ARLECCHINO 2020

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In copertina: Carnevale a Teatro 2018, la bella immagine dello studente Andrea Stoccuto cattura Enrico Bonavera, l’Arlecchino del Piccolo Teatro di Milano, in un momento del dialogo tra Capitan Spezzaferro e il burattinoPulcinella; Compagnia Atecnici, Antonio Cajelli e Danilo Menato nell’“Arlecchino”, regia di Delia Cajelli e impianto scenico di Daniele Geltrudi, 1982.


Arlecchino Carnevale a Teatro Teatro Sociale Cajelli Busto Arsizio 2020


Correva l’anno 1982 ...

“Una tenda come sfondo ad una piattaforma nuda: questo il Teatro delle compagnie girovaghe della Commedia dell’Arte. Una scena simbolica, non illusionistica che, oltre a definire lo spazio dell’azione teatrale (la pedana), suggerisce (con il fondale) una localizzazione che si configura nell’immaginazione degli spettatori coinvolti nell’evento teatrale. Una sintesi così perfetta deve essere ripresa come tale e solo stilizzata. L’impianto scenico, unitariamente bianco, è costituito da una piattaforma quadrata e da un fondale (non dipinto, ma in bassorilievo). Il fondale, formato da pannelli girevoli, produce due varianti di localizzazione scenica (una faccia rappresenta la sintesi di una facciata, l’altra una parete interna): l’azione può così essere immaginata in uno spazio esterno o in uno spazio interno. La collocazione dell’impianto scenico nel grande palcoscenico all’italiana (che diventa il cantiere al contorno del luogo della finzione) è, ancora una volta, teatro nel teatro.” (D.G. 1982)

... e Delia Cajelli (1946-2015), a capo della sua compagnia degli Atecnici, iniziava le prove di “Questa sera si recita a soggetto”, un capolavoro assoluto del teatro moderno, salendo per la prima volta sull’immenso palcoscenico di una vecchia sala teatrale. Quel memorabile spettacolo segnava la partenza di uno straordinario percorso più che trentennale attraverso il teatro dell’amatissimo Luigi Pirandello. E con quello spettacolo per Delia iniziava anche l’altra grande storia d’amore della sua vita, quella con il Teatro Sociale di Busto Arsizio: allora solo un teatro abbandonato e degradato a cinema, dopo di lei il più importante protagonista culturale di una città che, giustamente, a lei lo ha dedicato. Pochi mesi dopo, in un momento di incredibile slancio creativo, Delia risaliva tre secoli e affrontava l’origine del teatro italiano, la Commedia dell’Arte. Ma, dopo “Questa sera”, non poteva che allestire il nuovo “Arlecchino” come un moderno teatro nel teatro: lo spettatore assisteva infatti alle azioni parallele della messa in scena del canovaccio esilarante e della vita quotidiana degli attori della compagnia del capo-comico Pantalone. Noi di Educarte desideriamo mantenere viva quella lontana stagione di Delia Cajelli e degli Atecnici. Non con nostalgia, sia chiaro, ma presentando al pubblico di oggi un patrimonio teatrale che non cessa di essere assolutamente contemporaneo. Il nostro progetto culturale si vuole allora articolare su un solo autore, Luigi Pirandello, e su un solo personaggio, Arlecchino. Proponiamo così due manifestazioni annuali, ormai due tradizionali appuntamenti della stagione del Teatro Sociale Cajelli e della città di Busto Arsizio: le Giornate Pirandelliane che, già programmate per l’aprile 2020, comprendono spettacoli, lezioni, workshop, e il “Premio Delia Cajelli”, conferito a personalità teatrali italiane; e questo Carnevale a Teatro, dedicato ad Arlecchino ed alle maschere della Commedia dell’Arte. Anche per l’edizione 2020 del Carnevale (Ambrosiano), ci accompagna un caro amico del Sociale, il grande attore Enrico Bonavera, colui che sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano ha definitivamente sostituito il mitico Ferruccio Soleri nel ruolo del titolo della rappresentazione teatrale italiana più vista in ogni angolo del mondo: “Arlecchino servitore di due padroni”.


Arlecchino furioso

Venerdì 28 febbraio 2020, ore 21:00

Canovaccio a cura di Giorgio Sangati, Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Marco Zoppello

La Compagnia Stivalaccio Teatro di Vicenza allestirà lo spettacolo arlecchiniano di quest’anno.

Personaggi e interpreti: Arlecchino – Marco Zoppello Romanella, servetta – Sara Allevi Isabella, innamorata – Anna De Franceschi Leandro, poi in abito di Capitan Buttafuoco – Michele Mori Musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da Veronica Canale Regia: Marco Zoppello Scenografia: Alberto Nonnato Maschere: Roberto Maria Macchi Laboratori costumi: Qucire di Barbara Odorizzi Sartoria di: Antonia Munaretti Luci: Paolo Pollo Rodighiero

In Arlecchino Furioso è ancora la Commedia dell’Arte ad essere protagonista, con la maschera simbolo del teatro italiano ad animare uno spumeggiante spettacolo. L’Amore, quello con la “A” maiuscola, è il motore di un originale canovaccio costruito secondo i canoni classici della Commedia dell’Arte. Un Amore ostacolato, invocato, cercato, nascosto e rivelato, ma soprattutto un Amore universale, capace di travalicare i confini del mondo. Una coppia di innamorati, Isabella e Leandro, costretti dalla sorte a dividersi, si ritrovano dieci anni dopo in Venezia pronti a cercarsi e innamorarsi nuovamente. Allo stesso tempo il geloso Arlecchino corteggia la servetta Romanella, pronto ad infuriarsi al primo sospetto di infedeltà. Chissà se alla fine l’amore trionferà tra i quattro protagonisti? Lo spettacolo è pensato per un pubblico universale, recitato con varietà di lingue e dialetti, arricchito dall'uso delle maschere, dei travestimenti, dei duelli, dei canti, delle musiche e delle pantomime.


Calendario

Lunedì 24 febbraio 2020, ore 10:00 “La Locandiera” di Carlo Goldoni Compagnia Fratelli Miraglia Matinèe per le scuole

Venerdì 28 febbraio 2020 dalle ore 10:00 alle ore 18:00 Enrico Bonavera workshop su Arlecchino e la Commedia dell’Arte, destinato ad allievi attori e ad attori professionisti ore 20:00 Brindisi di benvenuto al Carnevale a Teatro spumante e “chiacchiere” per i nostri spettatori (che potranno intervenire in maschera) ore 21:00 “Arlecchino Furioso” Compagnia Stivalaccio Teatro Spettacolo arlecchiniano del Carnevale a Teatro, presentazione di Enrico Bonavera


Creato nel luglio del 1947 da Giorgio Strehler reinterpretando la tradizione goldoniana, l’Arlecchino del Piccolo Teatro di Milano ha avuto undici edizioni e tre grandi interpreti: Marcello Moretti, Ferruccio Soleri -che per questo ruolo è entrato nel Guinness dei primati- ed Enrico Bonavera, che dal 2000 è stato Brighella nello spettacolo e dalla stagione 2018-19 ha lasciato definitivamente i panni del furbo locandiere per essere un irresistibile e vitalissimo servitore di due padroni: “Diciamo che poter vedere lo stesso spettacolo dietro due maschere così diverse è stato un privilegio magnifico anche se a volte ho avuto qualche problemino di scissione della personalità: quando sono Brighella, Arlecchino mi è antipatico, mentre da Arlecchino mi piace provocare Brighella ...”.

Educarte, fondata da Delia Cajelli nel 2004 come naturale proseguimento di realtà precedenti, ha sempre avuto come fine la divulgazione del "verbo" teatrale, attraverso la realizzazione di corsi, seminari e spettacoli indirizzati a un pubblico variegato per età e interessi e sempre privilegiando il valore educativo. L'associazione culturale, presieduta da Simone Menato, è animata da Danilo Menato e Daniele Geltrudi e risiede da sempre presso il Teatro Sociale di Busto Arsizio.

L’ingresso allo spettacolo arlecchiniano di venerdì sera è di € 22,00 compreso il brindisi di benvenuto; i biglietti possono essere acquistati: al botteghino del Teatro Sociale Cajelli di Busto Arsizio, via Dante 20, aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 16:00 alle ore 18:00, telefono 0331 632 912; su ticketone.it o al Bar Savoia di Busto Arsizio, via XXII Marzo, 2 Lo spettacolo arlecchiniano di venerdì sera è dedicato anche alle scuole: l’ingresso è di € 8,00 per gli studenti e gratuito per gli insegnanti. Educarte rilascerà a ogni studente un attestato di partecipazione per l’attribuzione di crediti formativi. È possibile riservare i posti per le proprie classi scolastiche al numero 349 222 15 20 e all’indirizzo e-mail: educarte@teatrosociale.it La quota di partecipazione al workshop di Enrico Bonavera è di € 90,00 (che comprende anche la colazione di lavoro presso un ristorante di Busto Arsizio e l’ingresso allo spettacolo serale) previa iscrizione all’indirizzo e-mail: educarte@teatrosociale.it Informazioni: Educarte - Associazione Culturale Piazza Plebiscito, 8 21052 Busto Arsizio Telefono: 0331 679 000 E-mail: educarte@teatrosociale.it



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