sardegnaquotidiano22

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COPIA DI CORTESIA

UNIONE EUROPEA “Piano Marshall” e salvataggio per la Grecia. Euforia a Piazza Affari

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

a pagina 11

Anno I Numero 25 Venerdì 22 luglio 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Ecco Ibarbo: ho dribbling sono veloce e gioco sullo scatto

SANLURI Il festival è da Oscar con il compositore Luis Bacalov

Fabio Salis e Gabriele Lippi a pagina 16-17

Francesca Cardia a pagina 20

CRONACHE

Poetto No a proroghe, giù i chioschi entro ottobre n I gestori dei baretti hanno chiesto tempo ma il Comune conferma che dopo l’estate dovranno partire le ruspe. Marcello Zasso a pagina 9

La protesta Gas “sporco”, dito puntato sui produttori

TIRRENIA «Stop ai ricatti» E Cappellacci rischia la crisi n La Sardegna si ribella ai diktat del governo su trasporti e vertenza entrate. La Regione prende tempo e fa slittare al 30 luglio l’incontro previsto per oggi per la cessione della ex compagnia di Stato agli armatori napoletani Onorato, Aponte e Grimaldi. La svendita alla Cin è rinviata di una settimana ma la partecipazione della Regione nella nuova Tirrenia è sempre più in salita. Il presidente Cappellacci diserta il Consiglio e non riferisce all’Aula sugli sviluppi delle trattative romane. Le opposizioni insorgono: il governatore è

alla deriva, sia responsabile e si dimetta. La maggioranza va in frantumi sulla legge delle opere pubbliche. Colpiti i Riformatori e il loro assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu. I fantoliani dopo i malumori sulla legge per il personale e il voto mancato in commissione sulla riforma sanitaria, lasciano i banchi della maggioranza e attraverso un comunicato notificano agli alleati il loro malessere: «La giunta ha fallito». Zoccheddu e Bassi alle pagine 2-4

QUIRRA .

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n Monta la rabbia degli automobilisti che hanno dovuto far riparare l’impianto Gpl delle vetture: «Colpa delle raffinerie». Lazzaro Cadelano a pagina 10

Asse mediano Basta corse, dal 1° agosto autovelox attivo n Via libera all’accensione del dispositivo installato sotto il cavalcavia di Genneruxi. Un altro stop ai varchi per le Ztl. a pagina 12

Aias C’è l’accordo in arrivo i fondi per gli stipendi n Dopo la protesta dei dipendenti trovato l’accordo con le Asl: pagheranno gli arretrati all’azienda dei Randazzo. Francesca Ortalli a pagina 13

Marina Piccola Un mese di note e degustazioni per il porticciolo n L’iniziativa di Onorato per rilanciare l’approdo turistico: «Messi da parte veti e dispetti, ora si lavori uniti». Michele Salis a pagina 14

«Nel Poligono sparati 1200 missili al torio radioattivo» La Procura di Lanusei ha messo sotto sequestro un missile “Milan” caricato con il materiale radioattivo che è considerato cinquecento volte più pericoloso dell’uranio: «Tra il 1986 e il 2003

ne sono stati sparati più di un migliaio». Ma oltre alle munizioni, Fiordalisi ha bloccato il trasferimento di 3.500 capi di bestiame che sarebbero stati contaminati dalle polveri prodot-

te dalle esplosioni: pericolosi per la salute e la catena alimentare. Maddalena Brunetti a pagina 8

SAN SPERATE A “CUNCAMBIAS” LA CULTURA DIVENTA POPOLARE a pagina 21


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ALLA DERIVA

A ROMA Slitta l’incontro “trappola” Tirrenia svenduta alla Cin la storia

COMPAGNIA A RISCHIO CRAC PRIVATIZZARE A OGNI COSTO Per Tirrenia il tribunale di Roma aveva dichiarato lo stato di insolvenza, che era stato chiesto dal commissario governativo D’Andrea. Con l’amministrazione straordinaria si è riattivato il percorso di privatizzazione.

DAL MONOPOLIO PUBBLICO A QUELLO DEI TRE PRIVATI Monopolio di Stato, ora quello privato. La Grimaldi viaggia sulla Porto Torres-Genova. Gnv tra Genova, Porto Torres e Olbia. Snav opera sulla Civitavecchia-Olbia. Moby oltre Porto Torres con Genova collega Olbia con Genova, Piombino, Livorno e Civitavecchia.

IL VARO DELLA FLOTTA SARDA CONTRO IL “CARO BIGLIETTI” Nei primi sei mesi dell’anno il caro tariffe ingabbia la Sardegna. La Regione corre ai ripari e con la Saremar vara la compagnia low cost. Dimonios e Scintu collegano Civitavecchia con Olbia e Porto Torres con Vado Ligure.

IL RINVIO La Regione scansa la presa a tenaglia su trasporti ed entrate. Summit spostato al 30 luglio. Intanto Aponte, Onorato e Grimaldi preparano il brindisi con soli 21 mila euro di capitale n La Regione scansa la trappola e guadagna tempo. La morsa del governo su trasporti e vertenza entrate è allentata. L’incontro previsto per oggi a Palazzo Chigi, per suggellare il passaggio di Tirrenia alla “Compagnia italiana di navigazione” è rinviato al 30 luglio. Il 27 luglio si terrà, invece, sempre a Roma, il vertice sulla vertenza-entrate. Non è solo una questione di incastro di agende e neppure di appuntamenti politico-istituzionali slittati. Significa evitare il ricatto calendarizzato da Palazzo Chigi che metteva Cappellacci con le spalle al muro: entrare in Cin senza condizioni, oppure mettere a rischio i due miliardi di euro che lo Stato deve trasferire alla Sardegna. Assente il governatore Cappellacci (le ragioni restano un giallo) è toccato all’assessore dei Trasporti Christian Solinas tenere accese le comunicazioni tra la presidenza del Consiglio dei ministri e gli uffici di viale Trento. Missione diplomatica compiuta e così, già dal primo pomeriggio di ieri, i consulenti della Regione, al lavoro sulla bozza d’accordo per l’ingresso nella nuova Tirrenia, possono tirare un sospiro di sollievo.

Ma l’impresa resta comunque al limite dell’impossibile. Perché la quota di partecipazione in Tirrenia, riservata alla Sardegna, resta al 15 per cento e trovare le garanzie per ritagliare un ruolo “vincolante” alla Regione su tariffe, navi, rotte e frequenze non sarà affatto semplice. Si aggiunga che ormai appaiono chiare le volontà del governo che fanno da sponda, seppur mediata, alle strategie imprenditoriali degli armatori napoletani Vincenzo Onorato, Gianluigi Aponte e Manuel Grimaldi. Tutti già operanti con le rispettive compagnie Moby, Gnv-Snav e Grimaldi sulle rotte da e per l’Isola e tutte sotto inchiesta all’Antitrust per l’aumento indiscriminato delle tariffe in danno della Sardegna. IL BUSINESS MILIONARIO La conquista di Tirrenia significa chiudere il cerchio per controllare i traffici del Mediterraneo e per la Sardegna vuol dire passare dal monopolio di Stato a quello dellle compagnie private. Ma per Onorato e soci è soprattutto un grande business. Il prezzo massimo da pagare (a rate) al commissario straordinario Giancarlo

D’Andrea è di 380 milioni. Duecento subito e 180 in otto anni, solo se l’Unione Europea non considererà i 72 milioni annui del contratto di servizio, distorsivi della libera concorrenza. In tal caso basteranno 200 milioni. Ma quella che è definita la cessione di Tirrenia altro non è che la cessione di un ramo d’azienda. Vuol dire che Grimaldi, Aponte e Grimaldi si porteranno a casa le navi e i marinai di Tirrenia (l’80% del personale è napoletano) mentre i debiti resteranno a Tirrenia spa. Il commissario D’Andrea vi farà fronte, in parte con i 200 milioni che introiterà da Cin, e in parte con la dismissione del vecchio naviglio (già in atto) della compagnia di Stato. Per capire la portata dell’affare basti considerare che sul fronte del personale si preannuncia una sforbiciata di circa 700 unità su un totale di circa 1550 dipendenti. Mentre le cinque navi, acquistate tra il 2001 e il 2005, quelle tipo Cruise Ferry (Bithia e Nuraghes, ad esempio) sul mercato hanno un valore che si aggira intorno agli 80 milioni di euro. Cioé, da sole valgono il prezzo da pagare a D’Andrea. Ma d’altronde tutto sembra proporzionato al capitale sociale della Compagnia italiana di navigazione: solo 21 mila euro versati. E non è il gioco delle tre carte. A.Mo.

TARIFFE CLASS ACTION

n Viaggiatori verso la class action. Altocunsumo e Casa del consumatore chiedono alle compagnie private la restituzione del 50% del prezzo pagato per i biglietti. Nei primi sei mesi dell’anno le tariffe di Gnv, Moby, Sardinia Ferries e Snav sono aumentate dal 90% al 110% rispetto al 2010 «allineandosi - precisano le due associazioni - su cifre molto simili tra loro sulle tratte da Genova a Porto Torres e Olbia, da Livorno a Olbia e Golfo Aranci e da Civitavecchia a Olbia e Golfo Aranci». Quattro persone che viaggiano in cabina interna e imbarcano l’auto sulla Genova-Olbia pagano con Gnv 408 euro in più (981 euro) mentre con Moby Lines l’aggravio è di 392 euro rispetto allo scorso anno (919,72 euro).

IN AULA Respinta la mozione Pd sulle entrate n Non passa la mozione sulle entrate, riproposta in Consiglio regionale dal centrosinistra, insieme ad una interpellanza sulle ricadute che la manovra del Governo avrà sulle politiche sociali della Sardegna. Non passa, quindi, neanche la censura che l'opposizione ha riproposto nei confronti del ministro delle Finanze Giulio Tremonti, il quale “persiste ad adottare provvedimenti che sono lesivi dell'autonomia e della specialità della Regione Sardegna”. Il centrosinistra stavolta ha preferito farsi bocciare la mozione piuttosto che trovare un'intesa su un ordine del giorno che poi, ha detto il capogruppo del Pd, Mario Bruno, «verrà disatteso come tanti altri». L'assessore alla Programmazio-

ne, Giorgio La Spisa, non si è sottratto al confronto, ammettendo le difficoltà sempre maggiori nella gestione della vertenza con lo Stato e spiegando che la situazione drammatica dei conti pubblici nazionali non aiutano certamente la causa sarda. «Siamo pronti ad arrivare anche al conflitto di attribuzione – ha detto La Spisa – ma prima tentiamo ancora la via diplomatica, l'unica che ci può portare a rag-

IL DIBATTITO L’opposizione preoccupata per i tagli della manovra. La Spisa: «È vero, ci saranno criticità da risolvere»

giungere il nostro obiettivo». Per l'assessore e vicepresidente non è comunque scontato che la Corte dia ragione alla Sardegna nella controversia con lo Stato, mentre la Regione ancora non ha chiuso l'accordo sul federalismo fiscale, come hanno fatto invece il Friuli e le province autonome di Trento e Bolzano. «Anche la via giudiziaria è politica – ha replicato Bruno – e viene prima di quella diplomatica. È evidente che non c'è leale collaborazione tra Stato e Regione e la crisi non può essere un alibi per farci rinunciare ai nostri diritti». «Presto dovremo fare i conti con altri tagli al sociale – secondo Espa – e con politiche impostate su un welfare caritatevole». F.Z.


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REAZIONI L’Isola si ribella al ricatto «Diciamo no ai diktat del governo» di Francesca Zoccheddu n La Sardegna rialza la testa, almeno a parole, e respinge ogni tentativo di legare la vertenza entrate con quella della Tirrenia. In Consiglio regionale il centrosinistra ha messo sotto processo il presidente Ugo Cappellacci, assente nonostante si dovesse parlare di entrate e delle ricadute per l’Isola della nuova manovra del Governo. Ma il Governatore, prima dell’inizio della giornata politica, affida a un cominicato il suo pensiero: «Quando abbiamo avviato l’operazione “Flotta sarda” abbiamo intrapreso un’azione di rottura in difesa del diritto alla mobilità dei sardi, del diritto al lavoro e della libertà di impresa di un’isola che ha la necessità di rivolgersi ai mercati extraregionali. Rispetto a questi principi non intendiamo compiere alcun passo indietro: siamo aperti al dialogo ma solo su ipotesi che rappresentino la prosecuzione logica della nostra iniziativa e siano finalizzate a garantire la continuità marittima. La Regione - ha concluso - potrà manifestare la propria disponibilità a firmare accordi solo nel caso in cui essi dovessero prevedere pari dignità tra le parti e la competenza sulle rotte e sulla continuità territoriale». Un aut-aut che, nonostante i distinguo, trova concordi anche gli esponenti del centrosinistra. Per Gian Valerio Sanna (Pd) «si sta assistendo alla cancellazione della specialità sarda per via ordinaria, siamo di fronte al più grande e alto tradimento che l’Autonomia abbia mai subito». Con il caso Tirrenia, «il Governo ha sferrato l’ennesimo attacco alla specificità regionale e allo Statuto speciale - ha detto Claudia Zuncheddu (Indipendentistas) -. Cappellacci e Solinas vengano in Consiglio, non possiamo apprendere dalla stampa dell’ennesimo scippo di diritti e aspettative dei sardi». Secon-

«Sono in gioco per i sardi i diritti fondamentali di mobilità e piena cittadinanza: una politica contestativa nei confronti del governo non può più essere rimandata»,

«La Cin non può e non deve decidere nulla sulle rotte e sulla qualità del servizio che viene offerto. Spetta a noi». Cisl

Pd

«Vogliamo garanzie certe per la mobilità, se non ci saranno date risposte a queste nostre richieste, occorrerà attrezzarsi per potenziare ulteriormente la Saremar». Pdl

do Adriano Salis (Idv) «il ministro Matteoli e il sottosegretario Letta stanno lavorando non per la Sardegna ma per la cordata di privati». La questione dei trasporti e quella delle entrate non sono legate, ha sostenuto l’assessore al Bilancio, Giorgio La Spisa, intervenendo in aula, ma subito dopo ha ammesso che «più passa il tempo e più le due vertenze si intrecciano e questo è un problema per la Regione». Duro il capogruppo del Pd, Mario Bruno, secondo il quale «la vicenda della privatizzazione della Tirrenia non può essere terreno di scambio su altri tavoli, visto che sono in gioco per i sardi i diritti fondamentali di mobilità e piena cittadinanza: una politica contestativa nei confronti del governo, insomma, non può più essere rimandata».

A favore della posizione del governatore si schiera il consigliere del Pdl, Giorgio Locci: «Sono d’accordo che si chiedano garanzie per i sardi ed in particolare, qualora si acquisiscano quote della Tirrenia, parere consultivo vincolante sulle tariffe, sulle navi, sulle rotte e sulle frequenze nei collegamenti da e per l’isola. Se non ci fossero garanzie su queste nostre richieste, occorrerà attrezzarsi per potenziare ulteriormente la Saremar». Per il deputato dell’Idv, Federico Palomba, il governatore non deve firmare la proposta della Cin «prima di aver riflettuto attentamente insieme a tutte le componenti della società sarda su una decisione che, allo stato, non sembra rispondere agli interessi dei sardi. Assumere una partecipazione minoritaria, ancor più se si intaccano

«È una svendita totale del diritto alla continuità territoriale. È assurdo persino mettersi a discutere». Cgil

le entrate dovute alla Sardegna – spiega Palomba - in assenza di patti parasociali che diano alla Regione il potere di decidere sulle rotte e sulla qualità del servizio, significherebbe compiere un’operazione di mera facciata in pura perdita di fronte allo Stato e di fronte alla compagnia che risultasse aggiudicataria». I SINDACATI Anche il fronte sindacale respinge l’ipotesi di intesa con la Cin alle condizioni poste dal Governo: per la Cisl sarda Cappellacci deve «resistere e respingere i diktat della compagnia. Anche perché la Cin non ha nessun potere e nessuna ragione di decidere in quali forme e in quali modi la Sardegna può partecipare all’acquisizione della compagnia Tirrenia. Considerato che l’80% dei servizi Tirrenia interessano la Sardegna – afferma Giovanni Matta - da questo momento la Giunta regionale deve pretendere che i nuovi assunti siano comunque residenti in Sardegna». Anche per la Cgil «firmare la proposta per l’acquisto della Tirrenia sarebbe un atto contrario all’interesse dei sardi, una chiara sottomissione ai diktat del governo e una cessione inammissibile di un pezzo di Autonomia». «Si parla – scrive il segretario regionale, Enzo Costa - di un contratto in cui la Regione dovrebbe rinunciare, in nome della redditività della compagnia, ad avanzare alcun vincolo su rotte, navi e frequenze: una svendita totale del diritto alla continuità territoriale. È assurdo persino mettersi a discutere della proposta Cin, perché non devono essere i sardi a farsi carico del disastro Tirrenia: è la stessa concessione delle rotte che va messa in discussione, la Regione non deve consentire che sia lo Stato a decidere chi e come dovrà gestire il trasporto marittimo sardo, con o senza oneri».


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ALLA DERIVA

IN CRISI Addio dei Riformatori «La giunta ha fallito»

LA ROTTURA Il centrodestra si spacca sulla legge sulle opere pubbliche e le opposizioni vanno all’attacco: «Ora Cappellacci faccia un gesto di responsabilità e presenti le dimissioni» n È una maggioranza ormai alla deriva quella che governa (o cerca di governare) la Sardegna. Una maggioranza che a Palazzo Chigi prende sberle dal Governo sulla questione Tirrenia e su quella delle entrate, e che a Cagliari soccombe in Consiglio regionale. Il tutto nell’assenza del suo presidente e principale esponente, quell’Ugo Cappellacci governatore che sempre meno spesso si presenta in via Roma e che anche ieri, come ha denunciato con forza l’opposizione, non era presente in Aula quando la Giunta è andata sotto, per la quarta volta in due giorni, sul disegno di legge sulle opere pubbliche. «Questa maggioranza è una barca ormai vecchia e senza timone», mormora qualcuno in via Roma. LA ROTTURA DEFINITIVA Una barca che in queste condizioni deve affrontare anche un’altra tempesta: quella della rottura ormai conclamata con i Riformatori. Le prime crepe tra gli alleati si erano aperte già la scorsa settimana, prima quando in commissione Sanità del Consiglio regionale, guidata proprio dal riformatore Franco Meloni, la riforma del sistema sanitario voluta dall’assessore Antonello Liori era stata approvata senza i voti dell’alleato moderato, poi con la legge sul personale, licenziata nonostante le critiche dei Riformatori. E ieri, sul disegno di legge sulle opere pubbliche, si è consumata la spaccatura definitiva: «A nostro giudizio, già la legge approvata sul personale aveva dato dimostrazione di un procedere estemporaneo della maggioranza, tra mille contraddizioni, che certo non avevano aiutato a produrre una norma equilibrata e utile - hanno spiegato con una nota i consiglieri di centrodestra -. La legge sui “Lavori Pubblici” rafforza i dubbi dei Riformatori sulla affidabilità della maggioranza che sembra affetta da cannibalismo e in un delirio di auto dissoluzione sembra divertirsi a punire proprie le forze politiche che – come i Riformatori - hanno sempre garan-

tito coerenza e lealtà». Ma non è tutto: «Nel corso dell'iter della legge, pezzi di centrodestra si sono sentiti liberi di votare contro il parere della Giunta, contro il parere dell’assessore Sannittu, contro il parere della maggioranza, forse a indicare che non si riconoscono più nel progetto di questa Giunta e del suo Presidente Cappellacci». Una bocciatura su tutta la linea politica del centrodestra, insomma, che riguarda tutti i fronti dell’agire politico della coalizione: «Mentre la maggioranza si fa del male da sola, si allontana anni luce la stagione delle riforme su sanità, innovazione, efficienza della burocrazia, funzionamento delle istituzioni, di cui invece la Sardegna ha urgente bisogno. Per i Riformatori, si è arrivati a un punto senza ritorno: o si cambia sostanza e metodo oppure si va verso la certificazione del fallimento». Insomma, nel centrodestra ormai è crisi aperta e il punti su cui potrebbe concretizzarsi la caduta della giunta, dicono illustri e navigati esponenti sia della maggioranza sia dell’opposizione, si

«In questa situazione di confusione totale della maggioranza “brilla” per assenza e irresponsabilità colui che dovrebbe esserne il capo e la guida, il presidente Cappellacci», Adriano Salis, Mario Bruno, Luciano Uras

moltiplicano. Un’idea che è messa nero su bianco dai capigruppo delle opposizioni in Consiglio regionale, che visti gli sviluppi delle ultime ore, chiedono al presidente della Giunta regionale che si dimetta. PD, IDV E SEL VANNO UNITI «La crisi della maggioranza ha ormai superato il livello di guardia. Le falle nella tenuta politica della coalizione di centrodestra, già evidenziate nelle scorse settimane, sono ormai diventate voragini incolmabili sottolineano Adriano Salis dell’Italia dei Valori, Mario Bruno del Partito Democratico e Luciano Uras di Sel-Indipendentistas -. Come dimostra la dura presa di posizione dei Riformatori, le tensioni tra i partiti della coalizione sono ormai al calor bianco e si stanno scaricando in maniera devastante su tutti i provvedimenti della Giunta che arrivano in discussione in Consiglio regionale». Un accenno chiaro a quanto successo ieri in via Roma sulle opere pubbliche e prima sulla riforma sanitaria: «Ormai non si contano più i provvedimenti che vengono bocciati dall’aula, a scrutinio segreto o palese. In questa situazione di confusione totale della maggioranza “brilla” per assenza e irresponsabilità colui che dovrebbe esserne il capo e la

IN AULA Affondo dei Riformatori su grandi opere, personale della Regione e sanità: «Scelte sbagliate e dannose per i cittadini».

guida, il presidente Cappellacci. La crisi devastante che sta scuotendo la Sardegna viene ulteriormente aggravata dall’incapacità e inadeguatezza del governo regionale. In questo quadro di straordinaria instabilità politico-istituzionale l’unica soluzione seria e responsabile sarebbe quella di prendere atto della situazione ormai insanabile all’interno della maggioranza». Da queste premesse, dunque, la richiesta delle opposizioni, che hanno finalmente messo da parte le divisioni e i distingo per ritrovare l’unità in una fase di crisi del centrodestra come l’attuale: «Si metta fine a questa lunga agonia con l’assunzione della decisione seria e responsabile di rassegnare le dimissioni e restituire così ai sardi il giudizio e la decisione sul governo della Sardegna». Richiesta alla quale si associa anche il vice presidente della Commissione Bilancio del Consigloio regionale Francesca Barracciu, del Partito Democratico: «La Sardegna affonda sotto i colpi della scure di Tremonti e Berlusconi nell'indifferenza di Cappellacci e della maggioranza. Il governatore riconosca di aver fallito e rassegni al più presto le dimissioni, liberando la Sardegna e il sardi dal pesante fardello della sua spettrale inattivita». Giacomo Bassi

SANITÀ Sul ticket da un euro l’ultimo affondo

SANITÀ Sui ticket ennesima lite

n Opere pubbliche, certo: ma soprattutto sanità. Riforma del sistema in primis ma anche reintroduzione del ticket: soprattutto così come ipotizzato giovedì sera dal presidente Cappellacci e dall’assessore alla Sanità Antonello Liori, che hanno spiegato di avere in mente un balzello simbolico, da un euro. Secondo gli esponenti del partito fondato da Massimo Fantola, però, un euro a ricetta non basterà a salvaguardare i conti regionali: per questo viale Trento dovrà fare ulteriori sforzi per trovare un’alternativa “mista” al contributo simbolico ipotizzato dalla Giunta per recuperare gli oltre dieci milioni di euro che il Governo ha tagliato con la manovra dai trasferi-

menti del “Patto per la Salute”. «O si fanno pagare a tutti i cittadini, che nell'Isola sono cinque milioni, almeno due euro a ricetta - ha sottolineato Franco Meloni, presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale ed ex direttore generale del Brotzu - oppure, per non incidere sulla fiscalità generale, ossia far pagare tutti indistintamente dal reddito, occorre trovare una formula mista che

I CONTI Secondo gli studi non basterà un balzello simbolico come ipotizzato dalla Giunta per salvare le casse regionali

preveda l'aumento del ticket dai cinque agli otto euro per chi non è esente ed ha un reddito alto». Secondo Meloni, infatti, «in Sardegna il 67% dei cittadini è esente per vari motivi e quindi il ticket colpirebbe solo il 33% della popolazione. Non siamo contrari, ma realisti: quei soldi che non ci verranno trasferiti li dobbiamo trovare». Una posizione condivisa anche dal centrosinistra, che per bocca di Marco Espa, vicepresidente della Commisione Sanità, spiega: «La maggioranza e la Giunta sono in evidente difficoltà. Se a Roma ci danno tutte le risorse che lo Stato ci deve non ci saranno problemi per trovare i 10 milioni di euro mancanti». Altrimenti saranno guai.


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OPINIONI MOVIDÌ

CURRICULUM, RACCONTO DI UNA VITA di FRANCESCO CONGIU

O

rmai tutti scrivono, tutti vogliono raccontare storie, le proprie spesso, ma forse non molti pensano che la vera storia la scriviamo, inconsapevolmente, quando prepariamo il nostro curriculum vitae. Le occasioni per farlo non mancano decisamente, la ricerca di lavoro incessante e pressante lo impone ed il formato “Europeo” è riuscito ha racchiudere, in in una rigidissima griglia, tutte le informazioni necessarie che prima venivano riportate un po’ alla rinfusa e spesso con modi e stili sempre diversi. Ma che un CV potesse raccontarci l’ho capito solo dal momento in cui ho incominciato a leggerli: per lavoro ne ho avuto sott’occhio tanti e vi assicuro che cercare di capire il tipo di persona che avevo di fronte, attraverso l’analisi di un paio di pagine, non è mai stata impresa facile. Attraverso l’esperienza accumulata nella lettura dei vari CV e nelle risposte ricevute durante i colloqui di selezione, ho maturato la convinzione che questo strumento racconti soprattutto chi siamo e cosa stiamo cercando, un po’ la nostra storia sino a quel momento. E da quel momento in poi continuerà a raccontarci, coerentemente alla nostra formazione, alle nostre esperienze e alle nostre aspirazioni: scrivere e soprattutto “aggiornare” il proprio CV è il momento in cui ci raccontiamo, ma soprattutto il momento in cui ci diciamo cosa siamo stati, cosa siamo e cosa vorremo essere. Nel seguente canale di youtube http://www.youtube.com/user/ moviditube troverete un video che tratta questo e altri argomenti. Se utilizzate uno smartphone o un iPhone potete scaricare l’apposita applicazione per leggere il QRCode in basso. Se volete sottopormi domande e riflessioni, potete mandare una mail all’indirizzo info@movidi.it

il semaforo

l ROCCO PAPALEO

Attore-regista-papà modello Woody Allen lo chiama per un film e Rocco Papaleo dice «no grazie, ho in programma un viaggetto con mio figlio». Queste sì che son soddifazioni. E la notizia è di quelle genuine: «Alla fine, ho deciso che fare il padre era più importante. E ho perso l'occasione di stringere la mano a uno dei registi che amo di più». 10 e lode.

l BARACK OBAMA

Mr. President multato La notizia buona è che pure Mr President paga le multe. La cattiva (per lui) è che quei 200 dollari, alla regina Elisabetta, Barack Obama li dovrà pagare davvero. Motivo, violazione dello Ztl londinese. Chissà perché, l’ammenda presidenziale procura un lieve sollievo a noi comuni mortali.

l MICHELA VITTORIA BRAMBILLA Ministra inflazionata Dispiace infierire su M.V.B., ma l’occasione è di quelle ghiotte: infatti, se il ministero del Turismo non esiste, pare che i suoi uffici operativi prolifichino un po’ ovunque: prossime aperture, Napoli e Monza. Alla faccia dei grandi tagli. Ministra Brambilla, l’austerità l’è sconosciuta.

movidi.wordpress.com

SARDEGNA E TURISMO CON NUOVE STRATEGIE di Josep Ejarque

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a stagione turistica è iniziata ma i primi segnali non sembrano incoraggianti. La crisi c’è e si sente. Il caro-traghetti ha contribuito a dirottare i turisti verso altre destinazioni, facendo registrare un calo degli arrivi di circa il 30%, e sicuramente, a fine stagione, la percentuale sarà ancora cresciuta. Forse la decisione della Giunta Regionale di lanciare un servizio proprio servirà a risolvere un po’ la situazione turistica. Tuttavia, un lato positivo c’è. Se la stagione andrà male saremo tutti d’accordo sulla causa e sui colpevoli: i traghetti. In questo modo, potremo ancora nasconderci dietro un dito e ignorare i veri problemi della Sardegna che riguardano invece un modello turistico, ormai superato. L’isola infatti subisce la concorrenza delle altre destinazioni, percepite come più economiche dal viaggiatore, ormai sempre più attento al portafoglio. Purtroppo la bellezza del territorio, l’incanto del mare e la cultura oggi non bastano più per attirare i turisti. Il vero problema è che l’intero sistema turistico della Sardegna è basato sul turismo balneare, profondamente stagionale, che risponde a quello che tecnicamente viene definito turismo di destinazione. Si tratta di un modello che ha funzionato molto bene per anni ma che oggi è in crisi perché la domanda è cambiata, e non solo. Il turista, cliente europeo, è cambiato. Le modalità di vacanza sono cambiate: oggi non si fanno più le lunghe ferie estive ma si privilegiano brevi e ripetuti “break”. È cambiata anche la domanda: il mercato vuole un turismo

di motivazioni, di prodotti e di esperienze. E in questo senso, il modello turistico della Sardegna è superato. Rincuora sapere che il 16% degli italiani desiderano trascorrere le proprie vacanze sull’isola, come ha svelato recentemente un’indagine dell’osservatorio Europcar-Doxa, anche se poi bisogna vedere quale sarà la reale percentuale che effettivamente vi si recherà. Ma il problema è un altro: la Sardegna è una meta consolidata per il mercato turistico italiano, ma non lo è

La stagione è ormai iniziata da un po’ ma la crisi c'è e si sente eccome E il caro-traghetti non è l’unica causa ancora per i mercati turistici europei. Proprio per le sue bellezze e per la sua offerta, dovrebbe misurarsi con competitor come le Baleari, Corsica, Malta e Cipro. I dati elaborati dall’Osservatorio economico ci dicono che nel 2010, il movimento turistico è calato rispetto al 2009: gli arrivi hanno subito una flessione del -3,5% e le presenze del 1,7%. In termini assoluti, sono stati registrati 2.153.088 arrivi e 11.509.081 presenze, per un totale di circa 79.000 arrivi e 205.000 presenze in meno rispetto al 2009. La riduzione è stata più contenuta per gli Italiani rispetto agli stranieri, sia in termini di arrivi (-2,0 % gli Italiani, -6,2 gli stranieri) sia in termini di presenze (-1,6 % gli Italiani,

IL PERSONAGGIO . Tedesco, inebriato dal magico fumus (persecutionis) di Silvia Zingaropoli

-2,1 % gli stranieri). È inutile pensare che per trasformare la Sardegna in una destinazione turistica completa e competitiva si possa continuare a seguire la logica di sfruttamento del territorio ed aspettare che i turisti arrivino da soli. Effettuare massicce campagne promozionali e pubblicitarie serve a poco perché risponde ad una logica del turismo che ormai non esiste più. E non possiamo neanche pretendere che i turisti vengano fuori dai canonici mesi estivi perché di fatto non esiste

un’offerta di ‘turismi’ o di prodotti turistici, organizzata e reale. Manca una strategia turistica a 360 gradi e non è solo un problema dell’amministrazione ma dell’intero comparto turistico. Se una decisione di cartello degli armatori è in grado di mettere in crisi un’intera economia turistica significa che si hanno pochi “asset” ma soprattutto che si è poco attrattivi e competitivi per i turisti internazionali, che non vengono in Sardegna in macchina. Ci sono delle cose che non funzionano, ma è necessario esserne consapevoli e stabilire una strategia turistica precisa, altrimenti la Sardegna avrà sempre un futuro turistico incerto. Presidente e ad di Fourtourism

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n «Arrestatemi...» mormorava due giorni fa in Aula un mesto Alberto Tedesco, in trepidante attesa del voto dei colleghi per l’autorizzazione a procedere. L’incubo della detenzione, l’angustia dell’onta... e poi «della poltrona non m’importa» pensava tra sé e sé il senatore Pd. Era distrutto... Era. Ma tutto scorre. E così, a sole poche ore dall’originaria mestizia - miracolo! - più alcuna traccia di seppurminima costernazione in Alberto Tedesco. Niente. Forse inebriato dal fumus persecutionis (dicono sia portentoso), dopo lo spavento, Tedesco ha annunciato: «Non mi dimetto». Della serie «scherzavo». Massì. Eppoi, in fondo, lui si era già dimesso da assessore: quante volte si deve dimettere un cri-

stiano? Del resto, cosa porti l’animo umano a tali repentine virate, è facile intuirlo: è un classico nella condotta di noi bipedi, rintracciabile sin dai tempi dell’Homo antecessor. Il problema è un altro. E cioè che Tedesco, socialista doc, dopo averla sfangata e aver dedicato un pensiero al collega Papa («che sfigato, poveretto») e una dedica ai berluscones («meno male che Silvio c’è»), ha pensato bene di mollare la bomba agli “amici” del Pd: «l’arresto preventivo è una barbarie!». Ecco qui. Improvvida fu la declamazione a pochi minuti dal Papa-arresto, seguito a “sinistri” proclami per la legalità. Ci mancava quest’altra mazzata al piddì rantolante. «O ragassi, ma questo qui non doveva andare in gattabuia?»

SOMMERSO E SALVATO Tedesco

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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BILIARDINO

SA RAZZA... DI VIA MANZONI E DINTORNI di NINO NONNIS

O

gade a sa razza”. Indovinare chi sei, a quale famiglia appartieni. In base a una caratteristica fisica. Un mio zio che tornava ogni tanto dal Venezuela, era bravissimo in questo. Gli si presentava un ragazzo e gli chiedeva, a bruciapelo “E deo, chie so, ite mi naro?” – “Faghemi abbaidade bene… tue sese…”. Indovinava sempre, si era anche fatto una certa fama. Faceva in modo che fosse l’altro a farglielo capire, talvolta ci arrivavano insieme. Qualche giorno fa ci ho azzeccato anch’io, senza trucchi, e ne sono rimasto contento, per due motivi. Questa persona, più giovane di me, ha detto che mi conosceva, l’ho guardata e ho esclamato “Tu sei un Agus, della dinastia Agus, via Leonardo da Vinci”. E qui scatta il secondo motivo. Quella via saranno 60 metri in tutto, in venti minuti abbiamo fatto l’inventario degli abitanti, tutti e due molto preparati. Quanti personaggi in un piccolo tratto di strada, qualche volta personaggi solo per noi, ma tali. Tutte famiglie numerose, forse era così da tutte le parti, allora: i Monaco, una squadra di calcio completa, gli Agus, bravi anche loro, i Brau, i Diaz, Ghiliffo e Mariano, e giù aneddoti e scherzi tremendi. I Mareddu, fratelli e sorelle, con Vincenzo, per noi Pupo, mio fedale, quello che dirige la Sogaer con grande sagacia. Bravo anche con le mani. Una volta fece scappare tre balordini in via Dante, mentre io gli reggevo gli occhiali. Mi stimava molto. Anche Rossana Copez, la scrittrice, abitava in quella via, nella zona bassa però. E il nonno del mio amico Luca Cocco. La più bella si chiamava Casanova, un mito trattenuto ancora nel tempo. Forse il vero mito è la nostra ammirazione. C’era anche il figlio di un politico: Tufani. Tutti sparsi per il mondo adesso, più che altro per Cagliari, ma uniti per sempre nella memoria, perché anche una piccola via corta, ha storie che si estendono e varcano i confini. Tra negozi, bar, una sala biliardi e una macelleria che ancora resiste. Ci trasferiamo altrove, ma siamo legati da ricordi di luoghi e abitudini. Io mi aggregavo e ancora lo faccio, perché abitavo vicino, in via Manzoni, in alto. Ci abitavano Alberto Rodriguez e Bebo Galizia, in via Monti Luciano Marrocu, i fratelli Pau, Enrico e Italo, e Maurizio Virdis, una via piena di cultura quindi. Ne ho citato tanti e molti li dovreste conoscere, anche perché ne vale la pena.

buone notizie SENZA FRONTIERE GRAZIE A NESPOLI LA MONETA GLOBALE DIVENTA “SPAZIALE”

intanto in viale trento...

Kambien della guardien

n 159 giorni in orbita. Così la “moneta globale” UFWC, United Future World Currency coniata dalla Zecca italiana, è diventata anche “moneta spaziale” (grazie a Paolo Nespoli che ce l’ha portata). «Lo scopo - ha affermato Sandro Sassoli, fondatore del progetto italiano UFWC - è sostanzialmente lo stesso: unire nazioni e popoli sotto un unico motto “Unity in diversity”, dato che non è possibile che il mondo, sempre più globale, sia diviso attualmente in oltre 200 valute diverse». Il viaggio spaziale della moneta d’argento, del diametro di 30 mm e del peso di 15,5 grammi, è durato dal 15 dicembre e il 23 maggio di quest’anno.

RICERCA ITALIANA L’UMORE DEL CANE? È UN FATTO DI NASO (E DI PROFUMI) n Secondo un recente studio condotto dai ricercatori delle università di Bari e di Trento, a seconda della narice che il nostro amico a quattro zampe utilizza per annusare, si può capire il suo umore. Infatti, in base a questa ricerca, risulta che l’emisfero destro del cane è deputato all’elaborazione delle situazioni nuove mentre quello sinistro, agli eventi di “routine”. Ovviamente pure l’olfatto gioca un ruolo determinante: è stato infatti dimostrato che alcuni odori stimolano negli animali (ma anche nell’uomo, e in particolare nei neonati) comportamenti istintivi, scatenando nei cani reazioni anche molto intense. Insomma, occhio al tartufo!

Scrittore

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

L’apatia della politica di fronte alle fobie di Silvio Berlusconi n Trovo sempre più irritante, nonché deleterio per l’immagine del Paese, il logorroico egocentrismo politico mostrato dal nostro Presidente del Consiglio, un atteggiamento aggravatosi nel post-referendum con una sorta di fobia persecutoria che, sempre più spesso, sfocia in deliranti ipotesi di complotti e congiure (deputato Papa docet). Un simile comportamento, che fino a non molto tempo addietro avrebbe indignato la quasi totalità degli italiani, a prescindere dalla loro collocazione politica, viene oggi tollerato passivamente sia dai colleghi di coalizione sia, cosa molto più grave, da quelle cariche istituzionali che han-

no un dovere di onestà intellettuale nei confronti del Popolo che rappresentano. Roberto Saia

Sgombero sventato, la resistenza passiva da sola non basta n Leggo che è stato scongiurato per la terza volta consecutiva lo sfratto esecutivo ai danni di Salvatore Angelo Sàiru, l’agricoltore di Cortoghiana «che si è visto vendute all’asta casa e azienda, strozzato dai debiti accumulati a causa del disastro della legge 44». La resistenza passiva, splendido esempio di umana caparbietà ai soprusi, da sola, non basta. Infatti non credo che la vittoria dell’agricoltore sia un qual-

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cosa di definitivo: il problema, presto, si ripresenterà. Ma le istituzioni, dove sono? Possibile che si facciano vive solamente quando c’è da riscuotere? E la Regione? Annamaria

Poetto, più pulito ma la strada è ancora lunga n Devo ammettere che il Poetto oggi è lievemente più pulito rispetto al passato. Ma la strada da percorrere è ancora lunga. E soprattutto bisognerebbe adottare una politica educativa nei confronti di quegli incivili che continuano a deturpare il paesaggio con i loro rifiuti e barbarie varie. Cordiali saluti. Massimo P.


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TERRA AVVELENATA

QUIRRA Missili al torio radioattivo i nuovi killer del poligono L’INCHIESTA Tra il 1986 al 2003 ne sono stati sparati oltre 1200, le polveri sono 500 volte più pericolose di quelle dell’uranio Sotto sequestro 3500 bestie: pericolo per la catena alimentare

L’INTERVENTO LETTERA DEL PG ANGIONI IL SINDACO MURA: IL PM CI STA SFIDANDO n Il procuratore generale della Corte d’Appello di Cagliari Ettore Angioni ha trasmesso ieri mattina al procuratore della Repubblica di Lanusei Domenico Fiordalisi la lettera appello firmata da numerosi esponenti politici, dai sindaci dei territori interessati dallo sgombero e dal presidente della Provincia Ogliastra Bruno Pilia con la quale si chiede un rinvio dello sgombero in attesa di trovare dei terreni adatti al bestiame. «Stiamo cercando una soluzione - ha detto Angioni - che contemperi le esigenze di legge con le richieste dei pastori». Esprime soddisfazione per la mossa del Pg anche il sindaco di Perdas Walter Mura. «Mi fa piacere che Angioni si sia fatto portavoce delle nostre richieste: qualcuno ci sta ascoltando». Mura ieri ha convocato una conferenza stampa in cimitero per rispondere al sopralluogo di Fiordalisi di mercoledì. «La sua presenza qui è stata vista come una provocazione inaccettabile. Se mi avesse chiamato avrebbe eliminato tante di quelle morti sospette dalla sua lista. Da quelle lapidi non si stabilisce la causa e le indagini non si fanno in cimitero». F.O.

n Torio radioattivo. Sei volte più pericoloso dell'uranio se la contaminazione viene dalla catena alimentare, soglia di rischio che si moltiplica per 500 quando viene inalato direttamente dalle persone. E proprio al torio radioattivo erano i 1200 missili Milan sparati nel poligono sperimentale di Perdasdefogu, tra il 1986 e il 2003. Questo il nuovo capitolo aperto dalla Procura di Lanusei, che due giorni fa ricevuto le prime conferme di una pista che seguiva da tempo. Armi il cui uso nel Poligono è in parte ammesso dallo stesso Comando e dalla relazione finale del Comitato tecnico di Controllo: sperimentazione e utilizzo dei missili anticarro di cui gli inquirenti hanno trovato ulteriore conferma anche in alcuni filmati sequestrati nei primi mesi dell’inchiesta. E tracce di torio erano state trovate nel miele prodotto nella zona, così come nel latte prodotto dagli ani-

mali che pascolavano da quelle parti. Lo stesso metallo era stato rilevato anche dai tecnici della Sgs che in passato aveva valutato sicura la zona. Le indagini per omicidio colposo plurimo e disastro ambientale che la procura di Lanusei conduce dal 12 gennaio per appurare se ci sia una relazione tra le sperimentazioni militari e le morti sospette di militari e civili, segnano un ulteriore accelerazione. Ieri ancora un provvedimento clamoroso: la Procura ha disposto il sequestro probatorio di un missile Milan, un anticarro di fabbricazione francese conservato al Cisam di Pisa. Sulla pericolosità di queste armi il fisico nucleare Evandro Lodi Rizzini, già consulente dell'inchiesta, ha inviato due giorni fa una nutrita documentazione scientifica. Al momento dell'esplosione i missili Milan nebulizzano la parte in torio liberando una micidiale polvere radioattiva che, se ina-

numeri 10000

Secondo la coldiretti è il numero dei capi di bestiame interessati dallo sgombero diposto dal pm Fiordalisi.

60

Il numero delle aziende colpite dal provvedimento.

LA STORIA Luca, l’allevatore controcorrente n Zona Nike e Pardu Mareus, nel cuore della parte a mare del Poligono. Pianori e costoni stretti tra acqua e granito. Zona quasi bucolica se non fosse per missili, sperimentazioni ed esercitazioni militari. Dal 1988 è il pascolo delle vacche della famiglia Melis: 34 bovini bianchi. Luca le vacche le ha spostate il giorno prima che scattasse il sequestro di tutto il bestiame rimasto nel Poligono. Non è sceso in piazza. Non ha partecipato al coro di proteste che da Quirra e Perdasdefogu si è sollevato contro i provvedimenti di Fiordalisi. «Siamo pastori. Non siamo pecore. Anche se a qualcuno farebbe più comodo lo fossimo. Io penso con la mia testa, con quello che la vita purtroppo mi ha insegnato». Luca Me-

lis, 27 anni, commenta con una punta di amarezza «l’isolamento» che ha dovuto pagare per la sua posizione contro corrente. È sempre stato in prima fila a denunciare i problemi sanitari che affliggono il suo bestiame e non nasconde che la malattia e, un anno fa, la morte di suo fratello Alessio lo hanno costretto a riflettere. Leucemia linfoblastica acuta. Quella dove pascolano le vacche dei

IL RACCONTO Suo fratello è morto: «Lascio quei terreni, siamo pastori e non pecore, necessario tutelare la salute»

Melis è una zona considerata dai consulenti della Procura “ad alto rischio”. Hanno sempre lamentato diverse anomalie. Quelle certe: due vacche abortivano, tre vitelli hanno presentato evidenti malformazioni a collo e arti. Poi il calvario della malattia e della morte di Alessio. Da tempo Luca le zone del poligono le vuole lasciare. Ora le vacche pascolano a Pardu Gelea, in territorio comunale fuori dal Poligono. Lui il provvedimento del magistrato lo ha visto come qualcosa di «coraggioso e necessario». «Rispetto la posizione di tutti e capisco i problemi degli altri ma credo che prima di tutto sia necessario tutelare la salute, non solo la nostra ma quella di tutti». C.P. e M.B.

lata, si fa 500 volte più dannosa per l'uomo. Una sostanza in grado di provocare linfomi e tumori. E proprio a seguito di questi nuovi elementi che la procura ha chiesto e ottenuto il sequestro di 3500 capi di bestiame rimasti ancora nelle aree del Poligono di Quirra nonostante il decreto di sgombero. Ieri il gip Paola Murru avrebbe accolto le richieste del procuratore Fiordalisi, per evitare ulteriori danni che potrebbero nascere dalla catena alimentare. Carne e latte non possono essere venduti. Troppo alto il rischio. Il bestiame dunque resterà nel poligono, la Magistratura ha nominato custode giudiziario il Comandande del Pisq, Generale Sanzio Bonotto e i singoli proprietari che verranno rintracciati e probabilmente anche denunciati, visto che non hanno ottemperato l’ordinanza di sgombero emessa due mesi fa contestualmente al sequestro probatorio di tutte le aree. Il termine ultimo era il 19 luglio. La scadenza è stata motivo di una mobilitazione di allevatori e rappresentanti di categoria. Nell’arco di due giorni alcune migliaia di persone sono scese in piazza a Villaputzu e Perdas per protestare contro lo sgombero degli animali. Ma lo stesso giorno, il procuratore Fiordalisi ha fatto un sopralluogo al cimitero annunciando che avrebbe indagato su tutte le morti premature. Almeno una va ad aggiungersi alle 156 su cui ha già chiesto accertamenti. Oltre ai dati che dovrebbero emergere dagli esami successivi alla riesumazione di 18 salme di pastori. Tutte morti sospette, forse legate all’attività del poligono militare, alle sue sperimentazioni ed esercitazioni massicce, ai suoi potentissimi radar, al suo essere stato usato come discarica di materiale esplosivo non più utilizzabile. La Procura di Lanusei ha accertato che nel Poligono sono finiti i munizionamenti della seconda guerra mondiale, ma anche il napalm che era stato stipato nei magazzini dell'aeronautica nei tempi della Guerra fredda. Ora è sotterrato in fusti, da qualche parte nei quasi 13 mila ettari del Pisq. Maddalena Brunetti Carlo Porcedda


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L’OMBRA DELLE RUSPE

Poetto A ottobre

giù i chioschetti No alle proroghe in attesa del Pul IL VERTICE Bocciata la richiesta dei gestori che rilanciavano sul rinvio della scadenza, il Consorzio ha proposto di abbattere e ricostruire in un mese. Ma resta l’incognita sui tempi del piano di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n I chioschi devono essere demoliti a ottobre. I gestori hanno chiesto una proroga al Comune, ma la risposta è stata negativa. «Ci aspettavamo che ci fosse concessa un’autorizzazione anche per il 2012, ma dal Comune ci hanno risposto che l’ordinanza di maggio è stata un caso unico, non è ripetibile per l’anno prossimo», commenta Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto services. A fine mandato il sindaco Floris ha salvato la stagione in corso evitando che il Poetto si trasformasse in un cantiere in piena estate. Ma, dopo vari slittamenti, il destino dei baretti ora è segnato. «Proviamo amarezza, ci aspettavamo uno sforzo maggiore da parte dei dirigenti del Comune, che comunque si stanno adoperando per trovare una soluzione», aggiunge Mascia. Ieri alla Conferenza dei servizi convocata dal Suap (Sportello unico per le attività produttive), dirigenti e funzionari del Comune e concessionari dei chioschi si sono seduti intorno a un tavolo per trovare una soluzione. Ma l’unica certezza emersa è che, in pratica, non si può prorogare la proroga. Allora Poetto services ha messo sul tavolo una sua proposta. «Abbiamo presentato un nostro crono-programma per la demolizione degli 11 chioschi - spiega

il presidente Mascia - i lavori potrebbero essere effettuati tutti tra il 3 e il 31 ottobre, ora aspettiamo una risposta». Che è arrivata in serata: la proposta non è stata approvata né scartata, per ora viene soltanto tenuta in considerazione. «Abbiamo preso atto della proposta dei gestori di voler procedere alle demolizioni delle strutture secondo un programma che prevede l'inizio e la fine dei lavori nel mese di ottobre - commenta Barbara Argiolas - assessore comunale alle Attività produttive accogliamo con favore la loro volontà di partecipare alla soluzione di una questione che si trascina da troppi anni». Sulla demolizione nessuno ha più dubbi, ma sul Poetto del futuro ci sono solo incertezze. L’ASSENZA DEL PUL Alla base di tutto c’è l’assenza del Piano di utilizzo dei litorali, una carenza normativa che va avanti da più di vent’anni e non consente uno sviluppo organizzato della parte cagliaritana della spiaggia. Sarà il Pul, tra l’altro, a stabilire come dovranno essere realizzati i nuovi baretti del Poetto. «Non possiamo buttare giù tutto, spendere 150mila euro per ogni chiosco e poi scoprire che il Pul prevede strutture di un altro tipo aggiunge Mascia - per questo chiediamo un incontro urgente al sindaco e all’assessore all’Urbanistica, in modo da avere certezze in anticipo

AL TAVOLO All’incontro sui chioschi , convocato dal Suap, erano presenti dirigenti e funzionari del Comune e rappresentanti dei baretti del Poetto.

per non trovarci in difficoltà dopo». L’adozione del Piano è un punto fisso del programma del sindaco Zedda, ma per tagliare il traguardo non è sufficiente la buona volontà di Palazzo Bacaredda. «Il Comune sul Pul ci sta mettendo grandi energie, ma non basta l’approvazione del Comune - avverte Sergio Mascia - perché poi deve arrivare la Vas (Valutazione ambientale strategica, ndr.) della Provincia, poi la palla passa all’Urbanistica della Regione e infine si potrà arrivare alla pubblicazione sul Buras. Fatti due conti si arriva all’autunno del 2012 e la prossima stagione estiva sarebbe bruciata, con 120 lavoratori a rischio». Ma dalla Giunta arriva la volontà di chiudere la partita in tempo. «Da diverse settimane, infatti, tutti gli uffici preposti, accogliendo le indicazioni del sindaco e della giunta spiega l’assessore Argiolas - sono impegnati nella predisposizione delle linee guida del Piano di utilizzo dei litorali e di tutti gli atti giuridici e amministrativi utili per garantire, con regole certe e uguali per tutti, anche la stagione estiva 2012».

PROCURA ABUSI SULLA SPIAGGIA L’INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA

n Nove chioschi sono rappresentati dal consorzio Poetto services. Palm Beach, Lanterna rossa, Twist, Miraggio, Calypso, Corto Maltese, Fico d’India, Dolce vita e Capolinea. Con loro si schierano anche Aramacao e Sella del Diavolo. Vanno per la loro strada, invece, i tre più recenti Emerson, Iguana e Palmette e gli altri sei: Otium café, Malibù, Oasi, Sesta area, Nilo e Golden beach. Le indagini della Procura sono su quelli “storici”. «Dopo la demolizione dei casotti dell’86 abbiamo ottenuto concessioni e autorizzazioni edilizie per due anni - spiega Sergio Mascia - nell’88 il Comune dichiara di adottare il Pul e le strutture restano scoperte: quello che era legale nell’87 è diventato illegale nell’88. E la Magistratura non indaga sugli abusi effettivi, ma su tutto quanto il costruito».


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la storia

LA PROTESTA

IL POLMONE DA CAMBIARE Il polmone di un impianto a gas: è stato necessario sostituirlo perché danneggiato. I casi come questo sono circa 200 in tutte le concessionarie, anche di più nei riparatori privati.

IL FILTRO COMPLETAMENTE OSTRUITO Nella foto un filtro estratto da un impianto di una macchina nuova: è stato ostruito dalla sostanza gelatinosa che viene generata e che si deposita al passaggio del gas.

QUASI TUTTO IL GPL È MADE IN SARAS Un’autobotte si ferma per fare rifornimento di gas in una stazione di servizio: tutto il combusibile Gpl che è usato nelle auto viene distribuito in Sardegna dalla Saras.

LA BEFFA Il gas “sporco” che rovina l’impianto monta la rabbia degli automobilisti

C

entinaia di automobilisti sardi con le auto a gas sono in fila nei distributori per lamentarsi e nelle concessionarie o nei riparatori privati per aggiustare l’impianto. Ma se i dati dicono che i sistemi a Gpl, in particolare quelli di ultima generazione, sono perfetti, la curiosità è che tutti i veicoli bi-fuel si stanno danneggiando, e la causa non sono i distributori, visto che tutti i clienti di ogni pompa di servizio si lamentano. Il problema potrebbe quindi essere il gas, che arriva dalla Saras. Tutte le strade di questo strano caso sembrerebbero portare a Sarroch: «Che a volte non vengano buoni prodotti non è una novità», dichiara Giuliano Frau, presidente dell’Adoc, «Ma come al solito rimbalziamo contro un muro di silenzio. Chiediamo solo chiarezza». Le associazioni dei consumatori sono però pronte a fare fronte comune: «Porteremo avanti un’operazione di denuncia come ogni volta che cade il rapporto fiduciario e la genuinità del prodotto viene meno, com’è chiaro agli occhi di tutti». L’anello debole di questa catena sono i gestori, vittime quanto gli automobilisti. I cittadini stanno spendendo centinaia di euro (da 114 fino a oltre 300 se sono stati danneggiati gli iniettori) anche se le macchine sono in garanzia perché il problema non sarebbe dovuto all’impianto. Ma se il gas rimane questo, “sporco” e intriso di additivi che generano, quando in circolo nell’auto, una sorta di sostanza caramellosa, il guasto si ripresenterà. I BENZINAI NON SI ESPONGONO I benzinai lo sanno, raccontano le loro storie, però non vogliono apparire: «Se parliamo possiamo avere delle conseguenze, ma noi dobbiamo lavorare. Dovrebbero lamentarsi le compagnie». E i “dispetti” non sarebbero una strategia nuova: «In passato ci sono state queste politiche, anche nei confronti dei venditori di bombole. I benzinai non hanno interesse e non possono fare nulla e devono subire le accuse dei clienti», ha denunciato il presidente di Adoc. Anche Antonello Pili, presidente provinciale della Confesercenti “scagiona” i gestori: «Credo che gli automobilisti danneggiati, che sono centinaia e continuano ad aumentare a ogni rifornimento di gas, debbano intentare una causa. Altrimenti si rimarrà fermi in questo sistema in cui ognuno scarica la responsabilità». Che ancora non si sa di chi sia. Qualcuno punta l’indice sulla produzione: «Stiamo riscontrando lamentele anche sulle giacenze di gasolio, e

IL GIALLO La causa dei danni starebbe a monte, non nei sistemi Gpl né nei distributori Dito puntato sui produttori

numeri 300

Gli automobilisti stanno spendendo da 114 fino a oltre 300 euro se sono stati danneggiati gli iniettori anche se le macchine sono in garanzia perché il problema non è dovuto all’impianto.

200

Ci sono stati 173 interventi in meno di un mese alla Citroen e più di 200.

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La media è di tre polmoni sostituiti ogni giorno, il 90 per cento delle automobili hanno lo stesso problema e i tempi per la riparazione superano i 10 giorni.

info

SCONTENTO Sandro Secci (a sinistra) non ne può più: «Sto avendo problemi e dovrò pagare un sacco di soldi, bisogna fare qualcosa». Gianluca Melis (a destra), preoccupato: «Ho fatto pulire l’impianto. Ma temo che il problema si ripresenti»

si aggiungono alle tante accuse di prodotto non ottimale, probabilmente già alla fonte». Sarà una coincidenza, ma da qualche mese nei distributori dotati di Gpl sono in vendita “prodotti speciali” da aggiungere al gas per aggirare il problema, peccato che poi la spesa, renda vano il risparmio rispetto a una macchina a benzina. Secondo Romano Satolli (Unione Consumatori) il caso deve essere segnalato alla Guardia di Finanza «per effettuare i controlli e verificare la bontà del prodotto». Sta di fatto che il problema non si verifica nello stato liquido del prodotto, cioè da quando esce dalla Strada Statale Sulcitana a quando viene scaricato nei distributori, ma solo nelle auto, quando il Gpl

passa allo stato gassoso trasportando una sostanza melmosa che si deposita nel filtro e nel polmone dell’impianto facendolo disattivare. E sembra impossibile pensare che i controlli sia interni che delle Fiamme Gialle non vengano effettuati sui prodotti della raffineria. Quindi resta il dubbio sulle cause. Se un automobilista chiamasse oggi una concessionaria per fissare un controllo troverebbe spazio dopo Ferragosto. Dalle officine di Citroen e Peugeot che hanno portato avanti nell’ultimo anno una campagna ecologica spingendo le auto bifuel, fanno sapere che la fila di automobilisti infuriati si allunga: «Abbiamo fatto 173 interventi in meno di un mese», spiega Christian Paoli della

COSA TROVA IL MECCANICO Se il gas rimane di questo tipo “sporco” e intriso di additivi, il risultato è che quando è in circolo nell’auto, genera una sorta di sostanza caramellosa. Ma che cosa trova il meccanico quando “apre” l’impianto di un’auto a gas? Catrame. Proprio come quello che si può vedere nel recipiente ritratto nella fotina qui sopra.

Citroen, «e so che dai vicini della Peugeot la situazione è la stessa, anzi loro superano i 200 casi». Il ritmo è impressionante: «La media è di tre polmoni sostituiti ogni giorno, il 90 per cento delle auto hanno lo stesso problema e i tempi per la riparazione superano i 10 giorni. La Citroen, alla luce della campagna sta facendo rientrare i guasti nella garanzia ma sostenendo i costi direttamente e non tramite la Brc, però capisco altre case automobilistiche che fanno diversamente perché il danno non dipende dall’auto o dall’impianto». Ma cosa trova il meccanico quando “apre” l’impianto di un’auto a gas? «Catrame. È uno scandalo, i casi sono così tanti che non riusciamo a soddisfare i clienti che se la prendono con noi perché credono che il problema sia dell’impianto, invece è il gas. Il problema riguarda tutta la Sardegna». Manca davvero poco prima che scatti un’azione unita da parte degli automobilisti. Molti di questi si ritrovano ai distributori di Cagliari e hinterland con la stessa rabbia e le stesse accuse da scaricare addosso agli incolpevoli (?) benzinai, e a tutte le compagnie, dall’Agip, alla Q8 alla Esso. Silvio Lecca, un automobilista, se la prende con tutti: «Che sanno del gas sporco e non avvisano i clienti mentre c’è chi fa solo i propri interessi, io ho pagato 114 euro e dovrò spenderli di nuovo». Dalla Saras la risposta è una sola, il silenzio: «Nessuna dichiarazione sulla vicenda». Lazzaro Cadelano


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CONTINENTI

FRIZIONI NEL GOVERNO BOSSI RESTA AL NORD NON ANDRÀ AL CDM

ta nel 2006 da un istituto indipendente di informazioni sulle richieste effettuate dai giornali nei confronti di investigatori privati. Secondo questa indagine, il giornale che ha effettuato il maggior numero di richieste di notizie riservate (952) è stato il Daily Mail, seguito da Sunday People (802), Daily Mirror (681) e Mail on Sunday (228) a pari merito con l'ormai defunto News of the World.

n Il leader della Lega, Umberto Bossi non sarà presente oggi al Consiglio dei ministri e resterà invece al Nord. L'assenza di Bossi dal Cdm, peraltro, secondo fonti bene informate del Carroccio, era già prevista da giorni e non sarebbe quindi in relazione con gli ultimi avvenimenti. Questa sera, stando al calendario dei suoi impegni, Bossi dovrebbe tenere un incontro pubblico in provincia di Novara, mentre domani mattina è atteso a Monza alla inaugurazione degli uffici dei ministeri delle Riforme e della Semplificazione alla villa Reale.

MONITO DEL COLLE GIUSTIZIA E POLITICA STOP ALLO SCONTRO n Evitare la confusione dei ruoli tra politica e giustizia. Lo chiede il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che parla di «scontro intollerabile e sterile» e si dice contrario agli incarichi politici per le toghe. Nel discorso agli uditori giudiziari ricevuti al Quirinale, il presidente della Repubblica ha chiesto ai magistrati di «evitare condotte che comunque creino indebita confusione di ruoli e fomentino l’ormai intollerabile, sterile scontro tra politica e magistratura, come accade, ad esempio, quando il magistrato si propone per incarichi politici nella sede in cui svolge la sua attività». Il capo dello Stato ha anche rivolto a magistrati un monito sulle intercettazioni, alle quali «non sempre si fa ricorso solo nei casi di “assoluta indispensabilità», ha detto Napolitano.

PARTO A SULMONA DIVENTA MAMMA A CINQUANTOTTO ANNI n Mamma per la prima volta a 58 anni: è avvenuto a Sulmona (in provincia dell’Aquila), dove la donna, residente nella valle Peligna, ha dato alla luce un bimbo sano, di tre chili e mezzo, nel reparto di Ostetricia dell'ospedale cittadino, diretto da Paolo Santarelli. Si tratta del primo figlio della

MELANIA PAROLISI IN CARCERE CHIEDE CARTA E PENNA

Ue Un piano Marshall per la Grecia n Un «piano Marshall per la Grecia»: lo chiedono i leader della zona euro, secondo quanto si apprende, in una bozza di conclusioni del meeting dei leader dei 17 Paesi dell'eurozona riuniti ieri a Bruxelles per affrontare non solo

donna, che è ricorsa a tecniche di procreazione medicalmente assistita per il concepimento. Mamma e figlio sono in ottime condizioni, dopo il parto avvenuto ieri mattina con taglio cesareo.

ANTISEMITISMO VIA EBREI DAGLI ATENEI RITORNA LA BLACKLIST n Creata per la prima volta nel 2008 e parzialmente «oscurata» in seguito alle indagini della polizia postale e all'individuazione del suo autore, torna on-line la blacklist dei 162 docenti ebrei, accusati di far parte di una presunta «lobby ebraica». Molti sono dell'università La Sapienza. L'elenco è apparso su un blog ospitato sulla piattaforma italiana del Cannocchiale, la stessa della blacklist del 2008. Oltre a quelli dei professori, ven-

la crisi greca, ma anche il rischio di contagio ad altri Paesi e il futuro della moneta unica europea. Il piano Marshall per la Grecia infiamma i mercati. La raffica di indiscrezioni che filtrano da Bruxelles sembra portare il segnale for-

te che i mercati si aspettavano. La borsa di Milano, colpita più delle altre nelle ultime sedute sui timori di una crisi che è sembrata lambire l'Italia, oggi mette a segno il rimbalzo più forte (+3,7%) fra le piazze del Vecchio Continente.

gono anche fatti i nomi di quattro magistrati. «Fuori dall'università la feccia sionista», il titolo del post datato 5 giugno, nel quale si scrive: «Dall'università La Sapienza alla Procura di Roma le new entry della lobby ebraica».

espandendo». In Etiopia in particolare sono 4.5 milioni le persone in stato di bisogno. Inoltre stanno arrivando centinaia di profughi dalla Somalia, che si concentrano soprattutto nel campo di Dolo Odo, in Etiopia meridionale.

CORNO D’AFRICA COLPITE DA CARESTIA 11 MILIONI DI PERSONE

PEDOFILO RUSSO CASTRAZIONE CHIMICA LA RICHIEDE DETENUTO

n Sale il numero delle persone colpite dalla carestia nell'Africa orientale. L'allarme viene lanciato ieri da Caritas italiana: «Undici milioni e 300mila persone hanno bisogno di assistenza alimentare. Somalia, Etiopia, Kenya, Repubblica di Gibuti, Eritrea i Paesi già fortemente colpiti, Sud Sudan, Uganda e Tanzania quelli a rischio. Se la Somalia è il paese più colpito, anche negli altri Paesi la carestia si sta

n Un imprenditore trentottenne degli Urali, accusato di 26 episodi di abusi sessuali su minori, ha chiesto di essere sottoposto alla castrazione chimica. Il detenuto ha giustificato la sua richiesta con la convinzione di ricadere nello stesso reato una volta uscito dal carcere. Al momento la castrazione chimica non è prevista dalla legge. Ma forse, quando avrà scontato la pena, potrà contare sul decreto che il pre-

sidente russo Dmitri Medvedev ha mandato alla Duma: una serie di emendamenti al codice penale che inaspriscono le pene per i crimini sessuali contro i minori di 14 anni, prevedendo anche la castrazione chimica volontaria.

n Un quaderno e una penna. Li ha chiesti Salvatore Parolisi al suo terzo giorno di carcere a Marino del Tronto, dove è finito martedì scorso con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato della moglie Melania Rea. Probabilmente carta e penna gli servono per prendere appunti e contestare punto per punto,come lo ha visto “puntigliosamente” fare uno dei suoi legali, l'avvocato Valter Biscotti, le accuse che gli riversa addosso la Procura di Ascoli. Ma lui continua a mostrare «grande determinatezza». Sembra improbabile un cedimento da parte del caporalmaggiore dell'esercito, che lo porti magari a confessare.

RAPITA NEL MALI VIDEO DELL’ITALIANA NEGOZIATI IN CORSO

n Maria Sandra Mariani, l’italiana rapita poco meno di sei mesi fa da miliziani di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQIM) è stata mostrata in un nuovo video che la ritrae con NEWS OF THE WORLD indosso un velo, seduta sulla sabbia e alla presenza di tre POLIZIA GB INDAGA armati. «Le trattative SU ALTRI TRE GIORNALI uomini per liberarla sono sulla strada n L'indagine della polizia giusta», ha detto una fonte vibritannica sullo scandalo delle cina ai mediatori che ha parlaintercettazioni telefoniche il- to della richiesta di un riscatto legali si allarga a macchia d’o- in denaro. La Mariani, 53 anni, lio ad altri nomi noti del pano- era stata rapita nel sud est delrama editoriale inglese. Dopo l'Algeria lo scorso 2 febbraio. Il la tempesta che ha travolto il gruppo di AQIM, guidato da “News of the World”, coinvol- Abou Zeid, famoso per la sua gendo anche il magnate Ru- brutalità, è ritenuto responsapert Murdoch e il premier Da- bile di diversi rapimenti, comvid Cameron oltre ai vertici di preso quello del cittadino briScotland Yard, gli investigatori tannico Edwyn Dyer, ucciso hanno chiesto la documenta- nel giugno del 2009 e di cinque zione di un’inchiesta effettua- francesi.

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Provincia La nuova biblioteca aprirà i battenti a gennaio 2012

Sanità Si sblocca la vertenza Aias: Turismo Marina Piccola, trovati i soldi per gli stipendi Onorato punta al rilancio

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Traffico Asse mediano

come una pista acceso l’autovelox, altro stop per le Ztl I CONTROLLI Il rilevatore di velocità lungo l’arteria di scorrimento ha registrato un veicolo che sfrecciava a 220 km/h: «Con i nuovi apparecchi più sicurezza. Servono ancora verifiche per i varchi» n Dal primo agosto finiscono le corse sull’Asse Mediano: non sarà una bandiera a scacchi a fermare una delle più importanti arterie di Cagliari e hinterland ma l’autovelox. LE RILEVAZIONI A scambiare l’Asse per un autodromo sono in tanti: ben 9016 veicoli (sia a due che a quattro ruote) nei primi sei mesi dell’anno hanno superato i 100 chilometri orari. Il “giro veloce” che vale la pericolosa pole position è stato registrato proprio dall’autovelox sotto il ponte che porta a Genneruxi alle 4,28 del mattino di mercoledì da un’auto che sfrecciava a oltre 220 chilometri orari. Così se fino al 31 luglio la postazione fissa monitorizza senza però tradurre le violazioni in multe, da agosto chi supererà il limite sarà multato in proporzione alla velocità, e questo si verificherà anche in assenza di un agente della Polizia Municipale. Ma nella conferenza stampa di ieri mattina nella sede dei vigili di via

Crespellani, nel corso della quale sono state illustrate le novità, è stata annunciata solo questa attivazione, mentre per quella degli altri autovelox, a cominciare da quelli di viale Poetto, via Torricelli e viale Diaz, servono ancora delle verifiche. Stesso discorso per le telecamere e i varchi delle Ztl, montati e quindi acquistati due anni fa: «Colpa del Ministero ha detto l’assessore comunale Mauro Coni - reo di cambiare troppo in fretta i parametri e costringere la commissione Trasporti, costituita una settimana fa, a rivedere i progetti e adattarsi alle nuove disposizioni». Una questione aperta sia per gli autovelox sia per le Ztl, come ha spiegato il comandante Mario Delogu: «Le zone a traffico limitato sono state istituite all’interno di un progetto precedente, ma devo essere rivisti confini, orari e varchi in funzione nei nuovi piani per la viabilità cittadina». Il regolamento resta insomma in discussione e cerca di inseguire i parametri ministeriali. Un inse-

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Nei primi sei mesi dell’anno sono stati oltre novemila i veicoli che hanno superato il limite di velocità.

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Il record di velocità registrato dall’autovelox installato sotto il cavalcavia di Genneruxi.

guimento che non servirà invece per gli autovelox a cui è stato dato il via libera, come quello sull’Asse Mediano. Che in caso di infrazione segnalerà orario, strada, velocità, targa e proprietario del veicolo. Esattamente come ha fatto fino a oggi, registrando una velocità massima - oltre al record di 220 chilometri toccati a giugno - compresa tra i 185 e i 192 chilometri orari. Il controllo sull’Asse Mediano «non

si limita comunque alla postazione all’altezza di Genneruxi - ha precisato ancora Delogu - ma sull’Asse ci saranno altre tre postazioni, sia in un senso di marcia che nell’altro». L’obiettivo che si vuole perseguire è la prevenzione e stoppare le morti sulle strade che in questi primi sei mesi hanno già eguagliato le sette vittime di tutto il 2010: «Non vogliamo fare cassa ma mantenere la sicurezza». Lazzaro Cadelano

I CONTROLLI Autovelox e telecamere ai varchi delle Ztl in città: via libera ai primi, non ancora per le seconde che hanno bisogno di ulteriori verifiche

Poetto L’autista della Matiz non era ubriaco né drogato

LUNGO SALINE La Matiz e l’Honda poco dopo il tragico incidente

n «L’esito degli esami è negativo». Samuele Corallo non era ubriaco né sotto l’effetto di droghe all’alba di domenica 10 luglio. Lucio Aprile, il dirigente della Polizia stradale di Cagliari, ha ricevuto dai medici del Serd il risultato delle analisi sul campione di sangue prelevato dall’autista della Matiz rossa poco dopo l’incidente. È la prima buona notizia per il 43enne di Sanluri che con la sua manovra azzardata in via Lungo Saline ha provocato la morte di Vanessa Murtas prima e di Michael Solinas poi. Dopo il secondo lutto Corallo è accusato di duplice omicidio colposo per la sua azzardata manovra che ha stroncato due vite. La 23enne quartese ha perso la vita sul momento, mentre il

concittadino 26enne che guidava la moto è morto mercoledì dopo dieci giorni di agonia nel reparto di Rianimazione del Brotzu. Non si danno pace i familiari di Michael, le sue condizioni erano gravi ma dopo lo spavento iniziale sembrano stabilizzate. C’era stato un leggero miglioramento che lasciava ben sperare, ma la situazione è degenerata e i parenti stanno aspettando notizie certe sul-

IL REFERTO Negativi gli esiti degli esami sul sangue del guidatore dell’auto coinvolta nel duplice mortale

le cause del decesso. Non si può sapere, per quanto poco conti ormai, i che condizioni era Michael quando ha avuto l’incidente. «Non è stata fatta nessuna analisi sul suo sangue - spiega il dirigente della Polstrada - perché ci sarebbe voluto il suo consenso, ma non è stato possibile perché il giovane era in coma». La vicenda ormai è chiara, Corallo ha commesso un’infrazione fatale, ma non l’ha fatto perché era ubriaco e drogato: l’ha fatto solo perché aveva sbagliato strada. Un gesto folle che gli costerà caro, di sicuro perderà la patente. Ma niente potrà alleviare la disperazione delle famiglie Murtas e Solinas per la morte dei due giovani. M.Z.


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CAGLIARI SANITÀ NELLA BATTAGLIA DEGLI OSS TUTELA LEGALE ALLO STUDIO DE ANGELIS

LAVORO CONSEGNATI GLI ATTESTATI AI MILITARI “OPERATORI” DI CAVA

UNIVERSITÀ CHIUDERANNO IL 25 AGOSTO LE ISCRIZIONI AI TEST DI AMMISSIONE

n Gli operatori socio sanitari non fermano la loro battaglia e vanno avanti per fare riconoscere il proprio diritto a entrare a lavorare in modo stabile negli ospedali, come stabilito dalle graduatorie che, a loro dire, non vengono rispettate illegittimamente. Tanto che hanno affidato un incarico al legale Luca De Angelis (e non a Gianluca Aste, come erroneamente scritto nei giorni scorsi) affinché presenti un esposto sulla vicenda.

n Si è svolta presso la Caserma “Bechi Luserna”di Macomer la cerimonia per il conferimento dell’attestato per “Addetto alla conduzione di mezzi semoventi in cava e alla preparazione delle attività di estrazione”, organizzato dal Comando Militare della Sardegna, e finanziato coi fondi della Regione a favore dei volontari in ferma prefissata prossimi al congedo o congedati senza demerito.

n Fino al 25 agosto sono aperte le iscrizioni ai test di ammissione obbligatori per i corsi di laurea attivati dall’Università. L’iscrizione deve essere fatta compilando la domanda di ammissione sul portale unica.it, in cui sono disponibili il Manifesto degli studi, i bandi di selezione per i corsi, gli avvisi con le date dei test di ammissione e alcune applicazioni per esercitarsi on line sulle prove utilizzate nei precedenti anni accademici.

IN GIUNTA

Siglato l’accordo Ateneo-Comune per il censimento n Come tutti gli anni che finiscono col numero 1 arriva puntuale del censimento. Per consentire la conta degli abitanti ieri la Giunta comunale ha approvato un protocollo d’intesa per la collaborazione tra Comune e Università. Sono previste attività congiunte tra l’amministrazione di via Roma e l’Ateneo per la realizzazione del quindicesimo censimento della popolazione e delle abitazioni. Il Comune metterà a disposizione gli spazi e l’Università le sue professionalità per il grande appello dei cagliaritani previsto per ottobre. Nella seduta di ieri sera sindaco e assessori hanno stabilito anche che il Comune del capoluogo sarà capofila di un ufficio intercomunale per la gestione dell’ambito idrico Sic (Stagno di Cagliari, Saline di Macchiareddu e Laguna di Santa Gilla). Si tratta di un progetto finanziato con 235mila euro dal Por 20002006 che servirà a riqualificare tutte le zone umide puntando principalmente sul recupero dei rifiuti abbandonati in sette diverse aree e il loro smaltimento. COMMERCIO ALL’APERTO La Giunta comunale ieri ha preso in esame un altro nodo scoperto, quello del commercio su aree pubbliche scoperte. In particolare la vendita dei ricci. In una delle ultime sedute il precedente Consiglio comunale aveva approvato una delibera per cercare di risolvere il problema dei ricciai, ma secondo la nuova Giunta quella decisione crea problemi al piano delle opere pubbliche. Per questo motivo ieri l’esecutivo guidato da Massimo Zedda ha presentato una nuova delibera per sospendere il piano delle opere pubbliche perché inattuabile proprio sulla base della delibera del 31 marzo scorso. La nuova delibera nei prossimi giorni passerà al vaglio della commissione per le Attività produttive presieduta dal socialista Raimondo Perra, per poi approdare tra i banchi del Consiglio comunale. Sindaco e assessori hanno ribadito la volontà dell’amministrazione comunale di garantire ai cagliaritani e ai turisti la stagione dei ricci in città.

VIA ROMA La protesta dei dipendenti dell’Aias sotto le finestre dell’assessorato regionale alla Sanità

CADEDDU/FC

Sanità Schiarita nella crisi Aias

in arrivo i soldi per gli stipendi LA VERTENZA Dopo la lunga protesta dei lavoratori le aziende sanitarie si sono impegnate a versare all’associazione dei Randazzo l’80% dei crediti maturati con il vecchio tariffario n Finalmente una schiarita nella questione Aias. Le Asl pagheranno all’azienda gestita dalla famiglia Randazzo l’80% delle prestazioni con le vecchie tariffe. Il versamento sarà effettuato solo dopo il saldo degli stipendi e degli arretrati. Le aziende sanitarie si sono impegnate anche alla stipula di un nuovo schema di contratto e a verificare i crediti che l’Aias rivendica dal ‘95 ad oggi. L’accordo è arrivato ieri sera dopo un tavolo convocato dall’assessore alla Sanità Liori che ha visto la presenza dei sindacati e dei direttori generali delle aziende sanitarie. È stata questa la risposta alla manifestazione di protesta organizzata ieri mattina proprio sotto le finestre dell’assessore, in via Roma. Si chiedeva, ancora una volta, il pagamento delle mensilità arretrate per i dipendenti e

l’avvio della procedura d’infrazione che permettesse alle aziende sanitarie di erogare gli stipendi. Come hanno spiegato Antonio Masu (Cisl Fps) e Giovanni Pinna Cgil Fp, «i lavoratori non possono continuare ad essere la banca dell’Aias. Le aziende sanitarie possono e devono anticipare gli stipendi, invece perdono tempo». I sindacati avevano scritto una lettera al presidente Cappellacci per chiedere un incontro urgente. In mattinata Liori aveva ricevuto una delegazione, fissando il tavolo cominciato alle 15.30 del pomeriggio. L’intesa di ieri potrebbe aver messo tutti d’accordo. Ma restano le voci di disperazione dei dipendenti raccolte durante la protesta di ieri mattina. Sotto accusa, i corsi d’aggiornamento, effettuati, come racconta Marilia Migliari, «a spese nostre. È da 25 anni che li facciamo du-

rante le ferie, pagando di tasca nostra. In cambio non solo non abbiamo mai ricevuto lo stipendio regolarmente, ma neanche abbiamo mai visto la tredicesima. Cambiano gli assessori ma per noi la musica è sempre la stessa». Giuseppa Sardà, commenta poi il balletto di cifre che ha tenuto banco in questi giorni: «Ognuno dice la sua, resta il fatto che noi non vediamo una lira. Vorremmo sapere la verità». Intanto l’Aias ha dichiarato di avere personale in esubero: i licenziamenti dovrebbero partire entro dicembre. Forse sono salvi gli ausiliari e gli operatori socio sanitari: per loro corsi di riqualificazione. Nulla di fatto invece per i cassintegrati. Prendono 500 euro al mese e sono obbligati, pena la perdita dell’assegno, a frequentare dei corsi di formazione. «Sarebbero dovuti servire per darci qualcosa in più dal punto di vista economico e per permetterci il rientro al lavoro - denunciano - ma di fatto non solo il contributo non arriva ma non servono neanche a riqualificarci». Francesca Ortalli

PERSONALE IN ESUBERO OTTANTA FISIOTERAPISTI n Sono in tutto 330 di cui 81 in esubero. Sono i fisioterapisti arruolati dall’Aias. Le loro prestazioni sono pagate dalle Asl. «Tutta colpa - denuncia Angela Corona del Spif Sardegna (sindacato italiano fisioterapisti) - della delibera approvata a dicembre 2010 dall’assessore Liori. È stata fatta senza neanche consultarci e nasce per aumentare le tariffe dell’Aias. Con quella i pazienti in carico ai fisioterapisti aumentano da sei a otto. L’Aias ci guadagna e noi siamo diventati lavoratori a cottimo, oltre che in esubero. Siamo in cassa integrazione a rotazione. È impossibile per noi riuscire a svolgere un servizio decente in questo modo. Otto pazienti, la maggior parte con gravi difficoltà di ambulazione o di altro tipo, non possono essere rimessi in piedi in soli 45 minuti per ciascuno». F.O.


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CAGLIARI

Tribunale Rissa, condannati sette ultrà n Una partita finita male, non solo per il risultato sportivo ma anche per quello giudiziario: sono sette gli Sconvolts che il gup ha condannato per rapina e lesioni. La vicenda risale al 5 febbraio, il Cagliari perse 3 a 1 con la Juve. Scontata la gioia dei tifosi bianconeri, sei dei quali erano andati a festeggiare in piz-

zeria. In viale Diaz i ragazzi furono aggrediti da un gruppo di Sconvolts: i giovani di Cuneo finirono in ospedale. Solo l'arrivo delle forze dell'ordine mise in fuga gli aggressori. Otto gli arresti, ieri la sentenza del giudice. Tre anni e sei mesi per Simone Marras, Thomas Testa e Luigi Casti. A tre anni sono stati condannati

Andrea Francesco Carboni, Federico Ciullo e Alessandro Matta. Massimo Piras ha patteggiato 2 anni e 10 mesi mentre Gianluigi Boi ha scelto il rito ordinario. Gli ultras erano difesi dagli avvocati Anna Maria Busia, Lerina Lacava, Francesco Onnis, Marco Fausto Piras. M.B.

Poetto «Così rilancio Marina Piccola» L’INIZIATIVA Gianni Onorato: «Dopo anni di sgambetti quest’area rinasce con musica, cultura e degustazioni» n Oltre un mese di “Suoni, parole, colori e sapori” per far rinascere Marina Piccola e riportarla ad essere, dopo anni di divieti e polemiche su progetti controversi, il salotto estivo dei cagliaritani. Il patron della Motomar, Gianni Onorato, ha presentato ieri mattina, sul terrazzino affacciato sul porticciolo di villa Zunino, “La notte è Piccola”, una manifestazione culturale che da domani al 2 settembre, offrirà a cittadini e turisti spettacoli, presentazione di libri e degustazione di piatti tipici preparati sul momento. «Questo è l’anno zero» ha detto Onorato, «Vorremo riuscire a far crescere questo progetto, nato con la collaborazione di Gianfranco de Francisci. Ci siamo dati cinque anni, ma già dall’anno prossimo tenteremo di portarlo ad un livello internazionale». Non vuole parlare di rivalsa o rivincita rispetto al passato, ma solo di una festa da condividere con la città, anche in occasione della guarigione dopo il grave incidente sugli sci del marzo scorso. Nonostante questo, Onorato, non nasconde di nutrire buone speranze per il futuro, dopo il cambio a palazzo Bacaredda. «La precedente amministrazione ci ha impedito persino di sistemare i gazebo con i quali avevamo, dal 1997 al 2002, offerto una Marina Piccola viva ai cagliaritani». Una decisione probabilmente dettata dalla differente visione della zona. La giunta Floris, nel 2008 aveva proposto un progetto che comprendeva un parcheggio interrato, un centro velico per lo yatch club, e tutta una serie di interventi a partire dalla ristrutturazione dei locali della lega Navale e del ristorante il Corsaro. Un progetto molto discusso dagli ambientalisti, preoccupati per l'impatto delle strutture sull'esistente, e dai partiti d'opposizione che sollevavano il conflitto d'interessi del sindaco, fratello del presidente dello yatch club, Alberto Floris. Un piano nel quale la Motomar non compariva, e che alla fine non è stato realizzato. Ora, invece possono partire le «Notti Piccole» di Onorato, che come sottotitolo della manifestazione ha scelto “allegoria del’Ozio”, «per richiamare», spiega, «il concetto antico di riposo come mo-

PIRRI RAPINATORE CONDANNATO A 5 ANNI n Era il 3 dicembre dello scorso anno quando un rapinatore aveva fatto irruzione all'Aurora, un'agenzia di assicurazioni di via Santa Maria Chiara a Pirri. Il rapinatore, dopo aver malmenato la dipendente che aveva con sé una parte dell’incasso della giornata, era poi scappato con un bottino di circa 3mila euro. Per quel fatto venne arrestato Roberto Saddi che era stato riconosciuto dalla vittima che lo aveva visto spesso in un bar della zona. Ieri l'uomo è stato condannato a 5 anni e quattro mesi di reclusione. Saddi, difeso dall'avvocato Gian Mario Sechi, è agli arresti domiciliari.

IL PORTICCIOLO Il cartellone dell’iniziativa con sullo sfondo le barche attraccate ai piedi della Sella del Diavolo. Sotto: il porticciolo e Onorato

mento anche di riflessione e creazione, attraverso la cultura». Un aspetto della cui organizzazione si occuperanno, per quanto riguarda il lato letterario, Giovanni Manca della Thorn and Sun e Ivan Botticini, presidente dell’associazione editori sardi e, per la parte musicale, il produttore Gianni Menicucci. Spettacoli e presentazioni si terranno nel piccolo anfiteatro di fronte al mare, mentre nella passeggiata saranno allestite postazioni amovibili, che consentiranno il cosiddetto “show cooking”: il cucinare sul momento, davanti a tutti, le specialità, da offrire al pubblico. Il programma inizia domani alle 19,30: verrà presentato il libro Terra Mala di Rossana Copez e Giovanni Follesa, poi, alle 22, a Marina Piccola andrà in scena il «grande spettacolo» di Sergio Bini, in arte Bustric, attore-regista che ha lavorato con Benigni e sta partecipando al progetto romano di Woody Allen. Michele Salis

ROBERTO CADEDDU/FC

IL COMMENTO «GIUSTE PREMESSE PER UNO SVILUPPO FUTURO»

IL CALENDARIO I CONCERTI QUATTRO LIVE PER NOTTE PICCOLA

n «Cagliari ha sempre risposto con interesse a questo tipo di eventi»: Giovanni Manca, Thorn and Sun, presenta la parte letteraria della manifestazione. «Un bel progetto, che pone le premesse giuste per un suo sviluppo futuro». Durante questa edizione verrano presentati diversi libri di autori soprattutto isolani. «Da «Terra Mala» di Copez e Follesa, domani, a «Tzacca stradoni» di Gianni Mascia, il 30. Poi, ad agosto, ci saranno, tra gli altri, Giacomo Mameli, con «La Sardegna delle eccezioni», e Stefania Demichele, con «l'arcano minore».

n «Abbiamo seguito un filo conduttore, quasi una linea melodica». Gianni Menicucci è convinto delle sue scelte per gli eventi musicali della «Notte Piccola». Quattro appuntamenti, tutti alle 22 all'anfiteatro di Marina Piccola: si parte il 30 luglio con il gruppo Mexla, «canzoni e storie in salsa latino americana». Ad agosto, il 7 sarà la volta del coro femminile Eufonia, quindici voci per melodie e ritmi della tradizione isolana. Il 20 proporrà il suo repertorio il gruppo Andhira. Il 27 chiuderanno la rassegna Claudio Gabriel Sanna e il rall quartet.

Procura Binaghi risponde alle domande del pm

ANGELO BINAGHI

ROBERTO CADEDDU/FC

n Ha risposto alle domande del magistrato per molte ore. Ieri pomeriggio Angelo Binaghi è stato sentito dal pm Giangiacomo Pilia: il presidente della Federtennis italiana è indagato per maltrattamenti assieme al suo braccio destro Antonello Montaldo, presidente del comitato regionale della Sardegna. Il colloquio con il pm, iniziato alle sei meno un quarto del pomeriggio, si è protratto fino a tarda serata. Era stato lo stesso Binaghi a chiedere di essere ricevuto dal magistrato per chiarire la sua posizione e ieri è arrivato puntuale all'appuntamento. Completo scuro e polo verde ha sorriso ai cronisti che lo aspettavano. «Diciamo che ci sono stati momenti migliori ma sono sereno», ha detto prima di entrare nella

stanza del pm accompagnato dai suoi avvocati Giuseppe Macciotta e Ciro Pellegrino. «Certo che risponederò, ho portato anche i documenti», ha detto ancora mostrando la cartelletta celeste che portava con sé. L'inchiesta della procura cagliaritana ruota attorno alle sorti di due giovani campioni che sarebbero stati esclusi, senza un apparente motivo, dalle principali competizioni sportive. Pur essendo, a detta di

L’INCHIESTA Il presidente della Federtennis accusato di maltrattamenti: interrogato per ore da Giangiacomo Pilia

molti esperti, i migliori della loro categoria non erano stati convocati per il trofeo Belardinelli 2010, importante vetrina sportiva. Il fascicolo era stato aperto d'ufficio dopo che Federtennis aveva presentato una denuncia di diffamazione per dei volantini distribuiti durante un torneo. L'inchiesta era finita in archiviazione ma nell'accertare i fatti gli inquirenti avevano raccolto una serie di testimonianze che parlavano di una gestione “padronale” di Binaghi. Da qui l'inchiesta per maltrattamenti, che ha visto sfilare in procura molti nomi noti del tennis nazionale ed è entrata anche al Tennis Club di Monte Urpinu, dove la Guardia di Finanza ha sequestro alcune carte. Maddalena Brunetti


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CAGLIARI

Turismo «Snobbati gli operatori sardi» n L'assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi, snobba gli operatori sardi del settore. Lo denuncia un gruppo di tour operator spiegando di essere stati esclusi dall'incontro organizzato dall'assessorato per parlare dell'andamento della stagione turistica. «La Regione», attacca Alessandro Alfonso di Enge-

dras, «ha convocato i tour operator tradizionali, per i quali vendere Sardegna, Baleari, Isola d'Elba, Caraibi non fa alcuna differenza e ha ignorato noi sardi, che garantiamo una ricaduta occupazionale tutto l'anno, con centinaia di dipendenti. Vada a vedere Crisponi», prosegue, «chi di quegli operatori vende va-

Provincia La nuova data

canze in hotel, residence, agriturismo, b&b, case, nel territorio di Talana, Jerzu, Tinnura, Narbolia, Tula, Telti, Buddusò, Ollollai, Desulo, Onifai, Nurri, Orroli, Escolca, Giba. Non è più tollerabile andare avanti in ordine sparso, c'e' bisogno di programmazione seria». F.Z.

LA MANOVRA .

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«Biblioteca nel 2012» MONTE CLARO Ennesimo annuncio dell’assessore ai Lavori Pubblici: «L’intervento a Villa Clara finirà a dicembre, poi il via al trasferimento dei volumi dalla vecchia struttura di Villanova» n L’assessore ai Lavori pubblici Paolo Mureddu non teme la scaramanzia. Dopo averlo annunciato almeno due volte nel giro di un anno, forse stavolta il sospirato taglio del nastro della biblioteca di Villa Clara ci sarà: metà gennaio 2012. Consegna prevista per il 15 dicembre prossimo. Poi si darà il via al trasloco del patrimonio librario (circa 100 mila volumi) dalla vecchia sede di vico XIV San Giovanni, lo scantinato di un condominio per cui la Provincia paga un canone d’affitto. AL CAVALIERE DEI ROSSOMORI La nuova biblioteca provinciale sarà intitolata a Emilio Lussu, finora mai premiato dalla toponomastica: in città gli hanno dedicato un’aiuola ribattezzata piazza. E con la biblioteca

nella storica Villa Clara non gli stava andando meglio: rischiava di essere associato a un’incompiuta. Ma stavolta no, la memoria del cavaliere dei rossomori non può essere tradita proprio da un assessore militante in un partito che di Lussu ha fatto la bandiera: «Restauro e adeguamento dell’edificio saranno completati», assicura Mureddu. Costo 6 milioni di euro: 4 da fondi Por europei, 2 dalle casse provinciali. Circa 3000 metri quadrati di superficie, compresi gli spazi esterni (da soli si estendono su circa 1600 metri quadrati). 400 posti a sedere, 72 postazioni internet, persino una caffetteria. Ormai archiviati gli intoppi che rischiavano di trasformare l’opera in una fabbrica di Sant’Anna: il ricorso della ditta arrivata seconda nel bando di gara per l’ag-

giudicazione dei lavori, lo stop al cantiere in attesa del via libera dal consiglio di Stato, l’esigenza di rivedere il progetto in alcuni punti. Aspetto quest’ultimo che ha comportato una lievitazione dei costi: è stato aggiunto un soppalco che ha permesso di raddoppiare i posti a sedere, sono state effettuate modifiche all’impianto di condizionamento dell’aria, è stato predisposto l’impianto di illuminazione del cortile per renderlo adatto a ospitare iniziative culturali. La villa si affaccia su uno scenario suggestivo in cima a Monte Claro: un valore aggiunto per i fruitori e per gli operatori che vorranno servirsene per convegni e spettacoli. «Stiamo parlando di una biblioteca che vanta numeri importanti», spiega il suo direttore Salvatore Melis: 7000 frequentatori, 40.000 volumi presi in prestito in un anno. Una struttura che dà lavoro a una ventina di persone e costa 800mila euro all’anno, comprese le spese per personale e bollette. Bruno Ghiglieri

Siciliano rassicura i lavoratori «Nessun posto sarà tagliato» n La forbice di Tremonti ha colpito duro ma i lavoratori della biblioteca provinciale non rischiano di perdere il lavoro. Parola di Francesco Siciliano. L’assessore alla Cultura della giunta Milia ha convocato i giornalisti proprio per questo: «Per testimoniare lo sforzo che la Provincia sta facendo in difesa della cultura, tanto più in un momento di crisi pro-

fonda che incide non solo nella vita dei cittadini, ma anche su quella degli enti». E la biblioteca non perderà «nessun posto», perché si tratta di «un servizio che stiamo migliorando con grandi sacrifici». Annunciati gli stati generali della cultura: «Faremo per la prima volta un censimento degli operatori del territorio». B.G.


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SPORT COPPA AMERICA VENEZUELA SFORTUNATO DOMENICA LA FINALE PARAGUAY-URUGUAY

PRIMAVERA IL RITIRO IN TENDA FESTA: «ESPERIENZA FORMATIVA»

n Saranno Paraguay ed Uruguay a disputare la finale della Coppa America che si terrà domenica prossima nello stadio Monumental di Buenos Aires. La nazionale dei guarani, senza mai vincere, sovrastata nei quarti dal Brasile ed oggi in semifinale dal Venezuela, è rimasta in vita nel torneo grazie solo ai calci di rigore e ad un portiere gigante come Justo Villar. Contro i “vinotinto” finisce 5-3. L’appuntamento domenica.

n La Primavera del Cagliari di Festa dormirà in tenda per il ritiro: «Si suderà come e più degli anni scorsi...sarà un'esperienza di vita molto formativa. Dormiremo negli splendidi boschi nelle vicinanze di Ovodda, e consumeremo i pasti in una casa in mezzo alla foresta. Ci alleneremo nel campo del paese, e ringrazio l'amministrazione comunale per la collaborazione».

IBARBO «A chi assomiglio? A Robinho e Balotelli» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Faccia timida ma sorridente e un paragone importante: «A chi assomiglio? A Robinho e Balotelli. Ho dribbling, sono veloce e gioco sullo scatto». La curiosità di vedere Victor Ibarbo, primo colombiano nella storia del Cagliari, era tanta. Qualche giorno fa il presidente Cellino l'ha definito un “diamante grezzo” e il 21enne dell'Atletico Nacional, 4 presenze nella Nazionale, ora può ringraziarlo: «Mi onora, ma quello che mi aspetto da quest'avventura è di poter dimostrare il mio valore, poi il tempo dirà se sarò all'altezza del calcio italiano». LA SFIDA SUI 100 A SUAZO Tutto in un lampo: l'arrivo mercoledì alle 23 circa, la notte in albergo, le visite mediche ieri mattina, la presentazione nel pomeriggio e poi, subito dopo, il primo allenamento con indosso un paio di normali “mizuno”. Velocissimo, come lo sarà in campo. Infatti, è già pronto alla sfida con l'altro centometrista della squadra, più famoso di lui: «Non so chi sia il più rapido tra me e Suazo, bisogna scendere in pista e fare una gara, poi vedremo chi sarà il più veloce». L’AGENTE RICCARDO CALLERI Ma Ibarbo sa anche che in Sardegna non è arrivato per essere tesserato con l'Amsicora o il Cus Cagliari d'atletica. Cellino l'ha voluto strappandolo ad un'agguerrita concorrenza, rischiando anche di pagarlo più dei 3 milioni di dollari (poco più di due mln di euro al cambio) perché il “diamante grezzo” stava per disputare la Coppa America con la Colombia. «Ha giocato le ultime amichevoli prima delle convocazioni – spiega Riccardo Calleri, l'agente-procuratore che l'ha accompagnato fino a Cagliari – poi nella selezione definitiva il ct Gomez ha puntato su giocatori più importanti lui. È stata la nostra fortuna, Vitor non era contento ma noi facevamo il tifo affinché non giocasse la Coppa America altrimenti non sarebbe stato possibile convincere un club comunque ricco come l'Atletico Nacional». PERCHÉ CAGLIARI E LA SERIE A Ibarbo arriva con due anni di ritardo in Italia. Nel 2009 l'Udinese fu vicina al suo acquisto. «Giocavo nella Nazionale Under 20 in Venezuela (al Campionato Sudamericano, ndr) – ammette il giovane colombiano – e si parlava di questa possibilità però poi non ci fu nulla di concreto». A differenza del Cagliari che «ha dimostrato di volermi con i fatti, non solo a parole. Ho avuto la possibilità di parlare col presidente Cellino in Colombia, da lì si è sviluppato tutto e ci siamo messi d'accordo per il trasferimento. Ho colto al volo l'occasione». Quella di giocare in uno dei campionati più importanti al mondo. «Il calcio italiano è molto competitivo, nel quale si gioca un tipo di football

Sono un centrocampista esterno nel 4-4-2 sia a destra che a sinistra. Ho letto che il Cagliari ha una sua filosofia di gioco, fa un calcio molto propositivo e che prova a giocarsela con tutti. Quello che mi aspetto da quest'avventura è di poter dimostrare il mio valore, poi il tempo dirà se sarò all'altezza del calcio italiano. Non so chi sia il più rapido tra me e Suazo, bisogna scendere in pista e fare una gara.

molto fisico e aggressivo», ammette Ibarbo. Le notizie sulla serie A, d'altronde, erano di prima mano. «Armero e Zapata durante il ritiro della Nazionale mi hanno parlato del calcio italiano – rivela il neo-rossoblù nato a Santiago de Calì il 19 maggio 1990 – ora aspetto di affrontare i miei connazionali sul campo, da avversari». LA SARDEGNA SU INTERNET Di Cagliari, invece, sapeva un po' meno, anzi, ammette candidamente Ibarbo «non sapevo esattamente dove fosse, sono andato a cercarla su internet, la Sardegna sembra bella. Ma ho letto che il Cagliari ha una sua filosofia di gioco, fa un calcio molto propositivo e che prova a giocarsela con tutti. Dei miei nuovi compagni

conoscevo di fama Suazo e Conti». L'annuncio del suo acquisto è stato fatto il 5 luglio, a Cagliari arriva dopo due settimane utili per espletare tutta la documentazione. Un'attesa vissuta con tanta curiosità. «Non vedevo l'ora di arrivare per aggregarmi al gruppo: d'ora in avanti, dipende tutto da me». E dal tecnico Donadoni, che ha sempre dichiarato di volerlo vedere in campo per poterlo giudicare. Youtube non basta. IL RUOLO, ESTERNO D’ATTACCO «Sono un centrocampista esterno nel 4-4-2 sia a destra che a sinistra». Ma subito Calleri corregge: «Ha giocato anche come attaccante esterno del 4-4-3, può fare tutti e quattro i ruoli da esterno». Un bel dilemma per il 4-3-1-2 di Donadoni.

VICTOR IBARBO

MERCATO SFUMA CANDREVA, VA AL CESENA MARROCCU: SERVE UN INTERNO, LAZZARI RESTA n Alla fine Antonio Candreva non giocherà nel Cagliari. La lunga trattativa con l’interno dell’Udinese si è arenata sulla questione ingaggio. Il contratto a rendimento (300mila di fisso, più 100mila per le prime 10 gare e altri 100mila per le seconde 10 gare) proposto dal Cagliari non andava giù all’ex parmense che, alla fine, ha scelto il Cesena. Il Cagliari ha voluto giocare d’anticipo e, alle 12.30, comunica attraverso il sito ufficiale: “Calciomercato: il Cagliari rinuncia ad Antonio Candreva, in quanto il reparto di centrocampo è abbondantemente coperto”. Trattativa chiusa visto che Candreva aveva ragginto mercoledì notte, dopo la gara dell’Udinese giocata contro il Bordeaux, il ritiro del Cesena ad Acquapartita (Fc) dove si è aggregato ai nuovi compagni. Ieri il primo allenamento coi romagnoli di Marco

Giampaolo che hanno chiuso la trattativa con l'Udinese con la formula del prestito con diritto di riscatto della metà a 3 milioni di euro. Manca solo l'annuncio ufficiale che arriverà nella giornata di oggi. Il Cagliari però non abbandona il mercato. Il presidente Cellino aveva promesso al tecnico Donadoni almeno quattro acquisti: il portiere Avramov e il difensore Gozzi sono già stati fatti. Manca l’interno di centrocampo e l’attaccante. Il direttore generale Franscesco Marroccu conferma: «Di sicuro serve un altro centrocampista e il suo arrivo non porterà assolutamente all’uscita di Lazzari per il quale non c’è in piedi nessuna trattativa. Poi potremo prendere un attaccante ma non è detto perché per ora ne abbiamo cinque». Ossia Nenè, El Kabir, Larrivey, Ibarbo e Suazo, la cui firma arriverà presto.

CALCIOPOLI Della Valle a Moratti: «Ci spieghi»

DIEGO DELLA VALLE

n Il patron della Fiorentina Diego della Valle ha scritto una lettera al presidente dell'Inter, Massimo Moratti, chiedendo chiarezza sulla vicenda calciopoli e sullo scudetto del 2006 e tornando a chiedere di aprire un tavolo pacificatore per chiudere una volta per tutte la vicenda. Secondo l'azionista dei gigliati, in ballo c'è la reputazione del numero uno nerazzurro.

alla luce di quanto è emerso va riconsiderata e riscritta in altro modo). Non ci si può celare dietro silenzi inspiegabili da parte di alcuni protagonisti di questa vicenda, o nascondersi dietro cavilli giuridici come hanno fatto altri. Bisogna dare delle spiegazioni chiare, sincere e leali a tutti i tifosi di tutti i club coinvolti -aggiunge Diego Della Valleper permettere loro di capire cosa è

LA LETTERA «Come già proposto dalla ACF Fiorentina qualche giorno fa, anch'io personalmente ritengo che sia indispensabile aprire un tavolo pacificatore per chiudere una volta per tutte la vicenda di Calciopoli (vicenda che

IL PATRON VIOLA «Fiorentina e Inter hanno avuto trattamenti e destini diversi. Perché? È in discussione la sua reputazione»

veramente successo, spiegando tutto senza opportunismi, tatticismi e strategie mediatiche che in alcuni casi sono state di totale cattivo gusto, volendosi riparare dietro persone eccellenti che purtroppo non ci sono più». La Fiorentina è stata penalizzata fortemente da queste vicende e vuole capire fino in fondo come sono andate le cose. «Solo chi come noi è stato vittima di un processo sportivo frettoloso, rappezzato ed ingiusto -aggiunge- può capire quanto sia difficile affrontare in prima persona queste questioni, ma quando si è leader di un gruppo si devono assumere in prima persona tutte le responsabilità, mettendoci la propria faccia e la propria dignità».


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AVRAMOV «Agazzi è molto bravo a Donadoni la scelta» di Gabriele Lippi n Finalmente Cagliari! Cinque anni dopo il primo contatto Vlada Avramov arriva in rossoblù, felice della nuova avventura, voglioso di poter dare una mano a Michael Agazzi (che recentemente ha rinnovato il contratto fino al 2014), e convinto di essere ancora più forte di prima. Si presenta così il portiere serbo, classe 1979, un metro e 88 per 85 chili. Freddo e sicuro di sé, doti che per il suo ruolo sono tutt'altro che secondarie. «Volevo venire a Cagliari già cinque anni fa, ma poi firmai con la Fiorentina», una scelta che ha pagato con tanta panchina e un po' di tribuna. Troppo ingombrante la presenza di Frey: «Il portiere più forte del mondo, il Valentino Rossi dei pali», ma quell'ultima stagione con l'ingaggio di Boruc proprio non l'ha mandata giù. «Non per Artur, lui è un bravissimo portiere, ma per me è stato un anno da dimenticare». La Serbia la sua patria, l'Italia la sua casa: «È il secondo paese che amo di più al mondo. Qui sono cresciuto come portiere». Tanto da sentirsi più forte di quando giocava titolare: «Sono migliorato rispetto a Vicenza». E forse non è poi così scontato che debba fare per forza il dodicesimo ad Agazzi: «Michael è un grandissimo portiere e un bravo

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VLADA AVRAMOV «Sebastian Frey? Per me è il portiere più forte del mondo, il Valentino Rossi dei pali»

ragazzo, sarà Donadoni a scegliere chi dovrà giocare». Intanto ha riabbracciato il suo primo “matador” italiano, quel David Suazo che l'ha battezzato all'esordio in serie B, proprio al Sant'Elia. «Sono passati dieci anni. Mi ricordo di David, ma devo dire che tutti i nuovi compagni mi hanno fatto una grande impressione. Mi hanno accolto alla grande». Con l'esperienza che ha l'ambientamento sarà rapido e indolore. Simone Gozzi sente invece di aver realizzato un sogno. «Da quando ero bambino desidero giocare in A», ora il problema è confermarsi. «Voglio dimostrare di valere la categoria». Alto, corporatura esile, Gozzi si definisce un difensore centrale bravo nel marcare l'uomo e nel colpo di testa, che all'occorrenza può giocare anche sulla fascia destra. A Modena ha conosciuto due ex rossoblù come Claudio Pani e Alex Pinardi e entrambi gli hanno consigliato di cogliere l'occasione al volo. «Claudio mi ha sempre parlato molto bene della società e della città. Alex non si è trovato benissimo qui, ma mi ha detto che dovevo accettare l'offerta». A 25 anni è la prima volta che va a vivere lontano da casa, ma non ne è spaventato: «Sono qui con mia moglie e mio figlio. Se fossi venuto da solo forse avrei avuto un po' di paura, ma ho lasciato casa dei miei già da un anno e mezzo».

IL RINNOVO E MICHAEL FIRMA FINO AL 2014 n Agazzi ha prolungato l'accordo col Cagliari, che lo vincola fino al giugno 2014. Nel frattempo continuano gli allenamenti. Parte da sinistra, si accentra, e calcia col destro battendo Rutzittu. Al secondo tentativo El Kabir trova il bersaglio. È lui il giocatore che più ha impressionato in questi primi giorni di allenamenti, aspettando Ibarbo (ieri solo un po' di torello e qualche schema offensivo, poi il riposo mentre gli altri giocavano), e gli scatti di Suazo. David ha fatto coppia con Larrivey, è rimasto a secco e ha visto segnare dall'argentino il gol che aveva portato in vantaggio i blu. Ha saltato la partitella anche Nené, ma per il brasiliano nessun problema fisico, solo mezzo pomeriggio di pausa dopo il buon lavoro svolto in mattinata. Donadoni ha provato i movimenti offensivi: scambi e incroci tra le punte, sovrapposizioni sugli esterni, verticalizzazioni e inserimenti dei centrocampisti. Lì si è potuta intuire la velocità di Ibarbo, e si è capito che Suazo deve ancora lavorare per tornare quello di una volta (è stato un po' impreciso sotto porta, ma continua ad allenarsi con umiltà). G.L.


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SPORT PROGETTO S.ELIA

Bergese via al suo posto Travaglione

MATTEO MANCOSU L’attaccante al centro con i compagni di squadra quando giocava nella Villacidrese il giorno della promozione in Seconda Divisione

Via dall’Isola Argiolas e Mancosu

«Con nostalgia ma più chance» I DUE ATTACCANTI Hanno vinto il campionato con Ancona e Latina: «Fuori dalla Sardegna club meglio organizzati e più tifosi»

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di Eleonora Fava n Erano scappati dall'Isola e sono tornati vincitori a godersi le vacanze estive nel bel mare di Sardegna. L'esterno d'attacco Fabio Argiolas (1983) e l'attaccante Matteo Mancosu (1984) possono vantare adesso un titolo in più: il primo nel campionato di Eccellenza con l'Ancona, il secondo con la maglia del Latina in Seconda Divisione. I laziali erano ben 30 anni che non disputavano la vecchia C1 e l'Ancona dopo esser fallita e retrocessa dalla serie B è dovuta ripartire dall'Eccellenza e sperava già quest'anno di fare il passo in D. Una soddisfazione bellissima per entrambi i cagliaritani. Come è arrivata l'idea di andare fuori dall'Isola? F: La Sangiustese mi chiamò dopo la finale playoff d'Eccellenza SelargiusCivitanovese, per giocare con loro in serie C2, ma non trovammo l'accordo e accettai la proposta della Civitanovese. M: Ho giocato qua in Sardegna sino a 25 anni, pensavo fosse ora di provare a giocare in continente. Il calcio nella penisola e il calcio isolano a confronto F: La differenza piú evidente sta nella ottima organizzazione societaria che

FABIO ARGIOLAS Un passato all’Atletico, Quartu 2000 e Selargius, ora nelle Marche

ho visto durante questi anni fuori, cosa che nell'isola hanno pochissime squadre. M: Ci sono più squadre e di conseguenza più possibilità. Tornare nell'Isola a giocare? F: Per ora non escludo niente, sto valutando varie offerte e se qualche proposta dovesse rivelarsi interessante tornerei volentieri. M: No per adesso no, preferisco giocare ancora fuori perché voglio continuare a mettermi in gioco in serie C. Quali proposte avete ricevuto? F: Le squadre sarde con le quali ho parlato sono state Sant'Elia e Selargius. Sto valutando alcune proposte anche nella penisola. M: Aprilia ed Arzachena all'inizio del mercato a maggio. Alla fine ho scelto Lamezia che era nel nostro stesso girone, mi voleva il mister e il direttore sportivo. Anche in Eccellenza c’è l'obbligo dei 4 giovani in campo M: I giovani vanno inseriti, ma chi merita gioca lo stesso, a prescindere dalle regole. Ne basterebbero 2. Dovendone mettere 4 in campo ci sono anche quelli da portare in panchina: quasi metà squadra. F: Regola dannosa. La maggior parte dei giovani si adagia perché sa che in campo scenderà comunque. Si perde la cultura del lavoro e della sofferenza. Anche per voi c’era questa regola F: Sì, ma caratterialmente non sono uno che si adagia, a dir la verità in alcuni momenti, sapendo di avere il

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MATTEO MANCOSU Un passato all’Atletico, Nuorese e Villacidrese e poi al Latina

posto sicuro mi capitava di prendere qualcosa con più leggerezza. M: Sì, sapevo che anche noi saremmo diventati grandi, per cui se avessi davvero meritato di giocare avrei giocato anche dopo, senza regola. Hai sofferto di nostalgia? F: Il primo periodo a Civitanova sì, mi mancava la famiglia, gli amici e il mio modo di vivere qua. M: In Sardegna si sta bene, all'inizio ho sofferto un po’ il distacco da tutto quanto, ma quando le cose vanno bene e vinci, sembra tutto più bello. Come sei stato accolto dai tifosi? F: Alla grande, avrei tanti aggettivi per loro. Sia a Civitanova che ad Ancona, mi hanno sempre sostenuto, incitato e fatto sentire a casa. M: Bene anche se inizialmente ero un po’ titubante, giocavo poco e le prime due partite non ho fatto gol. Ora sono come il loro beniamino. L'ingrediente in più che vi ha permesso di vincere il campionato? M: La nostra arma migliore era la difesa. Poi era una bellissima rosa e una squadra molto affiatata. F: Il gruppo che avevamo era molto solido, la rosa ampia e di categoria superiore rispetto alle altre. Il pubblico è stato fantastico. Senzazioni nel vincere un titolo lontani da casa? F: Diverso. Avevamo "l'obbligo" di vincere il campionato e le pressioni erano più forti. Soddisfazione tripla. M: Una senzazione bellissima, Latina sognava la C1 da 30 anni e noi gliela abbiamo regalata.

Pallanuoto Il Setterosa batte la Cina, ora i quarti

FABIO CONTI E LE AZZURRE

n Non è bastato il tifo quasi da stadio e il black out di un tempo delle azzurre alla Cina per lo show che valeva il primo posto nel girone. Il Setterosa rinnovatissimo targato Fabio Conti si aggiudica la qualificazione ai quarti di finale del mondiale di Shanghai passando dalla porta principale: l'Italia centra infatti il terzo risultato utile nel girone eliminatorio e stavolta lo fa battendo 10-9 le temibili padrone di casa. Un match gestito benissimo per tre tempi, con un vantaggio sulle asiatiche mai in discussione: poi il calo evidente nell'ultimo parziale ha messo a rischio la vittoria, perchè le cinesi sono rientrate in partita con una rimonta che le ha portate, con quattro gol in tre minuti, a un solo punto di svantaggio

dalle azzurre. Scatenate Roberta Bianconi e Teresa Frassinetti, entrambe protagoniste di una tripletta, a segno anche con due gol Simona Abbate, gli altri due centri se li sono spartiti la capitana Elisa Casanova e Giulia Emmolo. Tra le asiatiche in evidenza con un tris Wang Yi. Sulle tribune per la prima volta un pò di colore: dominante il rosso della bandiera cinese e le urla di incitamento dei tifosi. L'accesso diretto

MONDIALI Scatenate Bianconi e Frassinetti, entrambe protagoniste con una tripletta, sconfitte le padrone di casa

ai quarti consente all'Italia di riposare un pò di più, anche se l'incrocio non sarà dei migliori: ad attendere il Setterosa ci sarà o l'Australia o l'Ungheria, con la prima decisamente favorita. Intanto si gode il momento il giovane ct, Fabio Conti: «Volevamo fare la partita e ci siamo riusciti, mettendo in crisi una squadra come la Cina. Il gioco che facciamo noi fa disperdere molte energie, per questo si può essere soggetti a dei cali. Ed è quello che è successo, e la rimonta delle cinesi è sicuramente dovuta a qualche errore di troppo da parte nostra». Se fosse arrivata seconda nel girone l'Italia avrebbe trovato avversarie meno impegnative. «Le ragazze sono state brave, ora ci tuffiamo in questo quarto di finale».

n Imprevisto già risolto. Il Progetto Sant’Elia rischia di non avere Hugo Bergese per alcuni mesi ma ha già trovato il suo sostituto. Il diesse Roberto Ibba è riuscito a strappare il sì di Roberto Travaglione, classe 1981, capitano del Flaminia Civitacastellana (serie D) ma con un passato importante in serie C2 con Acireale, Melfi, Gubbio, Latina e Olbia (2006/07). Il 30enne romano è stato convinto dall’ex compagno Massimiliano Farrugia, attaccante ex Alghero che ha firmato coi cagliaritani qualche giorno fa. L’arrivo del mediano, un gran colpo del presidente Franco Cardia, è servito per tappare una falla improvvisamente apertasi per il mancato ritorno a Cagliari di Bergese che sarà costretto a restare in Argentina per problemi familiari. «Non è escluso che Hugo possa tornare da noi fra qualche mese - dice il diesse Ibba - Intanto abbiamo preso Travaglione, un bel giocatore che ha un passato nei professionisti». Il Sant’Elia ha anche risolto il problema del portiere dopo che il Cagliari ha dato Gigi Sanna (1992) in prestito al Treviso. Insieme con Di Leo, ci sarà Salvatore Misiano (‘92) ex portiere del Cutro (Calabria) cresciuto nel Martina Franca.

MERCATO

Il Selargius si butta su Mirabet n Il Selargius è alla ricerca di un forte centrale di difesa e di un attaccante. Il diesse Angelo Farci sta trattando con Giorgio Piras ma, nel contempo, chiede informazioni su Maxi Mirabet (ex Sanluri). Scartata, invece, la pista che porta a Fausto Gomez, che sta trattando la riconferma con il Porto Corallo. Proprio il club sarrabese è alla ricerca di due mediani per sostituire la doppia partenza di Nicol Dettori (al Taloro) e Andrea Mura (Taloro): il diesse Massessi sta cercando di trovare un accordo con gli argentini Zuccolilli e Chietino (portati dal procuratore Gustavo Mhamed). Intanto il Valledoria trova l’accordo con Fabio Levacovich, forte trequartista sassarese l’anno scorso determinante per la vittoria del campionato del La Palma Alghero. Altri pochi giorni e anche la Nuorese movimenterà il mercato: il confermato tecnico Tommaso Tatti farà le richieste appena conoscerà il budget a disposizione del club.

TOUR TAPPA A SCHLECK A VOECKLER LA GIALLA Andy Schleck ha vinto la diciottesima tappa del Tour de France, la Pinerolo-Galibier di 200,5 km. Il lussemburghese della Leopard Trek è scattato a 60 km dall'arrivo e ha tagliato il traguardo da solo con il tempo di 6h07'57’’. Schleck ha preceduto il fratello e compagno di squadra Frank. Thomas Voeckler (Europcar) ha chiuso a 2'20’’ dal vincitore conservando la maglia gialla. Classifica generale: Voeckler leader con 15” su Andy Schleck, 1’08” su Frank. Quarto Cadel Evans, a 1’12”. Quinto posto per Cunego, a 3’46”, e Ivan Basso è sesto con lo stesso tempo del veronese. Contador è 7° a 4’44”, 8° Samuel Sanchez a 5’20”; nono Danielson a 7’08”, 10° Peraud a 9’27”.


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CULTURA

CAMPIDANO Un festival da Oscar arriva Luis Bacalov

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n festival itinerante per un viaggio a tappe nella cultura universale. Un percorso attraverso le arti, musica, teatro, danza, pittura, scultura, letteratura, scienza, cinema e fotografia, che tocca otto centri della provincia del Medio Campidano e di Oristano e si immerge in location insolite e d'importanza storica, da Sanluri a Guspini, Barumini, Villanovaforru, Sardara, Siddi, Mogoro, Simala fino a Riola. Una kermesse da Oscar, la quarta edizione del “culturefestival”, che prenderà il via lunedì e proseguirà fino al primo agosto. Quest'anno l'ospite d'eccezione sarà Luis Bacalov, pianista, direttore d'orchestra e compositore, che con “Il Postino” conquistò la statuetta a Los Angeles per le musiche per film. Ma non è solo. Ci saranno i jazzisti Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura, il Kilim Trio, il Duo Ferra, Next Generation, Alessandro Di Liberto Trio, Antonello Salis, Hamid Drake, Gavino Murgia, la cantante algherese Franca Masu e l’Orchestra da Camera della Sardegna. Per gli appuntamenti letterari ci saranno gli scrittori e giornalisti Michela Murgia, Fulvio Tocco, Ottavio Pirelli, Maurizio Pallante, Francesco Abate, Gianni Zanata. TRA NOTE E PAROLE Si parte lunedì a Guspini alle 18:30 al Cantiere di Levante, zona officine “Locale Calderai” con Michela Murgia e il suo ultimo libro “Ave Mary”. Poi alle 21.30 la palla passa a Paolo Fresu che ha scelto il festival per celebrare una tappa del suo “!50”, il tour isolano per festeggiare 50 anni. L’appuntamento è al Cantiere di Levante, Galleria Anglosarda, dove la tromba di Fresu si sposerà al bandoneòn di Daniele Di Bonaventura e all’Orchestra da Camera della Sardegna, sotto la direzione di Simone Pittau. Martedì la kermesse si sposta a Sanluri per l’incontro con il Premio Oscar Luis Bacalov, alle 18.30 al Chiostro del Castello. Insieme al famoso pianista e compositore siederarrno il direttore d’orchestra e fondatore del “culturefestival” Simone Pittau, Fulvio Tocco, presidente della Provincia del Medio Campidano e

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Il festival si snoda tra 8 centri della Medio Campidano e Oristano con location insolite e d’importanza storica da Sanluri a Guspini, Barumini, Villanovaforru, Sardara, Siddi, Mogoro, Simala, Riola.

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Questa è la quarta edizione per il “Culturefestival” che prenderà il via lunedì e proseguirà fino al primo agosto.

Giacomo Serreli, giornalista di Videolina. Mercoledì tutti a Sardara dove alle 21.30 nel cortile di casa Pilloni si svolgerà il concerto del Kilim Trio, Massimo Ferra alla chitarra, Massimo Tore al contrabbasso e Roberto Pelligrini alle percussioni. Giovedì l'appuntamento più atteso è a Riola Sardo per l'esibizione di Luis Bacalov alle 21.30 al Parco dei suoni in località Cuccuru Mannu. Il pianista sarà accompagnato dall'Orchestra da Camera della Sardegna e diretto da Simone Pittau. Venerdì il festival si sposta a Barumini. Alle 18.30 ai Giardini di Casa Zapata Fulvio Tocco presenta il libro “Gianfranco Dettori: Un Uomo a Cavallo” con lui Gianfranco Dettori, il mitico fantino sardo che migrò a Roma, padre di “Frankie”, e il giornalista sportivo Vittorio Sanna. Alle 22, nella Chiesa Parrocchiale dell’Immacolata spazio alla musica con il Duo Ferra, dei chitarristi Massimo e Bebo Ferra. E sabato la tappa è Sanluri, dove alle 11 l’appuntamento è con il libro di Ottavio Pirelli “Veleni in Paradiso”. Oltre all’autore saranno presenti il giornalista dell’Unione Sarda Paolo Carta e Vito Biolchini, direttore di Radio Press. Ancora libri alle 18 a Montegranatico, con “I trent’anni che sconvolsero il mon-

LA STAR In alto Luis Bacalov. A destra un’intensa Franca Masu.

do” di Maurizio Pallante, saggista e fondatore del Movimento della decrescita felice, da anni si occupa di politica energetica e tecnologie ambientali. Con Pallante il chimico e consulente ambientale Giampietro Cuccu e Robert Bernal, docente di Scienze del Lavoro all’Università Autonoma di Barcellona. Alle 19.30 sempre a Sanluri,nella Chiesa del Convento dei Padri Cappuccini è il momento dei giovani musicisti in erba della “Next Generation” e alle 22 nella piazzetta della Chiesa di San Lorenzo si esibisce l’Alessandro Di Liberto Trio, con Alessandro Di Liberto al pianoforte, Nicola Cossu al contrabbasso e Daniele Russo alla batteria. Gli ultimi due giorni la kermesse si snoda tra Siddi, Mogoro e Simala. Domenica 31 appuntamento alle 6 alla Giara di Siddi, Tomba dei giganti “Sa Domu de s’Orcu” per la VI edizione di “Appetitosamente”, Festival regionale del buon Cibo. Di scena la “Colazione da….l’Orco” con l’esibizione di Attilio Motzo e Simone Pittau ai violini, Dimitri Mattu alla viola, Fabio Mureddu al violoncello. Poi alle 19 ci si sposta a Mogoro, al Parco Comunale con il giornalista Francesco Abate e il suo “Chiedo scusa”, rea-

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ARTIGIANI IN MOSTRA A “Casa Pilloni” di Sardara e al museo di Villanovaforru.

ding letterario con l’autore del libro, l’attore Giacomo Casti accompagnato alla chitarra da Matteo Sau. Mentre alle 19.30, nella Casa Patronale Pusceddu di Simala, Gianni Zanata presenta “Non sto tanto male”, accompagnato dall’attore Elio Tullio Arthemalle, Nicola Cossu alla chitarra e Nicola Cossu al contrabbasso. Sempre a Simala alle 22 in Piazza di Chiesa di San Niccolò si terrà il concerto e la presentazione del cd “Giornale di Bordo”, unica data in Sardegna per Antonello Salis. Salis sarà accompagnato da Paolo Angeli alla chitarra e Gavino Murgia al sax. Il “culturefestival” chiude i battenti a Mogoro alle 22, alla Chiesa del Carmine, in occasione della 50ma Fiera del Tappeto, con “Almablava”, il fado di Franca Masu, accompagnata da Oscar Del Barba all’accordeòn, Alessandro Girotto alla chitarra, Salvatore Maltana al contrabbasso e Roger Soler alle percussioni. Francesca Cardia

L’EVENTO Luoghi magici, arte e solidarietà n L'evento, organizzato dall’Associazione Sardinia Pro Arte, fondato da Simone Pittau e patrocinato da Sir Colin Davis, Presidente della London Symphony Orchestra, intende valorizzare il Campidano, scrigno di storia e tradizioni. Per questo gli eventi del Festival si terranno in diverse location di importanza storica: ville antiche, chiese, case patronali, musei, piazze, quali spazi suggestivi logisticamente e acusticamente idonei. Così, il concerto del premio Oscar Luis Bacalov si terrà al Parco dei Suoni di Riola Sardo, il concerto di Paolo Fresu alla Galleria Anglosarda di Guspini, quello del duo Ferra alla Chiesa dell’Immacolata di Barumini e quello

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I FONDI PER LA SLA Una parte dei fondi raccolti col festival sarà devoluta a un Centro di ricerca sulla SLA dell’Isola.

del Kilim Trio al cortile Casa Pilloni (Sardara), mentre i musicisti dell’Orchestra da Camera della Sardegna suoneranno all’alba nella suggestiva area nuragica presso la tomba di giganti Sa Domu de s’Orcu (Siddi). Anche la letteratura sarà ospite di luoghi suggestivi come i Giardini di Casa Zapata nei quali verrà presentato il libro del Presidente Fulvio Tocco, il Cantiere di Levante (Guspini) che ospiterà Michela Murgia che presenterà il suo nuovo libro “Ave Mary”, mentre Montegranatico a Sanluri vedrà le presentazioni dei libri di Ottavio Pirelli e Maurizio Pallante. A partire da domani il via alle mostre d’arte: la “Casa Pilloni” di Sardara e il Museo “Genna Maria” di Villano-

vaforru ospiteranno per tutta la durata del festival le mostre di arte e pittura contemporanea, liuteria e fotografia di Fernanda Sanna, Sergio Putzu, Elio Gola, Ugo Serpi, Ettore Uzzanu, Stefano Mattana ed Elena Rondini. Parte dei fondi raccolti verranno devoluti dall’Associazione Sardinia Pro Arte ad un Centro di ricerca sulla SLA nato in Sardegna nel Medio Campidano. Venerdì 29 alle 10 alla sala convegni del centro culturale “G. Lilliu” di Barumini si terrà il Congresso sulla SLA “Un’Isola nell’Isola”. Tutte le iniziative sono gratuite, ad eccezione del concerto di Luis Bacalov, giovedì 28 al Parco dei Suoni. Il costo del biglietto è 5 euro.


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CULTURA

CUNCAMBIAS

San Sperate, per un pugno di storie

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l paese museo diventa paese teatro, forum e spazio letterario. Dadomenica al 31 luglio San Sperate ospiterà l'ottava edizione del festival di cultura popolare “Cuncambias”, ancora una volta nel rione San Giovanni. Otto giorni speciali alla ricerca della normalità. «È questo il tema di quest'anno», spiega l'organizzatore Giacomo Casti circondato da manichini vestiti da cowboy. «Per un pugno di storie: alla conquista di un sogno» è il titolo di questa edizione, e quel sogno è proprio la normalità, da perseguire in un momento anormale. Numerosi gli ospiti che si alterneranno durante la manifestazione. Dagli scrittori Marcello Fois e Nino Nonnis, alle compagnie teatrali Teatro Tragodia, Bocheteatro e Teatro dell'Elefante. Dallo storico Luciano Marrocu, ai giovani fumettisti Daniele Mocci e Luca Usai, fino alla collaudatissima coppia di Radio Press formata da Vito Biolchini e Elio Turno Arthemalle. Ma Cuncambias è soprattutto scambio. Culturale, di esperienze di vita e di idee, anche per i più piccoli. Farà il suo esordio il “Cuncambias Lab”, un laboratorio artistico riservato a bambini e ragazzi. Un'iniziativa che oltre ad avere un'indiscutibile importanza culturale ne ha forse ancora di più in ambito sociale. «Sono gli abitanti del rione a farlo vivere, aprendoci le loro case e fornendoci la loro collaborazione», evidenzia Noemi Cadelano, anche lei organizzatrice. Anche per questo il Comune di San Sperate è orgogliosa di Cuncambias. «Abbiamo confermato l'impegno eco-

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NEL RIONE SAN GIOVANNI Da domenica al 31 luglio San Sperate ospiterà l'ottava edizione del festival di cultura popolare “Cuncambias”, nel rione San Giovanni.

nomico dell'anno scorso nonostante i tagli che tutte le amministrazioni comunali hanno dovuto affrontare recentemente», racconta il sindaco Antonio Paulis, «Ci sarebbe piaciuto poter dare anche di più, perché è qualcosa in cui crediamo davvero». La volontà è quella di continuare sulla strada scelta dal paese quarant'anni fa, quando si decise di puntare forte sulla cultura: «È la nostra normalità», aggiunge l'assessore alla cultura Luca Schirru, «anche in un contesto nazionale di tendenza opposta. Noi investiamo sulla cultura in un clima di tagli nel settore, e puntiamo sull'integrazione sociale in un'era di individualismo eccessivo». Al centro di tutto il confronto, perfettamente identificato da “Is arrogliusu in bixinau”, le riunioni aperte al pubblico in cui si discuterà di temi d'attualità locale e nazionale. Ci sarà anche “Piazza Repubblica Libri”, recentemente nominata migliore libreria indipendente d'Italia. Il tutto intervallato da qualche piatto di malloreddus all'aria aperta, senza dimenticarsi dell'ambiente. Le stoviglie saranno interamente biodegradabili e compostabili. «Si tratta di materiali fatti con un polimero di mais», spiega Daniele Montalbano, titolare della ditta che fornirà forchette, coltelli e bicchieri, «da gettare insieme all'organico dentro contenitori anch'essi biodegradibili». Gli otto giorni si concluderanno con la cerimonia di consegna del premio letterario Anselmo Piras, che quest'anno sarà dedicato allo scrittore di Sestu Enrico Pili. Gabriele Lippi

L’EVENTO Otto giorni fitti di appuntamenti nella location del rione San Giovanni


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CULTURA

OHI SU MORU! «Fuggite, navi saracene all’orizzonte» quando i sardi avevano paura dei mori

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avi saracene all’orizzonte. Pirati feroci pronti a saccheggiare, a uccidere. Gli abitanti dei villaggi costieri, con la paura negli occhi, scappano verso l’interno in tutta fretta, tra i singhiozzi, soffocando la rabbia. Una storia lunga secoli, tatuata nella memoria della gente, fissata nei toponimi e riassunta nella chicca augurale: “Ancu ti curgiat Maometu”. In ricordo di quei tempi, da oggi a domenica, Muravera ospiterà la nona edizione di “Ohi su Moru!”, manifestazione ideata e proposta dall’associazione culturale “La Forgia” in collaborazione col Comune e col Centro commerciale naturale di Muravera. Tre giornate di rievocazioni storiche, musica, letteratura e laboratori per ragazzi. Se nelle scorse edizioni l’intento principale era mostrare la vita de “Sa Forada del Sarrabus” al tempo delle incursioni arabe e i profondi cambiamenti introdotti dal sistema difensivo delle torri, quest’anno “Ohi su Moru!” sarà animata da uno spirito nuovo, quello dell’accoglienza. «Vogliamo spogliare di ogni retorica l’atavica paura de “su strangiu” che viene dal mare e tentare un dialogo con la mediazione dell’arte. Da oggi “Ohi su Moru! sarà anche un momento per scambiare conoscenze», spiega Salvo Nicotra, regista dell’evento. Nel 2002 la torre costiera dei Dieci Cavalli, nella marina di San Giovanni, vide un totale restauro. Da allora lo spettacolo è un appuntamento atteso, che coinvolge, oltre agli attori dell’associazione, più di cento mureresi, fra comparse e volontari impegnati negli allestimenti. «Col nostro gesto di teatranti appassionati abbiamo voluto liberare dalla polvere degli anni ciò che sta dietro alla “storia minore”, trascurata dai libri scolastici ma determinante per la formazione del carattere della nostra gente», spiega Antonio Mattana, presidente de “La Forgia”. La necessità di spostare l’attenzione dalla separazione fra le culture alla reciproca comprensione, ha portato l’associazione a riformulare il progetto. «Il racconto andava ricontestualizzato, rivedendo la funzione dei luoghi e il ruolo di attori, narratori e spettatori», prosegue Nicotra. “Il paese, la “casa” dei mureresi, diventa palcoscenico e scenografia. È vivibile dagli ospiti-spettatori ed è “arredato” con segni ed eventi che caratterizzano la storia. Le torri costiere, le chiese campestri, gli stagni e le spiagge,

numeri

appuntamenti

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CIVICO CARLOTTO VA IN SCENA STASERA “LA VIA DEL PEPE”

Per “Ohi su Moru” tre giorni fitti di appuntamenti. stasera alle 21.30 Paolo Fresu si esibirà insieme al pianista Danilo Rea alla Torre dei Dieci Cavalli. Domani alle 20, al portico Petretto, va in scena “Ohi su Moru!”, teatro di strada a cura dell’associazione culturale La Forgia. Alle 22 la piazza della chiesa di San Nicola di Bari ospiterà “La via del pepe - i mercati del Mediterraneo”, reading di Massimo Carlotto con Mauro Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin, Maurizio Camardi e Elena Ledda. Domenica alle 17.30 saranno ancora le scene del teatro di strada di “Ohi su Moru!” ad animare il Portico Petretto.

n Stasera alle 21.30 al Civico di Castello va in scena “La via del pepe” di e con Massimo Carlotto, con Elena Ledda e Mauro Palmas, Maurizio Camardi, Silvano Lobina e Marcello Peghin. Fino a domenica 24 luglio c’è anche la mostra fotografica su “Il teatro romano di Nora, ieri e domani”. Teatro Civico di Castello – CAGLIARI, Via De Candia - 070 6777660.

MRAXANI RUMOR FEST GLI AFTERHOURS LIVE

DOMENICA A SIMAXIS n Ha preso il via il Summer Tour 2011 degli Afterhours partito venerdì da Savignano sul Rubicone, dopo un tour europeo che ha toccato Berlino, Amsterdam, Bruxelles, Lussemburgo e Londra. Un tour che interrompe le registrazioni dell’album che uscirà nel 2012.

MURAVERA Da stasera e fino a domenica tre giornate fitte di rievocazioni storiche, laboratori per ragazzi, musica diventano, per collocazione logistica e significato, estensione dell’arredamento del paese. Come fotografie che fissano i momenti significativi del racconto». Il cartellone murerese è ricco: stasera alle 21.30 Paolo Fresu si esibirà insieme al pianista Danilo Rea alla Torre dei Dieci Cavalli. Domani alle 20, al portico Petretto, va in scena “Ohi su Moru!”, teatro di strada a cura dell’associazione culturale La Forgia. Alle 22 la piazza della chiesa di San Nicola di Bari

ospiterà “La via del pepe - i mercati del Mediterraneo”, reading di Massimo Carlotto con Mauro Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin, Maurizio Camardi e Elena Ledda. Domenica alle 17.30 saranno ancora le scene del teatro di strada di “Ohi su Moru!” ad animare il Portico Petretto, mentre la piazza della chiesa San Nicola di Bari accoglierà, alle 18, la presentazione del libro di Tiziana Pili “Il Medioevo nella Sardegna sud-orientale” e alle 22, la rappresentazione teatrale e musicale “Marea, la vita in ogni respiro”, dialogo fantastico di due marinai fra Sardegna e Lombardia a cura di Cada Die Teatro, con Giancarlo Biffi, Pierpaolo Piludu e Tommaso Novi. Roberto Mura

info

Gli Afterhours saranno a Simaxis domenica alle 21.

TEULADA DA DOMANI AL 31 LUGLIO AL VIA IL FESTIVAL ANIMAR LA STORIA VA IN SCENA L’atavica paura dei sardi per i pirati saraceni rievocata in “Ohi su Moru!” da stasera a Muravera.

n Dal domani al 31 luglio si rinnova a Teulada (Ca) l’appuntamento con Animar e per otto giorni Teulada accoglie la sesta edizione del Festival Internazionale del teatro d’animazione sul Mediterraneo. Per informazioni: 070 5839742 – 340 1802240. www.animarfestival.it - www.ismascareddas.it


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 La bellezza del somaro Ore 21.30 CINE TEATRO ALKESTIS ❆h Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 The hunter - Il cacciatore Ore 21.30 CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 c/oSala Polifunzionale Parco di Monteclaro Sala 1 Rassegna Cinematografica Ore 20.30 CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.45-21.30

Sala 11

Cars 2

Sala 11

This is beat - Sfida di ballo Ore 22.25

Sala 12

Bitch Slap - Le superdotate Ore 17.30-19.50-22.15

Sala 13

At the end of the day Un giorno senza fine Ore 17.35-19.45-21.55

Ore 17.30-19.55

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Nessuno mi puo’ giudicare Ore 21.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.00-21.30

Sala 2

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.30-20.00-21.15-22.30

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-19.45-21.30-22.30

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.45-20.00-21.45-22.40

Sala 3

Transformers 3

Sala 3

Sala 5

Cars 2

Sala 7

Per sfortuna che ci sei Ore 18.40-20.40-22.40 ❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 21.40 Sala 1

Sala 3

Sala 1

Sala 4

Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.50-22.30

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.30 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.00-22.30

Sala 9

Bitch Slap - Le superdotate Ore 18.10-20.20-22.30

Cars 2

Sala 10

Transformers 3

Transformers 3 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00

Sala 5

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.40-21.20

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.30-20.30

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.20

Sala 9

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.10-19.50-22.30

Sala 10

Per sfortuna che ci sei Ore 17.45-19.55-22.05

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.00-22.40

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.00

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore Ore 20.00-22.40

Sala 5

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.30-22.00 Esp - Fenomeni paranormali Ore 20.30-22.40

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Tree of Life Ore 18.15-21.00 Sala 2

Sala 11

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 12

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

▲ho

Transformers 3 Ore 18.00-21.00

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00 SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Non lasciarmi

ILMETEO

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.20-21.10

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.00-20.30-22.50

Sala 5

Cars 2 Ore 18.15-20.30-22.40

Sala 6

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.30

Ore 21.15

❆▲h

NUORO

Ore 19.30-22.30

Ore 21.40 Sala 4

Sala 2

Sala 6

Sala 2

BITCH SLAP LE SUPERDOTATE

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-21.45 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 21.30

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-22.00

TEMPIO PAUSANIA

Genere Azione Anno 2009 Durata 105 minuti Regia Rick Jacobson Con Julia Voth, Erin Cummings Trama Tra donne super sexy, macchine super veloci e potentissime armi, prende forma un omaggio al genere Exlpoitation. Le “superdotate” sono Trixie, una spogliarellista piuttosto ingenua, Camero, killer e corriere della droga, e la donna d'affari Hel. Le tre ragazze entrano in scena a bordo di un'auto d'epoca: sono alla ricerca di un bottino di diamanti...

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.00-22.00

CAPTAIN AMERICA: IL PRIMO VENDICATORE

ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Il gioiellino Ore 21.45

Transformers 3 Ore 22.40

Ore 20.25

Ore 16.30-19.00 Sala 3

IGLESIAS

Ore 18.15

Ore 18.20 Sala 2

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

Cars 2

Sala 7

Transformers 3

OZIERI TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

Sala 3

L’ultimo dei templari Ore 22.30

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.30-22.00

Il ventaglio segreto

OLBIA

▲ho

Sala 2

Ore 19.00

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Cars 2 Ore 20.15

Ore 21.30 Sala 6

le trame

Genere Fantastico Anno 2011 Durata 124 minuti Regia Joe Johnston Con Chris Evans, Hugo Weaving Trama Il famoso eroe dei fumetti, Steven Rogers, meglio conosciuto come “Captain America”, arriva sul grande schermo in un film che racconta le sue gesta. Cresciuto durante la Grande Depressione, Steven ha sviluppato un forte odio verso i nazisti. Respinto dall'esercito per via della debolezza fisica, decide di partecipare ad un programma sperimentale grazie al quale si trasformerà in Captain America...

AT THE END OF THE DAY

Genere Thriller Anno 2010 Durata 93 minuti Regia Cosimo Alema' Con A. Harwood Mills, S. Cohan Trama Thriller made in Italy ambientato nella folta vegetazione di una foresta che un tempo, a insaputa dei protagonisti che si sono recati lì per giocare una partita di Soft- Air, era una base militare, sede di misteriose operazioni. In un crescendo di tensione, i sei amici si rendono conto di non essere i soli a frequentare quei boschi...

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II

Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con Lord Voldemort, Harry è chiamato a compiere la più ardua delle imprese...

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 La vita facile Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Riposo

PALAU

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta nei pressi del complesso scolastico Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Immaturi Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-20.00-22.00-22.30 Sala 2

Cars 2 3D Ore 18.30-21.00

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.35-20.10-22.35 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 3

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.15-20.15-22.35

Sala 4

Transformers 3

Sala 5

Cars 2

Sala 5

In viaggio con una Rock Star Ore 20.25-22.35

Sala 6

Il truffacuori Ore 18.00-20.20-22.30

Ore 18.30-22.15 Ore 18.00

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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