Promemoria - storie e figure della Memoteca Pian del Bruscolo, numero 1

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ritenendo fondamentale istruire non solo i proprietari, ma anche gli agricoltori, che non trovavano spazio nell’Istituto Tecnico, si adoperò per l’istituzione di una Scuola domenicale per gli agricoltori, che venne realizzata a San Pietro in Calibano e di cui si occupò direttamente3. La stessa convinzione in merito all’istruzione dei coloni, alimentò nel Guidi l’idea di istituire, con l’aiuto del Governo, una Colonia Agraria. Nel 1874 l’Accademia smise di occuparsi della Scuola di Agraria visto che le sezioni di Agrimensura e di Agronomia erano state affidate all’Istituto Tecnico; pertanto orientò il suo interesse sulla realizzazione di un’istituzione capace di impartire nozioni più pratiche piuttosto che teoriche e per questo nel 1876 deliberò di istituire una Colonia Agraria allo scopo di istruire i giovani figli dei mezzadri alla razionale coltura dei campi… . Gli ingegneri Eugenio Sinistrario e Romolo Mengaroni4, soci accademici, presentarono il progetto del fabbricato per ospitare la Colonia; nel maggio 1876 tutto era pronto quando si presentò l’occasione di comperare, a prezzo relativamente contenuto, una splendida Villa [Caprile] nelle vicinanze

della città, che per estensione dei fabbricati e per avere annesso un podere, parte in piano e parte in colle, era particolarmente adatto all’impianto della Colonia. Nell’adunanza del consiglio del 16 giugno, l’Accademia ne deliberò l’acquisto. Negli anni che seguirono, le cure dell’Accademia furono quasi esclusivamente rivolte allo sviluppo della sua Colonia Agraria; a questo fine furono volte le attenzioni del Consiglio Direttivo, ma soprattutto del professor Costantino Grilli. L’istruzione che vi si impartiva non solo riguardava le materie agrarie, ma anche quelle di istruzione generale, giacchè saggiamente si volle che i rozzi campagnoli, insieme all’educazione agraria, ingentilissero l’animo e il cuore. L’opera del Grilli, d’intesa con l’Accademia, non si limitò alla Scuola, ma comprese anche l’organizzazione di numerose conferenze teorico-pratiche nei vari Mandamenti della Provincia; in pratica fu un precursore delle successive cattedre ambulanti. I buoni risultati ottenuti resero necessario pensare ad un maggiore sviluppo della Colonia di Caprile, ma la cronica carenza di mezzi finanziari spinse l’Accademia a rivolgersi allo Stato per l’ottenimento di un

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