Mestieri d'arte e design 12

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Decoratori di attimi

i gesti lasciano trasparire la perfetta padronanza della mano

il frutto di uno studio sapiente sulla luce, che naturalmente deriva dal taglio: l’angolo che si crea levando il metallo permette alla luce di rifrangersi e di effondersi. Un risultato definito dalla precisione, dalla grande padronanza dei gesti, da una tecnica che Gérard Desquand utilizza con destrezza e che richiede non solo impegno e concentrazione, ma anche tempo e pazienza. E passione: perché solo un cuore che ama il proprio lavoro sa intuire, dietro la lucentezza di un metallo, il palpito di una forma che aspetta di venire alla luce. L’opera preziosissima realizzata da Gérard Desquand non è dunque un sigillo come un altro. Né, del resto, Vacheron Constantin si è mai accontentata di firmare le proprie creazioni con un semplice logo: tanti sono, infatti, i sigilli (culturali, materiali, spirituali o metaforici) che la Maison appone alle sue creazioni. Gli emblemi materiali, come il Punzone di Ginevra, non mancano: creato nel 1886 per proteggere e tutelare il lavoro dei maestri ginevrini, questo ambitissimo riconoscimento è a tutt’oggi uno dei sigilli (in senso letterale, ma anche in senso culturale) più prestigiosi e ambiti, garanzia di provenienza, qualità, precisione e saper fare. Il primo movimento realizzato da Vacheron Constantin e contraddistinto dal Punzone di Ginevra è del 1901: la Manifattura è stata dunque una delle prime a riconoscere l’importanza di una certificazione di altissimo livello, imparziale e spietata, che distinguesse ciò che è eccezionale e desse valore all’autenticità. Vacheron Constantin sigilla inoltre ogni sua azione con segni forse non

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materiali, ma non per questo meno concreti: dietro ogni creazione, infatti, c’è un’attenzione straordinaria agli esseri umani, c’è ricerca tecnica e scientifica, c’è la promozione di un patrimonio immateriale fatto di gesti, di tradizioni, di aspettative e di saperi. E infine, la Manifattura firma la propria identità con la sua famosa croce di Malta: un componente fondamentale nella creazione di ogni segnatempo di alta orologeria, che diventa segno discreto ed evocativo di una forza distribuita equamente, di equilibrio, di vitalità. Presentato a settembre a Ginevra, in occasione della celebrazione dei 260 anni della Manifattura, il Sigillo aureo è dunque al contempo un simbolo di continuità con il passato e un impegno verso il futuro. Continuità: perché la forte valenza simbolica del gesto del «sigillare» ha da sempre accompagnato la storia delle relazioni umane. Persino la Bibbia, nel suggestivo Cantico dei Cantici, fa dire all’innamorato: «Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio». Il sigillo è una prova di fedeltà e di eternità, di valore e di coraggio. Che venga posto metaforicamente sul cuore, come si giurano gli innamorati, o che con esso si chiudano documenti e dispacci, come usavano fare gli antichi sovrani, il sigillo è il segno visibile di ciò che è autentico, prezioso, duraturo. Come un orologio Vacheron Constantin. Che costruisce il suo futuro proprio sull’impegno, e sulla promessa di custodire e far progredire non solo la tecnica e la ricerca, ma anche i mestieri d’arte che rendono prezioso e indimenticabile ogni sguardo che si è posato, si posa o si poserà sull’orologio stesso.

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