Anzio-Space 46 - Novembre 2012

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Diaspore and Lies

Parte importante nel processo evolutivo dell’essere umano è determinata dagli incontri, gli scontri, le rotture e le diverse ricomposizioni che riordinano di volta in volta un caos creativo, ricco di nuovi stimoli e di nuove idee. Chi incarna pubblicamente questa evoluzione è senza ombra di dubbio l’animale politico. Ma questo è un possibile ideale, e non certo il quadro con cui Anzio si avvicina alle prossime elezioni amministrative. Qui tutto è fermo. L’animale politico è in gabbia, o meglio nelle voliere di alcuni ornitologi che spostano uomini e consensi secondo il proprio interesse, creando diaspore a tavolino (liste e listarelle), e riempiendo i media di bugie (lies) con un fine ben preciso: dare l’impressione che ad Anzio c’è un bernoccolo esclusivo del centro destra, per lo sviluppo economico della cittadina, che rivendica anche un’opposizione corretta e costruttiva nelle sue stesse fila (FLI.er). In questo modo si cerca di mettere alle corde un centro sinistra non in linea, che svolazza fuori dalle gabbie. Così gli ornitologi mantengono il controllo e l’incremento di interessi personali sulla città, che stanno in realtà devastando assieme lo spirito politico ormai ridotto a business partecipato con un ritorno inesistente per il bene comune: le cooperativucce srl. La prossima campagna elettorale vedrà probabilmente di nuovo un centro destra di cuginetti fautori della costruzione del porto faraonico, per il quale dopo quindici anni di parole (lies) non si è ancora approdati a nulla: non ci sono investitori certi, non ci sono parametri di sostenibilità credibili, non c’è l’appoggio di gran parte della città e non c’è più una società pubblica che ne guiderebbe la realizzazione. Si continuerà così a promettere che il porto darà otre 1000 posti di lavoro (lies), e che il piano regolatore ha dato un grande input all’economia della città (lies). Nel frattempo amministratori, ormai da rottamare, denunciano quei cittadini che raccontano alla città i problemi della città, identificandoli come cospiratori di un centro sinistra che per partita presa è contrario all’amministrazione (lies). Porto, Diaspore e Bugie saranno i capisaldi di una raffazzonata coalizione di centro-destra che si prepara alle prossime elezioni e che deride il volo dei condor sopra le proprie teste. Andrea Mingiacchi

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In esclusiva per Anzio-Space: una sintesi dell’esposto sull’inquinamento del mare di Anzio

I CONSIGLIERI DI centro-SINISTRA SCRIVONO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA Un’estate da dimenticare per la città Anzio, segnata dal caso inquinamento mare scoppiato il 20 luglio. Possibile che di fronte ad “un pericolo per la salute pubblica, regolarmente e ufficialmente segnalato, nessuno abbia sentito il dovere di intervenire a tutela della popolazione che utilizzava le acque di balneazione di Anzio?” È quanto scrivono i consiglieri comunali Bernardone, Colantuono, Creo, De Micheli, Lauri, Lo Fazio, Palomba, Toselli e Tulli, nell’esposto che hanno inviato alla Procura della Repubblica. In esclusiva per Anzio-Space una sintesi dell’esposto che ripercorre punto dopo punto i fatti di luglio. I sottoscritti Consiglieri Comunali espongono i seguenti fatti relativi all’inquinamento del mare di Anzio rilevato nel giorno 20.07.2012 con analisi eseguite dal laboratorio provinciale dell’ArpaLazio (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio), su campioni prelevati nel mare antistante alcuni stabilimenti balneari dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio, intervenuto a seguito delle numerose segnalazioni di privati cittadini e operatori balneari relative alla presenza di chiazze color marrone maleodoranti rilevate nel corso dell’ispezione dagli stessi operatori della Guardia Costiera. Questa la sequenza dei fatti oggetto del presente esposto: 24.07.2012: alle ore 14 circa l’ArpaLazio invia tramite fax la nota n.0055179 di pari data con oggetto: “Trasmissione rapporti di prova dei campioni prelevati in data 20.07.2012 da personale della Guardia Costiera di Anzio nel tratto di mare antistante gli stabilimenti balneari denominati “Rivazzurra” ed altri”. I destinatari della nota sono: Sindaco di Anzio, Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio, ASL RMH - sede di Albano, ASL RMH - Servizio Igiene Pubblica Anzio-Nettuno con sede in Anzio e altri enti. (…omissis) Nella nota era scritto che “I risultati delle analisi batteriologiche eseguite su entrambi i campioni hanno evidenziato valori di concentrazione, per il parametro di Escherichia coli (maggiore di 2419/100 ml) superiori a quelli riportati nella tabella allegata al D. Lgs. 116/08, relativo alla gestione della qualità delle acque di balneazione.” (…omissis) Ricordiamo, per inciso, che il Sindaco è per legge (le varie leggi di Riforma Sanitaria) l’Autorità Sanitaria Locale, e quindi garante della salute pubblica e responsabile delle azioni previste dalle norme per la salvaguardia della stessa. Mentre il Comune, titolare, in base al D. Lgs 116/08, del potere di emanare divieti di balneazione in caso di inquinamento temporaneo delle acque, ignora totalmente la nota dell’Arpa, non emette alcun provvedimento a tutela della salute dei cittadini e non comunica alcunché alla popolazione, nonostante le tante segnalazioni e i filmati che girano su Youtube, il primo intervento di un qualche organo competente viene fuori dal Dirigente del Servizio di Igiene Pubblica del Distretto Anzio-Nettuno solo il 3 agosto, vale a dire ben 10 giorni dopo l’arrivo della nota Arpa del 24 luglio. (…omissis) Solo dopo la comunicazione del SISP ASL, il Sindaco

di Anzio – INVECE DI EMETTERE ORDINANZA DI SOSPENSIONE DELLA BALNEAZIONE - il lunedì successivo, 6 agosto, scrive, con nota n. 38022, all’ArpaLazio chiedendo “di effettuare un ulteriore prelievo nei punti di campionamento sopra indicati e trasmettere gli esiti allo scrivente”. La nota del Sindaco fa riferimento a quella dell’ArpaLazio “n. 0055178 (?) del 24.07.2012, acclarata al protocollo di questo Comune (sic!) in data 25.07.2012 con il n.36446”. (All. 4) Alla comunicazione della ASL e a quella del Sindaco risponde infine l’ArpaLazio con nota n. 0059377 dell’08.08.2012 con la quale veniva fatto presente “che in data 24.07.2012 è stato effettuato il controllo delle acque di balneazione… nel punto n. 126 (CHE, RICORDIAMO, NON è IL MEDESIMO PUNTO IN CUI SONO STATE ESEGUITE LE ANALISI RISULTATE FUORI PARAMETRO) di monitoraggio dell’area omogenea in cui ricadono gli stabilimenti balneari denominati “Rivazzurra”, “Lido Garda”, “Lido Marechiaro” e “Lido delle Sirene”, i cui risultati delle analisi batteriologiche hanno evidenziato valori di concentrazione, per i parametri Escherichia coli ed Enterococchi fecali, inferiori a quelli riportati nella tabella allegata al D. Lgs. 116/08, relativo alla gestione della qualità delle acque di balneazione”. (All.5) Conclusioni: 1) per almeno 3 giorni, dal 20 al 23 luglio presumibilmente, i bagnanti hanno utilizzato acque di balneazione inquinate e il Comune di Anzio, preposto per legge (D. Lgs 116/08) ai provvedimenti di divieto e alla comunicazione agli utenti sullo stato delle acque non è intervenuto, pur essendo numerose e allarmate le segnalazioni di macchie maleodoranti in alcune zone; 2) (…omissis) 3) Il D. Lgs. 116/08, nell’assegnare al Comune, e per esso al Sindaco, il potere di emissione dei divieti di balneazione nei casi di inquinamento, anche temporaneo, delle acque, nonché di quello di revoca di tali divieti una volta dimostrato il ripristino delle condizioni di balneabilità, non prevede alcuna istruttoria da parte di altri soggetti (neanche della ASL), ma solo la conoscenza delle analisi dell’ARPA regionale; 4) (…omissis) 5) (…omissis) 6) È possibile che su un pericolo per la salute pubblica, regolarmente e ufficialmente segnalato, nessuno abbia sentito il dovere di intervenire a tutela della popolazione che utilizzava le acque di balneazione di Anzio? Però, ad onor del vero,va rilevato che il Comune di Anzio, e per esso l’Assessore all’Ambiente Patrizio Placidi, un provvedimento sulla questione dell’inquinamento del mare di Anzio del 20 luglio e giorni seguenti l’ha preso. Infatti ha denunciato alla Magistratura quattro cittadini di Anzio, rei di aver diffuso in comunicati vari e su Facebook le notizie riguardanti quanto descritto nel presente esposto. Alla faccia dell’espletamento della funzione assegnata dal D. Lgs. 116/08 al Comune di informare i cittadini su tutti i controlli che vengono effettuati sulle acque ammesse alla balneazione durante la stagione estiva.(!?!?!)


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Presidente dell’Assomarinas alle Regioni: “tirare il freno sulla costruzione di nuovi porti”

SPECULAZIONE E CRISI NAUTICA L’OMBRA DEL NUOVO PORTO Ad Anzio c’è chi punta proprio sulla realizzazione del molo circa 625 mila euro, questa era la cifra che l’ex proprietaria delle azioni (Italia Navigando) era costretta per contratto a rivendere alla società madre Capo d’Anzio entro la fine di Settembre e che invece avrebbe ceduto in silenzio nel mese di luglio alla nuova società privata, probabilmente al loro valore nominale. Il guazzabuglio si intricherà ancor di più se, come annunciato dal sindaco, e quando si aprirà il bando per l’assegnazione dei lavori. Da quel momento le azioni potrebbero decollare e quelle del privato essere valutate dai signori dell’alta finanza fino a 10 milioni di euro, rimpinguando le tasche di chi lavora poco per le cose pratiche ma riesce sempre a speculare sulla pelle dei cittadini che si troveranno sfrattati dal primo furbo arrivato. Nessun cittadino di Anzio ha dichiarato di avere l’anello al naso! Alessandro Tinarelli Rivoluzione dei progetti dell’Assomarines che sconvolge tutti i piani sulla necessità di nuovi posti barca in Italia. In una recente dichiarazione al Sole24ore, Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas (l’associazione italiana porti turistici), afferma che “la crisi nella nautica è strutturale” e che in sostanza nuovi posti barca non sono necessari; per cui nell’interesse di quelli già esistenti sarebbe opportuno valutare bene la costruzione di nuovi moli e porti per almeno cinque anni. All’arrivo del Governo Monti e la relativa caccia all’evasore fiscale, moltissimi yacht, sopratutto i più grandi, sono salpati per i sicuri porti della Croazia e della Costa Azzurra, lasciando posti vuoti nelle nostre marine. Questo il panorama finanziario della nautica da diporto oggi. L’amministrazione di Anzio, invece, continua allegramente la sua corsa alla realizzazione del progetto del nuovo porto o almeno lo fa credere a pochi mesi dalle elezioni. È la quarta campagna elettorale basata sul porto, mentre la gente comune vocifera unanime e stanca che non si farà mai. Ma oggi si presentano rischi ben più gravi che possono compromettere la contabilità e l’organizzazione delle giunte che si insedieranno nei prossimi anni. Massimo Creo, consigliere comunale, dopo l’incontro del PD con il sindaco di Anzio

Luciano Bruschini per discutere sul tema, evidenzia alcuni nodi da sciogliere. “Innanzitutto - spiega Creo - quando fu costituita la Capo d’Anzio e il comune scelse come partner la soc. Italia Navigando, questa aveva già in “pancia” la quota di un privato, quindi la notizia che tutto sarebbe stato pubblico è falsa e veicolata in questi anni dalle amministrazioni di centro destra. Si sapeva fin da subito dell’anomalia, diciamo una sorta di cavallo di Troia con gli esiti che ben conosciamo. Lo stesso privato che oggi ha conquistato tutto il 39% della Capo d’Anzio SPA e comincia ad avere le sue “legittime” richieste. Altra questione trattata superficialmente dalle parti, è quella che riguarda gli ex titolari di concessioni demaniali, a cui è stato detto che le delocalizzazioni delle loro attività sarebbero state fatte a costo zero, oggi l’amara sorpresa di venire a conoscenza che l’unico vantaggio in realtà sarà quello di poter dilazionare il dovuto in un lungo periodo.” L’attenzione, però, si pone sull’evidente speculazione in atto che pagheranno i cittadini di Anzio. Comincia a sollevarsi l’allarme della rivendita del 39% delle azioni in mano ad un privato che intende rivenderle al comune per 2milioni 700mila euro. Azioni che al valore nominale, comprese di spese accessorie e di concessione, valgono

BREVI: Anzio - Celebrazioni per la festa del 4 novembre Domenica 4 novembre si terrà ad Anzio, in Piazza Cesare Battisti, la giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze armate. Il programma prevede alle 11.45 l’esibizione della Banda Comunale “Città di Anzio”, la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione di una corona, la lettura della “Motivazione della Medaglia d’Oro concessa al Milite Ignoto”, la “Preghiera per la Patria”, vari interventi e, infine, all’imbrunire, l’ammainabandiera.

Nuovo skatepark: inaugurazione il 10 novembre Sabato 10 novembre alle ore 12.00, presso il Quartiere Zodiaco a Lavinio Stazione sarà inaugurato lo skatepark. “Si tratta di un intervento rivolto ai giovani dice l’Assessore all’edilizia Attoni – che hanno la passione per questo nuovo sport e che non avevano, nel nostro hinterland, una struttura dove praticarlo in sicurezza.”


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Porto: il lungo iter continua. Ecco gli ultimi sviluppi

LUCI E OMBRE SUL PROGETTO Da qualche mese il 39% della Capo d’Anzio, in mano ad Italia Navigando, è stato ceduto ad un privato: la Mare 2 s.r.l. di Renato Marconi. Nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva fu dato mandato al sindaco di Anzio Luciano Bruschini di riprendere le quote. Cosa è cambiato fino ad oggi? Innanzitutto c’è da dire che quel 39% sarebbe tornato di diritto in mano alla Capo d’Anzio; perché come stabilito nei patti parasociali, Italia Navigando entro un anno dal rilascio della concessione, avrebbe dovuto reperire i fondi necessari a costruire l’opera: cosa che non è stata fatta. Come già riportato sui numeri precedenti quel pacchetto di quote è stato girato a Marconi per saldare alcuni contenziosi in atto tra la Italia Navigando e la Mare 2: di cui quest’ultima aveva il 12%. Per prima cosa la Mare 2, quindi Marconi, disconosce i patti che lui stesso aveva firmato quando era amministratore delegato di Italia Navigando. Lo stesso ingegnere, però, si dice pronto a cedere quelle azioni: il comune le valuta 625 mila euro al valore nominale, mentre per Mare 2 (con la concessione) valgono molto di più. Sempre nei patti parasociali è stabilito che al socio di minoranza spetti la nomina dell’amministratore delegato: e su questo

Marconi non ha perso tempo. Dapprima era stato nominato Gianni Moscherini, ingegnere marittimo ed ex sindaco di Civitavecchia, che vanta una lunga amicizia con Marconi; successivamente la nomina definitiva è toccata ad Enrico Aliotti. Anch’egli ingegnere specializzato nel campo della portualità. La vicenda però non è conclusa qui: Renato Marconi è anche amministratore unico della MarineDi, una società che si occupa della progettazione, sviluppo e gestione di porti in Italia e nel Mediterraneo. Gestisce il Marina di Villasimius in Sardegna (del cui consiglio fa parte anche Aliotti). Tale società dà il porto di Anzio in fase di realizzazione. Come, ancora non si sa. Il sindaco ha prima incontrato Marconi e i suoi avvocati, e qualche giorno dopo (il 22 ottobre) ha riferito in consiglio comunale sulla vicenda: “La gara verrà bandita, indipendentemente da tutto. L’amministrazione si era impegnata a riprendere le quote al valore nominale, non avendo trovato l’accordo si dovrà passare attraverso un contenzioso che non influirà sulla gara. Quando Italia Navigando ha venduto a Mare 2 ha fatto valutare la Capo d’Anzio. I lavori devono essere fatti entro cinque anni dalla concessione, ne è già passato

uno”. Dai banchi dell’opposizione fanno notare alcune inesattezze: per prima cosa il contenzioso influisce sulla gara e la blocca, seconda cosa non è scritto da nessuna parte che i lavori devono partire entro un anno, tanto che serve il chiarimento del direttore generale che dà ragione all’opposizione. Poi c’è dell’altro: la valutazione della Capo d’Anzio, sembra essere stata fatta dall’advisor Rotschild e dovrebbe essere intorno ai sette milioni di euro. La concessione dura 50 anni dalla fine dei lavori; questi devono essere fatti in cinque anni, salvo proroghe dovute ad eventi climatici o altro. Tradotto: prima di avviare i lavori del nuovo bacino, bisogna rimuovere il relitto del peschereccio affondato cinque anni fa che al suo interno ha ancora il carburante. Questo costituisce una proroga. Il sindaco ha poi concluso: “Se avessimo fatto la gara a maggio, oggi saremmo stati nelle stesse condizioni. Il 61% è sempre nostro: pubblico o privato non cambia nulla. Vogliamo andare avanti, speriamo che alla gara risponda qualcuno che faccia il porto con le proprie risorse. Al bando non è escluso che non partecipi nessuno. Siamo ad un momento cruciale, con Marconi ci chiariremo nelle sedi opportune”. Leonardo Tardioli


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Calano le vendite nelle catene di distribuzione a buon prezzo

LA CRISI COPISCE ANCHE I DISCOUNT Le famiglie stanno stringendo sempre più la cinghia, ma ormai i buchi non bastano più. Crollano le vendite dei prodotti e la parola d’ordine è risparmiare. Secondo l’Istat nel mese di luglio le vendite hanno accusato un crollo vertiginoso portando il dislivello con lo stesso periodo dell’anno scorso a -3,2%, tanto da far dire a Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio, che nel 2012 i consumi procapite degli italiani dovrebbero rappresentare “la peggiore variazione negativa della storia della Repubblica”, con il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici che si è ridotto, in quest’ultimo trimestre, di un ulteriore 1,6% rispetto a quello precedente. La crisi delle vendite accomuna tutti i generi di consumo, sia quello alimentare (-2%) che quello definito no-food (-3,8%), facendo cambiare di molto le abitudini degli italiani. Nel campo alimentare, per esempio, sono sempre di più le persone che sono state costrette ad abbandonare i cosiddetti ‘brand leader’ della produzione italiana, che in passato hanno fatto da traino all’economia, per passare a prodotti sempre più economici. Prodotti che vengono cercati non sempre sugli scaffali dei supermercati, come rilevano i dati riguardanti le nuove licenze concesse, che indicano un aumento di quelle degli ambulanti, che rispecchiano un altro dato significativo emerso dall’inchiesta: ormai ‘reggono’ solo i mercati ambulanti o rionali, mentre sono sempre di più le persone che fanno la spesa direttamente dal contadino (+4,3%). Così come la crisi e la voglia di una condivisione della spesa ha fatto aumentare gli acquisti tramite i GAS, gruppi di acquisto solidale, che sono diventati ormai oltre 800

con una ramificazione presente un po’ in tutte le regioni italiane. Dati di per sé preoccupanti, ma che erano dati quasi per scontati; c’era da attendersi una ripercussione in negativo sulle vendite delle piccole ‘botteghe’ e della grande distribuzione, ma quello che invece risulta molto emblematico e decisamente nuovo è il dato riguardante le vendite dei discount, che fino ad oggi avevano tenuto nonostante la crisi, quasi come ultima spiaggia per tante famiglie. Per la prima volta, anche loro, hanno avuto un dato negativo (-0,1% su base annua), il che è tutto dire. Secondo i dati le uniche attività che non sembrano risentire della crisi, ma che addirittura pare traggano giovamento da essa, sono i ‘compra-oro’ e i locali di accettazione delle scommesse. In poche parole si sfruttano i disagi economici per accaparrarsi i ‘ricordi di famiglia’ (anche se pagati bene) e si porta all’eccesso la ‘speranza’ del ricavo facile con una vincita legata alla fortuna. L’unica nota poco felice di tutta questa ‘reddittività’ è che in molti casi dietro queste attività c’è del losco e non è un caso che proprio in questi ultimi giorni ci siano stati vari controlli da parte della Polizia e della Guardia di Finanza in alcuni quartieri di Roma, che hanno portato alla chiusura di vari esercizi per irregolarità sia amministrative che penali. Partendo da questa disamina nazionale, è nostro intento sul prossimo numero di Anzio-Space di calarci nello specifico del territorio e vedere come vanno le cose nella nostra cittadina. Maurizio D’Eramo

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ISTAT: CROLLANO LE VENDITE DEI PRODOTTI ALIMENTARI Secondo l’Istat nel mese di luglio le vendite hanno accusato un crollo vertiginoso, portando il dislivello con lo stesso periodo dell’anno scorso a -3,2%. E i prodotti che sono rimasti invenduti sugli scaffali sono di tutti i generi, sia alimentari (-2%) che i ‘non food’ (-3,8%). Le diminuzioni più marcate riguardano i giochi, il tempo libero e lo sport (-5,6%), seguite da articoli tessili e di arredamento (-5,2%), abbigliamento (-4,7%), per finire con giornali, libri e cartoleria (-4,7%). Per quanto riguarda la regione Lazio, secondo i dati diffusi nel convegno ‘Roma e le piccole imprese: quali prospettive’, nel primo semestre di quest’anno la crisi ha portato alla chiusura di ben 3mila negozi. Un dato talmente allarmante che anche i vertici politici cominciano a preoccuparsene. Enrico Gasbarra, segretario del PD del Lazio, ha commentato così le analisi pubblicate da Unioncamere: “Il 2012 si presenta come l’anno più nero per l’economia e il lavoro a Roma e nel Lazio. Per questo chiediamo nuovamente a Regione Lazio e Roma Capitale di mettere in campo misure urgenti per affrontare un vero e proprio stato di crisi, così come ha fatto la Provincia di Roma e come da tempo chiedono le associazioni di categoria, gli operatori del welfare e le forze sindacali”. Conclude Gasbarra: “Roma, così come le altre aree del Lazio, rischia il crack sociale ed economico di fronte al quale è indispensabile intervenire con un serio piano anticrisi.” M.D’E.


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Intervista al neoeletto che ribadisce: “Più compatti all’interno del partito”

TOSELLI NUOVO CAPOGRUPPO DEL PD

Nel precedente numero vi avevamo dato conto della crisi interna al Pd: nel partito regnava, e regna ancora un oggi, un clima da resa dei conti che è sfociato nella sfiducia del capogruppo in consiglio comunale Paride Tulli. Al momento di andare in stampa non era ancora stata fissata una data per decidere se confermare Tulli o eleggerne un’altra persona. Gli otto consiglieri hanno optato per la seconda scelta, decidendo che a ricoprire tale carica sarà Enzo Toselli. Al quale abbiamo deciso di fare un’intervista di benvenuto: Qual è stata la motivazione di fondo che vi ha spinto a compiere tali scelte? “Sentivamo la necessità di marcare la differenza netta con l’attuale maggioranza. In consiglio finivamo per svolgere battaglie subalterne. Poi si è aggiunta anche l’incompatibilità di Placidi, che per noi rimane. Questo è un atto di protesta forte, con la rottura abbiamo dato un taglio netto ad un certo modo di fare politica.

Abbiamo proposto anche una raccolta firme per sciogliere il consiglio e tre di noi ancora non hanno firmato: io non trovo nessuna giustificazione a questo. Cambiare capogruppo è stata una scelta conseguente alle cose già dette; rimanere in consiglio è una scelta degli altri tre, ma non condividendo più la linea del partito, Paride non poteva fare il capogruppo. Ora dobbiamo ricompattarci perché abbiamo una serie di appuntamenti importanti come il porto”. Però buona parte della città non ha ben capito la scelta di uscire dal consiglio. “È stata una scelta coraggiosa. La gente però vede solo tre dentro e cinque fuori: questo perché si è lavorato troppo all’interno del partito ed è stato trascurato il rapporto con l’esterno”. Come si può migliorare questo rapporto? “Facendo iniziative, facendo il contrario di ciò che abbiamo fatto finora. Sul porto bisogna subito indire una conferenza cittadina, perché la città deve sapere quali sono gli ultimi sviluppi. Dobbiamo dire con chiarezza la nostra posizione perché questo sarà un argomento di campagna elettorale e anche futuro. Altrimenti rischiamo di fare quello che è stato fatto con il Prg”. Quindi sul porto qual è la vostra posizione? “L’operazione non è più pubblica; noi chiedevamo di fermare la gara finché non si chiude questa storia, ma loro vogliono andare avanti. Il privato vuole lucrare sulle quote, vista anche la concessione. Andare avanti cosi è rischiosissimo perché poi si aprirà un contenzioso”.

Le elezioni si avvicinano e alle primarie arriva un centrosinistra abbastanza spaccato. “La campagna elettorale per le primarie, deve essere in grado di proporre per ogni quartiere un’idea di aggregazione, dandogli un effetto di città: è la cosa principale. Oggi però conta più l’immagine di un partito che c’è piuttosto che la vittoria finale. La sinistra, ad Anzio, ha il dovere di presentare una candidatura che unifichi tutte le sue forze”. Da cittadino come e dove si può migliorare Anzio? “Il progetto del porto è sovradimensionato e va rivisto. Vanno migliorate le riviere, così come va revisionato il territorio, perché da quando c’è il Prg sono stati realizzati tanti alloggi, ma nessun metro quadro di fogna o di verde. Il dramma di questo Piano non è tanto la quantità di cubatura che è stata realizzata, che è troppa rispetto a quanto può sostenere il territorio, ma è stata spalmata in maniera indiscriminata dappertutto. Bisogna invertire la tendenza: dobbiamo proporre la partecipazione con la trasparenza degli atti e la partecipazione alle scelte. Parlare agli elettori di cosa si può fare è facile, bisogna avere il coraggio di dire che in una crisi come questa le risorse per i comuni sono poche e saranno sempre meno; quindi bisogna gestirle in maniera democratica e partecipata. Tutti devono essere partecipi anche delle difficoltà. Parlare questo linguaggio e non quello dei sogni è una cosa fondamentale”. Leonardo Tardioli

Storie di tutti i giorni: quando il rifiuto non è uno scarto inutile ma un’opportunità Una giornata come tante in un quartiere periferico di Anzio. Una scena che si ripete almeno una volta al giorno: qualcuno esce di casa col sacchetto della spazzatura e lo va a depositare negli appositi spazi, qualche volta anche fuori, se ad essere scartato non è il resto del pasto quotidiano ma un oggetto, un paio di scarpe, un vestito. Più tardi, probabilmente, si ripeterà un’altra scena, altrettanto usuale: qualcun altro troverà lo scarto utile, persino necessario. Fin qui niente di insolito… in tempi normali, non oggi quando la crisi non è più solo una parola sulla bocca di tutti, ma un macigno sul cuore di molti. Un’amica, che abita proprio lì, un

giorno nota un fatto che prima non accadeva così di frequente: gli oggetti distrattamente “dimenticati” nei pressi dei cassonetti fanno molto in fretta a sparire e non più solo di notte. Le viene un’idea: se è lei a dover lasciare qualcosa di inutilizzato non lo “abbandona” semplicemente lì, ma ha l’accortezza di depositarlo su una vecchia coperta, un pezzo di stoffa o, in mancanza, su di un semplice cartone e lo dispone in modo ordinato, come fosse una bancarella. Un piccolo gesto che fa la differenza, che dà vita ad un dialogo muto tra la mano che lascia e quella che prende, restituendo un po’ di dignità ad una circostanza che di dignitoso, purtroppo,

ha molto poco. E siccome a volte il buon esempio diventa contagioso, ben presto viene imitata, cosicché agli oggetti cominciano ad affiancarsi anche alcuni generi alimentari, verdure pulite e lavate, frutta e quant’altro la generosità di alcuni rende fruibile alla mancanza di altri. Una goccia nel mare, da non confondere con la carità, spesso a buon mercato, adatta solo ad una momentanea passata di straccio sulla coscienza, il tentativo di restituire decoro ad un gesto distratto, fatto senza riflettere, che genera rispetto per il luogo, per chi lascia, per chi prende. Perché no? In fondo non costa nulla. Rossella Romano


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Centro Ascolto del Disagio una innovazione di pensiero e azione

Centro Ascolto del Disagio, innovazione di pensiero e azione Convegno di presentazione con il presidente Gerardo Rosa Salsano

L’associazione CAD, centri di ascolto del disagio, sostenuta da più di 150.000 soci in Italia, si è ben presentata il 28 settembre scorso presso la casa comunale di Villa Sarsina. La sua natura e gli obiettivi perseguiti sono stati espressi alla platea dal Presidente Gerardo Rosa Salsano, e dalla coach Maria Acquaroli. “La nostra associazione - ha spiegato Salsano - è di ispirazione cristiana e va a coprire le molte lacune lasciate dalle istituzioni ormai lontane dai cittadini. Grazie ad una rete di volontari aiutiamo ad organizzare e pianificare progetti di professionisti, anziani, giovani e donne, sopratutto per i più disagiati e chiusi nella morsa della solitudine. Aiutare ad attivarsi nel mondo del lavoro, recuperare chi è stato in carcere e collaborare nelle

zone terremotate sono già una realtà per noi.” Il CAD è un contenitore di possibilità e occasioni a disposizione degli associati. I punti di riferimento cristiani sono molti importanti sopratutto ora che tutte le istituzioni vengono sfiduciate da molti è necessario creare alternative di sopravvivenza sociale. L’associazione ammette che si tratta di una politica apartitica, che mira a spiazzare il sistema burocratico e gerarchico della politica attuale e ha come esclusivo obiettivo l’interesse della gente comune in cui ognuno mette la propria spalla per sorreggere l’altro, formando una catena solida e rassicurante. L’associazione è aperta a qualsiasi realtà sociale, religiosa e culturale, tutela al diritto di difesa e giustizia e riassume il fine in questo modo: “tutelare, assistere e difendere tutti coloro che sono calpestati nei loro primari diritti civili di uguaglianza per sconfiggere l’isolamento e la solitudine.” Il messaggio del convegno è stato recepito in modo positivo dai presenti che incuriositi intervengono con alcune domande. Maria Acquaroli presidentessa del CAD di Anzio ha esposto come il suo progetto You Win abbracci pienamente i propositi del CAD, l’obiettivo è quello di contribuire al benessere della persona e contribuire a creare una società più produttiva e dinamica grazie anche alle metodologie del coaching (allenatore della vita). Chiunque volesse iscriversi o voglia ulteriori info può scrivere a cadanzio@ gmail.com e consultare il sito www.cadsociale.com . Alessandro Tinarelli

L’associazione Alzaia in prima linea contro un fenomeno sempre più diffuso

“CONTRO LA VIOLENZA SERVE PIÙ INFORMAZIONE E PREVENZIONE” Ci troviamo ad Anzio nella sede dell’associazione culturale Alzaia, per alcune domande a Patrizia Baratti. L’associazione, fondata il 10 dicembre 2009 e iscritta nel Registro Regionale delle organizzazioni di Volontariato Cultura, ha lo scopo di elaborare, promuovere e realizzare progetti di solidarietà sociale nell’ambito di tre grandi tematiche: pace e diritti umani, violenza (di genere e non), legalità. Il corposo elenco delle iniziative di cui l’Alzaia si è resa promotrice necessiterebbe di un discorso a parte. Concentriamo quindi il colloquio sul tema della violenza di genere. Quale è l’incidenza di episodi di violenza di genere sul nostro territorio? “Dall’elaborazione di un questionario distribuito nel 2009 si rilevano alcuni dati critici, tra cui il fatto che su 95 partecipanti ben 73 persone dichiarano di essere a conoscenza di episodi di abusi sulle donne, comprendenti casi di violenza psichica, fisica e sessuale. Un altro dato allarmante è quello del luogo in cui si produce la violenza: prevalentemente all’interno delle mura domestiche. Solo la metà delle donne che hanno subito violenza ha trovato il coraggio di parlare e, tra queste, appena 5 si sono rivolte agli operatori sociali e 13 alla magistratura, da cui se ne deduce che chi decide di venire allo scoperto spesso non sa a chi rivolgersi”. In che modo l’attività di un’associazione come l’Alzaia può influenzare la prevenzione e l’eventuale contenimento del

fenomeno? E attraverso quali strumenti? “La violenza di genere è un fenomeno culturale. È fondamentale quindi contrastare l’idea, certo più rassicurante, che sia un problema privato e non un fenomeno sociale, trasversale a tutti gli ambienti e di cui l’intera comunità debba farsi carico. Affinchè questa consapevolezza si affermi, Alzaia ha promosso, e seguita a promuovere, attività d’informazione e sensibilizzazione, che rivolgere sempre più ai giovani. Una corretta informazione fornisce una conoscenza del fenomeno che facilita il suo riconoscimento e, in parte, anche la sua prevenzione. Alzaia intende anche, impegnandosi per dare seguito al corso per operatori dell’ascolto già effettuato, offrire un concreto sostegno alle donne oggetto di violenza, fornendo accoglienza e orientamento e favorendo il rapporto tra la donna e gli operatori del sociale, della sanità e della sicurezza con cui entra in contatto”. L’associazione Alzaia promuove, in occasione del prossimo 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, un convegno di tre giorni 19, 20 e 21 novembre presso la biblioteca comunale di Anzio dalle 17 alle 19, nell’ambito dei quali verranno affrontate tematiche sulla violenza da diverse angolazioni, attraverso letture, illustrazione di dati sul fenomeno e l’intervento delle operatrici del Centro DONNA Lilith. Promuove inoltre un’intera giornata di sensibilizzazione, domenica 25 dalle 10 alle 18, ad Anzio centro, mediante un gazebo informativo e la distribuzione dei nuovi questionari. Alessandro Tinarelli


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LANDRIANA: FLORI...CULTURA

“Flori-cultura” è lo slogan che spesso utilizzo professionalmente a proposito di un certo tipo di florovivaismo dato il personale convincimento che verde e cultura siano due declinazioni di un medesimo soggetto chiamato Arte. Ed una sempre riuscita operazione di “flori-cultura” è stata la Mostra Mercato di Giardinaggio “Autunno alla Landriana” svoltasi nella omonima tenuta dal 5 al 7 ottobre scorsi, proprio a pochi chilometri da Tor San Lorenzo. Appuntamento che si rinnova ogni anno nelle sue due edizioni, primaverile ed autunnale, quello recente è stato animato dal tema impegnativo dell’ecosostenibilità sviluppato attraverso una modalità direi “interattiva”, con lezioni gratuite e interventi dimostrativi mirati ad esemplificare praticamente come modificare le nostre quotidiane abitudini a vantaggio dell’ambiente. Oltre alla mostra di piante di ogni genere, alla presenza di espositori da varie latitudini e specializzati in settori diversi, la Landriana è anche da qualche anno un importante punto di riferimento per i buyer del florovivaismo di una certa levatura, attenti alla ricerca e sensibili ad ogni novità di mercato. I dieci ettari dei giardini sono stati

colorati da bacche, zucche, castagne, funghi, peperoncini e fiammate di foglie autunnali. Tutt’attorno le sfumature di un verde insistente e multiforme, languido o chiassoso, esile o statuario, sono sembrate mille volte la ripetizione di un richiamo necessario ad abbattere le nostre segrete resistenze, la nostra quotidiana velocissima sordità. Dal cultore del giardinaggio al visitatore che è passato distrattamente, ognuno ha potuto fermarsi per un attimo a pensare di coltivare qualcosa per sé (o di sé). Il nostro giardino, animali compresi, è infatti il pezzetto di mondo del quale possiamo prenderci cura, subito a nostra portata, passaggio per più ampie comprensioni. Un coro polifonico - con la sua tecnica rigorosa, beninteso - è lì che ci attende ogni volta paziente, disponibile, ma solo se ci mettiamo in ascolto. “Flori-cultura” perché architetti paesaggisti, designer e maestri del verde hanno variamente spiegato come il mettere le mani nella terra ci esercita a rimanere ancorati ad una realtà condivisa, e magari a farlo in armonia col passaggio delle stagioni, ripensando ai nostri personali ritmi, alle nostre radici, infine, ai risultati di tutti i nostri sforzi. Uno sguardo pieno di benevolenza e un allenamento all’attesa paziente sono virtù fondamentali per riuscire a conoscere davvero (forse non solo il giardinaggio). “Solo chi ama conosce. Povero chi non ama!”, così Elsa Morante nella poesia Alibi, esprime il concetto fondamentale che non può esserci conoscenza veritiera senza un atto amorevole, eticamente inteso. La Landriana è esattamente questo: il risultato concreto e monumentale del poggiarsi di uno sguardo amorevole su una proprietà rurale all’epoca - nel 1956 - spoglia, ancora infestata da mine e resti di ordigni del secondo conflitto mondiale. Non mi pare un caso che quello sguardo appartenesse ad una donna - Lavinia Taverna - che, con una forza e una dedizione tutte femmili, ha concepito, insieme al grande paesaggista inglese Russell Page, un giardino semplicemente meraviglioso, oggi aperto ed esteso alla mostra mercato. Utilizzo il verbo “concepire”, riferito alla femminilità, non a caso: la sua radice etimologica è proprio quella del “prendere con sé”, dell’”accogliere”. E la capacità di accoglienza è ora tramandata alla figlia di Lavinia, Stefanina Aldobrandini, chiamata a prendersi cura dell’opera materna implementandone le potenzialità. Tre sono ancora le donne che ho incontrato alla Landriana: Barbara Sabatini, ufficio stampa e cordiale ospite che mi ha introdotta alle peculiarità di questa edizione; Alessandra Vinciguerra, direttrice della mostra; Susanna Panicucci, garden designer, artista dalla percepibile sensibilità e curatrice di alcuni corsi gratuiti per tutti i visitatori. A tutte loro un arrivederci alle prossime edizioni. Nicoletta Scalera


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Il grido di battaglia dei Dissenzienti contro il Consorzio di Lavinio

“ANDIAMO AVANTI TUTTI INSIEME!” Proprio come è scritto sul sito del CLD, preannunciata da un grande battage pubblicitario, con una distribuzione di quasi 5 mila volantini, domenica 7 ottobre nei locali del Cinema Lido Multisala, messi gentilmente a disposizione dal sig. Leoni, si è tenuta la sesta Assemblea dei Soci del Comitato dei Cittadini Dissenzienti il Consorzio di Lavinio. Alla fine dell’Assemblea, abbiamo avvicinato il Presidente del Comitato, arch. Giuseppe Niccolò, e gli abbiamo chiesto le sue impressioni a caldo. “Sono stato davvero contento di aver visto tanta partecipazione di pubblico all’Assemblea, nonostante la concomitanza di due importanti eventi che potevano dirottare altrove sia gli interessi che la presenza di tanti: i festeggiamenti del Santo Patrono di Lavinio e la partita della Roma che si giocava in simultanea. L’enorme successo oltre che premiare il nostro lavoro, ci stimola ancora di più a continuare per questa strada, visto che il nostro costante impegno sta dando sempre più i suoi frutti. Ne è una prova il numero sempre maggiore degli amici del Comitato che hanno preso coscienza che il Consorzio non ha il diritto di addebitare tributi ai proprietari degli immobili siti in Lavinio, in quanto la sua natura giuridica risulta essere privatistica e volontaria quindi non obbligatoria, né l’adesione può essere imposta tramite EQUITALIA” Grande partecipazione di pubblico, ma non sono mancate presenze, per così dire di ‘riguardo’? “Sì, tra il pubblico presente c’erano anche i consiglieri comunali Pennata e Lo Fazio. Voglio ringraziarli pubblicamente della loro presenza e del loro interessamento alle nostre vicende, (ricordiamo che ambedue i consiglieri hanno presentato delle interpellanze al Sindaco sul Consorzio, rimaste per altro inevase) anche se per ragioni morali e politiche non abbiamo potuto dar loro la parola durante l’Assemblea. Infatti essendo un’assise riservata alle questioni che riguardano i nostri soci ed essendo ormai in aperta campagna elettorale, non abbiamo voluto rischiare di tramutare il dibattito delle nostre tesi in uno politico,

che rischiava di non interessare a nessuno”. La novità assoluta di questa Assemblea ci è sembrata la presentazione della Fidely Card con la quale il Comitato troverà la somma occorrente ai costi per una class action che lo stesso vuole intentare ai danni del Consorzio, senza far pagare nulla ai sottoscrittori? “Sì. L’idea della Fidely card è stata mia. All’atto dell’iscrizione, versando la somma di 35 euro, il socio riceverà un tessera nominativa di appartenenza al Comitato Dissenzienti con cui potrà recarsi nei vari esercenti che hanno aderito alla formula, ottenendo degli sconti che vanno dal 5 al 20%. Abbiamo fatto dei calcoli e bastano due o tre compere per rientrare della spesa iniziale. Con la somma ricavata dalle iscrizioni, il Comitato potrà far fronte ai costi dell’eventuale class action, che possiamo ora intraprendere e che ci consente di richiedere il rimborso delle quote pagate illegalmente al Consorzio. Come ha fatto presente durante l’Assemblea il nostro Avvocato, dottor Rinaldi, adesso possiamo intraprendere anche due o tre azioni legali tramite l’ufficio legale del Comitato senza dover sostenere individualmente le spese relative all’azione giudiziale, quindi non solo i partecipanti alla class action saranno tutelati legalmente, ma tutti gli iscritti al Comitato beneficeranno dei vantaggi ottenuti dalle azioni legali intraprese. Viste anche le votazioni finali (tra i presenti tutti hanno approvato la relazione del Presidente, tranne un astenuto), c’è stata una sostanziale unità di decisione nell’attaccare legalmente il Consorzio, tramite class action, dopo aver riscontrato dai documenti sottoscritti dal notaio Sepe, presente all’Assemblea del 24 giugno del Consorzio, che il Consorzio di Lavinio S.Olivo e Sant’Anastasio non esiste perché non ne è stata approvata la modifica”. Quindi, concludendo, adesso la querelle verrà tutta rimandata alle vie legali? “Sì, era inevitabile. E adesso abbiamo i mezzi e il ‘mandato popolare’ per farlo”. Maurizio D’Eramo


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Intervista a Valerio Pollastrini, candidato sindaco Idv-Prc

“I POLITICI IMPARINO AD ASCOLTARE” Abbiamo intervistato ad Anzio Colonia Valerio Pollastrini, candidato a sindaco di Italia dei Valori e Rifondazione comunista di Anzio, in uno dei tanti incontri che la coalizione sta organizzando per permettere ai cittadini dei quartieri neroniani di contribuire alla stesura del futuro programma di governo. Pollastrini appare sereno e gioviale, una figura molto distante dal cliché del politico locale. 37 anni, consulente del lavoro, per anni ha curato la rubrica normativa per “Lavoro e Previdenza Oggi”, rivista internazionale di diritto del lavoro, materia che costituisce il suo principale oggetto di studio e di ricerca. Dott. Pollastrini, da che cosa nasce la decisione di candidarsi? Come tanti, sono stato un elettore tradito da chi avrebbe dovuto rappresentare i cittadini e invece ha scambiato le proprie idee con quelle di coloro dai quali ha ricevuto il voto, infischiandosene dei loro diritti. La serietà di chi mi ha proposto la candidatura mi ha convinto della bontà di questo percorso, così ho chiamato intorno a me persone che conoscevo da una vita e con cui condividevamo questi pensieri, e ho iniziato a incontrare i cittadini. La consapevolezza della giustezza di questa scelta si è ulteriormente rafforzata quando si è unito a noi il gruppo del Prc di Anzio, che ho sempre apprezzato per il senso civico e per la serietà dimostrata: evidentemente abbiamo un’idea molto simile di quello che la politica dovrebbe essere e che non è. Un esempio di quello che dovrebbe essere la politica è infatti la pratica e la figura del consigliere Colantuono, da sempre in lotta senza paura contro alle nefandezze grandi e piccole che il potere locale ci propina. Che impressione si è fatto andando in giro per le periferie?

L’impressione che i politici abbiano paura di confrontarsi con le persone. Noi andando in giro quartiere per quartiere, ci mettiamo la faccia, ascoltiamo, a volte subiamo la rabbia e l’esasperazione di chi spesso è stato abbandonato da chi ha saputo solo promettere senza sapere o volere mantenere. Inoltre il potere di troppi anni ha imborghesito la classe dirigente attuale, ormai incapace di mettersi in discussione e correggere gli errori compiuti. Quali sono le emergenze di Anzio? I servizi primari. Ricordo a tutti che mentre si parla di centinai di milioni di euro per il porto, ci sono quartieri ad Anzio privi di fognature e di rete del gas metano. Ad Anzio c’è un tasso di disoccupazione che supera di gran lunga quello nazionale e le grandi opere non servono ad assorbirla. Servirebbero invece lavori di manutenzione e ripristino del territorio, sostegno alle imprese sane e così via. Come si comporterà con Acqualatina, se dovesse vincere le elezioni? L’acqua deve essere pubblica! Nel pieno rispetto dell’esito referendario. Qual è il suo stato d’animo in questo momento? Io mi sento comunque fortunato. La mia fortuna consiste nel poter dire tranquillamente quello che penso, di avere la coscienza pulita e anche l’ingenuità di chi sa ancora sperare. Penso che molti rappresentanti istituzionali di questo territorio non possano di certo dire la stessa cosa. Del resto, sono un esordiente della politica e ancora ho la forza di sognare. Se dovessimo riuscire a mobilitare i cittadini e a ridar loro la fiducia che la loro azione può essere di nuovo efficace, avremo già vinto, sia se saremo in maggioranza sia se saremo all’opposizione. Umberto Spallotta

Un’inedita chiave di lettura sulla corsa al potere della politica nettunese

LEGIONARI E BARBARI LO SCONTRO ABBIA INIZIO Sembra di vedere un’arena piena di gladiatori. Da una parte i legionari dell’Imperatore, che ha già ipotecato loro la vittoria, dall’altra i barbari che cercano di contrastarli. L’anomalia è che la squadra dei barbari, più che concentrarsi sulla sconfitta del favoritissimo avversario, è impegnata in una lotta fratricida per decidere chi dovrà dare l’improbabile colpo ferale ai soldati dell’Impero. Nel frattempo proprio questi ultimi incantano il popolo e ne conquistano progressivamente il consenso. Tutto ciò avrebbe un senso se la squadra dei barbari stesse decidendo le tattiche di combattimento, le armi da usare, le strategie comuni di attacco... allora sì!!... Avrebbe un senso discutere e prendere tempo per preparare al meglio la battaglia e avere una speranza di vittoria. Ma nella nostra storia così non è. I barbari, troppo impegnati in discussioni che nulla hanno a che vedere con la vittoria finale, non ne vogliono sapere di sorprendere il popolo con un finale che proprio non si aspetta, uno di quei finali in cui si gioisce per la vittoria del più giusto, di quello a cui non occorre l’appoggio del potere per ribaltare le sorti di una battaglia. E discussione dopo discussione, si cede inevitabilmente pezzo per pezzo il campo e la gloria finale agli avversari... quegli avversari che per troppi anni hanno gestito il gioco e a cui lo stesso popolo che oggi li acclama, in tempi non troppo remoti, aveva assegnato il pollice basso. Troppo difficile da capire??? Caro centrosinistra di Nettuno... a buon intenditor... Gert Dal Pozzo


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È TEMPO DI VOLTARE PAGINA Le primarie della discordia. Il centrosinistra, in omaggio alla propria tradizione, volta ripetutamente alla ricerca esasperata della dialettica, con innate punte di masochismo, si affanna alla ricerca della formula perfetta per avviare la ricerca del candidato sindaco da opporre al centrodestra. Una ricerca che spesso perde di mira l’obiettivo principale, ovvero avviare un processo di profondo rinnovamento della classe dirigente e delle idee da mettere in campo per vincere la contesa. Un rinnovamento non in stile “renziano”, che si basa su una rottamazione ispirata tout court sullo spazzare via tutti coloro che hanno militato da troppi anni nelle fila del centrosinistra, ma una rottamazione dei vecchi schemi della politica. Le primarie, che ad Anzio si svolgeranno il 13 gennaio del prossimo anno, vedono in campo finora un solo candidato ufficiale (ovvero il consigliere De Micheli), mentre tra le altre componenti del Pd locale sta andando in scena la consueta

battaglia sull’individuazione di Tizio e Caio. Nel frattempo il quadro politico ci racconta di un patto di ferro siglato da Idv e Rifondazione, imperniato sulla candidatura di Valerio Pollastrini e di alcune forze moderate (Udc, Fli in primis) coinvolte nel progetto Alleanza per l’Italia. Tradotto in termini pratici questo equivale ad uno schieramento estremamente frammentato, che rischia per l’ennesima volta di fornire un assist d’oro a un centrodestra avviluppato in una crisi senza precedenti. Mentre i nostri “eroi” sono tutti protesi alla ricerca del candidato perduto, l’opposizione ha perso e sta perdendo di mira l’obiettivo prioritario di una coalizione sana e alternativa alla destra. L’obiettivo va ricercato semplicemente nell’attuare un’opposizione ferma e incondizionata all’attuale maggioranza che ha condotto Anzio al declino economico e sociale. Un concetto elementare che molti trascurano, magari in

CORSA ALLO SPRECO Soldi pubblici, un fiume in piena. Anche ad Anzio, tanto per non farci mancare niente, la corsa allo spreco non conosce limiti, nonostante la congiuntura economica richieda ben altri esempi, improntati al contenimento delle spese. Tra i numerosi casi da segnalare ve ne sono alcuni che spiccano in modo evidente: la raccolta differenziata dei rifiuti, prossima all’avvio, con la copertura di gran parte del territorio neroniano, rappresenta sicuramente un progetto innovativo ed efficiente, ma allo stesso tempo una spesa decisamente elevata per le tasche dei contribuenti. La fornitura del kit per la raccolta porta a porta ci costerà circa due milioni di euro, anche grazie alla scelta discutibile da parte del comune anziate di affidare l’appalto a una ditta senza aver dato vita ad una sana concorrenza in sede di capitolo d’appalto (nella gara è stata presentata un’unica offerta, quella della ditta Scau Ecologica). Tutto lecito, ma la politica adottata dagli amministratori è stata poco lungimirante e ora a fronte dell’avvio di un nuovo servizio i cittadini dovranno assistere all’ennesimo sperpero di risorse pubbliche. Un altro dato “anomalo” e distante anni luce dalla politica del rigore professata dalla classe politica riguarda le spese per la stagione estiva, che ad Anzio ha superato il tetto dei 230mila euro. Una somma record

che supera nettamente il budget previsto inizialmente per il cartellone estivo (che si attestava intorno agli 80mila euro). Un disavanzo di circa 150 mila euro che avrebbe rappresentato una risorsa indispensabile da riservare nella sfera dell’assistenza sociale e degli interventi pubblici. Mentre alcune associazioni culturali amiche degli “amici” hanno ottenuto cifre record (perché la sola opera lirica “Carmen” è costata circa 35 mila euro?), il centro Don Orione rischia la chiusura per mancanza di fondi. Infine sarebbe interessante comprendere i meccanismi che portano il comune di Anzio ogni anno a utilizzare circa 70 mila euro dei contribuenti per pagare compensi riferiti a incarichi professionali di vario genere. Sono osservazioni che di recente ha portato alla luce l’amico Giancarlo Scatassa, che rimarca come a fronte di un organico di circa 200 dipendenti, il comune avverta l’inusuale necessità di far svolgere ad un esterno compiti che potrebbero rientrare nelle normali incombenze d’ufficio. Ovviamente la persona in questione sul sito comunale non viene neanche menzionata, ma in compenso è stata profumatamente pagata. Il vessillo della trasparenza e della moralità dovrà ancora superare molte prove prima di issarsi sopra il tetto di Villa Sarsina… M.B.

alcuni casi anche volutamente (il peccato più grave). Il centrosinistra ha il dovere morale di uscire dalle segreterie di partito, tornando a comunicare direttamente con i cittadini, peraltro ormai avulsi dai meccanismi dell’arena politica. Solo un rinnovamento dei quadri dirigenziali, unito all’attuazione di una politica ferma e “orizzontale” può dar vita a un nuovo scenario, nel quale il centrosinistra può compattarsi e tornare ad essere una guida per la città. È intollerabile che negli ultimi anni nessuno dell’opposizione (tranne rare eccezioni) abbia fatto una levata di scudi contro le mancate dichiarazioni dei redditi dei consiglieri della maggioranza, così come è altrettanto intollerabile che le segnalazioni del mare inquinato siano arrivate da pochi coraggiosi cittadini, lasciati soli a lottare contro i mulini a vento. È tempo di voltare pagina. Marcello Bartoli

Qui Radio Nerone Porto da Asporto Grandissimo Lucianus! Siamo sempre primi e infallibili! Grazie ovviamente anche al mio costante supporto (e me lo devi riconoscere! Eh!). L’ultima invenzione che stiamo sperimentando ad Anzio è rivoluzionaria, il Porto da Asporto, sta andando alla grande. Sono fiero di te! Pian piano ci laveremo le mani del Porto di Anzio e realizzeremo insieme la mia grande ambizione: rimettere su il mio grande porto Neroniano! Sinora abbiamo raggiunto ottimi risultati. Siamo entrati in società con una società pubblica che poi la città ha scoperto che non era totalmente pubblica (Italia Navigando), e pochi giorni fa siamo riusciti, a nostra insaputa (questo sanno i plebei!) a diventare soci di una società completamente privata (Mare2). L’obiettivo del progetto è la cessione del Porto al privato, che in men che non si dica asporterà tutte le nostre azioni (quelle pubbliche) e quindi in toto tutta la realizzazione del porto di questi sudici plebei anziati. Così noi, insieme, coroneremo il mio sogno: iniziare a lavorare per il nuovo, grande e maestoso porto Neroniano, un porto da veri patrizi. Il passo è breve! Teniamo duro e andiamo avanti! Così mi piaci Lucianus!


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47mila sindaci, un movimento sociale e la sommessa dei giovani

LO SPIRITO DEL CAMBIAMENTO Nasce a Nettuno un nuovo movimento sociale formato da ragazzi tra i 16 ed i 29 anni. Si chiama “47.000 sindaci”, tanti quanti gli abitanti della cittadina. Questo movimento è stato presentato il 9 ottobre, nella sala congressi delle Sirene di Nettuno con l’attenzione anche del sindaco, Alessio Chiavetta. Determinati, anche se giovanissimi, e con la voglia di cambiare ciò che non funziona: parlo dei 20 ragazzi fondatori del movimento che vogliono far sentire la loro voce a Nettuno, partendo ovviamente dai giovani. Sono convinti che per il futuro della loro città servano volti nuovi, giovani, come loro, con un’e tà compresa tra i 16 e i 30 anni. Durante la presentazione del loro programma hanno precisato quanto non si tratti di politica. Barraco, portavoce e ideatore del movimento, spiega: “Non ci interessa fare politica. Vogliamo semplicemente cambiare la mentalità dei residenti di Nettuno, puntando su aspetti spesso trascurati come la cultura e il turismo. Naturalmente facendo leva sui giovani”. Hanno un obiettivo ambizioso

e non intendono arrendersi: vogliono “educare” tutti i residenti della città del Tridente. Il loro motto ci risulta chiaro e vincente: “Una voce non fa rumore -

ribadisce Giuseppe Barraco, con i suoi 29 anni di età- mille sì. Immaginate cosa potrebbero fare 47.000 voci! Pensiamo che tutti siano indispensabili ed è proprio per questo che ci piacerebbe abolire la mentalità dell’orticello per dare vita ad un grande parco dove tutti lavorano per il bene comune”. Sì, il bene comune,

perché il territorio di Nettuno è un bene. Queste giovani e lungimiranti personalità l’hanno capito ed ecco come lo spiegano: “La nostra Terra non è stata presa in eredità dai nostri genitori, ma in affitto dai nostri figli. Per questo dobbiamo cercare di mantenerla nel miglior modo possibile. Dobbiamo valorizzare la nostra città, non ci interessa di chi siano le colpe per la situazione in cui ci troviamo. Ci interessano solo i fatti, intervenendo in prima persona sulle situazioni che non ci aggradano. Le idee ci sono, poi starà a noi portarle a termine nel miglior modo possibile. Ad esempio vorremmo chiedere al sindaco Chiavetta di concedere il suolo pubblico gratuito alle bancarelle in piazza, purché queste assumano ragazzi under 20 o 25. Dobbiamo valutarne la fattibilità”. Nonostante Barraco, anche in conclusione, ribadisca quanto col movimento 47.000 sindaci non si voglia far politica, molti sono i partiti che li hanno contattati per far saper il loro appoggio. Melania Maranesi

DISABILITA’ E SPORT: UN PROGETTO CHE FA BENE AL CUORE

SPIRAGLI DI LUCE Riparte anche quest’anno “Insieme si può”, un progetto dell’associazione sportiva per diversamente abili Spiragli di Luce. Minimizzare le disabilità, coinvolgere l’individuo in attività sportive, muovendosi e relazionandosi in un contesto che lo sostiene e lo induce a misurare e superare le proprie paure, è di aiuto per affrontare non solo le difficoltà motorie, ma anche e soprattutto quelle psicologiche che sono le più difficili. L’attività fisica diventa così lo strumento attraverso il quale educare all’autonomia e accrescere la propria autostima. Lo sport è un’attività umana che si fonda su valori sociali, educativi e culturali ed è di questi valori che l’associazione Spiragli di Luce si fa da tempo promotrice per dare accesso a tutti nel rispetto delle reciproche aspirazioni e diversità, essendo convinta che le attività fisiche rappresentino per il mondo dei diversamente abili un mezzo privilegiato

di sviluppo individuale e di integrazione sociale. Da quest’anno abbiamo attivato un altra attività sportiva, il karate, presso la palestra ASD Poseidon Karate, via Don Minzoni 40. L’inaugurazione dei nuovi corsi è avvenuta giovedì 18 ottobre alle ore 11.00 alla presenza di responsabili di altre associazioni sociali e dello sport in genere, nell’attrezzata e capiente palestra dell’istituto Emanuela Loi di Nettuno, con il quale esiste già da tempo una diretta e fattiva collaborazione nella programmazione e attivazioni di corsi di pallavolo rivolti agli studenti diversamente abili della stessa scuola. Tutto questo solo ed esclusivamente nel nome del rispetto e solidarietà verso chi merita a 360 gradi la nostra attenzione e di cui, se non coinvolti personalmente, troppo facilmente e colpevolmente ci si dimentica. A proposito di solidarietà e rispetto, un esempio di solidarietà, vero e tangibile nei fatti e non soltanto nelle parole, è quello

che viene dalla Fondazione Umberto ed Elisabetta Porfiri di Nettuno, alla quale va un ringraziamento particolarmente sentito per aver dimostrato, facendo dono di un pulmino attrezzato e adibito al trasporto di persone diversamente abili, grande generosità e attenzione per queste tematiche, gesto che renderà meno difficile e serena la vita di molte persone. Alla donazione ha dato il suo contributo anche l’assicurazione Unipol. L’associazione è attiva dal territorio dal 2006 e riesce a mantenere le sue attività grazie agli sponsor e al ricavato della Corsa Podistica del “Trofeo città di Nettuno”, già in fase di organizzazione per il prossimo 2 giugno 2013. L’associazione ringrazia gli amici di Latina che hanno partecipato all’organizzazione dell’evento “Di corsa camminando”, Maria Cristina Maione Store e tutte le persone e gli sponsor che si sono avvicinati a questo mondo speciale. A.P. S. Spiragli di Luce


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LA RICETTA DEL MESE

Rotolo di castagne con cioccolato e croccante

Ingredienti - 1,2 kg di castagne - 130 g di zucchero a velo - 60 g di croccante alle mandorle, tritato grossolanamente - 70 g di amaretti sbriciolati - 130 g di cioccolato fondente extra, tritato - 2 cucchiai di rum - 65 g di burro - 7 dl di latte - 250 g di panna fresca da montare - 250 g di crema pasticcera pronta - 4-5 cucchiai di latte di mandorle (facoltativo) - 1 bustina di vanillina PrOCEDIMENTO Sbollenta le castagne e inizia a sbucciarle mentre sono ancora calde, lessale poi nel latte bollente per circa 20 minuti a fuoco basso con un coperchio, scolale e passale al passaverdure. Incorpora al purè di castagne caldo il cioccolato fuso a bagnomaria, il burro fuso a fuoco basso, la vanillina, metà amaretti, 80 g di zucchero e il rum. Per il ripieno, monta con la frusta la panna ben fredda e incorpora gradualmente lo zucchero rimasto setacciato. Amalgama gli amaretti sbriciolati rimasti e il croccante. Per creare il rotolo, stendi il composto (allo spessore di circa 1,5 cm) a rettangolo sulla carta, farciscilo con il ripieno e forma un rotolo aiutandoti con la carta. Infine disponi il rotolo su un vassoio e fallo riposare in frigorifero per almeno 5 ore. Versa sui piatti un mestolino di crema pasticcera, resa più fluida, con l’aggiunta se vuoi del latte di mandorle o poco latte normale. Taglia il rotolo a fette abbastanza spesse e sistemale sulla crema. Buon appetito! Elisabetta Civitan

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Lo sapevi che.... - Per far sì che le patate mantengano anche dopo la cottura tutto il loro sapore e per diminuire il tempo di cottura, non bollirle nell’acqua! Usa il microonde se ce l’hai: mettile in una terrina di vetro o di ceramica ancora con la buccia, bucale con la forchetta e falle cuocere al massimo della temperatura per 5 minuti. Tirale fuori, girale e bucale dall’altra parte; fai cuocere ancora 5 minuti. Spellarle sotto l’acqua fredda sarà semplicissimo! - Per preparare un pesto al meglio, evita di lavare le foglie di basilico sotto l’acqua, perché perdono profumo e si rovinano. Inoltre, se prepari il pesto con il frullatore, mettici dentro un cubetto di ghiaccio. Eviterà che si scurisca! - Per essere certi che le cozze siano ben pulite dalla sabbia, mettile per un’ora a bagno nell’acqua fredda salata con un pugno di granturco. - Per eliminare più in fretta le squame dal pesce, cospargilo con un po’ di aceto. Se lo fai lesso, ricorda che il pesce di mare va immerso in acqua fredda, quello di lago in acqua salata già calda. - Se vuoi cucinare del pesce al sale, non devi squamare il pesce quando lo pulisci; le squame infatti permettono alla polpa di rimanere umida e quindi morbida. Basta lavare bene il pesce sotto l’acqua corrente, togliendo le interiora. Eliminerai la testa al momento di servire. - Per creare delle polpette perfettamente rotonde, un’idea utile è quella di usare lo scavino da gelato, bagnandolo nell’acqua tra una polpetta e l’altra. - Per una buona frittata, non sbattere eccessivamente le uova altrimenti la schiuma che si crea appesantirà la frittata. Basta amalgamare bene tuorli e albumi. - Per mantenere più a lungo le pietanze che esigono di essere mangiate calde, passa i piatti sotto l’acqua calda e poi mettili a due o tre alla volta nel microonde per un minuto ad alta potenza. E.C.


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n.46 _ novembre 2012

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Dal 9 al 25 novembre la II edizione della mostra fotografica dedicata all’archeologia

“ARCHEOIMMAGINI” L’immagine è da sempre strumento fondamentale per la ricerca storica e archeologica, perché ci aiuta a comprendere e a illustrare una realtà, ci offre un supporto definitivo di conservazione dei dati e permette la diffusione delle conoscenze scientifiche, storiche e archeologiche, non solo agli esperti del settore, ma anche al grande pubblico. Oggi le immagini non servono più solo a dare una percezione del monumento antico o scomparso, ma consentono di calarsi in un mondo, in una realtà virtuale, dandoci così la possibilità di immergerci sempre più nel passato. Cosciente di questo, in collaborazione con la responsabile del Museo Civico Archeologico di Anzio, Giusi Canzonieri, l’associazione culturale 00042 organizza, dal 9 al 25 novembre all’interno del Museo della città neroniana, una mostra fotografica dal titolo “Archeoimmagini”: 24 fotografie in bianco e nero e a colori, scattate con varie tecniche da fotografi professionisti e non il cui soggetto sono i reperti e i particolari archeologici conservati all’aperto su tutto il territorio di Anzio. Le foto, realizzate da Giancarlo Capobianco, Domenico Condello, Maurizio D’Eramo, Pietro Frisina, Stefano Murgia, Quirino Pollastrini, Rossella Romano, Alessandro Tinarelli, danno risalto al reperto archeologico, visibile e invisibile, poiché la priorità del fotografo è di rappresentare con precisione sia ciò che si nota nell’immediato, ma anche l’elemento più nascosto, su cui

cade meno l’attenzione, per dare così maggior valore al materiale archeologico. Gli scatti mettono inoltre in risalto il dialogo, la relazione, tra l’opera remota e l’opera contemporanea, poiché questa viene a interagire con un ambiente ormai passato. L’elemento contemporaneo, in questo caso la foto, crea così una nuova memoria archeologica, diventando ponte tra passato e presente. Elisabetta Civitan

Incontro con Roncole Verdi (Pr), nella Bassa Parmense, e con i suoi figli illustri

SULLE ORME DI VERDI E GUARESCHI Il verde della Pianura Padana fra il Po e la Via Emilia, le immense distese di campi coltivati, i filari e i piccoli borghi. È la Bassa Parmense, l’area della pianura padana a nord di Parma, culla di storia, cultura e delizie enogastronomiche. Una terra da un’anima profonda e dal fascino unico. L’istantanea più bella di questi luoghi la regalano i suoi due figli illustri: Giuseppe Verdi, con la sua musica immortale, e lo scrittore Giovanni Guareschi, che con la sua penna ironica ha dato vita alle storie di “Don Camillo e Peppone”. Indimenticabile il parroco Don Camillo, che con la sua bicicletta percorreva le stradine di Roncole Verdi e dei vicini borghi, avvolti nella nebbia, e le sue “burbere litigate” con il sindaco Peppone. Sullo sfondo dei personaggi guareschiani, come non ascoltare il “Va, pensiero” del musicista che tanto lustro ha dato all’Italia. Nati e vissuti in epoche diverse, il primo nell’800 e il secondo nel ‘900, ad unire Verdi e Guareschi è Roncole Verdi, piccolo centro situato a circa quattro chilometri da Busseto (Pr), che diede i natali al musicista

e ospitò lo scrittore, che qui visse per diversi anni fino alla morte. Andare a Roncole Verdi significa compiere un viaggio a ritroso nel tempo, in una terra apparentemente piatta, con i suoi infiniti campi privi di colline, ma ricca in realtà di fermenti culturali. Appena si arriva nel paesino, l’impressione è che il tempo si sia fermato. Al centro della piccola piazza, intitolata a Guareschi, ecco la casa natale di Verdi e poco più in là, in via processione, il Museo Guareschi, voluto dai figli Carlotta e Alberto. La dimora verdiana è un’abitazione modesta, conservata così come appariva nel 1813, e dove al suo interno sono stati lasciati i vecchi mobili d’epoca. Entrando viene alla mente l’immagine di un Verdi bambino, intento a correre da una stanza all’altra. Di fronte alla casa, la Chiesa di S. Michele dove il musicista imparò a suonare l’organo sotto la guida del parroco. E nella piccola piazza, dove si trova il busto in bronzo dedicato al compositore, amava passeggiare Guareschi. Le sue fotografie, i suoi scritti e i disegni sono conservati all’interno del museo. Qui ad accogliere il visitatore c’è il figlio Alberto, che con grande passione racconta il Guareschi scrittore, giornalista e padre. Nessuno meglio di lui ha saputo raccontare con la sua penna la gente della Bassa, persone umili, generose ed ospitali. Storie, ricordi, personaggi e musica sono dunque parte di Roncole Verdi, della Bassa Parmense e dei tanti paesi vicini, come Fontevivo, Fontanelle di Roccabianca o Busseto. L’amore e il profondo attaccamento di Verdi e Guareschi per questi luoghi rimangono immutati nel tempo, come immortali sono le loro opere che rivelano l’anima più profonda di questa terra. Luisa Calderaro


novembre 2012 _ n.46

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music@space Valerio Russo, cantautore di origini pontine e napoletane, dà vita a melodie partenopee

“SCUGNIZZO A METà”

Forse sul nostro territorio è la prima volta che incontriamo un vero e proprio menestrello. Un cantastorie vecchia maniera che nei suoi testi racconta la vita di tutti i giorni, quella che si svolge nelle strade e nelle osterie, nei luoghi di lavoro e nelle piazze. Le vicende politiche e sociali che attraversano il nostro tempo sono narrate con una vena ironica e satirica che ricorda i vecchi allietatori delle bettole di qualche decennio fa. Stiamo parlando dello “Scugnizzo a metà” Valerio Russo, un ragazzo che, appena uscito dall’Accademia d’Arte Drammatica di Roma ha subito iniziato un suo percorso musicale e artistico. Lo stile è popolare (piccole tarante o piccoli stornelli), cantautorale ma molto semplice. Una chitarra acustica, un kazoo, armonica a bocca e tamburello a pedale auto costruito, sono gli “strumenti” utilizzati per dare vita a semplici melodie che accompagnano testi e storie raccontate con entusiasmo e determinazione e che lasciano un segno a tutti coloro che hanno l’opportunità di ascoltarlo. La particolarità e l’originalità del progetto sta nel fatto che le sue performance si attengono alla lettera al nome che l’artista si è dato, appunto Scugnizzo a metà. Infatti le sue origini per una

metà pontine e per l’altra napoletane, fanno sì che i suoi testi vengano interpretati in un dialetto masticato che esprime al massimo i tratti della migliore tradizione partenopea e allo stesso tempo le emozioni dello stornello laziale più classico. Dopo aver scritto le prime canzoni per vari spettacoli nella “stagione ragazzi 2011/2012” del Teatro Vascello di Roma, a cui ha partecipato (e partecipa tutt’ora) come attore, inizia a scrivere “canzoni per sé’” e nel luglio del 2012 inizia a suonare o in teatri (come Spazio47 ad Aprilia, dove sta anche registrando il suo primo album) o in piccoli pub/locali tra Aprilia e Nettuno. Nei Live, oltre a raccontare le sue storie (contornate da piccoli monologhi e introduzioni) riarrangia pezzi come “la Giarrettiera Rosa” di Paolo Conte, o l’amatissima “Puppe a Pera” di Francesco Nuti. Nel prossimo periodo invernale saranno diverse le serate organizzate in cui si potrà seguire da vicino le interessanti novelle musicate da Valerio. Proprio per questo vi consigliamo di consultare la pagina di facebook Scugnizzo a metà in cui troverete tutte le informazioni necessarie. Valerio Bruni

Dall’8 novembre nelle sale italiane il film di Ben Affleck, che esordisce come regista

Argo omaggio a chi si sacrifica per il proprio paese A trentatré anni di distanza dall’operazione congiunta di Stati Uniti e Canada per liberare alcuni ostaggi americani in Iran, Argo omaggia gli eroi di ieri, di oggi e di domani. Terzo film di Ben Affleck basato su una storia vera, oltre ad esserne regista impersona la parte di un agente della CIA. Tony Mendez è stato inviato in Iran dal governo americano durante la rivoluzione islamica del 1979 per portare in salvo sei funzionari. Un gruppo di estremisti iraniani ha fatto irruzione nell’ambasciata USA prendendo in ostaggio 52 persone del corpo diplomatico. Alla cattura sono riuscite a scampare solo sei persone che si sono rifugiate nella residenza dell’ambasciatore del Canada. Per salvarli Tony mette in pratica un piano rischioso e sorprendente facendo passare il gruppo come staff di una troupe cinematografica di un film di fantascienza che non si realizzerà mai. Fuori dalla residenza dell’ambasciatore canadese c’è una folla di estremisti che sta cercando gli americani sfuggiti alla retata per ucciderli. Se il piano verrà scoperto non ci sarà salvezza per nessuno. Per questo bisogna continuare a fingere,

per scampare al pericolo e alla morte. È possibile evadere da una dura realtà con un bluff? Ben Affleck ha creato un buon film che, senza attori famosi e senza scene erotiche, riesce a catturare l’attenzione degli spettatori. L’atmosfera degli anni ‘70 è ben rappresentata dalla moda: i vestiti, il taglio dei capelli, la grandezza degli occhiali. La storia ha alti e bassi ed è permeata di suspense, della paura continua di questi ostaggi di ciò che potrebbe accadere loro. Il cuore degli spettatori batte forte ad ogni scena. L’adrenalina fa sussultare ad ogni minuto. È difficile capire che cos’è vero e cosa non lo è. Per rendere una menzogna credibile, è necessario costruirla più inverosimile e nel miglior modo possibile. Tony ha pianificato una tale balla che neanche le persone che sono con lui riescono a credere nel suo successo. Nonostante ciò lavora con impegno e responsabilità alla costruzione di un film ridicolo che non vedrà mai la luce. In questo senso Argo può essere interpretato anche come un elogio della produzione cinematografica. Yoshiro Izumi


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Anziolavinio: la squadra arranca ma il meglio deve ancora arrivare L’inizio di stagione dell’Anziolavinio faceva presagire ad un campionato importante, tra le prime della classe con la possibilità sempre viva di cullare quel sogno chiamato promozione. Ma dopo il buon avvio delle prime 3 giornate, c’è stato un vistoso calo da parte della squadra, non tanto in qualità di gioco che è sempre stato bello da vedere, quanto in termini di risultati. Nelle 5 giornate che analizzeremo, Guida e compagni hanno racimolato 4 punti. Andiamo in ordine e iniziamo dalla quarta giornata che ha visto i biancazzurri soccombere per 2-0 contro l’ex capolista Sarnese in terra campana. Il riscatto lo si aspettava nel turno successivo quando al Bruschini è sceso in campo il Sora, altra squadra di alta classifica. Dopo i primi 20 minuti giocati sotto il nubifragio si è vista una partita discreta, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Quando sembrava che lo 0-0 fosse certo, al secondo minuto di recupero è arrivato il goal capolavoro di Barone da centrocampo che ha sfruttato un

errore difensivo della retroguardia anziate e ha infilato il portiere con una traiettoria incredibile. Un goal veramente bello che ha fatto gioire i tanti tifosi ciociari giunti al Bruschini e ha portato il ragazzo alla ribalta della cronaca sui quotidiani e sui siti di informazione calcistica. Archiviate

le due brutte sconfitte, ci si aspettava qualcosa in più nella trasferta di Genzano contro la Cynthia , squadra rinforzata da alcuni innesti importanti ma alla portata dei biancazzurri. Il match termina 1-1 con l’Anzio che segna con Trippa quasi

al 90° minuto. Una piccola reazione di orgoglio dei ragazzi che hanno cercato in tutti i modi la via del pari. Un punto che fa morale e proietta la squadra alla seconda trasferta consecutiva. Stavolta si vola in Sardegna contro la SEF Torres , squadra neopromossa che viaggia in alta classifica. Una partita spigolosa, che ha visto l’Anzio soccombere per 1-0 ma con tante recriminazioni per un calcio di rigore non concesso e per l’espulsione di Colantoni (tre turni di squalifica). In formazione rimaneggiata si è scesi in campo nell’ultimo turno contro il S.Elia, squadra sarda che si trova in zona pericolo. Qui registriamo una bella vittoria della squadra, un secco 3-0 che non lascia spazio a commenti e fa gioire squadra e tifosi. In rete Tufano (2) e Ferrara. Dopo 8 turni di campionato l’Anziolavinio di Mr. Pernarella si trova poco sopra la zona salvezza con 8 punti in classifica. Forza e coraggio, siamo certi che IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE. Fabrizio Tirocchi

Quattro vittorie e quattro pareggi per la squadra del Tridente

Promozione: Nettuno e Lido dei Pini verso la vetta

Continua a marcia spedita il cammino del Nettuno e del Lido dei Pini nel girone A del campionato di promozione. Dopo 8 turni troviamo in vetta alla classifica i verdeblu di mr. D’Ambra che, con 16 punti, sono al comando insieme al Cerveteri e al Palocco. Due punti sotto al trittico di testa c’è il Lido dei Pini, autentica mina vagante del girone che sta dando filo da torcere a tutti gli avversari. Ben più staccato troviamo il

Falasche di mr. Lucidi che, fermo a 9 punti si trova nella zona calda della classifica. Situazione difficile quella dei bianco verdi, con la vittoria che in campionato manca dalla prima giornata. Come detto prima, in testa troviamo il Nettuno che negli ultimi cinque match disputati ha ottenuto 2 vittorie e 3 pari. Due di questi pareggi sono arrivati nei derby. Entrambe le partite, contro Falasche e Lido dei Pini sono terminate sullo 0-0. Le vittorie sono arrivate nelle due partite disputate al Celestino Masin contro il borgo flora (allenato dall’ex mister Cesarini) per 1-0 con rete di Montella, e nell’ultimo turno disputato contro l’Ostiantica regolato per 2-0. Così dopo 8 turni il Nettuno ha 4 vittorie e 4 pareggi ed è l’unica squadra imbattuta del girone e con soli 3 goal subiti è anche la miglior difesa. Una bella soddisfazione per Cassioli e compagni. Il campionato è ancora lungo, ma come si suol dire: “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Alle spalle delle 3 di testa troviamo la matricola terribile Lido dei Pini che negli ultimi 5 turni di

campionato ha ottenuto 8 punti frutto della roboante vittoria per 4-0 contro il Palocco e del 2-1 rifilato al Pescatori Ostia in 9 contro 11. Gli altri due punti sono arrivati nel derby con il Nettuno e nel pirotecnico 3-3 del Delio Chimenti contro il Fiumicino. Il torneo ha ancora tanto da dire e il Lido ha ancora tanto da dare. Siamo certi che i ragazzi di Panicci sapranno impressionare e dare soddisfazione ai tanti tifosi che seguono la squadra. L’unica squadra che sta deludendo è il Falasche. La vittoria manca dalla prima di campionato, è pur vero che anche la sconfitta è stata una sola e dunque a pesare sull’economia della classifica sono i 6 pareggi, 4 dei quali arrivati nelle ultime 5 partite. Una situazione complicata e inaspettata per il Falasche che negli ultimi anni ci aveva abituato a campionati di vertice. Siamo sicuri che con la forza del gruppo e con l’unione di intenti Sambataro e compagni ne verranno fuori e torneranno a far divertire i sostenitori bianco verdi. Restate sulle nostre pagine per tutti gli sviluppi. F.T.


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Rubriche

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DETTI PORTODANZESI

“È mejio lavorà co’ chi nun te paga che co’ chi nun te capisce.” Lavorare con chi non collabora rende doppio il sacrificio e vano il risultato. “Se te ‘ncazzi fai du’ fatiche una pe’ ‘ncazzatte e l’artra pe’ scazzatte.” Un saggio consiglio… è meglio non arrabbiarsi per niente. “Omo avvisato mezzo sarvato.” Non sono necessarie interpretazioni, il concetto è subito chiaro. “Stai a fa’ i conti senza l’oste.” cioè giungere a conclusioni in modo affrettato senza render conto a più fattori. “Sei come er gatto na’ dispenza, quello che fa penza.” Spesso il ladro accusa di furto gli altri... spesso un’accusa qualsiasi viene denunciata da chi per primo ne è reo. Pensare male degli altri per coprire se stessi. “‘Tacci tua e de tu’ nonno ‘n cariola co’ le mutande viola.” Modo di dire vecchiotto, oggi apparentemente offensivo ma all’epoca confidenziale esclamazione di rimprovero. “ ‘Mbhe? - Mbhè lo fa la pecora e il lupo se la magna!” “Piagne er morto e frega er vivo.” Descrizione di persona furba e sorniona che mentre si lamenta studia il modo per ottenere ciò che vuole a danno di altri. “Fai der bene e scordate, fai del male e pensace.” Detto ripreso dai fondamentali e antichi principi cristiani, mai atteggiarsi o farsi pubblicità dalla beneficenza. Ma se fai del male ad altri che la coscienza ti perseguiti. “Ogni lasciata è persa.” Detto originariamente maschile che sosteneva di non lasciar perdere ogni possibilità di conquista femminile.. Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”. amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

SMS - Space

Anzio-Space dà spazio ai lettori Scriveteci un sms: Ad Anzio l’acqua di mare con l’escherichia coli e quella delle condotte con l’arsenico. Ma che tipo di acqua pioverà dal cielo da queste parti? Forse acquaragia? Bennato Perché ad Anzio quando terminano i lavori rimane sempre appeso il cartello del cantiere? (Vedi Villa Sarsina appunto!). Simona Per Anzio è tempo di partito democratico. Paolo L’immondizia che c’è a corso Italia 52 è strettamente proporzionale alla ricchezza di alcuni politici di Anzio. Franky A casa Bruschini e bruschette! Phantomas

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Alberello “ecologico” che produce buon terriccio e bonifica aree inquinate

Il lentisco

Il lentisco, Pistacia lentiscus, è una pianta sempreverde che si presenta nella maggioranza dei casi come un cespuglio che emana un forte odore resinoso, anche se di rado è possibile trovarlo in forma di alberello, e non supera di solito i 3 o 4 metri di altezza. La chioma del lentisco è fittamente ramificata, da ciò dipende il suo aspetto tondeggiante, e densa di foglie glabre composte da foglioline più minute di forma ellittica, ha una corteccia color cenere mentre il suo legno ha toni rosati. La fioritura del lentisco va da aprile a maggio, i suoi frutti quando sono ancora acerbi appaiono di un bel rosso vivo e si possono ammirare in estate e in autunno, mentre nella stagione invernale, quando questi frutti maturano, vanno assumendo progressivamente una colorazione più scura, tendente al nero. Ad Anzio si trova nelle zone dove la macchia mediterranea ha maggiormente resistito all’invasiva e spesso irrispettosa presenza dell’uomo. Al lentisco piacciono posizioni soleggiate anche molto calde, infatti ha una ottima capacità a resistere in condizioni prolungate di aridità e mentre le gelate possono gravemente danneggiarlo. Il lentisco è considerato una specie che migliora la qualità del terreno, sotto i suoi cespugli si forma un terriccio molto utile nelle pratiche di giardinaggio, inoltre, dal punto ecologico viene utilmente utilizzato nel recupero di aree inquinate. In passato il lentisco aveva un’enorme importanza, ora, nonostante ne abbia meno, conserva numerosi interessanti utilizzi. In ebanisteria è apprezzato per lavori di intarsio grazie al colore rosso venato, il suo legno è molto usato per alimentare i forni a legna delle pizzerie, perché fa raggiungere alte temperature in tempi molto ristretti. Con le foglie di lentisco si conciano le pelli, inoltre, il suo uso ornamentale, che ha causato seri danni all’habitat del lentisco, trova oggi un canale di approvvigionamento più sostenibile nella coltivazione della pianta, i cui primi impianti sono sorti proprio dalle nostre parti, nella zona di Latina. La resina di lentisco, da cui deriva anche il cosiddetto “mastice”, si usa nella preparazione di profumi (molto noto quello che si faceva preparare Napoleone a base proprio di resina di lentisco), di paste per otturazioni odontotecniche e nella produzione delle gomme da masticare. Nel prossimo numero di Anzio Space conosceremo un po’ meglio il Ruscus aculeatus a tutti noto come pungitopo. Filippo Valenti


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Lettera aperta ai gestori degli stabilimenti balneari La presente lettera si riferisce ai fatti accaduti lo scorso mese di luglio quando, per diversi giorni, il mare di Anzio fu invaso da macchie marroni e maleodoranti, suscitando le proteste di bagnanti e operatori balneari attraverso segnalazioni alla Guardia Costiera - subito attivatasi - e inutili richiami al Comune di Anzio. Il riferimento è anche alla denuncia pubblicata su Facebook da quattro cittadini indignati che hanno pubblicato - in un secondo tempo - un documento di analisi delle acque effettuato dall’A rpa dalle quali sono emerse le cattive condizioni del nostro mare nel mese di luglio e che hanno sostanzialmente confermato che le lamentele di bagnanti e operatori balneari erano più che giustificate. Alla pubblicazione di questi dati è seguita una denuncia alle autorità da parte dall’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Anzio per “procurato allarme e falso ideologico”. I quattro cittadini sono Andrea Mingiacchi, Claudio Petriconi, Paolo Salvucci e Umberto Spallotta. Nel frattempo, un movimento di opinione sempre più vasto si sta facendo spazio su internet e anche fuori e fatti, date dei documenti e responsabilità cominciano ad avere contorni sempre più chiari. Dal canto suo, l’Assessore Patrizio Placidi continua a sostenere di aver sporto denuncia in qualità di semplice cittadino senza alcun avallo dell’amministrazione comunale. Scriviamo solo per chiarire i fatti e vi ringraziamo per aver tenuto un comportamento equilibrato e neutrale, consapevoli che la protesta alle autorità del comune sia stato un atto dovuto al fine di creare, per il bene di Anzio, una rottura con quella mentalità dell’arrangiarsi senza prendere decisioni che ha portato molti villeggianti ad abbandonare negli anni la città di Anzio, complice sicuramente il mare poco pulito, nonostante le sbandierate “Bandiere blu”. Confidiamo nella vostra continua collaborazione per migliorare le condizioni igieniche del nostro mare con proposte, informazioni e consigli che solo gli addetti ai lavori sono in grado di dare, perché Anzio riacquisti la meritata fiducia dei turisti che, quando saranno garantite idonee condizioni di trasparenza nella gestione dei controlli sull’inquinamento del mare, saranno lieti di continuare a frequentare le nostre spiagge. . Andrea Mingiacchi e Umberto Spallotta

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Rubrica degli eventi a cura dei partecipanti al Festival Creatività e Integrazione

- Il 13 novembre partirà la tournée dell’attore Ivan Bellavista al Teatro Astra di Torino con lo spettacolo teatrale FRATTO_X di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Lo spettacolo arriverà anche a Roma e le date saranno comunicate nel prossimo numero di Anzio-Space. - Domenica 11 novembre alle ore 9,30 è prevista una visita alla centrale Montemartini; Il 17 novembre alle ore 10,00 si terrà una VISITA GUIDATA di P.zza di Spagna e di Trinità dei Monti a Roma e infine il 25 novembre una visita al Museo di Lavinium presso il borgo di Pratica di Mare organizzate dall’ Associazione Culturale Tablinium. Sempre dal mese di novembre inoltre sono attivi corsi di fotografia, informatica e inglese. Per le iscrizioni e le prenotazioni contattare la libreria Magna Charta ( tel. 06.98116206). - Dal 24 novembre partirà una RASSEGNA DI MUSICA E TEATRO realizzata dall’Associazione Culturale La Teca, che avrà luogo presso la Sala degli Specchi del Paradiso sul Mare e prevede una serie di spettacoli con cadenza settimanale (ogni sabato e domenica fino al mese di marzo). Grazie alla collaborazione dell’Istituto Alberghiero di Anzio che metterà a disposizione alcune sale saranno inoltre attivi durante l’anno dei laboratori teatrali tenuti da Salvatore Santucci e rivolti sia agli studenti che al pubblico esterno. Per ulteriori informazioni e per gli abbonamenti contattare La Teca al tel. 06.98610413 o tramite indirizzo di posta elettronica: lateca@lateca.net. - Ogni lunedì dalle ore 20.30 alle 22.30 si terranno le LEZIONI DI CANTO CORALE a cura del Coro Lavinium presso la sede dell’Associazione Culturale Lavinia Litora in via Volturno 2/B nella zona di Villa Claudia. Per informazioni e iscrizioni fare riferimento alla pagina facebook del Coro Lavinium o dell’Associazione Culturale Lavinia Litora. - Ogni mercoledì dalle ore 21.00 alle 23.00 si terrà il LABORATORIO TEATRALE a cura della Compagnia dei Cocci presso la sede dell’Associazione Culturale Lavinia Litora in via Volturno 2/B nella zona di Villa Claudia. Per informazioni e iscrizioni fare riferimento alla pagina facebook della Compagnia dei Cocci o dell’Associazione Culturale Lavinia Litora.


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PILLOLE FISCALI

a cura del Dott. Marco Minoccheri

Pec 2012-2013 obbligatoria per le ditte individuali Anche per le imprese individuali che si iscrivono al Registro delle imprese o All’albo delle imprese artigiane è ora previsto l’obbligo di attivazione della PEC: lo ha stabilito l’art. 5, c.d. “Decreto Sviluppo 2.0” che ha esteso la disposizione in precedenza valida unicamente per le imprese costituite in forma societaria (art. 16, comma 6, D.L. n. 185/2008). Pertanto le ditte individuali che si iscrivono al Registro delle Imprese, successivamente alla data di entrata in vigore del D.L. devono indicare nel modello il proprio indirizzo di posta elettronica certificata; il Registro delle Imprese, in caso di ricezione della domanda sprovvista dell`indirizzo Pec, in luogo della sanzione, sospende la domanda per tre mesi, in attesa che venga integrata con i dati relativi all`indirizzo Pec. Le imprese individuali iscritte al registro delle imprese alla data di entrata in vigore del D.L. dovranno invece comunicare il proprio indirizzo PEC entro il 31 dicembre 2013. IMU: proroga del termine per l’invio della Dichiarazione IMU al 30/11/2012 In data 4 ottobre 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato una bozza di Decreto Legge sulla finanza locale; tra le disposizioni ivi contenute meritano particolare attenzione: - lo slittamento al 31 ottobre del termine per la definizione delle aliquote IMU e l’approvazione dei relativi regolamenti da parte dei comuni; - il differimento al 30 novembre del termine per la presentazione della dichiarazione IMU da parte dei contribuenti. La proroga del termine da ultimo citato è dovuta al fatto che attualmente non sono ancora disponibili il modello di dichiarazione IMU e le relative istruzioni. 2° acconto IRPEF: versamento entro il 30/11/2012 Entro il 30/11/2012 scade il termine per il pagamento del 2 acconto delle imposte irpef, ires ed irap e dei contributi personali risultanti da Unico 2012 per le persone fisiche e società di persone e società di capitale. I versamenti devono essere effettuati con il Modello di Pagamento Unificato F24. Per i titolari di partita IVA il versamento deve essere effettuato esclusivamente mediante modalità telematiche. Il versamento deve essere effettuato usando i seguenti codici tributo indicando l’anno d’imposta 2012: 4034 - IRPEF Acconto; 2002 - IRES Acconto; 3813 IRAP Acconto; 1799 - Imposta sostitutiva per i contribuenti minimi. TARSU: illegittima dal 01/01/2010 Secondo la C.T. Prov. Grosseto (sentenza n. 124/04/12), la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), non è applicabile per l’annualità 2010 perché abrogata espressamente e non più ripristinata da una normativa di proroga del suo regime transitorio. Ne discende che, per tale annualità, i Comuni non possono pretendere la riscossione del tributo e l’eventuale notifica della cartella di pagamento sarebbe illegittima per inesistenza della pretesa fiscale.

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Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038 Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389 Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637 Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716 Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021 Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459 Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006 Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751 Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908 Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495 Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192 Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553 Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare Servizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219 Secret Spot, via Risorgimento 6, Anzio, tel. 06 98 46 576

L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città: - vivibile e interessante per i giovani; - viva culturalmente; - all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio; - arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue. Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per migliorare il territorio in cui vivono. Tra le nostre iniziative: • Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su www.00042.it • Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno • Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo costruire.

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Anzio-Space - Mensile di cultura e politica

Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009 Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi Caporedattore: Luisa Calderaro (redazione@anziospace.com) Coordinatore di redazione: Silvia Arena Coordinatore Space Donna: Roberta Treglia (donna@anziospace.com) Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli (garante@anziospace.com) Direttore IT: Stefano Murgia Progetto e grafica: Domenico Condello Composing e grafica: Bruno Pepe Foto: Pietro Frisina Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta, Alessandro Tinarelli, Marcello Bartoli, Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa, Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela, Nicoletta Scalera, Marcello Guglielmo, Leonardo Tardioli, Filippo Valenti, Giusi Canzoneri. Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM) -Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoEditore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM) Presidente: Andrea Mingiacchi - andrea.mingiacchi@anziospace.com Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative: www.00042.it www.shingle22j.com www.anziospace.com http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/ Iscriviti al gruppo di FACEBOOK “Anzio-Space” Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - pubblicita@anziospace.com Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright. La Redazione si riserva di modificare parti degli scritti e di decidere se e quando pubblicare gli articoli.

Chiuso in redazione domenica 28 ottobre 2012


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n.46 _ novembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

DENUNCIATECI TUTTI DAY

Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai quattro cittadini querelati dall'Amministrazione per avere segnalato e lamentato le critiche condizioni igieniche del mare verificatesi sul litorale di Anzio ed aggiungiamo la nostra ferma condanna per i metodi intimidatori e vili con cui questa amministrazione aggredisce chi osa esprimere il proprio dissenso. L'inquinamento delle acque balneari, è stato segnalato da centinaia di cittadini, turisti ed operatori, ampiamente riscontrato dagli organi di vigilanza e denunciato da tutti i partiti del centrosinistra unitamente a numerose associazioni. Evidentemente i gravi rischi per la salute subiti non sono bastati e l'amministrazione vi aggiunge un vile attacco alla libertà di espressione ed alla democrazia. E' semplicemente assurdo che ai cittadini che manifestano un disagio e peraltro segnalano un oggettivo problema, l'amministrazione comunale risponda con infondate querele dirette alle singole persone. Se l'obiettivo era quello di intimorire i cittadini, denunciarne quattro per dare l'esempio e far tacere tutti gli altri, il Sindaco e la sua giunta sappiano di averlo mancato. Noi siamo dalla parte di quei cittadini, denunciateci tutti ma non siamo disposti a tacere. L'interesse al bene pubblico, la partecipazione alle vicende cittadine, l'espressione delle opinioni anche se critiche, sono comportamenti da apprezzare e valorizzare; ciò che invece deve essere denunciato sono l'incapacità dell'Amministrazione, i ritardi e le omissioni che hanno messo a rischio la salute delle persone a causa di acque marine inquinate da materia fecale. Siamo indignati, l'amministrazione invece di rendere conto dei provvedimenti che non ha saputo assumere, sporge denunce inconsistenti a carico di quattro liberi cittadini a cui va solo riconosciuto il merito di avere ancora la voglia ed il coraggio di sentirsi parte attiva della città. Al Sindaco ed al suo Vice diciamo: prendete atto della vostra inadeguatezza, ritirate quella vergognosa querela oppure abbiate il coraggio e DENUNCIATECI TUTTI. Associazione Culturale 00042 Associazione Culturale Sinistra senza Aggettivi Associazione ALZAIA Anzio-Nettuno Associazione Interculturale PONTUM Associazione Culturale Ibis Onlus Collettivo ANZIO un Progetto Democratico Circolo Legambiente “le Rondini” Anzio-Nettuno Coordinamento Antimafia Anzio-Nettuno Comitato Acquapubblica Anzio - Nettuno

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novembre 2012 _ n.46

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