Anzio-Space 38 - Marzo 2012

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Gnam gnam gnam Cresce sempre più ad Anzio la fame di lavori pubblici. La città, sviluppatasi in modo disorganico e incontrollato per colpa degli enti preposti alla pianificazione territoriale (leggasi: Comune), con più di 400 chilometri di strade che servono (male) le migliaia di case e villette che crescono come funghi, ha sempre più bisogno di cure e interventi per migliorarsi in efficienza, sicurezza, qualità e bellezza. Da più di un decennio assistiamo solo a tentativi di mettere mano a lavori in alcune aree e quartieri, molto spesso relegati alla logica del “marciapiede e asfalto pre-elettorale”, il tutto condito (in molti casi) da bassa qualità del prodotto realizzato e spese che non sembrano giustificate agli occhi del cittadino. Ultimo lampante esempio che rispetta questa disarmonia tra costo e qualità del lavoro è l’intervento in corso al quartiere Zodiaco, dove sono stati impegnati 200.000 euro di soldi pubblici, per la realizzazione di 800 metri circa di pista ciclabile fatta alla buona: la corsia è troppo stretta, le curve sono di 90 gradi e quindi scomode e pericolose, le piante delle recinzioni attigue invadono il percorso rendendolo impercorribile, il cordolo del marciapiede perimetrale è sporcato con la vernice rossa passata alla carlona sul tappetino stradale, e tutto il percorso è minato da tombini da bernoccolo take away. Unitamente a questo spazio per le bici sarà realizzato a breve uno skate park. Siamo stati a visionare i lavori in corso della pista con un tecnico di fiducia che ci ha redatto un preventivo tra i 25 e i 30.000 euro per la realizzazione di questa corsia ciclabile, chiavi in mano. Questo, ovviamente, crea grandi aspettative da parte dei residenti del quartiere Zodiaco e dei cittadini di Anzio per la piazzola dello skate park. Un’opera che dovrebbe giustificare l’impegno dei restanti 170.000. Ossia la spesa che un imprenditore affronterebbe per edificare un bel villino con piscina. Aspettiamo tutti fiduciosi la fine dei lavori. Intanto ci mangiamo le unghie, in ansia per l’attesa di un’opera così preziosa. Gnam, gnam, gnam... Andrea Mingiacchi (andrea.mingiacchi@anziospace.com)

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NUOVA APERTURA

Pizzeria, panineria, primi piatti, birra alla spina. Aperti a pranzo dalle 11:30 alle 15:30 e a cena dalle 18:30 fino a tarda notte. Via Filibeck, 9 - Anzio - Vicino al Comune 16MILA LITRI DI GASOLIO MINACCIANO LA COSTA Il peschereccio è affondato ad Anzio 4 anni fa

C’ERA UNA VOLTA IL CENTRO TRASFUSIONALE Sacrifici e silenzio: al pronto soccorso il sangue scarseggia

MENSE COLLODI: ANCORA NESSUNA RISPOSTA I genitori sperano in un’apertura da parte della dirigenza scolastica


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VENERDI’ 16 MARZO SPETTACOLO DI DANZE BRASILIANE CON I MAESTRI DELLA SCUOLA “MARWEY”

via di Villa Claudia, 36 - ANZIO


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Il carburante si trova nei serbatoi di un peschereccio affondato 4 anni fa

SEDICIMILA LITRI DI GASOLIO MINACCIANO LA COSTA IL COMANDANTE FALATO: “AVVISAMMO IL MINISTERO”

A poche centinaia di metri al largo del porto di Anzio, ad una profondità di circa 8-9 metri, giace ormai da più di quattro anni un peschereccio malauguratamente affondato a causa di un’onda anomala in cattive condizioni meteo. Il fatto non sarebbe d’interesse pubblico se non fosse che nei serbatoi del peschereccio sono rimasti ben 16mila litri di gasolio, una seria minaccia ecologica per il nostro mare. L’imbarcazione si è posata capovolta sul fondo e già dopo un anno i subacquei avevano segnalato l’insabbiamento della poppa (nella foto l’elica e il timone dopo pochi giorni dall’affondamento). Questa posizione non consente al carburante di fuoriuscire dagli sfiati dell’aria dei serbatoi. Tutto poteva rimanere “insabbiato” (mai questo termine fu più giusto) se non fosse per la corrente galvanica, che si sviluppa chimicamente nell’acqua salata e tende costantemente a corrodere i metalli meno nobili. I serbatoi del peschereccio sono in acciaio, un metallo resistente ma comunque soggetto alla corrosione prodotta dalla corrente galvanica. È solo questione di tempo, ma se si aprisse una falla e i sedicimila litri di gasolio fuoriuscissero dai serbatoio il danno all’ecosistema marino e all’economia locale sarebbe gravissimo. Stabilimenti balneari, impianti di acquacoltura e scogliere piene di risorse per i pescatori sono dunque minacciati senza che le autorità politiche si siano mai interessate per sollecitare il Ministero dell’Ambiente ad un veloce recupero almeno del carburante che oggi, con le tecnologie attuali, non appare

un’operazione impossibile. Probabilmente il relitto, rispetto agli ultimi rivelamenti, sarà ancora più insabbiato e più si aspetta, più sarà difficile togliere il gasolio. E la forza demolitrice del mare continua inesorabile la corrosione dei serbatoi. Il danno è ancora evitabile e tutto si può risolvere anticipando i tempi, senza chiudere gli occhi quando qualcosa non ci piace ed evitando di arrivare così al collasso e all’inquinamento del mare di Anzio e Nettuno. Per non parlare poi delle conseguenze economiche e d’immagine che si potrebbero avere. Non si può passivamente aspettare che, forse, non succederà nulla perchè non è così. Ha dell’incredibile il fatto che siano stati dati i permessi per la costruzione del nuovo porto, da parte della Regione Lazio, per mano della Governatrice Polverini, quando il molo di sopraflutto del nuovo bacino sfiora la batimetrica degli 8 metri di profondità, quindi molto vicino al peschereccio che potrebbe essere urtato da ancoraggi delle chiatte che si useranno per la costruzione del molo. Alcune settimane fa il sindaco di Anzio Luciano Bruschini ha ricevuto la visita dell’ispettore della Comunità Europea per dare il via al progetto “Life” per l’eco-sostenibilità del nuovo porto della città neroniana. Siamo certi che il progetto del nuovo porto sia ecosostenibile, quello però che non capiamo è ciò che c’è intorno e che chiameremo progetto “Death”, almeno finché non sarà “disinnescata” questa “bomba” che minaccia il nostro mare e l’ambiente. red

Il comandante Giuseppe Falato ha alle spalle una ricca, prestigiosa ed onorata carriera militare, che gli ha consentito di ottenere numerosi riconoscimenti. Ha svolto diversi ruoli e incarichi, da ultimo quello di comandante della motovedetta CP 859 della guardia costiera di Anzio che gli è valsa, in seguito al salvataggio di due naufraghi di un peschereccio affondato nelle acque antistanti il porto della città neroniana in condizioni di mare notevolmente proibitive, la “Medaglia d’Argento al Valor di Marina”. Questa onorificenza, assegnatagli con decreto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è una delle 33 concesse al personale del corpo delle capitanerie di porto-guardia costiera nei suoi 146 anni di storia. Attualmente dirige gli uffici locamare della guardia costiera di Torvaianica e sul peschereccio affondato quattro anni fa dice: “La guardia costiera il giorno dopo l’accaduto ha fatto una diffida ambientale come previsto dall’articolo 12 legge 979 del 1982 e ha comunicato tutto al Ministero dell’Ambiente attendendo disposizioni in merito, mentre sotto l’aspetto della navigazione non ha effettuato nessuna segnalazione, ritenendo il relitto non pericoloso”. Il comandante sostiene di aver monitorato costantemente il punto in cui si trova il peschereccio per eventuali rilevamenti di perdite di carburante, affermando che la situazione si presentava stabile, cioè senza tracce di materiale inquinante. Conferma inoltre che la guardia costiera ha attivato l’allarme ecologico e promosso tutte le pratiche richieste per legge relative all’accaduto.


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C’ERA UNA VOLTA IL CENTRO TRASFUSIONALE Sacrifici e silenzio, nel Pronto Soccorso il sangue scarseggia

Dopo otto mesi dal ridimensionamento del Centro Trasfusionale (C.T.), viste anche le dimissioni del Presidente dell’Avis Linda Galasso e i servizi del TG3 regionale in cui si denuncia la mancanza di sangue disponibile nel Lazio, cerchiamo di fare il punto sulle difficoltà del CT ad Anzio. Al Pronto Soccorso molte volte quest’estate è stato temuto che il sangue non arrivasse in tempo da Velletri. Per chi non ha seguito tutta la vicenda, bisogna dire che dalla fine di luglio 2011 tutto il sangue prelevato ad Anzio e Nettuno va nelle emoteche del CT

di Velletri per poi essere rispedito al Pronto Soccorso di Anzio in caso di urgenza. Il CT di Anzio è aperto soltanto dalle ore 8 alle 14 con limitatissime scorte di sangue a disposizione. Spesso, tra bisturi e mascherine, si deve decidere se usare lo 0 negativo (sangue universale) oppure se aspettare il fiorino che potrebbe arrivare anche due ore dopo. Rischiare di morire dissanguati nel Pronto Soccorso è un paradosso poco simpatico. C’è da sottolineare che una volta usato lo 0 negativo non si può più usare il sangue che giunge da Velletri, anche se compatibile con il paziente. La telemedicina, una tecnica informatica per la richiesta veloce del sangue, non è mai stata avviata beffando tutti, persino il sindaco di Anzio Luciano Bruschini che la sbandierava come soluzione al ridimensionamento del CT. Probabilmente il CT verrà trasferito nella struttura del Faina, al quarto piano. Non è ancora chiaro se

anche l’emoteca delle urgenze sarà collocata lì, ma se così fosse, durante la notte i medici perderebbero ulteriori 10-15 minuti per andare a recuperarlo. Possiamo dire che i nostri operatori sanitari si muovono con estrema abilità in una giungla di disposizioni spietate e prive di cognizioni logiche. Bravi. Il 19 febbraio sull’area metropolitana del Messaggero la Governatrice Polverini, dopo aver visto un filmato in tv in cui all’Umberto I si vedevano pazienti sulle barelle nei corridoi, ha dichiarato: “d’ora in poi controlli a sorpresa nei Pronto Soccorso. Convocherò tutti i direttori generali e qualcuno rischia il posto. Abbiamo eliminato molti sprechi. Stiamo dando fastidio. Ma per fermarmi dovranno spararmi”. Chiunque è capace di tagliare le spese senza interagire con i dirigenti e gli operatori ASL, senza così cercare la migliore soluzione a vantaggio degli utenti. Questa forma di scaricabarile nei confronti dei dirigenti degli ospedali per accattivarsi simpatie dei cittadini non porterà nessun beneficio… e vissero tutti infelici e scontenti. Alessandro Tinarelli

INPS DI ANZIO: SI COSTITUISCE IL COMITATO ISTRUZIONI PER RICHIEDERE IL TRASFERIMENTO NELLA FUTURA SEDE Il 13 febbraio si è costituito il comitato cittadino “Salviamo l’INPS di Anzio”. I dieci promotori hanno votato all’unanimità come presidente Alessandro Tinarelli dell’associazione culturale “00042”. Il comitato è nato dal gruppo facebook omonimo, in cui è stato sollevato il problema dell’Inps, rimasto aperto solo come punto info perché i dipendenti “persi” nel corso degli anni non sono stati mai rimpiazzati. Ora l’ufficio, dà solo informazioni e non produce più servizi e l’utente rischia di doversi mettere in viaggio verso le sedi di Pomezia o Roma Eur per qualsiasi difficoltà burocratica. Il sindaco di Anzio Luciano Bruschini, avvertito da un membro del gruppo, si è prodigato tempestivamente ed è corso ai ripari, inizialmente incontrandosi con i dirigenti nazionale e regionale dell’Inps. Il risultato finale è ancora tutto da rendere concreto, nonostante il comitato abbia notato iniziative promettenti dalle istituzioni e assecondi tutti i buoni propositi per il bene comune della città. Punto primo: non ci sono i nuovi locali

sufficientemente grandi. Si parla di una struttura nei pressi del centro Anteo e che in totale misura circa 250 metri quadrati. L’Inps, per motivi di spazio, non accetterà mai questi locali se si vuole una sede almeno simile a quella di sei anni fa quando i dipendenti erano oltre 15 più il direttore. Il comitato propone al sindaco di offrire all’Inps un sito di almeno 450 metri quadrati altrimenti la mobilitazione per salvare l’Inps e ripristinare gran parte dei servizi persi non è credibile. Si tenga conto che la sede attuale è di circa 600 metri e 100 metri solo per la sala d’aspetto, sempre tutta piena. Punto secondo: servono richieste di trasferimento per nuovi impiegati all’Inps di Anzio, chiunque volesse lavorare in questa sede può contattare la redazione di Anzio-Space oppure inviare una e-mail a salviamolInpsdianzio@gmail.com. I trasferimenti possono essere chiesti da tutti i dipendenti pubblici e statali civili preferibilmente con l’inquadramento B. Il comitato “Salviamo l’Inps di Anzio” invita i dirigenti Inps a rileggere la circolare interna

numero 146 del 11-11-2011 in cui si afferma il diritto dei cittadini ad avere i relativi servizi in base ai parametri della popolazione. Siccome l’Inps di Anzio serve anche Nettuno e Ardea con un totale di oltre 120mila residenti ci si red aspetta la giusta considerazione.


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Dopo il caso choc dell’Umberto I di Roma, torna in primo piano il tema della sanità

OSPEDALI NELLA BUFERA: IL PUNTO SUL POLO OSPEDALIERO DI ANZIO

È sulla cronaca di tutti i giornali di queste ultime settimane il disagio che si riscontra in molti grandi ospedali di Roma: superaffollamento, tempi di attesa lunghissimi, pazienti sulle barelle lasciati per giorni proprio come è accaduto al Policlino Umberto I di Roma, ora al centro di una vera e propria bufera. Sulle cause di quanto è accaduto all’ospedale romano stanno indagando magistratura, mini-stero e regione per cercare di far luce su una situazione ben conosiuta da molti pazienti. E anche al-l’ospedale Riunti di Anzio e Nettuno i problemi non mancano, data la mancanza di un “filtro” sul territorio che consenta di risolvere in breve tempo un problema di salute semplice. I medici di famiglia non hanno strumenti idonei né incentivi che li spingano ad andare oltre le loro strette competenze.

Le cosiddette Case di Riposo per anziani al primo sorgere di un malessere dei loro ospiti chiamano subito il 118 e scaricano il problema sull’ospedale. Le RSA, cioè le residenze sanitarie assistenziali, quelle che avrebbero dovuto risolvere l’assistenza agli anziani non autosuffi-cienti, quelle dove si paga ormai metà della retta (1500 euro), si affrettano a trasferire i loro residen-ti in ospedale quando sorgono problemi acuti, anche quelli più banali. Su questo stato di cose, già di per sé difficile, è poi calata la scure del governatore del Lazio, Renata Polverini, che con il decreto n.80 del 2010, ha tagliato posti letto ovunque, specie nella Provincia di Roma, e ha disposto il blocco totale delle assunzioni per tutte le figure professionali, medici, tecnici, infermieri, OSS, ecc. Pensate che il personale che va

in pensione non può essere sostituito, nè tan-tomeno possono essere sostituite le lavoratrici che vanno in maternità,e questo in un settore come quello della sanità, ad alta concentrazione di professionalità al femminile, fa ben immaginare i pro-blemi che sorgono in ogni reparto e servizio ogni volta che si verifica una gravidanza. A questo va aggiunto che le operatrici della sanità lavorano quasi sempre in servizi a rischio, per cui il periodo di astensione per maternità, anziché essere di 5 mesi, viene spesso anticipata e dura pertanto molto di più. Onde evitare che le direzioni delle ASL facessero assunzioni per le necessità più impellenti dei ser-vizi sanitari, la Polverini ha disposto che i direttori e i dirigenti avrebbero pagato in proprio ogni sforamento del blocco. E questo solo per compiacere i suoi capi al governo, tutti interessati a non intaccare i privilegi finora assicurati agli imprenditori privati della sanità. A causa del blocco delle assunzioni e delle sostituzioni pertanto l’organico del personale è carente e per questo motivo spesso i posti letto in ospedale vengono chiusi, disattivati, e questa carenza va ad aggiungersi a quella disposta con il decreto 80/2010. Quindi sempre tagli su tagli, che gravano sulle spalle dei cittadini, quelli che pagano le tasse e che avrebbero diritto ai giusti servizi pubblici. E di-sagi su disagi per tutti i dipendenti della sanità pubblica. red

L’Associazione 00042 organizza un nuovo incontro con i giovani per la legalità

Diffondere la legalità partendo dalle scuole per costruire una società più giusta. L’Associazione Culturale 00042, insieme alla Fondazione Caponnetto, continua il suo dialogo con le scuole

del territorio, giovedì 19 marzo alle ore 10.00 presso l’Istituto Emanuela Loi, Via Emanuela Loi 6, Nettuno. L’obiettivo è di coinvolgere e sensibilizzare le nuove generazioni verso la legalità, perché non c’è serenità, non c’è democrazia, non c’è sviluppo, non c’è libertà, se non c’è legalità. Tra le autorità locali saranno presenti: l’assessore alla cultura e pubblica istruzione di Nettuno Giampiero Pedace e l’assessore alle politiche della scuola ed edilizia scolastica di Anzio, Marco Del Villano.


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AD ANZIO A RISCHIO L’ASSISTENZA DOMICILIATA INTEGRATA IL SERVIZIO SI RIVOLGE ALLE PERSONE CON PROBLEMI FISICI O SOCIALI CHE NECESSITANO DI UN’ASSISTENZA CONTINUATIVA DI TIPO MEDICO E ASSISTENZIALE A lanciare il grido dall’allarme era stato il Consigliere del PD Massimo Creo subito dopo la riunione della commissione consiliare sui servizi sociali del 22 gennaio, che aveva avuto all’ordine del giorno il Servizio dell’Assistenza Domiciliata Integrata (A.D.I.). In quell’o ccasione, l’amministrazione comunale aveva reso noto che la Regione Lazio, che finanzia tale genere di prestazioni, aveva mandato in perenzione i fondi stanziati nel 2008, dando un netto segnale sulle proprie intenzioni di proseguire il servizio, noncurante del fatto che vari Comuni, tra cui anche quello di Anzio, avevano già anticipato a proprie spese, gli anni dal 2008 al 2011. Interpellato, il Consigliere Creo ci ha detto le ultime novità del caso. Il 21 febbraio, nella riunione congiunta delle commissioni comunali dei servizi sociali e del bilancio sia di Anzio sia di Nettuno, è stata resa nota la nuova linea adottata della Regione che ha deciso, per il momento e solo per il 2012, di

pagare le prestazioni in essere, utilizzando dei fondi accantonati per una serie di progetti finalizzati. Per quanto riguarda il 2013 invece, la dirigenza della Pisana non si è pronunciata. Proprio per questo motivo, il comune di Anzio avrebbe deciso di rivedere il contratto con la cooperativa ‘Ancora’, che gestisce attualmente il servizio, e che è stato rinnovato solo pochi mesi fa. Un contratto che ha suscitato molte polemiche, soprattutto per il fatto che era stato firmato alle vecchie condizioni, benché a fine luglio il comitato istituzionale costituito dai rappresentanti di ASL, comune di Anzio e di Nettuno, e presieduto dal Dr. Fabrizio Chico, avesse riscontrato la possibilità di ricontrattare il servizio con l’ausilio di personale lavorativo differente dai O.S.S., ad un prezzo –quindidecisamente inferiore. Vista la situazione che si è venuta a creare, l’adeguamento del contratto, portato a base annuale e ad un costo più contenuto, farebbe risparmiare nel futuro parte di

quei fondi che adesso non si sa bene se arriveranno o meno. A tal proposito il sindaco di Anzio Luciano Bruschini, ricordando i suoi passati socialisti, si è lasciato andare ad una piccola dichiarazione, asserendo che “le città sono fatte di persone e che ci sarà la massima attenzione, da parte mia, perché certi aspetti trovino delle soluzioni adeguate”. Ricordiamo che la A.D.I. è un servizio rivolto a tutte quelle categorie di persone che hanno dei problemi fisici o sociali (anziani, disabili, malati terminali, ecc) che necessitano di un’assistenza continuativa sia di tipo medico, che assistenziale. Un sostegno che può variare dalle cure domiciliari, alla pulizia della propria casa, fino alla somministrazione dei pasti. Venendo meno queste prestazioni, ci sarebbe una grande ricaduta dal punto di vista sociale che andrebbe a colpire, ancora una volta, le fasce più deboli della popolazione. MaurizioD’Eramo

CASO MENSE COLLODI: ANCORA SENZA RISPOSTE I genitori, che protestano per avere la possibilità di far portare il cibo da casa ai loro bimbi, sperano ancora in un’apertura da parte della dirigenza scolastica È passato un altro mese, ma il problema portato alla ribalta dal nostro mensile sulla situazione della scuola Collodi di Lavinio scalo, dove si scontrano gli interessi della dirigenza scolastica e di un gruppo sempre più numeroso di genitori sul tema scottante della mensa scolastica, sembra ancora lungi dall’essere risolto. Per un attimo si era sperato in una risoluzione a buon fine della questione, ma poi a complicare le cose è arrivato il problema dell’accorpamento dei vari plessi scolastici della zona, che ha catalizzato l’attenzione del mondo politico e dei media relegando il problema in secondo piano. È nostra abitudine, però, non dimenticarci delle rimostranze dei cittadini, ecco perché siamo di nuovo tornati a sentire la voce dei genitori che si sentono “abbandonati” dalle istituzioni. Il nostro interlocutore è ancora una volta D.L., anima di questa piccola rivolta. Lo abbiamo trovato agguerrito e intenzionato a far sentire la voce di tutti quei genitori

(sempre più numerosi, a dir la verità) che si trovano in difficoltà davanti alla retta scolastica. “Il tempo passa” – ci dice subito l’uomo - ma il problema rimane, anzi aumenta… ma sembra che nessuno se ne preoccupi. Nel frattempo, al Collodi sono state costruite due nuove aule, perché non ce le mettono a nostra disposizione? Abbiamo parlato con l’assessore che ci ha detto che per coloro che non riescono a pagare la mensa c’è la possibilità delle esenzioni. Vogliamo ricordargli che queste esenzioni sono regolate in base alla dichiarazione ISE del 2010, periodo in cui la crisi non era ancora così profonda. Adesso, sono sempre di più le famiglie che sono al limite della povertà, fermo restando, poi, che nei redditi ISE è inclusa anche la casa di proprietà, per cui è quasi impossibile rimanere al di sotto di certi parametri”. Mi pare, poi che la vostra richiesta esuli dal discorso esenzione?

“Sì, noi non vogliamo l’esenzione. Vogliamo solo far mangiare i nostri figli con i cibi che ci portiamo da casa. Cosa c’è di così assurdo? Mi piacerebbe solo immaginare cosa farebbero certi nostri amministratori se lasciassero per un mese le loro belle poltrone e provassero a vivere con 1.000/1.200 euro al mese, come facciamo noi. Forse così capirebbero i disagi che stiamo affrontando e, forse, ci degnerebbero di una risposta sensata. Non riesco proprio a capire perché il comune rimanga così distante da questo problema che riguarda una fetta sempre maggiore di famiglie anziati. Spero solo che non si voglia perdere tempo, sperando di arrivare, alla fine dell’anno scolastico in questo modo. Mi piacerebbe avere delle risposte anche alternative, senza che i bambini ne soffrano. Se possibile, anche un aiuto dai servizi sociali e da chiunque capisca il problema”. M. D’E.


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Parla Saturno, il coordinatore del nuovo movimento politico sorto ad Anzio

UN CIRCOLO DI POLITICA ETICA RESPONSABILITÀ “IL CITTADINO DEVE ESSERE AL CENTRO DEI PROGETTI”

Abbiamo incontrato Edoardo Saturno due anni dopo la tragica morte di sua figlia investita alla stazione ferroviaria di Lavinio dal treno regionale NettunoRoma. Lo abbiamo trovato ancora più motivato di allora nel voler fare qualcosa per questa città. Lasciata la dirigenza del Nuovo Partito Socialista anziate, è stato tra i primi ad accorrere al richiamo del nuovo movimento politico P.E.R., Politica Etica Responsabilità. Un movimento, questo, che si riallaccia fortemente ai valori cristiani, e che è nato dalla volontà di Olimpia Tarzi, Presidente della Commissione Regionale Permanente ‘Scuola, diritto allo studio, formazione professionale, università’, e discussa promotrice della legge regionale sulla riqualificazione dei consultori familiari, che ha scatenato la rivolta di tantissime donne e che ha portato alla raccolta di 80.000 firme contrarie. Un movimento, come è scritto sul suo manifesto politico, che “vuole rappresentare la convezione che nasce dalla vera società civile (…) ricostruite la credibilità delle istituzioni, condizione indispensabile affinché possano crescere legalità, solidarietà, sviluppo economico”. “Cerchiamo di proporci in modo diverso”ci dice Saturno –“Il cittadino deve essere al centro di un progetto; non ha più senso un cittadino che subisce. Perché sembra quasi che paghi una tassa al politico del momento, un politico che una volta eletto continua a farsi i fatti suoi. Noi vogliamo invece che la politica parta dal basso, che sia il cittadino a proporre delle problematiche. Per esempio, proprio

pochi giorni fa, alcuni cittadini dello Zodiaco ci hanno chiesto perché non si possa utilizzare lo spazio di verde che c’è vicino alla statua di Padre Pio, per creare un parco giochi. In quest’ottica noi cerchiamo di essere il trait d’union tra le istituzioni e i cittadini. Per noi, chi vuol far politica deve girare tra la gente, deve visitare il territorio, non deve stare ancorato solo alla ‘poltrona’, al ‘palazzo’, altrimenti perde il controllo del territorio. Io personalmente, se c’è un problema, mi muovo, scrivo e-mail, lettere a destra e sinistra. Cerco di informare le istituzioni che c’è un problema che va risolto. Certi politici dovrebbero anche fare un po’ di scuola di diritto, e sapere che ci sono anche delle implicazioni penali se un cittadino ti segnala un problema di tipo istituzionale e tu non dai seguito alla cosa. In base all’art. 328 del Codice Penale incappi nell’omissione di atti d’ufficio”. Non è facile nel nostro territorio parlare di certe cose… “No, non è proprio facile. Proprio in questo momento, in cui i politici sono invisi a tutti i livelli, è molto difficile porsi alla gente e far nascere un nuovo movimento. Ci vuole molto coraggio… e poi il fatto che tu usi la parola etica legata alla politica è un’altra bestemmia. Invece per me, che vengo da oltre dieci anni di volontariato nella Protezione Civile, è naturale mettere quello stesso impegno anche nella politica. Nel momento in cui mettiamo le esigenze degli altri prima delle nostre, prima o poi, qualcosa di buono si fa. Se invece la politica viene utilizzata per gestire il proprio potere… le cose non vanno… non devono andare così. Bisogna cambiare questa concezione. Lo so che non è semplice dire: arrivo e cambio tutto! Ma credo che gradualmente si possa fare. La gente deve capire che deve stare al centro di un progetto. Se c’è una buca, bisogna strillare, far capire agli amministratori che quel problema va risolto, non solo aspettare passivamente. Spero che il mio esempio sia seguito da tanti altri; quando l’obiettivo è comune, quello di creare qualcosa di buono, soprattutto un ambiente sicuro, credo che non ci siano discorsi di destra, centro o

sinistra, ma un discorso unico. Il circolo di Anzio, di cui sono coordinatore, l’ho voluto chiamare ‘I valori dell’Italia’, proprio perché credo ancora in certi valori, della famiglia, della patria,della solidarietà. Proprio per questo, uno dei nostri più importanti obiettivi è fare la guerra a chi non va incontro alle esigenze della gente”. Sono tante le persone che hanno aderito al Movimento. Inoltre state creando una scuola di formazione politica che si ispira ai valori cattolici con l’obiettivo di formare una nuova classe dirigente. “Il nostro movimento ha visto l’adesione, a livello nazionale, di personalità illustri in tutti i campi, sia intellettuale, che artistico, che universitario, anche se non c’è la volontà di potere. Per quanto riguarda il nostro territorio, se ce la facciamo ci proporremo l’anno prossimo per le elezioni comunali, ma per farlo dobbiamo ancora crescere” Ma in questo caso con chi vi coalizzerete? “Per il momento non abbiamo idee di questo genere. Non pensiamo ad una alleanza col centro-destra o col centrosinistra. A noi interessano le idee, ci alleeremo con chi condividerà le nostre”. MaurizioD’Eramo

Qui Radio Nerone Incubo primarie democratiche Mercurio mi è venuto in sogno con una favola dei miei tempi! Sindacus! Senatur! La dedico a voi, e ai vostri pretoriani, di destra e di sinistra: “Un giorno alcuni cani videro una pelle d’animale tenuta a mollo sul fondo di un fiume. Per poterla tirare fuori e mangiarsela più facilmente, si misero a bere l’acqua per prosciugarlo: ma morirono scoppiati prima di toccare quello che volevano. Un progetto stolto non solo non ottiene un risultato, ma trascina l’uomo alla rovina. (Fedro)”.


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Mensile di Informazione di Anzio e Nettuno Lavinio-Space Comunica anche tu ad Anzio-Space la tua proposta per migliorare la nostra città scrivendo a redazione@anziospace.com e mettendo come oggetto della mail “la proposta”. Saremo lieti di pubblicarla e diffonderla. Fatti parte attiva dello sviluppo del nostro territorio. La tua idea è importante! Associazione Culturale 00042

La Proposta di Arcangelo Panefresco

I Comuni di Anzio e Nettuno stranamente rinunciano ad utilizzare un meraviglioso contesto paesaggistico, che altri ci invidiano e che sfrutterebbero per dare lustro alle comunità locali, e a quanti sarebbero attratti da tanta bellezza, che nelle vicinanze non se ne trova eguali. La nostra costa è così particolarmente gradevole, anzi bellissima che viene goduta nei soli due-tre mesi estivi, perchè tanta è la richiesta di “mare”, che tutte le coste vengono prese d’assalto. Nei restanti nove mesi si torna in letargo. I più famosi luoghi turistici risultano tanto frequentati, e per lunghi periodi, in quanto, oltre le bellezze naturali, offrono infrastrutture complementari per la valorizzazione dell’ambiente e quindi l’ospitalità al turista. In questo periodo dallo stabilimento Ondina di Anzio fino alla Riviera Egidi di Nettuno, che inizia a soli duecento metri dopo il Tirrena, fino alla spiaggia dei Marinaretti e giù fino al forte Sangallo, non esiste segno di vita. Anzi chi abita in quelle zone è soggetto a vivere ben protetto, perchè isolato. La circolazione di mezzi, là dove esiste la strada, è pressochè inesistente e pochi si avventurano in quelle zone. Praticamente abbiamo un territorio quasi sconosciuto e lontano dai centri di Anzio e Nettuno, benchè ne costituiscano il baricentro. Queste due cittadine sembrano così lontane tra loro, che ognuna gestisce la propria zona e in maniera dissimile, anzichè amministrare il territorio in modo complessivo ed organico, poiché l’una zona è complementare dell’altra. Pensiamo invece se lungo la costa ci fosse un collegamento tra i due porti, dall’Ondina fino a ridosso del porto di Nettuno, con l’accesso esistente dopo il forte Sangallo. Questa infrastruttura avrebbe una peculiarità prettamente panoramica, dalla quale si avrebbe la gradevolezza della vista di tutto il golfo, a partire dal Circeo, Torre Astura, il porto, la costa di Nettuno, e il meraviglioso ski-line del porto di Anzio. La riviera dovrebbe essere dotata di una struttura fiancheggiante la costa, quindi

sinuosa, comprendente un ampio percorso pedonale di collegamento, per i pedoni e gli affezionati dello jogging,proporzionate piazzole per l’installazione di gazebi, per servizi di tipo turistico, la pista ciclabile con l’inserimento di percorsi “vita”, per grandi e piccini. Chiaramente questa sarà dotata di palme, tamerici, comunque essenze arboree adatte, aiuole, con un’illuminazione di elevata bellezza a ornamento di tutto il complesso. Si immagina questa opera del tipo ecosostenibile, con pavimentazioni galleggianti in legno, o materiale resistente all’usura, sostenute da strutture rialzate dal suolo, per circa 50-60cm, che possano consentire una effettiva vista panoramica. In occasione di tale opera la costa di Nettuno, che negli ultimi tempi è soggetta a frane ed erosioni, potrebbe essere salvaguardata con interventi oculati. La possibilità di spostarsi da una parte all’altra è la grande opportunità naturale che ha promosso lo sviluppo in tutti i tempi e le latitudini. Una struttura del genere permetterebbe ad una moltitudine di persone di godere delle bellezze naturali nostrane e potrebbe attrarre molti turisti lontani e delle città dell’entroterra che sono i più probabili potenziali fruitori. Tutte quelle persone, e sono tante, che ora praticano lo jogging, o semplici passeggiate a piedi o in bicicletta, da Anzio a Nettuno e viceversa, sulla via Gramsci, quindi respirando lo smog, e comunque non in estrema sicurezza, dato il traffico automobilistico, sarebbero ben felici di utilizzare un contesto molto più naturalistico, salubre, panoramico, che incentiverebbe molte altre persone, giovani,anziani bambini, a praticare sport salutari a tutte le età e per tutto il periodo dell’anno. Questa struttura arricchirebbe il nostro patrimonio paesaggistico e sarebbe di notevole gradimento per tutti i cittadini di Anzio e Nettuno, oltre che suscitare ulteriore afflusso turistico, dal quale ne discenderebbe una ulteriore possibilità di crescita economica.

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BREVI: BONIFICA E POTATURA DELLA PINETA DI ANZIO2 È stato quasi ultimato l’intervento di potatura e bonifica della pineta in località Anzio Due predisposto dall’assessore alle Politiche Ambientali del comune di Anzio, Patrizio Placidi. “Sono stati potati circa 350 alberi – ha detto Placidi – con la sistemazione e bonifica di un’area di particolare pregio del nostro territorio. Da marzo, inoltre, interverremo con un trattore per il livellamento dell’area che, in seguito all’intervento di potatura, sarà particolarmente soleggiata con un miglioramento per la fauna del parco”.

SABATO 3 MARZO: GIORNATA NAZIONALE DEL B&B Chi viaggia dorme gratis: sabato 3 marzo si celebrerà la giornata nazionale del B&B, con tanti Bed and Breakfast italiani pronti a regalare una notte gratuita a chi soggiornerà durante il weekend in una delle loro strutture. Sono migliaia i B&B che hanno dato la loro adesione, sostenendo un’iniziativa che valorizza turismo e cultura dell’ospitalità. Tutte le info su www.bed-and-breakfast.it

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“ATTENTI ALLE PROMESSE IN CAMPAGNA ELETTORALE” Riccardo Brio, presidente del Comitato di quartiere, spiega quali sono i problemi non risolti di Lavinio “Il nostro Comitato cittadini di Lavinio” – ci racconta il suo Presidente, Riccardo Brio - “opera sul territorio da oltre 10 anni. Tra i nostri successi c’è stata la creazione dell’attuale Centro per anziani, realizzato nel quartiere Zodiaco, così come la lotta per mandar via i camion della Volsca, e la loro immondizia, quando venivano tenuti nell’area dell’ex lanificio. Lo abbiamo fatto scendendo e bloccando le strade del quartiere. Tempo fa, abbiamo fatto anche un sondaggio distribuendo oltre 3mila questionari nel quartiere, chiedendo quali fossero le priorità di Lavinio. Il risultato è stato inviato sia al Sindaco della passata legislatura, che a tutti gli assessori e capo-gruppi consiliari. Ovviamente: risposte zero. Le richieste di allora restano le stesse di adesso, anche dopo 4-5 anni. Per dimostrare che noi diamo continuità alla nostra azione, all’indomani della nomina del nuovo sindaco, parliamo dei primi di giugno del 2008, abbiamo presentato al signor Bruschini un programma di richieste. Primo fra tutti un punto di aggregazione per la popolazione di Lavinio stazione. Un posto dove il nonno può portare il nipotino a giocare, sedendosi su una panchina a leggere il giornale. Noi l’avevamo individuato nella piazza della stazione, certamente dopo una adeguata ristrutturazione, per dar modo a chi arrivasse a Lavinio di vedere anche un po’ di verde e non solo un muro di macchine parcheggiate. Per il parcheggio avevamo proposto l’utilizzo dell’area a ridosso del cavalcavia, che secondo il Piano Regolatore doveva essere ad uso servizi. Dal questionario era uscita fuori anche la richiesta di una specie di ambulatorio-pronto soccorso per dar modo ai tanti anziani della zona di avere, in caso di piccoli malori, una prima assistenza, senza ricorrere alla corsa all’ospedale di Anzio. E questo tenendo anche conto del fatto che non c’è nessun servizio pubblico che da Lavinio stazione raggiunga il Riuniti… se l’anziano non è munito di auto propria, può anche morire. Se vogliamo poi parlare dell’illuminazione, bisogna dire che è di tipo bellico, talmente fioca che possiamo solo pensare che tra Comune ed Enel ci sia qualche problema… Se Lavinio stazione piange, Lavinio mare non ride… ci sono dei problemi di arredo urbano da far paura, con delle strutture fatiscenti e pericolanti che non si capisce bene perché stiano ancora in piedi. Parliamo oltre che dell’eco-mostro, anche della palazzina vicino ai Bagni Brevi. La passata Amministrazione ci aveva promesso che avrebbe sollecitato la proprietà a ristrutturare gli immobili o a demolirli. Sono passati degli anni, ma loro sono ancora lì. La maggioranza attuale che c’è da oltre un decennio sembra curare solo il centro storico, ed è anche giusto che sia così, ma a discapito di una periferia che è sempre più abbandonata a se stessa. Questo quadro sembra pessimistico, ma è… la realtà. Noi lavoriamo per

questo, per migliorarlo. Purtroppo le ultime giunte non ci considerano come un anello di congiunzione tra chi amministra e la popolazione, ma ci vede solo come una rottura di scatole, gente che rompe con una serie di richieste, mettendo in risalto le carenze che ci sono”. Cosa pensa del Piano Regolatore che ha permesso la realizzazione di centinaia di case a sproposito, tanto che l’ex-assessore all’urbanistica è stato cacciato dalla giunta perché aveva chiesto uno stop a questa sfrenata corsa al mattone? “A proposito di questo vorremmo sapere che fine hanno fatto gli introiti previsti dalla Bucalossi nel 2009; in un’assemblea pubblica tenuta oltre un anno e mezzo fa, se n’era fatta una stima intorno ai due milioni di euro, che dovevano essere utilizzati per delle opere già programmate. Sono passati due anni e oggi leggiamo che l’assessore ai Lavori Pubblici, Alessandroni, ha dichiarato in un’intervista al ‘Granchio’ che nel 2012 verranno eseguiti nuovi progetti. In poche parole, quelli che erano stati programmati non sono realizzati, ma guarda caso comincia la campagna elettorale e l’assessore ci promette tutta una serie di nuovi lavori. Adesso cominceranno le telefonate. Qui mi rivolgo direttamente agli amici cittadini: attenti a queste telefonate pre-elettorali. Le pizze che vi vogliono pagare sono una richiesta di voto e possono rimanere indigeste per i prossimi 5 anni”. A proposito di elezioni, recentemente sono nati a Lavinio stazione nuovi Comitati con intenti, più o meno palesemente dichiarati, politici. “Sì, oltre al nostro e al ‘Comitato per Lavinio’, presieduto dal Gen. Franchi, recentemente è nato un altro Comitato legato al giornale ‘L’eco del Litorale’ che, sorto come comitato per le feste di Lavinio stazione, si è poi promosso come comitato di quartiere per migliorarne la vita. Presieduto da Antonio Geracitano questo Comitato ci ha convocato per parlare della possibilità di creare una Lista Civica, di carattere indipendente, per le prossime elezioni. Poi, da una serie di informazioni e da contatti diretti con alcuni membri del Comitato stesso, abbiamo scoperto che esso è una emanazione dell’assessore Placidi. Di conseguenza abbiamo declinato l’offerta, perché pensiamo che con queste premesse i problemi di Lavinio resteranno ancora una volta irrisolti. Noi siamo un Comitato apartitico, ma non apolitico, perché non si può fare un comitato di quartiere senza fare politica. Noi contestiamo la politica dell’amministrazione cittadina là dove non va; se va bene tanto meglio. Per noi la buca nella strada non è né di destra, né di centro e né di sinistra… è una buca e va riparata”. MaurizioD’Eramo

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Il punto sull’assemblea del Consorzio di Lavinio. Presente Ruggero Garzia

IRREGOLARITÀ SULLE CARTELLE ESATTORIALI DEL CONSORZIO Domenica 4 marzo, alle ore 10, presso il locale Multisala di Padiglione, si terrà un nuovo incontro tra la dirigenza del Comitato dei Cittadini dissenzienti dal Consorzio di Lavinio (CLD) e i tanti sostenitori del comitato stesso, in cui verranno illustrate le ultime novità sul contrasto che la vede contrapposta al Consorzio. Questo nuovo incontro segue di un mese quello che si è tenuto il 4 febbraio, che è stato quasi tutto incentrato sulla situazione che si è creata ultimamente nel comparto di via delle Bouganville n°40. Lì, i proprietari degli immobili (molti dei quali sono intervenuti nell’assemblea) si sono visti recapitare delle cartelle di pagamento, sebbene quella zona di territorio non rientri nell’attuale perimetro consortile. Infatti, la Cooperativa “Terra Nostra”, una delle tre società che costituirono nel 1950

il primitivo Consorzio di Sant’Olivo, proprietaria di quella parte di territorio, decise alcuni anni dopo, di ritirarsi dal Consorzio stesso, staccandosene. La tesi del presidente del CLD, arch. Nicolò, è stata anche confermata dall’e xassessore all’urbanistica del comune di Anzio, Ruggero Garzia, presente all’assemblea. Questi, essendo uno dei responsabile della convenzione stipulata dal notaio Terzi in data 3 luglio 2002, ha ricordato come i costruttori del Comparto ottennero dal comune le licenze di costruzione in base alla variante del PRG in vigore, impegnandosi a realizzare delle opere di urbanizzazione primaria, per poi procederne alla manutenzione – una volta terminate la costruzioni- su aree prestabilite in base alla cubatura costruita (tra l’altro veniva prevista la piantumazione di 100 alberi e la realizzazione di una pista di pattinaggio).

Questa convenzione, sempre secondo Garzia, non vide la partecipazione e la presenza del Consorzio proprio perché quest’Ente non aveva nessun diritto su quell’area. Dopo le delucidazioni dell’e x-assessore, il Presidente Nicolò è intervenuto per spiegare come sia facile dedurre che le cartelle esattoriali arrivate non solo non sono regolari, ma che non debbano essere pagate e tutti quei proprietari che l’hanno già fatto, sono nelle condizioni legali di richiederne il rimborso. E come si legge nel comunicato stampa del CLD: “i presenti hanno dato mandato al Presidente Nicolò perché si ottenga dall’amministrazione comunale una comunicazione ufficiale nella quale si precisi l’attuale situazione del comparto, cioè per conoscere se la convenzione è stata rispettata in tutte le sue articolazioni”. Maurizio D’Eramo


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Solo dopo le proteste il comune decide di correre ai ripari

PIOVE IN AULA AL VIRGILIO

Lavinio. C’è voluta una lettera di protesta dei genitori e l’intervento del consigliere comunale Creo per far riparare il tetto dell’aula 2-I della Scuola media Virgilio di Lavinio. Infatti, in un primo momento il comune di Anzio, proprietario dell’edificio dove ha sede la scuola, sosteneva che non c’erano sufficienti soldi in cassa per effettuare la riparazione. Nel frattempo, proprio nei giorni più freddi dell’inverno, gli studenti del Virgilio hanno dovuto sopportare la loro aula invasa da freddo e acqua, con gravi rischi per la loro sicurezza dato che le infiltrazioni lambivano parte dell’impianto elettrico. Forse per il comune la cura degli edifici scolastici è una funzione secondaria, quando invece uno dei temi più gettonati delle varie campagne elettorali degli attuali amministratori di Anzio è proprio l’edilizia scolastica. Siamo andati a visitare la scuola Virgilio e abbiamo trovato un edificio in discrete condizioni, ma se accadono certi episodi forse la manutenzione non è propriamente ben curata da parte del municipio. Eppure questo edificio serve un quartiere enorme come Lavinio, zona interessata da anni a continui incrementi demografici e immigrazione, che necessiterebbero di servizi adeguati ed efficienti. Nell’istituto

non manca di certo la professionalità e l’abnegazione da parte del corpo docente, la scuola continua a essere da quasi quarant’anni un punto di riferimento essenziale per il territorio, mentre alle pareti dell’atrio si notano cartelloni e grafici frutto del lavoro dei ragazzi. Ma abbiamo l’impressione che si tenda a mantenere al minimo gli interventi di miglioria dell’edificio, nonostante spicchino alcune rilevanti modifiche nella struttura rispetto alla forma originaria come l’aggiunta di nuove aule. La politica adottata dal comune e dal ministero è stata quella di limitare al minimo gli interventi di manutenzione ordinaria, tralasciando quasi completamente quella straordinaria riducendo all’essenziale le innovazioni dettate dai tempi e dalle nuove esigenze didattiche. Il destino del Virgilio è purtroppo quello di molte altre scuole che negli anni hanno dovuto sopportare una politica di tagli di risorse e organico vedendo indebolita e in alcuni casi annullata la loro capacità di istruire e formare cittadini liberi e consapevoli, nonché persone in grado di contribuire alla prosperità del Paese. Ci dispiace non aver potuto parlare con la dirigente scolastica Rita Celeghini, la quale si deve tra l’altro dividere nella direzione di ben due scuole affrontando quindi una

Il 3 e 4 marzo combatti la sclerosi multipla

La gardenia dell’AISM 2012 Dedicata alle donne, colpite in rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini, La Gardenia dell’AISM torna in 3.000 piazze italiane per consentire a chiunque – con un contributo di 13 Euro – di sostenere la ricerca, incrementare i servizi alle persone con sclerosi multipla e i programmi speciali dedicati proprio alle donne, le più colpite dalla malattia.

E dal 20 febbraio all’11 marzo invia un sms al 45599 per donare 1 euro da cellulare personale TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca. La donazione sarà di 2 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TeleTu oppure di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.

battaglia doppia con i disservizi, le lentezze burocratiche, la mancanza di fondi e le classi sovraffollate che caratterizzano l’istruzione pubblica di questa nostra nazione in declino. Avremmo voluto parlare con lei anche per testimoniare la nostra solidarietà con chi tutti i giorni affronta l’impegno di mandare avanti un’istituzione così decisiva nella nostra vita individuale e collettiva. Inoltre avremmo voluto sentire la sua versione dei fatti su di un episodio così grave. La nostra speranza è che non abbia interpretato il nostro interesse per la questione come un’occasione per speculare sull’episodio e infangare la scuola. Chi “infanga” la scuola non siamo certo noi e sicuramente non è lei, o i suoi insegnanti o il personale Ata del Virgilio. A farlo sono tutti coloro che costantemente, da troppi anni stanno demolendo l’istruzione pubblica, presidio di cultura e democrazia, mandando in rovina una società intera. A farlo sono i comuni che si preoccupano di permettere ai costruttori di costruire intere città senza nessun servizio né piano urbanistico, mentre per l’edilizia scolastica siamo fermi agli anni ‘70. Sono i politici che promettono nuove aule che non arrivano mai, e quando arrivano sono scadenti; sono coloro che evidentemente non hanno nessun riguardo per i diritti dei nostri figli ad avere un futuro dignitoso, e licenziano centinaia di migliaia di insegnanti. I problemi del Virgilio sono dovuti all’azione combinata di questi signori, nell’indifferenza dell’opinione pubblica. Auguri al Virgilio, a chi ci studia e a chi ci lavora: ne avranno bisogno nel loro sforzo quotidiano di difendere un bene comune come la scuola. Umberto Spallotta


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PARTITO DEMOCRATICO Unione Comunale di ANZIO Elezioni primarie per il Segretario Regionale del 19 febbraio - Comunicato della Segreteria Politica. La Segreteria politica del PD di Anzio ringrazia i tanti cittadini che hanno partecipato con entusiasmo alle primarie tenutesi il 19 febbraio e ne hanno garantito la riuscita con una grande affluenza. Risultato ancor più importante se si considera che queste elezioni primarie si sono tenute senza alcun richiamo di carattere nazionale o locale, ma solo ed esclusivamente per eleggere il nuovo Segretario Regionale, che è poi risultato eletto, con oltre il 75% dei voti, nella persona di Enrico GASBARRA, già Presidente della Provincia di Roma e attualmente Deputato al Parlamento Nazionale. I consensi ricevuti da Enrico GASBARRA sono la base su cui il PD del Lazio fonderà una forte azione di rilancio della sua iniziativa nella nostra regione ed in particolare su litorale. Si coglie l’occasione per ribadire che qualsiasi altro significato di carattere locale si sia voluto dare alle primarie regionali di domenica scorsa è fuori dalla realtà. In particolare quanti hanno voluto attribuire al voto il valore di una elezione primaria per l’individuazione del candidato PD alla carica di Sindaco di Anzio sono fuori strada in quanto le Elezioni Primarie per tale ruolo si terranno solo quando sarà individuata la coalizione dei partiti che, sulla base di un approfondito confronto programmatico, decideranno di affrontare insieme la scadenza elettorale amministrativa del prossimo anno e per questo sceglieranno insieme il futuro candidato attraverso le primarie di coalizione, come previsto dallo Statuto del Partito, come sta avvenendo in queste settimane in tutti i Comuni interessati alle elezioni amministrative del prossimo maggio e come deliberato dall'Unione Comunale del PD di Anzio. Qualcuno ha voluto forzare il significato di queste elezioni, organizzando truppe ed alleanze e cercando di far passare le primarie regionali come una “conta” in vista delle future primarie per il candidato Sindaco. Questo spiega, ma non giustifica, lo spropositato schieramento di persone, organizzazione e mezzi messo in piedi per la scadenza di domenica, come fosse la grande occasione per la conquista, senza dibattito e senza avversari, di un ruolo a cui si deve giungere con ben altra correttezza e trasparenza. Gli obiettivi perseguiti e soprattutto i metodi adottati erano e restano totalmente estranei alle intenzioni del partito regionale e di quello locale. Non si giustifica dunque il clima da campagna elettorale che qualcuno ha creato ad arte e con spregiudicatezza, non esitando a ricorrere all’aiuto di noti esponenti del centro-destra locale e dell’attuale Amministrazione Comunale, strumentalizzando finanche la possibilità di voto prevista per gli stranieri domiciliati sul territorio. Sono stati accompagnati in massa a votare tanti concittadini indiani e pakistani che hanno dimostrato un interesse, mai sospettato prima, per l’elezione del Segretario Regionale del P.D. La Segreteria Politica del PD di Anzio si farà carico di rappresentare agli organi superiori del Partito il forte disagio avvertito da tanti iscritti e cittadini per le condotte tenute in queste consultazioni, il danno arrecato al processo di consolidamento della coalizione di centrosinistra nonchè tutte le eventuali irregolarità riscontrate, rese peraltro possibili anche da un regolamento astruso e carente che anche ad Anzio, come in altre ben note occasioni, lascia spazio alle manovre di chi è interessato all’inquinamento del voto a scapito degli elettori. La Segreteria Politica del PD di Anzio ha comunque già riavviato i suoi lavori in aderenza alle linee stabilite dall'Unione Comunale e quindi si procederà rapidamente alla definizione del programma per lo sviluppo della città ed alla ripresa del confronto con tutti i partiti dell’area di centro-sinistra nonchè con le altre forze che vorranno aderire a questo percorso. Le primarie che selezioneranno un candidato vincente alla guida dell’alleanza per le prossime elezioni amministrative possono essere solo quelle di coalizione. Ad Anzio esistono tutte le condizioni affinché una solida coalizione di centro-sinistra possa vincere le prossime elezioni a patto che i ragionamenti partano da un progetto alternativo per la città e non da ipotetiche candidature del PD che ad oggi non ci sono. L'obiettivo unico resta battere la Giunta Bruschini, erede del decennio di De Angelis, e la regola alla base di tutto è niente inciuci con chi sta portando alla rovina la nostra città. Segreteria PD Anzio


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Pubblichiamo alcune informazioni sui personaggi politici che ci amministrano. Riteniamo opportuno, in tempi di trasparenze a 360 gradi, dare al nostro lettore la possibilità di vedere più chiaro. GIUNTA:

Lista

BRUSCHINI LUCIANO LISTA CIVICA ALESSANDRONI ALBERTO P.D.L. ATTONI SEBASTIANO LA DESTRA COLARIETI ITALO P.D.L. DEL VILLANO MARCO P.D.L. MERCURI GIUSEPPE P.D.L. PERRONACE PASQUALE P.D.L. PLACIDI PATRIZIO P.D.L. SUCCI UMBERTO P.D.L.

Media

ETA' 67 52 47 58 51 41 66 59 52 54,78

LUOGO DI NASCITA Anzio (Roma) Anzio (Roma) Latina Voghera (PV) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Guardavalle (CZ) Anzio (Roma) Anzio (Roma)

TITOLO DI STUDIO

Scuola Media Inferiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore

PROFESSIONE Commerciante Impiegato Amministrativo Immobiliarista Operatore Radiografico Impiegato Amministrativo Immobiliarista

Denuncia REDDITI non pubblica non pubblica non pubblica non pubblica non pubblica non pubblica Professione non classificabile non pubblica Impiegato Amministrativo non pubblica Esercente albergo non pubblica

CONSIGLIERI: NOMINATIVO

PARTITO

AMABILE RENATO P.D.L. BERNARDONE IVANO P.D. BIANCHI GIORGIO P.D.L. BORRELLI SERGIO U.D.C. BOSCO SIMONE LA DESTRA BRUSCHINI LUCIANO P.D.L. P.D.L. CAFA' ROBERTA CAMPOMIZZI PIERLUIGI F.L.I. CASTALDI ELIO F.L.I. COLANTUONO BENIAMINO P.R.C. CREO MASSIMO P.D. DE ANGELIS ROMEO P.D.L. P.D. DE MICHELI GIOVANNI FONTANA DANILO U.D.C. GIACOPONI ROBERTO LA DESTRA GODENTE GIULIO F.L.I. LAURI ARISTODEMO P.D. LO FAZIO AURELIO P.D. LOCOCO DOMENICO P.D.L. MONTI NELLO P.D.L. NOLFI VINCENZO U.D.C. PALOMBA ROBERTO P.D. PENNATA MARIO F.L.I. PRESICCE VITO F.L.I. ROCCHETTI RICCARDO LISTA BRUSCHINI TONTINI GIANFRANCO LISTA BRUSCHINI TOSELLI ENZO P.D. TOTI AMATO U.D.C. TULLI PARIDE P.D. ZUCCHINI GIORGIO P.D.L.

Media (*) non altrove classificabili

ETA' 69 47 57 73 28 58 43 62 73 49 51 40 50 49 34 52 59 56 63 41 58 52 59 59 55 66 62 68 60 65 55,27

LUOGO DI NASCITA TITOLO DI STUDIO

PROFESSIONE

S.Sebastiano Vesuvio (NA)

Chieti Anzio (Roma) Anzio (Roma)

Scuola media superiore Impiegato Laurea Ingegnere Scuola media superiore Impiegato Amministrativo Scuola media superiore Imprenditore

Anzio (Roma) Gela (CL) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Roma Anzio (Roma) Roma Velletri (Roma) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Rosarno (RC) Nettuno (Roma) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Nettuno (Roma) Lecce Anzio (Roma) Anzio (Roma) Anzio (Roma) Roma Anzio (Roma) Anzio (Roma)

Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Laurea Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media inferiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Scuola media superiore Laurea Scuola media superiore Laurea Scuola media superiore

Den REDDITI pubblica

Professione non classificabile

Commerciante Commerciante Commerciante Commerciante Assicurtatore

Professione non classificabile

Impiegato Amministrativo Operaio metallurgico (*) Impiegato Amministrativo Geometra o perito edile Operaio metallurgico (*)

Impiegato mansioni direttive

Pensionato Commerciante Commerciante Commerciante Fotografo o fototecnico Pensionato Professionista (*) Geometra o perito edile Architetto Impiegato amministrativo Dirigente PP.AA. Pensionato

(**) dati desunti dal sito: www.comuni-italiani.it/058/007/amm.html Questa tabella è in fase di perfezionamento. Accogliamo notizie utili e attendibili dagli interessati e dai cittadini. Contattateci a redazione@anziospace.com

pubblica pubblica

pubblica

non pubblica

pubblica pubblica


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PER UNA CORRETTA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE: LA PUBBLICITA’ DEI REDDITI DEGLI AMMINISTRATORI COMUNALI COME BASE PER UN RAPPORTO TRASPARENTE CON I CITTADINI Scriveva Sergio Rizzo sul “Corriere” dell’11 gennaio: “Senza la pubblicità assoluta dei redditi,delle situazioni patrimoniali e degli interessi economici… non ci potrà essere un reale cambiamento di rotta nei rapporti sempre più deteriorati fra la politica e i cittadini”. Una valutazione semplice del famoso giornalista che con G.A.Stella ha scritto la prima seria denuncia contro i privilegi della classe politica con il libro “La Casta”. Una proposta sensata,quella di Rizzo, più volte raccolta in Leggi e Regolamenti dello Stato,delle Regioni e dei Comuni; un proposito che dovrebbe animare ogni persona che si propone di diventare Uomo Politico o Pubblico Amministratore; una necessità di trasparenza che dovrebbe sentire ciascuno dei nostri Amministratori Comunali, specie in questo periodo di grave disagio economico per i cittadini. Ma, nonostante queste considerazioni,nonostante che la pubblicità dei redditi degli Amministratori Comunali dei comuni al di sopra dei 50.000 abitanti sia da anni obbligo di legge, ad Anzio, a iniziare dal Sindaco attuale e da quello precedente,e a finire con gli Assessori Comunali, quelli attuali e quelli precedenti, nessuno sente l’obbligo, prima morale e poi di legge, di rendere pubblici i propri redditi ed i propri interessi economici, probabilmente perché nessuno di loro si sente di affrontare il confronto con ciascuno dei propri concittadini rispetto al tenore di vita. Probabilmente. Oppure no. Oppure perché se ne infischiano della Legge. E speriamo che lo facciano solo in questo caso. Ma da adesso in poi la situazione è cambiata o presto cambierà. Infatti lo scorso 3 febbraio è stato sottoscritto un accordo fra l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia del Territorio, l’INPS e i Comuni italiani per rendere ancor più efficace la lotta all’evasione fiscale,che non può essere fatta solo con i blitz,ma che necessita di una azione continua portata avanti tutti i giorni e con la partecipazione dei Comuni, cioè degli enti che più conoscono la realtà economica territoriale e che possono dare un decisivo supporto agli ispettori dell’Agenzia delle Entrate e alla Finanza,vale a dire proprio i Comuni. Questi infatti potranno, con le loro segnalazioni motivate e documentate,far scovare quanti nascondono i propri redditi e non pagano le relative tasse, a danno di tutti i cittadini a reddito fisso,lavoratori dipendenti e pensionati, e di coloro che pagano fino all’ultimo centesimo di quanto dovuto e che si sorbiscono ogni aumento dell’imposizione fiscale. L’accordo firmato, ora non più su base volontaria, permetterà ai Comuni di ottenere, per le segnalazioni documentate e andate a buon fine, il 100% delle imposte recuperate per gli anni 2012-2013-2014, e il 50% per gli anni successivi; mentre i precedenti accordi su base volontaria riconoscevano ai Comuni solo il 30%. Si tratta perciò di un accordo molto vantaggioso per i Comuni che vorranno attuarlo e che potrà consentire loro di attutire l’impatto negativo dei vari tagli sofferti dalle loro finanze negli ultimi anni; e quindi consentire loro di non diminuire la spesa sociale e quella dei servizi pubblici, specie della scuola e delle manutenzioni in genere. Aspettiamo perciò di conoscere come il Comune di Anzio si attrezzerà per avviare questa importante attività di accertamento, quali risorse umane e strumentali metterà a disposizione per la lotta all’evasione fiscale e per ottenere di

conseguenza nuove entrate a favore della popolazione. Ci auguriamo che per questo nobile scopo non si ricada nel vecchio vizio di assumere personale di comodo o di affidare una ennesima costosa e inutile consulenza agli amici degli amici, ma che si vada ad utilizzare degnamente il personale in servizio, in tutti i servizi,diretti o appaltati, magari ricorrendo a forme incentivanti, bilanciate sulle segnalazioni andate a buon fine e quindi sui fondi che realmente verranno assegnati al Comune, e solo dopo che saranno stati incassati. Molti Comuni nel resto d’Italia hanno approfittato del vecchio accordo per acquisire nuove entrate per le loro casse sempre più vuote. E lo stesso Comune di Anzio,quando era Sindaco Candido De Angelis, portò avanti una sanguinosa, ma efficace, guerra all’evasione dell’allora ICI, facendo le pulci alle dichiarazioni di tanti cittadini e incassando diversi milioni di euro. Vediamo adesso se saprà fare altrettanto contro chi evade le imposte sul reddito e i contributi INPS. Ma stavolta dovrà coinvolgere tutta la macchina amministrativa,facendo tesoro delle esperienze già fatte da tanti comuni italiani, utilizzando e incrociando tutti i dati che già ha o che avrà da subito a disposizione. Il pre-requisito di questa azione da parte dei nostri Amministratori Comunali, per affrontare questo nuovo e qualificante impegno, è però quello che dicevamo all’inizio, e cioè che debbono essere loro per primi a dimostrare di stare in regola con il fisco, di denunciare tutti i loro redditi,di essere cioè trasparenti sotto ogni aspetto agli occhi del loro concittadini; in definitiva pubblicando le loro dichiarazioni dei redditi. Terremo informati in ogni numero del nostro giornale dei provvedimenti presi dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale nel suo insieme in merito alla lotta all’evasione fiscale e agli incassi da essa derivanti. Vito Colagrossi

La 00042 ringrazia il Comune Anzio L’Associazione Culturale 00042 ringrazia l’amministrazione per aver sostenuto parte delle spese per la realizzazione di Shingle22jEcoArte, Terza Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno. Un ringraziamento particolare al Sindaco Luciano Bruschini, all’Assessore Umberto Succi, alla Dott.ssa Angela Santaniello, al Direttore generale Franco Pusceddu e all’intero ufficio cultura. L’Associazione 00042 è già al lavoro per l’organizzazione della quarta edizione di Shingle22j, che vedrà nuovamente esporre nel nostro territorio artisti provenienti da diverse città. Grazie ancora per la fiducia e il sostegno. Cogliamo l’occasione per chiedere a coloro che volessero sostenere la nostra iniziativa per la città di Anzio, di informarsi sul nostro sito www.00042.it e contattarci. Andrea Mingiacchi (Presidente 00042)


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Swing, gospel e blues per un’emozione musicale unica

LA MUSICA DELL’ANIMA DEI SOUL MACHINE

L’anima della musica a volte coincide perfettamente con la musica dell’anima. Stiamo parlando ovviamente del soul. Quel genere che, iniziato negli Stati Uniti durante gli anni sessanta, ha inaugurato un nuovo mondo di sonorità, una nuova cultura musicale, nuove generazioni di musicisti. Le fusioni di swing, gospel e blues, hanno prodotto in tutto e per tutto un sound che da allora fino ai giorni nostri ha regalato emozioni, sogni e passioni in ogni parte del pianeta. E nel nostro territorio, dal 1996, è attiva una band che rappresenta a dovere questa straordinaria esperienza, i Soul Machine. Nati dall’incontro di musicisti provenienti da diverse esperienze musicali, iniziano il

loro percorso formando una Rhythm & Blues cover band inserendo in repertorio molti brani di artisti che hanno segnato la storia, come Otis Redding, Wilson Picket, James Brown e, logicamente, The Blues Brothers. L’esperienza e la professionalità dei componenti ha fatto sì che negli anni, live dopo live, la band si affermasse sempre di più e riscuotesse così un successo e una notorietà che dura tutt’oggi. La voce di Mauro Cosacca, accompagnata dai cori di Claudio Brugnaletti e Alberto Zecchinelli, rispettivamente alla chitarra e al basso, esprime quanto di meglio ci si può aspettare da un gruppo che riecheggia le migliori stagioni del soul. A questi elementi vanno poi aggiunte le tastiere di Daniele Massarelli, che danno alla squadra l’armonia necessaria per evidenziare al meglio le qualità sonore delle performace, gli immancabili fiati di Valerio Vaudi e Fernando Tontini, rispettivamente alla tromba e al sax contralto e la Batteria di Mario D’Ortensio che scandisce i tempi e

risalta in modo suggestivo la stessa anima della band. Da un paio d’anni a questa parte il gruppo ha poi modificato la propria impostazione passando da semplice cover band Rhythm & Blues a Tribute band di Otis Redding e dei Blues Brothers a tutti gli effetti. Innumerevoli esibizioni, svoltesi sempre davanti ad un pubblico numeroso e soprattutto entusiasta, hanno segnato la storia e il percorso dei Soul Machine. Solo nel 2011, tra gli appuntamenti live più importanti, ricordiamo la festa del “Maggio Nettunese” in Piazza a Nettuno, il concerto al pub Killjoy di Roma, vari raduni degli Harleysti di Roma e provincia, la serata al El Paso discopub di Latina, la partecipazione a “Estate in XX” a Grottarossa di Roma, la festa del Patrono della città di Aprilia e l’esibizione davanti al pubblico del Kinsale Irish Pub di Nettuno. Aspettando la definizione del tour per l’anno in corso, nel frattempo v’invitiamo ad ascoltare i loro brani su soulmachine.officinesonore.it e, per conoscerli meglio, a consultare l’omonima pagina di facebook. Valerio Bruni

Dal 2 marzo al cinema il film metà commedia, metà dramma

IL REGISTA LEVINE RACCONTA IL SUO “5O E 50” Adam, protagonista di 27 anni, si scopre da un giorno all’altro malato di un cancro che ha un tasso di sopravvivenza del 50%. In modo ironico e quasi comico, evitando la stereotipata descrizione dell’incurabile malattia, il film narra il suo imbarazzo, la sua angoscia e il turbamento delle persone che lo attorniano. Adam ha un carattere chiuso e tende a tenere gli altri a distanza. Un comportamento che viene rappresentato in molte scene in cui il ragazzo dimostra di non voler essere toccato. Distanza fisica significa anche distanza mentale. Al contrario il suo migliore amico è una persona fannullona con un carattere positivo. La ragazza di Adam, un’artista, agisce secondo il suo istinto. Infine la sua terapista, una ragazza molto giovane, è per certi versi impreparata a sostenerlo e pare non riesca a mettere in ordine quello che ha sparso in giro. Attorniato da queste persone e insieme ai suoi genitori, il giovane malato affronta il cancro. Attraverso la malattia Adam ha l’opportunità

di cambiare se stesso. Piano piano abbassa le difese che ha eretto contro il mondo e rompe il guscio che lo protegge e lo circonda, separandolo dagli altri. Lo dimostrano le scene in cui comincia a lasciarsi toccare dalle persone che gli stanno accanto. Cambiano le sue priorità e cambia ciò che nella vita per lui è importante. E se cambia l’importanza che dà alle cose, cambia anche il mondo che lo circonda. È la condanna del cancro che ha modificato tutto e il paesaggio che vedeva ogni giorno ora è sempre diverso. Persino le persone che incontra, ora sono diverse. La vita di prima, una vita normale che sembrava dover durare per sempre è stata spazzata via dall’imprevisto. Ed è attraverso questo imprevisto che si può finalmente trovare una nuova visione del mondo e si possono superare i propri limiti. È un film che mostra la crescita psicologica di un giovane attraverso la malattia. Yoshiro Izumi


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RITRATTI DI DONNA

carla Sorridente. Bella. Garbata. Incontro Carla alla presentazione del libro su Caligola e Nerone. E’ Sabato. Tempo in-Clemente. Mi giro e rigiro nel parterre della Residenza Municipale di Villa CorsiniSarsina in attesa di ospiti. Mi piace accogliere. Salutare. Osservare le persone. Il loro carattere. La loro disponibilità ad incontrarmi e quell’ affermato disturbo a riconoscermi. In tutti i sensi naturalmente. Un gioco delle parti, di pirandelliana memoria, che mi stimola tante riflessioni sull’eterogeneo mondo degli umani al quale io stessa appartengo. Carla Arriva. Elegante. Profumata. Vicino a lei Mario suo marito. Carla muove verso di me. Incontrare Carla è sempre piacevole. Una donna diretta. Aperta. Colta. Sorrisi affettuosi che ‘accolgono’ e reclamano ‘accoglienza’. La osservo. Un corpo forte, sano. Occhi belli. Curati. Truccati. Tristi. Carla mi viene incontro. Incede con eleganza. Femminilità. Tacchi alti. Scarpe a punta. Pelliccia raccolta con nonchalance intorno al collo. Un touche de classe che conviene a una donna nobile e ad un evento disposto in una nobiliare dimora di settecentesca fattura. Il meriggio è rigido. L’evento resistente. La neve persistente. Imprevista. Lontana. Assente. Alla fine della presentazione del libro chiedo a Carla il permesso di intervistarla. Carla apre la borsetta très chic inanellata nel braccio sinistro e subito mi porge il biglietto da visita. Bianco. Semplice: Mario e Carla Sarracino. Ti chiamo. Va bene. Salutami Veronica. Grazie. Ci stringiamo la mano Carla ed io. Mario ed io. Tra noi una promessa. Un’attesa. L’idea di un incontro. Grandi sorrisi. Sinceri. Affettuosi. E’ passata una settimana ed eccomi pronta. Chiamo Carla e le chiedo se posso intervistarla evitando un vis à vis. Ho qualche resistenza a muovermi e prediligo un’intervista telefonica. Sabato incipit e prologo di riposo. Meritato. Sospensione responsabile di tutto. Con tutti. Uscire di casa anche oggi mi pesa molto. Sono stanca di parlare. Sono stanca di ascoltare. Sono stanca di spiegare. Ho bisogno di non vedere nessuno. Di non parlare di niente. Di pensare ai miei pensieri. Carla risponde con franchezza. L’idea di rilasciare un’intervista al telefono non le va. Va bene ci vediamo nel primo pomeriggio per un caffè. Aspettami. Rinuncio al mio riposo. Al mio sabato pieno di film inutili. E’ comunque fuori discussione che io possa rinunciare alla colazione servita a letto. Anzi alle mie ‘colazioni’ servite a letto. Caffè. Latte di riso. Fette biscottate integrali con miele e noci. Ore noveeterenta. La prima. Pane ai cinque cerali con prosciutto burro rucola e caffè bollente. Ore diecietrenta. La seconda. Soprattutto non potrei mai rinunciare all’aperitivo delle dodicietrenta. Sauvignon e tartine con bottarga. Tra uno sbadiglio e l’altro. Tra la lettura de ‘il sole 24 ore’ e qualche suono strimpellato al pianoforte. Male. Privo di pretese e tante ambiziose sorprese. Così iniziano i miei weekend. Coccole. Pigrizie senza soluzione di continuità. Film a volontà che mi aiutano ad evitare il mondo e i suoi abitanti. Soprattutto quelli che affermano il disturbo di riconoscermi. In tutti i sensi naturalmente. Ho superato l’ora del pranzo. Sono un po’ in ritardo. Mi vesto in fretta. Amo essere puntuale. Mi giro e rigiro. Cerco fiori. Tutto chiuso. Neanche gli ambulanti. Uffiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Non mi presento mai a casa di

una donna senza fiori. Mi dispiace. Non sono riuscita a trovare nulla. Mortificata mi assale l’ansia da appuntamento. E’ la prima volta che vado a casa di Carla e pur avendo avuto indicazioni precise, non so se riuscirò a indovinare la strada di primo acchito. Trovata. Parcheggio. Suono mi risponde Mario. Entro in casa. Carla mi appare. Esile. Vestita di nero. Elegante come sempre. Più di sempre. Un portamento calmo e un’inaccessibile leggerezza. Agilità del passo. Noto le sue scarpe. Nere. Tacchi alti. Punta sottile. Capelli in ordine. Pronta per andare. Con discrezione mi guardo intorno. Camino acceso. Profumo di ordine. Un gatto padrone. Tante cose giustapposte. Opposte. Poggiate. Salvate. Per quanto rovisti tra i miei ricordi, ho difficoltà a rammentare come, dove e quando io abbia incontrato Carla la prima volta. Una pretesa futile. Inutile. Adesso non è importante rimembrare. Adesso Carla è qui nella sua grande casa. Lei. La sua singolare bellezza. L’eloquenza eccitata della sua voce. Appassionata e devota ai ricordi della sua vita. Entra nel racconto. Nessuna emozione traduce e tradisce l’angoscia del ricordo. Sembra che il dolore non abbia mai attraversato Carla. Io la guardo. Ascolto in silenzio. Senza interpretare pause. Senza tradurre respiri o immaginare sofferenze ereditate. - Finalmente mi permetto libertà che mi sono sempre negata. Finalmente riesco a dire sempre ciò che penso. Una vera conquista. Non trattengo più. Non voglio più rinunciare a un privilegio acquisito con tanta fatica. In tanti anni. Non rinuncio più alla mia libertà. Io sono ligure. A sette anni la mia famiglia si è trasferita a Torino dove ho conseguito la maturità scientifica e vissuto a lungo. I miei nonni materni, Carola e Riccardo, erano proprietari di un importante panificio militare in Piemonte a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Alcuni anni della mia vita li ho trascorsi in collegio. Io a Torino. Mio fratello ad Alassio. Papà e mamma decisero che mio fratello ed io dovevamo studiare all’interno di istituzioni educative importanti. Una delega convinta senza necessità. Mio padre, Aimone, era uno scienziato. Aveva ideato e avviato il primo centro nazionale per la rilevazione dell’inquinamento acustico. Io prima di sposare Mario ho gestito, in società con mio fratello, un’importante agenzia immobiliare e trattato la vendita di case prestigiose. - L’incontro con Mario, il grande amore della sua vita, con il quale Carla vive da quaranta anni, ha significato grandi cambiamenti per Carla. Molte certezze affettive. Qualche trasferimento. Carla e Mario da diciotto anni vivono a Nettuno hanno tre figli: Maurizio, Patrizia e Veronica. Tre meravigliosi nipotini. Carla ama correre. Ogni giorno percorre nove chilometri. Si prende cura di sé, di Mario, dei suoi tre figli, dei figli dei suoi figli e di tante persone che hanno bisogno di essere accolte e ascoltate, amate e curate. Intrattiene buoni rapporti con tutti. Ama molto viaggiare. Andare al cinema. Canta nella corale ‘Città di Nettuno’ e partecipa a tutte le attività culturali che si organizzano sul territorio. O quasi. Carla è una donna speciale. Ha un marito speciale. Vive una vita speciale. Ha una famiglia speciale. Una casa speciale. Amici speciali. Un gatto speciale. Carla e Mario sont très bien ensemble. Giusi Canzonèri 19 Febbraio 2012


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LA RICETTA DEL MESE

TORTA MIMOSA

INGREDIENTI Per 2 pan di spagna del diametro di 22 cm l’uno: - 200gr farina - 40 gr fecola di patate - 4 uova intere - 8 tuorli - 220 gr di zucchero Per la crema pasticcera: - 55 gr farina - 300 ml latte fresco intero - 300 ml panna fresca liquida - 8 tuorli - mezza bacca di vaniglia - 200 gr zucchero Per la bagna al liquore - 100 ml acqua - 50 ml cointreau (ma anche Alchermes) - 50 gr zucchero Per la panna montata zuccherata - 200 ml panna liquida fresca - 20 gr zucchero a velo PrOCEDIMENTO: mettete le uova intere e lo zucchero in uno sbattitore elettrico e montate gli ingredienti per almeno 10-15 minuti a velocità elevata fino a ottenere un composto ben gonfio. Aggiungete i tuorli e continuate a montare per altri 5-6 minuti, quindi spegnete. Unite al composto di uova la farina e la fecola preventivamente setacciate: amalgamatele delicatamente con una spatola con dei movimenti che vanno dal basso verso l’alto per incamerare aria. Versate l’impasto ottenuto in due teglie imburrate ed infarinate del diametro di 22-24 cm e cuocete in forno 180-190 gradi per circa 30 minuti. Una volta cotti, sfornate i pan di spagna e capovolgeteli su di un foglio di carta forno, quindi lasciateli raffreddare. Nel frattempo preparate la crema pasticcera. Mettete in un tegame il latte, aggiungete la panna, portate a sfiorare il bollore. In un altro tegame mettete i tuorli e lo zucchero; mescolate con un cucchiaio di legno, poi aggiungete la farina e i semini della bacca di vaniglia, che avrete prelevato dal suo interno incidendola con la lama di un coltello. Mescolate con un mestolo di legno e poi unite il composto di latte e panna calda, quindi stemperate il tutto con una frusta. Accendete il fuoco e fate addensare: non appena la crema comincerà a sbuffare spegnete il tutto e versate la crema in una

teglia bassa e larga. Ricoprite la crema pasticcera con della pellicola trasparente che deve toccare la superficie della crema e mettete a raffreddare in frigorifero. Preparate la bagna facendo sciogliere in un pentolino lo zucchero assieme all’acqua e al liquore, quindi fate raffreddare. Montate la panna ben fredda con uno sbattitore: non appena comincerà a gonfiare unite lo zucchero a velo e portate a termine la montatura, poi mettete il tutto in frigorifero. Quando la crema pasticcera sarà fredda mettetela in una ciotola, ammorbiditela lavorandola con una spatola e unite delicatamente la panna montata, tranne due cucchiaiate che terrete da parte. Eliminate dai due pan di spagna la parte scura esterna, con un coltello dalla lama lunga dividete uno dei pan di spagna e ricavate da uno di essi tre dischi di uguale spessore, dall’altro tagliate delle fette dello spessore di un centimetro che poi taglierete in 3 striscioline da ridurre successivamente in cubetti. Ora passiamo ad assemblare la torta: per ottenere una torta perfetta sarebbe meglio utilizzare un cerchio di acciaio regolabile, dentro il quale porre il primo disco di pan di spagna che inzupperete con la bagna e sul quale stenderete un velo di panna montata zuccherata. Sopra la panna stendete la crema pasticcera mista a panna e quindi poggiatevi sopra il secondo disco di pan di spagna: ripetete quindi tutto da capo fino a che non avrete poggiato il terzo disco. Sfilate a questo punto il cerchio di acciaio e ricoprite tutta la torta con la crema avanzata. Una volta ricoperta tutta la torta con la crema passate alla decorazione facendo aderire i cubetti di pan di spagna alla crema che fungerà da collante. Una volta ricoperta, mettete la torta in frigorifero, meglio se coperta da una campana di vetro o plastica che eviterà al dolce di prendere odori sgradevoli o di seccare troppo. Buon appetito! Elisabetta Civitan

Lo sapevi che.... - Per impedire che l’aglio germogli, mettetelo in un contenitore, dopo averlo diviso a spicchi, e copritelo con del sale grosso da cucina. - Per far risplendere la caffettiera di alluminio, strofinatela con sale fino e aceto per qualche minuto. - Per far sparire l’odore del melone dal frigorifero, mettetegli dentro per una notte, una patata sbucciata tagliata a metà. - Prima di cucinare le uova, ricordarsi che non bisogna cuocerle subito dopo averle tolte dal frigorifero. Per renderle al meglio bisogna lasciarle per qualche minuto a temperatura ambiente. - Per dare più brillantezza a lenzuola e biancheria un po’ scolorite, basta aggiungere nel ciclo di lavaggio fino a una mezza tazza di succo di limone. - Per pulire i forellini della grattugia da cibi tenacemente appiccicosi o tipiche briciole di formaggi morbidi o altri, prendete due metà di un limone e cominciate a sfregare su entrambi i lati della grattugia con il lato della polpa: alla fine non troverete più alcun residuo. - Il taglio degli ingredienti è fondamentale nella preparazione di un piatto. Per quanto riguarda le insalate a foglia larga, è da evitare l’uso del coltello: vanno lavate con le foglie integre (per non disperdere sostanze nutritive) e poi spezzettate con le mani. - Prima di cuocere i peperoni, mettiamoli a bagno nell’acqua e sale per 10 minuti: così li rendiamo più digeribili. - Il cioccolato deve essere conservato al buio e in un luogo fresco, nella sua confezione o avvolto da carta stagnola. Può capitare di trovare una patina bianca, cosa che avviene a causa dell’evaporazione dell’umidità del cioccolato: l’alimento, in tal caso, è comunque commestibile. E.C.


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“Per Monti è facile parlare, chissà quanto si annoia con il suo stipendio da cinque zeri!”

POSTO FISSO, CHE NOIA? LA PAROLA AI GIOVANI “I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. Del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita. È più bello cambiare e accettare nuove sfide purché siano in condizioni accettabili. Questo vuol dire che bisogna tutelare un po’ meno chi oggi è ipertutelato e tutelare un po’ di più chi oggi è quasi schiavo nel mercato del lavoro o proprio non riesce ad entrarci.” La dichiarazione che il Premier Mario Monti ha rilasciato le scorse settimane durante un’intervista televisiva alle reti di Canale 5 (prima al TG5, poi a Matrix) ha aperto molte discussioni in merito. È proprio vero che il posto fisso non esiste più e che è una noia? La parola ora ai giovani. L’affermazione, a mio parere, è stata detta nel modo sbagliato: era ovvio che poi i giornali avrebbero titolato “Il posto fisso è monotono” e chi il lavoro non ce l’ha, vorrebbe tanto potersi annoiare nella monotonia del posto fisso! Per quanto riguarda la prima parte della frase di Monti, “abituarsi o arrangiarsi”, sono concetti già proposti da Gianni De Michelis

negli anni ‘80. Si deve considerare che la nostra realtà è ben diversa da ciò che i film americani ci propongono. Il rutilante mondo del lavoro flessibile e della vita movimentata è eccitante, ma per ora ci dobbiamo limitare ad averne uno e pensare ad una possibile pensione, che non siamo più sicuri ci spetti! Abituarsi è un termine troppo forte, al quale i giovani rispondono: “Non mi abituo. Sono un tipo che nota le cose, ho notato che ci sono alcuni uomini potenti che hanno capito che non si può piegare un popolo usando la forza, altrimenti si possono formare delle resistenze; allora si ricorre a mezzi un po’ più subdoli, li si fa abituare, una carezza oggi, un buffetto domani, uno schiaffetto più in là, e magari si inventa che è per il loro bene, che è necessario. Non voglio abituarmi all’idea di un’Italia fatta a pezzi con la scusa delle privatizzazioni necessarie. Per lei è facile parlare, senatore a vita, chissà quanto si annoia con il suo stipendio da cinque zeri!” Analizzando invece la seconda parte della dichiarazione di Monti, “meno tutele per chi è dentro e più tutele per chi è fuori”, ho

capito come, invece, il Premier abbia ragione. Prendiamo ad esempio la realtà della carta stampata, dove molti giornalisti sono precarizzati e sottopagati con compensi che vanno “dai 5 ai 120 euro lordi ad articolo”, come è emerso da “Errori di Stampa”, il primo autocensimento sul precariato nel settore dell’informazione, realizzato dal Coordinamento dei giornalisti precari di Roma e pubblicato a metà febbraio. Solo a Roma ci sono oltre duemila giornalisti precari: professionisti, pubblicisti, praticanti e aspiranti giornalisti sono costretti a collaborare con diverse testate e con contratti atipici per arrivare ad avere uno stipendio dignitoso. Se un giornalista volesse arrivare almeno a mille euro dovrebbe scrivere 40 articoli in 30 giorni. Ma dove sono le tutele e le garanzie? Caro presidente, dimostraci di non essere solo un International Advisor di Golden Sachs, ma anche e soprattutto il nostro Premier, e fai fede a ciò che hai detto riguardo alla tutela dei più deboli. Melania Maranesi

Intervista al presidente della comunità marocchina-araba-islamica di Anzio

INCONTRI INTERCULTURALI

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti, ma nell’avere occhi nuovi”. (Proust). Comincia così il nostro viaggio verso la conoscenza di culture diverse e associazioni interculturali presenti ad Anzio. Abbiamo intervistato Malika Benkaudron, presidente della comunità marocchinaaraba-islamica e dell’associazione per la pace internazionale. Come è nata l’idea di aprire un’associazione per la comunità marocchina? “Sono arrivata ad Anzio nel 1992 per motivi di studio. Dopo essermi costruita

una famiglia, ho sentito il bisogno di creare un’associazione per gli stranieri. Questa voglia è scaturita da fattori interculturali: la voglia di un’effettiva integrazione e la necessità di far scomparire i pregiudizi esistenti intorno al mondo marocchino”. Da quanto tempo l’associazione opera sul territorio e quali azioni ha messo in campo? “L’associazione opera ad Anzio, nella zona del Quartiere Europa, dal 2004. Composta da poche persone e autofinanziata, ha messo in campo molti eventi culturali, soprattutto delle feste con piatti tipici. Tengo a precisare che lo scopo dell’associazione non ha carattere integralista, ma insegue il rispetto di ogni singola religione e dell’essere umano. Ad esempio quando è morto il marinaio tunisino, ho organizzato un momento di preghiera con l’ausilio della Capitaneria di Porto”. Quali sono i principali bisogni delle persone che si rivolgono all’associazione? “Pur essendo un’associazione di tipo organizzativo - culturale, svolgiamo anche il ruolo di centro all’ascolto, aiutiamo le

persone in difficoltà, qualsiasi siano le loro esigenze. Molti si rivolgono a noi per avere supporto e indicazioni. Il problema più avvertito è la casa”. Chi si occupa della mediazione culturale? “Io ho il diploma di mediatrice culturale e parlo quattro lingue. Ho organizzato corsi di arabo presso lo Chalet del Quartiere Europa. Purtroppo, difficoltà di tipo economico non permettono di espandere questi corsi alle scuole”. Prospettive future? “Sto cercando di realizzare un ulteriore scambio culturale, un momento di aggregazione, che concretizzi il lavoro delle donne arabe. L’idea consiste nella creazione di una cooperativa che permetta alle donne di lavorare e guadagnare qualcosa”. Per noi cittadini di Anzio, è sempre sorprendente scoprire quanto le differenze siano soltanto prospettive diverse attraverso le quali conosciamo la realtà comune della nostra città. Ilaria Cioè


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Una pianta aromatica dal profumo inteso, usata in cucina e in medicina: è il Rosmarino

“LA RUGIADA DEL MARE” IL SUO NOME LATINO “ROS MARIS” EVOCA IL MARE Il Rosmarinus officinalis è un arbusto appartenente alla famiglia delle Lamiaceae che cresce spontaneo in area mediterranea nelle zone litoranee, come la costa di Anzio, ma si è acclimatato anche nella zona dei laghi prealpini e nella pianura padana, nei luoghi sassosi e collinari. Il rosmarino, che prende il nome dal latino ros maris, che significa “rugiada del mare”, raggiunge anche i tre metri di altezza ed ha radici profonde, fibrose e resistenti. Sviluppa fusti legnosi di colore marrone chiaro, molto ramificati, e le sue foglie, persistenti e coriacee, sono lunghe circa due o tre centimetri e larghe da uno a tre millimetri, di colore verde cupo lucente sopra e biancastre sotto per la presenza di peluria bianca e sono ricche di ghiandole oleifere. I fiori sono ermafroditi, piccoli e riuniti in brevi grappoli all’ascella di foglie fiorifere sovrapposte, sbocciano di norma da marzo a ottobre, anche se nelle posizioni più riparate, ad intermittenza, fioriscono tutto l’anno. Le infiorescenze del rosmarino sono caratterizzate da un calice a campanula e da una corolla il cui colore

Dopo che a lungo ho pedalato.... mi sono ritrovato mezzo infrattato..... così mi sono indignato!!!!!!!

Quartiere Zodiaco Pista ciclabile 21 febbraio 2012

va dal lilla-indaco all’azzurro-violaceo. L’impollinazione avviene tramite insetti come l’ape domestica, che sono attirati dal suo inconfondibile profumo e dal nettare prodotto dai fiori. Questo arbusto molto diffuso ad Anzio, sia esso piantato nei nostri giardini o spontaneo nelle zone residue di macchia mediterranea, richiede una posizione soleggiata e riparata da venti freddi, poiché teme il gelo. Il terreno leggero sabbioso-torboso ben drenato, tipico del nostro litorale, è ottimo per lo sviluppo del rosmarino, che si può anche coltivare in vaso sui terrazzi, avendo cura di porre dei cocci sul fondo per un drenaggio ottimale, rinvasando ogni 2-3 anni, usando terriccio universale miscelato a sabbia. In estate, specie se molto calda, la pianta del rosmarino tende sempre ad essere in una fase di riposo, sviluppandosi maggiormente a inizio primavera e nel tardo autunno. Il rosmarino ha davvero moltissimi usi. In cucina o nell’industria degli insaccati viene utilizzato per le sue proprietà aromatiche, per il suo aspetto gradevole, specie quando

è ricoperto di fiori, il rosmarino ha grande successo anche come pianta ornamentale, inoltre il suo olio essenziale ha molte proprietà curative: agisce come antisettico sedativo delle vie respiratorie, oppure in aiuto alla digestione e contro gli stati depressivi, restituendo vigore intellettuale e fisico alle persone indebolite. Nel prossimo numero di Anzio Space ci occuperemo dell’ontano comune (Alnus glutinosa), un’altra specie arborea tipica della vegetazione anziate. Filippo Valenti


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ADDI O FREDDO ECHI LIDITROPPO. . .

BENVENUTA PRI MAVERA DELCORPO!

Sì, non è più solo la tua impressione: le giornate si allungano, il cielo si schiarisce, le mimose sono in fiore e passeggiare al sole, magari in riva al mare, è un vero piacere. Questo lungo e freddo inverno che ha tormentato, quest'anno più che in altri, l'Italia sta finendo e si aprono le porte della tanto attesa primavera. Abbandonate sciarpe e guanti, sorge persino il desiderio di concedersi qualche trasparenza in più, (o semplicemente di uno strato di lana in meno!) e cominciano a scoprirsi rotondità e ricordi lasciati dai mesi freddi e dagli eccessi invernali, nascosti a lungo sotto strati e strati di maglioni. Primavera, tempo per ricominciare. Assecondare i ritmi della natura e vivere insieme a lei questa fase di rinascita, di risveglio dal torpore invernale per ristabilire i giusti ritmi fisiologici, la forma fisica e mentale, caricarsi di energia positiva per affrontare al meglio la vita, senza incombere in una “quaresima” di rinunce e frustranti privazioni e nei rimedi “fai da te” per perdere peso, (quelle lunghe e frustranti diete che non ci danno mai piena soddisfazione). Sì, perché se è vero che rimettersi in forma in primavera è più facile, la cosa importante è farlo nel modo giusto, perché dietro la vera bellezza, c'è la salute.

Obiettivo n. 1: Ripristinare gli equilibri

disequilibri interni.

intestinali, circolatori- sono i primi responsabili di numerosi inestetismi, di inquietudine e di umore instabile. Queste funzioni, e i loro eventuali disequilibri, dipendono da un gran numero di fattori: emotivi, strutturali, nutrizionali. Per ripristinare gli equilibri ci vuole un approccio a tutto tondo, che intervenga con delicatezza e rispetto.

Armonia tra dentro e fuori, questo è il segreto del benessere. La forza della serenità, la comunicatività dell'ottimismo, il piacere di star bene con se stessi, la sensazione di aver lasciato alle spalle fatiche e pensieri. Un'intima felicità che si esprime con un sorriso..e anche un sorriso è bellezza.

Obiettivo n.3: I processi interni -digestivi, Star bene con sé stessi

Obiettivo n.2: Purificare e Detossinare

Obiettivo n.4: Dare forma desideri

Gli eccessi a tavola, un'alimentazione quotidiana poco equilibrata, poco movimento, ma anche la vita frenetica che porta a ridurre al minimo il tempo da dedicare a sè stessi, possono contribuire ad appesantire il nostro corpo. Oltre il classico rituale del peeling primaverile è importante depurare il nostro corpo “da dentro”, perchè spesso gli inestetismi del nostro corpo sono lo specchio di

Parlaci dei tuoi obiettivi e ti presenteremo una gamma completa di formule specifiche per agire in modo completo ed efficace, rispondendo ad ogni esigenza. Soluzioni sviluppate per il tuo benessere con un chiaro obiettivo: “prendersi cura” della persona umana a 360 gradi, aiutandola a trovare la propria armonia tra bellezza e benessere. Qualcosa che, se proprio non è la felicità, comunque molto le si avvicina.

ai

propri

Per maggiori informazioni o per una consulenza gratuita, il personale qualificato Tisanoreica di SDL Benessere ti aspetta presso i Centri InTisanoreica ad Anzio, in via Aldo Moro, 13 e a Nettuno in via Santa Maria, 97. Prenota il tuo appuntamento al 06 83083311 o 328 6346805


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Rubriche

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DETTI PORTODANZESI

Noi e l’ambiente

“Se marzo nun marseggia c’è april che male pensa!” se nel mese di marzo il tempo non fa le sue pazzie, sicuramente le scontiamo nel mese di aprile. “ ‘Na madre è bona pe’ 100 fij ,100 fij nun so’ boni pe ‘na madre.” si commenta da sé. “Puzzi de palle ‘ncatenate.” si diceva un tempo ai ragazzi irrequieti. Il detto si riferisce all’odore della polvere da sparo che proveniva dall’esplosione di palle di cannone unite da una catena e proiettate verso l’albero maestro del veliero provocandone danni micidiali. “Sta a fa’ ‘e cose alla carlona.” lavoro arrangiato, sbrigativo e malfatto, senza criterio e organizzazione. Vecchio detto che si riferiva probabilmente a un personaggio omonimo. “So’ cartacce...” il detto che deriva da giochi di carte molto usati ad Anzio come il tresette e la briscola veniva ripetuto anche in occasione di eventi non fortunati e svantaggiati. “Vanno a coppia come i frati.” per descrive due persone che girano sempre insieme. “Il secchio e l’olivaro.” uno basso insieme ad un altro molto alto. “Ecco lo zoppo e lo sciangato.” una coppia d’amici che se la passano male economicamente. “Dio li fa e poi l’accoppia.” riferito a due persone affiatate e in simbiosi che appaiono simili. Dal gruppo facebook:”Detti popolari portodanzesi”. amministrato da Pina Salustri e Alessandro Tinarelli

ARRIVA LA VERNICE FATTA CON LE BOTTIGLIE

SMS - Space

Anzio-Space dà spazio ai lettori Scriveteci un sms al:

“Primarie del PD. L’Annibale dei Sing ha battuto ogni record. Hanno votato più indiani che Anziati. Sing, sing, sing!” Benito “A lido dei pini hanno scaricato una marea di bungalow al campeggio. L’amministrazione sa qualcosa? Voglio più vigilanza per l’ambiente in questa città!” Sante “Ci vogliono nuove idee per questa città… di morti!” Francesca 96 “Professor Mingiacchi, ma il centro polifunzionale dei giovani? A che punto siamo?! Non vedo l’ora che si realizzi qualcosa per noi ragazzi di Anzio! buona giornata!” Claudia

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Cari lettori, oggi iniziamo un nuovo “ciclo” della nostra rubrica che si occuperà del rapporto tra noi e l’ambiente prendendo spunto da innovazioni o dando semplici consigli per migliorare la qualità dell’ambiente. Nuove panchine, capi d’abbigliamento in pile, giocattoli… Sappiamo che con la plastica riciclata si possono realizzare numerosi oggetti, ma la buona notizia è che finalmente sono entrati nella grande distribuzione. Secchi, cestini, vasi, sottovasi, fioriere, scope per casa o scopettoni per passare lo straccio, ma anche scopini per la pulizia del bagno, e ancora palette raccogli rifiuti. Questi articoli casalinghi, interamente realizzati da plastica riciclata post consumo, selezionata e lavorata da un’azienda toscana, sono ora in vendita in una catena di supermercati in tutta Italia. Per la loro produzione si parte dal plasmix, ovvero le plastiche miste provenienti dalla raccolta differenziata (vaschette, sacchetti di polietilene, imballaggi plastici d’uso alimentare, pellicole d’imballaggio) selezionate e trasformate. Ma se questa è la naturale destinazione della plastica che separiamo e indirizziamo alla raccolta differenziata, la nuova frontiera è quella dell’impiego della plastica riciclata in altri prodotti. Una ditta americana ha realizzato una vernice composta da olio di soia e bottiglie di plastica in PET riciclate da utilizzare al posto dei lubrificanti tipici. Per questo motivo è stata premiata per l’innovazione a Washington dall’Epa (Environmental Protection Agency). La vernice ecologica così prodotta comporta una notevole diminuzione, circa il 60 per cento, della presenza dei composti organici volatili (COV) attualmente presenti nelle vernici tradizionali. E, naturalmente, nella produzione si risparmiano ingenti quantità di petrolio. Per domande, curiosità o eventuali spunti di discussione per questa rubrica, i lettori possono scrivere all’e-mail: blogasan@gmail.com http://blogasan.blogspot.com


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La squadra vuole cancellare il finale amaro dello scorso anno

DANESI BASEBALL: PRONTI PER LA STAGIONE 2012 Con l’inizio della preparazione allo Steno Borghese, si è rimessa in moto la “macchina” Danesi Baseball per la stagione 2012. Primi giri di campo, primi lanci e prime battute per il roster nettunese che per il momento è composto solo da giocatori italiani, visto che l’arrivo degli stranieri e dei giocatori ASI (atleti scuola italiana) è previsto per la metà del mese di marzo. Ci sarà comunque la possibilità di passare subito al campo da gioco visto che in questa prima fase di preparazione il roster di coach Bagialemani affronterà in amichevole per 7 partite i campioni di Germania del Regensburg che sono in Italia per svolgere una parte della preparazione. Sarà un modo anche per studiarli meglio e da vicino visto che i tedeschi sono inseriti nello stesso girone del Nettuno in European Cup. La Danesi è pronta a cancellare il finale amaro della scorsa stagione, in cui si è vista sfilare il tricolore nell’ultima partita contro il San Marino. Quest’anno per provare a fare meglio sono stati fatti colpi importanti sul mercato. Anche se giocatori di livello come Kris Wilson, Kelly Ramos, Olmo Rosario e Camillo sono andati via, si è fatto un buon mercato e sono stati rimpiazzati tutti al meglio. Il colpo del mercato è sicuramente

Dirk Hayhurst. Il forte lanciatore americano approda alla corte di Ruggero Bagialemani per sostituire Wilson. L’ingaggio di questo giocatore rappresenta una vera svolta per tutto il movimento baseball italiano. Se un giocatore così importante sceglie di giocare nel nostro campionato, significa che anche al di là dell’oceano si parla ed è conosciuta la nostra Lega. Questo è sicuramente un bene e dà un’impennata all’immagine di uno sport che non tutti riconoscono. Il trentenne lanciatore con un passato in major league con i San Diego Padres vanta una carriera di tutto rispetto. Al Nettuno mancava il nome importante da schierare in gara 1 e il grande

nome è arrivato. Hayhurst è un personaggio conosciutissimo negli States visto che è anche uno scrittore di successo, ha pubblicato il libro “The bullpen gospels” che è stato tra i più venduti in USA e a fine febbraio uscirà il suo secondo lavoro “Out of my league” che i critici danno già come il miglior libro sul baseball di sempre. Dirk ha creato anche un personaggio dei fumetti dal nome Garfoose (che è anche il suo soprannome), un animale metà giraffa e metà alce con cui aiuta i bambini bisognosi. Sicuramente anche in Italia scatterà la Garfoose mania. È stato proprio il giocatore a dare l’annuncio dell’arrivo in Italia tramite il suo profilo twitter.. Il mercato del Nettuno non si è fermato solo qui, sono arrivati anche D’amico ex Grosseto, l’interbase Willy Bergolla, il battitore Ray Sadler, il catcher Crescenzi, Santos Hernandez, Riccardo De Santis e i giovani Montecchi e Morville che si vanno ad aggregare allo zoccolo duro nettunese composto dai vari Imperiali, Mazzanti & co. La squadra è fatta e pronta a dare battaglia a tutti nella IBL. Non ci resta che sostenere i ragazzi andando allo stadio e sperare in un finale diverso. Dalla nostra redazione parte il più grande in bocca al lupo. Fabrizio Tirocchi

6 squadre impegnate in due campionati. 2 in serie C2 e 4 in serie D girone A di Latina

PANORAMICA SUL CALCIO A 5 LOCALE Atletico Anziolavinio, il Falasche, il Città di Anzio, Sis Lido dei Pini, Lele Nettuno, l’Indominata Anzio

Per la prima volta sulle pagine del nostro giornale ci occupiamo di calcio a 5, conosciuto anche come calcetto o futsal. Abbiamo 6 squadre del litorale impegnate in due campionati. 2 squadre in serie C2 e quattro in serie D girone A di Latina. In serie C2 troviamo l’Atletico Anziolavinio, squadra nata nel 2008 da un’idea del vice presidente e giocatore Giovanni Anastasi che per il secondo anno consecutivo è impegnata in questo prestigioso torneo. La squadra della presidentessa Sara Rizzaro (figlia di Franco,

patron dell’Anziolavinio) si trova a metà classifica con 20 punti, frutto di 6 vittorie e tre pareggi. Il bilancio non è esaltante vista la caratura del roster a disposizione di mister Gerardo Iannacone che può vantare in squadra gente del calibro di Filippo Leone e Vecinu Cristian, due bomber che possono far fare il salto di qualità. A loro vanno aggiunti Mauro Fontemaggi, vera e propria saracinesca, e i veterani del gruppo come De Franceschi, Moncada e Tabanelli. Una squadra ben organizzata e ben strutturata che speriamo possa raggiungere presto la salvezza per poter puntare a qualcosa di più ambizioso. Per chi volesse vedere i ragazzi, vi diciamo che giocano le partite casalinghe al Niko Della Bella, impianto situato in Via Tinozzi 8 nel quartiere San Giacomo di Nettuno. L’altra squadra impegnata in C2 è il Falasche di mister Clemente Neroni, che nel passato

campionato è stato il condottiero del team che ha vinto il girone. Essendo una neopromossa sta pagando un po’ il salto di categoria e per il momento si trova in ultima posizione con 3 pt. La classifica è corta e ci sarà modo di scalarla. Le altre 4 squadre che ci interessano giocano in serie D e sono (in ordine di classifica) il Sis Lido dei Pini di mr.Gobbi primo con 38 pt, il Lele Nettuno (squadra nata in memoria di Emanuele Proietti) allenata da D’ammando a metà classifica con 18 pt, il Città di Anzio in lotta per la salvezza con 11 pt. Chiude la classifica e anche il nostro articolo l’Indomita Anzio allenata dal portoghese Miguel Torrao con 4 pt. Sperando di avervi fatto appassionare un po’ a questo meraviglioso gioco che tanti praticano almeno una volta a settimana tra amici vi invito ad andare a vedere qualche partita, sicuramente ne rimarrete soddisfatti. F.T.


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La prima partita del neo tecnico si chiude con una sconfitta, bene il match successivo

ANZIOLAVINIO: ESORDIO “AGRODOLCE” PER IL NEO MR. PERNARELLA Battuto l’Arzachena. I ragazzi sono motivati e ora si vola verso la salvezza Come accennato in chiusura dello scorso numero di Anzio-space, mr. Lanza non è più il tecnico dell’Anziolavinio. Il suo posto è stato preso da Mauro Pernarella, tecnico di Terracina che “ritorna” ad Anzio. Pernarella è stato, infatti, il condottiero che nella stagione 2005/’06 ha portato la squadra a vincere il campionato di Eccellenza. Queste le sue prime parole: “sono felice di tornare ad Anzio, sono rimasto molto legato all’ambiente e ho accettato la sfida del presidente che mi ha chiesto di salvare la squadra. Conosco molti giocatori in rosa e meritano una classifica diversa”. Dunque la trasferta sarda di Cagliari contro il Sant’Elia è stata fatale a Lanza. Occorreva dare una svolta visto che negli ultimi 6 incontri era arrivato un solo punto e la squadra era sprofondata in zona pericolo. L’esordio di Pernarella è arrivato nella 21° giornata al Bruschini contro il Selargius e non è stato dei migliori. L’Anziolavinio è stato travolto per 5-2, con i sardi che dopo 19 minuti erano già sul 4-0. Non era mai successo nella storia del club di subire 4 reti dopo appena venti

minuti di gioco. Archiviata in fretta la partita contro il Selargius, mr. Pernarella ha potuto lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori grazie alla sosta del campionato. Un lavoro importante sulla condizione psicologica della squadra, visto che quella atletica è ottima. Il problema è che quando la squadra subisce un goal si demoralizza ed è incapace di reagire, si butta giù alla prima difficoltà. Il mister sta riportando allegria e voglia di fare all’interno del gruppo. Ha cambiato

modulo rispetto a Lanza, schiera la formazione con un 442, schema più adeguato all’organico in rosa. In piena emergenza si è andati a giocare la partita di Bacoli, vero e proprio scontro salvezza con i campani distanti solo 3 punti. L’unico obiettivo era quello della vittoria per allontanarsi dalla zona calda e vittoria è stata. Un match tirato fino all’ultimo secondo con i laziali che vanno sotto nel primo tempo, soffrono per gran parte della partita fino a quando il portodanzese doc Cardoni si erge a eroe e nei minuti di recupero della partita prima pareggia i conti e poi si procura il rigore della vittoria trasformato da Amassoka. 3 punti che rialzano il morale e portano la squadra al turno successivo contro l’Arzachena con più convinzione nei propri mezzi. Una convinzione che si è vista nei 90 minuti in cui i ragazzi seppelliscono i sardi con 5 reti. La vittoria casalinga la si attendeva da più di 100 giorni. Con questo spirito ritrovato e su questa strada siamo certi che il mister li condurrà presto alla salvezza. Fabrizio Tirocchi

Campionato di promozione: dopo lo stop causa maltempo, le squadre sono tornate in campo

CALCIO: IL PUNTO SU NETTUNO E FALASCHE Bilancio positivo per entrambi i team che macinano vittorie

Dopo due settimane di stop forzato causato dalle nevicate cadute sul Lazio, è ripartito il campionato di promozione. Il calendario non è stato modificato visto che le domeniche saltate sono state due, così il comitato ha deciso di ripartire da dove si era interrotto. Ci saranno un paio di turni infrasettimanali per recuperare le domeniche in cui si è stati fermi. L’ultima gara prima della pausa “neve” ha visto il Nettuno di mr. D’Agostino pareggiare in

trasferta 1-1 contro la vivace Grottaferrata. Una partita in cui il Nettuno avrebbe meritato qualcosa in più soprattutto nel primo tempo, ma dopo il goal di Zamparo non ha saputo sfruttare le numerose palle goal create, permettendo ai locali di pareggiare a inizio ripresa. Nel turno successivo (dopo la doppia sosta) i verdeblu hanno affrontato l’altra squadra di Grottaferrata, l’Atletico, che è stato travolto con 5 reti firmate Casaldi (2), Cassioli, Tell, Macciocca. 3 punti d’oro che avvicinano Bernardi & co alla terza piazza occupata dal Morandi sconfitto a Palocco 2-1. Una partita senza storia chiusa già nel primo tempo. Intanto si lavora anche a livello societario con la ristrutturazione del “De Franceschi”. Sono stati completati i campi di calcio a 5 e calcio a 8. Rimane solo da rifare l’impianto elettrico, quello idraulico e poi si potrà iniziare a riformare il settore giovanile che manca da troppo tempo a Nettuno. L’altra nostra squadra impegnata in

promozione è il Falasche di mr. Bindi. Abbiamo finito gli aggettivi di lode per questa squadra. Gli ultimi due turni hanno portato 6 punti in classifica e la consapevolezza se mai ce n’era bisogno di essere una squadra tosta e difficile da battere. Il terzo posto è distante un solo punto. La prima vittoria è arrivata contro il Cava dei Selci, secondo in classifica con l’obiettivo di vincere il girone. I biancoverdi hanno sfoggiato una prestazione maiuscola rifilando agli ospiti 3 reti marcate Rito, Maggiore e Partoini. La seconda vittoria, che è anche l’ultimo turno prima di andare in stampa, è arrivata in trasferta contro il Velletri. Un’altra gara entusiasmante dei ragazzi che, anche se aiutati dalla duplice espulsione di 2 giocatori veliterni, hanno rifilato 5 reti ai padroni di casa. Squadra e società mantengono il profilo basso ma crediamo che in fondo a quel terzo posto ci credono. È distante un solo punto, sarebbe il giusto coronamento di una stagione magica. F.T.


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Marzo al Museo Civico Segnaliamo di seguito un estratto degli eventi organizzati dal Museo Civico Archeologico di Anzio per il mese di gennaio.

I SEGRETI DI “8 DONNE” IN SCENA Nell’ambito della IV rassegna “Teatro a Nettuno” sabato 10 e domenica 11 marzo il Gruppo Teatrale “IL BORGO”, storica compagnia di Nettuno, porta in scena l’opera dell’autore francese Robert Thomas, da cui fu tratto un film nel 2002 dal titolo “8 DONNE E UN MISTERO”, per la regia di Francois Ozon. In una splendida villa immersa nella campagna francese innevata, le vacanze di Natale di una ricca famiglia borghese vengono turbate da un misterioso omicidio. La padrona di casa. Le figlie. La madre. La sorella. La cognata. La governante. La cameriera. Fra di loro è nascosta la colpevole. Ognuna può avere un movente. Ognuna può inventare un alibi. Tutte hanno un segreto. E per mantenerlo non esitano ad accusarsi l’un l’altra in un gioco al massacro dove qualunque forma di affetto viene scavalcata dall’interesse personale. Ma non tutto è come sembra… Una commedia nera, intrigante e divertente per otto affascinanti protagoniste. Lo spettacolo avrà luogo presso la Sala Teatro GTS DANZA, piazzale Michelangelo, 2 (Scacciapensieri), sabato 10 marzo alle 21,00 e domenica 11 marzo alle 18,00.

1 marzo: Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio – Società – Archeologia. Anzio tra presente e passato: Dalla caduta dell’impero Romano alla disfatta dei saraceni, a cura di Paolo Prignani; 2, 9, 23, 30 marzo: Giornate di Studio e di Approfondimento sui problemi legati all’organizzazione di esposizioni archeologiche; 3-4, 10-11, 17-18, 24-25, 31 marzo: Presidi di Cultura Museale – Acquista il tuo futuro. presso i C.C. Anteo (sabato) e Zodiaco (domenica); 5, 19, 26 marzo: Corso di In-formazione per tutor d’Aula e tutor d’accoglienza; 6 marzo: Una seconda morte: ideologia e rituali funerari nell’Italia preromana – Le sepolture ad Anzio. Tipologie e caratteristiche, a cura di Livia Franzoni; 7 marzo: Viaggio nell’A rte. Da Cimabue a Fattori: Il Settecento, Giovanni Battista Tiepolo, Canaletto, a cura di Antonio Silvestri; 8 marzo: Giornata celebrativa dedicata alla donna; 13 marzo: Una seconda morte: ideologia e rituali funerari nell’Italia preromana – Visita alla tomba dei Mulaika, a cura di Livia Franzoni; 14 marzo: Corso teorico esperienziale Innovazione e sperimentazione negli allestimenti di mostre; Viaggio nell’A rte. Da Cimabue a Fattori: L’Ottocento. Appiani, Hayez, Impressionisti e Macchiaioli, a cura di Antonio Silvestri; 15 marzo: Corso teorico esperienziale Innovazione e sperimentazione negli allestimenti di mostre; Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio – Società – Archeologia. Anzio tra presente e passato: Anzio romana alla metà del III secolo, a cura di Paolo Prignani; dal 16 marzo al 1° aprile: Cascone e Cascone. Contrasti e analogie; 17 marzo: Incontro propedeutico ai corsi di Formazione Continua e Permanente – Unità didattica LAC, a cura di Maria Rita Cotini; 20 e 27 marzo: Mari, Laghi, Fiumi, a cura di Annalisa Zarattini; 21 marzo: Viaggio nell’A rte. Da Cimabue a Fattori: L’Ottocento. La scuola di Posillipo, i Macchiaioli, Giovanni Fattori, a cura di Antonio Silvestri; 22 marzo: Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio – Società – Archeologia. Anzio tra presente e passato: Dal Mito alla Storia, a cura di Paolo Prignani; 25 marzo: Progetto Penelope, storie di fili. Coordinatore didattico Ornella Frau; 28 marzo: visite ai musei, a cura di Fientje Huisman; 29 marzo: Archeologia&Turismo. Architettura – Territorio – Società – Archeologia. Anzio tra presente e passato: dalla scoperta dell’uso del mare alle origini di Anzio neolitica. Per maggiori info: 06 98499484 e museo. segreteriaorganizzativa@comune.anzio.roma.it


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PILLOLE FISCALI a cura del Dott. Marco Minoccheri Non paga l’Iva il peschereccio che fa il rifornimento di gasolio Con la risoluzione n. 10/E l’Agenzia delle Entrate stabilisce che i rifornimenti di carburanti e lubrificanti destinati alle navi da pesca costiera usufruiscono del regime di non imponibilità Iva e che tra le provviste di bordo soltanto le cessioni di beni destinati al vettovagliamento di bordo scontano l’imposta. Al fine di adeguare la norma interna a quella comunitaria, il legislatore ha infatti introdotto la disposizione che esenta da imposta le prestazioni di servizi direttamente destinate a sopperire ai bisogni delle navi e degli aeromobili e del loro carico. Recependo l’art. 148, par. 1, lett. d) e g) della Direttiva, viene dunque estesa la detassazione a tutti i servizi direttamente collegati alle navi e agli aeromobili la cui cessione sia non imponibile. Sul piano soggettivo, l’agevolazione si applica alle sole prestazioni direttamente fornite all’armatore, con esclusione quindi di quelle rese in uno stadio commerciale anteriore Oltre a ciò il legislatore ha tuttavia escluso la non imponibilità alle provviste di bordo destinate alle navi adibite alla pesca costiera. Recependo l’art. 148, par. 1, lett. a) della Direttiva, che esclude le provviste di bordo destinate alle navi adibite alla pesca costiera dal regime di esenzione previsto per le cessioni di beni diretti al rifornimento e al vettovagliamento delle navi. Sotto il profilo soggettivo, opera la stessa limitazione prevista per i servizi accessori alle cessioni delle navi; sicché la detassazione, per le cessioni di beni diretti al rifornimento e al vettovagliamento delle navi, presuppone che la merce sia ceduta all’armatore, senza possibilità di estendere il beneficio ai precedenti anelli della catena distributiva. Sanatoria delle partite Iva inattive: termine prorogato al 2 aprile 2012 Il termine per usufruire della chiusura delle partite Iva inattive è stato spostato al 2 aprile 2012 dal cosiddetto decreto mille-proroghe. La mini-sanatoria era scaduta il 4 ottobre 2011 ma il legislatore ha voluto prorogarla concedendo, di fatto, altri 3 mesi di tempo. Per chiudere la partita Iva inattiva dunque basterà pagare 129 euro mediante il modello F24 – elementi identificativi adoperando il codice tributo 8110. DURC: la regolarità contributiva non è autocertificabile Il Ministero del Lavoro, con la Nota prot. n. 619 del 16 gennaio 2012 ribadisce il principio secondo il quale le valutazioni effettuate da un Organismo tecnico (in questo caso l’Ente previdenziale) non possono essere sostituite da un’autodichiarazione e, quindi, afferma che la novità introdotta dall’articolo citato deve leggersi nella possibilità concessa alle PA di acquisire il DURC, e non un’autodichiarazione, da parte del soggetto interessato, e valutarne i contenuti secondo le modalità previste per le autodichiarazioni.

Vogliamo contribuire a rendere Anzio una città che sia: • vivibile e interessante per i giovani • viva culturalmente • all’avanguardia nell’ecologia e la preservazione del territorio • arricchita dalla diversità etnica che la contraddistingue Non siamo convinti di avere la risposta a tutte le domande o di essere i migliori, siamo semplicemente un gruppo di persone giovani (chi di corpo, chi di spirito) che vogliono darsi da fare per migliorare il territorio in cui vivono. Al momento abbiamo tre iniziative: • Anzio Space, che puoi scaricare su www.anziospace.com • Shingle22J, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e di Nettuno, info su www.shingle22j.com • Il Centro Polivalente per i Giovani e la Cultura, che vorremmo costruire.

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Registrazione presso il Tribunale Civile di Velletri, n. 7 del 12-03-2009 Direttore responsabile: Maria Chiara Mingiacchi Caporedattore: Luisa Calderaro (redazione@anziospace.com) Coordinatore di redazione: Silvia Arena Coordinatore Space Donna: Roberta Treglia (donna@anziospace.com) Garante del lettore: Avv. Enrico Maria Morelli (garante@anziospace.com) Direttore IT: Stefano Murgia Progetto e grafica: Domenico Condello Composing e grafica: Bruno Pepe Foto: Pietro Frisina Redazione: Andrea Mingiacchi, Stefano Chiappini, Maurizio D’Eramo, Elisabetta Civitan, Fabrizio Tirocchi, Alessandro Tinarelli, Cristiano Di Rosa, Ilaria Cioè, Flavio Baldoni, Yoshiro Izumi, Melania Maranesi, Gino Querini, Umberto Spallotta, Valerio Bruni, Manuela Vela, Giusi Canzoneri, Leonardo Tardioli, Filippo Valenti. Stampa: Tipografia Capriotti, via Pordenone 19, Pomezia (RM) -Distribuzione GRATUITA su tutto il territorio di Anzio e NettunoEditore: Associazione Culturale 00042, Via della pineta 10A, Anzio (RM) Presidente: Andrea Mingiacchi - andrea.mingiacchi@anziospace.com Tieniti aggiornato sulle nostre iniziative: www.00042.it www.shingle22j.com www.anziospace.com http://centropolifunzionaledeigiovani.blogspot.com/ Iscriviti al gruppo di FACEBOOK “Anzio-Space” Contatti PUBBLICITÀ: 3337350189 - pubblicita@anziospace.com Le collaborazioni sono da intendersi gratuite salvo diversi accordi scritti. È vietata ogni tipo di riproduzione di testi, immagini, foto, grafica e pubblicità; tutto quanto pubblicato è coperto dalla corrente normativa in termini di diritto d’autore e copyright.

Chiuso in redazione domenica 26 febbraio 2012


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Bar Beach, Via di Valle Schioia 152, Lavinio, tel 069866038 Bar dei Graziosi, Corso del Popolo 3, Anzio, tel 069846389 Bar Gemma, Viale Adriatico 23, Falasche, tel 069874637 Bar Nolfi, Viale Marconi 18, Anzio, tel 069830716 Caffè Grand’Italia, Piazza Pia 2, Anzio Caffè dei Platani, Via delle viole 27, Lavinio, tel 069821021 Cartolibreria Parolalibera, Via di Valle Schioia 146, Lavinio, tel 069862459 Chiosco del Parco, Via Ienne, Falasche Minibar, Via Ambrosini 5, Anzio, tel 069830291 Multisala Cinema Lido, Via delle Cinque Miglia, Padiglione, tel. 0698981006 Supermercato Arpesca (Pam), Via Goldoni 62, Lavinio Stazione, tel 069874751 Edicola “Non solo giornali”, Via di Valle Schioia 8. Lavinio, Tel. 0688922908 Tabaccheria Mingiacchi, Via Porto Innocenziano 24, Anzio, tel 069848495 Titti caffè, Via dei Fabbri 11, Anzio, tel 069831192 Uragan Caffè, Piazza Palomba, Anzio, tel 069845553 Vintage Caffè, Viale del Sole, Lavinio Mare

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n.38 _ marzo 2012

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