sardegnaquotidiano31

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MILANESE Tremonti spiato dalla Finanza? La Procura di Roma pronta ad aprire un’inchiesta

DI CAGLIARI

QUOTIDIANO

Anno I Numero 34 Domenica 31 luglio 2011 0,80 Euro

BANANA Ecco BatUgo e Giorgin nel “Ritorno del Presidente Oscuro”

MONDIALI 2014 L’Italia pesca Danimarca e Repubblica Ceca

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IL COMMENTO

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di Franciscu Sedda

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franciscusedda.splinder.com

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STRAPPO Pdl sardo in fuga Alfano convoca Cappellacci

Un fiocco nero per dire morte o fiocco verde se c’è speranza CAGLIARI . osa si fa quando lo Stato italiano decide di non renderci i nostri soldi? Basterà “irrigidirsi” e rendere la tessera come ha fatto il governatore Cappellacci? O questa soluzione rischia di essere soltanto il cupo presagio del rigor mortis che coglierà comunque di qui a breve l’economia sarda dopo l’ennesima mazzata dello Stato nei nostri confronti? Del resto i 2 miliardi che il governo non ha intenzione di renderci oggi si aggiungono a vent’anni di tasse “trattenute indebitamente” da governi italiani di entrambe le parti. L’ammanco totale supera gli 11 miliardi, soldi che servirebbero per i nostri commercianti, artigiani, agricoltori, pastori, precari, ricercatori. Per le famiglie sempre più povere. Le mobilitazioni passate hanno portato al massimo ad accordi al ribasso mai rispettati. Come si può dunque aver ancora fiducia di uno Stato - Presidente della Repubblica annesso - che non rispetta le sue stesse leggi e straccia accordi firmati pur di intascarsi i soldi di quella appendice minoritaria e incerta che è la Sardegna? Buon senso vorrebbe che non si versino più i propri soldi a chi per anni non te li ha resi, poi ha ammesso di essere colpevole, infine ha continuato a tenerseli. O si rischia che ci dichiarino mentalmente infermi. Tanto più che, visto che la maggior parte dei soldi che versiamo allo Stato dovrebbe comunque rientrare in Sardegna, ha molto più senso che proprio non partano. È giusto e necessario che i soldi vengano versati a una Agenzia Sarda delle Entrate e che il debito accumulato dallo Stato nei confronti dei sardi venga saldato trattenendo per noi ogni centesimo fino alla sua estinzione. Atto di disobbedienza civile? I propri diritti si difendono. La prosperità non è un frutto maturo che ti cade in mano: va colta. Tra l’altro, a ben guardare, l’articolo 9 dello Statuto prevede che i sardi possano tenere per sé la riscossione dei tributi. Non lo si è fatto finora. La classe dirigente sarda può farlo ora. Non ci servono né salvatori esterni, né rigidità mortifere. Solo vivificante sovranità. Intanto non sarebbe male se come in ogni battaglia di popolo – e questa è davvero, oggi, la madre di tutte le battaglie - fossimo capaci di piccoli gesti comuni. Potrebbe essere un segno a lutto, un piccolo fiocco nero, per ricordarci che senza questi soldi muore l’intera Sardegna. Oppure, visto che non siamo né rigidi né intenzionati a morire, un fiocco verde, per dire a noi stessi che nutriamo una combattiva speranza.

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n Si estende la rivolta del Pdl sardo contro il governo e la segreteria nazionale. Martedì a Roma l’incontro, cercato dall’ex sottosegretario Cicu e approvato da Nizzi, tra Angelino Alfano, il governatore Cappellacci, i dirigenti e i parlamentari berlusconiani eletti nell’Isola. Intanto non si ferma l’emorragia: ventidue consiglieri regionali (non c’è il capogruppo Diana) mettono nero su bianco l’adesione alla protesta della tessera lanciata dal presidente della Giunta. La Spisa accusa Tremonti e fa i conti dei costi dello scontro col governo: «Un miliardo in meno nel bilancio». Giacomo Bassi alle pagine 2-3

CRONACA

Poetto Ruspe in arrivo la lenta agonia dei chioschetti n I titolari dei baretti temono la demolizione imminente: «Lasciateci almeno finire la stagione». Ed ecco tutti i progetti per la spiaggia bloccati. Zasso e Fresu alle pagine 8-9

L’Ajaccio inchioda i rossoblù sullo 0-0 n Appuntamento senza reti allo stadio “Scalarba” di Macomer per il Cagliari che contro i corsi dell’Ajaccio ha avuto solo qualche occasione con Cossu, Mancosu e Perico. A strappare ancora una volta gli applausi è stato il neoacquisto Ibarbo, autore di qualche bella giocata. Donadoni a fine

gara lascia da parte il risultato: «Queste gare ci servono per crescere e loro erano più avanti di noi nella preparazione». Nainggolan: «Siamo un po’ stanchi. Ibarbo? Ci dà sempre una mano».

Asse mediano Domani scatta l’autovelox rischio ricorsi n L’impianto di rilevamento della velocità entra in azione, ma il caos normativo lascia spazi a possibili contestazioni per gli automobilisti sanzionati. a paginea 12

alle pagine 16-17

FESTIVAL AMII STEWART E STANLEY JORDAN BRILLANO A NORA

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IN FUGA DA ROMA PORTO CERVO L’EX GUARDASIGILLI ATTESO AL “PEPERO” ALLA FESTA IN COSTA PER GLI 80 ANNI DI MARTA MARZOTTO n Verrà in Sardegna quest’oggi, ma non per incontrare i rappresentanti della Regione. L’ex ministro della Giustizia e attuale segretario del Pdl Angelino Alfano, che martedì dovrà incontrare a Roma il Governatore Ugo Cappellacci che ha minacciato di uscire dal partito nel caso in cui l’Esecutivo non cambi idea sulla questione entrate, questa sera parteciperà alla cena di compleanno organizzata al Pepero Club di Por-

to Cervo in onore di Marta Marzotto, che compie 80 anni. Per la contessa e gran dama del jet set e delle notti in Costa, è stata infatti organizzata una super festa alla quale, insieme con l’ex ministro Alfano è attesa anche Sophia Loren, grande amica della Marzotto. Gli organizzatori, comunque, hanno fatto sapere che insieme con il segretario Pdl sono stati invitati altri sessanta ospiti. Ci sarà anche il Governatore?

ENTRATE Nel Pdl emorragia continua Alfano convoca Cappellacci IL VERTICE Il segretario nazionale del partito ha convocato per martedì mattina oltre al Governatore anche i parlamentari sardi per discutere di trasporti, fisco e per tentare di ritrovare l’unità n Per ora, almeno un incontro l’ha ottenuto: non con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, con il quale vorrebbe discutere della vertenza entrate, ma con il segretario del Pdl Angelino Alfano. Dopo lo sfogo in Consiglio regionale, con la minaccia di cancellare la sua iscrizione al partito, Ugo Cappellacci incassa la sua prima (seppur minima) vittoria: si troverà faccia a faccia con l’ex guardasigilli e con i notabili sardi del partito. L’INCONTRO A ROMA L’appuntamento è per martedì prossimo in via dell’Umiltà, nella sede nazionale del Popolo della Libertà, e attorno allo stesso tavolo siederanno insieme con il padrone di casa Alfano e al Governatore sardo, anche il coordinatore regionale del Pdl Settimo Nizzi e i parlamentari berlusconiani eletti nell’Isola. Una riunione dello stato maggiore del partito, insomma, organizzata non tanto per cercare di risolvere la vertenza entrate, che ha bisogno di ben altri tavoli di trattativa, né quella ormai naufragata della Tirrenia, quanto piuttosto la spaccatura interna al partito. Perché se è vero che il malessere nel Pdl è esploso negli ultimi giorni con l’impugnazione da parte del Governo del collegato alla Finanziaria (nel quale erano inseriti i capitoli di spesa legati alle entrate derivanti dalla compartecipazione al gettito Irpef e Iva), è anche vero che il partito da mesi è allo sbando. Ecco quindi la riunione, sollecitata da Nizzi “vista la criticità della situazione politica attuale nella regione” e finalizzata “all’individuazione di so-

hanno detto

BOCCHINO: STRACCIA TESSERA DI UN PARTITO CHE NON LE HA «Cappellacci ha fatto quello che fa chi ha a che fare con i problemi del territorio. Tessera strappata? Strano visto che il Pdl non le ha mai avute».

CICU: VA BENE LA ROTTURA MA ADESSO RICOMPONIAMO «Sono convinto che la rottura decisa da Cappellacci vada sostenuta nella possibilità che, dopo il fallimento delle ultime ore, si apra una successiva fase di incontro delle istanze».

luzioni urgenti e condivise per ritrovare slancio e unità nel partito, anche a livello regionale”. Un’unità che non sembra granché vicina, considerato il fatto che proprio negli stessi momenti in cui Nizzi annunciava l’incontro, il deputato Salvatore Cicu se ne attribuiva la paternità: «Si tratta di un incontro che ho personalmente concordato con lo stesso Alfano - ha spiegato - per l’avvio di un dialogo immediato fra le dirigenze politiche regionali, le più alte rappresentanze del partito isolano e il segretario nazionale. In questo contesto, si capirà quanto Alfano terrà in considerazione la causa del Pdl e quanto, soprattutto, abbia ancora credibilità e autorevolezza il partito a livello regionale». E va anche oltre, Cicu: chiede un passo indietro non solo a Cappellacci ma anche al Governo sulle due questioni sul tavolo e che in questo senso «serva portare a Roma le ragioni della specialità autonomista dell’intero popolo sardo con una voce sola, capace di una rappresentanza reale ma soprattutto di un intento corale». Un intento che è quello di far tornare le due principali vertenze aperte nei binari della normale dialettica istituzionale: «Nell'incontro di martedì prossimo con il neosegretario del Pdl, Angelino Alfano, il presidente Ugo Cappellacci rappresenterà le istanze di un’intera Regione, di una Sardegna più che mai sofferente dopo l'evoluzione degli ultimi giorni delle vertenze Entrate e Tirrenia e la bocciatura una parte del collegato alla finanziaria regionale», ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Antonello Liori, alle prese anch’esso con i tagli imposti dal Governo e con il rischio di reintroduzione del ticket sanitario: «Auspico che Alfano sappia cogliere nelle parole del Governatore - prosegue Liori - le vicissitudini e le sofferenze dei sardi, derivate anche dal-

l’aspirazione a un progresso e uno sviluppo economico dell'Isola, che ora non pare all'attenzione del Governo. Il Pdl nazionale non rimanga lontano dalla Sardegna nè insensibile di fronte agli appelli dei sardi». RICOMPOSTE LE FILE E poi c’è la questione dell’unità dell’azione politica che, seppure con molte difficoltà, sembra che il Pdl stia tentando di riagguantar. Non solo con la lettera che i diciotto (più tre) consiglieri regionali che avevano chiesto la testa del capogruppo Mario Diana hanno scritto al Governatore per sostenerlo nella sua battaglia, ma anche con l’elenco ogni giorno più lungo di esponenti del Pdl che hanno annunciato di non rinnovare l’iscrizione al partito nel caso in cui non si risolva positivamente la vertenza entrate. Insieme con i consiglieri regionali e con il vice capogruppo nell’Aula consiliare di via Roma, ieri ha annunciato il suo (forse) addio al partito anche il primo cittadino di Quartu Mauro Contini: «Condivido la necessità di un segnale forte - ha detto - e sono pronto a restituire anche la mia tessera al partito. Chi ha la responsabilità di amministrare un Comune vede la propria azione sul territorio limitata dal patto di stabilità e da una manovra, come quella recentemente approvata dal Governo, che sottrae risorse fondamentali agli enti locali, recando un grave pregiudizio alle esigenze primarie dei nostri cittadini». Un giudizio condiviso anche dal capogruppo del Pdl in via Roma Mario Diana, che nell’applaudire l’iniziativa di Alfano, si chiede se non sia prematuro annunciare nuovi addii al partito, perché «sono certo che le sollecitazioni che Alfano porrà al Governo sulla base delle istanze espresse nel corso della riunione non resteranno inascoltate».

TIRRENIA PILI RILANCIA: SUBITO IL PONTE AEREO

«Subito un ponte aereo tra la Sardegna e il continente. Alla protesta bisogna affiancare subito la proposta e l’azione, abbiamo il dovere di governare la nostra autonomia a partire dai poteri che sono in capo alla Regione. Per questo motivo è indispensabile non perdere un solo giorno di tempo e reagire al misfatto della vendita di Tirrenia con azioni concrete e immediate». Mauro Pili, aprendo la seconda conferenza programmatica di Unidos, il movimento autonomista e movimentista interno al Pdl che ha lanciato una campagna d’estate sul tema della tariffa unica per la continuità territoriale e il riconoscimento per la Sardegna della status di Regione Speciale Europea, torna a battere sulla questione dei trasporti: «Abbiamo l'esigenza di non perdere nemmeno un giorno. Dobbiamo mettere in campo un vero e proprio ponte aereo che consenta di scongiurare l'ennesimo comportamento speculativo da parte delle compagnie di navigazione e non solo».

SINDACATI «Rischio Grecia, serve mobilitazione globale» n Vedono il sistema sociale sardo in crisi, quello economico che arranca, vedono l’occupazione in picchiata e l’immobilismo politico. E così attaccano: «A fronte di una Sardegna che rischia, come la Grecia, il fallimento, la risposta non può che essere una sola e unitariamente presa: non arrendersi alla ineluttabilità della crisi, alle inadempienze dello Stato e alle inefficienze della Regione». I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Guido Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, tornano a pungolare la giunta e la politica sarda per chiedere interventi che facciano uscire dall’angolo la regione. “Il sindacato, che ha già predisposto una serie di iniziative in questo senso in-

vita tutta la classe politica a dare segnali tangibili e concreti di questa voglia di portare il Governo centrale e anche la Ue verso una riconsiderazione dei rapporti interstituzionali da costruire sulla base del riconoscimento dell’insularità e dell’autonomia finanziaria della regione. Cgil, Cisl e Uil hanno già messo in campo, con un carattere fortemente unitario, le iniziative per la difesa dei dirit-

L’APPELLO «Necessaria una riconsiderazione dei rapporti interistituzionali da costruire sulla base della insularità»

ti dei popoli, per quello sardo in primo luogo, contro le vessazioni dello Stato e per una Regione che deve avviare un profondo cambiamento in termini di efficacia ed efficienza. Diritti che parlano di lavoro e di contrasto alla povertà, di mobilità delle persone e delle merci con pari opportunità rispetto alle altre aree del Paese”. Per questo i sindacati hanno già organizzato per settembre la marcia della Carta di Zuri, e per ottobre lo sciopero generale di tutte le categorie con una manifestazione a cagliari: per chiedere appunto diritti, lavoro e sviluppo per la Sardegna. E fare in modo che l’Isola cambi strada ed eviti di affondare sotto il peso della crisi economica.


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OGGI GIORGIO LA SPISA

IERI FRANCESCO PIGLIARU

n «Sono molto, molto preoccupato per quello che sta succedendo. E non solo dal punto dei vista dei conti, che vedranno una diminuzione delle entrate per non meno di 800 o 900 milioni ma anche perché il Governo disconosce la nostra specialità e autonomia». L’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa non dorme sonni tranquilli in questi giorni: i tagli imposti dalla Finanziaria, la vertenza entrate con lo Stato, i trasferimenti negati sono tutti macigni che pesano sulle casse regionali, alle prese con una crisi senza precedenti. Allora assessore, come farà la Sardegna, adesso? Se la posizione del Governo dovesse rimanere intatta ci troveremo in seria difficoltà e nella condizione per cui, in fase di redazione del bilancio 2012, non potremmo contare sulle quote di compartecipazione al gettito secondo quanto stabilito dall’articolo 8. In ogni caso, e siccome siamo in presenza di una situazione di conflitto col Governo, i trasferimenti dello Stato non ci verrebbero assicurati in quella misura. Nella misura, cioè, che noi riteniamo corretta: secondo i nostri calcoli, attualmente noi dovremmo ridurre le previsioni di entrata in maniera significativa, con un taglio che non sarà in-

n Mesi e mesi di riunioni, incontri, discussioni. E proiezioni, calcoli, statistiche. Alla fine dei quali arrivò la firma sotto l’accordo che prevedeva criteri definiti per la compartecipazione della Sardegna al gettito di Iva e Irpef. Francesco Pigliaru, docente di Economia all’università di Cagliari, è stato fino al 2006 assessore al Bilancio della Giunta guidata da Renato Soru. Ed è stato proprio lui la mente che ha portato allo storico accordo con Roma per cui, a fronte dell’accollamento delle spese per sanità e trasporti da parte della Regione, il Governo avrebbe riconosciuto alla Sardegna maggiori quote delle imposte pagate nell’Isola. Perché quell’accordo è stato così importante? Perché per la prima volta obbligò il Governo a rispettare i patti sui trasferimenti alla Regione. Eravamo convinti che il mancato rispetto di quegli impegni fosse a causa di regole mal scritte, per cui abbiamo riscritto le regole, ripristinato il livello delle entrate e ottenuto, sulla carta, molto più di quanto si era avuto fino ad allora: maggiori entrate per 1,5 miliardi rispetto agli anni precedenti e regole più chiare e semplici da far rispettare nel futuro. L’interesse era infatti non solo quello di riavere il dovuto ma anche fare in modo che, una volta vinta quella vertenza, lo Stato non ricominciasse a erodere i trasferimenti pattuiti. Trasferimenti che però non arrivano, né mai sono arrivati. È vero, ma penso che questo sia solo un lato del problema. La politica è ossessionata dalle entrate, vuole sempre di più e quando i soldi non arrivano comincia ad agitarsi. Bene, io spero che la politica comincia anche a essere ossessionata dalle spese. Qualche centinaio di milioni di euro in meno non sono necessariamente un disastro: il disastro è quando si spende tanto e male. Perché questo genera corruzione e clientelismo, posizioni di privilegio ingiustificate che possono spiazzare imprenditori seri che vogliono investire e far crescere il territorio. Ma vogliono anche chiarezza. Bisognerebbe, insomma, parlare an-

«La vertenza costa «Contro il governo quasi un miliardo» stiamo tutti uniti» «È una guerra istituzionale più che politica, con una parte dello Stato che nega quanto stabilito dallo Statuto della Regione»

«Stiamo manifestando un malessere e una enorme difficoltà a governare: speriamo in questo modo di ascoltati»

feriore agli otto o novecento milioni di euro. Che significa tagli a tutte le spese della nostra Regione. Quali quindi le strade che la Regione può e vuole percorrere? Sono convinto che questa situazione non sia tanto scontro politico quanto uno scontro istituzionale: una parte dello Stato sta infatti negando quanto già stabilito da una norma statutaria della Regione. Quindi occorre una mobilitazione, di tutte le forze politiche e a tutti i livelli, contro lo Stato. Accanto a questa battaglia, che è appunto istituzionale, ce n’è un’altra, strettamente politica, che è da combattere così come si sta combattendo nel partito di maggioranza relativa. Stiamo cioè manifestando una situazione che è di insostenibilità per chi governa la Sardegna. Speriamo quindi che questa protesta mobiliti anche all’interno del partito chi potrebbe intervenire per modificare l’orientamento del governo. Questa vertenza parte dall’accordo siglato nel 2007 dal Governatore Renato Soru e dal presidente del Consiglio Romano Prodi. Cosa pensa di quell’accordo? Che aveva dei punti di forza ma anche un punto debole. I primi erano legati al fatto che quella modifica statutaria stabiliva un criterio certo nel calcolo delle quote di compartecipazione delle tasse nazionali al bilancio regionale: prevedeva infatti che alla Sardegna sarebbero spettati i 7/10 di tutte le imposte sui redditi maturati in Sardegna e i 9/10 dell’Iva sui beni di consumo. Il punto debole, di contro, è che l’entrata a regime di questa norma era posticipata al 2010. E oggi, nel 2011, dopo questi schiaffi sulle entrate, lei come si sente? Sono molto preoccupato: stanno venendo meno sia il riconoscimento della nostra specialità sia una disponibilità di risorse che sono da ritenere della Sardegna, e che sono importantissime per dare ai sardi una serie di servizi essenziali. È una situazione gravissima che richiede interventi decisi e senso di responsabilità di tutti nell’interesse dell’Isola. Giacomo Bassi

«Quando Soru era presidente siamo andati a Roma per far rispettare i nostri diritti: con quelli non si scherza, vanno difesi»

«L’esecutivo è stato sleale: ma questo non ci impedisce di ragionare su come rendere le spese migliori per quantità e per qualità»

che di qualità spesa più che di parlare sempre e solo di entrate. Ma se non entrano i soldi, la Sardegna collassa. Il bilancio regionale è molto importante, complessivamente di otto miliardi: se non entrano due miliardi è un dramma e si dovranno tagliare i servizi. Perciò è necessario far rispettare i diritti dei sardi, che sono stati scritti attraverso un articolo dello Statuto, e per farli rispettare serve una mobilitazione complessiva. Quindi se c’è uno scontro istituzionale, in questo scontro è giusto stare dalla parte della Sardegna. Cosa farebbe se fosse in Cappellacci? Farei quello che abbiamo fatto con Soru a suo tempo, quando abbiamo dovuto protestare contro il governo Berlusconi che non riconosceva nulla e che si comportò con enorme slealtà istituzionale: siamo andati a Roma, in migliaia, a protestare per i nostri diritti. Ecco, questo è un diritto acquisito e con i diritti non si scherza, si difendono fino in fondo. Quindi penso che, di fronte alla slealtà istituzionale da parte del Governo, ci sia solo una possibilità: quella di grande unità politica finalizzata a per far valere i propri diritti in ogni modo. G.B.


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OPINIONI L’ISOLA DEL FUTURO

IL PIDDÌ SARDO E QUELLA VOGLIA DI CAMBIARE di CRISTIANO CASTANGIA

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irca sei mesi fa trecento sardi democratici si sono incontrati ad Oristano per parlare di Sardegna da un’angolazione differente, inedita. Per la prima volta chi di solito sta in panchina ha potuto esprimere il proprio disagio, le proprie aspettative, ma soprattutto esporre le proprie idee, le proprie proposte per il cambiamento. L’iniziativa nacque sulla scia dell’evento che un mesetto prima organizzarono a Firenze Matteo Renzi e Pippo Civati. Quella Prossima Fermata Italia che ha tenuto a battesimo un format nuovo – interventi di max 5 minuti, contributi video, clip che supportano la narrazione (e l’attenzione) – e il termine “rottamazione”, riferito ad una classe politica dirigente da troppo tempo incatenata al potere e poco incline a lasciare il passo al ricambio generazionale. Tutto quel patrimonio umano, tecnico, politico, in questi mesi non è andato affatto disperso. Fin’ora la larga diffusione del metodo: coinvolgimento, partecipazione, primarie, confronto, rete, condivisione, tutti elementi alla base del cambiamento che ha travolto anche la Sardegna con il risultato clamoroso di Cagliari. Nessun tentativo di arrogarsi meriti, per carità, però la constatazione che la strada giusta è risultata essere quella, e che con Prossima Sardegna l’avevamo indicata sei mesi prima della primavera democratica. Ora però è arrivato il momento di entrare nel merito delle questioni. E’ arrivato il momento di passare dalla “rottamazione” alla “motorizzazione civile”. L’occasione ce la dà il Partito Democratico con l’imminente assemblea programmatica che porterà alla definizione di proposte, soluzioni, identità e programmi per il nuovo Pd Sardo e soprattutto definirà le proposte di governo per la Sardegna che verrà. I contributi di Prossima Sardegna uniti al Libretto Arancione venuto fuori dal “campeggio democratico” di Albinea (visionabile su prossimaitalia.it), sono una base importante dalla quale partire. Ma serve di più, servono i sardi per i quali il cambiamento prima che uno slogan è una necessità improrogabile, impellente. Restiamo connessi, su prossimasardegna.it. In pratica questo è formalmente un invito alla partecipazione diretta. Quanti ne avete ricevuto ultimamente?

il semaforo

l GIORGIO NAPOLITANO

Presidente onesto Il presidente della Repubblica ha restituito al ministero del Tesoro i 15 milioni risparmiati al Quirinale e ha rinunciato all’aumento del suo stipendio. Secondo Spider Truman, la rinuncia ammonterebbe a 68 euri... vabbè, sempre meglio di quello 0,0001% a cui hanno rinunciato gli onorevoli colleghi.

l GIANFRANCO MICCICHÉ

Forzista del Sud «Un uomo pubblico non può dire: “Io non rubo perché non ne ho bisogno”» ha detto Micciché. «Tremonti lascia trasparire l'idea che a rubare possano essere solo quelli che non guadagnano 10 milioni l'anno». Giusto Micciché: ma perché è ancora sottosegretario di Berlusconi? Sembra quasi di stare nel Pd...

l FRANCO MARINI

Piddì attempato «I rottamatori ci sono dai tempi di Romolo e Remo» ha detto il senatore piddì durante un dibattito di Area democratica. Ok Marini, lei ha ragione: i rottamatori esistono da sempre. Ma lei forse dimentica i tempi in cui ci giocava a calcetto, con Romolo e Remo.

www.prossimasardegna.it

LA FUGA DEI COSTACEI SPEGNE PORTO CERVO di Ernesto Massimetti

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overa Costa Smeralda! Viene in mente la frase di Enrico Lucherini, noto press agent romano: «C’era questo, c’era quello…»: a indicare la passerella di famosi (o ex famosi) che comparivano una volta sulla prestigiosa vetrina di mondanità sarda. È di queste ore invece la notizia dello sbarco (udite udite) a Porto Cervo di due freschissime icone della social life internazionale: nientepopodimeno che Sofia Loren e Marta Marzotto. Ora, tanto di cappello per la grande attrice napoletana. Ma forse, una destinazione in così evidente declino meritava per risalire una star con maggiore appeal, più “up to date” per così dire, di una indimenticabile, ma stagionata icona del cinema italiano di trent’anni fa. Senza inutili accanimenti, l’episodio testimonia una malinconica, lenta decadenza della capitale sarda del turismo. Evitata dai politici di casa nostra, preoccupati forse di non ostentare eccessive opulenze, disertata dalle vere popstar della musica e del cinema, che oggi le preferiscono decisamente Ibiza, Formentera e la eterna Costa Azzurra, abbandonata persino dai tronisti e dalle starlettes televisive del tramontato lelemorismo, dimenticata dal vero jet set del sangue reale e delle grandi famiglie europee, resta ben poco all’ex creatura dell’Aga Khan Karim. Che, a quanto ci ri-

sulta, appare personalmente piuttosto disgustato da come è ridotta la sua già sfavillante creatura turistica. È un fatto, ormai, di tutta evidenza che Porto Cervo, (come la nostalgia, aggiungerebbe qualcuno) non sia più quella di un tempo. Ai principi di sangue reale si son oggi sostituiti businessmen russi dai modi quantomeno spicci, alle eleganti icone della moda e del costume (Brigitte Bardot, Ira Furstenberg, Mila Schon

“C’era questo... e c’era quello...” ma in Costa Smeralda non è rimasto nessuno via i politici e lelemorismo al tramonto e via elencando) simpatiche attricette dalle curve ammalianti ma dalla sintassi incerta. E i sardi, potrebbe aggiungere qualcuno? Anche ammettendo che una parte dei sardi ami la Costa Smeralda (cosa di cui è lecito dubitare), non sono certo le ultime vicende a renderla accattivante. Non era mai accaduto, infatti, in quasi mezzo secolo di storia (la ricorrenza si celebrerà nel 2012) che l’immagine del Consorzio che ospita le opere e i capolavori di Jacques Couelle e Giancarlo Busiri-Vici venisse appannata da liti interne e beghe giudiziarie. Tutto questo con il pun-

IL PERSONAGGIO . «Vota Nicole» Anzi no, il listino è già bloccato di Silvia Zingaropoli

tuale intervento della magistratura. Il resto (o quel che resta) lo ha forse compiuto una politica vampiresca compiuta dall’attuale proprietà degli alberghi e delle strutture turistiche, il fondo di investimento americano Colony Capital. Mister Tom Barrack, che ne è il proprietario, astuto raider californiano-libanese, ha sempre visto la Costa come un succoso limone da spremere di tutto il cash possibile, più che come un’oasi incantata di mare e natura

da tutelare. Senza mai aggiungere la linfa dei grandi eventi,linfa di cui ogni capitale turistica ha sempre bisogno per vivere, ottenere attenzione ed attrarre nuovi visitatori. Così la grande moda, la grande musica, lo sport si sono allontanati dall’ex regno degli happy few. Resta forse la vela, restano le grandi regate che portano il meglio dello yachting a Porto Cervo e dintorni. La vela, allora: che un nuovo vento sollevi i destini della perla del turismo sardo? La bella addormentata ha di nuovo bisogno di un principe che la risvegli da un sonno troppo lungo.

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n La cronaca narra di un qui pro quo tra Nicole Minetti e una passante. Lei: «Mi ha insultata!». La passante: «Non è vero, insultavo mia figlia!». L’arcano resta insoluto: non si sa né chi abbia ragione, né quale fosse l’insulto né, tantomeno, cosa avesse fatto la “creatura” (alias “la figlia”) per meritare l’improperio. E a dirla tutta, nemmeno ci interessa. Sappiate che non ci uniremo al coro dei moralizzatori “per forza”; non infieriremo sulla giovane consigliera già bersagliata, offesa e vilipesa dagli inquisitori de noantri. Eppoi, che bisogno c’è di titolare la liaison tra Bobo Vieri e Nicole con un sordido “Bunga-bunga!” targato Novella 2000. No. La macelleria si faccia altrove. Noi ci atterremo ad un’altra linea

d’indagine: una linea, per così dire, “professionale”. Ovvero: vita, morte, miracoli e competenze di Nicole Minetti. Dunque. Appurato che lei l’igienista dentale, non l’ha mai fatta. Constatato che è diventata consigliera per “spintarella”. Appreso (ma non ancora dimostrato) che la PR del Cavaliere, lei non l’ha mai fatta... ci chiediamo, qualora dovesse rimanere disoccupata, che lavoro potrà mai fare Nicole? E no, scusate, la questione ci attanaglia e la preoccupazione è d’uopo. Sia mai che debba ingrossare le già polpose file di precari o, peggio, disoccupati. Giammai. Eppoi, meglio rubare il posto a un politico, piuttosto che a un comune mortale, o no? Allora... vota Minetti! Anzi no: c’è il listino bloccato.

LA QUASI IGIENISTA Nicole Minetti

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ESTEROFILI&CO.

CON TUVIXEDDU BARCELLONA COME CASTEDDU di MARIO GARZIA

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e Parigi avesse il mare, sarebbe una piccola Bari. Ecco, basta un briciolo di ironia e il provinciale può anche essere divertente. Ma i baresi sono l'eccezione che conferma la regola, che vuole il provinciale prendersi maledettamente sul serio. Esistono due tipi differenti di provinciale: lo sciovinista e l'esterofilo. Lo sciovinista, ignorando (insieme a una “troppitudine” di altre cose) il concetto stesso di provincialismo, vive con orgoglio la sua condizione. Beata ignoranza. Anche l'esterofilo vive la sua condizione con orgoglio, ma soltanto perché confonde l'esterofilia con il cosmopolitismo. Nella convinzione di essere cosmopolita, l'esterofilo ignora di appartenere alla categoria che aborra più di ogni altra: i provinciali. Beata ignoranza. Per questo, se lo sciovinista accusa l'esterofilo di essere un esterofilo, l'esterofilo accusa lo sciovinista di essere un provinciale. Lo sciovinista e l'esterofilo sono infatti in eterna lotta e si disprezzano reciprocamente. Non sanno che si disprezzano proprio perché si somigliano. Ma si sa, chi si somiglia si piglia e chi disprezza compra, per questo non possono fare a meno l'uno dell'altro. Può sembrare una contraddizione, ma esistono alcuni provinciali che hanno entrambe le caratteristiche: a seconda dei contesti o delle circostanze, manifestano alternativamente sciovinismo o esterofilia. Questo esemplare di provinciale è per esempio tipico di Cagliari, dove non è difficile incontrare persone che nel medesimo discorso riescono a dire che la loro città è la migliore e la peggiore dell'universo. Il provincialismo è un fenomeno che si riscontra in ogni angolo del mondo, tuttavia in Italia ha assunto delle caratteristiche peculiari. Ciò è dovuto al fatto che nessuno dei due tipi di provinciale riesce a prevalere sull'altro, per cui, in un modo tipicamente italiano, nelle città di provincia si è raggiunto un compromesso: se proprio dobbiamo imitare qualcuno, imitiamo chi ha qualcosa in comune con noi. È così che l'Italia è diventata Milano un po' ovunque, anche nei posti più inimmaginabili. Perché Milano, esterofila com'è, è inevitabilmente provinciale. Come noi. Che abbiamo la tendenza a prenderci maledettamente sul serio. Infatti se Cagliari non avesse il mare sarebbe una piccola Milano. Peccato, perché se Barcellona avesse Tuvixeddu, sarebbe una piccola Casteddu. Forse.

notizie inutili JLO E I VIDEO PRIVATI CON L’EX MARITO

intanto in viale trento...

Il ritorno del Presidente Oscuro

n Continua la guerra di Jennifer Lopez contro l’ex marito Ojani Noa sui video privati che rischiavano di essere utilizzati per la realizzazione di un film sulla loro storia. Nell’ultimo capitolo della vicenda, la Corte d’appello di Los Angeles ha deciso che la causa presentata dalla cantante e attrice dovrà essere risolta in arbitrato. I due si sono sposati nel 1997, ma il matrimonio è durato 11 mesi.

PELLEGRINI E MAGNINI TRA FLIRT E SMENTITE

n Filippo Magnini e Federica Pellegrini (che ha smentito un flirt con il collega) erano ieri fianco a fianco in tribuna a Shanghai a tifare per gli azzurri in gara. Tra loro solo Chiara Boggiato, sorridenti e felici i due certamente si stanno divertendo in questa chiusura di mondiale come tutta la squadra italiana.

GOD SAVE THE QUEEN SI SPOSA LA NIPOTE n Il Regno Unito sta celebrando il secondo matrimonio reale dell’anno, quello tra Zara Phillips, la nipote della regina Elisabetta II, e il rugbysta inglese Mike Tindall. Zara, 30 anni, è la tredicesima in linea di successione al trono ma non ha alcun titolo nobiliare. Figlia della principessa Anna, è un’esperta cavallerizza e spera di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012. Mike Tindall è stato capitano della squadra di rugby inglese.

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POLIGONO DEI VELENI

INCHIESTA A QUIRRA «Il disastro ambientale è dimostrato chi dice il contrario porti le prove» L’INTERVISTA Maria Antonietta Gatti, tra i massimi esperti di nanoparticelle e consulente della procura di Lanusei: «Dopo il rapporto dei veterinari è impossibile dire “non è vero”» n È indignata Maria Antonietta Gatti: «Indietro non si torna, non si può più tornare». Il suo a Sanluri è un intervento appassionato. Davanti all’uditorio del Culture Festival, alla presentazione del libro del giornalista Ottavio Pirelli “Veleni in paradiso” (dedicato ai misteri della base di Perdasdefogu), la massima esperta italiana in nanopatologie fa il punto su quanto sta accadendo a Quirra e dintorni. Una vicenda che la ricercatrice dell’Università di Modena conosce bene, visto che è da tempo consulente della Commissione parlamentare sull’Uranio impoverito, fa parte di un tavolo tecnico ministeriale sui rischi dei militari e, in virtù delle sue ricerche, è stata chiamata dal procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi a dare il suo parere sull’inchiesta che sta infiammando l’Ogliastra. «E dopo dieci anni di analisi e ipotesi che ho fatto sul poligono, mi sembra che ora ci sia un punto fermo». Quale? «Proprio quello tracciato dal procuratore: siamo davanti ad un disastro ambientale. Le prove che sono già emerse vanno in questa direzione. Ed è evidente che alcune attività svolte nel territorio possono aver avuto un impatto sull’ambiente e su chi ci vive». Non tutti la pensano in questo modo. «Ci sono prove, dati ufficiali. Se qualcuno non accetta questo punto di vista ne proponga un altro. Che però spieghi perché il 65 per cento dei pastori che lavorano in un raggio di tre chilometri dalla base di Quirra si è ammalato di tumore. Dopo il rapporto dei veterinari non si può più tornare indietro, né dire “non è vero” senza avere prove che confutino quanto è stato scoperto». Ma quel rapporto dei veterinari viene giudicato incompleto, da qualcuno quasi irrilevante… «Il rapporto non ha un grande valore solo per chi sta seduto dietro ad una scrivania. Un investigatore deve andare sulla scena del delitto. E il rapporto si basa su testimonianze vere, non sui “si dice”. I casi registrati sono tutti casi veri». Ma perché mettere la base? Chi lo dice che, ad esempio, la causa di tutti questi tumori non sia la miniera di arsenico di Bacu Locci? «I giornali dovrebbero smetterla di dar credito a ipotesi così campate per aria. L’arsenico non provoca i tumori ai linfonodi, non causa le leucemie. Poi la miniera è chiusa da anni, com’è possibile che l’arsenico sia ancora in circolazione?». Il sindaco di Perdasdefogu Mura di-

ce che nel suo paese si vive bene, che ci sono molti centenari. Roba da Guinness dei Primati… «Sono convinta anch’io che a Perdas si viva bene, non ho dubbi. Perché il paese sta a circa 600 sul livello del mare, più in alto rispetto a dove vengono effettuate le sperimentazioni. I residui delle esplosioni vengono portati via dal vento. Le particelle vanno verso il basso: è una legge della fisica che neanche la politica può cambiare». Cosa vorrebbe dire al sindaco e agli abitanti di Perdasdefogu? «Il fatto che nel loro paese si viva bene non li deve portare a chiudersi gli occhi davanti a quello che succede più in basso…». A Quirra, Escalaplano, Villaputzu… «Il sindaco e gli abitanti di Perdas si dovrebbero mettere a disposizione delle altre comunità meno fortunate della loro. È arrivato il momento di guardare la realtà senza paraocchi. Negare i morti e le malformazioni non ha senso. Piuttosto troviamo le cause, identifichiamo i problemi. Ma indietro no, non si può più tornare». Vito Biolchini

PERDASDEFOGU Sopra: una manifestazione degli allevatori del poligono e la recinzione della zona militare. Sotto: un bersaglio sequestrato, un radar e Maria Antonietta Gatti.

Ci sono prove, dati ufficiali. Se qualcuno non accetta questo punto di vista ne proponga un altro. Che però spieghi perché il 65 per cento dei pastori si è ammalato di tumore

L’INCHIESTA INCARICHI E PROVVEDIMENTI CHOC n Maria Antonietta Gatti è consulente della Procura di Lanusei da gennaio. Con le sue analisi aiuterà il pm Domenico Fiordalisi a far luce sui misteri e i veleni del Poligono. L’inchiesta è costellata di numerosi provvedimenti clamorosi. Fiordalisi ha allargato il raggio d’azione alle morti degli ultimi sessant’anni nelle zone interessate dall’aerea militare sperimentale, ha disposto accertamenti sulle cartelle cliniche di più di 150 persone morte nella stessa zona, ha messo sotto sequestro tutti i bersagli utilizzati dai militari, i radar, e ordinato lo sgombero di tutto il bestiame dallo spazio interessato dalle sperimentazioni. Provvedimento, quest’ultimo, che è stato superato da un’altra ordinanza, emessa per evitare che con lo spostamento delle bestie emergessero pericoli per la catena alimentare.

Guardiamo la realtà senza paraocchi. Negare i morti e le malattie non ha senso. Piuttosto troviamo le cause e le soluzioni.


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CONDANNA SUL MARE CALYPSO LAMENTELE PER I CONCERTI NEGATI L’8 AGOSTO CONFERENZA STAMPA CON MUSICA

CORTO MALTESE IERI UNA SERATA D’EMERGENZA PER IL FESTIVAL “HERE I STAY” SALTATO A GUSPINI

n Se alle prime fermate del Poetto ci sono numerose abitazioni che hanno problemi di convivenza la vita notturna della spiaggia, non è così dalla sesta fermata fino alla Torre spagnola. È lì che negli ultimi anni si sono concentrati i concerti. Lo spazio c’è, i vicini mancano ma le polemiche restano. «Fanno di tutto per farci lavorare male: non possiamo mettere il palco, non possiamo mettere il mixer in spiaggia...», si lamenta Massimo Magno del Calypso, che ha deciso di organizzare un concerto di protesta. «Lunedì 8 agosto riuniremo musicisti e giornalisti per spiegare, a ritmo di musica, l’importanza della vita culturale del Poetto. La gente deve sapere cosa sta succedendo qui».

n La sesta edizione del festival Here I Stay sarebbe dovuta essere a Guspini da venerdì a domani, ma un giorno prima del via è saltato tutto. Il Comune non ha dato il via libera, creando problemi a spettatori e musicisti in arrivo da tutta Europa. Ieri il Corto Maltese ha ospitato il festival, concentrato in una serata d’emergenza, per non lasciare a bocca asciutta il pubblico.

POETTO L’agonia dei chioschi in attesa delle ruspe n Un chiosco in spiaggia è un sogno ricorrente nelle fantasie degli italiani. Ma Puerto Escondido è lontana, e il sogno si può realizzare nella propria città, nella propria spiaggia. Eppure, girando tra i baretti del Poetto, non si trova la spensierata poesia del lavoro in riva al mare. I gestori hanno più a che fare con gli avvocati che coi bagnanti. Non c’è praticamente chiosco che non abbia un ricorso pendente, una denuncia subita o una minaccia di provvedimento per questo o quell’altro motivo. La tensione è tanta, e l’incubo demolizioni non è di certo una buona pubblicità. Così come le regole restrittive per la movida notturna. «La gente è convinta che non stiamo neanche facendo serate», si lamentano in coro i gestori dei chioschi che costeggiano l’ippodromo. Ma le situazioni dei baretti del litorale cagliaritano sono completamente distinte una dall’altra. C’è chi ha il chiosco in gestione da sette mesi e chi ci lavora da trent’anni. Chi vorrebbe poter offire pesce fresco ai turisti e chi una bella serata di musica. Ma tutti hanno qualche problema. L’ORA X DI UN GIORNO Y Tutti aspettano l’ora X. Ma nessuno conosce il giorno in cui arriverà. Le ruspe ormai stanno scaldando i motori, in vista della demolizione dei chioschi del Poetto. Nella migliore delle ipotesi sarà tra due mesi perché la scadenza ultima è il primo ottobre. Ma non sono esclusi ulteriori colpi di scena con i baretti rasi al suolo in pieno agosto. Perché il rinvio elettorale della giunta Floris è praticamente carta straccia e l’esecuzione dell’ordinanza di demolizione può arrivare da un momento all’altro. «Ogni giorno arrivo al lavoro e, per prima cosa, guardo se ho ancora il lavoro», racconta Valeria Demontis, che aiuta il padre nella gestione del Sesta Area. «Già il clima incerto e la crisi economica in generale non ci stanno aiutando a fare affari d’oro - aggiunge - speriamo almeno di poter concludere la stagione. Poi si faranno gli interventi necessari, ma spero ci siano garanzie per il futuro: non ci si può indebitare, spendere 200mila euro (perché la stima complessiva è su quei livelli di spesa) e poi magari dal 2015 dobbiamo lasciare tutto...». Dalla prima fermata al confine con Quartu tutti aspettano le ruspe, e tutti sognano il Pul. Il Piano di utilizzo del litorale che dovrà, se un giorno diventerà realtà, segnare tutti i paletti per la vita del Poetto. Ma i problemi sono tanti e la vita in riva al mare non è così romantica. «Tante cose non mi sono chiare: perché io devo interrompere la mescita alle 2, quando i chioschi mobili qui vicino possono dare birra in bottiglia fino all’alba?», si chiede Roberto De Luca, gestore dell’Oasi Café

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I chioschi del Poetto cagliaritano. Quasi tutti sono in attesa dell’ordinanza di demolizione della Procura.

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L’ultimo giorno di settembre, quello che chiedono i gestori come limite massimo, prima della demolizione.

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Gli anni di attività al Poetto di Maria Assunta Cabras, regina della quarta fermata.

alla quarta fermata. «Alle 2 dobbiamo staccare anche la musica, ma fino all’alba trema il bancone per la musica del Lido: questa è totale mancanza di regole certe e uguali per tutti», aggiunge.

IL GESTORE «Non è così facile, se danno il via libera passa almeno un mese e mezzo prima che demoliscano tutto»

UNA VITA IN RIVA AL MARE Chi il Poetto lo vive come casa sua è Maria Assunta Cabras, che da 31 anni lavora sul mare prima al Twist poi al Palm Beach. «Chiedo solo che i lavori vengano fatti dopo la stagione estiva, intervenire prima sarebbe un duro colpo per le oltre cento persone che lavorano al Poetto». Sul dopo ruspe ha le idee chiare. «I nostri ingnegneri hanno lavorato in colaborazione con quelli del Comune, abbiamo il progetto già pronto - aggiunge signora Maria, come la chiamano i clienti abituali - abbiamo già fatto anche gli accordi con le ditte che dovranno smaltire i materiali speciali dopo la demolizione: dal primo ot-

tobre siamo pronti. Spero solo che Procura e Comune non ci tolgano il lavoro ora, ma aspettino quella data». Così hanno chiesto tutti i chioschi consorziati nella Poetto Services, che ha presentato il “cronoprogramma” alla conferenza dei servizi organizzata dal Suap (Sportello unico delle attività produttive del Comune). In quella circostanza l’assesore competente Barbara Argiolas ha «preso atto» della proposta, ma ciò non basta a salvare i chioschi fino a ottobre. Se l’ordinanza della Procura viene messa in pratica, gli uffici del Comune non possono che far partire le ruspe. «Non è così facile dare inizio alle de-

IL POETTO Nelle foto di Davide Lenza una panoramica dei chioschi del Poetto ieri pomeriggio, poco affollati a causa del tempo incerto

molizioni - afferma Massimo Magno del Calypso - sono un ingegnere e so bene che se oggi si dice “via alle demolizioni”, con tutti i passaggi formali che ci sono da rispettare, ci vuole almeno un mese e mezzo perché ciò accada: in pratica da oggi si arriverebbe già a metà settembre». Quindi, stando ai suoi calcoli, non è così facile che le ruspe giocattolo dei bimbi in spiaggia lascino il posto a quelle vere. «Questo chiosco è fatto con 14 tonnellate di cemento armato, per portarlo via ci vuole una gru da 120 tonnellate - spiega Magno un intervento di questo tipo comporta un adeguato piano di sicurezza della strada, viale Poetto dovrebbe esser chiusa al traffico e si dovrebbero creare ingressi alternativi per l’ospedalle Marino. Non sono questioni che si risolvono in un paio di giorni». Ma di sicuro, a prescindere dal Pul, c’è chi le sta risolvendo. M.Z.


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IL PIANO L’assenza del Pul è il problema n L’inchiesta principale sui chioschi è quella che ne ordina l’abbattimento. Il vuoto normativo lasciato dal Piano di utilizzo del litorale ha fatto sviluppare in modo disorganizzato i chioschi del Poetto cagliaritano. Dalla demolizione dei casotti in poi la loro situazione è sempre stata in bilico. Dall’opinione pubblica i chioschi sono considerati tutti abusivi, i baretti più recenti sostengono di essere in regola e incolpano

la storia

LAVORI IN CORSO Il primo chiosco della prima fermata è l’unico che è stato smantellato. Mentre gli altri gestori aspettano che i loro baretti vengano demoliti, all’Otium gli operai lavorano per rimetterlo in piedi.

CON PERMESSO Roberto de Luca ha preso in gestione l’Oasi Café della quarta fermata a gennaio: «Ho la gestione per un anno e il permesso del Comune. Mi hanno fatto togliere delle vetrate e adesso tutto è a norma».

ZTL CON AUTO Tra le iniziative prese sporadicamente per il Poetto c’è la Ztl alla pirma fermata. Un provvedimento che non è mai entrato nel vivo e le auto passano regolarmente, senza preoccuparsi del divieto di transito.

l’anarchia di quelli storici. Che, a loro volta, sostengono che le responsabilità siano della politica che non ha mai voluto approvare il Pul consentendo lo stesso di creare nuove strutture. Massimo Zedda l’ha sostenuto in campagna elettorale e ribadito con la fascia tricolore addosso: questo Piano s’ha da fare. Ma dopo le decisioni del Comune, spetta alla Provincia dare la valutazione ambientale, poi il Pul arriva in Regione e solo dopo

la pubblicazione sul Buras diventa realtà. Su venti chioschi, nove fanno parte del consorzio Poetto Services e altri due seguono le loro azioni. Questi 11 chiedono di partecipare alla stesura del Pul in modo da garantire a gestori e concessionari di poter ricostruire i baretti con le caratteristiche imposte dalla nuova disciplina e non correre il rischio di doverli demolire di nuovo dopo l’adozione del Pul.

LA PARALISI Piani di rilancio solo sulla carta n Il lungomare non è pedonale. L’ex ospedale Marino è sempre un rudere. La zona a traffico limitato resiste solo sui cartelli. I chioschi sono ancora al loro posto. Il piano di utilizzo del litorale non ha mai visto la luce. La sabbia non è mai tornata bianca e, anzi, il mare ha rimangiato buona parte di quella grigia del ripascimento del 2002. E, nonostante continui annunci e proposte, sulla spiaggia non c’è una gestione unica (come un assessorato mai nato), ma la competenza di tanti enti che non si mettono mai d’accordo. Ancora: gli stabilimenti balneari militari non sono mai stati dismessi, il multipiano a Marina Piccola è stato bloccato e i ricciai sono stati cacciati senza che se ne regolamentasse il ritorno. Ecco cosa è successo al Poetto, la spiaggia delle rivoluzioni annunciate e mai scoppiate: niente, nulla è cambiato. L’unico vero stravolgimento è stato il ripascimento ad opera della Giunta provinciale di Sandro Balletto: intervento legittimo sul piano penale, ma forse il meno amato dai cagliaritani. Per il resto, spazio agli annunci. “Lavori di riqualificazione urbana del lungomare Poetto”: così si chiama il piano che dovrebbe trasformare la zona dalla prima fermata all’Ottagono. L’intervento sarebbe costato dodici milioni di euro e prevedeva: una pista ciclabile, una passerella sopraelevata di circa ottanta centimetri sulla prima fascia della spiaggia, tra un baretto e l’altro, e il divieto d’accesso alle auto, che sarebbero state dirottate sul Lungosaline. Il via libera della Giunta comunale, Emilio Floris regnante, è del settembre 2009. L’allora assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Lorrai, lo ha detto e ripetuto: «Manca solo il via libera della Regione». Che non è mai arrivato. C’è poi l’altro grande mistero, quello dell’approvazione del

info

EX MARINO A PEZZI La gara d’appalto per il recupero è vecchia di anni ma il titolare della ditta vincente aspetta ancora il via libera per trasformarlo in una beauty farm.

Pul: nel febbraio del 2010 il consiglio comunale diede il via libera alle linee guida. Cioè disse: il piano deve seguire “questi criteri”. Con baretti tutti uguali tra loro, per esempio. Già al momento dell’approvazione però si disse che i tempi per licenziarlo definitivamente sarebbero stati lunghi. Tanto che chi ha preso il posto di Lorrai, Luisanna Marras, la settimana scorsa ha detto: «Faremo di tutto per approvare il piano entro settembre». Dal Pul, che comunque dovrà suuperare la Vas (valutazione ambientale strategica) dipende il destino dei chioschi. Sui quali pende un’ordinanza di demolizione partita dagli uffici dell’Edilizia privata del Comune il 5 novembre 2009, emessa su direttiva della Procura che indaga sugli abusi edilizi commessi in spiaggia. Sono passati quasi due anni e i baretti sono rimasti in piedi tra proroghe, ricorsi al Tar, conferenze di servizi e riunioni al Suap. Il rischio è che adesso, col passaggio di competenze dall’edilizia privata a quella pubblica l’accelerazione ci sia davvero: la pratica finirebbe nelle mani di Mario Mossa, lo stesso dirigente che firmò la loro condanna . Una pietra miliare (a pezzi) del Poetto è l’ex colonia marina, poi diventata ospedale, ora rudere, progettata da Ubaldo Badas. Sull’ex Marino i progetti di restauro vengono da lontano: la prima gara per il recupero era stata indetta con Gian Valerio Sanna, assessore agli Enti Locali con Renato Soru governatore. Ora c’è un’impresa che ha vinto, la Prosperius di Firenze, che dovrebbe trasformarlo in beauty farm. Il boss della società era a Cagliari mercoledì, per parlare con il sindaco Massimo Zedda: vuole iniziare i lavori, ma non ci sono ancora tutte le autorizzazzioni. E.F.


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DAL’ITALIA

MILANESE

Tremonti spiato, arriva l’inchiesta n E se fosse veramente spiato e pedinato? La procura di Roma vuole vederci chiaro dopo quanto dichiarato dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in un'intervista e aprirà un fascicolo processuale sulla vicenda. Il titolare di Via XX Settembre ha dichiarato di essersi sentito «spiato, controllato, pedinato» dalla Guardia di Finanza in un colloquio con Repubblica per spiegare la vicenda della casa affittata dal suo collaboratore Marco Milanese e da lui occupata, fino a poco tempo fa, in via Campo Marzio, in pieno centro di Roma. Il ministro potrebbe essere convocato come persona informata sui fatti per approfondire le sue sensazioni. E, sempre sul presunto spionaggio, il direttore del Dis, Gianni De Gennaro, riferirà martedì prossimo al Copasir sul possibile coinvolgimento di 007. Tremonti ha poi dichiarato: «Ho profonda stima e fiducia nella scorta della Guardia di Finanza che mi segue da moltissimi anni, gli stessi sentimenti per la Guardia di Finanza a partire dal suo comandante generale». E ha poi puntualizzato:«Tutto quanto è a mia conoscenza l'ho rappresentato alcune settimane fa alla magistratura. Lo confermo. Il resto sono state ipotesi e forzature giornalistiche».

Ho fatto una stupidata. E di questo mi rammarico e mi assumo tutte le responsabilità. Ma in quella casa non ci sono andato per banale leggerezza. Il fatto è che prima ero in caserma ma non mi sentivo più tranquillo. Nel mio lavoro ero spiato, controllato, pedinato. Per questo ho accettato l'offerta di Milanese.

LA FINE DI BOFFO La vicenda ha origine da un articolo di Libero del 9 giugno, che riferiva di un acceso faccia a faccia tra Tremonti e Silvio Berlusconi, con il ministro che accusa il premier di «aver messo i servizi segreti alle mie calcagna». Venerdì è Repubblica a raccogliere le confidenze del titolare dell'Economia. «Ho fatto - spiega il ministro a proposito della scelta di andare a vivere nella casa di Campo Marzio offertagli dal suo ex braccio destro Marco Milanese - una stupidata. E di questo mi rammarico e mi assumo tutte le responsabilità. Ma in quella casa non ci sono andato per banale leggerezza. Il fatto è che prima ero in caserma ma non mi sentivo più tranquillo. Nel mio lavoro ero spiato, controllato, pedinato. Per questo ho accettato l'offerta di Milanese...». Altri dettagli li ha forniti lo stesso ex finanziere e deputato del Pdl, interrogato dai pm di Napoli che indagano sulla P4. «Il ministro - ha fatto mettere a verbale Milanese - mi ha detto che ha avuto uno sfogo con il presidente del Consiglio perché aveva saputo che era seguito. O comunque negli ambienti politici si dice che stanno attuando il metodo Boffo anche nei suoi confronti... per contrastare la sua ascesa politica». Se, come sembra, gli inquirenti di piazzale Clodio decideranno di procedere, il titolare del dicastero di via XX Settembre potrebbe essere convocato come persona informata sui fatti per approfondi-

re le sue sensazioni. Stretto fra le inchieste e la pressione dei mercati internazionali, il ministro dell'Economia si è rifugiato nella sua Pavia per il weekend e resta in silenzio. Intorno a lui e ai rapporti con il suo ex braccio destro Marco Milanese continuano intanto gli attacchi dell'opposizione, ma anche di parte della maggioranza: lo stesso Silvio Berlusconi non avrebbe alcuna intenzione di muoversi per sostenerlo. Richieste di dimissioni per Tremonti sono arrivate a più voci dall'opposizione, come dall'Italia dei valori («Chiarisca e poi si dimetta», dice Massimo Donadi) e dal Pd. E Francesco Rutelli, leader dell'Api e membro del Copasir, si chiede: «Perché il ministro non ha fatto denun-

IL CASO La Procura di Roma apre un fascicolo dopo le dichiarazioni del ministro. Lui: ho detto tutto ai magistrati cia?». Intanto, tra voci di cordate, talpe, veleni, generali indagati e ministri spiati, la Guardia di finanza è nell’occhio del ciclone da settimane. Il Cocer non ci sta e chiede rispetto. Lo spunto è l’attacco di venerdì del sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto. Dopo il quale il comandante della Gdf, generale Nino Di Paolo, aveva ricevuto la telefonata di solidarietà di Tremonti. Il Cocer definisce

IL PREMIER È FREDDO I rapporti tra il premier e il Superministro sarebbero ai minimi storici. Berlusconi non avrebbe intenzione di muoversi per sostenerlo.

«inappropriate ed inopportune» le parole di Crosetto. Infatti, lamenta l’organismo, «definire la Guardia di Finanza un’organizzazione di cui aver paura offende la dignità dell’Istituzione e dei 63mila finanzieri che quotidianamente prestano la loro opera a tutela degli interessi del Paese». La replica di Crosetto non si fa attendere. «Tentare una riflessione sulla base dei fatti di questi giorni osserva - serve proprio a restituire all’istituzione il rispetto e la credibilità che si merita. Ed i primi a saperlo dovrebbero essere proprio i Cocer della Finanza che mi hanno sempre visto schierato al loro fianco, a difesa e tutela del personale, soprattutto quello di grado meno elevato».

TANGENTI PENATI: DI CATERINA NON È CREDIBILE n Filippo Penati, indagato per corruzione riguardo all'Area Falck di Sesto, torna al contrattacco: così l'ex presidente della Provincia di Milano, questa volta entra anche nel merito, parlando di uno dei suoi grandi accusatore, Piero di Caterina. «Continuano le ricostruzioni parziali, contraddittorie e unilaterali indotte da persone coinvolte nella stessa vicenda giudiziaria che con una montagna di calunnie mi stanno accusando per coprire i loro guai», ha affermato Penati in una nota. «Dalle loro stesse dichiarazioni - osserva ogni giorno affiorano sempre più anche sui media i dubbi e i sospetti nei loro confronti». L'esponente del Pd, che nei giorni scorsi si è sospeso dalle cariche istituzionali e nel partito, ha puntato l'indice contro «Piero di Caterina, quello delle mazzette ad elastico, dopo aver detto tutto e il contrario di tutto, parlando prima di 100 milioni di lire per poi cambiare versione e accennare a 20, 30 milioni, oggi, per fare di nuovo notizia, è obbligato ad alzare il carico e spararla grossa, parlando di un miliardo». E conclude «Ogni giorno che passa va in frantumi la credibilità dei miei accusatori».

QUIRINALE Napolitano rinuncia all’aumento di stipendio

L’ESEMPIO Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

n Giro di vite sulle spese del Quirinale che sono state bloccate al 2008 come effetto sul bilancio con risparmi che fino al 2013 saranno di poco più di 15 milioni di euro. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha comunicato al ministro dell’Economia e delle finanze di rinunciare, dal corrente anno e fino alla scadenza del suo mandato, all’adeguamento all’indice dei prezzi al consumo dello stipendio che gli spetta per legge. Le economie realizzate dal Quirinale e gli aumenti di produttività, unitamente al contenimento dei pensionamenti anticipati per effetto della incisiva riforma delle pensioni di anzianità, hanno consentito, grazie ai risparmi realizzati, di bloccare fino al 2013 la dotazione della

presidenza della Repubblica che è a carico del bilancio dello Stato, al valore nominale del 2008, a fronte di una inflazione che da allora ha già raggiunto il 6,6 per cento sulla base dell’indice dei prezzi al consumo. Il Quirinale provvederà a restituire al Ministero dell’economia e delle finanze la somma complessiva di 15.048.000 nel triennio 2011-2013, nonchè di 562.737 euro nell’anno 2014. Queste restitu-

GIRO DI VITE Il presidente chiede il blocco delle spese e degli adeguamenti. Oltre 15 milioni restituiti al Tesoro

zioni si aggiungono ai risparmi del periodo 2006-2011 - che ammontano complessivamente a 56.316.000 euro per effetto dei provvedimenti di contenimento della spesa già adottati autonomamente nel medesimo periodo. Tali provvedimenti consistono nel blocco del turnover, nella soppressione del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni a quelle del personale del Senato, nel congelamento fino al 2013 degli importi tabellari degli stipendi e delle pensioni, nella riduzione dei compensi per il personale e di numerose indennità, nel contenimento degli straordinari, nella riduzione delle ferie, nell’aumento dell’orario di lavoro e nella riorganizzazione amministrativa interna.


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CONTINENTI

GIORNALISMO È MORTO D’AVANZO FIRMA DI REPUBBLICA n Lutto nel mondo dell’informazione: è morto ieri improvvisamente per un infarto Giuseppe D’Avanzo, firma di punta di Repubblica. Nato a Napoli nel dicembre del 1953, laureato in filosofia, dopo aver lavorato al Corriere della Sera, nel 2000 è approdato al quotidiano ora diretto da Ezio Mauro. Con il collega Carlo Bonini ha curato le principali inchieste e gli scoop nei quali la cronaca nera si è incrociata con la politica, soprattutto estera e militare. Con Attilio Bolzoni, esperto di mafia, ha pubblicato Il Capo dei Capi. Vita e carriera criminale di Totò Riina (Rizzoli, 2007, decima edizione), da cui è stata tratta un’omonima miniserie tv trasmessa da Canale 5. Tra le inchieste di cui si è occupato vi sono: il “Nigergate”, la falsa notizia che Saddam Hussein avrebbe voluto acquistrare uranio in Nigeria; il rapimento di Abu Omar; poi il caso delle escort legate a Giampaolo Tarantini. D’Avanzo è poi l’autore delle “10 domande” rivolte al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, scaturite dalle rivelazioni sulla partecipazione del premier alla festa a Casoria per il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia.

VACANZE ESTIVE SCATTA L’ESODO TRAFFICO INTENSO

n Ieri milioni gli italiani in viaggio per la prima vera grande giornata di partenze. Non ci sono state però particolari criticità o congestioni. Sembra quindi confermata la tendenza degli ultimi anni, che vede le partenze degli italiani più concentrate nella prima settimana di agosto e in particolare nel primo sabato, il prossimo 6 agosto, che quindi rafforza la sua connotazione da giorno di punta dell’intero esodo estivo. Il bollino è diventato rosso dal pomeriggio di ieri e così resterà per tutta la giornata di oggi. Il traffico è aumentato ieri mattina con il passare delle ore. Sull’intera rete stradale e autostradale nazionale la circolazione è stata favorita dal blocco dei mezzi pesanti, che

rando loro che «sarebbe stato carino» chiedere scusa per aver intercettato i telefoni dei suoi collaboratori. Il retroscena è emerso ieri sulle pagine del Times, l’ “ammiraglia” della flotta di Murdoch in Gran Bretagna.

CENTRAL PARK TROPPI AFFAMATI MANGIANO LE PIANTE

No Tav La lunga marcia, senza i sindaci n Diecimila persone secondo gli organizzatori hanno sfilato da Giaglione a Chiomonte senza incidenti. In silenzio davanti alle reti che proteggono l'area del cantiere della Tav dove sette giorni fa volarono insulti e botte. Una manife-

non hanno potuto viaggiare ieri dalle 7 alle 24 e oggi. E sono oltre un milione gli italiani e i turisti che in questo ultimo fine settimana di luglio hanno raggiunto in treno le località di vacanza. Boom di acquisti di biglietti su internet, dove in questi ultimi giorni è stato registrato un incremento del 40% rispetto alle medie dello stesso periodo dell’anno scorso.

stazione che tutti temevano alla vigilia e che aveva spinto il ministro Maroni a definirla una giornata clou e molti sindaci “No Tav” a rinunciare per la prima volta a sfilare con il loro striscione “amministratori della Valle di Susa”. I ribel-

cieco, ma era in grado di condurre senza alcun problema la vita di tutti i giorni. È stato accertato, infatti, anche con l’ausilio di videoriprese, che il falso invalido faceva la spesa scegliendo la merce e controllando i prezzi, riparava una bicicletta, gettava la spazzatura. Nella truffa scoperta coinvolti forse professionisti che attestavano la patologia.

TRAGEDIA SUL GRA TRUFFA ALL’INPS INSEGUMENTO E SPARI FALSO CIECO DAL ‘92 DOPO LITE CON LA EX INTASCA 112MILA EURO n È arrivato davanti alla casa n Non vedente da quasi vent’anni, percepiva l’indennità pensionistica e di accompagnamento per “cieco assoluto” sin dal lontano 1992. In realtà, come hanno accertato fiamme gialle di Lecce, l’uomo, denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce, non solo non era

della sua ex fidanzata, in via Quintilio Varo, nel quartiere Tuscolano della Capitale. Ha sfondato a calci il portone del palazzo, ha esploso alcuni colpi con una pistola a salve, minacciando la donna e tentando di entrare nel suo appartamento. Terrorizzata, l’ex com-

li della Valle: «Ma quando in autunno aprirà il cantiere vero noi ci saremo». Il ministro Maroni ha subito precisato: «Abbiamo già in mente nuove misure, a settembre decideremo come applicarle».

pagna si è barricata in casa e ha chiamato la polizia. All’arrivo degli agenti l’uomo, Bernardino Budroni, romano 40enne pluripregiudicato e denunciato in passato per stalking, è scappato cercando di investire un agente che ha provato a fermarlo. La fuga in auto però è finita in tragedia. Budroni è morto all’alba a Roma durante l’inseguimento della polizia. La testimonianza dei vicini: «Sono stati momenti di terrore, ci siamo barricati tutti nei nostri appartamenti ma abbiamo sentito i rumori della sua violenza tutta la notte». A parlare sono gli inquilini del palazzo di via Quintilio Varo dove abita l’ex fidanzata. Il palazzo è stato danneggiato in diversi punti: Bernardino Budroni ha sfondato il vetro del portone e spezzato una grossa maniglia di legno, poi, probabilmente con un cacciavite, ha danneggiato la porta dell’a-

scensore e, al secondo piano, ha cercato di sfondare l’ingresso dell’abitazione dell’ex compagna. L’uomo ha mandato in frantumi anche i vetri di un gabbiotto ai piedi del palazzo. «Abbiamo sentito tre rumori consecutivi molto forti poco prima dell’una poi una sgommata di un’auto».

CASO MURDOCH IL PRINCIPE WILLIAM PRETESE LE SCUSE n Lo scorso gennaio, quando lo scandalo delle intercettazioni cominciava a fare breccia, il principe William incontrò a cena i due pezzi da novanta di Rupert Murdoch in Gran Bretagna, il figlio James e Rebekah Brooks, allora rispettivamente presidente e ad di News International, ramo britannico della News Corp del magnate australiano, rimprove-

n Prima era solo qualche hippy vegetariano, un po’ stagionato, a nutrirsi del verde di Central Park. Oggi, però, con la crisi galoppante, sono in tanti a cercare sostentamento tra le piante del centro di New York. Al fenomeno in triste crescita a cui le autorita cittadine hanno dichiarato guerra. Un problema che spicca sulla prima pagina del New York Times, con un titolo agro-dolce: “La città dice: “goditi il verde del parco, ma non l’insalata”. Con le difficoltà a trovare lavoro, e i prezzi sempre più cari, sono in tanti, tra nuovi poveri e giovani immigrati, a campare sul Parco. Torna così lo spettro di “Hoover Park”, com’era chiamata la zona del parco, in cui durante la Grande Depressione del ‘29, si accamparono migliaia di famiglie di gente che aveva perso lavoro e casa.

DEBITO USA L’APPELLO DI OBAMA: «UN COMPROMESSO»

n Un ultimo accorato appello di Obama. A trovare una soluzione bipartisan che allontani l’incubo default. Entro il 2 agosto il Congresso americano dovrà trovare un accordo sull’innalzamento del tetto del debito e Barack torna a rivolgersi a democratici e repubblicani senza usare mezzi termini. Servono sforzi urgenti, dice il presidente americano, perché il tempo sta per scadere. In una dichiarazione di cinque minuti dalla Casa Bianca, Obama boccia senza appello il piano del presidente della Camera John Boehner («non ha possibilità di diventare legge»), ma allo stesso tempo appare ottimista su una intesa e sottolinea che c’è un «accordo di massima» tra i partiti. «Ho fiducia, risolveremo il problema» del debito, promette.

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Strade Buche e perdite d’acqua rimpallo tra Comune e Abbanoa

Ospedale civile Reparti chiusi e trasferimento al Policlinico

Sanità L’aereo militare che salva i malati gravi

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Traffico Da domani

sull’Asse mediano scatta l’autovelox ma è rischio ricorsi I DUBBI Le postazioni fisse dovrebbero essere sistemate in strade prive di incroci a raso e regolate da semafori. Spetta alla Regione la classificazione delle strade e non ai Comuni di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Domani entrano in funzione gli autovelox fissi dell’Asse mediano. Ma il provvedimento per controllare la velocità nell’arteria di scorrimento che parte dall’inizio del canale di Terramaini e arriva all’ex Motel Agip rischia di essere sepolto da una valanga di ricorsi. La giungla normativa e fitta, avvocati e giudici di pace si fregano già le mani. La macchina che dovrebbe far incassare soldi al Comune rischia di portare solo spese e mancati introiti se gli automobilisti dovessero ottenere la cancellazione della multa dopo un ricorso al giudice di pace. L’articolo 2 del Codice della strada fissa la classificazione delle arterie in 6 tipi. L’autovelox fisso viene attivato considerando l’Asse mediano come il quarto di questi tipi, detto D: «Strada urbana di scorrimento: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna

con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate (...)». A proposito dell’Asse mediano considerato di categoria D, tra le righe, c’è un passaggio cruciale: «con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate». Che non esistono, e la postazione è in mezzo allo svincolo. La viabilità cagliaritana è stata riorganizzata dopo l’approvazione del Piano urbanistico della mobilità del 28 luglio 2009. Nell’aprile del 2010 la Prefettura ha dato il via libera al Comune per «l’attività di controllo remoto del traffico finalizzata all’accertamento delle violazioni di cui all’art. 142 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni ed integrazioni». L’articolo 142 del Codice della strada è quello che ha permesso anche di elevare la velocità massima consentita nell’Asse mediano da 50 a 70 chilometri all’ora,

numeri 2

L’articolo del codice della strada che indica i diversi tipi di strada.

1992

L’anno di entrata in vigore del nuovo Codice della strada.

2010

La Prefettura ha dato il via libera al Comune per gli autovelox fissi nell’Asse.

grazie a questa modifica: «la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali». Così è stato fatto. Ma la classificazione delle strade in teoria deve seguire un altro iter. Nel regolamento di esecuzione del Codice della strada, all’articolo 2 comma 6, è precisato che la competenza è della

Regione. «La classificazione amministrativa delle strade comunali, esistenti e di nuova costruzione, è effettuata dagli organi regionali competenti. Viene rispettata la ulteriore procedura prevista dal comma 4». E lì si precisa che «il Presidente della Regione procede alla trasmissione del decreto di classificazione entro un mese dalla pubblicazione nel Bollettino regionale al Ministero dei lavori pubblici».

PRIMO AGOSTO Da domani sarà attivo l’autovelox fisso dell’Asse mediano. Nei giorni scorsi il flash ha cominciato a scattare per fare le prove generali.

Scuole d’infanzia I cagliaritani spendono 224 euro al mese n I papà e le mamme di Cagliari spendono mensilmente 224 euro per far frequentare la scuola per l’infanzia ai propri figli. Il dato emerge da un'indagine sui costi della scuola per l'infanzia per l'anno scolastico 20102011, nelle 21 città capoluogo di regione, elaborata dal servizio politiche territoriali della Uil.

CARO SCUOLA Sempre più alti i costi della scuola per l’infanzia

IL PESO SUL REDDITO Secondo lo studio del sindacato mentre a Cagliari la frequenza della scuola per l'infanzia pesa mediamente sulle tasche delle famiglie per il 7 per cento sul reddito, in media le mamme e dei papà italiani sborsano 317 euro mensili con un’incidenza sul reddito pari al 9,9%. E sono in

vista aumenti per il nuovo anno scolastico. Nel dettaglio, per la frequenza di un asilo nido comunale si spendono in media 246 euro mensili, che equivalgono al 7,7 per cento del reddito familiare, mentre per le mense scolastiche nelle scuole materne ed elementari la retta mensile è mediamente di 70 euro, equivalenti al 2,2% del reddito disponibile. Ovviamente, spiega la Uil, i costi va-

L’ANALISI Secondo lo studio Uil, il costo per l’istruzione dei figli incide per il 9,9% sul reddito familiare

riano sensibilmente da città a città, anche in relazione ai servizi offerti. Dai dati elaborati spicca la città di Bolzano dove frequentare la scuola dell'infanzia pesa, mensilmente e in media, per il 14,9 per cento sul reddito familiare (480 euro mensili); ad Aosta il 13,2% (424 euro mensili); a Firenze il 13% (419 euro mensili); a Torino il 12,9% (416 euro mensili); a Potenza il 12,7% (409 euro mensili). Più fortunati, si fa per dire, a Catanzaro dove le spese per la scuola d'infanzia incidono mensilmente sul budget familiare, in media, per il 4,3% (138 euro); a Napoli per il 4,7 per cento (150 euro); a Roma per il 6,2% (199 euro); a Bari per il 7,1% (227 euro).


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CAGLIARI

Disabili «Azionate tutti i montascale» n Rendere operativo il servo scale del Bastione e verificare il funzionamento di tutti gli apparecchi montascale presenti in città. È l’obiettivo del consigliere comunale del Pd Fabrizio Rodin che, con un’interrogazione al sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici, chiede che venga al più presto avviata una veri-

fica. Nell’interrogazione Rondin ripercorre la storia del montascale del Bastione Saint Remy mai entratio in funzione. «Il 18 gennaio 2006 - sottolinea Rondin - l’allora assessore ai Lavori Pubblici attribuiva il mancato funzionamento della piattaforma al mancato completamento delle operazioni

Viabilità Perdite e buche

di collaudo che si sarebbero concluse entro una settimana. Sono trascorsi inutilmente 5 anni e mezzo e il problema non solo non è stato risolto, ma emerge che tutte le piattaforme installate dal Comune per il superamento delle barriere architettoniche non sono funzionanti e non lo sono mai state».

IL SINDACO .

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scaricabarile sui lavori LAVORI PUBBLICI Via Garibaldi allagata, voragini in via Rossini, via Tuveri, viale Marconi. Il Comune non interviene e Abbanoa, che gestisce il servizio idrico, non ha soldi per le riparazioni n Buche, pozzanghere e pezzi di asfalto al centro delle carreggiate. Le strade di Cagliari si sanno trasformando in un vero e proprio percorso a ostracoli per automobilisti, motocilisti e semplici cittadini. E mentre il Comune e Abbanoa giocano a scaricabarile, discutendo di responsabilità, competenze e mancanza di fondi, i cagliaritani sono costretti a fare i conti con i disagi. VIA GARIBALDI ALLAGATA Solo domenica scorsa una maxi perdita ha impedito a cittadini e turisti di potersi godere le vetrine di via Garibaldi, centro dello shopping cagliaritano. La via era completamente allagata. Ma è uno dei tanti casi: vere e proprie voragini “decorano” anche via Iglesias, via Is Cor-

nalias, via Tuveri, viale Marconi, via Rossini fino al “burrone” in via della Pineta all’angolo con via dei Colombi. Moltissime le lamentele dei cittadini, moltissime le telefonate ricevute dall’ufficio reclami del Comune, ma la risposta rimane sempre la stessa: «Non è compito nostro», puntando di fatto il dito contro Abbanoa. «La maggior parte delle buche che si possono rilevare nelle strade della città - spiega Sergio Murgia, ingegnere e dirigente dell’assessorato ai Lavori pubblici comunali - non sono dovute a fenomeni naturali ma a perdite idriche e fognarie. È quindi competenza di Abbanoa prima di tutto aggiustare tali perdite e poi riassestare la strada danneggiata». Ma i responsabili della società che gestisce il servizio

idrico sardo hanno le mani legate e non possono rassicurare i cittadini: «Purtroppo la nostra società non è capitalizzata – dicono dagli uffici dell’ente – non ci sono risorse e ci sono contenziosi in atto con varie imprese. Tutto questo ci ha costretto a limitare gli interventi di circa il 30 per cento. Questo non significa che ci impegniamo poco o che ci tiriamo indietro, cosa di cui in tanti ci accusano». E la conferma arriva dal denaro già investito: «Abbanoa ha speso nel 2010 circa 47 milioni di euro in riparazioni, circa un quarto del suo bilancio - sostengono ancora i dirigenti - Abbiamo poi fatto richiesta all’autorità d’ambito, che gestisce gli investimenti, di utilizzare i 60 milioni di euro che derivano dai ribassi d’asta per la sostituzione completa delle tubature nelle zone in cui queste sono più vecchie e danneggiate. Ora aspettiamo solamente che ci diano l’ok per questo importante investimento». Laura Busonera

«Spendiamo tre milioni all’anno per risarcire gli automobilisti» n Il sindaco Massimo Zedda lo aveva detto in una delle prime riunioni avute con i capigruppo in consiglio: «È necessario rimettere a posto le strade della città, ogni anno spendiamo tre milioni di euro per risarcimenti ad automobilisti». Quella delle strade gruviera non è una novità: la Giunta Floris, nell’ultimo anno di amminstrazio-

ne, aveva trovato nove milioni di euro da utilizzare per tappare le buche. Gli operai del Comune hanno lavorato in molte importanti arterie, come Via Cadello e viale Colombo (asfaltata per due volte nel giro di qualche mese) ma la periferie, Pirri e San Michele in particolare, sono state lasciate fuori dal piano di lavori.


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CAGLIARI POVERTÀ DELEGAZIONE DI ACTION-AID IN CITTÀ L’INCONTRO CON ZEDDA E MILIA

LO SCONTRO AFFARI AL SAN RAFFAELE QUERELA DI SORU AL CORRIERE

TRIESTE GESTIVA LA DROGA PER L’ISOLA UNGHERESE ARRESTATO IN FRIULI

n Una delegazione di ActionAid Italia - organizzazione internazionale impegnata nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale - ha incontrato il sindaco Massimo Zedda e il presidente della Provincia Graziano Milia per presentare i suoi programmi. «Abbiamo molti punti in comune: trasparenza e democrazia partecipata», ha detto Zedda, «sono temi cari anche alla nostra amministrazione».

n Renato Soru ha annunciato di aver dato mandato ai propri legali di intraprendere ogni più opportuna azione a propria tutela, nei confronti del Corriere della Sera, in seguito all’articolo “Le sovvenzioni e i politici - Il sistema San Raffaele” pubblicato giovedì scorso.«Nell’articolo in questione - spiega una nota di Soru - risultano contenute numerose gravissime imprecisioni».

n Accusato di fare parte di una banda che gestiva un traffico di droga per la Sardegna dalla Spagna, un ungherese di 29 anni, P.G.T. le sue iniziali, è stato arrestato dalla Polizia di Frontiera di Trieste, mentre viaggiava a bordo di un furgone. A suo carico era stato emesso lo scorso marzo un ordine di custodia cautelare dal gip del Tribunale di Cagliari. Ora si trova nel carcere friulano a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sanità Le speranze

dei malati più gravi sulle ali dei Falcon n Nel più breve tempo possibile. Dal momento in cui la sala operativa dell'aeronautica riceve la chiamata dalla prefettura di Cagliari, allertata dall'ospedale, non ci possono essere tempi morti. Un aereo parte immediatamente da Ciampino o da Pisa per raggiungere la Sardegna e imbarcare un paziente in gravi condizioni che ha bisogno di essere trasferito per cure speciali ed immediate. Anche ieri mattina, tutto ha funzionato alla perfezione. Un neonato, affetto da una grave patologia, accompagnato dal padre e dallo staff medico sardo, è stato trasportato a bordo di un Falcon 50 del 31mo stormo dell'aeronautica militare, dall'aeroporto di Elmas fino a Ciampino. Circa cinquanta minuti di volo, poi l'ambulanza, e, in poche ore, dalla clinica Maciotta del capoluogo, il piccolo paziente è stato portato all'ospedale «Bambin Gesù» della Capitale. AL LAVORO 24 ORE SU 24 Disponibile ogni giorno, ventiquattro ore su ventiquattro, il trasporto aereo d'urgenza è un servizio fondamentale per la Sardegna. Le strutture sanitarie sarde vi ricorrono prevalentemente per il trasferimento dei pazienti, ma anche per trasportare equipe mediche specialistiche, oppure per lo spostamento di organi da trapiantare. Tra i malati, ad aver bisogno di cure speciali sono soprattutto neonati affetti da patologie cardiache da operare. Accade più di una volta al mese che qualche piccolo paziente venga inviato in una struttura speciale: è un'incidenza troppo bassa per pensare di aprire un centro localmente. L'azienda mista ospedaliera ha invece stretto delle convenzioni con strutture della penisola, che consentono di offrire ai sardi i migliori trattamenti disponibili. L'altra categoria di pazienti per la quale si ricorre spesso al trasporto aereo, sono i grandi ustionati. Nonostante ci sia un centro a Sassari, in casi particolari di ustioni molto estese, è necessario trasferirli verso

«Dall'inizio dell'anno sono partiti da Elmas, che serve il sud dell'Isola, circa una ventina di trasferimenti». Ivano Car Maresciallo aeronautica militare

Roma o Palermo. Per i viaggi delle equipe e il trasporto di organi, in media, ci sono circa 20 voli ogni anno. Quello dei trapianti è un circuito nazionale diviso in tre zone: nord, sud e centro. La Sardegna è inserita in quest'ultima zona. Quando l'organo di un donatore non serve nella sua regione, si guarda nelle liste di zona, ma bisogna agire rapidamente. E in quest'ottica il trasporto aereo per l'Isola, è insostituibile. Altro elemento centrale in questo tipo di spostamenti, sono la tempistica ed il coordinamento. Tra prefettura, azienda mista e aeronautica, ormai si sono creati degli automatismi collaudati. VELIVOLI DIFFERENZIATI Grazie all'utilizzo di differenti tipi di velivoli, l'aviazione militare garantisce il trasporto di pazienti in qualsiasi condizione di salute, in brevissimo tempo. «Dall'inizio dell'anno sono partiti da Elmas, che serve il sud dell'Isola, circa una ventina di trasferimenti - sottolinea Ivano Car, maresciallo dell'aeronautica militare - a questi vanno aggiunti quelli partiti da Olbia. Utilizziamo i Falcon 50 e 900 di stanza a Ciampino oppure i C-130 di Pisa. Dipende dal tipo di assistenza che ci viene richiesta. Assieme al paziente assicuriamo il trasporto dello staff medico e, dietro autorizzazione, anche di uno o due familiari. Dal momento in cui l'ambulanza entra in aeroporto forniamo tutto il supporto necessario, e facciamo il possibile per garantire un viaggio il più rapido possibile». Non solo verso l'Italia. A seconda delle sue necessità, il malato può essere trasferito anche all'estero. «Da Cagliari, il paziente può andare dovunque - continua il maresciallo Car - I voli più frequenti, sono certamente quelli verso gli ospedali pediatrici della Penisola, per Milano, Padova, o il Gaslini di Genova. Ma ci sono stati casi di trasporti verso strutture in Francia e negli Stati Uniti». Michele Salis

L’AEREO Il Falcon utilizzato per il trasporto del neonato

AERONAUTICA MILITARE

I VOLI OTTO PARTENZE SU DIECI DEDICATE A BAMBINI E NEONATI n Gli aerei utilizzati per i trasporti d'emergenza dalla Sardegna sono diversi. Dalla base di Ciampino partono i jet Falcon 50 e Falcon 900EX del 31mo stormo. I primi sono trireattori e, come i secondi, più grandi e moderni, hanno un'autonomia intercontinentale. Da Pisa invece muovono i C-130. Veri giganti dell'aria con quattro motori e un'autonomia di oltre 5mila chilometri. Otto voli su dieci sono dedicati al trasporto di bambini o neonati: dall'ospedale la richiesta passa per la prefettura. Questa si rivolge alla Sala situazioni dell'aeronautica militare che dispone il volo. Viene allertato il personale degli aeroporti di partenza e arrivo e tutto viene predisposto in modo da avere un'ambulanza in attesa all'atterraggio. Gli equipaggi per i trasferimenti, a disposizione 24 ore su 24, sono in grado di decollare anche senza preavviso, nel tempo massimo di un'ora e mezza.

Il progetto Un Gagli-off per recuperare detenuti e vittime

BUONCAMMINO Il progetto coinvolge 25 detenuti del carcere cagliaritano

n Sono 56 detenuti di Cagliari e Iglesias e fanno parte del progetto GagliOff: un programma nato a ottobre 2010 rivolto al recupero degli autori dei reati e delle vittime e portato avanti dal Dipartimento di Psicologia. L’idea ha coinvolto il carcere di Buoncammino e la Casa Circondariale di Iglesias. I detenuti partecipanti al progetto sono stati individuati dagli operatori penitenziari sulla base del reato commesso (reati predatori e omicidio a Cagliari e violenza sessuale a Iglesias). Alla prima fase dell’azione, hanno partecipato 25 detenuti di Cagliari e 31 di Iglesias, la Polizia penitenziaria e gli operatori di entrambi gli istituti di pena. Il progetto vede coinvolte anche alcune realtà imprenditoriali sarde

nelle quali i detenuti potranno effettuare tirocini ed esperienze lavorative. Adesso scatta la seconda parte: il recupero delle vittime. Si tratta di una sperimentazione unica in Italia basata su modelli di intervento già testati in altri paesi europei e nel Canada. Il dipartimento di Psicologia grazie all’impegno della professoressa Cristina Cabras, ha presentato una prima relazione in cui si evidenziano i primi

CARCERE Piano per reinserire gli autori di omicidi reclusi a Buoncammino: un modello da seguire che parte dall’Isola

importanti risultati sulla via, non solo della pena, per i detenuti, ma anche nel recupero. Non solo chi ha commesso il reato però, ma anche le stesse vittime: con la Procura, la polizia, i carabinieri e la Provincia si porterà avanti un programma a tappe per il sostegno e il reintegro in società delle vittime, in particolare le donne. La nuova frontiera del recupero passa per il web: sarà la rete il mezzo per dare un’opportunità lavorativa a soggetti detenuti e ridurre il rischio di recidiva. «Gagli-Off può diventare un modello da seguire, una scommessa che parte dalla Sardegna», ha dichiarato Giampaolo Cassitta, direttore dell’Ufficio Detenuti e Trattamento del Prap. L.C.


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CAGLIARI

Statale 195 Incidente e traffico in tilt n Una coda lunga più di 3 chilometri tra Sarroch e Villa San Pietro ha rovinato il sabato mattina ai vacanzieri che cercavano di raggiungere le spiagge di Pula. Colpa del classico tamponamento sulla SS 195, tutte le estati protagonista di incidenti stradali e code senza fine. Ieri il tamponamento è av-

ventuto all’ingresso di Villa San Pietro, a un centinaio di metri dal semaforo, verso le 11 del mattino. È subito intervenuta la polizia per gestire il traffico delle due corsie contrapposte. Sopratutto perché fino all’arrivo del carroattrezzi, una delle due macchine coinvolte, una Opel Corsa, non è

riuscita a ripartire e ha tenuto bloccata la carreggiata nel senso di marcia verso Pula. Come se non bastasse sono arrivate anche le nuvole e qualche goccia di pioggia. Così più di qualche macchina ha pensato di fare inversione a “u”, ignorando la linea continua, per fare ritorno a casa.

Ospedale Reparti dal Civile a Monserrato SANITÀ Chirurgia generale Due chiude e riapre a settembre al Policlinico. Protesta di alcuni medici: decisione assunta senza comunicazioni. L’azienda mista: falso, c’è una delibera n Chiude il reparto di chirurgia generale “B” del San Giovanni di Dio. Sarà trasferito a partire dal cinque settembre al policlinico di Monserrato. La decisione è stata comunicata venerdì dal direttore Alessandro Uccheddu agli allibiti medici arruolati nel reparto. Che lamentano le modalità poco corrette dell’informazione, avvenuta, a sentire loro, «di punto in bianco, senza nessuna concertazione con i dirigenti medici che da oltre vent’anni lavorano lì dentro». Possibili disagi per l’utenza, hanno spiegato: «Per settembre sono previsti appuntamenti per visite ed esami specialistici e finora non è partita nessuna comunicazione ufficiale per i pazienti». Il reparto chiuderà per tre settimane dal 15 agosto, a regime ci sarà il suo gemello “A”, per smantellare tutto seguendo la stessa modalità di Neurologia. «Anche in quel caso è stato spostato tutto dall’oggi al domani», raccontano, «La maggior parte dei nostri utenti sono

persone anziane che vivono nel centro storico, per loro non sarà semplice arrivare fino a Monserrato». Nessuna sorpresa invece per Roberto Sequi, direttore sanitario dell’azienda mista. «Sul trasloco esiste una delibera già da marzo», replica, «abbiamo approfittato delle ferie estive proprio per creare il minimo disagio ai pazienti. La decisione è stata adottata in perfetto accordo con i direttori dei reparti. L’intenzione è quella di trasferire tutto, clinica Macciotta compresa, al policlinico quando saranno terminati i lavori per il padiglione Q che dovrebbero partire in autunno. Il vantaggio sarà l’offerta di servizi migliori per gli utenti. Non dimentichiamo che c’è l’esigenza forte di ottimizzare tutto quello che abbiamo e l’Università cagliaritana ha già molti reparti doppi». Il risparmio comunque non ci sarà, perché «alla fine i costi saranno gli stessi», conclude Sequi. L’ospedale San Giovanni di Dio, è il

IL SAN GIOVANNI DI DIO Continua lo sgombero dell’ospedale Civile

più grande presidio dell’azienda ospedaliera universitaria cagliaritana. Ha 360 posti letto che si uniscono ai 50 in regime di day hospital. Incastonato nel cuore della città è l’ospedale dei cagliaritani per definizione, fin da quando fu costruito nel 1884 sul progetto dell’architetto Gaetano Cima. Attualmente è sottoposto a vincolo archeologico. E la sua tutela, a sentire Sequi, crea qualche difficoltà burocratica. «Lì non si può spostare neanche una mattonella», spiega, «i tempi per il suo ammodernamento sarebbero troppo lunghi. La struttura è vecchia e non permette di installare le tecnologie più moderne». Riguardo alle probabili proteste dei pazienti, che verrebbero privati dell’unico presidio sanitario al centro della città, rassicura: «Il San Giovanni di Dio non sarà smantellato, potrebbe essere utilizzato per altre attività indirizzate a pazienti senza patologie complesse. Penso ai servizi assistenziali e ambulatoriali con l’obiettivo di rispettare il piano sanitario regionale che prevede una riduzione dei posti letto e la limitazione dei ricoveri ai casi più urgenti». Francesca Ortalli


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SPORT MERCATO IL PALERMO PRENDE SILVESTRE PER DIAMANTI È FATTA COL BOLOGNA n Parte Pastore, arriva Silvestre, che lascerà Catania per il Palermo in cambio di 6 milioni più Lanzafame. Il Lione chiude la porta alla partenza di Pjanic cercato dalla Lazio. Lotito però sembra più interessato a Parolo. Prima però il Cesena vuole capire se può arrivare Piriz, visto che l'Udinese ora vuole tenerselo. Il Cesena vuole anche Martinho ed uno fra Yebda ed Almiron. È un affare fatto quello che porterà l'argentino Maxi Morales dal Velez all'Atalanta. Che ora cercherà di stringere anche per Denis dell'Udinese. Cassano sarebbe stato offerto al Genoa, Preziosi ha ripreso il corteggiamento a Gilardino mentre per Diamanti al Bologna si è alla stretta finale.

IL DOPOGARA

Donadoni: test duro i corsi più avanti nella preparazione n Il tecnico del Cagliari Roberto Donadoni sapeva che alla fine non poteva chiedere più di tanto ai suoi giocatori copo una settimana intensa di lavoro che ha visto i rossoblù in campo anche ieri mattina. Il risultato dell’amichevole di ieri giocata a Macomer, un pareggio senza reti, ha poca valenza a differenza della prestazione nel complesso che offre spunti di lavoro al tecnico rossoblù: «È stata una partita difficile ha detto Donadoni - anche perché l’Ajaccio è molto più avanti di noi con la preparazione, visto che inizieranno il campionato la prossima settimana. Di certo non abbiamo fatto la nostra miglior partita, ma abbiamo creato qualche buona occasione ed è stato comunque un buon appuntamento per noi, sono queste partite che ci fanno crescere». LARRIVEY: «SPIRITO GIUSTO» Larrivey, ieri non è riuscito ad andare in gol, a differenza della scorsa amichevole nella quale aveva realizzato una doppietta. Intervistato da “TuttoCagliari.net” è andato oltre il risultato: «È stato un buon test, anche se non abbiamo vinto. Abbiamo avuto buone occasioni, ma non siamo riusciti a concretizzarle. Se avessimo trovato il vantaggio la partita sarebbe stata sicuramente in discesa. Comunque c'è lo spirito giusto e questo è l'importante». L’attaccante ha parlato anche di El Kabir, suo nuovo compagno di reparto: «Dobbiamo migliorare l'intesa, ma è normale. Ancora ci stiamo conoscendo». I DIFENSORI Ma è stata anche la giornata di Simone Gozzi alla sua prima comparsa ufficiale con la maglia rossoblù, dopo qualche giorno di stop in seguito a degli affatticamenti muscolari: «Felice di aver giocato la mia prima partita. Riguardo al mio ruolo posso giocare al centro e anche a destra della difesa», ha detto Gozzi. Insomma, il jolly che fa comodo al tecnico del Cagliari Donadoni. E a proposito di difensori, Davide Astori avalla le dichiarazioni del suo allenatore: «È stata una partita dura. A tratti abbiamo proposto anche un buon gioco, ma dobbiamo migliorare l'intesa». Ad esempio? «Qualche problemino di lingua con i nuovi». Astori ha parlato anche del suo nuovo compagno di reparto Gozzi: «Si è integrato molto bene e ha disputato un ottimo secondo tempo». Nainggolan, tra i migliori in campo, ha raccontato lo stato di forma dei rossoblù: «Siamo un po' stanchi e nei primi 15' minuti si è visto. Poi piano piano ci siamo sciolti e le cose sono andate meglio». La preparazione del Cagliari è iniziata da quasi due settimane: «Siamo a buon punto». E tra le novità inevitabile chiedergli di Ibarbo: «È molto bravo, abile e dà sempre una grande mano».

ROBERTO DONADONI Il tecnico rossoblù è subentrato a Pierpaolo Bisoli alla guida del Cagliari il 15 novembre 2010 dopo le esperienze da tecnico al Lecco, Livorno, Genoa, Napoli e con la Nazionale

Cagliari-Ajaccio 0-0 Rossoblù spuntati Ibarbo, altro che noia MACOMER Poche occasioni da gol, ci provano Cossu e Mancosu, palo di Perico. Buona prova di Nainggolan e del colombiano uscito tra gli applausi. Assenti Nenè, Biondini e Suazo, ancora indisponibili n Poche occasioni e qualche annoiato tra i tifosi, soprattutto perché è mancato il gol da entrmbe le parti. Cagliari-Ajaccio allo “Scalarba” di Macomer ieri è finita 0-0 con un’unica soddisfazione: gli applausi per il neoacquisto rossoblù Victor Ibarbo (nella foto di Enrico Locci), apprezzato quanto e più della scorsa amichevole. Comunque resta sempre un test estivo per far sciogliere le gambe alla squadra in fase di preprazione (i rossoblù si sono allenati anche nella mattinata di ieri prima della partenza a Macomer), ma anche per mettere in pratica le prime cognizioni tattiche della stagione. Alla fine, con Nenè, Davide Biondini e David Suazo ai box per problemi muscolari da qualche giorno, Donadoni non ha disposizione molte alternative e cambi da proporre. PRIMO TEMPO Così i primi a scendere contro l’Ajaccio (squadra di Terza Divisione frances due categorie più in basso della serie A) sono stati: Agazzi tra i pali, Pisano, Canini, Astori, Agostini in difesa, Ibarbo, Conti, Nainggolan a centrocampo, Cossu trequartista, El Kabir e Larrivey la coppia d’attacco. Nel primo tempo le azioni più diver-

tenti nascono da Ibarbo e Nainggolan, migliori in campo. Ma alla fine le occasioni sono soltanto due: prima El Kabir fallisce davanti al portiere su un suggerimento di Nainggolan. Poi Conti serve Ibarbo che in velocità cavalca la fascia fino a cercare Cossu che calcia di destro ma la palla viene respinta sulla linea. Per il resto poco da rilevare se non gli esperimenti di Donadoni. Ibarbo (provato da interno) e Nainggolan si sono spesso scambiati la fascia. Quest’ultimo, alla fine della prinma metà della gara, è restato a terra per un colpo al volto. SECONDO TEMPO Nella ripresa il tecnico rossoblù inserisce in campo Avramov, Gozzi, Ariaudo, Perico e Mancosu. La partita, equilibrata fino a quel momento inizia a caratterizzarsi per i troppi errori da parte di entrambe le formazioni. Subito ci prova Seymand, ma Avramov interviene con sicurezza. A svegliare il pubblico di Macomer è Perico che calcia dai 25 metri e prende il palo (32’). Al 55' pericoloso l'Ajaccio, con un improvviso tiro di Danet, deviato in angolo da Avramov. E poi il solito ignoto Marrone, subentrato a Cossu nel 16’ ha creato un po’ di movimento in campo, anche se

numeri 3

Agosto ore 18 ad Arbus (stadio Santa Sofia) l’amichevole contro il Treviso (Seconda Divisione).

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Agosto alle ore 20.30 a Tempio (stadio Nino Manconi l’amichevole contro il Rayo Vallecano (Liga spagnola), prezzo unico 10 euro.

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Agosto alle ore 20.30 a Olbia (stadio Nespoli), l’amichevole contro i greci dell'Aris Salonicco.

ancora non si conosce il futuro dell’australiano. Il cambio di Cossu ha portato Mancosu a giocare da trequartista dietro le punte Larrivey ed El Kabir. E proprio Mancosu rischia di segnare il gol dell’1-0: El Kabir lo cerca all’altezza del dischetto, Mancosu va di prima, il difensore respinge, poi ci riprova ma il portiere è pronto. Nulla di fatto, e allora il tecnico rossoblù Donadoni mette in campo i giovani della panchina: Murru entra per Astori e Giorico per Ibarbo che esce tra gli applausi del pubblico di “Scalarba”. Ariaudo si sposta al centro, Murru diventa terzino destro. Buono l’ersordio di Simone Gozzi dopo solo una settimana di allenamenti. Il prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 3 per affrontare il Treviso allo stadio “Santa Sofia” di Arbus. LE FORMAZIONI Cagliari primo tempo: Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Ibarbo, Conti, Nainggolan, Cossu, El Kabir, Larrivey. Cagliari secondo tempo: Avramov, Perico, Gozzi, Astori (87' Murru), Ariaudo, Ibarbo (87' Giorico), Conti, Mancosu, Cossu (61' Marrone), El Kabir, Larrivey. Gfcoa Ajaccio: Maury, Santonine (46' Romey), Poletti, Filippi, Bocognano, Colinet (70' Sinapi), Maisoneuve (70' Castel), Seymand (46' Gbizie), Poggi (46' Danet), Boesso (46' Rachid), Colloredo (70' Rahal).


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Mondiali 2014

Ronaldo aiuta l’Italia niente Francia e Trap n «Siamo l'Italia e il nostro obiettivo nelle qualificazioni è vincere il girone». Il ct azzurro Cesare Prandelli commenta così l’esito del sorteggio del girone di qualificazione ai Mondiali Brasile 2014 che vedrà gli azzurri affrontare Danimarca, Repubblica Ceca e Bulgaria, più le meno consistenti Armenia e Malta. A Rio de Janeiro la mano fortunata di Ronaldo ha regalato a Buffon e compagni un girone, per metà composto dalla mano di Ganso, in parte insidioso ma comunque abbordabile. E questo perché sono state evitate alcune mine vaganti come la Francia, che troverà i campioni del mondo della Spagna nell'unico girone a cinque squadre, e l’Irlanda del Trap, finito nel gruppo della Germania insieme con la Svezia di Ibra e l’Austria. PRANDELLI PENSA AGLI EUROPEI Cesare Prandelli non può nascondere la soddisfazione per aver evitato gli “odiati” cugini francesi ma resta cauto: «L'avversaria più temibile? Quando se ne dice una, si rischia sempre di capitare poi nella sorpresa. Ora sono concentrato sul girone di qualificazione agli Europei». Così il presidente federale Giancarlo Abete, presente a Rio: «Lo ritengo un sorteggio buono, seppur con la dovuta prudenza, con-

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CESARE PRANDELLI «Siamo l'Italia il nostro obiettivo deve essere vincere il girone»

GIANCARLO ABETE «Sorteggio buono, non abbiamo le più pericolose Russia e Francia»

siderato che non abbiamo pescato le due squadre più pericolose della seconda urna, Russia e Francia». LE AVVERSARIE DEGLI AZZURRI La Danimarca non è più la squadra dei fratelli Laudrup ma contende a Portogallo e Norvegia il primato nel girone H di qualificazione a Euro2012. Molti gli elementi di qualità (Agger e Kjaer, Eriksen e Bendtner), 8 anni fa lo sputo di Totti a Poulsen. La Rep Ceca ha fallito la qualificazione agli ultimi Mondiali e ha quasi compromesso quella a Euro2012. Lontani i tempi di Nedved e Poborsky, il solo Cech non basta. La Bulgaria ricorda la doppietta di Baggio a Usa '94 (semifinale), ritrova gli azzurri lungo la strada per il Mondiale come già capitato per il Sudafrica. Niente Euro2012, staccato da Inghilterra e Montenegro. L'Armenia è assieme a Malta. GLI ALTRI GIRONI Equilibrato e scottante il gruppo della Croazia con altre due squadre della ex Jugoslavia, Serbia e Macedonia, oltre a Belgio, Scozia e Galles. L’Olanda trova la Turchia, il Portogallo pesca la Russia mentre l’Inghilterra ha contro Montenegro e Ucraina. La Slovacchia per la Grecia e la Solvenia per la Norvegia.

I 9 GIRONI I GALLETTI TROVANO LA SPAGNA Gruppo A Croazia, Serbia, Belgio, Scozia, Macedonia, Galles. Gruppo B ITALIA, Danimarca, Rep. Ceca, Bulgaria, Armenia, Malta. Gruppo C Germania, Svezia, Irlanda, Austria, Far Oer, Kazakhstan. Gruppo D Olanda, Turchia, Ungheria, Romania, Estonia, Andorra. Gruppo E Norvegia, Slovenia, Svizzera, Albania, Cipro, Islanda. Gruppo F Portogallo, Russia, Israele, Irlanda del Nord, Azerbaigian, Lussemburgo. Gruppo G Grecia, Slovacchia, Bosnia, Lituania, Lettonia, Liechtenstein Gruppo H Inghilterra, Montenegro, Ucraina, Polonia, Moldavia, San Marino Gruppo I Spagna, Francia, Bielorussia, Georgia, Finlandia n Si qualificano al Mondiale 13 nazionali europee delle 53 in corsa: le 9 vincenti dei gruppi e le 4 vincenti dei playoff tra le migliori 8 seconde (iclassifica avulsa tra le prime 5 di ogni gruppo). Le qualificazioni si giocano tra il 7 settembre 2012 e il 19 novembre 2013.


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SPORT SERIE D ARZACHENA IN RITIRO AD ARITZO TANTI GLI ACQUISTI PER MISTER PERRA

ECCELLENZA CINUS VA AL SANLURI ANTINORI RIMANE IN PORTA A PULA

PROMOZIONE BARATELLI AL LANUSEI IL QUARTU 2000 PRENDE MARCO SPANU

n Torna al lavoro l’Arzachena. Oggi ad Arzana gli smeraldini di Virgilio Perra iniziano il ritiro in vista. Squadra rivoluzionata che in serie D sarà protagonista. Dal Selargius, col tecnico, sono arrivati i difensori Pitta (‘91) e Porcu, i centrocampisti Di Prisco e Nuvoli, gli attaccanti Emiliano e Federico (‘93) Melis. Acquistati anche la punta Cappai (Villacidrese) e i difensori Pinna (Budoni), Rossi (Pianosa) e Voican (‘92, Steaua Bucarest).

n Il Sanluri sceglie il nuovo portiere. Dopo aver corteggiato Matteo Murtas, ex Arzachena, i biancorossi prendono Marco Cinus (foto), ex Carbonia. Il Pula, invece, si affida ancora a Michele Antinori. L’esperto portiere sarà affiancato da un giovane: si parla di Marco Mainas (‘93), ex Selargius, e Antonio Grosso (‘92), che l’anno scorso si è diviso tra Gemini Pirri e Sant’Elena.

n Ennesimo colpo di mercato del Lanusei che acquista il centrocampista Davide Baratelli, 30 anni, prelevato dal Taloro. Gli ogliastrini hanno preso anche due fuoriquota, Luca Serra (‘93), attaccante ex Tortolì, e Mirko Piras (’94), centrocampista ex Jerzu. Il Quartu 2000 ha acquistato Marco Spanu, difensore ex Sant’Elena e Capoterra, ma non molla la presa su Andrea Cappai, ex centrale del Palau e Tempio.

Progetto Sant’Elia

NUOTO .ORO AL SETTEBELLO

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Rosa extralarge per mister Pani «Siamo in 30»

IN RITIRO Il tecnico: «Devo valutare il gruppo, più avanti sfoltiremo la rosa, non so ancora che campionato faremo». Il mediano Dessì: «Siamo rimasti in pochi dell’anno scorso, in D determinanti i giovani» di Eleonora Fava n Il Progetto Sant'Elia spiega le vele e si prepara per la prima volta nella storia a solcare il mare del campionato di serie D. Un equipaggio quasi del tutto nuovo, quello dei cagliaritani, che vede come unici riconfermati dell'anno scorso, i difensori Chessa, Frongia, Boi e Loi, quest'anno capitano della squadra, il centrale di centrocampo Dessì, l'esterno Atzori e il bomber Ibba. «Siamo rimasti pochi – commenta Dessì – ancora non abbiamo avuto modo di vedere bene sul campo i nuovi arrivati ma ci fidiamo del diesse Ibba e delle sue scelte. Credo verrà fuori una buona squadra almeno per una facile salvezza, poi ognuno di noi darà il massimo per mirare più in alto».

dice Pani – ci siamo allenati solo poche volte e non ho avuto modo di valutare bene tutti i giocatori. Certamente sarà una rosa da sfoltire, ora siamo in 30 e dovremo scendere a 20-22 giocatori. Si vedrà in seguito se occorrerà rafforzare qualche reparto. Io ho presentato solo la lista dei riconfermati, poi il presidente Cardia e il diesse Ibba hanno operato in fase di mercato». Tanti i giovani in rosa che dovranno essere pronti ad entrare in campo dal 1’, perché in serie D c'è la regola dei 4 fuoriquota (un '91, due '92 e un '93). «Giocano un ruolo fondamentale, chi ha i giovani forti vince – dice ancora Dessi – Non penso ci sia grande divario rispetto all’Eccellenza, la differenza la fanno sempre i giovani. In questi giorni mi sono piaciuti Di Laura e il portiere Misiano, gli altri non saranno da meno».

QUANTI ACQUISTI Tanti gli arrivi. Con i portieri Di Leo (1979, ex Cesenatico) e Misiano ('92, ex Cutro), a completare le mura difensive, sono arrivati Ianniciello ('88, ex Gallipoli in C1), Di Laura ('91, 1 presenza in serie A col Cagliari), Sedda ('92, Porto Torres) e Belfiore ('93, Ascoli). A centrocampo due importanti innesti, ex Villacidrese, come Cordeddu ('88) e Cotza ('88, 5 presenze in serie A con il Cagliari), mentre Travaglione, classe '81 ed ex capitano del Flaminia, è arrivato dopo il forfait di Bergese. In attacco c’è Farrugia, (ex Alghero e Como), il rumeno Atomei ('92, Trento) e gli esterni del '91 Festa (Quartu 2000) e Garrucciu (Latte Dolce). Al timone del Progetto Sant'Elia il riconfermato mister Massimiliano Pani (col suo vice Guido Fenza). «È presto per fare dei pronostici –

IL PROBLEMA DEL CAMPO Rimane ancora in sospeso la questione del campo e si attende una risposta dal comune per far partire i lavori per la messa a norma dell'impianto di Via Schiavazzi. In alternativa, il neo-consigliere comunale Giovanni Dore, si farà promotore della proposta da presentare al consiglio comunale di far disputare le gare casalinghe dei biancoblù nello stadio Sant’Elia. «Preferirei che ci allenassimo e giocassimo nello stesso campo – dice mister Pani – sia esso in erba o in sintetico». Cristian Dessi va oltre: «Certo il tifo dei ragazzi del nostro quartiere è importantissimo, ma se dovessimo giocare a porte chiuse per me andrebbe bene lo stesso, noi siamo avvantaggiati perché per gli avversari sarà difficile vincere nel nostro campetto».

Ko la Serbia 8-7, il ct Campagna: «Epici» n «Siamo stati straordinari. Sono felice. È una vittoria epica, voluta da tutta la squadra». Il ct Sandro Campagna trattiene a stento l'emozione dopo l'oro conquistato dal Settebello ai mondiali di pallanuoto di Shan-

ghai, in Cina, con la vittoria per 8-7 dopo i supplementari sulla Serbia. Decisivi il portiere Tempesti, che para un rigore (il 2° parato della sua strepitosa gara), e Felugo, che segna il gol partita. I tempi regolamentari

ARGENTO L’EMOZIONE DI DOTTO: «È INCREDIBILE» n Luca Dotto ha conquistato la medaglia d'argento nei 50 stile libero maschili ai Mondiali di nuoto di Shanghai. L'azzurro ha chiuso al secondo posto con il tempo di 21’’90. La medaglia d'oro è andata al brasiliano Cesar Cielo Filho in 21’’52. Bronzo al francese Alain Bernard in 21’’92. «Sono rimasto senza parole. Pazzesco, incredibile, non ci credo» ha detto Dotto appena è terminata la sua gara. «Se prima dei Mondiali mi avessero pronosticato il podio nei 50 stile libero avrei detto: “Voi siete matti...” - prosegue - Io non li preparo neanche i 50 e poi basta vedere il campo dei partenti: ero il più piccolino, a maggior ragione è pazzesco. La dedica? È per i miei genitori, grazie ai loro sacrifici enormi sono riuscito a prendere questa medaglia. E poi alla mia fidanzata Rossella».

Terra Sarda Mullings cancella Ben Johnson

MULLINGS A Arzana fa 9’’93 nei 100m

n Non avrà la popolarità e il carisma di Usain Bolt, ma Steve Mullings corre fortissimo verso Daegu. Ad Arzana il velocista giamaicano ha cancellato il nome di Ben Johnson dall'albo d'oro del Terra Sarda, realizzando il nuovo primato del meeting con un 9''93 che mette paura a chi dovrà affrontarlo ai mondiali. Un tempo che distrugge il 10''10 realizzato da Johnson al Sant'Elia nel 1987 e che suona come una pesante conferma, dopo il 9''80 realizzato da Mullings il 4 giugno al meeting di Eugene. Una piccola gemma al pubblico ogliastrino l'ha regalata anche Alexandria Andersson, vincitrice dei 100 metri femminili con un 11''12 che le ha permesso di battere la giamaicana Sherone Simpson, argento olimpi-

si erano chiusi sul 6-6, con gli azzurri rimontati nel finale. «Abbiamo strameritato, è stata una partita aperta, giocata con i nervi e con il cuore. Tempesti grandioso. Con i 2 rigori parati ci ha dato fiducia».

co a Pechino (nuovo record del meeting). Sul traguardo e sul podio l'americana aveva il sorriso leggero di chi si è ritrovata dopo aver fallito ai trials la qualificazione ai mondiali. Decisamente più modesti i risultati delle altre gare, con una Micol Cattaneo vincente sui 100 ostacoli, ma senza il minimo per Daegu, e con Marta Milani (a Daegu forse nei 400) prima negli 800 metri, con un tempo al di sopra del suo

ARZANA Lo sprinter giamaicano vince i 100m con un 9''93 che abbatte il 10''10 realizzato dal canadese nel 1987

personale. Dominio americano nei 200 femminili con Tiffany Townsend davanti alle connazionali Andersson e ChaWilliams, mentre Mullings si è ripetuto nei 200 maschili, con un 20''21 che rappresenta poco più che un buon allenamento. Giamaica sul gradino più alto del podio anche nei 400 metri, con Sherika Williams nella gara femminile e Spence Lanford in quella maschile. Successi anche per il marocchino El Manaaoui negli 800, il cubano Martinez nel lungo, il keniano Kemboi nei 3000 e l'americano Nieto nel salto in alto. Per gli atleti sardi, capitanati dall'ormai esperta Maria Aurora Salvagno, un'occasione di misurarsi con i più forti. Gabriele Lippi

F1 VETTEL VA IN POLE ALONSO DIETRO MASSA n Di nuovo in pole position dopo due gare a secco. Nel Gran Premio che doveva sancire la strana alleanza Ferrari-McLaren per riaccendere il Mondiale, Sebastian Vettel ritorna padrone delle qualifiche. Un segnale pesante che il campione del mondo della Red Bull recapita sulle residue speranze iridate dei due suoi più pericoloso rivali. Lewis Hamilton, sempre in palla e capace di prendersi ancora la prima fila all'Hungaroring e Fermando Alonso, solo quinto e dietro anche al compagno alla Ferrari Felipe Massa dopo il promettente avvio di week-end illuminato dalle trenta candeline per il suo compleanno.


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CULTURA

IL FESTIVAL Riflessi di luna, il mare, la necropoli Nora per tre sere si illumina di stelle

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on ci possono essere ogni giorno aragosta e Aligoté a pranzo. Né avere avere ogni anno ospiti come Brian Auger e Dionne Warwick. Eppure il Nora Jazz Festival anche quest’anno apparecchia un desco dignitoso, con pietanze pop e funamboliche, nella cornice sontuosa di stele e tofet della necropoli punica. Tre giorni che più eterogenei è difficile immaginare. Si parte il 3 agosto con la formazione sarda “GB Orchestra” con la voce di Sandra Ligas in apertura di rassegna. Un salto di stili e continenti il giorno appresso, con la rediviva stellina del pop R&B e dance Amii Stewart. Altro capitombolo il 5 agosto con un chitarrista jazz, noto per il virtuosismo del suo stile tapping. Difficile trovare un filo conduttore fra questi tre show. Difficile ancora, se non con un brivido che corre giù per la schiena, ripensare alle vette raggiunte la scorsa edizione. Il Brian Auger con le mani sull’Hammond, note che fanno scendere giù dal cielo (o convocano dall’inferno) le Tanit e i Baal punici. La classe quasi ineguagliabile della musa bacharachiana Warwick. Basterebbe un “Walk on by” o un “Anyone who had a heart” per far di Nora, quella sera, la capitale mondiale del bacharachianesimo militante. Ma ci si dovrà accontentare. Al posto dell’aragosta e dell’Aligotè, polpo fritto e Canayli. Serata sarda all’esordio della minirassegna. Sarda per l’origine della big band, la GB Orchestra, diretta dal trombettista Giorgio Baggiani e dai alcuni dei più rappresentativi musicisti professionisti e direttori d’orchestra della scena nazionale e regionale. Ma di sardo ci sarà solo quello. Il concerto spazierà dai classici swing al funky di Maynard Ferguson e Chuck Mangione e sarà reso ancor più godibile dalla cantante etnicofolk cagliaritana Sandra Ligas. Ma fin qui, il polpo fritto mantiene quello che promette. Per la seconda serata del 4 agosto è attesa sul palco una gloria del passato discotecaro, quell’Amii Stewart dalla voce Rhythm & Blues prestata alle luci stroboscopiche, che trasformò “Knock on wood”, il grande brano di Eddie Floyd, in un tormentone da pista da ballo. Bellissima, apprezzata come ballerina, coreografa e attrice, ha una voce superba, tra le più longeve e lodate del panorama musi-

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appuntamenti ARTE LO SPAZIO DI NIVOLA IN MOSTRA A BARUMINI n Fino all’11 settembre la mostra “Nivola, l'investigazione dello spazio”, a cura di C. Pirovano, promossa da Fondazione Barumini in collaborazione con Fondazione Costantino Nivola, per informazioni museo.nivola@tiscali.it. Visita su prenotazione: tel. 070 9368128.

IL MENÙ Dal 3 al 5 agosto, nell’ingresso della zona archeologica. La formazione sarda GB Orchestra con la voce di Sandra Ligas aprirà la rassegna che proseguirà con due stelle del firmamento internazionale: la cantante afro Emii Stewart e il chitarrista elettrico americano Stanley Jordan.

Centro culturale “Giovanni Lilliu”, Orario tutti i giorni dalle 10 alle 20

TEATRO L’ISOLA RACCONTATA AL VIA LA IX EDIZIONE

n Dal 1 al 31 agosto la IX edizione del festival “L'Isola del Teatro & l'Isola Raccontata”. Si parte il 1 agosto con i libri di Sandro Roggio “Paesaggi perduti” e dalle 23 Paolo Maccioni e Gianni Zanata con “Padri di pietra, storie sui giganti di Monti Prama”.

LA RASSEGNA Dal 3 al 5 agosto all’ingresso della zona archeologica: la GB Orchestra, Amii Stewart e Stanley Jordan cale internazionale. La Stewart sarà accompagnata dal trio composto da Giuseppe Arezzo al pianoforte, Felice De Gaudio alla batteria e al contrabbasso Giuseppe Tringali. Terza soirée finalmente jazzistica venerdì 5 agosto, chiusura del Festival. Sul palco salirà il celebre Stanley Jordan, chitarrista elettrico eccitante, funambolico e tra gli esponenti più originali di questo strumento. Nato a Chicago, è fra i

massimi interpreti, anzi un vero estremista, della tecnica del tapping sulla chitarra, raggiungendo dei risultati spettacolari che sulle prime lasciano senza fiato. Tanto da far pensare che non stia neanche suonando una chitarra. Innovatore assoluto, si esibisce sia come “one man band” sia in formazioni jazzistiche. Tecnica fenomenale, in grado di eseguire anche due o tre parti sovrapposte, dando allo spettatore la sensazione di trovarsi di fronte a due chitarristi contemporaneamente. Con lui sul palco Eddie Barattini alla batteria e Dwayne Burno al contrabbasso. E quasi quasi si sente di nuovo il profumo di crostacei e di Borgogna. Massimiliano Lasio

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Montresta, domani dalle 22 Info: www.isoladelteatro.it

LETTURE “CHIEDO SCUSA” LIVE DAL LIBRO DI ABATE IL PANTHEON DEL 2010 Nella scorsa edizione del Festival due star mondiali: Dionne Warwick e Brian Auger.

n Stasera lo spettacolo Chiedo Scusa che nasce sulle parole del libro “Chiedo Scusa” di Francesco Abate e Saverio Mastrofranco alias Valerio Mastandrea edito da Einaudi. In scena l’attore Giacomo Casti e il musicista Matteo Sau, con musiche originali. Stasera dalle 19 alle 20 Mogoro, nel Parco Comunale


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I cinquant’anni “suonati” di Fresu

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avventura di “!50”, i cinquanta anni suonati da Paolo Fresu in giro per la Sardegna con uno spettacolo e un gruppo musicale diverso per ogni serata, si conclude oggi a Cagliari con tre diverse occasioni. La prima è alle nove del mattino, nella piazzetta antistante il Teatro delle Saline , dove Fresu con il pianista Paolo Carrus terrà una esibizione in ricordo dell’amico Roberto “Billy” Sechi, il batterista scomparso cui la piazza è intitolata, con cui sia Fresu che Carrus hanno percorso i primi passi nel mondo del jazz. Alle 11 Fresu suonerà con il chitarrista Bebo Ferra all’Istituto penale per i minorenni di Quartucciu per i ragazzi detenuti e per gli operatori. Il gran finale con Fresu, “A Solo!” con la sua tromba e l’elettronica, sarà alle 21 e 30 al Teatro Lirico, unica sede convenzionale per un tour che ha attraversato quasi sempre luoghi inusuali. «In questo viaggio il mio rapporto con la Sardegna si è approfondito, - racconta Paolo Fresu- la nostra isola sappiamo che è bellissima, ma offre anche a chi pensa di conoscerla bene la sorpresa di una varietà enorme di paesaggi, di luoghi che davvero la rendono una specie di continente a sé, come spesso si dice, così come è incredibilmente ricca anche di situazioni e persone creative, di storie ed esperienze importanti anche se poco note. Ho incontrato una Sardegna pronta a cambiare, a ad andare avanti, nonostante tutti i problemi che abbiamo. Queste diverse giornate sono state tanto intense che il 12 giugno, quando

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TRE LUOGHI DELLA FESTA Il primo alle nove, davanti al Teatro delle Saline. Alle 11 Fresu suonerà al carcere minorile di Quartucciu. Alle 21 e 30 appuntamento al Teatro Lirico.

abbiamo iniziato, mi sembra lontanissimo. Scegliere il posto o la serata più riusciti o emozionanti non è possibile. Ci sono stati ogni sera momenti e situazioni indimenticabili, suonando dentro le miniere o vicino ai monumenti, come nel Pozzo Sacro di Santa Cristina o agli scavi archeologici di Nora o Barumini o in scenari naturali, una casa su un albero ad Allai, o la Cala Grande di Capo Testa, la “Valle della Luna”, dove tutta l’attrezzatura è stata portata a spalla per chilometri. Mi piace pensare di avere contribuito a far conoscere almeno un po’meglio alcuni dei paesi e dei territori che hanno questi luoghi, spesso dei tesori nascosti. L’ospitalità riservata ai musicisti e allo staff di oltre venti persone è stata generosa, a volte commovente. Per esempio l’altro giorno a Pompu, vicino a Mogoro dove era il concerto, ci è stato offerto il pranzo ed erano con noi quasi tutte le duecento persone del paese. In questa esperienza straordinaria ho potuto, insieme agli altri musicisti sul palco, non solo ripercorrere dei passi del mio percorso musicale, ma soprattutto farne di nuovi e tutto è stato condiviso con il pubblico, ed è stato registrato, ripreso e messo in rete immediatamente». Anche l’atto finale del tour, intitolato “A solo!”, verrà messo in rete e sarà visibile via Internet, e nelle sale e nei corridoi del Teatro verranno installate una scelta delle foto e delle immagini raccolte da Gianfranco Mura e dalla regista Marthe Lemore, mentre il concerto verrà proiettato sul muro esterno del Teatro. Stefano Fratta

CINQUANTA Paolo Fresu conclude oggi la serie dei suoi 50 concerti

FOTO ANDREA FELIZIANI


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appuntamenti

PAROLE SOTTO LE STELLE MILENA AGUS E LE SUE STORIE CON DAVIDE RUFFINENGO n Sei incontri, uno spettacolo teatrale sul palcoscenico naturale della Torre Sabauda di Calasetta. Continua il festival Parole sotto la Torre. Il festival letterario del Sulcis Iglesiente, uno dei più importanti dell’Isola, compie cinque anni. Mercoledì 3 agosto appuntamento “Mentre dorme il pescecane”, con Davide Ruffinengo incontra Milena Agus. Torre Sabauda di Calasetta Mercoledì alle 21

CALAGONONE JAZZ LA FAMILLE LAURENT E REGIO COELIS n La serata conclusiva avrà inizio con il concerto della Famille Laurent – Swing Brosse System e proseguirà con il concerto Regio Coelis scritto da Battista Giordano. Alle 18.30 ai Giardini della Villa Ticca Alle 21.30 al Teatro comunale

FESTIVAL ANIMAR LE MARIONETTE DI SARKADI E I PUPAZZI CON LA FRUTTA

n Alla Casa Baronale giornata finale. Teulada, oggi dalle 21

PUNTODIVISTA FESTIVAL PREMIAZIONE DEI CORTI E “CONCERTO ITALIANO” n Premiazione e visione dei cortometraggi vincitori. Segue la proiezione del film (unica data in Sardegna) di Italo Moscati “Concerto Italiano”, prestigiosa pellicola che oltre a vari premi e riconoscimenti vanta la partecipazione a importanti Festival italiani dedicati al cinema come Spoleto, Venezia, Milano, Roma, Bologna. Sarroch, Parco di Villa Siotto Stasera dalle 21, ingresso gratuito

ATMOSFERE Nei festival sardi l’archeologia e i siti storici fanno da palco

C’

è chi alle location normali opta per la storia. E non è da poco in un’isola dove se si parla di passato si arriva ai nuraghi e alle terme romane, ai templi e ai borghi del XVIII secolo. I festival ora si rifanno all’antico, ma anche all’archeologia industriale. Un esempio il Festival “Teatri di pietra, le voci di Astarte”. Otto spettacoli programmati in 8 splendidi siti archeologici: Tempio di Astarte a Monte Sirai, Tempio di Antas a Fluminimaggiore, Nuraghe di Seruci a Gonnesa, Montessu a Villaperuccio, Tomba dei Giganti a Santadi, Nuraghe e Anfiteatro a Sant’Anna Arresi e nell’Arena Fenicia di Sant’Antioco. La rassegna, inaugurata il 25 luglio e che proseguirà fino al 16 settembre, è diretta da Sabrina Barlini. Monumenti e paesaggi inediti di un territorio continuamente da scoprire e da condividere, pronte ad ospitare solo opere al femminile di artiste quali, fra gli altri, Serena Sinigaglia, Arianna Scommegna, Lucilla Giagnoni, Susanna Mannelli, Rita Atzeri, Francesca Falchi e Iaia Forte. Proposte che hanno in comune l’originalità della rilettura del tema classico, coniugato con i luoghi e declinato nelle sue diverse anime. «I teatri antichi e le aree archeologiche - sottolinea Sabrina Barlini - costituiscono una dorsale di cultura ed emozione che, salvaguardata, può moltiplicare gli investimenti nella ricerca, nello spettacolo, nelle arti, ma anche nello sviluppo sostenibile del paesaggio. Da queste riflessioni si è sviluppato, il progetto “Teatri di Pietra le voci di Astarte”, nato proprio nell’area del Sulcis Iglesiente. L’obiettivo è la creazione di un sistema di fruizione contemporanea delle aree archeologiche attraverso lo spettacolo. Il prossimo appuntamento il 9 agosto (alle 20) nel sito Montessu Villaperuccio alle Domus de Janas con il gruppo Cronopios testo e regia di Susanna Mannelli con Filipe Moretti dal titolo “Quando riuscivamo a morire”. Il 13 agosto alle 19,30 nella Tomba dei Giganti Santadi “La grana della voce – polifonie poetiche” regia Susanna Mannelli, copro-

SABRINA BARLINI «L’obiettivo è un sistema di fruizione delle aree che coinvolga eventi, artisti e spettacoli»

duzione Botti du Schoggiu e il Teatro del Sottosuolo. Il 24 agosto ci saranno due spettacoli uno al tramonto alle 20 nel Nuraghe di S.Anna Arresi con “Tottu sa vida” dal testo di Paola Alcioni con Rita Atzeri de il Crogiuolo e I siti alle 22 nell'Anfiteatro sempre a S. Anarcheologici na Arresi una produzione il Crogiuolo utilizzati da con Rita Atzeri e Francesca Falchi con location per la “Vedove allegre”. Chiude il 16 settemrassegna bre alle 21 nell’Arena Fenicia di S.An“Teatri di tioco lo spettacolo “Penelope” di con pietra, le voci Iaia Forte. Altra esperienza è il Festidi Astarte”: val “Miniere Sonore” che ospiterà i Tempio di concerti nella suggestiva borgata di Astarte a San Leonardo de Siete Fuentes, nel Monte Sirai, comune di Santu Lussurgiu. Il borgo e Tempio di la piccola villa, abitati fin dal 1500, Antas a faranno da scenario alla manifestaFluminimaggiore, zione di musica contemporanea reaNuraghe di lizzata dall’associazione culturale Seruci a Heuristic. Cinque serate di musica, Gonnesa, performance e installazioni audio/viMontessu a deo. Dal 2 al 6 agosto due appuntaVillaperuccio, menti serali (alle 21 e alle 22.30) a inTomba dei gresso gratuito. Figura di spicco Bob Giganti a Destiny, musicista che ha attraversaSantadi, to il 900 lavorando con varie star del Nuraghe e panorama musicale americano: ShirAnfiteatro a ley Temple, Billie Holiday, Marvin GaSant’Anna ye e altri. Si parte il 2 agosto, la borgata Arresi e di San Leonardo ospiterà un’opera nell’Arena musicale contemporanea ideata dal Fenicia di collettivo inglese Squib Box, che per Sant’Antioco. l’occasione dirigerà un ensemble di musicisti provenienti dal Conservatorio G.P.da Palestrina di Cagliari. Più

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I giorni del Festival “Miniere sonore” ospitato nella borgata di San Leonardo a Santulussurgiu. Cinque serate di musica, performance e installazioni audio/video dal 2 al 6 agosto due appuntamenti serali (alle 21 e alle 22.30) con numerosi artisti italiani e stranieri. L’ingresso è gratuito. Figura di spicco Bob Destiny.

legata alle nuove tecnologie è la serata del 3 agosto, con la performance audiovisiva di Marco Ferrazza e il live electronics dei Terminale 3. Il 4 agosto, dopo l’affascinante performance di Sandro Mungianu con il suo iperviolino (live electronics e robotica), sarà la volta del gruppo nostrano Biorhythms 5th con il loro coinvolgente electro jazz d’avanguardia. La performance audiovisiva di Sergio Meloni che unisce disegno e suono sarà l’ini-

zio della sera del 5 agosto, a cui seguirà il concerto del cantante/poeta slam di origini congolesi Nina Kibuanda. Il 6 agosto gran finale con il concerto del pianista americano Bob Destiny. Chiuderanno il festival i Julia Ensemble tra il minimalismo e l’improvvisazione. Installazioni audio/video animeranno il borgo. Tra queste l’opera “L'attente” di Docteur Quite Force e Stefano Casta. Francesca Fradelloni

IL LUOGO Lungo la strada per Macomer, a circa 6 km. da Santulussurgiu si trova la località termale di San Leonardo di Siete Fuentes.

NURACHI Transglobal Underground live n Uno sguardo all’Oriente. Si rinnova l’appuntamento con Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale a Oristano e altri centri della provincia: Nurachi, Riola Sardo, Baratili San Pietro, Nureci. Si apre domani a Nurachi (Or): sul palco dell’Arena concerti Peppetto Pau, alle 22, irrompe il melting pot sonoro dei Transglobal Underground che ritrovano in questa occasione la loro storica voce solista Natacha Atlas. Le esibizioni del gruppo (Hamid Mantu – batteria; Tuup – voce e percussioni; Sheema Mukherjee – sitar, basso; Rave – dhol e tablas; Tim Whelan – tastiere e chitarre) con base a Londra, infatti, si rivelano sempre un appassionante e sorpren-

info

BIGLIETTI E LOCATION Per informazioni: tel.: 0783 310490. Email: dromos@drom osfestival.it.

dente viaggio musicale attraverso le culture, i colori e i ritmi del mondo. Fin dai primi anni ´90 i Transglobal Underground sono stati tra gli alfieri della contaminazione mediorientale nella musica moderna, fondendo ballabili ritmi electro pop a sonorità di derivazione araba, con elementi di world music, ambient, dub, hip hop e techno, e recuperando idee della musica new age. Dopo il concerto (come in quasi tutte le serate successive di Dromos), la musica continua con Orient Express, il dj set curato da Luca Tanchis. Ma tutto il cartellone di Dromos è votato alla qualità e affidato ad artisti di calibro internazionale. A partire dai due nomi di punta del cartellone, Goran Bregovic, che sarà

protagonista mercoledì alla testa della sua Wedding and Funeral Band di un atteso concerto nella Piazza Cattedrale di Oristano, e Vinicio Capossela, che il 16 agosto sbarca con la sua band sulla spiaggia di Torregrande per una tappa del suo tour “Marinai, Profeti e Balene” (dal titolo del suo apprezzatissimo ultimo album). L’esibizione di Capossela è anche la gemma del cartellone di “ Calipso”, l a nuova rassegna collegata a Dromos, che prevede tre giorni di concerti a Ferragosto (dal 16 al 18 agosto). Confermato anche il consueto appuntamento a Nureci con la tre giorni di “Mamma Blues” ( 8-10 agosto ) che arruola quest’anno Little Axe , Sweet Vandals e Sherman Robertson.


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DOMENICA 31 LUGLIO 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 La Passione Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva

Sala 10

Cars 2

Sala 11

L’ultimo dei templari Ore 22.25

Sala 11

Transformers 3

Sala 12

Diario di una schiappa Ore 17.35-19.40-21.50

Ore 17.25-19.50

h

CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Il ventaglio segreto Ore 17.45-19.30-21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

le trame

h

Ore 19.10

Sala 13

At the end of the day Un giorno senza fine Ore 17.35-19.45-21.55

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Qualunquemente Ore 21.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 16.30-19.00-21.30

Sala 2

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.30-20.00-21.15-22.30

Sala 2

Captain America: il primo vendicatore Ore 17.00-19.30-22.00

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-19.45-21.30-22.30

Sala 3

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.30

Sala 3

Cars 2

Sala 3

L’ultimo dei templari Ore 20.30

Sala 4

Per sfortuna che ci sei Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.45-20.00-21.45-22.40

Sala 6

Cars 2

Sala 7

Per sfortuna che ci sei Ore 21.30

Sala 9

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

Ore 19.00

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Per sfortuna che ci sei Ore 17.45-19.55-22.05 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

Sala 3

Transformers 3

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00

Ore 16.05-18.15

Sala 5

Sala 6

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.30 Captain America: il primo vendicatore Ore 18.40-21.20 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.20

Sala 9

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.50-22.30

Sala 10

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.15

OZIERI TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.10-22.30-1750

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Transformers 3 Ore 19.30-22.40 Sala 2

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.00-22.40 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.00

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore Ore 20.00-22.40

Sala 5

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.30-22.00 Esp - Fenomeni paranormali Ore 20.30-22.40

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00

Sala 7

Diario di una schiappa Ore 20.15-22.40

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

Sala 8

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 6

SANT’ANNA ARRESI ❆▲h

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Conspirator Ore 18.15-21.00

Sala 9

Diario di una schiappa Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 10

Transformers 3 Ore 16.30-19.30-22.30

Sala 2

Transformers 3

Sala 11

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 3

Sala 12

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.40

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.20-21.10

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

▲ho

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00 SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Il cigno nero

ILMETEO

Ore 18.00-21.00

Sala 4

Sala 5

Ore 21.15

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.00-20.30-22.50 Cars 2 Ore 18.15-20.30-22.40

Sala 6

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.30

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Sala 6

Ore 17.50-21.40

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.50-22.30

OLBIA

▲ho

CARBONIA

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.45-21.30

Sala 4

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.40

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-21.45 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 21.30

Sala 2

AT THE END OF THE DAY Genere Thriller Anno 2010 Durata 93 minuti Regia Cosimo Alema' Con A. Harwood Mills, S. Cohan Trama Thriller made in Italy ambientato nella folta vegetazione di una foresta che un tempo, a insaputa dei protagonisti che si sono recati lì per giocare una partita di Soft- Air, era una base militare, sede di misteriose operazioni. In un crescendo di tensione, i sei amici si rendono conto di non essere i soli a frequentare quei boschi...

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con Lord Voldemort, Harry è chiamato a compiere la più ardua delle imprese...

CAPTAIN AMERICA: IL PRIMO VENDICATORE Genere Fantastico Anno 2011 Durata 124 minuti Regia Joe Johnston Con Chris Evans, Hugo Weaving Trama Il famoso eroe dei fumetti, Steven Rogers, meglio conosciuto come “Captain America”, arriva sul grande schermo in un film che racconta le sue gesta. Cresciuto durante la Grande Depressione, Steven ha sviluppato un forte odio verso i nazisti. Respinto dall'esercito per via della debolezza fisica, decide di partecipare ad un programma sperimentale grazie al quale si trasformerà in Captain America...

BITCH SLAP LE SUPERDOTATE Genere Azione Anno 2009 Durata 105 minuti Regia Rick Jacobson Con Julia Voth, Erin Cummings Trama Tra donne super sexy, macchine super veloci e potentissime armi, prende forma un omaggio al genere Exlpoitation. Le “superdotate” sono Trixie, una spogliarellista piuttosto ingenua, Camero, killer e corriere della droga, e la donna d'affari Hel. Le tre ragazze entrano in scena a bordo di un'auto d'epoca: sono alla ricerca di un bottino di diamanti...

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-22.00

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Chiusura Estiva

▲o

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Il discorso del re Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Riposo

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Gnomeo & Giulietta Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 The Tree of Life Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-20.00-22.00-22.30 Sala 2

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.35-20.10-22.35 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 3

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.15-20.15-22.35

Sala 4

Transformers 3

Sala 5

Cars 2

Sala 5

Shelter - Identita’ paranormali Ore 20.20-22.35

Sala 6

Il truffacuori Ore 18.00-20.20-22.30

Ore 18.30-22.15 Ore 18.00

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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