sardegnaquotidiano20

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COPIA DI CORTESIA

NEWS OF THE WORLD Murdoch aggredito in aula. «Giorno umiliante, ma non lascio» a pagina 10

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

CAGLIARI Applausi per Suazo Cellino: «Questa è la sua casa»

Anno I Numero 23 Mercoledì 20 luglio 2011 0,80 Euro

NOTTE DEI POETI Oggi al Civico protagoniste Iaia Forte e Rita Atzeri

Gabriele Lippi e Fabio Salis a pagina 17-18

L’EDITORIALE

Massimiliano Messina a pagina 20

TRASPORTI Affare Tirrenia battaglia navale col governo

La repubblica (af)fondata sulle grandi disuguaglianze MELANIA .

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di Vito Biolchini

I

l momento è grave e bisogna fare dei sacrifici. Tutti gli italiani lo hanno capito, tranne quelli che i sacrifici se li possono permettere veramente. È questo il paradosso in cui viviamo: la crisi la pagano i più deboli perché i più forti, semplicemente, se ne fottono. Davanti a norme ritenute ostili, e i notai e gli avvocati eletti in parlamento hanno minacciato di bloccare la Finanziaria. E alla fine, l’hanno spuntata. Perché l’Italia è ormai una repubblica fondata sulle disuguaglianze. Destra e sinistra non c’entrano più nulla. Da tempo in Sardegna un vasto movimento chiede il taglio delle indennità e del numero dei consiglieri regionali: da dieci anni in viale Trento le maggioranze si alternano e la situazione è sempre la stessa. Perché il problema non è la politica in sé, ma la politica in quanto specchio di una classe dirigente inadeguata, egoista e irresponsabile, e che ha fatto della disuguaglianza, nelle sue varie forme, l’unico vero principio che governa il nostro paese. Disuguaglianza economica: secondo la Banca d’Italia, una famiglia su dieci detiene la metà del reddito prodotto dal paese. E la situazione tende a peggiorare: per l’Ocse, siamo al quinto posto al mondo tra i paesi che, tra il 1985 e il 2008, hanno ampliato il differenziale tra ricchi e poveri, e “le fasce che stanno ai vertici della ricchezza hanno redditi sei volte superiori a quelle che stanno alla base della piramide”. Disuguaglianza fiscale: ogni anno si evadono tasse per circa 200 miliardi di euro. Secondo un recente studio della Guardia di Finanza, un professionista su tre che ha percepito una consulenza da oltre 100 mila euro, l’ha nascosta al fisco. E tra le professioni più infedeli si distinguono medici, ingegneri e avvocati. In Italia solo lo 0,5 per cento dei contribuenti dichiara un imponibile superiore ai centomila euro: una vergogna. Il Paese è, di fatto, sulle spalle dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Disuguaglianza generazionale: l’Italia è il paese dei diritti acquisiti che diventano privilegi assoluti, dove il precariato è stato utilizzato anche per tenere sotto scacco i giovani. Il sistema è bloccato e a pagare sono i più deboli. E poi c’è la disuguaglianza più vergognosa: quella giudiziaria. Da quasi vent’anni la classe dirigente nazionale accetta di essere guidata da un politico che cambia le leggi pur di non finire sotto processo. Semplicemente, in Italia la legge non è più uguale per tutti. Le classi dirigenti tollerano tutto questo e non hanno la dignità e l’orgoglio di chi dovrebbe guidare tutti noi fuori dalla crisi. E i privilegi a cui la politica non vuole rinunciare sono solo la punta di un iceberg contro il quale il nostro Paese sta andando a sbattere. vitobiolchini.wordpress.com

n Vertice a Palazzo Chigi sulle vertenze aperte col Governo: trasporti, entrate e infrastrutture. Stretta finale per la privatizzazione di Tirrenia. Cappellacci, Solinas e La Spisa incontrano il braccio destro di Berlusconi, Gianni Letta, e i ministri Fitto e Matteoli. Nella partita di Cin spunta anche la candidatura della Sicilia mentre l’Antitrust allarga l’inchiesta sul cartello dei prezzi dei biglietti dei traghetti per la Sardegna. Intanto Meridianafly punta a diventare la nuova Alisarda, con una partecipazione della Regione. alle pagine 2-3

CRONACHE

Lavori pubblici Meno risorse “per legge” al capoluogo n In Consiglio regionale via al dibattito sul disegno di legge per le infrastrutture nell’isola. Sforbiciata ai fondi destinati ai grandi Comuni. Francesca Zoccheddu a pagina 6

Comune In Municipio la schedatura dei consiglieri

Arrestato Parolisi: «Ma l’assassino è libero» Il caporalmaggiore in carcere per il delitto della moglie, Melania Rea: l’accusa per lui è di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Per gli inquirenti il possibile movente sarebbe una

relazione con una soldatessa. Ma lui si difende: «Io vado in carcere mentre il killer è libero».

n Operazione trasparenza: gli eletti dovranno compilare un modulo dove dichiareranno proprietà, iscrizioni ad associazioni e interessi economici. Paola Pilia a pagina 12

Adelaide Pierucci alle pagine 8-9

CINEMA UNA “NOTTE IN ITALIA” CON IL FESTIVAL DI TAVOLARA

a pagina 22


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TRASPORTI

CAMERA Le proteste a vuoto n «La Sardegna non può più aspettare. Prima degli interessi di Tirrenia e delle compagnie aeree vengono quelli della Sardegna e dei Sardi. E se qualcuno sta cercando di proteggere altri interessi sappia chenon siamo più disposti ad accettare ritardi e attendismi». Lo aveva detto il deputato Pdl alla Camera il 12 luglio. E aveva continuato: «Non possiamo più accettare i comodi dei privati compratori e di Tirrenia, così come non è

possibile accettare che sui decreti sulla continuità territoriale aereasi registri un ritardo ingiustificato. Attendo per questa settimana la convocazionedi tutte le conferenze di servizio necessarie per definire gli atti dovuti per la nuova coninuità a tariffa unica», ha detto Pili, «Se non dovesse esserci siamo pronti a promuovere alla mobilitazionesia in ambito sardo che nazionale». Una settimana è passata. E nulla è successo.

IN MARE Tirrenia, braccio di ferro con governo e armatori n Tempi più stretti per il passaggio di Tirrenia alla “Compagnia italiana di navigazione”. Per la Regione significa avere spazi più angusti nella serrata trattativa con gli armatori privati della Cin e con il Governo. Ufficialmente in campo nel ruolo di mediatore. I partecipanti alla riunione di Palazzo Chigi, convocata per fare il punto sulle così dette vertenze aperte (Tirrenia, entrate, patto di stabilità e infrastrutture) confermano che per il destino della compagnia di Stato è arrivato il momento della verità. Al tavolo, per la Regione, insieme con il presidente Ugo Cappellacci e l’assessore dei Trasporti Christian Solinas, siede anche l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa. Mentre il governo è rappresentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, dal ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, da quello agli Affari regionali, Raffaele Fitto e dai direttori dei ministeri alle Finanze e allo Sviluppo. GIORNATA CONVULSA La lunga giornata nella Capitale si apre con l’accelerata del commissario Tirrenia, Giancarlo D’Andrea, che stando a quanto riportato dal “Sole 24 Ore”, avrebbe già provveduto ad incassare la fidejussione da 20 milioni di euro, versata a suo tempo da Cin a garanzia dell’acquisizione dei traghetti di Stato. Un acconto sui 380 milioni di euro (in realtà sono 200 e subordinati anche all’ottenimento dei 72 milioni annui di contributo pubblico per il

ANTITRUST Nell’inchiesta sul cartello Aponte, Onorato e Grimaldi entra il fondo Clessidra che partecipa Moby

info

MATTEOLI IN PRESSING Il ministro alle Infrastrutture spinge per chiudere in fretta la partita Regione-Cin

GIANNI LETTA TESSITORE Per definire l’affaire Tirrenia in campo c’è anche la mediazione di Gianni Letta

ROMA Summit con Letta, Fitto e Matteoli. Anche la Sicilia punta all’ingresso in Cin e la Regione prova l’ultimo assalto contratto di servizio) che i tre armatori napoletani dovranno sborsare per conquistare la flotta di Clodia e Nomentana. La cui data di cessione è ipotizzata per venerdì prossimo. A stretto giro di posta arrivano ulteriori novità dall’Antitrust che annuncia l’estensione dell’istruttoria avviata sulle tariffe navali da e per la Sardegna anche per la società “Clessidra L19”. Un fondo di investimento che detiene circa il trenta per cento del capitale del gruppo Moby. La compagnia di Vincenzo Onorato, sotto inchiesta all’Antitrust (che vuole accertare l’esistenza di intese restrittive della concorrenza) insieme con la Onorato Partecipazioni, la stessa Moby, Marinvest, Investitori Associati Sgr, Grandi Navi Veloci, Snav, Lota Maritime e Forship. Tutte riconducibili alla galassia di Onorato, Aponte e Grimaldi con la eccezione di Lota Maritime e Forship che partecipano alla Sardinia Ferries. SPUNTA LA SICILIA Sul versante Tirrenia la posizione della Regione è quella nota: vogliamo avere parere vincolante su tariffe, traghetti, rotte e frequenze. E su Sciuntu e Dimonios non si torna indietro: la Flotta sarda resta. Soprattutto oggi (è il sotto inteso) che ha già incassato sette milioni di euro e ha costretto Grimaldi, Grandi navi veloci e Moby a rivedere verso il basso il listino per viaggiare da e per la Sardegna. L’ingresso in Cin con il 25 per cento delle quote è la condizione, i patti parasociali (le intese

tra i soci dell’alleanza) l’obiettivo strategico. Ma - e qui sta la novità nel pacchetto si inserisce anche l’altra grande isola del Mediterraneo: spunta l’ipotesi dell’ingresso della Sicilia. La Regione del governatore Raffaele Lombardo, lo scorso anno, aveva provato a prendersi la Tirrenia in cordata con Lauro, ma l’impresa era stata rispedita al mittente. Oggi ritorna alla carica e il suo possibile ingresso in Cin porterebbe ad una riduzione delle quote sarde. In questa condizione gli accordi tra soci (i patti parasociali) sono il documento che Cappellacci e Solinas vogliono portare a casa ad ogni costo, con dentro le garanzie sul ruolo della Regione sarda messe nero su bianco. Ma per firmare il patto dell’alleanza prima bisogna far parte della stessa compagnia. Ed è proprio questa la trappola che la Regione vuole scansare. Entrare in Tirrenia senza poter aprire bocca sulle tariffe e sulla qualità dei collegamenti sarebbe peggio che starne fuori. Il governo, al contrario, vuole una definizione in tempi rapidi e spinge perché Cappellacci dia il via libera all’operazione con Cin. TROPPE VERTENZE APERTE L’altra complicazione è rappresentata dal sovrapporsi delle vertenze aperte tra Sardegna e Governo. Il 27 luglio è già fissato l’incontro clou per la questione delle entrate. Ed è chiaro che nella trattativa con lo Stato, riuscire a vincere per due volte al braccio di ferro è un’impresa improbabile. Ma mollare su Tirrenia e sulla battaglia per la continuità territoriale, sarebbe la sconfitta politica che complicherebbe, non poco, la coda della legislatura del centrodestra e dei sardisti. Una sfida nella sfida. Oppure un ko all’ultima ripresa. A.Mo.

TARIFFE Partire in nave da Olbia costa da 393 a 597 euro

IN BANCHINA Da Olbia andare in Italia e tornare costa tra 393 a 597 euro

n Quanto costa per una famiglia passare il Ferragosto oltre Tirreno? La concorrenza maggiore è sulla tratta Olbia/Golfo Aranci - Civitavecchia. Se una coppia di genitori vuole partire con due figli e un’auto media, scegliendo una cabina quadrupla senza vista sul mare, può spendere da 393 a 597 euro. Non è facile trovare le offerte migliori nell’intricata rete dei siti delle compagnie di navigazione Moby, Snav e Saremar. Questa gita virtuale di Ferragosto è organizzata per partire il 10 e tornare il 17. La compagnia “provvisoria” della Regione offre una tariffa unica (per residenti e non) di 475,90 euro per partire e tornare da Golfo Aranci a Civitavecchia alle 11. Alla stessa ora, dal

porto di Olbia, parte anche la motonave Toscana della Snav (Grandi navi veloci). Per questo viaggio i biglietti si possono acquistare sia sul sito Snav sia su quello Moby, con tariffe differenti per biglietti identici. Perché il sito della Snav, senza distinzione tra sardi e non, calcola un costo di 485 euro. Mentre gli stessi biglietti per la stessa nave, sul sito della Moby costano 418 euro ma lì c’è anche la

LE COMPAGNIE Ecco quanto spenderebbe una famiglia sarda per passare il Ferragosto andando oltre Tirreno

possibilità di scegliere la tariffa residenti e l’ipotetica famiglia a quel punto può spendere solo 393,7 euro. Invece, facendo il biglietto dal sito Snav, si possono risparmiare ben dieci centesimi se si sceglie di partire con la nave Moby che salpa alle 22, quel biglietto arriva a costare 597 euro perché non c’è la quadrupla e al ritorno la scelta ricade su due camere doppie. Lo stesso biglietto sul sito Moby costa 597,10, però riappare la disponibilità della camera quadrupla. Se invece si punta sulla nave veloce della Moby che parte alle 9 da Olbia conta poco la carta d’identità, i non residenti pagano 409,10 mentre i sardi possono risparmiare ben 7 euro e spenderne 402,10.


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IN VOLO Meridiana sogna «Come Alisarda» n L’obiettivo dichiarato, nel lungo periodo, è quello di far diventare Meridiana la compagnia di bandiera isolana, magari grazie all’ingresso della Regione nella compagine societaria. Nell’immediato, comunque, tra i risultati che la nuova società nata dalla fusione tra il vettore dell’Aga Khan e Air Italy, il cui matrimonio è avvenuto a Milano la notte tra lunedì e martedì, è di recuperare le fette di mercato perse dalla compagnia aerea olbiese. «Il nostro obbiettivo principale - ha spiegato Giuseppe Gentile, che ha sostituito Mauro Chieli sulla poltrona di amministratore delegato del gruppo è quello di far tornare Meridiana non solo competitiva ma di recuperare tutte quelle fette di mercato per tornare ai vecchi tempi, quando Alisarda era la compagnia di bandiera della Sardegna». Un traguardo, quello di ricreare una sorta di vecchia Alisarda, che potrebbe essere raggiunto anche grazie alla costituzione di una società a partecipazione pubblica, con l'ingresso della Regione sul modello della flotta navale sarda. Ipotesi alla quale già si sta lavorando e per la quale sono in corso già diversi contatti: «I nostri rapporti con la Regione e le altre istituzioni sono molto frequenti, da partner strategici, evidentemente - ha spiegato Roberto Scaramella che, in seno al cda, rappresenta l'Akfed, l'agenzia di sviluppo che fa capo al principe Aga Khan -. Contiamo di avere rapporti sempre più solidi con la Regione. Abbiamo analizzato e stiamo discutendo insieme ulteriori forme per rafforzare i meccanismi di collaborazione. Oltre

info IPOTESI PUBBLICA Tra le ipotesi allo studio anche quella di un ingresso della Regione Sardegna nella società nata dalla fusione tra Meridiana e Air Italy

questo è tutto prematuro perché ci sono discussioni in corso che avranno un naturale prosieguo nel corso delle prossime settimane». LE STRATEGIE DEL GRUPPO Il nuovo gruppo aereo, hanno spiegato ancora i vertici della società, non si vuole comunque limitare ai collegamenti da e per l’Isola: «Abbiamo fatto un'offerta vincolante per Livingston al commissario, ancora prima di chiudere con Meridiana Fly - ha spiegato ancora Gentile -. Credo che sia un apporto al nuovo gruppo molto valido perché andremo a prendere una fetta di mercato caraibico. Livingstone non ha aerei ma dovremmo recuperare una parte del personale». E proprio la questione del personale, di Meridiana, resta centrale nella nuova compagine societaria: «La cassa integrazione fa parte del progetto integrante del progetto di risanamento ed è imprescindibile», ha sottolineato ancora l’ad. Confermata infine l'esternalizzazione delle attività di pay roll, revenue accounting, servizi informativi e call center. «L’esternalizzazione di alcune attività è un progetto portante del piano attuale e di quello futuro ha detto il presidente del cda, Marco Rigotti -. Abbiamo iniziato a ragionare sulla costituzione di una società di servizi che sara' realizzata, una volta completata l'analisi di fattibilità, all’interno della struttura della Meridiana holding. Con l'integrazione delle attività di Meridiana e Air Italy il \lavoro crescerà e questo consentirà di gestire al meglio quel processo».


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OPINIONI L’ANTI-CASTA

CALDEROLI E IL CARROCCIO CHE NON C’È di ALESSIO GAROFOLI

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oberto Calderoli non è uno che sta con le mani in mano. Sia che si tratti di bruciare faldoni di carta, operazione che poteva servire giusto ad arrostire due luganiche, sia che serva rispondere all’antipolitica, che di tanto in tanto risorge e trova sempre un superpolitico pronto ad affrontare il problema. La manovra-spremuta fiscale è legge ma la Casta è salva. Il popolo si irrita e il Palazzo teme i mitologici forconi. Niente paura, ci pensa Calderoli. Con una riforma costituzionale che prevede la nascita del Senato federale, quindi l’addio al bicameralismo perfetto; più poteri al premier e la sfiducia costruttiva in Parlamento. Ma soprattutto la bozza del ministro padano praticamente dimezza il numero dei parlamentari: e chi sogna di mettere a dieta la politica è servito. Davvero? Perché proporre una revisione della Carta, che richiede una doppia lettura alla Camera e al Senato a distanza di tre mesi l’una, a meno di due anni dalla fine di una legislatura sempre più arenata? Perché le sparate sono gratis, il coraggio no: visto che nella manovra i tagli alla politica sono stati prima spostati alla prossima legislatura, poi svuotati nottetempo. In più le opposizioni hanno già bocciato la proposta Calderoli. Un esito che certo il titolare della Semplificazione poteva aspettarsi, poiché il suo Ddl è molto simile alla cosiddetta Devolution respinta dal referendum del 2006. Eppure Calderoli insiste. “Tagliare i costi della politica? A parole si stanno spendendo tutti, noi invece siamo passati ai fatti”, dice. Ma si sa, quando c’è di mezzo la Casta la Lega non scherza. Stiamo parlando del partito approdato in forze a Roma quasi vent’anni fa – un altro mondo: alla Casa Bianca c’era Bush Senior e Gianfranco Zola giocava nel Napoli – promettendo sfracelli a partitocrazia e ladroni vari, e meno fisco al nord strozzato. Come sia andata giudicate voi. Ora Calderoli magnifica il Senato federale “rappresentativo dei territori”, che regalerà “un importante snellimento dell'iter parlamentare dei provvedimenti, con un altrettanto importante risparmio”. Già. Rappresentativo dei territori, si spera, non come le province che non si possono abolire grazie ai lumbard. Solo che, almeno stando alle ultime amministrative, anche l’elettorato a nord del Po comincia a scocciarsi delle rivoluzioni che verranno nell’anno del mai.

il semaforo

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

l AURELIO MANCUSO

Presidente Equality Italia Se la legge contro l’omofobia non verrà approvata, la comunità gay smaschererà «tutti quegli omosessuali invisibili, politici, preti, uomini e donne di potere che per nascondersi - ha dichiarato Mancuso - si accaniscono contro le libertà e i diritti delle persone lgbt». Il mezzo è un po’ violentuccio, ma il fine è sacrosanto.

l “ASPERAMUNDI” Blogger precario anti-Casta Sulle orme di SpiderTruman, un nuovo blogger precario fa tremare la Casta. È Asperamundi: dipendente della Camera, segretario di un onorevole, lui giura di non essere in cerca di successo. Ma il malcostume non lo digerisce: perciò, avvisa, «tra 48 ore sarà attivo il server off e pubblicherò documenti riservati con nomi e cognomi». Vedremo.

l RENATO TOGNI

Deputato leghista La Lega ha votato contro il decreto rifiuti solo per una gaffe di Togni? Boh. Si dice infatti che l’onorevole abbia letto la relazione “sbagliata”, esprimendo il parere contrario del Carroccio senza aver ricevuto alcun ok dall’alto. Solo alla fine della lettura Togni si sarebbe accorto della svista. Sarà vero?

Orco di un orco boia! Ma chi è ‘sta tardona? Il momento più eccitante del direttivo del Partito democratico? Eccolo: un’attempata signora placca Bersani, gli parla, lo bacia, lo abbraccia, lo coccola e lui, stremato, alla fine cede alle avances. Ma di cosa avrà conversato la strana coppia? Di Veltroni? Di lasagne? Oppure

della “seconda giovinezza” del Pd? E poi, al direttivo, una carrellata da manuale: Franceschini bianco-cera, Fassino più magro di un grissino, Rosy Bindi in una delle sue “forme”peggiori... Davvero sconvolgente la squadra di Bersani. “Sconvolgente” nel vero senso della parola.

DON VERZÈ E I MISTERI DI QUELLA CUPOLA di Paolo Madron

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all'arcangelo Raffaele, issato sull'avveniristica e costosissima cupola che copre l'ospedale, all'inferno del debito, fino alla tragedia di un suicidio, quello di Mario Cal, braccio destro di don Verzè, che forse si porta dietro inconfessabili segreti. Solo l'anno scorso, don Verzé padre, padrone e fondatore, celebrava in pompa magna i suoi 90 anni con una sfilata di “raffaelliani” famosi, che ne esaltavano l'indomito attivismo, la pugnace volontà di pensare sempre in grande. Sfidando la legge del conto economico e quella della natura, vista la sua tensione verso l'immortalità alimentata dalla convinzione di poter allungare, grazie ai laboratori di ricerca del suo istituto, la vita fino a 120 anni. La sua di vita, ovviamente, e quella del suo amico e sponsor Silvio Berlusconi. Nulla, fino a pochi mesi fa, sembrava

dovesse scalfire l'irresistibile ascesa di questo prete sui generis, che al regno dei Cieli preferiva di gran lunga quello degli uomini, tanto da battersi per differire quanto più possibile l'inevitabile approdo al primo. Un prete mondano, che amava non solo il lusso, ma soprattutto la sua ostentazione. Ci si chiede sempre ex post come sia stato possibile che nessuno sapesse o avesse visto niente, dai revisori dei conti alle banche creditrici, che solo quando la situazione era già compromessa hanno chiuso i rubinetti. In fondo 1 miliardo di euro non è cifra che si nasconde tra le pieghe contabili. Forse c'era qualcuno che aveva ordinato di tenerli aperti? Guarda caso, quando l'astro berlusconiano ha cominciato a scendere, quel mirabile monumento alla carità è diventato di colpo un monumento al debito, e Raffaele da arcangelo guaritore si è trasformato in sterminatore. Quel-

IL PERSONAGGIO . Male che vada Brunetta rimedia una Montblanc di Silvia Zingaropoli

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lo di Mario Cal è uno strano suicidio, con la pistola ritrovata in un sacchetto di plastica, lontano dal corpo. Il manager era il più stretto collaboratore di don Verzè, conosceva tutto, compresi quei segreti ben nascosti nello scrigno della Fondazione Monte Tabor, la cassaforte del prete. Personaggio anche lui controverso, ne condivideva l'amore per lusso e qualche inclinazione all'intrigo di bottega. Adesso i magistrati cominceranno il lungo scavo tra le carte, e si preannunciano capitoli di clamoroso malaffare. Mentre sul San Raffaele si è scatenata la guerra di successione tra le componenti cattoliche. L'Opus dei, via cardinal Bertone, ha piazzato i suoi uomini, Comunione e liberazione promette strenua resistenza. Don Verzé, prete-manager di un Dio molto terreno tace, provato dal dolore e forse dal senso di colpa. Direttore Lettera43.it (www.lettera43.it)

. SARDEGNA QUOTIDIANO

Questo Guardasigilli non s’ha da fa. Alfano è congelato. «Ibernato?» «No, congelato». E scusate la freddura. Quisquilie a parte, pare che il presidente Napolitano abbia consigliato a Berlusconi, durante il loro incontro dell’altroieri, di evitare grossi rimpasti di governo in questo momento di crisi economica. O perlomeno questa è la versione ufficiale. La versione ufficiosa mormora invece di un presidenttentennante sulla candidatura di Renato Brunetta, perché non «all’altezza dell’incarico» (non nel senso di “diversamente alto”, ovvio). Ma sarà verò? Anche se fosse, non si affligga Renatino perché è in buona compagnia. Il quirinalizio bollino rosso è stato infatti affisso anche sui nomi dei “candi-

dati” Frattini, Nitto Palma, La Loggia e Bernini. Tié. Insomma Angelino “il delfino” dovrà mantenere triplo incarico con carpiato a tempo indeterminato. Poco male: Renatino potrà godersi la sua fabulosa luna di miele. Tanto pure il fronte anti-fannulloni è coperto: c’è Matteo Renzi, il “Brunetta Fiorentino” (copyright Renatino), quello dei “dipendenti Fantozzi”. «Ce ne fossero di sindaci bravi e coraggiosi come lui!» ha esclamato occhiosognante Brunetta: «a proposito Renzi mi devi una Montblanc, ricordi la vecchia scommessa?». Ecco appunto: mente agile, passo svelto, se la Giustizia non fa per lui, Renatino non-perdeun-colpo qualcosa ci rimedia sempre. Oggi è una penna, domani chissà.

LO SPOSINO Renato Brunetta

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LIMBA

INSEGNARE IL SARDO MA IN SARDO di FRANCESCO CASULA

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ra l’Università di Sassari e la Regione è scoppiata la pace. Dopo mesi di acute polemiche, fra l’assessore alla Pubblica Istruzione Milia, e il rettore Mastino è stato raggiunto un accordo: l’Ateneo sassarese, nei Corsi di formazione degli insegnanti, per il 50%, utilizzerà il sardo come lingua veicolare, mentre i laboratori si terranno interamente in limba. Per mesi, Sassari sembrava opporsi con forza a tale ipotesi. Che si sia addivenuti a un accordo è positivo. Sbaglia però chi pensasse che il conflitto sia totalmente composto: alla sua base infatti non c’è il problema della Limba sarda comuna, come apparentemente parrebbe, quanto una diversa concezione del Sardo, del suo ruolo e della sua funzione. Da una parte vi sono gli accademici sassaresi - e non solo - che sostanzialmente considerano la Lingua sarda come un “bene culturale”, da conservare, proteggere e tutelare. Una sorta di “bronzetto nuragico”. Dall’altra vi è tutto il movimento che in tutti questi decenni si è battuto per il bilinguismo, che sostiene il Sardo come lingua viva, da studiare e imparare certo, specie attraverso i nostri poeti e scrittori, per conoscere la cultura e la civiltà che essa sottende. Ma anche e soprattutto per utilizzarla, come strumento di comunicazione, in ogni occasione della vita e dunque anche a livello ufficiale e non solo in situazioni private e familiari. Scrivono i docenti dell’Università di Sassari: “Pessamus chi chene litteradura, chene s’istudiu de sas usantzias e de s’istoria, chene sabidoria, chene limbazos, sa limba no esistit, est unu nudda, unu battile, unu trastu calesisiat”. Si tratta di affermazioni giuste e assolutamente condivisibili da tutti: tanto da essere persino scontate. E, dunque, neppure da discutere, perché, come ci consigliano i latini, “De evidentibus non est disputandum”. Da dibattere vi è invece tutta la politica linguistica. A partire da questo presupposto: senza l’uso sociale la lingua sarda rischia di essere una lingua artificiosa e sostanzialmente morta. Di qui la necessità non solo dell’insegnamento del Sardo in Sardo ma dell’utilizzo del Sardo come lingua veicolare per insegnare anche tutte le altre materie. Di qui la necessità che il Sardo irrompa in modo organico, come lingua coufficiale in tutti i media (giornali, libri, Radio-TV, Internet), nella toponomastica, nella pubblicità.

buone notizie COMPLEANNI I “PRIMI” 70 ANNI DI RICCARDO MUTI «NON ME LI SENTO»

intanto in viale trento...

Eh l’amico è...

Tra pochi giorni compirà sett’anni, ma giura di non sentirli. Riccardo Muti, uno dei direttori d’orchestra più richiesti al mondo, il 28 ottobre festeggerà il suo compleanno a Salisburgo, una delle tappe fisse del suo “perpetuo” tour mondiale. «Io 70 anni non me li sento proprio - ha confidato il maestro durante il volo - Qualcuno pensava che dopo la caduta a Chicago avrei rallentato il ritmo, ma non è così. Mi hanno trovato un cuore in ottime condizioni». E così, alla faccia dei suoi coetanei, la punta di diamante del Belpaese continua ad “esplorare” il Pianeta... Auguri.

SPOT-REALTÀ GLI CADE L’IPHONE DA 4 KM D’ALTEZZA: FUNZIONA ANCORA Se fosse uno spot, non ci stupiremmo. Ma siccome è successo davvero, la notizia ha dell’incredibile. Il paracadutista Jarrod McKinney ha infatti perso il suo iPhone 4 durante un lancio da 4000 metri di quota. Una volta atterrato grazie all’applicazione Gps, l’americano 37enne ha localizzato il suo dispositivo. Quando ha provato ad effettuare la chiamata... incredibile: lo smart-phone funzionava! Qualcuno parla di bufala, altri pensano che sia un bluff orchestrato dalla casa produttrice. Certo è che, forse senza volerlo, oltre a diventare famoso in tutto il mondo, McKinney si è trasformato ... in un super testimon!

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Agenzie interinali in barba a tutte le graduatorie Asl n Sono un operatore socio sanitario senza speranze, grazie alla politica della nostra giunta regionale. I miei colleghi stanno manifestando perché un loro diritto è stato leso: si parla di irregolarità. Ma guarda caso tutto questo porta solo in una direzione che è quella seguita da tutte le altre Asl della Sardegna: il ricorso massiccio all’assunzione di personale tramite le agenzie interinali sia di operatori socio sanitari sia di ausiliari - figura ad esaurimento dopo che è stato istituito l’operatore socio sanitario - sia di personale dalle agenzie di pulizie/servizio che ricoprono mansioni che devono essere svolte dagli operatori socio sanitari. Non si capisce come mai

essendoci sette graduatorie in vigore, Asl 8, Asl 7; Policlinico universitario Cagliari; brotzu (anche se secondo loro è scaduta, le graduatorie durano tre anni), Asl 4, Asl 6 (anche se solo per tempo determinato) e Asl 3 di Nuoro che è stata annullata per irregolarità, si attinga dalle agenzie interinali. Quanti soldi costa ricorrere all’assunzione da queste agenzie? E con quali criteri viene selezionato il personale? Come mai il concorso per la Asl di Oristano e stato bloccato ed il personale Oss è preso dalle agenzie invece avrebbero potuto attingere dalle graduatorie in vigore dato che ci sono persone di ogni angolo della Sardegna? Non si capisce come mai si ignori l’esistenza di tutti gli idonei nelle graduatorie, e anzi si continui ad assumere al posto loro dalle agenzie interinali. Il caso del Brotzu è veramente una vergogna: dopo due anni e mezzo che è in vigore la graduatoria hanno

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continuato ad assumere interinali per rimpiazzare oss presi dalla graduatoria per 8 mesi e poi lasciati a casa. E gli interinali ci sono ancora con contratto sino al 31 dicembre 2011. Come bisogna chiamare questo modo di agire? Come devono essere chiamate quelle persone idonee nei concorsi che si sono viste negare i loro diritti da parte della dirigenza sanitaria cui fa capo il nostro caro assessore Antonello Liori? Altro che lapide, noi siamo stati condannati avendo rispettato le regole, fatto i concorsi e risultati idonei. Perché ci hanno tolto tutto, anche la speranza di essere chiamati perché si privilegia un altro sistema, che non è di certo quello che prevede la costituzione italiana. Ci dispiace per il direttore generale della Asl 3 e per la lapide. Ma a noi, lui e tutti i dirigenti della sanità sarda, ci hanno già seppelliti vivi. Antonio Minnai via mail


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SENZA SOLDI

INFRASTRUTTURE

Per legge meno fondi a Cagliari numeri 21

È il numero dell’articolo più contestato del disegno di legge: prevede un cambio nelle ripartizioni dei fondi destinati ai Comuni per le opere pubbliche.

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I milioni di euro stanziati per opere infrastrutturali per il triennio 2011-2013 riservati ai Comuni con meno di 5mila abitanti.

6,99

CONSIGLIO REGIONALE Arriva in Aula il dl sul finanziamento delle opere pubbliche: sforbiciata per i fondi destinati ai grandi centri, in primis il capoluogo: oggi via al dibattito sugli articoli n Dalla riduzione drastica delle risorse per gli investimenti destinate ai grandi comuni (a cominciare da Cagliari) all’installazione di nuovi autovelox, da interventi per l’edilizia residenziale agevolata alle disposizioni sulle dighe e i bacini. C’è un po’ di tutto nel disegno di legge sulle opere pubbliche, da ieri all’esame del Consiglio regionale e che ha già superato il primo scoglio, il voto segreto sul passaggio agli articoli. Manca la copertura per alcuni provvedimenti (lo ha ammesso anche l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Sebastiano Sannitu) e il provvedimento è arrivato in Aula senza il parere della commissione Bilancio. ADESSO LA DISCUSSIONE Nonostante tutto l’Assemblea ha dato il via libera, con qualche franco tiratore tra i banchi del centrosinistra. La norma più contestata del testo è l’articolo 21 ter, sui finanziamenti di opere pubbliche degli enti locali. Nel-

la prima parte il disegno di legge prevede uno stanziamento di 24 milioni di euro per il triennio 2011-2013 riservato ai comuni sotto i 5000 abitanti, per la realizzazione di opere pubbliche e infrastrutture. Il secondo comma modifica due finanziarie, quella dello scorso anno e soprattutto quella del 2007, stabilendo che “è istituito un fondo unico di investimenti destinato ai comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti per la realizzazione di opere di loro interesse con lo stanziamento di euro 16 milioni per l’esercizio 2011. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore competente determina i criteri di assegnazione ripartendo la metà delle risorse ai comuni in parti uguali e la restante metà in ragione di 6 euro e 99 per abitante”. Il testo in vigore prevede invece che i criteri di assegnazione siano determinati “sulla base di una quota pari al 40% in parti uguali, e al 60% su base demografica”. Tra gli interventi previsti dal disegno

IL VOTO È passato al dibattito in Aula il disegno di legge sulle infrastrutture che modifica i criteri di finanziamento per le opere pubbliche

di legge c’è anche la spesa di 500 mila euro per la “realizzazione di un sistema di rilevamento della velocità media e del sorpasso nelle arterie stradali sarde a più elevata incidentalità”, disposizioni sulle opere idrauliche e sulle piccole dighe, la possibilità per l’Agenzia dell’edilizia abitativa (AREA) di operare sul mercato anche tramite l’acquisto di immobili da destinare all’edilizia residenziale pubblica. Sono disciplinati, inoltre, interventi a favore di nuclei familiari con reddito che non supera i 41 mila euro, per giovani coppie o rivolti al recupero e all’acquisto di abitazioni nei centri storici. Viene stabilito che una quota massima, non eccedente i 10.000 euro, dell’importo del mutuo concesso sarà assegnata come contributo a fondo perduto o in alternativa la riduzione del tasso bancario di interesse per il 70% sul mutuo concesso. Questa mattina il Consiglio riprende l’esame del testo e degli emendamenti presentati, ma prima ci sarà un altro passaggio in commissione Urbanistica e si cercherà, con gli assessori ai Lavori Pubblici e alla Programmazione, la copertura finanziaria mancante. Francesca Zoccheddu

Gli euro per abitante che la Giunta regionale destinerà ai grandi Comuni oltre a una parte fissa dei trasferimenti per le opere pubbliche.

CARBONIA

Notte di tensione contro lo sfratto a Terra Segada n Una notte di tensione, con la polizia in tenuta antisommossa a bloccare le strade di accesso alla casa della famiglia Sairu a Terra Segada, nei dintorni di Carbonia. Una notte di proteste contro lo sfratto che questa mattina alle 9 l’ufficiale giudiziario dovrebbe compiere (e sarebbe già il secondo tentativo) nei confronti degli abitanti della fattoria per consentire a chi ha acquistato la casa di entrarci. Un acquisto avvenuto alcuni mesi fa dopo che lo stabile è stato messo all’asta per il mancato pagamento di una cartella esattoriale di Equitalia. Ma i membri del Movimento Commercianti e Artigiani Liberi di Iglesias hanno già annunciato che si opporranno all’intervento dell’ufficiale e che faranno di tutto per evitare lo sgombero. Così già dal pomeriggio di ieri centinaia di persone si sono schierate nei pressi della casa per dare sostegno alla famiglia ed evitare appunto lo sfratto. «Sarà una lunga notte, ci sono già centinaia di poliziotti che non ci fanno avvicinare alla casa e un elicottero sta sorvolando i campi», ha spiegato nella serata di ieri Andrea Impera, uno dei leader del movimento che nelle scorse settimane ha protestato a Cagliari contro le modalità di riscossione dei crediti da parte del Fisco e della società incaricata, Equitalia appunto. «Non siamo riusciti nemmeno a parlare con la famiglia perché ce lo impediscono in tutti i modi - ha proseguito Impera - ma la tensione è altissima e speriamo non succeda nulla». Su internet, e in una pagina di Facebook simpatizzanti del movimento e semplici cittadini si sono scambiati per tutta la notte le informazioni su quanto stava accadendo: “La polizia chiede i documenti”, scrive qualcuno, “Portatevi le maschere antigas”, risponde un altro. Messaggi che dimostrano come la tensione fosse già alta nella notte, e che rischia di crescere ancora quest’oggi. SGOMBERO A QUIRRA E tensione si annuncia anche a Perdasdefogu, dove questa mattina dovrebbe partire lo sgombero dei pastori e delle greggi dal poligono militare di Quirra come ordinato dal Tribunale di Lanusei. Uno sgombero osteggiato dagli allevatori, per le cui bestie non sono stati trovati pascoli alternativi.

Personale Aumenti di stipendio, i sindacati contro Floris

MARIO FLORIS Assessore regionale al Personale

FOTOCRONACHE

n Scendono sul piede di guerra i sindacati della funziona pubblica di Cgil, Cisl e Uil, con il Saf, Sindacato autonomo Corpo Forestale. Accusano, senza mezzi termini, l’assessore regionale al Personale Mario Floris, «di averli presi in giro con il gioco delle tre carte». Secondo un accordo, nel novembre 2010, grazie a uno stanziamento di 10 milioni di euro, sarebbero potute partire “le progressioni professionali”, cioè gli aumenti (di circa 70 euro) per 6300 dipendenti regionali. Per accelerare le procedure erano però necessarie le norme di semplificazione, in vista della scadenza del 31 dicembre 2011. Se non fosse stata rispettata i fondi non spesi finirebbero in “economia d’eserci-

zio”, cioè spariti. Ma «ad oggi - dichiarano Davide Paderi della Cisl, Giampaolo Spanu della Uil e Carla Cherchi della Cgil - quelle norme non sono arrivate. Non solo, l’assessore Floris neanche ci riceve più ed ha impedito che l’emendamento sulla semplificazione arrivasse in aula durante l’approvazione del disegno di legge 71 approvato la scorsa settimana. Per questo chiediamo di esse-

LA PROTESTA I dipendenti regionali contro l’assessore: «Non ci vuole incontrare». Tre giorni di sciopero dei Forestali

re ricevuti per avere risposte certe sul futuro di 6300 dipendenti». L’assessore Floris respinge le accuse al mittente. Precisa in una nota che le risorse sono «pluriennali. E l’assemblea ha ritenuto opportuno non presentare alcun emendamento». Tre giornate di sciopero, 29 luglio, primo e 12 agosto invece sono state proclamate dal sindacato Fendres Sanfor, con l’astensione di due ore dal lavoro del personale del Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale. La protesta è per accelerare l’attuazione della legge per il riordino del Corpo Forestale con conseguente adeguamento, anche dal punto di vista contrattuale, ai corpi di Polizia. F.O.


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DILEMMA SANITÀ

IL SALASSO

«Se c’è il ticket non mi curo più» n La Regione cerca in tutti i modi di sventare il ritorno del ticket, anche se l’obiettivo non è facile da centrare. Oggi è il giorno della verità: dalla riunione della Giunta uscirà fuori il verdetto sul balzello della sanità imposto dalla manovra nazionale targata Tremonti. L’assessore alla Sanità Antonello Liori aveva detto: non la reintrodurremo, è una tassa iniqua, ne parlerò con Giorgio La Spisa. L’assessore al Bilancio non si è esposto. Mentre dalla presidenza della Regione, lunedì, è arrivato un messaggio: quella di Liori è una posizione personale che non rispecchia quella dell’intero esecutivo. E mentre Cappellacci e La Spisa ieri erano a Roma per tratare di soldi e trasporti, la discussione sulla vicenda ticket non si è fermata. Da una prima stima approssimativa la Giunta dovrebbe riuscire a recuperare 10 milioni di euro per evitare l'imposizione. L'Italia dei Valori, ha criticato il “nì” della Regione. Una parte del Pdl ha confermato, invece, la posizione di Liori: «Si possono mantenere gli attuali livelli senza ulteriori inasprimenti e serve uno sforzo maggiore per trovare le risorse e ridurre le spese», ha detto il vicecapogruppo, Pietro Pittalis, «in maggioranza ci stiamo confrontando informalmente e poi spettarà agli assessori prendere delle decisioni». Pittalis non esclude un taglio orizzontale, spalmando in diversi assessorati, riduzioni dei contributi ad enti inutili ed associazioni ed un ulteriore taglio alle spese del Consiglio.

info

ANTONELLO LIORI L’assessore alla Sanità si è detto contrario al ritorno al ticket ma dalla sua posizione ha preso le distanze la presidenza della Giunta, che ha chiarito che sul balzello si deciderà solo oggi.

TRA LA GENTE In attesa della decione, negli ospedali, i cittadini vedono con preoccupazione l’eventuale ritorno del ticket. «Con una pensione devo aiutare economicamente anche i miei figli che hanno un lavoro precario, come faccio?», si domanda Giuseppe Zucca, 62 anni, mentre entra nella sala d'attesa del Pronto soccorso del Brotzu, «forse chi ha fatto le leggi, non ha mai avuto problemi, mi dispiace che dobbiamo pagare anche il deficit degli altri». «Io sono invalida al 100 per cento, se mi fanno pagare il ticket, non vengo più a farmi visitare»: Angela Sotgiu ha 55 anni, provata dal caldo, aspetta il marito dentro la sua auto nel parcheggio degli invalidi. Sono una trentina le persone sedute nella sala d'attesa del Brotzu in attesa di essere visitate e il caos ticket si fa sentire anche all'interno dell'azienda ospedaliera. «Non so se sono già partite le nuove norme», spiegano nel punto informazione al primo piano dell'ospedale di via Peretti, «dovrebbe partire da oggi, ma penso che ci sia stata una proroga». Anche negli uffici c’è poca chiarezza, quindi. C’è chi già parla di un’im-

posizione a partire da lunedì, altri smentiscono, la confusione è tanta:«Sono esente dal pagamento ma ascoltando la televisione ho capito che d'ora in poi lo dovrò pagare anche io, come faccio?»: Anna Collu, 78 anni portati bene, è all’ingresso del Pronto Soccorso dell'ospedale Marino, «Ho paura di essere d'intralcio là dentro». Ha accompagnato un'amica che è caduta mentre andavano via da uno stabilimento balneare: «Vivo grazie alla pensione di mio marito, e mantengo economicamente mia figlia che ha 49 anni, è disoccupata e vive con me. Io sono obbligata a farmi le analisi ogni sei mesi perché ho il colesterolo alto, dobbiamo sperare che il Signore ci mantenga in salute»,

IL BALZELLO Oggi la Regione decide sulla reintroduzione: “manovra” da dieci milioni Preoccupazione tra i cittadini

IN ATTESA Sala d’aspetto di un pronto soccorso

dice affidandosi alla fede e alla speranza: «Speriamo che, se reintroducono il ticket, almeno serva a non far intasare il pronto soccorso per qualsiasi cosa, come accadeva prima». «Se dovrò pagare il ticket, non mi curerò più», dice con rabbia Mustfa Lekbari, nato in Marocco 43 anni fa e da 25 trapiantato in Sardegna, «prima di pagare il ticket, porto da mangiare alla mia famiglia, vivo con 400

euro di stipendio di mia moglie, sono disoccupato da 5 anni e ho 4 figli, cerco di arrangiarmi ogni tanto facendo qualche lavoretto precario». Mustfa è stato morsicato da un cane, e aspetta da oltre tre ore che lo chiamino per visitarlo da oltre tre ore nella sala d'attesa del Pronto Soccorso dell'ospedale Santissima Trinità, dove sedute ad aspettare il proprio turno, ci sono circa 50 persone. Jeans sotto il ginocchio e maglia blu, Mustafa è una fra quelle persone che con i tempi che corrono, non si possono permettere una tassa in più: «Se mi chiedono di pagare il ticket me ne vado e cerco di curarmi a casa in qualche modo». Monica Magro

I SINDACATI CGIL E CISL: NO ALL’IMPOSIZIONE n Cgil e Cisl bocciano anche solo l’ipotesi di imporre l’aumento del ticket e chiedono alla Giunta regionale un diverso progetto per dare risposte al bisogno della salute dei cittadini. Enzo Costa, segretario della Cgil sarda, rivolge un invito all’assessore Liori, per «non aumentare i ticket» e chiede alla Giunta di «aprire finalmente un contenzioso sulle risorse dovute con il governo nazionale che aggiunge altre tasse senza criteri di proporzionalità come nel caso delle prestazioni sanitarie e diagnostiche». «Mi auguro», agguinge Costa, «che l’assessore Liori resti fermo nella sua posizione, che ha già manifestato a caldo, di non imporre questo balzello». La Cisl, con la segretaria regionale, Oriana Putzolu, non vede di buon occhio «il salasso per le famiglie, che arriverebbe in un momento in cui la Sardegna è in una condizione sociale difficile e diverse famiglie vivono sull’orlo della povertà». Piuttosto Putzolu punta il dito su «una sorta di ticket è già applicato in Sardegna conclude - perché quando non si trova immediata risposta dal servizio sanitario regionale i cittadini si rivolgono al privato».

AIAS Dipendenti in sciopero. L’azienda: presto gli stipendi

LA SEDE Gli striscioni all’esterno dell’Aias in viale Poetto

n Da domani assemblea permanente dei lavoratori Aias di fronte all’assessorato alla Sanità. Alzano i toni della protesta, le tre sigle confederali, stanche del balletto di cifre che oppone l’associazione della famiglia Randazzo, che opera in convenzione con le aziende sanitarie locali, e l’assessore Liori. Una vicenda andata avanti da mesi e ancora non ha permesso ai dipendenti di vedere le due mensilità arretrate. Intanto Adriano Urru, direttore generale dell’Aias, promette di saldare gi stipendi di maggio entro venerdì. I sindacati, nel documento diffuso ieri, puntano il dito anche sull’assessore. Colpevole «di aver disatteso gli impegni assunti il 15 luglio per la convocazione di un incontro

con tutti i direttori generali entro giovedì 21 per definire l’applicazione della procedura d’infrazione e quindi l’anticipazione degli stipendi arretrati». Urru fa una nuova precisazione sulle cifre finora erogate. «Confermo», dichiara, «di aver ricevuto dall’Asl di Cagliari due milioni e duecentosessanta mila euro per il 2011. È solo il 25% rispetto agli otto milioni che ci devono. Dalle Asl di Carbonia e di

LA VERTENZA Annunciato un presidio davanti alla sede dell’assessorato. «Venerdì effettuiamo i pagamenti»

Lanusei invece abbiamo avuto trecentomila euro per ciascuna. Entro venerdì mattina i dipendenti riceveranno lo stipendio di maggio. Ora aspettiamo che arrivi il resto per poter saldare gli altri arretrati». I sindacati però non sotterrano l’ascia di guerra e non credono all’ennesima promessa. E chiamano all’appello anche la politica: gli amministratori locali dei comuni ed tutti i gruppi di partito presenti in consiglio. Perché la crisi dell’Aias, spiegano nella nota, «coinvolge direttamente i pazienti e le comunità, mette in forse il futuro dei servizi, rischiando di trascinare nel vortice tutto il sistema di tutele previsto nel territorio». F.O.


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IL MISTERO DI MELANIA

L’ARRESTO Parolisi finisce in carcere «Io in cella, killer libero» IL CASO L'omicidio aggravato da crudeltà. L’ordinanza di custodia cautelare gli è stata notificata nella caserma Clementi. «La relazione con la soldatessa Ludovica il possibile movente» n Alla fine Salvatore Parolisi è stato arrestato. Quando gli italiani hanno conosciuto in tv il viso della bella Melania Rea trovata uccisa con 35 coltellate, una svastica e una siringa infilzata, nel bosco delle Casermette a Ripe di Civitella, nel teramano, avevano trovato già il colpevole: il marito. Era il 20 aprile, e Melania era sparita due giorni prima. Ma gli elementi c'erano tutti: l'ombra del depistaggio dettato dalle sevizie spudoratamente fuorvianti. E la versione del vedovo, il caporalmaggiore dell'esercito che non convinceva: «È andata a far pipì e non è tornata». Una famigliola perfetta, una gita finita male. Ieri mattina l'arresto. Salvatore Parolisi è stato prelevato dalla caserma Clementi di Ascoli, dove era rientrato in servizio da pochi giorni. Il viso smagrito, il baffetto curato, il vedovo con l'aria da bodyguard è apparso, però, meno baldanzoso: «Io vado in galera e l'assassino è libero», si sarebbe sfogato. Da lì a poco gli investigatori hanno tenuto una conferenza stampa per raccontare un'altra verità: «L'ha uccisa lui, ha fatto tutto solo». Sparita pure l'ombra di un aiuto. Ha ucciso lui Melania ed è pure tornato sul posto per sferrare altre coltellate sul cadavere per indirizzare verso altri scenari, dalla setta al-

l'assalto di un eroinomane. L'accusa è da ergastolo: omicidio volontario aggravato dalla crudeltà, accompagnata dal vilipendio di cadavere. Il gip di Ascoli Carlo Calvaresi ha accolto la richiesta della procura e i carabinieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare. Capitolo chiuso, almeno per ora. Dopo tre mesi Salvatore è colpevole pure per la giustizia, anche se ancora ai primi passi. Per lui la galera anticipata è stata ritenuta necessaria per il pericolo di inquinamento delle prove e della reiterazione del reato. DOPPIOGIOCHISTA E BUGIARDO Il pool di magistrati ascolani Umberto Monti, Carmine Pirozzoli, Ettore Picardi e Cinzia Piccioni che ne ha chiesto la detenzione in carcere l'hanno dipinto come un doppiogiochista, un bugiardo. Davanti ai suoceri era stato capace di calarsi nei panni del genero perfetto mentre aveva già appuntamento per Pasqua con altri “suoceri”, ossia coi genitori dell'ultima amante, di Ludovica, una soldatessa alla quale aveva promesso la convivenza. Proprio nei giorni dell'omicidio, avvenuto il 18 aprile, il triangolo - Melania Salvatore Ludovica - era giunto ad un punto critico:

numeri 35

Sul corpo di Melania Rea sono state trovate le tracce di ben 35 coltellate.

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La giovane mamma originaria di Somma Vesuviana è assassinata il 18 aprile scorso.

l'amante l'aveva pressato in modo insistente su Facebook (la cui pagina è stata cancellata da Parolisi il 19 aprile) e sul suo secondo telefonino il suo caporalmaggiore del cuore affinché lasciasse la moglie e si presentasse ai suoi futuri suoceri durante una vacanza pasquale ad Amalfi, per la quale era già stato anche prenotato un albergo. Ma proprio negli stessi giorni, Salvatore si stava preparando a tornare con Melania e la piccola Vittoria, la figlioletta di 21 mesi, in campagna per le feste di Pasqua. Un uomo «a due facce - lo ha definito il comandante dei provinciale dei carabinieri di Ascoli, il colonnello Alessandro Patrizio - perché chi altro può cominciare una nuova relazione senza avere chiuso il precedente matrimonio?...Mi domando se c'era bisogno di fare una cosa del genere, cioè di massacrare la moglie». Ad inchiodare il caporalmaggiore - secondo quanto si legge nell'ordinanza - però non sono stati i sospetti, ma i risultati dell'autopsia effettuata dai medici legali Adriano Tagliabracci e Sabina Canestrai: hanno stabilito che Melania è stata uccisa proprio nel lasso di tempo in cui il marito sosteneva che si trovasse con lei e la figlioletta a colle San Marco, Ascoli Piceno. Parolisi e la moglie uscirono dalla loro casa a Folignano tra le 14 e le 14.20 e lui ricomparve con la bambina, ma senza Melania, al pianoro intorno alle 15.30, dove guarda caso nessuno aveva visto Melania. Proprio in quell'ora

i medici legali hanno collocato la morte di Melania al Bosco delle Casermette come stabilito dall'autopsia, ma anche dallo studio degli schizzi di sangue. Così ieri è stato chiesto anche il trasferimento degli atti alla procura di Teramo, per competenza territoriale. Il vero suocero, Gennaro Rea, a arresto eseguito ha definito Salvatore Parolisi ai microfoni di Rcd, la redazione dei contenuti digitali di Rcs, come un clone: «Ho conosciuto un clone di questa persona, un automa. Gli auguro tutto il male». «Posso dire di aver scoperto di avere un clone in casa mia, ho scoperto che non era quello il Salvatore che ho conosciuto per dieci anni e che mia figlia adorava. Mia figlia ... è morta per i valori e per l'amore che aveva per lui». «Credo che sappia più di quanto abbia voluto fare credere». Secondo gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, Parolisi «è sereno pronto a combattere per sostenere la sua innocenza». La battaglia si annuncia ardua da entrambe le parti: i sospetti a senso unico ma manca la prova regina. Adelaide Pierucci

IN PIAZZA Tre mesi di mistero prima di arrivare all’arresto di Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea accusato di aver assassinato la donna per questioni passionali.

Le indagini I carabinieri: è stato lui, ha fatto tutto da solo n Salvatore Parolisi «ha fatto tutto da solo» quando uccise il 18 aprile scorso la moglie Melania rea nel bosco delle Casermette «al culmine di un litigio». Ne è convinto il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, col. Alessandro Patrizio, che ieri ha incontrato la stampa dopo l'arresto del caporal maggiore. Secondo il colonnello, Parolisi non avrebbe avuto complici né nell'omicidio, né nel successivo vilipendio di cadavere, con una serie di colpi inferti post-mortem sul cadavere della giovane donna. Anche se nella richiesta di arresto dei pm ascolani e nell'ordinanza del gip Carlo Calvaresi viene ritenuta non infondata la possibilità che il vilipendio di cada-

vere sia stato effettuato in concorso con altri, per i carabinieri, che hanno condotto le indagini sul caso, Parolisi sarebbe potuto tornare al bosco delle Casermette il 19 o addirittura il 20 aprile mattina, a ridosso della scoperta del cadavere, per sferrare altri colpi, incidere tagli (tra cui una forma di svastica sulla coscia) e infilare una siringa vuota usata sotto al seno della moglie. In questi giorni,

LA DINAMICA Gli investigatori: una personalità a due facce. Esclusa l’ipotesi di complici. Il raptus al culmine di una lite

sempre secondo l’ufficiale dei Carabinieri, «ha fatto di tutto per essere visto», ma ci sono dei «buchi» nella scansione delle sue giornate. Molto probabilmente, di fatto sicuramente, la piccola Vittoria di 18 mesi era presente sul luogo del delitto a Ripe di Civitella, dove la mamma Melania Rea è stata massacrata a coltellate. Per la sua morte il padre Salvatore Parolisi è stato arrestato oggi ad Ascoli Piceno. «Non abbiamo elementi per dire che non ci fosse», ha spiegato il colonnello Patrizio. Forse la piccola era addormentata sul seggiolino dell'auto, ma potrebbe comunque avere assistito alle prime fasi del litigio tra i genitori, culminato nell'efferato omicidio di Melania.


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IL RITRATTO Il vedovo addolorato e le sue mille identità TRE MESI Il caporalmaggiore ha sempre negato relazioni extraconiugali: dopo il delitto spuntati amanti e segreti n La metamorfosi di Salvatore Parolisi. In tre mesi il marito di Melania Rea è passato da parte lesa a presunto uxoricida. Per il Gip che ne ha firmato l’arresto della peggior specie, perché avrebbe infierito sulla moglie con crudeltà inaudita, per poi deturparne il cadavere. Un delitto caratterizzato da un’esplosione di violenza che sembra commesso in un momento di furia, anche se i pm della Procura di Ascoli non escludono la premeditazione. Ma chi è Salvatore? Un clone, secondo il suocero. Uno che parla troppo, per gli amici. Un uomo bellissimo, per la moglie innamorata al filmino del matrimonio. Il 18 aprile Melania aveva 29 anni, lui 30, insieme avevano una figlia di quasi due anni. Lei sparisce e lui un’ora dopo già accusa: «Me l’hanno presa». L’8 maggio si scopre che il caporalmaggiore ha avuto diverse scappattelle, lo attraggono in particolare le soldatesse che addestra al Rav Piceno e dove insegna, a suo dire, «lealtà, sacrificio e formalità». Lui nega, ma poi salta fuori una pagina Facebook, altri telefonini, messaggi. Prove di una relazione extraconiugale con una giovane soldatessa, sua ex allieva, cominciata quando la moglie Melania era incinta. Quattro giorni dopo I risultati dell’au-

«Me l’hanno presa, me l’hanno presa». Salvatore Parolisi pochi minuti dopo la scomparsa della moglie Melania Rea

topsia: Melania è stata uccisa là, al Casermette a Ripe di Civitella, un’aggressione rapida, fulminea. È solo una conferma. Nessuno l’ha vista mai vista al parco di Colle San Marco dove Salvatore dal primo momento ha sostenuto che Melania si era allontanata per fare pipì mentre lui era rimasto con la bambina. Il cerchio intorno al vedovo si stringe. Il 21 giugno viene formalizzata l’iscrizione nel registro degli indagati. Il giorno dopo si sfoga: «Sono pulito dentro come Cristo in croce». VERSIONE CONTRADDITTORIA Al primo interrogatorio, il 24, però preferisce non rispondere. Ieri l’arresto e il carcere. I sospetti tanti. Il 18 aprile faceva freddo, giorni prima aveva anche nevicato ma Parolisi indossava pantaloni corti. Perché? «Non sono uno che soffre il freddo», la spiegazione. Eppure poche ore prima – come testimoniano le telecamere - si era recato in un supermercato vicino casa con la moglie, lui aveva pantaloni lunghi e anche un giubbino, lei era vestita così come è stata trovata. È il primo conto che non torna. Un altro? Parolisi conosceva l’esatta posizione in cui si trovava il corpo di Melania, pur avendo preferito il 20 aprile non recarsi a Ripe di Civitella per il riconoscimento. Chiarì sostenendo di avere visto una fotografia scattata dall’amico Paciolla con il cellulare. Una foto secondo Paciolla mai esistita. Ad.Pi.


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CONTINENTI

STRAGE VIA D’AMELIO CON LE AGENDE ROSSE PER PAOLO BORSELLINO

dionali con possibili mareggiate lungo le coste esposte. La Protezione civile raccomanda di informarsi preventivamente, attraverso i normali canali dedicati, sulle condizioni del tempo previste nelle località che si intende raggiungere.

CARBURANTI SCIOPERO BENZINAI IL 26 E 27 LUGLIO

n «No corone di Stato per una strage di Stato»: con questo striscione mostrato da decine di persone radunate attorno all'albero d'olivo con in mano le agende rosse è cominciata in via D'Amelio, a Palermo, la celebrazione per il 19esimo anniversario della strage in cui furono uccisi il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Emanuela Loi, Walter Cosina, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. In un altro striscione il popolo delle agende rosse scrive: «Csm: giù le mani da chi indaga sulle stragi del 92-93». «Fino a quando non sapremo chi sono stati i mandanti della strage non riusciremo a piangere e seppellire Paolo», ha detto Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso. «Siamo qui perchè ancora non è stata fatta giustizia».

GEMELLE DI BOLOGNA UN SOLO CUORE PER LE DUE SIAMESI n Due gemelline siamesi, unite attraverso il torace con un solo cuore e un unico sistema circolatorio, sono nate poche settimane fa al policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, dove sono ricoverate nel reparto di Anestesiologia e rianimazione pediatrica. Ora l'ospedale e i genitori, una coppia che risiede in Emilia-Romagna, devono decidere con quale piano di cura intervenire. La direzione generale e quella sanitaria del Policlinico hanno inviato una comunicazione formale alla Regione e alla Procura della Repubblica, e della vicenda è stato interessato anche il comitato etico del S.Orsola. Le neonate, le cui condizioni sono giudicate attualmente stabili, vengono costantemente monitorate e sottoposte ad accertamenti. In questi casi, secondo gli esperti, il rischio di morte è elevato: anche con un eventuale intervento di distacco, per una delle gemelline, la più fragile, le speranze di sopravvivenza sarebbero decisamente scarse, per l'altra migliori ma comunque piuttosto limitate. I genitori avevano saputo, dopo un'ecografia, che le figliolette erano unite per parte del torace, ma hanno comunque deciso di far arrivare a termine la gravidanza.

PARTITO DEMOCRATICO LAPSUS DI BERSANI E IL PD DIVENTA PCI n Nichi Vendola preferirebbe usare il termine “amici” invece che “compagni”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani resta, invece, legato alle origini e oggi, nella riunione in direzione, ha riesumato per un lapsus il Pci invece di dire Pd. Bersani stava descrivendo le varie posizioni dentro il Pd sulla riforma della legge elettorale e, riferendosi ai promotori del referendum per il Mattarellum, si è confuso e ha

n Lo sciopero dei punti vendita carburanti stradali e autostradali proclamato da Faib e Fegica per il 27 e 28 luglio prossimi si terrà in verità dalle 22 del 25 luglio alle 22 del 27 luglio. Lo segnala la Staffetta Quotidiana sulla base dei dati pubblicati sul sito della Commissione di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali. Dal 28 al 31 luglio vige la regola della franchigia estiva che impedisce gli scioperi per garantire i servizi.

STOP A ANNOZERO BERLUSCONI INDAGATO «ABUSO D’UFFICIO»

Gb Murdoch: il giorno più umiliante n «Il giorno più umiliante della mia vita». Audizione show con irruzione e aggressione alla camera dei Comuni per tycoon Rupert Murdoch con il figlio. Rupert Murdoch ha detto di non esser stato informato dei maxi risarcimenti con cui News International ha chiuso i casi di intercettazioni di Gordon Taylor e Max Clifford prima che arrivassero in tribunale. Al tycoon era stato chiesto da quanto tempo sapeva delle intercettazioni “sistematiche” presso il News of the World. Rispondendo a monosillabi, “Si”, “no”, “sì”,

detto che il quesito è stato presentato «da dirigenti e parlamentari del Pci», alludendo ai promotori del referendum tra i quali Walter Veltroni e Arturo Parisi.

COMMISSARIO ALITALIA FANTOZZI SI DIMETTE: FIDUCIA VENUTA MENO n Augusto Fantozzi si è dimesso da commissario straordinario di Alitalia ritenendo che «sia venuta meno la fidu-

“no”, Rupert Murdoch ha detto di aver sempre detto la verità ma di «essere stato chiaramente ingannato». Murdoch ha detto che non sapeva che News of the World avesse pagato poliziotti in cambio di informazioni nel 2003. «Mi dispiace. Ci dispiace», ha detto James Murdoch nel suo primo commento alla Camera dei Comuni. Ha poi dichiarato che non vi è alcuna prova che Rebekah Brooks, Les Hinton o altri dirigenti di News International fossero al corrente delle intercettazioni. La seduta, intorno alle 18 italiane, è stata

cia del Governo nei suoi confronti». La decisione, annunciata attraverso una nota sul sito web, è stata presa dopo l'introduzione in manovra di una norma che consente all'esecutivo di integrare con due ulteriori commissari gli organi commissariali monocratici delle imprese in amministrazione straordinaria che si trovino nella fase di liquidazione e nelle quali sia avvenuta la dismissione dei compendi aziendali. Il Commissario renderà conto con la relazione se-

interrotta perché una persona ha provato ad aggredire il magnate australiano. A difenderlo la moglie che avrebbe tirato uno schiaffo. L'uomo, Jonnie Mables, voleva lanciare una torta addosso a Murdoch, e in parte ci è pure riuscito. E intanto gli allibratori britannici soffiano sul fuoco delle dimissioni imminenti: secondo Ladbrokes uno dei più quotati bookmaker d'Oltremanica le probabilità che il premier britannico David Cameron getti la spugna prima delle prossime elezioni sono 2 a 1.

mestrale e attraverso il verbale di consegne ai nuovi commissari «dell'ingente lavoro svolto, della liquidità disponibile, e, più in generale, dello stato di avanzamento della Procedura».

ALLERTA MALTEMPO PIOGGIA E MAREGGIATE IN ARRIVO AL CENTRO n Temporali in arrivo al Centro, portati da una perturbazione atlantica che sta interes-

sando l'Italia. Lo indica il Dipartimento della Protezione civile che ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse. Previste precipitazioni temporalesche sulle regioni centrali. I fenomeni potranno essere accompagnati da locali grandinate, forti raffiche di vento e frequenti scariche elettriche. Inoltre si prevedono venti forti dai quadranti occidentali, con raffiche di burrasca o burrasca forte, sulla Sardegna e sulle regioni centrali e meri-

Rifiuti Strappo leghista, slitta esame dl n Ancora uno strappo della Lega sui rifiuti. La maggioranza è stata battuta alla Camera per una manciata di voti sulla richiesta di far tornare in commissione l'ultimo discusso decreto legge sui rifiuti in Campania, mentre la Lega Nord ha minacciato di votare contro il dl, come già avevano fatto i suoi ministri. L'Aula della Camera riprenderà da questa mattina l'esame del dl sull'emergenza dei rifiuti in Campania. Dopo che lunedì il Consiglio di Stato ha sospeso la decisione del Tribunale amministrativo del Lazio che aveva bloccato il trasferimento dei rifiuti della Campania in altre regioni o addirittura in altri stati, ieri il relatore di maggioranza sul dl Agostino Ghiglia, del Pdl, ha chiesto di far tornare in commissione in provvedimento «anche eventualmente per consentire al

IL CASO Maggioranza battuta alla Camera. Il Carroccio minaccia di votare contro il decreto, come già avevano fatto i suoi ministri governo - come da proposta del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo un ulteriore passaggio nella Conferenza Stato-regioni». Ma messa ai voti in aula, la proposta è stata bocciata con uno scarto di sei voti. Poi, nel corso della discussione, è intervenuto un deputato della Lega, Renato Togni, annunciando che i gruppi parlamentari potrebbero tenere nei confronti del dl lo stesso atteggiamento dei ministri del Carroccio, che in Consiglio

dei ministri votarono contro. «La posizione della Lega Nord è molto chiara e l'hanno espressa i nostri ministri nel Consiglio stesso votando appunto contro questo decreto-legge», ha detto Togni nel suo intervento. Il decreto in questione - che consente lo smistamento dell'immondizia campana in altre regioni, prioritariamente quelle limitrofi - è stato approvato lo scorso 30 giugno dal governo, tra le critiche delle regioni, delle opposizioni e dello stesso comune di Napoli, di nuovo in emergenza per la difficoltà a smaltire migliaia di tonnellate di rifiuti che ne ingombrano alcuni quartieri. Il primo luglio il provvedimento è stato emanato dal presidente della Repubblica, secondo cui però il testo «non appare rispondente alle attese e tantomeno risolutivo».

n Il premier Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Roma per abuso di ufficio in relazione alle presunte pressioniesercitate nel 2009 per sospendere la trasmissione “Annozero” di Michele Santoro. Insieme con il presidente del Consiglio sono iscritti, anche loro per abuso di ufficio, l'ex commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi e l'ex direttore generale della Rai, Mauro Masi. L'atto istruttorio, deciso dal procuratore Giovanni Ferrara giunge dopo che il Tribunale dei ministri ha restituito a piazzale Clodio il fascicolo di indagine, nato a Trani, dichiarandosi incompetente a giudicare il caso. Per i magistrati capitolini, in sostanza, le diciotto telefonate a Innocenzi e Masi che sono al centro dell'inchiesta sono state effettuate da Berlusconi non nella sua veste di presidente del Consiglio. Niccolò Ghedini, parlamentare Pdl: «Il Tribunale dei Ministri ha già archiviato tutte le accuse».

GOVERNO DI PECHINO CONDANNATI A MORTE FUNZIONARI CORROTTI

n Due alti funzionari governativi condannati a morte per corruzione sono stati messi a morte ieri in Cina. Xu Maiyong, ex vicesindaco di Hanzhou, era stato giudicato colpevole di aver ricevuto mazzette per oltre 15 milioni di euro da un’impresa statale di costruzioni; Jiang Renjie, ex vicesindaco di Suzhou, di aver ricavato 11 milioni di yuan dalle sue attività illegali. Nel suo discorso per la celebrazione del 90.mo anniversario della fondazione del Partito Comunista Cinese, il primo luglio, il presidente cinese, Hu Jintao, aveva sottolineato che la corruzione è una seria minaccia per la popolarità del partito e del governo. La stampa cinese, controllata dallo Stato, da molto risalto alle «punizioni» inflitte ai funzionari condannati per corruzione.


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Comune Villa del Municipio abbandonata in via Sauro

Impresa A Pirri un laboratorio di idee, ma mancano i soldi

Chiesa Il dopo-Mani: è già totosuccessore

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Comune Schedatura “etica” per gli eletti di Paola Pilia n Di che associazioni fanno parte, dove lavorano, quante case hanno e a quanto ammonta con esattezza il loro patrimonio personale. I consiglieri comunali non avranno più segreti. Da ora in poi l’amministrazione dovrà sapere dei suoi membri tutto il necessario per potere vigilare su eventuali conflitti di interesse. Le norme che impongono massima trasparenza sugli eletti, in realtà esistono da tempo. Fino a ora erano state ignorate. Statuto e regolamento alla mano, il nuovo presidente Ninni Depau ha deciso che le farà rispettare in tempi strettissimi. Probabilmente già da oggi. Già stasera prima della riunione dell’assemblea, prevista per le 18 e dedicata alla crisi del teatro lirico, tutti i consiglieri potrebbero ricevere due lettere e due moduli da riempire. Per tastare il terreno Depau lo ha annunciato la settimana scorsa durante la conferenza dei capigruppo e ha dato subito mandato al segretario generale di preparare i documenti. La prima lettera fa riferimento all’articolo 50 del regolamento comunale relativo alla “Pubblicità della situazione patrimoniale dei Consiglieri” che recita testualmente: “Al fine di consentire la pubblicizzazione della

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I consiglieri comunali di Palazzo Bacaredda che hanno l’obbligo di comunicare l’appartenenza a gruppi o associazioni.

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Gli assessori, più il sindaco, che avranno lo stesso obbligo: anche i membri della giunta dovranno comunicare la loro iscrizione a circoli o confraternite.

situazione patrimoniale dei Consiglieri, come previsto dalla legge e dallo statuto, la segreteria generale predispone appositi moduli per la raccolta delle informazioni. I moduli inerenti alle dichiarazioni sulla situazione patrimoniale sono presentati dai Consiglieri al presidente e da questi trasmessi al segretario generale per gli adempimenti di legge”. Così sarà. I dati saranno raccolti in un database e custoditi dall’amministrazione. Ancora non si sa quanto tempo avranno i consiglieri per procedere con precisione all’adempimento. La seconda norma coinvolge gli eletti, ma non solo. Anche la Giunta, i dirigenti e i rappresentanti nelle società e negli enti del Comune saranno chiamati infatti alla massima trasparenza. Lo impone il comma 4 dell’articolo 24 dello statuto comunale, secondo cui: “I Consiglieri Comunali e gli Assessori, nonché i nominati presso Enti, Organismi e Commissioni del Comune o di Enti cui il Comune partecipa, sono tenuti

L’OBBLIGO Consiglieri, Giunta e membri delle partecipate dovranno dichiarare redditi e appartenenza a gruppi e circoli

IL CODICE L’ERA ZEDDA E LA TRASPARENZA Dal taglio delle auto blu, a quello degli assessorati, fino al Codice etico per i consiglieri. L’era Zedda punta sulla trasparenza e sull’abolizione dei privilegi. Prima c’è stata la riduzione del numero dei membri della Giunta e delle commissioni, che il sindaco ha ridotto da 13 a 10. Poi è stato il turno dei mezzi a disposizione del primo cittadino e degli assessori. Il taglio è già cominciato, l’anno prossimo le auto blu saranno solo quatto e dovranno essere prenotate con anticipo per potere essere utilizzate. Il presidente del Consiglio Ninni Depau, invece, appena eletto ha proposto un Codice etico da far firmare a tutti i consiglieri. Una bozza delle norme è depositata da anni in commissione statuto. Tra le prescrizioni: finanziamenti comunali vietati ai familiari di consiglieri e dirigenti e ruoli politici proibiti ai funzionari. Ma anche massimo rigore sulle dichiarazioni degli eletti. Se venisse approvato sarebbero bandite le dichiarazioni omofobe o razziste fuori e dentro l’Aula di via Roma.

IN AULA Da quest’oggi arriveranno agli eletti due lettere con altrettanti moduli da compilare e restituire all’ufficio di presidenza su partecipazioni, reddito e iscrizioni dei singoli.

a comunicare al Consiglio Comunale la propria appartenenza ad Organismi, Associazioni o Società che abbiano rapporti con il Comune stesso”. Non appena tutti riceveranno la lettera con le disposizioni del presidente del consiglio, si saprà con più precisione anche se, come recita la norma, gli organismi a dovere essere citati saranno solo quelli che hanno rapporti con l’amministrazione o se lo sforzo verso la trasparenza sarà così ampio da richiedere che vengano menzionate nel dettaglio tutte le associazioni o società con cui mantengono rapporti i membri di Giunta e Consiglio. Nel secondo caso politici e dirigenti potrebbero essere costretti, per esempio, a dichiarare ogni affiliazione, dal circolo degli scacchi alla Massoneria. Il secondo modulo sarà comunque di più agevole compilazione e quindi le operazioni, salvo proteste degli interessati che difficilmente tarderanno ad arrivare, potranno essere chiuse in tempi strettissimi.

I MOTIVI Il presidente Depau sulla decisione di pubblicare i dati: «Vogliamo vigilare contro i possibili conflitti d’interesse»

UNIVERSITÀ Tasse sul Master&Back, attesa per il ministero

UN RICERCATORE Possibile la detassazione del Master and Back

n Diminuiscono le tasse per le borse dell'alta formazione del Master and Back. Rimarrà qualche centinaio di euro in più nelle tasche dei borsisti, si attende solo il via libera del ministero. A dare la notizia è Stefano Tunis, direttore dell'Agenzia regionale del Lavoro: «La tassazione che veniva applicata a queste borse di studio riduceva la cifra netta a vantaggio degli studenti, attraverso un'analisi e un lavoro scrupoloso e sulla base di un parere di un interpello posto all'agenzia delle entrate presentato nel novembre del 2010, siamo riusciti ad avere la possibilità di effettuare la tassazione solo sulla quota regionale». «Inoltre - aggiunge Tunis - stiamo effettuando delle verifiche di appro-

fondimenti per verificare la possibilità da parte di chi è già stato tassato, di avere indietro quelle somme da parte dell'Agenzia delle entrate. La speranza è che un programma che ha creato diverse perplessità, d'ora in poi sia considerato un programma stabile». Hanno espresso piena soddisfazione i membri del comitato Master and Back, che da anni combattono per capire le “anomalie” riguardo le tassa-

IL NODO L’Agenzia del Lavoro sta verificando con Roma la possibilità di diminuire l’imposizione fiscale sulle borse

zioni applicate: «Aspettavamo questa notizia da due anni - dice con soddisfazione Davide Fara, un membro del Comitato - avevamo ragione noi. Perché hanno sempre parlato di cifre al lordo? Ci dovevano dire quali erano i criteri di tassazione, ci hanno tassato al 43%. Senza i soldi tu non porti avanti il tuo progetto master, parlando con diverse persone mi sono reso conto che c'era qualcosa che non stava funzionando e non si tratta di poche centinaia di euro, vogliono minimizzare il problema? Abbiamo cercato un avvocato, raccolto i dati delle persone che volevano entrare in causa, e secondo i calcoli del mio avvocato, dovrei ricevere 8 mila euro». Monica Magro


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CAGLIARI MUSEI CIVICI DA OGGI GLI ORARI ESTIVI PER LA GALLERIA DEI GIARDINI PUBBLICI

ELMAS APPENA SCESO DALL’AEREO VIENE PORTATO VIA DAI CARABINIERI

BARRACCA MANNA UN EMENDAMENTO PER RECUPERARE TRE MILIONI DI EURO

n Da oggi cambiano gli orari dei musei civici. La Galleria comunale d’Arte resterà aperta tutti i giorni, martedì escluso, dalle 11 alle 21. Il museo d’arte Siamese “Stefano Cardu” sarà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, lunedì escluso. La biblioteca specialistica in Storia dell'arte sarà aperta lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 21, il Guardino da leggere ci sarà lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, sempre dalle 11 alle 21.

n Ieri mattina i carabinieri sapevano che sarebbe arrivato a Cagliari. Militari in borghese presidiavano l’uscita degli arrivi internazionali. Quando è arrivato il volo da Valencia un ragazzo africano, probabilmente nigeriano, è stato subito individuato dai carabinieri e accompagnato a bordo della loro auto parcheggiata lì davanti. È possibile che si trattasse di un corriere della droga.

n Durante la discussione del collegato alla Manovra in Consiglio regionale i consiglieri Pdl Edoardo Tocco, Carlo Sanjust, Simona De Francisci, Alessandra Zedda e Onorio Petrini hanno presentato un emendamento per finanziare le opere di urbanizzazione primaria a Barracca Manna. La richiesta è di prevedere 3 milioni di euro per il trienno 2012-2014, che si sommano ai fondi già messi a disposizione dal Comune.

Via Sauro Villa del Comune e abbandonata LA BEFFA L’immobile cade a pezzi anche se è di proprietà del Municipio. Un ex gioiello del Patrimonio sprecato n C'è chi è disposto a pagare migliaia di euro al metro quadro per un piccolo appartamento in quella zona di Cagliari. Il comune, invece, al numero otto di via Nazario Sauro, si concede il lusso di tenere una villa in stato di completo abbandono, pericolante e sporca. Si può entrare a Villa Ciusa da quello che doveva essere il giardino laterale. Allo stabile si può accedere facilmente attraverso una grande finestra. Per terra calcinacci, guano e sporcizia di ogni genere. La stanza è ampia, illuminata da uno squarcio dovuto al crollo di parte del tetto. Si prosegue in un andito, dal soffitto pendono dei cavi. Sulla destra una porta ad arco, murata, a sinistra una seconda stanza, più piccola della precedente, ma nelle stesse condizioni. La luce filtra dalle finestre attraverso la giungla verde che ha completamente bloccato l'ingresso principale. Proseguendo oltre, uno stanzino, a fianco un passaggio secondario per il giardino. Alla fine dell'andito, salendo qualche gradino, ci si trova in una sala più grande delle precedenti con un finestrone e una porta che si affaccia sull'esterno, su un lato tre porte: un altro stanzino, un piccolo bagno, nel quale è rimasta soltanto la cassetta dello scarico, e una scala a chiocciola in legno che pare pericolante. Viste le condizioni in cui si trovano pareti e soffitti, non è il caso di avventurarsi oltre. In tutta la villa i muri sono scrostati e, in diversi punti, si vedono i mattoni. Tra i calcinacci, nella stanza grande c'è un maglione, nella prima una coperta. Anche se quasi del tutto priva di infissi, per qualcuno, la villa abbandonata è stato un rifugio gradito per difendersi dal freddo. Dalla strada non si riesce ad avere una idea chiara del degrado in cui è stata lasciata la villa. Sul cancello principale un vecchio cartello indica che qualcuno aveva iniziato qualche tipo di lavori, ma non si riesce a leggere nessun riferimento dell'intervento. Un comitato di abitanti della zona, a maggio dello scorso anno, ha organizzato una protesta contro l‘a situa-

VIA NAZARIO SAURO Avvolta dalle piante si intravede Villa Ciusa, un patrimonio abbandonato del Comune

zione di l’abbandono: un gruppo di volontari ha potato le piante che, in quel periodo, avevano scavalcato il muro di cinta e invaso il marciapiede rendendo difficile pure passaggio di fronte alla villa. Tra di loro c'era Claudio Cugusi, attuale presidente della commissione Bilancio e patrimonio del Consiglio comunale. «Lasciare un bene di quel valore in quello stato è una follia» dice Cugusi, che ad aprile 2010, aveva anche presentato una mozione, proprio sull'argomento, all'allora sindaco Floris. «Purtroppo non è neppure l'unico caso. In questi giorni si sta parlando, ad esempio, della scuola Mereu, lasciata a se stessa e occupata da alcune famiglie senzatetto: dobbiamo e vogliamo trovare una soluzione quanto prima. Tutti gli immobili di proprietà del Comune che sono in stato di abbandono devono essere utilizzati e adeguantamente valorizzati». Michele Salis

DAVIDELENZA/FC

IL GIARDINO STERPAGLIE INCOLTE DOVE ABITANO SOLTANTO I GATTI

L’ESTERNO UN COMITATO DI VICINI HA TAGLIATO LE PIANTE IN STRADA

n Il giardino, nonostante sia abbandonato come la villa, ancora mantiene qualche sembianza della sua bellezza originaria. Gli alberi sono stati piantati ordinatamente e, in mezzo alle erbacce, si intravedono le mattonelle che delimitavano le aiuole. Decenni di abbandono, però hanno sconvolto il piccolo parco. Trasformandolo nel regno di un gruppo di gatti randagi. Qualcuno nel vicinato lascia ai felini acqua e cibo in abbondanza, forse nella speranza che riescano a tenere lontano i topi, ospiti certamente meno graditi.

n A maggio del’anno scorso un comitato di cittadini ha detto basta. Erbacce e rampicanti avevano ormai invaso anche il marciapiede di fronte all'ingresso principale, e i residenti non li volevano più. Armati di scale e cesoie i volontari avevano liberato il muro, tentando di pulire un po' lo stabile e appendendo uno striscione: «Fuori i topi, dentro i bambini». Oggi la situazione delle piante di fronte all'ingresso è migliorata, non altrettanto si può dire dell’intero edificio, lasciato a se stesso.

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CAGLIARI

Piazza Garibaldi Corteo per Giuliani n Appuntamento quest’oggi alle 17 in piazza Garibaldi per il popolo degli antagonisti e della sinistra per ricordare la morte di Carlo Giuliani. Il 20 luglio di dieci anni fa, durante le manifestazioni contro il G8 di Genova, il ragazzo - figlio di una storica militante genovese e di un sindacalista del-

la Cgil - venne ucciso con un colpo di pistola alla fronte da un carabiniere che si sentì minacciato dal lancio di un estintore verso la sua camionetta. A dieci anni da quei tragici giorni, che videro protagonisti e vittime anche numerosi giovani sardi e cagliaritani, il capoluogo isolano vuole ri-

trovarsi per non dimenticare e per celebrare appunto il decennale della morte di Carlo Giuliani. L’appuntamento di questo pomeriggio, sponsorizzato via internet, ha trovato numerose adesioni tramite Facebook. Sono attese alcune centinaia di persone.

CASSAZIONE

Bimba abusata tre pedofili a Buoncammino n Tre persone arrestate per pedofilia. La giustizia ha fatto il suo corso e, nonostante la vittima nel frattempo sia diventata maggiorenne, lunedì due uomini e una donna sono stati portati a Buoncammino con l’infamante accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di persona minore di anni 10. Gli episodi terribili di cui è stata vittima una bambina sono avvenuti più di 13 anni fa, ma Marcello Soro, residente in via Seruci, Raffaele Soro e Rita Cordeddu, residenti in via Abruzzi, sono appena stati arrestati. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cagliari sono andati a prelevarli dalle loro case all’ora di cena. Per i tre si sono spalancate le porte del carcere di Buoncammino. I tre probabilmente sapevano da anni a che destino andavano incontro per ciò che avevano commesso, perché la giustizia ha fatto il suo corso completo e c’è voluta la sentenza della Cassazione per rendere definitiva la loro pena e farli finire in cella. LE TRE CONDANNE Marcello Soro, 53 anni, è stato condannato a 12 anni di reclusione e i giudici l’hanno punito con un anno in più rispetto alle altre due persone coinvolte nella torbida vicenda: il suo familiare Raffaele Soro, 60 anni, e l’amica Rita Cordeddu di 45 anni. Gli ordini di carcerazione per i tre sono stati emessi lunedì stesso dalla Procura generale della Repubblica per l’applicazione della sentenza definitiva stabilita della Corte suprema di Cassazione. I tre avrebbero abusato in più circostanze di una bambina. Un reato già gravissimo di per sé ma addirittura aggravato dal fatto che la vittima avesse pochi anni di vita. Un’esperienza in grado di segnare una persona per sempre, impossibile da dimenticare. Ancor di meno se i responsabili non sono degli estranei. Nel 2002 arrivò la prima condanna e già in quella circostanza furono prese delle misure per tenere lontani i responsabili dalla giovanissima vittima. Adesso per i tre arrestati si sono aggiunti pure i confini ristretti delle loro celle di Buoncammino.

I PROGETTI L’idea d’impresa vincente era legata allo sfruttamento del turismo

Impresa Un laboratorio di idee

«Ma nessuno vuole investire» PIRRI Settanta tra professionisti e piccole e medie aziende riunite alla Vetreria per il concorso “Tourismart” di Sardegna Ricerche. Tra videogiochi sui nuraghi e progetti sul turismo n Un laboratorio di idee a caccia di soldi: tante proposte, e tanti cervelli che evitano di fuggire dalla Sardegna, quelli che si sono riuniti ieri nell’ex distilleria di Pirri. Per undici ore 105 giovani e meno giovani, liberi professionisti e piccole e medie aziende hanno dato vita al barcamp Tourismart organizzato da Sardegna Ricerche e dal network Sardegna 2.0 in collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo, Comune e Città dell’Impresa. Circa 60 idee di business nate per caso, da un’idea saltata fuori Tramatza qualche mese fa. Più di tutti ha creduto a questo progetto Sardegna Ricerche: «Siamo qui per dare concretezza alle idee, creare dei canali e trovare risorse, la giornata non è fine alla gara che mette in palio cinque mila euro, perché noi verbalizzeremo tutte le idee e andremo alla ricerca di

potenziali business», ha detto Francesca Murru. La testimonianza di Carlo Gallino però riassume il grande ostacolo: «Ero un imprenditore con tante idee ma in quanto giovane dovevo lavorare per altri, quando ho pensato di portare avanti le mie idee mi è stato detto che ero troppo vecchio e che dovevo collaborare con i giovani. In entrambi i casi mancano i soldi per sviluppare i progetti». Antonello Cocco, “brillante disoccupato” ha lamentato «la mancanza di strumenti finanziari. Bisogna essere imprenditori di se stessi, ma le idee non bastano e c’è troppa chiusura». I 60 partecipanti sono stati divisi a caso e al caso è stata affidata la creazione dei gruppi di lavoro. Le idee hanno tutte gli stessi comuni denominatori: innovazione, patrimonio regionale e business. Tutti hanno bisogno di qualcuno che creda in loro. Si-

mone Kalb punta alla valorizzazione delle case cantoniere: «Riqualificandole in modo uniforme e tracciando dei percorsi turistici con delle strutture ricettive lungo le strade sarde», poi c’è chi da ai turisti la possibilità di scelta: “Puzzle your holiday” l’idea presentata da Sandro Pinna per far comporre al turista il pacchetto che più desidera sfruttando un network è quella che ha vinto la competizione. Un gruppo ha puntato tutto sugli smartphone e su un’applicazione che fornisce le mappe e i punti strategici di Cagliari, e poi c’è chi sfrutta la scia dei reality: «Il turista viene in Sardegna e paga la vacanza però viene ripreso durante il periodo e le riprese vengono pubblicate per essere votate. Chi riceve più voti vince la vacanza». Percorsi alla scoperta della Sardegna seguendo itinerari enogastronimici delle realtà minori. E c’è ci ha creato un videogioco interattivo e turistico basato sui Nuraghe. E tante altre idee, più o meno vincenti che provano che le proposte per far crescere la Sardegna. Lazzaro Cadelano

LO SPIRITO 5000 EURO PER IL VINCITORE n Alla fine c’è stato un vincitore della giornata del barcamp Tourismart: il gruppo che è risultato il più votato dagli stessi concorrenti porterà a casa un assegno da cinquemila euro. Un simbolo, più che altro, buono per avviare un progetto, ma non per portarlo a termine. Ma la rassegna di business ospitata ieri a Pirri non punta alla gara ma alla produzione di idee. L’eredità della giornata è semmai l’esigenza di questo tipo di rassegne, di progetti nati per un incontro e un confronto casuale che può dare vita a un nuovo progetto o migliorarne altri già esistenti. E chissà che magari l’idea passata inosservata non trovi un finanziatore pubblico o privato per valorizzare la Sardegna, il turismo e far lavorare dei cervelli isolani che non vogliono fuggire.

STADIO Il Comune di Elmas dà il via libera a Cellino

LO STADIO Il progetto per il nuovo impianto del Cagliari Calcio

n Il consiglio comunale di Elmas ha detto sì: il nuovo stadio del Cagliari Calcio si può fare nel territorio comunale vicino all’aeroporto. Tecnicamente il consiglio si è espresso sull’esame delle osservazioni alla valutazione ambientale strategica (Vas) e sull’adeguamento del Puc al piano paesistico regionale. Ma il verdetto dell’assemblea non è altro che un via libera alla realizzazione dell’impianto voluto da Massimo Cellino. «Noi abbiamo fatto la nostra parte», spiega il sindaco Valter Piscedda alla fine della seduta, «adesso la palla passa alla Provincia che dovrà dialogare con la Regione e poi la pratica tornerà a noi». Burocrazia che non dovrebbe mettere troppi ostacoli alla

realizzazione del piano del patron rossoblù. Di mezzo, più che gli enti locali, potrebbero mettersi tanti altri soggetti che verranno coinvolti in un momento successivo. Come l’Enac (Ente nazionale aviazione civile), che in passato ha messo molti paletti al progetto, sostenendo che uno stadio a due passi dall’aeroporto potrebbe creare difficoltà alla normale attività dello scalo. «La presa di posi-

LE DECISIONE “Compatibilità ambientale” dell’impianto Il sindaco Piscedda: abbiamo fatto la nostra parte

zione dell’Enac è assurda», sostiene Piscedda, «il paese è attaccato all’aeroporto eppure non si è mai posto il problema per la circolazione aerea». In realtà l’Enac esce per conto della Sogaer, società di gestione dello scalo, che non ha mai nascosto di volersi accaparrare i terreni al centro dell’operazione del Cagliari Calcio. Infatti ha presentato anche delle osservazioni in Consiglio: «Le abbiamo respinte», dichiara laconicamente il sindaco. Che adesso, seguendo i tempi della burocrazia, dovrà incontrare tutti i soggetti interessati dall’intervento. Oltre all’Enac ci sono Ferrovie e ministero della Difesa, per esempio. L’iter, su questo versante, è ancora lungo.


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CAGLIARI

Volontariato Un progetto per cinque n Lavorare nei territori per implementare il capitale sociale. Questo uno dei motivi ispiratori del progetto Piccole Associazioni Crescono, presentato nella sede della Arcoiris onlus e che ha il fine di sostenere l’organizzazione delle cinque associazioni coinvolte nell’iniziativa. Il progetto durerà un anno e

potrà contare su un fondo di 40.000 euro finanziato dalla Fondazione con il sud e che verrà utilizzato per organizzare seminari sul management delle associazioni, sulla mediazione culturale e la gestione dei conflitti. Tra gli aspetti più interessanti del progetto c’è la creazione di una banca dati condivisa

che conterrà i nominativi dei volontari coinvolti con relativo curriculum. In tal modo si favorirà lo scambio e il confronto tra le parti in causa proteso alla realizzazione di azioni comuni. Il programma di sostegno si concluderà a giugno 2012 con un evento finale. F.S.

LA DENUNCIA

Soldi alle famiglie con bimbi all’asilo Mistero sul bando n I soldi ci sarebbero, il bando no: il ritardo nella pubblicazione da parte della Regione continua ad alimentare le preoccupazioni di numerose famiglie che da tempo aspettano di poter partecipare a “Ore preziose”, progetto che prevede l’erogazione di contributi a favore di genitori di bambini tra i 3 e 36 mesi che frequentano asili autorizzati. L’anno educativo 2010-2011 è finito, ma dei contributi non c’è traccia. Da più parti è giunta la denuncia del rallentamento della procedura. A rendere ancora più inspiegabili le lungaggini c’è il fatto che in ballo ci sono fondi Ue, già stanziati. In prima linea il presidente del forum delle associazioni familiari della Sardegna Carlo Pisano, che ha spedito in Regione, a Cappellacci e Liori, due lettere con le quali si sollecita un intervento in tempi rapidi. «Sembra manchino volontà e impegno per rendere puntuale, democratico e trasparente un servizio che, per sua natura, riveste rilevanza pubblica», si legge nella lettera. Dalla Regione finora nessuna risposta. Tuttavia sembrerebbe che lo stallo del procedimento di adozione del bando sia dovuto ad una ipotetica volontà dell’esecutivo regionale di affidare la gestione di “Ore preziose” alle Province. Lo spiega anche l’assessore provinciale alle Politiche sociali Angela Quaquero, che rispondendo all’interrogazione del consigliere Pd Emanuele Armeni, ha affermato: «Qualora fosse necessario un nostro intervento siamo disponibili a dare il giusto contributo». «Dobbiamo rilevare la grave insufficienza delle politiche di conciliazione sociale nella nostra Regione», attacca ancora Pisano, «Il ritardo del bando “Ore preziose” vanifica le specifiche finalità per cui il bando è nato e determina una clamorosa debacle dell’assessorato alla Sanità e assistenza sociale rispetto a temi dell’agenda europea e italiana». Così si conclude la lettera firmata dal presidente Carlo Pisano. Che adesso passa la palla alla Regione, e resta in attesa di una risposta, come tante famiglie cagliaritane. Francesca Serra

«Sembra manchino volontà e impegno per rendere puntuale, democratico e trasparente un servizio che, per sua natura, riveste rilevanza pubblica», Carlo Pisano, presidente del Forum delle associazioni familiari della Sardegna

IL VESCOVO Monsignor Mani lascerà Cagliari per raggiunti limiti di età

Chiesa Mani lascia la Curia

in pole position c’è don Negri LA SUCCESSIONE L’attuale vescovo di San Marino, tra i “falchi” della Cei, il candidato più forte per l’avvicendamento a capo della Diocesi più importante dell’Isola: la nomina però potrebbe slittare n Novità in arrivo nella diocesi cagliaritana. Secondo la rivista Chorus, il successore di monsignor Giuseppe Mani, ormai in pensione per i limiti d’età, è don Luigi Negri, vescovo di San Marino dal 2005, pilastro importante della Cei. Se la notizia venisse confermata, potrebbe chiudersi con il nuovo vescovo uno dei capitoli più movimentati della storia cattolica del capoluogo. Che ha visto contrapporsi da una parte l’arcivescovo ancora ufficialmente in carica e dall’altra i fedeli di don Mario Cugusi, trasferito proprio da Mani dalla parrocchia di Sant’Eulalia con l’avallo della Congregazione dei Vescovi. La “guerra” si era caratterizzata per numerosi colpi di scena, tra lettere di fuoco inviate al Papa Benedetto XVI e scioperi dell’otto per

mille dei “supporter” di don Mario, scontenti per “il silenzio assenso” del Santo Padre. Con l’arrivo del nuovo vescovo finirebbero le voci sul presunto “prolungamento” del mandato di Mani, ventilato proprio dal diretto interessato, che avevano riacceso le polemiche. Anche se è la stessa rivista cattolica Chorus a precisare che in “Italia i tempi di nomina di un vescovo variano tra i sei mesi ed un anno”. E “un’accelerazione da parte del Vaticano sarebbe un segnale chiaro di voler eliminare il senso di malessere diffuso in diocesi”. Con la nomina di don Luigi Negri verrebbero esclusi i candidati “sardi”: in pole position c’erano l’attuale arcivescovo di Oristano, monsignor Ignazio Sanna, e quello di Sassari monsignor

info

DON LUIGI NEGRI Ordinato sacerdote nel 1972 è membro della Cei e si occupa di scuole cattoliche

Paolo Atzei. E nel caso in cui i “rumors” su Negri non venissero confermati, tra i papabili “continentali” per la successione ci sarebbero don Mariano Crociata, attuale segretario Cei e l’ex vescovo di Iglesias, ora a Ivrea, don Arrigo Miglio. Don Luigi Negri è vicinissimo al cardinale Dionigi Tettamanzi dal quale ha ricevuto la nomina di vescovo. Settant’anni, fu uno dei più stretti collaboratori di don Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, e il primo presidente di Gioventù studentesca” dal 1965 al 1967. È considerato, precisa ancora Chorus, uno dei vescovi più interventisti della Cei. In pieno Rubygate, dichiarò che “la moralità dei politici va giudicata dall’impegno nel perseguimento del bene comune che consiste nel benessere del popolo e nella libertà della Chiesa. Sembra che su Berlusconi ancora prima del processo la magistratura abbia scritto la sentenza della colpevolezza”. Francesca Ortalli

Aeroporto Il caso dei tassisti arriva in Consiglio regionale

CAGLIARI-ELMAS Ancora tesi i rapporti tra i tassisti dei due comuni

n I tassisti dell’aeroporto arrivano in Consiglio regionale. Il servizio allo scalo di Elmas è diviso tra i tassisti del Comune su cui ricade l’aeroporto e quelli del capoluogo. ma i rapporti non sono idilliaci e la confusione coi turni ha scaldato gli animi. Per sollevare la questione i 105 tassisti di Cagliari lunedì 11 hanno manifestato dal centro di Cagliari fino all’aeroporto di Elmas. La loro protesta ieri è arrivata in Consiglio regionale con l’interrogazione della consigliere del Pdl Simona De Francisci che ha portato il caso all’attenzione del’assessore regionale ai Trasporti Christian Solinas. «La Regione, sulla base della normativa vigente, risolva, con urgenza, la vertenza sorta fra i tassisti

di Cagliari e quelli di Elmas, e che riguarda la turnazione del servizio nei pressi dell’aeroporto “Mameli” di Cagliari-Elmas» - ha chiesto De Francisci, numero due del Pdl dell’Aula di via Roma. Il consigliere regionale ha sottolineato che spetta alla Regione il compito di provvedere e intervenire in casi come qusto, quando cioé le due amministrazioni comunali e le associazioni di catego-

TURNI CONTESI Il consigliere Pdl De Francisci ha chiesto all’assessore ai Trasporti di risolvere la vertenza tra taxi

ria non trovano l’accordo per i turni del servizio in aeroporto. Però la questione nasconmde un altro problema, come ha evidenziato sempre Simona De Francisci: «Ma la Regione può decidere solamente sentita la Commissione consultiva regionale prevista per legge, commissione che la Regione Sardegna non ha mai istituito». A quel punto la richiesta del consigliere all’esponente della Giunta è stata di conoscere i motivi per cui questo organismo non sia stato ancora istituito e i tempi necessari per rendere operativa questa commissione. Ribadendo la richiesta di intervento per risolvere lo scontro in atto tra i tassisti dei due Comuni coinvolti


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SPORT IBARBO OGGI LASCIA LA COLOMBIA, DOMANI SARÀ A CAGLIARI n Potrebbe essere la “star” del campionato se tutto dovesse andare come pensa e spera il presidente Cellino e come ogni star si è fatto attendere. Colpa delle lunghe procedure per la documentazione che il nuovo attaccante del Cagliari ha dovuto richiedere prima di raggiungere l’Italia. Se i documenti italiani sono pronti, quelli colombiani sono stati definiti solo nella giornata di ieri. Quindi oggi Ibarbo prenderà l’aereo per trasferirsi nell’Isola e già da domani sarà al centro di Assemini per allenarsi con il resto del

gruppo. Probabilmente già venerdì pomeriggio potrebbe esserci la presentazione del giocatore che fa i cento metri in 10,5 secondi, in conferenza stampa, nuova scommessa del presidente rossoblù che potrebbe dare al tecnico Donadoni una varietà di combinazioni d’attacco. Ibarbo, classe 1990, è stato salutato con affetto dai suoi tifosi connazionali nel Web ed ha già catturato la simpatia dei tifosi rossoblù. Da domani, quindi, gli attaccanti del Cagliari saranno 5: con Ibarbo Nenè, Suazo, El Kabir e Larrivey.

Cagliari King David

entra tra gli applausi Cellino: «È casa sua» ASSEMINI Ieri la visita medica poi in campo. Il presidente: «Firmerà quando vuole, deve riconvincersi del suo valore»

di Gabriele Lippi n Quando appare in campo gli applausi sono tutti per lui. La gente lo chiama e David Suazo si gira, alza il braccio verso le tribune, e saluta i 500 che hanno preferito un pomeriggio ad Assemini a uno al mare. Lo aspettano da mezzora, e da quattro anni. Da quando lasciò Cagliari per l'Inter, mettendo in valigia la fascia da capitano e i 102 gol che lo rendono il secondo marcatore di sempre della storia rossoblù. Suazo è tornato e già solo vederlo in campo fa rumore. Rumore di applausi e grida di incoraggiamento. Di mattina la visita medica e il pranzo saltato coi compagni. Poi la seduta d'allenamento iniziata in palestra, mentre il pubblico sugli spalti lo attendeva. L’INGRESSO DELLA PANTERA Poi è uscito allo scoperto, con il solito passo caracollante, il solito atteggiamento schivo, il solito mezzo sorriso timido e impacciato.Sa che da lui ci si aspetta sempre qualcosa di speciale e sa che non sarà semplice darlo. Prima di tutto dovrà dimostrare a Donadoni di avere ancora le qualità che l'hanno portato a giocare la Champions League e a diventare campione d'Italia. Cellino lo guardava, ricordando quando dieci anni fa era arrivato con le valigie dall’Honduras: un ragazzino. «Questa è casa sua», ha commentato il presidente. «Qui può fare quello che vuole, anche decidere quando firmare». E poi una preoccupazione: «Il problema può essere solo psicologico, deve convincersi del suo valore. Il solo fatto che sia qui per me è già una scommessa vinta». Ora l'incubo potrebbe essere finito, e David si alle-

na con i compagni che furono e che sono tornati ad essere, e con quelli che lo sono per la prima volta. Un po' di torello (è il più veloce a recuperare la palla quando si trova al centro), una corsetta blanda, e poi finalmente un assaggio di partitella. Un 11 contro 11 a metà campo, in canottiera bianca come Conti, Nainggolan, Nené, Cossu, Canini, Agostini. Se non è la squadra titolare poco ci manca, e non può che essere un segnale positivo. Forse anche Donadoni comincia a crederci e già lavora sull'intesa tra il brasiliano dalla bomba facile e l'honduregno dallo scatto bruciante. I tifosi attendono una sua giocata, e al primo pallone controllato gli urlano «David, vola!». Lui ancora non lo fa, la condizione non sembra quella dei tempi migliori, e andare via in progressione è molto più difficile se il campo è grande la metà, ma il tempo per lavorare c'è tutto e la gente ci crede. «Deve ancora rimettersi a posto, ma tornerà grande», commenta un ragazzo sugli spalti, mentre Suazo in campo si fa chiudere da Astori in un paio di circostanze, sbaglia un cross di sinistro (è giusto specificarlo per rendergli pienamente giustizia), manda un pallone fuori con un colpo di testa che non è mai stato il pezzo forte del suo repertorio, e sempre di testa serve a Nené l'assist per il gol che accorcia le distanze. La gente gradisce a applaude ed incita quella che potrebbe essere la nuova coppia del gol in grado di far sognare il Sant'Elia. Alla fine la sua squadra viene sconfitta per 2-1 dagli arancioni, con reti di Lazzari ed El Kabir, e con un gol annullato a Larrivey dall'arbitro Donadoni. Suazo non segna, ma tutto questo conta molto relativamente. Per ora ci si può accontentare di averlo riaccolto a casa, di aver già vinto questa prima scommessa. David è parte della storia del Cagliari e lo resterà sempre, comunque vada. Basta guardare gli occhi e i sorrisi dei tifosi che lasciano un po' alla volta il centro sportivo Ercole Cellino. «Il Cagliari è da paura», è la prima impressione di

numeri 1999

Dodici anni fa David Suazo arrivò dall’Honduras per giocare nella Primavera del Cagliari

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Il numero delle reti realizzate dall’attaccante con la maglia del Cagliari (secondo solo a Gigi Riva)

8

I gol realizzati con la maglia dell’Inter dove non ha trovato molto spazio

un tifoso entusiasta, «Suazo può darci tanto, ci fa piacere che sia tornato», aggiunge un papà con moglie e bambino al seguito. Qualcuno ha paura che la pressione possa giocare brutti scherzi sul ragazzino di Tegucigalpa, ma infondo la fiducia supera ogni timore. Perché ci sono cose difficili da cancellare, come una promozione in serie A sigillata con una doppietta al Sant'Elia contro la Salernitana, come un centinaio di gol, come quelle incredibili fughe da football americano, evitando qualsiasi tentativo di placcaggio prima di scagliare in rete il suo destro fulminante. Immagini ben chiare negli occhi dei cagliaritani, che sperano di rivederle il prima possibile. “David, vola!”, più veloce che puoi. Per tornare ad essere la Pantera di una volta, per tornare ad essere Re. Re David.

DAVID SUAZO Proviene da una famiglia di calciatori professionisti. Il suo debutto nell’Olimpia. Tabarez lo nota durante il Mondiale Under 20 disputatosi in Nigeria nel 1999. Da lì finì al Cagliari, in panchina perché davanti a sé c’erano Oliveira, Corradi, Morfeo, Mboma. Segna il primo gol col Piacenza.

IL PRESIDENTE «Acquafresca? Non aveva più fame»

ASSEMINELLO Il presidente Massimo Cellino con Sandro Angioni

FOTOCRONACHE

n «La rosa è già pronta, poi Donadoni valuterà». Vuoi vedere che cinque attaccanti gli bastano? E che oltre al capitolo Acquafresca in attacco chiude anche tutti gli altri capitoli? E che ha detto di volere un’altra punta solo per far digerire Suazo e farlo rientrare senza pressioni a Cagliari? Massimo Cellino intanto risponde al quesito del giorno: Robert Acquafresca è al Bologna. Tentare o meno un blitz per riprenderlo? «Giusto che vada a Bologna, se io l’avessi voluto l’avrei riscattato». Ma non per fare l’ariete. «Acquafresca pesa 68 chili, non può fare la prima punta e non ha la fame di gol di un tempo. Ora sono contento che vada al Bologna, almeno conserva i colori rossoblù». La scelta fatta

l’anno scorso è presto spiegata: «Si doveva fare uno scambio con Marchetti poi saltato, lui si era ridotto l’ingaggio e per non deluderlo venne a Cagliari». A questo punto, presi Gazzi e Abramov, non resta che aperta la questione Candreva, «giocatore di qualità», come lo ha definito il presidente, che però non è in imminente arrivo e Cellino spiega perché: «Gli ho offerto 500 mila euro, 300 mila

SU CANDREVA «Gli ho offerto 300 mila euro più altri 200 se supera le venti presenze. Deve scommettere su se stesso»

più cento e altre cento ancora se supera le dieci e venti presenze - ha detto Cellino - Lui è titubante ma deve scegliere se scommettere su di lui o meno, se vuole l’inferno oppure il purgatorio». Poi il presidente rossoblù rassicura Agazzi, al quale aveva tolto stabilità con il tentativo di ingaggio di Amelia. Dopo avergli preso il preparatore Paolo De Toffol afferma: «L’anno scorso ha sofferto la presenza di Marchetti, quest’anno starà più tranquillo e farà meglio». Capitolo chiuso nel reparto portieri. Vigorito sta riprendendosi dall’infortunio (pulizia al ginocchio) e, con l’arrivo di Avramov finirà al Gubbio con Ragatzu. Terzo portiere sarà Ruzittu. Virginia Saba


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SPORT ZAMPARINI « UN’OFFERTA PER PASTORE LA ROMA SE LO VUOLE DEVE AFFRETTARSI»

BOLOGNA ACQUAFRESCA HA FIRMATO PRESTITO CON DIRITTO DI RISCATTO

SERIE A L’ITALIA È LA PIÙ SPENDACCIONA PER IL MERCATO 300 MLN CON I “PAGHERO”

n l presidente del Palermo, Maurizio Zamparini illustra il “piano Pastore”. «Ieri mi ha parlato un grande club europeo e mi ha detto di abbassare il prezzo da 50 a 45, io ho riferito che dovrà parlare con il procuratore Simonian. La Roma se lo vuole deve affrettarsi, perchè credo che entro dieci giorni si potrebbe risolvere la situazione. Accetto solo cash - prosegue - e non contropartite tecniche. Vuicinic? Non posso pagarlo».

n «Robert Acquafresca giocherà il prossimo campionato con la maglia del Bologna». L'ha comunicato la società emiliana con una nota sul proprio sito: «Il Bologna Fc 1909 comunica di aver raggiunto l'accordo col Genoa Cfc per il trasferimento dell'attaccante Robert Acquafresca al Bologna a titolo temporaneo con diritto di riscatto sulla metà del cartellino». Oggi in ritiro con la nuova squadra.

n Le squadre della serie A sono le più spendaccione. Come riportato su “Repubblica” hanno già superato con gli acquisti i 300 milioni di euro superando di 80 il Premier League (il campionato più ricco del mondo), e la Spagna di 130. Ma si paga la moda dell'estate scorsa: acquistare subito, con la formula del prestito con riscatto "obbligatorio" a 12 mesi. Regina del trend “pagherò” la Juve (per Motta, Pepe e Matri, ha speso oltre 37 mln).

MERCATO

SCUDETTO ‘06 MORATTI: «È UNA CONFERMA»

Presi Avramov e Gozzi: «Il sogno che si realizza» n «E cosa ci faccio con Avramov e Kasami? Un fritto misto?». Aveva scherzato appena una settimana fa. Ed ecco che il fritto misto lo fa, il presidente Cellino, proprio con Avramov («Me l’hanno proposto»), non con Kasami («E chi è?» aveva chiesto) ma con Gozzi («Ci interessa»). Il portiere serbo (1979) e il difensore (1986) sono stati ufficializzati ieri dal sito del Cagliari. «E ora siamo a posto - ha detto ieri Cellino - poi Donadoni valuterà in queste settimane se serviranno rinforzi». SIMONE GOZZI Il difensore arriva da Modena in comproprietà. Classe 1986 ha giocato con continuità dalla stagione 2007-2008 e accontenta Donadoni perché può giocare sia da terzino che da centrale. «Dire che sono contento è poco. Il Cagliari è una società importante, non potevo chiedere di meglio», le sue prime dichiarazioni riportate dal sito del Cagliari. «Spero di dare il mio contribut, ho saputo dieci giorni fa dell'interessamento della squadra rossoblù e qualche ora fa ho ricevuto la chiamata del mio procuratore». A 25 anni in serie A: «Speravo che arrivasse il prima possibile. Direi che è l'età giusta per poter dimostrare di essere all'altezza. Ho tanta voglia di cominciare, mettermi in gioco nella nuova categoria, crescere e dare una mano alla squadra. È un sogno che si realizza, le motivazioni sono altissime». Centrale ma non solo: «Quest'anno ho giocato praticamente solo da terzino destro, per esigenze della squadra, e non me la sono cavata male. Sono un destro naturale, un buon calcio, so dare il meglio in marcatura». CHI È VLADA AVRAMOV Svincolato dalla Fiorentina, sarà il secondo portiere di Agazzi (che hanno cercato di accontentare portandogli Paolo De Toffol, che già l’aveva seguito nella Triestina). Svincolatosi quest’anno dalla Fiorentina arriva al Cagliari a titolo definitivo. Negli ultimi cinque anni ha registrato solo cinque presenze con la maglia viola (era terzo portiere dopo Frey e Boruc), ma in passato è stato protagonista a Vicenza, Pescara e Treviso. Il 4 novembre 2009 ha esordito in Champions League (Fiorentina-Debrecen, vinta dai viola per 5-2).

DANIELE CONTI Il capitano rossoblù entra in campo per l’allenamento con David Suazo

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Conti Il capitano fa 13

«Noi oltre la salvezza» IL VETERANO Dal 1999 in rossoblù: «Il record di Brugnera è un sogno. Facciamo bene ma dobbiamo migliorare il finale di campionato. Suazo è molto motivato, Nainggolan e Astori futuri campioni» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Conti alla mano, Daniele farà tredici e diventerà il calciatore con più presenze in assoluto al Cagliari superando Brugnera. Nell'estate del 1999 sbarcò sull'Isola con un cognome ingombrante, 13 stagioni dopo è il giocatore simbolo dei rossoblù con 324 presenze: «Ogni tanto ci penso e sono contento di quello che ho fatto». Meno quattro, scongiuri a parte. «Il record è un sogno che spero di raggiungere al più presto. Paura? No, solo belle sensazioni, ho passato dei momenti brutti però alla fine sono riuscito a fare qualcosa di importante». L'inizio della storia in rossoblù sembrava portarsi già appresso la parola fine. «La maggior parte di quell'anno la feci fuori rosa. Sono stato

criticato ma è stata colpa mia perché non stavo facendo bene». Scappare da Cagliari mai. «Quando passi momenti brutti ci pensi però ho sempre scelto di restare qui, andrò via quando me lo dirà il presidente». Di momenti difficili ce ne sono stati, soprattutto nell'ultima stagione con Bisoli e Donadoni. «È stato un anno particolare – ricorda Conti – ma penso di aver reagito alla grande grazie soprattutto all'aiuto dei miei compagni e all'appoggio della mia famiglia». Con papà Bruno sempre presente: «È importante aver una persona che ti indirizza per il verso giusto». Il capitano non si è sentito solo: «Qua siamo tutti capitani, io mi ispiro a Diego Lopez per me è stato fondamentale». Eppure si è sentito in discussione: «Giusto così, bisogna saper accettare le critiche». Anche se

arrivano dal tecnico, che poi l'ha riconfermato pubblicamente: «L'importante è chiarirsi, sono contento che Donadoni abbia espresso giudici positivi su di me perché io e lui lottiamo per lo stesso traguardo». Che dev'essere la permanenza in serie A. «Salvezza sì e poi cercare di puntare a qualcosa in più». Magari con un finale di torneo diverso: «Negli ultimi due anni abbiamo fatto sempre dei bei campionati ma ora il desiderio è di finirli bene». Anche se ricorda «che non è semplice salvarci con 10 giornate d'anticipo; guardate la Samp, è andata in B». L'obiettivo personale «è fare bene» senza pensare alla Nazionale («Per me conta solo il Cagliari») confermandosi goleador: «Non è facile segnare, sono 4 anni che faccio 5 gol spero di farne altri 5 perché porta bene, l’anno scorso ne ho sbagliato apposta...». Al nuovo arrivato Suazo dà il benvenuto: «È un grande giocatore, ha tante motivazioni e poi conosce l'ambiente». Le sorprese? «Nainggolan e Astori sono fortissimi, diventeranno campioni».

n «È una conferma, niente più che una conferma». Massimo Moratti, presidente dell'Inter, come riferisce il sito del club risponde, si limita a risondere così alle domande sulla delibera votata dal Consiglio federale sullo scudetto 2006. Quella che nella serata di lunedì ha approvato la “non revoca” dello scudetto assegnato a tavolino ai nerazzurri dopo la retrocessione all'ultimo posto della Juventus e la penalizzazione del Milan nell'anno di calciopoli. Il presidente incassa la scelta della Figc di dichiararsi non competente sulla revoca del titolo ai nerazzurri. La reazione della Juventus è stata molto diversa: preannunciata l’iniziativa legale in sede delle giustizia amministrativa e internazionale.

LIPPI IO IN ARGENTINA? SOLO VOCI SCONTATE

n «Ct dell'Argentina? Ho letto anche io, ma si tratta solo di voci o del classico abbinamento che si fa quando ci sono allenatori liberi. Penso infatti che una Federazione importante e prestigiosa come quella argentina, potrà scegliere ed individuare soltanto un tecnico del proprio Paese». Sono le parole dell'ex tecnico bianconero, Marcello Lippi sul suo futuro da allenatore. I pensieri sono rivolti anche alla Juventus che ad oggi è stata affidata ad un suo giocatore come Conte: «I calciatori lo paragonano a me per la grinta? Mi fa piacere perchè Antonio è stato un grandissimo giocatore che in campo ci metteva l'anima, voglia e appunto grinta. È sempre stato un trascinatore ha conquistato il gruppo».

Dilettanti Cuccuru si “riprende” la Nuorese, Tatti il tecnico

ROBERTO GOVEANI Il notaio ha rinunciato a rilevare la Nuorese

n La Nuorese riparte da dove si era fermata. Dopo i tentativi di cedere la società a Goveani e a una cordata di avvocati, il presidente Tino Cuccuru riprende in mano il club. Intanto ha iscritto la squadra per il prossimo campionato di Eccellenza, dopodiché ha bloccato il tecnico Tomaso Tatti e alcuni giocatori importanti già in verdazzurro la scorsa stagione come Soro, Muzzoni, Mingoia, Masia e Zara. Verranno fatti quattro acquisti, nel mirino sono entrati il regista Antonio Ferraro (sarebbe un ex, l’anno scorso si è diviso tra Samassi e Castiadas) e la punta Simone Stocchino in uscita da Tavolara. Sempre in Eccellenza, il Sanluri riparte da Enzo Zottoli dopo aver tentato di af-

fidare la squadra a Maurizio Erbì. Il presidente Paolo Pilloni, dopo aver iscritto la squadra, vuole affrontare la stagione con tanti giovani (Aru, Epis e Paschina su tutti) capitanati dal bomber Silvio Fanni. L’esterno Mattia Caddeo dovrebbe lasciare i biancorossi inseguito da squadre della penisola così come il mediano Angelo Marci. Una società in difficoltà è il Villacidro che, dopo l’uscita

IL RIENTRO Nessuna cessione del club, riconfermati tutti i big. Il Sant’Antioco prende Porcu, Nepitella passa al La Palma

del presidente Angelo Pistis, si è iscritto all’ultimo in campionato. La nuova cordata potrebbe far arrivare in porta Pomarè (ex Villacidrese), in alto mare la scelta del tecnico visto che Rossano Loi avrebbe declinato l’offerta. Sul mercato Mennella e il capitano Congia mentre il centrocampista Porcu ha firmato col Sant’Antioco. Il La Palma completa la campagna acquisti. Dopo aver preso il difensore Jacopo Damiano (ex Villacidro) e la punta Alessio Ferraro (dal Sant’Elena), trova il ‘93 che cercava: Alessandro Nepitella, ex Quartu 2000. Proprio il club biancoverde, in cerca del tecnico dopo l’addio di Zaccheddu, sta aspettando la risposta di Carlo Atzei.


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SPORT

Beach tennis I titoli sardi al Poetto n Dopo i sovrani della racchetta la Sardegna si prepara ad eleggere i campioni dei racchettoni. Nel prossimo fine settimana al Poetto di Cagliari, sui campi allestiti davanti al chiosco La dolce vita, si assegneranno i titoli sardi di beach tennis di doppio maschile e femminile. Big, amatori e nuovi appassionati. La Beach

Tribù di Cagliari organizza con la Fit regionale l’ottava edizione degli Assoluti sardi: a dimostrazione che la disciplina è giovane, ma in Sardegna in crescita costante e registra record su record di iscritti. La coppia da battere nel maschile è formata da Max Conti e Michele Floris (Beach Tennis Cagliari) campioni

Scherma Oro agli Europei

in carica da 4 anni di fila, mentre sul trono rosa c’è la coppia Federica De Fraia e Stefania Accardi consacrate l’anno scorso a Olbia. Sabato i gironi eliminatori che qualificheranno le 16 coppie che domenica si contenderanno a eliminazione diretta lo “scudetto”. L.C.

NUOTO .MONDIALI A SHANGHAI .

nella sciabola a squadre TOUR VINCE HUSHOVD SHOW DI CONTADOR n Thor Hushovd mette a segno il secondo successo di tappa al Tour de France, anche grazie all'opera del compagno di squadra Hesjedal. Il corridore della Garmin ha vinto la sedicesima tappa, la Saint Paul Trois Chateaux-Gap, di 162,5 km, precedendo in volata sul traguardo il connazionale Edvald Boasson Hagen, terzo posto per Ryder Hesjedal. Il francese Thomas Voeckler conserva la maglia gialla davanti a Cadel Evans (BMC) a 1'45’’. Seguono i fratelli Schleck con Frank (Leopard) a 1'49’’ e Andy (Leopard) a 3'03’’. Quinto Samuel Sanchez (Euskaltel) e sesto Alberto Contador (Saxo Bank). Settima posizione per Ivan Basso (Liquigas) e ottava per Damiano Cunego (Lampre) a 4'01’’. La tappa è però vissuta sul tremendo attacco di Alberto Contador sul Gpm di 2/a categoria previsto nel finale.

SHEFFIELD Montano, Tarantino, Occhiuzzi e Pastore hanno battuto la Germania 45 stoccate a 38. È il terzo anno consecutivo che gli azzurri si aggiudicano il titolo continentale n Si chiudono con un altro successo italiano gli europei di scherma a Sheffield. L'ultimo oro azzurro, il quinto dall'inizio della competizione, è appeso alle sciabole della squadra maschile, quelle di Aldo Montano, Luigi Tarantino, Diego Occhiuzzi e Giampiero Pastore, che hanno sconfitto in finale la Germania del numero 2 al mondo Limbach per 45-38. Sei ori, due argenti, due bronzi. L'Italia ha letteralmente dominato la rassegna continentale. A farla da padrone, come al solito è stato il fioretto. Gli azzurri hanno vinto tutti e quattro i titoli messi in palio nell'arma, facendo tripletta coi ragazzi e doppietta con le ragazze, e arrivando all'oro anche nelle due prove a squadre. La sorpresa si chiama Giorgio Avola, capace di laurearsi campione continentale a 22 anni, davanti ai

ben più quotati connazionali Andrea Cassarà e Andrea Baldini, rispettivamente argento e bronzo. In campo femminile si conferma l'ascesa di Elisa Di Francisca, che in finale ha sconfitto la Vezzali confermando il titolo mondiale vinto a Parigi nel 2010. E si conferma anche il leggero calo di super Vale, bronzo mondiale e argento europeo. Quando lei inciampa ci pensa Elisa, e tutto resta in Italia, o per essere più precisi a Jesi. Molto bene anche le ragazze della sciabola, oro davanti all'Ucraina, e Nathalie Moellhausen, bronzo nella spada femminile come ai mondiali di Parigi. Tra poco più di un anno ci sono le Olimpiadi di Londra, tra qualche mese i mondiali a Catania. L'Italia partirà ancora una volta in pole, ma questa non è una notizia. G.L.

Grimaldi e Cagnotto sul podio Argento e bronzo per le azzurre n Un argento dal fondo con Martina Grimaldi e un bronzo miracoloso che regala a Tania Cagnotto un posto nella leggenda dei tuffi azzurri. L'Italia entra nel medagliere dei Mondiali di Shanghai con due prodezze rosa. A rovinare parzialmente la festa azzurra è il malore che costringe al ritiro Giorgia Consiglio. Vicecampionessa mondiale di specialità, de-

tentrice del titolo europeo, si ritira dopo circa 5 km per una crisi di panico. Alalrme rientrato. La Cagnotto compie un capolavoro nella finale dal trampolino di 1 metro. Sbaglia il secondo tuffo, non molla e risale fino al 3° posto con 295,45 punti: bronzo, quinta medaglia mondiale in carriera e quarto piazzamento consecutivo sul podio iridato.


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CULTURA

NOTTE DEI POETI Ecuba, Penelope e Cassandra Iaia e Rita esplorano le donne di Massimiliano Messina

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aia (Forte) più Rita (Atzeri) uguale “fuochi” in scena. L’una, interprete intensa, carica di pathos e personalità, lo sa bene chi la ricorda ai suoi esordi cinematografici, musa di Pappi Corsicato in “Libera” e ne “I Buchi neri”. L’altra, attrice made in Sardinia, dal retroterra ormai solido, formatasi alla scuola del Crogiuolo di Mario Faticoni. E “Fuochi - le donne nel mito” è il titolo del recital che Iaia e Rita portano stasera in prima nazionale, alle 21,30, sul palco del Civico di Cagliari per la Notte dei Poeti. Uno spettacolo prodotto proprio dal Crogiuolo, di cui le due interpreti sono anche autrici, sotto la supervisione attenta e molto esigente della regista Serena Sinigaglia. Il labor limae è stato continuo, durante le prove il testo ancora tagliato, cucito, plasmato e forgiato. La Forte e la Atzeri prestano voce e corpo a Medea, Penelope, Cassandra, Clitennestra, Antigone, Ecuba, Elena, fanno rivivere le icone femminili del mito greco, quelle raccontate da Eschilo, Sofocle, Euripide, Omero, e le sviscerano in tutte le loro declinazioni, di madre, figlia, moglie, amante. DONNE E PERSONAGGI Figure rese immortali dalla letteratura classica, traslate e reinterpretate, archetipi che dalla mitologia si ritrovano nello spettacolo sotto la luce della contemporaneità. Donne di oggi, con un linguaggio amoroso che rimane immutato, così come la follia del raptus, le angosce del tradimento, l’amarezza della solitudine, le intemperanze della gelosia, il gesto inconsulto. Storie tratte dalla realtà odierna, dalle cronache dei giornali. Iaia Forte prosegue nella sua opera di rilettura dei classici. Alcuni anni fa aveva portato a Nora un reading-concerto in cui si cantava la delicatezza dell’amore tra Enea e Didone. “In “Fuochi”, con un’operazione drammaturgica anche ardita, le figure classiche diventano donne che possiamo ritrovare nell’attualità”, dice l’attrice napoletana. Che aggiunge: “È importante continuare a produrre

LA PRIMA “Fuochi - le donne nel mito” è il titolo del recital che la Forte e la Atzeri portano al Teatro Civico

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IAIA FORTE Il suo amore è il teatro, esordio con Toni Servillo, al grande pubblico è nota come musa di Corsicato.

in termini di creatività, in un momento disastroso per il nostro teatro. Speriamo che presto arrivi una nuova primavera della cultura in Italia”. A settembre la Forte debutterà al festival di Ravello con uno spettacolo tratto dal libro di Paolo Sorrentino, “Hanno tutti ragione”. E da poco ha finito di girare il nuovo film di Pappi Corsicato, “Il volto di un’altra”. «Ma il mio primo amore resta il teatro, perché è degli attori, mentre il cinema è dei registi». Lo dice una che ha debuttato sulle scene con Toni Servillo, vincendo subito per “Il misantropo” di Molière il pre-

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RITA ATZERI Cagliaritana, prodotto del teatro isolano, con un pigmalione di rango come Mario Faticoni.

SERENA SINIGAGLIA Milanese, diplomata alla Paolo Grassi, tra le poche pionieristiche registe della nostra scena.

ISABELLA RAGONESE Sabato 23 luglio va in scena al Civico “Lady Grey” di Will Eno con Isabella Ragonese.

mio della critica come migliore attrice, e che ha lavorato con Leo De Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Emma Dante. Non uno scherzo. “Fuochi” rappresenta una prova importante anche per Rita Atzeri, prodotto del teatro isolano, con un pigmalione come Mario Faticoni, uno dei decani della scena sarda, per quanto veronese di nascita. «Con questo spettacolo mi sono messa per l’ennesima volta in gioco. Lavorare con personalità come Iaia Forte e Serena Sinigaglia è uno stimolo molto forte. Tanto che mi sono messa in discussione», dice l’attrice cagliaritana. Che si dimostra fin troppo umile: «Ti confronti con un livello tale di perfezione nella recitazione che ti interroghi sul tuo essere attrice. Ho la consapevolezza di avere dei limiti, di dover crescere ancora molto». E lo spettacolo è una spinta decisiva, una tappa importante per la Atzeri. «Io ho curato la parte più legata al contemporaneo. Tutto il nostro lavoro nasce dall’esigenza di far capire che oggi il teatro è fondamentale per decifrare la realtà odierna. Abbiamo associato alle figure femminili della letteratura greca dei corrispettivi legati al nostro quotidiano. Per Antigone ci siamo ispirate a Ilaria Cucchi, abbiamo poi pensato come esempio a Neda, simbolo della rivoluzione iraniana. Per Ecuba ci è venuta in mente la presidentessa delle donne di Plaza de Mayo, per Elena Wally Simpson, per Medea la donna che aveva ucciso i figli annegandoli in un laghetto vicino ad Andria». Intanto “La Notte dei Poeti” prosegue la sua marcia a tappe forzate. Domani, giovedì 21 luglio, Pippo Delbono presenterà il suo nuovo spettacolo “Amore e carne”, un concerto di poesia e musica, su versi di Pasolini, Rimbaud, Whitman, Eliot. Ancora un concerto venerdì 22. Con i testi di Massimo Carlotto, in veste anche di narratore, la voce di Elena Ledda e la colonna sonora di Mauro Palmas e Maurizio Camardi, andrà in scena “La via del pepe – I Mercati del Mediterraneo”, un percorso di parole e musica, fra i sapori e i colori di culture, genti, paesi del Mare Nostrum.

IN SCENA Lo spettacolo, di cui le due interpreti sono autrici, è prodotto dal Crogiuolo, la regia è di Serena Sinigaglia

appuntamenti MOSTRA FOTOGRAFICA SCATTI E VISIONI, I LAVORI DI “S’UMBRA” n In mostra l’esito dei corsi dell’associazione S'Umbra, fondata a Cagliari nel 2006. S’Umbra intende offrire spazi, strumenti e occasioni di dibattito e confronto sui temi della fotografia analogica e delle arti visive. L’esposizione rimarrà aperta dal 22 al 31 luglio. Cagliari, via San Giuseppe, 17 Venerdi 22 alle 19.30 inaugurazione

LETTURE E MUSICA “CHIEDO SCUSA” DI ABATE IN SCENA A CASTIADAS

n Lo spettacolo nasce sulle parole del libro “Chiedo Scusa” di Francesco Abate e Saverio Mastrofranco alias Valerio Mastandrea edito da Einaudi. In scena l’attore Giacomo Casti accompagnato dalle musiche elaborate da Matteo Sau. Reading, oggi alle 21 Ex carceri di Castiadas

LABORATORI SOFFIA IL VENTO L’AQUILONE COL RICICLO n Costruire un aquilone con gli scarti. All’Exmà i bambini faranno il loro aquilone con un sacchetto della spazzatura, piccole stecche di legno, filo di nylon, scotch, colla, carta e tantissima fantasia. Le decorazioni si ispireranno alle forme e ai colori del mondo di Miró. A cura di Madeintrash. Per bambini dai 6 ai 12 anni Il 28 luglio, prenotazioni 070666399

FESTA IN PIAZZA I RITMI DEI CRC POSSE E LETTURE DAL SENEGAL n Alle 20 presentazione del libro “Occhi aperti” di Boucar Wadw, Eugenia Cervello ne discute con l'autore, immigrato senegalese da dieci anni in Italia, scrittore e venditore ambulante. Alle 21.30 musica con Tonnara Bulgara (San Gregorio Ensemble), The Cellophane Flowers e Dr.Drer & C.r.c. Posse. Piazza S.Domenico, oggi dalle 20 Nel quartiere Villanova a Cagliari


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CULTURA

L’ACCORDO

Il Parco della Musica salva il Lirico

I

l Parco della Musica per salvare il Teatro Lirico. L’idea è del sindaco di Cagliari, nonché presidente della Fondazione, Massimo Zedda. Intuizione subito sposata dal sovrintendente Gennaro Di Benedetto, con l’obiettivo di aumentare la produttività del teatro e salvarlo dal baratro. Spazio a concerti e spettacoli tutto l’anno: d’estate in anfiteatro (non quello romano, a scanso di equivoci); nella stagione fredda al chiuso del piccolo teatro ancora incompiuto. Entrambe le strutture sorgono all’interno del parco. Come si arriverebbe al completamento di un’opera inaugurata in tutta fretta fra le polemiche dall’ex primo cittadino Emilio Floris in piena campagna elettorale non è ancora ben chiaro. A meno che non intervenga la Regione a sbloccare un finanziamento di 6 milioni di euro (fondi europei) da destinare all’ultimazione del palcoscenico del piccolo teatro. Anfiteatro e laboratori sono già agibili. Resta il fatto che Zedda e Di Benedetto giocano quasi tutte le carte a loro disposizione sulla piena operatività delle strutture, considerate fondamentali per il rilancio dell’attività dell’ente, soprattutto se dovesse essere recuperata la vecchia ipotesi dell’accensione di un mutuo per tamponare il passivo di circa 25 milioni che pende sul teatro come una spada di Damocle: «L’aumento della produttività è il miglior passepartout a un finanziamento bancario», spiega Zedda. Che a questo proposito spazza via definitivamente lo spauracchio dell’ipoteca del teatro comunale, idea

info

UN’ISOLA DI MUSICA “Un’Isola di Musica” : 22 appuntamenti in 11 centri dell’Isola, Carbonia, Bosa, Collinas, Dolianova, San Gavino, Villasimius, dal 22 luglio al 22 agosto.

avanzata qualche tempo fa dal consigliere d’amministrazione Maurizio Porcelli: «Non è necessario, è sufficiente produrre di più», chiosa il sindaco. E nell’idea del primo cittadino le maestranze del teatro dovrebbero lavorare anche per altri operatori: «Ad esempio per l’organizzazione del carnevale in città». Maschere e costumi cuciti dalle abili mani dei sarti della fondazione. Di Benedetto annuisce col capo: a dispetto della sfiducia manifestata con toni accesi anche ieri dai lavoratori durante un vertice nei suoi uffici, il manager venuto da Genova incassa la promessa di un rinnovato impegno della Fondazione Banco di Sardegna, attualmente unico soggetto privato all’interno della fondazione Teatro Lirico e negli ultimi anni sempre più distaccato, in termini di sostegno finanziario, dalle sorti della più grande industria culturale cagliaritana. E in chiave di rilancio gioca un ruolo particolare l’attività di decentramento degli spettacoli. Come la rassegna “Un’Isola di Musica” presentata ieri: 22 appuntamenti in 11 centri dell’isola, da nord a sud, dal 22 luglio al 22 agosto. Una pagina corale come i Carmina Burana di Orff nella versione per soli, coro, due pianoforti e percussioni, e le musiche per il cinema di Nino Rota e John Williams allieteranno le serate all’aperto degli appassionati di Carbonia, Bosa, Collinas, Dolianova, San Gavino, Villasimius, solo per citare alcuni dei paesi coinvolti. Da Amarcord a Jurassic Park. In attesa del Parco dei miracoli. Bruno Ghiglieri

ALL’APERTO E AL CHIUSO Spazio a concerti e spettacoli tutto l’anno


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CULTURA

appuntamenti

TEATRO D’ANIMAZIONE IN SCENA I BURATTINI CON “ANIMA E CORE” n La prima isolana dello spettacolo “Anima e core” (pièce che ha vinto il XXI Premio Nazionale Ai Bravi Burattinai d’Italia) è in programma sabato 30 luglio a Teulada al grande happenig estivo di Animar, il sesto Festival Internazionale del Teatro d’Animazione sul Mediterraneo organizzato da Is Mascareddas da sabato 23 a domenica 31 luglio. Sabato 30 luglio a Teulada Informazioni: www.animarfestival.it

COMMEDIA IN LIMBA FILLA DE CORU BONU n In scena a Uras la commedia della compagnia Teatro Olata, con la regia di Giuseppe Boi. La storia ruota intorno a Lidia, casalinga frustrata e moglie di operaio, e la spocchiosa cognata Rolanda. All’interno della rassegna Urasnotte Il 24 luglio alle ore 21.00

CAGLIARI MALINDA MAI IN CONCERTO ALLA GALLERIA D’ARTE

n Prima del concerto visita al museo. Domani alle 20.30, 6 euro il biglietto

SATIRA BIGLIETTI IN PREVENDITA PER CROZZA E GUZZANTI n Biglietti in prevendita per la satira di Maurizio Crozza con “Fenomeni” a fine mese ad Alghero (26 luglio) e Cagliari (28), e “Sì! Sì! Sì! Oh, sì!”, il recital di Sabina Guzzanti il 18 a Cagliari e il 19 a Nuoro. I biglietti si acquistano al Box Office, via Regina Margherita 43 a Cagliari, tel. 070657428 e attraverso il circuito Greenticket. Shannara, tel. 070 45 13 957 info@shannaraspettacolo.it.

TAVOLARA Quando il cinema made in Italy risplende al chiaro di luna

È

una notte in Italia che vedi questo taglio di luna...”, cantava Ivano Fossati. Quella stessa luna che rapisce gli spettatori nelle notti di Tavolara. “Una notte in Italia”, è diventato con il tempo il festival del cinema delle suggestioni. E’ nato nel 1991, un giorno ad agosto, minacciato fino alla fine dalla pioggia, due film in programma “La stazione” di Rubini e “Italia Germania 4-3” di Barzini. A presentarli Sergio Rubini, Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio. Giovanissimi. Oggi da queste parti passano i protagonisti del grande schermo, quello di qualità. Quest’anno la kermesse inizia stasera per concludersi domenica. In cartellone, alcuni dei più bei film italiani della stagione. Alla guida la coppia inedita formata da Geppi Cucciari e l’affezionato abitué del festival Neri Marcoré. Ad intrattenere il pubblico insieme ai due conduttori, si alterneranno tra gli altri Pietro Sermonti, Carolina Crescentini, Caterina Guzzanti, Rocco Papaleo, Pierfrancesco Favino, affiancati dal regista Antonello Grimaldi, dalla direttrice artistica Piera Detassis e Marco Navone. La madrina della manifestazione sarà l’attrice Donatella Finocchiaro. IL CINEMA BISTRATTATO Il festival ha seguito da vicino per anni la produzione e le vicende del cinema italiano, coinvolgendo nel suo svolgimento autori ed interpreti. Il festival ha sempre mantenuto le stesse prerogative: tanto cinema italiano, alcune volte quello più bistrattato dai circuiti di distribuzione e la stessa cornice inimitabile. «Come si riassumono tanti anni di emozioni, incontri, crescita professionale ma soprattutto umana, scoperte di cinema e di autori?», si domanda la direttrice artistica Piera Detassis. «Come si può spiegare il fatto che, senza alcuna teorizzazione, senza mai una lira, si sia arrivati a creare un mondo nuovo, un universo che produce storie, amori, film, sceneggiature e passioni del pubblico? Una

PIERA DETASSIS «Il festival è quel briciolo di Utopia che ancora resta e che ogni anno ritrova il suo popolo»

date 1992

Il festival si ingrandisce e prende corpo. Da Milano arrivano Gino & Michele, Giuseppe Cederna, Gigio Alberti, Antonio Catania. Da Roma Daniele Lucchetti, Sergio Rubini, Giuseppe Piccioni, Domenico Procacci, Margherita Buy.

1994

In un anno in cui salta la maggior parte delle programmazioni culturali, il festival resiste, si alternano sul palco esordienti come Pasquale Pozzessere e vecchi amici del festival come Gabriele Salvatores.

1997

È il settimo anno della rassegna e niente fa pensare che sarà anche quello finale prima della ripresa del 2000. A presentare i loro film Ozpetek, Gullotta, Abatantuono, la Neri.

notte in Italia è quel briciolo di Utopia che ancora resta e che ogni anno ritrova miracolosamente la propria forma, i suoi giorni di follia, il proprio centro, il suo popolo». La sua gente, stanca della volgarità vacanziera. «Sì, io ci credo - continua la Detassis - esiste un popolo di Tavolara, gente che non ha voglia di Billionaire, ma di cultura incontaminata, di approccio “caldo” e non snobistico, di baretto in piazza a notte fonda, dopo il rientro in barca, dove far giocare insieme pubblico e star. Un popolo che ha scelto percezioni forti, inconsuete e le ha trovate nel mix di autori, attori e film gettati nell’arena di Tavolara e disposti a scherzare, giocare, discutere, bighellonare come tutti, raccontare il cinema come non si fa più, senza paroloni ma con un gesto di vita, una nuotata al largo, un incontro orchestrato in piazzetta, senza ordine del giorno nè scaletta ma cuore e mente reattivi». Si inizia oggi alle 21.30 all’oasi naturalistica La Peschiera di San Teodoro con “Non è ancora domani di Tizza Covi, a seguire “La pecora nera” di Ascanio Celestini. Domani ci si sposta al Lido di Porto San Paolo. L’appuntamento è alle 21.30 con “Dalla vita in poi” di Gianfrancesco Lazzotti e “I bambini della sua vita” di Peter Marcias. Venerdì ci si ritrova all’isola di Tavolara, alle 21.30 per “I baci mai dati” di

Roberta Torre. Anteprima di “Henry” di Alessandro Piva. Sabato, stessa location e stesso orario “La vita facile” di Lucio Pellegrini e “Boris” di Giacomo Ciarrapico. Nell’ultima giornata di domenica, sempre a Tavolara, alle 21.30 “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno e “La scuola è finita” di Valerio Jalongo. Tra gli eventi collaterali, dal 20 al 24 luglio, cinque piccole mostre dedicate al cinema. Nell’area

marina protetta di Tavolara, via Porto Romano “Viaggi in Italia 2. Set del cinema Italiano 1960-1989”. A Olbia in via Cavour 43 “1960, l’anno mirabile del cinema Italiano”. A San Teodoro in piazza Mediterraneo “Fotografi nel west (all’italiana)”, a Porto San Paolo, piazza Gramsci, “Cliciak 2011”, premio nazionale per fotografi di scena. All’isola di Tavolara “Ciak in mostra”. Francesca Fradelloni

LA REGISTA Ospite anche Roberta Torre che porterà il suo “I baci mai dati” unico film a rappresentare l’Italia al Sundance Film Festival.

TEATRO In Ogliastra con Celestini e Baliani n Marco Baliani, Luca Mercalli, Giobbe Covatta, Ascanio Celestini, Lorenza Zambon e Gavino Murgia, Francesco Abate. Sono i nomi che spiccano nel cartellone dell’edizione 2011 del Festival dei Tacchi, che si svolgerà a Jerzu e Ulassai dal 4 al 10 agosto. Natura e arte si fondono in un perfetto sodalizio, Jerzu e Ulassai, per sette giorni si trasformano. Teatro, musica, lettura, pittura e laboratori, trascineranno ancora una volta gli ogliastrini fuori dalle loro case, muoveranno le carovane del popolo dei festival, convinceranno i vacanzieri distraendoli dalle spiagge ad assaporare il gusto di una conoscenza non convenzionale. Obiettivo ambizioso del Cada die Teatro è stimolare

info

FESTIVAL DEI TACCHI Al via la dodicesima edizione che si svolgerà a Jerzu e Ulassai dal 4 al 10 agosto 201

la riflessione, superando il postulato di teatro di puro intrattenimento, per dare spazio ai temi dell’immigrazione, il dramma dei paesi in via di sviluppo, il mondo del lavoro, la malattia mentale, la condizione femminile. Il sipario sul festival si apre giovedì 4 alle 19 nel luogo simbolo di Jerzu la cantina sociale. In scena la compagnia ogliastrina diretta da Juri Piroddi (attore-regista), Rossolevante, che presenta un primo studio “In movimento”. A seguire, alle 21.30, Marco Baliani, padre del teatro di narrazione italiano, presenta “Frollo” scritto a due mani con il comasco Mario Bianchi narra di un bambino di pastafrolla che diventerà umano attraverso un viaggio di iniziazione che lo

porterà a superare prove di coraggio e di privazione. Presso la Colonia Sant’Antonio di Jerzu, prende anche avvio il laboratorio teatrale di Marco Baliani “Passavamo sulla terra leggeri” dal 4 al 9 agosto con esito scenico il 9. Il costo 300 euro che comprende l'abbonamento al festival. Altro laboratorio quello di Due di Kappa (under 23) condotto da Rossella Dassu. Dal 4 al 10, per un costo di 200 euro. Info e iscrizioni: Cada Die Teatro 070.565507/070.5688072/3286030050; cdt@cadadieteatro.it - www.cadadieteatro.it. Abbonamento 45 euro. Riduzioni: giovani fino a 26 anni, senior over 65, residenti a Jerzu e Ulassai, visitatori Stazione dell’Arte e Grotta Su Marmuri.


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VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 9

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 In un mondo migliore Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Cirkus Columbia

h

Sala 10 Sala 11

le trame

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30 Per sfortuna che ci sei Ore 17.55-20.05-22.05 Cars 2 Ore 16.55-19.25-21.55

Sala 12

Transformers 3 Ore 17.00-20.10

❆h Sala 13

13 Assassini Ore 22.25

Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva CINETECA SARDA h Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 c/o Sala Polifunzionale Parco di Monteclaro Sala 1 Rassegna Cinematografica Ore 20.30

Sala 13

In viaggio con una Rock Star Ore 17.30-19.55

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Rio

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.00-18.00-19.45-21.00-22.30 Sala 2

Dreamland - La terra dei sogni Ore 20.30-22.30

Sala 2

Cars 2

Sala 2

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.15-18.15-20.00-21.30-22.40

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 22.00

Sala 5 Sala 6

Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30 Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30 Ore 18.15-21.30

Sala 7

Ore 17.20-19.40

Sala 3

Il ventaglio segreto Ore 18.20-20.20-22.30

Sala 4

Big Mama: Tale padre tale figlio Ore 18.10-20.20

Sala 4

In viaggio con una Rock Star Ore 22.30

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.50-22.30

Transformers 3 Cars 2 Ore 18.00

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.40

Sala 2

I guardiani del destino Ore 22.30

Sala 3

Cars 2

Sala 6

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30

Transformers 3

Sala 4

This is beat - Sfida di ballo Ore 17.50-20.00-22.10

Sala 5

Transformers 3

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.30-20.30

OZIERI

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Dreamland - La terra dei sogni Ore 19.45 Sala 2

Cars 2 Ore 20.15

Sala 3

Transformers 3 3D

Sala 4

Transformers 3

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.00-21.20-22.40

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.00-22.40

Ore 19.30 Ore 22.40

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

❆▲h

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

▲h

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 9

I guardiani del destino Ore 20.00

Sala 9

Transformers 3 3D Ore 16.30-22.20

Sala 10

Per sfortuna che ci sei Ore 16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 2

Transformers 3 Ore 20.00-22.45

Sala 11

Cars 2

Sala 3

Sala 11

L’ultimo dei templari Ore 22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.10

Sala 4

Transformers 3 3D Ore 18.00-21.00

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Tree of Life Ore 18.15-21.00

Ore 18.00-20.10

Ore 21.00

Ore 18.50-22.00

Sala 2

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

Sala 8

Ore 18.30 Sala 3

▲ho

CARBONIA Ore 21.30

SESTU

Sala 12

Transformers 3 3D Ore 16.30-19.30-22.30

SASSARI ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.30

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Riposo

ILMETEO

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

Ore 18.15-20.30-22.40 ▲ho

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

Ore 21.15 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00

Sala 4

OLBIA

SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Il primo incarico

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 The Conspirator Ore 21.15 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con il malefico Lord Voldemort, Harry Potter è chiamato a compiere la più ardua delle imprese e il suo sacrificio sarà estremo...

PER SFORTUNA CHE CI SEI Genere Commedia Anno 2010 Durata 87 minuti Regia Nicolas Cuche Con V. Efira, F. Demaison Trama Julien è un giovane e bravo psicologo familiare, ma sembra destinato a restare single. Julien, infatti, non riesce a tenersi una donna per più di due settimane, perchè, letteralmente, “porta sfiga”. Per una donna, stare accanto a lui significa andare incontro a incidenti certi. Quando Julien comincia a credere che il suo sia un destino atroce, incontra l’amore della sua vita, Joanna. Nondimeno, anche lei, presto, cade vittima della “maledizione”...

IN VIAGGIO CON UNA ROCK STAR Genere Commedia Anno 2010 Durata 109 minuti Regia Nicholas Stoller Con Jonah Hill, Russell Brand Trama Ad Aaron, aspirante talent scout musicale, viene affidata una difficile missione dalla casa per cui lavora: avrà a disposizione 72 ore per accompagnare una star del rock, Aldous Snow, reduce da un flop, da Londra a L.A., per una grande rentrèe al Greek Theatre...

Transformers 3 Ore 19.00-22.00

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Riposo

▲o

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Nessuno mi puo’ giudicare Ore 21.45

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Una notte da leoni 2 Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Nessuno mi puo’ giudicare Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 La versione di Barney Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3

Cars 2 Ore 18.30-21.00

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-19.00-20.00-22.30 Sala 2

Cars 2

Sala 3

Transformers 3

Sala 3

Transformers 3 3D

Sala 4

Esp - Fenomeni paranormali Ore 18.00-20.30-22.35

Sala 5

London Boulevard Ore 18.10-20.20-22.30

Ore 18.15-20.25-22.40 Ore 17.40-20.35

THIS IS BEAT Genere Musicale Anno 2011 Durata 91 minuti Regia Robert Adetuyi Con T. Brown, M. Morgan Trama Le fatiche, i sogni e le battaglie per vincere il titolo di Campioni del Mondo alle finali della Beat The World Competion di Detroit di tre gruppi di ballerini di strada: i Fusion, una crew dell'Ontario, i Flying Steps, un gruppo tedesco e i Revolution, una formazione brasiliana...

Ore 22.15

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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