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QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 36 Martedì 2 agosto 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Suazo-Cellino pace fatta Donadoni a rischio per i bookmaker

FIERA Notre Dame superstar arriva il musical dei record

Saba, Salis e Lippi alle pagine 16-17

CRONACHE

Tortolì Un commando assalta il Banco con una bomba n Banda di cinque elementi, con accento barbaricino, prende in ostaggio clienti e dipendenti. Bottino da capogiro: 400mila euro. Maxi caccia all’uomo. Marcello Zasso a pagina 8

a pagina 10

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LA CRISI Non convince l’accordo sul debito Usa, lunedì nero a Piazza Affari: -3,87%

Massimiliano Messina a pagina 20

TIRRENIA Saluti napoletani «Dei sardi ce ne freghiamo» n I soci della Compagnia italiana di navigazione si presentano e il boss dei mari Gianluigi Aponte rassicura i campani: occupazione e sede a Napoli sono garantiti. Poi l’offesa ai sardi: i napoletani non li considerano proprio. L’altro armatore della Cin, Manuel Grimaldi festeggia l’acquisizione dei traghetti dell’ex carrozzone di Stato sparando a zero su Regione e Flotta sarda: solo un dumping

speculativo e noleggiare due navi a prezzi stracciati non è servizio pubblico. Intanto la Cin aspetta il via libera dell’antitrust europeo per chiudere l’operazione e prepara l’aumento di capitale, da 21mila euro sale a 60 milioni di euro. alle pagine 2-3

VERTICE DA ALFANO .

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Autovelox Asse mediano ad alta velocità cento infrazioni n Un centinaio le foto scattate dall’occhio elettronico da mezzanotte alle 13. Immortalate anche ambulanze e mezzi della polizia. Michele Salis a pagina 12

Marino Braccio tagliato un’operazione per riattaccarlo n Dodici ore sotto i ferri per una donna di Sorso che aveva perso l’arto per un’improvvisa ripartenza della lavatrice. Manuel Scordo a pagina 14

Municipio Consiglio diviso sul Campus per gli studenti n Oggi torna in Aula il dibattito sugli alloggi per universitari, due documenti differenti su due progetti contrastanti. Paola Pilia a pagina 13

Via Tiepolo Casa del povero scatta il blitz «Tutto da rifare» n Nella struttura comunale di Mulinu Becciu alcune famiglie di cinque persone vivono in poco più di dieci metri quadri. Lazzaro Cadelano a pagina 15

Capriola del Pdl, Cappellacci resta l’unico senza tessera Oggi l’incontro tra il presidente della Regione, pronto a restituire la tessera del Pdl, e il segretario nazionale Angelino Alfano per cercare di ricucire lo strappo tra la Sardegna e il governo.

Ieri vertice degli esponenti del partito di Berlusconi nell’Isola: poco fiduciosi sul buon esito dell’incontro di oggi tutti sono pronti a chiedere lo stato di crisi, dopo lo schiaffo sulle entrate

fiscali. Cappellacci riferirà al Consiglio in serata, dove si continua a parlare di legge sul golf. Giacomo Bassi e Francesca Zoccheddu alle pagine 6-7

FESTIVAL L’OMAGGIO DI ROCCE ROSSE BLUES A FREDDIE MERCURY a pagina 22


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I PADRONI DEL MARE PROVINCIA AULA IN SEDUTA STRAORDINARIA PER DISCUTERE DELLA PRIVATIZZAZIONE n La vicenda Tirrenia sarà discussa oggi in Consiglio provinciale. Il presidente del Consiglio, Roberto Pili, su richiesta della commissione programmazione, guidata da Rita Corda, ha convocato per le 11 una riunione straordinaria nell'ex cappella della Provincia in via Giudice Guglielmo per dibattere gli sviluppi della privatizzazione dell’ex compagnia di Stato. Il consiglio provinciale lo scorso aprile aveva approvato all'unanimità un ordine del giorno nel quali si chiedeva «un intervento immediato e rapido del Governo nazionale teso a evitare la svendita della Tirrenia e l'eventuale costituzione di un monopolio sulle linee navali da e per la Sardegna».

I SINDACATI IN SARDEGNA TUTTI CONTRARI NEL RESTO D’ITALIA TUTTI A FAVORE DELLA CIN

TIRRENIA Sardegna esclusa

n La cessione delle navi Tirrenia ha registrato in Sardegna la contrarietà delle froze politiche, degli emigrati e anche dei sindacati. Ma nel resto d’Italia Cgil, Cisl, Uil e Ugl plaudono al passaggio alla Cin degli armatori napoletani Grimaldi, Aponte e Onorato. I marittimi Tirrenia sono 1.150, mentre 246 sono gli amministrativi e 18 i dirigenti. L’80% dei dipendenti è campano.

A NAPOLI Mister Tirrenia si presenta «Io dei sardi me ne frego» n La Tirrenia affare dei napoletani è il business noto. Gli sberleffi dei nuovi padroni della Compagnia italiana di navigazione, li conoscono, invece, solo i lettori dei quotidiani locali editi all’ombra del Vesuvio. Nei giorni successivi alla firma del contratto che regala il carrozzone di Stato ai tre armatori partenopei riuniti nella Cin, è un fiorire di interviste e salamelecchi per i salvatori del bastimento partenopeo. Tra tutte, la perla è però quella che il quotidiano “Il Mattino di Napoli” pubblica a Gianluigi Aponte. Potente armatore con 2,8 miliardi di dollari di patrimonio, premiato da Berlusconi come “napoletano eccellente nel Mondo”, ma residente in Svizzera, dove ha sede il colosso Msc, la compagnia delle crociere ma soprattutto la compagnia marittima con oltre 400 portacontainer (seconda nel mondo soltanto alla danese MaerskSeaLand). L’INTERVISTA DI APONTE L’esordio del boss dei mari è senza fronzoli: «L’acquisizione di Tirrenia? Credo che in questo momento particolarmente difficile per Napoli rappresenti un messaggio molto importante». Aponte rassicura i campani: «Occupazione e sede a Napoli sono garantite». A seguire la presentazione ai sardi dell’armatore che sulla motonave Snav in servizio sulla Napoli-Palermo ha coperto la balaustra del ponte di comando con uno striscione lungo oltre 20 metri con su scritto: “Napoli è la città più bella del Mondo”. La domanda della giornalista per Gianluigi Aponte è la segunte:

L’AFFONDO L’altro socio della Cin, Manuel Grimaldi bolla come «dumping speculativo» l’operazione della Flotta sarda

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GIANLUIGI APONTE Socio nella Cin è a capo del colosso Msc: fatturato di 11 miliardi di euro e 40mila dipendenti

MANUEL GRIMALDI Socio nella Cin è il patron dell’azienda di famiglia: fatturato di 2.3 milioni e 8mila dipendenti

L’INTERVISTA L’armatore Aponte rassicura i conterranei «Garantite a Napoli sede e occupazione». Offese all’Isola «Vuole dire qualcosa agli amministratori sardi?» Per la risposta Mister Tirrenia si dà all’ anedottica: «Tempo fa un mio carissimo amico discuteva sul fatto che i napoletani nel Nord vengono chiamati terroni. Ma lo stesso non avviene per i napoletani che non usano mai simili appellativi per gli abitanti del Nord». La giornalista del Mattino insiste: «E che c’entra con Tirrenia?» Ecco la risposta choc di Aponte: «La spiegazione è che i napoletani non li considerano proprio e questo vale anche per i sardi». GRIMALDI CONTRO LA REGIONE L’altro napoletano socio della Cin, Manuel Grimaldi, amministratore delegato e proprietario dell’azienda di famiglia, con un giro di affari di circa 2.5 milioni di euro e 8mila dipendenti, forte nella logistica, e specializzata nelle operazioni di navi roll-on/roll-off, car carrier e traghetti, preferisce dedicare la sua attenzione alla Flotta sarda. Dalle pagine del quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” proferisce il verbo del padrone. Prima però dà i numeri su quante navi della flotta Tirrenia gli piacciono: «Sono 17 quelle in grado di navigare spiega il figlioccio del mitico Achille Lauro - ma per le rotte da percorrere ne basterebbero 15. Comunque soltanto sette sono le navi valide». E se anche la sua stima fosse quella esatta, da sole valgono più dei 380 milioni che la Cin dovrebbe sborsare per prenderle tutte, insieme con le rotte e con la convenzione con lo Stato che vale 72 milioni di euro l’anno. Ma

è il passaggio sulla Flotta sarda che dà la dimensione della considerazione che gli armatori napoletani hanno della Regione sarda. «Noleggiare due navi a noli stracciati, per i mesi estivi - attacca Grimaldi riferendosi a Dimonios e Scintu - non mi pare un servizio pubblico, è un dumping speculativo e si è voluto fare concorrenza ad armatori che avevano bilanci in rosso e dovevano far fronte a un aumento fortissimo del prezzo del carburante». Cioè, per Grimaldi, che insieme ai suoi soci è sotto inchiesta all’antitrust per il caro tariffe, gli aumenti dei biglietti nelle tratte da e per l’Isola sono giustificati dal fatto che i conti dei tre soci della Cin non tornavano e che il gasolio è aumentato. Favoletta smentita dalle percentuali di aumento delle tariffe del trasporto, tra il 110 e il 150 per cento, e dai ribassi effettuati dopo il varo di Scintu e Dimonios sulla Olbia-Civitavecchia e sulla Porto Torres-Vado Ligure. Ma, a conferma che la trattative con gli armatori della Cin fosse a senso unico, ecco l’ammissione di Manuel Grimaldi: «Avevamo offerto sia alla Sardegna che alla Sicilia l’ingresso nella Cin con il 15% delle quote e se la Regione voleva comprare la Tirrenia doveva farsi avanti quando era il momento». Sui rapporti con il terzo socio della Cin parlano le cronache degli ultimi due giorni. Il presidente della giunta, Ugo Cappellacci ha annunciato querela nei confronti della Moby dopo l’inserzione a pagamento sui quotidiani sardi, nella quale si accusa la Regione di sperperare denaro pubblico e di penalizzare la Enermar. La società del gruppo di Vincenzo Onorato che opera sulla Maddalena Palau. Il buon viaggio della Cin ai passeggeri sardi è dunque già arrivato. Chissa che l’antitrust dell’Ue non lo trasformi in un addio. A.Mo.

L’ADDIO Le navi veloci lasciano l’Italia dopo la svendita

IN PARTENZA La Aries lascia Castellammare di Stabia e punta verso la Turchia

n Il tricolore non c’è più. O, meglio, è un altro. La bandiera a bande verticali verde-bianco-rosse dalle 11,20 del 25 luglio è diventata a bande orizzontali verde-bianco-blu. Sul ponte della Scatto, nave veloce della Tirrenia, adesso sventola la bandiera della Sierra Leone. Martedì scorso ha lasciato il porto di Castellammare di Stabia per affrontare la sua nuova vita. Prima della cessione dell’intera compagnia era stato dato il via libera alla vendita di alcuni pezzi. Le navi veloci che alla fine del secolo scorso avrebbero dovuto cambiare il modo di viaggiare sul Tirreno sono finite quasi tutte abbandonate su moli secondari. Proprio il giorno che la bandiera italiana spariva dal ponte della

Scatto l’assessore regionale ai Tarsporti Christian Solinas contestava la svendita delle quattro navi coi nomi di costellazioni (Scorpio, Aries, Taurus e Capricorn) e il fatto che avvenisse prima della cessione dell’intera compagnia. «Sono costati 220 milioni di euro, in particolare la Scorpio, varata nel 1999, è costata 55 milioni. Con il decreto legge 5 agosto 2010 n.125, convertito in legge (n.163) nel-

POLEMICA L’assessore Solinas ha contestato la cessione dei traghetti fatta prima di quella dell’intera compagnia

l'ottobre successivo, lo Stato ha autorizzato Tirrenia a vendere le quattro motonavi separatamente, al di fuori delle procedure di privatizzazione, a un milione di euro, come traghetti in disarmo», aveva spiegato Solinas. La Taurus, la Capricorn e l’Aries, fiori all’occhiello della Tirrenia, la settimana scorsa hanno lasciato il porto di Castellammare di Stabia per raggiungere i cantieri di Aliaga in Turchia. Anche la Scorpio, dopo anni di sonno nelle banchine di Arbatax prima e Cagliari poi, ora solcherà altri mari. I grandi investimenti per le navi veloci si rivelarono poco oculati perché gli elevati costi di gestione delle navi veloci hanno portato al loro abbandono da parte della Tirrenia.


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ANTITRUST La Cin aspetta l’ok dall’Europa n Il presidente e amministratore delegato della “Compagnia italiana di navigazione”, Ettore Morace, incassata la firma del commissario Giancarlo D’Andrea, sul contratto che consegna Tirrenia ai tre armatori napoletani Aponte, Grimaldi e Onorato, si dice pronto a staccare la spina, andando a veleggiare nel suo amato Mar Egeo. Ma il passaggio definitivo dell’ex compagnia di bandiera alla Cin avverrà soltanto dopo il via libera dell’antitrust europeo. Ed è proprio all’autorità della concorrenza dell’Ue che la Regione si affida per bloccare l’operazione che consegnerebbe il trasporto marittimo da e per l’Isola alla Moby, alla Snav-Gnv e alla Grimaldi. La mobilitazione promessa dal Consiglio regionale è la pressione che la Sardegna vuole far arrivare fino a Bruxelles. Insieme con le iniziative legali e il ricorso alla Corte costituzionale per la violazione dell’articolo 14 dello Statuto sardo che prevede, in sintesi, che i beni dismessi dello Stato vadano al patrimonio della Regione. Per intenderci, il ragionamento dell’assessore dei Trasporti Christian Solinas è il seguente: le navi della Tirrenia appartenevano allo Stato, sono state dismesse dal commissario D’Andrea e quindi, almeno una parte, dovrebbero finire nel patrimonio regionale. IL NODO DELL’ANTITRUST L’antitrust europeo resta però lo snodo. I tempi, considerando la

info

ETTORE MORACE Presidente e Ad della Cin lascerà la presidenza dopo la trasformazione in spa

pausa estiva, prevedono un pronunciamento entro il prossimo ottobre. Intanto la Cin prepara il suo cronoprogramma. Al primo punto c’è la ricapitalizzazione della società che dovrebbe passare dagli attuali 21mila euro di capitale a 60 milioni di euro. È prevista inoltre la trasformazione della Cin, da società a responsabilità limitata (Srl) a società per azioni (Spa) e dovrebbe essere nominato un nuovo presidente, esterno all’attuale compagine societaria. Solo quando l’operazione otterrà il via libera dell’antitrust dell’Ue la Compagnia italiana di navigazione verserà i 200 milioni di euro allo Stato. I restanti 180 saranno pagati in tre rate, a patto che l’Ue non stoppi i 72 milioni annui (per 8 anni) che lo Stato dovrà versare alla Cin per il contratto di servizio pubblico. La parte più corposa dell’investimento è comunque garantita dalla Banca Imi (advisor dell’intera operazione) e da Intesa San Paolo. LA NASCITA DELLA CIN In ogni caso resta da chiarire un altro aspetto sul quale lavoreranno i legali della Regione e che riguarda la nascita della Compagnia italiana di navigazione. Costituita a Napoli il 22 novembre, cioè 32 due giorni dopo la scadenza (20 ottobre 2010) del bando per la manifestazione d’interesse all’acquisto, firmato dal commissario straordinario nominato dal governo, Giancarlo D’Andrea.


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OPINIONI PRIVILEGI & CO

E LA “CASTA” VIDE IL POPOLO AZZUFFARSI di ANTONELLO GREGORINI

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a battaglia dei Pastori Sardi di martedì scorso, in via Roma, mostrava due corpi sociali, armati, in lotta fra di loro: gli operatori delle campagne in scarponi e berritta da una parte, le forze dell’ordine in tenuta antisommossa dall’altra. Ci sono stati feriti da ambo le parti. Se fosse vivo Pasolini, questa volta, non avrebbe il minimo dubbio, e non sceglierebbe di stare dalla parte della polizia perché composta da “figli del proletariato”. In realtà credo che Pasolini avrebbe abbracciato entrambe le parti. Avrebbe però notato che la battaglia si è svolta sotto gli uffici di quei consiglieri regionali “ricchi” di privilegi, di eccezionali stipendi e benefit di varia natura. Quale sarà stato il sentimento di costoro quando, dall’interno delle loro Bmw e Mercedes, uscendo dai parcheggi del palazzo hanno incrociato quei volti sudati? Sappiamo tutti che la “giornata” del bracciante agricolo a volte non raggiunge i trenta euro. Che il popolo delle partite Iva nasconde, dietro un’apparente capacità e volontà imprenditoriale, una triste vita da precari, privata di quelle garanzie che negli scorsi decenni sembravano essere un diritto acquisito dalla maggioranza dei lavoratori. Come giustificano, i nostri rappresentanti regionali, il loro tenore di vita rispetto a questa sempre più vasta maggioranza di popolo in difficoltà? Oggi se ne sentono di tutti i colori: la qualità e la complessità dell’incarico sembra dover giustificare le prebende. Il finanziamento dell’attività politica, del partito, e della rielezione vengono presentate retoricamente come assolute garanzie di democrazia. Tutto questo avviene, nonostante le leggi, fatte da loro, finanzino già a monte, con rimborsi elettorali miliardari, i loro partiti che, a volte, tendono ad “arrotondare” con le creste sugli affari, gli appalti e gli incarichi. L’Autonomia e lo Statuto sono portati a supporto della tesi di quella “pari dignità” con i parlamentari italiani. Intanto la produttività del Consiglio è pari a quella degli enti parastatali in cerca di ruolo e di sempre nuovi finanziamenti per progetti autoreferenziali. Ma quando finirà questa vergogna?

il semaforo

LA FOTO .DI ESTIQAATSI

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l SAVINO PEZZOTTA

Uddiccì «Il governo non può continuare a fare lo struzzo» ha detto Pezzotta. «Bisogna introdurre la patrimoniale e fare un piano antipovertà». Bene Pezzotta. Torniamo a parlare delle cose vere: qui, nel mondo reale, la gente non ce la fa più. Altro che bunga-bunga e affitti “regalati”...

l FRANCESCO STORACE

“Ultimo giapponese in guerra” Esilarante. Come altro definire la definizione del consigliere regionale (Lazio) Maruccio? Storace, ha detto l’Idv «è l’ultimo giapponese in guerra». Il “ritratto” prende spunto da una querelle sul Piano Casa della Regione Lazio. Superfluo approfondire l’argomento. Ma la citazione merita almeno il “giallo”.

l VLADIMIR PUTIN

Zar di Russia Fa un tantino sorridere la nuova campagna elettorale di Zar Vladimir tutta all’insegna del populismo sfrenato. ”Stiamo costruendo la nuova Russia” è lo slogan. Se le premesse son quelle a cui ci ha abituati Putin, c’è da tremare pensando alla “sua” nuova Russia.

Polo Civico

Vasco dice “ciao” alla vita spericolata Chi è questo attempato supergiovane con una tuta similAdidas, una boccia di analcolico succo di frutta in mano e le lenti scure a coprire sei dita di occhiaie? Jimmy il fenomeno? Claudio Amendola fra vent’anni? No. È lui, il mito, Vasco Rossi, all’uscita dalla clinica dove era stato ricoverato il 18 luglio per una costola fratturata.

Vasco giura di sentirsi in forma, i medici confermano: anche se «il paziente dice di sentirsi in forma, si consiglia di dare un taglio alla vita spericolata e alla combriccola del Blasco, le bollicine gonfiano e Alba (chiara) sfianca». Vasco è sbigottito: «C’è chi dice no, c’è chi dice nooo!» Eppoi: «Ah la noia, la noia...». C’est la vie, caro Vasco.

SÌ, PENSIAMO AL GOLF MA IL PECCATO DOV’È? di Franco Meloni

H

o letto, non senza stupore, il pezzo che il giornale ha dedicato sabato scorso alla legge sul turismo golfistico, con le dichiarazioni di don Borrotzu (e corredo di sindacalisti vari) che accusa chi se ne occupa di essere addirittura un “peccatore sociale”. Debbo dire che non capisco neppure se l’illustre sacerdote sa esattamente di cosa parla: forse pensa che stiamo facendo una legge per far giocare a golf i disoccupati, i cassintegrati e pure qualche politico. Bene, se è così non ha capito nulla e meglio avrebbe fatto ad informarsi prima di rischiare di perdere il suo prestigio in una insensata intemerata contro una legge che può fare del bene proprio a coloro che lui sostiene di voler aiutare. La legge sul turismo golfistico è un provvedimento che mira ad aumentare i flussi turistici nella nostra isola, a destagionalizzare il turismo e a migliorare l’ambiente ma soprattutto a creare 3500 nuovi posti di lavoro e un aumento della ricchezza com-

plessiva di tutti i sardi nell’ordine dei 200 milioni di euro l’anno. Non so se ci riusciremo ma almeno ci proviamo. Certo per tutto questo dobbiamo pagare un prezzo, niente è gratis su questa terra, e questo prezzo sono le volumetrie che chi realizza e mantiene operativi i campi da golf potrà costruire: 0,06 mc per metro quadro, vale a dire circa 27.000 metri quadri di costruzioni ogni 140 ettari circa. È troppo, è poco, su questo discuteremo in aula da oggi ma quello su cui non si può discutere è che questa è una legge utile ai sardi e proprio a quelli che sono più deboli e hanno più bisogno di aiuto. Non mi sento peccatore, mi sentirei peccatore se perdessi il mio tempo in prediche inutili e scagliando anatemi scomposti e senza neppure sapere bene di cosa parlo. Vorrei invece che don Borrotzu, la Ticca (complimenti per il senso dell’ironia, davvero spiritosa) e lo “spaventato” segretario Costa per una volta almeno ci dicessero chiara-

IL PERSONAGGIO . Luca chiacchiera mentre le locuste prendono un tè di Silvia Zingaropoli

mente cosa dobbiamo fare per i disoccupati, a parte distribuire soldi pubblici che peraltro non abbiamo più. Se le leggi che portano turisti in Sardegna sono un peccato o uno scandalo, benissimo, allora ci dicano l’alternativa: però basta prediche demagogiche e banalità assortite, ci parlino di cose concrete, non di generici “segni di attenzione agli ultimi”. Tentare di creare posti di lavoro non è un segno di attenzione per gli ultimi ? Forse questa gente pensa ancora che possiamo assumere tutti alla Regione o alle Asl, non ha ancora capito quanto è grave la crisi che abbiamo davanti e questo, mi perdonerà il segretario Costa, spaventa me. Per tutto questo andrò a confessarmi senza alcuna remora, orgoglioso di aver fatto quello che potevo per aiutare i sardi, soprattutto quelli che se affidati a don Borrotzu al massimo avrebbero un poco di inutile demagogia. Consigliere regionale Riformatori

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Come una salamandra terrestris, ipermimetica, immobile, acquattata dietro un masso in attesa della preda, Luca Cordero di Montezemolo sta là. Paziente. Certosino. Aspetta. Finché, ad un tratto, la ghiotta occasione si presenta in carne e ossa, ed ecco che... zac!, spara la sua sentenza con rapida lingua retrattile: e «l’alta litigiosità del governo non rassicura i mercati» è solo la sua ultima, originalissima, uscita pubblica che tradotta vien più o meno così: non è colpa delle vicende Usa se il mercato vacilla, no. La colpa è di Berlusconi. Ok, siam d’accordo, Silvio qualcosa c’entra sempre. Ma il punto è un altro: insomma, si butta o non si butta, Luca Cordero di Mon-

tezemolo, in politica? No, perché così non se ne può più. Dicono che stia aspettando il momento buono. Ah sì? E quale sarebbe il “momento buono”? Quello dell’invasione delle locuste? Boh. La politica va a rotoli, lo scoramento dei cittadini è al 101%, e Luca Cordero di Montezemolo... aspetta sul bordo del fiume. Non che lo riteniamo il salvatore della patria, per carità. Ma questo “vedo/nonvedo”, “vado/nonvado” francamente è sfiancante. Se lo deve fare, lo faccia. Che di individui “tutte chiacchiere e distintivo” l’Italia pullula, eppoi a criticare son buoni tutti. Quindi, per favore Luca Cordero di Montezemolo: scenda in campo ora. Altrimenti taccia per sempre.

L’ATTENDISTA Montezemolo

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GENITORI TOSTI

I DIRITTI NEGATI PER IL SOSTEGNO ALL’ISTRUZIONE

notizie inutili CAMERON IN TOSCANA FA IL CAMERIERE DURANTE LE VACANZE

intanto in viale trento...

Felicità...

di MARISA MELIS

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ra poco inizia un nuovo anno scolastico e noi genitori di ragazzi disabili ci troviamo a dover affrontare puntualmente il problema del sostegno scolastico. Sempre più spesso si sente parlare di genitori che ricorrono al Tar per vedere ripristinate le ore di sostegno scolastico, dimezzate o diminuite ai ragazzi disabili che pure hanno la legge 104/92 in situazione di gravità. Nonostante le richieste sulle certificazioni mediche, le relazioni psicopedagogiche dicano che debbano essere date il massimo delle ore di sostegno, ogni anno è sempre la solita storia. Si disattende il Progetto Educativo Individuale e si assegna un insegnante di sostegno per un numero di ore settimanali inferiori alle ore richieste. Partono i ricorsi, dai quali si prospettano vari profili di violazione di legge ed eccesso di potere per carenza di motivazioni e di istruzione. I ricorsi al Tar noi genitori li vinciamo alla grande e chiediamo anche il risarcimento danni esistenziali. Ma come siamo arrivati a ciò? A dicembre 2010 il Tar Sardegna, dopo un anno dalla sospensione dei provvedimenti che avevano tagliato il sostegno ai ragazzi disabili ritenendo illegittimo l’operato dell’Amministrazione Scolastica, sentenzia che il minore debba essere risarcito per danni esistenziali. Prime sentenze in Italia pronunciate in tal senso. Ricorda la sentenza della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità all’art.24 che gli Stati riconoscono “ il diritto delle persone con disabilità all’istruzione” attraverso accomodamenti ragionevoli al fine di aiutare il disabile. Perciò il diritto del disabile all’istruzione è un “diritto fondamentale” e su questo ci sono pronunce della Corte Costituzionale, nel caso qualcuno non l’avesse ancora recepito. Morale della favola? Si condanna il Miur, Ministero Istruzione Università e Ricerca, al pagamento in favore del disabile del risarcimento danni esistenziali, pagamento spese, competenze ed onorari di giudizio, e come detto sopra obbliga a dare il sostegno pieno. Per l’anno scolastico 2009/10 sono stati una settantina i ricorsi al Tar Sardegna: vorrei capire quanti soldi sono stati buttati per negare un diritto al disabile. Associazione Genitori Tosti

n David Cameron al lavoro anche quando è in vacanza: non come ministro, ma come cameriere. In un bar toscano non è stato riconosciuto dalla cameriera a cui aveva ordinato il caffè e ha dovuto arrangiarsi. Come racconta il Telegraph, il 44enne primo ministro britannico insieme alla moglie Samantha, 40 anni, nel loro primo giorno intero di vacanza in Toscana, a Montevarchi si sono fermati al caffè Dolcenero.

LA FIGLIA DI CRUISE MALATA DI SHOPPING E LE SUE “BALLERINE” n Katie Holmes e la figlia Suri Cruise sono appassionatissime di shopping, nonostante la giovane età della piccola, e non perdono mai occasione di andare in giro per negozi. Le due sono così entrate nel negozio World Tone Dance di Los Angeles, dove la piccola Suri, vestita con un abito rosa acceso, ha scelto un paio di ballerine argentate. Di certo sono meglio queste scarpe di quelle col tacco che aveva sfoggiato qualche tempo fa.

“ROSA” SANTANCHÉ E “OLINDO” SALLUSTI COPPIA DA JOGGING n Sull’amicizia fra Daniela Santanché e Alessandro Sallusti si è tanto chiacchierato negli scorsi mesi. La sottosegretaria e il giornalista hanno trascorso insieme una giornata ai bagni Twiga di Marina di Pietrasanta chiacchierando sulle sdraio e poi hanno deciso di dedicarsi ad un po’ di jogging che, si sa, in compagnia è sempre meno pesante.

TATANGELO INCINTA? E GIGI D’ALESSIO COMPRA UN GOMMONE n Mentre si vocifera che Anna Tatangelo sia incinta per la seconda volta, Gigi D’Alessio ha pensato bene di fare un regalo nuovo a se stesso e alla sua compagna: un gommone di 15 metri nuovo fiammante pronto al varo. Dopo averlo provato Gigi è andato subito a fare un giro con Anna e i familiari al largo della Costa Smeralda.

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BANANA@INTANTOINVIALETRENTO.IT

lettori L’assistenzialismo e quei privilegi che affossano l’Italia n Ho letto ieri l’articolo in prima pagina del consigliere regionale Maninchedda nel quale rivendica la paternità di una serie di leggi (cassintegrati nei comuni, cantieri comunali, contrasto povertà, ecc.) di cui c’è ben poco da essere fieri in quanto sono leggi come queste che gravano sulle casse pubbliche e che contribuiscono a creare la disastrosa situazione del debito pubblico italiano; è facile utilizzare i soldi pubblici per creare della presunta occupazione a sé stante che non produce sviluppo ma sono dei semplici sussidi di assistenza che, una volta

esauriti, lasciano i disoccupati nella situazione di prima. Dice inoltre di essere un indipendentista, un’utopia per la Sardegna, che non tiene conto della realtà e delle risorse economiche, politiche e sociali necessarie per creare una nazione, pensiamo invece a ragionare da italiani e finiamolo con questa demagogia fuori dal tempo. Per quanto riguarda i costi della politica, la casta a cui appartiene, dia una dimostrazione pratica della volontà di ridurre sprechi e privilegi incominciando dall’abolizione delle Province e dalla riduzione di indennità e benefit ai consiglieri regionali che sono un’insulto ai sardi. Questi, consigliere Maninchedda, non sono insulti, ma critiche, anche se condensate in poche righe. Giuliano Frau Cagliari

Renato Brunetta e quelle umili origini sbandierate al vento n Il “Festival di cultura digitale”, a Viterbo, ha fornito a Brunetta un’ulteriore occasione per dare sfoggio del suo “democratico” modo di porsi verso il prossimo ma, soprattutto, della sua oltranzista linea di pensiero che non contempla alcun contraddittorio. In tale circostanza il ministro ha nuovamente sciorinato le sue umili origini, come se queste lo promuovessero automaticamente a luminare dei problemi che affliggono le classi meno agiate: un folle assunto ripetutamente confutato dalle sue gesta. Roberto Saia Cagliari


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IL PDL NEL CAOS TRASPORTI TRENITALIA “SCAPPA” DALLA KELLER L’ASSESSORE ALL’INDUSTRIA CHIAMA MATTEOLI

SANITÀ ERRANI CONVOCA LE REGIONI A ROMA PER DISCUTERE DI REINTRODUZIONE DEL TICKET

n La Regione chiederà al ministro dei Trasporti Altero Matteoli di convocare Trenitalia affinché restituisca la commessa alla Keller. Lo ha annunciato l’assessore all’Industria Oscar Cherchi, che ieri ha incontrato una delegazione di lavoratori e sindacalisti dello stabilimento di Villacidro al quale è stata revocata la richiesta di lavori per circa 20 milioni di euro. Preoccupazione tra gli operai, scesi in piazza sotto la Regione, in un momento in cui l'azienda stava progettando il piano industriale per il rilancio della fabbrica. I lavoratori resteranno in presidio fino a che non verrà convocata la data dell'incontro con gli assessorati all'Industria e Trasporti presieduto da Cappellacci che i lavoratori chiedono da tempo.

n Una riunione straordinaria della conferenza delle Regioni per discutere dell’applicazione del ticket sulle prestazioni sanitarie imposto dalla Finanziaria. Ad averla convocata, per questa mattina a mezzogiorno, è stato il presidente Vasco Errani: tra gli invitati, anche l’assessore alla Sanità della Regione Sardegna Antonello Liori.

GIORNO DECISIVO Cappellacci va da Alfano «Stato di crisi per l’Isola» n L’incognita vera, a questo punto, è una sola: servirà a qualcosa l’incontro di stamane in via dell’Umiltà tra il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano e il Governatore Ugo Cappellacci convocato per cercare di risolvere la vertenza entrate? Oppure, come in tanti oggi dicono, la protesta del presidente della Regione si risolverà in un fuoco di paglia senza conseguenze sulle questioni aperte, trasporti ed entrate in primo luogo? Le scommesse, tra Roma e via Roma, sono aperte. Ma nonostante si ostenti ottimismo, soprattutto dalle parti del Consiglio regionale, quelli che punterebbero davvero su un incontro risolutivo sono in pochi, pochissimi. Tanto che i consiglieri regionali del partito hanno già stilato un elenco di rivendicazioni da presentare al Governo, e in particolare al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel caso in cui la trattativa vada alla deriva. UNA GIORNATA DI INCONTRI Ma per riannodare i fili della vicenda bisogna andare con ordine. D’altronde, dopo la giornata di ieri che sembrava dovesse ricompattare il partito nell’Isola con le due riunioni (i parlamentari sardi del Pdl in mattinata e i consiglieri regionali dal primo pomeriggio) convocate per trovare una posizione unitaria da presentare all’ex ministro Alfano, le cose più che sbrogliarsi si sono ingarbugliate. È vero che gli appelli all’unità sono rieccheggiati sia nell’incontro a Villa Devoto con i parlamentari sia in via Roma con i consiglieri, ma è altrettanto vero che alla fine della giornata sono stati più i distinguo che non le dichiarazioni di coesione. A partire dal fatto che, a giochi fatti, sarà solo il presidente della Giunta regionale Cappellacci a restituire la tessera del partito ad Alfano: lui sembra non aver cambiato idea, tutti gli altri invece hanno fatto un passo indietro.

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CONSIGLIERE E SENATORE C’era anche il senatore Beppe Pisanu, nuovo consigliere di Cappellacci, alle riunioni di ieri con i parlamentari sardi del Pdl.

Che suona più o meno così: è inutile oggi andare a uno scontro con il partito perché Alfano non accetterebbe mai di farsi portatore di istanze (quantunque giuste) che provengono da una pattuglia (quantunque ben nutrita) di ribelli. Quindi, è la sostanza, niente scontro con il Pdl: meglio piuttosto puntare su un attacco mirato al ministro dell’Economia Giulio Tremonti, «quello che tiene i cordoni della borsa e che ha il portafoglio del Governo». È verso il titolare delle finanze statali che si deve orientare l’azione del presidente regionale e soprattutto sul piano del conflitto istituzionale che si deve spostare lo scontro. Una posizione, questa, che è risuonata con forza ieri a Villa Devoto: «Il modo in cui si risolverà l’intera vicenda - ha spiegato alla fine del pranzo di lavoro il senatore Beppe Pisanu, che da qualche tempo affianca il Governatore come consigliore politico - dipenderà dall’atteggiamento dell’Esecutivo, che ha tra i suoi membri alcuni esponenti che non hanno mai fatto molto». «Bisogna stare calmi, in questa fase serve lucidità e senso della misura: è inutile andare allo scontro, portare le tessere a Roma e stracciarle: cerchiamo di arrivare al risultato, poi le mosse

successive si dovranno calcolare una alla volta», sostiene dal canto suo un deputato di lungo corso. E per arrivare il risultato, tutto è valido: compreso uno scontro sottotraccia tra consiglieri regionali e parlamentari, con questi ultimi che gettano acqua sul fuoco delle polemiche («In ballo per tutti loro c’è la ricandidatura o meno, non l’interesse dei sardi», dice a mezza bocca un eletto in via Roma) e i primi che vorrebbero risposte subito. Tanto che ieri, dopo la riunione fiume con Cappellacci, hanno scritto un comunicato in cui chiedono “il rispetto degli impegni assunti dal Governo nazionale”, garanzie sui fondi Fas, le infrastrutture, i trasporti da e per l’Isola e sulla revisione dei vincoli del patto di stabilità. Fino all’appello finale, direttamente al presidente del Consiglio Berlusconi: “Dichiari per la Sardegna lo stato di crisi”. In assenza di “urgenti” risposte, è la sintesi, i consiglieri regionali valuteranno “ogni ulteriore e adeguata iniziativa per vedere soddisfatte le legittime aspettative del popolo sardo”. Ma prima c’è l’incontro di stamane, e nel pomeriggio il dibattito in Consiglio: con l’opposizione che aspetta risposte. Non promesse. Giacomo Bassi

APPELLO URAS CHIEDE DIMISSIONI DEL CONSIGLIO n Non solo un appello al Capo dello Stato, quale autorità di garanzia, ma anche le dimissioni in massa dell’intero Consiglio regionale e del presidente della Regione Autonoma della Sardegna «come atto inequivocabile di rifiuto dell’ennesima intollerabile offesa al Popolo e alle Istituzioni dei sardi». È la proposta del consigliere regionale di Sel, Luciano Uras, sulla stessa linea del presidente, Ugo Cappellacci, che ha annunciato di voler restituire la tessera del Pdl al segretario politico Angelino Alfano. «Forse ci siamo finalmente tutti resi conto dell’errore - aggiunge l’esponente del centrosinistra - forse è venuto il tempo per manifestare una unica volontà verso questo Stato patrigno e chi lo governa». Secondo Uras nei tempi «dell’evocazione federalista si afferma, con prepotenza, il neo centralismo statalista, nord centrico, pre-scissionista ed iniquo nei confronti del mezzogiorno d’Italia, della autonomia e della specialità della Sardegna».

ASSEMBLEA Il “Partito dei Sardi” che punta al governo

L’ASSEMBLEA Massimo Fantola è l’ispiratore del Partito dei Sardi

n Cinquanta circoli già costituiti, che entro la fine di agosto saranno 100. È questo il primo risultato dell’Associazione Verso il Partito dei Sardi. I presidenti di circolo si sono riuniti ieri a Oristano per fare il punto della situazione politica e programmare le nuove mosse. «È arrivato il momento di uno scatto d’orgoglio è arrivato il momento della coesione, è arrivato il momento di mettere insieme le disponibilità e le capacità dei sardi per difendere i loro bisogni e dare una risposta alle loro attese - si legge in una nota dell’associazione ideata da Massimo Fantola -. Oggi più che mai sono in gioco gli interessi dei sardi e di tutta l’Isola che possono essere

difesi soltanto da un popolo unito, che ritrova una classe dirigente credibile, coesa sulle grandi battaglie e saldamente ancorata all’intera società sarda. Ecco perché vogliamo costruire il Partito dei Sardi, capace di raccogliere le migliori energie della nostra terra e di rappresentare tutte le sensibilità. Un partito dei sardi innovativo, aperto che prepari una nuova classe dirigente e sia in

L’ASSOCIAZIONE Cinquanta i circoli già esistenti in tutta la Sardegna ma l’obiettivo è di arrivare a 100 entro fine anno

grado di accogliere tutti coloro che sentono la necessità di azione politica in discontinuità con il passato, che porti a Roma e in Europa la voce di tutti i sardi». L’ambizione dell’associazione è quella di creare un partito “leader nella politica sarda, che abbia una vocazione maggioritaria. Un partito dell’innovazione contro i partiti della conservazione”. «Il partito dei sardi - è però la risposta a stretto giro del deputato Pdl Federico Palomba - più che una novità, sembra un’operazione di facciata, un modo per sopravvivere nel potere, riciclando una destra e una maggioranza che in due anni hanno gestito la regione sarda in modo fallimentare»


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IN CONSIGLIO Una settimana di fuoco il primo scoglio è il golf

hanno detto

IL SENATORE DI LUNGO CORSO «L’INCONTRO ANDRÀ BENE» È convinto che nonostante le divisioni interne e i distinguo, soprattutto tra parlamentari e consiglieri regionali, tutto andrà per il verso giusto e Cappellacci tornerà a casa con il risultato in tasca: il senatore Piergiorgio Massidda ne è certo, l’incontro di oggi andrà bene. «Sono moderatamente ottimista per l’esito della riunione».

n È l’ultima settimana prima della pausa estiva, eppure si preannuncia come una delle più impegnative di questa legislatura. Niente clima da vacanze: in Consiglio regionale per qualche giorno l’attenzione, e la tensione, sarà massima. A partire da questo pomeriggio, quando l’Assemblea dovrà pronunciarsi sull’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri di alcuni interventi previsti nel collegato alla finanziaria 2011, il più politicamente rilevante quello sul calcolo dei tributi e delle entrate. Non è scontato il voto di un ordine del giorno unitario: per ora in comune maggioranza e opposizione hanno solo la richiesta alla presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, di attivarsi per un incontro immediato e urgente con il presidente della Repubblica. Sul resto la distanze rimangono, e certo non aiuta in questo senso il vertice convocato a Roma negli uffici del segretario del Pdl, Angelino Alfano, con il governatore Cappellacci e i parlamentari sardi del Po-

polo delle Libertà. SI DISCUTE DI GOLF Ma a rendere frizzante l’ultima settimana di lavori c’è anche la proposta di legge sul golf, caricata politicamente perché legata alla tenuta della maggioranza di centrodestra (con i Riformatori che l’hanno presentata e difesa, ma che sono pronti a modificarla ancora rispetto alla stesura già parzialmente riscritta dalla commissione Urbanistica). Stamane verranno esaminati gli emendamenti, una cinquantina in tutto, che riguardano soprattutto le volumetri concesse e le distanze delle costruzioni dal mare. È praticamente certa la cancellazione dell’articolo che prevede lo stanziamento di quindici milioni in cinque anni per la campagna pubblicitaria nei principali Paesi europei sedi di circuiti golfistici. Da parte delle opposizioni si annunciano una serie di emendamenti soppressivi e altri che cercano di riportare il testo ad una versione più vicina all’origi-

BRUXELLES BACCHETTATA SUI FONDI STRUTTURALI EUROPEI

IL CAPOGRUPPO IN VIA ROMA «CALMA E PARTITO SIA UNITO» Chiede la calma e l’unità del partito Mario Diana, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale: «Solo in questo modo sarà possibile ottenere i risultati che auspichiamo. Se andremo a Roma belligeranti, rischieremmo di tornare a mani vuote».

n Nuovo appello del commissario Ue alle Politiche regionali Johannes Hahn alle regioni del Sud Italia “a scarso rendimento” perché spendano i fondi strutturali europei: «Ci sono alcune regioni del Sud dove vorremmo vedere un uso migliore dei fondi strutturali», ha detto Hahn rispondendo ad una domanda di un giornalista nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles proprio riguardo al tema dei finanziamenti alle zone sottosviluppate del sud Europa. La scorsa settimana il commissario aveva inviato lettere di sollecito a Calabria, Sicilia, Campania, Puglia e Sardegna affinché usassero la parte di fondi Ue a loro destinata ma che ancora resta inutilizzata a 4 anni dalla messa a disposizione. Il commissario ha definito «a scarso rendimento» le regioni del Sud in ritardo con l'uso dei fondi. Il problema principale resta la capacità delle amministrazioni locali e regionali di requisire fondi sul territorio per cofinanziare i progetti sponsorizzati da Bruxelles. La Commissione richiede infatti che gli stati membri usino i fondi Ue insieme con fondi locali.

I LAVORI L’Assemblea regionale è convocata per oggi con all’ordine del giorno la discussione sulla vertenza entrate e la legge sul golf

nale: niente volumetrie in regalo, meglio agevolazioni a chi vuole costruire campi da golf. «Il problema più grosso – spiega Luigi Lotto (Pd), relatore di minoranza – sono ovviamente le volumetrie, portare volumi così in alto rappresenta una forzatura che non aiuta a trovare un accordo. Abbiamo una visione diversa rispetto al centrodestra anche senza contributi regionali, si può comunque pensare a credito con finanziamenti non a fondo perduto, almeno per la realizzazione del campo. Poi noi pensiamo a possibilità per il ricettivo-alberghiero, la proposte di legge del centrodestra individua quantità e tipologie prettamente residenziali, da seconde case». Il presidente della commissione Urbanistica, Matteo Sanna, difende a spada tratta la proposta: «È una buona legge, l’unica innovativa della legislatura. A differenza di altre, che presentavano un marchettario, questa è a costo zero, vogliamo creare condizioni per un’alternativa ad sistema turistico che ha evidenti problemi». Anche alle quasi “scomuniche” arrivate al Consiglio, che svegli di discutere di golf piuttosto che affrontare problemi più seri, Sanna replica che «non si possono solo fronteggiare emergenze e non solo costruire qualcosa per lo sviluppo. La pubblica amministrazione ha il dovere di pianificare e invece ogni volta che un settore in crisi proteste e manifesta, ecco pronto un bellissimo ordine del giorno, che poi non porta a niente. Il Consiglio ha il dovere di dare risposte legislative, le crisi non si risolvono con gli ordini del giorno, ma con provvedimenti innovativi». IL NODO AGRICOLTURA Ad una settimana dalla manifestazione che ha portato di nuovo davanti al palazzo del Consiglio regionale il Movimento dei Pastori sardi, con quello dei commercienti e degli artigiani, si riapre infine la partita dell’agricoltura. Rispettando l’impegno assunto con i pastori di Felice Floris, domattina la commissione Agricoltura, presieduta da Paolo Terzo Sanna (Pdl), sentirà in audizione l’assessore all’Agricoltura, Mariano Contu: dall’attuazione della legge 15, che avrebbe dovuto rilanciare il settore agropastorale, ai rimborsi chiesti agli agricoltori per la legge 44. Nel pomeriggio toccherà alla delegazione del Mps far sentire la propria voce, stavolta non fuori dal palazzo, ma davanti alla commissione. Francesca Zoccheddu


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COLPO GROSSO

TORTOLÌ

Rapina con la bomba a mano di Marcello Zasso

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marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n Rapina a mano armata, di bomba a mano. Colpo da 400mila euro ieri pomeriggio al Banco di Sardegna di Tortolì. I banditi sono entrati in azione poco prima della chiusura quando all’interno della filiale di via Vittorio Emanuele erano presenti tutti i dipendenti e alcuni clienti, almeno quindici persone in tutto. Sotto la minaccia di pistole e di una bomba a mano si sono fatti aprire la cassaforte e sono scappati con un bottino da 400mila euro. Poco dopo le 17 è scattata la caccia all’uomo in tutta l’Ogliastra e nella vicina Barbagia. IL BLITZ POMERIDIANO Stando alle prime ricostruzioni erano in quattro o cinque quando sono entrati in banca, camuffati con occhiali e parrucche. La banda si è presentata in banca quando mancavano pochi istanti alla chiusura pomeridiana delle 16,05. I malviventi sono entrati due alla volta, dalle porte principali, senza che scattasse l’allarme. Uno di loro ha puntato una pistola contro una dipendente e ha obbligato bancari e clienti a sedersi tutti in un angolo. Hanno minacciato tutti di far esplodere una bomba a mano che avevano portato dentro. Ancora da definire se l’allarme non abbia funzionato, fosse stato manomesso oppure fossero finte le loro armi. Di certo non hanno avuto tempo per rifletterci le persone che sono state sorprese dentro la banca dal blitz dei rapinatori. La banda non si è scomposta neanche quando è entrato un altro cliente, pochi attimi prima dell’orario di chiusura. L’uomo ha raccontato di non aver capito subito cosa stesse succedendo, ma è stato accolto da una voce che alle sue spalle gli ordinava in modo perentorio di raggiungere le altre persone, sedute in un angolo. Solo allora si è reso conto di essere arrivato al momento sbagliato. I banditi, a quel punto, hanno costretto tutti ad entrare in uno stanzino di servizio e hanno deciso di legare mani e piedi di quasi tutte le persone presenti. Alcune sono state pure imbavagliate per evitare che gridassero. Dopo aver messo fuori uso clienti e dipendenti, hanno costretto il direttore, che ha l’ufficio al primo piano della palazzina rosa di via Vittorio Emanuele, ad aprire la cassaforte. Con la pistola puntata addosso e sotto la minaccia dell’esplosione della bomba a mano non ha avuto alternativa e ha eseguito gli ordini. I malviventi hanno svuotato le casse della filiale e hanno preso

15.50

I rapinatori sono entrati dentro la banca e hanno legato clienti e dipendenti.

17.30

Dopo la fuga le persone sono rimaste legate e hanno potuto dare l’allarme solo dopo un po’ di tempo.

400

Le migliaia di euro che il commando barbaricino è riuscito a portare via della cassaforte.

circa 400mila euro. A quel punto, sono scappati lasciando tutti legati dentro lo stanzino. Nel frattempo era passata l’ora di chiusura e nessuno si è più avvicinato alla banca. Dentro sono rimasti gli ostaggi legati, che solo verso le 17.30 sono riusciti a dare l’allarme. Nel frattempo i banditi, con spiccato accento barbaricino, hanno preso un po’ di vantaggio rispetto alle forze dell’ordine. LA CACCIA ALL’UOMO Sul posto sono piombati i carabinieri della stazione di Tortolì e quelli del Comando di Lanusei, assieme agli agenti del commissariato di polizia di Tortolì. Mentre i testimoni

IL COMMANDO Cinque banditi sono riusciti a svuotare le casse del Banco di Sardegna e fuggire con 400mila euro raccontavano la brutta esperienza sono stati predisposti blocchi in tutte le strade d’accesso all’Ogliastra. L’accento barbaricino sentito da clienti e personale della banca ha dato subito un’indicazione precisa alle forze dell’ordine. L’ultima volta che la banca era finita nel mirino dei banditi è stata il 20 dicembre scorso. In quella circostanza due banditi avevano minac-

SICUREZZA I malviventi sono entrati dalle porte principali senza che scattasse l’allarme. È stato manomesso o le armi erano finte.

ciato gli impigati con due fucili dopo l’orario di chiusura, ma non erano riusciti a prendere il malloppo ed erano fuggiti a mani vuote pochi attimi prima che arrivassero i carabinieri. Da ieri pomeriggio i militari di Tortolì e Lanusei, assieme alla polizia, stanno dando la caccia alla banda e, nel frattempo, stanno analizzando gli elementi in comune tra i due episodi. I rilievi sulla filiale di via Vittorio Emanuele III ieri sono andati avanti fino a tarda serata e oggi saranno passate al setaccio le immagini del servizio di videosorveglianza della banca, ma anche quelle delle altre telecamere di sicurezza installate lungo le strade principali di Tortolì.

IL PRECEDENTE A DICEMBRE UN COLPO A VUOTO n Il 20 dicembre, poco dopo l’orario di chiusura, dentro la filiale c’erano ancora alcuni dipendenti. All’improvviso un escavatore, con un albero legato sulla benna, aveva sfondato la finestra blindata della facciata principale. Subito dopo da lì erano entrati due rapinatori armati di fucili che, minacciando i dipendenti, avevano chiesto di aprire la cassaforte. Ma l’operazione era risultata più lunga del previsto e i due erano scappati pochi attimi prima che arrivassero le forze dell’ordine. Tra l’altro, le casse in quel momento erano vuote e qusta serie di errori ha lasciato i malviventi a mani vuote. L’escavatore usato per sfondare la finestra era risultato rubato a Fonni. Mentre gli inquirenti stanno ancora indagando su quel tentativo andato a vuoto, i banditi sono tornati alla carica. I carabinieri stanno cercando elementi i comune tra i due episodi per verificare se si tratti della stessa banda. Perché ieri sono tornati in tanti (quattro o cinque) all’ora giusta, armati fino ai denti e passando dalla porta principale sono riusciti a fuggire con un bottino di 400mila euro.

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LA GRANDE CRISI

LUNEDÌ NERO

Borse giù, Milano in picchiata n Un nuovo lunedì nero sui mercati. Nonostante l'accordo sul debito negli Stati Uniti, le Borse tornano a scivolare: Milano in picchiata, maglia nera in Europa, dove dopo un avvio positivo, verso la chiusura si scatena una ondata di vendite. L'indice Ftse Mib dei titoli principali termina con un tonfo del 3,87 per cento, ai minimi dal luglio 2009. Giù, ma con ribassi meno marcati, anche Madrid (2,86 per cento), Parigi (-2,27 per cento) e Francoforte (-2,86 per cento). In leggero arretramento Londra (-0,70 per cento). Chiude invece poco variata sui livelli di venerdì Wall Street. La giornata di passione è la reazione delle borse dopo l'accordo sul debito Usa, un’intesa tutta da verificare e che lascia qualche dubbio sul rating della prima economia mondiale. Sfiducia accresciuta dalla diffusione, in tarda serata, della notizia dello slittamento a oggi del voto al Senato sulla legge di innalzamento del debito pubblico. La Camera invece dovrebbe votare nella notte. Risale anche la tensione sui titoli di Stato. Il differenziale (il cosiddetto “spread”) tra Btp e Bund decennali tocca un nuovo record dalla nascita dell'euro oltre 350 punti base, segno che sui mercati permane una grande sfiducia sulle capacità di tenuta dell'Italia. GIORNATA DI PASSIONE Le Borse europee erano partite in rialzo, festeggiando la notizia che oltreoceano era stato raggiunto l'accordo per innalzare di 2.100 miliardi il tetto sul debito pubblico ed evitare il temuto default. D'altra parte l'entusiasmo si è subito affievolito e nel primo pomeriggio si è scatenata sui mercati una vera e propria bufera, diventata violenta soprattutto dopo la pubblicazione dell'indice Usa Ism manifatturiero, considerato un indicatore chiave delle prospettive dell'economia Usa, sceso a 50,9 punti in luglio, sotto le attese. E gli indici borsistici sono precipitati. Piazza Affari ha fatto peggio delle altre Borse europee, con gli investitori che si interrogano sul rischio paese e sulla necessità che il governo debba varare una «patrimoniale». A trascinare giù Milano anche questa volta banche e assicurazioni, che hanno pagato proprio la tensione che si è evidenziata sul mercato obbligazionario. Del resto le banche italiane sono le più esposte verso il debito nazionale, con Intesa Sanpaolo che detiene circa 54 miliardi di titoli di stato, Unicredit 43 miliardi e Ubi 10 miliardi. Intanto a poco più di 24 ore dalla scadenza per innalzare il tetto del debito pubblico ed evitare il default Usa, la Casa Bianca e i leader demoratici e repubblicani hanno raggiunto un compromesso. È stato lo stesso

numeri 3,87%

L'indice Ftse Mib dei titoli principali termina con un tonfo del 3,87 % ai minimi dal luglio 2009.

14,9

Con il tonfo di ieri piazza Affari ha bruciato 14,9 miliardi.

350

Il differenziale (il cosiddetto “spread”) tra Btp e Bund decennali tocca un nuovo record: 350 punti.

2.100

L'accordo prevede un aumento del tetto del debito di 2.100 miliardi di dollari in tre fasi e tagli per 2.400 miliardi. La prima fase da 900 miliardi. La seconda da 1.500 sarebbe determinata da una commissione bipartisan.

presidente americano Barack Obama a dare l’annuncio, domenica sera alle 20.40 (le 2.40 italiane): «Non è il piano che avrei voluto. Ritengo che avremmo potuto fare subito le dure scelte richieste sul welfare e sulla riforma del sistema fiscale, invece che con una commissione speciale. Ma questo compromesso è un anticipo sulla riduzione del deficit di cui abbiamo bisogno». Obama, con una stoccata a repubblicani e democratici, ribadisce che «agli americani più ricchi e alle grandi aziende va chiesto di pagare il giusto, rinunciando agli sgravi fiscali e alle speciali deduzioni». Sono anche necessari «aggiustamenti modesti a programmi come il Medicare, per assicurare che

IL TONFO L’intesa in extremis sul debito Usa delude i mercati. Piazza Affari brucia 14,9 miliardi. Spread record resistano per le prossime generazioni. È per questo che la seconda parte dell'accordo è così importante. È prevista la creazione di una commissione bipartisan del Congresso che dovrà avanzare entro novembre una proposta per ridurre ulteriormente il deficit, proposta che sarà sottoposta al Congresso per il voto. In questa fase tutto sarà sul tavolo. Per renderci tutti responsabili del-

IL TONFO Lo spread tra i nostri Btp e i Bund tocca quota 355. Per finanziarsi il governo italiano deve pagare il 3,55% in più del governo tedesco.

l'attuazione di queste riforme, tagli profondi andranno automaticamente in vigore se non agiremo». «Il Default sarebbe stato un disastro», ha detto Obama in un video diffuso sul web. L'accordo prevede un aumento del tetto del debito di 2.100 miliardi di dollari in tre fasi e tagli per 2.400 miliardi. La prima fase di tagli sarebbe da 900 miliardi di dollari. La seconda da 1.500 miliardi di dollari sarebbe determinata da una commissione bipartisan. Non è ancora finita però: il Congresso deve ancora votare e, se al Senato la maggioranza di 60 voti sembra garantita, alla Camera i repubblicani del Tea Party e i liberal democratici potrebbero ancora giocare brutti scherzi.

AUTO IMMATRICOLAZIONI MAI COSÌ MALE DAL 1983 n Il mercato dell'auto in Italia segna u’'altra battuta d'arresto a luglio (10,7%) che porta a -12,7% il bilancio sui sette mesi. Un livello così debole di vendite (137.444) - rileva l'Unrae che raggruppa le Case estere operanti in Italia - non si registrava a luglio da 28 anni. Sul mercato pesa l'incertezza dell'economia ma soprattutto il lievitare dei costi di gestione delle quattro ruote. Per il Centro Studi Promotor (csp) il dato di luglio «accusa proprio il colpo della stangata introdotta dalla manovra finanziaria» tra aumenti delle accise e superbolli. In questo contesto Fiat Group Automobiles fa meglio del mercato, consegnando a luglio 41.543 vetture, per un ribasso del 7,84% e con incremento della quota al 30,22%, contro il 29,30% segnato un anno fa. Gli esperti del settore puntano il dito contro la manovra che ha addossato nuovi costi all'auto e allontanato ancor di più le famiglie dalla propensione all'acquisto. Secondo Csp la manovra ha scoraggiato ancor di più gli acquisti già indeboliti dal caro-carburante, dagli aumenti di Ipt e imposte sull'assicurazione e soprattutto dalla debolezza dell'economia reale.

L’EMERGENZA Berlusconi ci ripensa: domani sarò in Aula n Mobilitazione generale. La crisi che sta colpendo l’Italia sta avendo i suoi primi effetti nel mondo politico. Dopo le ripetute richieste dell'opposizione, il governo ha dato la propria disponibilità ai presidenti di Senato e Camera per una informativa sulla situazione economica che si terrà domani pomeriggio, prima alla Camera poi al Senato. A tenerla sarà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il governo ha anche convocato tutte le parti sociali per giovedì 4 agosto alle 11 a palazzo Chigi. La convocazione, a firma del sottosegretario Gianni Letta, prevede all'ordine del giorno «l'avvio del confronto su iniziative dedicate alla stabilità, alla crescita e alla coesione sociale». Sempre giovedì pomeriggio

le parti sociali incontrano anche le opposizioni, come chiesto domenica dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e dal leader Udc, Pierferdinando Casini. In vista della riunione, ieri Bersani ha sentito la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari e i leader sindacali della Cgil e della Cisl Susanna Camusso e Raffaele Bonanni. «Ci auguriamo che il governo utilizzi le ore

IL VERTICE Giovedì l’incontro con le parti sociali, che vedranno pure le opposizioni Cgil: il probema è il governo

che ha davanti a sé per rendersi conto che la manovra è iniqua», ha detto Camusso. La manovra, ha aggiunto, «è priva di ogni elemento che garantisca e promuova la crescita del Paese. Resta la convinzione che il governo sia una parte del problema e non la soluzione del problema». L’ennesimo lunedì in Borsa ma ancor più il nuovo record nello spread Btp-Bund accresce intanto le preoccupazioni dell'opposizione. La convinzione del Pd e dell’Udc è che sia prioritario un cambio di scenario. Continui nel fine settimana i contatti tra i vertici delle opposizioni, la Confindustria e i leader sindacali per cercare una chiave per venire incontro alle richieste di misure per la crescita e di riforme strutturali.


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CONTINENTI

BARI IMMIGRATI IN RIVOLTA SCONTRI E ARRESTI

n Alcune centinaia di immigrati ospiti del Cara di Bari hanno bloccato strade e binari nei pressi del Centro di accoglienza per protesta contro le lungaggini burocratiche che ritarderebbero il rilascio dello status di rifugiati. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa e utilizzando anche gas lacrimogeni, hanno costretto i manifestanti ad indietreggiare per riportarli nelle vicinanze del Centro di accoglienza richiedenti asilo. È stato assaltato anche un autobus dell’Amtab a bordo del quale c’erano passeggeri, nessun ferito. Gli stranieri del centro hanno anche acceso alcuni fuochi lungo la linea ferroviaria e dislocato massi lungo i binari per bloccare la circolazione dei treni. Sono circa 20 gli agenti rimasti feriti durante la sassaiola, quindici gli immigrati contusi. Venticinque quelli fermati. In serata, la protesta ha contagiato anche il Centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto (Crotone). Una trentina di ospiti del centro si sono spinti fino alla strada statale 106 jonica, bloccandola. All'interno del centro è stato anche incendiato un automezzo della polizia, mentre fuori sono stati danneggiati un furgone della società dell'aeroporto e altri automezzi delle forze dell'ordine

SCIENZA STRESS COL PANCIONE CI FA INVECCHIARE n Altra novità nel campo delle scienze. Questa è la volta del pancione. Proprio in quei nove mesi le cause dell’invecchiamento precoce di alcune donne. Chi a trent’anni ha un aspetto da cinquantenne da oggi può prendersela davvero con la sua mamma. Secondo uno studio americano, infatti, l’esposizione prenatale allo stress ci “regala” un invecchiamento accelerato. Tanto che i giovani le cui madri hanno vissuto un trauma psicologico durante i nove mesi di attesa mostrano nel Dna chiari segni di un invecchiamento più rapido, rispetto ai coetanei. Parliamo di una media di 3,5 anni per gli uomini e di ben cinque anni per le donne. I ricercatori dell’Università della

uccise, tra le quali bambini e donne: secondo residenti carri armati dell'esercito siriano hanno nuovamente attaccato la città ieri mattina uccidendo almeno quattro civili. Intanto, secondo attivisti, una nuova operazione è stata lanciata dalle forze governative contro la città di Deir Az Zor, il più importante centro per la produzione di petrolio e gas, nell'est del Paese. Intanto un portavoce della Commissione Ue ha detto che nuove sanzioni contro la Siria sono«imminenti» dopo che domenica tutte i Paesi occidentali hanno condannato duramente le violenze del regime e il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

KILLER DI OSLO SOPRAVISSUTO SCRIVE «BREIVIK HAI FALLITO»

Lampedusa Un barcone con 25 morti n Orrore sul barcone soccorso dalla Guardia costiera la scorsa notte a 35 miglia a Sud di Lampedusa. Emergono racconti agghiaccianti dalle parole dei 271 superstiti condotti nel centro di accoglienza dell'isola e ascoltati

California a Irvine (Usa) spiegano, su “Pnas” (rivista specializzata), che proprio l’esposizione prenatale allo stress influenza lo sviluppo delle regioni dei cromosomi che controllano l’invecchiamento. Si tratta di una ricerca che, ancora una volta, evidenzia l’importanza fondamentale del benessere e della salute materna durante tutta la gravidanza.

TANGENTI FALCK SPUNTANO I “PIZZINI” PENATI NEI GUAI n Ci sono parecchie ricevute, estratti conto e appunti scritti a mano dall'imprenditore Piero Di Caterina con importi di denaro, anche piccole cifre, soldi ricevuti e il più delle volte versati in particolare tra il 2002 e il 2007 a persone come “big Bruno” oppure “Bruno” o ancora “DG”agli atti dell'inchiesta del-

dagli investigatori. Su quel barcone in 25 sono morti asfissiati e ritrovati nell'angusto locale del motore. Dopo poche ore di viaggio i gas provocati dal motore avrebbero reso l'aria irrespirabile nella stiva e le persone nella

la Procura di Monza su un presunto giro di tangenti sulle ex aree Falck e Marelli e per la gestione del Sitam. Inchiesta che vede tra gli indagati Filippo Penati. Intanto Beppe Fioroni chiede a Penati di valutare l’opportunità di autosospendersi dal partito.

ANIMALISTI «STOP ALLA CACCIA IN TUTTI I PARCHI» n «Ai senatori chiediamo: giù i fucili dai parchi, dalla fauna, dai turisti. Fermate ogni possibile blitz contro i parchi italiani». È l’appello lanciato da Animalisti italiani, Enpa, Lav e Lipu ai senatori della Commissione Ambiente dove è in discussione la modifica della legge sui parchi e le altre aree protette. Oggi è il termine fissato per la presentazione dei sub emendamenti agli emenda-

stiva avrebbero tentato di uscire dalla botola ma gli occupanti che si trovavano nella parte superiore della barca non l'hanno consentito perché non ci sarebbe stato spazio nel ponte. La procura apre un’inchiesta.

menti del relatore Orsi. «L’ambiguità del testo e degli emendamenti del senatore Orsi - si legge in una nota delle associazioni - sia in relazione agli aspetti di governance e gestione territoriale, sia per quanto riguarda la sconveniente materia dell’attività venatoria nei parchi e nelle aree contigue, suscita grandissima preoccupazione».

CASSAZIONE SÌ AL SESSO IN AUTO MA NON IN CENTRO n Sentenza della Cassazione per gli amanti. La moralità sessuale è cambiata ma continua a sentirsi offesa in presenza di una coppia che ha scelto di fare sesso in auto nella piazza principale di un paese del biellese. Per questo la Cassazione ha confermato la condanna. Francesco ed Erika, liberatisi dei lo-

ro “veli inibitori” oltre che di tutti gli abiti, erano stati sorpresi dai carabinieri «completamente nudi, uno sopra l'altra». Avevano anche chiesto di essere multati per l'ipotesi più lieve di atti osceni, o, meglio ancora, per quella più attenuata di atti contrari alla decenza. La Cassazione ha confermato la condanna penale, ritenendo l'amplesso in piazza «sicuramente» offensivo del pudore. Gli amanti sono avvertiti: fate sesso come e quanto vi pare, ma evitate il centro.

SIRIA ANCORA REPRESSIONE LA UE: ORA SANZIONI n Non si è interrotta neanche ieri, primo giorno di Ramadan, la repressione delle forze di sicurezza siriane nella città di Hama, dove domenica un centinaio di persone sono rimaste

n Caro Anders Behring Breivik, hai fallito: questa la sostanza di una lettera aperta scritta all'autore della strage dell'isoletta di Utoya da un giovane norvegese sopravissuto alla carneficina, che scrive: «Noi non risponderemo al male con il Male, come vorresti tu. Noi combattiamo il Male con il bene, e noi vinceremo». L'autore della lettera, pubblicata su Facebook, è il 16.enne Ivar Benjamin Oesteboe, che con pochi altri ragazzi che partecipavano al campo estivo dei giovani laburisti, aveva trovato rifugio dietro a un cespuglio alla furia stragista di Breivik, ma che ha perso cinque amici nella strage.

CANADA L’AFA SPINGE GLI ORSI VERSO I CENTRI ABITATI n In Canada questa è diventata l'estate dell'orso. E non per un alternativo calendario cinese ma perché col caldo anziché restare nei boschi questi animali si spingono verso i centri abitati, frequentando parchi e giardini. Così orsi bruni e grizzly attaccano gli umani, con una vittima nell'ultimo mese. E nei parchi canadesi è diventato obbligatorio portare lo spray anti-orso, pena una multa di 25 mila dollari.


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Università Progetti contrastanti per il futuro del Campus

Via Tiepolo Blitz del Comune disastro alla casa del povero

Marino Braccio tagliato intervento di 12 ore

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Autovelox

numeri

L’Asse mediano resta una pista cento fotografati IL BILANCIO L’apparecchiatura appena attivata, da mezzanotte alle 13 di ieri ha immortalato oltre il limite un centinaio tra automobilisti, mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine n Solo tredici minuti. C'è voluto meno di un quarto d'ora all'autovelox dell'asse mediano di Cagliari, attivo dalla mezzanotte di ieri, per registrare il primo passaggio oltre i 70 chilometri orari. Secondo i dati della polizia municipale, ultimo aggiornamento disponibile alle 13, sono stati 94 i veicoli transitati davanti alla colonnina oltre il limite. Si tratta, per la maggior parte, di infrazioni di prima fascia, ovvero meno di 10 km/h al di là del massimo consentito. Il picco di velocità registrato è stato di 114 km/h. Non a tutte le infrazioni, però, corrisponderanno delle sanzioni: come spiega il comandante della polizia municipale Mario Delogu, al totale dovranno essere sottratti i passaggi oltre i limite fatti segnare dalle ambulanze o dalle forze dell'ordine in servizio. LA MEDIA PRECEDENTE «Il dato è comunque confortante Spiega Delogu - Se pensiamo che la media nei giorni precedenti all'attivazione era di 400 transiti giornalieri fuori limite, oggi si prospetta un risultato pari a meno della metà». Certamente è presto per qualsiasi tipo di bilancio, ma anche il picco di velocità rilevato sembra essere un segnale positivo. «In passato abbiamo visto auto oltre i 200 all'ora, giovedì scorso abbiamo registrato un veicolo che superava i 160 – continua Delogu –, ci aspettiamo che l'attivazione induca gli automobilisti a evitare questi comportamenti. L'obiettivo primario è la sicurezza». È prevista l'installazione di almeno altre tre postazioni sull'Asse mediano, una seconda in direzione Pirri e due in direzione opposta. Sull‘impianto ci sono alcune polemiche perché potrebbe non es-

sere considerato a norma. L’avvocato Renato Chiesa, legale della “Casa dei diritti”, sostiene che ci vorrebbero alcuni accorgimenti per evitare ricorsi sulle sanzioni e che, in ogni caso, la presenza degli agenti durante la rilevazione limiterebbe ulteriormente le corse lungo l’Asse mediano. Secondo iI comandante Delogu «tutta l'istruttoria che ha portato all'attivazione, è stata fatta proprio per avere un servizio senza presidio: la strumentazione è omologata e di proprietà dell'organo che fa gli accertamenti, e il prefetto ha segnato il tratto di strada per decreto, come previsto dalle ultime norme». Per ciò che riguarda la classificazione dell'asse come strada urbana di scorrimento, poi, c'è un atto del Comune che non è mai stato impugnato. Ma è una materia articolata e i ricorsi potrebbero arrivare. «Non siamo in posizione antagonista rispetto ai consumatori – rivendica Delogu – siamo consapevoli del fatto che ci saranno delle polemiche: ben vengano i contributi positivi. In questo caso, però, il Comune ha stabilito delle regole che vanno fatte rispettare, e la tecnologia ci viene incontro, anche perché non avremmo il personale per il controllo 24 ore su 24». Il comandante fa l'esempio di Londra dove, soltanto in città, ci sono circa 800 stazioni di controllo automatiche. «Là nessuno si è posto il problema del controllo perché il concetto è che si deve stare nei limiti. A volte ci si dovrebbe chiedere che tipo di tutela si va cercando: è più importante non far pagare i verbali oppure limitare il rischio che la velocità generi ancora dei drammi sulle nostre strade?». Michele Salis

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Il limite di velocità previsto dal codice lungo l’asse mediano.

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Chilometri orari il picco di velocità riscontrato dall’autovelox tra la mezzanotte di domenica e le 13 di ieri.

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Quasi tutti gli automobilisti immortalati dall’autovelox hanno superato il limite di soli dieci chilometri orari.

ASSE MEDIANO L’autovelox è attivo da ieri, già scattate quasi cento fotografie

DAVIDE LENZA/FC

POLSTRADA QUASI 800 ALCOLTEST SEQUESTRATE UNDICI PATENTI n Nell’ultimo fine settimana la polizia stradale ha rilevato 7 incidenti, di cui 6 con feriti e 1 con soli danni ai veicoli. In 2 casi (un ragazzo di 19 anni e una ragazza di 21, entrambi di Cagliari) i conducenti dei veicoli coinvolti negli incidenti, sottoposti a controllo alcolemico, sono risultati positivi e per loro ne è conseguito il ritiro della patente. Su 748 controlli sono state ritirate 11 patenti, una carta di circolazione e decurtati 274 punti patente.

Viabilità Prove di dialogo sui trasporti nell’area vasta

TRAFFICO Comune e Provincia discuteranno anche di viale Marconi

CADEDDU/FC

n Pare non fosse mai accaduto prima: Comune e Provincia hanno ripreso a confrontarsi in sede istituzionale per pianificare il sistema del trasporto pubblico nell’area vasta cagliaritana. L’occasione propizia è stata la discussione sul piano dei servizi minimi approvato il 28 luglio scorso. Un confronto che coinvolge 16 comuni nella definizione delle linee di indirizzo della mobilità a Cagliari e nell’hinterland. Un sistema che farà dell’intermodalità la parola chiave su cui verteranno le soluzioni al complesso problema degli spostamenti nelle aree attorno al capoluogo. La prima sfida sarà far dialogare Arst e Ctm: le commissioni trasporti di Provincia e Comune, presiedute rispettivamente

da Luca Mereu e Guido Portoghese, puntano ad eliminare le sovrapposizioni fra corse urbane ed extraurbane in alcune vie. È il primo passo verso il biglietto unico, già ipotizzato su scala regionale dalla vecchia giunta Soru e rimasto sempre lettera morta a causa del mancato accordo fra i gestori: «È difficile quantificare quanto spetta all’uno e all’altro», spiega Mereu. Due nodi fondamentali saranno la riqua-

L’ACCORDO Dialogo aperto tra Comune e Provincia: Piazza Matteotti diventerà un centro intermodale

lificazione di piazza Matteotti, che dovrà diventare un centro intermodale, e la realizzazione di una linea della metropolitana di superficie proveniente da piazza Repubblica. La stazione dell’Arst («Sottodimensionata rispetto al numero delle linee», osserva Portoghese) dovrebbe essere trasferita in un’altra area (potrebbe essere l’attuale parcheggio delle Ferrovie dello Stato) per snellire il traffico nella zona e avvicinare gli autobus ai tram e ai treni. L’altro nodo cruciale è viale Marconi: via i semafori e spazio a rotatorie e una corsia preferenziale per i mezzi pubblici, non escludendo il senso unico da Quartu a Cagliari. Ma questa è storia vecchia. Bruno Ghiglieri


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CAGLIARI VIA CAPRERA RIPRESI I LAVORI PER IL SILOS DELLA REGIONE Sono ripresi i lavori di messa in sicurezza del parcheggio della Regione in via Caprera. Lo comunica l’assessorato ai Lavori pubblici, che aggiunge: i ritardi dovuti a problemi interni alla società.

CARCERI RECUPERARE I DETENUTI CON 100 ASSISTENTI SOCIALI

BRACCONAGGIO LA FORESTALE DENUNCIA SETTE CACCIATORI

n Recuperare i detenuti con gli assistenti sociali. Termineranno il 10 settembre le selezioni per 100 assistenti sociali, che verranno assunti a tempo determinato dal Ministero della Giustizia. Un progetto importante per la Sardegna che vede come i dati dell’esecuzione penale esterna siano tornati a livelli pre-indulto, con 1300 misure alternative in corso.

n Operazione contro il bracconaggio del Corpo Forestale. Denunciate, tra sabato e domenica, 7 persone. Sequestrato un cinghiale appena abbattuto, 7 fucili, munizioni, torce e altra attrezzatura.

CRIMINALITÀ CONTRO I FURTI IL VADEMECUM DELLA POLIZIA Con le ferie aumentano i furti in abitazione, ma possono essere evitati seguendo un piccolo vademecum suggerito dalla polizia. In primo luogo verificare la chiusura di infissi ed accessi; controllare il funzionamento del sistema d’allarme nel caso fosse presente e avere un archivio fotografico degli oggetti di valore come quadri e gioielli.

PIAZZA ANNUNZIATA

Danni all’edicola tredici anni fa ora il Comune paga n Tredici anni fa è stato costretto a chiudere l’edicola per colpa di una perdita d’acqua. Adesso arriva, o dovrebbe arrivare, il risarcimento. «Non ci credo ancora, sono le solite parole», dice Antonello Colletti, titolare, insieme col fratello, dell'edicola di piazza Annunziata. Anche se la diffidenza potrebe essere smorzata da una delibera della Giunta comunale, datata 21 luglio, che riconosce il debito fuori bilancio legato alla sentenza del tribunale civile che a marzo di quest'anno condanna il comune a risarcire Colletti di circa 24 mila euro tra danni, interessi e spese processuali. «Nel 1998 l'acqua ha stagnato per giorni», racconta Colletti indicando il tratto di marciapiede che separa l'edicola da un bar, «Il manto stradale è fatto male e il muro dove c'era un negozio d'abbigliamento stava cedendo», continua. E da un giorno all'altro un vigile ha detto a Colletti e al titolare del negozio che dovevano chiudere subito le attività. «Padre Carlo, allora parroco della chiesa dell'Annunziata, ci ha ospitato per un anno in chiesa»: l’edicolante lo racconta mentre consegna un giornale dopo l'altro ai suoi clienti abituali, «il nostro trasferimento ha significato mancato guadagno. E poi per tornare nella nostra edicola abbiamo dovuto rifare la pavimentazione a nostre spese, allora circa 20 milioni di lire, mentre il titolare del negozio era stato risarcito subito perché aveva subito dei danni strutturali». I Colletti hanno subito intentato causa contro il Comune: «Per i lavori avevamo chiesto un prestito, anche perché stavamo ancora pagando l'edicola che avevamo comprato da due anni», continua il titolare, «oggi non credo che ci arrivino i soldi fino a quando non li vedrò perché anche nel 2007, una delibera del comune stanziava circa 15mila euro per il risarcimento danni alla nostra attività, e invece niente, negli anni abbiamo ricevuto solo porte in faccia». «Ora temiamo di dover pagare anche delle tasse in più», dice preoccupato, «il nostro avvocato ci ha detto che dovrebbe essere un rimborso spese». Monica Magro

numeri 1998

È l’anno in cui l’edicola di piazza Annunziata ha subito i danni a causa di una perdita d’acqua.

24mila Sono gli euro che la Giunta ha stanziato per pagare il risarcimento stabilito dal tribunale, dopo una causa durata tredici anni.

VIA TRENTINO L’ingresso della casa dello studente

ROBERTO CADEDDU/FC

Campus Alloggi per studenti

i piani spaccano il Municipio CONSIGLIO Il centrodestra, con l’appoggio di Regione e Ersu, punta a una struttura da 500 posti. La maggioranza rispolvera il progetto già bocciato di Da Rocha. La Noli: decisione rapida n Si riapre stasera in consiglio comunale il dibattito sul campus universitario nell’area ex Sem di viale La Playa. Lo sollecitano una mozione del centrosinistra, primo firmatario il capogruppo del Pd Davide Carta, e un’ordine del giorno del centrodestra, presentato dal presidente del gruppo dei Riformatori Alessio Mereu. Due documenti che vanno in direzioni opposte, depositati la settimana scorsa, prima che l’Ersu inoltrasse al ministero della Pubblica istruzione una richiesta di finanziamento per realizzare il progetto di campus della società Edilia da 500 posti letto, già oggetto di un accordo di programma con il Comune nel 2004. L’Ente regionale per il diritto allo studio, su mandato della Giunta Cappellacci che ha approvato

una apposita delibera la settimana scorsa, ha inviato al Miur il progetto preliminare per partecipare al bando di finanziamento venerdì 29 luglio. Cinquanta milioni di euro il costo totale dell’opera, già finanziata con 30 milioni di euro dalla Regione. I venti milioni mancanti dovrebbero essere coperti, almeno in parte, dallo stanziamento del governo. Oltre ai 500 posti letto, il progetto prevede campi sportivi, caffetterie e sale studio. «Dobbiamo fare presto, perché se non partiamo entro il 31 dicembre», spiega la presidente dell’Ersu Daniela Noli, «rischiamo di perdere anche i fondi già stanziati dalla Regione. Ho chiesto che nei prossimi giorni venga convocata una conferenza di servizi, a cui partecipi anche il Comune che dovrà

«Rischiamo di perdere anche i fondi già stanziati. Ho chiesto che nei prossimi giorni venga convocata una conferenza di servizi, a cui partecipi anche il Comune che dovrà rilasciare le concessioni scadute nel 2009». Daniela Noli

rilasciare le concessioni edilizie, scadute nel 2009». Abbandonato per ora dunque il progetto da mille posti letto dell’archistar brasiliana Paulo Mendes da Rocha, voluto dall’ex presidente della Regione Renato Soru e bocciato nel 2009 dal Comune per eccesso di volumetrie, l’Ersu guarda avanti. Il centrosinistra nella sua mozione chiede un nuovo accordo di programma e propone al sindaco Massimo Zedda di ripartire proprio dal progetto Da Rocha. «L’intervento, si legge nel documento, deve fare salvi i requisiti qualitativi architettonici, urbanistici e ambientali del progetto previsto dall’accordo di programma sottoscritto nel 2008». Invece i Riformatori, che chiedono alla Giunta comunale di attivare subito un tavolo di lavoro che coinvolga tutte le parti interessate, puntano sul progetto Edilia, così come Regione e Ersu. Oggi ci sarà il tentativo, quasi disperato, di trovare una sintesi tra i due documenti. Paola Pilia


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CAGLIARI

Via Seruci Spacciatore incastrato dal tassista n Arrestato a causa delle dichiarazioni di un acquirente e dei sospetti di un tassista, fermo mentre avveniva lo spaccio di droga. Marco Mura, 55 anni, autotrasportatore disoccupato è stato arrestato domenica pomeriggio dagli agenti della squadra mobile

con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. Sequestrati 7,35 grammi di eroina, 0,60 di cocaina e 1.540 euro probabile provente dello spaccio di droga. L’arresto del 55ene è avvenuto domenica pomeriggio. Intorno alle15 un tassista in servizio al-

l’aeroporto di Cagliari-Elmas ha accompagnato un cliente davanti a un palazzo in via Seruci. L’uomo prima di scendere dall'auto ha consegnato al tassista una banconota da 100 euro. Pensando che la banconota fosse falsa il tassista ha chiamato la polizia.

Gli agenti hanno intercettato e bloccato il cliente del tassista all’aeroporto e perquisendolo hanno recuperato 4 dosi di cocaina comperate in via Seruci. I poliziotti hanno poi perquisito l’abitazione di Mura trovando altra droga e arrestandolo per spaccio.

AIAS

Stipendi pagati dopo il tentativo di occupazione n Un tentativo di occupazione, il pagamento di uno stipendio arretrato e un rinvio. E' quanto hanno ottenuto ieri i lavoratori dell'Aias dopo un incontro fiume con l'assessore alla Sanità, Antonello Liori e con i direttori generali delle Asl. L'incontro, iniziato a mezzogiorno, si è concluso alle 17,30 dopo l’occupazione simbolica dell’assessorato alla Sanità da parte dei tre rappresentanti sindacali e due delegati aziendali. Il vertice è comunque servito per fare il punto della situazione. In particolare l'assessore Liori è riuscito a recuperare, rastrellandoli da tutte le aziende sanitarie locali 2milioni e 750mila euro che, secondo quanto da lui stesso garantito, serviranno per pagare gli stipendi di giugno dei lavoratori dell’azienda gestita dalla famiglia Randazzo. All'incontro ha preso parte anche Sebastiano Urru, direttore amministrativo dell'Aias che non ha potuto far altro che ribadire il problema principale: «Se le Asl non pagano noi non siamo più in grado di anticipare». Ed è proprio su questo punto che la situazione è congelata: nonostante l’accordo siglato il 21 luglio scorso che impegnava tutte le Asl a versare all’Aias, fornitore di servizi assistenziali in regime di convenzione, l’80% degli arretrati, quei soldi non ci sono ancora. «Il problema è che l’Asl di Cagliari non ha versato i soldi per mancanza di fondi disponibili - sotgtolinea Roberto Fallo, della Cisl Continuano a giocare a rimpiattino. Non si può nemmeno applicare la procedura d’infrazione: si attiva solo per le aziende sanitarie che hanno pagato puntualmente. Si spera che con i nuovi schemi contrattuali, da firmare entro la prossima settimana, l’intoppo venga superato». Intanto a settembre tra le mensilità arretrate per i 1050 dipendenti ci saranno anche quelle di luglio e agosto. «Stiamo finanziando la Regione con i nostri soldi- sottolinea Armando Cisci, dipendente e delegato sindacale Cisleravamo pronti ad occupare ma è stato Liori stesso che ci ha detto che più di così non potevamo ottenere. Prendiamo atto della situazione. Lo stesso direttore generale della Asl 8 Emilio Simeone si è impegnato a rimpinguare i fondi per settembre». Francesca Ortalli

L’INTERVENTO La donna è stata operata nel reparto di Ortopedia e Microchirurgia dell’ospedale Marino

Marino Amputato dalla lavatrice

dodici ore per riattaccare il braccio L’INTERVENTO L’équipe di ortopedia e microchirurgia guidata da Luciano Cara al lavoro tutta la notte nel tentativo di salvare l’arto di una donna rimasta ferita in un incidente domestico n Un intervento di dodici ore, quattro microchirurghi, anestesisti e infermieri, impegnati in una complessa operazione nel tentativo di salvare il braccio a quella donna che se l'era visto strappare via dalla centrifuga della lavatrice. È ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale Marino di Cagliari, Anna Pina Piana, la 41enne che domenica sera a Sorso è rimasta gravemente ferita in un incidente domestico, mentre svuotava la lavatrice. L’INCIDENTE DOMESTICO La donna si è vista amputare l'avambraccio destro dal cestello della lavatrice, ripartita improvvisamente dopo un lavaggio. È stata trasportata dal marito prima in pronto soccorso e poi in elisoccorso nella Struttura complessa di Ortopedia e

Microchirurgia ricostruttiva dell’ospedale Marino dove già in nottata è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. L’intervento è stato eseguito dall’equipe medica del dottor Luciano Cara, specialista in chirurgia della mano, e ha visto impegnati quattro microchirurghi, anestesisti e il personale infermieristico del reparto. «L'intervento spiegano dall'ospedale Marino - è durato circa dodici ore e ha riguardato la complessa ricostruzione microchirurgica di nervi, tendini e muscolo; innesti vascolari di arterie e vene dell'avambraccio mediante innesti venosi prelevati dagli arti inferiori, al fine di consentire la rivascolarizzazione dell'avambraccio». La 41enne, che lavora come ferrista nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Sassari, è

ancora ricoverata nel reparto di rianimazione. I medici preferiscono mantenere riservata la prognosi in attesa di conoscere l'esito dell'intervento e verificare il recupero del braccio. I primin segnali dopo l’interminabile operazione, secondo quanto fanno sapere dal Marino, sembrano incoraggianti anche se nessuno si sbilancia. «Bisognerà ancora attendere per sapere se l’arto riprenderà la sua piena funzionalità».

stato lo stesso bambino che nel momento dell’incidente si trovava in un’altra stanza. Il minore ha telefonato sia al 118 che il padre, spiegando loro cosa era accaduto: «Ho sentito la mamma urlare, si è fatta male con la lavatrice, aiutatemi». La 41enne è stata prima trasportata in ospedale dal marito arrivato subito a casa dopo la telefonata del figlio, poi è stata afidata agli uomini dell'elisoccorso che l'hanno trasferita all'ospedale Marino.

LA DINAMICA L'incidente domestico, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, è avvenuto domenica sera intorno alle 20. In quel momento la 41enne si trovava in casa con il figlio di dieci anni. Al termine di un lavaggio avrebbe tentato di tiratr fuori dalla lavatrice alcuni indumenti e lenzuola e il cestello sarebbe improvvisamente ripartito a tutta velocità, forse a causa di un falso contatto, amputandole il braccio destro. A far scattare l'allarme sarebbe

LE CONDIZIONI CLINICHE «La donna al suo arrivo - secondo quanto accertato dai medici della struttura sanitaria cagliaritana presentava una lesione complessa all'avambraccio destro con fratture e lussazioni multiple, perdita di sostanza ossea, cutanea nervosa, tendinea, muscolare e artero-venosa». L'intervento a cui è stata sottoposta è stato considerato come uno dei più complessi di questo genere mai eseguiti al Marino. Manuel Scordo

Arena Beach Dissequestro difficile ma Palmas ci prova

MASSIMO PALMAS Il patron di Sardegna Concerti pronto alla battaglia legale

n Non è ancora detta l'ultima parola sull'Arena Beach di Quartu, il palco sulla spiaggia finito sotto sequestro proprio il giorno della sua inaugurazione. E anche se il gip ha confermato i sigilli della scorsa settimana accogliendo in pieno la tesi del pm, restano ancora delle strade legali da percorrere per "Sardegna concerti", "Zed! Entertainment" e "Sardinia Jazz" gli organizzatori della rassegna estiva che rischia di andare in fumo. Pericolo concreto visto che sono già stati cancellati tutti gli spettacoli fino al cinque agosto. Per salvare il salvabile i percorsi ipotizzati sono due: un'istanza di revoca al pm o il tribunale del riesame. Il provvedimento verrà impugnato nel giro di pochi giorni e sono già pronte

da una serie di consulenze tecniche da presentare assieme alla richiesta di dissequestro. E visto che il pubblico ministero Gaetano Porcu ha già detto un primo no all'istanza presentata dagli organizzatori, tutte le speranze sono ora affidate alla nuova documentazione che dovrebbe far saltare i sigilli e restituire l'arena alla musica. L'avvocato Michele Schirò, legale di Massimo Palmas, si dice fiducioso. Ma in-

POETTO Il gip ha confermato la tesi del pm sui sigilli, Sardegna Concerti presenta relazioni per riavere il palco

tanto è evidente che si sta cercando di capire come superare le criticità che hanno portato all'intervento della municipale di Quartu. Prima fra tutte il parere negativo della sovrintendenza. Un parere obbligatorio e vincolante quello dei Beni paesaggistici che dopo gli spettacoli di “Mondo Ichnusa”, hanno ritenuto di non voler ripetere l'esperienza visto lo stato in cui è stato lasciato dell'arenile. Un luogo giudicato inadatto ai concerti. E se anche si dovesse superare questo ostacolo resta ancora da chiedere il parere della Capitaneria e provvedere al nulla osta della Regione. Gli organizzatori hanno assicurato che Arena Beach o no, gli eventi dal 7al 20 agosto si terranno. Ma.Bru.


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CAGLIARI

Anziani «Più assistenza medica in estate» n Con l’estate aumentano le difficoltà per le persone anziane. In particolare per l’assistenza medica. Per questo l’Anap Sardegna (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato) chiede il potenziamento delle prestazioni di questo tipo su tutto il territorio. Per la presidente regionale Paola

Montis, «va garantita una presenza capillare dei servizi assistenziali sul territorio e soprattutto maggiore informazione su come avere un accesso facilitato». In estate l’organizzazione sanitaria è meno efficiente per la minor presenza dei medici di famiglia. E gli anziani si accalcano al Pronto Soccorso anche solo

per una ricetta o un’iniezione, con tempi di attesa infiniti. All’Asl di Cagliari il problema non viene riscontrato: «Nessuna differenza sostanziale, qualche variazione si registra nei fine settimana. E la presenza dei sostituti è garantita in maniera costante», replicano. F.O.

Via Tiepolo Blitz nella casa del povero ROM «È NECESSARIO UN CAMPO NUOVO»

COMUNE Nella struttura del Comune alcune famiglie vivono anche in cinque in poco più di dieci metri quadri. Il presidente della commissione Politiche sociali: regolamento da rivedere n «La realtà delle case albergo e di tutte le strutture per la famiglie disagiate di Cagliari deve essere rivista». L’impegno lo prende il presidente della Commissione Politiche sociali del Comune, Fabrizio Rodin, un attimo dopo essere uscito da un’ispezione alla casa famiglia di via Tiepolo. «Non conoscevo questa struttura, ne ho letto sul giornale e ho deciso di vedere con i miei occhi». Il giro nella struttura comunale gestita dalla cooperativa “L’Immacolata” presieduta da Fausto Utzeri ha fornito a Rodin gli elementi per ammettere che «è un sistema totalmente da rivedere. Questa dovrebbe essere una soluzione temporanea, un paracadute per alcune famiglie disagiate, ma che poi, dopo aver avuto un sostegno nel momento più difficile, lasciano questa casa, che è in realtà è una camera, per una casa vera». La soluzione temporanea dovrebbe essere, stando al vecchio regolamento, di circa sei mesi, ma ci sono fami-

glie che vivono nei mini appartamenti (da 13 a 20 metri quadrati al massimo) da anni. «Una famiglia anche da nove anni», ha sottolineato Rodin. Che ha aggiunto: «So che molte alternative sono state rifiutate, e più volte, bisogna vedere quali fossero le soluzioni, perché le persone che ho incontrato mi hanno descritte possibilità condite da topi e blatte, che nessuno accetterebbe». Da questa visita il presidente alle Politiche Sociali ha maturato la convinzione che «bisogna lavorare insieme, tutti gli attori di questa sfera, a cominciare dall’assessore Susanna Orrù, che ho incontrato e con ci siamo trovati in sintonia. Inoltre nei prossimi giorni incontrerò con l’assessore Gabor Pinna per avere una stima precisa e dettagliata degli alloggi a Cagliari, sapere dove sono, quanti sono e in quali condizioni versano». Il nodo cruciale è uno: «C’è bisogno di un nuovo regolamento». Lazzaro Cadelano

LA CASA ALBERGO Ispezione del Comune negli alloggi di via Tiepolo

n Questione casa e campi Rom: due i nodi cruciali esaminati ieri dalla commissione Politiche Sociali. «Le scelte devono avvenire con il concorso di tutti gli attori» ha dichiarato il presidente Fabrizio Rodin, «Associazioni, enti e Comune devono incontrarsi per individuare le esigenze e formulare le risposte da dare ai problemi. Il Comune di Cagliari deve diventare una casa di vetro all’interno della quale tutti cittadini possano vedere quello che accade». Sul discorso casa Rodin ha detto: «Deve essere avviata una tempestiva ricognizione delle situazioni di emergenza sociale al fine di offrire risposte alle tante richieste. L’assessore Susanna Orrù ha poi affrontato la questione campo Rom, rinviata a lungo dalla precedente amministrzione: «Bisogna ripensare il campo per ripristinare condizioni di vita più dignitose e accoglienti che consentano a questa comunità di partecipare alla vita della città».


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SPORT AMICHEVOLI IL 12 AGOSTO TEST CON L’ARZACHENA DOMANI AD ARBUS (ORE 18) CONTRO IL TREVISO n Il Cagliari sarà di scena ad Arzachena il 12 agosto (ore 18, stadio “Biagio Pirina”) contro la locale squadra allenata da Virgilio Perra che milita in serie D. Sarebbe il sesto test di precampionato dei rossoblù. Domani, invece, alle 18, ad Arbus (stadio “Santa Sofia”) c’è la terza amichevole stagionale contro il Treviso neopromosso in Seconda Divisione. Il 7 agosto alle 20.30, a Tempio (stadio “Nino Manconi”) test probante contro il Rayo Vallecano, squadra appena promossa nella Liga spagnola. Il 9 agosto alle 20.30, a Olbia (stadio “Bruno Nespoli”) l’amichevole contro i greci dell'Aris Salonicco. I risultati delle prime due uscite: CagliariCus Cagliari 6-0, a Ussana, e Cagliari-Ajaccio 0-0 a Macomer.

NOTIZIARIO NENÈ E BIONDINI HANNO RIPRESO GIORNATA AI BOX PER L’ATTACCANTE EL KABIR

NENÈ Ora sta meglio

n È iniziata o la terza settimana di ritiro del Cagliari. Nenè e Biondini hanno ripreso ad allenarsi. E’ rimasto a riposo El Kabir a causa di un affaticamento muscolare ai flessori della coscia destra. Suazo, invece, continua il differenziato. Forza in palestra la mattina, squadra sul campo la sera con una partitella a metà campo terminata a reti inviolate.

Cagliari e scommesse Cellino-Suazo pace fatta Donadoni già a rischio? di Virginia Saba virginia.saba@sardegnaquotidiano.it

n Hanno chiuso le porte del tempio Giano, torna la pace tra Suazo e Cellino. L’accordo nella giornata di ieri dopo il marasma durato 24 ore. Stavolta sembra tutto vero. Ed è un rompicapo in meno per Donadoni. Che ieri si è sentito fischiare le orecchie. La premessa è leziosa quanto dovuta: come Donadoni, da queste parti, ne sono passati pochi. Educato, a modo, gentile, oltre che bravo, particolarmente stiloso, chiaro...La notizia è che i bookmakers ci hanno messo poco a dare il suo esonero al secondo posto dopo Stefano Pioli, l'ex allenatore del Chievo ora a Palermo. E ora il commento del comune tifoso sarebbe: «Ci manca solo che se ne vada lui...». Certo è dato a 9, ovvero, tantissimo. Se scommettete 10 euro ne vincete 90. Ora, i bookmakers interpellati dall’ “Agipro news” o sono dei faciloni che scommettono a prescindere in base alla testa calda dei presidenti oppure sono troppo attenti e fanno delle semplici addizioni. A convincerli su un eventuale addio di Donadoni ci sarebbe innanzitutto la confusione sul mercato. SUAZO TORNA MA... «La squadra sarà pronta entro il 18», aveva detto il presidente rossoblù. Così non è stato. Donadoni non voleva Suazo («perché è da due anni che non gioca e non può darci delle certezze»). Cellino l’ha preso lo stesso e il tecnico l’ha accolto. Magari ci si è anche affezionato. Il tutto sembrava

info

VICTOR IBARBO Il colombiano è attaccante per Cellino e mezzala per Donadoni: ma potrebbe essere entrambi

DAVID SUAZO Ieri il giocatore si è presentato regolarmente in ritiro e ha continuato l’allenamento differenziato

BOOKMAKERS Dopo Pioli, per gli esperti sarebbe il secondo allenatore, con Bisoli e Di Francesco, pronto all’esonero

inutile perché Suazo era di nuovo in bilico. Fino a ieri notte: è tutto rientrato, Suazo c’è di nuovo. Ma i cambi restano comunque pochissimi in tutti i reparti e gli attaccanti solo due (ora Larrivey e Nenè mentre El Kabir è passato ai box e Suazo continua il differenziato). Ma l’elenco continua. Arriva El Kabir, che forse Cellino ha scelto insieme al tecnico a gennaio, in effetti è una promessa. Ma Ibarbo no, quella è solo una scelta del presidente rossoblù e i perché sono chiari. L’allenatore del Cagliari sapeva poco e niente del colombiano fino ai primi giorni di ritiro. «I video non mi piacciono in generale, devo vederlo di persona per dare un parere». Se l’è trovato in campo inserito tra gli attaccanti ma quando gli ha chiesto cosa sapesse fare lui gli ha risposto: la mezzala. E così l’ha messo a centrocampo. Cellino lo definisce ancora attaccante. Allora qui qualcosa non torna. Ma potrebbe essere un equivoco superabile con una bella scoperta: Ibarbo “multiuso” è un valore aggiunto.

ni fa al legamento posteriore del ginocchio (il referto solo qualche giorno fa: 2-3 mesi di recupero). In compenso c’è Michael Marrone, che Donadoni usa nelle amichevoli come tappa buchi scoprendo che alla fine l’ospite australiano non è affatto male. Solo che un altro extracomunitario, finché c’é Sivakov (ma c’è?!) non si può prendere. Venduto Lazzari la dichiarazione di Donadoni a Ussana era stata: «La società non avrebbe mai dato via Lazzari se non avesse già in mente un suo sostituto». È passata una settimana eppure niente di fatto. Di certo l’allenatore rossoblù non è al massimo della felicità. «Ho fiducia nella società, lasciamo lavorare il presidente», ha ribadito Donadoni a Macomer. Ma anche non volendo, il problema è pratico. Senza la squadra completa non può allenare e andare avanti col programma, tanto meno può pensare di disputare amichevoli all’altezza. Il rischio è alto. In più ci si è messa la dichiarazione di guerra di Cellino a Branchini, seppur indiretta. L’agente di Suazo preso di mira dal presidente rossoblù è lo stesso agente di Donadoni. Ma dopo ieri probabile un chiarimento anche con il vecchio amico agente. La cosa più chiara è comunque questa, a dispetto dei bookmakers: ora come ora il Cagliari non si può permettere di lasciare andar via Donadoni.

GLI AFFARI SFUMATI In compenso Donadoni ha chiesto un centrocampista di qualità: voleva Candreva. Sfumato anche lui perché non soddisfatto dell’offerta del Cagliari. E anche una punta affidabile. Come Barreto, che il presidente Cellino a giugno aveva preso dal Bari (la metà che deteneva), prima che l’Udinese glielo prendesse del tutto. Poi è stata la volta di Fernandes e la sfortuna ha voluto che il fortissimo Ederson si sia infortunato dieci gior-

PACE CON L’HONDUREGNO Intanto la domanda di tutti per la giornata di ieri era: Suazo si è presentato in ritiro? A quanto risulta nel sito del Cagliari sì, “Suazo ha lavorato in differenziato”. Ma non solo. I due avrebbero finalmente parlato e chiarito le condizioni di contratto. Sospiro di sollievo per i tifosi già dispiaciuti. In attesa di un’altra firma ufficiale, stavolta quella vera, e di vederlo sul campo: Suazo giocatore e non ciliegina sulla torta.

IL CHIARIMENTO Ieri Suazo si è presentato ad Assemini e ha incontrato Cellino: accordo trovato e allarme rientrato

CAGLIARI Donadoni e sopra El Kabir

LAPRESSE E ENRICOLOCCI/FC

I precedenti In sella al secondo anno? Solo con Ventura

GIAMPIERO VENTURA Fece due anni completi dal ‘97 al ‘99

LAPRESSE

n Come si fa a durare due anni di fila sulla panchina del Cagliari bisognerebbe chiederlo solo a Giampiero Ventura mentre per vedere chi è cascato al secondo anno con Cellino bisognerebbe chiedere ancora una volta a Ventura ma, in questo caso, accompagnato da Marco Giampaolo e Massimiliano Allegri. Il presidente mangia-allenatori è una fama che ha un dato inconfutabile, ossia il numero di tecnici, ben 33 (contando anche i ritorni), che si sono seduti sulla panchina rossoblù in 20 anni di presidenza. La media di permanenza alla guida del Cagliari è di sette mesi perché si va dai quattro cambi in panchina in una sola stagione nel 2006 (Tesser, Arrigoni, Ballardini e Sonetti), ai tre

del 2007 (Giampaolo, Colomba, ancora Giampaolo) e nel 2008 (Giampaolo, Sonetti e Ballardini) al premio longevità che va a Ventura (due volte), Giampaolo e Allegri, gli unici a fare doppietta ma con un distinguo. Il solo Ventura ha completato due stagioni, un record. Quella della promozione in serie A (‘97-‘98) e il successivo con tanto di salvezza (‘98-‘99). La seconda volta non andò meglio perché arrivò

IN PANCHINA In 20 anni di presidenza-Cellino 33 tecnici neanche Allegri e Giampaolo hanno tenuto dopo la prima stagione

nel 2002 e chiuse all’8° posto, l’anno successivo, con Zola, Suazo ed Esposito in campo, rimediò l’esonero e fu grazie a Reja che i rossoblù conquistarono la serie A. Folgorato dal bel gioco dell’Ascoli, nel 2006/07 Cellino chiamò Marco Giampaolo poi fu esonerato il 17 dicembre e richiamato il 26 febbraio dopo il fallimento di Colomba. Salvezza raggiunta, rapporto rinsaldato ma l’anno dopo altro esonero a novembre. La doppietta mancata clamorosamente è quella di Allegri che nel 2008, invece, si salva dopo i primi 5 ko, fa un grande campionato, si ripete l’anno dopo ma cade a 5 giornate dal termine. Ora tocca a Donadoni superare l’esame del secondo anno. Fabio Salis


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IL MAROCCHINO

MERCATO

Curiosità El Kabir Coppie incomplete niente Ramadan si aspetta ancora ma scarta il maiale per i due acquisti

MOESTAFÀ EL KABIR L’attaccante è il primo giocatore marocchino nella storia del Cagliari

n Moestafà El Kabir non mangia carne di maiale, ma non osserverà il Ramadan. Il nono mese del calendario islamico è cominciato ieri, eppure lui ha pranzato con i compagni. Nessun problema di idratazione e alimentazione per il primo calciatore marocchino della storia rossoblù. D'altra parte l'astensione dal precetto non è più un peccato per gli atleti professionisti. Non lo è per quelli della Bundesliga, esentati su richiesta delle loro società e grazie al parere favorevole dell'Università di Al-Azhar al Cairo, massima entità religiosa dell'islam sunnita. Il mancato rispetto del ramadan è concesso a quegli atleti che facciano della pratica sportiva l'unica fonte di sostentamento, e per i quali il digiuno rituale possa costituire un limite al rispetto del contratto. Se questo vale in Germania, perché non in Italia? Non ci sarebbero più casi come quello di Sunley Muntari, il cui scarso rendimento era da attribuire, secondo Mourinho, proprio al digiuno rituale, o come quello di Housseine Kharja, costretto ad allenarsi dopo il tramonto ai tempi del Genoa. El Kabir non avrebbe avuto alcun problema in partita, dato che entrambi gli incontrì previsti per il mese di Ramadan il Cagliari li disputerà in notturna, ma avrebbe rischiato di trovarsi in difficoltà in piena preparazione. Non quanto Ali Karimi, ex Bayern Monaco, licenziato un'estate fa dallo Steel Azin di Teheran perché non rispettava il ramadan. Tra gli sciiti Al-Azhar non detta legge. Gabriele Lippi

MASSIMO CELLINO Il presidente cerca una punta straniera e una mezzala italiana

n «Ogni squadra ha le sue coppie». Diceva così il direttore generale del Cagliari Francesco Marroccu, il 23 luglio. C'era da rimpiazzare Lazzari, appena partito, e non si escludeva l'arrivo di un altro centrocampista e (forse) di un attaccante. Dieci giorni dopo i rossoblù sono gli stessi, anzi, a dire il vero potrebbe essercene uno in meno. A dispetto di ogni annuncio ufficiale David Suazo non ha firmato alcun contratto, e non è affatto detto che lo faccia. Il tempo stringe e al Cagliari manca ancora qualcosa. Qualche coppia da completare. Agazzi e Avramov ballano insieme in porta, Perico e Pisano sulla fascia destra, Canini e Astori hanno in Gozzi e Ariaudo i ricambi naturali, con quest'ultimo costretto a sdoppiarsi per coprire le spalle anche ad Agostini sulla sinistra. A centrocampo Ibarbo può giocare a destra o a sinistra, al posto di Biondini o di Nainggolan, in coppia con l'uno o con l'altro. Mancosu si sente mezzala a tutti gli effetti, Conti resta unico nel suo genere, come sempre. Per un Cossu sulla trequarti, c'è un Ceppelini pronto per la panchina non appena rientrerà dai mondiali under 20. Se non c'è Nené c'è Larrivey, se non c'è El Kabir, non c'è nessuno. A meno che Suazo alla fine non firmi o che Ibarbo non diventi attaccante. «Prenderemo un centrocampista in Italia e un attaccante all'estero», ha detto Cellino alla Gazzetta dello Sport. Si ritorna su Parolo e si lascia definitivamente Barreto. Ammesso e non concesso che non sia un altro bluff. G.L.


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SPORT CARBONIA ORA È UFFICIALE VIRGILI FIRMA PER I MINERARI n Sembrava dovesse saltare l’accordo ma alla fine il Carbonia convince l’argentino Martin Virgili (foto). Ieri la firma dell’ex Atletico Elmas. L’altro acquisto è il difensore Domenico Giordani.

SANLURI CADDEO VA IN LEGA PRO TORNA LA PUNTA GUARINIELLO

TALORO DOPO DELOGU E PUDDU ACQUISTATO ANCHE GUTIERREZ

n Già partita la nuova stagione a Sanluri. Ieri primo allenamento col nuovo tecnico Enzo Zottoli, tanti volti nuovi: il portiere Cinus, i difensori Pancotto e Palmas, il centrocampista Pilloni. Si rivede la punta Guariniello, l’anno scorso in prestito al Barumini. Resta Fanni e i giovani Epis, Aru e Raab mentre Mattia Caddeo giocherà in Lega Pro.

ALGHERO CON RUSANI, PIREDDA E ATZENI IN ARRIVO MATTIELLO

n Il Taloro del nuovo tecnico Ivan Cirinà acquista il difensore argentino Pablo Gutierrez (ex San Teodoro) che si aggiunge a Delogu e Puddu (foto). Confermati Marchi, Silvetti, Mele e Canessini.

n Già una settimana di allenamenti per l’Alghero 1945 (ex La Palma). Il confermato tecnico Antonello Calvia ha potuto conoscere meglio i nuovi acquisti Rusani (Calangianus), Piredda (Olbia) e Roberto Atzeni (Tavolara). In arrivo Mattiello, ex Nuorese e Castiadas. C’è Stefano Peana, fratello di Andrea tra i confermati con Zani, Serra, Riu e Arrigo.

Selargius La prima in D di Fadda

«È l’occasione che aspettavo» IL TECNICO L’ex guida del Taloro chiamato per il dopo Perra: «Sono molto carico, l’obiettivo è la salvezza. Rais, Lai e Caboni ottimi acquisti ma da Garau, Farci, Puddu e Nurchi mi aspetto molto» di Eleonora Fava

PRIMAVERA

RITIRO IN TENDA FESTA-MATTEOLI FANNO I CUOCHI n È iniziata la stramba preparazione della Primavera del Cagliari, nei monti di Su Pranu, splendida località appena fuori Ovodda, il paese natale di Gianfranco Matteoli. Qui “generale” Gianluca Festa ha avuto la bella idea di far accampare la sua squadra. Questo il programma di ieri: sveglia alle 7, esercizi per gli addominali con l'inno di "Fortza Paris" sparato a tutto volume come colonna sonora, colazione, corsa su per i sentieri montani e aggiunta di ulteriori esercizi fisici, pranzo, riposo, allenamenti sul campo, cena, e via a nanna in tenda. Non una gara di sopravvivenza ma un ritiro come un altro in compagnia di Matteoli e il tecnico Gianluca Festa, che per l’occasione fanno i cuochi insieme al preparatore dei portieri Gustavo Aragolaza, o l'accompagnatore Sergio Fanti. Il fine? Vivere un’esperienza indimenticabile senza “ televisione, Internet, facebook: al limite, un mazzo di carte per una partitina dopocena”, si legge nel sito rossoblù. Dove mangiano? In una casa presa in affitto ai piedi dei monti. Tutti con ottimi risultati (specialità di Festa la pasta col tonno) «Lo spirito è quello di stare insieme, conoscersi più a fondo per cementare ulteriormente il gruppo - ha detto Festa - in fondo, questi ragazzi che si apprestano a disputare una stagione agonistica, dovranno condividere gioie e dolori. Si può anche litigare: ciò che conta è saper risolvere i problemi. I primi giorni sono duri, ma è anche un mettersi alla prova, conoscere e superare i propri limiti. Il calcio non è solo tirare un pallone: è pure una questione psicologica, di convinzione e consapevolezza dei propri mezzi, oltre ad essere uno sport di squadra che deve esaltare l'unità di gruppo. Aggiungo che siamo in mezzo ad una natura meravigliosa, il che aiuta senz'altro». E Matteolo: «Voglio ringraziare l'amministrazione comunale per il sostegno dimostrato alla nostra idea - dice Matteoli - Addirittura ogni giorno ci innaffiano con un'autobotte il terreno di gioco che adoperiamo per gli allenamenti. La gente poi si fa in quattro per risolvere i piccoli problemi». I giocatori sono i più entusiasti. Francesco Mannoni, classe '92: «Ci stiamo divertendo, ma non nego che arriviamo stremati alla fine della giornata».

n La prima volta in serie D non lo spaventa. Dopo tanti anni in Eccellenza, l’allenatore Vincenzo Fadda è pronto all’esordio nella Lega Nazionale Dilettanti. La chance di Selargius, dopo aver allenato Taloro e Terralba, è di quelle da cogliere al volo. La conquista della Coppa Italia con il Taloro e una brillante salvezza in campionato sono valse la chiamata dalla dirigenza granata per il dopo Virgilio Perra. Come ci si sente ad affrontare per la prima volta in carriera il campionato di serie D? Molto carico, non dico di essere emozionato ma quasi. È l’occasione che aspettavo, altre volte mi era capitato qualche approccio con squadre di serie D ma poi era andato in fumo. È una grande responsabilità ma c’è tutta la voglia per fare bene. Nuova squadra e nuova società quella del Selargius. Come è il clima quest’anno? Noto molto entusiasmo, e molta voglia di fare bene pur conoscendo le difficoltà di questo campionato con gran parte della squadra dell’anno scorso che è andata via con il mister Perra. Non è semplice ma nei ragazzi ho notato il massimo impegno in questi primi allenamenti. Mercato low cost il vostro ma due nomi importanti tra i nuovi arrivati: Nicola Lai e Nicola Rais. Ottimi acquisti, Rais è di categoria superiore ci aspettiamo molto da lui e per noi sarà fondamentale. Lai ha delle qualità eccezionali ed è anche lui un ottimo giocatore, deve solo trovare più fiducia e riabituarsi alla categoria. Ma anche l’attaccante Luca Caboni è un signor giocatore. Campagna acquisti ancora aperta? Sì. Siamo un buon gruppo ma abbiamo assolutamente bisogno di un altro attaccante e un difensore. Concluderemo al più presto queste due operazioni, vogliamo giocatori di

qualità ma anche uomini di valore. Cosa le ha chiesto la società? Primo obbiettivo tenere la categoria. Non possiamo pretendere troppo, i pezzi da novanta sono andati via e bisogna stare con i piedi per terra consapevoli delle difficoltà che possiamo incontrare. L’importante è che da parte di tutti ci sia il massimo impegno per affrontarle e così sarà. Sono rimasti atleti importanti come Garau, Farci, Puddu e Nurchi Da loro mi aspetto tantissimo, tutta la società ripone grande fiducia in questi giocatori. Abbiamo fatto alcune scelte di mercato in base a loro perché quest’anno dovranno assumersi la responsabilità di prendere per mano la squadra e guidarla, non solo in spezzoni di partita come l’anno scorso. Sono quattro giocatori per noi fondamentali. Le favorite di quest’anno? Non sappiamo ancora in che girone saremo, ma l’Arzachena ha fatto una campagna acquisti eccezionale. Dopo c’è il Portotorres che, tra le sarde, risulta essere più attrezzata. Cosa ci vuole per ben figurare in serie D? Qualità, giovani buoni e una società sempre presente e attenta a non farti mai mancare nulla. Il settore giovanile del Selargius resta un punto di forza Devo dire che è ottimo. Con il nuovo progetto sono stati fatti crescere molti giovani l’anno scorso, vedi Sarritzu. È un buonissimo giocatore autore, tra l’altro, di qualche gol. Dobbiamo continuare a valorizzare i giovani perché questo andrà a vantaggio delle società stesse. Rispetto all’Eccellenza, cosa deve mettere in più un allenatore in serie D? Se in Eccellenza il mister è impegnato cinque giorni su sette, in serie D lo è sette giorni su sette. Deve mettere a disposizione la sua massima disponibilità e tutto il suo bagaglio di conoscenze, agendo sempre con il massimo impegno.

TENNIS MAZZELLA FA POKER IN OGLIASTRA

Pellegrini «Anche io ho la coscienza a posto»

n Poker per Manuel Mazzella: il tennista di Dorgali ha conquistato l’Open di Bari Sardo confermandosi sul trono del Trofeo dell’Ogliastra. È il suo 4° successo su 6 tornei del circuito maggiore del tennis isolano: contro l’olbiese Muresu 6-3, 6-1. Ma il tennista del Geovillage è la sorpresa del torneo: nei quarti ha sconfitto Marco Pinna (Torres) 6-3, 7-6 e in semifinale Roberto Montis (Tc Cagliari) 7-6, 6-4. Tutto più semplice per il tennista del Sardinia in semifinale, Michele Secci (Tc Cagliari) ha racimolato solo 4 giochi (6-2, 6-2), con la consolazione del successo nel torneo di Terza categoria nel derby con Mario Ziulu, sconfitto 7-5, 7-6. L. C.

LA COPPIA Pellegrini e Magnini

VECCHIA GUARDIA Boi e Nurchi i pochi superstiti del Selargius

ENRICOLOCCI/FC

IL RITIRO IN ATTESA DI PIRAS ECCO BRUNO COSSAR n Due sedute di allenamenti, una al mattino (8.30-11) e una al pomeriggio (17-19.30). Il Selargius di Vincenzo Fadda inizia a ritmo sostenuto la preparazione sul campo della Ferrini Cagliari per i lavori di restrutturazione del Virgilio Porcu. Tanti i nuovi volti: i portieri Arrus e Pisano, i centrocampisti Nicola e Antonino Lai, Rais, la punta Caboni. Per i fuoriquota ecco i ‘92 Botarelli e Suella, i fratelli Matteoli e Ferraro. La vecchia guardia è rappresentata da Farci (capitano), Garau, Puddu, Nurchi, Boi e Piselli, più i giovani Mancosu, Sarritzu, Ruggeri. In attesa della firma di Giorgio Piras (ex Arzachena) si allena Bruno Cossar, difensore classe ‘86, prodotto delle giovanili della Lazio che giocò nel 2006 con l’Atletico Calcio in serie D.

n «La decisione di chiudere con Marin non l'ho presa da un giorno con l'altro, ho riflettuto a lungo, e non è stato facile». Lo dichiara Federica Pellegrini a “Chi”, in edicola da domani 3 agosto, in un'intervista che di cui il settimanale fornisce un'anticipazione, per quello che chiama «pericoloso» triangolo fra lei, Luca Marin e Filippo Magnini. Sulla reazione di Marin, che si è detto deluso e ha parlato di gente che non ha la coscienza a posto, la Pellegrini ribatte: «Non puoi mai prevedere quale sia la reazione alla fine di una storia, ma la delusione e la rabbia sono sentimenti comprensibili. Di certo ho la coscienza a posto». Federica, nonostante si scriva che lei e Magnini sarebbero già usciti

allo scoperto, continua a negare il flirt e spiega: «Conosco Pippo fin dagli esordi, di certo è una persona a cui mi rivolgo spesso per avere consigli, è uno che sa cosa vuol dire gareggiare a certi livelli e sa bene come va gestita l'esposizione mediatica. Siamo arrivati al Mondiale con un gruppo giovanissimo, lui è uno che ha esperienza e quindi un punto di riferimento per molti. Ma finisce lì e queste voci non

GOSSIP Fede risponde a Marin: «Magnini è un punto di riferimento per tutti, Luca al mio compleanno è ospite gradito»

cambieranno il nostro rapporto». NIENTE NUOVI AMORI Alla domanda se sia pronta per un nuovo amore, risponde: «Adesso, di certo, no. Sono molto serena, penso a divertirmi, quest'estate andrò in vacanza con le amiche e con la famiglia. Poi, l'amore è un sentimento che non si può controllare, non posso farlo neanch'io. Non è facile stare con me. Ma, se stai con la persona giusta, tutto è più facile». La Pellegrini, che il 5 agosto festeggia il suo compleanno a Roma, conclude con una proposta distensiva nei confronti di Luca Marin: «Per me sarebbe un ospite gradito, ma dovrebbe decidere lui se venire».


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CULTURA

NOTRE DAME Arriva il musical che mette ko anche rock e pop L’OPERA Dopo il grande successo del 2002, torna a Cagliari il musical dei record: 15 milioni gli spettatori hanno visto lo show in tutto il mondo. Da stasera alle 21.30 fino al 5 agosto alla Fiera di Massimiliano Messina

C

on cosa partiamo? Le musiche di Riccardo Cocciante, entrate ormai nelle vene di tutti gli amanti di quest’opera moderna? I numeri da capogiro? Esmeralda e Quasimodo? Oppure Frollo, interpretato nel nuovo tour da un attore di origini sarde imparentato con Grazia Deledda? Va bene, le cifre, subito, giusto per capire di cosa stiamo parlando: 15 milioni gli spettatori che hanno visto lo spettacolo in tutto il mondo dal 1998; 2 milioni e mezzo quelli italiani, di 40 diverse città per ben 878 repliche, a partire dalla prima rappresentazione, nella versione originale francese, nel marzo del 2001; 38 gli artisti in scena per la tournée che celebra il decennale in Italia: 12 cantanti, 16 ballerini, 7 acrobati e 3 breaker. Signore e signori, ecco a voi “Notre Dame de Paris”. Opera musicale popolare moderna tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, con il marchio inconfondibile di Cocciante (guai a definirla musical, non vuole), i testi di Luc Plamondon, nella edizione italiana riscritti da Pasquale Panella, poeta e paroliere (do you remember l’ultimo, criptico, Lucio Battisti?), la regia del franco-canadese Gilles Maheu, la megaproduzione di David Zard. Questa gigantesca macchina

teatrale sbarca di nuovo a Cagliari, da stasera, alle 21,30, fino al 5 agosto (date le richieste è stata aggiunta una replica rispetto alle tre previste) all’Anfiteatro in Fiera, evento di punta del cartellone estivo organizzato da Spettacoli&Musica. “Notre Dame de Paris” torna in città dopo il grande successo ottenuto dalla prima versione italiana nell’agosto del 2002 all’Anfiteatro Romano. Erano i tempi della cantante e attrice argentina Lola Ponce e Gio’ di Tonno, che poi qualche anno dopo, per non farsi mancare niente, hanno vinto insieme anche un Sanremo, canzone firmata da Gianna Nannini. UNA NUOVA COMPAGNIA Per i dieci anni in Italia ecco una compagnia completamente rinnovata, giovanissima (età fra i diciannove e i trent’anni, più o meno) per dare ancora più energia e linfa allo spettacolo, dal potente impianto scenografico e coreografico. Dodici cantanti e attori che si alternano e che fanno rivivere la storia di Quasimodo, il gobbo campanaro di Notre Dame, innamorato della bella gitana Esmeralda, che ha il cuore che batte per Febo, il capitano delle guardie di Parigi, ma è vittima delle passioni morbose di Frollo, l'arcidiacono. E poi il poeta Gringoire, e poi il capo della Corte dei Miracoli, Clopin. L’opera di Cocciante adesso parla un po’ anche in

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DA STASERA AL 5 AGOSTO Da stasera, alle 21,30, fino al 5 agosto (alle tre date richieste è stata aggiunta una replica).

LE STAR Alcune scene del musical. Uno dei protagonisti è Marco Manca, classe 1983, toscano ma con chiare radici nell’Isola, che vanta un nonno cugino di Grazia Deledda

sardo. Uno dei protagonisti è Marco Manca, classe 1983, toscano ma con chiare radici nell’Isola, che vanta un nonno nuorese cugino di Grazia Deledda. Nobili discendenze letterarie e artistiche. “Essere fra gli attori principali del nuovo tour di “Notre Dame de Paris” è un sogno che per me finalmente si realizza. Ho cominciato la carriera molto giovane con la prosa e poi negli ultimi anni mi sono dedicato in particolare al teatro musicale”. Interpreta il personaggio di Frollo: “Non è un vero cattivo, in fin dei conti il male che fa lo commette per amore. All’inizio è ieratico, freddo, fino a quando incontra Esmeralda, che gli fa perdere la ragione”. La tournée è partita l’11 maggio scorso da un tempio della lirica in Italia, il Teatro Regio di Parma. “Una sfida per noi – dice Manca – ma il pubblico ha apprezzato, ci ha trasmesso una grande emozione”. Dodici interpreti di talento, che si alterneranno anche nelle date cagliaritane. “Non c’è una compagnia titolare, siamo tutti allo stesso livello e non ci sono invidie. “Notre Dame de Paris” è una macchina perfetta, richiede sempre il massimo impegno”. Marco Manca ha un desiderio: affermare e consolidare nel panorama italiano il ruolo di “cantattore”, che non separa ma che unisce l'arte della recitazione e quella del canto. “L’Italia è il paese dell’opera lirica, poi è arrivata l’operetta, quindi la commedia musicale di Garinei e Giovannini e il musical con la Compagnia della Rancia. Il teatro musicale dovrebbe rinnovarsi raccontando storie italiane e sganciarsi dalla cultura americana e anglosassone. Mettere insieme canto, recitazione e danza può rappresentare il futuro dello spettacolo nel nostro paese, visti pubblico e incassi, in un momento in cui la prosa vive un momento molto difficile”. Oltre Manca Frollo, che ha il suo alter in Vincenzo Nizzardo, ecco gli altri interpreti che saliranno sul palcoscenico della Fiera: Federica Callori e Alessandra Ferrari (Esmeralda); Lorenzo Campani e Angelo Del Vecchio (Quasimodo); Oscar Nini e Giacomo Salvietti (Febo); Emanuele Bernardeschi e Lorenzo Campani (Clopin); Riccardo Maccaferri e Luca Marconi (Gringoire); Federica Callori e Serena Rizzetto (Fiordaliso). Tutti insieme appassionatamente per “Notre Dame De Paris”, che ha indubbiamente aperto la strada a un corso dello spettacolo nostrano in grado di fare scuola.


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CULTURA

FOTOGRAFIA “Fuoritema” rivista collettiva made in Sardinia IL QUADRIMESTRALE Si tratta di un’ambiziosa operazione di fotogiornalismo. Si autofinanzia, si avvale di fotografi di tutto il mondo e di un lavoro collettivo della redazione cagliaritana

L’

ambizione è quella di manipolare, sottilmente, le coscienze con la fotografia. Di raccontare le piccole, in confronto alle grandi miserie urlate, della nostra Europa alle prese con la sua caduta. Di insinuarsi tra la fotografia voyeristica e le storie di viaggi e approdi, tra quella che riporta la sopravvivenza e che smaschera i bavagli. La voce è una, collettiva. Nessuna firma, nessun personalismo: lo sguardo ha mille occhi e mille sentimenti. Nessuna forzatura digitale e tutto in analogico. Perché lo sguardo sia sembra senza “imbroglio” e senza “furbizia”, perché lo sguardo deve essere posto, nelle cose, con insistenza e con il pensiero che quello sia l’ultimo scatto, l’unico possibile. Cinque euro per un lavoro preciso, onesto e senza nessuna pretesa di obiettività. «Ciò che non abbiamo vis-

suto, preferiamo sia raccontato in prima persona», spiegano Luisa Siddi (direttore responsabile), Erik Chevalier, Luca De Melis, Alessandro Di Naro, Fabrizio Saddi e Alessandra Spano. «Per questo sosteniamo progetti di “autoproduzione”, cioè chi vive una storia la racconta. Così è capitato con Lindeka Qampi dal Sudafrica, che con la sua macchina fotografica ha immortalato la sua gente, senza l’occhio pietoso tipico dell’occidente. Così per Corto Quartese imbarcato tra gli oceani che dopo poche ore di corso è diventato reporter della sua esperienza nei pressi di Singapore tra manovre di travasi di greggio e operazioni commerciali. Così per i cittadini del presidio No Radar che hanno documentato le ore di attesa, i luoghi della protesta, la vita in comune della battaglia contro quello che all’inizio veniva chiamato “lo scaccia clandestino”». Così capiterà ancora nel pros-

IMMAGINI La foto a destra, è il ritratto di un marinaio della Faola, nel porto di Oristano, pubblicata nel quadrimestrale di fotogiornalismo “Fuoritema” La foto in basso, è stata scattata all'esterno di S'Umbra la sera della presentazione del numero zero. Fotografie pubblicate.

simo numero, il numero due, dedicato allo sguardo. Ma senza mai dimenticarsi delle immagini del sogno come qualche fotomontaggio onirico della sezione finale “Dream”. Ma mai e poi mai dimenticarsi della poesia: «vorremmo rimanesse sempre tra queste pagine e nelle foto». Un bellissimo esempio sono i versi presenti nel numero 1, scritti dal figlio del medico di Mao Tse Tung. Un inedito (come erano state le foto di Lindeka, ora quotatissime), “Immigrant blues” il titolo, il tema lo spaesamento. In attesa degli altri temi, pardon “fuoritema”, perché come recita il sottotitolo del periodico “ce ne vantiamo come ai tempi della scuola”. Francesca Fradelloni


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CULTURA NURACHI IN CENCERTO SPEED CARAVAN IL VIRTUOSISMO DEL LIUTO ARABO

A MONTRESTA GIANNI ZANATA PRESENTA IL SUO LIBRO “NON STO TANTO MALE”

n Continua il festival Dromos. Dopo il successo e le straordinarie avventure nei gruppi Ekova e Duoud, il virtuoso di oud (liuto arabo) di origine algerina Medhi Haddab presenta il suo nuovo e incandescente progetto elettro-rock-oriental: Speed Caravan. A Nurachi, Area spettacoli Museo P. Pau. A seguire, alle 24: Orient Express, selezione musicale a cura di Luca Tanchis. Ingresso 8 euro.

n Stasera prosegue la nona edizione de l’Isola raccontata, primo festival letterario della Sardegna, con gli incontri con gli autori alle scalette della chiesa nuova. Alle 22 “Non sto tanto male”, con Gianni Zanata, Aurora Simeone e Alessandro Melis. Non sto tanto male. Appunto. Fare o farsi del male, invece, quello è assolutamente possibile: l'amore, specie se imprevisto, può alterare tutto. E l'ironia pure, nel bene e nel male.

IL FESTIVAL Freddie Mercury diventa musical e apre il menu di “Rocce Rosse” di Massimiliano Lasio

E

se quel porfido rosso dovesse rimanere un simbolo? Se diventasse un logo di una manifestazione che non è più legata a un posto? Ma ad un’idea, a un territorio più ampio, a un’iniziativa che vale per quello che in vent’anni ha offerto a tutta l’Isola? È l’Ogliastra stessa a riflettersi nel cuore del Festival “Rocce Rosse Blues”, che quest’anno taglia il traguardo dei vent’anni e torna a Santa Maria Navarrese. È ormai alle spalle la splendida location del Piazzale degli Scogli ad Arbatax, il centro della kermesse diventa Piazza Principessa di Navarra, nella frazione di Baunei, cinta da ulivi millenari. Programma ricco, ambizioso, sfegatato. Dal 9 al 25 agosto ce n’è per tutti i gusti (e in tutti i sensi, e non solo l’udito). Dal rock al blues, dal folk alla world music, dal progressive al jazz. TUTTI I GUSTI Tredici appuntamenti che coprono una gamma difficilmente riassumibile con uno slogan. Fiore all’occhiello della manifestazione il musical dedicato a Freddie Mercury, una produzione dello stesso Festival curata da Toll Ayros e diretta dal mago Mike Moran. Un esordio coi fiocchi il 9 agosto. Brusca irruzione del punk il 10 agosto con i Punkreas, e salto nella tradizione sarda l’11 nel paiolo di muttettus e launeddas, voci ancestrali di poeti sardi e improvvisazione dei Cantadores nel borgo di Osini Vecchia a Santa Susanna. Un progetto speciale di Gavino Murgia. Gli amanti delle prelibatezze ogliastrine non se ne pentiranno. Il 12 agosto è la volta della caciarona Bandabardò. Altro brusco salto mortale, si va in Spagna - almeno musicalmente - il 13 agosto: spazio ai tacchi, alle castañuelas e alle schitarrate. In una parola: al Flamenco. Ritmi e sonorità tzigane il 14 con la Municipale Balcanica, per gli amanti del genere. A Ferragosto, appuntamento con la risata, c’è il premio “Crepapelle”, un vero e prprio concorso per cabarettisti più o meno famosi. Il 16

LA RASSEGNA Dal 9 al 25 agosto ce n’è per tutti i gusti: i Punkreas, la Pfm, Marlene Kuntz, flamenco, Mario Biondi

numeri 20

Con l’edizione 2011 Rocce Rosse Blues Festival accende le sue prime venti candeline.

25

Il Festival si conclude il 25 agosto con il concerto del crooner souljazz Mario Biondi.

13

ll Festival si articola in 13 appuntamenti: si parte il 9 agosto il musical dedicato a Freddie Mercury. Il 10 i Punkreas, l’11 musica e poesia sarda a Osini Vecchia. Il 12 agosto è la volta della Bandabardò. IL 13 spazio al Flamenco. Il 14 la Municipale Balcanica. A Ferragosto il premio “Crepapelle”. Il 16 e il 17 i concerti di Tony Esposito e Eugenio Bennato. Il 19 la Pfm. Il 21 i Modena City Ramblers, il 23 agosto i Khorakhanè, il 24 i Marlene Kuntz. Il 25 agosto a conslusione della rassegna la voce souljazz di Mario Biondi.

e il 17, torna sul podio del demiurgo Toll Ayros (ha prodotto molti grandi, fra questi Paul McCartney, Rod Stewart, Stevie Wonder, solo per fare qualche nome...). Dal suo cilindro escono i concerti di Tony Esposito (quello di Kalimba de Luna) e il giorno dopo di Eugenio Bennato. Ma Rocce Rosse non smette mai di sorprendere. Il 19 agosto sale sul palco di Piazza Principessa di Navarra la Pfm, forse la massima icona del progressive italiano anni ‘70. L’atmosfera si fa di nuovo surriscaldata il 21 con i Modena City Ramblers in un crescendo che vede i Khorakhanè il 23 agosto, gli inossidabili Marlene Kuntz il 24 e grande conclusione soul con la voce, nera come la pece e abrasiva come la carta vetrata, di Mario Biondi, il 25, a conclusione della rassegna. Colpisce quest’anno soprattutto il primo progetto speciale prodotto dal Festival, il musicalomaggio ai Queen e a Freddie Mercury. Per il ventesimo anniversario della sua scomparsa, Toll Ayros insieme al suo sodale, il mago MIke Moran, ha pensato che il modo più consono per rendere omaggio all’eccentrico frontman fosse uno spettacolo musicale. Da qui “Barcelona and the Love of My Life”, monumentale viaggio in due parti, attraverso la musica dei Queen prima, e di Mercury solista poi. Lo spettacolo, dopo l’approdo in Ogliastra, farà poi il giro del mondo durante ‘anno delle commemorazioni per la scomparsa del rocker. Salvo Bruno, tenore, presterà

la voce per far rivivere Mercury, almeno nei cuori e sul palco. Il Mike Moran Quintet fornisce l’arredo sonoro. La regia è di Moreno Ferrari. Il territorio dell’Ogliastra, negli stessi giorni del Festival, ha altri due appuntamenti per i sensi, questa volta non l’udito, sinceramente da non perdere: la Sagra del prosciutto a Talana il 7 agosto e la altrettanto invitante Sagra della capra, il 20, a Baunei. «Abbiamo dovuto lasciare il tra-

dizionale Piazzale degli Scogli Rossi ad Arbatax», spiega ancora sbigottito il drettore artistico di Rocce Rosse Blues, Tino Loi, «perché l’amministrazione comunale aveva dato quello spazio ai giostrai». Sbigottito ma non sgomento né scontento della nuova location. «Tutt’altro», e gli si illumina il viso. «Anzi, da molti punti di vista», dice, « la scelta di Santa Maria Navarrese è di gran lunga più felice».

VENT’ANNI Il 24 novembre saranno venti anni dalla morte dell’ex leader dei Queen Freddie Mercury. Il musical lo celebrerà in tutto il mondo.

MINIERE SONORE Il collettivo Squib Box n Inaugura stasera il festival di musica contemporanea Miniere Sonore, realizzato dall’associazione culturale Heuristic, giunge alla sua quarta edizione. Cinque serate di musica, performance e installazioni audio/video che avranno luogo nella suggestiva borgata di San Leonardo de Siete Fuentes, in comune di Santu Lussurgiu (Or). Fino al 6 agosto due appuntamenti serali (alle 21 e alle 22.30) con numerosi artisti italiani e stranieri. L’ingresso è gratuito. Oggi, il palco ospiterà un’opera musicale contemporanea ideata dal collettivo inglese Squib Box (Adam de la Cour, Neil Luck, Federico Reuben e Matthew Lee Knowles), che per l’occasione diri-

info

BIGLIETTI E LOCATION Per informazioni: www.miniere sonore.it, info@heuristic .it, info 347.2264961.

gerà un ensemble di musicisti provenienti dal Conservatorio G.P.da Palestrina di Cagliari. Più legata alle nuove tecnologie è la serata di domani, con la performance audiovisiva di Marco Ferrazza e il live electronics dei Terminale 3 (Filippo Mereu, Sandro Mungianu e Marco Salaris). La serata del 4 agosto, dopo l’affascinante performance di Sandro Mungianu con il suo iperviolino (live electronics e robotica), sarà la volta del gruppo nostrano Biorhythms 5th con il loro coinvolgente electro jazz d’avanguardia. La performance audiovisiva di Sergio Meloni che unisce disegno e suono sarà l’inizio della sera del 5 agosto, a cui seguirà il concerto del

cantante/poeta slam di origini congolesi Nina Kibuanda. Il 6 agosto gran finale con il concerto del pianista americano Bob Destiny accompagnato dalla sua band. Chiuderanno il festival i Julia Ensemble con la loro idea musicale vicina al minimalismo e all’improvvisazione. Installazioni audio/video animeranno di suoni e colori diversi spazi del borgo e saranno permanenti per tutta la durata del festival. Tra queste l’opera “L'attente” di Docteur Quite Force e Stefano Casta, creazione in immagini realizzata sull’opera sonora. Per informazioni: www.minieresonore.it, info@heuristic.it, info 347.2264961.


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MARTEDÌ 2 AGOSTO 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 Riposo CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Il ventaglio segreto

le trame

Sala 10

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.15

Sala 10

Cars 2

Sala 11

L’ultimo dei templari Ore 22.25

Sala 11

Transformers 3

Sala 12

Diario di una schiappa Ore 19.40-21.50

Sala 13

At the end of the day Un giorno senza fine Ore 19.45-21.55

Ore 19.50 h

❆h

Ore 21.30 CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.45-21.30

Ore 19.10

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Hereafter Ore 21.30

SESTU

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.30-20.00-21.15-22.30

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-19.45-21.30-22.30

Sala 2

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.30-22.00

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.45-20.00-21.45-22.40

Sala 3

Bitch Slap - Le superdotate Ore 22.30

Sala 3

Cars 2

Sala 6

Cars 2 Sala 3

Sala 7

Per sfortuna che ci sei Ore 21.30

L’ultimo dei templari Ore 20.30

Sala 4

Sala 9

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

Per sfortuna che ci sei Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 5

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.50-22.30

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.00

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h Sala 7

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Per sfortuna che ci sei Ore 19.55-22.05 Sala 2

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.30 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.00-22.30

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.00-22.00

Sala 9

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 3

Cars 2

Sala 10

Transformers 3

Sala 3

Edward mani di forbice (Legend Film Festival) Ore 21.00

Sala 11

Transformers 3 3D Ore 18.30-21.30

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.00

Sala 12

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.40

Ore 18.30

Sala 5

Ore 19.30-22.30

SASSARI

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.30

ARISTON Viale Trento, 5 - Tel. 079291273 Sala 1 Riposo

Sala 6

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.40-21.20

Sala 7

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.00-21.00

Sala 8

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 19.30-22.20

Sala 9

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.50-22.30

▲ho

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Chiusura Estiva SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Unknown - Senza Identita’ Ore 21.15

ILMETEO

OZIERI TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.10-22.30-1750 CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Chiusura Estiva

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

❆▲h

GUSPINI CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Chiusura Estiva TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Chiusura Estiva

❆ho

▲ho

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-22.00

BUDONI

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30-21.30

LUNAMATRONA Ore 18.15

Ore 19.00

Sala 2

▲ho

IGLESIAS

THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Tel. 0702281700 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.00-21.30

Sala 2

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

▲h

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Conspirator Ore 21.00 Sala 2

Transformers 3

Sala 3

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.10

Ore 21.00

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.30-22.50

Sala 5

Cars 2

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.40

Ore 20.30-22.40

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore Ore 19.00-21.45 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.30

Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 21.30

OLBIA CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.30

ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Transformers 3 Ore 21.30

DIARIO DI UNA SCHIAPPA Genere Commedia Anno 2010 Durata 94 minuti Regia Thor Freudenthal Con Zachary Gordon, Steve Zahn Trama Greg Heffley ha una bizzarra idea: la scuola media è la più stupida invenzione esistente. Tra bulli, pericoli e il cibo della mense, il percorso scolastico è irto di mine atte a rendere impossibile la vita di uno studente. L'istinto di sopravvivenza lo porta a mettere in atto una serie di piani che però, puntualmente, mancano l'obiettivo...

HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II Genere Fantastico Anno 2010 Durata 130 minuti Regia David Yates Con E. Watson, D. Radcliffe Trama Capitolo conclusivo della saga fantasy che vede protagonista il celebre mago Harry Potter. Nel mondo della magia, lo scontro tra le forze del bene e quelle del male vede il proprio momento culminante: tutto è in gioco e nulla è al sicuro. Nell'epica resa dei conti con il malefico Lord Voldemort, Harry Potter è chiamato a compiere la più ardua delle imprese...

BITCH SLAP LE SUPERDOTATE Genere Azione Anno 2009 Durata 105 minuti Regia Rick Jacobson Con Julia Voth, Erin Cummings Trama Tra donne super sexy, macchine super veloci e potentissime armi, prende forma un omaggio al genere Exlpoitation. Le “superdotate” sono Trixie, una spogliarellista ingenua, Camero, killer e corriere della droga, e la donna d'affari Hel. Le ragazze entrano in scena a bordo di un'auto d'epoca: sono alla ricerca di un bottino di diamanti...

TRANSFORMERS 3 Genere Fantastico Anno 2011 Durata 157 minuti Regia Michael Bay Con S. LaBeouf, J. Duhamel Trama Tra gli Stati Uniti e la Russia si svolgono, questa volta, le avvincenti sfide tra gli Autobot contro i Decepticon e il nuovo nemico Shockwave, il robot che adesso governa Cybertrone. All'orizzonte si prospetta una nuova epica e forse definitiva battaglia, che metterà in dubbio la possibilità per i Transformers di salvare le sorti della Terra...

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo - Giardini Pubblici Sala 1 Gnomeo & Giulietta Ore 21.45 PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Chiusura Estiva

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 - Loc. Montiggia Sala 1 Immaturi Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta nei pressi del complesso scolastico Sala 1 Benvenuti al Sud Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Pirati dei Caraibi Oltre i confini del mare Ore 21.30 CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Chiusura Estiva

❆ho

ORISTANO MULTISALA ARISTON ❆▲ho Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-22.00 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 20.00-22.30

Sala 3

Diario di una schiappa Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 4

Riposo

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 17.35-20.10-22.35 Sala 2

Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 17.30-20.00-22.30

Sala 3

This is beat - Sfida di ballo Ore 18.15-20.15-22.35

Sala 4

Transformers 3

Sala 5

Cars 2

Sala 5

Shelter - Identita’ paranormali Ore 20.20-22.35

Sala 6

Il truffacuori Ore 18.00-20.20-22.30

Ore 18.30-22.15 Ore 18.00

LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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