sardegnaquotidiano_20111013

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QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 107 Giovedì 13 ottobre 2011 0,80 Euro

CELLINO «Non vendo Nainggolan rivoglio Matri e se Dio vuole lo stadio»

LIBRI Dal 20 ottobre a Macomer l’editoria sarda si mette in mostra

Fabio Salis e Virginia Saba a pagina 17

Francesca Cardia a pagina 20

CONSIGLIO Oggi il sì ai tagli e sul Brotzu è scontro nel Pd n Slitta a questa mattina, con le repliche dell’assessore alle Riforme, Mario Floris, il voto del Consiglio regionale sulla legge che riduce a sessanta, dagli attuali ottanta, gli onorevoli sardi. Scintille in aula tra la presidente del Consiglio Claudia Lombardo e il presidente uscente della commissione Autonomia Pietro Pittalis, entrambi del Pdl, sull’efficienza degli organismi consiliari. Intanto la

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GOVERNO Premier in Aula per la fiducia, l’opposizione diserta. Napolitano: «Ora risposte»

polemica sul video del Brotzu alimenta la guerra intestina nel Partito Democratico: Emanuele Sanna preannuncia il ricorso agli organismi di garanzia del Pd e Bruno chiede l’intervento della Lombardo a tutela della Barracciu. Francesca Zoccheddu e Antonio Moro alle pagine 2-3

COMUNE .

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CRONACHE

Tirrenia Da Cappellacci un altro appello «No a vendita» n Il Governatore, in audizione al Senato, ha chiesto alla commissione Trasporti di bloccare la privatizzazione della compagnia navale. Vincenzo Garofalo a pagina 8

Università Nuovo Statuto c’è il via libera ma è polemica n Il Cda dell’ateneo e il Senato accademico approvano a maggioranza lo Statuto. Contrari studenti e lavoratori: ci penalizza. Giacomo Bassi a pagina 12

Abbonamenti gratis al Sant’Elia, ecco gli ospiti di Zedda Nel giorno del dibattito e del voto del Consiglio comunale sulle dichiarazioni programmatiche del sindaco Massimo Zedda, che sono state approvate a larghissima maggioranza dall’assem-

blea civica, arriva la bordata del capogruppo del Pdl in via Roma Giuseppe Farris: «Ecco la lista dei 41 che hanno ricevuto la tessera per entrare gratis al Sant’Elia». Tra loro, manager pubblici

e avvocati, giudici e politici, docenti universitari e persone dello staff del primo cittadino. Marcello Zasso alle pagine 6-7

SPORT E CULTURA STORIE IN BIANCO E NERO DI PUGILI E CICLISTI

a pagina22

Febbre del Nilo Prime bonifiche anti-zanzare a Molentargius n Partiti anche nel canale di Terramaini gli interventi contro le zanzare, che trasmettono il virus causa della febbre letale. Monica Magro a pagina 13

Quartu Tre in manette per il sequestro di un muratore n Hanno accusato un 18enne di aver rubato del materiale edile da un cantiere e poi lo hanno sequestrato. Arrestati tre uomini. Manuel Scordo a pagina 14


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TAGLI E POLEMICHE VILLA DEVOTO MAXI VERTICE DEL CENTRODESTRA PER LA COMPOSIZIONE DELLE OTTO COMMISSIONI

VIA ROMA SARDIGNA NATZIONE NON SI FERMA SECONDO GIORNO DI PROTESTA SOTTO IL PALAZZO

n Vertice a Villa Devoto, questa sera, per i partiti del centrodestra con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, rientrato in Sardegna al termine di una seria di appuntamenti istituzionali. All’ordine del giorno, prosecuzione dell'incontro della scorsa settimana, la composizione e le presidenze delle commissioni consiliari, ancora non rinnovate per mancanza di accordo in maggioranza. Il nodo principale è legato alla guida della commissione Riforme, per la quale il Pdl ha posto il veto sul nome del sardista Paolo Maninchedda: i dubbi riguarderebbero la propensione per l'assemblea Costituente e l'impostazione proporzionalista del Psd'Az, non condivise dal principale partito del centrodestra.

n Secondo giorno di sit-in dei militanti di Sardigna Natzione fuori dal Consiglio regionale, in concomitanza con i lavori dell'Assemblea. Sn contesta la decisione di ridurre il numero dei consiglieri, riducendo “la democrazia di rappresentatività, divide le risorse tra pochi e aumenta i privilegi della casta”. Il movimento propone invece il taglio degli emolumenti, fino a 5 mila euro a testa.

CONSIGLIO Riduzione degli onorevoli oggi arriva il sì dell’Aula n Tra mille polemiche, i consiglieri regionali approveranno oggi la leggina taglia-seggi, nel secondo tentativo di mini riforma della legislatura. Se gli onorevoli in meno saranno venti o trenta, come propone il centrosinistra, sarà l'Aula a stabilirlo, con la possibilità di emendare l'unico articolo del testo firmato da tutti i capigruppo e illustrato da Giulio Steri (Udc). Tranne gli esponenti del gruppo misto Claudia Zuncheddu e Radouan Ben Amara, gli interventi di ieri sono stati tutti a favore del taglio, con posizioni di partenza differenti e ragionamenti più o meno articolati. DOPO IL PRIMO STOP Il passo falso del precedente tentativo ha lasciato non pochi strascichi nelle coalizioni e all'interno degli stessi partiti e in aula non sono mancati gli scambi di accuse. Duro lo scontro tra la presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, e il presidente uscente della commissione Riforme, Pietro Pittalis. Il consigliere nuorese del Pdl, attaccato da più parti per la gestione della commissione e per “l'incidente di percorso” sul primo tentativo di riduzione, ha esordito sottolineando «la generale ipocrisia che contraddistingue anche questo dibattito. Se questo è il modo di recuperare credibilità all’esterno – ha proseguito Pittalis - è un passo avanti ma l’ottica di chi aveva proposto la legge originaria era quella di riaprire il percorso di riforme». Un percorso, però, che troverebbe un ostacolo nella possibilità d lavorare solo due giorni in commissione: «Occorrerebbe – ha detto ancora – una sessione dedicata». Quanto ai tagli, per Pittalis «servirebbe anche un’autoriduzione delle indennità supplementari magari anche attraverso una proposta della Presidenza del Consiglio, che non sia di facciata ma seria». Troppo per la presidente Lombardo che, mentre Pittalis lasciava l'aula per non sentire la replica, ha ribattuto che «non è corretto né onesto cercare alibi per giustificare la scarsa produttività delle commissioni, né si può invocare la possibilità di lavorare tutta la settimana se non si utilizzano nemmeno tutti i giorni a disposizione». Quanto alla sua e alle altre indennità, la presidente ha ricordato la proposta inviata ai gruppi il 12 settembre dall’Ufficio di presidenza, «proposta congrua per rimodulare tutte le indennità». Nel terzo tempo in sala stampa Pittalis ha poi rincarato la dose, parlando esplicitamente dell'indennità della presidente e invitando la Lombardo «a rinunciarvi, come ha fatto il presidente Cappellacci». Dall'altra parte, in casa Pd, Franco Sabatini e Giuseppe Cuccu hanno messo le mani avanti su un possibile voto segreto, spiegando di essere stati accusati, sui giornali e nell'assemblea del partito, venerdì scorso,

numeri 80

Il numero dei consiglieri regionali che attualmente siedono tra gli scranni dell’aula di via Roma.

60

La legge che verrà votata quest’oggi riduce gli eletti di venti unità: non appena verrà inserita la modifica nello Statuto, i consiglieri diventeranno sessanta.

50

Vorrebbe essere ancora più drastico il taglio dei consiglieri proposta da una parte del Pd e dall’Italia dei Valori: non venti ma trenta eletti in meno.

di aver votato con il centrodestra. «Questa legge – ha dichiarato Cuccu – avrà la possibilità di riportare il giusto rapporto tra cittadini ed elettori», mentre Sabatini ha sostenuto che «i tempi son maturi perché l'assemblea dia dei segnali attraverso la riforma della legge elettorale e statutaria». Anche Antonio Solinas (Pd), come i colleghi favorevole alla riduzione, ha però ribadito che occorre chiarire «quale tipo di riforma elettorale vogliamo fare, prima di approvare questa legge». Voterà la proposta anche se la ritiene sostanzialmente inutile il consigliere dell'Api, Roberto Capelli, secondo il quale non si riuscirà a portare a casa nessuna riforma considerata la difficile situazione politica nazionale. Meglio, quindi, procedere subito con la riduzione delle indennità di carica della Giunta e del Consiglio, «da inserire come primo punto all’ordine del giorno prima che vengano eletti i

IL DIBATTITO Dall’Assemblea arriverà il sì al passaggio da 80 a 60 eletti. Restano i distinguo. Lite tra Pittalis e la Lombardo presidenti delle commissioni». Paolo Maninchedda (Psd’Az) ha annunciato il proprio sì ma ha contestato ancora una volta il fatto che sia il Parlamento italiano a dettare i tempi delle riforme alla Sardegna. «Ammettendo che si arrivi in Parlamento come possiamo essere credibili se ci presentiamo con la modifica di un solo articolo? Dobbiamo avere il coraggio di riprendere a parlare di sovranità, anche se la Corte Costituzionale in passato ha già bocciato la possibilità per la Sardegna anche solo di utilizzare il termine». Non è un problema di numeri nemmeno per l'ex assessore all'Urbanistica della Giunta Soru, Gian Valerio

I CONVOCATI L’apertura dei lavori del Consiglio oggi è prevista alle 10.30 come da convocazione della presidente dell’Assemblea

Sanna, fedele alla linea anche rispetto al precedente dibattito sulla riduzione dei seggi. «Non conta quanti siamo – ha detto – ma la produttività del Consiglio e noi non siamo all’altezza della nostra funzione. Magari il taglio passa pure, ma siamo certi che chi sarà eletto la prossima volta non sarà uno dei scaldatori di poltrona visti anche in questa legislatura?». Dai banchi del Pdl, Nanni Campus ha invitato a non perdere altro tempo, «dopo i due anni e mezzo sprecati» e Silvestro Ladu ha annunciato il voto favorevole per la riduzione, precisando però che “50 sarebbe stato un numero più congruo anche alla luce di quanto accade in altre regioni». Oggi si prosegue con la discussione generale e il voto sul passaggio agli articoli, poi si deciderà come organizzarsi per eventuali, annunciati emendamenti, da proporre direttamente in aula. Francesca Zoccheddu


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MANOVRA Per l’Isola 400 milioni in meno n Sarà di quattrocento milioni di euro l’impatto della Manovra Finanziaria del Governo sulle casse della Regione Sardegna. L’annuncio è stato dato dal vicepresidente della Giunta regionale Giorgio La Spisa nel corso di un incontro con le Autonomie locali, le parti sociali e le associazioni di categoria per spiegare loro le misure (e i tagli) inseriti nella manovra regionale 2012. «La Sardegna, il prossimo anno, dovrà ridurre la spesa effettiva di ben

i protagonisti

GARAU MINACCIA LA QUERELA Il direttore Antonio Garau ha annunciato di rivolgersi al tribunale per le accuse mosse nei suoi confronti dalla consigliera regionale Pd, Francesca Barracciu, per il video “Trapiantiamo felicità”.

SANNA E BARRACCIU IN LOTTA L’ex assessore alla Sanità, Emanuele Sanna, prende le distanze dalla compagna di partito, si schiera col direttore del Brotzu e preannuncia agli organismi organismi di garanzia interni al Pd.

BRUNO: INTERVENGA LOMBARDO L’ex capogruppo del Pd chiede l’intervento della presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, a tutela del ruolo istituzionale dell’onorevole Francesca Barracciu, “offesa” dalla controreplica del direttore del Brotzu, Antonio Garau.

400 milioni di euro – ha sottolineato La Spisa - e questo comporta l’assoluta necessità di razionalizzare la spesa. La nostra proposta è quella di puntare su una Finanziaria incentrata sullo sviluppo lasciando invariata la spesa per il lavoro, per le politiche sociali, per l’impresa, per la salute, per l’istruzione, la ricerca e l'innovazione, per le infrastrutture e i servizi avanzati e riducendo gli sprechi. Serve uno sforzo comune per trovare la strada

giusta verso la crescita». Nella proposta di budget per gli assessorati che l’assessore La Spisa aveva proposto alla giunta regionale a metà del mese di luglio erano previste drastiche diminuzioni dei fondi per gli assessorati al Turismo, all’Istruzione, all’Industria e all’Ambiente e riduzioni consistenti anche per tutti gli altri. Crescita di oltre 300 miloni, di contro, alla Sanità per coprire i buchi dei bilanci delle Asl.

BROTZU Il video manda in onda la guerra del Pd n La clip del Brotzu sui trapianti è già la telenovela delle polemiche ma rischia di trasformarsi nel docu-film sulla resa dei conti interna al Partito democratico. Le accuse al veleno mosse dalla vicesegretaria Pd all’indirizzo del direttore generale dell’azienda sanitaria del Brotzu, finiranno - così ha dichiarato Antonio Garau - nelle aule del Tribunale. Mentre quelle riservate dall’onorevole Barracciu, al suo compagno di partito, Emanuele Sanna (reo di aver difeso il video in cui medici e trapiantati ridono e ballano), approderanno «nelle sedi politiche più idonee e, se necessario, nelle sedi istituzionali competenti per garantire l’onorabilità di ogni cittadino». Ma non basta. La replica del direttore Garau alle ultime bordate della consigliera del partito democratico («a me sembra che lei (On. Barracciu) non abbia i titoli per stare in Consiglio regionale e dimostra fra l’altro di non avere l’equilibrio necessario») è approdata, invece, all’attenzione della presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo. L’ex capogruppo del Pd, Mario Bruno, accoglie infatti l’invito del collega Marco Espa e chiede l’intervento della garante dell’Aula «per richiamare Garau al rispetto istituzionale dell’onorevole Barracciu» e chiede di riferire al Consiglio «sulle iniziative assunte». Il vice della Lombardo in presidenza ribadisce «l’utilità di conoscere se il dottor Garau ha davvero i titoli per svolgere la funzione attribuitagli e possibilmente prendere visione di questi titoli». «Sorprende scrive Mario Bruno - che un funzionario nominato da organi regionali possa spingersi a formulare giudizi su organi istituzionali». La carta trasmessa al sesto piano del palazzo di via Roma chiude un’altra giornata di accuse, repliche e smentite sull’or-

info LA ASL 8 È ESTRANEA Nel primo comunicato dell’onorevole Barracciu si faceva riferimento anche alla Asl 8 in relazione al video che ha scatenato la polemica. Nell’articolo pubblicato lo scorso 11 ottobre sulle pagine del nostro quotidiano l’errore è stato ripetuto. L’Asl 8 e il direttore Simeone sono estranei ai fatti. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.

mai celebre filmato realizzato dalla divisione Urologia del Brotzu per «liberare gli ospedali dall’idea di luogo di sofferenza» e presentato al congresso nazionale di Urologia. Dallo scontro Barracciu-Garau, si è passati alla lite con Emanuele Sanna, poi alle accuse al veleno allo stesso Sanna, a Garau e Mondino Ibba (presidente dell’ordine dei medici) e ieri si è registrata la nuova escalation nel Pd. I due difensori della Barracciu (Bruno e Espa) sono infatti dell’area Soru (come la stessa Barracciu) mentre Emanuele Sanna è tra i principali artefici della cucitura tra i gruppi schierati all’opposizione del segretario regionale Silvio Lai e dei due parlamentari Antonello Cabras e Antonello Soro. L’intervento dell’ex assessore alla Sanità a favore del direttore del Brotzu e in posizione di contrasto con Francesca Barracciu è la sottolineatura che già ieri marcava l’accresciuta distanza tra l’asse Lai-Soru e quello Sanna-Fadda. Se si aggiunge che Emanuele Sanna è indicato da più parti come il traghettatore di Gian Valerio Sanna nel gruppone che cresce attorno agli ex Popolari di Paolo Fadda, si spiega il filotto di interventi che hanno caratterizzato la giornata. E così, se è vero che Emanuele Sanna «auspica che la Barracciu trovi la serenità e il buon senso per uscire dalla palude mediatica in cui si è cacciata» e ancor più vero che la palude in cui si è infilato il Pd sardo sembra ancor più ricca di insidie e pericoli. Tanto che, come insegna il video girato al Brotzu, sembra più naturale veder cantare e sorridere insieme un’équipe medica, donatori e trapiantati in ospedale, piuttosto che immaginare insieme i dirigenti, i militanti e gli onorevoli del Partito democratico in Sardegna. Antonio Moro


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OPINIONI ECONOMIC

GRECIA, PROVE DI “MONETA ALTERNATIVA” di ANDREA FAEDDA

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n Grecia, e precisamente a Volos (cittadina con poco più di 140 mila abitanti per 386 kmq), la popolazione per fronteggiare la crisi economica e scambiarsi beni e servizi, sta sperimentando un nuovo espediente: l’utilizzo di una nuova moneta detta Unità Locale Alternativa (o Tem in greco). La rete d’impiego della nuova valuta è cresciuta tantissimo nell’ultimo anno ed è passata da 50 a 400 membri e il co-fondatore del Tem, Theodoros Mavridis, un elettricista disoccupato, si dimostra molto entusiasta della crescita di questa iniziativa affermando che essa un domani potrebbe davvero essere una soluzione valida in modo definitivo per fermare la recessione. Quello di Volos però non è l’unico network che ha adoperato questo metodo: George Stathakis (professore di economica politica dell’Università di Creta) ha dichiarato che da quando c’è stata la crisi, in Grecia è esplosa un pò dappertutto la nascita di questi nuclei che provvedono al fabbisogno del popolo, ideando novità per dare una svolta radicale al difficile scenario economico. Persino il governo greco ne ha preso atto: recentemente infatti, il Parlamento ha approvato una legge che favorisce la realizzazione di “forme alternative di imprenditorialità e sviluppo locale” comprese le reti basate sullo scambio di beni e servizi con status di no-profit. A Volos, si ritiene che l’ispirazione alla formazione del gruppo sia nata principalmente da un bisogno di solidarietà fra tutti i cittadini piuttosto che da un’esigenza politica per l’uscita della Grecia dall’eurozona. Per diventare membri di questo network bisogna iscriversi online ed ogni iscritto avrà il suo conto che partirà da zero ma potrà accumulare crediti offrendo beni e servizi. Una unità della nuova valuta è uguale ad un euro e può essere impiegata per le transazioni commerciali. I soci ricevono anche dei libretti che sono simili a buoni regalo e possono essere considerati proprio come assegni; inoltre si può accettare il Tem anche come buono sconto sul prezzo in euro. Il gruppo ha anche un mercato mensile all’aperto ed i beni provengono da produttori locali coinvolti nel progetto. Il sindaco di Volos, Panos Skotiniotis, ha detto che la città segue lo sviluppo del piano con interesse perché è di sostegno a tutti. Pian piano dunque, sembra così spuntare una nuova alba in Grecia, dove il rigore politico imposto, ha portato la gente ad unirsi non solo per protestare ma anche per aiutarsi l’un con l’altro. È l’inizio del prossimo futuro?

il semaforo

l LUIGI DE MAGISTRIS

Il sindaco tiene famiglia Polemiche a pioggia per quel ruolo assunto in Municipio da Claudio De Magistris, 39 anni, fratello del sindaco partenopeo. Di lui, Gigi si fida ciecamente: per questo gli ha affidato la guida dell’affollato staff che gli cura la comunicazione, Ma «senza stipendio», giura. Vabbè, allora se è “aggratis”...

l RENZO BOSSI

Il Trota appeso all’amo Il Corriere della Sera fa i conti in tasca al Trota: “È normale - si chiede Stella che il figlio di Umberto Bossi guadagni da consigliere regionale della Lombardia come tre governatori americani messi insieme?”. E in effetti, quei 150.660 euro l’anno appaiono uno sproposito. Ma siamo in Italia, bellezza.

l MOHAMED GHEDDAFI

“Nipote di” e dotato di Suv Il gigantesco Hummer nero della famiglia Gheddafi è lì parcheggiato da mesi, in rigorosa sosta vietata di fronte ad un hotel di Brescia. Del resto non si può rimuovere perchéè sottoposto a fermo. Ma soprattutto perché non si sa quale fine abbiano fatto i legittimi proprietari. Pare siano desaparecidos.

L’ISOLA, IL GASDOTTO E LE RAGIONI DEL “NO” di Michele Piras

L

a disponibilità del metano è un’infrastruttura determinante per il futuro dell’Isola. Non c’è dubbio. Sarà tuttavia necessaria qualche annotazione a margine di un dibattito che rischia di disporsi per opposte tifoserie, affinché sia chiaro che non c’è nulla di ideologico nella posizione di Sinistra Ecologia Libertà sul tema del Galsi. E che è perfettamente inutile che ci si promuovano caricature strumentali, perché non esiste un fantomatico partito del no. A meno che – come spesso accade – a fare ideologia siano gli stessi che muovono l’accusa ad altri. La mozione consiliare Zuncheddu, Uras ed altri non è l’esercizio sterile di una contrapposizione pregiudiziale ma più banalmente una richiesta di trasparenza circa il progetto di messa in posa del gasdotto e delle sue centrali di pompaggio e compressione. Innanzitutto perché andrà a occupare una superficie vastissima di territorio, segnata dalla presenza di siti archeologici, aree marine protette, vigne, campi, zone umide, soprattutto di persone in carne ed ossa. Vite, esistenze, comunità, radici nella storia e nella terra. Un impatto ambientale, paesaggistico, addirittura sull’assetto idrogeologico del territorio che lasciamo all’immaginazione. Nuova servitù – che si aggiunge alle tante già esistenti - senza garanzie certe di ricaduta positiva sull’economia sarda. Tantomeno certezze sui costi e sui canali di finanzia-

mento della cosiddetta rete sarda di distribuzione del gas. Perciò chiederei ai tanti agitatori, che in questi giorni si affrettano ad erigere barricate, se considerino la richiesta al presidente e alla Giunta regionale di riferire dettagliatamente su tutti gli atti dell’Accordo (cito testualmente la mozione consiliare) un’aberrazione, oppure se essa non costituisca più modestamente un esercizio di rappresentanza dei diritti minimi di un popolo. Non sfuggiranno cer-

Prima di buttare lo scontro in politica, si ammetterà che le preoccupazioni di alcuni hanno un fondamento reale to le ragioni che ispirano alcuni esponenti del centrosinistra nel loro scagliarsi contro Sel o contro una parte del movimento indipendentista, ma almeno si ammetterà – prima di buttarla in politica - che le preoccupazioni di una parte della cittadinanza hanno un fondamento reale e che la richiesta di coinvolgere le popolazioni locali sia del tutto legittima. Certamente si tratta di una procedura più democratica rispetto alla prosopopea ed alle inossidabili certezze di alcuni. Non è sufficiente a garantire i diritti del popolo sardo sapere che fu il presidente Soru a gestire quella partita, né che la Regione faccia parte della

IL PERSONAGGIO . Mimmo Scilipoti futuro ministro dell’agopuntura di Silvia Zingaropoli

società che realizzerà e gestirà il gasdotto. Non solo perché oggi al governo della Regione non c’è più la stessa maggioranza né lo stesso presidente. Ma soprattutto perché rinunciare a discutere del futuro dell’Isola, della tutela del suo territorio e dell’ambiente - quindi anche della sua più importante infrastruttura – corrisponderebbe a negare alla radice il principio della sovranità, che in tanti evocano ma al quale evidentemente si guarda esclusiva-

mente finché i sovrani siamo noi. In questa era invece abbiamo scoperto che c’è un pezzo di società più cosciente di quanto la politica non ammetta, più attenta di quanto non sia la classe politica che pretende di rappresentarla. Chi ha deciso - e per difendere quali interessi - che non si può discutere del metanodotto? Ascoltare quei dubbi ed anche quelle preoccupazioni è invece un atto di cura che si deve ai sardi, in ragione della ricostruzione di una nuova trama, di una riconnessione sentimentale, di una politica diversa, possibile e straordinariamente necessaria. Coordinatore regionale di Sel

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Rieccoci qui, nostro malgrado, a conversar di Mimmo Scilipoti. Pardon, del “responsabilissimo” Mimmo Scilipoti. Così responsabile, da esser ora additato come uno dei sabotatori del Rendiconto di Bilancio. Così responsabile, da esser bersagliato come se fosse lui l’unico colpevole della débâcle dell’altroieri, in Aula. Del resto il governo è andato sotto per un sol voto. E guarda caso, visto che la colpa è sempre la sua, di sicuro il voto mancante era targato Scilipoti. Ma la vita è così, e gli Scilipoti una volta danno e una volta levano: e se in quel famoso 14 dicembre che salvò il Cavaliere, l’onorevole agopuntore diede, l’11 ottobre, implacabile, levò. Eppure, all’indomani del sonoro schiaffone, Mimmo Sci-

lipoti è caduto dal pero. E per interposto Corriere ha fatto sapere che, suvvia «se c’erano rischi, potevano fare una telefonatina». Anche perché, nel dibattito interno alla maggioranza «la mia posizione è aperta». Mica posson sempre dare Scilipoti per scontato. Eppoi «non è che quello che decidono i vari Verdini e Cicchitto sia oro colato» ecché diamine. Ora, se per “situazione aperta» Scilipoti sottintenda quel dare-avere mai del tutto sviluppato, questo non si può dire. Ma di certo Scilipoti in questo momento storico, è tra color che tengono il coltello dalla parte del manico: è l’ora di avanzare qualche richiesta, dunque. Speriam solo di non ritrovarci, un domani, Mimmo Scilipoti ministro dell’agopuntura.

RESPONSABILE Domenico Scilipoti

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TEMPI CUPI

LE MILLE VITE DEL CAVALIERE E I GUFI FALLITI

notizie inutili L’ASTA DI RICHARD LE CHITARRE DI GERE VALGONO UN MILIONE

intanto in viale trento...

Quattro poltrone in padella

di ADA SANTI

T

he End. Quante volte abbiamo guardato la foto del Cavaliere, magari in seguito a qualche “fattaccio brutto” che lo vedeva protagonista, immaginando che «stavolta sì, è la volta buona». Quante volte, troppe volte. Incalcolabili volte. Talmente tante volte che, persino stavolta, a un passetto dal big bang di governo (per usare il Renzi-slang), nessuno crede più veramente che Silvio Berlusconi sia finito. E ai nostri occhi Berlusconi si erge immortale. Paura. Tanta. Del resto la carrellata di The end - politici, si intenda, lunga vita al Cavaliere - dicevamo, la sfilza dei The end prematuramente marchiati a fuoco sulla pelle di Silvio, è talmente popolosa che non basterebbe un’enciclopedia per ripercorrerne le tappe. Dalla deflagrazione del caso Ruby alla fiducia del 14 dicembre 2010, per esempio. Risale proprio al novembre 2010 la pagina Facebook “Mettere lo champagne in frigo aspettando la fine di Berlusconi”. (Un consiglio: magari nel frattempo conviene stapparlo, quello champagne). Ma venne il giorno, era maggio 2011, che il centrodestra perse le amministrative. E lì la speranza tornò baldanzosa: «È finit...». Neanche il tempo di dirlo, che il Cav già era tornato in forma smagliante (si fa per dire). Persino Bersani quel giorno ci sperò davvero (vabbé, lui ci spera ogni giorno) proclamando in pompa magna «la fine di Berlusconi» (e se si ritirasse prima lui, dell’altro? Stop. Questa è un’altra brutta storia). Ma anche l’Economist scivolò su “Il termine di un’era”. E perché, Casini, Fini e Rutelli? Ne vogliam parlare? Solo nell’ultimo anno, un centinaio di volte avranno preso il granchio del tramonto del Cavaliere (del resto loro sì, che son finiti da un pezzo: è solo che non se ne sono accorti). Poi venne il caso Tarantini, e il Sole24Ore s’infettò del virus da prematuro giubilo. A settembre Floris (Ballarò) consultò persino dei profeti del nostro tempo, ovvero, una gang di scommettitori: “Berlusconi sarà costretto a lasciare” veniva dato al 1,65, “Berlusconi completerà l'incarico” al 2,30, “Berlusconi si dimetterà” al 6,00. Ma la storia è un tripudio di Silvio-catastrofisti: esistevano già nel 2001, nel 2006, poi nel 2008, per non parlare del 2009! Fu un’annataccia. Insomma, pare che l’unico modo per levarselo di torno sia quello di gridare forte e chiaro «Dio salvi Berlusconi!». Salvo poi, mordersi la lingua e sbattere la testa al muro.

n L’asta per la collezione di chitarre vintage di proprietà di Richard Gere ha raggiunto la considerevole cifra di un milione di dollari. La casa d’aste Christie’s di New York ha venduto 110 chitarre e amplificatori di marchi rinomati. Il picco massimo si è avuto con una chitarra elettrica Les Paul del 1960, venduta per oltre 98mila dollari.

ANNUNCI TWITTER UN BEL FIOCCO ROSA PER TORI SPELLING n Erano sicuri che si trattasse di un maschietto, per cui l’arrivo di una femminuccia ha sorpreso tutti. Ma dopo l’iniziale dubbio, Tori Spelling e suo marito Dean McDermott hanno scelto il nome dell’ultima nata e l’attrice lo ha annunciato ieri mattina su Twitter: Hattie Margaret.

DUBBI DA SIMPSON RIVELAZIONE JESSICA: FORSE SONO INCINTA

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

n Jessica Simpson avrebbe confessato a pochi intimi di essere incinta. La cantante e attrice e il suo fidanzato, il giocatore Eric Johnson, hanno comunicato in modo per ora solo ufficioso di essere in attesa del loro primo figlio insieme. Per ora ad averne la certezza sono solo alcuni dei suoi più intimi amici e familiari.

BOND, JAMES BOND IL SUCCESSORE DI CRAIG PROVIENE DA AVATAR n “Bond 23”, il prossimo capitolo cinematografico dell’agente 007 è in produzione, ma resta ancora aperta la caccia al prossimo James Bond, dopo l’addio annunciato di Daniel Craig. Una sfida presente anche sulla lavagna dei bookmaker. Il candidato più probabile è Sam Worthington (“Avatar”), iquotato a 4,00, segue Tom Hardy a 6,00.

BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

notizie incredibili L’IDIOTA DEL GIORNO MARATONETA E BARO PRENDE L’AUTOBUS

NEW YORK NEW YORK ORA IL COWBOY NUDO HA UNA COWGIRL NUDA

OHIO CHE DOLOR RAPPRESAGLIA AMISH TAGLIATE LE BARBE

Un corridore amatoriale nel nord dell’Inghilterra si è visto togliere il terzo posto conquistato alla maratona Kielder di Newcastle, dopo essere stato scoperto ad avere preso un autobus turistico durante la corsa. Rob Sloan ha inizialmente descritto le accuse come “risibili”, ma poi, in seguito a un’indagine, è stato costretto ad ammettere di avere barato. Gli organizzatori sostengono che l’ex meccanico dell’esercito, 31 anni, abbia lasciato il percorso di gara intorno al 32esimo chilometro, per salire su un bus e ricomparire dagli alberi nelle ultime battute della corsa.

Il naked cowboy, ragazzo in slip e chitarra che anima Times Square, è ormai divenuto un personaggio noto e si vede anche in qualche film e documentario ambientato a New York. Ultimamente è stato affiancato dalla sua compagna, la naked cowgirl. Si chiama Cindy Fox e viene dal New Jersey. Indossa un bikini con l’immancabile bandiera americana, un cappello e stivali da cowboy. Ovviamente, suona la chitarra. Tutto ciò nel bel mezzo della piazza più affollata e nota di New York. «C’era bisogno di una presenza femminile a Times Square. È divertente», dice Cindy.

In Ohio un gruppo scissionista Amish è accusato di aver attaccato membri della comunità principale tagliando loro barba e capelli, che hanno un forte significato spirituale. Gli uomini adulti tengono la barba lunga e da quando si sposano non la tagliano più, avendone alta considerazione. Il leader degli scissionisti, Sam Mullet di 66 anni, ha spiegato che lo scopo delle azioni era vendicarsi per il modo in cui vengono trattati da tempo dalla comunità principale. Volevano far capire agli Amish della contea di Holmes che dovrebbero vergognarsi per come li trattano.


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LA NUOVA CAGLIARI AREA VASTA I SINDACI DEI MUNICIPI DELL’HINTERLAND ACCELERANO L’APPROVAZIONE DEL PIANO STRATEGICO INTERCOMUNALE PIÙ VICINO n I sindaci dell’Area vasta accelerano i tempi per l’approvazione delle linee guida relative al “Piano strategico intercomunale”. «L’approvazione è fondamentale - ha detto il primo cittadino del capoluogo - perché tutti i progetti e le opere che verranno inseriti nel Piano potranno essere finanziati dalla Regione e dall’Ue. Per i progetti rimasti fuori dalla pianificazione sarà più complicato trovare canali di finanziamento». La definizione delle linee guida, avviata dall’Assemblea dei Sindaci del-

l’Area Vasta nel 2006, sembra dunque a una svolta «Tutti hanno posto come fondamentali per lo sviluppo dell’Area metropolitana quattro grandi questioni: il tema della residenzialità, la mobilità, l’ambiente e i servizi». Su questi temi si confronteranno i primi cittadini il 18 ottobre in una riunione aperta ai principali attori istituzionali. Il passo successivo, a fine mese, sarà l’approvazione delle linee guida che consentirà la discussione dei progetti nel dettaglio e la nascita del Piano strategico.

COMUNE Una maratona di dieci ore l’Aula “promuove” Zedda di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Due terzi del Consiglio comunale hanno battezzato la guida di Massimo Zedda. Dieci ore in Aula ieri per discutere le 45 pagine di dichiarazioni programmatiche che il sindaco aveva presentato il 27 settembre. La votazione finale dei 32 presenti si è conclusa con 19 voti a favore, 10 contrari e 3 astenuti: il primo cittadino e il presidente del Consiglio che hanno rispettato i loro ruoli istituzionali e il consigliere sardista Paolo Casu, che segue sempre una linea tutta sua tra opposizione e maggioranza. Una maggioranza di centrosinistra che, nonostante ieri sia riapparso in Aula lo spauracchio dell’anatra zoppa, guida il Consiglio e appoggia l’ex consigliere regionale di Sel che ha vinto le elezioni battendo al ballottaggio Massimo Fantola. LA MARATONA IN AULA La seduta è cominciata alle 10 e, dopo una breve introduzione del sindaco, è stato proprio l’ex senatore dei Riformatori ad aprire la girandola di interventi. Per Fantola è stato il battesimo: era il suo primo intervento in Aula, tanto che ha avuto difficoltà ad accendere il microfono. Il leader ufficiale dell’opposizione ha parlato della crisi a tutto campo che riguarda non solo la realtà cagliaritana dove, anzi, non si è ancora appalesata nel modo peggiore. A fronte di queste prospettive, secondo il candidato sconfitto, Zedda è «il comandante di un vascello che vedendo cieli neri all’orizzonte, non cerca la salvezza ma guarda dentro la sua imbarcazione». Il sindaco, secondo lui, non sta dando un indirizzo per lo sviluppo della città ma sta concentrando gli sforzi su quello che non è stato fatto di buono prima. Dieci ore dopo, Zedda gli ha risposto

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Le ore di dibattito in Consiglio comunale sulle dichiarazioni del programma di governo della città presentate il 27 settembre scorso dal sindaco Massimo Zedda.

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I consiglieri comunali presenti alla votazione che hanno espresso il proprio parere: 19 sono stati quelli a favore del primo cittadino, dieci i contrari e tre gli astenuti.

mantenendo la metafora marinaresca: «In mare non si esce mai da soli, per manovrare grandi barche occorre lo sforzo di tante persone per evitare naufragi e altri rischi. Per questo bisogna ascoltare tutti i pareri utili - ha detto Zedda -: certo è che il comandante deve dare la direzione, che può sempre essere corretta da chi manovra le vele o studia la rotta. L’importante è scegliere la soluzione migliore». Anche il socialista Raimondo Perra ha scelto la via del mare per difendere il sindaco: «Zedda è il comandante, ma prima era un marinaio che ha capito come si può dare la rotta giusta». Una scossa al dibattito è arrivata da Claudio Cugusi del Pd che, dai banchi della maggioranza, ha sollevato qualche critica al programma del sindaco, sostenendo che c’è bisogno di liberarsi degli strati ideologici, di non dire solo no a tutto ciò che ha ereditato dalla precedente amministrazione e che serve maggiore ascolto reciproco. Gianni Chessa, capogruppo dell’Udc, ha chiesto al sindaco di imporsi con Cellino per non portare lo stadio ad Elmas e gli ha consigliato di avere più coraggio: «Si sta impegnando molto, ma sia più autoritario». Zedda ha risposto

declinando l’invito: «Non è nel mio carattere, non sarò mai autoritario: semmai, un domani, autorevole». Dai banchi della maggioranza sono arrivati tanti riferimenti alla voglia di trasparenza nella gestione dell’amministrazione pubblica, in contrapposizione con la precedente guida del Comune. L’ex assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras ha criticato l’abuso della parola “trasparenza” fatto durante gli interventi del centrosinistra e ha detto che tutti i riferimenti fatti a gare d’appalto e affidamenti sono compito dei dirgenti e non degli amministratori, e «se fossi un dipendente comunale mi sentirei offeso per le pesanti accuse lanciate dalla maggioranza». Il capogruppo dell’Italia dei Valori Giovanni Dore ha risposto citando esempi della gestione precedente, come la vicenda del progetto di Abitare assistito. «Un’dea valida per offrire una residenza e dei servizi ai disabili - ha detto - ma che è stato attuato solo per affittare case sfitte di un costruttore amico di un consigliere comunale con soldi pubblici. E i disabili così sono rimasti fuori da quelle case». L’intervento di Zedda e la votazione a suo favore hanno chiuso la maratona dell’Aula.

CASE POPOLARI «I CITTADINI COLLABORINO» n Durante la serie di interventi sul suo programma, il sindaco ha preso appunti e prima della votazione ha fatto alcune precisazioni. A chi gli ha fatto notare l’assenza di riferimenti alla lingua sarda nelle sue iniziative il sindaco ha risposto: «Sì, è vero, nelle dichiarazioni programmatiche non ne ho fatto riferimento. A volte certe cose si danno per scontate, ma non è giusto. Adesso lavoreremo anche in quella direzione». Sui tanti problemi dell’edilizia popolare Massimo Zedda ha precisato che sarà necessaria la collaborazione dei cittadini. «Possiamo mettere a posto le palazzine, ma non potemo curare per sempre la manutenzione - ha detto il sindaco - i cittadini, una volta sistemate, dovranno averne la massima cura. Col tempo magari la loro situazione sarà migliorata e potranno andare altrove, e chi ne avrà bisogno ed entrerà in quelle abitazioni potrà trovarle in buone condizioni. I cittadini devono collaborare con l’amminsitrazione».

EX VETRERIA Esposto in procura contro il nuovo bando

PIRRI Andrea Campurra, presidente di InMediaArte

n Arriva un esposto alla Procura per la futura gara d’appalto sulla gestione dell’Ex Vetreria di Pirri. Il bando ancora non è stato pubblicato ma la delibera comunale del 22 settembre scorso ha allertato Andrea Campurra, presidente dell’associazione d’imprese InMediaArte che dal 2003 ha in gestione il centro. Nel documento, inviato ieri alla Procura e al sindaco, Campurra mette nero su bianco che: «L’attuale giunta decide di modificare la destinazione nel senso auspicato dalla Cooperativa Cada Die. Tale modifica escluderebbe gli attuali gestori alla partecipazione della gara». Questo perché, sempre secondo il presidente di InMediaArte «nel 2010 la compagnia ci proponeva di trasformare tut-

to il sito in polo teatrale e scuola per le arti sceniche. Nella sostanza quanto previsto nella delibera di giunta. Subito dopo le elezioni, referenti della cooperativa hanno dichiarato ai nostri collaboratori: ci dispiace che perderete il posto di lavoro ma il centro lo gestiremo noi». Da qui la necessità di rivolgersi alla magistratura. Nel giugno 2003 l’associazione d’imprese vinse la gara d’appalto «per

LA QUERELLE Il presidente della coop che gestisce gli spazi di Pirri: «Noi esclusi da un testo cucito su misura»

espletare l’attività di centro polifunzionale». Nessun costo per le casse comunali, il guadagno doveva arrivare dall’affitto delle sale del centro. Che però ad oggi si «sono ridotte del 70%». «Nel 2003 - si legge ancora- la nostra associazione diede in affitto la sala Teatro alla compagnia Cada Die, morosa dal gennaio 2010 e che subaffitta illegittimamente gli spazi». C’è una causa in corso. Il capogruppo Pdl Giuseppe Farris ieri in Aula ha accusato il sindaco perché per il futuro della Vetreria la Giunta vorrebbe puntare sul polo teatrale, «ma c’è contiguità tra un’associazione che occupa parte dello stabile e il suo stesso staff». Francesca Ortalli


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ALLO STADIO Con le tessere del sindaco quaranta ospiti in tribuna

n Il sindaco ha chiesto ai consiglieri di non accettare gli abbonamenti omaggio per le partite del Cagliari. O, nel caso, di versare un contributo perché il diritto allo stadio gratis non viene acquisito con l’elezione in Comune. Ma ieri il suo più agguerrito oppositore, il capogruppo Pdl Giuseppe Farris, ha tirato fuori un elenco con 41 nomi: sono i “beneficiari di abbonamenti dello stadio, in qualità di ospiti del sindaco”. Magistrati, autorità, ex sindaci assieme a membri dell’ufficio di gabinetto e dello staff del sindaco. Dopo il duro intervento di Farris il sindaco non ha replicato. Ha scelto di non rispondere in Aula al capogruppo del Pdl. Zedda nel suo intervento conclusivo si è rivolto solo al suo sfidante alle elezioni Massimo Fantola. Farris ha colpito pesante, ha definito una «doppia morale» quella del primo cittadino. «Si vanta per l’aver rinunciato al suo vitalizio da consigliere regionale - ha detto Farris - ma

il suo incarico era incompatibile dal momento dell’elezione, quindi dall’elezione al raggiungimento del vitalizio mancavano tre mesi, non ha rinunciato» L’ex assessore al Personale della giunta Floris ha attaccato il sindaco per l’affidamento a uno studio romano di un incarico di consulenza per il caso del tunnel di via Roma. «Il regolamento impone una delibera di Giunta per il ricorso all’incarico esterno e voi l’avete fatto con affidamento diretto». A questo ha risposto il capogruppo di Sel Sergio Mascia, sostenendo che Farris vedeva la pagliuzza nell’occhio dell’altro e non la trave nel suo: «Il 13 maggio, a poche ore dal voto, la direzione generale ha affidato un incarico a uno studio legale esterno. Forse eravate così sicuri di vincere e che non ce ne saremmo accorti...».

IN TRIBUNA Decine i “pass” dati dal Comune a vip, politici, amici e sconosciuti. Gli ospiti del sindaco Zedda sono 41.

L’ELENCO DEGLI ABBONATI Ma è sullo stadio che Farris ha colpito, sventolando un foglio «firmato dal capo di gabinetto Cicero» con

L’IDEA IL “ TAGLIO” DEI BIGLIETTI AI CONSIGLIERI n Gli abbonamenti omaggio erano stati al centro della discussione in Comune ad agosto con la proposta del sindaco di tagliare gli abbonamenti gratis allo stadio ai consiglieri e far pagare loro un “contributo di solidarietà”. L’idea dell’amministrazione era quella di destinare i biglietti omaggio agli studenti più meritevoli delle scuole e dell’Università e ai donatori di sangue, attraverso l’Avis e il Centro trasfusionale del Brotzu. Per quanto riguarda i consiglieri comunali, la decisione sarebbe dovuta passare dai capigruppo. Tra le proposte c’era quella di destinare il denaro degli abbonamenti a qualche intervento in città, mentre i consiglieri avrebbero pagato una cifra simbolica. L’idea del primo cittadino innescò numerose discussioni e dal Pdl arrivarono anche accuse: «Non vorrei che fosse l’ennesima trovata demagogica del sindaco», tuonò il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris, suggerendo al sindaco di «occupasi di quei sette-otto tempi urgenti in agenda».

Biglietti recite serali: 5 euro Abbonamenti serali: 20 euro

Biglietti matinée - scuole: 4 euro Abbonamenti matinée - scuole: 4 spettacoli 12 euro

scritti i «41 abbonamenti riservati ai suoi ospiti, compresi alcuni addetti esterni che fanno parte del suo staff». Nel documento sono segnati i nomi delle 41 persone che potevano scegliere di ritirare l’abbonamento offerto dal sindaco per l’accesso alla tribuna del Sant’Elia: solo 13 l’hanno fatto. Il gruppo più consistente è quello degli ex sindaci di Cagliari: Angelo Lai ed Emilio Floris l’hanno ritirato, non hanno usufriuto dell’invito Franco Murtas, Michele Di Martino, Roberto dal Cortivo, Gaetano Giua e Mariano Delogu. Anche Andrea Florisl’ha ritirato, come Alberto Marchi e l’ex vicesindaco Carlo Porceddu (pietra miliare della Figc). Hanno ritirato l’abbonamento anche il direttore generale del Ctm Ezio Castagna, lo storico Francesco Cesare Casula e il giudice Giampaolo Casula, l’assessore provinciale (ed ex consigliere comunale) Lorenzo Cozzolino, il preside di Giurisprudenza Massimo Deiana, Marisa Di Bernardo, l’avvocato Roberto Di Tucci e il direttore sanitario dell’Asl (ed ex consigliere comunale) Ugo Storelli. CHI NON L’HA RITIRATO Hanno un abbonamento a testa, ma non l’hanno ritirato, i più stretti collaboratori del sindaco: Marco Murgia, Marco Argiolu e Valentina Lo Bianco. Anche i membri dell’ufficio di Gabinetto del Comune non hanno ritirato l’omaggio: Piergiorgio Quartu e Sergio Benedetto Sequi. Non sono passati a prendere l’abbonamento a loro intestato neanche l’ex presidente del Consiglio comunale Sandro Corsini e sua figlia Alessandra Corsini e il funzionario del Comune Antonio Maria Loi. Niente stadio per i magistrati Grazia Corradini e Claudio Gatti. Hanno lasciato al Comune l’abbonamento anche procuratore regionale della Corte dei conti Tommaso Cottone, il presidente del Tar Aldo Ravalli, il generale Claudio Tozzi, il consigliere regionale (ed ex comunale) Carlo Sanjust, il neo presidente dell’Autorità portuale Piergiorgio Massidda, il rettore dell’Università Giovanni Melis. Hanno diritto all’abbonamento, ma non l’hanno ritirato, anche Antonio Tidu, il presidente della Camera di commercio GiancaDeidda, il presidente della ProvinciaGraziano Milia, il sovrintendente dell’Ente lirico Gennaro di Benedetto , Giovanni Battista Tuveri e i vertici della Fiera Gianni Biggio e Benedetto Etzi. M.Z.


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IL BRACCIO DI FERRO

TIRRENIA Cappellacci al Senato «Bloccare la vendita»

AUDIZIONE Il governatore e l’assessore Christian Solinas, convocati a Palazzo Madama dalla Commissione di indagine conoscitiva sul trasporto marittimo e continuità territoriale n Bloccare la privatizzazione Tirrenia. Davanti ai senatori dell’ottava Commissione di Palazzo Madama, il governatore Ugo Cappellacci e l’assessore regionale ai Trasporti, Christian Solinas, non hanno spostato di un millimetro la posizione della Regione riguardo all’affaire Tirrenia. «È necessario bloccare il processo di privatizzazione perchè viola i principi costituzionali di mobilità dei sardi», hanno riferito alla Commissione, che li ha convocati nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul trasporto marittimo e continuità territoriale che si è aperta il marzo scorso. «La commissione ci ha chiamati per conoscere la posizione attuale della Regione: nulla è cambiato, anzi con l’ingresso di Cin (la Compagnia italiana di navigazione che si è aggiudicata la gara, ndr) la situazione è peggiorata», spiega Cappellacci. «L’impegno verso un innalzamento dello standard dei servizi nei collegamenti con la Sardegna è rimasto solo sulla carta. L’ultimo episodio è di questi giorni, con l’indicazione di immettere sulle rotte sarde un traghetto merci per trasportare i passeggeri», continua il presidente della Regione. «La Cin continua ad avere nei confronti della Regione, e della Sardegna tutta, un atteggiamento ostile, arrogante e prepotente: la prova è la richiesta di sospensiva al Tar per bloccare la delibera di Giunta con cui intendiamo proseguire anche nella stagione invernale con i traghetti della Flotta sarda attivati quest’estate. Confidiamo che i giudici amministrativi stoppino questa ennesima azione contro i diritti dei sardi di essere padroni a casa propria». Quindi l’amministrazione regionale continua nel braccio di ferro contro Tirrenia e i suoi nuovi padroni della Compagnia italiana di navigazione (società formata dai tre armatori privati Onorato, Grimaldi e Aponte), in nome di una continuità territoriale che sia veramente a vantaggio dei sardi. «Stiamo avviando gli atti per il proseguimento dell'operazione flotta sarda anche nei mesi invernali. Purtroppo vediamo che da

parte degli armatori e dalla Tirrenia proseguono quei comportamenti lesivi degli interessi della nostra Isola e, soprattutto per il nostro sacrosanto diritto alla mobilità», prosegue Cappellacci. «Vogliamo aprire una pagina nuova che veda la nostra Isola protagonista della politica dei collegamenti marittimi con un livello elevato sia dal punto di vista dell'efficienza che da quello degli standard qualitativi. Pertanto, dopo l'apertura dell'indagine da parte de l'Unione Europea, andremo avanti sia per mare che sul fronte giurisdizionale, consapevoli che solo abbattendo quel mostro marino e ora anche giuridico rappresentato da Tirrenia potremo aprire la strada a una effettiva continuità territoriale». Le dichiarazioni dell’assessore regionale ai Trasporti, il sardista Christian Solinas, alla fine dell’audizione in Commissione, sono sulla stessa linea di quelle del governatore: «Abbiamo ribadito con forza che sono in gioco interessi vitali per il futuro della nostra isola. L'Unione Europea ha confermato che l'operazione Tirrenia pre-

Solo abbattendo quel mostro marino e ora anche giuridico rappresentato da Tirrenia potremo aprire la strada a una effettiva continuità territoriale. Ugo Cappellacci presidente Regione Sardegna

senta non poche criticità, come da noi denunciato sin dal primo momento», spiega l’assessore. «Ora lo Stato deve chiarire se e in che misura abbia ancora interesse ad avere nel suo perimetro geografico la Sardegna, perché in caso affermativo, la garanzia di una continuità territoriale marittima effettiva, qualitativamente e quantitativamente soddisfacente, rappresenta una grande questione nazionale, che non può essere piegata ai capricci né tantomeno all'arroganza del cartello armatoriale privato che vuole dichiaratamente monopolizzare i mari sardi».

CARRETTE DEL MARE Tirrenia ha annunciato che per i collegamenti fra Cagliari e il sud Italia utilizzerà una nave merci con 80 posti per i passeggeri

LE DICHIARAZIONI TIRRENIA Nella giornata in cui Cappellacci e Solinas spiegavano ai senatori della Commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama le ragioni dell’amministrazione regionale nella battaglia navale scoppiata con la Tirrenia, l’ex compagnia di bandiera ha diffuso un comunicato in cui prova a giustificare con ragioni di mercato l’utilizzo di carrette del mare per i collegamenti in continuità territoriale Cagliari-Napoli, Cagliari-Palermo e Cagliari-Trapani. Qualche giorno fa il commissario straordinario di Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, ha comunicato al ministero dei Trasporti

l’intenzione della Compagnia di sosostituire il traghetto Toscana (600 posti passeggeri) con la vecchia nave mercantile Puglia (80 posti) per questi collegamenti. Dopo la rivolta della Regione, ieri D’Andrea ha giustificato la scelta: «Per non pregiudicare il regolare servizio di collegamento fra Sardegna e Sicilia, è stato deciso di impiegare una unità tutto merci, abilitata anche al trasporto passeggeri, in numero limitato di 80 posti. Questo perchè il collegamento Sicilia-Sardegna è quello di minor impatto sul servizio convenzionato, in quanto nel periodo invernale minore è la richiesta di trasporto passeggeri», si legge in una nota. «Lo scorso anno, nel mese di ottobre, i passeggeri trasportati sulle linee Napoli-Cagliari sono stati 325 in 7 viaggi (media a traversata 23 passeggeri), sulla Palermo-Cagliari 590 passeggeri in 5 viaggi (media a traversata 59 passeggeri), sulla Trapani-Cagliari 144 passeggeri in 5 viaggi (media a traversata 14 passeggeri). Nel mese di novembre la media dei passaggi è risultata sostanzialmente la stessa di ottobre con 476 passeggeri per 8 viaggi da Napoli per Cagliari; 502 passeggeri per 5 viaggi da Palermo per Cagliari; 460 passeggeri per 5 viaggi da Trapani per Cagliari». Vincenzo Garofalo

AEREI Meridiana prepara l’assalto a Elmas

ELMAS L’ingresso dell’aeroporto

n Pronti a fare un’offerta per la scalata azionaria alla Sogaer, primo passo per arrivare a un sistema unico di gestione degli aeroporti sardi. Meridiana spa, con il fondo Akfed dell’Aga Khan, azionista di controllo, conferma l’interesse per l'acquisto del 40 per cento di quote della società di gestione dell’aeroporto di Elmas, messe in vendita dal maggior azionista, la Camera di commercio di Cagliari. Lo stesso fondo precisa in un comunicato che al momento non c'è alcuna offerta, sottolineando però che gli advisor hanno già invitato la Geasar, società di Meridiana spa che gestisce lo scalo di Olbia, ad accedere alla data room di Sogaer per visionare tutta la documentazione oggetto

del potenziale acquisto. «Qualora l’attuale interesse strategico dovesse essere confortato dalle opportune analisi di fattibilità industriale, economica e finanziaria, AKfed presenterà un’offerta per l’acquisto». L’operazione non sarebbe legata in alcun modo all’accordo con la Regione siglato il 23 settembre, precisa Akfed: «Questo passaggio è avvenuto in modo del tutto indipendente dai possi-

IL PROGETTO L’Aga Khan conferma l’interessamento all’acquisto delle quote Sogaer e rilancia sul sistema unico

bili futuri sviluppi del protocollo d’intesa con la Regione Sardegna». In base a quel protocollo, la Regione attraverso la finanziaria Sfirs, con 40 milioni di euro acquisterebbe una quota del 20 per cento del capitale sociale di Meridiana holding. Akfed sottolinea che il protocollo d’intesa è ancora in via di definizione: «Per realizzare questo percorso occorre il supporto di tutte le parti coinvolte e interessate allo sviluppo del trasporto aereo in Sardegna: dipendenti e loro rappresentanti, management, azionisti, istituzioni locali e nazionali, imprese, aeroporti». E proprio sui tre scali aerei sardi Meridiana culla il progetto di una gestione unica, targata Aga Khan, naturalmente.


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GOVERNO ALLA PROVA

CAMERA Napolitano a Berlusconi «Indichi una soluzione» LA PROVA Dopo la bocciatura, il premier oggi in Aula: chiederà il rinnovo della fiducia. Le opposizioni assenti. Bersani: l’unico chiarimento sono le dimissioni. Di Pietro: aria di rivolta sociale

LE IPOTESI LA TEMPISTICA DEL DIBATTITO E LA VARIABILE “AVENTINO” SUL VOTO n Potrebbe essere posta nel primo pomeriggio nell’Aula della Camera la questione di fiducia sulle dichiarazioni che il presidente del Consiglio terrà a Montecitorio oggi dalle 11. È presumibile che la fiducia sarà votata entro domani; tuttavia, ogni decisione sulla tempistica sarà presa oggi alle 9:30 dalla conferenza dei capigruppo. Ecco alcune ipotesi sui tempi. Se non c’è l’Aventino: se le condizioni di lavoro saranno normali, e tutti i gruppi parlamentari parteciperanno al dibattito, il presidente del Consiglio parlerà dalle 11, presumibilmente per una mezz’ora. A seguire, dopo l'annuncio della presentazione di risoluzioni sulle comunicazioni del premier da parte dei gruppi parlamentari, si terrà una discussione, che normalmente dura tra le tre e le quattro ore. A quel punto, il presidente del Consiglio replicherà e comunicherà su quale delle risoluzioni il governo pone la fiducia: siamo intorno alle 16. Se invece c’è l’Aventino: se le opposizioni decideranno di non partecipare ai lavori per protesta, i tempi si accorcerebbero molto: il dibattito sarebbe necessariamente più breve e Berlusconi potrebbe porre la fiducia prima, anche intorno alle 14

n Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiesto al premier Silvio Berlusconi di dire se c’è ancora una maggioranza in grado di operare. Il capo dello Stato ha manifestato preoccupazione per il voto di martedì che ha visto il governo andare in minoranza sull’articolo 1 del Rendiconto generale del bilancio dello Stato 2010 e sollecitato premier e parlamento a dare una risposta credibile. Berlusconi oggi andrà alla Camera per chiedere di rinnovare la fiducia al governo. Il premier parlerà alle 11. Domani è previsto il voto. Per preparare il discorso Berlusconi ha incontrato Tremonti a Palazzo Grazioli. Le opposizioni intanto hanno annunciato che lasceranno l’Aula durante le comunicazioni di Berlusconi, ma voteranno comunque la sfiducia al governo. Pd, Idv e Terzo Polo, insieme agli altri rappresentanti delle opposizioni, usciranno dall’aula quando il presidente del Consiglio co-

mincerà a parlare e diserteranno il dibattito successivo. «I gruppi parlamentari di opposizione - si legge in un comunicato - ritengono che questa situazione non sia più né decorosa, né tollerabile per l’Italia». Per evitare l’effetto aula vuota i deputati del Pdl sono intenzionati oggi a sedersi nei banchi dell’opposizione. Fini è andato nel pomeriggio al Quirinale per spiegare come sia diventato difficile, vista la situazione in cui versa la maggioranza, garantire il normale andamento dei lavori. La richiesta era giunta dalle opposizioni che hanno chiesto al presidente della Camera di esporre a Napolitano le ragioni secondo cui non è possibile procedere alle comunicazioni del presidente del Consiglio. La giunta del regolamento di Montecitorio intanto ha ritenuto a maggioranza che la Camera non può andare avanti con l’esame del rendiconto di bilancio dello Stato. Il consiglio dei ministri è

«La mancata approvazione dell’articolo 1 del Rendiconto Generale e il manifestarsi di tensioni in seno al governo suscitano preoccupazioni i cui riflessi istituzionali non possono sfuggire». Giorgio Napolitano

stato convocato per oggi alle 9: in quella sede si esaminerà il nuovo ddl sul rendiconto generale insieme alla legge di bilancio. Umberto Bossi ha risposto alla richiesta di Napolitano di una «risposta credibile» da parte del governo e del premier: «Per adesso - ha detto mi sembra credibile, le leggi passano». «L’importante è che non vengono nemmeno a votare, così abbiamo risolto il problema», ha detto Bossi riferendosi all’ipotesi Aventino. «L’unico chiarimento possibile «sono le dimissioni del Governo», dice Bersani. Il Pd vuole la linea dura delle opposizioni davanti allo stallo parlamentare. Il segretario del Pd ha insistito, nell’incontro con Casini e Rutelli e poi con Fini per mettere in atto l’Aventino fino a quando il premier non vada al Quirinale a dimettersi. Ma il Terzo Polo ha preso tempo in attesa di capire latteggiamento della maggioranza. «Il Paese sta crollando, la città brucia e la rivolta sociale è ormai alle porte», vaticina Di Pietro. Che aggiunge ribadendo la disponibilità dell’Idv «ora più che mai» a lavorare con le altre forze dell'opposizione, «per evitare che la piazza sfoci nella rivolta sociale».


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CONTINENTI

LA CRISI DRAGHI: STOP FAZIONI L’ITALIA SI SALVI DA SÉ

gredita. «L’ho sentito urlare», ha detto il padre che era in casa. In passato Michele ha tentato di uccidere un’operatrice.

AL QAIDA AL ZAWAHIRI AI LIBICI: ORA REGIME ISLAMICO n Torna a parlare il nuovo numero uno di Al Qaida, l’egiziano Ayman Al Zawahiri, 59 anni, il successore di Osama bin Laden nonché il terrorista più ricercato dagli Usa. In un video, Zawahiri si congratula con i ribelli libici per la conquista di Tripoli e li invita ad imporre la sharia, la legge coranica, per dar vita ad un regime islamico. «La prima cosa che vi chiederà la Nato sarà quella di abbandonare l’islam», ha detto Zawahiri, che ha definito «banda occidentale» l’alleanza militare che ha sostenuto il Consiglio nazionale di transizione (Cnt).

n «Occorre agire con rapidità. È stato perso già troppo tempo». Lo dice il governatore di Bankitalia Mario Draghi secondo cui «è necessario che i decreti attuativi (della manovra di risanamento ndr) siano promulgati senza indugio, soprattutto quelli con riferimento alla riduzione permanente della spesa corrente». «È importante che ci convinciamo che la salvezza e il rilancio dell’economia italiana possono venire solo dagli italiani». «Senza aggredire alla radice il problema della crescita lo stesso risanamento della finanza pubblica è a repentaglio».

SPAGNA PER PAURA DEI POPOLARI CORSA AI MATRIMONI GAY

SARAH SCAZZI OGGI C’È LA DECISIONE SU TRASLOCO PROCESSO n È attesa per oggi la decisione della Prima sezione penale della Cassazione sulla richiesta, presentata dai legali di Sabrina Misseri, di spostare il processo per l’omicidio di Sarah Scazzi dal tribunale di Taranto a quello di Potenza. Il presidente del collegio della prima sezione penale, Severo Chieffi, avrebbe secretato la decisione. Ieri mattina il sostituto procuratore generale della Cassazione, Gabriele Mazzotta, nella sua requisitoria, ha espresso parere favorevole al trasferimento della sede processuale da Taranto a Potenza motivandola con la troppa «emotività ambientale» che sarebbe in grado di alterare l’acquisizione delle prove.

FRATELLINI GRAVINA LA MAMMA: COSTRETTI A PROVA DI CORAGGIO n Francesco e Salvatore Pappalardi precipitarono nella cisterna nella quale furono trovati morti 20 mesi dopo la scomparsa «durante una “prova di coraggio” a cui furono sottoposti da altri cinque ragazzi, ora maggiorenni». Ne é convinta Rosa Carlucci, mamma dei due ragazzini, che sulla base degli elementi che ritiene di aver raccolto chiederà nuovamente la riapertura delle indagini archiviate tempo fa dalla magistratura barese. I nomi dei

Protesta Indignados italiani in piazza n Prove di 15 ottobre, l’I-Day sempre più atteso e temuto, il giorno degli Indignati. A Roma ieri prove di protesta a bassa intensità , con i manifestanti e le forze dell’ordine a fronteggiarsi quasi per misurare le rispettive capacità. Ma sabato si an-

cinque giovani - riferisce Carlucci - sono da sempre contenuti nel fascicolo d’indagine (già archiviato) avviata a carico dell’ex marito Filippo Pappalardi, che la donna ritiene ora «sicuramente estraneo» alla morte dei suoi figli. I cinque giovani sottoposero i suoi due figli ad una prova di coraggio, come fecero con altri ragazzini. Uno di questi - secondo la donna - è Michele, l’adolescente che precipitò nel pozzo e per salvare il quale i vigili del fuoco scoprirono i cadaveri dei due fratellini.

TASSISTA UCCISO «NON MOSTRÒ PIETÀ» ECCO PERCHÉ 16 ANNI n Nemmeno “volto”del tassista Luca Massari «che lo guardava come se avesse voluto dire “ma cosa stai facendo, non esagerare”» ha fermato la furia

nuncia diverso, con migliaia di giovani nella capitale da tutta Italia e dall’estero. E alcune decine si sono già accampati non lontano da Bankitalia con l’intenzione di restarci 3 giorni. A Bologna una ragazza è stata ferita alla bocca durante taf-

dell’aggressore che voleva farsi «giustizia da sé» e «vendicare lo stato di disperazione della moglie». Lo scrive il gup di Milano Stefania Donadeo nelle motivazioni della condanna a 16 anni di reclusione per Morris Ciavarella, che partecipò al brutale pestaggio del tassista che aveva solo investito un cane e che morì dopo un mese di coma.

PEDOFILIA VITTIMA ACCUSA FRATE MA DOPO VENT’ANNI n Si fidavano tutti di padre V.B., frate francescano che all’inizio degli anni novanta operava presso la chiesa di Sant’Alessio, nella zona dell’Aventino, nel cuore di Roma. Un ragazzino di allora, oggi è un operaio di 28 anni, lo ha denunciato alcune settimane fa per violenze sessuali. Finora non ave-

ferugli con la polizia davanti alla locale Banca d’Italia. E sempre a Bologna c’è stata un’irruzione negli uffici della Corte d’Appello. “Okkupiamo Bankitalia” era lo slogan della giornata, di scena anche a Firenze, Palermo e Ancona.

va mai detto nulla, neppure ai genitori. L’uomo nel febbraio dell’anno scorso aveva tentato di togliersi la vita. Il frate che ora vive in Liguria è stato iscritto nel registro degli indagati.

CASO ESCORT IL PM PER LAVITOLA: «NIENTE PIÙ ARRESTO» n Valter Lavitola non può essere arrestato perché a suo carico «non ci sono i gravi indizi di colpevolezza sulla consumazione del reato» di induzione a rendere false dichiarazioni ai pm di Bari. Ne è convinto il procuratore aggiunto del tribunale barese Pasquale Drago che ha chiesto al gip la revoca del provvedimento restrittivo emesso a carico del faccendiere, latitante dal primo settembre scorso. La decisione del giudice Sergio Di Paola è attesa entro il 16 ottobre quando per-

derà efficacia il provvedimento di arresto confermato dal tribunale del Riesame di Napoli che, su richiesta dei pm partenopei, ha riqualificato il reato di estorsione al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, in induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria.

CAMPOBASSO GIOVANE AMMAZZATO SULLA PORTA DI CASA n Un giovane di 27 anni, Tonino Salvatore, è stato ucciso a coltellate la notte scorsa davanti la sua casa, in contrada Pagliarone a Guardiaregia. È ricercato il fratello, Michele, con problemi psichici, che ha telefonato ai carabinieri confessando l’omicidio. La vittima era rientrata in serata dopo il lavoro. Poi era uscita davanti alla porta di casa ed è stata ag-

n È corsa ai matrimoni gay in Spagna prima delle politiche anticipate del 20 novembre nel timore che una vittoria del leader del centrodestra Mariano Rajoy, favorito secondo i sondaggi, possa rimettere in discussione la legge del 2005 sulle unioni omosessuali voluta dal governo socialista di José Luis Zapatero, riferisce la stampa di Madrid. Il sindaco socialista del comune di Jun, vicino a Granada, si è perfino offerto di celebrare matrimoni a catena per le coppie omosessuali.

HOLLYWOOD JOHNNY DEPP SBRONZO CADE USCENDO DAL PUB

n Un Johnny Depp completamente sbronzo è stato intercettato da fotografi e cameramen all’uscita di un pub su Hollywood Boulevard. La star è anche stata protagonista di una brutta caduta ma è stata prontamente rialzata da una delle guardie del corpo. Come hanno ironizzato i presenti tra le risate, forse non a caso l’ultimo film di Depp si intitola “The Rum Diary”.


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Molentagius Partono le bonifiche per debellare la Febbre del Nilo

Quartucciu «La rivolta in carcere? Quartu In cella tre uomini Grave e senza alcun precedente» per sequestro di un 18enne

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Ateneo Via libera

al nuovo Statuto ma le polemiche non si fermano RETTORATO Cda e Senato accademico, a maggioranza, approvano la “Carta” dell’Università. Melis: «Questo documento è frutto di un buon compromesso». Contrarietà da parte di studenti e lavoratori n L’Università ha un nuovo Statuto. Dopo settimane di dibattito, confronti e malumori sfociati anche in manifestazioni di protesta, il Consiglio di amministrazione e il Senato accademico riuniti in seduta congiunta in Rettorato hanno approvato il testo della nuova “Carta”dell’università. Un sì che arriva però senza l’unanimità auspicata dal rettore Giovanni Melis e che lascerà dietro di sé una lunga scia di polemiche. A partire da quelle sollevate da studenti e personale tecnico e amministrativo, i cui rappresentanti hanno votato contro il documento preparato dalla commissione Statuto. LE POSIZIONI DELL’ATENEO Che, annuncia l’Università in una nota, è stato condizionato da vincoli normativi e “dall’esigenza di trovare una sintesi tra realtà differenti”. «È prevalsa l'esigenza di realizzare la necessaria convergenza - ha spiegato Melis subito dopo l’approvazione del documento - su posizioni anche distanti tra loro, a difesa dell'autonomia dell'ateneo». Il testo, insomma, poteva essere migliore e potrà essere migliorato ulteriormente, ma non sul fronte della rappresentatività, che secondo Melis è sufficientemente garantita a tutte le anime dell’ateneo e che invece studenti e lavoratori giudicano sbilanciata verso i vertici dell’Università. “Sul piano della governance - spiega ancora la nota del Rettorato - nel Senato accademico trovano espressione tutte le componenti (docenti, studenti, personale) e nello Statuto viene inoltre rafforzata l'attenzione alla cultura del merito e della valutazione dei risultati”. Anche nella composizione del Cda, precisano poi da via Università, la designa-

zione dei componenti dovrà tener conto della competenza e della conoscenza dell’ente. «Lo Statuto prevede la più ampia partecipazione democratica ai processi decisionali - conclude Melis -. In particolare, la presenza degli studenti è assicurata in tutte le fasi del processo decisionale in materia di didattica, così come la partecipazione del personale tecnico-amministrativo è stata ampliata nei diversi organi e nel “peso” sull’elezione del rettore». IL NO DI STUDENTI E LAVORATORI Rassicurazioni che però non convincono né al personale tecnico-amministrativo, che nelle scorse settimane era riuscito a far slittare l’approvazione del testo, né agli studenti: che infatti ieri, al momento della votazione, hanno espresso parere negativo. «Siamo profondamente contrari a questo nuovo Statuto che limita la nostra presenza negli organi decisionali dell’Ateneo - attacca Tomaso Demontis, della Cisl -. Volevamo fosse scritto nero su bianco che i nostri rappresentanti saranno eletti dai lavoratori e invece saranno scelti, nonostante le promesse, da qualcun altro». Il Rettore, secondo le preoccupazioni dei delegati di Cgil e Uil. E voto contrario è arrivato anche dai rappresentanti degli studenti: dei quattordici che siedono tra Cda e Senato, sono stati 13 i no e una l’astensione. «Riconosciamo l’impegno di tutti per mitigare nel testo i danni della riforma Gelmini, ma sono tanti - a partire dall’assenza degli studenti nei consigli di dipartimento - i punti fortemente critici che pregiudicano l’intero processo statutario». G.B.

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I voti favorevoli del Cda dell’ateneo al testo del nuovo Statuto dell’Università: i contrari sono stati 7 (4 studenti e 3 rappresentanti del personale tecnico e amministrativo e uno astenuto.

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Un maggior numero di sì è arrivato invece dal Senato Accademico, dove il testo preparato dalla Commissione ha ottenuto 18 voti favorevoli e cinque contrari (ancora una volta lavoratori e studenti).

VIA UNIVERSITÀ In Rettorato l’approvazione del nuovo Statuto d’Ateneo

TESTO IN 7 CAPITOLI E 65 ARTICOLI LA RIVOLUZIONE DELLE FACOLTÀ n Il documento della discordia, che ha spaccato il consiglio di amministrazione e il senato accademico dell’università cagliaritana, è stato preparato a partire da febbraio da una commissione creata appositamente. Il testo che è stato votato, nell’ultima bozza prima del suo arrivo allo scrutinio, era composto da 65 articoli divisi in sette capitoli. Poco meno di 70 pagine (che nella stesura definitiva del documento di dimezzeranno) per rivoluzionare la vita dell’Ateneo.

Disagi La Regione scrive all’Anas: «Basta lavori sulla 131»

IN FILA Auto bloccate sulla 131 per i cantieri Anas all’ora di punta

n Stop alle code infinite di auto sulla 131, a causa dei lavori di manutenzione che l’Anas si ostina a eseguire nelle ore di maggiore traffico. A sollecitare una riorganizzazione dei lavori stradali, è l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Angela Nonnis, che con una lettera inviata al Capo compartimento regionale dell’Anas, Oriele Fagioli, chiede di evitare l’apertura dei cantieri, in particolare quelli sulla 131, nelle ore di punta. «I rallentamenti al traffico automobilistico sulla strada statale 131 alle porte di Cagliari permangono, purtroppo, anche nelle ore di punta», scrive Nonnis, «mi trovo costretta a formalizzare un ulteriore sollecito all’Anas affinché si predispongano nell’immediatezza tutti gli

accorgimenti possibili per evitare i disagi». L’assessore sottolinea la gravità del disservizio «venutosi a creare ai danni degli automobilisti in una delle principali vie d’accesso al capoluogo e il protrarsi del problema», e invita la Società Strade «a far sì, per quanto è possibile, che i lavori nei cantieri non siano effettuati nelle ore di punta con intenso flusso di traffico, soprattutto al mattino, e che siano concentrati

CANTIERI Chilometri di auto in coda all’ingresso della città. L’assessore Nonnis intima lo stop dei lavori all’ora di punta

nel fine settimana». L’intervento dell’assessore trova il plauso della Cisl: «Bene ha fatto l’assessore Nonnis a raccogliere le proteste e le denunce, anche della Cisl, e imporre all’Anas una diversa disciplina dei lavori lungo la statale 131», scrive in una nota il segertario regionale Giovanni Matta. «Chiediamo adesso all’assessore Nonnis di vigilare sull’intero operato dell’Anas. La Cisl regionale attribuisce priorità assoluta all’impegno che nei cantieri Anas sia dato lavoro ai sardi e siano coinvolte le imprese locali. La Regione dovrà anche assicurarsi che l’esecuzione delle opere avvenga in tempi certi, di modo che le risorse disponibili vengano comunque spese a favore della Sardegna».


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CAGLIARI EDILIZIA LE PROPOSTE DEGLI INGEGNERI PER VELOCIZZARE TUTTE LE PRATICHE

APPUNTAMENTO DOMANI ALLA FIERA MILIA PRESENTA IL SUO NUOVO LIBRO

VIA CADELLO NEL CENTRO D’ACCOGLIENZA IL CONSOLATO ITINERANTE DEL PERÙ

n «Lo snellimento tecnico-amministrativo del procedimento di autorizzazione nell’edilizia». È l’obiettivo degli ingegneri che lunedì hanno incontrato l’assessore comunale all’urbanistica, Paolo Frau e il nuovo dirigente del servizio Edilizia privata, l’ingegner Riccardo Castrignano. Nell’incontro gli ingegneri hanno consegnato all’assessore un documento con tutte le proposte per migliorare la situazione dell’edilizia in città.

n Domani alle 17.30, al Padiglione D della Fiera di Cagliari (Sala Tola) il presidente della Provincia, Graziano Milia, presenta il libro "La paura come risorsa", edizioni Arkadia. Oltre all'autore saranno presenti il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, Paola Follesa (che coordina l'incontro), il direttore de Il Tempo, Mario Sechi, e i due parlamentari del Pd Michele Meta e Rosa Villecco Calipari.

n Per il secondo anno consecutivo si terrà a Cagliari il servizio di Consolato itinerante del Perù. Il servizio di Consolato itinerante è proposto alle varie rappresentanze diplomatiche in Italia dall'assessorato alle Politiche sociali, famiglia e immigrazione della Provincia di Cagliari. L'ufficio consolare del Perù aprirà sabato dalle ore 8.30 alle ore 14.30 nel Centro di Accoglienza attiva per cittadini stranieri, in via Cadello 9/b a Cagliari.

Febbre del Nilo Bonifiche a Molentargius ALLUVIONI UN MILIONE PER I FIUMI A RISCHIO

L’ALLARME Per prevenire la proliferazione delle zanzare, che trasmettono il virus, partono gli interventi nei dintorni dello stagno e a Terramaini. L’assessore: «È tutto sotto controllo» n La Regione tiene alta la sorveglianza sulla West Nile e per ora la situazione rimane sotto controllo. Mentre Simona De Francisci, assessore regionale alla Sanità, sta decidendo se rendere o meno obbligatorie le vaccinazioni ai cavalli per evitare la cosiddetta “febbre del Nilo”, al parco di Molentargius e nel Canale di Terramaini, sono in corso le bonifiche. L’INTERVENTO PREVENTIVO «Un’attività che non è diversa rispetto a quella che facciamo nelle aree pubbliche», precisa Ignazio Tolu, assessore all'Ambiente della Provincia di Cagliari. E poi si aspetta il freddo, fattore che può mettere fine al dilagare della febbre tra i cavalli: «Ma bisogna lavorare ora per l'anno prossimo perché questi vettori resistono anche alle basse temperature», ha spiegato Tolu. Fino ad ora, le misure adottate sono quelle suggerite dalla Asl ma «è fondamentale la bonifica delle periferie della città, soprattutto nelle aree

private». La febbre del Nilo, trasmessa appunto dalle punture di alcune zanzare, per ora ha fatto una vittima a San Vero Milis (un’altra persona è morta a Pompei, forse a causa della malattia, dopo un soggiorno in Sardegna) e ha contagiato una decina di altre prersone. Nel frattempo, continuano le misure di prevenzione per il dilagare del virus, che potrebbe essere arrivato anche ad Assemini, comune alle porte di Cagliari inserito tra quelli da bonificare. «Se la situazione dovesse aggravarsi, bisognerebbe adottare misure drastiche - ha detto Pierluigi Leo, assessore comunale ai Servizi tecnologici -. Tutte le ipotesi sono da prendere in considerazione, compresa quella di preparare un’ordinanza che obblighi alle bonifiche e all’eliminazione di qualsiasi ristagno d’acqua anche nelle abitazioni dei cittadini». A partire da quelle che si affacciano sulle aree umide. Monica Magro

LO STAGNO Prime bonifiche a Molentargius e Terramaini

n Oltre un milione di euro per la manutenzione e la messa in sicurezza del reticolo idrografico dell’intera provincia: canali, fiumi, laghi e greti che si estendono su 12.700 chilometri, di cui 7000 ad altissimo rischio.Lo ha annunciato l’assessore provinciale all’Ambiente, Ignazio Tolu, rispondendo a un’interrogazione presentata dal consigliere del Pdl Alessandro Sorgia “situazioni di rischio nelle aree che tre anni fa sono state colpite da eventi calamitosi, Capoterra e Pirri”. Per Sorgia, che ha ricordato che la stagione invernale si avvicina, “è inammissibile che alcune ore di pioggia causino danni così gravi, peraltro in una zona densamente popolata, ponendo a rischio la sicurezza degli abitanti”, in riferimento a quanto accaduto, ad esempio, in passato a Pirri. Mentre per l’alluvione di Capoterra, si sarebbero potuti accelerare i tempi dei lavori. Che grazie al milione appena stanziato potranno finalmente cominciare.


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CAGLIARI SANTA GILLA AUTO SBANDA IN CURVA E SI SCHIANTA CONTRO IL GUARD RAIL

MUNICIPIO OGGI L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA SUI CARABINIERI

POLIZIA DISTRUTTA IN UN INCENDIO LA SEAT IBIZA DI UNA GIOVANE RUMENA

n Attimi di paura, ieri sera, sul ponte che porta alla 195 a Santa Gilla. Un giovane automobilista ha perso il controllo della vettura in curva e dopo una violenta sbandata si è schiantato contro il guard rail. L’auto si è bloccata quasi al centro della carreggiata. Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della polizia municipale che si sono occupati di far rallentare le auto in transito nella zona. L’automobilista è rimasto lievemente ferito.

n Sarà inaugurata oggi la mostra di documenti storici e materiali dell’Arma allestita nel municipio. Saranno presenti all’inaugurazione, prevista per le 10,30, il sindaco Massimo Zedda, il comandante della Legione Carabinieri Sardegna, generale di brigata Luigi Robusto e le massime autorità civili e militari cittadine.

n La polizia sta indagando su incendio scoppiato in via Santa Gilla nei giorni scorsi. Nel mirino è finita la Seat Ibiza intestata a una cittadina rumena di 22 anni. Qualcuno ha cosparso la vettura di liquido infiammabile e dopo aver appicco l’incendio è fuggito. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra volante e i vigili del fuco che hanno domato il rogo. La vettura è stata distrutta dalle fiamme.

Quartu Sequestrano

in strada un giovane «Ci aveva derubati» n Avevano la certezza che quel giovane era responsabile del furto nel cantiere edile, era lui che aveva portato via materiali e attrezzi da lavoro. Allora hanno pensato bene di dargli una lezione nel tentativo di ottenere la restituzione del materiale rubato: lo hanno aspettato sotto casa e lo hanno sequestrato. Il loro blitz non è però passato inosservato e i carabinieri li hanno rintracciati e arrestati. In manette con l’accusa di sequestro di persona in concorso sono finiti tre uomini di Quartu: Antonio Angioni, 42 anni; Gianfranco Collu, 41 anni e il 37enne Raffaele Pau. I tre ieri mattina sono stati processati e condannati a sei mesi. I primi due si trovano agli arresti domiciliari, mentre il 37enne ha beneficiato della sospensione condizionale della pena. IL SEQUESTRO Il sequestro di persona, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è stato portato a termine martedì pomeriggio, intorno alle 17, a Quartu. I tre avrebbero raggiunto l’abitazione di F.Z.,18 anni, ritenuto responsabile del furto di materiale edile in un cantiere di Gianfranco Collu a bordo di una Fiat 600. Avrebbero atteso l’arrivo del 18enne, che a quanto pare non conoscevano, lo avrebbero fermato in strada e dopo averlo identificato, lo hanno immobilizzato e caricato con la forza a bordo dell’automobile guidata da Raffaele Pau. Sequestrato il giovane si sarebbero allontanati a tutta velocità. Alcune persone che si trovavano in strada in quel momento hanno seguito passo dopo passo tutte le fasi del sequestro e hanno subito avvistato il 112, fornendo ai carabinieri anche il numero di targa della Fiat 600. È subito scattato l’allarme, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Quartu, della Stazione dello stesso comune e della Stazione temporanea di Flumini hanno immediatamente fatto scattare le ricerche della vettura e contemporaneamente hanno piazzato posti di controllo lungo le

DIFFAMAZIONE CHIESTI SEI MESI PER TORRU n Sei mesi di condanna per Lucio Torru, direttore del periodico “Quartu Sera” e consigliere comunale della città alle porte di Cagliari. La richiesta è stata avanzata al giudice monocratico Lucia Perra nel corso del processo per diffamazione istruito dopo la denuncia presentata dall’ex sindaco di Quartu Gigi Ruggeri contro il consigliere comunale. I fatti contestati risalgono ai mesi a cavallo tra il 2006 e il 2007 quando Torru scrisse una serie di articoli contro Gigi Ruggeri: articoli, appunto,considerati diffamatori da parte dell’ex primo cittadino. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 23 novembre.

info

GIANFRANCO COLLU Proprietario del cantiere edile in cui sarebbe stato messo a segno il furto di materiali.

ANTONIO ANGIONI Sarebbe sceso insieme a Gianfranco Collu dalla Fiat 600 per catturare il giovane.

RAFFAELE PAU Era al volante della Fiat 600 sulla quale è stato spinto il 18enne poi liberato a Quartucciu.

principali strade di collegamento. I militari dell’Arma sono anche riusciti a rintracciare il numero di cellulare del giovane sequestrato e, intorno alle 18.30, un’ora e mezza dopo il sequestro, sono riusci a contattarlo. «Mi hanno rilasciato, adesso sto bene, mi hanno fatto scendere dall’auto in aperta campagna, credo di trovarmi a Quartucciu», avrebbe detto il 18enne al telefono. LA CACCIA ALL’UOMO I carabinieri hanno subito inviato una pattuglia a Quartucciu, il giovane è stato rintracciato nella campagne di Sant’Isdoro. Ma la “caccia all’uomo” messa in atto dai militari dell’Ama non si è fermata con il rilascio del sequestrato. I carabinieri della Stazione di Quartu, infatti, poco dopo le 20 sono riusciti a intercettare e bloccare la Fiat 600 con a bordo i tre uomini in via Leonardo da Vinci in località Foxi. I tre sono stati immediatamente arrestati e portati in caserma. Sarebbero stati loro stessi, durante l’interrogatorio, a spiegare ai carabinieri le ragioni che li avrebbero spinti a sequestrare il giovane. Lo avrebbero accusato di aver rubato del materiale edile dal cantiere e ne pretendevano la restituzione. Ma il giovane, secondo quanto accertato dai carabinieri, non conosceva nessuno degli arrestati, non lavorava nel cantiere e non sapeva nemmeno dove fosse. I tre, infatti, prima di sequestrarlo lo avrebbero addirittura identificato, chiedendogli nome e cognome. Neanche loro, quindi, lo avevano mai visto. Qualcuno, forse un loro conoscente, lo aveva indicato quale responsabile del furto di materiale edile dal cantiere. Proprio su questi elementi si stanno concentrando in questo momento le indagini dei carabinieri della Compagnia di Quartu. Gli investigatori intendono fare piana luce su ogni aspetto della vicenda, individuando forse anche la persona che poterebbe aver incolpato ingiustamente il giovane. Manuel Scordo

L’ARRESTO L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri di Quartu

LA DIFESA «ABBIAMO SBAGLIATO» TUTTI E TRE CONDANNATI A 6 MESI n «Si abbiamo sbagliato, è stata una ragazzata, non gli abbiamo fatto del male, volevamo solo dare una lezione». Con queste parole si sarebbero giustificati i tre davanti al giudice. Ieri mattina Antonio Angioni, Gianfranco Collu e Raffaele Pau sono stati processati e condannati a sei mesi. Per Angioni e Collu sono scattati gli arresti domiciliari, mentre Pau è tornato libero, godendo della sospensione condizionale della pena. Sulla decisione del giudice, con buona probabilità, ha influito molto il comportamento tenuto dai tre. Il 18enne non sarebbe stato picchiato, è stato caricato in auto con la forza, ma non è stato aggredito con violenza. L'accusa di sequestro persona in concorso è stata comunque confermata, anche se nella misura più tenue.

Commercialisti «Più controlli contro i furbi»

NEI GUAI Un finto commercialista

n «Il consiglio è quello di telefonare all’ordine o verificare on line che il commercialista scelto sia regolarmente iscritto». È questa la raccomandazione che Giancarlo Murgia, presidente dell’ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Cagliari, fa alla notizia della truffa messa a segno da un finto commercialista. Roberto Vacca, cagliaritano di 48 anni con studio in via Koch (e non via Piceno come erroneamente riportato ieri), è indagato dalla Procura per esercizio abusivo della professione e truffa. Stando agli accertamenti della Guardia di Finanza, tra il 2006 e il 2009, l’uomo si sarebbe fatto consegnare del denaro da diverse società che do-

vevano pagare le tasse. Soldi che non sarebbero mai stati versati al Fisco. Il sedicente revisore contabile non ha nulla a che fare con Roberto Vacca, con studio a Quartu e in via Einstein a Cagliari, stimato professionista e regolarmente iscritto all’ordine a cui la sfortunata omonimia ha creato non pochi problemi. «Gli abusivi creano un danno all’economia, provocando un circolo vizioso. La nostra non è

I CONSIGLI Dopo l’inchiesta della Procura sul contabile senza titoli, parla il presidente dell’Ordine: «Verifiche online»

una reazione in difesa della categoria ma un grido d’allarme in tutela di chi potrebbe trovarsi in difficoltà a causa di chi non ha i titoli per esercitare. Per motivi a noi sconosciuti, abbiamo notato un proliferare di questi commercialisti fasulli», conclude Murgia invitando nuovamente tutti a verificare che il nome del professionista scelto compaia nelle liste dell’Ordina anche attraverso il sito www.cndcec.it, un portale nazionale che permette di fare controlli in tutte le sedi d’Italia. E che i finti commercialisti siano in aumento lo confermano le indagini delle Fiamme gialle che hanno ricevuto diverse segnalazioni in questo senso e si stanno concentrando su un altro presunto contabile senza titoli.


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CAGLIARI

Il crac Due indagati per la Sarda Bauxite n Chiuse le indagini della procura sul crac della Sarda Bauxite, la società che gestiva la miniera alle porte di Olmedo, fallita nell’agosto del 2008. Nel registro degli indagati sono finiti i nomi degli amministratori Andrea Binetti e Luciano Acetti (che ha tenuto le fila della società solo dal 2007 in poi).

Stando alle indagini della procura, coordinate dal pm, Giangiacomo Pilia prima del crac finanziario sarebbero stati distratte somme per un totale di circa un milione di euro tra denaro non versato nelle casse della Sarda Bauxite e somme invece dirottate verso società riconducibili. Per questo si

Quartucciu «La rivolta?

ipotizza il reato di bancarotta per distrazione. Binetti, che è stato anche ex amministratore delegato della ex-Ila, è stato coinvolto nel fallimento dell’industria del Sulcis. Perciò lo scorso maggio era stato arrestato con l’imprenditore Rober Carboni e col liquidatore Stefania Gambacorta.

BUONCAMMINO .

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Grave, volevano ferire» GLI OSPITI QUASI TUTTI SONO ITALIANI DEL SUD n I ragazzi all'interno dell'istituto minorile di Quartucciu sono undici ma due sono fuori per i processi e quindi a breve saranno tredici. La maggior parte sono italiani, tutti del Sud, provenienti da Puglia, Sicilia, Calabria e Campania mentre cinque sono stranieri: due marocchini, un tunisino e due rumeni. Solo fino a qualche anno fa, la maggior parte degli ospiti erano stranieri, ma il numero si è ridotto con il respingimento dei nordafricani arrivati in Sardegna tra il 2009 e il 2010. Come all'interno di tutte le carceri, c'è una forte carenza di organico, «siamo sottodimensionati del 3035%», ha detto Giuseppe Zoccheddu, che guida l’istituto, gli agenti di polizia penitenziaria sono 27 e dovrebbero essere 47, «gestiscono i ragazzi col dialogo e la discussione, un lavoro soprattutto psicologico».

IL DIRETTORE Dopo che cinque reclusi hanno tenuto in ostaggio due agenti e distrutto un’ala del carcere, parla Zoccheddu, che guida l’istituto di pena per minori: spedizione contro i compagni n «È un episodio senza precedenti all'interno della nostra struttura, fatto da ragazzi che hanno una fortissima cultura carceraria, hanno colpito per fare del male agli agenti, ma volevano arrivare ai loro compagni di detenzione, che magari considerano infami». Giuseppe Zoccheddu, direttore del carcere minorile di Quartucciu, parla a tre giorni dall'aggressione ai danni di due agenti all'interno dell'istituto minorile, rimasti ostaggi di alcuni detenuti per qualche minuto. Lunedì sera, cinque ragazzi hanno attirato in una cella due guardie per farsi consegnare le chiavi, poi li hanno sequestrati rinchiudendoli per qualche minuto dentro la mensa. I giovani si sono quindi barricati in un'ala della sezione dove erano rinchiusi, e con le “armi” che si sono procurati spac-

cando tavoli e scrivanie, hanno danneggiato le celle e gli arredi. È bastato l'intervento del direttore, accompagnato da altri 10 agenti che erano liberi dal servizio, per riportare la calma fra i ragazzi che, davanti a loro, non hanno opposto resistenza. Sono stati tutti arrestati e ora si trovano chiusi nelle celle dell'istituto minorile con l'accusa di sequestro di persona, resistenza e danneggiamento. «È un episodio grave - ha detto il direttore - quattro di loro, a parte nell'ultimo periodo, stavano avendo un discreto percorso educativo, poi è arrivato un quinto, che con la sua personalità forte ha creato una banda. Avevamo pensato che potesse accadere uno scontro, ma non un'aggressione diretta alle guardie». M.M.

I detenuti diventano archivisti per la Digital Library dell’Isola n Un protocollo d’intesa, firmato dall’assessore regionale agli Affari Generali Mario Floris e dall’amministrazione penitenziaria della Sardegna, che punta da un lato al reinserimento dei detenuti attraverso il lavoro e dall’altro ad ampliare la Digital Library della Regione. L’intesa, per la quale sono stati stanziati 2,5 milioni di euro,

coinvolgerà nella fase iniziale non meno di 25-30 detenuti, con condanna definitivai, che sono chiamati a catalogare, archiviare e informatizzare i documenti cartacei o le testimonianze orali relative alle tre ex colonie penali dell’Asinara, Tramariglio (Alghero) e Castiadas, dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni '70.


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SPORT MAZZARRI «JUVE RIVALE STORICA LA LOTTA AL TITOLO È CAMBIATA» n Mazzarri: «Negli ultimi anni la lotta al titolo è stata circoscritta a Inter e Milan, ma le cose stanno cambiando. La Juve rivale storica, il Sud contro il Nord: mi dà carica emotiva per combatterla».

DIRITTI TV IL N°1 DI VIALE LA PLAYA «IDEE POCO CHIARE, INCERTEZZA»

PALERMO ZAMPARINI AD AGNELLI «I TECNICI NON CONTANO NULLA»

n Cellino sui diritti tv: «I lavori della Lega Calcio riflettono la situazione generale dell'Italia: incertezza e sbandamento, c'è buona volontà e poche idee chiare. Le tv ci stanno mantenendo in piedi ma se si ammala il presidente di un'emittente siamo finiti. Le tv stanno creando istericamente un prodotto sempre più ricercato: la miniera rischia di esaurirsi».

n Zamparini sui tecnici: «Conte e Mangia sono due giovani. L'ho detto scherzando anche ad Agnelli, gli allenatori contano nulla, non sono dei filosofi: basta dargli una buona squadra...».

NOTIZIARIO OGGI COL QUARTU 2000 L’AMICHEVOLE A PORTE APERTE n Oggi i rossoblù faranno un’amichevole alle 15 nel campo "Primavera" dell'Ercole Cellino di Assemini contro il Quartu 2000, allenata da Carlo Atzei, compagine che milita nel campionato di Promozione. Sul sito rossoblù si legge che «compatibilmente con la capienza della tribuna e degli altri spazi agibili sarà consentito anche l'ingresso del pubblico».

FICCADENTI LO STUDIOSO

Parole misurate e blocchi di appunti per ogni avversario n Profilo. Ricorda Ballardini per dedizione. Ma non suona i “Giardini di marzo” nel silenzio di Asseminello. Di Ficcadenti percepisci essenzialmente due cose. Non conosce la parola in più o il protagonismo. E, ancor più indicativo, è uno studioso del calcio. Ficcadenti ha l’approccio degli empiristi, quello deduttivo a posteriori. Ogni squadra è vivisezionata e catalogata dal tecnico rossoblù. Sa esattamente quali sono i punti di forza e quelli deboli degli avversari. Così ogni settimana i rossoblù entrano in campo con una serie di cognizioni che dettano le regole di comportamento. Ecco cosa raccontano tutti i rossoblù di lui. «Ne sa», ha detto di lui Larrivey. «È evidente - ha raccontato ancora l’argentino che vede i video ogni settimana sugli avversari». E Nenè: «È bravo a spiegarci come giocano gli avversari». Dicono che abbia un malloppo di appunti per ogni squadra di serie A. La tecnica gliela ha trasmessa in eredità il tattico giapponese Hiroshi Komatsuzaki. Che non è affatto una leggenda metropolitana. Da Cesena raccontano la minuziosità delle ricerche di Komatsuzaki che consegnava al tecnico Ficcadenti pagine di appunti. Il possesso palla a centrocampo era tra gli elementi più indicativi per valutare la forza degli avversari. A questi livelli non c’era arrivato Allegri, né Ballardini, né Donadoni. Tutti ottimi allenatori, ma in modo diverso. Il merito dei risultati raggiunti finora dal Cagliari è dovuto anche agli studi ficcadentiani. Da qui quello che Cellino ha definito il “pragmatismo”. La squadra cambia a seconda degli avversari. Ma non solo. Ficcadenti ha avuto un inconfondibile tatto nell’affrontare certe situazioni. Non solo ha cercato di esaltare le caratteristiche dei singoli (vedi Cossu totalmente libero di agire) ma è stato capace di dare serenità e carica. «Mi ha detto: “Entra e fai la lotta con tutti”», ha detto Larrivey. Un messaggio che caricherebbe anche il più insicuro. Ficcadenti non è una sfinge che sulla lavagnetta ti svela e inventa strategie. È anche motivatore e sa usare bene le parole. Quelle giuste al momento giusto fanno miracoli: il Cagliari secondo. Virginia Saba

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JOAQUIN LARRIVEY «Ne sa. Si vede che guarda i video degli avversari, ci dice quali sono i loro punti di forza o meno».

NENÈ Anche il brasiliano sottolinea la particolarità di Ficcadenti: «È bravo a spiegarci come giocano gli avversari».

HIROSHI KOMATSUZAKI Del tattico giapponese a Cesena raccontano della mole di dati sugli avversari che passava a Ficcadenti.

RADJA NAINGGOLAN Il Cagliari nello scorso gennaio ha riscattato l’altra metà del cartellino del belga dal Piacenza

Cagliari Cellino rivuole Matri

«E non vendo Nainggolan» IL PRESIDENTE Sul bomber spera in uno sconto della Juventus. E poi: «Se Dio vuole, entro la fine del girone di andata del prossimo campionato, giocheremo nel nuovo stadio di proprietà» n Due giorni fa Cauet ex centrocampista dell’Inter proponeva la cura alla sventura nerazzurra: Radja Nainggolan la medicina. Ma l’Inter a quanto pare se la deve scordare. Ieri in Lega Calcio il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha voluto mettere in chiaro la questione sul centrocampista di origini balinesi la cui fama è arrivata fino all’Arsenal e ora anche nel club in crisi affidato a Ranieri. O almeno, su assist di Cauet, per quanto valga. «Nainggolan non lo vendo a nessun prezzo», ha detto chiaramente Cellino, scansando ogni dubbio. Già il presidente rossoblù ha dovuto resistere alle richieste di squadre come il Napoli che contavano di avere il samurai rossoblù. Al che gli sono tornati in mente i 18 milioni di euro da

incassare in tre anni per Alessandro Matri. Come un pentito di quella cessione ha dichiarato: «Invece, se la Juventus a fine stagione mi rivende Matri con uno sconto, sono pronto a comprarlo, ma rispettando il limite degli ingaggi del Cagliari». Da vedere se la punta arrabbiatissima per non aver ricevuto la convocazione in nazionale immagini, speri o accetti un ritorno nella terra che l’ha rilanciato. Di certo non si augura che il suo cartellino vada a finire tra i prezzi scontati. Se un corteggiamento ci deve essere, per quanto assurdo possa sembrare il ritorno del bomber, lo si farà su basi forti che il presidente del Cagliari Cellino ha voluto raccontare come un araldo in piazza: «Se Dio vuole il Cagliari, entro la fine del girone di

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CELLINO SU MATRI «Se la Juventus a fine stagione me lo rivende con uno sconto, sono pronto a comprarlo».

andata del prossimo campionato, giocherà nel nuovo stadio di proprietà». Proprio come quello della Juventus. «Da oltre un anno ho dato il via ai lavori per realizzare un impianto prefabbricato, innovativo, da ventitremila posti: speriamo di essere la prima di una lunga serie di squadre a costruire il proprio stadio su un proprio terreno». Proprio nella nuova struttura dovrebbe basarsi la rinascita del Cagliari, o meglio, un suo rilancio nel palcoscenico del calcio italiano. Se ancora il luogo è incerto e il finanziamento del Credito Sportivo di 18 milioni di euro scaduto ma rinnovabile, ci sono i pezzi pronti per essere montati e smontati in ogni luogo. In attesa di capire se tra un anno e mezzo il sogno del presidente rossoblù possa diventare realtà, prosegue la ricerca di stratagemmi per continuare a cavalcare i primi posti. Tutti allo stadio con la bandana! Ma sulla fronte, non sugli occhi. Perché così ci arrivi sano e salvo e soprattutto...porta bene...

Sannino Folgorato da Sacchi, Varese gli ha cambiato la vita

GIUSEPPE SANNINO Primo anno in A

n Esordiente in serie A a 54 anni ma a Siena con la forza di chi è partito dall’ultimo gradino. Giuseppe Sannino ama parlare del suo calcio normale fatto di un 4-4-2 di stampo sacchiano perché rimase folgorato dalle squadre di Arrigo che incontrò in amichevole quando lui, a Pavia e Voghera, era un onesto trequartista di serie C. Nato a Ottaviano (a 23 km da Napoli), il 30 aprile del 1957, Sannino chiuse la carriera da calciatore a 31 anni per dedicarsi ai giovani del Voghera, Pavia, Monza e Como, dividendosi tra campo e lavoro all’Asl. Dal 1999 in poi ha allenato Biellese, Sudtirol, Meda, Sangiovannese, Varese, Cosenza, Lecco e Pergocrema. In queste ultime due piazze altrettante promozioni in C1

giocando nel girone di Nuorese, Olbia e Torres, eppure trascorre l’estate del 2008 da disoccupato. Non sapeva che da lì a poco avrebbe raggiunto il Paradiso del calcio. Il Varese, ultimo in classifica in C2, lo chiama e Sannino, ignaro che stava «imboccando una strada che avrebbe cambiato radicalmente la mia vita», dice sì. Rimonta incredibile ed è subito C1, poi concede il bis riportando il Varese in serie B dopo 25 anni. La scorsa stagione chiude

4º e viene eliminato ai playoff dal Padova, il Siena sale in serie A e lo chiama perché Antonio Conte va alla Juve. Sannino accetta e scrive in una lettera aperta per ringraziare Varese («qui ho affetti e amici veri, resterà la mia città»), i giocatori («gruppo di uomini veri») e la tifoseria biancorossa («la curva ha contagiato l'intero stadio»). A Siena ha imposto l’entusiasmo di Trap, l’austerità alla Capello e la gestione del gruppo di Lippi ma sempre fedele al 4-

IL TECNICO Innamorato del 4-4-2 di Arrigo, nel 2008 era disoccupato dopo aver portato in C1 Lecco e Pergocrema, poi prende i biancorossi ultimi in C2 e arriva 4° in serie B. Con il Siena l’esordio in A a 54 anni

4-2 dello stesso di Conte per «l’umiltà di non stravolgere quanto è consolidato». Il suo vice è Ciccio Baiano, ex bomber del Foggia di Zeman, lo stesso di Varese e che allenò nella Sangiovannese. Lui si occupa della fase d’attacco mentre Sannino cura con maniacalità i movimenti difensivi. Il Siena subisce poco, solo 4 gol, la metà a Palermo (20) nello scontro con l’allievo Devis Mangia, per il resto non rischia a Catania (0-0), per poco non ferma la Juve (0-1) e batte la Roma (1-1), surclassa però il Lecce (3-0). Al Sant’Elia vorrà prendere punti perché «a Siena c’è il basket che vince tutto, mi auguro che la città possa ricordarsi di Giuseppe Sannino che conquistò la salvezza». Fabio Salis


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SPORT ETO’O MORATTI PENSA AL SUO RITORNO PRESTITO SECCO PER GENNAIO E FEBBRAIO

STANKOVIC SERBIA, NIENTE EUROPEI E DEJAN DÀ L’ADDIO ALLA NAZIONALE

SPAGNA BOJAN E LEO MESSI SONO CUGINI UNO STUDIO SCOPRE I TRISAVOLI FRATELLI

n Per Samuel Eto'o potrebbe profilarsi un clamoroso ritorno all'Inter col campionato russo finito per un paio di mesi. L'Inter ha 2 posti liberi per 2 extracomunitari e potrebbe prendere il camerunense con un prestito secco per gennaio e febbraio pagandogli parte del sontuoso ingaggio che percepisce dall'Anzhi. Un'operazione simile a quella che il Milan fece con Beckham. Eto'o e Moratti ne hanno parlato in una telefonata, si vedrà.

n Dejan Stankovic non giocherà più con la Serbia. Lo ha annunciato l'interista dopo l'eliminazione dall'Europeo 2012. «È stata la mia ultima partita ufficiale con la nazionale» ha detto al termine della sconfitta per 1-0 in Slovenia. Stankovic dà l'addio alla nazionale dopo 102 gare e 15 gol segnati. Anche Vidic del Manchester Utd potrebbe fare lo stesso: «È tempo di ringiovanire la squadra».

n Per anni sono stati compagni di squadra al Barcellona pensando di avere in comune solo una statura non certo da gigante. Ora che le loro strade di sono divise, Lionel Messi e Bojan Krikic hanno scoperto di essere anche lontani cugini. A svelare la parentela è stata la rivista iberica “Segre” che, studiando l'albero genealogico di Messi, ha scoperto che i trisavoli della pulce e Bojan erano fratelli, e quindi sarebbero cugini di quarta generazione.

Prandelli «La mia Italia unisce» IL CT «Il gruppo ha chiesto un premio a Zambrotta per le 100 presenze. Mi piace. Cassano stressato? Che viva il momento» n «C'è il progetto, ci sono le idee, c'è «la capacità di unire e di non dividere». Manca ancora il grande risultato, e su quello la sua Italia può esser giudicata solo dall'Europa. «Non avevo guardato il quadro delle qualificate a Polonia e Ucraina, ora lo scorro e dico: è più difficile che a un Mondiale», ammette Cesare Prandelli, dopo aver chiuso il girone di qualificazione con una raffica di numeri da record. «D'altra parte, se nell'ultimo mondiale tre finaliste su quatto erano europee, un motivo c'è. Ma io non penso al torneo di giugno, non voglio affrontare ora l'ansia e lo stress, d'altra parte sono sempre dietro l'angolo». E il riferimento non è casuale. «Cassano mi aveva anticipato certe sue sensazioni - rivela dopo lo sfogo del barese sullo stress - Gli ho solo detto, vivi il momento bello. Chissà cosa succede tra tre anni, magari gioca una grande stagione e poi che fa, lascia?». Però l'idea di un progetto di sostegno ai giovani, lanciato da Tom-

numeri 26

I punti conquistati dall’Italia nel gruppo C frutto di 8 vittorie e 2 pari

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I gol subiti in 10 partite, gli azzurri hanno avuto la difesa meno battuta di tutti i nove gironi di qualificazione

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I gol di Cassano nelle qualificazioni, in tutto il barese ha segnato 9 gol con la maglia azzurra

ITALIA Gli azzurri si abbracciano dopo uno dei due gol segnati da Cassano martedì all’Irlanda del Nord

masi, la condivide in pieno «Lo facevo a Bergamo e a Parma: un ragazzo deve, ripeto deve, avere l'aiuto di ex campioni che hanno gestito lo stress». Finora a Coverciano il compito se lo sono sobbarcato vecchi campioni e compagniamici. «Meriti personali non ne ho, mi comporto con Antonio come con tutti gli altri: ma questo è un gruppo straordinario». Il gruppo di 25 azzurri «si al-

sorteggi GLI SPAREGGI Oggi gli accoppiamenti per designare le ultime 4 a Euro 2012.

largherà a 30-32». Ma senza abbandonare la strada percorsa finora. «Un Italia che ha idee e altruismo. Dà di sè l'idea di unità. Dopo avermi chiesto la fascia di capitano a Cassano a Bari e di dare spazio a De Sanctis nella sua Pescara, ora dallo spogliatoio mi arriva un'altra richiesta: un premio alla carriera a Zambrotta, facendolo arrivare a 100 convocazioni. Mi piace, molto».

IBRA E CASSANO

Galliani: «Tutto bene, non faccio lo psicologo» n Mal di pancia multipli nel Milan, con Ibrahimovic che non si diverte più tanto e Cassano che fissa già la data del suo ritiro nel 2014. Adriano Galliani si definisce “serenissimo”: «Non faccio lo psicologo, parlo con i giocatori e va tutto benissimo. Ibrahimovic voleva assolutamente tornare, e con la federazione svedese siamo riusciti a farlo rientrare lunedì. Non c'è più niente da commentare». L'ad rossonero, non fa drammi per l'avvio di stagione: «Va tutto benissimo, erano tutte cose previste. Purtroppo non erano previsti gli infortuni, ma sapevamo che avremmo avuto problemi facendo una preparazione finalizzata ad andare in forma per la Supercoppa del 6 agosto, richiamando i giocatori dalle vacanze e rimandandoli via». Galliani ha spiegato che Pato «sta meglio, non ci sarà sabato ma sta recuperando, non è in ritardo». Robinho ha saltato gli ultimi due mesi per un edema osseo alla zona inguinale, ma ora è pronto: «Sono felice, ho recuperato, ora mi alleno con la squadra e spero di dare una mano ai miei compagni già da Palermo».


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SPORT SERIE D SQUALIFICATO 1 GIORNATA LUCA DI PRISCO DELL’ARZACHENA n Squalificato per una gara Luca Di Prisco (Arzachena, foto), salterà la trasferta di Marino, che sarà privo di Manfredonia. Contro il Selargius mancheranno Balleello e Lisi (Sora).

STOCCHINO RIGORE FUORI TEMPO È GIUSTO ANNULLARE LA RETE

BASKET DINAMO-ARMANI IN TV? I SASSARESI HANNO DETTO DI SÌ

n In Alghero-Torres (Eccellenza) ha suscitato polemiche il rigore-gol annullato al catalano Stocchino che, a tempo scaduto nel 1° tempo, ha messo dentro la palla deviata sulla traversa dal portiere Deliperi. Per l’articolo 14 del regole del calcio il rigore va sempre battuto, anche a tempo scaduto, ma dopo la respinta del portiere o di un legno la gara si considera finita.

n Dinamo-Armani del 30 ottobre potrebbe andare in tv in quella che viene definita l’NBA-Day per la presenza di Gallinari coi milanesi. La Lega ha fatto richiesta, i sassaresi hanno dato la disponibilità.

TENNISTAVOLO TORNEO NAZIONALE A ORISTANO OLTRE OTTANTA ATLETI n Dopo tre anni ritorna un torneo nazionale in Sardegna, il primo in assoluto riservato ai 3° e 4° categoria. Un avvenimento che riempie di gioia il Comitato Fitet della Sardegna e soprattutto i tanti pongisti sardi. La società Tennistavolo Oristano organizzerà le due giornate che vedranno una partecipazione massiccia: oltre ottanta atleti.

Serie D Perra lancia l’Arzachena:

SENZA PATENTINO

«Il 4-0 all’Anzio utile per Marino» RILANCIO Il tecnico: «Riscattata la brutta gara col Boville, aver vinto così bene ci dà fiducia per domenica». Oggi (ore 17) gli smeraldini sul campo dell’Astrea per la Coppa Italia: «Scorbutici, vogliamo passare» di Eleonora Fava n L’Arzachena vale più di ciò che sinora la classifica fa vedere. Lo strepitoso quattro a zero di domenica scorsa sull’AnzioLavinio ne è prova perché gli smeraldini del tecnico Virgilio Perra vogliono emergere in un girone in cui il superfavorito Salerno si è ora portato in testa e dimostrare che l’attuale posizione (settima piazza con 8 punti in sei giornate) non è lo specchio reale delle loro ben più alte potenzialità. Ma nell’agenda di mister Perra, oltre alla nota maiuscola “obiettivo play off”, c’è anche quella, scritta in verde bianco rosso della Coppa Italia. E proprio questo pomeriggio (ore 17), per i sedicesimi di finale della corsa alla coccarda tricolore, i biancoverdi saranno impegnati in trasferta contro l’Astrea del tecnico Ripa, che accede al turno dopo aver superato lo scontro nel derby laziale contro il Fidene, per 3-2. Sarà una gara secca e se al termine dei 90’ di gioco ci sarà un pareggio allora si andrà immediatamente ai calci di rigore. Mister, quanta importanza date alla Coppa Italia? Quanto basta per poter andare avanti. Abbiamo superato il turno e siamo nelle giuste condizioni per continuare ad avanzare. Da uno a dieci vale? Nove, perché dieci è il campionato. Che gara sarà contro l’Astrea? Scorbutica, è una squadra che in Coppa gioca con un ritmo diverso, meglio che in campionato. Una squadra con forte agonismo, diciamo che ha le sue armi. Di quali armi parla? Giocatori pericolosi come Simonetta, Giuntini e Di Iorio, tutti attaccanti. Hanno una grande potenzialità offensiva. Ma dopo il 4-0 sull’Anzio sarete belli carichi.. Sì, siamo in un buon periodo. Giochiamo con più attenzione e ci siamo riscattati dalla brutta partita con il Boville, l’unica davvero sbagliata.

Uno dei vostri “pro” più grandi? Siamo una delle migliori difese, subiamo poco e riusciamo a tenere il gioco in avanti. L’allenatore dell’Anzio ha dichiarato che il pallino del gioco, nei primi 45’, era tutto in mano loro. Ognuno tira l’acqua al proprio mulino. Loro sono una buona squadra ma ogni volta che avevamo la palla si apriva un autostrada. Siamo entrati in gara da subito, per noi un pizzico di fortuna in più solo per aver trovato il gol nei primi minuti. Il vostro è un gioco che porta a segnare chi non lo fa per ruolo. Questo succede quando si hanno tanti giocatori di qualità. In difesa subiamo poco, le occasioni per tutti partono da li. Un tour de force per voi, domenica andate a Marino che, tra l’altro, non ha mai perso È una squadra che merita di stare tra le prime cinque. Ha buonissimi giocatori come Miani che in quattro anni ha collezionato un’ottantina di gol e Fanasca che ha sempre giocato in serie C e in D. Sarà una partita diversa da quella contro l’Anzio Il Marino è una squadra tosta, si sta rivelando tra le più importanti del campionato. Ma la partita contro l’Anzio è stata un’iniezione di grinta e fiducia che ci servirà per domenica stesso. Anche se ancora soffrirete di qualche assenza Purtroppo sì. Nuvoli, che ha giocato una gara su sei e Luigi Pinna, non sono ancora disponibili, in allenamento si è rifatto male Angheleddu, che ha giocato finora due partite. Porcu e Figos, invece, sono recuperati? Sì, Porcu sarà di nuovo con noi ma devo ancora decidere se rischiarlo in Coppa Italia o conservarlo per la gara di domenica. Figos era quattro domeniche fuori e contro l’AnzioLavinio era in panchina ma ritornerà presto in campo.

VIRGILIO PERRA Da quest’anno è l’allenatore dell’Arzachena

ECCELLENZA IL CARBONIA SI ILLUDE UN TEMPO IL VALLEDORIA FA SUO IL RECUPERO PER 3-1 n Il Valledoria batte in rimonta 3-1 il Carbonia nel recupero della 4ª giornata, match sospeso un mese fa per l’intossicazione alimentare che aveva colpito 9 giocatori minerari. I minerari giocano bene e chiudono il primo tempo in vantaggio grazie alla punizione di Giandon ma poi vanificano tutto ad inizio di ripresa, in 2': le due ingenuità di Ciccu e Boi portano al pareggio i valligiani con Lepori e al raddoppio con Carbini. Nel finale il Carbonia sfiora il 2-2 con Marini, Caschili e Giordani mentre il Valledoria segna il 3-1 con Levacovich in contropiede. Amareggiato il tecnico dei minerari Graziano Mannu: «Primo tempo eccezionale, poi abbiamo buttato via la gara in 2' per errori individuali. Ora speriamo di poterci rifare domenica con la Torres». n CLASSIFICA: Olbia, Torres 21; Fertilia 17; Taloro 16; Alghero, Calangianus 14; Sanluri 12; Castelsardo, Pula, Valledoria 11; S.Teodoro, Tavolara 10; Castiadas, Muravera 8; Carbonia 6; Atl Elmas, Nuorese 4; Villacidro 1.

Scherma Pizzo, la spada è d’oro MONDIALI Il siciliano vince a Catania contro Bas Verwijlen: «Svegliatemi». Male il favorito Tagliarol fuori al primo turno

PAOLO PIZZO

ANSA

n Dall'amarezza dell'eliminazione al primo turno del favorito, Matteo Tagliariol, alla felicità per la conquista dell'oro dell'outsider Paolo Pizzo. È stata una giornata in altalena, con conclusione da standing ovation, per la nazionale maschile di spada ai mondiali di scherma in corso di svolgimento a Catania. La gioia è quella del catanese Paolo Pizzo, 28 anni, che a «casa sua» - che ama tanto da tatuar-

ENRICOLOCCI/FC

si la scritta Aetna (Etna in latino) sulla spalla - ieri ha vinto il titolo battendo in finale 15-13 l'olandese Bas Verwijlen e conquista anche la Coppa del Mondo di categoria. «Svegliatemi, non ci posso credere, non è possibile, di più dalla vita non si può avere: vincere una medaglia d'oro a casa tua....», dice ancora incredulo subito dopo il successo. «Non ho mollato mai, non ci credo, non è possibile. Vincere un mondiale nella tua città è un'emozione che auguro a ogni sportivo». Tagliariol, dato in grandissima forma è stato eliminato dal sudcoreano Park al primo turno (15-13). «Peccato, le scorse vittorie mi avevano caricato molto, sono partito con troppa fretta, c’è ancora del lavoro di testa da fare».

CASANO ALLENA IL PIRRI È PRIMO «FARÒ IL CORSO» n Non è il classico imbucato al matrimonio ma poco ci manca. Stefano Casano è l'allenatore, sprovvisto di patentino, del Gemini Pirri capoclassifica a punteggio pieno nel girone A di Prima categoria dopo 4 giornate. E questa è la conseguenza della battaglia tra la LND (Lega Nazionale Dilettanti) e l'Aiac (Associazione Italiana Allenatori Calcio) che aveva portato, quest'estate, alla abolizione del patentino per gli allenatori di 1ª e 2ª categoria (e Juniores), poi rintrodotta a metà settembre. «C'è stata questa possibilità e ne ho approfittato – dice Casano – ho firmato un contratto con deroga. Chissà come mi vedranno gli allenatori patentati ma l'anno prossimo farò il corso per ottenere l'abilitazione». Questo perché nella modifica statutaria è previsto che le società iscritte ai campionati 2011/12 con allenatori senza patentino dovranno segnalare ai Comitati Regionali il nominativo da inserire nei primi corsi di nuova istituzione dell'anno prossimo. «Mi considero un allenatore a tutti gli effetti – ribadisce con orgoglio il 37enne ex giocatore di Quartu, Arbus, Sarroch – e la domenica mi dimentico anche di non avere il patentino ma mi metterò al pari di quelli che io considero miei colleghi». Il Gemini Pirri, di questo passo, farebbe immediato ritorno in Promozione dove l'obbligo dell'abilitazione del settore tecnico è rimasto. «Pensare di essere più forti di tutti è l'errore più grosso che potremmo fare – dice Casano – San Vito, Frassinetti e Girasole sono temibili». Al 4° posto c’è il Decimo 07 di Marcello Melis, ex portiere e altro tecnico senza patentino. «Ci conosciamo, è stato mio compagno a Pirri tempo fa, vuol dire che un po’ di calcio ne capiamo», dice Casano, non soddisfatto del 4-0 di domenica scorsa contro il Villasimius: «Bel risultato ma la squadra non mi è piaciuta. Contro il Girasole vincevamo 3-0 e abbiamo sbagliato il rigore del 4-0, la gara è finita 3-2...». Favoriti o no, la squadra è di prim'ordine, l'ossatura è quella dell'anno scorso con i vari Lenzu, Pau, Picciau, Andrea Melis ai quali si sono aggiunti gli esperti Toro, Rocco e Alessio Melis. «Il segreto? Che siano stati i giocatori a volermi in panchina, infatti mi seguono alla lettera». F.S.

TENNIS AL TC CAGLIARI SALIS OUT NEL DOPPIO

GOLF FINALI A IS MOLAS E LE LEZIONI PER TUTTI

n Si è fermato come a Settimo il cammino di Elisa Salis nel tabellone di doppio nell’internazionale del Tc Cagliari: in coppia con l’argentina Agustina Lepore è stata superata dal duo Giulia Gabba e Alice Savoretti per 7-6, 6-4. Che quindi oggi giocheranno la finale contro le olandesi Valeria Podda (origini sarde) e Jade Schoelink alle 17. Dalle 13 i quarti di finale di singolo con due derby: Martina Caregaro contro Roxana Vaideanu e Claudia Giovine contro Sara Savarise. La numero uno Anne Schaefer avrà il derby tedesco contro la promessa Carolin Daniels, mentre Erika Zanchetta aprirà contro l’altra campionessa del futuro, la bielorussa Aliaksandra Sasnovich. L.C.

n Sabato 15 e domenica 16 ottobre l’Is Molas Golf Club ospita i Campionati Individuali Assoluti. Alla gara più importante del torneo sono iscritti tutti i migliori golfisti isolani, tra questi citiamo il campione uscente Mario Azara, il pluricampione Enrico Pani, il giovanissimo Mattia Congiu che a soli 18 anni con un handicap 2.2 è sicuramente l’atleta sarda più vicino al mondo dei professionisti. In campo femminile Andrea Roeckl metterà in palio il titolo conquistato lo scorso anno. La gara si snoda lungo le 36 buche da giocare con la formula medal. I Campionati sono aperti al pubblico a titolo gratuito ed accoglieranno quanti vorranno provare i colpi del golf nel campo pratica del prestigioso Circolo Is Molas.


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CULTURA

MACOMER L’editoria isolana crisi e speranze agli stati generali L’EVENTO Quaranta stand, oltre cento ospiti e quasi quattromila titoli all’11esima edizione della Mostra del libro della Sardegna di scena dal 20 al 23 ottobre nel capoluogo del Marghine di Francesca Cardia

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ornare alla memoria storica dell’Italia e dell’Isola per diffondere la cultura anche nei piccoli centri. Esportarla fuori dalle grandi città, dai grandi centri in cui viene relegata e inondare di parole, libri e conoscenza i territori più lontani dalle “cattedrali” della cultura. Per l’edizione 2011 della Mostra del libro di Macomer, che si terrà dal 20 al 23 ottobre, la parola d’ordine è rilancio. Un rilancio che prende le mosse dall’Unità d’Italia, tema scelto quest’anno come rappresentativo della manifestazione che si intitola “La cultura per il territorio. La storia e le storie, i saperi, le produzioni 150 dopo l’Unità d’Italia”. Un’iniziativa che ogni anno riunisce gli Stati generali dell’editoria sarda nel capoluogo del Marghine e che è diventata la vetrina più importante per case editrici e vecchi e nuovi autori isolani, ma non solo. L’evento mira a varcare i confini della Sardegna e il tema di quest’anno permette di smarcarsi dalla dimensione locale per ambire a quella nazionale. E i numeri ne sono la testimonianza: quasi quattromila i titoli esposti e quaranta case editrici presenti, ol-

tre cento gli ospiti. Quest'anno la rassegna uscirà dalle ex caserme Mura per proiettarsi in diverse zone della città. Nelle ex caserme l'Aes allestirà la parte espositiva e organizzerà gli incontri con gli ospiti. Nel padiglione Castagna sarà invece allestita l'esposizione dei libri sardi. Una quattro giorni carica di eventi tra incontri, presentazioni, reading, mostre e laboratori per bambini. E tanti focus. Sui protagonisti e le prospettive della letteratura in lingua sarda, sulla storia e l’autonomia sarda, sul rapporto fra i libri e le nuove tecnologie, sui sequestri in Sardegna. E ancora il rapporto tra l’Isola e il resto del mondo, mettendo a confronto culture e narrative sarde e del Sud-America e del Mediterraneo. E poi ci sono le cene con l’autore, nei ristoranti di Macomer, dove i lettori potranno incontrare Aldo Brigaglia, Georges de Zerbi, Francesco Enna, Ghjacumu Thiers, Salvatore Tola, Giovanni Fancello, Maria Antonietta Macciocu, Giacomo Mameli, Pietro Maurandi. Il programma intero si trova sul sito www.mostradellibroinsardegna.it. Grande il coinvolgimento delle scuole con l’iniziativa “adotta un libro sardo” curata dall’Aes, Associazione editori sardi. I bambini delle elementari

potranno scegliere ad esempio tra le fiabe sarde tradizionali di Francesco Enna o il libro di Alessandro Marchetti “Dolce e i misteri di Acquascura”. Per le scuole medie inferiori “Il quaderno di Eleonora”, il racconto di una vita di studio dell’autrice, la ventiseienne cagliaritana Eleonora Serci, affetta dalla sindrome di down. Per i ragazzi del liceo i testi della Cuec sulla Storia della Sardegna e l’ultimo libro di Giacomo Mameli, “La Sardegna delle eccezioni”. Una porta sul mondo con gli ospiti che arrivano d’oltremare. «Ci saranno rappresentanze di autori e case editrici che arrivano dall’Abruzzo, dalla Tunisia e dalla Corsica», spiega Giuseppe Mocci dell’Aipsa, consigliere dell’Aes. «Sarà uno scambio continuo, soprattutto con i colleghi corsi con dibattiti e incontri sui temi dell’insularità, della lingua e dell’autonomia».

info L’UNITÀ D’ITALIA Il titolo dell’edizione 2011 della fiera del libro è “La cultura per il territorio. La storia e le storie, i saperi, le produzioni 150 dopo l’Unità d’Italia”

LA MANIFESTAZIONE Una quattro giorni carica di eventi tra incontri, presentazioni, reading, mostre e laboratori per bambini e tanti focus su lingua e autonomia

IL FUTURO INCERTO Un mondo difficile quello dell’editoria sarda che continua a fare i conti con la crisi economica generale e con quella specifica del settore. «Negli ultimi anni è cambiato tanto», spiega Ivan Bottini, presidente dell’Aes, Associazione editori sardi, che traccia un quadro non certo eclatante. «Dal 2000 al 2010, in dieci anni, c’è stato il tracollo: da 300-350 libri pubblicati all’anno dalle case editrici isolane, siamo passati alla metà, 100-150 libri all’anno». Ma non è tutto. Sono diminuite anche le tirature dei libri editati. «Prima ci si assestava sulle 34mila copie, ora si è scesi a mille1.500». Tanti i fattori che hanno decretato questa congiuntura negativa la crisi economica generale, ma anche l’avvento delle nuove tecnologie della stampa digitale e dell’ebook. E poi la chiusura di tante piccole librerie indipendenti, spazzate via dalla globalizzazione e dall’avvento dei franchising e della grande distribuzione che taglia fuori da quel mercato le piccole case editrici sarde. Come riuscire ad andare avanti? «La nostra forza è la passione», continua Botticini. «Andiamo avanti, sempre e comunque, continuiamo a cercare nuovi autori. Tanti scrittori sardi che adesso sono affermati a livello nazionale sono nati con noi. Siamo relegati a essere dei prodotti di nicchia, ma forse, alla fine, questo non è un male».


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CULTURA

PECHA KUCHA NIGHT

Il face to face fra giovani creativi

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opo aver già conquistato tutto il mondo sbarca anche a Cagliari la Pecha Kucha Night, una serata dedicata alla creatività. Un momento d’incontro e confronto per stilisti, designer, architetti, registi e fotografi. La serata si svolge domani, nell’ambito del festival Alig’Art. Ospita l’evento il Chiostro della Facoltà di Architettura alle 20 e 20, orario imposto dal format internazionale. Il progetto nasce in Giappone nel 2003 come un evento per designer ed architetti. Il nome della manifestazione ne richiama il tono informale, pechakucha significa “chiacchiere” nella terra del Sol Levante. Qualcuno ha pensato che attraverso un incontro pubblico sarebbe stato possibile conoscersi e mostrare i propri lavori. La particolarità di queste serate è la modalità di presentazione. 20 x 20, ovvero una presentazione di massimo venti diapositive, venti secondi a disposizione per illustrare ogni diapositiva. Meno di sette minuti ed il tempo a disposizione è già finito, avanti un altro. Un tempo sufficiente a concludere un discorso, mantenere vivo l’interesse degli spettatori ed incuriosire quel tanto che basta per andarsi ad informare la mattina dopo. In questi otto anni il fenomeno è cresciuto molto. Nella sola Tokyo si sono ormai svolti più di ottanta serate, mentre nel resto del mondo quasi 450 città hanno sperimentato questo tipo di iniziativa almeno una volta. Oggi gli

info

PER ALIG’ART AL CHIOSTRO Al Chiostro di Architettura alle 20 e 20. Fotografi, artisti, architetti presentano le opere. Si hanno a disposizione 20 diapositive, ciascuna 20 secondi.

architetti dividono il palco con scrittori, comunicatori, musicisti, attori ed altri artisti. «Per seguire il format ufficiale abbiamo dovuto contattare lo studio giapponese da cui è partito tutto», racconta Emilio Spanu, uno degli organizzatori dell’evento «non c’è un vero e proprio contratto, ma seguendo tutte le regole si entra a far parte ufficialmente del circuito. Per esempio entro un anno dovremo organizzare altre tre serate, oltre ad utilizzare il marchio ufficiale e le regole base. Prima di concedere il materiale i controlli sono molto rigorosi». Questo Volume Uno, prima edizione a Cagliari, conta sedici partecipanti, provenienti dalla Sardegna ma anche da Roma, Bologna, Madrid. Quasi due ore di presentazioni piene di creatività e di stile. Spanu specifica che «tra i partecipanti ci sono molte idee originali. Arte di strada, architettura che cerca soluzioni particolari, fotografi, registi. Non ci aspettavamo così tante richieste di partecipazione, metà delle richieste sono state respinte o rinviate alle prossime edizioni». I partecipanti hanno inviato il materiale qualche settimana fa e sono stati selezionati dagli organizzatori. «Ci vuole molto termo per organizzare tutto», spiega Spanu, «per questo abbiamo imposto un limite ragionevole di tempo prima dell’esposizione. Per il resto, tra grafica, pubblicità e i rapporti con i partecipanti ci abbiamo messo tre mesi a sistemare tutto». Il Volume Due è previsto per gennaio. Jacopo Basanisi

PECHA KUCHA Un momento d’incontro e confronto per stilisti, designer, architetti, registi e fotografi


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CULTURA

STORIE

Boxeur e ciclisti in bianco e nero

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ardegna terra di pugili, di ciclisti, di piloti. Ma forse più culla di grandi eventi, i primi Giri, le prime salite, i primi cronometri per le pedalate e per i bolidi che sfrecciavano su strade impolverate. E Isola generosa di giornalisti capaci di passare dalla cronaca alla narrazione. Giuseppe Giallara, Pietro Picciau, Andrea Coco, legati dalla loro passione per la scrittura, fatta professione che straripando oltre il servizio, diventa libro. Tutti figli di Angelo Carrus, capostipite di una famiglia di cronisti e scrittori e padre di una stirpe che nasce proprio con il libro “Lo sport in Sardegna tra cronaca e leggenda”. Bambini prima a bordo di un ring, poi ragazzini lungo le strade sterrate di un rally o ragazzi in sella per una fuga in un rettilineo impolverato. Storie di libri che si somigliano, una memoria tangibile di ricordi di successi che si stavano perdendo, il più delle volte in una terra avara di campioni e troppo spesso costretta a ricordare. Andando alla ricerca di quel talento, di quel successo, di quei trionfi che sono andati oltre il mare. «A un certo punto ho maturato la convinzione che il pugilato avesse avuto tanti campioni, ma si cominciasse a perderne la memoria», racconta Giuseppe Giallara, prima di salire sul ring di “Fuori i secondi, storia del pugilato in Sardegna”, perché era il momento di fermare per sempre nomi, momenti e guantoni: «Si sapeva chi fossero i miti, ma i loro ricordi erano sfocati, a cominciare da Efisio Lecis, primo boxeur cagliaritano». FISSARE LA MEMORIA Giuseppe oggi ha 66 anni, ma ricorda bene quando da bambino si metteva in punta di piedi per vedere Salvatore Burruni. Così ha raccontato le emozioni di cadute al tappeto e di pugni al cielo, fissando decenni di incontri in Sardegna. «Tanti nomi, tanti momenti, difficile scegliere», ammette Giuseppe, «Ma se proprio devo, dico Piero Rollo, un artista boxeur, Duilio Loi e poi Nino Benvenuti». L’Isola continua ancora a partorire pugili di buon livello, ma Giallara ammonisce: «Spesso c’è troppa fretta di affermarsi, magari dopo pochi incontri già si punta al titolo. Prima ci volevano decine di riprese e tanti cazzotti prima di avere l’occasione». L’occasione per Pietro Picciau furono quei due Giri di Sardegna organizzati da Gino Mameli. «Ci vuole una molla per scrivere un libro che raccolga un secolo di sport. Ma soprattutto tanto amore». E la passione che ha portato Pietro a scrivere “Un uomo in fuga, 100 anni di ciclismo in Sardegna”. E l’ha scritto quando l’amore era all’apice, prima che l’ombra del doping fosse incombente: «Posso definire il mio libro come una celebrazione del ciclismo pulito». In casa Picciau sono cresciuti a pane e pedali: «Se devo scegliere un ciclista importante per me scelgo mio fratello Pinotto, un gran velocista”. Anche Pietro era un velocista, ma di cime ne ha scalato di più con la sua penna: «Ho raccontato del Cannibale Merckx e dei giri di Sardegna, della lealtà e della tenacia. Poi scelgo Beppe Saronni». Ma è un ciclismo in bianco e nero, e il futuro? «Qualche buon ciclista può ancora nascere, come Alberto Loddo, che battè Petacchi in volata a Cagliari due anni fa». Ma poi un velo di rassegnazione: «Ti affezioni a un campione e poi scopri che bara, meglio il ciclismo di 100 anni fa». Pietro Picciau in sella era un velocista e non amava le salite. Andrea

LA MEMORIA La Sardegna terra di pugili e di corridori Tre viaggi a ritroso quando lo sport era povero e impolverato

Coco non sarebbe mai stato un pilota da sterrato, ma nel misto qualche soddisfazione se l’è tolta: «Ero un pilota da cronoscalata». E anche un giornalista appassionato, prima ancora di completare “Oliodiricino”: 50 anni di corse automobilistiche in Sardegna” visti attraverso gli occhi un po’ lucidi del pilota e raccontati con la lucidità del giornalista. Cagliari – Sassari è qui che nascono le sfide dei primi bolidi, con Gerolamo Devoto capostipite di una stirpe di piloti. «Ma i TRE LIBRI primi ricordi sono legati a Gigi OlivaSULLO SPORT ri, campione in tutto e alla sua MaseGiuseppe Giallara: rati. E poi il 1978, il primo rally della “Fuori i Costa Smeralda». Impossibile però secondi, storia non avere un debole per il Vagabondel pugilato in do: «Giorgio Pani, correva ma avevi Sardegna”. problemi di cuore e morì a 50 anni», e Pietro Picciau: impossibile non celebrare l’unico pi“Un uomo in lota ufficiale di una casa automobilifuga, 100 anni stica: «Gianni Vacca, che anche se per di ciclismo in poco alla Renault ci arrivò». A diffeSardegna”. , renza di altri sport che vivono di riAndrea Coco: cordi in bianco e nero, per il mondo “Oliodiricino”: delle auto c’è materiale per scrivere 50 anni di ancora: «Prima o poi farò un altro giro corse di pista con altri 50 anni di racconti di automobilistiche questo mondo». in Sardegna. Lazzaro Cadelano

info

RICORDI Nella foto qui a fianco il campione Duilio Loi. Nella foto grande un’immagine del Giro di Sardegna 1971.

TEATRO MASSIMO

Celestini diviso per 5 personaggi

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i apre con il nuovo spettacolo di Ascanio Celestini la seconda stagione di prosa curata dal Teatro Stabile della Sardegna al Teatro Massimo. Con “Pro patria – Senza prigioni, senza processi” l’attore romano ritorna a Cagliari fresco di debutto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e dal 12 al 14 ottobre (inizio ore 21) porterà su palco cinque personaggi. Un narratore-personaggio che parla in prima persona. Con lui ci sono due padri, uno di sangue e uno ideale. Accanto si

muovono due abitanti della prigione che è il luogo dell’azione. Sono un secondino detto l’intoccabile, padrone concreto della vita del carcere, e un immigrato africano che dorme cinque minuti ogni ora. «I morti e gli ergastolani hanno una cosa in comune, non temono i processi. I morti perché non possono finire in galera. Gli ergastolani perché dalla galera non escono più. Prosegue dunque il nuovo corso dello Stabile della Sardegna che, diretto da Guido de Monticelli, continua a puntare su un cartello-

SUL PALCOSCENICO L’attore dal 12 al 14 ottobre porta in scena “Pro patria – Senza prigioni, senza processi” ne che snocciola titoli e testi che narrano storie e avventure saldamente ancorate alla realtà, ma con il gusto di trasfigurarla con divertimento e intelligenza. Tocca a Celestini dare il benvenuto al pubblico con una storia che farà riecheg-

giare le gesta di alcuni giovanissimi italiani che nel 1849 gettarono le basi per idee democratiche che si sarebbero realizzate soltanto un secolo più tardi. Si chiamano Armellini, Mazzini, Saffi, Garibaldi, Mameli, alle prese con quel laboratorio politico e sociale che fu la Repubblica Romana. E Ascanio Celestini terrà a battesimo anche il ciclo di incontri collaterali che accompagneranno alcuni degli spettacoli in cartellone. Si comincia giovedì 13 alle ore 18 al Minimax, il ridotto del Massimo. Conducono l’incontro Cristina Lavinio (Università di Cagliari) e Annamaria Monteverdi (critico e studioso di teatro contemporaneo).


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 Sala 1 Riposo

❆h

Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Riposo CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 17.30-19.30-21.30 Sala 1

Sala 11

I Puffi

Sala 1

Blood Story

Ex: amici come prima Ore 17.40-20.00-22.15

Sala 11

Ma come fa a far tutto? Ore 20.30-22.30

Sala 2

I Puffi

Sala 8

Final Destination 5 3D Ore 17.50-19.55-22.00

Sala 12

Ex: amici come prima Ore 17.30-19.30-21.30

Sala 3

Ex: amici come prima Ore 18.30-20.45-22.45

Sala 9

I Puffi 3D

Final Destination 5 3D Ore 18.15-21.00-22.50

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.45-20.05-22.25

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 I Puffi 3D Ore 18.00

Sala 4

Sala 10

Sala 5

Sala 11

La pelle che abito

Sala 1

Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 18.10-20.40-22.40

Sala 6

Drive

Ore 21.00

Sala 11

Ma come fa a far tutto? Ore 17.25-22.10

Sala 12

Blood Story Ore 17.20-19.50-22.20

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 13

Jane Eyre

UCI CINEMAS CAGLIARI ❆▲ho Via Santa Gilla, 15 - Tel. 892960 Sala 1 La pelle che abito Ore 17.35-20.10-22.50

MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Riposo

Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 19.15-21.30

Sala 2

Baciato dalla fortuna Ore 22.30

Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 17.30-20.00

Sala 3

Ma come fa a far tutto? Ore 17.20-19.50-22.10

Sala 4

Ex: amici come prima Ore 17.40-20.00-22.20

Drive Ore 17.00-21.00

Sala 5

A Dangerous Method Ore 19.30-21.30

Sala 5

Niente da dichiarare? Blood Story

Sala 7

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 19.15

Ore 16.40-18.30

IGLESIAS

La pelle che abito

Sala 2

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 20.00

Sala 6

I Puffi 3D

Ore 22.30

Ore 17.40-20.10

I Puffi

Sala 8

Blood Story Ore 17.30-20.20-22.50

SPAZIO ODISSEA ❆▲h Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala Kub. A Dangerous Method Ore 19.15-21.30

I Puffi 3D

Sala 1

Sala 9

Ore 19.15-21.30

Sala 1

Ore 22.40

Final Destination 5 3D Ore 17.50-20.30-22.40

Terraferma

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Drive Ore 20.30-22.30

Drive

Sala 7

Sala 2

CARBONIA

Sala 6

La pelle che abito Ore 18.30-21.00

GREENWICH D’ESSAI ❆h Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Il villaggio di cartone Ore 19.15-21.30

❆▲h

Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 17.50-20.20-22.40

Sala 8

Ore 17.00-19.15-21.30

ALGHERO

Sala 5 Ore 18.30-21.00

Baciato dalla fortuna Ore 17.00-21.30

▲ho

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 I Puffi 3D Ore 19.30

Ore 17.00

Sala 7

La pelle che abito

Ore 19.40

Ore 19.00 Final Destination 5 Ore 17.30-19.30-21.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Blood Story Ore 17.30-19.50-22.10 Sala 2

Drive

Sala 3

Jane Eyre

Ore 18.10-20.20-22.30

Sala 2

Sala Truf. L’amore che resta Ore 19.15-21.30

Sala 4

L’amore fa male Ore 18.10-20.20-22.30

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Box Office - Il film dei film Ore 17.00-21.50 Sala 1 Niente da dichiarare? Ore 19.30 Sala 2 Baciato dalla fortuna Ore 19.55-22.10 Sala 2 I Puffi Ore 17.40 Sala 3 L’amore fa male Ore 17.10-19.35-22.00 Sala 4 Drive Ore 16.55-19.15-21.30 Sala 5 Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 17.25-19.45-22.05

Sala 5

I Puffi 3D Ore 16.20-18.20-20.25-22.30

Sala 6

Final Destination 5 3D Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 8

Ex: amici come prima Ore 16.30-18.30-20.30-22.30 Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 18.10-20.20-22.30

Sala 9

Kung Fu Panda 2 Ore 16.30-18.30

Sala 9

L’alba del pianeta delle scimmie Ore 20.20-22.30

Sala 10

ILMETEO

Baciato dalla fortuna Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Sex and Zen 3D Ore 22.30

Sala 3

Drive Ore 20.15-22.30

Sala 4

Blood Story Ore 20.00-22.30

Sala 5

Baciati dalla sfortuna Ore 20.15-22.30

Sala 6

Final Destination 5 3D Ore 20.15-22.30

Sala 7

Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 20.15-22.30

Sala 8

Ex: amici come prima Ore 20.15-22.30

Ore 17.00-19.30-22.00

Sala 7

Ore 20.40-22.50 Ore 18.10-20.30-22.40

SASSARI Ore 16.40-19.00-21.20

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

Carnage

Sala 6

Ore 16.20-18.25

Ore 16.25-19.05-21.45

Sala 2

Sala 4

Ex: amici come prima Ore 16.45-19.00-21.15

Sala 7

Ore 17.30

Kung Fu Panda 2

Sala 2

Sala 3

Sala 6 h

CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Jane Eyre

le trame

GUSPINI CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Riposo

❆ho

LUNAMATRONA TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

▲ho

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Riposo

▲h

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Baciato dalla fortuna Ore 18.20

JANE EYRE Genere Drammatico Anno 2011 Durata 120 minuti Regia Cary Fukunaga Con M. Wasikowska, M. Fassbender Trama Nell'Inghilterra del XIX secolo vive la giovane Jane Eyre. Non è ricca, non è bella e, dopo anni di sofferenze e stenti, trova finalmente lavoro come istitutrice nella casa del Signor Rochester, ricco gentiluomo. La vita sembra offrirle un occasione di riscatto e un amore, ricambiato, nei confronti del padrone di casa. Ma un terribile segreto, celato tra le mura del palazzo, si frapporrà tra Jane e la felicità...

EX: AMICI COME PRIMA Genere Commedia Anno 2011 Durata 98 minuti Regia Carlo Vanzina Con E. Brignano, T. D'Aquino Trama Storie, tradimenti, rotture e nuovi amori. Un neo marito incontra un amore proveniente dal passato e mai sopito. Un architetto, in fase di divorzio, s'innamora dell'avvocato della moglie. Un politico inizia una relazione con una donna che scoprirà essere primo ministro di uno stato dell'est. Un ragazzo è a caccia di ragazze appena lasciate, in quanto prede più facili. Un finto psichiatra s'innamora di una paziente...

FINAL DESTINATION 5 Genere Horror Anno 2011 Durata 95 minuti Regia Steven Quale Con Nicholas D'Agosto, Emma Bell Trama Quinto capitolo della saga fantascientifica a sfondo horror. La morte è sempre in agguato e minaccia un gruppo di colleghi in viaggio per partecipare a un raduno aziendale. Durante il tragitto in autobus, uno di loro, Sam, ha una premonizione agghiacciante: il crollo di un ponte provocherà un disastro dove perderanno la vita i suoi amici e molte altre persone...

L’AMORE FA MALE Genere Drammatico Anno 2011 Durata 100 minuti Regia Mirca Viola Con S. Rocca, N. Grimaudo Trama Germana ed Elisabetta sono amiche. La prima è un'attrice e ha una figlia, ha un amante, un avvocato di nome Massimo, più vecchio di lei. La seconda, invece, è un medico, e sta attraversando una profonda crisi con suo marito, Aldo. La vita di Germana si complica ulteriormente quando incontra il fascinoso Gianmarco. Un giorno Elisabetta propone a Germana di fare con lei un viaggio per la Sicilia...

Ore 18.30-20.40-22.45

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Riposo

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Riposo

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Final Destination 5 3D Ore 18.00-20.00-22.00

LA MADDALENA PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Riposo

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Ex: amici come prima Ore 18.00-20.10-22.20 Sala 2

Drive

Sala 2

I Puffi

Ore 22.10 Ore 18.00-20.00 Sala 3

Final Destination 5 3D Ore 18.10-20.15-22.20

Sala 4

La pelle che abito Ore 18.00-20.15-22.30

GHILARZA JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Riposo

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Abduction - Riprenditi la tua vita Ore 18.00-20.10-22.30 Sala 2

Ex: amici come prima Ore 18.10-20.15-22.30

Sala 3

Final Destination 5 3D Ore 18.15-20.20-22.35

Sala 4

Drive

Sala 5

Blood Story Ore 17.50-20.10-22.30

Sala 6

I Puffi 3D

Ore 18.10-20.25-22.35

Ore 18.00-20.15-22.25 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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