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IL DOPO SILVIO Alfano: sì alle primarie ma nel 2013 Berlusconi sarà ancora leader

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

DROMOS Da Capossela a Bregovic in bilico fra Oriente e Occidente

Anno I Numero 12 Sabato 9 luglio 2011 0,80 Euro

COPPA DAVIS Ad Arzachena l’Italia è 2-0 contro la Slovenia

Francesca Cardia a pagina 20

L’EDITORIALE

Spazziamo via le servitù con un nuovo referendum di Vito Biolchini

L’

ordine del giorno approvato ieri dal Consiglio regionale può segnare una decisa svolta sul tema delle servitù militari. Perché il documento (presentato dai sardisti e approvato con la benevola astensione dell’opposizione del centrosinistra) invita adesso la Giunta Cappellacci ad aprire un confronto con il Governo per “procedere alla dismissione definitiva di tutte le servitù militari nell’isola”. Un obiettivo che non era mai stato dichiarato in maniera così netta, peraltro da uno schieramento politico (il centrodestra) che sul tema si è sempre contraddistinto per le ambiguità (ricordiamoci che il sottosegretario Cossiga quando sente parlare di “servitù militari” storce il naso: chissà come vorrebbe che fossero definite). L’ordine del giorno però non basta. E ha fatto bene il centrosinistra a presentare una mozione urgente che costringerà il Consiglio ad aprire il dibattito sulle servitù militari entro dieci giorni. Ma se si vuole veramente arrivare almeno alla dismissione dei grandi poligoni (Quirra, Teulada e Capo Frasca) e ad una loro riconversione, la volontà politica da sola non basta. È necessario che i sardi dicano la loro: serve un referendum. Una consultazione popolare (sull’esempio di quella recente sul nucleare) farebbe esprimere i sardi su un tema centrale per il loro futuro, costringerebbe la politica a mettere da parte tutte le ambiguità e darebbe più forza alla Regione nel suo confronto con lo Stato. Perché da sempre la politica nazionale è compatta nel far finta di non vedere il problema. E infatti da dieci anni, anche se cambiano i governi, al ministero della Difesa c’è sempre un sardo: tra il 2001 e il 2006 il sottosegretario Cicu nei governi Berlusconi, poi il ministro Parisi nella parentesi del governo Prodi, poi il sottosegretario Cossiga nell’attuale esecutivo. Come se la situazione dovesse essere sempre tenuta sotto controllo per impedire ogni fuga in avanti. Un referendum spezzerebbe questa logica perversa. E un quesito ben posto difficilmente potrebbe essere bocciato dalla Corte Costituzionale (come accadde per quelli proposti nel 1988 e nel 2004), anche perché stavolta il referendum non interesserebbe la presenza nell’isola di basi straniere ma solo di quelle italiane. Le servitù militari in Sardegna sono ormai antistoriche, non hanno prodotto alcun tipo di sviluppo, anzi lo hanno bloccato. Forse adesso inizia a capirlo anche il centrodestra. Ma serve lo slancio popolare per raggiungere lo storico risultato di chiudere le basi. Diamo la parola ai sardi, perché non è più tempo di servitù. Ora serve un referendum. vitobiolchini.wordpress.com

a pagina 10

Lazzaro Cadelano a pagina 19

REGIONE La Corte dei Conti stronca sanità e consulenze n La requisitoria del vice procuratore regionale della Corte dei Conti, Donata Marras, mette sul banco degli imputati la sanità sarda. Negli ultimi anni la spesa è lievitata e sono aumentati i costi di gestione, dei farmaci e delle prestazioni. Avanza l’ipotesi del danno erariale e la Procura non è rimasta indifferente alla denuncia dei giudici contabili che hanno dato il via libera al bilancio regionale. Le reazioni non si sono fatte attendere. L’as-

sessore Antonello Liori si difende e chiama in causa la precedente gestione, quella del centrosinistra e di Nerina Dirindin. L’opposizione incalza e l’Idv chiede le dimissioni dell’esponente Pdl in Giunta. Il Pd con la Barracciu attacca: «È la certificazione del fallimento del centrodestra al governo della Regione». Maddalena Brunetti e Marcello Zasso alle pagine 2-3

CAGLIARI .

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CRONACHE

Quirra La Sardegna sarà parte civile n La Regione sarda si costituirà parte civile nell'eventuale processo sul disastro ambientale e sanitario nelle aree del Poligono di Quirra. Lo stabilisce l’ordine del giorno approvato in Consiglio con l’astensione delle opposizioni. Via libera anche per gli indennizzi ai pastori. a pagina 8

Trasporti Vertice da Letta per la Tirrenia n Summit a Palazzo Chigi per la privatizzazione. Il presidente Cappellacci e l’assessore Solinas aprono la trattativa per conquistare l’ormai ex compagnia di bandiera. Ma gli spiragli sono stretti e Cin non vuol mollare. Giacomo Bassi a pagina 6

Urbanistica Il Pdl sconfessa il suo assessore

Torna Suazo e tra i pali si piazza Sirigu Il Cagliari prepara due grandi colpi. Il ritorno dell’attaccante honduregno sembra ormai cosa fatta dopo l’ammissione dello stesso presidente Cellino: «Lo riaccolgo a braccia aperte, è giusto dargli una chance per dimostrare che è ancora un calciatore. Voglio dare un’opportunità a Suazo perché se la

merita, è due anni che non fa bene, però è bravo». Il club rossoblù prepara l’assalto al portiere del Palermo in rotta di collisione coi rosanero per il rinnovo del contratto, possibile scambio con Agazzi.

n Non c'è pace per l'assessore all'Urbanistica, Nicola Rassu, e il “Piano Casa 2”. Il capogruppo del Pdl (il suo partito) Mario Diana, lo accusa di voler accentrare su di sé il rilascio delle autorizzazioni che la legge assegna, invece, ai Comuni. Francesca Zoccheddu a pagina 7

Fabio Salis e Virginia Saba alle pagine 17-18

GIOCOMIX FIERA DEL FUMETTO ALL’EX ARTISTICO DI CAGLIARI

a pagina 21


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SABATO 9 LUGLIO 2011

REGIONE DISSESTATA

SORU La bocciatura del 2006 RENATO SORU

n Il bilancio del 2006 della Giunta Soru fu bocciato dalla Corte Costituzionale. I fondi che lo Stato deve alla Sardegna furono dati per acquisiti in anticipo. Questo aspetto del bilancio attirò l’attenzione della Corte dei Conti che sollevò il caso alla Corte Costituzionale. nel giugno del 2008 arrivò la sentenza negativa

perché quel bilancio fu ritenuto in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione sull’accertabilità delle entrate. In pratica, l’accordo fatto col governo Prodi sui finanziamenti da corrispondere alla Sardegna non era sufficiente per poter considerare quei fondi nella reale disponibilità della Giunta regionale.

CORTE DEI CONTI Spesa fuori controllo per sanità e consulenze di Maddalena Brunetti n La sanità regionale sembra un buco nero che inghiotte soldi: negli ultimi anni è lievitata e la Corte dei Conti, presiduta da Mario Scano, ha deciso di vederci chiaro. I costi della gestione, dei farmaci e delle prestazioni sono schizzati alle stelle. L’ipotesi è quella del danno erariale e la Procura non è rimasta indifferente. A denunciarlo è stata la requisitoria del vice procuratore regionale di via Angius, Donata Marras, che ieri mattina ha parlato davanti alla Corte dei Conti riunita per pronunciarsi sulla regolarità del Bilancio della Regione. Il procuratore, ha chiesto che la Corte, presieduta da Mario Scano, dichiarasse il bilancio regolare ma ha puntato il dito contro pesanti criticità. SANITÀ E SARDEGNA IT La Marras ha evidenziato che il contenimento della spesa sanitaria «è un obiettivo che, nel 2010, non è stato conseguito». E si stanno facendo passi indietro, come nel caso della spesa farmaceutica. Vengono quindi sollecitati interventi tempestivi della Regione per invertire la tendenza, soprattutto perché quanto fatto fino ad oggi, è considerato insufficiente. Contrariamente a quanto previsto, ad esempio, sono state fatte nuove assunzioni e sono stati assegnati diversi incarichi di collaborazione e consulenze che sono costate alla Regione ben 73 milioni di euro, così come precisa la relazione esposta da Valeria Motzo: «La spesa sanitaria ha fatto registrare un continuo incremento». Per questo, ha annunciato il procuratore, «la situazione, naturalmente, non può sfuggire all’attenzione dell’ufficio della Procura, per gli evidenti riflessi di danno erariale che essa presenta». E l’assessorato all’Igiene e Sanità di Antonello Liori ha anche appesantito i conti del personale: spulciando la tabella sugli “incarichi di ricerca e consulenza” si scopre che la spesa è aumentata di 10 milioni di euro in un anno (dai 2 del 2009 ai 12 del 2010). Il consistente aumento nasce dagli incarichi affidati alla società in house “Sardegna IT”. Sul punto la direzione della Sanità ha precisato che si tratta dell’affidamento delle attività che servono per rendere operativo il sistema Medir. PERSONALE Anche per il personale si è speso parecchio. Per il 2010 sono stati stanziati 294 milioni di euro, l’1,75 per cento in più rispetto ai 289 milioni sborsati nel 2009. Crescono gli stipendi, ossia la voce relativa al “trattamento economico dei dipendenti” che registra un più 5,31 per cento, così come gli “oneri per il funzionamenti della giunta regionale e uffici di supporto”, aumentati del 9 per cento. Non fanno eccezione i costi degli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, i Co.Co.Co., e gli incarichi di consulenza. Il primato è dell’assessorato

numeri 10 mln Spesi in più in due anni per alimentare i contratti inseriti in Sardegna It.

9 mln

I soldi versati nelle casse dissestate del teatro Lirico senza nessun controllo sulla spesa.

25 mln

Le risorse destinate alle Università colpite dai tagli nazionali. Ma anche questi fondi sono stati erogati senza controllarne la destinazione finale.

agli Enti locali, finanze e urbanistica con 54 contratti per oltre 900mila euro di spesa. Cifra superata dalla Presidenza, con oltre un milione e mezzo di euro spesi per 29 incarichi co.co.co. L’UNIVERSITÀ Lo scorso anno la Ragione ha speso 25 milioni di euro per sostenere le università. Soldi sui quali, stando a quanto evidenziato dalla Corte, è mancato il doveroso controllo. La Corte richiama gli assessorati competenti al monitoraggio sulle modalità di spesa dei soldi erogati. Stesso richiamo viene fatto anche per le Partecipazioni azionarie e le Fondazioni. PARTECIPATE E FONDAZIONI Nel 2010 sono stati consistenti i fondi a favore di società quali la Carbosulcis (39 milioni di euro), Fluorite di Silius (2 milioni 900mila euro), Igea (11 milioni di euro), Sardegna Ricerche (10 milioni di euro), Fondazione teatro Lirico (9 milioni e 200 mila euro), Fondazione Andrea Parodi (100mila euro), Insar (1.415.603 euro) solo per citarne alcune. Anche in questo caso l’attività di controllo sul denaro concesso sarebbe stato insufficiente. La Corte evidenzia la mancanza di un coordinamento re-

gionale, assenza che rende difficile la raccolta dei dati per i riscontri sll’ utilizzo dei soldi. E se, come messo in evidenza, le partecipate hanno pesato molto sul bilancio del 2010, è anche vero che in alcuni casi il denaro è stato usato per la copertura di perdite: soldi che potrebbero essere considerati anche aiuti di Stato, con il rischio reale di sanzioni della Comunità europea. La Corte richiama più volte al controllo e lo fa in modo specifico nel caso del Lirico di Cagliari, ente con le casse dissestate: somme così consistenti di risorse, secondo i giudici contabili, devono essere accompagnate da una puntuale verifica della gestione. VERTENZA ENTRATE Altro punto toccato dalla relazione è quello della vertenza entrate ( centinaia di milioni dovuti dallo Stato alla Regione) che per la Corte deve essere definita in tempi stretti. L’urgenza sembra dettata dalla drastica riduzione di fondi che lo Stato intende trasferire alla Sardegna. Le risorse dal 2008 si sono ridotte al 74,07 per cento. Resta alto l’indebitamento della Sardegna, che nonostante gli sforzi, arriva alla cifra astronomica di 2.152 milioni di euro: un’enormità, anche se diminuita, rispetto all’anno scorso del 7,70 per cento.

FONDI UE «SCARSA CAPACITÀ DI UTILIZZO»

74%

n I tagli della manovra finanziaria di Tremonti pesano come un macigno sul bilancio regionale. Resta aperta la vertenza entrate e anche la Corte dei Conti ha riconosciuto il tentativo di contenimento della spesa. Ma c’è un capitolo nel quale la Sardegna si dimostra incapace di lavorare. È quello della capacità di spesa dei fondi comunitari, come hanno sottolineato i giudici contabili. Fondi cospucui e potenzialmente a disposizione che non entrano nemmeno nelle casse isolane perché non esistono progetti di spesa. Come nel caso dell'utilizzo dei fondi Por Fesr 2007/2013. A cinque anni dall'avvio del programma, rileva la Corte dei Conti, è stato impegnato appena il 22% delle risorse stanziate e spese il 19% delle stesse. A fronte dei ritardi sino ad oggi maturati la Regione, sottolinea la Corte, ha ritenuto necessario avviare un procedimento di revisione del programma operativo, attualmente non ancora definito.

È la riduzione di trasferimenti statali alla Regione registrata dal 2008 a oggi.

CAGLIARI La rabbia degli esclusi dai reparti

IL BROTZU Protestano gli Oss

n Da una settimana le graduatorie sono scadute ma gli Oss continuano a protestare. Non si arrendono gli oltre 500 operatori sanitari “derubati” a detta loro di un diritto ottenuto nei concorsi e “fatto scadere dalle aziende sanitarie regionali che hanno preferito l’impiego massiccio di lavoratori interinali”. Il 30 giugno le classifiche sono scadute: forse entro l’anno, ma più probabile nel 2012, verranno indetti nuovi concorsi. Magra consolazione, ma non si arrendono. Una piccola vittoria l’avevano già ottenuta visto che le graduatorie sarebbero dovute scadere lo scorso 31 gennaio, e il termine di giugno era il secondo. E l’ultimo. Il Comitato Articolo 97, formato dagli infermieri e da tutte le fi-

gure che ruotano attorno alle esigenze umane di un ospedale, da un anno protesta e non ha intenzione di arrendersi. Puntano il dito contro l’assessore alla sanità Antonello Liori, “colpevole” di non aver tutelato i loro diritti, mentre l’assessore si è sempre difeso sostenendo “di aver più volte ricordato che il ricorso ai lavoratori interinali può rappresentare un aggravio per le casse della sanità isolana, e ha rac-

LAVORO Continua la protesta degli operatori socio sanitari: chiedono la stabilizzazione ma l’assessorato li tiene fuori

comandato ai direttori generali delle Aziende, di limitarne l’utilizzo al massimo in tutte le strutture”. Il Brotzu rappresenta un’eccezione e ha motivato le scelte con “esigenze organizzative.” Proprio il maggior ospedale sardo non compare in una tabella stilata dall’assessorato alla sanità in cui si riporta per ciascuna azienda ospedaliera il fabbisogno di Oss: ne occorrerebbero 661, ma gli operatori che protestano sono “solo” 500. Ma anche la ricerca a quanto pare sarebbe stata male interpretata: «Si trattava di una fotografia generale che non esprimeva le reali necessità degli ospedali». ha spiegato il manager del Brotzu Antonio Garau. Ma la protesta continua. L.C.


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SABATO 9 LUGLIO 2011

LE LISTE «Attese cresciute» UNA CAMERA D’OSPEDALE

n Appello dei Riformatori alla Regione per sbloccare le liste d’attesa della sanità. Il capogruppo del partito di maggioranza Pierpaolo Vargiu ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore Liori per chiedere «Dove sono finiti i 21 milioni di euro stanziati a gennaio per accorciarle?». I tempi biblici per le liste d’attesa creano

problemi ai cittadini, ma anche alle strutture sanitarie. L’esponente dei Riformatori ha sottolineato l’urgente bisogno di quei 21 milioni stanziati con la Finanziaria a gennaio e ha ricordato che il trasferimento delle risorse sarebbe dovuto arrivare entro 60 giorni: «Siamo a luglio, sono passati ormai sei mesi e invece tutto tace».

LE REAZIONI Una tempesta su Liori «Gestione fallimentare» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

i rilievi dei giudici

n L’Idv chiede la testa di Liori. Ma per l’assessore alla Sanità la colpa è sempre della Dirindin. Il capogruppo in Consiglio regionale dell’Italia dei Valori Adriano Salis stronca la gestione della sanità regionale e chiede le dimissioni dell’assessore alla Sanità. «Nonostante i proclami e le buone intenzioni, i risultati del governo di centrodestra sono fallimentari. Senza che ci sia stato alcun evidente miglioramento nei servizi, la spesa sanitaria nei due anni di Giunta Cappellacci è aumentata in Sardegna più del doppio rispetto alla media nazionale (+4,3 per cento rispetto al +2,1)». Proprio su questi dati si basa la replica di Liori, perché si riferiscono al bienno 2009-2010 che lui precisa di aver gestito solo in parte. «Nel 2010 la spesa è stata in perfetta media nazionale: 2,2 per cento, il migliore risultato degli ultimi dieci anni - spiega l’esponente della Giunta Cappellacci - il dato biennale del 4,3 per cento scaturisce dall'andamento negativo del 2009, durante il quale fino a settembre hanno governato i direttori generali dell'era Dirindin». In pratica, secondo l’assessore alla Sanità, solo dall’ultimo trimestre del 2009 è partita la sua gestione. «I commissari I SOLDI AL LIRICO E BILANCI IN ROSSO Un buco in bilancio che si aggira tra i 18 e i 25 milioni. Sul teatro lirico di cagliari girano cifre contrastanti anche sulla quantificazione del dissesto finanziario. Dalla Regione erano arrivati 9 milioni di euro che non sono serviti però a sanare i conti in rosso. E i sindacati chiedono un incontro urgente al sindaco Zedda.

info

ASSESSORE NEL MIRINO Liori difende la sua gestione, ma la maggioranza accusa il colpo della Corte dei Conti.

delle Aziende sanitarie, nominati dalla Giunta Cappellacci, in poco piú di tre mesi hanno potuto esclusivamente gestire la programmazione fatta dai predecessori, cercando esclusivamente di contenere la spesa». La colpa, secondo Liori, è sempre dell’ex assessore Nerina Dirindin. E sull’aumento di 10 milioni delle spese per le consulenze tra il 2009 e il 2010 prende tempo per valutare meglio i dati. Chi non prende tempo per valutare è la numero due del Pd in Consiglio regionale Francesca Barracciu che, senza mezze misure, legge i dati dalla Corte dei Conti come «il fallimento della Giunta Cappellacci e della sua maggioranza». L’ex sindaco di Sorgono commenta: «Risulta chiaro che il barlume che trapela dal calo del disavanzo e dei residui passivi è ben poca cosa se non si definisce immediatamente la vertenza sulle entrate. La codardia di Cappellacci, che ha evitato prima di impugnare il bilancio dello Stato e poi di sollevare il conflitto di attribuzione per avere le risorse che ci sono dovute, ha portato la Sardegna sul baratro e a un passo dalla bancarotta». Ribalta la prospettiva il capogruppo Pdl Mario Diana rispondendo alla collega: « È evidente che cerca di attaccare la maggioranza per nascondere la fallimentare gestione della giunta di centrosini-

FONDI AGLI ATENEI MA NIENTE CONTROLLI Venticinque milioni di euro. A tanto ammonta la cifra uscita dalle casse della Regione che sarebbe dovuta servire per parare il colpo subito dall’intervento del ministro Tremonti, che aveva tagliato le risorse destinate allo studio. Una manovra che aveva portato gli studenti e i docenti in piazza contro il governo.

stra, certificata dalla Corte». Diana condivide «totalmente il rilievo sull’utilizzo dei fondi destinati a organismi in vario modo partecipati (Ente lirico e università)». Ma anche lui scarica i costi della sanità sulla precedente Giunta: «Per quanto riguarda la spesa sanitaria è da rilevare, per chi in mala fede non legge per intero quanto osservato, che i rilievi sulla spesa farmaceutica sono relativi al “quinquennio 2007-2010”, quindi ben tre di quegli anni riguardano la gestione Dirdin-Soru». Soddisfatto dalla relazione l’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa. «La positiva conclusione del giudizio di parificazione espresso oggi dalla Corte dei Conti ci sprona a proseguire sulla strada intrapresa». Ma anche l’assessore al Bilancio analizza il punto debole della sanità. «Permangono delle criticità soprattutto in riferimento alla spesa sanitaria e alle società partecipate nonché in materia di avanzamento della spesa dei fondi europei». I conti della sanità sono un nervo scoperto per tutta la maggioranza. «Per quanto riguarda la spesa sanitaria, è indubbio che, la Corte dei Conti ha rilevato un aumento della spesa doppia rispetto alla media nazionale - commenta Carlo Sanjust (Pdl) - per questo, credo che sia urgente portare alla discussione il Piano Sanitario».

ALLA REGIONE CRESCONO GLI STIPENDI E GLI STANZIAMENTI PER I DIPENDENTI Spese in forte crescita, l’anno scorso, sono state registrate alle voce “Personale”. In crescita le spese complessive (294 milioni) ma anche gli stipendi, aumentati di oltre il cinque per cento rispetto all’anno precedente.


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SABATO 9 LUGLIO 2011

OPINIONI PICCOLA CITTÀ

LIBERE TETTE IN LIBERO ORTO BOTANICO di CLAUDIO CUGUSI

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n Cristo e una Madonna molto trasfigurati, ritratti in un bel manifesto, meritano un dissacrante e poco aristotelico sillogismo. Eccolo. Il rettore di Cagliari è, per ragioni d’ufficio, uomo di Cultura (con la “c” maiuscola, perché nelle università, compresa la nostra, la Cultura si fa e si insegna). Quanto alla Cultura, per essenza stessa, ontologicamente come direbbero quelli che hanno studiato molto, non può essere sottoposta a limiti. E se non bastassero i princìpi ci aiuta la Costituzione a ricordare che esiste una cosa in Italia che si chiama libertà di manifestazione del pensiero. Una libertà che è pilastro della democrazia ma anche, senza menarla troppo, è semplicemente il sale della vita di tutti i giorni. Uno clicca “mi piace”, a un altro invece non piace proprio: poco importa, è un diritto pensare e dire e scrivere e andare in scena, comporre canzoni, inchiostrare vignette. E pure commentare a sproposito. Ma se il rettore è uomo di Cultura e la Cultura è tutto ciò che viene, da una parte o da tutti, riconosciuto come tale, il Rettore deve accettare che sia Cultura anche lo spettacolo delle LucidoSottile. Non gli piaceranno le barbe finte accostate con le tette, i nasi di pinocchio con le michelangiolesche pietà: eh, passiènzia. Alla Provincia di Cagliari, ad esempio, piacciono: ha finanziato con i miei soldi lo spettacolo. Che forse piacerà anche a me o forse no: aspetto di vederlo per dirlo. Ma pretendo di vederlo all’Orto botanico, che è anche mio (sono proprietario pro quota, vi informo, di un casino di altre cose: Anfiteatro romano, Poetto, Ctm e non vi dico il resto) ed è agibile perché tanti altri spettacoli partecipati ha ospitato. E avrebbe ospitato anche questo senza bà né bò né scimpumpam se non ci fosse stato quel manifesto di mezzo. P.s. Non tutti sono diplomatici come l’ottimo assessore Francesco Siciliano (uomo di Cultura e di modi, regale anche nel portamento dialettico), che ha rivolto ieri un appello al Rettore perché ci ripensi e consideri l’Orto botanico agibile anche se in scena non si va col saio. E non si preoccupi per le piante, il nostro Rettore: se le jacarande di Cagliari hanno resistito a un taglio nazista in piena estate, il patrimonio florovivaistico di viale Fra Ignazio sarà in grado di riprendersi dopo lo spettacolo delle due provoc-attrici. Amen.

il semaforo

l MARIO BALOTELLI

Calciatore-pilota maldestro Alla fine si è arreso. E così, stanco della valanga di multe prese in terra britannica, e delle ammaccature alla sua Maserati causa guida non proprio brillante, Super Mario ha alzato le mani (dal volante) consegnando la sua “creatura” su quattro ruote ad un autista. Anche the Queen ha tirato un sospiro di sollievo.

l MILLY CARLUCCI

(Ex) showgirl Stanca di ingoiare il rospo, Milly Carlucci passa al contrattacco e intenta causa a Mediaset, accusando la rete ammiraglia dei Berlusconi di plagio. Un clone di “Ballando con le stelle”, parrebbe infatti il nuovo programma di Barbara D’Urso “Baila!”, in onda a settembre. Tra le due, una sfida all’ultimo... botox.

l MAURIZIO GASPARRI

Berlusconiano novello La norma 'salva-Fininvest'' contenuta nella manovra potrebbe essere ripresentata con un disegno di legge ''ad hoc'' da sottoporre all'esame del Parlamento. Parola di Maurizio Gasparri. Il carico da quaranta? «È una norma sacrosanta». Oplà, cosa non si fa per la “pagnotta”...

Consigliere comunale Pd

GIULIO CONTRO SILVIO E (IN MEZZO) L’ITALIA di Pietro Folena

L

a guerra senza esclusione di colpi, condotta con ogni mezzo, tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti rischia di portare a fondo l'Italia. Non si tratta più di una contesa interna al Pdl e al centrodestra: ma di una patologia che sta già offrendo agli speculatori internazionali il destro per un'operazione molto pesante sul nostro Paese. Nella detestata Prima Repubblica si sarebbe corso ai ripari, stringendo le fila del Governo nell'emergenza. Nella detestata Dc - dove gli odii e i rancori interni non erano certo inferiori a quelli rappresentati oggi- rimaneva tuttavia un collante, ideologico e di potere, che impediva la dissoluzione. Dopo aver assistito alla guerra tra il premier e Fini, nella quale furono usate armi proibite, con un ricorso a scorciatoie giudiziarie e a veline più o meno attendibili dei servizi, il film, sotto forma di tragedia – poiché è in gioco la manovra economica e l'accoglienza internazionale che ad essa si riserva -, si ripete, cambiando uno dei protagonisti. Il coinvolgimento dell'on. Milanese, e il fango spruzzato addosso al Ministro dell'Economia -inconsapevole di utilizzare l'abitazione romana dell'amico deputato, per la quale quest' ultimo pagava la bellezza di 8500 euro mensili- fa svanire la credibilità del grande rigore rispetto ai costi della politica, sbandierato da Tremonti come premessa per la manovra lacrime e sangue da lui proposta. Certo: non sosterremo la tesi che dietro ai magistrati ci sia la politica. Non la pensava-

mo così ieri, quando il sospetto veniva agitato contro la sinistra, non la pensiamo così oggi quando si potrebbe discettare della convenienza che ha Berlusconi nel vedere minata la credibilità del proprio Superministro, da molti ambienti indicato come possibile protagonista di una fase di transizione post-berlusconiana. Ma che ambienti della polizia giudiziaria, connessi ai vertici della Finanza o di altri corpi dello Stato, abbiano potuto avvisare per tempo gli avversari inter-

Lo scontro tra Berlusconi e Tremonti è ormai una patologia che rischia di trascinare il Paese nel baratro ni di Tremonti, e che questi ultimi abbiano orchestrato una campagna mediatica a lui ostile, è un'ipotesi plausibile. Tutto è poi precipitato con il pasticcio della norma pro-Fininvest, inserita e poi ritirata nella manovra. Del resto, come avevamo già segnalato, l'investitura di Alfano sancisce la totale indisponibilità di Berlusconi ad una transizione diversa da quella di una sua successione, quasi monarchica, alla guida del Pdl. La rivolta di Formigoni e i malumori di molti settori del partito principale di governo la dicono lunga. Ma è l'Italia che ora rischia. Non siamo in grado di prevedere le mosse o le reazioni di Tremonti all'inchiesta di Napoli e all'intervista

IL PEROSNAGGIO . Massimo D’Alema e il suo quarto segreto di Fatima di Silvia Zingaropoli

del premier a La Repubblica. Certo è che le vittime di questa condizione rischiano di essere gli italiani: o perché, nello scenario peggiore, quest'avvitamento politico-morale del Governo fa precipitare l'Italia in una situazione greca; o perché, com'è più probabile viste le risorse grandi dell'economia e della società italiana-, questo conflitto intestino rende più difficile cambiare la manovra nei suoi numeri generali e, soprattuttto, nella sua composizione. L'Italia dovrebbe avere il

coraggio, come ha scritto sul Corriere uno dei più bravi banchieri italiani, Pietro Modiano, di darsi come misura di giustizia e di coesione sociale una patrimoniale che intervenga sulle grandi ricchezze, costruita nella concertazione e nel consenso, e misure che chiedano a tutte le caste -politiche, economiche, mediatiche- di rinunciare a privilegi odiosi ed inaccettabili. Non si può che auspicare, a fronte della confusione e delle preoccupazioni di queste ore, un dibattito aperto in Parlamento che cambi sostanzialmente la manovra e che eviti all'Italia l'onta di scivolare in fondo al già sgangherato barile europeo. www.pietrofolena.net

. SARDEGNA QUOTIDIANO

Mezzo uomo e mezzo cyborg, simpatico come un lumacone di settembre nella scarpa da trekking, depositario degli imponderabili misteri dell’italietta del potere, l’ombra di Massimo D’Alema incombe su di noi. Occhio. Detto questo, segue ciò che di lui è arcinoto: 1) ha i baffi e lo chiamano “baffino” 2) ama la vela 3) è very radicalchic 5) “fu” premier 6) si suole evocarlo con la logora morettiana implorazione «dì qualcosa di sinistra!». E se Moretti è logoro, sempre attuale è il quarto segreto di Fatima: ovvero, “ma D’Alema è di sinistra o no?” Boh. Nato e cresciuto nell’universo Pci, di formazione soviet, lui stesso si autodefinì «un uomo di sinistra ragionevole». Stop. In quel “ragionevole” (che vuol

dire tutto e niente) la chiave di volta del «dalemian-pensiero». E così il “lìder Massimo” può essere più berlusconiano di un Cicchitto e più bolscevico di un operaio della steppa dei primi Novecento. Il tutto, anche contem-po-ra-nea-men-te! Pirotecnico. Ma il “baffino” è molto di più. Onnipresente negli inciuci che contano (salvo poi evaporare ogni volta che si mette male), D’Alema gli uomini di sinistra prima li fa e poi li distrugge: uno a caso, Veltroni, di cui trovarono una mezza polpetta (Bersani avvisato, mezzo salvato). Ma tanto «Massimo non conta più niente», dicono. Peccato che la password della stanza dei bottoni al quinto piano sia sempre la stessa: «baffino-di-ferro». Vi dice qualcosa?

BOMA E MARTELLO D’Alema

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SABATO 9 LUGLIO 2011

COSE IN COMUNE

LA POLITICA NON SI FA CON I SIGNORNÒ di PIERLUIGI MANNINO

L’

attività consiliare è entrata nel vivo e non resta che rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare per dare risposta alle diverse richieste dei cittadini e dare corpo alle tante speranze. Da una parte un nuovo sindaco con la sua maggioranza e le sue idee e dall’altra un’opposizione che dovrà calarsi in un ruolo (quasi) dimenticato. Un’opposizione che dovrà trovare un’identità ma che non dovrà, per dovere nei confronti dei propri elettori, ridursi a un manipolo di “signornò” mettendo in atto mere operazioni di contrasto e conflitto pregiudiziale. Si attendono le dichiarazioni programmatiche del sindaco, la trasformazione del programma elettorale in linee guida per l’azione di governo, ma per ora si dovrà ancora attendere e così ci si può, al momento, concentrare sulle idee lanciate a mezzo stampa da esponenti della maggioranza e da detentori di deleghe ad amministrare. Unioni civili, cultura in tutte le salse, polo museale, Anfiteatro, chioschi del Poetto e via discorrendo, argomenti più o meno rilevanti ma, in gran parte, lontani da quelle che dovrebbero essere le priorità per lo sviluppo e crescita della città. Cagliari è una città soggetta a emorragia costante di abitanti con conseguenze tangibili e nefaste: calo della ricchezza cittadina, crisi delle attività produttive locali, aumento costante del traffico, inquinamento, sviluppo del trasporto pubblico. Come riportato dal programma di coloro ai quali ora toccherebbe, ci si dovrebbe concentrare su questi problemi per arginarli e risolverli. Ben vengano, quindi, gli interventi di politica abitativa per consentire alle coppie, giovani e meno giovani, di ritornare a vivere in città, magari nei quartieri storici. Ben vengano gli interventi di recupero di piazze e slarghi, magari creando parcheggi sotterranei al fine di togliere, se possibile, il maggior numero di auto dalla superficie e contribuire a rendere il traffico meno caotico e l’aria meno inquinata. Ben vengano gli interventi tesi a dare speranza alle piccole imprese, vero asse portante dell’economia cittadina, magari eliminando incomprensibili zone a traffico limitato, vedi ad esempio la zona di via Mameli, che ostacolano l’imprenditoria. I grandi viaggi iniziano con il primo passo e lo stesso accade per i grandi cambiamenti, iniziano con piccoli accorgimenti. Non resta che metterli in atto.

messaggi Davvero esilarante l’ultimo scambio di “cortesie” tra il Ministro dell’Economia e quello della Funzione Pubblica: un’ulteriore dimostrazione di come la coesione di alcuni sia circoscritta a ben precisi ambiti di interesse padronale. Trovo altresì significativo constatare come la nostra realtà politica abbia da tempo assunto connotati ben più ridicoli d’ogni satira o barzelletta: incarichi istituzionali conferiti sul metro del fondoschiena, farneticanti proclami xenofobi, beceri tentativi di dar vita a pantagruelici banchetti a base d’orso, e così via; un interminabile spettacolo circense offerto all’intero mondo, per il quale, però, solo noi italiani siamo costretti a pagare un esoso biglietto. Roberto Saia via mail

intanto in viale trento...

Prestitù militari

Grazie per l'amicizia! Auguri e buon lavoro! Mattia Fanzecco via facebook Complimenti per il vostro eccellente lavoro. Molto interessante il dibattito aperto sul Sardegna Quotidiano a proposito di rumori e movida notturna. Anche io abito in centro e ci sono notti che fatico a prendere sonno per il frastuono. Capisco le ragioni degli esercenti, ma spero che anche loro capiscano quelle di chi ogni mattina ha la sveglia alle 5 per andare a lavorare. Cordiali saluti Pietro Sassu via mail Ma che bello poter leggere ogni mattina il Sardegna Quotidiano! Bel giornale ragazzi... andate avanti così che li fate neri! Saluti. Francesca S. via mail

Consigliere comunale Patto per Cagliari

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

NOTA Fantoliani di lotta e di governo n È facile dire che in Consiglio regionale i politici litigano e i partiti si dividono su ogni cosa. Non che spesso non se ne abbia ragione, ma qualche volta accade anche il contrario. È capitato ieri nella discussione sul “caso Quirra”. A chi ha seguito il dibattito in Aula, non sono sfuggite le “prove tecniche di cose serie” andate in onda in via Roma. Tecnicalità da manuale consiliare a parte (la mozione “impegna” e l’ordine del giorno “auspica”) l’obiettivo politico è centrato. Il Consiglio dice sì agli indennizzi per chi è vittima diretta dei veleni del poligono e dice anche un’altra cosa non meno importante: la Regione si costituirà parte civile, se le indagini della procura di Lanusei arriveranno a un processo. La sostanza c’è tutta. E anche la forma: un

pronunciamento ufficiale dell’assemblea sarda. Il modo merita la sottolineatura. Il Centrosinistra e SeL si sono astenuti nelle votazioni sul testo presentato dal Psd’Az. Il Pd in particolare ha evitato prove di forza. E SeL, nello specifico, ha aperto e confermato il ponte dialogante col Psd’Az che, in nome di una nuova sovranità della Sardegna, sta caratterizzando la rottura degli schemi auspicata da autorevoli rappresentanti sardisti. Il Pdl ha recitato il ruolo di partito di maggioranza relativa della coalizione di governo: nessuna faccia feroce, né per gli oppositori e neppure con gli alleati. Una riunione di Consiglio da manuale. Non di quello che regola le mosse dei consiglieri, ma di quello non scritto della politica alta e su un tema vitale, co-

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me è quello delle servitù militari in Sardegna. Solo un partito ha votato contro: i Riformatori sardi. Non è la prima volta che segnano un distinguo. Lo avevano già fatto in difesa quando il Consiglio voleva mettere la prua addosso agli armatori privati per il caro tariffe. Ma c’è da giurare che anche i “fantoliani” hanno a cuore la continuità territoriale e la salute dei sardi, puntano solo alla nascita di una grande novità di governo che veda anche loro protagonisti. Tutto bene, dunque, purché la politica migliore non venga sempre riservata ai grandi temi. Al futuro e mai al presente. Forse c’è bisogno di coraggiosi che anche sulle politiche di sviluppo lavorino fuori dagli schemi. Giovanni Maria Angioy


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GUERRA DEI MARI

ROMA

Vertice da Letta sulla Tirrenia n C’è una partita che la Regione non vuole perdere. Sulla quale ha scommesso, investito milioni di euro e che «deve essere portata a termine per garantire il diritto alla mobilità dei sardi». Una partita però molto complessa, in cui le possibilità di fallimento sono elevate ma che allo stesso tempo deve essere giocata fino in fondo. Pena, il vanificare gli sforzi fatti fino a ora: la nascita della “Flotta Sarda”, il braccio di ferro con gli armatori, la trattativa con il Governo. Perché quello che il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci e il suo assessore ai Trasporti Christian Solinas vogliono fare, è portarsi a casa la Tirrenia. Ottenere la maggioranza del pacchetto azionario della compagnia di navigazione in amministrazione straordinaria significherebbe infatti avere i diritti amministrativi speciali legati alla proprietà pubblica. In sostanza, poter decidere quali rotte servire, con quale frequenza, con quante e quali navi. In poche parole, gestire la continuità territoriale navale da e per la Sardegna. IL VERTICE A ROMA Proprio per questo ieri mattina sia Cappellacci sia Solinas erano a Palazzo Chigi: per portare avanti la trattativa, per cercare di segnare un punto a loro favore e trovare una sponda alle loro istanze. Attorno allo stesso tavolo, “apparecchiato” dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, per la prima volta da quando la questione Tirrenia è esplosa con violenza si sono seduti il Governatore, il suo assessore ai Trasporti, il presidente della Cin Ettore Morace, il commissario straordinario di Tirrenia Giancarlo D’Andrea e i vertici dei ministeri del Tesoro e delle Infrastrutture. Un incontro nel corso del quale i due esponenti della Giunta hanno ribadito la loro richiesta: entrare a far parte della cordata della Compagnia italiana di navigazione (che è in pole position per l’acquisto di Tirrenia) con il 51 per cento delle azioni. Richiesta alla quale però si è subito opposto il numero uno di Cin, che in compenso avrebbe offerto alla Re-

IL TAVOLO Riunione fiume con il presidente Cappellacci, l’assessore Solinas, l’ad di Cin e il commissario D’Andrea

fatto un’offerta vincolante d’acquisto; non Roma, che in qualche modo difende la privatizzazione completa della compagnia di navigazione; non il commissario D’Andrea, che vorrerebbe cedere la patata bollente; non la Regione, pronta a sparare fino in fondo tutte le cartucce (compreso un possibile ricorso contro la vendita di Tirrenia) che ancora ha a disposizione. Ma se ciascuno dovesse restare nella propria posizione, sarebbe pressoché impossibile trovare la quadratura del cerchio.

info

GIANNI LETTA Ha organizzato l’incontro a Roma con i vertici delle compagnie di navigazione e la Regione.

MADDALENA IL TAR RIMETTE IN CORSA LA ENERMAR A PALAU UGO CAPPELLACCI Ha chiesto garanzie per la mobilità marittima dei sardi anche dopo la stagione estiva.

CHRISTIAN SOLINAS L’assessore regionale ai Trasporti è da mesi in prima linea per risolvere il nodo Tirrenia.

n Non c’è solo la questione Tirrenia a condire la guerra dei mari in quest’infuocata estate sarda. Altra faccenda aperta è quella del servizio di trasporto notturno sulla tratta Palau Maddalena, affidata alla Delcomar e dalla cui gara d’appalto era stata esclusa la Enermar, del gruppo Moby. Giovedì, infatti, il Tar Sardegna si è pronunciato a favore della compagnia di navigazione della società di Onorato contro l'esclusione. La Regione Sardegna - ricorda una nota della compagnia di navigazione aveva escluso Enermar ritenendola non in possesso di un requisito fondamentale, e cioè nell'avere svolto negli ultimi tre anni servizi regolari della stessa natura o comunque assigione Sardegna una “seggiola” su cui sedersi nel futuro consiglio di amministrazione della compagnia fatta dal cinque per cento delle azioni. In cambio però dell’immediata sospensione dell’attività della Flotta Sarda, messa in piedi ufficialmente per calmierare le tariffe dei traghetti da e per la Sardegna ma che si è trasformata in un attore fondamentale in questa guerra estiva dei mari. Proposta irricevibile per gli esponenti regionali che a Palazzo Chigi avevano portato anche lo studio di fattibilità sull’ingresso in Cin commissionato (e pagato 25mila euro) all’avvocato cagliaritano Gabriele Racugno. Un nulla di fatto, insomma, e un muro contro muro che continuerà fino alla vendita definitiva della compagnia. Anche perché a nulla sono serviti i tentativi di mediazione portati avanti da Gianni Letta, che ha chie-

milabili a quello oggetto di affidamento, per un determinato monte-miglia. “In realtà Enermar possiede tale requisito, come del resto adeguatamente documentato in sede di gara sostiene il gruppo - e anche per un numero di miglia ampiamente eccedente quello richiesto dal bando. Di recente il Tar del Lazio si è già espresso contro i contributi pubblici concessi a Delcomar per le corse notturne, giudicati illegittimi, e per i quali Bruxelles imporrà la restituzione a partire dal 2006, in quanto consessi senza gara. Riteniamo che tali atti ci abbiano creato non pochi problemi economici e di immagine e stiamo valutando la possibilità di agire per ottenere eventuali risarcimenti”.

sto a tutti i protagonisti seduti al tavolo della trattativa di chiudere la faccenda nel più breve tempo possibile e nel modo più indolore. Sia per il Governo, che rischia di dover pagare multe salate all’Europa, sia per la Tirrenia, a rischio affondamento, sia, ancora, per il diritto alla mobilità dei sardi. Che dal prossimo 15 settembre rischiano di non riuscire a lasciare l’Isola via mare, e con loro le merci. Partita difficile, dunque, nella quale nessuno dei giocatori vuole però abbandonare la posizione acquisita: non la Cin, che per prima ha

LA PROPOSTA La Regione vuole poter controllare la qualità del servizio della continuità navale marittima

IL NODO La Regione vorrebbe il controllo della Tirrenia in modo da poter decidere sulla continuità territoriale marina

CAPPELLACCI PRENDE TEMPO «È stata una riunione interlocutoria» ha infatti dichiarato alla fine della mattinata il presidente Cappellacci, che insieme con Letta, D’Andrea e Morace si è dato appuntamento a Palazzo Chigi tra una decina di giorni. In quell’occasione, insieme con Solinas, porterà degli studi ulteriori e nuove soluzioni per uscire dall’empasse e garantire la mobilità marina all’Isola. «Siamo aperti al dialogo e lo siamo sempre stati - ha proseguito il Governatore ma qualsiasi discorso non può non partire da quei principi che abbiamo ribadito anche durante il colloquio di Roma: in primo luogo la Sardegna intende rivestire un ruolo da protagonista, sia nella privatizzazione della Tirrenia sia nei collegamenti marittimi in generale; in secondo luogo vogliamo che sia garantito pienamente il diritto alla mobilità dei sardi e una continuità territoriale che rappresenti uno strumento e non più un limite per lo sviluppo della nostra isola; in terzo luogo riteniamo necessaria una politica che metta la Sardegna al riparo, per oggi e per il futuro, da quei fenomeni avvicinabili al cartello o al regime di monopolio. La nostra disponibilità al dialogo è qualificata dall'intransigenza su questi principi, la cui accettazione precede ogni discussione nel merito di qualsiasi eventuale proposta». Insomma, un aut-aut che il Governatore lancia sia a Palazzo Chigi, con cui è già ai ferri corti per la questione trasferimenti e tagli imposti dalla manovra, sia alla Cin e a D’Andrea. Con una spada di Damocle pesante su tutta l’operazione: quella del ricorso contro l’eventuale vendita, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe puntare a contestare la posizione dominante del gruppo Moby (Onorato) nelle tratte da e per la Sardegna. Giacomo Bassi


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AMBIENTE VIOLATO

PAESAGGIO

Fuoco amico del Pdl su Rassu n Non c'è pace per l'assessore all'Urbanistica, Nicola Rassu, e il suo Piano Casa 2. Dopo l'accusa di voler consentire la realizzazione di nuove lottizzazioni sulle coste attraverso il disegno di legge della Giunta che corregge la legge per il rilancio dell'edilizia (il Piano casa 1, primo atto dell'esecutivo Cappellacci), ora l'assessore deve difendersi dal fuoco amico. E non uno dei tanti consiglieri regionali: il capogruppo del suo partito, Mario Diana. L’ATTACCO FRONTALE «Per quali ragioni l’assessorato regionale all’Urbanistica pretende di accentrare su di sé le competenze per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche che la normativa vigente affida ai Comuni?». Diana se lo chiede e lo chiede al collega-assessore con una interrogazione urgente nella quale accusa Rassu di impostazione accentratrice. «La contestazione delle competenze comunali in materia di rilascio delle autorizzazioni - sostiene il capogruppo - prefigura uno scenario preoccupante nel quale si rischia di rendere considerevolmente più lungo e difficoltoso l’iter per l’avvio degli interventi edilizi, con conseguente lesione dei diritti e degli interessi economici dei cittadini». Inoltre, «l’impostazione eccessivamente accentratrice dell’assessorato sta portando ad un accumulo di pratiche inevase negli uffici regionali, che non risultano in grado di smaltire un simile, enorme carico di lavoro». E quanto al modo di smaltire queste pratiche, Diana chiede ancora «se risponde al vero che l’assessorato, per l’impossibilità ad evadere con il proprio personale l’enorme mole di lavoro accumulata, si sarebbe trovato costretto ad affidare a studi professionali privati l’elaborazione dei pareri paesaggistici, creando così un’evidente e gravissima situazione di conflitto di interesse che, se realmente esistente, necessiterebbe di essere sanata con decorrenza immediata». Sarà un caso, ma ieri tutte le pagine del sito della Regione sul Piano Paesaggistico regionale, su Sardegna Nuove Idee e sulle consulenze dell'assessorato agli Enti locali, risultavano inaccessibili: è infatti sullo slogan Sardegna Nuove Idee che è stata costruita di fatto la rivitazione del Piano Paesaggistico regionale che, secondo voci dell'opposizione, altro non sarebbe che la copertura per lo smantellamento del Ppr e la cancellazione delle tutele per le coste e il paesaggio. L’assessore dal canto suo nega, respinge l'accusa di voler cementificare le coste, ribatte che «il disegno di legge sul Piano Casa, attualmente all’esame della Commissione Urbani-

numeri 150

I metri dal mare entro cui è possibile, secondo la nuova legge per il rilancio urbanistico, modificare costruzioni esistenti in deroga al precedente piano paesaggistico.

20%

L’aumento massimo di volumetria rispetto all’edificato alla data del 31 marzo scorso concesso ai proprietari di case al mare entro i limiti dalla costa imposti dalla legge.

stica del Consiglio Regionale, non contiene alcuna norma che consente la realizzazione di nuove lottizzazioni nelle coste, o di piani che non fossero già fatti salvi sia dal Piano Paesaggistico Regionale. Non si può, dunque, affermare che si stia mettendo in atto un assalto al patrimonio paesaggistico delle nostre coste». Rassu ribadisce che «la tutela e la valorizzazione del paesaggio, a iniziare dalla complessità di quello costiero, più fragile, costituisce uno dei punti fermi della nostra azione di governo». Dall'opposizione qualcuno ieri notava sarcastico che «semplicemente Rassu non legge le proposte che scrive l'ex assessore Gabriele Asunis».

LO SCONTRO Il capogruppo Diana contro l’assessore: «Perché vuole accentrare su di sé le autorizzazioni edilizie?» Le modifiche alla legge per il rilancio dell'edilizia, inserite nel disegno di legge varato dalla Giunta lo scorso marzo, prevedono, tra l'altro, che nella fascia tra i 300 e i 2000 metri dalla linea di battigia (150 e 1000 metri nelle isole minori) sia consentito l'adeguamento e l' incremento volumetrico degli immobili destinati ad uso residenziale fino al 20% della volumetria esistente al 31 marzo

TERRITORIO L’assessore all’Urbanistica Rassu accusato di voler accentrare tutto l’iter di autorizzazioni sul paesaggio

2009. Oltre i 2000 metri (1000 per le isole minori) è consentito l'adeguamento e l'incremento volumetrico fino al 30%. Viene introdotta la possibilità di utilizzo e recupero dei sottotetti anche in deroga agli strumenti urbanistici, la possibilità di interventi e premialità volumetriche anche alle opere di riqualificazione negli immobili dei centri storici. Ci sono poi una serie di disposizioni che semplificano le procedure amministrative in materia edilizia e paesaggistica, anche con il recepimento di un decreto del Presidente della Repubblica sulle autorizzazioni paesaggistiche per gli interventi di lieve entità. Francesca Zoccheddu

TORTOLÌ SEQUESTRATE CENTO VILLE SUL MARE

L’ASSESSORE Nicola Rassu

n La guardia di finanza di Arbatax ha eseguito nell’intera giornata di ieri il sequestro preventivo di un centinaio di ville costruite abusivamente sulla costa di Tortolì, in Ogliastra. Il provvedimento, firmato dal procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi, segue il sequestro probatorio disposto il 19 maggio scorso nell'ambito dell'operazione "Il golfetto". Nel frattempo gli inquirenti hanno identificato e denunciato per lottizzazione abusiva un centinaio di proprietari, buona parte di Lanusei e Ilbono, che si erano dotati di case al mare. Alcune hanno anche piscina, campo da tennis e attracco al mare. Secondo la Procura, le abitazioni sono state costruite in terreni agricoli in aree sottoposte a vincolo paesaggistico all'interno della fascia di 300 metri dal mare. Il sequestro, che dovrà essere convalidato entro una decina di giorni dal gip di Lanusei, è stato disposto in vista di eventuale confisca, per evitare che nel frattempo le ville venissero utilizzate o affitate per la stagione estiva.


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LE EMERGENZE

QUIRRA

La Regione sarà parte civile numeri 60

Le aziende colpite dalla decisione di sgombero adottata sull’area del poligono di Perdasdefogu.

10000

I capi di bestiame che devono essere allontanati dalla servitù per ordine del tribunale di Lanusei.

156

Le morti sulle quali la magistratura sta indagando perché riconducibili alla presenza militare.

CONSIGLIO Approvati due ordini del giorno sull’emergenza nel territorio del poligono. La Giunta impegnata a trovare fondi per le aziende colpite e a entrare nel processo sul disastro n I veleni di Quirra hanno tenuto banco nel dibattito in consiglio regionale. Sono stati approvati due ordini del giorno: il primo garantisce finanziamenti alle attività prouttive del territoorio, travolte dalle conseguenze dell’inchiesta del pm Domenico Fiordalisi. Il secondo invece impegna la Regione a costituirsi parte civile nell’eventuale processo per disastro ambientale. I RISARCIMENTI Il primo via libera è arrivato sul documento presentato da tutti i capigruppo (tranne il sardista Giacomo Sanna) che garantisce “adeguati finanziamenti” al territorio del Salto di Quirra. L’ordine del giorno prevede anche di richiedere allo Stato «l'immediata erogazione dei contributi che vengono assegnati ai pescatori delle zone soggette a esercitazioni». L'odg impegna la Regione, inoltre, a concordare con gli enti locali un piano di utilizzo delle risorse

per gli indennizzi; a richiedere l'immediata convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sulla crisi economica e i problemi legati all'evacuazione del bestiame interno all'area del Poligono; a garantire, nel sito della Regione, la massima trasparenza sugli esiti scientifici delle indagini in corso con riguardo al diritto alla salute delle popolazioni residenti». Da più parti è stato chiesto ai sardisti di ritirare il proprio ordine del giorno, per affrontare e votare a breve un testo di tutto il Consiglio sul problema più generale della presenza militare nell'Isola. «È un film già visto», ha ribattuto il capogruppo del Psd'Az, Giacomo Sanna. «Non ritiriamo questo ordine del giorno come abbiamo fatto tempo fa con quello sulla Tirrenia, dando retta a qualche testa non a posto. Poi i fatti ci hanno dato ragione. Questo documento fa parte della nostra storia, non cerchiamo primogeniture ma neanche ne subiamo. Non abbia-

LA SERVITÙ Un cartello all’interno del poligono a mare di Quirra sulla spiaggia di Murtas.

mo remore, scriviamo quello che pensiamo: è la storia del Psd'Az che sulle servitù ha fatto piu' degli altri». Per l'Udc, il capogruppo Giulio Steri ha dichiarato di voler sostenere il testo sardista, mentre Mario Diana (Pdl) ha chiesto il voto per parti. I lavori sono quindi stati sospesi per consentire di trovare un'intesa. LA REGIONE PARTE CIVILE L'ordine del giorno sardista impegna l'esecutivo: ad attivare l'immediato confronto tra Stato, Regione, Enti locali, associazioni, sindacati, per predisporre un sistema economico alternativo alla presenza del Poligono militare, per arrivare alla dismissione progressiva e definitiva delle servitù; ad anticipare i necessari finanziamenti per far fronte nell'immediatezza alle difficoltà socio-economiche create dai provvedimenti cautelativi di sgombero delle aree a rischio; a costituirsi parte civile nell'eventuale processo sul presunto disastro ambientale e sanitario nelle aree del Poligono oggetto di inchiesta, a rendere indipendenti gli organismi affidatari delle indagini epidemiologiche e a richiedere allo Stato l'immediata bonifica dei siti inquinati.

GLI ALLEVATORI

Sgomberati, non si ferma la protesta

n Gli allevatori sgomberati dall’area del poligono di Quirra sono pronti a tutto. Dopo la decisione del tribunale di Lanusei, che ha rigettato il ricorso presentato da un gruppo di allevatori contro l’ordine di sgombero chiesto dalla procura e firmato dal gip ogliastrino, i pastori stanno organizzando delle manifestazioni eclatanti, che per il momento vogliono tenere segrete. L’esasperazione è tanta. La doccia fredda è arrivata con il verdetto del collegio presieduto dal giudice Gorjan che, confermando i timori messi nero su bianco dalla Procura, così ha deliberato: nei terreni interessati dal poligono militare di Perdasdefogu e Quirra è stata rilevata la presenza di sostanze nocive per la salute che, soprattuttlo per gli stanziali come gli allevatori e il loro bestiame, possono essere anche causa di molti decessi registrati in quelle zone. Una decisione che ha fatto cadere nella disperazione coloro che speravano in un passo indietro da parte della “giustizia”. Che invece sta andando avanti, e continua a scoperchiare il pentolone dei veleni. «Ma noi non ci fermeremo», spiega Simone Cualbu, neoeletto responsabile della Coldiretti per il Nuorese e l’Ogliastra. Già fissato un incontro col prefetto di Nuoro. E si sta preparando anche una grande manifestazione romana. Finora gli assembramenti, in difesa di sessanta aziende in particolare e di un’intera categoria, si sono visti solo davanti al palazzo di Giustizia di Lanusei. Un obiettivo forse sbagliato, perché le indagini stanno facendo il loro corso e non sono i pm i colpevoli della situazione. I pastori lo sanno. Più volte hanno dichiarato rispettare il lavoro dei magistrati. E infatti potrebbero spostare l’attenzione su altri obiettivi, adesso più mirati: come i palazzi del potere romano o cagliaritano. Non è esclusa una manifestazione. Che porterebbe in piazza i titolari delle sessanta aziende colpite dal provvedimento (con i loro oltre diecimila capi di bestiame) ma non solo: scenderebbe in strada un intero territorio, che non vede di buon occhio la gestione dell’emergenza da parte delle istituzioni. Che finora non avevano preso posizione chiara rispetto ai militari e allo Stato.

Acqua Lippi lascia l’Ato, Abbanoa paga gli arretrati

UNA PERDITA D’ACQUA Abbanoa ha difficoltà anche a riparare le perdite

n Francesco Lippi lascia l’Ato. La decisione è stata presa, spiega il commissario dell’autorità d’ambito che aveva preso il posto di Franci Piga (indagato per la vicenda eolico) è dovuta a «motivi strettamente professionali e personali». E mentre il presidente Cappellacci sarà impegnato a trovare un sostituto, qualcosa si muove sul fronte Abbanoa, la società di gestione con i bilanci perennementi in rosso: da ieri ha iniziato a versare le quattordicesime ai millecinquecento dipendenti. Un segnale importante, secondo i sindacati, ma che non risolve i gravi problemi strutturali dell’idromostro. L’arrivo di un nuovo commissario, il terzo nel giro di due anni, potrebbe

anche significare una svolta nei rapporti tesi tra l’Ato e Abbanoa. Un conflitto che, secondo Mario Crò della Uilcem Uil affonda le radici «negli indirizzi che il primo dà al secondo: sono sempre molto politici e poco tecnici». È non è un mistero che tra i due colossi, a cui è affidata la gestione dell’acqua, siano aumentati i contrasti in occasione della recente approvazione del piano industriale,

LA DECISIONE Dimissioni del commissario dell’autorità d’ambito. Mentre la società inizia a saldare i debiti

con il presidente di Abbanoa Pietro Cadau che le ha provate tutte per fermarlo. Francesco Lippi nella nota con cui comunica l’addio spiega: «Ho più volte affermato che la revisione straordinaria del Piano avrebbe permesso alla società Abbanoa di rivedere, come è stato, il suo piano industriale. A questo punto risulta complementare al Piano d’Ambito, ma non certo di minore importanza, la stipula della nuova Convenzione di gestione». Continua sottolineando come il lavoro di dieci mesi «si è incentrato anche nello sblocco e nella spesa di risorse per circa 350 milioni di euro, per migliorare e rendere efficiente il servizio idrico». F.O.


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LA SUCCESSIONE

IL DOPO Da Alfano sì a primarie «Ma ci sarà pure Silvio» CAOS L’investitura di Berlusconi: nel 2013 non mi ricandido, correrà Angelino. Formigoni e Alemanno frenano: decida la base del Pdl. Il Guardasigilli: ok però il leader sarà ancora il Cavaliere

VILLA CERTOSA LA DENUNCIA DI ZAPPADU: ABUSI EDILIZI NELLA VILLA DEL PREMIER n Un esposto denuncia, corredato da decine di foto, è stato presentato ieri alla Procura presso il Tribunale di Tempio Pausania dal fotoreporter Antonello Zappadu, accompagnato dal legale Angelo Merlini. Nella denuncia, corredata da testimonianze fotografiche, vengono configurate ipotesi di rilevanti abusi edilizi e il reato di importazione di animali esotici, forse non regolarmente denunciati. Secondo l'avvocato Merlini «si tratta - spiega una nota - di un corredo fotografico selezionato tra circa 700 immagini riguardanti interni di un immobile presuntamente edificato nel parco di Villa Certosa con sale di riunione, spazi di ritrovo e di relax, camere da letto, arredi, quadri, statue in bronzo, altre sequenze concernono il famoso tunnel sottomarino con un fondale subacqueo composto da un mosaico raffigurante il dio Nettuno». Le 700 foto non sono state scattate dal fotografo sardo «ma ricevute in 54 spedizioni via email nel 2009, quando Zappadu risiedeva in Colombia, dove si è ormai trasferito, da un anonimo mittente. Presumibilmente gli scatti daterebbero tra il 2008 ed il 2009» e con evidenza sarebbero state scattate da dentro la villa.

n Il premier Silvio Berlusconi annuncia che nel 2013 non si ricandiderà alla guida del Paese ma lascerà il posto ad Angelino Alfano, neo segretario del Pdl. Ma proprio dall’interno del partito non tutti plaudono all’annuncio e il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il governatore lombardo Roberto Formigoni chiedono le primarie. A queste sollecitazioni, il “delfino” del premier risponde: «Si faranno le primarie», ma prosegue, «sono convinto e persuaso che nel 2013 noi avremo con gioia ancora una volta bisogno della leadership di Silvio Berlusconi per vincere». Nell’intervista rilasciata a Repubblica”, Berlusconi aveva “ridimensionato” il Superministro”, dopo le critiche della maggioranza dei giorni scorsi. Questo ha spinto lo stesso centrodestra a preannunciare modifiche in Parlamento al decreto del Governo, il che ha innescato la miccia della speculazione fi-

INCHIESTA P4 . L’ira di Tremonti: con me non usare il metodo Boffo

nanziaria che ha intravisto un «assalto alla diligenze» e un cedimento sui saldi. Poco lusinghiere le parole di Berlusconi sul ministro dell'Economia: «Lui pensa di essere un genio e crede che tutti gli altri siano dei cretini. Lo sopporto perché lo conosco da tempo e va accettato così, ma è l'unico che non fa gioco di squadra». Dopo l'intervista subito il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha annunciato una riunione dei gruppi di maggioranza di Camera e Senato per preparare emendamenti «che, a parità di saldi, vadano incontro alle esigenze emerse in questi giorni». E sul fronte Lega il ministro Roberto Maroni ha reso nota la convocazione di una analoga riunione del Carroccio lunedì. A pranzo il premier ha incontrato Tremonti, per suggellare l'unità di intenti dentro al Governo. Berlusconi ha detto che la manovrà sarà approvata «entro l'estate» e ha ribadito la volon-

numeri 2013

L’anno delle prossime politiche. Berlusconi ha annunciato che lascerà il posto ad Alfano.

45

Per ricucire con Tremonti il premier lo a incontrato a colazione per 45 minuti. Con loro anche Letta.

. n Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti disse al comandante generale della Guardia di Finanza «meno salotti, meno palazzi, consegne in caserme». È una frase contenuta nel verbale di interrogatorio in qualità di persona informata dei fatti che Tremonti ha reso il 17 giugno scorso ai pm di Napoli Curcio e Woodcock nell'ambito dell'inchiesta sulla P4. Tremonti riferisce anche di una discussione accesa con il premier ai primi di giugno sulla «politica in generale e sulla manovra di pareggio economico da fare», nel corso della quale «manifestai la mia refrattarietà ad essere oggetto di campagne stampa tipo quella “Boffo”». Tremonti conferma anche di aver già sentito del «rapporto di amicizia o comunque di conoscenza di Adinolfi con il presidente Berlusconi, attesa la comune passione per il Milan». I pm chiedono a Tremonti dell'eventuale esistenza di cordate contrapposte all'interno della Guardia di Finanza. «A distanza di qualche tempo mi vado più sempre convincendo - risponde il ministro - del fatto che la rimozione dell'impedimento di legge a che gli alti ufficiali della Gdf potessero ricoprire

l'incarico di comandante generale è stata, per un verso, positiva, perché al vertice del Corpo viene nominata persona che conosce le problematiche dello stesso e ha le necessarie competenze, ma ha portato anche conseguenze negative, nel senso che si sono creati meccanismi di competizione tra possibili candidati, meccanismi potenzialmente negativi». E ai pm che gli chiedono se rientra nella «fisiologia istituzionale» un rapporto diretto tra premier e capo di stato maggiore della Gdf, Tremonti risponde: «Mi attengo a criteri istituzionali diversi e cioé mi relaziono solo con il comandante generale del corpo che, per inciso, è persona che stimo particolarmente». «Non ho mai detto a Berlusconi che lui mi voleva far fuori tramite la Guardia di Finanza - continua Tremonti - Ritengoche Berlusconi abbia fatto un erroneo collegamento fra diverse frasi da me pronunciate». La riposta dell’opposizione è inequivoca. «Per me deve dimettersi tutto il governo, non è una questione di aggiustare la situazione con un ministro, non si può continuare con questo telefilm», così il leader Pd Bersani.

tà di perseguire il pareggio di bilancio nel 2014, che è l'obiettivo della manovra. Il premier ha cercato di smorzare i toni verso Tremonti, con il quale si è intrattenuto in una «lunga e cordiale colazione di lavoro», di circa 45 minuti». Con loro anche il sotosegretario Letta. Il presidente Berlusconi ha ribadito la volontà del governo italiano di raggiungere il pareggio di bilancio per il 2014, in linea con gli impegni assunti a livello europeo. Il decreto legge sulla manovra sarà approvato prima dell'estate». Pare però che l'incontro sia stato tutt'altro che cordiale. L'atmosfera è descritta come piuttosto gelida. Tremonti è apparso molto provato per gli attacchi ricevuti e ancora una volta pronto alle dimissioni. Che il Quirinale in questo momento di mercati agitati e ulteriori fibrillazioni politiche vedrebbe come il fumo negli occhi. Nell’intervista Berlusconi annunciava, oltre all’investitura di Alfano, anche il suo sostegno alla candidatura di Gianni Letta al Quirinale. Ma le prime frenate, se non veri e propri “no”, all’investitura tramite intervista non sono tardate. Gli autori sono due big del Pdl. Alfano? Ottima soluzione come premier 2013, «ma sarà il nostro popolo a sceglierlo. Non c'è spazio per una nomina dall'alto», ha detto il Governatore della Lombardia Formigoni sottolineando che il Pdl è il «partito delle primarie». Uno stop analogo è giunto dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno: «il candidato premier del centrodestra deve nascere attraverso le primarie». Più sfumato il presidente dei senatori Pdl Gasparri: «Non so se tutto questo porterà alla candidatura di Angelino Alfano o a quella di qualcun altro». A riportare le cose allo status quo ante, prima dell’intervista concessa a Repubblica, è lo stesso Alfano, che dà un colpo al cerchio e uno alla botte: sì alle primarie ma avremo ancora bisogno di Berlusconi e della sua leadership nel 2013. Bordate dal Pd: «L’intervista del presidente del Consiglio è l'ennesima dimostrazione della stagione crepuscolare di Berlusconi - ha detto il vicesegretario nazionale del Pd, Enrico Letta - È finito e solo lui ancora non se ne rende conto».


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CONTINENTI

OMICIDIO REA PRESE DUE VALIGE E L’AUTO DI PAROLISI

n Non si fermano le indagini per l’omicidio di Melania Rea, trovata uccisa il 20 aprile scorso a Ripe di Civitella (Teramo). I carabinieri hanno effettuato una perquisizione a casa di Salvatore Parolisi, il marito, caporal maggiore dell'esercito accusato dell'omicidio volontario, a Frattamaggiore (Napoli), e hanno portato via due valigie: una da casa di Parolisi, e un'altra da casa dei Rea. «La valigia che hanno portato via da casa nostra - riferisce Michele Rea, fratello di Melania l'aveva portata qui Salvatore il sabato successivo al giorno del ritrovamento di Melania. Dentro c'erano gli abiti di mia sorella. I carabinieri hanno svuotato la valigia, lasciando a noi gli abiti, e hanno portato via solo la borsa». L'automobile di Salvatore Parolisi, una Renault Scenic, sequestrata dagli inquirenti alla fine del mese scorso e parcheggiata nella caserma di Frattamaggiore, è stata prelevata per essere trasportata a Roma a disposizione dei Ris.

IMMIGRAZIONE DA GERMANIA LO STOP SUL CASO LAMPEDUSA n I quarantamila profughi sbarcati a Lampedusa dopo la crisi politica degli Stati nord africani rappresentano «un problema che va risolto solo dall'Italia». Lo ha detto il presidente della Repubblica federale tedesca, Christian Wulff, replicando così al suo omologo italiano, Giorgio Napolitano, che aveva sollecitato ''soluzioni europee'' sull'immigrazione e il diritto d'asilo. A livello generale, Wulff si è detto d'accordo con Napolitano, ma si è anche soffermato su una ''differenza'' che lo contraddistingue dal presidente della Repubblica italiana: «La differenza - ha puntualizzato Wulff - è che per noi quarantamila profughi non significano una crisi europea». Il suo appello all'indirizzo del governo italiano è dunque ''non esagerare i problemi''. Il presidente della Repubblica federale tedesca ha ricordato lo sforzo fatto dalla Germania nella crisi dei Bal-

6.973.762.000 esseri umani. Entro il 31 ottobre, ha comunicato la Fondazione tedesca per il monitoraggio della popolazione mondiale di Hannover, si supererà la soglia dei 7 miliardi di persone. Ogni secondo nascono tre nuovi esseri umani, circa 80milioni all'anno. Per il 2050, secondo le previsioni, la terra avrà 9,3 miliardi di abitanti. La popolazione aumenta quasi esclusivamente nei Paesi in ritardo di sviluppo, i cui abitanti passeranno nei prossimi quarant'anni da 5,7 a 8 miliardi. «In quei Paesi una parte consistente delle nuove nascite è frutto di gravidanze indesiderate», ha considerato Renate Baehr, responsabile della Fondazione. «La pianificazione familiare e la contraccezione avranno un ruolo fondamentale nel rallentamento della crescita e nella lotta alla povertà mondiale».

LONDRA EX PORTAVOCE PREMIER FINISCE IN MANETTE

Speculazione Draghi rassicura i mercati n Scende in campo la speculazione, in una giornata calda su due fronti: tensione in Borsa e sui titoli di Stato, con lo spread fra Btp e Bund che sfonda il massimo storico. A Piazza Affari si rincorrono le sospensioni al ribasso, con bancari

cani. Intanto è rientrata dopo alcune ore la protesta di un gruppo di minori immigrati che avevano manifestato sui tetti per chiedere l'immediato trasferimento da Lampedusa.

ALLARME DELLA CIA I REDDITI SONO FERMI E A TAVOLA È CRISI n I redditi delle famiglie sono fermi e il potere d'acquisto diminuisce così come la propensione al risparmio. Nel primo trimestre del 2011 gli italiani continuano a subire gli effetti della crisi economica, e anche se aumenta lievemente la spesa per i consumi finali (più 0,9 per cento), l'incremento purtroppo non coinvolge il budget per gli alimentari. Tra gennaio e marzo, infatti, gli acquisti di cibo e bevande sono crollati del 3,6 per cento. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana

e assicurativi nel mirino, fino a una chiusura in profondo rosso, con il Ftse Mib che perde il 3,47%. E se la Consob mette in campo uno stretto monitoraggio delle contrattazioni, è il Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, a interveni-

agricoltori, commentando i risultati diffusi dall'Istat. Gli italiani, dunque, continuano a spendere meno a tavola e per questo cambiano le proprie abitudini alimentari. Un dato reso evidente da un sondaggio della Cia, secondo cui oltre la metà delle famiglie italiane (il 60 per cento) sostiene di aver modificato il menu rispetto al passato e il 35 per cento di aver limitato gli acquisti. Significa che oggi 7,7 milioni di famiglie riempiono di meno le buste della spesa e non soltanto di prodotti superflui, ma di quelli che da sempre sono ritenuti beni di prima necessità.

ESTATE BOLLENTE WEEKEND DI FUOCO ALLERTA IN DIECI CITTÀ n Weekend di fuoco con ondate di calore e rischi per la salute in 10 città. Lo riferisce il di-

re per rassicurare i mercati. «Gli intermediari italiani supereranno con un margine significativo gli stress test in corso in sede europea. La manovra , spiega poi, costituisce un passo importante per il consolidamento dei conti pubblici».

partimento di Protezione civile che lancia l'allerta per oggi e domani. In particolare, la giornata più calda (con allarme rosso che indica la necessità di adottare interventi di prevenzione per la popolazione a rischio) sarà domani a Bologna e Perugia, con rispettivamente 33 e 34 gradi percepiti. Le altre città a rischio sono: Bolzano, Brescia, Verona, Firenze, Pescara, Roma, Rieti e Palermo.

zi che aderiscono al progetto della filiera agricola italiana della Coldiretti. Ne dà notizia la stessa organizzazione agricola, nel sottolineare che «si tratta di una passata di pomodoro frutto di studi complessi che dopo un anno di sperimentazione hanno consentito di produrre pomodori italiani freschi naturalmente ricchi di antiossidanti e conpiù licopene, importante per combattere l'invecchiamento e nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari e tumorali».

ALIMENTAZIONE ARRIVA IL POMODORO ANTI-INVECCHIAMENTO RECORD POPOLAZIONE n Una novità da servire a ta- LUNEDÌ NUOVO RECORD vola tutta tricolore. Tra pochi SI SFIORANO I 7 MILIARDI giorni arriverà sul mercato il superpomodoro contro l'invecchiamento tutto Made in Italy perché‚ risultato di una sperimentazione realizzata nei campi nazionali e venduto dalle cooperative e dai consor-

n Per il prossimo 11 luglio, «giorno della popolazione mondiale», è previsto un nuovo record assoluto di presenze sulla terra. In quell'occasione il pianeta sarà popolato da

n Arrestato a Londra Andy Coulson, ex portavoce di David Cameron ed ex direttore di News of the World. Coulson, è sospettato di corruzione e di intercettazioni telefoniche, ha confermato Scotland Yard. L'ex portavoce di Cameron, che ha 43 anni ed era stato assunto quando l'attuale premier era leader dei conservatori all'opposizione, ha negato di essere stato a conoscenza delle intercettazioni condotte dal tabloid della scuderia di Rupert Murdoch News of the World, che ha annunciato la chiusura. Cameron nel frattempo si è assunto ogni responsabilità per aver assunto Coulson, ritenendo che avesse diritto a una «seconda possibilità». «La decisione di assumerlo è stata mia e solo mia. Siamo dicentati amici e penso che abbia svolto il suo lavoro per me in modo molto efficace. È diventato un amico ed è un amico», ha spiegato il premier. Cameron ha annunciato l'apertura di due diverse inchieste sul caso. Per Cameron anche James Murdoch, capo delle operazioni di News Corp in Europa e Asia, dovrebbe rispondere alla polizia sul suo ruolo nello scandalo.


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Movida La proposta al sindaco: dividiamo la città per zone

Poetto Annunciata e mai fatta il mistero della strada scomparsa

Lo show Resta il no allo spettacolo blasfemo

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L’inchiesta

Veleni del tennis tutte le accuse al capo Binaghi PROCURA Il numero uno della Fit indagato per mobbing su due campioncini: «Piena fiducia nella magistratura». Il presidente del Coni Petrucci lo appoggia. Ma le polemiche non sono recenti di Enrico Fresu n Angelo Binaghi dice di essere tranquillo: «Da parte mia c’è la massima fiducia nella magistratura e nel suo operato». Il presidente nazionale della Federtennis, con quello regionale Antonello Montaldo, è indagato per mobbing dalla Procura cagliaritana. Sarà sentito mercoledì prossimo dal pm Giangiacomo Pilia. Entrambi sono accusati di aver estromesso dalle competizioni due ragazzini, forti sul campo, ma invisi ai vertici della Fit. I due campioncini avrebbero pagato, secondo quanto ricostruito nell’indagine, il fatto che non corresse buon sangue tra il duo Binaghi-Montaldo e persone a loro vicine. L’inchiesta è partita d’ufficio: la magistratura stava indagando sui contenuti diffamatori, nei confronti dei vertici della Fit, di un volantino distribuito durante un torneo. Nell’ascoltare varie testimonianze, però, è emerso un mondo fatto di veleni e dispetti. Da qui l’apertura del fascicolo sui maltrattamenti nei confronti dei due piccoli tennisti. LA DIFESA DI PETRUCCI La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati è diventata pubblica il giorno dell’esordio della squadra azzurra nella Davis che si sta giocando ad Arzachena. Binaghi non è in Gallura. A difenderlo pubblicamente arriva una dichiarazione del presidente del Coni Gianni Petrucci. Dopo la solita “fiducia nella magistratura” ha detto: «Esprimo viva convinzione che gli organi della Fit abbiano operato nel rispetto delle norme e dei regolamenti sportivi e di quella autonomia tecnica di cui in-

discutibilmente godono e rileva che la Fit e il suo presidente in questi anni hanno prodotto importanti risultati sia sotto il profilo organizzativo che sportivo». Una benedizione, che avrà fatto storcere il naso a molti. O almeno a tuti coloro che in questi anni hanno dichiarato guerra al boss del tennis nazionale, che si è dovuto confrontare anche con accuse piovute da circoli sparsi in tutta Italia e non solo con quelle cagliaritane di Monte Urpinu. I VELENI NAZIONALI Capofila della rivolta era il circolo del tennis di Capri, che ha tesserato i tennisti italiani più forti degli ultimi anni. Il manifesto contro Binaghi era il sito del club campano guidato da Roberto Russo. «La federazione è nelle mani di un clan capeggiato da Binaghi, che ai vertici degli organismi giudicanti interni e della stessa Fit ha piazzato amici e parenti, togliendo la libertà di espressione a chiunque non la pensi come lui». Questa era la posizione, documentata da una dettagliata ricostruzione delle parentele del presidente, espressa sul portale del circolo. Gli autori dei post hanno subito procedimenti disciplinari conclusi con pesanti condanne. Il caso dei “sardi pigliatutto” (lo zio di Binaghi, per esempio, Carlo Ignazio Fantola, ha fondato la tv della Fit, “Supertennis”) nel 2009 era finito anche in Parlamento, con un’interrogazione di Riccardo Villari, senatore espulso dal Pd: chiedeva chiarezza sulla gestione, definita padronale, del tennis italiano. Una posizione scontata: Villari, giocatore della domenica, passava il fine settimana a Capri.

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ANGELO BINAGHI Presidente della Fit: «Fiducia nel lavoro della magistratura, sono sereno»

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GIANNI PETRUCCI Il presidente del Coni: sono sicuro che Binaghi ha rispettato le regole.

MONTE URPINU Uno dei campi del tennis club

LA STORIA LA GUERRA DEL PADRE E LE CONSEGUENZE SUI FIGLI n La vicenda finita nelle carte della Procura viene da lontano. Il padre dei due ragazzi che sarebbero stati esclusi da Binaghi (dei quali non pubblichiamo i nomi perché minorenni) ha portatao avanti la sua battaglia perché convinto dalla sofferenza dei figli: bravi e appassionati di tennis senza poter giocare. Due poco più che bambini che sono diventati vittime di un gioco molto più grande di loro. Un gioco in cui il fair play entra poco.

Porto Lite in casa Pd sulle candidature per l’authority

PORTO Barche ormeggiate in banchina

n La presidenza dell’autorità portauale è una partita aperta, l’obiettivo è non rimanere col cerino in mano. Sono partite le terne di nomi, da parte degli enti interessati, da sottoporre al gradimento del ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli: ognuno (Comuni, Provincia e Camera di Commercio) presenta tre candidati e sarà il titolare del dicastero, d’accordo col presidente della Regione, a decidere chi dovrà succedere a Paolo Fadda. Graziano Milia, per la Provincia, dice: «Ho inviato la mia terna, la lettera spedita al ministero è agli atti, i nomi sono stati valutati in base a criteri come curricula e rinnovamento rispetto all’attuale gestione, bocciata politicamente. Ma il numero di protocollo della misiva è

volutamente riservato, le indicazioni verranno rese pubbliche più avanti». Non è un mistero che Milia abbia cercato più di una volta di far fuori Paolo Fadda. Come non è notizia segreta che le candidature proposte potrebbero essere Vittorina Baire, suo ex assessore, Massimo Deiana, preside di Giurisprudenza e docente di diritto dei Trasporti (inviso però al Comune di Cagliari perché considerato troppo vici-

PROVINCIA Milia presenta un terna di nomi al ministero senza l’accordo col segretario regionale del partito Lai

no ad Antonello Cabras), e Piergiorgio Massidda, senatore del Pdl. Più sottotraccia è rimasta la lite con Silvio Lai, coordinatore regionale del Pd, che non ha digerito l’ostentazione di autonomia, da parte del presidente della Provincia, nella scelta della terna. Tra le persone indicate non c’è quella “portata” da Lai. C’è invece Massidda, che con la sua candidatura alle ultime provinciali ha permesso la vittoria di Milia sullo sfidante di centrodestra Giuseppe Farris. Massidda ha già detto di essere a disposizione, pronto a lasciare il seggio a Palazzo Madama. Ma voci insistenti danno Emilio Floris sempre più quotato. L’ultima parola spetta al ministro. Di centrodestra. L.C.


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CAGLIARI

Movida La proposta

anti-caos dei locali: città divisa in zone n «Cagliari città da abitare» o «Cagliari città da vivere»? È questa una delle questioni che la nuova amministrazione comunale sarà chiamata a risolvere sin da subito. Da una parte c'è chi vive nel centro storico e rivendica tranquillità e silenzio durante la notte per poter riposare, dall'altra chi invece vorrebbe sfruttare appieno le oppurtunità che la vita notturna può offrire. Un conflitto molto sentito in città: i cagliaritani sono consapevoli dell'importanza dell'intrattenimento per il futuro turistico del capoluogo ma al sonno non possono e non vogliono proprio rinunciare. DIETRO I BANCONI I proprietari dei locali sono visti da molti come i colpevoli delle troppe notti in bianco, ma sono i primi a desiderare che la situazione si risolva. «Noi vorremmo che ci si sedesse attorno a un tavolo per trovare un compromesso - dice Emanuele Frongia, della Confesercenti di Cagliari -. Comprendiamo le esigenze degli abitanti del centro, ma vogliamo evidenziare anche quegli aspetti che purtroppo, forse anche a causa del muro contro muro, non vengono adeguatamente sottolineati. Cioè che i locali sono una risorsa. Detto questo servono nuove regole, chiare decise in accordo tra tutti e fatte rispettare con fermezza: sediamoci, confrontiamoci, collaboriamo per trovare una soluzione che accontenti tutti». «Se vogliamo una città turisitica ognuno deve fare la sua parte», incalza Franco Fozzi, vicepresidente di Confcommercio: «Abbiamo già pronta la proposta di un piano di sviluppo per aree che proporremo al sindaco Zedda al prossimo tavolo di confronto». L'idea è quella di dividere la città in zone, in modo da poter differenziare l'offerta dei tanti locali che ci sono in città. «Al Poetto, ad esempio - spiega Fozzi - si potrebbe concedere una maggiore libertà sulla musica dal vivo rispetto al centro dove si dovrebbe prediligere un altro tipo di intrattenimento. A chi vive nel cuore della città voglio ricordare

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LE AREE A RISCHIO Sono via Mameli, viale Trieste e piazza Yenne le aree della movida più problematiche e in cui ci sono i maggiori controlli da parte dei vigili urbani.

che i locali possono diventare un volano, una fonte di sviluppo e una opportunità per tutti. Quartieri come Castello, che lentamente ha visto scomparire la posta, le banche e i negozi, hanno bisogno dei locali per ritornare a crescere. Perché crescita significa più servizi, una maggiore sicurezza e un aumento del valore immobiliare delle abitazioni». PER LE STRADE DEI RIONI Ma il disturbo causato direttamente da bar e pub notturni è solo una delle questioni sollevate dai cittadini del centro, che si lamentano con forza soprattutto del disagio causato da chi, uscito dal locale ubriaco, si lascia andare a comportamenti inaccettabili. Un punto sul quale i proprietari dei locali non si ritengono responsabili e chiamano in causa la forza pubblica. «La maggior parte delle segnalazioni arrivano proprio per ciò che accade all'esterno dei locali, in misura maggiore dalla zona di via Mameli, da viale Trieste e da piazza Yenne», conferma Mario Delogu, comandante della polizia municipale: «Abbiamo delle pattuglie attive anche nel fine settimana, ma rispetto ai tanti esercizi disseminati per la città rimaniamo comunque in pochi». Il numero delle lamentele è costante durante tutto l'anno. «Durante l'estate arrivano segnalazioni anche dalla periferia, mentre d'inverno soprattutto dal centro storico», continua Delogu. «C'è da dire che non sempre ciò che viene percepito come un disturbo eccessivo corrisponde ad un'infrazione: a seconda dell'acustica può infastidire anche il semplice camminare o parlare, come nelle stradine di Castello». Il problema è attuale e difficile da affrontare, ma dall'assessorato al Turismo del Comune, per ora, non arrivano risposte. Il neoeletto sindaco dovrà trovare una soluzione rapidamente se non vuole rischiare già da subito un conflitto tra due delle Cagliari alle quali ha rivolto la sua campagna elettorale. Michele Salis

MOVIDA I gestori dei locali propongono una soluzione anti-disturbo

DALLA ASL LA GUERRA AI DECIBEL GIOCATA CON IL “FONOMETRO” n L'accertamento delle violazioni del tetto dei decibel da parte dei locali è compito della Asl che interviene a supporto dell'autorità competente per effettuare delle misurazioni precise a norma di legge. «Attraverso uno strumento particolare, il fonometro - spiega Grazia Serra del dipartimento prevenzione, salute e ambiente - effettuiamo il controllo. In base alla fascia oraria (quella notturna va dalle 22 alle 6 del mattino viceversa quella diurna) si valuta se i limiti sono stati superati o meno». La misurazione avviene tenendo conto di diversi parametri quali ad esempio il rumore di fondo. Dopo l'accertamento della violazione è il sindaco a dover intervenire con un’ordinanza. In questi mesi, sull'inquinamento acustico e sul numero degli interventi effettuati, è in atto uno studio da parte dell'azienda sanitaria. M.S.

Prefettura Poetto senza auto per il festival Mondo Ichnusa

POETTO TRANSENNATO Il tratto finale sarà chiuso al traffico

n La zona rossa sarà tra la Bussola e Margine Rosso. Traffico chiuso dalle 17 alle 6 del mattino per Mondo Ichnusa. Sono previsti circa 20mila spettatori al festival che si terrà da giovedì a sabato prossimi alla fine del Poetto. Ieri in Prefettura si è riunito il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica. È la prima volta che la grande manifestazione si sposta sulla mcoda del Poetto e si sono rese necessarie particolari misure perché è una zona povera di parcheggi. Subsonica, marlene Kuntz e Cesare Cremonini attireranno parecchi spettatori, che però dovranno camminare per arrivare sotto il palco. All’altezza della Bussola ci sarà un ingresso per le

auto, saranno massimo 1000 quelle che potranno essere parcheggiate lì dentro tra le 17 e le 2 del mattino. L’altra area di parcheggio sarà a Quartello, con controlli delle forze dell’ordine per evitare pericolose soste lungo i lati della 554. Il Comitato, presieduto dal prefetto, è composto dai sindaci di Cagliari e Quartu, dal questore, dai comandanti provinciali di carabinieri e Guardia

ORDINE PUBBLICO Da giovedì a sabato il traffico sarà vietato tra la Bussola e Margine Rosso a partire dalle 17 fino alle 6

di finanza assieme ai responsabili delle Polizie municipali e ai funzionari addetti alla viabilità dei due Comuni e della Provincia. sarà chiestom all’Anas di cambiare la regolazione del semaforo di Pitz’e Serra in modo da poter gestire meglio il traffico, considerato che si formeranno code. Per limitare il numero di auto in quell’area congestionata è previsto un servizio di bus-navetta. I mezzi partiranno, circa ogni 20 minuti, dal parcheggio del Sant’Elia e da piazza Jenne a partire dalle 19,30 fino alle 2. Anche da Quartu sarà possibile arrivare al Poetto coi busnavetta, che partiranno dallo stadio Is Arenas e da via Austria, Quartello, dalle 20 fino alle ore 2.


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CAGLIARI PROTEZIONE CIVILE IL CAPO GABRIELLI INCONTRA I VOLONTARI ANTINCENDIO

QUARTU VA ALLA ANGIUS LA GUIDA DELLE PARI OPPORTUNITÀ IN CITTÀ

CALDO ATTIVO DA OGGI NUMERO VERDE PER INFORMAZIONI CONTRO I MALORI

Il capo dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, sarà nel Cagliaritano martedì prossimo, nell’ambito delle iniziative formative dell’ “Anno europeo del volontariato”, istituito dal consiglio dell'Unione europea. Nel pomeriggio del 12 luglio Gabrielli incontrerà le associazioni di volontariato antincendio boschivo sarde.

Federica Angius, 36 anni avvocato, Capogruppo Psd'Az in consiglio comunale e presidente della commissione Attività Produttive al Comune di Quartu è stata eletta presidente della Commissione pari Opportunità a larga maggioranza. Per la Angius una riconferma alla presidenza delle commissione, un incarico già ricoperto nella passata legislatura.

Sarà attivo da oggi il numero verde 1500 istituito dal ministero della Salute per fornire ai cittadini informazioni e consigli sulle misure di prevenzione contro il caldo e sui servizi e numeri verdi attivati sul territorio dalla Regione Sardegna e dai Comuni. Il servizio sarà attivo dalle 8 alle 18 di tutti i giorni (compresi il sabato e la domenica) e fornirà assistenza quotidiana.

La lite Il Rettore si difende: niente censura HOLY PEEP SHOW Melis spiega la decisione di bloccare lo spettacolo: «È solo questione di salvaguardia dell’Orto» n L'assessore provinciale alle Politiche Culturali Francesco Siciliano, si mobilita per fare in modo che la compagnia teatrale LucidoSottile possa portare in scena lo spettacolo all'Orto Botanico e rivolge un appello al Rettore Giovanni Melis per convincerlo a cambiare idea. “Ci ripensi e conceda lo spazio - scrive l'assessore al Rettore in una lettera - vorrei ricordare che quello spazio è stato usato fino a poche settimane fa per altri eventi teatrali”. Ma il Rettore non cambia idea. In questi giorni non si parla d'altro. LA RETROMARCIA Lo spettacolo “Holy Peep Show”, che doveva andare in scena dal 15 al 17 luglio attraversando di notte l'Orto Botanico, salta perché il Rettore definisce lo spazio inagibile. «Non ho mai dato alcuna autorizzazione e non so chi l'abbia data, i poteri per concedere gli spazi li ha solo il Rettore - spiega il Melis - avrebbe portato almeno cinquecento spettatori, forse nella fase iniziale non sono stati valutati i problemi di sicurezza e di rispetto del giardino». Insomma, assicura il capo dell’università cagliaritana, una questione legata alla sicurezza e alla salvaguardia dell’Orto: niente a che vedere con la locandina osé o con la natura dello spettacolo di Tiziana Troja e Michela Sale, in scena nelle vesti di una Madonna seducente e senza veli e un Cristo transgender. «La locandina non fa testo - ha voluto precisare una volta ancora Melis -. Una cosa è la presentazione di un libro, un'altra cosa sono una serie di persone che girano per l'Orto di notte. I dirigenti erano più preoccupati di me». «Non siamo delle sprovvedute, facciamo questo mestiere da vent'anni - affermano le attrici -. I camminamenti sono gli stessi previsti per le visite guidate delle scolaresche, decisi e pattuiti insieme al nostro direttore tecnico, alla dirigenza e al direttore tecnico dell'Orto». Riguardo l'inagibilità dello spazio, infine, spiegano: «Avremmo usato l'illuminazione già esistente all'interno

I CARTELLONI Nei manifesti dello spettacolo la location è ancora l’Orto Botanico

dell'orto, più la nostra. In accordo con la dirigenza, saremmo dovuti entrare per le prove e per l'allestimento dieci giorni prima dello spettacolo, le scenografie e le strutture sarebbero rimaste durante le ore diurne perché dichiarate dalla stessa dirigenza non invasive». Non si sa se Troja e Sale sceglieranno un'altra location per il loro spettacolo, ma precisano che «i cavilli della dirigenza e del Rettore stanno costando moltissimo denaro alla compagnia, che ogni giorno aumenta». E sperano ancora che Melis cambi idea: «Ci serviranno più giorni per allestire lo spazio qualora il Rettore dovesse cambiare idea. Ormai non è più una questione che riguarda Lucidosottile, è una questione politica, sociale, che interessa l'opinione pubblica, la cittadinanza, e anche tutto il movimento studentesco». Monica Magro

FOTOCRONACHE

LA PROTESTA CON LA VERNICE NERA PER COPRIRE IL SENO DELL’ATTRICE

DAL CONSIGLIO IL GRUPPO DI SEL: LO STOP È ATTO INACCETTABILE

n Imbrattati con la vernice che ha nascosto seni e viso in via Cadello, mentre in via Is Mirrionis qualcuno ha cercato di staccarli. È la fine che hanno fatto alcune locandine teatrali dello spettacolo “Holy Peep Show”, affisse sui muri della città. Qualche cittadino ha pensato di usare un metodo “fai da te” per censurare le immagini dei manifesti sei per tre, che rappresentano un Cristo e una Madonna senza veli. Lo spettacolo consiste in una trasposizione in chiave religiosa della favola di Pinocchio.

n Tra chi sostiene e si augura di poter vedere lo spettacolo “Holy Peep Show”, anche il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in Consiglio comunale. “l gruppo manifesta la massima contrarietà per la decisione del Rettore di impedire la rappresentazione dello spettacolo - si legge in una nota mandata da Sergio Mascia, capogruppo di Sel - tale decisione, al di là delle motivazioni formali, appare dettata da intenti censori inaccettabili soprattutto se rivolti al campo dell’arte verso il quale deve essere garantita la massima libertà”.

Marina Piccola «Degrado e abbandono nel porticciolo»

LA PASSEGGIATA Proteste per il degrado al porticciolo

n I pontili per lo sbarco lasciati crollare e affondati, troppi ambulanti non regolari che occupano l'ingresso, poca cura per gli alberi del lungomare e per la pavimentazione. È questa la denuncia dell'associazione donne europee Federcasalinghe sullo stato del porticciolo turistico di Marina Piccola. Una situazione inaccettabile per quello che dovrebbe essere uno dei salotti del capoluogo oltre che, con i suoi circa 350 posti barca, una delle porte d'accesso alla città per i turisti. «Abbiamo già segnalato la situazione alla capitaneria di porto e alle istituzioni - dice Maria Idili, presidentessa dell'associazione - ma non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta concreta. I problemi sono stati soltanto aggravati

dalla gestione della Motomar di Onorato. C'è stata poca attenzione per un luogo tanto caro ai cittadini e vissuto anche d'inverno». I problemi non mancano neppure per chi va a Marina piccola per fare attività sportiva. Durante tutto l'anno ci sono diverse associazioni che hanno bisogno di un passaggio adeguato per andare dalle rimesse dove tengono le imbarcazioni al mare. «Quello che ci da

LA LETTERA Federcasalinghe chiede maggiore decoro e pulizia. I gestori e gli sportivi: serve attenzione di tutti

più problemi sono gli scivoli - spiega Luisa Carboni, presidentessa della Team kayak Onlus -. Sono stati costruiti male e sono scivolosi e pericolos. Per quanto riguarda la motomar, noi abbiamo sempre registrato la massima disponibilità, i problemi forse sono causati dall'intreccio di responsabilità tra Regione e Comune». Accanto alle critiche, arriva anche una proposta per il sindaco: «Lui che è tanto attento alle problematiche legate al lavoro giovanile perché non affida la gestione dell'intera area ad una cooperativa di giovani? - chiede la Idili - Sarebbero certo più solerti nella cura dei luoghi e in questo modo avremmo dato anche qualche posto di lavoro». M.S.


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CAGLIARI SANTA GILLA FIAMME IN RIVA ALLO STAGNO DISTRUTTI ALCUNI CASOTTI DEI PESCATORI

LUNEDÌ COMMISSIONE PARLAMENTARE PER STUDIARE GLI INCIDENTI SUL LAVORO

n Fuoco vicino all’acqua. La notte tra giovedì e venerdì un incendio ha distrutto alcuni casotti di legno usati dai pescatori in riva allo stagno di Santa Gilla. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per alcune ore perché le fiamme hanno raggiunto alcune bombole all’interno delle strutture di legno. Le fiamme hanno distrutto anche alcune reti da pesca e altri materiali dei pescatori di Santa Gillla.

n Lunedì arriva in città una delegazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso degli infortuni sul lavoro. La delegazione, negli uffici della Scala di Ferro della Prefettura, incontrerà i vertici delle Istituzioni regionali, della Magistratura, delle autorità competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro e delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro.

VIALE POETTO La strada presentata nel 2005 avrebbe dovuto eliminare le code all’altezza del campo Rossi

Traffico Strada fantasma

tra mare e Asse mediano 2005 COMUNE PRONTO A FARE L’INTERVENTO

n Era stato annunciato come la soluzione perfetta per lo smaltimento del traffico che spesso invade viale Poetto. Era pronto per essere esaminato dalla Regione. O almeno così hanno fatto credere. Ma del progetto comunale per la costruzione di una nuova strada che doveva servire a collegare Marina Piccola all’Asse mediano passando attraverso il Quartiere del Sole e La Palma non c’è traccia. Era il 2004 quando venne elaborata una prima idea di una strada che unisse le due zone, ma la bozza non piacque ai cittadini della circoscrizione numero 5 di Monte Mixi per varie ragioni, in particolare per il

fatto che sarebbe dovuta essere a senso unico isolando così l’intero quartiere dal resto della città. Seguirono dunque alcune petizioni inoltrate al Municipio per apportare delle modifiche al progetto. Nel dicembre del 2005 vene proposto il nuovo modello della strada in discussione: non più tre corsie e senso unico ma due sole corsie a doppio senso che avrebbero permesso di evitare la formazione di interminabili code nelle vie interne al Quartiere del Sole e a La Palma. I PROGETTI DEL 2005 Dalle dichiarazioni dell’ex presidente della Circoscrizione numero 5, Giuseppe Pala, e da quelle dell’ex assessore comunale ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai, pubblicate sui giornali del 29 gennaio del 2005, si evince che il nuovo progetto era stato approvato dalla Giunta comunale ed era pronto per essere presentato alla Regione. «Dopo essere rimasto fermo sulle scrivanie comunali per tanto tempo e dopo tante bozze è stato scelto il progetto più idoneo che adesso è ufficiale ed è stato presentato dal Comune alla Regione», queste furono le parole di Pala. Seguite dalle affermazioni di Lorrai: «È stata

ottima la collaborazione tra abitanti, circoscrizione e Comune. Adesso, per dare il via libera alla gara d’appalto e quindi ai lavori manca soltanto l’ok della Regione». Sembrava che non creasse problemi neanche il fatto che il collegamento ideato, che precisamente sarebbe dovuto partire da via dei Tritoni per arrivare a via Tramontana, confinasse con il parco di Molentargius: «Non ci dovrebbero essere problemi di impatto ambientale e non verranno arrecati dei danni al verde pubblico», dichiararono dal Comune. Tutto regolare quindi. Ma allora perché questa strada, nel 2011, ancora non esistee non è neanche in via di costruzione? E, soprattutto, perché al Comune e alla Regione nessuno afferma di essere a conoscenza del progetto? Secondo l’assessore regionale ai Lavori pubblici Sebastiano Sannitu in Regione non è stato depositato nessun piano per la costruzione della strada, l’ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Cagliari, Lorrai, oggi sostiene che non ricorda di aver lavorato al progetto. Nessuno si ricorda più nulla e nessuno ha il progetto della strada fantasma. Laura Busonera

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SPORT

L’OBIETTIVO Il Cagliari è pronto ad accogliere Sirigu

PORTE GIREVOLI Salvatore Sirigu è dal 2005 con il Palermo, guadagna 200mila euro e sta chiedendo un consistente adeguamento contrattuale. Michael Agazzi è al Cagliari da gennaio 2009, prima di puntare su Sirigu i rossoblù avevano tentato di prendere Amelia dal Milan offrendo in cambio Marchetti

LA TRATTATIVA Il portiere sardo è in rotta col Palermo per l’adeguamento del contratto, i rossoblù sono pronti all’assalto. Operazione fattibile e Agazzi potrebbe rientrare nello scambio di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Quattromori sulle maglie, e questo è sicuro. Quattromori in campo, e questo è molto meno sicuro. Per due motivi. Se è certo che il Cagliari porterà sulla casacca il marchio Ichnusa (imminente l'ufficializzazione), il club rossoblù potrebbe avere presto in rosa un altro sardo, Salvatore Sirigu, che farebbe compagnia a Cossu, Pisano e, chissà, Ragatzu. Oltretutto, sarebbe un altro portiere della Nazionale in rossoblù perché, dopo aver ottenuto il no di Amelia nello scambio che avrebbe portato Marchetti al Milan, la pazza (bella) idea di Cellino è quella di far rientrare in Sardegna l'estremo difensore del Palermo. L'operazione non è semplice ma neanche impossibile. Intanto, perché il giocatore di Siniscola, o meglio La Caletta, è in rotta di collisione con il club rosanero per il rinnovo del contratto, poi perché il Palermo ha pensato di scaricarlo già a fine campionato (aveva pensato a Marchetti e stava chiudendo con Gillet) ed infine perché tornare nell'Isola, da numero uno, è il sogno del 24enne cresciuto tra Posada, Siniscola e Puri e Forti di Nuoro, e scartato dal Cagliari dopo un provino quando di anni ne aveva 11. IL DIFFICILE RINNOVO Sirigu è in ritiro a Malles agli ordini di Pioli, il procuratore Carlo Pallavicino sta trattando un difficile rinnovo con il Palermo (“Alle condizioni che gli ha prospettato Zamparini non rinnova”) e, nel frattempo, cerca di percorrere la strada per il trasferimento del proprio assistito al Cagliari dopo la smentita di ieri del numero uno rosanero sulla possibile cessione del portiere al Genoa: «Preziosi lo conosco bene, se fosse interessato realmente, me l'avrebbe già chiesto». Il portiere sardo guadagna 200mila euro a stagione e il contratto scade nel 2014, Zamparini è disposto a raddoppiare l'ingaggio e prolungarlo fino al 2016 ma non a 800mila come chiede Pallavicino. Il Cagliari potrebbe arrivare a 500/600 mila, un compenso in linea col valore del giocatore e ben all'interno dei parametri imposti dalla gestione Cellino. Lo scoglio sarebbe rappresentato dal rap-

numeri 2

Le presenze in Nazionale di Sirigu, esordio con la Costa d’Avorio ad agosto 2010

200

Mila euro è l’ingaggio che percepisce al Palermo. Ne chiede 800, Zamparini gliene offre 400.

2014

La scadenza del contratto con il Palermo, il procuratore Pallavicino vuole il prolungamento fino al 2016

porto conflittuale che il presidente rossoblù ha col suo omologo rosanero che potrebbe essere ben presto superato offrendo Agazzi, in uno scambio di comproprietà, oppure girando in Sicilia i soldi di Lotito incassati con la cessione di Marchetti. Il Palermo vorrebbe chiudere la grana Sirigu non oltre metà luglio perché il 28 c'è il primo impegno di Europa League (gara di andata del primo turno eliminatorio). In rosa c'è Benussi che viene ritenuto pronto per affrontare una stagione da titolare tra i pali, e con Agazzi se la giocherebbe alla pari. Il portiere rossoblù accetterebbe di buon grado il trasferimento perché ha capito che l'indice di gradimento del Cagliari (e di Donadoni stesso) si è abbassato con

il tentativo di portare Amelia in rossoblù. Sirigu, invece, ha subito la pressione della tifoseria rosanero scontenta del rendimento nella parte finale del campionato, benché abbia sfoderato una bella prestazione nella semifinale di Coppa Italia vinta contro il Milan. E non gli è piaciuta la vicenda Gillet (così come Agazzi per Amelia). Da un’isola all’altra potrebbe esserci la felicità.

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Gli anni di Salvatore che è cresciuto nelle giovanili del Posada e del Siniscola e ha giocato anche nei Puri e Forti di Nuoro.

Mercato Il Malaga tenta Sneijder, Inter su Vidal

SNEIJDER Tentazione Malaga

n Inseguito da Napoli e Juventus, Vidal, mediano del Bayer Leverkusen, potrebbe sbarcare in Italia, ma all'Inter. Il cileno ha il contratto in scadenza nel 2012 ed è fortemente seguito da Napoli e Juventus; l'Inter lo apprezza da tempo, e la cifra di 10 milioni di euro richiesta dal Bayer Leverkusen appare affrontabilissima. È finito nel mirino di Moratti da quando è stato dato il via libera al secondo extracomunitario. L'alternativa potrebbe essere il brasiliano Casemiro del San Paolo. Ma in casa nerazzurra la priorità è capire quanto sia concreta l'offerta del Malaga per Sneijder, ovvero se davvero gli sceicchi che detengono il club andaluso siano davvero intenzionati a spendere 35 milioni di euro per l'olandese.

Molto attiva la Roma. Il d.s. Walter Sabatini lavora ad alcune cessioni, anche se la piazza ha fatto sapere che non gradirebbe affatto quella di Vucinic alla Juventus in cambio di Sissoko e soldi. Per Julio Sergio si è aperta la possibilità del Malaga, dove serve un 'dodicesimò mentre Doni dovrebbe andare al Liverpool lunedì, come ha precisato l'agente del giocatore. In entrata c'è Lamela per il quale l'accordo è fatto,

LAZIO Presi Sapunaru e Stankevicius. Ora dalla Sampdoria Lotito vorrebbe anche il centrocampista Poli

per 12 milioni. Ma sono sorti problemi per la formula del pagamento: gli argentini, viste le difficoltà finanziarie dopo la retrocessione, vorrebbero ricevere tutti i soldi entro il 20 luglio, mentre la Roma vuole dilazionare in tre anni. Nuovo colpo della Lazio che ha preso Sapunaru e Stankevicius. Ora dai doriani Lotito vorrebbe anche il centrocampista Poli. È fatta anche per CIissé. Problemi a Palermo, dove il presidente Zamparini conferma il reale interessamento del Napoli per Pastore». Il procuratore Pallavicino ha parlato di Pandev: «È all'Inter e lì resta. Niente Genoa e niente Napoli». Per Cristiano Lucarelli ha dichiarato: «Abbiamo contatti con una squadra di A e una di B,e stiamo valutando».

L’INTRIGO LEONARDO CHIEDE PIENI POTERI n «A che gioco sta giocando?»: non usa mezzi termini L'Equipe, il principale quotidiano sportivo della Francia, che oggi si interroga “sull intrigo” Leonardo, dopo le sue dichiarazioni di ieri a Milano, che hanno lasciato planare forti dubbi sul suo possibile ingaggio da direttore sportivo al Paris Saint-Germain. Secondo diversi media francesi, il pomo della discordia tra Leonardo e la squadra parigina sarebbe Robin Leproux, presidente del Psg, che l'ex allenatore dell'Inter vorrebbe fosse messo da parte per avere pieni poteri. Secondo la stampa specializzata, le parole di Leonardo si spiegano con la sua volontà di avere le mani libere.


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SPORT EXTRACOMUNITARI

Nel mirino un sudamericano ma è di troppo n La Coppa America sta dando alla testa, ora tutti vogliono il sudamericano. Nuova moda anche per il presidente Cellino che ormai tra Cagliari e Miami non sente il “jet lag” e fa tardi la notte per vedere le stelle del nuovo mondo. E magari, non potendosi permettere quelle della “tv” va alla ricerca dei talenti nascosti con l’aiuto dei procuratori Delgado e Paco Casal. Dopo il colombiano Ibarbo del quale assicura «è bravo e farà divertire gli appassionati di calcio italiani», sarebbe in arrivo un attaccante. «Ci siamo vicini ma l’operazione non è chiusa...», ha commentato ieri uscendo dalla Lega. Un’idea balenata in testa del presidente del Cagliari dopo la notizia del secondo extracomunitario in squadra arrivata nella serata di martedì cinque luglio. E questo mister “x” dell’attacco sarebbe il secondo extracomunitario del Cagliari proprio dopo Ibarbo. Ma secondo le nuove disposizioni a due ingressi di extracomunitari devono corrispondere due “uscite”. E la selezione nella squadra rossoblù sarebbe tra Sivakov, Cepellini, Nenè, Larrivey. A meno che il nuovo arrivo non abbia passaporto italiano, olandese, spagnolo e via dicendo. Ma questa potrebbe essere anche una mossa strategica di Cellino per distogliere le voci di un interesse nei confronti di Acquafresca. O forse solo un’alternativa in caso la Fiorentina riesca ad avere il giocatore che in quel caso pagherebbe a prezzo pieno: 6 milioni, quelli che non ha voluto pagare il presidente del Cagliari e contro i quali nulla potrebbe.

SUAZO Nel frattempo si prepara nella pista d’atletica dell’Amsicora e del Cus

Suazo Cellino

lo riabbraccia «Un ritorno? Se lo merita» MILANO Dalla Lega il presidente rossoblù apre le porte alla “pantera”: «È un atto dovuto per tutto ciò che ha fatto per noi. Giusto dargli una chance per dimostrare che non è finito» di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Otto giorni fa la notizia: David Suazo vuole giocare al Cagliari. E le sue parole: «Mi sto allenando per essere pronto». Ancora non era successo niente fino a quando, ieri uscendo dalla Lega, Massimo Cellino gli ha risposto pubblicamente: «Lo riaccolgo a braccia aperte, è giusto dargli una chance per dimostrare che è ancora un calciatore: non è una scommessa, ma un atto dovuto per quello che ha fatto in passato con noi». I CONTATTI Il messaggio dell’ex bomber del Cagliari, al presidente rossoblù, era arrivato quando ancora si trovava a Miami e così martedì, quando è tornato nell’Isola, non ha perso tempo e sono inziate le trattative. Una settimana in cui si è scatenata la gioia dei tifosi ma anche il malumore di increduli e degli scettici, alcuni dei quali hanno ritenuto che solo un esperto del Festival di San Remo avrebbe potuto pensare a un ritorno dell’honduregno con la maglia rossoblù. Casualmente, il presidente capisce anche di musica e ha deciso «di dare un’opportunità a Suazo perché se la merita, è due anni che non fa bene, però è bravo». Di certo avrà avuto il suo valore il parametro zero con il quale verrebbe al Cagliari, visto che è svincolato dall’Inter. Ma il ridursi lo stipendio di tantissimo (da 3,5 milio-

ni a 500 euro + bonus) è stato apprezzato ancora di più. Cellino fortunatamente stavolta non ha parlato della scaramanzia nei confronti dei “ritorni”, discorso debole davanti all’intelligenza che esige una scelta di questo tipo. Basata su valori sportivi, economia compresa, ma anche sulla riconoscenza per ciò che “la pantera” ha dato al Cagliari. La valutazione, se ci deve essere, riguarda i tre anni di “quasi inattività” e infatti il presidente ha voluto puntualizzare: «Non è scontato che torni il giocatore che era ma gli daremo un’opportunità». Il tutto mentre dalle piste d’atletica di Amsicora e Cus garantiscono che Suazo è in forma smagliante. «Sarà un’operazione che faremo più avanti nel mercato, non subito», ha sottolineato Cellino, che intanto si occupa di riportare a casa Acquafresca, o «un sudamericano» in alternativa. Nel frattempo Suazo finisce il suo programma di lavoro e dall’altra si cerca di far digerire il suo arrivo nello spogliatoio. Perché sarebbe comunque un leader, fattore che porta sempre scompiglio. E allo stesso Donadoni che però in un certo senso è stato accontentato: «Voglio essere chiaro ha detto Cellino - non sarà il sosituto di Matri e Acquafresca ma una pedina in più per Donadoni». Insomma, Suazo ci sarà a prescindere. Ora più che mai ha voglia di rivincita contro chi, a 32 anni, lo considera un giocatore finito. Liberi di pagare il biglietto. Finora sarebbe una bella storia.

RAGATZU

Il ds del Gubbio: È la piazza ideale per farlo crescere

CELLINO Il presidente cerca di rinforzare l’attacco rossoblù

SU PASQUATO «NON SERVE, ABBIAMO COSSU» n Altre le dichiarazioni del presidente Cellino fuori dalla Lega. Sul centrocampo: «Ho chiesto al presidente del Cesena Parolo, ma mi ha sparato 8 milioni: per noi è troppo. E, comunque, a centrocampo siamo messi bene. Poli? L'ho chiesto alla Sampdoria quando ancora non ero certo che Biondini e Lazzari restassero. A noi Poli interessa, ma nel centrocampo attuale del Cagliari troverebbe poco spazio. Pasquato? No, lui non rientra nei nostri piani perché nel suoi ruolo abbiamo Cossu che è una pedina fondamentale per noi». Poi sulle carte di Palazzi e le accuse contro Facchetti: «Queste dichiarazioni di Facchetti sono irrisorie e prive di ogni malizia. Lo scudetto all'Inter fu più che altro levato alla Juventus, un atto dovuto, burocratico. Ma non è questa la materia del contendere. Moratti mi disse: “Lo accettò con piacere ma non è che sia molto contento”. Oggi Moratti deve difendere l'integrità di Facchetti e della sua società, condivido il suo pensiero».

n Per Daniele Ragatzu diverse società si sono già fatte avanti, soprattutto il Gubbio come scrive il sito web “TuttoCagliari.net” che ha contattato Stefano Giammarioli, diesse della squadra umbra, neopromossa in serie B: «La trattativa è iniziata da un paio di giorni, stiamo aspettando quello che dicono Ragatzu e il suo procuratore. Con il Cagliari abbiamo parlato, ma ancora ci dobbiamo vedere ufficialmente. Spero vivamente che Ragatzu accetti la nostra offerta, perché secondo me questa è la piazza ideale per far crescere un ragazzo di quel livello. Eravamo molto interessati anche a Sau e Burrai, ma dal momento che sono rimasti a Foggia la trattativa non è nemmeno iniziata. Devo confessare che ci piacciono molti ragazzi del Cagliari e sanno come lavoriamo con i giovani per cui penso che da parte loro c'è sempre interesse nel mandarli da noi».

Mercato Martinez al Muravera, Manzini va alla Torres

MANZINI L’ex mediano del Fertilia raggiunge Tedde e Piras alla Torres

n Alla fine Andrea Martinez sceglie il Muravera. L’attaccante algherese, reduce dal campionato vinto con il Progetto Sant’Elia, era inseguito anche dal Pula ma, alla fine, si è accordato con i sarrabesi di Senigagliesi. Il presidente Antonello Carta rimedia subito dopo che Christian Ibba ha raggiunto l’accordo con il Sant’Elia. L’Arzachena tenta un ultimo colpo di coda sul mercato e sta per chiudere con Cristian Sias, esterno d’attacco ex Castelsardo che, l’anno scorso militava nella Torres. I sassaresi procedono il loro lento ma continuo mercato. Il tecnico Mauro Giorico non ha ancora firmato ma è solo una formalità visto che, su sua indicazione, il team manager Vitto-

rio Tossi ha concluso le trattative con Matteo Tedde e Alessandro Piras. In arrivo un altro giocatore dal Fertilia, Joseph Manzini ha trovato l’intesa con la Torres, manca solo la firma che arriverà la prossima settimana non appena l’ex giocatore dell’Alghero tornerà dalle vacanze. Resta aperta la trattativa con il bomber Andrea Sanna (anch’egli ex Fertilia) dopo che Marras ha chiuso con il Poloa-

I COLPI Cristian Sias si avvicina all’Arzachena, Nardo raggiunge Cerbone all’Olbia, il portiere Capello resta a Budoni

ghe in Prima categoria. Con i riconfermati Deliperi, De Carlo e Piga, all’appello mancano ancora quattro giocatori “anziani” per raggiungere quota dieci così come richiesto da Giorico. Potrebbero essere ripescati dalla rosa dello scorso anno (senza i partenti sicuri Boncore e Curcio). In casa Olbia, il direttore sportivo Marco Sapochetti, coadiuvato da Gianni Muresu, ha confermato Gianni Spanu, La Rosa e Luca Castricato. Su indicazione di Raffele Cerbone sono arrivati dal Budoni Melino (jolly difensivo) e Nardo (mediano) ma non Davide Capello che è stato convinto dal club del presidente Giovanni Sanna a restare ancora in biancoceleste in serie D.


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SPORT COPPA AMERICA COSTA RICA-BOLIVIA 2-0 L’ARGENTINA A RICHIO COI NERVI TESI

TOUR DE FRANCE CAVENDISH VINCE LA SETTIMA TAPPA WIGGINS SI RITIRA

VOLLEY WORLD LEAGUE: ITALIA FUORI LA BULGARIA BATTE GLI AZZURRI 3-0

n Il Costa Rica ha battuto a sorpresa la Bolivia per 20 nella sua seconda gara del girone A della Coppa America. Di Josuè Martìnez al 59' minuto e di Joel Campbell al 78' i gol. Il Costa Rica sale così a 3 punti in classifica e nell'ultima partita affronterà l'Argentina con la possibilità di eliminarla ed accedere ai quarti. «Vedo l'Argentina in finale» ha dichiarato Batista. Ma i nervi sono tesi dopo una lite tra Burdisso e Messi.

n Mark Cavendish ha vinto la settima tappa del Tour de France, la Le Mans-Chateauroux di 215 km. Il corridore britannico si è imposto in volata precedendo Alessandro Petacchi (Lampre). Il norvegese Hushovd (Garmin) rimane al comando della classifica generale. Bradley Wiggins ha riportato la frattura della clavicola e si è ritirato dal Tour dopo la caduta avvenuta a 40 km dal traguardo.

n La Bulgaria ha battuto l'Italia 3-0 (25-22, 25-22, 25-21) nella fase a gironi della World League di pallavolo, estromettendo gli azzurri dalla possibilità di raggiungere le semifinali. Italia: Travica 4, Zaytsev 17, Birarelli 5, Lasko 11, Savani 8, Buti 3. Libero: Bari. Della Lunga, Maruotti. All. Berruto. Bulgaria: Zhekov 3, Kaziyski 12, Yosifov 9, Nikolov 15, Aleksiev 7, Todorov 8. Libero: Ivanov. Penchev, Bratoev. Non entrati: All. Stoytchev.

Coppa Davis L’Italia va sul 2-0 I DUE SINGOLARI Fognini segna il primo punto, poi il cuore di Potito Starace contro il numero uno sloveno Kavcic n Due brividi, ma neanche sufficienti per tremare. Missione compiuta per l’Italia nella prima giornata della sfida di Coppa Davis contro la Slovenia. Gli azzurri scenderanno oggi sulla terra rossa del circolo Corracilvuna di Arzachena per giocare il doppio che può valere il 3 a 0 e quindi la vittoria. Ma non sarà una passeggiata e lo dimostrano i due singolari di ieri, vinti, ma in rimonta. Il primo punto l’ha firmato Fabio Fognini, partito malissimo, «Lo sapete, sono un diesel» ha ironizzato il ligure, ma che poi ha vinto con un periodico 6-4 al quarto set di una partita non proprio bellissima: «Non è stato un bel match e non ho giocato il mio miglior tennis ma l’importante era vincere. Sono soddisfatto anche perché qualche anno fa non avrei vinto una partita così». Fognini era reduce dall’infortunio rimediato al Roland Garros, dove aveva centrato uno storico quarto di finale, e non è certo al top, ma è con la testa che ha vinto: «Dopo il

numeri 18

L’ora che darà inizio oggi al doppio tra Bolelli e Bracciali pronti a sfidare il duo Gregorc Zemlja

2,52

Ore e minuti impiegati da Fognigni per battere Zemlja

16-18

Le date di settembre per giocare lo spareggio promozione per il Gruppo Mondiale

FOGNINI L’azzurro ha superato Zemlja 1-6 6-4 6-4 6-4

primo set non ho mai mollato, sono rimasto concentrato e ho lottato fino alla fine» anche sul 4 pari, dove nei tre set successivi ha sempre trovato il break decisivo. L’avversario, Grega Zemlja ci aveva sperato: «Sapevo che era difficile, l’inizio del secondo set è stato decisivo, poi lui è cresciuto tanto e ho potuto fare poco». E poi il cuore di Potito Starace contro il numero uno slo-

info DIRETTA Supertennis Tv canale 224 (Sky) e sul canale 180 (digitale terrestre)

veno Braz Kavcic, ancora sotto, con ancora più sofferenza di Fognini, da 52 a 5-4 nel quarto set, ma anche in questo caso solo un po’ di pepe in questo 2 a 0 meno semplice del previsto: «Contava solo vincere. E adesso il doppio, ma non sarà semplice». Risultati. Fognini – Zemlja 1-6, 6-4, 6-4, 6-4. Starace – Kavcic 3-6, 6-3, 6-2, 6-4. Lazzaro Cadelano

BASKET

Sardegna in festa Dinamo e Cus insieme in A1 n Alla sirena, le vittorie più belle. Da ieri una regione intera festeggia la Dinamo e il Cus, ufficialmente iscritte al campionato di A1. Ieri la prima conferenza stampa della squadra sassarese salvata da Sardara e dalla sua compagine societaria “in divenire”. Mele lascia col sorriso: «Perché la vittoria più importante non è quella ottenuta sul campo contro Siena o l’aver raggiunto i play-off, ma è l’essere riusciti a far sì che la Dinamo rimanga a Sassari». Lascia il testimone a Stefano Sardara, assicuratore con trascorsi nel calcio e presidente della Robur: «Rimarco il mio primo ringraziamento alla famiglia Mele e ai soci, ho preso questa società con tutti i conti in ordine». Anche il Cus da ieri mattina è ufficialmente in A1, non capitava da 34 anni. Ripescato, ma battutosi con grande merito sul campo fino alla finalissima. Sarà l’orgoglio di tutto il Centro Universitario Sportivo (in A hanno anche l’atletica leggera e l’hockey) che insieme alla Regione e allo sponsor sosterranno la squadra guidata da Xaxa. È tornato il grande basket. La Sardegna festeggia.


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CULTURA

DROMOS I racconti del velo e la via della seta portano a Oriente LA KERMESSE Il festival sarà di scena dal primo al 18 agosto a Oristano e provincia. Tra i big Goran Bregovic, Vinicio Capossela, Transglobal Underground e Sherman Robertson di Francesca Cardia

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ietro il velo si nasconde un altro mondo. Altre culture, altre conoscenze. Oltre il velo inizia un viaggio diverso dove Oriente e Occidente si incontrano e si scontrano, ma in ogni caso si confrontano. “I racconti del velo” sono al centro della tredicesima edizione del Dromos Festival. La kermesse di musica e arte sarà di scena dal primo al 18 agosto, e si snoderà tra Oristano e Nurachi, Riola Sardo, Baratili San Pietro, Nureci. Ci saranno Goran Bregovic, Vinicio Capossela, Transglobal Underground, Natacha Atlas, Little Axe e Sherman Robertson. Ma non solo. Accanto alla musica, protagonista anche nel balletto Shéhérazade e le mille e una notte, l'ormai consueta sezione dedicata alle arti visive curata anche quest’anno dal direttore del museo Man di Nuoro Cristiana Collu e da Ivo Serafino Fenu. SULLA ROTTA DI MARCO POLO Quest’anno lo sguardo della kermesse è puntato a Oriente, considerando una sua concezione estensiva. Si parte dai Balcani per ripercorrere quell’itinerario che Marco Polo descrisse così bene nel suo libro “Il Milione”. Al pari delle avventure del

mercante veneziano, Dromos volge stavolta il suo sguardo verso l'est e cammina lungo un persorso culturale e ideale che va da noi fino all’estremo oriente e che potrebbe coincidere con l’antica via della seta. Si parte con la musica all’Arena Peppeto Pau di Nurachi, a pochi chilometri da Oristano, dove il festival vive le sue due prime giornate. L’inaugurazione, lunedì 1 agosto alle 22 è affidata a un concerto che sposa in pieno il viaggio ideale de “I racconti del velo”. Protagonista la world music dei Transglobal Underground e Natacha Atlas, che tornano in Sardegna col ricordo ancora fresco del successo registrato all’European Jazz Expo di Cagliari, lo scorso maggio. Dopo il concerto, in questa e in quasi tutte le serate successive, la musica continua con Orient Express, il dj set curato da Luca Tanchis. Martedì 2 agosto sempre alle 22, l’energia elettro-rock-oriental degli Speed Caravan, gruppo guidato da Medhi Haddab, musicista di origine algerina, virtuoso dell'oud (il liuto arabo) e artefice di una miscela sonora capace di unire echi rock e della tradizione nord africana. Mercoledì 3 agosto il festival si sposta a Oristano per accogliere, nella Piazza Cattedrale, uno dei suoi appuntamenti più attesi: il concerto di Goran Bregovic alla testa della sua Wed-

ding and Funeral Band. Compositore, direttore e polistrumentista, di madre serba e padre croato, Bregovic è un perfetto testimonial dello sguardo a est: la sua musica attinge alla tradizione popolare dei Balcani rileggendola in chiave assolutamente contemporanea. Ancora la piazza Cattedrale di Oristano accoglie giovedì 4 agosto Mulatu Astatke, uno dei padri dell’Ethio-jazz, miscela jazz e funk con musica tradizionale etiope, melodie popolari e musica antica della chiesa copta.

info

PREZZI E INFO I prezzi dei biglietti variano da concerto a concerto (www.greenti cket.it).

I PROTAGONISTI Ci saranno, tra gli altri, Goran Bregovic, Vinicio Capossela, Transglobal Underground, Natacha Atlas, Little Axe e Sherman Robertson

PUNTATA A RIOLA SARDO Venerdì 5 agosto Dromos cambia di nuovo location e pianta le tende al Parco dei suoni di Riola Sardo, poco lontano dal capoluogo arborense, per presentare “Desvelados”, una produzione originale che vede insieme Daniele Di Bonaventura, grande interprete del bandoneòn, lo strumento principe del tango, il suonatore di launeddas Andrea Pisu, e il quintetto d'archi dell'Orchestra da Camera della Sardegna fondata e diretta da Simone Pittau. Musica e oriente di nuovo protagonisti sabato 6 agosto con “Shéhérazade e le mille e una notte”, un balletto chiaramente ispirato alla protagonista e alle storie dell’antica raccolta arabo-persiana de “Le mille e una Notte”. A Nureci si rinnova il “festival nel festival” con Mama Blues. Tre serate che prendono il via lunedì 8 con il bluesman americano (dell’Ohio) Little Axe, proseguono il 9 con gli Sweet Vandals e chiudono il 10 con Sherman Robertson. Poi qualche giorno di sosta e si riprende con Calipso, un altro trittico di serate che parte col botto con Vinicio Capossela che, alla testa della sua band sbarca martedì 16 nello spazio concerti della spiaggia di Oristano per una tappa del suo tour “Marinai, Profeti e Balene”. I Signor Palomar saranno di scena mercoledì 17 e il sound fra il rock elettrico e industrial degli Iskeed il 18. Sul fronte dell’arte venerdì 5 agosto, negli spazi del Parco dei suoni di Riola Sardo alle 19 viene inaugurata “Muc(h)ador”, la mostra collettiva che propone una selezione di opere di Alessandro Biggio, Giulia Casula, Maimouna Guerresi, Maria Antonietta Mameli, Sukran Moral e Giulia Sale, sei artisti chiamati a interpretare “I racconti del velo”. A seguire, negli stessi spazi, verrà anche presentata l’opera di Agne Raceviciute.


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CULTURA

GIOCOMIX

Una tavola imbandita di fumetti

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on si smette di giocare perché si diventa vecchi, ma si diventa vecchi perché si smette di giocare, scriveva Fabio Volo. È la filosofia alla base del GioComix, l'evento dedicato al gioco e al fumetto, all'illustrazione e alla letteratura fantastica, all'arte e al cosplay in programma oggi e domani all’ex Liceo Artistico di Cagliari, in piazza Dettori 9. Saranno due giorni ricchi di laboratori artistici, fantasy, libri e giochi di ruolo di ogni tipo. Il percorso della manifestazione prevede la presentazione di quattro mostre dedicate al mondo della letteratura disegnata. La prima è riservata al fumetto del “Mondo Emerso” edito dalla Panini e realizzato da Massimo Dall’Oglio e Bruno Olivieri, ispirato alla saga fantasy scritta da Licia Troisi edita da Mondadori. La seconda propone un’anteprima di Prima Lux, di Dany & Dany. La terza mostra espone i lavori di Antonio Dessì, mentre la quarta è dedicata agli illustratori esordienti del concorso “Nuovi Mondi”. I giovani sceneggiatori saranno interessati al “Korthorror Kontest”, organizzato dall’associazione Mosaico Errante, che mette in palio la realizzazione di un corto basato sulla migliore tra le sceneggiature in concorso. Nel corso dei due giorni della kermese si alterneranno momenti di gioco organizzato e occasioni di apprendimento, attraverso lezioni di lingua giapponese o laboratori artistici di pittura. GioComix è una creatura dell’associazione “Mondi Sospesi”, nata nella primavera del 2007

info

AL VIA OGGI LA DUE GIORNI Oggi e domani all’ex Artistico, piazzetta Dettori, l'evento dedicato al gioco e al fumetto, all'illustrazione e alla letteratura fantastica.

con l'intento di promuovere il gioco e tutte le arti che gravitano intorno ad esso. L'idea di realizzare una manifestazione del genere nasce dal desiderio di poter dare a Cagliari la sua fiera del gioco e del fumetto. «Siamo da sempre appassionati di questi due mondi - spiega Eleonora Guggeri, presidentessa di “Mondi Sospesi” - e partecipiamo ogni anno alla fiera più grande del settore in Italia, che si tiene a Lucca. Ci dispiace che i nostri corregionali, magari per motivi economici, non possano avere l'accesso a quel fantastico mondo e ci piacerebbe portargliene un pezzetto». Il pubblico sembra apprezzare questo sforzo. Famiglie che vengono per passare una giornata all'insegna del gioco con i propri figli o ragazzi appassionati che vogliono succhiare il midollo della fiera riuscendo a partecipare ad ogni workshop, contest e torneo: tutti possono partecipare, ma anche interagire con gli organizzatori, offrendo collaborazione o inviando messaggi di critiche e ringraziamenti. Sono proprio loro, i collezionisti di fumetti più appassionati di GioComix. Ragazzi – ma anche adulti – che frequentano le più famose fiere italiane, come Lucca Comics & Games, Romics nella capitale o Cartoomics a Milano. Affollano le fumetterie, si accordano coi negozianti per non perdere le ultime avventure dei loro personaggi più amati. Da sempre divisi tra la scuola americana e quella giapponese, li accomuna la passione per i loro autori, dei quali collezionano e conservano gelosamente ogni opera. Jacopo Basanisi

L’EVENTO GioComix è una creatura dell’associazione “Mondi Sospesi”, nata nella primavera del 2007


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SABATO 9 LUGLIO 2011

CULTURA CAGLIARI ”NAPOLI MILIONARIA!” DI ROTA STASERA IN SCENA AL TEATRO LIRICO

ORISTANO LE 50 PRIMAVERE DI FRESU OGGI FESTEGGIATE CON SHEILA JORDAN

n “Napoli milionaria!”, capolavoro di Eduardo De Filippo e Nino Rota, per la Stagione lirica oggi alle 21 per la prima volta in Sardegna. Il dramma in tre atti va in scena fino al 16 luglio. La firma è di Arturo Cirillo (regia), interprete del teatro di prosa napoletano e collaboratore di Carlo Cecchi e Mario Martone, Dario Gessati (scene), Gianluca Falaschi (costumi), Badar Farok (luci). Direzione musicale è di Giuseppe Grazioli.

n Raffinate atmosfere notturne illuminate da una stella del jazz, oggi a Oristano per “!50” , il giro di Sardegna in musica con cui Paolo Fresu festeggia le sue 50 primavere. La tappa del tour nella città di Eleonora porta il trombettista a condividere la scena con una grande voce del jazz degli ultimi cinque decenni: Sheila Jordan. La cantante americana, classe 1928, ha studiato con jazzisti del calibro di Lennie Tristano e Charlie Mingus.

LIVE Il metal estremo dei Sepultura tra nuove cover e vecchi successi

I

l buongiorno si vede dal mattino. E quest’anno per i Sepultura è stato un buon mattino. La band ha riscoperto le proprie radici e mandato in stampa l’ultima fatica, l’album “Kairos”. Il loro dodicesimo disco in studio verrà presentato il 22 luglio sul palco della quarta edizione di Rock ‘n Bol, festival ospitato nel campo sportivo di Bolotana che vede anche i Gods of Gamble e gli Arhythmia. Tra cover (“Just One fix” dei Ministry e “Firestarter” dei Prodigy) e i loro vecchi successi, Derrick Green, Andreas Kisser, Paulo Xisto Pinto Jr. e Jean Dolabella sono pronti a far rivire l’autentica scena metal. I loro inizi parlano di un contratto con l'etichetta indipendente Cogumelo Records, i Sepultura registrano quattro canzoni per uno split lp con i conterranei Overdose. Le stesse canzoni saranno poi rieditate su cd nel 1985, su di un disco che porta il titolo della prima canzone della tracklist: “Bestial devastation”. Con una carriera lunga 27 anni, questi brasiliani hanno fondato un genere tutto loro e influenzato un’intera generazione di musicisti più giovani dimostrando di essere una vera istituzione. Il loro nome vuol dire “tomba” in portoghese, e fu scelto dal fondatore ed ex-frontman Max Cavalera mentre traduceva la canzone dei Motörhead “Dancing On Your Grave” (Danzando sulla tua tomba). DECLINO E ASCESA Il primo cantante, Max Cavalera, uscì dal gruppo nel 1996. Fino metà 2008 una crisi all'interno della band ha portato ad una sospensione dell'attività musicale. Nonostante i momenti difficili dovuti ai diversi e significativi cambiamenti all’interno della formazione, al passaggio a diverse etichette discografiche e ai vari mutamenti nel complessivo panorama musicale, la band non ha mai mollato continuando a seguire la strada maestra. Adorati, seguiti, criticati, una formazione che, a fasi di ascesa inarrestabile, ha alternato momenti bui, sfiorando il declino e quasi la fine. Una fine che però non è mai arriva-

LE ALTRE BAND Il 22 luglio suoneranno a Bolotana anche i sardissimi Gods of Gamble e gli Arhythmia

numeri 27

Anni è lunga la carriera della band. I brasiliani all’inizio del 2011 hanno firmato un accordo nuovo di zecca con la Nuclear Blast.

15

Euro, più 3 di prevendita, è il costo del biglietto. Le prevendite sono già aperte sul circuito Box Office in Sardegna e sul circuito GreenTicket su tutto il territorio nazionale.

1996

È l’anno della fama della band carioca che si deve a un album in particolare, "Roots", che riscosse un successo mondiale. Da lì a poco inizia però il declino della band dovuto alla divisione dei fratelli Cavalera, che porta all'uscita dalla band del leader Max. Dopo un lungo periodo di silenzio e indiscrezioni continue, i Sepultura decidono di tornare in pista nei primi anni 2000.

ta, nemmeno quando gli storici fondatori dei Sepultura, i fratelli Max e Igor Cavalera, dopo diatribe e litigi, lasciarono il gruppo tra la delusione dei fan di tutto il mondo. Gli altri gruppi che suoneranno il 22 arrivano, invece dalla scena sarda. I Gods of Gamble nascono nel 1999, con l'intento di suonare solo cover, per portare un po' di punk R'n'R a Cagliari. Non si tratta però della solita cover band, piuttosto di una rock band che ha saldi riferimenti e sa utilizzarli al meglio. Il repertorio è orientato verso i classici del punk e del sound anni ‘50, la summa della storia del punk e del rock'n'roll, come Ramones, Jhonny Thunders e Dead Boys, senza disdegnare sonorità più attuali come quelle, ad esempio dei Rocket From The Crypt. Dopo vari cambi di formazione e alternanze di musicisti al basso e alla batteria attualmente i Gods of Gamble sono: Giampy Guttuso (vocals), Alessandro Rizzu (guitars), Fabrizio Rizzu (guitars), Fabio Farigu (bass, vocals), Angelo Collu (drums). Gli Arhythmia sono una band alternative metal/hardcore formatasi ad Alghero nel 2004. Sin dai primi anni il gruppo ha sempre avuto un’intensa attività live, aprendo concerti per vari gruppi della scena italiana e non tra cui Hatebreed, Linea 77, Extrema, Cripple, Bastards. Nel 2006 vincono il “Sardinia Rock Contest”, confrontandosi con oltre 50 band provenienti da tutta l'isola. Nel 2008 esce

il loro primo disco autoprodotto “Noize room” che riscuote un ottimo successo nell'ambiente underground. Al momento la band lavora alla promozione del nuovo disco “Awake” uscito il 27 maggio 2011 pubblicato da Lost Sound Records/Self. A organizzare l’evento, con la produzione dell’associazione culturale Kuntra, è Rock ‘n Bol,che ha ideato l’omonimo festival estivo, giunto quest’anno alla quarta edi-

zione. Una collaborazione importante è quella con la neonata realtà di Passaggio Sardegna (www.passaggiosardegna.it), un portale che favorisce e stimola la mobilità sostenibile nell’isola. Grazie alla partnership sarà infatti possibile recarsi al festival approfittando degli scambi di posti auto che ogni partecipante vorrà mettere a disposizione per quella data. Francesca Fradelloni

IL DISCO “Kairos” è stato registrato nei Trauma Studios di San Paolo in Brasile con il loro già collaudato produttore Roy Z.

SUONI “StereoNoiseExp”, tra jazz e web n Straordinariamente c’è una data di partenza, 10 luglio 2010, e una data di arrivo, 12 agosto 2011. Questa la storia di “StereoNoiseExp”, gruppo cagliaritano che è stato selezionato tra i quattro che potranno essere presentati in occasione del Festival Time in Jazz, in scena dal 9 al 18 agosto 2011. La cornice sarà quella del Jazz club, ospitato nella struttura dell'excooperativa “La Berchiddese”, a Berchidda, dopo la conclusione dei concerti in piazza del Popolo. Stefano Rachel, Carlo Porrà e Mario Massa, l’ensemble. Anche se il progetto è ampio e mutevole. «Mentre si registrava e masterizzava - racconta Rachel - si sono unite, in qualche modo altre persone....Prima fra tutti l’uru-

info

AL FESTIVAL DI BERCHIDDA Il gruppo è stato selezionato tra i quattro che potranno suonare a Berchidda.

guaiana Cecilia Pereira Alvarez che ha voluto regalarci la foto di copertina, realizzando uno slide di sue foto su quella che sarebbe diventata la traccia 7 del disco». In questa traccia ha cantato anche l’abruzzese Carla Polce. «Abbiamo lavorato on line continua Rachel, pianista - le abbiamo mandato la traccia e lei ha registrato dalle sue parti. Poi noi abbiamo editato il tutto, spedito il file a Cecilia Pereira Alvarez a Montevideo, lei poi ha montato Seven. Un bel giretto». Ad aprile scorso, altro giro. La Pereira ha proiettato questo e altri lavori fatti durante la sua mostra tenutasi all'ambasciata uruguaiana di Buenos Aires. «Poi è stata la volta del fotografo triestino Paolo Beccari che

ha voluto “Post Secret”, il brano con il quale termina il cd, per un suo lavoro sulle miniere del Sulcis. E' così è nato “Silenzi”. «Allora ci siamo domandati, perché non realizzare un piccolo tour multimediale? In nostro aiuto è arrivato Alessandro Pintus che ci ha seguito in giro proiettando molte cose live miste ai lavori di Paolo Beccari e Cecilia Pereira. Nello specifico abbiamo anche proiettato parti di “Eight”, un film musicale». Dicono che sembra un disco scandinavo, associabile a Warhol, però. Ad un certo punto, o per tutto il brano si ripete la stessa cosa aggiungendo o sottraendo dei micro stimoli...Come la Marylin di Andy, insomma. F.F.


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SABATO 9 LUGLIO 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 London River Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I Ore 17.00-18.30-20.00-22.15 Sala 2

Dreamland - La terra dei sogni Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 3

Sala 9

Transformers 3 3D

Sala 10

L’ultimo dei templari Ore 17.45-20.05-22.25

Sala 11

13 Assassini

Sala 12

Transformers 3

Sala 13

In viaggio con una Rock Star Ore 17.30-19.50

Sala 13

X-Men: L’inizio

Giallo/Argento

Sala 2

Cars 2 3D

Sala 2

In viaggio con una Rock Star Ore 0.00-21.40

Sala 3

Il ventaglio segreto Ore 0.40-16.20-18.20-20.20-22.30

Sala 4

Cars 2 Ore 16.30-18.50

Sala 5

Transformers 3 3D Ore 17.15-18.15-20.15-21.30

Sala 5

Cars 2 3D Ore 0.40-17.50-20.10-22.30

Sala 6

Transformers 3 Ore 17.00-18.45-20.30-22.15

Sala 6

Cars 2

Sala 7

Cars 2

Sala 7

Transformers 3 3D Ore 16.30-19.30-22.30

❆▲h

Ore 0.00-21.00

Ore 18.20-21.00-23.00

Sala 8

Transformers 3 Ore 0.30-18.30-21.30

Sala 9

Libera uscita

Sala 9

This is beat - Sfida di ballo Ore 0.40-16.30-20.35

Sala 10

Big Mama: Tale padre tale figlio Ore 0.40-16.20-18.20-20.30-22.30

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 London Boulevard Ore 17.30-19.50 Una notte da leoni 2 Ore 22.10 Sala 2

I guardiani del destino Ore 17.50-20.10-22.30

Sala 3

Cars 2 Ore 19.00

Sala 3

Libera uscita

Sala 4

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.00-20.10-22.20

Sala 5

Transformers 3

Sala 6

Transformers 3

Ore 21.30

Ore 18.30-21.40 Ore 18.50-22.00 Sala 7

Cars 2

Sala 8

Transformers 3 3D Ore 18.55-22.05

Sala 9

Cars 2 3D

Ore 17.30-20.00-22.30

Ore 18.35

Sala 11

I guardiani del destino Ore 0.40-16.20-18.20-20.20-22.30

Sala 12

Transformers 3 3D Ore 0.20-18.30-21.30

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

alle 06:05

alle 20:52

alle 15:12

alle 0:52

▲ho

SAMASSI ITALIA ▲h Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 19.00-21.30

▲ho

NUORO

Sala 4

Transformers 3 3D Ore 18.00-21.00

Sala 5

Cars 2 Ore 16.00-18.15-20.30-22.40

Sala 6

Esp - Fenomeni paranormali Ore 18.30-20.50-22.50

Sala 3

Ore 21.15 ▲ho

Libera uscita Ore 18.20-20.40-22.50

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Michel Petrucciani - Body & Soul Ore 21.15

DOMANI

Nuova

Tempo: Giornata molto calda sulla Sardegna, colpita da una rovente massa d'aria in arrivo dal Nord Africa, ma con qualche velatura in transito. Le temperature saranno molto elevate con valori prossimi ai 40°C, specie nelle interne. Mitigate le coste da ventilazione meridionale anche se la giornata si presenterà molto afosa. Alghero 20° - 34° Cagliari 21° - 32° Carbonia 21° - 38° Iglesias 22° - 39°

Cars 2 Ore 19.30-22.30

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Transformers 3 3D

▲o

Ore 21.30

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Cars 2 Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Source Code Ore 21.45

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Rango Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Pirati dei Caraibi Oltre i confini del mare Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Cars 2 Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Riposo

❆▲ho

GHILARZA JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Chiusura Estiva

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 18.30-22.15 Sala 2

London Boulevard

Sala 3

The Conspirator Ore 18.45-22.25

Sala 4

13 Assassini

Sala 4

Cars 2

Sala 5

Esp - Fenomeni paranormali Ore 18.25-20.30-22.35

Sala 6

I guardiani del destino Ore 20.20-22.30

Sala 6

Libera uscita

Ore 22.30

Ore 18.40-22.30 Ore 18.15-20.25

Ore 18.20 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround

Olbia

Porto Torres Sassari Alghero

Alghero

Nuoro

Nuoro

Tortolì

Oristano

Tortolì

Oristano

Villacidro Iglesias

Villacidro Iglesias

Carbonia

Sala 2

OGGI

Tempio Pausania

Olbia

Porto Torres Sassari

Calante

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 100 minuti Regia Sebastiano S. Ravagnani Con T. Sperandeo, I. De Cristofaro Trama Dal sud dell'Italia alla California, si dipanano le vicende del giovane Giacomo, alias “James”. Dopo la morte del suo padrino, ritrovatosi spaesato e privo di punti di riferimento, entra a far parte di una banda di teppisti. L'incontro con l'ex pugile, ormai falegname, Frank, che lo soccorre dopo una brutta rissa, cambierà del tutto la sua vita...

Transformers 3 Ore 20.00-22.45

OGGI

Piena

DREAMLAND

TORTOLI’

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Transformers 3 Ore 18.30-21.30

Tempio Pausania

la Luna

TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Riposo

SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Che bella giornata

Crescente

Genere Commedia Anno 2011 Durata 107 minuti Regia John Whitesell Con M. Lawrence, J. Lucas Trama L'agente dell'FBI Malcolm Turner, specializzato in missioni sotto copertura e pratico di travestimenti, veste nuovamente i panni di “Big Mama”, ma, stavolta, al suo fianco c'è il figliastro diciassettenne Trent. Testimone di un omicidio, il ragazzo deve, infatti, travestito da “Charmaine”, accompagnare il padre tra le aule di una scuola femminile per inchiodare un assassino...

LUNAMATRONA

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Cars 2 Ore 18.00-21.00

Tramonta

BIG MAMA: TALE PADRE TALE FIGLIO

❆ho

Sala 2

Oggi il Sole

CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Chiusura Estiva

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 18.00-21.00

ILMETEO Sorge

❆▲h

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Tree of Life Ore 18.15-21.00

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

Genere Commedia Anno 2010 Durata 109 minuti Regia Nicholas Stoller Con Jonah Hill, Russell Brand Trama Ad Aaron, aspirante talent scout musicale, viene affidata una difficile missione dalla casa per cui lavora: avrà a disposizione 72 ore per accompagnare una star del rock, Aldous Snow, reduce da un flop, da Londra a L.A., per una grande rentrèe al Greek Theatre...

GUSPINI

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

IN VIAGGIO CON UNA ROCK STAR

SANT’ANNA ARRESI

Ore 18.30-22.30

TEATRO CIVICO DI CASTELLO Via De Candia - Tel. 0706777660 Sala 1 Un delitto impossibile Ore 21.30

Sala 1

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 19.45-22.40 Sala 2 Giallo/Argento Ore 22.40 Sala 2 This is beat - Sfida di ballo Ore 20.30 Sala 3 Dreamland - La terra dei sogni Ore 20.30-22.40 Sala 4 L’ultimo dei templari Ore 22.40 Sala 5 Cars 2 3D Ore 19.00-21.30 Sala 6 Cars 2 Ore 20.15-22.40 Sala 7 Transformers 3 3D Ore 19.00-22.00 Sala 8 Harry Potter e i Doni della Morte - Parte I Ore 19.45-22.40

Ore 17.00-19.20

Transformers 3

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

Genere Drammatico Anno 2011 Durata 105 minuti Regia Wayne Wang Con Bingbing Li, Hugh Jackman Trama Il Laotong, legame antico e fortissimo, è alla base di due storie parallele: la prima, nella Cina del 19° secolo, riguarda due donne, unite dall'aver subito nello stesso giorno la tradizionale fasciatura dei piedi, che si tengono in comunicazione grazie ad un ventaglio e ad un linguaggio segreto (nu shu), sconosciuto agli uomini; la seconda, nella Shanghai di oggi, è quella di due grandi amiche, impegnate a districarsi nelle complicazioni della vita moderna...

IGLESIAS

Sala 4

❆h

IL VENTAGLIO SEGRETO

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Transformers 3 3D Ore 17.15-19.50-22.30

SESTU

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.00-20.15-22.30

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Transformers 3 Ore 19.00-22.00

CARBONIA

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sol - Tel. 0702281700 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 0.30-16.20-18.30-20.30-22.30

Sala 4

L’ultimo dei templari Ore 22.45

Ore 21.30

CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Chiusura Estiva

Ore 22.15

Transformers 3 3D

OLBIA

TORRALBA

Ore 17.30-20.40

Ore 17.30-20.00

Sala 2

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

Ore 19.15-21.55

Ore 22.30

Sala 8

OZIERI

Ore 21.05

h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 The Housemaid Ore 19.30-21.30

CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

le trame

Cagliari

Carbonia

Cagliari

Nuoro 23° - 32° Olbia 22° - 32° Oristano 22° - 34° Porto Torres 20x° - 34° Sassari 20° - 38° Tempio Pausania 23° - 34° Tortolì 25° - 33° Villacidro 22° - 39°

Sereno

Variabile

Nuvoloso

Molto nuvoloso

Pioggia

Temporale

Grandine

Neve

Nebbia

Poco mosso

Mosso

Agitato

Forza 1-3

Forza 4-6

Forza 7-9


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SABATO 9 LUGLIO 2011


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