sardegnaquotidiano_20111018

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QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

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LA TELEFONATA Colloquio Berlusconi-Lavitola: facciamo fuori il palazzo di Giustizia a pagina 10

Anno I Numero 112 Martedì 18 ottobre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI La posizione di Cossu meglio trequartista o esterno?

TENDENZE Demi, rapper rossoblù il fenomeno viaggia su Internet

Virginia Saba e Fabio Salis alle pagine 16-17

Francesca Cardia a pagina 22

ROMA Il Pdl sardo alla svolta Cappellacci: mi fido di Alfano n Alle 11 a Roma il “caso Sardegna” approda sul tavolo del segretario nazionale, Angelino Alfano. Insieme con i parlamentari sardi ci saranno anche la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, il capogruppo Mario Diana e il vice, Pietro Pittalis. Non convocato il governatore Cappellacci con il quale però è già in programma il faccia a faccia decisivo. «Se il governo

risolve la vertenza entrate sono pronto a rifare la tessera ma nel Pdl sardo serve discontinuità al vertice», dichiara il presidente della Giunta che si allontana dal cono d’ombra di Pisanu e strizza l’occhio a Scajola. Antonio Moro e Giacomo Bassi alle pagine 2-3

INDIGNATI .

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CRONACHE

Disagi Le Poste in tilt bando a rischio per le donne n Blocco informatico negli uffici nel primo giorno di presentazione delle domande per i contributi all’imprenditoria femminile: «Annullare il concorso». Lazzaro Cadelano a pagina 7

L’allarme L’incubo siccità con bacini vuoti e reti colabrodo n Allarme dei geologi: da oltre cinque mesi non piove abbastanza e i bacini idrici si stanno svuotando. Vincenzo Garofalo a pagina 6

Dopo la guerriglia indagini della Digos anche a Cagliari Blitz delle forze dell’ordine in tutta Italia per cercare i colpevoli della devastazione nella Capitale. La Digos in attesa di visionare i filmati girati dai colleghi romani per individuare even-

tuali anarchici sardi tra i giovani che hanno partecipato alle proteste: tra essi ci potrebbe essere anche un cagliaritano. Intanto il ministro dell’Interno Maroni annuncia un giro di

vite e nuove leggi per le manifestazioni. A Roma stop ai cortei in centro per un mese. Manuel Scordo alle pagine 8-9

MODA DA ZEFFIRELLI A OZPETEK, IL COSTUMISTA DEI BIG È LAI a pagina 20

Procura Morte sospetta in ospedale C’è un’inchiesta n Paziente ricoverato per una frattura. Colpito da setticemia è morto al Marino dopo un intervento. Sequestrate le cartelle. Maddalena Brunetti a pagina 12

Quartu Le strisce blu della discordia «Toglietele» n Cittadini in rivolta contro il nuovo piano della sosta voluto dal Comune, che raddoppia il numero di stalli a pagamento. Monica Magro a pagina 15


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GRANDI MANOVRE

L’INTERVISTA Cappellacci scommette sulla svolta «Il Pdl sardo? Io mi fido di Alfano»

IL VERTICE Il governatore non partecipa al summit romano ma prepara il faccia a faccia col segretario, strizza l’occhio a Scajola e dice: se il governo risolve la vertenza entrate rifaccio la tessera n Il gran giorno del Pdl sardo è arrivato. Angelino Alfano apparecchia il tavolo per il “caso Sardegna” ma non c’è posto per Ugo Cappellacci. Per ora. L’incontro tra il segretario e il governatore comunque ci sarà e sarà un faccia a faccia. Per fare coriandoli dell’ultimo brandello di tessera Pdl rimasto o sottoscriverne un’altra, «nel caso in cui il governo risolva la vertenza entrate». Così dichiara Cappellacci, che scommette sul segretario Alfano: «Mi fido di lui mentre il Pdl sardo è senza vertice». Presidente, perché non è stato invitato al summit da Alfano? Il segretario ha avviato correttamente un percorso politico che prevede una verifica complessiva della situazione sarda ed è giusto che abbia incominciato dal livello parlamentare. Guardi che deve esserci anche un livello regionale: partecipano la presidente del Consiglio e il capogruppo del Pdl in Regione. È un percorso coerente finalizzato a un esame il più possibile completo e in questa logica il passaggio di sintesi finale è l’incontro col presidente della Giunta. Conta di essere ricevuto dal segretario Alfano? Immagino che abbia necessità di setirmi per un confronto sereno, proficuo e costruttivo. Che cosa dirà al suo ex segretario di partito? Spiegherò le ragioni per le quali ritengo sia necessario un atto di coraggio del Pdl sardo e nazionale per la tutela degli interessi della Sardegna. In sintesi: dirà che Tremonti e Matteoli hanno bastonato la Sardegna e anche Cappellacci. Non solo. Aggiunga... Gli dirò che con il supporto coraggioso di ministri come Raffaele Fitto si è ottenuta l’approvazione, nella commissione paritetica Stato-Regione, delle norme di attuazione sulle entrate e che, con un gesto leale e altrettanto coraggioso, in Consiglio dei mi-

nistri possono diventare legge. Perché Alfano dovrebbe dare seguito alle sue richieste se lei gli ha restituito la tessera del partito? Perché Alfano ha grande sensibilità politica e ha a cuore le sorti del Paese e dei territori, dunque comprende che il futuro stesso del partito passa per la nostra capacità di capire e farci interpreti delle istanze della gente, in questo caso delle istanze di tutti i sardi. Lo ha spiegato ai vertici del Pdl sardo? È un’impresa per niente facile. Perché è così complicato? Perché in questo momento il Pdl sardo non ha un vertice. Potrebbero rispondere facile: neppure la Regione sarda ha una guida sicura. La Regione sarda ha una guida di cui rappresento la sintesi per mandato popolare ricevuto, mentre al Pdl sardo non solo manca l’investitura popolare ma anche un rappresentante credibile e pertanto con un minimo di autorevolezza. L’ipotesi di una guida a tre del partito potrebbero colmare il deficit? Non mi appassionano i pronostici ma serve discontinuità rispetto ad una situazione nella quale l’unico dato incontestabile è la totale inconsistenza di proposta politica da parte del partito in Sardegna. Pronostico per pronostico, il 30 ottobre la ritroveremo tesserato del Pdl? Se il Consiglio dei ministri, domani, dovesse trasformare in legge le norme di attuazione sulle entrate, non aspetterò il 30 ottobre e la faccio anche domani. E rimette nel cassetto il partito di Cappellacci? Non farò il mio partito anche perché dentro il Pdl sardo di partiti ce ne sono già troppi mentre mantengo di sicuro la mia area di riferimento: i sardi. Parteciperebbe alla squadra dei traghettatori che devono portare il Pdl sardo in porto fino ai congressi

La Regione sarda ha una guida di cui rappresento la sintesi per mandato popolare ricevuto, mentre al Pdl sardo non solo manca l’investitura popolare ma anche un rappresentante credibile e pertanto con un minimo di autorevolezza.

Non sono né alla ricerca e né sono interessato alle sponsorizzazioni romane.Non farò il mio partito anche perché dentro il Pdl sardo di partiti ce ne sono già troppi mentre mantengo di sicuro la mia area di riferimento: i sardi.

provinciali? Non credo sia questo il ruolo del presidente della Regione, semmai mi aspetto l’avvio di una nuova fase, anche critica, di stimolo per l’azione di governo ma allo stesso tempo di supporto e soprattutto di proposta politica. Quanto è vicino all’ex ministro Pisanu? È una persona di grande sensibilità politica con una storia importante alle spalle e che gode della mia stima. L’hanno informata che la resa dei conti tra il Pdl nazionale e Beppe Pisanu si gioca anche in Sardegna? Sono talmente impegnato nell’azione di governo che talvolta mi distraggo dalle questioni politiche nazionali. Ma non le sarà sfuggito il ritorno di un altro ex ministro, Claudio Scajola. Perché, si era allontanato? A me non risulta. Ma risulta che in queste ore sia molto impegnato sulle questioni sarde. Claudio Scajola ha grande esperienza ed è positivo che le questioni sarde siano all’attenzione di Scajola. Ha visto? Dopo la tessera ritornano anche gli sponsor romani. No. Non sono né alla ricerca e né sono interessato a sponsorizzazioni romane. Mi appassiona, invece e anche parecchio, il confronto politico, al quale peraltro non mi sono mai sottratto. Un messaggio alla delegazione del Pdl sardo che incontra Alfano a Roma. Fortza Paris. Si dice anche quando in politica si sta preparando la battaglia finale... Certo. La battaglia delle entrate è una grande battaglia da condurre tutti insieme per la Sardegna, servono energie, generosità di intenti e forze vive. Serve pure Angelino Alfano... Ho fiducia nel segretario nazionale del Pdl e spero che la Sardegna possa arruolare il “soldato” Alfano. E così il Pdl sardo riarruolerà Cappellacci, resta da capire se da comandante o da soldato semplice. I migliori comandanti sono bravi sol-

dati. Detto da lei, presidente senza gavetta arruolato dal super comandante Berlusconi... Ricordo che prima di diventare coordinatore regionale sono stato eletto coordinatore provinciale a Cagliari e quindi i galloni me li hanno appuntati sul campo. Per finire ricordo che da presidente della giunta sono i sardi ad avermi fatto abile e arruolato. Attenzione a non restare l’uomo solo al comando. L’idea del comando e dei percorsi solitari sono lontani dalla mia natura. Mentre ha più dimestichezza con la lista degli invitati a pranzo. Se il riferimento è alla riunione del gruppo a Oristano non posso che registrare con soddisfazione che su 26 invitati, i presenti erano 25 e l’unico assente era giustificato. Peccato che il gruppo del Pdl conti 29 consiglieri regionali. Davvero? Avrò fatto male i conti. Antonio Moro


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A SINISTRA Nel Pd e nell’Idv nuove liti n La maggioranza litiga e l’opposizione, per dimostrare di essere pronta a governare, fa lo stesso. Nell’Italia dei Valori continua senza sosta la battaglia tra gli uomini raccolti intorno al capogruppo in Consiglio regionale Adriano Salis e il segretario regionale e deputato Federico Palomba mentre nel Partito Democratico va in scena una nuova polemica tra una parte del gruppo di eletti in via Roma e l’ex capogruppo (pochi giorni fa

sostituito da Giampaolo Diana) Mario Bruno. Motivo del contendere democratico, alcune dichiarazioni di quest’ultimo circa la possibilità, da parte del Pd, di accettare la presidenza della commissione Riforme del Consiglio, offerta all’opposizione dai Sardisti (a cui spetterebbe sulla base di accordi del centrodestra) in rotta con Cappellacci. Giuseppe Cucca, Luigi Sabatini e Giuseppe Cuccu, con una nota esprimono “forti perplessi-

tà sulle incaute affermazioni di Bruno”. Per i tre, “sarebbe utile sapere a quale titolo e a nome di chi parli, posto che egli non è più il capogruppo, unico titolato a rappresentare il gruppo stesso. Bene ha fatto invece Diana a manifestare incertezze sull'argomento. Ancora una volta le fughe in avanti di taluno servono solo ad assicurare un'effimera presenza mediatica e non a perseguire gli interessi collettivi del gruppo e del partito”.

i protagonisti

IL COORDINATORE NIZZI Il coordinatore regionale del Popolo della Libertà Settimo Nizzi, ex sindaco di Olbia e oggi deputato, ha più volte detto di essere pronto a dimettersi per rappacificare il partito.

L’EX SOTTOSEGRETARIO CICU Ex sottosegretario al Tesoro e alla Difesa, il deputato Salvatore Cicu è molto vicino all’ex ministro Scajola. Si parla di lui come possibile sostituto a Nizzi alla guida del partito in Sardegna.

IL CAPOGRUPPO DIANA A Roma stamane volerà anche il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Mario Diana. Insieme con lui, in rappresentanza degli eletti nell’Isola, anche la presidente dell’Assemblea sarda Claudia Lombardo e Pietro Pittalis.

A ROMA

Con i parlamentari anche la Lombardo e Diana con Pittalis n Ci sarà anche la presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo nella delegazione di parlamentari del Pdl isolano che questa mattina dovrà incontrare in via dell’Umiltà a Roma il segretario nazionale del partito Angelino Alfano. Una riunione convocata d’urgenza con l’obiettivo di disinnescare in maniera definitiva la bomba che rischia di far esplodere il maggior partito del centrodestra: la rivalità ogni giorno più accesa tra il governatore Ugo Cappellacci, che a luglio ha abbandonato il Pdl in protesta con le scelte di natura economica del Governo, e il coordinatore sardo e deputato Settimo Nizzi, succeduto a Mariano Delogu alla guida del partito all’indomani della disfatta elettorale delle amministrative. Reciproca antipatia (politica) che ha portato i due, la scorsa settimana, a un durissimo faccia a faccia a Villa Devoto, dove era stato convocato un tavolo della maggioranza in Consiglio regionale e al quale Cappellacci aveva invitato anche il capogruppo di Fli, che formalmente è all’opposizione. Una provocazione, secondo Nizzi, che senza molti convenevoli ha attaccato il governatore e ha sbattuto la porta seguito da Mario Diana, capo degli eletti del partito in via Roma. LA CONVOCAZIONE ALLE 11 Ecco quindi la nuova chiamata romana da parte di Alfano, non ricevuta da Cappellacci ma alla quale hanno risposto tutti i parlamentari (oltre a Nizzi e Delogu anche Salvatore Cicu, Piero Testoni, Piergiorgio Massidda, Beppe Pisanu, Fedele Sanciu, Mauro Pili, Bruno Murgia, Carmelo Porcu, Paolo Vella e Giuseppe Cossiga) ma anche la presidente del Consiglio regionale, Diana e Pietro Pittalis, tutti e tre da tempo critici nei confronti del governatore in carica. Con il quale, convitato di pietra, stamane tutti do-

info L’INCONTRO DALLE 11 Appuntamento alle 11 in via dell’Umiltà a Roma e due ore di tempo per trovare una soluzione all’impasse che tiene in ostaggio il Pdl regionale.

vranno fare i conti nonostante la sua assenza. Il segretario Alfano vuole in tutti i modi arrivare a una ricomposizione della frattura con Cappellacci: se questa non fosse possibile ci si troverebbe di fronte a una situazione molto simile a quella che ha portato alla fuoriuscita definitiva dal Pdl (con annessa costituzione di un nuovo partito) del presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. Scenario che indebolirebbe ulteriormente il Popolo della Libertà in Sardegna e al quale Alfano non vorrebbe neppure pensare. Dovranno pensare invece, tutti i partecipanti alla riunione di quest’oggi, a come uscire dall’impasse. Le possibili soluzioni sono diverse, e tutte verranno ben soppesate da questo direttivo regionale in trasferta. La prima è quella che vede alla guida del Pdl un triunvirato con Nizzi, Murgia e Cicu, rappresentanti di tre diverse anime del partito. Nel caso in cui però Nizzi dovesse fare un passo indietro, o questo gli venisse chiesto, potrebbe essere sostituito o da Testoni o dal consigliere regionale Nanni Campus. Ma di Cicu, vicino a Scajola che fino a qualche settimana fa era a sua volta in asse con Beppe Pisanu, si parla anche come di possibile reggente unico fino all’elezione (tra fine mese e dicembre) dei nuovi coordinamenti provinciali del partito, i quali dovranno poi eleggere il direttivo regionale. Una possibilità, questa, che non dispiacerebbe a Cappellacci e per la quale aveva lavorato anche Pisanu, che però potrebbe non partecipare al vertice. Ma a ingarbugliare la situazione ci sono i tre esponenti del Consiglio regionale, che seppure non sembrano in grado di spostare l’ago della bilancia da una o dall’altra parte, hanno un peso comunque da considerare. G. B.


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OPINIONI GENITORI TOSTI

LA DURA VITA DELLA FAMIGLIA DI UN DISABILE di MARISA MELIS

M

entre sempre più si parla di risparmiare, di razionalizzare la spesa pubblica, assistiamo all’esatto contrario. Anche quest’anno si risparmia assegnando un sostegno scolastico ai disabili insufficiente che non lo aiuta, ma forse, fa quadrare i numeri dei Ministeri. Anche quest’anno i genitori dei disabili si sono riuniti in assemblee e di conseguenza hanno affollato gli studi dei legali per intraprendere le uniche iniziative percorribili: i ricorsi al Tar. Facciamo una stima dei ricorsi vinti in questi anni solo nella nostra Regione. Sono circa un centinaio e, sommiamo quanto hanno avuto i genitori per aver sostenuto le spese legali e il risarcimento danni esistenziali. Arriviamo a calcolare circa 8 mila euro a studente. Circa 800 mila euro di soldi pubblici buttati al vento, e in più il sostegno giusto assegnato. Vergognoso che vengano “sprecati” questi soldi, quando servirebbero alle scuole pubbliche per lo meno per darle un aspetto un po’ dignitoso. Se andiamo a controllare gli istituti scolastici non so quanti sono in regola con le norme di legge. La Corte dei Conti farebbe bene a controllare perché si continua su questa linea, perché nonostante il Miur perda tutte le cause, continuano a perseverare in questa loro logica assurda e diabolica. Se si pagassero di tasca propria, gli errori, forse, ci sarebbe un’attenzione diversa. Bambini disabili delle elementari con cinque ore di sostegno la settimana, cioè un ora il giorno, un insegnante per quattro alunni è assurdo. A cosa serve? È pensabile che questi nostri figli possano migliorare con un sostegno così ridicolo? Non è giusto che vengano usati gli educatori del Comune per coprire altre ore e fare sostegno. Queste figure hanno altri compiti con i ragazzi disabili, devono fare un lavoro di integrazione, non devono fare sostegno scolastico. Assistiamo spesso alla copertura solo delle ore che il disabile sta in classe, la scuola deve essere un luogo di istruzione; spesso madri che conosco vengono invitate a non portare il proprio figlio il giorno che l’insegnante di sostegno è di riposo. Che scuola è questa? Neanche di serie Z!! Pensano di scoraggiarci al Miur, prenderci per stanchezza, e ritirare i ragazzi dalla scuola. Li porteremo via quando avranno finito il corso di studio. Tanti riescono anche a frequentare l’Università, se hanno le potenzialità perché tarpargli le ali? Quanta fatica per noi Genitori Tosti!!

il semaforo

l CARMELO BRIGUGLIO

Fli-pper Briguglio si chiede: «Dinanzi a un disegno eversivo che è stato organizzato e preparato da estremisti e black bloc che hanno messo a ferro e fuoco Roma, unico caso in Europa, la domanda è d’obbligo: che hanno fatto i nostri Servizi segreti, quelli alle dipendenze del dottor Gianni Letta?». Boh.

l MATTEO RENZI

Sindaco vanitoso Renzi candidato alle primarie? «Mai detto: non sono in alcun modo interessato alla fiera delle vanità delle autocandidature personali». Bene. Però, 1) poteva dirlo prima. 2) Non ha mai smentito. 3) Che sia un gran vanitoso, lo sa anche sua mamma. Mezzo pinocchietto.

l EZIO MAURO

Direttore con “svista” “Scoop” lanciato con le trombe da Repubblica, per due giorni la foto di un uomo con gli occhialoni ha fatto il giro del web: prima ripreso con i black-bloc poi con la polizia, è diventato subito “l’infiltrato”: purtroppo per Ezio Mauro però non era altro che un cronista del Tempo. Che figuraccia.

Associazione Genitori Tosti

UN PAESE IN BALÌA DEI SOLITI VIOLENTI di Mauro Zola

L

e ferite di Genova bruciano ancora e legano le mani alla polizia. Perché bisogna pur che qualcuno lo dica: il comportamento vergognoso tenuto da una parte delle forze dell’ordine in occasione dei tristi giorni del G8 non è ancora stato metabolizzato. E allora si cerca di evitare in ogni modo che l’evento si ripeta, a costo di lasciare che 500 scalmanati devastino Roma, sparlando di guerriglia e di organizzazione, lasciando intendere di essere una forza devastante quando invece si tratta dei soli anarco insurrezionalisti, dei soliti militanti dei centri sociali estremi, dei soliti ultrà prestati per l’occasione alla politica. Di persone di cui si sanno nomi, cognomi e indirizzi. Insomma, niente di straordinario, perché mettere in difficoltà oggi i reparti della celere o dei carabinieri non è poi sta grande impresa. I tagli alle assunzioni che hanno fatto alzare parecchio l’età media, anche in quei reparti in cui il vigore è componente fondamentale, l’appoggio altalenante delle forze politiche che in caso di incidenti sono pronte a lavarsene le mani, il timore di finire a loro volta giudicati come successo ai colleghi impegnati a Genova (il che mi preme ribadirlo è stato sacrosanto), la poca fiducia nella magistratura e nelle pene inflitte a quei manifestanti che fanno tanta fatica ad arrestare. Questi sono i veri problemi, che vanno risolti e anche piuttosto in fretta per impedire che i

500 violenti si montino la testa e decidano di alzare il tiro, visto che già adesso si paragonano, non so su che basi, ai partigiani, e probabilmente tra di loro favoleggiano di prese di potere e di sovvertimento dello Stato. Un atteggiamento destinato a portarli presto al disastro e a finire molto male, perché quando si parla di guerra, e molti degli incappucciati l’hanno fatto apertamente, bisogna mettere in conto i feriti e magari anche i caduti. Che poi non sempre si

Le ferite di Genova bruciano ancora e legano le mani alla polizia. È giusto Ma i facinorosi ledono i diritti dei più trovano quei centomila manifestanti pacifici in cui infiltrarsi e su cui far ricadere gran parte dei lacrimogeni e delle manganellate. Delle volte ci si trova da soli in mezzo a un gruppo di celerini esasperati, si prendono un sacco di botte e poi si va a piangere disperati sui social network, lamentando la brutalità della polizia. È già successo e succederà ancora. Per il resto tutti sapevano delle intenzioni degli insurrezionalisti, tutti si aspettavano le violenze, come già anche a Genova, tanti di quelli che sono scesi in piazza erano ben consci dei guai in arrivo, eppure l’hanno fatto lo stesso, si sono messi in marcia accompagnati anche da bambini,

IL PERSONAGGIO . Cofferati-Tex, Silvio-Mephisto e Alfano-Yuma di Silvia Zingaropoli

fiduciosi, impreparati e sono finiti in un mezzo inferno. Ora, è chiaro che il diritto di manifestare degli indignati deve essere tutelato, che non si può cedere di fronte a pochi violenti, che per difendere i propri principi si devono correre dei rischi, ma allora bisogna essere organizzati. In passato quando i sindacati scendevano in piazza un adeguato servizio d’ordine si assicurava che tutto funzionasse e che i facinorosi non trovassero spazio, altrimenti

erano guai. Detto così so che suona piuttosto male, che sembra un discorso reazionario che invita a ledere alla libertà personale di qualcuno, ma è troppo tempo che le manifestazioni sono ostaggi di quei pochi, che dalla Valsusa a Roma tutto è subordinato a quello che hanno programmato, tutto è legato alle loro decisioni, al loro vandalismo. Se vogliamo che invece gli indignati possano esporre il proprio malessere senza rischiare di finire in mezzo a una carica della polizia l’andazzo deve cambiare. Ne saranno, anzi, ne saremo capaci? mauro.zola@gmail.com

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Si è fatto prendere un tantino la mano, Sergio Cofferati. E così, al margine di un incontro per ricordare l’editore Bonelli, l’europarlamentare ha cominciato a parlare come un fumetto: «Il Pd deve ancora trovare il suo Tex Willer alle primarie».... Bang bang!! Tra parentesi, il fatto che il Cinese identifichi il futuro salvatore del centrosinistra con Tex, è di per sé sinistro. Ma se consideriamo poi che, ogni due per tre, è proprio il nome di Cofferati a ricicciare come papabile antagonista di Bersani, allora sì, che è proprio inquietante. Perché i manuali insegnano che, quando uno comincia ad identificarsi con Paperinik, Superman o un qualsiasi altro supereoe, beh, significa che non sta proprio messo benissimo.

Ma elucubrazioni psico-analitiche a parte, anche se in quel momento non si riferiva a se medesimo, dovete sapere che Cofferati ha persino programmato la mission di colui che salverà il mondo-Piddì: il supereroe dovrà essere qualcuno «capace di battere alle elezioni un Berlusconi-Mephisto, e consapevole che all'orizzonte si staglia già la figura di Alfano-Yuma». Sdenggg! Oh mamma, a questo punto le nostre preoccupazioni si fanno più concrete, e all’orizzonte sentiamo pure il rullo dei tamburi Navajos. L’Europa deve aver sortito un effetto devastante sul Sergione nostrano. Per mille bufali, qualcuno salvi il cowboy Cofferati. PS: Ma poi Tex era di destra o di sinistra? Boh. Di certo non era del Piddì.

TEX CGILLER Sergio Cofferati

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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STORIE SARDE

SU SCRAXOXIU E LE LACRIME DI ZIA DOLORES

notizie inutili USCITA UFFICIALE CLOONEY E KEIBLER FINALMENTE INSIEME

intanto in viale trento...

Indignados!

di VIRGINIA SABA

Z

ia Dolores ha 83 anni. Vive in una casa di riposo e nessuno va più a trovarla. Scivola in carrozzina in quei corridoi lunghissimi. Non cammina più da quando il suo grande acquario di grossi pesci rossi le ha fracassato i malleoli. «Tre generazioni di maledizioni», ti racconta. La pazzia, pensi. Ma in quelle parole c’è uno strano senso di pace. «Mio padre da ragazzo sognò le Janas, iniziò tutto da quel giorno». Le chiedi di cosa stia parlando, cosa c’entrino le piccole fate dei libri. «Su scraxoxiu, filla mia». Perplessa, stordita dall’odore del disinfettante misto a brodo bollente le chiedi di andare avanti. «Morì di infarto a 30 anni nelle miniere di Ingurtosu. S’annu prima sognò le Janas che gli dicevano dove trovare un tesoro. Una, due, tre volte. Sarebbe diventato ricco! Così andò sotto il leccio, cun candelasa e una pudda. Ma disubbidì alle fate: lo disse a padre Bruno poitta timiada. Doveva tenere il segreto, custu fiada il patto. Così kandu dopo 100 palate tirò fuori su saccu di pelle, le monete d’oro si trasformarono in carbone». Da lì la maledizione. «Per tre generazioni, dopo la sua morte», ti dice con quegli occhi di ghiaccio. «Fradi miu Ezio si suicidò in un pozzo qualche anno dopo. Sua moglie è diventata matta per la disperazione. Mario, s’atru fradi, morì poitta buffada meda». La mamma di Dolores stava come una cariatide davanti al camino. «Cosiadaper fare una lunga tela con mille ricami, un dono per le Janas. Morì così». Poi toccò a suo nipote. «Il figlio di Egidia, Palmiro, non aveva padre. E così gli tiravano le pietre. “Burdo, burdo”, gli gridavano. Egidia morì giovane. L’ho adottato ma è stata una guerra, filla mia». Ebbe quattro figli. «Tre tetraplegici, si naranta, poi una femminuccia, sana». La maledizione toccava solo i maschi. «Quanto amore po cussus pippius. Ma due non ce l’hanno fatta». Quel dolore in pace crolla. Zia Dolores ha ancora lacrime. «Colpiva i figli dei figli per massacrare i padri e le madri». Finì tutto un giorno di vent’anni fa. «Giovannino, fillu di un’altra sorella, Elena sa lavadora, il più giovane della famiglia, si fermò dopo la retromarcia. No scidi poitta. Forse le Janas. Scese dalla macchina e vide sa pippia di un anno sotto una ruota, ma scetti su bistiri. Stava bene, fiada salva. Aveva fatto venti scalini a gattoni per arrivare fin lì». Da quel giorno i padri smisero si soffrire. Con loro le mogli. «Ma la figlia di Palmiro, cussa sana, non ha figli». Ha paura delle Janas. La leggenda che ha fatto piangere tre generazioni. E Zia Dolores, a volte, piange ancora.

n Ormai la loro storia è ufficiale: George Clooney e Stacy Keibler si sono mostrati per la prima volta insieme in un evento pubblico. L’attore 50enne e la ex wrestler 32enne hanno solcato insieme il red carpet di “The Descendants” a New York per il 49esimo New York Film Festival.

MATT DA LEGARE DAMON: HO VISTO L’ANIMA DEL LEONE n «Quando si guarda un leone negli occhi si ha la sensazione di vedere la sua anima». A dirlo non è un guru new age o un esperto di animali selvaggi, ma Matt Damon, che ha definito “straordinaria” l’esperienza avuta con il re della giungla sul set del suo ultimo film.

ROLLING STONES MICK JAGGER IN PERÙ TURISTA-AMBASCIATORE

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n Più che una vacanza, una missione: Mick Jagger è in Perù con la fidanzata L’Wren Scott e Lucas, il figlio di 12 anni. Il leader dei Rolling Stones si trova nello stato sudamericano dal 9 ottobre ed è stato nominato ambasciatore del turismo nella regione di Madre de Dios della foresta amazzonica.

HEROES MODERNI ZACHARY: «SONO GAY L’HO DETTO TARDI» n L’attore della serie tv “Heroes”, Zachary Quinto, ha dichiarato di essere gay. È un “coming out” mosso da un recente fatto di cronaca statunitense che ha scosso molte star dello show business, in prima linea Lady Gaga. Si tratta del suicidio di un giovane ragazzo gay, Jamey Rodemeyer, che si è tolto la vita dopo essere stato per anni vittima di bullismo.

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili NATI 7 CUCCIOLI SCIENZIATO COREANO HA CLONATO I COYOTE

MEMORABEATLES DA SOTHEBY’S L’ANNUNCIO DI PAUL ALL’ASTA UN QUADRO «CERCASI BATTERISTA» IL PITTORE NON ESISTE

Dopo che nel 2005 annunciò di essere riuscito nella clonazione umana e fu poi sbugiardato perché aveva falsificato i risultati, il ricercatore sudcoreano Hwang Woosuk ora annuncia di aver clonato per la prima volta i coyote. La fondazione Sooam Biotech Research ha fatto sapere che a giugno sono nati sette cuccioli nell’ambito degli sforzi di clonare vari animali. Nel 2005 il suo team è già riuscito a replicare il primo cane, Snuppy, risultato confermato a livello indipendente. Il progetto dei coyote è stato portato avanti in cooperazione con la provincia di Gyeonggi.

Gli storici e gli appassionati dei Beatles hanno trovato nuovo pane per i loro denti: è stata ritrovata, piegata dentro un libro, una lettera originale di Paul McCartney risalente al 12 agosto 1960, quando la band non era ancora un fenomeno di massa. La lettera offre un’audizione a un batterista per un concerto ad Amburgo che si sarebbe tenuto due mesi dopo. L’identità del batterista non è resa nota. L’unica cosa certa è che la risposta di Paul McCartney è arrivata in seguito a un annuncio posto dal batterista stesso nell’edizione dell’8 agosto del Liverpool Echo.

La casa d’aste inglese Sotheby’s ha venduto opere di artisti di ogni genere. Ma non si era mai spinta a provare a piazzare il quadro di un pittore inesistente. È quanto succederà con un disegno dell’espressionista Nat Tate, pittore statunitense con molto talento, ma inventato dallo scrittore britannico William Boyd. L’autore ha pubblicato nel 1998 “Nat Tate: An American Artist 1928-1960”, biografia inventata dell’artista che include anche riproduzioni di sue opere. Il libro comprendeva persino commenti positivi di David Bowie e Gore Vidal, che erano stati allo scherzo.


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ALLARME IDRICO

BUCO NELL’ACQUA Bacini semivuoti e reti colabrodo nell’Isola ritorna l’incubo siccità

L’ALLERTA L’ordine regionale dei geologi lancia l’allarme «Non piove da mesi e troppo liquido si perde nelle condotte». Abbanoa: «Gare d’appalto da 200 milioni di euro per rimediare» n La rete colabrodo e cinque mesi senza piogge mettono a rischio siccità l’Isola. L’allerta arriva dall’Ordine regionale dei geologi, che che confrontando le risorse idriche di cui dispone oggi la Sardegna con le quantità a disposizione nello stesso periodo dello scorso anno, fa squillare i campanelli d’allarme: «In Sardegna non piove intensamente da cinque mesi. Il preoccupante abbassamento del livello dell'acqua in tutti i bacini di accumulo idrico dell'isola sta mettendo in allarme il sistema produttivo agricolo e zootecnico», afferma il presidente regionale dei geologi sardi, Davide Boneddu, che proprio oggi parteciperà a Roma al Forum Nazionale sull'Acqua, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi. «Il volume invasato nei bacini al 31 settembre 2011 ha subito una diminuzione di 437 milioni di metri cubi rispetto al valore dell'aprile scorso. Una situazione che inizia ad assumere i connotati di una nuova crisi, a testimonianza della fragilità del sistema idrico regionale», avverte Boneddu. Analizzando i dati sul sistema idrico della Sardegna pubblicati dall’Arpas, e aggiornati al 31 agosto scorso, si percepisce subito che senza piogge, l’Isola dovrà prepararsi a fare i conti con uno dei suoi nemici storici, la siccità. Alla fine di agosto l’insieme dei bacini di tutta l’Isola conteneva il 69,96 per cento della propria capienza. Una situazione di per sè non da allarme, ma con differenze sostanziali da zona a zona. L’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, analizza la situazione dei serbatoi in funzione a degli indicatori di stato degli invasi. Questi parametri indicano il grado di allerta. Per la Sardegna l’indicatore è sul verde, con un valore di 0,60. Tradotto, ci si trova in un regime ordinario, e la gestione delle risorse può proseguire in linea con gli indirizzi di pianificazione generale. Normalità insomma. Entrando nello specifico dei vari sistemi idrici però, la situazione cambia. Se infatti gli indicatori di allerta restano sul verde su sette dei dieci bacini, in due la

freccetta dell’emergenza va sul giallo, ossia sul livello di vigilanza, ossia di preallerta. Stiamo parlando dei sistemi idrici Nord occidentale (che comprende gli invasi Muzzone, Bidighinzu, Castelsardo, Bunnari alta, Cuga e Monteleone Roccadoria), e Ogliastra (Bau Muggeris e Santa Lucia). Nel sistema Nord Occidentale, l’indicatore di allerta è al valore 0,36, e a fronte di una capacità autorizzata di 323,85 metri cubi di acqua, i serbatoi ne contengono 193,99 milioni, ossia sotto il 60 per cento. In Ogliastra l’indicatore di allerta segna 0,37 e i due invasi raccolgono 42,91 milioni di metri cubi di acqua, su una capienza di 61,47 milioni. In queste due condizioni, la pianificazione delle risorse prescrive che, «è necessario monitorare i parametri climatici per stimare con prontezza l’innesco di eventuali fluttuazioni; nel contempo è opportuno controllare i consumi portandoli a un primo livello di riduzione che non determina svantaggi agli utenti». La situazione più preoccupante si registra, sempre al 31 agosto, a Posada, dove l’invaso di

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Rispetto al 2010 nei bacini della Sardegna ci sono 437 milioni di metri cubi di acqua in meno.

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Da cinque mesi nell’Isola non si verificano piogge in grado di alimentare gli invasi che riforniscono di acqua le città e i campi.

Maccheronis contiene il 44,52 per cento della sua capienza: 11 milioni di metri cubi di acqua su una capacità di 25 milioni. In questo caso l’indicatore e sul colore arancione, «livello di pericolo». Le prescrizioni dicono, «il livello di erogazione deve essere ridotto in media, secondo le categorie di priorità degli usi, al fine di gestire in modo proattivo l’eventuale persistenza del periodo secco; contestualmente devono essere attivate le previste misure di mitigazione». Ecco che in una situazione simile, l’allarme lanciato dall’Oridine dei geologi non va trascurato: «La Sardegna è la seconda regione in Italia per percentuale di acqua potabile sprecata a causa dell'inefficiente stato delle condutture idriche. Se in Italia quasi la metà dell'acqua potabile immessa nelle rete idrica nazionale va persa, secondo i dati dell’Istat, nell'Isola si arriva addirittura all'85 per cento», dice Davide Boneddu. «Questo dato negativo, uno dei peggiori in Italia, testimonia le pessime condizioni della rete idrica sarda, obsoleta e spesso fatiscente». Nonostante le pessime condizioni delle conmdotte idriche in tutta l’isola, Boneddu non se la sente di puntare il dito conmtro Abbanoa, la società pubblica che dal 2005 gestisce il sistema idrico in Sardegna: «Purtroppo Abbanoa ha ere-

LO SPRECO Il 45 per cento dell’acqua potabile immessa in rete si disperde prima di arrivare a destinazione a causa delle falle nelle condotte

ditato una situazione disastrosa, e tra mille difficoltà sta cercando di tamponare i disservizi», spiega il presidente dei geologi. «Inoltre bisogna osservare che rimettere a nuovo le condotte, non risolverebbe del tutto i probelmi idrici della Sardegna. Servono anche altri interventi, come la creazione di un sistema di interscambio fra i vari bacini di raccolta, e una forte campagna di sensibilizzazione dei cittadini verso un bene pubblico preziosissimo e non inesauribile, che è l’acqua». Abbanoa contesta il dato sulla dispersione dell’acqua potabile in rete, e spiega che la società di gestione del sistema idrico non sta a guardare: «Il dato di dispersione reale è del 45 per cento. Sappiamo che è una percentuale alta, e per questo stimao facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per rimediare», spiegano dalla sede di Abbanoa. «Abbiamo avviato 127 procedure di appalto per oltre 200 milioni di euro, proprio per intervenire in tutta la Sardegna e migliorare le condizioni di una rete che va rimodernata», continua la società. «Purtroppo le strutture che Abbanoa ha ereditato non sono certo in buone condizioni. Solo nel 2010 abbiamo speso 47 milioni di euro proprio per tappare le falle». Vincenzo Garofalo

GASDOTTO Galsi rassicura: «Niente espropri»

METANO Presto il via ai lavori

n Niente espropri per far passare le tubazioni del metanodotto che trasporterà il gas dall’Algeria all’Italia, passando per la Sardegna. Lo ha annunciato la società Galsi per diradare le preoccupazioni dei proprietari terrieri, sempre più allarmati dall’avvicinarsi dell’inizio dei lavori. «I terreni a lato (20 metri per parte) della tubazione prevista per il gasdotto Galsi verranno solo interessati da servitù e non saranno sottoposti ad esproprio ma avranno il vincolo di non edificabilità e rimarranno in possesso dei proprietari che potranno effettuare qualsiasi attività agricola», spiega la società in una nota. «In merito alle servitù tutti i proprietari saranno contattati e incontrati

singolarmente in una fase successiva per definire, normalmente in via bonaria, gli indennizzi per il vincolo di servitù e per i danni eventualmente subiti per le attività cantieristiche». Galsi rassicura tutti anche dal punto di vista dell’impatto ambientale che il metanodotto avrà sul paesaggio e sui terreni attraversati: «I gasdotti sono infrastrutture con un impatto ambientale minimo, limitato alla fase di

IL PROGETTO Nei terreni attraversati dal metanodotto previste servitù per una fascia di 20 metri dalle tubazioni

costruzione e reversibile. Una volta terminati i lavori di posa e ripristino ambientale l’opera non lascerà tracce significative sul paesaggio», continua il documento, «per gli approdi e le aree ambientali più sensibili sono previsti l’impiego di tecnologie avanzate e di misure speciali di mitigazione ambientale». Infine sul tema della metanizzazione dell’Isola, Galsi ricorda che «la Regione ha già stanziato importanti risorse finanziarie per la realizzazione delle reti locali di distribuzione del gas. Per render possibile le interconnessioni regionali fra Galsi e le reti di distribuzione locale, il progetto prevede 38 punti di stacco ubicati ogni 15 chilometri lungo tutto il tracciato della condotta».


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DISAGI E PROTESTE

CAOS ALLE POSTE Il sistema informatico ancora in tilt a rischio i finanziamenti alle donne n Gli uffici postali ieri mattina sono andati in tilt. Un “normale disagio” che ha fatto infuriare gli utenti di tutta Italia che dovevano pagare le bollette o ritirare le pensioni. Ma che a Cagliari, e in Sardegna, rischia di far perdere molti posti di lavoro e far morire, prima di nascere, molte imprese. Perché ieri era il primo giorno della consegna delle domande di “Impresa Donna”, bando regionale che distribuisce 6 milioni di euro per l’imprenditorialità femminile: ogni beneficiaria, ora disoccupata o inoccupata, può accedere a un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 50mila euro. I moduli per richiedere alla Regione il finanziamento andavano consegnate a partire da ieri alle 10, e - come recita il bando preparato dall’assessorato al Lavoro - verranno finanziati i progetti in base all’ordine di presentazione, non per merito. Insomma: chi prima arriva, ottiene i soldi. Una modalità di assegnazione già fortemente contestata e che con il black out delle Poste rischia di gettera l’intero concorso nel caos, fino a farlo saltare. LA REGIONE STUDIA IL DA FARSI “Poste Italiane in qualità di gestore del servizio pubblico di accettazione di posta raccomandata è tenuta, per quanto possibile, a garantire la continuità del servizio anche in presenza di problemi di rete - ha precisato con una nota l’ufficio stampa della società -. Per questo, in attesa di ripristinare l’operatività di tutti gli uffici, è stata data la direttiva di attivare la procedura manuale di accettazione di tutte le raccomandate con l’indicazione per gli operatori di sportello di apporre manualmente sull’involucro l’ora di accettazione dell’invio, il bollo datario e la propria firma”. Soluzione fai da te, che però non solo rende impossibile valutare oggettivamente il momento della consegna (non in tutti gli uffici i plichi sono stati accettati, e si sono formate code lunghissime) ma getta così ombre sulla trasparenza e su tutta la validità delle operazioni di invio delle domande per la partecipazione al bando. Una situazione di incertezza che costringerà l’assessore al Lavoro, Antonello Liori, a valutare nei prossimi giorni la decisione da prendere, cercando di non scontentare né coloro i quali hanno già consegnato le domande sia chi ancora lo deve fare: «Stiamo valutando una soluzione legittima e

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I milioni di euro stanziati dalla Regione, su proposta dell’assessore al Lavoro Antonello Liori, per finanziare i progetti di imprenditoria femminile.

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Ciascun progetto finanziabile che fosse ammesso alla misura, può ottenere dalla Regione fino a un massimo di cinquantamila euro.

percorribile per riuscire a tutelare i diritti di tutti e garantire parità di condizione tra i candidati», ha spiegato. CRITICHE DAI PARTECIPANTI Candidati che già nelle scorse settimane avevano criticato la modalità “a sportello” decisa dall’assessorato, che premia appunto chi prima invia la richiesta di contributo. Lo scorso 26 settembre, al seminario Impresa Donna, l’assessore Liori aveva ammesso: «Il bando può e deve essere migliorato, soprattutto nei criteri di selezione, perché deve emergere in maniera inequivocabile la qualità dei progetti». Ma nonostante questo, alcune candidate

IL BANDO Partiva alle 10 la presentazione delle domande per i fondi all’imprenditoria femminile: «Stop al concorso» non si fidano della rassicurazione: «Sono convinta che un progetto di questo tipo debba premiare la qualità e l’innovazione - spiega Susanna Sanna -. Consegnerò domani (oggi, ndr) la domanda, ma alla luce di quanto è successo mi chiedo se sarà davvero premiato il progetto o solo la tempestività della richiesta». Dubbi, sollevati anche dalla Cisl, che ieri ha denunciato i disser-

DISAGI Caos e disagi in tutti gli uffici postali dell’Isola: il sistema informatico in tilt ha bloccato pagamenti di bollette e fatto perdere scadenze.

vizi delle Poste, e l’ombra della mancata trasparenza chiamano Liori a una decisione rapida, che in entrambi i casi rischia di scontentare qualcuno: «L’importanza del bando mi obbliga ad agire in tempi brevi, ma eliminando ogni margine di errore e di possibili ricorsi. La Giunta regionale ha stanziato un’importante risorsa economica per rilanciare le possibilità delle donne di fare impresa, con la certezza che, esaltando le loro qualità imprenditoriali, si potrà avere un fattivo contributo alla crescita culturale ed economica della società sarda». Lazzaro Cadelano redazione@sardegnaquotidiano.it

REGIONE UN’INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO n “Ricorrere al sistema a mano rischia arbitrii e inesattezze”. La Cisl contro la Regione e le Poste per le modalità di accettazione delle domande di partecipazione al bando per l’imprenditoria femminile. In una nota firmata dal segretario regionale Giovanni Matta, il sindacato chiede all’assessore Liori di intervenire e “stabilire nuove norme di presentazione della domanda”, ma chiama in causa anche le Poste affinché “l’azienda metta mano al suo sistema informatico, che sta penalizzando da mesi i lavoratori, pensionati e cittadini”. E Liori è stato chiamato anche a rispondere a un’interrogazione presentata dal consigliere del Pd Cesare Moriconi “per conoscere in che modo il sistema di registrazione manuale può garantire il preciso ordine cronologico delle domande e acquisire tutti gli elementi di quanto è successo per valutare gli opportuni e conseguenti atti da emanare a garanzia di tutte le partecipanti al bando, onde evitare numerosi ricorsi e contestazioni” da parte degli esclusi.


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GUERRIGLIA A ROMA LA RETATA MAXI-OPERAZIONE IN TUTTA ITALIA NELL’AREA ANARCO-INSURREZIONALISTA: 6 FERMI

LA PROVOCAZIONE LA RUSSA: MANIFESTAZIONE DEGLI “INDIGNATI” PER LE FORZE DELL’ORDINE

n I dodici ragazzi, tutti tra i 19 e i 30 anni, fermati sabato scorso a piazza San Giovanni sono in carcere, in attesa di essere interrogati, oggi o domani, dal gip Elvira Tamburelli. La procura di Roma ha chiesto per loro la convalida delle misure cautelari, parlando di «violenza premeditata». Le accuse possono portare a condanne che vanno da tre a 15 anni.Nel frattempo è in corso su tutto il territorio nazionale una vasta operazione di perquisizioni e controlli negli ambienti dell’area anarchica e antagonista. In Toscana sono state fermate sei persone mentre tornavano da Roma con un furgoncino su cui i carabinieri hanno trovato materiale che sarebbe stato utilizzato durante gli scontri.

n Una manifestazione nazionale «di indignati a sostegno delle forze dell’ordine, al di là delle divisioni di parte». È la proposta lanciata dal ministro della Difesa Ignazio La Russa «non ai partiti alle organizzazioni giovanili e universitarie, alle associazioni, ai giovani come quelli che hanno scelto di vivere le forze armate per tre settimane in quella che viene chiamata la mini naia».

DOPO GLI SCONTRI Maroni: ora nuove leggi stop ai cortei per un mese .n La linea è dura. Accettata da tutte le forze politiche, con sfumature diverse. Persino dal Pd che teme però tentazioni liberticide. Fino al blocco delle manifestzioni nel centro di Roma, annunciato dal sindaco Alemanno. «Si deve tornare alla Legge Reale ha proposto ieri il leader Idv Antonio Di Pietro - Anzi bisogna fare la “legge Reale 2”, alias Di Pietro, contro atti criminali come quelli di Roma. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti direttissimi con pene esemplari». E mentre il ministro Maroni annuncia nuove leggi e si dichiara d’accordo con il leader Idv, la Francia comunica che in occasione del G20 la frontiera con l’Italia sarà chiusa dal 24 ottobre per evitare infiltrazioni pericolose per l’ordine pubblico. Intanto il corteo per la manifestazione del 21 ottobre dei lavoratori Fiat-Fincantieri della Fiom non è stato autorizzato dalla Questura: «Solo un sit-in per motivi di sicurezza» spiega la polizia. PUGNO DI FERRO «Il Parlamento invece di continuare a perdere tempo con le leggi ad personam - dice Di Pietro - deve mettere a punto una legislazione penale adeguata a fronteggiare emergenze come quelle degli scontri di sabato scorso. Specificare nuove figure di reato, prevedere arresti e fermi obbligatori, istituire riti direttissimi con pene esemplari, aggravare le condanne per i reati già esistenti». Intanto Maroni già oggi annuncerà una proposta per «nuove misure legislative, che possano consentire alle forze dell’ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato. Domani (oggi, N.d.R.) riferirò in Senato e devo dire che per una volta sono d’accordo, con l’onorevole Antonio Di Pietro, che ha detto che servono nuove norme per prevenire, una legge Reale Bis: esattamente quello che voglio dire domani». A Roma, che ha sofferto e ancora reca i segni tangibili delle devastazioni, il sindaco Alemanno intende vietare i cortei nel centro. In un comunicato diramato in serata si legge che Alemanno «nel suo potere di Commissario straordinario per l’emergenza traffico» ha firmato un’ordinanza che vieta «per un mese lo svolgimento di cortei in tutto il I Municipio di Roma». Dice la sua anche Il Csm: «Sono contrario a legiferare sull’onda dell’emotività - dice il vicepresidente del Csm Michele Vietti -. Questo produce una legislazione contrasddittoria e inefficace». Anche nell’opposizione si conviene che è necessario fornire alla polizia strumenti più idonei per combattere fenomeni eversivi. Per Rosy Bindi è giusto reprimere i violenti, meglio ancora agire con fermezza in chiave preventiva, ma soprattutto bisogna evitare tentazioni liberticide. Men che meno pensare di ripristinare la legge Reale sull’ordine pubblico co-

«Il Parlamento invece di continuare a perdere tempo con le leggi ad personam deve mettere a punto una legislazione penale adeguata a fronteggiare emergenze come quelle degli scontri di sabato scorso. Specificare nuove figure di reato, prevedere arresti e fermi obbligatori, istituire riti direttissimi con pene esemplari, aggravare le condanne per i reati già esistenti» Antonio Di Pietro leader dell’Idv

me invocato da Di Pietro. «Invocare leggi che non ci sono più - ha detto dimostra debolezza del nostro ordinamento e della politica». Posizione analoga a quella espressa da Anna Fionocchiaro: «Legge Reale bis? - dice la presidente del gruppo Pd al Senato - ascolteremo il ministro dell’Interno nell’aula di Palazzo Madama, e siamo aperti ovviamente a qualsiasi miglioramento delle leggi esistenti, ma a Maroni dico: ciò che serve davvero è applicare le leggi esistenti, fare più prevenzione ed evitare i tagli alle risorse dedicate alla sicurezza. Quel che pensiamo è che vadano applicate e fatte rispettare le leggi esistenti e promossa quella prevenzione, che forse non è stata fatta e invece andava fatta prima e meglio. Ricordo che nel nostro Paese sono in vigore leggi che certamente forniscono anche adesso gli strumenti adeguati per contrastare atti di violenza come quelli di sabato e perse-

LINEA DURA Di Pietro: si torni alla legge Reale. Dubbi Csm. Alemanno blinda la Capitale: niente manifestazione Fiom guire chi li ha commessi.». INQUIETUDINE ALL’ESTERO La Francia teme che si ripetano episodi di guerriglia urbana come quelli di Roma. Tanto che le frontiere con l’Italia, i due paesi sono nello spazio Schengen, saranno ripristinate a partire dal 24 ottobre. Questo, spiega il prefetto di Nizza, Jean-Michel Drevet, in una conferenza stampa, per impedire l’ingresso sul territorio francese di potenziali pericoli per l’ordine pubblico attirati dal G20 di Cannes, in programma il 3 e 4 novembre. Intanto a Roma il corteo per la manifestazione del 21 ottobre dei lavoratori Fiat-Fincantieri della Fiom

21 OTTOBRE Alla manifestazione della Fiom per ora solo l’agibilità della sola piazza della Repubblica. Chiusura con la Camusso.

non è stato autorizzato dalla Questura. Il leader Fiom, Maurizio Landini, dice che al momento la concentrazione a Piazza Esedra è autorizzata, mentre sono negate tre piazze richieste per l’arrivo del corteo. «Per noi - dice Landini - fare il corteo è necessario a maggior ragione dopo quello che è successo sabato. Chi si è organizzato da mesi lo ha fatto per colpire chi manifestava. Noi garantiamo la sicurezza. Nelle nostre manifestazioni non si viene con i caschi e con gli zaini pieni di cose. Si viene con la faccia scoperta e con le mani libere». Landini chiede anche che la Fiom sia ascoltata in Parlamento. Non ci sarà alcun divieto di manifestare - replicano dalla Questura di Roma - ma ai lavoratori della Fiom sarà messa a disposizione venerdì prossimo a Roma una piazza, anziché l’itinerario di un corteo, «per motivi di sicurezza» alla luce degli scontri di sabato.


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In Sardegna La Digos

in attesa dei filmati giovane cagliaritano inquadrato dalle tv n Sarebbe stato inquadrato dalle telecamere di una televisione nazionale durante gli scontri di Roma e sarebbe stato visto e riconosciuto dai poliziotti. Ci potrebbero essere anche dei sardi tra i black bloc coinvolti negli scontri avvenuti durante la manifestazione degli Indignati e uno di loro potrebbe essere cagliaritano. Gli agenti della Digos, che stanno seguendo le indagini, non lasciano trapelare nulla: “sono in corso alcuni accertamenti”, hanno fatto sapere. In particolare gli uomini coordinati dal dirigente Alfonso Polverino, attendono di poter visionare i filmati, attendono di analizzare fotogramma per fotogramma le riprese effettuate durante gli incidenti. Almeno in uno di quei filmati sarebbe stato inquadrato un giovane cagliaritano, intento a lanciare un oggetto contro le forze dell’ordine. Una volta analizzate le riprese, scatteranno anche in città, in provincia e in altri centri dell’Isola le perquisizioni. Al momento non sarebbero scattati controlli contro gli anarco-insurrezionalisti, non sarebbero state ispezionate le loro abitazioni e nemmeno i luoghi di incontro, ma sarebbero comunque tutti “sotto osservazione”. L’attività della Digos, infatti, si starebbe concentrando su altri fronti per ottenere riscontri immediati. Sotto i riflettori, in primo luogo, sarebbero finite le prenotazione dei viaggi in nave dall’Isola al Continente. Le partenze da tutti i porti dell’Isola, non solo Cagliari, ma anche Olbia e Porto Torres. Discorso analogo per il rientro. Con buona probabilità i poliziotti hanno

info

VIAGGI CONTROLLATI Penotazioni di voli e navi in partenza e arrivo in Sardegna sotto i riflettori della polizia.

SITI WEB NEL MIRINO Al lavoro anche la polizia postale. Controllati siti web, chat e forum.

già richiesto le liste delle prenotazioni delle navi partite da Genova, Livorno Civitavecchia e forse anche Napoli. Gli specialisti della Digos sarebbero alla ricerca di nomi “noti”, di personaggi legati agli ambienti anarco-insurrezionalisti abituati a partecipare a manifestazioni e già conosciuti per aver preso parte a scontri e incidenti. Ma non solo. Sotto controllo anche le liste di passeggeri in arrivo e in partenza all’aeroporto di Elmas e di tutti gli aeroporti sardi. Un lavoro certosino quello degli investigatori nel tentativo di individuare gli eventuali spostamenti di personaggi sospetti. Sui tavoli della Digos potrebbero arrivare anche gli accertamenti attualmente svolti dalla polizia postale. Nelle settimane precedenti alla manifestazione a tutti i compartimenti della Postale è arrivata una circolare in cui veniva richiesta l’analisi di forum e siti locali in cui i black bloc si sarebbero potuti “incontre” virtualmente. Alla luce degli incidenti, gli accertamenti sono stati intensificati. Sul web, infatti, sono stati pubblicati centinaia di filmati, migliaia di foto degli scontri di Roma, tra quelle riprese, tra quegli scatti potrebbe esserci anche quello in cui sono stati ripresi i sardi. Controlli anche su siti Internet, su forum e su chat che potrebbero essere state utilizzate per fissare appuntamenti e incontri nella capitale. Gli investigatori mantengono la massima riservatezza sullo sviluppo delle indagini. Al momento non ci sarebbero indagati, ma l’indagine è solo all’inizio. Manuel Scordo


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CONTINENTI

APPALTI G8 VERDINI E DELL’UTRI TRA I 55 INDAGATI

deposto Muammar Gheddafi, sarebbe morto il 29 agosto: lo sostiene al-Rai, una tv siriana vicina all'ex regime di Tripoli.

SPAGNA ETA, ADDIO ALLE ARMI MA NON SCIOGLIMENTO n L’organizzazione separatista basca Eta ha deciso di porre fine alla violenza e intende fare un annuncio in tal senso durante la settimana in corso. Lo ha riferito un responsabile del Pnv, principale partito politico dei Paesi baschi. «L’Eta annuncerà che l’attuale cessateil-fuoco diventerà definitivo e irreversibile», ha detto il responsabile del Partito nazionalista basco (Pnv). «La decisione finale è presa e sarà annunciata in settimana», ha aggiunto la fonte, precisando che tuttavia l’Eta non procederà al proprio scioglimento.

n Cinquantacinque persone stanno ricevendo l’avviso di chiusura indagine relativa al filone dell’inchiesta sui Grandi Appalti, che ha analizzato la gestione della Banca Credito Cooperativo Fiorentino, di cui è stato presidente il coordinatore del Pdl Denis Verdini. Fra gli indagati, oltre a Verdini, anche Marcello Dell’Utri. Verdini è indagato da tempo, ma l’ipotesi di reato è passata dal mendacio bancario all’associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, all’appropriazione indebita. Dell’Utri è invece accusato di appropriazione indebita.

FILIPPINE MISSIONARIO ITALIANO UCCISO IN UN AGGUATO

DELITTO AVETRANA MISSERI: HO UCCISO IO SABRINA: VIGLIACCO n «Mio padre è un vigliacco, io sono innocente» ha detto Sabrina Misseri, rilasciando dichiarazioni spontanee davanti al gup Pompeo Carriere nel corso dell’udienza preliminare a Taranto. In aula con lei ci sono la madre Cosima Ferrano, come lei detenuta nel carcere di Taranto e accusata con la figlia di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere per la morte di Sarah Scazzi, In aula c’è anche il padre Michele Misseri che ha consegnato ai giudici un memoriale in cui conferma di avere ucciso Sarah Scazzi e che la figlia Sabrina e la moglie Cosima sono «innocentissime».

Berlusconi Telefonate choc con Lavitola n «Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di Giustizia di Milano, assediamo Repubblica: cose di questo genere, non c'è un'alternativa...». Silvio Berlusconi si sfoga. Parla con Valter Lavitola. Le intercettazioni ri-

so. L’operazione, effettuata con la collaborazione del Centro operativo Dia di Roma, ha consentito il sequestro del patrimonio riconducibile a Marcaccini, stimato in circa 110 milioni di euro.

‘NDRANGHETA LEGA A VARESE SEQUESTRATI BENI PER 110 MILIONI DI EURO LA CONTESTAZIONE I FISCHI IN DUE VIDEO n Beni per 110 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria ad un imprenditore immobiliarista romano, Federico Marcaccini, rimasto coinvolto nell’operazione “Overloading”, condotta nel dicembre scorso contro un'organizzazione di trafficanti internazionali di droga legati alla ‘ndrangheta. Il sequestro è stato disposto dal tribunale di Roma su proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale del direttore della Dia Alfonso D'Alfon-

n La contestazione in diretta video. Il congresso provinciale della Lega Varesina dello scorso 9 ottobre segna uno spartiacque. Militanti divisi, rabbia, contestazioni a scena aperta per la decisione di non mettere ai voti l’indicazione data da Umberto Bossi sul nome del nuovo segretario, Maurilio Canton. Nel primo video, si ascoltano i duri – ma applauditissimi -- interventi contro la designazione di alcuni leghisti doc: il capogruppo in consiglio

salgono al 2009 e sono state depositate agli atti del processo per l’inchiesta di Pescara sui fondi dell’«Avanti», di cui Lavitola era direttore prima di diventare latitante. Le conversazioni sono state pubblicate da la Repubblica. La «telefonata

provinciale Stefano Gualandris, il consigliere comunale di Cantello Giorgio Sali, l’ex sindaco di Buguggiate Alessandro Vedani. Nel secondo video, alcune delle contestazioni vere e proprie. Che scattano poco dopo il termine del discorso di Bossi, quando il presidente dell’assemblea Andrea Gibelli tenta di far votare Canton per acclamazione. Alla fine, l’uomo indicato dal leader leghista sarà “dichiarato” segretario da Gibelli.

INCHIESTA P4 PDL VISITA IN CARCERE «PAPA STA MALE» n Alfonso Papa, il deputato del Pdl coinvolto nell’inchiesta P4 e detenuto da luglio scorso, sarebbe molto depresso: smagrito, psicofarmaci e 50 sigarette al giorno. Così è apparso ai parlamentari che ieri lo han-

Biglietti recite serali: 5 euro Abbonamenti serali: 20 euro

shock» è una conversazione con il premier del 20 ottobre 2009 in cui Berlusconi si lamenta affermando anche «siamo nelle mani dei giudici di sinistra» che si appoggiano «a Repubblica e a tutti i giornali di sinistra, alla stampa estera...» .

no incontrato nel carcere di Poggioreale. Dopo la visita un vivace scambio di battute tra il capogruppo Pdl alla Camera Cicchitto e il procuratore Lepore. In una conferenza stampa i parlamentari hanno denunciato che Papa in questo periodo non ha avuto rapporti con gli inquirenti

TANGENTI FALCK I PM SU PENATI «ARRESTO NON SERVE» n La procura di Monza ha rinunciato a chiedere al tribunale del riesame di Milano larresto per Filippo Penati e il suo ex braccio destro Giordano Vimercati, i principali indagati nell'inchiesta su un presunto giro di tangenti legate alle ex aree Falck e Marelli. I pm, ritenendo non sussistano più le esigenze cautelari, hanno inviato ai giudici del tribunale

del riesame di Milano la rinuncia all'appello contro l’ordinanza del gip che aveva respinto la richiesta di custodia cautelare per i due.

n Un missionario italiano, padre Fausto Tentorio di 59 anni, della provincia di Lecco, da oltre 30 anni nelle Filippine, è stato ucciso ieri da un sicario con il volto coperto da un casco, dinanzi alla sua parrocchia di Arakan, nell’isola filippina di Mindanao. Il sacerdote aveva da poco finito di dire messa e stava per entrare nella sua auto per recarsi alla riunione del presbiterio di Kidapawan, quando gli si è avvicinato l’uomo che gli ha sparato con la pistola, colpendolo alla testa e alla schiena.

ISRAELE L’ORA X PER SHALIT OGGI C’È LO SCAMBIO

LIBIA BANI WALID LIBERA FIGLIO DEL RAÌS MORTO n Le forze del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) hanno conquistato ieri il centro di Bani Walid, uno degli ultimi bastioni del colonnello libico Muammar Gheddafi. Ma su alcuni tetti resistono dei cecchini. Il comandante Salem Ghit ha detto che i militari del Cnt hanno preso il centro entrando dal sud e dal nord. Non controllano però tutte le strade: secondo Omar Sisaw, uno dei miliziani, alcuni cecchini sparano sui combattenti del Cnt. Intanto Khamis Gheddafi, uno dei figli del rais libico

Biglietti matinée - scuole: 4 euro Abbonamenti matinée - scuole: 4 spettacoli 12 euro

n Lo scambio tra il caporale israeliano Ghilad Shalit e i detenuti palestinesi, concordato tra Israele e Hamas, avrà luogo oggi. La conferma giunge da una fonte militare israeliana e, ad avvalorare la notizia, si apprende che nell’imminenza dell’operazione, da ieri sera e per tutta la giornata di oggi saranno off limits, come «zona militare», i valichi a sud d’Israele verso la Striscia di Gaza e il Sinai egiziano.


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Università Ecco il nuovo statuto Sanità Lotta alla sclerosi multipla Melis: così rivoluziono l’ateneo inaugurato il presidio al Binaghi

Quartu Una ribellione contro l’ondata blu

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Procura Ha le piaghe

finisce sotto i ferri va in coma e muore aperta un’inchiesta OSPEDALE MARINO Bruno De Vecchi, di Arborea, era ricoverato per una frattura causata da un incidente. Colpito da setticemia è deceduto dopo l’intervento. Sequestrate le cartelle cliniche n Un incidente stradale non troppo serio. Inizia così la tragica storia di Bruno De Vecchi, 55 anni di Arborea, ricoverato all’ospedale Marino per una frattura alla vertebra e mai più uscito dall’ospedale. È morto domenica pomeriggio, dopo una decina di giorni di coma. Increduli, i familiari si sono rivolti alla polizia per denunciare quello che era successo. Sulla vicenda il pm Emanuele Secci ha quindi aperto un’inchiesta e, dopo aver fatto sequestrate le cartelle cliniche e tutta la documentazione, ha disposto l’autopsia che verrà eseguita nei prossimi giorni. Saranno ora gli accertamenti degli inquirenti, al momento definiti di routine, a stabilire se ci sono delle responsabilità o se la morte di De Vecchi sia solo colpa di un destino infelice. Tutto comincia lo scorso 26 aprile quando il cinquantacinquenne ha un incidente d’auto. L’uomo se la cava con relativamente poco: nello schianto si frattura la seconda vertebra cervicale e viene ricoverato in

ospedale per essere curato. Dovrà restare immobile per diversi giorni ma tutto sembra sotto controllo. E invece qualche piccolo problema comincia a sorgere. All’uomo, rimasto bloccato a letto, viene una piaga da decubito al bacino. Anche questo sembra un inconveniente facilmente risolvibile, poco più di una seccatura. Sfortunatamente non è così e per questo, alla fine, i medici decidono per un intervento chirurgico e portano il paziente in sala operatoria. Ma De Vecchi invece di migliorare peggiora, ci sono delle complicazioni, così almeno viene spiegato ai familiari che sono ormai allarmati. Alla fine si decide di operare ancora e di sottoporre il paziente a un secondo intervento. E siamo ormai a fine settembre. L’uomo viene portato nuovamente sotto i ferri. Questa volta sembra fatta: il cinquantacinquenne si riprende dall’anestesia, abbraccia i suoi cari e sembra stare meglio. Ma poi gli eventi precipitano nuovamente. È il 2 ottobre quando

info LA RABBIA DEI FAMILIARI I parenti della vittima si sono rivolti all’avvocato Gianfranco Sollai. Dopo la denuncia è scattato il sequestro delle cartelle cliniche disposto dal pm Emanuele Secci. De Vecchi finisce in coma a causa almeno così sembra da una primissima ricostruzione dei fatti - di una brutta setticemia. Due settimane, tanto è durata l’agonia: è deceduto – in un letto del Marino - qualche minuto dopo le 17 di domenica. Sotto choc la famiglia. La moglie e i due figli, di cui uno ancora minorenne, pieni di dubbi si sono rivolti alla polizia. Ora assistiti dall’avvocato Gianfranco Sollai, aspettano di sa-

pere quello che è successo. E per l’autopsia verrà certamente nominato un consulente di fiducia. Quello che i familiari si chiedono ora, è come sia stato possibile che la cura di una frattura possa aver portato il loro caro alla morte. Una frattura che sembrava ormai guarita tanto che per De Vecchi si programmava già la fisioterapia per la riabilitazione completa della vertebra. Maddalena Brunetti

L’INDAGINE La Procura indaga su una morte sospetta avvenuta all’ospedale Marino

Evasione Soru chiede lo sblocco di parte dei conti congelati

RENATO SORU L’ex presidente della Regione nei guai per evasione fiscale

n Gli avvocati di Renato Soru hanno presentato alla Procura una richiesta di autorizzazione per l’utilizzo di parte dei conti messi sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta per evasione fiscale che vede coinvolto l’ex presidente della Regione. L’istanza, presentata dai legali Giuseppe Maciotta e Carlo Pilia, è finalizzata a far rientrare Soru nella disponibilità dei fondi congelati dal Gip Simone Nespoli su richiesta del sostituto Andrea Massidda. I conti sono stati bloccati la settimana scorsa, in via cautelare, perché sarebbero dovuti andare a coprire la cifra di tre milioni di euro che il patron di Tiscali dovrebbe al Fisco, anche se l’ammontare dell’evasione

potrebbe essere superiore. In banca però, intestate a Soru, sarebbero stati trovate solo alcune centinaia di migliaia di euro, non sufficienti, quindi, a raggiungere l’importo. Così è scattato anche il sequestro di beni immobili a lui intestati, come terreni a Sanluri e la villa di Bonaria dove risiede. E proprio questi beni, secondo gli avvocati, sarebbero più che sufficienti per soddisfare l’esi-

LA DIFESA Istanza dei legali dell’ex governatore, i soldi sono sequestrati nell’indagine aperta su Tiscali e Andalas

genza cautelare. Da qui la presentazione della richiesta, per far tornare nelle mani dell’ex governatore almeno una parte del denaro contante. Una mossa, quella della difesa di Soru, sotto accusa per evasione fiscale, che potrebbe precedere la richiesta del Riesame del provvedimento. Una decisione adottata nel pieno dell’inchiesta che vuole fare luce su un passaggio di denarom tra due società: la Andalas, con sede a Londra e con un capitale sociale di qualche sterlina, e Tiscali Finance: un passaggio milionari che sarebbe rimasto oscuro per il fisco. E sul quale la Procura, con la Guarda di Finanza, stanno cercando di fare luce.


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CAGLIARI VIA ROMA LA PROTESTA DEI FORESTALI DAVANTI ALL’ASSESSORATO ALL’AMBIENTE

IL SEMINARIO CELLULE IN VITRO DOMANI UN INCONTRO DEL CRS4

IL CORSO PER I DIPENDENTI PUBBLICI INCONTRO DI AGGIORNAMENTO DEL FSI

n Da oggi alle 9,30 e per tre mattine di seguito, i lavoratori forestali protesteranno sotto il palazzo dell’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma. Le ragioni della protesta - si legge in una nota della Cgil - sono legate alla mancata stabilizzazione dei precari (circa 1.800 sui 5.000 lavoratori dell’Ente Foreste), al blocco dell’integrativo e alla questione delle risorse finanziarie.

n Domani alle 16.30, nell’Aula Magna della Cittadella Universitaria di Monserrato, il Crs4 presenta il dodicesimo evento della collana di seminari 2011. Il seminario “Modellazione matematica e codici di simulazione per la proliferazione, crescita e differenziazione in vitro di cellule”, destinato a ricercatori, studenti, imprese e grande pubblico, è a cura di Massimo Pisu,ingegnere del Crs4.

n L'associazione sindacale Fsi-Area AdasSanità organizza, col dipartimento di ricerche Aziendali dell'Università, per venerdì alle 9.30 a Villagrande Strisaili, all'Hotel Orlando Resort, il XII° corso di aggiornamento per dipendenti pubblici, “Il sistema di controllo manageriale nelle aziende sanitarie”, relatore Alessandro Spano, docente di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche dell’Università.

Ateneo Il rettore presenta la rivoluzione LO STATUTO Le 11 facoltà saranno accorpate in 6 gruppi. Melis: «Così l’Università sarà più partecipata e funzionale» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n «Il nuovo statuto porta un modello di Università più partecipativo e funzionale». Dopo un lungo travaglio il rettore è riuscito a ottenere il via libera. Nel nuovo statuto viene sancito quanto previsto dalla legge: il mandato del rettore dura sei anni, non è rinnovabile. Il Magnifico potrà essere sfiduciato dal Senato accademico. Giovanni Melis non potrà seguire le orme di Pasquale Mistretta, che di mandati ne ha avuto sei. È una delle novità introdotte dalla riforma Gelmini che hanno reso necessaria la scrittura di nuove regole. Una rivoluzione che cambia la fisionomia delle facoltà: da 11 diventeranno 6: Lettere, Scienze della formazione e Lingue confluiranno in Studi umanistici, Giurisprudenza, Scienze politiche ed Economia e commercio diventeranno Scienze economiche,

numeri 6

Gli anni di durata del mandato del rettore, che non sarà più rinnovabile.

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I componenti del Senato accademico, più il rettore che lo presiede.

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I membri del Cda: 7 saranno proposti dal rettore, mentre i due studenti saranno eletti.

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GIOVANNI MELIS Il rettore ha illustrato le novità principali dello statuto appena approvato

giuridiche e politiche, saranno unite Ingegneria e architettura , la facoltà di Scienze resta praticamante invariata, tranne il corso di Scienze naturali che confluirà in Scienze farmaceutiche e biologiche, invariata la denominazione per la facoltà di Medicina e chirurgia. Le altre novità sostanziali riguardano gli organi collegiali. Questa è stata la mo-

Carbonia - Flumentepido Tel.0781.6099.1

info DIRETTORE GENERALE Prevista una nuova figura manageriale per l’Ateneo.

ROBERTOPILI/FC

difica più controversa che ha fatto slittare l’approvazione dello statuto, ora al vaglio del ministero della Pubblica istruzione. «Al ministero sembra vada tutto bene - spiega il rettore Giovanni Melis - se dovesse andare tutto per il meglio, potremmo sperare di partire dal secondo semestre dell’anno prossimo». Il Senato accademico sarà elettivo e composto da 6

Oristano - Via Cagliari 67 Tel.0783.3130.1

direttori di dipartimento che rappresentano le 6 facoltà, 11 docenti scelti tra i 17 dipartimenti, due tecnici amministrativi e 4 studenti. Tra i poteri del futuro Senato accademico ci sarà anche quello di designare, da una rosa di nomi presentata dal rettore, i membri del Cda. Questa è un’altra novità perché nel Consiglio di amministrazione solo per i due studenti è prevista l’elezione, mentre i 4 docenti, il tecnico amministrativo e i due esterni saranno proposti dal rettore, valutati dal Comitato etico e nominati dal Senato. I dipartimenti saranno 17 e avranno la possibilità di sentire gli studenti, nella commissione paritetica delle facoltà interessate, e proporre al consiglio di facoltà l’istituzione e la modifica di corsi di laurea. «Un’altra novità è che il 15 per cento dei componenti del Consiglio di dipartimento sarà formato da rappresentanti di dottorandi, assegnisti e specializzandi - spiega Giovanni Melis - assegnisti e ricercatori a tempo determinato parteciperanno anche all’elezione del rettore, così come gli studenti presenti in organi di governo, consigli di facoltà, corsi di laurea e scuole di dottorato e specializzazione».

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CAGLIARI CARABINIERI A BORDO DI UN PULLMAN CON LA SIRINGA DI EROINA IN TASCA

QUARTU FUGGE DOPO L’INCIDENTE SENZA SOCCORRERE DONNA INCINTA

VIA SCHIAVAZZI SORPRESO A SPACCIARE FINISCE IN CELLA PER COCA E MARIJUANA

n In tasca insieme alla marijuana e alla cocaina, nascondeva anche una “siringa pronta all’uso” con l’eroina. F.C., 42 anni, manovale di Monserrato è stato dai carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri a Sarroch. Era appena sceso da un pullman proveniente da Cagliari quando i militari lo hanno bloccato e perquisito.

n Tampona con la sua auto una Smart a bordo della quale viaggiava una donna incinta e poi fugge. Gli agenti della polizia stradale sono riusciti a identificare l’automobilista fuggito dopo aver provocato un incidente stradale la sera del 10 ottobre a Quartu. Si tratta di P.S., 30 anni di Quartu che dovrà pagare una serie di contravvenzioni.

n È stato sorpreso dai carabinieri mentre spacciava droga ad alcuni ragazzi. In manette è finito un 27enne. Il giovane è stato fermato dai carabinieri della Stazione di San Bartolomeo sabato alle 20 in via Schiavazzi. Aveva appena smerciato della droga, ma i clienti sono riusciti ad allontanarsi prima dell’arrivo dei militari. Il giovane in tasca nascondeva 18 grammi di marijuana e 4 di cocaina.

AMBIENTE

SCIRARINDI BENESSERE AL FESTIVAL “OLISTICO”

Ecosostenibilità Cagliari resta a mezza classifica n Legambiente e Ambiente Italia, in collaborazione col Sole24Ore, danno i voti a Cagliari. È stato presentato il monitoraggio Ecosistema urbano su 104 città italiane, e nella categoria delle 44 città media (tra 80mila e 200mila abitanti) il capoluogo isolano si piazza al posto numero 24, due gradini sopra Sassari. L'indagine ha attribuito un punteggio a ogni città in base a sette indicatori: rifiuti, aria, acqua, trasporti, ambiente, energia e pubblica amministrazione e aziende. Per quanto riguarda la raccolta differenziata Cagliari (dati del 2010) si ferma al posto numero 31 con il suo 32,1 per cento, meglio di Sassari che arriva solo al 31,5 ma che ha una produzione di rifiuti urbani pro capite più contenuta (522,7 chili), che la colloca al decimo posto, mentre Cagliari è al 24, con i suoi 613 chili di rifiuti prodotti da ogni persona in un anno. Per quanto riguarda la qualità dell’aria l’ozono non dà problemi enll’Isola ma le emissioni pericolose di biossido di azoto sono 36,7 microgrammi per metro cubo l'anno in media a Sassari e 37,3 a Cagliari, ventiduesima in classifica. Sassari ha meno polveri sottili nell’aria (è sesta con 24,3 microgrammi per metro cubo), mentre Cagliari con 32,4 crolla al numero 27. Il capoluogo spreca più acqua, ma è più pulita, perché se il consumo pro capite è di 182,2 litri al giorno a Sassari è di 143,7 ma il capoluogo è al primo posto per la capacità di depurazione, mentre Sassari è al 19. A Cagliari circolan, secondo le stime, 66 auto e nove motocicli ogni 100 abitanti, mentre a Sassari sono 63 auto e 10 motocicli, ma il Ctm può festeggiare per l’uso dei mezzi pubblici: Cagliari è quarta con 160 viaggi per abitante effettuati in un anno ed è prima per disponibilità di bus. Sul fronte ambientale (aree verdi, isole pedonali, ztl, piste ciclabili) Cagliari si piazza al secondo posto per l’estensione del verde ma è in bassa classifica per il resto. Così come per gli alti consumi elettrici per usi domestici. Cagliari, però, è nona nella classifica sulla diffusione dei pannelli solari mentre sassari è dodicesima.

L’INAUGURAZIONE La Sardegna è la regione con la più alta incidenza di malati tra gli abitanti

ROBERTOPILI/FC

Binaghi Sclerosi multipla

nuova casa per la lotta SANITÀ La direttrice Maria Giovanna Marrosu ha chiesto la creazione di un registro epidemiologico per il monitoraggio della malattia. L’assessore De Francisci: faremo in tempi rapidi n La cura per la sclerosi multipla ha una nuova casa e i malati una speranza in più. Ottocento metri quadri dentro il Binaghi dove i quattromila pazienti seguiti dall’equipe guidata dalla dottoressa Maria Giovanna Marrosu potranno essere curati nel modo migliore. La Sardegna è la regione italiana con la più alta incidenza della malattia, 150 casi ogni 100mila abitanti, e presto arriverà un registro epidemiologico per monitorare il fenomeno. La struttura è costata 450mila euro e per completarla manca soltanto il servizio di risonanza magnetica. «Ogni macchina costa circa un milione di euro - ha spiegato il direttore generale della Asl di Cagliari Emilio Simeone per ora lavoriamo in collaborazione con il Microcitemico e l’Oncologico, ma contiamo entro il primo semestre del 2012 di essere autosufficienti, gra-

zie ai finanziamenti regionali e privati». Il centro regionale per la diagnosi e la cura della sclerosi multipla è fondamentale per la Sardegna. «TANTI PAZIENTI GIOVANI» «Si sancisce un impegno maggiore per affrontare e sconfiggere la malattia - ha spiegato la dottoressa Maria Giovanna Marrosu - ogni anno noi abbiamo in cura trecento nuovi pazienti, sono in aumento i giovani. Quello che chiedono è un’assistenza di qualità. Parliamo di persone che girano tutta la regione passando dal pubblico al privato per la carenza di posti o lunghe liste d’attesa. Chiediamo alla Regione di non abbassare la guardia e di creare subito un registro epidemiologico per monitorare il fenomeno». All’inaugurazione del centro ha partecipato anche l’assessore

regionale alla Sanità, che ha subito risposto all’appello della Marrosu. «Il registro lo possiamo creare subito. Da parte nostra c’è la massima attenzione per l’umanizzazione delle cure ha detto Simona De Francisci - ci impegneremo sul fronte della ricerca e speriamo che si facciano altri progressi sul piano farmacologico. Abbiamo raddoppiato i fondi per tutta una serie di patologie. Per quanto riguarda la ricerca, lavoreremo con l’assessorato alla Programmazione per trovare i fondi da mettere in Finanziaria». Soddisfatto per la realizzazione del centro anche il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale. «Sono spese che non hanno colore politico - ha detto Marco Espa, consigliere regionale del Pd - ci auguriamo che iniziative come queste diventino la norma grazie alla possibilità di avere dei finanziamenti costanti: i soldi spesi per queste realtà potrebbero e dovrebbero essere di più». Francesca Ortalli

n Il molo Ichnusa sarà una cittadella del benessere naturale con “Scirarindi”. Sabato e domenica arriva il primo festival “olistico”. Tavole rotonde, stand, seminari e dimostrazioni su ecocultura, discipline del benessere, bioedilizia, turismo ecocompatibile, ricerca interiore, sostenibilità e tanto altro alla manifestazione organizzata dal’associazione che dà il nome al festival. «Uno degli obiettivi è dare valore a tutto quello che la nostra terra offre - ha spiegato Cristina Pusceddu, presidente di Scirarindi - vogliamo dare risalto al modo di vivere olistico, dove tutto è collegato: il benessere non può essere slegato da un’alimentazione sana o da una casa costruita in un certo modo».

PENITENZIARIA LA CGIL: SCUOLA DA TUTELARE

n Il sindacato dice no alla chiusura della scuola di polizia penitenziaria di Monastir e rilancia: diventi un centro per la formazione professionale dell’amministrazione pubblica di tutta la Sardegna. Contro l'annunciato smantellamento della struttura sono in scesi in piazza ieri, con un sit-in all’ingresso dell’istituto, i lavoratori e i rappresentanti sindacali della Funzione pubblica della Cgil. «Dall’83 ad oggi, la scuola di Monastir ha formato 4.000 agenti e mille sottufficiali», spiega il segretario territoriale della Fp Cgil Sandro Dessì, «Con i problemi di carenze di organico e carceri sovraffollate, ridurre gli investimenti per la formazione degli agenti ci sembra un paradosso».

Via Corsica Lavori infiniti, cancelli della scuola sbarrati

LA SCUOLA Cartelli di lavori in corso nell’edificio del Comune

DAVIDE LENZA/FC

n La scuola elementare di via Corsica è ancora inagibile, nonostante promesse di riapertura prevista per l’anno scolastico in corso. Per questo i due consiglieri comunali dell’Italia dei Valori, Carlo Dore e Ferdinando Secchi, hanno preparato un’interrogazione urgente con l’obiettivo di conoscere le cause del ritardo dei lavori di manutenzione e messa a norma che ne hanno impedito la riapertura. La mancata consegna della scuola ha creato ancora problemi ai bambini e loro famiglie, costrette a fare la spola da un edificio all’altro. La struttura fu dichiarata off limits l’anno scorso per la presenza di amianto, la sostanza killer si trovava nei pavimenti di linoleum. In attesa di lavori di ripristino gli alunni sono stati

trasferiti in altre strutture. Nel febbraio del 2011, come precisano i due esponenti dell’Idv, «il dirigente Mario Mossa aveva dichiarato che, se non ci saranno intoppi, alcune scuole potevano riaprire i battenti già ad aprile. Nella peggiore delle ipotesi saranno tutte nuovamente agibili a settembre, in coincidenza dell’inizio del nuovo anno scolastico». Invece i lavori si sono fermati per mesi, sono ripresi ai pri-

COMUNE Interrogazione Idv: lo stabile doveva essere consegnato entro l’inizio dell’anno, bambini sfrattati

mi di settembre per poi arenarsi un’altra volta l’11 settembre. Il risultato è che l’istituto è ancora chiuso e che i disagi per i piccoli continuano nonostante l’intervento fosse stato «già programmato nella scorsa consiliatura», sottolineano ancora, insieme alla durata degli interventi. Dore e Secchi chiedono quindi il motivo sia del ritardo che del blocco dei lavori. Non solo, ma chiedono risposte anche sullo «stato attuale d’avanzamento dei lavori e quando sono previsti la ripresa ed il completamento” ed infine gli strumenti che «l’amministrazione intende adottare per evitare il ripetersi dei disagi e dare certezza nella tempistica dei lavori pubblici». F.O.


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CAGLIARI

Capoterra Segnala falsa bomba in banca n «C'è una bomba nell'istituto, dovete uscire subito». Sarebbe questa la telefonata fatta da un 66enne al direttore della filiale Unipol di Capoterra. Una chiamata anonima per vendicarsi di un impiegato della banca, responsabile di non aver chiuso il suo conto corrente. L'episodio è avvenuto ieri mattina

intorno alle 9.30. Il 66enne ha telefonato da casa alla filiale Unipol di via Mameli, segnalando la presenza dell'ordigno. Poi non ha resistito, è uscito di casa piazzandosi davanti alla banca per godersi lo sgombero, per vedere correre fuori gli impiegati. Ma il 66enne non ha visto solo i dipendenti dell’istituto di

credito fuggire all’esterno, ma anche i carabinieri avvicinarsi a lui. Inizialmente il pensionato ha negato di aver fatto la chiamata, poi quando i carabinieri gli hanno detto che il telefono della banca aveva registrato il suo numero ha confessato. È stato denunciato per procurato allarme.

Quartu La rivolta contro le strisce blu numeri 791

Gli stalli a pagamento, segnalati dalle strisce blu, che attualmente sono presenti in tutto il territorio del comune di Quartu.

1.386

PARCHEGGI A Quartu volantini, petizioni e due gruppi online per chiedere la marcia indietro del Comune sulle strisce blu

SOSTA Il nuovo piano dei parcheggi voluto dal Comune scatena la reazione dei cittadini: volantini, raccolta di firme e due gruppi su Facebook per chiedere l’annullamento della decisione n L'onda di strisce blu si abbatte su Quartu. E immediatamente si infiamma la protesta dei cittadini intorno al nuovo piano parcheggi che ha rivoluzionato le zone di sosta in città. Contro il quale sono stati distribuiti volantini, è partita una raccolta di firme e sono nati due gruppi su Facebook con l’obiettivo di obbligare il Comune a fare marcia indietro. La revoca del provvedimento, comunque, sarà impossibile ma i cittadini chiedono all’amministrazione almeno di rivederne alcune parti. IL RADDOPPIO DEGLI STALLI In effetti i parcheggi a pagamento, a partire dalla prossima settimana, ovvero da quando sarà attivo il piano della sosta approvato dalla giunta Contini, passeranno da 791 a 1386. Quasi raddoppiati, quindi. Chi avrà la peggio sarà il litorale, che passerà da 111 a 938 strisce blu durante la stagione estiva. «Stanno esplodendo gli iscritti al nostro gruppo - dice

Adriano Venturini, creatore del gruppo sul social network “Piano della sosta Quartu Sant'Elena” -: prima erano un centinaio, in pochi giorni siamo arrivati a circa 400». Motivo della protesta non è però solo il numero degli stalli a pagamento ma anche quello della mancata previsione dei pass gratuiti per i residenti. Coloro che non hanno un posto auto o un garage, potranno solo sottoscrivere un abbonamento che consentirà di parcheggiare nelle strisce gialle pagando 20 euro ogni 6 mesi. Ma ciascuna famiglia potrà acquistare al massimo tre abbonamenti, che consentiranno di parcheggiare solo nella zona di residenza. Inoltre, potranno lasciare l'auto gratuitamente nei parcheggi blu, dalle 13 alle 9, esponendo il pass accompagnato da uno scontrino che rilascerà il parchimetro, o digitando un codice, oppure inserendo l'abbonamento. «Le strisce gialle le mettono anche davanti alle porte delle ca-

info

RESIDENTI INFEROCITI Niente pass gratuito per i residenti: dovranno pagare un abbonamento annuale

FC/DAVIDE LENZA

se dove non c'è marciapiede oppure nelle fermate degli autobus - spiega Giocondo Zara, portavoce del comitato - in questo modo le persone non possono uscire dalla propria abitazione, come è accaduto in via Mori. Ma a chi l'ha fatto notare hanno provveduto a ridisegnarle, mentre chi è rimasto in silenzio, dovrà accettare le auto davanti al portone di casa. E le persone che prendono l'autobus dovranno sorpassare la fila di veicoli parcheggiati prima di salire sul bus». Ma i cittadini non intendono demordere: «Ci stiamo affidando a uno staff legale -spiega Zara -: ogni aderente al comitato stamperà diversi volantini e li distribuirà negli esercizi commerciali cittadini per informare le persone. Inoltre vogliamo organizzare una conferenza pubblica dove affronteremo una discussione sulla mobilità con alcuni esperti e poi faremo una manifestazione con la raccolta di firme per la petizione popolare». E se l'amministrazione non accetterà la sospensione del piano, «metteremo in campo tutte le azioni di resistenza civile che i nostri legali ci consiglieranno». Monica Magro

Con il nuovo piano della sosta voluto dalla Giunta Contini, i posteggi a pagamento diventeranno quasi il doppio.

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Gli euro necessari a sottoscrivere un abbonamento annuale per i residenti nelle cinque diverse zone individuate nel piano.

IL SINDACO

«Una decisione presa in accordo con il Consiglio» n «Quello del piano della sosta, innanzi tutto, è un piano condiviso», ha detto il sindaco di Quartu Mauro Contini, rispondendo alle lamentele sul nuovo piano della sosta. «È condiviso con il Consiglio comunale che ha dato alla giunta gli indirizzi per redigerlo e successivamente l’ha discusso e approvato. Ed è stato condiviso soprattutto con i cittadini, attraverso assemblee pubbliche e consultazioni online», continua il sindaco. «Abbiamo anche pubblicato un questionario sul sito internet dell’amministrazione che ha ricevuto un grande interesse da parte dei cittadini». Riguardo agli obiettivi del piano, Contini ribadisce che quello principale «è mettere ordine nel sistema della sosta, favorendo un ricambio continuo nei parcheggi, quindi la sosta breve a discapito dei quella lunga, che potrà essere un vantaggio sia per i commercianti, che per i clienti», spiega. «Il piano non è qualcosa di isolato e avulso dalla realtà, ma è studiato in relazione e in armonia con lo sviluppo di un sistema di mobilità sostenibile, con cui sarà incentivato l’uso dei mezzi pubblici e dei veicoli a due ruote e saranno realizzati i parcheggi di scambio». Mentre per quanto riguarda i pass per i residenti, Contini dice: «Abbiamo già avviato una campagna d’informazione capillare in tutto le case dei quartesi, che abbiamo deciso di rafforzare in questi giorni nelle piazze e nelle principali vie della città». E in base alle esigenze che emergeranno quando il piano sarà operativo, «ci sarà la possibilità di modificare il piano e di migliorare il servizio offerto». Al centro storico hanno già installato i parchimetri, che probabilmente entreranno in funzione a partire dalla settimana prossima, ma in maniera graduale: «Sono convinto che una volta avviato, emergeranno i diversi pregi e vantaggi di questo piano», ha aggiunto Contini, « che resta uno strumento fondamentale per lo sviluppo della nostra città, dato il numero crescente degli abitanti e di conseguenza il numero delle auto. M. M.


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SPORT JUVENTUS DEL PIERO E I SOGNI SCUDETTO «SIAMO PRIMI, MA È TUTTO DA GIOCARE»

PELÈ MESSAGGIO A MESSI: «NON MI HA VISTO? ALLORA GLI DARÒ UN VIDEO»

n Alessandro Del Piero suona la carica. Dopo la frenata di Verona con il Chievo (terzo pari per i bianconeri) la Juve non la perso la fiducia. «Non è arrivata la vittoria che volevamo - dice il capitano - ma rimaniamo primi con l'Udinese, in un campionato che è ancora tutto da giocare. Resta il rammarico per non avere portato a casa i tre punti e per quanto mi riguarda di essermi... fermato al palo! Ci riproverò e ci riproveremo già sabato».

n «Se Messi non mi ha mai visto giocare, gli mando un video». Pelè è pronto a colmare le lacune di Leo Messi. Il fuoriclasse argentino ha detto che non ha mai visto un filmato con le prodezze della “perla nera”. Il video “Pelè eterno” è un documentario realizzato nel 2004 nel quale sono state raccolte le azioni memorabili del fenomeno e buona parte dei 1284 gol realizzati in carriera.

Primo set point Cagliari col “braccino” ma così si va in Europa PAURA Col Siena è mancato l’assalto al primato, l’altra chance è col Napoli ma con questa media punto si chiuderebbe a quota 70 di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n È stata un’occasione perduta, meravigliosa quanto la possibilità di conquistarne un'altra e ben più prestigiosa domenica prossima contro il Napoli. Col Siena è passato il treno dei desideri, quello che all'incontrario va verso il primo posto, che il Cagliari non è riuscito a prendere probabilmente confidando in un'altra coincidenza. Ma 11 punti in 6 partite dà una media-punto di 1,83 che, se mantenuta, nei prossimi sette mesi porterà ad avere quasi 70 punti. Il Cagliari vale questo? Difficile credere che si arriverà a migliorare del 64% il bottino dello scorso anno (45) ma non perché Conti e compagni non siano riusciti a battere i toscani semplicemente perché quei traguardi sono stati toccati l'anno scorso guarda caso dal Napoli, terzo in classifica e impegnato oggi in Champions. L’IMPORTANZA DELLA POSTA Nello 0-0 del Sant'Elia una linea sottile ha diviso la mancata vittoria dalla sconfitta cocente. La preoccupazione di non prestare il fianco alle ripartenze del Siena («Non volevamo correre troppi rischi», ha ammesso Nainggolan) ha prevalso sulla spregiudicatezza nel proporsi in avanti, quella avuta da Agostini. Quando non lo fai vuol dire, o che la testa ha pensieri pesanti, come quelli per il primato («In palio c'era una posta molto importante», ha detto sempre il belga), o che la condizione fisica non ti supporta a dovere. Ficcadenti nel post gara ha ammesso: «Siamo stati poco brillanti». Allora vien da chiedersi per quale motivo la sosta non abbia agevolato il Cagliari, almeno quanto il Siena, che ha potuto lavorare con l’intera rosa a disposizione non smembrata dalle Nazionali. IN UN’ALTRA DIMENSIONE Si torna perciò al punto di partenza: Cagliari bloccato dall'ansia della prestazione, dall'inconscia paura di salire alla ribalta, di volare, di cambiare dimensione, quella insomma che viene riconosciuta dagli stessi avversari: per Del Grosso gli ex compagni ambiscono a qualcosa di più che una salvezza. A tutto questo va aggiunto che il Siena si è presentato al Sant'Elia incattivito e voglioso di riscattare la brutta sconfitta di Palermo. E se ai rossoblù può essere venuto il cosiddetto “braccino corto” comune ai tennisti, ai toscani è stato più facile trovare gloria perché giocava su due risultati su tre: il tecnico Sannino ha quasi trasformato lo 0-0 in una vittoria «Dovevamo coprire gli spazi, aspettarli e ripartire»), il collega Ficcadenti ha cercato di non trasfor-

numeri 70

I punti che avrebbe il Cagliari a fine campionato se mantenesse la media 1,83 che ha avuto nelle prime sei giornate.

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I punti che il Cagliari ha collezionato a fine dello scorso torneo.

marlo almeno in una sconfitta («Ci teniamo stretto questo punto»). TECNICA E VELOCITÀ Il bunker del Siena andava aggirato in due modi: o con la tecnica di chi salta l’uomo nell’uno contro uno, ma né Cossu né tanto meno Ribeiro ci sono riusciti (Larrivey non ha nel dribbling il suo pezzo forte), cosa che ha fatto invece Agostini producendosi al 10’ in uno slalom irresistibile con tiro deviato in angolo da Brkic; oppure con delle accelerazioni e repentini cambi gioco, esemplare quello fatto da Ribeiro al 18’ per l’inserimento ancora di Agostini nella zona scoperta dal Siena che aveva fatto scivolare la linea di difesa sulla propria sinistra. La terza via è quello del calcio piazzato (ma chi lo con-

quista?) o di un rigore (quello reclamato da Larrivey?) perché, come dice Ficcadenti, «quando l'avversario si chiude dietro c'è solo un modo per cambiare la storia di una partita, ossia sbloccandola. E più passa il tempo e più diventa difficile». Infatti il torto del Cagliari è stato quello di non produrre il massimo sforzo dal 10' in poi. Occorreva più movimento, più velocità negli interscambi e più precisione nei passaggi. L’idea di tenere larghi Cossu e Thiago era quella di aprire la linea a quattro di difesa senese ma la punta centrale, troppo statica, è stata isolata dagli interni di centrocampo. Ci voleva «velocità di pensiero» come chiedeva alla vigilia Ficcadenti che, invece, ha constatato di avere giocatori poco brillanti. Ma col Napoli sarà un'altra musica.

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LA CONTESA Gazzi sorveglia Biondini

LA MOSSA GLI AVVERSARI BLOCCANO CONTI CI VORREBBE L’INTERNO-REGISTA ALLA FINI

I punti in classifica del Cagliari che si trova dietro alla coppia Juve-Udinese e in compagnia della Lazio.

n Del Cagliari passato di mano da Ballardini ad Allegri, e ora a Ficcadenti, gli avversari riconoscono principalmente due punti di forza nel gioco rossoblù: il regista Daniele Conti, l’equilibratore, il riferimento immediato per i difensori centrali Canini e Astori, e il primo a dare una sverniciata all’azione; il trequartista Andrea Cossu, il trait d’unione tra i reparti, il rifinitore, quello dalla pennellata finale. Se per sfuggire alle consuete gabbie costruite per fermare il re degli assist, Ficcadenti chiede a Cossu di partire dalla fascia per poi accentrarsi sulla trequarti in una situazione di movimento, sembra essere più difficile trovare l’alternativa al taglio del passaggio che gli avversari fanno verso il regista. Contro il Novara, mister Tesser aveva chiesto all’ex Pinardi di incollarsi al capitano rossoblù in fase di costruzione; a Palermo il tecnico Man-

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I punti in più in classifica del Cagliari rispetto alle prime sei giornate dello scorso campionato.

gia ha chiesto a una delle due punte, in quel caso Pinilla, un super lavoro di pressione su Conti in modo che venisse tagliato fuori dalla direttrice del passaggio. La stessa cosa ha fatto Sannino con la punta Brienza. L’unica alternativa resta perciò il lancio lungo a scavalcare il centrocampo. Non è un caso che Astori sia il difensore che in serie A effettua più lanci verso le punte. Col Siena si è cercata l’alternativa servendo Biondini che, sulla pressione di Vergassola, ha perso pericolosamente palla. Manca un po’ di qualità negli interni, quella che garantivano Michele Fini prima e Andrea Lazzari poi, il regista decentrato o alternativo, idea tanto cara al tecnico livornese che al Milan attua con Seedorf o Aquilani. Nainggolan, in quel senso, è ancor più interditore sia dei rossoneri che degli ex rossoblù. F.S.

Il caso La strana giornata con la morte dei gol

MASSIMO FICCADENTI

LAPRESSE

n Ci sono momenti in cui succedono delle cose strane. Domenica, ad esempio, sono morti i gol. E resuscitati i “morti”. Il morto era il Bologna, ultimo col Cesena. Sarà che Acquafresca ha tagliato i suoi lunghi capelli e ha ritrovato la forza. Ramirez gli ha fatto compagnia. Poi il buio. Anche a Cagliari dove la difesa è rimasta imbattuta ma... anche l’attacco. Primi in classifica? Roba da matti. Alla fine la sensazione di essere a un passo dall’impossibile (senza sapere neanche come) ha fatto paura. Rossoblù come tante pantere rosa. Passo quatto quatto, spalle al muro. “Guai a chi ci frega”. D’altronde l’importante era non perdere. Missione compiuta. Forse solo un po’di consapevolezza potrà dare la

carica per trasmettere alle gambe l’incosciente adrenalina. Quella che è mancata contro il Siena con le idee più chiare: un punto in trasferta, tutto il resto poco importa, dobbiamo salvarci. Come il Cagliari quatto quatto, che ha dimezzato coraggio e incoscienza, ci sarebbero la maggior parte delle squadre. Perché la classifica stramba che si è creata in realtà ha tolto a tutti delle certezze. Se la Juve è

I ROSSOBLÙ Prudenti e coi brividi a un passo dal primato. Non sono coscienti, come altri, del posto in classifica

un fiore che sboccia, l’Udinese ci va piano, il Napoli è insofferente, il Milan sembrava scarso prima dall’anticipo col Palermo, l’Inter si è smarrita. Insomma, anche chi affronta le grandi squadre non sa come farlo. E chi affronta le piccole, come il Cagliari, pensa di scendere in campo contro la corazzata Potëmkin che a sua volta sa di non essere la corazzata Potëmkin. Insomma, dopo sei giornate non si capisce più niente. Cagliari compreso, che ha vissuto l’assurda possibilità di arrivare prima in classifica coi brividi tra le gambe e contro un Siena che ha visto Conti come Pirlo e Cossu come Messi. Finché il disordine regna, c’è da aspettarsi anche la morte dei gol. V.S.


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Il dilemma Cossu Quando non si vince è meglio trequartista IL ROSSOBLÙ In realtà da esterno è libero di fare ciò che vuole. Il Siena l’ha imbavagliato e gli è mancato il dribbling

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di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Sappiamo ciò che siamo, ma non sappiamo ciò che potremmo essere... Per alcuni questo è un vero peccato. Andrea Cossu invece lo sa, come l’Ofelia di Shakespeare. Sa di essere un terquartista che può fare l’esterno senza troppe crisi amletiche. Perché alla fine del pareggio col Siena, questo è il dilemma: c’è chi dice che il Cagliari abbia pareggiato (non perso, come sembra) per colpa di un Cossu snaturato. Lui deve fare il trequartista, punto e basta. Poco importa che il Cagliari sia secondo in classifica. Tutto, dopo un pareggio, sembra essere sbagliato. Soprattutto il ruolo del fantasista che lo si descrive “triste e sconsolato”. Colpa di un Ficcadenti “incompetente e cocciuto”.

ANDREA COSSU Anche a Verona Ficcadenti lo faceva giocare esterno d’attacco, segnò 6 gol

I FATTI RACCONTANO Ma è proprio così? Sembra dominare il codice Ballardini per principio, sulla scia di una salvezza storica che, messa così, sta diventando più che

altro un fastidioso fantasma. I fatti per ora dicono che nessuno prima di Ficcadenti fosse riuscito a portare il Cagliari così in alto. E l’ha fatto rispettando le qualità dei suoi giocatori. Conosceva Cossu, e Cossu l’ha amato. Sono cresciuti entrambi, si sono ritrovati e si sono parlati. Fino al punto di incontro. «Cossu, fai quello che ti pare. Basta che a volte parta da sinistra, altre centrale come sempre». Ecco, più o meno Ficcadenti gli ha detto questo. E ha aggiunto: «Sei libero di muoverti». Più di così... Parte da sinistra per due motivi: crossare in area, creare sovrannumeri col terzino. La punta fa sponda per lui e per l’altro esterno (domenica l’ha spiegato anche Nenè). Parte centrale quando l’azione non si costruisce più sulle fasce per contare più sulle verticalizzazioni. Asse Astori-Conti-CossuNené-gol. Più o meno questo. Il tutto dipende dal modo di giocare delle altre squadre. E soprattutto ha un fine: tenere Cossu vicino alla porta. Perché se gli avversari fanno come il Siena, di verticale non accade nulla: basta imbrigliare Conti (che domenica addosso ne aveva tre) per cercare i salvataggi coi lanci lunghi. Sennò Cossu da trequartista va in soccorso del capitano a centrocampo e perde il 50% delle sue potenzialità. COSA NON HA FUNZIONATO

Champions Inter, il Lille per respirare Napoli-Bayern è da sballo I TECNICI Ranieri: «Affrontiamo la squadra che segna di più nella Ligue 1». Mazzarri: «Sogno la partita perfetta» n Oggi in campio l’Inter e il Napoli, dopo le sconfitte in campionato, si preparano alla Champions. Se Ranieri dovrà vedersela con il Lille, il San Paolo sarà colmo per la gara contro il Bayern Monaco. LILLE-INTER (20.45) Ranieri torna in Champions per leccarsi le ferite in campionato. «Alla classifica che abbiamo lasciato in Italia ripenseremo da mercoledì. La Champions League è importante. Veniamo dalla vittoria di Mosca e dobbiamo affrontare la squadra che segna di più nella Ligue 1, che ha delle ottime personalità, che sa giocare in maniera intelligente. Siamo consapevoli che ci aspettà una gara difficile ma noi la affrontiamo con grande vo glia di vincere». E Moratti? «Crede in questa squadra ed è convinto che ne verremo fuori. C'è brutto tempo ma passerà. La fotografia della partita contro il Catania è un insieme di circostanze negative. Tutta ha girato storto e niente è andato come avremmo sperato». Ranieri recupera Wesley Sneijder e anche Julio Cesar, Thiago Motta e Chivu che giocherà da difensore centrale. I tifosi aspettano, cercano conferme. Una vittoria potreb-

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CLAUDIO RANIERI «Alla classifica del campionati ci penseremo domani, Moratti crede nella squadra».

WALTER MAZZARRI «All’estero si sono accorti che giochiamo un bel calcio fatto di possesso palla, in Italia no...»

be fare bene, il resto sarebbe l’ennesimo temporale. NAPOLI-BAYERN (20.45) Mazzarri pensa in grande: «Per entrare nella storia», giocando «la partita perfetta» contro una squadra che è in un momento di forma «stratosferico. All'estero si sono accorti del nostro gioco, e che il Napoli fa un calcio propositivo, basato molto sul possesso palla, in Italia un pò meno, ma quando sento dire cose ingiuste mi esalto. Sono vaccinato, so che c'è un gioco delle parti ma sono contento che sia io a essere crocifisso, così che la squadra senta meno un pò il peso della critica». Un Napoli che va in campo sapendo di poter contare su un sostegno particolarmente caloroso. «La gente ci sta circondando di entusiasmo». E sulla partitissima contro i tedeschi, che in caso di vittoria regalerebbe il primato momentaneo nel girone, si è soffermato anche il presidente Aurelio De Laurentiis. «Abbiamo la consapevolezza di incontrare una grande squadra che quest'anno sembra in formissima. Sapevamo di essere nel girone più difficile ma che è anche il più intrigante». Per quanto riguarda la formazione l'unico dubbio potrebbe riguardare l'impiego di Zuniga al posto di uno tra Maggio o Dossena. Per il resto spazio ai titolarissimi. «Sono queste la partite che sogni quando sei bambino. Non vediamo l'ora di giocare», ha detto Hamsik.

INTER (4-3-1-2) FORMAZIONE 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 26 Chivu, 55 Nagatomo, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 5 Stankovic, 10 Sneijder, 7 Pazzini, 22 Milito Allenatore Claudio Ranieri (12 Castellazzi, 37 Faraoni, 42 Jonathan, 8 Thiago Motta, 11 Alvarez, 20 Obi, 28 Zarate) Arbitro Howard Webb (Inghilterra) Orario 20,45 in tv su Sky Sport 3 e MP Calcio 1

NAPOLI (3-4-2-1) FORMAZIONE 1 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 6 Aronica; 11 Maggio, 88 Inler, 23 Gargano, 8 Dossena; 17 Hamsik, 22 Lavezzi; 7 Cavani. Allenatore Walter Mazzarri (83 Rosati, 21 Fernandez, 3 Fideleff, 20 Dzemaili, 19 Santana, 18 Zuniga, 9 Mascara)

BAYERN MONACO (4-2-3-1) FORMAZIONE 1 Neuer; 17 Boateng, 5 Van Buyten, 28 Badstuber, 21 Lahm; 44 Tymoshchuk, 31 Schweinsteiger; 25 Mller, 39 Kroos, 7 Rib‚ry; 33 Gomez. Allenatore Jupp Heynckes (22 Butt, 26 Contento, 13 Rafinha, 27 Alaba, 23 Pranjic, 11 Olic, 9 Petersen) Arbitro Olegario Benquerenca (Portogallo) Orario 20,45 in tv su Sky Sport 1 e MP Calcio

LA PROVOCAZIONE DI FICCA Ci pensa Ficcadenti a provocare chi vuole infangare quanto fatto finora: «Perché nessuno ha posto il caso Cossu a Lecce quando ha fatto il cross del gol proprio da sinistra?». Solo un esempio per far riflettere chi deve cercare per forza giustificazioni al pareggio. Fino a prova contraria. Che il Cagliari di Ficcadenti resti “l'opera di un selvaggio ubriaco”, come l’Amleto di W.S. Così chissà dove si arriva...

DOMANI IL MILAN

C’è il Bate Borisov Robinho è tornato «Scudetto possibile»

LILLE (4-3-3) FORMAZIONE 1 Landreau, 2 Debuchy, 25 Basa, 22 Chediou, 18 Beria, 4 Balmont, 24 Mavuba, 17 Pedretti, 26 Cole, 8 Sow, 10 Hazard. Allenatore Rudi Garcia (16 Enyama, 6 Souarè, 21 Bonmart, 5 Gueye, 11 Obrianiak, 20 Rodelin, 27 Jelen)

Perché Cossu non ha funzionato contro il Siena? Perché Sannino è stato bravo ad appiccicargli senza tregua Del Grosso a sinistra, Vitiello a destra, (quando cambiava lato) e Vergassola e Gazzi se provava ad accentrarsi. Quasi una zona mista del basket, con Conti e Cossu imbavagliati per bene. Questa volta poi a Cossu è mancato il dribbling, l’iniziativa personale. E non è stato il solito. Capita. Ma non si tratta certo di una crisi di identità. A pensarci bene, nella giornata di ieri nessuno ha osato (derby romano e Bologna a parte). Sarà lo strano assetto del campionato. La paura di sbagliare o andare troppo in alto. Classifica alla mano sono tutte le squadre ad avere una crisi di identità, nessuno è al posto giusto. Cossu sì, finché è libero di ascoltare la sua creatività.

ROBINHO «Sono felice di essere tornato, il Milan però non ha vinto perché c’ero io ma perché ha giocato bene»

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omani il Milan sarà in campo contro i bielorussi del Bate Borisov a San Siro. Allegri con Ibra ha recuperato Robinho, Zlatan Ibrahimovic non ha più tutta la squadra sulle spalle e il Milan gioca meglio. L'equazione è stata frequente nei commenti dopo la vittoria di sabato contro il Palermo. Ma il primo a metterla in dubbio è proprio l'attaccante brasiliano. «Sono felice di essere tornato, il Milan però non ha vinto perchè c'ero io ma perchè ha giocato bene», frena Robinho, rientrato sabato dopo oltre un mese di stop per la pubalgia, concedendo che «le mie caratteristiche favoriscono il nostro stile di gioco». La fantasia non gli manca, i piedi sono raffinati, ma c'è di più. A Milanello, dove di brasiliani ne sono passati diversi, lo considerano il più atipico. «Sono un attaccante di movimento, mi muovo, mi piace giocare dietro Ibrahimovic e Cassano - spiega -. Con Allegri mi sono abituato al ruolo di mezza punta, il mio segreto sono la velocità, l'allegria e l'abitudine ad arretrare per aiutare. È la mia mentalità, tutti attaccano e tutti difendono». Come tutti i brasiliani, invece, Robinho ha il sorriso facile e festeggia i gol a ritmo di samba. «Cassano è un grande giocatore, ma a ballare la samba è un disastro», nota Robinho, con una sonora risata. «È il mio modo di vivere, sono felice di giocare a calcio». Un momento in cui ci si può sbilanciare a pronostici ottimisti. «Ci sono tante squadre in Italia contro cui è difficile vincere. Però, con tutto il rispetto, se giochiamo con la stessa fame dell'anno scorso possiamo vincere un altro scudetto. Scudetto e Champions».


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SPORT CALCIO DONNE A2 ECCO LA PRIMA VITTORIA DEL CAGLIARI, CADE IN CASA IL VILLACIDRO

TENNISTAVOLO NORBELLO FESTEGGIA 1° POSTO PER DZELINSKA E TRUDU

RUGBY CAPOTERRA ANCORA VINCENTE CATANIA VA KO E CONSERVA IL PRIMATO

n Primi punti stagionali per il Cagliari femminile nella 2a giornata del girone C di A2. Le ragazze di Cuccu hanno battuto 2-1 in casa l’Olimpia Forlì. Gol di Deiana e Cuccu, espulsa Pintus ma una super Mulas conserva la vittoria. Il Villacidro (3 punti) cade 2-1 in casa contro il Foligno. Nel girone A di A2, vince l’Atl Oristano in casa 2-1 con la Juventus e sale a quota 4, Caprera sconfitta 7-0 dall’Inter Milano e resta a 3.

n Il fine settimana a base di tornei nazionali è significativo per il Norbello che tra Cortemaggiore e Oristano porta sul podio più alto Olga Dzelinska che ha sbaragliato le avversarie in Emilia nel singolo femminile assoluto, e Eleonora Trudu, tornata alla vittoria nel girone unico riservato alle pongiste di terza categoria, spuntandola su altre cinque avversarie.

n Terza vittoria consecutiva per l’Amatori Rugby Capoterra che nel match contro l’Amatori Sport Catania vince col punteggio di 25 a 23 dopo che gli avversari avevano chiuso il primo tempo in vantaggio grazie a un calcio di drop realizzato da Forte. Guadagnati altri 5 punti, e con questa vittoria l’Amatori si porta a quota 14 in vetta alla classifica, in attesa della prossima partita contro il Rugby Milano.

ECCELLENZA

PROMOZIONE A

n La nona giornata ha offerto tanti spunti oltre al principio di fuga della Torres che ha approfittato del ko dell'Olbia in casa del Fertilia. L'Infar...Torres in 5'. Dall'Inferno al Paradiso negli ultimi 5’ di gioco. I sassaresi, sotto di un gol col Carbonia, all'89' segnano con Lavecchia e al 94' con Sanna. Esplode il Vanni Sanna con tutte le coronarie dei tifosi rossoblù. Carboni, canta che ti segna. Capitano e anima del Fertilia che, ora, si riscopre bomber dei giuliani. Luca Carboni fa scendere dal trono l'Olbia. Otto gol e faro della banda di mister Paba. Taloro, cogli le prime Mele. Al Nespoli morde due volte Roberto Mele nel 3-1 al Tavolara. Seconda doppietta di fila, la punta capocannoniere dei gavoesi con 5 gol (superato Puddu). Ma...Mamia che doppietta. Il tecnico del Calangianus si schiera per la prima volta in campionato e porta i suoi alla vittoria. Con due punizioni il Sanluri torna a casa a mani vuote. Mamia: «Domenica prossima mi confermo». Serra le fila, arriva l'Alghero. A Muravera il 3-1 dei catalani trascinati dal solito Fabrizio Serra, una doppietta e bottino di 9 gol nelle ultime 6 partite. Amuleto, quando non segna i giallorossi perdono (con Olbia e Torres). Ferreira di cavallo. Il brasiliano del Valledoria ha chiuso una settimana d'oro con 6 gol: 3 al Calangianus, 1 al Carbonia nel recupero, 2 a Castelsardo. In tutto 10 gol e aggancio a Siazzu in vetta alla classifica cannonieri. Fratelli coltelli, che Cadeaux. Al San Teodoro torna il sorriso dopo il ko di Nuoro. Giovanni e Alessandro Cadau a segno nel 3-0 al Castiadas completato da Falchi. Per i due fratelli, frenati dagli infortuni, è la terza rete ma, per la prima volta, esultano insieme. Il Porceddu a casa Pilo. Il Pula vince nell'anticipo contro l'Atletico. Chi decide? Manrico Porceddu, cognato di Luca Pilo, diesse biancorosso per la prima volta in panchina in sostituzione dello squalificato mister Fadda. Gol con dedica e maialetto a cena. Zero a Villacidro e Sarrabus. La Nuorese segna l'1-1 e toglie la vittoria ai campidanesi di Mario Orrù, unica squadra d'Eccellenza a non aver mai intascato i tre punti. Muravera e Castiadas, mese nero: gialloblù al 4° ko di fila, biancoverdi 1 punto in 4 gare. F.S.

n Il terzetto inizia a fare il vuoto. Il Sant’Antioco, con Piras e Lazzaro, infligge la prima sconfitta stagionale al La Palma, è la quinta vittoria di fila. Il Porto Corallo vince a Lanusei ed estromette gli ogliastrini: ripresa super, Pichiri e il nono gol di Viani rispondono a Lai. Il Samassi con il bomber Piludu (tripletta e 7 reti) rifila la cinquina all’Asseminese del dimissionario Bartoli. Il Serramanna si salva con Ibba a Tortolì (Cocco), l’Arbus risorge, steso il Barisardo da Incani e doppio Tomasi. Casti illude la Fulgor, il Cardedu triplica con Casti (2) e Dessena. Non si fanno male le pericolanti Sant’Elena e Ferrini mentre Pilloni al 93’ lancia il Siliqua che aggancia il Quartu 2000. n Classifica. Sant’Antioco 15; P.Corallo, Samassi 13; Serramanna 10; La Palma 8; Barisardo, Q 2000, Siliqua 7; Asseminese, Cardedu 6; Ferrini, Tortolì 5; Arbus 4; Lanusei, Sant’Elena 3; Fulgor Senorbì 0.

Ferreira 10 e lode Viani e Piludu ora è col re Siazzu i veri avversari Mamia si schiera del Sant’Antioco

FRANCO CARDIA Il presidente del Progetto Sant’Elia

ROBERTO PILI/FC

Sant’Elia Cardia attacca:

«Che ci faceva De Santis con la terna arbitrale?» SERIE D Il presidente dei cagliaritani dopo il ko con il Palestrina: «È un condannato di Calciopoli e ha influenzato la terna, due rigori netti non fischiati. Insulti razzisti dagli avversari, protesterò in Lega» n Una sconfitta brucia sempre, il modo in cui è arrivata fa pensare. Il Progetto Sant'Elia, ultimo in classifica nel girone G di serie D, inanella contro il Palestrina la sesta sconfitta in sette gare. Il presidente Franco Cardia elogia la squadra ma torna su alcuni episodi che hanno reso più amara la trasferta di domenica a Guidonia. DE SANTIS E CALCIOPOLI. «La terna arbitrale è stata accolta dall’ex arbitro Massimo De Santis, dirigente del Palestrina, il quale si è intrattenuto amichevolmente con gli stessi per almeno 20’ facendo gli onori di casa. Niente di irregolare se non fosse che De Santis, per lo scandalo Calciopoli, è stato condannato dalla giustizia

sportiva a 4 anni di inibizione (squalifica scontata) e rinviato a giudizio dal Tribunale di Napoli per il reato di associazione a delinquere finalizzato alla frode sportiva. Per motivi di opportunità non si dovrebbe occupare di rapporti con gli arbitri per conto di un club di calcio, con il tentativo evidente di volerne condizionare l’operato». LE SVISTE ARBITRALI. «L’arbitro e i suoi collaboratori hanno danneggiato vistosamente la nostra squadra, ignorando due falli di mano netti in area di rigore e bloccando l’attaccante Riccardi solo davanti al portiere per un off side inesistente». LE MINACCE A FINE GARA. «A fine gara un giocatore e un dirigen-

te del Palestrina hanno indirizzato insulti e offese pesanti nei nostri confronti, apostrofandoci con termini irripetibili per via della nostra provenienza dalla Sardegna. Pensavo che queste forme di retaggio culturale contro il nostro popolo fossero abbondantemente superate, manifestazioni di razzismo che nulla hanno a che vedere con la sana rivalità sportiva». SQUADRA DA ELOGIARE. «I nostri giocatori si sono ben comportati, non cadendo nella trappola delle pesanti provocazioni (solo una ammonizione) e reagendo con una prova di carattere nonostante la sconfitta». PROTESTA ALLA LND E AIA. «Non escludo di lamentarmi formalmente con una lettera indirizzata alla Lega Nazionale Dilettanti e all’Associazione Arbitri, per tutelare il Progetto Calcio Sant’Elia da un punto di vista sportivo e della dignità che nessuno si può permettere di calpestare».

Basket Con la Dinamo crollate tutte le sarde

RULLI, SPERANZA VIRTUS

n Cinque sconfitte su cinque partite. Il basket sardo esce con le ossa rotte dall'ultimo week-end, e se c'è chi comunque può essere cautamente ottimista riguardo al futuro, qualcun altro già trema. La sconfitta della Dinamo a Cantù poteva pure essere messa in preventivo, ma era lecito attendersi una resistenza un po' più strenua da parte di Sassari, incollata alla Bennet per i primi due quarti. Le ottime prove dei cugini Diener fanno comunque ben sperare per il futuro, già a partire dalla trasferta di Cremona. La Dinamo è squadra vera, ma una sconfitta fa sempre male. Se Atene piange, Sparta singhiozza. Cagliari assiste impotente alla sconfitta delle sue quattro squadre tra serie C maschile e i campionati

femminili di A1 e A2. Olimpia e Russo perdono contro Pontedera e Siena. Male i Pumas, che cedono in casa alla modesta Zetagas. I 10 punti di scarto la dicono lunga sulla partita dei cagliaritani, all'altezza della situazione solo nel 2° quarto. Un po' meno grave la sconfitta della squadra di Sassaro, che conduce per 3/4 in casa della capolista Siena. I Pirati, costretti a giocare in sei, a causa dell'assenza di Pedrazzini e di

LA GIORNATA Perdono Russo, Olimpia e Virtus. Segue il Cus che lancia la campagna abbonamenti per la stagione di A1

quella di lungo corso di capitan Villa Santa, sono crollati nell'ultimo periodo. Anche l'altra metà del cielo è densa di nubi grigie dalle quali spunta qualche timido raggio di sole. Perde il Cus all'esordio con Faenza, ma Brunetti fa 12 punti e 12 rimbalzi, e dimostra di non aver perso il vizio della stoppata nemmeno in A1. In doppia cifra anche l'americana Darrett, (14 punti e altrettanti rimbalzi). Intanto il Cus lancia la campagna abbonamenti: 70€ + 2€ di prevendita nei posti numerati, 40 + 2 nei posti non numerati. Per le gare singole 8 o 5. Chi sta peggio di tutte è la Virtus, alla terza sconfitta su 3 in A2. A Udine si salvano Nicolini (13 punti), Rulli (14) e Costa (8 con 12 rimbalzi). Gabriele Lippi

PROMOZIONE B

Foresti lascia il Tempio in alto col Latte Dolce n Esame superato per la capolista Latte Dolce. Il gol di Usai (che agguanta il compagno Delizos a 4) ricaccia indietro la Dorgalese. A punteggio pieno c’è il Tempio del capocannoniere Foresti, decisivo con una doppietta (5 gol totali) a Borore. Si fa largo l’Usinese alla quarta vittoria grazie alla doppia precisione dal dischetto di Piga contro l’Ozierese che aveva pareggiato con Pirone. Ilva e Posada agganciano la Dorgalese, ai maddalenini bastano Canu e Satta col fanalino Olmedo (inutile Valente), ai baroniesi basta Deplmas a Codrongianos. Senza reti il derby Abbasanta-Ghilarza, cinquina del Fonni (2 Talanas, Farina, Tolu e Floris) con l’Olbia 05 (Degortes), Corrasi corsaro (1-2) in casa del Porto Rotondo. n Classifica. Latte Dolce, Tempio 15; Usinese 12; Dorgalese, Ilva, Posada 10; Corrasi 7; F.Olbia 05, P.Rotondo 6; Codrongianos, Fonni, Ozierese 4; Borore, Ghilarza 3; Abbasanta 2; Olmedo 0.

M. JOHNSON «LEBRON? LUI NON VINCERÀ MAI!» n Magic Johnson leggenda del basket da ieri non sarà più così simpatico all’amico Lebron James. In una conferenza ad Albany, New York ha dichiarato: «Ci saranno sempre grandi giocatori nel basket, professionisti che vinceranno titoli nell'Nba... tranne LeBron. In molti vengono da me a chiedermi chi sia più forte tra Kobe Bryant e LeBron James, e io rispondo sempre chiedendo se si tratta di uno scherzo. Kobe ha vinto 5 titoli, LeBron... beh, nessuno! Comunque gli voglio bene, sono certo che nella prossima stagione migliorerà ancora nell'ultimo quarto. E non è giusto paragonarlo a Jordan che ha fatto almeno 30 punti a partita in ogni serie di playoff».


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CULTURA

MODA Il costumista Lai un talento sardo alla corte dei Big CINEMA E TEATRO Da Zeffirelli a Ozpetek, passando per Liliana Cavani, Tornatore e Archibugi, l’artista cagliaritano firma gli abiti di scena, diviso tra i set dei “grandi” e i palchi dell’opera di Massimiliano Messina

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isponde al telefono dalla storica sartoria Tirelli di Roma, che ha realizzato e continua a realizzare costumi per film e spettacoli famosissimi. Si sente un po’ a casa sua ed è impegnato nella prima prova abiti per la prossima pellicola di Ferzan Ozpetek, “Magnifica presenza”, una storia di fantasmi con risvolti comici, un plot totalmente nuovo per il regista italoturco, di cui è ormai fidato collaboratore. Alessandro Lai, cagliaritano, 40 anni, da Tirelli è arrivato nel 1994, quando si è trasferito nella Capitale, subito dopo la laurea in Storia dell'arte contemporanea. Lì è rimasto tre anni, a fare la gavetta, prima di esordire come assistente costumista per “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore. Nel mondo del cinema, quello di serie A, è entrato decisamente dalla porta principale. Fondamentale l’incontro con Piero Tosi, uno dei più grandi costumisti viventi, basti dire che ha vestito “Il Gattopardo” di Luchino Visconti (Claudia Cardinale, Alain Delon, Burt Lancaster) e che per cinque volte ha ricevuto la nomination all’Oscar. «Ho fatto la tesi di laurea

su di lui ed è lui che mi ha proposto di entrare da Tirelli a fare l’assistente. Siamo diventati molto amici e tuttora è il mio maestro». Disegnare gli abiti, realizzarli, la passione di sempre: «Anche se le esperienze teatrali cagliaritane, con il Crogiuolo di Faticoni, mi sono servite per capire che quella era veramente la strada da seguire». Primi assolo da costumista agli inizi del nuovo secolo. Eleganza, gusto, fantasia. E poi un’iperbole con maestri del cinema italiano: Franco Zeffirelli, Liliana Cavani (la fiction tv su De Gasperi con Fabrizio Gifuni), Francesca Archibugi, Ozpetek, con cui ha già lavorato per “Saturno contro”, “Un giorno perfetto”, “Mine vaganti”, film che l’anno scorso gli è valso la nomination al David di Donatello. Un premio importante, il Nastro d’Argento, lo ha invece vinto per “Senso ’45”, di Tinto Brass. «Un’esperienza preziosa per me, Brass è un grande cineasta, meticoloso, prepara scena per scena. Anna Galiena poi, bravissima attrice, che ho ritrovato in “Lezioni di volo” della Archibugi” (con la quale ha collaborato anche in “Questione di cuore”, con Kim Rossi Stuart e Antonio Albanese, e nel televisivo “Renzo e Lucia”)». Ama molto gli attori che fascia con le sue creazioni Lai. «Ho un rap-

porto particolare con Giovanna Mezzogiorno, ma anche con Accorsi, Scamarcio, Favino. Per ciò che faccio e la sua buona riuscita è comunque indispensabile avere un buon rapporto con tutti. Realizzare il costume per un’attrice, per un attore, ti fa entrare in intimità con la loro stretta sfera personale». Cinema ma non solo, anche teatro e lirica. Nel 2009 una “Carmen” di Bizet con la regia del famoso coreografo, e regista, belga Micha von Hoecke (per cui ha vestito anche la Salomè teatrale di Oscar Wilde) e diverse opere dirette da Cristina Mazzavillani Muti, moglie di Riccardo, il grande direttore d’orchestra. All’ultimo Maggio Fiorentino ha disegnato i costumi per l’Aida firmata da Ozpetek, debutto nel melodramma per il regista. «Preferisco il cinema però, dove c’è una diversa cura dei particolari. Il costume è unico, si fissa sullo schermo. In teatro ci sono abiti che in scena funzionano ma che al cinema non potrebbero mai andare bene».

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IL SUCCESSO CAPITOLINO Cagliaritano, quarant’anni, lavora da Tirelli da quando vive nella Capitale, dopo la laurea.

MAESTRO DI STILE All’ultimo Maggio Fiorentino ha disegnato i costumi per l’Aida firmata da Ozpetek. E per Zeffirelli ha vestito Fanny Ardant in “Callas Forever”

UNA SFILZA DI ANEDDOTI Aneddoti tanti. «Quando ho lavorato per “Callas forever” di Zeffirelli, al maestro non piaceva il costume per la protagonista, Fanny Ardant. Quello nuovo è stato confezionato la notte prima di girare, un tour de force incredibile. Ricordo ancora l’ansia, mi sono messo anch’io alla macchina da cucire. La Ardant si è ritrovata addosso il vestito senza averlo mai provato, e Zeffirelli non credeva ai suoi occhi, non pensava che ce l’avrei fatta». A Cagliari non torna spesso. Gli ultimi due mesi però Lai li ha trascorsi a casa, per un impegno a cui tiene molto. Salvatore Mereu lo ha chiamato per il suo “Bellas mariposas”, tratto dal romanzo di Sergio Atzeni. «È un regista di gran talento. Un film con una tematica molto forte, per il quale ho fatto in modo di coinvolgere tutti collaboratori locali. Una scelta di “stile”, per dare un’opportunità di lavoro ai giovani sardi». Nel tempo libero ama vedere mostre d’arte e, manco a dirlo, andare al cinema. L’occhio gli cade inevitabilmente sugli abiti degli attori. Anche se «il costume ben realizzato è quello che non si nota, perché vuol dire che è perfettamente amalgamato con il resto del film». Alessandro Lai dixit.


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CULTURA

LA RASSEGNA Le isole lontane quattro autori dietro le sbarre ISILI Scrittori stranieri che hanno scelto l’italiano come lingua per raccontare le loro esperienze. Appuntamento domani con il primo di loro alla Colonia Penale. Sotto il segno di Kavafis

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uando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni o i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere: non sarà questo il genere di incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo». Con nume tutelare come il grande lirico e dandy greco Kavafis una rassegna ha due strade: perdersi nell’incompiutezza e lasciarsi andare alla navigazione senza rotta o imboccare la direzione dell’approdo sicuro, del segno visibile, del punto di riferimento certo, del porto più vicino. A questa seconda via, si ispira “In viaggio per Itaca”, che rimescola e reimpasta la buona vecchia farina kavafisiana, ci mette un pizzico di lievito d’immigrazione e il risultato è una

torta dalla sicura riuscita, buona perché la ricetta è arcisicura. La rassegna parla di viaggi e di percorsi interiori, di pensieri che si esprimono in lingue non native, e con i versi di Kavafis che ricordano l’importanza del cammino che si compie. Itaca patria lontana, amata teneramente e mai dimenticata, che per la rassegna diventa il pretesto per arricchirsi e conoscere. E in più la rassegna è ambientaa nella Colonia Penale di Isili diretta da Marco Porcu. Sono quattro appuntamenti. E il tema kavafisiano del viaggio ritorna perché sono quattro scrittori stranieri che hanno scelto l’italiano come lingua narrativa. Un doppio itinerario, reale e mentale dunque. Nella loro tavolozza esperienze di persone e culture migranti e che utilizzano anche la letteratura per raccontare vicende difficili, drammatiche, grottesche, a volte tragi-comiche. Prima di

LIBRI DIETRO LE SBARRE Inviaggio per Itaca è ideata e progettata da Emilia Fulli e Mattea Lissia per le associazioni Presìdi del libro della Sardegna e Luna Scarlatta, in collaborazione con Valeria Putzolu, responsabile dell’Area Educativa della Colonia Penale di Isili. Il programma completo su presididellasardegna.org Ingresso riservato agli invitati.

ogni incontro, i detenuti - che attualmente provengono al 70 per cento da paesi fuori dalla comunità europea leggeranno i libri in rassegna per poterne poi parlare con gli autori. Primo appuntamento domani con l’algerino Abdelmalek Smarie il suo “Fiammein paradiso. Il 26 ottobre si prosegue con MihaiMircea Butcovan,scrittore, educatore e giornalista romeno, autore di “Allunaggio di un immigrato innamorato (Besa editrice). L’appuntamento del 9 novembre è con lo scrittore, giornalista e libraio senegalesePap Khouma. Chiudela rassegna l’algerino Amara Lakhous con “Un pirata piccolo piccolo (Edizioni E/O). Massimiliano Lasio


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CULTURA

RAP

Demi, nuovi Mc crescono sul web

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appa che spacca. Slang sboccacciato e crudo e rime che parlano della città del sole, di una generazione di giovani lobotomizzati dal lavaggio mediatico del cervello, della filigrana che «ti ruba l'anima» e dell'«odio che ti paga doppio». Si chiama Demi, nato a Cagliari, vive ad Assemini ed è uno dei rapper più cliccati del momento. Col brano “Rosso e blu” ha collezionato oltre 500mila visualizzazioni su Youtube e su facebook è diventato l'idolo dei giovani casteddai under 30 . "Rosso e blu" feat. Drino, Gilfo, Ill Quest, Jamal, Kire, Seque e Sparta è il remix di “Black and Yellow” di Wiz Khalifa ed è il primo singolo estratto da "La città del sole (Paura e delirio a Cagliari)" il nuovo mixtape di Demi diviso in tre parti. «È il riflesso di ciò che vivono i ventenni a Cagliari, tutto quello che racconto sono verità, cose successe realmente, non esiste niente di inventato, altrimenti non metterei la mia faccia nei video», spiega. Nel video Demi e i suoi amici indossando maglie con su scritto "I'm a real rapper gaggio from the city of sun" rappano giù pesante: «il Poetto è il mio equatore respiro odore di bastione... sono maledetto ignorante e tutto il resto, vaffanculo in pesto mi dici fanculo ti pesto, ero con mio padre il giorno del suo arresto, fanculo Buoncamino tutti liberi al più presto». Demi si è avvicinato al rap nell’estate dei suoi 16 anni, ricercando le intere discografie degli italiani, e poi i francesi e gli americani. Dice di ascoltare poco rap sardo, per distinguersi da quello che lo circonda ed essere originale. «A Cagliari tutti sono rapper, ma nessuno ha un messaggio o un’emozione da trasmettere, tutti guardano nel piatto degli altri, ultimamente c'è questa fissazione per gli ascolti di Youtube come se fare 100mila visite o condivisioni su un social network sia obbligatorio nella carriera di un rapper». Attualmente il più rappresentativo dell'intera Sardegna, per Demi è Caddish. «Testi poco rispettosi delle donne? No, sono il riflesso del comportamento delle ragazze della mia età e dei modelli che a loro stesse vengono imposti dalla cultura di massa». Un fenomeno, quello di Giovanni Andrea "Demi" Staico e della sua crew, che viaggia sul passaparola di facebook e con lo scambio degli Mp3 sui cellulari. Una nuova tendenza che sta cambiando non solo il modo di usufruire della musica da parte delle nuove generazioni, ma proprio il modo di farla. Nascono così nuovi rapper, pochi crescono, tanti muoiono nelle maglie della Rete che magari li ha portati alle stelle con una valanga di clic. Altri resistono. E fanno parlare di sé. Come l’olbiese Salmo, rapper, producer, cantante di un gruppo hardcore punk chiamato Toedgein. Liriche tra il rap e il punk, crossover come quello della costa ovest degli Stati Uniti, ma italiano. La sua maschera è diventata un marchio di fabbrica. Le nuove leve sono ancora lontane dai numeri degli mc storici dell’Isola, quelli che... hanno creato l’hip hop sardo. Tutto iniziò negli anni ‘80 con Dj Gruff, poi arrivarono i Sardo Triba e i Menhir, gruppo di Nuoro, i cagliaritani Funtana Beat e i sassaresi Stranos Elemontos. Poi i Balenthia e i Sa Razza. Cosa propone oggi la scena sarda? «Troppa autocelebrazione, poca originalità e poi ora tutti usano questa maschera da teschio... ma come si fa», tuona Alessandro Sanna, Quilo, leader storico dei Sa Razza e Maloscantores. «I pischelli li trovi su Youtube, fanno Ep e non album come facevamo noi, tutto è troppo semplice e la professionalità si perde». Quilo ricorda le giornate passa-

LE DUE SCUOLE Old e new school sarda a confronto, tra crew che cantano su Youtube e i “vecchi” coi testi impegnati

info

LA RACCOLTA DEI 50 BIG Gli Mc della Old e new school si ritroveranno nella raccolta “50 Mc Sardinia”, album che verrà realizzato dal sito Hip hop sardo.

te in cantina a provare con la crew e le ore in sala di registrazione a incidere. «In più dimenticano che l’hip hop è una cultura con delle regole. Non voglio fare il moralista, ma c’è troppa volgarità e troppo poco rispetto per le donne ed è una cosa che io non accetto», conclude Sanna. I nuovi Mc della scena sarda? «Ne conosco pochi», confessa Alessio Mura dei Balenthia. «Ce ne sono tanti su Internet, che democraticamente permette a tutti di fare musica e metterla in Rete, ma molti sono scarsi e non esistono prodotti discografici. I pischelli si passano la musica sui cellulari. Il tempo di diventare un tormentone e poi passano». Un esempio? “Ma già sei bellino”. «Il brano era sulla bocca di tutti per settimane. E poi? Chi se lo ricorda più...». Spiega ancora Mura: «Ognuno è libero di fare musica e metterla in giro, poi è il pubblico il miglior giudice». E Demi risponde alle critiche: «Se fosse cosi facile come dicono, anche loro potrebbe fare un video e tornare sulla "cresta dell'onda" eppure lo fanno ma non va. È un classico. Comunque credo che se si fossero trovati nel mio stesso periodo e con le mie influenze si sarebbero comportati come me». Francesca Cardia

ROSSO E BLU Demi e gli amici della sua crew nel video di “Rosso e Blu”, primo brano estratto da "La città del sole”, il nuovo mixtape

NELLA RETE

TORMENTONI Buzzu Claudio a Ibiza

L

a sua intervista con Enrico Lucci alla Iene è diventata il tormentone su Youtube e viaggia postata da una bacheca all’altra pure su Facebook. Buzzu Claudio da Ibiza è il nuovo idolo della Rete. Il suo accorato appello al sindaco di Ibiza contro la chiusura delle discoteche la mattina al microfono della “iena numero uno” ha fatto il giro del web. «La colpa è del sindaco di Ibiza... vogliamo ballare ventiquattro ore su ventiquattro», tuona Buzzu Claudio e poi giù con la sua invettiva. «La gente si annoia la

mattina... io mi annoio... mi scasso i cojones... mi faccio una canna e poi mi torno a dormire... cosa faccio!». Enrico Lucci capisce la situazione e gli getta l’amo, anzi, un intero palamito, cui Buzzu abbocca senza colpo ferire. Così, davanti alle provocazioni della “iena”, lui, canotta nera, pelata e abbronzatura d’ordinanza, non si tira indietro, anzi, dà la sua ricetta per superare la crisi anche all’Italia e alla Sardegna: «La Sardegna poteva diventare come Ibiza». L’imperativo è uno solo: «Legalizzare i rave». Infine lancia il suo motto:

IL VIDEO Lo show del giovane sardo a Ibiza che inneggia ai rave al microfono della “iena” Enrico Lucci fa incetta di clic «Più rave per tutti epiù ganja (marijuana) per tutti!». Il video ha avuto talmente tanto successo che il signor “Claudio Buzzu da Ibiza” ha deciso di aprire anche un profilo su Facebook con oltre cinquemila fan. Gli stati sono tutto un programma:

“torta margherita, con ganja....navighi off limits!!! altro che fastweb!!!”, “ma che giorno è???? ma vi siete fulminati questo fine settimana??? GANGJA ne avevate e sopratutto poi vi siete tornati a dormire???” e ancora “chiaffè e 2 patate alla schisshonera!”, e poi “ma shtai scherzandi che volevano chiudere uichipedia?”. E nella gallery una sfilza di foto e fotomontaggi di Buzzu attorniato da uno stuolo di superbellone bombate e siliconate da prima pagina di Playboy, la bandiera dei quattro Mori, ritoccata e trasformata nei quattro Buzzu e ancora una con la fascia tricolore da sindaco. Per non parlare di quelle che inneggiano marijuana e canne.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Jane Eyre

Sala 4 h

Sala 5 Sala 6

❆h Sala 7 Ore 21.30

Sala 8

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo

Sala 9

CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Presentazione del libro “Il trasloco” Ore 18.00 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 I tre Moschettieri Ore 20.00 Sala 2 I tre Moschettieri 3D Ore 17.30-22.30 Sala 3 Arrietty Ore 17.00-18.50 Sala 3 Final Destination 5 Ore 20.30-22.30 Sala 4 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Amici di letto Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 6 Ex: amici come prima Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 7 A Dangerous Method Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 7 Abduction Ore 22.40 Sala 8 Baciato dalla fortuna Ore 20.15 Sala 8 La pelle che abito Ore 17.45-22.30 Sala 9 Carnage Ore 20.45 Sala 9 I Puffi Ore 17.30 Sala 9 Kung Fu Panda 2 Ore 16.50 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Il villaggio di cartone Ore 19.15-21.30 Sala 2 I Want to Be a Soldier Ore 21.30 Sala 2 Terraferma Ore 19.15 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. This Must Be the Place Ore 19.15-21.30 Sala Truf. A Dangerous Method Ore 19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Arrietty Ore 17.50 Sala 1 Drive Ore 20.10-22.30 Sala 2 Baciato dalla fortuna Ore 20.00-22.10 Sala 2 I Puffi Ore 17.40 Sala 3 Ex: amici come prima Ore 16.40-19.00-21.20

Sala 10 Sala 10

Sala 11 Sala 11 Sala 12 Sala 13 Sala 13

Amici di letto Ore 16.50-19.20-21.50 Abduction Ore 17.00-19.30-22.00 This Must Be the Place Ore 17.00-19.40-22.20 I tre Moschettieri Ore 17.30-20.00-22.30 Final Destination 5 3D Ore 17.45-19.55-22.05 I tre Moschettieri 3D Ore 16.35-19.05-21.35 I Puffi Ore 16.45 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 19.15-21.45 La pelle che abito Ore 19.15 Ma come fa a far tutto? Ore 17.05-21.55 Ex: amici come prima Ore 17.45-20.05-22.25 Blood Story Ore 22.15 Jane Eyre Ore 16.55-19.35

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 17.40-20.15-22.50 Sala 2 Abduction Ore 22.50 Sala 2 Arrietty Ore 17.50 Sala 2 La pelle che abito Ore 20.10 Sala 3 Amici di letto Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 4 I tre Moschettieri 3D Ore 17.30-20.10-22.50 Sala 5 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-21.30 Sala 6 Ex: amici come prima Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 7 Final Destination 5 3D Ore 22.40 Sala 7 I Puffi 3D Ore 17.40-20.10 Sala 8 This Must Be the Place Ore 17.30-20.10-22.50

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 2 I Puffi 3D Ore 16.20-18.20-20.20 Sala 2 L’amore fa male Ore 22.30 Sala 3 Drive Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 4 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.20 Sala 5 Ex: amici come prima Ore 17.30-19.30-21.30 Sala 6 Abduction Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 7 I tre Moschettieri 3D Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 8 I tre Moschettieri Ore 16.20-18.40-21.00 Sala 9 Final Destination 5 3D Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

ILMETEO

le trame Sala 10

I Puffi

Sala 10

Jane Eyre

Sala 11

Arrietty

Sala 5

Ex: amici come prima Ore 18.30-20.45-22.45 I tre Moschettieri 3D Ore 18.20-20.30-22.50

Ore 17.40 Sala 6 Ore 20.00-22.30

Sala 11

Sala 12

Ore 16.20-18.20 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 20.20-22.30 Amici di letto Ore 18.10-20.20-22.30

SASSARI

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-21.00 QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Baciato dalla fortuna Ore 20.30-22.30 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.30 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Opera Lirica

ALGHERO

▲ho

Ore 20.30

MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Drive

❆▲h

Ore 21.30 Sala 1

I Puffi

OZIERI

Ore 18.30

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

CARBONIA

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.40-20.30-22.30 Sala 1 I Puffi 3D Ore 16.45

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Riposo

GUSPINI

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Kung Fu Panda 2 Ore 19.00-21.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 This Must Be the Place Ore 18.15-20.30-22.45 Sala 2 Abduction Ore 20.40-22.40 Sala 2 I Puffi Ore 18.10 Sala 3 Cowboys & Aliens Ore 18.20-20.40-22.50 Sala 4 Amici di letto Ore 18.30-20.40-22.45

TORTOLI’

THIS MUST BE THE PLACE

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 118 minuti Regia Paolo Sorrentino Con Sean Penn, F. McDormand Trama Dublino. Cheyenne, famosa rock star ritiratasi da molti anni , si veste e si trucca come negli anni d'oro del glam-punk-rock, quando era una stella, e vive (con la moglie Jane) di rendita, grazie alle royalties del passato. La morte del padre, con cui aveva tagliato i ponti da anni, lo porta a tornare in America. Un segreto e un mistero lo mettono sulla strada, alla ricerca di un ex criminale nazista, e lo portano a compiere delle scelte...

ARRIETTY

Genere Animazione Anno 2010 Durata 94 minuti Regia Hiromasa Yonebayashi Trama I protagonisti sono una famiglia alta dieci centimetri ("Rubacchiotti") che vive sotto una dimora nella campagna di Tokyo. Da questa casa prendono in prestito gli oggetti che gli servono quotidianamente... ma in dosi, talmente piccole, da non fare insospettire nessuno. Fino a quando, Arrietty, la figlia di 14 anni, in uno dei suoi piccoli "viaggi", viene vista da Sho, nipote della anziana che abita lì. Dopo l'iniziale confusione, tra i due nascerà un intenso e strano rapporto d'amicizia...

AMICI DI LETTO

Genere Commedia Anno 2011 Durata 109 minuti Regia Will Gluck Con Justin Timberlake, Mila Kunis Trama Zack & Miri versione 2.0. Dopo una relazione amorosa andata male (probabilmente a causa del lavoro...), una cacciatrice di teste e un suo cliente, nel frattempo diventato un inseparabile confidente e vittima a sua volta di una delusione, decidono di iniziare una storia di sesso, senza complicazioni... ma, alla lunga, l'amore si metterà in mezzo...

I TRE MOSCHETTIERI

Genere Avventura Anno 2011 Durata 102 minuti Regia Paul W.S. Anderson Con Logan Lerman, Milla Jovovich Trama Alla corte del Re di Francia, Luigi XIII, i tre migliori moschettieri della Corona sono tre: Porthos, Athos e Aramis. In procinto di scovare i cospiratori intenzionati a rovesciare il trono, i tre valoriosi uomini al servizio del re s'imbattono in D'Artagnan, un giovane aspirante cavaliere, appena giunto a Parigi, che li aiuterà a combattere il pericolo...

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 This Must Be the Place Ore 19.15-21.30 Sala 2 Ex: amici come prima Ore 19.30-21.45

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Abduction Ore 17.00 Sala 2 Ex: amici come prima Ore 19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 This Must Be the Place Ore 19.00-21.30

LA MADDALENA PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Final Destination 5 3D Ore 18.10-20.15-22.20 Sala 3 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-20.10-22.20 Sala 4 Ex: amici come prima Ore 18.00-20.10-22.20

GHILARZA JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 21.30

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Amici di letto Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 2 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Cowboys & Aliens Ore 17.45-20.10-22.30 Sala 4 Ex: amici come prima Ore 18.10-20.15-22.25 Sala 5 Abduction Ore 18.00-20.10 Sala 5 Drive Ore 22.35 Sala 6 Final Destination 5 3D Ore 22.35 Sala 6 I Puffi 3D Ore 17.50-20.05 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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