Prato Review n.60

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Il regista pratese Matteo Querci ci porta nel mondo dove è nato il suo primo flm di Teresa Favi

38 ED È SUBITO SPETTACOLO

Gli ospiti della dodicesima edizione del Prato Film Festival

40 CAVALLO DI RAZZA

La mostra al Museo del tessuto che rende omaggio a Walter Albini di Francesca Lombardi

44 PECCI-PRETORIO ANDATA E RITORNO

Due luoghi dove l’arte si rigenera con mostre ed eventi unici di Sabrina Bozzoni

Il nostro incontro con Paolo Hendel che da quarant’anni maneggia la rara arte di far ridere pensando

48 MODA Fashion rainbow di Francesca Lombardi

11 EDITORIALE Sound on 12 AGENDA SPETTACOLO 14 AGENDA MOSTRE 16 LO SGUARO DA FUORI Il Solito Dandy. Sogni colorati di Martina Olivieri 18 GIULIANO GORI: IL SIGNORE DELL’ARTE CONTEMPORANEA di Stefano Pezzato
LA SOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE
28
Teresa Favi
di
34 SE LA CINEPRESA TI PRENDE...
n. 60
pratoreview
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pratoreview

54 THE KING OF COLORS

Il primo libro dedicato alla vita e allo stile irripetibile del grande stilista pratese Enrico Coveri di Virginia Mammoli

60 RIFLETTORI SUL BACKSTAGE

Luci e ombre. Faccia a faccia con il manager musicale pratese

Giacomo Coveri di Martina Olivieri

64 SPAZIO COME ME

Il Garibaldi Milleventi.

Tutti gli eventi da non perdere fno a giugno di Teresa Favi

66 I MIGLIORI VINI DI PRATO

Un report dalla classifca 2024 della guida dedicata al meglio del patrimonio enoico regionale ‘Eccellenza di Toscana’

70 PARADISO DI DOLCEZZA

Un viaggio zuccherato nel mondo di Camilla Bakery

74 I WANT TO BREAK FREE

Daniela Righi ci racconta le tendenze 2024 per gli occhiali da sole

76 SEMPRE AL TUO FIANCO

Pratoallarmi, da quasi cinquant’anni a servizio della tua serenità con soluzioni tecnologiche e su misura

78 SHOT ON SITE

81 PRATO ESSENTIAL GUIDE

82 MESSAGGI DALLE STELLE

n. 60

DIRETTORE RESPONSABILE

Matteo Parigi Bini

MODA

Francesca Lombardi

REDAZIONE

Sabrina Bozzoni, Teresa Favi, Francesca Lombardi, Virginia Mammoli, Martina Olivieri

CONTRIBUTORS

Claudio Cannistrà, Stefano Pezzato

FOTO COVER

Fabrizio Fenucci

Archivio Alfa Castaldi, Archivio Museo del Tessuto, Ela Bialkowska, Augusto Biagini, Franco Bottino, Carlo Fei, Dario Garofalo, Francesco Giannella, Claudio Giusti, Nicco Leone, Carlo Mogiani, Pasquale Paradiso, Erika Pellicci, Ottavia Poli

GRAFICA

Melania Branca, Clelia Giardina

DIRETTORE COMMERCIALE

Alex Vittorio Lana

PUBBLICITÀ

Nicola Brigandì, Gianni Consorti, Alessandra Nardelli, Monica Ofdani

SOCIETÀ EDITRICE

Alex Vittorio Lana, Matteo Parigi Bini via Cristoforo Landino, 2 - 50129 Firenze - Italia tel +39.055.0498097

redazione@gruppoeditoriale.com

Registrazione Tribunale di Prato - n° 5/2009 del 10.03.2009

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STAMPA

Baroni & Gori - Prato

pratoreview
periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Questo

SOUND ON

TUTTI SINTONIZZATI SU PRATO, LA CITTÀ DALLE MILLE ARTI

Diamo il benvenuto alla primavera con un numero ricco di arte, moda, musica, cinema e spettacolo. A cominciare dallo speciale ritratto di Prato sulle orme di Giuliano Gori, l’illuminato collezionista ed esperto d’arte contemporanea scomparso all’inizio del 2024, che ha in parte cambiato il volto stesso della città, grazie a opere diventate simbolo di Prato, come la Forma squadrata con taglio di Henry Moore, per i pratesi ‘il buco’. Omaggio a un altro grande pratese è il cofee table book edito dalla nostra casa editrice dal titolo Enrico Coveri. The King of colors, il primo libro dedicato alla vita e allo stile irripetibile del grande stilista, che con i suoi colori e le sue scintillanti paillettes ha rivoluzionato le passerelle di Parigi. Ancora moda al Museo del Tessuto, con un altro iconico stilista italiano Walter Albini, raccontato attraverso abiti, accessori e tessuti, insieme a disegni, bozzetti, schizzi, fotografe, riviste di moda e documenti d’archivio. Tema mostre, la prima retrospettiva italiana su Alfredo Volpi è in scena al Centro Pecci, mentre il Museo di Palazzo Pretorio amplia la sua esposizione con la nuova sala Dai Depositi al Museo. Artisti del ‘400 e del ‘500. Spazio poi alla comicità irresistibile di Paolo Hendel, che il 14 aprile torna in città per il Tipo Festival, portando in scena Toscanacci alla manifattura tessile Omega Filati, ma che è anche tra i personaggi di un nuovo flm made in Prato, Non aprite quella bara, che ci siamo fatti raccontare dal regista Matteo Querci, mentre Prato è pronta per la nuova edizione di Prato Film Festival. Ancora cinema, ma anche musica, spettacolo, reading, con gli appuntamenti da non perdere de Il Garibaldi Milleventi. Di musica parliamo poi con Giacomo

Coveri - perché la creatività è nel Dna - giovane manager musicale di artisti tra cui Il Solito Dandy, uno dei protagonisti dell’ultima stagione di X Factor, torinese di nascita con seconda casa a Prato, con cui abbiamo chiacchierato delle sue canzoni e dei suoi luoghi preferiti in città.

Infne, i grandi vini pratesi all’interno di Eccellenza di Toscana 2024, la nuova guida di AIS Toscana, edita da Gruppo Editoriale.

11 PRATOREVIEW EDITORIALE

L’ARTE RINASCE IN CITTÀ, TRA CLASSICO E CONTEMPORANEO ART TIPS

CENTRO PECCI

Fino al 9 giugno a prima retrospettiva di Alfredo Volpi in un’istituzione italiana. La mostra ricostruisce la lunga e prolifca produzione del pittore modernista brasiliano, nato a Lucca nel 1896, presentando una vasta selezione del suo repertorio pittorico insieme a una serie di documenti che ne attestano il percorso artistico e il ruolo centrale avuto nell’arte brasiliana del Novecento, fno al 9 giugno.

Fino al 5 maggio il Centro Pecci celebra quest’anno il centenario della nascita della storica e critica d’arte Lara-Vinca Masini con la mostra Lara-Vinca Masini. La memoria del futuro, a

cura di Stefano Pezzato. Da non perdere infne Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci: un percorso spiazzante che rilegge le opere raccolte dal Centro, selezionandone oltre 50 tra le circa 1200 acquisite o donate dal 1988 a oggi. Fontana, Boetti, Warhol, Richter, Kounellis, Bonvicini, Schnabel e Fumai, questi alcuni dei grandi artisti presenti nella collezione.

PALAZZO PRETORIO

Il Museo di Palazzo Pretorio di Prato celebra quest’anno i 10 anni dalla sua inaugurazione. Momento centrale il 12 aprile con l’inaugurazione della nuova Sala espositiva Dai Depositi al Museo. Artisti del ‘400 e del ‘500, al

primo piano dell’ex Monte dei Pegni, che amplieranno l’oferta museale. Tornano così visibili Opere provenienti dai depositi, come le pitture di Tommaso di Piero Trombetto, di Zanobi Poggini, di Michele delle Colombe, di Ludovico Buti e di Stefano Pieri.

MUSEO DEL TESSUTO

Fino al 22 settembre , il Museo del Tessuto dedica a Walter Albini una grande retrospettiva; Il talento, lo stilista ripercorre un ventennio di attività del creativo con più di trecento oggetti in mostra - oltre alla moda propriamente detta, ci saranno fotografe, schizzi e documenti inediti.

VILLA ROSPIGLIOSI

Fino al 5 maggio, Il verme e il ragno di Andrea d’Amore, esposizione il cui aspetto fabesco e simbolico. Visitabile invece dal 12 maggio al 28 luglio Ad Naturam di Antonio Fiorentino, mostra scultorea i cui corpi umani dal sapore divinatorio emergono come alberi.

CASSERO MEDIEVALE

Con Fauna di Carlo Romiti, fno al 26 maggio, arriva una cosmogonia di animali allo stato brado.

Cavalli, cervi, cani, cinghiali - e qualche sparuto essere umano - popolano lo spazio del Cassero Medievale, che diventa allegoria del rapporto tra la nostra civiltà e la natura.

12 PRATOREVIEW AGENDA MOSTRE
CENTRO PECCI VILLA ROSPIGLIOSI
Un locale dal respiro internazionale con cucina fusion e cocktail non convenzionali

Dinamismo, versatilità e divertimento caratterizzano il locale aperto dal martedì alla domenica a partire dalle 19:00 fino all’after dinner.

Ricette tradizionali rivisitate danno vita a qualcosa di nuovo e orginale sia nella preparazione che nell’impiattamento, questo il concept alla base del progetto MAG56.

Qui è possibile fermarsi per un aperitivo, per una cena o per bere un drink.

Il brunch della domenica, l’appuntamento da non perdere.

Via Don Giuseppe Arcangeli 56, Prato (PO)

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BAR & home CATERING | EVENTI PRIVATI | CENE AZIENDALI

TRA PROSA E MUSICA

GLI SPETTACOLI E I CONCERTI ATTESI IN QUESTA PRIMAVERA

APRILE

Il 14, Paolo Hendel con Andrea Kaemmerle e Riccardo Goretti, porta in scena Toscanacci, un monologo comico a tre, alla manifattura tessile Omega Filati per il Tipo Festival. Dal 16 al 21, al Metastasio, Alessandro Benvenuti, va in scena con Lieto fne. Il 19, al Circolo La Libertà a Viaccia, concerto conclusivo della 19esima edizione di Sounds on Friday con l’Abbey Road Dixie Band. Il 27, a Il Garibaldi Milleventi, Ginevra di Marco dedica il suo concerto-evento al partigiano Beppe Fenoglio.

MAGGIO

Dal 7 al 12, al Fabbricone, Leonardo Capuano mette in scena Il riformatore del

mondo di Thomas Bernhard, uno dei capolavori dell’autore austriaco. Il 9, al Politeama, il Direttore stabile della Camerata Strumentale Jonathan Webb dirige il concerto fnale della stagione sinfonica, pagine di Busoni (Berceuse élégiaque), Grieg (Concerto in la minore op. 16 per pianoforte e orchestra) e Sibelius (Sinfonia 5), al pianoforte Beatrice De Maria. Il 15, a Il Garibaldi Milleventi, concerto di Tricarico che presenta il suo nuovo Faccio di tutto tour 2024, seguito il 16 dalla replica di Bruna è la notte portato in scena dall’afasciante a ttore toscano Alessandro Riccio. Il 16, al Politeama, approda una prima nazionale per l’operetta che segna il ritorno

del regista toscano Sandro Querci che porta a Prato un tocco di allegria con L’acqua cheta di Augusto Novelli, un afresco unico su carattere e caratteristiche di uno spirito ormai quasi perduto, in versione integrale, come non viene più rappresentata da molti anni, con un cast di performer toscani di rilievo internazionale. Il 17 sempre al Politeama chiude la stagione teatrale il balletto Bayadère. Il regno delle ombre frmato dal Nuovo Balletto di Toscana, diretto da Cristina Bozzolini, lo spettacolo vincitore del premio Danza & Danza 2021, con la coreografa frmata da Michele Di Stefano. Una Bayadère contemporanea, molto lontana dalla versione ot-

tocentesca, intrisa di esotismo con bramini e pascià, disegnata da Marius Petipa sulle musiche celeberrime di Ludwig Minkus. La prima rappresentazione avvenne a San Pietroburgo, al Teatro Bolshoi Kamenny il 23 gennaio 1877. La scena del balletto ‘Il regno delle ombre’ è uno dei pezzi più celebrati del balletto classico, spesso rappresentato come pezzo a sé stante.

GIUGNO

Dal 6 all’8 negli spazi esterni di Ofcina Giovani la 4° edizione dell’Of Tune Festival ofre tre giorni nel segno del post-punk, dello psych pop e dello stoner rock. Due palchi, 15 live con band da Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Irlanda e Italia.

14 PRATOREVIEW AGENDA SPETTACOLO
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SOGNI COLORATI

NEL MONDO DE IL SOLITO DANDY, APPASSIONATO CANTAUTORE

CHE HA TRASFORMATO IN CANZONI I DISEGNI DELL’INFANZIA DI MARTINA OLIVIERI

16 PRATOREVIEW LO SGUARDO DA FUORI
IL SOLITO DANDY INSIEME AL SUO MANAGER PRATESE GIACOMO COVERI

Facendo tesoro di ogni forma d’arte appresa nel tempo Fabrizio Longobardi, in arte Il Solito Dandy, ha trasformato la sua realtà fatta di ricordi, sogni e disegni realizzati da piccolo in compagnia del nonno in dolci e sincere melodie, che oggi sono amate da grandi e piccini. Torinese di nascita, ma pratese di adozione, il giovane cantautore ci ha portato nel suo mondo, fatto di pensieri, paure, meraviglie e pastelli colorati.

Come mai hai scelto questo nome d’arte?

Il soprannome Dandy nasce tra i banchi di scuola. Poi con un amico d’infanzia abbiamo aperto un canale YouTube dove pubblicavo tutte le mie canzoni e degli sketch con lui mascherato, l’avevamo chiamato - un po’ per caso - Il Solito Dandy. Con gli anni mi sono accorto che mi piaceva l’idea che tutti possano sentirsi speciali nella loro normalità, o viceversa, normali nella loro specialità.

Il tuo primo ricordo legato alla musica e quando hai capito di voler far diventare questa passione un lavoro?

Da bambino ascoltavo la musica sinfonica a casa dei nonni, mio nonno mi ha insegnato il potere dell’arte in ogni sua forma come strumento d’espressione Dipingevamo assieme sul balcone ed era un modo per inventarmi un mondo tutto mio, un modo per sentirmi libero e poter viaggiare con la fantasia. Da adolescente ballavo dietro la tenda guardando le ombre, con lo stereo che in sottofondo passava la musica pop. Poi la sera prima del mio esame di terza media, mia madre mi ha portato all’arena di Verona insieme a mia sorella per sentire gli Who dal vivo. È stato incredibile, tanto che il giorno dopo volevo già fare con la chitarra quello che facevo con i pennelli ed il disegno.

C’è un artista, un album o un brano che ha contribuito a farti prendere questa strada?  Gianni Rodari con le favole e le flastrocche, il cinema di Federico Fellini e Walt Disney, le canzoni di Lucio Dalla e, ultimamente, la fgura di Alejandro Jodorowsy.

Sei stato uno dei protagonisti dell’ultima stagione di X Factor, cosa ti porti dietro di questa esperienza?

X Factor è stata un’occasione meravigliosa per potenziarmi umanamente e professionalmente, scoprire e rivalutare lati del mio carat-

tere e creare rapporti unici con i miei compagni d’avventura.

Attraverso le tue canzoni sembra quasi di essere al centro di un flm, da dove nasce questo approccio alla scrittura?

Penso proprio dalla mia vicinanza, fn da piccolo, con il disegno. Prima di sentirle le canzoni le vedo. Immagino abbia contribuito anche il mondo operistico tipo la Turandot e i flm d’animazione come Fantasia o I Tre Caballeros di Walt Disney, dove la musica aveva un ruolo davvero importante. Mi piace l’idea che una canzone possa avere il potere di portarti altrove. Sei spesso a Prato grazie al tuo manager, Giacomo Coveri. Che rapporto hai con questa città?  Giacomo è il mio angelo custode e mi ha fatto scoprire Prato un po’ alla volta. Ogni volta che lo vado a trovare, trovo un pezzo nuovo di città che mi lascia davvero sorpreso, come Chinatown o il Centro Pecci. Prato è un po’ una seconda casa, quando giro per strada le persone mi riconoscono e parliamo come se fossi uno di famiglia.

C’è un luogo di Prato a cui sei particolarmente afezionato e perché?

La Piccola Birreria! Mi piace la sua dimensione intima e familiare ma sempre aperta a nuovi incontri: da chi commenta la partita a chi parla di discografe dimenticate, questo posto mi fa sentire a casa.

Qualche progetto per il futuro che puoi anticiparci?

In questo periodo sto scrivendo tanto e mi sto preparando per i live. Il 20 aprile sono a Roma ed il 23 a Milano. E chissà che non passi anche per Prato, sarebbe bello!

17 PRATOREVIEW LO SGUARDO DA FUORI
TORINESE DI NASCITA MA PRATESE DI ADOZIONE, FABRIZIO LONGOBARDI, IN ARTE IL SOLITO DANDY, È UN GIOVANE E TALENTUOSO CANTAUTORE CHE HA PARTECIPATO ALL’ULTIMA EDIZIONE DI X FACTOR CON MELODIOSE E SINCERE CANZONI D’AMORE CHE HANNO CONQUISTATO TUTTI
ANDY WARHOL, RITRATTO DI GIULIANO GORI , 1974. COLLEZIONE GORI, FATTORIA DI CELLE
DI STEFANO PEZZATO GIULIANO GORI: IL SIGNORE DELL’ARTE CONTEMPORANEA
HENRY MOORE, FORMA SQUADRATA CON TAGLIO , 1969-1970. PIAZZA SAN MARCO, PRATO

Ricordare Giuliano Gori, l’afermato imprenditore nato a Prato nel 1930 e trapiantato a Pistoia dal 1970, ma soprattutto l’illuminato collezionista ed esperto d’arte contemporanea scomparso all’inizio del 2024, vuol dire ripercorrere le principali iniziative e sfde di un protagonista infuente della vita culturale toscana nel secondo Novecento e sottolineare il suo straordinario lascito sul piano dell’identità artistica, in un’area così ricca di storia che egli ha contribuito a proiettare sempre avanti: “Il segreto - diceva - è perpetuare; credere e continuare a migliorare, ad avere un rapporto diverso con l’opera d’arte”. Grazie all’apertura e al crescente sviluppo della sua azienda commerciale di tessuti, inizialmente a Prato e situata da decenni vicino al casello autostradale di Calenzano, Gori ha avuto l’opportunità di girare il mondo e andare a conoscere gli artisti, per ‘inseguire’ la sua vera passione condivisa con la moglie Pina, trasmessa inoltre ai fgli Patrizia, Fabio, Paolo, Stefania e in successione ai suoi nipoti. Il “tarlo del collezionismo” da lui stesso indicato come “parte del DNA”, unito all’incontro diretto e allo scambio sistematico con gli artisti, ha favorito nuove forme di mecenatismo d’arte contemporanea, che egli ha coltivato personalmente nell’ultimo mezzo secolo, nella cornice unica della settecentesca Villa Celle con annesso parco e fattoria alle porte di Pistoia, e ha difuso in altri luoghi come la Città della Scienza di Bagnoli (Napoli), il Parco della Padula di Carrara, il giardino della Villa Medicea di Quarrata (Pistoia).

‘IL SEGRETO - DICEVAÈ CREDERE
E CONTINUARE AD AVERE UN RAPPORTO DIVERSO CON L’OPERA D’ARTE’

zione in piazza San Marco a Prato della monumentale Forma squadrata con taglio (1969-1970) di Henry Moore, già esposta al Forte di Belvedere a Firenze nel 1972, diventata quindi simbolo di modernità del contesto urbano pratese. In seguito, alla Biennale di Venezia del 1976, l’incontro con l’artista israeliano Dani Karavan, autore di forme battezzate col termine ‘archiscultura’, ha gettato le basi per la nuova concezione di ‘arte ambientale’, ovvero opere da produrre in stretto rapporto con il contesto che le accoglie. In seguito alla promozione di Due ambienti per la pace di Karavan al Forte di Firenze e nel Castello di Prato nel 1978 e alla proposta irrealizzata di un imponente Monumento al vento di Tramontana dello stesso Karavan sulla sommità del Monte Calvana che sovrasta Prato, nel 1982 ha inaugurato il progetto di una vita: la Collezione Gori a Celle, un afascinante ‘laboratorio creativo’in feri, dove i maggiori artisti del mondo sono stati invitati a immaginare e realizzare le proprie opere col solo vincolo di rispettare la natura del luogo. Gori è stato il vero ‘deus ex machina’ di questa rinnovata relazione fra arte e natura, l’ideatore di un luogo ideale dove si incontrano il sapiente lavoro della terra e le fantastiche creazioni dell’arte, fnalizzate a generare nuove armonie (vedi il doppio volume Arte ambientale / Art in Arcadia, Torino 1993; la mostra itinerante in Giappone, Arcadia in Fattoria di Celle – Gori Collection, 1999-2000; la mostra Historia y naturaleza: La Collecion Gori all’IVAM di Valencia, 2003).

Nel 1973, insieme all’amico Loriano Bertini, Gori è stato l’artefce della colloca-

Davanti al cancello d’ingresso di Villa Celle, sulla strada provinciale montalese, nel 1986 Gori ha fatto realizzare il magni-

21 PRATOREVIEW ITINERARI ARTE
ANSELM KIEFER, IL GRANDE CARICO , 2006-2007. BIBLIOTECA SAN GIORGIO, PISTOIA DANI KARAVAN, TEMPO , 2008. ROTATORIA DEL CASELLO AUTOSTRADALE A1, CALENZANO (FIRENZE)
ALCUNE OPERE DELLA COLLEZIONE GORI ALLA FATTORIA DI CELLE, MODELLO DI ARTE AMBIENTALE TRA PRATO E PISTOIA CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO

fco Grande Ferro Celle di Alberto Burri, oggi riconosciuto quale emblema segnaletico della collezione d’arte ambientale. Adagiato sulle antiche mura di Prato, in via Pomeria, nel 1993 ha promosso la collocazione del Mazzocchio di Ben Jakober e Yannick Vu, a suggerire una continuità fra passato e presente, fra ingegno e produzione; nello stesso anno, a seguito dell’attentato di via dei Georgofli ha favorito la donazione di decine di opere in forma di Risarcimento: Artisti contemporanei per gli Ufzi

Per la Cattedrale di Prato, nel 2000-2001 ha fatto commissionare all’artista Robert Morris il nuovo altare con ambone e candelabro, accompagnati da un’installazione nel chiostro; nel nuovo Padiglione ospedaliero per l’emodialisi a Pistoia, fra 2002 e 2005 ha fatto realizzare interventi site-specifc di sette artisti; per la nuova Biblioteca San Giorgio di Pistoia, nel 2006-2007 ha invitato l’artista Anselm Kiefer a realizzare un’opera imponente, Il grande carico; per lo svincolo autostradale di Calenzano, nel 2008 ha fatto produrre la gigantesca ruota di Dani Karavan associata all’inarrestabile scorrere del Tempo; instancabilmente, nel 2012 ha favorito donazioni signifcative di opere

di Jacques Lipchitz alla Galleria degli Uffzi di Firenze e al Museo di Palazzo Pretorio a Prato, continuando in parallelo ad alimentare la propria raccolta d’arte.

In questa nota sintetica non possiamo dimenticare il suo tentativo, nel 1980, di far acquisire ed esporre in permanenza alle scuderie medicee di Poggio a Caiano l’eccezionale collezione d’arte contemporanea di Giuseppe Panza di Biumo (ceduta dal 1984 al MoCA di Los Angeles); quindi il suo coinvolgimento diretto nell’apertura della Fondazione Marino

Marini a Pistoia nel 1984 e, in qualità di socio fondatore, nell’avventura del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato a partire dal 1988. La sua tenacia nel seminare e difondere l’arte riecheggia oggi nell’immaginario della Toscana, nell’attenzione radicata ai parchi e giardini d’arte contemporanea, nella presenza crescente di opere di grandi artisti contemporanei nei centri urbani e nel territorio.

L’immagine che meglio lo rappresenta è anch’essa opera di un grande artista, Andy Warhol, che nel 1974 ha ritratto Gori in posa ravvicinata, mentre ci rivolge uno sguardo fugace, proprio di chi è di passaggio e ci indica la strada.

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BEN JAKOBER E YANNICK VU, MAZZOCCHIO , 1993. VIA POMERIA, PRATO
DI FAMIGLIA dal 1963 VIA ETTORE SAMBO, 54 - 59100 PRATO - TEL. 0574 650050 FAX 0574 652472 - info@sartisrl - sartiascensori.it
ASCENSORI
ASCENSORI, MONTACARICHI
PAOLO HENDEL (FIRENZE, 1952) COMICO, CABARETTISTA, ATTORE E COMMEDIOGRAFO

LA SOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE

IL NOSTRO INCONTRO CON PAOLO HENDEL CHE DA QUARANT’ANNI MANEGGIA LA RARA ARTE DI FAR RIDERE PENSANDO

DI TERESA FAVI - FOTO FABRIZIO FENUCCI

Volto emblematico del panorama comico italiano, noto per i suoi personaggi strampalati e per la sua ironia grafante (… chi può dimenticare Carcarlo Pravettoni), Paolo Hendel è impegnato da mesi in un tour teatrale con il monologo Niente Panico! scritto insieme a Marco Vicari e diretto da Gioele Dix. Ma tra una serata e l’altra ha trovato il tempo per una parte nel nuovo flm del pratese Matteo Querci, con la sceneggiatura di Tommaso Santi Non aprite quella porta, e in aprile torna a Prato per il Tipo Festival, portando in scena Toscanacci alla manifattura tessile Omega Filati. Quando e perché si è appassionato al mondo dello spettacolo?

È passata ormai una quarantina d›anni da quando, con una buona dose di incoscienza, sono salito per la prima volta su un palcoscenico con la stravagante idea di far ridere il prossimo, e magari di farlo ridere anche parlando di ciò che non mi piace o mi fa paura. È una sorta di bisogno fsiologico per esorcizzare le cose brutte della vita. Quando ci riesci è come prendere una boccata d’aria buona, fa bene alla salute, e poterlo fare sera dopo sera in un teatro insieme al pubblico è il massimo per me.

Le cose brutte, purtroppo, restano tali ma almeno la notte dormi più leggero.

Se lo ricorda il suo primo show?

Mi ricordo che un giorno, all’improvviso, decisi di salire su un palcoscenico,

sorprendendo anche me stesso. Non avevo preparato nulla, né pensato a cosa dire. Seguii l’impulso del momento. Mi servì a capire che averne voglia è importante, ma prepararsi qualcosa da dire lo è ancor di più! Leggendo la sua flmografa colpiscono alcuni straordinari titoli nei quali ha recitato, come Speriamo che sia femmina e La notte di San Lorenzo, e i grandi registi con cui ha lavorato. Quale, fra tutti, le ha lasciato un segno?

Ogni flm è stata un’occasione preziosa per imparare qualcosa. Certo, il ricordo di Mario Monicelli e dei Fratelli Taviani, ora che anche Paolo, dopo Vittorio, se n’è andato, è un ricordo che pesa e che ci fa sentire il grande vuoto che questi straordinari registi hanno lasciato. Nel suo universo sono entrati attori, registi, uomini della cultura forentini e pratesi da David Riondino a Sergio Staino, da Roberto Benigni a Leonardo Pieraccioni. Qual è secondo lei, e alla luce della sua esperienza, la qualità più evidente almeno di questi quattro personaggi citati?

Il mio amico David Riondino è il principale responsabile della mia ‘scesa in campo’, per così dire. Se ho cominciato a ‘fare il grullo’ in giro per i teatri italiani è stata soprattutto colpa sua. Lo accompagnavo ai suoi concerti vestito da cameriere, gli portavo da bere e tra una sua bella canzone e l’altra, a sorpresa

29 PRATOREVIEW
COVER CINEMA
IN DUE SCENE DELLO SPETTACOLO NIENTE PANICO! DIRETTO DA GIOELE DIX

mi spaccavo una mela in testa. Il pubblico restava nel dubbio se prenderla a ridere o farmi ricoverare... Quando negli anni ‘80 ho visto per la prima volta Roberto Benigni dal vivo, una sera in piazza Santa Croce a Firenze, è stata per me una folgorazione. Non pensavo si potesse far ridere, e quanto, dicendo quelle cose e in quella maniera. Fu amore a prima vista. Leonardo Pieraccioni mi ha fatto il più bel regalo: il ruolo di Pippo ne Il ciclone. Cosa potevo volere di più? È stato un gran godimento giocare con lui e gli altri attori e attrici del flm. Non riesco a capacitarmi del fatto che siano già passati quasi trenta anni! Spero sempre in un Ciclone trent’anni dopo.  Sergio Staino, vignettista, geniale disegnatore satirico, è stato un grande Maestro per tutti noi. Se n’è andato lo scorso ottobre, dopo più di dieci mesi di ospedale. Senza di lui e senza Bobo, la sua creatura, siamo tutti più soli. E più tristi.

IL SUO PRIMO FILM È STATO

‘A OVEST DI PAPERINO’ COI GIANCATTIVI

Il suo primo flm è un titolo molto amato dai pratesi A ovest di Paperino di Alessandro Benvenuti, flm d’esordio dei Giancattivi. L’aneddoto più divertente?   Fu molto bello essere lì, accanto ai Giancattivi, nel loro periodo migliore.  Athina Cenci, Francesco Nuti e Alessandro Benvenuti. Poter scherzare con loro. Durante la scena in cui mi spaccavo un cocomero in testa - inutile dire - che ci scappava da ridere ma alla fne Benvenuti ebbe Il suo primo flm è un titolo molto amato dai pratesi A ovest di Paperino di Alessandro Benvenuti, flm d’esordio dei Giancattivi. pietà di me e dette lo stop.

Come è nato il personaggio che l’ha resa celebre in tutta Italia, Carcarlo Pravettoni, e com’è stato lavorare tanti anni con la Gialappa’s a Mai dire goal?

Carcarlo Pravettoni è nato grazie alla Gialappa’s Band, devo tutto a Giorgio

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COVER CINEMA
CARCARLO PRAVETTONI, PARODIA DI UN CINICO UOMO D’AFFARI, NACQUE NEGLI ANNI ‘90 GRAZIE ALLA GIALAPPA’S BAND

Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto. E a Walter Fontana, autore e voce della imperdibile sigla che introduceva Pravettoni. È stato davvero un bel periodo trovarmi a giocare con loro ogni settimana. Col governo che abbiamo speravo che uno come Pravettoni lo facessero almeno ministro e devo dire che sono molto deluso dal fatto che sia stato così ingiustamente trascurato...  Ci parla dei suoi più recenti progetti?

‘SONO DIVENTATO UN COMICO PER ESORCIZZARE
LE COSE BRUTTE DELLA VITA’

Niente panico! è un monologo comico che ho dedicato al mio amico Sergio Staino. L’unico modo per evitare il panico è guardare la realtà dietro la lente d’ingrandimento dell’ironia e esorcizzare le tante cose brutte di questi nostri tempi con una sana risata. Se e quando ti riesce.  Non aprite quella bara è il primo flm di Matteo Querci. Quando Matteo mi ha parlato per la prima volta del flm mi ha colpito per il suo entusiasmo e mi ha subito contagiato. Ha fnanziato lui stesso, in prima

persona, l’intero progetto, e non è stata una ‘cosetta’ da niente. Grazie a lui ho potuto conoscere e apprezzare un bel gruppo di brave attrici e bravi attori. Nel flm interpreto un piccolo ruolo e la disponibilità, la generosità e la professionalità di Matteo Querci sono state un grande sostegno per me e per tutti noi. E fatemi aggiungere che Daniele Botteselle è un grande direttore della fotografa. In più torno a Prato il 14 aprile con Toscanacci, con Andrea Kaemmerle e Riccardo Goretti. Un monologo comico a tre: un ‘trilologo’, praticamente!

Sicuramente Prato è per lei una città familiare se non altro per la vicinanza con Firenze e perché ha calcato molte volte le scene del Politeama… Qual è lo spirito di Prato secondo lei e cosa apprezza di più di questa città?

Prato è una città viva che produce cultura. Quella delle Manifatture Digitali

Cinema è una realtà importante e non è l’unica. Sotto la sua ala sono nati il flm di Querci e tanti altri progetti.

32 PRATOREVIEW COVER CINEMA
HA GIRATO FILM CON ALCUNI GRANDI REGISTI TRA CUI MONICELLI, I TAVIANI, LUCHETTI, LA VON TROTTA, PIERACCIONI

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PRATO Via Garibaldi, 117 Tel. 0574.607.575 AGLIANA (PT) Via Roma, 76 Tel. 0574.673.393 PRATO DRY OUTLET Via Garibaldi, 72 Tel. 0574.25.838 WWW.DANIELARIGHI.IT | OTTICA.RIGHI@GREENVISION.IT
ALCUNI MOMENTI DURANTE LE PRIPRESE DEL FILM NON APRITE QUELLA BARA A LUCCHIO (SOTTO) E VICO PANCELLORUM (SOPRA)

SE LA CINEPRESA TI PRENDE...

IL REGISTA PRATESE MATTEO QUERCI CI PORTA NEL MONDO DOVE È NATO IL SUO PRIMO FILM

DI TERESA FAVI

Quattro settimane di lavorazione in Toscana per la commedia del regista pratese Matteo Querci, Non aprite quella bara. Una produzione molto local, a partire dalla sceneggiatura frmata dallo stesso regista e da Tommaso Santi, in collaborazione con Micol de Angelis, le scene girate tra i piccoli borghi di Lucchio, Vico Pancellorum e il Ponte del Diavolo a Lucca, Piteglio, Prato e il Mugello; senza contare l’alta percentuale di attori toscani da Francesco Ciampi a Paolo Hendel, da Gaia Nanni a Barbara Enrichi.

Tra le presenze internazionali nel cast, Tomas Arana, che vanta nel curriculum grandi campioni d’incasso a partire da Bodyguard – guardia del corpo (era lo psicopatico che cercava di uccidere Whitney Houston).

Altre sue partecipazioni importanti in Il gladiatore, Caccia ad ottobre rosso, L’ultima tentazione di Cristo, Pearl Harbor, L.A. Confdential, e il volto storico dei thriller,

l’irlandese David Brandon scelto spesso anche da Lamberto Bava e Michele Soavi. Per il regista pratese, il primo lungometraggio dopo una lunga serie di esperienze in qualità di autore di video corporate per multinazionali come Nestlè, General Electric, Tetrapak e Korber. Per l’organizzazione mondiale della lana ha diretto un video trasmesso al Victoria and Albert Museum di Londra. Matteo quando e come è nata l’idea di girare questo flm?

L’idea è nata all›inizio di settembre 2021, quando ho scoperto il pittoresco paese di Lucchio tra Bagni di Lucca e San Marcello Pistoiese. Spinto dalla curiosità decisi di salire fn lassù. Sono bastati pochi passi per capire che ero capitato nel luogo perfetto per ambientare la storia che avevo in mente.

Quali sono state le location pratesi coinvolte?

Durante le riprese, abbiamo lavorato in diverse location a Prato. Alcuni spazi dell’Istituto Marco Polo sono stati tra-

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STORIE CINEMA
MATTEO QUERCI

ALCUNI MOMENTI DURANTE LE RIPRESE

DEL PRIMO LUNGOMETRAGGIO DI MATTEO

QUERCI BASATO SU UNA SCENEGGIATURA

REALIZZATA A QUATTRO MANI

CON TOMMASO SANTI

NEL CAST DEL FILM, NOMI IMPORTANTI

DA PAOLO HENDEL A TOMAS ARANA

(AL CENTRO A DESTRA), GAIA NANNI

E FRANCESCO CIAMPI, BARBARA ENRICHI

E ORFEO ORLANDO

sformati in un carcere attraverso un dettagliato lavoro di scenografa.

Abbiamo inoltre girato scene in alcuni ufci e trascorso una notte di riprese nell’Ofcina Omar per la realizzazione di una delle scene più suggestive e rilevanti del flm, che vanta anche la partecipazione di Tomas Arana, attore hollywoodiano.

Ci racconta una storia divertende del periodo in cui avete girato il flm?

Mi ero letteralmente innamorato dell’interno della casa della signora Laura. Un giorno, durante l’ennesima trattativa, Laura, indicando la televisione in cucina, mi disse che le sembrava troppo piccola. Al nostro successivo sopralluogo, ci presentammo con una televisione enorme. Et voilà.

Due parole sul cast che vanta anche alcuni nomi importanti da Paolo Hendel a Tomas Arana, alle belle interpretazioni di Gaia Nanni e Francesco Ciampi…

La scelta degli attori è sempre un momento cruciale per un regista.

difcoltà e condizioni particolari. In che modo la città ha supportato questo suo lavoro cinematografco?

Nella lunga preparazione del flm, la città di Prato ha giocato un ruolo fondamentale, avendo lavorato negli spazi di Manifatture Digitali Cinema, dove abbiamo organizzato i casting, incontrato gli attori e pianifcato l’intero processo di produzione. Matteo come è nata la sua passione per il cinema?

La mia passione per il cinema nasce dall’infanzia, proprio come nascono i sogni più autentici.

Prato ha avuto un ruolo nella formazione di questa sua passione?

‘A PRATO HO MOSSO I PRIMI PASSI. BENIGNI E NUTI MI HANNO ISPIRATO MOLTO NEL MIO CAMMINO TRA VIDEO-ARTE E CINEMA’

Nel flm ho collaborato con attori che conoscevo da tempo, come Tomas Arana, Francesco Ciampi, Barbara Enrichi e Orfeo Orlando, oltre ad altri talenti con cui ho avuto il piacere di lavorare per la prima volta, tra cui Paolo Hendel, Gaia Nanni, David Brandon e Alessio Sardelli. Ciò che ha reso questa esperienza così speciale è stata l’armonia e il legame professionale e umano che si è creato all’interno del gruppo.

Questo rapporto ci ha permesso di affrontare le sessioni di riprese con tranquillità, anche quando si presentavano

Di Prato ho assorbito quella mentalità imprenditoriale, lo spirito di sacrifcio e la creatività che contraddistinguono il nostro tessuto sociale. È a Prato che ho mosso i primi passi, lavorando con aziende tessili che mi hanno oferto l’opportunità di mettermi alla prova. Inoltre, la ricca tradizione cinematografca di Prato ha avuto un impatto profondo su di me.

Benigni e Nuti, su tutti, oltre a intrattenermi mi hanno ispirato nel percorrere il mio cammino professionale.

Il lavoro che le ha dato più soddisfazione fnora?

Il primo lavoro per il quale sono stato retribuito. Era con Fabrizio Dolf, una bellissima pubblicità per un’azienda che produce penne di grande prestigio.

Il suo luogo più caro della città?

Il Convitto Cicognini rappresenta per me non solo un edifcio scolastico, ma un crocevia di amicizie durature e di preziosi ricordi.

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STORIE CINEMA
PRATO FILM FESTIVA È LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA INTERNAZIONALE IDEATA E DIRETTA DA ROMEO CONTE CON IL VICEDIRETTORE JACOPO BUCCIANTINI PADRINO DI QUESTA EDIZIONE L’ATTORE GIORGIO COLANGELI, TRA I PROTAGONISTI DEL FILM DI PAOLA CORTELLESI

ED È SUBITO SPETTACOLO

GLI OSPITI DELLA DODICESIMA EDIZIONE DEL PRATO FILM FESTIVAL

Il cinema torna protagonista a Prato con la dodicesima edizione del Prato Film Festival, la manifestazione cinematografca internazionale ideata e diretta da Romeo Conte, che quest’anno va in scena in quattro location: il Convitto Nazionale Cicognini, il Liceo Scientifco Copernico, Manifatture Digitali Cinema e lo spazio Garibaldi/Milleventi. Cinque giorni di eventi e incontri che terminano il 13 aprile, con proiezioni, eventi collaterali, premiazioni e appuntamenti con artisti e personalità del cinema, con la conduzione dei giornalisti e critici cinematografci Giovanni Bogani e Federico Berti. Come negli scorsi anni, tanti gli ospiti attesi a Prato per la kermesse. Tra questi l’attore e regista Alessandro Benvenuti e il regista e sceneggiatore Ugo Chiti - celebrati con flm intramontabili come Zitti e mosca e Benvenuti in casa Gori - i registi Neri Parenti (regista delle commedie di Natale con protagonista Christian De Sica e del prequel di Amici miei uscito nel 2011) e Lorenzo Borghini, il vignettista di satira Vauro Senesi, gli attori Barbara Enrichi, Luc Merenda - l’attore francese icona di flm polizieschi italiani degli

anni ’70, premiato al Festival venerdì 12 nella serata di proiezione di Milano trema: la polizia vuole giustizia - Nando Paone, Massimo Paganelli, Bruno Santini, Giulio Beranek, Alessio Sardelli e altri ancora.

Padrino di questa edizione, l’attore Giorgio

Colangeli, tra i protagonisti di C’è ancora domani, il flm diretto e interpretato da Paola Cortellesi, campione d’incassi 2023 al box offce italiano e candidato ai David di Donatello con 19 nomination, tra cui miglior flm.

5 GIORNI DI OSPITI, PROIEZIONI E INCONTRI: GRANDE CINEMA A PRATO

Presenti anche alcuni dei personaggi della serie-evento Mare Fuori: Serena Codato (alias Gemma), Agostino Chiummariello (Gennaro) e Antonio De Matteo (Lino), premiato dal Festival per la sua interpretazione nel flm Piano piano di Nicola Prosatore.

Oltre ai cortometraggi in gara per le sezioni

Diritti Umani, Young World, Mondo Corto, Corti Italia Dramma, Commedia e Ambiente, in programma tra i lungometraggi anche uno dei capolavori di Francesco Nuti, Ad ovest di Paperino, proiettato sabato 13 alle 17, nel teatro di Manifatture Digitali Cinema intitolato al grande attore pratese scomparso lo scorso giugno.

39 PRATOREVIEW FOCUS CINEMA
SOPRA: WALTER ALBINI PER DIAMANT’S, P/E 1971. SOTTO: VOGUE ITALIA, APRILE 1971. P/E 1971, WALTER ALBINI PER MONTEDORO

CAVALLO DI RAZZA

LA MOSTRA AL MUSEO DEL TESSUTO

CHE RENDE OMAGGIO A WALTER ALBINI

DI FRANCESCA LOMBARDI

Quarant’anni fa scompariva prematuramente l’uomo che ha creato il made in Italy, ma non ha avuto il tempo di viverselo: con Walter Albini nasce lo stilista italiano, allora neologismo, cioè la fgura che si occupa di impostare e indirizzare lo stile delle collezioni moda, inclusi gli accessori; con lui inizia del prêt-à-porter, per come lo intendiamo

oggi. L’industria italiana è in turbinosa ascesa e Albini, audace, geniale e rivoluzionario, da vero cavallo di razza non si fa travolgere. Anzi guida l’ascesa della moda a braccetto con l’industria tessile. Solo una malattia improvvisa e fulminante - forse Aids, allora coperto dall’ombra del tabù - interrompe la sua cavalcata. E quell’Italia in corsa di inizio anni ’80 lo dimentica troppo in fretta. La mostra di Fondazione Museo del Tessuto Walter Albini. Il talento, lo stilista, a cura di Daniela Degl’Innocenti ed Enrica Morini, fno al 22 settembre, rende omaggio al geniale stilista e pioniere assoluto del made in Italy. Una rilettura di tutto il percorso professionale di un protagonista della moda

WALTER ALBINI, GENIALE STILISTA E PIONIERE ASSOLUTO DEL MADE IN ITALY, AL MUSEO DEL TESSUTO

italiana tra la fne degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta, nata da un lungo lavoro di ricerca condotto dalle curatrici allo scopo di delineare un ritratto dello stilista, per molti quasi sconosciuto. Per la prima volta la mostra afanca a materiali grafci – disegni, bozzetti, schizzi, fotografe, riviste di moda e documenti d’archivio – moltissimi abiti, accessori e tessuti spesso inediti e mai esposti, permettendo così di ricostruire l’intera storia creativa di Albini, dalle prime esperienze come illustratore e disegnatore di moda alle ultime collezioni degli anni Ottanta. Punto di partenza per la realizzazione del progetto è stata la Collezione Walter Albini del Museo del Tessuto, acquisita grazie a una cospicua donazione di Paolo Rinaldi, collaboratore di Albini, pervenuta tra il 2014 e il 2016: un patrimonio che comprende oltre 1.700 oggetti tra bijou, bozzetti, disegni, fotografe, documenti, libri, abiti e tessuti appartenuti allo stilista, che documentano gli interessi, la creatività e la grande capacità progettuale dello stilista. La mostra si sno-

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DALL’ALTO IN SENSO ORARIO: ALCUNE ILLUSTRAZIONI FIRMATE WALTER ALBINI; WALTER ALBINI PER MONTEDORO COLLEZIONE P/E 1971, UN RITRATTO DEL 1973 DELLO STILISTA DALLE PRIME ESPERIENZE COME ILLUSTRATORE E DISEGNATORE DI MODA ALLE ULTIME COLLEZIONI DEGLI ANNI OTTANTA

da in tutti gli spazi del museo su una superfcie di oltre 1.000 metri quadrati e, parallelamente alla carriera da stilista, approfondisce anche altri aspetti dell’estro creativo di Albini, come la passione per il teatro, per il cinema e per il design di interni. Nella sala delle collezioni storiche al piano terra saranno ripercorsi gli anni della formazione, dagli esordi come disegnatore per riviste di settore alle collezioni unitarie, passando per le collaborazioni con Baldini, Krizia, Billy Ballo, Cadette, Paola Signorini, Princess Luciana, Glans, Annaspina, Cole of California, Ideacomo, Montedoro, Diamant’s, Misterfox, Sportfox, Basile, Callaghan, Escargot (dal 1959 al 1972). Al piano superiore, vengono presentate le creazioni a marchio WA presentate a Londra, Venezia e Roma tra il 1973 e il 1974, e capi della seconda linea Misterfox. Infne, nell’ultima sala espositiva del primo piano trovano spazio gli anni da 1975 al 1983 con l’Alta Moda, le collezioni realizzate in collaborazione con Trell, Mario Ferrari, Lanerossi e Lane Grawitz. Nato come Gualtiero Angelo Albini a Busto Arsizio il 3 marzo 1941, il giovane Walter Albini frequenta l’Istituto d’Arte, Disegno e Moda di Torino: racconterà che è l’unico ragazzo in una scuola di sole donne. A 17 anni diventa illustratore delle sflate d’alta moda per giornali e riviste, prima da Roma, poi come corrispondente per la haute couture di Parigi. Qui due incontri gli

cambiano la vita: il primo è con l’ormai anziana Coco Chanel che lascia un’impressione indelebile nel suo stile; il secondo con la stilista Mariuccia Mandelli di Krizia che lo convince a cambiare rotta e a tornare in Italia a disegnare maglieria per lei, al suo fanco un giovane Karl Lagerfeld. Tornato a Milano il suo successo è immediato. Albini si presenta come un dandy decadente, un incrocio tra Halston e Cecil Beaton, viene fotografato come Siddharta seduto su una pila di vestiti o come un personaggio de Il Grande Gatsby. A determinare la svolta nel 1971 è la sflata del Circolo del Giardino a Milano. Capi prodotti da aziende diverse, come Billy Ballo, Cadette, Trell e Callaghan, segnano la nascita di una prima collaborazione fra industria e design, la direzione artistica è proprio di Albini. Nella seconda metà degli anni Settanta è il periodo di sperimentare. “Per me ogni vestito ha una storia: d’amore, di rabbia, di violenza. Ogni vestito è un momento, una persona, un posto e ogni vestito ha il suo ruolo, come in teatro. Per cambiare vestito bisogna cambiare attitudine e spirito e entrare in una nuova ‘parte’. Ogni volta, ogni stagione, ogni collezione.” La stampa internazionale lo defnisce “forte come Saint Laurent”, ma Walter Albini ha sempre posto l’arte prima del guadagno. Incompreso dai suoi contemporanei italiani e con un carattere scontroso e fragile, questa mostra gli rende fnalmente giustizia.

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ALFREDO VOLPI: LUCCA-SÃO PAULO, 1896-1988 , AL CENTRO PECCI (PH. ELA BIALKOWSKA | OKNO STUDIO)

PECCI-PRETORIO ANDATA E RITORNO

DUE LUOGHI DOVE L’ARTE SI RIGENERA CON MOSTRE ED EVENTI UNICI

DI SABRINA BOZZONI

Due luoghi d’arte e contaminazione segnano un nuova stagione di rinascita culturale di una città in fermento. Siamo al Centro Pecci che, dopo aver presentato il suo nuovo percorso espositivo dal titolo Eccentrica: un progetto straordinario che rilegge le opere raccolte dal

Centro tra Fontana, Boetti, Warhol, Richter, Kounellis, Bonvicini, Schnabel e Fumai, ospita fno al 9 giugno la prima retrospettiva italiana di Alfredo Volpi, uno dei protagonisti dell’arte brasiliana del Novecento.

Curata da Cristiano

Raimondi, Alfredo Volpi: Lucca-São Paulo, 1896-1988 ofre un’ampia panoramica sulla straordinaria produzione del pittore modernista nato a Lucca nel 1896. Bandierine, pali, clessidre, facciate e iconografe religiose diventano nella sua pittura uno schema geometrico che permette infnite variazioni sullo stesso soggetto, conservando un’am-

biguità che defnisce la pratica di Volpi in molte dimensioni.

Come in tantissime, agli inizi del Novecento, la famiglia lucchese Volpi parte per le Americhe in direzione Brasile. Il piccolo Alfredo Volpi ha qualche anno, e lì crescerà Si stabilisce a Cambuci, il quartiere proletario degli immigrati italiani a San Paolo, fatto di casette basse e facciate colorate che non solo l’artista non ha mai abbandonato ma che più tardi fu fonte della sua ispirazione.

FINO AL 9 GIUGNO, AL PECCI, LA PRIMA RETROSPETTIVA ITALIANA SU ALFREDO VOLPI

Al Centro Pecci per la prima volta in Italia più di 70 opere che testimoniano i momenti salienti della carriera dell’artista, dalle prime tempere degli anni Quaranta fno alle opere più note degli anni Settanta.

Il percorso è diviso in quattro sezioni: la prima dedicata ai paesaggi urbani e alle prime facciate; la seconda dedicata alle facciate dei palazzi e agli sche-

45 PRATOREVIEW ARTE MOSTRE

mi geometrici; la terza alle bandiere e agli afreschi; l’ultima dedicata all’iconografa religiosa.

Un evento nel segno dell’arte che si svolge nel 150° anniversario dall’inizio dell’Immigrazione italiana in Brasile, nella stessa regione in cui Alfredo Volpi era nato e che era stato costretto a lasciare.

Giungiamo al Museo di Palazzo Pretorio di Prato che celebra quest’anno i 10 anni dalla sua inaugurazione. Dieci anni di una narrazione in continuo divenire, nell’impegno ad essere sempre più partecipativo, inclusivo e aperto a tutti, in continuo dialogo con diversi settori.

Un Museo dove si snodano capolavori dal Trecento al Novecento di Sofci e Lipchitz, fno alle recenti acquisizioni di Klein e Pistoletto.

Tra questi: le opere di Bernardo Daddi, Giovanni da Milano, Donatello, Filippo e Filippino Lippi, le grandi pale d’altare dipinte di Santi di Tito e Alessandro Allori, la gipsoteca di Lorenzo Bartolini. Lungo un percorso museale che, articolato su cinque piani con suggestivi afacci sulla città, tra dipinti, sculture, ceramiche, tessuti, mobili e altri manufatti, testimonia il ruolo centrale del Rinascimento pratese, e non solo, nella storia dell’arte italiana.

DEL ‘500’

A PALAZZO PRETORIO, LA NUOVA SALA ESPOSITIVA ‘DAI DEPOSITI AL MUSEO. ARTISTI DEL ‘400 E

no così visibili opere provenienti dai depositi, come le pitture di Tommaso di Piero Trombetto, di Zanobi Poggini, di Michele delle Colombe, di Ludovico Buti e di Stefano Pieri. Seguiranno altri due spazi espositivi dedicati uno al Museo del Risorgimento, con una raccolta di cimeli militari del XIX secolo e l’altro a Prato prima di Prato con reperti archeologici provenienti dal territorio e dalla vicina area di Gonfenti, sede di un insediamento etrusco del VI secolo avanti Cristo. Ma il Pretorio guarda anche al futuro con l’introduzione di linguaggi contemporanei e, per l’anno delle celebrazioni, arricchisce il percorso di contenuti immersivi, nell’impegno di continuare ad essere un Museo sempre più inclusivo, partecipativo e accessibile, in un dialogo permanente con pubblici diversi. In programma il ciclo di conferenze Musei in Dialogo, che unisce i musei di Palazzo Pretorio e dell’Opera del Duomo di Prato.

Tra le novità di questo decennale l’inaugurazione della nuova Sala espositiva Dai Depositi al Museo Artisti del ‘400 e del ‘500, il 12 aprile al primo piano dell’ex Monte dei Pegni. Torna-

Pretorio Project Space con azioni performative di: Virgilio Sieni, danzatore, coreografo, artista; Elena Bucci, attrice, autrice, regista; e della Compagnia teatrale Binario di scambio, ciascuna per piano con una sosta dedicata alla nuova sala e infne Walk in Sound - del tempo e dello spazio, la performance site specifc a cura dell’artista Francesco Dendi: un’esperienza multisensoriale collettiva dove il percorso museale si arricchisce di contaminazioni sonore e testuali.

46 PRATOREVIEW ARTE MOSTRE
UNA DELLE OPERE RESTAURATE CHE ENTRA A FAR PARTE DEL PERCORSO ESPOSITIVO DI PALAZZO PRETORIO (PH. CLAUDIO GIUSTI)

FASHION RAINBOW is a

ITEMS FROM SPRING/SUMMER 2024

PRADA

DA DANIELA RIGHI

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BEST OF MODA
ROLEX OYSTER PERPETUAL SKY-DWELLER DA CASSETTI
LAURENT
DANIELA
BEST OF MODA
SAINT
DA
RIGHI
OF MODA
DOLCE&GABBANA BEST
BEST OF MODA
GUCCI
BEST OF MODA
LOUIS VUITTON
54 PRATOREVIEW COVER STORY ENRICO COVERI FOTOGRAFATO DA BILL KING

THE KING OF COLORS

IL PRIMO LIBRO DEDICATO ALLA VITA E ALLO STILE IRRIPETIBILE

DEL GRANDE STILISTA PRATESE ENRICO COVERI

DI VIRGINIA MAMMOLI

55 PRATOREVIEW
MODA BOOK

‘Il re del colore’, ‘lo stilista dell’allegria’, ‘l’enfant prodige della moda’, ‘il mago delle paillettes’, ‘il poeta dei vestiti’. Sono solo alcuni degli appellativi ricevuti da Enrico Coveri durante la sua folgorante carriera. Ecclettico, scanzonato, sempre fedele a se stesso nel suo non essere mai lo stesso: “rifuggo la banalità del rimanere sempre uguali”. Così diceva e così ha fatto, Enrico Coveri, stilista iconico che ha segnato la moda degli anni Ottanta, ma che, grazie alla sua incontenibile creatività, è sempre stato un passospesso anche più - avanti agli altri, riuscendo a creare uno stile che pur nel suo essere rappresentativo del proprio tempo è ancora oggi estremamente contemporaneo. Toscano, anzi pratese, nato il 26 febbraio 1952. Il padre proprietario di una fabbrica di biciclette, la madre sarta. A Prato, come diceva lui stesso, doveva quella dose di

LA PRIMA SFILATA A PARIGI, A SOLI 26 ANNI, E FU SUBITO UN ENORME SUCCESSO

pragmatismo che comunque non deve mai mancare “Io sono di Prato, e siamo gente dalle radici modeste: prima la campagna, e poi gli stracci. Sicché non ci piace rischiare, si vuol crearsi un nido giorno dopo giorno, con amore, con strutture che piano piano si consolidano. […] Io studiavo per geometra, avrei dovuto continuare. Ma mi sentivo oppresso da tutti quei numeri. Allora ho dato retta alla fantasia, son passato al Liceo Artistico e poi all’Accademia. Ma sempre con un’idea precisa, seria: mi piacevano il teatro, il cinema, la scenografa in genere, la moda. Ho scelto la moda, nonostante tutto mi sembrava la cosa più coi piedi per terra”. Ed è qui, a Prato, che tutto è cominciato: prima l’esperienza come commesso, vetrinista e collaboratore nello storico negozio Pugaciof, in via Settesoldi, già allora frequentatissimo dai giovani, specialmente dalle ragazze che adoravano

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MODA BOOK
ENRICO COVERI CON LA MODELLA ROBYN MACKINTOSH (PH. FRANK YARBROUGH)

PUOI TROVARE

IL COFFEE TABLE BOOK

ENRICO COVERI.

THE KING OF COLORS SUL SITO

GRUPPOEDITORIALE.COM

IL LIBRO È STATO PRESENTATO A FIRENZE, NEL SALONE DEI CINQUECENTO DI PALAZZO

VECCHIO, NEL GIORNO IN CUI IL GRANDE STILISTA

AVREBBE COMPIUTO 72 ANNI.

PER L’OCCASIONE, IL SINDACO DI FIRENZE, DARIO NARDELLA, E IL PRESIDENTE

DELLA REGIONE TOSCANA, EUGENIO GIANI, HANNO

CONSEGNATO A FRANCESCO MARTINI COVERI

IL FIORINO D’ORO, ANNUNCIANDO

CHE UNA STRADA DI FIRENZE

SARÀ INTITOLA A ENRICO COVERI

(PH. PASQUALE PARADISO)

farsi creare gli outft da Enrico, e poi, i primi disegni da stilista “Ho cominciato a lavorare per un mio amico che aveva una boutique a Prato. Disegnavo cose di maglieria, poi un’azienda mi fece un piccolo campionario, e con quello arrivai ad essere presentato nel 1972 a Luciano Zanini, il proprietario della Lux Sport”. Nacque così la prima collezione di Enrico Coveri, il primo capitolo di una storia straordinaria raccontata per la prima volta, a distanza di quasi 35 anni dalla sua prematura e improvvisa scomparsa, nel libro Enrico Coveri. The King of colors, edito da Gruppo Editoriale su iniziativa della famiglia Coveri, che in questo cofee table book, afdato al racconto dello storico Silvio Balloni, ha visto fnalmente un progetto capace di esprimere lo spirito libero e artistico del grande stilista, restituito anche dal prezioso cofanetto e dall’elegante grafca, accattivante e vivace.

YVES SAINT

LAURENT

Enrico Coveri, un precursore nato, che ha consacrato modelle destinate a scrivere la storia della moda come Naomi Campbell, Claudia Schifer, Linda Evangelista, Iman, immortalate nei book delle sue collezioni dai più grandi fotograf del settore, Bill King, François Lamy e Oliviero Toscani.

LO DEFINÌ ‘IL PIÙ FRANCESE DEGLI STILISTI ITALIANI’

La prima sflata a Parigi, a soli 26 anni, e non nelle più vicine e forse più ‘facili’ Firenze e Milano. Si guadò subito il plauso dei suoi più illustri e già afermati colleghi - era “il più francese degli stilisti italiani” secondo Yves Saint Laurent - e della critica, con Hebe Dorsey, una delle frme più autorevoli della moda, che lo defnì il “Kenzo italiano” mentre Lucia Sollazzo su La Stampa scrisse “Coveri è l’enfant prodige del momento”. Il suo nome cominciò a fare il giro di tutti i magazine, da Vogue Parigi e Italia, a Elle, Marie Claire, Harper’s Bazaar E poi l’idea geniale e rivoluzionaria di pren-

dere le paillettes dal teatro e metterle nella maglieria, al punto che Janie Samet scrisse “Le paillettes stanno a Coveri come le catene a Chanel”, e tanto che l’amico Andy Warhol volle aggiungere quelle piccole particelle di luce al colore del ritratto che gli scattò nella sua leggendaria Factory, a Manhattan, rendendolo un’icona di eterna brillantezza. Dal suo amore per l’arte contemporanea, la famosa collezione primavera-estate 1985 ispirata a Keith Haring, che Coveri aveva incontrato l’anno prima al vernissage della sua mostra a Milano, dove i due, insieme a Roy Lichtenstein, parlarono del rapporto tra moda e arte. Nel volume, realizzato con immagini e documentazioni del ricco Archivio Enrico Coveri, anche il ricordo della sorella Silvana Coveri, che porta avanti la direzione della maison toscana insieme ai fgli Gianna e Francesco Martini Coveri, creative director, che dello zio racconta “Enrico era speciale, era una persona che, nonostante fosse uno degli uomini più impegnati di quel periodo, trovava sempre tempo e pensiero per tutti, per la famiglia, per gli amici. Era un generoso”. Enrico Coveri. The King of colors è il libro da non perdere per gli appassionati della moda e degli anni Ottanta, venduto nelle migliori librerie d’Italia, sui più importanti bookshop online e sugruppoeditoriale.com.

Il cofee table book è stato presentato nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, nel giorno in cui il grande stilista avrebbe compiuto 72 anni. Durante la presentazione, condotta da Mara Venier, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, hanno consegnato a Francesco Martini Coveri il Fiorino d’oro, annunciando che una strada della città di Firenze sarà intitola a Enrico Coveri.

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MODA BOOK
GIACOMO COVERI INSIEME A IL SOLITO DANDY, FINALISTA DI X FACTOR 2023

RIFLETTORI SUL BACKSTAGE

LUCI E OMBRE. FACCIA A FACCIA

CON IL MANAGER MUSICALE PRATESE GIACOMO COVERI DI MARTINA OLIVIERI

Pratese doc, appassionato di musica e grande amante della corsa. Abbiamo incontrato Giacomo Coveri, giovane manager musicale che porta con sé un bel bagaglio di esperienza nel gestire, scoprire e plasmare talenti emergenti. Un mentore per giovani musicisti, che tra esperienze del passato e sogni ancora nel cassetto fornisce spunti preziosi su come navigare nel labirinto dell’industria musicale e costruire carriere durature nel mondo della musica. Com’è nata la tua passione per la musica? Da bambino mi piaceva passare i pomeriggi a registrare le canzoni trasmesse dalla radio per creare delle compilation da regalare. Verso la fine dell’università ho capito che quella passione per la musica poteva diventare il mio lavoro. Mi sono iscritto ad un master in Music Business e management a Londra e ho lavorato in una multinazionale che aveva capito il grande potenziale del mondo digitale per la musica, è stato come essere un

pioniere dello streaming. Poi ho sentito l’esigenza di sviluppare progetti artistici, fondamentalmente quello che è cambiato da quando sono bambino è che oggi non faccio più le cassette, ma propongo artisti da far aggiungere alle playlist che ascoltano le persone.

GIACOMO COVERI, GIOVANE TALENT MANAGER APPASSIONATO DI MUSICA CRESCIUTO TRA ARTE E COLORI

Fin da piccolo hai respirato il mondo della moda, quanto questo ambito ha inciso nella tua crescita?

Aver vissuto in un ambiente dove l’arte ha avuto un ruolo predominante ha influito molto, soprattutto mi ha aiutato a capire che era possibile vivere nella realtà quello che vedevo su uno schermo. Mi ricordo che dopo aver visto una sfilata a Parigi nel 1997 dove la musica era altissima, rimasi folgorato da quelle canzoni tanto che chiesi di andare subito alla Virgin sugli Champs Elysées (che all’epoca era un grande negozio di dischi) a comprare le cassette delle canzoni che avevo sentito in passerella. Avevo dodici anni ma quelle

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canzoni non le ho più dimenticate. Anche i miei cugini Massimo e Francesco, grandi appassionati di musica, hanno contribuito a farmi appassionare a questo mondo. Che rapporto hai con gli artisti che segui?

Preferisco seguire pochi artisti per poter avere maggior tempo da dedicare ad ognuno di loro. Al momento seguo Il Solito Dandy, Simone Guzzino e Leo Pari. Ci lega un rapporto familiare, impariamo tanto a vicenda. Alla base di tutto c’è il confronto ed il dialogo che avviene quasi sempre durante i viaggi. È in quei momenti che si creano delle connessioni magiche che rafforzano ancora di più il rapporto.

La collaborazione più bella che hai fatto?

Oltre alla musica hai un’altra grande passione che è la corsa, il tuo percorso preferito a Prato?

È una passione nata da pochi anni ma che a Prato riesco a praticare spesso grazie a dei percorsi molto belli. Solitamente parto dalla ciclabile in viale Montegrappa lungo il fiume Bisenzio e torno dall’altro lato del fiume passando dal ponte di Santa Lucia. Se ho più tempo arrivo fino a Faltugnano, e al ritorno passo da Canneto e Villa del Palco, fino a rientrare sulla ciclabile di Viale Galilei.

‘CON GLI ARTISTI CHE SEGUO CI CONFRONTIAMO TANTO, ABBIAMO UN RAPPORTO ORMAI FAMILIARE’

Sono molto contento della recente collaborazione con Il Carnevale di Viareggio Abbiamo creato uno spettacolo per bambini, che mi ha dato l’opportunità di poter entrare in contatto con l’anima più profonda e colorata della città.

Sono circa 17/18 km, perfetti per allenarsi per la Mezza Maratona.

La tua Prato in 3 indirizzi del cuore.

La Piccola Birreria di Prato, un posto magico dove trascorrere serate piacevoli tra chiacchiere e buona birra.

Il Ristorante Logli con una terrazza da cui si gode di una vista bellissima e, infine, la Bottega Prato, perfetta sia per farci colazione che l’aperitivo.

63 PRATOREVIEW MUSICA INTERVISTA
IN ALTO, A DESTRA: TRICARICO IN CONCERTO IL 15 MAGGIO; AL CENTRO: ALESSANDRO RICCIO IN BRUNA È LA NOTTE (16 MAGGIO); A DESTRA: ANGELICA LUCIBELLO E FRANCESCO FANTUZZI LE PROSSIME DATE DA NON PERDERE AL GARIBALDI MILLEVENTI TRA CONCERTI E SPETTACOLI

SPAZIO COME ME

IL GARIBALDI MILLEVENTI LUOGO D’INCONTRO TRA CINEMA, MUSICA, SPETTACOLO, READING.

TUTTI GLI EVENTI DA NON PERDERE FINO A GIUGNO

DI TERESA FAVI

Due anni fa, da un restauro innovativo e hi-tec dell’Ex Cinema Excelsior, è nato Il Garibaldi Milleventi, uno spazio polifunzionale che nella sua nuova vita ha scelto di mantenere la funzione di cinema con una programmazione ‘non tradizionale’ fatta di rassegne, matinée per le scuole, proiezioni in lingua originale e proiezioni-evento con protagonisti e critici. Ma in questo luogo dall’acustica strepitosa e dagli interni dove l’atmosfera d’antan sposa il confort e l’eleganza contemporanea la musica e lo spettacolo sono i benvenuti. E, tra gli appuntamenti da non perdere nei prossimi mesi, ecco spuntare il concerto-omaggio di Ginevra di Marco (27 aprile) al partigiano Beppe Fenoglio, seguito da Federico Mecozzi (13 maggio) violinista e compositore da oltre dieci anni a fanco di Ludovico Einaudi e di Tricarico (15 maggio), poeta metropolitano del terzo millennio. Tra gli spettacoli comici, arriva il fantastico mondo di Ginevra Fenyes (il 7 maggio, unica data libera, le altre sold out) trasportata dai social al palcoscenico; poi Jonathan Canini (8 e 9 maggio) il fuoriclasse della comicità toscana in Vado a vivere con me. Torna l’affasciante attore toscano Alessandro Riccio (16 maggio) con il suo Bruna è la notte, seguito

UN MIX ESPLOSIVO TRA BELLEZZA E ACUSTICA STREPITOSA

da Beppe Allocca che presenta lo spettacolo vincitore al Fringe Festival di Milano L’amor che (non) move il sole un dialogo immaginario tra Galileo Galilei e Dante Alighieri. Infne, ci sarà Mauro Berruto, già allenatore della Nazionale Italiana di Pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 con Capolavori un lecture-show sulle imprese sportive italiane. Uno spazio bellissimo tornato alla città, dopo 20 anni di chiusura: “Sì, siamo nel cuore del centro storico, circondati da monumenti e opere d’arte stupendi, sul crocevia della movida pratese e gomito a gomito con eccellenze del gusto come pasticcerie, cafè, botteghe tipiche e locali” dice entusiasta Francesco Fantuzzi. Le fa eco Angelica Lucibello, socia, che per illustrare il mix esplosivo tra bellezza ed efcienza del Garibaldi racconta di quando Alessandro Riccio, alla fne di uno spettacolo, lo ha defnito un’astronave della NASA: “Per noi è stato il più bel complimento perché che Il Garibaldi sia in un palazzo ottocentesco arricchito da fregi Liberty è noto, ma che si percepisca a tutti gli efetti il grande lavoro di insonorizzazione acustica e digitalizzazione fatto, è un riconoscimento di cui siamo molto feri”.

65 PRATOREVIEW TEATR0 EVENTI
1954 VINI RECENSITI, 481 CANTINE, 272 VINI CON PUNTEGGIO SOPRA I 91/100, DI QUESTI 6 SONO PRATESI

I MIGLIORI VINI DI PRATO

UN REPORT DALLA CLASSIFICA 2024

DELLA GUIDA DEDICATA AL MEGLIO DEL PATRIMONIO ENOICO

REGIONALE ‘ECCELLENZA DI TOSCANA’

67 PRATOREVIEW
VINO GUIDA

È uscita da poco Eccellenza di Toscana la Guida Vini dei Sommelier di AIS Toscana, progetto editoriale dedicato ai migliori vini della nostra regione che sta via via cesellandosi con compiutezza più defnita. Quest’anno, il numero dei vini raccontati in totale è aumentato del 50% rispetto all’anno precedente e le aziende vitivinicole inserite in Guida sono quasi 500: numero, che il curatore e responsabile di questo progetto Roberto Bellini considera ottimamente rappresentativo della scenografa del vino della Toscana, ma che ritiene debba ancora incrementare.

Tra i vini degustati, selezionati, recensiti e classifcati svettano quelli della provincia di Prato che si è distinta con sei etichette ‘eccellenti’ risultate superiori al punteggio 90/100 con: al terzo posto Il Carmginano Trefano Riserva 2018 di Capezza (91.5/100), al secondo, a parimerito, Il Carmignano Riserva 2020 di Piaggia e Le Barze 2020 della Tenuta Ceri (92/100), mentre al primo posto si piazza Il Carmignano Montalbiolo Riserva 2019 della Fattoria Ambra (92.5/100).

In questa edizione è aumentato anche il numero delle commissioni di degustazione, mentre i degustatori hanno compiuto un percorso formativo specifco per far parte dei panel di degustazione, afnché il racconto del vino degustato fosse rappresentativo delle distinte essenzialità orga-

nolettiche ed evidenziasse in tutti i vini la migliore peculiarità dell’annata proposta. “Tra le novità” spiega Bellini “quest’anno abbiamo dato l’opportunità alle aziende di inserire l’etichetta del vino che ha ottenuto la miglior performance, ciò ha prodotto un elegante e stilizzato efetto grafco nella pagina a loro dedicata” perché “lo spirito della Guida Eccellenza di Toscana è raccontare il soul di un’eccellenza toscana che va oltre il vino e resta chiaramente il cuore pulsante”.

A completamento del racconto enoico ci sono informazioni riguardanti l’accoglienza aziendale, dalla ristorazione al wine tasting. La Guida è frutto di una partnership con il Gruppo Editoriale di Firenze, che ne è anche l’editore, ha una veste moderna, un formato maneggevole, una grafca minimalista, dove è possibile cogliere con immediatezza le informazioni e i concetti descrittivi del vino, modulati in un racconto caratterizzato per spigliatezza e briosità. La si trova in vendita nelle principali librerie della Toscana e bookshop online oltre che sul sito gruppoeditoriale.com. I vini sono presentati per provincia, in tal modo anche il turista può cogliere le informazioni con più immediatezza. Tutto ciò, abbinato alla facilità di lettura e alla dimensione del carattere, ne fa uno strumento utile per il Sommelier, per il produttore, per l’appassionato, per l’enoflo.

VINO GUIDA
I NUMERI DELLA GUIDA ECCELLENZA DI TOSCANA TOTALE VINI TOSCANI TOTALE CANTINE VINI CON PUNTEGGIO SOPRA IL 91 PAGINE 1.954
VINI ROSSI inseriti in Guida 1.464 Totale VINI BIANCHI inseriti in Guida 365 Totale VINI ROSATI inseriti in Guida 125 Arezzo 31 Firenze 73 Grosseto 71 Livorno 59 Lucca 17 Massa Carrara 15 Pisa 24 Prato 12 Siena 173 Pistoia 6 Le Aziende Toscane divise per provincia presenti nella Guida Eccellenza di Toscana 2024 481 272 560 I MIGLIORI VINI DI PRATO 92 .5 CARMIGNANO MONTALBIOLO RISERVA 2019 - Fattoria Ambra 92 CARMIGNANO PIAGGIA RISERVA 2020 - Piaggia 92 LE BARZE 2020- Tenuta Ceri 91 .5 CARMIGNANO TREFIANO RISERVA 2018 - Capezzana 91 CARMIGNANO IL CIRCO ROSSO RISERVA 2020 - Pratesi 91 CARMIGNANO VILLA DI CAPEZZANA 10 ANNI 2013 - Capezzana ACQUISTA LA GUIDA SUL SITO GRUPPOEDITORIALE.COM
Totale
CAMILLA BAKERY, UN RIFUGIO DI GOLOSITÀ E CREATIVITÀ

PARADISO DI DOLCEZZA

UN VIAGGIO ZUCCHERATO NEL MONDO DI CAMILLA BAKERY DI MARTINA OLIVIERI

Immagina di passeggiare lungo viale Montegrappa, mentre un delicato profumo di vaniglia e cannella inizia ad avvolgerti dolcemente. In un attimo di ritrovi nel mondo di Camilla Bakery, dove la fantasia prende la forma di dolci fragranti e il profumo di cioccolato appena sfornato ti circonda come una melodia familiare.

Qui, dietro al bancone, si cela Camilla Cecchi, che insieme a tutto il suo team è pronta a trasformare ingredienti semplici in creazioni culinarie sorprendenti. Dalle torte decorate con maestria alle delicate brioche fragranti della colazione che si sbriciolano al primo morso, ogni dolce racconta storie di passione e dedizione. Scopriamo insieme questo rifugio di dolcezza e creatività, proprio insieme a Camilla.

DALLE TORTE DECORATE CON MAESTRIA ALLE FRAGRANTI BRIOCHE, OGNI DOLCE È UN TRIPUDIO DI BONTÀ

mare a San Vincenzo con mia sorella e mio cognato. Il mio amore per la pasticceria e la cucina nasce, invece, dall’infanzia quando mi divertivo a cucinare con mia nonna e quando osservavo mia mamma che preparava il tè delle cinque con le amiche. Poi l’Istituto Professionale Buontalenti di Firenze mi ha insegnato l’arte della pasticceria, che ho afnato con varie esperienze lavorative da importanti maestri pasticceri. L’ultima avventura in un famoso ristorante di Firenze mi ha portato alla decisione di tentare fnalmente di aprire un’attività tutta mia, con una chiara idea di pasticceria che mi rispecchiasse totalmente.

Che tipo di prodotti troviamo e quali ci consigli di assaggiare assolutamente?

Come e quando nasce Camilla Bakery? Ho iniziato a pensare concretamente di aprire la pasticceria la scorsa estate mentre mi trovavo sul terrazzino della casa al

Preparatevi a immergervi in un mondo di prelibatezze dove ogni dolce tradizionale è realizzato con materie prime di eccellenza, cura e attenzione estreme per garantire un risultato fnale che non solo

71 PRATOREVIEW FOCUS FOOD
UN MONDO DI PRELIBATEZZE DOVE OGNI DOLCE TRADIZIONALE È REALIZZATO CON MATERIE PRIME DI ECCELLENZA, CURA E ATTENZIONE ESTREME

soddisf il palato, ma lasci un’impronta indelebile nella memoria dei nostri clienti. Vi consiglio di assaggiare su tutti il nostro buonissimo millefoglie, un’opera d’arte di pasta sfoglia leggera e cremosa, e le varie creazioni di pasta frolla che vi stupiranno per la loro fragranza e delicatezza. Quanto incidono il territorio pratese e le sue tradizioni nelle tue creazioni?

Tantissimo, l’infuenza della nostra terra si rifette profondamente nelle nostre creazioni per due motivi fondamentali. Il primo è che desideriamo suscitare nei nostri clienti emozioni legate ai ricordi, amiamo vedere gli occhi di chi assapora i nostri dolci e magari torna indietro nel tempo recuperando ricordi e sapori felici del passato. In secondo luogo, siamo profondamente innamorati di un approccio alla produzione basato sulla semplicità e sulla qualità a ogni costo. Ogni dolce che nasce nelle nostre cucine è frutto di un’attenzione meticolosa, dalla selezione

delle materie prime al processo di lavorazione, crediamo che sia proprio in questa combinazione di elementi che si trova la vera essenza della nostra passione per la pasticceria tradizionale.

Il dolce da acquistare e portare in tavola la domenica?

‘SIAMO INNAMORATI DI UN APPROCCIO ALLA PRODUZIONE BASATO SULLA SEMPLICITÀ

Senza dubbio il millefoglie in tutte le sue varianti! Da quella più classica o quella caramellata con la crema pasticcera o chantilly e arricchito da gocce di cioccolato o frutta fresca. È il dolce che piace a tutti i palati e adatto a qualsiasi stagione o ricorrenza.

Cosa ricercano le persone quando ordinano un dolce?

Partono dall’idea di avere qualcosa di nuovo, unico e mai visto prima per stupire i loro ospiti, ma si convincono sempre che l’unicità sta proprio nella realizzazione del prodotto in sé, e anche una classica crostata con frutta fresca se fatta con cura e passione risulta un quadro unico che lascia tutti a bocca aperta.

73 PRATOREVIEW FOCUS FOOD
E SULLA QUALITÀ’
IN ALTO A SINISTRA: LOEWE CENTRALE DALL’ALTO: CHANEL E DIOR NELLE ALTRE FOTO: DANIELA RIGHI E LA STORICA OTTICA PRATESE IN VIA GARIBALDI (PH. FRANCESCO GIANNELLA) CAT EYE O A MASCHERINA, QUADRATI O OVALI, OVERSIZE O MINI SIZE GLI OCCHIALI DEL 2024 SONO COME TE

I WANT TO BREAK FREE

DANIELA RIGHI CI RACCONTA LE TENDENZE 2024

PER GLI OCCHIALI DA SOLE

Elton John, Karl Lagerfeld, Bono, Robert Downey Jr. e Johnny Depp. Sono solo alcuni dei volti noti che hanno fatto degli occhiali da sole un segno distintivo. Ma anche fuori dal jet set, che sia estate, inverno, una giornata di sole o una nuvolosa, in tanti non sanno rinunciare a quello che ormai è più di un semplice accessorio. Ma quali sono le tendenze di questo 2024? Ce le siamo fatte raccontare da una vera esperta: Daniela Righi, titolare della storica ottica pratese, in via Giuseppe Garibaldi 117. “La parola d’ordine dei modelli di quest’anno è ‘libertà’.

Libertà di indossare un occhiale che ti assomiglia, senza essere schiavi degli stereotipi né delle mode. L’occhiale ‘giusto’ è quello che rappresenta chi lo indossa, il suo carattere, la sua personalità, il suo stile.”

Ecco dunque che per questo 2024 non ci sono regole: quadrati oversize, rettangolari mini size, ovali, trapezoidali, tondi, cat eye grandi e piccoli, glasant, in metallo o in celluloide, il tutto in un susseguirsi di mille colori. Qualche esempio? “La nuova collezione Prada, con l’asta lavorata come le sfaccettature di un diamante e all’interno il famoso triangolo della maison, proposti quadrati oversize o rettangolari ridottissimi, per uomo o una donna giovani, moderni, dinamici e attenti alla tendenza ma senza esagerazione. Oppure la collezione Chanel, che quest’anno ha come leitmotiv

un cuore che impreziosisce l’asta dell’occhiale, con perle per i modelli quadrati e catenella d’oro per i cat eye.

Raccontano poi una storia a sé i nuovi strabilianti occhiali Loewe, con la montatura massiccia e arrotondata tanto da ricordare dei bubble gum, mentre Miu Miu ha scelto e reinventato gli occhiali piccoli ovali e YSL, oltre ai suoi iconici cat eye, ha presentato una linea rigorosa e geometrica con l’anima interna dell’asta visibile all’esterno”. Per chi si vuol sbizzarrire anche con colori ci sono invece gli occhiali in acetato riciclato limited edition di Gucci: tondi, quadrati, trapezoidali o rettangolari, dai colori vibranti e decisi, da alternare agli occhiali in lastra neri o tartaruga ma oversize o a quelli in metallo con lenti a specchio oro o grifate.

I tanti ‘rosa Barbie lover’ impazziranno invece per i nuovi occhiali frmati Dior, Tom Ford e Moscot. E le mascherine? Le vedremo ancora questa estate? “Certo! Avvolgenti come un occhiale sportivo da bici o da sci, ma rivisitate in chiave street. Bellissime le ultime presentate da Fendi, rigorosamente a specchio oro, argento, bronzo e la grife al bordo asta piena di strass, oppure piccolissime e avvolgenti con lente nera alla Matrix.”

Una regola però c’è: “scegliere sempre lenti di alta qualità, per dare all’occhio non solo stile ma anche protezione”.

75 PRATOREVIEW FOCUS SERVICE

SEMPRE AL TUO FIANCO

PRATOALLARMI, DA QUASI CINQUANT’ANNI A SERVIZIO DELLA TUA SERENITÀ CON SOLUZIONI TECNOLOGICHE E SU MISURA

Sono diversi gli aspetti che contribuiscono al nostro benessere quotidiano e alla tranquillità della nostra vita, tra cui la sicurezza della nostra casa quando siamo lontani. Come sosteneva il flosofo Bertrand Russell, “La vera felicità risiede nella tranquillità della vita”.

Ed è proprio a questa tranquillità che Pratoallarmi dedica la sua esperienza da quasi 50 anni.

TRA

I

Fondata a Prato nel lontano 1975 da Alessandro Conti, Pratoallarmi ha conquistato la fducia di famiglie, aziende e istituzioni pubbliche in tutta la Toscana. Ofre soluzioni personalizzate per soddisfare le esigenze di sicurezza di ciascuno, avvalendosi delle più avanzate tecnologie nei sistemi di allarme e videosorveglianza, con assistenza tecnica 24/24.

Con gli impianti di ultima generazione frmati Pratoallarmi e i sistemi di videosorveglianza visibili in tempo reale diret-

tamente sul tuo smartphone, potrai goderti la tua giornata con la serenità che meriti, sia che tu sia a casa o lontano. E quando vuoi dare un’occhiata a casa o in azienda, basta aprire l’app sul telefono e inquadrare quello che vuoi controllare, ovunque tu sia! Ma l’impegno di Pratoallarmi va oltre l’installazione, con un servizio di Vigilanza Privata operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sia per l’intervento immediato in caso di allarme che per la visione in remoto delle telecamere di sorveglianza. E se stai pianifcando le vacanze estive, Pratoallarmi ha un servizio dedicato per proteggere la tua casa mentre sei via.

Senza dimenticare l’attento servizio post-vendita, sempre pronto ad assisterti e a risolvere qualsiasi problema possa presentarsi. Insomma, con Pratoallarmi, puoi dormire sonni tranquilli, sapendo di essere protetto in ogni momento.

77 PRATOREVIEW FOCUS SERVICE
PRODOTTI DI PRATOALLARMI ANCHE SISTEMI DI SORVEGLIANZA
VISUALIZZABILI E GESTIBILI DALLO SMARTPHONE

RIVER EXTENDER CAPSULE

L’evento al Myo Ristorante, all’interno del Centro Pecci, per il lancio della prima capsule di capi customizzati frmata River Extender. Il tutto accessoriato con le borse handmade by XoXo Crochet.

Nuova Tiguan Per tutti i viaggi della vita

Scopri il nuovo design, la tecnologia e l’innovazione di Nuova Tiguan:

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ANTINCENDIO ANTITACCHEGGIO IMPIANTI ALLARME VIDEOSORVEGLIANZA

PRATO ESSENTIAL GUIDE

I luoghi del gusto in città e dintorni

APERITIVO

APOTHEKE

Via Verdi, 17 ph. +39 0574 25099

BIG EASY

Piazza Mercatale, 177 ph. +39 0574 1824218

BARTAT

Via Pugliesi, 24 ph. +39 0574 35613

BOTTEGA PRATO

Piazza Sant’Antonino, 10 ph. +39 0574 1828554

CAFFE’ 21

Viale Piave, 5 ph. +39 0574 42064

CAFFÈ POIROT

Via Benedetto Cairoli, 56 ph. +39 0574 1828007

CAVEAU

Via Settesoldi, 36/38 ph. +39 0574 063153

CUL DE SAC

Via Santa Trinita, 25 ph. +39 348 8950467

DA LUCIO

Piazza del Comune

FABBRICA IN PEDAVENA

Via Galcianese, 23c ph. +39 0574 966269

FIASCHEMBERG

Via Settesoldi, 42 ph. +39 393 3827850

FITZ GIN BAR

Via Cesare Guasti, 14 ph. +39 392 2008894

GRADISCA 1973

Via Settesoldi, 30 ph. +39 0574 1827470

I FRARI

Via Garibaldi, 120 ph. +39 334 3442532

I FRARI DELLE LOGGE

Piazza del Comune,16 ph. +39 0574 35490

IL SINDACO

BACARO DI PRATO

Via Santa Trinita, 9 ph. +39 388 1441486

LAB 59100

Via Settesoldi, 25 ph. +39 348 0588472

LA TAZZA D’ORO

Viale della Repubblica, 290 ph. +39 0574 593771

LE BARRIQUE

Via G. Mazzoni, 19 ph. +39 0574 30151

MAG56

Via Don G. Arcangeli, 58 ph. +39 389 1689731

METHE

Piazza Mercatale, 134 ph. +39 0574 965659

OZNE

Via Pugliesi, 35 ph. +39 0574 076857

PLANTAGO NATURAL

WINE BAR

Piazza del Duomo, 12 ph. +39 0574 1824047

PO’STÒ CAFÈ

Via Borselli, 89 ph. +39 0574 965208

PRATO CITY

Via Valentini, 7 ph. +39 0574 964673

SQUISIO Via Santa Trinita, 87 ph. +39 328 4269495

TO WINE

Viale della Repubblica, 23 ph. +39 0574 550462

ZERO

Via Garibaldi, 65 ph. +39 0574 35041

WIRED

Via Pugliesi, 2 ph. +39 392 4520625

RISTORANTI A CASA GORI

Piazza Sant’Agostino, 14 ph. +39 0574 24893

ANTICHI SAPORI

Via F. da Filicaia, 40/A ph. +39 0574 461189

ARDENGO

Via dei Cimatori, 6 ph. +39 366 5318415

BAGHINO

Via dell’Accademia, 9 ph. +39 0574 27920

BOVES

Via dei Lanaioli, 31 ph. +39 0574 742052

CARGO BAR BISTROT

Centro Pecci

Viale della Repubblica, 277 ph. +39 0574 531829

CHE CICCIA C’È

Piazza del Collegio, 9 ph. +39 0574 30416

CHEF REPUBLIC

Viale della Repubblica, 236 ph. +39 0574 072744

OSTERIA DA NEDO

Via Verdi, 15 ph. +39 0574 49027

I CORTI

Piazza Mercatale, 136 ph. +39 0574 606082

IL DEK ITALIAN BISTROT

Piazza delle Carceri, 1/2 ph. +39 0574 475476

L’ANTILOPE

Via Pistoiese, 248 ph. +39 0574 21033

ENOTECA BARNI

Via Ferrucci, 22 ph. +39 0574 607845

IL CAPRIOLO

Via Roma, 306 ph. +39 0574 1825326

IL MERCANTE SOGECO

Via Traversa il Crocifsso, 47 ph. +39 0574 627174

IL PIRANA

Via Valentini, 110 ph. +39 0574 25746

INTERLUDIO

Via Pomeria, 64 ph. +39 0574 605200

LA BOTTEGA

DEL TIRO A SEGNO

Via di Galceti, 68 ph. +39 0574 693707

LE FONTANELLE

Via Traversa del Crocifsso, 7 ph. +39 0574 622316

LE GARAGE BISTROT

Piazza San Domenico, 26 ph. +39 0574 24842

LIMONAIA 22

Via Firenze, 83 ph. +39 0574 592515

MADDALENA

Piazza Sant’Agostino ph. +39 0574 31734

MANGIA

Via Ferrucci, 173 ph. +39 0574 57291

MEGABONO

Via Ser Lapo Mazzei, 20 ph. +39 347 8908892

MOLO16 FISHBAR

Via Settesoldi, 16 ph. +39 333 3254569

MURÀ

Piazza San Marco, 24 ph. +39 0574 961941

MYO RISTORANTE

Centro Pecci

Viale della Repubblica, 277 ph. +39 0574 1597312

OSTERIA SU SANTA

TRINITA

Via Neroni, 4 ph. +39 0574 605899

PACA

Via Fra’ Bartolomeo, 13 ph. +39 0574 1820222

RAGIONA

Via del Melograno, 40 ph. +39 0574 1597416

RIXÒ

Via Valentini, 39 ph. +39 0574 727019

SCHIACCINO

Museo del Tessuto

Via Puccetti, 3 ph. +39 380 1795969

SHARK

Piazza S. M. delle Carceri, 5 ph. +39 0574 20523

SU.GO

Via Pomeria, 84 ph. +39 324 7837711

TONIO

Piazza Mercatale, 161 ph. +39 0574 21266

TO WINE IN PIAZZETTA

Via Cairoli, 15 ph. +39 0574 965874

TRIPLO

Via Giuseppe Verdi, 28 ph. +39 0574 1826528

VIENNA

Viale Piave, 41 ph. +39 371 3765085

TRATTORIE

LA FONTANA

Via di Canneto, 1 ph. +39 0574 27282

LAPO

Piazza Mercatale, 141 ph. +39 0574 23745

OSTERIA CIRIBÈ

Piazza Mercatale, 49 ph. +39 0574 607509

OSTERIA LE CENTO BUCHE

Via degli Abatoni, 7 ph. +39 0574 694312

SOLDANO

Via della Sirena, 10 ph. +39 0574.830913

Via Pomeria, 23 ph. +39 0574 34665

PIZZERIE

CAVALLINO ROSSO

DA GIOVANNI

Via Curtatone, 3 ph. +39 0574 23143

DA TOMMI

RIDAMMI UN BACINO

Via Cesare Guasti, 11 ph. +39 0574 1594200

ELEMENTI

Via Agnolo Firenzuola, 33 ph. +39 331 393 3068

FANCY KING

Via Valentini, 21 ph. +39 0574 581343

IL BORGO ANTICO

Via Gherardacci, 25/27 - Iolo ph. 0574 622707

IL RAGNO

Via Valentini, 133 ph. +39 0574 596700

IL SIPARIO

Via Firenze, 40 ph. +39 0574 562282

LA TORTELLERIA

Via Bologna, 196 ph. +39 0574 692641

KING’S PUB

Via Garibaldi, 148 ph. +39 0574 28641

OFFICINA DEI GUSTI

Via del Capannaccio, 4 ph. +39 347 4997110

OPIFICIO JM

Piazza San Marco, 39 ph. +39 0574 870500

PASSAPAROLA

Viale Galilei, 8 ph. +39 0574 468350

PIZZERIA MAGGIE

Via Bologna, 326 ph. +39 0574 460493

SECONDO TEMPO

Via F. Ferrucci, 164 ph. +39 0574 182 8960

VOGLIA ‘E TURNA!

Via dei Lanaioli, 30 ph. +39 0574 754592

CUCINA

ETNICA E BIO

CAVEAU RESTAURANT

Viale della Repubblica, 225 ph. +39 0574 022227

DE’STO BY KIZUNA

Via Jacopo Modesti, 9 ph. +39 0574 1582336

FISH NUDE

Via Quirico Baldinucci, 3 ph. +39 350 0936626

FUJIYAMA

Via Valentini, 5 ph. +39 0574 623857

GINZA JAPANESE

Via Traversa Il Crocifsso, 5 ph. +39 0574 966858

ISSHIN RAMEN

Via Roma, 113 ph. +39 0574 206160

JINDALAI KOREANA

Via Pietro Mascagni, 57-61 ph. +39 388 1778110

KALDI’S KAFFE

Via Settesoldi, 31 ph. +39 339 535 5010

KOTO RAMEN

Via Valentini, 102 ph. +39 0574 603162

LA COVA TAPAS BAR

Via Santa Trinita, 3

LA FABBRICA ALIMENTARE

Via Valentini, 102 ph. +39 0574 870315

L’ORTO DI NENÈ

Via Santa Trinita, 47/A ph. +39 349 8478186

MOI OMAKASE

Viale Piave, 14 ph. +39 0574 065595

NAGA THAI

Via Santa Trinita, 53 ph. +39 0574 074031

ŌPAHA

Piazza del Collegio, 3 ph. +39 0574 968838

POKÉ BY KOTO

Via Valentini, 102 ph. +39 0574 1821221

RAJA

Piazza del Collegio, 8 ph. +39 0574 32032

RAVIOLI LIU

Via Fabio Filzi, 39 ph. +39 0574 830973

RAVIOLI DI CRISTINA

Via Cavallotti, 36 ph. +39 0574 1820920

TODO BIEN

Via Settesoldi, 11 ph. +39 389 0013201

YOXI YOXI

Via Valentini, 61 ph. +39 0574 596942

OUTSIDE

ARTIMINO

BIAGIO PIGNATTA

Viale Giovanni XXIII, 1 ph. +39 055 8718086

BOTTEGA PERUZZI

Via Cinque Martiri, 21 ph. +39 055 8718322

CANTINE DEL REDI

Via 5 Martiri, 29 ph. +39 055 8751408

CIRCOLO DA MARIO

Via Cinque Martiri, 70 ph. +39 327 8358590

DA DELFINA

Via della Chiesa, 1 ph. +39 055 8718074

BACCHERETO

LA VINSANTAIA

DI CAPEZZANA

Via Capezzana, 43 ph. +39 334 9499402

CANTAGALLO

IL GHIRIGHIO

Loc. Migliana, 29 ph. +39 0574 981103

LA CASTAGNA

Via di Migliana, 40 ph. +39 0574 981791

CARMIGNANO

SU PE’I’ CANTO

Piazza Matteotti, 25/26 ph. +39 055 8712490

VILLA LE FARNETE

Via Macia, 134 ph. +39 055 8719747

FILETTOLE

LOGLI MARIO

Via Carteano, 1 ph. +39 0574 23010

GALCIANA

A MANGIA’ FORA

Via Sant’Ippolito, 16 ph. +39 328 3032343

MONTEMURLO

VICTORY CAFÉ

Viale A. Labriola, 243 ph. +39 0574 650438

POGGIO A CAIANO

LA FURBA

Via Statale, 99 ph. +39 055 8705316

VAIANO

BOTTEGA 325

Via Val di Bisenzio, 159/3 ph. +39 0574 1672052

LA LOCANDA

DEGLI ARTISTI

Via Bertini 76 - Schignano ph. +39 0574 983436

LA TIGNAMICA

Via Val di Bisenzio, 112 ph. +39 0574 984424

VERNIO

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81 PRATOREVIEW

MESSAGGI DALLE STELLE

Consigli a trecentosessanta gradi seguendo il percorso degli astri

ARIETE (21 marzo - 20 aprile)

Fino a metà maggio il lungo soggiorno di Mercurio aiuta le trattative commerciali; in aprile Venere vi seduce; in maggio Marte aumenta le energie; e a giugno con gli infussi gioviani cresce l’entusiasmo.

TORO (21 aprile - 20 maggio)

I nati dopo il 5 maggio sono protetti dal veloce passaggio di Giove sul loro Sole. Si tratta di chance da prendere al volo per ‘sciogliere’ gli ostacoli: tutto prima di giugno, quando arriva… Marte.

GEMELLI (21 maggio - 21 giugno)

Dal 25 maggio la prima decade inizia a festeggiare per l’entrata di Giove nel segno. Il pianeta della Grande Fortuna, che mancava da ben 12 anni, è accompagnato anche da Venere, che accende la passione.

CANCRO (22 giugno - 22 luglio)

L’asteroide Vesta, che percorre lentamente il segno, ofre occasioni per sviluppare la spiritualità. Potete anche consolidare progetti importanti. Aprile: ricchi di energie; maggio: nervosi e impazienti.

LEONE (23 luglio - 23 agosto)

Il Cielo si rasserena! In aprile Venere stimola le vostre doti seduttive; in maggio Marte vi dà la carica. Infne, in giugno, Giove dai Gemelli ofre tanto, tanto entusiasmo ai nati di luglio.

VERGINE (24 agosto - 22 settembre)

Ora Saturno è opposto al Sole dei nati 2-11 settembre, il che implica maggiore serietà interiore, lentezza nelle realizzazioni e stanchezza fsica. Fino a fne maggio Giove protegge la terza decade.

a cura di Claudio Cannistrà, la “Bottega dell’Astrologo”, Associazione culturale pratese

BILANCIA (23 settembre - 22 ottobre)

Tra aprile e maggio complicazioni in vista, ma calmatasi la bufera marziana, l’entrata di Giove in Gemelli è protettiva e beneagurante: per adesso solo per i nati 23-28 settembre, più avanti per… tutti!

SCORPIONE (23 ottobre - 22 novembre)

Ai nati in novembre, Giove e Urano ostili richiedono cautela e non… forzature! Gli aiuti vengono dai pianeti in Pesci: Saturno in primis, e in aprile Marte. Imbrogli plutoniani per i nati 23-24 ottobre.

SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)

Fino a metà maggio il soggiorno di Mercurio nell’amico Ariete è di ottimo auspicio per viaggi e progetti a breve scadenza. Grande verve in maggio, ma si consiglia prudenza ai nati dal 3 al 12 dicembre.

CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)

Le energie della coppia Giove/Saturno aiutano i nati in gennaio con sviluppi imprevisti in alcune questioni organizzative. Malumori e scarsa lucidità mentale in aprile, nervosismo in maggio.

ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)

Fino a metà primavera, il quadrato di Giove invita a vigilare nelle questioni burocratiche e fscali. Da inizio maggio, prima Marte e poi Giove portano energie che rasserenano l’ambiente circostante.

PESCI (20 febbraio - 20 marzo)

Da fne marzo a fne aprile il transito di Marte non favorisce le collaborazioni e determina piccoli ostacoli, mentre Saturno nel segno crea alcuni freni ai nati dal 2 al 9 marzo. Curate il fsico!

Le indicazioni interpretative si riferiscono alla sola posizione del Sole nei segni, perché un’analisi previsionale specifca richiede la conoscenza di data, ora e luogo di nascita del soggetto. Per informazioni sui corsi e le attività culturali organizzate scrivere a: labottegadellastrologo@gmail.com; canniclau@libero.it

Disegni dei segni zodiacali opera di Pacpainter - www.pacpainter.it

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