2 minute read

Chianti Colli Senesi: per un futuro migliore

CHIANTI COLLI SENESI

LA SPERANZA PER UN FUTURO MIGLIORE

Advertisement

alessia bruchi

A pochi giorni dal Vinitaly 2022, dopo una pausa forzata di 24 mesi, anche il Consorzio Chianti Colli Senesi si prepara all’attesa fiera con rinnovato fervore organizzativo, frenato però dalla preoccupazione per una situazione internazionale che, di ora in ora, va disegnandosi in maniera imprevedibile.

“Fino a poche settimane fa, forti di un mercato vitivinicolo in ripresa e un entusiasmo ritrovato dopo 2 anni di stop forzato dovuti alla crisi sanitaria, pensavamo di esser davvero usciti fuori a riveder finalmente le stelle - dice Cino Cinughi de Pazzi, presidente del Consorzio Chianti Colli Senesi - ma i venti di guerra provenienti dalla Russia ci hanno spiazzato non poco in questi giorni e la doccia fredda per la grave situazione internazionale è stata davvero brusca e preoccupante, sia ovviamente rispetto alle disastrose conseguenze per i civili, loro malgrado coinvolti nella guerra, che rispetto alle ripercussioni che questa crisi porterà inevitabilmente sulle nostre vite e sul nostro lavoro quotidiano”. Non è infatti un mistero che le ripercussioni su tutto il made in Italy e sul settore vitivinicolo potrebbero essere molto pesanti, a cominciare dalle esportazioni, che potrebbero subire un brusco arresto verso alcune destinazioni, a causa del dissolvimento di certi sbocchi economici che invece erano più che consolidati e costituivano di per sé dei grossi e proficui mercati, segnando consistenti perdite in termini monetari e finanziari. A questo tipo di problematiche si aggiungono poi irrimediabilmente anche grosse difficoltà dal punto di vista della filiera produttiva, che vedrà inevitabilmente nel prossimo futuro un considerevole aumento dei costi di produzione, sia in vigna che in cantina, a partire dal carburante, passando dai fertilizzanti fino ai prodotti utilizzati nel processo di vinificazione e imbottigliamento. Là dove però i margini lo permetteranno, l’aumento sarà assorbito in parte dalla stessa filiera, mentre invece parte di questi incrementi generalizzati non potranno che riflettersi sul prezzo finale e perciò sul consumatore. “Partendo da questo possibile scenario e nonostante la difficoltà di far fronte a questa complicata situazione - continua Cinughi - l’impegno del Consorzio Chianti Colli Senesi sarà quello di mantenere i prezzi dei propri prodotti sempre favorevoli al consumatore con l’obiettivo di salvaguardare quella che è sempre stata la più importante caratteristica dei nostri vini: l’ottimo rapporto qualità/prezzo di tutte le nostre etichette”. E a supporto di ciò arrivano anche le conferme dell’ottima annata 2021, da poco imbottigliata e, nonostante tutto, pronta per il Vinitaly. Malgrado infatti la gelata dello scorso anno, le piante in vigna sono rimaste in salute, permettendo un raccolto in diminuzione come quantità ma comunque superiore alla aspettative, mantenendo l’alto standard qualitativo che generalmente caratterizza la denominazione Chianti Colli Senesi. “Anche se l’imbottigliato 2021 è stato superiore alla produzione, è stato possibile compensare le carenze di produzione grazie alle giacenze di cantina, che hanno contribuito a garantire un prezzo equo e la consueta qualità delle etichette - afferma Cinughi - a ogni modo, il nostro impegno, sia in cantina che nella promozione del marchio, continuerà senza sosta, a

Il presidente del Consorzio Cino Cinughi de’ Pazzi

partire dall’anteprima del Chianti Colli Senesi, evento denominato ‘Chianti Lovers’, che si è svolta a Firenze presso la Fortezza da Basso il 20 marzo. Oltre a ciò, ci auguriamo ovviamente che la situazione internazionale possa trovare una risoluzione quanto prima, sia in termini umanitari, perché la guerra non è mai una soluzione per nessuna delle parti contendenti, sia in termini economici, perché le conseguenze avrebbero ripercussioni pesanti sulla vita di tutti noi”.