Promemoria - storie e figure della Memoteca Pian del Bruscolo, numero 1

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la memoria delle cose

macchie di vita

i quilts di Carolyn Guyer DI

CRISTINA ORTOLANI

Ogni quilt racconta una storia, e infatti nel 1995 il tradizionale copriletto mosaico statunitense è stato anche protagonista di un film dal cast all star, quasi tutto al femminile, How to make an american quilt (1995, regia di Jocelyn Moorhouse con, tra le altre,Wynona Rider,Anne Bancroft, Jean Simmons, uscito in Italia col titolo Gli anni dei ricordi: non un capolavoro, ma, secondo il Morandini, almeno garbato e gentile). Di lana come le vecchie coperte dei pionieri; di seta per le dame dell’età vittoriana, al quilt è stato riconosciuto in anni recenti lo status di espressione d’arte, e il patchwork (letteralmente: lavoro con le pezze), diffuso sotto altri nomi da tempi remoti in tutte le culture, è divenuto oggetto da museo. Musealizzazione a parte, ciò che importa qui è la forza evocativa di questi frammenti tessuti, tenuti insieme da punti ritmati e costanti come un respiro quieto. I quilts di Carolyn Guyer, artista visuale e teorica di ipertesti e nuovi media (Carolyn è Director of web development del Vassar College dello stato di New York, uno dei più prestigiosi atenei degli U.S.A.), aggiungono ai frammenti recuperati i segni prodotti dalle azioni dell’uomo: Carolyn utilizza infatti esclusivamente tele provenienti da biancheria da tavola, centrando l’attenzione sui materiali segnati dall’uso. Ho sempre immaginato le macchie sulle tovaglie come dei segni connessi alla storia delle persone. Noi quattro siamo a tavola, stiamo parlando, uno si alza per rispondere al pianto di un bambino, la tavola sobbalza, il vino si versa. Per me, io non vedo una gran differenza tra quel segno e qualcuno che deliberatamente passa sulla tela un pennello intinto nel colore. Ecco come vedo questo quilt. Una collezione di storie e tele rovinate restituite alla loro bellezza, di nuovo utili (Carolyn Guyer, 7 Luglio 2010). Sant’Angelo in Lizzola e Tavullia, Estate 2010. Carolyn Guyer e il marito Michael Joyce, come lei teorico di ipertesti e, attualmente, Associate Professor of English and Director of the Center for Electronic Learning and Teaching del Vassar College (Poughkeepsie, New York); in alto e sullo sfondo: due quilts di Carolyn Guyer, dettagli

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