La stanza dei ricordi - Pesaromemolab

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Piazza Vittorio EmanuElE, oggi Piazza dEl PoPolo (giĂ Piazza maggiorE, Piazza grandE)

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Non è casuale la scelta di aprire alla città la Stanza dei ricordi in occasione della festa di San Terenzio, il nostro patrono. La festa e la processione per le vie del centro storico con l’urna del Santo sono tuttora momenti nei quali riaffiora forte il senso di appartenenza alla città e alla sua storia. Ma dire “San Terenzio” a Pesaro è anche, per molti, andare con un sorriso al glorioso Circolo cattolico fondato nel 1892, la cui attività negli anni Cinquanta è documentata dalle immagini a destra. Un lavoro dedicato a questo tema è in preparazione: se hai notizie, fotografie e documenti al riguardo puoi segnalarli nel Quaderno all’ingresso o nella bacheca finale, scrivendo a cristina@cristinaortolanistudio.it, info@pesaromemolab.it o, ancora, telefonando al 348 2292021. Grazie!

tutti i rituali hanno la capacità di SvolgerSi adeSSo, in QueSto iStante. Mircea eliade, 1949


Me l’ha detto un uccellino le storie di

PesaroMeMolab in 140 caratteri

A sinistra: Ginestreto, 1941. Antidio Corsini ‘dirige’ alcuni musicanti della Banda di Ginestreto (raccolta Raffaella Corsini, Pesaro); a destra: Ginestreto (Pesaro) - Il Borgo, cartolina dei primi del ‘900 (edizioni Vittorio Stein, Venezia; Archivio storico Diocesano, Pesaro).

#Ginestreto, 1900 - 1960. La voce di un #clerino, fantasmi e il #ciambellone della #nonna. La storia da cui è nata l’idea di #pesaromemolab.

Il ConCerto dI GInestreto @elvezIa BaronCIanI, nerIna GattonI e armando GalantI, raffaella CorsInI e la ParroCChIa dI san PIetro In rosIs dI GInestreto Pesaro,Via Branca, 2011. La facciata di Palazzo Fronzi poi Spada con la lapide che ricorda i fratelli Adolfo e Alberico Spada (fotografia Fausto Schiavoni, Pesaro). A sinistra: una pagina del ricettario di Costanza Croce Porta, che reca in copertina la data 1874; Costanza nel 1861 (raccolta Concetta Mattucci, Pesaro).

#Pesaro, 1860 e dintorni. #Nonsoloeroi per le memorie di famiglia dei Conti Spada: da Costanza Porta a D’Azeglio l’Italia si fa anche a tavola. l’ItalIa è servIta @ConCetta mattuCCI e fausto sChIavonI

#Via_Branca, 1937. Intraprendente gelataio crea la prima pizzeria di #Pesaro. Autarchiche delikatessen: biscotti di farina di #lupini. Pesaro, anni Trenta-Quaranta del ‘900: la Rosticceria Ventrella (raccolta Remo Fiorani, Pesaro).

CuCIna autarChICa e la PrIma PIzza In CIttà @remo fIoranI

1954. Corrispondenza tra l’autore di #Don_Camillo e il suo attendente Bendino Magi, #selcino vissuto nei luoghi del #San Bartolo.

“Pedalo e fotografo, fotografo e pedalo”. Massimo Magi e il suo archivio: migliaia di scatti documentano angoli della nostra provincia.

Da sinistra: Bendino Magi (1935 circa) e alcuni scatti realizzati da Massimo Magi durante le sue escursioni in bicicletta (raccolta Massimo Magi, Pesaro).

GIovannIno e Il suo attendente - Il CIClIsta fotoGrafo @massImo maGI

Da sinistra: Americo Bertúccioli in un ritratto degli anni Trenta del ‘900; Pesaro, anni Sessanta del ‘900. Americo (al centro), insieme con il nipote Ariodante (a sinistra) e il pronipote Amedeo; la copertina di una antologia curata da Americo, pubblicata da Treves nel 1926 (raccolta Laura Bertúccioli e Daniele Volpini, Fano).

Vita avventurosa di un professore elegante, tra #Pesaro, Livorno, Grénoble. Non manca una dama misteriosa, dal nome aristocratico: Ghislaine.

amerICo BertúCCIolI, “le Professeur” @laura BertúCCIolI, danIele volPInI, rIna Bellomarì e Il BloGGer dI Gand Dalla raccolta della Famiglia Vitali: a sinistra: “Angoli che scompaiono”, Domenico Vitali ritratto da Marisa Betti nel 1976 (I premio alla XV Rassegna interregionale di pittura e fotografia del Circolo INPS di Milano); a destra, la copertina del trattato Apicoltura di F. Gerboni (Trento, 1900), appartenuto a Domenico Vitali.

Nonno Domenico e le api, Amedeo e i cestoni, Roberta e le uova nel pagliaio. Una fotografia da primo premio e il declino della mezzadria vIta da mezzadrI @amedeo e roBerta vItalI, GIulIa vItalI

Novilara, anni Sessanta del ‘900. I fratelli Delbianco: Guerrino e, in secondo piano, Gino; a destra, la lucerna ritrovata da Guerrino Delbianco durante i lavori agricoli nel podere di via Casale (raccolta Marco Delbianco, Novilara).

#Novilara, anni Sessanta del ‘900. La terra della #necropoli restituisce piccoli tesori, tra cui una lucerna d’ottone del II secolo d.C.

#Novilara, 1946. Con don Terenzio Cecchini nasce il Circolo ACLI. I giovani al #bettolino; arriveranno poi il cinema, la TV, la #bocciofila.

novIlara, una laPIde e una luCerna - Il ‘BettolIno’ @marCo delBIanCo e Il CIrColo aClI dI novIlara

Assurta agli onori della cronaca per il seggio 43, dove votava Forlani, la scuola di #Cerreto_ di_Novilara torna in un’affettuosa filastrocca. una sCuola e una fotoGrafIa @marIs GaldenzI

Novilara, 1964 (raccolta Marco Delbianco, Novilara)

#Arzilla, 1913. Vedova vende fazzoletto di terra a soci della Cooperativa_di_Consumo. 1934 - 1966. Dal #Dopolavoro_Fascista al #Circolo_ARCI. santa marIa dell’arzIlla, Il CIrColo @ GIlBerto GIanGolInI e Il CIrColo arCI dI santa marIa dell’arzIlla


#Zitella, insegnante e collezionista MTB raccoglie nella sua #wunderkammer tracce di vita (minerale, animale e vegetale) della sua città.

Maria Teresa Badioli nel dicembre 2009 (raccolta privata, Pesaro). Da sinistra: uno dei Quaderni nei quali Maria Teresa Badioli annotava i risultati delle sue ricerche e un ventaglio pubblicitario della modisteria Rosina Lugli di Pesaro (anni Trenta del ‘900; archivio Maria Teresa Badioli 2010).

La ziteLLa cuRiosa @maRia teResa badioLi (1926-2010) Da sinistra: Pesaro, 1961. Luigi Cermatori davanti al palazzo di famiglia in costruzione, (foto Semprucci, Pesaro); le vetrine del negozio Cermatori negli anni Sessanta del ‘900 (raccolta Giuliana Cermatori Cecchini, Pesaro); Pesaro, 1948-1950. Il banco di tessuti di Umberto Lucenti. Nella foto, da sinistra: Giorgio e Pietro Lucenti, figli di Umberto, Santina Cerri, sua moglie, il commesso Fernando Bocconi detto Bucon (raccolta Giorgio Lucenti, Pesaro). A destra: Senigallia, anni Cinquanta del ‘900. Florindo Valchera con i suoi articoli Zed - Solingen e la Topolino giardinetta in metallo (raccolta Giorgio Valchera, Pesaro).

Tra #Pesaro e la Romagna, gli ambulanti ne sanno una più del diavolo. E la #Peppina dell’omonimo caffè sul #Trebbio guarda sorniona.

RicoRdi d’occasione @GioRGio Lucenti, GioRGio VaLcheRa, GiuLiana ceRmatoRi e Luciano cecchini, e Giannino Pentucci Il sogno di ogni #memory_hunter*: una sporta di foto (quasi) anonime rovesciata sul tavolo diventa spunto per un’avvincente #caccia_al_tesoro. omiccioLi eRPaLice, tomba @maRceLLo bacciaGLia, naRio GnaccoLini, ezio maLeRba, sisto taGLiafeRRi e La bibLioteca di boRGo santa maRia Da sinistra: il Bar Gino negli anni Cinquanta del ‘900 (raccolta Emilia Filippetti, Pesaro); Giancarla De Angelis sulla spiaggia e in una foto da bambina (anni Quaranta del ‘900); con la palla rossa, Simonetta De Angelis (raccolta Simonetta De Angelis, Pesaro).

stoRie

Dal 1870 la #Banda_di_Candelara accompagna la vita del paese. Con i complimenti di #Dario_Fo e @lorenzojova, e la benedizione di due papi.

di Pizzi, tuiLes e toRRoni @emiLia fiLiPPetti, simonetta de anGeLis

Marzo 2012. Due immagini della sede della Banda di Candelara (raccolta privata, Pesaro)

“non staVamo nei Panni” @La banda di candeLaRa “Straniera ai politici patteggiamenti”. Che altro aggiungere? la S.O.M.S. di Candelara, nello Statuto del 1896. Prosit.

Nel 1924 seguendo il Metauro arriva a #Candelara la Famiglia Roscetti: norcini, soldati, contadini. E il “ministro” della #trebbiatura. iL “ministRo” @La famiGLia Roscetti

Da cent’anni l’osteria del Borgo di #Candelara. Riaperta con successo -una tantumper San Giovanni (2012).#Lupini, #porchetta e vino buono.

s.o.m.s @La società oPeRaia di mutuo soccoRso di candeLaRa Con #Nobili giovanetto apprende i rudimenti dell’arte della stampa e nel 1875 apre in proprio.Vita di #Gualtiero_ Federici, tipografo artista.

Saverio e la Merica, bikini e valencienne, il #Bar_Gino, il torrone e certe paste da leccarsi i baffi.Tutto insieme, da un angolo di #Piazza_del_Popolo.

Candelara, 1979. Osteria del Baffon (fotografia Alberto Paoletti, Candelara)

osteRia deL ‘baffon’ @La famiGLia GioRGi, aLbeRto PaoLetti

Premiata Officina d’Arti Grafiche G. Federici, Pesaro; carta intestata del 1900 (dalla tesi di laurea di Cinzia Cangiotti).

Naturalmente si parla di un anemometro, che vertiginosamente vorticava via col vento. All’#Osservatorio_Valerio,diretto dal professor #Pio_Calvori.

tiPi aRt nouVeau

Le PaLLe di caLVoRi

@cinzia canGiotti e La bibLioteca di ViLLa fastiGGi

Appassionato raccoglitore di memorie ginestretesi ci riporta al via: #il paese_dei_nonni. Memorie buone, per augurare a tutti #buone_memorie.

@GabRieLLa PRocacci e La bibLioteca di baia fLaminia

Ginestreto, 1930-1935. Maria Ranocchi Mosca con la sua scolaresca e una pagina del registro dove sono indicate le sedi presso le quali fu in servizio. A sinistra: Ginestreto, fine anni Sessanta del ‘900.Volantino promozionale della III Sagra della Quaglia (raccolta Pier Luigi Tonti, Ginestreto - Pesaro).

QuaGLie a GinestReto @PieR LuiGi tonti, maRia Rita tonti e iL ciRcoLo GinestRetese




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