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IL SIT-IN Il governatore ai familiari dei militari morti: verità sulle vittime di uranio

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 110 Domenica 16 ottobre 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Col Siena per il colpo oggi in palio c’è l’alta classifica

CREATIVITÀ L’horror con il trucco il laureato che crea gli zombie

Virginia Saba e Fabio Salis alle pagine 16-17

Lorenzo Manunza a pagina 20

CRONACHE

Continuità Affondo di Pili: «Troppi ritardi dalla Regione» n Il deputato Pdl torna ad attaccare viale Trento: «Per colpa di Cappellacci le compagnie incassano milioni di euro». La replica: «Basta lezioncine». Maddalena Brunetti alle pagine 6-7

Regione Sardisti e Fli agitano i sonni di Cappellacci n Il capogruppo Psd’Az Giacomo Sanna detta le condizioni dei sardisti sulle commissioni e Fli in maggioranza spacca il Pdl. Giacomo Bassi a pagina 8

Santa Gilla Allarme cozze trovate tracce di salmonella n Il batterio nei molluschi pescati in uno specchio inquinato della laguna. Il sindaco ordina il lavaggio prima della vendita. Emanuele Piga a pagina 13

Comune Monte Urpinu, ”I Sardi” fuori dalla chiesetta n L’associazione di volontariato che aveva ottenuto la gestione della struttura aragonese ha avuto il benservito dal Comune. Enrico Fresu a pagina 15

La manifestazione degli “Indignati” per le strade della Capitale si trasforma in guerriglia urbana: gruppetti di giovani incappucciati e armati di pietre, spranghe e bombe molotov hanno devastato

la città. Decine di automobili e un blindato dei carabinieri dati alle fiamme, incendiato un commissariato della polizia, settanta feriti e diversi arrestati. Lo sconcerto di Bersani e Vendola. Il mi-

nistro dell’Interno Maroni: «Criminali infiltrati nel corteo». E Berlusconi ringrazia gli agenti. alle pagine 2-3

SEPARATISTI «Il golpe c’è stato ci addestravamo da Gheddafi» Salvatore (Doddore) Meloni, il capo dei rivoltosi sardi degli anni ’80 condannato a nove anni di carcere per cospirazione politica svela i retroscena dell’insurrezione armata: «Da Genova a Bengasi in traghetto sui miei camion e poi nei campi paramilitari libici dove ci insegnavano la tecnica della guerriglia. Con trecento uomi-

ni dovevamo assaltare la caserma di “Bonutrau” a Macomer e portare via armi e mezzi. La Sardegna sarebbe rimasta paralizzata e la dichiarazione di indipendenza sarebbe arrivata via radio». Alberto Testa a pagina 11

TEATRO LA STAGIONE DI AKROAMA DA STORTI ALLA LUXURIA

a pagina 22


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DOMENICA 16 OTTOBRE 2011

INFERNO A ROMA L’EQUIPAGGIAMENTO CASCHI, MASCHERE, BIGLIE DOPO GLI SCONTRI VENTI FERMATI, 12 IN CELLA n Sono venti le persone fermate nel corso degli scontri di ieri a Roma e, di queste, dodici sono in stato di arresto. Tra loro giovani di Bari, Trento, Catania, Siracusa, Brindisi e Napoli. Sequestrati molotov e bastoni. In mattinata erano stati denunciati 4 anarcoinsurrezionalisti, in via Parisi in localitá Castel di Leva a Roma. I 4 erano stati trovati con zaini contenenti caschi da motociclista, maschere antigas, mefisti, parastinchi, mazzette da muratore, piede di porco, 500 biglie di vetro e una fionda professionale.

BLACK BLOC NO AI VALORI E SIMBOLI BORGHESI I NUOVI GUERRIERI DELLA RIVOLTA URBANA n I “black bloc”, di ispirazione anarchica, si riuniscono con finalità aggressive in occasione di determinate manifestazioni di protesta. La loro ideologia è basata su un profondo disprezzo verso i valori e i simboli della società borghese, considerati del tutto inconciliabili con la libertà ed il benessere dell'individuo.

CORTEO INDIGNATI Cinque ore di guerriglia devastazioni e 70 feriti n L’unica buona notizia è che non c’è scappato il morto. Doveva essere una manifestazione pacifica, è stato un inferno. Roma si è risvegliata nel caos dopo gli incidenti scatenati da alcune centinaia di “incappucciati” che hanno come preso in ostaggio il grande corteo delle decine di migliaia di “indignati” partito poco prima delle 14 da piazza della Repubblica diretto a San Giovanni, luogo simbolo delle manifestazioni sindacali e democratiche. Il corteo per cinque ore si è trasformato in una vera e propria battaglia urbana con le forze dell’ordine prese d’assalto da una pioggia di sassi e sampietrini lanciati da circa 500 black bloc. Cinque ore di guerriglia e un bilancio di almeno 70 feriti negli scontri (30 sarebbero gli appartenenti alle forze dell’ordine), di cui tre sono in gravi condizioni e sono stati ricoverati in codice rosso: un manifestante di “Sinistra e Libertà”, sulla cinquantina, che ha perso due dita per l’esplosione di un petardo; un poliziotto colpito al torace e una terza persona che ha riportato traumi multipli. Dopo ore di cariche - da parte delle forze dell’ordine ma anche di bande di giovani armati di pietre e bombe carta - e lanci di fumogeni, piazza San Giovanni e via Merulana sono state liberate intorno alle 20 dai teppisti, ma gli scontri e gli assalti sono proseguiti all’Esquilino, con cassonetti rovesciati e incendiati in piazza Vittorio. I manifestanti pacifici hanno tentato di isolare violenti sottolineando la loro differenza: «Rappresentiamo il 99% del corteo». La polizia è intervenuta con gli idranti in piazza San Giovanni, migliaia di persone in fuga. Questo mentre, in tutto il resto del mondo, mille manifestazioni si svolgevano pacificamente. Gli “Indignati”, che avevano iniziato il corteo a Roma con cori e bandiere colorate, sono stati sconfitti da 500 giovani incappucciati e armati di bastoni, mazze, bombe carta e fumogeni. I PRIMI SCONTRI I violenti scontri in piazza San Giovanni e in altre aree della Capitale lungo il percorso del corteo sono stati il culmine di una serie di incidenti iniziati intorno alle 15 in via Cavour, con bandiere bruciate, auto e cassonetti dati alle fiamme, violenze contro chi contestava i teppisti. I gruppi di violenti si sono via via ingrossati, raggiungendo secondo la polizia le 500 unità. Il corteo era partito in anticipo e pacificamente perché «piazza della Repubblica non ci conteneva tutti». «People of Europe: rise up», è lo striscione che ha aperto il corteo al grido di «Noi la crisi non la paghiamo». I primi a entrare in azione sono stati quattro manifestanti mascherati da Guy Fawkes, saliti sulla tettoia dell’hotel Atlantico, che con un fumogeno hanno dato fuoco a una bandiera italiana e a una europea, lanciando volantini con su scritto «È arrivata la rivoluzione precaria». Poi un gruppo di incappucciati ha sfondato la

numeri 70

Il bilancio degli scontri di ieri a Roma, durante la manifestazione degli “Indignati” è pesante: settanta feriti.

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Tre dei settanta feriti negli scontri di ieri sono in gravi condizioni.

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Fra i feriti trenta circa appartengono alle forze dell’ordine.

vetrata di una banca colpendola più volte con un cartello stradale. Subito dopo è stata sfondata la vetrina di un’altra banca e un supermercato è stato distrutto e saccheggiato, mentre in pochi minuti diverse automobili venivano date alle fiamme. A fuoco cassonetti, mentre i violenti attaccano il distributore di benzina in fondo a via Cavour, su largo Corrado Ricci. Danneggiato lo sportello bancomat di un ufficio postale. Le forze dell’ordine sono intervenute alla fine di un lungo percorso di devastazioni, su via Labicana. Da quel momento è stato per ore un crescendo di scontri, con i violenti che hanno preso di fatto il controllo di piazza San Giovanni, attaccando le forze dell’ordine da tre fronti. UN CRESCENDO DI VIOLENZA Un blindato dei carabinieri è stato bloccato e dato alle fiamme. I due militari a bordo sono riusciti a fuggire prima che il mezzo venisse incendiato. Solo dopo le 18 le forze dell’ordine hanno ripreso il controllo della piazza, spingendo i violenti verso l’obelisco e via Merulana, dove i teppisti hanno eretto una nuova barricata. Scene di vera e propria guerriglia urbana. Il gruppo che aveva bruciato il blindato dei carabinieri si è diretto in via Matteo Bonardo,

dando alle fiamme auto, motorini e cassonetti. Una grande nuvola di fumo nero ha avvolto la strada, poi presidiata dai reparti delle forze dell’ordine, mentre continuavano a bruciare lamiere e motorini rovesciati e dati alle fiamme. I teppisti sono arretrati verso via Merulana, costruendo altre barricate all’incrocio con viale Manzoni. Le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti asserragliati dietro le barricate. Dopo aver divelto le barricate le forze dell’ordine hanno inseguito i manifestanti che sono fuggiti verso piazza Santa Maria Maggiore. Nelle via attorno a via Merulana c’è stato un fuggi fuggi generale. Gli incappucciati si sono lasciati dietro una scia di distruzione, dando alle fiamme cassonetti, usati come barriere e il ponteggio di un palazzo. Barricate in fiamme anche a piazza Vittorio. Tre cassonetti sono stati ribaltati e incendiati, spazzati via dai blindati. Roghi anche nelle vie limitrofe. Intorno alle 20 è tornata la calma. Ma l’atmosfera che si respirava nella Capitale era quella di una città blindata. Con i mezzi delle forze dell’ordine a presidio di Piazza Vittorio, Santa Maria Maggiore, via Merulana e tutta la zona attorno a San Giovanni dove si sono dispersi i teppisti dopo gli ultimi scontri.

DRAGHI «LI CAPISCO, PECCATO LE VIOLENZE» n «I giovani hanno ragione a essere indignati» ma «a patto che la protesta non degeneri», ed è un «gran peccato» che ci siano stati degli scontri alla manifestazione di Roma. Anche il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, bersaglio di feroci critiche e satire da parte degli “indignati” nei giorni scorsi definitisi “Draghi ribelli”, si unisce alla lista di chi comprende le ragioni dei giovani la cui protesta contro la crisi si estende in tutto il mondo. «Se la prendono con la finanza come capro espiatorio, li capisco, hanno aspettato tanto: noi all’età loro non l’abbiamo fatto», spiega Draghi a margine del G20 finanza. Il governatore rileva: «noi adulti siamo arrabbiati contro la crisi, figuriamoci loro che hanno venti o trent’anni». Parole di comprensione già espresse in un’altra forma in diverse occasioni, quando sottolineava come «senza i giovani non c’è crescita», spronando a varare riforme e misure per permettere loro di fornire il proprio potenziale.

IN PIAZZA «Incappucciati, studenti come me»

CORTEO Berlusconi nel mirino

n Macchine e cassonetti bruciati, poi l’assalto al ministero della Difesa, che va a fuoco. La testa del corteo stava arrivando in piazza San Giovanni. «Quando la polizia è intervenuta io ero già nelle vicinanze della piazza», racconta uno studente sardo. La polizia ha diviso il corteo e ha tentato di sgombrare la piazza. Il panico. Piazza San Giovanni non ha tante vie di fuga. «Via la polizia, via la polizia», hanno cominciato a urlare i manifestanti. Fra questi, gente di tutte le età, giovani ma anche persone anziane, pensionati. I poliziotti erano tutti poco più che ventenni, nota lo studente. «Sicuramente avevano paura anche loro», dice. «La scena che

mi ha scioccato di più - ricorda mentre è ancora in preda all’emozione - è stata vedere le forze dell’ordine che usavano l’idrante con un uomo in carrozzella». Incappucciati? «Tanti - racconta - ma vorrei sfatare l’immagine che ne danno i media: Quelli che ho visto erano tutti italiani, studenti come me, precari, disocupati. E non avevano proprio l’aria di pericolosi

LA TESTIMONIANZA Uno studente sardo: scene da Cile. «Alcuni facinorosi erano fascisti di Casa Pound»

teppisti. Ragazzi come me, credo ci fosse anche qualcuno dei centri sociali. C’erano i No Tav». Le camionette giravano all’impazzata per sfollare gli studenti, racconto lo studente. «Una scena da Cile», avrebbe detto una donna. «Non erano black bloc, ma fascisti di Casa Pound. Hanno aggredito imanifestanti con spranghe e sampietrini». È la testimonianza di Matteo Tedde, ventisettenne cagliaritano laureato in giurisprudenza alla Luiss. C’era anche lui alla manifestazionedegli “Indignados”: «Li ho visti passare armati e a volto coperto sotto gli occhi della polizia, che ha anche protetto il loro rientro in sede».


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LA RETE FACEBOOK, TWITTER MA NON SOLO LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA ONLINE

I SINDACATI L’UGL POLIZIA ACCUSA IL MINISTRO «MARONI HA SOTTOVALUTATO LA SITUAZIONE»

n Tutto organizzato per l’«I-Day», il giorno degli Indignati. E tutto online. Studenti, professori, ricercatori (ha aderito anche la Rete 29 Aprile), precari, perfino avvocati. E non solo: gli «indignados» hanno chiamato a raccolta «singoli cittadini e gruppi di tutta Italia». È stato un forsennato tam tam sul Web Social network in testa: sono 20 mila i sostenitori della pagina Facebook del movimento «15 ottobre: un milione di indignati in corteo verso il Parlamento». Oltre 4 mila persone hanno postato commenti.

n «Se i poliziotti distratti presso gli stadi per le partite di calcio fossero stati impiegati per la manifestazione, gli incidenti ed i danni sarebbero stati meno gravi». Lo ha affermato il segretario generale dell'Ugl Polizia di Stato Valter Mazzetti riferendosi ai disordini, parlando di «grave sottovalutazione da parte di Maroni».

LE REAZIONI Condanna della politica «I violenti vanno puniti»

la manifestazione

n Nessuna spaccatura, dalla politica arriva la condanna unanime degli scontri, degli incidenti e delle violenze che hanno trasformato quella che doveva essere una manifestazione pacifica in vera e propria guerriglia urbana. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha espresso «grande preoccupazione» per le «inammissibili violenze» che si sono verificate durante tutta la giornata. Dello stesso avviso il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: «Gli incredibili livelli di violenza raggiunti da un nutrito gruppo di facinorosi nella manifestazione di Roma rappresentano un segnale molto preoccupante per la convivenza civile. E devono essere condannati da tutti senza remore. I violenti vanno individuati e puniti. Il nostro ringraziamento più sentito alle forze dell’ordine che si sono impegnate a fondo per difendere e garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini. Soltanto il loro equilibrio e la loro prudenza sono riusciti ad evitare più gravi conseguenze». Solidarietà alle forze dell’ordine anche dal ministro dell’Interno Roberto Maroni che «condanna con fermezza gli atti di inaccettabile violenza ad opera di criminali infiltrati tra i manifestanti». Il ministro - si legge in una nota del Viminale - «è rimasto in costante contatto con il UNA FIUMANA PACIFICA COLORATA E ALLEGRA Il pomeriggio era iniziato nel migliore dei modi. Migliaia e migliaia di manifestanti che alle due avevano già riempito via Cavour, piazza della Repubblica, piazza dei Cinquecento e viale Castro Pretorio: una fiumana di gente, colorata e allegra. «People of Europe: rise up!» (ribellati!) era il grande striscione che ha aperto il corteo.

«È stata deturpata l'immagine di civiltà di Roma. I violenti vanno individuati e debbono rispondere dei reati commessi nelle sedi competenti» Gianfranco Fini Presidente della Camera

prefetto e il questore di Roma che ieri nella Capitale hanno dovuto fronteggiare una situazione di ordine pubblico di inaudita violenza». Il ministro riferirà in aula la prossima settimana su quanto accaduto a Roma. Forti le condanne per gli scontri anche dai presidenti di Senato e Camera: «Manifestare - ha detto Renato Schifani, presidente del Senato - è un diritto fondamentale, ma questo non significa poter compiere atti di violenza, saccheggi, teppismo e devastazioni. Tutto ciò è gravissimo e inaccettabile». Non meno tenero il giudizio di Gianfranco Fini: «È stata deturpata l’immagine di civiltà di Roma. I violenti vanno individuati e debbono rispondere dei reati commessi nelle sedi competenti». Durissima la presa di posizione del sindaco della Capitale: «Quello che è successo oggi non può essere ne dimenticato ne sottovalutato. Noi dobbiamo isolare queste bestie e poi reclamiamo una grande attenzione da parte dello Stato nei confronti dei violenti. Non ci deve essere nessuna solidarietà. I violenti devono essere colpiti duramente. Lo scorso 14 dicembre le persone che furono fermate per aver devastato la città furono rilasciate il giorno dopo. Io credo che quell'esempio non va ripetuto. Quelli che hanno davvero commesso violenza

LE BANDIERE BRUCIATE POI RAID SU UN EDIFICIO Già alle 14,30 sono entrati in azione gli incappucciati, strappando e bruciando bandiere, assaltando banche e negozi, incendiando auto e un edificio dell’Esercito, il cui tetto è crollato. I gruppi di violenti si sono via via ingrossati, raggiungendo secondo la polizia le 500 unità. Da quel momento è stato per ore un crescendo di violenze.

devono pagare con la galera». E il sindaco in serata, durante un sopralluogo in piazza San Giovanni, ha aggiunto: «Se noi pensiamo che la violenza è giustificata dal clima politico stabiliamo un nesso pericoloso. Il clima politico giustifica i manifestanti pacifici ma non quei violenti che sono tali a prescindere dalla politica». Chiara la posizione anche del centrosinistra, il leader del Pd Bersani: «Sono avvenute violenze e devastazioni inaccettabili. I provocatori che hanno voluto inscenare una vera e propria guerriglia urbana colpiscono al cuore le ragioni di un movimento che in tutto il mondo vuole esprimere liberamente un disagio ed una critica all’attuale assetto dell'economia mondiale. Bisognerà capire come sia possibile che una banda di centinaia di delinquenti abbia potuto devastare, aggredire, incendiare e tenere in scacco per ore il centro di Roma». Il segretario del Pdl Alfano, invece, chiede a «tutti, tutti, tutti» di dissociarsi dalle violenze: «Il Paese per uscire dalla crisi ha bisogno di un governo che governi e di gente che, anziché sfasciare le vetrine, costruisca opere e faccia cose buone per il bene dell’Italia. Quando andremo ad elezioni le persone che resteranno a casa saranno molte meno di quelle che oggi i sondaggi dimostrano essere indecise».

DOPO LE SASSAIOLE E LE CARICHE SAN GIOVANNI TEATRO DEGLI SCONTRI Le forze dell’ordine sono intervenute alla fine di un lungo percorso di devastazioni, su via Labicana. I violenti che hanno preso di fatto il controllo di piazza San Giovanni, attaccando le forze dell’ordine da tre fronti.


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OPINIONI

COSE DI SINISTRA SORU E LE INCHIESTE, SI AUTOSOSPENDA O LO SOSPENDA IL PD di ANDREA PUBUSA

C

i saremmo aspettati da Soru l’autosospensione dal Pd e dal Pd la sospensione di Soru. Invece la voce del padrone diventa la tribuna per una difesa che deve esprimersi pienamente - secondo la garanzia costituzionale del contraddittorio - davanti al magistrato. Sia ben chiaro, da garantisti, riteniamo che le contestazioni della Procura e le dichiarazioni di non colpevolezza di Soru stiano sullo stesso piano. Per noi l’uomo di Sanluri è innocente fino a sentenza definitiva di condanna. Anzi, speriamo che l’ex Presidente della Regione possa provare in giudizio la sua piena innocenza. Detto questo sul piano giudiziario, con altrettanta nettezza soggiungiamo che questa ennesima vicenda impone a Soru di uscire dalla scena politica per dedicarsi in pieno alle sue molteplici attività imprenditoriali, editoriali e finanziarie. Lo invitiamo ad un passo indietro anzitutto in forza di un convincimento generale: gli imprenditori è bene che facciano al meglio il loro mestiere. Non è consono al buon funzionamento di un regime democratico che il potere economico-finanziario-editoriale si cumuli con quello politico. La politica nei regimi democratici ha esattamente il compito di contenere lo strapotere dei forti in favore di un equilibrio accettabile e giusto fra i cittadini e i ceti sociali. Il governo diretto di grandi imprenditori, presto o tardi, dà prevalenza agli interessi padronali e/o, peggio, a quelli personali di chi ricopre cariche istituzionali importanti. Il caso Berlusconi ne è l’emblema, ma tutte le esperienze governative di titolari di imperi economici sono caratterizzati da un enorme conflitto d’interessi e da manifesti squilibri in favore dei ceti imprenditoriali. Da questo punto di vista, Soru ha già dato pessima prova, da Presidente della regione, con la proposta di una legge statutaria che legittimava il suo conflitto d’interessi e che per questo ha promulgato benché non fosse

mai divenuta legge. Una forzatura senza precedenti nella storia istituzionale italiana, come ha sancito la Corte costituzionale. Una mostruosità: la promulgazione di un testo di legge mai approvato. Per di più Soru pretende d’essere il leader non del centrodestra o di uno dei tanti movimenti populisti che spesso sono capeggiati da simili personaggi. No, pretende la leadership dello schieramento di centrosinistra, che ha nel Dna dei suoi elettori il principio di legalità, l’adempimento dei doveri imposti dalle leggi, primo fra tutti quello fiscale. Se quanto asserito dalla Procura risulterà vero, con le somme evase da Soru, potrebbero finanziarsi tanti servizi scolastici comunali oggi in grave sofferenza per mancanza di fondi. Soru inoltre al potere economico-finanziario aggiunge il conflitto d’interessi nascente dall’essere titolare di una testata. Questi conflitti non valgono solo per gli avversari (il Cavaliere), valgono ancor più per chi ci vuole essere vicino. Insomma, una situazione delicata che dovrebbe indurre l’ex Presidente e che comunque ci impone di chiedergli di abbandonare le sue pretese leaderistiche per dare - se ritiene - un prezioso contributo, facendo parte della “riserva democratica”, e cioè di quell’insieme di personalità che, spontaneamente e senza tornaconti, offrono alla democrazia sarda e nazionale il proprio contributo di idee e d’iniziativa. Del resto, il passo indietro è imposto semplicemente da ragioni di correttezza democratica: chi è inquisito sospende la sua attività politico-istituzionale in attesa del giudizio. Chi rispetta l’etica democratica fa così. Ed allora, da cittadini del centrosinistra, suoi generosi elettori nel 2004, invitiamo Soru all’autosospensione dal Pd e il Pd alla sua sospensione dal partito. All’ex Presidente della Regione auguriamo di provare in giudizio la sua piena innocenza, ma sul piano politico non accettiamo nulla di meno di un suo passo indietro. Ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Cagliari

UN SABATO DI FUOCO E DI VOCI INDIGNATE di PIETRO FOLENA

E

ravamo stati fin troppo facili profeti. Gli ingredienti c'erano tutti. Al momento in cui scrivo, non conosciamo il bilancio della giornata. La guerriglia è ancora in corso, e speriamo che le conseguenze non siano ancora più gravi di quelle finora conosciute. Un plauso va fatto alle forze dell'ordine, che così come aveva annunciato il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, e lo stesso Ministro dell'Interno Roberto Maroni, hanno svolto un compito difficilissimo avendo chiaro l'obiettivo di non far degenerare la situazione. Ma, al di là della cronaca “militare”, la manifestazione di Roma, contrariamente a quanto avvenuto nelle altre metropoli del mondo, si prestava ad una degenerazione per tre ragioni. La prima è che il movimento degli indignati, nato per emulazione del fenomeno spagnolo, non ha avuto in Italia quelle caratteristiche di spontaneità e di speranza che ha avuto a Madrid, a New York o in Asia. Qui subito si è presentato come un cartello di sigle e associazioni molte delle quali protagoniste delle mobilitazioni pacifiste e dei recenti referendum ambientali- molto frastagliata, senza leadership politica unitaria e riconosciuta; e in questo cartello hanno trovato spazio settori “antagonisti” che, pur non essendo black bloc, hanno un'organizzazione pronta allo scontro. Fino a qualche giorno fa non una barriera è stata frapposta (e questo è un grave errore dei promotori) tra i non violenti e i violenti, o coloro che comunque salutano gli atti

“militari” con soddisfazione. Ora si dice giustamente che ci sono stati due cortei. Ma nessuno può liquidare le scene viste in diretta tv come l'opera di cinquanta black bloc. Centinaia, forse alcune migliaia di persone erano preparate, secondo un piano in parte prestabilito, allo scontro violento. Così stride la volontà del tutto maggioritaria di protesta di un popolo immenso che ha manifestato, e quella di pochi di mettere in scena lo show paramilitare.

È vero, ieri ci sono stati due cortei Ma le scene in diretta tv non si possono liquidare come l'opera di 50 black bloc La seconda ragione è che la debolezza politica e di consenso di Silvio Berlusconi, accompagnata dalla riconferma della fiducia ottenuta con espedienti di ogni tipo, accentua drammaticamente il fossato tra Paese Reale e Paese Legale. In Italia, a differenza di altrove, gli indignati come larga parte dell'opinione pubblica si trovano a dover conciliare drammatiche diffficoltà sociali e di vita con un'arroganza e una prepotenza del Potere che non ha paragoni in Occidente. E tutto ciò costituisce il terreno di coltura privilegiato per una radicalizzazione del conflitto fino alla violenza aperta. Ma la terza ragione per cui la manife-

I PERSONAGGI . Gava e Misiti, due facce del Cav versione fiducia di Silvia Zingaropoli

stazione romana poteva degenerare ed è degenerata, tradendo le attese della gran parte dei partecipanti, è che si conferma - nel movimento e nelle forze politiche - un grande vuoto di rappresentanza. Non vogliamo far torto alla fatica delle opposizioni parlamentari, a fronte di un Governo giunto alla fine ma che si ostina, al di là di ogni ragionevole limite, di rimanere in sella. L'errore delle opposizioni non sta tanto nella strategia o nella tattica parlamentare, ma nel-

l'assenza di consapevolezza che se non viene promossa una forte azione unitaria, mettendo a tacere le divisioni interne, e se non ci si raccorda, anche con la necessaria umiltà, a tutto quello che si muove nel Paese, si rischia di avere una grande indignazione senza guida politica, che, a causa di queste ragioni, va sui giornali per il teppismo e la distruzione seminati da bande a cui interessa solo il caos. Questo sabato di fuoco deve insegnare a tutti -a partire dal movimento e dai partiti delle opposizioni- qualcosa di importante. Altrimenti il futuro rischia di essere persino peggiore del presente. www.pietrofolena.net

. SARDEGNA QUOTIDIANO n Fabio Gava e Aurelio Misiti. Due facce della stessa medaglia. Due modi di intendere la politica. Forse. Partiamo dal primo: ex Pidielle da 48 ore, Gava ha parlato del suo ultimo incontro con il Cavaliere, poco prima di disertare il voto di fiducia del 14 ottobre: «Se mi lasci mi ammazzo» pare gli abbia detto Silvio nel tentativo di trattenerlo a sé. Implorazione peraltro seguita da un gentile omaggio della ditta: una scatola di cravatte tanto trendy quanto inutili, visto che Gava è rimasto della sua idea: alla fiducia non si è presentato e dal Pidielle se n’è andato. Bene. Altro approccio, altro risultato: Aurelio Misiti, esempio vivente dello strepitoso potere di convincimento del Cavaliere. E se giovedì Misiti diceva

che Berlusconi avrebbe dovuto lasciare il posto a Gianni Letta, venerdì - in preda a inquietante sdoppiamento di personalità - celebrava il Cavaliere in pompa magna, rinnegando l’intervista rilasciata poche ore innanzi. Ovviamente non prima di aver indossato le vesti di nuovissimo viceministro alle Infrastrutture. Un miracolo? Mah. Vabbé che quel posto d’oro, niente ha a che vedere con le cravatte di Gava. Ma vogliamo credere che Gava, al posto di Misiti, non avrebbe comunque accettato l’incarico. Ci piacerebbe tanto pensarlo. E se qualcuno ha indizi che possano portare a diverse conclusioni, please, se le tenga per sé. Già. Almeno per un giorno, vorremmo provare l’ebbrezza della beata illusione.

GAVA COME LAVA L’ex Pdl

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il semaforo

l MATTEO RENZI

Rottamatore quasi rottamato «Non è detto - ha dichiarato Renzi - che alle prossime elezioni vinca sicuramente il centrosinistra, come crede qualcuno. L'idea che con la coalizione di Vasto abbiamo già vinto è allucinante, e rischia di ripetere il '93». Per ora, ha aggiunto, «abbiamo davanti non un viale ma un vicolo del tramonto».

l ANGELINO ALFANO

Delfino ringalluzzito Il giorno 14 all'opposizione «non porta bene» ha scherzato Angelino Alfano riferendosi alle ultime fiducie, 14 dicembre e ottobre. Sacrosanto, a questo punto, far dell’ironia per carità. Vorremmo solo puntualizzare che il 14 da oggi è assurto ufficialmente al ruolo che fu del 13 e del 17. Quindi 14... tuo!

l SAVERIO ROMANO

Ministro (?) Delle intercettazioni risalenti al 2003 riportano in particolare un dialogo tra Saverio Romano e il prestanome di Ciancimino: «Manda il fax» disse Romano durante la conversazione, «cambio l’emendamento». Una simile ombra dovrebbe spingere un ministro alle sue dimissioni. Ma tanto siamo in Italia...

notizie inutili LE LODI DI GOSLING IL GIOVANE REGISTA: CLOONEY SUPERUOMO

intanto in viale trento...

Sondaggio?

n Ryan Gosling si è sperticato in lodi per George Clooney, che lo ha diretto e con cui ha diviso il set in “Le idi di marzo”. Gosling, che ha 30 anni, è rimasto meravigliato ogni giorno a vedere quanta energia ha lo scapolo d’oro di Hollywood, di 20 più anziano. «È un superuomo. Non credo che potrei mai essere multi tasking come lui».

MAMME FUTURE L’ANNUNCIO DI HILLARY «AVRÒ UN MASCHIO» n Hillary Duff e suo marito Mike Comrie hanno annunciato che il loro primo figlio sarà un maschietto. L’attrice 24enne lo ha raccontato nel corso di una puntata dell’Ellen DeGeneres Show: «Quando ho detto a Mike che aspettavo un figlio lui stava facendo la doccia e ha pensato che stessi scherzando».

LAGERFELD-CHANEL «COCO DETESTEREBBE TUTTO IL MIO LAVORO»

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n «Coco Chanel avrebbe detestato il mio lavoro». A dirlo è una delle menti più eclettiche della moda, Karl Lagerfeld, che per Chanel (e anche per Fendi) è direttore creativo. Lagerfeld ha confessato di dimenticare spesso le collaborazioni che ha avuto in passato, ma crede che questo sia uno dei suoi punti di forza.

GRAVIDANZE REALI IN ARRIVO BISNIPOTE PER QUEEN ELIZABETH n Buckingham Palace ha annunciato che Peter Phillips e la moglie Autumn sono in attesa del loro secondo figlio, che sarà il secondo bisnipote della regina Elisabetta II. Il bambino dovrebbe nascere a marzo. Il palazzo ha fatto sapere che la regina, il marito e la famiglia di Autumn sono deliziati dalla notizia.

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili GUERRE PRESTELLARI I NOSTRI PROGENITORI PARLAVANO COME YODA

FURBATE AMERICANE 17ENNE FALSA INCINTA PER VENDERE UN LIBRO

ORTO CHE PASSIONE UN PERSONAL TRAINER ANCHE PER ZAPPATORI

I nostri progenitori parlavano come Yoda, il maestro jedi di Star Wars. Lo dimostra la ricerca di due linguisti, Merritt Ruhlen della Stanford University e di Murray Gell-Mann del Santa Fe Institute del Nuovo Messico, secondo cui le “lingue proto-umane” di 50mila anni fa somigliavano al modo di parlare del piccolo e saggio personaggio della saga di George Lucas. Lo studio “Origine e l’evoluzione dell’ordine delle parole’”, pubblicato dal Proceedings of the National Academy of Sciences si concentra su come le parti del discorso si sono evolute nel tempo.

Una ragazza americana di 17 anni ha finto per sei mesi di essere incinta e ne ha derivato i contratti per un libro e un film. Gaby Rodriguez, di Toppenish, ad aprile scorso ha annunciato davanti all’assemblea scolastica che la sua pancia era finta, parte principale del suo progetto per capire come la comunità reagisce alla gravidanza di una teenager. Così si è guadagnata l’attenzione dei media, apparendo in show televisivi e alla fine ricevendo proposte per fare della sua storia un libro e un film. Il suo avvocato ha detto che ogni accordo vale circa 100mila dollari.

Con il boom degli orti in città arriva il “personal trainer della zappa” per offrire assistenza a domicilio al numero crescente di italiani affascinati dalla possibilità di coltivare l’orto per garantirsi cibi genuini a contatto con la natura, direttamente in casa propria. L’iniziativa è della fondazione Campagna Amica promossa dalla Coldiretti che sottolinea come nel 2011 ben un italiano su quattro si sia dedicato all’orto, secondo l’indagine Ipr marketing. “Ad essere coltivate - sottolinea la Coldiretti - non sono solo erbe aromatiche e i fiori ma anche ortaggi e frutta».


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SCONTRO NEI CIELI

FORUM Insularità e gestione dei trasporti n I problemi dell’insularità nella gestione dei sistemi di trasporto saranno il tema della undicesima edizione del Forum InsulEur, in programma a Cagliari giovedì 20 e venerdì 21 ottobre. L’appuntamento, che si svolgerà al Convento di San Giuseppe, vedrà tra i relatori esperti internazionali di economia dei trasporti, e rappresentanti delle istituzioni locali, tra i quali, Giuseppe De Rita (Censis), Alessandro Barberis (Eurochambres), Fer-

ruccio Dardanello (Unioncamere), Giancarlo Deidda, presidente della Camera di commercio di Cagliari, Vincenzo Mareddu (presidente Sogaer), Piergiorgio Massidda (presidente dell’Autorità portuale Cagliari). Il Forum, organizzato dalla Rete delle Camere di commercio insulari dell’Unione europea, ha l’obiettivo di elaborare un programma di sviluppo sostenibile delle Regioni insulari, da sottoporre all’attenzione delle Istituzioni europee.

CONTINUITÀ AEREA Pili: la Regione è in ritardo e le compagnie incassano n Per colpa del ritardo sulla tariffa unica, Meridiana e Alitalia intascano 70 milioni di euro l’anno, a danno della Sardegna. È questa la denuncia di Mauro Pili, deputato del Pdl, che torna sul tema dei trasporti con un pesante affondo contro la Regione guidata da Ugo Cappellacci, accusato - più o meno esplicitamente - di mettere in secondo piano gli interessi della Sardegna per favorire le compagnie aeree. In una recente interrogazione Pili, illustra tutti i dati che dimostrerebbero come, uniformando il costo del biglietto tra residenti e non residenti, tutti potrebbero pagare 43 euro mentre ora, chi non vive sull’isola è costretto a spendere almeno 120 euro a tratta. «Ventidue mesi sono un tempo infinito per decidere sulla continuità territoriale», sostiene il deputato di centro destra ed ex presidente della Regione, facendo riferimento alla conferenza dei servizi che poteva essere indetta dal 23 dicembre 2009 dal governatore Ugo Cappellacci su delega del ministero delle Infrastrutture. «Non mi interessa la parte politica del governo regionale: ho il dovere morale e politico di dire che non si può stare a guardare. La conferenza dei servizi che doveva approvare il tutto non ha definito nulla e adesso si scopre che si vuole perdere altro tempo e buttare al vento altro denaro a favore delle compagnie aeree come se non avessero sufficientemente lucrato sulla nostra terra». E rincara la dose, con la promessa di salire sulle barricate: «Nel contempo le compagnie continuano a usare la Sardegna per fare cassa. Se entro il mese di ottobre non sarà definita la tariffa unica senza oneri per l’isola e senza compensazioni illegittime saremo costretti a tutti i passi necessari per difendere la Sardegna nel suo diritto costituzionale e comunitario alla mobilità senza discriminazioni». LA COMPENSAZIONE Uno dei nodi dell’attacco di Pili alla Regione sta proprio nel disegno di legge che prevede compensazioni economiche per chi fa scalo sull’isola, in cambio di un prezzo uguale per residenti e no. Per il deputato del Pdl questo sarebbe una sorta di aiuto di Stato, illegittimo e non permesso dalla Comunità europea, che continuerebbe a danneggiare i sardi. «Con quei costi (almeno 120 euro a tratta per i non residenti nell’Isola, ndr) si provoca un effetto deterrente che sposta i flussi su altre località» e dunque a rischio ci sarebbe anche la prossima stagione turistica. «Sia ben chiaro che è finito il tempo in cui su questo tema si possono fare speculazioni, abbiamo assistito a due anni e mezzo di politica dei trasporti confusa e pasticciona generando false illusioni e risultati devastanti». L’AFFAIRE MERIDIANA E nel mirino dell’ex governatore è finita anche la possibile partecipazione della Sardegna in Meridiana. La

numeri 70

milioni di euro è la cifra che secondo Mauro Pili le compagnie aeree hanno incassato per i ritardi della Regione sulla nuova continuità aerea

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euro è il costo del biglietto proposto da Pili con la tariffa unica per residenti e non, senza la compensazione tariffaria

6.916

dollari è il costo orario di volo riferito all’Airbus 320, secondo lo studio dell’agenzia Conklin & de Decker, specializzata del settore aeronautico

Sfirs, la finanziaria della Regione, ha intenzione di acquistare il 15-20 per cento delle azioni dei voli targati Aga Khan, il presidente di Akfed principale azionista della compagnia, con cui Ugo Cappellacci ha già siglato una pre-intesa. «Non vorrei che si incorresse in un gigantesco conflitto di interessi» e rimarca Pili «Non si può perseguire il vantaggio di una compagnia aerea ma solo quello della Sardegna. Bisogna d’ora in poi essere chiari: gli aerei che volano sull’isola con la tariffa unica guadagnerebbero l’8 per cento di utile d’impresa, tutto il resto è illegittimo e fuori legge. È illegittimo che si prevedano compensazioni indebite e ingiustificate così come che non si applichi la tariffa unica». I CONTI DELL’EX PRESIDENTE Alla base delle cifre ipotizzate per il biglietto, compreso il guadagno dell’8 per cento per le compagnie, c’è il costo di un’ora di volo. Stando a

L’ACCUSA Il deputato del Pdl accusa: Cappellacci dal 2009 poteva realizzare la nuova continuità e Alitalia ringrazia quanto calcolato dalla Conklin & de Decker, un’agenzia specializzata nel settore aeronautico - considerando tutte le variabili - sessanta minuti su un Airbus 320 costa una media di 6.916 dollari, ossia circa 4.900 euro. Aggiungendo alla cifra l’8 per cento si arriva a 5.400 euro che divisa per i 126 posti su 180 del volo (ossia il 70 per cento dei sedili che mediamente vengono occupati), fa un totale di 43 euro, il costo proposto per la tariffa unica. «Il costo di un’ora-volo è internazionalmente definita e che quindi qualsiasi ipotetica compensazione è indebita e costituisce un aiuto di Satato che rischia di far naufragare per sempre la continuità territoriale per

LO SCONTRO Nuovo capitolo della lite tra Pili e Cappellacci sulla continuità territoriale nei cieli della Sardegna

la Sardegna», precisa Pili. Di parere diverso la Regione che non esclude una compensazione tariffaria per garantire le tariffe che dovrebbero aggirarsi intorno ai 50 euro. A chi glielo fa notare il deputato risponde secco: «I dati non sono un’opinione. Una politica seria in materia di trasporti dovrebbe partire dal costo di un’ora di volo. Ma non lo si può chiedere alle compagnie aeree, lo si deve fare calcolare a un soggetto terzo cosa che la Regione non ha fatto». Tutti i dati sono contenuti in un’interrogazione di settembre, presentata da Pili, in cui vengono calcolati, tratta per tratta anche quelli che sono definiti come gli indebiti guadagni delle compagnie aeree: 20 milioni di euro all’anno per la Roma-Cagliari; 13 milioni sulla Cagliari-Milano; 11 milioni e 300 mila euro sulla Olbia-Milano; 11 milioni e 448 mila euro sulla OlbiaRoma. Maddalena Brunetti


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La replica Cappellacci

e il centrodestra uniti «Servono proposte stop alle lezioncine» n Più che uno scontro sulla tariffa aerea unica, quello Pili-Cappellacci assume sempre più i contorni di uno scontro sul Pdl unico. Agli attacchi di Mauro Pili sulla gestione del intero sistema dei trasporti sardi, il governatore risponde dopo aver intinto la penna nel veleno: «Aspettavo delle proposte e non la lezioncina di chi nel fine settimana esercita l'hobby del maestrino», scrive il presidente della Regione in una nota. «Se ci si aspetta che il sottoscritto partecipi a una gara al rilancio il cui unico scopo sarebbe quello di promettere di più rispetto ad un altro, preciso una volta per tutte che questo tipo di competizione non mi interessa e, cosa più importante, non interessa ai sardi», continua Cappellacci. «Sarebbe sicuramente più utile confrontarsi su proposte concretamente realizzabili, anzichè procedere a suon di millanterie e di travisamenti delle dichiarazioni altrui. Sarebbe altresì auspicabile che ciascuno esercitasse il proprio ruolo in diretta e non in cronaca differita di qualche anno. Spero che l'onorevole Pili inizi a realizzare la continuità territoriale del coraggio e utilizzi la foga del sabato sera anche negli altri giorni della settimana per domandare risposte, insieme a noi, sulla vertenza entrate, su quella vendita della Tirrenia che proprio per via di una segnalazione inviata dalla Regione è finita sotto la lente dell'Unione Europea». insieme con la replica di Cappellacci, sulle aprole di Pili arriva anche la risposta dell’assessore regionale ai Trasporti, il sardista Christian Solinas: «Sarebbe davvero auspicabile

info

CHRISTIAN SOLINAS «Sarebbe meglio se Mauro Pili rivendicasse in Parlamento i diritti offesi dei sardi»

GIAMPAOLO DIANA «La guerra intestina nel Pdl testimonia l’assenza di pianificazione dei trasporti in Sardegna»

per tutti che le stesse energie, la stessa dedizione e costanza l’onorevole Pili le adoperasse nel suo ruolo di deputato della Repubblica, nel Parlamento italiano, per rivendicare in quella sede i diritti offesi del popolo sardo, come lo scippo sistematico delle risorse, gli indennizzi per le servitu' militari, i tagli alla scuola, Fondi Fas, la svendita di Tirrenia», dichiara Solinas: «Peraltro, gioverebbe ricordare che almeno negli atti ufficiali della RAS, da presidente della Regione delle sue azioni concrete in materia di trasporto marittimo, aereo o ferroviario non si rinviene traccia». Fra gli alleati l’Udc prende posizione per attaccare le dichiarazioni di Pili: «Per quanto riguarda la continuità territoriale nessun utile apporto è stato fornito dall’onorevole Pili, che pure avendo ricoperto l’incarico di presidente della Regione avrebbe potuto contribuire in modo positivo», sostiene il capogruppo Udc , Giulio Steri. Amaro il commento del capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Giampaolo Diana: «Questa guerra intestina nel Pdl non fa che testimoniare l’assenza di una pianificazione politica dei trasporti in Sardegna», dice Diana, «Sulla tariffa unica poi, noi sosteniamo che le risorse della Regione debbano essere utilizzate per i sardi». Sulla stessa linea l’analisi del segretario regionale Cisl, Giovanni Matta: «Il concetto di tariffa unica può andare bene, purché non siano i sardi a pagare per tutti. Per i non residenti, che sia lo Stato a pagare, altrimenti che si chieda un contributo a tutte le regioni. Vincenzo Garofalo


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LE SCELTE DEI PARTITI

REGIONE

Fli e sardisti agitano la Giunta i protagonisti

IGNAZIO ARTIZZU È IL LEADER DEI “FINIANI” IN SARDEGNA Da sempre nel centrodestra, prima in Alleanza Nazionale e poi nel Pdl, Ignazio Artizzu dopo l’uscita di Gianfranco Fini dal Popolo della Libertà è diventato il leader regionale di Fli, il movimento guidato dal presidente della Camera dei Deputati. Insieme con lui, in Consiglio regionale, un altro eletto: Matteo Sanna, che fino a oggi ha guidato la commissione Urbanistica. Per loro Cappellacci e Nizzi hanno litigato.

COALIZIONE Fibrillazioni nel centrodestra dopo lo scontro a Villa Devoto tra Cappellacci e Nizzi sui finiani in maggioranza. E intanto il Psd’Az rifiuta qualsiasi presidenza di commissione n Giornate turbolente nel centrodestra che governa la Sardegna, giornate passate al telefono tra Cagliari e Roma, tra via Roma e viale Trento, tra il capoluogo e Sassari. Per sciogliere i nodi ancora stretti, per tracciare una strada che porti al rilancio dell’azione della giunta, per ridimensionare scontri e malumori che rischiano di scompaginare la maggioranza che sostiene la squadra di Cappellacci. I NODI DA SCIOGLIERE Le questioni aperte e con le quali il governatore deve fare i conti sono due: la prima l’ha creata lui stesso con l’invito a Ignazio Artizzu di Fli al tavolo di maggioranza convocato giovedì scorso a Villa Devoto e che ha visto andare in scena la rottura definitiva tra il governatore e il coordinatore regionale del partito Settimo Nizzi, che non ha accettato la presenza dei Futuristi al summit di maggioranza; la seconda è quella del rinnovo delle commissioni consiliari, il cui mandato è scaduto alla metà

della legislatura (due settimane fa) ma che ancora non sono state ricomposte per una lunga serie di dissidi interni proprio alla maggioranza di centrodestra. Una parte del Pdl infatti non vuole dare la presidenza della Prima Commissione, quella che si deve occupare delle riforme, al sardista Paolo Maninchedda in sostituzione dell’avvocato ex Forza Italia Pietro Pittalis, che nei giorni scorsi in Consiglio ha avuto un duro scambio di accuse con la presidente dell’Assemblea Claudia Lombardo a proposito della scarsa produttività degli organi consiliari (appunto le commissioni). Un veto a Maninchedda, comunque, che non va giù ai Quattro Mori, che nel baillame del vertice a Villa Devoto convocato proprio per superare lo stallo della ricomposizione delle commissioni avevano annunciato che se il niet fosse rimasto, avrebbero rinunciato a qualsiasi incarico in qualsiasi commissione. Un messaggio che però non deve essere arrivato a destinazione, e così ieri il

«Il Partito Sardo d’Azione si dichiara indisponibile ad accettare alcuna presidenza di commissione del Consiglio regionale». Giacomo Sanna, presidente del Psd’Az

capogruppo del Giacomo Sanna è tornato a ribadirlo: “Il Psd’Az si dichiara indisponibile ad accettare alcuna presidenza di commissione del Consiglio regionale. Non possiamo non constatare come parte della maggioranza consideri l’assemblea costituente, che faceva parte dell'accordo sottoscritto con il presidente Cappellacci, non utile per riformare le istituzioni democratiche della Sardegna. Noi abbiamo la forte convinzione che il Consiglio regionale debba aprirsi e confrontarsi per recuperare credibilità e fiducia nella gente che oggi ha necessità di decidere insieme e di non delegare”. Una mina da disinnescare al più presto, per Cappellacci, che altrimenti rischia di perdere un pezzo della maggioranza che lo sostiene. E che potrebbe d’altro lato allargarsi ufficialmente invece proprio a Futuro e Libertà, che è stato pomo della discordia con Nizzi nei giorni scorsi. Il capogruppo Ignazio Artizzu, nel ribadire che Fli non «cerca poltrone perché mai ne abbiamo chieste, semmai perse», spiega anche che l’appoggio dei finiani alla giunta Cappellacci è totale. Una stima politica reciproca, con tanti saluti a Settimo Nizzi. G.B.

IN CONSIGLIO Il presidente della Regione Cappellacci tra i banchi della Giunta

L’AUT AUT DEI QUATTRO MORI «NON VOGLIAMO PRESIDENTI» Il presidente del Psd’Az e capogruppo in Consiglio regionale, Giacomo Sanna, ha annunciato ufficialmente che i Quattro Mori non accetteranno alcuna presidenza di commissione se non dovesse essere sciolto il veto nei confronti di Paolo Maninchedda per la guida di quella sulle Riforme. Maninchedda, che come tutto il Psd’Az vede nell’assemblea costituente l’unica via per il rinnovamento dell’ente regionale, è inviso a parte del Pdl.

GAVOI L’Idv spaccata, minoranza verso l’uscita

IL SEGRETARIO Palomba ieri a Gavoi

n È una situazione piuttosto tesa quella in casa dipietrista. Con l’Italia dei Valori regionale spaccata in tanti pezzetti che si fanno l’un l’altro la guerra. E ieri è stato scritto un altro capitolo della guerra intestina che vede la minoranza del partito, la cui mozione al congresso regionale si è fermata al 48% dei consensi degli iscritti, schierata contro il segretario regionale Federico Palomba, accusato di populismo e di mancanza di coordinamento con la base: a Gavoi, sul lago di Gusana, Palomba aveva concovocato l’assemblea regionale degli eletti e degli amministratori dell’Idv al quale hanno partecipato un centianio di persone ma non i consiglieri regionali del partito rac-

colti attorno al capogruppo Adriano Salis. Una rottura definitiva, a quanto sembra, che si è consumata intorno alla riduzione del numero dei consiglieri regionali: che secondo Palomba doveva essere di almeno trenta eletti e che invece si è fermata a venti. Con l’astensione in Aula, al momento della votazione, da parte dei consiglieri dell’Idv. I quali nelle scorse settimane erano rimasti all’o-

L’ASSEMBLEA Sì alla raccolta di firme per la riduzione del numero degli eletti. Ma Salis e i suoi disertano la riunione

scuro anche della raccolta di firme per due proposte di legge di iniziativa popolare lanciate da Palomba proprio per la riduzione del numero degli eletti e per le spese del Consiglio. L’assemblea di ieri sul lago di Gusana, convocata proprio per fare il punto su questa iniziativa, ha approvato all’unanimità la raccolta di firme e sancito così la definitiva rottura: «L'Italia dei valori è una grande squadra che non manda via nessuno ma neanche impone a nessuno di farne parte”, ha detto il responsabile nazionale degli Enti locali Ignazio Messina - Chi volontariamente si sottrae al dibattito e al confronto, interno ed istituzionale si mette volontariamente al di fuori della squadra».

E LA PRESIDENTE LOMBARDO PUNGE IL COLLEGA PITTALIS Qual è la produttività delle commissioni consiliari? E se questa fosse considerata scarsa, di chi sarebbe la colpa? Intorno a queste due domande nei giorni scorsi è andato in scena il battibeccho in Aula tra il presidente uscente della commissione Riforme Pietro Pittalis e la presidente del Consiglio Claudia Lombardo. Scintille, che rischiano però di trasformarsi in rogo.


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LA STRAGE NASCOSTA

PIAZZA DEL CARMINE «Verità sulla fine dei nostri ragazzi»

n Venerdì ha chiesto al governo di pagare i 15 milioni dovuti ai Comuni gravati dalle servitù militari, ieri ha partecipato al sit-in in piazza del Carmine insieme con il comitato Gettiamo le Basi e ai familiari dei soldati vittime di uranio che da luglio, ogni 15 del mese, protestano davanti alla sede della rappresentanza del Governo per chiedere che la Sardegna sia finalmente libera dai militari e per dare giustizia alle vittime dall’esposizione all’uranio impoverito nei poligoni di Quirra, Capo Teulada e Capo Frasca. Il presidente della Regione Ugo Cappellacci ieri mattina ha incontrato i manifestanti, una delegazione del comitato internazionale che chiede la moratoria delle basi, una rappresentante del Movimento cristiano per la pace e giornalisti arrivati dal Giappone. «Venga con me a Villaputzu - ha detto una donna al presidente che si è fermato ad ascoltare le ragioni del gruppo - l'accompagno in giro per il paese e le dico in quanti hanno subito dei lutti». Cappellacci, ai presenti e a Ria Verjaux, rappresentante della Coalizione internazionale per la messa al bando dell'uranio impoverito arrivata dal Belgio, ha riferito che la Regione sta lavorando per fare chiarezza sui territori inquinati dai poligoni: «Lavorerò duramente in questa direzione», ha garantito Cappellacci. E a chi faceva notare che i militari ormai comandano in vaste zone dell'Isola, ha detto: «Non possiamo accettare

questo principio, non posso farlo io per primo, nei riguardi dei miei figli». La data dell'incontro tra il presidente e le associazioni, sarà fissata nei prossimi giorni. «Non posso accettare che la Sardegna sia in mano ai militari, non posso farlo io per primo, nei riguardi dei miei figli». Ugo Cappellacci, presidente della Regione

TUTTI IN PIAZZA Ieri, insieme a “Gettiamo le basi”, hanno partecipato anche i militanti di Sardigna Natzione e della Confederazione sindacale sarda, il sindacato guidato da Giacomo Meloni, e Claudia Zuncheddu, consigliere regionale Indipendentistas. Con un cartello che invitava a dire basta alle esercitazioni militari a Quirra, era presente anche Paolo Floris, ex militare che ha prestato servizio alla fine degli anni '90 a Teulada al quale è stato diagnosticato un linfoma di

LA PROTESTA Cappellacci alla manifestazione mensile di Gettiamo le basi e dei familiari delle vittime dell’uranio Hodgkin. «Ci facevano raccogliere i bossoli a mani nude - ha raccontato nessuna precauzione né avvertimento, mentre vedevamo i soldati americani che circolavano completamente coperti. Allora non capivamo e ci scherzavamo anche». ATTENZIONE INTERNAZIONALE Il tema dell'uranio impoverito sta diventando un caso internazionale: e lo dimostra sia la presenza dei giornalisti arrivati dal Giappone sia quel-

IL SIT-IN Ogni quindici del mese il comitato si riunisce sotto la sede del governo in piazza del Carmine

la dell'associazione belga Icbuw. Che insieme con altri movimenti pacifisti internazionali sta raccogliendo un dossier sul caso Sardegna da presentare al Parlamento europeo. Ma nonostante l'incontro di ieri mattina, le famiglie dei militari uccisi dai tumori di guerra, non si arrendono e continuano a chiedere verità e giustizia per i propri cari morti a causa dei veleni nei poligoni militari sardi, e ribadiscono che per mettere fine alla strage bisogna sospendere immediatamente le attività militari a Quirra, Teulada e Capo Frasca. Nel frattempo, il 15 di ogni mese continueranno a riunirsi in piazza del Carmine sino a quando non avranno delle risposte. Monica Magro

IL BILANCIO ALMENO 28 I DECESSI PER MALATTIE Il comitato pacifista “Gettiamo le basi” e i famigliari dei militari morti a causa dell’esposizione all’uranio impoverito fanno un bilancio provvisorio della strage, arrivando a contare almeno ventotto militari deceduti per tumore dopo aver prestato servizio nel Poligono del Salto di Quirra, tra le province di Cagliari e dell'Ogliastra, venti bambini colpiti da leucemia e quattordici da malattie del sistema immunitario nei comuni di Villaputzu e Perdasdefogu. Chiedere giustizia per i cari morti uccisi dai veleni di guerra, e sospendere le attività militari a Quirra, Teulada e Capo Frasca. Con questi obiettivi le famiglie dei militari uccisi dai tumori di guerra e il comitato Gettiamo le Basi continueranno a organizzare un sit in a Cagliari ogni 15 del mese. A meno che non arrivino delle risposte certe prima, l'appuntamento è per il 15 novembre in piazza del Carmine davanti alla sede di rappresentanza del governo.


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la storia

L’INTERVISTA

MAGGIO 1985: MELONI CONDANNATO A NOVE ANNI Il processo contro Salvatore Meloni (noto Doddore) ebbe inizio nel gennaio del 1985 e si concluse nel maggio dello stesso anno. Imputato di cospirazione politica, corruzione, acquisto, detenzione ed uso di armi ed esplosivi, venne condannato a nove anni (il Pm chiedeva di 17 anni).

«MARIO MELIS CI HA DIFESO COME UN LEONE» «Quando ero in carcere - racconta Meloni - io stesso ho mandato una lettera a Mario Melis dove ammettevo che la nostra era stata un’azione di un gruppuscolo di scalmanati e che il Psd’Az non c’entrava nulla. Mario mi ha ringraziato e ci ha difeso come un leone».

«DA GENOVA A BENGASI NEI CAMPI PARAMILITARI» «Gheddafi ci dava il supporto e faceva addestrare i nostri uomini nei campi paramilitari libici. Avevo la “Cristina Trasporti” e a Casale Monferrato caricavamo i tubi in eternit destinati alla Libia. Ci imbarcavamo a Genova sul traghetto di un armatore greco e approdavamo a Bengasi».

SEPARATISTI Parla Doddore, cospiratore politico «Gheddafi ci addestrava per il golpe»

I

l golpe separatista ? Una provocazione dei servizi segreti deviati per incastrare il Psd’Az. Questa la vulgata. Fiumi d’inchiostro per dire che gli indipendentisti (in Assise fioccarono pesanti condanne) erano caduti in una trappola, senza aver imbracciato neppure un vecchio moschetto. Oggi Salvatore Meloni, nove anni di carcere per cospirazione politica, racconta la sua verità. Dice che il colonnello addestrava i nostri “patrioti” nei campi paramilitari nel deserto libico, preparandoli all’ora X che doveva scattare una notte di Natale, con l’occupazione di una caserma e il blocco delle strade dell’Isola. Una rivoluzione in piena regola con proclama annunciato alla radio. Quanti eravate ? Più di trecento dislocati in zone strategiche come Muravera, Siniscola, Lula, Oristano e Carbonia, i presidi più importanti. Compartimenti stagno, come fanno tutti i gruppi rivoluzionari, per evitare infiltrazioni. L’insurrezione era stata programmata nei dettagli. Gli indipendentisti erano in maggioranza giovani, per nulla preoccupati delle conseguenze, dato che gli ideali erano fortissimi: liberare la Sardegna dal giogo coloniale. Ma allora la storia del complotto inventato dai servizi era una bufala. L’insurrezione c’era eccome. La tesi del complotto era una copertura per difendere il partito. Quando ero in carcere io stesso ho mandato una lettera a Mario Melis, sapendo che sarebbe stata intercettata dalla polizia. Per tirarli fuori dai guai ammettevo che la nostra era stata un’azione di un gruppuscolo di scalmanati e che il Psd’Az non c’entrava nulla. Mario mi ha ringraziato ed è stato il solo dei dirigenti che al processo per “cospirazione contro lo Stato italiano” ci ha difeso come un leone. Quando doveva scattare l’ora X ? Dovevamo assaltare una notte di Natale la caserma di “Bonutrau” a Macomer. Un presidio, in quella notte , senza difese: i militari di leva erano quasi tutti in licenza natalizia e così i graduati. Un blitz armato e avremmo portato via tutto, dai mitra, ai blindati e agli altri mezzi corazzati. Le persone coinvolte nell’operazione erano più di 300. Con i blindati e altri mezzi ci dovevamo schierare su tre direttrici: la Carlo Felice sulla Campeda-Macomer, l’Orientale sarda a Muravera, la statale a Carbonia per il Sulcis-Iglesiente. La Sardegna sarebbe rimasta paralizzata. All’epoca, parliamo degli Anni Ottanta, le strade non erano quelle di oggi e il controllo sarebbe stato più facile.

LA RIVOLTA Condannato a nove anni di carcere, Meloni per la prima volta ammette: l’insurrezione c’era eccome

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gli anni di carcere inflitti a Doddore Meloni per cospirazione politica

300

i separatisti che secondo Meloni erano pronti all’insurrezione armata contro lo Stato italiano

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i Paesi, secondo Meloni, che avrebbero dovuto chiedere all’Onu il riconoscimento della Sardegna indipendente: Libia, Etiopia e Somalia

L’insurrezione avrebbe dovuto avere delle coperture. Da parte di chi? Gheddafi ci dava il supporto. Finanziamenti come si era detto più volte? No, ma era lui che faceva addestrare i nostri uomini nei campi paramilitari libici. Io ci sono andato più volte assieme ad altri. Avevo la “Cristina Trasporti” e a Casale Monferrato caricavamo sui semirimorchi i tubi in eternit destinati alla Libia per le grandi opere. Ci imbarcavamo a Genova sul traghetto di un armatore greco e approdavamo a Bengasi. Da lì, con i contatti già prestabiliti, passavamo regolarmente da una a due settimane nei campi di addestramento militare. Vita spartana in tenda. L’unica cosa seccante era che ci dovevamo sorbire la lettura quotidiana del libro verde del colonnello. Ci insegnavano le tecniche della guerriglia, l’uso delle armi e degli esplosivi. Gli stessi campi erano frequentati dagli indipendentisti irlandesi dell’Ira, dai baschi dell’Eta e anche dalle Brigate Rosse. Bene, ma quando voi insorti avreste preso le armi almeno una chiamata al 113 sarebbe arrivata… Non penso proprio che lo Stato italiano sarebbe stato disposto a una carneficina, da una parte e dall’altra. Avevamo sponsor politici importanti, a cominciare da Gheddafi. Il riconoscimento della na-

zione sarda sarebbe arrivato dalla Libia, dalla Somalia e dall’Etiopia (le tre ex colonie italiane) che si erano impegnate ad accreditarci alle Nazioni Unite. L’appoggio era incondizionato. Un dirigente dei comitati rivoluzionari libici, Ageli Tabet, assolto in contumacia per la cospirazione, era il punto di raccordo con la nostra organizzazione. È stato un processo lungo quello della preparazione al golpe? Facevamo proseliti fra chi era convinto, non solo nel Psd’Az ma in tutta l’area sardista, che si dovesse arrivare a una svolta dopo anni di chiacchiere. C’erano soprattutto giovani. Sapevano benissimo il rischio che correvano, ma credevano in un ideale. Ritenevamo che i tempi fossero maturi per la rivolta. Lo snodo decisivo fu il congresso di Portotorres del 7 dicembre del 1981, quando riuscimmo a far passare la mozione che modificava l’articolo uno dello statuto del partito. Un punto decisivo dato che prevedeva la scelta indipendentista. Due giorni dopo quel congresso mi fermarono portandomi al comando dei carabinieri in via Lo Frasso a Cagliari. Poi mi trasferirono a Nuoro, all’ultimo piano dell’ospedale “San Francesco”. Tren-

Dovevamo assaltare la caserma di “Bonutrau” a Macomer. Un blitz armato e avremmo portato via tutto, dai mitra, ai blindati e agli altri mezzi corazzati. Le persone coinvolte nell’operazione erano più di 300. Con i blindati e altri mezzi ci dovevamo schierare su tre direttrici. La Sardegna sarebbe rimasta paralizzata.

tatrè giorni di interrogatori, senza che mi avessero contestato nessun reato. Un abuso. Ad interrogarmi c’erano i servizi segreti di mezzo mondo. Soprattutto gli agenti americani mi chiedevano: ma perché proprio con Gheddafi? Non è un nemico dell’Italia? Non avevano capito nulla, evidentemente. Ma lei era già nel mirino. La trappola è scattata quando hanno scoperto Felice Serpi, mentre al Comando militare a Cagliari in via Torino stava fotocopiando un rapporto che spiegava la tragedia di Ustica. Un missile sperimentale italo-francese partito dalla base di Quirra e finito inavvertitamente sull’aereo dell’Itavia, come ha svelato Cossiga. Dopo essere stato scoperto, Serpi mi ha chiamato al telefono dal Comando, su indicazione dei superiori. Da quel momento ero sotto osservazione. Felice era un indipendentista giovanissimo. Poi ha fatto il pentito per tirarsi fuori, chiamando in causa non solo me, ma anche i massimi dirigenti del Psd’az di allora: Mario Melis, Michele Columbu e il segretario Carlo Sanna. È stato lui insieme ad altri, nell’ottobre del 1981 a mettere la bomba negli uffici della Tirrenia a Cagliari. Io avevo studiato gli orari del cambio di pattuglia della polizia, (le pantere passavano nella zona di piazza Deffenu) e in quell’intervallo di tempo, all’una di notte, è avvenuto l’attentato. Nessuna vittima, un puro atto dimostrativo. Ma non l’avete rivendicato. Avremmo compromesso il nostro piano. Devo dire che ci sono stati altri atti dimostrativi, ma la notizia non è mai venuta fuori: alla base Nato di Decimo sono stati danneggiati diversi aerei da combattimento F 104. Alberto Testa


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Santa Gilla Nuovo allarme trovata la salmonella nelle cozze

Comune Associazione inadempiente Prostituzione Chiuse altre I sardi sfrattati dalla chiesa aragonese case a luci rosse in centro

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Traffico Tra autovelox

semafori e “varchi” ecco tutte le sanzioni per gli indisciplinati VIABILITÀ Dall’Asse mediano a via Dante sono in funzione tutti i dispositivi per combattere gli incidenti. Per chi passa col rosso o supera i limititi di velocità, multe salate e ritiro della patente n Un autovelox funzionante sull’Asse mediano, quattro semafori con sistema di controllo pronti a fotografare chi passa con il rosso e una telecamera attiva per la zona traffico limitato di Castello. Sono questi gli occhi elettronici che multano gli automobilisti cagliaritani indisciplinati. Le sanzioni per chi verrà beccato oltre i 70 km orari sulla strada a scorrimento variano a seconda della velocità: oltre i 40 km ma senza superare i 60 si sborseranno tra i 500 e i 2000 euro più sospensione della patente dal minimo di un mese fino al massimo di tre. Per i più veloci invece le multe sono ancora più salate: chi supera il limite di 60 km orari potrà arrivare a pagare dai 779 fino ai 3.119 euro e restare senza patente dai 6 ai 12 mesi. Ma esistono altri apparecchi pronti ad entrare in funzione: sono gli autovelox di Viale Poetto, Viale Colombo, Via Torricelli e Viale Diaz. Al momento sono inattivi perché per sanzionare chi corre troppo è necessaria la presenza di una pattuglia di vigili per la notifica. Anche se, spiegano da-

gli uffici della Polizia Municipale, si spera di risolvere l’inconveniente a breve. I quattro semafori dove è invece installata la telecamera che controlla chi non rispetta il rosso si trovano invece in via San Michele, all’incrocio con Piazza Sant’Avendrace, nello snodo tra via Dante e via Salaris, e poi ancora tra via del Cimitero e via Logudoro e infine in Viale Marconi all’altezza di via Serpi. Sono entrati in funzione il tre ottobre. Qui le multe variano a seconda dell’ora in cui si commette l’infrazione: chi passa col rosso tra le 22 e le 7 del mattino pagherà una multa di 235 euro, per le altre fasce orarie sarà invece di 154. Diverso il sistema per l’accesso alle zone a traffico limitato: la multa per chi entra a Castello tra le 24 e le 8 senza essere residente è di 80 euro. Idem per la Marina e Villanova, dove però le telecamere non sono ancora in funzione. Il problema, come spiega, Sergio Murgia, dirigente del servizio Urbanizzazioni e Mobilità, è più che altro legato agli orari: «Non si

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Gli euro di multa che dovranno pagare gli automobilisti che sull’Asse mediano supereranno di oltre 70 km/h il limite imposto.

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Chi passa col rosso nei semafori sui quali è installata la telecamera, dovrà sborsare fino a 235 euro.

sa se rimarranno gli stessi, se ne sta occupando la Commissione trasporti del consiglio. Stiamo cercando, attraverso gli incontri con i residenti, di capire quale siano quelli più funzionali. E soprattutto stabilire le fasce per le operazioni di carico e scarico. Una volta accertato questo, entro due o tre mesi saremmo in grado di creare il nuovo regolamento per attivare anche questi sistemi di controllo». Intanto sono già stati creati 280 par-

cheggi gratuiti per i residenti di Villanova: chi ha invece il pass può circolare nel quartiere tranquillamente. A dicembre poi scadrà la convenzione con la società l’Apcoa, che gestisce il parcheggio multipiano di Viale Regina Elena, dove i residenti di Marina, Villanova e Castello hanno un canone mensile agevolato di 35 euro. «Cercheremo di ottenere lo stesso servizio per una cifra simile», assicura Murgia Francesca Ortalli

I CONTROLLI Dall’Asse Mediano a via Dante ecco tutti i controlli contro gli incidenti stradali

Tuvixeddu Lavori per il parco, esultano gli ambientalisti

TUVIXEDDU Legambiente plaude alla ripresa dei lavori per il parco archeologico

n Bene la riapertura del cantiere per il parco archeologico di Tuvixeddu, che era fermo da ormai cinque anni per volontà della precedente amministrazione comunale di centrodestra, ma ora stop alla costruzione delle residenze sul colle punico. «L’associazione - ha spiegato il suo presidente, Vincenzo Tiana - facendosi ancora una volta interprete della volontà delle migliaia di persone che hanno partecipato alle numerose iniziative promosse dalla Legambiente per favorire la conoscenza di un’area il cui grande pregio, auspica che il positivo segnale, che mette l’accento sui valori culturali di Tuvixeddu, induca al blocco della trasformazione edificatoria.

Speriamo d’ora in poi di sentire solo notizie rivolte alla valorizzazione dei beni culturali». Beni culturali che secondo Legambiente sono «una componente rilevante del futuro grande parco paesaggistico–archeologico che dovrà comprendere nella sua interezza il sistema collinare Tuvixeddu-Tuvumannu. Infatti la questione Tuvixeddu-Tuvumannu va affrontata nella sua comples-

LEGAMBIENTE Il presidente Tiana: «Bene la ripresa degli interventi ma ora stop alla costruzione di edifici privati»

sità. Abbiamo più volte sollecitato la Regione ad ottemperare al pronunciamento contenuto nella sentenza in cui il Consiglio di Stato si è pronunciato in favore del ricorso di viale Trento concernente il vincolo paesaggistico e della tutela integrale, nell’applicazione del Codice del paesaggio operata dal Ppr, con l’inserimento dell’area Tuvixeddu-Tuvumannu. In quella sentenza il Consiglio di Stato mantiene quanto prescritto dal Piano Paesaggistico Regionale e dispone l’apertura di un’intesa tra Comune e Regione, con il necessario coinvolgimento del Ministero dei Beni Culturali, per la regolamentazione definitiva dell’area”.


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CAGLIARI BINAGHI DIAGNOSI E CURA DELLA SCLEROSI DOMANI L’INAUGURAZIONE DEL CENTRO

VIA DELLO SPORT LAVORI URGENTI LA PISCINA RIAPRIRÀ MERCOLEDÌ

ISTRUZIONE PER GLI STUDENTI MERITEVOLI IL COMUNE METTE A BANDO 835 BORSE

n Sarà inaugurato domani alle 11.30, il nuovo Centro per la diagnosi e la cura della Sclerosi Multipla dell’ospedale Binaghi. Il Centro, diretto dalla professoressa Maria Giovanna Marrosu, è stato totalmente ristrutturato e rinnovato nei locali e negli arredi, per un investimento complessivo di 450 mila euro: ha sede al secondo piano del corpo centrale dell’ospedale Binaghi.

n La piscina comunale di via dello Sport rimarra chiusà fino a martedì 18 orttobre compreso. Il provvedimento è stato adottato per permettere l’effettuazione di alcuni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel darne notizia il Servizio Sport del Comune precisa che l’attività sportiva riprenderà regolarmente il mercoledì successivo.

n L’assessorato comunale della Pubblica Istruzione ha messo a concorso 835 borse di studio tra gli studenti residenti a Cagliari, che hanno frequentato nel 20102011 le scuole secondarie di primo e secondo grado e hanno riportato una votazione non inferiore alla media del 7 ed abbiano (per il 2010) un reddito familiare Isee non superiore ai ventimila euro annui. Il termine di presentazione delle domande è il 30 novembre.

Santa Gilla Scatta l’allarme sanitario li in zone controllate, ha sempre creato diversi problema per via dell'inquinamento. La vendita delle cozze è stata vietata o subordinata ai trattamenti negli stabilimenti specializzati e da anni ormai si parla di un declassamento dello stagno. Avviato nel 1998, sotto la gestione della Consarpesca, lo stabulario di Santa Gilla venne chiuso per un guasto all’impianto di depurazione e la Provincia revocò quasi subito l’autorizzazione allo scarico. Da allora lo stabulario non ha più ripreso attività. «In realtà il motivo di questo stop è prettamente economico», sostiene il presidente di Amici della Terra e socio della cooperativa La Laguna Roberto Copparoni. «Mandare a regime le macchine», dice, «ha costi troppo rispetto alti rispetto al conferimento di frutti di mare che nella laguna è bassissimo a causa dell'inquinamento». Intanto l'affidamento della Regione al consorzio ittico è scaduto già dallo scorso anno e la gestione dello stabulario non è stata ancora affidata formalmente. «C'è una situazione di passaggio che si protrae da troppo tempo», conclude Copparoni. Emanuele Piga

LE ANALISI Trovata la salmonella nelle cozze pescate in un’area inquinata della laguna, il sindaco impone il lavaggio prima delle vendita. La coop: rischi già denunciati, nessuno interviene n Le analisi di laboratorio dell'istituto zooprofilattico spedite al dipartimento di prevenzione della Asl lo confermano: lo stagno di Santa Gilla è inquinato. La prova sono le salmonelle trovate nelle cozze pescate in un’aera della laguna. La maggior concentrazione di bacilli è stata rilevata nella parte sud, su un campione di molluschi effettuato il 4 ottobre scorso. Il risultato delle analisi è arrivato una settimana dopo negli uffici della Asl, e il responsabile del dipartimento di prevenzione ha informato con una nota il Comune, per prendere provvedimenti in merito. I molluschi, dunque, devono essere depurati in “uno stabilimento autorizzato prima di essere destinato al consumo umano diretto, e deve obbligatoriamente essere indicata la presenza di salmonella in modo da permettere al centro di depurazione di effettuare le opportune valutazioni”, come si legge nell'ordinanza firmata mercoledì scorso dal sindaco Massimo Zedda. «Gli scarichi fognari a ri-

dosso degli allevamenti di cozze di Santa Gilla, tra la spiaggia di Giorgino e l'imboccatura del porto, sono sempre esistiti», sostiene Amedeo Puddu, presidente della cooperativa La Laguna. «Nonostante le denunce delle varie cooperative e dei consorzi – prosegue Puddu - non è mai stata presa nessuna iniziativa e ogni anno per due o tre volte minimo, si parla di una situazione di potenziale grave pericolo sanitario per gli abitanti a causa del pescato nella laguna. Il problema è che non si fa niente e chi ci rimette sono il prodotto e il consumatore». Lo stabulario della laguna intanto è chiuso da 10 anni. «Tutto il pescato viene mandato a Oristano – conclude il presidente della cooperativa – perché da quando lo stagno di Cagliari è diventato zona B, non si può fare a meno della stabulazione, che qui non è possibile. Il rischio di salmonellosi nel mangiare il pescato crudo di questa zona sarebbe troppo alto». La stabulazione, che è il confinamento di anima-

LA LAGUNA Santa Gilla inquinata, cozze con la salmonella

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CAGLIARI PALAZZO REGIO DISCARICA DI SERDIANA DOMANI IN CONSIGLIO PROVINCIALE

POLIZIA EVADE DAI DOMICILIARI GLI AGENTI LO TROVANO IN CENTRO

VIALE LA PLAIA SCONTRO TRA DUE AUTO TRE FERITI, IN OSPEDALE UN BAMBINO

n Due varizioni al bialncio di previsione 2011 e l’ampliamento del modulo di discarica per rifiuti speciali nonm pericolosi in località “Su Siccesu” a Serdiana al centro della prossima seduta del consiglio provinciale, previsto per domani. Il dibattito sulla discarica era iniziato nella scorsa seduta con la presentazione del documento illustrato dal primo firmatario Andrea Dettori (capogruppo Sel).

n Evade dagli arresti domiciliari, ma gli agenti della squadra volante lo scoprono. In manette è finito C.D., 57 anni. L’uomo è stato arrestato venerdì pomeriggio. Gli agenti poco dopo mezzogiorno sono andati a verificare se si trovava in casa, dove era agli arresti domiciliari. Ma il 57enne non c’era. Alle 14.50 lo hanno intercettato in piazza della Repubblica, arrestandolo.

n Due auto danneggiate e due adulti e un bambino medicati in ospedale. È il bilancio dell’incidente stradale avvenuto ieri sera, poco dopo le 21, lungo viale La Plaia, quasi all’altezza del centro commerciale. Per cause ancora in fase d’accertamento da parte degli agenti della polizia municipale si sono scontrate due automobili. Feriti i due conducenti e un minorenne che si trovava in una delle auto.

I blitz Prostituzione

chiuse altre case scattano le denunce n Tempi duri per le prostitute, tempi duri per le squillo che ricevono in casa i clienti. Le forze dell’ordine nelle ultime settimane hanno intensificato i controlli mirati a frenare ogni forma di prostituzione. È solo di giovedì, infatti, il sequestro dei carabinieri di un appartamento in via San Lucifero dove si prostituivano due squillo brasiliane e un transessuale, un appartamento che già gli agenti della squadra mobile, coordinati dal dirigente Leo Testa, avevano messo sotto i riflettori e per il quale era stato chiesto il sequestro. Adesso, dopo l’affittuario, anche il proprietario è stato denunciato in stato di libertà per sfruttamento della prostituzione. Si tratta di un 40enne cagliaritano che vive in un’altra abitazione che, secondo gli investigatori, già in precedenza avrebbe affittato la casa a straniere che lo usavano per prostituirsi. Ma l’attività della squadra mobile non si è fermata solamente a via San Lucifero. Altri due appartamenti sono stati sequestrati e una persona è stata denunciata in stato di libertà. Sotto chiave sono finite un’abitazione al numero 75 di via Risorgimento e un’altra al 2 di via Ariosto. Si tratta di un sequestro preventivo ordinato dalla polizia che da tempo teneva sotto controllo gli appartamenti e sapeva che all’interno alcune straniere si prostituivano. VIA RISORGIMENTO I blitz sono scattati venerdì sera. Gli agenti della squadra mobile hanno perquisito l’appartamento in via Risorgimento. All’interno sono state identificate quattro cittadine colombiane. Quattro giovani donne che, secondo gli investigatori, si sarebbero prostituite, ricevendo i clienti sia di giorno che di notte. La polizia ha eseguito una serie di accertamenti sulle colombiane, ma nei loro confronti non è scattato alcun provvedimento. Erano tutte provviste di carta d’identità spagnola, quindi le colombiane almeno per tre mesi hanno la possibilità di muoversi liberamente in Europa senza richiedere il rilascio del permesso di soggiorno. L’appartamento

info

LUIGI SAVINA I controlli sono stati fortemente voluti dal questore.

LEO TESTA L’attività di controllo è stata coordinata dal dirigente della squadra mobile.

è stato comunque sequestrato: è intestato a una società ed era stato affittato con un regolare contratto. Nei confronti dei titolari della società non è scattata alcuna segnalazione, visto che non sapevano che all’interno le colombiane si prostituivano. VIA ARIOSTO Non è stata denunciata nemmeno la proprietaria dell’abitazione al numero 2 di via Ariosto. Gli agenti della squadra mobile hanno ispezionato l’appartamento sempre venerdì, identificando all’interno altre tre colombiane. Anche in questo caso le straniere erano provviste di documento d’identità spagnolo e, quindi, nei loro confronti non è scattata alcuna espulsione. Una delle colombiane è stata comunque denunciata in stato di libertà per sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto accertato dagli uomini della Mobile la colombiana avrebbe subaffittato l’appartamento alle altre due connazionali, chiedendo loro una cifra esorbitante. La proprietaria dell’abitazione non sapeva nulla dell’attività che le colombiane svolgevano all’interno e non è stata denunciata. L’appartamento è stato sequestrato. La polizia, comunque, sta ancora indagando sulle tre case a luci rosse per verificare da quanto tempo le prostitute utilizzavano le abitazioni per vendere il corpo. “La nostra attività di controllo prosegue – ha sottolineato il dirigente della squadra mobile, Leo Testa – stiamo ispezionando altre case dove ci sarebbero giovani donne che si prostituiscono, identificando tutte le persone che troviamo all’interno. In questo momento ci stiamo concentrando sulla città, ma presto passeremo a controlli in tutto l’hinterland. Il nostro obiettivo e quello del Questore e del Prefetto, che hanno pianificato questi controlli durante l’ultimo comitato regionale sulla sicurezza, è quello di lanciare un messaggio. Nessuno può affittare appartamenti sapendo che poi vengono usati dalle prostitute, altrimenti scatteranno denunce e sequestri”.

IL CONTROLLO Giovedì il blitz era scattato in un appartamento in via San Lucifero

VIA SAN LUCIFERO LE LAMENTELE DEI RESIDENTI E L’ARRIVO DEL 112 n Giovedì sera i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Cagliari avevano fatto scattare il blitz all’interno dell’appartamento di via San Lucifero, identificando due prostitute di 41 e 45 anni brasiliane e un transessuale di 23 anni, sempre sudamericano. L’affittuario, un 27enne era stato denunciato in stato di libertà per sfruttamento della prostituzione. A fare scattare il blitz dei carabinieri erano state le lamentele dei cittadini. Alcune persone che abitano nel palazzo e anche alcuni residenti, vendendo quel continuo via vai di uomini, avevano telefonato al 112, innescando l’intervento dei carabinieri. Le brasiliane, sprovviste di documenti, erano state accompagnate al Cie di Roma, mentre al transessuale era stato consegnato un decreto di espulsione. Tutti avevano dichiarato di essere in città da meno di una settimana.

L’allarme Taglio delle risorse, in crisi anche i carabinieri

I TAGLI La riduzione delle spese manda in crisi anche i carabinieri

n «La rigida applicazione delle indicazioni che provengono dal livello centrale, connesse all’attuale carenza di risorse, pone a rischio la permanenza dei carabinieri in aree dove l’Arma rappresenta l’unico presidio». È l’allarme lanciato dall’appuntato scelto Gianni Pitzianti, segretario del Cocer Carabinieri e delegato del Cobar della Legione carabinieri Sardegna che in una nota evidenzia il particolare momento di difficoltà vissuto anche dall’Arma nell’Isola. Sotto i riflettori, in particolar modo, c’è la situazione di alcune caserme in provincia di Cagliari, che comunque si riflettono sulla situazione generale. «Malgrado gli sforzi del Comando provinciale e

della Legione per trovare soluzioni ai problemi – sottolinea nella nota il segretario del Cocer Pitzianti - nonostante la disponibilità dimostrata dalle articolazioni periferiche del Ministero e dagli enti locali ci sono casi, come le stazioni di Pula e Senorbi di difficile soluzione». A causare i problemi sarebbe la contrazione delle spese voluta dal Ministero: «È sicuramente condivisibile - sot-

LE CASERME Il segretario del Cocer: «Si sta mettendo a rischio la presenza dell’Arma in alcune aree del territorio»

tolinea il Cocer - Ma la regola generale non deve essere rigidamente applicata, soprattutto quando sono coinvolte amministrazioni locali cui viene chiesto di concorrere nelle spese, in via complementare, nel caso in cui mancassero le risorse per la manutenzione». Il Cocer propone di adeguare le richieste del Ministero alla situazione generale: «Occorre superare una logica orientata a esaminare singolarmente le posizioni di ciascuna caserma – si legge nella nota - e diviene necessario affrontare il problema in un’ottica più ampia che garantisca risparmi di spesa senza provocare situazioni paradossali che ledono la credibilità delle istituzioni».


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CAGLIARI VIA OSPEDALE CORSO “VERSO L’IMPRESA” DI CONFARTIGIANATO PER I LAUREATI

COMUNE DOMANDE PER ORE PREZIOSE IL TERMINE SPOSTATO AL 28 OTTOBRE

PIAZZA MARTIRI GIOVEDÌ UNA LEZIONE SUGLI EFFETTI DELLA GLOBALIZZAZIONE

n Lo Sportello Placement dell’Università e la Confartigianato promuovono l’incontro di formazione “Verso l’impresa” rivolto ai laureati, per favorire l’orientamento verso l’autoimprenditorialità, che si terrà martedì dalle ore 8:30 alle 19 nell’Aula Magna di via Ospedale 121. Per partecipare è richiesta l’iscrizione. Per informazioni: 070 675 8406–070 654625, da domani dalle 9 alle 13 o orientamento.iniziative@amm.unica.it

n È stato prorogato al 28 ottobre il termine per la presentazione delle domande di partecipazione all'avviso pubblico per la richiesta del contributo Ore preziose. Le domande possono essere presentate all’Ufficio Pprotocollo generale di via Crispi 2, pressole circoscrizioni o all'Ufficio Asili Nido di piazza De Gasperi 2 piano 4, nei giorni e negli orari stabiliti per la ricezione del pubblico.

n Nell’ambito delle iniziative “I diritti nella globalizzazione diseguale”, giovedì alle 16, nella sala riunioni della “Solidarietà e diritti- Fondazione Luca Raggio” in Piazza Martiri 4, si terrà la prima lezione del ciclo “L’africa nella globalizzazione: un’introduzione.”, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Relatori Marisa Fois (Università di Cagliari) e Alessandra Marchi (Casa Gramsci, Ghilarza).

Monte Urpinu

Fuori “I Sardi” dalla chiesetta VIA PIETRO LEO Il Comune ha dato il benservito all’associazione che gestiva la struttura aragonese: «Non rispettati gli accordi presi con l’assessorato». Il presidente: la colpa non è solo nostra n Sarà utilizzata “in modo più proficuo per la collettività”. Per questo la chiesetta aragonese di via Pietro Leo, ai piedi di Monte Urpinu, è stata tolta all’associazione “I Sardi”, che la gestiva dalla fine di settembre dell’anno scorso. La decisione è stata presa dal dirigente del servizio cultura e spettacolo del Comune, Serenella Piras, che mercoledì ha firmato la revoca della convenzione che prevedeva la “concessione in uso gratuito e apertura al pubblico dell’edificio”. L’associazione, presieduta da Alessandro Coco, è giudicata colpevole di non aver rispettato i termini dell’accordo firmato il 24 settembre 2010 con il Comune. La de-

terminazione dirigenziale elenca nello specifico le inefficienze. La chiesa non è stata aperta al pubblico per diversi giorni dal 12 al 17 luglio e il 6 e 7 settembre, senza che qualcuno comunicasse la chiusura al pubblico e al Comune. Inoltre non è stata presentata “a cadenza trimestrale, la dettagliata relazione sull’attività svolta e sul numero dei visitatori”. In più, rincara la Piras, “è mancato lo svolgimento delle attività culturali e didattiche previste nel progetto facente parte integrante della suddetta convenzione”. L’associazione I Sardi, che avrebbe dovuto svolgere corsi di cucito, di lingua cagliaritana e mettere in campo altre ini-

LA CHIESA ARAGONESE Il Comune ha sfrattato l’associazione “I Sardi”

ziative che avevano giustificato la concessione dello spazio, non avrebbe fatto niente di ciò che aveva promesso. «Abbiamo svolto delle attività», spiega il presidente Coco, «ma è vero che altre, che avremmo dovuto mettere in atto, sono saltate. Ma non per cause imputabili a I Sardi. Ci siamo accorti da subito dell’impossibilità di portare avanti alcuni corsi. Quelli di computer, per esempio: avremmo dovuto mettere a norma l’impianto elettrico, ma non potevamo toccare niente». Giustificazioni che sono state fornite anche all’assessorato alla Cultura, che non le ha ritenute sufficienti. “Le eccezioni”, scrive ancora la Piras, “sono state ritenute irrilevanti perché la struttura è stata consegnata e accettata nelle condizioni constatate nel verbale del primo ottobre 2010”. All’epoca della firma l’associazione, quindi, avrebbe ritenuto idonea la struttura. Se non l’ha utilizzata al meglio le colpe non sono del Comune che, si legge nella determinazione, per questi motivi sfratta I Sardi. Finisce così (forse) una polemica esplosa con l’invito, rivolto all’associazione Cresia, di far celebrare una messa, in quegli spazi, a don Mario Cugusi. I fari erano stati puntati su Monte Urpinu e nella polemica è stato coinvolto anche Claudio Cugusi, consigliere comunale Pd, fondatore de I Sardi. «Ma non ho incarichi direttivi dal 2003», ha spiegato l’interessato. E.F.


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SPORT LIGA HIGUAIN TRIPLETTA, MESSI DOPPIETTA IL BARCELLONA RISPONDE AL REAL MADRID

PREMIER SUPER BALO, IL CITY È PRIMO IL LIVERPOOL FERMA IL MANCHESTER

n Il Real Madrid stenta per un tempo (0-0), poi l'argentino Higuain (tripletta) e Kakà firmano il 4-1 del Bernabeu contro il Betis. Il Barcellona cede il primato per qualche ora e poi lo riprende con il 3-0 al Camp Nou sul Racing Santander grazie alla doppietta di Messi e al gol di Xavi. Pari-beffa del Valencia a Maiorca, dopo il gol di Rami arriva il pari di Hemed al 93’. Il Villarreal pareggia 0-0 in case del Getafe.

n Lo United pareggia 1-1 a Liverpool e il City di Mancini è solo in vetta dopo 8 giornate di Premier, nel 4-1 all'Aston Villa l’1-0 è una spettacolare rovesciata di Balotelli. Gerrard invece porta avanti i Reds su punizione, poi Ferguson fa entrare Nani, Rooney e Hernandez, che pareggia di testa. Il Chelsea fa 3-1 nel derbu con l'Everton: Sturridge, Terry, Ramires, di Vellios il gol della bandiera.

Primato in vista Cagliari, ora o mai più col Siena tanto in “palio” SANT’ELIA Battere i toscani potrebbe migliorare il 2° posto, in attacco conferma per Larrivey ma la battaglia sarà sulle fasce di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Se oggi il Cagliari vincesse in casa col Siena potrebbe venire qualche dubbio. Che venga da K Pax come Prot: dall’altro mondo. Ora o mai più. Ora per restare attaccati al secondo posto o magari, superarlo. La prima delle due partite in casa (l’altra è col Napoli) che possono far resistere questo Cagliari condotto da un signore come Ficcadenti che padroneggia la tattica come il sushi i giapponesi. Ed è in primis una questione di tattica oggi al Sant’Elia contro il 4-4-2 di Sannino difficile da scardinare. Mancherà solo il sottofondo di Sergio Leone: il primo che abbassa la guardia potrebbe essere punito senza scampo. Ma c’è dell’altro in pentola. Quell’incontenibile di Calaiò prima della sosta aveva dichiarato che sarebbe stato fuori più o meno tre settimane, per una distorsione al ginocchio e interessamento del collaterale. Invece si scopre che ha recuperato in tempo record e sarà bene dare un’occhiata alla sua tecnica e al suo opportunismo. Accanto avrà Brienza in stato di grande forma, noto per l’imprevedibilità e un potente sinistro. Tutta roba che dovranno controllare Canini e Astori più di tutti. Ma anche gli esterni d’attacco, i terzini e gli interni di centrocampo perché Ficcadenti sa che dalle loro fasce, con Reginaldo e Mannini, partono e si completano la maggior parte delle loro azioni d’attacco.

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I minuti di imbattibilità della porta del Cagliari che non viene violata dal 21 settembre, PalermoCagliari 3-2

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I punti in classifica rossoblù contro i 5 del Siena

nora la difesa è riuscita a rimanere inviolata per due gare di fila controllando giocatori più o meno di spessore. Trascorsa la pausa con l’allegria e la serenità di chi ha già fatto tanto, ora la prova più dura è quella di non accontentarsi. Ma come potrebbe essere appagato uno come Larrivey? È alla sua seconda gara da titolare, ha un gol in saccoccia ma ancora tanto da chiedere. Per oggi Ficcadenti, che dice di trascinarsi un solo dubbio, in attacco, ha scelto lui e Thiago Ribeiro, lo scafato della serie A in tempi record. L’argentino centrale del tridente, con Cossu esterno sinstro, sarà fondamentale nelle sponde, quelle che poi permettono l’inserimento in area di Biondini e Nainggolan. Sennò c’è Cossu pronto a servire i suoi cross

da sinistra e a cercare la testa dell’attaccante area. Sarà poi richiesto dal tecnico il solito lavoro di sovrannumeri con le discese dei terzini Pisano e Agostini. Unico assente El Kabir. Se i cambi sono già scritti, con Ibarbo che ormai è diventato il giocatore più subentrato del campionato italiano e Nenè che potrà rilevare Larrivey, si tengono pronti anche Ekdal e Rui Sampaio che stasera potrebbero collezionare qualche minuto in più. Tutto dipenderà da come si metterà la gara. La prima delle due casalinghe che potrebbero lanciare il Cagliari e far capire che tutto questo non è un caso. Ore 15, Sant’Elia. L’ultima vittoria esterna del Siena in serie A risale al 28 febbraio 2010. Un altro buon motivo per sperare di venire da K Pax.

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GLI AVVERSARI SANNINO PREPARA LA TRAPPOLA «I ROSSOBLÙ PENSANO DI AVERE GIÀ VINTO...»

Febbraio 2010, da quel giorno il Siena non vince una partita fuori casa

n Alla vigilia della trasferta di Cagliari Giuseppe Sannino non archivia la sconfitta di due settimane fa a Palermo, anzi cerca di ricavare da quella battuta d'arresto gli spunti giusti per la partita di oggi: «A Palermo qualcosa non è andato bene dal punto di vista dell'approccio sottolinea il tecnico bianconero Devo ancora capire se per colpa soltanto di 3-4 giocatori oppure è stata proprio tutta la squadra a non entrare in partita. Ma è chiaro che per fare risultato a Cagliari dobbiamo avere un atteggiamento diverso». Il Siena vuole raggiungere la salvezza, per farlo ha bisogno di costruirla mattone dopo mattone: «La mentalità giusta non è quella di dire: “Le partite sono altre”. Ma è quella di provare a fare risultato subito. Quindi anche a Cagliari, anche se loro probabilmente pensano di aver già vinto». L'allenato-

LARRIVEY NON SI ACCONTENTA Ma tornando a K Pax, il Cagliari dell’altro mondo non è lì per caso. Fi-

CAGLIARI (4-3-3) FORMAZIONE 1 Agazzi; 14 F. Pisano, 13 Astori, 21 Canini, 31 Agostini; 8 Biondini, 5 Conti, 4 Nainggolan; 19 Thiago Ribeiro, 9 Larrivey, 7 Cossu. PANCHINA (25 Avramov, 3 Ariaudo, 24 Perico, 20 Ekdal, 30 Rui Sampaio, 23 Ibarbo, 18 Nenè) Allenatore Massimo Ficcadenti

SIENA (4-4-2) FORMAZIONE 1 Brkic; 2 Vitiello, 13 Rossettini, 19 Terzi, 3 Del Grosso; 70 Mannini, 14 Gazzi, 8 Vergassola, 83 Reginaldo; 23 Brienza, 11 Calaiò. PANCHINA (25 Pegolo, 80 Contini, 21 Rossi, 10 D'Agostino, 22 Destro, 18 Gonzalez, 9 Larrondo) Allenatore Giuseppe Sannino Arbitro Tommasi di Bassano del Grappa. Orario 15 in diretta tv su Sky

JOAQUIN LARRIVEY Ha vinto il ballottaggio con Nenè

re non farà stravolgimenti particolari per quanto riguarda la formazione di partenza: «Rispetto a Palermo rientra Del Grosso che ha recuperato dall'infortunio, per il resto non ci discosteremo tanto. Serve una squadra veloce nelle ripartenze, voglio giocatori che abbiano brillantezza nelle gambe. La difesa a tre? L'ho provata in settimana perché non voglio farmi trovare impreparato se ci dovesse essere la necessità di cambiare sistema, ma il modulo di partenza non cambia, giocheremo col 4-4-2». In mediana Vergassola più di D'Agostino: «Non devo spiegare la grande qualità di D'Agostino, ma sono importanti anche gli equilibri e lui mi serve al cento per cento della condizione. Contro il centrocampo del Cagliari ci vuole gente da corsa. Destro? Guardo quello che combina qui in allenamento, non in Nazionale».

Inter Disastro nerazzurro e il Catania fa festa n Quattro minuti di blackout e l'Inter va ko a Catania. I nerazzurri vanno in vantaggio in avvio, si fanno rimontare all'inizio della ripresa e perdono per 21: la formazione di Claudio Ranieri incappa nel secondo ko di fila, il quarto del torneo, e rimane inchiodata a 4 punti. La vittoria fa volare i rossoazzurri di Vincenzo Montella, a quota 9 dopo l'exploit. Il Catania vince con merito un match cominciato in salita. L'Inter, infatti, ha bisogno di 300 secondi per sbloccare il risultato. Sul cross di Maicon da destra, la difesa siciliana dimentica Cambiasso: sinistro al volo, 1-0 al 6'. Il Catania, copito a freddo, prova a imbastire una reazione ma non trova spazi. Gli uomini di Ranieri provano a pungere soprattutto

con le percussioni di Maicon, che al 26' innesca Milito: la difesa del Catania rimedia in corner. I padroni di casa provano a creare gioco sotto la pioggia battente ma non arrivano mai al tiro: la migliore occasione, si fa per dire, capita a Gomez che al 33' spreca un contropiede svirgolando il pallone. Il copione cambia radicalmente all'inizio della ripresa: l'Inter concede un'altra ripartenza, Almiron inventa uno splen-

AL MASSIMINO In vantaggio con Cambiasso poi il crollo in 4’ nel secondo tempo. Ranieri: «Il gol del pari ci ha disunito»

dido destro a giro e l'1-1 è cosa fatta al 47'. Il blackout nerazzurro continua: Bergessio si presenta da solo davanti a Castellazzi, cerca e trova il rigore. Lodi trasforma il penalty, 2-1 al 51'. I due ceffoni stordiscono gli ospiti e costringono Ranieri a cambiare tutto: 3 sostituzioni in sequenza, dentro Alvarez, Zarate e Cordoba. Chi si aspetta il disperato forcing finale dell'Inter rimane deluso: il Catania fa festa. Ranieri commenta: «Il gol del pareggio ci ha disunito, abbiamo voluto subito reagire quando c’era ancora troppo da fare. Dobbiamo continuare a lavorare». Il portiere Castellazzi sul rigore: «Non c’era, con le mani non ho toccato niente. Se si lasciano lì le gambe per toccarmi non vedo io cosa posso fare».

CATANIA INTER

2 1

RETI 6' pt Cambiasso, 2' st Almiron, 6' Lodi (r) CATANIA (3-5-2) Andujar 6, Bellusci 6, Legrottaglie 6.5, Spolli 6.5, Izco 7, Ricchiuti 6.5 (24' st Delvecchio 6.5), Lodi 6.5, Almiron 7, Marchese 6.5, Gomez 6 (36' st Catellani 5.5), Bergessio 7 (18' st Maxi Lopez 6). Allenatore Vincenzo Montella 7.5 (Campagnolo, Barrientos, Sciacca, Lanzafame) INTER (4-4-2) Castellazzi 6.5, Maicon 5.5, Lucio 4.5, Samuel 5 (17' st Cordoba 5.5), Nagatomo 5, Zanetti 5.5, Cambiasso 6, Stankovic 5 (15' st R. Alvarez 5), Muntari 5, Milito 5 (15' st Zarate 5), Pazzini 4.5. Allenatore Claudio Ranieri 5 (Orlandoni, Jonathan, Motta, Castaignos) ARBITRO Orsato di Schio 6.5 NOTE: AMMONITI Spolli, Castellazzi, Delvecchio, Bellusci, Zarate


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Ficcadenti «Non sentiamo pressione ma solo voglia di vincere» IL TECNICO «Non guardo la classifica ma penso solo al Siena e come batterlo. Pochi gli spazi, dovremo essere attenti e veloci» n In testa solo il Siena e i tre punti senza «guardare la classifica» e pensare ad un eventuale primato perché per fare bilanci c'è tempo almeno «dopo 10/15 partite, per vedere come la squadra si esprime», cioè fino alla prossima sosta, dopo questo secondo mini-ciclo di 5 partite. Massimo Ficcadenti ammette serenamente che per la gara di oggi non c'è attesa («Ci arriviamo con la giusta tensione e senza paura») né tantomeno pressione («Fossimo alla penultima e ci giochiamo lo scudetto, la Champions o la Coppa Uefa allora forse sì»), perché c'è solo «la voglia di fare tre punti come ce l'ha il Siena. Il pragmatismo del tecnico del Cagliari è ormai risaputo: «Chi ha qualità, voglia e mentalità alla fine ottiene i risultati, gli altri otterranno meno. Non è matematica ma c’è un po’ di logica».

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MASSIMO FICCADENTI «Chi ha qualità e voglia, poi ottiene risultati, gli altri no. Non è matematica solo un po’ di logica»

Può diventare una partita complicata se avremo fretta, dovremo essere attenti, non concedere spazi e attaccare con il giusto equilibrio. Dipenderà molto dalla qualità che daremo negli ultimi 30 metri, bisognerà essere veloci a muovere palla e avere le giocate bene in mente perché non ci sarà tanto tempo per pensare». HA SUBITO UN GOL IN MENO «Loro fanno una fase difensiva molto attenta, rimangono coperti, non prendere goleade anche quando vanno sotto. Non perdono equilibrio, le squadre di Sannino difendono in undici, cercano di rimanere sempre corti, di accompagnare almeno con i due esterni di centrocampo i due attaccanti. Noi abbiamo caratteristiche diverse, per la predisposizione dei giocatori, per il modulo. Chi temo di più? Gli attaccanti, sono quelli più vicini alla nostra porta, ha però un centrocampo di qualità». IL DUBBIO È IN ATTACCO «La scelta è facile perché la squadra sta giocando bene, è difficile perché devo tenere fuori dei giocatori che stanno bene lo stesso. Adesso abbiamo una serie di partite ravvicinate (Napoli, mercoledì 26 Cesena e Lazio, ndr) avremo modo di dare possibilità anche a a chi ha giocato meno. Ariaudo? In questi casi si fa fatica a fare

LE INSIDIE DEL SIENA «È una squadra compatta che aspetta l’avversario nella propria metà campo, per poi sfruttare gli spazi. Hanno giocatori veloci sugli esterni e le cose migliori le hanno fatte in trasferta.

Sorprese nei posticipi Milan, tris al Palermo Il Parma espugna Napoli VITTORIE I rossoneri si sbloccano con l’ex Nocerino e dilagano con Robinho e Cassano. Azzurri messi ko da Modesto

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di Gabriele Lippi n Il Milan fa a pezzi il Palermo, il Parma vince a Napoli. San Siro e San Paolo mostrano volti ben diversi. Se il primo ride e spera di aver ritrovato la magia di un anno fa, il secondo piange, ancora alle prese con l'allergia alle “piccole” per la squadra di Mazzarri. MILAN-PALERMO 3-0 Il 3-0 del Milan al Palermo suona tanto come un messaggio alla serie A: i campioni d'Italia sono tornati. Il piano di Mangia per dare scacco al Diavolo dura 40’, e a dirla tutta scricchiola fin dall'inizio. Robinho c'è e si vede, Cassano pure. I due mettono in crisi la difesa rosanero, e soltanto un super Tsorvas può negare il gol due volte al barese e due al brasiliano. Il vantaggio lo segna l'ex Nocerino, che appoggia in rete una sponda di testa di Aquilani e non esulta. Nella ripresa Robinho e Cassano si rifanno e chiudono il conto aperto con Tsorvas nel primo tempo. Prima il brasiliano trova il 2-0 con un tocco d'esterno destro su assist di Ibra, poi Cassano fa il terzo al termine di una bellissima azione avviata dal solito Robinho e rifinita da Abate. Il Palermo non è

ANTONIO NOCERINO L’ex del Palermo segna il primo gol del Milan dopo l’assist di Aquilani e non esulta.

pervenuto, il Milan si gode il ritorno di Robinho e vola sulle ali dei suoi piccoli, ispirati da un Ibrahimovic fenomenale in versione assist-man. NAPOLI-PARMA 1-2 Sorprende il 2-1 del Parma al San Paolo. La squadra di Colomba chiude tutti gli spazi, gioca da provinciale e il Napoli fa una fatica pazzesca a creare qualche occasione da gol. Cavani ci prova su punizione nel primo tempo, ma il pallone sfiora la traversa e termina alto. La squadra di Mazzarri fa la partita, ma non punge, e nel secondo tempo va in svantaggio. Il gol del Parma arriva al dodicesimo della ripresa, alla prima vera occasione per gli ospiti. Male la difesa, che si fa infilare dall'inserimento di Gobbi, benissimo Floccari, che che manda in rete il compagno con un colpo di tacco meraviglioso. Mazzarri tenta il tutto per tutto inserendo Mascara per Aronica, e l'ex catanese lo ripaga con il gol del pareggio. L'assist porta la firma d'autore di Lavezzi, e ancora una volta è realizzato con il tacco. Un punto non può bastare al Napoli, che si butta in avanti alla ricerca della vittoria e si apre al contropiede del Parma. Così, a 7 minuti dal termine, Giovinco mette una palla in mezzo e Modesto sul secondo palo fa l'1-2. San Paolo gelato e ammutolito per la seconda volta. Mirante chiude su Maggio, Cavani centra il palo sulla ribattuta. Per il Napoli le “piccole” sono sempre più indigeste.

MILAN PALERMO

3 0

RETI 40' pt Nocerino, 10' st Robinho, 19' st Cassano. MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6, Abate 6.5, Nesta 6.5, Thiago Silva 6 (34' Bonera 6), Antonini 6, Nocerino 6.5, Van Bommel 6, Aquilani 6.5, Robinho 6.5, Cassano 6.5 (33' st El Sharaawy 6.5), Ibrahimovic 7.5. Allenatore Massimiliano Allegri 6.5 (Amelia, Taiwo, Carmona, Valoti Emanuelson) PALERMO (4-4-2) Tzorvas 6, Pisano 6, Silvestre 5.5, Migliaccio 5.5, Mantovani 5.5, Bertolo 6 (29' st Acquah sv), E. Barreto 6, Della Rocca 5.5, Ilicic 5.5, Miccoli 5 (1' st Alvarez 5), Hernandez 5 (20'st Pinilla sv). Allenatore Devis Mangia 5 (Benussi, Cetto, Aguirregaray, Zahavi). ARBITRO Valeri di Roma 6. NOTE Ammoniti Nesta, Robinho e Barreto.

NAPOLI PARMA

1 2

RETI 12'st Gobbi, 30'st Mascara, 37'st Modesto NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis 5.5, Campagnaro 5.5, Cannavaro 5.5, Aronica 5.5 (20' st Mascara 6.5), Maggio 5.5, Inler 5 (39' st C.Lucarelli sv), Gargano 5.5, Dossena 5 (29' st Zuniga sv), Hamsik 5, Lavezzi 5.5, Cavani 5.5. Allenatore Walter Mazzarri 5.5 (Rosati, Fernandez, Dzemaili, Santana) PARMA (4-4-2) Mirante 7, Zaccardo 6.5, A. Lucarelli 6, Paletta 6, Gobbi 7, Biabiany 6.5 (20' st Valiani 6), Morrone 6.5, Jadid 6(38' st Blasi sv), Modesto 7 (41' st Santacroce sv), Giovinco 6, Floccari 6.5. Allenatore Franco Colomba 7 (Pavarini, Valdes, Galloppa, Pellè) ARBITRO Mazzoleni di Bergamo 7 NOTE Ammoniti Biabiany, Lavezzi

scelte, lui si allena bene e ha valori importanti, avrà il suo spazio». TRE GARE IN CASA IN 15 GIORNI «Non guardo alla quarta partita e se le vinciamo tutte, penso solo al Siena. Se vado troppo oltre perdo quello che è la realtà, i punti si conquistano gara dopo gara poi vedremo fra due o tre mesi qual è il cammino. Non cadiamo in questo errore, la benda non dobbiamo averla negli occhi...». CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA «Quella viene giorno per giorno, con i risultati. Ci sono tante cose da migliorare, a Lecce la squadra ha fatto cose buone e meno buone. Il nostro cammino è lungo da qui a maggio, è normale che ci sia una crescita costante e, pur commettendo errori, stiamo riuscendo ad essere più bravi degli altri, specie quando abbiamo il possesso palla e ci proponiamo. Ci vuole equilibrio non gioco a nascondino, vorrei vincere 30 partite ma è un modo di ragionare da stupidi che non fanno neanche le squadre». VINCE IL GRUPPO «Fanno bene tutti, dietro, in mezzo e davanti. Chi fa gol viene messo in evidenza, il gol ti fa vincere le partite. Spero che la differenza lo faccia uno del Cagliari. Fabio Salis

LE ALTRE

C’è Lazio-Roma Caos nella capitale Beretta: «Si gioca»

MAURIZIO BERETTA «Il Questore mi ha informato che assicurerà l'agibilità dello stadio, e che il derby si giocherà».

U

na partita speciale. Alla vigilia del suo primo derby della Capitale (oggi alle 20.45), Luis Enrique sottolinea l'eccezionalità di un incontro che l'intera città sente e vive in maniera viscerale. L'allenatore della Roma, però, non per questo cambierà atteggiamento o modo di far giocare la propria squadra. «So bene che quella con la Lazio è una partita speciale. È il nostro grande avversario, il nostro rivale. Come arriviamo al derby? In ottime condizioni». E i gravi incidenti avvenuti nel pomeriggio a Roma «non fermeranno il derby calcistico della capitale». Lo ha spiegato il presidente della lega calcio, Maurizio Beretta, precisando di esser stato rassicurato in questo senso dal questore Tagliente. «Ho appena parlato con il questore. Mi ha informato che assicurerà l'agibilità dello stadio, e che il derby si giocherà». Si sa che non giocherà Totti. «Mi dispiace tantissimo. Pjanic però sta bene», assicura Enrique. E sarà proprio il centrocampista bosniaco ad agire da trequartista alle spalle di Bojan e Osvaldo, con Lamela però possibile asso nella manica a partita in corso. LE ALTRE GARE Cesena-Fiorentina (12.30, Russo); Atalanta-Udinese (ore 15 Gervasoni); Novara-Bologna (ore 15, Doveri); Chievo-Juventus (ore 15 De Marco); Genoa-Lecce (ore 15, Gava). CLASSIFICA: Juventus, Udinese 11, Napoli, Palermo, Cagliari 10, Parma 9, Roma, Lazio, Chievo, Milan 8, Fiorentina, Genoa 7, Novara, Siena 5, Atalanta, Inter 4, Lecce 3, Cesena, Bologna 1.


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SPORT SERIE D IL SALERNO VINCE 2-1 L’ANTICIPO ED È SOLO IN VETTA, ORA TOCCA AL BUDONI

CALCIO A 5 BEL COLPO DEL CAGLIARI AD ASCOLI, DOMUS CHIA ANCORA KO

PROMOZIONE SANT’ANTIOCO, UN BEL TEST IL LATTE DOLCE IN CASA DELLA DORGALESE

n La 7ª giornata: Anziolavinio-Cynthia, Budoni-Monterotondo, Fidene-Bacoli, Marino-Arzachena, PomiglianoAstrea, P.Torres-Boville, Palestrina-Prog. Sant'Elia, Salerno-Civitavecchia 2-1 (giocata ieri), Sora-Selargius. n Classifica: Salerno 17; Budoni 14; Monterotondo 13; Sora 11; Marino, Porto Torres 10; Anzio, Arzachena, Boville, Fidene, Selargius 8; Astrea, Civitavecchia, Pomigliano 6; Palestrina 5; Bacoli 3; Cynthia 2; Prog. Sant’Elia 1.

n Seconda vittoria di fila in A2 per il Cagliari di Nunez (foto). I rossoblù si sono imposti ad Ascoli 5-3 recuperando lo svantaggio di Felicetti con doppio Cavalli, il rigore di Mindoli chiude il primo tempo sul 2-2 poi allungo del Cagliari nella ripresa con Lastrucci, Sartori e Manunza, il 3-5 è di Lombardi. Terza sconfitta di fila per il Domus Chia superato in casa 6-2 dal Cus Chieti.

n Gir. A 5ª giorn. Arbus (1)-Barisardo (7), Asseminese (6)Samassi (13) 0-5, Cardedu (3)-Fulgor (0), Lanusei (3)-P.Corallo (10), S.Antioco (12)-La Palma (8), S.Elena (2)-Ferrini (4), Siliqua (4)-Q 2000 (7), Tortolì (4)-Serramanna (9). n Gir.B 5ª giorn. Abbasanta (1)-Ghilarza (2), Borore (3)Tempio (12), Codrongianos (4)-Posada (7), Dorgalese (10)Latte Dolce (12), Fonni (1)-F Olbia (6), Ilva (7)-Olmedo (0), P.Rotondo (6)-Corrasi (7) 1-2, Usinese (9)-Ozierese (4).

ECCELLENZA

PROMOZIONE SAMASSI, È MANITA AD ASSEMINI

Il Pula vince 1-0 Villacidro fa 1-1 C’è Fertilia-Olbia n Due gli anticipi che hanno aperto la nona giornata di campionato. n PULA-ATLETICO 1-0 Vittoria di misura per la squadra di Fadda ( tribuna per squalifica), il gol-vittoria, ad inizio gara, è di uno dei tanti ex in campo, Manrico Porceddu, pronto a ribadire in rete il diagonale di Floris deviato sul palo dal portiere Palumbo. Traversa di Uccheddu, l'Atletico risponde nella ripresa col palo pieno di Sanna. n VILLACIDRO-NUORESE 1-1 I canarini non trovano la prima vittoria stagionale. La squadra di Orrù passa al 6' con Uda, la risposta dei barbaricini è quasi immediata e al 24' Mario Marongiu fa centro. Palo di Lilliu per i padroni di casa che non capitalizzano l’uomo in più dopo l'espulsione di Lisai al 52'. n Oggi alle 16 il resto della giornata. Fertilia-Olbia. La miglior difesa contro il secondo miglior attacco. La capolista di Cerbone di scena al Mariotti contro i giuliani di Paba, irriverenti quanto basta per fermare la corsa dei galluresi reduci da 5 vittorie di fila. Torres-Carbonia. Sfida che riporta la mente a quelle in C2 di metà anni Ottanta. Ai rossoblù di Giorico, sei vittorie di fila, manca Piras squalificato, pronto Lavecchia per giocare dal 1’. Tavolara-Taloro. La risalita della squadra di Tatti non può fermarsi ora. I gavoesi hanno collezionato le uniche due sconfitte fuori casa. Calangianus-Sanluri. Gol e spettacolo assicurato. I galluresi di Mamia puntano alla salvezza, i campidanesi di Zottoli hanno già confezionato tre exploit lontani dal Campu Nou. Castelsardo-Valledoria. I rossoblù cercano il riscatto dopo 2 ko di fila, Asara non ha Cherchi squalificato, ospiti in forma (10 punti in 4 gare). Muravera-Alghero. I sarrabesi in crisi con 3 ko di fila, catalani imbattuti fuori casa ma senza Peana e Nuoto. San Teodoro-Castiadas. Entrambe vengono da sconfitte cocenti, i viola di Bechere (senza Elia e Mascia squalificati) in quel di Nuoro e i biancoverdi di Piccarreta in casa 5-1. n CLASSIFICA:Olbia, Torres 21; Fertilia 17; Taloro 16; Alghero, Calangianus, Pula 14; Sanluri 12; Castelsardo, Valledoria 11; S.Teodoro, Tavolara 10; Castiadas, Muravera 8; Carbonia 6; Nuorese 5; Atl.Elmas 4; Villacidro 2. F.S.

ARZACHENA Pierluigi Porcu, ex Selargius, colonna della difesa degli smeraldini

Serie D Porcu vuole il bis:

Arzachena, puoi farcela

n Due vittorie nei due anticipi della 5ª giornata di Promozione. Nel girone A il Samassi di Falco (foto) surclassa l’Asseminese 5-0 e conquista momentaneamente la vetta con un punto in più del Sant’Antioco (13 a 12). Tripletta per il bomber Paolo Piludu e “manita” completata da Doro e Placentino. Asseminese in crisi, gli altri 5 gol subito dopo il 4-1 di Quartu porta il mister Damiano Bartoli a rassegnare le dimissioni a fine gara. Nel girone B la Corrasi batte e supera in classifica il Porto Rotondo. A Olbia il protagonista è il guizzante attaccante olianese Gino Noli autore di una doppietta, per i padroni di casa l’inutile rete del pareggio di Maludrottu. Corrasi a quota 7, Porto Rotondo resta a 6.

TENNIS TC, VIA ALL’A1 TORNEO A SASNOVICH

tare il fattore campo per andare avanti. In campionato, il periodo da qui a fine novembre ci dirà dove possiamo arrivare». n Il Selargius vola a Sora per ritrovare la vittoria. «Sarà una partita difficile - ammette Giacomo Garau, difensore d’esperienza di mister Fadda - ma noi vogliamo far punti. Questa settimana non è stata bellissima: io, a causa di un problema alla schiena, e Boi, per una botta presa in allenamento, non ci saremo. Ma i miei compagni se la giocheranno». Per cercare un successo che manca dalla seconda giornata: «Il mister ci ha spronato a ritrovare quella squadra, a livello di mentalità, che eravamo all’inizio della stagione. Ora ci servono punti, specie nel doppio turno in casa con Palestrina e Sant’Elia che come noi puntano alla salvezza». n Il Budoni di Bacciu si gioca la permanenza in testa nel big match col Monterotondo, un punto sotto in classifica (13). II Sant’Elia è atteso a Palestrina per la prima vittoria, il Porto Torres ospita il Boville.

n Copione perfetto, compreso il finale: è Aliaksandra Sasnovich, bielorussa di 17 anni, la vincitrice del torneo internazionale del Tc Cagliari. La promessa del tennis mondiale ha sconfitto 6-4, 6-3 la favorita del tabellone da 10 mila dollari, la vincitrice di Settimo San Pietro e campionessa in carica del “Città di Cagliari”, Anne Schaefer. Ha trionfato la potenza e la fame di vittorie della Sasnovich (in semifinale 6-4, 6-3 alla Caregaro) sul tennis e sul fisico della tedesca (reduce dal 6-3, 6-1 alla Giovine). Ma il grande tennis a Monte Urpinu continua: oggi, ore 10, c’è la serie A1 con il TC Cagliari di Andrea Lecca (foto) che ospita i campioni d’Italia dell’Aniene. L.C.

Basket A1 La Dinamo a Cantù, esordio per il Cus

LE GARE TRE SCONFITTE PER LE CAGLIARITANE

TRAVIS DIENER IN AZIONE

OGGI Il difensore smeraldino: «Il Marino è secondo solo al Salerno, la vittoria in Coppa dimostra che non molliamo». Trasferte per Sant’Elia e Selargius, big-match a Budoni per la vetta, il Porto Torres è in casa di Silvia Dell’Orto n Passaggio del turno di Coppa Italia archiviato per l’Arzachena di Perra. Non c’è tempo per i festeggiamenti, perché il campionato non aspetta e offre in programma una difficile trasferta col Marino, ancora imbattuto. «Non sarà facile – ammette Pierluigi Porcu, pilastro della difesa smeraldina – affronteremo una squadra che in organico è inferiore solo al Salerno. Ma abbiamo dimostrato di star bene e ce la giocheremo». L’umore sarà alto, dopo il roboante 4-0 rifilato all’Anzio e la vittoria in Coppa in casa dell’Astrea al termine di una serie infinita di rigori (0-2 al 77’ e 2-2 al 90’). «Con l’Anzio siamo stati bravi – continua l’ex selargino – perché dopo gli elogi ricevuti per la gara col Salerno c’era il rischio di fare un pas-

n Dimenticare l'esordio vincente contro Casale e andare a Cantù senza timori reverenziali. La sfida delle 18:15 al Pianella sarà tutta un'altra storia per la Dinamo, opposta alla squadra che l'anno scorso si è inchinata soltanto a Siena nella finale scudetto. Per Sassari è già un primo importante banco di prova, dopo le ottime sensazioni date dal precampionato e dalla prima giornata di Lega A. «Contro Casale è andata bene, ma la riprova vera ed importante l’avremo domenica», lo sa molto bene anche coach Sacchetti, che indica i punti di forza degli avversari: «Hanno fatto la scelta di non optare per un playmaker americano, hanno diversi uomini che possono dare una mano nel portar palla, come Basile,

so falso. In Coppa abbiamo dimostrato la nostra forza e di crederci sempre perché, per la terza volta di fila, abbiamo segnato sul finale, poi la soddisfazione è stata doppia per il passaggio del turno e per la prestazione di quelli che sono scesi in campo che fino ad ora avevano trovato poco spazio». Il gruppo è unito, anche se qualche infortunio in meno farebbe tutti più felici. Compreso Porcu, out nelle ultime gare per uno stiramento: «Per il match di oggi non sono ancora al 100%, ma sto meglio. Pinna e Nuvoli non ci saranno, Figos è da valutare e giovedì in allenamento si è rifermato Angheleddu. Gli infortuni non ci danno pace». Ma l’Arzachena vuole fare bene in tutte e due le competizioni: «Abbiamo una rosa ampia per giocarcela ovunque. Essere agli ottavi fa piacere e proveremo a sfrut-

Markoishvili e Micov, allo stesso tempo hanno allungato le rotazioni. Hanno lunghi come Ortner e Marconato che sono duri ed esperti». La Dinamo dovrà fare a meno di Mauro Pinton, il play di riserva che si è infortunato in settimana. «Travis Diener sarà un osservato speciale da parte loro», indica Sacchetti, «Hosley e Drake dovranno dargli una mano a portare palla». Ma le difficoltà maggiori Sassari potrebbe

SACCHETTI «Travis Diener sarà un osservato speciale. Hosley e Drake dovranno aiutarlo a portare palla»

trovarle proprio sotto canestro. Benson e Metreveli sono giovani e devono ancora accumulare esperienza, un difetto non da poco quando ci si trova davanti un lungo come Denis Marconato. Ci vorrà la solita intensità difensiva, la stessa che ha permesso ai biancoblù di tenere Casale sotto i 60 punti una settimana fa al PalaSerradimigni, e ci vorrà un Travis Diener ispirato almeno quanto nella prima uscita stagionale. Ma la serie A comincia anche per il Cus Cagliari. Le universitarie affrontano il Faenza alle 16:15, ma si gioca a Cervia, città scelta per ospitare tutte le gare della prima giornata. Per Fabianova e compagne la sfida è appena iniziata. G.L.

n La Russo di Marco Sassaro è stata sconfitta 62-55 dal Costone Siena. Anche l’Olimpia ha trovato la sua seconda sconfitta stagionale contro la Juve Stabia col punteggio finale 60-70. In serie A2 femminile anche la Virtus Cagliari cede sul campo dell’Udine 62-41. n Il tabellino. Libertas Sporting Club Udine: Quaino 6, Pozzecco 2, Madonna 2, Romagnoli 3, Fiascaris 10, Veinberga 13, Mio 0, Vicenzotti 12, De Gianni 10, Da Pozzo 4. Allenatore: Gianluca Abignente. Virtus Cagliari: Nicolini 13, Fava 0, Rulli 14, Mastio 0, Noè 1, Meloni Melis 2, Niola 2, Cordeddu 0, Costa 8, Passon 1. Allenatore: Roberto Fioretto.


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CULTURA

CINEMA Quando l’horror diventa un lavoro “con il trucco” LA STORIA Nonostante la laurea in psicologia alla Sapienza di Roma, Luca Deiana per mestiere crea zombie. E da venerdì è a Barcellona per il Festival internazionale del cinema fantasy di Lorenzo Manunza

L

a scintilla è scoccata oltre un anno fa, quando per la prima volta ha visto all’opera l’estro horror di David Bracci, allievo del mitico collaboratore di Dario Argento, Sergio Stivaletti. O forse no. Tutto è cominciato molto prima, tra le pagine di libri senza tempo, in mondi animati da zombie e vampiri, elfi maghi e gnomi guerrieri. Denti aguzzi, pelli rugose e ferite mortali dovevano prendere il sopravvento, prima o poi: si trattava solo di annusare il momento buono. Luca Deiana, nato 32 anni fa a Girasole, mille anime a due passi da Tortolì, ha provato a fare la “persona seria”: si è laureato in psicologia alla Sapienza di Roma, è rientrato a Cagliari per seguire un tirocinio di formazione, ma tanti sforzi non sono serviti a nulla. Lui voleva truccare le carta distribuite dal cuore e il cuore si è vendicato rispedendolo al trucco. Una passione che in poco tempo ha innescato un viaggio tra cinema, videoclip e un’accademia, la Faery Academy di Quartu, dove s’insegna il trucco in tutte le sue declinazioni: sul viso di una miss o su quello di un non morto. La strada sembra proprio quella giusta e venerdì per Deiana si sono aperte le grandi por-

te di Sitges 2011, il Festival internazionale del cinema fantasy della Catalogna, giunto all’edizione numero 44. Ciliegina sulla torta di un’idea fissa nata molti anni fa. «Per un autodidatta come me, l’invito al Sitges 2011 è un risultato straordinario dice Deiana -. Il festival ha una lunga tradizione, con tanti esperti e grandi ospiti, anche da Hollywood. Sarà una palestra stimolante e al tempo stesso un’occasione per mostrare cosa so fare agli addetti ai lavori che arriveranno nella cittadina vicino a Barcellona. Per certi versi, potrebbe anche essere una bella svolta». UNA CARRIERA IN PROGRESS In Spagna, il truccatore ogliastrino dovrà trasformare un attore in uno zombie che poi passeggerà per i padiglioni del festival terrorizzando gli spettatori. L’esibizione ha per titolo “Zombie walk live” (“Camminata con lo zombie”) e non sembra difficile per uno che ormai ha confidenza con protesi e maschere di lattice: strumenti di un mestiere che si sta ritagliando sempre più spazio anche in Sardegna. «Rimanendo nell’Isola, temevo di incontrare un mare di difficoltà e invece, piano piano, qualcosa si sta muovendo - conferma Deiana -. A Giovanni Columbu, ad esempio, nella lavorazione di “Su Re” serviva la riproduzione di un’o-

recchio mozzato e io gliell’ho realizzata nel mio laboratorio di Quartu. Da poco ho creato anche la maschera per un videoclip girato nell’Iglesiente la cui protagonista doveva prima invecchiare e poi, strappandosi la faccia, tornare giovane. Ad agosto, invece, abbiamo girato a Cagliari un cortometraggio autoprodotto, “Be Folk”, tra Stampace e la Cattedrale. Un’altra bella storia di zombie e vampiri che ci siamo divertiti a inventare».

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UNA PASSIONE VERSATILE Luca Deiana, 32 anni, è un truccatore a 360 gradi: dai visi delle miss a quelli dei non morti.

A TUTTO TONDO Deiana collabora con il cinema e la musica. Ad agosto ha girato un corto horror a Cagliari, mentre per “Su Re” di Giovanni Columbu ha realizzato un’orecchia mozzata

TRA ARTE E TECNOLOGIA L’accademia di Quartu, fondata insieme a Silvia Cannas, che oltre a essere la sua fidanzata è stata anche Miss mondo Italia nel 2003 e modella di tante campagne pubblicitarie, contribuisce non poco a chiudere in attivo il bilancio mensile. Deiana, però, appena può torna al sacro fuoco per il pianeta fantasy, tra lattice e colori. «I corsi di make up tradizionale sono l’attività principale della scuola, ma spero in futuro di potermi dedicare sempre più alle mie maschere - confessa -. Se poi qualcuno vuole condividere la mia passione, qui cominciamo subito a insegnargli le basi». Si parte da lividi, tagli e bruciature e ci si può spingere fino alle tecnologie più avanzate. «L’effetto più semplice si realizza con il lattice, poi ci sono il lattice schiumato, i colori ad alcol, il sangue arterioso e pure quello venoso. Ma il ritrovato di ultima generazione si chiama silicone al platino: dà un effetto traslucido che assomiglia tantissimo a quello della pelle ed è stato usato anche nell’ultimo Harry Potter con risultati stupefacenti». Guai, però, a esagerare con la tecnologia. Qui siamo nel campo del puro artigianato, anche se continuamente aggiornato tramite le riviste, i fornitori e l’incontro con i colleghi. «La correzione al computer, se va fatta, interviene alla fine - dice Deiana -. Noi qualche conoscenza dobbiamo averla, perché il lavoro lo richiede, però più che allo schermo dobbiamo stare attenti al forno e alle reazioni chimiche con cui plasmiamo i materiali». Poi, certo, c’è anche un ingrediente segreto che non tutti hanno: il fuoco vivo che muove tutto e spinge a mollare una “vita tranquilla” in nome di un sogno. Deiana, che spera in nuovi progetti per l’autunno, quel fuoco ce l’ha ed è deciso a non sprecarlo. La Spagna, già da venerdì, magari gli porterà fortuna.


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CULTURA

IL LIBRO

Far reimparare il sardo ai piccoli

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errixeddus o fortighitas, pannu de manu o abbamanu. Formiga e musca, arrangiolu o ranzolu, pibitziri o tilibirche, caluxerta o tiligherta, tzurrundeddu o tzintzimurreddu. Parole di uso comune, del quotidiano. Un modo sempice per insegnare il sardo ai bambini. Serve a questo “Is primus milli fueddus - Sas primas 1000 allegas in sardu” di Stèvini Cherchi, uscito per l’Alfa Editrice di Maria Marongiu, da una vita impegnata nella difesa della lingua sarda. Il volume è stato presentato ieri alle 10.30 al teatro della scuola media “Porcu-Satta” a Quartu Sant’Elena. «Il libro, un minidizionario illustrato delle prime 1000 parole del sardo, è strutturato in una quarantina di vivaci tavole a colori che mostrano la casa, le sue stanze, la città, la campagna, il tempo, il cibo, il corpo umano, gli oggetti della vita di tutti i giorni», spiega Maria Marongiu. «Due simpatici personaggi, una volpe e una foca monaca, inventati dall’illustratrice Tiziana Melis, commentano la scena o interrogano i lettori». Vengono utilizzate le due macro-varietà standard del sardo: logudorese e campidanese, con uno spazio sottostante per inserire la variante locale. «Il programma di apprendimento favorisce la conoscenza e il recupero del lessico di base originario», anche perché per i ragazzi, quelli del sardo, sono diventati suoni di una lingua pressoché straniera». Il libro è accompagnato da un progetto on-line che raccoglie la pronuncia delle parole nelle due macro-varietà standard.

info

PRIMI PASSI IN LIMBA “Is primus milli fueddus Sas primas 1000 allegas in sardu” di Stèvini Cherchi, uscito per l’Alfa Editrice di Maria Marongiu.

«Coinvolgeremo le scuole per raccogliere le varianti locali e costruire un atlante delle parole fondamentali», dice Maria, che sulla questione del sardo aggiunge: «Si è fatto poco: permane la totale assenza dell’insegnamento scolastico della lingua, della storia e della cultura sarda. Si registrano iniziative personali di alcuni insegnanti, talvolta con atteggiamenti più folclorici che culturali. C’è un’assenza quasi totale della lingua nei mezzi di comunicazione di massa, cartacei e radiotelevisivi, mentre il web rappresenta per certi versi un’oasi felice, esempio da esportare anche per la carta stampata». Secondo Stefano Cherchi: «La classe politica deve andare oltre il tentativo di introdurre uno standard di scrittura semiartificiale a base logudorese, la Limba Sarda Comuna. Si deve rendere conto che investire sull’identità, mai disgiunta dalla lingua, porterebbe guadagni, anche in termini economici». «La formazione di «una classe di insegnanti di sardo per tutti gli ordini e i gradi della scuola», spiega Stefano «è il primo gradino di un progetto culturale per l’utilizzo del sardo come lingua veicolare e non solo come materia di studio». Il sardo, sostiene Stefano, «deve entrare nei media come lingua normale, non come curiosità folcloristica. Quando la gente lo vedrà scritto sui quotidiani e lo sentirà alla tv, potrà liberarsi da quel complesso di inferiorità che lo Stato ha imposto ai sardi dall’arrivo dei Savoia e potrà capire che un bilinguismo perfetto è una marcia in più per noi e la nostra isola». Roberto Mura

LA LINGUA Il volume, di Stefano Cherchi, vuole essere uno strumento per insegnare il sardo ai più piccini


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CULTURA

TEATRO

Il piatto ricco e vario di Akroama

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ì, va bene, il palco piange, ma intanto fioccano le rassegne teatrali. Cedac, quasi al via, Teatro Stabile della Sardegna, partita, Cada Die, Crogiuolo e tanto altro. Ora si avvicinano al nastro di partenza anche le multiformi attività del Teatro Stabile di Innovazione e Ricerca Akròama. Stagione del Teatro contemporaneo, Famiglie a Teatro (in due tranches, autunnale e primaverile), cartelloni ad hoc per le scuole elementari e superiori, «circa cento appuntamenti nell’arco di sei mesi», ha specificato Lelio Lecis, regista, direttore artistico, da sempre anima di Akròama. Societas Raffaello Sanzio, Carmelo Bene, Magazzini, Living Theater, sono solo alcuni, prestigiosi, nomi della scena teatrale nazionale ed internazionale che hanno calcato il palcoscenico del Teatro delle Saline, a Cagliari, domus ormai familiare della Stagione del Teatro Contemporaneo. Che giunge all’edizione numero trenta, finanziata da Regione, Mibac, Assessorato regionale del Turismo e Fondazione Banco di Sardegna. «Certo, un grazie agli enti, ma se esistiamo è perché il pubblico in tutti questi anni ci ha sempre seguito», ha sottolineato Lecis. OTTO SPETTACOLI ALLE SALINE Allora, otto spettacoli, da novembre a febbraio 2012. Si parte il 3 del prossimo mese, alle 21, con una pièce di denuncia, dai contenuti forti, “Suicidi?”, di e con Bebo Storti (ricordate il “gialappo” conte Uguccione? E’ un ottimo attore teatrale), tratta dal libro del giudice cagliaritano Mario Almerighi. Era Tangentopoli, si indaga su tre sospetti suicidi: Castellari, direttore generale degli affari economici del ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell’Eni, Cagliari, presidente dell’Eni, e Gardini, leader della Montedison. Spettacolo coraggioso. Il 10 e 11 novembre una produzione Akròama firmata Lecis. Messinscena fra solitudine e malinconia di un’oscura commessa di polleria, che si diletta a recitare nel ruolo di Ecuba, nel disperato bisogno di essere guardata. Intrigante. Lea Karen Gramsdorff, attrice anche di cinema e tv, la protagonista. Si prosegue (24 e 25 novembre) con “La casa di Bernarda Alba”, da Lorca, dell’Effimero Meraviglioso. A dicembre (8 e 9) Shakespeare, con il “Sogno di una notte di mezza estate” allestito dal Teatro Libero Palermo. Eterni (gli autori). Il nuovo anno (19 e 20 gennaio) si aprirà con il ritorno di Vladimir Luxuria con “Stasera ve le canto”, un viaggio tra alcune delle canzoni più belle della musica italiana, e non, e stralci autobiografici, fra spettacolo e impegno politico. Intelligente. “C'era un sacco di gente, soprattutto giovani” è il titolo dello spettacolo messo in scena dalla compagnia Teatro Sassari (2 e 3 febbraio). Il 16 e 17 sarà la volta dello Young Club con “Panico in appartamento” diretto da Elisabetta Podda, storie imprevedibili di condominio. Reale. La stagione si eclissa con “Alice nel paese delle meraviglie”, da Carroll, produzione di Akròama, ancora per la regia di Elisabetta Podda, (23 e 24 febbraio). Vivace e originale (riscrittura). Da segnalare “L’ospite”, spettacolo di Simeone Latini e Nunzio Caponio fra dramma bosniaco e realtà italiana, in scena la prossima primavera. Utile per riflettere. In-

MENU Lunga e ricca stagione alle Saline, i 1000piani di Origamundi, un cartellone di contaminazioni fra le arti

info

DUE STAGIONI SUL PALCO Ieri Akroama ha presentato la stagione del Teatro delle Saline. Venerdì “Origamundi” ha presentato la sua stagione negli spazi del Ghetto degli Ebrei.

tanto anche Origamundi ha presentato la sua rassegna, 1000Piani, il teatro contemporaneo in relazione ai diversi linguaggi delle arti. Location, Sale delle Mura, Ghetto, Cagliari. Due le produzioni della compagnia cagliaritana: “Flusso”, dal 17 al 21 ottobre, una riflessione su uomo e ambiente, con le installazioni di Raffaello Ugo, e “Mammuscone” (27 e 28 ottobre), che ripercorre alcune leggende della tradizione mitica e fiabesca in lingua sardo-campidanese. Etnoteatro. Ancora. La pièce “Donne dell'underground” (4 e 5 novembre), diretta da Marta Proietti Orzella, brevi monologhi brillanti, tratti da Benni, Atzeni, Copi, di donne “ai margini”, e, il 10 e 11 novembre, Mechanic World, di Spaziomusica, con i Modular Quartet, spettacolo di musica classica contemporanea. Interessanti. Chiude la compagnia milanese del Teatro La Madrugada, (17 e 18 novembre), con lo spettacolo “L’affare Danton”, una lucida riflessione su tutti i paradossi tragici della rivoluzione in Europa a partire da quella francese del 1789. Attuale, attualissimo. Massimiliano Messina

SI PARTE Alle Saline Otto spettacoli, da novembre a febbraio 2012. Si parte il 3 del prossimo mese, alle 21, con “Suicidi?”

SAN SPERATE

Anatomia di una donna “perfetta”

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n scena una donna, elegante, apparentemente perfetta e sicura. Nel tentativo di raccontarsi precipita inaspettatamente in un vortice che la conduce alla spietata storia del genere femminile. Questa, in sintesi, la trama dello spettacolo “Indagine su una donna” che va in scena stasera alle 19 nel teatro La Maschera in via Is Spinargius 2, a San Sperate. La messa in scena è a cura della compagnia L’effimero meraviglioso e Micro fratture teatro nella rassegna Tagli di Teatro 2011, organizzata a San Sperate dalla cooperativa La Maschera. Monica Serra, diretta da

Marco Nateri, verrà proceduta, come di consueto da “Tagli di baratto”, breve performance teatrale di Ferai Teatro. Era il 1797 quando Mary Wollstonecraft scrisse “Sui diritti delle donne”. Coraggiosa e giovane sostenitrice del femminismo moderno, aveva parole durissime contro una società che preparava le ragazze ad un futuro perfettamente funzionale alla società patriarcale: educate ad essere cocotte appetibili mentre erano giovani per poi finire a procreare figli e servire mariti. Pensava, lei illuminista, che tutto cominciasse con l’educazione, che la ragione dell'assoggetta-

STASERA Sul palcoscenico de “La Maschera” alle 19, a cura de L’Effimero meraviglioso, per la rassegna Tagli di Teatro mento delle donne fosse da cercare nell’ignoranza e nell’esclusione dalla vita della città. Mary era dura e severa con le donne del suo tempo perché remissive e docili; per questo da loro incompresa e avversata dagli uomini. Sono passati 213 anni dalla stesura di quegli scritti, i

quali poi man mano hanno dato vita ad altre voci di donna come Virginia Woolf , ma tante altre. Le stesse che hanno dato origine negli anni ‘60 a quel movimento di emancipazione sociale grazie al quale in Italia, in Europa, in America uomini e donne hanno lottato insieme per la conquista dei diritti fondamentali. L’appuntamento è stasera alle 19 al teatro La Maschera a San Sperate. Ingresso: € 7.00. Il prossimo appuntamento è per sabato 22 ottobre alle 18 con “I racconti di zio Mario” che mette in scena ”I Cinghiali del santo”, uno spettacolo di burattini. La storia di Sant’Antonio che giunge in Sardegna accompagnato da 7 cuccioli di cinghiale e grazie al loro aiuto riusce di rubare un po’ di fuoco ai diavoli dell’inferno.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

Sala 7 h

Sala 9

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Jane Eyre Ore 17.00-19.15-21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

Sala 8

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 I tre Moschettieri Ore 20.00 Sala 2 I tre Moschettieri 3D Ore 17.30-22.30 Sala 3 Arrietty Ore 17.00-18.50 Sala 3 Final Destination 5 Ore 20.30-22.30 Sala 4 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 5 Amici di letto Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 6 Ex: amici come prima Ore 18.45-20.40-22.40 Sala 7 A Dangerous Method Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 7 Abduction Ore 22.40 Sala 8 Baciato dalla fortuna Ore 20.15 Sala 8 La pelle che abito Ore 17.45-22.30 Sala 9 Carnage Ore 20.45 Sala 9 I Puffi Ore 17.30 Sala 9 Kung Fu Panda 2 Ore 16.50 GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Il villaggio di cartone Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2 I Want to Be a Soldier Ore 19.15-21.30 Sala 2 Terraferma Ore 17.00 SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. This Must Be the Place Ore 17.00-19.15-21.30 Sala Truf. A Dangerous Method Ore 17.00-19.15-21.30 THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Arrietty Ore 15.30-17.50 Sala 1 Drive Ore 20.10-22.30 Sala 2 Baciato dalla fortuna Ore 20.00-22.10 Sala 2 I Puffi Ore 15.25-17.40 Sala 3 Ex: amici come prima Ore 16.40-19.00-21.20 Sala 4 Amici di letto Ore 16.50-19.20-21.50 Sala 5 Abduction Ore 17.00-19.30-22.00 Sala 6 This Must Be the Place Ore 17.00-19.40-22.20

Sala 10 Sala 10

Sala 11 Sala 11 Sala 12 Sala 13 Sala 13

I tre Moschettieri Ore 17.30-20.00-22.30 Final Destination 5 3D Ore 15.35-17.45-19.55-22.05 I tre Moschettieri 3D Ore 16.35-19.05-21.35 I Puffi Ore 16.45 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 19.15-21.45 La pelle che abito Ore 19.15 Ma come fa a far tutto? Ore 17.05-21.55 Ex: amici come prima Ore 17.45-20.05-22.25 Blood Story Ore 22.15 Jane Eyre Ore 16.55-19.35

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 15.00-17.40-20.15-22.50 Sala 2 Arrietty Ore 15.30-17.50 Sala 2 La pelle che abito Ore 20.10-22.30 Sala 3 Amici di letto Ore 15.00-17.30-20.00-22.30 Sala 4 I tre Moschettieri 3D Ore 14.50-17.30-20.10-22.50 Sala 5 Abduction Ore 15.20-17.50-20.20-22.40 Sala 6 Ex: amici come prima Ore 15.20-17.40-20.00-22.20 Sala 7 Final Destination 5 3D Ore 22.40 Sala 7 I Puffi 3D Ore 15.10-17.40-20.10 Sala 8 This Must Be the Place Ore 14.50-17.30-20.10-22.50

SESTU

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 1 Kung Fu Panda 2 Ore 16.30 Sala 2 I Puffi 3D Ore 16.20-18.20-20.20 Sala 2 L’amore fa male Ore 22.30 Sala 3 Drive Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 4 This Must Be the Place Ore 17.30-20.00-22.20 Sala 5 Ex: amici come prima Ore 17.30-19.30-21.30 Sala 6 Abduction Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 7 I tre Moschettieri 3D Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 8 I tre Moschettieri Ore 16.20-18.40-21.00 Sala 9 Final Destination 5 3D Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Sala 10 I Puffi Ore 17.40 Sala 10 Jane Eyre Ore 20.00-22.30 Sala 11 Arrietty Ore 16.20-18.20 Sala 11 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 20.20-22.30 Sala 12 Amici di letto Ore 18.10-20.20-22.30

ILMETEO

le trame SASSARI

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Baciato dalla fortuna Ore 20.30-22.30 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.30 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Opera Lirica

ALGHERO MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Drive

▲ho

Ore 16.30 ❆▲h

Ore 21.30 Sala 1

I Puffi

CARBONIA

Ore 18.30

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.40-20.30-22.30 Sala 1 I Puffi 3D Ore 16.45

IGLESIAS

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Baciato dalla fortuna Ore 22.40 Sala 1 Blood Story Ore 20.20 Sala 1 I Puffi 3D Ore 18.15 Sala 2 Drive Ore 20.20 Sala 2 Final Destination 5 3D Ore 22.40 Sala 2 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.15 Sala 3 Abduction Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 4 Ex: amici come prima Ore 18.15-20.20-22.40 Sala 5 Cowboys & Aliens Ore 18.00-20.20-22.40 Sala 6 Amici di letto Ore 18.00-20.20-22.40 Sala 7 I tre Moschettieri Ore 20.20 Sala 7 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-22.40 Sala 8 This Must Be the Place Ore 18.00-20.20-22.40

GUSPINI

CINETEATRO MURGIA ❆ho Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Ma come fa a far tutto? Ore 16.30-19.00-21.30

LUNAMATRONA

TRE CAMPANE ▲ho Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Kung Fu Panda 2 Ore 17.00-19.00-21.00

SAMASSI

ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 17.00-19.00-21.00

NUORO

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 This Must Be the Place Ore 16.00-18.15-20.30-22.45

Sala 2

Abduction

Sala 2

I Puffi

Ore 20.40-22.40

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-21.00

Ore 16.00-18.10 Cowboys & Aliens Ore 16.00-18.20-20.40-22.50 Amici di letto Ore 16.20-18.30-20.40-22.45 Ex: amici come prima Ore 16.30-18.30-20.45-22.45 I tre Moschettieri 3D Ore 16.10-18.20-20.30-22.50

Sala 3 Sala 4

AMICI DI LETTO

Genere Commedia Anno 2011 Durata 109 minuti Regia Will Gluck Con Justin Timberlake, Mila Kunis Trama Zack & Miri versione 2.0. Dopo una relazione amorosa andata male (probabilmente a causa del lavoro...), una cacciatrice di teste e un suo cliente, nel frattempo diventato un inseparabile confidente e vittima a sua volta di una delusione, decidono di iniziare una storia di sesso, senza complicazioni... ma, alla lunga, l'amore si metterà in mezzo...

ARRIETTY

Genere Animazione Anno 2010 Durata 94 minuti Regia Hiromasa Yonebayashi Trama I protagonisti sono una famiglia alta dieci centimetri ("Rubacchiotti") che vive sotto una dimora nella campagna di Tokyo. Da questa casa prendono in prestito gli oggetti che gli servono quotidianamente... ma in dosi, talmente piccole, da non fare insospettire nessuno. Fino a quando, Arrietty, la figlia di 14 anni, in uno dei suoi piccoli "viaggi", viene vista da Sho, nipote della anziana che abita lì. Dopo l'iniziale confusione, tra i due nascerà un intenso e strano rapporto d'amicizia...

COWBOYS & ALIENS

Genere Azione Anno 2011 Durata 118 minuti Regia Jon Favreau Con Olivia Wilde, Harrison Ford Trama Arizona, 1873. Nella città di Absolution, abitata da gente diffidente e governata dal colonnello Dolarhyde, giunge uno straniero, un cowboy con al polso una strana manetta. La gente del posto lo respinge e lo sceriffo, etichettatolo come fuorilegge, lo arresta. Quando la città viene eletta bersaglio di un terribile attacco alieno, però, tutti capiscono che proprio il forestiero bistrattato potrebbe avere al polso le chiavi per vincere gli alieni...

I TRE MOSCHETTIERI

Genere Avventura Anno 2011 Durata 102 minuti Regia Paul W.S. Anderson Con Logan Lerman, Milla Jovovich Trama Alla corte del Re di Francia, Luigi XIII, i tre migliori moschettieri della Corona sono tre: Porthos, Athos e Aramis. In procinto di scovare i cospiratori intenzionati a rovesciare il trono, i tre valoriosi uomini al servizio del re s'imbattono in D'Artagnan, un giovane aspirante cavaliere, appena giunto a Parigi, che li aiuterà a combattere il pericolo...

Sala 5 Sala 6

TORTOLI’

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 This Must Be the Place Ore 17.00-19.15-21.30 Sala 2 Ex: amici come prima Ore 17.15-19.30-21.45

OLBIA

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 17.30-20.00-22.30 Sala 2 Abduction Ore 17.00 Sala 2 Ex: amici come prima Ore 19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 This Must Be the Place Ore 19.00-21.30

ORISTANO

MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Cowboys & Aliens Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 2 Final Destination 5 3D Ore 18.10-20.15-22.20 Sala 3 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-20.10-22.20 Sala 4 Ex: amici come prima Ore 18.00-20.10-22.20

GHILARZA

JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 L’alba del pianeta delle scimmie Ore 18.30-21.30

SANTA GIUSTA

MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Amici di letto Ore 18.15-20.20-22.30 Sala 2 I tre Moschettieri 3D Ore 18.00-20.15-22.30 Sala 3 Cowboys & Aliens Ore 17.45-20.10-22.30 Sala 4 Ex: amici come prima Ore 18.10-20.15-22.25 Sala 5 Abduction Ore 18.00-20.10 Sala 5 Drive Ore 22.35 Sala 6 Final Destination 5 3D Ore 22.35 Sala 6 I Puffi 3D Ore 17.50-20.05 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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DOMENICA 16 OTTOBRE 2011


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