sardegnaquotidiano0812

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QUOTIDIANO

DI CAGLIARI

Anno I Numero 46 Venerdì 12 agosto 2011 0,80 Euro

CAGLIARI Thiago Ribeiro conferma «C’è l’interesse». Lo sfogo di Suazo

LO SHOW Grillo torna in città stasera le sue stilettate alla Fiera

Gabriele Lippi alle pagine 16-17

CRONACHE

Castello Per il “Ferragò” liti e polemiche «Notti insonni»

a pagina 10

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CRISI Linea dura di Tremonti per il risanamento, Bossi la boccia: «Non mi convince»

Massimiliano Lasio a pagina 20

COMUNE “Manicomio” d’oro ecco chi c’è dietro il business n Il Municipio paga ottomila euro al mese per cinque appartamenti di settanta metri quadri in via Cornalias: dovrebbero ospitare sofferenti mentali ma sono vuoti da due anni. Lo stabile è di proprietà della “Baldinu Costruzioni Srl”, società della famiglia di immobiliaristi che sono in affari anche con il consigliere regionale del Pdl Edoardo Tocco. L’ex presidente della Circoscri-

zione Sant’Avendrace detiene un terzo delle quote della “Laguna Immobiliare sas”, nella cui compagine azionaria compare anche un Baldinu. L’assessore Susanna Orrù: «Ho bloccato il bando, sarebbe diventato un ghetto». Enrico Fresu e Paola Pilia alle pagine 2-3

POETTO .

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n Caos nelle prime giornate dell’evento voluto per rivitalizzare il rione. I residenti: «Pochi controlli su musica e balordi». L’ideatore: «Scusateci, non si ripeterà più». Michele Salis a pagina 12

Sanità Nuova battaglia su prenotazioni

e liste d’attesa

n Tutti contro il Centro Unico di Prenotazione delle visite. Ma sotto accusa è l’intero sistema di informatizzazione della sanità. Francesca Zoccheddu a pagina 7

Eurallumina Tentano il blitz in viale Trento operai fermati n Dopo l’ennesimo rinvio dell’incontro con Cappellacci, un gruppo di lavoratori prova a entrare nel palazzo regionale. Emanuele Piga a pagina 14

Integrazione La preghiera di fine Ramadan si farà in Fiera n Il Comune concede il Padiglione “E” della struttura di viale Diaz per la festa con cui termina il mese di digiuno tradizionale. a pagina 13

Travolto e ucciso sulle strisce davanti a moglie e figlia Un pensionato, Adolfo Ghisu, 70 anni di Monserrato, è morto ieri mattina in un incidente stradale al Poetto tra la Bussola e il Lido Mediterraneo. L’uomo aveva appena parcheggiato la

sua vettura e stava attraversando la strada sulle strisce pedonali insieme con moglie e la figlia quando una potente Jaguar, condotta da un 64enne di Quartu, lo ha investito scaraventan-

dolo a una decina di metri di distanza. Per l’anziano non c’è stato nulla da fare. Manuel Scordo a pagina 8

FOLK LA BANDABARDÒ OGGI IN OGLIASTRA, DOMANI A QUARTU

a pagina 22


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L’INTRECCIO IL PROGETTO “VIVERE ASSISTITO” DEDICATO AI SOFFERENTI MENTALI LA COOPERATIVA: VOLEVAMO SOLTANTO DARE ASSISTENZA AI DISABILI n Il 18 giugno dell’anno scorso il consorzio Net si è aggiudicato l’appalto per la gestione del progetto “Abitare assistito” del Comune: dodici mesi, con possibile proroga per tre anni, con una copertura finanziaria di 169mila euro. La coop del consorzio che avrebbe dovuto gestire il progetto è la “Cento attività”. I componenti avrebbero dovuto aiutare i quindici sofferenti psichici, tra i 20 e i 60 anni, nel loro percorso, aiutandoli ad autogestirsi negli apparta-

menti messi a disposizione dal Comune. La finalità del progetto è il reinserimento sociale, che dovrebbe essere aiutato dalla possibilità di interagire col resto della città. Per questo le case dovrebbero essere in centro. Dalla coop Cento attività, che è stata travolta da tutta questa vicenda gestita da altri, arrivano un solo commento: «Volevano solo aiutare i sofferenti mentali, non sappiamo perché è rimasto tutto fermo».

NUOVI MANICOMI Affitti d’oro per case vuote il legame politica-mattoni di Enrico Fresu enrico.fresu@sardegnaquotidiano.it

n Non c’è solo un grosso spreco di denaro dietro il progetto (mai partito) “Abitare assistito” del Comune. Visure e convenzioni alla mano, si scopre un intreccio tra cattiva amministrazione, politici e costruttori. Tutti attori di una vicenda che ha portato all’aborto del piano di reinserimento sociale dei sofferenti psichici (bloccato dall’attuale assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù) e, da due anni, all’esborso a vuoto da parte del Comune di oltre ottomila euro al mese per cinque appartamenti in via Is Cornalias. Immobili di 70 metri quadri mai utilizzati e pagati con un canone buono per un attico al Quartiere del Sole. Con vista mare. POLITICA E CONVENZIONI Nel giugno del 2008 dall’assessorato alle Politiche Sociali, dirigente Ada Lai, parte un avviso: «Il Comune cerca appartamenti di civile abitazione dove attivare progetti di “abitare assistito” a favore di persone disabili. Gli alloggi richiesti debbono essere ubicati in zone centrali di Cagliari o dell’hinterland, avere una superficie minima di 140 metri quadrati, tre o quattro camere da letto, ampio soggiorno, cucina e due bagni». Arriva un’unica offerta, quella avanzata dalla Baldinu Costruzioni Srl, per immobili in via Is Cornalias (San Michele) al numero 102, con ampio parcheggio, all’angolo con via Mandrolisai. La firma della convenzione è del luglio del 2009: da allora il Comune

LO SPRECO Il Comune paga da 2 anni 8mila euro al mese per 5 appartamenti: un affare da quasi settecentomila euro

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EDOARDO TOCCO Consigliere regionale e comunale del Pdl, socio di una Sas di intermediazione immobiliare.

ADA LAI Ex dirigente dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune, ha gestito il progetto

CONVENZIONI Il proprietario è la Baldinu Costruzioni Srl: il consigliere del Pdl, Tocco, è socio in Laguna Immobiliare sborsa 8mila euro al mese per cinque appartamenti grandi la metà di quelli previsti dal bando, con un contratto di quattro anni rinnovabili per altri quattro. Il requisito della centralità degli appartamenti viene accantonato. Ma chi è il proprietario delle case? Lo stabile scelto dal Comune è uno di tre lotti, alcuni ancora da vendere. Chi ha già comprato nel “pezzo” affianco dice: «Abbiamo trattato l’acquisto con dei politici, uno adesso è senatore». Non sa che accanto a casa sua il Municipio voleva realizzare, relegandoci quindici disabili psichici tutti insieme, quello che sarebbe diventato un nuovo manicomio d’oro. «So che aveva comprato un privato, che poi ha datto tutto al Comune». Il privato è la Baldinu costruzioni. Una società con lo stesso nome ha sede a Firenze, ma da una ricerca su internet emerge che c’è una sede anche in via dell’Artigianato 14. A quest’indirizzo c’è anche una targhetta con lo stesso nome sulla cassetta delle lettere. Alla Camera di Commercio, nello stesso posto (via dell’Artigianato14/16), risulta domiciliata anche un’altra società, la Laguna Immobiliare Sas, che si occupa di mediazioni in compravendite e affitti di immobili. I soci sono tre: accomandataria risulta Rita Pedditzi, accomandanti sono invece Salvatore Baldinu e il consigliere regionale e comunale del Pdl Edoardo Tocco. Le quote sono divise in parti uguali. C’è quindi un cognome che si ripete (Baldinu), lo stesso indirizzo, e un legame con la politica che trova conferme, quello con Edoardo Tocco. Che durante tut-

ta la sua permanenza in Municipio non è mai stato sentito pronunciare una parola contro la dirigente Ada Lai. Anzi. NUMERI E DIFESA DEL PIANO Il calcolo dei profitti genarati dall’accordo tra assessorato alle Politiche Sociali e la società Baldinu porta a numeri importanti. Riassumendo: gli appartamenti sono cinque da 70 metri quadri (piccoli per i requisiti previsti). Ognuno costa al mese circa 1600 euro, che fanno ottomila in tutto, 96mila all’anno, che moltiplicati per quattro (gli anni di durata della convenzione) diventano 346mila. In caso di conferma per i successivi 48 mesi si arriva a circa 700mila euro. Due anni sono già passati, senza che le case siano mai state usate, ma i soldi sono usciti lo stesso per entrare nelle casse del proprietario che ha presentato l’offerta all’assessorato alle Politiche sociali. L’affitto da reggia sarebbe stato valutato “congruo” da un tecnico al quale si sono rivolti gli uffici di piazza De Gasperi. Un qualunque agente di una qualunque agenzia immobiliare la pensa diversamente. Anche ammettendo un aumento per la destinazione “particolare” dell’immobile, per lo stesso prezzo si può prendere un quadrivano in un quartiere residenziale. A Bonaria, per esempio. La dirigente che con Asl e Provincia ha gestito il progetto, Ada Lai, è convinta della bontà del suo operato. E dall’ufficio del capo di gabinetto della presidenza della Regione, dove lavora da qualche mese, ha spiegato: «Finchè c’ero io l’Abitare assistito è andato benissimo: un meraviglioso progetto che non so perché si sia fermato. Io adesso sono in un altro ente, non ne so più nulla». E sul mancato rispetto dei criteri fissati dal suo assessorato? «Il centro non è solo quello storico».

INTERVISTA . ANSELMO PIRAS La responsabilità sui controlli era degli uffici

n Anselmo Piras era assessore comunale alle Politiche sociali della giunta di Emilio Floris. Il progetto “Abitare assistito” è stato lanciato durante il suo mandato. Adesso ha scoperto che non è mai partito, nonostante il Comune stia pagando da due anni per mantenere vuoti cinque appartamenti. «Non sapevo niente, pensavo fosse tutto a posto», racconta, «non so che cosa posso essere successo, non ne ho idea». Come è possibile che lei non sapesse che un progetto partorito dai suoi uffici è rimasto fermo? «La parte politica, che è quella che mi competeva, in questo caso non ha nessuna responsabilità. L’avevo anche spiegato in consiglio comunale in risposta a un’interrogazione: abbiamo aderito al progetto perché lo ritenevamo valido. Era un Plus, da portare

. avanti con la Asl e la Provincia. Tutti i giorni, in assessorato, arrivavano persone anziane, con figli adulti e sofferenti mentali, che ci chiedevano una mano per risolvere il loro dramma. I disabili sarebbero stati ospitati in case dove avrebbero ricevuto assistenza da parte di persone specializzate, avrebbero potuto iniziare un percorso verso l’indipendenza. Non sapevo che fosse tutto fermo, pernsavo che fossimo a buon punto». Invece il Comune paga un sacco di soldi per appartamenti vuoti. Se non toccava a lei, a chi spettava l’onere di vigilare? «Alla struttura. E con questo termine intendo gli uffici, dove ci sono assistenti sociali e il dirigente. L’aspetto pratico e amministrativo era in capo a loro». Lei sapeva quanto pagava il Comune? «No, ripeto, la mia valutazione c’è stata solo

«Se la dottoressa Lai ha firmato quella convenzione vuol dire che il prezzo è stato considerato congruo».

sulla validità del progetto. Poi non so come le cose siano andate avanti. Sapevo che c’erano stati numerosi incontri, che il servizio era stato affidato a una cooperativa sociale. Insomma: per quanto era a mia conoscenza era tutto a posto». Ma se lei stesse cercando casa, e le offrissero di pagare più di 1500 euro al mese per un trivano in via Is Cornalias, accetterebbe? «Certo che il prezzo è un tantino alto». Accetterebbe? «Se la dottoressa Lai ha firmato quella convenzione vuol dire che il prezzo è stato considerato congruo da un esperto. Mi sono sempre fidato del suo operato. E non ho dubbi sul fatto che anche questa volta abbia agito bene». E.F.


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L’ASSESSORE

«Accordo da rivedere così era un ghetto ho bloccato il bando» n Prima la sospensione del bando, ora il Comune vuole rescindere il contratto con la Baldinu srl, proprietaria dell’immobile con cinque appartamenti di via Is Cornalias, destinato ad ospitare i 15 disabili psichici di “Abitare assistito”. Era tutto pronto, i locali appena arredati dalla stessa amministrazione. Alla vigilia dell’avvio del progetto l’assessore alle politiche sociali Susanna Orrù però ha detto stop: «C’è qualcosa che non va. Fermiamoci e valutiamo meglio». Perché ha sospeso il bando? «Quando mi hanno presentato il progetto ho espresso alcune perplessità, che poi sono state confermate da chi ci stava lavorando. Allora ho deciso di fermare tutto». Da cosa è nato il dubbio? Eravamo attorno ad un tavolo, mi hanno spiegato che l’iniziativa stava partendo. Ho ascoltato e sono rimasta stupita, poi ho chiesto delucidazioni sull’obiettivo reale di “Abitare assistito”. Ho fatto notare che un’unica unità immobiliare con cinque appartamenti, lontana dalla città, non mi sembrava potesse rispondere a un progetto di integrazione e inclusione. Qual è esattamente l’obiettivo del Progetto di Comune e Asl? Promuovere un’integrazione e una coabitazione di persone che hanno delle sofferenze mentali. Abitando insieme possono fare le cose che normalmente si fanno in una casa. Con un’assistenza, certo. E con l’obiettivo ad un certo punto di arrivare a una totale indipendenza. Cosa avrebbe significato sistemarli

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SUSANNA ORRÙ L’assessore alle Politiche sociali della Giunta Zedda ha bloccato il progetto.

«Abbiamo intenzione di rescindere il contratto con la società. Stiamo valutando soluzione alternative che rispondano alle caratteristiche del progetto».

in appartamenti da 70 metri quadri? Isolarli. Si sarebbero ritrovati tutti insieme in un’unica palazzina lontano dal centro. In un luogo decontestualizzato rispetto alla città. Secondo me una situazione di questo tipo non rispondeva agli obiettivi e gli addetti ai lavori hanno confermato. Tutte le perplessità erano condivise da chi ci aveva lavorato. Adesso che il bando è sospeso state facendo approfondimenti? Stiamo valutando soluzione alternative che rispondano alle caratteristiche del progetto e che arrivino all’obiettivo. Rescinderete il contratto con la Baldinu Srl? Ci stiamo provando. Questa sarebbe la mia intenzione. E nel frattempo cercate nuovi appartamenti? Sì, stiamo valutando diverse ipotesi. Naturalmente, se cercheremo locali lo faremo attraverso un bando pubblico. Se no, potrebbero essere locali di proprietà o già in possesso del Comune. Avete già fatto una lista di locali disponibili? Stiamo vagliando. Ci stiamo muovendo molto, ma ovviamente con estrema prudenza. Ha già capito perché dal 2008 il Comune ha pagato affitti così alti senza che il progetto partisse? Prima non c’ero, non so cosa sia successo. Non so neppure perché si sia arrivati solo ora a definire il tutto. Davvero non lo so dire. Paola Pilia


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OPINIONI MOVIDÌ

PER DARE IL VIA A UN’IMPRESA MOLTO SPECIALE di FRANCESCO CONGIU

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na domanda frequente che mi viene posta è: «Vorrei fare impresa, ma dove trovo i soldi?». A questa domanda cerco sempre di dare una risposta sincera: se non si possiede qualcosa è difficile iniziare una qualsiasi attività, ma sono altrettanto convinto che l'ostacolo "denaro" debba essere affrontato e rimosso per poter dare a tutti la possibilità di realizzare qualcosa in cui si crede. Rivolgersi ad un'istituto di credito o ad un ente finanziatore è la strada quasi obbligata. Ma occorre fare una riflessione, se vogliamo culturale, rispetto alla soluzione del problema. Quando ci rivolgiamo ad una banca o ad un ente, l'analisi sulla bontà dell'idea imprenditoriale, oltre che sul business plan e i numeri, si basa tantissimo sulla convinzione e sull'entusiasmo del soggetto proponente. Chissà perché, ma tante buone idee si arenano in questa fase, come se la Banca possa permettersi allegramente di perdere dei soldi nelle imprese in cui gli stessi imprenditori non intendono rischiare. Allora mi chiedo e vi chiedo, se la vostra idea è veramente buona, tanto per voi quanto per altri, perché non cercare e trovare le risorse necessarie nei propri beni, in quelli delle famiglie a cui apparteniamo, tra gli amici, i gruppi, o magari in circuiti virtuosi fatti dai tanti "accumulatori di reddito" tenuto fermo o bloccato in depositi o in investimenti, e non resi disponibili ai giovani (che magari sono i propri figli o nipoti) realmente talentuosi e per i quali questi stessi lamentano la mancanza di "posti fissi" o preferiscono vederli "imbottigliare sole" aspettando tempi migliori? Per vedere il video andate all'indirizzo http://www.youtube.com /user/moviditube oppure puntate sul QR Code in basso il vostro smartphone o iPhone.

il semaforo

l LUCA ZAIA

Governatore catastrofico Finalmente qualcuno lassù ”pane al pane, vino al vino”: «Qui siamo sul Titanic e nessuno può pensare di suonare ancora con l'orchestrina». Sì però ora Zaia ci dovrebbe dire chi “suona l’orchestrina”. Noi lo sappiamo, ma... c’è più gusto a sentire i nomi dalla sua bocca. I nomi!!

l CICCIO RUTELLI

Api Maia A mettere il “pallino verde” a Rutelli proprio non ce la si fa. Ma per questo “battutone” un “giallo” glielo concediamo. Infatti il leader dell’Api, a proposito di crisi, ha parlato di un governo affetto da un’inquietante “sindrome della salamandra”. Non abbiamo ben afferrato il concetto, ma.. bravo Ciccio.

l PIERFERDY CASINI

Uddiccì “scivolato” Possiamo dirlo: Pierferdy non è un cyborg del “correct”. E così, dietro quell’urticante e eterna diplomazia stile Diccì, scopriamo che anche il leader centrista dice le parolacce. A pizzicarlo, un cronista da Pulitzer: «(Tremonti) è scemo, da ricoverare» dixit. Il trucco è finalmente svelato: Pierferdy scendi dal piedistallo.

facebook.com/ movibookmovidi.wordpress.com

LA SARDEGNA IN BUCA IL COLPO È IN RITARDO di Josep Ejarque

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a proposta di legge regionale del golf - che prevede la costruzione di circa venti campi con strutture annesse -rappresenta un bel passo in avanti per la Sardegna e il suo turismo. Significa infatti che finalmente la Sardegna si è resa conto della necessità di modificare il suo attuale modello turistico. Diventare una “golf destination” può essere un’opportunità molto interessante per l’isola; inoltre, il clima mite, le bellezze paesaggistiche e una discreta offerta di collegamenti aerei con l'Europa ci danno una ragione in più per crederlo. Tuttavia non si può pensare che ogni problema si risolverà con la costruzione dei campi. Dal punto di vista strettamente tecnico e in un’ottica di competitività turistica, la decisione della Regione di favorire la creazione di golf Resort da realizzare in Sardegna, arriva infatti tardi. Il mercato del turismo del golf in Europa è già maturo e saldamente controllato da destinazioni che hanno saputo giocarsi le proprie carte in tempo: in particolare, l'Andalusia e l’Algarve Portoghese. Ma non solo: Baleari, Catalogna, Murcia, Tunisia, Marocco e anche la Turchia sono solo alcuni dei competitor che si sono dati da fare e che oggi già raccolgono i benefici

della loro scelta. Sarà molto difficile quindi per la Sardegna posizionarsi adeguatamente in un mercato così affollato. La motivazione principale che ha spinto e ancora spinge molte destinazioni verso il golf è principalmente la sua capacità di destagionalizzare, oltre al fatto che produce più introiti rispetto ad altre tipologie di turismo e che rappresenta un utile investimento. Il turista del golf però è un turista particolare con dei comportamenti specifici: per esempio, durante le

L’Isola “golf destination” ma Spagna e Portogallo sono avanti. I campi non bastano serve la giusta promozione sue vacanze, non ama giocare due volte di seguito nello stesso campo e quindi, sceglie sempre una destinazione che gli consente di visitare tre o quattro campi diversi, situati possibilmente nel raggio di un’ora dalla struttura in cui si trova. È quindi importante che dietro questa scelta ci sia sempre una profonda conoscenza del mercato e una precisa strategia di sviluppo e pianificazione. Creare e consolidare una destinazione di golf non può essere infatti un’operazione lascia-

IL PERSONAGGIO . Matteo Salvini, horror-attore in cerca di fama di Silvia Zingaropoli

ta al caso. Non si può improvvisare perché, ormai, lo spazio ancora libero sul mercato è così ridotto che non è più ammesso alcun tipo di errore. La distribuzione e l'ubicazione dei futuri campi da golf dovrà essere quindi pensata attentamente, in chiave turistica piuttosto che per favorire gli interessi politici o immobiliari di qualche singolo, se veramente si desidera che il golf rappresenti una nuova opportunità per il turismo della Sardegna.

Il turismo del golf è più complesso di quello che possa sembrare e il rischio di sbagliare è molto alto. Purtroppo, ad oggi non sembra che le idee in merito siano molto chiare così come non sembra ancora esistere una precisa strategia di sviluppo. Inoltre, non bisogna dimenticare che in un mercato maturo e altamente controllato come quello del golf è necessario, ancora prima di costruire i campi, fare promozione nei canali giusti. Presidente di Four Tourism

. SARDEGNA QUOTIDIANO

n Sapere che tra i film di Locarno ce n’è uno che vanta la partecipazione di Matteo Salvini, ci ha sconvolto. È un docu-film che racconta l’ultima settimana di campagna elettorale prima della vittoria di Pisapia: ed «è già horror» avrebbe detto Salvini. Con quel cast, come dargli torto. Cravatta verde tatuata al collo, l’eurodeputato è aggraziato come un Tyrannosaurus Rex. Tanto per farvi capire, è Salvini che propose di riservare i posti a sedere della metro ai milanesi doc. Ed è sempre lui che, con onorevole aplomb, si mise a saltare fronte-telecamera intonando cori antipartenopei. Diamogliene atto però: Salvini fu l’unico ad assumersi le sue responsabilità nella “disfatta di Pisapia”, nonostante la

Moratti l’avesse silurato tempo addietro. Stoico. Allora l’analisi della débâcle fu: è colpa di Gigi D’Alessio, «porta sfiga». Geniale. Pensate che Mentana un giorno chiese al leghista se i ministeri al nord fossero il casus belli: «Quanto belli siano i Ministeri a Roma mi interessa poco» disse. Perbacco. E pensare che Salvini poi ebbe l’ardire di proporsi per il dicastero dell’Istruzione. Magari confidava in un blackout del Cavaliere: del resto il dubbio fu palesato anche su Facebook: «Ma Silvio ci è o ci fa?». A proposito, Salvini è l’unico onorevole della storia ad esser stato estromesso dal social network: per questo presentò pure un’interrogazione parlamentare. E con ciò chiudiamo. Siamo rimasti senza parole.

LEGHISTA DOC Matteo Salvini

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CARCERI E CAMERE

GLI ONOREVOLI GARANTISTI DEL FAI-DA-TE

notizie inutili

LA FOTOSEQUENZA .DI ESTIQAATSI

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IN COSTA SMERALDA BORRIELLO E LA MORAIS, TRA RELAX E BIKINI HOT

di FRANCESCO CASULA

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e carceri italiane scoppiano. Con 69 mila internati. Di cui quasi la metà, 30 mila, in attesa di giudizio: un vero e proprio fenomeno forcaiolo e liberticida. Nonostante le permanenti chiacchiere sulla riforma della giustizia: da 20 anni. E sul garantismo. Che pare avere nutriti stuoli di sostenitori, specie fra i parlamentari. Che s’impancano a maestri, del garantismo appunto, spargendolo a piene mani su tv e giornali. Ma lo rivendicano per pochi: solo per i propri pari. La Camera 92 volte su 100 si è opposta all’arresto di un deputato, mentre il Senato addirittura 95 su cento. In nome del garantismo: «prima delle manette bisogna attendere la chiusura dei processi», hanno sostenuto. Ben detto. E i 30 mila in galera in attesa di giudizio? Non vale per loro, evidentemente. Non sono loro pari. Semplicemente paria. Come Bruno Bellomonte. Sassarese, ex ferroviere, esponente del movimento indipendentista A Manca. Arrestato il 10 giugno 2009, si trova attualmente nel carcere di Catanzaro. In violazione della Legge 345/75 e del Protocollo d’intesa tra la Regione Sarda e il Ministero della Giustizia del 7/2/2006 sulla territorialità della pena, affinché la detenzione preventiva in un luogo distante dalla residenza della famiglia non divenga una pesante pena aggiuntiva. Tutte le richieste di trasferimento in un carcere sardo sono state negate con la solita e laconica formula: "ragioni di opportunità penitenziaria". A Bellomonte è stato negato anche il diritto di votare sia alle elezioni a cui era candidato sindaco a Sassari, sia al recente referendum sardo contro il nucleare. È accusato di un piano eversivo, che l’accusa ricostruisce sulla base dell’intercettazione di una conversazione fra lui e certo Fallico, sospettato di essere brigatista. La difesa contesta l’attendibilità delle intercettazioni. Bellomonte si è sempre proclamato innocente. A sostenere la sua innocenza ci sono anche i compagni indipendentisti: il 20 luglio scorso Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione e Cristiano Sabino di A Manca, a Roma, davanti alla corte giudicante, hanno sostenuto che il sindacalista sassarese era impegnato nel 2009 non in un piano eversivo ma nella costruzione di un pacifico controvertice delle Nazioni senza stato, rispetto al G8 della Maddalena. Sia come sia: che si faccia subito il processo e che venga trasferito in Sardegna. truncare.myblog.it

n Ormai Belen Rodriguez pare definitivamente “preistoria” per Marco Borriello. L’attaccante della Roma continua infatti a far coppia fissa con la bella Camila Morais: e tra bagni e relax, in Costa Smeralda la showgirl brasiliana sfoggia dei mini-bikini davvero hot. Un’estate bollente.

NONNINA SPRINT UN SENO TUTTO NUOVO PER I SUOI 83 ANNI n È scoppiata una nuova, spinosa polemica, sui media americani. La “colpa” è tutta di Marie Kolstad, una californiana che a 83 anni (bisnonna per 13 volte) ha deciso di rifarsi un seno nuovo stanca del fatto, ha raccontato, che «il suo petto andava in una direzione e il suo cervello in un'altra». Nel 2010 negli Usa sono stati eseguiti 84.685 interventi di chirurgia estetica su pazienti di 65 anni o più. Ohibò.

MATRIMONI & REALITY LE NOZZE DELLA MOSS? ISPIRATE DAI GITANI IN TV

n Il matrimonio di Kate Moss e Jamie Hince è stato ispirato da “Big Fat Gypsy Weddings”, il reality show britannico che segue la vita di donne gitane che si preparano alle nozze. Lo ha rivelato la bella Kate a Vogue: la Moss spiega infatti di essere rimasta affascinata dalla stravaganza dei matrimoni gitani. Eccentrica.

BAD ROMANCE LE CANZONI PREFERITE DA MISS LADY GAGA n Lady Gaga ha svelato le “sue” canzoni preferite: al primo posto nella “Gaga hit” c’è “Bad romance”. Al secondo posto troviamo “You and I”, mentre il terzo gradino del podio potrebbe essere conteso da “Poker Face” e “Fooled me Again”. Ora che lo sapete, di sicuro dormirete meglio.

Ma chi è, Chuck Norris? No, lo zar Putin Incredibile Vladimir Vladimirovic Putin. Impressionante la sua vitalità, dote che ha in comune con l’amico Silvio. Solo che, a differenza di Berlusconi, l’ex agente del Kgb usa tutte le parti del corpo. L’ultima sua impresa è fissata nella foto in alto a destra: il ritrovamento di due anfore antiche in uno specchio d’acqua profondo poco più di una pozzanghera (fondale di due metri). Ecco le altre immagini in rapida sequenza. Dall’alto: nude look e fucile grande quanto un bazooka

per la caccia al sirbonski, il tipico cinghiale russo; poi, indossando un candido judogi, si appresta a spiezzare in due qualche malcapitato; e ancora in versione hells angels in sella a una moto che sembra un’astronave, capelli (tre in tutto) al vento e occhiali specchiati. Le ultime due immagini: un Putin pilota si toglie il casco, e infine una strepitosa performance piano-voce davanti a un folto pubblico, dove se la suona e se la canta. Meglio di Apicella.

lettori L’“abitare assistito” nel titolo diventa la casa-manicomio n Gentile redazione, vi scrivo per segnalare una grave scorrettezza di termini utilizzati nel vostro giornale usicto il 11-08-2011. I giornalisti Fresu e Piga infatti hanno giustamente riportato la scandalosa notizia degli appartamenti presi in affitto dal Comune che sarebbero dovuti essere utilizzati per avviare progetti di “abitare assistito”. Non voglio contestare il merito dell’articolo, di per sé encomiabile, ma la scelta dell’utilizzo del termine “manicomio“, quando l’“abitare assistito”è il suo esatto contrario, nonché la forma attuativa della legge

Basaglia, in cui per altro i C.s.m. di Cagliari sono all’avanguardia. Ciò che mi spinge a scrivervi è l’ammirazione per il vostro giornale, e non riesco a tollerare che ancora una volta si crei pregiudizio sulla categoria di disabili meno tutelata: non penso che nessun giornalista si sognerebbe di scrivere che ci sono abusi su i “parcheggi per handicappati” o di definire, che so, persone affette dalla sindrome di Down “mongoloidi”. Così, un abitare assistito è un importante progetto di integrazione e di reinserimento sociale di sofferenti psichici che è appunto l’esatto contrario di un manicomio, luogo della emarginazione e della chiusura per eccellenza. Titolare “Case-manicomi, lo strano caso dei maxi affitti” non fa altro che riproporre schemi di pregiudizio e diffidenza

che vi assicuro, non c’è (ahimé) alcun bisogno di alimentare. Elisa Cogodi mail Cellino vuole audience. David King resta. Ma cosa va a fare a Novara? Albert sms Il baccano prodotto dalla discoteca disturba molti, arriva fino alle vie: Cagna, Abbazia, Pessina, Tuveri. Inoltre anche se fosse uno solo sarebbe scorretto ugualmente. Francesca sms Si stanno superando tutti i limiti della decenza umana, non si stanno rendendo conto dello spettacolo tragico comico che stanno dando. Giorgio sms


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GRANDI PROGETTI

GALSI Il metano verso l’Isola «Vantaggi per tutti»

L’ATTESA Il presidente della Provincia Carbonia-Iglesias accoglie il gas con soddisfazione. Olbia si ribella, ma il consorzio insiste: «La centrale di compressione va fatta lì o salta tutto il progetto» di Marcello Zasso marcello.zasso@sardegnaquotidiano.it

n «Il metano ha un prezzo regolato, in Sardegna costerà come a Milano, molto meno del gpl». Sara Milanesi è l’addetto stampa della cordata di aziende che investe sul Galsi, il gasdotto che deve portare il metano dall’Algeria alla Toscana passando dalla Sardegna. Una volta conclusa la fase delle autorizzazioni, spetteranno alla Snam rete gas (gruppo Eni) i lavori per la realizzazione della condotta che attraverserà l’Isola da sud-ovest a nord-est. «Nel frattempo sono in corso i lavori per le reti cittadine, a quel punto sarà la Regione a decidere di fare i collegamenti tra la dorsale e le reti locali - spiega non c’è monopolio, potrà occuparsene Snam così come altre imprese, magari quelle che hanno realizzato le reti locali». A quel punto il gas potrà raggiungere le case e le fabbriche sarde, arrivando dall’Africa a San Giovanni Suergiu. L’APPRODO NEL SULCIS «Le famiglie e le imprese sarde sono state gravemente penalizzate dalla mancanza del metano - spiega il presidente della provincia CarboniaIglesias Tore Cherchi - i maggiori costi son valutabili in centinaia di milioni di euro per anno. Ci sono state imprese che hanno chiuso (vedi la ceramica di Guspini) e altre con un serissimo problema di energia ( vedi Eurallumina) proprio a causa della indisponibilità del metano». Cherchi è contento che il gasdotto approdi proprio nel Sulcis. «Il metano è incomparabilmente la fonte fossile di gran lunga preferibile per il ridotto impatto ambientale - aggiunge - il metano ha dato una mano a tutti gli italiani meno che ai sardi. Sarebbe paradossale che una pluridecennale penalizzazione restasse ancora». Dopo anni di progetti ora è partita la procedura per gli espropri, il primo passo tangibile del Galsi in Sardegna. «Entro la fine del 2011 speriamo di ottenere l’autorizzazione dal Ministero per lo Sviluppo economico,

poi ci sarà un altro anno per tutto ciò che riguarda espropri, accordi e rimborsi - spiega la portavoce del Galsi tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 dovrebbero poter partire i lavori, che dureranno 30 mesi: 24 mesi per la costruzione e 6 per il ripristino». Nel 2015 la grande condotta sotterranea dovrebbe essere pronta. Ma che succede nei quasi 300 chilometri di terra sarda interessata dal cantiere? «La destinazione dei terreni non sarà modificata, ci sarà solo un vincolo di non edificabilità di 20 metri da un lato e altri 20 dall’altro. Dopo i trenta mesi di cantiere tutto tornerà come prima», spiega la portavoce del Galsi. Snam rete gas avrà in mano tutto l’aspetto operativo per la sistemazione della condotta e la restituzione della terra ai legittimi proprietari. «I ripristini vengono fatti in modo preciso e dettagliato, in base alla zona vengono ripiantate o riseminate le stesse tipologie di piante presenti prima dell’intervento: le vigne tornerano vigne così come i pascoli torneranno ad essere pascoli. Snam ha già fatto questa operazione per

numeri 2015

L’anno in cui Galsi stima di poter avviare l’impianto e trasportare il metano

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Gli ettari necessari per la stazione di compressione di Olbia. «Solo il 5% sarà edificato»

30mila chilometri di rete lungo la penisola». I semi si prendono i loro tempi prima di crescere, diventare piante e tornare a produrre. «Per ogni singolo caso vengono prese le giuste contromisure prima di operare, in media ci vogliono due-tre anni perché le piante tornino a produrre e i danni per la mancata produzione vengono pagati da Snam». L’INTOPPO DI OLBIA Ma se il Sulcis accoglie bene l’arrivo del metano, alla Gallura non piace che lasci l’Isola proprio da lì. «La centrale di compressione può essere realizzata solo a Olbia, se non si trova una soluzione salta tutto il progetto Galsi». Sara Milanesi è chiara: non ci sono alternative. «Lungo la costa orientale della Sardegna ci sono troppe montagne, i costi e la difficoltà degli interventi sarebbero eccessivi - precisa - un alternativa proposta è quella di Porto Torres, ma da lì il Galsi dovrebbe attraversare le Bocche di Bonifacio e, a causa della particolare morfologia del fondale, sarebbe toppo pericoloso. Olbia è lo sbocco naturale». Ma sindaco e presidente della Provincia annunciano battaglia perché non vogliono che l’impianto sia realizzato nel sito scelto da Galsi, l’ex aeroporto di Vena Fiorita. «A settembre faremo de-

L’INTERVENTO Ottenute le autorizzazioni i lavori per il Galsi dureranno due anni e mezzo: 24 mesi di cantiere e 6 per ripristinare i terreni

gli incontri, anche aperti al pubblico, per spiegare l’importanza del progetto e il modo in cui sarà perfettamente integrato nel territorio - annuncia Sara Milanesi - dei 19 ettari interessati solo il 5 per cento sarà volume edificato con l’altezza massima di 14,5 metri, il resto sarà tutto verde». Nel frattempo la Saras vuole investire 10 milioni di euro per cercare gas naturale direttamente nel sottosuolo del Campidano. Claudia Zuncheddu, consigliere regionale Indipendentistas critica il progetto: «Mentre la classe politica sarda tace, il progetto Galsi, procede indisturbato decretando la distruzione dell'intera Sardegna e la fine di un popolo. Tutto ciò in nome della sudditanza della Regione Sardegna agli interessi del colonialismo e delle multinazionali. L’opera, proposta ai sardi come un’opportunita di fatto è l’ennesima e pesantissima “servitù di passaggio”, funzionale all'Italia, all'Europa e oltre, visto che il 60% del gas trasportato dal Galsi è di proprietà russa». La Zuncheddu non crede alla reale utilità del gasdotto: «Per la Sardegna, definita nel progetto servitù di passaggio, non è prevista l'erogazione del metano e ancor meno compensazioni qualificabili come aiuti di Stato».

ALGERIA Dall’Africa arriva l’inchiesta sul gas

L’EX MINISTRO Chakib Khelil

n I lavori per il gasdotto che dovrà partire dall’Algeria non sono cominciati. Per ora dal sud è arrivata solo l’eco degli scandali giudiziari. Corruzione e malversazione l’anno scorso hanno decapitato i vertici della compagnia petrolifera di Stato algerina, la Sonatrach. Che è anche la principale anima del progetto Galsi con il 41,6 per cento delle azioni. In un filone dell’inchiesta che ha travolto la Sonatrach è coinvolta pure la Saipem (sempre gruppo Eni), per il contratto firmato per la realizzazione del gasdotto di circa 350 chilometri GK3, che servirà ad aumentare la portata di gas verso la costa in vista dell’entrata in funzione del collegamento Galsi. La scossa giudiziaria, senza bisogno di condotte

sotterranee, è già salita dall’Algeria all’Italia. Perché anche la Procura di Milano ha aperto un inchiesta, per ora contro ignoti. L’ipotesi di accusa è di corruzione internazionale. Perché l’affare è grosso e i rischi di irregolarità nei bandi e negli appalti sono proporzionati. Il 23 novembre del 2009 l’allora superministro algerino dell’Energia e delle attività estrattive Chakib Khelil avreb-

CORRUZIONE L’anno scorso decapitati i vertici Sonatrach, leader del Galsi. Contro ignoti indaga la Procura di Milano

be dovuto incontrare l’allora ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola al T-Hotel di Cagliari per discutere del Galsi. Scajola non si fece vedere perché, finito nel mirino degli operai dell’Alcoa, decise di cancellare la visita. Chakib Khelil, che da ministro è stato anche numero uno della Sonatrach, quando è scoppiato lo scandalo corruzioni nel 2009 ha detto di essere all’oscuro di tutto mentre il presidente e 15 dirigenti della compagnia si dimisero in tronco. Ma alla fine anche il ministro è stato rimosso in seguito allo scandalo. Al posto di Khelil, che è stato anche presidente dell’Opec, ora c’è Youcef Yousfi, nel 1985 anche lui è stato al vertice di Sonatrach. M.Z.


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REGIONE

SANITÀ

Liste d’attesa, tutti contro il Cup numeri 1533

è il numero unico regionale che avrebbe dovuto velocizzare i servizi al cittadino

24

milioni di euro è la cifra del bando Sisar aggiudicato dalla Giunta di Renato Soru

51

le volte che Cappellacci è stato invitato a richiamare nel corso della sua indagine “segreta” sul funzionamento del Cup

IL FLOP Il centro unico di prenotazione delle visite mediche nel mirino del presidente e dell’opposizione: è un disastro Ma è l’intero progetto di informatizzazione (SiSar) che non va n Si scrive Cup (Centro unico di prenotazione) ma si legge SiSar (Sistema Informativo Sanitario Integrato Regionale), la cosidetta informatizzazione della sanità che avrebbe dovuto migliorare e velocizzare l'assistenza per i cittadini. Cartelle in rete, tessera sanitaria, prenotazioni on line e nelle farmacie per visite specialistiche, private e pubbliche, in ospedale e in regime di intra moenia. Insomma, rapidità nel prenotare, collegamento con la rete dei medici di famiglia, controllo dell'appropriatezza delle prescrizioni, possibilità di scelta su tutto il territorio. Il tutto per circa 24 milioni di euro, cifra di aggiudicazione della gara bandita dalla Giunta Soru con non pochi problemi amministrativi e attacchi in Consiglio regionale da parte dell'allora opposizione. Gara vinta nel 2008 dal raggruppamento temporaneo di imprese Engineering Sanità Enti Locali Spa e Telecom Italia Spa. Prima della fine della legislatura partì il numero unico regionale, il 1533, che avrebbe

dovuto migliorare l'organizzazione del lavoro, la gestione delle liste di attesa, controllare la spesa, facilitare la raccolta di dati epidemiologici. Quanto del progetto Sisar è stato poi realizzato? Anche il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha scoperto – come raccontato nei giorni scorsi – che il Cup non funziona. Lunghe attese in linea prima di parlare con un operatore, linea che spesso cade, per 51 volte l'invito a richiamare. Il governatore, impegnative alla mano, ha effettuato la sua personale indagine sul Cup nell'ottobre scorso, il mese scorso la Giunta ha messo mano al programma di contenimento delle liste d'attesa (assessore proponente Antonello Liori) mercoledì la delibera è stata ulteriormente rivista (con l'assessore attuale, Simona De Francisci). La presidenza ieri ha polemizzato con il consigliere del Pd, Marco Espa, che ha ricordato al governatore un'interrogazione, presentata sei mesi fa, «e caduta nel nulla – dice Espa - proprio sulla

DISAGI Denuncia bipartisan: prenotare le visite attraverso il Cup regionale è una missione al limite dell’impossibile

vergogna delle disfunzioni del Centro unico di prenotazione». A Espa ha replicato il portavoce di Cappellacci spiegando che «l'indagine del presidente è precedente» e che «con Sardegna IT, i tecnici dell'assessorato stanno lavorando ad un progetto di revisione del CUP». In realtà, prima di Espa e dello stesso governatore, sono arrivati i Riformatori, che nell'agosto dello scorso anno, chiesero spiegazioni all'allora assessore Liori sul Sisar e sulla sua attuazione (Cup compreso). «A fronte delle immense potenzialità – scrivevano i Riformatori - risulterebbe che le opportunità legate al Sisar siano assolutamente incoerenti, al punto che diverse aziende sanitarie non avrebbero neppure adottato le indispensabili procedure informatiche». A fronte di ciò, «a gennaio la Giunta ha rinnovato il contratto alla Engeenering ampliando la fornitura per 5 milioni e mezzo di euro». Quanto a Sardegna IT, si occupa già del Cup, o se ne dovrebbe occupare, considerato che la gestione del Sisar (attraverso il Centro servizi regionale, Cressan) è passata da tempo alla società in house della Regione, rifinanziata più volte dalla stessa Giunta. Francesca Zoccheddu

TRASPORTI

Continuità aerea a settembre le nuove tariffe n Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha annunciato la convocazione della Conferenza di servizi per la definizione degli oneri di servizio pubblico da imporre sulle rotte aeree da e per la Sardegna. La riunione è fissata per mercoledì 7 settembre, alle 10 e 30. «Lavoriamo - ha precisato il governatore - perché sia garantito il diritto alla mobilità dei Sardi e la libertà della nostre imprese di accedere ai mercati extraregionali». L’obiettivo della Regione è quello di realizzare un “pontè aereo e anche navale” che, così dichiara Cappellacci «sia strumento per il superamento della nostra condizione di insularità». «Vogliamo tariffe agevolate conclude il presidente della Giunta per i residenti, per le merci e anche per coloro i quali, non residenti, potranno raggiungere piu facilmente la nostra Isola e rappresentare una risorsa per il nostro sistema, in particolare per il turismo». AEROPORTI E BIGLIETTI Entra così nel vivo la definizione della nuova convenzione per il trasporto aereo. I fondi a disposizione sono circa 18 milioni di euro e la Regione dovrà predisporre il piano per realizzerà la nuova continuità territoriale aerea. Gli uffici dell’assessorato dei Trasporti sono al lavoro sui dati utili per compiere le valutazioni tecniche sulle diverse opzioni in campo. Resta, infatti, da determinare quale sia il modello di continuità da adottare e compiere due scelte fondamentali. Prima di tutto si dovrà decidere quali scali della Penisola collegare in regime di convenzione con i tre aeroporti sardi di Cagliari, Olbia e Alghero, ai quali si aggiunge quello di proprietà della Regione, Tortolì-Arbatax. La prima fase della continuità collegava la Sardegna con i due grandi hub italiani del trasporto aereo (Milano e Roma) e poi gli oneri di servizio pubblico sono stati estesi su altri scali italiani come Torino, Bologna, Napoli, ad esempio. L’altra scelta strategica riguarda le tariffe. Cioé se mantenere la differenziazione tra la tariffa residenti (attualmente 55 euro per tratta) e quella ordinaria, oppure optare per la tariffa unica, come propone il deputato Pdl, Mauro Pili. Il tutto tenendo in considerazione le risorse disponibili che si aggirano introno ai diciotto milioni di euro.


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giornata nera

STRADE DI SANGUE

TRAFFICO RALLENTATO PER DUE ORE Gli agenti della polizia locale di Quarto non hanno dovuto lavorare solamente per ricostruire la dinamica dell’incidente, ma anche per il traffico. Nella zona si sono create lunghe code di automobili. I rallentamenti sono durati circa due ore.

PERDE IL CONTROLLO DELLO SCOOTER E CADE Perde il controllo del suo scooter mentre percorre via dei Conversi e cade dopo aver urtato due automobili in sosta. Un uomo di 40 anni è ricoverato all’ospedale Marino con una grave frattura alla gamba. Il 40ene, forse a causa di una distrazione, ha perso il controllo dello scooter cadendo.

INCIDENTE VICINO AL FORTE VILLAGE: 7 FERITI Incidente ieri pomeriggio a Santa Margherita di Pula, all’altezza del Forte Village, sette le persone rimaste lievemente ferite. Una Audi condotta da una giovane donna durante un sorpasso ha urtato due auto che si trovaano nella carreggiata opposta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

POETTO Attraversa con il verde sulle strisce travolto e ucciso davanti ai familiari

S

tava attraversando la strada sulle strisce pedonali insieme a moglie e figlia, doveva raggiungere la spiaggia del Poetto per trascorrere una giornata in famiglia, ma un’automobile lo ha travolto e ucciso. Avrebbe compiuto 70 anni il 29 agosto prossimo, Adolfo Ghisu, il pensionato originario di Botida, ma residente a Monserrato, vittima del terribile incidente stradale avvenuto ieri mattina lungo viale Poetto, tra la Bussola e il Lido Mediterraneo. L’uomo è stato travolto da una “Jaguar S-Type”, condotta da un 64enne di Quartu, sotto gli occhi di moglie e figlia che erano accanto a lui. LA RICOSTRUZIONE La dinamica dell’incidente non è stata ancora del tutto ricostruita, sul posto per i rilievi sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Quartu che hanno lavorato diverse ore per tracciare un quadro completo di quanto accaduto. L’incidente, secondo quanto ricostruito dai vigili urbani, è avvenuto intorno alle 10.25, a pochi metri dalla passerella che conduce all’ingresso del Lido Mediterraneo. Adolfo Ghisu, la moglie e la figlia, dovevano proprio raggiungere il lido e stavano attraversando la strada dopo aver parcheggiato l’auto dal lato delle saline. Con buona probabilità il 70enne ha premuto il bottone che regola l’attraversamento pedonale e, vista la luce verde per i pedoni, ha iniziato tranquillamente ad attraversare la strada con accanto i familiari. Un’automobile, secondo quanto accertato dalla polizia locale, si è fermata, lasciando passare i bagnanti, la Jaguar condotta da 64enne, invece, nonostante il semaforo rosso non ha arrestato la corsa, sfrecciando lungo la corsia di sorpasso. L’urto è stato inevitabile. La vettura ha centrato in pieno il pensionato che ha battuto il capo e il corpo sul lato anteriore sinistro della Jaguar. Un impatto violentissimo, l’uomo è stato scaraventato in avanti per una decina di metri, poi è finito in terra, battendo ancora una volta il capo sul marciapiede. La Jaguar ha fermato la sua corsa a una ventina di metri dal semaforo, sull’asfalto i vigili urbani non avrebbero riscontrato segni evidenti di frenata. Immediata la telefonata al 118 da parte della moglie e della figlia del pensionato, immediato l’intervento di un’ambulanza e degli agenti della polizia locale di Quartu Sant’Elena. Ma nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi per

LA VITTIMA Adolfo Ghisu, 70 anni di Monserrato, è morto sul colpo a causa di un violento trauma cranico

«Nell’esprimere il cordoglio del Comune e di tutta la comunità quartese ai familiari di Adolfo Ghisu, desidero rimarcare l’assurdità di un incidente che si è verificato proprio in una zona vigilata e dove sono costanti i controlli, anche rigidi, sui limiti di velocità». Mauro Contini Sindaco di Quartu

info

L’INTERVENTO Nelle foto gli agenti della polizia locale di Quartu e i medici del 118 al lavoro subito dopo la tragedia. Il traffico nella zona è stato rallentato.

Adolfo Ghisu non c’è stato nulla da fare, l’uomo quando i medici sono arrivati sul posto era già morto. GLI ACCERTAMENTI DEI VIGILI I vigili urbani si sono subito messi al lavoro per ricostruire la dinamica della tragedia. Per prima cosa sono state raccolte le varie testimonianze: da un lato quelle delle due persone che si trovavano a bordo della Jaguar insieme al conducente e dall’altro quelle della moglie e della figlia della vittima. Sentiti soprattutto gli altri due testimoni che avrebbero fornito agli specialisti dei vigili urbani elementi utili per la ricostruzione dell’incidente. L’attenzione degli agenti si è concentrata su diversi elementi e

in particolare sul comportamento tenuto dal conducente della Jaguar, che sarà indagato per omicidio colposo. I vigili urbani stanno cercando di capire perché il 64enne di Quartu non ha visto in tempo i bagnanti attraversare la strada, cercando di verificare se dietro la tragedia ci sia solo un errore umano. Il semaforo di quell’attraversamento pedonale funziona perfettamente, il vento dei giorni scorsi però ha lievemente girato l’impianto semaforico più in alto, quello che abitualmente osservano gli automobilisti che si trovano in corsia di sorpasso. Un particolare questo che potrebbe solo in parte spiegare la tragedia, l’altro elemento che i vigili intendono “focalizzare” è

IL DOLORE DEI PARENTI Sconvolte la moglie e la figlia del 70enne. Le due donne sono state soccorse dal personale 118 che ha cercato di calmarle, poi un parente le ha portate a casa.

la velocità della Jaguar al momento dell’impatto. La vettura è stata sequestrata, il conducente è stato sottoposto al test con l’etilometro che ha dato esito negativo. Gli agenti della polizia locale hanno lavorato quasi tre ore lungo il viale Poetto per ricostruire la dinamica della tragedia, il traffico nella zona è stato rallentato. «Tutta colpa di questa strada - sottolinea un bagnante mentre si sposta per ragiungere il Lido Mediterraneo i semafori spesso non funzionano e gli automobilisti vanno troppo veloce. Bisognerebbe inserire qualche cosa per limitare la velocità». Proprio in risposta a critiche di questo tipo, l’intervento del sindaco di Quartu Mauro Contini: «Nell’esprimere il cordoglio dell’amministrazione e di tutta la comunità quartese ai familiari di Adolfo Ghisu, desidero rimarcare l’assurdità di un incidente che si è verificato proprio in una zona particolarmente vigilata e dove sono costanti i controlli, anche rigidi, sui limiti di velocità - ha sottolineato il sindaco - Quel tratto di strada è sottoposto a controlli costanti da parte della polizia locale ed è dotato di un’adeguata segnaletica con impianti semaforici regolarmente funzionanti. Quanto accaduto questa mattina non può che rafforzare la convinzione che l’amministrazione debba perseverare nelle azioni di presidio e controllo anche quando queste siano considerate eccessive e rigide da parte degli automobilisti». Manuel Scordo


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GOVERNO IN CAMPO

IL PIANO

Scontro Bossi-Tremonti sulla crisi n Anche il diritto di licenziare e il taglio degli stipendi nel pubblico figurano tra i «consigli» formulati nella famosa lettera inviata al governo italiano dal presidente della Bce JeanClaude Trichet. Il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato, rende noto il contenuto dei «consigli» della Bce e rivela che le cancellerie di Parigi e Berlino hanno «apprezzato/suggerito» la decisione del governo italiano di anticipare l’obiettivo del pareggio di bilancio al 2013 rispetto al 2014 «che è una data che non abbiamo deciso noi ma è una data europea». Ipotesi che hanno sconenato molti, anche nel Pdl, anche nella maggioranza. Tanto che Umberto Bossi boccia il suo “amico” ministro: «Un discorso fumoso» e poi in serata rincara: «Sulle pensioni non mi ha convinto, bisogna saper dire anche dei “no”, perché altrimenti si rischia una crisi». I “SUGGERIMENTI” DELLA BCE Tremonti ha rivelato che i «suggerimenti esterni» consigliano all’Italia di definire la manovra di correzione dei conti pubblici agendo soprattutto sul lato della spesa piuttosto che sulle entrate. L’elenco dei suggerimenti prevede, tra l'altro, interventi sulle pensioni di anzianità, possibilità di tagliare le retribuzioni nel pubblico impiego, innalzamento dell'età delle donne del settore privato per accedere alla pensione. Tremonti ha precisato che tali suggerimenti non è detto che saranno parte delle misure anti-crisi che il governo si appresta a varare. Dalla Bce anche consigli per rafforzare la crescita indicando la piena liberalizzazione dei servizi pubblici e degli ordini professionali, privatizzazioni, interventi sul mercato del lavoro per aumentare la produttività. Su questo capitolo il ministro dell'economia ha indicato la necessità di mettere uno stop «all’abuso dei contratti di lavoro a termine che sono una sorta di subprime». Per aumentare la produttività il governo ipotizza poi di accorpare le festività alle domeniche, escludendo le festività religiose. Tremonti ha anche ipotizzato un contributo di solidarietà mentre non ha ventilato alcun tipo di patrimoniale. In materia fiscale il responsabile dell’Economia ha aperto sulle rendite finanziarie precisando che «l’intervento è già previsto nella delega fiscale» ma «non abbiamo nulla in contrario a un intervento diretto». Tremonti ha indicato tre ipotesi ma sempre escludendo l’innalzamento della tassazione su Bot e agli altri titoli di Stato. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intanto rientrato in anticipo dalle vacanze a Stromboli per riceve-

Sulle pensioni Tremonti non mi ha convinto. Bisogna saper dire anche di no perchè altrimenti si rischia una crisi. Umberto Bossi

re al Quirinale Berlusconi, Tremonti e Letta. Successivamente all'incontro del Quirinale, Tremonti è stato ricevuto dal Presidente del Senato, Renato Schifani, al quale ha illustrato le linee della manovra economica. Schifani ha informato Tremonti che il Senato procederà immediatamente all'esame del provvedimento convocando i relativi organismi parlamentari fin da dopo Ferragosto. La reazione dell’opposizione alle “rivelazioni” di Tremonti sui contenuti della lettera della Bce non si è fatta attendere. «Sono allibito», ha detto il presidente della camera Gianfranco Fini. «Se non facciamo una seconda Maastricht, a uno a uno il mercato ci ammazza tutti», ha tuonato il segre-

LE MISURE Patrimoniale, eurotassa i possibili interventi. il Senatùr boccia il ministro: non mi convince Fini: allibito tario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Dopo l’introduzione dell'euro c’è stato un arretramento delle politiche europee», ha osservato Bersani. «La situazione politica è nel cuore di questa crisi», ha proseguito il leader Pd, e quindi «serve un governo che sappia infondere fiducia a livello internazionale». Bersani ha chiesto quindi le dimissioni dell'esecutivo, com’è avvenuto in Portogallo, Irlanda, Gre-

UN VERTICE DOPO L’ALTRO Il premier Berlusconi ieri, oltre al presidente Napolitano, ha incontrato anche Draghi. Il decreto è atteso tra il 12 e il 16 agosto.

cia e Spagna. «Il commissariamento è un dato di fatto. Noi siamo stati commissariati dalla Bce e non abbiamo armi per opporci», ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. Di ben altro tenore le bordare “interne” alla maggioranza. «Mi è sembrato fumoso», ha detto Bossi riferendosi all’intervento di Tremonti. «Con tutto il casino che hanno fatto uscire», con la lettera della Bce indirizzata al governo, «temo ci sia un tentativo per farlo saltare», ha aggiunto Bossi. E sulle ipotesi di interventi sul sistema previdenziale, il Senatur ha detto: «Non so, vedremo». Invece, «La patrimoniale è roba di sinistra», ha aggiunto il Senatùr, sottolineando «Macché “eurotassa”, penso di no».

BORSE WALL STREET IN RIALZO, MILANO VOLA n Seduta positiva per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in crescita del 4,10% a 15.277 punti. Grazie all'andamento chiaramente positivo di Wall street nella prima parte della sua seduta e alla corsa delle altre Borse europee, Milano Affari è riuscita a recuperare buona parte delle perdite accusate con lo scivolone della vigilia. L'indice Ftse Mib ha segnato infatti una crescita finale del 4,10% riuscendo a risalire sopra la quota psicologica del 15mila punti (esattamente a 15.277), l'Ftse All Share un aumento del 3,93% a 16.003 punti. Ancora molto elevati gli scambi: 3,6 miliardi di euro il controvalore delle trattative della seduta milanese, eccezionali per una seduta di pieno agosto. Il rimbalzo di ieri delle borse europee permette ai listini del Vecchio Continente di recuperare 141,1 miliardi di euro di capitalizzazione. Per Piazza Affari il recupero è stato di 13,8 miliardi di euro. Questa mattina prima della riapertura di Piazza Affari, la Consob ha convocato una riunione per valutare, si apprende da fonti vicine alla Commissione, la possibilità di adottare misure in materia di vendite allo scoperto.


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CONTINENTI

IL RAPIMENTO SEQUESTRATA A EBOLI RITROVATA A CASSINO

persone imprigionate durante le rivolte sono state 13 mila. Intanto i militanti dell’Osservatorio per i diritti umani denunciano l’arresto di Abdel Karim Rihawi, il presidente della Lega siriana per i diritti umani.

n È stata trovata ieri pomeriggio dalla Polizia Stradale sulla A-1 tra Cassino e Pontecorvo (Frosinone) una donna di 31 anni, imprenditrice, che sarebbe stata rapita questa mattina a Eboli. I carabinieri sono a caccia dei sequestratori. La donna è stata rilasciata dai sequestratori perché l'auto dove l'avevano costretta a salire è rimasta a secco. Così i rapitori l’hanno abbandonata e sono poi fuggiti a piedi. La donna è stata ritrovata grazie ad un sms scritto ad un'amica alla quale aveva dato indicazione dove si trovava. Il sequestro era scattato stamani mentre la donna si stava recando nell'azienda di famiglia: i rapitori l'hanno costretta a salire sulla vettura poi rimasta senza gasolio. Secondo quanto si apprende i carabinieri sarebbero sulle tracce di cinque romeni.

KILLER DI OSLO BREIVIK POTREBBE AVER FILMATO TUTTO

CASO MELANIA PAROLISI: L’HO TRADITA MA NON L’HO UCCISA

Londra Cameron: stop ai social network n «Non avrei mai pensato di scriverti in questa situazione. L'ho tradita ma non l'ho ammazzata. In termini di legge il tradimento non costituisce nessun reato, allora non mi spiego il motivo della mia permanenza qui, in carcere». Così, in una lettera alla trasmissione “Quarto Grado”, Salvatore Parolisi, in carcere a Teramo per l’omicidio della moglie Melania Rea. «A volte chiudo gli occhi e rivedo tutta la mia vita». «Cosa vedo io? L’immagine di un ragazzo con lo sguardo smarrito che con un sì segna il suo destino».

LA SENTENZA VOLO CANCELLATO MERIDIANA PAGHERÀ n Il volo fu cancellato ma la compagnia aerea non diede nessuna informazione ai passeggeri. Anzi fornì loro regolarmente la carta d'imbarco, per poi spostarli in pullman da Venezia a Bologna e farli arrivare a destinazione (Catania) con oltre quattro ore di ritardo. Per questo il giudice di pace di Catania, Eleonora Distefano,

n Un’inchiesta sugli scontri che hanno infiammato Londra e altre città inglesi verrà avviata a settembre al rientro del Parlamento. Ai Comuni ieri il leader dell’opposizione laburista Ed Miliband ha ribadito la necessità di un’inchiesta per

ha condannato la Meridiana Fly al pagamento di 550 euro per ogni passeggero coinvolto. A riferirlo è Confconsumatori Sicilia a cui si sono rivolti tre passeggeri di quel volo.

NAPOLI COLLISIONE IN MARE DUE SONO DISPERSI n Collisione in mare, nel Golfo di Napoli, tra un mercantile e un peschereccio: due i dispersi, mentre il terzo membro dell’equipaggio è stato salvato dalla Guardia Costiera. I fatti, secondo le prime informazioni della Guardia Costiera, si sono verificati intorno alle 8 quando, per cause ancora in corso di accertamento, la nave mercantile “Jolly Grigio” è entrata in collisione con il peschereccio “Giovanni Padre” di Torre del Greco, con tre persone a bordo. Scattato l’allar-

«far luce su quanto avvenuto» Intanto il premier David Cameron non esclude il blocco dei social network in caso di nuovi disordini: «La libera circolazione delle informazioni può essere usata per nobili azioni. Ma anche per azioni malvagie».

me, sul posto si sono subito dirette le motovedette delle Capitanerie di Porto di Napoli e di Torre del Greco, che hanno tratto in salvo un componente dell'equipaggio del motopesca, che è affondato.Gli altri due risultano attualmente dispersi.

MONZA RAGAZZO AMMAZZATO LA MADRE PERDONA n «Bisogna mettere l’odio da parte». Così, ieri mattina, Carolina Porcaro, 51 anni, la madre di Lorenzo Cenzato, il 18enne ucciso mercoledì in Brianza, ha parlato del ragazzo originario dell’Ecuador accusato del delitto. «Mi dispiace per lui - ha aggiunto la donna, per tutto quello che dovrà sopportare e superare e mi dispiace anche per i suoi genitori. Sicuramente non voleva uccide-

Cameron ha anche aggiunto che i 16mila poliziotti presenti a Londra per garantire l'ordine pubblico rimarranno nella capitale durante tutto il fine settimana. Ma ha aggiunto che se necessario l’esercito potrebbe essere chiamato ad appoggiarla.

re mio figlio e spero che questa storia sia di esempio per tutti i giovani. L’odio bisogna metterlo da parte. Lorenzo era un ragazzo che rubava l’affetto, che mi abbracciava sempre allegro e fiducioso». Intanto emergono nuovi particolari sulla lite costata la vita a Lorenzo, Lollo per gli amici. L.M., 17 anni, ha confessato di aver colpito il diciottenne al termine di un diverbio.

POTENZA UBRIACO ALLA GUIDA UCCIDE DUE RAGAZZI n Due giovani - Luigi Mariano, di 21 anni e Giuseppe Grande di 20 - sono morti in un incidente stradale avvenuto a Baragiano, e causato - secondo la prima ricostruzione dei Carabinieri - da un giovane di 22 anni, che era alla guida in stato di ebbrezza e che è stato de-

nunciato per omicidio plurimo colposo. I due giovani erano a bordo di una “Fiat Punto” che si è scontrata con una “Fiat Brava”, guidata dal giovane di 22 anni, che avrebbe invaso la corsia opposta.

SIRIA L’ONU SI DIVIDE SUL “CHE FARE” n Stallo. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ieri ha concluso una riunione di oltre due ore sulla Siria con una nuova spaccatura sulle iniziative da intraprendere per fermare le violenze: da una parte gli occidentali chiedono a Damasco di bloccare le repressioni, dall'altra i Paesi della linea morbida, tra cui Russia e Cina, cercano il dialogo. La riunione si era aperta con la lettura del rapporto del segretario generale Ban Ki-moon, secondo cui le

n Anders Behring Breivik potrebbe aver filmato la propria sparatoria sull’isola norvegese di Utoya, lo scorso 22 luglio. È quanto emerge dalle indagini in corso a Oslo, dove la polizia sta cercando una telecamera o una scheda di memoria che Breivik potrebbe aver abbandonato sull’isola prima del suo arresto. Nel suo manifesto diffuso online, Breivik esprimeva l’intenzione di filmare tutto e spedire il video a una decina di redazioni nella speranza che qualcuno lo pubblicasse. Gli investigatori hanno anche rivelato che pochi giorni prima della strage, Breivik avrebbe acquistato una videocamera.

CILE TENSIONE E SCONTRI FRA GIOVANI E POLIZIA n Sale la tensione in Cile dove ieri mattina si sono registrati nuovi scontri tra le forze dell’ordine e gruppi di giovani, davanti alla sede dell’università tecnologica metropolitana (Utem), nella capitale. Secondo una prima ricostruzione, un gruppo di giovani incappucciati usciti dall’edificio universitario, avrebbero allestito delle barricate, incendiandole, e interrompendo la circolazione.

USA STATUA DELLA LIBERTÀ CHIUSA PER RESTAURI n “Lady Liberty”, la statua simbolo di New York e degli Stati Uniti, si rifà il trucco: dal 29 ottobre, il giorno dopo il suo 125/mo compleanno, verrà chiusa al pubblico per restauri, che dovranno terminare nel giro di un anno e la renderanno più bella, ma soprattutto più sicura. La statua venne inaugurata il 28 ottobre del 1886.


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Incendio Rogo alla SardaMacero Spaccio Arrestato cuoco cagliaritano Viale Trento Eurallumina vigili del fuoco impegnati per ore aveva cocaina in casa a Baja Sardinia la rabbia sotto la Regione a pagina 15

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Castello Residenti

contro “Ferragò” «Incivili ovunque e notti insonni»

LA PROTESTA È polemica dopo le prime serate dell’evento voluto dal Libarium e che ha coinvolto i locali del Bastione di Santa Croce e Saint Remy. L’organizzatore: «Qualcuno ha sforato gli orari» n Sarebbe dovuta essere un evento per cittadini e turisti, con un occhio di riguardo per gli abitanti del quartiere, invece, mercoledì notte, la prima serata del «Ferragò», la cinque giorni di musica e cultura organizzata dai locali tra il bastione Santa Croce e Saint Remy, ha sollevato la rabbia di chi vive in Castello. La protesta è iniziata già dalle 22, con le prime chiamate alle forze dell’ordine, ma si è intensificata poco prima delle due di notte. RESIDENTI SUL PIEDE DI GUERRA «A quell’ora tutto doveva essere concluso e la musica spenta dappertutto, invece in piazza San Giuseppe le casse fuori dal “Mambo tango” continuavano a suonare. Una musica incessante a volume altissimo: un vero rave in pieno centro», dice un residente che ha chiesto l’anonimato: «Ho chiamato la questura, sono intervenuti subito, ma il silenzio è tornato solo dopo le tre. Questa notte non ho dormito». Le chiamate arrivate al comando dei vigili urbani sono state numerosissime ed erano rivolte contro tutti i locali: sono intervenute due pattuglie e quasi certamente scatteranno delle sanzioni per i titolari coinvolti. «Sotto la torre dell’Elefante sono andati oltre ogni limite», dice Pietrina Pilia, 34 anni. «Io abito là sopra: i vetri di casa mia tremavano, mio padre è anziano e non è riuscito a chiudere occhio. Poi, oltre al rumore c’era gente che girava per le stradine in condizioni pessime. E oggi l’odore di urina sui muri e sulle auto era insopportabile». Le due donne ieri mattina sono andate a protestare direttamente da Danilo Argiolas, titolare del Libarium e organizzatore della manifestazione. L’incontro è avve-

nuto all’esterno del locale, sul bastione di Santa Croce: «Voi e gli altri locali siete rimasti ad un livello accettabile, ma lo spettacolo sotto la torre era indegno. Ci sono tanti turisti in città, che cosa gli facciamo vedere?». L’IDEATORE DELL’EVENTO Argiolas è amareggiato: «Avete ragione su tutto. Alle due ho cercato anche io di chiamare il “Mambo tango”, ma nessuno mi ha risposto. Ora cercherò di parlare con l’amministrazione e poi deciderò se è il caso di andare avanti». «Capisco il problema di chi vive in queste vie. Per le prossime serate cercherò di arginarlo, sia in termini di volume che di confusione». Giuliano Deroma, titolare del locale sotto accusa, rivendica di aver fatto il possibile. «Io non posso essere responsabile di tutto ciò che accade fuori dal locale. Se avessi chiuso prima, poi, forse sarebbe stato anche peggio perché tanta gente avrebbe protestato: la piazza era piena e, anche quando abbiamo finito, è stato difficile far defluire la folla». Deroma, comunque, sottolinea il valore dell’iniziativa: «Se vogliamo avvicinarci a realtà come Barcellona dobbiamo incrementare questo tipo di iniziative. E chi vive qua dovrebbe comprendere di non essere in un quartiere residenziale, ma nel centro storico di una città turistica». Nel pomeriggio di ieri è arrivata la decisione di Argiolas e la manifestazione è andata avanti con la seconda serata: «Ho parlato con il Comune e mi ha invitato a continuare. In ogni caso ho chiesto, e mi è stato assicurato, un controllo più stretto su tutti i locali, compreso il mio, perché il problema non si ripeta». Michele Salis

L’EVENTO Migliaia di persone hanno partecipato a Ferragò in Castello: inevitabili i disagi ai residenti

IL COMMERCIANTE «ODORE DI URINA IN TUTTE LE STRADE DEL RIONE»

LA RESIDENTE «GRUPPI DI GIOVANI UBRIACHI E DROGATI TRA LE AUTO»

n «Un odore di urina insopportabile. Uno schifo sui muri, sulle auto posteggiate e sulla serranda del mio locale. Non sono contrario a queste iniziative» sostiene Danilo Belfiori, dell’alimentari di via dei Genovesi, «ma solo se diluite nel tempo, e se c’è un controllo serio». Lo sdegno degli abitanti di Castello non si ferma al problema del rumore. Ma la rabbia dei cittadini è rivolta, oltre che contro gli incivili che utilizzano le vie del quartiere come latrina, contro chi non ha installato per tempo i servizi necessari. «Ma è possibile – si chiede Belfiori – che quando si fanno manifestazioni di questo tipo non si pensi a mettere almeno dei bagni chimici?».

n «Quando va bene sono ubriachi, ma molte volte ci sono anche drogati. Questo non è certo un problema creato da una manifestazione: è qualcosa che va avanti da tempo. Serve la presenza costante delle forze dell'ordine». Spesso, il fastidio maggiore ai residenti lo danno i clienti dei locali, che dopo la serata vanno in giro per il quartiere. Iniziative che coinvolgono più locali per più giorni, non possono che mettere sotto pressione Castello: «Come faremo per cinque giorni?» si chiede Lella Arriu, 69 anni, che abita in via dei Genovesi. «È troppo, si sarebbero potute fare meno serate. Certe persone poi scambiano le sei del mattino con le sei di sera».

Calcio Il patron di progetto Sant’Elia: «Dateci lo stadio»

IL CAMPO Progetto Sant’Elia chiede di poter giocare allo stadio

n Progetto Sant’Elia 2005 vuole uno stadio vero. Franco Cardia, presidente della squadra, lancia la proposta: «Giochiamo al Sant’Elia in attesa che le cose si sistemino nell’impianto di via Schiavazzi». Ma a stretto giro arriva la replica dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras: «È tutto a posto, faremo in tempo per l’inizio del campionato». Potrebbe insomma risolversi nel giro di poche settimane la vicenda della struttura di via Schiavazzi, dove la squadra del borgo dei pescatori ha fatto sognare un intero quartiere, arrivando alla promozione in serie D. L’assessore ai Lavori Pubblici Marras è ottimista: «Manca solo il nulla osta da parte della Soprintendenza. Abbiamo

già inviato agli uffici competenti la documentazione e le integrazioni richieste. I lavori da fare sono veloci e contiamo di fare in tempo per l’avvio del campionato. Per quella data lo stadio sarà messo nelle condizioni di funzionare». Una soluzione che non convince Cardia: «Secondo me i tempi non ci sono, manca ancora l’agibilità e poi il via libera della Figc che dovrà mandare un ispettore da Roma. La prima par-

LA REPLICA L’assessore ai Lavori Pubblici: «Giochino in via Schiavazzi, entro la prima gara il campo sarà a norma»

tita è il 21 agosto e potremmo giocare fuori casa». E così continua la sua ricerca dell’alternativa. L’ultimo sondaggio è stato fatto a Selargius, ma «chiedono 800 o 1000 euro per partita che non siamo in grado di versare», spiega Cardia. La soluzione c’è, secondo il presidente: «O si gioca in via Schiavazzi a porte chiuse oppure al Sant’Elia. Secondo la convenzione che regola i rapporti tra Cagliari Calcio e Comune, l’amministrazione ha la disponibilità della struttura per venti giorni all’anno. Il problema è che non hanno il coraggio di chiedere a Cellino». L’intoppo, in realtà, è un altro: la società avrebbe dovuto fare richiesta al Comune. Ma non l’ha fatto. Francesca Ortalli


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Acqua Interrogazione Pd sul depuratore n Perché il Comune di Cagliari non ha presentato alcuna manifestazione d’interesse per la realizzazione di interventi infrastrutturali per il reimpiego dei reflui presentato dall’Autorità d’ambito? Se lo chiede, e lo chiede al sindaco, il consigliere comunale del Pd Claudio Cugusi: “Premesso che il depuratore

di Is Arenas di proprietà di Abbanoa riversa a mare circa 40 milioni di metri cubi d’acqua nonostante in più circostanze il commissario straordinario dell’Autorità d’ambito e l’ex sindaco di Cagliari abbiano annunciato un intervento urgente volto al riuso di quelle acque per l’irrigazione del verde pubblico cagliari-

Islam Per la fine

del Ramadan la festa in Fiera

PREGHIERA Il Comune ha trovato l’intesa con i rappresentanti della comunità musulmana: le celebrazioni dopo i trenta giorni di digiuno nel Padiglione E. Il sindaco Zedda tra gli invitati n Sarà il capannone E della Fiera di viale Diaz ad ospitare la festa della fine del Ramadan il 30 o il 31 di agosto. L’accordo è stato firmato ieri dal presidente dell’associazione culturale islamica El Hoda Sulaiman Hijazi e dal direttore dell’Ente fiera Benedetto Etzi, dopo una laboriosa trattativa condotta dall’assessore comunale al Patrimonio Gabor Pinna. IL CONFRONTO COL COMUNE La Giunta Zedda nelle ultime settimane si è confrontata a lungo con la comunità musulmana per individuare lo spazio più adatto per la festa dell’interruzione del digiuno. Boccia-

to prima l’ex liceo artistico di piazzetta Dettori che avevano proposto gli islamici, e poi, per via della presenza delle gradinate, il palazzetto di via Rockfeller su cui invece andavano le preferenze dell’amministrazione, la scelta è caduta sullo spazio della fiera di viale Diaz. Il via libera è arrivato dopo un sopralluogo a cui hanno partecipato ieri mattina l’imam di Cagliari Mehrez Triki e i rappresentanti dell’associazione El Hoda. Il capannone ha tutte le caratteristiche richieste per la cerimonia: è in una superficie piana, al coperto e lontano da simboli di altre religioni. La fiera lo concede per una giornata. Ancora

ALLA FIERA La preghiera per la fine del Ramadan si terrà al Padiglione E

tano e più in generale per l’uso agricolo, si interroga il sindaco per sapere quali azioni la Giunta e gli uffici abbiano intrapreso o intendano intraprendere, anche presso la Regione, per evitare che prosegua questo inutile sperpero di risorsa idrica e più in generale per garantire ai cagliaritani il riuso dell’acqua”.

non si sa con certezza se la festa sarà il 30 o il 31, ma la seconda data è la più probabile. Il rito religioso durerà mezz’ora al massimo e dovrebbe tenersi tra le otto e mezzo e le dieci del mattino. Non è molto diverso dalle preghiere del venerdì, sono previste però invocazioni e recitazioni coraniche che richiedono una preparazione del padiglione. Nelle prime file saranno disposti i tappeti. Uno spazio sarà riservato alle donne, che avranno una parte della sala transennata per pregare lontano dagli uomini. Le fedeli non sono obbligate a seguire la cerimonia, ne sono attese una decina. Nella piccola moschea di via del Collegio avevano appena quattro metri quadri a disposizione e inevitabilmente i loro gomiti finivano per sfiorare quelli degli uomini. Sono attese in tutto mille persone. Dopo il rito ci sarà lo spazio per la condivisione della festa con la città. La comunità musulmana inviterà alla fiera il sindaco Massimo Zedda e gli assessori Gabor Pinna e Susanna Orrù, con cui si è confrontata nelle ultime settimane. «È giusto che il sindaco verifichi personalmente di cosa si tratta», spiega Luca De Martini dell’associazione El Hoda. Porte aperte anche per le associazioni etniche che operano in città. Poi sarà il momento della convivialità e non è escluso che ci sia cibo da consumare insieme. P.P.

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CAGLIARI PROVINCIA PER LE POLITICHE AMBIENTALI VIA ALLA REDAZIONE DEL PIANO EDUCATIVO

COMMERCIO DOMENICA ALIMENTARI APERTI DAL MATTINO E FINO ALLE 20

VIA SCHIAVAZZI LITIGA CON LA MOGLIE E LA PICCHIA MANDANDOLA IN OSPEDALE

La Provincia ha dato il via alla redazione del Piano di Educazione Ambientale per il triennio 2012-2014, che definirà gli obiettivi dell’assessorato alle Politiche ambientali. Lo strumento prevede la realizzazione di attività per un importo di 300mila euro. Chi operi nell’ambito dell’educazione ambientale può manifestare interesse per la partecipazione al processo di definizione del Piano, che si baserà sull’analisi del contesto territoriale.

Domenica i negozi di alimentari potranno restare aperti sino alle 20. La deroga all’obbligo di chiusura pomeridiana è stata disposta da un’ordinanza del sindaco “per rispondere alle esigenze dei cittadini” in occasione della festività di Ferragosto. Pertanto, “le medie strutture di vendita a prevalenza alimentare avranno facoltà di apertura con orario dalle 8 sino alle 20”.

Picchia la moglie dopo l’ennesima lite, intervengono i carabinieri e lo arrestano. Le manette sono scattate ai polsi di Daniele Mannai, 34 anni, residente in via Schiavazzi. L’uomo è stato arrestato mercoledì pomeriggio. Intorno alle 14.30, mentre si trovava in casa, avrebbe aggredito e picchiato la moglie, medicata poi al pronto soccorso del Brotzu. Il 34enne è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Regione Gli Eurallumina tentano il blitz VIALE TRENTO Operai tentano di fare irruzione nella sede della Giunta: sì dell’assessore Zedda all’incontro a fine mese n Attimi di tensione ieri mattina nella sede della Giunta Regionale in viale Trento, quando una delegazione di operai dell’Eurallumina di Portovesme, ha tentato di sfondare i portoni del palazzo della Regione in segno di protesta dopo l’ennesimo annullamento dell’incontro con il presidente della Regione a Villa Devoto previsto per il 4 agosto scorso. A presidio del palazzo poliziotti e carabinieri, che hanno evitato il tentativo di sfondamento. Gli animi si sono placati solo dopo che una delegazione sindacale è stata ricevuta dall’assessore dell’Industria Alessandra Zedda. «Due anni e mezzo che ci rimpallano da una parte all’altra». Queste le parole di Francesco Garau della Rappresentanza sindacale unitaria dell’Eurallumina alla fine dell’incontro. «Il nuovo assessore – ha spiegato – si è impegnato a convocare un vertice per il 31 agosto con tutte le parti interessate alla vertenza», nel corso del quale saranno prese in esame le proposte di finanziamento per la costruzione della centrale a carbone. «La cosa positiva - prosegue Garau - è che almeno questi impegni sono stati presi. L’importante è rimanere e decidere tutti insieme se ci andranno bene le condizioni che ci verranno proposte. Ci hanno preso in giro per due anni e mezzo ma ora dobbiamo spendere le nostre energie per risolvere la questione, stando attenti a non sprecarle per parlare al vento». «Quello che stiamo facendo - conclude il rappresentante della Rsu nasce da una grande esasperazione». «La Giunta Cappellacci - ha spiegato dal canto suo l’assessore dell’Industria in un comunicato stampa - ha la volontà di affrontare i problemi rimasti irrisolti che impediscono il riavvio degli impianti. I nostri uffici stanno operando una ricognizione normativo-finanziaria del progetto new-co, la società che dovrebbe nascere per finanziare la nuova caldaia a carbone necessaria per abbattere i costi di produzione, anche se è ancora da definire la formula e l’ammon-

LA PROTESTA Gli operai Eurallumina hanno tentato di forzare i portoni di viale Trento per parlare con l’assessore all’Industria

tare dei finanziamenti con i quali la Regione e il Governo potranno intervenire. Il nostro obbiettivo – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo regionale – è quello di individuare strumenti opportuni per evitare sanzioni dall’Unione Europea in tema di aiuti di stato. Sono in corso, quindi le operazioni di verifica necessarie con la Sfirs, il Ministero dello Sviluppo Economico e l’azienda. Senza dimenticare - ha concluso il neo assessore - il problema del bacino dei fanghi rossi, ancora sotto sequestro, al quale stiamo lavorando insieme all’assessorato e al ministero dell’Ambiente». Tutto questo richiede un piano di Politica Industriale e di realizzazione delle infrastrutture necessarie, valorizzazione delle potenzialità attraverso progetti di ricerca e innovazione, oltre alla questione energetica. Insomma, tutto quello che ancora manca nell’Isola. Emanuele Piga

ROBERTO PILI/FC

LA VERTENZA L’IMPIANTO È CHIUSO IL NODO È IL PREZZO DELL’ENERGIA

LA RABBIA «MA QUALE IRRUZIONE QUESTA È LA CASA DI TUTTI NOI»

n Lo stabilimento Eurallumina è fermo da due anni e mezzo. La Rusal, unica azionista della società, ha bloccato gli impianti quando il prezzo dell'alluminio è crollato. La multinazionale russa ha riavviato altri impianti, ma quello del Sulcis è rimasto fermo. È stato anche predisposto un progetto di riavvio: un accordo con Enel per alimentare una caldaia a vapore che consentirebbe di abbattere i costi di produzione, ma alla Rusal non basta e chiede lo sconto sull'olio combustibile per riavviare gli impianti fino alla realizzazione della caldaia a vapore.

n «Noi abbiamo solo cercato di entrare a casa nostra, questa è la casa dei sardi, dove ci sono persone profumatamente pagate da noi per risolvere dei problemi ma non fanno niente», grida Antonello Pirotto, capo turno nello stabilimento di Portovesme. «Questo è solo un biglietto da visita per il nuovo assessore, il sesto che in due anni e mezzo incontriamo e che non chiude la vertenza. Le nostre iniziative non saranno più le solite perchè la nostra pazienza è finita. Il prossimo incontro deve essere decisivo per dare un passo futuro a Eurallumina».

Villa Devoto Da Cappellacci rassicurazioni agli artigiani

A LUGLIO Ventimila partite Iva in piazza contro Equitalia

n Una delegazione del Movimento Artigiani e Commercianti Liberi è stata ricevuta ieri mattina dal presidente della Regione Ugo Cappellacci a Villa Devoto. Il movimento si è poi spostato in prefettura per incontrare Giovanni Balsamo. Al centro del vertice con Cappellacci la richiesta dello stato di crisi per la Sardegna, moratoria sui debiti, la revisione degli studi di settore ed il blocco delle cartelle di Equitalia. Racconta Ivan Garau, uno dei membri della delegazione che ha incontrato Cappellacci: «Per quanto riguarda la moratoria le notizie non sono buone. A livello nazionale non si può adottare perché altri potrebbero chiedere la stessa cosa». Stesso

discorso per lo stato di crisi, «bloccato sul tavolo del ministro Tremonti», secondo Garau. «Abbiamo inoltre chiesto che gli appalti per opere sul territorio siano assegnate a imprese del territorio: il presidente ci ha garantito la sua disponibilità». Il prossimo incontro è stato fissato per la fine di agosto. Dal prefetto invece gli uomini di Andrea Impera sono andati per autode-

LA RIUNIONE Una delegazione delle partite Iva ha chiesto al Governatore una moratoria sul pagamento dei debiti

nunciarsi, come spiega lo stesso Impera: «Da settembre le cose potrebbero mettersi male perché nessuno sarà in grado di pagare più nulla». Altro elemento messo in evidenza nella sede territoriale del Governo, la richiesta di evitare che si svendano i beni alle aste. Il prefetto ha invitato il Movimento al rispetto della legalità per evitare che la situazione degeneri. Ma replica Impera: «La legge si rispetta quando non ci calpesta. Non accettiamo più di avere il cappio al collo». La protesta del popolo delle partite Iva non si ferma: è pronta una grande manifestazione a Roma per i primi di settembre se le loro rivendicazioni non saranno accolte. F.O.


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L’iniziativa Cancelleria per i figli dei detenuti n È stata un successo la raccolta di cancelleria organizzata dal comitato “Oltre il carcere: libertà e giustizia” in favore dei figli dei detenuti. Tante persone si sono presentate ieri, dalle 9 alle 21, al banchetto davanti all'ingresso del carcere di Buoncammino. Gli otto

volontari, in dodici ore ininterrotte, hanno raccolto circa 79 kit completi, andando ben oltre l'obiettivo, posto a quota 70. Ma è stato donato, addirittura, del materiale in eccedenza, che verrà destinato alle case dei richiedenti asilo arrivati dalla Libia, per le lezio-

ni di italiano. «Le adesioni sono state molte di più rispetto allo scorso anno». È soddisfatta Alessandra Bertocchi, coordinatrice del comitato. «Sono venute tante persone, da Villaputzu il titolare di una cartoleria che sta chiudendo ha fatto una grossa donazione,

SESTU .

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poi alcuni giudici dei minori, avvocati, addirittura so che all'ufficio postale di via San Benedetto si sono “tassati” per comprare penne e quaderni. E anche la Provincia ha fatto la sua parte portandoci degli zainetti». M.S.

Il blitz Arrotonda

la paga da cuoco spacciando cocaina POLIZIA Arrestato un 32enne di Cagliari che lavorava a Baia Sardinia, recuperati nella sua abitazione 42 grammi di droga

Un nuovo incendio alla Sarda Macero vigili del fuoco all’opera per dodici ore n Sono andati via ieri all’ora di pranzo. Si sono dovute dare il cambio varie squadre di vigili del fuoco per domare l’incendio doloso che ha distrutto quintali di carta e cinque mezzi alla Sarda Macero, sulla collina alle spalle di MediaWorld. «Siamo andati via alle 22 e le fiamme sono partite poco dopo - rac-

conta la titolare - siamo distrutti da questa nuova batosta, ma andiamo avanti». Il 14 luglio scorso le fiamme avevano già aggredito la Sarda Macero. Mentre martedì un altro rogo doloso ha colpito i camion della OrtoSestu. È possibile che ci sia la stessa mano dietro gli incendi che stanno funestando Sestu.

n Arrotondava il suo stipendio da cuoco, spacciando droga ai clienti delle discoteche e dei locali notturni della zona. Secondo gli agenti del Commissariato di Porto Cervo era diventato il vero punto di riferimento per molti acquirenti vip della zona, ma mercoledì sera i poliziotti hanno messo fine alla sua attività. In manette è finito Alessandro Serra, 32 anni, di Cagliari. Il giovane, che lavorava come cuoco in un ristorante a Baia Sardinia, è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti indagando sullo smercio di droga nei locali notturni,

info SOSTANZA DA TAGLIO Gli agenti del Commissariato di Porto Cervo hanno anche sequestrato 47 grammi di sostanza da taglio e due grammi di cocaina purissima

sentendo gli acquirenti, avrebbero individuato il presunto spacciatore. Avrebbero quindi iniziato a seguire il cagliaritano durante i suoi spostamenti dal ristornate dove lavorava, alle discoteche come Sotto Vento e Ritual. Mercoledì è scattato il blitz. L'abitazione del cuoco, arrivato in Italia da tre mesi solo per lavorare dopo un periodo trascorso in Germania, è stata perquisita. La casa, che era satta messa a disposizione del cuoco dal titolare del ristorante, è stata passata al setaccio. Dentro gli agenti hanno recuperato 42 grammi di cocaina. Quanta grammi di “coca” erano nascosti in un sacchetto nei vestiti da lavare; 47 grammi di sostanza da taglio erano infilati dentro una scatola di scarpe, mentre altri due grammi di cocaina purissima erano nascosti dentro un flacone di medicine. Ma.Sc.


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SPORT LIGA SPAGNOLA SCIOPERO PER I CONTRATTI «STOP A DUE GIORNATE SENZA ACCORDO»

MERCATO IL GENOA SU GILARDINO NAPOLI ALL’ASSALTO PER ROSSI

n I giocatori scioperano e la Liga non parte il 20 agosto. Il sindacato spagnolo (Afe) della categoria ha annunciato ieri che i calciatori del massimo campionato e della Segunda (la serie B), salteranno le prime due giornate per questioni legate alla difficile trattativa con la Lega calcio per il rinnovo del contratto collettivo. «Senza accordo sul contratto il campionato non comincerà», ha spiegato Luis Rubiales, presidente della Afe.

n Il Genoa va all'attacco per Gilardino, De Rossi allontana il City ma tiene ancora in sospeso la Roma per il rinnovo del contratto. Il Barça ha offerto 36 milioni di euro per Fabregas all’Arsenal. Il Napoli prepara l'assalto a Giuseppe Rossi: la prossima settimana parlerà con il Villarreal. Nel Milan Aquilani è in vantaggio su Montolivo. E Leonardo: «Il mercato del Psg è chiuso». Gazzi al Siena.

Parla Thiago Ribeiro «C’è l’interesse rossoblù» Diop la chiave dell’affare di Gabriele Lippi redazione@sardegnaquotidiano.it

n Thiago Ribeiro, ci siamo. La trattativa per portare l’attaccante brasiliano a Cagliari è in dirittura d’arrivo e a giorni dovrebbero essere risolti tutti gli intoppi burocratici che ne hanno finora ritardato l’annuncio. La conferma arriva dall’agente del giocatore, Juan Figer, che ha rilasciato dichiarazioni piuttosto chiare al sito sportivo brasiliano Superesportes. «Sto trattando con il Cruzeiro perché intendo acquistare il 50% del cartellino di Thiago che è ancora di loro proprietà, poi parleremo delle cifre». Figer non è nuovo a questo genere di operazioni. Oltre alla metà di Ribeiro, detiene anche quella di Hulk, attaccante brasiliano del Porto. Insomma, sa come si fa, e ha intenzione di diventare l’unico proprietario dei diritti sul giocatore per poter poi chiudere l’affare in prima persona con il Cagliari. Un interesse, quello rossoblù, di cui è a conoscenza lo stesso Ribeiro. «Ho parlato con il mio agente - ha riferito in conferenza stampa - l’unica cosa che posso dire è che l’interesse del Cagliari c’è».

numeri 50%

L’agente del giocatore Juan Figer sta trattando col Cruzeiro per acquistare il 50 % del cartellino del giocatore che è ancora in loro proprietà

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Agosto, ovvero questo sabato, Thiaho Ribeiro potrebbe giocare la sua ultima partita col Cruzeiro

sembra vicina, anche perché il giocatore è già stato contattato dall’Internacional di Porto Alegre, ed è attualmente seguito da un club russo e da un’altra squadra brasiliana. Il regolamento è tanto complesso quanto facile da aggirare: una società italiana non può ingaggiare in un anno più di due extracomunitari provenienti dall’estero, il Cagliari ha già Ibarbo e Sivakov (di ritorno dal Wisla Cracovia). Per poter tesserare Ribeiro dovrebbe liberare una casella cedendo uno degli extracomunitari all’estero. DIOP LA CHIAVE PER THIAGO L’arrivo di Diop Oumar può essere la chiave. Il limite infatti non vale per i giocatori che già militano in Italia. Diop viene dalla Sambonifacese e un suo trasferimento oltre confine apri-

rebbe la strada a Ribeiro, senza dover ricorrere a una sempre più difficile trattativa per la cessione di Sivakov. Il centrocampista è gestito da Branchini, agente di David Suazo, ed è difficile aspettarsi un aiuto dopo quanto successo. Inoltre la permanenza di Sivakov permetterebbe di sistemare il centrocampo almeno fin quando non dovesse essere messo a segno il colpo tanto atteso. Il bielorusso ha una discreta esperienza internazionale, ha vinto tre campionati in patria e giocato la Champions League con il Bate Borisov, ha trascinato la sua nazionale under 21 a uno storico 3° posto (e qualificazione olimpica) agli ultimi Europei, e ha conquistato il titolo di campione di Polonia col Wisla Cracovia nell’ultima stagione. Non basta?

THIAGO RIBEIRO Vuole giocare in Europa

NOTIZIARIO OGGI ALLE 18 TEST CON L’ARZACHENA COPPA ITALIA A OLBIA CHE RIFÀ IL MANTO ERBOSO

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n La gara di Coppa Italia si giocherà al Nespoli di Olbia che per l’occasione rifà il manto erboso, visto le lamentele di Donadoni sul terreno di gioco che ha ospitato l’ultima amichevole. E dopo il bilancio positivo contro le squadre internazionali del Rayo Vallecano e Aris Salonicco (una vittoria e un pareggio), oggi alle 18 il Cagliari scende in campo contro l’Arzachena allo stadio “Biagio Pirina”, squadra militante nel campionato di serie D (il costo del biglietto per la gara è 10 euro). Il tecnico Donadoni potrebbe continuare il turnover proposto in queste amichevoli estive e potrebbe schierare di nuovo chi è rimasto fermo contro l’Aris Salonicco o ha giocato solo una porzione ridotta di gara: quindi Agazzi tra i pali al posto di Avramov, Astori, Canini, Pisano in difesa, Nainggolan e Ibarbo a centro-

campo sono le pedine che non dovrebbero mancare nella formazione titolare che proporrà Donadoni. Per il resto la squadra ancora non ha i cambi necessari, quindi in attacco ci saranno sempre Larrivey e Nenè, unici attaccanti viste le condizioni di El Kabir, ancora fermo per problemi muscolari. Ieri dopo una seduta di lavoro mattutina al Centro Sportivo "La Basa" di Olbia nella quale i rossoblù hanno lavorato tatticamente, di pomeriggio è stata la volta di un torneo 5 contro 5 a tre squadre. La formazione vincitrice è stata quella con Avramov, Pisano, Nainggolan, Cossu, Ariaudo e Mancosu. Oltre a El Kabir, differenziato per Perico per un affaticamento muscolare ai flessori della coscia destra. Anche Nenè, ha effettuato un percorso di lavoro differenziato. Questa mattina è previsto un nuovo allenamento.

ITALIA Prandelli: «Il bello sta per cominciare»

ELKANN A MORATTI: VACANZE PRESCRITTE

«HO VOGLIA DI EUROPA» Per il momento attende che la trattativa si concluda, preferendo concentrarsi sul Cruzeiro. Domani il Diablo tornerà in campo contro l’Avai, alle 18.30 locali, dopo aver saltato le ultime sei partite del Brasileirão per infortunio. Per Cellino sarà un’occasione per verificarne le qualità e le condizioni atletiche. Per lui potrebbe essere l’ultima partita al Minerão. In ogni caso si sente pronto per tornare in Europa dopo la prima esperienza negativa al Bordeaux, «Ho una grande voglia di tornare in Europa, non so se ora o più avanti, ma è il sogno di ogni giocatore». Secondo il suo procuratore Figer la trattativa potrebbe subire un rallentamento nei prossimi giorni dovuto alla situazione extracomunitari del Cagliari. Ma la svolta

PRANDELLI Applaude l’Italia

Le gare che non gioca per infortunio (tendinite) nella squadra brasiliana. Il suo ritorno potrebbe dare anche delle delucidazioni rispetto alle sue condizioni fisiche

n Italia batte Spagna 2-1, in campo. Spagna batte Italia 2-1, nello sciopero. Si deve essere rivoltato il cielo d'Europa, almeno a leggere i segni astrali: a un anno dalle macerie mondiali la nazionale è arrivata a sfatare il tabù delle amichevoli d'agosto (l'ultima vittoria era del 2005) superando i campioni del Mondo, e in contemporanea i calciatori spagnoli dichiaravano due giornate di blocco del campionato ridimensionando la portata dei 'guaì italiani. È il miracolo di San Nicola, dicono a Madrid. «Perchè tanta modestia? Perchè un anno importante è finito, ma quello più importante sta per cominciare», dice all'indomani del 2-1 di Bari. «Era il nostro obiettivo dal primo giorno, restituire alla gente la vo-

glia di nazionale e l'entusiasmo per questa squadra. Da una partita così, si prendono le cose buone, ma un allenatore deve pensare a che cosa migliorare. Abbiamo sbagliato atteggiamento per tutto il secondo tempo. Siamo andati in affanno fisico e invece di attaccare abbiamo pensato solo a contenere. E invece bisogna continuare a giocare, preferisco perdere prendendo un gol in contropiede dalla Spagna,

IL CITTÌ «Bene Balotelli, Rossi e Cassano che deve tenere la linea: se fosse titolare al Milan non sarebbe una sorpresa»

piuttosto... Ma guardate che anche io ho visto tante, tante belle cose dall'Italia». Inevitabile perciò parlare dei tre talenti d'attacco. «A Balotelli che domani fa 21 anni auguro solo tanta serenità: è l'unica cosa che gli manca, per il resto ha tutto. Non l'ho provato con Rossi perchè volevo vedere prima la coppia leggera, Cassano-Rossi, e poi quella pesante, Balotelli-Pazzini. Mario e Giuseppe sono la coppia del futuro». Per il presente è in netto rialzo Cassano. «Non sarà importante, di qui a giugno, se sarà titolare o no al Milan: conta che mantenga la forma fisica. Se resta in rossonero,se sarà titolare non è una sorpresa». Per Rossi, invece, l'auspicio è un altro. «Peccato non vederlo in Italia».

n «I consigli di una persona di una certa età vanno ascoltati, ma le vacanze della Juventus sono prescritte»: è la risposta del presidente della Fiat, John Elkann, al presidente dell'Inter, Massimo Moratti, che aveva inviato il presidente bianconero Andrea Agnelli ad andare in vacanza. «La Juve per me ha 29 scudetti, ora pensiamo a farla tornare competitiva sul campo»,è stato il commento di Antonio Conte sulla vicenda. «Il presidente Andrea Agnelli segue una strada ed è giusto seguirla. Io ho già detto che gli scudetti è giusto vincerli sul campo e la Juve per me ha 29 scudetti. Ora pensiamo a far tornare competitiva la Juve sul campo»


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Suazo a Cellino «Non ci si comporta così amo Cagliari, ero il figlio» L’INTERVISTA David spiega i motivi dell’addio ad un sito honduregno: «Non per i soldi volevo solo tornare a giocare» n Da una parte si preferisce non toccare il discorso, se non usare le parole “delusione” e “amarezza” per aver deciso di mandare via David Suazo. L’attaccante invece ha voglia di dire la sua, ma lo fa dall’altra parte del mondo. Ieri ha rilasciato un’intervista e “La Tribuna Deportiva”, sito dell’Honduras che racconta ancora meglio perché improvvisamente sia stato mandato via dal Cagliari.

LAPRESSE

«MI DISSE NON PREOCCUPARTI» Il titolo dell’intervista è “Mi problema con Cagliari no fue por dinero”. Ed ecco le sue dichiarazioni: «Il mercoledì prima il presidente del Cagliari mi ha chiamato al cellulare». Lo ha salutato in modo amichevole e gentile. «Mi ha detto: “Non ti preoccupare, stai tranquillo, ciò che è successo è stato un malinteso giocherai con noi”». Il sabato mattina David Suazo firma il contratto in bianco e parte con la squadra a Tempio. «Dissi al presidente che avrei accettato qualsiasi cifra nel contratto, che avrei rispettato la sua decisione e che i soldi non erano importanti». Partito con la

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DAVID SUAZO Col Cagliari ha collezionato 255 presenze segnando 94 gol in otto stagioni, all’Inter andò nel 2007

squadra, il giorno dopo si è avvicinato il direttore generale Francesco Marroccu che gli ha detto di abbandonare il ritiro. «È un ordine del presidente Cellino», niente di più. Questa l’unica spiegazione datagli. Suazo si è irrigidito per la maniera scortese in cui veniva trattato. «Chiaro che mi sono innervosito, questo non è modo di trattare le persone. Siamo rimasti tutti sorpresi, compresa squadra, allenatore e tutto lo staff». I GIORNI PRECEDENTI «Ci siamo incontrati la prima volta e mi fece un’offerta, io gli dissi che non volevo parlare di soldi perché l’avrebbe fatto col mio procuratore Branchini. Ma gli dissi che la cifra che mi stava proponendo sarebbe andata bene, ma che comunque ne avrebbe dovuto parlare con Branchini». Suazo parlò di tutto col suo procuratore, e avrebbero dovuto incontrare il presidente Cellino per definire alcuni dettagli del contratto: «Non erano i soldi che ci preoccupavano ma c’erano da definire minimi dettagli di contratto». Poi la frase che non si aspettava dal presidente ai media: “Gli ho offerto una cifra, mi ha detto sì, poi me l’ha respinta”. Quella a David ha fatto male e ha fatto quello che non avrebbe mai fatto nessun giocatore: firmare un contratto in bianco. «Mi rendo conto che vengo da un infortunio, non po-

tevo pretendere nulla e l’unico mio desiderio è quello tornare ad essere un giocatore importante». Anche perché «col Cagliari la mia è una relazione d’amore, qui sono cresciuto e ho fatto cose importanti e il presidente mi ha chiamato “figliol prodigo”». E allora? Resta la sua, di delusione e amarezza. «Ho firmato un contratto in bianco, che cosa potevo fare di più?». Persino in Honduras, così come qualcuno qui, ancora pensa sia una questione di soldi: «Io stesso dico che non sono in condizioni di prendere grandi ingaggi. L’unica cosa che volevo era tornare a giocare, niente di più». Il giornalista honduregno aggiunge: «Una mancanza di rispetto per chiunque sia stato un signore dentro e fuori dal campo». SONO PRONTO A GIOCARE David lo è stato, ora avrà modo di continuare ad esserlo da qualche altra parte: «Col Cagliari è finita, è definitivo». Neanche una telefonata potrà cambiare il sapore amaro di questo finale. «Sono pronto per giocare, e sono in grado di farlo in questo momento». L'unico problema è la squadra da trovare, ma non dovrebbero esserci problemi. Da qualche giorno si parla di un interessamento del Novara: «Ci sono alcune trattative in Italia. Spero che presto tutto sia più chiaro».


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SPORT SELARGIUS FADDA VEDE ALL’OPERA I SUOI OGGI COL TALORO LA PRIMA AMICHEVOLE

ATLETICO ELMAS MANUNZA NEL MIRINO POI ORRÙ PRENDERÀ UN ATTACCANTE

MERCATO FERRARO E NUORESE DISTANTI MURAVERA TIENE NEL MIRINO PUGGIONI

n Prima uscita stagionale per il Selargius. I ragazzi di Vincenzo Fadda, alle 18.30 (campo Ferrini, viale Marconi), incontreranno il Taloro Gavoi. Un test probante per i granata visto che i ragazzi di Ivan Cirinà martedì hanno tenuto testa al Progetto Sant’Elia perdendo 2-1. La rosa del Selargius è al completo, Fadda proverà i nuovi Lai, Rais, Caboni, Arrus, con la vecchia guardia Farci, Garau, Puddu, Boi, Piselli e Nurchi, più i tanti giovani.

n L’Atletico Elmas ha due obiettivi per il prossimo campionato di Eccellenza: un centrocampista e una punta. Sul primo gli sforzi sono tutti concentrati su Nicola Manunza (1979, foto) esterno di grande valore (ha giocato in C2 con l’Olbia) e reduce dalla vittoria del campionato con il Progetto Sant’Elia. La parti non sono distanti. Poi il presidente Orrù prenderà una punta ma non subito.

n Non è ancora certo che Antonio Ferraro giochi il prossimo anno alla Nuorese, l’accordo non c’è e il regista ex Castiadas valuta altre offerte. Stesso discorso per la punta argentina Capretta. Il Muravera cerca sempre un regista di spessore. Fabio Puggioni, sul quale c’è la Torres, resta nel mirino ma i sarrabesi stanno sondando anche il mercato oltre Tirreno. Serve un difensore, in prova c’è un senegalese che ricorda Ezeadi.

Emiliano Melis

PROGETTO S.ELIA

Contro il Sanluri il tecnico Pani cerca conferme

Ho lasciato Cagliari al ritorno in A ma c’era Zola

n Commissione al tavolo e via con la seconda prova d'esame per il Progetto Sant'Elia. I ragazzi di mister Pani saranno infatti impegnati stasera (ore18.30 sul campo di via Schiavazzi) in un secondo test amichevole, questa volta contro il Sanluri del tecnico Enzo Zottoli, ex Samassi. Ancora fuori servizio gli attaccanti Atzori e Farrugia, il difensore Di Laura e, dopo l'allenamento di mercoledì e ieri sera, anche Lugas, Girau e Serra saranno costretti a guardare l'amichevole con la borsa del ghiaccio e in posizione di scarico, dopo leggeri risentimenti d'affaticamento. All'appuntamento di stasera mancherà anche l'esterno Fabio Argiolas che fedele al compagno Ibba, passa in prova al Tavolara. Il resto della ciurma si prepara invece a mettere sul campo il lavoro svolto in questa fase di preparazione sotto le direttive del preparatore Fenza e del tecnico Pani. El.F

IL FANTASISTA Nel 2000 l’esordio nella massima serie, oggi sfida i rossoblù con l’Arzachena: «Daremo battaglia, siamo una squadra che farà bene in serie D». Il selargino si racconta: l’infortunio alla caviglia, la carriera a rischio, la rinascita di Fabio Salis fabio.salis@sardegnaquotidiano.it

n Oggi al Biagio Pirina ci sarà un giocatore con la maglia dell'Arzachena che avrebbe potuto indossare tranquillamente quella del Cagliari. Emiliano Melis, 32 anni, tecnica sopraffina e sfortuna infinita (tre operazioni alla caviglia) la serie A l'ha conosciuta a 20 anni vestito di rossoblù: «Ho ottimi ricordi, ero giovane e si realizzava un sogno, quello di esordire in prima squadra» La prima partita in serie A il 6/1/2000 in Bologna-Cagliari 1-0, poi altre 10 presenze Purtroppo retrocedemmo, era una grande squadra con giocatori di livello assoluto, dominavamo ma perdevamo. Fu un'annata sfortunata, per me è ancora inspiegabile essere finiti in B con O'Neill, M'Boma, Oliveira. Primo anno da professionista, con Conti e Suazo neo-rossoblù Sì, tutti classe '79, c'era anche Carrus, ci stavano affermando nel calcio. Conti recordman di presenze in rossoblù si poteva immaginare? Un traguardo importante, inaspettato anche per lui. Meritava la Nazionale ma ha avuto davanti gente come Pirlo, almeno una presenza però... La qualità di Daniele non si discute, già allora aveva una spiccata personalità, ora è un punto di forza del Cagliari. Cosa dire sulla vicenda Suazo? David se sta bene fisicamente è devastante, vince le partite da solo ma solo lui e Cellino sanno come sia andata. Certo, se non avesse avuto grande motivazione non si sarebbe esposto così, andrà da un'altra parte per far vedere che è tornato ai suoi livelli. Nel 2003 l'addio al Cagliari proprio nell'anno della risalita in serie A Ero un po' chiuso, arrivò Zola, campione internazionale, poi c'erano Suazo, Esposito e Langella. Lasciare Cagliari fu doloroso ma fu una scelta fatta per giocare con continuità. In questa fase sarebbe stato più facile avere maggior spazio? Il Cagliari ha imparato a non costruire più rose con 27/28 giocatori, era impossibile emergere ora vengono aggregati giovani della Primavera. Il periodo più brutto è stato a Grosseto, l'infortunio alla caviglia e una carriera messa a rischio Ero nel pieno della maturità tecnica, ho perso due stagioni, subendo tre operazioni in un anno. Ho temuto di smettere, vedevo tutto nero. A chi devi la rinascita calcistica? Sicuramente a Gianfranco Ibba (ex tecnico della Primavera del Cagliari, ndr) e

numeri 2000

Il 6 gennaio esordì in serie A in BolognaCagliari 1-0

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Le presenze in rossoblù tra A e B con 6 reti

2006

A gennaio si infortuna alla caviglia, era nel Grosseto

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Le partite in 2 anni tra Grosseto e Benevento per via dell’infortunio

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Le stagioni col Selargius tra il 2009 e il 2011 dove segna in tutto 28 gol (17 e 11)

a me stesso. Facevo tre allenamenti al giorno, non volevo accettare di smettere di giocare a 27 anni. Ora vado orgoglioso di ciò che ho fatto. Dopo le esperienze di Benevento e Vibo il ritorno a casa a Selargius Una scelta fatta per stare con la mia famiglia. Due belle annate, finale playoff e una salvezza, e tante soddisfazioni (17 e 11 gol, ndr). Perché Arzachena? Cercavo altri stimoli e sfide, la società è ambiziosa, c'è la consapevolezza di fare calcio in modo professionistico in una realtà di serie D. È stata importante la presenza di Virgilio Perra e di tanti ex compagni del Selargius? Il mister ha giocato un ruolo fondamentale, lui lavora come un professionista, poi c'è continuità con la presenza di altri compagni come Porcu, Nuvoli, Di Prisco. Che obiettivi ha l'Arzachena? Di stare nella parte sinistra della classifica, siamo un'ottima squadra ma giocheremo contro avversarie laziali con budget superiori, poi si dice che verrà inserita anche la Salernitana. Come vedi le altre squadre sarde? Tutte si sono mosse in modo oculato cercando di non sforare il budget. La prima uscita stagionale al Biagio Pirina proprio col Cagliari Daremo battaglia cercando di mantenere il risultato in equilibrio. Sarà una grande festa per i tifosi dell'Arzachena, per noi una bella vetrina e una partita che fa piacere giocare.

PORTO TORRES

Domani la Torres Hervatin: «Voglio vedere progressi» n Il Porto Torres si prepara alla seconda uscita stagionale. Dopo il 2-0 al Fertilia di mercoledì (gol di Niedda e Alessandro Manca), i rossoblù di Gianluca Hervatin incontreranno domani la Torres al comunale di Viale delle Vigne. Un test importante che saggerà le condizioni di Fadda e compagni. «Mi aspetto ulteriori progressi - dice il tecnico Hervatin - il Fertilia ci ha impegnato, in generale non siamo al top ma sarei preoccupato se lo fossimo ora. Tutto procede secondo programmi ora stiamo calando un po’ i carichi di lavoro in vista del riposo a Ferragosto». Andrea Mura, tornato al Porto Corallo non sarà sostituito. Infastidito il tecnico rossoblù: «È sparito, non ne voglio parlare. Sul mercato interverremo solo se le otto punte che ho vorranno tenere le ambizioni da attaccanti». F.S.

EMILIANO MELIS È nato a Selargius il 3 marzo 1979, cresciuto nel Don Orione passò al Cagliari quando aveva 11 anni, ha fatto tutte la trafila in rossoblù andò via nel 2003

Basket Italia-Spagna: -60 all’Europeo Under 16

ITALIA Sconfitta umiliante

CADEDDU/FC

n L’Italia esce sconfitta dall’esordio nel Campionato Europeo femminile Under 16 di Cagliari contro le pari età della Spagna. Un avversario davvero troppo forte per le ragazze di Nani, annichilite per tutta la gara dall’armata rossa. Il primo quarto, dopo un primo canestro azzurro, è totalmente in mano alle spagnole, che con pressing a tutto campo e guidate dall’ottimo play Romero travolgono letteralmente le italiane, che trovano il secondo canestro a soli 30’’ dal termine, chiudendo la frazione sul 18-4. Il secondo quarto sembra iniziare bene per l’Italia che chiude le maglie difensive e porta per due volte le iberiche all’infrazione dei 24 secondi, ma è soltanto una parentesi. Le ragazze di

Perez Torices eludono abilmente la zona 2-3 dell’Italia e in difesa non hanno difficoltà a contrastare gli isolati attacchi personali di Kacerik e compagne. Si va al riposo con un sonante 36-10 di marca spagnola. L’inizio del secondo tempo sembra incoraggiante per le azzurre che partono con un parziale di 5-0 firmato Zandalasini-Marangoni, e per qualche minuto la gara sembra equilibrata. Ci

L’ESORDIO Finisce 87-27 con il dominio dell’Armata Rossa, non è servita neanche la zona 2-3. Domenica c’è l’Ungheria

pensa allora la guardia Pena a demolire quel po’ di morale ritrovato dall’Italia piazzando due bombe consecutive che chiudono il match. Lizarazu e compagne, chiudono la terza frazione 62-23. L’ultimo periodo è una passerella di grande basket, con la Spagna che non abbassa i ritmi e martella i resti dalla nostra Nazionale. Lo score a fine partita è inequivocabile: 60 punti di scarto (87-27), 29 palle perse e solo il 16% dal campo per le azzurre. Prossimo appuntamento dell’Italia domanica con l’Ungheria (16:45, Cus) Altri risultati: Svezia-Belgio: 56-49; Polonia-Slovacchia: 41-58; Repubblica Ceca-Russia: 39-51; Grecia-Croazia: 68-56; Turchia-Francia: 60-59. Filippo Congiu


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CULTURA

LO SHOW Politici tremate Grillo il tribuno castigamatti è arrivato in città di Massimiliano Lasio

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siconano. Tremorti. Il più sano ha la rogna. L’automobile? È finita. La crisi? Lui l’aveva annunciata. Il nucleare, nel senso di un no senza se e senza ma? Pure. Le grandi corporation? Poco più che una banda di malaffare. Il Parlamento? Morti e non lo sanno. Grillo è Grillo. Si sa. C’è poco da fare. Mena fendenti a destra e a manca. E sono pochi gli ambiti risparmiati dal suo vetriolo, che pure strappa sempre una risata. “Grillo is back”, Grillo è tornato, recita il nome della sua lunga tournée, un sold out dopo l’altro, che stasera alle 21.30 approda alla Fiera di Cagliari (e domani stessa ora ad Alghero). In ogni contrada d’Italia iI ritorno del comico genovese è sempre preceduto dall’attesa: con chi se la prenderà stavolta? Nessuno può saperlo. Profeta dell’antipolitica? Non lo nega mica. Ambientalista fanatico? Di più: è stato un antesignano. Apocalittico, moralista, populista? Vi risponde con un “Vaffa”. Tribuno della Rete e della piazza (è stato fra i primi a credere nella potenza di Internet, tanto da sbertucciare il premier perché pronuncia Google “Gogol”, come lo scrittore russo), fa venire i brividi a Scalfari per come dice “Italiaani!!” ma poi è sempre pronto a cambiare registro con un motteggio su Brunetta. E un fuori dai cogl.... e fa venir giù il pubblico. Giustizialista? Sicuro. Della schiatta dei Travaglio e dei Di Pietro. Il padre del Vaffa-day arriva a Cagliari avendo alle spalle il peso del lungo tour, più di cento date dal settembre dell’anno scorso. Il fatto di esser sceso in politica forse non gli ha giovato. Ora l’Italia si divide fra chi lo ama e chi lo maledice. IL PUBBLICO Eppure le arene sono sempre piene. Anche di simpatizzanti di centrosinistra e di centrodestra, schieramenti verso i quali non lesina missili e sciabolate. Come finirà? «Male, malissimo, anzi è già finita», sibila il comico genovese al cellulare mentre pena per trovare il traghetto che lo porterà in Sardegna. «L’abbiamo perso?», chiede a qualcuno mentre si congeda. Sta franando il sistema dei partiti, spiega Grillo, è ora che i cittadini si riapproprino delle istituzioni mobilitandosi e facendosi rappresentanti di se stessi. «Ma non vede che cosa sta succedendo nelle Borse?», si infervora, lui che di queste cose parla da cinque anni. La Spagna, poi l’Italia e ora la Francia nel mirino degli squali della speculazione. «Il finale già lo vedo», sentenzia, «la gente sempre più incazzata, che ha fame e va a prendersi le cose d cui ha bisogno nei supermarket». Grillo non vuole anticipare nulla di quello che dirà stasera all’Anfietatro in Fiera. Dice solo che toccherà i temi caldi della città, qualcuno deve averlo ammaestrato: il cemento, gli inceneritori, le lagune, il territorio. E con l’ausilio di Google map si sposterà disinvoltamente in diverse località dell’Isola Perché punti caldi ce ne sono dappertutto. Ricorda vagamente dell’ultima volta che si

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LE DUE TAPPE NELL’ISOLA Due le tappe del “Grillo is back tour” stasera alle 21.30 alla Fiera, domani sera 21.30 all’Arena Graziani di Alghero.

esibì all’Anfiteatro ma è cauto nel non prendere posizione sulla chiusura: «È un monumento, avrà bisogno di tutela». Ricorda invece molto bene l’ultima sua volta nell’Isola. Fu nel 2007 in occasione della battaglia di Irs e del suo leader Gavino Sale in difesa degli agricoltori che rischiavano il pignoramento delle loro aziende. E qui Grillo comincia la tirata sulla Sardegna paradiso terrestre. «Dovreste vivere di olio e di caciotta, di mare e di agricoltura, di verdura e di mare». Sono lontani i tempi de “Te la do io l’America”. Ora è tutto politica e “Il Movimento ”5 Stelle, «l’unica cosa interessante del panorama politico italiano». Il resto sono macerie. Anzi salme, cadaveri (riferito ai politici, ovviamente). E delinquenti. Un ritorno in tv? «Mah, la vedo difficile», dice con un tono che non sa mai se stia scherzando. Ma poi il dubbio si scioglie: «Sono paranoici, si offendono facilmente. Non puoi dare del delinquente che si offendono subito!». Non lo vedremo forse in tv. Intanto fa anche show all’estero. A Londra, Parigi, Bruxelles, Basilea e Zurigo. Avviso agli stranieri. Come farà a tradurre le sue scimitarrate in qualcosa che potrebbe intitolarsi “Ve la do io l’Italia? Stasera ne vedremo delle belle. Comunque.

IL “GRILLO IS BACK TOUR” Dopo la data di stasera alle 21.30 all’’Anfiteatro in Fiera, Beppe Grillo sarà domani sera all’Anfiteatro Ivan Graziani di Alghero. Stessa ora.

SANTULUSSURGIU Pranzo di Ferragosto con Brie

IL RECITA L’attrice Alessandra Leo

n Il cartellone del Festival “Percorsi Teatrali” 2011 a Santulussurgiu proseguirà con gli echi del Mediterraneo. Un menu ricco, con pietanze diversissime fino a oltre Ferragosto. Stasera alle 21.30 nel Teatro di Piazza Mercato nel cuore del Paese del Montiferru per il recital “A Jnanna”di e con Alessandra Leo accostato, in un duplice appuntamento, alla performance “Eleonora Mater Arborense” di Pintaderas (con la pittrice Serena Fazio, la cantante Daniela Porru e la danzatrice Cristina Locci). Domani alle 21.30 è invece di scena l’ironia in musica con “Just Married” de L'Effimero Meraviglioso e Tragodia, per la regia di Marco Nateri. Nello scenario suggestivo, tra architet-

ture di pietra e i profili lavici del vulcano, un attore e regista di fama internazionale: riflettori puntati domenica, sempre alle 21.30 al Teatro di Piazza Mercato, per uno degli eventi più attesi di quest’edizione del Festival, la prima assoluta di “120 chili di Jazz”, il nuovo spettacolo di César Brie. A Ferragosto, spazio alla clownerie del Teatro Necessario con la “Nuova Barberia Carloni”, poi mar-

PERCORSI TEATRALI Ricco menu del Festival: il clou però è domenica con lo spettacolo dell’attore e regista argentino

tedì 16 agosto ancora il Teatro da Balcone. Fra teatro e musica, mercoledì 17 agosto dalle 21.30 con la presentazione (in forma di studio) di “B.t.B. Una storia di Jazz” del Teatro del Segno. STORIE TRANSGENDER E infine, giovedì 18 agosto alle 21.30 nel Teatro di Piazza Mercato una storia transgender, di quelle che vanno tanto di moda oggi. Una storia che rompe le convenzioni sociali e culturali per affermare la priorità dell’amore: Isabella Carloni sarà protagonista (in prima regionale) di “Minchia di Re”- dal romanzo di Giacomo Pilati che ha ispirato anche il film “Viola di mare”.


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CULTURA

GOLFART

Williamson ha fatto ancora buca

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nizia pure a raccontare dalla diciottesima buca…»: Bert Williamson, grande golfista e primo insegnante professionista a partire dal 1974, rispondeva così ai molti allievi e amici che a fine competizione gli correvano incontro per raccontare le loro gesta. Per lui contava il risultato, il resto lo affidava ai suoi disegni, che ora la famiglia Williamson (golfisti da quattro generazioni) ha messo a disposizione per una inedita mostra itinerante. “Start from the 18th.” il titolo non casuale, cinquanta fra disegni e acquerelli, scene tratteggiate su un book che Bert si portava sempre appresso e che rappresentano il suo sguardo ironico sul mondo. L’esposizione, curata dalla società Interattiva, è stata inaugurata ieri sera nella Club House dell’Is Molas Golf Club di Pula e da oggi è aperta al pubblico fino al 30 agosto. Location non casuale anche questa, perché agli inizi degli anni ’70 Bert Williamson, nato in Inghilterra nel 1918 in un villaggio vicino a Leeds, partì per l’Isola con la missione di far nascere, disegnandone le buche, il green di Is Molas. «L’idea di organizzare questa mostra –racconta il figlio Dan, che oggi porta avanti la tradizione centenaria di famiglia, trasmettendo a tante altre persone la grande passione per il golf – è nata dal desiderio di far conoscere il lato più nascosto e profondo di mio padre, la dimensione artistica della sua personalità». Williamson, scomparso nel 1998, non era solo il campione o l’insegnante che ha girato per i campi più prestigiosi

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“START FROM THE 18TH” Cinquanta fra disegni e acquerelli. La mostra inaugurata ieri nella Club House dell’Is Molas Golf Club da oggi è aperta al pubblico fino al 30 agosto.

d’Europa. Aveva l’animo dell’artista. Attraverso le sue opere ha raccontato il mondo visto dalla sua finestra privilegiata, il golf, che per lui significava anche filosofia di vita. Nei suoi acquerelli e disegni si ritrovano «ritratti di golfisti oppure di un ipotetico e simbolico personaggio “Bob”, golfista», scrive Roberto Concas, storico dell’arte, nella presentazione della mostra. «Dagli anni Sessanta sino agli Ottanta uno spaccato ironicamente “bruciante” e magistralmente illustrato con carta, pennarelli, matita e colori, da un Bert disincantato quanto illuminato, che rende divinamente l’idea di quanto ci sia un po’ di Bob in tutti noi». Amava il tratto in bianco e nero ma «interviene con i colori, negli spazi definiti dal segno, talvolta in rosso, giallo, blu o verde, quasi fosse una composizione di Mondrian», spiega ancora Concas. La tecnica di Williamson ricorda, e molto, quella del fumettista. «L’ottica di visione è propria dei disegnatori di fumetti e strisce, che non caso irrompono in Europa negli anni Sessanta del secolo scorso, provenienti dall’America, dove Bert Williamson approdò nel secondo dopoguerra per giocare a golf», dice il curatore della mostra. Che aggiunge: «Ma la sua rappresentazione artistica è altresì tagliente, spietata, cinica, irriverente, sarcasticamente english, quanto altresì bonaria e complice». La mostra sarà a settembre al Pevero Golf Club in Costa Smeralda e, a partire dal prossimo dicembre, verrà ospitata nei più importanti golf club in Italia e all’estero. Massimiliano Messina

LA MOSTRA Gli acquerelli di Williamson si possono vedere all’ Is Molas Golf Club fino al 30 agosto


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MUSICA

Bandabardò, suoni a tutto folk di Gabriele Lippi

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re giorni così e la Sardegna si trasforma nella terra del folk rock made in Firenze. Tre date, quelle che attendono la Bandabardò nell’Isola, che copriranno gran parte del territorio regionale con il tour “Scaccianuvole”, da Santa Maria Navarrese a Quartu Sant’Elena, per poi tornare verso nord, ma dall’altro lato, direzione Alghero. Si comincia stasera in Ogliastra, dove la storica band italiana suonerà all’interno del festival Rocce Rosse & Blues. Due ore di live al prezzo di 10 euro, a partire dalle 21:30 in Piazza Principessa di Navarra. Il repertorio di diciotto anni di carriera sarà poi trasferito a Quartu il 13 agosto, all’Arena Beach del Margine Rosso, anche qui con un biglietto d’ingresso da 10 euro compresi i diritti di prevendita. LE GUEST BAND La serata comincerà alle 21 e per l’occasione la Bandabardò sarà preceduta sul palco da Almamediterranea e seguita da un dj set a cura di Balentia Sound System. Il 14 sarà il turno di Alghero, dove la Banda si esibirà a partire dalle 21:30 all’Anfiteatro Ivan Graziani, ancora una volta per il prezzo di 10 euro. Tre giorni per ripercorrere una carriera cominciata nel 1993, che ha portato tre anni dopo alla realizzazione del primo album, “Il Circo Mangione”, vincitore del premio Ciampi. Erriquez (voce e chitarra acustica e ritmica), Finaz (chitarra virtuosa e solitaria e cori), Donbachi (contrabbasso e basso), Orla (chitarra elettrica e tastiere), Nuto (batteria), e Cantax (tecnico del suono), girano l’Italia insieme da 15 anni con la stessa formazione, anche se hanno recentemente sostituito le percussioni di Ramon con la fisarmonica di Alberto Beccucci (proveniente dai Camillocromo) e la tromba e il flicorno di Rocco Brunori. Facendo ballare il pubblico dei festival e delle feste progressiste, portando in lungo e in largo il nome Bandabardò, in onore di quell’altra Bì-Bì, quella Brigitte a cui hanno dedicato anche un remake della celebre canzone a lei intitolata, con il brano “B. B.” presente nel loro primo album. Il richiamo all’attrice francese è chiarissimo anche nel titolo del secondo lavoro da studio della Banda, “Iniziali Bì-Bì”, disco che contiene quello che tutt’ora può essere considerato uno dei loro classici, quel “Beppeanna” dall’inconfondibile inizio («Attenziò, contentraziò, ritmo e vitalità») e che sarebbe poi diventato una sorta di inno del gruppo toscano. Nel 2000 arriverà “Mojito Footbal Club”, molto apprezzato dalla critica, ma sarà con “Bondo Bondo”, nel 2002, che il gruppo otterrà il meritato successo internazionale, con un tour che li vedrà sui palchi di Spagna, Francia e Svizzera. Nel 2004 la Banda fa “Tre passi avanti”, titolo del nuovo album ed emblema del salto di qualità definitivo. È l’anno dell’autobiografia “Vento in faccia” e dell’omonimo Dvd live. Incominciano anche le collaborazioni con colleghi illustri: Daniele Silvestri (“Cohiba”), Max Gazzé, Patti Pravo, Paola Turci, Modena City Ramblers. Seguono il greatest hits “Fuori Orario”, gli album di inediti “Ottavio”, “Allegro ma non troppo”

IL CONCERTO Sul palco gli Almamediterranea, in chiusura di serata un dj set di Balentia Sound System

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LE TRE TAPPE DEL TOUR Il tour Scaccianuvole, parte da Santa Maria Navarrese stasera per poi arrivare il 13 a Quartu Sant’Elena, per poi tornare verso nord il 14 ad Alghero.

e “Sette x uno”, un disco inciso insieme a Giobbe Covatta, David Riondino, Enzo Iacchetti, Ascanio Celestini, Dario Fo e Davide Enia per aiutare la campagna di Save the children organizzata in favore della scolarizzazione in una regione del nord Etiopia. Un gruppo in costante attività tra date live (già più di 1000 in carriera) e album da studio, che in Sardegna porterà le note e i testi di “Scaccianuvole”, ultimo lavoro uscito il 3 maggio di quest’anno. Dal “Il Mago Scaccianuvole” a “Hanno ragione loro”, dodici tracce che richiamano ancora una volta le atmosfere folk rock e la formazione politica di sinistra della band, tra riferimenti ai festini di Arcore (“Godi”) e omaggi a personaggi storici del panorama comunista marxista mondiale (“Rosa Luxemburg”). «Siamo oppressi da una volgare nuvolaglia che sovrasta il nostro meraviglioso Paese. Vorremmo un cielo sereno. Vorremmo liberarci da queste nuvole», ha dichiarato Erriquez in un’intervista all’Unità. E quale luogo potrebbe essere migliore della Sardegna per provare a trovare un po’ di sole.

IL GRUPPO Nasce l’8 marzo 1993 da un’idea di “Erriquez” Greppi, cantante francolussemburghesefiorentino.

IL FESTIVAL

Il reggae impazza in Campidano

I

l Medio cCampidano si risveglia dopo la cancellazione dei sempre più numerosi festival e concerti. Stasera parte nel centro sportivo “Paradise” di Pabillonis il Medio Jamaicano Reggae Festival. La seconda edizione della rassegna si concluderà il 15 nella spiaggia “Torre dei Corsari” nella Costa Verde. La manifestazione è ideata e organizzata dall’associazione culturale “Unity Culture”, già attiva da anni nella promozione e nell’organizzazione di eventi culturali e musicali nel Sud Sardegna, con la collaborazione dell’asso-

ciazione “Arvure Birdi” e il patrocinio della Provincia del Medio-Campidano. Il festival, oltre ad offrire uno spaccato della migliore scena reggae sarda, ha anche l’obiettivo di promuovere il territorio. La scorsa edizione si è svolta nel territorio di Guspini con oltre 2500 presenze durante tutta la durata del festival e facendo esibire più di 20 tra band e sound systems sardi ed internazionali. Durante il Festival verranno organizzati degli stages di danza africana e capoeira con la possibilità di assaggiare le pietanze tipiche dell’A-

I GIORNI Da oggi nel centro sportivo “Paradise” di Pabillonis. Ultima serata il 15 a “Torre dei Corsari” frica e del Brasile, oltre che quelle della Sardegna. Sul palco di stasera: Train to roots (srd) + Gappy ranks (jam), Zaman (srd), Dub in island. Dj: Ramboy selecta (uk), Isla sound + Mama Marias + Miss Mychela + Sista kinky (ita). Sabato: Arawak + General

levy (uk), Mellow mood (ita), Arrokibi roots (srd), Jahmendo (srd). Dj: Skaramucci (jam), Isla sound + special guest Don Fiku. Domenica tributo al re del reggae “Bob Marley” a 30 anni dalla sua scomparsa con: The Rude Bwoys, Mamavibe (srd), Bunna (Africa Unite), Paolinho (Train to roots), Momar (Zaman), Raphael (Eazy Skankers). Dj: Bass conquerors + Dr. boost, Tu shung peng + Raphael (eazy skankers). Lunedì a Torre dei Corsari dalle 21 selezione musicale con Isla sound, a seguire presentazione del cd compilation “Ghetto Cuba reggae party” prodotta dalla Cuba rec in collaborazione con la unity culture. Ad alternarsi sul palco tutti i migliori cantanti della scena


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VENERDÌ 12 AGOSTO 2011

VISIONI

ALCINEMA CAGLIARI

Sala 9

ARENA VILLA MUSCAS Via Sant’Alenixedda, 2 - Tel. 070271709 Sala 1 La donna che canta Ore 21.30 CINECLUB NAMASTE Via Ospedale, 4 - Tel. 3290380299 Sala 1 Chiusura Estiva CINE TEATRO ALKESTIS Via Loru, 31 - Tel. 070306392 Sala 1 Chiusura Estiva

h

CINETECA SARDA Viale Trieste, 126 - Tel. 070275271 Sala 1 Riposo

h

CINEWORLD ❆▲ho Viale Monastir, 128 - Tel. 0702086096 Sala 1 Diario di una schiappa 2 Ore 18.30-22.30 Sala 1

Tekken Ore 20.30

Sala 2

Sala 3

Sala 4

Sala 5

Sala 6

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 18.45-21.45 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.30

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.20-22.00

Sala 10

Hanna

Sala 11

Diario di una schiappa 2 Ore 20.00-22.10

Ore 19.50-22.15

Sala 12

Diario di una schiappa Ore 19.50

Sala 12

L’ultimo dei templari

❆h

CINE TEATRO NANNI LOY ❆▲ho Via Trentino, 15 - Tel. 070201691 Sala 1 Chiusura Estiva

le trame

Ore 21.55 Sala 13

Almeno tu nell’universo Ore 20.15-22.25

MURAVERA SPAZIO ONE WAY Localita’ Costa Rei Sala 1 Le donne del sesto piano Ore 21.30

SESTU THE SPACE CINEMA CINECITY ❆▲ho Loc. More Corraxe - C/O Centro Comm.le La Corte del Sole - Ex S.S. 131 Km 10,800 - Tel. 0702281700 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte: Parte II Ore 19.30-22.10 Sala 2

Grease - Brillantina Ore 18.10-20.20-22.30

Sala 3

Almeno tu nell’universo Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 4

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 18.45-21.30

Diario di una schiappa Ore 20.30

Sala 4

Diario di una schiappa 2 Ore 18.30-22.30

Hanna

Sala 5

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.30-21.15

Hanna Ore 20.00-22.30

Ore 20.00-22.30 Sala 7

Horror Movie Ore 18.15-20.30-22.30

Sala 6

Sala 8

Grease - Brillantina Ore 20.00-22.30

Sala 7

Horror Movie Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 9

I pinguini di Mister Popper Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 8

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 19.00-21.30

GREENWICH D’ESSAI Via Sassari, 67 - Tel. 070666859 Sala 1 Chiusura Estiva

❆h

SPAZIO ODISSEA Viale Trieste, 84 - Tel. 070271709 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲h

Sala 9

Tekken

Sala 10

Captain America: il primo vendicatore Ore 20.00-22.30

Ore 18.30-20.30-22.30

THE SPACE CINEMA LE VELE ❆▲ho Via delle Serre (Quartucciu) - Tel. 892111 Sala 1 Per sfortuna che ci sei Ore 19.55-22.05 Sala 2

Grease - Brillantina Ore 19.30-22.00

Sala 3

Tekken Ore 19.35-21.45

Sala 4

I pinguini di Mister Popper Ore 18.30-20.30-22.30

Sala 11

Cars 2

Sala 11

Hanna

SASSARI MODERNO ▲ho Viale Umberto, 18 - Tel. 079236754 Sala 1 Riposo

Sala 5

Horror Movie Ore 18.25-20.30-22.35

Sala 6

Captain America: il primo vendicatore Ore 18.40-21.20

QUATTRO COLONNE ❆▲ho Via Vittorio Emanuele - Tel. 079239369 Sala 1 Chiusura Estiva

Sala 8

I pinguini di Mister Popper Ore 20.15-22.25 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 19.30-22.20

TORRALBA CARLO FELICE ❆▲ho Via Carlo Felice - Tel. 079847354 Sala 1 Chiusura Estiva

CARBONIA NUOVO SUPERCINEMA ❆▲ho Via Satta, 53 - Tel. 078164251 Sala 1 I pinguini di Mister Popper Ore 18.30-20.30-22.30

IGLESIAS CINEWORLD ❆▲ho Localita’ Monte Figu - Tel. 078133510 Sala 1 Chiusura Estiva

SANT’ANNA ARRESI MODERNO Via Cagliari, 2 - Tel. 0781966744 Sala 1 Riposo

SASSARIESTATE CINEMA Cortile scuola media N. 2 Sala 1 Rabbit Hole Ore 21.15 TEATRO VERDI Via Politeama - Tel. 079239479 Sala 1 Riposo

ILMETEO

❆▲h

GUSPINI CINETEATRO MURGIA Via pio Piras, 2 - Tel. 3290344291 Sala 1 Chiusura Estiva

❆ho

LUNAMATRONA TRE CAMPANE Piazza Italia, 6 - Tel. 070939010 Sala 1 Chiusura Estiva

▲ho

SAMASSI ITALIA Piazza Italia, 4 - Tel. 0709388041 Sala 1 Chiusura Estiva

▲h

NUORO MULTIPLEX PRATO ❆▲ho Localita’ Prato Sardo - Tel. 085413000 Sala 1 The Conspirator Ore 21.00 Sala 2

I pinguini di Mister Popper Ore 20.40-22.40

Sala 3

Captain America: il primo vendicatore 3D Ore 20.30-22.50

Sala 4

Harry Potter e i doni della morte: Parte II Ore 21.10

Sala 5

Grease - Brillantina Ore 20.30-22.40

DORGALI

Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 20.30

Sala 7

TEATRO CIVICO OZIERI ho Via Sebastiano Satta - Tel. 079758666 Sala 1 Riposo

Ore 21.00 Harry Potter e i doni della morte - Parte II 3D Ore 18.30-21.00

CINEMA TEATRO OLBIA ❆▲ho Viale delle Terme, 2 - Tel. 078928773 Sala 1 I pinguini di Mister Popper Ore 20.00-22.30 Sala 2

OZIERI

Ore 18.30

Sala 12

OLBIA

ALGHERO MIRAMARE ❆▲h Piazza Sulis, 1 - Tel. 079976344 Sala 1 La vita e’ una cosa meravigliosa Ore 18.30-21.30

CENTRO CULTURALE Via Veneto - Tel. 3485673199 Sala 1 Chiusura Estiva

TORTOLI’ GARIBALDI ❆▲ho Corso Umberto, 57/59 - Tel. 0782622088 Sala 1 Benvenuti al Sud Ore 21.45 Sala 1

Cars 2 Ore 19.00

▲ho Sala 2

Il ventaglio segreto Ore 19.30-22.00

I PINGUINI DI MISTER POPPER Genere Commedia Anno 2010 Durata 95 minuti Regia Mark Waters Con Jim Carrey, Carla Gugino Trama Uomo d’affari, cinico e disinteressato e padre assente e anaffettivo, Mr Popper riceve la notizia della morte del padre, durante una spedizione in Antartide e dell’eredità che gli ha lasciato: un gruppo di pinguini. Non imbalsamati, ma reali! Dopo l’iniziale difficoltà di adattamento, Il suo appartamento di New York si trasformerà in un parco dei divertimenti invernale e il suo lavoro finirà ad un passo dal baratro...

HANNA Genere USA, GB, Germania Anno 2011 Durata 111 minuti Regia Joe Wright Con Saoirse Rona, Cate Blanchett Trama Addestrata ad uccidere già prima di essere una bambina, Hanna è cresciuta nelle zone più solitarie e selvagge della Svezia. In virtù di questa durissima formazione, infusale dal padre, un ex agente della CIA, Hanna, divenuta un’adolescente sui generis, senza amici e senza amori, viene spedita in missione di morte in giro per l’Europa dallo stesso padre.

GREASE - BRILLANTINA Genere Musicale Anno 1978 Durata 110 minuti Regia Randal Kleiser Con John Travolta Trama Danny, dopo aver conosciuto durante le vacanze una dolce ragazza australiana, Sandy, con cui ha trascorso tutta l’estate, rientra a scuola e riprende le vesti da dongiovanni, convinto che Sandy sia ripartita per l'Australia. Quando casualmente la ritrova nella sua scuola media superiore, ricomincia a suon di tira e molla la loro frequentazione…

ALMENO TU NELL'UNIVERSO Genere Commedia Anno 2011 Durata 90 minuti Regia Andrea Biglione Con Giulia Elettra Gorietti Trama Storie di ventenni, tra ribellioni, passioni e grandi amori. I giovani protagonisti sono Marco, “black boy”, arrabbiato con la vita e con il padre, e il suo amico Andrea, piacione ed estroverso. Le loro vite scorrono alla stessa maniera fino a quando incontrano il “grande amore”...

I guardiani del destino Ore 22.00

TEMPIO PAUSANIA CINEMA GIORDO Via Asilo 2 - Tel. 0796391508 Sala 1 Chiusura Estiva

▲o

BUDONI ARENA BUDONI Via Trieste, 19 Sala 1 Harry Potter e i doni della morte - Parte II Ore 21.30

LA MADDALENA ARENA LA CONCHIGLIA Via Principe Amedeo Giardini Pubblici Sala 1 Rio Ore 21.45 PRIMO LONGOBARDO Lungomare Amm. Mirabello Sala 1 Chiusura Estiva

PALAU ARENA EFFETTO NOTTE Via Nazionale, 113 Loc. Montiggia Sala 1 I pinguini di Mister Popper Ore 21.45

SAN TEODORO ARENA SAN TEODORO Via Magenta nei pressi del complesso scolastico Sala 1 Che bella giornata Ore 21.30

SANTA TERESA DI GALLURA CINEMA ARENA Via Capo Testa, 6 - Tel. 0789754684 Sala 1 Cars 2 Ore 21.30 CINEMA TAPHROS Centro Taphros - Tel. 0789754684 Sala 1 Chiusura Estiva

❆ho

ORISTANO MULTISALA ARISTON Via Diaz, 1A - Tel. 0783212020 Sala 1 Chiusura Estiva

❆▲ho

GHILARZA JOSEPH ❆h Corso Umberto I, 211 - Tel. 078554047 Sala 1 Chiusura Estiva

SANTA GIUSTA MOVIES MULTISALA ❆▲ho Localita’ Zinnigas - Tel. 0783359945 Sala 1 Chiusura Estiva LEGENDA

❆ h o ▲

Aria condizionata Acceso disabili Servizio bar Dolby sourround


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