sardegnaquotidiano16

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COPIA DI CORTESIA

CAMERA Sì all’arresto di Papa, che si autosospende. Bossi: deve andare in galera

QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

SPORT Cellino: Suazo firma lunedì Candreva ha qualità e ci interessa

Anno I Numero 19 Sabato 16 luglio 2011 0,80 Euro

MONDO ICHNUSA È caos-navetta dopo il concerto a Margine Rosso

Fabio Salis e Virginia Saba alle pagine 18-19

L’INTERVENTO

Per il lavoro e per i sardi dimmi cosa fai e ti dirò chi sei di Luciano Uras

D

immi con chi vai e ti dirò chi sei”. Questo antico proverbio è difficile che si applichi alla politica non ideologica di oggi. Meno che mai alle votazioni per l’approvazione di un provvedimento legislativo. Anzi il proverbio dovrebbe essere declinato in modo diverso: “dimmi cosa fai, cosa voti e ti dirò chi sei”. Non conta chi ti accompagna, o chi condivide con te una espressione di voto, vale quello che voti. Ecco come leggo io l’approvazione della norma da altri e da me proposta in materia di superamento del precariato nella pubblica amministrazione regionale e locale. L’emendamento approvato dà garanzie di lavoro, anche se per un periodo determinato, a circa duemila lavoratori. Risolve problemi di vita di tante persone. Migliora l’efficienza e la qualità di alcune funzioni pubbliche essenziali. Quindi è utile. Per questo l’ho proposto e votato insieme a consiglieri regionali di altre formazioni politiche. Era giusto, e non sono pentito. E poco importa se chi ha votato come me appartiene a schieramenti politici avversari, quello che per me prevale è la doverosa attenzione per quei lavoratori, precari e disoccupati. Non capisco, per questo, l’aggressività del Partito Democratico. Anche in altre occasioni ci siamo differenziati, su singole norme o su provvedimenti di legge, quando a votare con la maggioranza sono stati i consiglieri PD. Tuttavia in questo caso la questione assume un rilievo diverso per l’argomento trattato, per il momento politico, per i toni usati. I diritti dei lavoratori interessati non possono diventare il pretesto per alimentare uno scontro politico, soprattutto in una fase di crisi economica e sociale acutissima. Di fronte ad una manovra finanziaria dello Stato devastante e con conseguenze pesantissime sul Bilancio regionale, la difesa dei diritti dei lavoratori sardi, di tutti quelli in difficoltà, licenziati, sottoposti ad ammortizzatore sociale, precari nel pubblico come nel privato, la risposta della politica deve essere cercata per ognuno di loro, con azioni di unità dell’intero popolo sardo. Non è il tempo del tanto peggio tanto meglio o delle differenze pretestuose, dell’attacco preventivo per ridurre l’influenza della politica nuova. È il tempo di una sovranità vera e popolare, di una Sardegna liberata dalla divisione dell’invidia, dove parliamo tutti la medesima lingua, quella che ci appartiene per cultura e identità comune. Solo questo agire può abbattere gli ostacoli verso l’unità di popolo ed elevare barriere verso chi, per difendere privilegi, sacrifica i bisogni dei più deboli. Dimmi cosa fai ti dirò chi sei. Capogruppo Sel in Consiglio regionale

a pagina 10

Monica Magro pagina 13

REGIONE Sel replica al Pd: stabilizzati i precari di Soru n Non si placa lo scontro nel centrosinistra dopo l’approvazione della “salvaprecari” proposta dai vendoliani e votata dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale. I Democratici, dopo le bordate in Aula, ribadiscono in una conferenza stampa le ragioni del no a Uras e compagni: «È tutta un’illusione perché la Corte costituzionale boccerà tutto». L’Italia dei valori si schiera con gli alleati del Pd e l’ex governatore Renato Soru

ribadisce: le assunzioni nel pubblico impiego non si possono fare senza concorso. “Sinistra, Ecologia e Libertà” contrattacca: abbiamo salvato oltre duemila buste paga e la stabilizzazione riguarda i contratti atipici approvati nel 2007, quando al governo della Regione c’era il centrosinistra. Francesca Zoccheddu a pagina 6

L’ARENA .

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CRONACHE

Cagliari calcio La burocrazia mette a rischio il nuovo stadio n Il presidente Cellino conferma il finanziamento dell’Istituto per il credito sportivo per l’impianto a Elmas. E denuncia: mancano i permessi e se non arrivano in tempo sarà una tragedia. Virginia Saba alle pagine 2-3

Morte in corsia Prove scambiate assoluzione per il primario n Per il decesso al Santissima Trinità dell’ambulante di Quartu, Giuseppe Casu, l’unico condannato è il tecnico di laboratorio. Antonio Maccioni è innocente. Maddalena Brunetti a pagina 14

Un milione e mezzo per liberare l’Anfiteatro Smontare la legnaia dall’arena che ospitava concerti e grandi eventi costerà almeno un milione e mezzo di euro. La conferma della necessità del maxi esborso arriva dal Sovrintendente ai Beni archeologici Marco Minoja. L’eliminazione delle tribune sarà a carico del Comune e l’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni,

ammette di non avere a disposizione le risorse. Per recuperare i fondi necessari, oltre ai bandi di finanziamento, si pensa al coinvolgimento diretto dei cittadini.

Abbanoa Sì al bilancio ma per il Cda c’è la sfiducia n L’assemblea dei soci approva il consuntivo 2010: buco di 373 milioni di euro. Il sindaco Massimo Zedda dà l’avviso di sfratto al presidente Cadau. a pagina 7

Michele Salis e Gabriele Lippi alle pagine 16-17

MUSICA LE ETICHETTE SARDE RISPOLVERANO IL VECCHIO VINILE

a pagina22


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SABATO 16 LUGLIO 2011

CALCIO E BUSINESS ENAC A MARZO LA POLEMICA ACCESA DA RIGGIO «SE SI COSTRUISCE CHIUDIAMO L’AEROPORTO» n «Se lo stadio viene realizzato vicino allo scalo di Elmas chiuderò l'aeroporto, perché verrà meno la sicurezza». Questa era stata la provocazione del presidente dell’Enac Riggio il 31 marzo scorso. Un mese prima aveva diffuso un comunicato: «Il presidente Vito Riggio ricorda che in Italia l'unica autorità in ambito aeronautico competente ad autorizzare la progettazione, lo sviluppo e ogni altro intervento infrastrutturale sugli aeroporti è l'Enac... Ogni intervento in ambito aeroportuale, pertanto, deve essere preventivamente autorizzato dall'Enac». Secondo l‘ente la vicinanza dello stadio all’aeroporto impedirebbe manovre speciali oltre a creare problemi alla aeroporto stesso nel caso di tumulti delle tifoserie.

I LAVORI UN TRENO PER NON INTASARE LA 131 E GARANTIRE UN SERVIZIO A TIFOSI E VIAGGIATORI

TRENO L’alternativa

n Si lavora anche sulla viabilità. L’idea del treno era nata tre mesi fa per agevolare i viaggiatori e gli stessi tifosi del Cagliari che potranno raggiungere lo stadio senza intasare la 131. Allora si discusse la localizzazione dell’impianto le strade e i servizi. Si decise anche che sarebbe sorto lontano dalla pista, per la terra acquitrinosa e il rispetto all’attività aeroportuale.

ULTIMO STADIO Sì ai soldi, niente permessi «Se salta è una tragedia» di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Metà l’ha fatto con Matri, metà con l’Istituto per il Credito Sportivo. Diciotto milioni circa per due ed ecco a voi il nuovo stadio del Cagliari pronto a sorgere sul sito di Santa Caterina di Elmas. «Anche se io gli dico che 35 milioni non bastano», ha commentato Andrea Cardinaletti, Presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo Italiano mentre Massimo Cellino, seduto accanto a lui faceva gli scongiuri. Ma la cifra è approssimativa, e il credito è comunque pronto a finanziare l’esatta metà del costo dell’impianto. ll resto è una lotta contro il tempo. «Dopo aver aspettato dieci anni hanno cercato di fermarmi con polli sultani, uccelli, prove acustiche...ma io come potrei fare le prove acustiche lì ora? E poi vogliono dirmi che con gli applausi disturbiamo gli uccelli?». Massimo Cellino ci scherza su, un po’ si sfoga, ed evidentemente ha paura. «Metà stadio è già fatto e già pagato. Quando tre settimana fa in cantiere ho visto travi, tribune, scalinate con i miei occhi mi sono venuti i brividi». Questa conferenza stampa realizzata per celebrare il “matrimonio” economico sembra un mattone importante per la realizzazione del nuovo impianto. «Ho iniziato con un ufficio in affitto in via Tola e ora si sta realizzando un sogno, non solo mio, perché sarà una vittoria per tutta la Sardegna visto che sarà un prodotto unico. Abbiamo mischiato tecnologie, idee e innovazioni e grazie al lavoro di ingegneri e

info

MASSIMO CELLINO La speranza del presidente sarebbe quella di avere tutto pronto per la stagione 2011-2013

VALTER PISCEDDA Il Sindaco di Elmas: «Martedì faremo la parte nostra col piano urbanistico »

CELLINO «Metà struttura è già pronta e pagata. Non ci sono blocchi, la stessa politica non può nulla sulla burocrazia»

CARDINALETTI «Ho deliberato il finanziamento ma servono le autorizzazioni entro 30 giorni, se no decade tutto» persone validissime siamo riusciti a creare qualcosa di originale». Soddisfazione massima per il sindaco di Elmas Valter Piscedda quando sente dire da Cardinaletti che in questo modo «Elmas entrerà nel circuito sportivo internazionale e nel libro dello sport mondiale». OSTACOLI E TEMPI In realtà ci sarebbe ancora qualche ostacolo da superare. Il presidente rossoblù scansa l’Enac: «Non c’è nessun blocco», ha sottolineato frettolosamente. Anche se la guerra potrebbe farla ancora la Sogaer che non vuole rinunciare a parte dei terreni comprati dal presidente rossoblù. La necessità è quella di allargare l’aeroporto con i 12 milioni presenti in cassa da spendere perentoriamente entro dicembre. Ma il presidente Cellino precisa: «Stiamo aspettando solo delle autorizzazioni, nasce una legge tutti i giorni. Il tempo passa e noi stiamo rallentando. Pensavo che pagando di più avrei fatto più in fretta e invece mi sono reso conto che anche la stessa politica non può nulla davanti alla burocrazia. Ti devono dare un permesso entro 60 giorni e invece di farlo subito aspettano il sessantesimo giorno. Inoltre è periodo di ferie, io non ne faccio, soprattutto d’estate perché devo lavorare ancora di più. Ma la maggior parte dei funzionari ci fanno aspettare, anche se ne ho incontrato di validissimi». Insomma, ogni polemica e problematica le riduce a pura burocrazia. Anche se poi aggiunge: «Se non si fa questo stadio è una tragedia, capite il mio

essere isterico a volte, è una sfida». E anche Cardinaletti ha messo subito in chiaro l’importanza dei tempi, perché se si dilungassero il finanziamento stesso dell’ICS sarebbe a rischio: «Noi abbiamo dato la delibera per il finanziamento in trenta giorni esaminando il progetto, ora attendiamo delle risposte entro il dieci agosto sennò decade la delibera e dobbiamo rifare tutto da capo e per noi sarebbe molto grave». Il sindaco Piscedda ha garantito: «Martedì risolveremo una questione importante, qualla che riguarda il piano urbanistico. Che verrà discusso alla Provincia, tornerà a noi e poi definitivamente in Regione». Burocrazia infinita ma comunque un altro passo avanti dopo la volontà del Credito Sportivo di finanziare il progetto del nuovo stadio: «Abbiamo apprezzato la capacità della Cagliari calcio di fare “impresa” - ha detto Cardinaletti - e abbiamo accettato questa sfida in un mese. C’era il dovere di partecipare a questo evento unico in un periodo difficile per l’economia». L’ICS ha finanziato anche il nuovo stadio di Torino. «Quello è più commerciale, lo stadio del Cagliari privilegia la parte tecnica. Un progetto virtuoso che ci aiuta a migliorare la qualità per gli spettatori. L’impianto sarà molto innovativo, lo spettatore arriverà allo stadio con largo anticipo per andarsene il più tardi possibile. E soprattutto non c’è nulla che non abbia il marchio Sardegna». L’impianto avrà una capacità di 23.200 mila posti, l’omologa Uefa e sarà immerso nel verde. A pianta rettangolare, privo della pista d’atletica e con gradinate in sandwic di acciaio (facilmente smontabili), avrà anche locali catering, illuminazione nel sottotetto e 2.278 parcheggi per auto, 1.009 per motocicli e 50 per pullman. Poi da vedere viabilità e trasporti pubblici. La speranza è la “nuova casa” pronta nel 2012-2013.

I DUE STADI In alto il progetto dell’impianto che dovrebbe sorgere a Elmas, accanto all’aeroporto. Sotto: il vecchio Sant’Elia, che in caso di fuga del Cagliari, dovrà trovare una nuova destinazione.

CREDITO SPORTIVO «Il Cagliari fa impresa più di altri club»

STADIO Il nuovo impianto che dovrebbe sorgere a Elmas

FC/LENZA

n La partita per il nuovo stadio di Elmas non la gioca solo il Cagliari e il presidente Cellino. L’Istituto per il Credito Sportivo vuole stare al fianco delle società sportive che investono sull’impiantistica e Cagliari rappresenta una grande chance. «Da quattro anni che sono alla presidenza - dice Cardinaletti - questo è il secondo grande progetto che finanziamo (l’altro è per lo stadio della Juventus, ndr), ma il primo interamente privato. Noi lavoriamo molto coi Comuni e poco coi privati, ci ha colpito però la lungimiranza di Cellino. Noi facciamo attenzione al sistema imprenditoriale e il Cagliari fa impresa più di altri club». Sulla struttura: «È innovativa, leggera ma stabile e solida - continua il presi-

dente dell’ICS - Avrà oltre 23mila posti a sedere e ha ricevuto dal Coni l’omologazione Uefa». Il prossimo grande impianto da finanziare sarà quello di Udine, l’accordo sarà firmato a gennaio e presentarsi sul tavolo con il progetto di Elmas portato a termine sarebbe molto importante. L’ICS, che è un ente di diritto pubblico, da oltre 50 anni finanzia lo sport con una rete commerciale presente su tutto il ter-

LA CHANCE Il presidente dell’Ics: «In 4 anni che ci sono è il secondo progetto che sovvenzioniamo, il primo tutto privato»

ritorio nazionale, numerose sono le convenzioni stipulate con Regioni, Province, Comuni e Federazioni Sportive. «Queste convenzioni - spiega Luca De Vito, referente dell’Istituto di credito per la Sardegna - consentono poi di finanziare tutti i progetti di opere non solo pubbliche ma anche private purché contribuiscano a migliorare il sistema sportivo nazionale». Il credito agevolato della “banca dello sport” porta all’abbattimento di un punto percentuale sui tassi che potrebbero accordare gli istituti di credito tradizionali. «Con alcune regioni, ad esempio la Lombardia, vengono abbattuti del tutto i tassi di interesse passivi», spiega De Vito. Fabio Salis


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SANT’ELIA «Una vergogna» Dubbi sul futuro n Elmas o no, rimane il problema Sant’Elia. Massimo Cellino ha detto: «Provo vergogna per le condizioni in cui è nei confronti di chi viene allo stadio. Non posso accettare che la nostra città e la nostra regione, con le immagini trasmesse in tv, si presentino così di fronte all'Italia e al mondo». E ha aggiunto: «Dovevamo stare un anno nella situazione in cui siamo, invece abbiamo continuato così per anni». Ma la colpa di chi è? Da una parte c’è il Comune, che non ha trovato l’accordo col patron rossoblù, nonostante il via libera dato a luglio del 2008 per la realizzazione del nuovo impianto. Il consiglio aveva detto sì, poi l’iter si è impantanato in attesa di una legge nazionale sugli stadi che non è mai arrivata (anche se è di ieri l’ennesimo annuncio sull’imminenza dell’approvazione alla Camera). Nel frattempo era stata anche bandita una gara internazionale per l’affidamento della struttura: l’unico a cui sarebbe convenuto partecipare, Cellino, la disertò. Il tira e molla con Emilio Floris, tra incontri segreti tra Roma e Cagliari, è finito con uno strappo e la fuga del presidente verso l’hinterland. Controparte del Municipio è proprio Cellino, che non avrebbe effettuato le manutenzioni, così come prevedeva l’accordo con via Roma, lasciando cadere a pezzi gli spalti. Lui stesso ha ammesso: le impalcature da provvisorie sono diventate permanenti. E il Sant’Elia è lo stadio più brutto d’Italia. Il Cagliari ci giocherà di certo per un altro anno. Anche per più tempo, se l’operazione Elmas non

MASSIMO ZEDDA «Cederemo il Sant’Elia e strutture circostanti alle società che ne faranno richiesta»

va in porto. In ogni caso c’è da prendere una decisione: come usarlo? Il sindaco Massimo Zedda per ora resta fermo sulle dichiarazioni che gli hanno fatto vincere la campagna elettorale: «Se la città dovesse perdere il Cagliari Calcio, per gravi responsabilità dell’amministrazione di centrodestra, cederemo il Sant’Elia alle società che ne faranmno richiesta. Lo stadio e le strutture circostanti». Zedda vuole evitare in ogni modo che il più importante immobile in mano al Comune cada a pezzi inutilizzato. «Ma mi deve spiegare da dove tira fuori i soldi», attacca Giuseppe Farris, capogruppo del Pdl in Consiglio ed ex assessore della Giunta Floris, «a bilancio c’è solo qualche euro per le strutture sportive. E la manutenzione del Sant’Elia costa milioni». Farris, se gli si dice che una soluzione doveva arrivare quando al governo della città c’era anche lui, risponde: «Il Comune ha delle leggi da rispettare, pena l’accusa di danno erariale. Cellino è un imprenditore e ha valutato come economicamente vantaggioso trasferirsi a Elmas: il Municipio non poteva fermarlo». Pensiero diverso quello di Davide Carta, capogruppo del Pd: «Il centrodestra ha lasciato che Cellino non pagasse la sua parte per stare al Sant’Elia, non è riuscito a sciogliere il nodo in cinque anni e ora noi dobbiamo trovare il modo di sfruttare il nostro cespite patrimoniale di maggior valore. Ci siamo appena insediati ma già stiamo cercando delle soluzioni». E.F.


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OPINIONI MALA LINGUA

SOFFRIAMO, SONO LE FERIE ”VIA CRUCIS” di DAVIDE FERRARI

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a vacanza dell’oggi, tutti lo sanno, è breve, si alterna al lavoro, non lo cancella. Dura due giorni, anche poche ore. Mordi e fuggi, si dice. E chi i denti non li ha più? Essere d’età e imitare i giovanissimi: un dovere, una necessità. Per loro erano le transumanze orarie, il nomadismo del weekend. Oggi, i soldi sono a zero, il ritmo inesorabile, il soffio bruciante della vacanza breve tocca a tutti. Le ore della partenza, il consumo sfrenato dopo l’ammaraggio, le tristi considerazioni sugli euro andati in vapore, la ricerca di un po’ di sonno, il pomeriggio, se le veneziane si chiudono, la sera, la notte, le zanzare, il rientro. Ogni tappa, un martirio, come nelle Stazioni della Via Crucis. Io posso vantare flagellazioni ulteriori. Il vicino d’ombrellone creativo: «Ferrari: se aumentassero lo spessore del vetro delle bottigliette di Coca Cola? Mettere meno bevanda e abbassare i prezzi. Contro la crisi. Lei che ne dice?» E’ un baby boomer, si sa, a loro l’infanzia non termina mai. Le nostre compagne hanno i figli lontani, non sono nonne, ancora, ritornano mamme con noi. Ci danno i tempi. Proviamo a resistere. «No, io fino a che non ho tolto tutta la sabbia fra le calze e le scarpe non mi alzo. Vai pure tu se vuoi». E’ la più intima nostra necessità, seduti nella linea assolata fra la spiaggia e le mattonelle del viale. Se non la capisce a che servono le gioie famigliari? Ci vendicano le loro amiche. Lettrici di “ Chi” e di “Novella”. «Hai saputo? Peperlizia Ponti era la figlia, e per quello hanno chiamato così...» E’ pizza sul lungomare. La sera. E’ già l’ora di decidere la via del ritorno. Quando rientrare? «Lascia stare. So io come si fa» . Sarà Autostrada, 42 gradi. Fermi. «Dai, non potevo saperlo. A tuo fratello, la settimana scorsa è andata peggio!». Solo a casa la pace, o quel che le assomiglia. La dieta. Un bicchierino di birra analcolica, un pasticcino all'aspartame, un purè di frutta tropicale inscatolato in Macedonia (e dove se no?), e a cena 2 o 3 Hamburgher surgelati del discount...la vita non è poi così brutta. Però i vicini di casa, più ricchi, più oltre di noi- mi diciandranno –per 15 giorni!- in vacanza. In un castello, ad ascoltare Cacciari e Monsignor Ravasi. In questo Luglio. Aveva ragione Calindri, in quel Carosello, magnifico leggere il giornale, seduti in mezzo al traffico cittadino.

il semaforo

LA FOTO .DI ESTIQAATSI

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l GIANFRANCO FINI

Ilare leader di Fli Simpatico siparietto alla buvette della Camera tra Gianfranco Fini e Giulio Tremonti. Incrociando il ministro dell’Economia mentre beveva un aperitivo, il presidente della Camera non ha resistito: «Offro io, vista la situazione del governo...». Detto da lui... Complimenti per la battuta.

l MICHELLE HUNZIKER

Soubrette prudente Dopo il putiferio scoppiato in Germania per quei tatuaggi neonazi della “storica” guardia del corpo, Michelle Hunziker ha pensato bene di licenziare il bodyguard. Giusto: ci sembra solo un po’ strano che non se ne sia accorta durante le loro gite al mare. Paura di perdere popolarità? No alpitour? Ahiahiahi!

l PIER FERDINANDO CASINI

Catastrofista leader Udc «Anche il Titanic era considerato un transatlantico inaffondabile, ma il comandante non vide un gigantesco iceberg. E tutti furono travolti: ricchi e umili ed il capitano non vide terra». A metafora tremontiana, risponde con metafora, Pierferdy. Il tono è solenne, ma... troppo prevedibile!

www.davideferrari2000.blogspot.com

Ikarus a Cagliari senza lo skipper D’Alema La barca di Massimo D’Alema è a Cagliari, ma Massimo D’Alema non c’è. E come avrà fatto la mitica Ikarus, grande compagna di viaggio di “Baffino”, ad arrivare fin qui? Speriamo non sia questo il giallo dell’estate: potrebbe

essere un’estate davvero noiosa... Sia quel che sia, tanti i cagliaritani delusi: «Ma D’Alema non c’è?». Per i curiosi: Ikarus è ormeggiata nella “darsenetta” a fianco alla caserma dei vigili del fuoco, al porto.

ONOREVOLI PRIMARIE? NON SI VIVE DI SPOT di Francesco Siciliano

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i parla molto negli ultimi mesi di primarie per la scelta dei candidati alle elezioni politiche, non solo in Sardegna e soprattutto non senza motivo. La “legge elettorale porcata”, in cui i rappresentanti del popolo sono indicati dalle segreterie di partito e non eletti dal corpo elettorale, è una di quelle eredità berlusconiane cui bisognerebbe mettere mano il prima possibile. Ma torniamo al tema primarie per i parlamentari: il Partito Democratico della Sardegna sta costruendo su questo elemento di discussione, che porta verso il suo congresso di gennaio, un punto di distinzione nella sua identità. Mi permetto di dare un mio contributo anche se non sono sardo e se non faccio parte dell’assemblea regionale del Pd della Sardegna. Sono stato e sono un grande sostenitore delle primarie, sia per la scelta di candidati alle cariche amministrative (la vittoria alla recente tornata elettorale ne è testimonianza felice), sia per indicare vertici degli organi politici all’interno del partito. Sarei felice a questo proposito se

questo avvenisse anche all’interno degli altri partiti, in particolare in quelli che vorrebbero dare lezioni di democraticità al Partito Democratico. Tutti partiti italiani, compresi quelli di sinistra, sono “partiti proprietari” in cui i leaders sono stati scelti per acclamazione (proprio come è accaduto ad Angelino Alfano nel Pdl) o dove il loro nome campeggia a caratteri cubitali nel simbolo, quasi a identificare la persona con il progetto politico. Fino a qualche mese fa volevo rottamare tutto, anche me stesso, frustrato dalle scelte di un governo che mortificava ogni giorno il mio Paese. Credevo che anche le primarie per la scelta dei parlamentari fosse una cosa necessaria per scardinare l’oligarchia che percepivo come inconsistente del mio partito. Oggi credo ancora che buona parte di questa classe dirigente vada rinnovata, ma che non siano le primarie interne lo strumento per arrivarci. Anzi, probabilmente chi detiene il consenso attraverso meccanismi consolidati di clientele è certamente quello che impedirebbe la possibilità di rinnovare la classe

IL PERSONAGGIO . Nichi Facebook e i compagni diventano amici di Silvia Zingaropoli

politica. Sono sicuro che i giovani e le donne sarebbero i più penalizzati. Chi detiene il potere economico, per farsi fastose campagne elettorali, sarebbe certamente avvantaggiato su chi non disponesse di altrettanti mezzi. Si sa che le grandi possibilità economiche nelle campagne elettorali spesso sono frutto di raccolte fondi poco cristalline. Insomma, non so se questo è il partito democratico che selezionerebbe la classe dirigente migliore, quella capace di rinnovare realmente il paese ed anche di dare una forte impronta identitaria al partito democratico sardo. Credo che una discussione, la più larga possibile, sia la strada maestra affinché le candidature per il rinnovo del prossimo parlamento siano caratterizzate da competenze, merito, parità di genere e rinnovamento. Per questo auspico che il confronto si sviluppi correttamente senza inutili spot che alla fine danneggiano la credibilità di uno strumento importante come le primarie. Assessore provinciale alla Cultura vice responsabile nazionale Cultura Pd

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Segue la cronaca di un dialogo tra Nichi e Nichi, intento nella stesura di uno dei suoi biblici discorsi: «Compagni, siamo qui riuniti...” no, troppo antico. “Cittadini, siamo qui riuniti...” no, troppo don Camillo e Peppone. “Concittadini?” No. “Astanti”? No. “Dirimpettai”? Nooo! Allora “Amici”, senti come suona bene: “Amici, siamo qui riuniti”.... perfetto, informale, fa un po’ compromesso storico... è proprio quello che fa per me». Galeotto fu l’improvvido ragionamento. Vendola non immaginava il putiferio scaturito dalla sofferta scelta lessicale: del resto, una parola mal detta va come una saetta. E questa storia insegna che è la forma a fare la sostanza e, soprattutto, che il

diavolo è nei dettagli. Fu così che i “compagni” si sentirono messi in cantina: «Anatema, onta, tradimento!» e giù fiumi di mail e dibattiti a pioggia. Eppure gli intenti erano buoni: perché un “compagno”, dati i tempi, non può mica fare il premier. Eppoi quando c’è un“compagno” Silvio ci sguazza: ricordate le cavallette di Pisapia? Suvvia, “amico” è più soft. Eppure... c’è qualcosa che non va. Silenzio. Poi, l’illuminazione. La svista è clamorosa: “amico” è un must di Pigi Bersani!. Via, sciò, “amico” depennato. Molto meglio “Tizio e Caio”. Senti come suona bene: “Tizio e Caio, siamo qui riuniti...”. Sì, ma Sempronio? Sempronio scelse la terza via. Quella più rapida per l’espatrio.

L’AMICO NICHI Vendola

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SABATO 16 LUGLIO 2011

L’AGO NEL PAGLIAIO

IL MULTIVERSO E QUESTA ITALIA INVEROSIMILE

via roma e dintorni

LA SEQUENZA .

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di GIANFRANCO PAGLIARULO

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o scienziato John D. Barrow ipotizza l’esistenza di un “multiverso” formato da tanti universi caotici e oscillanti. Noi ne conosceremmo, sia pure solo per qualche frammento, uno solo, quello che vediamo osservando per terra o alzando gli occhi al cielo. Ebbene, poniamo che in un altro universo ci sia un luogo ove avvengono cose inconcepibili. Un’Italia, per esempio, dove Il Monopolio di Stato mette in circolazione a Bergamo sigarette col marchio “Terre del Nord – Padania”. Dove un ragazzotto senz’arte né parte, più volte bocciato a scuola perché ignorante e svogliato, si trova ad essere consigliere regionale, con altissimi emolumenti, perché figlio del segretario di un partito – suvvia, sarebbe uno squallido caso di nepotismo! - mentre fior di laureati stanno a casa o sono costretti, se riescono, a sbarcare un misero lunario lavorando al call center. Dove un parlamentare urlatore e trasformista, mettiamo Domenico Scillipoti, rivela in un’intervista: “ho appena scritto l’inno del mio movimento: pensiero fisso al crocifisso”, superando inconsapevolmente la sottile linea rossa che separa la devozione dalla bestemmia. Dove un dirigente di partito, mettiamo Denis Verdini a Mirabello, afferma con foga: “non voglio sentir parlare di questione etica”, e aggiunge: “attenzione a farci prendere dal partito degli onesti”. Dove un ministro, mettiamo – per dire – Brunetta, interviene sulla Finanziaria, ed un altro ministro, mettiamo – sempre per dire – Tremonti, commenta: “E’ proprio un cretino!”, e poi, rivolto a un terzo ministro (supponiamo Sacconi), esclama: “Maurizio, ma hai sentito quello che sta dicendo? Ma è scemo?”. Dove, durante una festa della Lega, un cantante intona le parole “Italia del tricolore, elevo al cielo la tua bandiera” e in risposta un ministro della Repubblica, simuliamo Umberto Bossi, eleva il dito medio mentre si scatena un finimondo. No, la teoria del “multiverso” è inverosimile. Un’Italia ove al governo c’è una forza il cui statuto recita all’articolo 1 che la Lega Nord “ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana”? No, quest’Italia non può esistere. Ma, se esistesse, andrebbe rivoltata come un calzino. Magari cominciando da Milano, da Napoli, da Cagliari. Condirettore del settimanale online ebdomadario.com

Berlusconi scivola in bagno, è la luna nera No, non è la vignetta di Banana (che torna domani) ma è la sequenza mimica del presidente Silvio Berlusconi mentre racconta agli onorevoli colleghi la dinamica del suo recente capitombolo in bagno.

La grande odissea del dopo concerto: quei bus fantasma n Buongiorno, nell'articolo dedicato al concerto dei Subsonica scrivete che il servizio dei bus navetta per il ritorno era da verificare. Vi prego di farlo. È scandaloso che alla fine del concerto non sia stato garantito il servizio di ritorno. Perché questo è successo. Dalle due alle alle 4 meno un quarto io e i miei amici abbiamo visto passare un solo bus per piazza Yenne, pieno fino all'inverosimile, e molto più tardi due bus della linea Pn (o PF). Tristissimo per chi, come me e i miei amici, aveva deciso di lasciare la macchina a casa. Chi è responsabile di una mancanza tanto grave?

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Basta leggere il labiale: «Mi son fatto male qui, qui, qui e poi ancora qui». Povero Cavaliere: prima la scoppola del Lodo Mondadori, poi la pozzanghera terrorista... quando si dice “la luna nera”.

È importante che si sappia, perché il livello dei servizi è sempre più basso e noi utenti rischiamo di farci l'abitudine. Non è corretto, né giusto, che sia così. Grazie per il servizio di informazione che fornite Simona Murru

Una ventata nuova per l’informazione, aspettando l’online n Gentili redattori, vi vorrei ringraziare per questa ventata di aria nuova che avete portato sul mondo dell’informazione sarda. Ora aspettiamo il portale online! Maurizio Panno


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SABATO 16 LUGLIO 2011

QUESTIONE PERSONALE

LA SPACCATURA Sel-Pd, idillio finito «Precari? Di Soru»

LA POLEMICA Il capogruppo della Sinistra: quei lavoratori frutto della scorsa legislatura. La replica dell’ex Governatore Soru: «È sbagliato il metodo, le assunzioni si devono fare per concorso» di Francesca Zoccheddu n Restano distanti le posizioni tra il Pd e Sel. Il giorno dopo lo scontro a caldo, in aula, scende il gelo tra i due partiti. E l'Italia dei Valori, con una lettera del capogruppo, Adriano Salis, in risposta al collega Luciano Uras, si schiera con il Partito Democratico, mentre lo stesso Uras rilancia: «I precari che hanno acquisito il diritto alla stabilizzazione sono un prodotto della scorsa legislatura». IL PARTITO DEMOCRATICO La giornata che avrebbe dovuto segnare il riavvicinamento, come peraltro accaduto altre volte, inizia con le spiegazioni dei consiglieri del Pd, presente anche Radouan Ben Amara che in Consiglio si è dissociato da Uras, capogruppo di Sel-Indipendentistas-Comunisti. Nessuno è contro i precari, hanno assicurato, al contrario si è cercato di evitare che fosse approvata una norma che finirà per creare altro precariato. «Quella approvata dal centrodestra - ha detto il capogruppo Mario Bruno - non risolve i problemi dei precari, crea solo illusioni e aspettative che saranno spente, come già accaduto, dalla Corte Costituzionale. Non siamo contrari alle stabilizzazioni, laddove necessario e ci sia un diritto acquisito, ma siamo per mettere un punto fermo all'utilizzo di lavoro precario e guardiamo a tutti i disoccupati e a tutti i cittadini della Sardegna. Non è una posizione contraria né ai veterinari dell'Ara, né ai lavoratori dei Centri servizi: per entrambe le situazioni abbiamo presentato nostre proposte di riforma, così come per chi lavora nel settore dei beni culturali». Per Gian Valerio Sanna l'accordo trovato tra Sel e il centrodestra ha portato ad un emendamento ingannevole, che fa diventare il precariato un sistema: «Non conosciamo - ha detto - altro sistema per entrare nella pubblica amministrazione che non sia il concorso». Anche Franco Sabatini ha voluto precisare che non c'è contrarietà a risolvere le situazioni dei veterinari dell'Ara o di quelli dei centri per

il lavoro: «Ma con il testo approvato ieri non si danno risposte né agli uni né agli altri. Come mai, mentre il Consiglio approvava la norma sui Cesil l'assessore al Lavoro, Franco Manca, annunciava il finanziamento dei Centri? Stanno operando per cancellare i Centri servizi per il lavoro e stabilizzare il personale nell'Agenzia del Lavoro. Precari erano e precari restano, le intenzioni della Giunta regionale sono ben altre». L'ex presidente della Regione, Renato Soru, ha richiamato il principio per cui le assunzioni nel pubblico impiego non si possono fare senza concorso: «Non possiamo far passare le persone dalla porta di servizio per farle entrare nella pubblica amministrazione - ha detto - e se i concorsi verranno bloccati, ci si dovrà rivolgere al Governo nazionale che così ha deciso». Sullo scontro con Sel, Bruno ha sottolineato che «il valore dell'unità del centrosinistra è irrinunciabile, anche se ci sono posizioni diverse. Resta una differenza politica forte: noi vogliamo essere, come centrosinistra, un'alternativa

«La norma approvata dal centrodestra non risolve i problemi dei precari, crea solo illusioni e aspettative che saranno spente dalla Corte Costituzionale». Mario Bruno, capogruppo Pd in Consiglio.

vera al centrodestra, ma non sostituendoci alla maggioranza e correggendo leggi pasticciate. Non siamo al governo, siamo all'opposizione, evitiamo di dare una mano ad un centrodestra che non la merita e che sta affondando la Sardegna». I VENDOLIANI DI SEL In serata la replica del coordinatore di Sel, Michele Piras e di Luciano Uras. «Il Pd si manifesti sulle cose da fare, non sulle chiacchiere. La gente è alla fame, noi vogliamo fare le cose, non opposizione e basta. La nostra opposizione è costruttiva». Uras ha lamentato l’aggressione verbale subita in Aula, che «ho tollerato con grande fatica» e che è stata «una pregiudiziale azione di contrasto politico nei confronti di una formazione che tenta onestamente di fare il proprio dovere». Anche Piras ha definito eccessivi i toni del dibattito, «tali da rendere necessario un chiarimento abbastanza serio nel centrosinistra e, soprattutto, con il Pd, maestro a proposito di stampelle». Non manca la stoccata all'ex governatore: «Le persone che possono essere stabilizzate hanno minimo trenta mesi di lavoro precario anche non continuativi – ha detto Uras - Certo non possono essere un prodotto di questa legislatura».

IN CONSIGLIO Scontro frontale tra il Pd e Sel sulla questione dei precari. Uras duro: «Quei precari furono fatti da Soru»

«Caro Luciano, va bene un incontro di coalizione, ma lo sforzo unitario sarebbe stato meglio esprimerlo prima del voto sul DL 71 e nella ricerca di una difficile ma necessaria sintesi unitaria sugli emendamenti da presentare allo stesso disegno di legge della Giunta regionale». Comincia così la risposta di Adriano Salis alla lettera che capogruppo e coordinatore regionale di Sel hanno inviato giovedì ai colleghi del centrosinistra. «È paradossale - sostiene Salis - che il centrosinistra si sia frantumato nella fase finale di discussione di un provvedimento che all’inizio abbiamo concordemente definito inutile e dannoso. Hai ragione nel dire che la discussione su questo provvedimento ha palesato difficoltà significative di rapporto tra i gruppi del centrosinistra ma non poteva essere diversamente, vista la convergenza politicamente incomprensibile e inaccettabile che si è verificata tra parte del tuo Gruppo e gli altri Gruppi della maggioranza di centrodestra sull’emendamento di sintesi da te presentato». Per eliminare veramente il precariato, conclude Salis, è necessario partire dalla premessa che non possono esistere i precari amici contro i “precari ignoti”. Anche perché questi ultimi sono la stragrande maggioranza.

SINDACATI Dai Confederali attacco all’assessore

L’ASSESSORE Mario Floris

n La legge sul personale divide non solo il mondo politico: anche le organizzazioni sindacali intervengono all’indomani dell’approvazione del disegno di legge e attaccano l’assessore alle Riforme, Mario Floris. Secondo Cgil-Fp, Cisl-Fp e Saf «l’esito del dibattito sul personale, nel corso del quale c’è stata la sua opposizione all’emendamento che, su nostra proposta, diverse forze politiche intendevano presentare per dare soluzione definitiva alla questione delle progressioni, costituisce un fatto grave e lesivo degli interessi e delle aspettative di 6.000 persone». I sindacati ricordano all’assessore che «a causa del comporamento suo e della sua struttura dirigenziale è diventata car-

ta straccia l’accordo Coran-Organizzazioni sindacali di dicembre ed è stato necessario intervenire sul collegato per gravi pasticci nelle tabelle di bilancio. Dato che a noi manca forse qualche passaggio o sfugge qualcosa, lei ha il dovere di dare precise risposte a tutti i lavoratori del comparto e ai consiglieri regionali da lei rassicurati. In attesa della sua risposta - concludono - non intendiamo partecipa-

CGIL-CISL «Per causa sua 6mila impiegati hanno perso speranze di progressione». Floris: «Falso, trovati i soldi»

re alle riunioni di contrattazione». Pronta la replica di Floris, che ha assicurato «le progressioni professionali del personale sono una priorità del programma dell’Assessore e dell’intera Giunta, un elemento su cui l’Amministrazione punta per garantire dignità e professionalità ai dipendenti». L’assessore sottolinea che «sono state reperite le risorse (12 milioni) e assicurata la copertura pluriennale dell’operazione. Da parte mia, di Cappellacci, della Giunta e di tutte le forze politiche, vi è la massima disponibilità a fornire ogni supporto e sostegno agli attori della contrattazione decentrata, unici protagonisti, per legge, dell’ultima fase del percorso». F.Z.


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BUCO NELL’ACQUA

ABBANOA

Via libera al bilancio, non al Cda n Via libera al bilancio consuntivo 2010 di Abbanoa. L’assemblea dei soci riunita ieri all’Hotel Mediterraneo ha votato a favore del rendiconto finanziario che certifica, una volta ancora, il profondo rosso delle casse societarie: un passivo consolidato di 373 milioni di euro, una perdita di esercizio di 12,5 milioni, debiti in aumento verso fornitori, finanziatori e banche. LA RELAZIONE DI CADAU Una situazione «di estrema difficoltà», come l’ha definita il quasi dimissionario presidente («Non abbiamo messo la colla alla sedia, siamo aperti a qualsiasi decisione venga dall’assemblea dei soci») del consiglio di amministrazione, Pietro Cadau, ma «che non preoccupa dal punto di vista finanziario: grazie all’aumento della tariffa, infatti, contiamo di arrivare a fine anno al pareggio di bilancio. Il problema più serio rimane invece quello del passivo». Che continua a crescere (dai 154 milioni di euro della nascita della società è arrivato all’astronomica cifra di 373 milioni di euro) e a cui una pezza dovrà metterla la Regione. L’assessore ai Lavori Pubblici e sindaco di Berchidda Sebastiano Sannitu, che già nella serata di giovedì aveva incontrato sia il collega La Spisa sia il presidente della Giunta Cappellacci per concordare una strategia condivisa per salvare Abbanoa, ha confermato che viale Trento «farà la sua parte, con un piano di investimenti triennale per la capitalizzazione della società che le consenta di non fallire, vista la situazione finanziaria di estrema criticità». Stanziamenti che potranno essere programmati solo a partire dal prossimo bilancio e che per adesso si limiteranno ai 56 milioni stanziati dalla Giunta tra il collegato alla Finanziaruia e una delibera di giunta dello scorso mese. Ma quanti di quei soldi andranno nel Fondo di Garanzia e quanto direttamente nella capitalizzazione, ancora non è stato individuato. Ciò che è chiaro, invece, è che «la Regione farà il suo» a condizione di poter avere un maggiore controllo nella gestione delle acque. Un controllo che parta dall’Ato, «che sarà commissariato per la terza volta» entro la prossima settimana. Ma se la quadra sui conti i Comuni l’hanno trovata (nonostante il rischio di frattura tra i grandi e i piccoli, sanata dalla mediazione del sindaco di Cagliari Massimo Zedda), quella sul commissario dell’Autorità d’ambito è una questione che vede i primi cittadini tutti uniti: «Chiediamo che il commissario sia un sindaco e che abbia come mandato, entro il mese di settembre, quello di indire

numeri 373

I milioni di euro del passivo consolidato al 2010 di Abbanoa: oltre questi, è di quasi 12 milioni e mezzo la perdita di esercizio dello scorso anno, che i soci dovrebbero coprire.

154

Il passivo, in milioni di euro, che la società ha avuto in dote dalla nascita, con la fusione tra Consorzio Sidris e le società Esaf, Sim, Siinos, Govossai e Uniaquae.

348

I Comuni sardi, su un totale di 377, serviti dalla rete idrica del gestore unico. In totale, gli abitanti serviti sono 1,5 milioni, quasi l’intera popolazione.

nuove elezioni per l’Autorità, in modo da garantire la legittimità dell’organismo e la preparazione di un Piano d’Ambito», dice il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau. Perché nonostante la legge preveda lo scioglimento degli Ato entro il 31 dicembre, «anche nel passato c’è stata la proroga di questi organismi» e la situazione è solo peggiorata. GLI INTERVENTI DEI SINDACI Invita tutti alla calma, invece, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che all’assemblea prende la parola dopo i colleghi di Sassari, Nuoro e dell’ arrabbiatissimo primo cittadino di Busachi. E lo fa per dare un elegante benservito al presidente Cadau (no-

L’ASSEMBLEA Sì dei soci ai conti che certificano passività per 373 milioni di euro. Cadau: «Pronti a lasciare il board» minato su proposta dell’ex sindaco Floris e il cui mandato scadrebbe il prossimo anno): «Accogliamo con favore la disponibilità del Cda a dimettersi. A questa disponibilità diamo però un termine: entro l’autunno il consiglio di amministrazione prepari un serio piano industriale, riduca le perdite e venga incontro alle richieste che sono arrivate dall’assemblea». Richieste innanzitutto

IL CDA Il presidente del Cda di Abbanoa è stato nominato su proposta dell’ex sindaco di Cagliari Emilio Floris

verso la Regione, affinché metta sul piatto tutti i fondi necessari a coprire il passivo, ad Abbanoa, per un maggior impegno nella riscossione dei crediti nei confronti delle grandi utenze morose (ospedali, condomini, hotel e villaggi vacanze), e ancor auna volta all’assessore Sannitu e ai membri della Giunta. Le amministrazioni locali «vogliono sentirsi coinvolte», chiedono più spazi di partecipazione ma anche più efficienza nell’erogazione del servizio. Compiti ai quali il Cda uscente dovrebbe dare risposte - non certo semplici - in pochi mesi. Ma prima di tutto questo, serve la ricapitalizzazione. G.B.

BOLLETTE TRA I MOROSI AREA, COMUNI E CLINICHE n Passività strutturali, costi di manutenzione elevati, contratti onerosi con i fornitori. Gli ingredienti della voragine nei bilanci sono diversi e tra essi c’è pure la difficoltà nella riscossione dei crediti: econdo le stime inserite nel Piano Industriale del gestore, sarebbero un totale di 140 milioni: «Emerge una notevole difficoltà di incasso - scrive il presidente del Cda nella lettera ai soci - dovuta alla vetustà del credito, all'incompletezza dei dati che occorrono per la riscossione, alle difficoltà nei confronti delle pubbliche amministrazioni, al contenzioso tra Abbanoa e le grandi utenze, come complessi turistici e grandi alberghi, e infine la difficoltà di riscossione di crediti a carico di utenze condominiali di edilizia residenziale pubblica». Su 30 mila unità abitative gestite da Area e 10 mila alloggi comunali e di altri enti, Abbanoa ha stimato morosità per 40 milioni di euro. Lo stesso problema si presenta anche per utenze di pubblica utilità intestate a Case di cura, onlus e associazioni sportive: per questi la morosità stimata è di circa 10 milioni.

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DELITTI E CASTIGHI

SASSARI

Omicidio in carcere, tre arresti numeri 2007

Il 18 novembre Erittu viene trovato agonizzante nella sua cella per poi morire poco dopo: all’inizio il fatto fu liquidato come un suicidio.

1993

La vittima voleva raccontare dei dettagli su alcuni misteri, come il sequestro di Paoletto Ruiu, avvenuto appunto nell’ottobre di diciotto anni fa.

1994 LA SVOLTA Marco Erittu fu trovato agonizzante in una cella a San Sebastiano con una busta sulla testa: si pensò al suicidio Accusati della sua morte, due detenuti e una guardia carceraria n Tre arresti per un omicidio mascherato da suicidio. I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Nuoro hanno arrestato tre persone, tra cui un agente di Polizia penitenziaria, accusate dell'omicidio di un detenuto, Marco Erittu, avvenuto nel carcere San Sebastiano di Sassari il 18 novembre del 2007. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cagliari, su richiesta della Dda, ha raggiunto i sassaresi Giuseppe Vandi, 48 anni, attualmente detenuto a Sassari e presunto mandante dell'omicidio, Giuseppe Bigella, 31 anni, reo confesso del delitto, già in carcere a Voghera, e l'agente di polizia penitenziaria Mario Sanna, 48 anni, di Bonorva. Secondo gli inquirenti Marco Erittu, tossicodipendente di 40 in carcere per droga, fu ucciso per decisione di Vandi, perché sapeva troppo. Bigella fu l’esecutore materiale dell’omicidio, mentre l’agente penitenziario

Sanna, è accusato di avere lasciato aperta la porta della cella, per permettere l’esecuzione. Marco Erittu era stato trovato agonizzante nel suo letto, e morì poco dopo: apparentemente aveva tentato di impiccarsi con un lembo di una coperta. In bocca gli furono trovati pezzi della stessa coperta. La perizia necroscopica rivelò che la morte arrivò per soffocamento. La Procura archiviò il caso come suicidio, e tutti, tranne i famigliari di Erittu, dimenticarono quella strana morte. Qualche mese fa la svolta: Giuseppe Bigella, detenuto nel carcere di Voghera, confessa agli inquirenti di essere l’assassino di Marco Erittu. L’inchiesta si riapre, e saltano fuori nuovi elementi rimasti fino ad allora nell’ombra. Erittu voleva rivelare agli investigatori pesanti segreti legati a tre misteri irrisolti, avvenuti nel Sassarese negli anni Novanta: i sequestri di persona del farmacista di Orune Paoletto Ruiu, rapito nell’ottobre del 1993 e mai tornato a casa, il sequestro

IL CARCERE La Procura archiviò il caso come suicidio, e tutti, tranne i famigliari di Erittu, dimenticarono quella morte

di Vincenzino Marras, figlio di un possidente di Ozieri, sequestrato nel maggio del 1994 e poi sfuggito ai banditi, e la scomparsa di Giuseppe Sechi, il muratore di Ossi svanito nel nulla il 22 marzo del 1994. Proprio la scomparsa di Sechi è legata a filo doppio con il sequestro Ruiu: i pezzi di orecchio recapitati alla famiglia per chiedere il riscatto, erano in realtà del ragazzo di Ossi. I dettagli degli arresti eseguiti ieri, sono stati illustrati in una conferenza stampa che si è tenuta a Nuoro, e alla quale hanno partecipato anche la direttrice del penitenziario di Sassari, Teresa Mascolo, e la responsabile delle guardie carcerarie, Sandra Cabras. In serata Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), ha commentato così l’arresto di Mario Sanna: «La Polizia penitenziaria è una istituzione sana e non si possono condannare le persone prima che la giustizia faccia il suo corso», ha dichiarato. «Confidiamo come sempre nella serietà del lavoro della magistratura. Ma non possiamo accettare una rappresentazione del carcere come luogo in cui avverrebbero violenze in danno dei detenuti». G.V.

Tra gli altri sequestri avvolti dal mistero e sui quali Erittu voleva parlare ci sono quello di Giuseppe Sechi, muratore di Ossi, il 22 marzo e, a maggio, quello di Vincenzino Marras, figlio di un possidente di Ozieri.

DELITTO CAMPUS

Uccise per amore c’è l’ergastolo per Angelo Garau n Ergastolo per il delitto passionale. La Giustizia non fa sconti ad Angelo Garau, l’allevatore 54enne di Codrongianos che tra il 24 e il 25 settembre 2009 sequestrò e uccise con un forcone e a colpi di pietra l’amico Gianfranco Campus, colpevole di avergli sottratto l’amore, e il controllo, della moglie. Ieri pomeriggio, poco dopo le 15 e 30, i giudici della Corte d’Assise di Sassari hanno condannato all’ergastolo e all’isolamento diurno Angelo Garau, accogliendo le richieste del pm Maria Grazia Genoese, secondo la quale l’omicidio fu programmato con cura ed eseguito con inaudita ferocia. Smontata la tesi della difesa, secondo cui l’omicidio non fu premeditato e non avvenne per motivi passionali, ma scaturì al termine di un litigio per questioni di soldi. Gli altri due imputati per l’omicidio, i dipendenti di Garau, Cristian Ciuca e Gian Luca Pittalis, erano già stati condannati dal giudice delle udienze preliminari, con rito abbreviato. Il romeno Ciuca, che a un anno dell'omicidio aveva fatto ritrovare il corpo di Campus sotterrato in un campo di proprietà di Garau, era stato condannato a 16 anni di carcere, mentre Pittalis a 16 anni e otto mesi. Condanne pesante per un omicidio avvenuto nel settembre 2009: la notte del 24 Garau, aiutato da Ciuca e Pittalis, sequestrò l’amico Gianfranco Campus sorprendendolo nella sua casa al centro equestre Contessa, alla periferia di Florinas. Campus fu picchiato, umiliato, infilzato con un forcone e finito a colpi di pietra. Il suo corpo fu fatto sparire, e fu ritrovato un anno dopo grazie alle rivelazioni di Cristian Ciuca. Era stato seppellito in campagna, a Sos Montos, a pochi metri dalla casa di Garau. Solo dopo il ritrovamento del corpo di Campus, gli investigatori hanno potuto far luce sull’omicidio. Se sui nomi degli imputati non c’erano dubbi, gli inquirenti avevano bisogno del cadavere e dell’arma del delitto per chiudere il cerchio. L’autopsia rivelò l’atroce scenario in cui si era sviluppato l’omicidio. La vittima dopo essere stata picchiata selvaggiamente, fu infilzata al collo con un forcone. Poi gli fu dato il colpo di grazia con un pesante masso sulla testa. Un’esecuzione feroce, le cui prove sono state determinanti per spingere i giudici della Corte d’Assise a condannare Garau al massimo della pena. G.V.

Olbia Sequestri della Finanza negli uffici del Comune

L’INDAGINE Sequestrati centinaia di documenti

n Blitz della Guardia di Finanza negli uffici comunali all’Urbanistica di Olbia. I militari delle Fiamme gialle, che si sono presentati di prima mattina al portone della sede municipale, hanno acquisito una serie di documenti, pare riguardanti pratiche di edilizia privata e pubblica di cui non è stato reso noto il contenuto, nell'ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Tempio Pausania.

sori della sua ex maggioranza di centrodestra. Giovannelli, poi rieletto con una coalizione trasversale alternativa al Pdl, aveva denunciato serie difficoltà nell'azione amministrativa a causa di ingerenze politiche esterne che, a suo dire, condizionavano l'operato di alcuni dirigenti. Sempre su vicende riguardanti l'urbanistica, il 15 giugno scorso la procura di Tempio aveva messo sot-

LA DENUNCIA DEL SINDACO L'indagine farebbe parte degli accertamenti disposti dalla magistratura dopo le dichiarazioni rese dal sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, nel febbraio scorso, dopo le dimissione di quasi tutti i consiglieri e gli asses-

L’INCHIESTA Le Fiamme Gialle sono intervenute nell’ambito dell’indagine su abusi edilizi in località “Patron di Corru”

to sequestro una maxi lottizzazione abusiva sorta in località Patron di Corru, dopo che gli investigatori del Corpo Forestale regionale avevano scoperto che su sessanta ettari di terreni agricoli vista mare erano sorte ville con piscina e dependance. Tra le cinquanta persone che sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura, risultano anche funzionari comunali olbiesi e l'ex presidente del consiglio comunale del capoluogo gallurese, l'agronomo Tonino Pizzadili con sua moglie, anch’ella dirigente del Comune di Olbia. Una vicenda che potrebbe riservare altre sorprese e su cui appunto i militari della Finanza vogliono fare luce.


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DALL’ITALIA

INCHIESTA P4

La Giunta: sì all’arresto di Papa n La Giunta della autorizzazioni della Camera ha dato il via libera all'arresto del deputato Pdl Alfonso Papa. È stata approvata la proposta presentata dal relatore dell'Idv con l'accordo delle opposizioni, dopo che la maggioranza ha ritirato la sua. Alla votazione hanno preso parte Pd, Idv, Fli e Udc. La Lega si è astenuta, il Pdl ha abbandonato i lavori prima dello scrutinio. In serata Papa si è autosospeso dal gruppo Pdl della Camera. La proposta di concedere l'arresto di Papa è passata con 10 sì e 3 astenuti. A favore della richiesta del gip di Napoli di arrestare il deputato del Pdl si è espresso anche il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti. Oltre ai due deputati della Lega Luca Paolini e Fulvio Follegot, si è astenuto anche il deputato dei “Responsabili” Elio Belcastro. I deputati del Pdl hanno invece lasciato la Giunta per protesta. IN GALERA «In galera», non poteva essere più esplicito e icastico insieme il ministro Umberto Bossi rispondendo ai giornalisti sulla richiesta di arresto per Papa che mercoledì sarà votata alla Camera. «Ho la coscienza serena e pulita e l'ipotesi del carcere non mi fa paura - commenta Alfonso Papa - Sono sicuro che la verità verrà a galla». Papa ha accolto il voto della giunta per le autorizzazioni «con grande serenità. Sono impegnato in una battaglia di verità, rispetto alla quale l'ipotesi del carcere non mi fa paura. Confido nella giustizia e sono sicuro che la verità verrà a galla. Ho la coscienza pulita e serena». In serata Alfonso Papa si è autosospeso dal gruppo Pdl della Camera, comunicandolo con una lettera inviata al presidente dei deputati berlusconiani Fabrizio Cicchitto. Intanto il premier, poco dopo essere arrivato a Montecitorio per votare la fiducia al decreto sulla manovra, ha incontrato Papa nel suo studio. «Noi non facciamo processi in aula, sosteniamo il non arresto. La magistratura andrà avanti ma chi è parlamentare deve mantenere il suo incarico», ha detto Berlusconi, a quanto riferiscono diversi parlamentari della maggioranza, parlando a Montecitorio con diversi deputati. «Dovete dire ai vostri colleghi - a detto il premier che votare a favore dell'arresto di deputati costituisce un precedente pericolosissimo». «È stata una pagina nera della democrazia parlamentare - commenta l'ex relatore Francesco Paolo Sisto (Pdl) - È stato violato l'articolo18 del regolamento. Io ho formulato una documentata e regolare proposta per dire che non si sarebbe potuto concludere il lavoro

numeri 10

La Giunta per le autorizzazioni a procedere ha votato sì all’arresto di Papa con dieci sì e tre astenuti. Il Pdl non ha votato abbandonando i lavori prima dello scrutinio. A favore della richiesta del gip di Napoli di arrestare il deputato del Pdl si è espresso anche il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti

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Il caso Papa approderà nell'Aula della Camera il prossimo 20 luglio. Se l'Aula voterà a favore dell'arresto il parlamentare del Pdl andrebbe in carcere ma resterebbe comunque deputato, salvo che non decida di dimettersi.

in giunta, ma sarebbe stato meglio demandare all'Aula la soluzione della vicenda, a causa della nuova documentazione di 15mila pagine. Di diversa persuasione invece il centrista Pierluigi Mantini che parla direttamente di «sabotaggio indecente» da parte della maggioranza. Soliti toni barricaderi da parte dell’Italia dei valori. «L'Idv ha messo un paletto chiaro», ha detto il leader Antonio Di Pietro, «Oggi c'è la richiesta di arresto su uno, domani su un altro... e poi domani chissà quanti altri ancora». DI Pietro si è mostrato visibilmente soddisfatto dell'impegno dell'Idv per il voto in Giunta autorizzazioni. Siamo in presenza di «una nuova Tangentopoli che ri-

TENSIONI Bossi si smarca dal premier: in galera. Berlusconi: no ai processi in Aula. Il deputato Pdl si autosospende chiede l'intervento giudiziaria».

dell'autorità

REBUS LEGA Frattanto è giallo sul comportamento della Lega che ha scelto l’astensione invece del sì all’arresto, come aveva chiesto Bossi. «La Lega oggi interviene Donatella Ferranti (Pd) ha di fatto smentito il proprio leader Umberto Bossi. E si è trincerata die-

LA “VISITA” Berlusconi ha incontrato Papa (nella foto in alto a destra con Verdini e Ghedini) poco dopo essere arrivato a Montecitorio.

tro una astensione motivata da cavilli procedurali, per non uscire allo scoperto». «Lega astenuta? Non posso rispondere», ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni a un cronista che gli chiedeva di commentare l’astensione del Carroccio. Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, aveva infatti invitato i suoi deputati a votare a favore dell'arresto. La Lega, infatti, fino a ieri risultava divisa: i deputati più vicini a Roberto Maroni volevano votare "sì" alle manette per Papa; quelli più in sintonia con il capogruppo Marco Reguzzoni propendevano per il “no”. Insieme al Pdl. Il caso Papa approderà nell'Aula della Camera il prossimo 20 luglio.

PRECEDENTI L’ULTIMO VIA LIBERA 27 ANNI FA n Sette anni dopo, il 21 settembre 1983, la Camera votò invece l'autorizzazione all'arresto di Toni Negri chiesta dalla magistratura per reati connessi al terrorismo. Negri, che era stato eletto due mesi prima con i Radicali mentre era in carcere , era però intanto fuggito a Parigi, rientrò poi in Italia nel 1997 e finì di scontare la sua pena. L'ultimo caso di richiesta d'arresto concessa dalla Camera risale al 18 gennaio 1984, quando i deputati dissero sì all'arresto di un altro missino, Abbatangelo, per violazione delle disposizioni sulle armi, in seguito all'attentato del '70 contro la sezione del Pci di Fuorigrotta, a Napoli. Da allora, ovvero negli ultimi 27 anni, la Camera ha sempre negato l'arresto per reati che non riguardavano gravi fatti di sangue e altri reati contro la persona e l'ordine pubblico. Nella XI legislatura, quella segnata da Tangentopoli e l'inchiesta Mani pulite, tutte le 28 richieste di arresto dei giudici di Milano sono state respinte dalla Giunta.

IL VOTO Ok anche alla Camera, ora la manovra è legge

IL SUPERMINISTRO La manovra è diventata legge dopo il sì alla Camera

n È legge la manovra finanziaria più rapida della storia della Repubblica, ma anche una delle più pesanti: la Camera ha approvato il decreto con 314 sì e 280 no. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha ringraziato le Camere per la prova di coesione di responsabilità, l'ha già firmata e arriverà subito in Gazzetta Ufficiale. Così da lunedì scatteranno i sacrifici, a partire dal ticket di 10 euro su ricette e visite specialistiche. E proprio i sacrifici che vengono accollati sulle famiglie fa insorgere le opposizioni che pure hanno lasciato approvare il decreto a causa delle tensioni speculative sui mercati. Ma se queste lunedì dovessero proseguire la richiesta unanime, dal Pd all'Udv all'Udc sono le dimissioni

del governo. La manovra è approdata giovedì sera alle 19 a Montecitorio, in commissione Bilancio, e alle 18,15 di ieri l'aula ha varato definitivamente il decreto, dopo la fiducia votata nel primo pomeriggio. Lì il governo ha ottenuto 316 voti: il che ha fatto dire a Berlusconi che «nei prossimi due anni realizzeremo le riforme necessarie per l'economia», mentre Umberto Bossi, che ha la golden share del Governo ha

I NUMERI Il via libera con 314 voti a favore, 280 contrari e due astenuti. Napolitano ringrazia il Parlamento

detto che esso «va avanti». Il parere delle opposizioni è ben diverso. Tutte hanno rivendicato il «senso di responsabilità» che le ha spinte a far passare rapidamente la manovra in Senato e alla Camera per cercare di bloccare la speculazione sui titoli di Stato. Unanime rimane però la critica alla manovra. Sia Pier Ferdinando Casini (Udc), che Pier Luigi Bersani (Pd), che Antonio Di Pietro (Idv), hanno mosso le stesse critiche: colpisce solo i ceti medi, famiglie e lavoratori dipendenti. «Chiedo cosa pagherà dopo questa manovra un cittadino ricco come Berlusconi: nulla», ha commentato Bersani. Malumore anche dai liberal Pdl. Antonio Martino ha sì votato la fiducia, ma non la manovra.


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CONTINENTI

QUOTE ROSA GIUNTA ALEMANNO ANNULLATA DAL TAR

che si occupano del sostegno sociale sono dovuti intervenire in 19.106 casi.

CASO MURDOCH BROOKS SI È DIMESSA ARRIVA MOCKRIDGE

n Annullata dal Tar del Lazio la Giunta del Comune i Roma, per il mancato rispetto delle “quote rosa”. Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, i quali hanno accolto i ricorsi proposti dai Verdi di Bonelli, dalle consigliere comunali di Roma di Pd e Sel Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni, ed dalle consigliere di Parità della provincia di Roma e della regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli. «La sentenza del Tar non è giusta ma ne prendo atto e non ci opporremo. Questo è un comune che rispetta le quote rosa», ha detto il sindaco di Roma che ha anche annunciato che della sua prossima Giunta farà parte Rosella Sensi. L'ex presidente dell'As Roma avrà la delega «alla promozione della città e allo sport».

RAPPORTO ISTAT 2010 È ALLARME POVERTÀ OTTO MILIONI IN ITALIA n Sono 8 milioni 272 mila le persone povere in Italia, il 13,8 per cento dell'intera popolazione. È quanto fa sapere l'Istat, aggiungendo che nel 2010 le famiglie in condizione di povertà relativa sono 2 milioni e 734 mila, l'11 per cento delle famiglie residenti. L'Istituto spiega che si tratta di quelle famiglie che sono cadute al di sotto della linea di povertà relativa, che per un nucleo di due componenti è pari ad una spesa mensile di 992,46 euro. Nel 2010 in Italia sono 1 milione e 156 mila le famiglie, il 4,6 per cento di quelle residenti, che risultano in condizioni di povertà assoluta per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2 per cento della popolazione residente). Si tratta, quindi, spiega l'Istituto dei «più poveri tra i poveri».Risulta povera o quasi povera circa una famiglia su cinque. Si tratta del 18,6 per cento dei nuclei (l'11 per cento sono quelli poveri e il 7,6 per cento sono quelli quasi poveri). Nel Sud una famiglia numerosa su due nel Sud Italia è povera. La povertà relativa è più diffusa nel Mezzogiorno, in particolare maglia nera nel 2010 risulta la Basilicata, mentre il fenomeno è più attenuato al Nord e specialmente in Lombardia, la regione che lo soffre meno.

FUNERALI IN GERMANIA MORIRE COSTA CARO ALLORA PAGA LO STATO n Sono sempre di più le famiglie tedesche che, colpite dalla crisi economica, non possono permettersi il funerale dei loro cari. Negli ultimi anni è cresciuto sensibilmente il numero dei cosiddetti «funerali sociali», il cui costo è sostenuto dallo Stato. In tre anni, dal 2006 al 2009, la percentuale delle «sepolture pubbliche» è aumentata del 38 per cento. In termini assoluti il costo per le casse federali è salito da 41,3 a 52,8 milioni di euro. Nel 2009, a livello nazionale, gli Uffici

Delitto Melania «Arrestate Parolisi» n Una richiesta di misura cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di Salvatore Parolisi, marito e unico indagato per omicidio volontario aggravato di Melania Rea. La richiesta della procura di Ascoli Piceno è ora all'esame del gip Car-

lo Calvaresi. Salvatore Parolisi è «sbalordito da questa giustizia colabrodo». E' il commento di uno dei legali del caporalmaggiore, l'avvocato Nicodemo Gentile che ieri si trovava ad Ascoli Piceno per seguire gli sviluppi procedurali dell'in-

chiesta, dopo la notizia della richiesta di arresto per il suo assistito. «L'indagato è una persona - osserva - e come tale va trattato con tutte le garanzie del caso. Un principio elementare che la Procura di Ascoli Piceno sembra avere smarrito».

n E alla fine si è dimessa. Rebekah Brooks, amministratore delegato della News Corp, ha lasciato l'incarico. Nonostante l'appoggio incondizionato di Rupert Murdoch. Al suo posto Tom Mockridge di Sky Italia. La rossa ha dovuto cedere alle pressioni di che la voleva fuori dal gruppo, trascinato nello scandalo intercettazioni illegali. Un'indagine che ha portato l'arresto di nove persone, tra poliziotti e giornalisti. E di cui molti credono abbia diretta responsabilità. A cominciare da un importante azionista del gruppo, Al Walid bin Talal. Il miliardario saudita aveva chiesto la testa della Brooks, proprio giovedì.

AFGHANISTAN PARTE IL RITIRO USA A CASA 650 SOLDATI n Gli Stati Uniti hanno cominciato a ritirare i primi soldati dall'Afghanistan: lo ha annunciato ieri l'esercito americano a Kabul. Un primo contingente di 650 uomini, che era dispiegato nel nord-est della capitale Kabul, ha lasciato il Paese e non sarà rimpiazzato, ha precisato il comandante Michael Wunn, portavoce dell'esercito americano che conta circa 100.000 soldati nel Paese. Gli Stati Uniti hanno da tempo annunciato per questo mese l'inizio della riduzione dei contingenti combattenti, così come programmato nell'ambito della Nato, che sarà completato entro il 2014 e porterà per quella data al trasferimento di potere agli afghani.

PROTESTE IN SIRIA UN MILIONE IN PIAZZA ALMENO 17 VITTIME n È di almeno 17 morti e decine di feriti il bilancio della repressione in molte città della Siria nel diciottesimo venerdì di proteste contro il regime di Bashr al-Assad. Le forze di sicurezza sono intervenute con durezza sparando contro i civili per disperdere le centinaia di migliaia di siriani tornati in piazza a Damasco, Hama, Homs, Idleb, Deraa, Talbisa e Diar al-Azor. Le proteste segnano l'inizio del quinto mese della rivolta iniziata il 15 marzo nella povera città meridionale di Deraa a 120 chilometri da Damasco. Le vittime sono state nove a Damasco, dimostranti uccisi quando le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco per cercare di disperdere i cortei. «Nove civili sono morti a Damasco, altre tre a Idlib nel nord-ovest, due a Daraa e infine altri tre civili hanno perso la vita a Douma, vicino alla capitale. Una quarantina sono invece le persone rimaste ferite», ha specificato Abdel Karim Rihaoui, della Lega siriana dei diritti dell'Uomo.


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Tribunale Prove scomparse, assolto il primario Maccioni

Anfiteatro Un milione e mezzo per smontare le tribune in legno

Provincia Assunzioni contestate in Consiglio

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Poetto Le navette

lasciano a piedi gli spettatori dopo il concerto

IL DISSERVIZIO Centinaia di persone che avevano usato i bus gratuiti per assistere al Mondo Ichnusa giovedì notte costrette a camminare per chilometri. Ieri il potenziamento del servizio n Migliaia di persone lasciate a piedi giovedì sera dai bus navetta. L'organizzazione dei trasporti è stata un flop: anche ieri sera le auto sono rimaste incolonnate in viale Poetto, via Fiume, viale Colombo e viale Marconi a Quartu. La prima serata di “Mondo Ichnusa” aveva portato nella spiaggia tra Poetto e Margine Rosso oltre 30 mila persone. Sul litorale di Quartu sono arrivati soprattutto giovani, ma anche famiglie con bambini che hanno assistito ai concerti delle band isolane prima di passare la scena agli ospiti d'onore della serata: i Subsonica. Peccato che il ritorno, per molti, si sia trasformato in un incubo. Non sono bastate le contromisure di comune di Quartu e Ctm: dalle 17 fino alle 6, era stato chiuso al traffico il tratto di strada dalla rotatoria della Bussola fino a quella del Margine Rosso. Cinque linee di autobus gratuiti dalle 20 circa, fino alle 2, hanno fatto la spola per accompagnare chi dalle aree previste a Cagliari e Quartu, voleva raggiungere la location senza dover utilizzare il proprio mezzo di trasporto. A causa delle modifiche alla circolazione, nel corso della prima serata, sono rimaste ferme in mezzo al traffico migliaia di auto. Il servizio bus-navetta ha funzionato bene per i cittadini quartesi, ma per chi è dovuto ritornare a Cagliari, è stato un disastro. Pochi bus, e nonostante fossero ancora migliaia le persone in spiaggia, il servizio è stato sospeso alle 2 (come da accordi). La pagina Facebook dell'evento, è stata sommersa di critiche fin dalle prime ore del mattino. «Mi stupisco che non sia morto nessuno nella

calca per entrare in questi carri bestiame. Mai più», scrive Riccardo Pala, riferendosi al numero di passeggeri che è rimasto schiacciato dentro il bus-navetta. «Come potevano pensare che un pullman ogni trenta minuti riuscisse a caricare tutti quelli che lo attendevano?», si chiede Matteo Perra, che tra le persone che aspettavano invano i bus-navetta, si può ritenere fortunato: «Ringrazio gli autisti della linea PN, che intorno alle 3, avendo capito cosa stava accadendo, si sono offerti di raggiungere il Poetto, per recuperare molti di noi, rimasti abbandonati lungo la strada». C'è chi è stato meno fortunato: «Servizio scandaloso, non siamo neanche riusciti ad arrivare», si lamenta Davide Meloni. Non è andata meglio per chi ha preso la propria auto: «Ho dovuto portare la mia fidanzata in braccio per quasi tre chilometri», racconta William Cossu. «perché ha subito un'operazione da poco e con 20 punti di sutura in una gamba è costretta a camminare con le stampelle: nessuno mi ha fatto entrare nell'area parcheggio riservata ai portatori di handicap per lasciare la mia ragazza ad attendermi mentre cercavo parcheggio». «Complimenti per l'organizzazione», ironizza Giorgio Manca, «perché annunciate i bus navetta se poi non esistono? Siamo rimasti tutti a piedi dal Margine Rosso». Per chi non vuole rinunciare all'ultima serata, può stare tranquillo: a partire da ieri è stato potenziato il servizio dei trasporti e le corse saranno garantite oltre le 2 del mattino, così tutti potranno usufruire del bus-navetta. Monica Magro

VIABILITÀ STRAVOLTA Divieto d’accesso dalla rotatoria della bussola al Margine Rosso.

DAVIDE LENZA/FC

QUARTU IL COMUNE SI GIUSTIFICA: PIÙ GENTE DI QUANTO PREVISTO

IN SPIAGGIA MONDO ICHNUSA TRA RELAX E INTRATTENIMENTO

n «Non ci aspettavamo così tante persone nei mezzi di trasporto pubblico», ha detto Stefano Lilliu, assessore alla viabilità del comune di Quartu, «il servizio sarà raddoppiato». L'amministrazione comunale, a partire da ieri, ha rafforzato il servizio aumentando il numero dei bus navetta che passano da 9 a 15, e la capienza dei veicoli messi a disposizione. Saranno utilizzati gli autobus snodati (18 metri circa), più lunghi rispetto a quelli tradizionali utilizzati giovedì sera. Viaggeranno 5 mezzi in più Cagliari, e uno in più da Quartu. Saranno intensificati i controlli per chi parcheggia la propria auto causando disagi a residenti, pedoni e automobilisti.

n Anche quest'anno non sono mancate le opportunità di rilassarsi sulla spiaggia grazie a Mondo Ichnusa. I più fortunati hanno passato la giornata fin dalle prime ore del mattino di giovedì, nell'arena beach attrezzata con lettini, ombrelloni e sdraio messi a disposizione dagli organizzatori dell'evento. Molti hanno beneficiato gratuitamente dei massaggi fatti da professionisti. Gettonato il bodypainting, una novità rispetto alle precedenti edizioni. Inoltre è stato allestito sulla spiaggia lo store Ichnusa, dove si potranno acquistare oggetti e gadget e al cui interno si potrà trovare un'area dedicata alla decorazione delle unghie, con diversi tipi di disegni.

Uranio In piazza la rabbia dei parenti dei militari uccisi

PIAZZA DEL CARMINE Tanti i racconti di familiari che si sono ammalati FOTOCRONACHE

n «Via le basi militari dalla Sardegna». Lo ha chiesto con un sit in piazza del Carmine il Comitato Gettiamo le basi” assieme ai parenti delle vittime della strage silenziosa. Lo ha ribadito anche Elisa Monni, la pasionaria di Teulada. Ha raccolto 46 testimonianze ed in quelle schede c’è scritto nero su bianco di cosa si muore in quel pezzo di Sardegna. «Tutti hanno compilato la scheda - racconta - anche le madri straziate che avevano perso da poco il figlio per un tumore. Mi hanno detto firmiamo perché bisogna parlare. Invece molti non lo fanno perchè hanno paura, dicono che magari i turisti potrebbero non arrivare più». Efisio Santu, accanto a lei trattiene le lacrime. Sette anni fa è

tornato dalla Germania. «Avevamo una casa vicino alla base di Teulada, coltivavo l’orto. Poi mia moglie si è ammalata, un tumore maligno al pancreas e a marzo se n’è andata», racconta. «Lì intorno stanno morendo tutti - continua Elisa - anche le piante: si seccano e non danno più frutti». E poi c’è la storia di Agostino Fiori, raccontata dal padre Giovanni. Aveva fatto il militare a Teulada, poi «un forun-

TEULADA L’allarme: «Lì intorno stanno morendo tutti, anche le piante: si seccano e non danno più frutti»

colo sulla lingua... che era un tumore». Operato d’urgenza oggi Agostino ha il 70 per cento d’invalidità. «La base c’entra - dice Giovanni Fiori - ma vogliono nascondere tutto. È da due anni che combatto: nel foglio matricolare di mio figlio non c’è traccia del suo passaggio a Teulada. Sono stato spedito da un ufficio all’altro ed alla fine l’unica cosa che ho ottenuto sono stati tre fogli con il suo nome e tanti numeri impossibili da decifrare. È un muro di gomma». Spiega Mariella Cao di Gettiamo le basi: «Nel febbraio 2008 è arrivato il decreto che obbliga la Difesa a risarcire i civili: pochi soldi e il parametro della residenza entro il chilometro e mezzo dalla base». Francesca Ortalli


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CAGLIARI

Finanza Una mattanza di tonno falso n Il tonno di Carloforte è famoso nel mondo. Per questo motivo è nata una filiera organizzata che applicava sulle scatolette etichette contraffatte per farlo risultare pesce pregiato pescato nelle celebri tonnare di Carloforte e Portoscuso. E metterlo in vendita in tutta Italia. L’ope-

razione “Mattanza” della Guardia di finanza cagliaritana ha portato al sequestro di oltre 15 tonnellate di tonno (solo 2,3 tonnellate erano realmente di carloforte e Portoscuso) distribuite in 6.457 scatolette con l’etichetta contraffatta: per un valore commerciale di 280mila euro.

Un responsabile è stato denunciato e sono scattate le ricerche in circa 350 negozi distribuiti in undici regioni d’Italia. La merce, spacciata per prodotto di lusso a prezzi elevati (più di 120 euro al chilo) veniva venduta nei principali negozi di prodotti tipici sardi sparsi nella Penisola.

TRIBUNALE

Nessun reato per le case di Via Bolzano n Tutti assolti per non aver commesso il fatto. Si è chiuso con nove assoluzioni il processo per le case di via Bolzano. Il costruttore Giovanni Olivas e la figlia Ilaria, assieme a Cristina Ferrara, Enrico Barisone, Paola Chessa, Alberto Pirisi, Antonio Paglietti, Marina Caletti e Maria Luisa Corona erano accusati di malversazione, ma sono stati ritenuti non colpevoli dai giudici della prima sezione penale del Tribunale. Nel 2002 in via Bolzano fu costruito un palazzo grazie a un finanziamento pubblico di un miliardo di lire, secondo le accuse della Procura gli inquilini acquistarono gli appartamenti a prezzo ribassato con il vincolo di affittarli per 16 anni a dipendenti stataliimpegnati nella lotta alla criminalità, ma occuparono gli appartamenti senza rispettare gli accordi per la locazione. Ieri mattina il collegio, dopo una lunga camera di consiglio, ha deciso che non ci fu reato assolvendo tutti i nove imputati.

LA BANDA

Fecero mentire un testimone, tre condannati n Convinsero un testimone a mentire, quattro condanne a sei anni di reclusione. Uno dei boss della banda di Is Mirrionis avrebbe convinto un testimone a mentire durante il processo per l’omicidio di Pietro Stori. Per questo, ieri mattina, la prima sezione del Tribunale di Cagliari ha condannato a sei anni di reclusione Giuseppe Mascia, meglio noto come “Brillanti”, uno dei capi dell’organizzazione criminale che seminava terrore nella Cagliari degli anni Ottanta. Mascia, difeso dall’avvocato Francesco Onnis, era accusato di corruzione giudiziale. Con il boss è stato condannato anche il fratello Simone e l’ex moglie Marilisa Meloni. Stando all’accusa, rappresentata dal pm Danilo Tronci, assieme avrebbero convinto Alessandro Sanna, anche lui condannato, a cambiare la sue versione dei fatti durante il processo. M.B.

SANTISSIMA TRINITÀ Il reparto di Psichiatria dove nel giugno del 2006 è morto l’ambulante quartese Giuseppe Casu

Is Mirrionis Scambio di reperti

Assolto il primario, il tecnico no LA SENTENZA Maccioni era accusato di aver sottratto prove del procedimento sulla morte in Psichiatria dell’ambulante Giuseppe Casu. Il giudice: l’unico colpevole è il dipendente n Ancora un colpo di scena nell’intricata vicenda processuale che mira a fare luce sulla fine di Giuseppe Casu, l’ambulante di Quartu morto nel giugno del 2006, nella Psichiatria del Santissima Trinità. L’uomo, dopo un trattamento sanitario obbligatorio, venne ritrovato senza vita nel letto in cui era stato legato e sedato per circa una settimana. Dopo la denuncia dei familiari, la procura aveva aperto un’inchiesta e indagato per omicidio colposo i due responsabili del reparto: Gian Paolo Turri e Maria Rosaria Cantone che sono stati assolti di recente. Durante il procedimento, a sorpresa, era stato indagato un altro medico: Antonio Maccioni, a capo dell’Anatomia patologica dell’ospedale di Is Mirrionis. Per l’accusa, rappresentata in aula dal pm Giangiacomo Pilia, durante gli accertamenti dell’in-

chiesta, il primario aveva fatto sparire i reperti dell’ambulante per sostituirli con quelli di un altro paziente. Il tutto al fine di coprire i colleghi e fare in modo che non venisse sconfessata la diagnosi con cui avevano chiuso la pratica sulla morte di Casu. Per Maccioni, accusato di soppressione di parti di cadavere, frode processuale, favoreggiamento e falso, il pubblico ministero aveva sollecitato una condanna a sei anni di carcere. Per lo stesso fatto era finito sotto inchiesta anche un tecnico di laboratorio: Stefano Esu, ma per lui era stata chiesta l’assoluzione perché, sempre stando alla ricostruzione fatta dal pubblico ministero in aula, dal dibattimento erano emerse le responsabilità del primario. Ieri mattina il colpo di scena: il giudice Gianpiero Sanna ha assolto il primario e condannato a un anno e otto

mesi il tecnico, riconosciuto colpevole di soppressione e falso ideologico. Alla lettura della sentenza è stato evidente il grande sconcerto dei legali della parte civile, Mario Canessa e Dario Sarigu, che rappresentano la figlia della vittima. La ragazza, anche ieri, era in aula come a tutte le udienze dei processi legati alla morte del padre. Quando Esu, difeso dall’avvocato Pierluigi Pau, si è ripreso dall’iniziale smarrimento e ha realizzato di essere stato condannato si è sentito in dovere di avvicinarsi a Natascia, la figlia di Casu, per giurarle la sua innocenza. «A questo punto è importante che tu mi creda. Non ho fatto niente», le ha ribadito. Maccioni, dopo l’assoluzione, ha avuto un mancamento ed è uscito dall’aula grazie all’aiuto del suo avvocato, Antonio De Toni, che lo ha accompagnato fuori dall’aula. La vicenda non si chiude qui. Si parla già di ricorso in Appello. E si attende l’esito di un terzo filone processuale con sette medici del reparto di Psichiatria accusati di sequestro di persona. Maddalena Brunetti

Internet Oscurato il sito che aggirava i divieti

LOTTA ALLA PIRATERIA

FOTOCRONACHE

n La Guardia di finanza chiude le porte in faccia ai pirati. Nella sfida contro la piattaforma Btjunkie ieri le Fiamme gialle hanno messo a segno un brutto colpo. Dopo aver inibito l’accesso alla piattaforma che permette lo scambio gratuito di file ieri è stata chiusa anche una scappatoia che permetteva agli internauti italiani di aggirare il divieto. Per accedere ai servizio di Btjunkie bastava fare una tappa intermedia sul sito proxyitalia.com, creato in Canada e allocato in Germania, per raggiungere il traguardo con discrezione. Ma l’operazione “Poisonous Dahlia” del Nucleo di polizia tributaria di Cagliari ieri ha portato all’oscuramento del sito, inibendo di fatto l’accesso dall’Italia a Btjunkie. Di sicu-

ro un brutto ostacolo per i frequentatori del sito che, altrettanto di sicuro, staranno già esplorando altre strade per continuare la navigazione nelle zone “interdette” della Rete. Gli esperti informatici della Guardia di finanza hanno appurato che per accedere a Btjunkie, nonostante il divieto imposto, era sufficiente passare dall’indirizzo http://proxyitalia.com/btjunkie.org per riuscire a nascondere i pro-

BTJUNKIE Per raggiungere la piattaforma e scaricare film pirata bastava passare attraverso proxyitalia.com

pri dati, in risposta al provvedimento dell’Autorità giudiziaria che vietava l’accesso al sito. Nei giorni scorsi i provider Fastweb e Ngi sono finiti sotto inchiesta per non aver impedito completamente ai propri utenti di accedere alla piattaforma, ora le Fiamme gialle hanno bloccato un’altra strada grazie a un provvedimento emesso d'urgenza dal sostituto Procuratore Giangiacomo Pilia. Ad aprile era stato vietato l’accesso diretto ai siti Btjunkie.org e Btjunkie.com, ma nel giro di poche ore gli internauti avevano già pronta la scappatoia attraverso il sito proxyitalia. Ora è stata chiusa pure quella strada. Ma la Rete è vasta e la sfida continua. M.Z.

L’ACCUSA SENTENZA DI NATURA CLASSISTA n Dura la reazione degli avvocati Mario Canessa e Dario Sarigu, che tutelano la figlia di Giuseppe Casu. «Alla lettura della sentenza abbiamo pensato ad un errore materiale, ad uno scambio di nomi tra i due imputati. Infatti, durante il processo ci era parso che a carico dell’operaio Esu non fossero emersi concreti elementi di un qualche spessore, mentre ben più consistente si delineava il quadro probatorio riguardante il professor Maccioni. Il Tribunale, condannando Esu ed assolvendo Maccioni, ha affermato l’esatto contrario. La sentenza appare altresì obiettivamente connotata da una inquietante impronta classista: l’operaio Esu, al momento ed in attesa degli ulteriori e certi gradi di giudizio, risulta l’unico colpevole in tutta la tragica vicenda di Giuseppe Casu».

GEREMEAS ABUSI, SIGILLI ALL’UKU PAU n Sigilli in spiaggia per lo stabilimento Uku Pau. Gli accertamenti della Squadra nautica della Questura hanno rilevato che lo stabilimento della spiaggia di Geremeas non erano esposte la concessione demaniale e l’ordinanza balneare del 2011 della Capitaneria di porto. Inoltre dai controlli è emerso che mancava il personale addetto ai servizi dello stabilimento e che in spiaggia c’era un solo bagnino impegnato in troppe attività e non in grado per questo di garantire la sicurezza dei bagnanti. Lo stabilimento Uku Pau è stato messo sotto sequestro e tutte le attrezzature da spiaggia sono state affidate in custodia al titolare, in attesa delle misure definitive.


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CAGLIARI

Finanza È lite sulla Banca di Cagliari n Si riaccende lo scontro per il controllo della Banca di Cagliari. Ieri i soci si sono ritrovati per discutere della prossima assemblea il 23 luglio. «All'ordine del giorno - ha spiegato Pietro Murru, ex presidente della Banca - sono state inserite preoccupanti modifiche al Regolamento per lo svolgimento delle as-

semblee dei soci e ad alcune significative norme dello Statuto». I punti contestati riguardano la possibilità di essere nominato amministratore anche per chi è socio da 90 giorni; l'ineleggibilità alla carica di amministratore e componente del collegio sindacale per chi ha ricoperto l'incarico negli ultimi

Provincia Scontro in aula

due mandati e con il veto per almeno cinque anni: «Ci stanno portando via la nostra Banca - ha attaccato Murru - dopo averci perseguitato con multe e sanzioni e poi essere arrivati al commissariamento. La prossima settimana ci proporranno queste modifiche che sono offensive e alle quali dobbiamo opporci».

CAMERA DI COMMERCIO .

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sulle assunzioni di Milia VIALE CIUSA Maggioranza in fibrillazione sugli stanziamenti per gli stipendi ai 18 professionisti chiamati dal presidente. Il Pdl duro: «Non sappiamo né chi sono né quanto guadagnano» n La variazione al bilancio è stata approvata, ma la maggioranza della Provincia di Cagliari è spaccata. Non nel voto, le alzate di mano a favore sono state 13 e quindi sufficienti contro gli 8 contrari dell’opposizione, ma nelle presenze. O meglio nelle assenze, in particolare quelle di Rita Corda e Massimo Pusceddu, entrambi del Pd, che hanno partecipato alla riunione di maggioranza ma non al consiglio ieri mattina nella Cappella di via Giudice Guglielmo. Ed è questa una delle accuse mosse dall’opposizione, a cominciare da Alessandro Sorgia (Pdl): «La maggioranza si arrampica sugli specchi, ma in realtà sta decidendo di non decidere. È evidente la spaccatura tra Consiglio e maggioranza». Il nodo cruciale è l'incremento della spesa corrente

per il trattamento accessorio del personale interno ed esterno, punto che proprio nel precedente consiglio era stato rinviato su richiesta della stessa maggioranza. L’opposizione lamenta di non aver avuto neanche la possibilità di valutare i documenti, le 18 buste paga, il loro reale compito, chi sono e quanto percepiscono. Molto critico Omar Zaher (Idv): «Come membro della commissione Bilancio ho chiesto documenti per capire effettivamente come vengono spesi questi soldi, ma non mi sono stati consegnati». Secondo Modesto Fenu (Psd'az) «bisogna tutelare i lavoratori, ma è assurdo che alcune persone arrivino a scavalcare gli stessi consiglieri. Prendo atto che la maggioranza, anche con l'assenza di alcuni suoi componenti, ha trovato la coesione».

Il presidente Milia ha difeso la presunta frattura: «Le norme prevedono quello che è stato fatto in Provincia, con l'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali. Rispetto all’anno scorso c'è un risparmio». Ma dopo quello che Sorgia ha definito “un attacco” Milia non è tornato in aula. «Ed è falso che si sta spendendo meno» ha ribadito l’esponente Pdl. In effetti i tagli ci sono: «Uno di questi porterà la biblioteca provinciale a chiudere visto che dovrà sopravvivere con 8 mila euro» ha detto Usai (Riformatori). Per contro ci sono altre spese che l’opposizione ritiene ingiustificate e Fenu ha paragonato la Giunta a squadra di calcio che «si affida a esterni solo perché stranieri, come Siciliano, e quindi altre figure di cui però la stessa maggioranza ignora ruoli, stipendi e anche nomi e si ritrovano a essere scavalcati da persone che si arrogano il diritto di prendere decisioni, anche politiche». Lazzaro Cadelano

Tre nomi per l’autorità portuale sono Floris, Massidda e Deiana n Anche la terna della Camera di Commercio per le candidature all'Autorità portuale di Cagliari é stata inviata al ministro dei Trasporti Altero Matteoli. I nomi non sono ancora ufficiali, ma sarebbero confermate le indiscrezioni della settimana scorsa che indicavano per le nomination l'ex sindaco del capoluogo sardo Emi-

lio Floris, il preside di Giurisprudenza Massimo Deiana e il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda. Sempre secondo quanto trapela, i tre candidati avrebbero condiviso con la Camera di Commercio un progetto di sviluppo del porto che guarda con attenzione alla crescita delle imprese.


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CAGLIARI PADIGLIONE E PER GLI SPETTACOLI INVERNALI GIÀ INDIVIDUATO UNO SPAZIO AL COPERTO

IL CARTELLONE UN’OFFERTA VARIEGATA «ABBIAMO TENTATO DI ACCONTENTARE TUTTI»

n Congedato l’Anfiteatro, almeno per ora, inizia la stagione della Fiera. L’Arena da 4500 posti ospiterà gli spettacoli della stagione estiva. Ma uno spazio al coperto potrebbe essere consegnato anche per la stagione invernale. Gli spettatori cagliaritani non resteranno a bocca asciutta: il Comune e la Fiera hanno già individuato un'area, il padiglione E. Ma è ancora troppo presto per conoscere i dettagli del nuovo spazio invernale. Intanto l’assessore Puggioni e il dirigente Serenella Piras hanno descritto le caratteristiche dell’arena estiva. È una struttura modulare che consente di ampliare o rimpicciolire la scena a seconda delle esigenze e nel caso di concerti, togliendo le sedie, di raggiungere i 9000 posti in piedi.

n Teatro, cabaret, musical e concerti: da Marco Travaglio e la Guzzanti a Notre Dame passando per Zucchero e Jovanotti. Nel cartellone degli spettacoli dell'estate cagliaritana «abbiamo tentato di conciliare tutti i gusti del pubblico», ha detto l’assessore Puggioni». Da quelli più popolari, come Notre dame de Paris, a Zucchero e I Modà alla satira politica e al giornalismo impegnato.

ANFITEATRO «Un milione e mezzo per togliere le tribune» n Ci vorranno tra il milione e il milione e mezzo di euro per smontare la struttura in legno e ripristinare lo stato originario dell’anfiteatro romano. Soldi che l’amministrazione comunale deve ancora trovare, e che il neo assessore alla cultura Enrica Puggioni, vorrebbe raccogliere attraverso progetti e bandi ma anche, simbolicamente, con il coinvolgimento diretto dei cittadini. Nessun posto a sedere libero, ieri sera, nella sala dello spazio Search, al sottopiano del palazzo civico di via Roma, per l’incontro-dibattito “da Tuvixeddu all’Anfiteatro romano”, organizzato dall’associazione Itzokor. Un “aperitivo culturale” molto affollato per un tema al centro della cronaca cittadina ormai da quasi undici anni. Tanto interesse anche perché, accanto all’assessore, era presente il soprintendente ai beni archeologici Marco Minoja. Ad intervistarli il giornalista Vito Biolchini, affiancato dall’attore Elio Turno Arthemalle. Le due vicende nascono entrambe nel 2000 e sembrano ormai vicine ad una conclusione. L’ANFITEATRO La legnaia dell’Anfiteatro verrà smontata. Quando? «Appena possibile. Per correttezza devo dire che la delibera è già stata preparata dalla precedente giunta prima delle elezioni», dice Minoja. Il costo? «È stato stimato intorno al milione, milione e mezzo, compreso il ripristino». I soldi sembrano essere davvero l’unico ostacolo da superare, ma l’assessore Puggioni frena. «C’è bisogno di agire con cautela. Ci sono lesioni in almeno sei o sette punti, come riferisce la stessa soprintendenza: non si possono rischiare altri danni. Dobbiamo ancora trovare i fondi, e non soltanto per l’anfiteatro. Intendiamo coinvolgere anche l’opinione pubblica che ha dimostrato tanta partecipazione. Oltre a progetti e fondi regionali ed

Quella del Consiglio di Stato su Tuvixeddu è una sentenza che ha riconosciuto la correttezza del vincolo e rimandato, come previsto dalle leggi all’accordo tra Regione e Comune, la pianificazione sull’edificabilità dell’area. Sarò poi compito della Soprintendenza la valutazione della compatibilità dei piani con le esigenze di tutela». Marco Minoja.

europei stiamo pensando anche all’aiuto dei cittadini». Ad esempio con iniziative quali “Adotta un monumento”, per le quali ci sarebbero già associazioni pronte a dare una mano. Ma smontare la struttura non significherà la fine degli spettacoli: «Ci vogliono, però, progetti adeguati», sostiene Minoja, «il fine ultimo della tutela rimane la fruizione. Certamente si dovrà ridurre la capienza e trovare delle soluzioni tecniche alternative, ma credo che si potranno continuare a fare spettacoli di tutti i tipi. Trovare un accordo non è impossibile come dimostra l’esperienza del teatro di Pula».Di certo pare che adesso, Comune e soprintendenza remino nella stessa direzione. «Festeggiamo oggi la ritrovata armonia tra gli enti», scherza l’assessore, «Ci sono tanti progetti per i prossimi cinque anni, e abbiamo già iniziato a discuterne assieme». Progetti anche a lungo termine per assicurare ai cittadini e ai turisti la fruizione dell’intero patrimonio archeologico cagliaritano. «Stiamo già lavorando per riunire in un tavolo tecnico il Comune, la Provincia, l’Università, la Sovirintendenza e tutti i soggetti interessati. L’obiettivo finale sarà ottenere una gestione integrata di tutti i siti con percorsi completi e

ben individuati, una biglietteria unica e una cartellonistica coerente in tutto il capoluogo». Compreso il parco archeologico di Tuvixeddu. TUVIXEDDU, PRESTO IL PARCO «Manca soltanto la delibera dell’assessorato ai Lavori pubblici», assicura Minoja, «una formalità. Poi ci vorranno i tempi tecnici per rimettere a posto le infrastrutture necessarie per l’accoglienza che da tanto tempo sono state lasciate a se stesse». «Speriamo di concludere tutto in primavera». Conferma l’assessore Puggioni: «E di poter restituire alla città un sito tanto importante per la sua storia». In chiusura, dalla platea, arrivano domande anche sul destino dell’intera area compresa nel grande progetto edilizio di Coimpresa. La sentenza del Consiglio di Stato di marzo, ribaltando quella precedente del Tar, ha bloccato i lavori. «Una sentenza», secondo Minoja, «che ha riconosciuto la correttezza del vincolo e rimandato, come previsto dalle leggi all’accordo tra Regione e Comune, la pianificazione sull’edificabilità dell’area. Sarò poi compito della soprintendenza la valutazione della compatibilità dei piani con le esigenze di tutela». Michele Salis

VIABILITÀ MANCA ANCORA UN PIANO TRAFFICO n Un'estate di concerti alla Fiera è meno affascinante di una all'Anfiteatro Romano, ma il trasloco potrebbe avere i suoi lati positivi. Il traffico prima di tutto. La nuova area crea sicuramente meno problemi della precedente in termini di parcheggi e viabilità, grazie agli spazi della Fiera e dello stadio Sant'Elia. Il piano traffico ancora non è pronto, ma la giunta ha la giustificazione di essersi appena insediata e di aver ricevuto in eredità dai predecessori la patata bollente dell'Anfiteatro Romano. La speranza resta quella di limitare l'utilizzo delle auto cercando un accordo con il Ctm per fornire ai cagliaritani un servizio di bus navette sul modello sperimentato con “Mondo Ichnusa”. «Ci stiamo lavorando e organizzeremo presto delle conferenze di servizi con il consorzio e con gli esperti del settore», dice l'assessore alla Cultura Puggioni, «Saremmo talmente felici di trovare una soluzione che metterei la mia firma nero su bianco in questo stesso momento».


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FIERA Da Jovanotti a Travaglio tutti gli show dell’estate

gli interventi

MARCO MINOJA Soprintendente «Ci vogliono progetti adeguati: il fine ultimo della tutela rimane la fruizione. Certamente si dovrà ridurre la capienza e trovare delle soluzioni tecniche alternative, ma credo che si potranno continuare a fare spettacoli di tutti i tipi. Trovare un accordo non è impossibile come dimostra l’esperienza del teatro di Pula»

n Da Alessandra Amoroso a Jovanotti, passando per Zucchero e i Modà. Quella che si prepara per la Fiera di Cagliari è una stagione ricchissima, complice anche la chiusura agli spettacoli dell'Anfiteatro Romano. Una situazione che ha spinto l'amministrazione comunale appena insediata a operare nel minor tempo possibile per trovare una soluzione alternativa. Ecco allora il nuovo teatro all'aperto della Fiera, progettato dall'ingegnere Luigi Carosi. Versatile e adattabile per poter ospitare dai 4600 ai 10 mila spettatori a seconda delle esigenze. Sarà montato a partire da oggi tra il padiglione D e il padiglione I della fiera, e smontato l'11 settembre, all'indomani del concerto di Jovanotti, e giusto in tempo per Equimediterranea. Il palco disterà sette metri dalla prima fila, sarà alto circa un metro e mezzo e collocato davanti al Palazzo dei Congressi, ed è il frutto di un compromesso che garantisca la migliore visibilità possibile sia da lontano che da vicino, e ri-

spetti le caratteristiche richieste da un concerto pop e quelle necessarie invece per un allestimento più impegnativo come quello di un grande musical. Perché quando c'era l'Anfiteatro gli artisti e le compagnie chiudevano un occhio e si adattavano, conquistati dall'atmosfera del bellissimo spazio di viale Sant'Ignazio, ora invece è il teatro che si deve adattare alle loro esigenze. Ma l'Anfiteatro va prima di tutto salvaguardato in quanto patrimonio archeologico e culturale della città. «Vedremo se si potrà tornare un giorno a fare spettacoli lì dentro», chiarisce la “neo-assessora” alla Cultura Enrica Puggioni, «Certamente senza le tribune in legno che per anni l'hanno coperto, e certamente per una capienza inferiore alle 4000 persone». La soluzione dunque è la fiera: «Siamo stati da subito felici di metterci a disposizione della città in questo momento di necessità», spiega il direttore generale Benedetto Etzi, «Ma non siamo dei principianti e non è la prima volta che la

LA STRUTTURA UN’ARENA RIMOVIBILE DA 145MILA EURO

ENRICA PUGGIONI Assessore alla Cultura «C’è bisogno di agire con cautela. Ci sono lesioni in almeno sei o sette punti, come riferisce la stessa soprintendenza: non si possono rischiare altri danni. Dobbiamo ancora trovare i fondi, e non solo per l’anfiteatro»

n Un nuovo teatro all'aperto per Cagliari, simile all'Anfiteatro («Ma oviamente di fascino inferiore», puntualizza la neo-assessora alla Cultura Enrica Puggioni) ma dentro gli spazi della Fiera Campionaria. Ha una capienza variabile da 4600 a 10 mila posti, a seconda delle esigenze, tribune e sedie rimovibili, palco alto un metro e mezzo circa, per garantire una visibilità buona da vicino come da lontano. Il costo della struttura, progettata dall'ingegner Luigi Carosi, è di 145 mila euro, e comprende affitto e spese di montaggio e smantellamento. L'impianto verrà smontato l'11 settembre, all'indomani del concerto di Jovanotti, ma potrebbe essere riutilizzato anche l'estate prossima. L'amministrazione studia però soluzioni alternative che le permettano di risparmiare sul noleggio delle tribune e di garantire maggiore stabilità alle esigenze del pubblico degli spettacoli in città. L'idea - anche se per ora è solo un’ipotesi - più affascinante della neo-insediata amministrazione prevede l'acquisto di gradinate mobili, più semplici da adattare alle varie necessità e in grado di essere collocate sia all'aperto per l'estate che al coperto per l'autunno e l'inverno.

LE STAR Travaglio e Jovanotti ma pure Zucchero Crozza, Panariello Notre dame de Paris, Grillo, Sabina Guzzanti e Mario Biondi.

Fiera ospita eventi di questa importanza». Il cartellone estivo aprirà il 23 luglio con Alessandra Amoroso, vincitrice dell'edizione del 2009 di Amici, mentre due giorni dopo sarà il turno del ritorno di Zucchero con il suo “Chocabeck Tour”, tutti e due firmati da “Spettacoli e Musica”. Spazio poi alla comicità di Maurizio Crozza, con lo spettacolo del 28 luglio, organizzato da “Shannara”, e di Giorgio Panariello, che farà compagni ai cagliaritani il 30 luglio. Di “Spettacoli e Musica” anche la scelta di portare nel capoluogo sardo “Notre Dame de Paris”, il musical con le note di Renato Cocciante e il libretto di Luc Plamondon che gira il mondo dal 1998, e festeggerà a Cagliari il suo decennale italiano, nella versione con i testi scritti da Pasquale Panella. Quasimodo e Esmeralda saranno compagni dei cagliaritani per tre sere consecutive, dal 2 al 4 agosto. Per l'occasione la capienza sarà quella minima, prevista intorno ai 4600 spettatori, per garantire una visibilità e un'acustica ottimale a chiunque avrà pagato il biglietto. Il 9 e il 12 agosto sarà ancora “Sardegna Concerti” a occuparsi dell'organizzazione della tappa cagliaritana del tour dei Modà e dello spettacolo di Beppe Grillo, mentre il 18 toccherà a “Shannara” presentare Sabina Guzzanti e il 26 Spettacoli e Musica farà gli onori di casa nei confronti della “Anestesia totale” di Marco Travaglio, il cui spostamento dall'Anfiteatro alla Fiera ha costretto Max Pezzali alla fuga in direzione Quartucciu. Il primo settembre sarà il giorno riservato alla voce profondissima di Mario Biondi, prima della grande chiusura del 10, con il concerto di Jovanotti. E sono ancora tante le date che restano libere e che si spera di riempire già nei prossimi giorni. «Stiamo lavorando per questo e ci auguriamo che arrivino presto ulteriori richieste», è l'auspicio dell’assessore Puggioni, «Vorremmo che tutti gli operatori fossero coinvolti per garantire il massimo possibile della differenziazione dell'offerta». Ma la Fiera sarà anche sede della stagione invernale e di quella autunnale. «Stiamo lavorando alla realizzazione di uno spazio coperto per i mesi più freddi», annuncia l'ingegner Carosi, «Lo realizzeremo dentro il padiglione E». Il sogno sono le tribune mobili che possano essere utilizzate all'aperto d'estate e al coperto d'inverno. Per risparmiare soldi, tempo e fatica, e garantire una casa cagliaritana per lo spettacolo, la musica e l'intrattenimento. Gabriele Lippi


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SPORT JUVENTUS MATRI SHOW 12-1 COL VAL DI SUSA SCONTRI TRA ULTRÀ: ACCOLTELLATO UN TIFOSO

COPPA AMERICA STANOTTE ARGENTINA-URUGUAY MESSI: «COME UNA FINALE, SANCHEZ FORTISSIMO»

n La Juventus ha battuto 12-1 una rappresentativa della Val di Susa nel match giocato a Bardonecchia. Tra i bianconeri in evidenza Matri, autore di una tripletta. A segno anche Claudio Marchisio che ha stupito Conte: «Ha un’intelligenza tattica importante». Ma difronte al “Summer Villag” di Bardonecchia che ospita la squadra bianconera in ritiro si è sfiorata la tragedia: un giovane tifoso è stato accoltellato e subito trasportato in ospedale con un'ambulanza. Dopo il pronto intervento di polizia e carabinieri, tutto è tornato tranquillo in pochi minuti, ma nella confusione è stata urtata e fatta cadere una donna con passeggino, senza però conseguenze.

n Messi è pronto alla sfida contro l’Uruguay in diretta alle 00.15 di questa notte: «Per noi sarà una finale. Da troppo tempo non alziamo un trofeo, sogniamo con la Coppa». Su Sanchz: «È un grandissimo giocatore». Le statistiche danno l'Argentina favorita. «Ognuno cercherà di fare la miglior partita possibile, evitando errori fatali». L’altra gara dei quarti Colombia-Perù alle 21.

CELLINO «Suazo firmerà lunedì ci interessa Candreva» di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Suazo firmerà lunedì, Acquafresca vuol tornare a Cagliari mentre l'Udinese non cede Barreto ma potrebbe dare Candreva e infine Sirigu che il Palermo non sgancia. Il solito Massimo Cellino a tutto campo, meglio dell'imprendibile Zinedine Zidane quando nascondeva la palla agli avversari. A margine della conferenza stampa al Comune di Elmas per fare il punto sulla situazione del nuovo stadio, il presidente rossoblù è al solito adrenalinico. La corsa contro il tempo per la nuova casa del Cagliari («Se non avremo lo stadio per l'anno prossimo è una tragedia») va di pari passo con la campagna acquisti: «Entro lunedì consegnerò a Donadoni la squadra al completo». SUAZO LUNEDÌ FIRMA Di sicuro c'è Suazo, che rivestirà la maglia rossoblù dopo quattro stagioni. Il 20 maggio del 2007 l'ultima gara, il 3-2 alla Roma significò salvezza con l'honduregno in gol (l'10). Cellino conferma i tempi: «Lunedì firma e sarà in ritiro con la squadra». Ciò che due settimane fa sembrava una provocazione giornalistica si è pian piano trasformata nell'acquisto voluto da tutti. Adesso anche di Donadoni, convinto più dalle notizie di un pieno recupero fisico del bomber inattivo per tutto l'anno scorso, che non dai sondaggi di chi si dice favorevole del ritorno di King David al Cagliari. ACQUAFRESCA VUOL TORNARE Probabilmente giocherà con Acquafresca, il goleador che assolse benissimo all'ingrato compito della sostituzione del capitano acquistato dall'Inter. «Ho parlato con il suo agente, so che il Bologna lo cerca, ma Robert vuole tornare a Cagliari – fa sapere il presidente – Io non posso permettermi di trattare coi sentimenti, lui è un ragazzo che non si discute, ha caratteristiche che ci servono, ci garantisce un certo numero di gol e i gol per noi sono importanti». A nulla valgono, perciò, i nomi dell'ultim'ora: «Cacia? Me lo portò via la Fiorentina quattro anni fa, mi aspettavo da lui che facesse di più in carriera e non posso spendere troppi soldi, se faccio un sacrifico sarà per Suazo e Acquafresca che hanno dei crediti in più rispetto ad altri». BARRETO RESTA ALL’UDINESE Più di Barreto, vicino al Cagliari quando Cellino stava per prendere la metà del cartellino in possesso del Bari e ora sempre più lontano. «Ho parlato con Pozzo stamattina, mi ha detto che cedendo Sanchez loro hanno bisogno di tenere un giocatore come Barreto sempre che recuperi dall'infortunio, se poi non dovesse tornare in condizione allora potrebbe lasciarmelo... Abbiamo cambiato

«So che l'Udinese vuole cedere Candreva, mi hanno detto che è una testa calda ma se vuole venire nel nostro inferno... Cacia? Non posso spendere troppi soldi, se faccio un sacrifico sarà per Suazo e Acquafresca che hanno dei crediti in più rispetto ad altri. Ho pensato a Sirigu, ma il Palermo non ce lo dà e abbiamo Agazzi. Biondini vuole più soldi e rischia»

immediatamente argomento». Che si è spostato su un altro giocatore dei friulani: Antonio Candreva. L’OBIETTIVO CANDREVA L’ex parmense ha quelle caratteristiche cercate dal Cagliari: è giovane (ha 24 anni), ha qualità (è un ex punta esterna, che ha fatto il trequartista e poi l'interno) e vuole recuperare punte elevate di rendimento che l'hanno portato ad esordire in Nazionale. «Candreva ci interessa – ammette Cellino – è un interno di qualità, so che l'Udinese lo vuole cedere, mi hanno detto che è una testa calda ma se vuole venire nel nostro inferno...». L'affare potrebbe concretizzarsi con un prestito con diritto di riscatto della metà ad una cifra intorno ai 3,5 milioni oppure anticipare di un anno il tutto ed ottenere sin da subito la comproprietà. Al giocatore verrebbero confermati i 6/700mila euro di ingaggio in linea

IL PRESIDENTE «David con noi in ritiro, Acquafresca vuole il Cagliari». Sul giocatore dell’Udinese: «È un interno di qualità» col tetto di spesa segnato da Cellino. In questo modo il Cagliari recupererebbe la qualità nell'interno di destra, quella che garantiva Michele Fini sino a due campionati fa, nel caso in cui Lazzari a sinistra ceda definitivamente il passo al rampante Nainggolan. BIONDINI E IL RINNOVO L'arrivo di Candreva (o di un giocatore che abbia le caratteristiche dell'ex parmense) è un segnale importante che la società manda a Biondini, in scadenza di contratto a giugno 2012. Il cesenate vuole portare l'ingaggio da 500mila euro a 800mila e il rinnovo tarda ad arrivare. «Capi-

CANDREVA L’ex parmense è tornato all’Udinese ma in Friuli non vuole restare. A sinistra in alto Massimo Cellino, più sotto David Suazo

sco che voglia avere un ingaggio più alto – dice Cellino – sono contento se lui sente di poter guadagnare cifre importanti, noi, se potremo, glielo offriremo. Male che vada lo perderemo tra un anno, ma dal punto di vista professionale non ho alcun dubbio su di lui, vorrei che fossero tutti come Biondini». ASPETTANDO IBARBO Il presidente Cellino vuole dare il giusto risalto ai primi acquisti della stagione: l’olandese El Kabir e il colombiano Ibarbo: «Sono due fenomeni, Ibarbo in particolare, ve ne accorgerete. Però ci vorrà del tempo prima di vederli al massimo». SIRIGU RESTA IL SOGNO La questione portiere resta aperta a metà. Il numero uno rossoblù ammette di aver pensato a Sirigu: «Sì, ma il Palermo non ce lo dà e poi noi abbiamo Agazzi».


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TENNIS Assoluti: il podio a Mocci e Salis n Stefano Mocci e Elisa Salis: sono loro i nuovi sovrani del tennis sardo. Conclusi i campionati Assoluti al Tennis Club Cagliari monopolizzati dai portacolori del circolo di Monte Urpinu. Stefano Mocci ha sconfitto 6-2, 6-2 in finale Gino Asara (Torres Sassari) sfoderando tutta la sua superiorità e riconquistando sul campo quel titolo che gli spetta di diritto e che gli mancava dal 2005. Elisa Salis ha fatto tripletta e firmato il poker:

I protagonisti

RAGATZU E VIGORITO A GUBBIO «Daniele è un giocatore di valore, noi ci crediamo ma deve andare fuori a giocare. Il Gubbio è una società che stimo e valorizza i giovani, lo vuole in prestito. Andrà con Vigorito che l’aiuterà nell’inserimento».

PER BURRAI E SAU NON È FINITA «È un argomento delicato, col Foggia ci sono state incomprensioni, noi ci sentiamo responsabili del fatto che non siano più con noi ma la questione non è ancora chiusa vedremo come rimediare»

KASAMI E IL FRITTO MISTO «Kasami? E chi cavolo è? Ah un macedone naturalizzato svizzero... Già mi hanno offerto un portiere serbo (Vlada Avramov, ndr), e che cosa ci mettiamo a fare un fritto misto? No, questo Kasami non ci interessa»

quarto titolo consecutivo, ma con fatica. Ci sono voluti tre set per vincere il derby contro Francesca Piu che ha fatto tremare la favorita costringendola alla rimonta: 2-6, 6-3, 6-3. Per Mocci e Salis è arrivata la doppietta con il successo anche nel doppio, e nel doppio misto con Montis. Roberto Montis e Stefano Mocci hanno vinto il titolo nel doppio maschile battendo in finale Federico Visioli e Luciano Pitzurra (5-7, 6-4, 10-2), Salis e Piu

hanno confermato lo scettro nel doppio rosa superando Carlotta Lehner e Elisa Idini (2-6, 6-4, 15-13). Mario Ziulu, anche lui del Tc Cagliari, ha vinto il titolo di Terza categoria (su Andrea Masala, 3-6, 6-4, 7-5), la vittoria nella Quarta categoria è andata, nel maschile a Simone Pisanu (su Federico Faraone), nel femminile a Carlotta Pani (su Beatrice Serra), entrambi del club di Monte Urpinu. Lazzaro Cadelano

IL REGALO Privilegi ai fedeli e squadra super di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n “Per una parete grande...”, recitava una simpatica pubblicità. Che, trasformato per l’occasione, suona così: per uno stadio grande ci vuole una squadra grande. Non tanto in centimetri di cubature ovviamente, ma “magna” come la “magna Grecia” di un tempo, l’apogeo di un’epoca, quella rossoblù. Come dire, il meglio deve ancora arrivare. Per lo meno, queste sono le speranze, il “Cellino-pensiero” emerso ieri durante la conferenza stampa che ha sancito il matrimonio tra l’Istituto di Credito Sportivo e la Cagliari Calcio (18 milioni di euro di finanziamento per il nuovo stadio). PROGETTO EUROPEO Il presidente, con questo investimento, ha deciso di fare un regalo a sé e ai tifosi del Cagliari: ma l’impianto super avanzato con tanto di sky box (salottini al chiuso con vista sul campo) e copertura per mitigare sole e pioggia, non avrebbe senzo senza una rosa di giocatori che dia soddisfazione agli spettatori e che trascini la gente allo stadio: «Non voglio fare la fine della Reggiana che ha fatto uno stadio tutto suo e poi è finita in serie C». Quest’anno si metteranno le basi e l’anno prossimo, a stadio finito, si farà qualche investimento in più. Di mira le prime dieci posizioni della classifica. Per ora si deve sperare almeno che “esploda” il neo-acquisto Ibarbo e che vada in porto l’operazione con Candreva, perché con il centrocampista ex nazionale farebbe già davvero un salto di qualità. Si riuscisse a chiudere anche con il portiere Salvatore Sirigu sarebbe l’ennesimo passo in più. «Perché questo è un anno di grosso investimento - ha sottolineato il presidente del Cagliari -

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BISOLI NEGLI AUTOBUS L’anno scorso la campagna abbonamenti fu promossa col volto di Bisoli che campeggiava sui pullman del Ctm. Lo slogan era: «Ricominciamo da Bisoli: “Sono tornato a casa”»

per fare spazio a nuove ambizioni». Il fatto che il nuovo stadio di Elmas sia omologato per l’Uefa è un altro importante segnale. E infatti le emozioni e le paure di questa sfida sono tutte destinate a quello che Cellino chiama: «Progetto europeo». GLI ABBONAMENTI Strettamente collegato a questo, nella stagione che sta per arrivare, è il problema degli abbonamenti che non ci saranno. O quasi. «Non mi sento di fare la campagna abbonamenti perché, provo vergogna per il Sant’Elia, come ogni domenica quando arrivano le tv e i dirigenti delle squadre ospiti. Non so come e dove ospitarle». In parole povere, quest’anno la Cagliari Calcio non è disposta a fare nessuna campagna abbonamenti perché ritiene di non poter garantire una struttura all’altezza. Ma il presidente rossoblù non sente di negarlo ai più fedeli: «Stiamo facendo in modo che i vecchi abbonati del Cagliari abbiano la tessera. È un modo di ringraziarli per il loro essere supertifosi. Frequentare sempre il Sant'Elia con il freddo e a rischio polmonite merita una ricompensa. Aspetto sviluppi sul nuovo stadio per poter dire loro qualcosa di più». Ovvero, concedere un diritto di prelazione. «Vorrei garantire a loro la possibilità di scegliere il posto che preferiscono nella nuova struttura». L’idea è quella di iniziare subito i lavori per proporre ai vecchi abbonati qualcosa di concreto. «Abbiamo investito tanto nei diritti tv ma stiamo disabituando la gente a venire allo stadio». Anche per questo verranno realizzati 2.278 parcheggi auto, 1009 per motocicli, 50 per pullman e chissà, potrà arrivare anche il treno, lì, tra le sterpaglie di Santa Caterina ormai destinate a sparire.

DILETTANTI Doppio colpo del Pula: Mannai e Uccheddu

BOBO MANNAI L’ex regista del Quartu 2000 firma per il Pula

n Il Progetto Sant’Elia sta per chiudere la campagna acquisti dopo l’ultimo colpo che sistema l’attacco. Il diesse Roberto Ibba ha concluso con Massimiliano Farrugia (1980) nell’ultima stagione al Flaminia. La punta di Velletri è conosciuta ai tifosi sardi avendo giocato nel Tempio (2006/07) e due anni fa con Tavolara e Alghero e si aggiunge alla sfilza di acquisti già fatto: i portieri Di Leo e Sanna, i difensori Sedda, Belfiore e Iannuciello, il regista Cotza, gli esterni Cordeddu, Garrucciu, Festa e le punte Atomei e Lugas. Confermati otto elementi dell’anno scorso: i dfiensore Boi, oi, Chessa e Frongia, i centrocampisti Bergese e Dessì, gli attaccanti Ibba e Atzori. Il Selargius attende di incon-

trare Giorgio Piras per completare il reparto difensivo mentre per l’attacco potrebbe mollare la pista che porta a Roberto Cappai. In Eccellenza, invece, il Pula piazza altri due colpi importanti: dall’Atletico Elmas arriva l’interno di centrocampo Francesco Uccheddu mentre dal Quartu 2000 ecco Bobo Mannai che sarà una validissima alternativa a Oscar Erriu. Soddisfatto il presidente Luca Espo-

SANT’ELIA Firma l’attaccante Farrugia, la squadra è quasi fatta. Il Sanluri si iscrive ma la squadra è ancora un rebus

sito: «Stiamo costruendo un bel gruppo, composto da ottimi elementi sia dal punto di vista tecnico che umano. Il lavoro di ricostruzione della squadra fatto dal diesse Luca Pilo sta dando ottimi frutti». I biancorossi hanno già preso anche Lantieri, Berlucchi, Porceddu, Floris e confermato Dentoni e, forse, Antinori. Ora via al mercato dei giovani: obiettivi Rassu (‘94) del Sant’Elia e Nepitella (‘93) del Quartu 2000. In tema di iscrizioni, invece, il Sanluri ha presentato la domanda anche se ancora non si sa che farà il presidente Pilloni. In casa Atletico, settimana prossima sarà quella utile per programmare la nuova stagione che vedrà il presidente Tonino Orrù ancora in sella.


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CULTURA

IL FENOMENO Bande musicali tra storie antiche e futuro incerto REALTÀ ESTESA Le formazioni continuano a calamitare giovani artisti. Un patrimonio inestimabile nonostante le difficoltà finanziarie e la scarsa valorizzazione della politica culturale di Francesca Cardia

T

ra i primi vi furono i minatori. Poi i musicisti "assoldati" dai signorotti del paese. Hanno storie antiche, che risalgono all’Ottocento. I loro ardchivi custodiscono memorie antiche e raccontano un pezzo di storia della Sardegna per molti ancora inesplorato. Le bande musicali in Sardegna sono oltre ottanta. Nate per avvicinare anche il "popolino" alla musica più colta, impossibilitata ad accedere ai parterre dei teatri più rinomati, le bande riflettono l'evoluzione dei tempi. Ogni banda nasce con una scuola di musica, perché ogni musicista deve essere in grado di leggere gli spartiti. E nonostante l'avvento di cellulari, social network e videogiochi, soprattutto nei piccoli centri dell'Isola, continuano ad avere la funzione di "aggregatore sociale". «A Villacidro abbiamo circa 170 iscrizioni alla scuola di musica che è composta da giovani e giovanissimi», spiega Maria Concetta Vacca, presidente della Federazione delle bande musicali sarde, «anche se la banda non fa distinzione d'età, l'unica cosa che conta è la passione per la musica». Una passione che deve essere forte e ardere sempre, date le

difficoltà che incontrano le formazioni, che devono fare i conti delle disponibilità finanziarie sempre minori, vuoi per i tagli alla cultura vuoi per i limiti all'applicazione della Legge regionale 64 che ha passato alle Province la gestione dei fondi per le associazioni musicali. Fondi che ogni anno vengono decurtati e bandi che tardano ad essere emessi. «Purtroppo oggi la politica culturale non è attenta all’universo bandistico», spiega Vacca, «si ricevono finnziamenti quando ci sono enti pubblici sensibili. Bisogna chiedere alla Regione di obbligare le Province a tener fede alla legge 64». Lo sa bene anche Vincenzo La Ferla, presidente dell'associzione banda musicale di Monastir: «Ogni anno bisogna presentare le domande e poi a consuntivo ti rimborsano sempre meno, così una parte dei soldi non rientra mai». Ma non è tutto. «Tutti ricevono lo stesso tanto, non esiste alcun tipo di meritocrazia: chi fa attività riceve esattamente quanto chi non fa nulla, non contano le pezze giustificative o i certificati presentati». Nemmeno per la sua banda, quella di Monastir, che di premi ne ha collezionati tanti, al concorso regionale di Cagliari nel 1985 e al IX Concorso Nazionale "La Bacchetta d'Oro" di Frosinone nel 2006, ora affronta per la prima volta una competizione in-

ternazionale, il V Concorso Bandistico "Città di Sinnai". La banda presenterà in anteprima il programma di concorso in un concerto che si terrà domenica alle 20.30, nella Sala Consiliare del Palazzo Regio di Cagliari. Tante difficoltà quindi per una realtà che nell’Isola permette di diffondere la musica e la cultura musicale anche nei più piccoli centri. Un patrimonio rilevante che il Ministero per i beni e le attività culturali intende valorizzare.

info

MEMORIA E SPARTITI Il lavoro di raccolta di informazioni degli archivi delle bande è racchiuso in un opuscolo.

SULLE NOTE La banda della Città di Cagliari, quella di Villacidro e la formazione di Monastir che domenica alle 20.30 sarà protagonista di un concerto a Palazzo Regio

GLI ARCHIVI Per questo la Soprintendenza archivistica regionale insieme alla Federazione delle bande musicali della Sardegna ha iniziato un lavoro di “raccolta della memoria” all’interno di un progetto promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali, Mibac, denominato “Gli archivi musicali del ‘900”. L’indagine della Soprintendenza negli archivi bandistici ha messo in evidenza un tesoro di memorie sulle bande sarde che sono riuscite a conservare integri i loro archivi e che è raccolto in un opuscolo uscito in concomitanza con le celebrazioni per l’Unità d’Italia. E allora si scopre che la banda di Gonnosfanadiga intitolata a Giacomo Puccini nasce il 25 febbraio 1893 ad opera dei “maggiorenti” del paese che costituirono la Società filarmonica. La delibera della Giunta comunale di Fluminimaggiore che delibera un contributo di 500 lire alla “società musicale filarmonica” per l’acquisto di alcuni strumenti porta la data del 19 marzo 1910. A quell’anno si fa risalire la nascita della banda fluminese, composta prevalentemente da minatori e diretta dal maetro ozierese Emilio Cintura. «Si tratta di un patrimonio inestimabile», afferma ancora Maria Concetta Vacca, «frugando fra gli archivi si sono fatte sorprese eccezionali: strumenti antichissimi che risalgono a oltre il 1900, alcune bande hanno addirittura i libri dei verbali, i manoscritti con le partiture riscritte per adattarle agli organici della banda. Ed è saltato fuori che anche Giuseppe Rachel, autore di “No potho reposare” e direttore del conservatorio, è stato direttore di una banda». Un lavoro che non si fermerà qui. Sul tavolo della Soprintendenza archivistica c’è già un accordo per proseguire il lavoro di raccolta di materiale e ricostruire la storia di tutte le bande sarde.


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CULTURA

TENDENZE Dalla musicassetta al vecchio vinile novità e feticci delle etichette sarde

C

i siamo chiesti: se i dischi vendono una miseria e la musica si ascolta con i lettori mp3, in rete, al computer, perché non sottrarsi all'imperativo del cd e provare anche noi a pubblicare musica in un formato come quello della cassetta?», raccontano i ragazzi dell’etichetta On2Sides, Andrea Tramonte, Simone “Arpxp” Deiana e Nicola Massa. Il loro manifesto è semplicissimo: si ritorna al passato se il profitto è una chimera. Quel formato obsoleto, marginale che in realtà non è mai scomparso, rinasce. Anzi, nel mezzo del rimescolamento prodotto dalla diffusione della musica in rete, non è poi così paradossale che anche la musicassetta oggi in qualche modo sia tornata attuale. E con essa tutta una sua estetica di riferimento. Come i carillon (vedi Vinicio Capossela), i gameboy, lo xilofano, le tastiere giocattolo modificate, la moda per la fotocamera Lomo. On2Sides, è una label che nasce a Cagliari, il loro impegno è per far conoscere la musica prodotta dalla comunità underground sarda. «Ci piace l’idea di dare un “peso” alla musica, di farle ancora occupare uno spazio (anche fisico, di nuovo) nelle nostre vite, perché tutto non si riduca a file», racconta Andrea Tramonte, uno dei boys. «La cassetta ha una bella forma. Consente di sperimentare coi formati, i colori, i materiali impiegati. Riporta al concetto del “disco” come oggetto culturale che riguarda anche la grafica, l'illustrazione, il design, la fotografia. NON SOLO SUONI E’ così che l'etichetta non sarà solo un veicolo di diffusione della musica, ma anche un punto di convergenza di linguaggi diversi grazie al contributo di artisti, fotografi, grafici, designer, videomaker. Un network aperto. E poi la cassetta è economica, consente una grande libertà di movimento e molta sperimentazione. Con la cassetta si è in grado di pubblicare piccoli esperimenti, collaborazioni, recuperare dischi mai usciti e “provare” nuove band. Band, appunto. La label si sviluppa in due collane: una per l'elettronica contemporanea, specie quella più sporca e contaminata; l'altra per i suoni rock, folk, garage, lo-fi, noise. «L'obbiettivo è di fare sei uscite l'anno, ma senza forzature». La prossima è prevista per l’autunno, sempre su cassetta (edizione limitata), ma anche vinile e cd. Si chiama-

IL LORO MANIFESTO Si ritorna al passato, quel formato obsoleto, marginale che in realtà non è mai scomparso

numeri 13

Milioni le tracce disponibili a livello mondiale negli store

400

Oltre 400 le piattaforme che vendono musica online in tutto il mondo

4,6

Miliardi di dollari sono i ricavi nel 2010 derivanti dalla musica digitale con un +6% in 6 anni il mercato della musica online è cresciuto a livello worldwide del 1000%. In Italia nel 2010 i download sono stati oltre 12 milioni.

CONCORSO PER IL CINEMA SARDINIAN SUSTAINABILITY BANDO PER IL FILM FESTIVAL

appuntamenti

info

n Apertura del bando di partecipazione alla seconda edizione del concorso cinematografico internazionale Sardinian Sustainability Film Festival, organizzato dal comune di Abbasanta, di Norbello e dall’associazione Anima Libera. Il concorso è aperto ad opere di qualsiasi durata la cui narrazione abbia per argomento le tematiche della sostenibilità. Info: tel. 340/6615257 - 329/9291609 E-mail: sustainabilityfilm@gmail.com

VIRGINIANA MILLER Considerato uno dei migliori dischi italiani del 2010 nel sondaggio di numerose riviste specializzate, prodotto da Zhar, etichetta sarda

no “Everybody Tesla” sono un duo, un primo ep ha avuto ottimi feedback dalla stampa nazionale. Hanno un sacco di marchingegni: tastiere, sintetizzatori, microfoni, ma anche Kaoss Pad, Microkorg, SP-404 e MPC500. Tra pochissimo, tempo poche settimane, On2Sides stamperà anche il primo ep, su cassetta, dei Dead Hipsters, la nuova band degli ex Raw Rave Groove. Quattro ragazzi giovanissimi oristanesi che fanno una sorta di garage/blues psichedelico molto vicino (ci perdoni) a Nick Cave. Ma oltre le produzioni vintage dell’etichetta cagliaritana, ci sono tante nuove uscite. Il disco dei Love Boat, “Love is gone” per la label Shit Music For Shit People, una delle più interessanti garage band del momento. Il loro primo album, “Imagi-

nary beatings of love”, è stato pubblicato per la tedesca Alien Snatch! Records. Prossimo alle stampe anche il primo disco dei Thee Oops, band hardcore molto stile primo punk americano (roba alla Black Flag). E poi c’è chi, in questo universo in piena evoluzione, i dischi continua a farli come ai vecchi tempi e una rodata esperienza. Lui è Luca Zoccheddu, la sua etichetta, ormai un nome non solo nell’Isola, è la Zahr Records. Label che nasce con la consapevolezza che i confini della Sardegna non costituiscono un limite, ma anzi sostenitore di un lavoro con lo sguardo rivolto a possibili sviluppi oltremare. Ne è un esempio il suo lavoro con la band bresciana “Le man avec les lunettes”, idea di Alessandro Paderno e Fabio Benni.

SANTA TERESA DI GALLURA “BUSTRIC” NELLA TEMPESTA DELLA COMPAGNIA ÇÀJKA n È il naufragio magico-fantastico di Bustric nella Tempesta di Shakespeare l’appuntamento di oggi a Santa Teresa di Gallura per i Tetridimare 2011 della compagnia çàjka. Piazza Vittorio Emanuele, ore 21.30 In scena anche il 19 a La Maddalena

VERSIONE DIGITALE “On2Sides”, conscia di vivere nel nuovo millennio, fornisce anche una versione digitale di ogni sua produzione.

Gruppo che ha suonato in tantissimi festival europei e che pur non essendo cool, sperimentale, sa suonare egregiamente il pop, senza scimiottare i Beatles. Zahr ha anche prodotto “Il primo lunedì del mondo” dei Virginiana Miller, considerato uno dei migliori dischi italiani del 2010 nel sondaggio di numerosissimi quotidiani e riviste di settore. Ma la novità arriva a settembre con l’ultimo disco dei Lo.mo dal titolo “Il tre nel segno”, band lombarda tra le più interessanti del panorama indie, nati nel 2004 dalla ceneri dei Bartok. Gruppo che annovera in questo ultimo lavoro la collaborazione con Mauro Ermanno Giovanardi de La Crus. Luca Zoccheddu ha una certezza: produrre poco, ma con un attenzione particolare alla qualità. «E’ cambiata la filosofia, il disco non è più un punto d’arrivo, ma è un biglietto da visita. Oggi guadagna più la band con i concerti che il produttore. Per noi non sono possibili più di due uscite all’anno, di più sarebbe un suicidio perché i problemi di chi produce musica sono sempre gli stessi, anzi, direi, amplificati», racconta Zoccheddu. «Lo si può fare per hobby, solo per hobby. In un mercato dove produrre un disco costa 5000 euro per 1000 copie e se ne guadagnano (quando va bene) solo il tanto per andare in pari, dove si vendono sempre meno dischi, dove la rete distributiva è sempre più sfilacciata e inconsistente, non parlerei più di business». Per favore chiamatela passione. Francesca Fradelloni

LETTURE PASSAGGI PER IL BOSCO, MASSIMO SPIGA IN READING

IL BANDO PREMIO LABORATORIO “LA MAIEUTICA DELL’ARTE ”

n Massimo Spiga scrive romanzi e sceneggiature per fumetto.

n La Fondazione Costantino Nivola promuove il Premio Laboratorio “La maieutica dell’arte”, riservato ai residenti in Sardegna. Il premio intende offrire a 15 giovani, dai 18 ai 24 anni di età, l’opportunità di avvicinarsi all’arte attraverso un’esperienza laboratoriale. Curato dall’artista Giovanni Campus, il workshop si terrà a Orani dal 19 al 29 agosto 2011.

Martedì 19 luglio, alle 22 Caffè Savoia, piazzetta Savoia, Cagliari

Info: tel. 0784 730063 - fax 0784 730062 Sito internet: www.museonivola.it


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SABATO 16 LUGLIO 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 Il primo incarico Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Cirkus Columbia

❆h

CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.00-18.00-19.45-21.00-22.30

Cars 2

Sala 12

Transformers 3 Ore 17.00-20.10-23.20

Sala 13

13 Assassini

Sala 13

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.15-18.15-20.00-21.30-22.40 Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30 Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 6

Transformers 3

SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Cattivissimo me

Cars 2 ❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 L’ultimo dei templari Ore 17.40-20.00-22.20 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.40

Sala 2

I guardiani del destino Ore 22.30

Sala 3

Cars 2 Ore 16.00-18.30

Sala 3

Transformers 3 Ore 21.00

Sala 4

This is beat - Sfida di ballo Ore 15.40-17.50-20.00-22.10

Sala 5

Transformers 3 Ore 15.40-18.50-22.00

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 17.30-20.30-23.20

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.00-19.00-22.00

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 0.15-15.30-18.30-21.30

Sala 9

CARBONIA

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.00-18.30-21.00-23.30

NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

IGLESIAS

Cars 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30

CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Dreamland Ore 19.45

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 22.00

Sala 3

Il ventaglio segreto Ore 0.40-16.20-18.20-20.20-22.30

Sala 2

Cars 2

Sala 4

Big Mama: Tale padre tale figlio Ore 18.10-20.20

Sala 3

Transformers 3 3D

Ore 18.00 GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

Transformers 3

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 16.50-19.50-22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.00-21.20-22.40

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.00-22.40

Ore 22.40

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 0.00-15.30-18.30-21.30

SANT’ANNA ARRESI

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 16.30-19.30-22.30

MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

Sala 8

Transformers 3 3D Ore 0.30-15.30-18.30-21.30 I guardiani del destino Ore 20.00

Sala 9

Transformers 3 3D Ore 16.30-22.20 Per sfortuna che ci sei Ore 0.20-16.30-18.30-20.30-22.30

Sala 11

Cars 2

Sala 2

Transformers 3 Ore 20.00-22.45

Sala 11

L’ultimo dei templari Ore 0.30-22.30

Sala 3

Sala 12

Transformers 3 3D Ore 16.30-19.30-22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.10

Sala 4

Transformers 3 3D Ore 18.00-21.00

Sala 5

Cars 2

Ore 15.30-18.00-20.10

SASSARI ▲ho

Sala 6

TORTOLI’

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

OGGI

DOMANI

il Sole

alle 06:10

alle 20:49

la Luna

alle 21:30

alle 07:18

Nuova

e e e

CINEMA GIORDO ▲o Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.00-22.00

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo Sala 1 La vita facile Ore 21.45

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Boris - Il Film Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta Sala 1 Rio Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 The Tree of Life Ore 22.00

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3

Cars 2 Ore 18.30-21.00

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-19.00-20.00-22.30 Sala 2 Transformers 3 Ore 17.40-20.35 Sala 3 Transformers 3 3D Ore 22.15 Sala 4 Cars 2 Ore 18.15-20.25-22.40 Sala 5 London Boulevard Ore 18.10-20.20-22.30 Sala 6 Esp - Fenomeni paranormali Ore 18.00-20.30-22.35 LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround

lbia

Alghero Nuoro

Nuoro

Tortol

ristano

Tortol

ristano

cidro illacidro Ig Iglesias

cidro illacidro Ig Iglesias

Ca C ag Cagliari

C a Carbonia

Alghero 18° - 30° Cagliari 20 - 33° Carbonia 20° - 30° Iglesias 19° - 32°

Ore 19.00-22.00

TEMPIO PAUSANIA

Porto Torres Sassari

Alghero

Tempo: Cieli sereni ovunque, salvo nubi medio-basse in nottata. Temperature in diminuzione, porteranno ad un caldo più lieve su tutta l’isola ma comunque con temperature superiori ai 30°C sul Cagliaritano. Venti fino a tesi-forti da ONO su Bocche e Canali, deboli-moderati perlopiù nordoccidentali altrove. Mari sino a mossi o molto mossi i bacini più esposti.

Transformers 3

OGGI

Tempio Pausania

lbia

Porto Torres Sassari ala e

Genere Musicale Anno 2011 Durata 91 minuti Regia Robert Adetuyi Con T. Brown, M. Morgan Trama Le fatiche, i sogni e le battaglie per vincere il titolo di Campioni del Mondo alle finali della Beat The World Competion di Detroit di tre gruppi di ballerini di strada: i Fusion, una crew dell'Ontario, i Flying Steps, un gruppo tedesco e i Revolution, una formazione brasiliana...

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 The Conspirator Ore 21.15

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.00-21.00

iena

THIS IS BEAT

Ore 18.15-20.30-22.40

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.30

a

Genere Fantastico Anno 2011 Durata 157 minuti Regia Michael Bay Con S. LaBeouf, J. Duhamel Trama Tra gli Stati Uniti e la Russia si svolgono, questa volta, le avvincenti sfide tra gli Autobot contro i Decepticon e il nuovo nemico Shockwave, il robot che adesso governa Cybertrone. All'orizzonte si prospetta una nuova epica e forse definitiva battaglia, che metterà in dubbio la possibilità per i Transformers di salvare le sorti della Terra...

▲h

NUORO

Tempio Pausania a

TRANSFORMERS 3

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

Sala 10

Oggi Sorge

❆▲h

MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Tree of Life Ore 18.15-21.00

ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con il malefico Lord Voldemort, Harry Potter è chiamato a compiere la più ardua delle imprese e il suo sacrificio sarà estremo...

Ore 19.30 Sala 4

Sala 9

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II

Ore 20.15

In viaggio con una Rock Star Ore 15.45-22.30

ILMETEO

Genere Commedia Anno 2010 Durata 87 minuti Regia Nicolas Cuche Con V. Efira, F. Demaison Trama Julien è un giovane e bravo psicologo familiare, ma sembra destinato a restare single. Non riesce, infatti, a tenersi una donna per più di due settimane, perchè, letteralmente, “porta sfiga”. Per una donna, stare accanto a lui significa andare incontro a incidenti certi. Quando comincia a credere che il suo sia un destino atroce, incontra l’amore della vita, Joanna. Nondimeno, anche lei, presto, cade vittima della “maledizione”...

OZIERI

SESTU

Sala 5

Sala 2

PER SFORTUNA CHE CI SEI

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

Ore 21.30

Sala 4

▲ho

MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

MURAVERA

Ore 18.15-21.30

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

ALGHERO

Ore 17.20-19.40

Sala 5

Sala 7

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

In viaggio con una Rock Star Ore 17.30-19.55

Sala 2

OLBIA

SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Femmine contro maschi Ore 21.15

Ore 16.55-19.25-21.55

Dreamland Ore 20.30-22.30

Sala 4

Per sfortuna che ci sei Ore 0.05-15.45-17.55-20.05-22.05

Sala 11

Ore 22.25

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva

Sala 3

Sala 10

h

Ore 21.30

Sala 2

le trame

Ca Carbonia

Cag Ca Cagliari

Nuoro 14° - 28° Olbia 21° - 29° Oristano 20° - 31° Porto Torres 18° - 30° Sassari 17 - 30° Tempio Pausania 15° - 25° Tortolì 21° - 33° Villacidro illa i ro 19° - 32°

Sereno

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SABATO 16 LUGLIO 2011

www.beviresponsabile.it

A Margine Rosso ingresso riservato a tutti.

GIOVEDÌ

h 21.00 h 21.45

BLU:ZTEP ISOLA SONG

h 23.00

VENERDÌ

h 21.00 h 21.45

RATAPIGNATA ERMANNO GIOVANARDI

h 23.00

SABATO

h 21.00 h 21.45

ALMAMEDITERRANEA ARAWAK

h 23.00

14.7 15.7

16.7

SUBSONICA MARLENE KUNTZ CESARE CREMONINI

MARGINE ROSSO, SPIAGGIA DEL POETTO, QUARTU S. ELENA: 10.00/02.00 TUTTE LE SERE DJ SET DALLE 00:30 Con il patrocinio di:

media partner

PROVINCIA DI CAGLIARI Assessorato alla Cultura

Comune di Quartu Sant’Elena Quartu Sant’Aleni


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