LeSiciliane n 66

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Femminicidi tra deliri di gelosia e tempeste emotive

Femminicidi:

vergognosa indulgenza giudiziaria Paola Ottaviano A 80 anni uccide la moglie «per delirio di gelosia». Una vergognosa assoluzione della Corte d’Assise di Brescia. La gelosia è uno stato emotivo e neanche nella sua manifestazione più virulenta può mai giustificare alcun atto di violenza. E allora come è possibile che in alcune aule giudiziarie ci si ostini ancora a “negare” i femminicidi, assolvendo gli assassini, ritenuti incapaci di intendere e di volere, o riconoscendo loro attenuanti in base a “tempeste emotive”? Il 2020 sta scivolando verso la fine portando con sé le decine di migliaia di morti di COVID, la cui pandemia globale sarà ricordata nella storia dell’intero pianeta. L’emergenza e la gravità della pandemia non devono però far dimenticare la necessità di mantenere alta l’attenzione e la cura delle altre questioni. L’anno in corso si conferma un anno terribile anche per il numero di femminicidi in Italia, che continua ad attestarsi su una media di uno ogni tre giorni. Ogni tre giorni una donna viene uccisa dentro casa da mariti, fidanzati, conviventi, mentre diminuiscono le vittime femminili della criminalità comune. Secondo il settimo rapporto Eures sul femminicidio in Italia, l'incidenza del contesto familiare nei femminicidi

raggiunge nel 2020 il valore record dell'89%, superando il già elevatissimo 85,8% registrato nel 2019. Le misure restrittive poste in essere per contenere il contagio da Coronavirus per moltissime donne hanno comportato la permanenza forzata in casa con soggetti abusanti e maltrattanti, che hanno ulteriormente deteriorato il gravissimo quadro relativo alle violenze di genere nel nostro paese. Scorrere la lista dei nomi e delle foto delle donne uccise dà i brividi, provoca rabbia e frustrazione per la consapevolezza di quanto LeSiciliane - Casablanca 34

ancora il patriarcato infesti comportamenti, mentalità, abitudini. Pochi giorni dopo il 25 novembre – data in cui ogni anno si cerca di portare l’attenzione sul contrasto alla violenza sulle donne – abbiamo letto la notizia che la Corte d’Assise di Brescia ha assolto un uomo di 80 anni che ha ucciso la moglie, perché ritenuto incapace di intendere e di volere «per delirio di gelosia». Ogni sentenza può essere letta in modo puntuale solo alla luce delle motivazioni che palesano il ragionamento logico-giuridico seguito dai


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