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LA CRISI C’è l’accordo, ma non sulle pensioni di anzianità. Oggi il premier a Bruxelles

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 120 Mercoledì 26 ottobre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Ficcadenti torna a Cesena «Servirà una grande partita»

MANDAS Sulle orme di Lawrence tre giorni di libri, dibattiti e spettacoli

Saba, Lippi, Salis alle pagine 18-19

Jacopo Basanisi a pagina 22

IN AULA Piano casa in bilico Sanna: il Ppr si può cambiare n Dopo un’altra giornata di ostruzionismo dai banchi dell’opposizione sardisti e Udc chiedono l’alt alla discussione in Aula e riaprono la trattativa per arrivare al voto per la proroga del Piano casa. La maggioranza stralcia dal testo di legge l’articolo che faceva riferimento al Piano regionale paesaggistico e la palla ora passa al gruppo del Pd, dove già da sabato scorso gli ex Popolari

avevano dettato la linea per arrivare ad un accordo possibile. L’ex assessore all’Urbanistica della giunta Soru apre alle modifiche al “suo” Piano paesaggistico: deve essere migliorato ma restino i principi di salvaguardia. Francesca Zoccheddu e Antonio Moro alle pagine 2-3

ZANZARA KILLER .

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CRONACHE

L’alleanza Confindustria con i sindacati: politica inetta n Gli industriali con Cgil, Cisl e Uil presentano un piano in sette punti per il rilancio dell’Isola. Tutti uniti contro la politica sarda: «Serve una rottura». a pagina 6

Algeria Cortei e appelli l’Isola si muove per Rossella n A Samugheo fiaccolata di solidarietà per la cooperante rapita da Al Qaeda. L’imam di Cagliari su Internet: «Dovete liberarla». a pagina 9

Il virus del Nilo ha ucciso un pensionato di Marrubiu Salvatore Schirru, 76 anni, era in coma da settimane al Santa Barbara di Iglesias ed è morto la notte tra lunedì e martedì. È la seconda vittima ufficiale dopo Michele Maggino (34 anni di San

Vero Milis), perché Francesco Manca (75 anni di Milis) era morto probabilmente a causa della febbre del Nilo: nel suo sangue erano stati trovati solo gli anticorpi e non rientra nel conteggio

ufficiale dell’Istituto superiore della sanità per le vittime del virus trasmesso dalle zanzare. Marcello Zasso a pagina 8

TRIBUNALE UNA MONTAGNA DI CAUSE PER LA GIUSTIZIA LUMACA a pagina14

L’inchiesta Servizi Tiscali l’Antitrust va a Sa Illetta n Ispezione della Guardia di Finanza negli uffici della società: indagine sulla regolarità delle informazioni fornite ai clienti. Maddalena Brunetti a pagina 15

L’indagine Per bancarotta arrestato il re dei Megastore n Due società fallite, il commerciante Giuseppe Adamo in cella per un buco da 12 milioni. Indagati due svizzeri e la compagna. Manuel Scordo a pagina 13


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SFIDA URBANISTICA

PIANO CASA La maggioranza si arrende nuova trattativa, palla al Pd info

ALLE 22 NIENTE NUMERO LEGALE IL NUOVO ROUND OGGI ALLE 10 I lavori del Consiglio riprendono questa mattina alle 10. Poco prima delle 22 di ieri, alla riapertura della seduta, la presidente Claudia Lombardo aveva in votazione l'emendamento 201 e, accertata l'assenza del numero legale, ha aggiornato i lavori a oggi.

SANNA (PSD’AZ) E OPPI (UDC) «STOP AI LAVORI, TRATTIAMO» Poco prima delle 21 di ieri i lavori del Consiglio regionale sono stati sospesi per una pausa di un’ora sollecitata da Giorgio Oppi (Udc). In precedenza era stato il capogruppo sardista Giacomo Sanna, a chiedere una sospensione per consentire un confronto tra le parti.

GIORNATA DI FILIBUSTERING LA MARATONA DEL GRUPPO PD Giornata di ostruzionismo in Aula e maratona di interventi per il gruppo Pd. Il vice presiente della commissione Urbanistica, Moriconi, nei giorni scorsi l’aveva detto chiaro: se restano le norme che riguardano il Ppr non ci sarà nessuna intesa.

CONSIGLIO Un’altra giornata di ostruzionismo dai banchi delle opposizioni, in serata la nuova proposta del centrodestra che stralcia l’articolo che aveva a che fare col piano paesaggistico n Lo stralcio dell’articolo che più incide sul Piano paesaggistico regionale (l’uno undecies) in cambio dello stop all’ostruzionismo. Nel centrodestra Udc e sardisti prendono in mano il gioco e, al termine di una giornata nella quale, in otto ore, sono stati esaminati una decina di emendamenti (su oltre 200 ancora da discutere), mettono sul tavolo del confronto una nuova proposta. Se poi il centrosinistra la accoglierà o meno, solo oggi lo si saprà. È soprattutto in casa Pd, come la scorsa settimana, che si dovrà trovare l’intesa: in questi giorni di dibattito le dichiarazioni in aula sono state chiaramente contrarie ad ogni intervento a gamba tesa sul Ppr, ma con altrettanto chiare aperture ad un accordo che salvi il Piano paesaggistico della Giunta Soru. «Il presidente Cappellacci vi ha dato l’ultimatum – ha ironizzato Luciano Uras (Sel gruppo Misto) – speriamo che, alla scadenza, prenda l’unico provvedimento di vero sviluppo della legislatura, mandando tutti a casa». Per tutta la giornata il centrosinistra ha comunque mantenuto la posizione, a turno i consiglieri di opposizione hanno preso la parola, con una sequenza poche volte spezzata. Il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana,

ha precisato che «tra noi non ha senso parlare di falchi e colombe: siamo tutti sulla stessa linea», ha detto. Franco Sabatini (Pd) ha invitato la maggioranza a ritirare ogni riferimento al Piano paesaggistico per poi parlare davvero di Piano casa. «Non ci piace fare un’opposizione di questo tipo - ha detto Cesare Moriconi -ma se non togliete da questo provvedimento tutto ciò che serve solo a superare il Ppr, non possiamo fare diversamente». Anche Giuseppe Cuccu (Pd) ha accusato la maggioranza di chiudersi a riccio: «se volete davvero dialogare, tra questi banchi ci sono gli interlocutori - ha detto Cuccu - ma cosa c’entrano commi come questo con la proroga del Piano casa?» Le regole e la programmazione non piacciono al centrodestra anche per Mario Bruno (Pd), che ha ricordato le parole dell'allora assessore all'Urbanistica, Gabriele Asunis, che in aula spiegò che la legge 4 non era il piano casa, mentre quel provvedimento sarebbe arrivato in Consiglio a novembre (del 2009). Ad interrompere il soliloquio ci ha pensato il presidente della commissione Urbanistica, Matteo Sanna, che, mentre si discuteva della possibilità di interventi sui sottotetti, ha rinfacciato al centrosini-

stra di aver presentato con una proposta di legge le stesse indicazioni previste dal Piano casa 1. «Citate gli stessi requisiti edificatori in un testo da voi depositato in Consiglio». Falso, ha ribadito Gavino Manca (Pd), noi abbiamo presentato una legge urbanistica che tiene conto delle esigenze abitative, voi inserite queste disposizioni in un provvedimento che nulla ha a che vedere con il bisogno di case della povera gente. «Continuando così non discuteremo la legge di bilancio prima di metà novembre. Ci state portando all’esercizio provvisorio del bilancio» ha ripetutamente denunciato il consigliere regionale del Pd, Chicco Porcu, invitando la maggioranza «a maggior senso di responsabilità». Il copione della serata non è cambiato finchè, quando già ci si preparava a lavorare fino a mezzanotte, ci ha pensato Giorgio Oppi (Udc) a riaprire la partita. «Ci serve una pausa - ha detto - perché ci sono trasversalismi anomali, che hanno portato a fare “marchette” in commissione Urbanistica». Come dire, qualcuno ha esagerato, cediamo su qualcosa di non indispensabile in questa fase, proviamo a trattare e portiamo a casa il risultato, cioè l'approvazione della proroga della legge in tempo utile, entro la fine del mese. Un rilancio, quello della maggioranza, che ora costringe il centrosinistra a far vedere le carte e scoprire, magari, qualche bluff. Francesca Zoccheddu

EOLICO PALE IN MARE SCAMBIO DI ACCUSE

n Anche l’eolico e i parchi off shore sono stati oggetto, ieri in aula, di scontro tra maggioranza e opposizione, quando si è parlato delle prescrizioni della legge 4 sulle linee elettriche nella fascia dei 300 metri dalla battigia. Il centrosinistra, con l’ex presidente Renato Soru e Gian Valerio Sanna (Pd) in prima fila, ne proponeva la cancellazione, mettendo in dubbio la reale volontà della Giunta di opporsi ad operazioni di impianti eolici off shore. «Siete voi – ha replicato il capogruppo del Pdl, Mario Diana – che volendo cancellare quei paletti messi due anni fa per impedire la realizzazione di parchi eolici offshore nel Golfo di Oristano, oggi siete disposti a spalancare le porte ai signori del vento pur di avere un briciolo di visibilità in più sugli organi di informazione».

DUELLO Floris a Soru: «Sa Illetta con deroga» n E pensare che si stimano pure e non sono mai venuti meno al rispetto istituzionale, tra ex presidenti della Regione. Almeno fino a ieri, quando il più british dei politici sardi, Mario Floris, nel bel mezzo del dibattito sul Piano casa 3,ha lanciato la bordata all'indirizzo di Renato Soru. «Continuate a dire sì alle regole, no alle deroghe, ma per Sa Illetta, dove sorge Tiscali, è stata fatta una deroga, visto che è stata costruita in un’area protetta con vincoli nazionali ed internazionali». «L’ho fatta io – ha proseguito Floris – perché sono per le regole, ma anche per le deroghe laddove ci sia la bontà dei provvedimenti, che devono tener conto dell’interezza del territorio, non possiamo ogni volta vedere gli inter-

venti come saccheggi». «È sempre più facile fare riferimento a fatti personali anziché entrare nel merito delle questioni» ha ribattuto Soru, annunciando di esser pronto a portare in aula tutta la documentazione su Sa Illetta. «Intanto – ha proseguito – parliamo di fatti antecedenti il Ppr e poi furono il Casic e il comune di Cagliari a prevedere che quelle aree fossero utilizzate con destinazione industriale. È il Casic

IN AULA L’assessore ricorda la pratica per insediare Tiscali. L’ex governatore: non c’era il Ppr e basta fatti personali

che ha espropriato quelle aree, pagandole con soldi pubblici, è stata la Regione che ha avuto interesse a finanziare la lottizzazione ed è stato nuovamente il Casic che ha indirizzato un’azienda privata ad insediarsi lì». Parliamo di me consigliere, ha rivendicato Soru, paragonandosi ad un vigile «che un giorno magari parcheggia l’auto in zona vietata, che deve essere punito ma giudicato per il lavoro che fa ogni giorno». Infine ha ammesso la sua difficoltà sull'edificio che possiede a Funtanazza. «Devo venderlo – ha detto – e voi, con una norma che ho cercato di far bocciare, gli state regalando 10 mila metri cubi. Io sono in conflitto di interessi, ma al contrario». F.Z.


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GIAN VALERIO SANNA

«Modificare il Ppr? Sì, in meglio»

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n Aula il Piano casa resta appeso tra proroga e ostruzionismo. Gian Valerio Sanna non nasconde i suoi spigoli («in questa materia non esistono compromessi») ma non si nega al dialogo («serve la disponibilità a comprendere le ragioni di entrambe le parti»). Nato nella terra di mezzo della Sardegna, Abbasanta, non disdegna il ruolo di “pontiere”all’interno del Pd ed è possibilista sulla guida della Commissione per le riforme. Apre la porta alle modifiche al Piano regionale paesaggistico («deve cambiare») ma chiude ogni spiraglio al centrodestra: «È comandato dal mattone». Arriva il compromesso col centrodestra sul Piano casa? In questa materia non esistono compromessi ma visioni contrapposte, tutte legittime, serve disponibilità a comprendere le ragioni di entrambi. Neppure un “accordicchio”? Neppure quello se saranno trattati argomenti relativi al Piano regionale paesaggistico. Ma a chi serve il muro contro muro in materia di Urbanistica? A nessuno. Il punto è dimostrare che esiste un progetto di sviluppo e non solo progetti edificatori: è questa l’urbanistica moderna. Che cosa ha funzionato del Ppr? Ha interpretato correttamente ciò che era richiesto dal Codice Urbani e dalla Convenzione europea. Ha colto l’istanza di innovazione nel rapporto uomo-territorio: non più un territorio da consumare ma da trasformare secondo criteri di sostenibilità. Che cosa, invece, non ha funzionato del Piano paesaggistico? Il rapporto di attuazione attraverso il recepimento del Ppr nei piani urbanistici comunali. La mancanza di una legge regionale urbanistica non ha facilitato, di certo, l’attuazione. Il Piano paesaggistico di Gian Valerio Sanna va modificato? Per sua natura deve essere modificato, a maggior ragione a distanza di cinque

chi è GIAN VALERIO SANNA (PD) Ingegnere. È nato ad Abbasanta. Consigliere regionale Pd. Già presidente della Provincia di Oristano è stato assessore all’Urbanistica della giunta di Renato Soru. Ex segretario regionale del Partito Popolare e della Margherita in Sardegna.

Il Ppr deve essere modificato, a maggior ragione a distanza di cinque anni dalla sua approvazione. Deve evolversi, cioè deve essere rivisitato mantenendo i principi generali di salvaguardia.

Non mi sono allontanato da Renato Soru, sostengo il dialogo con tutti e non potrei escludere qualcuno. Penso sia normale avere idee diverse da Soru su qualche tema e la politica non è tutto nella vita.

anni dalla sua approvazione. Come deve cambiare il Ppr? Deve evolversi, cioè deve essere rivisitato mantenendo i principi generali di salvaguardia e agevolando la formazione dei Puc. Deve recepire nel dettaglio gli aspetti peculiari della pianificazione urbanistica a livello locale, dei Comuni, dunque, ma anche delle Unioni dei Comuni. È sempre convinto che la maggioranza sia “ossessionata” dal metro cubo? Più che ossessionata è comandata da interessi forti e precisi che nulla hanno a che vedere con il mercato edilizio ma che fino ad oggi impongono l’agenda alla maggioranza. Dicono che lei, invece, sia ossessionato dal suo passato da assessore all’Urbanistica. Non è vero. Conosco i limiti del riformismo e la graduazione che è neces-

saria nel cambiamento ma è impossibile che gli interessi dei più ricchi possano ancora violentare la missione delle istituzioni. E poi, non faccio parte neppure della commissione Urbanistica e sono persona da sempre contro ogni monocultura. Che effetto fa sapere che il provvedimento simbolo della legislatura Soru porta la sua firma? Mi mette in pace con la mia coscienza per aver fatto un atto forse oggi ancora più evidentemente necessario per il futuro della Sardegna. Nel 2003 aveva paragonato Soru a Berlusconi, nel giugno del 2004 ha giurato come suo assessore, chi le aveva fatto cambiare idea? Nessuno. Avevo detto di una possibile anomalia che vedevo nel rapporto della politica sarda con quella novità. Dopo, Soru ha vinto le elezioni e dopo che si vince si governa e basta.

Al Pd sardo serve un congresso “vero” perché è venuta meno la legittimazione che fu data nell’ultimo congresso a quel segretario e a quella maggioranza.

Perché si è allontanato da Soru? Non mi sono allontanato, sostengo il dialogo con tutti e non potrei escludere qualcuno. Penso sia normale avere idee diverse da Soru su qualche tema e la politica non è tutto nella vita. Perché vuole un congresso “vero” per il Pd sardo? Perché è venuta meno la legittimazione che fu data nell’ultimo congresso a quel segretario e a quella maggioranza. Il segretario Lai e Renato Soru dicono che serve la conferenza programmatica per disegnare l’alternativa al centrodestra in Regione. Varrebbe se si sostiene che si possono avere segretari senza programma o progetti. E siccome i congressi esprimono linea politica e dirigenza se non si vuole un Pd fatto solo di organizzazione bisognerà passare per un congresso “vero” per vedere qualcosa di nuovo nel Pd sardo. Vuol fare il segretario del Pd “popolarizzato” e “margheritizzato”? Esperienza già fatta non si ripete, mi accontenterei, per quella esperienza, di essere ascoltato. Accetterebbe la presidenza della commissione Riforme del Consiglio? Dovrebbero convincermi che questa ipotesi è determinante per poter concludere qualche riforma necessaria e voluta da tutti. Serve una nuova legge elettorale per la Sardegna? Serve eliminare i nominati e approvare norme severe per regolare i conflitti di interesse. Proporzionale o maggioritario? Maggioritario con l’elezione diretta del governatore. Si candida alla presidenza della Regione? Da quando per le più grandi responsabilità nelle istituzioni si risponde soltanto con le ambizioni personali le cose vanno di male in peggio. Antonio Moro


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OPINIONI MALA LINGUA

VOLO IN AEREO? MAI SCORDARSI LO SCOTCH di DAVIDE FERRARI

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ul volo Londra-Riga, dove, se vogliamo, fa anche freschino, per impedire che i passeggeri prendessero freddo, il personale Ryan Air pare abbia cercato di riparare con lo scotch il vetro di un finestrino “sdindullo”, come dicono in Emilia. Poi sono tornati indietro. La bella avventura è finita senza danni. Adesso si mena scandalo. Ma era un volo low cost, cosa si pretende? «Il vetro era nella cabina di guida. Il pilota poteva venire risucchiato nel vuoto» accusa un esperto intervistato. È di quelli che non capiscono i comportamenti della nuova managerialità turbocapitalista. Non c'era nulla di cui preoccuparsi. Nel caso di scollamento del nastro adesivo erano pronti i palloncini, preparati dai figli della hostess Ingrid per Halloween, con il disegno della zucca che ride. Basta gonfiarli e aggrapparcisi. Sono molto meglio di un paracadute. Ora i passeggeri, giovani e belli, mano d'opera dell'economia globalizzata, dovranno usare mezzi alternativi. Immaginiamo pronta la navetta a pedali, con fornitura di maschera da sub a tappo chiuso per il passaggio sotto il Baltico, sempre che non termini in tempo la costruzione del velivolo di riserva, tutto in Lego. Dobbiamo saperlo, volando si vede di tutto. Nel 2008 fu il panico su un aereo francese. Hostess e piloti ubriachi cominciarono a spogliarsi saltellando, forse credevano di avere a bordo Berlusconi. Io stesso, quella volta che da Catania volavo a Bologna, seduto accanto al portello di una uscita di sicurezza, avvertii sul braccio uno spiffero, timidamente lo dissi alla hostess. Sorrise, ridacchiò quasi, mi chiese se volevo una coperta, esattamente come disse una mezzora dopo e poi ripetè ad una mia terza successiva rimostranza, il soffio era diventato vento. Giunti sopra il Marconi, l'aeroporto di Bologna, m'imposi. «Senta anche lei», quasi l'obbligai ad avanzare la mano verso lo sportello. Divenne gialla, biancogialla per essere precisi, come un'omelette prima della “rivolta”. Corse a rapidi passi femminili nella cabina di pilotaggio sottraendosi ad ogni vista. Non ho più volato. Oggi però, che Ryan Air ci ha fatto capire come si fa in certi casi, mi viene voglia di riprovare. Sono pronto, più di altri. Ho conservato la vecchia carta gommata, quella da imbibire con la spugna, che usava il nonno daziere. Riga, aspettami.

il semaforo

l ALBERICO GIOSTRA

Cronista Gr1 Giostra ha pubblicato su Facebook, sfidando i “capi” del Gr1, un suo testo censurato dal vicedirettore in quota Pdl. La parte tagliata del pezzo parla, ovviamente, di un Cav. “visibilmente preoccupato” e di un governo che valuta ”l’ipotesi di un passo indietro”. Giostra: «So per certo che me la passerò scura». Coraggio...

l ANTONIO DI PIETRO

Dipietrista convinto Non sapendo più a che santo votarsi, Antonio Di Pietro alla sua milionesima richiesta di dimissioni a Silvio Berlusconi, chiede addirittura l’aiuto Ue: «L’Europa licenzi il premier». Oh perbacco. Non le sembrerebbe un’ingerenza un tantino esagerata, dottor Di Pietro?

l RENATA POLVERINI

Presidente in solitaria Renata è rimasta sola. Infatti gli assessori Pidielle della giunta Polverini ieri si sono dimessi, in polemica col Governo che ha deciso di portare il Piano Casa alla Consulta. Il presidente della Regione Lazio sta passando un terribile quarto d’ora. Ma è in buona compagnia: Alemanno docet.

L’ISOLA, LA STORIA E L’INDIPENDENZA di Giuseppe Melis

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ino ad oggi non si è creato un largo consenso intorno ai partiti che si ispirano alla sardità e all’identità. Occorre pertanto prendere atto del fatto che i Sardi forse percepiscono l’indipendenza con scarsa convinzione, forse con paura; la paura di perdere qualcosa che si possiede in cambio di qualcos’altro di cui non si intravedono i contorni. Se di paura si tratta, forse questa deriva, come molti sostengono, dal fatto che si reputa che in un mondo globale dove la competizione è tra sistemi di dimensioni continentali, sia fuori luogo parlare di indipendenza nel XXI secolo. Eppure, se si considerano sia i processi storici in corso, sia l’analisi sistemica si arriva alla conclusione che l’indipendenza sia una prospettiva praticabile, sostenibile e auspicabile. Sul piano dei processi storici in corso assistiamo, da un lato, al declino progressivo degli Stati nazionali ottocenteschi europei e di quelli costruiti dopo la seconda guerra mondiale nel nord Africa e nel Medio Oriente, tutti incapaci di dare risposte alle variegate esigenze provenienti da diverse parti del paese (fa eccezione la Germania che, forse non a caso, è uno stato federale per davvero) e, dall’altro, alla nascita di piccoli e dinamici Stati con altrettanti governi costituiti da giovani generazioni. Sul piano del metodo scientifico è noto che quello sistemico consente di porre contemporaneamente l’attenzione: sul tutto considerato come uno; sulle singole parti che compongono il tutto; sulle relazioni tra le parti del tutto e che

generano il tutto; sulle implicazioni del comportamento delle singole parti sul tutto e viceversa. Il tutto, in senso sistemico, è il risultato dell’azione delle parti che insieme operano per favorire coesione e conseguimento degli obiettivi: oggi molti Stati nazionali si mantengono come un tutto con il solo esercizio della forza e della prepotenza quando invece, in un mondo dove le persone sono più consapevoli, informate e più partecipative (come dimostrano le reti sociali che si svilup-

Si tratta di considerare l’indipendenza come capacità di decisione in termini di convenienza tra più alternative pano nel web) esse vorrebbero essere protagoniste dell’esistenza del tutto dando il proprio contributo allo sviluppo dello stesso. Sbaglia chi pensa che il progetto indipendentista altro non sia che una sterile rivendicazione di potere per sostituire chi finora l’ha gestito con altre persone e altri partiti, come racconta Orwell nel suo “Animal farm”. Al contrario, si tratta di un’idea che affonda le radici nella ricerca di una soluzione politico-organizzativa a un diverso modo di stare nel mondo; uno stare del mondo più partecipato e che non sia succube di decisioni del passato oggi non più attuali, e ancora meno succube e dipendente da chi con l’e-

IL PERSONAGGIO . Merkel, Sarkozy e l’esondazione della Mussolina di Silvia Zingaropoli

sercizio della forza (economica, finanziaria, militare, culturale, ecc.) vorrebbe perpetuare schemi ormai obsoleti. Ciò significa che essere indipendenti pone il soggetto nella condizione di decidere ciò che reputa sia meglio non già in base ad una astratta e ipotetica situazione di assenza di vincoli e condizionamenti ma, invece, tenendo conto del complesso dei vincoli, dei condizionamenti e delle opportunità che si generano nel fare o nel non fare una determinata cosa. Si tratta in altre

parole di considerare l’indipendenza come capacità di decisione in termini di convenienza tra due o più alternative, avendo consapevolezza che non esiste una ipotesi da laboratorio in cui si può far finta che il resto del mondo non esista o che non ci sia una storia di eventi che di fatto influenzano il presente. Per una concezione indipendentista astratta la precedente considerazione rappresenta una limitazione, ma se occorre costruire un progetto credibile è necessario che questo affondi le radici nella realtà e nella storia per scriverne una diversa ma possibile e non utopica. Docente di Marketing all’Università di Cagliari

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Dicesi “vajassa”: “serva, donna dei bassi, donna sguaiata, donna di strada”. Bene. E questo l’avevam capito quando una Mara Carfagna inferocita per quel «ministruccia», in tal guisa appellò la focosa Alessandra Mussolini. Stavolta però a “riccicciar” il partenopeo epiteto è proprio la nipote del Duce. Che esonda all’indirizzo di Angela Merkel: la casta-Merkel?! Suvvia, tra tanti aggettivi, proprio “vajassa”... Certo è che a Sarkozy, reo dell’odiosa risatina in tandem con la cancelliera, non è andata meglio, dato che dalla “scudisciata Mussolina” è uscito come «un povero ubriacone». E i due insieme? «Sembrano Gianni e Pinotto». Qui la Mussolina superò se stessa. Del resto già in passato ci regalò variopin-

ti affreschi partenopei degni di bacheca. Di seguito, qualcuno a raffica: «Ma chi è ‘sto Juncker?! Me pare uno yogurt!»; «Che squallore questi vampiri fuoriusciti da An!». Ma la sua preda preferita è sempre Danielona Santanché: nel corso della storia è stata definita dalla Mussolina come A) «una super-patata Ogm», B) una che «pesa solo per i bijoux», C) una «donna politicamente orizzontale». Povera Danielona. Tra i perseguitati dalla Mussolina, però, in pole position si piazza senz’altro Bruno Vespa, che lei si ostina a chiamare “zio”. «Basta, non siamo parenti!», tuonò un giorno il Vespone esasperato. Ma lei rintuzzicò, rignuzzicò e non si diede per vinta... zi’ Vespone, sì nu piezz’e core!!!

LA DUCIONA Alessandra Mussolini

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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BUONA SANITÀ

QUEI DUE ANNI AL SERVIZIO DEI PAZIENTI

notizie inutili

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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SCARLETT LA BIONDA LA DIVA JOHANSSON SI FA LA CHIOMA NERA

di ANTONELLO LIORI

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dati sulla malasanità in Italia, resi noti dalla “Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale”, sono incoraggianti e soddisfacenti per il sistema sanitario sardo. La Commissione, presieduta dal deputato dell’Italia dei valori, Leoluca Orlando, ha esaminato i casi segnalati tra aprile 2009 e settembre 2011, praticamente lo stesso periodo durante il quale ho gestito l’Assessorato regionale della Sanità (da marzo 2009 ad agosto 2011). Mi sento, perciò, chiamato in causa a valutare questi numeri e lo faccio con soddisfazione. L’attendibilità dei dati è massima, infatti si è formata una sempre maggiore consapevolezza di come la tutela della salute, prevista dall’articolo 32 della Costituzione, sia un diritto primario del cittadino, che le Istituzioni devono garantire in maniera appropriata, sia attraverso la predisposizione di adeguate strutture sia mettendo gli operatori sanitari nelle migliori condizioni di esercizio delle proprie competenze. Il frutto di questo connubio in Sardegna sono i buoni risultati ottenuti. Sento, perciò, il dovere di ringraziare tutti gli operatori del settore sanitario sardo. Un risultato conseguenza della loro attività, svolta con totale dedizione e senso di responsabilità al servizio dei pazienti, e che mi ha visto al loro fianco in un sereno clima di collaborazione. Resto, perciò, fiducioso che, come già i numeri evidenziano, la sanità sarda abbia ottime possibilità, con i dovuti correttivi, come il Piano di riordino dei servizi ospedalieri e territoriali da me avviato, di potersi affiancare alle regioni virtuose piuttosto che cadere nel vortice delle regioni con troppi record negativi. Ex assessore regionale alla Sanità

n Scarlett Johansson cambia look e passa ai capelli bruni per il suo nuovo film “Under the skin”. La 26enne, bionda naturale, si è trasformata per interpretare la parte di un’aliena che si ciba di uomini, nel film fantascientifico diretto da Jonathan Glazer.

GOOD MORNING... TERZO MATRIMONIO PER ROBIN WILLIAMS n Robin Williams si è sposato. Si tratta delle terze nozze per l’attore di “Good morning Vietnam”, che l’anno scorso ha ottenuto il divorzio dalla seconda moglie Marsha. All’altare questa volta ci è andato con Susan Schneider, sua fidanzata dal 2009. La cerimonia è avvenuta domenica in California. Tra le celebrità che hanno partecipato alla funzione, Steven Spielberg, George Lucas e Billy Crystal.

LA MODELLA LOPILATO LA MOGLIE DI BUBLÉ TESTIMONIAL DI INTIMO

n Luisana Lopilato è la modella argentina, moglie del cantante Michael Bublé, diventata la testimonial dell’abbigliamento intimo firmato “Ultimo”. La collezione del prossimo anno avrà quindi il volto e il corpo della statuaria bionda 24enne, che ha fatto perdere la testa al cantante canadese.

JUSTIN IN LOVE BIEBER AFFITTA CINEMA E FA IL FIGO CON SELENA n Justin Bieber, 17 anni, ha affittato un’intera sala cinematografica per un appuntamento con la sua dolce metà, Selena Gomez. I due giovani divi spesso sono impegnati sul lavoro e le occasioni per stare insieme diventano qualitativamente più romantiche e sorprendenti.

Biglietti recite serali: 5 euro Abbonamenti serali: 20 euro

Una carrellata della serie “teste di cono” Prima di lui, accadde ad Obama (foto 2) misteriosamente assalito al cranio da un sale e pepe insidioso, a pochi mesi dalla sua elezione a mr President. E lo stesso fenomeno si ripete oggi sui capelli di David Cameron (foto 1, ripresa dal Daily Mail): malefico sortilegio o insostenibili grane, fatto sta che d’improvviso la folta capigliatura del premier britannico appare grigia. E ciò fa riflettere:

perché è ben diverso l’andazzo delle nostre teste di cono. Guardate Schifani, foto 3: prima in versione “professione riporter”, oggi del ciuffo riparatore non v’è traccia. Ancor più inquietante, l’involuzione del Cavalier Silvietto (foto4): così, dei radi capelli brizzolati, più nulla si seppe. E un feticcio, a tratti nero corvino, se li fagocitò. Se l’abito non fa il monaco, la chioma purtroppo sì.

notizie incredibili LADRO DI BICICLETTE TORNA NONNO FURTO E FINISCE IN MANETTE

LA BALENA BIANCA BELUGA IN TRASFERTA PER ACCOPPIAMENTO

UN ITALIANO IN PERÙ INGERISCE COCAINA MUORE TRAFFICANTE

È finito nuovamente in manette il pensionato 74enne balzato agli onori della cronaca la scorsa settimana dopo essere stato sorpreso a rubare biciclette per la terza volta in 40 giorni. “Nonno furto” è tornato a colpire nuovamente: questa volta, però, nel suo mirino è finito il bauletto di un motorino parcheggiato sul Lungotevere Thaon de Revel. Il 74enne è stato sorpreso dai carabinieri mentre stava rovistando tra gli oggetti contenuti nel bauletto. Per il pensionato un nuovo arresto da aggiungere alla carriera criminale e un nuovo rito direttissimo.

Un maschio di beluga dal nome Naluark, che vive al John G. Shedd Aquarium di Chicago, è stato prestato all’acquario di Mystic, nel Connecticut, nella speranza che si accoppi con una delle due femmine di beluga che qui vivono. Il cetaceo pesa 950 chili ed è lungo circa 4,5 metri. Naluark ha viaggiato per quasi 1.500 chilometri, trasportato da due camion e un aereo appositamente noleggiato, trascorrendo il viaggio dentro una vasca piena d’acqua. Naluark ha già due figli e ora si spera che si accoppi con le due femmine, nessuna delle quali ha dato alla luce un cucciolo.

Un cittadino italiano è morto lo scorso fine settimana nella città di Cuzco, in Perù. L’uomo, un 47enne perugino, aveva 103 capsule di cocaina nello stomaco e una si è rotta. L’uomo ha perso conoscenza fuori all’aeroporto Alejandro Velasco Astete ed è stato soccorso dai vigili del fuoco. È stato portato al pronto soccorso dell’Hospital Regional, dove però è morto poco dopo per arresto cardiaco. L’autopsia ha stabilito che ha ingerito ovuli di droga del peso medio di circa 400 grammi l’uno, ha detto il capo della divisione antidroga di Cuzco, il colonnello Guillermo Flores.

Biglietti matinée - scuole: 4 euro Abbonamenti matinée - scuole: 4 spettacoli 12 euro


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L’INEDITA ALLEANZA

CONTRO LA CRISI Il fronte di Confindustria e sindacati «Classe politica sarda inefficiente» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Gli industriali non scenderanno in piazza coi sindacati, ma hanno deciso di fare fronte comune contro l’inefficienza della politica nell’affrontare la crisi. Un incontro storico ieri in cui Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno stilato un programma articolato in sette punti come unica possibilità di salvezza per evitare il baratro. «La Sardegna è più vicina alle condizioni della Grecia di quanto sia l’Italia», ha commentato Mario Medde, segretario regionale della Cisl. LA POLITICA NEL MIRINO L’intera classe politica è sotto accusa. «Alla Regione c’è il centrodestra e nella maggior parte delle Province il centrosinistra - attacca Massimo Putzu, leader regionale di Confindustria - l’intera classe politica deve rendersi conto che bisogna cambiare rotta. Riconosco la gravità del momento, è sicuramente difficile governare a tutti i livelli». Ma è la giunta regionale che principalmente viene messa sulla graticola. «La Sardegna non ha idee di sviluppo, la classe politica deve ascoltare i messaggi - ha detto Francesca Ticca, segretario regionale della Uil - ci sono per tutta la classe politica, ma è ovvio che ci sono responsabilità diverse tra chi governa e chi fa opposizione». Ma anche il presidente di Confindustria Sardegna punta il mirino, senza mai nominarlo, contro Cappellacci: «Ci rivolgiamo in particolar modo alla Regione, perché nei mesi passati ci sono state molte cose che non ci sono piaciute, come i continui cambi di assessorato. Giusto per citare quelli che ci riguardano direttamente: sono quattro all’Industria, tre al Lavoro e tre all’Agricoltura». Le accuse alla Giunta regionaliesono forti e condivise. «Non spetta a noi chiedere le dimissioni di Cappellacci, ma il nostro vuole essere un pesante avviso di sfratto», ha detto Enzo Costa, leader della Cgil. Un “patto

L’ACCORDO Un documento con sette priorità per l’Isola preparato da Cgil, Cisl e Uil assieme agli imprenditori

da tutti gli “alleati” è l’eccessivo ricorso al sostegno per le imprese, senza avere un’idea precisa di sviluppo. «Si fanno sempre tavoli e tavoli, ma sono solo perdite di tempo: serve sintesi - continua il presidente degli imprenditori sardi - l’altro giorno la Regione ha convocato un tavolo per la crisi delle imprese e solo il giorno prima ci è stato comunicato che dovevano andare solo le banche, mentre noi non eravamo stati invitati: ma che senso ha?».

uniti

MASSIMO PUTZU Presidente regionale di Confindustria.

ENZO COSTA Segretario regionale della Cgil.

MARIO MEDDE Segretario regionale della Cisl.

FRANCESCA TICCA Segretario regionale della Uil.

IN PIAZZA L’11 NOVEMBRE FISSATO LO SCIOPERO GENERALE n Venerdì 11 novembre 2011 ci sarà lo sciopero generale voluto da Cgil Cisl e Uil. A sfilare per le vie di Cagliari non ci sarà il “padrone” con “l’operaio che vuole il figlio dottore”, ma poco ci manca. «Sarebbe stato troppo chiedere a Confindustria di scendere in piazza con noi, ma possiamo portare avanti iniziative specifiche», ha precisato Mario Medde, segretario regionale della Cisl. «Se dovessimo scendere in piazza anche noi vorrebbe dire che la situazione è diventata completamente irreparabile», ha precisato Massimo Putzu, leader degli industriali sardi. Ma la condivisione di intenti è totale, come è stato più volte ribadito ieri nella sede di Confindutra produttori” così ieri le diverse sigle avvicinate dalla crisi hanno definito l’inedita intesa. Tutti aspettano risposte forti dalla politica mentre lo scollamento con la vita reale è più accentuato che mai, come ha evidenziato Putzu: «Non è proprio accettabile che mentre a Roma si discute sull’innalzare l’età della pensione a 67 anni, un consigliere regionale abbia diritto alla pensione dopo due anni, sei mesi e un giorno. Adesso diventeranno cinque anni, ma non è pensabile». Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un documento unitario che fissa le «sette questioni prioritarie»: 1) spesa pubblica regionale e entrate, 2) riforme, 3) divari territoriali e risorse comunitarie, 4) Piano imprese,

stria. «Da anni ci incontriamo frequentemente con le organizzazioni sindacali, per tante questioni che riguardano il Cagliaritano - ha precisato Alberto Scanu, presidente di Confindustria della Sardegna meridionale - e ci troviamo sempre di più d’accordo su tutto». Perché tanto a livello nazionale quanto a livello sardo la crisi non viene presa di petto e questo ha portato tutte le parti sociali a trovarsi sempre più vicine, in contrapposizione alla politica. «Artigiani, pastori, operai, studenti: stanno tutti protestando - aggiunge Enzo Costa della Cgil - e l’11 novembre ci sarà il terzo sciopero generale consecutivo in tre anni, con una grande partecipazione».

5) Piano straordinario del lavoro, 6) Infrastrutture, energia e ambiente e 7) valutazione, prestazione e risultati. Nel mirino di Confindustria finisce anche lo Stato. «Giusto per fare un esempio, pensiamo al mondo della sanità - spiega Putzu - i pagamenti arrivano anche dopo 250 giorni, da una parte lo Stato è solerte nel riscuotere con Equitalia, dall’altra è un pessimo pagatore». Una delle critiche alla Giunta regionale condivise

LE ACCUSE Contestazione per la Regione: «Chi governa ha enormi responsabilità, non c’è un piano di sviluppo»

L’INCONTRO Nella sede cagliaritana di Confindustria di viale Colombo l’incontro con i vertici sindacali della Sardegna. (foto Guantini).

NON C’È TEMPO DA PERDERE Tavoli e accordi sono ritenuti inutili oppure non portano alle conclusioni sperate. «Il 4 giugno del 2010 era stato siglato un protocollo d’intesa tra la Giunta e i sindacati - ricorda Enzo Costa, segretario regionale della Cgil - ma è stato totalmente disatteso». Il leader regionale del sindacato guidato da Susanna Camusso spiega l’intesa con Confindustria. «Il nostro è un atto di responsabilità sociale, l’Isola regredisce: perde le attività manufatturiere per i servizi, che vuol dire che perde contratti a tempo indeterminato per il lavoro precario ha detto Costa - per questo abbiamo deciso di fare un opposizione comune per avere una base per il rilancio e questa base sono i sette punti che abbiamo elaborato insieme». Anche il segretario regionale della Cisl è soddisfatto dell’intesa raggiunta con gli industriali, anche se è un segnale che le cose non vanno tanto bene. «I nostro incontro è un segnale forte per la politica e per l’opinione pubblica, perché non è dovuto a fatti specifici aziendali - ha spiegato Mario Medde - ci siamo incontrati per trovare una ricetta utile per uscire dalla crisi e per una valutazione sull’ineguatezza delle strategie della Regione e del Governo per il lavoro e per lo sviluppo. Il documento comune è importante, ma l’unità che abbiamo trovato è ancora più importante del merito del documento perché la sardegna è al limite del baratro e serve una politica di rottura». Ma secondo i sindacati non c’è tempo da perdere. «Il documento è l’inizio di un percorso e di confronto - ha concluso Fracesca Ticca della Uil - che non può assolutamente seguire i tempi della politica: basta chiacchiere, servono risposte concrete ai sette punti che abbiamo presentato».


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ZANZARA KILLER

L’EMERGENZA

La febbre del Nilo uccide ancora n Salvatore Schirru non ce l’ha fatta. La febbre del Nilo per lui è stata fatale. Dopo settimane in coma nel reparto di Rianimazione del Santa Barbara di Iglesias il pensionato di 76 anni ha perso la vita la notte tra lunedì e martedì. Le sue condizioni erano disperate, prima la febbre alta poi la diagnosi di meningoencefalite che lo ha portato al coma, sottoposto ad analisi era risultato il contagio da West Nile virus. Alla fine per Schirru non c’è stato niente da fare è il pensionato di Marrubiu è la seconda vittima certa a causa dell’infezione, dopo Michele Maggino, il 34enne di San Vero Milis. Non ci sarà mai la certezza per la morte di Francesco Manca il primo decesso che è stato probabilmente causato del virus, perché gli esami sul pensionato di Milis morto al Santissima Trinità avevano evidenziato la presenza degli anticorpi ma era passato troppo tempo quando sono stati fatti gli esami per trovare le tracce del virus e nei pochi campioni disponibili non era stato possibile trovare il terribile virus trasmesso dalle zanzare. Di fatto è considerata la prima vitima in Sardegna, ma in assenza della prova provata Franmcesco Manca sfugge al conteggio ufficiale dell’Istituto superiore di sanità che registra nel 2011 due decessi in Sardegna e uno nel Trevigiano. In base ai dati ufficiali (aggiornati a due giorni fa) i contagi nel 2011 sono stati 13: 3 in Provincia di Oristano e uno in quella di Olbia per quanto riguarda la Sardegna, a cui si aggiunge un caso in Toscana in provincia di Pisa e otto casi nel Veneto, uno a Belluno, uno a Venezia e 6 a Treviso (uno dei quali letale). Ma i tre decessi in Sardegna sono tutti collegati perchè si tratta di pazienti contagiati nella stessa zona (la provincia di Oristano) e nello stesso periodo (la fi-

LA VITTIMA Salvatore Schirru, 76 anni di Marrubiu, era ricoverato in Rianimazione al Santa Barbara di Iglesias

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Gli anni di Salvatore Schirru, pensionato di Marrubiu morto all’ospedale di Iglesias

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ne di settembre). Poi però il virus, come previsto dagli esperti, ha camminato per l’Isola e ha fatto finire in coma all’ospedale di Nuoro un pensionato lombardo contagiato nella zona di Golfo Aranci. Il suo era stato il primo caso in Gallura e ha fatto estendere l’allarme a tutta l’Isola. Dopo quel contagio anche nel capoluogo costiero della Gallura è entrata in vigore l’ordinanza urgente del presidente della Regione Ugo Cappellacci che impone la massima attenzione nell’evitare ristagni d’acqua anche minimi per impedire alle zanzare di proliferare. L’ordinanza era stata prepara-

ta per sei Comuni in cui erano stati accertati conmtagi tra gli esseri umani: San Vero Milis,Terralba, Solarussa, Fordongianus, San Nicolò D'Arcidano e Assemini. A sorpresa nell’elenco non era stata compresa Marrubiu, paese di Salvatore Schirru e anche ieri i parenti hanno detto che nessuno sa dove lui possa aver contratto il virus. Nel frattempo sono partite le bonifiche in tutta la Sardegna, con i centri provinciali anti insetti impegnati a intervenire nei focolai presenti in tutte le aree pubbliche, spetta invece ai privati il controllo delle proprie aree. L’abbassamento delle tem-

L’età di Michele Maggino morto in Rianimazione all’ospedale Santissima Trinità.

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I morti in Sardegna a causa della febbre del Nilo secondo l’Istituto superiore di sanità.

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Il numero probabile di vittime nell’Isola perché Francesco Manca, 75 anni, aveva gli anticorpi del virus.

ALTA TENSIONE Continuano i controlli in tutti gli ospedali dell’Isola e vanno avanti le disinfestazioni nelle zone dove il virus ha già colpito le persone

info

GLI ESAMI Tutti i campioni sospetti vengono analizzati dai laboratori del San Giovanni di Dio e dall’Istituto superiore di sanità a Roma.

perature è considerato il miglior rimedio contro le zanzare ma, come spiegano gli esperti, anche a novembre passate le prime piogge ci sarà una nuova diffusione delle zanzare. In pratica gli interventi in corso non devono essere mirati alla prossima stagione di clima mite, ma le zanzare vanno arginate subito per evitare il rischio di ulteriori contagi. Perché, come è capitato in tutte le zone in cui è arrivato il West Nile virus, quando è presente in una zona diventa una malattia endemica e non si può eliminare. L’esempio classico degli addetti ai lavori sono gli Stati Uniti d’America, dove il virus è comparso nel nordest e nel giro di pochi anni è arrivato al sudovest. «In genere i casi di febbre del Nilo si verificano da agosto a settembre, quando sono attive le zanzare culex, che trasmettono il virus - ha spiegato Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità - l’arrivo del freddo e le misure di prevenzione e disinfestazione adottate dovrebbero contribuire a spegnere gli attuali focolai». Il punto adesso sarà proprio questo, da più parti sono stati invocati interventi radicali da parte della Regione per realizzare un piano di disinfestazioni organizzate che imepdiscano la diffusione delle zanzare. Sono partiti gli interventi d’emergenza che, come aveva spiegato l’assessore regionale alla Programmazione Giorgio la Spisa, avranno il sostegno di fondi recuperati dagli assessorati a Sanità e Ambiente. Ma per l’intervento più sostanziale e duraturo è previsto uno stanziamento ad hoc dalla Finanziaria che il vice presidente della Giuntra sta elaborando proprio in questi giorni. M.Z.

IL BILANCIO Seconda vittima ufficiale, ma nei conteggi non viene considerata una morte rimasta sospetta


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IL RAPIMENTO

IL SEQUESTRO IN ALGERIA

Appelli e fiaccolate per Rossella n La Sardegna si mobilita per Rossella Urru, la cooperante di Samugheo rapita domenica in un campo profughi saharawi nel Sud dell’Algeria con due colleghi spagnoli e di cui non si hanno notizie dal momento del sequestro, che secondo una rivendicazione considerata attendibile sarebbe stato messo in pratica dalla cellula di al-Qaeda che opera nel Nord Africa. Nel paese dell’Oristanese, che vive da giorni con il fiato sospeso in attesa di notizie, ieri centinaia di persone hanno partecipato a una fiaccolata promossa dal parroco e che dalla piazza della chiesa è arrivata fino alla casa dei genitori della 27enne volontaria, mentre in tutta l’Isola si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà. Partiti, associazioni, e anche i musulmani del centro culturale arabo del capoluogo, hanno già annunciato diverse iniziative. LA PREGHIERA DEL PAESE Prima delle quali, di certo, la fiaccolata di preghiera che dalle 21 ha visto centinaia di persone sfilare per il paese per chiedere la liberazione della ragazza. E per tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Il parroco don Alessandro Floris, che insieme con il vescovo di Oristano monsignor Ignazio Sanna è stato da domenica vicino alla famiglia, ha chiesto a tutta la comunità di Samugheo di manifestare ai genitori e ai fratelli di Rossella la propria solidarietà. Per questo in tanti hanno aderito all’appello e in silenzio hanno raggiunto l’abitazione della famiglia Urru, in via Brigata Sassari. Una fiaccolata di speranza che, attraverso la preghiera - ha spiegato la Diocesi di Oristano, che ha dato il proprio contributo per organizzare la marcia - possa contribuire a spezzare “il buio del non sapere e far si che presto possano giungere buone notizie sulla sorte di Rossella e dei due colleghi spagnoli rapiti assieme a lei”. Parole di speranza che l’arcivescovo ha espresso lunedì sera anche personalmente ai genitori: «Una breve visita per manifestare la solidarietà di tutta la comunità diocesana in un momento di grande sofferenza per i familiari», ha spiegato monsignor Sanna che ha assicurato «la propria preghiera affinchè Rossella possa riacquistare quanto prima la libertà e rientrare incolume a Samugheo per riabbracciare i suoi cari». Oltre alle preghiere, al padre della giovane, Graziano, ed alla madre Marisa, monsignor Sanna ha assicurato anche l’attivazione di canali alternativi di informazione sui quali la Chiesa può contare in Africa, citando in particolare la Nunziatura apostolica in Algeria e i missio-

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Il rapimento della cooperante di Samugheo e dei suoi due colleghi spagnoli è scattato la notte tra sabato e domenica scorsa.

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Poco dopo le nove di ieri sera è partita la fiaccolata organizzata dal parroco del paese alla quale hanno partecipato centinaia di persone che hanno pregato davanti a casa dei genitori di Rossella Urru.

nari cattolici presenti sul territorio. Un territorio nel quale tra qualche settimana sarebbe andato anche Fausto, il fratello di Rossella che lunedì notte è tornato a Samugheo dalla Francia, dove lavora come fotografo. Dopo la breve vacanza in paese che la sorella aveva organizzato per il mese prossimo, sarebbero dovuti tornare in Algeria insieme, lei per lavoro e lui per documentare le condizioni di vita nei campi profughi saharawi. DA FACEBOOK AI COMUNI Ma ieri non c’è stata solo la fiaccolata di Samugheo a tenere viva l’attenzione sul rapimento di tre volontari. I coordinatori regionale e pro-

LE INIZIATIVE A Samugheo un corteo di speranza, online il messaggio dell’imam di Cagliari: «Liberatela subito» vinciale di Sinistra e Liberà, Michele Piras e Francesco Agus, hanno lanciato un appello alla mobilitazione “di tutte le associazioni ed alle forze sane della società sarda affinché Rossella e gli altri ragazzi non siano lasciati da soli. Affinché le loro famiglie sentano la vicinanza e la solidarietà attiva di tutto il popolo sardo”. E solidarietà è arrivata anche dal centro culturale arabo “El

NORD AFRICA Secondo l’intelligence Rossella Urru e i suoi colleghi potrebbero essere stati portati dall’Algeria fino in Mali

Hoda” di Cagliari. Il responsabile della moschea di via del Colleghi, Sulaiman Hijazi, ha creato una manifestazione virtuale su Facebook alla quale hanno già aderito centinaia di persone da tutta la Sardegna. “Mi auguro di cuore - scrive la guida dell’Islam cagliaritano - che Rossella Urru sia liberata al piu presto dai suoi rapitori. Rossella è una volontaria che ha lasciato l’Italia per aiutare i bambini in Africa a vivere meglio. L’Islam condanna questi atti che non rappresentano nessuna religione e sono fatti da persone estremiste piene di odio verso tutti. Vi prego, fate di tutto per liberarla e farla tornare a casa dalla famiglia”.

LE RICERCHE UN MINISTRO: «NON SONO IN MALI» n Continuano senza sosta, in Algeria, le ricerche di Rossella Urru e dei due colleghi spagnoli. Ieri mattina secondo fonti nel Paese sarebbero avvenuti alcuni rastrellamenti per cercare di individuare i rapitori dei tre cooperanti, ma non si sono avute notizie di fermi né di interrogatori. Gli ostaggi però potrebbero non essere più in Algeria ma in Mali, da cui proverrebbe la cellula che li ha rapiti. M ieri un alto esponente del governo ha annunciato che «non c’è alcuna traccia» della cooperante italiana. «Finora non c’è alcuna traccia degli ostaggi europei nel nord del Mali - ha detto il ministro, che ha chiesto di rimanere anonimo - Il sequestro è avvenuto in un’area sotto il controllo del Fronte Polisario ed è quindi è avvenuto sotto la loro responsabilita'". Il Fronte, che si batte per l’indipendenza del popolo saharawi, aveva puntato il dito contro terroristi di Al Qaeda nel Maghreb islamico che sarebbero giunti dal Mali passando per la Mauritania. Ma per il ministro maliano le accuse sono false: «Abbiamo allertato le truppe per collaborare nelle ricerche degli ostaggi. La lotta al terrorismo e l’insicurezza sono problemi di tutti».


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LA CRISI

GOVERNO IN BILICO

L’accordo c’è, non sulle pensioni n L’accordo di massima c’è ma non sulle pensioni di anzianità. Si tratta sui 67 anni. La Lega sarebbe possibilista su interventi relativi alle baby pensioni, a quelle d’oro e al sistema relativo alle invalidità (non escluso nemmeno l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne nel privato ma in tempi graduali). È con questo pacchetto minimo che Berlusconi oggi volerà a Bruxelles sottoponendosi alla prova della Ue, che aveva dato all’Italia 24 ore di tempo per indicare misure concrete di rilancio dell’economia e lotta al debito pubblico. Il premier si presenterà con una lettera “politica”, di intenti, con gli orientamenti del governo sulle misure per la crescita. Ma l’attesissima “lettera” alla Ue non dovrebbe scendere nei dettagli riguardo ai provvedimenti che l’esecutivo intende prendere. Liberalizzazioni, privatizzazioni, misure sul pubblico impiego nel carnet degli impegni, ma non sarebbero indicate date e tempi di approvazione. Difficile che questo possa bastare a Bruxelles. Intanto ieri in serata una delegazione della Lega guidata da Umberto Bossi è andata a Palazzo Grazioli per incontrare Berlusconi già riunito con Gianni Letta e i ministri Romani e Brunetta. IL MINI-ACCORDO Il segretario del Pdl Angelino Alfano, assicura che un accordo nel governo sulle misure da presentare all'Europa è stato raggiunto.«L’unità tra Pdl e Lega si è raggiunta sulla decisione di rispondere puntualmente all’Europa sulle cose che si sono fatte e che intendiamo fare», dice Alfano. «Speriamo di aver individuato con la Lega un punto di equilibrio - prosegue il neosegretario Pdl - in grado di dare risposte all’Europa anche sulle pensioni». Ma l’accordo sulle pensioni di anzianità non c’è. È il ministro delle Riforme Umberto Bossi a ribadire che i trattamenti di anzianità «non si toccano, e ai giornalisti che chiedevano se il governo rischia ancora, il leader leghista ha risposto: «Sì», ribadendo il suo pessimismo per la tenuta dell’esecutivo. Bossi punta il dito contro Mario Draghi, neo governatore della Bce, e parla della lettera dell’Eurotower come di una «Fucilata a Berlusconi». Più che di accordo, Bossi parla di «una strada» che è stata individuata ma: «Bisogna vedere cosa dice l’Europa». A questo punto si addensano le nubi sulla sorte del governo. «Il governo ha i numeri - dice Alfano, escludendo l’ipotesi di un governo tecnico - e con quei numeri ha la forza di fare cose importanti. Noi abbiamo l’intendimento di andare avanti e non è giusto per il Paese essere governato da chi non si è presentato agli elettori». Alfano getta disperatamente una mano tesa alle opposizioni: «Che bisogno c’è di un altro governo?

«L’unità tra Pdl e Lega si è raggiunta sulla decisione di rispondere puntualmente all’Europa sulle cose che si sono fatte e che intendiamo fare. Speriamo di aver individuato con la Lega un punto di equilibrio in grado di dare risposte all’Europa anche sulle pensioni» Angelino Alfano

- dice Alfano rivolgendosi alle opposizioni - Tanto vale non fare alchimie parlamentari, ma venire in Parlamento e fare delle scelte e delle riforme con l'attuale governo, rimuovendo la pregiudiziale antiberlusconiana». No netto anche a «un fantomatico governo di responsabilità nazionale». Le parole di Alfano sono arrivate nella parte finale di una giornata che ha visto il governo spaccato e in bilico sulle pensioni, dopo il no della Lega a ogni intervento. L’obiettivo del premier, per tutta la giornata, è stato quello di fissare un calendario e trovare un pacchetto di misure messo a punto sulla base di un eventuale accordo politico da portare oggi a Bruxelles. Un po’ poco, probabilmente,

CAOS Alfano: un’intesa c’è ma Bossi irremovibile: i trattamenti di anzianità non si toccano. Oggi il premier a Bruxelles per convincere la Ue della volontà dell’esecutivo italiano di affrontare la crisi del debito con determinazione. In mattinata a Palazzo Grazioli c’era stato un vertice di maggioranza, con il premier per fare il punto della situazione in vista del vertice europeo di Bruxelles. Nel pomeriggio, sempre nella residenza del premier, un altro incontro, durato una quarantina di minuti, tra il premier, Tremonti e Let-

LA PROVA UE Oggi il premier a Bruxelles dopo l’ultimatum di 24 ore per indicare misure di rilancio dell’economia e lotta al debito pubblico

ta. Altro vertice nel pomeriggio alla Camera con la Lega nord che convoca una riunione di gruppo. Questo mente in Transatlantico circolava con insistenza l’ipotesi estrema di un esecutivo guidato da Gianni Letta o Renato Schifani, che potrebbe trovare in sede parlamentare il sostegno del Terzo Polo. C’è chi pensa che sia solo un modo per aumentare il pressing sul Carroccio, c’è chi, invece, ormai deluso dal premier, conta sulle sue dimissioni. Maroni ha avuto un lungo colloquio con Bersani. Mentre da oltralpe arrivano gli allarmi del presidente Sarkozy («L'Europa non è mai stata così vicino all'esplosione»), l’incertezza è massima. E oggi c’è l’appuntamento con Bruxelles.

CRISI BERSANI: STACCATE LA SPINA O PAGHERETE n L’opposizione è cauta sull’ipotesi di una crisi di governo, convinta che, come dice Antonio Di Pietro, «la Lega della “poltrona romana” tornerà indietro sulle pensioni». Ma il Pd prova a convincere sulla necessità di una nuova fase politica il ministro Maroni. «Se voi non staccate la spina poi pagherete il conto alle elezioni», è l’analisi che Bersani, e poi Enrico Letta, hanno fatto con il ministro leghista. La situazione è tale, incalza il leader Udc Casini, che «si tratta di evitare il baratro, un disastro per l’Italia e ogni ritardo può rivelarsi letale». La gravità della situazione ed il fatto che, è convinto Bersani, «in realtà l’Europa ha detto a Berlusconi di andare a casa» è stato l’oggetto di confronti, in pieno Transatlantico, tra il segretario Pd e Maroni. Un colloquio nel quale il ministro è apparso partecipe ma la conclusione del Pd è che «la Lega aspetta una proposta minima che sia potabile». Insomma, è difficile che «ci sarà quel sussulto di consapevolezza - spiega il segretario Pd - che potrebbe aprire la strada ad un governo di transizione, ipotesi che si rafforza ma guardando Berlusconi, il Pdl e la Lega non mi sembra aria».


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CONTINENTI

MEREDITH SOLLECITO: PRESTO VOLERÒ DA AMANDA

gruppo del Pdl, Alessio Butti, che chiedeva al presidente della tv pubblica se avesse notato o meno la faziosità del notiziario della terza rete.

CINA UN ALTRO MONACO SI IMMOLA PER IL TIBET n Un monaco tibetano si è immolato con il fuoco ieri nel sudovest della Cina. Il monaco, identificato come Dawa Tsering, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco ieri mattinA nella prefettura di Kandzen per protestare contro il regime di Pechino. Immolandosi urlava slogan per il ritorno in Tibet del Dalai Lama e “eguaglianza e libertà per il Tibet». È in condizioni gravissime..

n Raffaele Sollecito non vede l’ora di volare negli Stati Uniti dalla sua ex fidanzata Amanda Knox. «Certo che andrò a trovare Amanda a Seattle - confida a Oggi il giovane accusato e poi prosciolto dalla corte d’assise d’appello di Perugia per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher. «È stata lei a invitarmi - aggiunge - Io ho accettato con gioia. E non è detto che aspetti Natale. Ho voglia di rivederla, di parlare, di guardarla negli occhi». «Ci telefoniamo o ci scriviamo tutti i giorni - racconta ancora il giovane pugliese - abbiamo bisogno l’uno dell’altra sia per tentare di capire cosa è successo sia per guardare avanti».

TV SBERLA DI GARIMBERTI AL TG3 DI BERLINGUER n Il Tg1 è «tendenzioso», specie per come «era stato costruito», ma esite anche «un problema Tg3, lo ammetto». Così Paolo Garimberti ha risposto in un’audizione in Commissione di Vigilanza Rai ad una domanda del capo-

LIBIA GHEDDAFI SEPOLTO IN LOCALITÀ SEGRETA

Liguria Nubifragi e frane, 5 dispersi n Paesi isolati, torrenti esondati, abitazioni allagate, strade e ferrovie interrotte da frane e smottamenti. È in ginocchio la Liguria dove la pioggia non ha mai smesso nelle ultime 24 ore. La zona più colpita è quella delle Cinque Terre e di tutto il

territorio di La Spezia. La popolazione ha visuto momenti di panico fino a quando non sono arrivati i soccorsi. La situazione, secondo l’Unità di crisi, è drammatica. Il presidente della Provincia: «Ci vuole l’esercito». È finora di cinque dispersi il

bilancio provvisorio, confermato da Prefettura e Comune di La Spezia. Investito dal fango un tir: intrappolato per ore l’autista. Chiuso il tratto autostradale sulla A12, tra Sestri Levante e Deiva Marina in direzione Livorno.

n Lo hanno sepolto all’alba, con una cerimonia semplice, nel Sahara libico. Una località segreta per evitare che la tomba dell’ex rais diventi un luogo di culto o venga fatta oggetto di vandalismi. Nel testamento, Gheddafi aveva chiesto di essere sepolto a Sirte.


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dell’edificio con demolizioni urgenti delle parti pericolanti che possono essere pericolose per i pedoni o alle aree sottostanti in caso di distacco di calcinacci più o meno grandi. Spesso ci viene richiesta la manutenzione delle facciate per risolvere i problemi legati alle più svariate ragioni dalla decadenza dell’aspetto estetico della facciata, a quello strutturale. L’uso delle corde, è un metodo tanto rapido quanto efficace che ci consente di raggiungere punti dove le normali piattaforme aeree e i ponteggi non possono arrivare o non possono essere installati. Ciascun intervento di manutenzione di Linea Verticale è legato alla diversità e unicità dell’edificio considerato. Anche la potatura degli alberi di alto fusto si esegue garantendo la dovuta attenzione nei riguardi della pianta a tutela dell’incolumità delle persone attraverso la potatura in quota con la tecnica del tree climbing, soprattutto dove non esistono alternative. Linea Verticale esegue potature e abbattimenti controllati di alberi ad alto fusto, prestando la massima attenzione a ciò che si trova al di sotto della pianta, assistendo le parti rimosse fino a terra. La tecnica del tree climbing richiede spirito d’osservazione, senso pratico ed esperienza.

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Tiscali Nuovi guai a Sa Illetta ispezione delle Fiamme gialle

Tribunale Cause civili lumaca «È il funerale della giustizia»

Viabilità Ingabbiati da decine di transenne

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Il fallimento Arrestato il re del Megastore n Lo hanno fermato all’interno del negozio dove ogni giorno andava al lavoro, lo hanno accompagnato all’esterno senza far notare nulla ai clienti e poi lo hanno ammanettato. La maxi indagine “Megastore” sul fallimento sospetto della “Mga Srl” e “Lm Srl” condotta dalla Guardia di finanza di Cagliari ieri mattina ha raggiunto il suo apice con l’arresto del noto imprenditore dell’abbigliamento Giuseppe Adamo, 52 anni, di Cagliari. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata richiesta dal sostituto procuratore del Tribunale di Cagliari, Guido Pani e firmata dal Gip Giovanni Massidda. L’imprenditore è accusato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, preferenziale e documentale. Indagati per concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale la compagna di Giuseppe Adamo, Daniela Podda, 31 anni di Cagliari; Franco Pagani, 68 anni, nato a Torre in Svizzera e residente a Trieste e Emilio Giovanni Belossi, 63 anni nato sempre in Svizzera a Cadenazzo e residente a Pavia. Le indagini che hanno portato all’arresto dell’imprenditore, bloccato all’interno del negozio “Fashion Coop” a Sassari, sono iniziate un anno fa, in concomitanza con la fine delle procedure fallimentari

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Sono i milioni di euro di passivo dopo il fallimento della Mga e della Lm, le due aziende di Giuseppe Adamo.

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Le migliaia di euro di valore dell’immobile venduto a Cagliari.

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Le migliaia di euro di valore dei due immobili commerciali venduti a Sassari e Cagliari.

della “Lm Srl”, ma soprattutto della “Mga Srl”, azienda questa specializzata nella vendita al dettaglio che deteneva anche i noti marchi “Adamo Megastore” e “Mga Abbigliamento”, molto diffusi in tuta l’Isola con numerose filiali tra Cagliari, (a San Sperate c’era la sede principale), Senorbì, Nuoro, Oristano, Alghero e Ghilarza. Secondo gli accertamenti svolti dalle Fiamme gialle, l’imprenditore avrebbe gestito in maniera dissennata le aziende, portando prima al crac della “Mga Srl” e in seguito a quello della “Lm Srl”, chiudendo con un passivo di quasi 12milioni di euro. Secondo l’accusa Adamo avrebbe nascosto o distratto beni che facevano parte dei patrimoni sociali delle aziende. In particolare avrebbe architettato delle vendite fittizie di immobili personali, capannoni e locali commerciali come quello in via Azuni a Cagliari. Adamo, lo avrebbe prima venduto a se stesso al prezzo di 240mila euro, (re-

LE INDAGINI Giuseppe Adamo è accusato di bancarotta fraudolenta. Sospetti sul maxi buco da 12 milioni di euro

golando i conti con la “Lm Srl” con una compensazione per dei crediti che lui stesso avrebbe vantato) per poi rivenderlo contemporaneamente alla compagna e a una società Svizzera rappresentata da Franco Pagani. Stesso procedimento applicato per la distrazione di due immobili commerciali, uno a Cagliari e uno a Sassari, del valore complessivo di 155mila euro, (compensati con la “Mga Srl” con 147mila euro di crediti per finanziamenti precedenti) poi rivenduti a una azienda Svizzera e in simultanea ad una con sede in Panama. In questa vendita sarebbe stato anche coinvolto Giovanni Emilio Belossi. Ma non solo, secondo l’accusa tra il 2006 e il 2009, l’imprenditore avrebbe distratto, con particolari operazioni contabili rilevanti somme di denaro facendole confluire nei suoi conti o in quelli di aziende da lui amministrate. Un trasferimento di denaro, secondo la Guardia di finanza, per quasi due milioni di euro. Ma a carico di Giuseppe Adamo, secondo i documenti in mano ai militari delle Fiamme gialle, ci potrebbero essere altre accuse legate a ulteriori vendite fittizie di immobili, che insieme alle altre, ammonterebbero a 9milioni di euro e la cessione di alcune Ferrari

PRESTANOME NEL MIRINO La Guardia di finanza a caccia anche di prestanome a cui potrebbero essere stati intestati beni e immobili.

ad un cittadino di nazionalità elvetica. Le indagini sono ancora in corso. La Guardia di finanza starebbe lavorando in Svizzera alla ricerca di alcuni beni fatti sparire, ma anche per verificare i collegamenti di Adamo con le due aziende a cui sono stati rivenduti gli immobili. Proprio per questa ragione il sostituto procuratore ha chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere dell’imprenditore. «Eravamo a conoscenza delle indagini – ha sottolineato l’avvocato Vittorio Delogu di Sassari che rappresenta Adamo – non ci aspettavamo però l’arresto. Il mio assistito è coinvolto in tanti procedimenti anche legati all’usura e questo arresto improvviso mi fa venire dei sospetti, ci sarebbe da domandarsi se Adamo è un bancarottiere o un usurato. Comunque stiamo già preparando il ricorso al Tribunale della libertà». Manuel Scordo Maddalena Brunetti

L’INCHIESTA Indagati anche la compagna e due imprenditori che gestivano società svizzere coinvolte in vendite fasulle

Cassazione Licenze facili, rinviata la sentenza per Milia

GRAZIANO MILIA Condanna per una delibera adottata quando era sindaco a Quartu

n Tutto rinviato al 21 dicembre. Era attesa per ieri la sentenza della Corte di Cassazione sul ricorso presentato dal presidente della Provincia Graziano Milia, condannato in Appello a un anno e quattro mesi nel processo sulle “Licenze facili”. I giudici romani però hanno preso ancora tempo e hanno spostato di due mesi la pronuncia del verdetto finale. Una sentenza sulla quale pende l’ombra della prescrizione. La doccia fredda, per Milia, era arrivata il 9 marzo dello scorso anno, a ridosso della campagna elettorale per le elezioni provinciali, alla fine vinte al ballottaggio. I giudici della Corte d’Appello (presidente Lelli, consiglieri Arca e Onni) accolsero la

richiesta del pm Daniele Caria e del Pg Lucina Serra e ribaltarono l’assoluzione che il presidente della Provincia, sindaco di Quartu all’epoca dei fatti contestati, aveva incassato in primo grado, il 15 luglio del 2008: un anno e quattro mesi per abuso d’ufficio, fu la condanna. La vicenda che vede coinvolto Milia riguarda la costruzione nella zona di Sant’Anastasia-Faccheri, a Quar-

ROMA Condannato in Appello per abuso d’ufficio, verdetto finale spostato al 21 dicembre per il presidente della Provincia

tu, del Green Blue Center, un complesso turistico-sportivo di proprietà della famiglia dell’ex dirigente del servizio regionale tutela del paesaggio Lucio Pani, travolto dallo stesso processo. L’allora sindaco di Quartu avrebbe firmato una delibera di autorizzazione ritenuta illegittima dai giudici d’Appello. Ieri mattina il presidente dell’ente di viale Ciusa ha atteso notizie dal suo avvocato, Paolo Sestu, che è volato a Roma per seguire l’evolversi del procedimento. La comunicazione del rinvio è arrivata poco prima dell’ora di pranzo e Milia ha tirato un sospiro di sollievo. I tempi si sono allungati e la prescrizione farà il suo corso.


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CAGLIARI LA SENTENZA VIOLENTÒ IN CASA LA NIPOTE CAGLIARITANO CONDANNATO A 5 ANNI

ELMAS L’AEREO PER ROMA È GUASTO MOLTI DISAGI PER I PASSEGGERI

LA DENUNCIA L’AMICO PICCHIÒ LUCCIOLA PER LUI SCATTA IL CONCORSO IN RAPINA

n Un cagliaritano di 50 anni è stato condannato stamane con il rito abbreviato a cinque anni di reclusione per aver violentato la nipote di 16 anni. La sentenza è stata emessa dal gup Roberto Cau. I due vivevano nella stessa casa, la ragazza era stata affidata allo zio dal tribunale dei minori. Stando alla ricostruzione dell’accusa, rappresentata in aula dal pm Alessandro Pili, le violenze sono avvenute tra il 2003 e il 2004.

n I tecnici hanno rilevato un guasto non facilmente riparabile all’aeromobile, così il volo Air One Ap 5493, che doveva decollare ieri mattina alle 9,10 da Cagliari alla volta di Roma, è stato annullato. Disagi ieri mattina per molti passeggeri in partenza dallo scalo di Elmas: alcuni di loro sono stati fatti partire sul volo delle 11 in base al numero dei posti liberi.

n L’amico, qualche giorno fa, completamente ubriaco aveva aggredito una prostituta slava in viale Elmas, solo perché si era rifiutata di avere un rapporto con lui. Così l’aveva malmenata e rapinata ed era stato arrestato poche ore dopo dagli agenti della Volante. Adesso i guai arrivano anche per L.C., 38 anni di Is Mirrionis, che quella notte aveva partecipato all’aggressione: per lui è scattata la denuncia per rapina aggravata in concorso.

CORTE D’APPELLO

Scandalo Fideuram «Vanno confermate le prime condanne» n Il caso Fideuram torna in Tribunale per il processo d’Appello. Ieri l’accusa ha chiesto che siano confermate le condanne emesse in primo grado per l’ex assessore regionale all’Industria Andrea Pirastu, l’ex assessore ai Trasporti Marco Carboni (8 anni), l'ex commissario dell'Isola Carlo Boi (7 anni), l'ex commissario dell'Emsa Franco Martucci (4 anni), l'ex presidente Arst Giorgio Asunis (6 anni e 8 mesi), l'imprenditore Francesco Soldati (4 anni) e per Adriano Confalone - cugino di Gabriella Ranno - (5 anni). Sono stati chiesti, invece, 5 anni per l'ex presidente Coopfin Luigi Medardi (in primo grado condannato 5 anni e 6 mesi); 4 anni per un altro ex presidente Arst Francesco Masia (condannato a 5 anni) e 3 anni per l’altro ex presidente CoopFin Gonario Gianoglio (4 anni). Le richieste sono arrivate al termine della requisitoria del pg Valerio Cicalò, il processo proseguirà domani quando la parola passerà ai difensori. Lo scandalo che ha coinvolto molti enti regionali ha inizio nel 2003 con un’ispezione interna della banca Fideuram a cui seguirono le prime ammissioni diGabriella Ranno. Dichiarazioni con cui l’ex promotrice finanziaria ammetteva indebiti trasferimenti all'Arst per coprire delle grosse perdite di investimenti in fondi comuni. Gran parte di questa storia ruota proprio attorno alla Ranno, all’epoca dei fatti fidanzata con l’allora assessore Andrea Pirastu, che grazie ai suoi contatti con dirigenti e uomini politici era riuscita a concludere trattative per prodotti finanziari poco sicuri. Nel 2004 venne arrestata e decise di collaborare delineando la rete dei suoi rapporti personali. Un sistema che aveva permesso a Fideuram di vincere appalti presso gli enti regionali offrendo «tassi di rendimento fuori mercato e non assistiti da serie garanzie» visto che gli enti avevano investito «in spregio alle norme per favorire la Ranno», così come scrissero i giudici nel motivare la sentenza di primo grado. Un processo in cui finirono alla sbarra 16 persone e dieci vennero condannate. M.B.

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Gli anni di reclusione inflitti in primo grado all’ex assessore all’Industria Andrea Pirastu e quello ai Trasporti Marco Carboni.

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Gli anni di reclusione che il pg valerio Cicalò ha chiesto che vengano confermati per l’ex commissario di Isola Carlo Boi.

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Gli anni chiesti per l’ex commissario Emsa Franco Martucci.

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Gli anni chiesti per l’ex presidente Arst Giorgio Asunis.

LENTI PROCESSI Sono 40mila quelle in arretrato, ma diminuiscono le nuove cause e aumentano le sentenze

Tribunale Cause civili lumaca

«Il funerale della giustizia» L’INCONTRO Una montagna di processi attende ancora di essere celebrata ma lentamente le cose stanno migliorando: in calo l’istituzione di nuove pratiche, grazie anche alla mediazione n «Dedicare una giornata alla celebrazione della giustizia civile, in questo momento, è improprio. Più correttamente ci si dovrebbe riunire per celebrarne il funerale». Sono parole del procuratore generale di Cagliari Ettore Angioni, pronunciate ieri durante il discorso di chiusura della giornata europea della giustizia civile. Come riportano i dati degli osservatori internazionali, la situazione nei Tribunali italiani è drammatica: 3 milioni di cause civili pari alla metà di tutte quelle europee. Nonostante gli sforzi, Cagliari non fa eccezione. UNA MONTAGNA DI ARRETRATI Lo scorso anno le cause arretrate erano circa 43mila. «Stiamo intaccando il debito giudiziario anche grazie alla produttività dei magistrati, ma servono interventi strutturali» ha sottolineato Grazia Corradini, presidente della corte d'Appello, che poi ha illu-

strato la situazione di carenza di organico in cui versa il sistema. «Ci sono uffici periferici che in caso di assenza di un magistrato o del cancelliere rischiano di dover rimanere chiusi» ha detto specificando poi che per tenerli aperti ed evitare ulteriori ritardi è necessario un impegno straordinario che comporta spese spesso non rimborsate. All'incontro, accanto ad Angioni e alla Corradini, sono intervenuti Giangiacomo Pisotti, presidente delle sezioni civili della corte d'Appello, Ettore Atzori, presidente dell'ordine degli avvocati, Luisella Lacu, direttore amministativo responsabile della cancelleria civile, Vincenzo Amato, giudice del Tribunale di Cagliari, Carlo Pilia della scuola di specializzazione per le professioni legali, e Massimo Deiana, preside della facoltà di Giurisprudenza. Al centro del dibattito gli strumenti individuati

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ETTORE ANGIONI «Dovremmo celebrare il funerale della giustizia civile»

GRAZIA CORRADINI «Poche risorse: è necessario un impegno straordinario».

dal governo per cercare di arginare i problemi della giustizia: dal meccanismo di premi e incentivi introdotto dalla manovra del 2011, allo strumento della mediazione obbligatoria e alla semplificazione dei riti. Lentamente, un'organizzazione più puntuale delle risorse e un impegno costante stanno portando a dei risultati. Il calo del numero dei nuovi fascicoli passati dai circa 24mila del 2000 ai 18452 del 31 dicembre 2010, e l'aumento del numero delle sentenze (dalle 2600 circa del 2000 alle 3600 dello scorso anno) fanno ben sperare, ma a dare risultati più incisivi, potrebbe essere il meccanismo della mediazione. I dati dicono che da marzo hanno fatto ricorso a questo strumento circa 240 persone. «Nel centro istituito alla Camera di commercio - specifica Carlo Pilia, coordinatore dei corsi per mediatori - abbiamo avuto 200 richieste provenienti da tutta l’Isola. Ora stiamo cercando un accordo per ottenere l'utilizzo degli uffici del tribunale in dismissione o durante la chiusura per operare in maniera più efficiente». Michele Salis

Arrestati Tentano di travolgere con l’auto un carabiniere

UN’AUTO DEI CARABINIERI I tre hanno forzato un posto di blocco

n Tentano di travolgere con l’auto un carabiniere e poi fuggono lanciando dal finestrino un sacchetto pieno di cocaina. Una folle corsa terminata con l’arresto. In manette con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale sono finiti M.S., 21 anni e R.C., 26 anni entrambi residenti a Cagliari e N.A., 21 anni di Selargius.

gnata in un posto di blocco. Uno dei militari dell’Arma che si trovava in strada avrebbe intimato l’alt con la paletta all’automobilista, ma in tutta risposta il cagliaritano al volante ha accelerato, tentando di travolgerlo. La “Lancia Y” poi si è allontanata a tutta velocità dalla zona. I carabinieri si sono subito lanciati all’inseguimento e mentre tallonavano la vettura hanno notato uno dei giova-

L’INSEGUIMENTO I tre sono stati bloccati nella notte tra lunedì e martedì a Uta. I cagliaritani viaggiavano a bordo di una “Lancia Y”, forse stavano tornando in città quando hanno incrociato una pattuglia dei carabinieri impe-

IL CONTROLLO I tre sono stati inseguiti e durante la fuga hanno lanciato dal finestrino un sacchetto pieno di cocaina

ni lanciare dal finestrino un sacchetto di plastica. I militari dell’Arma, dopo qualche minuto, sono riusciti a bloccare la “Lancia Y” e recuperare il sacchetto che era finito in un giardino. Dentro hanno rinvenuto 12 dosi di cocaina. Nelle tasche del 26enne, invece, è stata recuperata una dose di hashish e 200 euro, denaro guadagnato con lo spaccio. Altri soldi sono stati sequestrati ai due 21enni. Anche la Lancia Y è stata perquisita dettagliatamente. All’interno i carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato alcuni oggetti utilizzati da giovani per difendersi. I tre cagliaritani sono stati arrestati, la droga e il denaro sono stati sequestrati.


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CAGLIARI

Criminalità Rame, aumentano furti e controlli n Cinquemila chili di rame recuperati, 12mila chilogrammi di “metallo rosso” rubati e sette operazioni concluse con successo. Sono i numeri dell’attività svolta dai carabinieri del Comando provinciale, negli ultimi mesi, per frenare i furti di rame, un fenomeno

che, come sottolineano gli stessi militari, è in ascesa. Solo lunedì pomeriggio i carabinieri di Iglesias hanno arrestato due fratelli di 34 e 41 anni, sorpresi a rubare cavi e altro materiale di rame dal sito dell’Igea Spa. Sempre i carabinieri di Iglesias la scorsa setti-

mana avevano arrestato altri due giovani bloccati mentre tentavano di rubare un cavo di rame del peso di cento chili dal ristorante Ardau, chiuso da tempo. Secondo i militari dell’Arma l’aumento dei furti di rame deve essere collegato alla richiesta crescente di

“metallo rosso” sul mercato nero. Il rame sarebbe pagato anche più di tre euro al chilo, un guadagno facile che fa gola sia a ladri professionisti che a criminali alle prime armi. Proprio per questa ragione i carabinieri stanno intensificando i controlli.

Guai a Sa Illetta

Servizi di Tiscali adesso indaga anche l’Antitrust n L’Antitrust accende i riflettori su Tiscali. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria sulla società di Sa Illetta per verificare se l’azienda ha fornito informazioni chiare, precise e dettagliate ai consumatori sulle richieste di cessione della fornitura di telefonia fissa e di quella per la navigazione in Internet. IL BLITZ DELLE FIAMME GIALLE Per questo lo scorso 6 ottobre – anche se la notizia è trapelata solo ora – gli uomini del nucleo speciale tutela mercati della Guardia di finanza di Roma, assieme ai funzionari dell’autorità garante, hanno bussato alle porte della sede legale di Tiscali. L’obiettivo delle Fiamme gialle era quel-

lo di acquisire la documentazione e le informazioni necessarie ad accertare l’esistenza o meno della presunta violazione. Il procedimento prevede una durata di 120 giorni. Allo scadere di circa quattro mesi, se gli addetti ai lavori troveranno qualcosa di rilievo, formuleranno e formalizzeranno le eventuali contestazioni. Queste verranno prese in esame dall’azienda che potrà fare le sue controdeduzioni. L’Antitrust, a cui negli ultimi anni è stato affidato il compito di tutelare gli utenti dalle pratiche commerciali scorrette delle imprese, si è mossa a seguito di alcune segnalazioni che denunciavano una presunta violazione del codice del consumo. Dunque

SA ILLETTA Antitrust e Fiamme Gialle indagano su Tiscali

ancora tutto da accertare, si tratta di una fase preliminare in cui si valuta la concretezza delle segnalazioni ma se l’Autorità garante della concorrenza e del mercato dovesse accertare delle pratiche scorrette, potrà intervenire con una sanzione che può arrivare fino a un massimo di 500mila euro. La procedura in corso è di carattere amministrativo e non ha nulla a che fare con l’inchiesta che punta a far luce sulla cessione di due rami d’azienda: da Tiscali Spa a Tiscali Italia Srl e Tiscali Services Srl. In questo caso l’indagine, coordinata dal pm Andrea Massidda e ancora in corso, è stata avviata dalla procura di Cagliari che ha ipotizzato il reato di aggiotaggio perché con l’operazione di cessione si è creata una plusvalenza di 162 milioni di euro. Il valore, inserito nel bilancio 2005 e calcolato sulla capacità di fare ricchezza dei due rami ceduti, avrebbe influenzato l’andamento del titolo in borsa. Per questa vicenda Renato Soru e i membri del Cda sono finiti nel registro degli indagati. Il procedimento dell’agenzia garante è inoltre totalmente slegato a una più recente inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza che indaga su una presunta evasione fiscale del gruppo: a seguito della quale le fiamme gialle hanno sequestrato il conto corrente e i beni immobili dell’ex governatore. M.B.


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CAGLIARI VIALE CIMITERO ASTA DEL FILOBUS SI STACCA TRAFFICO BLOCCATO E AUTO DANNEGGIATA

CIMITERI ECCO GLI ORARI DI APERTURA PER LA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

AZIENDA MISTA ALLA CLINICA OCULISTICA DUECENTOMILA EURO PER LA RICERCA

n L’asta del filobus si è staccata all’improvviso, andando ad abbattersi come una frusta su un’auto che stava percorrendo, ieri mattina, viale Cimitero e finendo sull’aiuola spartitraffico. Il mezzo del Ctm è rimasto bloccato in mezzo alla carreggiata, creando numerosi disagi al traffico. Per riportare la situazione alla normalità sono dovuti intervenire gli uomini della polizia municipale.

n In occasione delle giornate tradizionalmente dedicate alla commemorazione dei defunti da sabato sino a mercoledì 2 novembre compreso il cimitero di San Michele sarà aperto ininterrottamente dalle ore 7.30 alle 17.15; i cimiteri di Bonaria e di Pirri dalle 8 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. Nel periodo sarà sospesa la validità dei “pass” per l’accesso delle auto al cimitero di San Michele.

n La Regione ha assegnato un finanziamento di oltre duecentomila euro alla clinica oculistica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria per un progetto di ricerca sulle malattie della retina. L'attenzione verrà posta sulla degenerazione maculare essudativa. Il progetto di ricerca è iniziato nel 2004 quando Enrico Peiretti, ricercatore della Clinica Oculistica, ha iniziato a collaborare con il professor Robert Flower dell'Università del Maryland.

COMUNE

La premiazione per il censimento ecco i vincitori n L’Ufficio comunale del Censimento ha reso noti i codici identificativi dei primi sedici vincitori del concorso bandito dal Comune per promuovere la compilazione via internet dei questionari Istat. I premi saranno consegnati entro 30 giorni dalla data dell'ultima estrazione, fissata per il 21 novembre. Quelli non ritirati saranno rimessi in palio. Premio del Comune per il censimento online, ecco i codici estratti identificativi dei vincitori: personal computer netbook-codice: 69113. Macchina fotografica digitale, codice: 4976. Due voucher centro benessere, codici: 68637 e 36893. Due buoni spesa da 200 euro, codici 1622 e 31079. Due buoni pasto ristorante per due persone, codici: 5156-15629. Due I-Pod modello nano, codici: 39283 e 25972. Due abbonamenti cinema, codici: 21043 - 18159. Quattro buoni acquisto da 150 euro, codici: 68147, 14729, 50219 e 1627. Le prossime estrazioni avranno luogo il 31 ottobre.

L’INIZIATIVA

Tre giorni in Fiera: la gita scolastica diventa business n Tre giorni di mostre e stand per illustrare le offerte turistico culturali studiate per le scuole dalle aziende dell’Isola. Da domani a sabato alla Fiera sarà allestita la prima edizione di “Girotondo in Sardegna, fiera del turismo scolastico”. Lo scopo della manifestazione è quello di sensibilizzare scuole e Comuni all’investimento nel mercato dei viaggi didattici, proponendo pacchetti studiati per l’incremento del turismo nei mesi invernali. Gli stand saranno dedicati all’artigianato, cultura e gastronomia e alle aree protette dell’Isola . Il Girotondo, come ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi, segna la collaborazione tra cultura e impresa sul territorio sardo. Carlo Melis, dell’Anci, ha spiegato: «Lo scopo è quello di creare un offerta turistica che sia sopratutto culturale per le scuole del territorio sardo e per quelle nazionali». M. Se.

VIA MAMELI Operai del Comune al lavoro per transennare le macerie cadute da un muro

In strada Facciate a pezzi e crolli

città rinchiusa dalle transenne VIABILITÀ Cedimenti nei palazzi, interventi della Protezione civile comunale e dei vigili del fuoco. Multe per i proprietari L’assessore Marras: monitoriamo i casi imputabili al Municipio n Venti metri nell’ultimo tratto di viale Marconi prima del semaforo di via San Benedetto: ancora transenne a Cagliari. Da venerdì un corridoio di ferro è comparso sul marciapiede che precede un negozio di moto. Da due balconi della sede dell’Acli, al primo piano, i vigili del fuoco hanno fatto cadere l’intonaco pericolante. Due cumuli di macerie sono ancora compresi tra le transenne marchiate dal Comune e sottotitolate “Protezione Civile”. Rossano, dipendente del concessionario di due ruote è fiducioso: «Hanno detto che i lavori inizieranno al più presto, quindi il disagio sarà momentaneo». Anche dall’ufficio Acli non hanno dubbi: «L’impresa interverrà già questi giorni». Il dubbio è che i chili di ferro comparsi al confine di San Benedetto vadano ad aggiungersi alle centinaia di transenne che perdurano

in ogni zona della città da lungo tempo, in certi posti anche da mesi. All’elenco si è aggiunto anche un corridoio a strisce bianche-rosse in via Salaris, una ventina di metri lungo tutto il marciapiede del civico 4: marciapiede impraticabile, quindi un’altra fila di transenne delimita il passaggio dei pedoni che però occupa una corsia delle auto. Ma qualche veicolo sosta alle estremità del rettangolo, ecco allora che i passanti sono costretti a camminare nella corsia delle macchine. In questo caso la responsabilità è privata e tutti i costi sono a carico dei residenti della palazzina: «La multa è di 398 euro», spiega l’amministratore Rosanna Erdas, «più 2 euro al metro lineare per l’occupazione del suolo pubblico». Una spesa che poteva essere evitata: «Avremmo dovuto iniziare a breve i lavori, ma le piogge hanno

provocato la caduta. Non vogliamo che nessuno si faccia male quindi già oggi inizieranno i lavori». Migliaia di euro per gli abitanti del palazzo di via Mameli (accanto al locale Cheyenne): ogni giorno di transenne costa 180 euro e la zona è off limits da circa due mesi. «Quando siamo arrivati a settembre era già così», dice Simone, studente che divide l’appartamento con altri universitari, mentre un dipendente di impresa che sta ristrutturando un appartamento racconta che «le transenne sono di più rispetto al primo crollo, prima si poteva passare, ora bisogna fare il giro». Come recita il cartello: «Pedoni sul marciapiede opposto». Ma in questo caso la responsabilità è doppia, parte dei proprietari e parte del Comune. L’assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras fa sapere che la Giunta sta già affrontando il problema delle numerose transenne sparse per la città: «Striamo stilando un elenco per identificare i problemi imputabili al Comune e provvedere al più presto». Lazzaro Cadelano

La lettera Il caso Gesico scuote l’intera diocesi

L’ARCIVESCOVO Giuseppe Mani

n Contestazioni, cinquanta agenti pronti a intervenire: non è l’inizio della cronaca di una manifestazione No Tav ma lo scenario che si è presentato lunedì sera alla processione di Sant’Amore a Gesico. Una situazione insostenibile, che vede il parroco don Pretta contrapposto a parte del paese e del consiglio comunale, e che ha portato l’arcivecovo Giuseppe Mani all’annullamento del ritorno del santo. Il giorno dopo, ieri, arriva una dura presa di posizione della Chiesa, sottoforma di un alettar sottoscritta da 15 preti: «A Gesico», scrivono, «si sono verificati incresciosi fatti sacrileghi consistenti nel disturbo mediante insulti, invettive, imprecazioni e urla bestiali

contro il parroco, i sacerdoti presenti, nonché i fedeli che partecipavano con devozione al sacro rito. Le forze dell’ordine, che ringraziamo sentitamente, intervenute in massa», continua la missiva, «hanno probabilmente impedito il peggio e permesso la conclusione delle processione con l’arrivo nella chiesa intitolata al Santo. Con esagitazione è stato impedito ai fedeli e ai ministri di poter conti-

CHIESA Quindici sacerdoti: «Compiuti gesti sacrileghi, insultati durante la processione il Signore perdoni i peccatori»

nuare la preghiera. I sacerdoti nel rientrare presso la Parrocchiale in forma privata sono stati seguiti, insultati e oltraggiati verbalmente e con gesti insulsi dai manifestant». Ma la giornata nera non è finita così: «Fino a tarda sera», lamentano i sacerdoti, «è continuato un grande fracasso davanti alla casa parrocchiale e all’oratorio dove si sono svolti i balli in onore del Santo. A parer nostro è gravissimo il fatto che a fomentare e capeggiare queste azioni abominevoli ed esecrande fosse il sindaco. Ci sentiamo offesi, costernati e amareggiati. Chiediamo al Signore di avere misericordia perché non punisca questi gesti sacrileghi».

LE BUCHE LE VORAGINI NELLE CARREGGIATE n Non solo intonaco che si stacca, ma anche buche pericolose lungo le strade e i marciapiedi della città. Attorno un quadrato di ferro per evidenziare la pericolosità del tratto: sono decine in centro, molte dimenticate da mesi senza aver risolto il problema. È il caso della buca attorno al bocchettone dell’idrante tra via Barcellona e via Sicilia alla Marina: «Passo di qui per portare a passeggio i miei cani e le transenne ci sono da almeno un mese», racconta una residente. Da una ventina di giorni c’è un triangolo di ferro alla fine di piazza Yenne, all’inizio della salita Santa Chiara. Strisce bianche e rosse con l’effige del Comune in piena piazza del Carmine, sul marciapiede di fronte a viale Trieste e in viale Diaz, davanti alla Banca di Credito Sardo: al centro della corsia e le auto devono aggirare l’ostacolo.

GIOVANI UN ACCORDO CONSERVATORIO-LIRICO n Il Conservatorio e il Teatro Lirico hanno raggiunto un accordo di collaborazione che prevede l’inserimento dei giovani allievi e neodiplomati della struttura musicalecittadina, nell’attività artistica, didattica e musicale del Teatro. Questo impegno sarà sancito dalla partecipazione del Coro di voci bianche del Conservatorio, diretto da Enrico Di Maira, all’opera Carmen di Georges Bizet che chiuderà, a dicembre, la stagione 2011 del Lirico. «Sarà per i giovani un importante appuntamento per la loro preparazione. Auspico che simili iniziative possano essere alimentate nel prossimo futuro», ha detto Gennaro Di Benedetto, sovrintendente del Lirico.


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CAGLIARI

Trasporti Studenti in ritardo, linee da migliorare n Gli orari degli studenti e quelli dei mezzi di trasporto pubblici non sono sincronizzati. Così la Provincia avvia un tavolo di confronto con gli istituti scolastici superiori, per trovare una soluzione al problema del pendolarismo. Raccogliendo gli orari di ingresso

e di uscita degli alunni con un accordo fra tutti i dirigenti scolastici, si può arrivare a chiedere all'Arst e al Ctm, una modifica dell'orario dei mezzi di trasporto pubblico, e, insieme alla Regione, l'incremento di alcune linee. È quanto deciso ieri mattina, nel corso

di un incontro promosso dalla commissione Trasporti e dall'assessorato alla Pubblica istruzione della Provincia a cui hanno partecipato una ventina di presidi, l’Arst e il Ctm. Alcuni studenti impiegano anche un'ora per arrivare a scuola. «È un problema che

PIAZZA MAXIA .

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dovrebe caricarsi la Regione», ha detto per la Pubblica Istruzione Franco Mele, «nelle linee guida del piano di ridimensionamento scolastico, era chiaro che i tempi di percorrenza non dovevano superare la mezz'ora». M.M.

Comune In Consiglio

il doppio incarico del consigliere Pdl DIBATTITO Porcelli siede in Municipio e nel Cda del Lirico Casu: lasci palazzo Bacaredda Oggi la decisione dell’Aula

La rabbia dei residenti per la chiusura n Piazzetta Maxia, spazio con una storia tormentata alle spalle, chiude oggi e domani perché il verde è già ammalato e deve intervenire il Comune. Elisabetta Piredda, 68 anni, e Cecilia Loi, 65 anni, chiacchierano su una panchina. Cadono dalle nuvole quando sanno che la piazza resterà off limits: «Ma come», dicono,

«non è stata neanche aperta che già la chiudono dopo quello che è costata? È brutta, ma almeno è uno spazio pubblico». Ma Matteo Pala, dalla tabaccheria all’angolo: «Nonostante le contestazioni la piazza è piena di bambini e di anziani che passeggiano sia la mattina che il pomeriggio. È brutta, ma è servita».

n Il voto finale non c’è stato. Ma l’affaire Maurizio Porcelli ha comunque tenuto banco in Consiglio comunale. L’esponente del Pdl siede sia in Muncipio che nel Cda del Lirico. Due posizioni incompatibili, secondo il sardista Paolo Casu, che ha portato in Aula una proposta di delibera sulle decadenza del collega: «Non chiedo che Porcelli lasci il Lirico, perché noi non avremmo potere decisionale in merito», spiega, «ma possiamo stabilire che decada dal consiglio. Su questo chiedo che tutti i colleghi si esprimano». La difesa del consigliere Pdl è stata presa dall’avvocato dei Rifor-

info IL SINDACO ZEDDA «Chiederò al ministero se sono compatibili il mio ruolo di sindaco con quello di presidente della Fondazione».

matori Roberto Porrà, che ha sottolineato che non esistono sentenze che appoggino la posizione sostenuta da Casu. Il Pdl ha introdotto un emendamento alla delibera: anche il sindaco, come presidente della Fondazione e esponente del Municipio, deve essere dichiarato incompatibile. Zedda ha risposto: «Essre al vertice del Lirico, vista la situazione di dissesto nel quale lo abbiamo trovato, non è certo un divertimento. Chiederò un parere al ministero affinché verifichi la compatibilità tra mie le due cariche». Il presidente Ninni Depau ha dato la parola anche all’”imputato” Porcelli: «Ricopro l’incarico al Lirico dal 2002, il ministero, che ha il mio curriculum, sa che sono anche consigliere comunale. Mi trovo in imbarazzo, ma mi rimetto alla vostra decisione», ha detto ai colleghi». Per oggi è prevista la votazione.

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SPORT BALOTELLI TESTIMONIAL IMPROBABILE: «I FUOCHI D’ARTIFICIO SONO PERICOLOSI»

CESENA RICORSO MUTU RESPINTO RESTANO LE TRE GIORNATE DI STOP

n Un testimonial improbabile: Balotelli ha prestato il suo volto ad una campagna per la sicurezza nell'uso dei fuochi d'artificio dopo l’incendio divampato a casa sua nel corso di un'improvvisato spettacolo pirotecnico. Ha detto che ad attizzare il fuoco è stato un amico di suo fratello (lui si trovava altrove). «Bisogna dire ai bambini è che i fuochi possono essere pericolosi e bisogna sempre utilizzare tutte le attenzioni necessarie».

n La Corte di giustizia federale ha respinto il ricorso presentato da Adrian Mutu contro la squalifica di tre giornate inflitta all'attaccante del Cesena per l'espulsione nella gara contro la Fiorentina del 16 ottobre. Il rumeno aveva colpito con una manata al volto l'avversario Cassani. Respinto anche il ricorso presentato dal Genoa per le 4 giornate al difensore Kaka Kaladze.

Cagliari Alla conquista di Cesena per riprendere la marcia ALLE 20.45 Ballottaggio tra Nenè e Larrivey. Servono i gol dopo due giornate a secco. È la prima di Ariaudo da titolare di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Alla fine non è che ci sia tanto spazio per far punti nella città dei tre papi. Proprio perché Cesena è la squadra più inguaiata del campionato, sarà una bolgia. I rossoblù potrebbero andare a sbattere dritti dritti contro la Rocca Malatestiana, troppa la fame degli ultimi che vorrebbero la risalita. Soprattutto se gli ultimi hanno un organico così. «Molto tecnico fatto a posta per il campo in sintetico», aveva detto il presidente Campedelli questa estate. A dare fiducia al Cagliari, però, più che i due punti sarebbe la faccia triste di Giampaolo. Triste e abbandonata, forse. Perché oggi si saprà se si deve, si voglia e non si voglia cambiare allenatore. Ballardini è pronto, è già questo potrebbe essere un segnale di resa. E allora la Rocca Malatestiana diventerebbe per un giorno rossoblù. La terza trasferta su quattro e il ritorno alla vittoria dopo due giornate senza gol e gloria: riuscirà l’impresa?

numeri 238

Con questo numero di presenze Alessandro Agostini oggi raggiunge Martiradonna al quarto posto dei pluripresenti rossoblù in serie A.

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I punti in classifica del Cesena che finora ha perso 5 gare e pareggiate due

che a sua volta poteva finire nella terra della piadina. E poi se Mutu non ci sarà (squalificato), in attacco ecco Bogdani (prima da titolare) e Martinez (ex Catania) entrato nell’affare Giaccherini-Juve. E poi quell’Eder che ha fatto un solo tiro nelle ultime sette partite. Che modulo? Non si capisce perché Giampaolo ne ha cambiati un bel po’. Candreva potrebbe fare il trequartista oppure potrebbe schierare un tridente. Cosa cambierà nel Cagliari? Probabilmente niente, come sempre. Solo un ballottaggio (Nenè e Larrivey) e Ariaudo pronto alla sua prima da titolare. Tutto il resto è ampiamente rodato e confermato. E piace quella dichiarazione così vera di Ficcadenti quando dice «il calcio è opinabile», che va dritto a zittire polemiche sull’attacco che

non segna per colpa dell’allenatore che mette Cossu...libero di agire e non dietro, un po’ più a sinistra, poi a destra... Più o meno le 6/7 occasioni contro il Napoli basterebbero a mettere il cuore in pace a tutti i critici del Cagliari. Occorrerebbe piuttosto che Nenè e Ribeiro tirassero con più convinzione. Almeno, questo si evince dopo la gara contro il Napoli. Così per restare aggrappati al quarto posto o sperare in qualcosa in più. Servono i gol, anche da parte degli interni del centrocampo, in fondo molto gioco si crea a puntino anche per loro. L'ultima vittoria del Cesena in campionato risale al 15 maggio scorso (1-0 contro il Brescia). Il Cagliari dalla sua ha 374' di porta inviolata. Tutto sembra facile, ma nella città dei tre papi stavolta è meglio andare non in pace.

CURIOSITÀ TRA I CONVOCATI ASSENTE EL KABIR L’ULTIMA VITTORIA IN ROMAGNA NEL ‘60 IN C

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n Ieri il Cagliari è partito alla volta di Cesena in serata. Sono 19 i giocatori convocati dal mister Massimo Ficcadenti: Agazzi, Avramov; Agostini, Ariaudo, Canini, Gozzi, Perico, Pisano; Biondini, Ceppelini, Conti, Cossu, Ekdal, Nainggolan, Rui Sampaio; Ibarbo, Larrivey, Nenè, Thiago Ribeiro. Assente ancora una volta El Kabir per problemi muscolari. n Curiosità. L'ultimo gol ufficiale segnato dal Cagliari in casa del Cesena risale al 17 febbraio 1985 quando, in serie B, fu pareggio per 1-1. La rete sarda venne realizzata da Uribe al 65': da allora sono trascorsi i restanti 25' di quel match, più le successive intere 5 partite disputate tra serie A (3-0 nel 1990/91 e 1-0 nel 2010/11), serie B (0-0 nel 1985/86 e 1-0 nel 1986/87) e coppa Italia (1-0 nel 1993/94), per un totale di 475' di digiuno sardo in Roma-

I gol realizzati finora dal Cagliari che da due gare è rimasto a digiuno

FICCADENTI TORNA DA EX Ficcadenti se n’è andato dopo averla resa “grande” a sprazzi (il finale fu più difficile) e oggi torna per cercare di infliggere il colpo di grazia alla sua ex squadra. Ma col sorriso, dopo un’esperienza da ricordare, non solo per la cucina romagnola. Butta le carte Biondini, Conti e Nainggolan e trova Candreva e quel Parolo che questa estate sono finiti dalla parte sbagliata (finora non si potrebbe dire il contrario). Anche se il Cagliari smentì l’interessamento al primo in modo plateale, o l’uno o l’altro avrebbero dovuto prendere il posto di Biondini

CESENA (4-3-3) FORMAZIONE 1 Antonioli, 16 Comotto, 2 Rodriguez, 25 Von Bergen, 6 Lauro, 18 Parolo, 5 Guana, 8 Candreva, 55 Martinez, 70 Bogdani, 7 Eder. PANCHINA (88 Ravaglia, 77 Ceccarelli, 13 M. Rossi, 23 Djokovic, 9 Meza Colli, 32 Ghezzal, 17 Malonga) Allenatore Marco Giampaolo

CAGLIARI (4-3-1-2) FORMAZIONE 1 Agazzi, 14 F. Pisano, 3 Ariaudo, 21 Canini, 31 Agostini, 8 Biondini, 5 Conti, 4 Nainggolan, 7 Cossu, 19 Thiago Ribeiro, 18 Nenè. PANCHINA (25 Avramov, 24 Perico, 2 Gozzi, 20 Ekdal, 30 Rui Sampaio, 23 Ibarbo, 9 Larrivey) Allenatore Massimo Ficcadenti Arbitro Doveri di Roma. Orario 20,45 in diretta tv su Sky

MASSIMO FICCADENTI Ha salvato il Cesena lo scorso anno

gna. L'unica vittoria sarda a Cesena - su 16 precedenti - risale alla serie C 1960/61: 1-0. L'ultima vittoria ottenuta in assoluto dal Cesena in campionato risale al 15 maggio scorso quando si impose in casa per 1-0 contro il Brescia: nelle successive 8 partite lo score è di 2 pareggi (entrambi per 0-0) e 6 sconfitte. Il Cesena non segna in assoluto in gare ufficiali dallo scorso 21 settembre (1-2 con la Lazio). L'autore del gol bianconero fu Mutu al 15': da allora si contano i restanti 75' di quel match, più le intere partite di campionato contro Milan (ko esterno per 0-1), Chievo e Fiorentina (doppio 0-0 casalingo) e Siena (sconfitta per 0-2 fuori casa), per un totale di 435' di digiuno assoluto. Il Cagliari non subisce gol dal 21 settembre (sconfitto per 2-3 a Palermo). Finora si contano 374 minuti di inviolabilità assoluta.

L’anticipo La Juventus vince e passa in testa n La Juventus nell’anticipo giocato ieri ha battuto la Fiorentina per 2-1 (gol di Bonucci, Jovetic e Matri) e balza in testa alla classifica a quota 16 punti in attesa delle gare di oggi. Il tecnico bianconero Conte ritrova Vidal e decide di allargare Vucinic nel 4-2-3-1. Krasic in tribuna, Gilardino in panchina. Primo tempo tutto bianconero. Il gol di Bonucci arriva al 13' sfruttando un errore di Boruc. Viola inesistenti e Juventus brava per una buona mezzora a creare molte occasioni e a dettare la gara. Al 22’ ci prova anche Matri con un destro al volo che finisce alto non di molto. I bianconeri spingono e creano soprattutto a destra. Al 35’ altra conclusione da par-

te di Vucinic, Boruc stavolta non si fa battere. Nel frattempo si scalda Gilardino. Ancora Vucinic sullo scadere del primo tempo dopo l’uno due con Vidal conclude con un destro impreciso. SECONDO TEMPO Nella ripresa entra Gilardino (esce Cerci). La Fiorentina entra in campo più convinta, la squadra si schiera

FIORENTINA KO Vantaggio di Bonucci nel primo tempo, poi la reazione viola con Jovetic, l’ottimo Matri chiude i conti

più corta e cambia tutto. E così al 13’ Jovetic trova la rete del pareggio: Gilardino-Vargas-Jovetic con gran destro del montenegrino. La Juventus cerca di reagire e al 20’ Matri riporta in vantaggio i bianconeri su assist di Pepe. Ancora l’ex Cagliari costringe Boruc alla parata dopo un suo destro. Matri viaggia a cento all’ora, la Fiorentina si spegne ancora. Conte cambia l’assetto della squadra con tre cambi negli utimi dieci minuti (Estigarribia, De Ceglie, Pazienza dentro, fuori dal campo Vucinic, Pepe e Vidal) e si protegge con un 4-5-4-1. L’arbitro dà quattro minuti di recupero ma la gara finisce coi bianconeri che balzano in cima alla classifica.

JUVENTUS FIORENTINA

2 1

RETI 12' pt Bonucci, 12' st Jovetic, 19' st Matri JUVENTUS (4-3-3) Storari 6, Lichtsteiner 7, Barzagli 7, Bonucci 6, Chiellini 6.5, Marchisio 6, Pirlo 7, Vidal 6.5 (43' st Pazienza sv), Pepe 7 (41' st De Ceglie sv), Matri 7.5, Vucinic 5.5 (32' st Estigarribia 6). Allenatore Antonio Conte 7 (Manninger, Elia, Del Piero, Quagliarella) FIORENTINA (4-3-3) Boruc 7, De Silvestri 5.5, Gamberini 5.5, Natali 6, Pasqual 5.5, Kharja 5 (38' st Silva sv), Behrami 5.5, Munari 5.5, Cerci 5 (1' st Gilardino 6), Jovetic 7, Vargas 5 (25' st Ljajc 6). Allenatore Sinisa Mihailovic 5,5 (Neto, Nastasic, Romulo, Lazzari) ARBITRO Orsato di Schio 7 NOTE Ammoniti: Behrami per comportamento non regolamentare; Munari, Marchisio, Natali


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Ficcadenti «Non diamoli per morti serve una grande gara» IL TECNICO «Non ingannino i 2 punti, giocheranno da dentro o fuori. Le mie punte non segnano solo per caso non per il modulo»

info

di Gabriele Lippi n La partita contro il Cesena non sarà una passeggiata. Ficcadenti mette in guardia tutti: «Attenzione a darli per morti fidandosi della classifica». Ma a tenere banco è più l'astinenza da gol degli attaccanti rossoblù che le insidie del prossimo avversario. Ficcadenti però non accetta le critiche di chi vede le punte troppo lontane dalla porta: «Ma perché dite così? Io domenica ho visto dei movimenti da parte degli attaccanti buoni. Non abbiamo segnato per pura casualità». Per dimostrare come il calcio sia «opinabile» l'allenatore poi scomoda uno dei maggiori bomber dell'anno scorso e il Barcellona: «Perché Cavani non segna? Non è colpa di Mazzarri. Semplicemente in questo momento la palla non vuole entrare. E il Barça? Loro giocano tutti dietro e va di moda. Partono da lontano. E ora mi chiedete perché i miei attaccanti giochino arretrati?». Ma non è tanto quello il punto. La verità è che per Ficcadenti non è affatto vero ciò che dicono i

Gli stadi

IL DINO MANUZZI DI CESENA CERTIFICATO FIFA 2 STELLE Manto sintetico di ultima generazione, Soccer Pro Max S, con fili sintetici con sezione a ritorno di memoria. L'intaso è l'Infilo Pro Geo Plus, 100% naturale. Ha la certificazione FIFA 2 Stelle.

MASSIMO FICCADENTI Ritrova il suo Cesena: «C’è il campo nuovo, e squadra nuova, con tanti giocatori di valore»

critici, e a chi sostiene di aver visto Nené sulla fascia e nessuno al centro, l'allenatore lancia l’invito: «Rivediamo la partita. Quando Nené si allargava si accentrava Ribeiro. Mi ricordo anche il minuto». Peccato che non ci sia tempo. Stasera si gioca a Cesena, il campionato chiama, e allora sotto col lavoro. «Sarà una partita durissima perché affrontiamo una squadra da dentro o fuori che non ha mai vinto, e troveremo un ambiente molto caldo. Dovremo fare una partita magari non perfetta, ma una grande partita». L'importante è che tutti ne siano consapevoli, «perché se ci andiamo pensando che hanno 2 punti in classifica siamo morti». Da quando lo allenava lui, il Cesena è cambiato tantissimo, e anche il Manuzzi si è rifatto il manto: «Campo nuovo, squadra nuova, con tanti giocatori di valore che un anno fa non c'erano. Hanno tenuto alcuni tra i migliori, come Parolo e Antonioli, ma ne hanno cambiati 10 o 12». Il pubblico è lo stesso, così come buona parte dello staff dirigenziale: «È sempre bello ritrovare persone con cui si è sofferto e gioito, ma l'aspetto affettivo dura qualche minuto, poi comincia la partita». Che Ficcadenti vuole vincere, e chissà che non cambi qualcosa nella formazione: «Domani mattina (stamattina, ndr) valutiamo campo e condizioni della squadra, per cercare di fare le scelte migliori».

Il sintetico Mereu: «Attenti ai minuti iniziali» NOVITÀ Il tecnico sardo è esperto di impianti in erba artificiale: «Con l’umidità la palla scivola di più ma esalta le giocate tecniche»

Info

di Fabio Salis

IL SILVIO PIOLA DI NOVARA IN SERIE B HA PORTATO BENE Sempre manto di ultima generazione a fili sintetici con sezione a ritorno di memoria (si rimettono in posizione verticale). L'intaso è il Geofill 100% naturale. Ha la certificazione FIFA 2 Stelle

n Non solo il Cesena. Il Cagliari stasera avrà un altro avversario da fronteggiare, ossia il campo di gioco. Il Dino Manuzzi, dall'agosto scorso, è in erba sintetica, il primo ad essere utilizzato in Italia nella massima serie (l'11 settembre contro in Cesena-Napoli 1-3) perché il Silvio Piola di Novara, rifatto nell'estate del 2010, è stato la novità dello scorso anno ma nella cadetteria, mentre la prima gara in serie A nello stadio piemontese è del 20 settembre contro l'Inter.

L’ARTEMIO FRANCHI DI SIENA SARÀ UGUALE A SAN MARINO Manto in erba sintetica Soccer Pro con un intaso Infillprogeo composto da fibre organiche di origine vegetale (cocco), che però consentono la crescita dell’erba naturale. È il Footballgreen Live.

LE INSIDIE PER I ROSSOBLÙ Saranno soprattutto all'inizio, come spiega Bernardo Mereu, ex allenatore della Villacidrese e con un'esperienza lavorativa decennale nel settore: «Bisognerà stare attenti nella fase iniziale, la superficie è scivolosa per la lubrificazione dell'erba sintetica e per l'umidità, la palla scorrerà veloce e si rischia di essere presi d'infilata. Si deve andare incontro alla prima palla e non aspettarla altrimenti si viene anticipati, poi la mente del giocatore si abituerà subito». Altri scompensi il Cagliari, che gioca e si allena sull'erba naturale, non dovrebbe averne.

BERNARDO MEREU «In Sardegna campi come quelli di Novara sono a Triei Barumini, Ferrini, Monserrato, hanno un costo di circa 450mila euro ma con soli 10mila euro all’anno di manutenzione, giocando sei partite al giorno, a fronte dei 100 mila euro per tenere i campi in erba naturale ma con soli 2 allenamenti a settimana più la gara della domenica»

«La risposta al gioco è perfetta – continua Mereu – il rimbalzo è ottimo e c'è linearità nel passaggio. Il Cagliari giocherà bene perché viene esaltata la tecnica. La somiglianza con l'erba naturale è totale, per capire la differenza si dovrebbe masticarla...». CESENA E NOVARA, DIFFERENZE Il manto del Dino Manuzzi è stato impiantato dalla Limonta Sport, società di Cologno al Serio in provincia di Bergamo mentre il Silvio Piola è dell'Italgreen di Villa d'Adda sempre nella provincia bergamasca. «Le aziende italiane sono tra le migliori al mondo – dice Mereu, che è agente in Sardegna proprio dell'Italgreen – e un plauso particolare va fatto alla Figc che ha dato regole precise per l'omologazione dei campi». Le differenze tra gli impianti di Cesena e Novara (il Cagliari ci giocherà il 5 febbraio) è nell'intaso, ossia la massa di sabbia silicea che si combina con le fibre naturali al 100% di origine vegetale. «Sono ottimi entrambi perché viene usata la fibra di cocco – continua Mereu – nel Manuzzi l'intaso viene completato con un 20% di sughero mentre nel Piola quella percentuale è di gomma SBR, quella degli pneumatici per intenderci». Poi ci sarebbe la terza via, un sistema misto: fibre di erba naturale inserite su un tappeto sintetico di matrice vegetale. «Come quello di San Marino, ci ho giocato con la Villacidrese ma preferisco gli altri due», chiude Mereu.

GIAMPAOLO LORO SERENI LA SQUADRA VA AIUTATA n «Mi sembra che si stia parlando di tutto tranne che della partita». Così Marco Giampaolo alla vigilia del match contro il Cagliari, una partita che potrebbe segnare il futuro in panchina dell’ex tecnico rossoblù ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. «Ritengo sia una partita molto importante - dice Giampaolo - e ritengo che tutte le energie che si sono spese in questi giorni vadano canalizzate affinché vi siano le condizioni per dare il massimo contro il Cagliari». Il tecnico di Giulianova chiama a raccolta i tifosi: «La squadra ha bisogno di essere sostenuta. Affronteremo una avversaria molto serena, che viene a giocare in grande tranquillità contro una squadra che ha bisogno solo di sopporto e di aiuto. In questo momento quello che conta è il Cesena. Io con la squadra ho parlato, sa che ha il mio sostegno e che io sono il responsabile numero uno». A Siena è stato un brutto Cesena. «Ero sicuro che avremmo fatto una gara importante - chiude Giampaolo - la squadra mi segue e lavora, abbiamo toppato una gara, dopo due buone prestazioni ora ne abbiamo un'altra e bisogna prepararsi al meglio».

LE GARE DI OGGI

C’è Napoli-Udinese la Lazio e il Milan mirano alla vetta

MAX ALLEGRI «Ora si spaccherà la classifica, noi dobbiamo stare su e mirare allo scudetto»

O

ggi la nona giornata di serie A. In campo NapoliUdinese, con gli azzurri di Mazzarri bravi in Europa meno in campionato contro la capolista priva di Di Natale. «Finora abbiamo collezionato otto risultati su dieci partite in un fazzoletto di tempo e giocando contro le blasonate italiane e le corazzate europee», ha detto ieri Mazzarri. Guidolin avvisa: «La classifica è provvisoria, nessuno si è montato la testa». Il Milan ospita il Parma, gara che potrebbe dare uno slancio in classifica ai rossoneri. «Fra oggi e domenica la classifica si spaccherà, le prime sei allungheranno, ed è il caso di non restare impantanati nel gruppone. Anzi dobbiamo tornare a essere i favoriti per la conquista dello scudetto», ha commentato ieri Allegri. L’Inter incontra a Bergamo l’Atalanta che finora ha fatto un ottimo avvio di stagione («Andremo là per trovare punti», ha avvisato Ranieri). Lo stesso vale per la Roma in casa del Genoa (Luis Enrique sincero «Non siamo ancora una squadra da scudetto, siamo in costruzione». La Lazio ospita il Catania all’Olimpico con la speranza di sfruttare un passo falso dell’Udinese per passare al comando. n La 9ª giornata: Juventus-Fiorentina (ieri 2-1), Atalanta-Inter, CesenaCagliari, Chievo-Bologna, Genoa-Roma, Lazio-Catania, Milan-Parma, Napoli-Udinese, Novara-Siena, Palermo-Lecce (domani 20.45). n Classifica: Juventus 16, Udinese 15, Lazio 14, Cagliari 12, Napoli, Roma, Milan 11, Palermo, Catania 10, Fiorentina, Siena, Genoa, Chievo, Parma 9, Atalanta 8, Inter 7, Novara 5, Lecce 4, Bologna 4, Cesena 2.


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SPORT IL PAESE IN PIAZZA FIORI E STRISCIONI «HAI TENUTO APERTO FINO ALL’ULTIMO»

FUNERALI DOMANI ALLE 15 A CORIANO PREVISTO L’ARRIVO DI 60MILA PERSONE

CORTEO FUNEBRE LA BARA TRA DUE MOTO GUIDANO GLI AMICI-PILOTI ROSSI E PASINI

n In piazza Don Minzoni, quella centrale di Coriano, e davanti alle gradinate della chiesa di Santa Maria Assunta, si sono moltiplicati i mezzi di fiori e gli striscioni. «A te che hai tenuto aperto fino all'ultimo», si legge su quello del Bar Centrale, della piazza. Una camera ardente strettamente privata è stata allestita nell'abitazione della famiglia; l'ingresso della strada privata che porta alla villetta, fuori Coriano, è piantonato dai carabinieri.

n Il funerale di Marco Simoncelli si svolgerà domani alle ore 15 nella Chiesa di Santa Maria di Coriano. La funzione verrà officiata dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi. Fonti della Prefettura prevedono l'arrivo di 60mila persone, la chiesa ne può contenere 500. Chi resterà fuori potrà seguire la funzione del vescovo di Rimini, monsignor Lambiasi sui maxischermi all'esterno.

n Saranno gli amici-piloti Valentino Rossi e Matteo Pasini a guidare le due moto che domani porteranno la bara di Simoncelli. La salma verrà benedetta nella camera ardente allestita al teatro comunale, da dove partirà il corteo funebre fino alla chiesa. Saranno alle esequie i team Gresini, Ducati e Yamaha al completo. Durante la cerimonia canterà il coro parrocchiale, la Curia non ha permesso che Vasco Rossi cantasse una canzone.

Simoncelli Salma a casa

SOCCORSI .È POLEMICA

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Il papà: «Un guerriero» ROSSI TANTI BEI RICORDI MAI DETTO CHE LASCIO n «A Marco mi legano tantissimi ricordi, stavamo insieme quasi tutti i giorni. Ci allenavamo in palestra e andavamo sempre a girare con tutto ciò che era a motore. Questi sono i ricordi più belli che ho». Così Rossi, al suo arrivo a Fiumicino, ha voluto ricordare Simoncelli. Valentino era sullo stesso volo che ha riportato in Italia la salma di “Sic”. «Non è stato bello - ha detto riferendosi ai momenti drammatici in Malesia - Cosa ho pensato in queste ore? A niente, solo che mi dispiace». Poi racconta del papà di Simoncelli: «Paolo sta abbastanza male, lo abbiamo abbracciato tutti». Sull’incidente: «Sono cose che vorresti non succedessero mai, invece ogni tanto capita». Smentita l’ipotesi di addio alle gare: «Non so chi l’abbia detto, di sicuro non io. Forse è una notizia che fa vendere qualche giornale in più».

IL RITORNO Lo sbarco a Roma ieri alle 6, l’arrivo a Coriano alle 12. «Voleva vincere, se avesse lasciato la moto...». La madre Rossella: «Fieri che sia stato così». La fidanzata Kate: «Dimenticare? Non fa» n Il viaggio di ritorno che nessuno si sarebbe mai aspettato. Ieri mattina alle 6.10 è atterrato all'aeroporto di Fiumicino l'aereo della Malaysia Airlines con a bordo la salma di Marco Simoncelli, il pilota 24enne deceduto domenica durante il Gran Premio a Sepang. Appena sbarcati, il padre di Marco, Paolo, visibilmente provato dal dolore, in lacrime, e la fidanzata del pilota, Kate, sono stati accolti dal presidente del Coni Gianni Petrucci. La salma è stata caricata sul carro funebre per il viaggio a Coriano, paese natale del pilota. L’arrivo a casa dopo mezzogiorno, lungo abbraccio del papà del campione, con la mamma, Rossella, e la sorella minore Martina. Oggi, poco prima delle 9.30 sarà aperta al pubblico la camera ardente al teatro Comunale di Coriano. «Era un guerriero, voleva vincere.

Forse è morto anche per quello. Se lasciava la moto...», così Paolo Simoncelli, con la voce rotta. E poi un sussurro: «Ero vicino quando l'hanno soccorso, era già morto. Stava tornando quello che aveva vinto il mondiale. Gli volevo bene, lui pure. Peccato...». Incredula la madre Rossella: «Ci ha lasciato un bel ricordo e un bel messaggio, siamo fieri che sia stato così. Ci mancherà molto, era un grande casinaro, la casa era bombardata da quello che lasciava in giro, dal suo tono di voce forte». Addolorata la fidanzata di Marco, Kate Fretti: «Dimenticare non si può, posso solo conviverci con questo dolore. Sono andata nella nostra casa, ho provato a dirgli che mi aveva detto che non ci saremmo mai lasciati, invece si è sbagliato. Ho pensato, magari succede come nel film Ghost...».

Inciampano durante il trasporto un video mostra la barella a terra n Un video amatoriale pubblicato su Youtube testimonia gli attimi convulsi dei primi soccorsi dopo il terribile incidente di Marco Simoncelli. Nelle immagini, si vede un gruppo di soccorritori che trasporta via Simoncelli, peraltro presumibilmente già morto, di fretta e senza cura. Uno dei soccorritori, inoltre, inciampa e fa cadere il pilota a terra.

Tra quelli che, una volta fatta superare il gard rail alla barella, aiuteranno a caricare Simoncelli nell'ambulanza, c'è anche Paolo, il padre di Marco che era nel punto dell'incidente, nella contropista con il motorino, che lascia cadere una volta resosi conto che sulla barella c'era il figlio. La Dorna aveva definito i soccorsi tempestivi ed efficaci.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 7 h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 The Tree of Life Ore 21.30-V.O. CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo

Sala 8 Sala 8 Sala 9 Sala 10 Sala 10

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Fast Food Nation Ore 21.00

Sala 11

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Melancholia Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Bar Sport Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 2 I Puffi Ore 16.45 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 4 Paranormal Activity 3 Ore 18.50-20.45-22.40 Sala 5 Cowboys & Aliens Ore 18.00-22.30 Sala 5 Maga Martina 2 Ore 16.50-18.45 Sala 6 I tre Moschettieri Ore 20.00 Sala 6 I tre Moschettieri 3D Ore 17.30-22.30 Sala 7 A Dangerous Method Ore 20.40-22.40 Sala 7 Arrietty Ore 17.00 Sala 7 Ex: amici come prima Ore 16.45-20.30 Sala 8 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 9 Amici di letto Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 13

GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Una separazione Ore 19.15-21.30 Sala 2 Melancholia Ore 18.45-21.00 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. This Must Be the Place Ore 19.15-21.30 Sala Truf. Tomboy Ore 21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Arrietty Ore 18.00 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 20.10-22.30 Sala 2 This Must Be the Place Ore 17.00-19.40-22.20 Sala 3 Ex: amici come prima Ore 16.50-19.05-21.20 Sala 4 Un poliziotto da happy hour Ore 17.30-19.40-21.50 Sala 5 Abduction Ore 19.30-22.00 Sala 5 I Puffi Ore 16.40 Sala 6 Matrimonio a Parigi Ore 17.50-20.00-22.10

Sala 12

Bar Sport Ore 17.50-20.10-22.30 Final Destination 5 3D Ore 20.15-22.25 I Puffi Ore 17.55 I tre Moschettieri 3D Ore 16.35-19.05-21.35 Maga Martina 2 Ore 17.05-19.15 Matrimonio a Parigi Ore 21.25 Super Ore 17.25-19.45-22.05 Amici di letto Ore 16.55-19.25-21.55 I tre Moschettieri Ore 17.15-19.45-22.15

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 This Must Be the Place Ore 17.20-19.50-22.20 Sala 2 Maga Martina 2 Ore 18.00 Sala 2 Super Ore 20.10-22.20 Sala 3 Amici di letto Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 4 Matrimonio a Parigi Ore 18.00-20.20-22.40 Sala 5 Paranormal Activity 3 Ore 16.50-18.50-20.50-22.50 Sala 6 I tre Moschettieri 3D Ore 17.30-20.10-22.50 Sala 7 Cowboys & Aliens Ore 17.20-20.00-22.30 Sala 8 Bar Sport Ore 17.50-20.20-22.40

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Super Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 2 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.20 Sala 3 Bar Sport Ore 16.20-18.30-20.30-22.30 Sala 4 Ex: amici come prima Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 5 I tre Moschettieri Ore 16.20-18.40-21.00 Sala 6 Final Destination 5 3D Ore 20.30-22.30 Sala 6 I Puffi 3D Ore 16.20-18.25 Sala 7 Matrimonio a Parigi Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 8 Arrietty Ore 17.20 Sala 8 Matrimonio a Parigi Ore 19.30-21.30 Sala 9 I tre Moschettieri 3D Ore 22.20 Sala 9 Maga Martina 2 Ore 16.30-18.30-20.30 Sala 10 Amici di letto Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 11 Abduction Ore 16.20-18.25-20.30-22.35 Sala 11 I tre Moschettieri 3D Ore 22.20 Sala 12 Un poliziotto da happy hour Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

ILMETEO

le trame SASSARI

Sala 4

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 L’ultimo terrestre Ore 18.30-20.30-22.30 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

▲ho

MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 A Dangerous Method

❆▲h

ALGHERO

Sala 1

Ore 18.30 Ex: amici come prima Ore 21.30

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 I tre Moschettieri 3D Ore 18.10-20.20-22.30

IGLESIAS

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 21.00

SAMASSI

ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 I tre Moschettieri 3D

NUORO

Sala 5 Sala 6

MAGA MARTINA 2 Genere Avventura Anno 2011 Durata 90 minuti Regia Harald Sicheritz Con Alina Freund Trama In questo sequel , la giovane Martina è ormai una supermaga che, con l'aiuto del piccolo e buffo draghetto Ettore, ha saputo vincere il terribile mago Gemonio. La lotta contro il male, però, non può dirsi terminata e la maghetta è chiamata a risolvere la situazione nel regno di Mandolam. A chiedere il suo aiuto è stato il Gran Visir Guliman. Martina, però, si accorgerà presto che la lealtà è un pregio di pochi...

MATRIMONIO A PARIGI

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 20.15 Sala 1 I Puffi 3D Ore 19.30 Sala 2 Arrietty Ore 19.00 Sala 2 Bar Sport Ore 20.30-22.30 Sala 2 Ex: amici come prima Ore 22.30 Sala 3 Cowboys & Aliens Ore 22.30 Sala 4 Amici di letto Ore 20.00-22.30 Sala 5 I tre Moschettieri Ore 20.00 Sala 5 I tre Moschettieri 3D Ore 22.30 Sala 6 This Must Be the Place Ore 20.00-22.30 Sala 7 Matrimonio a Parigi Ore 20.15-22.30 Sala 8 Paranormal Activity 3 Ore 20.45-22.30

▲h

Ore 21.00

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 22.45 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.15-20.30 Sala 2 Paranormal Activity 3 Ore 18.30-21.00-22.50 Sala 3 Matrimonio a Parigi Ore 18.20-20.40-22.40

Amici di letto Ore 18.30-20.40-22.45 Ex: amici come prima Ore 20.30-22.40 Maga Martina 2 Ore 18.15 I tre Moschettieri 3D Ore 18.20-20.30-22.50

Sala 5

Genere Commedia Anno 2011 Durata 110 minuti Regia Claudio Risi Con Massimo Boldi, Biagio Izzo Trama Un industriale lombardo, Lorenzo, abituato (a causa della moglie...) ad evadere il fisco in tutte le maniere, durante una vacanza in Francia per far visita al figlio Mirko, s'imbatte in Gennaro, un finanziere napoletano ligio al rispetto della legge. Nello stesso albergo, la casualità vuole che Mirko s'innamori di Natalina, la figlia di Gennaro. Lorenzo, così, dovrà scegliere tra la felicità del figlio e i suoi soldi...

SUPER Genere Azione Anno 2010 Durata 96 minuti Regia James Gunn Con Rainn Wilson, Ellen Page Trama Frank è un uomo ordinario, sposato e innamorato di Sarah. Lei, però, decide di lasciarlo per un altro, Jacques, un subdolo spacciatore. La vita dell'amata comincia così a condirsi di droga, degrado e lascivia. Tutto ciò per Frank, fervente e bigotto baciapile, è intollerabile. Decide, dunque, di trasformarsi in un supereroe: The Crimson Bolt. Senza superpoteri, ma con un costume, ingaggia una lotta contro il crimine, aiutato da una ragazza sociopatica, Libby...

PARANORMAL ACTIVITY 3 Genere Horror Anno 2011 Durata 84 minuti Regia A. Schulman, H. Joost Con Logan Lerman, Milla Jovovich Trama Terzo capitolo della saga horror in stile amatoriale. Si tratta in realtà di un prequel dei due film precedenti ed è ambientato alla fine degli anni '80. Il film scava nel terrificante passato delle protagoniste, catturando l'infanzia dannata di Katie e di Kristie e le prime aggressioni dello spirito maligno...

TORTOLI’

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 19.15-21.30 Sala 2 I tre Moschettieri Ore 21.45 Sala 2 I tre Moschettieri 3D Ore 19.45

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 22.30 Sala 1 Paranormal Activity 3 Ore 17.30-20.00 Sala 2 This Must Be the Place Ore 17.00-19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Riposo

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LA MADDALENA

PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Bar Sport Ore 18.15-20.15-22.15 Sala 2 This Must Be the Place Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-20.10-22.20 Sala 4 Cowboys & Aliens Ore 18.00-20.15-22.30

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Matrimonio a Parigi Ore 18.10-20.15-22.30 Sala 2 Bar Sport Ore 18.05-20.10-22.25 Sala 3 Paranormal Activity 3 Ore 18.15-20.25-22.35 Sala 4 Amici di letto Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 5 Cowboys & Aliens Ore 17.55 Sala 5 Ex: amici come prima Ore 20.20-22.25 Sala 6 I Puffi 3D Ore 17.50 Sala 6 I tre Moschettieri 3D Ore 20.10-22.30 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 2011

CULTURA

LETTERATURA

A Mandas sulle orme di Lawrence

V

iaggiare ci porta a conoscere cose nuove, ad entrare in contatto con altre realtà e persone mai incontrate prima. Torna per la quinta volta l’appuntamento con il “Festival del Libro di Viaggio” intitolato a D.H. Lawrence. Come sempre, appuntamento a a Mandas, dal 28 al 30 ottobre. Tre giorni dedicati alla letteratura, al territorio sardo ed alla mobilità sostenibile. Giornate intense, in cui incontrare autori, partecipare a letture e dibattiti e, perché no, svagarsi con uno spettacolo. Organizza l’evento il Comune di Mandas, con il patrocinio della Regione Sardegna e della Provincia di Cagliari. Protagonisti l’ex convento ed il compendio medievale. «È certamente un’occasione culturale molto importante», sottolinea Umberto Oppus, sindaco di Mandas «ma è anche una grande opportunità di operare in sinergia con i paesi vicini. Questo festival permette di attrarre visitatori in una zona che non vive di turismo balneare. Un turismo della conoscenza, che l’isola deve saper sfruttare al meglio». Filo conduttore del festival è il viaggio in tutte le sue declinazioni. Si può viaggiare nella storia, ad esempio. Sabato Andrea Molesini, fresco vincitore del Premio Campiello, porterà il pubblico indietro nel tempo fino alla prima guerra mondiale, con il suo “Non tutti i bastardi sono di Vienna”. La maggior parte dei viaggi ci permette di conoscere luoghi nuovi, a volte straordinari, a volte terrificanti. Sempre sabato Marco Aime, antropologo, racconta la vita pastorale italiana in “Con i pastori lungo i sentieri della transumanza”. Domenica è la volta di Andrea Tarabbia, scrittore candidato al Premio Strega, racconta la Cecenia in “Il diavolo di Beslan”. Dopo Tarabbia sarà il turno di Roberto Costantini, che presenta “Tu sei il male”, il noir italiano dell’anno. La presenza di ogni autore è legata ad un particolare dibattito sul tema del viaggio in tutte le sue forme. Ma il festival non vuole parlare soltanto di viaggi immaginari. Sabato è previsto un incontro sulla mobilità sostenibile, intitolato “In viaggio verso un futuro possibile”. Si parlerà di metodi di viaggio alternativi con Giovanni Caria, presidente dell’Arst, Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente e Giorgio Spiga, ideatore di AlberiLibri. NON SOLO LETTERATURA All’interno della manifestazione anche Evento Africa. Un convegno che porta i partecipanti lontano, in un continente osservato con gli occhi di un viaggiatore. Ed ancora degustazioni di vini locali e visite guidate al centro storico di Mandas, per ripercorrere le orme di Lawrence. L’assessore Provinciale Giampietro Comandini mette in risalto il fatto che «questa è una buona occasione per i privati, che possono sostenere l’iniziativa e farsi conoscere dal grande pubblico». Da segnalare il Premio Ducato d’oro, che sarà assegnato dalla giuria del festival a professionisti sardi che si sono distinti nel campo del giornalismo e della letteratura. Sabato sarà possibile arrivare al festival sfruttando il Trenino Verde, in partenza da Monserrato alle 8 e 30. Il ritorno è previsto intorno alle 19. Il treno a vapore permetterà di immedesimarsi nei viaggiatori dell’inizio del secolo scorso. «Lo svilup-

IL FESTIVAL Un viaggio di tre giorni fra letture, dibattiti, ospiti prestigiosi, incontri, spettacoli nel centro storico

info

DAL 28 AL 30 A MANDAS Al via il festival del libro di viaggio “D.H. Lawrence”. Fra i molti ospiti, Andrea Molesini, vincitore del Premio Campiello 2011.

po del trasporto ferroviario è fondamentale per noi» spiega Oppus. «Il treno corre tutto l’anno e simboleggia la vita della comunità. Alcuni paesi hanno perso le fermate del treno e si sono spopolati in pochissimo tempo». E lunedì prossimo sarà già tempo di pensare all’edizione 2012. Saverio Gaeta, consulente per questa edizione e direttore artistico della prossima, racconta che «la preparazione dura tutto l’anno. Bisogna trovare le location e preparare molte iniziative, ad esempio quelle in collaborazione con le scuole del paese». Si lavora per riproporre al festival il premio letterario, che portava a Mandas diversi scrittori. E si spera nei finanziamenti. «Grazie a questo festival», ribadisce il sindaco Oppus «abbiamo radunato quarantadue comuni, per mantenere attivo il percorso ferroviario. Il Trenino Verde rimarrà ancora in vita almeno per altri tre anni. Servono risorse ed investimenti per quello che all’estero definiscono “una serie di romantici treni da cui ammirare favolose vedute” e che noi troppo spesso ignoriamo». Jacopo Basanisi

L’AUTORE Sabato Andrea Molesini, parlerà del suo romanzo vincitore del Campiello “Non tutti i bastardi sono di Vienna”

FABBRICA ILLUMINATA

Nervi, crudeltà, solitudini al telefono

S

i chiama HOT LINE ed è un collage particolarmente divertente quello che va in scena domenica al Toff, in via Sauro, che ci propone una serie di telefonate che vedono impegnati i più curiosi personaggi, e che pone in primo piano lo spaccato di una società malata di solitudine, solipsismo, volgarità, incapace di amare, nevrotica, spietata con i più deboli. Prestigioso il parterre degli autori, si tratta di testi di Sergi Bebel, Alan Bennet, Stefano Benni, Steven Berkoff, Christopher Durang, Angelo Longoni, Dorothy Parker, Franca Rame, Franca

Valeri. Si destreggiano con la cornetta Rita Atzeri,Federica Boi, Anna Brotzu, Pierluigi Caròla, Agnese Fois, Elena Pau. Gli elementi scenici e costumi sono di Salvatore Aresu, l’adattamento e la regia sono di Marco Parodi. Due spettacoli, si parte alle 18 e si replica alle 21. La protagonista del monologo di Angelo Longoni, che dà il titolo allo spettacolo, è una giovane donna da poco separata dal marito che pur ditrovare un lavoro si accontenta di quel che il mercato offre, e diventa, non senza vergogna, un'operatrice telefonica a luci rosse. Assai divertente è il raccon-

LO SPETTACOLO Domenica al Toff c’è HOTLINE. Tratto da testi di Benni, Franca Rame, Dorothy Parker, Sergi Bebel to che Franca Rame fa in “Sesso, grazie, tanto per gradire!”, in cui si parla di sesso: tabù, consuetudini e miti dasfatare. L’amichetto della notte di Steven Berkoff ricostruisce una maniacale telefonata notturna di uno stalker. In “Forestieri” dello scrittore catalano

Sergi Belbel, una madre malata in fase terminale svela i segreti e smaschera l’identità sessuale del proprio figlio. Dorothy Parker in “Una telefonata” e “Sei stato magnifico!” ci regala piccole storie di felicità perduta, di amore negato. “La mocciosa” di Stefano Benni è un’adolescente crudele che entra a far parte di una galleria di personaggi che oscillano fra il mondo delle WinKs e quello dei lucchetti di Federico Moccia. Due gli omaggi alla grande Franca Valeri. In “Terapia di gruppo” Christopher Durang prende di mira le ansie, le debolezze e i pregiudizi che alterano i nostri comportament. E da ultimo “La parrucca” di Natalia Ginzburg. Consigliata la prenotazione. Per info: 070 489114 - 3200667190.


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CULTURA

EXMA’ Il corpo tradotto segni e immagini contemporanei L’INCONTRO Domani a partire dalle 18 al centro culturale di via San Lucifero si terrà “Atlante Mnemosyne”, un confronto aperto attorno alla creazione organizzato da Riverrun Performing Arts

L

a dimensione corporea e quella incorporea, il tema individuale e collettivo delle immagini, un’occasione di confronto su come le varie poetiche e discipline dell’arte contemporanea si interrogano attorno a questi temi comuni del “fare creativo” contemporaneo. Sono le riflessioni a partire alle quali si svolgerà, domani alle 18 all’Exmà di Cagliari l'incontro "Atlante Mnemosyne – dialoghi sul corpo tradotto" organizzato da Riverrun Performing Arts nell'ambito del progetto triennale step- 1. Aperto a tutti coloro che vorranno confrontare ed esprimere il proprio pensiero e pratica artistica sulla costruzione attraverso segni altri dell'immagine del corpo umano nell'arte contemporanea, l'incontro prende le mosse dall'avviata collaborazione tra Riverrun e i Pathosformel, in questi giorni a Ca-

gliari per il primo workshop del progetto step- 1 che mira a captare e ripensare i segni del divenire e confrontarsi con la complessità del presente della creazione artistica di riflessione sul contemporaneo attraverso incontri, residenze artistiche e spettacoli. L’Atlante Mnemosyne è originariamente un progetto di immagini ideato da Aby Warburg è composto da una serie di tavole, costituite da montaggi fotografici che assemblano riproduzioni di opere diverse. Testimonianze del primordiale archetipico potere evocativo, ma anche principali veicoli e supporti della tradizione culturale e della memoria sociale, queste immagini si trascrivono continuamente nel corpo individuale rigenerando una memoria sociale in cui tracciano continue linee di fuga e di ridefinizione di immaginari. Daniel Blanga Gubbay, Paola Villani, meglio conosciuti come Pathosformel, punta

GLI ARTISTI I Pathosformel sono la punta di diamante della nuova generazione di artisti performativi

di diamante della nuova generazione di artisti performativi che si affaccia sulla scena teatrale italiana destabilizzando modi, generi e confini del fare creativo, si collocano nel filone di riflessione caro allo storico e critico dell’arte Aby Warburg fin dal nome: con il termine pathosformel, Warburg intendeva alcune immagini archetipiche che ritornano in contesti differenti attraverso i secoli della storia dell'arte. Per Warburg la storia delle immagini è stratificazione di esperienze diverse e pathosformeln sono fermi-immagini che condensano la creazione originaria (pathos) con la ripetitività del canone a cui fanno riferimento. Tiziana Frongia


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