Anzio-Space 45 - Ottobre 2012

Page 1

N U M E R O Q U A R A N TA C I N Q U E - O T T O B R E 2 0 1 2

L ’

I

N

F

O

R

M

A

Z

I

O

N

E

F A

C

E

N

T

R

O

Cari ragazzi… …siamo ad un nuovo inizio di anno scolastico. I pigri e spensierati giorni d’estate sono ora un sogno lontano. Quantomeno, cercate di vederla così che è meglio! La scuola ha riaperto le porte per accogliere quell’energia fresca e frizzante che solo un lungo periodo di vacanza può lasciare e di cui voi siete i più sani detentori. La scuola, palestra ufficiale per la crescita degli individui in una società organizzata, vi accoglie nuovamente per tornare a brillare della vostra luce, per impregnarsi del vostro calore e degli echi delle vostre voci, per farvi rincontrare con gli amici, per condividere ancora mille emozioni tra i banchi, per rafforzare le vostre idee, per stimolare le vostre curiosità e per studiare quei concetti chiave che vi aiuteranno a crescere sani come pesci. Buon anno ragazzi! Si riparte per un nuovo anno scolastico, tra aule, banchi, libri, zaini, corridoi, scale, bagni, feste, assemblee, voti, appunti, insegnati, lezioni, interrogazioni e amori. Un nuovo anno tutto per voi. Tutto il personale si riattiva e siamo di nuovo qui, insegnanti, assistenti, dirigenti, personale ata, amministrativi, di nuovo tutti con voi. Tutti a lavoro per pregiarvi di un ambiente funzionale alla vostra crescita, all’insegnamento dell’amore per la conoscenza e delle meraviglie della vita. Ma allo stesso tempo siamo anche qui per apprendere nuovamente da voi. Tutti pronti a imparare dalla vostra sincerità, dalla vostra semplicità, dalla vostra lealtà, dalle vostre ingenue bugie, dalla vostra capacità di aggregarvi e di aggregare, di includere e di integrarvi tra le diversità. Tutti pronti a guardare il mondo con l’entusiasmo e la sorpresa dei vostri occhi, tutti pronti ad apprendere dal vostro desiderio di crescere e dalla vostra capacità di riappacificarvi in un batter baleno a seguito di un litigio, magari con una battuta di cinque o con una bevuta di coca cola. Fate in modo di insegnarci anche quest’anno tutto ciò con il vostro esempio, poiché voi siete il futuro della nostra Città e del nostro Paese, e il nostro futuro ha fame di questa saggezza e di questo altruismo. Naturalmente, impegnatevi un po’ di più sui libri di testo e ascoltate di più gli insegnanti. Buon lavoro ragazzi! ;) Prof. Mingiacchi

Per informazioni: 333.73.50.189 pubblicita@anziospace.com


settembre 2012 _ n.44

2

pubblicita@anziospace.com Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

DA OTTOBRE NUOVA SEDE IN VIA ROMA, 41

Anzio Space


Anzio Space

Space - Città

n.44 _ settembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

3

Il partito cerca di affrontare le crisi interne e si prepara alle primarie

VENTI DI BUFERA SUL PD DI ANZIO Un’altra bufera sembra abbattersi sulla politica locale. Questa volta però il mirino non è puntato sul sindaco o sull’assessore di turno ma sul Pd, o meglio al suo interno. Infatti al termine di una torrida estate, come l’ultima, è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia che il capogruppo del partito in consiglio comunale, Paride Tulli, fosse stato sfiduciato. La lettera porta la firma dei cinque dissidenti: Enzo Toselli, Ivano Bernardone, Aurelio Lo Fazio, Massimo Creo e “l’onnipresente” Roberto Palomba. Motivo della sfiducia? Alla base sembra esserci la decisione degli altri tre consiglieri del Pd, tra cui anche Tulli, di continuare a prendere parte ai lavori del consiglio comunale. Ora che il partito fosse spaccato lo si sapeva da almeno nove mesi: lo scorso gennaio si doveva tenere una conferenza programmatica per scegliere il programma del partito in vista delle prossime elezioni. La conferenza venne prima rinviata perché erano imminenti le primarie per l’elezione del segretario regionale del partito, poi è saltata definitivamente. Le primarie menzionate pocanzi si svolsero in un clima surreale, al quale seguirono mille polemiche. Segue qualche mese di tregua, arriva l’estate e con essa anche la notizia delle dimissioni da consigliere comunale da parte di Toselli, il quale convoca una conferenza stampa, preceduta da un documento di tre pagine, per spiegare i motivi di tale decisione. Alla conferenza Toselli cambia idea, non si dimette più (se lo avesse fatto al suo posto sarebbe subentrata Maria Letizia Mingiacchi, prima dei non eletti del Pd alle ultime elezioni, ma nel frattempo passata all’Udc), ma annuncia che non prenderà più parte ai lavori del consiglio comunale. Ad uscire non sarà solo lui, ma lo seguiranno anche Bernardone, Creo, Palomba e Lo Fazio: la spaccatura è sancita. I mesi che seguono vedono registrare altri episodi: nel primo consiglio comunale con tre dentro e cinque fuori si parla del porto e della questione delle quote di Italia Navigando e si continuano ad avvertire ulteriori spaccature: con i dissidenti che indirizzano un documento sul porto al consiglio, firmato dal coordinatore del partito Bernardone e disconosciuto dal capogruppo Tulli. Nelle settimane successive i cinque dissidenti decidono di avviare, presso un notaio, una raccolta di firme per mandare a casa la maggioranza e che vede solo loro cinque firmatari. Su altri organi di stampa Tulli aveva detto di non essere a conoscenza di tale iniziativa, definendo poi come “velleitaria” la decisione dei cinque di non partecipare più ai consigli. Nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa si discuteva del bilancio: al momento della votazione del consuntivo i cinque sono intenzionati a votare, ma non riescono a fare in tempo. A conclusione di tutto questo c’è stata la sfiducia che, da una parte, ha fatto bene ad un partito che fino ad oggi era imbambolato, come confermano le parole di Bernardone e Tulli. I due sembrano infatti essere d’accordo nell’affermare che la discussione è stata aspra, ma è servita perché erano mesi che non ci si confrontava. Dalla riunione dell’11 settembre si è usciti con la decisione di congelare la sfiducia in attesa di un nuovo confronto, che al momento di andare in stampa non è stato ancora fissato. C’è da dire che i cinque dissidenti non avrebbero più preso parte ai lavori del consiglio, fin quando non sarebbe stata ristabilita la questione dell’incompatibilità dell’assessore Placidi, che di fatto poneva gli atti del consiglio non validi. I cinque “aventiniani” hanno deciso di uscire anche per prendere le distanze dal resto del consiglio, nel quale non si riconoscevano più. In conclusione vengono spontanee alcune domande: se si decide di non prendere più parte ai lavori del consiglio, come mai si seguitano a produrre atti continuando a partecipare? Invece di fare una raccolta

firme presso un notaio non sarebbe stato meglio presentare una mozione di sfiducia sottoscritta da tutto il partito? Se si decidesse di ritirare la delega di capogruppo a Tulli per darla ad uno dei cinque dissidenti, questi rientrerebbero in consiglio? O il nuovo capogruppo darebbe gli ordini da fuori? Con questo clima ci si avvicina alle primarie per la scelta del candidato sindaco. Leonardo Tardioli

IL PDL RAGIONA SU ALLEANZE E CANDIDATI Detto del Pd come si avvicinano gli altri partiti alle elezioni? Nel Pdl era stato firmato un documento chiamato Enea, che chiedeva al sindaco di Anzio Luciano Bruschini di ricandidarsi; tra i firmatari ci sono: il consigliere comunale Amabile e gli assessori Succi e Perronace. Voci dell’ultima ora vorrebbero questi due guardare con interesse al Movimento che fa capo al presidente della Regione Lazio Renata Polverini: Città Nuove. Per quanto riguarda gli altri, l’assessore Placidi, che si definisce il motore dell’amministrazione, da una parte ridà pieno sostegno a Bruschini, dall’altra annuncia che se il primo cittadino farà un passo indietro si candiderà lui. Comunque lo schieramento sarà: Pdl, La Destra, Lista Bruschini e Udc. Quest’ultima è divisa al suo interno: una parte fa capo a Borrelli ed è vicina al sindaco, quella di Fontana e Toti per ora si astiene ma si guarda bene intorno, mentre ce ne sarebbe addirittura un’altra pronta a sostenere De Angelis in caso di un suo ritorno. E il Fli? Guarda ad un possibile ritorno del senatore, ma al suo interno annovera gente come Pennata, Campomizzi e Godente che hanno a loro disposizione un buon bottino di voti; senza contare i possibili ritorni di Eugenio Ruggero, silurato dal Cda della Capo d’Anzio, e quello di Ruggero Garzia, dimessosi da assessore perché non più in sintonia con l’attuale maggioranza. Ha dalla sua un bagaglio di oltre 600 voti, senza contare che una mano potrebbe dargliela il suo “Coordinamento civico”. A sinistra il Pd si appresta alle primarie da una parte, mentre dall’altra è stato invitato da sel, insieme a rifondazione e altri movimenti e associazioni a partecipare ad un laboratorio programmatico. Mentre l’Idv ha già annunciato che correrà da sola, presentando il suo candidato sindaco che sarà Valerio Pollastrini: il quale ha già iniziato la propria campagna elettorale. Ancora in fase embrionale il gruppo dei grillini. L.T.


settembre 2012 _ n.44

Space - Città

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

4

Anzio Space

Fiore all’occhiello della città, il prossimo anno compirà 150 anni di storia

BANDA MUSICALE DI ANZIO SCONOSCIUTA ALL’ASSESSORE Era il 12 agosto 2012. Anzio era invasa da tantissimi gruppi musicali e folcloristici. Bravi, alcuni vestiti in modo stravagante, altri in abiti sportivi e nel complesso erano tutti ben preparati e simpatici. Un signore a me sconosciuto nell’applaudire tali artisti evidenzia il fatto che pur essendo bravissimi, nulla avevano a che fare con la Banda Città di Anzio. Presente alla manifestazione vi era anche il Sig Patrizio Placidi e infastidito dall’affermazione del signore replica: “Perché Anzio ha una Banda?”. Egregio Sig Placidi, vorrei ricordarle che lei ha preso parte non so a quante manifestazioni e cerimonie civili svolte nelle piazze di Anzio, per la commemorazione dei caduti in guerra, per la processione del Santo Patrono S. Antonio da Padova (ho voluto citare il nome del Santo giusto per ricordarglielo), come anche alla Processione del quartiere Pocacqua

TERMINA IL FERMO BIOLOGICO Dal 1° ottobre ha termine il fermo biologico che, per l’intero mese di settembre, ha tenuto ormeggiati in porto tutti pescherecci del Tirreno in modo che i fondali marini riposassero dai continui strascichi delle reti. Le pescherie in questo periodo si sono rifornite ugualmente del prodotto ittico della piccola pesca grazie ai vari allevamenti di acquacoltura e dall’importazione estera. La politica di Bruxelles ormai nota tira dritta per la graduale estinzione della pesca a strascico ritenuta dagli esperti dannosa all’ecosistema marino. L’operazione più importante è la rottamazione dei pescherecci che si realizza con l’indennizzo della licenza stralciata. La metamorfosi nel settore pesca è ormai avviata, già alcuni armatori di pescherecci hanno o stanno per convertirsi in pescatori di reti da posta, circuizione o fatta con gli ami, cioè cosiddetta piccola pesca. Un cambiamento epocale del settore che porterà a nuovi equilibri sia dell’ecosistema, sia nella vita sociale dei pescatori. A.T.

(vorrei vedere); lì lei si è fregiato anche della fascia tricolore. Ha presente quelle persone in divisa, allineate e coperte, con un cappello e una foderina bianca? Ebbene

sì, quelli erano i componenti della Banda Musicale di Anzio che suonavano a seconda dell’occasione l’Inno Nazionale, La Parata degli Eroi, Il Piave, Il Silenzio oppure l’inno

stesso del Santo Patrono per accompagnarlo all’imbarco… non ricorda niente di tutto ciò? Io sono quarantanove anni che faccio parte di questa Banda e le posso garantire che per almeno trenta lei era lì presente in tutte le manifestazioni in cui la banda ha prestato servizi. La Banda non è solo l’orgoglio dei molti cittadini veraci di Anzio ma è “storia”. Il prossimo anno la nostra banda in questione a lei presumibilmente nascosta compierà centocinquanta anni e io sono orgoglioso di dirle che ne compirò cinquanta di attività musicale. Scusi se è poco. La invito a scusarsi pubblicamente, per il ruolo che lei riveste, con il presidente e Professore Domenico Carnovale e il Maestro Francesco De Felici assieme a tutti i quarantacinque elementi, tra i sette e gli ottantasette anni di età, con le loro note tengono alto il nome di Anzio, e con la cittadinanza stessa. Giorgio Di Fazio


Anzio Space

Space - Città

n.44 _ settembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

5

Molti residenti protestano per il degrado e l’incuria

Case popolari, cresce la voglia di verde In Italia la definizione tipologica abitativa “casa popolare” è malinconicamente diventata paradigma di sciatteria e spesso di malsanità. È diventato un concetto sociologico più che architettonico. Procedendo sulla via Nettunense in direzione di Anzio, all’altezza del Tribunale, sulla destra si erge un grande albero, appesi al quale troviamo vari tipi di immondizia: abiti, zerbini, buste. Solo la pioggia e il vento lo ripuliscono periodicamente. Proprio nella sua maestosità quell’albero appare simbolico: un monumento dell’umana inciviltà. Un comitato di residenti delle case popolari adiacenti ci ha chiamati per segnalare il grave stato di incuria di quella zona verde, così ampia e così maltrattata, ma soprattutto per esprimere una forte volontà di partecipazione nella cura della parte esterna comune delle loro abitazioni a fronte di isolati gesti di inciviltà. Molti abitanti si sono attivati ma il terreno è impervio, dunque difficile da pulire senza mezzi professionali; la sporcizia ha inevitabilmente attirato insetti e parassiti quindi le signore lamentano di non poter stendere la biancheria ad asciugare

all’aria aperta e in alcune cantine l’accesso è disagevole. Qualche acuto bontempone se l’è subito presa con la piccola colonia felina della zona ignorando evidentemente che il gatto, tra gli animali più “puliti” del pianeta, è il primo a fare le spese della presenza di parassiti. Anche l’illuminazione è pressoché assente e la raccolta dei rifiuti è ampiamente migliorabile.

Insomma, dal bambino che disegna un fiore fino alle lezioni accademiche sull’estetica classica, tutti abbiamo imparato che la Bellezza è l’espressione più efficace della vitalità. La forma è importante ma la nostra società la contrappone, svilendola,

al contenuto, oppure la esalta nella sua accezione più vanesia. La superficie è invece il luogo in cui le cose appaiono, il nostro punto di contatto con il mondo. È provato che i disturbi depressivi sono statisticamente più rilevanti nelle periferie urbane e suburbane e nelle strutture architettoniche degradate e prive di verde, in cui è più facile sentirsi soli. Ecco perché un bambino è portato più a sorridere davanti a un fiore (o a un gatto) che non dinanzi a un paesaggio cementificato e perché l’essere umano ha pensieri costruttivi se si trova all’interno di un contesto armonioso: la Bellezza è curativa, lo sanno bene gli psicologi (ma anche i bravi insegnanti e i genitori!). Lo spazio potenzialmente disponibile tra quelle case è assai ampio e consentirebbe l’installazione di giochi per i numerosi bambini che vi abitano e zone di ritrovo per gli adulti. Probabilmente anche dall’accuratezza progettuale e manutentiva delle abitazioni cosiddette popolari potremmo commisurare il grado di civiltà e progresso di una nazione. N.S.

un bel quadro alla portata di tutti!! Peccato che non abbia nulla di artistico. Quadro elettrico negli immediati pressi della Scuola Elementare Saragat di Anzio che se non messo doverosamente in sicurezza con degli sportelli di serratura prima dell’apertura della scuola, rappresenterà, anche a causa delle piogge, una seria minaccia di folgorazione per i bambini che frequenteranno la scuola che è, tra l’altro ubicata in una strada stretta dove mancano strisce pedonali; strutture e cartelli per limitazioni di velocità all’intenso traffico di macchine autocarri e betoniere, né tantomeno esistono segnalazioni indicanti la presenza sul luogo di una scuola. Evviva!!! L’allarmante messaggio comparso su Facebook il 5 settembre ha ragione di essere soltanto per evidenziare la molto probabile utilità di un messaggio quando è segnalazione di serio pericolo ed insufficiente prevenzione. Ora la realtà presenta un quadro della corrente dove il segno di folgorazione appare quasi un innocente numero quattro, le strisce pedonali tasti di un enorme pianoforte. Decorato come lavagna il cancello della

scuola ha finalmente vicino un cartello, Divieto di sorpasso. Altro cartello: due bambini, stilizzati su fondo arancione traversano e sorpassano dall’alto del loro vessillo, con corsa felice, la sottostante insegna del non più solitario omarino traversante strisce pedonali non in essere nel messaggio di Facebook. Il tutto risalta ora su di un palo metallico, finalmente ortogonale alla strada con vista su righe giallo-arancioni e scritta BUS, invidia delle strisce di sosta per gli invalidi, ancora stinte e quasi nulle. Molto lontano un timido cartello di limite di velocità 30, quasi nascosto, molto rispettato… dai pedoni. Le automobili sembrano già meno veloci e tradiscono cattivi pensieri: occorre denunciare o informare? Nessuna delle due cose. Occorre fare e ciò significa che le dispute sul colore bandiere non debbono distrarre comunque dal bene comune. La scuola elementare Saragat è perlopiù frequentata da bambini con disagi determinati da carenze sociali. Bambini che vedono il mare soltanto da lontano, in un ambiente che definire ghetto è un eufemismo. Non è giusto dover ricorrere

a Facebook per ottenere che l’ambiente in cui devono essere educati nostri bambini sia la continuazione delle nostre deficienze morali e intellettuali. Ringrazio di cuore coloro che hanno reso finalmente l’ingresso alla Scuola Saragat, oggi, quasi un ingresso ad un grembo materno, speranza che non divenga mai più quanto descritto e documentato il 5 settembre. Guma


settembre 2012 _ n.44

6

Space - Città

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

Anzio Space

Primo Circolo di Anzio: il punto insieme al dirigente scolastico sulle novità didattiche

LA SCUOLA GUARDA AI PROGETTI DIDATTICI EUROPEI La dott. Elisabetta Spaziani è il Dirigente scolastico del I Circolo Didattico di Anzio che comprende vari istituti: in via Ambrosini, la scuola primaria nonché la sede distaccata della scuola media G. Falcone, il plesso scolastico della scuola primaria Saragat e la scuola dell’infanzia di Quartiere Europa per un bacino di utenza che coinvolge più di 1300 famiglie. Diciamo subito alla Preside che il recente ridimensionamento degli istituti, effettuato dalla riforma con lo scopo di tagliare gli sprechi, ha portato scombussolamenti alle famiglie che spesso hanno trovato cambiati i loro interlocutori nella scuola, ma certo ha obbligato anche i dirigenti a trovare celermente equilibri nuovi e altrettanto efficaci. Ci sembra infatti che si sia venuto a creare un evidente paradosso: quelli che dovevano essere accorpamenti, nella realtà dei fatti si sono trasformati in parcellizzazioni strutturali e questa frammentarietà evidentemente non ha agevolato il lavoro di coloro che si trovano poi a gestire le risorse, umane e finanziarie. Lei cosa ne pensa? “Noi cerchiamo di fare del nostro meglio con gli strumenti assegnatici – spiega la Spaziani - ma l’obiettivo di questa operazione era fare economia e a tutt’oggi, si tocca con mano, si sta spendendo più di

prima. Il ridimensionamento è stato fatto arbitrariamente, gli scopi dovevano essere coerenti con i fini legislativi, ma siamo qui per lavorare”.

Ci sono novità particolari nella didattica del suo circolo, ad esempio abbiamo letto sul sito web del plesso scolastico di iniziative a favore del multilinguismo? “Abbiamo avuto sempre molta cura che i nostri alunni fossero coinvolti in progetti didattici europei. Quest’anno la comunità ha ritenuto di rifinanziarli e coinvolgeranno anche la scuola media, così che i bambini della scuola elementare che hanno potuto frequentare i nostri campi scuola - sia locali che di scambio all’estero - non vedranno interrotto il loro percorso di studio. Teniamo

molto all’insegnamento dell’inglese e abbiamo corsi monotematici in lingua”. E l’informatica? “Tutti i nostri docenti hanno seguito dei corsi e sono stati formati in questo senso, la competenza deve essere trasversale, ma la novità quest’anno è che grazie ai finanziamenti della Fondazione Roma - benemerita istituzione che opera per il potenziamento e l’ammodernamento delle scuole e alla quale vorrei rivolgere un ringraziamento davvero particolare - abbiamo allestito aule di informatica e un laboratorio multimediale anche nel plesso scolastico di viale Severiano. Materiale che, nonostante quell’istituto non sia più di mia diretta competenza, è stato lasciato comunque in quella sede a beneficio di tutti i bambini che lo frequentano.” Per la sicurezza, la Dirigente ci illustra lo svolgimento dei piani di legge e ci dice che a completamento ha chiesto l’installazione di un cancello con apertura telecomandata per far sì che l’accesso agli istituti di via Ambrosini sia meglio regolamentata. Parliamo poi con la dott. Spaziani degli spazi verdi, pur presenti nella scuola, e suggeriamo che siano utilizzati, magari rendendoli funzionali ai tanti interessanti laboratori didattici che organizza la sede locale di Legambiente e le auguriamo buon lavoro. Nicoletta Scalera

IN VISITA AL II CIRCOLO DIDATTICO ACQUA DEL TURCO Il Dirigente scolastico del II Circolo Didattico di Anzio dott. A.M. Corso, con cordialità e riservatezza, ci informa che non concede interviste, mi riceve dunque non come addetto stampa, solo come genitore. Scrivo dunque volontariamente in breve - di questa informale chiacchierata con una Preside il cui registro, sempre pacato e acc L’inizio dell’anno scolastico è passato serenamente e anche qui, come nel I Circolo, il bacino di utenza dei diversi plessi è rimasto ampio ed eterogeneo, oltre il migliaio di studenti, dopo gli accorpamenti previsti dai cosiddetti istituti comprensivi. La novità è che è stato ceduto il plesso di Villa Claudia per essere sostituito dalla scuola secondaria di primo grado presente nell’edificio di Acqua del Turco, anche se

in un’ala riservata. Certamente questa contiguità strutturale, ci spiega la Preside, coinvolge i docenti dei diversi gradi di istruzione in un’ineludibile reciproca partecipazione, stimolo importante per rendersi conto delle necessità e delle risorse di ciascuno. Nella struttura centrale la nostra gentile ospite ci mostra la nuova Biblioteca, le attrezzature informatiche appena installate, tutte le aule e la scuola media. I progetti didattici sono innumerevoli, i docenti di lingua specializzati, i laboratori e le gite scolastiche scelti con un’attenzione particolare verso l’arte e il rispetto per l’ambiente. Congediamo la Dirigente anche qui con un rinnovato augurio per quest’anno scolastico appena iniziato. N.S.


Anzio Space

Space - Città

n.44 _ settembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

7

ALESSANDRO E PIERFRANCESCO GALLINARI RACCONTANO IL LORO MESTIERE

GLI ULTIMI MAESTRI D’ASCIA DELLA CITTÀ

Alessandro e Pierfrancesco Gallinari, padre e figlio dell’omonimo cantiere navale di Anzio, sono tra gli ultimi maestri d’ascia della città neroniana. Un mestiere di alto artigianato che sta scomparendo da quando si è cominciata ad usare la vetroresina per la costruzione delle imbarcazioni. La dinastia dei Gallinari ad Anzio è iniziata quando un immigrato, maestro d’ascia, lasciò Gaeta per venire a vivere nella nostra cittadina sposandosi con la figlia di un altro maestro d’ascia anziate di cognome Ranucci. Era la prima metà del ‘700, il Papa, Innocenzo XII, aveva costruito l’attuale porto e Clemente

XI lo stava completando, mentre nuove attività rendevano Anzio più dinamica economicamente. Ad oggi la città neroniana vanta almeno tre cantieri con il nome dei Gallinari che, in quanto maestri d’ascia, prendevano anche i lavori dagli altri cantieri di Anzio, in particolare dal CNA, il più grande. “Sono almeno 15-20 anni - racconta Alessandro - che la Capitaneria della nostra città non fa più immatricolazioni di nuove imbarcazioni di legno costruite a mano. Le barche da immatricolare devono superare i 10 metri e noi solo in questi ultimi anni abbiamo ripreso a costruire lancette di 4-5 metri con la tecnica lamellare a fasciame incrociato e tutto incollato oppure con le ordinate (costole) e il fasciame parallelo inchiodato e calafatato.” Cosa pensa della fondazione di una scuola per maestri d’ascia? “Ottima idea. Si potrebbe creare un locale apposito all’interno dei cantieri per far fare pratica ai ragazzi che, sono sicuro, si appassionerebbero immediatamente”. Cosa pensa del nuovo porto che dovrebbero costruire? “Se va in mano a privati non ci sentiamo

tranquilli. Con il comune abbiamo fatto un protocollo di intesa in modo di essere aiutati in caso di rivoluzione portuale relativa al progetto, ma ancora non sappiamo se tutto potrebbe decadere qualora un privato avesse altre pretese. Nel nuovo piano regolatore non sono previsti i cantieri così come già disposti. D’altronde non si può rimanere così, non possiamo accogliere più le barche a vela nel nostro cantiere perché le derive si arenano sul fondale dell’ingresso. Mentre prima avevamo circa 4 metri di fondale oggi sono 2 metri scarsi. Almeno il bacino vecchio andrebbe ristrutturato e dragato” La lancetta anziate è una produzione di Alessandro Gallinari e dei suoi antenati, solida, bellissima, verniciata in lucente coppale ma sopratutto marinara nella navigazione a motore o con l’aggiunta della vela latina che ricorda tanto le vecchie manaide portodanzesi, tradizionali imbarcazioni da pesca. Ad Anzio abbiamo ancora dei lumicini di risorse importanti che possono contribuire alla rinascita culturale e turistica della città. Siamo certi che qualunque amministrazione sfrutterà tali risorse nel migliore dei modi. Alessandro Tinarelli

Una cerimonia solenne per il cambio di guardia del comandante

LUIGI VINCENTI, NUOVO COMANDANTE DEL PORTO Dopo quasi una settimana di intense piogge, il 7 settembre mattina il sole riapre l’ultimo capitolo estivo favorendo la cerimonia del cambio del comandante del porto proprio davanti la sede della Guardia Costiera in un evento dall’accento solenne. Ore 11,00, la serie dei discorsi viene aperta proprio dal Comandante uscente T.d.V. Antonio Cilento, un uomo che ha sempre mantenuto un solido equilibrio istituzionale anche se traspare nettamente la commozione, soprattutto quando arriva ai ringraziamenti dei suoi parenti stretti che lo seguono ovunque. Il nuovo comandante T.d.V. Luigi Vincenti nel suo discorso rassicura il corpo della Guardia Costiera di Anzio affermando proseguirà il lavoro già avviato nelle stesse modalità. Anche il discorso del sindaco della città neroniana Luciano Bruschini chiede una continuità dei momenti conviviali vissuti col precedente comandante e invita il nuovo comandante a socializzare al di là dell’ufficialità, per conoscersi. Coloro che sono intervenuti hanno ringraziato i

pescatori per la comprensione e la collaborazione nell’esecuzione delle direttive europee che nell’ultimo anno sono state molto rigide. In una cornice molto significativa non è stata detta neanche una parola sull’inizio dei lavori per la costruzione del nuovo porto. Tra le autorità presenti alla cerimonia spiccavano il vice presidente alla commissione pesca di Bruxelles l’on. Guido Milana, il sen. Candido de Angelis, il vescovo Marcello Semeraro, il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e molti comandanti dei vari corpi militari. Spettacolare il cerimoniale per il cambio di guardia tra i due comandanti che si sono scambiati il saluto uno di fronte l’altro sul tappeto rosso, agitando le lunghe spade per poi passare ognuno all’estremità del tappeto dove si trovava l’altro. Subito dopo il vin d’honneur nei locali del piano terra , un altro spettacolo tra dolce e salato, pasticcini di qualità e porchetta d’Ariccia. Buon vento comandante Cilento! Buon vento comandante Vincenti! A.T.


settembre 2012 _ n.44

8

Space - Città

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space

Anzio Space

A Villa Claudia opera la Sirio Enterprise, una società di servizio del tutto particolare

UN NUOVO MODO DI FARE IMPRESA

È stata creata un paio di anni fa ed opera sul nostro territorio in modo del tutto particolare; parliamo della Sirio Enterprise, una società nata sotto l’ombra del campanile di S.Maria in cielo, a Villa Claudia. E quanto sia forte questo legame con la Parrocchia lo si comprende leggendo le premesse del suo codice etico, dove si afferma che la società si ispira ai principi del cristianesimo “e prende origine dalla Dottrina sociale della Chiesa Cattolica”. Perché un codice etico? Perché come ci spiega Michele Russo, amministratore delegato, la Società persegue la solidarietà sociale mettendo in campo iniziative volte alla creazione di posti di lavoro, reinvestendo parte dei ricavi nello sviluppo di nuove attività. “L’idea è nata per provare a fare qualcosa di concreto per aiutare delle persone che erano rimaste senza lavoro. Abbiamo deciso di non fare carità, che in qualche modo mortifica le persone, ma fare qualcosa di concreto per dar loro una speranza per il futuro. Abbiamo così pensato di creare nuovi posti di lavoro non solo per il primo gruppo di lavoratori, ma dando alla società questa caratteristica di impresa etico-sociale, l’abbiamo articolata in modo che con i proventi che giungono dai nostri lavori, si creino anche le condizioni per dar vita a nuove attività e quindi ad altri posti di lavoro. Ma non solo. Infatti sosteniamo varie iniziative umanitarie, grazie anche alla scelta di devolvere parte degli utili in scopi di beneficienza”. Per esempio? “Quest’anno, ad esempio, siamo riusciti a finanziare i lavori di ampliamento della chiesa di Villa Claudia, mentre dal punto di vista delle sponsorizzazioni abbiamo ospitato in modo gratuito sul nostro server il sito web de ‘Il Dono’, un’associazione per il sostegno alla gravidanza indesiderata e quello della Parrocchia di

S.Maria in Cielo. Ed infine siamo riusciti anche a sponsorizzare l’attività della scuola di Rugby Cuttitta Brothers” Torna quasi sempre il richiamo alla Parrocchia di Villa Claudia. L’influenza non solo cristiana, ma anche di un certo volontariato sociale, sembra decisamente essere stata traslata in questa nuova esperienza? “È vero, molte delle persone che lavorano presso la Sirio Enterprise, provengono dalla nostra parrocchia. Personalmente ritengo che bisogna aiutare prima le persone a noi vicine, non perché sia sbagliato aiutare gli altri, ma perché pensando sempre ‘al lontano’ non ci accorgiamo dei problemi reali di chi ti sta vicino. Probabilmente, non capendoli, non riusciamo neanche a fare niente di concreto per loro”. Torniamo alla società e alle ‘risorse umane’.. “Attualmente abbiamo una quindicina di dipendenti, molti sono stati assunti a tempo indeterminato, qualcuno è invece legato a noi con contratti a chiamata. La società è stata strutturata in modo molto ampio, proprio per fare tante attività; in questo modo riusciamo a rimettere ‘in pista’ chi rimane senza lavoro nel proprio settore. Insomma, facciamo fare alle persone quello che sanno fare. Quindi non adattiamo le persone al lavoro che abbiamo, ma adattiamo il lavoro alle capacità delle persone che abbiamo. Ecco perché la Società è stata strutturata in cinque diverse divisioni, abbastanza collegate tra loro, pur avendo tutte una valenza di ‘business unit’”. E infatti la particolarità della Sirio Enterprise è di operare con il proprio personale in settori ad ampio spettro. C’è così il settore specializzato in progetti e collaudi, nonché della realizzazione di lavori edili, e della manutenzioni di giardini e aree verdi; c’è poi quello legato all’energia sia normale che quelle rinnovabili e alternative. Per finire col settore che si occupa della realizzazione e della manutenzione di tutte le strutture internet, come portali, servizi di fonia VOIP, di attività di hosting, con la realizzazione di siti di videosorveglianza e allarme anche con controlli remoti. Insomma una bella varietà di servizi che può accontentare tantissime esigenze. Per qualsiasi informazione: info@sirioenterprise.it tel. 06-9874905. Maurizio D’Eramo

QUESTO SPAZIO PUò ESSERE TUO!!!! Per informazioni: 333.73.50.189 pubblicita@anziospace.com


Anzio Space

Space - Città

n.44 _ settembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

9

Parla la prof.ssa Marina Criserà, studiosa e ricercatrice dell’antico costume anziate

IL COSTUME PORTODANZESE

18 luglio 1861: “vengo da Porto d’Anzio dove sono stato due notti e un giorno per studiare il mare. Le notti le ho passate quasi all’aperto, non scorderò mai quelle ore, dovevo trattenermi per non gettarmi. Le rive sono assolutamente omeriche. In lontananza lo scoglio di Circe e vicino le grotte lambite dal mare dove è stato trovato l’Apollo”. In questo brano tratto dal libro “Il costume Popolare di Porto d’Anzio” della prof.ssa Marina Criserà, il pittore tedesco Anselm Feuerbach descrive lo scenario che farà da cornice al suo quadro Medea. Siamo nei pressi delle grotte di Nerone e l’opera ritrae alcune persone del posto vestite con costumi dell’epoca: sono due donne del popolo e dei pescatori intenti a ritirare un’imbarcazione a terra. Ed è proprio da questo dipinto che si srotola, come la collana di perle sulla fronte della modella, la cordiale conversazione con Marina Criserà. Una vita dedicata all’arte, all’insegnamento, di cui ben 20 anni impegnati nello studio appassionato delle tradizioni popolari italiane e straniere, numerose pubblicazioni tra cui un libro, “Costume Popolare di Porto d’Anzio”, edito nel 1993 e donato in modo totalmente gratuito alla sua comunità e il libro “Santo Antonio. Il Saio e la Predica”, edito nel 2007, presentato da S.E. Mons. Gianfranco Girotti reggente della Penitenzieria del Vaticano, in vendita nelle Librerie del Vaticano per gentile concessione del Vescovo. Di recente il comune di Anzio ha riconosciuto l’attendibilità dell’abito popolare anziate con delibera della giunta comunale n. 215 del 13 ottobre 2010, in cui si scrive: “tale costume è stato studiato e riscoperto dal prezioso lavoro della Prof. ssa Marina Criserà che nel corso degli anni ha ricostruito la storia dello stesso e riprodotto fedelmente tale abito (…) riconosce ufficialmente l’operato della stessa nella promozione e rivalutazione del costume popolare di Anzio, quale elemento di rilievo della tradizione e del folklore”. Marina mi spiega, con parole appassionate, che il suo non è stato affatto un percorso facile né privo di ostacoli, che non le hanno comunque impedito di svolgere con soddisfazione il

suo lavoro e di partecipare a numerosi e importanti eventi. Il gruppo in costume anziate ha fatto da suggestiva scenografia alla delegazione in visita al Papa Giovanni Paolo II, ha sfilato nel duomo di Piazza dei Miracoli a Pisa e si è esibito nel teatro Verdi con musiche marinaresche antiche curate da Marina, così come al teatro Brancaccio di Roma. Approfittiamo dell’occasione per descrivere brevemente con le sue parole i costumi di Porto d’A nzio: “Tipica del costume popolare è la camicia bianca, che ne costituisce l’elemento base, sia per la donna che per l’uomo. Il bustino e la fusciacca mantengono la loro funzione più antica di indumento per stringere seno e vita; fanno poi parte degli indumenti fondamentali gonne e calzature di vario tipo (zoccolo, sandalo…). Il pescatore ha in testa una berretta a calza o un fazzoletto, mentre i pantaloni possono essere di vari colori dal marrone, verde scuro, blu o bianco e sono sorretti da una fusciacca nera, accompagnati a volte da una semplice giacchina corta senza maniche. La donna veste con una doppia gonna e una camicetta, sandali e come ornamento una collana e gli orecchini. I colori della doppia gonna sono tra il grigio e il beige per quanto riguarda la prima e rosso bordeaux per la seconda più corta. In un altro dipinto la stessa modella viene ritratta nella medesima foggia, eccetto per i colori delle gonne, che in questo caso saranno turchine per la prima, colore spesso indossato dalle donne del litorale, e una più corta nera”. Gli abiti così descritti, sono indossati da giovani del posto nell’ambito di importanti manifestazioni culturali, religiose e civili, come la festa del Santo Patrono Antonio da Padova, e negli eventi organizzati dall’associazione Culturale Medea di Feuerbach, istituita da Marina Criserà a tutela della sua ricerca e dei costumi. Termina così la nostra breve ma intensa conversazione. Ringrazio Marina, perché, oltre ad avermi fornito interessanti e inediti particolari per l’articolo, è riuscita, con la sua passione “caparbia” a suscitare il desiderio di conoscere meglio e approfonditamente la tradizione portodanzese. Rossella Romano


settembre 2012 _ n.44

10

pubblicita@anziospace.com Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

GRANDE OFFERTA !!!!

Anzio Space

PER UN MINIMO DI 300â‚Ź UN BARBECUE BARBECUE A GAS IN PIETRA LAVICA* IN OMAGGIO !!!! * Fino ad esaurimento scorte


Anzio Space

Lavinio - Space

n.44 _ settembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

11

Intervista a Maurizio Ruzza, edicolante di Piazza Tor Caldara

LAVINIO MARE TRA MILLE PROBLEMI Siamo andati a trovare Maurizio Ruzza edicolante di piazza Tor Caldara a Lavinio mare. È una bella giornata di settembre e la stagione estiva si sta per concludere, quale migliore occasione per parlare di come si vive e lavora in questa piazza e in questo quartiere. Maurizio è ben disposto verso di noi, come accade a chi, stanco dei torti subiti, si vuole finalmente sfogare. Infatti vuole far sapere a tutti i disagi che ha incontrato nella sua quotidiana attività svolta durante l’estate. Maurizio cosa c’è che non va in questa piazza? I problemi sono per la verità molti a cominciare dai cassonetti, che in questa piazza come si vede non ci sono. Per gettare la spazzatura dobbiamo percorrere circa 400 metri: mi domando come può farlo una persona anziana. Certo prima, quando c’erano, si accumulava molta immondizia prodotta dal bar, dalla mia edicola e dai banchi di frutta e verdura autorizzati che stazionano qui. Ma non si può risolvere il problema eliminando i cassonetti, semmai bisogna svuotarli più spesso e punire chi sporca! Il problema dell’immondizia è gravissimo, dovuto anche all’inciviltà di chi semplicemente abbandona la spazzatura in mezzo alla strada, costringendo residenti e turisti a raccoglierla per tutelare il decoro e l’igiene pubblico. Quando sarà avviata la raccolta differenziata? Ti sei limitato a lamentarti o hai provato a risolvere il problema? Io sono abituato a risolverli i problemi e non a lamentarmi, così ho contattato il dirigente comunale Mortani chiedendogli di riposizionare i cassonetti, ma quest’ultimo ci ha prima blandito assicurando l’intervento del comune per poi lasciare tutto così com’è. Mortani ci ha assicurato anche che il comune si sarebbe adoperato per riprogettare la piazza in modo da riposizionare adeguatamente i cassonetti e renderla più vivibile, ma finora nulla è accaduto, tanto è vero che qui mancano anche i cestini per le cartacce. Per la verità l’aspetto della piazza, seppur frequentata d’estate, è abbastanza trascurato… Certo! Come si può vedere, la rotonda che circonda l’unico lampione presente è semidistrutta e contornata da alberelli che necessiterebbero di essere potati; c’è un pericoloso filo attaccato al cavo elettrico che porta la corrente al lampione. Tutte le sere, in estate, in piazza staziona una comitiva di ragazzi, in questo non c’è nulla di male, solo che troppe volte quando apro l’edicola, noto innumerevoli lattine e bottigliette abbandonate, l’o dore di urine è fortissimo, più volte il banchetto su cui espongo i libri da vendere è stato distrutto, la tenda dell’edicola è stata ripetutamente imbrattata da graffiti. Per non parlare dell’inciviltà di chi porta i cani a passeggio e si dimentica di raccoglierne gli escrementi, o lascia che i quadrupedi orinino sulle pile dei giornali che mi hanno scaricato all’alba… È davvero desolante! Possibile che nessuno sia mai intervenuto? Gli unici ad intervenire sono stati i vigili urbani che stazionano in Piazza Lavinia, ma sono pochi e non possono stare qui a lungo. Manca un più assiduo controllo del territorio, manca l’intervento anche di Carabinieri e Polizia, dato che nella zona anche in pieno giorno abbondano i furti nelle case e per lunghe ore, nel pomeriggio e la notte, quando circola pochissima gente, scippatori e ladri possono operare indisturbati. Cosa proponi per risolvere questi problemi? Ho chiesto più volte al consorzio e al comune il posizionamento

di telecamere di sicurezza. Inoltre bisognerebbe ripensare urbanisticamente la piazza in modo da renderla più decorosa e vivibile, anche dal punto di vista estetico. In questo modo potrei riprogettare l’edicola costruendola in modo da compenetrarsi meglio con l’ambiente circostante ed essere meglio protetta da continui atti vandalici. In questo senso sarebbe utile anche la stabilizzazione delle licenze dei banchi di frutta e verdura e alimentari che ci sono qui. Poi ci vuole più vigilanza: io addirittura pensavo all’istituzione di guardie private pagate dai cittadini, dato che quelle pubbliche sono assenti… è una provocazione è chiaro, ma può essere utile a sensibilizzare chi di dovere. Umberto Spallotta

cerca pubblicisti Se vuoi collaborare gratuitamente al nostro giornale mandaci il tuo cv e un articolo di prova a: redazione@anziospace.com

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO

SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA SERVIZI COMMERCIALI

“Marco Gavio Apicio”

Convegno

percorso di studio sulle risorse del mare e progetti per lo sviluppo economico-sociale e ambientale delle città di Anzio e Nettuno, perle del Mediterraneo.

Sabato 29 settembre 2012 - ore 10,00 Sala degli Specchi – via A. Gramsci 110 Paradiso sul Mare - Anzio


settembre 2012 _ n.44

12

Lavinio - Space

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space

Anzio Space

Parla Ottavio Pica, decano tra gli imprenditori del settore edile e immobiliare a Lavinio

CINQUANT’ANNI DI SOLIDE REALTà È decisamente il decano tra gli imprenditori del settore edile e immobiliare a Lavinio. 84 anni, dalla battuta sempre arguta e con due occhietti ancora furbi e vispi. Ottavio Pica ci riceve nel suo ufficio in via alla Marina ricordandoci immediatamente di essere stato lui il primo costruttore a capire l’importanza di avere un proprio ufficio vendite per i propri cantieri e ad aprirne uno a Lavinio. E la sua carriera di oltre mezzo secolo è rappresentata da una foto ingiallita, posta sul muro del suo ufficio, che ritrae la prima casa costruita. “Era il 1958. La feci all’interno della Riserva reale di Castelfusano. – ci spiega - Alla fine mi invitavano a caccia lì dentro. Mi ricordo ancora che il guardiano mi faceva trovare sempre pronto un fucile che portava lo stemma Sabaudo. Da lì passai a costruire ad Ardea, poi venni a Lavinio”. Erano gli inizi degli anni settanta, il periodo di grandi costruttori come Navarra, Alfredo Fiore, ma soprattutto di un grande uomo molte volte dimenticato, Leandro Polverini, mitico presidente del Consorzio, che seppe dare a Lavinio un aspetto non intensivo, ma estensivo, vincendo la concorrenza con Fregene e portando tantissimi commercianti romani e poi, col tempo, la media borghesia, a comprare la casa delle vacanze sui nostri lidi. “Quando arrivai mi cominciarono a chiamar ‘quello della Mercedes’, perché ero l’unico ad averla a Lavinio. Era un periodo d’oro per il mattone. Si costruiva e si vendeva facilmente. A proposito di Polverini, fu lui a volermi come Consigliere nel Consorzio di Lavinio dove sono rimasto per 22 anni. Durante una processione di S. Francesco, mentre stavamo davanti al semaforo di Lavinio mi si avvicinò e, prendendomi sottobraccio, mi disse: ‘Ottavio tu sei un uomo in gamba e con la tua esperienza devi venire dentro il Consorzio’. Poi con l’arrivo dell’ultima gestione mi hanno fatto fuori. Avevo già sentito delle voci a riguardo, ma al momento delle votazioni mi dissero che non potevo presentarmi perché non ero in regola con i pagamenti. Io affermai che secondo me stava tutto a posto ma che, se per qualche disguido c’erano delle irregolarità avrei pagato subito. Ma la nuova dirigenza mi disse che ormai era troppo tardi. Poi una volta passate le elezioni, si scoprì che con i pagamenti era tutto in regola. Era stato tutto un pretesto per farmi fuori, perché io amavo la trasparenza e la chiarezza”. L’ultima assemblea Consortile è stata molto agitata, com’erano quelle di allora? “A dire il vero era un macello anche allora, c’era tanta gente ignorante che non capiva niente. Non voglio far nomi, ma c’era uno, che adesso è assessore, che prima di portare in riunione i suoi verbali passava da me per farmeli vedere e correggere…” Adesso che ne sta al di fuori, cosa pensa del Consorzio? È ancora giusto mantenerlo in vita? “Quelli che vogliono far continuare il Consorzio sono quelli che hanno le loro convenienze, io in questa storia difendo il lavoro di chi è impiegato. Non voglio che nessuno vada a casa. Nei primi anni di quando ero Consigliere c’erano solo due impiegati, il geometra Silvestri e Dora, la segretaria. Adesso sono in tanti, forse troppi, ma non è giusto mandarli via. Proprio per questo lancio una mia proposta, quella di trasformare i locali del Consorzio in una delegazione comunale. In questo modo si salvaguarderebbero i posti di lavoro e si verrebbe a creare una

struttura che alleggerirebbe il lavoro agli impiegati del comune e anche di traffico, con la gente di Lavinio stazione che verrebbe qui invece di recarsi ad Anzio. In questo modo ci sarebbe più comodità e più importanza per Lavinio”. È proprio un grande amore, il suo, per questo quartiere? “Voglio veramente bene a Lavinio; sono più di quarant’anni che ci vivo. E poi non scordiamoci che ho delle proprietà e soprattutto il lavoro mio e dei miei figli. Se il lavoro va, si migliora tutto e si valorizzano anche i miei interessi, è logico. Mentre se il comune va male e tutti schivano la situazione e vogliono andar via da Anzio, non si vende più e per la mia attività sarebbe la fine. Non ci sarebbe più domanda, i prezzi crollerebbero e di conseguenza anche le case perderebbero il loro valore. Ecco perché io sto dalla parte del comune, perché spero che i nostri amministratori facciano sempre il meglio per la nostra città e per Lavinio”. Maurizio D’Eramo

RACCOLTA DIFFERENZIATA A LAVINIO: PROTESTANO I RESIDENTI Molte parole sono a state spese dalla politica sull’auspicata e doverosa partecipazione dei cittadini alla raccolta differenziata dell’immondizia; spesso - come è tradizione dell’italico disfattismo - si è paventata una scarsa collaborazione tra residenti e municipalizzate, ovviamente ancor prima di cominciare. Ebbene, al contrario, sono molti i cittadini volenterosi che denunciano a tutt’oggi la scarsa possibilità di effettuare una raccolta differenziata a causa dell’altrettanto esigua presenza degli appositi contenitori. Da Lavinio stazione fino al mare, lungo via di Valle Schioia, abbiamo contato pochi luoghi di raccolta, spesso lontani anche più di un chilometro uno dall’altro. Ma le proteste si alzano più forti da coloro che risiedono nelle vie interne: lì i contenitori dell’immondizia indifferenziata sono rari e malconci; la differenziata, non pervenuta. N.S.


Anzio Space

Space - Politica

n.44 _ settembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

13

“DENUNCIATECI TUTTI” Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai quattro cittadini querelati dall’Amministrazione per aver segnalato e lamentato le critiche condizioni igieniche del mare verificatesi sul litorale di Anzio e aggiungiamo la nostra ferma condanna per i metodi intimidatori e vili con cui questa amministrazione aggredisce chi osa esprimere il proprio dissenso. L’inquinamento delle acque balneari è stato segnalato da centinaia di cittadini, turisti e operatori, ampiamente riscontrato dagli organi di vigilanza e denunciato da tutti i partiti del centrosinistra unitamente a numerose associazioni. Evidentemente i gravi rischi per la salute subiti non sono bastati e l’amministrazione vi aggiunge un vile attacco alla libertà di espressione e alla democrazia. È semplicemente assurdo che ai cittadini che manifestano un disagio e peraltro segnalano un oggettivo problema, l’amministrazione

comunale risponda con infondate querele dirette alle singole persone. Se l’obiettivo era quello di intimorire i cittadini, denunciarne quattro per dare l’esempio e far tacere tutti gli altri, il Sindaco e la sua giunta sappiano di averlo mancato. Noi siamo dalla parte di quei cittadini, denunciateci tutti ma non siamo disposti a tacere. L’interesse al bene pubblico, la partecipazione alle vicende cittadine, l’espressione delle opinioni anche se critiche, sono comportamenti da apprezzare e valorizzare; ciò che invece deve essere denunciato sono l’incapacità dell’Amministrazione, i ritardi e le omissioni che hanno messo a rischio la salute delle persone a causa di acque marine inquinate da materia fecale. Siamo indignati, l’amministrazione invece di rendere conto dei provvedimenti che non ha saputo assumere, sporge denunce inconsistenti a carico di quattro liberi

La Città dei cugini La famiglia è un’istituzione importante da difendere e sostenere. Ma nella città di Anzio la famiglia assume un significato molto più ampio rispetto al concetto tradizionale di nucleo familiare, composto da genitori e figli, e la sua tutela sta assumendo caratteri paradossali, con il rischio reale che alcuni cittadini siano favoriti rispetto ad altri, provocando così un’evoluzione anti-democratica nei rapporti sociali. Ad Anzio c’è il “cugì”, titolo di costume, scherzoso e confidenziale, che si assegna a quelle persone che nel tempo assumono un ruolo riconosciuto nella rete delle persone che contano. Il concetto di cugino si distingue in due gradi precisi: il primo, e il più diffuso, si è formato attraverso quei rapporti affettivi, di amicizia e professionali che si sono sviluppati nella cittadina dal dopoguerra in avanti, un vicendevole giro di relazioni tra gli oriundi, che ha gettato le fondamenta per la ricostruzione e la rinascita economica del

paese; l’altro grado si riferisce solitamente a quel forestiero di buona volontà entrato in rapporti di fiducia con i primi. Solitamente il “cugì” ha ottimi rapporti con le amministrazioni, al punto tale da essere spesso alle dipendenze dell’ente Comune (qualcuno addirittura assieme a figli, coniuge e affini), e molti altri, fortunati tra i fortunati, collaborano in modo assiduo in diversi progetti sociali e di altra natura. Il grande limite della rete dei “cugì” è la scarsa presenza di alternanza, di competizione e purtroppo di professionalità, con un appiattimento clientelare che definisce la fotografia di un luogo dove il mantenimento della famiglia allargata è più importante di qualsiasi stimolo rivolto al rinnovamento e alla crescita di una vera città egalitaria. Andrea Mingiacchi Anzio-Space dicembre 2010

cittadini a cui va invece solo riconosciuto il merito di avere ancora la voglia e il coraggio di sentirsi parte attiva della città. Al Sindaco e al suo Vice diciamo: prendete atto della vostra inadeguatezza, ritirate quella vergognosa querela oppure abbiate il coraggio e DENUNCIATECI TUTTI. Firmato: Partito Democratico di Anzio Italia dei Valori-IDV di Anzio Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra di Anzio Sinistra Ecologia e Libertà-SEL di Anzio Associazione Culturale 00042 Associazione Culturale Sinistra senza Aggettivi Associazione ALZAIA Anzio-Nettuno Associazione Interculturale PONTUM Associazione Culturale Ibis Onlus Associazione Culturale La Tamerice Collettivo ANZIO un Progetto Democratico Circolo Legambiente “le Rondini” Anzio-Nettuno

Qui Radio Nerone Lucianus! Ora non voglio sembrarti sgarbato, ma devo tirarti un pochino le orecchie! Vogliamo vincere le elezioni o vogliamo fare il gioco di questi plebei, che stanno facendo di tutto per sporcare la bianca toga dei patrizi del Senato anziate? Se vogliamo vincere, dobbiamo adottare un po’ di strategia perché non ci siamo proprio! Un tuo patrizio di fiducia sta dando troppa importanza e considerazione ad una classe plebea che dovremmo invece assolutamente ignorare.Lui telefona, scrive, parla, accusa, insomma sta facendo proprio di tutto per far credere a quelle persone che le loro azioni siano giuste e che le loro rivolte siano utili a indebolire il nostro Impero. Caro Lucianus, ormai ci siamo. Mancano pochi mesi alla nuova incoronazione dell’imperatore di Anzio. Non mi deludere. I patrizi che non seguono la nostra strategia, accompagnamoli a casa! Come fare? Posso chiedere a Caligola se può prestarci il suo cavallo Incitatus, così potrai usarlo come meglio credi. Nerone è con te!


settembre 2012 _ n.44

12 14

Space - Giovani

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica

Anzio Space

Giovani e mobilità internazionale: il fascino di trascorrere un periodo di studio e vita all’estero

GENERAZIONE ERASMUS Provare una nuova esperienza di vita ti porta a crescere, a maturare. A proposito di esperienze, qualcuno sa cos’è un erasmus? A detta di tutti è la migliore esperienza che un ragazzo possa fare nella sua carriera universitaria e scolastica. Se un vostro desiderio è quello di catapultarvi in un mondo diverso dal vostro e passare alcuni mesi in una società con abitudini e cultura diverse, l’erasmus fa al caso vostro. Vi permette di viaggiare continuamente, di innamorarvi (perché no?!?) di un ragazzo/a che molto probabilmente non parla nemmeno la vostra stessa lingua, offre l’occasione per vivere all’estero in maniera indipendente forse per la prima volta. Tutto questo è l’erasmus. Il progetto, che prende il nome dal suo acronimo (European Community Action Scheme for the Mobility of University Students) offre la possibilità di studiare in un’università europea o effettuare

un tirocinio in un paese presente all’interno dell’Unione. Il progetto prende il nome dall’umanista e teologo olandese Erasmo da Rotterdam, che nel XV secolo viaggiò diversi anni in tutta Europa per comprenderne le differenti culture. Erasmus consente la frequenza di un’università europea partecipante al programma, dove poter seguire i corsi e sostenere gli esami relativi al proprio curriculum accademico, oppure svolgere studi per la propria tesi di laurea. Inoltre, Erasmus incoraggia la mobilità dei dottorandi. Il soggiorno di studio può avere una durata minima di 3 e massima di 12 mesi. Quali opportunità offre l’Erasmus? Permette di svolgere, presso un’università europea, attività didattica relativa al proprio curriculum accademico; ricerca per la tesi di laurea; attività formative nell’ambito di un corso di dottorato o di specializzazione; tirocini formativi presso imprese, centri di formazione e di ricerca con sede in uno dei Paesi partecipanti al programma Erasmus. Unire il divertimento allo studio è il sogno di tutti, perchè si fanno meglio entrambe le cose, senza avere rimorsi o rimpianti. Quindi, cosa aspettate? Preparate la borsa e partite! Fuori c’è un mondo che sta aspettando solo noi; è pronto ad offrirci sempre nuove emozioni ed esperienze da cui possiamo solo imparare! Melania Maranesi

Un bivio per tanti giovani e intanto in Italia sale il tasso di disoccupazione

LAVORARE O CONTINUARE GLI STUDI? Driiiin!! 11 settembre 2012, ore 8,30. Suona la campanella che segna l’inizio del nuovo anno scolastico con tutti i suoi problemi: carolibri, docenti senza l’assegnazione delle cattedre, aule fatiscenti. Ma stavolta per chi, come me, ha conseguito il diploma a luglio questo problema non lo riguarda, anche se però davanti a noi si aprono degli scenari altrettanto “inquietanti”: cosa fare adesso? Decidere per la scelta di un avvenire immediato catapultandosi nel mondo del lavoro (sempre che questo si trovi) oppure continuare il proprio percorso di studi all’università? I giornali che riportano le inserzioni con offerte di lavoro ricercano spesso persone con una adeguata esperienza, relegando a lavori part-time o ai soliti call-center coloro che ne sono privi. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: se continuassimo a studiare, come faremo mai ad acquisire quell’esperienza che ci permetta di poter puntare a quegli impieghi? E la scuola non è che poi ci aiuti tanto, visto che sono proprio poche quelle che danno una preparazione anche pratica al lavoro, senza dover ricorrere ai corsi formativi con programmi teorici e pratici, che sono quasi sempre a pagamento… e diciamocelo francamente, per chi come me non lavora, ma non vuole neanche rimanere sempre di peso alle proprie famiglie, diventa un’utopia poterli frequentare. A questa situazione di per sé già drammatica, ci si è andata ad inserire anche la crisi economica, con l’orientamento del Governo sempre più propenso a sistemare il deficit statale attraverso un aumento vertiginoso delle tasse, che non favorisce di certo la ripresa del lavoro. L’effetto, lo speriamo tutti, sarà anche quello di ridurre il debito pubblico, ma per il momento la conseguenza più visibile è stata solo la diminuzione dei consumi, con il crollo della spesa delle famiglie, che porterà col tempo, sicuramente alla chiusura di aziende e fabbriche e alla creazione di nuova disoccupazione. I dati

stilati dall’Istat luglio sull’occupazione sono impressionanti: il tasso di disoccupazione è salito al 10,7%, mentre quello più specifico, relativo all’occupazione giovanile, ci indica che il 35% dei giovani non ha un lavoro. Insomma un giovane su tre è a ‘spasso’… non ci si presenta davvero un futuro confortante. Francesca Grumeri

Le buone idee aggregano Pur non parlandone approfonditamente nello scorso numero avevamo pubblicizzato l’evento di Aggregazione, tenutosi presso la pineta del quartiere Anzio 2. A fronte della buona riuscita dell’iniziativa, abbiamo contattato Alessandro Ferranti, organizzatore dell’evento, per conoscere il segreto di una così buona riuscita della manifestazione. Vogliamo rendere merito a questo ragazzo che è stato il fulcro dell’ideazione e dell’organizzazione di un bellissimo giorno di festa. La manifestazione ha avuto il successo meritato, sicuramente, grazie alla passione di Alessandro, che in poco più di 15 giorni è riuscito a coinvolgere persone e cose, dj, ballerini, musicisti, writers, dando energia e motivazione a tutti coloro che lo hanno accompagnato nella realizzazione dell’evento e creando un ambiente dove le persone hanno potuto divagarsi e divertirsi con semplicità e coinvolgimento. L’idea di Aggregazione nasce per Ferranti dalla “necessità di unire le persone che quotidianamente vivono la pineta Mazza, dando loro la possibilità di avere per un giorno un sano divertimento e un momento di forte integrazione”. Ringraziamo Alessandro per le energie che spende per la nostra città e ci auguriamo di risentire presto il suo nome in un prossimo evento. Un nome, che vale. A.M.


Anzio Space

pubblicita@anziospace.com

n.44 _ settembre 2012

Space /Associazioni Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Space-Politica

SPECIALIZZATI IN VENDITA E TRASFORMAZIONE DI METALLI, FERRO, ACCIAIO INOX E FERRAMENTA PER INSTALLATORI. CANCELLI, INFISSI E PORTE BLINDATE ANCHE IN PRONTA CONSEGNA

15 13


settembre 2012 _ n.44

Space - Donna

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica

12 16

LA RICETTA DEL MESE

C estini di p o lenta ai fun g h i Ingredienti per 8 cestini - 200 gr di farina per polenta a cottura istantanea - 400 gr di funghi pioppini - 125 gr di panna liquida - 100 gr di scamorza affumicata - 30 gr di pecorino grattugiato - olio extra vergine di oliva - 1 mazzetto di prezzemolo - 1 spicchio d’aglio - sale e pepe - 1/2 bicchiere di vino bianco

PrOCEDIMENTO Portate a ebollizione 1 litro e mezzo d’acqua, aggiungete il sale e versate la polenta a pioggia. Mescolate e cuocete per il tempo indicato sulla confezione. Versate la polenta negli stampini precedentemente imburrati e far raffreddare. Pulite i funghi, tagliateli grossolanamente e fateli rosolare con un po’ d’olio e lo spicchio d’aglio in una padella aderente per 5 minuti. Aggiungete il vino bianco fino a che non si asciuga. Insaporite il tutto con sale, pepe e il prezzemolo tritato e aggiungete la panna liquida. Estraete la polenta dagli stampini e con uno scavino fate una fossetta; farcite prima con una fettina di scamorza affumicata, poi aggiungete i funghi e una spruzzata di pecorino grattugiato. Mettete i cestini in forno a 200° per 10/15 minuti fino a che la superficie diventa dorata. Buon appetito! Elisabetta Civitan

QUESTO SPAZIO PUò ESSERE TUO!!!! Per informazioni: 333.73.50.189 pubblicita@anziospace.com

Anzio Space

Lo sapevi che.... Una volta, per scegliere il cocomero, si faceva il tassello e se ne assaggiava un po’. Oggi è vietato, ma ci sono altri sistemi per riconoscere un buon cocomero. Il primo è batterlo: deve suonare sordo. Il secondo è valutare la secchezza del picciolo (deve essere ancora verde) e se fuoriesce un po’di succo è meglio. Il terzo è grattare con l’unghia la buccia: se viene via compatta, il frutto è maturo. Evitate quelli ammaccati. Se acquistate un’anguria già aperta, osservate il colore (più è rossa e miglio è), la consistenza della polpa (brillante, non farinosa), il colore dei semi (meglio se tutti neri) e lo spessore della buccia: non deve superare il centimetro. - Per preparare una frittura di pesce da chef, usiamo il rimacinato di grano duro, per evitare che, in cottura, il pesce rischi di imbrattarsi diventando pastoso. Inoltre, tra una frittura e l’altra, l’olio non deve mai abbassarsi di temperatura, altrimenti il pesce viene fuori molliccio. Non usare l’olio extravergine di oliva, otterremmo una frittura pesante. Infine, per evitare che i calamari scoppiettino in cottura, proviamo a immergerli nell’albume d’uovo prima di infarinarli. - La maturazione dei peperoni termina ad agosto. Fuori da questo periodo, si rischia di acquistare ortaggi provenienti dall’estero o da coltivazioni forzate. Prediligiamo quelli di medie dimensioni, col picciolo turgido e ben saldo, la buccia tesa, lucida, di un colore brillante. Inoltre, non è sempre vero ma, tendenzialmente, quelli verdi non hanno completato il loro ciclo vitale rispetto agli altri che, rimasti più a lungo attaccati alla pianta, esposti al sole, hanno assunto colorazioni rosse o gialle. - Quando acquistate qualsiasi tipo di gambero, state sempre attenti al colore. Il carapace non deve avere macchie scure, il corpo deve essere rigido e sodo e soprattutto la “corazza” non si deve staccare dal corpo. Sono rapidamente deperibili: in frigo non durano più di un giorno. Se li avete comprati freschissimi, potete surgelarli chiudendoli in un sacchetto, avendo cura di eliminare quanta più aria possibile. E.C.


Anzio Space

Space - Cultura

n.44 _ settembre 2012

Space /Associazioni Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

17 13

Luci nel blu

la manifestazione dedicata al mare

Dal 29 settembre al 07ottobre ad Anzio presso la sede dell’ AQ International e Associazione IDRIA si darà il via alla 7a edizione di “Luci nel Blu”, manifestazione culturale dedicata al mare ideata da Salvo Cacciola. Anche quest’anno sono previste molte iniziative, quali mostre e interventi organizzati ad hoc che coinvolgeranno per tutta la settimana le scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari agli istituti superiori. Gli interventi saranno tenuti da esperti del settore e dai rappresentanti dei più grandi istituti scientifici italiani e dalle Forze dell’Ordine. Alcuni dei temi trattati saranno la tutela

del patrimonio marittimo e archeologico, la sicurezza in mare, la biodiversità, la fotografia naturalistica. “Luci nel Blu” anche quest’anno, come nelle edizioni precedenti, ha ricevuto autorevoli Patrocini da Ministeri, Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Anzio, Comune di Nettuno e molti altri importanti Enti. La manifestazione verterà su due eventi principali che si svolgeranno presso la sede dell’AQ International: “Il Vento e il Vapore”,mostra di grafica del XIX secolo, un progetto didattico promosso dal Comitato Nazionale Fair Play e dall’Associazione Culturale IDRIA, a testimonianza della contestualità dell’e voluzione tecnica e della pratica sportiva della vela, in corrispondenza della decadenza della stessa nell’utilizzo commerciale e bellico a vantaggio del vapore, includente anche riferimenti alla “nascita della Coppa America”; Inoltre si organizzerà l’allestimento di un esempio di museo del mare interattivo, rivolto principalmente ai Diving Center, con la creazione di un percorso multimediale e fotografico e con l’utilizzo di pannelli esplicativi e didattici. Per info: Associazione Culturale IDRIA, c/o AQ International, Stradone del Sandalo 8 – Anzio. Tel: 0698988107, e-mail: info@aqinternational.it

Dal 28 settembre il nuovo capitolo della saga tratta dal videogame giapponese

Resident Evil: Retribution È quinto film della serie “Resident Evil” tratto dall’omonimo videogioco giapponese. Il regista è di nuovo Paul W.S. Anderson che ha girato anche il precedente film, “Resident Evil: Afterlife” (2010) e il primo della serie, “Resident Evil” (2002). La protagonista, Alice è sempre impersonata da Milla Jovovich che, durante le riprese, ha conosciuto il regista diventato poi suo marito. “Resident Evil: Retribution” è ambientato in un mondo in cui quasi tutti gli uomini sono diventati zombie a causa della diffusione del T-virus, creato in laboratorio dalla Umbrella Corporation. Alice, ultima speranza degli esseri umani, si risveglia nei laboratori segreti della Umbrella Corporation e svolgendo indagini approfondite, scopre alcuni segreti del suo misterioso passato. Così comincia a dare la caccia alle persone che hanno provocato l’inizio dell’estinzione della razza umana, partendo da Tokyo dove si scontra con il paziente zero del Giappone (il primo ad essere stato infettato dal virus) impersonato dalla famosa cantante-attrice giapponese, Mika Nakashima. Dopo aver combattuto contro di

lei Alice arriva a New York, poi Washington D.C e Mosca. Il combattimento è continuo e si susseguono scene dove si scontrano nuovi amici diventati nemici e vecchi nemici diventati amici. “R.E. Retribution”, girato con la tecnica del 3D, comincia dove era finito il film precedente. Si ritrovano quindi nella scena anche i personaggi degli episodi passati, creando un po’ di confusione in chi non li ha seguiti tutti. Ma la serie di “Resident Evil” sottolinea sempre l’azione più della trama mostrando così anche il suo stretto legame con il videogioco originario, prodotto dalla Capcom nel 1996. Anche “R.E. Retribution” è azione dall’inizio alla fine. Spalleggiata dagli amici e dagli alleati Alice lotta contro i nemici e gli zombie a suon di pistolettate. Lo spettatore può godere dei scene vigorose senza stare troppo a pensare alla trama. L’azione copre con forza i difetti della storia e prepara alla nuova e successiva fase. Il prossimo sesto film è il finale della serie. Risalita da buio alla luce, Alice riuscirà ad evitare l’estinzione mondiale? Yoshiro Izumi


settembre 2012 _ n.44

Space - Cultura

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica

12 18

Anzio Space

L’opera di Massimo De Giovanni rende omaggio alle forme e alla memoria dell’albero

FORESTETICA Il rispetto per la natura si esprime anche attraverso l’arte. Il 15 settembre, presso la ditta Trulli Legna e Camini, è stata inaugurata l’installazione Forestetica di Massimo De Giovanni. L’opera consiste in un enorme albero costruito con legna tagliata, che è stato realizzato sulla grande parete di legna accatastata. In questo modo l’artista rende omaggio alle forme e alla memoria dell’albero, stimolando una riflessione etica sul rispetto della natura, anche in luogo di lavoro in cui la natura viene trasformata per usi domestici. La vita della grande installazione rimane legata pertanto alle vendite della legna da ardere, con il tempo verrà smembrata e, progressivamente regredirà fino alle radici. De Giovanni ha anche esposto, nello stesso contesto, una serie di

lavori della serie Natura take away, (realizzando borse e valigie di legno) e, infine, ha realizzato una performance in cui ha trasformato uno spaccalegna in uno strumento di stampa a pressione che produce sagome di albero, convertendo lo strumento di lavoro in mezzo

di creazione artistica. Le sculture sono esposte presso le due sedi di Trulli Legna e Camini in via Dell’Armellino 63 e in via Batteria Siacci snc, Anzio. L’evento è stato realizzato all’interno di Fuoco art project, a cura di Marco Trulli. Massimo De Giovanni

music@space La band irriverente che conquista il pubblico con la sua musica ancor più irriverente

RUMORI MOLESTI

Mai più azzeccati, mai più irriverenti, mai più indisponenti e dispettosi… Stiamo parlando di una delle band più originali del territorio, i Rumori Molesti. Il loro percorso ha inizio quando un bel giorno il batterista Federico e il “pianolaio” Claudio, fino ad allora duetto di musicisti (quasi) solitari, hanno incontrato quello che in futuro sarà il frontman della band, Valerio “il Mastro”. Dopo un periodo di apparizioni di fronte ad un pubblico (da loro definito “lagente” così come si scrive) per nulla generoso verso il loro modo di essere e di presentarsi, i tre hanno iniziato a collezionare una serie di visite in questura (quando gli diceva bene) e di passeggiate nelle corsie degli ospedali del circondario affetti dalle patologie più singolari che non stiamo qui a descrivere. Le risse poi con “lagente” facevano da contorno, causa ed effetto al cammino che i ragazzi dediti alla musica, al lavoro e alla tranquilla esistenza, avevano intrapreso

coi migliori propositi. Arrivati a questo punto la strada era in salita, eccome se lo era! Calo del desiderio sessuale, emorroidi croniche, calvizie tipo lo storico arbitro collina, digiuni di massa e non solo… avvocati, giudici di corte d’appello, giustificazioni, certificati medici e controappelli. Dopo questo bollettino di guerra registrato dopo alcuni concerti, il decreto successivo ad una delle loro performance più famose fu inequivocabile: Valerio, Claudio e Federico devono stare almeno a 700 metri di distanza da “lagente”. Con un passato simile è chiaro che il loro curriculum non venisse visto di buon occhio da musicisti e case discografiche e anche i piccoli locali del litorale laziale che fino a quel momento li avevano ospitati provando sulla loro pelle le conseguenze delle esibizioni, si astennero definitivamente dall’invitarli a suonare e ragliare. Ma non tutto era perduto… si sa come nella storia della musica le migliori band abbiano avuto successo proprio per l’incontro e la sintonia di tipi poco raccomandabili che si trovavano a imbracciare insieme gli strumenti e comporre sinfonie di ogni genere. E fu così che incontrarono Graziano, che oltre a possedere un basso con cui giocava non si capisce bene se ad Ufo Robot (si dice che venisse usato al posto dell’alabarda spaziale) o alla brava casalinga (si racconta che è stato trovato più volte a pulire sotto il divano pensando di avere in mano un aspirapolvere), era anche un tipo con una grande inventiva e creatività, ma soprattutto era ciò che in quel momento mancava alla band: un bassista! In questo caso l’avevano trovato anche bravo, ma soprattutto scemo, era quello

che ci voleva! La carriera dei Rumori Molesti, con l’arrivo di Graziano, poteva continuare e i quattro ragazzi, a questo punto, potevano guardare al futuro con serenità e speranza. E proprio guardando al futuro, un giorno si imbatterono in alcuni manichini di ragazze svedesi provenienti dall’IKEA che diedero loro oltre alla scenografia per i concerti, anche una piccola vena di influenze scandinave sul genere musicale da seguire. In seguito l’abuso di alcol e droghe peggiorò la situazione a tal punto che Graziano propose e ottenne l’unanimità dei consensi della band, di suonare nudi. L’esperimento si rivelò un disastro, raffreddore e stop alle prove. Era ora di responsabilità e di solito il più fermo di mente e colui che dà il ritmo alle sonorità è il batterista, il quale ebbe finalmente l’illuminazione che avrebbe messo fine alla controversa esistenza della band: Federico infatti durante un concerto di Allevi si rese conto che mancava la chitarra! Ed ecco infatti spuntare dal nulla uno strumento a corde al centro della sala prove. Certo che la chitarra, per quanto felice di essere lì si sentiva piuttosto inutile. Alla fine, tramite quella che loro chiamano “l’invenzione del web”, arriva il completamento della band con il chitarraio Davide. La band è al completo e inizia il percorso. Nomi d’arte, Fede, CD, VHS e DVD. Con questi nomi i Rumori Molesti non possono che fare successo, come tra l’altro dimostra la loro pagina facebook nella quale potrete trovare le informazioni e le disinformazioni che più desiderate e le date dei loro concerti. Valerio Bruni


Anzio Space

Space - Sport

n.44 _ settembre 2012

Space /Associazioni Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

19 13

Serie D: 4 punti nelle prime tre giornate per la squadra di Mr. Pernarella

Buona partenza stagionale per l’Anziolavinio In perfetta media inglese è iniziato il cammino dell’Anziolavinio nel girone G del campionato di Serie D. Dopo tre partite i biancazzurri di Mr. Pernarella hanno 4 punti in classifica frutto di una sconfitta, un pareggio e una vittoria. Andiamo per ordine e partiamo dalla prima di campionato che ha visto Guida e compagni soccombere in casa contro una Lupa Frascati arrembante che sotto di 1-0 e in dieci uomini è riuscita a ribaltare il risultato e a vincere 2-1. La rete del vantaggio anziate è stata realizzata dall’ultimo arrivato Carlo Maria Caligiuri autore di una prodezza che però non ha portato i tre punti. Il primo tempo scorre via senza reti, nella ripresa partenza a razzo dell’Anzio che si porta in vantaggio. Cinque minuti dopo la rete arriva l’espulsione del nr. 8 frascatano Cerrai. A quel punto la strada sembrava in discesa ma nell’ultimo quarto d’ora la Lupa con due colpi di testa scaturiti da due calci piazzati tirati alla perfezione da Raffaello ha trovato la rete del pari e quella del vantaggio. Resta l’amaro in bocca per i tre punti gettati alle ortiche, anche se

l’avversario partiva con i pronostici del caso per la vittoria finale del girone. Con zero punti in classifica si è andati in Sardegna per la seconda giornata di campionato dove è arrivato anche il primo punto della

stagione. Un 2-2 che lascia perplessi per le tante occasioni avute non sfruttate dai biancazzurri, vuoi per le belle parate del portiere di casa, vuoi per la sfortuna con tre legni colpiti. Anziati in vantaggio al 13° p.t. con Amassoka, la reazione dell’Arzachena porta prima al pari poi al gol del vantaggio. Al 40° s.t. l’Anziolavinio riesce a trovare la rete del pari con il migliore in campo

Riccardo Trippa, sicuramente il giovane più interessante che c’è in rosa essendo un classe ’93 con già tanta esperienza maturata avendo alle spalle tre anni di serie D. L’ultima partita che vi raccontiamo è il rocambolesco 4-3 con cui l’Anzio esce vittorioso dal Bruschini contro l’Ostiamare dell’ex Paolo Caputo, allenatore di livello tanto amato dalla piazza Anziate. Partita pirotecnica con l’Ostia che va in vantaggio dopo 5 minuti con Alfonsi, reazione anziate con Amassoka e Caligiuri che ribaltano il risultato alla fine del primo tempo. Inizio ripresa ed arriva un eurogol di Caligiuri che fa esplodere il Bruschini. Sul 3-1 sembrava fatta, e invece l’Ostia prima accorcia le distanze e al 30° s.t. trova il pari con Piro. A tempo scaduto quando sembrava arrivasse ancora un pari c’è stata la zampata di capitan Guida che ha deviato in rete un cross di Tufano. Vittoria importate che proietta i ragazzi a quota 4 in classifica. Nel prossimo turno ci sarà la dura trasferta in terra campana contro la Sarnese, che guida la classifica a pieno punteggio. Fabrizio Tirocchi

La squadra del tridente in testa con 7 punti, poi Lido dei Pini a 6 e Falasche a 5

Nettuno capolista nel girone A La prima domenica di settembre è partito anche il campionato di Promozione che vede impegnate nel girone A le nostre squadre. Dopo tre turni di campionato le nostre compagini viaggiano nell’alta classifica. Partiamo con il Nettuno che è in testa al girone in compagnia del Focene con 7 punti frutto della vittoria interna contro il Maccarese per 2-1 (con reti di Cassioli e Bassani) e del trionfo esterno contro il Casalotti per 0-2 (reti di Rinaldi e Benhad). L’unico pari di questo trittico di partite è arrivato nella prima di campionato contro il Focene per 2-2. Il Nettuno in vantaggio di due reti con Massari e Graziosi non è stato abile a chiudere la partita lasciando vive le speranze di rimonta al Focene. Seconda in classifica con 6 punti troviamo il Lido dei Pini di Mr. Panicci che ha regolato in casa il S.Marinella per 2-0 con le reti di Cristofari e un autogol, e il Tolfa

- nell’ultimo turno disputato - sempre per 2-0 con reti di Bernardi e di Loreti. L’unica sconfitta è arrivata nel secondo turno di

campionato per 3-2 in trasferta contro il Cerveteri andato a segno al quarto minuto di recupero dopo che l’arbitro ne aveva assegnati solo tre. Sconfitta difficile da digerire visto anche il predominio che c’è stato nell’arco dei novanta minuti da parte di Flamini e compagni. A quota 5 punti troviamo il Falasche che come il Nettuno non

ha subito sconfitte. L’esordio al comunale di Villa Claudia nella prima giornata ha visto Sambataro e compagni regolare di misura il Cerveteri grazie alla rete messa a segno nei minuti finali da Buchicchio. Gli altri due turni di campionato fanno registrare due pareggi in trasferta a Tolfa (1-1) e nell’ultimo turno contro il Montespaccato (1-1) con rete del solito Buchicchio. Dunque un buon avvio per i nostri team in questo campionato che sappiamo essere lungo e faticoso ma come si dice in gergo “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Nel prossimo turno ci sarà il primo dei tre derby stagionali. Al Celestino Masin si sfideranno il Nettuno di Mr. D’ambra contro il Falasche di Mr. Lucidi. Il Lido andrà invece a far visita al Montespaccato fermo a due punti. Restate connessi sulle nostre pagine per tutti gli sviluppi di questo bello e pazzo campionato. F.T.


settembre 2012 _ n.44

Rubriche

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica

12 20

DETTI PORTODANZESI

“Te ne esci come i dolori de panza”, si dice quando qualcuno fa affermazioni fuori tema e stonate. “Se bella voi apparì quarche cosa hai da soffrì”. Detto molto comune in molte zone d’Italia. “Donna baffuta sempre piaciuta”. Altro modo di dire diffuso, ma usato molto ad Anzio. “Chi più sporca la fa, diventa priore” questo modo di dire significa che la carriera spesso è agevolata da azioni poco corrette. “Nun mette er peperoncino ‘nculo alla zoccola”, non provocare chi già è polemico e aggressivo di suo. “‘Tacci tua e de tu’ nonno ‘ncariola e ‘nbarca a vela” antica esclamazione portodanzese. “Zero, zero carbonella”, assolutamente niente, tabula rasa. “Sei cotto e cucinato”, si dice a colui che appare stanco oppure senza via di fuga. “Nun vede a serpe e già chiama S. Paolo”, allarmarsi prima che succeda il fattaccio. Un detto simile può essere “Nun te fascià a testa prima che te se rompe”. Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”. amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

SMS - Space

Anzio-Space dà spazio ai lettori Scriveteci un sms: “Ci sono possibilità di smussare il muro di cinta di Villa Borghese situato di fronte alla centrale elettrica? Troppi incidenti. La strada porta all’ospedale. ” Giorgio “Per favore. Un altro Mingiacchi a sindaco proprio no” Michele “la mancanza di una rete idrica adeguata per il verde della nostra città, fa si che in estate aiuole, siepi e giovani alberi soffrono ed offrono agli occhi un senso di abbandono. Fortuna che sono arrivate le piogge. Anzio è tornata verde!” Adele

Unisciti al nostro gruppo “Anzio-Space” su:

Anzio Space

Una pianta cantata da poeti come D’Annunzio e Pascoli

La tamerice

La tamerice, il cui nome scientifico è Tamarix, è un albero sempreverde, presente però anche in forma arbustiva e in alcune specie ha foglie caduche. L’albero può arrivare anche ad un’altezza di 15 metri ma non nella specie più diffusa qui ad Anzio. La tamerice è presente in natura nelle zone sabbiose e salmastre, è quindi tipica del nostro territorio, e predilige luoghi con ampio soleggiamento. La specie arborea diffusa da noi è la Tamarix gallica, conosciuta come “tamerice comune” ma anche con appellativi popolari come scopa marina e cipressina. La tamerice ha delle fronde molto ariose, costituite da piccole foglioline di colore verde biancastro a forma di squama, con frutti che hanno l’aspetto di capsulette triangolari. Le tamerici hanno la particolarità di produrre, specie in riva al mare come ad Anzio, del liquido chiaro e salato che, nelle giornate senza vento, goccia giù dalla chioma. Per questa ragione, probabilmente, Gabriele D’Annunzio nella sua celeberrima “Pioggia nel pineto” scrive: “piove/sulle tamerici salmastre ed arse”, anche Giovanni Pascoli, tra gli altri poeti che hanno cantato questa pianta a noi così familiare, intitola una sua raccolta Myricae che significa appunto “tamerici”. La familiarità dei portodanzesi con questa pianta deriva, tra l’altro, dal suo ampio utilizzo nell’arredo urbano della città, come ad esempio su via della Fanciulla d’Anzio, dove corrono lungo le recinzioni che proteggono la Villa di Nerone. Fortunatamente, a differenza dei vicini nettunesi, le amministrazioni comunali non hanno privato il lungomare di queste essenze autoctone per sostituirle con esotici palmizi, poi rivelatisi fragili all’attacco del punteruolo rosso e molto costose da curare. La tamerice è molto utilizzata come pianta ornamentale e si presenta come alberello dal tronco eretto che però nelle zone ventose dei litorali marini, come ad Anzio spesso si incurva. La corteccia del fusto e dei rami della tamerice sono color cenere e appaiono percorse da incisioni anche profonde. Le chiome di queste piante hanno una forma irregolare punteggiate tra maggio e luglio, periodo consueto di fioritura delle tamerici, da un gran numero di fiorellini di piccolissime dimensioni bianchi o rosati, raccolti in spighe dall’aspetto piumoso. Nel prossimo numero di Anzio Space parleremo di un arbusto caratteristico della nostra macchia mediterranea: il lentisco. Filippo Valenti


Anzio Space

Space-Lettere a redazione@anziospace.com Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

strada non in sicurezza per la scuola Sono un cittadino di Anzio da circa quarant’anni, oggi in pensione e volontario nel sociale come Pubblico Ufficiale gestente il traffico d’ingresso e uscita degli alunni nella scuola elementare Saragat di Via dell’Oratorio di Santa Rita in Anzio, e ho alcuni appunti da fare. Sono basito perché in tanti anni questa scuola non ha ancora un cartello che ne indichi la presenza; nonché sono assenti le strisce pedonali che indicano l’attraversamento degli studenti. Inoltre di fronte la scuola è quasi sempre una discarica per materassi e oggetti vari che devo rimuovere personalmente, perché l’amministrazione è poco presente. La strada è molto frequentata dagli automobilisti, tuttavia, non c’è un cartello per limite di velocità. Quando la scuola è aperta, le automobili che passano sempre veloci anche quando piove… Boom!!! …Badabam!!! Acqua da tutte le parti. Quando arriva poi la corriera con trenta quaranta bambini con anche le loro madri, la situazione diviene sempre caotica. In questi anni, a parte la direzione del traffico, mi sono occupato di rendere più accogliente e funzionale l’ingresso degli scolari alla scuola, che è assolutamente caotico e mal progettato. Sono incacchiato. Sono quattro anni che combatto. Ho chiesto più volte al sindaco d’intervenire e non è stato fatto nulla. Non importa niente a nessuno, lo dimostra lo stato d’abbandono della strada. Le macchine corrono, io le blocco dal centro della strada e non mi muovo, sono un Pubblico Ufficiale. Non è mai successo niente perché io sto qui, immobile al centro della strada! E faccio uscire i ragazzi soltanto quando sono certo della loro sicurezza. Fermo anche le madri perché uscendo debbono avere certezza della visibilità. Occorrerebbero solo due dossi per rallentare il traffico, due cartelli che indichino inequivocabilmente la presenza della scuola ma nessuno li mette, nessuno mi ha dato mai risposta; altri due cartelli che fissino il limite di velocità. Speriamo che qualcosa quest’anno cambi veramente. Comune di Anzio dove sei? Lettera firmata

Apertura anno Scout CINGEI È iniziato il conto alla rovescia per l’apertura dell’anno scout. L’appuntamento è per il 7 ottobre ore nove alla pineta campana di Nettuno. L’invito è aperto a tutti. Per chi volesse iniziare un’avventura unica con il gruppo scout ricordiamo che le fasce d’età sono : dagli 8 ai 12 anni i lupetti, a seguire gli esploratori e poi i rover.

n.44 _ settembre 2012

21

CANALE V. CIRCE: TUTTO A LIETO FINE, POI? Il giorno 11/06/2012, Dopo varie richieste di intervento, per la manutenzione del Canale di scolo delle acque, indignati dal mancato interesse del Comune di Anzio verso la degradata situazione, i cittadini di Via Circe (Zona Lido delle Sirene – Anzio) decidono di scrivere un esposto al Procuratore della Repubblica. Nell’esposto si fa presente la situazione ormai all’estremo in cui verte il luogo in questione, ponendo al centro di tutto la tutela della salute e sicurezza delle persone e degli animali di proprietà. Dopo qualche giorno dalla spedizione, un delegato dell’Ufficio Ambiente del Comune di Anzio e il Responsabile del Consorzio di Bonifica, si presentano sul posto assicurando una sollecita manutenzione per la settimana successiva. Tutto sembra risolto ma quando dopo quindici giorni non accade nulla, segue un nuovo sollecito scritto al Comune di Anzio. Nel mese di luglio, si acquisiscono informazioni dirette con il Responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune di Anzio, che asserisce la non chiarezza della proprietà e la competenza della suddetta area, delegando altre spiegazioni all’ingegnere preposto. Nel frattempo sia l’ARPA (nel mese di luglio) che l’Ufficio di Tutela Ambientale della Provincia di Roma (nel mese di agosto) rispondono ai cittadini di Via Circe, “chiarendo” quali sono le competenze e le responsabilità dei vari organi territoriali, citando la legge 53/98 art.6 e 10 che pone a carico dei Comuni la salvaguardia dei centri abitati avverso le criticità derivanti dai corsi d’acqua. Il giorno 9 settembre 2012, davanti al Canale in Via Circe, arriva una squadra di operatori ecologici per la pulizia sia della parte confinante le abitazioni, che dell’area sulla strada Provinciale sita accanto alla scuola. Un commerciante, chiede verbalmente l’intervento anche nella parte stante di fronte ai negozi, dato il buon esito del lavoro dei cittadini……..della Via… Tutto al lieto fine! E poi? Ci auguriamo che l’interesse del Comune di Anzio si indirizzi in una proficua collaborazione con la cittadinanza residente e attiva. Forse solo così possiamo sperare in una risoluzione definitiva del problema!. Loretta Giacomozzi

Il germe spento

Chi va, chi viene, chi rimane… Sussurrava il mare che di rimpetto immane posava il suo sguardo sopra l’onda instanca… volle l’uomo sapere, volle l’uomo stare, che tempo volle poter terminare il peso immenso del suo dolore… cresco in me quel germe spento, che solo il vento con sé può portare e con indomita pazienza io voglio regalare, posso attirar quel male orgoglio o quel piccolo germoglio, che fin qui può stare, ma se solo un giorno esprimermi potessi certamente stare io vorrei e quand’anche fosse un’albe triste e pallida, anch’ella forse vicino ad un tepore amerebbe il Mondo e chi lo abitasse, se questo poco vi sembra udire allora andate tutti e fatevi benedire. Tuona in coro il mare e il suo moto, che finora a tutti sembrava esser rumore e invece… flutti e sabbiar che viene, destan sgomento e portan pene, ma in realtà chi ci solleva a questo posto che noi tutti amiam, è quel mite tepore che nessun altro tiene. Publio Razza


settembre 2012 _ n.44

Space-Lettere a redazione@anziospace.com Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Space-Politica

12 22

PILLOLE FISCALI

a cura del Dott. Marco Minoccheri

Semplificazioni per l’apertura di bar e ristoranti dal 14/09/2012 Con il Decreto Legislativo 147/2012 che diventerà operativo il 14 settembre 2012 è in arrivo una importante semplificazione delle procedure per l’apertura di attività commerciali, di bar e ristoranti. Per la somministrazione di bevande ed alimenti viene infatti ridimensionato il potere dei Comuni perche a partire dal 14/09/2012 l’autorizzazione per aprire un bar o un ristorante è richiesta solo se il locale è ubicato in zona tutelata per un “corretto sviluppo del settore” o in quanto area di prestigio artistico o ambientale. Al di fuori di queste aree gli esercizi verranno aperti solo con una Scia (comunicazione) al Comune. Inoltre, riguardo i requisiti morali richiesti per aprire un’attività di somministrazione, viene chiarito che tali requisiti devono essere posseduti sia dal legale rappresentante della società e dall’imprenditore individuale, sia dalla persona preposta alla somministrazione (che ha cioè i requisiti professionali. A proposito dei requisiti professionali, inoltre, è stato disposto che anche il titolare di una ditta individuale se non ha il requisito professionale, può gestire l’attività avvalendosi di un preposto. Sono inoltre state confermate le semplificazioni per l’attività temporanea di somministrazione svolta in occasione di sagre e fiere. Per quanto riguarda le attività commerciali anche in questo caso viene consentito agli imprenditori individuali privi dei requisiti professionali di aprire una attività avvalendosi di un preposto. Viene inoltre consentito di svolgere congiuntamente un’attività commerciale al dettaglio ed all’ingrosso utilizzando i locali in modo promiscuo per le attività che non abbiano le dimensioni previste per la media e grande distribuzione. Codici tributo per la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari entro il 15/10/2012 L’Agenzia delle Entrate istituisce due codici tributo che i datori di lavoro devono utilizzare per il pagamento del contributo forfetario di 1.000 euro fino al 15/10/2012, ai fini della regolarizzazione della posizione contributiva, fiscale e retributiva dei lavoratori extracomunitari, a norma del DLgs. 109/2012. Il modello da utilizzare è “F24 con elementi identificativi” ed i codici sono i seguenti: “REDO”, denominato “Datori di lavoro domestico - regolarizzazione extracomunitari - art. 5, comma 5, del d.lgs. n. 109/2012”; “RESU”, denominato “Datori di lavoro subordinato - regolarizzazione extracomunitari - art. 5, comma 5, del d.lgs. n. 109/2012”. Nella sezione “Contribuente”, vanno indicati i dati anagrafici e il codice fiscale del datore di lavoro che effettua il pagamento. Nella sezione “Erario ed altro” - nel campo “tipo”, la lettera “R”; - nel campo “elementi identificativi”, il numero di passaporto o di altro documento equipollente del lavoratore (se tale numero è composto da più di 17 caratteri, si riportano solo i primi 17); - nel campo “codice”, il codice tributo; - nel campo “anno di riferimento”, l’anno “2012”, per cui si effettua il versamento.

Anzio-Space

Anzio Space

lo trovi da....

Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038 Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389 Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637 Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716 Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021 Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459 Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006 Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751 Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908 Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495 Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192 Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553 Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare Servizio Facile, Via di Villa Claudia 53/d, tel. 06 98673219 Secret Spot, via Risorgimento 6, Anzio, tel. 06 98 46 576

L’Associazione 00042 vuole contribuire a rendere Anzio una città: - vivibile e interessante per i giovani; - viva culturalmente; - all’avanguardia nell’ecologia e nella preservazione del territorio; - arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue. Non siamo convinti di avere una risposta a tutte le domande o di essere i migliori. Siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito), che vogliono darsi a fare per migliorare il territorio in cui vivono. Tra le nostre iniziative: • Anzio-Space, che puoi scaricare gratuitamente ogni mese su www.00042.it • Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno • Centro Polifunzionale per i Giovani e la Cultura che vorremmo costruire.

UNISCITI A NOI!

Anzio-Space - Mensile di cultura e politica

Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009 Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi Caporedattore: Luisa Calderaro (redazione@anziospace.com) Coordinatore di redazione: Silvia Arena Coordinatore Space Donna: Roberta Treglia (donna@anziospace.com) Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli (garante@anziospace.com) Direttore IT: Stefano Murgia Progetto e grafica: Domenico Condello Composing e grafica: Bruno Pepe Foto: Pietro Frisina Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Jessica Quaranta, Alessandro Tinarelli, Ilaria Cioè, Marcello Bartoli, Cristiana Cavalli Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Massimo Casa, Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela, Maria Grazia Magnante, Nicoletta Scalera, Marcello Guglielmo Leonardo Tardioli, Filippo Valenti, Giusi Canzoneri, Francesca Grumeri. Stampa: Arti Grafiche Fracassa Srl - V. Vigna Girelli, 81 - 00148 - Roma (RM) -Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoEditore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM) Presidente: Andrea Mingiacchi - andrea.mingiacchi@anziospace.com Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative: www.00042.it www.shingle22j.com www.anziospace.com http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/ Iscriviti al gruppo di FACEBOOK “Anzio-Space” Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - pubblicita@anziospace.com Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

Chiuso in redazione domenica 22 settembre 2012


Anzio Space

pubblicita@anziospace.com

n.44 _ settembre 2012

Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno

TUTTO L’ANNO

23

È nato su youtube il canale TV dell’Associazione Culturale 00042! Ogni mese andremo in cerca di eventi, persone, iniziative da filmare... Anche su richiesta! Seguiteci!!!!

Unisciti al nostro gruppo “Anzio-Space” su: cerca pubblicisti Se vuoi collaborare gratuitamente al nostro giornale mandaci il tuo cv e un articolo di prova a: redazione@anziospace.com


settembre 2012 _ n.44

24

pubblicita@anziospace.com Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space

TUTTI I SABATi KARAOKE!!!

via di Villa Claudia, 36 - ANZIO

Anzio Space


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.