte nel locale di viale Trieste si canta con il karaoke.

CONCERTI FABRIK n Questa notte live hard rock in compagnia dei Number H.

7 VIZI n Questa notte concerto dei Non Soul Funky (a seguire dj set a cura di Fabrizio Mereu); domani notte il live dei Noshua. Il 31 ottobre soul & blues. con Riccardo Melis.

OLD SQUARE n Serata Idioteque con i Wicked Apricot a cui seguirà il dj set di Miki Padrini.

KYOTO ZEN n Domani notte ci terranno compagnia i Loungedelica con un sound che spazia dal soul al pop per arrivare sino alla bossanova.


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SPORT SERIE A NEL POSTICIPO PALERMO-LECCE 2-0 I ROSANERO VANNO A TRE PUNTI DALLA JUVE n Il Palermo batte il Lecce 2-0 grazie a Pinilla su rigore al 27' del primo tempo ed Hernandez al 32' della ripresa. Lecce ordinato ma non concreto, dall’altra i rosanero più cinici si sono così portati a meno tre punti dalla capolista Juventus. n Classifica: Juventus 16; Lazio, Udinese 15; Milan, Napoli 14; Cagliari, Palemo 13; Catania Roma, 11; Siena 10; Atalanta, Chievo, Fiorentina, Genoa, Parma 9; Inter 8; Bologna 7; Novara 6; Lecce 4; Cesena 2.

AGOSTINI CONTRO LA LAZIO RAGGIUNGE CERA CON 240 PRESENZE IN SERIE A AL TERZO POSTO n Alessandro Agostini sta per salire sul podio dei rossoblù con più presenze in serie A. Se gioca contro la Lazio raggiungerà al 3° posto assoluto Pierluigi Cera, indimenticato libero del Cagliari dello scudetto, a quota 240. Nella classifica delle presenze assolute agguanterà David Suazo al 12° posto a 255, primo è Conti con 332.

Cagliari sesto Manca il killer instinct per fare il grande salto TRAGUARDI L’1-1 di Cesena è ottimo se l’obiettivo è la salvezza sennò è un’occasione mancata. Affiora stanchezza, ora i cambi di Fabio Salis n Manca l’acuto. Questo, il giudizio del tutto “sintetico” dopo l’1-1 del Cagliari a Cesena che ha fatto scivolare i rossoblù dal 4° al 6° posto. La sosta per la Nazionale non ha portato poi così bene: solo 3 pari in 10 giorni, con Astori, mai utilizzato da Prandelli nelle due gare in azzurro, fuori causa per tutto il 2011 per la frattura del perone della gamba destra rimediata nella gara contro il Napoli. LE DUE MANI AL MANUZZI Nello scontro tra due squadre in astinenza di gol da 436’ (Cesena) e 320’ (Cagliari) l’1-1 del Dino Manuzzi non poteva che arrivare da due “manuzze”, quella di Martinez sul cross di Cossu per il rigore messo a segno da Nenè, quella di Canini a protezione del volto sul tiro di Eder per il penalty segnato da Candreva e che verrà ricordato per la sceneggiata dalla panchina di Giampaolo che ha bloccato prima Ghezzal e poi Eder, già avviatisi al dischetto, con la palla che pareva scottasse perché passava di mano in mano da un giocatore all’altro fino ad arrivare all’ex Udinese, colui che ha “rifiutato” quest’estate il rossoblù per un ingaggio a cifre più certe. MANCA IL KILLER INSTINCT Il rammarico del Cagliari nasce nei 25’ di gioco che separano il vantaggio di Nenè dal pareggio di Candreva. Lì è mancato il “killer instinct”, il colpo del ko. Ficcadenti sperava nel 2-0 ma, probabilmente sarebbe bastato, andare al riposo con lo scarto minimo. La rete dell’1-1, quando era stata aperta la porta che conduce agli spogliatoi, ha dato vigore ai bianconeri e tolto spavalderia ai rossoblù, col muro di Agazzi che è crollato dopo 421’. La ripresa è stata, perciò, di sofferenza, un mix tra la voglia disperata (e scomposta) del Cesena di ottenere il primo successo e l’incapacità del Cagliari di confermarsi autoritario, vuoi per la stanchezza generale e vuoi per la difficoltà a calpestare l’erba artificiale del Manuzzi. Nel dopogara non c’è stato un giocatore rossoblù che non abbia rimarcato il disagio provato nel tipo di rimbalzo della palla o nella misura del passaggio. Giocando di mercoledì non c’è stato il tempo di allenarsi su un sintetico di nuova generazione (ad esempio Ferrini Cagliari o Monserrato) che avrebbe fatto scoprire in anticipo la nuova realtà fatta di cocco e sughero (o gomma). IL BICCHIERE MEZZO PIENO Tre pareggi, dunque. Per tre volte il bicchiere si è riempito a metà. Per Ficcadenti è sempre mezzo pieno, perché col Siena «si rischiava di perdere in contropiede», perché il Na-

numeri 421

I minuti di imbattibilità di Agazzi infranti dal rigore di Candreva.

250

I minuti di astinenza dell’attacco rossoblù conclusasi con la rete di Nenè su calcio di rigore

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La posizione attuale del Cagliari che ne ha perso quattro negli ultimi tre turni.

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I pareggi di fila del Cagliari che non vince dal 2 ottobre, 0-2 a Lecce.

poli «è la miglior squadra italiana», perché il Cesena «ha giocatori di qualità e non merita l’ultimo posto». In attesa che la gara di domenica sera contro la Lazio riempia il bicchiere o lo svuoti, si stanno evidenziando i pro e contro di questo Cagliari. I CONTRO: GOL E STANCHEZZA L’anemia in attacco. Si sono avute più occasioni, ed anche nitide, contro Udinese e Napoli che non con Siena e Cesena. Se sfidare friulani e partenopei induceva alla prudenza e, quindi, a un minor sostegno di tutta la squadra nella fase d’attacco, coi toscani e i romagnoli la rinuncia al tiro è apparsa esagerata. Perché qui sta l’equivoco: se il Cagliari sta cambiando dimensione, quelle due partite andavano vinte o, perlomeno, avere più convinzione nel vincerle; se invece al Cagliari basta ottenere la salvezza quanto prima, sono due ottimi pareggi perché gli avversari hanno fatto il solletico ad Agazzi. Ma allora che differenza ci sarebbe rispetto alle altre stagioni? Il Cagliari è ormai una squadra che ogni anno a febbraio stacca il pass per la permanenza in A, perciò è bene che approfitti di questo marasma di inizio stagione per banchettare coi più forti. Per fare ciò bisogna vincere e, per vincere, bisogna segnare ma 3 gol in

5 gare sono pochini. È mancata la freddezza di Nenè (a due metri da Handanovic e De Sanctis) e stanno mancando le conclusioni di Ribeiro sempre più impalbabile dopo un inizio folgorante. Ma manca pure El Kabir che, in fatto di infortuni, ha già battuto Pato. Discorso a parte per Cossu: il suo ruolo è un falso problema. È il terzo attaccante che si muove in continuazione, così come i suoi compagni di reparto: a volte gravita al centro, più spesso va a sinistra (il cross del rigore), Nenè (o Larrivey) sta più spesso al centro e a volte va a sinistra, perché Ribeiro parte da destra, stringe al centro e a volte lo vedi a sinistra. Infine la stanchezza, il rovescio della medaglia del poco turnover che dà stabilità. I PRO: DIFESA E RICAMBI Il Cagliari eccelle per solidità difensiva (la 4ª del torneo) e la compattezza della squadra. Ha perso una sola volta in 8 giornate (come Atalanta, Catania, Udinese e Lazio, solo la Juve è l’unica imbattuta) e non è mai stata schiacciata dagli avversari. Nenè si è sbloccato, ora non deve fermarsi. L’assenza di Astori, pesante, è stata ben assorbita perché Ariaudo è un titolare, a testimonianza che le seconde linee sono di valore. Lo si vedrà ora che mancherà Conti.

ATTACCO NENÈ PRIMO GOL, ORA COSSU E IBARBO

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n Tsorvas, Handanovic (con Domizzi) e De Sanctis gli hanno detto no, ci si è messa pure la traversa di mezzo ma, alla fine, ha vinto Nenè. A Cesena il brasiliano ha messo a segno il primo gol in campionato. Non esultava dal 13 febbraio 2011, doppietta al Chievo, poi il ko negli ultimi tre mesi dello scorso campionato, tutta l’estate a rincorrere la condizione e la rete che arriva solo all’8ª giornata. E non importa se su calcio di rigore è pur sempre un gol anche se il Cagliari non segna su azione da 410’, il 2-0 di Biondini a Lecce. Ficcadenti cercherà di porre rimedio già nella gara contro la Lazio, non spinge all’ottimismo la condizione di Ribeiro mai al tiro a Cesena, così come col Siena, un po’ meglio contro il Napoli. Sembrano già lontani i tempi in cui bombardava Handanovic, già dimenticata l’esultanza col Novara perché a Lecce fu autogol. Contando El Kabir e Larrivey, tutti gli attaccanti sono andati a segno, mancherebbero Ibarbo e Cossu ma loro sono più portati a farli fare i gol. F.S.

I punti in più del Cagliari rispetto all’anno scorso quando dopo 8 giornate i rossoblù di Bisoli erano ultimi a quota 7 insieme col Parma.

Cambi Senza Conti il regista sarà Nainggolan

RADJA NAINGGOLAN

n Quando Doveri ha fischiato il giallo a Conti è partita la quinta sinfonia di Beethoven. Ingresso nelle tenebre. Tatatatan. E ora? Panico. Conti sarà squalificato e non ci sarà contro la Lazio. Il punto è che dietro quella squadra che è arrivata a toccare il secondo posto Ficcadenti ha lasciato un enorme punto interrogativo. Almeno, così è a centrocampo. Non si sa cosa ci sia dietro, come siano gli altri acquisti. Sarà per questo che ha fatto entrare Rui Sampaio (seconda presenza) mercoledì col Cesena? Ma chi è Rui Sampaio? Quasi quasi i tifosi rossoblù l’avevano dimenticato, forse anche giustamente Ficcadenti l’aveva lasciato in panchina: tutto stava andando alla perfezione. E oltretutto

il tecnico sa perfettamente a che punto sia il portoghese, così pure per lo stesso Ekdal. Li vede crescere in allenamento e sa chi e come è in grado di giocare domenica. Lo svedese juventino ha due campionati alle spalle con Bologna e Siena a pieno ritmo e ora si ritrova relegato in panchina come l’ultimo arrivato. Che poi effettivamente è stato uno di quegli acquisti di agosto dell’ultimo mo-

CON LA LAZIO Spazio a Rui Sampaio o Ekdal, con Biondini che potrebbe giocare a sinistra. Sarà un Cagliari diverso

mento. Ma se contro la Lazio Conti non c’è per la squalifica, chi giocherà in regia? La risposta più scontata sembra essere Nainggolan. Solo perché alla fine questo era il suo ruolo anche nella scorsa stagione: coprire le assenze del regista titolare. Propensione difensiva nel sangue ma anche la tecnica giusta, quella l’ha fatto emergere un anno fa, gara dopo gara, In ogni caso serve l’alternativa, Rui Sampaio o Ekdal. Che dovranno giocare nella posizione del belga, a sinistra. Sempre che quel lato non venga affidato a Biondini. Una situazione nuova per Ficcadenti e per i tifosi. Che con la Lazio per la prima volta troveranno un altro Cagliari. V.S.


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INTER MORATTI SUL RIGORE DATO ALL’ATALANTA: «UNA CASUALITÀ MA SIAMO A 5 E DANNO FASTIDIO»

MILAN GALLIANI AD ALLEGRI: «LO SCUDETTO SOLO CON LA MIGLIOR DIFESA, NOCERINO SEMBRA KAKÀ»

n Il presidente dell’Inter Massimo Moratti torna sul rigore subito nel finale della partita con l'Atalanta: «L'arbitro Valeri è bravissimo, è stata una casualità. Certo è che una casualità per cinque volte di seguito dà fastidio». Sulla designazione di InterJuve: «Preoccupato? Inutile, tanto è successo». Il punto a Bergamo non è da buttare: «La squadra non ha giocato male, ha tenuto palla, ha pressato, è mancato solo un po’ l'attacco. Milito? Non mi è sembrato in gran forma»

n L'ad del Milan Adriano Galliani ha telefonato a Max Allegri per ricordargli che «vince lo scudetto chi ha la miglior difesa e non chi ha il miglior attacco, abbiamo incassato 4 reti in 4 giorni». Su Nocerino, che indossa la maglia n° 22 di Kakà: «Ci sta dando grandi soddisfazioni, al terzo gol mi sono chiesto chi ci avesse riportato Kakà».

Sfida tra portieri Marchetti torna “guarito” Agazzi pronto al confronto CINQUE MESI DOPO Il numero uno della Lazio ha ritrovato la serenità: «Nessuna rivincita, a Cagliari parte della mia vita»

info

di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

Brevi

n I portieri sono strani, fanno cose strane, si pettinano in modo strano. Solitari, riflessivi e silenziosi. Ad esempio. Marchetti dopo l’allenamento stava un’altra mezzora davanti allo specchio a simulare parate. Guardava ogni suo movimento, ogni suo centimetro del corpo contorcersi, piegarsi e distendersi. Quando un anno fa il mondo gli è crollato addosso e tutto il lavoro fatto (compreso zappare la terra in area quando giocava in terra battuta) è evaporato come niente, non ha detto una parola. Ha cercato la giustizia, trovata a metà (o per nulla...), e ha capito che spesso l’unica arma concessa a un giocatore è continuare ad allenarsi. Correva in Viale Diaz e a Monteurpinu e, quando non gli bastavano le attenzioni che il Cagliari gli aveva riservato per una stagione intera, lavorava con qualche allenatore volontario. E cosa dice? «Domenica a Cagliari nessuna KAKÀ VA IN NAZIONALE MANCAVA DAI MONDIALI Kakà torna a giocare per la nazionale brasiliana. Il ct Menezes lo ha convocato per le amichevoli con il Gabon e l'Egitto del 10 e 14 novembre. Nella lista, solo i calciatori che giocano in squadre estere. L'ultima gara di Kakà in verdeoro è del 2 luglio 2010, quarti di finale dei Mondiali contro l'Olanda. Convocati anche gli “italiani” Neto, Thiago Silva ed Hernanes.

MICHAEL AGAZZI Il portiere rossoblù finora ha subito sei gol in otto partite

rivincita, ho una parte della mia vita lì, ritorno volentieri». Chiamatelo strano. Agazzi è rimasto spesso a guardarlo. L’ha visto esplodere come fosse superman. Perché quando al Sant’Elia mangiò la pasta con Buffon beh, sembravano due super eroi. Agazzi era lì anche quella volta e sapeva che un giorno avrebbe preso il suo posto. Così è stato e ha subito la pressione di un continuo paragone tra chi il cielo l’aveva già toccato e chi doveva ancora farsi conoscere. Una tortura. Agazzi non è all’altezza, oppure Agazzi non è bravo nelle uscite alte, Agazzi non dà sicurezza. Per poco il Cagliari non l’ha scaricato per Amelia. A dir la verità l’aveva scaricato ma il rossonero non avrebbe mai accettato di giocare al Cagliari. AGAZZI LONTANO IN ESTATE Domenica Agazzi e Marchetti si rincontrano. E sono cambiate tante cose. Marchetti potrebbe avere tanti tatuaggi in più, ma soprattutto Marchetti ora sta bene. La sofferenza l’ha messa alle spalle con la sua nuova avventura alla Lazio (la società rossoblù ha incassato 5,2 milioni di clausola rescissoria). Reja proprio dopo la gara contro il Bologna ha voluto complimentarsi con i progressi dell’ex nazionale: «Era partito con un po’ di titubanza, dopo più di un anno senza

FOLLIA DI CAMORANESI ROSSO E CALCIO IN FACCIA L’ex juventino Mauro German Camoranesi, ora al Racing, si è reso protagonista in negativo nella sfida con il Lanus di mercoledì: ha prima steso Toranzo, si è beccato il rosso e poi ha colpito al volto l'avversario mentre era a terra con un calcio. All’uscita dal campo, ha scambiato una raffica di insulti con un altro “italiano” Diego Simeone, tecnico del Racing.

mai giocare era difficile trovare subito l’abitudine alla porta. Mi auguro che possa riprendersi il posto che ha lasciato un anno fa in Nazionale. È un giocatore molto fisico e coraggioso nelle uscite, a me non piacciono quelli che sembrano legati alla porta». Contro il Catania altri due interventi super, uno sulla sberla da fuori area di Almiron, l’altro su girata ravvicinata di Bergessio, che poi l’ha punito dopo lo svarione di Stankevicious. In ogni caso pronto e reattivo. Marchetti è tornato quello di sempre. Finora per lui 5 reti subite in campionato e 5 in Europa League. La promessa è una realtà, così come Agazzi. Il portiere rossoblù è cresciuto in queste giornate e ora è diventato quasi un supereroe. Per lui 6 gol presi in 8 gare. Inizia in vantaggio rispetto al “maestro”. Parla la sua imbattibilità (421 minuti) violata solo su rigore. E non è che in tutto questo tempo sia rimasto indisturbato. Agazzi ultimamente ha parato come i più grandi portieri. In tutti i modi, con coraggio. Quindi, che succederà domenica al Sant’Elia? La gara tra i due numeri uno che hanno vissuto due anni l’uno accanto all’altro è di alti livelli. In ogni caso sarà bello vedere Marchetti sereno. È tornato ad essere un supereroe. Ma dovrà faticare: il suo ex vice è un fiore che sboccia.

EUROPEI A RISCHIO PER GIUSEPPE ROSSI SI È ROTTO I LEGAMENTI, SEI MESI DI STOP Europei a rischio per Giuseppe Rossi. L'attaccante del Villarreal, infortunatosi nell'incontro con il Real Madrid, ha riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Per il Villarreal «resterà fermo sei mesi».

Pugilato Sarritzu-“Baby Face” per il titolo mondiale mosca

ANDREA SARRITZU Il pugile italiano conta sulla sua prova di oggi

n Tutto in una notte. Stasera alle 21, al palazzetto di via Rockfeller, Andrea Sarritzu si gioca il titolo mondiale dei Mosca Ibf contro il sudafricano Moruti Mthalane, campione del mondo in carica. Per Sarritzu è il terzo tentativo iridato dopo le due sfide all'argentino Narvaez (persa la prima, pareggiata la seconda) e, a 35 anni, forse l'ultima occasione per aggiungere quella che lui stesso ha definit «la ciliegiona sulla torta» a una carriera che gli ha regalato anche il titolo europeo. Da professionista il pugile quartese ha vinto 32 volte, 12 delle quali per Ko, perdendo appena 4 incontri e pareggiandone altrettanti. Certo, battere “Baby face” non sarà semplice. Il sudafricano è più giovane di 6 anni e può vantare

uno score di 27 vittorie (18 Ko) e appena 2 sconfitte. Mthalane ha conquistato il titolo nel 2009, e l'ha difeso già due volte. Parte favorito, ma lo staff di Sarritzu è fiducioso e ottimista. Il pugile sardo è integro fisicamente e ha l'esperienza giusta per raggiungere un traguardo che insegue da ormai quattro anni. Sarà lui a infiammare il pubblico di Cagliari, al termine di una grande serata che assegnerà anche un

A CAGLIARI Alle 21 al Palazzetto il pugile sardo cerca «la ciliegiona sulla torta» contro il campione in carica Mthalane

altro titolo mondiale, quello che Simona Galassi cercherà di sfilare alla francese Nadege Szikora nei Supermosca femminili. Sul ring saliranno anche l'italo-spagnolo Luca Giacon, e l'iberico Felix Soria, entrambi imbattuti nella categoria dei pesi Leggeri e alla caccia di una chance mondiale. Antonio Moscatiello e Juan Martinez Bas si affronteranno nei Welter, mentre alle 20 sarà il peso medio Marco Murgia ad aprire la serata affrontando il croato Gordan Glisic da imbattuto, nel suo quinto match tra i professionisti. I biglietti costano 20 euro in gradinata e 50 a bordo ring. La serata sarà trasmessa in diretta tv a partire dalle 21 su Sportitalia. Gabriele Lippi


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CULTURA

MAN Una vita fissata da uno sguardo: Cartier-Bresson NUORO Si inaugura stasera alle 19 la mostra dedicata al grande fotografo francese. Con l’obiettivo della sua Leica, l’“occhio del secolo” ha colto le immagini più rappresentative del Novecento

F

otografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un fatto e l’organizzazione rigorosa delle forme percepite visualmente che esprimono e significano quel fatto». In queste parole c’è tutto Henri Cartier- Bresson, riconosciuto come il più grande fotografo del ‘900 (il primo ad esporre le sue opere al Louvre), definito «l’occhio del secolo», per averne immortalato gli avvenimenti e i personaggi più importanti. L’obiettivo della sua Leica, appendice del suo occhio, sempre mobile, sensibile, il suo prolungamento, e «l’istante decisivo». Perché così aveva teorizzato la formula del suo fotografare la realtà. Sguardo, scatto, rivelazione. Dietro un’apparente semplicità, riuscì ad elevare ad arte il flash rapido, l’istante di un’istantanea, decisivo appunto, con cui fermare gli attimi, la quotidianità, la storia. La spontaneità al di sopra della tecnica. E al grande “Photographe” francese, nato nel 1908, è dedicata una mostra che si inaugura oggi, alle 19, al Man di Nuoro (fino al 29 gennaio 2012). Un evento unico in Sardegna, curato dalla Fondazione Henri Cartier-Bresson, dall’Agenzia Magnum Photos (quella “mitica”, che nel ‘47 fondò con altre due icone del-

l’obiettivo, Robert Capa e David Seymour) e dall’Agenzia Contrasto, organizzata da Imago Multimedia di Nuoro, con il contributo dell’Agenzia Regionale Sardegna Promozione e la collaborazione dello stesso Man. Centocinquantacinque fotografie, che furono scelte dallo stesso autore, per una futura retrospettiva della sua opera. «Quando è arrivata la proposta di allestire questa mostra ci è sembrata una grande occasione, visto che il Man ha sempre avuto un’attenzione costante verso la fotografia, cercando qualità ed eccellenza», spiega Cristiana Collu, direttrice del museo nuorese. «La fondazione Cartier-Bresson aveva espresso la volontà di organizzare l’esposizione esclusivamente al Man». E già questo da la dimensione internazionale raggiunta dall’istituzione diretta dalla Collu. Che aggiunge: «Cartier-Bresson lancia uno sguardo sulla realtà ancora in atto, in questo senso è straordinariamente contemporaneo e “attuale” allo stesso tempo. Abbiamo bisogno di occhi sul mondo, lui era un occhio sul mondo, che poneva sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore». Catturava l’attimo che fugge. «L’istante dà l’idea della fugacità del tempo, ma è anche durata, il tempo che si espande». Un lungo viaggio la mo-

stra, attraverso il bianco e nero lasciato da Henri Cartier-Bresson, condensatore di esistenze, che rappresentasse, anche poeticamente, il quotidiano, gesti o avvenimenti, volti noti oppure comuni. Bambini che giocano, venditori ambulanti, passanti, o la fine della seconda guerra mondiale, la morte di Gandhi, gli artisti celebri del momento. Sempre in giro, New York, Asia, Europa, i ritorni in Francia (dove lavorò anche nel cinema con Jean Renoir), pretendeva che le sue foto fossero pubblicate esattamente come le consegnava, non contaminate dalle didascalie. «Le immagini non hanno bisogno di parole, di un testo che le spieghi, sono mute, perché devono parlare al cuore e agli occhi», diceva.

info

DA STASERAGENNAIO 2012 La mostra su Henri CartierBresson al Man di Nuoro è visitabile fino al 29 gennaio 2012.

GLI ISTANTI La foto in alto Isola di Sifnos. Cicladi. Grecia, 1961 © Henri Cartier-Bresson/Magnum/Contrasto. Livorno. Italia, 1932 © Idem. Città del Messico, Messico. 1963 ©Idem

IL MAESTRO E L’ISOLA Cartier-Bresson e la Sardegna. La mostra al Man celebra anche questo legame. Nell’Isola giunse nel 1962, inviato dal magazine Vogue. Un mese, in cui preferì visitare i luoghi più nascosti e meno conosciuti, Oliena, Orosei, Orgosolo, Mamoiada, Desulo, Orani (dove fu ospite dell’amico Nivola), Cagliari, Nuoro. E il Museo d’arte dell’Atene sarda, che si conferma laboratorio aperto ai linguaggi dell’arte contemporanea, ha un fortissimo rapporto con il territorio. Cristiana Collu sa bene che un museo è «il luogo della complessità». Vanno bene le mostre con i grandi nomi ma «bisogna far emergere anche altre eccellenze: riconoscere “i grandi” ma conoscere, nel contempo, il nuovo». E il nuovo il Man lo porta a galla, con le recenti mostre di produzione come “L’evento immobile. Sfogliare il Tempo”, una selezione di video-artisti in collaborazione con Casa Masaccio di San Giovanni Valdarno. Oppure Glo (Guardarsi l’ombelico), centoventi artisti locali in “emersione”, (progetto che ha posto il Man nella terna di finalisti del Premio ICOM Italia – Musei dell’anno 2011, migliore partnership pubblico-privato). E ora Henri Cartier-Bresson, scomparso nel 2004, che osservava là dove gli altri sapevano solo vedere. «Le sue fotografie… sono una metafora ottica, la dimostrazione che l’obiettivo fotografico in mano a un poeta può elevarsi sulle oscurità più profonde del reale». Firmato Jean Clair. Massimiliano Messina


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 8

CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

h Sala 9

CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Tomboy

❆h

Sala 9

Ore 21.30

Sala 9

CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Insidious Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 I Puffi Ore 16.45 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 5 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 6 Bar Sport Ore 18.45-22.40 Sala 6 Melancholia Ore 20.00 Sala 7 Maga Martina 2 Ore 16.50 Sala 7 Matrimonio a Parigi Ore 20.40 Sala 7 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 A Dangerous Method Ore 20.40 Sala 8 Amici di letto Ore 22.30 Sala 8 Arrietty Ore 16.50 Sala 8 I tre Moschettieri 3D Ore 17.45 Sala 9 Paranormal Activity 3 Ore 16.50-18.45-22.40 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Quando la notte Ore 19.15-21.30 Sala 2 Melancholia Ore 21.00 Sala 2 Una separazione Ore 18.45 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. This Must Be the Place Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. Missione di pace Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Insidious Ore 17.10-19.30-21.55 Sala 2 This Must Be the Place Ore 16.30-19.10-21.50 Sala 3 Ex: amici come prima Ore 19.20-21.40 Sala 3 Super Ore 17.00 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 5 Amici di letto Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 17.40-19.50-22.00 Sala 7 La peggior settimana della mia vita Ore 17.50-20.00-22.10

Sala 10 Sala 10 Sala 10 Sala 11

Sala 12 Sala 13

Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.45-20.05-22.25 Balletto Ore 16.00 Final Destination 5 3D Ore 20.15 I tre Moschettieri 3D Ore 22.25 Abduction Ore 21.35 I tre Moschettieri Ore 18.55 Maga Martina 2 Ore 16.45 La peggior settimana della mia vita Ore 17.05-19.15-21.25 Bar Sport Ore 17.25-19.45-22.05 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 16.35-18.55-21.25

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 This Must Be the Place Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 2 Insidious Ore 18.00-20.30-22.50 Sala 3 Bar Sport Ore 17.50-22.40 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 20.20 Sala 4 Johnny English - La Rinascita Ore 17.40-20.10-22.40 Sala 5 Paranormal Activity 3 Ore 16.50-18.50-20.50-22.50 Sala 6 Amici di letto Ore 17.30-22.20 Sala 6 I tre Moschettieri 3D Ore 19.50 Sala 7 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 17.50-20.20-22.30

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 I Puffi 3D Ore 17.50 Sala 1 I tre Moschettieri Ore 20.00-22.20 Sala 2 Amici di letto Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 3 Bar Sport Ore 20.30-22.30 Sala 3 Maga Martina 2 Ore 16.30-18.30 Sala 4 Quando la notte Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 5 La peggior settimana della mia vita Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 7 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 8 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 9 Abduction Ore 22.30 Sala 9 Balletto Ore 16.00

ILMETEO

le trame Sala 9 Sala 10 Sala 11

Sala 12

This Must Be the Place Ore 20.10 Insidious Ore 18.10-20.20-22.30 La peggior settimana della mia vita Ore 17.30-19.30-21.30 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno Ore 17.10-19.20-21.30

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-20.30-22.30

ALGHERO

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-21.30

TORRALBA

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 21.00

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Amici di letto Ore 18.00-20.20 Sala 1 This Must Be the Place Ore 22.40 Sala 2 Arrietty Ore 18.15 Sala 2 Bar Sport Ore 20.20 Sala 2 Paranormal Activity 3 Ore 22.40 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 4 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 5 Insidious Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 6 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 7 Johnny English - La Rinascita Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 8 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.40

GUSPINI

CINETEATRO MURGIA ❆ho Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Maga Martina 2 Ore 16.30-19.00

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 21.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 21.00-22.50

Sala 1

This Must Be the Place Ore 18.15 Matrimonio a Parigi Ore 18.20-20.40-22.40 La peggior settimana della mia vita Ore 18.30-20.40-22.40 Amici di letto Ore 18.30-20.40-22.45 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.30-22.40 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 18.15-20.30-22.45

Sala 2 Sala 3

Sala 4

LE AVVENTURE DI TINTIN

Genere Animazione Anno 2011 Durata 107 minuti Regia Steven Spielberg Trama Tintin è un reporter che gira sempre in compagnia del cagnolino Milou. Un giorno, scopre il modellino di una nave che cela un segreto e in men che non si dica si ritrova ad essere perseguitato dal diabolico Ivan, convinto che Tintin si sia impossessato di un tesoro inestimabile. Per il giovane, aiutato da Milou e dal Capitano Haddock, inizia un viaggio attraverso tutto il mondo alla ricerca di una nave...

INSIDIOUS

Genere Horror Anno 2010 Durata 97 minuti Regia James Wan Con Patrick Wilson, Rose Byrne Trama Renai e Josh hanno due figli e si sono trasferiti in una tranquilla casa di periferia. La serenità della loro vita viene distrutta quando, in seguito ad una caduta, il più grande dei figli entra in uno stato vegetativo che, però, non ha nulla a che vedere con i traumi, molto superficiali, riportati nell'incidente. Parallelamente strani eventi cominciano a disturbare la vita della famiglia...

QUANDO LA NOTTE

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 114 minuti Regia Cristina Comencini Con Claudia Pandolfi, Filippo Timi Trama In un paesaggio incantato di montagna, Manfred, una guida alpina, riservato e risentito nei confronti del gentil sesso, e Martina, una giovane donna, sposata e ora in vacanza con suo figlio, si incontrano. Una notte, infatti, accade qualcosa nell'appartamento di Martina. Il figlio si ferisce e ad accorrere per portare il piccolo in ospedale è proprio Manfred. Da quel momento i due si avvicineranno l'uno all'altra, nel difficile gioco della comprensione...

LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA

Genere Commedia Anno 2011 Durata 92 minuti Regia Alessandro Genovesi Con Fabio De Luigi Trama Paolo è un aitante quarantenne che vive e lavora a Milano. Margherita è una trentenne veterinaria figlia di una famiglia piuttosto borghese che vive in una sontuosa villa sul lago di Como. I due stanno insieme e, a soli sette giorni dal fatidico “Si”, Paolo continua a combinarne di tutti i colori, sempre affiancato dall'amico e futuro testimone Ivano...

Sala 5 Sala 6

TORTOLI’

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 L’amore all’improvviso Larry Crowne Ore 19.15-21.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 19.45-21.45

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Insidious Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 17.00-19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Johnny English - La Rinascita Ore 17.30-19.30-21.30

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Le avventure di Tintin - Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.30-19.45-22.00 Sala 2 Bar Sport Ore 17.45 Sala 2 This Must Be the Place Ore 20.00-22.30 Sala 3 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.00-20.15-22.30

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 21.30

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Le avventure di Tintin Il segreto dell’Unicorno 3D Ore 17.50-20.10-22.30 Sala 2 Johnny English - La Rinascita Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Insidious Ore 18.20-20.25-22.35 Sala 4 La peggior settimana della mia vita Ore 18.15-20.20-22.25 Sala 5 Matrimonio a Parigi Ore 18.10-20.15-22.30 Sala 6 Amici di letto Ore 18.00 Sala 6 Bar Sport Ore 20.10 Sala 6 Paranormal Activity 3 Ore 22.35 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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