sardegnaquotidiano_20110822

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QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

CIAK Si gira con zombie e vampiri l’horror fra Stampace e Castello

Anno I Numero 55 Lunedì 22 agosto 2011 0,80 Euro

GUASILA Uomini, cavalli e coraggio il Palio è la festa di tutta l’Isola

Massimiliano Lasio a pagina 21

CRONACHE

Servitù La nuova beffa: pannelli solari sulle caserme n Il ministero dà una concessione di 25 anni alla società Difesa Spa per la realizzazione degli impianti: un vincolo pesante sulle dismissioni.

a pagina 10

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LIBIA Battaglia a Tripoli, crolla il regime di Gheddafi. Catturati i figli del Raìs

Jacopo Basanisi a pagina 22

REGIONE È rivolta sui tagli assessori sul piede di guerra I SINDACATI

«Il governatore ci convochi subito»

n Lo schema della Finanziaria di La Spisa e Cappellacci che riduce i fondi a tutti gli assessorati tranne che alla Sanità e alla Programmazione fa infuriare l’intera squadra di governo. I tre assessori più colpiti dai tagli, Oscar Cherchi, Antonello Liori e Alessandra Zedda, rispediscono al mittente la proposta: non è stata concordata e siamo pronti ai sacrifici, ma senza risorse il nostro ruolo è inu-

tile. Cgil e Cisl chiedono un incontro urgente col governatore e per l’autunno annunciano nuove iniziative di mobilitazione: «Dicano quali sono le strategie, perché cancellare gli stanziamenti per il lavoro, la pubblica istruzione, l’industria e l’agricoltura è un suicidio». Giacomo Bassi alle pagine 2-3

COPPA ITALIA .

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Zoccheddu e Zasso alle pagine 6-7

Medjugorje L’aereo non c’è una via crucis per 100 anziani n Pellegrini tra i 60 e gli 80 anni costretti a passare la notte in aeroporto a Spalato: «Ci hanno dato solamente pane e acqua». Maddalena Brunetti a pagina 8

In centro Massacrato dai rapinatori per il cellulare n Un impiegato di 52 anni è stato aggredito da un gruppo di malviventi mentre camminava tra via Carloforte e via Mameli. Manuel Scordo a pagina 12

San Paolo Sfratto alla Pgs per l’oratorio tempo di veleni n Dopo la cacciata della società cestistica adesso molti genitori minacciano di allontanare i bambini dalla parrocchia. a pagina 14

Il Cagliari a valanga sull’Albinoleffe, Larrivey ne fa tre La prima gara stagionale dei rossoblù, al Sant’Elia contro i bergamaschi dell’Albinoleffe, finisce 5 a 1. A sbloccare il risultato è Nenè su rigore, poi Larrivey, Conti, e ancora l’argentino con altre due reti. Dai quattromila spettatori presenti allo stadio applausi per l’undici di Ficcadenti che ha

messo in campo il tridente. In tribuna anche Ekdal, El Kabir, Ibarbo e Ribeiro, accompagnato dal suo agente Figer. Gabriele Lippi alle pagine 16-17

SANT’ELIA ROGO NEL PALAZZO, QUATTRO FAMIGLIE EVACUATE a pagina 13


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LUNEDÌ 22 AGOSTO 2011

MANOVRA REGIONALE

IL SIT-IN I pastori sotto Argea e Laore n L’autunno è ancora lontano dall’arrivare ma per i pastori l’estate più calda degli ultimi decenni non accenna a finire. Dopo le manifestazioni insieme con gli artigiani e le manganellate prese a fine luglio sotto il Consiglio regionale, il Movimento Pastori Sardi di Felice Floris torna in piazza a Cagliari. L’appuntamento è per venerdì in via Caprera, di fronte alla sede dell’ex Ersat dove attualmente hanno sede le due agenzie regionali Argea e Laore.

LA PROPOSTA DI BILANCIO 2012

“Attraverso questa iniziativa - si legge nel sito del Mps - chiederemo alla classe politica di riflettere sulle riforme da attuare in merito a tali strutture, poiché sembra essere giunto il tempo che i tecnici impiegati siano realmente distribuiti a disposizione delle campagne. Chiederemo - una riforma radicale dove non si vedranno più tecnici qualificati chiusi nei loro uffici ma uomini pieni di dignità e umiltà al servizio di pastorizia e agricoltura”.

FINANZIARIA La rivolta degli assessori «Pronti alle dimissioni» di Giacomo Bassi giacomo.bassi@sardegnaquotidiano.it

n Quando hanno ricevuto la lettera dell’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa, non volevano credere ai loro occhi. Poi la rabbia è montata ed è pronta a trasformarsi in ribellione: «Vanno bene i tagli, d’accordo che qui tutti devono fare dei sacrifici e ridurre i propri budget di spesa, ma così com’è, la ripartizione dei fondi regionali per il bilancio 2012 è una carneficina che fa strage dei settori produttivi regionali, altro che Finanziaria». Una carneficina, le cui ragioni sono scritte nero su bianco nella missiva spedita da La Spisa ai colleghi, fatta di tagli di 87 milioni all’assessorato alla Pubblica istruzione, azzeramento (nel senso di zero euro spendibili) delle risorse per quello all’Industria, diminuzione di 53 milioni per il Lavoro, di 46 per gli Enti Locali, di 32 per l’Ambiente. Stesso discorso poi per l’Agricoltura, che si vede ridurre il budget rispetto allo scorso anno di 56,8 milioni, per il Turismo (-43), per i Lavori Pubblici (-64,7). Ecco, tagli inaccettabili per gli assessori, soprattutto perché poi, a ben vedere, gli unici che continuano a guadagnare sono sempre i soliti: la Sanità, il cui fabbisogno continua a crescere senza freni (nel 2009 era sotto i tre miliardi; per il 2012 è stimato in 3,36 miliardi) e che si è vista aumentare le risorse di 295 milioni di euro e la Programmazione (l’assessorato di La Spisa, appunto), che nel 2012 potrà contare su 72 milioni in più rispetto allo scorso

BUDGET La mannaia regionale si abbatte su tutti i “dicasteri”: a salvarsi solo la Sanità, che guadagna 300 milioni di euro

info

ALESSANDRA ZEDDA I fondi previsti per il 2012 per l’assessorato regionale all’Industria sono pari a zero euro

OSCAR CHERCHI L’Agricoltura dovrà rinunciare a 56,8 milioni di euro per le politiche di sviluppo

TAGLI Zedda, Liori e Cherchi chiederanno di rivedere le somme per il 2012. «Altrimenti il nostro ruolo è proprio inutile» anno. Con buona pace dello sviluppo dell’Isola, della razionalizzazione delle spese, della diminuzione dei costi della politica. La Finanziaria regionale 2012/2014, le cui linee guida sono state approvate dall’ultima riunione della Giunta regionale, fa tutt’altro, insomma. E per il prossimo anno stanzia 160 milioni di euro per le partecipate e dimezza i fondi per la formazione; ripiana i buchi della sanità e azzera i fondi per le politiche industriali e del lavoro; e quelli per Comuni e Province, per il turismo e il commercio, per l’agricoltura. LE REAZIONI DEGLI ASSESSORI «È chiaro che le linee guida indicate dall’assessore La Spisa non potranno essere seguite. Un esempio? Solo per il funzionamento e il personale delle agenzie il mio assessorato spende 160 milioni di euro, cosa posso fare con 187 milioni di euro per il 2012?». Niente, si risponde l’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi, che da pochi giorni ha lasciato gli uffici dell’Industria per affrontare le problematiche del comparto agro-pastorale: «I tagli della Programmazione sono troppo drastici, ci limitano nell’azione di governo, non sono in grado nemmeno di finanziare la legge 15 che è stata varata proprio per dare risposte alle problematiche delle campagne sarde. Necessariamente quindi dovremo incontrarci per rivedere quelle cifre». Numeri che dovranno essere ritoccati anche per quanto riguarda l’assessorato all’Industria, che di fatto viene “commissariato” dalla Programmazione e dal-

la presidenza della Giunta. Dice infatti il neo titolare Alessandra Zedda, che per il 2012 non potrà contare nemmeno su un euro, che «su quelle linee guida dovremo tornare: per il rilancio economico della Sardegna serve coraggio e servono anche risorse. Da domani (oggi, ndr) tornerò in ufficio e cercherò di capire con i tecnici cosa si può risparmiare. Detto questo, dobbiamo accelerare la spendita dei fondi europei e dobbiamo presentare dei progetti che siano in grado di dare ossigeno alla nostra terra». Progetti che però non possono essere portati avanti con un «bilancio, come quello prospettato per il 2012, che è assolutamente insufficiente: per questo, oltre a chiedere al più presto un incontro con il presidente Cappellacci, mi appello alla solidarietà del collega La Spisa. D’altronde, o mi mettono nelle condizioni di lavorare e incidere, con le giuste risorse, o il mio ruolo è vano». Come vano rischia di essere anche quello di Antonello Liori, che è passato da pochi giorni dall’assessorato alla Sanità a quello al Lavoro: «Non ho concordato nessun taglio con La Spisa: capisco che in una fase come l’attuale tutti debbano fare dei sacrifici ma se non li fanno davvero tutti allora non ci sto, non posso essere d’accordo». Tanto più se tra i più colpiti dalla mannaia della Finanziaria ci sono gli assessorati intorno ai quali dovrebbe ruotare la ripresa economica sarda: Industria, Turismo, Agricoltura e appunto Lavoro. «La Giunta deve fare delle scelte e si deve rendere conto della necessità per il mio assessorato di far fronte alla formazione, alla riqualificazione del personale, al pagamento della Cassa Integrazione. Come possiamo garantire tutto ciò - si chiede infine Liori - senza fondi adeguati?». La risposta a Cappellacci. Altrimenti questa volta le lettere, di dimissioni, potrebbe riceverle lui.

LE SPESE Stop ad aumenti per personale e funzionamento n Il libro dei sogni, alias le linee guida alla Finanziaria regionale, preparato dall’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa lo dice senza tanti giri di parole: le spese per il funzionamento della macchina amministrative e per il personale regionale devono essere ridotte. E non di poco. UN CONTO DA 716 MILIONI Anche perché a tutto il 2011 il conto che i contribuenti devono pagare per pagare gli stipendi dei dipendenti regionali e per far funzionare gli uffici sparsi in tutta la Sardegna, ammonta a 716 milioni di euro. Un conto nel quale rientrano i lavoratori diretti dell’Ente (assessorati e

dirigenza) e quelli delle agenzie e degli altri organi amministrativi. Quelli per i quali La Spisa chiede “il perseguimento di una piolitica di razionalizzazione della spesa”, attraverso il contenimento del turnover e del lavoro flessibile oltre che tramite “la riduzione delle strutture dirigenziali”. La mannaia, insomma, arriva anche negli uffici della Regione: quelli che ogni anno

LA STIMA Giorgio La Spisa chiede una razionalizzazione dei costi e un risparmio non inferiore al 10% annuo

assorbono per le sole spese di funzionamento 429 milioni di euro. Che, sostiene ancora il testo della delibera, devono “essere limitate a quelle strettamente necessarie” e “devono tendere a una flessione non inferiore al 10 per cento; anche mediante l’individuazione di misure dirette a incrementare i processi di centralizzazione degli acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione”. Una razionalizzazione dell’attività della macchina amministrativa che secondo i piani della Regione dovrebbe quindi portare a un risparmio annuo che si aggirerebbe intorno ai 50 milioni di euro per il solo funzionamento dell’ente.


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I SINDACATI

Cgil e Cisl all’attacco «Subito un incontro o sciopero generale» n La richiesta, unanime, è quella di essere convocati al più presto dalla Regione «per conoscere, al di là dei tagli e delle cifre, quali sono le strategie di viale Trento per lo sviluppo della Sardegna». Perché «il momento è delicatissimo e non si possono sacrificare ancora una volta le politiche in favore dell’economia e del lavoro per ripianare i buchi nei bilanci della sanità». L’AFFONDO DI CISL E CGIL I sindacati confederali vanno all’attacco delle linee guida per la Finanziaria 2012/2014 approvate dalla Giunta Cappellacci nel corso dell’ultima riunione dell’Esecutivo. Un affondo che si fonda su «svariate ragioni - spiega il segretario confederale della Cisl Sardegna Mario Medde -: Il Pil isolano è in calo, la disoccupazione avanza, la crisi colpisce tutte le imprese e la Regione cosa fa? Limita la capacità di spesa dei singoli assessorati, riduce drasticamente i fondi per il lavoro, per il turismo, per la formazione professionale e per la pubblica istruzione limitando in tal modo anche la capacità di creazione di ricchezza che può arrivare da questi comparti». Considerazioni amare che fanno appunto chiedere al numero uno del sindacato cattolico «una immediata convocazione delle tre sigle sindacali confederali da parte della Giunta per metterci al corrente di quanto intende fare e per discutere nel dettaglio e capire quali sono le scelte strategiche che l’amministrazione Cappellacci intende

«La Giunta ci convochi al più presto perché vogliamo capire quali sono le strategie della Regione». Mario Medde, segretario regionale Cisl

«Quella di Cappellacci è una politica da ragionieri: non governa la crisi ma si limita a tagliare». Enzo Costa, segretario regionale Cgil

perseguire nei prossimi anni e, nell’immediato, nei prossimi mesi». Che saranno caldi, come ogni autunno che si rispetti. Il prossimo 4 settembre i sindacati, insieme con le Acli e il mondo dell’associazionismo, marceranno sotto le insegne della Carta di Zuri per chiedere a viale Trento più dignità per il lavoro e misure di lotta alla povertà. Un appuntamento che sarà in qualche modo preparatorio rispetto allo sciopero generale previsto proprio da Cgil, Cisl e Uil per il mese di ottobre: «E che è sempre più urgente. Non si può tacere davanti a questi tagli drastici proprio ai settori produttivi della regione - attacca Enzo Costa, segretario sardo della Cgil . Queste cifre significano una cosa sola: che i singoli assessorati non avranno più alcun margine di manovra e che tutti i fondi per lo sviluppo dovranno necessariamente passare per la Programmazione. Ecco, questo è inaccettabile». La Finanziaria che presto arriverà all’esame della commissione Bilancio e del Consiglio, sostiene ancora l’esponente del principale sindacato nazionale, «è rinunciataria perché anziché tentare di governare la crisi, e indirizzare i fondi, si limita a tagliare in maniera lineare. Fa una politica da ragionieri, non da governatori». Di fronte a tutto questo, conclude Costa, lo sciopero generale «non si può più rinviare: noi della Cgil lo diciamo chiaramente, e domenica 4 settembre parleremo in maniera unitaria: così, comunque, non si può andare avanti». G.B.


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OPINIONI DEMOCRAT

PD E MOVIMENTI RIPRENDANO A DIALOGARE di MASSIMO MARINI

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primi di settembre il popolo viola tornerà a farsi sentire con una due giorni contro la manovra, contro i privilegi della casta e per le dimissioni del Governo. Stiamo per assistere quindi all’ennesimo momento di catarsi e sfogo collettivo con vaffa annessi, caricature di Berlusconi dietro le sbarre e illustri ospiti. Sia chiaro, mai i cittadini che partecipano in assoluta buona fede a questi eventi per manifestare tutta la loro insoddisfazione, in qualche caso addirittura disperazione, devono essere trattati con spocchia o sufficienza, come non di rado è avvenuto da parte di qualche illuminato dirigente del “mio” Partito Democratico. È arrivato però il momento di chiedersi se quattro anni di piazze – il primo V day è datato 2007 – tra vaffa, sciarpate viola, donne arrabbiate e via manifestando, hanno portato a qualcosa. Guardandosi attorno pare di no, tanto che viene il sospetto che alla fine queste valvole di sfogo vengano percepite con inconfessabile favore da parte delle varie caste, proprio perché funzionali alla decompressione del dissenso e dell’insoddisfazione popolare. È possibile, come anche l’esempio importante degli indignados spagnoli ha dimostrato, che in occidente le piazze abbiano perso mordente per inflazione. Allora che fare? Non se ne esce senza un nuovo incontro tra movimenti, cittadini, partiti, attivisti e militanti. Non se ne esce, ovvero non si riuscirà mai ad incidere concretamente sulla realtà che ci circonda, se non ci si mette in testa che va fatto uno sforzo personale ulteriore per accogliere sul serio la democrazia: ascolto, condivisione, sintesi, rispetto per le opinioni divergenti, confronto sono tutti elementi alla prova dei fatti faticosi da esercitare ma senza i quali i fuochi delle piazze risulteranno sempre alimentati da paglia secca. E naturalmente un partito che si definisce democratico com’è il Pd deve a sua volta, con più convinzione, promuovere questi esercizi di democrazia finora lasciati alla buona volontà di circoli o iniziative come Prossima Italia, magari a partire proprio dalla base “tradizionale” troppo spesso più attenta alla militanza di corrente che all’attivismo di società. Senza questo nuovo incontro, questa evoluzione che può compiersi solo se le due parti inizieranno a parlarsi con pari dignità e umiltà, sarà difficile cambiare davvero l’Italia.

il semaforo

l MONICA BELLUCCI

Attrice in buona forma Grande attesa a Venezia, dove il 31 agosto partirà il Festival del cinema, per il film “Un eté brulant”. Protagonista una sempreverde Monica Bellucci, che delizierà gli occhi dei maschietti con una lunga sequenza di nudo integrale. Seguirà la proiezione di “The Ides of March” di George Clooney (tranquilli, è vestito).

l FRANCESCO TOTTI

Calciatore della Roma Negli ultimi tempi è in crisi. Andato via Montella dalla panchina giallorossa si è trovato il sergente di ferro Luis Enrique. La pacchia è finita e perfino Totti è uno degli «undici a disposizione del mister». La sua rabbia l’ha espressa con una maglietta bianca con scritto “Basta”. È arrivato Franceschino...

l CALDEROLI & BOSSI

Ministri leghisti Non mancano mai in queste pagine. A volte si danno il cambio, oggi viaggiano in coppia. Bossi: «Bisognerebbe dare quattro legnate ai giornalisti», perché «delinquenti e bugiardi». Casini? «Uno stronzo». Calderoli se la prende con Montezemolo: «Scorreggia d’umanita». Alta politica...

on.fb.me/massimomarini79

L’ALTRA ESTATE CALDA DEI POLITICI D’AGOSTO di Giovanni Maria Angioy

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norevoli vacanze addio. Per i politici non c’è pace neppure sotto l’ombrellone. Soprattutto in Sardegna e in Regione in particolare. Scure-Tremonti a Roma, Mannaia-La Spisa a Cagliari. Spariti i Comuni e azzerate le Province. Minacciate le indennità e sconquassati i privilegi. E come se non bastasse, la bufera Tirrenia e la beffa delle entrate. Così è sparita la politica d’agosto, quella delle dichiarazioni roboanti e degli scenari tratteggiati a bottarga e annaffiati di vermentino. Ci sono grane serie: l’economia che non gira, le borse a picco e il lavoro che evapora. La finanziaria già bussa alla porta del Consiglio e i nodi politici della maggioranza restano aggrovigliati alla nassa del Pdl. Dieci giorni fa l’annuncio dello sbarco di Angelino Alfano nell’Isola è servito a rinviare la resa dei conti interna. È duplice: quella del presidente con il suo partito di Roma e quella tra le anime del partito in Sardegna. In mezzo la giunta che ha un solo padrino dichiarato: il governatore. Ma che nella coalizione resta “figlia di nessuno”. Certamente non è del Pdl ufficiale di Settimo Nizzi e neppure del titolato a parlare in nome del gruppo in Aula: Mario Diana. Cappellacci tira dritto per la sua giunta e il partito degli azzurri resta alla finestra. Aspetta Alfano. Ma per fare cosa? Far rientrare nei ranghi il presidente della giunta, potrebbe essere l’obiettivo. Ma se anche fosse raggiunto aspettarsi l’inversione a “U” non è una cosa realistica. Anche perché Cappellacci è

convinto che smarcarsi dal governo, dal Pdl e dalle pastoie sarde del partito, sia produttivo per riconquistare visibilità e consenso. L’ultimo aspetto non è secondario. Considerato che, se la maionese del Consiglio dovesse impazzire, alle elezioni anticipate il resto dei competitori non è poi granché attrezzato. Almeno così è sicuro il governatore che ha dalla sua anche il vociare sul terzo polo per sparigliare carte e rompere schemi. Resta il fatto che tutto questo tourbillon sta ammazzando

Tagli da Roma e Finanziaria alle porte Pdl in subbuglio in attesa di Alfano. Sembra il Ferragosto elettrico di Pili le vacanze e costringe gli onorevoli a un supplemento estivo di lavoro che nessuno aveva messo nel conto. Per trovare una situazione così ingarbugliata a mezz’agosto, bisogna fare una salto all’indietro di due legislatrure e dodici estati. Elezione del presidente della giunta il 9 agosto 1999 e bagarre da enciclopedia dell’intrigo. Il ferragosto con Mauro Pili a Villa Devoto è un tornado che fa il paio con la salita-terremoto di Efisio Serrenti nello scranno più alto dell’Aula (presidente del Consiglio il 20 luglio). Il pareggio elettorale tra l’allora Polo di centrodestra e la Coalizione Autonomista di Gian Mario Selis, aveva messo la golden share della giunta in ma-

IL PERSONAGGIO . A Onorato piace la flotta sarda se il socio è lui di Alex Zurbriggen

no ai tre seggi sardisti, ai tre eletti dell’Udr di Mario Floris e ai due del Nuovo Movimento di Nicola Grauso. Spaccati in sequenza dalla calamita del governo di destra prima e di sinistra poi. Giunte annunciate e assessori impoltronati, disarcionati a sorpresa dal Consiglio, le cui alleanze interne si componevano come dei mattoncini “Lego” appiccicati a sputo. Le storie sono quelle note: le nove Province, il voto da dietro la tenda, i Popolari italiani fattisi sardi, i voltaggabana

e i malpacisti. Resta il dato che un’estate così divertente e ricca di così tanti colpi di scena (e anche di qualche irripetibile “colpo di culo”) rimane indimenticabile. Questa del 2011 gli si avvicina un poco. Per livello di conflittualità e quantità di incertezze. Rimane però la differenza sostanziale. Nel ‘99 non c’era l’elezione diretta del presidente della Regione e il Consiglio decideva l’inquilino di Villa Devoto. Il contrario di quanto accade oggi, dove il governatore decide il tempo di locazione degli inquilini di via Roma. Ancora per poco, sussurrano i parlamentaristi e anche quelli del Pdl che vedrebbero volentieri Cappellacci alla porta di Villa Devoto.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Qualche estate fa aveva infiammato la Costa Smeralda: «La mia Sardegna ideale? Senza Tirrenia e senza Billionaire». Flavio Briatore l’aveva shakerato più di un caffè refrigerante in piazzetta: «Mi sembra fuori luogo che Vincenzo Onorato si proclami sardo: è napoletano, vive a Milano e ha la sua casa delle vacanze all’Elba». Inutile ricordare che tra i due, i sardi preferivano il patron di Moby. Per la sua immagine di imprenditore anti-Tirrenia e la nomea di alfiere della concorrenza nei mari. Le cose sono cambiate e non solo rispetto ai tempi della querelle col marito della Gregoraci ma anche rispetto a epoche ben più recenti. Prima il caro traghetti e poi l’affaire Tirrenia. Onorato nemico dei sardi è la novità dell’e-

state sarda. A dirla tutta, non si capisce quando Onorato sia stato amico della Sardegna. Ma l’immaginario collettivo viaggia su rotte sconosciute. Il rapporto, a guardar bene, è sempre stato al contrario e a senso unico: era la Sardegna amica di Onorato. La Regione alla fine degli anni ‘80 con Mario Melis presidente ci ha fatto pure una società (Sardegna Lines) mettendoci con la Sfirs oltre dieci miliardi di lire per una nave sulla Olbia-Livorno. Vincenzo Onorato la chiamava la flotta sarda e all’epoca gli piaceva la Regione armatore. Oggi che è diventato padrone di Tirrenia e monopolista dei mari fa ricorso al Tar per affondare Scintu e Dimonios. Aveva ragione Briatore: è un napo-milanese.

MISTER BALENA Vincenzo Onorato

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CONTRO I TAGLI

ORA TUTTI UNITI DIFENDIAMO I NOSTRI COMUNI

notizie inutili

IL FOTOMONTAGGIO .DI ESTIQAATSI

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GOD SAVE THE QUEEN IL PRINCIPINO HARRY È DI NUOVO SINGLE

di FRANCESCO CASULA

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l proposito governativo di accorpare i piccoli comuni, semplicemente per fare cassa, è insano e perverso. E, per quanto attiene alla Sardegna, sarebbe la premessa del suo annientamento: culturale e identitario, prima ancora che economico-sociale. Se quel proposito passasse, circa un terzo dei paesi sardi (sono 118 su 377 i comuni con una popolazione inferiore ai 1000 abitanti) sarebbe a rischio di morienza. E se si desse ascolto al serafico Formigoni, che ha proposto addirittura l’accorpamento dei comuni con meno di 5000 abitanti, in Sardegna ne “sopravviverebbero” 55! Sono ben 322 quelli con una popolazione inferiore ai 5000 abitanti. Per combattere i costi della politica, si afferma. Ma di quali costi e sprechi stiamo parlando? – si chiede polemicamente Umberto Oppus, colto sindaco di Mandas e combattivo Direttore regionale dell’Anci Sardegna. A fare i conti si fa presto, dichiara: tagliare i consigli comunali nei paesi con meno di 1000 abitanti, comporterebbe un risparmio di poco più di 1000 euro all’anno. Che, moltiplicato per i 118 centri a rischio, fa circa 120mila euro. Troppo poco per mettere a rischio diritti fondamentali quali la rappresentanza democratica o, ancora peggio, innescare rivalità. Parliamo dunque di un “risparmio” risibile. A fronte degli immani sprechi della politica che si annidano nei milionari rimborsi elettorali ai partiti - ma un referendum non aveva bocciato il finanziamento ai partiti? -, nei sontuosi emolumenti ai parlamentari, nelle consulenze strapagate, negli enti inutili, nelle sponsorizzazioni clientelari. A proposito: a qual fine i 100.000 euro regalati dalla Regione a CL per il suo meeting a Rimini? I paesi sardi sono bastimenti carichi di storia, di riti e tradizioni, di cultura materiale e immateriale; sono un incunabolo dell’identità etno-nazionale, culturale e linguistica dei Sardi; rappresentano molta parte del patrimonio di comunitarismo, solidarismo e ospitalità: valori alti e immarcescibili che hanno caratterizzato la nostra peculiare storia e civiltà. Dovremmo perderli perché alcuni gerarchi romani e milanesi hanno deciso di raschiare qualche migliaia di euro dai nostri Comuni? No, questa volta, non prevalebunt! Ma per questo è necessaria l’unità e la concordia dei Sardi per respingere al mittente la provocatoria decisione. truncare.myblog.it

n Il principe Harry è stato lasciato dall’ultima fidanzata, la modella Florence Brudenell-Bruce per il suo atteggiamento da play boy nei confronti delle altre ragazze. Secondo il Mirror, la 25enne, ex del pilota di formula 1 Jenson Button, ha riferito agli amici che il principino non aveva alcuna intenzione di fare sul serio o di sentirsi legato a lei.

GOSSIP IN VASCA MAGNINI: IO E FEDERICA NON SIAMO FIDANZATI n «Sono single. Con Federica non sono fidanzato, ma ci stiamo frequentando. Stiamo uscendo, stiamo iniziando a conoscerci sul piano personale, senza fretta e senza fare progetti. Oggi è così, più avanti si vedrà». Così in un’intervista a “La Gazzetta dello sport” Filippo Magnini sulla sua relazione con la Pellegrini.

FIORI D’ARANCIO VIP KIM KARDASHIAN SPOSA LA STAR DEL BASKET

n Kim Kardashian e il cestista Kris Humphries sono ufficialmente marito e moglie. La diva dei reality show indossava un abito color avorio di Vera Wang, con una gonna in tulle, la vita stretta in un bustino e uno strascico di pizzo Chantilly. Ai piedi scarpe di Giuseppe Zanotti.

ANSIA DA PRESTAZIONE L’EMACIATO PATTINSON HA PAURA DEL SESSO n Robert Pattinson ha parlato della scena d’amore fra lui e Kristen Stewart nel film “Twilight: Breaking Dawn parte I”. L’attore ha spiegato che per lui le scene di sesso sono state molto imbarazzanti. Il motivo? Il fatto di non sentirsi fisicamente in forma, soprattutto rispetto al palestratissimo collega Taylor Lautner.

Torna Vasco, a chi tocca nun se ‘ngrugna L’interminabile saga di “Vasco contro tutti” si arricchisce di un nuovo capitolo. Negli ultimi giorni è riuscito ad avere parole gentili con tutti. Ricapitoliamo. Il primo a finire nel mirino del signor Rossi è stato il suo collegarivale, il (finto) rocker di Correggio, Luciano Ligabue. Colpevole di aver detto (dopo la morte per overdose dello storico chitarrista del Blasco, Massimo Riva) le seguenti parole: «Io che non mi drogo sarei fuori target». E uno. Il

secondo è il critico musicale Mario Luzzatto Fegiz, accusato di aver “frainteso” alcune dichiarazioni di Vasco poi riportate in un’intervista. Poi il cecchino di Zocca ha alzato il tiro. Prendendosela con Carlo Giovanardi («sulle droghe è un disonesto») e ieri perfino con Maurizio Gasparri («è l’ultimo della classe»). Immediata la reazione della Giovane Italia (i baby Pdl... sì, esistono): «Solidarietà all’ultimo neurone di Vasco».

notizie incredibili SUCCEDE SOLO DA... INGRASSA DI 30 CHILI PAGA MCDONALD’S

PUPAZZI ANIMATI NIENTE NOZZE GAY NEL MUPPET SHOW

DUEMILA LITRI SCARICA NEL PORTO LIQUAMI “UMANI”

La catena di hamburger McDonald’s è stata condannata da un tribunale brasiliano a pagare 50 mila dollari di risarcimento a un ex impiegato che è ingrassato di 30 chili nei 12 anni durante i quali ha lavorato nella multinazionale americana provando le cibarie. Lo ha deciso il tribunale di Porto Alegre. Edson Zwierzinsky ha denunciato la McDonald’s perché in qualità di gestore era obbligato a provare gli hamburger varie volte al giorno. Il tribunale ha obbligato la McDonald’s a pagare la cifra per danni morali, costo del trattamento contro l’obesità e danni estetici.

Niente nozze gay tra i Muppets (i pupazzi creati da Jim Henson). I due personaggi diventati involontariamente paladini dei diritti Lgbt sono Bert e Ernie, opposti per carattere ma amici per la pelle e coinquilini, protagonisti nello show di sketch comici. Il culmine del fenomeno si è raggiunto nelle ultime settimane con la petizione onlin e una pagina facebook con circa 5000 iscritti in cui si chiede che Ernie e Bert finalmente dopo decenni di convivenza rompano gli indugi e si sposino. Ma gli autori del programma Sesame Street hanno detto no.

Un 69enne di Cinisi, in provincia di Palermo, è stato denunciato per trasporto e sversamento illegale di rifiuti speciali in acque marine portuali. L’uomo è stato sorpreso dai carabinieri a scaricare nel porto di Cinisi 2000 litri di liquami di natura umana, contenuti in una cisterna. I rifiuti provenivano, quasi certamente, dalla fossa biologica dell’abitazione del 69enne. I militari stanno cercando di capire se l’uomo aveva creato un sistema artigianale per lo spurgo del pozzo nero o se, invece, aveva messo in piedi una vera e propria attività illegale.


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AFFARI MILITARI

CALAMOSCA Giochi di guerra n L’immagine è di quest’estate: soldati in mimetica, armati fino ai denti, a bordo di mezzi blindati a due passi dai bagnanti. È successo a Cala Mosca, dove le esercitazioni dei militari sono andate avanti anche durante la stagione estiva. Così chi andava a fare il bagno nella cala riparata dal maestrale si è trovato davanti uomini in assetto di guerra. L’intero colle di Calamosca e la Sella del Diavolo sono aree interdette ai

civili, anche se esiste un corridoio libero che va dal locale la Paillotte fino al costone che domina il Poetto. da sempre le varie amministrazioni cagliaritane si interrogano sul destino dei quelle immense aree una volta concessa la dimissione: il poligono è sempre meno utilizzato e delle mura prima controllate militarmente in alcuni tratti resta solo un cumulo di detriti abbandonati, interrotti da sbarre arrugginite.

SERVITÙ La Difesa si prende il sole tetti vincolati per 25 anni di Francesca Zoccheddu n Lo Stato si prende anche il sole della Sardegna e senza bisogno di alcuna autorizzazione. In questo caso lo fa come ministero della Difesa che, all'inizio del mese scorso ha firmato una convenzione attuativa con la quale affida alla Società “Difesa Servizi Spa” la gestione di 64 siti dove potranno essere installati pannelli fotovoltaici. Tra questi ci sono anche cinque caserme e due Poligoni (Salto di Quirra e Teulada) sardi. Sarà la Difesa spa a decidere chi installerà gli impianti di produzione di energia, chi li gestirà: di certo si sa che la Convenzione ha una durata di 25 anni. E che, mentre fuori e dentro il palazzo del Consiglio regionale si discute sulle servitù militari e sul loro necessario graduale alleggerimento, se non sulla totale dismissione, a Roma, dove si parla anxche di vendita delle caserme per fare cassa, si impegnano per un quarto di secolo con privati per la gestione dell'energia solare. Le caserme sarde indicate nell'“elenco dei compendi immobiliari” messi a disposizione per la Difesa spa sono la Bechi Luserna di Macomer, la Caserma Pisano di Teulada, la Monfenera, la Riva Villasanta e la Mereu di Cagliari, oltre al Poligono di Teulada e al Pisq, il Poligono interforze del Salto di Quirra. Per le caserme è previsto l'utilizzo dei tetti per l'installazione, nel caso dei due poligoni i pannelli fotovoltaici saranno installati a terra. Creata dal governo Berlusconi nel 2009, la società “Difesa Servizi spa” è definita “uno strumento innovativo mediante il quale la Difesa intende perseguire una politica di autofinanziamento strutturale”. Può “fatturare/contabilizzare tutte le possibili forme di concorso non bellico che il ministero della Difesa può offrire all'esterno”.Tra i suoi settori di intervento c'è “la valorizzazione e la gestione degli immobili militari, la stipula di contratti di sponsorizzazione, la monetizzazione di stemmi, emblemi e segni distintivi militari e la valorizzazione energetica di caserme e strutture militari tramite l'installazione di pannelli fotovoltaici”. L'accordo parte dalla premessa che “il ministero della Difesa, allo scopo di soddisfare le proprie esigenze energetiche, nonché per conseguire significative misure di contenimento degli oneri connessi e delle spese per la gestione delle aree interessate può, fatti salvi i diritti dei terzi, affidare in concessione o in locazione, o utilizzare direttamente, in tutto o in parte, i siti militari, le infrastrutture e i beni del demanio militare, con la finalità di installare impianti energetici destinati al miglioramento del quadro di approvvigionamento strategico dell'energia, della sicurezza e dell’affidabilità del sistema”. Seguono undici articoli che disciplinano l'oggetto della convenzione, gli obblighi

il piano CASERME DELL’ISOLA La Bechi Luserna di Macomer, la Caserma Pisano di Teulada, la Monfenera, la Riva Villasanta e la Mereu di Cagliari, oltre al Poligono di Teulada e al Pisq, il Poligono interforze del Salto di Quirra. UN QUARTO DI SECOLO Il ministero della Difesa si “impegna a concedere alla Difesa Spa per 25 anni l’uso dei tetti e dei terreni dei compendi immobiliari, ai fini della loro valorizzazione mediante l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, direttamente o attraverso la concessione o la locazione a terzi a fronte della corresponsione di congruo corrispettivo”.

delle parti, la durata dell'accordo, le clausole rescissorie o di cessazione. Quindi l'allegato con l'indicazione dei 64 siti individuati dal ministero della Difesa e il verbale di consegnatipo, da compilare per ognuno degli immobili. Per ciascuno dei siti, la convenzione prevede che il ministero renda disponibile la documentazione tecnico-amministrativa, ma la verifica di questa e l’acquisizione di altri atti spetti alla Difesa spa. Con il Contratto di Servizio stipulato contestualmente alla convenzione, il dicastero guidato da Ignazio La Russa si “impegna a concedere alla Società affidataria per 25 anni l’uso dei tetti e dei terreni dei compendi immobiliari, ai fini della loro valorizzazione mediante l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, direttamente o attraverso la concessione o la locazione a terzi a fronte della corresponsione di congruo corrispettivo”. La responsa-

IL PIANO Macché dismissioni: il ministero dà in concessione i tetti delle caserme sarde per fare impianti fotovoltaici bilità del procedimento autorizzativo compete alla società in house, che è obbligata a salvaguardare la tenuta statica degli edifici dove verranno installati gli impianti, a garantire l'impermeabilizzazione e la funzionalità delle coperture, ad escludere che ci possa essere “interferenza con le attività militari e tecnico operative”. Difesa spa ha inoltre il compito di “ricercare professionalmente le soluzioni più idonee ad incrementare il valore e la redditività degli immobili che le vengono affidati e gestire i ricavi ottenuti da questa valorizzazione”. Dovrà però versare al ministero una quota variabile“consistente in una percentuale dei ricavi non infe-

ENERGIA I pannelli fotovoltaici saranno installati dalla società in house del ministero.

riore al cinquanta per cento per i primi 5 anni di vigenza della convenzione e può essere successivamente rinegoziata, con cadenza quinquennale”. Non solo, il ministero della Difesa dovrà essere “sollevato e indenne da ogni controversia e conseguenti eventuali oneri di qualunque natura” che possano derivare dall’attuazione della Convenzione. Quanto alla durata, alla scadenza dei 25 anni “in caso di mancato esercizio del diritto di opzione al rinnovo, il contratto si intenderà tacitamente rinnovato per periodi ulteriori pari a trienni”. In caso di revoca anzitempo, “per sopravvenute esigenze istituzionali”, il ministero potrà concedere “una superficie di copertura/sedime, equivalente per dimensioni e collocazione geografica a quella oggetto di revoca” o riconoscere un indennizzo, per mancato utile e come risarcimento. E in tutto questo la Regione può solo stare a guardare.


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SVILUPPO L’attesa della Maddalena n La presenza militare alla Maddalena ha una sua giustificazione storica. La sua posizione ha sempre consentito alla Marina militare di avere un alloggio comodo in mezzo al Mediterraneo, in cambio le divise bianche hanno sempre contribuito allo svilupo sociale ed economico dell’isola principale dell’omonimo arcipelago. A questa presenza si è poi aggiunta quella della base statunitense. Per anni l’isola ha convissuto

la storia

VILLAPUTZU La parte marina del poligono interforze del Salto di Quirra ricade nel comune di Villaputzu, in provincia di Cagliari, mentre quella terrestre è nel territorio di Predasdefogu, in Ogliastra.

DECIMOMANNU In provincia di Cagliari, a parte la base a mare di Capo Teulada , la struttura più importante è l’aeroporto militare di Decimomannu. Solo nel capoluogo i beni del demanio militare sono più di cinquanta.

ABBASANTA Nel territorio del comune dell’Oristanese c’è il Caip (Centro di addestramento e istruzione professionale) della polizia di stato. Lì vengono addestrati gli agenti e gli appartenenti alle forze speciali della polizia.

con le varie divise, poi la storia ha preso un’altra piega. Nel 2003 Marisardegna ha lasciato l’isola, il Comando marittimo autonomo della Marina in Sardegna è stato trasferito a Cagliari. Poi è stata la volta della chiusura della base a stelle e strisce e gli yankee sono tornati a casa. Da tutto ciò sarebbe dovuto nascere il rilancio della Maddalena. A questo sarebbe dovuto servire anche il G8, ma la rapida riconversione

di alcune strutture abbandonate dalla Marina in alberghi di lusso e lo spostamento del summit internazionale hanno portato più inchieste e sospetti della magistratura che turisti. Il fronte mare della città appartiene ancora in grande parte alla Marina e, rispetto agli anni del passato, è sottoutilizzato. Le attività militari sono state ridimensionate, ma non l’impatto della Marina sul lungomare cittadino.

DEMANIO L’Isola in divisa ecco la mappa n Sono circa duecento i beni del demanio militare sparsi in ogni angolo dell’Isola. Dagli avamposti della Marina lungo le coste ai poligoni interforze, le variazioni sul tema non mancano. Scrutando la mappa del demanio militare, divisa in base alle otto province sarde, si vede subito che la zona meno interessata dalle servitù militari è l’Ogliastra. Solo che l’unico insediamento militare segnalato in quella zona è il Poligono interforze del Salto di Quirra (la parte a mare del poligono, quella di Capo San Lorenzo risulta invece nel territorio della provincia di Cagliari. Una presenza così pesante che in solo colpo spazza via edifici e magazzini sparsi nelle zone dell’Isola. Anche la provincia Carbonia-Iglesias ha un solo bene militare nel suo territorio, l’ex batteria Candiani sulla costa di Sant’Anna Arresi, sfruttata in parte per la vigilanza antincendio. Ma a pochi chilometri dal confine con la provincia di Cagliari ci sono i 7,200 ettari del poligono di Capo Teulada. Una presenza tutt’altro discreta dell’Esercito che ospita esercitazioni dei paesi Nato, con spazio aereo riservato e chilometri di coste negate al diporto e alla pesca per lunghi periodi dell’anno. IL RECORD CAGLIARITANO Per la presenza del capoluogo è la provincia di Cagliari a ospitare quasi sessanta siti attribuibili al demanio militare, alcuni passati alla Regione e altri già a disposizione del Comune del capoluogo. Esercito, Marina e Aeronautica si spartiscono gli spazi, prevalentemente in città. Ma ci sono anche le strutture di Siliqua (depositi, polveriera e poligono), Selegas, l’area Pisq di Villaputzu, Pula e l’aeroporto militare di Decimomannu. salendo verso nord c’è l’elenco delle

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Un solo bene militare indicato nella provincia d’Ogliastra, ma si tratta della parte terrestre del poligono interforze del salto di Quirra.

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I beni militari nel territorio di Cagliari in base alle carte della Regione sulle proprietà del demanio militare nell’Isola.

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Immobili, batterie, alloggi e altre strutture militari presenti nell’arcipelago della Maddalena.

province di Oristano, Medio Campidano e Nuoro: dalla caserma Diego Sini di Abbasanta alla piccola area di Villacidro riservata a un ponte radio per le esercitazioni aree sono 37 i beni indicati nell’elenco. Abbasanta, tra i suoi terreni ospita il Caip (Centro di addestramento e istruzione professionale) della polizia, dove si esercitano anche i corpi speciali della polizia di stato. Bosa ha uno stabilimento balneare dell’Esercito, un ex magazzino e degli alloggi. Cabras, Morgongiori, Oristano, Santulussurgiu, San Vero Milis, Siamaggiore, Macomer, Nuoro, Siniscola, Sanluri e Serrenti hanno tutti qualche struttura militare, ancora in uso e abbandonata. Arbus ospita il poligono di Capo Frasca dove si esercitano Aeronautica e Marina. Nel nord-ovest le maggiori concentrazioni sono a Sassari e Alghero. Il capoluogo turritano ha undici siti appartenenti dal demanio militare, mentre Alghero si ferma a 8. Cargeghe ospita il deposito di munizioni di Campo Mela; in tutta la provincia di Sassari anche Bonorva, Bottida, Ittiri, Mores, Olmedo, Ozieri, Ploaghe, Porto Torres e Torralba danno il loro contributo alla causa. Nella terraferma della Gallura i Comuni coinvolti sono Arzachena, Olbia, Oschieri, Tempio, Telti, Santa Teresa e Palau. Ma è di fronte alla costa sarda che la presenza militare è massiccia, alla Maddalena la Marina è di casa. Sono infatti 26 i beni del demanio militare presenti nell’arcipelago tra Gallura e Corsica. A parte due strutture a Caprera, le altre sono praticamente tutte sull’isola madre. Come l’isola di Caprera è collegata alla Maddalena da un ponte, ma la piccola isola Chiesa è completamente di proprietà della Marina militare.


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FEDE E DISAGI

MEDJUGORJE Una via crucis dopo il pellegrinaggio

n Ancora disavventure per i pellegrini sardi. Dopo i Papaboys che hanno rischiato di rimanere bloccati a Madrid, imprevisti anche per chi doveva rientrare da Medjugorje, sede del noto santuario croato meta di numerosi fedeli. In questo caso, però, i disagi sono stati amplificati dall’età dei devoti viaggiatori: una comitiva di 126 persone, composta quasi interamente da anziani tra i 60 e gli 80 anni. Il rientro era previsto per sabato alle 22 ma il volo, di ritardo in ritardo, è partito solo alle sette del mattino di ieri. I passeggeri sardi hanno così passato l’intera notte in aeroporto senza nessuna informazione o assistenza. Molti gli anziani, qualcuno con problemi di salute, rimasti svegli per ore, seduti sulle seggiole senza sapere cosa fare. Solo dopo mezzanotte il personale dell’aeroporto ha fatto sapere che avevano a disposizione una bottiglietta d’acqua e un panino. Beni che avrebbero potuto ritirare ma solo mostrando il biglietto. Il tutto in violazione della “Carta dei diritti del passeggero” che, in caso di cancellazione del volo o di ritardi importanti, prevede che sia la compagnia aerea a fornire pasti, bevande e la sistemazione in albergo. La comitiva era arrivata all’aeroporto di Spalato (Croazia) puntuale sulla tabella di marcia. Poco dopo le 19 tutti avevano completato il check-in e si era anche diffusa la voce che l’aereo sarebbe partito con un po’ di antici-

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I passeggeri di ritorno da Medjugorje costretti a trascorrere la notte nell’aeroporto di Spalato. L’età media va dai 60 agli 80 anni. C’erano anche sei bambini.

po. «E invece poco dopo dagli schermi abbiamo visto che l’orario di partenza era stato spostato un’ora più tardi», racconta la signora Rina Cirina, ancora provata dalla disavventura del rientro, «Nessuno ci diceva nulla, di ora in ora il ritardo aumentava. Finché dal monitor è scomparso il nostro volo. Uno degli accompagnatori, don Zuncheddu, si è informato, e solo allora abbiamo scoperto che la partenza era stata rinviata alle sette del giorno dopo». A quel punto, comprensibilmente, è scoppiato il panico tra i più anziani. Gli accompagnatori hanno fatto di tutto per contattare l’agenzia di viaggi che aveva organizzato il pellegrinaggio e l’ambasciata italiana nel tentativo di tro-

SPALATO Oltre cento anziani costretti a trascorrere la notte in aeroporto: «Ci hanno dato solo pane a acqua di rubinetto» vare una soluzione ma la situazione non si è sbloccata. «Ci hanno dato pochissima assistenza. Anzi, quando un parroco ha fatto presente che c’erano molte persone anziane, ci hanno risposto che avevamo a disposizione l’acqua fresca dei rubinetti del bagno», racconta ancora la signora Cirina. Verso la mezzanotte, quando ormai era chiaro che prima delle sette del mattino il volo non sarebbe decollato, il personale ha accompa-

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SANTUARIO In Bosnia, è meta di centinaia di migliaia di fedeli di tutte le età.

gnato gli anziani al deposito bagagli per permettergli di recuperare medicine e quello di cui potevano avere bisogno. «E poi ci hanno avvisato che potevamo avere una bottiglietta d’acqua e un panino. Non le dico, noi anziani eravamo agitatissimi. Io non ho chiuso occhio, ho continuato a camminare in lungo e in largo per il corridoio. Anzi solo in lungo, perché in largo non si poteva – scherza la signora Rina -. Però c’era anche chi faceva fatica a muoversi, tanta gente che si aiuta con il bastone. E poi c’erano anche dei bambini, il più piccolo aveva due anni. Si sono sistemati come potevano. Un vero peccato, il viaggio era andato così bene». Maddalena Brunetti

MARIO MAMELI DISAGI MA NUMERI DA RECORD

Le ore di ritardo accumulate dal volo, i pellegrini non sono stati ospitati in albergo e scarsa è stata l’assisitenza da parte della compagnia.

A Elmas, nei giorni scorsi, si è registrato qualche disagio tra voli in ritardo e lunghe code al check-in. Ma tutto forse è dovuto alle cifre da record del Mario Mameli. Il numero dei passeggeri nell’ultima settimana, compreso il weekend di Ferragosto, è andato anche oltre le aspettative. I posti a disposizione, dal 12 al 18 (con movimenti di aeromobili pari a 840) erano 137mila 916, hanno volato 106.952 persone, quasi duemila oltre quelle preventivate dalla Sogaer, società di gestione dell’aeroporto. Per il fine settimana appena tarscorso invece gli ultimi dati disponibili sono invece solo le previsioni, perché un bilancio definitivo non è ancora stato stilato. Sulle piste sono stati calcolati poco meno di quattrocento movimenti (390) con un numero di posti disopnibili che si aggira intorno ai 63mila. I passeggeri che hanno utilizzato lo scalo dovrebbero ezssere circa 50mila. Numeri elevati, che godono anche del vantaggio della flessione del trasporto via mare, causata dal caro traghetti deciso dalle compagnie napoletane.

Madrid Il ritorno dei Papaboys beffati dalla compagnia

LA FOLLA Benedetto XVI ha celebrato la messa davanti a due milioni di ragazzi

n Il rientro dei Papaboys cagliaritani è previsto per oggi. Dovrebbero atterrare in serata due dei quattro voli speciali, targati Meridiana, organizzati all’ultimo minuto per garantire il rientro dei 1069 ragazzi sardi che rischiavano di rimanere bloccati in Spagna. «Devo ancora avere la conferma definitiva ma un aereo dovrebbe partire attorno alle 17, l’altro verso le 21», spiega don Luca Venturelli, accompagnatore responsabile della Diocesi di Cagliari. Anche se un volo AirItaly potrebe atterrare già alle 13,30. «Più che altro siamo provati dalle giornate di sole. Ma a livello spirituale siamo molto contenti. Nonostante gli imprevisti del viaggio è andato tutto benissimo – aggiunge

don Luca -. I ragazzi sono sereni, nessuno si è lasciato scoraggiare». Il rientro dei Papaboys sardi, volati a Madrid per partecipare alla giornata mondiale della gioventù e incontrare papa Benedetto XVI, era inizialmente previsto per ieri. Dei voli di ritorno però, nessuna traccia. Per questo è intervenuta la Regione: la richiesta d’aiuto è stata fatta direttamente al presidente Ugo Cappellacci che ha

SPAGNA Previsto per oggi il ritorno dei mille ragazzi: «Il viaggio l’abbiamo pagato conto aperto con l’agenzia»

trovato un accordo con Meridiana. «Al rientro ci occuperemo dell’agenzia viaggi a cui ci eravamo affidati. Perché noi avevamo pagato e prenotato anche il ritorno, ovviamente spiega ancora don Venturelli -. Per fortuna qui c’è stata la massima disponibilità da parte di tutti e non abbiamo avuto difficoltà per l’alloggio. Tutti gentilissimi, sia i gestori della scuola dove siamo sistemati noi, sia le famiglie spagnole». Molti ragazzi sardi sono dovuti rimanere a Madrid un giorno in più del previsto ma il fuori programma non ha creato numerosi disagi: gli alloggi avevano disponibilità per cui non è stato necessario cambiare sistemazione. M.B.


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LIBIA IN FIAMME

I RIBELLI A TRIPOLI

Cade Gheddafi, catturati i figli n Il regime è crollato. Strada dopo strada, colpo dopo colpo. Dopo un’avanzata inarrestabile iniziata domenica pomeriggio e che ha fatto cadere il regime di Gheddafi, a pochi giorni (1° settembre) dal 42mo anniversario della rivoluzione. I ribelli libici hanno conquistato Tripoli e catturato due figli di Gheddafi. Il raìs chiede di trattare. Una folla di cittadini è scesa nelle strade e nelle piazze di Tripoli per festeggiare la «liberazione» e l'entrata in città parte dei ribelli anti-Gheddafi, che ieri in tarda serata hanno reso noto di essere arrivati nel centro della capitale, sulla grande Piazza Verde, simbolo della rivoluzione del Rais. Secondo il corrispondente di Al Jazeera i ribelli hanno preso il «controllo completo» della base aerea di Mitiga, che in precedenza era stata teatro di scontri con le forze lealiste. L'operazione «Sirena», la manovra dei ribelli coordinata con le forze Nato e il Consiglio nazionale transitorio, è arrivata nel cuore di Tripoli. «Non mi arrenderò mai e non me ne andrò», avava detto il leader libico Muammar Gheddafi, rintanato nel suo bunker, alla tv di Stato trasmesso dalla emittente in lingua araba Al Jazeera, dopo che si erano diffuse nuove voci su una sua fuga. Ghedafi aveva poi aggiunto: ho paura che Tripoli brucerà e ha invitato i libici a venire nella capitale da tutte le regioni per combattere i ribelli. Il leader libico si era detto certo di uscire «vittorioso dalla battaglia di Tripoli». Alla Nato però avevano mantenuto un’incrollabile certezza: «Il regime sta crollando». IL BILANCIO DELLE VITTIME Secondo alcune fonti, almeno 123 ribelli sarebbero rimasti uccisi nella battaglia finale. Secondo la tv al Arabiya i morti tra i ribelli sarebbero almeno 100. Altre persone sono rimaste uccise poi a al Sareem, nel centro di Tripoli, dove cecchini starebbero sparando indiscriminatamente, secondo quanto riporta al Jazeera. Le forze di Gheddafi hanno bombardato anche una moschea nel centro della Capitale. Intanto la Nato ha confermato che ieri ha attaccato 22 obiettivi, ma il portavoce, colonnello Roland Lavoie, ha negato che vi sia stato uno sforzo coordinato tra le forze dell'Alleanza e quelle dei ribelli. Secondo il corrispondente della tv al Jazira la Nato ha bombardato il compound di Gheddafi a Bab al-Aziziya e ha colpito anche l'aeroporto di Mitiga. Quella che viene considerata l'offensiva finale degli insorti è cominciata sabato sera nella zona di Tajoura, sobborgo orientale della capitale libica, e in altri quartieri, mentre la folla - secondo le testimo-

«Non mi arrenderò mai e non me ne andrò. Ho paura che Tripoli brucerà. Venite da tutte le regioni per liberare la capitale dai ribelli» Muammar Gheddafi

nianze di alcuni residenti - cominciava a scendere in strada per rivoltarsi contro il regime. «È l’ora zero» hanno gioito i ribelli di Bengasi, roccaforte dell’insurrezione contro il rais, mentre il regime assicurava che Tripoli «è circondata da migliaia di persone che la difendono», invitate da un sms del governo a «scendere nelle piazze ed eliminare gli agenti armati». La città «è salva», aveva assicurato il portavoce del regime Mussa Ibrahim. E persino alla vigilia della caduta del regime si sono uditi i soliti proclami baldanzosi. Intanto nelle truppe fedeli al raìs è il caos. Secondo fontidel Consolato italiano a Bengasi i mercenari di Gheddafi si combattono tra loro. «Cominciano a

L’ULTIMA BATTAGLIA Il regime sta crollando, è sicura la Nato. Ma il raìs: «Rimarrò fino alla fine»: Oltre 370 le vittime non ricevere la paga e hanno iniziato a combattersi tra loro, tra ciadiani e maliani», in una sorta di guerra tra poveri, ha detto il console italiano Guido De Sanctis, sottolineando come questo rappresenti un altro segnale dello «sbriciolamento» del regime libico. I ribelli di Bengasi «sono euforici e molto ottimisti. Sperano di prendere Tripoli entro la fine del Ramadan, o comunque prima del

L’ORA ZERO Mentre la Nato ha colpito 22 obiettivi a Tripoli, a Bengasi in migliaia festeggiano per strada la caduta del regime del colonnello.

primo settembre», anniversario della “Rivoluzione verde” di Gheddafi del 1969, ha detto ancora De Sanctis. Intanto migliaia di persone si sono radunate a Bengasi, roccaforte dei ribelli libici nell'est del Paese, per festeggiare il «sollevamento» di Tripoli contro il Gheddafi. Per gli insorti, con gli scontri di ieri notte, si è segnata l'ora zero. «Arrivederci Gheddafi! Dio è grande!», hanno scandito i manifestanti. Sul fronte dei paesi dell’Alleanza Atlantica, Obama «ritiene che i giorni di Gheddafi sono contati», un auspicio analog viene dal Cancelliere tedesco Angela Merkel: «Sarebbe bene che lasciasse il potere al più presto possibile per evitare bagni di sangue».

USA OBAMA: IL COLONNELLO HA I GIORNI CONTATI n La Casa Bianca «ritiene che i giorni di Gheddafi sono contati e che il popolo libico meriti un futuro giusto, democratico e pacifico». Lo ha detto il portavoce Josh Eamest riferendo che ieri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato aggiornato sulla situazione in Libia in un briefing tenuto dal suo consigliere per la sicurezza nazionale e l'antiterrorismo John Brennan. Nel briefing, il presidente ha avuto informazioni in arrivo anche «dal nostro team a Bengasi», ha aggiunto. La previsione sul futuro a Tripoli del portavoce Eamest echeggia le parole del segretario alla difesa Leon Panetta, quando il 16 agosto ha affermato i giorni per Muammar Gheddafi ormai «sono contati»; facendo a sua volta seguito all'affermazione della segretario di Stato Hillary Clinton del 13 luglio, secondo cui il colonnello ha «i giorni contati». Entrambi, hanno usato la stessa espressione che in realtà ha usato per primo Obama, il 7 giugno, quando in una conferenza stampa ha detto che «il regime di Gheddafi ha i giorni contati» e ha quindi rinnovato il suo invito al leader di Tripoli «a lasciare il potere cedendolo al popolo libico».


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CONTINENTI

FINE ESTATE TRAFFICO INTENSO E UN’AFA AFRICANA

n Traffico intenso sulla rete di Autostrade per l’Italia in questa prima domenica di controesodo. E caldo, tanto caldo, almeno fino a domani. Bilancio positivo per la nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in particolare sui 240 km già completati, dove il traffico è stato sostenuto senza mai registrare blocchi alla circolazione, nonostante i consistenti rientri dei vacanzieri provenienti dalle regioni del Sud e diretti verso le grandi città. Domenica all’insegna di afa e umidità al massimo in tutto il Paese: l’ondata di calore che sta interessando la Penisola, la più intensa di questa stagione, sta raggiungendo il suo picco, previsto tra ieri e martedì. È un controesodo dunque all’insegna della canicola. Dove farà più caldo? Il supercaldo con valori di temperature oltre i 33/35 gradi interesserà gran parte delle nostre regioni anche se le zone più coinvolte risulteranno Valpadana e le aree interne di Toscana e Lazio e nelle zone interne sarde.

TORINO BIMBO ESCE DAL COMA E CERCA IL SALVATORE n Uscito dal coma farmacologico e ormai fuori pericolo, il bambino di Torino di 7 anni che ieri ha rischiato di morire annegato dopo essere rimasto impigliato nella rete della porta da pallanuoto ad Albissola Marina ha subito chiesto notizie del suo salvatore e ha promesso che andrà a trovarlo al più presto. L’uomo, bagnino dello stabilimento, due anni fa aveva rischiato di morire di polmonite ed era stato sottoposto a duplice trapianto di polmoni al San Matteo di Pavia.

ZAGAROLO ESPLODE BOMBOLA GAS SEI FERITI, DUE GRAVI n Sei persone, tre uomini e tre donne sono rimaste ferite, due delle quali in modo grave, per l’esplosione di una bombola del gas all’esterno di una casa di campagna a Zagarolo, in provincia di Roma. L’incidente si èverificato mentre si stavano

dimesso nel giro di poche ore.È il secondo problema di salute che il leader degli U2 ha dovuto fronteggiare negli ultimi tempi. L’anno scorso annullò l’esibizione della band al festival di Glastonbury per un intervento alla schiena.

CISGIORDANIA UNA RETATA ISRAELIANA NEL MIRINO C’È HAMAS n Una vasta retata di membri di Hamas è stata attuata dall’esercito israeliano nella città di Hebron in Cisgiordania. Fonti palestinesi riferiscono che circa 120 persone sono state finora arrestate in quella che è stata definita dal parlamentare di Hamas, Samira Halaika, come «la più vasta operazione di questo tipo mai attuata prima su questa scala a Hebron» e in villaggi limitrofi.

SIRIA ASSAD PARLA IN TV: «PRESTO LE RIFORME»

Rimini Napolitano “bacchetta” tutti n Giorgio Napolitano al Meeting di Comunione e Liberazione (CL) a Rimini bacchetta tutti: la maggioranza (soprattutto), ma anche opposizione. E senza dimenticare gli evasori fiscali, sui quali finora, dice, c'è stata troppo accondi-

preparando delle conserve di pomodoro. I feriti sono stati portati negli ospedali di Roma di Tor Vergata, Umberto I, Sant’Eugenio (i due piùgravi in elicottero) e all’ospedale di Tivoli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Zagarolo.

scendenza. Il tema? La crisi economica. «Dominata dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato», la maggioranza ha «esitato a riconoscere la criticità della nostra situazione e la gravità effettiva delle questioni». Ma

do in precedenza aveva fatto e la successiva ricostruzione, quando tornò alla guida del centro clinico del carcere, misero in luce che la perizia medico-legale del gennaio 1981 era basata su referti di un esame della clinica radiologica di Pisa: ma il referto non era riferito a Sparti, bensi ad un altro paziente.

STRAGE DI BOLOGNA MASSIMO SPARTI MENTÌ SULLA SUA MALATTIA LAMPEDUSA n Massimo Sparti, che con la SBARCHI NON STOP sua testimonianza contribuì ALLARME SULL’ISOLA alla condanna di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro per la strage alla stazione di Bologna, fu scarcerato nel 1981 dopo la diagnosi di tumore al pancreas basata su certificazioni false. A confermarlo è Francesco Ceraudo, per lungo tempo direttore del centro clinico del carcere di Pisa: allora non era lui a dirigere il centro clinico, ma gli accertamenti che Cerau-

n Proseguono gli sbarchi di migranti verso le coste siciliane. In nottata è approdato a Lampedusa il barcone con 82 tunisini soccorso ieri pomeriggio da una motovedetta della Guardia di Finanza. Un’altra imbarcazione, intercettata al largo dell’isola, dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Altri 33 extracomunitari sono sbar-

l'opposizione non è esente dalla reprimenda del capo dello Stato: «È possibile che ogni criticità della condizione attuale del Paese sia ricondotta a omissione e colpe del governo, della sua guida e della coalizione su cui si regge?».

cati a Marettimo, nell’arcipelago delle Egadi, davanti alle coste trapanesi. Gli immigrati sono stati fermati dai carabinieri mentre vagavano per strada.

LA CADUTA IN PISCINA DOPO GIORNI DI AGONIA MUORE A SOLI 20 MESI n Non c’e l’ha fatta il piccolo Luca L., il bimbo pugliese di 20 mesi caduto nella piscina di un agriturismo a Santa Vittoria in Matenano (Fermo), mentre era in vacanza con la famiglia. Nel pomeriggio, i sanitari del presidio ospedaliero “Salesi” di Ancona, dove Luca era ricoverato in rianimazione dal 18 agosto scorso, lo hanno dichiarato morto. I genitori hanno deciso di donare gli organi. Luca ha lottato per quattro giorni fra la vita e la morte, nel reparto di Rianimazione ma ieri, dopo gli ultimi accertamenti cli-

nici, i medici si sono dovuti arrendere. Il bimbo pugliese di 20 mesi, che il 18 agosto scorso era quasi annegato nella piscina di un agriturismo, dove era in vacanza con i genitori e il fratello di otto anni, non c’e l’ha fatta.

MONACO FORTI DOLORI AL PETTO PAURA PER BONO VOX n Ricovero lampo per Bono Vox: secondo quanto riporta l’Irish Independent il leader degli U2 sarebbe stato portato il 17 agosto all’ospedale Princess Grace Memorial di Monaco dopo aver accusato palpitazioni e un dolore al petto mentre era in vacanza nel Sud della Francia. Secondo la testata www.independent.ie, Bono sarebbe stato visitato da uno specialista che gli avrebbe consigliato molto riposo e poi

n «La situazione in Siria sta migliorando». Bashar Al Assad appare in televisione per un’intervista. Questo è il quarto intervento dall’inizio delle proteste anti-regime e, ancora una volta, invoca alla calma. «Non sono preoccupato della condizione della sicurezza nel Paese». Intanto anche ieri blindati per le strade a Homs. E si contano più di 2mila morti dall’inizio delle rivolte. Assad in televisione promette che presto ci saranno dei cambiamenti. Entro dicembre prossimo si svolgeranno quelle amministrative, mentre entro marzo 2012 si terranno le legislative

BRASILE IN MIGLIAIA IN PIAZZA CONTRO UNA DIGA n Migliaia di persone hanno marciato per le strade di San Paolo, Brasilia, Rio de Janeiro e Belem per protestare contro la costruzione della diga di Belo Monte, in Amazzonia. La centrale idroelettrica sul fiume Xingù sarà la terza più grande del mondo, dopo la diga di Itaipù, fra Brasile e Paraguay, e quella delle Tre Gole in Cina.


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Via Mameli Il ladro “cortese” tenta il furto dentro una villa

I tagli Circoscrizioni eliminate «Pochi risparmi, molti svantaggi»

San Paolo Pgs sfrattata tutti i veleni dell’oratorio

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In centro Impiegato

pestato a sangue da quattro banditi per un telefonino VIA CARLOFORTE Un uomo di 52 anni ricoverato all’ospedale Marino con fratture all’omero e al femore. La vittima: «Sono stato colpito prima alle spalle, poi mi hanno preso a calci» n «Mi hanno colpito alle spalle, non li avevo visti prima, ho sentito solo il dolore per le botte, poi sono finito a terra». Non riesce quasi a parlare Giuseppe Pazzaglia Asquer, l'impiegato di 52 anni vittima della brutale aggressione a scopo di rapina avvenuta nella notte tra sabato e domenica in via Mameli. L'impiegato è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Marino. Nell'aggressione ha riportato la frattura del femore e dell'omero, oltre che contusioni ed escoriazioni in tutto il corpo. I malviventi, almeno quattro persone, gli hanno portato via il cellulare. LA RICOSTRUZIONE L'episodio, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto effettuata dai carabinieri della Stazione di Stampace e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cagliari che si stanno occupando del caso è avvenuta intorno alle 2. «Stavo camminando lungo corso Vittorio Emanuele e stavo cercando di raggiungere lo

sportello bancomat della Bnl – ricorda il 52enne – ho percorso poche centinaia di metri, l'ho raggiunto ma poi a causa di problemi tecnici non ho prelevato nulla. Ho deciso quindi di spostarmi al bancomat più vicino, quello in via Mameli della Deutsche Bank». Il 52enne avrebbe percorso solo pochissimi metri, appena girato l'angolo tra via Carloforte e via Mameli sarebbe stato aggredito. «Mi hanno dato un colpo violento alle spalle – racconta – poi hanno continuato a colpirmi con calci e pugni. Erano almeno quattro persone, tutte giovani. Io sono finito a terra. Mi hanno portato via il telefonino cellulare e poi sono fuggiti». Qualcuno che abita nella zona, sentendo le urla del 52enne, si sarebbe affacciato alla finestra, mettendo in fuga i malviventi: «Una persona che abita in quel palazzo ha visto allontanarsi una delle persone che mi avevano picchiato – dice ancora Giuseppe Pazzaglia Asquer - io non riuscivo nemmeno ad alzarmi, avevo solo tanto dolore alle braccia e alle

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È l’orario in cui il 52enne è stato aggredito mentre si apprestava a prelevare denaro al bancomat.

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Sono i banditi che lo avrebbero colpito ripetutamente procurandogli le fratture all’omero e al femore.

gambe. Ho visto fermarsi un'auto e poi una seconda vettura. Mi hanno soccorso e hanno fatto intervenire i carabinieri». Sul posto sono arrivati i carabinieri di Stampace, gli uomini del Nucleo operativo e radiomobile e un'ambulanza del 118 che ha trasportato il 52enne all'ospedale Marino, dove si trova adesso ricoverato, in attesa di essere operato al braccio. I carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire la vicenda che ha an-

cora molti punti oscuri. L'aggressione potrebbe essere riconducibile proprio a una rapina, poi andata male a causa della presenza di qualche residente, i quattro forse lo stavano seguendo dal bancomat della Bnl. Diversamente può essersi trattato dell'azione di qualche balordo, di un gruppo di teppisti che spinti dalla forza del branco non hanno esitato a picchiare a sangue un impiegato. Ma. Sc.

LE INDAGINI I carabinieri della Stazione di Stampace e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cagliari hanno avviato le indagini.

Poetto Si sente male in acqua, donna salvata dai bagnanti

I SOCCORSI La donna si è sentita male in acqua ed è stata soccorsa dai bagnanti

n Si tuffa in acqua e si sente male, i bagnanti se ne accorgono e riescono ad aiutarla portandola in salvo a riva. È accaduto ieri pomeriggio davanti allo stabilimento balneare della Polizia di Stato al Poetto. La donna, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, si trovava in spiaggia con il marito da alcune ore. Intorno alle 18 ha deciso di fare una nuotata per rinfrescarsi. Si è tuffata in acqua, ma fatte alcune bracciate si è subito sentita male. Ha iniziato ad annaspare a causa delle onde per il mare agitato, mentre cercava di riavvicinarsi alla riva. La donna, fortunatamente, non era troppo lontana e alcuni bagnanti si sono accorti che era in difficoltà. Si sono tuffati e sono

riusciti a soccorrerla e trasportarla a riva. Allo stabilimento della Polizia di Stato è arrivata anche un'ambulanza del 118. La donna è stata visitata dai medici, per verificare le cause del malore in acqua. A quanto pare sta bene, per lei solo tanta paura. Paura anche per i tre turisti che si trovavano sull'imbarcazione che ha rischiato di affondae ieri sera a Villasimius. I tre si trovavano a bordo di

VILLASIMIUS Barca di dodici metri con tre persone a bordo rischia di affondare davanti al porticciolo turistico

una barca a motore lunga 12 metri. L'allarme è scattato intorno alle 19 quando l'imbarcazione, mentre transitava non troppo distante dal porto turistico di Villasimius, ha iniziato a imbarcare acqua. Nel giro di pochissimo tempo la barca si è inclinata, affondando, solo la prua è rimasta parzialmente in superficie. È subito scattato l’allarme. Nello specchio d'acqua davanti al porto di Villasimius sono arrivate le motovedette dalla Capitaneria di porto, della Guardia di finanza e dei vigili del fuoco. I turisti sono stati soccorsi mentre i vigili del fuoco e la Guardia costiera hanno lavorato diverse ore nel tentativo di recuperare l'imbarcazione.


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CAGLIARI

Arresti Spacciavano hashish nel campeggio n Avevano trasformato il campeggio in cui stavano soggiornando in una vera e propria centrale per lo spaccio, ma sulla loro strada hanno trovato i carabinieri. Operazione antidroga dei militari dell'Arma della Stazione di Muravera, dipendente dalla compa-

gna di San Vito in manette sono finiti Marcello Giordano, 18 anni; Carlo Piras, 20 anni; Federica Chessa, 21 anni. Nei guai anche A.C. 16 anni. Tre dei giovani sono di Assemini, mentre l'ultimo è di Decimo. L'operazione dei carabinieri è scattata nella giornata di

ieri. Negli ultimi giorni i militari dell'Arma avevano ricevuto alcune segnalazioni relative ad episodi di spaccio avvenuti nelle vicinanze del campeggio.Hanno quindi deciso di tenere sotto controllo alcuni giovani che si trovavano nel campeggio, tra questi

anche gli arrestati. Sabato è scattato il blitz, i quattro sono stati bloccati e la loro tenda è stata perquisita dettagliatamente, all'interno i carabinieri sono riusciti a recuperare mezzo panetto di hashish del peso di 52 grammi. I tre sono stati arrestati.

IN VIA MAMELI

Il ladro gentiluomo tenta un altro furto e picchia gli agenti n Questa volta non potrà dire al giudice di aver dimenticato qualche oggetto di sua proprietà in quella villa che ha tentato di svaligiare o dentro quell'appartamento in cui ha messo a segno una rapina, per salvarsi da una condanna. Dovrà inventare sicuramente qualche altra storia Pasquale Auletta, il 49enne napoletano arrestato dagli agenti della squadra volante nella notte tra sabato e domenica con l'accusa di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo, personaggio già noto alle forze dell’ordine, solo pochi giorni fa era riuscito a evitare una condanna per tentato furto all'interno del deposito Aci di viale Monastir: aveva detto al giudice di dover prendere alcuni oggetti a bordo della sua auto, tanto che era arrivato in zona in taxi e, prima che gli agenti lo portassero via, lo aveva addirittura pagato. L’ARRESTO Sabato notte, invece, le cose sono andate in maniera totalmente diversa. Poco dopo le tre è arrivata una telefonata al 113 che segnalava la presenza di uomo che stava scavalcando il recinto della villa al numero 113 di via Mameli. Gli agenti della squadra volante, coordinati dal dirigente Gianfranco Murgia, sono subito arrivati sul posto, cercando di fermare il presunto ladro. Ormai scoperto, il 49enne avrebbe tentato in tutti i modi di scappare, inseguito dai poliziotti. Pasquale Auletta, braccato e circondato dalla polizia, si sarebbe arrampicato su una recinzione alta tre metri, entrando all'interno di un altro appartamento. Una volta dentro avrebbe rapinato la proprietaria di 95 euro e dell'orologio, poi sarebbe fuggito, ma in strada ad attenderlo ha trovato gli uomini della Volante. L'arresto non è stato però facile. Il 49enne ha aggredito i poliziotti, nell'estremo tentativo di assicurarsi la fuga, ma alla fine è stato ammanettato. Due agenti sono finiti in ospedale, secondo i medici se la caveranno in trenta e sette giorni. L'orologio e il denaro rapinati sono stati recuperati e restituiti alla proprietaria. Ma.Sc.

numeri 2

Sono i poliziotti aggrediti dal 49enne mentre tentavano di bloccarlo dopo la rapina.

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Sono i giorni di prognosi stabili dai medici per uno dei due poliziotti rimasti feriti.

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Il numero civico della villa che il 49enne ha tentato di svaligiare, un numero che non gli ha portato fortuna.

VIA SCHIAVAZZI L’incendio scoppiato nell’androne della palazzina secondo vigili del fuoco è di origine dolosa

DAVIDE LENZA/FC

Sant’Elia Fuoco nel palazzo

quattro famiglie evacuate VIA SCHIAVAZZI L’incendio è scoppiato alle 4 del mattino Qualcuno ha incendiato due scooter e le fiamme si sono propagate all’ingresso della palazzina. Due inquilini intossicati n Due scooter distrutti, l'ingresso di una palazzina ridotto in cenere, due persone intossicate dal fumo e quattro famiglie evacuate per alcune ore. È il bilancio dell'incendio scoppiato all'alba di ieri in una palazzina in via Schiavazzi a Sant'Elia. LA DINAMICA Il rogo, di chiara origine dolosa, è divampato nell'androne della palazzina al numero 47. I malviventi, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto effettuata dagli agenti della squadra Volante e dai vigili del fuoco, intervenuti sul posto, sono entrati in azione intorno alle 4. Hanno cosparso di liquido infiammabile due scooter che erano parcheggiati davanti al portone d'ingresso del palaz-

zo e , una volta appiccato l'incendio, sono fuggiti. Le due moto sono state subito avvolte dal fuoco che si è velocemente propagato prima al portone della palazzina, per poi spostarsi nell'androne distruggendo ogni cosa. In cenere le buche delle lettere, i contatori dell'elettricità e ogni oggetto che si trovava nell'androne. Una fitta coltre di fumo ha invaso le scale, mentre il palazzo rimaneva al buio a causa dei contatori saltati. Immediata la richiesta di soccorsi e l'arrivo in via Schiavazzi di una squadra dei vigili del fuoco, delle “pantere” della squadra volante e delle ambulanze del 118. I vigili si sono subito messi al lavoro per domare il rogo. Quattro famiglie degli appartamenti al primo piano della palazzina sono

info

DANNI INGENTI I danni non sono ancora stati quantificati ma sono ingenti.

state evacuate, in strada però si sono riversati anche quasi tutti gli altri inquilini del palazzo, preoccupati per il fumo. Due persone, secondo quanto ricostruito dai vigili del fuoco e dalla polizia , sono state trasportate in ospedale perché intossicate dal fumo. Le operazioni di spegnimento dell'incendio e il soccorso alle famiglie non sono state facili. Le scale dell'ingresso erano praticamente inutilizzabili a causa del fumo e del fuoco e i vigili hanno dovuto far uscire le varie famiglie usando una autoscala. L'incendio è stato domato e lo stabile è stato messo in sicurezza solo ieri mattina, a cinque ore dall'incendio, quando sono potute tornare a casa anche le quattro famiglie evacuate. Dimesse dall'ospedale anche le due intossicate. I danni non sono ancora stati quantificati, tutti gli inquilini della palazzina sono rimasti senza corrente elettrica quasi tutta la mattinata. Manuel Scordo


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CAGLIARI

Movida Decine di chiamate ai vigili urbani n Decine di chiamate, ogni sera, soprattutto nel fine settimana, ai centralini delle forze dell’ordine. Quasi tutte le telefonate per lo stesso motivo: il chiasso proveniente dai locali e quello creato dagli avventori, spesso all’esterno, fino a tarda notte. Il numero più bersagliato dai cittadini che non

riescono a dormire è quello della polizia municipale. La maggior parte delle segnalazioni arrivano dalla zona di Monte Urpinu (per la musica proveniente da un locale sulla sommità del colle), da Castello, da via Mameli e da via del Nastro Azzurro. A Stampace oggetto delle lamentele è il chias-

so proveniente dalla Mediateca. In via del Nastro Azzurro, tra via San Carlo e via Torricelli, a suscitare le lamentele è il frastuono generato dalla musica trasmessa all’interno del parco. E adesso che tanti cagliaritani sono tornati dalle ferie aumentano le chiamate di protesta.

San Paolo È l’ora dei veleni sull’oratorio MALUMORI Dopo lo sfratto alla Pgs, genitori in rivolta contro il direttore e pesanti accuse contro una suora di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n «Chiederemo il nulla osta perché i nostri bambini ricevano i sacramenti da un’altra parte», Carlo Lai è uno dei genitori dei bambini che si sono trovati in mezzo allo scandalo di piazza Giovanni. Il clima della comunità che ruota intorno alla parrocchia di San Paolo è sempre più aspro. La scuola basket Pgs è stata sfrattata dai salesiani a pochi mesi dalla festa per i suoi quarant’anni, ma le tensioni non riguardano solo il direttore dell’oratorio e il presidente della società sportiva. Il malumore è molto più diffuso e, a detta di molti, è legato a una persona in particolare. «Don Ezio Rossi, il direttore del seminario, è lui la causa di tutti i problemi», Fabio Frongia, due figlie che giocano a basket all’oratorio e presidente della San Paolo-Rvf, non ha dubbi sulle responsabilità. «Sono stato incaricato dai salesiani di fare da mediatore nella vicenda che riguarda la società San Paolo, ma le mie proposte non sono neanche state ascoltate - spiega - da metà settembre, quando è arrivato don Ezio si è creato subito un clima irrespirabile: è una persona autoritaria, che non ascolta nessuno. Dovunque ha lavorato ci sono stati problemi». La torrida estate di piazza Giovanni XXIII ha portato alla luce un malumore latente nei confronti del nuovo vicario della parrocchia. «È così legato al superiore dei salesiani (abruzzese come lui) che l’ispettoria dei salesiani ha allontanato don Erminio Lai - spiega Frongia - una persona stimata da tutti i cagliaritani, solo perché ha litigato con don Ezio!». LA SCINTILLA SPORTIVA La San Paolo è socia della Superga, la prima mette il settore giovanile e quello femminile e finanzia i lavori della seconda, che ha messo il titolo sportivo e la squadra maschile che gioca in C2. I vertici della San Paolo non hanno gradito il comportamento dell’allenatore della Superga e l’hanno esonerato. «Da allora è par-

PIAZZA GIOVANNI XXIII La calda estate cagliaritana sta diventando torrida per la comunità della parrocchia di San Paolo

tita una campagna diffamatoria che, nonostante le smentite, ha portato i vertici salesiani a scegliere di salvare l’allenatore e allontanare più di 200 bambini legati alla San Paolo», commenta Frongia. Le proteste dei genitori sono state veementi, ma non avrebbero ricevuto l’attenzione che si aspetytavano. «Una suora, il braccio destro di don Ezio, ha risposto che le loro bambine sono delle poco di buono e che, se vanno via, ne troveranno altre più brave - accusa Frongia - abbiamo segnalato il fatto al parroco, che non ha preso provvedimenti. Per questo stiamo presentando una querela nei confronti della suora». In mezzo a tutta questa vicenda ci sono i bambini, più di duecento. «Vogliamo che, come noi, crescano qui all’oratorio - conclude Frongia - e stiamo preparando una raccolta di firme per far allontanare don Ezio e riportare la tranquillità in questa comunità».

BASKET DA SOCIETÀ QUASI GEMELLE A RIVALI SENZA ESCLUSIONE DI COLPI

LA POLEMICA IN MEZZO I BAMBINI «ALLONTANATI DALLA PARROCCHIA»

n La Pgs è la società sportiva che da 39 anni svezza i mini cestisti nei campi dell’oratorio di piazza Giovanni. Da qualche anno ha, in pratica, assorbito la società Superga. Fino a diventare una società unica. Ma le divergenze tra i vertici della San Paolo e la gestione tecnica della Superga hanno fatto saltare il sodalizio. Il parroco, don Mario Steri, ha spiegato di aver deciso di puntare sulla Superga «sostenuti dai superiori di Roma», e che sui rapporti tra le due società il ruolo della parrocchia è equidistante.

n «Da quando è arrivato, a settembre, don Ezio, ha cominciato subito a contrastare le società sportive racconta Carlo Lai, padre di due bambine che frequentano l’oratorio - adesso la situazione è degenerata al punto che, in pratica, vengono allontanate dalla parrocchia». La gestione della vicenda sta creando effetti forse inattesi dalla parrocchia di San Paolo, perché potrebbe portare a un’emorragia di fedeli. Le attività sportive dell’oratorio di piazza Giovanni sono state un punto fisso per migliaia di giovani cagliaritani.

Sant’Elia In diecimila per il pesce arrosto offerto dal Borgo

LA SAGRA Le tavolate sul lungomare

n Serata di musica e pesci arrosto. Sabato il quartiere Sant’Elia è stato invaso da quasi diecimila visitatori che non hanno voluto mancare alla terza Sagra del pesce organizzata dall’associazione vecchio borgo Sant’Elia. Nel piazzale dei pescatori tra il Lazzaretto e il campo di calcio in terra battuta l’odore del pesce cucinato alla brace e del fritto misto, già dal tardo pomeriggio, ha invaso la piazzetta interamente occupata da tavoli, panche e sedie messe a disposizione dal Comune. «È stato un enorme successo – dice Andrea Loi, presidente dell’associazione – abbiamo servito oltre seimila piatti di pesce arrosto e frittura mista e, considerato, che non tutti hanno man-

giato, le presenze sfioravano le diecimila». Numeri record, quasi raddoppiati rispetto alla sagra del 2010. «La gente è venuta in massa e già faceva la fila alle 18.30 sotto il sole cocente – continua Loi – Poco prima delle 23.30, quando sono stati sparati i fuochi d’artificio, erano stati consumati 800 chilogrammi di pesce arrosto tra muggini, orate e spigole e altrettanti di frittura mista tra gambe-

LA SAGRA Grande afflusso per la festa nel rione, Andrea Loi: «1600 chili tra muggini, orate, spigole e frittura mista»

retti, calamari e seppie. Per non parlare dei 600 chilogrammi di anguria e 600 litri di vino, serviti interamente». È filato tutto alla perfezione, organizzazione e servizio perfetto con i 34 volontari dell’associazione chiamati verso mezzanotte sul palco a cantare: “Siamo noi, siamo noi, i ragazzi della Sagra siamo noi”. Stravolto dalla fatica ma felice anche Billo Vistosu, ex giocatore del Sant’Elia e tra gli organizzatori dell’evento: «È andata benissimo, non abbiamo staccato un minuto ma il nostro lavoro non è finito perché lunedì (oggi, ndr) dovremo restituire tutti i tavoli, le panche e le sedie al Comune». Che ieri erano ordinatamente accatastati nel piazzale.


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CAGLIARI SCUOLA PER GLI ALUNNI DIARIO GRATIS SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

VIGILI ROGO IN UN DEPOSITO A ELMAS IL CALDO INCENDIA MATERIALE EDILE

VIA BARCELLONA TRANSENNE DEL COMUNE OSTACOLANO IL PASSAGGIO DELLE AUTO

n Tutti gli studenti che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado cittadine riceveranno gratuitamente il Diario scolastico 2011/2012. Il diario scolastico è stato realizzato dall’assessorato ai Servizi tecnologici del Comune, per fornire ai ragazzi e alle loro famiglie tutte le indicazioni per la corretta gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata. La distribuzione dei diari avverrà nelle scuole prima dell’inizio dell’anno.

n Hanno dovuto lavorare oltre due ore le squadre dei vigili del fuoco per domare il rogo scoppiato ad Elmas nell’area industriale. A mezzogiorno, a causa del caldo, si sono incendiate alcune guaine di materiale isolante utilizzate nell’edilizia che si trovavano in un deposito all’aperto. L’incendio rischiava di coinvolgere anche alcuni capannoni, ma i vigili sono riusciti a circoscrivere il rogo.

n Le dimensioni ristrette non sono l’unica difficoltà per chi deve attraversare in auto le strade della Marina, quelle al di fuori dell’area pedonale: da settimane in via Barcellona, all’angolo con via Sicilia, una transenna del Comune restringe il passaggio alle vetture. Lo spazio è appena sufficiente per un’utilitaria. Non si capisce poi perché restino le transenne: a terra c’è solo una mattonella sconnessa, basterebbe sistemarla.

Tagli Fatte fuori

le circoscrizioni «Grave errore» LA POLEMICA Gli ex presidenti dei parlamentini non rinnovati dopo le ultime elezioni: «Costavamo poco ed eravamo vicini alla gente». Puddu, Sant’Avendrace: «La rabbia assedierà il Comune» n Le circoscrizioni non ci sono più. Sono state le prima a cadere nel tentativo di tagliare gli sprechi della politica. Ma per gli ex presidenti il risparmio è stato minimo, mentre gli svantaggi per i cittadini saranno tanti. «Basta lo stipendio mensile di un solo consigliere regionale, per mantenere in vita tutte le circoscrizioni di Cagliari per un anno intero», spiega Tonio Puddu, ex presidente di Sant’Avendrace, «se si considera poi che il gettone ai consiglieri era già stato tolto e che le strutture sono rimaste, si capisce bene che il risparmio è stato irrisorio», aggiunge, «Altro che sprechi. Noi eravamo il punto di contatto

tra centro e periferia. Prima che venissero istituite, e io me lo ricordo bene, a Cagliari c’erano quasi 20 comitati cittadini che andavano a fare chiasso in Comune. Non vorrei che si tornasse a quella situazione». Dello stesso parere anche Gianfranco Carboni, ex presidente della circoscrizione Centro storico: «Ancora oggi tanta gente mi contatta per chiedermi a chi può rivolgersi per risolvere un problema e come mai la circoscrizione non ci sia più». Carboni è molto critico sulla scelta di abolire i parlamentini: «È ridicolo pensare di risparmiare sulle circoscrizioni i cui costi erano minimi, quando poi i consiglieri co-

PALAZZO BACAREDDA In città non esiste più il decentramento

munali restano 40. Forse per qualcuno era solo una questione di visibilità. Ma è una vittoria di Pirro, creerà moltissimi disagi perché noi facevamo da cuscinetto e in Comune dovranno prendere delle guardie giurate per tenere fuori la gente». «Visti i pochi poteri che avevano, forse andavano chiuse. L’ho sempre sostenuto. Ma il risparmio è ridicolo e abolendole non è stato fatta una valutazione costi-benefici», sostiene Alessandro Sorgia, che è stato presidente di Generuxi e San Benedetto, oltre che consigliere provinciale, carica che ricopre tutt’oggi. «Si consideri che io non prendevo nessuna indennità poiché ero già in Provincia. Ma sarebbe stata comunque una cifra di meno di 200 euro al mese», aggiunge Sorgia, «così ci si è solo allontanati dai cittadini». Le circoscrizioni erano sei e sono state abolite alla scorsa tornata elettorale. Tutte, tranne quella di Pirri, la Municipalità salvata in extremis dalla Regione. «Una scelta giusta, vista anche la storia della municipalità di Pirri», spiega Francolino Farris, vice presidente dell’unico parlamentino sopravvissuto, «È stato un errore abolirle. Si è deciso di tagliare proprio l’istituzione più vicina alle persone, soprattutto alle fasce più deboli. È politicamente molto grave allontanarsi dalla gente in un momento storico come questo», conclude Farris. M.B.

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SPORT INTER PAZZINI SALVA IL TEST CON I GRECI CON L’OLYMPIACOS FINISCE 2-2 IN RIMONTA

MOURINHO NESSUN PENTIMENTO IL PORTAVOCE: «DIFENDE IL REAL»

n Pazzini pareggia e salva l'Inter, che chiude l’amichevole a Ginevra contro l'Olympiacos in rimonta con un 22 in 10 uomini. Gasperini, sotto 2-0 contro i greci, prova tanti moduli e nella ripresa mette insieme Pazzini e Milito in attacco. Dopo il gol di Feisa e Modesto per i greci, ci pensa proprio Pazzini a rimediare segnando una doppietta. Assente ovviamente Eto'o, Sneijder (in permesso), Stankovic (febbre) e Lucio (contusione).

n Josè Mourinho non chiede scusa, dopo aver infilato il dito nell'occhio di Tito Vilanova. Ieri ha parlato Eladio Parames, suo portavoce. «Mourinho non ha motivo di pentirsi, visto che sta solo difendendo gli interessi del Real Madrid. Josè non chiede scusa, ha ben chiaro che sta difendendo il Real. E questo presuppone anche far fronte a ogni tipo di aggressione verbale».

Coppa Italia Il Cagliari ne fa cinque super tripla per Larrivey CAGLIARI ALBINOLEFFE

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RETI 35' pt Nenè (rig), 40' pt Larrivey, 5' st Conti, 6' st Larrivey, 18' st Torri. 23' st Larrivey. CAGLIARI (4-3-3) Agazzi, Pisano (68' Perico), Canini, Astori, Agostini (68' Ariaudo), Biondini, Conti, Nainggolan, Cossu, Nenè (73' Ceppelini), Larrivey. Allenatore Massimo Ficcadenti (Avramov, Gozzi, Murru, Mancosu). ALBINOLEFFE (4-4-2) Tomasig, Regonesi, Piccinni, Lebran, Salvi, Laner (39' Luoni), Hetemaj, Previtali, Foglio (73' Cia), Torri, Cocco (51' Pacilli). Allenatore Daniele Fortunato (Offredi, Taugourdeau, Cristiano, Girasole). ARBITRO Doveri di Roma NOTE Ammonito Biondini, espulso Piccinni

di Gabriele Lippi n Per il Cagliari di Ficcadenti la prima non è buona, è ottima. Il successo per 5-1 sull'Albinoleffe vale il passaggio del turno in Coppa Italia, e dà ottime indicazioni per la nuova stagione. A muoversi bene è tutto l'attacco, da Cossu che va da destra a sinistra, passando spesso per il centro, a Nenè e Larrivey. In attesa di Thiago Ribeiro il gol balla comunque sui ritmi latino-americani. Samba e Tango. Nenè e Larrivey ne fanno quattro in due (tre per l'argentino e uno per il brasiliano), un altro ciascuno se lo fanno annullare. DUE GOL IN CINQUE MINUTI La partenza è lenta, ma dalla mezzora il Cagliari si sveglia. Nené e Cossu sono i primi a sfiorare il vantaggio. Il brasiliano arriva a tu per tu con Tomasig, il cagliaritano sfiora il palo con il sinistro sulla ribattuta del portiere. Nené va ancora vicino al gol con un colpo di testa che termina alto di poco, ma adesso il Cagliari c'è. Il gol lo trova poco dopo Larrivey, ma Doveri annulla per fuorigioco. Cagliari risarcito subito dopo con un rigore ineccepibile Piccinni mette giù Nenè, tiro dagli 11 metri ed espulsione per ultimo uomo. El Tigre trasforma e porta avanti i rossoblù. Altro gol annullato a Nené. In inferiorità numerica Fortunato corre ai ripari, togliendo l'ex Laner e inserendo il difensore Luoni. Il Cagliari trova subito il raddoppio con Larrivey, che devia in rete un destro sporco di Daniele Conti. CONTI E LARRY GARA CHIUSA Il capitano aggiusta la mira e a inizio ripresa fa 3-0 con un destro dai 25 metri. A fare il quarto ci pensa ancora Larrivey, che manda in rete di testa un buon cross da destra di Biondini. Ma è un Cagliari agli ordini di Andrea Cossu, se è possibile anche più del solito. È lui che detta i ritmi e i movimenti dell'attacco, avanzando ed arretrando, accentrandosi e allargandosi. Larrivey e Nené sfruttano gli spazi che lui crea infilandocisi appena possono. Il meccanismo

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Le reti di Larrivey nella serata di ieri. A segno anche Nenè (rigore) e Conti

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I minuti in campo giocati dall’ex Andrea Cocco andato in prestito all’Albinoleffe

è ancora da oliare per bene, ma l'idea è già chiara: 4-3-3 o 4-3-1-2 sembra che i numeri contino poco. Ficcadenti vuole un Cagliari capace di cambiare continuamente pelle, senza dare punti di riferimento agli avversari. D'altra parte è la prima di Coppa, ma anche il primo vero test per l'allenatore. Forse per questo Ficcadenti schiera tutti i migliori a sua disposizione. Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Biondini, Conti, Nainggolan, Cossu, Nenè e Larrivey. Non riposa nessuno e l'impegno in campo non è certo da amichevole di fine estate. TRIPLETTA PER EL BATI L'Albinoleffe accorcia le distanze con un gol di Torri a 25 minuti dal termine, ma è solo un fuoco di pa-

glia, perché prima Nainggolan, poi Conti sfiorano il quinto gol. Lo fa invece Larrivey, che appostato sul secondo palo sfrutta al meglio un cross di Pisano battendo ancora una volta Tomasig. Per El Bati è la prima tripletta da quando è arrivato in Italia. LE TRE SOSTITUZIONI Nel finale c'è spazio per Perico, Ariaudo e Ceppelini, che entrano in campo per Pisano, Agostini e Nenè. Per l'uruguaiano, reduce dal Mondiale Under 20, un impiego da secondo trequartista al fianco di Cossu, qualche buona giocata e tanto dinamismo. Ma è tutto il Cagliari che merita applausi, perché iniziare così, visti i presupposti, non era affatto semplice.

JOAQUIN LARRIVEY Tripletta per l’argentino

ENRICOLOCCI/FC

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i tifosi rossoblù sugli spalti dei distinti e della tribuna centrale (chiuse le curve)

IL PROSSIMO AVVERSARIO CI SARÀ IL SIENA NEL QUARTO TURNO PREVISTO PER NOVEMBRE n E così l’avventura del Cagliari in Coppa Italia continua e il 24 o 29 novembre i rossoblù scendereanno in campo contro il Siena per il quarto turno di Coppa Italia. La squadra di Sannino ha battuto il Torino 1-0 con il gol dell'ex Calaiò che nel primo tempo aveva preso anche una traversa. Il Torino di Giampiero Ventura dice così addio alla Coppa Italia. GLI ALTRI RISULTATI. Dopo il passaggio del turno di Genoa, Empoli e Verona è andata avanti anche la Fiorentina che al Franchi ha battuto il Cittadella 21. Vantaggio dei viola con Gilardino (che potrebbe finire al Genoa prima del termine del calciomercato), pareggio veneto con Di Carmine e gol decisivo siglato da Cerci. Nel prossimo turno i viola affronteranno l'Empoli nel più classico dei derby toscani. Anche

la Reggina è finita ko battuta 2-1 dal Modena al Braglia (in rete Greco e l'ex Digennaro per gli emiliani, Emerson per i calabresi). E sarà il Bari ad affrontare il Genoa: i biancorossi hanno battuto 4-0 l'Avellino al San Nicola con la doppietta di Marotta ed i gol di Caputo e Donati. Il Gubbio (Ragatzu a secco) è passato a Bergamo con un 4-3 e ha eliminato l’Atalanta dalla Coppa Italia al termine di una gara ricca di colpi di scena. Gli altri risultati: Bologna- Padova 2-1 (Portanova, Della Rocca), Catania-Brescia 2-1 (Maxi Lopez nel pt; Jonathas (B), Gomez); Chievo-Livorno 1-0 (Cesar); Lecce Crotone 0-2 (Djuric, Ciano); Novara-Triestina 4-0 (aut. D'Aiello nel pt; Pinardi, Meggiorini, Gemiti); ParmaGrosseto 3-1 al 90' (Giovinco nel pt; Pellè, Crespo, aut. Paletta).

Sant’Elia Il poker in tribuna e il 4-3-3 in campo

THIAGO RIBEIRO

ENRICOLOCCI/FC

n Non è ancora arrivato il loro momento ma sono lì, tutti insieme, a guardare la loro squadra, i movimenti del tecnico e che aria tira al Sant’Elia. Thiago Ribeiro, Albin Ekdal, Ibarno ed El Kabir sono in fila l’uno accanto all’altro nella tribuna centrale. Il brasiliano rispetta la moda sudamericana e ha una collana con le iniziale “TH” sul ciondolo, poco distante dall’anello con la scritta “Ibarbo”, dalla chioma bionda dello svedese e dalla faccia da monello del marocchino. Potenzialmente sono un tridente con un cambio, per l’esattezza, ma ieri erano solo spettatori. Un modo per ambientarsi già alla loro nuova casa, considerato pure che la prossima settimana contro il Milan ci sarà un’aria

molto diversa. Curve chiuse, distinti pieni, tribuna molto meno e da una parte della tifoseria e contro Biondini che sta solo aspettando di incontrare il vertice della società per rinnovare il suo contratto, cosa che probabilmente non avverrà. Ekdal guarda proprio lui, perché potrebbe essere il suo successore e inizia a studiare già qualche movimento. Il resto del poker delle meraviglie guarda il tridente messo in

LE PROMESSE In fila Ribeiro, Ekdal, El Kabir e Ibarbo che hanno studiato il modulo del tecnico: sabato c’è il Milan

campo da Ficcadenti, perché tra una settimana stare lì potrebbe toccare proprio a loro. Partiti con Cossu esterno sinistro largo e Larrivey punta centrale, i compagni in campo si sono scambiati continuamente e hanno creato movimento. Se Cossu spesso si è accentrato, Larrivey e Nenè hanno cambiato continuamente la loro posizione a vicenda ed è quello che Ficcadenti chiederà anche ai nuovi. Ibarbo fa attenzione alla fascia destra e El Kabir spera che gli passi al più presto quell’affaticamento muscolare che lo sta facendo scalare alla fine delle scelte d’attacco. Inizia il conto alla rovescia, il poker dei sogni dimezzato o no, sabato se la dovrà vedere col Milan. V.S.


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La rivoluzione È arrivata con Ficcadenti ora si cerca un’altra punta MERCATO Dopo Ribeiro e Ekdal nell’attacco tutto nuovo potrebbe arrivare anche Bogdani, ex Cesena di “Ficca”

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di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Nei giorni in cui Anghiari organizza il seminario del silenzio qui ad Asseminello sembra arrivata l’ora della rivoluzione silenziosa. Quella proclamata a fine campionato scorso, mai vista, fino a qualche giorno fa, forse programmata per bene ma servita nei momenti più utili. Da quando è stato licenziato Roberto Donadoni è successo di tutto. Eccovi ad esempio un attacco tutto nuovo, con tre sudamericani, un marocchino (il primo) e un colombiano (il primo). Bandierine del mondo a parte, per la fortuna di Ficcadenti, è iniziato il mercato.

ERJON BOGDANI Non solo Cacia e Giaccherini, ci sarebbe anche l’albanese ex Cesena per l’attacco

I REGALI DI MERCATO Da quando è giunto a Cagliari gli sono arrivati in regalo il brasiliano Thiago Ribeiro e lo svedese Albin Ekdal, che secondo i progetti iniziali sarebbero anche stati più che sufficienti per completare la rosa. Si cercava al principio un centrocampista di qualità e un altro attaccante, nien-

numeri 4-5

Il risultato della scorsa stagione dopo i calci di rigore (la gara finì 0-0)

5

La miglior striscia positiva del Milan (dal 2005 al 2009), mentre la Juventus si è fermata a 4 nel periodo 19982001

7

I gol del miglior marcatore di sempre del Trofeo Berlusconi, Pippo Inzaghi, ieri gran.de assente

3

le uniche volte in cui chi ha vinto il Trofeo Berlusconi ha poi vinto lo scudetto

te di più. In più, negli ultimi giorni, è stata sollevata la posta in palio per Marco Parolo del Cesena, cosa che non era mai accaduta fino a una settimana fa. Si dice che il Cagliari ora possa arrivare anche a spendere 7,5 milioni per premiare la sua grande annata, l’unica in serie A, con 5 gol. ORA SI CERCA UN’ALTRA PUNTA Ma c’è qualcosa che ancora non va se la società rossoblù è alla ricerca di un’ulteriore punta. Con Nenè, Larrivey, El Kabir, Ibarbo, Thiago Ribeiro, perché mai arrivare a sei? Regga che se si vuole proseguire sulla linea del tridente, c’è comunque Andrea Cossu, intoccabile che lascerebbe in panchina quattro attaccanti. Forse troppi da gestire per Ficcadenti. Innanzitutto, chi sarebbero i candidati? Cacia e Giaccherini sopra il banco e Bogdani sotto banco. Gli ultimi due sarebbero ben apprezzati dal tecnico Ficcadenti visto che li ha avuti entrambi a Cesena, in particolar modo Bogdani che è stato col tecnco anche a Verona nell’anno di Cossu (20042005, 17 gol in B). BOGDANI TRA I PENSIERI È il classico attaccante da contratto annuale, essendo un classe ‘77, e a quanto pare la società rossoblù ci sta facendo un pensierino per far felice Ficcadenti. Che se arrivasse anche

Parolo avrebbe anche i suoi goleador del Cesena (5 per il centrocampista e 8 per l’attaccante albanese). SEI ATTACCANTI SONO TROPPI Ma a questo punto cosa potrebbe accadere? Probabilmente molto dipendeva anche da ciò che è successo in Coppa Italia. Finora Larrivey si è comportato bene, ieri con la tripletta ha sbaragliato il campo, più impazienza ci potrebbe essere nei confronti di un altro neoacquisto, El Kabir, fermo da tre settimane per un affaticamento muscolare. Il tutto non dà massima fiducia agli addetti ai lavori che potrebbero ricorrere ai ripari oppure snobbare il parere di “Repubblica”, che in un pezzo pubblicato qualche giorno fa parlava di lui, sottolineando la velocità da mediano ma soprattutto l’aspetto caratteriale della promessa del campionato italiano: dieci ammonizioni, 2 rossi, tante litigate, tre club cambiati nelle giovanili e due nel campionato professionistico. Piuttosto 15 reti in 18 mesi non sono affatto pochi. Ipotesi, solo ipotesi. Il bello, pare, debba ancora arrivare. Perché comunque parte delle trattative il Cagliari le fa nelle ultime ore di mercato. La speranza di giocare, qui o altrove, ce l’ha anche Davide Biondini, generoso mediano che merita un lieto fine.

Trofeo Berlusconi Milan spettacolo anche la Juve ko LA GARA Il ghanese Boateng sblocca al 9’ con una girata al volo ed esce per una contusione poi raddoppia Seedorf su punizione. I bianconeri reagiscono col gol di Mirko Vucinic ma non basta

MILAN JUVENTUS

2 1

RETI Boateng (M) al 9’, Seedorf (M) al 23’ p.t.; Vucinic (J) al 12’ s.t. MILAN (4-3-1-2) bbiati; Abate (44’ s.t. Oddo), Nesta (13’ s.t. Ely), Bonera, Taiwo ( 2’ s.t. Zambrotta); Gattuso (20’ s.t. K. Boateng), Ambrosini, Seedorf (40’ s.t. Antonini); K.P. Boateng ( 30’ p.t. Flamini), Emanuelson; Cassano. (Amelia, Ganz). Allenatore Massimiliano Allegri JUVENTUS (4-3-3) Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, De Ceglie (dal 40’ s.t. Ziegler); Marchisio (dal 27’ Pazienza), Pirlo; Krasic (dal 40’ s.t. Quagliarella), Matri (dal 44’ p.t. Del Piero), Vucinic, Vidal (dal 9’ s.t. Pasquato). (Storari, Sorensen). Allenatore Antonio Conte ARBITRO Brighi di Cesena NOTE Ammonito Marchisio

n Dopo la passerella del Milan a Pechino, l’allegra compagnia rossonera si prende anche la vittoria del Trofeo Berlusconi con annessa cabala (solo tre volte chi l’ha spuntata nel derby estivo ha poi vinto lo scudetto). San Siro si sente troppo più forte della maledizione e allora festeggia euforico anche questa vittoria iniziata con il gol di Boateng, una spettacolare girata al volo di destro arrivata al nono minuto. Il ghanese ha festeggiato con uno dei suoi balletti e le telecamere hanno subito inquadrato il sorriso soddisfatto di Silvio Berlusconi accanto ad Adria-

no Galliani. Il raddoppio che lascia ancora immobile Buffon arriva con Seedorf con una altrettanto spettacolare punizione che aggira la destra della barriera, sfiora il palo interno e si deposita in rete. A poco serve la rete di Vucinic che accorcia le distanze. Ma alla fine l’esito della battaglia è...tanti feriti. Da Boateng a Nesta ma non solo, in tanti hanno dovuto lasciare il campo, come Taiwo uscito in barella. Di certo è stato un bell’antipasto di campionato, con un primo tempo stellare per il Milan e uno più dinamico per la Juventus nella ripresa. E la curiosità è stata vedere in campo Cassano, ma con tutti i brasiliani in arrivo giovedì e Ibrahimovic in recupero dopo la distorsione alla caviglia Allegri ha avuto scelta facile per l’attacco. PRIMO TEMPO E la prima occasione è stata proprio del giocatore definito dal presidente Berlusconi “ombre e qualità”, ovvero Antonio Cassano, rilanciato a Bari con la nazionale azzurra di Prandelli. Il fantasista dopo 6 minuti di gara ha sfiorato il palo con un destro dalla distanza. Poi un’incomprensione tra Lichtsteiner e Marchisio lascia libero Seedorf ma Buffon ferma tutto. La Juventus si fa sentire al 28’ con Marchisio che, su suggerimento di Vucinic, ha colpito la traversa con un destro dal limite. Pochi

info

KEVIN BOATENG Il centrocampista ghanese, autore dell’1-0 della gara di ieri contro la Juventus, lo scorso 6 agosto 2011 ha segnato la rete del 2-1 finale che ha regalato al Milan la Supercoppa

minuti dopo Boateng è stato sostituito per una contusione alla tibia destra (al suo posto entra Flamini). La Juve insiste nel proporsi in avanti, ma il Milan contiene e al 38' una punizione di Cassano finisce alta di poco. Vidal e Pirlo si cercano poco tra di loro e al 43' cambio in attacco: entra in campo Alessandro Del Piero al posto di Alessandro Matri, che lamentava un dolore alla caviglia e ha chiesto il cambio a Conte. Occhi attenti anche in tribuna: scambio di battute tra Silvio Berlusconi e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. SECONDO TEMPO Nella ripresa si sveglia la Juventus che inizia a giocare su tutt’altra velocità e si fa più pericolosa. Taiwo esce dal campo in barella dopo un contatto con Krasic (caviglia sinistra). Al suo posto entra Zambrotta. Dopo sette minuti l’ex Pirlo ci prova impegnando Abbiati con un destro dalla distanza. Conte sostituisce Vidal con Pasquato. Al 12' Vucinic accorcia le distanze su assist di Del Piero. Me il bollettino di guerra continua e così anche Nesta lascia il campo per un taglio alla testa e lascia il suo posto a Rodrigo, giocatore della Primavera. Al 23' Abbiati salva la porta su un tiro insidioso di Del Piero. A cinque minuti dalla fine l'ingresso di Quagliarella, ex infortunato. Un minuto dopo Kingsley Boateng colpisce la traversa con un sinistro da fermo. Finisce qui la gara, il Milan festeggia. Finiti i trofei, ora c’è il campionato. V.S

CASSANO IL PREMIER «OMBRE E QUALITÀ»

n Antonio Cassano? «È un giocatore con tanta qualità e qualche ombra. Ma sulla bilancia il piatto della qualità è più pesante». Questo è la valutazione del patron del Milan, Silvio Berlusconi, sull'attaccante rossonero che poi ha aggiunto: «Il Milan costa la metà di quello che il mio gruppo guadagna in un anno. Fino a quando io tengo come famiglia sì, poi vedremo, il Milan costa alla mia famiglia la metà di quello che il mio gruppo guadagna in un anno. Mi sembra che non ci sia nessun presidente al mondo che faccia gli stessi sacrifici che faccio io». Li farà ancora? «Fino ad adesso l'ho fatto». Galliani a Milan Channel, sempre ieri, ha spiegato: «Cassano è un campione del Milan, sta facendo benissimo e al 100% resterà, come tutti i nostri big. Se arriva un mister x sarà una mezzala sinistra. Quando? Prima del 31 agosto alle 19».


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SPORT FERTILIA PAREGGIO 3-3 IN RIMONTA CONTRO LA PRIMAVERA DEL CAGLIARI

CARBONIA L’ALLENATORE MANNU: «CI SALVEREMO COI NOSTRI GIOVANI»

BUDONI IL TEST CON L’ALGHERO FINISCE 1-1 DOMENICA SARÀ COPPA CON IL SANT’ELIA

n Finisce 3-3 a sul sintetico di Olmedo l’amichevole fra Fertilia e la Primavera del Cagliari. Rossoblù avanti con Migoni (ex Sant’Elia), il raddoppio è di Mannoni, Roberto Carboni accorcia le distanze per gli algheresi prima della rete del senegalese Mohamed, in pochi Mereu e il difensore-goleador Sini firmano la rimonta. Mister Massimiliano Paba: «Sono soddisfatto, dobbiamo essere più cattivi sotto porta, per il 28 agosto saremo pronti».

n Obiettivo salvezza per il Carbonia del riconfermato Graziano Mannu (foto): «Speriamo di raggiungerla in tranquillità - dice il tecnico valorizzando i molti giovani in rosa del ’93 e ’94. Il calendario per noi non è facile, nelle prime gare ci sono capitate Castiadas e Olbia, due squadre importanti. La squadra di Cerbone secondo me, è la favorita per la vittoria finale».

n Ancora un pareggio per il Budoni, il quarto di questo pre-campionato. Dopo l'1-1 con la Torres, lo 00 col San Teodoro e l'1-1 col Tavolara, i galluresi fanno 1-1 contro l’Alghero di Calvia. La squadra di mister Bacciu passa in vantaggio grazie a Martinez (cross di Sandu), i giallorossi pareggiano a fine primo tempo con Fabrizio Serra. Domenica il Budoni sarà a Cagliari per la Coppa Italia nella sfida al Progetto Sant’Elia.

SELARGIUS

PROGETTO S.ELIA

n Prima uscita ufficiale amara per il nuovo Selargius di Vincenzo Fadda. Dopo il derby di Coppa, perso solo ai rigori (5-2) contro il neopromosso Progetto Sant’Elia, torna sul match l’allenatore granata: «Dispiace più che altro per i ragazzi, perché della prestazione della squadra sono contento – afferma il tecnico – Abbiamo tenuto bene il campo e fatto qualche errore causa caldo e poca conoscenza, perché la squadra dall’anno scorso si è rinnovata. Ma ho visto begli spunti, se avessimo vinto noi non ci sarebbe stato niente da dire». Intanto però, il primo scontro stagionale se lo aggiudicano i rivali cagliaritani, apparsi già in palla: «Sono un’ottima squadra – commenta Fadda – ma lo sapevamo già. Hanno vinto in emergenza? Hanno una rosa di trenta giocatori tutti bravi, di certo questo gli ha permesso di giocare al top senza nessun problema». I programmi, senza Coppa, cambieranno: «Dato che domenica prossima non dovremo giocare – rivela il mister – in settimana ne approfitteremo per allenarci intensamente. E, probabilmente, giocheremo un’amichevole sabato prossimo, speriamo in casa, anche perché il terreno, dopo la manutenzione, è in buone condizioni».

n Buona la prima. Il Progetto Sant’Elia supera il turno preliminare di Coppa Italia battendo 5-2 il Selargius dopo i calci di rigore e domenica prossima ospiterà il Budoni. Il tecnico dei cagliaritani Massimiliano Pani è soddisfatto per come la squadra, pur nell’emergenza, ha interpretato la partita. «Contro il Selargius abbiamo reso bene l’idea di una squadra vera e unita, nonostante il gruppo dell’anno scorso sia stato un po’ sfaldato». Mister Pani vorrebbe ricreare quell’aura magica che ha accompagnato la squadra dritta in serie D. «Sto cercando di ricreare la stessa forza del gruppo dell’anno scorso spiega il tecnico monserratino - che ci ha permesso di fare tanto bene. Dobbiamo avere tutti un unico intento, impegnarci sempre e dare il meglio di noi stessi e, senza dimenticare che siamo una neopromossa, potremmo fare una figura discreta». A patto che l’emergenza cessi. «Sabato ho giocato con sei fuoriquota che fino all’anno scorso facevano le giovanili, mi mancavano giocatori importanti come Atzori e Farrugia che ancora devo recuperare assieme ad altri ragazzi come Di Laura e Ianniciello». In più si è aggiunto l’infortunio a Dessì. «Cristian per il centrocampo è un punto di riferimento spiega Pani - si è fatto male dopo appena venti minuti e ho dovuto inserie il giovane Sequi al suo posto che, come gli altri giovani deve ancora crescere e può migliorare tanto». Per tutti questi motivi non è ancora possibile esprimere un giudizio sul nuovo Sant’Elia, come osserva il tecnico biancoblù: «Non posso ancora giudicare la squadra che abbiamo formato quest’anno, ma spero di vederla al completo il prima possibile. Non vorrei fare voli pindarici, siamo consapevoli delle nostre possibilità, sappiamo di dover fare un campionato tranquillissimo per salvarci, per cui siamo sereni». In evidenza il portiere Di Leo autore di interventi decisivi, oltre a parare due rigori, e il giovane Festa, ex Quartu 2000, sabato a segno. Sulle favorite del campionato Pani ha le idee chiare: «Arzachena e Salernitana hanno fatto un buonissimo mercato e possono mirare in alto». Eleonora Fava

Fadda pensa al campionato: «Ci salveremo»

OBIETTIVO SALVEZZA L’ennesimo test in vista del campionato, più duro che mai: «Il nostro obiettivo stagionale rimane la salvezza, e sarà sofferta. Anche perché la politica di rinnovamento attuata dalla società implica di avere pazienza. Contro il Sant’Elia, che ci fossero automatismi ancora da rodare, si è visto. Anzi, contando che molti giocatori sono nuovi e l’emozione di alcuni per l’esordio, abbiamo fatto molto». Di emozione non ne avranno avuta due difensori che hanno già alle spalle più stagioni col Selargius: «Boi, partito al centro – commenta Fadda – l’ho spostato sulla fascia a gara in corso perché ci poteva dare una mano dove stavamo soffrendo di più. Garau è di categoria superiore e sta giocando in mezzo dando sempre la sua disponibilità». Arriverà comunque un centrale di ruolo? «Chiedetelo al direttore sportivo Farci...», chiosa Fadda con un sorriso. Silvia Dell’Orto

Pani si gode la qualificazione «Squadra vera»

GIUSEPPE MASTINU Il 19enne arzachenese autore di una prova maiuscola con tre assist-gol

Coppa Italia Mastinu

ispira e Figos realizza L’Arzachena cala il tris BIAGIO PIRINA I padroni di casa fanno fuori il Verbano e vanno avanti tre grandi assist del giovane smeraldino, a segno anche Federico Melis La squadra di Perra ora incontrerà domenica prossima il Porto Torres

ARZACHENA VERBANO

3 0

RETI 12' pt Figos, 33' pt F. Melis, 3’ st Figos ARZACHENA (4-4-2) Onesti, Pitta, Paride Pinna, Di Prisco, Porcu, Luigi Pinna, Bonacquisti, Nuvoli, Figos (20’ st Cappai), Angheleddu (11’ pt Mastinu), Federico Melis (29’ st Spano). Allenatore Virgilio Perra (Diofebi, Rossi, Palmisano, Loi)) VERBANO (4-3-3) Magnani, Ciapetti (39’ st Loew), Golisciano (20’ pt D’aniello), Moia, Caturano (26’ st Mezzotero), Conrotto, Gasparri, Riva, Beretta, Micheli, Galli. Allenatore Fiorenzo Roncari (Mattioni, Corrado, Cozza, Roncato) ARBITRO Andrea Papalini di Nuoro NOTE Ammoniti Pitta. Spettatori: 300 circa

n L’Arzachena supera in scioltezza il turno preliminare di Coppa Italia battendo con un netto 3-0 il Verbano, ultima ripescata in serie D. Domenica prossima al Biagio Pirina arriva il Porto Torres di Gianluca Hervatin, presente in tribuna, già qualificatosi d’ufficio al primo turno. Gli smeraldini hanno mostrato un buon fraseggio e degli automatismi già consolidati che fanno ben sperare per il campionato. Virgilio Perra, che non ha potuto disporre degli infortunati Emiliano Melis e del rumeno Voican, ha schierato Onesti in porta, linea difensiva a quattro con Pitta, Porcu, Luigi e Paride Pinna, a centrocampo Nuvoli, Bonacquisti, Di Prisco e Angheleddu, coppia

d’attacco Federico Melis e Figos. Nonostante il gran caldo è buona la partenza dei verdi padroni di casa che passano in vantaggio già al 12’: Mastinu, giovane talento del vivaio arzachenese, che aveva appena rilevato l’infortunato Angheleddu, mette a centro area un’invitante palla che Figos gira prontamente a rete. Il Verbano potrebbe capitolare poco dopo quando Bonacquisti colpisce il palo, sulla respinta si avventa Federico Melis che scheggia la traversa. Il 18enne ex Selargius si rifà al 33’ in occasione del raddoppio quando capitalizza al meglio il bellissimo cambio di gioco di Mastinu. Del Verbano poche tracce. Ad inizio ripresa, l’Arzachena cala il tris. Al 3’ è ancora lo scatenato Mastinu, che serve la palla per la doppietta di Figos. Tutto facile per la squadra di Perra, domenica l’aspetta un derby ben più impegnativo. F.S.

Tavolara Pitta: «Io presidente perché sono un pazzo»

GIOVANNI PITTA Presidente Tavolara

n Patron Pitta? Stravagante, vulcanico e imprevedibile. Tutto iniziò quando il suo piccolo Sebastian, allora sedicenne, esordì in serie A con il Cagliari dando il fischio di inizio alla sua passione ormai sfrenata verso il calcio. È presidente del Tavolara da dodici anni eppure è sempre in grado di sorprendere pubblico, giocatori e allenatori, in bene e in male, perché con lui la certezza è utopia. È capace di esonerare quattro allenatori in pochi mesi o spendere tanto per aggiudicarsi a corte qualcuno per cui simpatizza. Voleva rubare il giocattolino assai prezioso del Sant’Elia, quello firmato Ibba, e lo ha ottenuto senza troppe difficoltà. Se gli si chiedono gli obbiettivi di quest’anno risponde sempre: «La salvez-

za!». Ma lo dice mentre fa due grosse corna, in tutte e due le mani. Perché al presidente Pitta non piace perdere e dopo l’amara retrocessione dalla serie D, non a caso ha voluto con sé nomi importanti come Soro, Muzzoni, Ibba, Usai, Urgias, Ceriani e ora anche l’attaccante Palumbo, ex Torres e Olbia. Presidente, retrocessi perché? Perché i giocatori non si impegnavano e sono stati poco uomini. Anche io mi prendo qualche colpa.

Ancora deluso? Sì, per me il calcio deve essere un divertimento e l’anno scorso non è andata così. Speriamo di rifarci quest’anno, anzi dobbiamo rifarci A cosa di deve la scelta di Tatti? Lo conosco da tempo anche fuori dal campo ed oltre ad essere un bravo allenatore è un bravissimo ragazzo. Perché fa il presidente? Perché sono un pazzo e mi piace divertirmi vedendo la mia squadra.

L’INTERVISTA Il patron degli olbiesi: «Retrocessi dalla serie D perché i giocatori non si impegnavano ma la colpa è anche la mia. Tatti è bravo, la squadra è buona ma manca qualcosa». È arrivato Palumbo

Cosa è per lei questo sport? Oltre che un divertimento, una grande passione che è nata con mio figlio Sebastian che esordito in serie A. L’Eccellenza piacerà come la D? Certo, si sta in Sardegna e posso vedermi tutte le partite, sarà più divertente, anche se ho speso di più Come l’è sembrata la squadra? È presto per giudicare, sembra buona ma manca ancora qualcosa... Ad esempio? Pasquini e Ceccarelli che dovrebbero venire a giorni, un difensore del 92 e Bianchi però è incerto perché ha ricevuto un’altra proposta in C2. I vostri giovani? Bravini, mi piace molto Tusacciu. El.F.


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SPORT VOLLEY L’ITALIA BATTE 3-0 LA GERMANIA ED È ALLA FINAL EIGHT DEL GRAND PRIX

TENNIS DJOKOVIC COSTRETTO AL RITIRO MURRAY VINCE IL TORNEO DI CINCINNATI

n L'Italia si è qualificata per la Final Eight del World Grand Prix. Alle azzurre sarebbe bastato un punto (due set vinti) nella gara decisiva per staccare il biglietto per Macau, ma hanno vinto nettamente per 3-0 (25-15 25-22 25-23) contro la Germania e chiuso la pratica. «Ci siamo ritrovati a giocarci tutto - dice il ct Barbolini - senza sapere i risultati delle nostre concorrenti. Qualsiasi avversaria troveremo, sarà un impegno molto difficile».

n Il britannico Andy Murray ha vinto il torneo Atp Masters 1000 di Cincinnati (cemento, 2.592.000 dollari di montepremi). Nella finale ha avuto la meglio 64, 3-0 sul n.1 al mondo Novak Djokovic, che si è dovuto ritirare per un problema alla spalla destra. Per Djokovic si tratta della seconda sconfitta della stagione, contro 57 vittorie che lo hanno portato a conquistare anche l'Open d'Australia e il torneo di Wimbledon.

VUELTA .BENNATI LEADER

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Basket Alla fine Cagliari

ha adottato le azzurrine FINALINA TURCHIA KO L’ITALIA È DI BRONZO Un grande, strameritato bronzo. Le azzurrine chiudono gli Europei con un ottimo podio, premio per un torneo da protagoniste. Il rimpianto è grande, perché se Zandalasini e Penna fossero riuscite a giocare come contro la Turchia (82-45), del Belgio, in semifinale, sarebbero rimaste le briciole. Già dal primo quarto si capisce che le azzurre sono lontane parenti di quelle della semifinale, chiudendo la frazione sul +10. Ancora più pesante il parziale al riposo lungo, +24 (46-22) grazie ai 18 punti della Penna. Al rientro la panchina, guidata da una grandissima Peresson (16 punti), porta le azzurre sul 67-32. Il finale serve a Zandalasini per farsi perdonare per il passo falso di ieri (18 punti) e regalare gloria anche all’ultima azzurra, Crudo, rimasta in panchina. Finisce in un tripudio (82-45). (f.c.)

EUROPEI U16 Un torneo di altissimo livello, gestito al meglio dalla Fip sarda, e un tifo sempre crescente per le ragazze di coach Nani Il capitano Marangoni: «Pubblico meraviglioso, resterà nel cuore» n Cuore, testa, orgoglio. Per questa maglia, Italia. È stato l’urlo di queste splendide ragazze di coach Nani per tutto l’Europeo, è la fotografia di un gruppo che ha onorato al meglio l’Europeo di Cagliari. Un torneo di altissimo livello, gestito dalla Federazione al meglio, sotto la sapiente guida del presidente Bruno Perra, all’ennesimo grande evento di rilievo portato a Cagliari. Il palco va comunque tutto a loro. Perché le giovanissime azzurre, simbolo genuino di un mondo dello sport schiacciato spesso dal peso del denaro, hanno onorato la maglia. Passando dalle lacrime della Ercoli, l’idolo dei tifosi, dopo un’inutile partita persa contro l’Olanda, allo sguardo impietrito del capitano, Sofia Marangoni, 16 anni all’anagrafe e molti di più nella testa, dopo la sconfitta in semifinale

contro il Belgio. Per finire con uno dei momenti più belli, forse la vera copertina di questi Europei: quando dopo la sconfitta in semifinale, le azzurrine hanno trovato all’uscita la giovanissima “Curva del Tamburo” ad applaudirle. E giù a cantare insieme, Zandalasini e compagne insieme ai tifosi. Fantastico. Perché Cagliari ha risposto presente, partendo in sordina con 50 presenze alla prima gara delle azzurre, e finendo con oltre mille persone e una curva creata all’istante. L’ultimo messaggio è del capitano Sofia Marangoni: «È la gioia più grande della mia vita siamo orgogliose della medaglia di bronzo. Ringrazio Cagliari per il calore che ci ha dato, porterò sempre nel cuore il ricordo di questo splendido pubblico e della Sardegna». Filippo Congiu

Vince Sutton ma l’italiano è 6° e conquista la maglia rossa n Seconda tappa della Vuelta di Spagna e subito un italiano indossa la maglia rossa di leader della classifica. Il velocista Davide Bennati, portacolori della Leopard, l'ha sfilata al compagno di squadra Jakob Fuglsang, chiudendo al 6° posto la frazione da La Nucia a Playas de Orihuela, di 174 chilometri. Il primo a tagliare il traguardo è stato l'australiano Cristopher Sutton (Team Sky), che si è imposto in volata sullo spagnolo Reyest e il tedesco Kittel. Battuti gli specialisti come Petacchi, che ha chiuso 12°, o Marc Cavendish, che non ha praticamente partecipato allo sprint. Lo stesso Bennati, che puntava al successo di tappa, è partito troppo presto e al dunque si è trovato scoperto. Vincenzo Nibali resta a 4 secondi da Bennati, al 4° posto.


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CULTURA

CIAK Zombie e vampiri tra Stampace e la Cattedrale IL CORTO Si gira tutto in una sola giornata, 4 minuti che hanno alle spalle un’interminabile serie di piccole scene e di lavoro invisibile. Si chiama “Be Folk” l’horror diretto da Carla Marcialis di Massimiliano Lasio

L

assù, a mille metri d'altezza, su una poltrona Frau saldamente avvitata alla piattaforma della gru, gambali in cuoio, foulard di seta, un elmo in testa e tre megafoni, quattro microfoni e una ventina di fischietti al collo, c'era lui, Alessandro Blasetti, il Regista». L’epifania del demiurgo. Federico Fellini rimase letteramente folgorato quando, giovane giornalista, vide per la prima volta sul set Alessandro Blasetti. Il futuro genio romagnolo mentiva, gli capitava spesso, o ingigantiva. Di vero c’erano probabilmente solo gli stivali e i fischietti. Vedere lavorare il regista fa sempre un certo effetto. Che diventa brivido se la storia è di zombie e di vampiri ed è ambientata a Cagliari, città solare per antonomasia. Che ci fa Nosferatu a Stampace? Si aggira nei locali del pub “Old Square”, Corso Vittorio, in una soleggiata mattina d’agosto inoltrato. Coraggiosi e benemeriti i titolari, che l’hanno tenuto sempre aperto. Signori, qua si gira un film. Un cortometraggio, per la precisione. Ed è un horror. Si intitola “Be Folk” e la regia è della giovane Carla Marcialis, 29 anni, una laurea in sceneggiatura al Dams di Roma, qualche passo nella regia e una voglia matta di provarci anche nella sua Isola. Troupe e crew, at-

tori e comparse, tutti sardi Doc. Mistero fitto sulla trama, «non voglio svelare il colpo di scena finale», dice la regista. Come se i meccanismi dei generi prevedessero rivoluzioni. Carla ama proprio i film di genere, «secondo me costituiscono l’unica speranza per il cinema italiano», aggiunge. E di qui una dotta dissertazione su autori e pellicole che solo pochi appassionati hanno visto. La mattina si gira all’Old Square, il pomeriggio pure. «È allora che faremo le scene splatter», svela la regista. Peccato. La notte, è il turno delle scene in Cattedrale. Tutto deve finire in giornata. I NUMERI DEL CORTO È un film low budget (1500 euro), durata quattro minuti, una casa di produzione amica, la Faery Academy di Luca Deiana (che è anche l’autore degli effetti speciali) e Silvia Cannas (la bella vampira protagonista), un efficiente e occhiuto assistente alla regia Giacomo Costa (studi a Londra e in Canada), la scenografa e costumista Giulia Camoglio, un direttore della fotografia e operatore sicuro di sé, Corrado Serri, minuto sotto il peso della camera. E poi fonici, tecnici delle luci, una decina di comparse (tutte carine) insomma tutto quello che serve per un film come si deve. Ah, certo, gli attori. Cinque, tutti sardi. A parte la vampira Silvia, altri quattro

con ruoli di un certo rilievo. Spicca, per physique du role, Francesco “Frankie” Liori. È la star. Nella vita, grafico. «In realtà, fa se stesso», suggerisce il barista Matteo, che sembra conoscerlo bene. Al suo arrivo nel pub, un rumoreggiare di compiacimento, come se fosse un personaggio popolare. Al trucco! Quei baffetti magari non sono il massimo per uno zombie, come gli gli orecchini da corsaro e i tatuaggi diffusi. Le ragazze occhieggiano. Sembra un piccolo Clark Gable. «È proprio un bel ragazzo», sospira una comparsa vampira, in pausa sigaretta. La regista è stanca ma gira come una trottola. «Dobbiamo finire tutto entro oggi», spiega l’aiuto Giacomo Costa. Carla racconta che il giorno prima delle riprese l’ha passato a rivedere nei minimi dettagli il da farsi e a maneggiare gli intestini di maiale. Nell’horror, si sa, il sangue abbonda. E aggiunge che la sua sceneggiatura vorrebbe anche essere una critica sociale di un certo fighettismo radical chic. Ma non si sbottona su nient’altro. Intanto è ora del ciak. La scena si gira nella cantina del pub, dal vago ricordo “transilvano”. Chi non ha un ruolo in scena è pregato di star fuori. Il caldo è soffocante e si suda. Le luci e la macchina fumogena fanno il resto.

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LA PASSIONE DI CARLA Carla Marcialis, cagliaritana, 29 anni, è diplomata al Dams di Roma in sceneggiatura.

LE RIPRESE Alcune scene sul set di “Be Folk”. In alto la vampira Silvia Cannas. Il momento del “Ciak, si gira”. E sotto, la regista Marcialis dà istruzioni agli attori all’Old Square

CIAK, SI GIRA Il “cinematographer” Serri attende l’ingresso delle vampire dabbasso. C’è da fare solo qualche scalino, guardare sorridenti il maggiordomo col cerone e si dirigersi dall’altra parte, con in mano un calice di improbabile vino color vermiglio sangue. La regista affianco dice: «Motore» ma le vampire e rispettivi accompagnatori (svetta il biondo danese Henrik con un cappellino da violinista girovago) da dietro la tenda rossa capiscono «Azione». E si muovono prima. Tutto da rifare. Le gocce colano dalla fronte. I flash del fotografo di scena aspettano che la macchina non stia girando. Il fumo riempie la sala ed è di nuovo magia. Si riapre la tenda ma questa volta va tutto liscio. E questa è solo la mattina. «Vorrei portare questo corto ai festival», spiega la giovane regista, «per noi è l’unica speranza di non rimetterci economicamente e di farci notare». Ma chi gliel’ha fatto fare di tornare in Sardegna? «Ci sto pensando», sorride, «anche questa terra si merita un po’ di cinema indipendente». Anche storie di zombie e di vampiri.


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CULTURA

GUASILA Cavalli, uomini e tanto coraggio il palio, una festa per tutta l’Isola di Jacopo Basanisi

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orpresa: il cavallo è vivo e vince nella Sardegna che perde, dove l’agricoltura e le campagne valgono appena il sei per cento del Pil (calante ogni anno). A Guasila, quando la sera di ferragosto si è tenuto ancora una volta il palio dell’Assunta, ce n’erano a decine: cavalli purosangue cresciuti come figli. E poi c’erano fantini, scuderie, proprietari, scommettitori e pubblico: un migliaio almeno, assiepato sugli spalti di cemento di uno dei migliori galoppatoi dell’Isola. Festa grande, di piazza e di popolo, con gli immancabili torronai di Tonara e un grande chiosco targato Ichnusa, bionda e liquida Sardegna ad attenuare il sole cocente. E poi le bancarelle, artigianato puro e senza nome, selle e frustini, stivali e paramenti equestri. Alle cinque del pomeriggio, quando la festa comincia, domina un altro mezzo di locomozione: le auto, incolonnate come un serpentaccio puzzolente nel centro di un paese che vanta nobili origini spagnole, qualche palazzo storico e molta voglia di lavorare. Arrivano da Sassari e da Cagliari i tifosi e i gregari di questa festa. Ma soprattutto arrivano da ciascuno dei 377 comuni della Sardegna. I fantini e le scuderie sono giunti all’alba o hanno dormito nel piazzale, a due passi dal rettilineo dove il giorno prima si è tenuto il rito collettivo e pagano “de s’achixedda”, la cattura al volo della giumenta, simbolo di fertilità e auspicio di un’annata agraria fortunata. IL GIORNO DEL CIMENTO Ma oggi è un altro giorno. Il giorno del palio, atteso ogni anno da ventisei anni. Atteso tanto che è una vergogna non sponsorizzarlo, per chi a Guasila o nei dintorni ha un’attività commerciale. La locandina di questo evento è un puzzle di colori. C’è Mascia, il più grande allevatore sardo. C’è la famiglia Zara, che con la carpenteria di livello sta costruendo un’aziendona. Ma ci sono anche le botteghine, gli artigiani: nessuno può permettersi di non esserci. Lento, il trattore fa il giro del tracciato, curando con delicatezza il battuto della curva a esse, l’ultima prima del rettilineo dove si consumerà di certo il fotofinish. Tutti i dialetti sardi corrono nei bisbigli e nelle urla tra gli spalti, coperte dalla musica del passu torrau sparata dai megafoni dell’impianto. Sembra il set di Sardegna canta: il velluto domina, nei pantaloni e sulle teste rasate. Folklore o sana ritualità, difficile dirlo. Il tifo, però, è vero. Ed è tutto per Cristian Cherchi, 26 anni, scelto per rappresentare Guasila in questa strapaesana. Come gli altri Cristian corre a pelo ma lo fa meglio: appeso alle redini sembra volare e nelle batterie di qualificazione risparmia il frustino al suo cavallo, “Spirito libero”. Glielo menerà impietoso nell’ultima gara, quella vera. Quella che vale diecimila euro e l’applauso interminabile

info

UN CAVALLO PER COMUNE Per il palio dell’Assunta a Guasila arrivano tifosi e gregari da ciascuno dei 377 comuni della Sardegna.

dei mille. Cristian è di Carbonia, vive a Decimoputzu e se volesse, racconta la madre, come il fratello troverebbe lavoro e successo a San Siro. Preferisce girare e vincere in tutta la Sardegna, portando a casa il frutto del suo coraggio e dividendolo con i proprietari dei cavalli che monta. Ha iniziato ragazzino, per caso. Non è più sceso, da dieci anni sale i podi sardi. Anche stavolta sente la vittoria e non ce n’è per gli altri, che si chiamino Orune o Macomer. Solo Gergei, con il fantino Virginio Zedda che monta Victor Spisa, può giocarsela. E lo fa, nel terzo giro, ingaggiando un testa a testa che dura sei secondi. Alla curva a esse, Cherchi si appende leggero come un foglio al collo del suo purosangue. Forse lo insulta, di certo lo frusta: “Spirito libero” dà sfogo alla potenza che ha nel cuore e stacca di tre metri cavalli e cavalieri. Sotto un violento tramonto, un rosso fiamma sulle colline della Trexenta, finisce questo palio che pochi sardi conoscono. Anche l’afa va a riposarsi chissà dove e tutti ancora a bere. A festeggiare una Sardegna che varrà il sei per cento del Pil ma è l’essenza dell’Isola: cavalli, campagne, villaggi assolati, riti pagani mischiati alla fede. E popolo in cerca di vittorie.

LA GARA Sopra lo stendardo, simbolo della vittoria al Palio. Sotto una scena della corsa. E a destra il vincitore di questa edizione, Cristian Cherchi, scelto per rappresentare Guasila. (Foto di Severino Sirigu)

CLASSICA Terzo appuntamento con il flauto

IL FESTIVAL La serata è mercoledì 21

n Un viaggio attraverso quattro secoli di musica con l'Ensemble “Les Eléments”, sotto i riflettori mercoledì 24 agosto alle 21 nella Chiesa Monumentale di Santa Chiara a Cagliari (a fianco alle omonime Scalette sopra Piazza Yenne) per il concerto finale del Festival di Musica Antica. Saranno le melodie e ritmi di danza scritti tra il Quattrocento e il Settecento da autori sconosciuti o celeberrimi, come Telemann e Purcell, nell'interpretazione del trio strumentale formato da Piero Cartosio (flauto diritto, traversa rinascimentale), Alessandro Nasello (flauto diritto, fagotto) e Giuseppe Paradiso (flauto diritto) a chiudere in bellezza la kermesse, incastonata nella Stagione Concertistica 2011 a cura dell'associa-

zione Amici della Musica di Cagliari. Dopo “Il Liuto” e il canto del recital “Porta ciascun nella fronte signato il suo destino” del duo Simonetta Soro (voce) e Franco Fois (liuto) e il solo per “Violino Barocco” di Attilio Motzo, il Festival di Musica Antica(con la direzione artistica di Lucio Garau) sfoglia le sue ultime pagine, dedicate allo strumento principe dei legni, “Il Flauto”. A proporre la squisita antologia di

PIAZZA YENNE. Nella chiesa di Santa Chiara mercoledì 21 l’ultimo appuntamento della rassegna di musica antica

partiture sarà l'Ensemble che trae il nome dagli innovativi “Les Eléments” in musica dei francesi Rebel e Destouches (ispirati ai quattro elementi naturali - Terra, Acqua, Aria, Fuoco alla base della vita). Una formazione ad organico variabile che a Cagliari si presenterà in forma di trio di fiati, dal flauto diritto alla traversa rinascimentale al fagotto. Particolarmente interessante il programma: dall'Alta (una danza) del XV secolo ad alcune pagine dai “Capricci” di Vincenzo Ruffo (15081587) e dal “Baldwin Manuscript”. Ma anche la “Chaconne” (da “Dioclesian”) di Henry Purcell (1659-1695) e due Sonate di Georg Philipp Telemann (16811767), una Passacaille di Jacques-Martin Hotteterre (1684-1762).


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Ore 19.15-21.55

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 Il ragazzo con la bicicletta Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Ballkan Bazar

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Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

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CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Hanna Ore 20.15-22.40 Sala 2

Tekken Ore 18.15

Sala 3 Sala 4 Sala 5

le trame

Diario di una schiappa 2 Ore 18.15 Horror Movie Ore 18.15-20.30-22.40 I pinguini di Mister Popper Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 11

Almeno tu nell’universo Ore 21.15

Sala 11

Diario di una schiappa 2 Ore 18.45

Sala 12

Conan the Barbarian Ore 18.55-21.25

Sala 13

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.15-22.05

Ore 21.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.10 Sala 2

Grease - Brillantina Ore 20.20-22.30

Sala 3

Tekken Ore 18.30-22.30

Sala 4

Almeno tu nell’universo Ore 20.30 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.30-22.00

Harry Potter e i doni della morte: Parte II Ore 18.45-21.45

Sala 7

Come ammazzare il capo e... vivere felici Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 5

Diario di una schiappa Ore 20.30

Sala 5

Sala 8

Conan the Barbarian Ore 18.15-20.30-22.40

Horror Movie Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 6

Hanna

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Diario di una schiappa Ore 19.30 Sala 1

Per sfortuna che ci sei Ore 21.40

Sala 2

Grease - Brillantina Ore 19.30-22.00

Sala 3

Tekken Ore 20.00-22.10

Sala 4

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.20 L’ultimo dei templari Ore 22.20

Sala 5

Horror Movie

Sala 6

Le amiche della sposa Ore 19.10-21.50

Ore 20.20-22.30

Sala 7

I pinguini di Mister Popper Ore 19.50-22.00

Sala 8

Come ammazzare il capo e... vivere felici Ore 20.15-22.35

Sala 9

Conan the Barbarian 3D Ore 19.45-22.15

Sala 10

Hanna

Ore 20.10-22.30

Sala 1

Ore 21.30 TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 I pinguini di Mister Popper Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Chiusura Estiva

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

❆▲h

GUSPINI CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Chiusura Estiva

❆ho

LUNAMATRONA TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Chiusura Estiva

▲ho

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

▲h

NUORO

Come ammazzare il capo e... vivere felici Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 8

Le amiche della sposa Ore 19.40-22.10

Sala 9

Conan the Barbarian Ore 20.10-22.30

Sala 2

I pinguini di Mister Popper Ore 20.40-22.40

Sala 10

I pinguini di Mister Popper Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 3

Le amiche della sposa Ore 18.30-21.10

Sala 11

Conan the Barbarian 3D Ore 19.10-21.30

Sala 4

Conan the Barbarian 3D Ore 18.10-20.40-22.50

Sala 5

Horror Movie Ore 18.15-20.50-22.45

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte: Parte II Ore 18.00-21.10

Hanna

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 Come ammazzare il capo e... vivere felici Ore 18.20-20.40-22.40

Ore 21.30 Sala 12

I pinguini di Mister Popper Ore 19.30

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

DORGALI ▲ho

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Riposo QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Chiusura Estiva SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 20 sigarette

ILMETEO

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Le donne del sesto piano Ore 19.00-21.45 Sala 2

Non lasciarmi Ore 19.30-22.00

OLBIA Ore 21.15

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

CENTRO CULTURALE Via Veneto - Tel. 3485673199 Sala 1 Chiusura Estiva

▲ho

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Come ammazzare il capo e... vivere felici Ore 20.00-22.30 Sala 2

I pinguini di Mister Popper

▲o

BUDONI

L’ultimo dei templari

OZIERI

Sala 7

Sala 12

CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Chiusura Estiva

Ore 18.30

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Chiusura Estiva

SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 La donna che canta

Sala 6

Le amiche della sposa Ore 20.00-22.30

Ore 19.30-22.00

TEMPIO PAUSANIA

❆▲h

TORRALBA

MURAVERA

Sala 4

Sala 9

ALGHERO MIRAMARE Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Cars 2

HORROR MOVIE Genere Comico Anno 2009 Durata 108 minuti Regia Bo Zenga Con Steve Howey Trama Nuova parodia, più o meno divertente, di vari film entrati nella leggenda dell'horror. Stan, insieme a i suoi pazzerelli amici, arriva in una piccola città del deserto, durante la notte di Halloween, dove si troverà a combattere sei famosi incubi dell'immaginario orrorifico: Freddie Krueger, Jason Vorhees, Michael Myers, Chucky la bambola assassina, Pinhead e Leatherface.

LE AMICHE DELLA SPOSA Genere Commedia Anno 2011 Durata 125 minuti Regia Paul Feig Con Kristen Wiig, Maya Rudolph Trama Annie e Lilian sono due amiche inseparabili ma totalmente diverse. La prima è una semplice ragazza delusa dagli uomini e dal lavoro, la seconda ha appena ricevuto una proposta di matrimonio, realizzazione unica della propria esistenza. Naturalmente, chiede all'amica di farle da damigella... ma quello che Annie non sa è che dovrà fare i conti con Helen, ricca e viziata amica della sposa...

I PINGUINI DI MISTER POPPER Genere Commedia Anno 2010 Durata 95 minuti Regia Mark Waters Con Jim Carrey, Carla Gugino Trama Uomo d’affari, cinico e disinteressato e genitore assente, Mr Popper riceve la notizia della morte del padre, durante una spedizione in Antartide e dell’eredità che gli ha lasciato: un gruppo di pinguini. Dopo l’iniziale difficoltà di adattamento, Il suo appartamento di New York si trasformerà in un parco dei divertimenti invernale...

ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Il cigno nero Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Pirati dei Caraibi Oltre i confini del mare Ore 21.45

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Nessuno mi puo’ giudicare Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Riposo

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Pirati dei Caraibi Oltre i confini del mare Ore 21.30

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 I pinguini di Mister Popper Ore 18.30-20.30-22.30 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-22.00

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 4

Come ammazzare il capo e... vivere felici Ore 18.30-20.40-22.40

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Conan the Barbarian 3D Ore 17.40-20.10-22.35 Sala 2

Come ammazzare il capo e... vivere felici Ore 17.50-20.15-22.30

Sala 3

I pinguini di Mister Popper Ore 18.10-20.20-22.30

Sala 4

Hanna

Sala 5

Le amiche della sposa Ore 17.30-20.00-22.25

Sala 6

Captain America: il primo vendicatore Ore 22.30

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.30-20.00

Ore 18.00-20.10-22.30

CONAN THE BARBARIAN Genere Azione Anno 2011 Durata 112 minuti Regia Marcus Nispel Con Jason Momoa Trama Dopo l'assassinio del padre e la completa distruzione del proprio villaggio, Conan (bambino cresciuto in schiavitù ma diventato un fiero guerriero cimmero), mosso da vendetta, inizia la ricerca di quello che fu il principale responsabile di quella strage. Dopo battaglie epiche e scontri con pericolosi mostri, il guerriero si troverà faccia a faccia con il suo nemico...

LEGENDA

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Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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