sardegnaquotidiano21

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CAMERE Sì all’arresto di Papa, il Senato salva Tedesco. Berlusconi: una follia per colpirmi a pagina 10

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

CAGLIARI Oggi la presentazione di Avramov, Gozzi e Ibarbo

Anno I Numero 24 Giovedì 21 luglio 2011 0,80 Euro

CALASETTA Scrittori “Sotto la torre” con Milena Agus, Ovadia e Odifreddi

Salis, Saba e Lippi alle pagine 16-17

CRONACHE

Eolico Pinello Cossu, legami politici e bonifiche n Il capo del consorzio Tea interrogato per quattro ore dalla Guardia di Finanza romana che indaga sulla P3: ha spiegato il suo rapporto con Carboni. Maddalena Brunetti a pagina 7

Francesca Fradelloni a pagina 22

NAVI Tirrenia ai napoletani il governo beffa la Regione n Domani il passaggio della ex compagnia di Stato agli armatori privati Grimaldi, Aponte e Onorato. Il presidente Cappellacci e l’assessore dei Trasporti Solinas tornano a Roma ma la trattativa si complica: la quota della Regione si riduce al 15 per cento e non ci sono le garanzie per il controllo delle tariffe e della qualità dei collegamenti da e per l’Isola. Il ricatto del governo: ingresso

in Cin senza condizioni o il 27 luglio non si chiude la vertenza entrate e addio ai due miliardi che Roma deve trasferire alla Sardegna. E così si annuncia un nuovo scontro politico-istituzionale con lo Stato. a pagina 6

I FRONTI CALDI .

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Sanità Ora Cappellacci si piega al ticket ma sarà “light” n Il governatore ribadisce il suo no al balzello ma spiega: «Faremo una proposta a Tremonti, contributo simbolico». Francesca Zoccheddu a pagina 8

Poetto Dieci giorni dopo l’incidente muore Michael n È morto il 26enne quartese che era in moto con Vanessa Murtas la sera del tragico incidente contro la Matiz. Monica Magro a pagina 12

Carburanti Mistero sul gas che “distrugge” filtri e impianti n Centinaia di veicoli in riparazione in tutto il Cagliaritano ma è mistero sulla causa dei guasti: sotto accusa il Gpl. Lazzaro Cadelano a pagina 13

Porto Torres Getto di cenere dalla cisterna feriti 4 operai n Dipendenti di una ditta esterna investiti per la rottura di una valvola nella centrale E.On di Fiumesanto. Uno è grave. a pagina 15

Da Quirra a Carbonia l’Isola si mobilita contro gli sgomberi Quasi duemila persone hanno marciato a Perdasdefogu contro lo sgombero dei pastori dal poligono di Quirra deciso dal Tribunale di Lanusei: «Non ce ne andremo, prima vogliamo ri-

sposte». Nelle stesse ore a Terra Segada, nell’agro di Carbonia, duecento persone legate al Movimento Commercianti e Artigiani Liberi e al Mps di Felice Floris hanno “salvato” una fami-

glia di allevatori dallo sfratto per debiti: le loro proteste presto arriveranno a Cagliari. Francesca Ortalli e Giacomo Bassi alle pagine 2-3

CALA GONONE DOMANI AL VIA IL FESTIVAL NEL SEGNO DI MILES

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I FRONTI CALDI GLI ANIMALISTI DALL’ENPA MANDATO A LEGALE PER CHIEDERE ANALISI SU TERRENI DELLA BASE

GLI ALLEVATORI E C’È CHI PORTA IL SUO GREGGE NEI TERRENI DELL’AMMINISTRAZIONE CIVICA

n L'Ente Nazionale Protezione Animali-Enpa ha dato mandato a un legale di fiducia “di esperire tutti i provvedimenti possibili per chiedere alle istituzioni competenti un’attenta valutazione dell’emergenza ambientale a Quirra”. Alle istituzioni si chiederanno, eventualmente, risarcimenti e interventi di bonifica delle zone contaminate. «Come testimoniato dai numerosi casi di tumore e di malformazioni genetiche, i danni ambientali prodotti a Quirra sono gravissimi e trovano pochi precedenti nella storia del nostro Paese - commenta Emanuele Deiana, dell’Enpa di Cagliari -. Il provvedimento non fa che aggravare questa situazione. Ci chiediamo cosa ne sarà delle persone che hanno vissuto nella zona».

n Qualcuno ha già preso il gregge e lo ha portato altrove, lontano dal poligono. I terreni? «Del Comune di Quirra - spiega un pastore che chiede di restare anonimo -. Il nmotivo è semplice: se resto in quelli dei militari rischio una denuncia penale, se vado senza autorizzazione in quelli pubblici invece prendo solo una sanzione amministrativa».

QUIRRA I pastori non si arrendono e spunta il nodo della Asl di Francesca Ortalli n Erano in duemila a Perdasdefogu ieri mattina a protestare contro lo sgombero del poligono di Quirra. Nel giorno in cui il provvedimento del Tribunale di Lanuesi diventava esecutivo, i pastori hanno ribadito che non se ne andranno da quegli oltre 13mila ettari intorno alla base che secondo la magistratura sono inquinati. Non se ne andranno perché non hanno un’alternativa: non sanno dove mettere gli oltre diecimila capi di bestiame che oggi sono all’interno del poligono, che fine faranno le 63 aziende che lì dentro hanno sede e nemmeno come fare ad andarsene, considerato che dalla Asl non sono arrivate le autorizzazioni a spostare il bestiame. LA MARCIA DEGLI ALLEVATORI Con i pastori, per le strade del paese, erano presenti anche i cittadini dei Comuni del circondario e i sindaci di Ulassai, Tertenia, Villagrande Strisaili, Villaputzu e Perdasdefogu, accompagnati dal presidente della Provincia dell’Ogliastra Bruno Pilia e dal consigliere regionale del Pd Franco Sabatini. Camion carichi di bestiame, macchine e trattori sono arrivati fino alle porte del poligono, così come era successo lunedì proprio a Villaputzu. E come lunedì, serrande abbassate in tutto il paese e attività ferme, con la comunità intera che si è unita alla protesta dei pastori rimasti senza terra. Nelle stesse ore in cui andava in scena la protesta, il procuratore Fiordalisi effettuava un sopralluogo nel cimitero di Perdas: «Siamo qui - ha dichiarato per approfondire quanto ci è stato segnalato, cioè una serie di morti premature avvenute da quando è nata la base di Quirra. È strano che in un piccolo paese come questo ci siano stati tanti decessi precoci». Una dichiarazione alla quale risponde, a stretto giro, il sindaco del paese, Walter Mura: «Per domani (oggi, ndr) ho convocato una conferenza stampa in cimitero, visto che ormai è diventato luogo istituzionale. Sottolineo che proprio qui c’è una delle famiglie più longeve della Sardegna, nove fratelli con età media intorno ai novant’anni». IL NODO AUTORIZZAZIONI Polemiche a parte, ieri c’è stata tutta la forza della manifestazione. Aldo Manunta, direttore della Coldiretti Nuoro-Ogliastra, non nasconde la sua soddisfazione, e anche se non sa cosa succederà nelle prossime ore, spiega in primo luogo che ormai tutti gli ovili sono presidiati e in seconda battuta che «il provvedimento del Tribunale non può essere attuato. Non solo mancano materialmente gli spazi dove mettere tutta questa gente e le bestie ma c’è anche il problema delle autorizzazioni della Asl». Per spostare ciascun capo di

numeri 2.000

Gli allevatori che ieri hanno manifestato per le strade di Perdasdefogu per dire no allo sgombero del poligono interforze del Salto di Quirra.

1998

I procuratore di Lanusei ieri ha effettuato un sopralluogo nel cimitaro del paese per capire l’incidenza dei morti nella zona dal 1998 al 2003.

10000

I capi di bestiame che dovranno essere fatti uscire dall’area del poligono: il termine ultimo per lasciare i terreni era quello di ieri, 20 luglio.

bestiame, infatti, è necessario il via libera delle autorità sanitarie. Una formalità che però, nella vicenda di Quirra, rischia di complicare le cose. Queste autorizzazioni per «essere concesse - prosegue Manunta - devono avere la destinazione del luogo dove sarà portato il bestiame». Esattamente quella che manca nel caso dei diecimila capi che dovranno essere spostati dai terreni intorno al poligono ma che nessuno sa dove mettere. Quindi, appunto, niente autorizzazioni: «Il problema - continua il direttore della Coldiretti - è che i pastori sono stretti tra due fuochi: da un lato il provvedimento della magistratura che deve essere rispettato e dall’altro una procedura obbligatoria per legge che i pastori non sono in grado di avere. Ci dicano che cosa dobbiamo fare». Il fatto è che per il momento tutti tacciono. Silenzio dalla politica, a parte l’intervento del sottosegretario alla Di-

IL CORTEO Duemila uomini e donne hanno manifestato a Perdasdefogu per dire no allo sgombero del poligono fesa Giuseppe Cossiga che ha promesso indennizzi in caso di danni ma ha dichiarato la sua impotenza di fronte all’ordine di sgombero emesso dal procuratore Fiordalisi; e soprattutto silenzio sulle possibili soluzioni al problema dei terreni. «Stanno facendo una deportazione spiegano tra i manifestanti di questa lunga e pacifica protesta - senza che nessuno finora si sia preso uno straccio di responsabilità. Stanno tutti aspettando di vedere cosa succede, con il rischio di lasciare in ginocchio un territorio, creando fortissime tensioni sociali. Attendiamo ancora analisi certe che ci dicano che lì ci sono i veleni». Perché è pro-

LA GIORNATA Da Quirra a Carbonia, una giornata di tensione per gli sgomberi: dei pastori dal poligono e della famiglia Sariu dalla loro azienda

prio questo il nodo intorno al quale ruota gran parte della vicenda: l’indagine sull’avvelenamento ancora non è conclusa ma lo sgombero è stato non solo ordinato ma anche intimato. «Siamo fortemente preoccupati. Non si possono mandare via gli allevatori senza offrire loro una alternativa. Il risultato è che qui ci sentiamo sempre più soli. A mio parere sarebbe stato più giusto ordinare lo sgombero a indagine conclusa. Questo è un problema, un danno sociale di enormi proporzioni». Un danno che l’intera popolazione che vive e lavora intorno al poligono sta subendo del quale non si vede la fine. In questa battaglia, di certo, per ora c’è solo la linea di fermezza della Coldiretti, che sta assistendo i pastori. Nei prossimi giorni, forse già da lunedì, si potrebbe capire qualcosa d’altro: ad esempio una nuova data per lo sgombero. Sempre che lo scoglio dei terreni venga aggirato.


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A CAGLIARI Il 26 luglio con i pastori n Torneranno in piazza per chiedere di essere ascoltati dalla politica. Per spiegare a chi siede nei palazzi del potere di via Roma che lo Stato non può continuare a spremere senza mai dare: nemmeno risposte. Per gridare tutta la rabbia accumulata in un anno di proteste terminate contro un muro di gomma. I pastori del movimento guidato da Felice Floris scenderanno in piazza la prossima settimana a Cagliari per chieder conto

i protagonisti

ROSALBA DESOGUS Allevatrice da generazioni, è la padrona di casa e (ex) proprietaria dei terreni: «Siamo qui da tutta la vita e non ce ne andremo, né noi né le bestie che ci hanno permesso di campare fino a oggi».

ANDREA IMPERA È uno dei leader del Movimento Artigiani e Commercianti Liberi: «Anche questa volta siamo riusciti a evitare lo sgombero ma diventa sempre più difficile. Queste persone però non saranno mai sole».

MATTEO GUGLIELMINI Cinquantasei anni, commesso in un centro commerciale di Calasetta, è l’unico non sardo a Terra Segada: «Sono venuto in Sardegna tre anni fa per seguire il fascino dell’Isola. Ho trovato miseria e voglio essere vicino a queste persone che lottano».

alle istituzioni di quanto è stato da loro fatto negli ultimi anni. Una manifestazione di protesta che partirà da piazza Marco Polo, davanti alla Fiera, e arriverà come da tradizione sotto il palazzo del Consiglio Regionale. E ancora una volta, insieme con i pastori, ci saranno anche i commercianti e gli artigiani del Sulcis, che torneranno a protestare sotto le finestre dell’ufficio del presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci do-

po venti giorni esatti dalla manifestazione contro Equitalia del 6 luglio scorso. Diversa, invece, la piattaforma rivendicativa della prossima settimana: ci saranno le richieste per un fisco più equo ma anche un sostegno per l’agricoltura, un prezzo del latte adeguato ai costi e una politica di sviluppo del comparto: «Se non riceveremo le risposte che vogliamo - hanno detto i pastori - siamo pronti a tutto».

CARBONIA Ore di tensione sfratto rinviato n Quando poco dopo le nove del mattino l’ufficiale giudiziario si presenta ai cancelli dell’azienda agricola della famiglia Sariu, a Terra Segada, nell’agro di Carbonia, trova ad attenderla oltre duecento persone. Sono le donne e gli uomini del Movimento Artigiani e Commercianti Liberi, del Movimento Pastori Sardi, di Sardigna Natzione e Irs arrivati da tutto il Sulcis per sostenere la lotta di una famiglia contro uno sfratto che considerano illegittimo, contro uno sgombero che fa male, che rischia di privare di un tetto una famiglia di quattro persone. Una famiglia di allevatori che vent’anni fa chiese 164 milioni di lire in prestito alle banche per migliorare la propria azienda e che dopo quattro anni non è più riuscita a ripagare: «Per questo oggi, oltre vent’anni dopo, ci mandano via dalla nostra casa, che è stata svenduta all’asta per due soldi dopo che questi terreni sono stati della mia famiglia per generazioni», spiega Rosalba Desogus prima ancora che l’ufficiale si presenti ai cancelli del podere. Cancelli presidiati dai manifestanti così come presidiati dalle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) sono tutti gli accessi a questa proprietà di terra arida circondata da filo spinato. Con le auto non si passa, e non si passa nemmeno senza dare i documenti: «Ci hanno schedati tutti spiega Felice Floris, del Mps, che insieme con Gavino Sale di Irs e Andrea Impera, degli artigiani e commercianti ha fatto da mediatore per tutta la mattinata - e molte persone, scoraggiate, sono tornate indietro. Altrimenti oggi qui saremmo come le altre volte, in migliaia». Già, le altre volte. Perché questo 20 luglio soleggiato l’ufficiale giudiziario ha tentato per la terza volta di far sgomberare la famiglia Sariu: la proprietà, nel 2005, è stata acquistata all’asta da un professionista di Carbo-

info

L’AZIENDA AGRICOLA Una casa a due piani, le stalle per i maiali, i recinti per le pecore e i cavalli. L’azienda agricola della famiglia Sariu sorge alla sommità di una collinetta a Terra Segada, una frazione di Carbonia a pochi passi da Cortoghiana.

nia, che ora vuole entrarne (legittimamente) in possesso. E siccome non c’è riuscita né ad aprile né a maggio, ieri si è presentata con la forza pubblica: alcune centinaia di poliziotti, carabinieri e finanzieri in tenuta anti-sommossa, camionette, blindati e un elicottero. «Uno spiegamento di forze che non s’è mai visto per uno sfratto - spiega Gavino Sale, di Irs -. Il problema è che qui si rischia di creare un precedente: se sgomberano, si scatena la rivolta; se invece desistono, non riusciranno più a sfrattare nessuno». Magari non sarà esattamente così, ma in questa casa circondata da balle di foraggio sotto cui sono nascoste bombole di gas pronte a esplodere, la tensione si alza in poco tempo. Per fortuna, a mediare tra le parti, ci sono sia gli uomini della Questura sia i rappresentanti di chi protesta: che chiedono ai duecento e rotti che resistono sotto il sole di sedersi per terra, fare opposizione passiva contro l’ingresso dell’ufficiale e l’esecuzione dello sgombero, non provocare né rispondere a eventuali provocazioni. Che infatti non ci saranno per l’intera mattinata, da quando gli uomini e le donne delle forze dell’ordine (applauditi e incitati a più riprese dai manifestanti) cominceranno a spostare di peso questi “corpi morti” arrivati in sostegno della famiglia Sariu e fino alla loro “ritirata”. «Avete visto quello che è successo - ha concluso intorno a mezzogiorno Giuseppe Giardina, il capo di gabinetto della Questura di Cagliari, che ha coordinato le operazioni -: abbiamo portato via di peso una cinquantina di persone ma non potevamo continuare all’infinito. Non c’erano le condizioni per andare avanti». I manifestanti applaudono e ringraziano, la famiglia Sariu tira un sospiro di sollievo e lo Stato si prepara a un altro round. G.B.

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GIOVEDÌ 21 LUGLIO 2011

OPINIONI DESTRA E SINISTRA

PARTITI SARDI TROPPO ITALIANI E POCO EUROPEI di MARIO GARZIA

C

osa distingue la destra dalla sinistra nel ventunesimo secolo? Per rispondere a questa domanda bisogna cogliere il significato che i due termini stanno via via assumendo rispetto al ‘900. Le trasformazioni socio-economiche dovute alla globalizzazione determinano la necessità di governarne gradualmente l’evoluzione, attraverso scelte politiche utili a riformare la società. Tale necessità non è messa in discussione né dalla destra né dalla sinistra moderne. Anche il termine riformista, che fino a qualche decennio fa veniva associato alla sinistra socialista non marxista, sta subendo una mutazione di significato, tanto da essere sempre più spesso accostato anche alla destra liberale moderna. La differenza tra destra e sinistra risiede proprio nella scelta su quali riforme siano più adatte a realizzare il proprio modello ideale di globalizzazione. Differenza mica da poco. L’idea secondo la quale destra e sinistra sono categorie da consegnare alla storia è quindi un luogo comune tutto italiano, figlio di un madornale equivoco. La sua genesi va ricercata nella feroce contrapposizione tra berlusconismo e antiberlusconismo. Quando la contrapposizione non è più sui temi, ma su una persona (o pro o contro), le opposte fazioni si formano a prescindere dalla cultura politica dei singoli. È così che in Italia troviamo all’interno degli schieramenti, persone provenienti da culture politiche differenti, con la conseguenza che personalità della stessa estrazione si ritrovano ad essere avversari politici. Un’anomalia tutta italiana non presente negli altri paesi, dove le persone della stessa cultura politica militano all’interno del rispettivo partito di riferimento. Partito che a sua volta è affiliato a una delle grandi famiglie politiche europee. È facile capire perché i partiti italiani stentano a trovare una collocazione certa in ambito continentale. Ma soprattutto si capisce perché in tutti questi anni siano stati incapaci di compiere delle riforme organiche. La classe politica sarda, molto italiana e poco europea, è responsabile di non essersi sottratta al gioco al massacro del “o pro o contro” che poco aveva a che fare con gli interessi dell’Isola. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

il semaforo

LA FOTONOTIZIA .DI ESTIQAATSI

l ONOREVOLE WRITER

Graffitaro di Montecitorio «Cosentino camorrista, Papa in galera» è la scritta comparsa ieri nei bagni del piano Aula a Montecitorio. La toilette è frequentata anche da giornalisti e dipendenti della Camera: ma non si esclude che l’autore sia un onorevole-writer, sull’onda di Spider-Truman versione “pennarello nero su maiolica”.

l STEFANIA PRESTIGIACOMO

Ministra “sconfessata” «Ora Stefania Prestigiacomo passi al Pd!» esorta qualche buontempone del centrosinistra. Il fatto è che la ministra ha dovuto incassare il voto contrario di parte della maggioranza sul dl rifiuti. Lei replica impassibile: «non mi sento sconfessata». Della serie: “non vedo, non sento, non parlo».

l PATRIZIA D’ADDARIO

Escort pentita (?) È tutta una ritrattazione, la sua. Così, dopo aver dichiarato che le storie da lei raccontate su Silvio Berlusconi erano «orchestrate da qualcuno dei Piani Alti», ora tira in ballo Michele Santoro, reo di averla contattata qualche mese fa per farla parlare. Non che Santoro brilli per simpatia ma... suvvia, le varie “Patrizie” da tempo odorano di maxi-bufala.

www.cagliarifornia.eu

L’animalista MVB una belva con Cicchitto In questa foto “versione invasata”, Michela Vittoria Brambilla non promette niente di buono... Del resto pare che ieri a Montecitorio sia mancato un pelo alla rissa tra la ministra e Fabrizio Cicchitto. Motivo del contendere,

di Silvia Zingaropoli

il dl rifiuti e una “punzecchiatura” di troppo da parte di lui. E se la cordiale antipatia tra i due vanta innumerevoli primavere, anche stavolta niente botte: Verdini li ha divisi. Peccato, per una rissa così val la pena vivere.

MA LA NOSTRA SANITÀ HA CAMBIATO MARCIA di Antonello Liori

È

innegabile che il 2010 rappresenti un’inversione di tendenza nei conti della sanità isolana. Infatti, la variazione dei costi della produzione (acquisto di beni e di servizi più costo del personale) è stata in perfetta media nazionale: 2,2%, miglior risultato dell’ultimo decennio. Il dato biennale del 4,3%, citato nella recente relazione della Corte dei Conti scaturisce dall’andamento negativo del 2009, durante il quale fino a settembre hanno governato i direttori generali dell’era Dirindin (nelle due aziende ospedaliere universitarie addirittura fino a dicembre). È incomprensibile, perciò, la reazione isterica che ha determinato la presentazione dei dati ufficiali, come se qualcuno tifasse per una sanità in perenne crisi e fosse indispettito dal miglioramento che i numeri certificano. Non sempre, però, si tratta di comportamenti inspiegabili. Nel caso di Roberto Capelli, il perché di tanto

IL PERSONAGGIO . Anna, la nonna che fa tremare le genti di Palazzo

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accanimento non è proprio un mistero. Sarà una coincidenza che nel 2004 (quando è stato assessore regionale della Sanità) si è registrato il peggior incremento (5,7%) dei costi della produzione degli ultimi dieci anni? Oppure che, pur avendo ereditato una perdita di esercizio in calo (143 milioni di euro nel 2003), è riuscito a consegnare all’assessore Dirindin una sanità con una perdita superiore del 67% (239 milioni)? Il consigliere dell’Api dovrebbe individuare meglio i suoi informatori, perché molti dati in suo possesso sono frutto di una fantasia degna di miglior opera letteraria. La perdita d’esercizio 2010 non è di 298 milioni di euro, ma di 284, rappresentando una variazione di appena il 7%, invece che del 28.9% (2009) e 54,4% (2008). Dal 1° gennaio, il Sistema Sisar è a pieno regime con tutti i moduli di gestione pienamente attivati. I soldi stanziati per l’abbattimento delle liste d’attesa serviranno ad attuare il Piano regionale, che è stato

approvato in Giunta regionale la settimana scorsa. La mobilità extra regione dai 16.735 casi del 2008 è passata ai 16.167 del 2010, perciò non è chiaro da quale calcolatrice birichina possa risultare un aumento del 41%. Peraltro, nel 2010 si è avuto un risparmio di circa 7 milioni di euro rispetto al 2009, con un risultato che ci posiziona tra le più basse in Italia (peggio solo di Lombardia e Provincia di Bolzano). L’isolamento politico può giocare brutti scherzi, soprattutto se non si ha la capacità di superare la depressione da mancata poltrona assessoriale e l’ansia da riposizionamento bipolare. Invece di continuare a spacciare demagogicamente cifre a caso, appena la legge di riforma sanitaria arriverà in Aula, nel suo ruolo di consigliere regionale avrà l’occasione di far valere la sua competenza con proposte. Sarà certamente più utile alla Sardegna di quanto lo è stato come Assessore. Assessore regionale della Sanità

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Una svista imperdonabile. Come non riconoscere nonna Annarella nella “vecchina” della fotosequenza pubblicata ieri su queste pagine, e impegnata nell’esilarante placcaggio a Pigi Bersani!? Grazie alle segnalazioni dei solerti lettori oggi corriamo ai ripari, dedicandole queste righe. Annarella, più che una donna, un mito: 84 anni, romana doc, Annarella è ormai per tutti “la nonnina anti-Cav”. I suoi video impazzano su web e tivvù, le sue massime campeggiano sugli annali, i suoi “consigli” agli onorevoli son pietre miliari dell’italica letteratura. Annarella c’è sempre: appostata come il più cinico dei paparazzi ai portoni dei Palazzi romani, non passa giorno, col gelo o la calura, che Annarella non

sia lì per «cantarla» a quei «cialtroni» (parola sua) della politica nostrana. Annarella vuol dire la sua. Annarella è sempre informata. Annarella non perde un tg. Tapino fu l’onorevole che la incontrò per la sua strada... della serie, prima approccia e poi, bum!, la cannonata. Qualche chicca? «Prima je sputo e poi me moro» (a Berlusconi); «quello lì (sempre Berlusconi) parla di ville e noi nun se potemo comprà manco ‘na rosetta». Eppoi: «Ah Renzi, nun te venne... t’ho visto che annavi ad Arcore sa’!». Nella Storia, la telerissa con l’onorevole Bernini e il gentile scambio di battute con Scilipoti. Infine: «da giovane ho preso il caffè con Togliatti. Quelli erano uomini, mica come voi...». Grazie di esistere, Annare’!

LA VOCE DELLA SINISTRA Annarella

Direttore Fiorentino Pironti Vicedirettore Alessandro Ledda Editore Società Cooperativa Giornalisti Sardi Presidente Antonio Moro Amministratore delegato Vito Meloni Sede legale viale Marconi 60/A 09131 Cagliari Redazione Centro Direzionale “Pittarello” ex SS 131 km 10,8, 09028 Sestu (CA) tel. 070/2330660, fax 070/2330678 Mail redazione@sardegnaquotidiano.it Stampa Grafiche Ghiani SS 131 km 17,450, 09023 Monastir (CA) Pubblicità tel. 070/2330660, fax 070/2330679 Progetto grafico Alberto Valeri Srl Registrazione Tribunale di Cagliari n. 7 del 27/04/2011


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CODA DEL DIABLO

CREDETEMI, IL TURISMO NON È TUTTO

buone notizie NOZZE VIP PAUL MCCARTNEY SI SPOSA A LONDRA: È IL SUO TERZO “SÌ”

intanto in viale trento...

Liberté, fraternité, murighé

di DIABLO

O

ggi voglio esagerare. Oggi voglio dire una cosa impopolare. Oggi sarò decisamente in controtendenza. Io credo che la Sardegna non debba puntare tutto sul turismo. Ok, ora mi fermo, metto la testa fra le ginocchia e le mani sulla nuca in attesa della verdura e delle uova che mi lancerete, in aggiunta ai fischi che già sento. “Noi sardi dovremmo vivere scetti di turismo... nemmanco lavorare, dovremmo!”. Quante volte abbiamo sentito o detto questa frase? Ebbene io non ci credo più. Io credo nell’agricoltura. Nell’agricoltura e nelle energie rinnovabili. Credo nel grande ritorno dei mestieri, nelle persone che aggiustano le cose, credo nella tecnologia applicata alla manualità. Poi, attenzione, con questo non voglio proporre di installare una cortina di qualche migliaia di chilometri sul Tirreno. Il viaggiatore che passa sulla nostra terra è sempre stato il benvenuto e sempre lo sarà, per carità, ma quelle che non sopporto sono le conseguenze folkloristiche che il turismo di massa comporta. I cartelloni con le foto della fregola fuori dalle trattorie della marina. I grandi teloni del bastione con immagini della Sartiglia e dei Mamuthones. I croceristi dispersi per il centro storico in cerca di un tramezzino sotto il sole del primo pomeriggio di una domenica di luglio. I loro calzettoni bianchi, tirati su, fin sotto il ginocchio... Vedo in tutto questo un principio di decadenza. Mi sembra di vedere un embrione delle Baleari, di sentire un vagito di Canarie, un piccolo feto di Cuba. Luoghi in cui si cerca di dare al turista ciò che il turista si aspetta. Come a Dublino, dove hanno iniziato a fare i pub irlandesi come i finti pub irlandesi che c’erano in Italia, perché poi arrivavano gli italiani, non trovavano i pub irlandesi come se li aspettavano e ci rimanevano male. Ma lasciamo stare. Coltiviamo la terra, conserviamo l’energia del sole e del vento, diventiamo bravi meccanici, bravi elettricisti, bravi falegnami, bravi fabbri. Disegniamo oggetti da far usare anche in Australia, troviamo una soluzione pratica ed economica per l’annoso problema del parassita che debilita le palme del Poetto... ma vi prego non trasformiamo la nostra città e la nostra Isola nel paradiso dei depliant di Costa Crociere.Lasciamo che i viaggiatori passino leggeri (chissà cosa avrebbe pensato Lui) sulla nostra terra e potremmo diventare tutti un po’ più turisti.

Paul McCartney sposerà la sua ultima fiamma, Nancy Shevell, in una cerimonia a Londra per pochissimi intimi. Secondo il Daily Telegraph, infatti, alle nozze saranno presenti solo i membri della famiglia di lui. McCarney, 69 anni, è oggi al suo terzo “sì”: nel ‘69 sposò la fotografa americana Linda Eastman, morta di cancro nel ‘98, mentre nel 2002 si unì in seconde nozze con la modella inglese Heather Mills, da cui divorziò dopo una lunga battaglia legale nel 2008. La Shevell, 51 anni, è anche lei divorziata dopo lungo matrimonio con l'avvocato Bruce Blakeman. Che dire, speriamo che questa sia la volta buona!

NUOVI RICCHI VINCE TRE MILIONI MA CONTINUA A FARE IL BIDELLO Nel 2006 Tyrone Curry vinse tre milioni e mezzo di dollari alla Lotteria dello Stato di Washington. Allora faceva il bidello alla Evergreen High School di Seattle: oggi, dopo cinque anni, idem. Salvo aver saldato qualche debito, aiutato i vicini in difficoltà, e finanziato una nuova pista per gli alunni della scuola, oggi Curry fa lo stesso lavoro di prima e continua a vivere nella solita villetta con la famiglia. Molti avrebbero smesso di lavorare, ma Tyrone non ha intenzione di lasciare il suo posto: anzi, giura che lavorerà nella scuola fino all’età della pensione. Insomma un uomo che, nonostante gli “scossoni”, ha saputo tenere i piedi per terra.

Cantante dei Sikitikis

FACEBOOK.COM/INTANTOINVIALETRENTO

Non chiamateci più “ambulanti”, noi siamo “artisti” n Salve. Vi vorrei avvisare che nell'articolo di ieri, sui mercatini cagliaritani avete fatto dei grossi errori. Il mercato del Bastione Saint Remy è un’esposizione artistica che si svolge solo il sabato notte d'estate e la domenica mattina d'inverno. E' in realtà quello di Piazza Carlo Alberto che da circa 10 anni si è trasferito proprio al bastione. Posso darvi certezza del mio dire, perché partecipo al suddetto evento da sette anni consecutivi. Se fosse possibile correggere il vostro articolo, a nome di tutti gli artisti (e non ambulanti), ve ne saremo grati, visto che stiamo da anni cercando di far capire ai visitatori che quello che trovano sui nostri banchi è frut-

to di nostro puro ingegno creativo e che dunque ha un valore molto diverso da qualsiasi altra cosa che possa essere "realizzata in serie" o "di seconda mano". Conto sul vostro aiuto. Grazie. Martina Floris

La nuova Manovra che premia i ricchi e bastona i poveri n Sebbene gli ambienti politici di centrodestra abbiano da sempre considerato dissennato ogni tentativo di tassare gli ingenti patrimoni delle classi più agiate, stigmatizzandolo come un retaggio della peggiore sinistra, tale predicare è stato quasi sempre seguito da un razzolare ancor più dissennato, qualcosa

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che nell’ultima Manovra ha dato vita all’imposizione di una serie di balzelli che indeboliscono ancor di più le classi sociali meno abbienti ma, soprattutto, più indifese, con, dulcis in fundo, un odioso ticket e nessuno degli auspicati risparmi di casta. Roberto Saia

Se Papa capitola e Tedesco si salva, qualcosa non va n Non ho fatto in tempo a gioire per l’autorizzazione all’arresto di Alfonso Papa, che subito mi è capitata sotto gli occhi la notizia che Tedesco è stato invece “graziato”. C’è qualcosa che non va in tutto ciò... Michela


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LA TRATTATIVA

TIRRENIA

Vendute le navi, Regione beffata

L

a Tirrenia è della “Compagnia italiana di navigazione” (Cin). Domani sarà ufficializzato il passaggio della società fondata a Napoli 75 anni fa, agli armatori privati napoletani: Vincenzo Onorato (Moby) Gianluigi Aponte (Gnv e Snav) e Manuel Grimaldi. Il commissario governativo della Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, dopo aver incamerato i venti milioni della fidejussione, versata a suo tempo da Cin a garanzia dell’acquisto, incasserà i duecento milioni che gli armatori devono versare per l’aggiudicazione dei traghetti di Stato. Il resto, fino ad arrivare a 380 milioni di euro, sarà pagato in tre rate da circa 60 milioni ciascuna. Verranno però liquidate una volta ottenuti i contributi pubblici. Quelli attesi dal contratto di servizio ammontano a 72 milioni annui, per otto anni, e le rate verranno corrisposte il terzo, il sesto e l'ottavo anno. Il tutto se l’Unione Europea non aprirà la procedura di infrazione considerandoli aiuti di Stato e se la posizione di Aponte, Grimaldi e Onorato non sarà considerata “dominante” nel mercato dei trasporti. Cioé se non ci saranno elementi distorsivi della libera concorrenza. In tal caso, il cartello napoletano porterà a casa la società, la flotta e le rotte di Tirrenia soltanto per 200 milioni di euro.

info

MOZIONE PD IN CONSIGLIO In Aula arriva la mozione Pd sulle entrate e non è escluso un intervento di Cappellacci anche sulla vicenda del passaggio di Tirrenia.

e quello agli Affari regionali, Raffaele Fitto. E dove non si presenta il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, nonostante la vertenza Tirrenia sia, di ora in ora, sempre più connessa e intrecciata con l’altra grande vertenza, quella delle entrate. IL “PAPELLO NAPOLETANO” L’invito a partecipare spedito dal governo alla Regione, quando ancora Cappellacci, Solinas e La Spisa non si erano imbarcati sull’aereo per fare rientro a Cagliari, al termine del summit di martedì sera, ha anche un allegato. È un documento nel quale

ci sono le linee per l’accordo tra Cin e Regione per l’ingresso nella nuova Tirrenia privatizzata. La quota che gli armatori cedono alla Regione scende di dieci punti rispetto a quella ipotizzata e si ferma al 15 per cento. Ma, fatto ancor più preoccupante, non sono inserite le garanzie che Cappellacci chiedeva a tutela dei diritti dei sardi. In sintesi: parere vincolante sulle tariffe, sulle navi, sulle rotte e sulle frequenze nei collegamenti da e per l’Isola. Sul “papello napoletano” sono al lavoro, oltre all’assessore dei Trasporti, anche i professori Massimo Deiana e Ga-

numeri 380

milioni di euro è l’offerta fatta da Cin per conquistare Tirrenia

15%

briele Racugno. I due consulenti nominati dalla giunta per l’affaire Tirrenia studiano le contromosse per scongiurare il pericolo (al momento assai concreto) che la Regione entri in Cin senza avere voce sulle scelte che riguardano la Sardegna. È una corsa contro il tempo. Anche perché i toni del governo, ormai solo ufficialmente in campo come mediatore, sono diventati ultimativi: entrare in Tirrenia e poi si discute del resto.

CAPPELLACCI E SOLINAS A ROMA Per l’evento, sono stati convocati a Palazzo Chigi, il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l’assessore dei Trasporti, Christian Solinas. Il tavolo è il solito. Quello apparecchiato da Gianni Letta e che a Roma chiamano enfaticamente “Tavolo Sardegna”, dove siedono il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli

L’INCROCIO CON LE ENTRATE L‘accelerata di Palazzo Chigi si unisce all’altra scadenza clou. Quella del 27 luglio, quando sul “tavolo Sardegna” piomberà la vertenza entrate. Una partita che vale due miliardi di euro. È la cifra indicata nel verbale approvato lo scorso marzo dal comitato paritetico sull’applicazione dell’intesa siglata nel 2007 dall’allora presidente Soru con Prodi (sanità e trasporto pubblico a carico della Regione in cambio di un maggiore trasferimento di quote Irpef e Iva da parte dello Stato) ma che ancora non è stata approvata in Consiglio dei ministri. Non solo. Non è neppure approdata in quello che si chiama pre-consiglio, dove si svolge l’istruttoria preliminare delle pratiche più delicate. Per capire: il messaggio che arriva dal capotavola del “tavolo Sardegna” (Gianni Letta) sembra chiaro: se domani non si chiude per Tirrenia, non si chiude neppure il 27 per i due miliardi che lo Stato deve trasferire alla Sardegna. Se non è un ricatto poco ci manca. E se su Tirrenia, invece dei “Quattro mori” sventola la bandiera bianca, se in Regione non è crisi, ci manca ancor di meno. A.Mo.

A ROMA Domani il via libera ai tre armatori napoletani Aponte, Grimaldi e Onorato che sborsano 200 milioni

LA STRETTA Il governo vuole la Regione (15%) in Cin senza condizioni. In caso contrario si complica la vertenza entrate

la quota proposta alla Regione per far parte della nuova Tirrenia

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miliardi di euro, la cifra che lo Stato dovrebbe versare alla Sardegna nella partita delle entrate

GUERRA DEI MARI In alto: il presidente della Regione Ugo Cappellacci, al centro l’assessore dei Trasporti Christian Solinas, in basso: i ministri Matteoli e Tremonti


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L’AFFAIRE EOLICO

L’INCHIESTA

Cossu, le bonifiche e la politica n Ci sono volute quattro ore per chiarire la sua posizione. Pinello Cossu ha risposto alle domande degli uomini della Guardia di Finanza di Roma spiegando che Flavio Carboni non c’entra nulla con la sua nomina a presidente del consorzio “Territorio e ambiente” e soprattutto che lui non ha niente a che fare con associazioni o corruzioni. Sarebbe questa la versione dei fatti fornita da Cossu, indagato nell’inchiesta sulla cosiddetta P3 e sull’eolico in Sardegna, che ieri mattina è stato nuovamente interrogato nella Capitale. L’invito a comparire è arrivato quasi in concomitanza con l’irruzione che le Fiamme Gialle hanno fatto la scorsa settimana in Regione.L’attenzione del procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, e del sostituto Rodolfo Sabelli, si è concentrata proprio sulla nomina alla Tea di Cossu, ex consigliere provinciale del Sulcis, ex esponente dell’Udc e zio della compagna di Flavio Carboni. L’incarico, datato luglio 2009, è stato affidato su decreto presidenziale, ed ecco perché la Guardia di finanza è andata a cercare elementi anche in viale Trento, dopo essere stata all’assessorato all’Industria: perché è della bonifica di aree industriali che si occupa la Tea. E sulla nomina di Pinello Cossu ha riferito anche Cappellacci, nuovamente sentito dagli inquirenti romani lo scorso 7 luglio. Ieri Cossu avrebbe spiegato che la presidenza del consorzio gli sarebbe stata affidata su segnalazione di Claudia Lombardo, presidente del Consiglio regionale. Una nomina squisitamente politica e il punto è sostanziale: gli inquirenti, forti di alcuni elementi scaturiti dalle intercettazioni telefoniche, si sarebbero fatti l’idea che Cossu così come Ignazio Farris, messo a capo dell’Arpas, sarebbero stati scelti da Carboni, l’imprenditore di Terralba, che aveva bisogno di due “perone amiche” in posizioni chiave per il business dell’eolico e delle bonifiche. «Il mio assistito ha chiarito la sua posizione e respinto ogni addebito», è stato il commento di rito dell’avvocato Massimo Fenza che con Alberto Pani difende Cossu dalle accuse di concorso in corruzione e abuso d’ufficio. Ma sembra certo che ieri, rispondendo agli inquirenti, l’ex consigliere provinciale del Sulcis abbia cercato di allontanare da sé l’ombra di Carboni, arrestato lo scorso luglio per violazione della legge Anselmi-P2, un provvedimento poi annullato dalla Cassazione. I rapporti tra i due erano noti a tutti, nessun segreto, ma questi legami nulla avrebbero pesato sulla sua candidatura all’ente che si occupa di bonifiche. E sui risanamenti ambientali si sono accesi i riflettori degli inquirenti: il consorzio Territorio e ambiente nasce dalla fusione dell’as-

«Il mio assistito ha chiarito la sua posizione e respinto ogni addebito nell’ambito del coinvolgimento nell’inchiesta sulla cosidetta P3». Massimo Fenza, difensore di Pinello Cossu.

sociazione di imprese Ifras con l’Igea, l’ente minerario controllato dall’assessorato all’Industria. La Tea ha il compito di gestire i fondi statali per le bonifiche delle aree minerarie ma solo dopo che l’Arpas, l’agenzia regionale per l’ambiente della Sardegna, ne abbia valutato la necessità. Ed ecco che si ritorna a Cossu e Farris, i due presidenti vicini all’imprenditore di Terralba. Agli affari sull’eolico si potrebbero aggiungere quelli sulle bonifiche. L’imprenditore, stando alle indagini, puntava a diventare il punto di riferimento per il business delle rinnovabili in Sardegna e favorire così alcune imprese. Nel fascicolo aperto dalla procura di Roma sulla P3 sono finiti anche, oltrev a quello del presi-

P3 Il presidente del consorzio Tea interrogato per 4 ore a Roma. L’incarico affidato per conto della Lombardo dente Cappellacci, i nomi di Gabriele Asunis, ex assessore regionale all’Urbanistica, Franco Piga, ex numero uno dell’Autorità d’ambito regionale e Marcello Garau, licenziato dall’Ufficio tecnico del Comune di Porto Torres. Tutti avrebbero spinto per la nomina di Farris e per agevolare le aziende sponsorizzate da Carboni, almeno stando alla ricostruzione degli inquirenti. Ma lo scandalo P3 ha

LA PALE Il business del gruppo in Sardegna passava dall’eolico e dalle bonifiche

coinvolto nomi importanti della politica nazionale: Denis Verdini, coordinatore del Pdl, Marcello Dell’Ultri, senatore del Pdl, ma anche il tributarista Pasquale Lombardi e l’imprenditore Arcangelo Martino. Tutti sono stati accusati di far parte di un’associazione segreta che puntava a diversi affari. Tra gli elementi emersi che più fecero scalpore c’erano i presunti tentativi del sodalizio guidato da Carboni, di avvicinare i magistrati della corte costituzionale che si sarebbe dovuta, di lì a poco, pronunciare sul lodo Alfano o ai pm di Firenze che stavano indagando sui Grandi eventi e gli appalti legati al G8. Accuse sempre respinte dagli indagati. Maddalena Brunetti

LA STORIA PERQUISIZIONI E INDAGATI ECCELLENTI n L’inchiesta sull’eolico in Sardegna ha travolto il palazzo di viale Trento l’anno scorso. All’inizio gli unici nomi noti, di sardi, trapelati dal fascicolo furono quello dell’imprenditore Flavio Carboni e quello di Ignazio Farris, allora a capo dell’Arpas. Una bomba di profondità, quella lanciata dalla Procura di Roma, che esplose quando nel palazzo della regione vennero inviati gli uomini delle Fiamme Gialle, che bussarono in molti uffici portando via decine di carte. L’indagine ha preso piede e dalla Sardegna, dove ha coinvolto anche il presidente della Regione e il suo allora assessore agli Enti Locali Gabriele Asunis, si è spostata in Italia, andando a colpire l’allora coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, il senatore Marcello Dell’Utri e un magistrato. Il sistema della P3, nel quale Carboni avrebbe il ruolo di regista, secondo gli inquirenti, è stato messo in piedi per influenzare anche organi costituzionali. Ma non solo»: in terra sarda si voleva mettere in peidi una rete che gestisse energie alternative e bonifiche, nuovi business.


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DAL PALAZZO

TICKET Anche la Regione si piega «Ma sarà solo simbolico» SANITÀ Il Governatore Cappellacci e l’assessore Liori trovano una posizione comune: «Restiamo contrari ma faremo nostra proposta a Tremonti». Si va verso un’introduzione “light”

VERTICE PDL NIZZI A ROMA DA ALFANO «DECISIONI SOLO NEI TAVOLI UFFICIALI» n «Le regole c’erano già, ma adesso saranno più restrittive», Settmi Nizzi esce soddisfatto dal vertice romano del Pdl. Il coodinatore nazionale Angelino Alfano ha radunato i leader regionali per stabilire il nuovo corso. Arriva l’apertura alla base. «Il tesseramento sarà più lungo, resterà aperto fino all’autunno - racconta il deputato olbiese - entro dicembre ci saranno i congressi comunali e provinciali. Una delle novità è che potranno partecipare non solo gli iscritti ma anche i simpatizzanti. E tutti potranno partecipare alla scelta dei rappresentanti locali». Le nuove regole del Pdl servono a tenere le bocche cucite. «Se qualcuno rilascia esternazioni a giornali e tv senza averle concordate, viene portato davanti ai probiviri». Per la Sardegna arriva lo stop alle correnti e alle divergenze palesi. «Entro dieci giorni avremo gli stati generali - spiega Nizzi - ribadiremo il compatto sostegno alla guida della Regione e anche che le decisioni dovranno essere prese solo nei tavoli ufficiali». Quindi addio alle cene chiarificatrici. «A quei tavoli ci si può sedere, ma solo per mangiare qualcosa insieme». M.Z.

n Una simbolica partecipazione ai costi. La Giunta introduce i ticket cercando di pesare il meno possibile sui sardi, in particolare sulle fasce deboli della popolazione, e di far fronte a quello che potrebbe costituire un sostanzioso mancato introito. Come sarà possibile far quadrare il cerchio, lo si saprà forse in giornata. Ci stanno lavorando gli uffici dell'assessorato alla Sanità, hanno spiegato ieri il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l'assessore Antonello Liori. DECISIONE DELLA GIUNTA Attesa per la seduta di ieri, la delibera sui ticket non è arrivata in Giunta. In serata presidente e assessore affidano ad un comunicato la posizione ufficiale dell'esecutivo, partendo dalle dichiarazioni del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che ha lasciato alle Regioni carta bianca. “Prendiamo atto che il Ministro Fa-

zio ha deciso di aprire un tavolo tecnico con le Regioni per rimodulare la questione dei ticket e, ribadendo la nostra contrarietà alla misura, siamo pronti a presentare in quella occasione la nostra proposta alternativa. L’imposizione di 10 euro aggiuntivi sulle prestazioni specialistiche e diagnostiche – proseguono - risulta eccessivo e rischia di penalizzare ulteriormente le fasce deboli della popolazione. Perciò, stiamo elaborando, attraverso gli uffici dell'Assessorato alla Sanità, una proposta che, perseguendo gli obiettivi dell'appropriatezza della prescrizione e dell'ottimizzazione del sistema, rappresenti per l’utente una simbolica partecipazione ai costi”. Ma la necessaria pausa per trovare la copertura finanziaria all'operazione “contribuzione simbolica” non piace all'opposizione. «Siamo l'unica Regione che non ha ancora presentato

numeri 46,15

L’importo massimo che un cittadino sardo paga di ticket per le prescrizioni di farmaci.

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I milioni di euro che la Regione dovrebbe trovare per evitare l’introduzione del balzello.

CASE POPOLARI Nuove regole dal Consiglio

L’AULA Il consiglio regionale

n Stop ai procedimenti legali contro assegnatari di case popolari dichiarati decaduti e aumento del limite di reddito per ottenere e mantenere un alloggio di edilizia agevolata. Sono due dei provvedimenti inseriti nel disegno di legge sulle opere pubbliche approvati ieri dal Consiglio regionale. In tema di edilizia residenziale pubblica, l'Assemblea ha inoltre modificato la legge istitutiva dell'agenzia Area e introdotto agevolazioni per la prima casa per le giovani coppie e per interventi di recupero di abitazioni nei centri storici. È passata, non senza le proteste dell'opposizione, anche la norma che attribuisce ad Area la possibilità di acquistare immobili sul mercato e di riutilizzarli per edilizia agevolata. Per

iniziativa della stessa maggioranza il Consiglio ha cassato la corresponsione di incentivi per il personale interno agli uffici regionali che predispone e firma progetti di opere pubbliche, mentre è passata la disposizione che stabilisce che i ribassi d'asta restino a disposizione dell'amministrazione regionale e degli enti. Non si parla più di finanziare autovelox, nonostante l'assessore ai Lavori Pubblici, Seba-

IL DIBATTITO Cambiano i parametri di reddito necessari per aver diritto a un alloggio e stop ai procedimenti legali

stiano Sannitu, abbia chiarito al Consiglio che il comma che prevedeva la spesa di 500 mila euro per nuovi impianti di rilevazione della velocità era stato sollecitato dal Comitato dei familiari dei morti sulla Sassari-Olbia. In tema di strade, è stato invece approvata la spesa di cinque milioni, per il 2011-2013, quale finanziamento alle province per la manutenzione delle strade di loro competenza. Non passano la ristrutturazione del Pontificio seminario regionale del Sacro Cuore di Gesù, la riduzione a 600 mila euro per la contrazione di mutui per l'esecuzione di opere pubbliche e la spesa di 3 milioni per la progettazione di opere di competenza della Regione. F.Z.

ufficialmente una posizione sui ticket - attacca il capogruppo del Partito Democratico, Mario Bruno -. Il bilancio regionale non consente altri tagli, tenuto conto che tra poco si dovrà intervenire sulla sanità, che registra un deficit di 450 milioni, e per Abbanoa. I sardi non devono essere presi in giro, né possono aspettare l'appuntamento tra La Spisa e Tremonti, continuamente rimandato, mentre gli impegni dello Stato sono dilatori e vedono una reazione debolissima da parte di Cappellacci. Se la Giunta riuscirà ad ottenere due miliardi netti che deve alla Sardegna per la vertenza entrate, sarà possibile evitare i ticket. Ma sembra che il Consiglio dei Ministri non abbia né fretta né la volontà politica di approvare lo schema di norme di attuazione licenziato dalla commissione paritetica a marzo, dando seguito ad un atteggiamento dilatorio del Governo fatto proprio da una Giunta regionale incapace di tutelare i diritti dei sardi». Anche nell'Italia dei Valori preoccupa il ritardo della Regione nel prendere una decisione su nuovi ticket. «L'indecisione da parte della Giunta – afferma Giannetto Mariani - certifica la difficoltà di trovare una soluzione sul piano finanziario, soluzione che non può certo venire dall'introduzione dei ticket. In una situazione disastrosa per le famiglie non si può pensare di introdurre nuovi balzelli che rappresenterebbero l'ennesima penalizzazione a cittadini già tartassati. E, come al solito – sostiene ancora il consigliere regionale dipietrista - si colpirebbe i ceti meno agiati. I ricchi pagano per le prestazioni sanitarie, in tanti in questa regione risultano esenti, quindi il carico dei ticket costituirà una pressione fiscale che si aggiunge alle tante tasse dello Stato». Un no deciso ai ticket è arrivato nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali, che per domani hanno convocato una conferenza stampa sulla tema della sanità. Non solo ticket, però: affronteranno infatti le vertenze aperte nel mondo sanitario sardo. Francesca Zoccheddu


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DALL’ITALIA

CAMERE Sì all’arresto di Papa ma si salva Tedesco

IN AULA Il deputato Pdl va in carcere: «Io prigioniero politico». Decisivi i voti della Lega. L’ira di Berlusconi: «È una vergogna. Colpiscono lui per colpire me. Domani chiarirò con Bossi» n Destini incrociati, esiti opposti. Uno va giù, l’altro resta a galla. La Camera ha votato sì, a scrutinio segreto, sulla richiesta di arresto di Alfonso Papa: 319 i voti a favore, 293 i contrari. Prima gelo, poi maretta in Aula dopo il voto: i lavori dovevano proseguire su altri ordini del giorno, ma battibecchi, brusii e commenti sul “caso Papa” hanno indotto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a sospendere la seduta fino alle 19. «Mi sento un prigioniero politico», ha detto il parlamentare Pdl subito dopo il voto. «È una vergogna», ha tuonato Berlusconi. Alla ripresa dei lavori, Fini ha chiuso definitivamente la giornata aggiornando la seduta a oggi. Mentre la Camera diceva sì all’arresto di Papa, l’Aula di Palazzo Madama respingeva, sempre con voto a scrutinio segreto, la richiesta di arresti domiciliari per il senatore Alberto Tedesco (ex Pd) avanzata dalla magistratura nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità in Puglia. I voti favorevoli agli arresti sono stati 127, i contrari 151, gli astenuti 11. GELO IN AULA L'esito del voto su Papa ha gelato l'aula della Camera. Sulle prime, nessuno, né dai banchi della maggioranza né da quelli dell'opposizione, ha proferito parola, né tantomeno ha applaudito: la lettura del risultato da parte di Fini è stata accolta con un silenzio assoluto. Il primo ad alzarsi in piedi e ad uscire dall'aula è stato proprio Alfonso Papa, cui è andato incontro il collega Renato Farina, che gli ha messo una mano sulla spalla e lo ha accompagnato fuori dall'aula. In serata il parlamentare del Pdl coinvolto nell’inchiesta sulla P4 è andato in carcere per costituirsi, accompagnato dal proprio legale, l'avvocato Giuseppe D'Alise. «Mi sento prigioniero politico, prigioniero della politica - dice a caldo Papa subito dopo il voto - Mi sembra il trionfo del giustizialismo. Sono assolutamente sereno anche perché sono vittima di un grandissimo abuso». Papa si dice anche detto fiero della fiducia del premier: «Il presidente Berlusconi è

una persona straordinaria, eccezionale. Mi è stato vicino dall'inizio di questa storia». E poi l’annuncio: «Porterò avanti la mia battaglia ovunque. Credo che il voto espresso sul mio arresto sia stato molto condizionato da valutazioni politiche e credo che poco o nulla abbia inciso la lettura delle carte, perché chi è intervenuto in Aula non conosceva nemmeno gli addebiti». Il presidente del Consiglio furente batte la mano sul tavolo, facendo una smorfia di disappunto, subito dopo il voto. «È una vergogna», sibila fuori della grazia di Dio. «Noi siamo dei veri garantisti e abbiamo votato contro l'arresto di Tedesco», aggiunge il premier che spiega che la linea del Pdl non cambia, anche se quello che è accaduto oggi sul caso Papa «è una vera vergogna». Poi lascia l'Aula senza parlare, nel silenzio quasi surreale del Transatlantico, e va nella sala del governo di Montecitorio insieme al neosegretario del Pdl, Angelino Alfano, e ad altri ministri del partito. Il premier non si dà pace: «Sono pazzi, è tutta una follia, pur di colpire me e buttare

numeri 319

La Camera ha votato sì, a scrutinio segreto, sulla richiesta di arresto di Alfonso Papa: 319 i voti a favore, 293 i contrari.

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La richiesta di arresti domiciliari per il senatore Alberto Tedesco (ex Pd) è stata respinta, a scritinio segreto, con 151 voti, mentre i favorevoli all’arresto sono stati 127, gli astenuti.

giù il governo rinnegano principi che dovrebbero difendere nel totale disinteresse per le persone». Nella breve riunione Berlusconi fa esplodere la rabbia e la delusione scagliandosi soprattutto contro Casini (è una vergogna, una cosa inaccettabile quello che ha fatto, ha detto) ma anche contro i Radicali e in particolare l'ex radicale Benedetto Della Vedova ora in Fli che a suo dire sono sempre stati garantisti e ora hanno cambiato idea. Chi era presente all'incontro descrive un Berlusconi amareggiato, sconsolato, ma anche furibondo: vogliono il male delle persone, non gli interessa nulla di cosa senta un individuo e pensano solo ai loro giochi politici e all'obiettivo di buttare giù il governo e me, si sfoga il Cavaliere. A chi gli fa notare come il risultato del voto fosse un «regolamento interno alla Lega» e in particolare «l'ultima puntata del regolamento di conti fra Maroni e Reguzzoni», il Cavaliere pare abbia annuito. «Venerdì in Consiglio dei ministri parlerò con Umberto Bossi di quello che è accaduto», conclude il premier. A quel punto qualcuno gli chiede come il Pdl debba votare nei confronti di Alberto Tedesco sul quale il Senato non si era ancora pronunciato: «Noi siamo persone per bene e come tali ci comportiamo, tenendo fede ai principi in

DOPPIO VOTO Alfonso Papa a messa prima del voto. L’ira di Berlusconi. Palazzo Madama respinge la richiesta di domiciliari per il senatore Tedesco.

cui crediamo e quindi votiamo in base al principio del garantismo. «È stato un voto liberticida», è l’anatema del capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, lasciando l'Aula di Montecitorio. Maroni non nasconde la la mano che ha affondato Papa: «Siamo coerenti», dice, commentando il voto favorevole all’arresto, il titolare del Viminale, nonché capo di una delle due fazioni che dilaniano la Lega sull’affaire Papa. La posizione del Pd è espressa dal suo leader Pier Luigi Bersani: «La Camera ha votato con coerenza e questo rassicura perché dimostra che i tentativi di richiamo all'ordine hanno dei limiti». Ma, ha dice Bersani, «qualcosa si è rotto». «Abbiamo votato compatti», spiega il capogruppo Pd dario Franceschini. Parla di svolta politica e morale l’Udc: Con il voto, dice il centrista Pierluigi Mantini, la maggioranza di governo è in frantumi, occorre un governo di responsabilità nazionale che riparta dal presupposto della questione morale». Parla di mutamento epocale anche Fli che, per bocca di Nino Lo Presti, incorona Maroni come vero leader della Lega: «È cambiata la politica italiana. Da oggi non sarà più come prima. Ora possiamo dire addio al “cerchio magico”, perché ormai è Maroni che guida la Lega».

CORRUZIONE Penati indagato: sono sereno

L’ACCUSA Penati nei guai

n Il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, Filippo Penati del Pd, è indagato dalla procura di Monza per corruzione e concussione, per presunti illeciti della gestione dell'area Falck di Sesto san Giovanni, oltre che per illecito finanziamento ai partiti. «Sono sereno - dice Penati -. Ringrazio il mio partito per il sostegno che mi ha immediatamente manifestato. Non ho nulla da temere sono certo che tutto verrà chiarito». Tra gli indagati, una quindicina, compaiono anche Pasqualino Di Leva, assessore al Comune di Sesto San Giovanni e Giordano Vimercati ex capo di gabinetto della giunta provinciale. Le ipotesi di reato, a carico di Penati in concorso con Vimercati, sono relative agli inter-

venti di edilizia sul territorio dell'ex area Falck e su quello del gruppo imprenditoriale Ercole Marelli, e alla gestione del servizio integrato Trasporti Alto Milanese, nel periodo compreso tra il novembre 2001 e il dicembre 2010. Secondo le fonti, il giro di tangenti ammonterebbe a 2 milioni di euro, dicono le fonti. Intanto il Pd fa quadrato attorno al suo esponente pur ribadendo la completa fiducia nell’ope-

L’IDAGINE L’accusa: tangenti per l’area ex Falck. Bersani: fiducia nella magistratura. La Lega: stop questione morale

rato della magistratura che, dice il leader Pierluigi Bersani «alla fine sarà in condizione di verificare che sono cose senza fondamento». Anche il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Luca Gaffuri, esprime «piena fiducia nell'operato della magistratura» e si augura che «nei tempi più brevi possibili possa dimostrare la piena innocenza di Penati». La Lega attacca: «D'ora in poi il Partito democratico non potrà più parlare di questione morale, soprattutto a Sesto San Giovanni», attacca il segretario provinciale e deputato della Lega Nord Marco Rondini. L’Idv chiede le dimissioni di Penati mentre il Pdl fa professione di garantismo. «Vale per tutti», dicono quasi all’unisonoPodestà e Capezzone.


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CONTINENTI

GIALLO AD ASCOLI NEONATO SCOMPARSO LA MAMMA: È MORTO

n Il bimbo di pochi mesi scomparso ad Ascoli «è morto». Lo ha detto la madre ai carabinieri, che nella notte hanno cercato di verificare l’attendibilità delle sue dichiarazioni. La donna non ha detto che è stato ucciso, ma che è morto in un incidente domestico. I militari hanno setacciato la zona indicata dalla donna insieme ai vigili del fuoco. Sul posto, il comandante provinciale dei carabinieri Alessandro Patrizio. La mamma del piccolo, 24 anni, ha detto ai carabinieri di aver lasciato il bambino nel posto indicato, nella zona di Casteltrosino. È sembrata non rendersi conto della gravità della situazione. Per questo le sue affermazioni vengono attentamente vagliate per verificarne l'attendibilità. Del bimbo, di appena due mesi, nato il 9 maggio scorso, non si sapeva più nulla da una ventina di giorni. Sono stati i servizi sociali del Comune di Folignano, dove i genitori risiedono, a segnalare il caso alla Procura di Ascoli, conoscendo i precedenti della famiglia, cui sono già stati tolti gli altri due figlioletti, entrambi con diversi problemi fisici determinati - si sospettò - da maltrattamenti o trascuratezza nell'ambito familiare.

SCIOPERO TRASPORTI OGGI STOP DI 24 ORE PER BUS, METRO E TRAM n Si terrà a partire da oggi lo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale e ferroviario. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast «a sostegno della vertenza per la sottoscrizione del nuovo contratto della Mobilità». Oggi si fermeranno tutti gli addetti ai bus che effettuano i servizi extraurbani mentre domani la protesta interesserà il personale di bus, metro e tram dei servizi urbani. Queste le modalità delle principali città: Roma dalle 8,30 alle 17.30 e dalle 20 a fine servizio; Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio; Napoli dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio; Venezia-Mestre dalle 9 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; Genova dalle 9,30 alle 17 e dalle 21 a termine servizio; Bologna (giovedì 21 luglio) dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; Bari 8.30 - 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio; Palermo dalle 8,30 alle 17,30; Cagliari dalle 9.30 alle 12.45, dalle 14.45 alle 18.30 e dalle 20 alla fine del servizio.

ANNIVERSARIO G8 PIAZZA ALIMONDA RICORDA GIULIANI n Un lungo applauso è salito al cielo da piazza Alimonda alle 17.27, l'ora in cui dieci anni fa moriva Carlo Giuliani. «Ciao Carlo», è stato il saluto commosso del padre del ra-

battito parlamentare sul rapporto uscito la scorsa settimana che ha accusato la Chiesa Cattolica romana di aver reagito in modo inappropriato davanti alle accuse di abusi nei confronti di 19 esponenti religiosi nella diocesi di Cloyne, nel sud dell'Irlanda.

NEWS OF THE WORLD CAMERON SU COULSON: UN ERRORE ASSUMERLO

Il caso Dl rifiuti rinviato in commissione n La Camera ha dato il via libera al rinvio del decreto legge sui rifiuti in commissione. Intanto il governo è stato di nuovo battuto alla Camera sul decreto rifiuti, quando con i voti della sola opposizione è passata una parte di una

gazzo, Giuliano Giuliani, di fronte a circa 500 persone, molte delle quali con il pugno sinistro levato al cielo. Poco prima dell'ora della commemorazione, sulle note di Bella Ciao è stata deposta sul cippo che ricorda il ragazzo una lastra di ottone con incise le parole “Carlo Giuliani, ragazzo”, le stesse apparse dieci anni fa, subito dopo l'uccisione, sulla targa di piazza Alimonda.

mozione dell'Idv su cui il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, aveva espresso parere favorevole, ma contro cui hanno votato i deputati di maggioranza e tutti i ministri. Prestigiacomo si è astenuta mentre tutti i membri

un bagno. La morte sarebbe sopravvenuta, nella tarda serata di ieri, per asfissia, forse dovuta a esalazioni tossiche. L'area da qualche giorno era stata recintata ma i due sarebbero entrati da un taglio presente nella rete metallica. Le vittime, originarie di Roccamonfina in provincia di Caserta, avevano 42 anni e 39 anni. Sui corpi è stata disposta l'autopsia.

del governo in aula votavano no. Il testo dell'Idv, su cui comunque il ministro aveva espresso parere favorevole, è passato con 287 no, 296 sì e sei astenuti. Dai banchi di opposizione si è ripetutamente urlato «Dimissioni, dimissioni».

Commissione Istruzione del Senato. La questione della validità legale delle lauree è «un tema di straordinaria rilevanza per il Paese». «Sono disponibile a un confronto con il Ministero dell'Istruzione», ha continuato il ministro riconoscendo alla riforma Gelmini il merito di «determinare un sistema coerente di incentivi per la competizione anche a livello universitario».

stigiosa abbia voluto affiancare il suo brand al Coni e di questo ringrazio personalmente Giorgio Armani. Sicuramente la medaglia d'oro dell'eleganza non ce la potrà togliere nessuno», ha detto il presidente del Coni, Gianni Petrucci. «L'Italia - ha detto Giorgio Armani - è fatta di passione per lo sport e lo sport racchiude valori positivi e unisce la gente».

DRAMMA A LATINA VALIDITÀ LAUREE ESALAZIONI TOSSICHE IL MINISTRO BRUNETTA: DUE MORTI ALLE TERME NON TUTTE SON UGUALI

OLIMPIADI 2012 ARMANI SPONSORIZZA GLI ATLETI ITALIANI

SCANDALO PEDOFILIA IL PREMIER IRLANDESE ACCUSA IL VATICANO

n Un uomo e donna sono stati trovati privi di vita in una piscina naturale sulfurea nell'area termale di Suio, nel comune di Castelforte, in provincia di Latina. I due corpi sono stati notati da un turista che ieri mattina, intorno alle 11, è arrivato in zona per fare

n Giorgio Armani, con il marchio EA7 sarà sponsor tecnico del Coni e disegnerà anche la divisa formale per la sfilata alla Cerimonia di Apertura, in programma il 27 luglio 2012, all'Olympic Stadium di Londra. «Siamo onorati che un'azienda italiana così pre-

n Il pimo ministro irlandese Enda Kenny ha accusato il Vaticano di ''disfunzione, disconnessione e elitarismo'' per non aver affrontato a dovere lo scandalo degli abusi sessuali commessi dai preti pedofili. Le critiche sono state formulate nel corso di un di-

n «Le lauree non sono tutte uguali, sarebbe stupido fingere che lo siano. È un'ipocrisia che vale per il settore pubblico che evidentemente non esiste il settore privato». Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta nell'audizione presso la

Omicidio Rea Parolisi non risponde n Salvatore Parolisi si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di oggi davanti al gip di Ascoli Piceno, Carlo Calvaresi, perché «la procedura impone che il fascicolo migri a Teramo e davanti al giudice naturale competente inizierà a difendersi». Lo hanno spiegato gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, difensori del caporalmaggiore dell'Esercito, arrestato ieri per l'omicidio della moglie Melania Rea, all'uscita del carcere di Marino del Tronto. Se il gip abruzzese confermerà l'ordinanza «a quel punto - ha annunciato Biscotti - ci rivolgeremo al Riesame per chiedere la revoca della misura della custodia cautelare in carcere». Quindi «la strategia difensiva è di arrivare all' annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare del Gip, che appare troppo adagiata

LA DIFESA Il caporalmaggiore dell’Esercito, arrestato per l’uccisione della moglie Melania, davanti al gip ha scelto il silenzio sulle argomentazioni della pubblica accusa». È stata abbastanza tranquilla la prima notte in carcere di Salvatore Parolisi, il caporal maggiore dell'Esercito arrestato ieri per l'omicidio della moglie Melania Rea. «È un soldato - ha spiegato ai giornalisti l'avvocato Valter Biscotti - un combattente, è un uomo abituato a lottare». Il militare, che si trova in isolamento, ha trascorso la notte leggendo l'ordinanza che disponeva il suo arresto. Ma l'ipotesi che fa il gip

di Ascoli Carlo Calvaresi nel descrivere i momenti precedenti l'omicidio, per cui è accusato lo stesso Parolisi è chiara: il 18 aprile, giorno dell'uccisione di Melania, Salvatore Parolisi «doveva avere in qualche modo un chiarimento con la moglie» sulla sua relazione con la soldatessa Ludovica, dato che questa, di lì a qualche giorno, lo aspettava a casa dei suoi. «L'ipotizzabile discussione tra i coniugi, culminata inizialmente in un gesto di stizza della donna che getta in terra l'anello di fidanzamento, in un successivo momento decanta e si spegne - scrive il gip nell'ordinanza - con un atto di riappacificazione. A questo punto, la proditoria aggressione omicida con arma da taglio può essere stata determinata - ipotizza ancora il gip - da una insana reazione incontrollata dell'uomo.

n Alla fine, il premier britannico David Cameron è stato costretto ad ammetterlo: «con il senno di poi non avrei assunto Andy Coulson». Nel corso di un infuocato dibattito ai Comuni, il leader conservatore si è difeso dalle accuse che gli venivano lanciate dai banchi dell'opposizione laburista di ambiguità e scarsa trasparenza nei suoi rapporti con News International. Il nome di Coulson, ex direttore del tabloid News of the World ai tempi in cui venivano effettuate intercettazioni illegali, poi assoldato da Cameron per dirigere la propria comunicazione, è più volte echeggiato nell'aula dei Comuni. Cameron ha più volte tentato, nel corso del dibattito, di difendere il suo rapporto con Coulson. «Sono un uomo vecchio stile - ha detto Cameron ai Comuni - e penso che un individuo deve essere considerato innocente finchè non viene dimostrata la sua colpevolezza».

CRISI GRECA APPELLO DI BARROSO AI LEADER EUROZONA n Il presidente della Commissione Ue ha lanciato un appello ai leader della zona euro a mostrare «responsabilità europea», perché è «in gioco il futuro dell'euro». Una soluzione alla crisi greca «è interesse di tutti» perchè «la verità è che siamo interdipendenti», ha detto Barroso. «Questa non è un'opzione, è una realtà». «L'euro è uno dei nostri più grandi asset, i cui benefici vanno ben oltre gli sforzi che sono richiesti agli stati membri dalle due parti del negoziato», ha poi dichiarato il presidente dell'esecutivo. «Non possiamo essere superficiali su questo, oppure sarà la storia a giudicare duramente questa generazione di leader».

CRIMINI DI GUERRA PRESO IL SERBO HADZIC L’ULTIMO LATITANTE n Goran Hadzic, l'ultimo criminale di guerra serbo ancora latitante, è stato arrestato ieri. Hadzic, ex capo politico dei serbi di Croazia, era l'ultimo criminale di guerra serbo ancora in fuga dopo la cattura il 26 maggio scorso in Serbia di Ratko Mladic, l'ex comandante dei serbi di Bosnia arrestato dopo 16 anni di latitanza. È accusato di genocidio e crimini contro l'umanità per le atrocità commesse durante la guerra fra la Serbia e la Croazia del 1991-1995, con la secessione della Krajina dopo la proclamazione di indipendenza della Croazia.


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Il mistero Centinaia di guasti: impianti a gas sotto accusa

Lirico Il consiglio comunale si accende col dibattito sul Lirico

Viale Marconi Un rogo paralizza il traffico

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LE ANALISI

Dal Serd in arrivo l’esito dell’acoltest

L’INCIDENTE L’auto e la moto coinvolte nell’incidente costato la vita a Michael Solinas e Vanessa Murtas

FOTOCRONACHE

Poetto Michael non ce l’ha fatta

seconda vittima dell’incidente n Michael Solinas non ce l'ha fatta. Ha lottato tra la vita e la morte per dieci lunghi giorni, il suo cuore si è fermato ieri alle 11 nella sala di Rianimazione dell'ospedale Brotzu. Solinas, che avrebbe compiuto 26 anni il 25 agosto, poco prima delle cinque del mattino di domenica 10 luglio, guidava una moto Honda Cbr 900. Dietro di lui, a bordo, Vanessa Murtas. Mentre percorrevano la strada sul Lungosaline in direzione Quartu, un'auto, una Daewoo Matiz rossa, guidata da Samuele Corallo, quarantatreenne di Sanluri, effettuando un'inversione a U all'altezza della chiesa Vergine della Salute, si è schiantata contro la moto. L'impatto è stato devastante. La ragazza, ventitreenne, anche lei di Quartu, dopo un volo di alcuni metri, ha perso la vita. Solinas è rimasto sull'asfalto in una pozza di sangue fino a quando un'ambulanza del 118 l'ha accompagnato all'ospedale di via Peret-

ti. Vanessa non aveva il casco e Michael non aveva mai conseguito la patente, la moto era sprovvista di assicurazione e apparteneva a un amico che si trova tuttora agli arresti domiciliari. Secondo le ricostruzioni degli agenti della Polizia stradale, la moto arrivava proprio alla sinistra dell'auto. Corallo e Valentina Pisci, a bordo della Matiz, hanno riportato lievi ferite e sono stati

IL DELITTO BATZELLA, ALL’ALGERINO 21 ANNI

Tribunale Zorro per rapinare il padre, a giudizio

n La corte d'assise d'Appello ha condannato a 21 anni di reclusione Benjedou Khaled, l'algerino accusato dell'omicidio di Albina Batzella, l'ottantenne uccisa nel suo appartamento di via Azuni, nell'ottobre del 2007. La donna venne ritrovata legata e sotto un cumulo di rifiuti. Per l'accusa l'uomo è complice del connazionale Abdelmalek Ghiloubi, condannato a 30 anni per quella rapina finita in tragedia. Quest'ultimo aveva scelto il rito abbreviato, mentre Khaled quello ordinario. L'uomo era stato condannato a 28 anni di reclusione in primo grado e a 21 in appello. La Cassazione però aveva annullato la sentenza di secondo grado e il processo era ricominciato.

trasportati all'ospedale Marino. Il conducente dell'auto è stato indagato per omicidio colposo. Entrambi i mezzi sono stati sequestrati. Fino a pochi giorni fa le condizioni di salute di Solinas, erano stabili, ma dopo dieci giorni di coma farmacologico durante i quali le sue condizioni sembravano in netto miglioramento (l’intervento chirurgico era riuscito), è

GLI AMICI UN ACCESO DIBATTITO SU FACEBOOK n Michael ogni estate amava frequentare la spiaggia di Capitana. Insieme ai suoi amici, giocava a pallone e conosceva quasi tutte le persone che ogni giorno si recavano in quella spiaggia. «Era un bravo ragazzo, la famiglia non si meritava un dolore simile», dicono alcuni vicini di casa che ieri pomeriggio si trovavano, sotto casa dei genitori del ragazzo. In questi giorni i suoi amici hanno litigato su Facebook: «Michael irresponsabile», scrivevano per difendere il loro amico, qualcuno l'ha accusato di non aver detto a Vanessa di indossare il casco. Nel gruppo “Forza Michael”, Pamelina Spiga lo saluta e scrive: “Si spera solo che tutta quella gente che quand'eri in vita ha fatto di tutto per rovinarti l'esistenza, ora taccia una volta per tutte.

PIAZZA REPUBBLICA Il tribunale

n Era convinto che indossando una maschera di Zorro, suo padre, che aveva deciso di rapinare con la complicità di un amico, non lo avrebbe riconosciuto. Ma il genitore, ovviamente, aveva capito con chi aveva a che fare: lo aveva riconosciuto e, solo dopo aver presentato denuncia, fu colto da un tardivo ripensamento. Ieri Alessandro Serra è stato rinviato a giudizio dal tribunale. Il giudice ha anche condannato a quattro anni di reclusione un suo compagno di sventura che ha scelto il rito abbreviato. Per l'accusa erano stati loro due a mettere a segno la rapina di due anni fa contro i proprietari del ristorante “Il cortiletto” di Cagliari. La notte del 28 febbraio

morto. Gli amici e i parenti, appena appresa la notizia, sono corsi subito in ospedale, ma nessuno l'ha potuto vedere. Per ora, nella porta della stanza della sala mortuaria dove si trova la salma del giovane, nessuno può accedere: scritto nero su bianco in un cartello appeso sul lato destro: «Sotto sequestro giudiziario». Michael, amava i tatuaggi e i motori, disoccupato da tempo, viveva con i genitori, un fratello e una sorella al terzo piano del civico 19 in via Ariosto, una traversa di via Fiume. «Solare, di cricca, era molto generoso», lo descrivono così gli amici di sempre. Proprio quelli che ieri pomeriggio, sono voluti rimanere vicino ai genitori di Michael, che, straziati dal dolore, e non potendo rimanere vicini al loro figlio, sono rimasti chiusi nel loro appartamento, prima di poter riabbracciare il loro amato figlio per l'ultima volta. Monica Magro

n Quella manovra azzardata ha stroncato due vite. Samuele Corallo sulla coscienza ha due ragazzi, e su di lui ora pende l’accusa di duplice omicidio colposo. Quell’inversione a “U” in via Lungo Saline, quella manovra improvvisa fatta perché aveva sbagliato strada mentre andava a divertirsi gli costerà cara. Mentre è in arrivo dal Serd il referto degli esami sul suo sangue fatti all’ospedale Marino poco dopo l’incidente. La sua posizione potrebbe aggravarsi se dalle analisi dovesse emergere che aveva bevuto troppo o assunto droghe. Quando il controllo del tasso alcolemico viene fatto a un posto di blocco, con l’apposito strumento, i risultati sono immediati. Mentre se l’esame viene fatto attraverso un prelievo in un ospedale dopo un incidente, scatta la trafila obbligatoria: la provetta col sangue viene portata al Serd (Servizio per le dipendenze) e dopo una decina di giorni viene comunicato l’esito. In questo caso alla Polizia stradale che dall’alba di domenica 10 luglio sta portando avanti le indagini. Samuele Corallo, 43enne di Sanluri, quella notte stava andando a ballare con la fidanzata Valentina Pisci, 23enne edicolante dello stesso paese. Non erano ancora le cinque del mattino quando Corallo mentre guidava è andato oltre il Cavalluccio Marino e per poi accorgersi che avrebbe dovuto svoltare prima. Corallo non ha voluto perdere tempo nel raggiungere la rotatoria che lo aspettava qualche decina di metri più avanti e ha deciso di invertire il senso di marcia della sua piccola Matiz rossa. Una manovra azzardata che non ha tenuto conto dei rischi. E la peggiore delle eventualità si è manifestata in pochi attimi. Proprio in quel momento Michael Solinas e Vanessa Murtas stavano andando in sella a una Honda verso Quartu. Lui senza neanche il patentino e lei senza neanche il casco. Un serie di elementi che ha fatto morire la ragazza sul colpo e il ragazzo dopo dieci giorni di Rianimazione. Lottava tra la vita e la morte ma, dopo la prima notte al Brotzu, il peggio sembrava passato. Michael era sempre in coma ma sembrava fuori pericolo. Ieri mattina, invece, ha smesso di respirare.

2009 Giuseppe Serra e la sua compagna erano in auto, fermi sotto casa, quando un giovane, armato di pistola, aveva sfondato un finestrino strappando dalle mani della donna la borsetta. L'uomo, il volto coperto da una maschera, in un primo momento riferì agli inquirenti di aver riconosciuto nel rapinatore le movenze del figlio secondogenito Francesco. Poi cambiò idea e indicò

IL VERDETTO Alessandro Serra si era mascherato per evitare di essere riconosciuto, condannato l’amico complice

il suo primogenito Alessandro. Infine negò anche questo e puntò il dito contro un amico dei figli, Cristian Commendatore. Ieri mattina il gup Simone Nespoli ha ascoltato la testimonianza del ristoratore che, in base a quanto si è appreso, ha mostrato ulteriori incertezze. In tarda mattinata è stata letta la sentenza: il giudice ha condannato Cristian Commendatore, difeso dall'avvocato Patrizio Rovelli, a quattro anni di reclusione e rinviato a giudizio Alessandro Serra, difeso dall'avvocato Raffaelangelo Demuro. Il processo contro l’accusato di essere il rapinatore mascherato inizierà il 5 ottobre davanti alla prima sezione.


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CAGLIARI

Via Castelli Una mail incastra la pusher n Per lei è stata posta indesiderata. Una collaboratrice domestica di 50 anni è stata arrestata grazie a una mail. Un cittadino stanco di sopportare certi traffici ha segnalato alla Questura l’attività di spaccio di Pietrina Cadoni nella sua casa di via Castelli. Dopo qualche giorno di appostamento gli uomini della

Auto Il mistero:

Mobile hanno avuto la certezza che la donna avesse droga in casa e martedì mattina sono intervenuti. Lei ha collaborato facendo trovare agli agenti un beauty-case con dentro 40 grammi di eroina divisi in quattro ovuli, una busta con poco più di un etto di cocaina in pietra, 45 grammi di eroina, qualche grammo

di marijuana e tutto il necessario per confezionare le dosi. «Spero che altri cittadini seguano questo esempio - commenta il dirigente della Mobile Leo Testa - qualunque informazione, anche anonima, è sempre di grande aiuto. Ma dev’essere dettagliata». M.Z.

L’ATTENTATO .

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impianti a gas rotti a centinaia «Danni enormi» IL GIALLO Numerose vetture alimentate col Gpl e danneggiate ricorrono a officine di riparazioni e distributori. I benzinai: non è colpa nostra, forse c’è un carico di combustibile carente n C’è una fila di automobilisti in ogni distributore di Gpl di Cagliari e dell’hinterland. E ci sono centinaia di auto nei maggiori riparatori impianti a gas, tutte con lo stesso problema. Quella che per molti sembrava una risorsa per combattere il caro benzina si sta rivelando negli ultimi tempi un problema ancora più grande: gli impianti di Gpl, nuovi e vecchi, si stanno rovinando. Gli autisti se la prendono col benzinaio di fiducia, ma i distributori sono solo la parte finale di una catena. La sorpresa è che questi problemi non rientrano in garanzia anche per i veicoli con meno di due anni, e la pulizia, se è solo quello il problema, costa tra gli 80 e i 100 euro. Ma se il danno è più grande e ha colpito gli iniettori la spesa può arrivare anche a 300 euro. Che diventano in fretta milioni considerati quanti sardi hanno ripiegato, anche grazie agli ecoincentivi, sulle auto “bi-fuel” e il disagio riguarda tutto il Medio Campidano. A “La miniera dell’auto”, riparatore di impianti a gas di Sestu, Marco Ferru ha la fila di automobilisti furiosi: «Da tutta Cagliari e provincia stanno venendo qui con lo stesso danno, che si presenta sia con i vecchi che con i nuovi impianti perché il problema sono gli additivi aggiunti al Gpl che – secondo Ferru – nella trasformazione dallo stato liquido a quello gassoso creano il guasto». E a La miniera dell’auto, così come nel distributore Q8 della 554 che oltre ad avere il Gpl ripara impianti a gas, il problema può diventare uno più grande: «Se le persone smettono di comprare le auto a gas noi non lavoriamo più, ma il problema non sono gli impianti, che oramai funzionano benissimo, ma il gas».

Silvio Lecca, operatore Tv, è furibondo: «Ho dovuto spendere 114 euro, per fortuna gli iniettori sono in garanzia. Ma è assurdo, la colpa è dei distributori che sanno che il gas è sporco ma pur di vendere vanno avanti, e anche le concessionarie lo sanno ma spingono per le auto bi-fuel». Al distributore Q8 della 554 però sarebbero pronti a fermarsi: «Rinuncerei a un mese di lavoro pur di avere del gas buono, questo schifo mi ha rovinato l’impianto per tre mesi l’anno scorso». Il problema è che il Gpl “cattivo” non si può identificare: ci sono sostanze mescolate, inodore e incolore, che non sono filtrabili. Alla pompa di servizio, sempre Q8, ma all’altezza di Selargius, di Stefano Campus, spiegano che «non facciamo altro che ricevere lamentele da inizio luglio, noi lo facciamo presente ma non si può controllare perché il problema si verifica quando è in circolo nell’auto». Il signor Sandro Secci non ne può più: «L’impianto salta di continuo, sto avendo tanti problemi e dovrò pagare un sacco di soldi, bisogna fare qualcosa». Anche Federico Nonnis si unisce al coro: «Ho avuto problemi di erogazione alla macchina, sta andando sempre peggio». C’è chi ha fatto riparare l’impianto, ma è preoccupato: «Era pieno di sporcizia, saltava e passava a benzina a ogni frenata», racconta Gianluca Melis. Poche testimonianze che appartengono a un coro sempre più grande, di automobilisti che pensavano di risparmiare e che si ritrovano a spendere centinaia di euro, ma forse non servirà a niente: il gas in circolo nei distributori della Sardegna è sporco. Ma la colpa forse non è dei distributori. Lazzaro Cadelano

In fiamme quattro camion e una ruspa n Hanno cosparso di liquido infiammabile le cabine poi hanno dato fuoco ai mezzi. Quattro camion e un escavatore sono andati distrutti all’alba di mercoledì in un deposito vicino alla 554. Nel mirino è finita

l’impresa di movimento terra di Roberto Melis, tra Selargius e Settimo San Pietro. Sono dovuti intervenire quattro mezzi dei vigili del fuoco per domare le fiamme. L’origine dolosa è stata accertata dai carabinieri di

Quartu che stanno cercando di capire le cause dell’attentato. Esclusa la pista del racket, i militari stanno indagando per capire se ci sono problemi all’interno dell’azienda. M.Z.

VIA SCANO UN’AUTO SI RIBALTA ALL’INCROCIO n Spettacolare incidente ieri sera all’incrocio tra via Scano e via Cugia. Due Volkswagen, una Golf e una Polo, si sono scontrate frontalmente intorno alle 20. Il colpo è stato forte e la Polo si è ribaltata, con l’abitacolo schiacciato sotto il suo peso. All’interno c’era una ragazza di 23 anni che è stata ricoverata al Santissima Trinità, ma non è in gravi condizioni. La Polizia municipale sta lavorando per ricostruire l’esatta dinamica e le responsabilità dell’incidente. Probabilmente una delle due auto scendeva da via Vidal per entrare in via Cugia, mentre l’altra da via Cugia stava imboccando via Scano per andare verso piazza Palestrina. Sono frequenti gli incidenti in quel punto dove i semafori consentono di incorciarsi entrando e uscendo da via Cugia.


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CAGLIARI BARRACCA MANNA SOLDI BLOCCATI E L’URBANIZZAZIONE È RINVIATA

CONFCOMMERCIO GIANCARLO DEIDDA ELETTO VICEPRESIDENTE NAZIONALE

BORSE GLI STUDENTI LA SPUNTANO STOP TASSAZIONE SU MASTER AND BACK

n «Nonostante l’aula, abbia respinto l’emendamento con il quale si chiedeva un finanziamento di 3 milioni di euro per l’urbanizzazione a Barraca manna, (primo firmatario Carlo Sanjust), i consiglieri firmatari hanno ottenuto, dall’assessore dei Lavori pubblici, un impegno per prendere in esame, al più presto, la precaria situazione del quartiere cagliaritano». Lo ha annunciato Edoardo Tocco.

n Giancarlo Deidda è uno dei due nuovi vice presidenti nazionali di Confcommercio. Lo ha eletto ieri pomeriggio a Roma il Consiglio nazionale dell’associazione di categoria presieduto da Carlo Sangalli. Deidda, primo presidente di un’Ascom sarda (Confcommercio Cagliari) a ricoprire un incarico così prestigioso, presiederà la Commissione Politiche fiscali.

n «Le tasse della quota comunitaria non vanno tassate!». È il grido di battaglia di Davide Fara del Comitato “Master and Back. Secondo il Comitato, le Borse di studio Master and Back non vanno tassate per la quota comunitaria perché sono gli studenti, e non L’Agenzia del Lavoro, a essere i beneficiari della borsa. La questione è sostanziale, dice Fara, da questo dipende l’entità della tassazione. La Regione ha accolto la loro richiesta.

Lirico Le banche sono l’unica salvezza numeri 25

I milioni di euro a cui ammonta il buco di bilancio del teatro Lirico. sarebbero 21, ma 4 sono costituiti dal Tfr dei lavoratori.

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VIA SANT’ALENIXEDDA La platea del teatro Lirico

COMUNE Acceso dibattito in Consiglio dopo le interrogazioni presentate sul teatro. Zedda: «Il prestito rimane l’unica strada» Il Pd Carta: è regolare la nomina di Baggiani nel Cda? n Non l’immobile di via Sant’Alenixedda, ma i finanziamenti pubblici come garanzia per il mutuo che deve risanare i conti del lirico. Il prestito delle banche resta l’unica ipotesi in campo per uscire dalla crisi. Lo ha ribadito il sindaco e presidente della fondazione Massimo Zedda, riferendo in Aula sul futuro del teatro. La fondazione riceve finanziamenti nazionali, dal Fus, Fondo unico per lo spettacolo, e stanziamenti regionali e comunali. Anche la Provincia ha annunciato che contribuirà con fondi propri se arriverà un piano triennale che garantirà una gestione più accurata. «Questi sono fondi certi», ha detto Zedda. È da lì dunque che si deve ripartire, secondo il sindaco, ricontrattando con le banche un mutuo trentennale. Sollecitato da tre diverse interrogazioni presentate dal capogruppo del Pdl Giuseppe Farris, da quello del Pd Davide Carta e dal sardista Paolo Casu, nella seduta di ieri, il sindaco ha ammesso che c’è

stata confusione sui conti e ha ribadito che il passivo ammonta a circa 25 milioni di euro, comprendendo però anche i 4 milioni di euro del Tfr dei dipendenti. Confermata anche la riduzione del debito di un milione negli ultimi mesi, dovuta però, come hanno denunciato i sindacati nelle ultime settimane, all’eliminazione del premio di produzione che il sovrintendente Gennaro Di Benedetto non ha concesso ai lavoratori. «È necessario un piano di rientro fattibile», ha detto Farris, rivolgendosi al sindaco, prima di definirsi «profondamente insoddisfatto per la risposta, priva di concretezza». Paolo Casu del Psd’Az ha accusato il mancato rinnovamento dei membri del cda che siedono sulle stesse poltrone da anni e ha esortato più chiarezza sugli abbonamenti omaggio, chiedendo se continuino a esser concessi alla dirigenza. Per Davide Carta (Pd) è necessario subito un piano industriale, che passi per la riduzione delle inef-

FOTOCRONACHE

frase GIUSEPPE FARRIS «Non si può che essere insoddisfatti dalla risposta del sindaco Zedda alla mia interrogazione sulle strade da seguire per far uscire il teatro dalla crisi».

ficenze e la valorizzazione del personale. «Servono capacità mangeriali e artistiche», ha detto in Aula chiedendo di verificare se il collegio dei revisori dei conti sia davvero di garanzia, se il sovrintendente sia all’altezza della situazione e sia legittima la nomina nel cda di Giorgio Baggiani, scelto dall’ex sindaco Floris in scadenza di mandato. Sulle possibile partnership con i privati da attivare nei prossimi mesi Zedda ha specificato: «Mi riferivo alle banche, che potrebbero avere interesse a investire in una struttura simbolica, e così radicarsi meglio in città». La Saras, invece ha rifiutato di stanziare soldi perché finanzia già la Scala di Milano. Prima della conclusione del dibattito il Pdl ha abbandonato la seduta, contestando la gestione dell’Aula. «Ci tappano la bocca», ha detto Anselmo Piras. Alla seduta ha assistito una delegazione di precari comunali che chiedono alla Giunta di essere stabilizzati. Sono 150, tra operai e amministrativi. Dopo la riunione dell’Aula il sindaco ha discusso della loro vertenza con Luca Locci e Lugi Baldini della Cgil Fp. Paola Pilia

I precari del Comune, tra operai e amministrativi, che chiedono di essere stabilizzati. Una delegazione ha preso parte alla seduta di ieri del Consiglio.

CODICE ETICO

La schedatura dei consiglieri entro 20 giorni n Venti giorni di tempo per compilare i due moduli sulla situazione patrimoniale e sull’appartenenza a associazioni o società che hanno rapporti con il Comune. I consiglieri hanno ricevuto le lettere ieri via mail e dovranno affrettarsi a restituirle compilate e stampate all’ufficio di presidenza, che ha deciso di fare rispettare le norme sulla trasparenza contenute nello statuto e nel regolamento comunale, ma mai considerate. «Vi prego di affrettarvi, sarebbe un segnale importate», ha esortato ieri in Aula il presidente del Consiglio Ninni Depau. Dai banchi qualche mormorio, ma l’unica a contestare esplicitamente l’iniziativa e l’esponente di Sel Marisa Depau. «Non ho intenzione di riempirli», dice, «Si tratta di falso moralismo, non vedo perché dovrei. Guadagno quattrocento euro al mese. Cosa devo dichiarare?». Dal centrodestra prudenza, ma anche disponibilità a collaborare. «Aspetto di vederli», spiega Stefano Schirru, del Pdl. «Era un atto dovuto», secondo il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris, «Io ci metterei anche la dichiarazione dei redditi, ma le notizie sulle società che non hanno rapporti con il Comune non sono previste», aggiunge. «Non è un obbligo, chi non vuole non li compila. Comunque io non ho problemi a farlo», dice Anselmo Piras (Pdl), così come Gianni Chessa (Udc): «È una forma di trasparenza, a patto però che quei dati rimangono privati, non devono essere diffusi». «Non sono massone, non ho nessuna difficoltà a fornire i miei dati», spiega Filippo Petrucci, eletto con la lista Meglio di prima non ci basta. Claudio Cugusi (Pd) sottolina: «Sono stato io a sollecitare l’iniziativa». Via libera anche dal capogruppo dell’Idv Giovanni Dore che dice: «È giustissimo. Spiegheremo ai cagliaritani che è un atto dovuto, il centrodesta ha violato le norme per 17 anni». Assicura che compilerà subito i moduli anche il capogruppo di Sel Sergio Mascia. Soddisfattissimo Paolo Casu (Psd’az): «Mi sono complimentato con il presidente del consiglio». P.P.

Viabilità Fiamme in un palazzo, paralisi in viale Marconi

VIALE MARCONI Municipale e polizia hanno chiuso un al traffico tratto di strada

n Per un’ora viale Marconi è stata tagliata in due. Ieri mattina intorno alle 9 è divampato un incendio sulla terrazza di una palazzina tra viale Marconi e via Mercalli. La posizione interna della terrazza al terzo piano ha reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco dalla parte di viale Marconi. Per consentire che potessero operare in sicurezza la polizia e i vigili urbani hanno dovuto sbarrare la strada al traffico in entrambe le direzioni. A chi viaggiava in direzione Quartu la Municipale ha imposto di passare da via Mercalli oppure salire sull’Asse Mediano, perché lo svincolo si trova poche decine di metri prima dell’incendio. Gli automobilisti che si dirigevano verso Cagliari sono invece rimasti bloccati in

colonna. Nel frattempo i vigili del fuoco stavano lavorando per spegnere le fiamme che sarebbero partite in seguito al corto circuito di una caldaia nella terrazza dell’abitazione. Probabilmente la causa è stata una prolunga difettosa. Tante le chiamate dei vicini al 115 perché in quella casa non c’era nessuno e il fuoco stava avanzando. Solo dopo le 10 è arrivato il proprietario, ma non aveva le chiavi di casa e

L’INTERVENTO Nessuno dei proprietari era in casa mentre le fiamme divoravano la terrazza dell’ultimo piano

un’auto della polizia l’ha accompagnato a recuperarle in ufficio. Poco prima che tornasse è arrivata la figlia che ha consentito ai vigili del fuoco di accedere all’appartamento anche dalla porta. Tutti gli arredi della terrazza e le griglie paravento in legno sono andati distrutti e i vigili del fuoco hanno raccontato di aver spento le fiamme proprio mentre stavano arrivando all’interno dell’abitazione, evitando così che la situazione degenerasse. Alle 10,45 polizia e Municipale hanno tolto il blocco alla circolazione da Quartu verso Cagliari e il fiume di auto ha ripreso il suo spazio in viale Marconi. Qualche minuto dopo il traffico è stato riaperto anche nell’altra direzione. M.Z.


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DALL’ISOLA

La truffa Champagne d’annata taroccato n Vendeva via internet bottiglie di champagne d'annata, con etichette vecchie di 80-100 anni, ad un prezzo anche superiore ai 20mila euro. Ma nelle bottiglie c'era champagne molto più recente e, soprattutto, molto meno costoso. La truffa on-line ideata da un giovane di 29 anni di Arzachena è stata smaschera-

ta da un investigatore privato francese inviato in Sardegna dalla società Moet Hennessy proprietaria del marchio Moet&Chandon, che ha sehnalato la truffa ai carabinieri. Le indagini sono partite da una segnalazione di un collezionista di New York che, dopo aver acquistato alcune rare bottiglie di Moet&Chan-

don del 1929, assaggiandone il contenuto si era reso conto che quello champagne era molto più recente.Il truffatore acquistava grossi quantitativi di champagne recente e, sfruttando un laboratorio casalingo, riempiva altre bottiglie che aveva appositamente preparato con etichettature contraffate.

Porto Torres Quattro operai feriti alla E.On FIUMESANTO I dipendenti di una ditta esterna, che si occupa di manutenzioni nella centrale, sono stati investiti da un getto di cenere ad alta pressione: uno ha fatto un volo di tre metri n Un sibilo fortissimo e poi una nuvola bianca invade l’aria attorno alla centrale termoelettrica di Fiumesanto: sono le 16 e nell’impianto E.On che produce energia per mezza Isola, si vivono attimi di terrore. Quattro operai di una ditta esterna, addetta alle manutenzioni, sono investiti da un getto di cenere sparato ad altissima pressione da uno dei silos che contengono le polveri inerti prodotte dalla combustione del carbone, e destinate al riutilizzo come materiale edilizio. Antonio Masia, 37 anni, Guido Sotgiu, 29 anni, Amedeo Sotgiu, 34 anni e Angelo Campus, 30 anni, tutti di Porto Torres, non hanno il tempo di capire cosa stia succedendo. Istintivamente scappano, cercano una via di fuga immediata. Angelo Campus cade da un’impalcatura alta tre metri; due respirano a pieni polmoni la polvere di inerti, e l’ultimo nell’allontanarsi in tutta fretta dal silo impazzito, urta contro qualcosa e riporta alcune escoriazioni. In tutta

la centrale scatta l’allarme generale, mentre la nuvola di cenere biancastra avvolge la zona del silo ed è visibile a distanza. Mentre i quattro operai vengono soccorsi dai colleghi e da personale E.On, a Fiumesanto arrivano in pochi minuti le ambulanze del 118, i due squadre dei Vigili del fuoco da Porto Torres e Sassari, e gli esperti del nucleo Nbcr (nucleare biologico chimico radiologico). Pochi istanti e all’impianto termoelettrico arrivano anche i carabinieri della Compagnia di Porto Torres, e la polizia. Una apparizione fondamentale, perché vedendo i colleghi a terra, chi ferito e chi in stato confusionale, un gruppetto di operai perdono per qualche momento la calma, inscenano una protesta trattenuta a stento dai funzionari delle forze dell’ordine. I quattro operai investiti dal getto di ceneri, sono trasportati a Sassari, all’ospedale civile Santissima Annunziata. Tre di loro sono visitati al pronto soccorso e pur non avendo

LA CENTRALE La E.On di Fiumesanto

riportato in apparenza gravi conseguenze dell’incidente, sono ricoverati in reparto per ulteriori accertamenti. Angelo Campus, caduto da un’altezza di tre metri mentre tentava di mettersi in salvo, ha invece diversi traumi ed è ricoverato con prognosi riservata, Le sue condizioni non sono così gravi da metterne in pericolo la vita, ma avrà necessità di maggiori cure e controlli da parte dei medici. Intanto i vigili del fuoco e i tecnici E.On, a Fiumesanto combattono attorno al silo per cercare di bloccare la fuoriuscita delle ceneri (ci riusciranno solo dopo qualche ora). A una prima analisi, sembrerebbe che la perdita sia dovuta al malfunzionamento di una valvola pneumatica che avrebbe ceduto all’improvviso. «Aspettiamo di capire con esattezza cosa è successo e cosa possa aver causato l’incidente», commenta spiegato il segretario della Uilcem Uil, Franco Peana. «Certo non è la prima volta che a Fiumesanto si verificano incidenti, e nella centrale non c’è un clima ideale fra i lavoratori proprio a causa dei difficili rapporti con l’azienda e delle incertezze sul futuro degli impianti, su cui E.On si rifiuta di fare chiarezza». G.V.


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SPORT NOTIZIARIO OGGI LA PRESENTAZIONE DI IBARBO, SABATO AMICHEVOLE A USSANA n Ibarbo è a Cagliari da questa mattina e questo pomeriggio verrà presentato insieme ai due neoacquisti Gozzie e Avramov. Intanto anche per questa sera sarà possibile assistere all’allenamento del Cagliari sul campo della Primavera a partire dalle 17.30. Ieri mattina i rossoblù hanno trascorso un’ora in palestra per poi “trasformare” il lavoro muscolare con allunghi sul campo. Di sera esercizi di tecnica individuale, postura e mobilità. Infine, partitella di 20' a metà campo. (gol di Suazo su rigore, e Marrone, l’ospite australiano del club). Sabato la prima amichevole ufficiale contro il Cus Cagliari nel campo sportivo di Ussana alle 18.

ATTACCO

Reparto completo El Kabir e Nenè titolari sotto esame di Virginia Saba

I

gol sono importanti, direbbe il Nanni Moretti del calcio. Lo sa pure Massimo Cellino, che senza quelli perderebbe la serie A, ovvero 80 milioni di euro, altrettanto importanti. Ma stando al regista sono soprattutto le parole, importanti. Quelle che a volte si dimenticano, e quelle che restano. Ad esempio, quelle del presidente rossoblù sono chiare quando dice: «Non voglio nessuno col broncio in tribuna». E allora, ha trattenuto tutti dicendo che cercava un’altra punta, ma siamo già a cinque per due posti: siamo sicuri che davvero la stia tuttora cercando? Perché allora sarebbero sei, e quindi quattro fuori e imbronciati. Così era, forse, prima della sorpresa di David Suazo (la notizia risale al 31 giugno) e del ritorno di Larrivey che resterà al Cagliari per provare ancora a colpire nel calcio italiano. E allora in attacco il mercato per ora è chiuso, ad essere aperti sono invece i “test”. Quelli che dovrà fare Donadoni ai suoi cinque “goleador” o presunti tali. Quelli che devono segnare insieme più di 45 gol per conservare la salvezza. I promossi o bocciati saranno noti a fine estate, con la speranza che tutti riescano ad avere un “senso” nella squadra. Perché stando a questi cinque attaccanti a disposizione, viste caratteristiche e storia ci sarebbe da divertirsi. Almeno per una varietà di abilità tecniche che fino a prova contraria garantirebbero dribbling, velocità, contropiede, tocchi brasiliani, moduli di giochi vari (con Ibarbo l’ideale è il 4-3-3) e forse, a questo punto, gol. Perché se El Kabir è una seconda punta che va a spasso col pallone vede molto bene anche la porta, Nenè spera di avere l’appoggio di un giocatore che lo lasci come una “iena” davanti allo specchio. E ancora, Suazo sa bene come si fa e Larrivey non può essere sfortunato per la quarta volta. NENÈ ED EL KABIR TITOLARI Intanto per logica i titolari sarebbero già noti: Nenè, per la prima volta senza nessuno davanti, ed El Kabir, giovane ma abbastanza sfaccaiato per farcela. Prima e seconda punta, come nei piani. Con i loro cambi rispettivi, Larrivey e Ibarbo, che in giornata raggiungerà Asseminello e inizierà a darsi da fare. E ne avrà molto, da fare, anche perché le sue doti da velocista, usate bene, possono essere un’arma letale per le difese altrui. Ibarbo, dai video, ha una rara capacità di saltare l’uomo e creare sovrannumeri. Ora, se da esterno del tridente sa bene come fare, da seconda punta dovrà prendere appunti in questi giorni di ritiro. Già sabato ci sarà la prima amichevole e si potrà vedere un abbozzo del Cagliari del prossimo anno, anche se sarà presto per trarre le prime conclusioni. Anche perché finora abbiamo lasciato fuori dal discorso la “cartuccia” più attesa di tutte, David Suazo. Fisico asciutto e atletico, quello di sempre. Bisogna capire se avrà bisogno di tempo e quanto. E soprattutto cosa può garantire a Donadoni.

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NENÈ Il brasiliano il 23 settembre 2009 realizzò allo stadio San Nicola di Bari il primo gol in Serie A. Col Cagliari ha collezionato 60 presenze e finora ha realizzato 14 gol. Arrivato dal Nacional Madeira, è alla sua terza stagione con la maglia rossoblù. Nella squadra portoghese si era distinto per aver realizzato 20 reti in 28 partite, diventando il cecchino del campionato portoghese.

GLI INTRECCI Candreva sblocca Lazzari e la Fiorentina ci riprova MERCATO I viola trovano l’accordo col bergamasco ma non col Cagliari che poi andrebbe su Greco della Roma. Il tutto a condizione che l’interno dell’Udinese dica sì e non ceda al pressing del Cesena di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n I movimenti d'assestamento del mercato potrebbero essere ben più pesanti degli obiettivi che si è posto il Cagliari. Sfumato Acquafresca (ma era così certo alla fine che il Cagliari lo rivolesse visto che lo avrebbe portuto riscattare?), indeciso Candreva (che deve scegliere tra inferno e purgatorio), gli aggiustamenti della rosa a disposizione di Donadoni potrebbero essere di non poco conto. Perché il nominato per abbandonare la casa del grande Asseminello è nientemeno che Andrea Lazzari. Non è una novità, se si vuole risalire fino a gennaio scorso quando il bergamasco stava per finire al Milan di Allegri ma non è una novità neanche degli ultimi giorni, perché parliamo di Fiorentina, una squadra che non ha fatto mai mistero di volere l'ex grossetano. LA FIORENTINA SU LAZZARI Il fatto nuovo è che da Firenze si stanno muovendo con maggior decisione verso Cagliari. Il diesse viola Pantaleo Corvino, che sta valutando la cessione del mancino Vargas alla Juventus, si è messo in contatto con

il dg rossoblù Francesco Marroccu ma, soprattutto, col procuratore del giocatore Stefano Zambetti. L'accordo per l'ingaggio e la durata del contratto è già stato trovato: un milione e 200mila euro per quattro anni. Ora si cercherà di limare la differenza tra ciò che chiede il Cagliari, sei milioni di euro per la comproprietà (uno in meno rispetto a quanto fu chiesto a gennaio al Milan), e l'offerta della Fiorentina, quattro milioni ma, soprattutto, Cellino dovrà avere in mano il sostituto di Lazzari prima di approvarne la cessione. GRECO RITORNA IN GIOCO E, anche in questo caso, il nome non sarebbe del tutto nuovo. Quel Leandro Greco, mancino della Roma, inseguito anche dal Lecce. Durante la presentazione del nuovo sponsor tecnico, il presidente rossoblù disse che Greco, pur interessando, non sarebbe potuto arrivare in quanto nel ruolo di interno sinistro c'erano già Nainggolan e Lazzari. Cedendo quest'ultimo, il veto cadrebbe col vantaggio di avere un giocatore di buon livello (ha segnato un gol in Champions League a Basilea con la Roma) che verrebbe dopo il belga, titolare indiscusso e pronosticato quale

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LEANDRO GRECO Con la Roma ha giocato 14 partite. In gol all’esordio in Champions in Basilea-Roma finita 2-3

ANTONIO CANDREVA Col Parma ha giocato 31 gare segnando 3 gol. In azzurro ha esordito Il 14 novembre 2009 in ItaliaOlanda 0-0.

prossimo campione dal capitano Daniele Conti. Posto che Greco (o chi per lui) possa arrivare, posto che la Fiorentina accontenti il Cagliari dopo averlo fatto con Lazzari, la terza condizione fondamentale è che arrivi Antonio Candreva. C’È IL CESENA PER CANDREVA In questo caso, rispetto alla trattativa per il 26enne bergamasco, si invertono gli accordi. Il Cagliari ce l'ha con l'Udinese (1 milione di prestito oneroso e 2 milioni per il riscatto della comproprietà) ma non con il giocatore, il quale ha storto il naso di fronte alla proposta del club rossoblù di un contratto a crescere a seconda del numero delle partite: 300mila euro di fisso, più altri 100mila per le prime dieci gare giocate e altri 100mila per la seconda decina di gare). Su questo tentennamento sta giocando il Cesena che si è inserito prepotentemente nella trattativa offrendo al giocatore la stessa cifra globale senza i bonus per numero di partite. Candreva, che fin da subito si era mostrato possibilista per un trasferimento nell'Isola, vede la proposta cagliaritana non un vero e proprio attestato di fiducia. L'anno scorso, a Parma, l'interno romano ha giocato 31 partite segnando anche 3 gol mentre le 16 disputate in una squadra come la Juventus valgono quanto quelle in gialloblù. È chiaro che se Candreva sceglierà Cesena, Lazzari resterebbe a Cagliari.


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CORSI E RICORSI Avramov ritrova “l’incubo” Suazo di Gabriele Lippi n A 32 anni Vlada Avramov chiude un cerchio idealmente cominciato nove anni fa. È il 2 giugno 2002, la data dell'esordio in Italia dell'allora giovane e promettente portiere serbo, che il Vicenza ha acquistato dal Vojvodina un'estata prima. È l'ultima del campionato di serie B, e la coppia Moro-Viviani decide di dare un'occasione a quel ragazzino che fino ad allora ha fatto solo panchina. Si gioca al Sant'Elia, l'avversario è il Cagliari, e i biancorossi rimontano il doppio svantaggio pareggiando con due gol segnati nel finale da Schwoch e Margiotta. Il suo primo gol in Italia Avramov lo subisce da Suazo. All'epoca non poteva immaginare che quella squadra e quell'attaccante li avrebbe rivisti molto da vicino, ma il destino a volte è veramente strano. Nella sua prima stagione a Vicenza Avramov fa da riserva a Giorgio Sterchele, che 5 anni prima aveva difeso la porta del Cagliari. Nel campionato successivo ai due si aggiunge Campagnolo, che in Sardegna ci arriverà nel 2005. Corsi e ricorsi storici da fare uscire pazzo Giambattista Vico. Avramov arriva per fare la riserva, un ruolo a cui si è abituato da quando nel 2007 ha messo piede a Firenze, dopo alcuni cam-

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VLADA AVRAMOV Quando arrivò in Italia primo gol incassato ad opera di Suazo: 2 giugno 2002 in CagliariVicenza 2-2

pionati in B da titolare ad altissimi livelli. Per intuirne il valore basta leggere il suo score. Centodieci gol subiti in 81 presenze col Vicenza, 24 in 26 con il Pescara, 41 in 38 con il Treviso. Avramov è uno di quei potenziali numeri 1 che per motivi più o meno comprensibili sono finiti a fare i dodicesimi. Simone Gozzi invece è un jolly difensivo, forte fisicamente e nel gioco aereo. Nato a Campagnola, in provincia di Reggio Emilia, cresciuto nella Reggiana, squadra con la quale ha esordito in serie C, per salire di categoria e farsi notare dal Cagliari ha dovuto trasferirsi a pochissimi km di distanza da casa. A 21 anni il passaggio al Modena, dove in 4 stagioni ha collezionato 129 presenze, giocando prima da centrale in una difesa a quattro, poi da terzo di destra nel 3-41-2 di Apolloni, e infine terzino destro nella stagione appena conclusa. Un ruolo in cui si è trovato così bene da portarlo a peggiorare il suo rendimento da centrale. Dotato di grande corsa riesce spesso a raggiungere il fondo e crossare. Il suo unico gol in serie B l'ha segnato nel 2009 al Braglia. L'assist, manco a dirglielo, glielo servì Pinardi, meteora rossoblù della passata stagione e suo predecessore sulla strada che dalla via Emilia porta al viale Poetto. Corsi e ricorsi storici.


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SPORT CALCIOSCOMMESSE CHIUSE LE AUDIZIONI ORA I DEFERIMENTI NEI PROSSIMI GIORNI

TOUR BOASSON HAGEN 1° A PINEROLO BASSO SCAVALCATO DA CUNEGO (7°)

MONDIALI NUOTO BENE IL SETTEBELLO DELUSIONE DI CLERI ALLA 10 KM DI FONDO

n Con l'interrogatorio del giocatore Raffaele Bianco si sono chiuse ieri le audizioni da parte del procuratore federale Stefano Palazzi, che da oggi lavorerà sui deferimenti attesi per i prossimi giorni in relazione all'inchiesta sulle scommesse (a Cremona). Negli uffici della Procura, dal 4 luglio, sono passate oltre 50 persone tesserate e non con lo scopo di accertare eventuali violazioni del codice di giustizia sportiva da parte degli indagati.

n Grande Norvegia al Tour de France: beffato lunedì in volata dal connazionale Hushovd, Boasson Hagen arriva primo sul traguardo di Pinerolo (seconda vittoria) davanti a Mollema e Casar. Contador attacca con Sanchez, i due guadagnano 27’’ solo sulla maglia gialla Voeckler e Basso superato al 7° posto da Cunego. Evans 2°, poi F. Schleck, A. Schleck, Sanchez e Contador.

n Ieri seconda vittoria per l'Italia della pallanuoto ai mondiali di Shanghai. Gli azzurri hanno battuto gli Stati Uniti 8-5 (2-1, 2-1, 3-1, 1-2) nella seconda partita del girone eliminatorio (D) del torneo iridato. Delusione per la 10 km di fondo: Valerio Cleri è arrivato solo 11° nell'unica delle distanze olimpiche delle acque libere: si qualificavano ai Giochi di Londra i primi 10. Per il pass olimpico ha ancora una possibilità il prossimo anno a Setubal.

Mercato Viani firma

col Porto Corallo Satta è dell’Olbia di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Il bomber Christian Viani continuerà a fare gol per il Porto Corallo. L'argentino ha raggiunto l'accordo con i gialloneri anche per la prossima stagione. Il diesse Massessi ha fermato l'assalto del Castiadas che aveva cercato l'attaccante per il prossimo campionato di Eccellenza. Quello che probabilmente non disputerà il Porto Corallo se verrà confermato il mancato ripescaggio in serie D di Torres o Tavolara. ZUCOLILLI E CHIETINO I sarrabesi di mister Cossu potrebbero non fermarsi al solo Viani perché con l'argentino potrebbero arrivare anche altri due connazionali, entrambi mediani: Patricio Zucolilli (1986), l'anno scorso al Valledoria e Nicolas Chietino, classe 1982, cresciuto nell'Argentinos Juniors e da sette anni in Spagna dove ha giocato col Racing de Ferrol, Novelda, Melilla, Algeciras e Marbella. Su Zucolilli c'è anche l'Ilva oltre al Valledoria che vorrebbe anche Chietino. MURA AL PORTO TORRES Il Porto Corallo, che ha confermato Nuvoli, Delogu e Dettori e attende il sì di Mancini, potrebbe allora dirottare le proprie attenzioni verso un altro argentino Ezequiel Manzano (1988), ex Taurisano (Eccellenza pugliese), il tutto perché il centrocampista Andrea Mura sta per tornare nella sua Porto Torres a disputare un campionato di serie D. I turritani di mister Hervatin, che inizieranno la preparazione giovedì 28, stanno per chiudere con il difensore Massimo Demartis dopo aver acquistato il trequartista Roberto Puggioni e la punta Antonio Borrotzu. IL BABY SATTA ALL’OLBIA In Eccellenza, l'Olbia ha preso un giovane di grande prospettiva Giovanni Satta, classe 1995, ex San Teodoro e nativo di Torpè come Gianlu-

AMICHEVOLI IBRA SHOW DOPPIETTA PER ETO’O n L'allenatore del Milan Allegri è abbastanza soddisfatto, al termine dell'amichevole contro la Solbiatese vinta 12-0 con tripletta di Ibrahimovic e Cassano insieme nel primo tempo: «Ibra si è molto impegnato ha detto Allegri - lo stesso ha fatto Cassano, la condizione non era ottimale ma si sono divertiti». L'Inter ieri invece ha battuto 4-1 la Cremonese in un'amichevole disputata a Rovereto. I nerazzurri sono andati a segno con doppietta du Etòo (17' e 70'), Pazzini (57') e Faraoni (88'). Nella Lazio, in amichevole col Lucernam subito in vista, coi gol, Cissè e Klose. Nel test vinto per 5-1 ottima anche la prova di Zarate che ha realizzato una doppietta.

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CHRISTIAN VIANI L’argentino è stato il trascinatore del Porto Corallo segnando 19 gol in campionato

ANDREA MURA Il mediano è nato a Porto Torres il 6 agosto 1988, l’anno scorso ha giocato col Porto Corallo

ca Siazzu approdato nei bianchi dopo l'anno coi cugini del Tavolara. La squadra di Cerbone è quasi fatta avendo preso dal Budoni il mediano Nardo e il difensore Melino e confermato in avanti Ferreli e Luca Castricato, a centrocampo La Rosa e in difesa Gianni Spanu. Resta irrisolto il problema del portiere: è stato contattato Corsi (ex Tortolì) ma si cerca qualche buon giovane insieme ai “veterani” Varrucciu ('92), Mulas ('93) e Malesa ('93). IL TALORO PENSA A PARISI Sempre in Eccellenza, il Taloro ha messo gli occhi sulla punta argentina Diego Parisi (ex Valledoria e Ilva) dopo aver contattato anche Giorgio Ferraro (ex Ghilarza). I rossoblù di mister Cirinà avevano già chiuso in precedenza con l’attaccante Roberto Puddu (ex Quartu 2000) e Daniele Delogu (ex Porto Corallo). IL FERTILIA SUL DUO CADAU Sempre in tema di punte il Fertilia sta cercando di chiudere con i fratelli Cadau, Alessandro (1984) nell'ultima stagione alla Torres, e Giovanni (1981) lasciato libero dal Taloro. FALCHI È DELLA TORRES La Torres, dopo aver lasciato andar Alessandro Cadau e Gigi Marras (Ploaghe), ha preso l’attaccante Fabrizio Falchi, classe 1985, l’anno scorso al Porto Torres in serie D (8 gol). Dal Fertilia, insieme con il mister Mauro Giorico, erano già arrivati l’esterno d’attacco Matteo Tedde, il bomber Andrea Sanna, l’interno Alessandro Piras e il mediano Joseph Manzini. Il presidente Lorenzoni resta nonostante il mancato ripescaggio, lo conferma la squadra competitiva allestita che punterà a vincere.

NICOLAS CHIETINO L’argentino cresciuto nell’Argentinos Juniors nel mirino del Porto Corallo

REBUS ALLENATORI AL 2000 Il Quartu 2000 è alla ricerca di un tecnico. In lizza Antonello Congiu (Sant’Elena), Mario Sanna (Sinnai) e Paolo Piludu (allenatore degli allievi). Carlo Atzei sta per firmare alla Sigma.

SERIE A VIDAL ALLA JUVE POI ROSSI SANCHEZ AL BARCELLONA, È FATTA n Juventus scatenata, raggiunto l'accordo per Arturo Vidal. Per il cileno 12 mln al Bayer Leverkusen, tre all'anno di ingaggio al giocatore per 5 gli anni di contratto. Conte insegue sempre un valido esterno sinistro come Vucinic e Vargas, per il quale è stato proposto uno scambio con Bonucci. E venerdì potrebbe essere il giorno di Giuseppe Rossui. Da Firenze continua a rimbalzare la voce di un arrivo in bianconero di Gilardino. Intanto i bianconeri si liberano di Tiago, che va all'Atletico Madrid. Sembra ormai davvero alle battute finali la lunga trattativa per Sanchez al Barcellona. Gino Pozzo, figlio del patron, è volato in Spagna e ha confermato all'edizione online del catalano Sport.es che «l'accordo con il Barcellona è totale». Il Manchester City non molla Daniele De Rossi: per lui c'è un'offerta per la Roma da 23 milioni (e 9 mln l'anno al giocatore).

Coppa America Uruguay in finale ed è già festa n La festa era iniziata già a mezz'ora dalla fine quando Luis Suàrez ha messo a segno il secondo gol dell'Uruguay contro il Perù nella prima semifinale della Coppa America, ma è stato al fischio dell'arbitro boliviano Raùl Orosco che la vera festa dei tifosi della celeste è iniziata per celebrare il passaggio in finale di Coppa America.

LUIS SUAREZ Grande doppietta

LA FESTA Bombe carta, razzi, fuochi d'artificio, clacson e canti dei tifosi hanno fatto da comun denominatore all'allegria degli uruguayani. Le stazioni radiofoniche hanno trasmesso l'eco della festa in tutti gli angoli del paese. A Montevideo, dove vive la metà

della popolazione del paese, di 3,2 milioni di abitanti, il principale viale della città è stato invaso da migliaia di uomini, donne, giovani, bambini e bambine entusiasti che si stanno abituando a vibrare con queste presentazioni delle loro nazionale di calcio. Nella piazza del Municipio di Montevideo un maxi schermo gigante ha trasmesso la partita a cui hanno assistito migliaia di persone,

I GOL Doppietta di Suarez e la Celeste ha sconfitto il Perù. I media esaltano la squadra: «Alla conquista dell’America»

nonostante le basse temperature. I media locali hanno esaltato la squadra di Tabarez. «E senza soffrire! Giocando la migliore partita del torneo, e con una superba prestazione di Luis Suàrez, l'Uruguay ha vinto 20 con il Perù ed ha conquistato la finale della Coppa l'America», ha scritto il quotidiano 'El Observador' nella sua edizione online. Il quotidiano 'El Pais' ha riassunto:«alla conquista dell'America». «Fedele alla sua storia tornerà a vincere una Coppa America. Con due gol di un inarrestabile Luis Suarez, la celeste ha sconfitto il Perù 2-0 e domenica cercherà di raggiungere la sua quindicesima corona di migliore del continente».


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CULTURA

JAZZ Respirare Miles sotto le stelle di Cala Gonone LA RASSEGNA La XXIV edizione del Festival si articola in due weekend: il primo, stasera e sabato, nel segno del grande trombettista Usa. Dal 29 al 31 luglio spazio alle contaminazioni

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iles Davis, l'astro oscuro del Jazz, è la stella polare della ventiquattresima edizione di Cala Gonone Jazz. A venti anni dalla sua scomparsa Miles Davis, una delle figure centrali della storia del Jazz, fa ancora discutere la critica e i musicisti, mentre la sua musica e il suo stile -o per meglio dire le sue musiche e i suoi stili, sempre cangianti- e il suono della sua tromba continuano ad affascinare e appassionare il pubblico di tutto il mondo e ad essere ripresi, citati e continuamente reinterpretati dalla comunità internazionale dei jazzmen. Non è un caso allora che la rassegna prenda il via con i gruppi di due dei principali protagonisti dello strumento sulla scena americana, Terrell Stafford e Tom Harrel. Domani sera al Teatro della frazione marina di Dorgali, il festival si aprirà con un set dedicato al “Miles Classico”, e quindi al periodo in cui Davis, che proveniva dal bebop affrontato al massimo livello con il quintetto di Charlie Parker, ha attraversato da protagonista la nascita e l'affermazione dello stile “cool” e il primo emergere della ripresa della energia delle radici più autenticamente nere nello stile “hard bop”. Per ripercorrere le tracce di questa parte del percorso del “divino Miles” sarà in scena il

quintetto di Terrell Stafford, un trombettista nato a Miami, cresciuto a Chicago e specializzato presso la Rutgers University, da cui è partito nel 1994 per unirsi agli Horizon di Bobby Watson e rimanere per sei anni al fianco del celebre sassofonista in un gruppo di grande successo che ha raccolto il vessillo dell'hard bop che era dei Jazz Messengers di Art Blakey, lo storico gruppo di cui Watson era stato direttore musicale. Terrell Stafford si può avvicinare, per stile e suono, proprio ai grandi solisti che hanno militato nei Messengers del grande batterista, da Kenny Dorham a Freddie Hubbard, da Lee Morgan a Wynton Marsalis e Terence Blanchard, tutti trombettisti che hanno associato alla capacità tecnica una personale voce strumentale e il senso del blues e della tradizione della musica afroamericana. Del gruppo fanno parte l'altosassofonista di New Orleans Jesse Davis, un vigoroso improvvisatore dotato di una comunicativa immediata che ricorda Cannonball Adderley, già compagno di star assolute dello strumento come Phil Woods e Gary Bartz nel gruppo “Sax Machine” oltre che leader in una decina di incisioni a suo nome, l'affermato batterista catalano Esteve Pi Ventura, scelto dai maggiori artisti americani per i loro tour europei, il solidissimo veterano Reggie Johnson al contrabbasso, sempre pronto per

info

ASSOCIAZIONE INTERMEZZO Il Festival di Cala Gonone al via da domani sera e fino al 23 per tornare il 29,30,31 luglio.

L’OMAGGIO Un’infornata di jazz sotto il segno di Miles Davis per le prime due date del Festival, domani e sabato 23 sono di scena Terell Stafford Quintet e Tom Harrell Quintet.

ogni situazione jazzistica, dalla tradizione di Sonny Stitt alla Mingus Dinasty al free jazz. Il quintetto è completato dal genovese Edgardo “Dado” Moroni, considerato dai colleghi di tutto il mondo uno dei migliori pianisti in circolazione, così stimato da essere richiesto per suonare in duo da artisti di fama leggendaria come il pianista Oscar Peterson e il bassista Ray Brown. Il programma di sabato, affidato al quintetto di Tom Harrell, è dedicato al “Miles Modale”, alla musica che Miles Davis ha prodotto dalla sua seconda collaborazione con l'arrangiatore Gil Evans per storiche incisioni come “Miles Ahead” e culminate col quintetto-sestetto di “Kind of Blue”, unanimemente considerato come uno dei dischi fondamentali della storia non solo del Jazz ma di tutta la musica del novecento. La carriera di Tom Harrell è iniziata a San Francisco negli anni '60, e ha proceduto lentamente, prima con gruppi locali e con band latin-jazz-rock come i Malo e gli Atzteca, poi agli inizi degli anni '70 nel prestigioso quintetto di Horace Silver, per esplodere con il quintetto di Phil Woods negli anni '80, che proponeva una sua via rigorosa per la continuazione aggiornata della tradizione jazzistica legata al bebop. In quel gruppo Harrell, che ha un suono morbido vicino a quello di Chet Baker e di Davis, ha iniziato a far valere le sue capacità di compositore che si sono affermate con una serie di suoi Cd di successo e di brani come “Sail Away” o “Times Mirror” che sono presto entrati nei repertori dei jazzisti in tutto il mondo e vengono perfino insegnati nelle scuole di jazz. Ad accompagnare Harrell sul palco è il gruppo dei suoi ultimi Cd, con l'emergente pianista californiano Danny Grissett, il versatile batterista Johnathan Blake e due londinesi-americani come il validissimo bassista Ugonna Okegwo e il sax tenore Wayne Escoffery, considerato tra le voci più interessanti sulla scena. Il programma di Cala Gonone prosegue poi nel successivo weekend dal 29 al 31 Luglio con una seconda parte di tre giornate, all'insegna delle musiche dal mondo: l’Havana con il trio latin jazz di Hilario Duran, la Sardegna e Parigi con il giovane Alberto Pibiri e il suo trio, la Kocani Orkestar dalla Repubblica di Macedonia fino al cantautore Daniele Silvestri per tornare in Sardegna con la Produzione Originale Regio Coelis” di Battista Giordano. Stefano Fratta


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CULTURA

RECITAL

La Sardegna vista da Lampedusa

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ra isolani ci si capisce. I sardi, che della migrazione sono stati loro malgrado maestri, sbarcano a Lampedusa. Un’isola che la migrazione la subisce. «Lampedusa soffre di ciò che i sardi, in altri tempi e in altre misure, hanno fatto». Giacomo Casti e Matteo Sau portano le storie e i personaggi della Sardegna sui moli dove approdano migliaia di persone in fuga verso nord. “L’Italia vista dalla luna” è lo spettacolo che i due artisti mettono in scena domani in occasione del Lampedusa Film Fest. L’iniziativa è un ramo della “Rete dei festival del Caffé sospeso”, di cui fa parte il cagliaritano Marina Café Noir. Non è un concerto e non è un reading, la voce di Giacomo Casti e le canzoni di Matteo Sau descrivono la Sardegna attraverso alcuni dei più grandi protagonisti della cultura isolana. LA STORIA IN MUSICA Lo spettacolo è stato portato a Teano e alla Fiera del Libro di Torino in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, la loro intenzione è quella di rappresentare la Sardegna fuori dall’Isola. Il titolo “L’Italia vista dalla luna” prende spunto da Giuseppe Dessì, ma la loro lettura è più quella della Sardegna vista dall’Italia. Il percorso storico e sociale è sempre stato vicino o parallelo a quello del Belpaese, questa prospettiva di Casti e Sau è stata let-

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IL PIÙ SARDO DEGLI ITALIANI Fabrizio De André è l’unico ospite tra i brani inediti che accompagnano lo spettacolo: «Lui è il nostro cantautore sardo preferito».

ta in chiave indipendentista, ma gli autori rifiutano questa etichetta. «Mettiamo solo in evidenza le specificità della Sardegna che, per quanto inserita nel suo contesto italiano ed europeo, viaggia a modo suo», spiega Matteo Sau. I rapporti con la madrepatria sono descritti attraverso le parole e le storie di Antonio Gramsci, Emilio Lussu, Giuseppe Dessì, Sergio Atzeni e Peppino Fiori. «Abbiamo pensato allo spettacolo come a una specie di dj-set storico-narrativo - spiega Giacomo Casti - scegliendo di volta in volta, pu all’interno di una struttura definita, storie, libri e canzoni in base alle situazioni e agli umori nostri e del pubblico». Uno dei momenti più toccanti della loro esibizione è la descrizione dei moti cagliaritani del 1906 attraverso la “Filastrocca di quando buttavano a mare i tram” di Sergio Atzeni. I racconti letti da Casti sono accompagnati dalla chitarra di Sau che esegue brani inediti, a parte un classico sardo e alcuni pezzi del «nostro cantautore sardo preferito, Fabrizio De André». Chi meglio di lui può rappresentare ciò che la Sardegna offre a chi non è indigeno, ma in grado di coglierne gli aspetti più profondi del carattere. Nel bene e nel male. Un illustre portavoce per tutti quelli che hanno visto l’Isola dalla luna. Uno dei protagonisti delle storie che Casti e Sau domani sera racconteranno al pubblico della piccola isola di Lampedusa. Marcello Zasso

DA UN’ISOLA ALL’ALTRA Giacomo Casti e Matteo Sau domani si esibiscono a Lampedusa


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CULTURA

LETTURE Da Moni Ovadia ai numeri di Odifreddi a Calasetta gli scrittori “Sotto la Torre”

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e parole tra noi leggere cadono...”, scriveva Lalla Romano. Versi che diedero il titolo al suo più bel romanzo. E nelle serate d’estate di “Parole sotto la Torre”, festival letterario e non solo che andrà in scena a Calasetta dal 28 luglio al 6 agosto, ce ne saranno tante. Leggere e robuste, lievi e gravi. E’ passato un lustro dalla prima edizione, nata da un’intuizione del direttore artistico Saverio Gaeta, e oggi la manifestazione è una delle più importanti sfide intraprese dall’associazione Prohairesis. Quest’anno sei incontri e uno spettacolo teatrale sul palcoscenico naturale della Torre Sabauda. I protagonisti? Milena Agus, Romolo Bulgaro, Gianfranco Calligarich, Mauro Covacich, Michele De Mieri, Petros Markaris, Paolo Mauri, Piergiorgio Odifreddi, Moni Ovadia, Marco Pignotti, Serge Quadruppani, Davide Ruffinengo, Ricardo Menèndez Salmon. GLI OSPITI Ci saranno le parole dell’Unità d’Italia di Mauri e Calligarich e quelle colorate e favoleggianti del mondo di Marc Chagall raccontate da Moni Ovadia. Ci sono quelle che si trovano dentro i romanzi pieni di grandi e piccole verità e di impietosi ritratti poco inclini al lieto fine di Mauro Covacich e quelle intrise di numeri di Odifreddi. Da non perdere le parole di Serge Quadruppani, attivista e militante della sinistra libertaria, traduttore, giornalista ed editor letterario ma, soprattutto, autore di numerosi romanzi noir e polizieschi. E quelle fresche, ma che spaziano dalla realtà al sogno in modo accattivante di Milena Agus o quelle di Petros Markaris, uno degli scrittori greci di maggior successo. Autore di numerose sceneggiature cinematografiche, tra cui quelle scritte con Theo Anghelopoulos, da “Giorni del ’36” a “Megalexandros”, a “Lo sguardo di Ulisse”, fino a “L’eternità e un giorno”, Palma d’oro al Festival di Cannes del 1998. Ma il palinsesto di questo programma è tutto nell’incontro di Ricardo Menendez Salmon (domenica 31 luglio) che rappresenta il ritorno e un po’ tutti i cinque anni del festival.

Date

appuntamenti

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ARGENTIERA AL PICCOLO FESTIVAL CIRRI, CALACIURA E ROSSI

Luglio, “Uomini in caduta”, Romolo Bugaro incontra Mauro Covacich

n Parte il Piccolo Festival di Mezza Estate. Oggi alle 21 sul palco Flavio Soriga insieme a Giosuè Calaciura e Massimo Cirri. Discuteranno intorno al tema La radio, il Paese, la gente. Al secondo appuntamento, alle 22, Paolo Fresu, straordinariamente accompagnato dall’attore Paolo Rossi.

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“Le Italie degli scrittori”, Paolo Mauri incontra Gianfranco Calligarich

Per informazioni: 079 278275 www.festivalargentiera.it

ANFITEATRO IN FIERA ZUCCHERO LIVE

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Serge Quadruppani

31

“Raccontare il male”, Gianni Biondillo incontra Ricardo Menendez Salmon

n Cresce sempre più fermento per l’arrivo del “Chocabeck World Tour 2011“ di Zucchero Fornaciari. Numerosissimi fan del bluesman di Roncocesi attendono il debutto in programma lunedì alle 21,30. Apre il concerto Riccardo Melis & The Black Soul Men. I biglietti sono disponibili.

3

Agosto, “Mentre dorme il pescecane” con la Agus

4

“L’eternità e i prestiti scaduti” con Markaris

5

Moni Ovadia

6

Piergiorgio Odifreddi

GLI AUTORI Ci saranno le parole dell’Unità d’Italia di Mauri e Calligarich e quelle colorate di Moni Ovadia Lo scrittore dalla scrittura limpida e seducente, arricchita da un apparato di immagini e di metafore perfettamente modulate e da un dialogo continuo con la tradizione letteraria che riesce a non essere mai affettato o forzato, sarà intervistato da Maro Biodillo, autore di romanzi, testi per il cinema e la televisione, articoli di tema artistico, letterario e politico, saggi su Pasolini, Proust e membro del blog collettivo

Nazione Indiana. Insomma un programma sempre più internazionale perché dalle sponde della vecchia rotta fenicia si possa dialogare ancora di più con tutti i popoli del Mediterraneo. Dialogo e confronto. Come Moni Ovadia che nel suo spettacolo condurrà per mano lo spettatore verso un mondo straordinario che è stato estirpato dalla brutalità dell’odio “ma che ci parla e ci ammaestra anche dalla sua assenza attraverso un’energia che pulsa in chi la sa ascoltare ed accogliere perché sente di potere costruire in sé, per sé e per l’altro, un essere umano migliore, più degno e più consapevole”. Francesca Fradelloni

info

Anfiteatro in Fiera di Cagliari Cagliari: Box Office, 070 657428

SBIRIGUDA ROCK A USSARAMANNA I SIKITIKIS IN CONCERTO TORRE SABAUDA Il festival va in scena dal 28 luglio a Calasetta, gli spettacoli inizieranno alle 22.

n Musica giovanile sul palco, domani alle 21.30, i cagliaritani Sikitikis. A precedere l’esibizione dei Sikitikis sarà lo show dei The Rippers, formazione dedita al garage rock’n’roll. Il ruolo di apripista, nell’ambito della serata, sarà dedicato a The Blatters e Whiu Whiu. Ussaramanna, campo sportivo info@associazioneroots.it


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 9

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 In un mondo migliore Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Cirkus Columbia

h

Sala 10 Sala 11

le trame

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30 Per sfortuna che ci sei Ore 17.55-20.05-22.05 Cars 2 Ore 16.55-19.25-21.55

Sala 12

Transformers 3 Ore 17.00-20.10

❆h Sala 13

13 Assassini Ore 22.25

Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 c/o Parco Monte Claro Sala 1 Il corvo Ore 21.00

Sala 13

In viaggio con una Rock Star Ore 17.30-19.55

MURAVERA

Ore 21.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00

Sala 2

Sala 2

Cars 2

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 22.00

Ore 17.20-19.40 Ore 21.30

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.15-19.00-21.00-21.45

Sala 4

Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-21.30

Sala 5

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 6

Transformers 3

Sala 7

Cars 2 ❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

OZIERI

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Dreamland - La terra dei sogni Ore 19.45 Cars 2 Ore 20.15

Il ventaglio segreto Ore 18.20-20.20-22.30

Sala 3

Transformers 3 3D

Sala 4

Big Mama: Tale padre tale figlio Ore 18.10-20.20

Sala 4

Transformers 3

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.00-21.20-22.40

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.00-22.40

Sala 4

In viaggio con una Rock Star Ore 22.30

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.50-22.30

Ore 18.30 GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Sala 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

TEMPIO PAUSANIA

▲ho

Sala 3

Ore 18.00-21.00

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Riposo

Ore 21.15 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Rio

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.00-19.00-20.45-21.45 Dreamland - La terra dei sogni

OLBIA

SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Gianni e le donne

Ore 19.30 Ore 22.40

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

❆▲h

TRANSFORMERS 3 Genere Fantastico Anno 2011 Durata 157 minuti Regia Michael Bay Con S. LaBeouf, J. Duhamel Trama Tra gli Stati Uniti e la Russia si svolgono le avvincenti sfide tra gli Autobot e i Decepticon e il nuovo nemico Shockwave, il robot che adesso governa Cybertrone. All'orizzonte si prospetta una nuova epica e forse definitiva battaglia, che metterà in dubbio la possibilità per i Transformers di salvare le sorti della Terra...

PER SFORTUNA CHE CI SEI Genere Commedia Anno 2010 Durata 87 minuti Regia Nicolas Cuche Con V. Efira, F. Demaison Trama Julien è un giovane e bravo psicologo familiare, ma sembra destinato a restare single. Non riesce, infatti, a tenersi una donna per più di due settimane, perchè, letteralmente, “porta sfiga”. Per una donna, stare accanto a lui significa andare incontro a incidenti certi. Quando comincia a credere che il suo sia un destino atroce, incontra l’amore della vita, Joanna. Nondimeno, anche lei, presto, cade vittima della “maledizione”...

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.40

Sala 9

Transformers 3 3D Ore 16.30-22.20

Sala 2

I guardiani del destino Ore 22.30

Sala 10

Per sfortuna che ci sei Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 2

Transformers 3 Ore 20.00-22.45

Sala 3

All’inseguimento della pietra verde

Sala 11

Cars 2

Sala 3

Sala 11

L’ultimo dei templari Ore 22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.10

Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con il malefico Lord Voldemort, Harry Potter è chiamato a compiere la più ardua delle imprese e il suo sacrificio sarà estremo...

Sala 4

Transformers 3 3D Ore 16.30-19.30-22.30

Transformers 3 3D Ore 18.00-21.00

CARS 2

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

Sala 7

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 17.40-20.00-22.20

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30

Sala 8

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 9

I guardiani del destino Ore 20.00

Cars 2

Sala 4

This is beat - Sfida di ballo Ore 17.50-20.00-22.10

Sala 5

Transformers 3

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.30-20.30

Ore 18.30

Ore 18.50-22.00

Sala 7

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

Sala 12

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Tree of Life Ore 18.15-21.00

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

Ore 18.15-20.30-22.40 ▲ho

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Riposo QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00

ILMETEO

▲h

NUORO

Ore 18.00-20.10

Ore 21.00 Sala 3

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 The Conspirator Ore 21.15 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

Genere Animazione Anno 2011 Durata 96 minuti Regia Brad Lewis, John Lasseter Trama La giovane macchina da corsa Saetta McQueen e l'autocarro Cricchetto partono per partecipare al Gran Premio Mondiale, che stabilirà qual'è l'auto più veloce del pianeta. L'impegno di Cricchetto ad aiutare Saetta a vincere la gara è ostacolato, però, dal suo coinvolgimento in una missione top-secret, legata allo spionaggio internazionale...

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.00-22.00

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 La vita facile Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Nessuno mi puo’ giudicare Ore 21.45 PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Chiusura Estiva

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Il gioiellino Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 La versione di Barney Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3 Sala 4

Riposo Cars 2 Ore 18.30-21.00

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-19.00-20.00-22.30 Sala 2

Cars 2

Sala 3

Transformers 3

Sala 3

Transformers 3 3D

Sala 4

Esp - Fenomeni paranormali Ore 18.00-20.30-22.35

Sala 5

London Boulevard Ore 18.10-20.20-22.30

Ore 18.15-20.25-22.40 Ore 17.40-20.35 Ore 22.15

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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